La Svolta 3 Novembre 2009

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1 Q. - 3 Novembre 2009 ( 0,50 - Solo in edicola ) Anno VII - Numero 12 - ° EDITORE: “ASSOCIAZIONE LA SVOLTA EDITRICE” DIRETTORE ELENA CARUSO Quindicinale - Tiratura 35.000 Copie Registrazione Tribunale di Catania N° 03 del 13/01/2003 - www.lasvolta.it PERIODICO REGIONALE DI INFORMAZIONE E CULTURA Elena Caruso Il prezzo del potere EDITORIALE ° La politica dei colpi di scena PROVINCE A PAG. 4 DISTRIBUZIONE GRATUITA IL FATTO IL FATTO “Settore agricolo in crisi?” ENNA. Crisi dei prezzi ce- realicoli e il rischio di meno superfici coltivate a grano, con gravi conseguenze eco- nomiche e occupazionali . Economia A PAG. 8 LA SVOLTA è un quindicinale Esce in distribuzione ogni mese nei giorni 3 e 16 A PAG. 2 Sul lodo Alfano C -ontinuano le polemiche, -mentre infuria “l’affare Irap” che vede contrapporsi Berlusconi e Tremonti A PAG. 2 Politica e scandali D -a Belusconi ai coniugi -Mastella, alla vicenda Marazzo, gli scandali del mondo della politica Ristoranti a 4 Stelle VALCORRENTE - BELPASSO - CATANIA Ricevimenti compleanni, lauree e tanta musica dal vivo Tutti i giorni fino a mezzanotte e il sabato fino all’una A Belpasso si è riaperto “il caso La Roccia” a seguito di una lettera a firma Aurora Mannino in cui si lamentava lo stato miserevole del luogo e il disorientamento di quanti vi si accostano. La diatriba che ne è sorta con il Rettore della stessa, padre Giuseppe Longo, è nota a tutti del contenuto delle lettere di botta e risposta pervenuteci e da noi pubblicate. Ci chiediamo: finirà mai questa partita a ping pong? Un famoso detto siciliano recita: “cu avi cchiù sali consa a minestra” ed è giunto il momento di ripassarlo e applicarlo. Neanche a dirlo c’è qualcuno che la pensa come noi . . . di Maria Sambataro A PAG. 6 349 1372701 VIA TURCHIA, 12 - 95040 ACIREALE (CT) Si riceve: dalle ore 9,30 alle 12,00 Il pomeriggio per appuntamento Ristorante - Pizzeria - Sala Ricevimenti Via Torretta, 80 - Piano D’Api Acireale ( CT ) Tel. 095 7652677 - www.agriturismoakis.it da noi tutto è all’insegna della tranquillità e per riscoprire i piaceri di un tempo . . . RAGUSA. Necessario un sostegno nonostante la qualità dei prodotti. La Re- gione ha assicurato agli agricoltori un incremento dei fondi per il credito Sospesi i mutui per un anno da gennaio 2010 Boccata d’ossigeno per gli italiani in difficoltà A PAG. 3 S port La Finestra sulla “ACommento al campionato di calcio a cura di Lella Seminerio ETNAEXPO 11 - 15 N ovembre S esso e potere. C’era, c’è e ci sarà. Puntualmente. “Segreti di Palazzo”sempre esi- stiti, vivi tra pareti sontuose e alla luce di preziosissimi lampadari. Certo, il caso Marrazzo ha stupito, di- sarmato, disgustato, ma non è il primo né sarà l’ultimo. Non è cambiato nulla se non il limite da oltrepassare, un limi- te che oggi, nel terzo millennio, non ha più confini. Demoliti anche gli ultimi tabù non ri- mane niente che sia illecito fare o dire. Forse mai come adesso il mondo è stato più reale, più crudo. Attori pur sempre, però senza maschera. Uomini più “terreni”, più prede di una natura predatrice, vile, infingarda, capace di prevaricare la ragione. Errare humanum est, nulla di più vero, ma se la natura umana accomuna tutti, certi “errori”non ne sono la diretta conseguenza. L’ormai ex governatore del Lazio è, a ragione, distrutto, finito. Volere suo, della sua cupidigia, della sua sete di po- tere, perché il dominio su tutto e il pos- sedere tutto può ritorcersi contro e quel- la stessa natura liberarsi oltremodo. D’altronde perché porre un freno quando si può avere qualunque cosa? Perché non provare quello che proba- bilmente altri (timorosi) non farebbero o non possono permettersi? La saturazione dei propri desideri, la sete del proibito così cresce e deve es- sere soddisfatta affinché del proibito, del vietato, non rimanga nulla di inten- tato, anche solo per una volta. Capricci del potere, quali essi siano, sesso o droga. Cartina di tornasole di una società malsana, ma, senza dubbio, di una classe dirigente viziata e viziosa. Che nessuno vuole e mai vorrà. Coscienze individuali e politica della menzogna la fanno da padrone, mentre chi ci rappresenta dovrebbe essere an- zitutto egli stesso detentore e garante di valori indissolubili. Primo fra tutti la famiglia, quel nucleo essenziale e vitale che Piero Marrazzo e Silvio Ber- lusconi oggi non hanno più. Ecco il prezzo del potere. BELPASSO. La Roccia - 23 anni dopo la prima apparizione C’era una volta La Roccia ? Forse , intanto la diatriba continua

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La Svolta 3 Novembre 2009

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1 Q. - 3 Novembre 2009 ( € 0,50 - Solo in edicola )Anno VII - Numero 12 - °

EDITORE: “ASSOCIAZIONE LA SVOLTA EDITRICE”DIRETTORE ELENA CARUSOQuindicinale - Tiratura 35.000 Copie Registrazione Tribunale di Catania N° 03 del 13/01/2003 - www.lasvolta.it

PERIODICO REGIONALE DI INFORMAZIONE E CULTURA

Elena Caruso

Il prezzo del potere

EDITORIALE

°

La politica dei “colpi di scena”PROVINCE

A PAG. 4

DISTRIBUZIONE GRATUITA

IL FATTOIL FATTO

“Settore agricoloin crisi?”

ENNA. Crisi dei prezzi ce-realicoli e il rischio di meno superfi ci coltivate a grano, con gravi conseguenze eco-nomiche e occupazionali.

Economia

A PAG. 8

LA SVOLTA è un quindicinale Esce in distribuzione

ogni mese nei giorni 3 e 16

A PAG. 2

Sul lodo Alfano

C -ontinuano le polemiche, -mentre infuria “l’affare

Irap” che vede contrapporsi Berlusconi e Tremonti

A PAG. 2

Politica e scandali D-a Belusconi ai coniugi

-Mastella, alla vicenda Marazzo, gli scandali del mondo della politica

Ristoranti a 4 Stelle

VALCORRENTE - BELPASSO - CATANIA

Ricevimenticompleanni, lauree etanta musica dal vivo

Tutti i giorni fino a mezzanottee il sabato fino all’una

A Belpasso si è riaperto “il caso La Roccia” a seguito di una lettera a fi rma Aurora Mannino in cui si lamentava lo stato miserevole del luogo e il disorientamento di quanti vi si accostano. La diatriba che

ne è sorta con il Rettore della stessa, padre Giuseppe Longo, è nota a tutti del contenuto delle lettere di botta e risposta pervenuteci e da noi pubblicate. Ci chiediamo: fi nirà mai questa partita a ping pong? Un famoso detto siciliano recita: “cu avi cchiù sali consa a minestra” ed è giunto il momento di ripassarlo e applicarlo. Neanche a dirlo c’è qualcuno che la pensa come noi . . .

di Maria Sambataro A PAG. 6

349 1372701VIA TURCHIA, 12 - 95040 ACIREALE (CT)

Si riceve:dalle ore 9,30 alle 12,00Il pomeriggio per appuntamentoRistorante - Pizzeria - Sala Ricevimenti

ViaTorretta, 80 - Piano D’Api Acireale (CT)Tel. 095 7652677 - www.agriturismoakis.it

da noi tuttoè all’insegnadella tranquillitàe per riscoprirei piaceri di un tempo . . .

RAGUSA. Necessario un sostegno nonostante la qualità dei prodotti. La Re-gione ha assicurato agli agricoltori un incremento dei fondi per il credito

Sospesi i mutui per un anno da gennaio 2010Boccata d’ossigeno per gli italiani in diffi coltà

A PAG. 3 Sport

La Finestra sulla “A”Commento al campionatodi calcio a cura di Lella Seminerio

ETNAEXPO11 - 15 Novembre

S esso e potere. C’era, c’è e ci sarà. Puntualmente.“Segreti di Palazzo”sempre esi-

stiti, vivi tra pareti sontuose e alla luce di preziosissimi lampadari.

Certo, il caso Marrazzo ha stupito, di-sarmato, disgustato, ma non è il primo né sarà l’ultimo. Non è cambiato nulla se non il limite da oltrepassare, un limi-te che oggi, nel terzo millennio, non ha più confi ni.

Demoliti anche gli ultimi tabù non ri-mane niente che sia illecito fare o dire.

Forse mai come adesso il mondo è stato più reale, più crudo. Attori pur sempre, però senza maschera. Uomini più “terreni”, più prede di una natura predatrice, vile, infi ngarda, capace di prevaricare la ragione.

Errare humanum est, nulla di più vero, ma se la natura umana accomuna tutti, certi “errori”non ne sono la diretta conseguenza.

L’ormai ex governatore del Lazio è, a ragione, distrutto, fi nito. Volere suo, della sua cupidigia, della sua sete di po-tere, perché il dominio su tutto e il pos-sedere tutto può ritorcersi contro e quel-la stessa natura liberarsi oltremodo.

D’altronde perché porre un freno quando si può avere qualunque cosa? Perché non provare quello che proba-bilmente altri (timorosi) non farebbero o non possono permettersi?

La saturazione dei propri desideri, la sete del proibito così cresce e deve es-sere soddisfatta affi nché del proibito, del vietato, non rimanga nulla di inten-tato, anche solo per una volta.

Capricci del potere, quali essi siano, sesso o droga. Cartina di tornasole di una società malsana, ma, senza dubbio, di una classe dirigente viziata e viziosa.

Che nessuno vuole e mai vorrà.Coscienze individuali e politica della

menzogna la fanno da padrone, mentre chi ci rappresenta dovrebbe essere an-zitutto egli stesso detentore e garante di valori indissolubili. Primo fra tutti la famiglia, quel nucleo essenziale e vitale che Piero Marrazzo e Silvio Ber-lusconi oggi non hanno più.

Ecco il prezzo del potere.

BELPASSO. La Roccia - 23 anni dopo la prima apparizioneC’era una volta La Roccia? Forse, intanto la diatriba continua

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Attualità

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. Il Caso

Sul lodo Alfano, mentre il premier si prepara ad abolire l’IrapContinuano le polemiche, intanto infuria “l’affare Irap” che vede il Presidente del Consiglio, deciso al tagliodella tassa, contrapporsi alla linea del Ministro Tremontidi Giovanna Raimondo

S eparazione dei poteri. Prevaricazione della Magistratura su Par-

lamento e Governo. Scacco matto al Premier. Polemi-che in risposta. Ineludibili. Al di là del bene e del male, ci pare che la Sentenza con la quale la Corte Costituzio-nale, organo garante della conformità delle leggi alla Costituzione, ha da poco valutato incostituzionale il lodo Alfano per contrasto con gli articoli 3 e 138 del-la stessa, sia vagliabile sot-to un solo aspetto : quello giuridico.

Impresa, per la verità, non semplice. Questo in quanto, se intuitivamente una legge che miri a conferire ad al-cuni cittadini un’immunità, seppur temporanea, ren-dendoli così diversi dagli altri rispetto al principio di uguaglianza sostanziale espresso dall’art.3, abbia necessariamente ad essere adottata col procedimento “ aggravato” prescritto dal-l’art.138 (doppia lettura del

testo da parte delle came-re e maggioranza dei due terzi), si tratta pur sempre di questione che rimanda a strumenti, via via depo-tenziati, volti a rendere i poteri dello Stato indipen-denti l’uno dall’altro e non condizionabili reciproca-mente, nonché a consentire il sereno svolgimento delle funzioni delle più alte cari-che dello Stato medesimo. Strumenti, per intenderci, quale quello “ dell’autoriz-zazione a procedere”.

Non scemano le polemi-che da “pro”e “contro” sul-la pronuncia in questione, il tutto mentre infuria “l’af-fare Irap”che vede il Presi-dente del Consiglio, deciso al taglio della tassa, con-trapporsi alla linea rigorosa del Ministro Tremonti e ge-nerare non poco trambusto negli equilibri non proprio saldi della maggioranza, ad un passo dall’ennesimo summit fra i vertici del Pdl che dovrebbe servire, si spera, a metter chiarezza in un panorama per la verità

non troppo nitido. Lungi dal prendere sulla decisio-ne della Corte una posizio-ne piuttosto che un’altra, pare opportuno limitarsi a dire che una prospettiva di maggior ponderatezza di quelle norme destinate ad incidere sulla portata dei principi costituzionali sia senz’altro auspicabile e che l’atteggiamento assunto dal Capo dello Stato, che aveva comunque promulgato la Legge, sia in seguito stato corretto e del tutto in linea con il ruolo di equilibrio e garanzia che è chiamato a svolgere, nell’ambito del quale non si può non ascri-vere il “ potere” di “moral suasion” al pieno rispetto dei principi costituzionali stessi da esercitarsi sugli organi preposti.

Logico ed innegabile che in una società ormai eminentemente mediati-ca, sottoporre un Premier a dei procedimenti relativi a condotte penalmente il-lecite attribuitegli è cosa potenzialmente rischiosa

per la sua immagine, posta la naturale tendenza degli italiani a valutare qualcuno colpevole ben prima dei tre gradi di giudizio, nonché a minare fortemente la dove-rosa tranquillità dello stes-so Presidente del Consiglio nell’espletare il mandato democraticamente conferi-togli dal popolo.

Difficile anche non com-prendere la preoccupazio-ne di quanti reputino che, adesso, sarà molto più facile per l’autorità giudi-ziaria “ interferire” , se di interferenze si possa par-lare, fermo restando che chi è consapevole di non avere “ colpe” abbia ad af-frontare qualsiasi cosa con decisione ed a testa ben più che alta, come Berlusconi stesso ha dichiarato di vo-ler fare…

Pare, a questo punto, che il destino degli strumenti di temporanea immunità ed insindacabilità sia segnato, con buona pace di chi pensi che il Premier volesse ser-virsene onde non essere “

punito”, tanto da spingersi a valutarle quali leggi “ ad “personam”, laddove sarà molto difficile, se non im-possibile, d’ora in avanti, che il Parlamento possa avvalersene utilizzando la procedura prescritta per le leggi ordinarie. Come pare, anche, che gli effetti sul Capo del Governo non sa-ranno certo di poco conto, circostanza della quale, a

giudicare dalle sue stesse reazioni, lo stesso è ben consapevole. Considerazio-ne a chiosa, il fatto di rite-nere comunque inadeguato, da parte sua, l’etichettare i membri della Corte come “ di sinistra”, laddove il va-glio delle leggi a garanzia del rispetto e della corretta applicazione dei principi costituzionali sia da valuta-re quale “ apolitico”, ossia

non di destra né di sinistra.Quantomeno inopportuno

e dal sapore, ancora una volta, di dichiarazione ido-nea a tramutarsi in un’arma per colpirlo e porlo in una luce non proprio valoriz-zante… Una persona con enormi capacità eppure do-tata, delle volte, di grande ingenuità sulla pasta di cui son fatti gli italiani. Nessu-no è perfetto.

Dopo il dolore ancora paura e polemiche intorno ai corsi d’acquaVenti milioni di euro stanziati dalla Regione per far fronte all’immane tragedia messinese

Ancora panico in provincia di Mes-sina, ma anche attorno al Simeto e a Capo D’Orlando per la piena dei

torrenti che ha costretto le popolazioni a lottare contro l’acqua ed il fango che, con ormai conosciuta furia, ha inonda-to strade ed abitazioni. Qualcosa che è stata avvertita come un presagio da non sottovalutare, a memoria recentissima della tragedia di Giampilieri. Qualcosa che spinge con la forza della disperazio-ne a chiedere a gran voce gli interventi necessari, la messa in sicurezza, l’indi-viduazione di chi quegli interventi deve assolutamente farli, senza tergiversare.

Venti milioni di euro stanziati dal-la Regione ed altri venti dallo Stato a mezzo di un’ordinanza della protezione civile ed un tetto di finanziamenti desti-nato a raggiungere il miliardo di euro. Questo l’ammontare delle risorse che verranno utilizzate per far fronte al-l’immane tragedia che quasi un mese fa ha sconvolto il messinese. Ed un’intera terra. Evitabile, come tutte le tragedie. E, come tutte le tragedie, tale da inne-scare polemiche, da generare conside-razioni di stampo “ chiudiamo la stal-la adesso che è tardi e non serve più a nulla”, e da condurre ad inevitabili rim-palli di responsabilità, che, con dati alla mano ed innegabili carenze, inducono,

inevitabilmente, alla riflessione.Pare indubbio che dal momento che

era necessario, come nel caso dei ter-ritori colpiti, insistere nelle richieste, questo insistere non sia evidentemen-te mai stato troppo e non sia mai stato abbastanza, appurato che le necessità concrete e le emergenze vanno talora a perdersi nei farraginosi meandri del-la burocrazia. Serve davvero a poco,

adesso, cercare di comprendere i perché e i per come, escluso il fatto della sa-crosanta e doverosa ricerca del vero e delle responsabilità e quello della buona prassi del “ catalogo degli errori”, l’uni-ca da tener ben presente per cercare di non ripeterli. Sarà senz’altro appurato quali e quanti finanziamenti siano stati destinati alla messa in sicurezza delle aree colpite, quando e come siano stati

utilizzati e da parte di chi, come auspi-cato e sottolineato all’indomani della catastrofe dal Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, nominato Com-missario Straordinario per l’emergenza, che ha assicurato pieno appoggio alla Magistratura, impegnata a far luce sulla vicenda, chiarendo al contempo come “ Le Istituzioni regionali hanno il dove-re di avviare, al di là delle polemiche e delle distinzioni partitiche, una colla-borazione incondizionata che permetta di investire ogni risorsa e di impegnare ogni energia per avviare il recupero di un equilibrio idrogeologico ampiamen-te compromesso, che metta al riparo le vite ed il bene dei cittadini siciliani”.

Vite di serie A, come più volte detto in relazione alla “ tiepida “ reazione del resto del Paese, per la verità “ norma-le” quando si tratti di morti della nostra terra, ragione in più, se le ragioni non fossero ancora abbastanza, per aprire gli occhi e rimboccarsi le maniche onde pretendere un più appropriato rispetto.

Il dovere imprescindibile, adesso come sempre, è quello della raziona-lizzazione delle risorse finalizzate alla ricostruzione, perché avvenga, ove pos-sibile, evitando di sradicare la gente dai suoi luoghi.

G. R.

di Simona Scandura

Due scandali scuoto-no il mondo della politica italiana.

Fatti accaduti nei giorni scorsi a pochissima di-stanza l’uno dall’altro le cui conseguenze, proba-bilmente, seguiranno nei prossimi mesi.

Il primo scandalo, scop-pia in Campania e vede protagonisti i coniugi Ma-stella. Le accuse, (ancora da appurare) fatte all’ex Ministro Clemente Mastel-la e alla moglie Sandra Lo-nardo, presidente del con-siglio regionale della Campania, riguardano raccomandazioni per assunzioni, promozioni, appalti e consulenze. Clemente Mastella si difende insieme alla moglie, affermando: “Siamo persone perbene io e la mia famiglia” e

sottolineando : “Raccomanda-zioni? semmai “segnalazioni, ho segnalato povera gente”. Intanto Sandra Lonardo, afferma di aver lavorato bene e di non volersi assolutamente dimettere. Le ac-cuse, fatte ai coniugi Mastella,

potrebbero pure conclu-dersi con un pieno rico-noscimento dell’estra-neità dei fatti, ma per il momento i commenti sono innumerevoli e alcuni affermano che questa vicenda sia sem-plicemente lo specchio dell’Italia. Una nazio-ne corrotta soprattutto nel meridione, nelle aree più povere, dove si espande a macchia d’olio questo meccani-smo. Uno scambio tra posti di lavoro e voti .

Passano pochi giorni e un altro ciclone si abbatte sulla politica. Questa volta i fatti ri-guardano la vita privata di un po-litico del Pd. E’ Piero Marrazzo, il governatore della regione La-zio, che si è prima autosospeso e poi dimesso dopo aver pagato

un riscatto per evitare la divulga-zione di un video che lo ritraeva insieme ad un Trans. I quattro ricattatori, sottoufficilai dei ca-rabinieri, accusati anche di altri reati, compresi la detenzione e lo spaccio di stupefacenti, sono sta-ti arrestati. Nel video pare si veda pure della cocaina. Una vicenda, che porta, Piero Marrazzo, spo-sato con la giornalista della Rai Roberta Serdoz, a chiudersi in un dolore straziante.

E ancora una volta dopo il caso Berlusconi, i riflettori vengono puntati su una faccenda privata. E il dilemma è sempre e solo uno. E’ corretto guardare dal buco della serratura? La vita pri-vata di un politico, può conside-rarsi pubblica? Così, tra chi pen-sa che la sfera privata sia sacra per tutti, anche per chi ha scelto di rappresentare il paese, c’è chi controbatte con la pretesa di re-

sponsabilità da parte dei politici che dovrebbero essere i primi a dare il buon esempio.

Una cosa è certa, chi rappre-senta il paese non è perfetto, è un essere umano in carne ed ossa e quindi può sbagliare, la cosa im-portante è che non abbia la pre-sunzione di essere perfetto..

La politica e gli scandali: nessuno e’ perfettoDai coniugi Mastella alla vicenda Marrazzo, gli scandali del mondo della politica

I coniugi Mastella

Piero Marrazzo

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Page 3: La Svolta 3 Novembre 2009

3 1° Q. - Novembre 2009LA SVOLTA Economia & FinanzaA gricoltura siciliana: un gio-

co di squadra esiste davve-ro? Ormai da decenni se lo

chiedono gli esperti del settore, gli imprenditori agricoli, le stesse pub-bliche amministrazioni. Esistono fi liere, comparti, società, associa-zioni realmente in grado, al di là dei marchi o delle trovate pubblicita-rie, di sfi dare il mercato fortemente concorrenziale per risollevare le sorti dell’agricoltura nell’Isola? I dati, certamente, non sono dei più rosei, se si pensa che negli ultimi anni è stato registrato un calo delle aziende agricole. Dati che saltano fuori già nel giro di dieci anni, con-frontando ad esempio i censimenti del 2000 e del 1990. Dal censimento Istat del nuovo millennio nella sola provincia etnea risultano 50.290 aziende, con una Superfi cie agricola totale di quasi 190 mila ettari ed una Superfi cie agricola utilizzata di più di 145 mila ettari.

Ma la marcia da ingranare è ancora lontana da quella del vero sviluppo se si considerano alcuni fattori importanti sul fronte dei fabbisogni: come la scarsa ade-guatezza delle produzioni alle richieste di mercato; la mancanza di risorse econo-miche; la lenta, disarmante burocrazia; i canali di distribuzione ancora arretrati; le scarse reti stradali e i fortissimi problemi legati alle infrastrutture. E molto altro ci sarebbe da aggiungere, se non fosse che

il territorio siciliano presenta comunque anche grandissime capacità di sviluppo. Un esempio? La Sicilia è una terra ferti-le, nella sola provincia di Catania fi umi come il Simeto, il Gornalunga, il Dittaino e le relative aree bonifi cate possono rap-presentare un ottimo incentivo e uno sti-molo a fare meglio. Ai rimedi naturali si aggiungono poi quelli del lavoro umano, come la creazione di laghi artifi ciali che ha consentito lo sviluppo delle diverse ti-pologie di colture: l’agrumicoltura, la viti-coltura, il fl orovivaismo, la cerealicoltura, l’olivicoltura.

Ma tornano a galla i problemi, come la scarsa conoscenza delle risorse del com-prensorio sia a livello locale che nazio-nale e internazionale; l’inadeguatezza dei

servizi; la scarsissima pubblicità e le carenze nella comunicazione di settore per diffondere e fare cono-scere le diverse possibilità di cre-scita e di sviluppo; la pochissima capacità di realizzare gestioni dav-vero effi cienti delle risorse; una tu-tela quasi nulla dei beni del setto-re; una scarsissima tendenza a col-laborare e a fare gioco di squadra tra i diversi attori protagonisti dei comparti agricoli; e tanto altro.

Quando poi si aggiunge la natura a rendere più diffi cile il percorso di crescita, allora non si deve sol-tanto correre ai ripari ma ricreare, ricostruire, rimodernare un com-parto che realmente potrebbe rap-

presentare il fi ore all’occhiello dell’eco-nomia siciliana. I gravissimi episodi di queste settimane, con le terribili alluvioni nel Messinese e nel Palermitano, hanno lasciato un lutto tremendo nel cuore di tut-ti noi, colpendo le persone e le loro abita-zioni. E molto spesso nella nostra Isola la natura si abbatte senza pietà anche contro le coltivazioni, distruggendo il lavoro e il sudore dell’uomo. Da qui, la necessità che gli Enti locali, a cominciare dalla Regio-ne, difendano e promuovano lo sviluppo territoriale e, in particolare, lo sviluppo rurale. La concorrenza internazionale, ol-tre che nazionale, è spietata. Ma i siciliani e le loro belle realtà hanno tutte le carte in regola per vincere questa sfi da.

Sospesi i mutui per unanno da gennaio 2010S -aranno almeno 110mila le fa-

miglie italiane che, dal prossi-mo mese di gennaio, potranno

benefi ciare della sospensione sui mutui decisa dall’Abi, l’Associazio-ne bancaria italiana.

Una notizia di questi giorni, che farà tirare un sospiro di sollievo a coloro che non riescono più a fronteggiare le rate del mutuo acceso e che ora sono senza lavoro o in cassa integrazione. Questi due, infatti, sono i requisiti necessari per accedere alla moratoria. Le cifre esatte su quante famiglie del Belpaese ne potranno usufruire sono state snocciolate dalla stessa Asso-ciazione degli Istituti di credito e, su un totale di 1,1 milioni di famiglie povere e indigenti presenti in Italia, secondo i recenti dati dell’Istat (rese note a luglio e relative al 2008), quel-le interessate dalla sospensione delle rate per l’acquisto di casa potrebbero essere appunto oltre centomila, che si traducono in un valore complessivo di 8 miliardi di mutui erogati.

Pur nella tragica sopravvivenza quotidiana, dunque, quanti si trovano malauguratamente in una delle due condizioni di cui sopra potranno so-spendere i pagamenti fi no a un mas-simo di un anno: coloro che hanno perso il posto di lavoro o chi è in cassa integrazione, ma anche chi ha smesso l’attività di lavoro autonomo e chi ha avuto la morte di uno dei componen-ti del nucleo familiare percettore del reddito di sostegno della famiglia. «Il comitato esecutivo ha deliberato di realizzare un progetto relativo a un piano di sostegno alle famiglie che tende a rendere più generali e omo-genei i diversi interventi sul territorio delle associate» ha dichiarato il presi-dente dell’Abi, Corrado Faissola, evi-denziando come il progetto preveda la dilazione delle rate del mutuo e che la sospensione varrà per 12 mesi.

L’iniziativa è stata inserita nel “pia-no famiglie” della stessa Abi, dopo il piano dedicato alle imprese. Oltre alle famiglie, soddisfatte anche le asso-ciazioni di consumatori, che avevano sollecitato l’Abi in tal senso e lavora-to per questa iniziativa.

Anche se non tutte hanno brindato allo stesso modo. Federconsumatori e Adusbef sottolineano che «una so-spensione del pagamento del mutuo dai 12 ai 18 mesi è una misura che può veramente far tirare un respiro di sollievo nel contesto della crisi» e invitano, pertanto, le banche ad «af-frontare tali situazioni estremamente

delicate, negoziando condizioni più favorevoli per quanto riguarda inte-ressi e durata dei mutui».

Il Codacons, altresì, considera positiva l’iniziativa «solo ed esclu-sivamente a condizione che si con-senta di sospendere le rate fi no a 18 mesi, non 12, e che la sospensione valga per chiunque dimostri sem-plicemente di non essere in grado di provvedere al pagamento delle rate del mutuo, indipendentemente, quindi, dal fatto di essere disoccu-pato, cassaintegrato o che sia morto un componente della famiglia».

L’Adiconsum, infi ne, pur sottoli-neando che nelle proposte formulate all’Abi la richiesta era per un periodo più lungo, rileva che l’importante è iniziare a rispondere con un provve-dimento concreto e che alla moratoria sui mutui è interessata una famiglia su cinque. E visto che di buone notizie si parla, a soffi are sul fuoco dell’otti-mismo ci pensa Emma Marcegaglia, presidente di Confi ndustria, secondo cui «la situazione è complessa e dif-fi cile, ma non vediamo panico e non vediamo catastrofi », parlando delle imprese, alle quali bisogna adesso pensare assieme ai lavoratori. Un commento che arriva a proposito del-la «stima di un milione di aziende» a rischio, di cui ha parlato nei giorni scorsi il presidente della Piccola indu-stria, Giuseppe Morandini.

La stessa Marcegaglia ha sottoli-neato e ribadito che «la stima uffi -ciale del centro studi di Confi ndu-stria è che si perderanno 700 mila posti di lavoro e non 4 milioni come ha detto la Cgil». Poi, però, en-trambi, Marcegaglia e Morandini, sull’abolizione dell’Irap proposta da Berlusconi, hanno invitato il pre-mier a passare ai fatti.

L’agricoltura siciliana: una risorsa da… coltivare!Tanti i problemi ma bisogna difendere e promuovere lo sviluppo territoriale

ETNAFOOD: Spazio ai cibi mediterraneiA Etnaexpo da S. Martino il banchetto dei sapori nostrani

C i siamo. Dall’11 al 15 novembre Etnaexpo, nel centro commerciale

di Etnapolis, metterà in tavola i sapori e i prodotti del terri-torio, trasformandosi nella “reggia” della cucina medi-terranea. Etnafood è, infatti, la grande fi era dell’alimen-tazione, siglata Italia Grandi Eventi, in cui la cucina e le tradizioni popolari del territo-rio etneo e siciliano si legano in un binomio inscindibile.

«Il grande salone del gusto mediterraneo - ha dichiarato il direttore di Etnaexpo, Turi Piana - sarà inaugurato in oc-casione della festa di S. Mar-tino con tutti i prodotti di sta-gione salutari per il benessere dell’individuo». Sapori, colori e profumi di Sicilia in un uni-co grande banchetto aspettano

i visitatori dei numerosi stand dell’area fi eristica

Presente anche Slow Food Sicilia con i suoi laboratori del gusto, per educare al pia-cere di una corretta alimenta-zione, alla conoscenza delle scienze gastronomiche con la presentazione dei prodotti di eccellenza siciliani da tu-telare, anche con una serata all’insegna del teatro del gu-sto. «Slow Food Sicilia mira a salvaguardare la biodiversità in una regione che è ricchissi-ma di prodotti eccellenti – ha detto il presidente Slow Food Sicilia, Giuseppe Privitera – il nostro motto è “buono, puli-to e giusto”, per un modello alimentare rispettoso dell’am-biente, per la promozione di prodotti di qualità che arrivi-no sul mercato ad un giusto

prezzo, nel rispetto del lavoro dei produttori»

«Etnafood è una proposta completa per promuovere un’alimentazione corret-ta attraverso i percorsi del gusto della cucina siciliana – ha detto il presidente di Et-

naexpo, Franco Carlino – non si poteva accogliere la nuova stagione senza proporre ai vi-sitatori un ricco salone dedi-cato alla valorizzazione della cucina mediterranea, sovrana incontrastata di benessere e gusto».

Pagina a cura di Antonio Iacona

Page 4: La Svolta 3 Novembre 2009

Provincia regionale di Catania

La Carta “JOB 2009” contiene una serie completa di servizi in materia di placement che potranno essere fruiti gratuitamente dalle aziende locali, che hanno partecipato al JOB ORIENTA 2009, direttamente o per tramite delle loro Associazioni di Categoria, rivolgendosi allo sportello JOB 2009.Gli orari dello Sportello:- Venerdì > 10’00 - 13’00 Provincia Regionale di Catania in Via Nuovaluce 67/a Tremestieri Etneo (stanza n° 69 piano terra)- Mardedì e Giovedì > 10’00 - 13’00 Ufficio Permanent Placement del COF in Via di Sangiuliano, 197 (IV piano)I servizi dello Sportello:Analisi del fabbisogno di personale dell’azienda,

pianificazione delle attività di recruiting, definizione dei job profiles;Ricerca di profili qualificati effettuata mediante posting di

annunci sul website del COF e della Provincia, mediante articoli sui quotidiani locali, mediante l’invio di mailing list a studenti e neolaureati dell’Ateneo catanese;

Screening dei curricula raccolti;Selezione dei profili potenzialmente idonei attraverso

colloqui individuali e/o di gruppo, assessment o altre forme di selezione concordate con l’azienda;Assistenza per l’attivazione di Stage e Tirocini dedicata a

tutte le Aziende interessate ad utilizzare, come primo step, lo strumento del tirocinio di inserimento lavorativo; Link e logo Azienda inserito all’interno della pagina

“aziende” sul sito web del COF Job Placement;Liste di candidati estrapolate dalla banca dati dell’Ufficio

Placement e sui quali è effettuata un’attività di screening volta ad individuarne la disponibilità rispetto alla posizione di lavoro permanente fornita dall’azienda;Presentazioni aziendali/workshop o Campus Day Recruiting

organizzati presso i locali del COF o della Provincia che avranno come destinatari un target di laureandi/laureati appositamente individuato.

Per ogni ulteriore informazione contattare l’ufficio Permanent Placement del COF ai seguenti numeri: 0957303029 – 0957307035 o via mail: [email protected]

AGRIGENTO. La provincia di Agrigento si è sempre apertamente schierata contro la mafia. Dopo il caso che ha coinvolto il mese scorso il presidente dell’Akragas, costretto a lasciare la guida della società per alcune dichiarazioni ritenute ‘sconvenienti’, stavolta il Comitato Provinciale dell’AICS, Associazione Italiana Cultura e Sport, ha indetto un Campionato di calcio intitolato a “Carlo Alberto Dalla Chiesa”, generale ucciso dalla mafia nel 1982. Il torneo sarà inserito all’interno del contesto “Lo Sport contro la mafia” e sarà dedicato ad Emanuela Loi, agente della scorta di Paolo Borselli-no, morta in occasione della strage di Via D’Amelio. Il campionato inizierà nel mese di novembre ed a gestirlo sarà lo stesso Comitato Provinciale, subito mobilitatosi per la raccolta di adesioni. CALTANISSETTA. Il consigliere provinciale Gianfranco Capizzi con una nota ha segnalato al presidente della Provincia Regionale di Caltanissetta e al dirigente del settore viabilità dell’ente, lo stato in cui attualmente versa la strada provinciale n. 14 (ss.190 – circonval-lazione nord di Riesi), il cui manto stradale è stato danneggiato dal-le recenti piogge nel tratto che costeggia il centro abitato di Riesi. Dal momento che tale situazione non assicura la dovuta sicurezza al transito degli automobilisti su tale arteria, Capizzi sollecita inter-venti urgenti per poter ripristinare detto manto stradale. MESSINA. Provincia regionale: “Lavori di ammodernamento, ade-guamento e messa in sicurezza per il miglioramento della percorri-bilita’ lungo la S.P. 161 di Alcara Li Fusi, attraversando i comuni di S. Agata Militello, Alcara Li Fusi e Longi fino alle case Mangalaviti (percorso turistico culturale) ”. Importo complessivo dell’appalto (compresi oneri per la sicurezza) € 963.110,00. Termine di esecu-zione: giorni 381 naturali, successivi e continuati decorrenti dell’ul-timo verbale di consegna dei lavori. Apertura offerte: prima seduta pubblica presso i locali della Provincia Regionale di Messina – 7° Dipartimento – 2° U.D. is. 315 – Piano 2° Stanza n° 1 – 98100 Mes-sina, alle ore 9.00 del giorno 12 Novembre 2009. Per informazioni visitare: www.provincia.messina.it. PALERMO. La questione dei rifiuti, dopo aver travolto Napoli, si è riversato anche su Palermo. Il problema è stato inevitabilmente inserito nell’agenda di discussione della Provincia e trattato in oc-casione dell’incontro, tenutosi a Palazzo d’Orleans, tra l’assessore regionale al territorio ed all’ambiente, Mario Milone, i sindaci di tutta la Provincia di Palermo ed i presidenti dell’Ato rifiuti dell’in-tero comprensorio palermitano. In seguito alla chiusura della di-scarica di Bellolampo, infatti, l’emergenza rifiuti ha aumentato le proprie proporzioni rendendo necessario un vertice tra le parti al fine di concordare una strategia comune da portare avanti. Dopo le richieste perpetrate da parecchi amministratori locali, il Presidente della Provincia regionale siciliana, Giovanni Avanti, si è detto sod-disfatto dell’esito del tavolo tecnico. “Metteremo a punto un nuovo sistema degli Ato rifiuti in Sicilia che possa portare ad un servizio improntato a criteri di economicità ed efficienza”. SIRACUSA. Ancora trattative sull’offerta formativa tra l’univer-sità e gli enti Provincia e Comune di Siracusa. Dopo essere stata valutata negativamente la bozza di convenzione proposta dall’uni-versità, sia dal sindaco di Siracusa, Roberto Visentin, sia dal pre-sidente della Provincia, Nicola Bono, ci sarà il vaglio dei consigli provinciali e comunali e la valutazione successiva del Senato acca-demico dell’Università di Catania. Nonostante sono state espresse riserve sulla convenzione vengono confermati i corsi di architettu-ra ed ingegneria per la pianificazione ambientale per “proporre un percorso formativo più in linea con le tendenze di mercato e le reali esigenze del territorio”. TRAPANI. L’Amministrazione Provinciale al fine di divulgare e pubblicizzare le iniziative sia provinciali che regionali rende noto che l’Assessorato Regionale al Turismo, Comunicazioni e Traspor-ti – Dipartimento Turismo, Sport e Spettacolo – Area 3, con nota prot. N. 441/A3 TUR del 16 Ottobre 2009 ha pubblicato un avviso agli operatori turistici siciliani avente per oggetto la BIT di Milano 2010 – BIT Itinera del 18 febbraio – Buy Club International del 19 febbraio – Buy Italy del 20 e 21 febbraio 2010. Le istanze di partecipazione degli operatori turistici presenti nel territorio provin-ciale, unitamente alla documentazione richiesta, dovranno essere presentate entro e non oltre il 13 novembre 2009, presso la sede del-la Provinciale Regionale – Settore Sviluppo Economico, Turismo, Politiche Agrarie e Cultura sito a Trapani. Ulteriori informazioni potranno essere richieste ai numeri telefonici dell’assessorato Re-gionale 091/7078061.

4 1° Q. - Novembre 2009 LA SVOLTA

Province Province in breve“Settore agricolo in crisi?”

di Ninetta Montebello

U -na diminuzione al di sotto di 20 euro al quintale e l’au-mento del costo della pro-

duzione del grano a livello nazio-nale, rischia di mettere in ginocchio l’intero comparto cerealicolo sici-liano, dove la massima produzione proviene dalla provincia di Enna.

La produzione di grano dell’en-troterra ennese fornisce il 70% di produzione di grano per sussisten-za procapite in Sicilia e il crollo dei prezzi rappresenta un grave rischio per la già debole econo-mia siciliana che annaspa tra la concorrenza dei mercati esteri. Questo è quanto emerge dal rap-porto presentato dall’assessore provinciale all’agricoltura, Dario Cardaci, che di concerto con il presidente Giuseppe Monaco, ha preso in esame la grave difficoltà del settore economico portante per il territorio ennese.

Da un bilancio provvisorio, sui costi e benefici di produzione, si

rileva che ogni 800 euro a ettaro si ottiene una produzione media aziendale di oltre 40 quintali a et-taro, risultato quest’ultimo di gran lunga superiore alle medie azienda-li, rilevate negli ultimi dieci anni.

La filiera cerealicola destinata alla produzione e alla trasformazione, per l’ottenimento di farine di semo-la per la pastificazione e panifica-zione, ha un costo medio del ciclo produttivo è di 541 euro/ha. I dati sono assolutamente allarmanti per un territorio già indebolito come quello della provincia di Enna, dove la piccola imprenditoria si è piazzata al sud al pari delle grandi aziende cerealicole del nord. Car-daci sottolinea e lamenta l’assenza di interventi urgenti da parte dei Governi regionale e nazionale per arginare gli effetti disastrosi della crisi di mercato del grano duro. Il rischio è quello di provocare una notevole riduzione delle superfici coltivate a grano, con conseguenze economiche e occupazionali estre-

mamente negative per gli agricol-tori e i soggetti che lavorano nella filiera cerealicola.

La proposta dell’Amministra-zione Provinciale mira intanto a interventi sia locali che centrali in un dialogo costruttivo di risa-namento economico e ambientale del territorio ennese. Uno di que-sti territori, divenuto simbolo del grano, è la Val Dittaino, volano

del comparto cerealicolo, attorno alla quale gravitano attività eco-nomiche strategiche nell’ambito della lavorazione, trasformazione e qualificazione del prodotto, che, di conseguenza, rischiano la cri-si oltre che il pericolo di far scom-parire definitivamente la figura del fornaio, simbolo di un’antica civiltà rurale e artigianale, spesso tramandata da generazioni.

di Silvia Calanna

I-l territorio ibleo si è sempre contrad-distinto per la buona salute di cui ha goduto, almeno fino ad oggi, il suo

comparto agricolo. Attualmente però l’in-tera economia, imperniata proprio sull’at-tività agricola, preoccupa i produttori che, a fronte di una crisi del mercato, chiedono, da più fronti, aiuti concreti dal governo re-gionale nonché da quello nazionale.

La crisi colpisce tutti i settori del com-parto. Il Comune di Ragusa ha già parteci-pato alla manifestazione degli agricoltori, tenutasi a Palermo, organizzata da Cia e Confagricoltori, promettendo un aiuto concreto ai rappresentanti di categoria. Anche le richieste avanzate al governo regionale sono state ben accolte, nonostante ri-mangano delle tematiche aperte e delle tensioni circa le modalità di realizzazione per uscire dal-lo stallo. Per molti agricoltori, l’accesso ai fondi comunitari resta l’unica soluzione adottabile, anche se per poterne usufruire è necessaria la

proclamazione dello stato di crisi. Da parte della Regione è stato assicurato agli

agricoltori un incremento dei fondi già stan-ziati (15 milioni di euro) in favore della Cassa regionale per il credito alle imprese artigiane siciliane. Oltre alla copertura finanziaria che potrebbe attestarsi intorno ai 50 milioni di

euro, verranno aperti dei tavoli di studio per una corretta pianificazione del pro-blema. Al Governo nazionale verrà inol-tre chiesto di farsi carico dell’emergenza agricoltura che colpisce tutto il sud Italia e di dare dei sostegni strutturali, in par-ticolare, ai mercati della provincia iblea. Nonostante la crisi, una tappa significa-tiva per i prodotti di qualità è stata rag-giunta recentemente, con la costituzione delle associazioni di produttori per il riconoscimento dell’Igp del pomodoro e della zucchina siciliane con il sostegno della Provincia regionale e della Camera di commercio del distretto orticolo del sud est. Le associazioni si occuperanno adesso dell’individuazione dei compren-

sori produttivi, un lavoro che mirerà ad ottene-re ciò per cui i produttori di Ragusa hanno la-vorato: il riconoscimento della qualità dei pro-dotti. L’assessore Enzo Cavallo ha assicurato di avviare l’iter anche per ottenere i marchi di qualità per peperone e melanzana.

ENNA. Emergenza dei prezzi cerealicoliIl rischio è quello di provocare una notevole riduzione delle superfici coltivate a grano, con gravi conseguenze economiche e occupazionali

RAGUSA. Necessario un sostegno nonostante la qualità dei prodottiLa Regione ha assicurato agli agricoltori un incremento deifondi già stanziati in favore della Cassa regionale per il credito

La Provincia Regionale di Catania, in collaborazione con il Centro di Orientamento e Formazione

dell’Università di Catania, ha attivato laCarta Servizi “JOB 2009”

I promotori dell’iniziativa:Da sin. Il presidente del Cof, Vincenzo Perciavalle e l’assessore della Provincia reg.le di Catania alle Politiche del Lavoro e della Formazione Francesco Ciancitto

Page 5: La Svolta 3 Novembre 2009

5 1° Q. - Novembre 2009LA SVOLTA Arte & CulturaP ersonalità poliedrica fortemente intrisa di spiritua-

lità, amante del bello e devoto della Natura, Mario Morabito appartiene alla folta schiera di coloro che,

formatisi come artigiani, hanno lentamente sviluppato in senso artistico, attraverso il proprio estro, la propria intui-zione, e ricerca personale, quanto appreso nella fase di ap-prendistato di un dignitoso mestiere.

La sua ricerca parte dalle risorse presenti nella fami-glia d’origine.

Tra le pialle, le sgorbie, gli scalpelli, i martelli della bottega del padre, mastro carradore, nasce, cresce e si sviluppa in lui il seme della creatività.

Da bambino gli piaceva guardare il padre mentre la-vorava. Imparava al tempo steso a conoscere il legno, a capirlo, a trattarlo, e a usare le mani, lo strumento primi-genio dell’Homo artifex. Scopre cioè da solo il piacere della manualità, la creatività che sta nell’uso delle mani e, da adolescente, inizia da autodidatta a fare delle cose di sua iniziativa; fi gure che sanno di arcaico con una forte vena di religiosità. Avverte nello stesso periodo un’esi-genza ancestrale di identifi carsi con i prodotti che gene-rosamente e spontaneamente la natura mette a disposi-zione nel luogo in cui vive: il legno e la pietra lavica. E’ nell’utilizzo artistico di questi materiali naturali che Morabito si esprimerà a pieno nelle opere della maturità: nei lavori di restauro conservativo, nelle riproduzioni di mobili antichi e nelle sculture in legno e in pietra lavica. Tra i diversi ambiti di ricerca è diffi cile segnare una netta linea di demarcazione in quanto sono tutte forme espres-

sive di una medesima personalità artistica desiderosa di recuperare una dimensione umana all’esistenza.

Il restauro conservativo. Sottrarre all’incuria del tempo opere del passato ridando

loro nuova vita è per lui un piacere, una sfi da e un modo di far rivivere le radici culturali della propria terra. Nel recu-pero di manufatti del passato è attento a mantenere ciò che altri hanno fatto rispettando la morfologia originaria del pezzo e lo spirito del suo primo artefi ce. Preziosi manufat-ti che oggi rischiano pericolosamente di perdersi trovano nuova vita nella sua bottega: cassapanche in stile impero, cassettoni della nonna, armadi, tavoli …particolare fascino riveste per lui l’arte povera siciliana, a parer suo importan-te per la duplice ragione della sua quasi scomparsa e per il tipo di fattura; è infatti un’arte quasi spontanea perché scolpita da ebanisti dell’800 che non avevano nessuna gui-da artistica, che non si inserivano in nessuna scuola e per-ciò facevano appello a tutta la loro maestria e inventiva.

Riproduzione del mobile anticoIn questo settore il suo talento innato e la sua com-

petenza si fondono a meraviglia. Consolle in stile im-pero, tavoli, mobili vari creati con giochi di intarsio, con contrasti di legno, arabeschi, ghirigori artistici: si tratta di pezzi unici, particolari, a volte simili ma mai uguali, lontani dalle produzioni seriali, destinati ad impreziosire le case degli amanti del bello.

Sculture in legno e in pietra lavicaIn queste opere si legge un rapporto empatico dell’auto-

re con la natura. Stavolta il gusto della stranezze coltivato

da giovane si incontra con le bizzarrie della natura. Nelle sciare etnee o nelle segherie trova la materia prima per le sue originalissime creazioni; la sua creatività si innesta sull’opera di Madre Natura: trovata la pietra giusta, o il legno giusto, la sua fantasia si mette in moto e con arte maieutica inizia a tirare fuori la nuova forma, seguen-do però i dettami della Prima Artefi ce. Da questo inne-sto nascono fi gure venate di religiosità, esprimenti una sofferenza arcana: volti contratti, corpi arrotolati, occhi sgranati, sorrisi soffocati; maschere dietro le quali si cela il dramma di una terra travagliata. La sua. M.S.

Arte e artigianato nelle opere di Mario MorabitoUn amante del bello in dialogo col passato e con la natura

Mario Morabito vive e lavora a Belpasso, il paese in cui è nato il 27/01/1944.Past presidente dello storico Circolo Operai di Belpasso, ha sposato sin da giovanissimo la causa sociale e l’ha perseguita attraverso diversi settori: lo scoutismo, lo sport (allenatore di calcio abilitato), il teatro, sia come attore che come scenotecnico; la politica, vissuta in prima persona per servire la comunità.

V ince la terza edizione del premio nazionale “La scrittura non va in

esilio” la nostra corrisponden-te Natasha Puglisi, studentes-sa del Liceo Scientifi co “Leo-nardo” di Giarre. Il premio è stato indetto dal Centro Astalli di Roma ed è indirizzato agli studenti degli istituti medi su-periori di 15 città italiane. Il racconto, dal titolo “Speran-za, battito”, si è aggiudicato il primo premio su circa 150 elaborati giunti alla Fondazio-ne Centro Astalli.

La premiazione ha avu-to luogo il 15 c.m. nei locali dell’auditorium Massimo di Roma. Alla cerimonia, con-dotta dal giornalista RAI Giovanni Anversa, hanno partecipato circa 600 studenti delle scuole secondarie superiori provenienti da tutta Italia e diverse personalità tra cui Laura Boldrini, portavoce dell’Alto Com-missariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Sveva Belviso, assessore alle Politiche Sociali del comune di Roma e Lilli Garrone, giornalista del Corriere della Sera. A premia-re Natasha è stata Susanna Tamaro. L’attore Massimo Wertmueller ha reso culturalmente più interessante

l’evento attraverso l’interpretazio-ne dei primi tre racconti classifi -cati dall’esplicito messaggio “no al razzismo e ad ogni forma di di-scriminazione”. Ad accompagnare la giovane scrittrice a Roma sono stati i docenti Raffaele Carbonaro e Maria Allo.

Alla nostra illustre collaboratrice vanno i complimenti di tutta la Re-dazione de La Svolta. Aspettiamo con ansia di leggere il suo “Spe-ranza, battito” per farne conoscere il contenuto al grande pubblico dei nostri lettori. M.S.

E Natasha vaal… massimo!

di Antonio Iacona

Le musiche di Schu-mann, Beethoven, Mendelssonhn, e

poi dei geni italiani Verdi, Puccini, Donizetti, fi no al modernismo di Gershwin. Sono solo alcune delle pa-gine più belle della musica classica inserite nel pro-gramma di “Catania Autu-mn Music Season 2009”, la manifestazione artistica organizzata dall’Agimus – Sezione di Catania. Sot-to la direzione artistica del maestro Carmelo Pappa-lardo e con il coordina-mento della presidente Agimus, Alessandra D’Agata, questa 1^ edizione di “Catania Autumn Music Season 2009” è stata allestita nei locali del Museo Diocesano e i concerti, sette in tutto distribuiti da ottobre a dicembre, si svolgono il sabato alle ore 21.

A inaugurare la stagione sono stati il violoncello di Julian Arp e il pianoforte di Caspar Frantz, che nella prima serata hanno eseguito musiche di Schumann, Beethoven, Mendelssonhn-Bartholdy e Britten. Entrambi gli artisti (nella foto, ndr) non sono nuovi ad esibizioni nel ca-

poluogo etneo e già in passato sono stati apprezzati dal pubblico dell’Agimus per i loro virtuosismi sul pentagramma. I due maestri hanno proposto un concerto di altissimo livello artistico, in un luogo ricco di fascino e di suggestione, dinanzi a un folto pubblico, circondato dai colo-ri delle magnifi che tele della Pinacoteca del Museo. L’alchimia creatasi nel corso della serata tra il violoncello e il piano-forte si è ripetuta, poi, anche per le altre serate. A incantare i cultori etnei della musica è stato, infatti, il chitarrista di

origine greca Yorgos Argui-riadis, che conserva tutto il calore e la passione tipiche degli artisti mediterranei e che è stato protagonista del nuovo appuntamento Agi-mus. Arguiriadis, docente di chitarra al Conservato-rio di Barcellona e con-certista impegnato in giro per il mondo, ha spaziato dai pentagrammi del ‘500 (“Fantasia del cuarto tono” di Mudarra, “Romanesca y diferencias” di de Narvaez) al romanticismo delle sei corde (“Capricho Arabe”, “Recuerdos de Alhambra” di Tarrega, le leggendarie

note di “Asturias” di Albeniz) fi no alle recenti pagine novecentesche dei mae-stri chitarristi (“Invocacion y Danza” di Rodrigo, “Suite Mistica” e “Collectici Intim” di Asencio).

E la magia della grande musica clas-sica continuerà fino a dicembre con gli appuntamenti dell’Agimus Catania.

Per ulteriori informazioni sul co-sto del biglietto e dell’abbonamento, è possibile rivolgersi alla segreteria Agimus, tel. 095/7808652, e-mail: [email protected].

A Catania la grande musica classicanello splendore del Museo DiocesanoCon l’ “Autumn Music Season 2009”, organizzato dall’Agimus, appuntamenti fino a dicembre

Pagina a cura di Maria Sambataro

Page 6: La Svolta 3 Novembre 2009

di Maria Sambataro

A Belpasso si è riaperto il caso La Roccia.Nel n. di luglio/agosto

del nostro giornale è stata pub-blicata, all’interno della rubri-ca “Riceviamo”, una lettera a fi rma Aurora Mannino in cui si lamentava lo stato miserevole della Roccia e il disorientamen-to di quanti vi si accostano. La diatriba che ne è sorta con il Ret-tore della stessa, padre Giusep-pe Longo, è nota a tutti e per il contenuto delle lettere di botta e risposta pervenuteci da entram-be le parti (e da noi pubblicate), rimandiamo i lettori ai numeri di settembre e di ottobre.

Ci chiediamo: fi nirà mai questa partita a ping pong? Un famoso detto siciliano recita: cu avi cchiù sali consa a minestra ed è giunto il momento di ripassarlo e appli-carlo. Neanche a dirlo c’è qual-cuno che la pensa come noi.

Giorni fa è arrivata in Reda-zione una quarta lettera fi rmata da padre Longo in cui con molta saggezza il Rettore dichiarava: “Non intendo continuare oltre questa diatriba con la Mannino in maniera virtuale. …Spero che in futuro si possa condurre una leale dialettica dove sia esente qualsia-si apprezzamento riguardante la mia persona e il mio ministero”. Chiedendo altresì alla Mannino un incontro personale per poter confutare con dati alla mano le di lei “subdole insinuazioni”.

Con queste parole si pone fi ne

alla questione della Roccia sul piano mediatico. Gli sviluppi del suddetto incontro riguardano solo le parti interessate. Ma se sul piano strettamente personale la questione è, si fa per dire, chiu-sa, lo stesso non si può dire circa l’aspetto pubblico del problema; resta ugualmente aperta, cioè, la questione riguardante lo stato di salute della Roccia.

Per dovere di cronaca dobbia-mo, infatti, dire che sull’onda emotiva scatenata dalla prima lettera, e dalla susseguente bu-fera, ci sono pervenute nume-rose lettere di fedeli che, ahimé, lamentano più o meno le stesse cose della Mannino.

Ne diamo una breve sintesi. Si fa rilevare per prima cosa il

calo non indifferente di devoti e pellegrini le cui cause, secon-do alcuni, vanno ricercate nel-l’increscioso rapporto venutosi a creare tra l’attuale Rettore e

l’Associazione Comitato “Regi-na Pacis” che “per oltre 20 anni ha operato in quel luogo trasfor-mandolo da una sciara viva e impraticabile in un luogo degno della presenza di Maria.

Sullo stato del luogo ante-ap-parizioni sembra che la pensino tutti allo stesso modo. Padre Longo nella lettera già citata così si esprime in merito: “L’attuale sito in cui la Madonna si sarebbe resa presente a Belpasso non era il giardino dell’Eden, ma assu-meva l’aspetto di un paesaggio lavico diffi cilmente accessibile dove non solo mancavano le fi o-riere, ma fi nanche gli alberi”. Va da sé, quindi, che se il luogo in tanti anni ha cambiato aspetto è sicuramente per l’impegno pro-fuso da qualcuno.

Il risultato di questo rapporto tra il Rettore e il Comitato, dif-fi cile da seguire nelle sue sotti-lissime maglie, è palese: i bel-

passesi vanno alla Roccia solo per fare una visita alla Vergine, e poi vanno via senza seguire le funzioni religiose; pellegrini e fedeli, non trovando più l’acco-glienza che c’era prima, riman-gono disorientati e proseguono per altri luoghi più accoglienti.

Alcune lettere si soffermano di più sugli aspetti estetico-sen-soriali: la teca che racchiude il simulacro della Vergine è ridotta in uno stato di intrasparenza; il si-mulacro ha bisogno di un lavoro di restauro; il luogo è povero di fi ori; vi crescono indisturbate le erbacce; sono state manomesse o rimosse le aiuole; stessa cosa dicasi per le reti di protezione e quindi danneggiate le piante dalla fauna locale. Qualcuno lamenta il problema dell’incolumità dovuta al randagismo che provoca paura nella gente e impedisce di acco-starsi al sacro luogo.

L’elenco potrebbe continuare. In tutte emerge un continuo

confronto tra il presente e il pas-sato con, purtroppo, numerosi debiti a sfavore del primo.

Ci sembra che il caso sia tutt’al-tro che chiuso.

Si avanzano anche con molto garbo e discrezione delle legitti-me richieste: che le Autorità Reli-giose prendano delle ragionevoli decisioni per riportare i devoti alla Roccia; che i devoti vengano accolti in modo dignitoso; che si migliori l’aspetto organizzativo; che ci sia una migliore espleta-zione delle funzioni religiose;

che ci sia più dinamismo; che si rivaluti l’opera del Comitato, come organo di collaborazione a fi anco del Rettore; che tutto vada per il meglio affi nché il Santuario possa essere un “faro di luce”, di attrazione dal punto di vista reli-gioso, meta di pellegrinaggi, oasi spirituale ove trovare conforto e speranza, fede e serenità.

Qualcosa eppur si muove, an-che se con lentezza.

Apprendiamo, infatti, che in data 11 maggio c.a. l’arcivescovo di Catania mons. Salvatore Gri-stina, alla fi ne della celebrazione della Santa Messa, ha comunica-to ai fedeli la costituzione di un Consiglio di Amministrazione per La Roccia. Il Consiglio è

composto di 5 membri: il Ret-tore pro tempore in qualità di Presidente, il Vicario episcopale dell’Amministrazione, un mem-bro nominato dall’Arcivescovo di Catania, il Vicario foranio, un membro eletto dall’Associazione del “Comitato Regina Pacis”.

A quanto ci risulta, però, da quella data il consiglio non è sta-to ancora convocato.

Senza voler entrare nel meri-to del perché ci si augura che a La Roccia le cose prendano la direzione desiderata dai più e che si renda onore alla scelta della dedica a Nostra Signora “Regina Pacis”, e a che non ab-bia mai a dirsi: c’era una volta La Roccia!

6 1° Q. - Novembre 2009 LA SVOLTA

Catania & Hinterlanddi Simona Scandura

C atania, ospedale S. Bambino, due donne in travaglio nello stesso momento entrano in

sala parto per ritrovarsi poco dopo senza i loro fi gli. Due mamme con le pance e il cuore vuoti, due neonati morti, all’interno dell’ospedale, dove ogni giorno nasce una nuova vita. Madri che per nove mesi hanno at-teso, sperato e immaginato la nascita dei loro fi gli, che non ci sono più.

E’ successo lo scorso mese all’in-terno dell’ospedale ed il caso ha fatto partire un’inchiesta coordi-nata dal procuratore D’Agata, di cui si occuperà il sostituto procuratore Francesca Musella per accertare cosa sia realmente accaduto in quella sala operatoria. Anche il commissario straordinario della struttura ospeda-liera, Armando Giacalone, ha dispo-sto un’indagine interna dove è stato appurato che al momento del fatto c’erano tre medici in servizio all’in-terno del reparto di ostetricia. Si tratta di una pura casualità o di un caso di malasanità?

Tutto cade nel silenzio più totale al-l’interno dell’ospedale dove si stanno attraversando giorni delicati. Due sto-rie di madri che soffrono e che piango-no senza potersi dare pace.

Nessuno sa cosa sia realmente acca-duto è da allora ad oggi solo silenzio e sofferenza da parte dei familiari che hanno denunciato il fatto ai Carabi-nieri. Per sapere cosa sia successo, bisognerà ancora attendere, ma una cosa è certa, i due neonati che oggi avrebbero dovuto compiere un mese, non torneranno mai più.

L a sanità in Sicilia è verso la ripresa. A farlo presente, non solo l’assessore regio-

nale alla sanità Massimo Russo, ma anche i dati che fanno emer-gere un vero e proprio rilancio. Da quasi un miliardo di euro di debiti, con servizi per i cittadini davvero scadenti, si è passati ad una riduzione di defi cit di 400 mi-lioni di euro. I primi passi verso la risalita si concentrano su strut-ture effi cienti, per dotare, tutte le province siciliane, di servizi sanitari che fi nora sono mancati. Si tende, poi, anche al migliora-mento strutturale di edifi ci fati-scenti. Interventi che sacrifi cano gli ospedale da restaurare.

E’ proprio il caso dell’ospeda-le S.S. Salvatore di Paternò che sta attraversando un periodo sfortunato a causa dei lavori per l’adeguamento antisismico. La-vori, che hanno portato, all’ac-corpamento di alcuni reparti con il dimezzamento dei posti letto. Una situazione che dura da mol-

to tempo e che causa disservizi ai cittadini. L’iter per l’adegua-mento antisismico, inizia nel 2006 quando viene indetta la gara d’appalto e si protrae fi no al 2007 con l’aggiudicazione della ditta Lo Re. I lavori, ini-ziati nel marzo del 2008 con la stesura del contratto tra impresa e Asl3, si fermano a febbraio del 2009, a causa di problemi, riscontrati al terreno sottostante la struttura dell’ospedale. Una situazione che richiede delle in-dagini idrogeologiche per poter effettuare un intervento adegua-to. Cosi, dopo mille peripezie, i lavori per rimettere in sesto il plesso centrale della struttura, ripartono a rilento.

Un sopralluogo effettuato dai tecnici qualche giorno fa, garan-tisce un intervento tempestivo. Sono in corso delle indagini, che richiedono la massima at-tenzione, come afferma il diret-tore dei lavori, Calogero Baldo e che permetteranno di iniziare

quanto prima, le operazioni di adeguamento per garantire l’ef-fi cienza della struttura che sarà come nuova. Bisognerà quindi convivere con i disagi, ancora per qualche tempo, per poter fi nalmente vedere l’ospedale S.S. Salvatore di Paternò, (che rischiava di chiudere con i tagli alla sanità) completamente rin-novato. Intanto, per poter tempo-reggiare alle diffi coltà causate, non solo ai pazienti, con la dimi-

nuzione dei posti letto, ma anche al personale medico costretto a lavorare in condizioni diffi cili, la Direzione Sanitaria ha preso dei provvedimenti. Si tratta di alcuni interventi temporanei che miglioreranno l’accoglienza dei pazienti con il recupero dai 10 ai 12 posti letto in più che verranno adibiti nei locali dell’ex ortope-dia, dove tra pochi giorni inizie-ranno i lavori. Un primo passo verso la risalita. S.S.

di Silvia Calanna

L’arte del coiffeur in connessione con l’evolu-zione del pensiero e del costume. E’ questo l’intento che ha mosso il convegno-mostra

“Secoli di acconciature dei capelli” organizzato dall’A.N.A.M, (Accademia Nazionale Acconcia-tori Misti) al Castello Ursino di Catania.

Un evento, patrocinato dalla Presidenza della Re-gione Siciliana, dal Comune di Catania – Asses-sorato alla Cultura e dalla Provincia Regionale di Catania – Assessorato allo Sviluppo Economico e Artigianato, con il sostegno della Camera di Com-mercio di Catania, fortemente voluto dal presiden-te provinciale ANAM Catania, Salvo Ruffi no.

Il parallelismo tra costume e capelli è stato af-frontato, grazie ad una rassegna storica delle ac-conciature a partire dal 1500, dai docenti univer-sitari, moderati dal giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso, Prof.ssa Stefania Mazzone (docente di

Filosofi a della Storia), Prof.ssa Carmelina Urso (docente di Storia Medievale), Prof. Tino Vittorio (docente di Storia Contemporanea), dalla Dott.ssa Elvira Seminara (giornalista e scrittrice) che hanno trattato rispettivamente: “I capelli tragici”, “I ca-pelli medievali”, “I tignosi” e “I capelli parlanti”.

A sottolineare l’importanza del sostegno all’im-presa artigiana, sono intervenuti l’Assessore alla Cultura, On. Fabio Fatuzzo, l’assessore allo Svi-luppo Economico, Massimo Pesce, l’On. Orazio D’Antoni. In sala anche l’On. Salvo Fleres.

Rilevante il contributo dato alla manifestazione, presentata da Vanessa Melita, dallo stilista di fama internazionale dell’OMC (Organizzazione Mondiale Coiffeur), Joachim Roos, che ha presentato con origi-nalità, le proposte moda primavera estate 2010.

Diversi anche i momenti di intrattenimento: dalla sfi lata in costumi d’epoca delle acconciature stori-che, con la direzione artistica di Giuseppe Gambino,

accompagnate dal quartetto d’archi “Oblivion” e dal soprano Manuela Cuccuccio, alla dimostrazione dei maestri acconciatori del Team ANAM Catania. Un successo annunciato che è stato anche l’occasione per il presidente nazionale ANAM, Elio Vassena, di annunciare l’idoneità dell’ANAM Catania ad ospi-tare l’anno prossimo i campionati italiani.

“Il successo della manifestazione dimostra come si può conciliare arte e cultura – ha dichiarato Salvo Ruffi no, presidente provinciale A.N.A.M Catania - Siamo orgogliosi di aver contributo a favorire la crescita professionale dell’artigianato e la qualità dell’operato dei giovani acconciatori. Oggi abbiamo dimostrato che il mondo del coif-feur non è un mondo isolato ma è legato all’evo-luzione del pensiero e del costume”.

La mostra convegno è stata un incentivo alla pic-cola e media impresa artigiana. “Le piccole e me-die imprese – ha sottolineato l’assessore alla Cul-

tura, On. Fabio Fatuzzo - hanno un ruolo importan-te nella società. Il lavoro del parrucchiere è basato sulla dedizione e sull’attività del singolo artigiano e sono proprio le piccole imprese che possono aiu-tarci a superare la crisi”.

CATANIA. Morti due neonatiall’Ospedale Santo Banbino

PATERNO’. Lavori in corso all’Ospedale S.S. Salvatore

“Gli alti e bassi della sanità”

CATANIA. “Secoli di acconciature dei capelli”Al Castello Ursino convegno - mostra organizzato dall’A.N.A.M.

IL FATTOIL FATTO

BELPASSO. La Roccia - 23 anni dopo la prima apparizioneC’era una volta La Roccia? Forse, intanto la diatriba continua

Pubblichiamo la prima immaginetta e la preghiera che sta sul re-tro, inviataci dal signor Vincenzo Paladino, disegnata dal veggente Rosario Toscano e successivamente stampata da padre FilippoBucchieri, di anni 94, vivente a Catania presso l’ordine dei Gesuiti.

“ Giorno e notte io credo in Te. Giorno e notte io adoro Te. Giorno e notte io spero in Te. Giorno e notte io amo Te. Giorno e notte io prego Te. O Gesù salva me in tutto il Tuo amore, portami con Te ”. alla Roccia, 18-5-1986“ Quando reciterete il rosario dopo ogni decina aggiungete lodevolmente queste parole: O Signore Iddio che per mezzo dello Spirito Santo diffondete il vostro Santo amore sulla Chiesa, abbreviateci il dolore al purgatorio e rendeteci sempre più degni della vista del paradiso.O Gesù mio perdonate le nostre colpe, preservateci dal fuoco dell’inverno, portate in cielo tutte le anime specialmente le più bisognose della vostra misericorda ”alla Roccia, 1-2-1967CONGR. MARIANA “ COMPAGNIA DI MARIA”

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Page 7: La Svolta 3 Novembre 2009

ACIREALEIl primo “Forum” dei Giovani delle AciSensibilizzare l’importanza delle normative sociali come regola dei rapporti all’interno di una comunità

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7Rubriche. 1° Q. - Novembre 2009LA SVOLTA

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a cura di GiorgiGiorginoGiorginoGiorgi (S.D.(S.D.)

L’Oroscopo

A San Martino (11 Nov.) ogni mosto è vino.Se di novembre tuona, l’annata sarà buona.Per Santa Caterina (25 Nov.), la neve alla collina.

A San Martino (11 Nov.) ogni mosto è vino.

PROVERBI DEL MESE

Novembre 2009Il mese di Novembre 2009 è

per voi un periodo in discesa: non lascia-tevi prendere dall’entusiasmo e mantene-te i piedi per terra.

Cercate di mantenere i contatti di lavoro senza tralasciare gli affetti e le attenzioni di chi vi sta attorno. Avrete delle belle sorprese.

State attraversando un perio-do favorevole in questo novembre 2009: approfittatene per chiarire i rapporti con il vostro partner.

Fate attenzione a ricambiare sempre chi vi vuole bene, e ad essere sempre cordiali con chi vi si presenta nei rapporti di lavoro.

Dovrete saper utilizzare la grin-ta che vi caratterizza per portare a ter-mine i pesanti carichi di lavoro di questo mese di novembre 2009.

Abbiate pazienza anche se il periodo del mese di novembre 2009 non è certo a voi favorevole: scoprirete nuove vostre capacità.

Ottimo mese questo di no-vembre 2009 per saper sfruttare le tante occasioni che vi si presenteranno sul la-voro: straordinario successo.

Dovete provare ad affronta-re con razionalità tutte le evenienze, anche quelle meno gradevoli e sarà fondamentale mantenere la lucidità in ogni occasione.

Cercate di non distrarvi con passatempi che nulla attengono alla vostra vita: le vostre distrazioni potreb-bero nuocervi.

Attenti a chi vi adula: questo mese di novembre 2009 potrebbe covare qualche sorpresa da parte anche delle persone che vi stanno vicino.

Un periodo non troppo bril-lante della vostra esistenza sta volgendo al termine ma presto la realtà potrebbe cam-biare radicalmente in meglio.

Dovete fare il bilancio dell’anno che volge al termine, sarebbe potuta an-dare peggio: ora dovete solo consolidare i

nuovi rapporti e le nuove amicizie.

Ariete -per voi un periodo in discesa: non lascia-tevi prendere dall’entusiasmo e mantene-te i piedi per terra.

Ariete

Torote i piedi per terra.Torote i piedi per terra.Torote i piedi per terra.Torote i piedi per terra.

-di lavoro senza tralasciare gli affetti e le attenzioni di chi vi sta attorno. Avrete delle belle sorprese

Gemellibelle sorprese

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-Gemelli -Gemellibelle sorprese

do favorevole in questo novembre 2009: approfittatene per chiarire i rapporti con il vostro partner.

belle sorprese

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Cancro -sempre chi vi vuole bene, e ad essere sempre cordiali con chi vi si presenta nei rapporti di

vostro partner.

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Leone -rapporti di

ta che vi caratterizza per portare a ter-mine i pesanti carichi di lavoro di questo mese di novembre 2009

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Vergineperiodo del mese di novembre 2009 non Vergineperiodo del mese di novembre 2009 non Vergine -periodo del mese di novembre 2009 non è vostre capacità.

mese di novembre 2009

Vergineperiodo del mese di novembre 2009 non Vergineperiodo del mese di novembre 2009 non Vergine

Bilanciavostre capacità.Bilanciavostre capacità.

-vostre capacità.vostre capacità.

vembre 2009 per saper sfruttare le tante occasioni che vi si presenteranno sul la-voro: straordinario successo.

vostre capacità.Bilanciavostre capacità.Bilanciavostre capacità.vostre capacità.Bilanciavostre capacità.

Scorpionere con razionalitScorpionere con razionalit

-re con razionalitquelle meno gradevoli e sarmantenere la lucidit

voro: straordinario successo.

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Sagittariocon passatempi che nulla attengono alla Sagittariocon passatempi che nulla attengono alla

-mantenere la lucidit

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mantenere la lucidit

Sagittariocon passatempi che nulla attengono alla Sagittariocon passatempi che nulla attengono alla

Capquesto mese di novembre 2009 potrebbe Capquesto mese di novembre 2009 potrebbe

ricorno -bero

questo mese di novembre 2009 potrebbe covare qualche sorpresa da padelle persone che vi stanno vicino.

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Aquariolante della vostra esistenza sta volgendo al Aquariolante della vostra esistenza sta volgendo al

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Pesci -Pesci -Pesciche volge al termine, sarebbe potuta an-dare peggio: ora dovete solo consolidare i

nuovi rapporti e le nuove amicizie.

Pesci

di Vera Contarino

É --stato approvato ed è già operativo il pro- getto promosso dal

gruppo acese “I Giovani per i Giovani” intitolato “Di-ventare adulti oggi. Un’op-portunità per l’Europa che cresce”.

L’iniziativa, che rientra nel programma comunita-rio “Gioventù in Azione”, i cui obiettivi sono perseguiti dall’ANG (Agenzia Nazio-nale per i Giovani), è rivolto agli acesi e agli appartenen-ti ai comuni limitrofi di età compresa tra i 15 e i 30 anni e prevede un totale di 10 incontri a cadenza quindici-nale, durante i quali saranno utilizzate le tecni-che interattive e comunicative del brainstorming (argomento del primo incontro, svoltosi il 15 ottobre), cineforum, dibattiti, circol time.

Componenti del programma, Vera Chiavetta, psicologa e Formatrice AIF, in continuo ag-giornamento professionale; Maria Ardizzone, psicologa specializzanda in Psicoterapia Psi-codinamica; Laura Messina, psicologa; Angelo Fisicaro, Tecnico Federale FIPAV, animatore del gruppo; Giusi Barbagallo, studentessa, sta-

bilisce un ponte col mondo dei ragazzi. A coadiuvare l’attività, Vincenzo Pappa-lardo, laureato in Scienze Politiche, Presidente uscen-te della Consulta Giovanile di Acireale, coach (consu-lente-accompagnatore dei giovani al di sotto dei 18 anni) del gruppo.

Mirando a persegui-re l’obiettivo globale del programma “Gioventù in Azione”, l’iniziativa è volta a sensibilizzare il giovane riguardo l’importanza delle normative sociali come re-gola dei rapporti all’interno di una comunità e la neces-sità di condurre uno stile di

vita che vada incontro al rispetto di se stessi e degli altri. Il tutto svolto secondo la logica del-l’educazione “non-formale”.

“Ciò che a noi interessa che passi - spiega Vera Chiavetta - è l’idea per cui noi non vogliamo es-sere maestri, ma [...] coprotagonisti di un proget-to che vuole offrire la possibilità di sperimentare l’utilità della dinamica relazionale e l’importan-za della collaborazione reciproca come strumen-ti fondamentali per lo sviluppo di un senso di comunità moderno e dinamico”.

Sopra: Il manifesto de “Il Primo Forum dei Giovani delle Aci”Foto accanto: La presentazione del Forum. I relatori (da sin.): d.ssa Vera Chiavetta, promotri-ce del programma; dr. Vincenzo Pappalardo, coadiuvatore; dr. Paolo Di Caro, direttore gene-rale dell’ANG.Per informazioni sul progetto e sullo svolgimento degli incontri:cell. 3402853434info@igiovaniperigiovani.euwww.igiovaniperigiovani.euwww.agenziagiovani.it

LOOK E BELLEZZA

Dal make up ai capelli, vincel’ “effetto naturale”Colori mat e taglio medio-lungo per valorizzare i lineamen-ti, ma non manca il trucco “diva” per le serate specialidi Francesca Putrino

I --capelli non rappre-sentano, in una don-na, solo una chioma

da pettinare o lavare. Raffi gurano una vera e propria cornice che con-tiene un’opera preziosa. Un qualcosa che può essere valorizzata al me-glio con il make up.

Allora vediamo quali saranno le tendenze per quest’autunno/inverno.

Con la fi ne dell’esta-te mettete via i fard, le terre glitterate ed ogni tipo di fondotinta che rende la pelle lucida ed abbronzata, perché per quest’inverno la vostra pelle dovrà apparire ri-gorosamente naturale, scegliendo prodotti co-smetici opachi e mat. E’ ammesso solo il rosa naturale per dare un effetto “zigomi alti” e valorizzare i propri lineamenti.

Per rendere lo sguar-

do più intenso e trucca-re gli occhi all’ultima moda, bisognerà segui-re due linee estreme. La prima prevede un truc-co molto forte e calca-to, con l’applicazione di ombretti dalle tona-lità scure (nero, grigio topo, marrone scuro, ecc) e l’altra, invece, prevede colori molto naturali, che risaltano gli occhi senza appe-santirli. Si alle ciglia lunghissime, ma rigo-rosamente al naturale.

Le labbra? Dovranno esprimere tenerezza ed innocenza, quindi si a colori rosa, viola e fuc-sia chiaro, che devono essere rigorosamente non glitterati. Il rosso porpora è ammesso, ma solo per le grandi occa-sioni e per le serate spe-ciali, quando le labbra dovranno essere prota-goniste indiscusse.

Per quanto riguarda i capelli, il taglio in voga è sicuramente medio-lungo, caratte-

rizzato da eleganza, morbidezza ed ordine unico, pronto a donare leggerezza e naturalez-za senza limiti.

Anche se a padro-neggiare sarà sempre il caschetto o carrè, so-lamente che sarà meno geometrico rispetto alla passata stagione, per un trionfo della morbidez-za. In generale tutti i tagli medio-corti espri-meranno movimento, leggiadria, dinamicità e saranno adatti ad ogni occasione, dalle serate chic al lavoro in uffi cio.

Le colorazioni in voga sono tendenzial-mente scure, anche se non mancherà una particolare attenzione ai dettagli chiari che metteranno in evidenza i tagli dell’inverno.

Quest’inverno conce-diamoci il movimento di uno stile leggero e elegante.

CURIOSITÀ. Parlare al cellulareprovoca cecità involontariaIl nostro cervello “non vede” se non presta attenzionedi Giuliana SoteraNiente da fare: parlare al cellula-re, vuol dire estraniarsi dal mondo che ci circonda. Gli psicologi in termini più scientifi ci, la chiamano “cecità involontaria”. In altre pa-role, è come se vedessimo quello che accade intorno a noi, senza però registrarlo veramente.

Un’equipe di ricercatori della Western Washington University ha studiato il comportamento di un gruppo di studenti del campus universitario in due diverse fasi. Nella prima parte dell’esperimen-to, gli scienziati hanno osservato i movimenti di circa 200 alunni impegnati in attività di vario tipo: alcuni camminavano da soli o con-versando con un amico, altri ascol-tavano la musica con le cuffi e, altri ancora parlavano al cellulare.

Questi ultimi sostengono i ricer-catori, avevano un’andatura più lenta rispetto ai compagni, e ten-devano a camminare a zig zag.

In un secondo momento è entrato in scena un ragazzo in sella a un monociclo, con un nasone rosso da clown e un costume giallo e viola a pois. Per un’ora il pagliaccio ha pedalato tra gli studenti, passando davanti ai vari gruppetti. Alla do-manda dei ricercatori se qualcuno

avesse visto passare un clown sul monociclo, solo il 25% dei sog-getti al cellulare ha risposto affer-mativamente (contro il 71% di chi chiacchierava con i compagni, il 61% di chi ascoltava la musica e il 51% di chi camminava da solo).

«Questa è la prova che persi-no durante un’azione elementare come camminare, conversare al cellulare fa crollare le prestazioni» ha detto Ira E. Hyman Jr, a capo dello studio. «Figuriamoci cosa accade durante compiti più com-plessi, come guidare un’automo-bile».

Lo studio della Hyrman non è la

prima ricerca che stabilisce che i cellulari hanno effetti deleteri sul-l’attenzione. Numerosi esperimen-ti con simulatori di guida hanno già dimostrato che l’attenzione diminuisce visibilmente.

Alcuni studi effettuati con stru-menti di riconoscimento dei mo-vimenti oculari hanno rilevato che chi parla al cellulare continua a guardare, ma il cervello non re-gistra ciò che gli occhi vedono: le persone non si rendono conto di ciò che sta succedendo.

In ultima analisi, il nostro cervel-lo “non vede” se non presta atten-zione.

Page 8: La Svolta 3 Novembre 2009

L ’undicesima giornata va in archivio con una certezza: le prove di fuga dell’Inter. Agli uomini di Mou-

rinho, infatti, basta piegare il Livorno per consolidare il primato, portando a ben 7 lunghezze il vantaggio sulla Juve, sua, sin ora prima inseguitrice. Proprio la squadra bianconera, dopo l’esaltante vittoria sulla Sampdoria, cade malamente sotto i colpi del Napoli che umilia la vecchia signora, forse, al di là dei suoi effettivi demeriti.

Anche la Sampdoria, pareggiando con il Bari, raggiunge la Juve al secondo po-sto, anche se non può superarla. Così, ap-punto, si rafforza il primato dell’Inter che rischia di archiviare questo campionato ancor prima d’averlo giocato, data l’auto eliminazione delle avversarie.

Il Milan, cerca di risalire la china, ma non va oltre il pareggio con i partenopei, anche se poi vince facile con il Parma. Le quotazioni di Leonardo, al contrario di quelle di Ciro Ferrara, sono in lieve rialzo.

La Fiorentina, reduce da una serie di

risultati negativi accompagnati da pre-stazioni opache, batte agevolmente il Catania e si riaffaccia nelle zone alte. Zone alte occupate anche dal Napoli dei miracoli, che è la squadra del momento. I partenopei, infatti, dopo avere effettuato il cambio in panchina, via Donadoni per Mazzarri, in quattro partite hanno colle-zionato ben 10 punti frutto di 3 vittorie ed un solo pareggio. Non c’è che dire: media

da scudetto. Anche il Parma di Guidolin, nonostante l’ultima sconfitta per opera del Milan, staziona in ottima posizione di classifica, e supera addirittura Cagliari e Genoa. I sardi, infatti, partono col piede giusto sin da subito e sfoderano presta-zioni esaltanti, raccogliendo punti pesanti su molti campi. Il Genoa di Gasperini, invece, dopo la debacle contro l’Inter, sembra un po’ appannato: forse la squa-dra ha perso un pizzico fiducia nei propri mezzi.

Bene anche Chievo e Bari che occu-pano una posizione di classifica di tutto rispetto ed esibiscono un gioco gradevole e concreto.

L’Udinese di Marino, invece, ha le quotazioni in ribasso dopo un inizio di campionato brillante.

Il Palermo di Zenga è incostante, mostra sempre un buon gioco ma, dopo una se-rie di tre vittorie consecutive, nelle ultime due giornate raccoglie solo un punto.

Le due squadre romane navigano pro-

prio in cattive acque. La Roma di Ranieri alterna risultati e prestazioni e subisce la contestazione dei tifosi nonostante l’ul-tima, seppur sofferta, vittoria sul Bolo-gna. I biancocelesti di Ballardini, invece, sembrano una squadra opaca, spenta, con poca cattiveria e priva di entusiasmo.

Atalanta, Bologna e Livorno, sgomi-tano per lasciare gli ultimi posti della classifica, ma rimangono ancora impan-tanante.

Peggio di loro stanno solo Catania e Siena. La squadra rossazzurra che, tran-ne stravolgimenti dell’ultimo minuto, dovrebbe mantenere in panchina Atzori, sembra una lontanissima parente di quella dello scorso campionato che raccoglieva risultati importanti e che ebbe nello stadio di casa la sua roccaforte, costruendo, pro-prio al Massimino, la salvezza raggiunta prima della fine della stagione. Ma per-ché? Perché troppe cose sono cambiate. In primis l’allenatore e poi anche dei calciatori. Lasciato andar via colpevol-

mente uno dei più forti centrali del nostro campionato, su lui persino la Juve aveva messo gli occhi, si tiene in debito conto la politica societaria a discapito, è inevi-tabile, della qualità. Atzori, poi, sarà pure un bravo allenatore, ma non ha la suffi-ciente esperienza per guidare una squadra nel massimo campionato. Ma questo è, purtroppo, il risultato dell’ “effetto Guar-diola”. L’allenatore del Barcellona da noi ha fatto la regola: Leonardo, Ferrara ed Atzori, tutti giovani tecnici come l’ex calciatore del Brescia, con la speranza che, anche in Italia, i giovani vincano tut-to, come in Spagna. La realtà purtroppo è diversa. Ferrara annaspa, Leonardo si affanna e Atzori rischia !

8 1° Q. - Novembre 2009 LA SVOLTA

SportLa Finestra sulla “A” << Mese di Ottobre >>Commento al campionato di calcio a cura di Lella Seminerio

U n’importante novità si registra nel mondo della pallanuoto catanese, in-

fatti, la Nuoto Catania ha infatti siglato un ambizioso rapporto di collaborazione con due im-portanti società di pallanuoto: la Blu Team e la Ymca Catania.

L’accordo siglato consente alla società rossoazzurra di rafforzarsi e valorizzare anco-ra di più il settore giovanile, settore sul quale ha puntato da tempo con decisione.

Più nel dettaglio, il “gemellag-gio” con un accordo triennale con i vertici della Blu Team, società che da tempo lavora con ottimi risultati sia nel campo

maschile che in quello femmini-le (lo scorso agosto ha conqui-stato il titolo italiano “under 15 femminile”), punta a far intera-gire e valorizzare tutte le fasce giovanili che vanno dalla scuola pallanuoto agli “under 17”.

L’accordo invece stretto con la Ymca Catania, formazione allenata da Salvo Cacia ed im-pegnata nel campionato di serie B maschile, consentirà di assicu-rare continuità di lavoro facendo giocare e maturare nella suddetta categoria tutti i giovani atleti che usciti dalla categoria “under 17” non trovano spazio in serie A2.

“Abbiamo concluso due accor-di importanti con società catane-

si – ha commentato soddisfatto il direttore generale della Nuoto Catania, Francesco Scuderi-. Grazie alla Blu Team infatti po-tremo sviluppare e potenziare ulteriormente tutti i settori gio-vanili con continui stage e colle-giali in comune. Siamo convinti che i risultati di questo progetto non tarderanno ad arrivare e a re-galare le prime soddisfazioni”.

Mentre quello con La Ymca ci consentirà a dare ai nostri ra-gazzi la possibilità di crescere e fortificarsi nel migliore dei modi nel campionato di serie B”.

Convinto della bontà del pro-getto anche il presidente della Ymca Catania, Concetto Costa:

“Finalmente riusciamo a rag-giungere a Catania un traguar-do concreto ed importante per lo sviluppo della pallanuoto; la collaborazione avviata tra le due prestigiose società è ga-ranzia di un lavoro che potrà dare buoni ed importanti frutti anche in futuro”.

“Si inizia a lavorare per il futu-ro dei ragazzi e della pallanuo-to a Catania –spiega il tecnico della Blu Team, Poppy Ajosa-. Lavoreremo senz’altro meglio mettendo a confronto e in siner-gia i rispettivi bagagli tecnici oltre che il materiale umano; potremo così essere competitivi a tutti i livelli”. L.S.

Un grande progetto per lo sviluppo della pallanuoto etneaLa Nuoto Catania si “gemella” con Blu Team e Ymca Catania

Nuoto Catania - Under 13 Campioni regionali 2009

Mario Balotelli - Inter

Takayki Marimoto - Catania