La scelta dell’emocomponente idoneo nel governo clinico · 2013-06-11 · La scelta...

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La scelta dell’emocomponente idoneo nel governo clinico Stefania Vaglio Sapienza Università di Roma, UOC Immunoematologia e Medicina Trasfusionale, AO Sant’Andrea, Roma Corso Regionale per il personale afferente alle Associazioni e/o Federazioni Donatori Volontari di Sangue: Responsabili delle Unità di Raccolta, Direttori Sanitari, Personale Medico ed Infermieristico, già operativo impegnato nella raccolta sangue Roma 21 marzo 2013 Aula Magna “Raeli” dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata

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La scelta dell’emocomponente idoneo nel governo clinico

Stefania VaglioSapienza Università di Roma, UOC Immunoematologia

e Medicina Trasfusionale, AO Sant’Andrea, Roma

Corso Regionale per il personale afferente alle Associazioni e/o Federazioni Donatori Volontari di Sangue: Responsabili delle Unità di Raccolta, Direttori Sanitari, Personale Medico ed Infermieristico, già operativo impegnato nella raccolta sangue

Roma 21 marzo 2013Aula Magna “Raeli” dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Per Governo Clinico si intende un approccio integrato perl’ammodernamento del SSN, che pone al centro dellaprogrammazione e gestione dei servizi sanitari i bisogni deicittadini e valorizza il ruolo e la responsabilità dei medici e deglialtri operatori sanitari per la promozione della qualità.

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Governo clinico e Medicina Trasfusionale

L’impegno dei professionisti nell’operare con l’obiettivo diraggiungere risultati sempre migliori in termini di efficienzaed efficacia e secondo procedure improntate alla ricerca

La scelta dell’emocomponente idoneo nel governo clinico

della minimizzazione del rischio

della tutela della salute dei donatori, dei pazienti e deglioperatori stessi

Solo un sistema autosufficiente può garantire a tutti icittadini le cure appropriate e uguali condizioni di qualità esicurezza della terapia trasfusionale.

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Governo clinico e l’autosufficienza

Il raggiungimento dell’autosufficienza nazionale di sangue eplasma è uno dei principali obiettivi indicati dalle autoritàsanitarie, sia nazionali sia internazionali.

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Ogni anno, il Ministero della Salute, sulla base delle indicazioni fornite dalCentro Nazionale Sangue e dalle Strutture Regionali di Coordinamento econ la collaborazione dei rappresentanti delle Associazioni e Federazionidei donatori volontari di sangue definisce il Programma di autosufficienzanazionale che individua:

•i consumi•il fabbisogno reale•i livelli di produzione necessari•le risorse•i criteri di finanziamento del sistema•le modalità organizzative•i riferimenti tariffari per la compensazione tra le Regioni i livelli diimportazione ed esportazione eventualmente necessari

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Princìpi fondamentali in materia di attività trasfusionali allo scopo di conseguire leseguenti finalità:

Il programma di autosufficienza:art. 1, L. 21 ottobre 2005, n. 219

il raggiungimento dell’autosufficienza regionale e nazionale di sangue, emocomponenti efarmaci emoderivati;

una più efficace tutela della salute dei cittadini attraverso il conseguimento dei più altilivelli di sicurezza raggiungibili nell’ambito di tutto il processo finalizzato alla donazioneed alla trasfusione del sangue;

condizioni uniformi del servizio trasfusionale su tutto il territorio nazionale;

lo sviluppo della medicina trasfusionale, dell’utilizzo appropriato della risorsa sangue e dispecifici programmi di diagnosi e cura che si realizzano in particolare nell’ambitodell’assistenza a pazienti ematologici ed oncologici, del sistema urgenza-emergenza e deitrapianti.

Governo sistematico dei consumiutilizzo appropriato degli emocomponenti e dei farmaci plasmaderivati

Adeguamento della produzione

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La programmazione della produzione di GR prevede unincremento di 14.625 unità, pari a +0,5% rispetto al 2012.

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Legge 21 ottobre 2005, n. 219Nuova disciplina delle attività trasfusionali e della produzione nazionale di emoderivati

Articolo 14, comma 2

PROGRAMMA di AUTOSUFFICIENZA NAZIONALE DEL SANGUE E DEI SUOI PRODOTTI ANNO 2013

Per quanto concerne i consumi, nel 2013, per la prima volta in seianni, è previsto un sia pur minimo decremento (2.489 unità) pari a-0,1% rispetto al 2012.

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L’autosufficienza in sangue e plasma deve essere conseguita, oltreche attraverso gli sforzi che si stanno compiendo sul frontedell’adeguamento della produzione, anche con il governosistematico dei consumi.

E’ pertanto fondamentale perseguire le finalità ed i contenuti delleLinee Guida per l’utilizzo appropriato degli emocomponenti e deifarmaci plasma derivati e la loro implementazione a livelloterritoriale.

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Governo sistematico dei consumiutilizzo appropriato degli emocomponenti e dei farmaci plasmaderivati

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Adeguamento della produzione

8 - 4087 - 63

30 - 30

2 - 42 - 26 - 329

2 - 132

15 - 187

59 - 88

3 - 49

138 - 340

14 - 254

64 - 64

3 - 83

8 - 17

Regioni con UdR

Regioni senza UdR

UnitàdiRaccolta

Dati aggiornati 06.09.2012

Unità di Raccolta: 249

Articolazioni organizzative: 1.841

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BLOOD DONATION IN EUROPEEDQM - The Collection Testing and Use of Blood and Blood Components in Europe

2008

Red Blood Cell production and consumption - 2011Units/ 1,000 pop / y

And the gaps among Italian Regions

40 - 50

30 - 40

< 30

50 - 60

> 60

ITALY: 44.6‰

RBC production

ITALY: 43.6 ‰

RBC consumption

Blue line:Non self-sufficient

Region

THE ITALIAN BLOOD SYSTEM

2011Blood Donors: 1,733,398

Male: 69.9%Female: 30.1%Repeat: 1,413,376 (81.5%)Frequent *: 641,865 (35.5%)• Donating at least once a year, every year,

in the last 5 years

BLOOD DONORS

Anni 2001-2011 = + 3.1%

2011

Total donations: 3,373,347per 1,000 pop: 54 ‰

Whole blood: 2,763,912per 1,000 pop: 46 ‰*

Apheresis: 509,435per 1,000 pop: 8 ‰

* Average CoE Member States (2008): 39 ‰

BLOOD AND BLOOD COMPONENT DONATION

Average increase/year 2001-2011 = + 3.9%

2011

Red blood cells (units): 2,701,988Units / 1,000 pop: 44.6 ‰

Platelets (units*): 279,418Units / 1,000 pop: 4.6 ‰

Plasma (units**): 3,105,173Units / 1,000 pop: 51.2 ‰

Other (including by-products): 1,636,841

Total: 7,723,420

* Adult therapeutic dose

** Whole blood and apheresis

THE ITALIAN BLOOD SYSTEM

BLOOD COMPONENT PRODUCTION

Blood Components transfused2011

Red Blood Cells (units): 2,532,664 Units / 1,000 pop: 41.8 ‰

Platelets (units*): 216,586 Units / 1,000 pop: 3,6 ‰

Plasma (units**): 338,905Units / 1,000 pop: 5,6 ‰

Total: 3,088,136Units / 1.000 pop: 51 ‰

8,460 blood components transfused / day

* Adult therapeutic doses** Whole blood and apheresis

Transfused patients2011

685,419(preliminary data)

11.3 / 1,000 pop / year

Average n. blood components transfused per patient: 4.5

Ospedale pediatrico Kinbondo, Kinshasa

THE ITALIAN BLOOD SYSTEM

BLOOD COMPONENT TRANSFUSION

HOW MUCH BLOOD IS NEEDED ?

BLOOD DEMANDTERTIARY CARE SETTING

BLOOD DEMANDPRIMARY AND TERTIARY CARE SETTINGS 2008-2030

PROJECTIONS

BLOOD DONATION/SUPPLY2007-2030 PROJECTIONS

Prospective observational study of red cell transfusion in north England.Wells AW, Mounter PJ, Chapman CE, Stainsby D, Wallis JP

BMJ 2002;325:1-4

WHERE DOES BLOOD GO ?

Age distribution in the German population –age groups per 100

Transfus Med Hemother. 2010 June; 37(3): 155–159.

In 2010 Italy was the second “oldest” country in OECD(after Japan) as to demographic evolution, with only 2.6persons in working age (20-64) related to those inretirement age (65+).OECD. Pensions at a Glance 2011: Retirement Income Systems in OECD and G20 Countries.http://www.oecd.org/els/social/pensions

The future of blood donation in Italy

La donazione tailored

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Iron deficiency in Australian donorsDoherty et al ARCBS 2000

0

5

10

15

20

25

% Iron

deficient

Females Males

< 50> 50

[Iron deficiency defined as serum ferritin <12 µg/l]

Female Male

Age <50 >50 <50 >50 No. Dons 1 42.2 84.4 158.2 232.22 28.9 51.4 83.3 47.1 3 17.9 31.8 77.3 47.9 4 12.1 28.9 34.2 60.1

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PIASTRINEPAZIENTE “REFRATTARIO”

APPROCCIO TRASFUSIONALE

PIASTRINE DA DONATORE HLA COMPATIBILE

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