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“LA STAGIONE DELLE RIFORME.

QUALI NOVITÀ PER GLI ENTI LOCALI”

ASSOCIAZIONE

POLITICO CULTURALE

luogo e data convegno titolo intervento Museo regionale di Scienze Naturali - Torino, 17 dicembre 2009

Investire in opere pubbliche nel nuovo sistema contabile

Matteo Barbero



• La riduzione della spesa pubblica per investimenti è un fenomeno tanto noto quanto consolidato da almeno un decennio.

• Fra le principali cause, secondo la prevalente letteratura, possiamo indicare:

1) crescenti vincoli di finanza pubblica 2) scarsa capacità di (mancanza di una cultura della) programmazione; 3) incertezza del quadro finanziario complessivo; 4) maggiore rigidità della spesa corrente.

Il contesto generale



Il contesto piemontese

Pagamenti per titolo di spesa deI Comuni del Piemonte, anni 2008-2013, importi in Euro

2008 2009 2010 2011 2012 2013

Titolo 1 - Spese correnti 3.622.583.049 3.594.361.300 3.777.716.597 3.626.938.864 3.654.850.951 3.940.661.209

Titolo 2 - Spese in conto capitale 1.515.267.529 1.394.129.095 1.079.216.487 1.369.670.636 880.095.020 750.426.293

Titolo 3 - Spese per rimborso di prestiti 812.057.193 493.013.435 471.449.335 514.681.490 724.728.398 610.434.807

Titolo 4 - Spese da servizi per conto di terzi 502.185.003 496.772.765 472.446.279 474.919.093 417.223.729 398.585.553

Pagamenti da regolarizzare 94.204.825 75.540.475 53.485.630 58.305.925 67.542.234 70.747.348

Totale 6.546.297.598 6.053.817.070 5.854.314.328 6.044.516.009 5.744.440.333 5.770.855.209

Fonte: Regione Piemonte, DPEFR 2015-2017 (Dati Siope)



• Le spese in conto capitale dei comuni tra il 2008 e il 2013 sono diminuite in maniera significativa per tutte le classi di popolazione, con una riduzione superiore alla media regionale nei comuni con più di 60.000 abitanti.

• Nei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, soggetti dal 2013 ai vincoli del Patto di stabilità interno, che fino a quell’anno avevano fatto registrare una riduzione molto contenuta della spesa in conto capitale (-6% nel periodo 2008-2012, a fronte di una riduzione del 57% per gli altri comuni del Piemonte), nel 2013 la spesa in conto capitale si riduce del 30% rispetto all’anno precedente, a fronte di una riduzione di appena l’1% per gli altri comuni.

Il contesto piemontese



• D. Lgs. 118/2011, come modificato ed integrato dal D. Lgs. 126/2014. • La riforma si pone l’obiettivo dell’armonizzazione attraverso i

seguenti strumenti: 1) piano dei conti integrato; 2) schemi di bilancio comuni; 3) regole contabili uniformi; 4) bilancio consolidato.

La nuova contabilità



• È prevista una partenza graduale, per cui: 1) il piano dei conti integrato sarà obbligatorio dal 2016; 2) per il 2015 i nuovi schemi di bilancio svolgeranno solo una funzione

conoscitiva, affancandosi a quelli “vecchi”; 3) il bilancio consolidato sarà obbligatorio dal 2016.




• Fin da subito, invece, dovranno essere applicate in modo pressochè integrale le nuove regole contabili.

• Fra queste, la più rilevante è quella che prevede il “potenziamento” della competenza finanziaria.




• Il principio contabile della competenza finanziaria potenziata, prevede che le obbligazioni siano registrate quando l’obbligazione sorge, con imputazione alle scritture contabili degli esercizi in cui essa diviene esigibile.

• Questa regola, apparentemente “tecnica”, avrà enormi implicazioni sulla definizione delle “politiche”di investimento.

• Vediamone alcune.




• Cambiano le regole di copertura. • In generale, possono essere utilizzate solo le entrate che saranno non

solo registrate, ma che diventeranno anche esigibili nell’anno, al netto della quota da accantonare a fondo crediti di dubbia esigibilità.

• Attualmente, invece, si possono utilizzare anche entrate che risulteranno temporaneamente o defnitivamente inesigibili, con le ovvie ripercussioni in termini di cassa al momento in cui occorre procedere ai pagamenti.




• Cambiano le regole sugli equilibri. • Non è più sufficiente che le entrate registrate coprano le spese

registrate, ma anche che le entrate esigibili coprano le spese esigibili. Inoltre, occorre garantire la copertura di cassa (incassato-pagato), le cui previsioni vengono reintrodotte nel bilancio pèreventivo.

• Oggi, invece, la normativa non considera la scadenza delle obbligazioni e consente l’equilibrio tra obbligazioni attive a lungo termine con obbligazioni passive a breve termine (e viceversa). L’attuale contabilità, inoltre, è solo di competenza.




• Rimane l’obbligo della copertura finanziaria degli investimenti, a prescindere dall’esercizio di imputazione della spesa, ma . . .

• Costituiscono idonea copertura finanziaria delle spese di investimento impegnate negli esercizi successivi solo:

- le risorse accertate imputate agli esercizi precedenti o all’esercizio in corso, confluite nel fondo pluriennale vincolato;

- le entrate accertate imputate all’esercizio in cui è impegnata la spesa, la cui esigibilità è nella piena discrezionalità dell’ente (ad es. indebitamento) o di altra P. A. (ad es. trasferimenti).




• NON costituiscono idonee forme di copertura degli investimenti le altre entrate accertate e imputate a esercizi successivi a quello in corso, quali i permessi di costruire accertati sugli esercizi successivi sulla base del nuovo principio di competenza finanziaria potenziato.




• Gli impegni pluriennali sono imputati agli esercizi sulla base del cronoprogramma, sulla base dei SAL.

• La rilevanza contabile della dimensione temporale renderà cruciale la programmazione, con due conseguenze “politiche”:

1) la capacità di programmazione degli enti (e quindi il sistematico raccordo fra amminstratori, uffici tecnici e uffici finanziari) condizionerà non solo l’effettiva realizzabilità delle opere, ma anche la stessa quadratura del bilancio;

2) una programmazione sbagliata o incauta rischierà di ipotecare le gestioni future sia in termini di compatibilità con le regole di finanza pubblica sia in termini di costruzione dei futuri bilanci.




• Nuovo art. 183, comma 8, del Tuel: “Al fine di evitare ritardi nei pagamenti e la formazione di debiti pregressi, il responsabile della spesa che adotta provvedimenti che comportano impegni di spesa ha l'obbligo di accertare preventivamente che il programma dei conseguenti pagamenti sia compatibile con i relativi stanziamenti di cassa e con le regole del patto di stabilita' interno; la violazione dell'obbligo di accertamento di cui al presente comma comporta responsabilita‘ disciplinare ed amministrativa. Qualora lo stanziamento di cassa, per ragioni sopravvenute, non consenta di far fronte all'obbligo contrattuale, l'amministrazione adotta le opportune iniziative, anche di tipo contabile, amministrativo o contrattuale, per evitare la formazione di debiti pregressi”.




• La nuova contabilità non tocca solo i “ragionieri”, ma comporta una radicale riorganizzaizone di tutta la tecno-struttura e un più stretto raccordo fra quest’ultima ed il livello politico.

• Torna quindi prepotentmenete d’attualità il famoso motto einaudiano “conoscere per deliberare”.

Conclusioni

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