La Settimana n. 21 del 2 giugno 2013

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Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217 [email protected] Notiziario locale Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Nicola Sangiacomo Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983 2 giugno 2013 infanzia, la fanciullezza, l’adolescenza e la giovinezza aperta alla maturità non possono essere raggiunte con formule universalmente valide, con esperienze liturgiche monotone, con proposte che non accompagnano lo sviluppo della vita. I genitori hanno certo le loro energie di amore, di fede, di capacità, di età, ma debbono anche sapere di volta in volta chiamare a vitale collaborazione altre energie che loro possono offrirsi, quali la Chiesa parrocchiale, la scuola, l’amicizia, i gruppi, le associazioni, le letture, i corsi di aggiornamento. Con questo coordinamento, la proposta di fede non sarà uno schema rigido che sovente, e solo troppo tardi si scopre abbandonato dai figli, i quali già si sono resi assenti o indifferenti; inoltre con questa collaborazione e varietà di energie proponenti il messaggio evangelico, i figli non si troveranno costretti in una fede non loro, ma dei genitori. La proposta dei genitori invece, dovrà condurre i figli ad una scelta personale di autodecisione, attraverso un cammino che ogni vita deve fare; un cammino in cui ai genitori occorrerà sempre tanto coraggio e sacrificio, per accompagnare e aspettare. (Lettera Pastorale 1974) L , -9, -8, -7: è ormai conto alla rovescia per la festa diocesana della famiglia. Un evento che si prospetta veramente ricco di proposte e di momenti tutti da vivere. Si inizia sabato 8 giugno con il musical “Petali dal cielo”, preparato dalla scuola cattolica l’Immacolata: bambini e genitori attraverso la storia di Gianni seme di mela, attualizzano il messaggio evangelico con canti e brani recitati. Nel frattempo il porticato della chiesa della SS. Annunziata dei Greci si animerà di bancarelle, stand e della mostra “Videro e Credettero” a cura di Comunione e Liberazione, poi verranno esposti i lavori del concorso artistico e fotografico e tanto altro ancora. Il pomeriggio (ore 15.30) inizierà con il convegno interattivo (nel senso che non sarà uno dei soliti convegni, piuttosto seri e magari un po’ noiosi) con lo psicologo Ezio Aceti, che proverà a far dialogare genitori e figli sul tema della fede (sono invitati a partecipare al convegno i ragazzi fino a 12 anni, per i più piccoli è previsto un servizio di animazione). All’ora di cena (al sacco) non poteva mancare un concorso gastronomico: della schiacciata fatta in mille modi e dei dolci in fantasia (a proposito chi volesse può ancora iscriversi: con i moduli presenti sul sito http://www.diocesilivorno.it/sez ione/pastorale-familiare) La serata di Sabato, a partire dalle 21.00 sarà tutta da ascoltare, ma anche da vivere: un altro musical, quello su don Quilici, offerto dal gruppo degli amici di don Quilici, poi i cori Springtime, Musictime e DoReMi, intervallate da alcune testimonianze di fede di giovani e famiglie. La festa non finirà con l’arrivo della notte: è prevista infatti, animata dagli Scout e dai giovani della Pastorale giovanile diocesana, un’adorazione continuata per tutta la nottata (saranno allestite delle tende per il riposo) a cui parteciperanno anche i giovani che andranno alla GMG a Rio de Janeiro. La Domenica mattina 9 Giugno, tutti di nuovo a raccolta: alle 8.00 Lodi, alle 9.30 convegno su “Fede e socialnetwork” insieme a don Danilo Costantino; alle 11.00 la Messa celebrata dal vescovo Simone e poi il pranzo in condivisione. Nel pomeriggio (dalle 15 in poi) altri due momenti speciali: i giochi insieme, genitori e figli: praticamente una rivisitazione di giochi senza frontiere in chiave domestica e premiazione dei concorsi. Un altro grande evento farà da cornice alla festa della famiglia: alle 17,00 di Domenica 9 Giugno, al Palamodigliani (o allo Stadio comunale) sarà presente Kiko Arguello, fondatore del cammino Neocatecumenale (a pag II proponiamo un articolo di approfondimento ndr) che incontrerà le comunità di tutta la Toscana. Insomma saranno due giorni tutti da vivere, e soprattutto da vivere insieme: tra genitori e figli, tra giovani, tra famiglie amiche. c.d. 0 1 - L’ESITO DELL’ELEZIONE NELL’ASSEMBLEA DIOCESANA I nuovi laici per il Consiglio Pastorale Diocesano ell’ambito dell’Assemblea dio- cesana sono stati eletti i laici che formeranno il prossimo Consi- glio Pastorale Diocesano. Ecco i no- mi: I VICARIATO Battaglia Alessandro; D’Ignazio Federico; Vanini Nocilli Maria Teresa; Nocilli Osvaldo II VICARIATO Della Nina Paolo; Puddu Luca; Risaliti Andrea III VICARIATO Bogi Luca; Giusepponi Chiara; Manfredini Antonio; Nobili Chiara IV VICARIATO Antoni Luciana; Cecconi Carla; Raugi Mirella VI VICARIATO Scomparin Michela N Papa Francesco sulla famiglia a vocazione del custodire è l’aver cura l’uno dell’altro nella famiglia: i coniugi si custodiscono reciprocamente, come genitori si prendono cura dei figli, e col tempo anche i figli diventano custodi dei genitori. Ed è il vivere con sincerità le amicizie, che sono un reciproco custodirsi nella confidenza, nel rispetto e nel bene. In fondo, tutto è affidato alla custodia dell’uomo. Ed è una responsabilità che ci riguarda tutti. Siate custodi dei doni di Dio! Io ho avuto la grazia di crescere in una famiglia nella quale la fede si viveva in modo semplice e concreto; ma è stata soprattutto mia nonna, la mamma di mio padre, che ha segnato il mio cammino di fede. Una donna che ci spiegava, ci parlava di Gesù, ci insegnava il Catechismo. Ricordo sempre che il Venerdì Santo ci portava alla processione delle candele, la sera; alla fine di questa processione arrivava il “Cristo giacente”, e la nonna, a noi bambini, ci faceva inginocchiare e ci diceva: “Guardate, è morto, ma domani risuscita”. Ho ricevuto il primo annuncio cristiano proprio da questa donna, da mia nonna. È bellissimo, questo! Il primo annuncio in casa, in famiglia! E questo mi fa pensare all’amore di tante mamme e di tante nonne nel loro ruolo di trasmissione della fede. Sono loro che trasmettono la fede. Questo avveniva anche nei primi tempi, perché san Paolo diceva a Timoteo: “Io ricordo la fede della tua mamma e della tua nonna” (cfr 2Tm 1,5). Tutte le mamme che sono qui, tutte le nonne, pensate a questo! Trasmettere la fede. Perché Dio ci mette accanto delle persone che aiutano il nostro cammino di fede. Noi non troviamo la fede in astratto; no! È sempre una persona che predica, che ci dice chi è Gesù, che ci trasmette la fede, ci dà il primo annuncio. E così è stata la prima esperienza di fede che io ho avuto L Ripartiamo dalle famiglie IL GRANELLO di senape di mons. Alberto Ablondi Verso la FESTA DELLA FAMIGLIA

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Settimanale della Diocesi di Livorno

Transcript of La Settimana n. 21 del 2 giugno 2013

Via del Seminario, 6157122 Livornotel. e fax0586/[email protected]

Notiziario locale Direttore responsabileAndrea Fagioli

Coordinatore diocesanoNicola Sangiacomo

Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983

2 giugno 2013

infanzia, la fanciullezza, l’adolescenza e la giovinezza aperta alla maturità nonpossono essere raggiunte con formule universalmente valide, con esperienze

liturgiche monotone, con proposte che non accompagnano lo sviluppo della vita. I genitorihanno certo le loro energie di amore, di fede, di capacità, di età, ma debbono anche saperedi volta in volta chiamare a vitale collaborazione altre energie che loro possono offrirsi,quali la Chiesa parrocchiale, la scuola, l’amicizia, i gruppi, le associazioni, le letture, i corsidi aggiornamento. Con questo coordinamento, la proposta di fede non sarà uno schemarigido che sovente, e solo troppo tardi si scopre abbandonato dai figli, i quali già si sonoresi assenti o indifferenti; inoltre con questa collaborazione e varietà di energie proponentiil messaggio evangelico, i figli non si troveranno costretti in una fede non loro, ma deigenitori. La proposta dei genitori invece, dovrà condurre i figli ad una scelta personale diautodecisione, attraverso un cammino che ogni vita deve fare; un cammino in cui aigenitori occorrerà sempre tanto coraggio e sacrificio, per accompagnare e aspettare.

(Lettera Pastorale 1974)

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, -9, -8, -7: è ormaiconto alla rovesciaper la festadiocesana della

famiglia. Un evento che siprospetta veramente ricco diproposte e di momenti tutti davivere.Si inizia sabato 8 giugno con ilmusical “Petali dal cielo”,preparato dalla scuola cattolical’Immacolata: bambini egenitori attraverso la storia diGianni seme di mela,attualizzano il messaggioevangelico con canti e branirecitati.Nel frattempo il porticato dellachiesa della SS. Annunziata deiGreci si animerà di bancarelle,stand e della mostra “Videro eCredettero” a cura diComunione e Liberazione, poiverranno esposti i lavori delconcorso artistico e fotografico etanto altro ancora. Ilpomeriggio (ore 15.30) inizieràcon il convegno interattivo (nelsenso che non sarà uno dei

soliti convegni,piuttosto seri emagari un po’noiosi) con lopsicologo Ezio Aceti,che proverà a fardialogare genitori efigli sul tema dellafede (sono invitati apartecipare alconvegno i ragazzifino a 12 anni, per ipiù piccoli èprevisto un serviziodi animazione).All’ora di cena (al sacco) nonpoteva mancare un concorsogastronomico: della schiacciatafatta in mille modi e dei dolci infantasia (a proposito chi volessepuò ancora iscriversi: con imoduli presenti sul sitohttp://www.diocesilivorno.it/sezione/pastorale-familiare)La serata di Sabato, a partiredalle 21.00 sarà tutta daascoltare, ma anche da vivere:un altro musical, quello su donQuilici, offerto dal gruppo degli

amici di don Quilici, poii cori Springtime, Musictime eDoReMi, intervallate da alcunetestimonianze di fede di giovanie famiglie.La festa non finirà con l’arrivodella notte: è prevista infatti,animata dagli Scout e daigiovani della Pastorale giovanilediocesana, un’adorazionecontinuata per tutta la nottata(saranno allestite delle tendeper il riposo) a cui

parteciperanno anche i giovaniche andranno alla GMG a Riode Janeiro.La Domenica mattina 9 Giugno,tutti di nuovo a raccolta: alle8.00 Lodi, alle 9.30 convegno su“Fede e socialnetwork” insiemea don Danilo Costantino; alle11.00 la Messa celebrata dalvescovo Simone e poi il pranzoin condivisione.Nel pomeriggio (dalle 15 inpoi) altri due momenti speciali:i giochi insieme, genitori e figli:praticamente una rivisitazionedi giochi senza frontiere inchiave domestica e premiazionedei concorsi.Un altro grande evento farà dacornice alla festa della famiglia:alle 17,00 di Domenica 9Giugno, al Palamodigliani (oallo Stadio comunale) saràpresente Kiko Arguello,fondatore del camminoNeocatecumenale (a pag IIproponiamo un articolo diapprofondimento ndr) cheincontrerà le comunità di tuttala Toscana.Insomma saranno due giornitutti da vivere, e soprattutto davivere insieme: tra genitori efigli, tra giovani, tra famiglieamiche.

c.d.

01-

L’ESITO DELL’ELEZIONENELL’ASSEMBLEA DIOCESANA

I nuovi laici per il ConsiglioPastorale Diocesano

ell’ambito dell’Assemblea dio-cesana sono stati eletti i laici

che formeranno il prossimo Consi-glio Pastorale Diocesano. Ecco i no-mi:I VICARIATOBattaglia Alessandro; D’IgnazioFederico; Vanini Nocilli MariaTeresa; Nocilli OsvaldoII VICARIATODella Nina Paolo; Puddu Luca;Risaliti AndreaIII VICARIATOBogi Luca; Giusepponi Chiara;Manfredini Antonio; Nobili ChiaraIV VICARIATOAntoni Luciana; Cecconi Carla;Raugi MirellaVI VICARIATOScomparin Michela

NPapa Francesco sulla famigliaa vocazione del custodire è l’aver cura l’unodell’altro nella famiglia: i coniugi si custodiscono

reciprocamente, come genitori si prendono cura deifigli, e col tempo anche i figli diventano custodi deigenitori. Ed è il vivere con sincerità le amicizie, chesono un reciproco custodirsi nella confidenza, nelrispetto e nel bene. In fondo, tutto è affidato allacustodia dell’uomo. Ed è una responsabilità che ciriguarda tutti. Siate custodi dei doni di Dio!

Io ho avuto la grazia di crescere in una famiglia nellaquale la fede si viveva in modo semplice e concreto; maè stata soprattutto mia nonna, la mamma di miopadre, che ha segnato il mio cammino di fede. Unadonna che ci spiegava, ci parlava di Gesù, ci insegnavail Catechismo. Ricordo sempre che il Venerdì Santo ciportava alla processione delle candele, la sera; alla finedi questa processione arrivava il “Cristo giacente”, e la

nonna, a noi bambini, ci faceva inginocchiare e cidiceva: “Guardate, è morto, ma domani risuscita”. Horicevuto il primo annuncio cristiano proprio da questadonna, da mia nonna. È bellissimo, questo! Il primoannuncio in casa, in famiglia! E questo mi fa pensareall’amore di tante mamme e di tante nonne nel lororuolo di trasmissione della fede. Sono loro chetrasmettono la fede. Questo avveniva anche nei primitempi, perché san Paolo diceva a Timoteo: “Io ricordola fede della tua mamma e della tua nonna” (cfr 2Tm1,5). Tutte le mamme che sono qui, tutte le nonne,pensate a questo! Trasmettere la fede. Perché Dio cimette accanto delle persone che aiutano il nostrocammino di fede. Noi non troviamo la fede in astratto;no! È sempre una persona che predica, che ci dice chi èGesù, che ci trasmette la fede, ci dà il primo annuncio.E così è stata la prima esperienza di fede che io hoavuto

L

Ripartiamodalle famiglie

IL GRANELLOdi senape

di mons. Alberto Ablondi

Verso laFESTADELLAFAMIGLIA

LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI2 giugno 2013II

SPECIALECammino Neocatecumenale

Domenica 9 giugno a Livorno sarà presente il fondatore del Cammino Neocatecumenale KikoArguello. Conosciamo da vicino il carisma di quest’uomo e le comunità da lui fondate.

rancisco (dettoKiko) nasce nel1939 a Leon, inSpagna da una

famiglia della medio-alta borghesia. StudiaBelle Arti all’Accademiadi San Ferdinando aMadrid e consegue iltitolo di Professore diPittura e di Disegno.Diventa un pittorestimato ottenendoanche diversiriconoscimenti e premitra cui, nel 1959 ilpremio NazionaleStraordinario di pittura.

La conversione di KikoArguello ed a qualeconcezione di Dio edell’uomo approdaLa sua conversionecomincia con unaprofonda crisiesistenziale: quale sensoha la sofferenza? Perchéalcune persone sonoprostrate dal male?«Guai a quell’uomo cheil dito di Dio schiacciacontro il muro!» questafrase di Sartre è la sintesidell’esperienza che Kikoattraversa grazie allaconoscenza concreta dipersone la cui miseriaeconomica e moralenon trova ragioni: lasofferenza degliinnocenti è la molla chemette in moto la ricercadella risposta alladomanda che sempre haaccompagnato la vita diKiko: «Dio esistedavvero?».L’intuizione che ha Kikoè quella che ha vissutoanche Charles deFaucauld : Dio sta neipoveri, negli ultimi, neisofferenti, in coloro cheportano il peccato delmondo. Così matura ladecisione di andare avivere nelle baracche diPalomeras Altas confamiglie di zingari epoveracci.Lì Kiko capisce quale siail problema dell’uomo:l’incapacità di amarel’altro. Egli fal’esperienza di come siaevidente che l’uomo sirealizzi e trovi la felicitànel momento in cuiama ma, nello stessotempo, egli fal’esperienza di come ilpeccato originale abbiasegnato ogni uomoinfondendo in ciascunola paura della morte.Tale paura della morteimpedisce all’uomo dirinnegare se stesso perpoter così abbracciarel’altro in tutto il suoessere. Questa continuafrustrazione determina

F

la costanteinsoddisfazione edinfelicità dell’uomo.Dalla definizione diquesta antropologiaKiko sostiene come siadunque nuovamentenecessario annunciare ilKerygma, il Vangelo, labuona notizia, ovveroche Dio ha mandatosulla terra il suo Figlioperché potesse pagareuna volta per tutte ildebito dell’uomo eperché potesse mostrarea tutti gli uomini, ditutti i tempi che nonsolo è possibile morireper amoreincondizionatodell’altro ma anche chequesta forma di amoreche si lascia uccidere èl’unica forma vera divita poiché soltantoquesto tipo di amore equesto tipo di morte èstata ripagata da Diocon la resurrezione.

Come nascono leComunitàNeocatecumenaliLa presenza di Kikoaccompagnato solodalla sua Bibbia e dallachitarra tra questefamiglie di zingarisuscita in loro qualchecuriosità: qualcuno diloro si reca nella suabaracca e gli chiede diparlare loro di Dio.Lentamente prendeforma la primacomunità costituita dazingari e barboni che siritrova nella baracca diKiko semplicemente perascoltare la Parola diDio. Da questo poiscaturisce per alcuni lanecessità di cambiarevita, di partecipareall’Eucarestia, didiventare cristiani.

Come si è arrivati allasituazione attuale delCammino

Neocatecumenale percui troviamo migliaia dicomunità sparse intutto il mondo,famiglie in missione,catechisti itineranti,missio ad gentes,seminari redentorismaterKiko afferma sempre dinon sapere che cosa siaprecisamente ilCamminoneocatecumenale, dinon aver mai deciso népianificato niente mache sia lo Spirito Santoad aver condottosempre la storia sua edel Cammino,attraverso ispirazioniche il Signore ha poiconfermato attraverso ifatti della storia. Ilcentro però di ognicomunità è la possibilitàdi poter fare l’esperienzadell’amore all’altro, dipoter rendere visibileall’esterno il “miracolo

morale”: «che vi amiatecome io vi ho amato».

Che cosa offre ilCamminoneocatecumenale allaChiesa di oggi e a chi sirivolgeIl Cammino si rivolge atutte quelle persone chesono lontane dallaChiesa, non battezzatema anche a coloro chesono state battezzate eche hanno ricevuto isacramentidell’iniziazione cristianama che desideranodiventare cristianiadulti, far crescerequella fede che hannoricevuto da bambini mache non è più statacoltivata e che dunquenon ha prodotto queifrutti che prometteva.Il Cammino è dunqueun itinerario diformazione cristianapermanente.Questo “benespirituale” èchiaramente offerto allaChiesa come unapossibilità di catechesiper adulti, di nuovaevangelizzazione orievangelizzazione dicoloro che hannoperduto la fede.

Qual è la situazione delCamminoNeocatecumenale aLivornoQuesto cammino puònascere e svilupparsisoltanto all’interno delleparrocchie; nellaDiocesi di Livorno, lapresenza del Camminoneocatecumenale inizianel 1975 nellaparrocchia di “SantaTeresa del BambinGesù” a RosignanoSolvay. Oggi Livornovede la presenza diquattro comunità: duenella parrocchia diNostra Signora diFatima, una nellaparrocchia di SanMatteo ed una nellaparrocchia diSant’Agostino. Durantele domeniche di Pasquaappena celebrata è statoproclamato il Kerygma(l’annuncio dellasalvezza) nella piazzadella rotonda d’Ardenzae, per coloro che hannoaccolto tale annunciosono in corso dellecatechesi nellaparrocchia di NostraSignora di Fatima.Il prossimo grandeevento sarà l’incontrocon Kiko, il 9 giugno2013.

a cura di Flavia Marco

DOMENICA 9 GIUGNO ALLE 17.00

TESTIMONE DI UN CAMMINO DI FEDEAl PalaModigliani o allo Stadio

Domenica 9 giugno, con inizio alle ore 17,00 presso il PALA-MODIGLIA-NI a Livorno (anche se visto il moltiplicarsi delle iscrizioni, siamo già a

più di 9.000 persone, probabilmente l’evento si svolgerà allo stadio), Kiko Ar-guello, iniziatore del Cammino Neocatecumenale, incontrerà le comunitàneocatecumenali di Livorno, della Toscana e i giovani di alcune regioni limi-trofe.

L’incontro vocazionale sarà presieduto dal Vescovo di Livorno, mons. Si-mone Giusti.Il Cammino Neocatecumenale, dono dello Spirito Santo alla Chiesa nel post-Concilio, è stato ispirato dal Signore negli anni sessanta fra i poveri di Palo-meras Altas, baraccopoli alla periferia di Madrid in Spagna. Non è un’associa-zione né un movimento, ma bensì un "itinerario di formazione cattolica, va-lido per la società e per i tempi odierni" e di educazione permanente alla fede.Confermato e ripetutamente incoraggiato dai Pontefici Paolo VI, dal beatoGiovanni Paolo II e Benedetto XVI, questo Cammino, attualmente presentein oltre cento nazioni di tutto il mondo, attraverso l’annuncio del vangelo,della notizia, del kerigma, ha aperto a molte persone la porta della Fede.

Il processo attuale di secolarizzazione ha portato tanta gente ad abbandonarela fede e la Chiesa. Per questo è necessario uscire per le strade e far risuonarel’annuncio del kerigma perché chi ascolta possa riscoprire cosa significa esse-re cristiani. Viviamo oggi tempi "duri". Facilmente ci lamentiamo, cerchiamocolpevoli oppure crediamo che non si possa far nulla per cambiare la situa-zione difficile che attraversiamo. Ciò che in questi momenti è in gioco è ilmodo di intendere la vita: con Dio oppure senza Dio; con speranza di vitaeterna o senza altro orizzonte che i beni del mondo; con una morale oggetti-va solida e valida per tutti oppure con l’affermazione sovrana della propria li-bertà come norma assoluta di comportamento fin dove lo permettono le re-gole esterne del vivere sociale. Non è lo stesso una cosa o l’altra!Siccome Dio non è indifferente alla sofferenza degli uomini, noi cristiani nonpossiamo tacere: non possiamo passare sotto silenzio ciò che abbiamo rice-vuto. Bisogna che il vangelo torni a risuonare in ogni luogo e possa raggiun-gere ogni uomo perché, liberamente, ogni uomo possa credere e accogliereCristo. Nell’anno della Fede è necessario annunciare il kerigma.Chi è interessato a partecipare può richiedere i pass a don Matteo Gioiapresso la parrocchia di S. Agostino a Livorno piazza Aldo Moro n. 2 .mail [email protected] - tel. 331 2526052

A cura dall’equipe responsabile del Cammino Neocatecumenale per la diocesi di Livorno: Francesco e Laura Galipò,

Domenico e Stefania Cianferoni, don Giorgio Eschini

I 60 ANNI DELL’ISTITUTOMUSICALE MASCAGNI

CINQUE CONCERTIPER LA CITTÀ

inque concerti, che sono cinque appuntamenti conla città e le istituzioni livornesi, segnano l’inizio

delle celebrazioni del 60° anniversario dallafondazione dell’istituto Musicale Pietro Mascagni.Nato per l’iniziativa di alcuni cittadini – musicisti ecultori – il Mascagni trova subito l’appoggio delleistituzioni: il Comune e la Provincia costituiscono unconsorzio per la gestione dell’Istituto, ne finanziano ilbilancio, esprimono i consigli di amministrazione e ipresidenti che lavorano per la crescita della scuola,per ottenerne il pareggiamento ai Conservatori diStato, per portarla, infine, a costituirsi quale IstitutoSuperiore di Studi Musicali, in virtù della legge diriordino degli studi musicali superiori del ‘99.A questo impegno delle istituzioni il Mascagni hasempre risposto in termini di un’offerta culturaleriversata nella città e nel territorio con la produzionedi concerti, di rassegne musicali, festival, convegni econferenze che impegnano l’Istituto per oltre 150appuntamenti durante l’anno accademico.Nella ricorrenza del 60° anniversario, l’Istituto hadeciso di realizzare a Livorno, tra le altre iniziative,una vera e propria stagione concertistica articolata inun ciclo di fine primavera ed uno autunnale. A partiredal 27 maggio si tengono i primi cinque concerti,ciascuno dei quali accolto in un luogo di particolaresignificato dal punto di vista istituzionale e culturale:il Teatro Quattro Mori, la Provincia e il Comune, laPrefettura, il Duomo. Nella ripresa della stagione, conil ciclo autunnale, che prevede un programma diattenzione ai compositori livornesi e dove non potevamancare l’omaggio a Mascagni nel 150° dellanascita, il grande concerto sinfonico, che segnal’evento conclusivo del ciclo, si terrà nella prestigiosacornice del Teatro Goldoni.Il ciclo di concerti si apre lunedì 27 maggio alle 21al Teatro Quattro Mori con l’Orchestra dell’Istituto,diretta da Carlomoreno Volpini che interpreta musichedi Schubert e Prokofiev. Del maestro russo si eseguePierino e il lupo, pagina composta con il precipuoscopo di far conoscere ai bambini la voce dei singolistrumenti dell’orchestra, entrata rapidamente nelrepertorio di molte orchestre e che ha visto attori delrango di Paolo Poli, Roberto Benigni e perfino ilgrande Eduardo cimentarsi nel brano quali vocirecitanti.La mattina alle 10:30, sempre al Quattro Mori, sitiene una prova del concerto aperta alle scuole e siprevede la presenza di centinaia di bambini fra imoltissimi che hanno partecipato, nei mesi scorsi, allelezioni-concerto nell’Auditorium dell’Istituto quandohanno avuto modo di incontrare e conoscere i diversistrumenti - gli archi, i fiati, il pianoforte e le tastiere, ilegni e le percussioni e perfino la voce - e i generimusicali.

Il secondo appuntamento è per giovedì 30 maggioalle 18, nella Sala Consiliare della Provincia,.Flavio Cucchi, docente del Mascagni e concertista, allachitarra; Gloria Merani e Renata Sfriso al violino,ambedue docenti e apprezzate soliste e interpreti inensemble da camera; la fiorentina Dorotea Vismara,interprete e docente particolarmente apprezzata negliStati Uniti, alla viola; Filippo Burchietti, solista,docente sia all’Istituto Mascagni sia alla Scuola diFiesole, al violoncello. In programma musiche dalbarocco di Luigi Boccherini al novecento di LeoneSinigaglia, Arturo Vanbianchi e Mario CastelnuovoTedesco.

È la Sala Consiliare del Comune ad accogliere ilterzo concerto venerdì 7 giugno alle 18, quandol’Ensemble Corale, i Solisti e l’Ensemble Strumentaledell’Istituto diretti da Gabriele Micheli sono interpretidi musiche di Monteverdi dal VII,VIII e IX Libro deiMadrigali.

Mercoledì 19 alle 21, nella Sala dei Ricevimentidella Prefettura di Livorno si esegue Bastiano eBastiana, singspiel in un atto e prima opera lirica diun Mozart dodicenne, con i Solisti della classe di cantoe l’Ensemble strumentale dell’Istituto. Dirige GabrieleMicheli mentre la regia è affidata a Massimo Masini.

Venerdì 21 giugno, nell’occasione della FestaEuropea della Musica, il Mascagni si apre ai visitatoridalle 14 alle 17 per il consueto Open Day.Alle 21, nel Duomo di Livorno, i Solisti, il Coro el’Orchestra dell’Istituto, diretti da Gabriele Michelisono gli interpreti del Te Deum , celeberrima pagina diMarc-Antoine Charpentier.

C In 10.000per incontrareKIKO

LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI2 giugno 2013 III

UN’INDAGINEde La Settimana

L’USURA,un male

sommerso»

DI FABIO FIGARA

uello dell’usura è unproblema antico emai risolto, cheriemerge con forza,seppur in varie forme,

in periodi di difficoltà comequesto. Proprio per questo, già nel ’96,il legislatore istituì, presso ilMinistero del Tesoro, il "Fondoper la prevenzione delle vittimedel fenomeno dell’usura" (art.15), delegando fondazioni eassociazioni territorialinell’indicare egestire i casi per iquali intervenire.In Toscana fu perprima laMisericordia diSiena a occuparsidella questione,trovando inseguito accordicon le altreArciconfraternitedella Regione, ecreando la“FondazioneToscana per laPrevenzionedell’Usura”, per ilcoordinamento dei varicomitati. Prima dellanormativa solo la Caritasitaliana si era già occupata dellaprevenzione all’usura, pertentare di arginare le situazionia rischio. Al Comitato della nostraprovincia si sono rivolti fino aoggi ben 1160 utenti. «Il nostrocomitato si occupa di evitareche persone in difficoltàeconomiche possano esseretentate di chiedere prestiti agli

Qusurai - spiega GiovanniFilippi, coordinatore delComitato - anzitutto è quindiun servizio di prevenzione: danoi si presentano soprattuttopersone “squalificate” sulpiano del credito, cioè utenti acui gli Istituti bancari nonrilasciano più finanziamentiper morosità di vari tipi e a vailivelli. Ascoltiamo i loroproblemi, cerchiamo diincoraggiarli, poi studiamo laloro situazione: se scorgiamo lafattibilità di una richiesta, ciponiamo come intermediari

con gli istituticonvenzionati,per far sì cheapprovino ilrilascio delcreditorichiesto, congaranzia tramiteil Fondo statalenei margini diquote stabiliteper legge, persanare lependenze ecominciare unanuova vita.Tuttaviaabbiamo avuto

persone che, prima di venire danoi, si erano già rivolte agliusurai: in questi casi, l’unicasoluzione possibile, èdenunciare rivolgendosi alleautorità competenti».I disagi finanziari riguardanosia piccoli commercianti eimprenditori che famiglie,entrambi a rischio di esserechiusi nella morsa della crisieconomica. Spesso tendono arisolvere i propri debiti con ununico grande prestito, rilasciato

con troppa facilità dalleFinanziarie, senza accorgersiche, in questo modo, il propriomonte di debiti non fa’ cheaumentare con la somma degliinteressi sulle quote dei prestitiprecedenti. «Ci siamo occupatianche di piccole attività, maabbiamo anche molti casi diseparazioni e divorzi chegettano sul baratro i due exconiugi. Spesso, da duepersone che si separano e siriaccompagnano, nascono duefamiglie economicamentedisagiate, che restanocomunque legate dalleimposizioni dell’apparatogiudiziario. Soprattutto iconiugi maschi, oltre a doversostenere le spese legali, sonocostretti a passare gli alimenti elasciare la casa all’altra: inpratica, dopo aver pagato unmutuo per 20 o 30 anni, nonpotranno nemmenousufruirne. Quindi, oltre apagare il finanziamento dellacasa che condivideva inprecedenza, dovrebbe pagarsiun affitto e il minimo per lapropria sopravvivenza. Sonostorture di un sistema alle qualibisogna porre un rimedio.»Famiglie distrutte, imprenditoriin crisi ma anche extossicodipendenti e affetti da

“ludopatia” (il vizio del gioco)chiedono aiuto al Comitato.«Sono persone che hannorovinato sé stesse e la famigliaspendendo il propriopatrimonio - spiega Roberto LoSchiavo, collaboratore delComitato - ma che possono,con il nostro aiuto, recuperarela propria vita.» Prossimamenteil Comitato parteciperà a unincontro con il Ser.T, con laCaritas e con altri Enti con iquali collabora. «Avremmomolto piacere - continua Filippi- se le Istituzioni siinteressassero al problema e ainostri progetti, essendo statecompletamente assenti ad ognialtro incontro: ricordo che, puressendo “sommerso”, puressendo a livello “artigianale”,pur non avendo alle spalleun’organizzazione criminale,nella nostra città, nei quartieri,nei palazzi, il problema delprestito a usura esiste ancora».

È possibile contattare ilComitato ai seguenti recapiti:tel. 0586/833422 fax0586/888829 cell.333/9787218, sito internetwww.misericordialivorno.org ewww.prevenzioneusuratoscana.it oppure all’[email protected]

Al Comitato della nostra provinciasi sono rivolti fino aoggi ben 1.160 utenti.Il comitato si occupadi evitare che persone in difficoltàeconomiche possanoessere tentate di chiedere prestiti agli usurai

Nei localidell’Arciconfraternita

della Misericordia di via Verdi ha sede

il Comitato livorneseper la Prevenzione

dell’Usura.Il punto di ascolto

è aperto ogni martedìe mercoledì mattina

l Serra Club di Livorno, al volgere dellaconclusione dell’anno sociale che ha guardato

a molti ambiti di interesse pubblico, ha invitatoil Professore Emanuele Rossi, Costituzionalista,docente alla Scuola Superiore Sant’Anna diPisa per una riflessione sulle Istituzioni Statali.Rossi premettendo che la Costituzione è ilfondamento del Paese e che nell’ultimo periodoabbiamo assistito ad un crescente interesseverso di essa, culminata con la notatrasmissione "La più bella del mondo" diBenigni, pur tuttavia non si riscontrano unamore e un attaccamento forte verso di essa.La Costituzione però è fondamento per l’unitàdel Paese. Infatti se guardiamo a quando ènata, essa segna la svolta tra le due guerre epur costituendo il punto di incontro tra leideologie marxista, cattolica e liberale, essa èstata determinata dai sei anni di guerra e vaoltre il tempo.Un altro aspetto da considerare è che essariconosce e sancisce una democrazia sociale eliberale dove i diritti vengono garantiti. Labellezza di questa Costituzione consiste anchenello stretto legame col pensiero socialecristiano, specie con la Costituzione conciliareGaudium et spes quando parladell’uguaglianza dei cittadini, dell’etica e dellasolidarietà e perfino quando condanna laguerra senza riserve. Essa usa addirittura unverbo molto forte quando afferma che l’Italiaripudia la guerra. Un aspetto non da trascurareinoltre, è quello della sua apertura al discorsointernazionale, specie quando al capitolo 11accetta di essere subordinata quando è in giocouna organizzazione internazionale alla qualepartecipa sia per promuovere la pace sia pergarantire i diritti inviolabili, perché ognipersona, in quanto persona deve godere di essi,non perché è cittadina italiana.Nella storia della Costituzione ci sono stati degliinterventi che ne hanno apportato dellemodifiche tacite come ad esempio riguardol’articolo 39 sulle organizzazioni sindacali ol’articolo 59 riguardo la formazione del Senatosu base regionale. Oggi, il voler modificare laCostituzione costituisce un terreno di scontropolitico molto acceso, ci sono però delle regolee queste vanno rispettate benché ci sia lanecessità di apportare qualche modifica comead esempio la stessa procedura della revisionecostituzionale.Il cambiamento della legge elettorale hadeterminato una deviazione alla proporzione epertanto non ci può essere uno scontro tramaggioranza e minoranza. Ci sarebbe anche daconsiderare una riforma nella quale debbaessere stabilito il rapporto con l’Europa e speciedopo il 2000 sarebbe opportuno descrivere ilimiti e controlimiti all’interno di essa. Con gliultimi Governi la funzione legislativa delParlamento è venuta scemando, dando il viaall’uso dei Decreti Legge, e questo non èpositivo in un regime democratico. Pertanto aldi là dei necessari ritocchi va tenuto fermo ilprincipio che essa veda garantiti i punti piùimportanti e che non venga vista come unaserie di limiti che non devono essere superati,ma deve essere vissuta come l’insieme deiprincipi e delle regole che si possonoattualizzare attraverso l’impegno di ciascuno dinoi.

Mo.C.Nella foto da sinistra: padre Bezzi,assistente ecclesiastico del Serra, ilrelatore Rossi, l’attuale presidente delSerra Tattanelli

I

Al Serra Clubconferenza delCostituzionalistaEmanuele Rossi

LE ISTITUZIONISTATALI,LE REGOLE,LE PROSPETTIVE

I disagi finanziaririguardano sia piccolicommercianti eimprenditori chefamiglie, entrambi arischio di essere chiusinella morsa della crisieconomica.Spesso tendono a risolvere i propri debiticon un unico grandeprestito, rilasciato con troppa facilità dalleFinanziarie, senzaaccorgersi che, in questomodo, il proprio montedi debiti non fa che aumentare con lasomma degli interessisulle quote dei prestitiprecedenti

Nelle foto: in alto il celebre quadro "Gli usurai" del pittore fiammingo QuentinMetsys; qui sopra a sinistra il sig. Filippi e a destra il sig. Lo Schiavo, del Comitatolivornese

LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI2 giugno 2013IV

VENERDÌ 31 MAGGIONella mattina udienze laici in vescova-do19.00 in occasione della visita pastora-le al III vicariato, incontro con i geni-tori dei ragazzi del catechismo allaparrocchia di San Jacopo21.00 processione mariana alla parroc-chia di San Jacopo

SABATO 1 GIUGNO18.30 S.Messa e cresime degli adultialla chiesa della SS.ma Annunziata deiGreci alla Leccia

DOMENICA 2 GIUGNO11.30 S. Messa e cresime alla chiesa diS. Giovanni Gualberto, alla Valle Be-nedetta18.00 Festa del Corpo e del Sangue diCristo, S.Messa e processione dallachiesa di S.M. del Soccorso alla catte-drale

LUNEDÌ 3 GIUGNO10.00 consiglio dei vescovi allo studioteologico interdiocesano a Camaiore

MARTEDÌ 4 GIUGNONella mattina, udienze clero in vesco-vado16.00 S. Messa per la Giornata del ma-lato alla chiesa di S. Lucia ad Antigna-no18.30 incontro con il Cantiere Giovani21.15 in vescovado, incontro con i di-rettori degli uffici del centro di pasto-rale di formazione

MERCOLEDÌ 5 GIUGNONella mattina, udienze laici in vesco-vado18.30 tavolo dell’oggettività in vesco-vado

GIOVEDÌ 6 GIUGNO19.00 S. Messa con la Madonna pelle-grina di Fatima alla chiesa della beataMadre Teresa21.15 alla cripta dei Salesiani, incontrosui Metodi per la Nuova Evangelizza-zione

VENERDÌ 7 GIUGNO9.30 ritiro del clero alla chiesa di S.An-drea Apostolo18.30 S. Messa in occasione del termi-ne dell’anno scolastico alla chiesa delSacro Cuore (Salesiani)

SABATO 8 GIUGNOFesta della Famiglia, alla chiesa dellaSantissima Annunziata dei Greci nelquartiere della Leccia13.00 pranzo alla Casa famiglia "Scot-to" a Stagno18.00 S. Messa e cresime alla chiesa diS. Ranieri a Guasticce

DOMENICA 9 GIUGNO11.00 S. Messa in occasione della Festadella Famiglia alla chiesa della SS. An-nunziata dei Greci alla Leccia17.00 Saluto al convegno dei Neocate-cumenali con Kiko Arguello, al Pala-modigliani

Agenda del VESCOVO

06-07 LUGLIOCASCIA in bus

11-16 LUGLIOFATIMA in aereo

18- 25 AGOSTOTERRA SANTA CON IL VESCOVOin aereo da Pisa

04-06 SETTEMBREASSISI in bus

09-14 SETTEMBREPOLONIAin aereo da Pisa

24-27 SETTEMBRELOURDES in aereo da Pisa

PARROCCHIA "LA MADONNA"

Festeggiamenti in onore di S. Antonio da PadovaProgrammaTriduo in onore di S. Antonio da PadovaIn occasione della Festa di S. Antonio da Padova, giovedì 13 giugno,nella parrocchia della Madonna, dove è custodita la statua del Santo,si svolgerà il Triduo di Sant’Antonio in preparazione alla festa del San-to.Dal 10 al 12 Giugno ogni sera alle 18.00 Santa Messa, predicatore donLuca Giustarini

Nei giorni 10-11-12, il Triduo si svolgerà con il seguente orario:LUNEDÌ 10 GIUGNO 17.30 S. Rosario18.00 S. Messa con la preghiera di affidamento a S. AntonioMARTEDÌ 11 GIUGNO 17.30 S. Rosario18.00 S. Messa con la preghiera di affidamento a S. AntonioMERCOLEDÌ 12 GIUGNO 17.30 Solenne Vespro di S.Antonio18.00 S. Messa solenne e preghiera di affidamento a S. Antonio; distri-buzione del pane benedetto

Festeggiamenti in onore di S. Antonio di PadovaGIOVEDÌ 13 GIUGNOGiorno della Festa di S.Antonio8.30 S. Messa e distribuzione del pane benedetto11.00 S. Messa in onore di S. Antonio, presieduta dl Vescovo; distribu-zione del pane benedetto17.30 S. Rosario18.00 S. Messa Solenne e processione per le vie della parrocchia e tra-dizionale benedizione dei gigli, per affidare alla protezione di S. Anto-nio i bambini presentiItinerario della processione:Via della Madonna, Via della Posta, Piazza della Repubblica, Via Gran-de, Piazza Grande, Via Pieroni, Via della Posta, Via della Madonna

Nella parrocchia della Madonna si rinnova ogni anno, con la celebrazionedella festa di S.Antonio, una bella tradizione che vede la partecipazione dimolti fedeli devoti al Santo al quale chiedono protezione e grazie per sé e per ipropri cari ai quali portano con gioia il pane benedetto.Anche quest’anno li aspettiamo numerosi e partecipi al Triduo di preparazio-ne alla festa e alle celebrazioni Eucaristiche.

Centro Mondialità Sviluppo Reciproco

SABATO E DOMENICA 1 E 2GIUGNO DALLE 9.00 ALLE 19.00 presso i locali del Circolo Pio X inBorgo Cappuccini 275 conparcheggio e ingresso da piazza

Gavi, ci sarà un mercatinodell’usato il cui ricavato andrà a

finanziare le attività in Tanzania delCMSR

I viaggi di PHARUS

ALLA PARROCCHIA DEL SACRO CUORE

Si può dire "Dio", oggi?Incontri sulla nuova evangelizzazione

La fede è un dono da condividere trovando la sintonia con unarealtà sociale e culturale che interpella il credente e chiede direndere ragione di quello che si è. Si aprono nuovi scenari che ilcredente non può ignorare. E’ questa la sfida, ma anche lapromessa, la grazia che ci viene data di "ricominciare a credere",per questo la parrocchia dei Salesiani ha organizzato un ciclo ditre incontri sul tema “È ancora possibile dire Dio, oggi?”.Questo il programma degli incontri:

GIOVEDI 6 GIUGNO“Luoghi e metodi della Nuova evangelizzazione”. Relatore saràmonsignor Simone Giusti

LUNEDÌ 10 GIUGNO“Contenuti del primo e secondo annuncio”. Relatore don SeverinoDianich

GIOVEDÌ 13 GIUGNO“Tre parroci si interrogano: quale nuova evangelizzazione a Livorno”.Realatori: don Raffaello Schiavone, don Luciano Musi, don GinoBerto. Modera l’incontro Alessandro Latorraca.

Gli incontri avranno inizio alle 21,00 e si svolgeranno nei localidella Parrocchia S. Cuore (Viale Risorgimento, 77).

Diocesiinforma

LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI2 giugno 2013 V

rovo Don Tomaszimpegnato a discuterecon un altro sacerdote.Appena si libera, gli

rubo dieci minuti prima dellaMessa del pomeriggio.Lo invito a raccontarmi comesono organizzati in Parrocchiai corsi prematrimoniali.Sorride. Parla di percorsi e nondi corsi, parla di incuriosire enon di insegnare, parla diascolto e di ricerca, parla diuno spazio creato apposta perparlare di cose “di cuialtrimenti non avresti tempo”.Il percorso inizia a gennaio e siconclude a maggio ed èpossibile unirsi al gruppo inqualsiasi momento. Non sitratta di un corso dicatechismo sul matrimonio,

Tma di un’occasione per parlaredella vita nel matrimonio.I primi incontri sono dedicati aconoscersi.Spesso la coppia inizia questaesperienza perché uno dei dueha convinto l’altro aparteciparvi.La fede? Che ci sia, che non cisia, che sia così così, che nonsia abbastanza, che sianascosta, che sia ferita, che sia

sconosciuta: non importadefinirla in questa occasione.Don Tomasz vorrebbe riusciread incuriosire le persone, lacoppia. Anche perché, mispiega, è difficile che lepersone possano acquisire lafede durante questo brevepercorso. Le tematiche affrontate durantegli incontri sono volte a capirecome viene visto il

matrimonio: come viene vistodalle persone che costituisconola coppia, come viene visto dalmondo, come viene visto oggida chi sta intorno a noi, comeviene visto nella Bibbia e nellaChiesa e cos’è il sacramentodel matrimonio. Le coppie che in media sonointeressate a partecipare aquesti incontri sono cinque osei all’anno. A volte sonopersone giovani e a volte sonopersone in età avanzata. Disolito non conoscono la realtàparrocchiale, ma possonoscoprirvi un luogo che puòessere un riferimento nellavita.Il piccolo gruppo riesce adaprirsi al confronto e inizia conil raccontare le proprieesperienze.Spesso la coppia ha bisogno dilavorare sulla comunicazione eDon Tomasz dà moltaimportanza al dialogo, aisentimenti e alla lorocomunicazione. Unadottoressa laureata su questamateria porta la sua esperienzacome appoggio al gruppo.Cosa può ricevere dalmatrimonio una persona?Cosa cerca nel matrimonio,perché ha deciso di sposarsi inChiesa? Queste alcune delledomande a cui trovare dellerisposte.Spesso emergono precedentiproblemi legati ad esperienzenegative vissute direttamente oindirettamente con la Chiesa. Iproblemi emergono e sirisolvono.Dopo i primi incontri donTomasz propone un film:“Sette chilometri daGerusalemme”. Uno spuntoper parlare, per approfondireinsieme.Quando? Gli incontri sono agliorari più diversi, dipende dalleesigenze delle persone evengono definiti di volta involta. Per esempio a ora dicena, alle sette o alle otto disera per conciliare gli impegnilavorativi.

Angela Blanco

“Il matrimonionon ha un prezzo”

I CORSI PREMATRIMONIALI ALLE PARROCCHIE DI S. BENEDETTO E S.SEBASTIANO.........

Continuando a parlare di matrimonio, abbiamorivolto alcune domande a don Tomasz Zurek e a padre Giovanni Battista Damioli,per scoprire come le coppie si preparano a questo sacramento

ontinua il nostro viaggio tra le parrocchieper “fotografare” e monitorare lo stato dei

gruppi prematrimoniali della nostra diocesi.Questa settimana è la volta dell’intervista aPadre Giovanni Battista Damioli che nella suaparrocchia ne cura lui stesso la preparazione.

Padre, ci dica due parole sul gruppoprematrimoniale della sua parrocchia..«I matrimoni purtroppo sono sempre meno.Nella mia parrocchia si celebrano in mediatre/quattro matrimoni l’anno. Questo anno,paradossalmente, ci sono più coppie filippine(la parrocchia ospita la comunità deifilippini)che italiane. A volte, però, capita chela preparazione viene fatta in parrocchia,mentre la celebrazione del matrimonioavviene in un’altra parrocchia o addirittura inun’altra città.La cosa bella è che spesso il percorso diventaun’occasione per riavvicinarsi alla fede.»

Come è strutturato il corso?«Solitamente il corso dura circa cinque mesi,un incontro a settimana. Durante questopercorso si approfondiscono le verità di fede,si presenta il sacramento del matrimonio dalpunto di vista morale e si trattano gli aspettigiuridici, sociali, biologici, psicologici della

vita di coppia. Spesso a questi incontri sonoospitati uno psicologo, un giurista, unapediatria, un biologo.A volte, visto il piccolo numero di coppie, ilcorso viene organizzato a livello vicariale.Curo io la preparazione dei fidanzati delprimo vicariato, cui si aggiungevano alcuniincontri privati con il proprio parroco. Maquesto non succede sempre.»

Che tipo di coppie intraprende questo percorso?«Si tratta di fidanzati, conviventi e a volteanche coppie che sono solo sposate civilmentee che vogliono ufficializzare davanti al Signorela loro unione.»

Dopo il matrimonio, la coppia continua afrequentare la parrocchia?«Diciamo che nella maggior parte dei casirimane un rapporto di amicizia con la coppia.Solitamente tornano, poi, per il battesimo e ilcatechismo dei figli.»

La cosa più stravagante che ha visto a unmatrimonio?«Qualche anno fa mi tappezzarono la chiesa dipiante di limoni per commemorare le originiamalfitane della defunta madre della sposa.»

Caterina Lo Russo

C

RIAVVICINARSI ALLA FEDELA PAROLA AL PARROCO

L’incontro alla parrocchia della Madonna dedicato agli ANZIANI

Prevenire le fragilità

l giorno 24 maggio us. nell’ambito delle attività promossedalla parrocchia della Madonna, su iniziativa del Parroco

Don Placido Bevinetto, si è tenuto un interessante incontrosul tema “ Prevenire la fragilità”, inserito nelprogetto“Azioni congiunte nei confronti degli anziani fragili”patrocinato dalla Conferenza Episcopale Toscana e dallaRegione Toscana.Gli esperti hanno trattato argomenti atti a promuovere unsano stile di vita adatto a tutte le età.La Dott.ssa Daniela Becherini, dirigente medico diMedicina dello Sport della USL 6, ha illustrato l’importanzadella “Attività fisica per gli anziani” cui ha fatto seguito larelazione " Per una buona alimentazione" tenuta dalDott.Fabrizio Cialdini, esperto nutrizionista del Polo dellaSalute della SVS.Gli argomenti sono stati seguiti con molta attenzione epartecipazione dai presenti che non hanno mancato diporre molte domande ai relatori.La condivisione di unfornitissimo buffet,molto gradito dai partecipanti, haconcluso l’evento.

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Gli anziani, spesso dimenticati dalla società, sono il fulcro delle famiglie,la memoria che dà vita al futuro FA

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LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI2 giugno 2013VI

Liberi e forti,come Santa Giulia

n una cattedraleaddobbata con lebandiere dei rionidella città e gremita

fino all’inverosimile, siè celebrata la festivitàdella Patrona: SantaGiulia. Il vescovomonsignor SimoneGiusti ha fatto il suoingresso accolto daicanonici dellacattedrale, dietro di luii componenti della"Livornina" con i lorosplendidi costumistorici. Primadell’arrivo del Vescovoe delle reliquie dellaSanta alcuni soci dellaLivornina avevanodistribuito ai presentiun volantino recante lastoria della martire edelle chiese, distrutte eriedificate, che le eranostate dedicate nel corsodei secoli. All’inizio dellacelebrazionemonsignor Giusti hadetto che non si erapotuta svolgere lasolenne processioned’ingresso perché lenavate laterali eranotalmente affollate dallepersone da nonconsentirne ilpassaggio. È indice -haaggiunto- che ladevozione verso laPatrona sta crescendo"questo gran numerodi persone non puòche far piacere", unaconstatazione avallatala sera prima dalsindaco Cosimi che inPiazza San Jacopoaveva accolto l’arrivodal mare delle reliquie.La situazionedrammatica di Giulia èparagonabile -hacontinuato il Vescovo-a quella attuale dellacristiana pakistana AsiaBibi, condannata alcarcere perché trovata apregare. Preghiamodunque per SantaGiulia e per tutti icristiani perseguitatiper la loro fede.

LA LIBERTÀ RELIGIOSAMonsignor Giusti haricordato come a 1700anni dall’Editto diCostantino sianoancora migliaia i

Icristiani che vengonoincarcerati e uccisi, inPakistan, India,Indonesia, Nigeria, macome di loro si parlipochissimo. Sonoeventi di tragicaattualità che sollevanoil problema dellalibertà religiosa e cheevidenziano che lareligione piùperseguitata è quellacristiana. Non stupisceche ci siano personealle quali queste cosenon interessano o che iMedia non vi dianoattenzione,l’aggravante è data dalfatto che noi cristianinon vi diamo peso, chenon siamodocumentati o nonvogliamodocumentarci suquello che accade ainostri fratelli. Lalibertà religiosa è lalibertà fondamentalecosì come èfondamentale lalibertà di coscienza, èparadossale come neglianni ’70 si sia parlatodi libertà di coscienzae oggi si voglia toglierela libertà di obiezionedi coscienza riguardol’aborto, si vuoledunque impedire cheun medico possaesprimere con il suogesto la proprialibertà!Il Vescovo ha invitatotutti dunque ad"interessarsi e adinformarsi" e ad amarei cristiani perseguitati,amare come Dio ciama e vuole essereamato. Libertàsignifica, alla sequeladi Gesù, essere liberidal peccato, è liberocolui che offre la suavita. Il nostro dramma-ha specificatomonsignor Giusti- èl’egoismo, l’egoismodei gruppi di potere haportato a questa crisi,frutto -come ha detto ilPapa- dell’alta finanzae del capitalismoselvaggio, di fronte aquesta situazione lostesso Presidente degliStati Uniti ha fatto solochiacchiere! Questanon è libertà! Si è

elevato l’egoismo adiritto. Un periodicoinglese ha detto che citroviamo di fronteall’eutanasiadell’Europa a causa delconsistente calodemografico, menomale che ci sono gliimmigrati che cisalvano!

LA LIBERTÀDELL’AMOREOccorre il dialogo -hadetto ancora ilVescovo- occorrel’intesa "per costruireuna civiltà in cui sicammini insieme",invece c’è chi vuolecreare tensioni tra ipopoli, si torna aparlare di "armichimiche" come quelleinesistenti con nonfurono mai trovate aSaddam Hussein. Iproblemi -ha ribaditoil Vescovo- si risolvonodialogando, è tempo dipensare da "liberi eforti", basta con ilprevalere delladivisione e delconflitto "è tempodella solidarietà e dellacondivisione", "troppepersone soffrono percolpe non loro", "nonse ne può più dipolitici che litigano traloro". Bisogna -hainsistito monsignorGiusti- "saper far postoai poveri e far crescereil lavoro" perché "illavoro è un diritto".Questa celebrazionevuole aprire il cuoreverso i cristianiperseguitati, e invita adessere cristiani comepersone libere che siimpegnano a favore

del prossimo, sia nelvolontariato, sia inpolitica nella capacitàdi unire. È tempo delfare: fare nel senso dicreare nuovi posti dilavoro. Penso -haconcluso il Vescovo-all’agricoltura, con laCaritas ho proposto lacreazione di "centoorti", orti che con iloro prodotti possonosfamare le famiglie dichi li lavora e di chi èrimasto senza lavoro,così come la Scuola deimestieri di ViaDonnini è stata creataper poter dare dellenuove occasioni di

lavoro, infatti ladignità dell’uomo siesprime nel lavoro,"chi ama non può starecon le mani in mano".

LA VISITA DEL PAPAMonsignor Giusti haterminato ricordandoche nella recente visitaal Papa gli avevarivolto un ufficiosoinvito a venire aLivorno, ora l’invitoera stato formulato informa ufficiale insiemeal presidente dellaProvincia e al Sindaco,affinché potesse venirenel 2014 in occasionedel 450° dellaMadonna diMontenero, la dataauspicabile sarebbe il25 marzo, "speriamo -ha detto - che arrivi eche possa passare ungiorno con noi".Il Vescovo ha poiraccomandato lapartecipazione a dueprossime dateimportanti: laprocessione del CorpusDomini del 2 giugno ele Ordinazionisacerdotali del 29giugno, infine ha fattogli auguri ai diaconi:Paolini, Galletti,Falleni e Baldacci per illoro 25° diconsacrazione.

GianniGiovangiacomo

Si ringrazia RobertoManera per le foto

In una cattedrale mai così piena la celebrazione per la Santa patrona,le parole di monsignor Giusti.I martiri cristiani e la politica:i temi dell’omelia del Vescovo

Le Acli parlanodel portoOspiti esperti a Sant’Andreaper illustrare la situazione

e Acli livornesi hanno organizzato nelTeatro della parrocchia di Sant’Andrea

un incontro sul tema: "L’economia delporto fra crisi e rilancio. Il coraggio delcambiamento". Don Edoardo Medori, par-roco di S. Andrea e accompagnatore spiri-tuale delle Acli, ha introdotto il convegnosottolineando che in tempi di crisi bisognaessere portatori di speranza e che spetta atutti prodigarsi nel costruire una città vivi-bile nella solidarietà. E’ seguito un mo-mento di silenzio per ricordare le vittimedella recente tragedia di Genova.Antonio Melani, presidente provincialedelle Acli, ha chiarito che l’incontro venivaproposto nell’ambito di una riflessionecomplessiva sul lavoro e specificatamentevoleva porre degli interrogativi riguardantiil porto e cioè: la possibilità della creazio-ne di un unico portale per l’alto Tirreno,l’allargamento della cintura doganale, losviluppo o il disimpegno del settore cro-cieristico.Il primo ad intervenire è stato l’ingegnerPaolo Rotelli che ha parlato dello scenariointernazionale e del ruolo del Mediterra-neo. Ha detto che l’utilizzazione del Cana-le di Suez è stato nuovamente riscopertoper il trasferimento delle merci, che i Portidi Marsiglia e Saragozza sono in espansio-ne grazie alla loro piattaforma logistica.Ha fatto una importante correlazione tra lemerci in transito e le merci lavorate, con-statando che la lavorazione delle merci pri-ma di rimetterle in circolazione è quellache produce più introiti.Nereo Marcucci, già dirigente del Porto2000, ha messo in risalto il nuovo regola-mento della Commissione Europea, haspecificato che il segmento di traffico chepuò essere valorizzato è quello dei serviziimpostato nella filiera. C’è la necessità disemplificare le procedure, di sburocratiz-zare, di porre fine alle guerre intestine epuntare su quelli che sono i mercati emer-genti privilegiando l’interscambio tra norde sud.Gloria Dari della Spedimar (Imprese dispedizioni marittime) ha specificato chedal comparto marittimo si ottiene il 2,5%del Pil nazionale e il 2% dell’occupazionetotale, il dato occupazionale di Livorno èdel 9,9%. Il traffico dei containers è in di-minuzione, frutto della crisi, del calo deiconsumi e della recessione. Se Livorno è indifficoltà si nota invece un calo contenutoa La Spezia e un incremento di Genova chesono riuscite ad ottimizzare le tariffe ditrasporto, inoltre un dato fondamentaleper lo sviluppo è quello dell’intermodalitàe l’appoggio di una rete ferroviaria efficien-te. Ha messo poi in evidenza che i gruppiarmatoriali hanno investito in nuove por-tacontainers: la Maersk triple E è lunga 400metri, larga 59 con una portata di 18 milateus, il gigantismo navale è dovuto alla vo-lontà di diminuire i costi di gestione e si ri-volge verso i porti che danno maggiore ef-ficienza e sicurezza. Comunque anche constazze minori Livorno avrebbe bisogno difondali più profondi e di una rete ferrovia-ria più opportuna perché nella situazioneattuale non è in grado di attirare i traffici,infatti al Porto di La Spezia si rivolgono giàil Piemonte, la Lombardia, il Triveneto, l’E-milia Romagna e anche parte della Tosca-na. Allora -ha continuato Gloria Dari- oc-corre investire in infrastrutture, creare tarif-fe intermodali appropriate, agire con rapi-dità, e avere "una visione unica" dello svi-luppo del Porto, tenendo presente che lalogistica portuale è la vocazione della no-stra città. Enrico Bonistalli dell’Asamar(Associazione Agenti marittimi) ha messoin rilievo alcune incongruenze del Porto diLivorno, come quella che le navi restanoferme la notte perché non si è in grado dafarle uscire dal Porto! Bisogna inoltre chesiano attivate tutte le procedure per ottene-re i permessi per dragare e ha terminatoconstatando che Livorno è il secondo por-to più caro riguardo ai servizi.Simone Langella della Fit CGIL ha poisottolineato che non esiste una politicaportuale da parte dei governi che si sonosucceduti in questi ultimi anni.Il Sindaco, Alessandro Cosimi, al termi-ne dell’incontro ha illustrato il "Piano re-golatore del Porto di Livorno - ValutazioneAmbientale strategica" curata per il Comu-ne dall’ingegner Leonardo Gonnelli, e hapuntualizzato che bisogna accettare la sfi-da della complessità delle relazioni, pro-grammare il territorio portuale in collega-mento con la città, chiarire che il settorecrociere non deve essere messo in contrap-posizione al trasporto delle merci perchéentrambi si possono sviluppare. In defini-tiva è necessario: salvaguardare quello chec’è, allargare la capacità operativa del Portocon il dragaggio, mentre la speranza è dataanche dal sogno che può concretizzarsi an-che con la creazione della Darsena Europa.

Gi.Gi.

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LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI2 giugno 2013 VII

Per una sanità amicadella città di LivornoContinuano gli incontri dei medici e dei primaridell’ospedale di Livorno con il Vescovo e con la commissione medica del Progetto culturalediocesano. Gli argomenti affrontati quest’anno

nchequest’anno ilTavolodell’oggettività

si è incontrato alcunevolte insieme al Vescovoche ha proposto unariflessione sullasituazione della sanitàdella nostra città, non percriticare solo l’esistente,ma per poter arrivare aproporre delle soluzionidi miglioramento,partendo da un’analisigenerale della situazione.

LA SITUAZIONELa prima cosa da dire èche il mondo sanitariocoinvolge molte personee risorse di ogni tipo eduna riflessione attentasullo stesso non è maicompleta perché siinterfaccia con altrisistemi per esempio ilsociale, anch’essi gravatida altrettanti problemi.Il lavoro del Tavolo si èconcentrato nel capirealmeno quali snodi oquali aspetti potrebberointanto essere miglioratiper poter offrire aicittadini di Livornoun’assistenza più equa edappropriata. I colleghihanno studiato alcuniaspetti e li hannoriproposti al Tavolo.

UN PROGETTO DA PUBBLICAREAl termine di questo

Alavoro di studio e diproposte si è progettatodi raccogliere i contenutiin un quaderno diappunti da offrire, senzaalcuna pretesa, a tutti gliinteressati, cittadini inprimis. Cominciando aparlare di qualchecontenuto che si staimponendo comefenomeno non solo aLivorno ma in Italia, èche la crisi economica hadeterminato unpeggioramento dellasalute dei cittadini, chepossono dedicare menotempo e risorse alla curadi se stessi, inoltre la crisieconomica ha fatto sì chesi siano aumentate letasse per coprire il debitodelle ASL a fronte di unnon miglioramento deiservizi percepito daicittadini. Sonointervenuti i famosi taglidiscussi anche dagliaddetti ai lavori perchélineari e non progettatisul medio-lungo periodo.In sanità ovviamente sistanno studiando edapplicando dei modelliche permettano dicontenere i costi emantenere il livelloqualitativo delleprestazione, cercando dieliminare gli sprechi. Fraquesto il sistema Toyota applicato alla sanità,sistema detto LEAN checonsidera la prestazione

sanitaria come unprocesso darendere fluido esenza salti. In unprossimo articoloapprofondiremoquesta interessanteproposta.

PROBLEMISTRUTTURALI E SOCIALIMa sono molti iproblemi strutturali e difunzionamento cheaffliggono il sistema, unesempio per tutti quellodell’induzione alconsumo sanitario anchequando non necessario.In un sistema come ilnostro che vuolemantenere le suecaratteristiche diuniversalità, giustizia edequità, è impossibile fargovernare la domanda diprestazioni a lobbyesterne che traggonospesso in inganno ilcittadino presentandoalcune terapie ometodiche comemiracolose e che invecedeterminano solo speseinutili. Si può in talunicasi parlare di un veroconsumismo sanitarioche sfugge alle regolescientifiche ed etiche e sibasa purtropposull’induzionepubblicitaria edeconomica. Certo lecondizioni di vita e di

conseguenza laepidemiologia anche delnostro territorio stannocambiando velocemente,si assiste ormai allacronicizzazione di moltepatologie, perl’invecchiamento dellapopolazione, e i servizicercano di farsi carico diquesto cambiando lamodalità di assistenza. Siè cercato di riservarel’ospedale solo aglieffettivi casi di malattieacute e di migliorarel’offerta dei serviziterritoriali di assistenzadomiciliare o dimedicina di iniziativa perprevenire leriacutizzazioni dellepatologie croniche,cercando di garantire lafamosa continuità di curatra ospedale e territorio efar sentire i cittadini presiin carico su tutto il loropercorso di vita dalsistema sanitario chesempre di più si

interfaccia e collaboracon quello sociale.

IL CONTRIBUTO DEI MEDICILe riflessioni dei Primarifacenti parte del Tavolosono preziose perchéfatte sul campo da chiquotidianamente vive ilproblema di una forbiceche si restringe semprepiù, da una parte ilvincolo finanziario edall’altra la cura dellapersona. Ci è sembratoutile quest’annocoinvolgere gli stessiprofessionisti in unariflessione che potessepoi portare ad una pistadi proposte da offrire agliamministratori dellanostra città e a chiunquecomprenda che la saluteè un bene primario dagarantire che si ripercuotesu tutti gli altri aspettidella vita di un individuoe di una comunità.

sr. Costanza Galli

NELLA CHIESADELLA «VENEZIA»

Due ricorrenze alla parrocchia di San Ferdinando

IL SALUTO A PADRE LORENZOMancano più pochesettimane alla partenza dipadre Lorenzo dalla chiesadi San Ferdinando, che loha visto parroco per più ditrent’anni e nella festivitàdi Pentecoste, i suoiparrocchiani hanno volutoesprimere la lororiconoscenza organizzandoun pranzo, allapreparazione del qualehanno partecipato circauna decine di mamme, siadella Venezia, ma anche dialtri quartieri, perché padreLorenzo in tutti questi annilo hanno potuto conoscereed apprezzare in molti, perla sua disponibilità, la sua bontà e l’umanità conla quale ha saputo svolgere il proprio apostolato.Per contribuire ai festeggiamenti è giunta daRoma, Caterina, la sorella di padre Lorenzo, che incucina ha diretto il traffico fra i fornelli.Tantagente, tante facce nuove, tanti bambini, ma che inquella giornata sembravano, anzi erano una solafamiglia attorno al loro babbo o nonno, a secondadelle generazioni, a festeggiarlo e ringraziarlo.Momenti di commozione hanno accompagnatouna filastrocca scritta da Gabriella Lunardiresponsabile del Comitato ‘’Crocetta in festa’’ checon ironiche rime ha ricordato la figura di padreLorenzo, armonizzando momenti d’ilarità a frasitoccanti che hanno commosso gli astanti.Una vera grande famiglia quella di Crocetta adimostrazione di quanto siano importanti leparrocchie nelle nostre città, beni che sono anostra disposizione oltre che per arricchire econfortare il nostro spirito, anche per farciconoscere tante altre persone che

l’intermediazione dei parroci ci aiuta a farcelesentire fratelli, facendole uscire dall’anonimatodella quotidianità. Ecco, padre Lorenzo neitrent’anni del suo sacerdozio livornese, ha saputotessere la trama di decine di rapporti, d’incontri,di eventi, di momenti che hanno creato, sotto lasua abile regia, quella grande famiglia che oggi siè stretta intorno a lui con grande amore e dovesguardi lucidi ed abbracci hanno sopperito apragmatici inutili discorsi di circostanza, perchécome ricorda da sempre il vescovo Giusti: quandouno ama, non ha bisogno di parole e questo èavvenuto domenica scorsa all’ombra delcampanile di San Ferdinando, fra i parrocchiani edil loro padre Lorenzo.

LA FESTA DELLE SUOREUn tentativo di furto con scasso avvenuto di notte,ha macchiato l’atmosfera dei festeggiamenti per il251° anniversario di fondazione delle suore dellaSS.Trinità. Il malvivente, arrestato dai Carabinieri,

aveva tentato di entrare in chiesa picconando ilportone principale ed una porticina laterale dellachiesa di San Ferdinando, ma i rumori hannoattirato l’attenzione degli abitanti che hannoavvisato i Carabinieri. Non è la prima volta che lachiesa della Crocetta viene fatta oggetto ditentativi di furto, anche perché non solo di nottela zona è frequentata da molti balordi, comericorda padre Michele ’’anche quindici giorni fa, inpieno giorno, un giovane è riuscito ad asportare leelemosine da alcune cassette e venne messo infuga dal sopraggiungere di alcuni fedeli. Civorrebbe un maggior controllo del territorio’’.A parte l’incidente, domenica 26 maggio, festadella SS.Trinità, nella chiesa di San Ferdinando siè celebrato l’ anniversario di fondazionedell’annessa scuola materna delle Suore Trinitariedi San Ferdinando. La festa delle Suore dellaCongregazione Trinitaria, trae origine dalla datadella sua costituzione a Roma, dove madre MariaTeresa Cucchiai l’8 settembre 1762 creò la primascuola materna delle suore della SantissimaTrinità. A Livorno l’asilo venne fondato il 24maggio 1962 da madre Fecla Festa, pertanto nelcorso della Messa, le suore della Crocetta oltre aiduecentocinquantun’anni della fondazione dellaloro Congregazione, hanno festeggiato il 51°anniversario della creazione della scuola maternadella Venezia.

Roberto Olivato

ll’indomani della rinuncia di PapaBenedetto XVI al soglio pontificio, la

casa editrice San Paolo ha dato allestampe il volume “La mia ereditàspirituale” di Papa Benedetto. Il volumeè curato da Giuliano Vigini che nellaprefazione (pagg.5-15) sottolinea che “lapedagogia della fede del Papa muovedalla constatazione che tanta parte dellasocietà moderna ha finito conl’escludere o emarginare i contenutifondanti del cristianesimo e i valoriirrinunciabili chelo ispirano”. Neisuoi discorsi ilPapa nel desertospirituale in cuiviviamo vuol faremergere “ilbisogno autenticodi Dio e suscitare ildesiderio dicercare Dio”. Fedee ragione -conclude Vigini-non sonoantagoniste perché“a chi lo cerca Diosi fa conoscere”. IlPapa infatti diceche un certo tipodi cultura haeducato amuoversi solonell’orizzonte delle cose, del fattibile, acredere solo in ciò che si vede e si toccacon le proprie mani. Invece abbiamobisogno di amore, di significato, disperanza, la fede ci dà tutto questo.Abbiamo bisogno di riconoscere la fedecome risposta alle nostre domande,perché la fede non deve rimanere teoria:deve essere vita. Credere in Dio -diceancora il Santo Padre- ci rende portatoridi valori che spesso non coincidono conla moda e l’opinione del momento, maci sono invece delle vie che possonoaprire il cuore dell’uomo allaconoscenza di Dio. Infatti la bellezzadella natura e la contemplazione dellacreazione può condurre a Dio, così comela sete di infinito che c’è in ciascunuomo, e la stessa fede perché chi crede èunito a Dio che opera nella storia etrasforma la nostra vita quotidiana. IlPapa poi si chiede: Che vuol dire amareCristo? Vuol dire fidarsi di lui anchenell’ora della prova, seguirlo fedelmenteanche sulla Via Crucis, nella speranzache presto verrà il mattino dellaresurrezione. Parlando della fede dellaVergine Maria il Papa la contempla nellagioia dell’annunciazione e nel buio dellaCrocefissione del Figlio e dice che “nondiverso è anche il cammino di fede diciascuno di noi: incontriamo momentidi luce, ma incontriamo anche passaggiin cui Dio sembra assente, il suo silenziopesa sul nostro cuore e la sua volontànon corrisponde alla nostra...”. Comeparlare di Dio oggi? Si chiede ancoraBenedetto XVI, e afferma che nonbisogna parlare di un Dio astratto ma diun Dio concreto, un Dio che esiste, che èentrato nella storia con Gesù, ed èpresente nella storia. Parlare di Diorichiede una familiarità con Gesù e il suoVangelo, il metodo è quello dell’umiltà,l’umiltà di Cristo che ci dona la speranzae ci apre ad una vita che non ha fine. Laparte terminale del volume si intitola:“Nutriti dalla preghiera”, riteniamo chequesta parte abbia avuto e abbia unimportante significato perché il Papa nellasciare il pontificato ha più volte dettoche si ritirerà a pregare. Il Papa su questoargomento sottolinea quella religiositàche è sempre presente in ogni uomo edice: “l’uomo “digitale” come quellodelle caverne cerca nell’esperienzareligiosa le vie per superare la suafinitezza e per assicurare la sua precariaavventura terrena”, infatti “l’uomo portain se una sete di infinito, una nostalgiadi eternità, una ricerca di bellezza, undesiderio di amore, un bisogno di luce everità che lo spingono versol’Assoluto...”, l’attrazione verso Dio èdunque l’anima della preghiera. Nellapreghiera l’uomo sperimenta di esserecreatura bisognosa di aiuto, e i Salmi,che sono preghiere dove supplica e lodesi intrecciano, insegnano essi stessi apregare, insegnano a crescere nella fede enell’amore. Come la preghiera che Gesùha fatto molte volte nell’arco della suaesistenza, dobbiamo rinnovare davanti aDio la nostra decisione personale diaprirci alla Sua volontà. Pensiamo chesia proprio in questa dimensione che ilPapa ha preso la sua decisione.

Gianni Giovangiacomo

A

L’EREDITÀSPIRITUALE DIBENEDETTO XVI

La riflessione del TAVOLO DELL’OGGETTIVITA’

LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI2 giugno 2013VIII