La Stadera n. 97 2015

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Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) art. 1 comma 2 - CNS BA Mensile della parrocchia SS. Crocifisso - Barletta anno XII 97 “PREMIO FALLANI Miglior Testata 2007” 2015 MAR/APR agenda marzo/aprile 2015 cinema OLTRE MARZO APRILE L’inguaribile LE PAROLE DI DON ABRAMO FERRARA, DIACONO PERMANENTE DELLA NOSTRA PARROCCHIA, ALLA SUA COMUNITÀ IN OCCASIONE DEL PROPRIO 80° GENETLIACO Raggiungi un importante traguardo come quello degli 80 anni. Puoi raccontarci le tappe più significative della tua vita? Risposta difficile: l'elenco potrebbe risultare chilometrico. Restringendo il campo, le tappe più significative sono senz'altro quelle della mia vita familiare (gli affetti veri, le grandi gioie ma anche i grandi dolori, l'amore, la fede). Innanzi tutto l'incontro con mia moglie Maria (avevamo 18 e 15 anni), pietra miliare della mia esistenza; i nostri cinque figli, e poi ben nove nipoti (il mio essere diacono mi ha concesso la grazia di battezzarne otto). Io sono un inguaribile ottimista ma c'è un evento tragico della mia vita che mi ha segnato profondamente ed in maniera indelebile: la morte di mio figlio Marcello, il quinto, scomparso all'alba della sua esistenza. In una lettera che scrissi a Famiglia Cristiana affermai che un dolore come questo non si può misurare, non si può lenire. Obiettivamente penso che sia il dolore più grande per un essere umano: un figlio è una parte di te stesso ed è come se le tue carni venissero dilaniate. Sono passati trentadue anni, ma la ferita è sempre aperta! Hai visto tanti cambiamenti nella nostra città. Le persone che hanno lasciato un segno e che dovrebbero essere d’esempio per l’attuale classe dirigente? Dall'età di ventitré anni ho vissuto praticamente fuori Barletta. Subito dopo il matrimonio, infatti, abbiamo messo casa a Foggia e, con il trasferimento a Bari, la vita di pendolare, con rientri serali quasi sempre ad ora tarda, non mi ha permesso di seguire le vicissitudini politiche ed amministrative locali. Di conseguenza non so rispondere alla domanda. Di una cosa, però, sono convinto: chi ha la responsabilità di una città deve conoscerne dal basso i pregi, i difetti, le vicissitudini. Cosa senti di dire a Massimo Serio che quest’anno sarà prima diacono e poi sacerdote? Al carissimo Massimo vorrei dire un sacco di cose; parole che mi sgorgano dal più profondo del cuore. Innanzi tutto dell'affettuosa e fraterna amicizia che mi legava al suo indimenticabile Papà, Vito; poi della quotidiana preghiera che rivolgo al Signore perché protegga ed assista sempre questo nostro figlio che sta per diventarci Padre; infine, ma con molta umiltà, vorrei quasi sussurrare al suo cuore le stupende parole che “rubo” a Don Tonino Bello: “occhio alla rotta. Mano al timone. Scruta lontano sul mare. Gioisci. Inebriati di felicità. Mantieniti però sempre in contatto radio con Colui che solo può darti la gioia”. Ad maiora! Quale valore ha nella nostra comunità l’Associazione dei Santi Medici di cui tu sei presidente? Alcuni dei passi più belli del Vangelo sono, per me, quello di Matteo 10,8 “Gratuitamente avete ricevuto gratuitamente date” e Matteo 25, 31-46: “avevo fame, avevo sete”… “quando, Signore, ti abbiamo fatto questo?”, perché ritengo che siano i più vicini allo spirito della nostra Associazione. Fare il bene sempre, essere vicini alle persone in difficoltà, non curarsi se c’è o non c’è gratitudine per quanto si riesce a donare. Avere sempre davanti agli occhi, ma soprattutto davanti al cuore, lo spirito degli Anargiri: donare, donare, donare! Donare: ma quanto? Non chiederselo mai: tutto o niente, se è quanto tu puoi, anche nel tuo piccolo, è già tutto! Ancora una volta, è Don Tonino Bello che mi sovviene: “sono un buono a nulla, ma disposto a far tutto”. E noi, carissimo don Abramo, non possiamo far altro che ringraziarti per il tempo che ci hai concesso, per le tue parole (anche se poche perché, come dici tu, sei un “uomo del fare”) e rinnovarti ancora una volta i nostri più sinceri e fervidi auguri di compleanno. Terminiamo quest’intervista con le tue parole che sappiamo cariche di amore verso di noi e verso questa comunità: “CHE DIO VI BENEDICA TUTTI”. Ruggiero Dimonte [email protected] Angela Rizzi [email protected] ottimista Preghiera e rinnovamento Le Quarantore sono un attuale manifestazione del culto eucaristico e sono giorni di grazia in cui la vita di ciascuno di noi è chiamata a rinnovarsi e a conformarsi ad immagine di Gesù Buon Pastore che ha dato la sua vita per noi. Diversi anni or sono, durante i giorni della solenne esposi- zione, le città cambiavano il proprio volto: il lavoro nei campi era sospeso, i negozi chiudevano e la fede rifioriva e si rinvi- goriva. Ma ancora oggi la solenne esposizione del SS. Sacramen- to rappresenta un tempo propizio di rinnovamento spirituale che, come dice il papa nell’esortazione post-sinodale Sacra- mentum caritatis, dà nuovo slancio anche alla vita sociale. L’Eucharisticum mysterium dettò alcune norme per que- sta devozione, sottolineando soprattutto come l’esposizione deve apparire in rapporto con la Celebrazione Eucaristica che racchiude in modo più perfetto quella comunione intera alla quale l’esposizione vuole condurre i fedeli”. Quaranta è un importante numero biblico: per quaranta giorni e quaranta notti ci fu il Diluvio Universale; per quaran- ta giorni Mosè sostò sul Monte Sinai in attesa di ricevere la Legge come quaranta sono gli anni del viaggio degli ebrei nel deserto. Ma quaranta sono anche i giorni del digiuno di Nostro Si- gnore Gesù Cristo, dopo il Battesimo, così come l’apparizione di Cristo ai suoi discepoli avvenne quaranta giorni dopo la Resurrezione; il corpo di Nostro Signore rimase nel Sepolcro per quaranta ore. Tutto questo per accennare solo brevemente alla grande simbologia del numero quaranta. Il numero della penitenza, del digiuno e della preghiera. Considerata e riaffermata l’importanza di questa devo- zione eucaristica facciamo nostre le parole che san Giovanni Paolo II scrisse nella Lettera Dominicae Cenae del Giovedì Santo 1980 in cui affermò che “La Chiesa e il mondo hanno grande bisogno del culto eucaristico. Gesù ci aspetta in que- sto Sacramento d’amore. Non risparmiamo il nostro tempo per andarLo a incontrare nell’adorazione, nella contemplazio- ne piena di fede e pronta a riparare le grandi colpe e i delitti del mondo. Non cessi mai la nostra adorazione!”. Il calendario delle Solenni Quarantore che si vivranno nella nostra comunità del SS. Crocifisso “IL SIGILLO DEL BELL’AMORE” 18 – 21 Marzo 2015 18 mercoledì ore 16.00 S. Messa ed Esposizione ore 18.30 Rosario Eucaristico ore 19.00 Catechesi di don Nicola ai genitori e bambini di 3ª e 4ª elem. ore 19.30 Vespri Solenni e Benedizione ore 21.00 Compieta e Reposizione 19 giovedì ore 8.30 S. Messa ed Esposizione ore 12.00 Angelus, Ora Media e Reposizione ore 16.00 S. Messa ed Esposizione ore 18.00 Rosario eucaristico meditato dagli Associati e famiglie ore 19.00 Vespri Solenni e meditazione dal Diac. Abramo ore 20.00 Catechesi Giovani e giovanissimi post cresima ore 21.00 Compieta e Reposizione 20 venerdì ore 8.30 S. Messa ed Esposizione ore 12.00 Angelus, Ora Media e Reposizione ore 16.00 S. Messa ed Esposizione ore 19.00 Catechesi di Massimo Serio agli adolescenti di 5ª el. e 1ª media ore 19.30 Vespri Solenni ore 20.00 Giovani e Giovanissimi post-cresima ore 20.00 Catechesi di Gorgoglione Antonio e Lisia a fidan- zati e famiglie ore 21.00 Compieta e Reposizione 21 sabato ore 8.30 S. Messa ed Esposizione ore 12.00 Angelus, Ora Media e Reposizione ore 16.00 Esposizione ore 17.30 Catechesi di don Nicola Salvemini ai giovanissi- mi di 2ª e 3ª media e 1° superiore ore 19.00 S. Messa presieduta dall’Arcivescovo ore 20.00 Conferenza: “La famiglia luogo di educazione alla bellezza” Massimo Serio, [email protected] Il film diretto da Clint Eastwood, basato sull'o- monima autobiografia di Chris Kyle, racconta la sto- ria di un giovane del Texas, cresciuto in una famiglia tradizionale, credente in Dio, amante della caccia, dei rodeo, della sua famiglia e della patria. Chris si è sempre distinto per un forte senso di giustizia e dopo aver assistito in televisione agli attentati alle ambasciate statunitensi del 1998, decide di arruo- larsi nei Navy SEAL. Durante il durissimo addestra- mento conosce la donna che diventerà sua moglie, Taya. Distintosi per le sue doti da cecchino, viene inviato in missione in Iraq per proteggere i suoi com- militoni. Kyle diviene ben presto un mito, tanto da meritarsi il soprannome di “Leggenda”, mentre i mi- liziani iracheni lo ribattezzano Shaitan Al-Ramadi (Il diavolo di Ramadi) e offrono una taglia di 180.000 dollari per la sua uccisione. Chris si recherà in Iraq per quattro turni, consolidando la sua reputazione diventando il cecchino più letale delle forze armate statunitensi; ma, tutto questo lo allontana sempre di più dalla sua famiglia e dalla vita civile. Il suo senso di colpa diventa un handicap quando cerca di rein- serirsi nella comunità dove abita con la sua famiglia. Finalmente Kyle sembra aver trovato uno scopo alla sua vita civile, aiutando i reduci che, come lui, hanno vissuto momenti terribili nei diversi teatri di guerra dove gli Stati Uniti sono impegnati, ma… Un film crudo, duro, senza mezzi termini, che non lascia spazi a sentimentalismi se non nella parte finale. Un film che critica l'orrore di una guerra non solo da un punto di vista brutale delle morti, ma da quello psi- cologico. Il film, diretto da Clint Eastwood, che non smette di stupire, ha ricevuto ben sei nomination agli Oscar. Film sicuramente da vedere! Liana Caputo, [email protected] AMERICAN SNIPER di Clint Eastwood PER NOI SUONERANNO A FESTA I lavori per la costruzione del campanile proseguono. Difatti è già possi- bile vedere che la struttura pian piano prende forma. Dopo gli scavi iniziali con conseguente costruzione delle fondamenta, è stata fissata, il 10 febbraio scorso, anche la gru che consentirà – condizioni climatiche permettendo – di procedere con la tabella di marcia prevista dagli addetti ai lavori che contano di completare la struttura principale, parliamo di un’altezza di 18 – 20 metri già nei primissimi giorni di marzo. Nei prossimi numeri seguiranno aggiornamenti. Ruggiero Dimonte, [email protected] Chi volesse contribuire alla realizzazione del campanile, può utilizzare il seguente codice IBAN PARROCCHIA SS. CROCIFISSO Barletta - IBAN IT47K0306741350000000062581 IN… BREVE 1 dom II Domenica di Quaresima ore 11.00 Catechesi 1ª e 2ª Elementare ore 20.00 Catechesi Biblica (1ªe 3ª del mese G. Dimarcantonio) 2 lun ore 18/20 Gruppo Villaggio Paradiso (catechesi diversamente abili) ore 19.30 Preghiera di Lode, RnS (ogni lunedì) 3 mar ore 18.30 Catechesi, RnS ore 20.00 Corale 4 mer ore 18.00 Catechesi 3ª e 4ª elementare ore 19.30 Gruppo Liturgico 5 gio ore 8.00 Gruppo volontario (decoro della Chiesa ogni giovedì) 1° giovedì ore 9.00 Gruppo Caritas (ogni giovedì) ore 17.30 /19.00 Gruppo EPASSS (lab. Scol. per diversamente abili) ore 18.00/20.00 Gruppo Villaggio Paradiso (ogni lunedì e giovedì) dalle ore 18.00 Confessioni ore 19.00 S. Messa a dev. B.V. di Pompei e Ss. Medici ore 20.00 Adorazione Eucaristica animata dai Giovani/issimi 6 ven ore 11.50 Ora Media e Coroncina della Misericordia (3° giorno) 1° venerdì ore 18.00 Catechesi 5ª elementare e 1ª media ore 19.00 S. Messa in riparazione e consacrazione al Cuore di Gesù e via Crucis animata dagli Associati e RnS 7 sab ore 16.30 AIBI (ogni sabato) ore 17.30 Catechesi 2ª e 3ª media e Cresimandi ore 20.00 Catechesi Giovani (ogni sabato) 8 dom III Domenica di Quaresima Digiuno Comunitario Quaresimale ore 20.00 Catechesi Giovani Coppie (ogni 2ª del mese) ore 20.00 DIGIUNO COMUNITARIO Film e Catechesi 12 gio dalle ore 18.00 Confessioni ore 19.00 S. Messa a dev. B.V. di Pompei e Ss. Medici ore 20.00 Adorazione Eucaristica animata da RnS e Catechisti 13 ven ore 11.50 Ora media e Coroncina della Misericordia (4° giorno) ore 17.00 S. Messa al Crocifissino di campagna ore 19.00 S. Messa e Via Crucis nel quartiere (via Boccaccio fino Via Verga) 15 dom IV Domenica di Quaresima 18 -21 Solenni Quarantore (vedere programma a parte) 21 sab ore 19.00 S. Messa. Presiede il nostro Arcivescovo. ore 20.00 Consegna Cattedra degli Anargiri ore 20.00 Catechesi Genitori Cresimandi 22 dom V Domenica di Quaresima ore 11.00 Catechesi Genitori 1ª Confessione ore 11.00 Oratorio Invernale 3ª Elementare 23 lun ore 20.00 Gruppi culturali La Stadera e Internet 24 mar Giornata di Preghiera e digiuno per i Martiri Missionari 25 mer Annunciazione del Signore Compleanno del Diacono don Abramo Ferrara 26 gio dalle ore 18.00 Confessioni ore 19.00 S. Messa a dev. B.V. di Pompei e Ss. Medici ore 22.00 Rito Incubatio e Adorazione Notturna 27 ven ore 11.50 Ora media e Coroncina della Misericordia (6° giorno) ore 17.00 Via Crucis al Villaggio del Fanciullo, animata dalla corale e S. Messa 28 sab ore 18.45 Benedizione delle Palme ore 19.00 S. Messa di Ringraziamento per l’80° genetliaco del diacono Abra- mo Ferrara. Presiede il Sig. Card. S. Em. Monterisi Francesco 29 dom Domenica delle Palme ore 8.15 e ore 9.45 Benedizione delle Palme Lunedì Santo - Martedì Santo - Mercoledì Santo ore 10.00/12.00 Confessioni ore 18.00 Liturgia Penitenziale e Confessioni 2 gio Giovedì Santo ore 9.30 S. Messa Crismale in cattedrale a Trani ore 19.00 S. Messa in Coena Domini, Lavanda dei piedi ore 22.00 Adorazione Comunitaria 3 ven Venerdì Santo ore 8.30 Ufficio delle Letture e Lodi ore 11.30 Ora Media e Coroncina della Misericordia (7° giorno) ore 13.30 Processione Penitenziale ore 19.00 Adorazione della Croce 4 sab Sabato Santo ore 8.30 L’Ora della Madre ore 22.00 Veglia Pasquale 5 dom Pasqua di Risurrezione Orari S. Messe: 8.30 – 10.00 -11.30 – 19.00 7 mar Ritiro Spirituale 1° Comunione a Lanciano 9 gio ore 19.00 Ordinazione Diaconale dell’accolito Massimo Serio c/o Cattedrale di Trani 10 ven ore 11.30 Ora Media e S. Messa 12 dom Domenica della Divina Misericordia ore 19.00 S. Messa con il nostro Arcivescovo. Benedizioni dei bambini adottati ore 20.00 Catechesi Giovani Coppie (ogni 2ª del mese) 14 mar ore 19.00 Formazione lettori e Gruppo liturgico 16 gio dalle ore 18.00 Confessioni ore 19.00 S. Messa a dev. B.V. di Pompei e Ss. Medici ore 22.00 Adorazione Eucaristica animata dai Catechisti 19 dom ore 11.30 1ª Comunione del gruppo di sr Franca e Nicola Nero ore 20.00 Assemblea Associati Ss. Medici. Votazioni nuovo Presidente. 23 gio dalle ore 18.00 Confessioni ore 19.00 S. Messa a dev. B.V. di Pompei e Ss. Medici ore 22.00 Rito Incubatio e Adorazione Notturna 26 dom ore 10.00 2ª Comunione del Gruppo di sr Franca e Nicola Nero ore 11.30 1ª Comunione del gruppo di Lorenza 30 gio Pellegrinaggio Sacra Sindone, Sagra S. Michele e Cascia 1 ven Accoglienza Icona Madonna dello Sterpeto 1° venerdì MINI-CAMPO GIOVANI/ISSIMI 6 Direttore editoriale: don Ruggiero Caporusso Direttore responsabile: Ruggiero Dimonte Vicedirettore: Angela Rizzi, Ruggiero Rutigliano Redazione: Rossella Acconciaioco, Maria Rita Borraccino, Mario Borraccino, don Alessandro Brandi, Liana Caputo, Alberto Cassano, Daniela D’Alba, Antonio Diodovich, Silvia Giannella, Francesca Leone, Salvatore Mellone, Massimo Serio, don Nicola Salvemini, Mariagrazia Spadaro, Fausta Torre Hanno collaborato: Abramo Ferrara, Gerardo Del Negro, Pasquale Delvecchio, Alfredo Negro Premio “Fallani” Miglior Testata 2007 LA STADERA Mensile di informazione e formazione della Parrocchia SS. Crocifisso - Barletta Anno XII - n. 97 marzo/aprile 2015 Registrazione n. 4 del 5/2/2007 presso il Tribunale di Trani Direzione, redazione e ammin.: Parrocchia SS. Crocifisso Via Zanardelli, 33 76121 Barletta Tel. e fax 0883.333382 Impaginazione e stampa: Editrice Rotas - Barletta per segnalazioni e comunicazioni [email protected] puoi seguirci anche su www.facebook.com/sscrocifissobarletta delegato relazioni stampa [email protected]

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Marzo Aprile 2015

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Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003(conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) art. 1 comma 2 - CNS BA

Mensile della parrocchia SS. Crocifisso - Barletta

anno XII

n°97

“PREMIO FALLANI Miglior Testata 2007”

2015MAR/APR

5

agenda marzo/aprile 2015cinemaOLTRE

MARZO

APRILE

L’inguaribile

LE PAROLE DI DON ABRAMO FERRARA, DIACONO PERMANENTE DELLA NOSTRA PARROCCHIA, ALLA SUA COMUNITÀ IN OCCASIONE DEL PROPRIO 80° GENETLIACO

Raggiungi un importante traguardo come quello degli 80 anni. Puoi raccontarci le tappe più significative della tua vita?Risposta difficile: l'elenco potrebbe risultare chilometrico. Restringendo il campo, le tappe più significative sono senz'altro quelle della mia vita familiare (gli affetti veri, le grandi gioie ma anche i grandi dolori, l'amore, la fede). Innanzi tutto l'incontro con mia moglie Maria (avevamo 18 e 15 anni), pietra miliare della mia esistenza; i nostri cinque figli, e poi ben nove nipoti (il mio essere diacono mi ha concesso la grazia di battezzarne otto). Io sono un inguaribile ottimista ma c'è un evento tragico della mia vita che mi ha segnato profondamente ed in maniera indelebile: la morte di mio figlio Marcello, il quinto, scomparso all'alba della sua esistenza. In una lettera che scrissi a Famiglia Cristiana affermai che un dolore come questo non si può misurare, non si può lenire. Obiettivamente penso che sia il dolore più grande per un essere umano: un figlio è una parte di te stesso ed è come se le tue carni venissero dilaniate. Sono passati trentadue anni, ma la ferita è sempre aperta!

Hai visto tanti cambiamenti nella nostra città. Le persone che hanno lasciato un segno e che dovrebbero essere d’esempio per l’attuale classe dirigente?

Dall'età di ventitré anni ho vissuto praticamente fuori Barletta. Subito dopo il matrimonio, infatti, abbiamo messo casa a Foggia e, con il trasferimento a Bari, la vita di pendolare, con rientri serali quasi sempre ad ora tarda, non mi ha permesso di seguire le vicissitudini politiche ed amministrative locali. Di conseguenza non so rispondere alla domanda. Di una cosa, però, sono convinto: chi ha la responsabilità di una città deve conoscerne dal basso i pregi, i difetti, le vicissitudini.

Cosa senti di dire a Massimo Serio che quest’anno sarà prima diacono e poi sacerdote?Al carissimo Massimo vorrei dire un sacco di cose; parole che mi sgorgano dal più profondo del cuore. Innanzi tutto dell'affettuosa e fraterna amicizia che mi legava al suo indimenticabile Papà, Vito; poi della quotidiana preghiera che rivolgo al Signore perché protegga ed assista sempre questo nostro figlio che sta per diventarci Padre; infine, ma con molta umiltà, vorrei quasi sussurrare al suo cuore le stupende parole che “rubo” a Don Tonino Bello: “occhio alla rotta. Mano al timone. Scruta lontano sul mare. Gioisci. Inebriati di felicità. Mantieniti però sempre in contatto radio con Colui che solo può darti la gioia”. Ad maiora!

Quale valore ha nella nostra comunità l’Associazione dei Santi Medici di cui tu sei presidente?Alcuni dei passi più belli del Vangelo sono, per me, quello di Matteo 10,8 “Gratuitamente avete ricevuto gratuitamente date” e Matteo 25, 31-46: “avevo fame, avevo sete”… “quando, Signore, ti abbiamo fatto questo?”, perché ritengo che siano i più vicini allo spirito della nostra Associazione.

Fare il bene sempre, essere vicini alle persone in difficoltà, non curarsi se c’è o non c’è gratitudine per quanto si riesce a donare.Avere sempre davanti agli occhi, ma soprattutto davanti al cuore, lo spirito degli Anargiri: donare, donare, donare!Donare: ma quanto? Non chiederselo mai: tutto o niente, se è quanto tu puoi, anche nel tuo piccolo, è già tutto!Ancora una volta, è Don Tonino Bello che mi sovviene: “sono un buono a nulla, ma disposto a far tutto”.

E noi, carissimo don Abramo, non possiamo far altro che ringraziarti per il tempo che ci hai concesso, per le tue parole (anche se poche perché, come dici tu, sei un “uomo del fare”) e rinnovarti ancora una volta i nostri più sinceri e fervidi auguri di compleanno.Terminiamo quest’intervista con le tue parole che sappiamo cariche di amore verso di noi e verso questa comunità: “CHE DIO VI BENEDICA TUTTI”.

Ruggiero [email protected]

Angela [email protected]

ottimista

Preghiera e rinnovamento

Le Quarantore sono un attuale manifestazione del culto eucaristico e sono giorni di grazia in cui la vita di ciascuno di noi è chiamata a rinnovarsi e a conformarsi ad immagine di Gesù Buon Pastore che ha dato la sua vita per noi.

Diversi anni or sono, durante i giorni della solenne esposi-zione, le città cambiavano il proprio volto: il lavoro nei campi era sospeso, i negozi chiudevano e la fede rifioriva e si rinvi-goriva.

Ma ancora oggi la solenne esposizione del SS. Sacramen-to rappresenta un tempo propizio di rinnovamento spirituale che, come dice il papa nell’esortazione post-sinodale Sacra-mentum caritatis, dà nuovo slancio anche alla vita sociale.

L’Eucharisticum mysterium dettò alcune norme per que-sta devozione, sottolineando soprattutto come l’esposizione deve apparire in rapporto con la Celebrazione Eucaristica che “racchiude in modo più perfetto quella comunione intera alla quale l’esposizione vuole condurre i fedeli”.

Quaranta è un importante numero biblico: per quaranta giorni e quaranta notti ci fu il Diluvio Universale; per quaran-ta giorni Mosè sostò sul Monte Sinai in attesa di ricevere la Legge come quaranta sono gli anni del viaggio degli ebrei nel deserto.

Ma quaranta sono anche i giorni del digiuno di Nostro Si-gnore Gesù Cristo, dopo il Battesimo, così come l’apparizione di Cristo ai suoi discepoli avvenne quaranta giorni dopo la Resurrezione; il corpo di Nostro Signore rimase nel Sepolcro per quaranta ore.

Tutto questo per accennare solo brevemente alla grande simbologia del numero quaranta. Il numero della penitenza, del digiuno e della preghiera.

Considerata e riaffermata l’importanza di questa devo-zione eucaristica facciamo nostre le parole che san Giovanni Paolo II scrisse nella Lettera Dominicae Cenae del Giovedì Santo 1980 in cui affermò che “La Chiesa e il mondo hanno grande bisogno del culto eucaristico. Gesù ci aspetta in que-sto Sacramento d’amore. Non risparmiamo il nostro tempo per andarLo a incontrare nell’adorazione, nella contemplazio-ne piena di fede e pronta a riparare le grandi colpe e i delitti del mondo. Non cessi mai la nostra adorazione!”.

Il calendario delle Solenni Quarantore che si vivranno nella nostra comunità del SS. Crocifisso

“IL SIGILLO DEL BELL’AMORE”18 – 21 Marzo 2015

18 mercoledìore 16.00 S. Messa ed Esposizioneore 18.30 Rosario Eucaristicoore 19.00 Catechesi di don Nicola ai genitori e bambini di

3ª e 4ª elem. ore 19.30 Vespri Solenni e Benedizione ore 21.00 Compieta e Reposizione

19 giovedìore 8.30 S. Messa ed Esposizioneore 12.00 Angelus, Ora Media e Reposizioneore 16.00 S. Messa ed Esposizioneore 18.00 Rosario eucaristico meditato dagli Associati e

famiglieore 19.00 Vespri Solenni e meditazione dal Diac. Abramoore 20.00 Catechesi Giovani e giovanissimi post cresimaore 21.00 Compieta e Reposizione

20 venerdìore 8.30 S. Messa ed Esposizioneore 12.00 Angelus, Ora Media e Reposizioneore 16.00 S. Messa ed Esposizioneore 19.00 Catechesi di Massimo Serio agli adolescenti di

5ª el. e 1ª mediaore 19.30 Vespri Solenniore 20.00 Giovani e Giovanissimi post-cresimaore 20.00 Catechesi di Gorgoglione Antonio e Lisia a fidan-

zati e famiglieore 21.00 Compieta e Reposizione

21 sabatoore 8.30 S. Messa ed Esposizioneore 12.00 Angelus, Ora Media e Reposizioneore 16.00 Esposizioneore 17.30 Catechesi di don Nicola Salvemini ai giovanissi-

mi di 2ª e 3ª media e 1° superioreore 19.00 S. Messa presieduta dall’Arcivescovoore 20.00 Conferenza: “La famiglia luogo di educazione

alla bellezza”

Massimo Serio, [email protected]

Il film diretto da Clint Eastwood, basato sull'o-monima autobiografia di Chris Kyle, racconta la sto-ria di un giovane del Texas, cresciuto in una famiglia tradizionale, credente in Dio, amante della caccia, dei rodeo, della sua famiglia e della patria. Chris si è sempre distinto per un forte senso di giustizia e dopo aver assistito in televisione agli attentati alle ambasciate statunitensi del 1998, decide di arruo-larsi nei Navy SEAL. Durante il durissimo addestra-mento conosce la donna che diventerà sua moglie, Taya. Distintosi per le sue doti da cecchino, viene inviato in missione in Iraq per proteggere i suoi com-militoni. Kyle diviene ben presto un mito, tanto da meritarsi il soprannome di “Leggenda”, mentre i mi-liziani iracheni lo ribattezzano Shaitan Al-Ramadi (Il diavolo di Ramadi) e offrono una taglia di 180.000 dollari per la sua uccisione. Chris si recherà in Iraq per quattro turni, consolidando la sua reputazione diventando il cecchino più letale delle forze armate statunitensi; ma, tutto questo lo allontana sempre di più dalla sua famiglia e dalla vita civile. Il suo senso di colpa diventa un handicap quando cerca di rein-serirsi nella comunità dove abita con la sua famiglia. Finalmente Kyle sembra aver trovato uno scopo alla sua vita civile, aiutando i reduci che, come lui, hanno vissuto momenti terribili nei diversi teatri di guerra dove gli Stati Uniti sono impegnati, ma… Un film crudo, duro, senza mezzi termini, che non lascia spazi a sentimentalismi se non nella parte finale. Un film che critica l'orrore di una guerra non solo da un punto di vista brutale delle morti, ma da quello psi-cologico. Il film, diretto da Clint Eastwood, che non smette di stupire, ha ricevuto ben sei nomination agli Oscar. Film sicuramente da vedere!

Liana Caputo, [email protected]

AMERICANSNIPER

di Clint Eastwood

PER NOI SUONERANNO A FESTAI lavori per la costruzione del campanile proseguono. Difatti è già possi-

bile vedere che la struttura pian piano prende forma. Dopo gli scavi iniziali con conseguente costruzione delle fondamenta, è stata fissata, il 10 febbraio scorso, anche la gru che consentirà – condizioni climatiche permettendo – di procedere con la tabella di marcia prevista dagli addetti ai lavori che contano di completare la struttura principale, parliamo di un’altezza di 18 – 20 metri già nei primissimi giorni di marzo. Nei prossimi numeri seguiranno aggiornamenti.

Ruggiero Dimonte, [email protected] volesse contribuire alla realizzazione del campanile, può utilizzare il seguente codice IBANPARROCCHIA SS. CROCIFISSO Barletta - IBAN IT47K0306741350000000062581

IN…

BRE

VE

1 dom II Domenica di Quaresima ore 11.00 Catechesi 1ª e 2ª Elementare ore 20.00 Catechesi Biblica (1ªe 3ª del mese G. Dimarcantonio)

2 lun ore 18/20 Gruppo Villaggio Paradiso (catechesi diversamente abili) ore 19.30 Preghiera di Lode, RnS (ogni lunedì)

3 mar ore 18.30 Catechesi, RnS ore 20.00 Corale

4 mer ore 18.00 Catechesi 3ª e 4ª elementare ore 19.30 Gruppo Liturgico

5 gio ore 8.00 Gruppo volontario (decoro della Chiesa ogni giovedì)1° giovedì ore 9.00 Gruppo Caritas (ogni giovedì) ore 17.30 /19.00 Gruppo EPASSS (lab. Scol. per diversamente abili) ore 18.00/20.00 Gruppo Villaggio Paradiso (ogni lunedì e giovedì) dalle ore 18.00 Confessioni ore 19.00 S. Messa a dev. B.V. di Pompei e Ss. Medici ore 20.00 Adorazione Eucaristica animata dai Giovani/issimi

6 ven ore 11.50 Ora Media e Coroncina della Misericordia (3° giorno)1° venerdì ore 18.00 Catechesi 5ª elementare e 1ª media ore 19.00 S. Messa in riparazione e consacrazione al Cuore di Gesù e via

Crucis animata dagli Associati e RnS

7 sab ore 16.30 AIBI (ogni sabato) ore 17.30 Catechesi 2ª e 3ª media e Cresimandi ore 20.00 Catechesi Giovani (ogni sabato)

8 dom III Domenica di Quaresima Digiuno Comunitario Quaresimale ore 20.00 Catechesi Giovani Coppie (ogni 2ª del mese) ore 20.00 DIGIUNO COMUNITARIO Film e Catechesi

12 gio dalle ore 18.00 Confessioni ore 19.00 S. Messa a dev. B.V. di Pompei e Ss. Medici ore 20.00 Adorazione Eucaristica animata da RnS e Catechisti

13 ven ore 11.50 Ora media e Coroncina della Misericordia (4° giorno) ore 17.00 S. Messa al Crocifissino di campagna ore 19.00 S. Messa e Via Crucis nel quartiere (via Boccaccio fino Via Verga)

15 dom IV Domenica di Quaresima

18 -21 Solenni Quarantore (vedere programma a parte)

21 sab ore 19.00 S. Messa. Presiede il nostro Arcivescovo. ore 20.00 Consegna Cattedra degli Anargiri ore 20.00 Catechesi Genitori Cresimandi

22 dom V Domenica di Quaresima ore 11.00 Catechesi Genitori 1ª Confessione ore 11.00 Oratorio Invernale 3ª Elementare

23 lun ore 20.00 Gruppi culturali La Stadera e Internet

24 mar Giornata di Preghiera e digiuno per i Martiri Missionari

25 mer Annunciazione del Signore Compleanno del Diacono don Abramo Ferrara

26 gio dalle ore 18.00 Confessioni ore 19.00 S. Messa a dev. B.V. di Pompei e Ss. Medici ore 22.00 Rito Incubatio e Adorazione Notturna

27 ven ore 11.50 Ora media e Coroncina della Misericordia (6° giorno) ore 17.00 Via Crucis al Villaggio del Fanciullo, animata dalla corale e S. Messa

28 sab ore 18.45 Benedizione delle Palme ore 19.00 S. Messa di Ringraziamento per l’80° genetliaco del diacono Abra-

mo Ferrara. Presiede il Sig. Card. S. Em. Monterisi Francesco

29 dom Domenica delle Palme ore 8.15 e ore 9.45 Benedizione delle Palme

Lunedì Santo - Martedì Santo - Mercoledì Santo ore 10.00/12.00 Confessioni ore 18.00 Liturgia Penitenziale e Confessioni

2 gio Giovedì Santo ore 9.30 S. Messa Crismale in cattedrale a Trani ore 19.00 S. Messa in Coena Domini, Lavanda dei piedi ore 22.00 Adorazione Comunitaria

3 ven Venerdì Santo ore 8.30 Ufficio delle Letture e Lodi ore 11.30 Ora Media e Coroncina della Misericordia (7° giorno) ore 13.30 Processione Penitenziale ore 19.00 Adorazione della Croce

4 sab Sabato Santo ore 8.30 L’Ora della Madre ore 22.00 Veglia Pasquale

5 dom Pasqua di Risurrezione Orari S. Messe: 8.30 – 10.00 -11.30 – 19.00

7 mar Ritiro Spirituale 1° Comunione a Lanciano

9 gio ore 19.00 Ordinazione Diaconale dell’accolito Massimo Serio c/o Cattedrale di Trani

10 ven ore 11.30 Ora Media e S. Messa

12 dom Domenica della Divina Misericordia ore 19.00 S. Messa con il nostro Arcivescovo. Benedizioni dei

bambini adottati ore 20.00 Catechesi Giovani Coppie (ogni 2ª del mese)

14 mar ore 19.00 Formazione lettori e Gruppo liturgico

16 gio dalle ore 18.00 Confessioni ore 19.00 S. Messa a dev. B.V. di Pompei e Ss. Medici ore 22.00 Adorazione Eucaristica animata dai Catechisti

19 dom ore 11.30 1ª Comunione del gruppo di sr Franca e Nicola Nero ore 20.00 Assemblea Associati Ss. Medici. Votazioni nuovo

Presidente.

23 gio dalle ore 18.00 Confessioni ore 19.00 S. Messa a dev. B.V. di Pompei e Ss. Medici ore 22.00 Rito Incubatio e Adorazione Notturna

26 dom ore 10.00 2ª Comunione del Gruppo di sr Franca e Nicola Nero ore 11.30 1ª Comunione del gruppo di Lorenza

30 gio Pellegrinaggio Sacra Sindone, Sagra S. Michele e Cascia

1 ven Accoglienza Icona Madonna dello Sterpeto1° venerdì MINI-CAMPO GIOVANI/ISSIMI

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Direttore editoriale:don Ruggiero Caporusso

Direttore responsabile:Ruggiero Dimonte

Vicedirettore:Angela Rizzi, Ruggiero Rutigliano

Redazione:Rossella Acconciaioco, Maria Rita Borraccino, Mario Borraccino, don

Alessandro Brandi, Liana Caputo, Alberto Cassano, Daniela D’Alba, Antonio Diodovich, Silvia Giannella, Francesca Leone, Salvatore Mellone, Massimo Serio, don Nicola Salvemini, Mariagrazia Spadaro, Fausta Torre

Hanno collaborato:Abramo Ferrara, Gerardo Del Negro, Pasquale Delvecchio, Alfredo Negro

Premio “Fallani”Miglior Testata 2007

LA STADERAMensile di informazionee formazione della ParrocchiaSS. Crocifisso - BarlettaAnno XII - n. 97 marzo/aprile 2015Registrazione n. 4 del 5/2/2007presso il Tribunale di Trani

Direzione, redazione e ammin.:Parrocchia SS. CrocifissoVia Zanardelli, 3376121 BarlettaTel. e fax 0883.333382

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Page 2: La Stadera n. 97 2015

IV MEETING DELLE TESTATE GIORNALISTICHE L'APPUNTOI TESTIMONI

L’EBOLA NON GLI FACEVA PAURA

“Padre Vittorio Mar-zocca ha vissuto per cin-quantadue anni in Ugan-da annunziando il Van-gelo a moltissima gente. Un uomo combattivo e grintoso, segno di spe-ranza per tutti gli amma-lati dell’ospedale di Lacor. Probabilmente è stato l’u-nico sacerdote che pas-sava accanto ad ogni let-to per visitare gli amma-lati di Ebola. L’ebola non gli faceva paura e quella stessa situazione di gra-ve emergenza era per lui occasione per esprimere la tenerezza di Dio per i

suoi figli. Egli è rimasto ben presente nella memo-ria delle persone quando dava l’unzione agli infermi o accompagnava i morti al cimitero per poter pre-gare ancora una volta per ciascuno di loro”. Queste sono le parole di padre Lino Spezia, il superio-

re comboniano di Milano, dove

padre Vit-

torio ha vissuto gli ultimi giorni della sua vita nel-la sofferenza. Nel 2011 padre Vittorio subisce quattro ictus e ischemie e viene trasferito nella clini-ca Casa Padre Giuseppe Ambrosoli di Milano. Dal 1° Gennaio 2015 celebra la Liturgia del Cielo.

Nacque a Barletta il 26 marzo 1924, conobbe i Comboniani da ragazzo e frequentò la scuola apo-stolica di Troia (FG). Fece il Noviziato a Firenze, in piena guerra (1941-43), pronunziando i primi voti il 7 ottobre 1943, festa del S. Rosario, e giorno "tradizionale" per la con-sacrazione a Dio per molti anni tra i Comboniani. Fu ordinato sacerdote l’11 Giugno 1949 dal cardina-le Schuster, nel Duomo di Milano. Anziano e a cau-sa dei suoi problemi di salute, ritornò in Italia nel 2004.

Il nostro missionario trovò una cristianità anco-ra giovane quando fu no-minato 1° luglio 1950 vice parroco della cattedrale di Gulu, nel nord Ugan-da, perché il Vangelo era arrivato e si era diffuso in quei luoghi circa trent’an-ni prima. La sua proposta è stata quella di una fede profonda che si manifesta nel desiderio di viverla e condividerla sempre, spe-cie nei momenti di vera difficoltà: sia quando fu direttore spirituale pres-so l’ospedale di Lacor (1962-65), sia quando fu vice parroco a Kalongo (1971-78) e quindi anche cappellano dell’ospedale della stessa città, prima della guerra e vent’anni dopo, durante la lunga e tormentata guerra ugan-dese, quando fu ancora nominato cappellano de-gli stessi ospedali.

Quanti cuori incontrati e quanti cuori rappacifica-ti nel suo variegato apo-stolato e nel suo servizio di parroco a Namokora e ad Awach e di vice parro-co a Gulu, Kalongo, Lacor e Layibi.

Quando padre Vittorio fu direttore spirituale a Lodonga e insegnante per tre anni a Nyapea, aveva un incontro privilegiato con i ragazzi e i giova-ni. Chi lo ha conosciuto lo definisce un uomo di estrema delicatezza, un uomo silenzioso, schivo, un uomo di preghiera e un uomo che provava quasi un piacere fisico nell’offri-re il servizio dello spezza-re la Parola, un uomo che dopo ogni celebrazione dell’Eucarestia si fermava in chiesa per continuare il ringraziamento, come afferma padre Gino Pa-store, nativo di Padova, con 42 anni di Mozambi-co alle spalle. Ed è di que-sta preghiera che egli fa la vita della sua vita. Per padre Franco Terlinbacco, anche lui comboniano, padre Vittorio ha saputo incarnare fedelmente il carisma del suo fondato-re Daniele Comboni, per il quale il primo amore sono stati l’Africa e i poveri.

Nel settembre 2006 padre Vittorio ricevette a Barletta la Cattedra degli Anargiri, riconoscimento rivolto a coloro che sull’e-sempio dei Santi Medici esercitano nella completa gratuità.

Maria Rita Borraccino [email protected]

Analisi politiche profane13 espulsi. Giocatori tutti a casa e

partita sospesa.Ci riferiamo a quei 13 deputati,

espulsi nella ormai famosa seduta fiu-me del 12 Febbraio per votare la riforma del Senato, che con i loro sputi, insulti e ceffoni ci hanno regalato una bruttissima figura ma ancora peggio ci hanno rubato troppo presto una delle pagine più belle scritte nella storia della Repubblica Ita-liana: l’elezione del Presidente della Re-pubblica, Mattarella.

Purtroppo quell’assise che applaudi-va unanime e quasi concorde all’elezio-ne del Presidente della Repubblica, si è dissolta come neve sotto il sole di Marzo restando solo un nostalgico ricordo.

Dispiace pensare che tra quegli ap-plausi si stava già preparando la batta-glia dell’Aventino. E così quello che a primo acchito sembrava un capolavoro degno di un grande pittore fiammingo, si è rivelato un falso. Individuare le colpe meriterebbe analisi troppo dettagliate.

È una guerra di tutti contro tutti e quelli che sembravano alleati fino a qual-che mese fa sono diventati acerrimi ne-mici.

La minoranza del PD sembra volersi prendere la rivincita per tutti quei mesi passati a votare leggi solo per paura di essere rottamati. Ed ora che il premier sembra più solo che mai provano ad aspettarlo al varco.

L’Italia è ormai lontana anni luce dalle discussioni impegnative tra Togliatti e De Gasperi.

Tutti sul piede di guerra mentre a noi semplici ascoltatori delle vicende politi-che ci viene il sospetto che ci sia dell’al-

tro. Vorremmo sperare che alla base di questo atteggiamento ci sia la volontà di difendere la Costituzione o evitare le “de-rive di autoritarismo”. Ma nessuno di noi è nato ieri. E le passate vicende politiche italiane sono lì a insegnarci che spesso e volentieri interessa poco il bene comune quanto piuttosto gli interessi personali e particolarismi di partito. Scopriamo un vaso di pandora. E sappiamo anche che il rischio delle votazioni anticipate è un fantasma che si agita ma che nessuno prende seriamente in considerazione perché (ancora una volta interessi perso-nali) a nessuno conviene andare alle ele-zioni e perdere sotto l’artiglieria pesante di Renzi e company.

Ci viene il legittimo sospetto che tut-ta questa messa in scena viene fuori per-ché all’orizzonte si stagliano le elezioni regionali e tutti i partiti stanno provando a recuperare il consenso degli sfiduciati ma anche e soprattutto quello dei mili-tanti tesserati delusi. Ecco perché forse tutto ciò che prima sembrava essere il terreno comune, ora come d’incanto è campo di battaglia.

Perciò ringraziamo quanti manife-stano un tale zelo per le riforme costitu-zionali, ma vogliamo anche sperare che dietro non ci siano motivazioni altre che sostengono e rendono il clima istituzio-nale così insopportabile.

La verità? È che siamo stanchi. Sen-tiamo l’esigenza di vivere in un paese go-vernabile, in cui chi vince democratica-mente si prende la responsabilità di fare le leggi. Perché siamo stanchi di vivere in un paese in cui tutto è bloccato ma la colpa non è mai di nessuno.

Paradosso della democrazia. Dove la maggioranza vince ma non può deci-dere. Dove la minoranza blocca i lavori. Dove le responsabilità si dissolvono. Il Paese dove “Nessuno è stato”.

E tutto questo ha concorso a rendere l’Italia un grande carrozzone impantana-to sulla fanghiglia dell’eterne incompiute riforme col risultato di rallentare il pro-cesso di modernizzazione di cui abbia-mo urgente bisogno per consegnare una nazione più al passo coi tempi e meno elefantiaca.

L’Italia non è più quella nazione usci-ta ferita dall’ultima guerra mondiale e che aveva bisogno di una serie di dife-se istituzionali per evitare di ricadere nel tranello dell’autoritarismo. Oggi il nostro Paese ha altre priorità, ha altre esigen-ze e il non guardarle in faccia ci rende-rà sempre più fragili e caduchi. Con il risvolto diretto di un’Italia che fa fatica a guardare verso il futuro e continua ad essere “derubata e colpita al cuore” (cfr. Viva l’Italia, De Gregori).

Massimo Serio [email protected]

LA FAMIGLIA CHE EDUCA ALLA BELLEZZA

Sabato 21 marzo, presso la nostra parrocchia, subito dopo la Celebrazione Eucaristica delle ore 19 presieduta da Mons. Pichierri, si terrà una conferenza dal tema: “La famiglia che educa alla bellezza”. Questa conferenza, organiz-zata dall’Associazione Santi Medici e dall’associazione Medici cattolici, avrà come relatore la dott.ssa Lucia Miglionico. Interverranno anche l’associazio-ne di volontariato G.A.V. (Gruppo Amici della Vita), l’U.N.I.T.A.L.S.I., l’Asso-ciazione Medici Cattolici e il presidente dell’Associazione Santi Medici, dott. Abramo Ferrara. La dott.ssa Lucia Miglionico è una pediatra oncologa dell’o-spedale “Casa Sollievo della sofferenza” di San Giovanni Rotondo. La dotto-ressa e il marito, il dott. Giuseppe Petracca Ciavarella, (membri della Consulta Nazionale di Pastorale Familiare) sono stati una delle coppie di sposi che ha partecipato come uditrice al 3º Sinodo straordinario sulle famiglie. Gli incontri si sono tenuti in Vaticano dal 5 al 19 ottobre scorsi sul tema: “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangeliz-zazione”. L’associazione dei Santi Medici conferirà alla dott.ssa Miglionico la Cattedra degli anargiri, come riconoscimento per il suo esempio di vita familiare e per la sua attenzione al malato, ad immagine di Gesù.

Angela Rizzi, [email protected] Dimonte, [email protected]

La “missione” del giornalistatra dovere e responsabilità

“Il giornalista svolge la sua pro-fessione con la coscienza di esercitare con responsabilità

in un’istituzione laica”. Così ha esordito Valentino Losito, presidente dell’Ordine dei giornalisti, nel IV meeting delle te-state giornalistiche svoltosi lo scorso 24 gennaio nella nostra parrocchia. Le sue parole fanno luce sugli aspetti molte-plici e spesso, sfortunatamente, troppo trascurati della professione giornalisti-ca. Troppi sono coloro che si definisco-

no “giornalisti” senza neppure avere la consapevolezza di orientare i cittadini, di formare un’opinione pubblica che non deve limitarsi ad accettare passivamen-te quanto le è stato detto, o quanto ap-prende dai mezzi di comunicazione: una notizia stampata in grandi lettere non è indiscutibilmente vera. La razionalità e la responsabilità devono essere i principi a cui il “giornalista serio deve ispirare la sua missione”: è in questo che risiede la dimensione etica della sua professione.

Nel villaggio post globale in cui vi-viamo, “la dittatura del presente da cui siamo intrappolati” sembra dare impor-tanza solo a ciò che accade ora: perso il senso della memoria e del passato, il fu-turo è visto non più come una prospet-tiva ma come una minaccia. La velocità e la superficialità sono demoni che limi-tano il senso profondo di chi scrive e di chi legge: chi scrive ha la necessità di tenere alta l’attenzione dei suoi lettori, preoccupandosi non di essere un pe-dagogo ma di educare narrando perché attraverso l’informazione egli sa di for-mare una corretta e coscienziosa opi-nione pubblica. Chi legge, a sua volta, vuole conoscere la verità e per questo deve operare sinergicamente con il gior-

nalista serio a cui chiede scrupolo nel resoconto dei fatti. Ma è possibile che la febbre del fare e del correre che afflig-ge la nostra epoca permetta a scrittori e a lettori di rispettare il proprio ruolo? In un secolo che ci sta trasformando in schiavi dell’indifferenza rischiamo di perdere la capacità di stupirci e ricorre-re alla “spettacolarizzazione delle noti-zie” significherebbe servirsi del metodo più subdolo per catturare l’attenzione del lettori. Il giornalista serio non è un “confezionatore di notizie”. Egli deve necessariamente conoscere per deli-berare e la tensione verso la verità può perseguirla solo attraverso l’obiettività giornalistica perché vedere le cose nella loro realtà significa giudicare i fatti im-parzialmente. Ma l’obiettività assoluta non può esistere come non può esistere corrispondenza speculare tra evento e racconto: la notizia non è l’avvenimen-to ma il racconto dell’avvenimento. In un giornale, infatti, si mescolano com-mento e notizia e la missione svolta dal giornalista implica un lavoro di interpre-tazione e di scelta perché è indispensa-bile partire dal presupposto che non si può dire tutto e né sarebbe consono alla professione raccontare qualcosa quan-do in realtà non c’è nulla da dire.

È importante che chi scrive sappia di dover soddisfare le attese del pubblico che hanno richiesto nel tempo diverse esigenze di obiettività. Il giornalismo, infatti, nasce nelle comunità ristrette dei caffè letterari come giornalismo di opi-nione. In seguito l’informazione giornali-stica, chiarendo il senso etico della pro-fessione e perfezionando gli strumenti della comunicazione, ad esempio i mass media ormai irrinunciabili, è diventata oggetto di dovere e diritto (art. 21 della Costituzione): il diritto di cronaca è un esercizio sociale che va ad emancipare l’uomo. I tempi sono cambiati e la pro-fessione del giornalista è stata soggetta ad una serie di provvedimenti e restrizio-ni. Il relatore Losito, non a caso, ha fat-to notare che forse a questo proposito sarebbe stato più opportuno modifica-re il titolo del meeting da “la professio-ne giornalistica: istruzioni per l’uso” a “ istruzioni per evitare l’abuso”. Chi de-sidera diventare giornalista pubblicista deve conoscere, prima di tutto, quali sono le differenze tra questo “mestiere”

e quello del giornalista professionista: il primo, infatti, appartiene ad una cate-goria professionale che nell’Ordine dei giornalisti viene definita come “atipica”. Atipica perché il giornalista pubblicista non esercita l’attività giornalistica come attività principale, a differenza del gior-nalista di professione che invece la eser-cita in maniera continuativa ed esclusiva. Questa differenza fa comprendere i limiti del giornalista pubblicista che, natural-mente, è necessario che scriva con co-gnizione di causa. La professione gior-nalistica è riconosciuta legalmente dalla legge 3/02 1963 con cui è nato l’Ordine dei giornalisti. Le modalità di manteni-mento dell’iscrizione all’albo hanno subi-to variazioni nel corso degli ultimi anni. In particolare l’Ordine ha effettuato diverse cancellazioni coatte di persone che non esercitano la professione in modo con-tinuativo o professionale, senza, perciò, percepire alcun compenso; questo prov-vedimento, in particolare, riguarda i gior-nalisti pubblicisti iscritti all’albo da meno di 15 anni. A questo proposito il presi-dente Losito ha fatto luce su due aspetti della riforma del Governo Monti: l’aspet-to disciplinare in base al quale il gior-nalista può incorrere in provvedimenti e la formazione obbligatoria permanente per tutti gli iscritti all’albo, professionisti e pubblicisti, all’acquisizione di 60 cre-diti in un triennio con un minimo di 15 crediti annuali. Tali corsi di formazione possono essere organizzati da soggetti terzi e l’Ordine deve solo accertare che l’ente che si propone abbia tre anni di esperienza nel settore. I corsi sono stati suddivisi in modo tale che sia possibile fare una distinzione tra quelli organizzati dagli ordini regionali e quelli promossi da enti formatori terzi, accreditati nel rispet-to della legge. Discussi gli aspetti più tecnici e sottili “della riforma giornalistica che ha fatto soffrire”, come Losito ha af-fermato, le questioni affrontate nel corso del meeting hanno fornito spunti su cui tutti noi siamo invitati a riflettere, connes-si alla dimensione etica che risiede nella “missione del giornalista” in cui fede e laicità si coniugano e operano sinergica-mente nella ricerca di un senso che solo il “racconto dell’uomo” può offrire.

Silvia [email protected]

VILLAGGIO PARADISO

Il centro studi “Barletta in Rosa” in occasione dell’ultimo Natale ha in-detto un concorso artistico dal tema “Magico Natale”; il concorso, divul-gato nelle scuole (primarie e medie inferiori) e nelle parrocchie, richiede-va ai partecipanti di fare uno “scatto” al natale, ossia di preparare un dise-gno, una fotografia, un breve video su questo tema. Anche il gruppo di volontariato della nostra parrocchia, “Villaggio Paradiso”, ha partecipato con un disegno. Lo scorso 30 genna-io presso la parrocchia della SS.ma Trinità il gruppo ha ricevuto dalla giuria un premio speciale. Gli ami-ci del “Villaggio Paradiso” sono un gruppo di ragazzi diversamente abili e non, che si incontrano il lunedì e il giovedì pomeriggio dalle 18 alle 20 nella nostra parrocchia. Un gruppo di volontarie mettono gratuitamente a disposizione il proprio tempo per questi ragazzi. Questi incontri sono un momento di socializzazione; i ra-gazzi svolgono dei laboratori, ascol-tano la catechesi … Ogni anno que-sto gruppo organizza la tombolata a Natale, la festa di Carnevale e la festa di Primavera a maggio. Ringraziamo il Signore per i volontari che lavorano nel silenzio e nella gratuità.

Angela Rizzi, [email protected]

Padre Vittorio Marzocca

Elenco dei parroci, tra cui p. Marzocca, che sono stati nel-la parrocchia di Kitgum

IN… BREVE

IN… BREVE

Valentino Losito e Riccardo Losappio