LA STESURA DI UNA PROPOSTA PROGETTUALE III Parte Seminario... · modelli di impresa, vincoli di...

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LA STESURA DI UNA PROPOSTA PROGETTUALE

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LA STESURA DI UNA PROPOSTA PROGETTUALE

Un esempio: il boscaiolo

Ovvero

Per scrivere un buon progetto c’è bisogno di tecniche e metodologie

adeguate

Riassumendo…�Il bando finanzia azioni necessarie per l’implementazione di una politica comunitariala cui elaborazione è iniziata molto tempo prima.

�Il bando fa riferimento, nella maggior parte dei casi, ad un programma di finanziamento tematico e di tipo pluriennale.

�Il bando è aperto per un periodo insufficiente per la stesura diun progetto valido.Per progettare:

� non è necessario attendere la pubblicazione del bando,

� servono tecniche adeguate:

1. Per l’analisi del problema e l’individuazione delle soluzioni;

2. Per implementare correttamente le soluzioni individuate.

Politiche, problemi, progetti

La

per un di interesse pubblico.

Il progetto, essendo l’applicazione di una

parte da un per definire una

propone una

Problema (1)Questione, situazione difficile o complessa di cui si cerca la soluzione (circolare in auto è un problema).

Persona misteriosa o incomprensibile, il cui comportamento mette in difficoltà (quella ragazza è un problema)

Dal greco pròblema, da proballo = metto avanti, propongo. (Vocabolario Gabrielli)

Questione da risolvere partendo da elementi notimediante il ragionamento, e per la quale si propongono soluzioni.

I dati del problema = gli elementi noti.

I problemi sono come gli alberi. Da piccoli possono essere sradicati con una mano, ma se crescono c’è bisogno di un bulldozer. E’ meglio prevenire che curare.

Problema (2)�Il problema è qualcosa che prima o poi può essere risolto

�Morfologia del problema: (setting -focalizzo e raccolgo dati per

definirlo, solving –identifico le soluzioni)

�Il problema è un riduttore di complessità

�Il problema va ambientato nel tempo, nel luogo e nel contesto

�Problemi ed emergenze

�Problema o condizione?

Problem setting e solving: il metodo F.A.R.E.

Il problem setting ci aiuta ad affrontare il disagio, a individuare il bisogno, a passare dallo stato ansioso alla visione chiara del problema da risolvere. E’ importante esaminare le condizioni che provocano disagio e separarle dall’ambito in cui possiamo intervenire, entro il quale dobbiamo cercare la definizione del problema (U. Santucci).

Problem setting e solving: 4 buone regole

� Evidenza

� Analisi

� Sintesi

� Enumerazione completa

� Scenario

� Contesto strategico

� Organizzazioni

� Settore

� Argomento

� …

Problem setting e problem solving: le analisi

L’analisi PESTLE

Political – fattori politici rilevanti a livello Europeo nazionale o locale

Economic –fattori economici, meccanismi di finanziamento, modelli di impresa, vincoli di bilancio…

Social - fattori sociali e culturali, opportunità di formazione ed occupazione,stili di vita, cambiamenti demografici, interculturalità…

Technological -principali cambiamenti ed innovazioni tecnologiche

Environmental -Impatto ambientale a livello locale, nazionale ed internazionale

Legal -legislazione di riferimento, a livello locale ed europeo

Scelte strategiche: da PESTLE a SWOT

Ambientale

Legale

Tecnologico

Sociale

Economico

Politico

L'etimologia di problema e progetto ci porta a qualcosa che si spinge in avanti, verso una visione futura. Proiettare se stessi e la propria immaginazione verso altri tempi, altri luoghi, altre situazioni.

Il problema nasce comunque da una proiezione nel futuro e dal peso del passato (poiché le cose sono andate in un certo modo, vorrei che andassero in un altro modo).

PROBLEMA E PROGETTO

Il progettoIl progetto indica un intervento caratterizzato da:

1. un obiettivo specifico, che ne connota la natura finalistica;

2. una scelta relativa all’impiego di risorse suscettibili di usi alternativi;

3. un processo di cambiamento: crea e gestisce il passaggio da una situazione negativa/da migliorare a una situazione positiva/migliorata;

4. un contesto specifico dove beneficiari e portatori di fini/interessi interagiscono in uno spazio determinato;

5. una durata e un budget prestabiliti;

6. un’organizzazione per la sua realizzazione.

I protagonisti della programmazione e della progettazione

Il tema della qualità nella progettazione o nella programmazione è un tema importante e sentito su cui dibattono da anni i responsabili delle politiche di sviluppo.

Le domande a cui si dovrebbe rispondere in fondo sono semplici:

i programmi che abbiamo finanziato sono stati utili? Hanno risolto i problemi dei beneficiari?

E chi sono stati veramente i beneficiari?

Questo tipo di riflessione è certamente più rilevante e frequente quando si tratta di fondi pubblici, laddove chi li ha impegnati sarebbe tenuto a garantire che essi siano stati usati per fini di utilità sociale.

(F. Bussi)

La qualità della progettazione

I parametri qualitativi del progetto• Rilevanza (coerenza con le politiche, rispondenza ai

bisogni dei portatori d’interesse, valore aggiunto europeo,…)

• Fattibilità (tecnica, economica, programma delle attività, metodologia adottata, capacità/esperienza del richiedente e dei partners,…)

• Sostenibilità

1. Impatto tangibile, effetto moltiplicatore, benefici di lungo periodo, creazione di “istituzioni”, nuove leggi e regolamenti,…)

2. Integrazione di ambiente/economia/sociocultura, equità (di genere, all’interno del territorio e fra territori, tra generazioni), enfasi su diversità/networking e partnership/partecipazione/sussidiarietà)

Il valore aggiunto europeo

� Dimensione transnazionale e partnership

� Disseminazione

� Riproducibilità, trasferibilità, replicabilità

� Innovazione

� Mainstreaming: TIC, sviluppo locale sostenibile, pari opportunità, cooperazione territoriale

�…

Un progetto si può definire sostenibile quando continua a fornire benefici ai beneficiari per un lungo periodo dopo che la parte principale di assistenza erogata dall’ente finanziatore è stata completata.

La sostenibilità comincia con il design del progetto!Fattori che influenzano la sostenibilità di un progetto:Supporto politico: supporto per la continuazione dei servizi.Tecnologia appropriata: tecnologia che può durare molto tempo; adeguatezza delle norme di sicurezza; appropriatezza rispetto alla capacità locale di funzionamento e manutenzione.Capacità istituzionale e di management: volontà e capacità dei realizzatori del progetto dimettere a disposizione i servizi anche dopo la fine del finanziamento.Fattibilità economica e finanziaria: se i benefici incrementali del progetto superano i suoi costi; se il progetto rappresenta un investimento a lungo termine fattibile.Questioni socio-culturali legate al ruolo dei due sessi: soddisfazione delle necessità di tutti i gruppi beneficiari ed effetti del progetto sulla distribuzione dei benefici a lungo termine.Protezione ambientale: preservazione dell’ambiente onde evitare che eventuali danni mettano a rischio il raggiungimento di benefici a lungo termine.

La sostenibilità (1)

Key objectives: − Environmental protection. − Social equity and cohesion. − Economic prosperity. − Meeting our international responsibilities.

Policy guiding principles: − Promotion and protection of fundamental rights. − Solidarity within and between generations. − Open and democratic society. − Involvement of citizens. − Involvement of business and social partners. − Policy coherence and governance. − Policy integration. − Use best available knowledge. − Precautionary principle. − Make polluters pay.

La sostenibilità (2)

PROJECT CYCLE MANAGEMENT

� Problem Solving e Project Management

� La gestione del ciclo del progetto (project cyclemanagement, PCM) è uno strumento elaborato dall’Unità di Valutazione di EUROPEAID, nell’ambito della Commissione Europea

� Questo strumento mira a:

� migliorare la qualità e l’effettività della progettazione e della fase di gestione del progetto;

� integrare le fasi del progetto in modo che gli argomenti siano esaminati in modo sistematico;

� obbliga a focalizzarsi sui reali bisogni dei soggetti beneficiari.

PERCHÉ IL PROJECT CYCLE MANAGEMENT ?

Esperienze pregresse

- Quadro strategico poco chiaro

- Progetti dominati dall’offerta

- Debole analisi della situazione

- Pianificazione orientata alle attività

- Impatto non verificabile

- Pressione all’esborso

- Visione di breve termine

- Documenti di progetto imprecisi

Programmazione

Identificazione

Formulazione

Finanziamento

Implementazione

Valutazione

Quadro di programmazione all’interno del quale i progetti vanno identificati e preparati. Equivale a individuare le politiche di riferimento, lo stato dell’arte, …

Comprende: analisi stakeholders, problem setting, problem solving

Sviluppo dell’idea progettuale ed analisi della sua fattibilità e sostenibilità. Si decide se stendere una proposta.

Presentazione della proposta alle autorità finanziatrici. Segue valutazione ed eventuale approvazione.

IL CICLO DI PROGETTO (Project Cycle Management)

L’approccio del quadro logicoE’ lo strumento principale utilizzato per il design di progetto durante le fasi di identificazione e formulazione del ciclo di progetto.L’approccio prevede due fasi:

La situazione esistente viene analizzata per sviluppare una immagine della “situazione desiderata futura” e selezionare le strategie che saranno applicate per conseguirla.

Obiettivo: assicurare che le idee del progetto siano rilevanti.

L’idea di progetto viene declinata in dettagli operativi

Obiettivo: assicurare la fattibilità e sostenibilità del progetto.

1. ANALISI(identificazione)

2. PIANIFICAZIONE(formulazione)

FASE - ANALISI

Analisi dei problemi: -identificare i portatori di interesse ed i loro problemi chiave-identificare i vincoli e le opportunità determinare le relazioni causa–effetto.

Analisi degli obiettivi: -sviluppare gli obiettivi dai problemi identificati-identificare i mezzi per chiudere le relazioni causa-effetto.

Analisi strategica: -identificare le differenti strategie per raggiungere gli obiettivi-determinare gli obiettivi complessivi e lo scopo del progetto.

Analisi dei portatori di interesse(stakeholders)

PARTNERS TEAM DI PROGETTOMANAGER DELLE VARIE FUNZIONI

DELL’ORGANIZZAZIONE

SOGGETTI CONDIZIONANTI, INDIRETTAMENTE COINVOLTI

BENEFICIARIINDIVIDUI E GRUPPI CHE ESERCITANO INFLUENZA

CLIENTE/ENTE APPALTANTESOGGETTI CHE CONTROLLANO LE

RISORSE PROGETTUALIPROGETTO

I “beneficiari”� Partners del progetto/beneficiari diretti: quelli che beneficiano di un finanziamento comunitario in vista di gestire la concezione e la realizzazione di un progetto.

� Beneficiari intermedi: quelli che beneficiano di un appoggio nel quadro del progetto in vista di meglio fornire i servizi al (ai) gruppo(i) bersaglio.

� Gruppi bersaglio: i gruppi o entità che saranno coinvolti in modo positivo dal progetto a livello dell’obiettivo specifico e che lavoreranno in stretta collaborazione con il progetto e viceversa.

� Beneficiari finali: quelli che, al di là dei gruppi bersaglio, beneficiano del progetto a lungo termine a livello della societào del settore in senso largo.

Analisi degli stakeholder

La rilevanza dipende da tre fattori:

�capacità di influenzare le decisioni

La rilevanza degli stakeholder

� legittimità delle aspettative

• urgenza con cui occorre soddisfare le aspettative dello stakeholder

1) Analizzo le politiche di cooperazione e raccolgo dati sul contesto2) Individuo i portatori d’interesse: ONG, Autorità locali, etc…3) Raccolgo I problemi segnalati dai portatori d’interesse•Alti tassi mortalità infantile e delle madri •Alto tasso di infezione bambini e neonati•Alto tasso complicazioni acute alla nascita•Alti tassi di infezione post parto e neonatale •Scarso stato nutrizionale dei bimbi e dei neonati•Pochi bimbi e neonati vaccinati•Complicazioni alla nascita diagnosticate tardi o per niente•Bassi standard di igiene e cura pazienti da staff•Pressione commerciale uso sostituti latte•Bassa disponibilità di cibi alte proteine•Bassa frequentazione cliniche rurali•Mancanza di medicine•Scarse capacità staff•Madri non disponibili frequenza cliniche•Copertura cliniche insufficiente o inadeguata

Esempio di applicazione: mortalità infantile in Africa

L’ALBERO DEI PROBLEMI

TRASFORMAZIONE DEI PROBLEMI IN OBIETTIVI

Complicazioni diagnosticate tardi

o per niente

Alto tasso complicazioni

acute alla nascita

Alti tassi mortalità infantile e delle madri

Problema Obiettivo

Tassi mortalità infantile e delle madri ridotti

Tasso complicazioni

acute alla nascita ridotto

Precoce diagnosi complicazioni alla

nascita

Situazione desiderata futuraSituazione negativa attuale

L’ ALBERO DEGLI OBIETTIVI

Madri disponibili frequenza cliniche

Copertura cliniche

accresciuta e regolare

Medicine sufficienti

Capacità staff

migliorate

Accresciuta frequentazione cliniche rurali

Precoce diagnosi complicazioni alla

nascita

Tasso complicazioni acute alla nascita

ridotto

Tassi mortalità infantile e delle madri ridotti

Standard di igiene e cura pazienti da staff

migliorati

Tassi di infezione post parto e

neonatale ridotti

Aumento bambini allattati

Accresciuta disponibilità di cibi proteici

Stato nutrizionale

bimbi e neonati migliorato

Bimbi e neonati vaccinati in maggior numero

Tasso di infezione bambini e neonati

ridotto

MEZZI

FINI

L’ANALISI DELLE STRATEGIE

Strategia cure sanitarie primarie

Strategia nutrizionale

Strategia cure sanitarie secondarie

Madri disponibili frequenza cliniche

Copertura cliniche

accresciuta e regolare

Medicine sufficienti

Capacità staff

migliorate

Accresciuta frequentazione cliniche rurali

Precoce diagnosi complicazioni alla

nascita

Tasso complicazioni acute alla nascita

ridotto

Tassi mortalità infantile e delle madri ridotti

Standard di igiene e cura pazienti da staff

migliorati

Tassi di infezione post parto e

neonatale ridotti

Aumento bambini allattati

Accresciuta disponibilità di

cibi alte proteine

Stato nutrizionale

bimbi e neonati migliorato

Bimbi vaccinati in maggior numero

Tasso di infezione bambini e neonati

ridotto

MEZZI

FINI

LA PIANIFICAZIONE

L’attività di progettazione è facilitata dal “Logical Framework” (LFA). Quest’ultimo è una matrice che permette di organizzare gli aspetti più importanti di un progetto:

• Logica di intervento

• Indicatori

• Fonti di verifica

• Fattori esterni

Il Logical Framework fornisce una metodologia per verificare la corretta strutturazione dell’intervento e supporta l’implementazione del monitoraggio e della valutazione.

IL LOG(ICAL) FRAME(WORK)

Logica intervento

Obiettivi generali

Obiettivo specifico del progetto

Risultati

Attività

Indicatori verificabili

Mezzi

Fonti della verifica

Costi

Fattori esterni (ipotesi)

Pre-requisitiper lo sviluppo del progetto (elementi

dell’analisi di contesto)

LA LOGICA DI INTERVENTO

Viene descritta dalla gerarchia degli obiettivi da conseguire:

OBIETTIVI GENERALI: benefici a lungo termine, obiettivi delle politiche

OBIETTIVO SPECIFICO DEL PROGETTO: benefici che i destinatari finali del progetto riceveranno. SMART: Specific, Measurable, Achievable, Realistic, Timed.

RISULTATI: 1) prodotti e servizi che verranno resi disponibili per i destinatari finali (outputs); 2) effetti generati (outcomes).

ATTIVITÀ: come verranno resi disponibili i beni ed i servizi del progetto

Gli indicatori

Madri disponibili frequenza cliniche

Accresciuta frequenza cliniche rurali

Precoce diagnosi complicazioni alla nascita

Tassi complicazioni acute alla nascita ridotti

Tassi mortalità infantile e delle madri ridotti

Standard di igiene e cura pazienti da staff migliorati

Tassi di infezione post parto e neonataleridotti

Bimbi e neonati vaccinati in maggior numero

Tassi di infezione bambini e neonati ridotti

Livello Obiettivo Generale

Livello Obiettivo Specifico

Livello Risultati

Livello Attività

IN OUT

1….. 2….. 3…..

Medicine sufficienti

Capacità staff migliorate

Aumento nascite assistite

Madri disponibili frequenza cliniche

Copertura accresciuta e regolare da parte delle

cliniche

Medicine sufficienti

Accresciuta frequenza cliniche rurali

Precoce diagnosi complicazioni alla nascita

Tassi mortalità infantile e delle madri ridotti

Standard di igiene e cura pazienti da staff migliorati

Aumento bambini allattati

Accresciuta disponibilità di cibi

alte proteine

Stato nutrizionale dei bimbi e dei neonati

migliorato

Bimbi e neonati vaccinati in maggior numero

Stato di salute delle donne incinte, di quelle che accudiscono i bambini, dei bambini e dei neonati migliorato

Obiettivo Generale

Obiettivo Specifico

Livello Risultati

Livello Attività

IN OUT

Management, formazione, creazione clinica mobile,…

Medicine sufficienti

Capacità staff migliorate

Strategia cure sanitarie primarie

Strategia cure sanitarie secondarie

Strategia nutrizionale

Le ipotesi (fattori esterni)

Si tratta di quei fattori che, pur importanti per l a buona riuscita del progetto, sono al di fuori dell’ambito di intervento dello stesso. La valutazione dei fattori esterni viene realizzata attraverso il seguente algoritmo:

Si verificherà?

NO

Quasi certamente

E’ probabile

Non è probabile

Non includerlo nel LFA

Includerlo come Presupposto

E’ possibile il redesign del progetto per influenzare il fattore esterno?

Riprogettate l’intervento:- aggiungete Attività e/o Risultati- riformulate l’Obiettivo Specifico del Progetto, se necessario

La Condizione è un Presupposto “killer”. Da un punto di vita tecnico, l’intervento non è realizzabile a meno che le Autorità trovino la soluzione utile affinché il presupposto si realizzi o a trasformarlo in una Precondizione integrabile.

SI NO

Il fattore esterno è importante?

SI

Logica di intervento Indicatori oggettivamente verificabili

Fonti di verifica Ipotesi

Obiettivo generale

Tassi mortalità infantile e delle madri ridotti

Tassi di mortalità ridotta da x a y dall’anno 200… per i bambini al disotto di 1 e 5 anni e donne incinte e madri che accudiscono i bambini……

Statistiche del Ministero della Sanità analizzate ex ante, in itinere ed ex post.……

Obiettivo specifico

Stato di salute delle donne incinte, di quelle che accudiscono i bambini, dei bambini e dei neonati migliorato

Incidenza delle infezioni post-parto e neonatali all’interno dei centri sanitari ridotta da x a y dall’anno 200..……

Dati degli ospedali e delle cliniche analizzati ex ante ed ex post……

Risultati 1. Servizio sanitario primario funzionante a livello di distretto 1.1.Precoce diagnosi complicazioni alla nascita1.2 Aumento bimbi e neonati vaccinati1.3 Medicine sufficienti1.4 Accresciuta frequenza cliniche rurali1.5 Madri disponibili frequenza cliniche1.6 Copertura accresciuta e regolare da parte delle cliniche2. Qualità ed efficienza del servizio sanitario secondario migliorata2.1 Standard di igiene e cura pazienti da staff migliorati2.2. Medicine sufficienti2.3 Capacità staff migliorate

Numero di villaggi forniti di servizi sanitari regolari aumentato da x a y dall’anno 200..Numero di bambini al di sotto dei 5 anni vaccinati contro la polio accresciuto da x a y dall’anno 200..……

Dati del Ministero della Sanità

Dati clinici di vaccinazione analizzati ogni 3 mesi

……..

Nutrizione domestica migliorata attraverso un’accresciuta disponibilità stagionale di cibi ad alte proteine, e accresciuta proporzione di bambini nutriti al seno.

Attività

1. Recuperare o rimpiazzare le attrezzature e le ambulanze2. Realizzare un programma di ospedalizzazione mobile3. Reclutare ed addestrare personale per assistere la nascita4. ………

Assistenza tecnicaAttrezzatureForniture mediche

(vedi il piano delle attività)

Costi rimborsabili(vedi il budget)

Il Ministero della Sanità mantiene livelli di finanziamento ai livelli precedenti al progetto in termini reali.

Le attività

- Elencare le principali attività- Determinare la sequenza ed i vincoli di dipendenza delle

attività- Stimare inizio, durata e fine- Scheduling delle attività - Definire milestones e deliverables- Definire l’expertise- Assegnare le responsabilità e i compiti

Attenzione a:1. descrivere l’attività (chi, come, che cosa, perché, quando,

quanto - 5 W e 1 H)2. indicare le ipotesi alla base dello svolgimento delle

attività e i piani di reazione al venir meno di tali ipotesi

Piano delle risorse:- sviluppare dal piano delle attività, il piano degli input ed

il budget

La scomposizione (breakdown) delle attività

Es. Task (attività): Corso di formazione

Azioni:

� definizione programma didattico

� promozione del corso

� reclutamento docenti

� preparazione bando

� raccolta iscrizioni

� svolgimento lezioni

� valutazione

�…

Esempio di scheduling

Contenuto del documento di progetto

La matrice di finanziabilità (1)

Conclusa la fase di pianificazione è utile predisporre una matrice in grado di incrociare le strategie ed i progetti selezionati e pianificati con gli strumenti di finanziamento, diretti ed indiretti, più appropriati.

Vantaggi:

� possibilità di valutare la coerenza tra progetto e fonte di finanziamento

� strumento guida per il team di progetto (per seguire i bandi, …)

La matrice di finanziabilità (2): un esempioPROGETTO FINANZIABILITÀ

Programma Misura Bando

Energia e territori

Ipa Adriatico 2.3 – Risparmio energetico edenergia da fonti rinnovabili

Atteso a fine 2008.

MED 2.2. – Promozione delle fonti rinnovabili e miglioramento dell’efficienza energetica

Aperto dal 16 febbraio al 13marzo 2009.

SEE 2.4 – Promuovere le risorse el’efficienza energetica

Aperto a Marzo 2009.Attenzione: non è ancora noto se si tratterà di una callgeneralista o ristretta (a certe misure e beneficiari)

IEE Il programma, a gestione diretta,sostiene la creazione di agenzie locali/regionali per l’energia.

Nei primi mesi del 2009.

La matrice di finanziabilità (3): la coerenzaPROGETTO Programma Coerenza

(da 1 a 3)

Energia e territori

Ipa Adriatico(indiretto)

**MED(indiretto)

SEE(indiretto)

IEE(diretto) ***

In questo caso si vede come il progetto abbia una coerenza medio/elevata con i programmi individuati.

L’analisi della call: il pacchetto informativo

� Attenzione:La call non è solo la call…Non basta il testo pubblicato sulla GUCE ma occorre

reperire ed analizzare:- formulari (application form, budget form)- linee guida per il proponente- Grant agreement- Altra documentazione necessaria (schede di

identificazione finanziaria, tabella diarie, modulo conflitto di interessi, …)

L’analisi della call: elementi da focalizzare

� 1. Contesto giuridico e normativo= politiche, programmi , …� 2. Obiettivo= priorità della call� 3. Azioni eleggibili = attività che si possono implem entare� 4. Beneficiario= soggetto che può richiedere la sovvenz ione� 5. Paesi partecipanti/partners= da dove? Quanti?� 6. Destinatari=Target cui debbono essere rivolte le azi oni� 7. Durata dei progetti� 8. Dotazione di bilancio/dimensione finanziaria del p rogetto� 9. Tasso di cofinanziamento� 10. Modalità di erogazione della sovvenzione� 11. Criteri di valutazione: formali, di merito (rilevanz a,

fattibilità, sostenibilità� 12. Spese ammissibili� 13. Modalità di presentazione� 14. Scadenza

� Check list dei documenti da produrre e dei requisiti formali da rispettare

� Indicazioni sulle caratteristiche dei progetti: dimensione finanziaria, partenariato, attività,…

� Check list per il fine tuning e l’autovalutazione della ns proposta progettuale (i.e. come la call interpreta rilevanza, fattibilità, sostenibilità)

L’analisi della call: gli output

Grazie per l’attenzioneMauro Vanni, [email protected]