La sessualità e l’affettività del disabile intellettivo: percorsi possibili per le famiglie

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Affettività e sessualità nella disabilità: una sfida per gli operatori La sessualità e l’affettività del disabile intellettivo: percorsi possibili per le famiglie Dott.ssa Orietta Sponchiado Psicologa-psicoterapeuta Udine, 19 novembre 2014

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Affettività e sessualità nella disabilità: una sfida per gli operatori

La sessualità e l’affettività del disabile intellettivo: percorsi

possibili per le famiglie

Dott.ssa Orietta SponchiadoPsicologa-psicoterapeuta

Udine, 19 novembre 2014

Page 2: La sessualità e l’affettività del disabile intellettivo: percorsi possibili per le famiglie

LA FAMIGLIA COME…

• Locus nascendi dell’individuo

• Veicolo di trasmissione di

valori, tradizioni, mandati,

deleghe.

• Organizzazione complessa

con competenze e abilità:

produce e organizza, dando

loro significato, strutture e

dinamismi relazionali.

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LA FAMIGLIA ASPETTI TEORICI

La f

am

iglia

Identità organizzativa

Tempo e ciclo di vita

Ampiezza e ruoli

I legami familiari

Processi e funzionamento

La regolazione delle distanze

Sensibilità e flessibilità

Trasmissione intergenerazionale

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IL CICLO VITALE DELLA FAMIGLIA

• La famiglia è simile ad un

organismo con un proprio

ciclo vitale suddiviso in fasi.

• Il passaggio da una fase

all'altra corrisponde

abitualmente ad un

momento di crisi, che

richiede un cambiamento

dell'organizzazione familiare.

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Conoscenza

Innamoramento

Unione

Progetto di genitorialità

Nascita del primo figlio

Nascita altri figli

Adolescenza

Uscita

Storia

familiare B

Storia

familiare A

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GLI EVENTI CRITICI

• Potenzialmente induttori di crisi e

di cambiamenti, la cui difficoltà è

in connessione col significato che

la famiglia ne attribuisce.

• L'aspetto critico sta

nell'inadeguatezza delle abituali

modalità di funzionamento >

sofferenza organizzazione

familiare > riorganizzazione

familiare

• L'evento critico si declina in

compiti psicosociali che sono il

suo versante propositivo/positivo

= def. "compiti di sviluppo" (vedi

tab.)

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I MOMENTI DI CRISI

• Crisi come trasformazione che agita l'intera

organizzazione. Il sistema familiare è spinto verso la

biforcazione catastrofica.

Trasformazione evolutiva

• Raggiungimento di un compito di sviluppo

Costruzione sintomatologica

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CICLO DI VITA ED EVENTI CRITICI

Fase del ciclo di vita

La formazione della coppia

La famiglia con bambini

La famiglia con adolescenti

La famiglia trampolino di lancio

La famiglia in tarda età

Evento critico

Matrimonio o convivenza

Nascita dei figli

Adolescenza dei figli

I figli escono di casa

Pensionamento/malattia/morte

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AMPIEZZA E RUOLI

• Ampiezza: le persone che

apparentemente vivono sotto

lo stesso tetto. La famiglia

nucleare è intimamente

connessa con la famiglia

d'origine.

• Ruoli: costellazione relazionale

della famiglia.

• Tipologie di relazioni:

coniugale e genitoriale.

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I LEGAMI FAMILIARI

• Fortemente vincolati e con limitati gradi di libertà.

• Gerarchicamente strutturati.

• Definiti da attaccamento e lealtà.

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LA REGOLAZIONE DELLE DISTANZE

• La distanza interpersonale tra i membri della famiglia: la natura della relazione è definita dal grado di sovrapposizione, lontananza o condivisione dei rispettivi campi psicologici.

• Le famiglie per Minuchin in relazione all’aumento della distanza interpersonale:

INVISCHIATE

CONNESSE

DISIMPEGNATE

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LA REGOLAZIONE DELLE DISTANZE

• Le distanze intergenerazionali: in relazione al polo

"alto/basso" o "sopra/sotto". È data dai livelli

generazionali.

• Williamson e il "superamento dell'intimidazione

generazionale".

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SENSIBILITÀ E FLESSIBILITÀ

• Sensibilità: il grado in cui una

famiglia coglie e risponde

alle esigenze e ai mutamenti

sia delle relazioni familiari sia

sul versante ambientale.

• Flessibilità: indice della

capacità neghentropica (=

di auto-riparazione) della

famiglia.

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Anna dei

miracoli

DIAGNOSI DI DISABILITÀ E CICLO VITALE

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«La nascita di un figlio disabile rimette in causa uno degli eventi che producono più felicità nella vita di

una famiglia: la nascita di un figlio. Un dramma prende il posto del felice evento. La disabilità

distoglie dal vivente incrinando la pienezza di quei momenti vissuti attorno a una culla. All’alba di una nuova esistenza, una ferita inaccettabile spezza le

ragioni di vivere e di sperare».

Gardou

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DIAGNOSI DI DISABILITÀ E CICLO VITALE

• La diagnosi di disabilità perturba gravemente il

normale dispiegarsi del ciclo vitale, frattura

l'evoluzione della storia familiare, genera angoscia.

Legami familiari e

coniugalitàcome

baluardo difensivo

• In periodo neonatale: vissuti di disperazione angoscia, shock. Apatia negazione.

• In periodo post-natale: profondo disorientamento e disorganizzazione dell'attaccamento.

•Nella prima infanzia

•Nel periodo della scolarità

•Patologie di origine traumatica

•Patologie degenerative a prognosi infausta

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APOCALISSE IN ADOLESCENZA

L’adolescente si deve

riorganizzare rispetto a…

Relazione con il corpo

Relazione con la

sessualità

Relazione con

l’ambiente

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CORPO E PSICHE IN ADOLESCENZA

• Il corpo è la condizione necessaria e sufficiente perché

vi sia l’avvento del pensiero

UNITÀ

PSICO-

SOMATICA

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IL CORPO COME COMPLESSO TRIFUNZIONALE

CORPO DEI

BISOGNI

•Corpo materiale con bisogni automatici

CORPO DEL

DESIDERIO

•Corpo erogeno

•Corpo libidico

CORPO DEL

SIMBOLO

•Propone una dialettica relazionale

•Condensa corpo dei bisogni e corpo del desiderio

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IL CORPO DOPPIO DELL’ADOLESCENTE

Il corpo angelico familiare

onnipotente dove sono sedimentate

le tracce delle esperienze e i programmi di

soddisfazione delle pulsioni.

Il corpo pubere nuovo sessuale, non familiare,

luogo di vissuti non conosciuti,

percepibili però in rapporto con il

piacere.

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LA FAMIGLIA UTILE AL PROCESSO DI CRESCITA AFFETTIVO-SESSUALE DEL FIGLIO

DISABILE

Lo sguardo disabile del genitore sul corpo del figlio: i vissuti della corporeità e della sessualità.

Differenziazione difficoltosa a causa della disabilità: la famiglia al lavoro su di sé, sulle proprie ferite, per favorire il massimo dello svincolo possibile.

Compiti di cura parentali non terminabili: l'affidamento "dell'accudimento" del proprio figlio ad altri "stranieri".

Impossibilità di sperimentare spazi di svago con soli coetanei in assenza del familiare: la famiglia al lavoro sul tema della separazione e del senso di vuoto dato dal processo di autonomia del figlio.

Criticità in spazio coniugale: la coppia al lavoro per ritrovarsi al di là del legame genitoriale.

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GENITORE REALISTA«Lo accompagnerò a realizzare il massimo

delle sue potenzialità»

Lutto

Affronta il lutto in modo

adeguato

Autonomia

Capace di equilibrio tra protezione e autonomia

Favorisce le spinte all’

autonomia

Sessualità

Favorisce l’espressione

della sessualità

Rapporto di coppia

Equilibrio, flessibilità

Relazione con i servizi

Interagisce in modo

assertivo e collaborativo

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GENITORE NEGANTE-EVITANTE«Farà una vita normale, sarà come gli altri, non

si parla di disabilità»

Lutto

Non riconosce il

lutto e sviluppa

aspettative irrealistiche

Autonomia

Richiede autonomia

anche se con atteggiamenti contraddittori

Sessualità

Negata o evitata

Rapporto di coppia

Rigidità dei ruoli

Delega

Collusione difensiva

Relazione con i servizi

Impegnato ma

conflittuale

Interagisce in modo

aggressivo

CASO CLINICO

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GENITORE RASSEGNATO-IPERPROTETTIVO«Non potrà mai essere autonomo, avrà

sempre bisogno di me»

Lutto

Affronta il lutto in modo

depressivo

Atteggiamento rassegnato e

passivo

Autonomia

Auspica l'autonomia ma l'atteggiamento è ambivalente e ostacolante

Sessualità

L'espressione della

sessualità è vissuta con sorpresa,

incredulità. Un ulteriore problema

da affrontare

Rapporto di coppia

Delega

Vite parallele

Marginalità di un

membro

Relazione con i servizi

Si relaziona in modo

passivo

Richieste limitate e

consolatorie

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GENITORE RIFIUTANTE«Non è il figlio che volevo, mi ha rovinato la

vita!»

Lutto

Affronta il lutto

rifiutando il figlio, anche con rabbia

Autonomia

L’autonomia non è

pensata

Prevale la delega nella gestione del

figlio

Sessualità

Rifiutata e vissuta

come un problema

grave

Rapporto di coppia

Diverse tipologie:

conflittuale, esclusività

Relazione con i servizi

Interagisce in modo passivo ed aggressivo

Richieste del servizio vissute come

minaccia

GABRIELLE

UNA VOCE FUORI DAL CORO

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I SISTEMI AL LAVORO

• È dipendente dalle opinioni degli esperti (operatori sociosanitari e insegnanti)

• È passivo rispetto alle offerte educative e riabilitative provenienti dai servizi sociosanitari e educativi

Genitore utente

• Condivide le responsabilità dell’intervento relativo a sé e alla propria famiglia

• È in grado di contribuire alla ridefinizione dell’offerta dei servizi situandosi in un rapporto di collaborazione

Genitore partner

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I SISTEMI AL LAVORO

• È periferico rispetto ai processi decisionali

• È percepito come inadeguato rispetto alla cura e all’educazione dei figli

Genitore utente

• È attivo nel prendere decisioni e nella loro realizzazione

• È ritenuto competente e capace di apprendere nuove competenze rispetto alle cure e all’educazione dei figli

Genitore partner

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I SISTEMI AL LAVORO

Gli operatori al lavoro per aumentare la consapevolezza rispetto:

•alla loro idea di sessualità del disabile;

•alla loro relazione con la sessualità;

•alla loro posizione in famiglia e alla fase del ciclo vitale in cui sono inseriti;

•al loro rapporto con le figure genitoriali.

La professionalità nel sociale passa attraverso non solo le nozioni tecniche ma soprattutto la consapevolezza del proprio funzionamento.

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STUDIO DI PSICOLOGIA E PSICOTERAPIA

DOTT.SSA ORIETTA SPONCHIADO

Psicologa - psicoterapeuta

Mediatore familiare

Consulente Tecnico d'Ufficio e di Parte

Esperta in Terapie Interculturali

Esperta in Psicologia Scolastica

Piazza Menon, 2

31056 Biancade di Roncade (TV)

Cell. 348 74 87 655

[email protected]

www.orietta.sponchiado.it