La tutela della cogenitorialità dopo la separazione è uno ... · la separazione è uno dei...
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Padova - numero 2 - Giugno 2013VENETO
Notiziario dell'Associazione Padri Separati del Veneto
La tutela della cogenitorialità dopola separazione è uno dei principali
fattori protettivi per lo sviluppoemotivo e relazionale dei minori
2 Notiziario dell'Associazione Padri Separati del Veneto numero 2 giugno 2013
Informazioni utiliInformazioni per iscriversi all’associazione telefonando alla dott.ssa Palamidessi al numero049.8760086.Le consulenze del giovedì pomeriggiocontinuano con orario dalle 15,45 alle 18,00presso il Centro di consulenza di via Sanmichelin°65 Padova. Le consulenze del giovedì sisvolgono il 1° e il 3° giovedì del mese. Leconsulenze sono sospese durante il periodoestivo da luglio ad agosto e durante le festività.Gli incontri sono gratuiti e riguardano aspettilegali e psicologici.Le conferenze informative si svolgono ogni secondo lunedì del mese e sono indicate sul sito esu padovanet alla sezione “associazioni”.E’ in atto un gruppo di autoaiuto per genitori separati che si svolge ogni 3° martedì del mesedalle 19.30 alle 21.00 ed è coordinato da psicologi che operano all’interno dell’associazione.Per partecipare telefonare alla dott.ssa Palamidessi.Sito web: http://www.padovanet.it/associazioni/padriseparatipdEmail: [email protected]
Indice
Festa della Famiglia 3
Brevi riflessioni sulla famiglia bigenitoriale 4
Assegno divorzile e nuova famiglia di fatto 6
Impressioni conferenza sulla PAS 7Documento psicoforense sugli ostacoli al dirittodella bigenitorialità e sul loro superamento 8
Notizie e lettere dei soci 10
Comitato di Redazione
dott.ssa Luisa Palamidessi
Paolo Calzavara
avv. Erasmo Avel la
dott. Marco Raffo
Gabriele Fincato
dott. Alessandro Tosatto
dott.ssa Laura Bono
ing. Carlo Rossetto
dott. Claudio Widmar
avv. Michele Del l 'Agnese
Michele Dal la Si lvestra
Siti internet Associazione Padri Separati
Sede nazionale: http://www.padri.it
Sezione di Padova: http://www.padovanet.it/associazioni/padriseparatipd/
Sezione di Venezia: http://www.associazionepadriseparativenezia.it/
Sezione di Vicenza: http://padri.vicenza.it
Il Coordinamento Il Coordinamento Il Coordinamento Il Coordinamento ““““Insieme per la famigliaInsieme per la famigliaInsieme per la famigliaInsieme per la famiglia”””” in collaborazione con la ludoteca Mappalunain collaborazione con la ludoteca Mappalunain collaborazione con la ludoteca Mappalunain collaborazione con la ludoteca Mappaluna
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La Festa della Famiglia Sabato 15 giugno 2013
Ogni giorno deve avere un senso particolare. Perché allora non dedicarne uno per soffermarsi, anche brevemente, sul significato della famiglia? Un momento di incontro per tutti, di aggregazione, di riflessione sui valori attribuiti alla famiglia di ieri e di oggi. Perché non pensare, allora, anche ai valori da
attribuire domani a questa unione di bambini, di adulti, di anziani? La famiglia assume valore e coesione solo se ogni membro che la compone è abituato a confrontarsi con tutti gli altri, a rispettarne il ruolo,
a far tesoro delle reciproche esperienze, a custodire e tramandare storia e tradizioni. La famiglia è la prima unità naturale e sociale di difesa contro tutti gli attacchi e più è unita più è forte… In questo modo assume anche un elevato valore di sussidiarietà di fronte alla comprensibile impossibilità
dello Stato e della Società attuale di tutelarne ogni aspetto materiale e morale.
La giornata si svolgerà presso la ludoteca Possibilità per bambini e genitori di usufruire sin dal mattino dello
spazio aperto comprendente GIARDINO GIARDINO GIARDINO GIARDINO e PISCINA.PISCINA.PISCINA.PISCINA. All’interno Ristorante e PizzeriaRistorante e PizzeriaRistorante e PizzeriaRistorante e Pizzeria
Nel pomeriggio: “Caccia al Tesoro”
“Laboratorio archeologico”
Alle ore 18.00 momenti di riflessione con interventi di personalità degli Enti locali, Alle ore 18.00 momenti di riflessione con interventi di personalità degli Enti locali, Alle ore 18.00 momenti di riflessione con interventi di personalità degli Enti locali, Alle ore 18.00 momenti di riflessione con interventi di personalità degli Enti locali, di professionisti e dei rappresentanti delle Associazioni che fanno parte del di professionisti e dei rappresentanti delle Associazioni che fanno parte del di professionisti e dei rappresentanti delle Associazioni che fanno parte del di professionisti e dei rappresentanti delle Associazioni che fanno parte del
Coordinamento Coordinamento Coordinamento Coordinamento ““““Insieme per lInsieme per lInsieme per lInsieme per la famigliaa famigliaa famigliaa famiglia””””
Tra le Associazioni ricordiamo: Associazione Mappaluna
Associazione Padri Separati, sezioni di Padova, Venezia, Vicenza Associazione Casa Priscilla
Coordinamento donne Uic (Unione italiana ciechi) Associazione Regionale Veneta Epilessia (A.R.V.E.)
Associazione Punto d'Incontro – Club di ricerca sulla famiglia Associazione Alcolisti Anonimi – Gruppi familiari di Al-Anon
Promotori dell’iniziativa
Luisa Palamidessi (Coordin. Insieme per la famiglia e Responsabile Regionale Ass. Padri Separati), Norino Romito (Mappaluna), Claudio Widmar
Info Associazione Padri Separati: tel. 049 87 60 086 – [email protected] - www.padovanet.it/associazioni/padriseparatipd
Mappaluna - Parco Giochi Ristorante Pizzeria – Padova - via Bernina 18 - tel. 049 61 70 39 - www.mappaluna.it
E’ previsto il saluto dell’Assessore alle Politiche Sociali
del Comune di Padova dott. Fabio Verlato
4 Notiziario dell'Associazione Padri Separati del Veneto numero 2 giugno 2013
BREVI RIFLESSIONI SULLA FAMIGLIA BIGENTORIALELa figura genitoriale del papà assieme allafigura genitoriale della mamma, costituisce ilmodello della famiglia bigenitoriale, chepresenta caratteri antropologici essenzialiper la crescita dei figli posto che l’identità digenere del figlio – così come si viene acreare in una coppia genitoriale formata dalpapà così come dalla mamma èfondamentale per lo sviluppo dellapersonalità di un bambino.E ciò in quanto se dovessimo ragionare inmodo inverso, il coinvolgimento di figli in ungruppo familiare che nega la stessadistinzione tra i sessi – padre e madre –porterebbe come conseguenza la necessitàdi configurare una “coppia” genitorialeincompatibile con il rispetto dei suoi dirittifondamentali del figlio.È un dato di fatto, che la legislazioneitaliana, come nella grande maggioranza deiPaesi, riconosce le coppie genitorialieterosessuali.Tra tutti un esempio: il principio giuridico percui l'adozione legittimante è consentita solo"a coniugi uniti in matrimonio", ai sensidell'art. 6 della legge n. 184 del 1983principio giuridico in linea con quantoavevano già stabilito le ricerche e le teoriedella psicologia dello sviluppo.Per meglio capire in Italia in materia diadozioni di minori i giudici italiani non hannoil potere di concedere l’adozione di minori apersone singole nel senso che il legislatoreitaliano è vincolato nell’attribuire l’adozioneda parte di una persona singola posto cheappare necessaria l’esistenza del papà cosìcome della mamma nella coppia genitoriale– oltre ad altri presupposti di stabilità dicoppia.Tutti i ragazzi durante la loro crescita finoall’età adulta, in tutto l’arco temporale in cuiavviene la formazione della personalitàdell’individuo, appare di enorme importanzail peso delle pressioni sociali cui si trovaesposto e l’indice di coerenza e diincongruenza che gravino su di lui
provenienti da istanze diverse quali lafamiglia ed in particolare le figure genitoriali;i genitori sono coloro che forniscono unacomunicazione psico socio affettiva che ilfiglio riceve in riferimento al proprio generesessuo sociale, inteso come ruolo efunzione personale psicologica con cui si vainserendo nel contesto della vita adulta.Ed ecco la importanza della figura di generedel “papà” e della “mamma” quale elementoessenziale per il figlio dei fattori psicologicinel processo costitutivo dell’identità digenere del ragazzo, soprattutto ad esempiose maschio per il padre e se femmina per lamadre; l’omologazione, infatti, del propriogenere da parte della coppia dei genitori,con un atteggiamento che risulta essere unaforza potentissima nel modellare i giudizi, gliatteggiamenti e i comportamenti delbambino fino all’età adulta.In questo processo – dove si costituiscel’identità di genere di un figlio – divieneessenziale la figura del papà così come dellamamma fin da quando l’individuo può dire“sono un bambino” oppure “sono unabambina”, una consapevolezza molto forteche trova il riscontro nella percezioneessenziale della differenza che viene coltatra i genitori, chiaramente e visibilmentedistinti in due individui dalle caratteristichediverse e riconoscibili nei motivi per cui sonodiversi.Cosa accade se queste differenze tra igenitori non sono più visibili.Come si è detto la legge italiana nonammette la inesistenza del “papà” così comedella “mamma” in una coppia genitoriale – siricorda come detto il principio giuridico percui l'adozione legittimante è consentita solo"a coniugi uniti in matrimonio", ai sensidell'art. 6 della legge n. 184 del 1983.La domanda da porsi è se il bambino, nelcaso in cui invece di avere un papà avessemagari solo due mamme, possa avere unosviluppo sufficientemente adeguato lungotutto il percorso evolutivo fino all’età adulta,
5Notiziario dell'Associazione Padri Separati del Veneto numero 2 giugno 2013
tale che possa procedere a tutte le sceltenecessarie per avere una vita soddisfacentedal punto di vista personale, affettivo relazionale e professionale.Un bambino senza un papà verrebbeimmediatamente investito dalla disaminaomologante dei comportamenti delle suedue mamme ciò perché durante la crescita ibambini, maschi e femmine, fanno propri icomportamenti dei genitori.Solo con la presenza del padre e dellamadre si avrà la formazione della propriaidentità di genere, il bambino e la bambina siorientano alla ricerca dell’eguale perchéfunga da modello cui identificarsi.Appare invece evidente che un bambinocresciuto in una coppia composta dal “papà”e dalla “mamma”, ossia composta dagenitori maschio e femmina, il bambino siritrova in una situazione di rivedere tutte lecertezze e i capisaldi di riferimento necessariper il suo sviluppo.Non si dimentichi che ogni bambino hanecessità di crescere in conformità con lostile di vita dei coetanei, e se tutti hanno unpapà anche loro vogliono e devono avere unpapà e così se tutti hanno una mammaanche loro vogliono e devono avere unamamma: mentre in una società in cui alcunibambini non avessero il papà – ma peresempio due mamme per il bambino ciòsignifica solo la sofferenza di essere esclusodalle cose che fanno tutti i suoi coetanei,festa – del papà ad esempio e regalicompresi.Per cui la importanza di avere un famiglia bigentoriale formata da un papà e da unamamma si avrebbe che: vi è la ragionevolepossibilità di grave rischio per gli esiti psico evolutivi per i bambini; senza il papà o senza
la mamma – e quindi senza avere duegenitori di sesso diverso è pericolosamentepossibile dare ai figli una visione distortadella realtà e che pssono anche indurre neifigli ad assumere atteggiamenti di ostilità e diespulsione nei confronti di tutti i padri omadri – anche quando loro saranno padri omadri – addirittura non accettando la lorocondizione relazionale futura; senza il papào senza la mamma avremo ancheconseguenze sulle scelte relazionali e forseanche sessuali dei figli che rinnegherannomagari la figura del padre nella loro primariaimportanza: la condizione psichica dei figliminori in caso di “normalità” per la relazioneaffettiva della madre con una altra madrementre invece di dare affermazioni del tipo “abbrogare la festa del papà” che sta asignificare “atteggiamenti di ostilità e diespulsione nei confronti di tutti i padri” –come si legge da una recente notizia distampa in futuro è necessario rimarcarel’importanza della figura del papà il cui ruoloe l’imprinting evolutivo che tutti i figli hannodal padre essenziale nel corso della lorocrescita fino alla scoperta della vitarelazionale se non riportato nella normalità:senza la coppia papàmamma, potrà essereloro di forte pregiudizio per una crescitaadeguata e per l’inserimento funzionale neltessuto sociale in cui dovranno integrarsi ungiorni i figli.Per cui appare essenziale rimarcare eriportare l’attenzione sull’’effettiva capacitàgenitoriale del padre e della sua importanzaassieme e in combinato con la funzionegenitoriale della mamma.Avv. Erasmo Avella
6 Notiziario dell'Associazione Padri Separati del Veneto numero 2 giugno 2013
ASSEGNO DIVORZILE E NUOVA FAMIGLIA DI FATTOBreve commento alla sentenza della Corte d'Appellodi Bologna n. 394/2013Capita spesso che un coniuge, al quale insede di separazione o divorzio è statoriconosciuto il diritto agli alimenti, instauriuna convivenza con un nuovo compagno.Situazione particolarmente indigesta perl’altro coniuge (o ex coniuge), il quale sitrova a pagare l’assegno ad una personache, di fatto, ha ormai costituito un nuovonucleo familiare con un’altra persona.Il caso classico è quello del marito chepassa gli “alimenti” alla ex, la quale convivestabilmente, “more uxorio”, con un altrouomo che, spesso, la mantiene (magari nellaex casa coniugale…).Qualche giorno fa la Corte d’Appello diBologna ha affermato il principio chel’instaurazione di una convivenza moreuxorio preclude, o fa venir meno, il dirittoall’assegno di mantenimento, in quanto ilnuovo legame fa venir meno “la relazionecon il tenore e il modello di vitacaratterizzante la pregressa convivenzamatrimoniale”. Dunque, chi costituisce unanuova famiglia di fatto perde il diritto di
percepire un assegno di mantenimento daparte del precedente partner.In pratica, la nuova convivenza è equiparata,sotto questo profilo, a un nuovo matrimonio(del resto, statistiche alla mano, sonoentrambi altrettanto precari...).Ciò provvisoriamente, in quanto in caso di“rottura” del nuovo rapporto si ripristinal’eventuale diritto all’assegno.Non importa se il nuovo partner, anzichéaiutare economicamente il coniuge, sia acarico dello stesso. Ma non si può escludereche in futuro si introduca un correttivo chetenga conto di tale differenza.Resta, infine, il problema pratico di scopriree provare la nuova convivenza: ilbeneficiario/la beneficiaria dell’assegno,infatti, cercherà sovente di nascondere lafamiglia di fatto così costituita, per nonperdere il vantaggio economicorappresentato dal percepimento dell’assegnoda parte del coniuge (od ex coniuge).avv. Michele Dell'Agnese
7Notiziario dell'Associazione Padri Separati del Veneto numero 2 giugno 2013
Impressioni derivanti dalla conferenza sulla PAS del 14/01
Questo breve articolo, ha l’aspirazione ed ildesiderio di raccontare e illustrare come inun breve articolo si possa dire ogni cosariguardante la PAS: in altri termini quello cheho potuto capire di questa “sindrome”durante la conferenza svolta lo scorso 14gennaio nella sede dell'Associazione PadriSeparati di Padova. Il raccontare vale dicerto anche come riconoscimento eringraziamento per il lavoro e l’impegno delrelatore Dott. Raffaello Conti, ma iringraziamenti sono di certo allargati alledecine di persone che hanno voluto e potutopartecipare.La PAS, “sindrome da alienazionegenitoriale”, è una situazione, studiata dapsicologi, psichiatri, addetti a rilevantidifficoltà famigliari, primo fra tutti lo psichiatrastatunitense Richard Gardner. Nel 1985 egli,data l’elevata crescita di situazioni diseparazione e delle problematiche connessealle controversie di affidamento dei figli,diede una sua teorica visione del problema.La PAS non rientra nelle malattie mentali perquanto per ora stabilito dalla commissionepsichiatrica internazionale: l’elenco deidisturbi è raccolto nel DSM 4, un manualeche spiega in termini molto tecnici lacomplessità dei problemi mentali dellepersone, quelli che sono “i disturbi che sipresentano in assenza di alterazioniorganiche”, laddove la PAS non è codificata.Che cosa invece ci spiega lo PsichiatraAmericano? In generale, anche se non è unaregola fissa, all’interno della famiglia, il padre(in percentuale molto inferiore può essere la
madre) viene considerato incapace dicontinuare ad essere una figuraindispensabile (per la crescita e l'educazionedei figli) come uomo e padre, dopo che èavvenuta la Separazione Coniugale. In unasorta di rappresentazione melodrammatica,protagonisti il genitore alienante (quasisempre la madre affidataria) ed il figlio, siassiste anche con compiacimento a questotrattamento di esclusione e allontanamentofisico e psichico della figura paterna, inalcuni casi spinto fino alle estremeconseguenze della denigrazione dell'altrogenitore (il Padre). Si determina così lasituazione che agli occhi del figlio il Padreappare sempre più come una figura inutilee/o dannosa nel rapporto tra lui o lei e lafigura materna. Quest’atteggiamento sispinge fino al punto da determinare una verae propria violenza Psicologica ed emotivaoperata sul figlio; cioè fino ad arrivare alcompleto condizionamento mentale delbambino da parte del genitore Alienante, chesfocerà nel RIFIUTO da parte del bambino diogni possibile rapporto con l'altro genitore (ilPadre).Questa “manipolazione” presenta diversedifficoltà nel poterla dimostrareefficacemente, per la complessità e quantitàdi eventi implicati in questo genere disituazioni in cui la famiglia è divisa e il figliodiventa l'oggetto conteso della precedenterelazione di coppia ormai dissolta dallaSeparazione.Gabriele Fincato
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Documento psicoforense sugli ostacoli alla
bigenitorialità e sul loro superamento
1. La legislazione italiana in ossequio alla
Costituzione italiana, alla Convenzione dei
Diritti del Fanciullo di New York, alla
Convenzione di Strasburgo ed alla
Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo
pone a fondamento dei rapporti familiari la
bigenitorialità, ovvero il diritto dei minori a
rapportarsi in maniera armonica ed
equilibrata con i propri genitori e con le
rispettive famiglie di origine.
2. Le condotte volte ad ostacolare l’esercizio
di tale diritto risultano pertanto censurabili e
possono a volte configurare un
maltrattamento.
3. Capita talora che, per il prevalere di
dinamiche di coppia particolarmente
disfunzionali, il genitore presso il quale il
figlio è prevalentemente collocato trasmetta
al figlio stesso l’ostilità verso l’altro genitore.
4. Ciò può avvenire per via indiretta (il
bambino si appropria delle reazioni emotive
del genitore) oppure diretta (il genitore
trasmette attivamente al bambino i propri
giudizi o gli fornisce informazioni parziali o
distorte).
5. Il fenomeno del bambino conteso e
“schierato” a difesa di un genitore contro
l’altro risulta, purtroppo, molto frequente
nelle separazioni caratterizzate da un’alta
conflittualità in cui i partner, anche a causa
delle loro caratteristiche di personalità, non
riescono ad elaborare in modo evolutivo e
riflessivo l’evento separativo.
6. Tale condizione è stata in un primo tempo
denominata “Sindrome di Alienazione
Genitoriale” nello stesso modo in cui si è
parlato di “Sindrome del Bambino
Maltrattato”, per poi focalizzare l’attenzione
sulle diverse manifestazioni del
maltrattamento oltre che sui fattori di rischio
e protettivi. Il fatto che il maltrattamento non
costituisca una sindrome in senso proprio
non significa che il maltrattamento non esista
come fenomeno, potendo compromettere i
potenziali di sviluppo psicoevolutivo del
minore coinvolto.
7. Le attuali riflessioni della comunità
scientifica, basate su molteplici ricerche in
ambito nazionale ed internazionale, non
consentono di definire il bambino come
“malato” solo in quanto influenzato
negativamente da un genitore contro l’altro
sino ad arrivare, nei casi più eclatanti, al
rifiuto di ogni forma di rapporto.
8. Attualmente si ritiene che il termine più
corretto per definire tale fenomeno sia
“Alienazione Parentale” e non “Sindrome di
Alienazione Genitoriale” sottolineando (nei
casi di rifiuto non motivato) che non si tratta
di una problematica individuale del figlio ma
di una difficoltà relazionale tra i tre membri
della famiglia: bambino, madre e padre, alla
quale possono contribuire i membri della
famiglia allargata. Anche se in misura che
può essere diversa come intenzioni,
motivazioni e comportamenti, ognuno dei
componenti il gruppo familiare fornisce il
proprio personale contributo in misura
variabile da caso a caso.
9. I segni di tale condizione sono il rifiuto
ingiustificato e comunque talora solo
parzialmente motivato da parte del figlio di
frequentare uno dei due genitori (più spesso
il padre ma non infrequentemente la madre)
e/o il “voltafaccia” del figlio stesso, il quale
prima della separazione era legato al
genitore che successivamente non vuole più
frequentare. Altro segnale è l’ingiustificato
disprezzo non solo per un genitore ma per
l’intera sua famiglia d’origine e/o ricostruita.
9Notiziario dell'Associazione Padri Separati del Veneto numero 2 giugno 2013
10. Si può discutere se a questo fenomeno sia
opportuno dare un nome specifico; a questo
proposito sembra che i manuali di
classificazione di prossima uscita (DSM V e
ICD 11) siano orientati a farlo rientrare e
definirlo all’interno della categoria dei
“Disturbi Relazionali”.
11. Come per il maltrattamento, riteniamo
che negare il fenomeno del rifiuto
immotivato e persistente di un genitore
significhi commettere un errore grossolano e
fuorviante.
12. Le implicazioni psicosociali e giuridiche
della violazione dei diritti relazionali dei
soggetti coinvolti in tali situazioni giustifica
la messa in atto di interventi e di
provvedimenti psicosociali e giudiziari volti
alla tutela dei diritti stessi, i quali varieranno
di caso in caso a seconda dell’età del minore
coinvolto, della sua capacità di
autodeterminazione e delle responsabilità dei
genitori e dei familiari coinvolti. D’altronde,
in ambito giuridico l’attenzione alla
particolarità di ogni singola situazione
rappresenta un elemento fondamentale di
rispetto dei componenti il nucleo familiare e
soprattutto, nel caso specifico, di tutela dei
diritti relazionali del minore.
22 ottobre 2012
Paola Antonelli
Renato Ariatti
Anna Balabio
Fabio Benatti
Linda Betti
Cristina Cabras
Giovanni Battista Camerini
Elisa Cantarutti
Daniela Carboni
Daniela Catullo
Adele Cavedon
Francesca Ciammarughi
Sara Codognotto
Serena Colaianni
Elena Consenti
Antonietta Curci
Ancilla Dal Medico
Michele D’Andreagiovanni
Rodolfo de Bernart
Luisella De Cataldo
Neuburger
Rosanna Della Corte
Rubens De Nicola
Ida de Rénoche
Carlo Desole
Renzo Di Cori
Alessandro Fanuli
Valeria Giamundo
Guglielmo Gulotta
Iolanda Abate
Moira Liberatore
Laura Lombardi
Giovanni Lopez
Tiziana Magro
Marisa Malagoli Togliatti
Maurizio Marasco
Barbara Masseroli
Aldo Mattucci
Isabella Merzagora Betsos
Marco Monzani
Daniela Pajardi
Patrizia Patrizi
Sara Pezzuolo
Cesare Piccinini
Luisa Puddu
Donatella Pulixi
Donatella Ragusa
Marco Ricci Messori
Severo Rosa
Lino Rossi
Ugo Sabatello
Laura Sancio
Luca Sammicheli
Giuseppe Sartori
Melania Scali
Gilda Scardaccione
Luciana Silvestris
Magda Tura
Elena Varoli
Adolfo Verde
Matteo Villanova
Laura Volpini
Vittorio Volterra
Alberta Xodo
Georgia Zara
10 Notiziario dell'Associazione Padri Separati del Veneto numero 2 giugno 2013
Sono una donna divorziata da 22 anni e
frequento l’associazione da diversi anni,
assieme ad altre donne.
La mia esperienza è circoscritta ad una parte
dell’attività dell’associazione, posso però dire
che negli incontri ai quali sono stata presente
ho ricevuto sempre l’impressione di essere in
famiglia.
Tutti con gli stessi problemi, accomunati da
obiettivi simili, ci troviamo reciprocamente a
sostenere e ad essere aiutati, per non incorrere
in tranelli di scelte dettate dalla rabbia e, nel
contempo, dalla scarsa conoscenza delle regole
e leggi riguardanti le separazioni.
Siamo continuamente molto provati nel sentir
esporre di figli usati come scudo o strumento di
ricatto: sensibilizzare le parti perché evitino il
più possibile questi atteggiamenti è una delle
finalità dell’associazione.
Le donne, con la loro presenza e
partecipazione, sono coerentemente dinamiche
nel gruppo con la visuale che ogni mamma può
riconoscere a queste condizioni: sono
importanti anche per osservare da un insolito
profilo la situazione.
Fiorella Miolo
Nasce la sezione di Vicenza dell'APS
Lunedi 10/12/2012, nella sala del
coordinamento regionale del Veneto a
Padova in via Sanmicheli 65, è stato letto e
firmato l'atto istitutivo della sopraccitata
sezione, con l'elezione alle cariche sociali. In
una sala affollata e con molto entusiasmo,
Michele Dalla Silvestra è stato eletto
responsabile, affiancato dai soci Ermenegildo
Canale e Raffaele Cinel come
viceresponsabili, nonché dai soci Maurizio
Meneghini e Vittorio Walter Lagni, con
incarichi fiduciari di segreteria.
È da ricordare che nella provincia di
Vicenza si sta attualmente
allargando il fenomeno delle
separazioni, con problematiche
talvolta drammatiche, come ricorda
la responsabile regionale dell'APS
dott.ssa Luisa Palamidessi.
È quindi molto opportuno ed utile
che sia nata una struttura per
aiuitare i padri separati, e i genitori
in genere, nell'interesse anche e
soprattutto dei loro figli.
Come dice il neoresponsabile Michele Dalla
Silvestra, si cercherà di operare in campo
culturale, infrmativo nonché di sostegno alle
persone in difficoltà, nell'ambito di un sentito
volontariato.
La serata è proseguita con l'intervento dello
scrittore dott. Marco Franzoso che ha
presentato il suo ultimo libro molto
significativo dal titolo "Il bambino indaco".
Michele Dalla Silvestra
http://padri.vicenza.it
Un socio racconta...