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La Scienza araba Le tradizioni dell’antico oriente La traduzione e assimilazione della cultura scientifica greca Lo sviluppo e la crescita di una scienza araba, dall’Astronomia alla Matematica ai modelli di Universo La traduzione dei testi greci e la trasmissione all’Occidente Splendori e declino

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La Scienza araba

Le tradizioni dell’antico oriente

La traduzione e assimilazione della cultura scientifica greca

Lo sviluppo e la crescita di una scienza araba, dall’Astronomia alla Matematica ai modelli di Universo

La traduzione dei testi greci e la trasmissione all’Occidente

Splendori e declino

la scienza araba non e’ stata solo ‘incubatrice’ della cultura greca (semplicemente trasferendola a noi) ma ha compiuto una vasta ricerca e una profonda analisi della cultura precedente, giungendo a sviluppare le prime critiche alla cosmologia e alla fisica aristotelica

alcune date simboliche

estate del 146 a.C.

il console romano Lucio Mummio sconfigge i Greci a Corinto: la Lega Achea viene sciolta e la Grecia passa sotto il controllo di Roma

la penetrazione dello ‘spirito’ greco in Roma estese l’ambito della civiltà greca, facendo nascere una sorta di comunità culturale greco-romana, che si può considerare l’elemento formatore di tutta la storia antica europea e mediterranea

“Graecia capta ferum victorem cepit et artes intulit agresti Lazio” (Quintus Horatius Flaccus – Epistulae – ca. 20 a.C.)

inverno del 406 d.C.

un’imponente gelata trasforma il Reno in un blocco di ghiaccio, fornendo un ponte naturale a centinaia di migliaia di “barbari” che dilagano nei territori di Roma

Vandali Alani Svevi Franchi Burgundi

dopo 4 anni i Goti di Alarico saccheggiano Roma dopo 70 anni

(476) cade l’Impero Romano d’Occidente:

12 secoli dopo la nascita di Roma

come avevano vaticinato gli antichi aruspici etruschi !

Quando Roma fu grande, il suo splendore fu parallelo alla fioritura di poeti, storici e oratori … appena cominciò la crisi dell’Impero, con la diminuzione e umiliazione della sua potenza, anche poeti, storici e oratori scomparvero

…”

Flavio Biondo, 1453 Historiarum ab inclinatione Romanorum imperii decades tres

613 d.C.

il profeta Muhammad inizia a predicare:

nasce l’Islām

‘sottomissione alla volontà di Dio’, dal verbo aslāma il cui participio, muslīm (musulmano), vuol dire ‘il sottomesso’

il 16 luglio del 622 Muhammad, con alcuni fedeli, emigra (egira) da La Mecca a Yathrib (la futura Medina) …

una decina di anni dopo, si deciderà di assumere quella data come inizio del ‘calendario musulmano’

il ‘calendario musulmano’ è un calendario lunare, composto da 12 mesi, di 29 e 30 giorni, alternati ed è, quindi, più corto del nostro di 10 o 11 giorni

il 16 luglio 2006 è stato il 1427 anno dell’egira

Una precisazione: quando parliamo di scienza arabo-islamica ci riferiamo alla scienza nata e sviluppata nel mondo musulmano, nel quale la religione – l’Islām – ha costituito uno stimolo importante e, nel contempo, la presenza di una lingua comune – l’arabo – ne è stato un veicolo di trasmissione privilegiato in un mondo che si estendeva dall’Atlantico all’Oceano Indiano,che inglobava Berberi, Persiani, Arabi, Turchi, Cristiani, Ebrei e anche Indiani e nel quale il commercio e i viaggi erano una caratteristica dominante, la lingua unica ha consentito apporti di culture e conoscenze differenti e la loro più ampia diffusione – ma tutte in definitiva arabofone

Quale scienza c’era prima dell’Islām?

Quando e’ nata la scienza arabo-islamica?

Nella penisola arabica vi era, soprattutto, una tradizione orale composta da un sapere essenzialmente ‘empirico’, un “saper fare”:

astronomia per misura del tempo geometria per agrimensura e architettura calcolo per commercio, ripartizione di eredità, imposte …

in Mesopotamia rimanevano

pochissimi residui delle antiche

conoscenze babilonesi,

ma soprattutto in Egitto e in Persia erano ancora presenti tracce della gloriosa scienza ellenistica

dall’VIII secolo la vastità dei territori conquistati

porta una grande ricchezza, una stabilità economica

e sociale e, di conseguenza, un fiorire di svariati

interessi culturali, soprattutto nelle élite istruite,

appartenenti alle classi dirigenti

dei maggiori

centri urbani

-un’applicazione degli studiosi verso lo studio e l’interpretazione del

Corano e degli Hadith

- (parole, atti e comportamenti di Maometto)

- un contatto diretto con culture

diverse (soprattutto indiana)

appare, allora, un interesse verso una

‘conoscenza’ più approfondita e questo

principalmente per tre motivi:

agli inizi, gli studi principali vertevano soprattutto su

discipline letterarie: grammatica, poesia …

e religiose esegesi del Corano

e autentificazione degli

(parole, atti e comportamenti di Maometto)

si narra che, nel 773 venisse offerta al califfo di

Bagdad, al-Mansur, un’opera indiana di astronomia,

redatta nel 628 da Brahmagupta, che venne tradotta

da Muhammad al-Fazāri con il titolo As-Sindhind al-

Kabir (Il grande Sindhind) (La grande dottrina)

In precedenza erano state tradotte dal greco opere di

medicina in siriaco o in pahlavi (antico persiano)

Si sa che il primo ospedale, per curare anche cechi e lebbrosi,

era stato costruito nel 706 a Bagdad da al-Walid, sull’orma

degli ospedali da campo che seguivano le truppe del Profeta

Tra la fine dell’VIII e il X secolo operano un centinaio di

traduttori dal greco, dal siriaco, dal persiano, dal sanscrito,

dal nabateo (nord arabico) e anche dal latino, ma … con qualità

non sempre ottima

l’al-Majisti di Tolomeo, tradotto

per la prima volta nell’VIII

secolo, venne tradotto altre tre

volte, sino alla versione di

Hunayn.

NON accertate sono invece influenze dalla Cina, se non,

parzialmente, nel campo della tecnologia:

• il magnete e la bussola

• la polvere da sparo

• le tecniche di fabbricazione della carta

Come si svolgevano gli studi nel mondo islamico ?

l’insegnamento primario veniva di solito impartito nelle moschee o nei locali

che ne dipendevano

(madrassa)

era pubblico e finanziato da opere religiose o dai genitori degli studenti, ma vi era anche un insegnamento privato presso possidenti che pagavano i precettori

Le materie potevano variare con i luoghi e con le epoche, non essendovi un programma centrale definito

consisteva essenzialmente in:

- insegnamento della lingua araba, - recitazione del Corano,

- istruzione religiosa, ai quali si aggiungeva

- lo studio della grammatica

- e del calcolo

all’insegnamento primario seguiva un insegnamento

superiore privato, finanziato dal mecenatismo, in cui avevano un ruolo privilegiato:

• matematica

• astronomia

• filosofia

nascevano BIBLIOTECHE e UNIVERSITÀ

la madrasa Al-Moustansiriyac. 1234 d.C.

L’antica università di Bagdad

(foto F. Bònoli, aprile 2000)

Si narra che, nel IX secolo, l’orologio

inviato in omaggio a Carlomagno da

Harun al Rashid abbia suscitato enorme

stupore presso la corte dei Franchi

ma è sicuramente documentato che, nel 1338, una

galera veneziana esportò in oriente, tra le altre cose,

un orologio: erano dovuti

passare quasi 5 secoli

prima che l’Europa

cominciasse ad esportare

tecnologia!

Prima dell’avvento dell’Islām, in Arabia vi era una sorta di “astronomia popolare”

• la conoscenza dei cicli stagionali

• il moto del Sole e della Luna

• il moto delle stelle e dei principali asterismi

• la misura del tempo

si trattava di una ‘conoscenza empirica delle cose del cielo basata sull’esperienza e che non richiedeva calcoli né alcuna formazione teorica.

L’insieme di queste conoscenze è confluita (IX e X

sec.) nei:

Kutūb al-Anwā = Libri delle stagioni

Alcune frasi tratte dall’andaluso

Kitāb al-Anwā (Libro delle stagioni)

di Abdallāh Ibn Āsim:

Granada - Andalusia

«Questo è il libro nel quale ho raccolto ciò che ti permette di conoscere le concezioni degli Arabi riguardo alla denominazione del cielo, al suo polo, al suo zodiaco, alle più celebri delle sue stelle, al significato del ‘naw’, al significato del sorgere e del tramontare ...»

naw’, plurale ‘anwā, è un sistema di computo collegato ai moti della Luna

«… Ho parimenti riferito delle concezioni degli Arabi sul Sole e sulla Luna, così come sui cinque pianeti e

sulle loro caratteristiche, sulla durata del loro stazionamento in ciascun

settore del cielo, così come sul loro modo di denominare le notti, i giorni, i mesi, gli anni e ciò che completa l’anno

solare».

• conoscenza dei momenti delle 5 preghiere quotidiane

• determinazione della direzione de La Mecca

• compilazione del calendario lunare

• fissazione di inizio e fine del Ramadan (il mese del digiuno musulmano)

con l’avvento dell’Islām, la situazione cambia radicalmente: nascono nuove necessità legate a nuove pratiche di culto

Moschea al-Kazimiya - Bagdad (foto F. Bònoli, aprile 2000)

non essendovi ancora un’astronomia teorica sviluppata, nell’VIII secolo nascono due tipi di opere che forniscono soluzioni approssimative:

• Kutub al-Mawāqit (Libri della determinazione del tempo)

• Dalā’il al-Qibla (Indicatori della direzione della Mecca)

• i primi (Libri della determinazione del tempo) trattavano delle ore della preghiera e utilizzavano gli spostamenti della Luna di notte e lo gnomone di giorno

• i secondi (Indicatori della direzione de La Mecca) trattavano dell’orientazione delle moschee e della direzione de La Mecca mediante tecniche rudimentali di orientamento astronomico

Astronomia islamica Fabrizio Bònoli per quanto riguarda la visibilità della falce

di Luna – il crescente lunare – questo è ancora oggi un problema fondamentale per il calendario musulmano: esiste una

commissione scientifica internazionale, presieduta da un astronomo malese, Mohammed Ilyas, deputata alla determinazione del calendario lunare

Ma NON si può affermare che l’astronomia araba si sia sviluppata SOLO per motivi religiosi, pur se questi hanno svolto all’inizio un ruolo importante !

Di fatto, il suo sviluppo è stato favorito da un contesto di civiltà e da un ambiente culturale stimolante.

un altro fattore importante è stato comune a tante altre civiltà:

il desiderio di conoscere il futuro !

e questo è avvenuto tramite la mediazione dell’ASTROLOGIA

L’astronomia si occupava dei corpi celesti e delle loro posizioni, avendo un carattere matematico e geometrico.

L’astrologia, invece, aveva un carattere più “fisico”, basandosi sul principio per cui gli esseri viventi sono sottoposti agli influssi degli astri, determinati dalla loro posizione in cielo e attribuendo, quindi, a ogni oggetto celeste una causalità sul mondo degli elementi.

Nata in Mesopotamia,

intorno al 1500 a.C.,

da commistione tra

forme di astrolatria e

negromanzia-

divinazione, è poi

divenuta

“astrologia

oroscopica” con i

Babilonesi,

nella prima metà

del I millennio a.C.

ASTROLOGIA GIUDIZIALE (non oroscopica) = capacità di leggere il giudizio dei cieli nelle vicende umane.

Deduzione di pronostici generali dal tema natale, mappa del cielo all’istante dell'avvenimento in esame: nascita (concepimento), fondazione di una città, inizio di una guerra, incoronazione.

Fu codificata dagli Stoici con Posidonio (I sec. a.C.) poi da Tolomeo nel Tetrabiblos (II sec. d.C.). Venne condannata da Sisto V con la bolla Coeli et Terrae Creator del 5 gennaio 1586 (in cui si proibivano anche usura ed accattonaggio!) condanna ribadita da Urbano VIII in Inscrutabilis Iudiciorum dell’1 aprile 1631.

ASTROLOGIA GENETLIACA (o oroscopica)

Appare in qualche modo legata a forme arcaiche di “astrolatria” e rientra nel dominio della “mantica”, rivolgendosi a individui singoli per delinearne la sorte.

Disprezzata dai maggiori astrologi antichi (Tolomeo compreso), è quella che invece oggi appare sui quotidiani e sulle televisioni !!

… un terzo motivo (oltre a quelli religiosi e astrologici) che ha favorito lo sviluppo dell’astronomia araba, così come di tutte le altre scienze, e non solo nel mondo islamico, è un motivo tanto ovvio e banale quanto spesso dimenticato o sottovalutato:

il ‘semplice’ desiderio di conoscenza !!

Dopo la prima fase di traduzioni, assimilazione e studio critico dell’eredità astronomica preislamica, si ha la nascita di una vera e propria scuola d’insegnamento e di ricerca astronomica: • perfezionamento delle

tecniche d’osservazione e di calcolo

• sviluppo di nuovi strumenti

• elaborazione di teorie e modelli astronomici

al-Fazāri (VIII) al-Farghāni (IX) al-Khwārizmi (IX) al-Kindi (IX) Māshā’allāh (IX) al-Battani (X) as-Sufi (X) Ibn Sina (X-XI) al-Biruni (XI) al-Zarqali (XI) …

si impegnarono nello studio e nella rielaborazione di

Tolomeo Aristotele Apollonio Euclide Archimede Erone Autolico …

contribuendo a sviluppare un’astronomia che non era solo una ‘copiatura’ dagli antichi scienziati greci !

dopo il IX secolo sorgono i primi grandi osservatori

Bagdad - Casa della Sapienza

Bagdad – Iraq Califfo al-Ma’mun Bayt al-Hikma (Casa della Sapienza) ~ 813 al-Shammasiyyah ~ 828

IX – X sec.

Raqqa – Siria ~ 887 al-Battani

XII sec.

Maragha – Iran ~ 1259 Hulagu Khan (nipote Genghiz)

Nasir ad-Din at-Tusi

Shiraz – Persia ~ X sec. as-Sufi

Cairo – Egitto ~ 1119 al-Afdal

XV sec. Samarcanda - Uzbekistan 1420-1449 Ulugh Begh (nipote Tamerlano) Quadi ar-Rumi e al-Kashi

XVI sec.

Istanbul – Turchia Sultano Murad III ad-Din Ibn Ma’ruf Takiyyüddin al-Rasid

Samarcanda

Samarcanda

Il grande strumento meridiano alto 50 m

Samarcanda La circonferenza della scala graduata in mm (50m x 2p) / 360o = 1mm / xo

4 arcsec ! inferiore al potere risolutivo dell’occhio = 1 arcmin

il grande strumento meridiano alto 50 m

Istanbul

distrutto dal Califfo al-Mansur il 22 gen. 1580 a seguito di eventi celesti e terrestri nefasti

1580 - Tycho Brahe

Uranjeborg - Danimarca

Bisogna ricordare che, a parte Samarcanda, gli altri Osservatori erano essenzialmente luoghi di studio

infatti, la limpidezza del cielo e gli strumenti usati non obbligavano a costruire dei siti appositi per compiere le osservazioni

sfere armillari e globi celesti

carte celesti

carte celesti

carte geografiche

Ibn Baso padre Granada ~ 1280

Museo della Specola Università di Bologna

astrolabi

quadranti e regoli astronomici

naturalmente, grande attenzione fu data all’astronomia teorica

Geometria Euclide e Apollonio Almagesto

Tolomeo

Il sistema epiciclo-deferente descritto da Ipparco e Tolomeo e giustificato dalla fisica di Aristotele

Particolare cura venne data ai moti della Luna, sia per gli ovvi motivi religiosi calendariali, sia perché erano realmente i moti che presentavano maggiori problemi di interpretazione con il sistema tolemaico

la matematica e la geometria vennero enormemente sviluppate

• il calcolo algebrico con al-Khwārizmi

• la trigonometria con Habash

• la geometria sferica con al-Birūni

• il sistema di numerazione decimale-posizionale

• l’uso dello zero = zyfr (vuoto)

e, naturalmente, le tavole astronomiche: Zīj

Tavole Toledane ~ 1080 al-Zarqali Tavole Alfonsine XIII sec.

Algebra Algoritmi

Almanacco Azimut

Cifra Nadir Seno Zenit Zero

il Sistema del Mondo

tolemaico-aristotelico,

così rivisto e raffinato

dagli astronomi arabi, fu

quello che, a partire dal

XIII secolo, passò poi in

Occidente, principalmente

ad opera di:

Tommaso d’Aquino

ed è il Cosmo degli Elementi di Astronomia di al-Farghânî, perfettamente aristotelico, che ritroveremo nella Divina Commedia di Dante Alighieri

… un accenno a due fondamenti dell’astronomia tolemaico-aristotelica discussi dagli astronomi arabi …

il modello di Ibn al Haytham (X-XI sec.)

1 – immobilità della Terra o rotazione su se stessa ?

Avicenna, al-Biruni e altri parlano della possibilità che sia la Terra a ruotare in 24h e non la sfera delle stelle fisse, ricordando precedenti ipotesi indiane e sottolineando come non sia possibile dimostrare una cosa o l’altra sperimentalmente

concludono, tuttavia, che la Terra è immobile

2 – critica alla realtà ‘fisica’ del modello ‘geometrico’ di Tolomeo

al-Haytam (X sec.), per primo, sostenne che «l’astronomia deve essere la teoria di ciò che esiste nei cieli, di conseguenza, il modello di Tolomeo deve essere rifiutato, perché non ha esistenza ‘fisica’»

astronomi andalusi - Avempace, Averroé e al-Bitruji -

discussero sull’ordine dei pianeti

2 – critica alla realtà ‘fisica’ del modello

‘geometrico’ di Tolomeo Ma furono gli astronomi

dell’Osservatorio iraniano di Maragha, sotto la guida di at-Tūsī, che nel

XIII-XIV sec. suggerirono importanti modifiche al modello di Tolomeo, soprattutto per i moti della Luna

2 – critica alla realtà ‘fisica’ del modello

‘geometrico’ di Tolomeo

Estremamente interessante: alcuni aspetti di questi nuovi modelli appaiono praticamente uguali nel XVI sec. e in Copernico

[vedi, p.e.,il modello di Ibn ash-Shatir]

Con questi raffinati studi - osservativi e teorici - sugli antichi Sistemi del Mondo si conclude l’epoca d’oro dell’astronomia arabo-islamica …

Rimangono aperti due problemi:

• perché la scienza araba è decaduta dopo il XIV-XV sec. ?

• perché la ‘scienza moderna’ non è nata nel mondo arabo, pur essendovi tutte le premesse economiche, sociali e culturali ?

• cause interne

• cause esterne

sono domande ancora aperte, alle quali si è tentato di dare molte risposte adducendo

cause interne

– autosufficienza: una sorta di chiusura intellettuale su se stesso del mondo islamico, dopo aver ritenuto di aver fornito tutte quelle risposte che non fossero già comprese nel Corano e negli Hadith;

– desiderio di assoluto, di sintesi universali, nella profonda religiosità che animava e tuttora pervade la natura islamica e che la rendeva ‘refrattaria’ all'approccio analitico, misurativo, riduzionista della scienza europea;

– lotte religiose interne (XI-XII sec.).

– il mondo dei califfi cominciò a dissolversi (XI-XIII sec.) sotto i colpi delle crociate e delle invasioni mongole e delle conquiste normanne e spagnole

cause esterne

– una rilevante perdita di potere economico, dovuto alle conquiste normanne e soprattutto al predominio spagnolo su metà del Mediterraneo

– il cambiamento delle rotte commerciali dopo la circumnavigazione portoghese dell’Africa e la scoperta dell’America

«Appare sempre più chiaro agli storici della scienza che, quanto più cercano di approfondire la storia del progresso scientifico dall’antica Mesopotamia alla Grecia, alla civiltà islamica, fino all’Europa, tanto più diviene difficile attribuire aggettivi di lingua, di civiltà e di cultura al termine “scienza” …

George Saliba, Columbia University, 1996-99

L’ultima parola agli studiosi

… Infatti, aggettivi come

‘greca’, ‘araba’, ‘cinese’,

‘indiana’ e ‘occidentale’,

quando sono applicati alla

scienza – come ‘scienza greca’, ‘scienza

araba’ ecc. –divengono rapidamente obsoleti».

George Saliba, Columbia University, 1996-99

«Tra la gente saggia non vi è controversia sul fatto che le scienze sono comparse obbedendo alla regola dello sviluppo e sul fatto che esse NON sono vincolate a finalità che NON ne contemplino il superamento»

As-Samaw’al al-Maghribī Bagdad c.1130, Maragha c.1180 Kashf’uwār al-munaj-jimīn (Libro sullo svelamento

delle bizzarie degli astrologi)