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La redazione: Giorgio Bresciani Giorgio Vassalli Capo redattore: Giacomo Bertoli Giacomo Bona Luca Alborghetti Redattori: Riccardo Costa Grafica e Copertina: Sara Scaburri Matteo Cassetti Kevin Vignaroli Alice Cadei Fabio Nicolini Giacomo Bertoli LA RIVISTA DI SAMBER

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La redazione: Giorgio Bresciani Giorgio Vassalli

Capo redattore: Giacomo Bertoli Giacomo Bona Luca Alborghetti

Redattori: Riccardo Costa Grafica e Copertina:

Sara Scaburri Matteo Cassetti Kevin Vignaroli

Alice Cadei Fabio Nicolini Giacomo Bertoli

LA RIVISTA DI SAMBER

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SOMMARIO

Giornata della memoria: “Quando taceranno gli uomini...allora

parleranno le pietre”.

P.4-5

1815-2015: La festa di Don Bosco, parliamone con il direttore P.6-7

Samber-Games P.8-9

Il DLD– DAY P.10-11

Prima media: che paura!!! P.12-13

Incontro con il fumettista Stefano Vietti P. 14-15

CONCORSO MUSICALE: Ariana Grande, Eminem, U2 P.16-17-18

GLI EFFECT P.19

Civilization V, Campaign Edition P. 20

Mercedes-Benz: la stella che ha cambiato il modo di guidare P.21

LIONEL MESSI: la “Pulce” fenomeno P. 22-23

La vela dalle origini con uno sguardo al futuro... P.24-25

APPLE WATCH: il domani è già qui P.26-27

Arrivano i droni.... P.28

Quanto siamo social?? P.29

EXPO MILANO 2015 P. 30-31-32-33

PEDU-QUIZ P.34-35

PEDU-QUIZ (soluzioni) P.36-37

SCATTI DAL POLVERE DI STELLE P. 38-39

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Anche quest’anno, come ogni 27 gennaio ormai da anni, la nostra scuola ha organizzato e

partecipato alla manifestazione che coinvolge diversi Istituti di Chiari dedicata alla Giornata

della Memoria.

Se gli scorsi anni tutta la scuola era presente alla cerimonia, la manifestazione del 2015,

data la sovrapposizione con la commemorazione della nascita di Don Bosco, ha visto la

partecipazione all’evento solo di una piccola “delegazione” di studenti.

La mattina del 27 gennaio un gruppo di 15 ragazzi di 3° media, nel quale ero presente

anch’io, è stato accompagnato dal prof. Ferlinghetti nel centro di Chiari per partecipare

alla commemorazione dell’apertura dei cancelli di Auschwitz.

All’arrivo in piazza Martiri della Libertà, davanti al Comune, siamo stati accolti da alcune

immagini e citazioni di testi sull’Olocausto, stimoli utili per riflettere e commemorare le 9

milioni di vittime a causa dell’incoscienza nazista.

Il tema al centro di tutta la giornata era quello della pietra e delle tradizioni ebree legate ad

essa. Per scoprirle, bisogna tornare ai tempi di Abramo e riccorrere alla cultura ebraica:

in ebraico, pietra si dice Eben, che si scrive con tre lettere: alfa, bet e nun. Queste lettere

si possono combinare in: Alef e Bet che danno: Av, cioè padre, Bet e Nun che danno Ben,

cioè figlio. Eben risulta quindi dall’incastro di Padre e Figlio. La pietra è dunque metafora di

memoria, che si ha con il continuo passaggio della tradizione di padre in figlio .

Giornata della memoria:

“Quando taceranno gli uomini...allora parleranno le pietre”.

ARTICOLO: GIACOMO BERTOLI

FOTOGRAFIE: LUCA ALBORGHETTI

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Momento significativo della mattinata è stato quando il sindaco della città Massimo Vizzardi ha

posato nei giardini davanti alla biblioteca comunale di Chiari una piccola targa in acciaio. Su di essa

sono state posate quattro pietre riportanti il nome dei quattro maggiori campi di sterminio:

Auschwitz, Dachau, Treblinka e Mauthausen e quindi, tornando al significato della pietra, invitano

alla memoria di coloro che in quei campi hanno perso la vita.

Altro messaggio importante, della giornata è quello tratto da Se questo è un uomo di Primo Levi,

slogan della manifestazione da ormai molti anni:

“SE COMPRENDERE È IMPOSSIBILE, CONOSCERE È NECESSARIO”

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Quest’anno la nostra scuola festeggia il

BICENTENARIO DELLA NASCITA DI

DON BOSCO.

Abbiamo intervistato il nostro direttore Don

Piergiorgio Placci, affiché ci aiuti a capire

meglio il significato di questa festa.

PERCHÉ QUESTA FESTA È COSÌ SPECIALE PER LA NOSTRA SCUOLA? Perché la nostra scuola è fondata sul sistema educativo di Don Bosco e l'attenzione per i giovani.

LEI NELLA COMUNITÀ SALESIANA DI CHIARI RAPPRESENTA DON BOSCO, QUAL È, A SUO PARERE, L'INSEGNAMENTO PIÙ GRANDE CHE CI HA LASCIATO? Quello di avere un cuore grande per tutti, partendo dai più piccoli, gli anziani, i poveri e i bambini.

C'È UNA FRASE DI DON BOSCO CHE LE PIACE PARTICOLARMENTE? PERCHÉ? "Io con voi mi trovo bene , è proprio la mia vita stare con voi" mi piace perché trasmette l'idea di fraternità fra i Salesiani e i ragazzi. Io so che incontrando i ragazzi incontro il signore!

COSA LA AFFASCINA DI PIÙ DELLA VITA DI DON BOSCO? Il fatto che Don Bosco abbia donato ogni minuto della sua vita per i giovani

DON BOSCO È STATO UN UOMO SPECIALE, ANCHE PERCHÉ HA AVUTO UNA MAMMA SPECIALE. IN CHE COSA LE MAMME DI OGGI DOVREBBERO ASSOMIGLIARE A MAMMA MARGHERITA? Tanti aspetti, ma soprattutto lasciare ai propri figli la possibilità di scegliere cosa fare nella propria vita accompagnandoli nelle decisioni, stando sempre al loro fianco, senza ostacolarli e condividendo gioia e dolorI.

1815-2015: LA FESTA DI DON BOSCO

PARLIAMONE CON IL DIRETTORE

ARTICOLO E FOTO:

SARA SCABURRI E ALICE CADEI

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Giovedì 29 gennaio si sono svolti i Samber Games, un’intera mattinata di giochi, in memoria di Don Bosco.

I giochi sono iniziati con una grande sfilata dei tributi: ogni classe ha rappresentato uno Stato attraverso due alunni, un ragazzo e una ragazza, che sono stati vestiti con un abito e degli accessori che simboleggiassero il Paese di appartenenza.

Finita la sfilata sono iniziati i giochi organizzati dai ragazzi delle superiori in modo eccellente.

Tra colpi di scopa e pacchi rubati, le classi si sono contese all’ultimo sangue il titolo di vincitore dei Samber Games 2015. La competizione è stata stravinta dalla 3C.

La redazione di Samber-Express ha intervistato le migliori classi terze che si sono distinte nella mattinata di giochi La 3^A è stata sicuramente la classe che si è distinta per l’affiatamento e la collaborazione, tanto da meritarsi i complimenti del consigliere

-Che nazione avete rappresentato?

L’Egitto

-Siete stati uniti?

Sì, quando vogliamo vincere sappiamo esserlo, siamo molto competitivi

-Siete soddisfatti?

Eravamo felici perché è stata la prima volta che in un evento ci siamo meritati dei complimenti .

3^C-

Che nazione avete rappresentato?

Il Brasile

-Che aspetti avete rappresentato della vostra nazione?

Visto che l’anno scorso ci sono stati i mondiali il maschio era vestito da calciatore, la ragazza invece con una gonna brasiliana

-Contenti della vittoria?

Dopo quella vittoria la nostra classe è risultata piu unita e felice, ovviamente anche per avere ottenuto i punti per Gardaland!

Samber Games

ARTICOLO E FOTOGRAFE:

KEVIN VIGNAROLI E RICCARDO COSTA

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Domenica 22 marzo il nostro Istituto ha aperto le potre a 1500 giovani preadolescenti dalle case salesiane provenienti dalla Lombardia, dall’Emilia Romagna, dalla Svizzera e da San Marino. Alla base della giornata e del grande gioco a squadre, è stato proposto il messaggio

dello Strenna di quest’anno del Rettor Maggiore dei Salesiani: “con i giovani per i giovani” che vuole sottolineare l’intuizione che ha vissuto don Bosco di coinvolgere i suoi stessi ragazzi per raggiungere i propri coetanei, aiutandoli a prendere consapevolezza del bene che

possono farsi a vicenda, proposta valida ancora oggi, come ha dimostrato anche questa magnifica giornata.

IL GIOCO:

L’obiettivo del gioco era trovare l’antidoto ad un virus letale che avrebbe minacciato il nostro Pianeta. Per svolgere la missione noi ragazzi siamo stati divisi in tribù e poi in piccoli gruppi per affrontare le prove che ci avrebbero permesso di recuperare gli elementi per l’antidoto. Al segnale di inizio si è accesa la competizione, tutte le tribù si sono sparpagliate nei vari luoghi dove gli animatori avevano collocato gli 82 giochi. Le prove erano gestite da animatori provenienti dalle diverse case salesiane e proponevano divertenti attività altrettanto differenti. Indovinare una canzone data da indizi, spegnere delle candele pur essendo legato a delle corde, trovare dei tappi in un mare di gommapiuma e polistirolo: queste sono solo alcune delle prove che le tribù hanno dovuto affrontare. Al termine del gioco le tribù di ogni continente avevano recuperato l'elemento necessario per l'antidoto contro il virus apocalisse. Solo un continente sembrava non essere riuscito a recuperarlo, ma poi abbiamo capito che quel elemento era l’unione della lotta.

Arriviamo al sodo, la cosa più importante per noi: la nostra vittoria...

IL DL -DAY

ARTICOLO: GIACOMO BONA E GIORGIO

BRESCIANI

FOTOGRAFIE: GIACOMO BERTOLI

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Quando il presentatore ha dato l’annuncio che l’Istituto salesiano della casa di Chiari aveva

vinto abbiamo gioito molto e poi siamo saliti sul palco facendo un unico coro: “ Salutate la capolista” e il “Il cielo si oscura, Chiari fa paura!”

LO STENDARDO DEL DLD, DOPO AVERE TRASCORSO UN ANNO A CESATE, È TORNATO COSÌ NELLA NOSTRA CASA, L’AVEVA LASCIATA NEL 2012.

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Verifiche,professori e nuovi compagni,sono queste le preoccupazioni principali dei ragazzini di

5° elementare. Avvicinandosi la fine dell’anno scolastico abbiamo deciso d’intervistare quattro

alunni : Giordano e Valeria di 5° b , Giulia e Andrea di 5°A; anche per capire cosa avevamo in

comune con loro quando eravamo in 5°. Questo quanto ci hanno raccontato.

Cosa vi aspettate dalla prima media?

Giulia: mi aspetto di avere più libertà di muovermi nel cortile durante le ricreazioni e di avere

maggiore autonomia.

Valeria: Maspetto di sentirmi e di essere considerata più grande

Andrea: Ho voglia di non indossare la blusa, troppo scomoda d’estate

Valeria: Per avere più libertà nella scelta di vestirsi

Quali sono le vostre principali paure?

Valeria: Le verifiche

Giulia: Non riuscire ad organizzarsi, gestire lo sport e gli altri impegni con un carico di compiti

maggiore.

Andrea: Il giudizio dei professori, non essere considerato bene

Cosa vi mancherà della 5° elementare?

Andrea, Giordano: Gli amici

Giulia: Le insegnanti e i compagni

Prima media: che paura!!

ARTICOLO: ALICE CADEI E SARA SCABURRI

FOTOGRAFIE: KEVIN VIGNAROLI

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Valeria: avere tempo libero per giocare

Se pensate alla scuola media qual è la prima cosa che vi viene in mente?

Giordano: Le verifiche

Andrea: Le interrogazioni

Giulia: Molti professori da conoscere

Valeria: Nuovi amici

Avete vissuto l’esperienza di “Samber per un giorno”, se sì ,è stata utile?

Perché?

Andrea: Sì,è stata utile per chiarire i dubbi

Valeria: Sì, è stata un’esperienza utile per conoscere gli spazi, capire come sono le lezioni ed

avere un tutor è stato utile per orientarmi

Siete contenti di abbandonare la mitica blusa?

Tutti: Sììììììììììììììììììììììì!

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P A G I N A 1 4 S A M

Il 9 marzo qui a Samber è salito in cattedra per le classi prime un Prof. speciale: Stefano Vietti, famoso fumettista bresciano. L’intervento del fumettista si è inserito come momento significativo nel percorso di apprendimento dedicato al genere del fumetto, sviluppato per le classi prime in italiano, inglese e arte. Vietti, non è nuovo dell’ambiente: nato a Chiari, ha frequentato le medie qui a San Bernardino e come detto in precedenza è scrittore e sceneggiatore per cartoni animati e fumetti. Nella sua carriera ha lavorato per diverse case editrici e di produzione tra cui la

Disney, ideando personaggi per i cartoni animati, tra i quali le Tartarughe Ninja e

Spiderman; oggi lavora presso la Sergio Bonelli editore. DRAGONERO

Da più di 10 anni, nel suo studio circondato da libri, si dedica al fumetto Dragonero, che oggi è anche un gioco di ruolo. Dragonero è ambientato Erondar, dove Ian Aramì, un valoroso guerriero, si batte in avventure, accompagnato da un orco buono e forzuto di nome Gmor e Sera, un’elfetta botanica. In Dragonero ci sono altri due personaggi che meritano di essere nominati: Mirna, la sorella di Ian ed il mago Alben. La casa di Ian è situata su una scogliera, da qui partono le sue avventure, durante le quali il protagonista si annota i pensieri, le note e le mappe su un diario. Ian Aranill, sopran-nominato Dragonero, è un umano di 34 anni, ex ufficiale, attualmente scout imperiale. È un Varliedarto, appartenente cioè a un'antica casata di "cacciatori di draghi". Vive nella città marittima di Solian e viene periodicamente contattato dalle autorità impe-riali per compiere varie missioni in terre lontane. Impugna una spada, chiamata "Tagliatrice crudele", che gli è stata donata dal nonno paterno Herion, Varliedarto come lui e che, dopo essere entrata in contatto col sangue del primo drago ucciso, è diventa- ta nera.

INCONTRO CON IL FUMETTISTA STEFANO VIETTI

ARTICOLO: MATTEO CASSETTI

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Vietti ci ha presentato il suo personaggio accompagnando la spiegazione con le

immagini originali del fumetto realizzate dai tanti disegnatori che collaborano con lui e Luca Enoch, l’altro sceneggiatore. Terminata la “lezione” Vietti ha risposto alle nostre domande di cui ve ne propongo una selezione, quelle per me più interessanti : Com’è nata questa passione?

È nata alla vostra età, mi piaceva inventare racconti e il mio sogno era diventare uno scrittore.

E l’idea di Dragonero?

Nel 1995 durante una cena della Bonelli Editore, dopo aver parlato con Luca Enoc, abbiamo proposto l’idea.

Oltre alla Bonelli, ha scritto per altre case editrici?

Sì certo, ho scritto per la Disney e la Marvel.

La nostra mattinata si è conclusa con una promessa: Vietti ci ha assicurato che se il suo nuovo progetto dovesse avere successo, tornerà prima di Natale per raccontarcelo. Noi lo aspettiamo calorosamente.

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CONCORSO MUSICALE classi prime

ARIANA GRANDE

La cantante che ha raccolto più voti nelle classi prime è, udite udite, Ariana Grande la più famosa cantante del momento, nonché attrice dal talento insuperabile. Ariana ha origini italiane, è nata a Boca Raton, una città del Florida il 26 giugno del 1993 , ha quindi 21 anni. Il suo ultimo album si intitola:"My everything" e si esibirà al concerto intitolato "Honeymoon tour" il 25 maggio al Mediolanum Forum di Assago a Milano.

LO STILE Ariana ha uno stile inconfondibile: ama minigonne che mostrino l'ombelico, code alte, vestiti e cerchietti di ogni tipo, ma soprattutto adora quelli con le orecchie da gatto, infatti ne ha più di 60 paia. Il suo stile non è classico né moderno: è unico, forte e giovanile, è un modello per tutte le ragazze del mondo. TEMI DELLA CANZONI In ogni canzone Ariana tratta diversi temi, legati alla vita quotidiana, gli amori, gli affetti degli amici e dei famigliari. Ad esempio nella canzone "Santa Tell me" parla del tema natalizio,oppure nella canzone "Best mistake" parla della relazione con il suo fidanzato (Bigs Sean), il suo appunto "migliore errore". IL NOSTRO PARERE Come avrete di certo capito, per noi Ariana Grande è un idolo, un esempio e un modello da seguire e imitare. Ci piace perche è una bravissima cantante e attrice, e come si fa a non adorarla???? Lei è la perfezione!!!!!!!

ARTICOLO:

SARA SCABURRI E ALICE CADEI

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Concorso musicale 2^ media:

Eminem Il cantante che ha vinto nelle classi seconde aggiudicandosi più voti è... EMINEM!!!!! Cantante e attore di successo EMINEM è uno degli interpreti più famosi del mondo. Il vero nome di Eminem è Marshall Bruce Mathers III, anche conosciuto con il suo alter ego Slim Shady, è un rapper, ma anche un produttore discografico e un attore statunitense. Cresciuto a Detroit, è stato scoperto nel 1997 dal noto gangsta rapper e produttore Dr. Dre. A lanciarlo è stato il singolo :"My Name Is", pubblicato due anni dopo. Successivamente si è affermato come produttore di album Hip Hop producendo con la sua etichetta discografica Shady Records, fondata con il suo manager Paul Rosenberg. I testi di Eminem contengono argomenti tipici della cultura Hip Hop, quali la rabbia verso la società e la politica: non sono infatti rari gli attacchi verso l'ex presidente degli Stati Uniti George W.Bush con canzoni estremamente politicizzate,come ad esempio Mosh o We As America e White America. A questi argomenti generali, spesso se ne affiancano altri più personali,che trattano del pessimo rapporto dell'artista con la madre,testimoniato da canzoni come Cleanin' Out My Closet e Kill You, o canzoni più affettuose dedicate all'ex moglie e alla figlia a cui dedica canzoni come Kim. Dall’inizio della sua carriera EMINEM ha raccolto tanti successi e premi, ma soprattutto ha venduto milioni e milioni di dischi. Ad oggi ha venduto più di 86 milioni di dischi nel mondo, più di 42 milioni di brani scaricati digitalmente e 41,5 milioni di album negli Stati Uniti.

ARTICOLO:

SARA SCABURRI E ALICE CADEI

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Gli U2 sono un gruppo musicale irlandese formatosi a Dublino nel 1976. Il gruppo è composto da Paul David Hewson, in arte Bono, il cantante a capo degli U2, David Howell Evans ,ovvero The Edge il famosissimo chitarrista, Adam Clayton il bassista e dulcis in fundo Larry Mullen Jr. il batterista. Nella loro carriera hanno venduto oltre 150 milioni di dischi e ricevuto il maggior numero di Grammy Awards per un gruppo, con esattamente 22 premi. Nel 2005, appena raggiunto il termine minimo dei 25 anni di carriera, sono stati introdotti nella Rock and Roll Hall of Fame. Fin dall’inizio, gli U2 si sono occupati della questione irlandese e del rispetto per i diritti civili, lasciando un importante segno su questi temi anche buona parte della loro attività artistica. Inoltre gli U2 sono tra i pochi gruppi internazionali a potersi vantare di aver sempre mantenuto la propria formazione originale. La storia degli U2 è infinita e noi vi ricorderemo i successi maggiori... 20 settembre 1976 Larry Mullen, il batterista, affigge nella bacheca della Mount Temple School, una scuola di Dublino, un messaggio per trovare giovani musicisti insieme ai quali formare una band. Rispondono Adam Clayton (famoso nella scuola per il suo atteggiamento scanzonato e per il successo con le ragazze), David Howell Evans (The Edge), suo fratello Dick Evans ed un ragazzo ribelle ed introverso dal nome Paul David Hewson (soprannominato Bono Vox, dal nome di un negozio di cornetti acustici). Il gruppo prende così il nome di Feedback. Dopo quasi un anno passato a provare nella cucina della casa di Larry, nel 1977 i Feedback fanno la loro prima apparizione live proprio alla Mount Temple School, presentando alcune reinterpretazioni (Show Me The Way di Peter Frampton, Jumpin' Jack Flash dei Rolling Stones e Suffragette City di David Bowie). Viaggiarono in lungo ed in largo, cambiarono nome, fino ad un giorno in cui uscì anche un nuovo singolo: I Will Follow . Gli U2 partono per il loro primo tour europeo che li porterà a suonare nei Paesi Bassi e Belgio. In seguito, su proposta del manager, il gruppo intraprenderà una tournée negli U.S.A., suonando in città come New York e Washington. Dopo questo album ne sono stati prodotti molti altri e l’ultimo è stato “Song of Innocence” pubblicato con l’etichetta di Island Records, solamente scaricabile da ITunes, Google Play e molti altri siti di download.

Gli U2

ARTICOLO: Kevin Vignaroli

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Gli Effect sono una band formatasi quest'estate, composta da 5 ragazzi (Luca Salaj Ricci, Manuel Donghi, Lorenzo Lohn e Francesco Soldi) ma la cosa più curiosa è che due di questi vengono a scuola qui a San Bernardino. Anche se sono in circolazione da poco sono già stati catapultati nel mondo della musica al 100%: hanno fatto un concerto all'oratorio, a scuola e hanno partecipato a un Rock Contest a Calcio il 28 Febbraio. Abbiamo deciso di intervistare alcuni membri del gruppo per conoscerli meglio -Com‘è nata la vostra passione per la musica? LUCA S.R.: Mi è stata trasmessa da mio papà e dal mio prozio Beppe. FRANCESCO S.: Una volta mentre ero in una cascina ho trovato un ragazzo che suonava la batteria e da lì è nata la mia passione. MANUEL D.: Da mio fratello e dagli AC/DC. LORENZO L.: Grazie a mio papà che suonava. -Come avete deciso il nome del gruppo? LORENZO L.: Un giorno d'estate io e Manuel non avevamo molto da fare e abbiamo provato a pensare al nome del gruppo... ma senza risultati. Perciò ci siamo affidati al destino e abbiamo sorteggiato una parola a caso dal dizionario di inglese, ed è uscita EFFECT. -Vorreste vivere di musica? Perchè? LUCA S.R.: Si, perchè essere musicista è il mio sogno. FRANCESCO S.: Si, non mi dispiacerebbe, perchè così diventerei famoso. MANUEL D.: Si...Tanto, ma che domanda è?! Perchè mi piace la musica!!! LORENZO L.: Si, è una delle mie più grandi passioni.

ARTICOLO: LUCA ALBORGHETTI

Gli Effect

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Sid Meier ancora una volta riesce a stupire tutti gli appassionati di pc game con una nuova “chicca” della serie civilization, pubblicata in America nel 2011, arrivata da non molto in Italia. È proprio di civilization V che stiamo parlando, conosciutissimo gioco di strategia in cui voi comanderete le storiche popolazioni, fino ad arrivare ai giorni nostri. La vostra missione sarà di comandare l’esercito, l’economia e il rapporto con gli altri popoli, proprio come se foste dei veri imperatori. Dovrete inoltre ampliare il vostro impero conquistando città e fondarne di nuove. Ad ogni turno, le città produrranno “punti scienza” che potrete spendere in nuove scoperte scientifiche che vi aiuteranno a raggiungere l’era moderna. Purtroppo le mappe non sono reali, ma gli Stati hanno forme completamente differenti dalla realtà, che verranno scelte casualmente dal computer, ma, scaricando queste da alcuni siti, potranno essere impostate nel gioco, anche la versione reale del mondo. La grafica 3D a dir poco perfetta vi permetterà di ammirare giocando rilievi con una tridimensionalità quasi identica alla realtà e saranno anche e chiaramente visibili i movimenti delle truppe,. Durante il gioco potrete scegliere tra diversi imperi di svariati cività della storia: Greci, Romani, Arabi, Russi, Francesi e moltissimi altri ancora. Anche in questo caso, esistono pacchetti scaricabili, ma anche una versione che li comprende tutti. Civilization 5 è molto semplice e vi assicuro che è anche molto avvincente, noi di Samber-express l’abbiamo provato per voi e abbiamo scattato questa immagine. Il gioco è disponibile sul mac app, per chi usasse il sistema Windows invece, potrà acquistare il cd del videogioco completo ad un costo limitato presso negozi di tecnologia o siti internet. IL MIO VOTO:10 lode RAPPORTO QUALITÀ-PREZZO :ottimo, un vero affare

Civilization V, Campaign Edition

ARTICOLO: Kevin Vignaroli

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La storia La storia del marchio Mercedes-Benz è stata assai intensa, per via degli eventi storici, politici, economici e sociali che si sono incrociati con la sua continua ricerca e sperimentazione di soluzioni d'avanguardia. Dopo pochi anni di vita la neonata Mercedes ha dovuto fare prima i conti con la Grande Depressione e poi, con l'avvento del nazismo ed infine con la Seconda guerra mondiale. Dopo il conflitto, la grande macchina produttiva della Mercedes-Benz ha ripreso a sfornare modelli sempre più all'altezza del marchio, con il prestigio del marchio ancora intatto. A ciò hanno contribuito anche i numerosi successi in campo sportivo collezionati nel corso di decenni di attività.

La storia del logo Iniziamo col dire che, nonostante oggi si chiami Mercedes-Benz, essa è riconosciuta da tutti

solo col termine Mercedes. Ma qual è la sua genesi? Da dove arriva il nome? Cosa significa il logo? Mercedes è il nome della figlia di Emil Jellinek, un diplomatico austriaco appassionato di motori che aprì nel 1898 una concessionaria. Venne così costruita un’automobile speciale, che Jellinek stesso piloterà e a cui diede appunto il nome della primogenita Mercedes. L’anno successivo, nel 1902, il marchio Mercedes venne depositato legalmente dai fratelli Daimler. Il simbolo, invece, è la fusione dei due marchi originari: la corona di alloro della Benz e la stella a tre punte della DMG. Quest’ultima, disegnata dallo stesso Daimler, voleva rappresentare le tre vie della mobilità: aria, terra e mare. La corona d’alloro, simbolo di vittoria, viene stilizzata fino a diventare un semplice cerchio. L’identità cromatica costituita dalla neutralità del grigio-metallico è idonea a connotare un mondo tecnologicamente avanzato e al tempo stesso proprio di uno stile sobrio ed elegante. Oggi il logo Mercedes-Benz - estremamente rigoroso nella sua composizione formale - comunica nell’immaginario collettivo un universo fatto di prestigio e qualità.

I modelli di automobile

Classe A Classe GLE

Classe B Classe G

Classe C (la più venduta)

Classe CLA Classe GLK

Classe S Classe GLA

Classe M

ARTICOLO: Giacomo Bertoli

Mercedes-Benz, la stella che ha cambiato il modo di guidare.

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Leo Messi è sicuramente uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi. Messi non è certo un gigante, ma il suo metro e 69 è un mezzo miracolo. Infatti c’ è

stato un tempo in cui il pallone d’oro argentino sembrava non volere crescere: da adolescente fermo a un metro e 35, non c’era modo di conquistare nuovi centimetri in altezza.

La sua prima squadra è stata il Rosario in Argentina e fu lì che cominciarono a chiamarlo “Pulga”cioè “Pulce”.

Il medico del Newell’s Old Boys la seconda squadra di Rosario disse che il ragazzo aveva un grave ritardo allo sviluppo osseo a causa del mal funzionamento dell’ ormone della crescita

L’ operazione prevista in questo caso era molto costosa: 900 dollari a settimana, comunque il doppio dello stipendio del capofamiglia.

Per un anno e mezzo Jorge Messi, il papà di Leo, operaio siderurgico tenne botta: organizzò collette tra colleghi, sfruttò l’ assicurazione sanitaria aziendale e chiese aiuto alla Fondacion Arciner legata alle omonime acciaierie della zona sud di Rosario.

Ma gli sforzi di Jorge furono inutili, perché l’ Argentina era stata colpita dalla crisi economica. Nessuno riusciva ad aiutarlo, neppure il River Plate la squadra di Buenos Aires. Non rimaneva che appoggiarsi alla moglie Celia in Spagna. Jorge e il figlio volarono così in Europa a Barcellona e nel settembre del 2000 Leo fece un provino con Carles Rexach ex attaccante blaugrana e all’epoca dirigente. Rexach si accorse subito del talento, peccato che Messi fosse troppo basso; il dirigente firmò comunque il contratto con cure mediche incluse.

Lionel cominciò la terapia. Il Barça sborsò 20 000 euro per curare Messi, ma oggi possiamo affermare che ne valse la pena visto che Messi nel mercato calcistico è quotato 150 000 di euro e Leo con i suoi 4 palloni d’oro consecutivi ha battuto il record di Platini.

LIONEL MESSI, la “Pulce” Fenomeno

ARTICOLO:

Matteo Cassetti

Giorgio Bresciani

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Il calciatore argentino si caratterizza per molte qualità che lo rendono unico nella tecnica calcistica: Messi fa sempre molte finte per scartare l’ avversario, la più letale è il cambio di passo che frego Rio Ferdinand nella finale di Champions League del 2011 contro il Manchester United.

La storia di Messi dimostra che non conta solo la forza e la prestanza fisica, ma valgono molto di più la determinazione,la passione, la tecnica e l’ umiltà.

Questi sono gli ingredienti che hanno permesso a Messi di essere un fenomeno.

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La navigazione a vela ha origini molto antiche, risalente circa al tempo degli egizi, usata prima per il

trasporto, è evoluta sino a diventare uno sport.

Con l’uso, anche la struttura delle barche è cambiata, dalle semplici imbarcazioni per trasportare

merci, agli odierni moth.

Vediamo la storia in pillole di questo affascinante e antico sport...

LA STORIA La vela è uno sport praticato con una barca che può essere di diversi tipi.

È un modo ecologico per viaggiare, dato che non fa uso del motore.

La vela accomuna molti sport come il volo a vela, l'aquilonismo, lo snow kit...

Le gare veliche esistevano già nel II secolo a.C., periodo in cui le imbarcazioni erano il primo mezzo di

trasporto nel Mare Nostrum. Epoca fondamentale per la vela è stato il XVII secolo, nella lotta alla pirateria marina, i cui artefici

assaltavano le navi olandesi, questi per proteggersi, crearono velieri veloci chiamati jatchschip; sempre

nello stesso secolo, re Carlo II, mentre era esiliato nei Paesi Bassi scoprì gli jatchschip e quando tornò al

trono ne portò un esemplare in Inghilterra.

Grazie a lui nacque lo sport della vela nell'impero Britannico. La prima competizione velica fu nel 1715

e nel 1720 nacque il primo club velico in Irlanda.

Le competizioni veliche furono organizzate seguendo regole libere, nel 1878 viene fatto il primo

congresso velico, tra il 1870 e il 1880 la vela passò bei tempi.

Nel 1875 tre club velici si unirono e fondarono la prima associazione per le competizioni veliche.

Questo sport acquisì lo status di sport olimpico, venne introdotto ai giochi di Parigi nel 1900.

Nel 1906, sempre a Parigi, viene adottato un regolamento internazionale di regata che rimase in

vigore fino al 1996.

Oggi lo sport della vela è uno sport di nicchia, anche se nella nostra zona tra il lago d'Iseo e il lago di

Garda sono sempre di più numerosi gli appassionati di questo storico passatempo.

LA VELA dalle origini con uno sguardo al futuro ...

ARTICOLO:

FABIO NICOLINI

GIORGIO VASSALLI

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LA TECNICA

Prua: parte anteriore di un'imbarcazione Poppa: parte posteriore di un'imbarcazione Deriva: simile ad un'ala situata sotto la barca, serve a contrastare lo scarroccio e a mantenere la rotta Opera viva: parte di scafo che si trova sotto la linea di galleggiamento Opera morta: parte di scafo che si trova sopra la linea di galleggiamento Alcuni nodi: Nodo semplice Nodo Savoia Nodo piano Nodo parlato Cassa d'amante

Ma qual è la situazione di questo sport nel XXI secolo? E quali sono le principali

competizioni? Lo abbiamo chiesto ad un insegnante di vela d'eccezione, il nostro prof. di musica,

Luca Porro.

-Quali sono le caratteristiche di un buon velista?

Tante e tutte complementari tra le quali resistenza e forza, sangue freddo e sensibilità, capacità di

osservazione, equilibrio, lavorare in team, senso dell'orientamento e la capacità di riconoscere i propri

limiti senza vergognarsi.

-Come maestro perché consiglierebbe ad un ragazzo della nostra età di far vela?-

È uno sport che non ritiene esclusivamente dati atletici e perlopiù permette a tutti e a tutte le età di

praticarlo, creando un contatto unico e diretto con le forze della natura

-Quali sono le gare più importanti in Italia?

I campionati nazionali delle classi olimpiche e giovanili, "Barcolana" a Trieste e la "100 miglia sul

Garda"

Quali sono i velisti bresciani più abili e forti?

Gli olimpionici Pietro Zucchetti, Giulia Conti, Massimo Sighe, Angelo Glisoni, Giorgio Zuccoli e una flotta

di giovani velisti emergenti".

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Oggi la tecnologia si continua ad evolvere e ,piano piano, tutto diventa più all’avanguardia senza quasi rendersene conto.

In quest’articolo vi parlerò della modernizzazione di uno dei dispositivi della più grande marca del mondo tecnologico: la Apple. Pensate soltanto qualche anno fa la Apple brevettò un orologio per ascoltare la musica, invece ora, a partire dal 26 Giugno in Italia, metterà in commercio un nuovo smart watch. Apple Watch in realtà è diverso da tutto ciò che Apple ha mai creato, il dispositivo creato sarà facile e intuitivo da usare proprio come un iPhone o un Mac, ma allo stesso tempo sono stati creati nuovi modi per interagire, fatti appositamente per un piccolo dispositivo da polso. Il risultato? Un’esperienza d’uso a misura di Apple Watch, ma sempre inconfondibilmente Apple.

Ogni prodotto che questo colosso tecnologico ha creato è definito da un particolare sistema di input, da un modo nuovo e unico di interagire col dispositivo. Per Apple Watch, questo sistema è la Corona Digitale. Tipicamente, negli orologi meccanici, la corona serve a impostare l’ora e la data e per caricare la molla. Apple ancora una volta vuole innovare, così ha trasformato la co-rona in uno strumento versatile capace di risolvede una sfida fondamentale: ingrandire gli ele-menti su un piccolo display. Zoommare con due dita, come sull’iPhone, sarebbe stato scomodo sullo schermo del piccolo dispositivo, girando la Corona Digitale invece ingrandirete e farete scorrere gli elementi in modo semplice e preciso, senza coprire il display.

La Corona Digitale è il centro attorno a cui ruoterà tutto il vostro rapporto con Apple Watch.

Il sistema operativo Watch OS ha un aspetto meravigliosamente innovativo, ma tutt’altro che sconosciuto: ogni interazione si basa su gesti a cui siete già abituati, tutto è fluido e reattivo, e le app sono disposte in modo chiaro e ordinato. È stato perfino disegnato un nuovo carattere per rendere il testo ancora più leggibile.

Imparare a usare Apple Watch vi ruberà solo pochi secondi. Apple Watch ha al suo interno un attuatore lineare chiamato Taptic Engine: un meccanismo che produce un feedback tattile. In termini meno tecnici, è come se l’orologio ti toccasse sul polso. Ogni volta che si riceve un avviso o una notifica, o che fate un gesto come girare la corona o premere sul display sentirete una sensazione tattile diversa a seconda del tipo di interazione.

APPLE WATCH: IL DOMANI È GIÀ QUI...

ARTICOLO:

KEVIN VIGNAROLI

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In più vi permette di comunicare in modi totalmente nuovi e più intimi con chi indossa un Apple Watch. Per esempio, potete attirare l’attenzione dell’altra persona con un lieve tocco, o inviare un messaggio davvero personale: il battito del cuore...

Da Giugno saranno disponibili tre modelli:

L’apple watch: cassa in lucido acciaio inossidabile naturale o nero siderale. Quadrante protetto da vetro in cristallo di zaffiro e una scelta fra tre cinturini in pelle, un bracciale a maglie, un loop in maglia milanese o un cinturino in fluoroelastomero ad alte prestazioni.

L’apple watch sport: cassa in leggerissimo alluminio anodizzato, color argento o grigio siderale. Il display è protetto da un vetro Ion-X rinforzato, e il pratico cinturino in fluoroelastomero è disponibile in cinque brillanti colori.

L’apple watch edition: cassa in oro 18 carati due volte più duro dell’oro tradizionale. Lucido ve-tro in cristallo di zaffiro per il display e a completare il tutto, un cinturino di squisita fat-tura.

Un’ampia collezione di cinturini anche acquistabili separatamente.

Secondo alcuni calcoli del wall street journal l’apple watch edition potrebbe sfiorare i 4000-5000€, ma ricordiamo che ha una scocca in oro 18 carati ed un vetro di cristallo di zaffiro ancora più spesso del solito. Questo prodotto sarà rivoluzionario e sempre secondo “the wall street journal” gli apple watch del modello edition che verranno venduti in America si aggireranno sugli 850.000-1.000.000.

Come detto in aperture la tecnologia non smetterà mai di stupirci e non sarebbe fantascientifico pensare che probabilmente tra qualche decennio scopriremo il teletrasporto, avremo macchine del tempo o telefoni senza schermo, chissà. Con Aplle Watch, domain è già qui.

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Che cos’è un Drone ?

L’aeromobile a pilotaggio remoto o APR, comunemente noto come drone, è un velivolo caratterizzato dall'assenza del pilota umano a bordo. Il suo volo è controllato dal computer a bordo del velivolo, sotto il controllo remoto di un navigatore o di un pilota sul terreno o in un altro veicolo. L'inclusione del termine aeromobile sottolinea che, indipendentemente dalla posizione del pilota e/o dell'equipaggio di volo, le operazioni devono rispettare le stesse regole e le procedure degli aerei con pilota ed equipaggio di volo a bordo. Il loro utilizzo è ormai consolidato per usi militari ed è crescente anche per applicazioni civili, ad esempio in operazioni di prevenzione e intervento in emergenza incendi, per usi di sicurezza non militari, per sorveglianza di oleodotti, con finalità di telerilevamento e ricerca e, più in generale, in tutti i casi in cui tali sistemi possano consentire l'esecuzione di missioni "noiose, sporche e pericolose" (dull, dirty and dangerous) spesso con costi minori rispetto ai velivoli tradizionali. Sono noti anche attraverso altri acronimi, molti dei quali di derivazione anglosassone: oltre a RPA (Remotely piloted aircraft) possono essere indicati come UAV (Unmanned aerial vehicle), RPV (Remotely piloted vehicle), ROA (Remotely operated aircraft) o UVS (Unmanned vehicle system), ecc.

Quando ci fu stato il primo tentativo di costruire un dispositivo senza pilota (drone)? Il primo tentativo di costruire e utilizzare un velivolo senza pilota, del quale si possa trovare traccia nella storia, risale al 1849, quando gli Austriaci attaccarono la città di Venezia utilizzando dei palloni caricati di esplosivo: alcuni di questi sistemi vennero lanciati dalla nave austriaca Vulcano. Sebbene alcuni dei palloni lanciati avessero funzionato, altri, a causa del vento, finirono per colpire le linee di attacco austriache. I successivi esempi e prototipi di velivoli senza pilota fecero la loro comparsa durante la Prima guerra mondiale: ne fu un esempio l'”Aerial Target” nel 1916, controllato mediante tecniche di radio controllo. Il 12 settembre dello stesso anno, l'aeroplano automatico Hewitt – Sperry, o anche noto come “bomba volante”, compì il suo primo volo, dimostrando il concetto di aereo senza pilota.

Ma oggi, quante ne fanno i droni? Consegnano posta e farmaci, scattano selfie impossibili e salvano vite: i nuovi multicotteri sono sempre più specializzati...C’è persino il modello con la funzione di pedinare che una volta impostata il drone segue il suo “padrone” dovunque!

Ma le regole chi le stabilisce? L’italia è stato uno dei primi paesi al mondo ad mettere in vigore un regolamento per l’uso dei droni civili.

ARRIVANO I DRONI...

ARTICOLO:

GIACOMO BONA

GIORGIO BRESCIANI

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A partire dagli anni Novanta del ventesimo secolo in Europa si è verificato un grandissimo sviluppo delle telecomunicazioni. Queste ultime hanno completamente modificato il nostro modo di studiare, lavorare, comunicare, al punto che la nostra epoca è definita "l' era delle telecomunicazioni". Questo forte sviluppo è dovuto al continuo progresso nel campo della telematica nata dall' incontro dell' informatica e delle telecomunicazioni che ci danno la possibilità ditrasmettere informazioni scritte e sonore attraverso l' uso di fibre ottiche che permettono di trasportare molti dati a grande velocità. ln particolare lnternet, la rete di collegamento tra isingoli computer, si sta diffondendo sempre di più. Però questo utile mezzo non è distribuito omogeneamente: in Europa solo la metà della popolazione può usufruire di questo servizio, è soprattutto utilizzato dagli adolescenti e dagli studenti; questa percentuale varia da nazione a nazione. Ci siamo confrontati e abbiamo valutato quali per noi potrebbero essere gli aspetti positivi e negativi dell' utilizzo dei social network per un ragazzo della nostra età, consapevoli che il bene o il male non stia nello strumento in sé, ma nell’utilizzo che ognuno ne fa.

QUANTO SIAMO SOCIAL???

Articolo: Riccardo Costa e Giorgio Vassalli

Aspetti positivi Aspetti negativi

Puoi contattare e ritrovare amici lontani Ciò che scrivi rimane nella memoria dati e può

Puoi recuperare informazioni e contenuti di diverso tipo: eventi, musica, video...

Puoi essere contattato da persone con fini “malvagi”: pedofili, estorsori, stolker, identità

Puoi comunicare gratuitamente e velocemente con persone dall'altra parte del mondo.

Non puoi fidarti di chi si nasconde dietro allo schermo

Puoi creare gruppi e comunicare una cosa a tante persone contemporaneamente

Puoi perdere contatto con la realtà, la cognizione del tempo e quindi sprecarlo.

Puoigestire il tuo profilo in totale libertà personalizzandolo

Non vedendo la persona in faccia, ma stando davanti allo schermo, corri il rischio di sentirti autorizzato o tanto forte da escludere o

Puoi fare nuove amicizie

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LA STORIA IN BREVE La prima Esposizione Universale si tenne a Londra, correva l’anno 1851 e venne

organizzata al Crystal Palace. Questa divenne il riferimento per tutte le successive, influenzando numerosi aspetti della società quali le arti, l'educazione, il commercio e le relazioni internazionali.

La seconda Esposizione fu a Parigi nel 1855 e venne accolta dalla Francia come una sfida per superare il grande successo della precedente manifestazione londinese. Alle esposizioni partecipavano tutte le nazioni dei continenti del mondo intero.

L'attrazione principale delle Esposizioni erano e sono ancora oggi i padiglioni nazionali, gestiti dai Paesi partecipanti, che si aggiungono ai padiglioni tematici dell'organizzazione.

Storicamente ogni esposizione è sempre stata caratterizzata da particolari strutture, divenute simbolo dell'esposizione, nonché talvolta della città organizzatrice o del Paese organizzatore stesso.

Le strutture espositive di una Esposizione Universale sono normalmente e per la maggior parte temporanee e vengono smantellate a fine evento. Ciò non succede alle strutture principali (centri congressi, anfiteatri, teatri, padiglioni dei Paesi organizzatori, ecc.) che solitamente sono riutilizzate e riconvertite. Talvolta alcune installazioni sono state mantenute e diventate veri e propri simboli cittadini o nazionali, si pensi alla Tour Eiffel, al Crystall Palace a Londra distrutto da un incendio, ma poi ricostruito, all’acquario di Genova, alla Biosfera di Montreal, ecc...

ARTICOLO:

GIACOMO BERTOLI, RICCARDO COSTA

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2015: L’ESPOSIZIONE UNIVERSALE DI MILANO Expo Milano 2015 è l’Esposizione Universale che l’Italia ospiterà dal 1 maggio al 31

ottobre 2015 e sarà il più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione. Per sei mesi Milano diventerà una vetrina mondiale in cui i Paesi mostreranno il meglio delle proprie tecnologie per dare una risposta concreta a un’esigenza vitale: riuscire a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri. Expo Milano 2015 sarà la piattaforma di un confronto di idee e soluzioni condivise sul tema dell’alimentazione, stimolerà la creatività dei Paesi e promuoverà le innovazioni per un futuro sostenibile. Gli Itinerari Tematici raccontano le storie di Expo Milano 2015. Storie di cibo, di tavole, di gusto, offrendo diverse interpretazioni.

Il futuro del cibo

Quale sarà il cibo del domani? Quale sarà la dieta del futuro? Il primo passo per rispondere è quello di far conoscere le tecnologie, le scoperte scientifiche, i traguardi della ricerca di oggi che sono la base di partenza per la formazione del capitale umano del domani, attento sia all’ottimizzazione delle filiere agroalimentari sia alla qualità dei prodotti che finiscono sulle nostre tavole.

La mascotte di Expo Milano 2015 racchiude i temi fondanti della manifestazione proponendoli in una chiave positiva, originale ed empatica. Foody è sincero, saggio, rispettoso e amante della sana e buona cucina. Rappresenta la comunità, la diversità e il cibo inteso nella sua accezione più estesa, fonte di vita ed energia. Per questo è costituito da una famiglia di undici elementi, ognuno con caratteristiche e personalità diverse, che agiscono come veri e propri personaggi. Riuniti in un Volto Unico essi rappresentano l’ideale sinergia tra i Paesi del mondo chiamati a rispondere con energia e positività alle sfide del nostro Pianeta sull’alimentazione presentandosi come una vera famiglia, unica, simpatica e dinamica.

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Foody, la mascotte di Expo 2015 è composta da simpatici frutti ed ortaggi: Guagliò - L'aglio, Arabella - L'arancia, Josephine - La banana, Gury - L'anguria, Pomina - La mela, Max Mais - Il mais blu, Manghy - Il mango, Rodolfo - Il fico, Piera - La pera, Rap Brothers - I rapanelli, Chicca - La melagrana.

La Famiglia Salesiana partecipa a Expo Milano 2015 con il padiglione "Casa Don Bosco"

che, dopo l'esposizione, verrà donato alla missione salesiana in Ucraina e diventerà luogo di accoglienza, educazione e formazione professionale per centinaia di giovani. La Famiglia Salesiana mette al centro del tema i giovani, la vera e ineguagliabile energia per la vita. Nell’anno del Bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco la Famiglia Salesiana sviluppa ad Expo il tema «Educare i giovani, energia per la vita», stabilendo un ponte diretto fra i due importanti appuntamenti del 2015, entrambi focalizzati sui giovani, futuro della società, di ogni Paese, dell’umanità intera. Intende così contribuire, a partire dalla propria esperienza nei 130 Paesi del mondo in cui è presente, al dibattito internazionale sull’Agenda Post 2015.

Il tema “Educare i giovani, energia per la vita” si declina in tre sotto temi ai quali si

ispirano eventi e iniziative organizzati nei sei mesi dell’esposizione: • Nutrire il corpo • Educare la persona • Coltivare il sogno

A Expo Milano 2015 la Famiglia Salesiana testimonia il proprio approccio alla fame e alla malnutrizione che, oltre il tema della produzione e disponibilità di cibo, riguarda direttamente l’educazione integrale, umana e spirituale dei giovani, di cui la promozione e la protezione dei diritti di ogni persona sono elementi fondanti.

Un gruuppo di alunni della nostra scuola visiterà EXPO il giorno 11 settembre e siamo

certi che in questi mesi pochi si faranno scappare un evento così importante. Vi auguriamo quindi BUONA VISITA A EXPO MILANO 2015!

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P A G I N A 3 4 S A M B E R - E X P R E S S

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1. EVENTO INTERNAZIONALE CHE SI SVOLGERÀ IN VARI PAESI DEL MONDO ,PER NOI, LA CITTÀ CHE RAPPRESENTA L’ITALIA È MILANO.

2. IL MESE PIÙ AMATO DALLA MAGGIOR PARTE DEGLI ALUNNI PER LA FINE DELLA SCUOLA. 3. BEVANDA FAMOSA NELLA MAGGIOR PARTE DEL MONDO 4. RAGAZZO Dì 1° CHE È SOPPRATUTTO CONOSCUTO PER IL SUO TG DOMINA CORAL BAY 5. MARCA PIÙ CONOSCUTA DÌ OCCHIALI 6. PILOTA DI FORMULA 1 RIMASTO IN COMA PER UNA CADUTA CON GLI SCI 7. APP PIÙ UTILLIZATA PER MESSAGGIARE 8. SOCIAL NETWORK INVENTATO DA MARK ZUCKERBERG

9. SOCIAL NETWORK USATO PER PUBBLICARE FOTO IL CUI SVILUPPATORE È BURBN 10. MODELLO DI SCARPE PIÙ AMATE DAI RAGAZZI DELLA NOSTRA SCUOLA 11. ULTIMO PC SFORNATO DALLA CASA APPLE 12. CALCIATORE CHE VINSE ILPALLONE D’ORO

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P A G I N A 3 5 N U M E R O 2

CHI SONO QUESTI PERSONAGGI FAMOSI ?

IDEAZIONE E REALIZZAZIONE:

GIACOMO BONA

GIORGIO BRESCIANI

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P A G I N A 3 6 S A M B E R - E X P R E S S

1 F I F A

2 G I A L L O

3 R U B B E R

4 A M I C O

5 G E R M A N I C O

6 I N T E R N E

7 P A R T E N O N E

8 C A D E L B O S C O

9 C A R L O C R A C C O

10 T O G A

11 C H I A V E T T A

12 R E D A Z I O N E

13 P A O L O

14 J O B S

15 U N I T À

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P A G I N A 3 7 N U M E R O 2

TROVA LE DIFFERENZE

INDOVINA I PROFF.

PORRO GIOVANNI LUCA MOIOLI LIANA

IDEAZIONE E REALIZZAZIONE:

GIACOMO BONA

GIORGIO BRESCIANI

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P A G I N A 3 8 S A M B E R - E X P R E S S

Scatti dal “Polvere di

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P A G I N A 3 9 N U M E R O 2

Stelle”...