Il Fatto 06-11-2015

download Il Fatto 06-11-2015

of 20

Transcript of Il Fatto 06-11-2015

  • 7/24/2019 Il Fatto 06-11-2015

    1/20

    Venerd 6 novembre 2 01 5 Anno 7 n 306 e 1,50 Arretrati: e 3 ,0 0Redazione: via Valadier n 42 00193Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)

    tel. +39 06 32818.1 fax+3906 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

    y(7HC0D7*KSTKKQ( +,!#!=!z!.

    Memento Mori

    MARCO TRAVAGLIO

    Assolto Calogero Man-nino, assolto laltroieridal Gup, il processo

    sulla trattativa Stato-mafianon affatto morto e sepolto,come vaneggiano tutti i gior-nali. Intanto perch la senten-za di un Gup con rito abbrevia-to non impegna minimamentela Corte dAssise ch e sta pro-cessando gli altri imputati(non che chi arriva prima vin-ce). Le formule assolutoriepossibili erano tre: il fatto nonsussiste, il fatto non costituiscereato, non aver commesso il fat-to. Le prime due avrebbero in-ferto una discreta mazzataallimpianto accusatorio, sta-

    bilendo che la trattativa non cifu, oppure ci fu ma non inqua-drabile nel reato di violenza ominaccia a corpo politico delloStato. La terza invece, quellaapplicata a Mannino (con buo-na pace di Claudia Fusani, chesullUnit si inventata un ine-sistenteil fatto non sussiste),comporta che il fatto-delitto

    sussiste eccome: dunque latrattativa ci fu, rientra nel rea-to contestato dai pm, m a le pro-

    ve su Mann ino sono insu ffi-cienti o contraddittorie (art.530 comma 2), dunque non ba-stano per dire che il reato lab-

    b ia co m m e ss o a n ch e lu i .Lhanno commesso altri: spet-ter allAssi se, che proc essaaltri, stabilire se sono quelligiusti. La vera novit chequello principale diventa sem-pre pi un processo al Ros, ol-trech ai boss corleonesi. I po-litici che ordinarono agli uo-mini dellArma di trattare conRiina e Provenzano tramite Vi-to Ciancimino, alla sbarra, nonci sono perch non sono statiscoperti, cio perch lomert

    generale li ha coperti.C lex ministro Nicola

    Mancino, che per rispondesol tant o di falsa testimo-nianza per aver coperto suc-cessivamente la trattativa: pio meno la stessa accusa (falseinformazioni al pm) toccavalaltro ex ministro GiovanniConso, che per morto.L u-nico politico superstite Marcello DellUtri, che fra il1992 e il '94 invent Forza Ita-lia:ma, piche un politico,vaconsiderato un uomo di mafiaprestato alla Fininvest neglianni 70-80 e alla politica neglianni 90. Quindi, nel processoStato-mafia, la mafia c; mamanca lo Stato, a parte la cate-na di comando del Ros: lalloracomandante Subranni, lallora

    vicecomandan te Mori e il di luibraccio destro De Donno. Cheabbiano trattato con Ciancimi-no non c dubbio: lhanno am-messo essi stessi. Negano,com ovvio, di aver commessoun reato: ma non negano il fat-to. Laltroieri, nei suoi deliriipost-assoluzione, lex mini-stro Mannino ha detto:Era ri-dicolo pensare che i carabinie-ri obbedissero a un ministro.

    SEGUE A PAGINA 20

    p La procura meneghina ha chiesto1200 archiviazioni per levasioned ellIva. I colleghi di Modena hannodomandato allAgenzia delle Entrate

    di non inviare pi le notizie di reatoper i casi sospetti (visto che non sonopi puniti). In media viene cancellatoun processo ogni tre. Lallarmedi Davigo: Le norme sono peggiorate

    q LILLO, FIERRO E PACELLI AP AG. 4 - 5

    q SANSA A PAG. 3

    SALVATORE CANNAV

    R

    eddito minimo per gli o-

    ver 55, taglio di molteprestazioni assistenziali, ta-glio di pensioni doro e dei vi-talizi parlamentari. il do-cumento Inps di Tito Boeri.

    A PAG. 13

    QUANTO CI COSTA San Pietro

    Otto per mille, scuolee stipendi: i 6,4 miliardid e l lItalia al Vaticano

    q MARONI A PAG. 2

    pE ancora: esenzioni, sostegni alledito-

    ria cattolica, pensioni militari. Una cifrache vale tre anni di tagli alle Regioni

    CALCIO E RICATTI

    Benzema & C.Ecco la Franciadei porno-bleus

    q CITATI A PAG. 14

    Sotto il Cupolone San Pietro e Borgo PioAnsa

    MARTED A FIRENZE Francesco sar in visita pastorale nella citt del premier

    Il Papa non vuole Renzi e famigliaalla sua messa per non essere usato

    p Il capo del governoera intenzionato a pre-senziare con la mogliee i figli lappuntamentoche attende il Ponteficeallo stadio Franchi.La secca rispostada Oltretevere: Quellonon un incontro diSt ato. Cresce il fastidiodi Bergoglio per chiprova ad avvicinarloper foto-opportunit

    Benedizione cercasi Renzi e moglie col Papa Ansa q RODANO E TECCE A PAG.6

    MALCOM PAGANI

    Dai manifesti, il delirio a-veva il ghigno di Jack

    Nicholson e gli occhi sbar-rati di Shelley Duvall. Inqualche flano, cera anche ilvolto di Danny Lloyd che alloraera un bambino e oggi stempiato,vive nel Kentucky, ha insegnato bio-logia e allevato maiali e dopo 35 annii film li vede solo in tv. L ultima scenadiShining, quella che Kubrick si af-

    frett a tagliare dopo lan-teprima mondiale del 23maggio 1980, si chiudevacon un cartello in dissol-venza: LOverlook Hotel

    sarebbe sopravvissuto aquesta tragedia come era so-

    pravvissuto a molte altre. tut-tora aperto ogni anno dal 20 maggioal 20 settembre. chiuso per linver-no.

    SEGUE A PAGINA 17

    IL PREQUEL 35 anni dopo, il film-cult avr un secondo atto

    Ritorno allhotel di Shining

    La cattiveria

    Prima Allevi criticaBeethoven, poi Muccino

    critica Pasolini. Ora Mocciacriticher Dante Alighieri

    WWW.FORUM.SPINOZA.IT

    MOTOGP VALENCIA

    Valentino Rossi,ricorso respinto:partir ultimo

    q PISAPIA A PAG.18

    Corradino Mineo allude a Renzi succube di unabella donna. Poi si scusa.

    Poi dice che la Boschi, ma il s esso non ce nt ra. Non potrebbe parlar chiaro?

    Fisco, 9 mila processi in fumoEVASIONE LIBERA La controriforma Renzi fa saltare, solo a Milano, 3.500 fascicoli

    Mannelli

    CLERICALISMI

    Ru te l l i -Va l l i n i :la santa alleanzadel Campidoglio

    q ZANCA A PAG. 8

    C O N T RO M A N OV R A Sul web

    Boeri (Inps): Re d d i tominimo agli over 55

    B oeri LaPresse

    MAFIA CAPITALE Si apre il processo alla gang di Roma

    Carminati: Adesso parlo io

    Non tremano solo glimput ati

  • 7/24/2019 Il Fatto 06-11-2015

    2/20

    2 PRIMO PIANO | IL FATTO QUOTIDIANO | Venerd 6 Novembre 2015

    LATTACCO DI GALANTINO

    Nuzzi e Fittipaldi, possibile conoscerei ricavi dei due libri?

    qLA VICENDA Vatileaks dimostra chead alcuni d fastidio che ci sia una

    Chiesa cattolica che, in questo momento,parla in modo pichiarorispetto al passato,chiamando le cose con illoro nome. Il segre-tario generale della Cei torna polemicamentesulla vicenda derivata dal trafugame nto di do-cumenti vaticani. sintomatico come in que-sto momento per creare difficolt alla Chiesa

    e alla sua immagine, perch, non illudiamoci,dietro c questo. si stia attingendo al passato.Vuol dire evidenzia monsignor Nunzio Ga-lantino che la spinta di papa Francesco, e pri-ma di Benedetto, sta portando i suoi frutti. Holimpressione dice Galantino riferendosi ailibriAva r i z i a e Via Crucis che qualcuno stiaperdendo la calma per questo rinnovamentoe si sfoghi appropriandosi di documenti riser-

    vatie scrivendolibri. Mi piacerebbe direalli-neffabile Fittipaldi e allineffabile, per due vol-te, Nuzzi: possibile conoscere le cifre dellevostre grandi operazioni editoriali? Io, al po-sto loro, poco poco mi vergognereia fare lepulci agli altri in maniera ideologica, senzaguardare a se stessi. Meno male che alcunigiornali seri stanno mostrando tutte le con-traddizioni di operazioni di questo genere .

    MARCO MARONI

    Ci sono gli stipendi peri 200 cappellani mili-tari, oltre 10 milioni dieuro lanno, e le rela-

    tive pensioni commisurate algrado: a fine servizio i gene-rali di corpo darmata, come ilcardinale Angelo Bagnasco,presidente della Conferenzaepiscopale italiana, maturanoquasi 4 mila euro mensili, perun totale di 7 milioni lanno dispesa. In totale la previdenzapagata dallo Stato italiano aidipendenti del Vaticano, ai lo-ro familiari e al clero (tramiteil Fondo Inps apposito, chenon stato toccato dalla rifor-ma Monti-Fornero e ha unpassivo da 2,2 miliardi) am-monta a 85 milioni lanno.

    C LESENZIONE da qualsiasitributo verso lo Stato di digni-tari e salariati del Vaticano at-tivi nel territorio italiano, e le-senzione fiscale e doganale, disapore medievale, di cui bene-ficia lorganizzazione cavalle-resca, dipendente dalla SantaSede, Sovrano militare Ordinedi Malta: in tutto fanno man-

    cati introiti per il fisco italianodi 45 milioni lanno. Ci sono 15milioni di contributi alledito-ria e alla stampa cattoliche,compreso il credito dimpostadel 10% sullacquisto dellacarta, contributi straordinaricome i 5 milioni spesi per labeatifi cazione di Karol Wo-jtyla a Roma e i 25 milioni perlelicottero messo a disposi-zione di papa BenedettoXVI.

    MA CI SONO anche voci mino-ri, per quanto curiose, come ilmilione e mezzo di euro spesoper cerimonie di cultoin ora-rio di lavoro nelle amministra-zioni pubbliche, i 426 mila eu-ro stanziati dal ministero

    dellIstruzione, come fondiper la ricerca scientifica, in fa-vore della Fondazione Scien-

    ze Religiose Giovanni XXIII,o il canone Rai ridotto agli ap-parecchi degli istituti religio-si, sconto che vale un danno e-rariale di circa 370.000 euro.

    Sono solo alcune delle oltre50 voci che, con meticolosa di-ligenza, ha messo insiemelUaar, unione degli atei e a-gnostici razionalisti, per cal-

    colare quanto costala Chiesaai contribuenti italiani. La ci-fra complessiva che ne viene

    fuori colossale: 6,4 miliardidi euro lanno. Pi di quantobasterebbe per evitare i tagliannui alle Regioni nel triennio2017-2019 stabiliti nella ma-novra finanziaria.

    LE CIFRE,spiega lUaar, sono inmolti casi delle stime: Nessu-no al corrente della precisa

    entit dei fondi pubblici e del-le esenzioni di cui beneficia laChiesa cattolica nelle sue ar-

    ticolazioni. Non la rendononota n la Conferenza episco-pale italiana, n lo Stato, spie-ga Raffaele Crcano segreta-rio dellassociazione, che con-ta tra i suoi soci il matematicoPiergiorgio Odifreddi, letolo-go Danilo Mainardi e il socio-logo Valerio Pocar,ma abbia-mo cercato di fare le stime piattendibili e accurate possibi-le, citando le fonti e utilizzan-do metodologie trasparenti.

    Le voci pi consistentinellelenco sono anche quellesu cui si dibatte da tempo: l ot -to per mille dellIrpef, sulla cuigestione, poco trasparente, si pronunciata nei giorni scorsianche la Corte dei conti, i fi-

    nanziamenti alle scuole catto-liche e le imposte immobiliari.Dal versamento dellotto per

    mille del gettito Irpef (di cuicirca il 60% proveniente dascelte non espresse dai contri-buenti) arriva nelle casse dellaChiesa quasi un miliardo. Danotare che molto meno di unterzo di questo fiume di dena-ro destinato ad attivit assi-stenziali e caritatevoli.

    PER LINSEGNAMENTO dellareligione cattolica nelle scuo-le, invece, nel 2015 si sonostanziati 1,2 miliardi; mentre900 milioni sono stati stanzia-ti in favore delle scuole catto-liche, compresi i contributidegli enti locali e una quota dei66 milioni di detrazioni previ-sti dalla riforma della buonascuola per le scuole parita-rie.

    C INFINE il capitolo delle im-poste sugli immobili. Il patri-monio immobiliare dellaChiesa stimato in 2.000 mi-liardi di euro. Di oltre 600 mi-lioni la stima del mancato pa-gamento di imposte annuesulle propriet in cui si eser-citano attivit commerciali.Solo a Roma della Chiesa unalbergo su quattro e ad evade-re le imposte, secondo un con-teggio fatto per la prima voltadalla giunta Marino (iniziati-va che non ha contribuito allapopolarit del sindaco pressola Santa Sede) sono il 40% del-le strutture. Larretrato per ta-li beni, tra Ici, Imu, Tasi e Tari,secondo lAgenzia delle En-

    trate nella Capitale ammontaa 19 milioni di euro.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    Un albergo su 4

    A Roma appartiene

    alla Curia ed evade

    le imposte (conteggio

    della giunta Marino)

    Lindagine dellUnione Atei Esenzione totale fiscale e doganale per i Cavalieri di Malta a Roma Ansa

    Pu bb li ch ia mo un o st ra lc iod e ll intervis ta che andrin onda oggi alle 9:00 su Ra-dio24 nel programma Mix24 diGiovanni Minoli.

    GIOVANNA CORSETTI

    Io ci credo in questa citt, esoprattutto credoparola di

    monsignor Liberio Andreat-ta, responsabile dellOpera ro-mana pellegrinaggi in quellepersone che ci mettono lani-ma. Pensi che questi assessoriche giorno e notte, queste per-sone che io ho incontrato,questa squadra che ha lavora-to per il Giubileo verso il qualeio ho un rispetto perch ho vi-sto lasciare la famiglia il saba-to e la domenica, in piena esta-te, mentre la moglie e i figli an-

    davano al mare. Le pare giustoche noi ci sputiamo addosso?Mettiamo sempre la croce suchilavora, e non su moltichegiudicano troppo.

    Il giubileo stato annuncia-to il 13 di marzo ma perch,monsignor Andreatta, le de-

    leghe del governo sono arri-vate soltanto 5 mesi dopo?Non lo so lo, chieda a loro.

    Ottanta milioni per un Giu-bileo, le sembra una cifracon gru a?

    I finanziamenti per la citt diRoma non li danno n la Cittdel Vaticano n il Vicariato diRoma, compito del governoe del Comune. Io credo chequesta domanda sia moltocorretto farla alle personecompetenti perch possanodare una risposta altrettanto

    competente.Ha sentito di questi altri 300milioni che dovrebbero arri-vare, diciamo a fine Mari-n o?

    Vede, anche io come lei leggoi giornali, ascolto la televisio-ne, ascolto la radio, sono cose

    che appren-do come ap-prende lei, e idubbi o le do-mande che sipone lei me lep o n g o a n-chio ma spe-ro che qual-cuno ci dia delle risposte.

    Speriamo prima dell8 di-cemb re.

    Ma guardi l8 dicembre non mica la fine del mondo, lannosanto dura un anno intero, se

    poi arriveranno invece dell8dicembre il 12 dicembre o il 3di gennaio cambierebbe qual-cosa secondo lei? L i mp o r-tante che i lavori si faccianoe si facciano bene.

    Per sulle poche gare partiteci sono gi stati arresti?

    Non mi ha meravigliato lo sa,ma esiste la perfezione? Laperfezione non esiste.

    E allora tutti quelli che so-stengono che Roma sia unamela marcia?

    Dire che Roma una melamarcia ingeneroso, ingiu-

    sto, offenderebbe tutte le per-sone perbene, le persone one-ste. Diciamo che Roma unamela bacata, togliamo la partebacata, c la giustizia, ci sonoi magistrati, ci sono i respon-sabili della conduzione pub-blica ma una volta che abbia-mo tolto il marcio, la mela, so-stanzialmente, sana. Roma una societ ricca di valori, e lepersone oneste e perbene de-vono essere difese, incora g-giate. Roma ce la far.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    1,2miliardi di euro

    stanziati per lora

    di religione a scuola

    L AGIOR NATAOLT R ET EVE RE

    VATILEAKS 2

    R o g at o r i aper NattinoTerni indagala Chaouqui

    eLE PRESUNTEoperazioni di

    compravendita di titoli e ditransazioni riconducibili aGiampietro Nattino (info to), presidente di BancaFinnat Euramerica indagato dallUfficio delPromotore di Giustiziapresso il Tribunale delloStato della Citt delVaticano per frode neicommerci, nelle industrie enegli incanti sono oggettodi una rogatoriainternazionale avviata dallaprocura di Roma allaSvizzera. Liniziativa degliinquirenti di piazzale Clodioha preso le mosse dalledichiarazioni di monsignorNunzio Scarano, laltoprelato, gi contabile

    dellApsa, sotto processonella capitale per corruzionee calunnia in relazione alfallito tentativo di rientro inItalia dalla Svizzera di circa20 milioni di euroriconducibili agli armatoriDAmico. Nattino, secondoquanto si appreso, non indagato dalla procura diRoma e dalla Svizzera non ci

    sono ancora risposte allerichieste degli inquirentiromani. Linchiesta dei pmStefano Rocco Fava edElisabetta Ceniccola,viaggia parallelamente conquella che vede lexdirettore generale dello IorPaolo Cipriani ed al suo viceMassimo Tulli rischiare difinire sotto processo perabusiva attivit di raccoltadel risparmio, e non ancheper abusiva attivit bancariae abusiva attivitfinanziaria, cos come si eraappreso ieri, in relazioneallattivit di banca svoltadallIstituto Opere religiosefino al 2012 senza

    autorizzazioni. Riceverannolavviso di chiusuraindagine, atto che anticipala richiesta di rinvio agiudizio. Intanto, dopoessere stata arrestata erimessa in libert dalVaticano, per FrancescaChaouqui (e per il maritoCorrado Lanino) c ancheunindagine della procura diTerni che, a breve , sartrasferito a quella di Romaper competenza.

    Laiuto di Stato alla Chiesacosta 6,4 miliardi allIt alia

    ILDOSSIER Stipendi, pensioni, 8 x 1000 e non solo

    Liberio Andreatta La polemica del monsignore: Spero che qualcuno ci dia delle risposte

    Giubileo, i soldi dopo Marino. Perch?

    LI N T E RV I STA

    Dire che la Capitale

    una mela marcia

    ingeneroso

    per tutte le persone

    oneste e perbene.

    Io le voglio difendere

  • 7/24/2019 Il Fatto 06-11-2015

    3/20

    Venerd 6 Novembre 2015 | IL FATTO QUOTIDIANO | PRIMO PIANO 3

    LEFURBIADIAl macero un fascicolo su tre

    FERRUCCIO SANSA

    Abbia mo chies to lar-chiviazione di 1.200fascicoli solo per lo-messo versamento

    dellIva. Contestazioni relati-ve agli ultimi quindici mesi.In Procura a Milano sonoquesti i primi risultati dellanuova disciplina sulle v a-sione che prevede linnalza-mento dei tetti di non punibi-lit: da 50 a 150mila euro perlomesso versamento delle ri-tenute, da 150mila a 250milaper lIva. In Procura non si so-no fatti cogliere impreparati:Da mesi avevamo smesso ditrasmettere le carte allufficiogip, raccontano i pm. Cos inun attimo sono stati cancellati1.200 fascicoli solo per lIva. Aquesti dovranno essere ag-giunti quelli sulle ritenute. Emigliaia di fascicoli gi a di-

    battim ento: In tutto preve-diamo oltre 3.500 casi, spie-gano in Procura.

    QUANTI processi tributari fi-niranno con larchiviazione?Trenta per cento, azzardanoa Milano. Ma parlando con pm

    di tutta Italia si raccolgonoprevisioni molto varie: dal 20per cento di Genova fino al 75del Friuli. In media, secondo ipm, siamo oltre il 30 per cento.Un processo su tre. Anche semolte Procure interpellate dal

    Fatto stanno ancora elaboran-do le statistiche. I primi dati ri-flettono le analisi delSole 24 O-re pubblicate un anno fa: su 38procure si parlava di circa9.000 archiviazioni su pi di25mila fascicoli. Milano da so-la vale una bella fetta dItalia.Capitale economica e Procuramolto attiva, guida da semprela classifica dei reati tributari:2.494 in un anno (al quinto po-sto c Monza, a pochi chilo-metri di distanza). Seguono

    Roma (1.785), Torino (1.110) eNapoli (458). Per i rinvii a giu-dizio, Milano (1.419) staccatutti: Roma a 438. Adesso mi-gliaia di indagini finiranno nelnulla. Un disastro? Le opinionidei pm, che preferiscono nonessere nominati, sono discor-danti: Perdiamo un fascicolosu tre, ma nel caso dellIva lac -certamento del mancato paga-mento resta. Insomma, si do-

    vrebbe finire per pagare anchesenza reato. Altri pm lombardinon sono daccordo: La san-zione penale un deterrente.Se ci tolgono anche quello, re-stiamo in mutande. A Udine ilprocuratore Antonio De Nico-lo teme che la nuova disciplinapossa portare allarchiviazio -ne di tre fascicoli su quattro.Perch un dato cos disomoge-neo? Semplice, dove il tessutoeconomico fondato sulle pic-cole imprese, come in Friuli e

    Ven eto, linnalzamento deltetto avr effetti molto pi pe-santi. Dove prevalgono le me-dio-grandi imprese - vedi laLombardia - si sentir meno.

    E il resto dItalia? La procu-ra di Torino deve ancora fareun conteggio preciso: Stiamofacendo un piano con lAgen -

    9 mila evasori festeggianoil colpo di spugna di RenziLinnalzamento dei limiti di punibilit: 3.500 archiviazioni solo a Milano

    zia delle Entrate, afferma ilprocuratore capo ArmandoSpataro. I dati esatti si sapran-no la prossima settimana. Ilpool di pm specializzati in rea-ti economici, guidato dallag -giunto Vittorio Nessi, prevedemolte centinaia di archivia-zioni in arrivo.Un prosciogli-mento che - si ribadisce - non

    vuol dire sempre impunit: re-

    ster la sanzione amministra-tiva dellAgenzia delle Entra-te.

    A Genova in pochi giorniabbiamo contato 150 archivia-zioni, raccontano dalla Pro-cura ligure. Siamo tra il 20 e il25 per cento del totale. Un po

    sotto la media nazionale. AModena il procuratore caporeggente Lucia Musti ha ema-nato un ordine di servizio per

    bloccare tutti i procedimentipenali in questione: gli avvisidi conclusione indagini ver-ranno richiamati indietro edeventualmente rielaborati in

    base alla nuova normativa, co-s come le richieste di rinvio a

    giudizio. AllAg enz ia de lleEntrate stato chiesto di noninviare pi le notizie di reatoper i casi sospetti (visto chenon si tratta pi di reato).

    Bologna, Firenze, LAquila,Napoli e Reggio Calabria stan-no elaborando i primi dati.

    AllAquila si segnalano le pri-me archiviazioni. A Napoli ipm, da una statistica fai da te,hanno contato unarchivia-zione a testa ogni giorno. Da

    Vibo Valentia, il proc uratoreMario Spagnolo invita allacautela: Per valutare bisognaconsiderare non solo la quan-tit, ma anche la qualit deicomportamenti contestati.

    IN SICILIA le percentuali, dalleprimissime stime, non si allon-tanano da un fascicolo cancel-lato su tre: Valutazioni preci-se sono impossibili. Limpres-sione che i processi destinatiall archiviazione siano il 30per cento, sostiene SalvatoreDe Luca, procuratore aggiun-to a Palermo. Intorno al 25per cento, dice FrancescoPaolo Giordano, procuratoredi Siracusa.

    La nuova legge - commen-ta un pm partenopeo con iro-

    nia - svuoter un poco gli uf-fici. Far anche bene ai nostricarichi, cio il numero di pro-cessi fatti. Faremo carriera.Ma anche gli evasori sarannofelici. Tutti contenti!.

    (hanno collaborato AndreaGiambartolomei, Vincenzo Iu-rillo, Giuseppe Lo Bianco, Da-vid Marceddu, Lucio Musoli-no)

    RIPRODUZION E RISERVATA

    Il caro estintoAllAgenzia delle

    Entrate stato chiesto

    di non inviare pi

    segnalazioni di reato

    A braccia

    conse r te C on

    le nuove nor-

    me i Finanzie-

    ri si riposeran-

    no. In basso,

    lintervista al

    procuratore

    di Udine Ansa

    RIFORMA FISCALE

    Dal nuovo falsoin bilancioai decreti:regali ai furbetti

    Qello che succedenelle procure dI-talia il primo ef-

    fetto delle riforme fiscali diRenzi. Eccone una brevesintesi.

    SOGLIE. Quelle per gli o-messi versamenti di rite-nute e Iva salgonorispet-tivamente da 50 a 150 e 250mila euro. Sotto queste, sipagano solo le sanzioni. Difatto si legaliz-za la possi-

    bilit di fa-re un ne-ro fino a300 milaeuro. An-che la sogliaper ladichiara-zione infedele, cio leva -sione fiscale vera e propriasale da 50 a 150 mila euro,e limponibile da due a tremilioni. Per accertare le-

    vasione, poi, n on bas terche siano stati inseriti ele-

    menti

    fittizi, cio costi inrealt indeducibili, ma il

    Fisco dovr accertare chesiano proprio inesistenti.

    ABUSO DEL DIRITTO. Lecondotte che, pur nel ri-spetto formale delle nor-me, garantiscono vantaggifiscali indebiti alle impre-se, non sono pi reato innessun caso. E questo haeffetto sulle condottefraudolente, cio la fro-de fiscale. Fatta la legge, ilprocesso a Milano a exmanagerIlva per unafro-de da 52 milioni si chiusocon unassoluzione: Ilfatto non pi reato.

    FALSO IN BILANCIO. Ber-lusconi laveva depenaliz-zato. Renzi lha riformato,ma ha fatto peggio dellexCavaliere: si scordatodi prevedere tra gli ele-menti che falsificano iconti le valutazioni. Manei bilanci quasi tutto, ec-cetto la cassa frutto divaluta zioni (come le ri-manenze di magazzino).

    Ap pr ov at a, la le gg e hamandato assolto lex son-daggista di Berlusconi,Luigi Crespi.

    RADDOPPIO TERMINI.

    Prima il Fisco aveva 4 anniper perseguire gli evasori,ma se presentava denun-cia si arrivava a 8. Ora solose questa arriva nei primi 4anni.

    VO LU N TA RY. Il rientro deicapitali fa salve le rilevan-ze penali: si pagano solo letasse. Prima queste si do-

    vevano pagare fino a 8-10anni indietro. A luglio ilgoverno ne ha tagliati 4-5.Le richieste sono cos pas-sate da 1.800 a 60 mila.

    DAVIGO Le critiche del pm di Mani Pulite

    qBISOGNEREBBE ripristinare un vec-

    chioslogan:pagare tuttipagaremeno,

    ma incentivando levasione si ottienel e ffetto

    opposto. Le dure critichedi Pier Camillo Da-

    vigo, il pm di Mani Pulite (ora in servizio alla

    Cassazione) sono andate in ondaieri a Otto e

    mezzo (La7). Tema: le riforme del governo sul

    fisco. Ospite, oltre a Marco Travaglio, il sot-

    tosegretario allEconomia Paola De Micheli.

    Che hadifeso lascelta dialzare iltetto alcon-

    tante, perch aiuta certi settori. Incentivare il neronon fa ripartire

    le con omi a, la risposta di Davigo, che ha attaccato anche alcune nor-

    me della riforma fiscale: Ha alzato le soglie sulle omesse dichiara-

    zioni, e orabasta inserire costi indeducibili perevadere senza rischi.

    Certo non c solo il penale, ma cos non si possono fare le rogatorie ed

    pi difficile punire chi porta allestero i soldi. Andrebbero confiscati

    i beni agli evasori. Sulla corruzione: Serve lagente provocatore.

    Norme peggiorative. Incentivareil nero non aiuta leconomia

    INUMERI

    25 milaI fascicoli per reati tributari

    aperti in 38 procure italiane.A Milano in un anno sono stati

    avviati 2.494 procedimenti e1.419 sono i rinvii a giudizio.A Roma ci sono 1.785 inchieste

    9 milaProcedimenti finirannoarchiviati per i nuovi limiti. Solo

    a Milano spariranno 3.500

    fascicoli, 1.200 solo per omessoversamento dellIva e

    250 milaIl limite sotto cui scattalimpunit per il mancato

    versamento dellIva. Per le

    ritenute il limite passa da 50 a150 mila euro

    SENTENZA DELLA CONSULTA

    Bocciata lennesima

    norma di Monti.

    E la liraresuscita

    qLADDIO anticipato alla convertibilit

    della lira che fu deciso dal governo Mon-ti illegittimo. Lo ha stabilito la Corte costi-

    tuzionale che ha bocciato lennesimo provve-

    dimento del governo tecnico: in questo caso,quello concui nel 2011, in deroga a unalegge

    del 2002, si stabil con decorrenza immediatala prescrizione anticipata delle lire ancora in

    circolazione. Insomma, chi aveva ancora lire in

    tasca o sotto il materasso non ha pi potuto

    convertirle in euro dal 6 dicembre 2011 inveceche dal 28 febbraio 2012 come stabilito al mo-

    mento del cambio di moneta. Banca dItalia, fu

    il calcolo del governo,ri s parm iava 605 mi-lioni di euro e quei soldi furono versati nelle

    casse del Tesoro. La stima era prudenziale per-ch,sempre dadati ufficiali, le lire ancora in

    circolazione eranopari a quasi unmiliardo di

    euro. La decisione della Consulta arriva ora sul

    ricorso dialcuni risparmiatori cheavranno in-dietro una som ma pari a 27.543,67 euro.

    Gli effetti della sentenza non sono al momen-to chiari nemmeno agli interessati: chi potr,

    eventualmente, fare ricorso per vedersi rico-nosciuto il cambio? Solo chi ha un documen-

    to che attesta il suo tentativo entro il febbraio2012 o tutti? E di quanti soldi parliamo?

  • 7/24/2019 Il Fatto 06-11-2015

    4/20

    4 CRONACA | IL FATTO QUOTIDIANO | Venerd 6 Novembre 2015

    Il mio silenzio garantiscequalche carriera politica.

    Non poteva mancare nel gior-no dellinizio del processo aMafia Capitale, la voce di Sal-vatore Buzzi, luomo dellecooperative ritenuto dallaProcura di Roma braccio si-nistro dellex Nar MassimoCarminati. Buzzi nei mesiscorsi ha scritto parecchio dalcarcere, perfino al Papa.

    UN MESE FAha inviato una let-

    tera anche aCorrado Formi-gli, conduttore diPiazza Pu-lita, che lha mandata in ondaieri sera. Missiva che Formigliha integrato con altre 11 lette-re inviate sempre da Buzzi adun suo conoscente. in que-ste lettere che il ras delle coopscrive: Ma se noi siamo ma-fiosi, i politici non capisconoche il fango potr lambire an-che loro. In realt loperazio -ne Mondo di mezzo ha piche sfiorato la politica, por-tando alla sbarra insieme po-

    litici locali e presunti associa-ti. Poi Buzzi spiega: Alloratramite Carminati si vuole ar-rivare ad Alemanno (...) matramite noi si vuole arrivare auna parte precisa del Pd. Nellarete rimane impigliata la 29Giugno, cooperativa vicina alPd, allarea politica di Bersa-ni. Quindi si colpisce la 29Giugno per dare una botta alPd e cos bilanciare linchie-sta, ma al Pd a trazione Bersa-ni. Insomma una roba in-

    terna al Pd, non al livello na-zionale, ma a livello pi basso,direi regionale.

    Nella lettera a Formigli, ilras delle coop ammette chefra la fine del 2009 e il 2010abbiamo pagato oltre 200 mi-la euro di tangenti. Io ho an-che negoziato con Panzironiil pagamento di una parte diqueste grosse somme in chia-ro, poich non era facile tro-vare soldi in nero. E allora chesoluzione abbiamo trovato?

    Le nostre cooperative, insie-me ad altre, finanziarono e-venti e cene elettorali. Io chie-si espressamente a Panzironise Alemanno prendesse unaparte di soldi e lui me lo esclu-se.

    In unaltra lettera poi pre-cisa:Al Consorzio NazionaleServizi, cui aderiva la 29 Giu-gno, Panzironi prese tra gli800 milae 900 mila euro, co-me 29 giugno 100 mila. Unaparte dei fondi fu coperta per

    delle cene eletto-rali di Alemanno.Questi sapevache erano contri-buti.

    Il sistema nonsarebbe cambia-to con la nuovaamministrazio-n e c o m u n a l e :Quando arrivaMarino scriveBuzzi noi pen-savamo di esserciliberati delle tan-

    genti, ma il peggio doveva an-cora arrivare, per il malcostu-me dilagante in consiglio co-munale, tanto che coniai la fa-mosa metafora della mucca.(...) Abbiamo dovuto pagareper avere alcuni servizi per iquali prima non avevamo maipagato tangenti.

    MA ILRO SSOnon neancheconvinto dellaccusa di mafia:Noi finiamo dentro per ma-fia e il Comune di Roma non

    viene sciolto permafia. La tesi che c mafia conAlemanno e conMarino no. Io in-vece sostengoche se cera ma-fia prima ceraanche dopo, chela corruzione elarbitrio con lagiunta Marinosono aumenta-ti.

    VAL.PAC.

    Carminati: Stavolta parloMa gli imputati sono esclusi

    MAFIA CAPITALE Via al dibattimento, no dei giudici ai difensori:

    lex Nar e altri tre possono partecipare solo in videoconferenza

    MARCO LILLO

    Alla fine Massimo Car-minati, come si dice aRoma sbrocca. Perotto ore rimasto se-

    duto immobile nel carcere diParma dove si trova allisola-mento del 41 bis. Lui, come an-che gli altri vertici dellorga-nizzazione Salvatore Buzzi eRiccardo Brugia e una dozzi-na di altri arrestati, collegatosolo in videoconferenza conlaula Vittorio Occorsio dovesi tiene il maxiprocesso a Ma-fia capitale. Il nero, secondoil suo avvocato Bruno GiosuNaso, questa volta non star insilenzio: Parler, intenzio-nato a difendersi in modo di-

    verso dal solito perch vuolechiarire un sacco di cose e lofar. Per ora sta seduto a gam-be aperte, come faceva sullasedia del benzinaio di CorsoFrancia quando comandavaRoma. Fino alle cinque e mez-za tiene lo sguardo fisso sulcollegio presieduto dal giudi-ce Rosanna Ianniello. Maquando in aula parla lavvoca-to Carlo Rienzi del Codaconssi alza di scatto. Jeans scoloritie giubba scura con scarpe daginnastica, sembra tornatoIlpiratache affrontava di pettoil boss dei campani a Roma,Michele Senese. Carminati un leone in gabbia, passeggiasu e gi gesticolando per qual-che minuto verso il cancellie-

    re che l a rappresentare lagiustizia italiana. Chiss cosagli ha fatto saltare la mosca alnaso.

    IL PALADINO del Codacons inquel frangente sta cercando diconvincere i giudici ad am-mettere anche la cittadina o-norevole M5s Roberta Lom-bardi come parte civile. ForseCarminati non gradisce o forserealizza che nellaula Occorsiosi tiene un vero maxi processoalla mafiaoriginale e origina-ria da lui guidata per i pm.Laula piena di avvocati egiornalisti a decine parlottanocon gli arrestati ai domiciliari,ammessi al processo. A sini-

    stra si vede la moglie di Salva-tore Buzzi, Alessandra Garro-ne, Jeans grigi, borsa grigia,maglioncino lungo grigio, fa ditutto per non farsi notare:Non parlo con i giornalisti.Accanto a lei il collaboratore diBuzzi, Claudio Bolla, e SandroColtellacci, un omaccionegrande e grosso che comeBuzzi dopo il carcere avevafatto fortuna nella coopera-zione sociale. A pochi metri ilconsigliere del Pd PierpaoloPedetti.

    A destra in prima fila, come

    in una riproposizione deglischieramenti in consiglio co-munale c il consigliere PdlGiordano Tredicine. Il pro-cesso entra nel vivo a metmattinata: gli avvocati di Sal-vatore Buzzi (Alessandro Did-di), Massimo Carminati, Ric-cardo Brugia e Fabrizio Testa(Bruno Giosu Naso) voglionoche i loro assistiti siano am-messi allaula. Le ragioni di si-curezza? Per loro sono unaballa.Questo un processettodopato e montato da una cam-pagna mediatica, provocalavvocato Naso. Il pm Giusep-pe Cascini ribatte:Tutti i pro-

    cessi sono molto seri e tutti gli

    imputati vanno rispettati.La sfida mediatica rinviata

    ma i capi di Mafia Capitale vo-gliono il duello con i pm. Car-minati,Buzzi, e il braccio de-stro del Nero, Riccardo Brugia(occhio destro dice Naso iro-nizzando) dicono s alle ripre-

    se delle telecamere. Non solo:accettano la ripresa audio-tvdel loro viso. Vogliono la tele-camera che li inquadra mentrerispondono alle accuse dei pmLuca Tescaroli, Paolo Ielo,Giuseppe Cascini e MichelePrestipino. Non vogliono es-sere presenti come figurine suuno schermo, come Riina oProvenzano nei processi pa-lermitani.

    IN SERATA c la sfilata delleparti civili. Ci sono 54 richie-ste. Dal Comune di Roma alMinistero dellInterno allaRegione Lazio fino al Partitodemocratico del Lazio. C larichiesta danni di 37 rom che siritengono danneggiati dalla

    gestione del campo di CastelRomano. Poi ci sono le associa-zioni da Libera alle associazio-ni antimafia Paolo Borsellino eAntonino Caponnetto, Citta-dinanzattiva, Forum antiusu-ra, Legambiente. I consigliericomunali Riccardo Maggi(Radicali) e quelli M5S. Bussa-no a soldi per i danni di MafiaCapitale anche tre profughidel Darfur e una dozzina di al-tri migranti raccolti in cinquediverse richieste.

    Intanto la Procura ha chie-sto il rinvio a giudizio, solo percorruzione e finanziamentoillecito di Gianni Alemanno.

    L11 dicembre prossimo il Gupsi pronuncer e se ci fosse dav-vero un processo al sindacopotrebbe a quel punto essereriunito a Mafia Capitale. Laprossima udienza del ma-xi-processoalla romana fis-sata per il 17 novembre nellau -la bunker di Rebibbia.

    RIPRODUZ IONE RISERVATA

    Primo giorno

    Il processo

    Mafia Capitale

    si trasferir

    nellaul a

    bunker di

    RebibbiaAnsa

    In tv

    A

    Piazza Pulita

    nuove missive dellex capo delle coop:

    una cosa interna al Pd

    Buzzi: Con noi volevano colpire Bersani

    LE LETTERE

    Detenuto da 11 mesi Salvatore Buzzi, capo della coop 29 GiugnoAnsa

    La scheda

    n LE ACCUSE

    Sono 46

    gli imputatidi Mafia

    Capitale (15in carcere, 22

    ai domiciliari).

    I reatico ntest a t i

    va nn o

    dallass oci a-zione mafiosa

    allacorruzione e

    alla turbativa

    dasta. 70 gli

    arrestati trad ice m b re2014 e giugno

    2015

    Fatto a mano

    LIRANIANO DENHAVI

    Artigiano pestato,cinque e sei annia due Casamonica

    qNELGIORNO di apertura del processo

    per Mafia Capitale, in Cassazione sonostati condannati definitivamente due membri

    della famiglia Casamonica, i fratelli Guido eRaffaele (nella foto il funerale del patriarca Vit-torio che ha fatto scandalo lestate scorsa a Ro-

    ma). Proprio nellecarte dellinchiesta che hascandagliato la terra di mezzo, sono emersi

    legami tra esponenti della famiglia Casamo-

    nica, Salvatore Buzzi e Massimo Carminati.

    Ieri, Guido Casamonica stato condannato a5 anni e 6 mesi e Raffaele a 6 anni e 3 mesi per

    aver derubato e picchiato selvaggiamente,nel febbraio 2010, un artigiano del marmo,

    Mehdi Denhavi (nella fotoa destra), cittadino

    iraniano, che ha avuto il coraggio di denun-ciarli dopo che si sono rifiutati di pagargli i la-

    vori, per svariate decine di migliaia di euro, che

    aveva fatto per abbellire la villa di Guido Ca-

    samonica. In seguito alla denuncia del mar-mista, i Casamonica hanno organizzato la

    rappresaglia: hanno pestato a sangue Denha-vie lo hannominacciatodi morteper costrin-

    gerlo a ritirare la denuncia, ma lartigiano ha

    resistito e ha perseguito lasua s celta di lega-lit. E ieri stata fatta giustizia, i due fratelli

    Casamonica sono stati condannati definitiva-

    Le tangenti

    Quando

    arrivato Marino

    stato peggio,

    la corruzione

    e larbitrio sono

    aume nt at i

    Il ritorno di Odevaine Lex dirigente

    del Campidoglio, da pochi giorni ai

    domiciliari: Ho fatto un percorso,

    stimo i pm. Chiesto il giudizio

    anche per lex sindaco Alemanno

  • 7/24/2019 Il Fatto 06-11-2015

    5/20

    Venerd 6 Novembre 2015 | IL FATTO QUOTIDIANO | CRONACA 5

    DAL PROCESSO A COSANOSTRA, quandorappresentava la famiglia Dalla Chiesa, a

    quello pi recente alla ndrangheta a Nord. Adifendere le vittime, l avvocato e professore univer-

    sitario Alfredo Galasso. Ieri era presente a Roma, do-ve rappresentava Confindustria che si costituita

    parte civile nel processo Mafia Capitale.Perch Confindustria nazionale si ritiene dan-neggiata dallattivit dellapresunta associa-z i o n e?

    Perch un processo che riguarda una serie di con-dotte che confluiscono sul principio del libero mer-cato. Questa trama criminale si insediata nelleistituzioni e nel Comune. La libert di concorrenza einiziativa economica sono state compromesse.

    C differenza tra la mafia siciliana e MafiaC a p i t a l e?

    Anche allepoca del processo a Cosa Nostra si dice-va la mafia non esiste. C' lo stesso atteggiamen-

    to diffuso per quel che sta ac-cadendo a Roma. Se origina-riamente il 416 bis fu costrui-to su Cosa nostra, nulla asso-lutamente esclude che si pos-sa applicare anche ad altrefattispecie. Anche qui c lastruttura associativa: lintimi-dazione, lomert, il sovverti-mento dellordine istituziona-le ed economico.

    Allora un maxi-proces-so o un p rocess etto?

    Assolutamente un maxi pro-cesso. Qui si tratta di liberareun popolo da queste infiltra-zioni. Proprio come a Paler-mo: il processo a Cosa Nostrarappresent la vv io di un apresa di coscienza.

    @ Pa ce l l i Va l e r i a

    ALLASBARRA Rossie neridelmondo di mezzo

    I manager fascistiaccanto ai figli del PciMa un processetto

    Avvocati e arrestati minimizzano: Nessun sistema

    Il costruttore festaiolo Pulcini: Tangenti allamatriciana

    Sergio Carminati Contro giornali e tvA L LUDIENZA

    ENRICO FIERRO

    Roma alla sbarra. LaRoma della grandeabbuffata di appalti emazzette. Racket e

    voti. Amicizie particolari e fe-delt assolute. Il regno di Ma-fia Capitale, dove tutto si tienee tutto si mischia. qui, inquestaula di tribunale dedi-cata al giudice Vittorio Occor-sio, in unafosa giornata di lu-glio del 1976 crivellato di colpidal fascista Pierluigi Concu-telli, che ex pezzi da novantadella destra fascista sono pro-cessati insieme a una miriadedi esponenti della fu sinistracapitolina. Gli ex mazzieri di-ventati manager con la croceceltica al collo e gli eredi delpartito di uomini come GigiPetroselli. Tutti insieme. Im-prenditori affamati di appaltie cooperative trasformate inmacchine per fare voti e dena-ri. Ex caldarrostai diventatistatisti e uomini buoni per tut-

    te le stagioni del potere capi-tolino. il processone, il ma-xi-processo alla romana.

    NO, QUESTO un processet-to. Parla lavvocato GiosuBruno Naso, difensore di Mas-simo Carminati, il nero. un processetto, montato e do-pato da una campagna politicomediatica che ha finalit pre-cise, ma resta un processetto.Un inguacchio. Insomma,Salvatore Buzzi, MassimoCarminati e gli altri, sono imalvagi da buttare in pastoallopinione pubblica. Lavvo -cato non ottiene il risultatoche voleva, fare in modo chealtri suoi assistiti, lex Nar Ric-cardo Brugia, ritenuto la men-

    te organizzativa di Mafia ca-pitale, e il fedelissimo com-mercialista di Carminati, Fa-

    brizio Franco Testa, potesse-ro intervenire al processo di-rettamente e non in videocon-ferenza. In compenso conqui-sta telecamere e taccuini. Atutti assicura che Carminatiparler, infastidito dallac-costamento del suo nome alleparole mafia e droga. Sono co-se che gli fanno schifo.

    C tempo, 130 udienze. Peril momento quelli che fra i 44i m p u t a t i s o n o p r e s e n t inellaula diventata presto unasauna, ostentano tranquillit.Luca Odevaine, luomo che a-veva in mano lemergenza im-migrazione nella Capitale e ol-tre, sorride a tutti. Si fatto 11mesi di galera ma in forma.La lingua sciolta. Ho ammes-so le mie responsabilit, stocollaborando con i giudici.Carminati? Non so chi sia, nonho fatto mai affari con lui. E poi

    basta con questa storia, a Ro-ma non c un sistema mafiosoche gestisce la citt. Perch aRoma le cose si trascinano.

    il leitmotivdi tutti. Anticoe stantio, gi sentito mille vol-te, a Palermo, a Reggio Cala-

    bria e a Milano: la mafia nonesiste. Qui non c nessunamafia, solo tangenti allama-triciana, la formula dellot -timismo dispensata da Danie-le Pulcini. Ha quarantanni, u-na bella camicia bianca sotto lagiacca nera. Il volto abbronza-to delluomo di mondo. Accu-sato di concorso in turbativa

    dasta per una storia di alloggie residence per lemergenza a-

    bitativa, gli imposero i domi-ciliare. Lui non si trattenne equalche giorno dopo post unvideo su Youtube che lo ritrae-va a bordo piscinacon ammi-ratrici, soubrette e rampollidel generone romano.

    SO RR IDE a trentadue dentiGiordano Tredicine, pure lui

    ai domiciliari. Pupillo di unafamiglia di caldarrostai pa-drona assoluta dei camion bare delle bancarelle che arric-chiscono la vista di monumen-ti e belle piazze del centro,Giordano si scusa.Non possoparlare, ma ho fiducia nei giu-dici. Un ragazzo educato,quasi timido, certamente di-verso da quello raccontato daBuzzi e Carminati. C Gior-dano che un porco li mortac-ci sua... Glielo dico sempre: AGiordase non te arrestano di-venterai primo ministro, mefa dice: Perch me possonoarresta? ...li mortacci tua... te

    possono arresta. Processoneo processetto? La partita a-perta. Alla sbarra c un pezzoimportante del sistema di po-tere romano. Non tutto il siste-ma. Mafia capitale la partepi volgare, pi vorace, anchela pi violenta, forse quellache i poteri veri ormai non po-tevano pi reggere. Roma pre-sto sceglier un altro sindaco eunaltra maggioranza. Politi-

    ca e partiti sono alla frutta e chiconta e ha sempre contato inriva al Tevere pronto a pren-dersi la citt. Alfio Marchini,erede della dinastia calce emartello, gi in campo. Lei uomo dei poteri forti?, glihanno chiesto in una intervi-sta. La risposta da tenere amente:A Roma pi che poteriforti abbondano poteri marci.Ecco, mi definirei unfiglio diRoma nemico dei poteri mar-ci. una bella sintesi. Il tem-po dei Buzzi e dei Carminati finito. Questo il tempo delpopulismo dei ricchi.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cera anche Sergio Carminati,fratello del pi noto Massimo,

    ieri in Piazzale Clodio per la primaudienza del maxi processo MafiaCapitale. Concentrato a seguire ladiscussione in aula tra avvocati emagistrati, luomo che nella vita fapanini in un locale nel centro diRoma di una cosa sicuro: Avetecreato voi il mostro, in linea conquanto sostenuto dai legali che par-lano di un processo condizionatodal clamore mediatico.

    Ha 52 anni, cinque anni in menodellex Nar ora accusato di essere ilcapo della presunta associazionemafiosa cheoperava aRoma e nelLazio, Sergio Carminati andato atrovare il fratello in carcere tre vol-te. Quando ieri il tribunale ha riba-dito che Massimo Carminati nonpotr essere presente in aula per leudienze, ma potr seguirle solo invideoconferenza, Sergio sembravarammaricato: Lo devo vedere da u-no schermo piccolo. Lui che da

    quando stata avviataloperazione Mondo diMezzo su Twitter si di-letta a rispondere a gior-nalisti e non solo, ricordatutto del fratello. Ancheq u e l gi o r no d e l 1 9 81quando un proiettile siinfil nellorecchio sini-stro di Massimo Carmi-nati fino a raggiungerelocchio. Da qui il nome Er Ceca-to. Mi ricordo quando le forzedellordine gli spararonodice Ser-gio Carminati . Lo ricorda tuttalamia famiglia, una cosa del generenon la dimenticher mai. Aveva so-lo ventanni.

    Sono noti i rapporti di suo fratellocon la Banda della Magliana. Lei hamai conosciuto queste persone?

    E chi si ricorda? Magari se vedo lefoto s... ma avevo 15 anni.

    In ognimodo, non la prima voltache suo fratello finisce alla sbar-ra .

    Massimo ha avuto dellecondanne e ha pagato.Ma stato anche assolto.Se avesse fatto il dentistao il medico, non starem-mo a parlare di questo.

    E invece che lavoro fa?Lo chieda a lui. Non c'stato un giorno da di-cembreche non finitosui giornali.La gente ha

    fatto film e romanzi.. ci hanno sologuadagnato. Ma io non voglio par-lare con voi giornalisti che addirit-tura avete pubblicato le mie fotocon mia figlia minorenne. Cosacentriamo noi?

    Come ha condizionato la sua vitaquesto processo?

    Io faccio i panini in un negoz io di 40metri quadri nel centro di Roma conmia moglie. Non c molto altro: mio fratelloe glivoglio bene.Pun-to.

    @PacelliValeria RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sergio Carminati

    3 DOMANDE

    D e st i n i

    d iversi

    Luca Odevai-

    ne, agli arresti

    domicil iar i,

    ieri davanti

    al Tribunale

    di Roma. So-

    pra, Massimo

    C a rm in atiAnsa

    Parte civile

    Lavvocato Alfre-

    do Galasso Ansa

    Galasso: Anche a Palermo

    dicevano che la mafia non c

    mente dalla seconda sezione penale dellaCassazione, presieduta da Antonio Esposito

    (nella foto), giudice relatore Piercamillo Davi-go. In apertura del processo, l avvocato di Gui-

    do Casamonica, Giosu Naso, legale anche di

    Massimo Carminati, aveva chiesto il rinvioproprio per la coincidenza delludienza con

    quella di Mafia Capitale, ma il collegio ha re-spinto listanza spiegando che lavvocato ave-

    vatutto iltempo,conoscendole date deipro-cessi da molte settimane, per nom inare un so-

    stituto e cos la difesa stata assunta dall av -vocato Salvatore Mondello,legale di Raffaele

    Casamonica insieme al professor Giuseppe

    Gianzi. Dopo aver fatto la denuncia ai cara-binieri, Denhavi, completamente isolato,

    stato costretto a trasferire il suo laboratorioda Rocca Cencia a Tivoli e ha dovuto trasferire

    la famiglia allestero. In Cassazionesi costi-tuito parte civile, rappresentato dallavvoca to

    Nicoletta Piergentili, che ha dichiarato: "Sia-mo molto contenti per laconferma diquesta

    condanna". Adesso per i Casamonica si apri-

    ranno le porte del carcere. Dalla Cassazione partito il fax con la sentenza definitiva alla Pro-

    cura di Roma perch chieda l a r re s to.ANTONELLA MASCALI

    Il fratello del cec ato a l latt acco:Create il mostro per vendere

  • 7/24/2019 Il Fatto 06-11-2015

    6/20

    6 POLITICA | IL FATTO QUOTIDIANO | Venerd 6 Novembre 2015

    TOMMASO RODANO

    E CARLO TECCE

    Non ho mai avuto tanti a-micicome adesso. Tut-ti sono amici del Papa.Jorge Mario Bergoglio

    laveva fatto capire in tempi nonsospetti, con unintervista allaradio argentinaFm Millenium loscorso 14 settembre: le continueattenzioni nei suoi confronti deipersonaggi pubblici non gli piac-ciono, sono diventate troppo in-vadenti. Regali, strette di mano,selfie e foto di rito varie in com-pagnia dei politici hanno comin-ciato davvero a dargli noia.

    Di recente, il pontefice avevaespresso in modo clamoroso ilsuo fastidio nei confronti dellexsindaco di Roma, Ignazio Mari-no (Non statoinvitato a Fila-delfia n da me, n dagli o rganiz-zatori). Stavolta, lha fatto sape-re niente meno che al presidentedel Consiglio.

    MARTED 10 NOVEMBRE Bergo-

    glio sar a Firenze, trent

    anni do-po lultima visita di un Papa nelcapoluogo toscano (GiovanniPaolo II nel 1986). A Matteo Ren-zi era sembrata unoccasione na-turale per comparire con la suafamiglia vicino al Santo Padre,proprio nella sua citt, tra la suagente. Daltro canto la propagan-da iconografica del premier unodegli aspetti pi curati della suacomunicazione politica, scandi-ta a ritmo incessante dagli scattidel fotografo di Palazzo Chigi,Tiziano Barchiel li, e dai tweet delportavoce Filippo Sensi, tra di-scorsi alle Nazioni Unite, corset-te a Cuba e altre #cosedilavoro.

    Renzi per non ha fatto i conticon Bergoglio.

    Il Vaticano ha fatto capire mol-to chiaramente alla Presidenzadel Consiglio che la sua presenzaa Firenze non necessaria. Anzi,non proprio gradita. Con un

    certo imbarazzo, stato comuni-cato che nella visita pastorale fio-rentinache non un incontro diStato lintervento del presiden-te del Consiglio non previsto. Inquesti casi, generalmente, parte-cipano al massimo il sindaco e gli

    amministratori locali.Il programma toscano di papa

    Francesco pieno di impegni: ilpontefice arriva marted mattinaa Prato, prima di raggiungere Fi-renze in elicottero, attorno alle 9e 15. Il primo appuntamento fio-rentino in piazza del Duomo.Nella Cattedrale, Bergoglio in-contrer i delegati del quintoConvegno Ecclesiale Nazionale.Alle 11:30 previsto l Angelusnella basilica della SantissimaAnnunziata, da qui raggiungerla Caritas e infine il grande even-to: la messa allo stadio ArtemioFranchi inizia alle 15 e un quarto.Limpianto sar riempito fino

    allorlo, sono previste circa 52mila persone. I biglietti, gratuiti,sono distribuiti nelle parrocchiecittadine: chinon riescea pren-dere il tagliando pu seguire lamessa nei maxischermi allestitiin diverse piazze e allo stadio Ri-

    dolfi (vicino al Franchi).Renzi sperava di ritagliarsi u-

    no spazio per incontrare Bergo-glio al Duomo, prima, e poi segui-re la messa allo stadio della suasquadra del cuore. Con lui, ci sa-rebbero stati la moglie Agnese e itre figli. La freddezza del Vatica-no ha intralciato i suoi piani. Oraal presidente del Consiglio nonresta che deciderese rinunciaredel tutto, o mescolarsi ai suoiconcittadini come un semplicefedele.

    LULTIMA VOLTA che Renzi e fa-miglia hanno avuto un incontrocol pontefice stata poco meno diun anno fa. Il 13 dicembre 2014 ilpremier, Agnese e i figli sono statiricevuti in Vaticano per unu-dienza ufficiale, a cui hanno par-tecipato anche gli altri ministridel governo. Dopo un colloquioprivato di 30 minuti con Bergo-glio, il Papa ha pronunciato unsolenne discorso sulla famiglia.Era il quarto incontro tra i due e laseconda visita del premier al San-

    to Padre. Poi pi nulla. In mezzo,c stato lo sfogo di Bergoglio suitroppiamiciche lo circondanoe linconsueta invettiva nei con-fronti dellex sindaco di Roma. Ilfastidio di Francesco era stato ri-badito anche da monsignor Vin-cenzo Paglia, nella telefonatarubata dallaZanzara: Marinosi un po imbucatoaveva dettoil prelato, ironia della sorte, pro-prio a un imitatore di MatteoRenzied stato molto insisten-te per vedere papa Francesco, ingiro con quella fascia... il Papa eraimbestialito. Renzi, quello vero,forse non lo ha ascoltato.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    Marted il pontefice a Firenze e il premier si voleva far riprenderecon Bergoglio assieme a moglie e figli. Il Vaticano per lo ha gelato

    Francesco bloccaRenzi e famiglia:non vuole vederli

    IL PAPAGNO

    Santa sede Matteo Renzi in Vaticano assieme alla moglie e ai tre figli LaPresse

    Il fastidio del Papa

    Non ho mai avuto tanti

    amici come adesso.

    Il precedente di Marino

    imbucato a Filadelfia

    Lo sberleffo

    UN VIETCONG

    PER MATTEO

    FQ

    ,PER I VIAGGI istitu-

    zionali e presidenziali

    ancora una volta le redazioni Rai

    mandano ognuna il proprio in-

    viato, con lennesima moltipli-

    cazione di costi. A tuonare contro la ma-

    la creanza di rimpinzare di giornalisti del-

    la tv pubblica i voli di Stato M ichele An-

    zaldi, rutelliano convertito al renzismo

    militante, deputato della Vigi-

    lanza Rai. Interroga Roberto Fico,

    presidente della Commissione

    che ha il ruolo di controllo: Le vi-

    site istituzionali allestero conti-

    nuano a proporre agli italiani la scena di

    svariati inviati Rai che realizzano servizi

    in serie,inevitabilmente non troppodis-

    simili, conspese di migliaiadi europer o-

    gni trasferta. Proprio per porre rimedio

    anche a questo spreco, la Rai ha messo in

    campo il Piano News con laccor p a m en to

    delle redazioni. Sono passati 9 mesi e

    viale Mazzini non ha fatto nulla.

    La pietra dello scandalo, ovviamente,

    non unviaggiodel premier. Ma quello

    del presidente della Repubblica Sergio

    Mattarella, in questi giorni in Vietnam.

    La scheda

    n 30 ANNIDOPOlultima visita

    di un

    pon te fice,

    Jorge

    Bergog l io

    arriva a

    Fi re n ze

    marted

    10 novembre

    Matteo Renzi

    ha chiesto

    di incontrare

    il Papa

    con la

    famiglia, ma il

    Vaticano ha

    fa tto

    intendere a

    Palazzo Chigi

    che li nco nt ro

    non ci sar:

    il programma

    to sc anodi papa

    Francesco

    pieno di

    impegni

    e li nco ntro

    non gradito:

    alle visite

    pastorali non

    consueta la

    presenza del

    p re m i e r

    Il Molise scoppia, tra scan-dali pubblici e accuse incro-

    ciate. La procura di Bari hachiesto il processo per il so-stituto procuratore Fabio Pa-pa e la sua compagna, la gior-nalista dellemittente localeTelemolise, Manuela Pete-scia. I due sono accusati di a-ver ricattato il governatoremolisano, Paolo di LauraFrattura, ex berlusconianoconvertito al Pd di Renzi. Lavicenda stata resa nota ieridallo stesso presidente di Re-gione in conferenza stampa:

    I fatti sono gravissimi: Pete-scia e Papa tentavano, con mi-nacce di ritorsioni giudizia-rie e mediatiche, di ottenerefinanziamenti per Telemoli-se. Questa la sintesi dichia-rata del tentativo di inca-strarmi con linchiesta Bio-com, che stata archiviata, edellatto ritorsivo ancora incorso di scatenarmi una siste-matica campagna denigrato-ria se non avessi accettato, co-me nonho accettato, di con-cedere soldi pubblici all e-

    mittente. Secondo laccusa iricatti sarebbero iniziati nel2013, anno dellelezione diFrattura alla guida del Moliseal posto del berlusconianoMichele Iorio.

    PETESCIA avrebbe organiz-zato una cena con Papa, Frat-tura e il suo avvocato Salvato-re Di Pardo per cercare lap -

    poggio politico del nuovo go-vernatore. Lincontro risali-rebbe ad ottobre 2013. Pete-scia avrebbe chiesto un primofinanziamento da 400 milaeuro, mentre Papa si sarebbe asua volta rivolto a Frattura, fa-cendogli capire che in caso dimancata collaborazione a-vrebbe avuto cattive notiziesulfronte di uninchiesta che

    lo riguardava. Il governatoreera indagato per malversa-zione ai danni dello Stato e ap-propriazione indebita per uncontributo di 265.000 con-cesso nel 2008 dalla RegioneMolise (allora guidata da Io-rio) a una sua azienda, la Bio-com. Nel frattempo per lin-chiesta stata archiviata,mentre Papa statotraferito

    d

    urgenza a Chieti dal Csm.I REATI CONTESTATI al magi-strato e alla giornalista sonotentata estorsione, tentataconcussione, abuso dufficio,rivelazione ed utilizzazionedel segreto dufficio. Per il so-stituto procuratore si aggiun-ge lipotesi di falso ideologico.Insieme a Frattura, come par-ti offese, risultano anche il mi-nistero della Giustizia, la Re-gione Molise e lex questore diCampobasso Giancarlo Poz-

    zo. Gli accusati hanno annun-ciato per oggi una conferenzastampa di replica. Petescia hagi dato la sua versione dei fat-ti: Sono bugie, non c statanessuna cena. Questa indagi-ne promossa dau n a d e n u n c i adello stesso Frat-tura fondata sul-le sue parole e suquelle di un uni-c o te s t i mo n e :lavvocato e ami-co Salvatore DiPardo. Io e il ma-

    gistrato abbiamog i c o n tr o d e-nunciato per ca-lunnia. veroche abbiamo a-vuto una relazio-ne sentimentale, ma questonon credo sia una colpa.

    La giornalista molto notain Molise non solo per la di-rezione della tv locale, ma peril matrimonio con Ulisse DiGiacomo, il senatore di ForzaItalia entrato a Palazzo Ma-dama dopo la decadenza di

    Silvio Berlusconi.Per lei non il primo guiao

    giudiziario: coinvoltanellinchiesta sulsistema Io-rio, con laccusa di aver cor-rotto lex presidente attraver-

    so la linea edito-riale dellemit-tente che dirige.

    UNA delle pre-sunte c a m p a-gne denigrato-rie di Telemoli-se nei confrontidi Frattura ri-

    guarda la villa e-stiva del gover-natore molisano,accusato di unsopruso nei con-fronti dellaffit-

    tuaria di una parte della casa.Una notizia raccontata (e ve-rificata) anche dalFatto Quo-tidiano e dalleIene. In questocaso, per, contro il governa-tore pesa anche una sentenzacivile del tribunale di Larino.

    TO. RO.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    Veleni in Molise: Ricattavano il governatoreLinchiesta Una giornalista e un m agistrato verso il processo

    per estorsione: minacce a Frattura per ottenere finanziamenti

    Faida & tv

    Il presidente

    del Molise,

    lex Forza

    Italia, ora

    al Pd, Paolo

    di Laura

    F rat t u ra

    Ansa

    La cena

    Chiesti 400 mila

    euro per evitare

    una campagna

    med iat ica

    e giudiziaria, il

    presidente rifiut

  • 7/24/2019 Il Fatto 06-11-2015

    7/20

    Venerd 6 Novembre 2015 | IL FATTO QUOTIDIANO | POLITICA 7

    FABRIZIO DES POS I TO

    Ora, Corradino Mineoavr pure chie st oscusa pe r quel suosorprendente Ren-

    zi non si permetta perch ioso, ma quando manda il suopizzino al premier alquantoincauto a citare Denis Verdi-ni in questi termini: Non fre-quento Verdini. Come a dire,io non uso certi metodi. Eppe-r il sesso e la maldicenza ses-sista diventata d ordinanzacon il Porcellum dei nominati(Porcellum anche per questo)sonoil mantra delle allusionidella Seconda Repubblica.Per non andare troppo in lcon gli anni e nemmeno coimesi, duopo rimembrarequanto Vincenzo DAn na ,

    vulcanico casertano verdinia-no, ha ammonito severamen-te, quando gli ex berlusconia-ni di Denis sono diventatigruppo renziano del Senato:Se parlasse Verdini potrem-mo scoprire che qualcuno hafatto il ministro perch era u-na bella ragazza oera funzio-

    nale al raggiungimento di de-terminati scopi di Silvio Ber-lusconi. Verdini ha ingoiatorospi per professione. Cono-sce vita morte e miracoli ditutta la classe dirigente delcentrodestra. Quindi, non cnessuno, a cominciare da Ber-lusconi, che si possa permet-tere il lusso di insolentirlo o diattaccarlo. Pi sintetico, il si-ciliano Saverio Romano, ex

    ministro, sempre verdiniano:Invito gli amici di Forza Italiaa usare cautela parlando di

    Verd ini. Egli gala ntuom o,conosce la loro biografia e

    LOPI N ION E

    S U BA LT E R N OC O R RA D I N O,C H I AC C H I E R EDA BARBIERE

    DANIELA RANIERI

    Che gli ha detto la testaa M i n e o ? C o nq u e l l a l l u s ion e s u

    Renzi (So quanto po ssa sen-tirsi subalterno a una donnabella e decisa, lui sa che io so")ha riportato in auge il vecchiouso nelle corti, dovei servi e i dipen-denti, una voltacacciati, vannoa spifferare gliaffaridi letto del

    pa dr on e. In pi ,con lintento di farcene

    pensar male, ce lo ha reso sim-pati co. Che il bulle sco, ego-pianta to Renzi si a sottom es-so a una donna (bella e decisa,o passabile e indecisa) ci ri-sveglia lantica simpatia per

    gli anti- eroi, gli innam oratipersi di Robert Walser . Gli duna luce umana, letteraria, dicui non lo credevamo capace.

    Ma fo rse Mi neo int end evache Matteo talmente irre-

    sponsabile da mettere il go-verno nelle mani di una don-na. E questo un errore grave.

    Perch se sosp ettava mo chei l governo pi rosa di sem-

    prefoss e un o s temm a b ril-lante sulla sostanziale condi-scendenza di donne eterodi-rette; e se certo che le quoterosa sono il primoriparo dei

    paracul i che le donne invece leusano, quellio so uninti-midazione. Significa che ri-velandone le cose private po-trebbe screditare Renzi piche criticandone lazione di

    governo . il vecch io vizio diinfangare il nemico squalifi-cando la femmina. Come dire:unosubalterno di una donnanon pu essere un buon capo.

    E questa rob a che sta benenelle sale dattesa dei parruc-chieri, non in politica.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    mantiene riserbo. Il quale

    Verdini, poi, il centro di gra-vit perm anente per un altrogenere di allusioni, quelle re-lative alleterna e invisibile in-fluenza massonica. Chiedereallex direttore del Co rrie redella Sera,Ferruccio de Bor-toli, e al suo editoriale di con-gedo con la puzza stanta digrembiuli e cappucci. Oppu-re rileggere un bel podi inter-

    viste della buonan ima emeri-ta di Francesco Cossiga.

    Sempre per stare su que-stioni del tempo corrente, ec-co cosa trapel dal quartieregenerale di Ignazio Marino,quando questi in un primomomento decise di dimettersida sindaco di Roma:Nessu-no si illuda: far nomi e cogno-

    mi di chi mi ha chiesto favori,raccomandato assessori poiindagati e gente di Mafia Ca-pitale. Ho le prove. Ho anno-tato tutto, incontri, date, pre-

    bende. Ci pensino bene prima

    di cacciarmi

    . Una volta, piz-zini e allusioni investivanotragedie ben pi gravi e sonopassate finanche alla storiacome modi di dire. Fu quandoper esempio venne ritrovato ilmemoriale diAldo Moro nelcovo brigatista di via MonteNevoso, a Milano, e BettinoCraxise la prese con una ma-nina. Quella, cio, di GiulioAn dreotti , che rispose, ri-buttando la palla a Craxi: Sa-r stata una manina o una ma-nona?.

    SEI ANNI FA, nellestate a lucirosse dellex Cavaliere di Ar-core, Massimo DAlema pro -

    voc sconqu assi dietrolog iciprevedendo terremoti giudi-

    ziari provenienti dalla Puglia:Nel governo Berlusconi ci sa-ranno scosse, lopposizione siapronta e responsabile. Lalunga stagione degli scandali

    sessuali di B. aliment voci pe-

    renni di complotti alla cortedel centrodestra. Ecco comeRoberto Calderoli, leghista,liquid le manovre ambigue diGianni Letta e dei suoi amicidella P4 per fare un altro go-

    verno: Nellesecutivo ci sonodieci, venti viscidoni. Ma stiacerto il Gran Visir dei poteriforti che non lavr vinta. Det-to di Letta, in quel governo eraun litigio continuo tra Berlu-sconi e Giulio Tremonti, al-fiere rigorista dellEconomia.Interrogato dai giudici napo-letani per uninchiesta, Tre-monti confess di averavver-tito lex amico Silvio: Glidissi: Non mi farai fare la finedi Boffo. Dove per Dino Bof-fo da intendersi il direttore di

    Avvenir e fatto dimettere per lanota vicenda delle m olestiesessuali. Perch Tremonti fe-ce questo paragone?

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    Lex macellaio Denis Verdini, ex Forza Italia

    IPROTAGONI STI

    BETTINO

    C RAXI

    Ex premier(1 934-20 00 )

    ALDO

    MORO

    Ex premier( 1 9 1 6 -1 978 )

    F ER RUCCI O

    DE BORTOLI

    Ex direttoredel Corsera

    MAS S I MO

    DALEMA

    Ex premiered ex ministro

    Lex premier Giulio Andreotti (1919-2013) Lex presidente Francesco Cossiga (1928-2010)

    Profumo di minacciaDAnna disse: Denis

    conosce la biografia

    di tutti, neanche B.

    pu insolentirlo

    DA FACEBOOK

    Mineo:Ho rispostoalli m b a r b a r i m e n t o,Renzi responsabile

    qHO RISPOSTO a una mascalzonatala riesumazione a opera di Renzi diun

    mio vecchio sms privato per poter dire a Vespache misareidovuto dimettere da senatore einvece sareirimasto per amoredella poltrona con quellache parsa unaltra mascalzona-ta. (...) Non mi interesso di fatti privati, non in-tendevo fare riferimentisessisti, come dice ilCo r r i e re , n mandarep izz ini, come scriveRe-

    pub blica. Intendevo reagire allimbarbarimen-to della politica di cui, secondo me, il primo re-sponsabile Matteo Renzi. ilpremier cheri-solve ogni contrasto politico in una battutasferzante, che supera ogni difficoltspianan-do e asfaltando lavvers ar io. sua la macchi-na informativa, sui giornalie in Rete, cheam-plifica dette battute fino a promuovere veri epropri linciaggi. Questo mi premeva dire nel

    post Risposta agli insulti di Renzi. Nel quale,certo, ho disegnato un profilo delpremier.(...)Lui sa che io so non era minaccia, n volevaesserlo. Era la constatazione desolata di comeRenzi prenda il caterpillar ogni volta che si sen-te in fallo, che qualcuno accenna alle fragilitche si celano dietro la maschera spavalda, tal-volta arrogante, che ama indossare. (...)

    CORRADINO MINEO

    Il Divo, Kossiga, Verdinie quelli che avver tono

    SPIFFERI I professionisti del dico non dico

  • 7/24/2019 Il Fatto 06-11-2015

    8/20

    8 POLITICA | IL FATTO QUOTIDIANO | Venerd 6 Novembre 2015

    GIANNI BARBACETTO

    In quindici giorni, cam-

    biato tutto. tramontato ilmodello Milano. Il pro-

    blema era: chi dovr suc-cedere al sindaco uscenteGiuliano Pisapia? Lui nonsiricandida. Non emerso uncandidato arancione forteche si proponga come conti-nuatore dellesperienza am-ministrativa milanese. E inscena entrato invece G i u-seppe Sala, il commissario E-xpo che piace tanto a MatteoRenzie al ministro MaurizioMartina. C stato il succes-so della fase finale di Expo,celebrato da giornali e tv sen-za chiedersi le vere cifre degli

    ingressi e soprattutto dei contiche saranno in rosso. Dalla fa-se me lo chiede la citt si passati a quella lo chiede ilpopolo del decumano ( co-pyright Elisabetta Soglio).Cos, dopo lenfasi patriotticadella chiusura in gloria, Sala sista permettendo di fare un poil prezioso, si fa pregare perscendere in campo, cerca di e-vitare di passare per le noioseprimarie in cui dovrebbe con-frontarsi con candidati chegiudica minori. Ma ormai ildato tratto: lesperienza Pi-sapia gi messa in soffitta, ilmodello Milano svapora-to, la citt sar il laboratoriodel Partito della Nazione. Salaentr a Palazzo Marino chia-

    mato come city manager daLetizia Moratti (c en trod e-stra) e piace da morire a una

    bella fetta di centristi e berlu-sconiani, che eviteranno di di-sturbarlo contrapponendogliun candidato forte. Lui ora di-ce che il Pd il suo partito diriferimento, ma in realt inquesti giorni ne ha detta ancheunaltra: Io sono di destra, disinistra, di centro o di altro? Iodico: me ne frego. Le sue ca-pacit manageriali, daltraparte, sono fortemente messein dubbio dallo stesso auditin-terno di Expo (raccontato dal

    Fatto il 4 novembre). Eppure imedia lo hanno fatto passareper uomo di successo, il vin-

    cente pronto per la politica.Cos il Pd milanese, obbe-diente a Renzi, ha deciso di ri-mandare per lui le primariedel centrosinistra, gi fissateper il 7 febbraio.Si faranno il28, forse. Sala preferirebbeproprio evitarle. Uno dei can-didati del Pd, il parlamentareEmanuele Fiano, si ritirer.Il partito lha chiesto ancheallaltro, Pierfrancesco Ma-jorino, che ha per rispostopicche: sar sostenuto dallasinistra Pd e da Sel. Alle pri-

    marie mancher un candida-to arancione , o civico(cio della coalizione di Pisa-pia, ma senza tessere di par-tito). Una delle candidabili,lassessore Cristina Tajani,potrebbe essere assunta alcielo come vicesindaco di Sa-la, in modo da dare una coper-tura arancione e di sinistraalluomo Expo che non narancione n di sinistra.

    Pisapia sembra fare buonviso a cattivo gioco. Quandoha annunciato il suo ritiro,pensava potesse crescere unacandidatura arancione: l avicesindaca Ad a Luc ia DeCesaris, lassessore Tajani, ladonna dei conti Francesca

    Balzani. Non prometteva in-vestiture, ma esigeva prima-rie in cui fossero gli elettori adecidere il vincitore. Invecele codedi Expo hanno parto-rito lincoronazione di Sala.Pisapia ha tenuto fermo unsolo punto: le primarie si de-vono fare. Intanto hanno det-to di no alcuni possibili can-didati eccellenti, da Ma rioCalabresi a Ferruccio deBortoli, dal rettore GianlucaVago a Gherardo Colombo(che ha risposto: Siete mat-ti). Sala ha provato a chiede-re primarie della citt metro-politana e non del solo Comu-ne di Milano: impossibile, glihanno spiegato, il bacino elet-torale deve essere lo stesso

    delle elezioni vere. In com-penso gli hanno preparato sumisura una Carta dei valori,che deve essere firmata dachiunque voglia votare alleprimarie: dice che Expo unsuccesso. Certo, se si presen-tasse Stefano Boeri, la parti-ta potrebbe cambiare.

    Lo scontro tra le due fazioni (i favo-revoli e i contrari) non si ancora

    chiuso: ma alla fine Silvio Berlusconiha deciso. Domenica sar alla manife-stazione della Lega Nord in piazzaMaggiore a Bologna. Cede al pressingdi Matteo Salvini, dunque, che riesce aportare sotto le bandiere del Carroc-cio lex Cavaliere. Non potevamo re-stare indifferenti dinanzi alle pressio-ni dei nostri elettori - ha detto Berlu-sconi - che in questi giorni hanno in-sistentemente chiesto una forte dimo-strazione di unit del centro-destra.In Forza Italia, in verit, molti la con-

    siderano una resa alla leadership diSalvini, la definitiva consacrazionedel segretario leghista come uomo for-te del centrodestra. Per convincerelex premier sarebbe intervenuto Um-berto Bossi in persona: alla fine, spie-gano, Berlusconi avrebbedeciso die-vitare di lasciare lascena mediatica aSalvini. Domenica, infatti, si protestacontro il governo Renzi e Berlusconinon vuol perdere loccasione per ri-vendicare il suo peso politico nellacoalizione. Dal palco di piazza Mag-giore, a mezzogiorno, lex premierparler per primo.

    Lex premier parler per primo dal palco

    Alla fine Berlusconi cede: domenicava in piazza a Bologna con Salvini

    C EN TRODESTR A

    Vecchi e nuovi leader Silvio Berlusconi

    e Matteo Salvini Ansa

    DOPO EXPO

    Sala chiede, il Pdrisponde. A Milanoslittano le primarie

    DOPO MARINO

    Rutelli e Vallini,in due controi mali di Roma

    PAOLA ZANCA

    Matteo Orfini se-duto nelle prime fi-le, a pochi posti didistanza daGianni

    Alemanno . Qui nella basilicadi San Giovanni in Laterano, ilcommissario del partito ro-mano venuto ad ascoltare laLettera alla citt del cardi-nale Agosti no Vallini , capodella diocesi di Roma. Pi cheun messaggio apostolico, la

    bozza del programma eletto-rale dei democratici alle pros-sime elezioni. Gi, perch sec una cosa certa, in questosgangherato inizio del po-st-Marino, che il prossimocandidato del Pd avr neces-

    sariamente bisogno dellinve-stitura vaticana: il filo che si

    rotto con il sindaco-marziano(quello dei matrimoni gay ce-lebrati in Campidoglio, quellopubblicamente scaricato daPapa Francesco) va ricucito, edi corsa. Loccasione di ieri stata tanto tempestiva quantocasuale: Vallini, a quella lette-ra, lavora da un anno e mezzoe nelle ultime settimane nonaveva lesinato anticipazioni,alcune delle quali determi-nanti nella caduta di Marino.Diceva il cardinaleche Romaha bisogno di una scossa,che a San Giovanni si vive ma-le. E ieri ha ribadito cheil ma-lessere si respira nellaria.Loro, i porporati, non hannoalcuna smania di protagoni-smo o di visibilit politica, fi-gurarsi. Per come fanno, do-mandano, a estraniarsi dallavita degli uomini?

    Intorno, i banchi sono pie-ni. C limmancabile GianniLetta, c Orfini, c NicolaZingaretti, c la renziana

    Lorenza Bonaccorsi. Man-cano i due prefetti alla guidadella citt, Tronca e Gabrielli.Ma in compenso ci sono gli N-cd in grande spolvero: da Lo-renzo Cesa a Rocco Butti-glione fino al plenipotenzia-rio romano Luciano Cioc-chetti. Una di loro, il ministroBeatrice Lorenzin, laltroie-ri si spinta a dire che il par-

    tito della Nazione (da Forza I-talia al Pd) dovrebbe votare inmassa perAlfio Marchini, u-nico argine ai Cinque Stelle.Ma la proposta, va detto, nonha raccolto grande favore. Pa-lazzo Chigi ha smentito qua-lunque condivisione del pro-getto. Marchini sarebbe la

    resa su tutti i fronti, lammis-sione della nostra totale in-

    consistenza, il ragiona-mento che circola tra i demo-cratici romani. Renzi pernon sa che fare. Aspetta lillu-minazione, ma ha bisogno diqualcuno di cui fidarsi, qual-cuno che gli dia una mano atessere la rete con cui pescareil jolly che li faccia, se non vin-cere, almeno arrivare al bal-lottaggio. Cos, nella guerratra bande del partito romano,Renzi ha deciso di rivolgersial passato: Francesco Rutel-li, lex sindaco. Sar lui ad aiu-tare Renzi a sbrogliare la ma-tassa: non come candidato,

    bens com e lavoratore die trole quinte. Di lui, il premier si

    fida: agli uomini di Rutelliche ha affidato ruoli chiave,da Filippo Sensi a PaoloGentiloni, da Lorenza Bo-naccorsi a Michele Anzaldi,da Roberto Giachetti fino aErasmo D'Angelis: per Ren-zi, disse al Corriere, sono statoil vivaio del Barcellona.

    Cos Rutelli telefona, in-contra, consiglia. Si era gifatto avanti negli ultimi giornidi Marino (mentre WalterVeltroni taceva, lui ricorda-va: Non ho mai avuto la cartadi credito e in vacanza al mas-simo andavo ad Anzio). A fi-ne mese, il 28 novembre, terrin una sala convegni dietro apiazza di Spagna la conven-

    tion

    fondativa

    della sua

    ri-scossa. Il legame con il Vati-cano strettissimo, PapaFrancesco gli ha affidato la ca-

    bina di regia della via Franci-gena per il Pontificio Consi-glio della Cultura. stato pro-prio Rutelli a suggerire unanuova edizione del convegnocon cui nel 1974 il cardinalePoletti denunci imali di Ro-ma. Anche allora tutto co-minci dalla basilica di SanGiovanni in Laterano.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    Me ne

    frego

    Cos il com-

    missario Expo

    Giuseppe Sala

    a chi gli chiede

    se di destra

    o di sinistra

    Ansa

    Il cardinale

    Agostino Valli-

    ni vicario

    del Papa per la

    diocesi di Ro-

    ma. A sinistra,

    lex sindaco,

    France sco

    Rutel liAnsa

    Li n c o ro n a z i o n e

    Il commissario voleva

    un cambio di regole.

    Ottiene il posticipo

    (e teme solo Boeri)

    La lettera

    La Chiesa si fa avanti:

    Non siamo estranei.

    Lex sindaco pure:

    fa il tutor di Renzi

    LI NCON T RO

    La Lombardi (M5S)i n f i l t r at a, filodiretto con Gabrielli

    qUNORA EMEZZA di incontro,negli uffici dei Cinque Stelle a

    Montecitorio. Tra il prefetto di RomaFranco Gabrielli e la deputata M5S Ro-

    bertaLombardi il filodiretto si instau-

    rato da un pezzo: i due si sentono, si con-frontano e soprattutto la parlamentare

    romana segnala. Cos, mentreBeppe

    Grillo arriva a Roma (sempre ieri) per di-

    scutere ancora di come affinare le regole per laselezione dei candidati, la Lombardi lavora

    gi da in f il t ra t a nellamministrazione ca-pitolina. Il senso degli incontri con il prefetto

    Gabrielli, infatti, proprio questo: denun-

    ciare magagne e sospetti come per esem-pio, fanno sapere, i mancati controlli sui

    piani di zona ovvero lo strumento di ur-

    banistica residenziale pubblica (i costrut-

    tori non rispettano gli accordi e fanno affari senzacontribuire alle opere connesse: illuminazione,

    strade, parcheggi, etc). I due hanno parlato anchedi Giubileo e della situazione della citt, a un mese

    dallinizio dellAnno Santo. Insieme a Gabrielli,

    allincontro ha partecipato anche Maurizio Bat-tini, capo della segreteria tecnica del ministro

    delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Del-

    ri o.

  • 7/24/2019 Il Fatto 06-11-2015

    9/20

    Venerd 6 Novembre 2015 | IL FATTO QUOTIDIANO | CRONACA 9

    Direttore responsabile Marco TravaglioDirettore de ilfattoquotidiano.it Peter GomezVicedirettori Ettore Boffano, Stefano Feltri

    Caporedattore centrale Edoardo NovellaVicecaporedattore vicario Eduardo Di Blasi

    Art director Fabio Corsimail: [email protected]

    Editoriale il Fatto S.p.A.sede legale: 00193 Roma , Via Valadier n 42

    Presidente:Antonio PadellaroAmministratore delegato: Cinzia Monteverdi

    Consiglio di Amministrazione:Lucia Calvosa, Luca DAprile, Peter Gomez,

    Layla Pavone, Marco Tar, Marco Travaglio

    Centri stampa: Litosud, 00156 Roma, via Carlo Pesenti n130;Litosud, 20060 Milano, Pessano con Bornago, via Aldo Moro n 4;Centro Stampa Unione Sarda S. p. A., 09034 Elmas (Ca), via Omodeo;Societ Tipografica Siciliana S. p. A., 95030 Catania, strada 5 n 35Concessionaria per la pubblicit per lItalia e per lestero:Publishare Italia S.r.l., 20124 Milano, Via Melchiorre Gioia n 45,tel. +39 02 49528450-52, fax +39 02 49528478mail: [email protected], sito: www.publishare.itDistribuzione: m-dis Distribuzione Media S.p.A. - Via Cazzaniga, 1920132 Milano - Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306

    Resp.le del trattamento dei dati (d. Les. 196/2003): Antonio PadellaroChiusura in redazione: ore 22.00Certificato ADS n 7877 del 09/02/2015Iscr. al Registro degli Operatori di Comunicazione al numero 1859

    COME ABBONARSI

    possibile sottoscrivere labbonamento su:https://shop.ilfattoquotidian o.it /abbonamenti/

    Oppure rivolgendosi allufficio abbonatitel. +39 0521 1687687, fax +39 06 92912167o allindirizzo email: a b bonamenti @ il fa t toqu ot idi a n o.i t

    Servizio clientiassis tenza@ilfattoquo tidiano.it

    SANDRA RIZZA

    Pa l e r m o

    Ilardo me lo disse chiaro:le stragi hanno trovato i-spirazione in ambientideviati dello Stato, que-

    gli stessi ambienti che neglianni Settanta hanno gestitola strategia della tensione: inparte legati ai servizi, in parteallimprenditoria, ma anchea pezzi della destra eversiva edella massoneria, che eranoin contatto con la criminalitsiciliana e calabrese. Paroladel colonnello Michele Ric-cio, quarantanni nellArmatra antiterrorismo e contra-s t o a C o s a N o s t r a , c h enellaula bunker di Palermoper otto ore racconta il pattoStato-mafia, proprio alli n-domani della batosta-Man-nino, lassoluzione dellexministro Dc che qualcuno haletto come il flop annunciatodellintero processo sullatrattativa.

    CHIAMATO IERIin aula per ri-costruire la vicenda di LuigiIlardo, ilsuoconfidente as-sassinato pochi mesi dopo a-ver accompagnato i carabi-nieri in quel casolare di Mez-zojuso, dal quale il 31 ottobre95 Bernardo Provenzanoriusc a dileguarsi senza che ilRos di Mario Mori e MauroObinu si attivasse per cattu-rarlo, Michele Riccio non haancora digerito la delusioneper quel blitz mancato. Cosnel giorno degli editorialiche, dopo il salvataggiogiudiziario di Mannino dan-no per spacciato il processoin corso davanti alla Cortedassise di Palermo, il colon-

    nello dei carabinieri sale sulpretorio e squaderna da capotutti i temi del negoziato tra i

    boss e le istituzioni, concen-trandosi sulle manovre diProvenzano per riallacciarenel dopo-stragi il dialogo conla politica.

    Ilardo mi disse che cerastato un pattoracconta Ric-ciose i boss avessero votatoForza Italia si sarebbero fa-vorite le attivit economichedellorganizzazione, ma so-prattutto ci sarebbero statenuove norme nel settore pe-

    nale e giudiziario a favore diCosa Nostra. E al pm Nino DiMatteo che gli chiede quali

    norme, il colonnello rispon-de pronto: Ilardo elenc lacarcerazione preventiva e lalegislazione sui pentiti.

    NON un collaboratore digiustizia che parla, ma un uf-ficiale che ha gestito pentitidel calibro di Patrizio Peci, eoggi racconta come nel 94,due anni dopo il papello diTot Riina, Provenzano ri-propone le stesse richieste al-

    lo Stato tramite un aggancioinsospettabile con la na-scente Forza Italia: Cosa

    Nostra aveva stabilito uncontatto con un personaggiodellentourage di Berlusco-ni. Poi Riccio scende nel det-taglio: Ricordo che un gior-no avevo in mano un giornalecon un articolo su DellUtri.Chiesi a Ilardo: questo lin-sospettabile? E lui mi disse:ce ne ha messo di tempo percapire.

    Riccio in aula nella vestedi indagato in procedimento

    connesso, ma il pm Di Matteoannuncia di aver chiesto neisuoi confronti larchiviazio-

    ne dallaccusa di falsa testi-monianza, che era scattataproprio per le sue dichiara-zioni sullinerzia investiga-tiva di Mori e Obinu, rese inTribunale nel processo per ilmancato blitz di Mezzojuso.Il giudice Mario Fontana, chenel 2013 ha assolto in primogrado gli ufficiali del Rosdallaccusa di favoreggia-mento a Cosa Nostra, avevatrasmesso i verbali del colon-nello in procura. Ora Mori eObinu sono imputati nell'ap-pello che giunto gi alla re-quisitoria.

    E RICCIO non si stanca di ri-petere le sue accuse. Giurache il Ros imped la catturadi Binnu, riferisce che nonp a r l d e l le soff iat e suDellUtri perch conosceva irapporti di Moricon i verticidi Forza Italia.

    Finch l'avvocato BasilioMilio, difensore di Mori, ma-nifesta tutta la sua stanchez-za per la lunga deposizione, alpunto da sbottare: da que-sta mattina che stiamo per-dendo tempo. Ma ci pensa ilpresidente Alfredo Montaltoa precisare che nellaula bun-ker nessuno perde tempo,ma si lavoraper arrivare adelle conclusioni. E tra ilpubblico, fatto di fan delle A-

    gende Rosse, per poco nonscappa lapplauso. RIPRODUZIONE RISERVATA

    GIAN CARLO CASELLI

    Calogero Mannino: processocontroverso, il suo. Assolto in

    primo grado, condannato in ap-pello con la Cassazione che an-nulla la sentenza e rimanda ilprocesso in appello dove Manni-no alla fine viene assolto con de-cisione che successivamente vie-ne confermata dalla Cassazione.

    UN DATO DI FATTOche allasso-luzione di Mannino si arriva per-ch la Cassazione a processo incorso modifica il proprio orien-tamento rispetto a quello vigenteallinizio del processo sul concor-so esterno in associazione mafio-sa. Mentre prima per il delitto diconcorso esterno era sufficienteprovare lesistenza di un patto tramafia e accusato, col nuovo orien-

    tamento la Cassazione ri-chiede anche la prova diun ritorno del patto intermini di effetti favore-voli all imputato. A meviene da sottolineare chequando iniziato il pro-cesso, anzi linchiesta, erarichiesto un certo livellodi prova; ma prima dellaconclusione lasticellaprobatoria stata elevata.Innescando un meccani-smo che ricorda la storia del falsoin bilancio: che era reato nel mo-mento in cui moltiprocessi sonostati avviati, ma poi a processiaperti stato depenalizzatoobbligando i giudici ad assolvereperch il fatto non costituisce(pi) reato. Dal momento che ifatti, tutti i fatti contestati, sonostati verificati come veri, ma non

    sono pi bastati per arri-var e a una con dan na acausa di un innalzamentoimprevisto dellasticella,e conoscendo tutto literdel processo Mannino, ame onestamente risultadifficile capire come si siapotuto parlare di perse-cuzione. Terzo proces-so, quello che ha avuto alcentro il magistrato Cor-rado Carnevale, anchegli

    assolto in primo grado e condan-nato in appello, con la Cassazioneche annulla la sentenza di con-dannae rimandatutto allaCortedappello, stabilendo per chenon sono utilizzabili le testimo-nianze dei suoi colleghi, valutatedallappello come decisive per ar-rivare alla condanna. Da qui lepremesse per la successiva asso-

    luzione. Io qua mi fermo, osser-vando per che anche in questocaso i fatti posti a base dellaccusasi sono dimostrati ben radicati. Leassoluzioni sono venute per mo-tivi diversi da quella che stata dataluni definita addirittura la vo-cazione persecutoria della Pro-cura della Repubblica di Palermo.E ci hanno attaccato con forza senon addirittura con livore.

    QUESTI TRE PROCESSI dimostra-no che anche di fronte a imputatipotenti noi non abbiamo maicambiato strada. Il cercare gli au-tori di reati appartiene a una con-cezione non burocratica del farmagistratura. Ci siamo ispiratiallinsegnamento di Borsellino edi Falcone: non esiste una doppialegalit; la legalit una sola.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    Tra t t a t i va Dopo il primo no dei giudici, il colonnello Riccioconferma il patto con i boss e i contatti con Marcello Dell Utri

    Il Ros ostacol

    larresto di Binnu

    Mori amico di FI

    STATO-MAFIA

    Il volume

    Edito da

    Piemme,

    18 euro

    I protagonisti Da sinistra, il generale dei carabinieri Mario Mori e il colonnello Michele R iccio Ansa

    Lanticipazione In uscita Nientaltro che la verit di Gian Carlo Caselli

    Mannino e il concorso esterno

    IL LIBRO

    Le parole di Ilardo

    Secondo il confidentelaccordo prevedeva

    lappoggio elettorale

    al partito di Berlusconi

    S C UOL A

    In classe soloi vaccinati:dalle Regionis al governo

    Obbligo di vaccina-zione per le iscri-zioni a scuola, e

    sanzioni, con la collabora-zione degli ordini profes-sionali, per i medici chenon dovesseros e g u i r e l eindicazio-n i . S o n otra i puntidel pianona zionaleVa cci ni de lministero dellasalute, approvato ieri daipresidenti di regioni, manon dallaconferenza Sta-to-Regioni, dopo che il mi-nistero dellEconomia neha chiesto un rinvio perapprofondire alcuni a-spett i tecnic i , legatiallimpatto finanziario delprovvedimento.

    Naturalmente lobbli-gatoriet delle vaccina-zioni per potersi iscriverea scuola, dovr essere re-

    golata da un

    aggiorna-mento della normativa.Tale percorso - si leggenel testo del piano vaccini- sar approfondito e dalnuovo pianopotr esseregenerata una normazioneaggiornata, garantendo,peraltro, la protezionedegli individui e delle co-munit, con misure cor-relate. Per introdurrequeste misure sar neces-sario anche un controllocontinuo delle possibiliviola zioni del suppor toalla pratica vaccinale edellofferta attiva dellevaccinazioni daparte deimedici e del personale sa-nitario dipendente e con-

    venzionato con il serviziosanitario nazionale.

    NAPOLI, DE MAGISTRIS RICORRE

    Il prefetto toglieuna mamma al bimboche ne aveva due

    qIL SINDACO Luigi de Magistris (nellafoto) ha gi annunciato il ricorso al Tar.

    Oggetto:la scelta del prefettodi Napoli di an-

    nullare dufficio latto di nascita del bimbo con

    due madri trascritto nel registro dello Stato ci-

    vile lo scorso 30 settembre. Il provvedimento

    della Prefettura arrivato in assenza dellin-

    tervento del sindaco al quale il prefetto, lo

    scorso 28ottobre, aveva inviato unadiffida in

    cui si "invitava" a procedere all annullame n to.

    Viene cos cancellato il doppio cognome del

    bambino e lindicazione del nome della secon-

    da madre che era stato inserito nella sezione in

    cui si indica il nome del padre. La vicenda inizi a

    quando Daniela Conte, napoletana e madre

    biologicadel bimbo,e MartaLoi, sarda,rego-

    larmente sposate in Spagna dove vivon o, si re-

    cano presso gli uffici anagrafe iberici per far

    trascrivere latto di nascita del loro bambino.

    Qui vengonoa sapere che la Spagna non pu

    concedere un documento didentit al piccolo

    perch figlio di un italiana. Il documento in-

    dispensabile per poter usufruire dellassisten-

    za sanitaria. Le donne si rivolgono al Consolato

    generale dItalia che respinge la richiesta. Un

    rifiuto che non abbatte Daniela e Marta che

    decidono di rivolgersi al Comune di Napoli.

  • 7/24/2019 Il Fatto 06-11-2015

    10/20

    10 | IL FATTO QUOTIDIANO | Venerd 6 Novembre 2015

    P randeGiazza Inviate le vostre lettere (massimo 1.200 caratteri) a: il Fatto Quotidiano00193 Roma, via Valadier n 42 - [email protected] fannulloni?Non generalizziamo

    Non si deve parlare solo di licenzia-mento dei dipendenti pubblici, maoccorre dar loro anche il giusto sa-lario e il rinnovo dei contratti, co-me avviene per i lavoratori degli al-tri settori. Certo, chi ha sbagliato giusto che venga punito e a tal pro-posito ci sono norme precise. Perva anche detto che nel pubblico im-piego, nonostante le tante campa-gne denigratorie, la stragrandemaggioranza dei dipendenti lavoracon seriet e addirittura svolge illavoro anche per quelli che porta-no discredito con i loro comporta-menti.La stessa Corte deiconti hadichiarato esigue le risorse nellalegge di Stabilit e non rispondentialla pronuncia della Corte costitu-zionale; infine si dichiarata con-tro i tagli lineari sia per i ministeri,siaper gli entilocali che minereb-

    bero la possibilit di garantire i ser-vizi ai cittadini.

    MARIO PULIMANTI

    Corruzione, tasse, sprechiAltro che bel tempo

    Si va verso il bel tempo. Cos an-nunciano i meteorologi, insieme a-gli studi Istat e agli altoparlanti delgoverno in carica. Corro a fare unavisita oculistica, perch io non ve-do quasi niente di tutto questo. Par-tiamo dalle cose pi ossidate e in-cancrenite. Il processo giu