La Stadera - estate 2010

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Comune di Lasino LA TADERA S Perché sia imparziale tenendo conto del «peso» di tutti estate 2010 anno n. 2010 02 . . . Castel Madruzzo Pari opportunità 2010 Libri e dintorni Internet in mobilità . . Cantieri di solidarietà in Abruzzo Le stagioni dei teatri 2010/2011 Judo a . . 1° Mangio 2010 La banda sociale di Pietramurata Risonanze Armoniche 9 edizione . . . L'Officina dei sensi Scuola materna di Lasino Gara di bocce Girovagando . . . Ricerca dei dispersi Le menzogne dello specchio Piante aromatiche Deliberazioni Carissime concittadine, carissimi concittadini, vorrei esprimervi il mio più caloroso saluto da sindaco neo eletto. E’ un grande piacere per me introdurre questo nuovo numero del notiziario comunale “La Stadera”. Mi auguro che questo notiziario comunale diventi uno strumento sempre più importante di dialogo e di scambio fra l’amministrazione comunale ed il cittadino, che consenta a tutti di esprimere le proprie opinioni e di apportare il proprio contributo alla comunità. Sono convinto che la comunità abbia bisogno di partecipare attivamente alla vita amministrativa conoscendo cosa accade realmente e dando il proprio apporto. Solo così si potrà crescere. Le nostre comunità hanno bisogno di respiro e coesione e sarà mia premura creare un’armonia fra i gruppi e le persone, anche attraverso questo spazio. Come ho detto più volte, sarò il sindaco dell’intera comunità. La Stadera e il sito internet comunale sono strumenti attraverso i quali rendiamo partecipi e facciamo partecipare i cittadini, riprendendo il motto della Stadera “che sia imparziale tenendo in conto il peso di tutti”. Sono convinto che solo attraverso il dialogo e la collaborazione reciproca sarà possibile una nuova coesione nelle nostre comunità. Ognuno farà la propria parte, io in prima persona. Ma la coesione nasce con l’apporto di tutti. Auspico pertanto la massima collaborazione reciproca per rendere il nostro paese unito e forte, per crescere insieme. In maniera particolare vorrei salutare e ringraziare le persone che, a vario titolo, collaborano con il notiziario comunale, per renderlo ogni volta più ricco e interessante. Il vostro sindaco Eugenio Simonetti

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Periodico di informazione a cura del Comune di Lasino

Transcript of La Stadera - estate 2010

Page 1: La Stadera - estate 2010

Comune di Lasino

LA TADERA SPerché sia imparziale tenendo conto del «peso» di tutti

est

ate

2010

anno n.2010 02

. . .Castel Madruzzo Pari opportunità 2010 Libri e dintorni Internet in mobilità. .Cantieri di solidarietà in Abruzzo Le stagioni dei teatri 2010/2011 Judo

a. .1° Mangio 2010 La banda sociale di Pietramurata Risonanze Armoniche 9 edizione . . .L'Officina dei sensi Scuola materna di Lasino Gara di bocce Girovagando

. . .Ricerca dei dispersi Le menzogne dello specchio Piante aromatiche Deliberazioni

Carissime concittadine, carissimi concittadini,

vorrei esprimervi il mio più caloroso saluto da sindaco neo eletto.

E’ un grande piacere per me introdurre questo nuovo numero del notiziario comunale “La Stadera”. Mi auguro

che questo notiziario comunale diventi uno strumento sempre più importante di dialogo e di scambio fra

l’amministrazione comunale ed il cittadino, che consenta a tutti di esprimere le proprie opinioni e di apportare il

proprio contributo alla comunità. Sono convinto che la comunità abbia bisogno di partecipare attivamente alla

vita amministrativa conoscendo cosa accade realmente e dando il proprio apporto. Solo così si potrà

crescere.

Le nostre comunità hanno bisogno di respiro e coesione e sarà mia premura creare un’armonia fra i gruppi e le

persone, anche attraverso questo spazio. Come ho detto più volte, sarò il sindaco dell’intera comunità. La

Stadera e il sito internet comunale sono strumenti attraverso i quali rendiamo partecipi e facciamo partecipare

i cittadini, riprendendo il motto della Stadera “che sia imparziale tenendo in conto il peso di tutti”. Sono

convinto che solo attraverso il dialogo e la collaborazione reciproca sarà possibile una nuova coesione nelle

nostre comunità. Ognuno farà la propria parte, io in prima persona. Ma la coesione nasce con l’apporto di tutti.

Auspico pertanto la massima collaborazione reciproca per rendere il nostro paese unito e forte, per crescere

insieme.

In maniera particolare vorrei salutare e ringraziare le persone che, a vario titolo, collaborano con il notiziario

comunale, per renderlo ogni volta più ricco e interessante.

Il vostro sindaco

Eugenio Simonetti

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2010estate

n. 02S

notiziamo .le associazioni si raccontano cultura, cronaca e curiosità

. . .si delibera orari e numeri utili

notiziamo .le associazioni si raccontano cultura, cronaca e curiosità

. . .si delibera orari e numeri utili

Libri e dintorniLa « » della conoscenzachiave

La cultura del leggere

L’Italia non è un paese di grandi lettori, la media nazionale è tra le più basse

a livello europeo.

Nel vecchio continente i “voraci” lettori si trovano soprattutto nel nord

Europa dove risiedono anche le eccellenze di un sistema bibliotecario

funzionante ed innovativo.

In Italia purtroppo è un po’ tutto il “sistema cultura” ad essere in crisi. Non

solo il bel paese non riesce più a fare scuola culturalmente parlando, ma si

trova sempre in basso nelle statistiche europee che riguardano la lettura, la

frequentazione di musei e luoghi d’arte, la preparazione scolastica dei

ragazzi e la stessa percentuale di abbandono scolastico, università

compresa.

Eppure l’Italia vanta sul proprio territorio buona parte del patrimonio artistico

mondiale, è un paese che ha dato i natali a grandi pensatori, scrittori, artisti,

poeti, ricercatori (che spesso vanno all’estero perché in Italia scarseggiano

pure i fondi destinati alla ricerca), e vi è una secolare tradizione

bibliotecaria…

A cosa è dovuto questo “impoverimento culturale” che destina il nostro

paese agli ultimi posti?

Le responsabilità come spesso accade sono diverse e distribuite. In parte

attribuibili ad una politica nazionale miope che difficilmente ha

guardato/guarda al sistema cultura come potenziale fattore di crescita di un

paese, che raramente ha compreso/comprende quanto una comunità

vivace, attiva ed informata sia una comunità che cresce socialmente ed

anche economicamente.

E purtroppo scelte sbagliate sono state fatte spesso anche per la scuola.

Ma le responsabilità sono anche individuali, di tutti noi che troppo

pigramente ci accontentiamo di un’informazione superficiale che ci avvolge

comodamente davanti alla tv o durante una casuale navigazione in rete:

tutto più semplice ma anche più rischioso.

Dovremmo essere consapevoli che la crescita individuale attraverso la

conoscenza è fondamentale, un valore in sé che non va barattato o affidato

in comodato ad altri.

Perché leggere allora? Perché stimola i pensieri, abitua al confronto

(indispensabile nelle democrazie) apre le menti, insinua la curiosità, aiuta

l’integrazione, lo scambio e facilita i rapporti umani.

Gli ultimi dati relativi alla lettura ci riportano tuttavia una ventata di ottimismo.

Nell’anno 2009 secondo le statistiche ISTAT, a sorpresa dopo anni di stasi,

aumentano in Italia i lettori, che superano la soglia dei 25 milioni! Rispetto al

2008 aumentano dal 44% al 45,1%, e aumenta anche la percentuale dei

cosiddetti “lettori forti”, (ovvero coloro che leggono almeno un libro al mese),

che passa dal 13,2 al 15,2.

La lettura è donna. Le statistiche ci dicono chiaramente che le donne

leggono più degli uomini, (e generalmente le femmine hanno anche i voti più

alti all’università!).

I bambini risultano essere buoni lettori e in questo la promozione della

lettura attuata costantemente dalle biblioteche, (con sforzi anche economici

in tempi di tagli sempre maggiori alla cultura), è sicuramente vincente.

Nell’adolescenza si ritorna finalmente a leggere, ed è un’ inversione di

tendenza significativa che può aiutare ad arricchire il linguaggio e facilitare

l’esposizione scritta e orale dei ragazzi; i dati ci fanno notare quanto sia

l’impoverimento raggiunto dai giovani nella lingua usata, tale da rendere

difficile per molti di loro la comprensione non solo di testi ma addirittura di un

articolo di giornale!

Qualche motivo di orgoglio

Il Trentino Alto Adige si conferma anche nel 2009 al top delle statistiche per

la lettura e la frequentazione delle biblioteche.

La percentuale relativa alla lettura supera di lunga la media nazionale e

raggiunge quasi il doppio rispetto alla regione Sicilia! Alcune regioni del nord

Italia (non molte) ci seguono a buona distanza.

Nella nostra provincia il Sistema bibliotecario si colloca ad un buon livello, si

trova citato anche nei manuali biblioteconomici come una “piccola enclave”

in una nazione da record negativi.

Il nostro è un Sistema frutto del valore cooperativo adottato negli anni

settanta, un sistema capillare, spesso presente con punti di lettura anche in

zone con un basso bacino di utenza; coordinato dalla Provincia ma gestito

dai comuni che fortunatamente da noi hanno creduto nell’attività di

advocacy a favore delle biblioteche.

Un invito dunque al “consumo culturale”, a sfruttare queste opportunità a

disposizione del cittadino, queste “conquiste” civili che si chiamano servizi

pubblici perché della collettività.

Nel libro Come un romanzo lo scrittore Daniel Pennac ha scritto: “il verbo

leggere è come il verbo amare, non sopporta l’imperativo”. E’ vero, non può

esserci obbligo nel leggere come nell’amore.

Ma se la conoscenza può significare crescita allora può supportare almeno

il condizionale.

IL GRUPPO DI LETTURA VALLE DI CAVEDINE

Come già scritto nei numeri precedenti, da tre anni è attivo il Gruppo di

lettura di valle.

Iniziò la sua attività nel 2007/2008, i primi incontri furono presso la biblioteca

di Calavino.

Il percorso del 2008/2009 si tenne invece nella sede di Cavedine (all’ultimo

appuntamento ci trasferimmo a Trento per la serata di incontro con l’autore)

e l’ultimo (per ora) quello del 2009/2010 l’abbiamo accolto nella sede di

Lasino, (sede che nel frattempo ha avuto anche un piccolo restyling!)

Il fatto di doversi muovere su più sedi non ha comportato particolari problemi

ai partecipanti che si sono dimostrati aperti e lontani dallo stereotipo di

essere restii alla “mobilità”, e questo è doppiamente importante anche in

un’ottica di sistema culturale della Comunità di Valle.

E’ un gruppo che è cresciuto negli anni, con soddisfazione anche

numericamente. Persone con età, interessi, occupazioni diverse, un bel

“miscuglio” di sensibilità diverse con l’obiettivo della condivisione. Un

gruppo motivato, disponibile e attento.

Per partecipare non serve essere grandi lettori, ma avere la voglia di stare

insieme, assaporando il piacere dello scambio, con quella “lentezza” che

abbiamo il dovere di riservarci.

Ci si rende conto che anche quando il testo proposto non risulta

particolarmente a noi affine, esso ci ha suscitato comunque qualcosa, nel

bene e nel male, e diventa un piacere disquisire insieme sul libro letto con

passione. Ci si rende conto che ciò che l’uno coglie in un testo è diverso da

ciò che trova l’altro; ascoltare l’altro diventa apprendere.

I testi letti quest’anno sono 4 classici del Novecento italiano ai quali va

aggiunto “Full of life” di John Fante. Eccoli: Beppe Fenoglio. Una questione

privata; Dante Arfelli. I superflui; Silvio d’Arzo. Casa d’altri; Ennio Flaiano.

Tempo di uccidere.

Un grazie a tutti i preziosi partecipanti e ai benvenuti che si uniranno al

gruppo.

A quest’autunno!

Anna Maturi

Proposte di lettura per grandi e…

da Bibliodonna 2010, Alessandro

d’Avenia. Bianca come il latte rossa come

il sangue, Mondadori, 2010

da Nati per leggere 2010,

Beatrice Alemagna. Nel paese

delle pulcette, Phaidon, 2009 (tre

anni)

finalisti “Premio critici in erba”

Concorso letterario di narrativa per

ragazzi, (premiazione Teatro Valle dei

Laghi di Vezzano, 18 e 20 maggio):

Angela Ragusa. Luci di Mezzanotte,

Piemme, 2008 (9 anni)

Angela Nanetti. Mistral, Giunti, 2008 (14 anni)

Pari opportunità 2010Presentazione del progetto “Generazioni e identità a confronto”

Iniziato nel 2009, con il progetto “Donne: protagoniste di vita”, il percorso

pluriennale di riflessione e approfondimento riguardante le condizioni di

parità tra generi nella nostra realtà locale, nonché l'attenzione alle

tematiche di genere nelle azioni dell'amministrazione e delle associazioni

locali, intende proseguire anche nel 2010.

Entro il 1° marzo 2010 è stata, dunque, presentata al bando provinciale

2010 per le Pari opportunità, una nuova edizione del cineforum sul tema

“Generazioni e identità a confronto”. Grazie al finanziamento del

progetto è stato possibile organizzare presso l'anfiteatro all'aperto di

Lagolo la proiezione estiva di due film, (Lost in Translation e Billy Elliot)

mentre nell’autunno sono previste altre due proiezioni: una nel teatro di

Lasino, l’altra in quello di Pergolese. I film sono rivolti a tutta la popolazione e

quest'anno in particolare ai giovani (ragazze e ragazzi) ed alle famiglie, che

nella passata edizione del cineforum hanno partecipato meno di altri gruppi

e il cui coinvolgimento è stato sollecitato nella serata di discussione della

scorsa edizione.

La formula proposta per la realizzazione del progetto riprende quella della

passata edizione: sono proposti quattro film, ciascuno dei quali è introdotto

da una presentazione curata dalle formatrici dell'Associazione

Amaranta, con l'intento di proporre a tutti i presenti stimoli (attraverso

domande aperte) per guardare la pellicola con uno sguardo attento alle

tematiche di genere e alla complessità dei processi legati alle pari

opportunità.

L'approfondimento sulle tematiche di genere ha anche l'intento di

coinvolgere via via altri soggetti del territorio ed ha in parte già raggiunto

questo obiettivo: infatti nel 2009 il Circolo culturale e ricreativo di Lasino

ha collaborato alla realizzazione della serata di discussione aperta al

pubblico e quest'anno il nostro partner associazione Amaranta ha

proposto al bando per le pari opportunità 2010 un percorso per la scuola

media di Cavedine, che si propone di coinvolgere ragazzi ed adulti

partendo dall'analisi di telefilm destinati agli adolescenti.

E’ interessante sapere che la Provincia Autonoma di Trento concede

contributi a soggetti pubblici e privati per la realizzazione di progetti e

interventi volti ad attuare nell'ambito delle proprie politiche e azioni il

principio di equità sociale e di pari opportunità, nonché per l'adozione di

azioni positive volte alla rimozione degli ostacoli alla realizzazione della

parità sulla base di una legge provinciale del 10 dicembre 1993, nello

specifico la n. 41 (articoli 1 e 12 bis). Questa si pone come obiettivo la

realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna in campo istituzionale,

economico, sociale e culturale al fine di dare effettiva attuazione ai principi di

uguaglianza e di parità sociale sanciti dalla Costituzione e di rimuovere gli

ostacoli che costituiscono discriminazione diretta e indiretta nei confronti

delle donne, contribuendo al massimo sviluppo dell’autonomia, dell’identità

e della specificità delle donne.

Dunque sono già diciassette anni che la Provincia promuove le pari

opportunità tra uomo e donna. Invito tutti i lettori della Stadera ad una

piccola riflessione: in questi 17 anni quanta strada, in questo ambito

naturalmente, è stata fatta nella nostra realtà? A tutti coloro che volessero

intervenire su questo tema propongo di scrivere “le classiche due righe” alla

redazione della Stadera e lasciarle in biblioteca oppure di mandare un e-

mail a [email protected], specificando nell’oggetto pari

opportunità tra uomo e donna.

Manuela Bassetti

La figura più nota e famosa, appartenente alla seconda generazione dei

Madruzzo, fu Cristoforo Madruzzo, nobile eletto principe vescovo a soli 26

anni, figlio secondogenito di Giangaudenzio.

Giovanni Gaudenzio fu un personaggio famoso in quanto si distinse tra i

protagonisti della battaglia di Pavia e fu consigliere di Ferdinando I.

Nonostante l’estinzione della seconda dinastia in un secolo e mezzo, si rese

molto celebre in tutta Europa per ricchezza, cariche politiche e militari. Altri

personaggi noti appartenenti alla seconda dinastia furono Ludovico

Madruzzo, il cui governo fu caratterizzato per questioni sorte con l’arciduca

d’Austria, conte del Tirolo, Carlo Gaudenzio, nominato cardinale, famoso

per i processi alle streghe e molto amante della città di Roma, Carlo

Emanuele, figura assai discussa in quanto voleva sciogliere il vincolo

sacerdotale e fu circondato da leggende e calunnie. Durante il suo governo

la peste devastò il principato. Carlo Emanuele morì stroncato dal mal di

cuore e da tare ereditarie che furono causa del rapido estinguersi dei

Madruzzo.

Della dinastia dei Madruzzo ci sono tracce anche a Roma dove alcuni

discendenti sono stati sepolti nella chiesa di S. Onofrio sul Gianicolo, nella

cappella dedicata alla Madonna di Loreto, di cui furono molto devoti, e che

fecero costruire anche nel paese di Madruzzo. Lo scorso mese di marzo

alcuni concittadini hanno accompagnato una delegazione di Calavino che

ha posato una targa a ricordo degli illustri personaggi nella chiesa sul

Gianicolo.

Mariabruna Chistè

Castel MadruzzoIl castello e le sue dinastie

Due le dinastie a governo del feudo madruzziano

Le prime notizie di una famiglia che ha preso il nome dal paese di Madruzzo

si accompagnano alla figura di Gumpone, milite vassallo dei conti di

Appiano, possidente di beni anche nelle Giudicarie esteriori e nel Banale.

Gumpone nel 1160 fu incoronato solennemente nel castello dal vescovo

Adelpreto II che fu ucciso da dei guelfi lagarini fedeli al Papa e nemici dei

Madruzzo che, essendo dei ghibellini erano fedeli al vescovo e al partito

imperiale. I Madruzzo subirono numerosi attacchi ad opera dei guelfi e ne

sono testimonianza i resti di armi emersi da scavi attorno al maniero.

Stanchi delle rivendicazioni arruolarono gente del posto e decisero di lottare

contro Enrico II. Per aver assunto questa posizione vennero scomunicati e

privati temporaneamente del castello che però riuscirono a farsi

riconsegnare. Quando la linea di discendenza maschile fu interrotta e non vi

furono più eredi, il feudo fu concesso alle due figlie di un Madruzzo, che

dopo il matrimonio vennero a far parte della dinastia dei Roccabruna che si

impossessarono definitivamente della fortezza. Ci sono stati altri

avvicendamenti nella proprietà: il castello fu venduto ad un ricco signore di

Segonzano che a sua volta lo cedette ai signori di Nanno.

Le intricate vicende non completano però la storia del castello. Non si può,

infatti, parlare di Madruzzo senza citarne i suoi vescovi-principi che

occuparono per oltre un secolo il principato vescovile di Trento,

precisamente dal 1539 al 1658.

Page 3: La Stadera - estate 2010

2010estate

n. 02S

notiziamo .le associazioni si raccontano cultura, cronaca e curiosità

. . .si delibera orari e numeri utili

notiziamo .le associazioni si raccontano cultura, cronaca e curiosità

. . .si delibera orari e numeri utili

Libri e dintorniLa « » della conoscenzachiave

La cultura del leggere

L’Italia non è un paese di grandi lettori, la media nazionale è tra le più basse

a livello europeo.

Nel vecchio continente i “voraci” lettori si trovano soprattutto nel nord

Europa dove risiedono anche le eccellenze di un sistema bibliotecario

funzionante ed innovativo.

In Italia purtroppo è un po’ tutto il “sistema cultura” ad essere in crisi. Non

solo il bel paese non riesce più a fare scuola culturalmente parlando, ma si

trova sempre in basso nelle statistiche europee che riguardano la lettura, la

frequentazione di musei e luoghi d’arte, la preparazione scolastica dei

ragazzi e la stessa percentuale di abbandono scolastico, università

compresa.

Eppure l’Italia vanta sul proprio territorio buona parte del patrimonio artistico

mondiale, è un paese che ha dato i natali a grandi pensatori, scrittori, artisti,

poeti, ricercatori (che spesso vanno all’estero perché in Italia scarseggiano

pure i fondi destinati alla ricerca), e vi è una secolare tradizione

bibliotecaria…

A cosa è dovuto questo “impoverimento culturale” che destina il nostro

paese agli ultimi posti?

Le responsabilità come spesso accade sono diverse e distribuite. In parte

attribuibili ad una politica nazionale miope che difficilmente ha

guardato/guarda al sistema cultura come potenziale fattore di crescita di un

paese, che raramente ha compreso/comprende quanto una comunità

vivace, attiva ed informata sia una comunità che cresce socialmente ed

anche economicamente.

E purtroppo scelte sbagliate sono state fatte spesso anche per la scuola.

Ma le responsabilità sono anche individuali, di tutti noi che troppo

pigramente ci accontentiamo di un’informazione superficiale che ci avvolge

comodamente davanti alla tv o durante una casuale navigazione in rete:

tutto più semplice ma anche più rischioso.

Dovremmo essere consapevoli che la crescita individuale attraverso la

conoscenza è fondamentale, un valore in sé che non va barattato o affidato

in comodato ad altri.

Perché leggere allora? Perché stimola i pensieri, abitua al confronto

(indispensabile nelle democrazie) apre le menti, insinua la curiosità, aiuta

l’integrazione, lo scambio e facilita i rapporti umani.

Gli ultimi dati relativi alla lettura ci riportano tuttavia una ventata di ottimismo.

Nell’anno 2009 secondo le statistiche ISTAT, a sorpresa dopo anni di stasi,

aumentano in Italia i lettori, che superano la soglia dei 25 milioni! Rispetto al

2008 aumentano dal 44% al 45,1%, e aumenta anche la percentuale dei

cosiddetti “lettori forti”, (ovvero coloro che leggono almeno un libro al mese),

che passa dal 13,2 al 15,2.

La lettura è donna. Le statistiche ci dicono chiaramente che le donne

leggono più degli uomini, (e generalmente le femmine hanno anche i voti più

alti all’università!).

I bambini risultano essere buoni lettori e in questo la promozione della

lettura attuata costantemente dalle biblioteche, (con sforzi anche economici

in tempi di tagli sempre maggiori alla cultura), è sicuramente vincente.

Nell’adolescenza si ritorna finalmente a leggere, ed è un’ inversione di

tendenza significativa che può aiutare ad arricchire il linguaggio e facilitare

l’esposizione scritta e orale dei ragazzi; i dati ci fanno notare quanto sia

l’impoverimento raggiunto dai giovani nella lingua usata, tale da rendere

difficile per molti di loro la comprensione non solo di testi ma addirittura di un

articolo di giornale!

Qualche motivo di orgoglio

Il Trentino Alto Adige si conferma anche nel 2009 al top delle statistiche per

la lettura e la frequentazione delle biblioteche.

La percentuale relativa alla lettura supera di lunga la media nazionale e

raggiunge quasi il doppio rispetto alla regione Sicilia! Alcune regioni del nord

Italia (non molte) ci seguono a buona distanza.

Nella nostra provincia il Sistema bibliotecario si colloca ad un buon livello, si

trova citato anche nei manuali biblioteconomici come una “piccola enclave”

in una nazione da record negativi.

Il nostro è un Sistema frutto del valore cooperativo adottato negli anni

settanta, un sistema capillare, spesso presente con punti di lettura anche in

zone con un basso bacino di utenza; coordinato dalla Provincia ma gestito

dai comuni che fortunatamente da noi hanno creduto nell’attività di

advocacy a favore delle biblioteche.

Un invito dunque al “consumo culturale”, a sfruttare queste opportunità a

disposizione del cittadino, queste “conquiste” civili che si chiamano servizi

pubblici perché della collettività.

Nel libro Come un romanzo lo scrittore Daniel Pennac ha scritto: “il verbo

leggere è come il verbo amare, non sopporta l’imperativo”. E’ vero, non può

esserci obbligo nel leggere come nell’amore.

Ma se la conoscenza può significare crescita allora può supportare almeno

il condizionale.

IL GRUPPO DI LETTURA VALLE DI CAVEDINE

Come già scritto nei numeri precedenti, da tre anni è attivo il Gruppo di

lettura di valle.

Iniziò la sua attività nel 2007/2008, i primi incontri furono presso la biblioteca

di Calavino.

Il percorso del 2008/2009 si tenne invece nella sede di Cavedine (all’ultimo

appuntamento ci trasferimmo a Trento per la serata di incontro con l’autore)

e l’ultimo (per ora) quello del 2009/2010 l’abbiamo accolto nella sede di

Lasino, (sede che nel frattempo ha avuto anche un piccolo restyling!)

Il fatto di doversi muovere su più sedi non ha comportato particolari problemi

ai partecipanti che si sono dimostrati aperti e lontani dallo stereotipo di

essere restii alla “mobilità”, e questo è doppiamente importante anche in

un’ottica di sistema culturale della Comunità di Valle.

E’ un gruppo che è cresciuto negli anni, con soddisfazione anche

numericamente. Persone con età, interessi, occupazioni diverse, un bel

“miscuglio” di sensibilità diverse con l’obiettivo della condivisione. Un

gruppo motivato, disponibile e attento.

Per partecipare non serve essere grandi lettori, ma avere la voglia di stare

insieme, assaporando il piacere dello scambio, con quella “lentezza” che

abbiamo il dovere di riservarci.

Ci si rende conto che anche quando il testo proposto non risulta

particolarmente a noi affine, esso ci ha suscitato comunque qualcosa, nel

bene e nel male, e diventa un piacere disquisire insieme sul libro letto con

passione. Ci si rende conto che ciò che l’uno coglie in un testo è diverso da

ciò che trova l’altro; ascoltare l’altro diventa apprendere.

I testi letti quest’anno sono 4 classici del Novecento italiano ai quali va

aggiunto “Full of life” di John Fante. Eccoli: Beppe Fenoglio. Una questione

privata; Dante Arfelli. I superflui; Silvio d’Arzo. Casa d’altri; Ennio Flaiano.

Tempo di uccidere.

Un grazie a tutti i preziosi partecipanti e ai benvenuti che si uniranno al

gruppo.

A quest’autunno!

Anna Maturi

Proposte di lettura per grandi e…

da Bibliodonna 2010, Alessandro

d’Avenia. Bianca come il latte rossa come

il sangue, Mondadori, 2010

da Nati per leggere 2010,

Beatrice Alemagna. Nel paese

delle pulcette, Phaidon, 2009 (tre

anni)

finalisti “Premio critici in erba”

Concorso letterario di narrativa per

ragazzi, (premiazione Teatro Valle dei

Laghi di Vezzano, 18 e 20 maggio):

Angela Ragusa. Luci di Mezzanotte,

Piemme, 2008 (9 anni)

Angela Nanetti. Mistral, Giunti, 2008 (14 anni)

Pari opportunità 2010Presentazione del progetto “Generazioni e identità a confronto”

Iniziato nel 2009, con il progetto “Donne: protagoniste di vita”, il percorso

pluriennale di riflessione e approfondimento riguardante le condizioni di

parità tra generi nella nostra realtà locale, nonché l'attenzione alle

tematiche di genere nelle azioni dell'amministrazione e delle associazioni

locali, intende proseguire anche nel 2010.

Entro il 1° marzo 2010 è stata, dunque, presentata al bando provinciale

2010 per le Pari opportunità, una nuova edizione del cineforum sul tema

“Generazioni e identità a confronto”. Grazie al finanziamento del

progetto è stato possibile organizzare presso l'anfiteatro all'aperto di

Lagolo la proiezione estiva di due film, (Lost in Translation e Billy Elliot)

mentre nell’autunno sono previste altre due proiezioni: una nel teatro di

Lasino, l’altra in quello di Pergolese. I film sono rivolti a tutta la popolazione e

quest'anno in particolare ai giovani (ragazze e ragazzi) ed alle famiglie, che

nella passata edizione del cineforum hanno partecipato meno di altri gruppi

e il cui coinvolgimento è stato sollecitato nella serata di discussione della

scorsa edizione.

La formula proposta per la realizzazione del progetto riprende quella della

passata edizione: sono proposti quattro film, ciascuno dei quali è introdotto

da una presentazione curata dalle formatrici dell'Associazione

Amaranta, con l'intento di proporre a tutti i presenti stimoli (attraverso

domande aperte) per guardare la pellicola con uno sguardo attento alle

tematiche di genere e alla complessità dei processi legati alle pari

opportunità.

L'approfondimento sulle tematiche di genere ha anche l'intento di

coinvolgere via via altri soggetti del territorio ed ha in parte già raggiunto

questo obiettivo: infatti nel 2009 il Circolo culturale e ricreativo di Lasino

ha collaborato alla realizzazione della serata di discussione aperta al

pubblico e quest'anno il nostro partner associazione Amaranta ha

proposto al bando per le pari opportunità 2010 un percorso per la scuola

media di Cavedine, che si propone di coinvolgere ragazzi ed adulti

partendo dall'analisi di telefilm destinati agli adolescenti.

E’ interessante sapere che la Provincia Autonoma di Trento concede

contributi a soggetti pubblici e privati per la realizzazione di progetti e

interventi volti ad attuare nell'ambito delle proprie politiche e azioni il

principio di equità sociale e di pari opportunità, nonché per l'adozione di

azioni positive volte alla rimozione degli ostacoli alla realizzazione della

parità sulla base di una legge provinciale del 10 dicembre 1993, nello

specifico la n. 41 (articoli 1 e 12 bis). Questa si pone come obiettivo la

realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna in campo istituzionale,

economico, sociale e culturale al fine di dare effettiva attuazione ai principi di

uguaglianza e di parità sociale sanciti dalla Costituzione e di rimuovere gli

ostacoli che costituiscono discriminazione diretta e indiretta nei confronti

delle donne, contribuendo al massimo sviluppo dell’autonomia, dell’identità

e della specificità delle donne.

Dunque sono già diciassette anni che la Provincia promuove le pari

opportunità tra uomo e donna. Invito tutti i lettori della Stadera ad una

piccola riflessione: in questi 17 anni quanta strada, in questo ambito

naturalmente, è stata fatta nella nostra realtà? A tutti coloro che volessero

intervenire su questo tema propongo di scrivere “le classiche due righe” alla

redazione della Stadera e lasciarle in biblioteca oppure di mandare un e-

mail a [email protected], specificando nell’oggetto pari

opportunità tra uomo e donna.

Manuela Bassetti

La figura più nota e famosa, appartenente alla seconda generazione dei

Madruzzo, fu Cristoforo Madruzzo, nobile eletto principe vescovo a soli 26

anni, figlio secondogenito di Giangaudenzio.

Giovanni Gaudenzio fu un personaggio famoso in quanto si distinse tra i

protagonisti della battaglia di Pavia e fu consigliere di Ferdinando I.

Nonostante l’estinzione della seconda dinastia in un secolo e mezzo, si rese

molto celebre in tutta Europa per ricchezza, cariche politiche e militari. Altri

personaggi noti appartenenti alla seconda dinastia furono Ludovico

Madruzzo, il cui governo fu caratterizzato per questioni sorte con l’arciduca

d’Austria, conte del Tirolo, Carlo Gaudenzio, nominato cardinale, famoso

per i processi alle streghe e molto amante della città di Roma, Carlo

Emanuele, figura assai discussa in quanto voleva sciogliere il vincolo

sacerdotale e fu circondato da leggende e calunnie. Durante il suo governo

la peste devastò il principato. Carlo Emanuele morì stroncato dal mal di

cuore e da tare ereditarie che furono causa del rapido estinguersi dei

Madruzzo.

Della dinastia dei Madruzzo ci sono tracce anche a Roma dove alcuni

discendenti sono stati sepolti nella chiesa di S. Onofrio sul Gianicolo, nella

cappella dedicata alla Madonna di Loreto, di cui furono molto devoti, e che

fecero costruire anche nel paese di Madruzzo. Lo scorso mese di marzo

alcuni concittadini hanno accompagnato una delegazione di Calavino che

ha posato una targa a ricordo degli illustri personaggi nella chiesa sul

Gianicolo.

Mariabruna Chistè

Castel MadruzzoIl castello e le sue dinastie

Due le dinastie a governo del feudo madruzziano

Le prime notizie di una famiglia che ha preso il nome dal paese di Madruzzo

si accompagnano alla figura di Gumpone, milite vassallo dei conti di

Appiano, possidente di beni anche nelle Giudicarie esteriori e nel Banale.

Gumpone nel 1160 fu incoronato solennemente nel castello dal vescovo

Adelpreto II che fu ucciso da dei guelfi lagarini fedeli al Papa e nemici dei

Madruzzo che, essendo dei ghibellini erano fedeli al vescovo e al partito

imperiale. I Madruzzo subirono numerosi attacchi ad opera dei guelfi e ne

sono testimonianza i resti di armi emersi da scavi attorno al maniero.

Stanchi delle rivendicazioni arruolarono gente del posto e decisero di lottare

contro Enrico II. Per aver assunto questa posizione vennero scomunicati e

privati temporaneamente del castello che però riuscirono a farsi

riconsegnare. Quando la linea di discendenza maschile fu interrotta e non vi

furono più eredi, il feudo fu concesso alle due figlie di un Madruzzo, che

dopo il matrimonio vennero a far parte della dinastia dei Roccabruna che si

impossessarono definitivamente della fortezza. Ci sono stati altri

avvicendamenti nella proprietà: il castello fu venduto ad un ricco signore di

Segonzano che a sua volta lo cedette ai signori di Nanno.

Le intricate vicende non completano però la storia del castello. Non si può,

infatti, parlare di Madruzzo senza citarne i suoi vescovi-principi che

occuparono per oltre un secolo il principato vescovile di Trento,

precisamente dal 1539 al 1658.

Page 4: La Stadera - estate 2010

2010estate

n. 02S

notiziamo .le associazioni si raccontano cultura, cronaca e curiosità

. . .si delibera orari e numeri utili

notiziamo .le associazioni si raccontano cultura, cronaca e curiosità

. . .si delibera orari e numeri utili

Messaggio ai lettori

Nelle precedenti uscite della STADERA il Comitato di redazione ha deciso di

non pubblicare articoli pervenuti da soggetti esterni al comitato che pur

esprimendo opinioni e considerazioni legittime potevano suscitare

polemiche di carattere politico.

Il nuovo comitato di redazione condivide le scelte fatte precedentemente,

giustificate dal particolare periodo amministrativo, e pur rispettando il diritto

d’accesso ai singoli censiti (art. 9 del regolamento) valuterà collegialmente

l’opportunità di pubblicare il materiale di volta in volta proposto dai nostri

lettori.

Comitato di redazione «LA STADERA»

Cantieri di solidarietà in Abruzzo

L’Associazione NOI Valle dei Laghi ha svolto dal 21 al 28 agosto una

settimana di campo-lavoro in Abruzzo. Affiancati dai volontari della Caritas

del Triveneto, i 24 ragazzi trentini che hanno partecipato hanno dimostrato

voglia e forti motivazioni nel dedicare una settimana delle loro vacanze

estive alle persone colpite dal terribile terremoto del 2009.

I servizi svolti sono stati i più svariati: dall'animazione dei bambini alla visita

alle case di riposo, dall'aiuto per lavori manuali alla distribuzione dei pasti

alla mensa dei poveri, dall'animazione delle messe alla visita alle famiglie.

La settimana di lavoro si e' conclusa con la partecipazione alla Giornata

Mondiale della Pace organizzata dal Sermig a L’Aquila.

Gloria Chistè

Le stagioni dei teatri 2010/2011

Inaugura il 30 ottobre con Paolo Hendel “Le stagioni dei Teatri

2010/2011” la rassegna culturale del Teatro Valle dei Laghi organizzata

da Fondazione Aida Teatro Stabile d’Innovazione con i Comuni di Calavino,

Cavedine, Lasino, Padergnone, Terlago, Vezzano, in collaborazione con la

Cassa Rurale Valle dei Laghi, APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi e

Consorzio Pro Loco Valle dei Laghi, Trentino Mese e il portale

.

L’inaugurazione ufficiale è in programma sabato 30 ottobre con il primo

spettacolo della stagione di prosa “Il tempo delle susine verdi”: monologo

sul tema dell’amore di e con il comico Paolo Hendel meglio conosciuto nelle

vesti di Cancarlo Pravettoni, noto personaggio televisivo di Mai dire Gol.

Un calendario ricco e variegato che offre, fino a maggio 2010, più di

cinquanta appuntamenti culturali che spaziano dalla prosa serale, al

teatro per ragazzi, dalla musica al cinema d’autore, intervallati da eventi

organizzati dalle associazioni, cori e compagnie della Valle dei Laghi

accomunati da un unico obiettivo: creare un centro culturale intercomunale

che abbia nelle premesse la sinergia di associazioni ed enti e nei risultati la

compartecipazione a esperienze diverse e significative.

La novità di quest’anno è l’anteprima Aperitivo Jazz e dintorni, una mini

rassegna in programma il 4, 11 e 17 settembre alle ore 18.30 nel foyer del

teatro dove, tra un concerto jazz e la degustazione di un bicchiere di vino,

sarà possibile acquistare e prenotare i biglietti e gli abbonamenti della

stagione, altra novità di quest’anno che permetterà agli spettatori di prender

parte agli spettacoli a dei prezzi vantaggiosi.

www.valledeilaghi.it

RASSEGNE

È la prosa e la musica d’autore la rassegna di punta della programmazione

che porterà sul palcoscenico del Teatro Valle dei Laghi importanti

compagnie. Per le rassegna serale “Specchi Riflessi” sono infatti in

programma gli spettacoli di: Paolo Hendel (30 ottobre) Ottavia Piccolo,

(13 novembre), Rosanna Casale (5 febbraio) Dario Fo con Mario

Pirovano (12 febbraio); Angela Finocchiaro (5 marzo), Loredana Cont

(12 marzo) e la chiusura con “Favole” di Paolo Poli (21 aprile).

Per le famiglie e gli alunni si segnalano le rassegne “Famiglie a teatro”, in

programma la domenica pomeriggio (ore 16.30) e “Teatro Scuola” in

orario scolastico, nelle quali Fondazione Aida presenterà

complessivamente 12 recite tratte dai classici della letteratura e teatro

per ragazzi come: “La coperta di Natale” di Dickens, “Mary, Mary…Mary

Poppins” e “Un treno carico di filastrocche” tratto dalle filastrocche di

Rodari.

Da sottolineare che ampio spazio sarà destinato alle realtà e alle compagnie

della Valle dei Laghi che, presenteranno 12 spettacoli suddivisi nelle

rassegne di “cori popolari” e “teatro amatoriale”.

Una sezione è inoltre riservata agli eventi organizzati dalla Commissione

Culturale Intercomunale della Valle dei Laghi come “Religion Today”,

“Forza Band”, “Mese della montagna: esperienze che lasciano una

traccia…”.

Da novembre ad aprile sono inoltre in programma corsi teatrali per

bambini e un laboratorio per adulti. Chi partecipa ai corso avrà modo di

entrare gratuitamente ad alcuni spettacoli segnalati in biglietteria.

Teatro Valli dei Laghi

Via Stoppani Loc. Lusan - Vezzano (TN)

Tel 0461/ 340158 [email protected] - www.teatrovalledeilaghi.it

Inaugura il 30 ottobre con Paolo Hendel LE STAGIONI DEI TEATRI 2010/2011:

la rassegna culturale del Teatro Valle dei Laghi che ospiterà più di 50 appuntamenti

divisi nelle rassegne di prosa, cinema, musica rivolte a bambini, ragazzi ed adulti.

Dal 4 al 17 settembre è in programma un’anteprima jazz e dintorni:

aperitivi jazz e degustazioni delle eccellenze vitivinicole del territorio

nel foyer del teatro per conoscere la stagione e la campagna abbonamenti.

Internet in mobilitàRete wireless per l’accesso internet gratuito

Con l’aprirsi della stagione estiva, capita sempre più spesso di imbattersi in

persone, generalmente giovani, che sostano in spazi pubblici come parchi,

piazze o centri commerciali, intenti e concentrati sui loro computer portatili.

Lo stesso avviene quando siamo in viaggio e transitiamo all’interno di

stazioni ferroviarie o aeroporti; studenti, manager o semplici cittadini, sono

connessi ad internet esattamente come fossero a casa o in ufficio: studiano,

lavorano, cercano informazioni o semplicemente si concedono un momento

di svago. Tutto questo è possibile grazie al Wi-Fi: una tecnologia di

comunicazione Wireless – letteralmente, senza fili - nata alla fine del secolo

scorso e protagonista di una incredibile diffusione che l’ha portata a

diventare, in poco più di dieci anni, uno degli strumenti più presenti e più

utilizzati dalle nuove generazioni. Questa tecnologia si presta nella

creazione di infrastrutture flessibili e generalmente economiche per la

trasmissione di dati. Trasmissione che avviene grazie all’utilizzo di antenne

(access-point) che trasmettono e ricevono onde radio di bassa potenza con

una copertura limitata ad alcune decine di metri. Per questo motivo vengono

di norma utilizzate all’interno di spazi chiusi in singoli edifici. L’utilizzo di più

antenne ravvicinate può però permettere anche la copertura di ampie aree

all’aperto dando vita a reti wireless cittadine, sempre più diffuse nelle grandi

metropoli come nelle piccole città.

In Italia, a differenza di altre realtà europee, la diffusione del Wi-Fi deve

scontrarsi con stretti vincoli legislativi, definiti dal “Decreto Pisanu”,

convertito in legge nell’anno 2005. All’insegna dell’antiterrorismo, queste

norme obbligano i possessori di reti Wi-Fi all’identificazione dei clienti

connessi ed al mantenimento di un registro con tutti i dati di traffico. Questo,

di fatto, limita la libera diffusione di accessi pubblici sul nostro territorio,

diversamente da altri paesi, dove questo avviene anche grazie al contributo

diretto dei pubblici esercizi come bar, ristoranti, cinema, etc. Nonostante

tutto, esistono realtà, per esempio la città di Trento, dove turisti e cittadini

possono godere di un accesso gratuito ad internet in modalità Wi-Fi al quale

connettersi fornendo un loro personale codice di identificazione.

In questa prospettiva, il Comune di Lasino ha recentemente dato vita ad un

primo progetto di copertura wireless pubblica: attualmente, la biblioteca e il

municipio con una ristretta area esterna sono dotati di access-point in grado

di diffondere il segnale internet. Ogni cittadino quindi, ha la possibilità di

accedere ad internet in modalità totalmente gratuita utilizzando questo

nuovo servizio comunale. La fornitura avviene nel completo rispetto a

quanto sopra menzionate norme mediante la completa ed automatica

registrazione degli accessi. Altrettanta attenzione è stata posta nei confronti

di tutte le linee guida e limiti normativi italiani ed europei rispetto al

contenimento dell’inquinamento elettromagnetico, grazie all’utilizzo di

apparati interamente garantiti e certificati.

Nel particolare, il servizio si basa sulla tecnologia sviluppata da Futur3,

azienda trentina che si occupa di accessibilità e fornitura di servizi internet. Il

loro progetto L.U.N.A (Large Unwired Network Application) consiste nello

sviluppo di una rete wireless territoriale, che attualmente copre vaste aree di

Trento, Rovereto, Riva del Garda e si sta allargando a molte altre realtà

trentine. La piattaforma Futur3 permette di entrare in un vero e proprio social

network dove ognuno è libero di comunicare con gli altri utenti LUNA e

segnalare la propria posizione geografica; allo stesso tempo si viene

informati riguardo agli appuntamenti ed eventi organizzati nelle nostre

vicinanze. L’utente stesso può partecipare attivamente inserendo proprie

informazioni geo-localizzate che intende portare a conoscenza dell’intera

community. Una volta connessi, ognuno di noi può navigare liberamente sui

propri siti di interesse, controllare la propria casella di posta elettronica,

aggiornarsi sulle ultime notizie dal mondo o effettuare una videochiamata

con gli amici in Skype. Insomma, continuare ad utilizzare tutti gli strumenti

del web in modo analogo a come già avviene con una connessione ADSL

classica.

Dal mese di aprile, tutto questo è a disposizione presso la biblioteca

comunale, dove è possibile accedere ai servizi offerti dalla rete LUNA

utilizzando la postazione fissa adibita alla navigazione, oppure collegandosi

con un proprio computer portatile o cellulare. Quest’ultima opportunità è

fruibile anche all’interno delle sale del municipio oppure all’esterno negli

spazi antistanti i due edifici. Sarà utile ed interessante, puntare in futuro

sull’opportunità di ampliare l’area di copertura estendendo il servizio

all’intero territorio di Lasino ed in prospettiva della Valle dei Laghi.

Marco Bassetti

Portale di accesso di Free-Luna Lasino Dispositivi di accesso

Page 5: La Stadera - estate 2010

2010estate

n. 02S

notiziamo .le associazioni si raccontano cultura, cronaca e curiosità

. . .si delibera orari e numeri utili

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Messaggio ai lettori

Nelle precedenti uscite della STADERA il Comitato di redazione ha deciso di

non pubblicare articoli pervenuti da soggetti esterni al comitato che pur

esprimendo opinioni e considerazioni legittime potevano suscitare

polemiche di carattere politico.

Il nuovo comitato di redazione condivide le scelte fatte precedentemente,

giustificate dal particolare periodo amministrativo, e pur rispettando il diritto

d’accesso ai singoli censiti (art. 9 del regolamento) valuterà collegialmente

l’opportunità di pubblicare il materiale di volta in volta proposto dai nostri

lettori.

Comitato di redazione «LA STADERA»

Cantieri di solidarietà in Abruzzo

L’Associazione NOI Valle dei Laghi ha svolto dal 21 al 28 agosto una

settimana di campo-lavoro in Abruzzo. Affiancati dai volontari della Caritas

del Triveneto, i 24 ragazzi trentini che hanno partecipato hanno dimostrato

voglia e forti motivazioni nel dedicare una settimana delle loro vacanze

estive alle persone colpite dal terribile terremoto del 2009.

I servizi svolti sono stati i più svariati: dall'animazione dei bambini alla visita

alle case di riposo, dall'aiuto per lavori manuali alla distribuzione dei pasti

alla mensa dei poveri, dall'animazione delle messe alla visita alle famiglie.

La settimana di lavoro si e' conclusa con la partecipazione alla Giornata

Mondiale della Pace organizzata dal Sermig a L’Aquila.

Gloria Chistè

Le stagioni dei teatri 2010/2011

Inaugura il 30 ottobre con Paolo Hendel “Le stagioni dei Teatri

2010/2011” la rassegna culturale del Teatro Valle dei Laghi organizzata

da Fondazione Aida Teatro Stabile d’Innovazione con i Comuni di Calavino,

Cavedine, Lasino, Padergnone, Terlago, Vezzano, in collaborazione con la

Cassa Rurale Valle dei Laghi, APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi e

Consorzio Pro Loco Valle dei Laghi, Trentino Mese e il portale

.

L’inaugurazione ufficiale è in programma sabato 30 ottobre con il primo

spettacolo della stagione di prosa “Il tempo delle susine verdi”: monologo

sul tema dell’amore di e con il comico Paolo Hendel meglio conosciuto nelle

vesti di Cancarlo Pravettoni, noto personaggio televisivo di Mai dire Gol.

Un calendario ricco e variegato che offre, fino a maggio 2010, più di

cinquanta appuntamenti culturali che spaziano dalla prosa serale, al

teatro per ragazzi, dalla musica al cinema d’autore, intervallati da eventi

organizzati dalle associazioni, cori e compagnie della Valle dei Laghi

accomunati da un unico obiettivo: creare un centro culturale intercomunale

che abbia nelle premesse la sinergia di associazioni ed enti e nei risultati la

compartecipazione a esperienze diverse e significative.

La novità di quest’anno è l’anteprima Aperitivo Jazz e dintorni, una mini

rassegna in programma il 4, 11 e 17 settembre alle ore 18.30 nel foyer del

teatro dove, tra un concerto jazz e la degustazione di un bicchiere di vino,

sarà possibile acquistare e prenotare i biglietti e gli abbonamenti della

stagione, altra novità di quest’anno che permetterà agli spettatori di prender

parte agli spettacoli a dei prezzi vantaggiosi.

www.valledeilaghi.it

RASSEGNE

È la prosa e la musica d’autore la rassegna di punta della programmazione

che porterà sul palcoscenico del Teatro Valle dei Laghi importanti

compagnie. Per le rassegna serale “Specchi Riflessi” sono infatti in

programma gli spettacoli di: Paolo Hendel (30 ottobre) Ottavia Piccolo,

(13 novembre), Rosanna Casale (5 febbraio) Dario Fo con Mario

Pirovano (12 febbraio); Angela Finocchiaro (5 marzo), Loredana Cont

(12 marzo) e la chiusura con “Favole” di Paolo Poli (21 aprile).

Per le famiglie e gli alunni si segnalano le rassegne “Famiglie a teatro”, in

programma la domenica pomeriggio (ore 16.30) e “Teatro Scuola” in

orario scolastico, nelle quali Fondazione Aida presenterà

complessivamente 12 recite tratte dai classici della letteratura e teatro

per ragazzi come: “La coperta di Natale” di Dickens, “Mary, Mary…Mary

Poppins” e “Un treno carico di filastrocche” tratto dalle filastrocche di

Rodari.

Da sottolineare che ampio spazio sarà destinato alle realtà e alle compagnie

della Valle dei Laghi che, presenteranno 12 spettacoli suddivisi nelle

rassegne di “cori popolari” e “teatro amatoriale”.

Una sezione è inoltre riservata agli eventi organizzati dalla Commissione

Culturale Intercomunale della Valle dei Laghi come “Religion Today”,

“Forza Band”, “Mese della montagna: esperienze che lasciano una

traccia…”.

Da novembre ad aprile sono inoltre in programma corsi teatrali per

bambini e un laboratorio per adulti. Chi partecipa ai corso avrà modo di

entrare gratuitamente ad alcuni spettacoli segnalati in biglietteria.

Teatro Valli dei Laghi

Via Stoppani Loc. Lusan - Vezzano (TN)

Tel 0461/ 340158 [email protected] - www.teatrovalledeilaghi.it

Inaugura il 30 ottobre con Paolo Hendel LE STAGIONI DEI TEATRI 2010/2011:

la rassegna culturale del Teatro Valle dei Laghi che ospiterà più di 50 appuntamenti

divisi nelle rassegne di prosa, cinema, musica rivolte a bambini, ragazzi ed adulti.

Dal 4 al 17 settembre è in programma un’anteprima jazz e dintorni:

aperitivi jazz e degustazioni delle eccellenze vitivinicole del territorio

nel foyer del teatro per conoscere la stagione e la campagna abbonamenti.

Internet in mobilitàRete wireless per l’accesso internet gratuito

Con l’aprirsi della stagione estiva, capita sempre più spesso di imbattersi in

persone, generalmente giovani, che sostano in spazi pubblici come parchi,

piazze o centri commerciali, intenti e concentrati sui loro computer portatili.

Lo stesso avviene quando siamo in viaggio e transitiamo all’interno di

stazioni ferroviarie o aeroporti; studenti, manager o semplici cittadini, sono

connessi ad internet esattamente come fossero a casa o in ufficio: studiano,

lavorano, cercano informazioni o semplicemente si concedono un momento

di svago. Tutto questo è possibile grazie al Wi-Fi: una tecnologia di

comunicazione Wireless – letteralmente, senza fili - nata alla fine del secolo

scorso e protagonista di una incredibile diffusione che l’ha portata a

diventare, in poco più di dieci anni, uno degli strumenti più presenti e più

utilizzati dalle nuove generazioni. Questa tecnologia si presta nella

creazione di infrastrutture flessibili e generalmente economiche per la

trasmissione di dati. Trasmissione che avviene grazie all’utilizzo di antenne

(access-point) che trasmettono e ricevono onde radio di bassa potenza con

una copertura limitata ad alcune decine di metri. Per questo motivo vengono

di norma utilizzate all’interno di spazi chiusi in singoli edifici. L’utilizzo di più

antenne ravvicinate può però permettere anche la copertura di ampie aree

all’aperto dando vita a reti wireless cittadine, sempre più diffuse nelle grandi

metropoli come nelle piccole città.

In Italia, a differenza di altre realtà europee, la diffusione del Wi-Fi deve

scontrarsi con stretti vincoli legislativi, definiti dal “Decreto Pisanu”,

convertito in legge nell’anno 2005. All’insegna dell’antiterrorismo, queste

norme obbligano i possessori di reti Wi-Fi all’identificazione dei clienti

connessi ed al mantenimento di un registro con tutti i dati di traffico. Questo,

di fatto, limita la libera diffusione di accessi pubblici sul nostro territorio,

diversamente da altri paesi, dove questo avviene anche grazie al contributo

diretto dei pubblici esercizi come bar, ristoranti, cinema, etc. Nonostante

tutto, esistono realtà, per esempio la città di Trento, dove turisti e cittadini

possono godere di un accesso gratuito ad internet in modalità Wi-Fi al quale

connettersi fornendo un loro personale codice di identificazione.

In questa prospettiva, il Comune di Lasino ha recentemente dato vita ad un

primo progetto di copertura wireless pubblica: attualmente, la biblioteca e il

municipio con una ristretta area esterna sono dotati di access-point in grado

di diffondere il segnale internet. Ogni cittadino quindi, ha la possibilità di

accedere ad internet in modalità totalmente gratuita utilizzando questo

nuovo servizio comunale. La fornitura avviene nel completo rispetto a

quanto sopra menzionate norme mediante la completa ed automatica

registrazione degli accessi. Altrettanta attenzione è stata posta nei confronti

di tutte le linee guida e limiti normativi italiani ed europei rispetto al

contenimento dell’inquinamento elettromagnetico, grazie all’utilizzo di

apparati interamente garantiti e certificati.

Nel particolare, il servizio si basa sulla tecnologia sviluppata da Futur3,

azienda trentina che si occupa di accessibilità e fornitura di servizi internet. Il

loro progetto L.U.N.A (Large Unwired Network Application) consiste nello

sviluppo di una rete wireless territoriale, che attualmente copre vaste aree di

Trento, Rovereto, Riva del Garda e si sta allargando a molte altre realtà

trentine. La piattaforma Futur3 permette di entrare in un vero e proprio social

network dove ognuno è libero di comunicare con gli altri utenti LUNA e

segnalare la propria posizione geografica; allo stesso tempo si viene

informati riguardo agli appuntamenti ed eventi organizzati nelle nostre

vicinanze. L’utente stesso può partecipare attivamente inserendo proprie

informazioni geo-localizzate che intende portare a conoscenza dell’intera

community. Una volta connessi, ognuno di noi può navigare liberamente sui

propri siti di interesse, controllare la propria casella di posta elettronica,

aggiornarsi sulle ultime notizie dal mondo o effettuare una videochiamata

con gli amici in Skype. Insomma, continuare ad utilizzare tutti gli strumenti

del web in modo analogo a come già avviene con una connessione ADSL

classica.

Dal mese di aprile, tutto questo è a disposizione presso la biblioteca

comunale, dove è possibile accedere ai servizi offerti dalla rete LUNA

utilizzando la postazione fissa adibita alla navigazione, oppure collegandosi

con un proprio computer portatile o cellulare. Quest’ultima opportunità è

fruibile anche all’interno delle sale del municipio oppure all’esterno negli

spazi antistanti i due edifici. Sarà utile ed interessante, puntare in futuro

sull’opportunità di ampliare l’area di copertura estendendo il servizio

all’intero territorio di Lasino ed in prospettiva della Valle dei Laghi.

Marco Bassetti

Portale di accesso di Free-Luna Lasino Dispositivi di accesso

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cultura, cronaca e curiosità . . .si delibera orari e numeri utili .le associazioni si raccontano

2010estate

n. 02S

La banda sociale di Pietramurata da oltre cent’anni diffonde la cultura

musicale tra le persone dei paesi di Pietramurata, Pergolese e località

limitrofe. Oggi è composta da circa trenta elementi effettivi più un gruppo di

ben venticinque allievi ed è diretta dal 2004 dal maestro Giuliano Trenti.

Negli ultimi anni la banda ha concentrato le proprie energie nella

preparazione musicale dei giovani, incrementando i propri sforzi ed

investendo sempre più nella scuola di formazione musicale sia per singolo

allievo che per gruppi strumentali. Per i giovani musicisti, negli ultimi anni,

sono state organizzate delle rassegne bandistiche giovanili, alle quali

hanno partecipato i ragazzi delle Bande del Basso Sarca e Ledro, con scopo

di creare unione fra i giovani e poter crescere assieme musicalmente.

L’estate scorsa i giovani musicisti della banda di Pietramurata e alcuni allievi

della banda Sociale Dro-Ceniga, si sono incontrati in Val di Concei per

trascorrere assieme una settimana all’insegna della musica e del

divertimento, condividendo un’esperienza indimenticabile. Oltre alla

musica vi è stata anche una parte ricreativa con giochi di squadre sempre

nel contesto musicale, passeggiate nella natura e altre attività, il tutto

organizzato dagli insegnanti assieme ad alcuni giovani animatori della

banda. Durante la settimana, oltre all’attività teorico-canoro-strumentale, i

ragazzi sono stati impegnati nell’apprendere le tecniche di marcia,

studiando una coreografia da parata di stile marching band americana che a

fine settimana, a conclusione di questa splendida esperienza hanno

presentato ai genitori assieme ad un piccolo saggio canoro-strumentale.

Anche al termine di quest’anno scolastico 2009/2010 i giovani allievi di età

compresa fra i 6 ed i 16 anni hanno festeggiato con uno spettacolo musicale,

presso il teatro di Pergolese alla presenza di genitori, autorità comunali e

concittadini, esibendosi in formazioni strumentali e canore sia in

composizioni semplici che di gruppo dando saggio delle proprie capacità

musicali acquisite durante lo studio invernale.

Giuliano Trenti (da Marta Lever)

La banda sociale di Pietramurata

1° Mangio 201014° Magnalonga della Valle dei Laghi

14° Magnalonga della Valle dei Laghi ovvero come indica la locandina

“Passeggiare in compagnia senza nessuna competizione, ma per il

semplice lento piacere di trascorrere qualche ora in una zona che consente

un viaggio a ritroso nel tempo e, contemporaneamente, soddisfare piccole

esigenze golose. In pratica, consumare un piatto tipico della cucina

contadina, assaggiando a tappe le varie proposte lungo il percorso”.

Il ritrovo è a Lasino, presso il campo sportivo, dove è stato allestito il

parcheggio con una zona dedicata ai camper giunti per l’occasione. La

partenza, libera, avviene fino alle 12.30 circa per affrontare la “lunga”

giornata che ci aspetta attraverso la valle su un percorso di circa 10 km che

copre per un tratto l’antica strada romana. I biglietti tutti venduti: quest’anno

si è superata la soglia dei 900 partecipanti!

La prima tappa è a Castel Madruzzo dove ci aspettano delle ottime mele in

camicia, per poi proseguire sotto la chiesetta di San Siro dove vengono

subito soddisfatti i palati con un antipasto a base del tipico “formai miz”,

lucaniche e lardo, il tutto annaffiato da un ottimo bicchiere di vino Nosiola.

Dato che la fatica per i non camminatori si fa già sentire, la tappa a metà

strada sulla dorsale di mezza costa in località Fabian di Lasino è ottimale.

Uova sode e sciroppo di sambuco sono un ottimo intermezzo. Proseguiamo

la camminata e finalmente, affamati come non mai, giungiamo in località

Fabian di Cavedine per un piatto di canederli con il sugo. Una breve sosta

per sorseggiare l’acqua aromatica millefoglie per poi gustare polenta,

salsiccia e “fasoi en bronzon” a Stravino. Proprio quello che ci vuole prima di

affrontare l’ultima fatica: la salita nel “bosco dell’uselera” che ci porta al

Maso dei Mongidori dove la Filodrammatica San Siro ci attende per darci la

meritata torta di fregoloti irrorata da un ottimo moscato. L’arrivo quindi a

Lasino per il tocco finale a base di spiedini di frutta, caffè e grappe

aromatizzate, allietati dai ritmi del Corpo Bandistico di Calavino, le comiche

magie del pagliaccio Rudy e per una visita agli stand dei prodotti tipici della

Valle dei Laghi.

Un grazie particolare al tempo che ha tenuto, nonostante la minaccia di

alcuni nuvoloni neri che incombevano sulle montagne circostanti.

Ilaria Robba

JudoUno sport di combattimento che sta emergendo grazie alle sue caratteristiche davvero uniche

Presentiamo questa disciplina sportiva, proposta nella nostra valle dal 2001

dal Gruppo Sportivo Fraveggio. La Società polisportiva, presieduta da

Mauro Bressan ha sede a Vezzano. In seno alla società l’insegnamento del

judo e la preparazione tecnica e agonistica sono affidate all’istruttore 3° Dan

Ottone Tomasi, affiancato dalla moglie Anna Maria Omezzolli, allenatore di

judo, che firma questo articolo.

Iniziamo l’intervista con una domanda facile:

D: Cos’è il judo?

R: Questa è una domanda a cui non è poi così facile rispondere.

Sintetizzando al massimo possiamo dire che il judo è il risultato della

trasformazione, operata dal fondatore Prof. Jigoro Kano, di uno stile di

combattimento estremamente efficace e perfezionato quale il ju-jutsu, in

una disciplina che, grazie alle regole che erano state adottate, poteva anche

essere praticata come sport.

D: Ma se era così efficace non è pericoloso farla praticare a dei bambini?

R: La regolamentazione a cui facevo cenno è servita proprio a ridurre le

possibilità di rischio e, pur tenendo conto che si tratta di uno sport di

combattimento, gli infortuni di una certa gravità sono sicuramente meno di

quelli che si verificano in altri sport . Il nostro, credo sia l’unico sport in cui si

sanziona l’atleta che compie un’azione pericolosa per lui stesso e

addirittura, nelle classi pre-agonistiche, gli arbitri devono fermare l’incontro

in presenza di azioni che siano anche solo potenzialmente pericolose.

D: Quali sono a tuo giudizio gli elementi distintivi del judo?

R: Sono diversi, ma per primo direi il rispetto per l’altro, sia che si tratti di un

compagno di allenamento sia che si tratti di un avversario in gara. Per noi è

normale ringraziarsi al termine di un combattimento e l’inchino che

facciamo sempre, all’inizio e alla fine di ogni nostra attività, non è una mera

formalità. Poi direi l’assenza di colpi offensivi come calci o pugni, questo

incanala l’aggressività in una dimensione dove non esiste la violenza del

colpo ma l’uso sapiente delle tecniche per sfruttare l’energia dell’avversario

per prevalere su di lui. Per ultimo, ma importantissimo, la bilateralità: la

nostra è, credo, l’unica disciplina in cui gli allievi devono imparare ad

eseguire i movimenti e le tecniche sia a destra che a sinistra e questo è un

metodo formidabile per ottenere uno sviluppo armonico della struttura

scheletrica e muscolare oltre che, naturalmente, stimolare in modo

straordinario il nostro “muscolo” più importante: il cervello.

D: Il Judo è difficile?

R: E’ molto complesso ma non difficile, il judo ha in sé un metodo educativo

molto graduale e se si seguono gli insegnamenti di un buon maestro si

impara molto velocemente e senza rischio.

D: A proposito, quanto si impiega a diventare cintura nera?

R: Da un minimo di 5 anni in su, a seconda del tempo che si ha per allenarsi.

D: E’ uno sport costoso?

R: In termini economici non direi, costa molto di più in termini di impegno,

costanza, assiduità e accettazione delle consuetudini e delle regole, che

sono piuttosto rigide.

D: Quanti allievi ci sono in palestra?

R: Nel nostro piccolo Dojo abbiamo una quarantina di allievi dai sei ai

diciotto anni più alcuni adulti over 40.

D: Soddisfazione o disperazione?

R: Disperazione mai, qualche volta anzi spesso sono costretto a rimproveri

anche aspri, ma poi si va in gara o si fanno gli esami e arrivano le

soddisfazioni, quindi va bene così.

D: Ci sono atleti che fanno ben sperare?

R: Al momento c’è un gruppetto di allievi che sta dando buone soddisfazioni,

tra questi ci sono due ragazze, Cecilia Mattedi e Tiziana Dallapè che, oltre

ad essere le due che da più anni vengono in palestra, si stanno preparando

per l’esame di cintura nera e hanno anche partecipato a delle finali di

campionato italiano. Cecilia non vuole più fare gare ma Tiziana era la più

forte in regione, nella sua categoria, e potrebbe ancora fare delle belle gare,

inoltre ha frequentato un corso per insegnante tecnico, potrebbe essere

quindi una risorsa preziosa se lo volesse. Ci sono poi Giacomo Verones,

Matteo Pisoni e Oscar Perini, che stanno facendo delle ottime gare

vincendo spesso. Tra i più piccoli vorrei ricordare Luca Prighel, Pietro Vichi,

Mirko Tasin ed Enrico Pederzolli che insieme a Greta Bressan, Gianluca

Miori e Gabriel Casagranda hanno deciso di provare l’emozione della gara,

si divertono un mondo e vincono anche!

D: Che cosa speri per il futuro?

R: Che qualcuno degli allievi voglia prendere il testimone, ci sono altre arti

marziali che pratico ogni tanto e che mi piacerebbe poter approfondire, ma

di questo, magari, ne parliamo un’ altra volta. Domo arigato.

D: Cioè?

R: Molte grazie.

Anna Maria Omezzolli

Page 7: La Stadera - estate 2010

notiziamo cultura, cronaca e curiosità

. . .si delibera orari e numeri utili .le associazioni si raccontanonotiziamo

cultura, cronaca e curiosità . . .si delibera orari e numeri utili .le associazioni si raccontano

2010estate

n. 02S

La banda sociale di Pietramurata da oltre cent’anni diffonde la cultura

musicale tra le persone dei paesi di Pietramurata, Pergolese e località

limitrofe. Oggi è composta da circa trenta elementi effettivi più un gruppo di

ben venticinque allievi ed è diretta dal 2004 dal maestro Giuliano Trenti.

Negli ultimi anni la banda ha concentrato le proprie energie nella

preparazione musicale dei giovani, incrementando i propri sforzi ed

investendo sempre più nella scuola di formazione musicale sia per singolo

allievo che per gruppi strumentali. Per i giovani musicisti, negli ultimi anni,

sono state organizzate delle rassegne bandistiche giovanili, alle quali

hanno partecipato i ragazzi delle Bande del Basso Sarca e Ledro, con scopo

di creare unione fra i giovani e poter crescere assieme musicalmente.

L’estate scorsa i giovani musicisti della banda di Pietramurata e alcuni allievi

della banda Sociale Dro-Ceniga, si sono incontrati in Val di Concei per

trascorrere assieme una settimana all’insegna della musica e del

divertimento, condividendo un’esperienza indimenticabile. Oltre alla

musica vi è stata anche una parte ricreativa con giochi di squadre sempre

nel contesto musicale, passeggiate nella natura e altre attività, il tutto

organizzato dagli insegnanti assieme ad alcuni giovani animatori della

banda. Durante la settimana, oltre all’attività teorico-canoro-strumentale, i

ragazzi sono stati impegnati nell’apprendere le tecniche di marcia,

studiando una coreografia da parata di stile marching band americana che a

fine settimana, a conclusione di questa splendida esperienza hanno

presentato ai genitori assieme ad un piccolo saggio canoro-strumentale.

Anche al termine di quest’anno scolastico 2009/2010 i giovani allievi di età

compresa fra i 6 ed i 16 anni hanno festeggiato con uno spettacolo musicale,

presso il teatro di Pergolese alla presenza di genitori, autorità comunali e

concittadini, esibendosi in formazioni strumentali e canore sia in

composizioni semplici che di gruppo dando saggio delle proprie capacità

musicali acquisite durante lo studio invernale.

Giuliano Trenti (da Marta Lever)

La banda sociale di Pietramurata

1° Mangio 201014° Magnalonga della Valle dei Laghi

14° Magnalonga della Valle dei Laghi ovvero come indica la locandina

“Passeggiare in compagnia senza nessuna competizione, ma per il

semplice lento piacere di trascorrere qualche ora in una zona che consente

un viaggio a ritroso nel tempo e, contemporaneamente, soddisfare piccole

esigenze golose. In pratica, consumare un piatto tipico della cucina

contadina, assaggiando a tappe le varie proposte lungo il percorso”.

Il ritrovo è a Lasino, presso il campo sportivo, dove è stato allestito il

parcheggio con una zona dedicata ai camper giunti per l’occasione. La

partenza, libera, avviene fino alle 12.30 circa per affrontare la “lunga”

giornata che ci aspetta attraverso la valle su un percorso di circa 10 km che

copre per un tratto l’antica strada romana. I biglietti tutti venduti: quest’anno

si è superata la soglia dei 900 partecipanti!

La prima tappa è a Castel Madruzzo dove ci aspettano delle ottime mele in

camicia, per poi proseguire sotto la chiesetta di San Siro dove vengono

subito soddisfatti i palati con un antipasto a base del tipico “formai miz”,

lucaniche e lardo, il tutto annaffiato da un ottimo bicchiere di vino Nosiola.

Dato che la fatica per i non camminatori si fa già sentire, la tappa a metà

strada sulla dorsale di mezza costa in località Fabian di Lasino è ottimale.

Uova sode e sciroppo di sambuco sono un ottimo intermezzo. Proseguiamo

la camminata e finalmente, affamati come non mai, giungiamo in località

Fabian di Cavedine per un piatto di canederli con il sugo. Una breve sosta

per sorseggiare l’acqua aromatica millefoglie per poi gustare polenta,

salsiccia e “fasoi en bronzon” a Stravino. Proprio quello che ci vuole prima di

affrontare l’ultima fatica: la salita nel “bosco dell’uselera” che ci porta al

Maso dei Mongidori dove la Filodrammatica San Siro ci attende per darci la

meritata torta di fregoloti irrorata da un ottimo moscato. L’arrivo quindi a

Lasino per il tocco finale a base di spiedini di frutta, caffè e grappe

aromatizzate, allietati dai ritmi del Corpo Bandistico di Calavino, le comiche

magie del pagliaccio Rudy e per una visita agli stand dei prodotti tipici della

Valle dei Laghi.

Un grazie particolare al tempo che ha tenuto, nonostante la minaccia di

alcuni nuvoloni neri che incombevano sulle montagne circostanti.

Ilaria Robba

JudoUno sport di combattimento che sta emergendo grazie alle sue caratteristiche davvero uniche

Presentiamo questa disciplina sportiva, proposta nella nostra valle dal 2001

dal Gruppo Sportivo Fraveggio. La Società polisportiva, presieduta da

Mauro Bressan ha sede a Vezzano. In seno alla società l’insegnamento del

judo e la preparazione tecnica e agonistica sono affidate all’istruttore 3° Dan

Ottone Tomasi, affiancato dalla moglie Anna Maria Omezzolli, allenatore di

judo, che firma questo articolo.

Iniziamo l’intervista con una domanda facile:

D: Cos’è il judo?

R: Questa è una domanda a cui non è poi così facile rispondere.

Sintetizzando al massimo possiamo dire che il judo è il risultato della

trasformazione, operata dal fondatore Prof. Jigoro Kano, di uno stile di

combattimento estremamente efficace e perfezionato quale il ju-jutsu, in

una disciplina che, grazie alle regole che erano state adottate, poteva anche

essere praticata come sport.

D: Ma se era così efficace non è pericoloso farla praticare a dei bambini?

R: La regolamentazione a cui facevo cenno è servita proprio a ridurre le

possibilità di rischio e, pur tenendo conto che si tratta di uno sport di

combattimento, gli infortuni di una certa gravità sono sicuramente meno di

quelli che si verificano in altri sport . Il nostro, credo sia l’unico sport in cui si

sanziona l’atleta che compie un’azione pericolosa per lui stesso e

addirittura, nelle classi pre-agonistiche, gli arbitri devono fermare l’incontro

in presenza di azioni che siano anche solo potenzialmente pericolose.

D: Quali sono a tuo giudizio gli elementi distintivi del judo?

R: Sono diversi, ma per primo direi il rispetto per l’altro, sia che si tratti di un

compagno di allenamento sia che si tratti di un avversario in gara. Per noi è

normale ringraziarsi al termine di un combattimento e l’inchino che

facciamo sempre, all’inizio e alla fine di ogni nostra attività, non è una mera

formalità. Poi direi l’assenza di colpi offensivi come calci o pugni, questo

incanala l’aggressività in una dimensione dove non esiste la violenza del

colpo ma l’uso sapiente delle tecniche per sfruttare l’energia dell’avversario

per prevalere su di lui. Per ultimo, ma importantissimo, la bilateralità: la

nostra è, credo, l’unica disciplina in cui gli allievi devono imparare ad

eseguire i movimenti e le tecniche sia a destra che a sinistra e questo è un

metodo formidabile per ottenere uno sviluppo armonico della struttura

scheletrica e muscolare oltre che, naturalmente, stimolare in modo

straordinario il nostro “muscolo” più importante: il cervello.

D: Il Judo è difficile?

R: E’ molto complesso ma non difficile, il judo ha in sé un metodo educativo

molto graduale e se si seguono gli insegnamenti di un buon maestro si

impara molto velocemente e senza rischio.

D: A proposito, quanto si impiega a diventare cintura nera?

R: Da un minimo di 5 anni in su, a seconda del tempo che si ha per allenarsi.

D: E’ uno sport costoso?

R: In termini economici non direi, costa molto di più in termini di impegno,

costanza, assiduità e accettazione delle consuetudini e delle regole, che

sono piuttosto rigide.

D: Quanti allievi ci sono in palestra?

R: Nel nostro piccolo Dojo abbiamo una quarantina di allievi dai sei ai

diciotto anni più alcuni adulti over 40.

D: Soddisfazione o disperazione?

R: Disperazione mai, qualche volta anzi spesso sono costretto a rimproveri

anche aspri, ma poi si va in gara o si fanno gli esami e arrivano le

soddisfazioni, quindi va bene così.

D: Ci sono atleti che fanno ben sperare?

R: Al momento c’è un gruppetto di allievi che sta dando buone soddisfazioni,

tra questi ci sono due ragazze, Cecilia Mattedi e Tiziana Dallapè che, oltre

ad essere le due che da più anni vengono in palestra, si stanno preparando

per l’esame di cintura nera e hanno anche partecipato a delle finali di

campionato italiano. Cecilia non vuole più fare gare ma Tiziana era la più

forte in regione, nella sua categoria, e potrebbe ancora fare delle belle gare,

inoltre ha frequentato un corso per insegnante tecnico, potrebbe essere

quindi una risorsa preziosa se lo volesse. Ci sono poi Giacomo Verones,

Matteo Pisoni e Oscar Perini, che stanno facendo delle ottime gare

vincendo spesso. Tra i più piccoli vorrei ricordare Luca Prighel, Pietro Vichi,

Mirko Tasin ed Enrico Pederzolli che insieme a Greta Bressan, Gianluca

Miori e Gabriel Casagranda hanno deciso di provare l’emozione della gara,

si divertono un mondo e vincono anche!

D: Che cosa speri per il futuro?

R: Che qualcuno degli allievi voglia prendere il testimone, ci sono altre arti

marziali che pratico ogni tanto e che mi piacerebbe poter approfondire, ma

di questo, magari, ne parliamo un’ altra volta. Domo arigato.

D: Cioè?

R: Molte grazie.

Anna Maria Omezzolli

Page 8: La Stadera - estate 2010

notiziamo le associazioni si raccontano

. . .si delibera orari e numeri utili . cultura, cronaca e curiosità notiziamo le associazioni si raccontano

. . .si delibera orari e numeri utili . cultura, cronaca e curiosità

Scuola materna di LasinoCamminando nel bosco il cielo è verde perché ci sono gli alberi grandi ((riflessione dei bimbi durante una passeggiata))

Quando si parla di scuola materna ai più ritornano in mente grembiulini,

bavaglini, lavoretti di Natale ricoperti di polvere glitterata e gli struggenti

addii mattutini tra bimbi in lacrime tra le braccia delle maestre e mamme che

tristemente si allontanano sperando che il proprio bimbo non rimanga

traumatizzato da quel distacco.

Frequentando però la scuola materna ci si accorge che c’è molto di più.

Con questo mio contributo, vorrei proporre a coloro che non sono a contatto

con questo mondo, un piccolo spaccato delle numerose iniziative che ogni

anno il personale docente della Scuola Materna di Lasino offre ai suoi piccoli

alunni.

Sorvolando sulla presentazione delle singole insegnanti, se non per

sottolineare la loro costante presenza e disponibilità, ribadita dal consenso

che raccolgono da parte dei bambini, mi soffermerò sulle attività didattiche e

sul programma dell’anno in corso ed ormai al termine.

Le attività annuali vengono programmate in modo che ci sia un argomento

come filo conduttore che lega ogni iniziativa. Nell’anno corrente 2009-2010

l’argomento conduttore dell’attività didattica è “il bosco”.

L’argomento di approfondimento scolastico è stato proposto anche ai

genitori nella riunione iniziale e tutti sono stati invitati a scrivere, su un

grande cartellone che è poi stato affisso nell’ingresso della scuola, una frase

evocativa del bosco.

Il progetto nasce per promuovere nel bambino curiosità e interesse verso le

bellezze naturali che lo circondano, facendo notare e verificare i

mutamenti continui che avvengono in natura. Il percorso ha come obiettivo

quello di aiutare gli alunni ad accostarsi alla natura per stabilire con essa un

corretto rapporto di rispetto e interesse onde avviare la formazione di una

consapevole coscienza ecologica partendo dal presupposto che “l’istinto di

muoversi nell’ambiente, passando da una scoperta all’altra, fa parte della

natura stessa e dell’educazione: l’educazione deve considerare il bambino

che cammina come un esploratore. Il principio dell’esploratore (scouting)

che oggi costituisce una distrazione e un riposo allo studio, dovrebbe invece

far parte dell’educazione stessa e cominciare più presto nel corso della vita”

(M. Montessori).

È partendo da questo spunto che le insegnanti hanno improntato le attività

didattiche. Il bosco, per i bambini e ancora per molti adulti, rappresenta

sempre un luogo magico, che evoca il ricordo di fiabe e racconti fantastici in

cui vivono gnomi e fate. L’incontro con insetti, ragni, funghi, fiori e frutti

stimola la curiosità e arricchisce le conoscenze.

Il luogo prescelto per le escursioni è stato il bosco di Vezzano, dove,

accompagnati dalle indicazioni di Foglia, personaggio di fantasia, i bambini

si avventurano lungo il percorso didattico allestito e progettato dagli alunni

della scuola primaria di Vezzano. Il percorso è disseminato di zone per la

sosta e l’approfondimento attraverso la lettura di storie che hanno per

protagonisti piante, animali e personaggi fantastici. Al ritorno in classe

l’esperienza in campo viene approfondita attraverso l’elaborazione del

vissuto. L’avvicendarsi delle stagioni, sottolineato dal mutamento dei colori

e delle forme della chioma degli alberi, dalla comparsa dei fiori e successiva

trasformazione in frutti, sono spunto di riflessione sulle infinite forme della

natura. La manipolazione degli oggetti raccolti nel bosco ha permesso di

creare una serie di attività, quali la proiezione sul muro delle foglie

permettendo così “l’entrata corporea” nel colore e nella forma proiettata, in

modo da vivere l’esperienza del confronto tra la propria forma corporea e

quella della foglia. L’immersione nella piscina delle foglie ha permesso

attività di concettualizzazione spaziale, l’analisi del colore, attraverso

esperimenti con vari materiali e tempere, ha dato modo di provare a ricreare

tutte le sfumature naturali. La forma delle foglie ha invitato a immaginare e

simulare i movimenti delle stesse trasportate nel vento. L’aula poi è stata

allestita con i lavori prodotti dai bambini con le varie tecniche pittoriche

(disegno, frottage, puntilismo, uso di materiali quali cortecce, foglie e semi).

Un’altra interessantissima attività legata a questo progetto è stata la visita

guidata al Mart di Trento. Negli spazi espositivi del Palazzo delle Albere i

bambini hanno potuto ammirare gli straordinari e grandi dipinti di Paolo

Vallorz, pittore paesaggista trentino. Il laboratorio dell’immagine a loro

dedicato, intitolato “ Tra gli alberi di Vallorz”, è stato allestito davanti ai grandi

dipinti del maestro ed ha permesso di vedere attraverso i cinque sensi,

giocando, sperimentando e utilizzando diverse tecniche artistiche.

L’intero percorso didattico è costantemente approfondito durante le attività

giornaliere sia con attività manuali, sia attraverso la lettura di favole e storie.

Anche la recita natalizia ha avuto come argomento il bosco ed il rapporto

degli uomini con le piante. All’interno della scuola il consueto albero di

Natale è stato allestito e decorato con bigliettini decorati dai genitori su cui

gli stessi hanno espresso pensieri e auspici per il futuro del mondo nel quale

cresceranno e vivranno i nostri bambini. Anche quest’anno, in occasione del

Natale, è stato allestito un mercatino di solidarietà dove sono stati esposti e

venduti oggetti realizzati dai genitori che per due sere si sono ritrovati nelle

aule della scuola materna a collaborare per creare oggetti natalizi. Il ricavato

è stato devoluto interamente, come ogni anno, ad un progetto di adozione e

sostegno a distanza di bambini in difficoltà.

L’attività a tema è svolta anche dai bimbi iscritti al posticipo, dove in

compagnia della loro insegnante e del folletto Freddy, possono avventurarsi

nel viaggio che li conduce verso l’esplorazione, la scoperta e la conquista di

nuove conoscenze. I lavori a cui si dedicano i bambini in questo spazio sono

creati utilizzando materiale di recupero (affermazione della coscienza

ecologica) e materiali raccolti in natura.

Parallelamente all’attività didattica programmata, i bambini della scuola

dell’infanzia di Lasino svolgono attività motoria settimanale seguendo un

corso di acquaticità presso la piscina comunale di Gardolo ed un percorso di

psicomotricità. Quest’ultima attività, svolta per gruppi suddivisi in base

all’età, è stata fortemente voluta dalle insegnanti che, cosce di quanto

l’attività psicomotoria ricopra un ruolo centrale nello sviluppo armonico nella

seconda infanzia dei bambini (3-6 anni), hanno seguito personalmente un

corso specifico preparatorio. La psicomotricità è un “concetto che fa

riferimento alla reciproca integrazione delle funzioni psichiche con quelle

motorie quali elementi fondamentali del comportamento dell’uomo, che

permette di comprendere come le due serie di fenomeni, quelli psichici e

quelli motori, non costituiscano due categorie autonome più o meno

giustapposte, ma i due poli di un unico processo attraverso il quale si

realizza l’adattamento costrittivo all’ambiente sociale (Enciclopedia Italiana

“La Piccola Treccani”). In pratica il bambino impara a conoscere, a valutare,

a risolvere problemi solo attraverso il “fare” per prove e tentativi, l’errore

pratico motorio rappresenta la molla della conquista.

L’intero percorso annuale svolto attraverso le numerose attività didattiche e

ludiche ha come obiettivo principale lo sviluppo e l’affermazione della stima

di sé oltre ad una serie di atteggiamenti positivi come la collaborazione, il

rispetto e l’amicizia. Il tema del bosco inteso come libro da leggere,

decodificare, rispettare ha permesso di perseguire tre finalità principali:

l’ambiente come banca delle conoscenze, l’ambiente come bottega della

fantasia, l’ambiente come museo dei valori sociali. In questa prospettiva

l’ambiente è stato concepito come grande aula decentrata all’interno della

quale sono state possibili significative esperienze educative e sociali.

Vittoria Procino

L’alberoFra il cielo e la terra, lui cresce: con la testa tra le nuvole,

lui sfida le stagioni, le tempeste, i temporali, ammiralo, rispettalo perché l’albero è vita.

E lassù in cima Io ho fatto il mio nido.

L'Officina dei sensiInaugurata la mostra collettiva “Officina dei sensi”

Il 16 luglio è stato ufficialmente presentato l’evento d’arte “Officina dei

sensi” ospitato nella Villa Ciani Bassetti di Lasino. La mostra collettiva offre

ad artisti di qualità l’opportunità di farsi conoscere nelle aree periferiche

fuori dai classici circuiti cittadini. La villa, infatti, con suoi spazi, le sue sale, la

sua atmosfera, costituisce una cornice di un effetto unico e tanto speciale

per pemettere di valorizzare l’esposizione delle opere. La villa, già nota per

aver prestato i suoi ambienti alle riprese cinematografiche di “ De Gasperi,

l’uomo della speranza” di Liliana Cavani e “ Vincere” di Marco Bellocchio, a

partire dall’estate 2010 è interessata dalla mostra di arte contemporanea

con protagonista Gianni Pellegrini di Riva del Garda. L’iniziativa, diretta

dalla Regione Autonoma Trentino Alto Adige, con il supporto della Provincia

Autonoma di Trento, dell’Amministrazione comunale di Lasino e la

collaborazione della Proloco Lasino-Lagolo, si sviluppa in tre momenti

distinti. Dal 17 luglio al 22 agosto è stata protagonista la pittura trasognata e

volitiva di “Piacere di vederti" a cura di Riccarda Turrina in cui hanno esposto

Mauro Cappelletti, Michele Parisi, Gianni Pellegrini e Rolando Tessadri. Il

secondo evento “6 in estate”, previsto dal 27 agosto al 19 settembre a cura

di Marco Tomasini, ha per protagonista l’arte contemporanea che non va in

vacanza di Marco Adami, Andrea Bartolini, Federico Lanaro, Francesco

Mattuzzi, Andrea Pegl e Roberta Segata. In autunno, dal 1° al 10 ottobre,

saranno numerosi gli espositori dei cartoni d’artista di “Superficievolume” a

cura di Fiorenzo Degasperi.

La mostra è aperta dal venerdì alla domenica dalle 16.30 alle 18.30. Il primo

ottobre la villa ospiterà “Linee di vino”, una manifestazione di incontro con i

produttori della Valle dei Laghi. Domenica 10 ottobre sarà presentato il

Quaderno n. 1 di Villa Ciani Bassetti, a conclusione della mostra e degli

eventi in villa del 22 e del 29 agosto, curati da William Belli che ha raccontato

la storia della villa.

L’evento “Officina dei sensi” permetterà di sviluppare il senso artistico del

visitatore attraverso l’uso dei propri sensi, ovvero vedere con i propri occhi

un’opera d’arte, tastarne il fascino, gustare il suo valore, il tutto sentendo

l’eco della storia che regna nella villa ed annusando il profumo che l’arte sa

emanare a chi lo sa cogliere ed apprezzare.

Mariabruna Chistè

aRisonanze Armoniche 9 edizioneFestival ed Accademia... «cocktail» di suoni

Quest'anno l’iniziativa musicale «Risonanze Armoniche » è

stata realizzata tra il Festival Musicale che si è articolato dal 9

al 31 luglio 2010 e l'Accademia Internazionale di Musica che

si è svolta al 12 al 24 luglio.

Nel periodo dal 9 luglio al 31 luglio gli appassionati residenti, i

turisti presenti nella Valle dei Laghi e pure i cittadini di Trento

hanno potuto ascoltare della buona musica classica e di

sicuro con nuovo entusiasmo si sono aggiunti ai precedenti.

Il Festival è nato con l’intento di portare in Valle delle serate di

musica classica offrendo un’opportunità nuova per tutti. Il

programma di ogni serata è stato sempre studiato e concepito

con lo scopo di apportare all'auditore un panorama preciso e

allo stesso tempo ampio quanto quello che la musica classica

può offrire come emozioni e piacere.

Il Festival 2010 ha visto la realizzazione di 23 concerti serali

gratuiti, tenuti in luoghi caratteristici e affascinanti sia in Valle

dei Laghi, sia a Trento in particolare presso il Castello del

Buonconsiglio e nello Spazio Archeologico Sotterraneo del

Sas.

Per tutti citiamo i due concerti di apertura e di chiusura tenutisi

nella chiesa parrocchiale di Lasino. Il “Trio Barocco”

composto da tre musicisti di rilievo Fabio Ravasi violino,

Marika Lombardi oboe e Stefano Molardi clavicembalo ha

aperto il festival con un concerto di musica barocca

eseguendo musiche di Bach, Telemann e Vivaldi. Quello

conclusivo è stato affidato ai “I Virtuosi delle Muse” che hanno

eseguito un concerto dedicato a Vivaldi con i brani La Follia,

Concerto per archi e le note Quattro Stagioni. La scelta dei

brani, la bravura degli artisti, l’uso di strumenti antichi dal

suono caldo e coinvolgente hanno reso indimenticabile

questo concerto finale, premiando gli organizzatori con la

folta partecipazione di pubblico cui è seguita la richiesta di un

prosieguo del festival.

Facendo un riepilogo generale di tutti i concerti tenutisi in

Valle e a Trento, risulta evidente che la qualità e la varietà dei

programmi musicali selezionati, i luoghi dei concerti accuratamente scelti

con suggestive e sempre diverse scenografie, sono stati molto apprezzati

dal pubblico. Infatti ogni concerto affrontava un'epoca musicale differente e

anche le formazioni degli esecutori variavano dal duo al sestetto.

Come ogni anno gli interpreti erano musicisti di rilievo, nazionali e

internazionali, oltre che docenti della stessa Accademia.

Un grazie ed un applauso meritatissimo sono doverosi per la

loro partecipazione al nostro festival. Un grazie particolare

per la sua professionalità e “pazienza“ va sicuramente al

musicologo Matteo Carminati che, per facilitare l'ascolto dei

brani nei vari appuntamenti del festival, prima

dell’esecuzione, effettuava una breve ma impeccabile

presentazione.

Certamente anche L’ACCADEMIA Internazionale di Musica

dopo 9 anni di crescita e rinnovamento, può vantare un

grande successo come manifestano il numero di allievi che

quest’anno ha raggiunto le 50 unità, la diversa nazionalità,

(Italia, Francia, Germania e Olanda) così come la loro diversa

età anagrafica che va dagli 11 ai 65 anni. Infatti i corsi sono

aperti ad allievi di tutte le età e livello strumentale il che è

caratteristico di questa Accademia, come una delle poche

che accetta anche allievi alle loro prime esperienze musicali.

La mescolanza di età e i livelli strumentali arricchiscono

culturalmente l’Accademia, rendendola pedagogicamente

molto interessante ma soprattutto unica nel suo genere.

L’offerta didattica dell’Accademia comprende corsi classici di

strumento come flauto dolce, flauto traverso, oboe, fagotto,

clarinetto, violino, viola, violoncello, chitarra e pianoforte con

l’aggiunta di classi di coro e canto, analisi degli spartiti e

lettura a prima vista senza dimenticare il corso di Musica da

Camera e di Orchestra cui quest’anno, si è aggiunto quello di

Orchestra per bimbi. I corsi si sono svolti, nelle sale della

canonica e nel teatro di Lasino; inoltre alcune sale in varie

strutture del paese sono state messe a disposizione degli

allievi per lo studio individuale.

Un grazie va a tutte quelle persone, delle Associazioni (fra cui

spicca la Pro Loco Lasino Lagolo con la sua costante

presenza), agli Enti Pubblici e Privati che hanno contribuito

alla realizzazione di questa IX Edizione. Un elogio

particolarissimo, per aver ideato questo progetto, averci

creduto e averlo organizzato anno dopo anno, va al Direttore artistico

Marika Lombardi, che ama la musica e ama la nostra valle con la speranza

che la collaborazione possa continuare anche per i prossimi anni.

Irene Simonetti

2010estate

n. 02S

Page 9: La Stadera - estate 2010

notiziamo le associazioni si raccontano

. . .si delibera orari e numeri utili . cultura, cronaca e curiosità notiziamo le associazioni si raccontano

. . .si delibera orari e numeri utili . cultura, cronaca e curiosità

Scuola materna di LasinoCamminando nel bosco il cielo è verde perché ci sono gli alberi grandi ((riflessione dei bimbi durante una passeggiata))

Quando si parla di scuola materna ai più ritornano in mente grembiulini,

bavaglini, lavoretti di Natale ricoperti di polvere glitterata e gli struggenti

addii mattutini tra bimbi in lacrime tra le braccia delle maestre e mamme che

tristemente si allontanano sperando che il proprio bimbo non rimanga

traumatizzato da quel distacco.

Frequentando però la scuola materna ci si accorge che c’è molto di più.

Con questo mio contributo, vorrei proporre a coloro che non sono a contatto

con questo mondo, un piccolo spaccato delle numerose iniziative che ogni

anno il personale docente della Scuola Materna di Lasino offre ai suoi piccoli

alunni.

Sorvolando sulla presentazione delle singole insegnanti, se non per

sottolineare la loro costante presenza e disponibilità, ribadita dal consenso

che raccolgono da parte dei bambini, mi soffermerò sulle attività didattiche e

sul programma dell’anno in corso ed ormai al termine.

Le attività annuali vengono programmate in modo che ci sia un argomento

come filo conduttore che lega ogni iniziativa. Nell’anno corrente 2009-2010

l’argomento conduttore dell’attività didattica è “il bosco”.

L’argomento di approfondimento scolastico è stato proposto anche ai

genitori nella riunione iniziale e tutti sono stati invitati a scrivere, su un

grande cartellone che è poi stato affisso nell’ingresso della scuola, una frase

evocativa del bosco.

Il progetto nasce per promuovere nel bambino curiosità e interesse verso le

bellezze naturali che lo circondano, facendo notare e verificare i

mutamenti continui che avvengono in natura. Il percorso ha come obiettivo

quello di aiutare gli alunni ad accostarsi alla natura per stabilire con essa un

corretto rapporto di rispetto e interesse onde avviare la formazione di una

consapevole coscienza ecologica partendo dal presupposto che “l’istinto di

muoversi nell’ambiente, passando da una scoperta all’altra, fa parte della

natura stessa e dell’educazione: l’educazione deve considerare il bambino

che cammina come un esploratore. Il principio dell’esploratore (scouting)

che oggi costituisce una distrazione e un riposo allo studio, dovrebbe invece

far parte dell’educazione stessa e cominciare più presto nel corso della vita”

(M. Montessori).

È partendo da questo spunto che le insegnanti hanno improntato le attività

didattiche. Il bosco, per i bambini e ancora per molti adulti, rappresenta

sempre un luogo magico, che evoca il ricordo di fiabe e racconti fantastici in

cui vivono gnomi e fate. L’incontro con insetti, ragni, funghi, fiori e frutti

stimola la curiosità e arricchisce le conoscenze.

Il luogo prescelto per le escursioni è stato il bosco di Vezzano, dove,

accompagnati dalle indicazioni di Foglia, personaggio di fantasia, i bambini

si avventurano lungo il percorso didattico allestito e progettato dagli alunni

della scuola primaria di Vezzano. Il percorso è disseminato di zone per la

sosta e l’approfondimento attraverso la lettura di storie che hanno per

protagonisti piante, animali e personaggi fantastici. Al ritorno in classe

l’esperienza in campo viene approfondita attraverso l’elaborazione del

vissuto. L’avvicendarsi delle stagioni, sottolineato dal mutamento dei colori

e delle forme della chioma degli alberi, dalla comparsa dei fiori e successiva

trasformazione in frutti, sono spunto di riflessione sulle infinite forme della

natura. La manipolazione degli oggetti raccolti nel bosco ha permesso di

creare una serie di attività, quali la proiezione sul muro delle foglie

permettendo così “l’entrata corporea” nel colore e nella forma proiettata, in

modo da vivere l’esperienza del confronto tra la propria forma corporea e

quella della foglia. L’immersione nella piscina delle foglie ha permesso

attività di concettualizzazione spaziale, l’analisi del colore, attraverso

esperimenti con vari materiali e tempere, ha dato modo di provare a ricreare

tutte le sfumature naturali. La forma delle foglie ha invitato a immaginare e

simulare i movimenti delle stesse trasportate nel vento. L’aula poi è stata

allestita con i lavori prodotti dai bambini con le varie tecniche pittoriche

(disegno, frottage, puntilismo, uso di materiali quali cortecce, foglie e semi).

Un’altra interessantissima attività legata a questo progetto è stata la visita

guidata al Mart di Trento. Negli spazi espositivi del Palazzo delle Albere i

bambini hanno potuto ammirare gli straordinari e grandi dipinti di Paolo

Vallorz, pittore paesaggista trentino. Il laboratorio dell’immagine a loro

dedicato, intitolato “ Tra gli alberi di Vallorz”, è stato allestito davanti ai grandi

dipinti del maestro ed ha permesso di vedere attraverso i cinque sensi,

giocando, sperimentando e utilizzando diverse tecniche artistiche.

L’intero percorso didattico è costantemente approfondito durante le attività

giornaliere sia con attività manuali, sia attraverso la lettura di favole e storie.

Anche la recita natalizia ha avuto come argomento il bosco ed il rapporto

degli uomini con le piante. All’interno della scuola il consueto albero di

Natale è stato allestito e decorato con bigliettini decorati dai genitori su cui

gli stessi hanno espresso pensieri e auspici per il futuro del mondo nel quale

cresceranno e vivranno i nostri bambini. Anche quest’anno, in occasione del

Natale, è stato allestito un mercatino di solidarietà dove sono stati esposti e

venduti oggetti realizzati dai genitori che per due sere si sono ritrovati nelle

aule della scuola materna a collaborare per creare oggetti natalizi. Il ricavato

è stato devoluto interamente, come ogni anno, ad un progetto di adozione e

sostegno a distanza di bambini in difficoltà.

L’attività a tema è svolta anche dai bimbi iscritti al posticipo, dove in

compagnia della loro insegnante e del folletto Freddy, possono avventurarsi

nel viaggio che li conduce verso l’esplorazione, la scoperta e la conquista di

nuove conoscenze. I lavori a cui si dedicano i bambini in questo spazio sono

creati utilizzando materiale di recupero (affermazione della coscienza

ecologica) e materiali raccolti in natura.

Parallelamente all’attività didattica programmata, i bambini della scuola

dell’infanzia di Lasino svolgono attività motoria settimanale seguendo un

corso di acquaticità presso la piscina comunale di Gardolo ed un percorso di

psicomotricità. Quest’ultima attività, svolta per gruppi suddivisi in base

all’età, è stata fortemente voluta dalle insegnanti che, cosce di quanto

l’attività psicomotoria ricopra un ruolo centrale nello sviluppo armonico nella

seconda infanzia dei bambini (3-6 anni), hanno seguito personalmente un

corso specifico preparatorio. La psicomotricità è un “concetto che fa

riferimento alla reciproca integrazione delle funzioni psichiche con quelle

motorie quali elementi fondamentali del comportamento dell’uomo, che

permette di comprendere come le due serie di fenomeni, quelli psichici e

quelli motori, non costituiscano due categorie autonome più o meno

giustapposte, ma i due poli di un unico processo attraverso il quale si

realizza l’adattamento costrittivo all’ambiente sociale (Enciclopedia Italiana

“La Piccola Treccani”). In pratica il bambino impara a conoscere, a valutare,

a risolvere problemi solo attraverso il “fare” per prove e tentativi, l’errore

pratico motorio rappresenta la molla della conquista.

L’intero percorso annuale svolto attraverso le numerose attività didattiche e

ludiche ha come obiettivo principale lo sviluppo e l’affermazione della stima

di sé oltre ad una serie di atteggiamenti positivi come la collaborazione, il

rispetto e l’amicizia. Il tema del bosco inteso come libro da leggere,

decodificare, rispettare ha permesso di perseguire tre finalità principali:

l’ambiente come banca delle conoscenze, l’ambiente come bottega della

fantasia, l’ambiente come museo dei valori sociali. In questa prospettiva

l’ambiente è stato concepito come grande aula decentrata all’interno della

quale sono state possibili significative esperienze educative e sociali.

Vittoria Procino

L’alberoFra il cielo e la terra, lui cresce: con la testa tra le nuvole,

lui sfida le stagioni, le tempeste, i temporali, ammiralo, rispettalo perché l’albero è vita.

E lassù in cima Io ho fatto il mio nido.

L'Officina dei sensiInaugurata la mostra collettiva “Officina dei sensi”

Il 16 luglio è stato ufficialmente presentato l’evento d’arte “Officina dei

sensi” ospitato nella Villa Ciani Bassetti di Lasino. La mostra collettiva offre

ad artisti di qualità l’opportunità di farsi conoscere nelle aree periferiche

fuori dai classici circuiti cittadini. La villa, infatti, con suoi spazi, le sue sale, la

sua atmosfera, costituisce una cornice di un effetto unico e tanto speciale

per pemettere di valorizzare l’esposizione delle opere. La villa, già nota per

aver prestato i suoi ambienti alle riprese cinematografiche di “ De Gasperi,

l’uomo della speranza” di Liliana Cavani e “ Vincere” di Marco Bellocchio, a

partire dall’estate 2010 è interessata dalla mostra di arte contemporanea

con protagonista Gianni Pellegrini di Riva del Garda. L’iniziativa, diretta

dalla Regione Autonoma Trentino Alto Adige, con il supporto della Provincia

Autonoma di Trento, dell’Amministrazione comunale di Lasino e la

collaborazione della Proloco Lasino-Lagolo, si sviluppa in tre momenti

distinti. Dal 17 luglio al 22 agosto è stata protagonista la pittura trasognata e

volitiva di “Piacere di vederti" a cura di Riccarda Turrina in cui hanno esposto

Mauro Cappelletti, Michele Parisi, Gianni Pellegrini e Rolando Tessadri. Il

secondo evento “6 in estate”, previsto dal 27 agosto al 19 settembre a cura

di Marco Tomasini, ha per protagonista l’arte contemporanea che non va in

vacanza di Marco Adami, Andrea Bartolini, Federico Lanaro, Francesco

Mattuzzi, Andrea Pegl e Roberta Segata. In autunno, dal 1° al 10 ottobre,

saranno numerosi gli espositori dei cartoni d’artista di “Superficievolume” a

cura di Fiorenzo Degasperi.

La mostra è aperta dal venerdì alla domenica dalle 16.30 alle 18.30. Il primo

ottobre la villa ospiterà “Linee di vino”, una manifestazione di incontro con i

produttori della Valle dei Laghi. Domenica 10 ottobre sarà presentato il

Quaderno n. 1 di Villa Ciani Bassetti, a conclusione della mostra e degli

eventi in villa del 22 e del 29 agosto, curati da William Belli che ha raccontato

la storia della villa.

L’evento “Officina dei sensi” permetterà di sviluppare il senso artistico del

visitatore attraverso l’uso dei propri sensi, ovvero vedere con i propri occhi

un’opera d’arte, tastarne il fascino, gustare il suo valore, il tutto sentendo

l’eco della storia che regna nella villa ed annusando il profumo che l’arte sa

emanare a chi lo sa cogliere ed apprezzare.

Mariabruna Chistè

aRisonanze Armoniche 9 edizioneFestival ed Accademia... «cocktail» di suoni

Quest'anno l’iniziativa musicale «Risonanze Armoniche » è

stata realizzata tra il Festival Musicale che si è articolato dal 9

al 31 luglio 2010 e l'Accademia Internazionale di Musica che

si è svolta al 12 al 24 luglio.

Nel periodo dal 9 luglio al 31 luglio gli appassionati residenti, i

turisti presenti nella Valle dei Laghi e pure i cittadini di Trento

hanno potuto ascoltare della buona musica classica e di

sicuro con nuovo entusiasmo si sono aggiunti ai precedenti.

Il Festival è nato con l’intento di portare in Valle delle serate di

musica classica offrendo un’opportunità nuova per tutti. Il

programma di ogni serata è stato sempre studiato e concepito

con lo scopo di apportare all'auditore un panorama preciso e

allo stesso tempo ampio quanto quello che la musica classica

può offrire come emozioni e piacere.

Il Festival 2010 ha visto la realizzazione di 23 concerti serali

gratuiti, tenuti in luoghi caratteristici e affascinanti sia in Valle

dei Laghi, sia a Trento in particolare presso il Castello del

Buonconsiglio e nello Spazio Archeologico Sotterraneo del

Sas.

Per tutti citiamo i due concerti di apertura e di chiusura tenutisi

nella chiesa parrocchiale di Lasino. Il “Trio Barocco”

composto da tre musicisti di rilievo Fabio Ravasi violino,

Marika Lombardi oboe e Stefano Molardi clavicembalo ha

aperto il festival con un concerto di musica barocca

eseguendo musiche di Bach, Telemann e Vivaldi. Quello

conclusivo è stato affidato ai “I Virtuosi delle Muse” che hanno

eseguito un concerto dedicato a Vivaldi con i brani La Follia,

Concerto per archi e le note Quattro Stagioni. La scelta dei

brani, la bravura degli artisti, l’uso di strumenti antichi dal

suono caldo e coinvolgente hanno reso indimenticabile

questo concerto finale, premiando gli organizzatori con la

folta partecipazione di pubblico cui è seguita la richiesta di un

prosieguo del festival.

Facendo un riepilogo generale di tutti i concerti tenutisi in

Valle e a Trento, risulta evidente che la qualità e la varietà dei

programmi musicali selezionati, i luoghi dei concerti accuratamente scelti

con suggestive e sempre diverse scenografie, sono stati molto apprezzati

dal pubblico. Infatti ogni concerto affrontava un'epoca musicale differente e

anche le formazioni degli esecutori variavano dal duo al sestetto.

Come ogni anno gli interpreti erano musicisti di rilievo, nazionali e

internazionali, oltre che docenti della stessa Accademia.

Un grazie ed un applauso meritatissimo sono doverosi per la

loro partecipazione al nostro festival. Un grazie particolare

per la sua professionalità e “pazienza“ va sicuramente al

musicologo Matteo Carminati che, per facilitare l'ascolto dei

brani nei vari appuntamenti del festival, prima

dell’esecuzione, effettuava una breve ma impeccabile

presentazione.

Certamente anche L’ACCADEMIA Internazionale di Musica

dopo 9 anni di crescita e rinnovamento, può vantare un

grande successo come manifestano il numero di allievi che

quest’anno ha raggiunto le 50 unità, la diversa nazionalità,

(Italia, Francia, Germania e Olanda) così come la loro diversa

età anagrafica che va dagli 11 ai 65 anni. Infatti i corsi sono

aperti ad allievi di tutte le età e livello strumentale il che è

caratteristico di questa Accademia, come una delle poche

che accetta anche allievi alle loro prime esperienze musicali.

La mescolanza di età e i livelli strumentali arricchiscono

culturalmente l’Accademia, rendendola pedagogicamente

molto interessante ma soprattutto unica nel suo genere.

L’offerta didattica dell’Accademia comprende corsi classici di

strumento come flauto dolce, flauto traverso, oboe, fagotto,

clarinetto, violino, viola, violoncello, chitarra e pianoforte con

l’aggiunta di classi di coro e canto, analisi degli spartiti e

lettura a prima vista senza dimenticare il corso di Musica da

Camera e di Orchestra cui quest’anno, si è aggiunto quello di

Orchestra per bimbi. I corsi si sono svolti, nelle sale della

canonica e nel teatro di Lasino; inoltre alcune sale in varie

strutture del paese sono state messe a disposizione degli

allievi per lo studio individuale.

Un grazie va a tutte quelle persone, delle Associazioni (fra cui

spicca la Pro Loco Lasino Lagolo con la sua costante

presenza), agli Enti Pubblici e Privati che hanno contribuito

alla realizzazione di questa IX Edizione. Un elogio

particolarissimo, per aver ideato questo progetto, averci

creduto e averlo organizzato anno dopo anno, va al Direttore artistico

Marika Lombardi, che ama la musica e ama la nostra valle con la speranza

che la collaborazione possa continuare anche per i prossimi anni.

Irene Simonetti

2010estate

n. 02S

Page 10: La Stadera - estate 2010

2010estate

n. 02S

notiziamo le associazioni si raccontano

. . .si delibera orari e numeri utili . cultura, cronaca e curiosità notiziamo le associazioni si raccontano

. . .si delibera orari e numeri utili . cultura, cronaca e curiosità

GirovagandoRicevo e pubblico il racconto del viaggio in Birmania di Giada e Simone

Ci sono dei luoghi in cui la storia non dà tregua. E si trasforma in un fantasma

di carne e ossa che plasma la sua sete di potere spargendo il seme del

terrore. Il Myanmar è un ossimoro: non fa sconti e non lascia illusioni. Le sue

voci più profonde sono un coro sommesso di disprezzo per il regime militare

guidato dal generalissimo Than Shwe, che promette elezioni farsa nel 2010

a cui nessuno crede. Basta percorrerla l’ex Birmania. Basta sondare i suoi

umori più popolari, esplorare le classi sociali, muoversi tra le differenti etnie

(dalla bamar, predominante, alla shan, dai kachin ai chin per arrivare ai

riottosi mon e karen). Basta fermarsi ad ascoltare nei crocicchi, in mezzo

alla polvere, nei segreti spazi di un monastero, nelle afone distese di riso o

nel sedile posteriore di un taxi facendo i ventriloqui. Il popolo birmano è

fiaccato dalla dittatura, inseguito dagli spettri, minacciato dai lavori forzati e

dalle detenzioni estenuanti eppure non abbandona il campo. «Pronto a

nuove mobilitazioni e proteste» assicura un giovane monaco buddhista di

24 anni, residente in uno dei monasteri più importanti di Yangon (ex

Rangoon), capitale fino al 2006 prima del trasferimento, deciso a mezza

strada tra superstizione e realpolitik, nel villaggio di Naypyidaw che ora

conta 300 mila abitanti. «Nessuno ha fiducia nella scadenza elettorale del

2010, nessuno. Dubito persino che si terranno delle elezioni, ma se così

fosse sarà una farsa per dare legittimazione al regime di Than Shwe. Allora

ci saranno nuove manifestazioni» profetizza il monaco raccogliendo

l’assenso di compagni e superiori. E rievocando la rivoluzione dello

zafferano di appena due anni fa racconta: «Io c’ero, sorreggevo una

bandiera e scandivo gli slogan. Ad un certo punto ho visto un militare che ha

alzato la pistola, preso la mira e sparato. Voleva uccidermi, ma ha colpito ad

un braccio un altro monaco che mi ha fatto da involontario scudo. A seguito

di quelle proteste i militari hanno ammazzato a sangue freddo 2.700

monaci. Sono fuggito da Mandalay, la mia città di origine, e sono rimasto per

sei mesi nella foresta. A meditare. Sono tornato quando le acque si erano

quietate».

Dai monasteri, anima delle rivolte, alla strada, dal nord al sud del Paese i

birmani esprimono solo un sentimento: la rabbia. «Guardi qui» si agita un

tassista di origine pakistana e di fede musulmana mentre muoviamo verso

Bago, «la vede questa diramazione? E’ l’autostrada diretta per Naypyidaw,

costruita in quattro e quattr’otto. L’unica arteria illuminata di notte». Già, la

luce. Da queste parte è quasi un miracolo nel senso che insegue con

persistenza gli alti comandi militari ovunque essi si spostino mentre per il

resto della popolazione l’energia elettrica viene erogata 10-12 ore al giorno

con frequentissimi black-out. «La gente ricca lo è sempre di più, quella

povera anche» riassume un altro tassista deluso, l’unico che prova a

credere in un cambiamento. «Nel 2010 succederà qualcosa, può essere la

volta buona». Poi, allo stop imposto dal semaforo, precipita nel silenzio per

paura che qualche automobilista ascolti le sue critiche e lo sguardo si perde

nella fatiscente e affascinante Chinatown dove il Sule Paya – monumento

nazionale del buddhismo – convive pacifico con una chiesa cattolica, una

sinagoga che dà ospitalità alle otto famiglie ebraiche rimaste nel Paese, due

moschee e tre templi indù. Un retaggio antico, la convivenza, di cui è inutile

stupirsi. E che testimonia l’acquisizione consolidata di una cultura della

convivenza. Così se si fa un salto a curiosare in sinagoga, capita che il

negoziante musulmano di fronte faccia strada ai visitatori aprendo i lucchetti

del cancello. In University Road, dove Aung San Suu Kyi risiede agli arresti

domiciliari, si affastellano l’una sull’altra le ambasciate e le ville dei

diplomatici. Il quartier generale americano si trova qualche centinaio di metri

prima dell’abitazione di San Suu Kyi ma la strada, ad un certo punto, sbatte

contro un posto di blocco e un cartello «Restricted area». Troppa curiosità,

troppa popolarità: la junta non ha gradito e ha preso le contromisure per

ridurre il traffico che accarezza la casa-simbolo della privazione birmana. E

a corredo c’è pure la nuova Costituzione voluta dai militari che esclude de

facto la leader dell’opposizione – che in realtà stravinse le elezioni del 1990

– perché non si può candidare chi è stato o è sposato con uno straniero (il

marito di San Suu Kyi era inglese). A Kalaw, 400 e rotti chilometri a nord di

Yangon in direzione del lago Inle, gli umori non cambiano. «Siamo come un

uccello senza ali» sintetizza un giovane che accompagna i viaggiatori zaino

in spalla nei villaggi delle colline circostanti o in trekking fino a Nyaungshwe.

«Per un passaporto ci vogliono 300 dollari e non è così semplice lasciare il

Paese» prosegue, «In pochi possono permetterselo, quindi siamo chiusi

qua dentro incapaci di volare e senza libertà. La gente soffre, nei villaggi dei

dintorni non hanno neppure il denaro per un visita dal medico che costa 3-4

mila kyat (3-4 dollari). Ci hanno tolto anche la speranza». Poi prosegue

toccando un nodo nevralgico del malcontento: «I turisti sono sempre di

meno. Da due o tre anni a questa parte, in coincidenza con la

radicalizzazione dello scontro politico, i flussi sono costantemente calati

affamando ancora di più la popolazione». Tassisti, cuochi per caso lungo i

marciapiedi, venditori di cianfrusaglie, agenti di turismo improvvisati e

pedalatori da competizione alla guida di portantine per coppie sono il

panorama che ogni giorno affolla le strade di città e luoghi di interesse per

sbarcare il lunario. Si capisce bene, dunque, perché il già misero conto delle

presenze, 200mila turisti nel 2004 (7.000 gli italiani), di cui il 60%

proveniente dall’Asia, abbia creato ancora più miseria con i bruschi cali fatti

registrare negli ultimi quattro anni. E pensare che un luogo come Bagan,

quest’immensa distesa di templi con un millennio di vita che spuntano dalla

piana come spighe di frumento, raccoglierebbe lo sguardo di qualche

milione di persone se solo fosse in Europa. In Myanmar un insegnante

guadagna 30.000 kyat al mese (30 dollari), chi è fortunato può arrivare a

guadagnarne 2.000 al giorno arrabattandosi con qualche lavoro, i più vivono

con 500 kyat in un Paese in cui, tanto per offrire un’idea, una bottiglia

d’acqua ne costa 200 e un piatto di noodle 400. «Quali motivazioni può

avere un docente che fatica ad arrivare a fine mese? Ovviamente i più

s’impegnano il minimo indispensabile e se qualche alunno non marcia al

passo ecco che spuntano le lezioni private per integrare il reddito.

D’altronde, cos’altro ci si può aspettare?» sbotta un giovane autista che

percorre la tratta da Nyaung U (il villaggio più vicino ai templi di Bagan) a

Monte Popa. Si passa le mani tra i capelli e sputa betel quasi in un gesto di

stizza. «C’è tantissima miseria e veniamo continuamente tartassati dai

governanti. Guardi questi rudimentali caselli sulle strade: chiedono 200 kyat

per ogni passaggio allo scopo di migliorare la strada. Ma la strada è in

pessime condizioni, ci sono solo chiazze di catrame a coprire qualche buca.

It’s funny, it’s funny…». Poi aggiunge «Il regime si è arricchito e ha svenduto

il Paese alla Cina. Abbiamo petrolio, gas naturale, pietre preziose ma ormai

non controlliamo più niente. Viviamo una seconda colonizzazione».

Nel caos di Mandalay, una delle città simbolo del buddhismo theravada e

delle proteste del 2007, il clima è elettrico. Alla Mahahumi Paya, dove è

contenuto uno dei Buddha più venerati, capita di incontrare schiere di

poliziotti a presidiare tutti gli angoli strategici dell’immensa pagoda. Motivo?

Uno dei massimi vertici del regime militare (qualcuno sussurra lo stesso

Than Shwe) è venuto a venerare la statua del Buddha, con codazzo di

luogotenenti-fotografi che lo immortalano, come estremo tentativo di

blandire il popolo a cui si può toccare tutto, tranne la propria fede religiosa.

Qualche isolato più in là c’è l’abitazione dove vivono i Moustache Brothers,

la compagnia teatrale che con i suoi spettacoli irriverenti e la farsa si prende

gioco dei militari. Par Par Law è stato arrestato tre volte, si è fatto cinque

anni e mezzo di lavori forzati a Myitkyina poi è stato liberato dopo una

poderosa campagna internazionale di sensibilizzazione. Aveva ironizzato

sulla dittatura. Non si può. Incontriamo suo fratello Lu Maw poco prima dello

spettacolo che i Moustache Brothers tengono ogni sera nel minipalco

improvvisato dentro casa. E’ l’unico luogo dove possono ancora esercitare il

mestiere; fuori dalla porta agenti in borghese sorvegliano ventiquattro ore al

giorno i loro movimenti. Per questo il pubblico è composto solo da stranieri,

troppo rischioso per un birmano essere associato a quel luogo di eversione.

Parla a ruota libera, senza paura di apparire, a differenza degli altri

interlocutori terrorizzati dalle possibili conseguenze. «La situazione è

sempre peggiore – attacca il 58enne Lu Maw lisciandosi i baffoni – e la

promessa di libere elezioni è uno specchietto per allodole». Nemmeno il

pressing delle diplomazie americana, internazionale e dell’Asean che si

sono attivate chiedendo «elezioni libere, giuste e oneste» sortirà alcun

effetto, secondo il comico, perché «la Cina ha troppi interessi nel nostro

Paese». «La gente soffre – prosegue –, l’Aids sta diventando una piaga

diffusa perché molte donne sono costrette, alcune anche dalle proprie

famiglie, a prostituirsi per tirare su qualche kyat». Nello spettacolo, che

unisce politica e danze della tradizione birmana, si sprecano le invettive

contro il regime paragonato alla mafia: «Anche l’istruzione è diventata un

affare per ricchi, solo i figli dei militari o dei businessman collusi con il potere

possono permettersela». Ma alla fine c’è spazio per un sorriso: «Salutatemi

il mio amico Dario Fo e continuate a parlare della Birmania. E’ l’unica

speranza che abbiamo».

Simone Casalini

Gara di bocceAssociazione sportiva dilettantistica Società Bocciofila Toblino Valle dei Laghi

Il giorno 07 Agosto 2010 la Società Bocciofila Toblino Valle dei Laghi ha

organizzato sui campi di bocce di Lagolo, una gara di bocce a terne a

sorteggio aperta a tutti i soci, simpatizzanti, amici e turisti, sponsorizzata

dalla Distilleria PISONI di Pergolese.

A detta gara hanno partecipato nr. 24 terne a sorteggio composte da nr. 2

uomini e nr. 1 donna (adulti) per un totale di nr. 72 persone + nr. 4 terne

composte da ragazzi di età compresa tra i 10 e i 15 anni che fanno parte del

Settore Giovanile della Bocciofila di Toblino, per un totale di 12 ragazzi (sia

ragazzi che ragazze), a tale proposito è giusto puntualizzare che detta

società bocciofila è da circa 2 anni che lavora con il settore giovanile e con le

scuole e nella propria squadra giovanile fanno parte circa 20 ragazzi

residenti nella Valle dei Laghi (allenatore e responsabile settore giovanile

MAZZILLI Vito, affiancato anche dal Presidente della Società Bocciofila

ZUCCATTI Marco).

Per tornare sulla gara agonistica, la stessa è stata vinta dalla terna

composta dal Vice Presidente della Società GRAZIOLA Stefano, TOMASI

Roberto e TOLOTTI Gemma, per i giovani la gara è stata vinta da MAZZILLI

Luca, SOMMADOSSI Daniele e BEATRICI Elisa.

Alle premiazioni erano presenti anche il Sindaco di Cavedine TRAVAGLIA

Renzo, il Sindaco di Lasino SIMONETTI Eugenio, il Consigliere Comunale

di Calavino TRAVAGLIA Pierino e GIOVANNAZZI Nerio, i quali hanno

premiato i migliori piazzamenti a detta gara (le prime otto terne per quanto

riguarda la gara adulti e le prime due terne per quanto riguarda la gara

giovani, inoltre è stata premiata come migliore giocatrice della gara

giovanile BEATRICI Luana). Alle premiazioni vi era anche presente il signor

PISONI Arrigo responsabile della sopra indicata distilleria, durante dette

premiazioni è stato fatto un minuto di raccoglimento per il ricordo di PISONI

Vittorio e PISONI Luca, rispettivamente fratello e figlio di PISONI Arrigo,

scomparsi improvvisamente nell'anno 2010. A tale proposito è giusto

segnalare che PISONI Vittorio è stato uno degli ideatori insieme alla Società

Bocciofila della gara in questione.

Si ringraziano tutti quelli che hanno aderito alla buona riuscita della

manifestazione.

Ricevuto da

IL PRESIDENTE

Zuccatti Marco

Page 11: La Stadera - estate 2010

2010estate

n. 02S

notiziamo le associazioni si raccontano

. . .si delibera orari e numeri utili . cultura, cronaca e curiosità notiziamo le associazioni si raccontano

. . .si delibera orari e numeri utili . cultura, cronaca e curiosità

GirovagandoRicevo e pubblico il racconto del viaggio in Birmania di Giada e Simone

Ci sono dei luoghi in cui la storia non dà tregua. E si trasforma in un fantasma

di carne e ossa che plasma la sua sete di potere spargendo il seme del

terrore. Il Myanmar è un ossimoro: non fa sconti e non lascia illusioni. Le sue

voci più profonde sono un coro sommesso di disprezzo per il regime militare

guidato dal generalissimo Than Shwe, che promette elezioni farsa nel 2010

a cui nessuno crede. Basta percorrerla l’ex Birmania. Basta sondare i suoi

umori più popolari, esplorare le classi sociali, muoversi tra le differenti etnie

(dalla bamar, predominante, alla shan, dai kachin ai chin per arrivare ai

riottosi mon e karen). Basta fermarsi ad ascoltare nei crocicchi, in mezzo

alla polvere, nei segreti spazi di un monastero, nelle afone distese di riso o

nel sedile posteriore di un taxi facendo i ventriloqui. Il popolo birmano è

fiaccato dalla dittatura, inseguito dagli spettri, minacciato dai lavori forzati e

dalle detenzioni estenuanti eppure non abbandona il campo. «Pronto a

nuove mobilitazioni e proteste» assicura un giovane monaco buddhista di

24 anni, residente in uno dei monasteri più importanti di Yangon (ex

Rangoon), capitale fino al 2006 prima del trasferimento, deciso a mezza

strada tra superstizione e realpolitik, nel villaggio di Naypyidaw che ora

conta 300 mila abitanti. «Nessuno ha fiducia nella scadenza elettorale del

2010, nessuno. Dubito persino che si terranno delle elezioni, ma se così

fosse sarà una farsa per dare legittimazione al regime di Than Shwe. Allora

ci saranno nuove manifestazioni» profetizza il monaco raccogliendo

l’assenso di compagni e superiori. E rievocando la rivoluzione dello

zafferano di appena due anni fa racconta: «Io c’ero, sorreggevo una

bandiera e scandivo gli slogan. Ad un certo punto ho visto un militare che ha

alzato la pistola, preso la mira e sparato. Voleva uccidermi, ma ha colpito ad

un braccio un altro monaco che mi ha fatto da involontario scudo. A seguito

di quelle proteste i militari hanno ammazzato a sangue freddo 2.700

monaci. Sono fuggito da Mandalay, la mia città di origine, e sono rimasto per

sei mesi nella foresta. A meditare. Sono tornato quando le acque si erano

quietate».

Dai monasteri, anima delle rivolte, alla strada, dal nord al sud del Paese i

birmani esprimono solo un sentimento: la rabbia. «Guardi qui» si agita un

tassista di origine pakistana e di fede musulmana mentre muoviamo verso

Bago, «la vede questa diramazione? E’ l’autostrada diretta per Naypyidaw,

costruita in quattro e quattr’otto. L’unica arteria illuminata di notte». Già, la

luce. Da queste parte è quasi un miracolo nel senso che insegue con

persistenza gli alti comandi militari ovunque essi si spostino mentre per il

resto della popolazione l’energia elettrica viene erogata 10-12 ore al giorno

con frequentissimi black-out. «La gente ricca lo è sempre di più, quella

povera anche» riassume un altro tassista deluso, l’unico che prova a

credere in un cambiamento. «Nel 2010 succederà qualcosa, può essere la

volta buona». Poi, allo stop imposto dal semaforo, precipita nel silenzio per

paura che qualche automobilista ascolti le sue critiche e lo sguardo si perde

nella fatiscente e affascinante Chinatown dove il Sule Paya – monumento

nazionale del buddhismo – convive pacifico con una chiesa cattolica, una

sinagoga che dà ospitalità alle otto famiglie ebraiche rimaste nel Paese, due

moschee e tre templi indù. Un retaggio antico, la convivenza, di cui è inutile

stupirsi. E che testimonia l’acquisizione consolidata di una cultura della

convivenza. Così se si fa un salto a curiosare in sinagoga, capita che il

negoziante musulmano di fronte faccia strada ai visitatori aprendo i lucchetti

del cancello. In University Road, dove Aung San Suu Kyi risiede agli arresti

domiciliari, si affastellano l’una sull’altra le ambasciate e le ville dei

diplomatici. Il quartier generale americano si trova qualche centinaio di metri

prima dell’abitazione di San Suu Kyi ma la strada, ad un certo punto, sbatte

contro un posto di blocco e un cartello «Restricted area». Troppa curiosità,

troppa popolarità: la junta non ha gradito e ha preso le contromisure per

ridurre il traffico che accarezza la casa-simbolo della privazione birmana. E

a corredo c’è pure la nuova Costituzione voluta dai militari che esclude de

facto la leader dell’opposizione – che in realtà stravinse le elezioni del 1990

– perché non si può candidare chi è stato o è sposato con uno straniero (il

marito di San Suu Kyi era inglese). A Kalaw, 400 e rotti chilometri a nord di

Yangon in direzione del lago Inle, gli umori non cambiano. «Siamo come un

uccello senza ali» sintetizza un giovane che accompagna i viaggiatori zaino

in spalla nei villaggi delle colline circostanti o in trekking fino a Nyaungshwe.

«Per un passaporto ci vogliono 300 dollari e non è così semplice lasciare il

Paese» prosegue, «In pochi possono permetterselo, quindi siamo chiusi

qua dentro incapaci di volare e senza libertà. La gente soffre, nei villaggi dei

dintorni non hanno neppure il denaro per un visita dal medico che costa 3-4

mila kyat (3-4 dollari). Ci hanno tolto anche la speranza». Poi prosegue

toccando un nodo nevralgico del malcontento: «I turisti sono sempre di

meno. Da due o tre anni a questa parte, in coincidenza con la

radicalizzazione dello scontro politico, i flussi sono costantemente calati

affamando ancora di più la popolazione». Tassisti, cuochi per caso lungo i

marciapiedi, venditori di cianfrusaglie, agenti di turismo improvvisati e

pedalatori da competizione alla guida di portantine per coppie sono il

panorama che ogni giorno affolla le strade di città e luoghi di interesse per

sbarcare il lunario. Si capisce bene, dunque, perché il già misero conto delle

presenze, 200mila turisti nel 2004 (7.000 gli italiani), di cui il 60%

proveniente dall’Asia, abbia creato ancora più miseria con i bruschi cali fatti

registrare negli ultimi quattro anni. E pensare che un luogo come Bagan,

quest’immensa distesa di templi con un millennio di vita che spuntano dalla

piana come spighe di frumento, raccoglierebbe lo sguardo di qualche

milione di persone se solo fosse in Europa. In Myanmar un insegnante

guadagna 30.000 kyat al mese (30 dollari), chi è fortunato può arrivare a

guadagnarne 2.000 al giorno arrabattandosi con qualche lavoro, i più vivono

con 500 kyat in un Paese in cui, tanto per offrire un’idea, una bottiglia

d’acqua ne costa 200 e un piatto di noodle 400. «Quali motivazioni può

avere un docente che fatica ad arrivare a fine mese? Ovviamente i più

s’impegnano il minimo indispensabile e se qualche alunno non marcia al

passo ecco che spuntano le lezioni private per integrare il reddito.

D’altronde, cos’altro ci si può aspettare?» sbotta un giovane autista che

percorre la tratta da Nyaung U (il villaggio più vicino ai templi di Bagan) a

Monte Popa. Si passa le mani tra i capelli e sputa betel quasi in un gesto di

stizza. «C’è tantissima miseria e veniamo continuamente tartassati dai

governanti. Guardi questi rudimentali caselli sulle strade: chiedono 200 kyat

per ogni passaggio allo scopo di migliorare la strada. Ma la strada è in

pessime condizioni, ci sono solo chiazze di catrame a coprire qualche buca.

It’s funny, it’s funny…». Poi aggiunge «Il regime si è arricchito e ha svenduto

il Paese alla Cina. Abbiamo petrolio, gas naturale, pietre preziose ma ormai

non controlliamo più niente. Viviamo una seconda colonizzazione».

Nel caos di Mandalay, una delle città simbolo del buddhismo theravada e

delle proteste del 2007, il clima è elettrico. Alla Mahahumi Paya, dove è

contenuto uno dei Buddha più venerati, capita di incontrare schiere di

poliziotti a presidiare tutti gli angoli strategici dell’immensa pagoda. Motivo?

Uno dei massimi vertici del regime militare (qualcuno sussurra lo stesso

Than Shwe) è venuto a venerare la statua del Buddha, con codazzo di

luogotenenti-fotografi che lo immortalano, come estremo tentativo di

blandire il popolo a cui si può toccare tutto, tranne la propria fede religiosa.

Qualche isolato più in là c’è l’abitazione dove vivono i Moustache Brothers,

la compagnia teatrale che con i suoi spettacoli irriverenti e la farsa si prende

gioco dei militari. Par Par Law è stato arrestato tre volte, si è fatto cinque

anni e mezzo di lavori forzati a Myitkyina poi è stato liberato dopo una

poderosa campagna internazionale di sensibilizzazione. Aveva ironizzato

sulla dittatura. Non si può. Incontriamo suo fratello Lu Maw poco prima dello

spettacolo che i Moustache Brothers tengono ogni sera nel minipalco

improvvisato dentro casa. E’ l’unico luogo dove possono ancora esercitare il

mestiere; fuori dalla porta agenti in borghese sorvegliano ventiquattro ore al

giorno i loro movimenti. Per questo il pubblico è composto solo da stranieri,

troppo rischioso per un birmano essere associato a quel luogo di eversione.

Parla a ruota libera, senza paura di apparire, a differenza degli altri

interlocutori terrorizzati dalle possibili conseguenze. «La situazione è

sempre peggiore – attacca il 58enne Lu Maw lisciandosi i baffoni – e la

promessa di libere elezioni è uno specchietto per allodole». Nemmeno il

pressing delle diplomazie americana, internazionale e dell’Asean che si

sono attivate chiedendo «elezioni libere, giuste e oneste» sortirà alcun

effetto, secondo il comico, perché «la Cina ha troppi interessi nel nostro

Paese». «La gente soffre – prosegue –, l’Aids sta diventando una piaga

diffusa perché molte donne sono costrette, alcune anche dalle proprie

famiglie, a prostituirsi per tirare su qualche kyat». Nello spettacolo, che

unisce politica e danze della tradizione birmana, si sprecano le invettive

contro il regime paragonato alla mafia: «Anche l’istruzione è diventata un

affare per ricchi, solo i figli dei militari o dei businessman collusi con il potere

possono permettersela». Ma alla fine c’è spazio per un sorriso: «Salutatemi

il mio amico Dario Fo e continuate a parlare della Birmania. E’ l’unica

speranza che abbiamo».

Simone Casalini

Gara di bocceAssociazione sportiva dilettantistica Società Bocciofila Toblino Valle dei Laghi

Il giorno 07 Agosto 2010 la Società Bocciofila Toblino Valle dei Laghi ha

organizzato sui campi di bocce di Lagolo, una gara di bocce a terne a

sorteggio aperta a tutti i soci, simpatizzanti, amici e turisti, sponsorizzata

dalla Distilleria PISONI di Pergolese.

A detta gara hanno partecipato nr. 24 terne a sorteggio composte da nr. 2

uomini e nr. 1 donna (adulti) per un totale di nr. 72 persone + nr. 4 terne

composte da ragazzi di età compresa tra i 10 e i 15 anni che fanno parte del

Settore Giovanile della Bocciofila di Toblino, per un totale di 12 ragazzi (sia

ragazzi che ragazze), a tale proposito è giusto puntualizzare che detta

società bocciofila è da circa 2 anni che lavora con il settore giovanile e con le

scuole e nella propria squadra giovanile fanno parte circa 20 ragazzi

residenti nella Valle dei Laghi (allenatore e responsabile settore giovanile

MAZZILLI Vito, affiancato anche dal Presidente della Società Bocciofila

ZUCCATTI Marco).

Per tornare sulla gara agonistica, la stessa è stata vinta dalla terna

composta dal Vice Presidente della Società GRAZIOLA Stefano, TOMASI

Roberto e TOLOTTI Gemma, per i giovani la gara è stata vinta da MAZZILLI

Luca, SOMMADOSSI Daniele e BEATRICI Elisa.

Alle premiazioni erano presenti anche il Sindaco di Cavedine TRAVAGLIA

Renzo, il Sindaco di Lasino SIMONETTI Eugenio, il Consigliere Comunale

di Calavino TRAVAGLIA Pierino e GIOVANNAZZI Nerio, i quali hanno

premiato i migliori piazzamenti a detta gara (le prime otto terne per quanto

riguarda la gara adulti e le prime due terne per quanto riguarda la gara

giovani, inoltre è stata premiata come migliore giocatrice della gara

giovanile BEATRICI Luana). Alle premiazioni vi era anche presente il signor

PISONI Arrigo responsabile della sopra indicata distilleria, durante dette

premiazioni è stato fatto un minuto di raccoglimento per il ricordo di PISONI

Vittorio e PISONI Luca, rispettivamente fratello e figlio di PISONI Arrigo,

scomparsi improvvisamente nell'anno 2010. A tale proposito è giusto

segnalare che PISONI Vittorio è stato uno degli ideatori insieme alla Società

Bocciofila della gara in questione.

Si ringraziano tutti quelli che hanno aderito alla buona riuscita della

manifestazione.

Ricevuto da

IL PRESIDENTE

Zuccatti Marco

Page 12: La Stadera - estate 2010

notiziamo .le associazioni si raccontano

. . .si delibera orari e numeri utili cultura, cronaca e curiosità

notiziamo .le associazioni si raccontano

. . .si delibera orari e numeri utili cultura, cronaca e curiosità

2010estate

n. 02S

Piante aromaticheDragoncello - Artemisia dracunculus -

E' innanzitutto necessario fare una distinzione fra il vero

dragoncello francese o estragone, non presente in natura

e dal sapore delicato largamente utilizzato in cucina, e il

dragoncello russo (artemisia dracunculoides) più

scadente, che ha foglie pallide e sapore amaro, invece

presente in natura ma usato prevalentemente in medicina.

In questo articolo vi parlerò del dragoncello francese,

pianta perenne che può raggiungere un metro di altezza. È

caratterizzata radici legnose e da fusti eretti molto

ramificati che emanano un profumo pungente molto

aromatico. Le foglie di colore verde scuro sono lunghe,

sottili e decisamente più piccole sulla sommità dei fusti.

Durante la stagione estiva appaiono dei piccoli fiori

globulosi bianchi-verdastri raggruppati in mazzetti

all'ascella delle foglie, il frutto si presenta piccolo e secco

ricoperto da una sottile pelle e contenente un unico seme

(achenio). C' è da dire che nei climi freddi la pianta non

fiorisce, né va in semenza: per questo che non si trova in

natura ma è reperibile solo nei vivai.

Coltivazione:

Amante delle zone secche e soleggiate, il dragoncello

predilige i terreni ben drenati leggeri, ricchi di materia

organica, non sopporta i ristagni e l'eccesso di umidità.

Cresce bene anche in vasi se questi sono esposti a sud.

Non richiede cure particolari, ma degenera rapidamente.

E' necessario dividerlo almeno ogni tre anni, ma è

preferibile farlo ogni anno. In inverno deve essere protetto

dal gelo: per questo bisogna tagliarlo raso terra e ripararlo

alla base con paglia o corteccia, anche se devo dire che io

lo coltivo nel mio orto ormai da 11 anni e non ha mai avuto

bisogno di nessuna protezione .

I più esperti possono sradicare una pianta dal terreno e

coltivarla in casa per tutto l'inverno. Non bisogna

comunque dimenticare che il dragoncello ha bisogno di

molta luce e che coltivarlo in un ambiente chiuso è

particolarmente difficile. La sua propagazione avviene per

divisione delle radici o talea di fusti.

Raccolta e conservazione:

Si raccolgono le sommità fiorite e le foglie dei rametti

giovani, da giugno a settembre. Per la conservazione si

tagliano i fusti prima che inizi la zona a legno e, dopo averli

raccolti in mazzi, si lasciano seccare appesi in locali

asciutti, caldi e ventilati, Se però l'operazione avviene troppo lentamente,

l'erba perde aroma, colore e spesso annerisce e deve essere quindi

scartata, E' forse più facile e consigliabile conservarlo tramite congelazione.

In medicina:

Come per tutte le aromatiche, attualmente il suo uso alimentare prevale su

quello medicinale, tuttavia è ricco di vitamina C, ha proprietà aperitive,

digestive e carminative (aiuta l’espulsione dei gas intestinali). E' indicato nei

casi di digestione difficile, aerofagia e problemi intestinali, inoltre sembra

che masticando una foglia aiuti a superare crisi di singhiozzo.

In cucina:

Questa erba dal sapore leggermente piccante e intenso che ricorda alla

lontana quello del sedano, viene usata generalmente fresca perché più

ricca di aroma.

Si usano le foglie fresche finemente tritate, possono accompagnare e

insaporire le insalate anche di pomodori freschi, la carne e il pesce alla

griglia, le uova in gelatina. Famoso è l'aceto al dragoncello, ottimo per

insaporire salse; le più note: la bernese e la tartara. Frequente è anche il

suo impiego per aromatizzare la mostarda ed inoltre per farcire omelette

delicate alle erbe.

Tra le diverse ricette in mio possesso: "pollo all'arancia e dragoncello",

"gnocchi di pane al dragoncello", "conchiglie alle erbette", "fusilli freddi al

salmone", ecc.,vi propongo la seguente:

Tartine al dragoncello:

ingredienti:

- pane a cassetta

- 200 gr. di foglie di dragoncello

- 50 gr. di burro

- 50 gr. di ricotta

- olio extravergine di oliva

- sale

procedimento:

scottate in acqua bollente le foglie di dragoncello ben pulite e lavate, quindi

scolatele, asciugatele su un canovaccio pulito, poi pestatele in un mortaio.

Lavorando con il pestello unite il burro tagliato a pezzettini e ammorbidito e

la ricotta; amalgamate il tutto con cura e insaporite con un po’ di sale,

Passate il composto al setaccio e mettetelo in frigorifero a rassodare.

Preparate i crostini tagliando il pane a cassetta in fette dello spessore di

circa 1 cm., poi tagliatele in due parti, eliminate la crosta con un coltello

affilato e tostatele in una padella unta di olio. Al momento di servire spalmate

i crostini di pane con la crema al dragoncello.

Buon appetito.

Gabriella Berlanda

Le menzogne dello specchioTempo fa mi capitò di cadere nel peggior inganno della mia vita. Complice la

mancanza di sonno che non voleva saperne di togliermi da una giornata

inutile, stavo oziosamente zigzagando in Internet quando mi imbattei in un

sito (non lo menziono per evitarvi il mio stesso dramma) che con grande

enfasi mi prometteva un incontro con gli antichi compagni di scuola: Oggi è

più facile incontrare i tuoi vecchi amici, diceva ammiccante. Cercali!

Bastava cliccare su una mappa dell’Italia divisa per Regioni e Province,

autonome e non, isole comprese, e apparivano tutte le scuole, laiche e

religiose, pubbliche e non, e tutti i collegi di ogni città fino alla più anonima

cittadina affogata nell’ultima provincia della nostra penisola.

Lì dentro c’era pure il mio collegio, la parte più nascosta della mia vita, e

chiedevano solo di introdurre il mio nome, l’anno di frequenza e la mia e-

mail. Null’altro. Non mi riuscì di resistere alla tentazione, come non so

resistere alla tentazione quotidiana di votare attraverso internet, senza

distinzione sia che si tratti di dare la mia opinione sulla scomparsa dell’orso

marsicano o sul celibato dei parroci. È così facile fare clic davanti ai grandi

dilemmi dell’attualità socio-politica e poi sentirsi in pace con sé stessi, che

quello che all’inizio era una semplice curiosità ha finito per trasformarsi in un

vizio mattiniero come il primo sorso di caffeina o la prima boccata di nicotina.

Che posso farci?: se non mando in rete la mia opinione su qualcosa non mi

riesce di mettermi in moto. Così feci, feci clic sul mio collegio e mi dimenticai

di quello che prometteva il sito.

Maledetto me e maledetto il clic che mi mise in contatto con il mio passato.

Da quel momento la mia casella postale è diventata incontinente. Tracima di

messaggi di ex compagni che non solo mi raccontano la loro vita, anche nei

dettagli più intimi, ma che, approfittando di ogni possibile occasione, mi

propongono un incontro immediato. La mia debolezza di curiosare

nell’enorme casa interattiva e virtuale che è la rete, che all’inizio sembrava

relegata nello schermo del computer, finì per trasformarsi in un perenne

incontro con vecchi compagni di scuola. Non sto ad avventurarmi nei

dettagli; dirò solo, nel caso che incorriate nella medesima tentazione, che

per affrontare l’incontro con il proprio passato nel bel mezzo di una cena o di

un pranzo con ex compagni di classe, è necessario essere fisicamente e

psicologicamente molto preparati.

Ad esempio, necessita molta memoria, che già è chiedere molto a questa

età, ma soprattutto deve essere una memoria esattamente contraria a

quella che oggi ci basta per sopravvivere. In quelle occasioni hai soprattutto

bisogno di una memoria priva di censure freudiane e disposta a

fronteggiarsi con i dettagli più soffocanti del tuo passato. Mettilo in conto

prima di fare allegramente clic su internet perché lì, durante la cena, uscirà,

con la tipica crudeltà che solo gli ex compagni di scuola hanno, tutto quello

che, del tuo passato, hai sempre voluto dimenticare. Iniziando dal tuo

soprannome infamante, caccola, passando per quella volta che ti

beccarono mentre rubavi un grappolo d’uva e ti svergognarono,

inginocchiato e con i moccichi al naso, davanti a tutto il collegio

sghignazzante, fino a quel tuo maniacale modo di pettinarti con la riga a

destra come Cary Grant.

Non parliamo poi di tutte le nuove malattie che puoi beccarti in una riunione

di ex compagni di classe. Sono di ogni varietà possibile, sempre mortali, e ti

possono contagiare al solo nominarne i sintomi. Ogni volta che un ex

compagno di collegio mi raccontava l’andamento clinico della sua ultima

infermità, ed era quello che tutti raccontavano continuamente e con i

dettagli più morbosi, mi sorprendevo a chiedermi: “Ma anch’io…!”.

C’è una conseguenza dell’incontro con il tuo passato che può essere invece

interessante, se vogliamo vederla al positivo: una sorta di terapia contro

l’eccesso di autostima, contro l’ego smisurato, l’io grasso tipico della mia

tronfia generazione. In questo caso, forse solo in questo caso, tali incontri

possono trasformarsi in efficaci. Anzi, potrebbero essere considerati di

pubblica utilità, perché non sai il vecchio, il rugoso, di scarso udito e pieno

d’acciacchi che sei finché non ti vedrai riflesso nell’implacabile specchio

della tua classe. Una volta lessi l’articolo nel quale un famoso opinionista

parlava dell’addomesticamento dello specchio del bagno. Mentre ti ci sbirci

durante la rasatura mattutina non noti il passaggio del tempo perché

continui a compararti con l’immagine insaponata del giorno precedente e

non hai maniera di misurare l’evoluzione della tua decadenza fisica. Così,

quando mi vidi crudelmente riflesso nell’espressione da salice piangente

dei visi dei miei ex compagni di collegio seppi che ero esattamente come

loro e non come mi diceva il mio caro e bugiardo specchio del bagno, un

oggetto falso e senza memoria al quale fin da ora, giuro, non presterò più la

minima attenzione.

Graziano Zambarda

Ricerca dei dispersiEsercitazione di protezione civile per la ricerca di dispersi

Domenica 14 marzo 2010, si è svolta a Lasino un’imponente esercitazione

di ricerca persone in Valle di Cavedine. Il teatro dell’esercitazione si

estendeva su una superficie di sessanta ettari circa di vigneti e bosco

compreso tra la località S. Siro a Lasino e l’abitato di Pergolese. Alla

manovra organizzata dai Vigili del Fuoco Volontari di Lasino, hanno preso

parte i Corpi di Cavedine, Calavino, Padergnone, assieme alle unità cinofile

della Scuola Provinciale Cani da Ricerca e Catastrofe, per un totale di

settanta persone e sette unità cinofile. Il tema dell’esercitazione era la

ricerca di sette dispersi, ma soprattutto la conoscenza del territorio, mai

visionato prima d’ora, da parte delle unità cinofile che erano coordinate dal

direttore della Scuola Alberto Bertocchi e dal responsabile Alessandro

Dalvit. Ogni squadra era supportata dai vigili del fuoco volontari locali

coordinati dal Comandante di Lasino Sergio Pisoni e dal vice Giorgio

Danielli. L’occasione è stata molto importante per tutte le forze intervenute,

perché ha permesso di conoscere e sperimentare sul campo i metodi di

ricerca delle unità cinofile, oltre che per creare quelle necessarie sinergie fra

le varie componenti del soccorso chiamate a intervenire in caso di ricerca di

persone disperse. Nel dettaglio l’esercitazione è iniziata con un breve

briefing, durante il quale è stato spiegato come “lavora” un cane da ricerca di

superficie con il suo conduttore, e quale comportamento devono tenere i

restanti componenti della squadra da ricerca. In seguito l’area di manovra è

stata suddivisa in sette reticoli, all’interno dei quali sarebbero andate a

operare le squadre composte da un cane con il suo conduttore, due

volontari della scuola cani da ricerca e catastrofe e cinque vigili del fuoco

della valle, indispensabili per la conoscenza dei luoghi e per portare con i

fuoristrada le unità nelle aree d’intervento. La ricerca ha avuto termine una

volta che tutte le squadre hanno segnalato di avere completato la

perlustrazione dell’area assegnata (le stesse erano dotate di apparati GPS

e quindi conoscevano il perimetro di ricerca), e non prima del ritrovamento

del figurante. Una volta completata la ricerca, tutti i volontari sono rientrati

alla base allestita presso la caserma dei VVF volontari di Lasino, dove è

stato fatto il punto dell’esercitazione. Si è quindi visionato il percorso

effettuato dalle diverse unità durante la ricerca, sovrapponendo la

registrazione del tracciato ottenuto con gli strumenti GPS e la cartografia del

luogo, per essere certi che effettivamente tutte le zone erano state

perlustrate a dovere. Tutti i partecipanti, infine, si sono ritrovati nella sede

del gruppo alpini di Lasino per degustare il pranzo preparato dalle penne

nere guidati dal capogruppo Carlo Danielli.

E’ intervenuto alla manifestazione, per visionare sul campo il lavoro della

Scuola Provinciale Cani da Ricerca e Catastrofe e dei Vigili del Fuoco

Volontari, l’ing. Raffaele De Col, responsabile del Dipartimento Protezione

Civile della Provincia Autonoma di Trento, che si è congratulato con i

partecipanti per l’ottimo lavoro svolto.

Ilaria Robba

Page 13: La Stadera - estate 2010

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2010estate

n. 02S

Piante aromaticheDragoncello - Artemisia dracunculus -

E' innanzitutto necessario fare una distinzione fra il vero

dragoncello francese o estragone, non presente in natura

e dal sapore delicato largamente utilizzato in cucina, e il

dragoncello russo (artemisia dracunculoides) più

scadente, che ha foglie pallide e sapore amaro, invece

presente in natura ma usato prevalentemente in medicina.

In questo articolo vi parlerò del dragoncello francese,

pianta perenne che può raggiungere un metro di altezza. È

caratterizzata radici legnose e da fusti eretti molto

ramificati che emanano un profumo pungente molto

aromatico. Le foglie di colore verde scuro sono lunghe,

sottili e decisamente più piccole sulla sommità dei fusti.

Durante la stagione estiva appaiono dei piccoli fiori

globulosi bianchi-verdastri raggruppati in mazzetti

all'ascella delle foglie, il frutto si presenta piccolo e secco

ricoperto da una sottile pelle e contenente un unico seme

(achenio). C' è da dire che nei climi freddi la pianta non

fiorisce, né va in semenza: per questo che non si trova in

natura ma è reperibile solo nei vivai.

Coltivazione:

Amante delle zone secche e soleggiate, il dragoncello

predilige i terreni ben drenati leggeri, ricchi di materia

organica, non sopporta i ristagni e l'eccesso di umidità.

Cresce bene anche in vasi se questi sono esposti a sud.

Non richiede cure particolari, ma degenera rapidamente.

E' necessario dividerlo almeno ogni tre anni, ma è

preferibile farlo ogni anno. In inverno deve essere protetto

dal gelo: per questo bisogna tagliarlo raso terra e ripararlo

alla base con paglia o corteccia, anche se devo dire che io

lo coltivo nel mio orto ormai da 11 anni e non ha mai avuto

bisogno di nessuna protezione .

I più esperti possono sradicare una pianta dal terreno e

coltivarla in casa per tutto l'inverno. Non bisogna

comunque dimenticare che il dragoncello ha bisogno di

molta luce e che coltivarlo in un ambiente chiuso è

particolarmente difficile. La sua propagazione avviene per

divisione delle radici o talea di fusti.

Raccolta e conservazione:

Si raccolgono le sommità fiorite e le foglie dei rametti

giovani, da giugno a settembre. Per la conservazione si

tagliano i fusti prima che inizi la zona a legno e, dopo averli

raccolti in mazzi, si lasciano seccare appesi in locali

asciutti, caldi e ventilati, Se però l'operazione avviene troppo lentamente,

l'erba perde aroma, colore e spesso annerisce e deve essere quindi

scartata, E' forse più facile e consigliabile conservarlo tramite congelazione.

In medicina:

Come per tutte le aromatiche, attualmente il suo uso alimentare prevale su

quello medicinale, tuttavia è ricco di vitamina C, ha proprietà aperitive,

digestive e carminative (aiuta l’espulsione dei gas intestinali). E' indicato nei

casi di digestione difficile, aerofagia e problemi intestinali, inoltre sembra

che masticando una foglia aiuti a superare crisi di singhiozzo.

In cucina:

Questa erba dal sapore leggermente piccante e intenso che ricorda alla

lontana quello del sedano, viene usata generalmente fresca perché più

ricca di aroma.

Si usano le foglie fresche finemente tritate, possono accompagnare e

insaporire le insalate anche di pomodori freschi, la carne e il pesce alla

griglia, le uova in gelatina. Famoso è l'aceto al dragoncello, ottimo per

insaporire salse; le più note: la bernese e la tartara. Frequente è anche il

suo impiego per aromatizzare la mostarda ed inoltre per farcire omelette

delicate alle erbe.

Tra le diverse ricette in mio possesso: "pollo all'arancia e dragoncello",

"gnocchi di pane al dragoncello", "conchiglie alle erbette", "fusilli freddi al

salmone", ecc.,vi propongo la seguente:

Tartine al dragoncello:

ingredienti:

- pane a cassetta

- 200 gr. di foglie di dragoncello

- 50 gr. di burro

- 50 gr. di ricotta

- olio extravergine di oliva

- sale

procedimento:

scottate in acqua bollente le foglie di dragoncello ben pulite e lavate, quindi

scolatele, asciugatele su un canovaccio pulito, poi pestatele in un mortaio.

Lavorando con il pestello unite il burro tagliato a pezzettini e ammorbidito e

la ricotta; amalgamate il tutto con cura e insaporite con un po’ di sale,

Passate il composto al setaccio e mettetelo in frigorifero a rassodare.

Preparate i crostini tagliando il pane a cassetta in fette dello spessore di

circa 1 cm., poi tagliatele in due parti, eliminate la crosta con un coltello

affilato e tostatele in una padella unta di olio. Al momento di servire spalmate

i crostini di pane con la crema al dragoncello.

Buon appetito.

Gabriella Berlanda

Le menzogne dello specchioTempo fa mi capitò di cadere nel peggior inganno della mia vita. Complice la

mancanza di sonno che non voleva saperne di togliermi da una giornata

inutile, stavo oziosamente zigzagando in Internet quando mi imbattei in un

sito (non lo menziono per evitarvi il mio stesso dramma) che con grande

enfasi mi prometteva un incontro con gli antichi compagni di scuola: Oggi è

più facile incontrare i tuoi vecchi amici, diceva ammiccante. Cercali!

Bastava cliccare su una mappa dell’Italia divisa per Regioni e Province,

autonome e non, isole comprese, e apparivano tutte le scuole, laiche e

religiose, pubbliche e non, e tutti i collegi di ogni città fino alla più anonima

cittadina affogata nell’ultima provincia della nostra penisola.

Lì dentro c’era pure il mio collegio, la parte più nascosta della mia vita, e

chiedevano solo di introdurre il mio nome, l’anno di frequenza e la mia e-

mail. Null’altro. Non mi riuscì di resistere alla tentazione, come non so

resistere alla tentazione quotidiana di votare attraverso internet, senza

distinzione sia che si tratti di dare la mia opinione sulla scomparsa dell’orso

marsicano o sul celibato dei parroci. È così facile fare clic davanti ai grandi

dilemmi dell’attualità socio-politica e poi sentirsi in pace con sé stessi, che

quello che all’inizio era una semplice curiosità ha finito per trasformarsi in un

vizio mattiniero come il primo sorso di caffeina o la prima boccata di nicotina.

Che posso farci?: se non mando in rete la mia opinione su qualcosa non mi

riesce di mettermi in moto. Così feci, feci clic sul mio collegio e mi dimenticai

di quello che prometteva il sito.

Maledetto me e maledetto il clic che mi mise in contatto con il mio passato.

Da quel momento la mia casella postale è diventata incontinente. Tracima di

messaggi di ex compagni che non solo mi raccontano la loro vita, anche nei

dettagli più intimi, ma che, approfittando di ogni possibile occasione, mi

propongono un incontro immediato. La mia debolezza di curiosare

nell’enorme casa interattiva e virtuale che è la rete, che all’inizio sembrava

relegata nello schermo del computer, finì per trasformarsi in un perenne

incontro con vecchi compagni di scuola. Non sto ad avventurarmi nei

dettagli; dirò solo, nel caso che incorriate nella medesima tentazione, che

per affrontare l’incontro con il proprio passato nel bel mezzo di una cena o di

un pranzo con ex compagni di classe, è necessario essere fisicamente e

psicologicamente molto preparati.

Ad esempio, necessita molta memoria, che già è chiedere molto a questa

età, ma soprattutto deve essere una memoria esattamente contraria a

quella che oggi ci basta per sopravvivere. In quelle occasioni hai soprattutto

bisogno di una memoria priva di censure freudiane e disposta a

fronteggiarsi con i dettagli più soffocanti del tuo passato. Mettilo in conto

prima di fare allegramente clic su internet perché lì, durante la cena, uscirà,

con la tipica crudeltà che solo gli ex compagni di scuola hanno, tutto quello

che, del tuo passato, hai sempre voluto dimenticare. Iniziando dal tuo

soprannome infamante, caccola, passando per quella volta che ti

beccarono mentre rubavi un grappolo d’uva e ti svergognarono,

inginocchiato e con i moccichi al naso, davanti a tutto il collegio

sghignazzante, fino a quel tuo maniacale modo di pettinarti con la riga a

destra come Cary Grant.

Non parliamo poi di tutte le nuove malattie che puoi beccarti in una riunione

di ex compagni di classe. Sono di ogni varietà possibile, sempre mortali, e ti

possono contagiare al solo nominarne i sintomi. Ogni volta che un ex

compagno di collegio mi raccontava l’andamento clinico della sua ultima

infermità, ed era quello che tutti raccontavano continuamente e con i

dettagli più morbosi, mi sorprendevo a chiedermi: “Ma anch’io…!”.

C’è una conseguenza dell’incontro con il tuo passato che può essere invece

interessante, se vogliamo vederla al positivo: una sorta di terapia contro

l’eccesso di autostima, contro l’ego smisurato, l’io grasso tipico della mia

tronfia generazione. In questo caso, forse solo in questo caso, tali incontri

possono trasformarsi in efficaci. Anzi, potrebbero essere considerati di

pubblica utilità, perché non sai il vecchio, il rugoso, di scarso udito e pieno

d’acciacchi che sei finché non ti vedrai riflesso nell’implacabile specchio

della tua classe. Una volta lessi l’articolo nel quale un famoso opinionista

parlava dell’addomesticamento dello specchio del bagno. Mentre ti ci sbirci

durante la rasatura mattutina non noti il passaggio del tempo perché

continui a compararti con l’immagine insaponata del giorno precedente e

non hai maniera di misurare l’evoluzione della tua decadenza fisica. Così,

quando mi vidi crudelmente riflesso nell’espressione da salice piangente

dei visi dei miei ex compagni di collegio seppi che ero esattamente come

loro e non come mi diceva il mio caro e bugiardo specchio del bagno, un

oggetto falso e senza memoria al quale fin da ora, giuro, non presterò più la

minima attenzione.

Graziano Zambarda

Ricerca dei dispersiEsercitazione di protezione civile per la ricerca di dispersi

Domenica 14 marzo 2010, si è svolta a Lasino un’imponente esercitazione

di ricerca persone in Valle di Cavedine. Il teatro dell’esercitazione si

estendeva su una superficie di sessanta ettari circa di vigneti e bosco

compreso tra la località S. Siro a Lasino e l’abitato di Pergolese. Alla

manovra organizzata dai Vigili del Fuoco Volontari di Lasino, hanno preso

parte i Corpi di Cavedine, Calavino, Padergnone, assieme alle unità cinofile

della Scuola Provinciale Cani da Ricerca e Catastrofe, per un totale di

settanta persone e sette unità cinofile. Il tema dell’esercitazione era la

ricerca di sette dispersi, ma soprattutto la conoscenza del territorio, mai

visionato prima d’ora, da parte delle unità cinofile che erano coordinate dal

direttore della Scuola Alberto Bertocchi e dal responsabile Alessandro

Dalvit. Ogni squadra era supportata dai vigili del fuoco volontari locali

coordinati dal Comandante di Lasino Sergio Pisoni e dal vice Giorgio

Danielli. L’occasione è stata molto importante per tutte le forze intervenute,

perché ha permesso di conoscere e sperimentare sul campo i metodi di

ricerca delle unità cinofile, oltre che per creare quelle necessarie sinergie fra

le varie componenti del soccorso chiamate a intervenire in caso di ricerca di

persone disperse. Nel dettaglio l’esercitazione è iniziata con un breve

briefing, durante il quale è stato spiegato come “lavora” un cane da ricerca di

superficie con il suo conduttore, e quale comportamento devono tenere i

restanti componenti della squadra da ricerca. In seguito l’area di manovra è

stata suddivisa in sette reticoli, all’interno dei quali sarebbero andate a

operare le squadre composte da un cane con il suo conduttore, due

volontari della scuola cani da ricerca e catastrofe e cinque vigili del fuoco

della valle, indispensabili per la conoscenza dei luoghi e per portare con i

fuoristrada le unità nelle aree d’intervento. La ricerca ha avuto termine una

volta che tutte le squadre hanno segnalato di avere completato la

perlustrazione dell’area assegnata (le stesse erano dotate di apparati GPS

e quindi conoscevano il perimetro di ricerca), e non prima del ritrovamento

del figurante. Una volta completata la ricerca, tutti i volontari sono rientrati

alla base allestita presso la caserma dei VVF volontari di Lasino, dove è

stato fatto il punto dell’esercitazione. Si è quindi visionato il percorso

effettuato dalle diverse unità durante la ricerca, sovrapponendo la

registrazione del tracciato ottenuto con gli strumenti GPS e la cartografia del

luogo, per essere certi che effettivamente tutte le zone erano state

perlustrate a dovere. Tutti i partecipanti, infine, si sono ritrovati nella sede

del gruppo alpini di Lasino per degustare il pranzo preparato dalle penne

nere guidati dal capogruppo Carlo Danielli.

E’ intervenuto alla manifestazione, per visionare sul campo il lavoro della

Scuola Provinciale Cani da Ricerca e Catastrofe e dei Vigili del Fuoco

Volontari, l’ing. Raffaele De Col, responsabile del Dipartimento Protezione

Civile della Provincia Autonoma di Trento, che si è congratulato con i

partecipanti per l’ottimo lavoro svolto.

Ilaria Robba

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2010estate

n. 02S

DeliberazioniDel Consiglio Comunale dal 16/02/2010 al 30/06/2010

N.Progr DATA OGGETTO DELLE DELIBERAZIONI ADOTTATE

1 30/03/2010 Nomina scrutatori.2 30/03/2010 Lettura ed approvazione verbale della seduta consiliare di data 29.12.2009.3 30/03/2010 Variazione al Bilancio di previsione 2010 e pluriennale 2010-2012 (1° provvedimento).4 30/03/2010 Approvazione Rendiconto dell’esercizio finanziario 2009 del Corpo Vigili del Fuoco Volontari di Lasino.5 30/03/2010 Approvazione del Bilancio di previsione per l’anno 2010 del Corpo Vigili del Fuoco Volontari di Lasino.

6 30/03/2010 Gestione associata e coordinata del servizio intercomunale delle attività culturali tra i Comuni di Calavino, Cavedine, Vezzano, Terlago, Lasino e Padergnone e la Comunità della Valle dei Laghi. Approvazione schema di convenzione.

7 30/03/2010 Approvazione convenzione tra i Comuni di Calavino, Cavedine, Lasino e Vezzano per la realizzazione del progetto “azione 10 – anno 2010” (lavori socialmente utili) in forma sovracomunale.

8 30/03/2010 Approvazione convenzione con il Comune di Bolbeno per il concorso alle spese di gestione dell’impianto sportivo sciovia “Coste di Bolbeno” per le stagioni invernali 2009-2011.

9 30/03/2010 Nuovo regolamento comunale per l’erogazione di finanziamenti e l’attribuzione di benefici economici a soggetti pubblici e privati: esame ed approvazione.

10 30/03/2010 Approvazione Piano di lottizzazione dell'area residenziale – Ambito 2 - in località Pergolese sulle pp.ff. 3034/1, 3034/2, 3035/1, 3036/1 e 3036/3 in C.C. Lasino.

11 30/03/2010 Piano di lottizzazione area residenziale di nuova espansione in località Lagolo in C.C. Lasino. Approvazione progetto di variante N. 1.

12 29/04/2010 Nomina scrutatori.13 29/04/2010 Lettura ed approvazione verbale della seduta consiliare di data 30.03.2010.14 29/04/2010 Esame ed approvazione del Rendiconto dell’esercizio finanziario 2009.

15 04/06/2010Elezioni amministrative di data 16.05.2010.Esame delle condizioni di eleggibilità ed incompatibilità alla carica di Sindaco e relativa convalida. Giuramento del Sindaco.

16 04/06/2010Elezioni amministrative di data 16.05.2010.Esame delle condizioni di eleggibilità ed incompatibilità alla carica di Consigliere comunale e relativa convalida.

17 04/06/2010 Comunicazione del Sindaco in merito alla composizione della Giunta Comunale ed alla nomina dell’Assessore incaricato di svolgere le funzioni di Vicesindaco. Costituzione dei Gruppi consiliari e designazione dei Capigruppo.

18 04/06/2010 Presentazione della proposta degli indirizzi generali di governo da parte del Sindaco. Discussione ed approvazione degli indirizzi generali di governo.

19 25/06/2010 Nomina scrutatori.20 25/06/2010 Lettura ed approvazione verbale della seduta consiliare di data 04.06.2010.

21 25/06/2010 Ratifica deliberazione urgente della Giunta comunale n. 66 dd. 10/06/2010 avente ad oggetto: “Variazione al bilancio di previsione 2010 e pluriennale 2010-2012 (2° provvedimento)”.

22 25/06/2010 Determinazione indirizzi per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni.

23 25/06/2010 Designazione rappresentanti del Comune in seno al Comitato di gestione della Scuola dell’Infanzia di Lasino.24 25/06/2010 Designazione rappresentanti del Comune in seno al Consorzio di Vigilanza Boschiva con sede in Vezzano.25 25/06/2010 Nomina della commissione elettorale comunale.26 25/06/2010 Nomina della commissione consiliare per l’adeguamento dello Statuto e dei Regolamenti comunali.27 25/06/2010 Nomina Comitato di redazione del notiziario comunale “La Stadera”.

28 25/06/2010 Esame ed approvazione modifiche agli artt. 45 e 46 del Regolamento edilizio comunale relativo alla composizione della Commissione edilizia comunale.

29 25/06/2010Correzione errore materiale nella deliberazione del Consiglio comunale n. 16 di data 04.06.2010 avente ad oggetto “Elezioni amministrative di data 16.05.2010. Esame delle condizioni di eleggibilità ed incompatibilità alla carica di Consigliere comunale e relativa convalida”.

DeliberazioniDella Giunta Comunale dal 16/02/2010 al 30/06/2010

N.progr DATA OGGETTO DELLE DELIBERAZIONI ADOTTATE

19 18/02/2010 Teatro di Valle in loc. Lusan C.C. Vezzano. Impegno della spesa per l’anno 2010 e liquidazione acconto.

20 18/02/2010 Estinzione vincolo d’uso civico sulle pp.ff. 1959/1 e 1959/2 e sclassificazione per regolarizzazione tavolare di un tratto di alveo della roggia di Calavino in C.C. Lasino.

21 18/02/2010Ristrutturazione acquedotto del Capoluogo e delle Frazioni – 1° fase (impianto di carico e sollevamento di Lagolo). Affidamento incarico al per.ind. Paolo Carlini per redazione progetto esecutivo e direzione dei lavori di rifacimento del quadro elettrico della stazione di pompaggio “Fontana Gualiva”.

22 18/02/2010 Alienazione della neo formate pp.ff. 3159/1, 3159/2, 3159/3, 3159/4 e 3159/5 C.C. Lasino.

23 25/02/2010Approvazione iniziativa “Generazioni e identità a confronto”. Richiesta contributo provinciale nell’ambito delle pari opportunità tra uomo e donna ai sensi dell’art. 12 bis della L.P. 10.12.1993 n. 41 “Interventi per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna” – anno 2010.

24 25/02/2010 Prelevamento dal Fondo di riserva ordinario (1° provvedimento).

25 25/02/2010 Approvazione convenzione con Dolomiti Energia S.p.A. per l’esecuzione di analisi chimico - batteriologiche su campioni di acque potabili - anno 2010.

26 04/03/2010 Iniziativa “Cineforum Donne protagoniste di vita”, finanziata ai sensi dell’art. 12 bis della L.P. 10.12.1993 n. 41 “Interventi per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna”: approvazione rendiconto anno 2009.

27 04/03/2010 Attivazione in via sperimentale progetto “Luna Access” presso i locali della biblioteca comunale e del municipio. Affidamento incarico alla ditta Futur3 s.r.l. di Trento.

28 04/03/2010 Atto di indirizzo a carattere temporaneo per inumazioni nel cimitero di Lasino (2° provvedimento).

29 10/03/2010 Lavori di ampliamento e riordino cimitero di Lasino finalizzati all’adeguamento normativo e funzionale – Opere di completamento. Approvazione in linea tecnica variante per il completamento - progetto esecutivo.

30 19/03/2010 Lavori di sistemazione della piazza di Lasino: approvazione perizia suppletiva e di variante n.1.

31 19/03/2010 Acquisizione a titolo gratuito della neo p.f. 1960/3 di mq. 2000 ai fini della realizzazione del nuovo C.R.M. con impianto fotovoltaico a Lasino.

32 19/03/2010 Riqualificazione del patrimonio viario del comune di Lasino. Approvazione in linea tecnica del progetto esecutivo.

33 30/03/2010 Lavori di sistemazione e messa in sicurezza strada Lasino - Pergolese (S. Siro) e strade centro abitato di Lagolo: approvazione perizia di assestamento.

34 30/03/2010 Prelevamento dal Fondo di riserva ordinario (2° provvedimento).35 30/03/2010 Approvazione accordo fra i Comuni della Valle dei Laghi per iniziative di carattere sociale.

36 30/03/2010 Codice in materia di protezione dei dati personali (D.Lgs. 30/06/2003 n. 196). Approvazione Documento Programmatico sulla Sicurezza per l’anno 2010.

37 30/03/2010 Atto di indirizzo per l’assegnazione, in via sperimentale, di orti comunali.

38 13/04/2010Autorizzazione all’utilizzo di una sala presso la ex scuola elementare di Castel Madruzzo e di n. 2 sale presso le ex scuole elementari di Lasino per le attività del Centro Estivo Valle dei Laghi da parte della Comunità Murialdo di Trento (giugno – agosto 2010).

39 13/04/2010 Autorizzazione all’utilizzo di sale comunali da parte della Pro Loco Lasino Lagolo per le attività dell’Accademia Internazionale della Musica di Lasino (10 – 24 luglio 2010).

40 13/04/2010 Autorizzazione all’utilizzo della casa comunale di Lagolo da parte della Pro Loco Lasino Lagolo per il soggiorno degli allievi e dei docenti dell’Accademia Internazionale della Musica di Lasino (10 luglio - 31 luglio 2010).

41 13/04/2010 Affido incarico di manutenzione, assistenza e aggiornamento del nuovo sito internet comunale.

42 13/04/2010 Revisione del piano di assestamento dei beni silvo-pastorali. Affidamento incarico al dott. Luca Casagrande di Vignola Falesina (TN).

43 13/04/2010 Elezione diretta del Sindaco e del Consiglio comunale indetta per il giorno 16.05.2010. Designazione e delimitazione degli spazi riservati alla propaganda elettorale.

44 13/04/2010 Approvazione Verbale di chiusura dell’esercizio finanziario 2009.

45 19/04/2010 Elezione diretta del Sindaco e del Consiglio comunale indetta per il giorno 16.05.2010. Delimitazione, ripartizione e assegnazione spazi per affissioni di propaganda elettorale diretta.

46 19/04/2010 Elezione diretta del Sindaco e del Consiglio comunale indetta per il giorno 16.05.2010. Ripartizione e assegnazione di spazi per la propaganda elettorale indiretta.

47 19/04/2010 Esame ed approvazione dello schema di Rendiconto per l’esercizio 2009.

48 19/04/2010 Variazione al Piano Esecutivo di Gestione (P.E.G.) relativo all’anno 2010 a seguito di adozione 1° provvedimento di variazione al bilancio di previsione 2010 e pluriennale 2010-2012.

49 19/04/2010 Affido incarico all’avv. Barbara Balsamo di Trento per recupero credito in via stragiudiziale.50 19/04/2010 Prelevamento dal Fondo di riserva ordinario (3° provvedimento).51 19/04/2010 Affidamento all’Agenzia del Territorio incarico predisposizione perizie di stima.

52 29/04/2010 Proroga incarico temporanea reggenza a tempo pieno della segreteria comunale di Lasino alla dott.ssa Irene Baldessari. Presa d’atto.

53 29/04/2010 Piano biennale 2008/2009 del Consorzio B.I.M. Sarca-Mincio-Garda per l’erogazione di contributi per il potenziamento dei Punti di lettura: parziale modifica del piano finanziario del progetto di intervento per potenziamento del Punto lettura di Lasino.

54 29/04/2010 Attivazione tirocinio formativo estivo presso il Servizio tecnico comunale per gli studenti dell’Istituto Tecnico per geometri “Andrea Pozzo” di Trento. Approvazione convenzione.

55 29/04/2010 Lavori di ampliamento e riordino cimitero di Lasino finalizzati all’adeguamento normativo e funzionale – Opere di completamento. Conferma approvazione in linea tecnica progetto esecutivo ai fini dell’assunzione del mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti.

56 12/05/2010 Autorizzazione alla società DI.DA. Global Project s.r.l. di Vezzano (TN) all’apertura di un nuovo accesso carraio a Lagolo a servizio della p.f. 1049/168 C.C. Lasino.

57 12/05/2010 Autorizzazione alla signora Bussi Paola all’apertura di un nuovo accesso carraio a Lagolo a servizio della p.f. 1049/170 C.C. Lasino.

58 12/05/2010 Assegnazione contributo straordinario a favore del Coro “In…Canto, Voci bianche della Valle dei Laghi” per l’acquisto di materiale didattico e strumentario.

59 12/05/2010 Riqualificazione del patrimonio viario del paese di Lasino. Affidamento all’Agenzia per i Servizi, istituita ai sensi dell'art. 39 bis della Legge Provinciale 16 giugno 2006 n. 3, delle funzioni di stazione appaltante.

60 12/05/2010 Impianto fotovoltaico connesso a rete per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili installate sulla copertura del nuovo CRM di Lasino: approvazione perizia suppletiva e di variante n. 1.

61 12/05/2010 Lavori di realizzazione opere di urbanizzazione area soggetta a lottizzazione in loc. Chiesetta di Lagolo in C.C. Lasino. Risoluzione delle riserve e applicazione penali per ritardata ultimazione dei lavori e difetti dell’opera.

62 01/06/2010Nomina funzionario responsabile del procedimento relativo al recupero dei crediti liquidati a favore del Comune di Lasino dalla Corte dei Conti – Sezione giurisdizionale per il Trentino Alto Adige – sede di Trento – ai sensi dell’art. 7 del D.P.R. 24 giugno 1998 n. 260.

63 10/06/2010 Seminario “Le ultime novità in materia di Contratti Pubblici”: presa d’atto partecipazione ed impegno di spesa.

64 10/06/2010 Autorizzazione all’utilizzo del campo di calcio di Lasino per le attività del Centro Estivo Valle dei Laghi da parte della Comunità Murialdo di Trento (giugno – agosto 2010).

65 10/06/2010 Assegnazione contributo straordinario a favore del Comitato di gestione Scuola dell’infanzia di Lasino per la gita di fine anno scolastico 2009/2010 a Spormaggiore (TN).

66 10/06/2010 Variazioni al Bilancio di previsione 2010 e pluriennale 2010/2012 (2° provvedimento).67 10/06/2010 Ampliamento anticipazione di tesoreria per l’anno 2010.

68 10/06/2010Iniziativa “Generazioni e identità a confronto”: accertamento contributo provinciale nell’ambito delle pari opportunità tra uomo e donna ai sensi dell’art. 12 bis della L.P. 10.12.1993 n. 41 “Interventi per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna” – anno 2010 e avvio iniziativa.

69 16/06/2010 Lavori di restauro della chiesa di S. Maria Lauretana sita nella frazione di Castel Madruzzo a Lasino (TN): espressione parere in ordine al pubblico interesse dell’opera ai sensi dell’art. 5, comma 3, della L.R. 05.11.1968, n. 40.

70 16/06/2010Lavori di sostituzione serramenti esterni dell’edificio di proprietà comunale adibito a Caserma Carabinieri, alloggi e sede del locale Corpo dei Vigili del Fuoco Volontari (p.ed. 6 C.C. Lasino): atto di indirizzo al Responsabile del Servizio tecnico per redazione perizia suppletiva e di variante n. 2.

71 16/06/2010 Determinazione somme da versare per la raccolta funghi nel territorio comunale ai sensi dell’art. 28 della L.P. 23 maggio 2007 n. 11.

72 16/06/2010 Incarico di assistenza, consulenza e formazione in materia di gestione dei rifiuti alla società Ambiente Smile s.n.c. di Avio (TN).

73 30/06/2010 Pubblica selezione per la formazione di una graduatoria finalizzata all’assunzione con contratto a termine e a tempo parziale di un “operatore d’appoggio” (Cat. A1) presso la Scuola dell’Infanzia di Lasino: atto di indirizzo al Segretario comunale.

74 30/06/2010 Autorizzazione all’esecuzione di ulteriori lavori di sistemazione strada comunale identificata nella p.f. 3528/1 in C.C. Lasino.

75 30/06/2010 Adesione alla “convenzione per la fornitura di energia elettrica e dei servizi connessi” sottoscritta da Informatica Trentina S.p.a. e Trenta S.p.a..

76 30/06/2010Convenzione per l’istituzione di una polizza fidejussoria provinciale a garanzia degli interventi effettuati da Telecom su beni di proprietà comunale sottoscritta dal Consorzio dei Comuni Trentini Società Cooperativa e Telecom Italia S.p.a: approvazione e relativa adesione.

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2010estate

n. 02S

DeliberazioniDel Consiglio Comunale dal 16/02/2010 al 30/06/2010

N.Progr DATA OGGETTO DELLE DELIBERAZIONI ADOTTATE

1 30/03/2010 Nomina scrutatori.2 30/03/2010 Lettura ed approvazione verbale della seduta consiliare di data 29.12.2009.3 30/03/2010 Variazione al Bilancio di previsione 2010 e pluriennale 2010-2012 (1° provvedimento).4 30/03/2010 Approvazione Rendiconto dell’esercizio finanziario 2009 del Corpo Vigili del Fuoco Volontari di Lasino.5 30/03/2010 Approvazione del Bilancio di previsione per l’anno 2010 del Corpo Vigili del Fuoco Volontari di Lasino.

6 30/03/2010 Gestione associata e coordinata del servizio intercomunale delle attività culturali tra i Comuni di Calavino, Cavedine, Vezzano, Terlago, Lasino e Padergnone e la Comunità della Valle dei Laghi. Approvazione schema di convenzione.

7 30/03/2010 Approvazione convenzione tra i Comuni di Calavino, Cavedine, Lasino e Vezzano per la realizzazione del progetto “azione 10 – anno 2010” (lavori socialmente utili) in forma sovracomunale.

8 30/03/2010 Approvazione convenzione con il Comune di Bolbeno per il concorso alle spese di gestione dell’impianto sportivo sciovia “Coste di Bolbeno” per le stagioni invernali 2009-2011.

9 30/03/2010 Nuovo regolamento comunale per l’erogazione di finanziamenti e l’attribuzione di benefici economici a soggetti pubblici e privati: esame ed approvazione.

10 30/03/2010 Approvazione Piano di lottizzazione dell'area residenziale – Ambito 2 - in località Pergolese sulle pp.ff. 3034/1, 3034/2, 3035/1, 3036/1 e 3036/3 in C.C. Lasino.

11 30/03/2010 Piano di lottizzazione area residenziale di nuova espansione in località Lagolo in C.C. Lasino. Approvazione progetto di variante N. 1.

12 29/04/2010 Nomina scrutatori.13 29/04/2010 Lettura ed approvazione verbale della seduta consiliare di data 30.03.2010.14 29/04/2010 Esame ed approvazione del Rendiconto dell’esercizio finanziario 2009.

15 04/06/2010Elezioni amministrative di data 16.05.2010.Esame delle condizioni di eleggibilità ed incompatibilità alla carica di Sindaco e relativa convalida. Giuramento del Sindaco.

16 04/06/2010Elezioni amministrative di data 16.05.2010.Esame delle condizioni di eleggibilità ed incompatibilità alla carica di Consigliere comunale e relativa convalida.

17 04/06/2010 Comunicazione del Sindaco in merito alla composizione della Giunta Comunale ed alla nomina dell’Assessore incaricato di svolgere le funzioni di Vicesindaco. Costituzione dei Gruppi consiliari e designazione dei Capigruppo.

18 04/06/2010 Presentazione della proposta degli indirizzi generali di governo da parte del Sindaco. Discussione ed approvazione degli indirizzi generali di governo.

19 25/06/2010 Nomina scrutatori.20 25/06/2010 Lettura ed approvazione verbale della seduta consiliare di data 04.06.2010.

21 25/06/2010 Ratifica deliberazione urgente della Giunta comunale n. 66 dd. 10/06/2010 avente ad oggetto: “Variazione al bilancio di previsione 2010 e pluriennale 2010-2012 (2° provvedimento)”.

22 25/06/2010 Determinazione indirizzi per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni.

23 25/06/2010 Designazione rappresentanti del Comune in seno al Comitato di gestione della Scuola dell’Infanzia di Lasino.24 25/06/2010 Designazione rappresentanti del Comune in seno al Consorzio di Vigilanza Boschiva con sede in Vezzano.25 25/06/2010 Nomina della commissione elettorale comunale.26 25/06/2010 Nomina della commissione consiliare per l’adeguamento dello Statuto e dei Regolamenti comunali.27 25/06/2010 Nomina Comitato di redazione del notiziario comunale “La Stadera”.

28 25/06/2010 Esame ed approvazione modifiche agli artt. 45 e 46 del Regolamento edilizio comunale relativo alla composizione della Commissione edilizia comunale.

29 25/06/2010Correzione errore materiale nella deliberazione del Consiglio comunale n. 16 di data 04.06.2010 avente ad oggetto “Elezioni amministrative di data 16.05.2010. Esame delle condizioni di eleggibilità ed incompatibilità alla carica di Consigliere comunale e relativa convalida”.

DeliberazioniDella Giunta Comunale dal 16/02/2010 al 30/06/2010

N.progr DATA OGGETTO DELLE DELIBERAZIONI ADOTTATE

19 18/02/2010 Teatro di Valle in loc. Lusan C.C. Vezzano. Impegno della spesa per l’anno 2010 e liquidazione acconto.

20 18/02/2010 Estinzione vincolo d’uso civico sulle pp.ff. 1959/1 e 1959/2 e sclassificazione per regolarizzazione tavolare di un tratto di alveo della roggia di Calavino in C.C. Lasino.

21 18/02/2010Ristrutturazione acquedotto del Capoluogo e delle Frazioni – 1° fase (impianto di carico e sollevamento di Lagolo). Affidamento incarico al per.ind. Paolo Carlini per redazione progetto esecutivo e direzione dei lavori di rifacimento del quadro elettrico della stazione di pompaggio “Fontana Gualiva”.

22 18/02/2010 Alienazione della neo formate pp.ff. 3159/1, 3159/2, 3159/3, 3159/4 e 3159/5 C.C. Lasino.

23 25/02/2010Approvazione iniziativa “Generazioni e identità a confronto”. Richiesta contributo provinciale nell’ambito delle pari opportunità tra uomo e donna ai sensi dell’art. 12 bis della L.P. 10.12.1993 n. 41 “Interventi per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna” – anno 2010.

24 25/02/2010 Prelevamento dal Fondo di riserva ordinario (1° provvedimento).

25 25/02/2010 Approvazione convenzione con Dolomiti Energia S.p.A. per l’esecuzione di analisi chimico - batteriologiche su campioni di acque potabili - anno 2010.

26 04/03/2010 Iniziativa “Cineforum Donne protagoniste di vita”, finanziata ai sensi dell’art. 12 bis della L.P. 10.12.1993 n. 41 “Interventi per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna”: approvazione rendiconto anno 2009.

27 04/03/2010 Attivazione in via sperimentale progetto “Luna Access” presso i locali della biblioteca comunale e del municipio. Affidamento incarico alla ditta Futur3 s.r.l. di Trento.

28 04/03/2010 Atto di indirizzo a carattere temporaneo per inumazioni nel cimitero di Lasino (2° provvedimento).

29 10/03/2010 Lavori di ampliamento e riordino cimitero di Lasino finalizzati all’adeguamento normativo e funzionale – Opere di completamento. Approvazione in linea tecnica variante per il completamento - progetto esecutivo.

30 19/03/2010 Lavori di sistemazione della piazza di Lasino: approvazione perizia suppletiva e di variante n.1.

31 19/03/2010 Acquisizione a titolo gratuito della neo p.f. 1960/3 di mq. 2000 ai fini della realizzazione del nuovo C.R.M. con impianto fotovoltaico a Lasino.

32 19/03/2010 Riqualificazione del patrimonio viario del comune di Lasino. Approvazione in linea tecnica del progetto esecutivo.

33 30/03/2010 Lavori di sistemazione e messa in sicurezza strada Lasino - Pergolese (S. Siro) e strade centro abitato di Lagolo: approvazione perizia di assestamento.

34 30/03/2010 Prelevamento dal Fondo di riserva ordinario (2° provvedimento).35 30/03/2010 Approvazione accordo fra i Comuni della Valle dei Laghi per iniziative di carattere sociale.

36 30/03/2010 Codice in materia di protezione dei dati personali (D.Lgs. 30/06/2003 n. 196). Approvazione Documento Programmatico sulla Sicurezza per l’anno 2010.

37 30/03/2010 Atto di indirizzo per l’assegnazione, in via sperimentale, di orti comunali.

38 13/04/2010Autorizzazione all’utilizzo di una sala presso la ex scuola elementare di Castel Madruzzo e di n. 2 sale presso le ex scuole elementari di Lasino per le attività del Centro Estivo Valle dei Laghi da parte della Comunità Murialdo di Trento (giugno – agosto 2010).

39 13/04/2010 Autorizzazione all’utilizzo di sale comunali da parte della Pro Loco Lasino Lagolo per le attività dell’Accademia Internazionale della Musica di Lasino (10 – 24 luglio 2010).

40 13/04/2010 Autorizzazione all’utilizzo della casa comunale di Lagolo da parte della Pro Loco Lasino Lagolo per il soggiorno degli allievi e dei docenti dell’Accademia Internazionale della Musica di Lasino (10 luglio - 31 luglio 2010).

41 13/04/2010 Affido incarico di manutenzione, assistenza e aggiornamento del nuovo sito internet comunale.

42 13/04/2010 Revisione del piano di assestamento dei beni silvo-pastorali. Affidamento incarico al dott. Luca Casagrande di Vignola Falesina (TN).

43 13/04/2010 Elezione diretta del Sindaco e del Consiglio comunale indetta per il giorno 16.05.2010. Designazione e delimitazione degli spazi riservati alla propaganda elettorale.

44 13/04/2010 Approvazione Verbale di chiusura dell’esercizio finanziario 2009.

45 19/04/2010 Elezione diretta del Sindaco e del Consiglio comunale indetta per il giorno 16.05.2010. Delimitazione, ripartizione e assegnazione spazi per affissioni di propaganda elettorale diretta.

46 19/04/2010 Elezione diretta del Sindaco e del Consiglio comunale indetta per il giorno 16.05.2010. Ripartizione e assegnazione di spazi per la propaganda elettorale indiretta.

47 19/04/2010 Esame ed approvazione dello schema di Rendiconto per l’esercizio 2009.

48 19/04/2010 Variazione al Piano Esecutivo di Gestione (P.E.G.) relativo all’anno 2010 a seguito di adozione 1° provvedimento di variazione al bilancio di previsione 2010 e pluriennale 2010-2012.

49 19/04/2010 Affido incarico all’avv. Barbara Balsamo di Trento per recupero credito in via stragiudiziale.50 19/04/2010 Prelevamento dal Fondo di riserva ordinario (3° provvedimento).51 19/04/2010 Affidamento all’Agenzia del Territorio incarico predisposizione perizie di stima.

52 29/04/2010 Proroga incarico temporanea reggenza a tempo pieno della segreteria comunale di Lasino alla dott.ssa Irene Baldessari. Presa d’atto.

53 29/04/2010 Piano biennale 2008/2009 del Consorzio B.I.M. Sarca-Mincio-Garda per l’erogazione di contributi per il potenziamento dei Punti di lettura: parziale modifica del piano finanziario del progetto di intervento per potenziamento del Punto lettura di Lasino.

54 29/04/2010 Attivazione tirocinio formativo estivo presso il Servizio tecnico comunale per gli studenti dell’Istituto Tecnico per geometri “Andrea Pozzo” di Trento. Approvazione convenzione.

55 29/04/2010 Lavori di ampliamento e riordino cimitero di Lasino finalizzati all’adeguamento normativo e funzionale – Opere di completamento. Conferma approvazione in linea tecnica progetto esecutivo ai fini dell’assunzione del mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti.

56 12/05/2010 Autorizzazione alla società DI.DA. Global Project s.r.l. di Vezzano (TN) all’apertura di un nuovo accesso carraio a Lagolo a servizio della p.f. 1049/168 C.C. Lasino.

57 12/05/2010 Autorizzazione alla signora Bussi Paola all’apertura di un nuovo accesso carraio a Lagolo a servizio della p.f. 1049/170 C.C. Lasino.

58 12/05/2010 Assegnazione contributo straordinario a favore del Coro “In…Canto, Voci bianche della Valle dei Laghi” per l’acquisto di materiale didattico e strumentario.

59 12/05/2010 Riqualificazione del patrimonio viario del paese di Lasino. Affidamento all’Agenzia per i Servizi, istituita ai sensi dell'art. 39 bis della Legge Provinciale 16 giugno 2006 n. 3, delle funzioni di stazione appaltante.

60 12/05/2010 Impianto fotovoltaico connesso a rete per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili installate sulla copertura del nuovo CRM di Lasino: approvazione perizia suppletiva e di variante n. 1.

61 12/05/2010 Lavori di realizzazione opere di urbanizzazione area soggetta a lottizzazione in loc. Chiesetta di Lagolo in C.C. Lasino. Risoluzione delle riserve e applicazione penali per ritardata ultimazione dei lavori e difetti dell’opera.

62 01/06/2010Nomina funzionario responsabile del procedimento relativo al recupero dei crediti liquidati a favore del Comune di Lasino dalla Corte dei Conti – Sezione giurisdizionale per il Trentino Alto Adige – sede di Trento – ai sensi dell’art. 7 del D.P.R. 24 giugno 1998 n. 260.

63 10/06/2010 Seminario “Le ultime novità in materia di Contratti Pubblici”: presa d’atto partecipazione ed impegno di spesa.

64 10/06/2010 Autorizzazione all’utilizzo del campo di calcio di Lasino per le attività del Centro Estivo Valle dei Laghi da parte della Comunità Murialdo di Trento (giugno – agosto 2010).

65 10/06/2010 Assegnazione contributo straordinario a favore del Comitato di gestione Scuola dell’infanzia di Lasino per la gita di fine anno scolastico 2009/2010 a Spormaggiore (TN).

66 10/06/2010 Variazioni al Bilancio di previsione 2010 e pluriennale 2010/2012 (2° provvedimento).67 10/06/2010 Ampliamento anticipazione di tesoreria per l’anno 2010.

68 10/06/2010Iniziativa “Generazioni e identità a confronto”: accertamento contributo provinciale nell’ambito delle pari opportunità tra uomo e donna ai sensi dell’art. 12 bis della L.P. 10.12.1993 n. 41 “Interventi per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna” – anno 2010 e avvio iniziativa.

69 16/06/2010 Lavori di restauro della chiesa di S. Maria Lauretana sita nella frazione di Castel Madruzzo a Lasino (TN): espressione parere in ordine al pubblico interesse dell’opera ai sensi dell’art. 5, comma 3, della L.R. 05.11.1968, n. 40.

70 16/06/2010Lavori di sostituzione serramenti esterni dell’edificio di proprietà comunale adibito a Caserma Carabinieri, alloggi e sede del locale Corpo dei Vigili del Fuoco Volontari (p.ed. 6 C.C. Lasino): atto di indirizzo al Responsabile del Servizio tecnico per redazione perizia suppletiva e di variante n. 2.

71 16/06/2010 Determinazione somme da versare per la raccolta funghi nel territorio comunale ai sensi dell’art. 28 della L.P. 23 maggio 2007 n. 11.

72 16/06/2010 Incarico di assistenza, consulenza e formazione in materia di gestione dei rifiuti alla società Ambiente Smile s.n.c. di Avio (TN).

73 30/06/2010 Pubblica selezione per la formazione di una graduatoria finalizzata all’assunzione con contratto a termine e a tempo parziale di un “operatore d’appoggio” (Cat. A1) presso la Scuola dell’Infanzia di Lasino: atto di indirizzo al Segretario comunale.

74 30/06/2010 Autorizzazione all’esecuzione di ulteriori lavori di sistemazione strada comunale identificata nella p.f. 3528/1 in C.C. Lasino.

75 30/06/2010 Adesione alla “convenzione per la fornitura di energia elettrica e dei servizi connessi” sottoscritta da Informatica Trentina S.p.a. e Trenta S.p.a..

76 30/06/2010Convenzione per l’istituzione di una polizza fidejussoria provinciale a garanzia degli interventi effettuati da Telecom su beni di proprietà comunale sottoscritta dal Consorzio dei Comuni Trentini Società Cooperativa e Telecom Italia S.p.a: approvazione e relativa adesione.

Page 16: La Stadera - estate 2010

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato

UFFICI COMUNALI

Anagrafe 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00

14.00 - 16.30 14.00 - 16.30 14.00 - 16.30 14.00 - 16.30 14.00 - 16.30

Ragioneria | Pomeriggio su appuntamento 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00

Tributi 14.00 - 16.30 14.00 - 16.30 14.00 - 16.30 14.00 - 16.30 14.00 - 16.30

Tecnico | Pomeriggio su appuntamento 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00

Segreteria | Pomeriggio su appuntamento 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00 08.30 - 12.00

Ricevimento del Sindaco e degli Assessori | Prenotare l'incontro presso la segreteria comunale

C.R.M. (CENTRO RACCOLTA MATERIALI) 10.00 - 12.00 13.30 - 17.30 09.00 - 12.00

DOTT. STENICO | Le visite domiciliari vanno richieste entro le 10.00

Sarche | 0461/56.31.31 8.30 - 10.30 8.30 - 10.30

Lasino 0461/56.32.57| 08.30 - 10.30 11.00 - 13.00 08.30 - 10.30 17.00 - 19.00

Calavino 0461/56.32.61 | 11.00 - 13.00 17.00 - 19.00 11.00 - 13.00 08.30 - 10.30

Pergolese 0461/56.47.86 | 16.00 - 17.30 11.00 - 13.00

DOTT. PISONI | cell. 333/30.65.857 | Per visite su appuntamento tel. dalle 11.30 - 12.30 del giorno prec.

Cavedine | 0461/56.83.92 09.30 - 11.30 09.30 - 11.30 09.30 - 11.30

Vezzano 0461/86.45.70 | 10.00 - 12.30 16.00 - 18.30 16.30 - 19.00 10.00 - 12.30

Vigo Cavedine 0461/56.62.10 | 16.00 - 18.00 16.00 - 18.00

Lago di Cavedine 17.00 - 19.00

DOTT. RICCI

Sarche 16:00 - 19:00 15:00 - 18:00 12:30 - 13:00 12:30 - 13:00 16:00 - 19:00

Calavino 0461/56.31.31 | 08:30 - 09:30

Ranzo 08:30 - 09:30 08:30 - 09:30 08:30 - 09:30

Vezzano 0461/84.43.08 | 11:00 - 12:00

Padergnone 0461/86.45.07 | 10:30 - 12:00 10:30 - 12:00 09:00 - 11:00 10:30 - 12:00

Pediatra DOTT. SSA LA DELFA | cell. 348/12.16.499 | Le visite domiciliari vanno richieste entro le 10.00

Cavedine 0461/56.88.05 | 10.00 - 13.00 12.00 - 15.00

Vezzano 0461/34.00.43 | 12.00 - 15.00 09.30 - 12.30 09.30 - 12.30

GUARDIA MEDICA | Prefestivi e festivi: dalle 10.00 del prefestivo alle 8.00 del giorno feriale successivo

Calavino | Via Gentilini, 7 - 0461/56.42.96 20.00 - 08.00 20.00 - 08.00 20.00 - 08.00 20.00 - 08.00 20.00 - 08.00 08.00- lun. 08.00

BIBLIOTECA Valle di Cavedine | È disponibile il servizio Internet

Lasino 0461/56.17.45 - [email protected] | 09.30 - 12.30

15.00 - 18.00 15.00 - 18.00 15.00 - 18.00

Sarche 0461/56.31.11 - [email protected] | 09.30 - 12.30 15.00 - 17.00 15.00 - 18.00

Calavino 0461/56.40.50 - [email protected] | 15.00 - 18.00 09.30 - 12.30 14.30 - 17.30

Vigo Cavedine 0461/56.60.60 - [email protected] | 15.00 - 18.00 09.30 - 12.30

Sede Cavedine 0461/56.82.20 - [email protected] | 10.00 - 12.30 10.00 - 12.30

14.30 - 18.30 14.30 - 18.30 14.30 - 18.30 14.30 - 18.30 14.00 - 18.00

Farmacia

Cavedine | 0461/56.91.20 08.30 - 12.30 08.30 - 12.30 08.30 - 12.30 chiuso 08.30 - 12.30 08.30 - 12.30

15.30 - 19.00 15.30 - 19.00 15.30 - 19.00 chiuso 15.30 - 19.00 15.30 - 19.00

Vezzano | 0461/86.40.32 08.30 - 12.30 08.30 - 12.30 chiuso 08.30 - 12.30 08.30 - 12.30 08.30 - 12.30

15.30 - 19.00 15.30 - 19.00 chiuso 15.30 - 19.00 15.30 - 19.00 15.30 - 19.00

Sarche | 0461/56.31.41 chiuso 08.30 - 12.30 08.30 - 12.30 08.30 - 12.30 08.30 - 12.30 08.30 - 12.30

15.30 - 19.30 15.30 - 19.30 chiuso 15.30 - 19.30 15.30 - 19.30 15.30 - 19.30

« orari.. » servizi pubblici S

COMUNE DI LASINO

Indirizzo P.zza A. Degasperi, 25 - 38076 Lasino (TN)

Numeri 0461/56.41.41 - fax 0461/56.30.40

e-mail [email protected]

EMERGENZA

Trentino Emergenza 118

Croce Rossa Vezzano 0461/34.01.20

Guardia medica Calavino 0461/56.42.96

PRONTO SOCCORSO

Ospedale S. Chiara 0461/90.32.06

Pronto Soccorso Pediatrico 0461/90.35.28

VIGILI DEL FUOCO

Vigili del Fuoco emergenze 115

Vigili del Fuoco di Lasino 329/21.04.378

Vigili del Fuoco di Trento 0461/49.23.00

Servizio Antincendi 1515

FORESTALE

Stazione Forestale Vezzano 0461/49.37.94

Custode Forestale 349.00.74.735

FORZE DELL’ORDINE

Carabinieri 112

Carabinieri di Lasino 0461/56.41.42

Carabinieri di Vezzano 0461/86.40.17

Comando Polizia Municipale Trento 0461/88.91.11

SANITÀ

Ospedale Santa Chiara 0461/90.31.11

CUP [Centro Unico di Prenotazione] 848 816 816

Centro Prenotazione Ambulanza 800 070 080

Casa di Riposo di Cavedine 0461/56.85.10

Farmacia di Cavedine 0461/56.91.20 (chiusa giovedì)

Farmacia di Vezzano 0461/86.40.32 (chiusa mercoledì)

Farmacia di Sarche 0461/56.31.41 (chiusa lun. mattina e mer. pomeriggio)

ALTRI NUMERI

Trentino Trasporti 0461/82.10.00

Ferrovie dello Stato 848 888088 - www.fs-on-line.it

Poste Italiane Informazioni - www.poste.it

Ufficio postale Cavedine 0461/56.85.26 - fax 0461/56.82.17

ENEL Info e segnalazione guasti 800 900800

« numeri.. » di pubblica utilità

notiziamo .le associazioni si raccontano cultura, cronaca e curiosità

. . .si delibera

orari e numeri utili

La S

tad

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cura

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Direttore

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