La Stadera n. 90 Maggio 2014

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Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) art. 1 comma 2 - CNS BA Mensile della parrocchia SS. Crocifisso - Barletta anno XI 90 “PREMIO FALLANI Miglior Testata 2007” 2014 6 maggio per segnalazioni e comunicazioni [email protected] puoi seguirci anche su www.facebook.com/sscrocifissobarletta delegato relazioni stampa [email protected] CHIESA IN MISSIONE agenda maggio 2014 cinema Direttore editoriale: Ruggiero Caporusso Direttore responsabile: Ruggiero Dimonte Vicedirettore: Angela Rizzi Ruggiero Rutigliano Redazione: Rossella Acconciaioco, Maria Rita Borraccino, Mario Borraccino, don Alessandro Brandi, Liana Caputo, Alberto Cassano, Daniela D’Alba, Antonio Diodovich, Silvia Giannella, Francesca Leone, Salvatore Mellone, Massimo Serio, Mariagrazia Spadaro, Fausta Torre Hanno collaborato: Abramo Ferrara, Gerardo Del Negro, Pasquale Delvecchio, Alfredo Negro Premio “Fallani” Miglior Testata 2007 LA STADERA Mensile di informazione e formazione della Parrocchia SS. Crocifisso - Barletta Anno XI - n. 90 maggio 2014 Registrazione n. 4 del 5/2/2007 presso il Tribunale di Trani Direzione, redazione e ammin.: Parrocchia SS. Crocifisso Via Zanardelli, 33 76121 Barletta Tel. e fax 0883.333382 Impaginazione e stampa: Editrice Rotas - Barletta Ogni vita lascia scorrere i giorni, liberi nel loro andare, con interrogativi im- provvisi e risposte inattese. Ogni vita è, però, più di una catasta di ore, più di tanti giri di lancette, più dei frantumati secondi che la ritraggono in fotogrammi. Una vita è anche (forse soprattutto) ciò che si manifesta pur non essendo per- cepito dai sensi. Perciò un uomo si sente più di quanto ha vissuto, più di quanto vive, più di quanto vivrà, perché, alla fine, non è importante quanto si vive, ma quale vita si sceglie di vivere in risposta ad un invito alla gioia. Un prete rispon- de nei suoi giorni a quell’invito, egli è fondamentalmente un uomo, un uomo al quale è giunto l’appello alla gioia immensa ed eterna, un uomo col proprio de- siderio e la propria volontà dati a quella voce che lo chiama a far trasparire nel mondo i segni di Dio, vivo e vero. Non ha meriti, quell’uomo, non ha nemmeno una predilezione speciale dall’alto, perché sa che Dio ha predilezione speciale per ogni suo figlio e figlia. Quell’uomo comprende, in cuor suo, di essere indegno dell’invito di Dio, intuisce da sempre che ogni uomo è suo pari, vede dinanzi a sé tanti migliori di lui, tanti più adatti, tanti più religiosi, tanti più meritevoli. Eppure, dall’alto, si è scelto lui, proprio lui, uomo alle cui orecchie è giunto quel “seguimi!”, uomo che lasciando tutto, ha iniziato a trovare, passo dopo passo, qualcuno che riempiva e riempie non solo le orecchie del cuore, ma tutto il suo essere. E cammina, quell’uomo, dal giorno in cui ha incontrato la Persona Gesù Cristo, dietro le sue orme, fidandosi della sua presenza costante e conti- nua, affidandosi alla sua ricerca ininterrotta e assidua. Ha detto “sì!”, quel prete e, continuando a dirlo, si accorge che non è un sacrificio svegliarsi per dar lode al Signore quando fuori ancora il buio domina la scena del mondo, grazie a quel “sì!” percepisce che la continua presenza dinanzi a Dio nell’arco della giornata è una fontana che zampilla di felicità, nonostante i pesi, le fatiche, le contrad- dizioni, degli incontri avuti, dei silenzi in cui ci si è trovati, degli smarrimenti. Un prete, un uomo, sa che la sorgente di quella fontana, nonostante il male col quale si confronta, mai nessuno gliela toglierà, perché essa è il dono dell’Eterno e la garanzia dell’“Io sono con te, sempre”. A quel prete, a quell’uomo, spesso basta il sorriso misericordioso contem- plato negli altri, il sorriso misericordioso di Dio che si china per abbracciare e rincuorare affinché nel suo nome si abbracci paternamente e si consoli per far ripartire le esistenze. E poi, l’Eucaristia: ancora oggi come duemila anni fa Gesù Cristo è tra noi col suo Corpo e col suo Sangue grazie ad un prete che è uomo della fedeltà al suo Signore, uomo ordinato nel suo nome, uomo al servizio di un mistero di luce per il quale ha rinunciato a tanto con fede, carità e speranza nel tutto. Quello stesso uomo, quel prete “folle” per Cristo e “folle” per il mondo, porta in sé e manifesta agli altri (in tempi nei quali, per tanti versi, è difficile lasciare aperto un passaggio alle attese) una testimonianza di bellezza, una gra- tuita testimonianza di bellezza che custodisce verità e bontà, una vita bella da uomo innamorato di Dio che si sente amato da sempre e per sempre, al servizio della Bellezza senza tempo. Salvatore Mellone Isidoro Ngei Ko Lat Riportiamo una lettera di don Patrick dalla Birmania circa la beatificazione del primo martire birmano. Ecco le sue parole. I l 24 Maggio 1950, in Myanmar, nella provincia di Shar Daw, diocesi di Loi- kaw, tra le persone che sono state uccise per la loro fede mentre svolgeva- no il loro apostolato c’erano anche pa- dre Mario Vegara (italiano) e il catechi- sta Isidoro Ngei Ko Lat (birmano), che Sua Santità Papa Francesco ha procla- mato martiri. Nei 500 anni di evangelizzazione in Myanmar, Isidoro è stato il primo ad essere beatificato e per noi birmani ciò è una grazia e benedizione speciale. I vescovi birmani – Catolic Bishop Con- ference of Myanmar (CBCM) – hanno descritto e chiesto a Papa Benedetto XVI dal 2008 di riconoscere la santità di padre Mario e del catechista Isidoro. Il catechista Isidoro è nato nel 1920, da papà U Bo San Tint e da mamma Daw Mo Thu Kha, nel villaggio di Tawpone, provincia di Kyay Ka Tawt, diocesi di Taungngu. Ha frequentato la scuola elementare nel suo villaggio, dopo è andato a continuare la scuola nel Seminario San Teresa in Taungngu per sei anni, durante la seconda guer- ra mondiale. A causa della sua salute è ritornato nel suo villaggio. Isidoro ha aperto una scuola privata nel suo vil- laggio durante la Guerra e ha insegnato ai bambini. Nel 1946, Isidoro è stato chiamato da p. Mario per andare con lui nella pro- vincia di Shar Taw per l’evangelizzazio- ne, dal momento che era celibe e cono- sceva il latino e l’inglese. P. Mario non lo ha lasciato andare solo nei villaggi per l’evangelizzazione, ma lo ha tenuto con sé, per lavorare con sé. Prima sono stati nel villaggio di Thridar e hanno co- struito le scuole; nel 1950, sono andati ad abitare a Shar Taw e hanno costruito le scuole. Dal 1945 al 1950 sono avvenute molte rivoluzioni contro il governo, molti non sopportavano neanche di vedere gli evangelizzatori, perciò molti catechisti sono stati uccisi tra cui Zar Ko Mo, Saw lay Ei e Luisi. A causa di questi eventi, il 25 maggio 1950 a sud di Shar Taw, nel- la casa di Bo Nein Ti Re, tra p. Mario e il generale Richmon c’è stato un dibat- tito, dopo di che il gruppo del generale Richmon ha catturato p. Mario e il suo vice parroco Peter Galastri sulla costa di Thanlwin, li ha torturati e uccisi. Con questi sacerdoti c’era anche Isidoro, al quale, arrivato nel villaggio di Salong, i rivoluzionari hanno detto di andar via, però egli non ha voluto farlo senza i sa- cerdoti, non potendoli lasciare da soli. Perciò all’uscita del villaggio di Salong Isidoro è rimasto da solo fino alla mor- te. Aveva un unico fratello, Johny che è rimasto da solo. In seminario, Isidoro ha imparato che il Vangelo non è solo parola, ma an- che vita. Egli resta il simbolo di miglia- ia di catechisti martiri, testimoni della fede e umili servitori del popolo. Perciò chi vuole conoscere di più deve amare di più e servire di più, liberamente e to- talmente e fino alla fine. Patrick Il martirio di padre Vergara unisce ancor di più la nostra nazione al popolo birmano e tutto ciò serve a far restare viva l’attenzione su una realtà che non deve e non dobbiamo dimenticare. Ruggiero Rutigliano [email protected] Il film diretto da Brain Percival, è la trasposizione cine- matografica del romanzo La bambina che salvava i libri di Markus Zusak, scritto nel 2005. Il film è ambientato duran- te la seconda guerra mondiale. Protagonista della pellico- la è la giovane Liesel Meminger (Sophie Nelisse), ragazza che viene abbandonata dalla madre e adottata da Hans (Geoffrey Rush) e Rosa Hubbermann (Emily Watson). Tra- sferita in una nuova città, Liesel viene presa in giro dai suoi compagni di scuola perchè non sa leggere e l'unico a starle vicino è Rudy, che è segretamente innammorato di lei. La ragazza, però, anche se non sa leggere, ama follemente i libri e, col tempo, impara a leggere grazie ad Hans. Con lo scoppio della guerra e con la promulgazione delle leggi razziali la quiete della famiglia viene sconvolta. I nazisti bruciano tutti i libri che hanno a loro dire "inquina- to" la Germania. In tale frangente si scopre che la madre di Liesel è una comunista e proprio per questo ha deciso di abbandonare il paese. Ad aggravare ancora di più la situa- zione, è l'arrivo di un ebreo di nome Max a casa della fami- glia adottiva della ragazza. La famiglia lo accoglie in virtù di una promessa fatta da Hans al padre di Max durante la prima guerra mondiale, ma ovviamente è costretta a tene- re la sua presenza segreta. Max sarà fondamentale per la crescita di Liesel, stimolando la sua creatività, ad esempio chiedendole di descrivere con parole proprie il tempo me- tereologico fuori dalla cantina in cui è nascosto. L'aggra- varsi della guerra e l'attacco alla città dove vivono i pro- tagonisti porterà solo altro dolore nel cuore della piccola Liesel… Il film è assolutamente riuscito e aggiunge un tas- sello importante al monumento della memoria, necessario a mantenere vivo il monito contro ogni fanatismo."Storia di una ladra di libri" è un romanzo sul potere delle parole e sulla capacità dei libri di nutrire lo spirito. Sicuramente un film da vedere! Liana Caputo, [email protected] QUELLO STESSO UOMO, QUEL PRETE “FOLLE” PER CRISTO E “FOLLE” PER IL MONDO, PORTA IN SÉ E MANIFESTA AGLI ALTRI UNA TESTIMONIANZA DI BELLEZZA… UN PRETE, UN UOMO INCONTRARSI CON MARIA, TUTTI I GIORNI ore 7.15 – (8.30 solo la domenica) - 19.00 – 21.00 4 dom ore 11.00 Catechesi 1ª e 2ª Elementare (ogni domenica) ore 11.30 1ª Comunione del gruppo di Giovanna e Alessandro ore 17.30 Catechesi Cresimandi adulti ore 20.00 Catechesi genitori cresimandi ore 20.00 Catechesi Biblica (Di Marcantonio) 1ª e 3ª del mese 5 lun ore 18/20 Gruppo Villaggio Paradiso (catechesi diversamente abili) ogni lunedì e giovedì ore 18.30 Catechesi RnS, (ogni lunedì) ore 19.00 S. Messa in via Zanardelli n° 6 ore 19.00 Catechesi Biblica Adulti (prof. Ciliento) ogni lunedì ore 20.30 Gruppi Internet e “La Stadera” (1° e 3° del mese) 6 mar ore 19.00 S. Messa in D. Alighieri n° 11 ore 20.00 Prove di Canto (ogni martedì) 7 mer ore 18.00 Catechesi 3ª e 4ª Elementare (ogni mercoledì) ore 19.00 S. Messa in via Zanardelli n° 18 e consegna del Rosario 5ª Elem. 8 gio ore 8.00 Gruppo Volontario (decoro della Chiesa ogni giovedì) ore 9.00 Gruppo Caritas (ogni giovedì) ore 11.45 Ora Media e Supplica alla Madonna di Pompei ore 17.30/19.00 Gruppo EPASSS (scuola scrittura ogni giovedì) dalle ore 18.00 Confessioni ore 19.00 S. Messa a dev. B.V. di Pompei e Santi Medici in via Patalini n° 1 ore 20.30 Pontificale – Celebrazione in Cattedrale della Solennità della B.V.M. dello Sterpeto 9 ven ore 18.00 Catechesi 5ª elementare e 1ª media ore 19.30 Meeting dei giornalisti con S.E. Mons. Montenegro Francesco, Arci- vescovo di Agrigento 10 sab ore 17.30 Catechesi 2ª e 3ª media e Cresimandi ore 19.00 S. Messa per il 20° dell’Ordinazione Sacerdotale del nostro parroco. Presiede Mons. Montenegro ore 20.00 Catechesi Giovani/issimi 11 dom ore 10.00 2ª Comunione del gruppo di Giovanna e Alessandro ore 11.30 1ª Comunione del gruppo di Tonia e Valentina ore 17.30 Corso Genitori Battezzandi (2ª e 4 ª del mese) ore 20.00 Catechesi Giovani Coppie (2ª domenica) 12 lun ore 19.00 S. Messa in via D. Alighieri n° 8 13 mar ore 19.00 S. Messa in via Zanardelli n° 20 14 mer ore 19.00 S. Messa in via D. Alighieri n° 25 15 gio dalle ore 18.00 Confessioni ore 19.00 S. Messa a dev. B.V. di Pompei e Santi Medici in via D. Alighieri n° 150 ore 20.00 Adorazione eucaristica animata dai catechisti e RnS 16 ven ore 19.00 S. Messa in via D. Alighieri n° 31 ore 20.00 PARROCCHIA S. PAOLO – Barletta “Chiesa e servizio della carità” Rosanna Virgili, Docente di Teologia biblica. Ist. Teologico Marchigiano – Ancona 17 sab ore 19.00 Consegna della Bibbia 1ª Media 18 dom ore 10.00 Consegna del dono 2ª Elementare ore 10.00 2ª Comunione del gruppo di Tonia e Valentina ore 11.30 1ª Comunione del gruppo di Mariella e Stefania l9 lun ore 19.00 S. Messa in via D. Alighieri n° 64 20 mar ore 19.00 S. Messa in via D. Alighieri n° 174 21 mer ore 19.00 S. Messa in via D. Alighieri n° 33 22 gio dalle ore 18.00 Confessioni ore 19.00 S. Messa a dev. B.V. di Pompei e Santi Medici in via Petrarca n° 64 ore 20.00 Adorazione eucaristica silenziosa 23 ven ore 19.00 S. Messa in via Petrarca n° 68 24 sab ore 19.00 S. Messa Solenne presieduta da S.Em. Card. Francesco Monterisi ore 20.00 Concerto Musicale in omaggio al Sig. Cardinale 25 dom ore 10.00 Consegna dell’Atto di Dolore 3ª Elementare ore 10.00 2ª Comunione del gruppo di Mariella e Stefania ore 11.30 1ª Comunione del gruppo di Lucia e Giulia 26 lun ore 19.00 S. Messa in via Petrarca 92 27 mar ore 19.00 S. Messa in via Petrarca 116 28 mer ore 19.00 S. Messa in Boccaccio n° 56 29 gio dalle ore 18.00 Confessioni ore 19.00 S. Messa a dev. B.V. di Pompei e Santi Medici in via Boccaccio 119 ore 22.00 S. Messa, Rito dell’Incubatio e Adorazione Notturna 31 sab ore 19.00 Consegna Padre Nostro 2ª Media ore 20.30 S. Messa in Cattedrale (conclusione dell’Anno Pastorale e del mese di Maggio) 1 dom ore 10.00 2ª Comunione del gruppo di Lucia e Giulia ore 11.30 1ª Comunione del gruppo di Antonella e Miriana 1- 2 Pellegrinaggio a Padova (S. Antonio) e Cascia (Santa Rita) GIUGNO Sono Risorto e sempre sarò con te. (Dalla liturgia di Pasqua) Maria è diventata la mamma delle nostre paure delle nostre rasse- gnazioni, la mamma dei marinai minacciati dal naufragio, dei vian- danti sperduti sulle montagne, dei soldati che perdono sangue, dei figli senza più madre delle madri senza più figli, degli uomini senza più casa né pane di Dio. (Luigi Santucci, scrittore) Il miglior modo di utilizzare il denaro e le ricchezze materiali è infatti condividerli con i poveri. Il denaro non è “disonesto” in se stesso, ma più di ogni altra cosa può chiudere l’uomo in un cieco egoismo. (Benedetto XVI) Non lasciatevi scoraggiare da coloro che, delusi dalla vita, sono diventati sordi ai desideri più profondi e autentici del loro cuore. (Giovanni Paolo II) A 20 anni dall'ordinazione presbiterale del nostro parroco don Rino e in occasione dell' 80° genetliaco del card. Monterisi, nostro parrocchiano, riflettiamo sulla figura dell'uomo-sacerdote che, sotto la protezione della Vergine Maria, affronta il delicato compito di pastore di anime. La Famiglia di don Patrick. Da sinistra: suo padre, il fratello monaco buddista, don Patrick pochi minuti prima dell'ordinazione, il nipote seminarista buddista e don Rino Caporusso

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Mensile della parrocchia SS. Crocifisso - Barletta

anno XI

n°90

“PREMIO FALLANI Miglior Testata 2007”

2014

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maggio

per segnalazioni e comunicazioni

[email protected] seguirci anche su

www.facebook.com/sscrocifissobarlettadelegato relazioni stampa

[email protected]

CHIESA IN MISSIONE

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agenda maggio 2014cinema

Direttore editoriale:Ruggiero Caporusso

Direttore responsabile:Ruggiero Dimonte

Vicedirettore:Angela RizziRuggiero Rutigliano

Redazione:Rossella Acconciaioco, Maria Rita

Borraccino, Mario Borraccino, don Alessandro Brandi, Liana Caputo, Alberto Cassano, Daniela D’Alba, Antonio Diodovich, Silvia Giannella, Francesca Leone, Salvatore Mellone, Massimo Serio, Mariagrazia Spadaro, Fausta Torre

Hanno collaborato:Abramo Ferrara, Gerardo Del Negro, Pasquale Delvecchio, Alfredo Negro

Premio “Fallani”Miglior Testata 2007

LA STADERAMensile di informazionee formazione della ParrocchiaSS. Crocifisso - BarlettaAnno XI - n. 90 maggio 2014Registrazione n. 4 del 5/2/2007presso il Tribunale di Trani

Direzione, redazione e ammin.:Parrocchia SS. CrocifissoVia Zanardelli, 3376121 BarlettaTel. e fax 0883.333382

Impaginazione e stampa:Editrice Rotas - Barletta

Ogni vita lascia scorrere i giorni, liberi nel loro andare, con interrogativi im-provvisi e risposte inattese. Ogni vita è, però, più di una catasta di ore, più di tanti giri di lancette, più dei frantumati secondi che la ritraggono in fotogrammi. Una vita è anche (forse soprattutto) ciò che si manifesta pur non essendo per-cepito dai sensi. Perciò un uomo si sente più di quanto ha vissuto, più di quanto vive, più di quanto vivrà, perché, alla fine, non è importante quanto si vive, ma quale vita si sceglie di vivere in risposta ad un invito alla gioia. Un prete rispon-de nei suoi giorni a quell’invito, egli è fondamentalmente un uomo, un uomo al quale è giunto l’appello alla gioia immensa ed eterna, un uomo col proprio de-siderio e la propria volontà dati a quella voce che lo chiama a far trasparire nel mondo i segni di Dio, vivo e vero. Non ha meriti, quell’uomo, non ha nemmeno una predilezione speciale dall’alto, perché sa che Dio ha predilezione speciale per ogni suo figlio e figlia. Quell’uomo comprende, in cuor suo, di essere indegno dell’invito di Dio, intuisce da sempre che ogni uomo è suo pari, vede dinanzi a sé tanti migliori di lui, tanti più adatti, tanti più religiosi, tanti più meritevoli.

Eppure, dall’alto, si è scelto lui, proprio lui, uomo alle cui orecchie è giunto quel “seguimi!”, uomo che lasciando tutto, ha iniziato a trovare, passo dopo passo, qualcuno che riempiva e riempie non solo le orecchie del cuore, ma tutto il suo essere. E cammina, quell’uomo, dal giorno in cui ha incontrato la Persona Gesù Cristo, dietro le sue orme, fidandosi della sua presenza costante e conti-nua, affidandosi alla sua ricerca ininterrotta e assidua. Ha detto “sì!”, quel prete e, continuando a dirlo, si accorge che non è un sacrificio svegliarsi per dar lode al Signore quando fuori ancora il buio domina la scena del mondo, grazie a quel “sì!” percepisce che la continua presenza dinanzi a Dio nell’arco della giornata è una fontana che zampilla di felicità, nonostante i pesi, le fatiche, le contrad-dizioni, degli incontri avuti, dei silenzi in cui ci si è trovati, degli smarrimenti. Un prete, un uomo, sa che la sorgente di quella fontana, nonostante il male col quale si confronta, mai nessuno gliela toglierà, perché essa è il dono dell’Eterno e la garanzia dell’“Io sono con te, sempre”.

A quel prete, a quell’uomo, spesso basta il sorriso misericordioso contem-plato negli altri, il sorriso misericordioso di Dio che si china per abbracciare e rincuorare affinché nel suo nome si abbracci paternamente e si consoli per far ripartire le esistenze. E poi, l’Eucaristia: ancora oggi come duemila anni fa Gesù Cristo è tra noi col suo Corpo e col suo Sangue grazie ad un prete che è uomo della fedeltà al suo Signore, uomo ordinato nel suo nome, uomo al servizio di un mistero di luce per il quale ha rinunciato a tanto con fede, carità e speranza nel tutto. Quello stesso uomo, quel prete “folle” per Cristo e “folle” per il mondo, porta in sé e manifesta agli altri (in tempi nei quali, per tanti versi, è difficile lasciare aperto un passaggio alle attese) una testimonianza di bellezza, una gra-tuita testimonianza di bellezza che custodisce verità e bontà, una vita bella da uomo innamorato di Dio che si sente amato da sempre e per sempre, al servizio della Bellezza senza tempo.

Salvatore Mellone

Isidoro Ngei Ko LatRiportiamo una lettera di don Patrick dalla Birmania circa la beatificazione del primo martire birmano.Ecco le sue parole.

Il 24 Maggio 1950, in Myanmar, nella provincia di Shar Daw, diocesi di Loi-kaw, tra le persone che sono state

uccise per la loro fede mentre svolgeva-no il loro apostolato c’erano anche pa-dre Mario Vegara (italiano) e il catechi-sta Isidoro Ngei Ko Lat (birmano), che Sua Santità Papa Francesco ha procla-mato martiri.

Nei 500 anni di evangelizzazione in Myanmar, Isidoro è stato il primo ad essere beatificato e per noi birmani ciò è una grazia e benedizione speciale. I vescovi birmani – Catolic Bishop Con-ference of Myanmar (CBCM) – hanno descritto e chiesto a Papa Benedetto XVI dal 2008 di riconoscere la santità di padre Mario e del catechista Isidoro.

Il catechista Isidoro è nato nel 1920, da papà U Bo San Tint e da mamma Daw Mo Thu Kha, nel villaggio di Tawpone, provincia di Kyay Ka Tawt, diocesi di Taungngu. Ha frequentato la scuola elementare nel suo villaggio, dopo è andato a continuare la scuola nel Seminario San Teresa in Taungngu per sei anni, durante la seconda guer-ra mondiale. A causa della sua salute è ritornato nel suo villaggio. Isidoro ha aperto una scuola privata nel suo vil-laggio durante la Guerra e ha insegnato ai bambini.

Nel 1946, Isidoro è stato chiamato da p. Mario per andare con lui nella pro-vincia di Shar Taw per l’evangelizzazio-ne, dal momento che era celibe e cono-sceva il latino e l’inglese. P. Mario non lo ha lasciato andare solo nei villaggi per l’evangelizzazione, ma lo ha tenuto con sé, per lavorare con sé. Prima sono stati nel villaggio di Thridar e hanno co-struito le scuole; nel 1950, sono andati

ad abitare a Shar Taw e hanno costruito le scuole.

Dal 1945 al 1950 sono avvenute molte rivoluzioni contro il governo, molti non sopportavano neanche di vedere gli evangelizzatori, perciò molti catechisti sono stati uccisi tra cui Zar Ko Mo, Saw lay Ei e Luisi. A causa di questi eventi, il 25 maggio 1950 a sud di Shar Taw, nel-la casa di Bo Nein Ti Re, tra p. Mario e il generale Richmon c’è stato un dibat-tito, dopo di che il gruppo del generale Richmon ha catturato p. Mario e il suo vice parroco Peter Galastri sulla costa di Thanlwin, li ha torturati e uccisi. Con questi sacerdoti c’era anche Isidoro, al quale, arrivato nel villaggio di Salong, i rivoluzionari hanno detto di andar via, però egli non ha voluto farlo senza i sa-cerdoti, non potendoli lasciare da soli. Perciò all’uscita del villaggio di Salong Isidoro è rimasto da solo fino alla mor-te. Aveva un unico fratello, Johny che è rimasto da solo.

In seminario, Isidoro ha imparato che il Vangelo non è solo parola, ma an-che vita. Egli resta il simbolo di miglia-ia di catechisti martiri, testimoni della fede e umili servitori del popolo. Perciò chi vuole conoscere di più deve amare di più e servire di più, liberamente e to-talmente e fino alla fine.

Patrick

Il martirio di padre Vergara unisce ancor di più la nostra nazione al popolo

birmano e tutto ciò serve a far restare viva l’attenzione su una realtà che non deve e non dobbiamo dimenticare.

Ruggiero [email protected]

Il film diretto da Brain Percival, è la trasposizione cine-matografica del romanzo La bambina che salvava i libri di Markus Zusak, scritto nel 2005. Il film è ambientato duran-te la seconda guerra mondiale. Protagonista della pellico-la è la giovane Liesel Meminger (Sophie Nelisse), ragazza che viene abbandonata dalla madre e adottata da Hans (Geoffrey Rush) e Rosa Hubbermann (Emily Watson). Tra-sferita in una nuova città, Liesel viene presa in giro dai suoi compagni di scuola perchè non sa leggere e l'unico a starle vicino è Rudy, che è segretamente innammorato di lei. La ragazza, però, anche se non sa leggere, ama follemente i libri e, col tempo, impara a leggere grazie ad Hans. Con lo scoppio della guerra e con la promulgazione delle leggi razziali la quiete della famiglia viene sconvolta. I nazisti bruciano tutti i libri che hanno a loro dire "inquina-to" la Germania. In tale frangente si scopre che la madre di Liesel è una comunista e proprio per questo ha deciso di abbandonare il paese. Ad aggravare ancora di più la situa-zione, è l'arrivo di un ebreo di nome Max a casa della fami-glia adottiva della ragazza. La famiglia lo accoglie in virtù di una promessa fatta da Hans al padre di Max durante la prima guerra mondiale, ma ovviamente è costretta a tene-re la sua presenza segreta. Max sarà fondamentale per la crescita di Liesel, stimolando la sua creatività, ad esempio chiedendole di descrivere con parole proprie il tempo me-tereologico fuori dalla cantina in cui è nascosto. L'aggra-varsi della guerra e l'attacco alla città dove vivono i pro-tagonisti porterà solo altro dolore nel cuore della piccola Liesel… Il film è assolutamente riuscito e aggiunge un tas-sello importante al monumento della memoria, necessario a mantenere vivo il monito contro ogni fanatismo."Storia di una ladra di libri" è un romanzo sul potere delle parole e sulla capacità dei libri di nutrire lo spirito. Sicuramente un film da vedere!

Liana Caputo, [email protected]

QUELLO STESSO UOMO, QUEL PRETE “FOLLE” PER CRISTO E “FOLLE” PER IL MONDO, PORTA IN SÉ E MANIFESTA AGLI ALTRI UNA TESTIMONIANZA DI BELLEZZA…

UN PRETE,UN UOMO

INCONTRARSI CON MARIA, TUTTI I GIORNIore 7.15 – (8.30 solo la domenica) - 19.00 – 21.00

4 dom ore 11.00 Catechesi 1ª e 2ª Elementare (ogni domenica) ore 11.30 1ª Comunione del gruppo di Giovanna e Alessandro ore 17.30 Catechesi Cresimandi adulti ore 20.00 Catechesi genitori cresimandi ore 20.00 Catechesi Biblica (Di Marcantonio) 1ª e 3ª del mese

5 lun ore 18/20 Gruppo Villaggio Paradiso (catechesi diversamente abili) ogni lunedì e giovedì

ore 18.30 Catechesi RnS, (ogni lunedì) ore 19.00 S. Messa in via Zanardelli n° 6 ore 19.00 Catechesi Biblica Adulti (prof. Ciliento) ogni lunedì ore 20.30 Gruppi Internet e “La Stadera” (1° e 3° del mese)

6 mar ore 19.00 S. Messa in D. Alighieri n° 11 ore 20.00 Prove di Canto (ogni martedì)

7 mer ore 18.00 Catechesi 3ª e 4ª Elementare (ogni mercoledì) ore 19.00 S. Messa in via Zanardelli n° 18 e consegna del Rosario 5ª Elem.

8 gio ore 8.00 Gruppo Volontario (decoro della Chiesa ogni giovedì) ore 9.00 Gruppo Caritas (ogni giovedì) ore 11.45 Ora Media e Supplica alla Madonna di Pompei ore 17.30/19.00 Gruppo EPASSS (scuola scrittura ogni giovedì) dalle ore 18.00 Confessioni ore 19.00 S. Messa a dev. B.V. di Pompei e Santi Medici in via Patalini n° 1 ore 20.30 Pontificale – Celebrazione in Cattedrale della Solennità della B.V.M.

dello Sterpeto

9 ven ore 18.00 Catechesi 5ª elementare e 1ª media ore 19.30 Meeting dei giornalisti con S.E. Mons. Montenegro Francesco, Arci-

vescovo di Agrigento

10 sab ore 17.30 Catechesi 2ª e 3ª media e Cresimandi ore 19.00 S. Messa per il 20° dell’Ordinazione Sacerdotale del nostro parroco.

Presiede Mons. Montenegro ore 20.00 Catechesi Giovani/issimi

11 dom ore 10.00 2ª Comunione del gruppo di Giovanna e Alessandro ore 11.30 1ª Comunione del gruppo di Tonia e Valentina ore 17.30 Corso Genitori Battezzandi (2ª e 4 ª del mese) ore 20.00 Catechesi Giovani Coppie (2ª domenica)

12 lun ore 19.00 S. Messa in via D. Alighieri n° 8

13 mar ore 19.00 S. Messa in via Zanardelli n° 20

14 mer ore 19.00 S. Messa in via D. Alighieri n° 25

15 gio dalle ore 18.00 Confessioni ore 19.00 S. Messa a dev. B.V. di Pompei e Santi Medici in via D. Alighieri n° 150 ore 20.00 Adorazione eucaristica animata dai catechisti e RnS

16 ven ore 19.00 S. Messa in via D. Alighieri n° 31 ore 20.00 Parrocchia S. Paolo – Barletta “Chiesa e servizio della carità” Rosanna Virgili, Docente di Teologia biblica. Ist. Teologico Marchigiano – Ancona

17 sab ore 19.00 Consegna della Bibbia 1ª Media

18 dom ore 10.00 Consegna del dono 2ª Elementare ore 10.00 2ª Comunione del gruppo di Tonia e Valentina ore 11.30 1ª Comunione del gruppo di Mariella e Stefania

l9 lun ore 19.00 S. Messa in via D. Alighieri n° 64

20 mar ore 19.00 S. Messa in via D. Alighieri n° 174

21 mer ore 19.00 S. Messa in via D. Alighieri n° 33

22 gio dalle ore 18.00 Confessioni ore 19.00 S. Messa a dev. B.V. di Pompei e Santi Medici in via Petrarca n° 64 ore 20.00 Adorazione eucaristica silenziosa

23 ven ore 19.00 S. Messa in via Petrarca n° 68

24 sab ore 19.00 S. Messa Solenne presieduta da S.Em. Card. Francesco Monterisi ore 20.00 Concerto Musicale in omaggio al Sig. Cardinale

25 dom ore 10.00 Consegna dell’Atto di Dolore 3ª Elementare ore 10.00 2ª Comunione del gruppo di Mariella e Stefania ore 11.30 1ª Comunione del gruppo di Lucia e Giulia

26 lun ore 19.00 S. Messa in via Petrarca 92

27 mar ore 19.00 S. Messa in via Petrarca 116

28 mer ore 19.00 S. Messa in Boccaccio n° 56

29 gio dalle ore 18.00 Confessioni ore 19.00 S. Messa a dev. B.V. di Pompei e Santi Medici in via Boccaccio 119 ore 22.00 S. Messa, Rito dell’Incubatio e Adorazione Notturna

31 sab ore 19.00 Consegna Padre Nostro 2ª Media ore 20.30 S. Messa in Cattedrale (conclusione dell’Anno Pastorale e del mese

di Maggio)

1 dom ore 10.00 2ª Comunione del gruppo di Lucia e Giulia ore 11.30 1ª Comunione del gruppo di Antonella e Miriana

1- 2 Pellegrinaggio a Padova (S. Antonio) e Cascia (Santa Rita)GIU

GN

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Sono Risorto e sempre sarò con te. (Dalla liturgia di Pasqua)

Maria è diventata la mamma delle nostre paure delle nostre rasse-gnazioni, la mamma dei marinai minacciati dal naufragio, dei vian-danti sperduti sulle montagne, dei soldati che perdono sangue, dei figli senza più madre delle madri senza più figli, degli uomini senza più casa né pane di Dio. (Luigi Santucci, scrittore)

Il miglior modo di utilizzare il denaro e le ricchezze materiali è infatti condividerli con i poveri. Il denaro non è “disonesto” in se stesso, ma più di ogni altra cosa può chiudere l’uomo in un cieco egoismo. (Benedetto XVI)

Non lasciatevi scoraggiare da coloro che, delusi dalla vita, sono diventati sordi ai desideri più profondi e autentici del loro cuore. (Giovanni Paolo II)

A 20 anni dall'ordinazione presbiterale del nostro parrocodon Rino e in occasione dell' 80° genetliaco del card. Monterisi, nostro parrocchiano, riflettiamo sulla figuradell'uomo-sacerdote che, sotto la protezione della Vergine Maria, affronta il delicato compito di pastore di anime.

La Famiglia di don Patrick. Da sinistra: suo padre, il fratello monaco buddista, don Patrick pochi minuti prima dell'ordinazione, il nipote seminarista buddista e don Rino Caporusso

CULTURA E SOCIETÀ

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L'APPUNTO

Elogiodelle madri lontane

La primavera ha un’atmosfera tutta sua, una bellezza unica ed è una stagione significativa perché ad essa è associata la rinascita. La natura si risveglia, i prati si coprono di fiori colorati e profumati. Con la vista anche l’olfatto è coinvolto perché nell’aria si respira un profumo inebriante. È un concerto dei sensi.

La natura va in letargo per mesi ma in sé ha già l’esplosione che di lì a poco emetterà. Così è per le donne: madri per natura e vocazione. Che portano in sé i germi della vita ed hanno la grande potenzialità di dare alla luce gli esseri umani. Tra la primavera e la donna c’è una misteriosa affinità.

Maria, la Madre di Dio, è il prototipo di tutte le mamme. Lei che ha fatto del suo grembo la culla di Dio, è diventata madre ospitando il bambino-Dio.

È lei il modello di ogni madre: di chi ha la gioia di mettere al mondo figli. Di chi ha la forza di crescerli nella saggezza. Di chi ha il coraggio di difenderli. Di chi perde il sonno per il loro futuro. Di chi piange per averli persi.

Ce ne sono di mamme che prima di vedere sbocciare la prima-vera stanno sperimentando la pioggia e la neve dell’inverno. E pen-so alle donne che vedono i loro figli partire. E penso alle mamme che vedono i propri figli morire. E penso alle mamme che curano i propri figli su letti d’ospedale. Quante addolorate ci sono. Quanto durerà il loro inverno? La primavera l’assaporeranno? La terra sta rinascendo. I loro cuori ancora no. Le stagioni si stanno faticosa-mente succedendo, i loro sentimenti ancora no.

A tante mamme una spada ha trafitto il cuore. Ma a tante di loro, come per la Madonna, quella spada non è stata fatale. Sono le mamme-coraggio. Perché il dolore non le ha sconfitte ma ne ha au-mentato la forza. Penso ai loro volti segnati dalle rughe e marchiati dalla sofferenza. Non puoi sbagliarti sul dolore di alcune di loro. Le vedi passeggiare per strada, prendere i tram, fare la spesa e subi-to ti accorgi che dentro portano un segreto inesprimibile. Provate ma senza mai abbandonare il campo di battaglia. Pronte a perdere tutto ma non chi amano.

La primavera è arrivata e la natura si risveglia. Questa stagione somiglia davvero tanto ad una donna che in sé ha la potenza di dare la vita. Ma per molte madri è ancora pieno inverno. Perché la

primavera giunga è urgente che qualcuno si accorga di loro. O almeno dei loro figli.

Massimo Serio, [email protected]

UNA VITA AL SERVIZIO DELLA CHIESA

Una vita al servizio della Chiesa, quella del car-dinale Francesco Monterisi. Il 28 maggio ricorre il suo ottantesimo genetliaco e, S.E., per ringraziare il Signore, sabato 24 maggio presiederà la San-ta Messa delle ore 19 presso la nostra parroc-chia; subito dopo la Celebrazione Eucaristica si terrà un concerto in suo omaggio. Ripercorriamo a grandi linee la sua vita. Studia presso il Pontificio Semina-rio Romano, poi consegue il Dottorato in Teologia alla Pontificia Università del Laterano (1951-1958). Il 16 marzo 1957 viene ordi-nato sacerdote e incar-dinato nell'allora Arcidio-cesi di Barletta; svolge l’incarico di Vice-rettore presso il Seminario Inter-diocesano "Don Pasquale Uva" di Bisceglie (1958 -1961), negli stessi anni, insegna filosofia al Ponti-ficio Seminario Regionale di Molfetta (1960-1961). Segue a Roma i corsi di diplomazia ecclesiastica; consegue il Dottorato in Di-ritto Canonico ed entra nel Servizio Diplomatico della Santa Sede come collaboratore di nunziatura presso la Delegazione Apostolica del Madagascar (1964); successivamente è nominato Segretario della nunzia-tura apostolica della Repubblica Araba Egiziana. Vie-ne incaricato delle questioni del Medio oriente presso la Segreteria di Stato (1970). Nel 1982 è nominato Nunzio Apostolico in Corea (incarico che dura quat-tro anni) e Arcivescovo titolare di Alba Marittima. Il 6 gennaio 1983 nella Basilica di San Pietro, dalle mani di Sua Santità Giovanni Paolo II, riceve la consacrazione episcopale. Svolge il suo servizio ministeriale presso la Sezione per le Relazioni con gli Stati della Segrete-ria di Stato, settore dell'Africa. È nominato delegato per le Rappresentanze Pontificie (1990) e nel 1992 Nunzio Apostolico in Bosnia-Erzegovina. Dal marzo 1998 è Segretario della Congregazione per i Vescovi e Segretario del Collegio Cardinalizio. Il 3 luglio 2009 la Santa Sede nomina Mons. Monterisi Arciprete della Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura e, successi-vamente, il 20 ottobre 2010 viene creato cardinale da Papa Benedetto XVI.

Dal 23 novembre 2012 è Arciprete emerito della Basilica papale di San Paolo fuori le Mura. È membro delle Congregazioni: delle Chiese Orientali, delle Cau-se dei Santi, per i vescovi; consigliere della Pontificia Commissione dell’America Latina. Ha preso parto al Conclave che, nel 2013, ha portato al soglio pontificio papa Francesco.

Tutta la comunità parrocchiale del SS.mo Crocifis-so rivolge a S.E. Card. Francesco Monterisi i più sin-ceri auguri.

Nel prossimo numero pubblicheremo un’intervista esclusiva del card. Monterisi

Ruggiero [email protected]

UTOPIA O EUTOPIA?La gioia di un Vangelo che libera

Poche righe per fermarci a riflettere su alcune tematiche proposte da papa Francesco nell’Esortazione

apostolica Evangelii gaudium (il gaudio, la gioia, è uno dei biglietti da visita del Papa che in diversi Angelus ha sottolineato) che non è un’Enciclica come la Caritas in veritate di Benedetto XVI né è un documento sulla Dottrina sociale della Chiesa. Comunità/collettività, consumismo, fortuna e tempo sono le tematiche su cui vorrei brevemente dissertare.La deregulation di stampo thatcheriano e reaganiano nell’economia mondiale ha concretizzato, secondo il mio punto di vista, l’idea che il mercato si autoregolamenti e che se i ricchi diventano sempre più ricchi, anche i poveri ne beneficiano. Un’idea abbastanza stravagante: l’Italia che “subisce” la crisi dello Stato più ricco del mondo (ma anche più indebitato, con i suoi 20.000 miliardi di dollari di debito), gli U.S.A., si ritrova con la ricchezza nazionale a mo’ di forbice ovvero ricchi sempre più ricchi e il ceto medio che sta scomparendo nella massa povera. Capire che il “cancro” del liberismo va combattuto con la “medicina” della comunità e della collettività (a qualcun potrebbe puzzare di marxismo questa parola; eppure Bergoglio proviene dal continente-patria della Teologia della Liberazione), della solidarietà antinichilista, ci aiuterà a superare questo momento storico così delicato. “Se vuoi arrivare primo, corri da solo; se vuoi arrivare lontano, cammina con gli altri”, recita un adagio africano: ecco perché Gesù ne scelse Dodici, sulla falsariga del Primo Testamento attraverso cui Dio

costituì un popolo, quello ebreo, da dodici tribù. “Il kerygma possiede un contenuto ineludi bilmente sociale” (n. 177): la comunità e la socialità devono sostituire, ovviamente non del tutto, l’appropriazione, perché esiste il principio della destinazione universale dei beni e la solidarietà deve prendere il posto della competizione a tutti i costi (e i costi spesso li pagano i lavoratori con stipendi iniqui o gli utenti finali con prodotti di scarsissima qualità, alle volte addirittura nocivi). Il commercio equo e solidale e l’economia di comunione di Chiara Lubich sono una risposta concreta a questa conversione dalla moneta alla persona umana.Figlio del profitto (figlio a sua volta del liberismo) è il consumismo, la versione negativa del consumo: il denaro, con buona pace di Marx, non è più frutto del sudore del lavoro umano, ma del “lievito” bancario e della borsa speculativa: alienati da questo consumo esagerato e dalle innumerevoli distrazioni (cfr. n. 196), abbiamo dimenticato che due terzi della popolazione mondiale, senz’alcuna colpa, non gode del minimo di sussistenza, risvolto della medaglia del riconoscimento della dignità umana. Ma è proprio così difficile educarci a nuovi stili di vita più sobri e fraterni? Occorre che la politica guidi l’economia e non viceversa: ecco perché le parole sempre nuove di Paolo VI sulla politica come forma alta di carità.Proprio in quei luoghi dove il danaro si trasforma in altro maggior danaro, dove la speculazione regna sovrana e contano solo i numeri, la fortuna è decisiva: investire su qualcosa piuttosto che su un’altra. E questo a

tempo opportuno. Costruire, invece, la persona, non il denaro, sulla virtù: questa sarà la salvezza per i nostri figli e per le future generazioni. La fortuna si costruisce anche sul tempo. Il Papa sottolinea la rivalutazione del tempo: il tempo è superiore allo spazio. Questo principio permette di lavorare a lunga scadenza, senza l’ossessione dei risultati immediati. Aiuta a sopportare con pazienza si tuazioni difficili e avverse, o i cambiamenti dei piani che il dinamismo della realtà impone. È un invito ad assumere la tensione tra pienezza e limi te, assegnando priorità al tempo (nn. 222-223). Condivido quello che il Pontefice sostiene, ma non sono del tutto d’accordo circa la superiorità dell’uno sull’altro: entrambi evidenziano l’impegno dell’essere umano, e del cristiano in particolare; investire il proprio essere sul tempo (generazioni future) e sullo spazio non limitato ai propri cari o alla città o alla nazione, ma al genere umano intero. Allarghiamo spazi di sviluppo anche per le prossime generazioni! Se entriamo nella logica che tutti facciamo parte della famiglia umana, i conflitti saranno meno accesi e più “aperti” a soluzioni.Mentre Benedetto XVI si era concentrato sul profitto e sul libero mercato con le loro deformazioni, papa Francesco incoraggia, dopo aver criticato l’alienazione del consumismo e delle distrazioni, a guardare avanti con occhi di misericordia e solidarietà perché il futuro non sia u-topia (non-luogo), bensì eu-topia (buon-luogo).

Ruggiero [email protected]

SALA DELLA COMUNITÀ SANT’ANTONIOIn collaborazione con la

PARROCCHIA SS. CROCIFISSO - GRUPPO CULTURALE “LA STADERA”e conISTITUTO PROFESSIONALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “ARCHIMEDE” | Barletta

6 e 7 MAGGIO 2014Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato “Archimede”ore 9.00, durante l’assemblea di istitutoVisione film “In solitario” di Christoph Offenstein, 2013 (6 maggio)Visione film “Cose d’altro mondo” di Francesco Paterno, 2011 (7 maggio)

OLTRE

6/7/9_MAGGIO_2014

3° MEETINGTESTATEGIORNALISTICHE

Vi ricordiamo l’appuntamento previsto per venerdì 9 maggio presso il salone parrocchiale alle ore 19. Per l’occasione abbiamo previsto una collaborazione con la Sala Comunità Sant’Antonio e l’IPSIA di Barletta per approfondire, grazie alla presenza di mons. Montenegro, il tema dell’emigrazione. Di seguito il programma degli eventi.

9 MAGGIO 2014

Parrocchia SS. Crocifisso – ore 19.00Meeting delle testate giornalistiche cattoliche e non

• Visione spot sull’8x1000

• Relazione di mons. FRANCESCO MONTENEGRO arcivescovo di Agrigento e presidente della Fondazione Migrantes “Dall’indifferenza postmoderna alla cultura della differenza”

• Intervento di BADR FAKHOURI vicepresidente e coordinatore associazione Home & Home, Barletta “Una presenza a Barletta per l’inclusione”

• Intervento di IBRAHIM EL SHEIK EL RASHID Caritas diocesana di Trani-Barletta-Bisceglie “Il XXIII rapporto Immigrazione: dati e caratteristiche”

• Testimonianze

Modera: RICCARDO LOSAPPIO responsabile della Sala della Comunità S. Antonio

Aderiscono: Commissioni diocesane ‘Migrazioni’ e ‘Cultura e comunicazioni sociali’

‘Centro Diocesano Missionario’

prog

ram

ma

TEST A NUMERO CHIUSO TRA POLEMICHE E PERPLESSITÀ

I test per l’accesso all’università per i corsi di laurea in

medicina e chirurgia, veterinaria e architettura, che fino all’an-

no scorso si svolgevano subito dopo aver sostenuto l’esame

di stato, quest’anno per volere dell’ex ministro dell’Istruzione

Maria Chiara Carrozza sono stati anticipati ad aprile. Una deci-

sione, questa, che ha suscitato per molti studenti e professori

polemiche e perplessità, un vero e proprio rallentamento al

regolare svolgimento della programmazione delle quinte classi

degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado.

I professori hanno riscontrato distrazione e deconcentra-

zione nello studio degli alunni, in alcuni casi sono state regi-

strate assenze per recarsi nelle sedi universitarie per sostene-

re la prova d’accesso alla facoltà prescelta.

Probabilmente chi ha deciso questo anticipo, non ricorda o

ha sottovalutato, quanto sia importante per i ragazzi, soprat-

tutto in questa fase dell’anno scolastico, la concentrazione e

l’impegno nello studio, in maniera tale che possano sostenere

con pieno successo il primo e vero esame della loro vita.

I docenti si sono trovati spiazzati perché non è sem-

plice fronteggiare il problema che si è presentato

per la prima volta quest’anno. Infatti, quale do-

cente può pensare mai di ostacolare la volontà

degli studenti di pensare al loro futuro, costringendoli a dedi-

carsi intensamente alle attività didattiche in vista degli esami

di stato? Di fatto, i docenti si sono ritrovati in classe alunni molto

stanchi, perché di pomeriggio si preparavano per affrontare al

meglio i test, con ripercussioni sul rendimento scolastico, in un

momento terminale dell’anno in cui bisogna consolidare deter-

minate competenze. Inoltre, talvolta, gli studenti non si sono

sentiti compresi dai docenti, i quali sono comunque costretti a

portare avanti le attività didattiche per tutti quei ragazzi che

non sono coinvolti nei test. È impensabile, tuttavia, uno stop della didattica, perché

comporterebbe delle conseguenze notevoli sull’esito degli esa-

mi, soprattutto in relazione alle discipline oggetto di prova

scritta.Forse può essere utile un momento di riflessione comune

perché spesso nel mondo scolastico le decisioni sono prese

obtorto collo senza consultare dirigenti e docenti che quotidia-

namente si confrontano con gli studenti e condividono ansie e

preoccupazioni in un momento della loro vita particolare e de-

dicata dal punto di vista psicologico e della formazione umana!

Francesca Leone, [email protected]

Siamo tutti invitati a partecipare attivamentee ad affrontare un tema che ci vede protagonisti di queste vicende.

Ruggiero Dimonte, [email protected]