La Settimana n. 19 del 19 maggio 2013

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Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217 [email protected] Notiziario locale Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Nicola Sangiacomo Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983 19 maggio 2013 È un messaggio prezioso questo per l’uomo di oggi. Egli ha biso- gno di comprendere che ogni rapporto di amore è vero, ha un si- gnificato, è rispettoso solo se fa crescere l’altro. E o fa crescere quando nella famiglia, nella politica, nei problemi sociali, nei valori sessuali, come nel rapporto con Dio, l’uomo non sbaglia amore, per- ché ha la possibilità di un parametro sicuro del proprio amore. E Gesù Pastore, che dà vita si offre appunto come parametro, meglio, come modello di amore. Gesù infatti ci ha insegnato che il vero amore dà vita, come il Buon Pastore, quando nei suoi incontri ha dato vita al Corpo e allo Spirito, vita di amicizia e vita eterna. Per insegnarci ad Amare, 1980- Una missione d’Accoglienza Il porto di Livorno si prepara ad accogliere la Madonna dei Popoli. Il trasferimento e il posizionamento previsti nel prossimo mese. Le parole di Nello D’Alesio sulla statua Una madre accogliente anca ormai poco, tutto è pronto: la Madonna dei popoli a breve, veglierà sul porto di Livorno. Da un disegno, dell’artista Paolo Grigò, di un paio d’anni fa, sta prendendo definitivamente forma, un’opera che rimarrà nel tempo e nella storia. Livorno, infatti, ospiterà nel suo porto la "Madonna dei popoli", una statua che rappresenta colei che ci protegge e che accoglie ogni suo figlio, da qualsiasi parte esso provenga. Un progetto durato più di due anni, che ha impegnato, oltre all’artista, altri tre ragazzi, e che ha visto una prima progettazione con dei bozzetti, una realizzazione dei modellini in scala, il progetto vero e proprio e adesso la realizzazione della statua "in carne ed ossa" ovvero in argilla. In una stanza di un ex deposito di tabacco, affittata per l’occasione, la Madonna è cresciuta sotto gli occhi di chi, con passione e dedizione si è dedicato a quest’impresa. Dopo averla smontata completamente, la statua è stata trasportata in una fornace specializzata per la cottura e nei giorni scorsi, i 145 pezzi (80 della statua e 65 del basamento) che la compongono, hanno lasciato la cascina per raggiungere il porto di Livorno. Tutti i pezzi, depositati in un apposito container, saranno successivamente trasferiti via mare su una piattaforma fino ai pressi del molo Sopraflutto 76, luogo dove si ergerà il monumento. Sarà un mosaico, quello che gli ingegneri e l’artista dovranno fare per posizionare la statua. Solo dopo la creazione di una struttura apposita in cemento armato a forma trapezioidale da cui partiranno pilastri in cemento armato, con anima in acciaio inox e malte specifiche, sarà dunque possibile iniziare a "ricostruire" la Madonna. Intorno a questi pilastri infatti, verranno posizionati ed incastrati tra di loro i vari pezzi che compongono l’opera, un monumento che in totale misura nove metri e mezzo di altezza circa e pesa circa 16.500 kg. Sarà un momento particolarmente importante per la nostra città, un’occasione per riscoprire non solo le nostre radici ma anche per conoscerne di nuove. Martina Bongini M L’OPINIONE DI NELLO D’ALESIO «B ella, bellissima! L’idea di mettere la Madonna all’ingresso del nostro porto secondo me è stata veramente ottima. Quando me l’hanno proposta sono stato subito d’accordo ed entusiasta del progetto, ma devo dire che in ambito portuale siamo stati tutti d’accordo su questa installazione. Personalmente sono credente e sia in famiglia che sul lavoro sono sempre stato contornato da persone devote a Maria, per questo non può che farmi piacere» - a parlare è l’armatore Nello D’Alesio (nella foto a sinistra), intervistato a proposito della prossima installazione della Madonna dei Popoli all’imboccatura del porto di Livorno. «Chi vive il mare – continua D’Alesio - sa quanto sia importante avere la protezione della Madonna. A molti sembrerà strano, ma Livorno è fatta così: anche i non credenti si rivolgono a Maria. Mio padre mi raccontava sempre di una volta in cui il quadro della Madonna di Montenero era sceso in città ed era stato fatto passare per le vie: tutti si facevano il segno della croce e pregavano la Madonna, anche i più atei! È impossibile non voler bene alla Madonna, perché prima di tutto è una mamma». c.d. “Una bellissima idea” IL CANONICO DON IVANO COSTA, vicario generale della Diocesi di Livorno; DON FEDERICO LOCATELLI, parroco della chiesa dei Ss. Giovanni Battista e Ilario a Rosignano Marittimo; DON FABIO MENICAGLI, direttore del Centro pastorale per la Formazione; DON VALERIO BARBIERI, vice parroco della chiesa di S. Jacopo in Acquaviva; DON GABRIELE CORNEA, parroco della chiesa S. Stefano a Castelnuovo della Misericordia. La Madonna dei Popoli Il Vescovo ha nominato: Nuove NOMINE IL GRANELLO di senape di mons. Alberto Ablondi

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Settimanale della Diocesi di Livorno

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Via del Seminario, 6157122 Livornotel. e fax0586/[email protected]

Notiziario locale Direttore responsabileAndrea Fagioli

Coordinatore diocesanoNicola Sangiacomo

Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983

19 maggio 2013

Èun messaggio prezioso questo per l’uomo di oggi. Egli ha biso-gno di comprendere che ogni rapporto di amore è vero, ha un si-gnificato, è rispettoso solo se fa crescere l’altro. E o fa crescere

quando nella famiglia, nella politica, nei problemi sociali, nei valorisessuali, come nel rapporto con Dio, l’uomo non sbaglia amore, per-ché ha la possibilità di un parametro sicuro del proprio amore. E GesùPastore, che dà vita si offre appunto come parametro, meglio, comemodello di amore.Gesù infatti ci ha insegnato che il vero amore dà vita, come il BuonPastore, quando nei suoi incontri ha dato vita al Corpo e allo Spirito,vita di amicizia e vita eterna.

Per insegnarci ad Amare, 1980- Una missione d’Accoglienza

Il porto di Livornosi prepara ad accoglierela Madonna dei Popoli.Il trasferimentoe il posizionamentoprevisti nel prossimo mese.

Le parole di Nello D’Alesiosulla statua

Una madreaccogliente

anca ormai poco, tuttoè pronto: la Madonnadei popoli a breve,veglierà sul porto di

Livorno.Da un disegno, dell’artista PaoloGrigò, di un paio d’anni fa, staprendendo definitivamenteforma, un’opera che rimarrà neltempo e nella storia.Livorno, infatti, ospiterà nel suoporto la "Madonna dei popoli",una statua che rappresenta coleiche ci protegge e che accoglie ognisuo figlio, da qualsiasi parte essoprovenga.Un progetto durato più di dueanni, che ha impegnato, oltreall’artista, altri tre ragazzi, e che havisto una prima progettazionecon dei bozzetti, unarealizzazione dei modellini inscala, il progetto vero e proprio eadesso la realizzazione dellastatua "in carne ed ossa" ovvero inargilla.In una stanza di un ex deposito ditabacco, affittata per l’occasione,la Madonna è cresciuta sotto gliocchi di chi, con passione ededizione si è dedicato aquest’impresa.Dopo averla smontatacompletamente, la statua è statatrasportata in una fornacespecializzata per la cottura e neigiorni scorsi, i 145 pezzi (80 dellastatua e 65 del basamento) che lacompongono, hanno lasciato lacascina per raggiungere il porto diLivorno.Tutti i pezzi, depositati in un

apposito container, sarannosuccessivamente trasferiti via maresu una piattaforma fino ai pressidel molo Sopraflutto 76, luogodove si ergerà il monumento.Sarà un mosaico, quello che gliingegneri e l’artista dovranno fareper posizionare la statua.Solo dopo la creazione di unastruttura apposita in cemento

armato a forma trapezioidale dacui partiranno pilastri in cementoarmato, con anima in acciaio inoxe malte specifiche, sarà dunquepossibile iniziare a "ricostruire" laMadonna.Intorno a questi pilastri infatti,verranno posizionati ed incastratitra di loro i vari pezzi checompongono l’opera, un

monumento che in totale misuranove metri e mezzo di altezzacirca e pesa circa 16.500 kg. Sarà un momentoparticolarmente importante per lanostra città, un’occasione perriscoprire non solo le nostre radicima anche per conoscerne dinuove.

Martina Bongini

ML’OPINIONE DI NELLO D’ALESIO

«Bella, bellissima! L’idea di mettere laMadonna all’ingresso del nostro

porto secondo me è stata veramenteottima. Quando me l’hanno propostasono stato subito d’accordo ed entusiastadel progetto, ma devo dire che in ambitoportuale siamo stati tutti d’accordo suquesta installazione. Personalmente sono credente e sia infamiglia che sul lavoro sono sempre statocontornato da persone devote a Maria, perquesto non può che farmi piacere» - aparlare è l’armatore Nello D’Alesio (nellafoto a sinistra), intervistato a propositodella prossima installazione dellaMadonna dei Popoli all’imboccatura delporto di Livorno.«Chi vive il mare – continua D’Alesio - saquanto sia importante avere la protezionedella Madonna. A molti sembrerà strano,ma Livorno è fatta così: anche i noncredenti si rivolgono a Maria. Mio padremi raccontava sempre di una volta in cui ilquadro della Madonna di Montenero erasceso in città ed era stato fatto passare perle vie: tutti si facevano il segno della crocee pregavano la Madonna, anche i più atei!È impossibile non voler bene allaMadonna, perché prima di tutto è unamamma».

c.d.

“Una bellissimaidea”

IL CANONICO DON IVANO COSTA, vicario generale della Diocesi diLivorno;DON FEDERICO LOCATELLI, parroco della chiesa dei Ss. GiovanniBattista e Ilario a Rosignano Marittimo;DON FABIO MENICAGLI, direttore del Centro pastorale per laFormazione;DON VALERIO BARBIERI, vice parroco della chiesa di S. Jacopo inAcquaviva; DON GABRIELE CORNEA, parroco della chiesa S. Stefano aCastelnuovo della Misericordia.

LaMadonnadei Popoli

Il Vescovo ha nominato:Nuove NOMINE

IL GRANELLOdi senape

di mons. Alberto Ablondi

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LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI19 maggio 2013II

I Lions della Toscana IL CONGRESSO E IL SOSTEGNO AI POVERI

A servizio delle comunità

A CURA DI ANGELA BLANCO

onservate nella Chiesa di SanBenedetto, ora sono tra le opere

artistiche valorizzate nel MuseoDiocesano di Livorno: sono diapositive,sono più di settecento e coprono i piùvari campi tematici.Oggi le vedo ben proiettate sulloschermo di una “bacheca virtuale” eimmagino la proiezione a tutta parete acui dovevano essere destinate untempo. Prima metà del Novecento: inParrocchia si parlerà della storia dellanascita della vita sulla Terra. Perché ilmessaggio passi chiaro verrannoutilizzate delle diapositive chesintetizzeranno le parole del“presentatore”. E’ un “mini spettacolo”,è una conferenza con il proiettore e nonè difficile da immaginare, visto cosasiamo capaci di fare oggi con uncomputer portatile. L’argomento delgiorno, la storia della nascita della vitasulla Terra, verrà trattato sia dal puntodi vista biblico, sia dal punto di vistascientifico: immagini di Adamo ed Evache si accompagnano a immagini dianimali preistorici. L’argomento trattatoquasi un secolo fa è attuale ancora oggie completo nella sua duplice versione.Tornando al Museo e alle diverseimmagini che scorrono, immaginocome cambia il pubblico interessato apartecipare alle proiezioni. I temiaffrontati, infatti, sono abbastanzadiversificati: la missione in Africa, lamissione in Cina, l’Anno Santo, iluoghi di pellegrinaggio, i miracoli, ladescrizione dei paramenti sacri, lanarrazione di vite esemplari, latraduzione dei temi sacri in Pittura e neiVangeli illustrati. Le diapositive sonoun mezzo mediatico che consente unacerta flessibilità nell’utilizzo, così il“narratore” può decidere di correre piùvelocemente o di soffermarsi di più aseconda dell’interesse dimostrato dallaplatea.Affascinante per i risultati che è riuscitaa raggiungere, la tecnica utilizzata daDomenico Mastroianni nel creare lecosiddette scultografie: l’artista modellala creta creando ogni piccolo particolaredi una scena, compresi i personaggi, epoi la fotografa. In questo modo lascultura vive giusto il tempo di essereimmortalata nella fotografia. Una ricca serie di diapositive è dedicataal vero e proprio catechismo e alladescrizione delle diverse fasi dellamessa.Non manca la serie delle dispositivecomiche: immagini di episodi buffi che,proiettate velocemente, diventano unquasi-film.Immagini a scopo didattico, immaginia scopo di intrattenimentoparrocchiale, immagini a scopodivulgativo: sono tutte unatestimonianza del nostro passato e dicome si faceva comunicazione quasi unsecolo fa.

C

La collezione dellediapositive degli anni ’30

e serve»cioè«Noiser-

viamo», è questo il mottodei Lions Clubs,l’associazione, nata negliStati Uniti, che sipropone di aiutare ilprossimo attraverso ilservizio nelle comunitàin cui operano. I Lionssono presenti in ben 206paesi con oltre 4500clubs e a Livorno, neilocali dell’AccademiaNavale, hanno tenuto ilXXXI CongressoDistrettuale dellaToscana con lapartecipazione di circa400 soci inrappresentanza di 91clubs. Dopo il ritualerintocco della campanaun momentoparticolarmente solenneha dato inizioall’apertura delCongresso, infattimentre sulloschermo nevenivanoproiettate lebandiere, sonostati suonati gliinni degli StatiUniti, dellaComunitàEuropea edell’Italia, poi un gruppodi bambini, sventolandole bandierinedell’America, dell’Europae dell’Italia hannoraggiunto il palco tra gliapplausi di tutti iconvenuti.Il Governatore delDistretto Toscano, illivornese MarcelloMurziani, arrivato a finemandato, ha rivolto unsaluto e unringraziamento ai

presenti e ha auspicatoche lo spirito di tutti gliassociati si possaconciliare con laspontaneità dei bambinie la razionalità degliadulti. Hanno poiportato i salutiall’assemblea MariaGrazia Rastelli,presidente di LivornoHorst e AlessandroPastorino, presidente delLions Livorno Portomediceo, sono dueinfatti i Lions presentinella nostra città. Glionori di casa, inmancanzadell’AmmiraglioDragone, sono stati fattidal Comandante in IIdell’Accademia Navale, ilCapitano di VascelloVianello. Nel prendere laparola il presidentedell’Amministrazione

Provinciale,Kutufà, hasottolineato gliottimi rapportiesistenti tral’AccademiaNavale, leistituzioni e lasocietà civile, haespresso la suafiducia nellacapacitàdell’Italia a

risollevarsi dalla crisi e haapprezzato quello che iLions stavano facendoper la Caritas diocesanaperché “nessuno deveessere lasciato indietro”,bisogna dar fiducia esperanza e guardare alfuturo attraverso unasocietà sempre più coesa.Il Vescovo, monsignorGiusti, ha sottolineatoche il carattere deitoscani, così aperti escanzonati e così

intraprendenti, derivadall’essere stati capaci diaver creato, fin dai tempidei Medici, una ricchezzadiffusa. Oggi -ha detto ilVescovo- c’è bisogno diinventare nuovi modellidi sviluppo, non si puòguardare indietro,bisogna saper guardareavanti e per questo c’èbisogno di una nuovarivoluzione culturale esoprattutto bisognaritrovare la capacità diinnovare. Il Vescovo haterminato ringraziando iLions per il sostegno allaCasa dei Mestieri che saràrealizzata in via Donnini,fatta per rendere lepersone disagiate attive eprotagoniste di se stesseperché “non vi è nienteche valorizzi la personacome il lavoro”.Il sindaco Cosimi haaggiunto che bisognarendere i cittadini capacidi maggiori opportunitàe ha invitato i Lions aguardare al concreto, ecome club di “servizio” a

fare un salto di qualitàculturale per aprire aprospettive più grandi e aguidare una riflessione suun modello di sviluppoconfacente alla realtàodierna. Dopo variinterventi il GovernatoreMurziani, artefice delprogetto “service”:“Agiamo contro lapovertà: la vecchia e lanuova”, ha consegnatoalla Presidente dellaCaritas Diocesana suorRaffaella Spiezio uncontributo di 50.000Euro a sostegno della“Casa dei Mestieri”. ILions vogliono esserecosì una “associazionedella cittadinanzaumanitaria attiva” nondando solo aiuti mainvestendo sullepossibilità future dellepersone. Inoltre al notopittore livornese MarioMadiai, per la sua attivitàa sostegno dei menofortunati, è statoconsegnato il premioMelvin Jones Fellow,

massimo riconoscimentodel Lions International. Nel corso dellaconferenza precedente ilCongresso, GiusiCondorelli, cerimonieredel Distretto Lions 108,ha illustrato un progettoeuropeo patrocinato daiLions:”Giovaniambasciatori del XXIsecolo”, riguardante igiovani dai 15 ai 19 anniche mostrano attenzioneper le problematichesociali. I Lions di Livornososterranno un giovanevolontario della caritasdella Chiesa delSoccorso, il diciottenneFederico Banchini che siè proposto di riaprire uncentro di accoglienza inparrocchia, vorrebbeacquistare una cucinaindustriale di secondamano e allestirla ditavole e sedie per poterdare un pasto allepersone disagiate,l’importo previsto dalprogetto è di 3500 euro.Gianni Giovangiacomo

e dovessimo definiresterilmente la solidarietà,basterebbe sfogliare undizionario qualsiasi e

troveremmo subitosoddisfazione alla nostracuriosità: “Rapporto difratellanza che unisce imembri di una comunità, chesi manifesta con atti direciproco aiuto e assistenzamateriale e morale”.Questo su carta. All’attopratico la solidarietà assumeforme e colori, assimila i

sentimenti e acquistaspessore, diventando cosìnon più una nozionesterile, ma vita vera, vissuta“con” e “per” gli altri.La camminata solidale,iniziativa promossadall’Associazione ItalianaPersone Down sezione diLivorno, da AutismoLivorno e dall’associazioneVolare Senz’Ali, con ilpatrocinio del Comune diLivorno e tenutasi alCampo scuola, è riuscita inpieno a rendere viva unasolidarietà spessoconfinata alla soladonazione di denaro la

S

quale, seppur fatta col cuore,non riesce a scardinare ilrapporto di passività che siinstaura fra il donatore e ilbeneficiario.

La solidarietà può e devecoinvolgere tutti quanti. Il“farsi carico di”, diventa cosìun atto pratico, dimostrabilecome una camminata

appunto, fatta tutti assieme,per far sentire a questi ragazzipiù sfortunati una vicinanzache ha il calore coinvolgentedi un abbraccio, di unacondivisione capace diabbattere muri troppo spessoritenuti invalicabili e chesomigliano fatalmente a unaprigione.Ecco che la solidarietà assumecosì i colori delle t-shirt deicamminatori, di colorediverso a secondadell’associazionerappresentata; trapela daisorrisi dei partecipanti,prende il calore da mani che sistringono nonostante ladiversità. La solidarietà ha ilsuono degli applausi delpubblico, delle risate deiragazzi, dei passi cherisuonano numerosi sullapista … ha un unico, grandecuore che batte con forzasoprattutto per chi quellaforza non ce l’ha.Solidarietà è mettersi incammino verso l’altro e

camminare èsostanzialmente unatto moltosemplice, ma ilmettersi incammino porta consé necessariamentedelle nuoveconsapevolezze: ladiversità non devecreare esclusionema aprire ad unanuova visione dellavita, crearearricchimento,perché in definitivaognuno di noi èunico …esattamente cometutti gli altri.

Benedetta Agretti

Nelle foto di Francesco Calvi, ilritrovo dei giovani “cammina-tori” e un momento con la pre-senza del Vescovo Simone.

Camminare insiemenella solidarietà

Donati50.000Euro al centroCaritas di viaDonnini

PICCOLItesori

L’iniziativa promossadall’Associazione Italiana Persone Down sezione di Livorno, da Autismo Livorno e dall’associazione Volare Senz’Ali

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LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI19 maggio 2013 III

NELLA FESTA DI...Santa Giulia

Nuove leggisul matrimonio:verso la fine di un’epoca

iamo alla fine delmatrimonio civile? Èquesta la domanda su cuisi fonda il Convegno

Giuridico promosso quest’annodal progetto Culturalediocesano, in collaborazionecon la neonata associazionediocesana dei giuristi cattolici.A trattare il tema è stato invitatouno dei giuristi più autorevoliin materia, il professorGiuseppe Dalla Torre, attualerettore dell’Università Lumsanonché Presidente delTribunale dello Stato delVaticano. Un tribunale nonmolto conosciuto, a dire laverità, ma che è salito allaribalta delle cronache lo scorsoanno in occasione del processoal maggiordomo di PapaBenedetto XVI.Il professor Dalla Torre è ilsostenitore di una tesi giuridicamolto interessante secondo laquale le recenti evoluzioninormative introdotte in Franciaall’istituto del matrimoniocivile, realizzate allo scopo direnderlo possibile anche percoppie dello stesso sesso,decretano, di fatto, la sua fine.Lo stesso Stato che, nel 1791, inpiena Rivoluzione francese,sancì la nascita di questoistituto giuridico, lo sta oraseppellendo.L’insigne canonista ha spiegatoquesta sua tesi anche in unarticolo pubblicatorecentemente su Avvenire di cuiriportiamo alcuni brani.

n.s.

In effetti, nel 1791 è la Franciarivoluzionaria che introduce ilprincipio secondo cui la leggeconsidera il matrimonio come unmero contratto civile, mandandoin soffitta il matrimonio religioso.La furia laicista in realtà non creòun nuovo istituto: prese insostanza la disciplina delmatrimonio canonico e lasecolarizzò, limitandosi a tagliarnegli elementi propriamente religiosi.Da quel momento, però, i duemodelli di matrimonio si sonovenuti differenziando sempre più esempre più velocemente, conprogressivo allontanamento delmatrimonio civile dall’originariomodello canonistico. Si tratta diun fenomeno che oggi paregiungere ai limiti estremi

Tre sono gli elementi salienti diquesto processo storico, che ha già

S

conosciuto un primoimpressionante sviluppo in Spagnae che è in preoccupanteincubazione (anche se in fasidiversamente avanzate) in GranBretagna e in Germania. Il primoè quello della scissione eseparazione tra attività sessuale eprocreazione, che finisce perprivare il matrimonio della naturadi istituto propriamente deputatoalla trasmissione della vita, oltreche alla solidarietà tra gli sposi e legenerazioni. Il secondo è quellodello spostamento dell’identitàsessuale dalla natura alla cultura,portato delle teorie del gender, checonduce all’eclissi dell’elementodell’eterosessualità comecaratterizzante il matrimonio,rispetto ad altre forme di relazioni

affettive e solidali. Si tratta di unaposizione culturale lontanissimadal paradigma di sempre, che poi èanche quello cristiano, delladiversità tra sessi posti, nelmatrimonio, in una relazione dicomplementarietà. Il terzo è lariduzione del matrimonio a meroistituto ricognitivo dellasussistenza di vincoli affettivi tragli sposi, che se vengono menolegittimano lo scioglimento delvincolo.

Ma una volta ridotto ilmatrimonio ad un rapportoaffettivo tra due persone, nondestinato di per sé allaintegrazione delle diversitàsessuali, e neppure allaprocreazione (che, comunque, si

può ottenere artificialmente), sigiunge inevitabilmente a invocareil diritto di ognuno all’amorericonosciuto e protetto dalla legge,a prescindere dal dato sessuale.

Ora, senza contare il fatto chel’amore è elemento che sfugge aldiritto (tant’è che il legislatoreneppure richiede ai genitori divoler bene ai figli, imponendosemmai di volere il loro bene),l’impressione è che siamo alla finedi un percorso. Due secoli, pocopiù, sono davvero bastati per vedernascere, crescere e infine avviarsialla dissoluzione il matrimoniocome istituto civile?

A ben guardare le forzateintromissioni del legislatore civilenella struttura naturale delmatrimonio, come ieri in Spagna eoggi in Francia e altrove, nonriformano il matrimonio, ma losostituiscono con un altro negozio.Può anche rimanere formalmentela denominazione legale di"matrimonio", ma l’essenza delmatrimonio non c’è più.

Il convegno organizzato dal Progetto CulturaleDiocesano e dall’Unione Giuristi Cattolici diLivorno con il Presidente del Tribunale Vaticano.La tesi del professor Dalla Torre, relatore delconvegno, sulle recenti innovazioni francesi

ella nostra parrocchia dei SantiPietro e Paolo, domenica

abbiamo vissuto una intensa giornatadi gioia per la solennitàdell’Ascensione e di amore perchéabbiamo festeggiato le mamme.L’iniziativa del parroco don AnnibaleReyes ha toccato il cuore di tuttal’assemblea e soprattutto dellemamme, perché, al momentodell’offertorio, ogni bambino, chefrequenta il catechismo, ha portatouna rosa alla propria mamma ed adogni madre presente alla Messa dellacomunità.Al termine della celebrazione, ilparroco ha consegnato un piccolodono alla madre più giovane, unasignora di colore di 26 anni, ed allamadre più anziana di oltre 90 anni.Un gesto che ha avuto il suosignificato più profondo e più belloquando, alle 17,00, è stata accolta lastatua pellegrina della Madonna diFatima, la madre per eccellenza, cherimarrà esposta nella nostraparrocchia fino al 24 Maggio. L’ingresso della statua è statoaccompagnato dal lancio di petali dirose da parte dei bambini presenti,mentre si intonavano canti epreghiere. Il santo rosario recitato emolto partecipato dalle numerosepersone presenti ha concluso labellissima cerimonia.

Diacono Riccardo Domenici

Le iniziative parrocchiali continueran-no per tutto il mese di Maggio. Ecco ilprogramma nel dettaglio:

«Il mio Cuoreimmacolato trionferà»Tutti i giorni alle ore 17,15 Recita delSanto Rosario, meditazioni su Maria eCelebrazione dell’Eucaristia alle ore18Dal 12 al 24 presenza “N.S. di Fatima“ nella Parrocchia (apertura dellaChiesa ore 8,30 con orario continuatofino a sera)Sabato 18 ore 17 omaggio deibambini del catechismo e oratorioalla Vergine di Fatimaore 17,15 Riflessioni e Santo Rosarioore 18 Celebrazione dell’Eucaristiaore 19,15 Proiezione di un filmMariano a cura dell’Azione CattolicaDomenica 19 ore 9,30 – 11 – 12Celebrazione dell’EucaristiaMercoledì 22 ore 17,15 Santo Rosarioanimato dall’Apostolato dellaPreghieraGiovedì 23 ore 19 Ora Santa,Preghiera e Adorazione Eucaristicacon MariaVenerdì 24 ore 16 Partenza di N.S. diFatima: Canti per salutare laMadonna, Consacrazione del gruppodi preghiera della Parrocchia “Movimento Messaggio di Fatima” allaVergine di Fatima. Consacrazionedella Parrocchia Ss. Pietro e Paolo a“N.S. di Fatima”

N

Alla parrocchia deiSanti Pietro e Paolo

Una mammatante mamme

IL 18 E 19 MAGGIO

Al Festival della Caritànsieme ai banchetti della solidarietà, alflash mob (Domenica 19 alle 19) e alla

festa giovani (Domenica 19 alle 21), un’altrainiziativa sarà ospitata nella cornice delfestival e avrà come titolo: UNA PIAZZALUNGA 3 PASSI"Il silenzio che avvolge le vittime di un reato èproporzionale al silenzio che vela una pena";presentare "Lo spazio della Pena", una cella indimensione reale, è tentare di far riflettere sull’assenzadi un percorso di rieducazione che trova le suedifficoltà a partire proprio dal fatto che manca spazio :fisico, mentale e progettuale.Come progetto per il Festival della Carità di Livornoproponiamo delle brevi testimonianze di chi stapercorrendo la strada del riscatto e si volge a fare iconti con il tempo della detenzione a partire da 4 puntiche caratterizzano l’esperienza del carcere.L’obiettivo è quello di creare delle domande daaggiungere a ciò che si pensa sul carcere, senza lapretesa di far cambiare idea, ma tentando di creare

uno spazio nuovo diriflessione.Le testimonianzesaranno così suddivise:Sabato 18 maggio:ore 16.00 - ORAD’ARIA, dare un senso altempoore 18.00 - LA SERA, lanotte dell’anima

Domenica 19maggio:ore 12.00 - LACASANZA, spazio delcibo in cellaore 14.00 - IL LAVORO, un passo verso la dignitàore 16.00 - LA GIUSTIZIA RIPARATIVA e LE PENEALTERNATIVEDurante tutti e due i giorni sarà allestita nella piazza anoi dedicata la cella in scala 1:1 aperta al pubblico edove si potranno incontrare i nostri ospiti con cuiscoprire il mondo del carcere che a molti èsconosciuto.

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Martedì 21 e Mercoledì 22 Maggioin piazza S. Jacopo e in Cattedrale

Le celebrazioni con lereliquie della Santa Patrona

l clou della festa saranno lecelebrazioni del 21 e 22

Maggio. Questo il programmadettagliato dei due giorni:

Martedi 21 maggioORE 18.00 CHIESA DI S. GIULIAScoprimento delle Reliquie ecanto del Vespro

ORE 21,30 P.ZZA S. JACOPO INACQUAVIVAArrivo via Mare delle Reliquiedi S. Giulia, accolte dallaFanfara dell’Accademia Navale,Saluto del Sindaco, preghieradel Palio, benedizione delCencio, Preghiera e riflessionedel Vescovo. Spettacolo

Pirotecnico

Mercoledi 22 maggioORE 17,15 IN CATTEDRALEingresso del Corteo Storico “LaLivornina”

ORE 17,30 IN CATTEDRALESolenne ConcelebrazioneEucaristica presieduta dalVescovo mons. Simone GiustiA seguire processione per le viedel centro con la Livornina e laFanfara Accademia Navale

ORE 21,00 FORTEZZA NUOVA -PIAZZA DELLA REPUBBLICACoppa S. Giulia - Gara Remieraa inseguimento

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LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI19 maggio 2013IV

VENERDÌ 17 MAGGIO11.00 incontro con i vicari episcopaliin vescovado11.00 collegio dei consultori in vesco-vado17.30 in occasione della festa di SantaGiulia: nella sala consiliare della Pro-vincia convegno giuridico dal titolo"Il matrimonio: per chi?"

SABATO 18 MAGGIO8.00 pellegrinaggio mensile diocesanoal Santuario di Montenero e a seguireS. Messa10.00 incontro con i giovani di un li-ceo di Reggio Emilia, a Montenero17.00 in occasione della festa di SantaGiulia, in piazza San Jacopo in Acqua-viva " Festival della Carità"21.15 Veglia di Pentecoste e S. Messaalla chiesa di San Jacopo in Acquaviva

DOMENICA 19 MAGGIO11.00 S. Messa e cresime alla chiesa diSanta Caterina18.00 S. Messa e cresime alla chiesa diS. M. del Soccorso21.00 in occasione della festa di SantaGiulia, festa giovane "The sun" nel-l’ambito del Festival della carità, inpiazza San Jacopo in Acquaviva

LUNEDÌ 20 MAGGIO11.30 S. Messa in occasione della festapatronale a Bientina18.30 in vescovado, consiglio diocesa-no affari economici

MARTEDÌ 21 MAGGIONella mattina, udienze clero in vesco-vado21.00 processione via mare con le reli-quie di Santa Giulia dal porto di Li-vorno alla chiesa di S. Jacopo in Ac-quaviva

MERCOLEDÌ 22 MAGGIO17.30 Concelebrazione eucaristica incattedrale e a seguire processione perle vie del centro, in occasione della fe-sta di Santa Giulia

Giovedì 23 e venerdì 24 maggio ilvescovo partecipa all’assemblea deivescovi alla CEI a Roma

VENERDÌ 24 MAGGIO19.00 il Vescovo partecipa alla cerimo-nia di consegna del premio "MelvinJones" a Sr Costanaza Galli da partedel Lions club, all’Hotel Rex

SABATO 25 MAGGIONella mattina, incontro con la com-

missione dei diaconi17.00 a Montenero, S. Messa per l’As-sociazione Sarda, in occasione dellafesta della Madonna di Bonaria

DOMENICA 26 MAGGIO11.00 S. Messa e cresime alla chiesa diS. Matteo15.30 assemblea diocesana alla par-rocchia di S. Lucia ad Antignano

Agenda del VESCOVO

Libri da LEGGEREdi Mo.C.

Capovilla N. ( a cura di) - Dio scommette su di noi.Pregare con Don Tonino Bello- Ed. Paoline, pp. 270,euro 13,50

Sono venti anni che Monsignor Tonino Bello, il Vescovodel grembiule, come amava definirsi, che ci ha lasciato,ma il suo ricordo è così vivo che si moltiplicano lepubblicazioni che ci parlano di lui. Questa che è appenauscita, è un invito a prender nuovamente inconsiderazione uno degli aspetti del suo ministero per ilquale si è impegnato fino alla fine dei suoi giorni: laPace. Egli ci ricorda infatti che la Pace è una somma dibeni alla portata del credente e dell’uomo e delladonna di buona volontà. E’ un tesoro straordinario chenon finiremo mai di esplorare e a cui tutti attingiamoper una vita più piena e felice per tutti. Nelle preghiereche Nicola Capovilla e le Sorelle Povere di Santa Chiaradi Otranto, di Lecce e Scutari, hanno raccolto dalla suavasta produzione di libri, leggiamo che la Pace secondodon Tonino, è Made in cielo, perché risiede nelladisponibilità di Dio, ma deve essere insistentementechiesta da noi perché sulla terra ci siano persone checollaborino per conseguire la verità, la riconciliazione ela giustizia.

abato all´istituto di Alta Cultura Musi-cale "Pietro Mascagni" di Livorno, si è

svolto il saggio della classe di Strumentia percussione del M° Jonathan Faralli,con la partecipazione del coro di bambi-ni Dreams del centro studi musicali diPiombino, del coro Happy Days del cen-tro psichiatrico residenziale "L´ ancora"di Venturina, del coro Arcobaleno dell´associazione "La provvidenza" di Piom-bino, diretti dalla musicoterapeuta EdyBodecchi. Di seguito la presentazionedella manifestazione da parte del Mae-stro Jonathan Faralli, docente presso l’I-stituto di Alta Cultura Musicale “PietroMascagni” di Livorno.“Le persone cambiano il loro modo diagire e pensare alla luce di ciò che ap-prendono, in una spirale di sviluppo chesi snoda progressivamente verso l’alto.Imparare significa cimentarsi in una si-tuazione di interazione con la quale siuscirà diversi. Credo che insegnare voglia

dire incoraggiare questa naturale inclina-zione dell’uomo ad apprendere, a ricer-care, a capire, a trovare una chiave di ac-cesso per comprendere meglio la realtà,a creare condizioni in cui possa avereluogo un’esperienza importante. La mu-sica, in special modo, per le sue specifi-cità, è un vettore importante ed indi-spensabile per operare con i diversamen-te abili, in campi dove altre forme educa-tive vacillano. La musicoterapia è una te-rapia che si serve della musica, come dicela parola stessa, per andare incontro asoggetti affetti da deficit e da handicap.Una Terapia è tanto più vicino all’educa-zione quanto più è attiva. Attraverso l’u-so del movimento, degli strumenti musi-cali, della voce, propone un percorso diconoscenza del sé, di rafforzamento del-l’autostima, di accettazione dell’altrod’integrazione fra le persone. La musico-terapia, allora, è forse la più vicina di tut-te, fra tutte le terapie, all’educazione, in

quanto non agisce su un soggetto passi-vo, ma obbliga a fare, a suonare, a canta-re. Ci si serve della musica come media-tore eccellente in cui esperienza diretta,analogie, simbolismo, consentono alsoggetto di rappresentarsi la realtà inmodo soggettivo e insieme interpersona-le, anzi, universale. La musicoterapia èuna tecnica psicoterapeutica che operaprivilegiando la comunicazione non ver-bale. E’ una disciplina relativamente gio-vane, ma in rapida affermazione, ancheper la sua grande versatilità che la rendeottimale per le più diverse esigenze tera-peutiche. Per queste semplici ragioni, or-ganizzare un’esperienza musicale di in-tegrazione tra studenti e diversamenteabili nell’Istituto Musicale livornese, miè sembrato interessante e necessario,sperando che in futuro, la musicoterapiapossa divenire disciplina di insegnamen-to anche nella nostra scuola.”

f.f.

S

MUSICA CON I DIVERSAMENTE ABILI ALL’ISTITUTO MASCAGNI DI LIVORNO

Un’esperienza speciale

In occasione della festa di santa rita (22 maggio),presso la chiesa di san giovanni battista, sara’esposta la santa reliquia e verranno distribuite lerose benedette:martedi’ 21: dalle 16.30 alle 20.00 - (s. messaore 17.30)mercoledi 22: dalle 8.00 alle ore 20.00 giovedi’ 23: dalle 9 alle 12 e dalle 15.00 alle 20 -(s. messa ore 17.30).La distribuzione delle rose benedette sara’ sospe-sa durante le s. messe.

PER INFORMAZIONI CONTATTARE COMUNITA’ DISANT’EGIDIO: TEL. 0586/211893

LA FESTA DI SANTA RITA

Diocesiinforma

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LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI19 maggio 2013 V

izzata all’oratorio, cenacomunitaria, incontrodelle famiglie, inqualsiasi modo lo si

chiami, l’appuntamentomensile tra circa venti famigliedella parrocchia di SanSebastiano è diventato unostrumento irrinunciabile per lapianificazione di eventiparrocchiali e l’organizzazionedell’animazione liturgica che ilparroco, Padre GiovanniBattista Damioli, hafortemente voluto.Nata quasi per caso circaquattro anni fa, il “convivio” èstato inserito nel calendariodelle attività: i locali dellacomunità barnabitica livorneseospitano le numerose famigliedalle ore 19.30 fino alle 22ogni terza domenica del mese,anche se, in talune occasioni,per improrogabili impegni delparroco, si è dovuto anticipareo posticipare l’appuntamentola domenica precedente oquella successiva. Di questevariazioni le famiglie sonoaggiornate dal servizio di“newsletter”, una letteraelettronica che informa sulleultime notizie di parrocchia. Alservizio è possibile iscriversiinserendo il proprio indirizzomail nell’apposito boxpresente nella homepage delsito(www.sebastianodicatum.it).La newsletter costituisceinsieme al sito internet, ilportavoce ufficiale dellaparrocchia, con l’auspicabileobiettivo di ridurre le distanzetra fedele e comunità,soprattutto per chi, a causa diimpegni lavorativi o di altranatura, non ha la concretapossibilità di frequentare lachiesa quotidianamente. Il sitoWeb, attivo dal 2007, con oltre18000 visitatori e 37000pagine viste, è in corso direstyling, a breve sarà lanciatala nuova versione in stile web2.0, orientata all’interazionecon il navigatore. Iparrocchiani, inoltre, hanno adisposizione un altro spaziod’incontro: l’immancabilepagina Facebook che contaormai circa 100 affiliati. Lostrumento si rivela utile per ladiffusione di informazioni intempo reale, scambio diopinioni e di esperienze. Infineil gruppo del dopo-cresima ha

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un proprio spazio virtualedenominato “l’albero diZaccheo”, dove Caterina, lacatechista tutto-fare, informagli iscritti sulle iniziatived’interesse e gli appuntamentidella settimana.Come puntelli a una tenda, gliincontri hanno il merito dirafforzare l’unità tra iparrocchiani, tracciando la viaper definire progetti di carità,piccoli o grandi che siano. Il

ritrovo presso l’oratorio èfissato intorno alle 19.30. Gliadulti si scambiano le novitàmentre imbandiscono latavola, i bambini sintonizzanoi canali della fantasia estabiliscono quali giochi farenel dopo cena. Intorno alle20.15 inizia il banchetto. Conle gambe sotto il tavolo edavanti a una pizza fumante ein piena armonia, è più facilefar emergere le proprie idee,

come in unbrainstorming cui,inevitabilmente,finiscono perpartecipare anche ibambini. Il percorsosi completa con ilcontributo di PadreGiovanni BattistaDamioli che dedicacirca mezzora apreghiera e catechesie un’altra mezzoraalla discussione deitemi emersiall’inizio dellaserata. Il frutto di questeriunioni conviviali èsorprendente per ilnumero di iniziativeintraprese. A titolodi esempioricordiamo il

mercatino d’Avvento, con lavendita in beneficenza dioggettistica artigianale,l’allestimento del tavolo degliulivi con la distribuzione digraziose confezioni diramoscelli in occasione dellaDomenica delle Palme. Anchele ricorrenze speciali, come laFesta della mamma, sonoorganizzate nei minimidettagli con la vendita di dolcie torte (fatte in casa) e di bijoudi produzione rigorosamenteartigianale. Nei periodi diAvvento e di Quaresima o perdelle speciali circostanze, siprogrammano concerti dimusica sacra e classica:memorabile quello perl’inaugurazione dell’organo acanne per la presenza di artistidi fama internazionale. Unaltro filone d’impegno è quellodei pellegrinaggi, come quello,immancabile, ai presepi dellaToscana e delle gite fuori portacon i bambini del catechismo.Vale poi la pena di rammentareil riuscito progetto del“Lab’oratorio” del sabatodurante l’anno catechistico edel laboratorio estivo “E-statein parrocchia”, con attivitàludiche e creative.E allora prossimoappuntamento propriodomenica 19, stessa ora, conun’altra esperienza dicomunità! Temi da discutere:preparativi per il giorno delleprime Comunioni e per laconclusione dell’anno sociale.

Gaetano Mastrorilli

Il gruppo famiglienell’epoca di Internet

L’ESPERIENZA ALLA PARROCCHIA DI SAN SEBASTIANO.........

l progetto “Mamma segreta” nasce per pre-venire l’abbandono alla nascita e sostene-

re le gestanti e le madri in gravi difficoltà ga-rantendo a quest’ultime tutto il sostegnopossibile da parte dei ser-vizi territoriali e ospeda-lieri presenti sul territorioregionale. Il progetto èpromosso dalla RegioneToscana e, dopo una pri-ma fase sperimentale av-viata nel 1999 in collabo-razione con il Comune econ l’ASL di Prato e conl’Istituto degli Innocentidi Firenze, entra nel set-tembre 2005 nella faseoperativa con l’obiettivodi coinvolgere tutto il ter-ritorio regionale.

Obiettivo primario delprogetto è la costruzionedi un percorso di preven-zione e di tutela che per-metta alla donna in diffi-coltà di affrontare con consapevolezza lapropria situazione sia che decida di tenere ilbambino sia che decida di non riconoscer-lo, partorendo quindi in anonimato. La leg-ge italiana garantisce infatti il diritto per tut-

te le donne, comprese le extracomunitarie ele donne in condizioni di clandestinità, dipartorire in anonimato gratuitamente rice-vendo la necessaria assistenza sanitaria perloro stesse e per il bambino.

Il percorso “Mamma segreta” si sviluppaattraverso:. attività di informazione capillare sui di-ritti e doveri della donna. attività di sostegno alla scelta delladonna attraverso l’informazione e laformazione rivolta agli operatori. attività di accompagnamento delladonna, sia nel caso in cui scelga di tene-re il bambino sia nel caso in cui scelga dipartorire in anonimato. promozione di iniziative di sensibiliz-zazione e di informazione su questi temi

Il progetto è attuato attraverso il coinvol-gimento dei Comuni di Firenze, Prato, Pi-sa e Siena in qualità di comuni capofiladelle relative aree vaste; è loro compitocoordinare iniziative di informazione eformazione mirata in grado di raggiunge-re tutti gli operatori, sia quelli dei serviziterritoriali sia quelli dei presidi ospedalie-ri.

La Regione ha realizzato un opuscoloinformativo tradotto in 7 lingue che è sta-to distribuito in maniera ampia e capilla-re su tutto il territorio regionale.

http://www.regione.toscana.it/-/progetto-mamma-segreta

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L’8 E IL 9 GIUGNO

Alla parrocchia della SS.ma Annunziata dei Greci, nel quartieredella Leccia, sabato 8 e domenica 9 Giugno, si svolgerà la festadella famiglia.Grandi e piccoli potranno cimentarsi in concorsi artistici, difotografia e gare culinarie.Per saperne di più, consultate il sito all’indirizzo:HTTP://WWW.DIOCESILIVORNO.IT/SEZIONE/PASTORALE-FAMILIARE

Fede e Famiglia...si può

Il progetto MAMMA SEGRETA

Un progetto della Regione Toscana per le madri in difficoltà

Le famiglie sono aggiornate sugli eventi dellaparrocchia tramite un servizio di “newsletter”, unalettera elettronica che arriva ai diversi indirizzi mail.La newsletter costituisce insieme al Sito, il portavoceufficiale della parrocchia, con l’obiettivo di ridurre le distanze tra fedele e comunità, soprattutto per chi,a causa di impegni lavorativi o di altra natura, non ha la concreta possibilità di frequentare la chiesa quotidianamente

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LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI19 maggio 2013 VII

Un sito per celebrare MONSIGNOR LELIO BAUSANI Notizie dall’UCSI

«INFORMAREÈ UNAMISSIONE»

i eravamo lasciati con la festa per il settantesimo anno disacerdozio di Monsignor Lelio Bausani celebrato in catte-drale lo scorso anno da monsignor Simone Giusti, in mez-zo a tanta gente che ha sempre voluto bene ad un uomo

che lo scorso 17 marzo ha compiuto 94 anni.Avevamo ricordato e non ci stancheremo di mai di elogiare la sto-ria di un prete che per tanti anni ha servito la nostra diocesi (a Li-vorno dal 1942 ) e la città con grande umiltà ed impegno, sia nelleparrocchie nelle quali è stato parroco, sia nei ruoli che ha ricopertoper anni nella chiesa livornese come Canonico Penitenziere in cat-tedrale, sia come guida della Corale Domenico Savio, sua creaturafondata nel 1965, e viva ancora oggi, conosciuta anche oltre le mu-ra cittadine, sia come musicista compositore di molte opere in 60anni di attività.Dal 13 aprile scorso, è disponibile on line un sito interamente de-dicato alla sua vita ed alle sue opere, grazie al lavoro di 5 personequasi tutte ex membri della Corale Savio.Si riuniscono una volta alla settimana per catalogare e cercare tuttoquello che il maestro ha prodotto durante la sua lunga attività pa-storale a Livorno; cosicché internet possa far conoscere a molti gio-vani studenti musicisti un ricco patrimonio di opere.Per ringraziare e celebrare il Bausani musicista e compositore, lascorsa estate un gruppo di ex coristi più una persona che attual-mente fa parte della Corale Savio, durante un ritrovo di vecchi ami-ci che per anni aveva condiviso bellissime esperienze con le attivitàdi don Lelio Bausani anche durante le vacanze estive in una loca-lità sulle montagne pistoiesi ha dato vita ad questo sito che sarà uncantiere aperto capace di raccogliere, pentagrammi, video, musicae qualsiasi materiale verrà catalogato dal gruppo che si occupa del-la gestione dello stesso e da chi vorrà offrire qualsiasi tipo di testi-monianza o documento racconti qualcosa del maestro.Abbiamo preso in prestito alcune righe tratte dal sito stesso per po-

ter dare un’idea di quello che il maestro avrebbe scritto in circa 60anni di incessante lavoro: dal 1941- 2003: "5 Messe, 10 Cantate, ol-tre 60 Mottetti, 20 Oratori, oltre a Pastorelle, Responsori, Inni, bra-ni strumentali, sono testimoni di una fecondità e di un entusia-smo per la musica, che ha contagiato generazioni di ragazzi e ra-gazze".Ad oggi sono stati catalogati circa 200 documenti nell’archivio chegli amici di Don Lelio stanno allestendo con passione; sul sito po-trete trovare già molto materiale anche da scaricare e salvare sul pc,oltre alla login per registrarsi. Ci sono diverse sezioni consultabilied in continuo aggiornamento, tra le quali la biografia e la photo-gallery, oltre all’indirizzo con il quale interagire: [email protected] bello, un giorno, poter esporre i lavori del monsignore perpoter apprezzare meglio un lavoro che nel silenzio e nell’umiltà èstato frutto anche del connubio tra religione e musica.

Simone MarcisNella foto Duetto di flauti in occasione della presentazione delsito ufficiale alla Libreria Erasmo in via degli Avvalorati

C

Gli estimatori e i conoscitori dellamusica jazz sanno che negli anni

1944/45 Frank Sinatra e EllaFitzgerald cantarono a Livorno per letruppe americane di stanza in città,molti però non sanno che a Livorno,già negli anni precedenti, c’erano statimusicisti che suonavano il jazz. Percolmare questa lacuna alla “Bottegadel caffè”di Viale Caprera in occasionedella Giornata Internazionale del LibroUnesco (l’Unesco è l’Organizzazionedelle Nazioni Unite per l’educazione, lascienza e la cultura, che si propone dipromuovere la collaborazioneinternazionale riguardo la diffusionedella cultura) e della 2ª Edizionedell’International Jazz Day, è statopresentato il volume “Livorno dalla“musica americana”al jazz – La storia,le storie”, si tratta di una ricercacondotta da Maurizio Mini,responsabile dell’Ufficio stampa delComune, insieme ad Andrea Pellegrinie con la collaborazione di Silvia Pierini.Simonetta Del Cittadino, notainterprete e regista di lavori teatrali, haspiegato l’affermarsi del jazz inAmerica, nel mondo e anche a Livorno,

i suoi interventi sono stati intercalatidalla musica e dal canto di branijazzistici eseguiti da alcuni giovanilivornesi allievi del Laboratorio di Jazzdel Teatro Goldoni. Henry Matisse -haricordato la Del Cittadino- diceva che iljazz è pura e semplice arte, è ritmo,significato, ha segnato il tempo diintere generazioni, il jazz dunque ticoinvolge e ti invita ad ascoltare. Haaggiunto che Livorno, città portuale edi traffici, già nell’800 aveva rapportistabili con l’America, quindi non puòessere rimasta immune dalla febbredel jazz. Console americano a Livornofu Filippo Filicchi, fratello di AntonioFilicchi che ebbe tanta parte nellaconversione al cattolicesimo dellafutura Santa Elisabetta Anna Seton.Il libro è stato pubblicato dall’editriceErasmo dell’editore-libraio livorneseFranco Ferrucci che, in un breveintervento, ha sottolineato che la suaproduzione si occupa principalmentedelle vicende cittadine nel riscoprire gliaspetti nobili della nostra città.Maurizio Mini ha specificato che il suolibro è “una storia”nella “storia diLivorno”, storia della musica quindi

che è un tutt’uno contestuale allastoria della città. Già negli anni ’30 lamusica jazz ebbe un precursore conArmando Di Piramo che univa lacapacità manageriale con laconoscenza del linguaggio musicale,produsse dei brani jazzistici comequello, struggente e duro, del pistoieseLeonello Casucci passato alla storiacon il nome di “Just a gigolò”che fuinterpretato da Louis Armstrong,Thelonius Monk e Luis Prima. Mafurono tutti d’accordo nell’accettare lanuova musica americana? Certamenteno, lo prova il fatto che a una domandasu questo argomento rivolta da ungiornalista a Pietro Mascagni, il

maestro rispose “Dio me ne scampi eliberi”,“roba da chiodi”. Ufficialmenteil regime fascista fu contrario, ma siseppe in seguito che a Villa Torlonia igiovani Mussolini si dilettavano di jazze Romano Mussolini divenne unpianista jazz molto stimato. Nel volumesi mette in rilievo come la musicasincopata sia presente nelle commediein vernacolo di Beppe Orlandi, unottimo musicista fu Gino Repetti e lamusica jazz ebbe una sua evoluzionecon l’orchestra di Otello Bacci, in tempipiù recenti emerse la figura di PieroGiorgetti, contrabbassistanell’orchestra di Renato Carosone.

Gianni Giovangiacomo

Il Jazz a Livorno

uattro giorni di studio per un ampio einteressante percorso di approfondimento

sulle principali tematiche del giornalismoattuale, in cui sono state prese inconsiderazione le varie sfumature dellaprofessione grazie alle ricche esperienze deirelatori. Andrea Melodia ha aperto il corsovolgendo l’attenzione sulla ricerca della qualitàdell’informazione e sul destino del giornalismostesso, in un mondo in cui ogni notizia, ognifotografia, ogni commento è già disponibile sublog e social network, in cui ogni utente puòimprovvisarsi reporter prima ancora chearrivino giornalisti di mestiere: un mondo di“schegge impazzite”, in cui il giornalista deveadattarsi, differenziandosi e sfruttando a suavolta le nuove tecnologie, e dimostrando la suaprofessionalità, tenendo ben presentel’importanza del suo operato, della sua“missione”, del suo importantissimo servizioche compie verso la società nel riportare fatti everità, nel fare da ponte tra cittadini eistituzioni. Perché la condivisione (in questocaso dell’informazione) «è un atto di amore -spiega Federico Badaloni, presidente diArchitettura dell’Informazione - la produzionefine a sé stessa è alienante.»Lo studio ha riguardato: il ruolo delle immagininell’informazione, con la partecipazione diMarica Spalletta, autrice del libro "Le immaginiraccontano le notizie?", Daniele Macheda(Rainews 24) e Roberto Germogli (LaNazione); l’informazione sociale e religiosa,con interventi di Padre Giulio Albanese,direttore Popoli e Missione (che ha celebratoanche la S. Messa nell’ultimo giorno di corso),Paola Springhetti (giornalista) e GuidoMocellin (capo redattore attualità Il Regno);l’informazione politica, con il padre gesuitaFrancesco Occhetta (Civiltà Cattolica) eFederica Mango (Rai News 24); l’architetturadell’informazione on-line con FedericoBadaloni; il servizio pubblico nellacomunicazione, con Vittorio Di Trapani (UsigRai), Andrea Melodia ed Emmanuele Milano(Rai); il mestiere del cronista, con apporti diEnnio Remondino (Rai) e Franco Maresca(direttore www.ucsi.it).Prossimo appuntamento con il X forum diinformazione cattolica per la salvaguardia delCreato, organizzato dall’associazioneGreenaccord, con la partecipazione di UCSI eFISC, che si svolgerà a Trento, dal 27 al 29giugno 2013, con il supporto della ProvinciaAutonoma e della Diocesi di Trento. Il tema diquesta edizione è "Il Creato e le vie dicomunicazione vecchie e nuove. Cammini,incroci e reti a partire dalle Dolomiti". Ogniinformazione su www.ucsi.it

Fabio Figara

LA FRASE:M.L. King: non bisogna avere paura delle paroledei malvagi, ma del silenzio degli onesti.

Nella foto i giovani ucsi toscana (tra cui i no-stri Mauro Donateo e Fabio Figara con An-drea Melodia, il pres dell’Ucsi nazionale, pa-dre Occhetta, assistente nazionale ucsi ed En-nio Remondino, per anni inviato Rai)

Q

Semplicementewww.donleliobausani.it

Per il terzo anno consecutivo,dal 9 al 12 maggio, a Fiuggi,si è svolto il corso di altaformazione al giornalismodell’UCSI. Interventi del Presidente Melodia e di variesponenti del giornalismo laicoe cattolico, che hanno parlatodelle proprie esperienze difronte a giovani provenienti da ogni regione

Il Vescovo ha celebrato una Messa in ricordo di Aldo Moro

er ricordare Aldo Moro, gliuomini della scorta, a 35 anni

dal loro assassinio e tutte le altrevittime del terrorismo, ilPresidente della Provincia,Giorgio Kutufà e diversiesponenti del mondo politicolivornese, si sono riuniti inpreghiera presso la cappella delVescovado, dove MonsignorGiusti ha celebrato una messa disuffragio. Durante l’ omeliaGiusti ha posto l’accento su comegli anni cupi del terrorismoabbiano segnato una tragicaepoca della storia politicaitaliana, superata solo dallavolontà di compattezza, dove ipolitici non hanno esitato ascendere a compromessiriuscendo a dar luogo ad ungoverno di unità nazionale. Oggipurtroppo, ci troviamonuovamente ad attraversare un

periodo politico che è segnato dauna litigiosità così elevata che haparalizzato il dialogo. L’auspicio èche il dialogo torni ad essere ilgiusto mezzo per un confrontopacato e sereno dove poter darefondamento ai progetti dicrescita, sviluppo e riforme chesono quanto mai necessari. Icattolici in politica devonodunque sentire l’urgenza el’impegno per abbattere i muriche portano solo allo scontro; perpoter attuare le riforme, ilcompromesso non deve esserevisto come una cosa di cuivergognarsi ma è un percorso nelquale tutti devono rinunciare aqualcosa pur di adoperarsi per ilbene comune. Questo è ilcompito della politica e questoAldo Moro ce lo aveva insegnatoe testimoniato.

Mo.C.

P

«Il cristiano impegnato in politicanon deve vergognarsi del compromesso»

Presentato il libro alla Bottega del caffè

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TOSCANA OGGI19 maggio 2013VIII