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Capacità di emozionare comunicando, la valorizzare il rapporto con la nostra clientela, ritroviamo soprattutto nella loro personalità e la inoltre, abbiamo sempre cercato di stare al passo domanda che gli rivolgiamo è la seguente: qual è il coi tempi e con i progressi della tecnologia, segreto del successo di un professionista? particolarmente attenti a ogni novità capace di “Capacità, utilità e unicità”, insieme a credibilità, rendere più moderno, razionale e fruibile il nostro coerenza e competenza, sono il segreto di ogni servizio. In pratica abbiamo strutturato il nostro fiorente attività. C'è chi produce economia e chi sito internet in modo snello, ponendo il servitore produce cultura. Noi vogliamo appartenere al dello stato, il nostro cliente, al centro secondo settore, inseriti a buon diritto nella libera dell'attenzione, facendogli capire l'importanza professione. Abbiamo da tempo capito nel nostro delle tutele previdenziali e dell'assistenza tecnica, quotidiano lavoro che anche per i professionisti dandogli nello stesso tempo voce in uno spazio che vogliono emergere valgono gli stessi principi tutto suo per raccontarsi e farci ascoltare la del settore lavorativo e industriale sintetizzati nelle propria storia, per chiederci pareri sul fondamento virtù sopra elencate. Bisogna essere capaci, utili, del proprio diritto e su eventuali azioni da unici e arrivare a essere leaders nell'attività che si intraprendere. svolge. Il successo, allora, è sicuramente Un sito cioè più interattivo, che ci consente di proporzionale alla capacità dimostrata, ascoltare e non soltanto di informare e di fare all'interesse suscitato e all'utilità del settore nel dottrina. L'utente telematico, entrando nel nostro quale ci si impegna e in cui si deve cercare di sito web, deve sentire lo stesso calore umano che essere primi anche se inter pares. Quindi, il sente il cliente quando varca materialmente la segreto è tutto nel rispetto di quei principi: per soglia dello studio. essere leaders, capacità, unicità e utilità devono Non abbiamo inoltre dimenticato la nostra accompagnarsi a trasparenza e lealtà. In altre parole, il cliente valuta innanzitutto le doti umane vocazione a fare cultura. Nel 2008 e 2009 del professionista cui si rivolge e, nel momento in abbiamo organizzato due importanti convegni di cui entra nel suo studio, ne valuta anche risonanza nazionale e di elevato prestigio per l'accoglienza. I collaboratori costituiscono una l'eccellenza dei temi trattati nella specialistica parte rilevante del successo di uno studio materia. Non più noi, come relatori al centro degli professionale. Prima di qualsiasi assunzione, noi incontri, ma gli stessi servitori dello Stato, abbiamo sempre valutato, nella scelta del magistrati, uomini di rango delle Forze Armate, personale, oltre la predisposizione alla materia, le direttori generali dello Stato, presidenti di organi di doti umane e comunicative. La nostra attività è rappresentanza delle Forze Armate e di Polizia, rivolta a chi sacrifica e perde la salute e, a volte, medici qualificati e docenti universitari che hanno anche la vita durante il servizio e a causa del con noi condiviso e discusso gli aspetti critici della servizio stesso, a difesa della democrazia e della materia previdenziale pubblica, alla ricerca di collettività. Noi partecipiamo moralmente alle loro proposte e soluzioni, successivamente raccolte in sofferenze e a quelle dei loro familiari, prima atti e ampiamente divulgate, con evidente ritorno ancora di impostare qualsiasi azione a tutela dei d'immagine per lo Studio Guerra. Abbiamo anche loro diritti. Il primo elemento della regola, la molto investito nella formazione del personale con capacità, è per noi il frutto dell'esperienza di tre il quale abbiamo uno stretto e fidelizzato vincolo di generazioni di avvocati dedicati ai temi della collaborazione, altrimenti non avremmo avuto la previdenza pubblica. Tale esperienza ci ha possibilità di estendere la nostra attività dalla consentito di essere sempre più utili nei confronti Sicilia all'Alto Adige. Siamo fieri e soddisfatti di chi chiede la nostra assistenza, altro elemento perché abbiamo dato sostanza e coerenza alla della regola, e ci ha fatto diventare un punto di nostra “mission”: “il tuo diritto il nostro dovere”. La riferimento nella speciale materia che trattiamo. Per migliorare la nostra capacità di servire e risposta alla vostra domanda, è, quindi, tutta qui”. PRESS NEWS anno III n°10 - novembre 2009 Anno III n. 10 - Novembre 2009 - spedizione A. P. Art. 2 Comma 20/C Legge 662/96 - Filiale di Macerata - Taxe Perçue - PERIODICO EDITO DA MULTIRADIO Autor. Trib. di Macerata n.466/07 del 23 Aprile 2007 - Direttore Responsabile: Roberto Scorcella - Progetto grafico: K-Brush Tolentino - Stampa: Tipografia San Giuseppe 7500 COPIE DISTRIBUZIONE GRATUITA [email protected] CAPACITÀ DI EMOZIONARE COMUNICANDO a colloquio con Paolo e Maurizio Maria Guerra Paolo e Maurizio Maria Guerra, titolari dell'omonimo Studio Legale Associato Guerra di Tolentino, sono due avvocati esperti di pensioni- stica pubblica, civile e militare, un settore del Diritto non facilmente accessibile per la comples- sità della materia e dei diversi ordinamenti. Due legali particolarmente noti a migliaia di pensionati pubblici italiani per avere risolto, dinanzi alla Corte Costituzionale e alle Sezioni Giurisdizionali Regionali e Centrali della Corte dei Conti, importanti problematiche di elevato interesse economico e finanziario per la categoria. Lo Studio, con sede legale nella nostra città, è considerato un punto di riferimento in Italia nella materia previdenziale dei dipendenti civili e militari dello Stato, delle Amministrazioni Pubbliche, delle Forze Armate e di tutte le Forze di Polizia (Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Guardia Forestale e Polizia Penitenziaria). Entrando nel loro sito internet, www.avvocatoguerra.it, ci siamo resi conto di quanta importanza essi abbiano dato al moderno modo di “comunicare”. Non semplice informazio- ne, fredda e noiosa, ma comunica- zione interattiva, avvincente, accessibile e confidenziale, con immagini evocative, emotive e coinvolgenti.

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Multiradio Press News del mese di dicembre 2009.

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Capacità di emozionare comunicando, la valorizzare il rapporto con la nostra clientela, ritroviamo soprattutto nella loro personalità e la inoltre, abbiamo sempre cercato di stare al passo domanda che gli rivolgiamo è la seguente: qual è il coi tempi e con i progressi della tecnologia, segreto del successo di un professionista? particolarmente attenti a ogni novità capace di “Capacità, utilità e unicità”, insieme a credibilità, rendere più moderno, razionale e fruibile il nostro coerenza e competenza, sono il segreto di ogni servizio. In pratica abbiamo strutturato il nostro fiorente attività. C'è chi produce economia e chi sito internet in modo snello, ponendo il servitore produce cultura. Noi vogliamo appartenere al dello stato, il nostro cliente, al centro secondo settore, inseriti a buon diritto nella libera dell'attenzione, facendogli capire l'importanza professione. Abbiamo da tempo capito nel nostro delle tutele previdenziali e dell'assistenza tecnica, quotidiano lavoro che anche per i professionisti

dandogli nello stesso tempo voce in uno spazio che vogliono emergere valgono gli stessi principi

tutto suo per raccontarsi e farci ascoltare la del settore lavorativo e industriale sintetizzati nelle

propria storia, per chiederci pareri sul fondamento virtù sopra elencate. Bisogna essere capaci, utili,

del proprio diritto e su eventuali azioni da unici e arrivare a essere leaders nell'attività che si intraprendere.svolge. Il successo, allora, è sicuramente Un sito cioè più interattivo, che ci consente di proporzionale alla capacità dimostrata, ascoltare e non soltanto di informare e di fare all'interesse suscitato e all'utilità del settore nel dottrina. L'utente telematico, entrando nel nostro quale ci si impegna e in cui si deve cercare di sito web, deve sentire lo stesso calore umano che essere primi anche se inter pares. Quindi, il sente il cliente quando varca materialmente la segreto è tutto nel rispetto di quei principi: per soglia dello studio.essere leaders, capacità, unicità e utilità devono Non abbiamo inoltre dimenticato la nostra accompagnarsi a trasparenza e lealtà. In altre

parole, il cliente valuta innanzitutto le doti umane vocazione a fare cultura. Nel 2008 e 2009 del professionista cui si rivolge e, nel momento in abbiamo organizzato due importanti convegni di cui entra nel suo studio, ne valuta anche risonanza nazionale e di elevato prestigio per l'accoglienza. I collaboratori costituiscono una l'eccellenza dei temi trattati nella specialistica parte rilevante del successo di uno studio materia. Non più noi, come relatori al centro degli professionale. Prima di qualsiasi assunzione, noi incontri, ma gli stessi servitori dello Stato, abbiamo sempre valutato, nella scelta del magistrati, uomini di rango delle Forze Armate, personale, oltre la predisposizione alla materia, le direttori generali dello Stato, presidenti di organi di doti umane e comunicative. La nostra attività è rappresentanza delle Forze Armate e di Polizia, rivolta a chi sacrifica e perde la salute e, a volte, medici qualificati e docenti universitari che hanno anche la vita durante il servizio e a causa del

con noi condiviso e discusso gli aspetti critici della servizio stesso, a difesa della democrazia e della

materia previdenziale pubblica, alla ricerca di collettività. Noi partecipiamo moralmente alle loro

proposte e soluzioni, successivamente raccolte in sofferenze e a quelle dei loro familiari, prima

atti e ampiamente divulgate, con evidente ritorno ancora di impostare qualsiasi azione a tutela dei d'immagine per lo Studio Guerra. Abbiamo anche loro diritti. Il primo elemento della regola, la molto investito nella formazione del personale con capacità, è per noi il frutto dell'esperienza di tre il quale abbiamo uno stretto e fidelizzato vincolo di generazioni di avvocati dedicati ai temi della collaborazione, altrimenti non avremmo avuto la previdenza pubblica. Tale esperienza ci ha possibilità di estendere la nostra attività dalla consentito di essere sempre più utili nei confronti Sicilia all'Alto Adige. Siamo fieri e soddisfatti di chi chiede la nostra assistenza, altro elemento perché abbiamo dato sostanza e coerenza alla della regola, e ci ha fatto diventare un punto di nostra “mission”: “il tuo diritto il nostro dovere”. La riferimento nella speciale materia che trattiamo.

Per migliorare la nostra capacità di servire e risposta alla vostra domanda, è, quindi, tutta qui”.

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NEWSanno III n°10 - novembre 2009Anno I I I n . 10 - Novembre 2009 - sped iz ione A. P. Ar t . 2 Comma 20/C Legge 662/96 - F i l ia le d i Macerata - Taxe Perçue - PERIODICO EDITO DA MULTIRADIO

Autor. Tr ib . d i Macerata n .466/07 de l 23 Apr i le 2007 - D i re t tore Responsabi le : Rober to Scorce l la - Proget to gra f ico : K-Brush To lent ino - Stampa: Tipograf ia San Giuseppe

7500COPIEDISTRIB

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GRATUITA mult i radio@mult i radio. i t

CAPACITÀ DI EMOZIONARE COMUNICANDOa colloquio con Paolo e Maurizio Maria Guerra

Paolo e Maurizio Maria Guerra, titolari dell'omonimo Studio Legale Associato Guerra di Tolentino, sono due avvocati esperti di pensioni-stica pubblica, civile e militare, un settore del Diritto non facilmente accessibile per la comples-sità della materia e dei diversi ordinamenti. Due legali particolarmente noti a migliaia di pensionati pubblici italiani per avere risolto, dinanzi alla Corte Costituzionale e alle Sezioni Giurisdizionali Regionali e Centrali della Corte dei Conti, importanti problematiche di elevato interesse economico e finanziario per la categoria. Lo Studio, con sede legale nella nostra città, è considerato un punto di riferimento in Italia nella materia previdenziale dei dipendenti civili e militari dello Stato, delle Amministrazioni Pubbliche, delle Forze Armate e di tutte le Forze di Polizia (Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Guardia Forestale e Polizia Penitenziaria). Entrando nel loro sito internet, www.avvocatoguerra.it, ci siamo resi conto di quanta importanza essi abbiano dato al moderno modo di “comunicare”. Non semplice informazio-

ne, fredda e noiosa, ma comunica-zione interattiva, avvincente,

accessibile e confidenziale, con immagini evocative, emotive e coinvolgenti.

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ISOTERM una realtà in continua crescitada oltre 50 anni

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Nel 1958 a Tolentino Ivo Dignani fonda la “Isolbit”, dipendenti, compresi i tre soci. A questi vanno Cristoforo Colombo. "Un grosso investimento per che poi si trasformerà nell'attuale Isoterm. aggiunte altre sei persone che, normalmente, una sede che solo di coperto occupa tremila metri Inizialmente l'azienda è nel settore delle ruotano intorno all'azienda. "La crisi c'è, anche se, quadrati necessario per servire meglio la clientela. impermeabilizzazioni di coperture. A partire dai paradossalmente, il lavoro non manca. Il problema Dove ci troviamo attualmente si perde troppo primi anni 60 la Isolbit introduce nel nostro territorio è soprattutto quella della mancanza di liquidità. tempo perchè la struttura non è razionale, ma solo i concetti di isolamento termico, acustico e di Quando va tutto bene per riscuotere, oltre ai adattata alle nostre esigenze nel corso degli anni. risparmio energetico. Ivo Dignani fu pioniere canonici sessanta-novanta giorni, i tempi oggi La nuova sede ci permette di dare un servizio nell'importazione di isolanti termici, facendo come minimo raddoppiano con tutti gli scompensi migliore, nonostante fare un investimento del conoscere al nostro territorio in primis gli isolamenti che una situazione del genere può comportare". genere di questi tempi possa essere considerata in lana di vetro e in vermiculite. Malgrado ciò, la Isoterm cambia e dalla storica una pazzia. Speriamo che una volta fuori dalla crisi, Negli anni l'azienda si distingue per qualità, sede di via Foro Boario si trasferisce in una, questo investimento possa essere una strada competenza e affidabilità, specializzandosi nei decisamente più moderna e funzionale, in via spianata verso la ripresa". settori che ancora oggi rappresentano i suoi punti di forza. Nel 1976 si ha il passaggio dell'azienda ai figli, con la nascita della Isoterm, mantenendo inalterate le caratteristiche per le quali si è sempre differenziata."Il rispetto del confort abitativo e il soddisfacimento dei nostri clienti" spiega Maurizio Dignani, titolare della Isoterm insieme ai due fratelli "è ancora oggi la nostra principale priorità". La Isoterm è oggi leader nel settore edile, grazie al prezioso apporto di un team tecnico e commerciale in grado di fornire un servizio di consulenza e certificazione a progettisti ed imprese e fornitura di prodotti innovativi e competitivi. La Isoterm è specializzata nei settori dell'isolamento termico e acustico, della bioedilizia, delle impermeabilizzazioni, delle pareti leggere in cartongesso e della protezione antincendio. Attualmente la Isoterm occupa undici

STIAMO RICOSTRUENDO L’AQUILA

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Campagna ASSM sulla mobilitàsostenibilene parla il presidente Sandro Feliziani

Padre Massimo Giustozzoè il Nuovo Priore

L'Assm ha dato il via alla campagna sulla un abbonamento in questo mese di novembre, invece, sarà consentito mobilità sostenibile. Ne abbiamo parlato l'utilizzo gratuito anche per il mese di dicembre”insieme al presidente Sandro Feliziani. Quali sono i vantaggi?Presidente, come procede la campagna “I vantaggi sono diversi e non solo economici. Basti pensare che ogni persona sulla mobilità sostenibile? che va a lavorare con il proprio mezzo nelle zone industriali consuma “A Tolentino abbiamo una capillare rete di mediamente un litro di benzina immettendo nell'aria 150 grammi di anidride servizi di trasporto urbano che serve carbonica. Abbiamo calcolato che alla fine dell'anno vengono immessi circa 16 l'area urbana, le zone rurali e quelle quintali di anidride carbonica nell'aria nella zona di Tolentino. Per non parlare, industriali. Abbiamo notato che questi poi, dell'ingorgo di traffico che si crea davanti alle scuole ad ogni uscita dei

servizi vengono sfruttati poco. Ecco, quindi, la campagna sulla mobilità che bambini”stimola la cittadinanza, studenti, impiegati e operai, ad usare di più il mezzo Come possono contattarvi i cittadini per conoscere gli orari e usufruire della pubblico” campagna?Come si svolge la campagna? “La fortuna di Tolentino è che ha un'azienda elettrica che funziona e ha uno “Abbiamo iniziato nel mese di ottobre, fornendo gratuitamente tutti i passaggi sportello proprio in città a portata di tutti dove i cittadini possono chiedere tutte gratis a coloro che avessero fatto uso dei nostri mezzi pubblici. A chi acquisterà le informazioni del caso, orari e spiegazioni”

Padre Massimo Giustozzo è il nuovo Priore della Basilica di San Nicola. Succede a padre Luciano De Michieli, chiamato a ricoprire un nuovo, importante incarico a Roma.Nato nel 1961 a Pollenza, padre Massimo Giustozzo è religioso agostiniano dal 1987 e sacerdote dal 1994. Prima di arrivare a Tolentino ha trascorso anni importanti a Roma e Firenze. A padre Massimo Giustozzo i migliori auguri di un proficuo lavoro a vantaggio di tutta la comunità da Press News.

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SERVIZIO PNEUMATICI AUTO SOSTITUTIVA VENDITA AUTO• •

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IO CITTADINO

LA CADUTA DEL MURO E L'EUROPA UNITAAmpliamento, nuove sfide ed opportunità nell'Unione Europea

Per noi giovani troppo spesso molti concetti nel passato considerati come una conquista oggi sono divenuti scontati, acquisiti e consolidati.I concetti di libertà personale, eguaglianza, di libertà di professare la propria fede religiosa, di libertà di manifestare il proprio pensiero non sono più, ormai, nella nostra testa come un traguardo da raggiungere, a volte, lontano come potevano esserlo per i nostri coetanei della Romania, della Bulgaria, dell'Ungheria, della Germania dell'Est di 20 anni fa e purtroppo anche dell'Italia di 70 anni fa.Seguendo questo ragionamento c'è un altro concetto, che ha ovvio una misura minore rispetto a questi sacrosanti principi, ma ,allo stesso tempo, svolge un ruolo fondamentale nella società di oggi, il concetto di EUROPA UNITA.L'Europa unita è un'idea che ha avuto e sta avendo un processo travagliato di formalizzazione tra stipulazione di trattati (vedi Maastricht), discussione sui valori fondanti, ratifiche e referendum nazionali, ma è una realtà che per nostra fortuna ESISTE, c'è e si manifesta ogni giorno nell'Unione Europea.La Caduta del Muro di Berlino ha significato non solo la fine del Comunismo e della Guerra Fredda, ma anche l'abbattimento di barriere mentali e psicologiche.Il Muro di Berlino è stato per 28 anni il vero simbolo della contrapposizione tra Democrazia e Comunismo; esso aveva la presunzione di dividere un popolo e per questi superare quella costruzione voleva dire passare il confine tra due mondi completamente diversi e in contrapposizione tra di loro.L'Unione Europea, cosi, dopo la data storica del 9 novembre 1989 ha avviato il processo di allargamento e di riunificazione verso i paesi che avevano sofferto il dominio della dittatura sovietica. Da ricordare nel 2007 l'entrata della Romania e della Bulgaria, cui era preceduta l'entrata nel 2004 di altri Paesi dell'ex U.R.S.S. come l'Estonia, la Lettonia, la Lituania, la Polonia, l'Ungheria, la Repubblica Ceca, la Slovacchia. Sono stati accolti Stati ancora giovani, ,le cui frontiere etniche e politiche non sempre coincidevano e per il quale era assai forte il desiderio di affermare la sovranità, appena conquistata la libertà.Quest'ingresso in Europa ha, quindi, consentito all'Unione Europea di condizionare il cammino e di sostenere le sfide delle nuove democrazie dell'Europa centrale ed orientale.Due specialmente sono le nuove prospettive create dall'ingresso di questi nuovi Paesi in passato soggetti al regime comunista: una di natura essenzialmente politica, vale a dire che si è voluto unire, riconciliare e stabilizzare un' Europa per lungo tempo separata e divisa dalla “cortina di ferro”, nell'intento di creare un nuovo spazio europeo di libertà e di pace.Allo stesso tempo si è creata anche una prospettiva di carattere economico, un mercato di 500 milioni di consumatori sostenuto da un'unione economica e monetaria consente una maggiore prosperità interna e un ben diverso peso sui mercati mondiali.Con tali risorse l'Europa sembra ora pronta a sostenere le nuove sfide e a cogliere le opportunità di un mondo globalizzato. Solidarietà, prosperità, sicurezza ed un ruolo propulsivo dell'Unione sulla scena internazionale devono essere gli obiettivi del futuro.In conclusione se il XX secolo con i due terribili conflitti mondiali ha segnato l'epoca della disgregazione del continente europeo, il XXI secolo sembra ormai destinato a rappresentare il momento culminante dell'unione fra i popoli europei, ma al contempo le istituzioni comunitarie e gli Stati Membri sono consapevoli che occorre agire sia per rafforzare il consolidamento interno, sia per condizionare i nuovi paesi ad acquisire i valori europei, sia per comunicare meglio e di più l'Europa ai suoi cittadini.

Alessandro Massi

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NOTA: LE LETTERE INVIATE VENGONO PUBBLICATE INTEGRALMENTE. LA SCELTA DEL MATERIALE INVIATO È A DISCREZIONE DELLA REDAZIONE. LE LETTERE RICEVUTE VENGONO CONSERVATE NELL’ARCHIVIO CARTACEO ED INFORMATICO DI MULTIRADIO PRESS NEWS E NON VENGONO RESTITUITE.

Un giro nel centro storico di domenica rischia di far cadere in depressione chi si azzarda a recarVisi.La maggioranza dei negozi o ex esercizi sono ora a disposizione, ma nessuno rischia in un centro storico pressoché deserto, ad aprire una qualsivoglia attività che vede prospettive zero. IL colmo è che questa amministrazione sta operando per un nuovo centro commerciale a ridosso di quello già esistente. Questo significherà ulteriori chiusure nel centro storico e nel centro commerciale esistente, già con una parte vuoto.FIERA antica, l'ultima ha visto la presenza di 5 o 6 bancarelle, con esercenti demoralizzati che lamentavano il pieno disinteresse dell'amministrazione, e qualcuno ha anche azzardato che l'attuale amministrazione ha interesse a eliminare questo tipo di mercatino. Il pubblico pressoché assente, come assente era centro storico. SALA ROSSA NAPOLEONICA: l'inaugurazione con invito esplicito per le 18,30. orario che poteva andar bene per i diretti interessati che dovevano avvicendarsi per l'inaugurazione, non per i cittadini che a quell'ora prendono la strada di casa, quindi ad uso e consumo dei soliti noti............ TEATRO VACCAI: le manie di grandezza dell'amministrazione rischia soltanto di poter riaprire il teatro fra dieci anno. (A proposito nessun responsabile fino ad ora è stato individuato eppure la legge 626 parla molto chiaro ed individua le responsabilità senza alcuna possibilità di errore, chi doveva vigilare che fossero state applicate le norme previste dalla legge stessa? Temo di avere occupato troppo spazio, ma vorrei che qualcuno riassuma e pubblichi. GRAZIE a PressNews.P.N.

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Gentile Multiradio Press News, vorrei prima di tutto farvi i miei sinceri complimenti perchè il vostro è l'unico organo di informazione veramente libero della nostra città. Parlo da uomo di sinistra e mi rendo conto di quanto possa essere difficile per voi lavorare in un ambiente tanto ostile come quello che vi circonda, eppure numero dopo numero riuscite a essere sempre più concreti e a mettere in luce le piccole grandi problematiche tolentinati. Una nota particolare sul direttore dottor Scorcella al quale va indubbiamente dato atto di essere un vero giornalista “libero”. La critica negativa che sento spesso rivolgere a Press News riguarda il fatto che sarebbe schierato politicamente a favore di una parte politica, quella oggi all'opposizione in città. Fra le righe, onestamente, leggo invece da parte del direttore un malcelato malcontento anche verso il centrodestra. Quello che probabilmente non si capisce (o non si vuole capire) è che la critica, sempre documentata e puntuale, basata sui fatti e non sulle chiacchiere, serve a tutti per crescere. Non possiamo fare finta che vada sempre tutto bene, non sarebbe giusto neanche verso le nuove generazioni che meritano qualcosa di più. Quando Press News è nato non posso nascondere che anch'io ero diffidente. Oggi posso dire che grazie a questo strumento di informazione, unico in città senza lacci e vincoli politici, riusciamo a sapere qualcosa di più e così ognuno pensa con la propria testa. Da cittadino lancio un appello all'Amministrazione Comunale: utilizzate questo mezzo per confrontarvi con i cittadini. Aprite un dialogo con la gente, non restatevene chiusi in Comune. C'è bisogno, anche per Voi amministratori, di un contraddittorio che non possono essere certamente i monologhi del Sindaco in tv. Ne guadagneremmo tutti, soprattutto la nostra Tolentino. Grazie e buon lavoro L.M.P.S.: si vocifera, egregio Direttore, che questo lavoro sia propedeutico a un Suo impegno politico trasversale in prima persona alle prossime Amministrative. Sono solo chiacchiere...?

Partiamo dalla fine. Uno dei grossi problemi di questo paese sono proprio le chiacchiere. E le etichette. Viviamo in un paese dove chi sbaglia e finisce sul giornale, invece di ammettere l'errore (umano e per questo comprensibile) se la prende con i giornalisti. Viviamo in un paese dove esporsi, non solo in politica, vuole dire essere marchiati per tutta la vita. Io mi porto dietro ancora marchi sbiaditi dal tempo che spesso condizionano un giudizio sereno nei confronti del mio lavoro. Se le devo dare una risposta secca questa sarebbe chiara e inequivocabile: no, non ho nessuna intenzione di fare politica attiva. Anche perchè, in questo momento, sarebbe difficile per me trovare una collocazione. D'altro canto, però, è fin troppo facile criticare dall'esterno. Al di là delle convinzioni politiche generali di ognuno di noi, ho maturato negli anni l'idea che per amministrare una città, specialmente una piccola come la nostra, non sia necessario essere di destra o di sinistra. Credo che serva tanto buon senso. Asfaltare una strada rovinata non è una cosa di "centrodestra" o di "centrosinistra", sempre che queste categorie oggi abbiano ancora un senso. In concreto: restituire il Politeama e il Vaccaj senza stravolgimenti alla città, studiare un piano del traffico adeguato, pedonalizzare parte del centro storico, costruire un albergo a servizio delle Terme Santa Lucia, razionalizzare la spesa corrente con una attenzione particolare alle situazioni di disagio, riqualificare le strade urbane e extraurbane attualmente disastrate, studiare la delocalizzazione delle industrie insalubri presenti nel centro cittadino, realizzare strutture sportive indispensabili alla crescita dei giovani. Sono solo alcune idee, realizzabili senza alcuna spesa faraonica. Sono di destra? Sono di sinistra? Non lo so. Se qualcuno vorrà metterle in pratica, sicuramente avrà il nostro appoggio, di qualunque colore esso sia. La ringrazio, comunque, per le parole che ha scritto e mi sembra superfluo aggiungere che ha colto pienamente nel segno. Speriamo di non deluderla.r.s.

A Roma si è svolta una manifestazione nazionale per la libertà di informazione. Non ho voluto e potuto partecipare e ho spiegato le mie ragioni in una lettera inviata a tutti i quotidiani nazionali: naturalmente nessuno l'ha pubblicata. Questo è il testo integrale:

Sono un giornalista precario di quasi 40 anni. Da venti mi dibatto nel mondo dell'informazione senza aver mai avuto uno straccio di contratto, un perenne co.co.co. A tutt'oggi non ho certezze, niente mutua, niente Tfr, niente ferie, nessuna tutela e una famiglia da mantenere. Ho deciso di scrivere questa lettera per spiegare i motivi per cui non ho voluto e potuto partecipare alla manifestazione di Roma. Non ho voluto partecipare prima di tutto perchè avrei voluto che si manifestasse per dare dignità ai precari dell'informazione. Siamo decine di migliaia in Italia e da anni le nostre condizioni sono sempre le stesse. Avrei voluto che qualcuno avesse manifestato o perlomeno avesse preso posizione quando l'editore del Quotidiano Nazionale (Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno) variò unilateralmente le retribuzioni per i collaboratori arrivando in alcuni casi a pagare due euro lordi per articolo. Era il 2007 e non vidi manifestazioni, scioperi o proteste ufficiali neanche da parte dell'Ordine. Un silenzio imbarazzante per una situazione che per molti collaboratori significava la fame. Oggi sembra che la stessa cosa stia per accadere al Messaggero con un taglio del 30 per cento dei compensi. Questo sono soltanto esempi, ma non ho visto mai manifestazioni per la sistematica mancata applicazione del tariffario nazionale, il mancato pagamento dei pezzi commissionati e non pubblicati, la costante ricattabilità e l'assoluta mancanza di tutele sociali. Noi precari dell'informazione siamo fantasmi. La preoccupazione di essere liberi nel nostro lavoro nemmeno ci tocca lontanamente. Purtroppo la deontologia diventa un lusso, che a fatica si riesce a rispettare, cercando di sfruttare ogni piccolo margine di scelta che la posizione del precario permette. Io cerco nel mio piccolo di essere il più fedele possibile ai miei principi, ma non ho il coraggio di deprecare quei miei colleghi, anch'essi precari, che pur di lavorare accettano compromessi. Già domani potrei trovarmi nella loro stessa condizione. Infine, la logica conseguenza di tutto ciò è che non ho potuto partecipare alla manifestazione di Roma. Noi precari, se per un giorno non lavoriamo non portiamo a casa niente. Non sarebbe stato più naturale proclamare una giornata di sciopero e organizzare pullman gratuiti da ogni Regione per far partecipare anche noi, per i quali è già un lusso potersi spostare, figurarsi perdere una giornata di lavoro? I have a dream... Io sogno che un giorno tutti i precari dell'informazione d'Italia possano ritrovarsi per una grande manifestazione dove far valere i propri diritti oggi negati. Sarebbe questo il vero punto di partenza per una informazione libera che parta anche dal basso, che consenta anche a noi di poter esprimere liberamente le nostre idee e le nostre considerazioni senza dover pensare alla censura del politico di turno cui il nostro articolo non è piaciuto. Io sogno anche che un giorno potrò scendere in piazza per difendere il diritto alla libertà di informazione che a quelli come me oggi, purtroppo, viene negato fin dal principio.Roberto Scorcella

IO CITTADINO

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URBANISTICA E "PATATE" BOLLENTIIntervista all’assessore Paolo Ruggeri

Si sente un "rivoluzionario" dell'Urbanistica della delibera precedente. E qui si è generato tutto tolentinate? Ovvero, crede che il suo modo di quello che conosciamo: lamentazioni, memorie, amministrare questa delicata materia sia mozioni e dibattiti estenuanti in Consiglio innovativo per la città? In che cosa si differen-Comunale fino alla richiesta di predisporre un zia dai suoi predecessori?nuovo piano particolareggiato con tanto di data di Non mi sento affatto rivoluzionario, questa scadenza!consiliatura ha una opportunità importante: Forse molti dimenticano o non sanno che il Sig essendo ormai sostanzialmente attuate le più Gasparrini, volendo, può presentare una nuova importanti previsioni del PRG approvato nel 1995, proposta di piano di recupero già oggi vedendosela abbiamo l'occasione di delineare lo sviluppo futuro approvare alla sola e semplice condizione di della città in relazione ad argomenti decisivi come rispettare le norme del Codice Civile e degli infrastrutture per la viabilità, luoghi e strutture strumenti urbanistici vigenti.culturali, sportive, turistiche, interventi per la E veniamo alla “patata”, si tratta di un'area posta a valorizzazione del centro storico, aree per nuovi nord della città, diciamo sopra viale Trento e insediamenti residenziali.Trieste, che, in forza delle prescrizioni della Aver proposto di sviluppare questi temi attraverso Regione Marche, il Piano Regolatore Generale l'elaborazione di un “piano delle strategie”, a cui sta destina ad “area a verde pubblico ad assetto

Assessore Ruggeri, ci voleva lei all'Urbanistica lavorando il noto urbanista Prof Stanghellini, naturalistico” e quindi non edificabile a fini

per far trovare "corrispondenze d'amorosi rappresenta indubbiamente una innovazione per la residenziali. Dal 1995 i proprietari di quelle aree sensi" a Partito Democratico e Popolo delle nostra città e nelle prossime settimane tutti i chiedono che si faccia una variante urbanistica per Libertà...cittadini saranno chiamati a confrontarsi sulle renderle edificabili. Le Amministrazioni succedute-Ma no! altre volte PD e PDL hanno fatto fronte evidenze risultanti dalla prima fase di analisi del si da allora non hanno accolto quella richiesta comune su alcuni argomenti, la novità politica, o se

anche se oggi sappiamo che, durante la campagna “piano delle strategie”.si preferisce l'anomalia, sta nel fatto che questa Infine, mi conceda un'ultima domanda. Perchè elettorale del 2007, vari esponenti degli attuali PD e volta il PD ha cercato una nuova alleanza acuendo il Pd ce l'ha tanto con lei? Il futuro di questa PDL si erano impegnati a favorirne l'approvazione le divergenze in materia di urbanistica tra PD e Amministrazione si gioca sulla sua persona?nel più breve tempo possibile.Voce alla Città. Nello specifico, si fa un gran parlare La domanda andrebbe rivolta al segretario del PD Il sottoscritto non ha mai detto che “la variante delle vicende "patata" e "Gasparrini".che ha richiesto al Sindaco, attraverso la stampa, la patata non si deve fare” però ho sempre fatto Vogliamo spiegare ai cittadini una volta per mia sostituzione, in realtà piuttosto che l'assessore presente che per adottare una variante di questo tutte di cosa si tratta?a me sembra che ad essere considerato scomodo tipo è necessario predisporre atti amministrativi e Innanzitutto sono due questioni molto diverse tra sia il movimento Voce alla Città forse perché, per la politici, in termini tecnici adeguamento del PRG al loro. Partiamo dalla questione Gasparrini, si tratta prima volta, la rilevante delega all'urbanistica è Piano Territoriale di Coordinamento provinciale, di un piano di recupero di iniziativa privata adottato stata assegnata ad una vera lista civica.articolati e complessi sui quali l'ufficio urbanistica in Consiglio Comunale all'ultimo minuto utile della Sicuramente il futuro dell'Amministrazione non si ed il sottoscritto stanno già lavorando. passata consiliatura; il successivo esame gioca su un assessore o semplicemente sulle Sottovalutare queste considerazioni per asserire dell'ufficio urbanistica, svolto anche in relazione questioni urbanistiche, pure importanti, quanto che si tratta di una variante “non speculativa” di alle osservazioni presentate da vari cittadini, rilevò

poco conto appare poco sostenibile. piuttosto sul ripristino del pieno rispetto e del leale gravi anomalie in termini di eccessiva cubatura da confronto tra le forze politiche di maggioranza realizzare e di mancato rispetto delle distanze dai La priorità dell'assessore è la programmazione

confinanti tali da indurre l'ufficio urbanistica a urbanistica complessiva della città e non la necessari per affrontare e risolvere positivamente i proporre al Consiglio Comunale l'annullamento risoluzione di richieste puntuali e specifiche. problemi della nostra città.

LA CONFCOMMERCIO ALLE IMPRESE:non firmate contratti per l’area in zona pace

Prosegue la battaglia della Confcommercio contro l'apertura di quello che viene definito un nuovo centro commerciale in zona Pace. "in un territorio totalmente saturo di grande e media distribuzione commerciale, è una scelta incosciente e scellerata portare avanti il progetto per la realizzazione del nuovo centro commerciale di contrada Pace, soprattutto poi in un periodo di crisi generalizzata che sta colpendo più fortemente la nostra città. Aggiungerà altra disoccupazione a quella già esistente, il centro storico andrà verso la desertificazione, il denaro circolerà ancor meno nel nostro territorio e l'area del centro commerciale La Rancia andrà incontro a una dequalificazione costante. Nonostante il parere favorevole della Regione Marche che indica la struttura come media distribuzione, siamo invece convinti che si tratti di grande distribuzione in quanto vi sono diverse parti comunicanti come parcheggi, scale interne e altro ancora. Pertanto, consigliamo a tutte le imprese interessate ad aprire un punto vendita nell'area, di non firmare alcun contratto in quanto il Comune di Tolentino non potrà rilasciare nessuna autorizzazione di media distribuzione (fino a 2500 metri quadrati). Nel caso lo facesse, il Comune violerebbe le normative che ne regolano la materia". E lo scontro rischia di farsi sempre più duro.

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PRESS

NEWS

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Anno 1950Eravamo dodici ragazzi, andavamo a giocare a

pallone sul piano caricatore della stazione

ferroviaria di Tolentino.

Sognavamo nella nostra fantasia di emulare il

Grande Torino allora emergente. I sognatori:

Lucentini Giovanni (Patò), Cretone Antonio

(Nino), Muscolini Elio, Salerni Antonio, Migliozzi

Giuseppe, Luconi Mario, Verdolini Giovanni e

Dino, De Angelis Enrico, Ruscio Tommaso, Bibini

Benito e Muscolini Manlio. Fra calci al pallone e

calci sugli stinchi, nacque una bellissima e vera

amicizia. Dal calcio passammo al ballo. Con

pochi spiccioli a disposizione comprammo a rate

un giradischi ed organizzavamo, le domeniche,

balli a turno nelle nostre case, invitavamo

ragazze che poi col passare del tempo,

sarebbero quasi tutte diventate le nostre spose.

Nella stagione estiva noi ragazzi andavamo volentieri ci ritroviamo con le nostre famiglie e, ai componenti della cricca delle magliette alla spesso al mare in bicicletta, sostenuti da panini sorretti dalla nostra cimentata amicizia, marinara esternando (anche se non ce n'è imbottiti e da qualche spicciolo in tasca. Arrivò la ricordiamo con gioia i bei tempi passati, se pure bisogno) la mia più cara ed eterna amicizia.“Naia” e allora ci fu una separazione forzata. con qualche traversia che la vita ci serba. Affetti Finita però, tutti insieme ci riunimmo di nuovo, straordinari, che purtroppo in questi tempi, senza riscaldando la nostra amicizia con spaghettate e valori etici e carichi solamente di egoismi, si Così eravamo!... Così siamo e saremo, salsicce e danze in qualche veglione a Tolentino

“sempre uniti”trovano raramente. Sono Giovanni Lucentini e dintorni. Prima o poi tutti ci siamo sposati TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI!“Patò”, con queste foto voglio fare una sorpresa felicemente, oramai con i nipoti. Spesso e

STORIA DI UN’AMICIZIATutti per uno, uno per tutti

Prima Fila: Luconi, Ruscio Tommaso, Cretone, Migliozzi G., Muscolini.Seconda Fila: Salerni Antonio, Lucentini, De Angelis Enrico

Prima Fila: Verolini Giovanni, Muscolini Manlio, Lucentini Giovanni, Muscolini Elio.Seconda Fila: Luconi Mario, Cretone Nino, Verdolini Dino.

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Lu Spì

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Ciao Pè! Che avrìo fatto? Tontolò! Avrìo accettato senza pensacce du Ciao Renà! orde, tanto più che lu capitanu de ventura che ha dato lustru a L'altru jornu rvinio da Macerata sulla vecchia strada ex statale, lu paese e che se chiamava Nicolò Mauruzi era dittu "Il statìo sovrappenziero e me parìa de avè sbajato direziò, perchè Tolentino". In piùavrìo chiesto a lu conte de mette come quasci all'ardezza de lu centru commerciale, prima de Tulindì, etichetta l'immagine de Mauruzi, che per chi non lo sa sarvò ce sta un par de cartellù cò su scritto "Pollenza". L'agghio fatto anche Firenze, e j'avrìo anche chiesto de pubblicà un bellu notà a mi moje che invece m'ha ditto che adè la reclame de lo libbru su quistu personaggiu che ha fatto parte della storia vì che produce lu conte Brachetti d'Italia e che ha anche finanziato, pè fasse perdonà un po' de E che non lo sapii? Le chiacchiere de lu paese dice che lu conte peccati, la costruziò della facciata della Basilica de San Nicolavulìa mette nome a lo vì sua "Il Tolentino" Invece, a quarcuno Certo che se quissi che comanna adesso pè fasse perdonà li che comanna su lu Cumune, la proposta non j'adè piaciuta peccati doesse fa costruì che cosa, duvrìano almeno fà perchè avrìa vuluto in cambio de lu nome un po' de sordi. cinquanta ponti sullu strettu de Messina!Allora lu conte, justamente 'ncazzatu, j'ha misso nome "Il Invece non gliela fa manco a fà lu ponte de MancinellaPollenza" Sai che te dico? Che simo stati proprio lardelli a facce scappà Voli dì che l'ha fatto pè dispettu? 'n'occasiò cuscì bonaIo quesso non lo so. So solo che appena l'ha chiesto a quilli de Oh, quesse adè le chiacchiere de lu paese e cuscì come l'agghio Pollenza, quilli ha fatto li sarti mortali per la felicità e, quello sindite te l'ho 'rditte: qui lo dico e qui lo nego!che adè più importante, è che non hanno chiesto un sordu! Tanto non ce sente mai gnisciù!Mentre a noiltri non ce 'rmane che 'ncazzacce pè un'andra Ciao Pèoccasciò persa pè potè fà pubblicità a stu paese, per giunta Ciao RenàgratisMa dimme un po', te che critichi tanto, che avristi fatto se comannavi te?

In un mondo di rumori...

la vostra quiete

vetri stratificati antirumore

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NEWSTOLENTI(BLASO)NATI

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di Enzo Calcaterra

FEDELI, INFEDELI E COSÌ COSÌSpada o Croce?

Ricordi, caro lettore? Nella puntata precedente venivo avvicinato da un folto gruppo di nobili fantasmi, che mi accusavano di aver trascurato le loro casate. A quei giusti reclami ho cercato di rimediare concedendo di raccontarci fatti e personaggi degni di nota. Ma senza tirarla tanto per le lunghe. Dopo gli Accoramboni, i fratelli Orselli hanno iniziato a rievocare la loro impresa più importante, cioè la partecipazione alla battaglia di Lepanto. Su mia richiesta, da tolentinati e marchigiani.

Ripartiamo da Lepanto, il colossale scontro sul mare tra cristianità e islam, che fermò i Turchi nel Mediterraneo e la minaccia degli infedeli sull'Europa.

Chiariamo, però, che l'accusa di “Infedeli” rimbalzava dall'una all’altra parte dei contendenti. Ebbene sì, noi tolentinati c'eravamo con molti altri marchigiani.Livio Parisani, i conti Giovanni e Cristoforo Mauruzi, voi Orselli... Ma i marchigiani sono poco ricordati, anche in questa occasione. Vogliamo spendere due parole per loro?

Ben volentieri. Si mossero da Ascoli, Fermo, Macerata, Fabriano, Camerino, San Severino. Un centinaio da Jesi, Ancona e la provincia fornirono duemila combattenti, Fano sessanta. Urbino inviò anche un comandante, Francesco Maria della Rovere. Ma furono molti, molti di più. Praticamente impossibile elencarli tutti.Possiamo aggiungere altro?

Sicuro. Recanati, con altre città della costa spesso minacciate dalle scorrerie ottomane, come Montesanto (poi Potenza Picena) e Loreto. Dal nostro Piceno affluirono soldati, rematori, guastatori, ufficiali, offerte in denaro raccolte ovunque.Parliamo di Tolentino, ora.

Anche noi fummo della partita, tra i primi. Per fedeltà alla Chiesa, per fede, soprattutto sentendo che quello sarebbe stato uno scontro decisivo per tutti, potenti o no. Qualcuno lo riconobbe?

Basti dire che Marcantonio Colonna, Comandante in capo delle milizie pontificie, scelse proprio le Marche come quartiere militare. E Ancona fu il porto da cui lanciare l’impresa. Colonna passò a Tolentino e vi si fermò, sia pure per una sola notte.Sappiamo che fu ricevuto con tutti gli onori e volle pregare sulla tomba di San Nicola; che fu ospitato in un appartamento del palazzo comunale; che ripartì all'indomani per Macerata e Loreto.

Siete ben informati, mi sembra. Poi venne il gran giorno, la storica battaglia di giganti il cui nome ci riempie ancora d’orgoglio, come cristiani, marchigiani e tolentinati.Quando e come si seppe a Tolentino della vittoria?

La notizia arrivò il 23 di ottobre (ben sedici giorni dopo!), con una lettera recata da un messaggero per conto del vescovo Lorenzo Lenzi, allora Monsignore Governatore della Marca. Recava un "annunzio di grandi allegrezze per la vittoria dell'armata cristiana contro la turchesca".

Andiamo avanti, per cortesia. Qualche altro vostro pezzo da novanta targato Rutiloni?

Giambattista, senza dubbio. Fu nominato Colonnello nel 1571 per meriti di guerra in Francia contro gli ugonotti e in Dalmazia con la Repubblica di Venezia. Cioè dove occorreva.

Vi siete misurati solo in guerra e come uomini di legge?

Anche in pace ci siamo mossi bene con i “maritaggi”, gli apparentamenti prestigiosi e vantaggiosi, come s'usava tra nobili. A Tolentino, per esempio, si combi-narono matrimoni con i Mauruzi e i Parisani. Non so se mi spiego.

Più che bene, conte Rutiloni. Ma, da nobile e studioso, le chiedo un parere schietto sui rapporti tra Tolentino e la Chiesa. La nostra città è stata sempre “nei secoli fedele” o... così così?

Questa è un'altra storia, curioso d'un professore! Per ora posso solo dire che Tolentino, come moltissime altre città italiane per secoli, non è stata quel che si potrebbe definire un modello di coerenza.

L'argomento stuzzica me come, credo, anche i nostri lettori. Teniamocelo caldo per la prossima volta.

E sia. A presto, dunque.

Angelo e Nicola nobili "honoris causa", dunque. E gli Orselli?

Fummo aggregati alla nobiltà tolentinate con Pascolino e Aquilio tra il 1591 e il 1594, soprattutto per quell'impresa. Ma già nel 1776 non eravamo più a Tolentino e ci siamo estinti da più di un secolo. Come i qui presenti Accoramboni.

Adesso comprendo meglio l'irritazione per la straducola che vi hanno dedicato. Ma anche alla nobile famiglia Sparaciari non è andata meglio. Eppure tra loro ci sono stati molti comandanti militari al servizio dei papi, oltre a magistrati e prelati. Tutti a combattere per la Chiesa con spade, croci e codici in pugno.

Se vogliamo parlare di combattenti per la santa fede, allora mi sembra che anche il mio casato meriti una menzione!

Il vostro casato...?

Rutiloni! Stai parlando con l'ultimo discendente conte Pietro, che ha lasciato questa terra nel 1929. Dato che ho esplorato a lungo gli archivi storici, penso di poter fornire un competente contributo a questa chiacchierata.

Perché no? Però non dilunghiamoci troppo. Sa, non mi concedono più di una pagina...

Non abuserò di tempo, spazio e pazienza. Come dicevo, abbiamo servito a lungo la Chiesa contro gli infedeli d'ogni risma. Da giuristi e da soldati.

Cioè con la spada della legge e la legge... della spada?

Mettila come vuoi, ma noi Rutiloni ci siamo fatti valere nelle occasioni importanti. Vuoi qualche nome?

Ha promesso di andare al sodo, ricorda?

Promesso. Giovan Francesco Seniore è stato Governatore e Luogotenente pontificio di molti papi, tra cui Alessandro VI Borgia e Giulio II, in Umbria, Marche, Lazio e Romagne, tra il 1468 e il 1524.

Niente male. E poi?

Sebastiano, Governatore militare per conto di Paolo III a Imola e Cesena, tra il 1539 e 1542. Ebbe stima e fiducia nientemeno che da Pio V!

II Papa di Lepanto?!

Bravo! Un guerriero nato, quello! Scatenò una lotta senza quartiere contro i protestanti a Occidente e gli infedeli dell'Islam a Oriente. Mobilitò mezzo mondo per schiacciare i nemici della vera fede e, perdìo! ci riuscì. Senza di lui oggi in Europa forse saremmo tutti protestanti o tutti mussulmani.

Non è detto, non è detto, Rutiloni mio!

Prego?!(2 - continua)

Pio V, la ramazza di Dio

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NEWS

PISTA CICLABILE, VIABILITÀE MARCIAPIEDI A PEZZInon c’è pace in viale della Repubblica

La pista ciclabile in viale della Repubblica cui nell'altra corsia passa un'auto lo spazio a sovrano con situazioni di pericolo evidenti per continua a suscitare lamentele e proteste. E non disposizione per transitare entrambi non è più l'incolumità dei pedoni che vi si trovano a poteva essere altrimenti. Al di là di quanto da noi sufficiente. Considerando, poi, che la pista transitare. Per non parlare dei danni causati alle evidenziato nei numeri precedenti, in merito ciclabile da quando è stata realizzata ha visto automobili che hanno la sventura di parcheggiare all'opportunità di costruire una porzione passarci sopra poche decine di biciclette, a ridosso del marciapiede. Ci si risponderà che oggettivamente troppo corta, seppur in qualcuno ha paventato anche l'idea di quel tratto di marciapiede e di strada saranno prospettiva futura per una pista ciclabile, con il smantellarla e allargare così la carreggiata. oggetto di altri stralci di lavori da effettuarsi negli trascorrere delle settimane sono sorti anche Insomma, c'era davvero bisogno di quel tratto di anni a venire. Impossibile, però, non verificare problemi di natura logistica non indifferenti. pista ciclabile? Per avere una risposta basta come i soldi spesi per una attualmente inutile e Quello più grave riguarda sicuramente la spostarsi di qualche metro e imboccare il dannosa pista ciclabile potevano essere utilizzati sicurezza stradale. Infatti, tanti cittadini ci hanno marciapiede che da viale della Repubblica porta per migliorare un marciapiede in condizioni segnalato che quando un pullman o un camion si verso l'ingresso principale dell'ospedale. pietose. Intanto, però, sarebbe già un passo trova a dover attraversare il tratto di strada Commentare le foto che vi proponiamo è avanti poter ritornare in quel tratto di viale della interessato dalla pista ciclabile, nel momento in probabilmente superfluo: il degrado regna Repubblica a una viabilità quantomeno normale.

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Sci Club Tolentino A.D. - Via Foro Boario, 84 - Tolentino (MC) Tel. 0733/971418www.sciclubtolentino.it - [email protected]

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NEWS

Passa il tempo, trascorrono i mesi, ma la situazione non cambia. Stiamo parlando di viale Matteotti, dove neanche lo spostamento del cantiere di fronte all'ingresso del parcheggio coperto è riuscito a migliorare una situazione di traffico pesantemente critica. Viale Matteotti resta una delle arterie maggiormente a rischio nella nostra città e l'ostinazione con la quale non lo si trasforma in una via a senso unico onestamente non trova spiegazioni. La carreggiata è stretta, la velocità con la quale viene attraversato spesso troppo sostenuta, attraversare la strada per i pedoni diventa una roulette russa dalle conseguenze imprevedibili. Per non parlare della condizioni in cui versa il manto stradale, oggetto talvolta di interventi "tampone" che non possono essere di certo risolutivi. Crediamo, per la sicurezza e la tranquillità di tutti, che trasformare viale Matteotti in una arteria a senso unico sia una questione non ulteriormente procrastinabile. E praticamente senza spese.

VIALE MATTEOTTI,ancora nessuna soluzione

QUARTIERE REPUBBLICA - PEEP:Severini prende il posto di Raponi

Cambio al vertice del comitato di quartiere "Repubblica - Zona Peep". Infatti, a seguito di una mozione di sfiducia presentata nei confronti del presidente uscente Catervo Raponi (foto), il direttivo del comitato di quartiere ha nominato quale nuovo presidente Franco Severini. La norma che prevede la sfiducia nei confronti del presidente di un comitato di quartiere o di contrada è prevista da un apposito regolamento, applicato quando si sono riuniti i componenti del direttivo che, a maggioranza, hanno sfiduciato Raponi ed eletto Severini. Contestualmente è decaduto anche il vicepresidente Stefano Salvatori cui è subentrato Sante Pascucci. La votazione sulla sfiducia ha avuto l'esito finale di 5 voti favorevoli e 3 contrari, anche se si sono contate delle assenze fra cui quella del vicepresidente uscente. La mozione verso Raponi era stata presentata perchè "non c'è un confronto adeguato fra il presidente e gli altri membri del comitato di quartiere". Alla riunione erano presenti anche diverse figure istituzionali fra cui l'assessore al Decentramento Alessandro Bruni e il presidente del Consiglio Comunale, Gianni Principi. Il nuovo presidente resterà in carica fino al prossimo rinnovo dell'Amministrazione Comunale il cui termine naturale scadrà nel 2012. E' la prima volta, da quando sono stati istituiti i comitati di quartiere, che un presidente viene sfiduciato. Raponi nei mesi scorsi aveva più volte criticato l'operato dell'Amministrazione Comunale ed era stato fra i primi a dichiarare manifestamente la propria contrarietà alla pizzeria nel parco Isola d'Istria.

L’arrivo dell’autunno porta all’interno di ogni Sci Club frenetico lavorio e molteplici progetti. Anche lo Sci Club Tolentino ha iniziato di gran lena la preparazione per l'imminente stagione invernale. Come al solito, tutte le proposte del sodalizio saranno bilanciate tra il mantenimento di una tradizione gloriosa e la proposta di novità interessanti. Si è da poco insediato il nuovo direttivo con la conferma di Salvatori Giuliano alla Presidenza e di Fabio Del Balzo alla Segreteria; Vicepresidente è Roberto Lupidi mentre i Consiglieri sono Mauro Dignani, Paolo Dignani, Laura Ferrari e Andrea Mosca. Il nostro Sci Club (unico del Comitato Umbro Marchigiano) ha ottenuto per il 2009 un importantissimo riconoscimento dalla F.I.S.I. nazionale, vale a dire il Distintivo d'Oro per 'i risultati conseguiti in campo organizzativo, promozionale e agonistico' in particolare con i più giovani. È un graditissimo riconoscimento per il continuo e qualificato lavoro svolto dal nostro sodalizio per la diffusione dello sci.

AGONISMO

TESSERAMENTO

SETTIMANA BIANCA

Durante la stagione invernale, i ragazzi della squadra agonistica difendono i colori del nostro sodalizio partecipando alle numerose attività Nazionali e Regionali.

La tessera F.I.S.I. permette ad ogni sciatore o appassionato della montagna di usufruire di convenzioni e sconti sui campi da sci, di sconti nei negozi convenzionati ma soprattutto di una Assicurazione sulle Piste, indispensabile per garantire la copertura assicurativa personale e contro terzi. In pista per essere sempre sicuri!

Appuntamento ormai tradizionale è quello della Settimana Bianca che si svolgerà a San Martino di Castrozza (TN) dal 24 al 31 Gennaio 2010. Iscrizioni entro il 30 Novembre 2009.

CORSO DI SCI

GIORNATE SULLA NEVE

CONTATTI UTILI

[email protected]

Anche quest'anno verrà organizzato un corso di sci durante le festività di Natale dal 26 al 30 Dicembre 2009.

Verranno organizzati pullman per andare a sciare nei comprensori Abruzzesi. A fine stagione verrà organizzata la tradizionale Gara cittadina, da sempre piacevole ritrovo per soci e simpatizzanti sia vecchi che nuovi.

Per ogni ulteriore informazio-ne vi invitiamo a visitare il rinnovato sito dello Sci Club e ad iscrivervi anche alla mailing list (cliccando nel sito su contatti automaticamen-te si aprirà l'iscrizione alla mailing list; da riempire, per essere sempre aggiornati sulle attività).

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I NOSTRI FIGLI

MAMMA,VOGLIO FARE LA VELINA...di Luciana Zengarini

PRESS

NEWS

Che confusione per i nostri ragazzi il mondo senta tanto importante televisivo e quello cinematografico! perché è seduto su una sedia, Se ci fermiamo un po' a guardare almeno una parte o meglio chiamata trono, in dei “nuovi dei”, di quello che rappresentano, dei una trasmissione dove si risultati dell'influenza da loro esercitata, ci fanno incontri e si creano delle accorgeremmo di quanti falsi ideali vengono “nutriti” coppie.i cervelli dei nostri giovani. Non importa se quando apre Essi troppo spesso prendono come modello bocca è volgare e un po' sciocco, personaggi sbagliati, ma creati ad hoc per anzi le “parolacce2 che dice, condizionare scelte ed ideali di vita. I ragazzi sono diventano di moda.l'anello debole della società, essi a volte vivono Il personaggio appena creato sponsorizza nell'incertezza, nella difficoltà di trovare punti di qualche società e ne pubblicizza i prodotti, così riferimento nella famiglia e faticano a leggere più innesca una serie di mimetismi a catena che poco profondamente la realtà, così difficile da capire. spazio lasciano alla espressione della personalità

Cari ragazzi, “si vola basso” quando non siamo in La loro è una rivolta psicologica , che deve essere dei ragazzi. Il “tronista” è un simbolo per i nostri

grado di credere in noi stessi, quando non capita e non assecondata altrimenti l'educazione adolescenti che vogliono a tutti i costi somigliargli.

sappiamo lottare per un ideale, quando ci andrà a scapito di VALORI IMPORTANTI quali Vestire, gesticolare e parlare come il proprio eroe è scoraggiamo e non crediamo nel TALENTO che è in l'onestà, l'amicizia, la solidarietà e la libertà. l'aspirazione più grande, ma quando un ragazzo ognuno di noi. Ricordate tutti abbiamo un talento, ce È di vitale importanza POTER SCEGLIERE! La non ci riesce crolla psicologicamente, si emargina o

tecnica è ripetutamente la stessa: si crea un viene emarginato dal gruppo. Un pericolo questo lo ha detto QUALCUNO 2000 anni fa.personaggio, si da corpo ad un mito e lo si usa per che spesso porta alla solitudine e alla depressione. I Essere giovane è avere ENTUSIASMO per la vita, imporre gusti ed ideali, non importa se il miti di oggi non traducono grandi IDEALI bensì VOGLIA di fare, di CREARE, di CRESCERE, molle personaggio ha dubbie qualità morali, egli FUTILI BISOGNI. Non ci meravigliamo poi se una indistruttibili che spingono e lanciano sempre più in rappresenta notorietà e successo e i ragazzi ragazza vuole “fare la velina”... È un trampolino di alto. È questo il lato positivo dell'essere GIOVANI: vengono attirati in un vortice più forte di loro. lancio che permette di entrare nello spettacolo

NON ARRENDERSI e lottare in ciò che si crede, In una trasmissione televisiva mi ha fatto riflettere senza studiare e prepararsi con sacrificio; “TUTTO

senza distrazioni illusorie che possono soltanto questa frase: “Lo sa chi sono io? Sono un tronista...” e SUBITO”, è il motto ricorrente, la fretta del nostro

nuocere.È molto grave che un ragazzo bello e muscoloso si tempo travolge anche i nostri figli.

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PRESS

NEWS

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LA FRETTA DI UN SORRISOl’instancabile ticchettio del tempo moderno

S iamo sempre ciò, solamente quando rischiamo di perderlo, o esprimere se stessi, indaffarati, viviamo addirittura l’abbiamo già perso. Pensate di sentirsi accettati e quindi, nella più totale ritrovarvi soli, senza nessuno, in un posto sotto un certo punto di vista, frenesia dei sensi, lontano, lontano da casa vostra, dalle vostre vivi. È vero, spesso questo tipo e s p e s s o abitudine, insomma da quanto avete sempre di comportamento causa emarginazione o n e m m e n o c i considerato quotidianità. Credete forse che la addirittura segregazione, è come se all’interno a c c o r g i a m o d i vostra individualità, la vostra razionale

di una stessa realtà si formassero tanti piccoli quello che capita solitudine sarebbe abbastanza forte da

mondi a sé stanti; l’integrazione sarebbe la a t to rno a no i , affrontare, sola, questa nuova e difficile

chiave, ma non è così semplice, una parola è quindi non c’è da stupirsi se dimentichiamo di avventura? Siamo degli animali sociali, e in sola una parola, la sua attuazione è tutta salutare il conoscente, o addirittura l’amico che quanto tali abbiamo bisogno di una società alla un’altra cosa. Concordo pienamente con coloro ci cammina accanto: semplicemente non quale rapportarci, una società fatti di nostri che affermano che non è possibile accettare abbiamo tempo; alle volte siamo talmente tanto simili, di persone nelle quali in un certo senso questa situazione, che queste nuove multi di fretta che non abbiamo a disposizione siamo in grado di riconoscere una parte di noi

nemmeno quell’attimo che occorre a fare un stessi. La consapevolezza di non essere soli è realtà tendono più che altro a confondere e a cenno, un sorriso. Non è cattiveria la nostra, l’arma più potente nella quale ci è dato creare una società disomogenea, “ingestibile”, sono più incline a credere che sia abitudine, confidare. Non vi stupirete dunque se vedrete se effettivamente possiamo definirla in tal abitudine all’indifferenza; siamo troppo presi per strada, tra i tanti indifferenti, lo straniero, modo. Eppure che la tendenza a socializzare e dalla nostra strada, dalla nostra individualità per l’immigrato, che solo, in una nuova realtà, vaga a unirsi con persone a noi più simili esiste è osservare ciò che ci circonda, il mondo e la proprio alla ricerca di un suo simile, un suo

semplicemente innegabile, è umano, dunque gente che vive con noi quotidianamente. Non connazionale, con il quale scambiare un

quello che vi chiedo è di non fermarvi alla diamo più la giusta importanza ai valori umani, a semplice gesto o due parole, giusto per sentirsi

superficie: non giudicate questi comportamenti quei gesti, quei comportamenti, che dopotutto ci a casa, per illudersi, anche se per un istante,

da un’ottica razzista, bensì da una umana, distinguono dalle bestie. Che sciocchi che che nulla è cambiato, che tutto va bene. Io poiché in fondo questo siamo, uomini. siamo, o meglio ciechi e sordi verso quelle stessa ho sperimentato sulla mia pelle questa Scendiamo dai nostri piedistalli, ascoltiamo ogni esigenze che la nostra natura richiede a gran necessità, trovare qualcuno che condivida con tanto la voce delle nostre anime e regaliamo un voce.. La cosa divertente è che, come al solito, te una lingua, una cultura, una storia, significa

ci rendiamo conto della reale importanza di tutto molto più di quello che si crede. Significa poter sorriso al mondo che ci circonda.

TOM

TOM

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enerazio

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aria

Del D

otto

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Le settimane che ci siamo appena lasciati alle contare su un'azienda storica. Sono state messe Se nella vicenda Frau il territorio ha vinto, in

spalle entreranno, nel bene o nel male, nella nero su bianco le basi per poter guardare più quest'altra vicenda abbiamo perso, in primis chi

storia della città. serenamente a un futuro che, visto con gli occhi di ha fatto in modo che un marchio da oltre un secolo

La battaglia condotta dai lavoratori di Poltrona oggi, non appare certamente roseo. caratteristica di una città finisse costantemente

Frau alla fine ha avuto un esito positivo: nessun Negli stessi giorni, però, si consumava un'altra nelle mani sbagliate.

licenziamento coercitivo dall'azienda, solamente vicenda che non ha avuto nessun lieto fine. Se si potesse fare qualcosa per salvare il

fuoriuscite su base volontaria. Il fallimento di Pelletterie 1907 e la possibile salvabile non siamo certo noi a poterlo dire.

Ci sono voluti mesi di trattative e l'accordo è stato vendita all'asta del marchio Nazareno Gabrielli Ma l'epilogo, probabilmente, era inevitabile.

raggiunto soltanto in extremis, dopo diciannove sono una sconfitta per tutti.

ore ininterrotte seduti intorno a un tavolo insieme Sia chiaro: chi di lavoro vive e non riceveva lo

alle istituzioni. stipendio da mesi, probabilmente non aveva altra

È stata la vittoria di tutti, soprattutto delle Rsu strada per veder riconosciuti i suoi diritti.

aziendali. Grazie a questo risultato tutto un Ma i problemi della Nazareno Gabrielli non sono

territorio, un intero distretto può continuare a nati certo con questo fallimento.

PRESS

NEWS

PER I VOSTRI CONSIGLI, SUGGERIMENTI, PROPOSTE, LAMENTELE E QUALSIASI COSA VI VENGA IN MENTE CONTATTATECI A:Multiradio - casella postale 143 - TolentinoTel. 0733.960241 - [email protected]

VITTORIE E SCONFITTEStorie di una città che cambia