La sicurezza su lavoro: prevenzione e...

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0 La sicurezza su lavoro: prevenzione e protezione La valutazione dei rischi

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La sicurezza su lavoro: prevenzione e protezione

La valutazione dei rischi

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Presentazione

La misura fondamentale che il datore di lavoro deve adottare per garantire la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro è la valutazione dei rischi. Ma cosa si intende per rischio? E come si effettua una valutazione dei rischi? In questa lezione, analizzeremo l’oggetto di questa attività, vedremo come essa deve essere gestita e individueremo le informazioni che devono essere inserite nel documento di valutazione dei rischi.

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Il nuovo ufficio

Prima di illustrare le prescrizioni del Testo Unico sull’individuazione e la valutazione dei rischi in azienda, analizziamo quello che sta succedendo in un’azienda. Il signor Filippo è il presidente di una società di consulenza e, da pochi giorni, ha disposto il trasferimento dell’Ufficio Amministrativo presso una nuova sede. Il nuovo ufficio è prestigioso ed elegante, ma alcuni dei dipendenti non sembrano affatto soddisfatti. Elisa, la responsabile del marketing, è al quarto mese di gravidanza: si lamenta perché i gradini della scala d’ingresso al portone sono molto consumati e lei ha paura di cadere; Luigi, addetto alle buste paga, dice di non riuscire a concentrarsi: anche chiudendo le finestre, infatti, dalla strada proviene un rumore assordante; Silvia, segretaria di 60 anni, ha da ridire per via della tastiera del suo computer: infatti i simboli dei tasti non hanno un contrasto sufficiente e non sono ben leggibili … Nonostante le spese di ristrutturazione dell’ufficio, è evidente che alcuni aspetti sono stati trascurati. Ma come mai Filippo non si è accorto di tutti questi problemi prima del trasferimento?

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Il processo di valutazione dei rischi

In qualsiasi azienda e settore di attività, il datore di lavoro deve effettuare una corretta valutazione dei rischi e quindi definire ed adottare una serie di misure di prevenzione e protezione, per eliminare, o almeno a ridurre ad un livello accettabile, i rischi per i lavoratori. Chi partecipa al processo di valutazione dei rischi? Il Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione con il supporto degli Addetti, e del Medico Competente, collabora con il Datore di Lavoro per l’elaborazione del Documento di valutazione dei rischi, mentre i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza devono esserne preventivamente consultati. La valutazione dei rischi è realmente così importante? Forse si può essere indotti a pensare che la valutazione dei rischi e poi la stesura del documento di valutazione dei rischi siano atti puramente formali ed adempimenti burocratici. In realtà la valutazione dei rischi è un’attività dalla quale non si può prescindere per definire le misure da adottare nei luoghi di lavoro per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori. Il legislatore ha voluto pertanto attribuire la massima importanza a questo adempimento, prevedendolo come obbligo non delegabile da parte del datore di lavoro (articolo 17, comma 1, lettera a).

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Rischi per la salute e rischi per la sicurezza

Come si classificano i rischi? I rischi che si incontrano sul lavoro vengono di solito distinti in rischi per la sicurezza e rischi per la salute. I primi possono dar luogo a un infortunio sul lavoro, cioè a un evento improvviso dal quale conseguono lesioni a uno o più lavoratori. I secondi possono dar luogo a delle patologie che, proprio per la loro origine lavorativa, vengono definite “malattie professionali”. A differenza dell’infortunio, infatti, le malattie professionali hanno origine da un’esposizione prolungata nel tempo ad agenti nocivi.

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La valutazione dei rischi

In sostanza, attuare delle misure di prevenzione senza procedere all’analisi e alla valutazione di tutti i rischi non avrebbe alcun significato. Si rischierebbe, infatti, di omettere misure molto importanti, o di adottare misure capaci di risolvere un problema, ma suscettibili di introdurre altri rischi nei processi lavorativi. La valutazione va fatta in particolare nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati, così come nella sistemazione dei luoghi di lavoro. Deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, compresi quelli relativi a gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari. Pensiamo ad esempio ai rischi collegati allo stress lavoro-correlato, a quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza o a quelli connessi alle differenze di genere, età e nazionalità. Il cosiddetto decreto correttivo ha introdotto esplicitamente tra i rischi da considerare quelli connessi alla specifica tipologia contrattuale attraverso cui viene resa la prestazione La valutazione dei rischi I punti elencati sono esplicitati dal TUS solo a titolo di esempio, e di sottolineatura. Ma la valutazione dei rischi deve riguardare tutti ii rischi per la salute e la sicurezza, compresi evidentemente quelli trattati dal IV all’XI Titolo del TUS.

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Il significato della valutazione dei rischi

Ma cosa significa effettuare la valutazione dei rischi? In sostanza, occorre prendere in esame le diverse mansioni affidate ai lavoratori dell’azienda, verificando l’adeguatezza delle attrezzature di lavoro adoperate, l’eventuale nocività delle sostanze chimiche manipolate, la salubrità dei luoghi di lavoro dove si svolgono le lavorazioni, il livello di formazione e addestramento dei lavoratori e la correttezza delle procedure seguite. L’entità di ogni singolo rischio viene valutata, a questo punto, esprimendo un giudizio sui due fattori che la determinano, ovvero:

la probabilità con cui l’evento dannoso associato al rischio potrebbe verificarsi, e, la gravità (o magnitudo), del danno che quell’evento potrebbe comportare.

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Un esempio di tabella per la valutazione qualitativa dei rischi

In generale, questi giudizi si esprimono mediante delle scale di valutazione, per esempio basate su quattro valori, come mostrato in figura. ogni singolo rischio preso in esame, l’esito della valutazione aiuta a stabilire: se ci si trova in un’area di accettabilità, o, se ci si trova invece in un’area con un livello di rischio inaccettabile. In questo ultimo caso, sarà necessario adottare adeguate misure di prevenzione, per ridurre la probabilità dell’evento, o di protezione, per ridurre la gravità del danno.

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Il contenuto del documento di valutazione dei rischi

Nel documento di valutazione dei rischi vanno riportate diverse informazioni:

la relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l’attività lavorativa;

l’indicazione delle misure di prevenzione e protezione attuate e dei dispositivi di protezione individuali adottati;

il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza;

l’individuazione delle procedure per l’attuazione delle misure da realizzare e dei ruoli dell’organizzazione aziendale che vi devono provvedere;

l’indicazione del nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza o di quello territoriale e del medico competente;

l’individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specifici che richiedono una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento.

Una novità molto importante introdotta dal Testo Unico è l’obbligo per il datore di lavoro di conferire data certa al documento di valutazione dei rischi. Come si può conferire una data certa al documento di valutazione dei rischi? Una possibile e semplice procedura da adottare consiste nel presentare il documento presso un Ufficio Postale, chiedendo il conferimento di data certa. È anche possibile memorizzare il documento scannerizzato (quindi completo delle firme del datore di lavoro e degli altri soggetti intervenuti nella redazione) mediante tecniche opportune, che ne garantiscano la non modificabilità e che attestino la data di creazione del file. In seguito ad una precisazione introdotta dal decreto correttivo, la data certa può essere anche attestata dalla sottoscrizione del documento di valutazione dei rischi da parte del datore di lavoro, nonché del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e del medico competente, ove nominato. Le firme di queste figure hanno peraltro il solo scopo di conferire data certa al documento, visto che, come sappiamo, l’elaborazione del documento di valutazione dei rischi è un obbligo non delegabile da parte del datore di lavoro.

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Mettiti alla prova!

In base a quanto detto sinora, sai individuare chi si occupa dell’elaborazione del Documento di valutazione dei rischi ?

a) Il datore di lavoro b) Il medico competente c) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione d) Il rappresentante dei lavoratori

Risposta esatta: a Feedback Infatti, l’elaborazione del documento di valutazione dei rischi è un obbligo non delegabile del datore di lavoro. Egli potrà e dovrà comunque avvalersi della collaborazione del RSPP e del medico competente, che di fatto sono gli “estensori dei contenuti tecnici del documento”. La non delegabilità dell’obbligo sancisce formalmente l’estrema importanza della valutazione dei rischi e del relativo documento; non a caso la mancata elaborazione del documento è la violazione più pesantemente sanzionata prevista dal Testo Unico.

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La gestione della valutazione dei rischi

Dopo aver effettuato la valutazione dei rischi è necessario passare alla fase attuativa. È quindi necessario adottare le misure di prevenzione e protezione più appropriate per eliminare o ridurre al minimo i rischi identificati, secondo una opportuna scala di priorità. Se, ad esempio, la valutazione ha messo in evidenza una situazione inaccettabile, le relative misure correttive dovranno essere attuate immediatamente. Solo quelle di miglioramento, relative a situazioni caratterizzate da un livello di rischio accettabile, potranno essere pianificate nel tempo. La valutazione dei rischi e il relativo documento devono essere aggiornati in occasione di modifiche al processo produttivo o all'organizzazione del lavoro rilevanti per la salute e la sicurezza dei lavoratori; in relazione al grado di evoluzione della tecnica, della prevenzione e della protezione; a seguito di infortuni significativi; e, infine, se i risultati della sorveglianza sanitaria ne evidenziano la necessità. Di quanto tempo si dispone per elaborare il DVR? Il decreto correttivo ha introdotto alcune importanti precisazioni al riguardo. Intanto, viene esplicitamente chiarito che, in caso di costituzione di nuova impresa, il datore di lavoro è tenuto ad effettuare immediatamente la valutazione dei rischi, elaborando il relativo documento entro novanta giorni dalla data di inizio della propria attività. Quando invece non si tratta di nuova impresa, ma si è verificata una delle circostanze che richiedono l’aggiornamento della valutazione dei rischi, questa deve essere immediatamente rielaborata, mentre si dispone poi di trenta giorni per aggiornare la stesura del documento. Esiste quindi una chiara distinzione tra la valutazione dei rischi (che deve essere immediata e contestuale all’inizio delle attività lavorative o alle novità intervenute nei processi) e l’elaborazione del documento, che può essere portata a termine entro 90 giorni per le nuove imprese ed entro 30 giorni in caso di aggiornamento.

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Il nuovo ufficio “sicuro”

Come è andata a finire la vicenda di Filippo e della sua azienda? Filippo si è finalmente messo in regola! Ha designato il responsabile del servizio di prevenzione e protezione che si è attivato tempestivamente e ha predisposto la valutazione dei rischi per la parte tecnica. Nel documento ha pianificato le misure di miglioramento, senza far cenno, invece, alle misure di adeguamento urgenti che ha adottato immediatamente! I gradini danneggiati sono stati finalmente riparati con cura; sono stati applicati anche gli inserti antisdrucciolo, così Elisa adesso può entrare tranquilla. Gli infissi sono stati sostituiti con moderni infissi in alluminio e vetrocamera, dotati di un ottimo isolamento acustico e Luigi finalmente riesce a lavorare senza perdere la concentrazione. Infine a Silvia è stata data in dotazione una nuova tastiera, con tasti chiari e caratteri ben leggibili.

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Riepilogo della lezione

In questa lezione, abbiamo illustrato le attività di valutazione del rischio previste dal Testo Unico, per conseguire nelle aziende pubbliche e private la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Abbiamo visto cosa significa effettuare la valutazione dei rischi, introducendo la distinzione tra rischi per la salute e rischi per la sicurezza. Abbiamo sottolineato che la valutazione dei rischi e l’elaborazione del relativo documento costituiscono un obbligo non delegabile da parte del datore di lavoro, anche se in realtà la stesura del documento, da un punto di vista tecnico, viene in larga misura predisposta dal RSPP, anche con la collaborazione del medico competente. Infine, abbiamo sottolineato che alla valutazione dei rischi deve necessariamente seguire l’adozione di adeguate misure di prevenzione e protezione.