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La rubrica di APsi: I temi dell’Esame di Stato Il metodo sperimentale La picologia è lo studio scientifico del comportamento e dei processi mentali. Per indagare I comportamenti e I processi mentali in psicologia viene utilizzato il metodo sperimentale esso permette di creare un’ipotesi scientifica e metterla alla prova attraverso una verifica. Il primo passo in ogni progetto di ricerca è quello di formulare un’IPOTESI: un’affermazione che può essere messa alla prova. Prima di aver formulato un’ipotesi è importante aver sviluppato una domanda di ricerca grazie all’indagine sulla letteratura. Possono essere molte le fonti di un problema: - interessi del ricercatore, - interessi del docente, - fatti paradossali; - caso o fortuna; - risultati di ricerche precedent; - desiderio di risolvere problem pratici. La verifica di un’ipotesi è una delle vie più potenti di progresso della conoscenza scientifica. Il termine scentifico significa che I metodi di ricerca usati per raccogliere I dati sono: - neutrali: non favoriscono un’ipotesi o un’altra; - attendibili: consentono ad altre persone di ripetere l’esperimento. Per la veifica delle ipotesi si procede con gli ESPERIMENTI forniscono la più forte verifica delle ipotesi causali. Il ricercatore controlla le condizioni, spesso in un laboratorio, ed esegue le misurazioni per scoprire le relazioni di causa ed effetto tra le variabili.

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La rubrica di APsi: I temi dell’Esame di Stato

Il metodo sperimentale La picologia è lo studio scientifico del comportamento e dei processi mentali. Per indagare I comportamenti e I processi mentali in psicologia viene utilizzato il metodo sperimentale à esso permette di creare un’ipotesi scientifica e metterla alla prova attraverso una verifica. Il primo passo in ogni progetto di ricerca è quello di formulare un’IPOTESI: un’affermazione che può essere messa alla prova. Prima di aver formulato un’ipotesi è importante aver sviluppato una domanda di ricerca grazie all’indagine sulla letteratura. Possono essere molte le fonti di un problema:

- interessi del ricercatore, - interessi del docente, - fatti paradossali; - caso o fortuna; - risultati di ricerche precedent; - desiderio di risolvere problem pratici.

La verifica di un’ipotesi è una delle vie più potenti di progresso della conoscenza scientifica. Il termine scentifico à significa che I metodi di ricerca usati per raccogliere I dati sono:

- neutrali: non favoriscono un’ipotesi o un’altra; - attendibili: consentono ad altre persone di ripetere l’esperimento.

Per la veifica delle ipotesi si procede con gli ESPERIMENTI à forniscono la più forte verifica delle ipotesi causali. Il ricercatore controlla le condizioni, spesso in un laboratorio, ed esegue le misurazioni per scoprire le relazioni di causa ed effetto tra le variabili.

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Le VARIABILI à è un dato che può rappresentare valori diversi e la capacità di esercitare un controllo preciso su una variabile, distingue il metodo sperimentale dagli altri metodi di osservazione. Esistono due tipi di variabili:

1. variabili indipendenti: sono quelle che lo sperimentatore può controllare. Negli esperimenti la variabile indipendente è la causa.

2. Variabili dipendenti: sono l’effetto che il ricercatore vuole ottenere. È quasi sempre un comportamento del partecipante.

Per poter osservare l’effetto che la variabile indipendente ha sulla dipendente, lo sperimentatore si serve dei GRUPPI. Nel gruppo sperimentale viene inserita la variabile indipendente, cioè la causa ipotizzata, mentre nel gruppo di controllo no: esso serve da misura di base. Una caratteristica importante che una procedura sperimentale può avere, è l’assegnazione casual dei partecipanti ai gruppi. Gli psicologi che usano il metodo sperimentale devono fare delle MISURAZIONI cioè sistemi di assegnazione di numeri alle variabili. Esistono 4 scale di misurazione:

- scale nominali: che classifica oggetti o eventi in categorie distinte; - scale ordinate: dispongono gli oggetti o gli eventi a seconda della loro

grandezza; - scale a intervalli uguali: permettono di precisare l’esatta distanza tra le

classi di elementi e possiede un punto 0 arbitrario; - scale a rapporti: c’è il punto zero assoluto ed un’unità di misura costante.

Il risultato di una ricerca sperimentale consiste in una serie di dati che devono essere elaborati ed interpretati: per svolgere questo ruolo ci si avvale della STATISTICA à la disciplina che tratta I dati campione presi da una popolazione di individui. Il più commune indice statistica è la MEDIA . Un ricercatore può affermare che una misura è statisticamente significativa quando ai dati è stato applicator un test statistico e che è improbabile che la differenza osservata sia casuale o dovuta all’effetto di pochi casi estremi. Nel momento in cui l’ipotesi è verificata, lo psicologo può sviluppare una TEORIA à un’asserzione o un’insieme di asserzioni sulla relazione tra e variabili. Una teoria scientifica non può mai essere provata in quanto è sempre passibile di falsificazioni. Nel momento in cui l’ipotesi non sia verificata, lo sperimentatore può formare nuove ipotesi e procedure alla loro verifica (esempio: Bobo Doll). Non tutte le domande di ricerca possono essere sottoposte al metodo sperimentale perchè ci sono situazioni in cui lo sperimentatore non può controllare quali soggetti si trovino in determinate condizioni.

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Es: se vogliamo capire come mai le anoressiche siano più sensibili ai cambiamenti di sapore rispetto alle persone normopeso, non posso scegliere le persone random: I due gruppi sono già costituiti. In questo caso usiamo il METODO CORRELAZIONALE per determinare se una certa variabile che non è sotto il nostro controllo, sia associata ad una variabile che ci interessa indagare. Questa valutazione la si fa usando una formula statistica chiamata COEFFICIENTE DI CORRELAZIONE. Nei primi stadi di una ricerca, il metodo più efficace per la progresione della comprensione è l’OSSERVAZIONE del fenomeno, nel momento in cui si verifica naturalmente. Si possono utilizzare le video registrazioni, check list per segnalare I comportamenti e il metodo dell’inchiesta che consiste nel chiedere alle persone se mettono in atto o meno certi comportamenti.

Dott.ssa Alessia Giana, Psicologa area Neuropsicologica

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