Il Fatto 03-11-2015

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  • 7/24/2019 Il Fatto 03-11-2015

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    Marted 3 novembre 201 5 Anno 7 n 303 e 1,50 Arretrati: e 3 ,0 0Redazione: via Valadier n 42 00193Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)

    tel. +39 06 32818.1 fax+3906 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

    y(7HC0D7*KSTKKQ( +,!#!#!z!@La Corte dei conti denuncia le irregolarit sull 8 per mille alla Chiesa:non c alcun controllo e al governo non interessa. Eppure vale 600 milioni

    Il Papa arresta le gole profondeEcco il libro sui furti in Vaticano

    LA lt rove c ra z i a

    MARCO TRAVAGLIO

    Da un libro di storia del

    2030. Lultimo atto for-male della democrazia

    parlamentare in Italia fu il 24gennaio 2008. Quel giorno ilpremier Romano Prodi sca-ricato dallalleato e ministroMastella nei guai con la giusti-zia si present a Palazzo Ma-dama per verificare lesistenzadella sua maggioranza. La de-cisione di parlamentarizzare lacrisi fece infuriare il presiden-te Napolitano, che pretendevauna crisi extraparlamentareperch ipotizz il ministroPadoa-Schioppa nei suoi diarisenza una sfiducia del Senato,Prodi avrebbe potuto tornarecon un nuovo governo, stavoltadi larghe intese, cui il presiden-te lavorava da tempo. Prodi pe-r come gi aveva fatto nel1998 rifiutando lappoggio diMastella e Cossiga per rim-piazzare Bertinotti e preferen-do farsi sfiduciare per un solo

    voto anzich tradire il mandatoelettorale rifiut lescamota-

    ge e fu sfiduciato. Le elezioni lerivinse Silvio Berlusconi. Il suofu lultimo governo italianoscelto dagli elettori, anche sepoi trad ogni principiodemo-cratico: seguit a farsi leggi ad

    personam; espropri le Came-re e gli altri organi di controlloaffidando alla Protezione civi-le del superprefetto Bertolasograndiopereed eventi perag-girare le regole con la scusa difinte emergenze; compr de-putati per rimpiazzare i fuoru-sciti Fini&C.

    E quando nellagosto 2011 isuoi scandali, i suoi fallimenti ela speculazione internazionalelo portarono sullorlo del bara-tro, per salvare la poltrona con-segn se stesso e lItalia nelle

    mani della Bce, autrice di unalettera che privava governo eParlamento della sovranit po-litica e finanziaria dettando leriforme economiche, fiscali,previdenziali e sociali. La crisiesplose comunque a novem-

    bre: le risate di Merkel e Sar-kozy sancirono lisolamentodellItalia in Europa e indusse-ro decine di deputati Pdl a mol-lare B., con la garanzia trape-lata dal Colle che non si sarebbetornati al voto, ma sarebbe nataunammucchiatatecnicacheavrebbe salvato le loro poltro-ne e garantito la loro rielezione,allontanando la prevedibileondata dei 5Stelle. Fu cos con-sacrata lAltrovecrazia, dove ledecisioni si prendono in luoghisegreti, alla larga dalle urne edal Parlamento. Anzich fardecidere ai cittadini chi doves-se pagare i costi della crisi, Na-politano partor il governoMonti, con il programma scrit-to dalla Bce e via via varato acolpi di decreti e fiducie dal90% del Parlamento, senza op-posizione a parte Lega e Idv: sa-crifici per i deboli (pensionati,esodati, lavoratori) e favori alle

    banche.SEGUE A PAGINA 24

    MAFIA CAPITALE Il 5 a processo

    Il rapporto dei 101nelle mani dei pm:presto nuovi indagati

    q LILLO A PAG.5

    NIENTE SOLDI Chiamparino lancia lallarme. Il premier: Basta scaricare sui cittadini

    Le Regioni: A rischio i farmacisalvavit a. Renzi: Ci divertiamo

    p Le critiche allalegge di Stabilit,arrivate ieri anche dai

    tecnici delle Camere,aprono un nuovofronte nella guerra dicomunicazione di Pa-lazzo Chigi: i governa-tori vogliono le tasse

    La cattiveria

    Il governo prontoa stanziare 300 milioni

    per il Giubileo. Dal notaionon si parlato di altro

    WWW.FORUM.SPINOZA.IT

    ISIS E DINTORNI

    Somalia 1992-2015,come esportarela guerra perpetua

    q MASSIMO FINI A PAG. 13

    LI N T E RV I S TA

    Pennac: Il miocorpo tra il Viagrae la cocaina

    SELVAGGIA LUCARELLI

    finita lepoca in cuile guerre di cuscinile combattevano i con-correnti del Grande fra-tellodopo mesi in cattivi-t. Ora tocca a Barilla, quelladi Un mondo buono, anche se agiudicare dagli ultimi contenziosigiudiziari che la riguardano, il suomondo fuori dal recinto della gal-lina Rosita un pomeno buono di

    quello che sembra. La guerrasolo apparentemente nafCu-scini versus Biscotti ha inizionel 2013, quando una piccoladitta abruzzese, la Italy fa-shion, comincia a produrre

    dei cuscini a forma di biscottiche poi vende online. Lazienda

    deposita il design che protegge le li-nee dei cuscini e il marchio Cusci-no biscotto e fin qui tutto fila li-scio.

    SEGUE A PAGINA 16q ARMARO A PAG. 21

    q FERRUCCI A PAG. 4

    IL BEST-SELLER

    Nuzzi: Man et teusate per coprirele spese pazzedei cardinali

    q PAG. 3

    LA STRANA COPPIA

    Sua eccellenzae la lobbista

    fra Twitter, Opuse comparsate tvq DESPOSITO PAG. 3

    Le mucche da mungere,Er Cecatoe Buzzi:

    la fiction in aula bunker

    q ANTONIO PADELLARO A PAG. 4

    Guerra santa Il Papa, il Vaticano e i due arrestatiAnsa

    q TECCE A P AG. 2 -3

    I CORTIGIANI DEL PREFETTOCHE MANGIA SOLO UNO L I VA

    PARLA CACCIARI

    Pd partito suicidaTutto iniziato

    gi con Veltroni

    I TREND DEL M ARTED

    Promesse ignorateMatteo cresce solose fa qualcosa

    q A PAG.6

    q CORRIAS, MANTOVANI E PACELLI DA PAG.7 A 10

    DE L IC ATE Z ZE Contro la ditta che li fabbrica a forma di biscotto

    Mulino Bianco, guerra di cuscini

    FULMINI In carcere mons. Balda, rilasciata lex consulente Chaouqui: Ha collaborato

    q DI FOGGIA A PAG. 14

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    2 PRIMO PIANO | IL FATTO QUOTIDIANO | Marted 3 Novembre 2015

    FABRIZIO DE SP OSI TO

    durata un lampo, a quantopare, la stagione dei nuovicorvi vaticani, Vatileaks attosecondo, tra complotti e tra-me di filiere varie, tutte nemi-che del pontefice argentino, edue nuovi libri esplosivi in ar-rivo. Giusto il tempo del bur-rascoso Sinodo su comunio-ne ai divorziati e questionegay, nellottobre appena fini-to. Sinodo che fu apertodalcl am or oso coming out dimonsignor Charamsa, teolo-g o d i p r i ma f i la d el l e xSant Uffizio e con tanto dicompagno convivente.

    Passa una settimana ed ec-co lo scoop del vaticanistaSandro Magister sul suo se-guito blog dellEspresso. u-

    na lettera di 13 cardinali, tracui due italiani conservatoricome Carlo Caffarra, arcive-scovo uscente di Bologna esoprattutto Angelo Scola, pa-store ciellino di Milano e pa-pa mancato. Scola per smen-tisce la sua firma. La letteracritica il metodo del Sinodo,sacrificato a favore di un cen-tralismo papista, ed esprimepreoccupazioni sulla politicaaperturistadi Bergoglio suidivorziati e non solo. Sono letredici porpore a evocare uncomplotto e Francesco reagi-sce in modo durissimo, deru-bricando a ermeneutica co-spirativa i veleni sulle pre-sunte pressioni delle lobbysul Sinodo.

    Il latore della missiva laustraliano Pell, in origine

    uno degli uomini di punta delnuovo corso bergogliano.Non solo. Appare evidenteche la vecchia filiera del po-tere bertoniano cavalchi imal di pancia antifrancescanidel Sinodo. Ma tutto questo nul la, quando esplode labomba del presunto tumoredi Bergoglio. A scolpirlo a ca-ratteri cubitali ilQuotidiano

    Nazionale, cui collabora Bru-no Vespa, ben introdotto nel-la Curia romana.

    SIAMO ORMAIalla fine del Si-nodo e Qn riferisce di una vi-sita dello specialista TakanoriFukushima a papa Francesco.Il Vaticano smentisce ed aquesto punto che entra in sce-na il faccendiere Luigi Bisi-gnani travestito da giornalistadel Tempo, seppur radiatodallordine, e che fino a qual-che anno fa stava dallaltraparte della barricata, in quan-to a trame, come dimostra lir-risolta storia dei mandanti delfatidico caso Boffo. Il catto-massone di P2 e P4 sparge co-me un Pollicino velenoso bri-ciole di indizi. Prima ammet-te di conoscere bene Fukushi-

    ma, poi allude a una bufala incui la fantasia di Dan Brownpotrebbe localizzare il pro-tagonista in una palazzina li-be rt y a po ch ipassi da VillaBorghese. (...). Epotrebbe colle-garla oggi allemosse dispera-te di un ex po-t e n t e m o n s i-gnore spagnoloa cui il Vaticano,per prudenza,ha addiritturatagliato il tele-fonino di servi-zio.

    il ritratto,questultimo, di monsignorVallejo Balda dellOpus Dei,estromesso dalla commissio-

    ne (Cosea) voluta da Bergo-glio per riformare la gestioneeconomico-finanziaria dellaSanta Sede. Bisignani inseri-

    sce la bufala in u-na nuova faida tralOpera e la Com-pagnia di prove-nienza di France-sco, i gesuiti. Ed sempre lui chepochigiorni fa ri-ferisce di uni n-cursione infor-matica in un com-puter del revisoregenerale dei contidella Santa Sede. il preludio agliarresti della notte

    di Halloween, da parte dellagendarmeria vaticana.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    CARLO TECCE

    Ormai da mesi, gi damaggio, i gendarmisorvegliavano i cor-vi. Quelli che, per la

    Santa Sede, hanno tradito lafiducia di papa Francesco efornito a Emiliano Fittipaldie Gianluigi Nuzzi documentiriservati per i rispettivi libriin uscita il 5 di novembre. Masoltanto sabato e domenica,su ordine esplicito di JorgeMario Bergoglio (Non vifermate), il Vat ica no haconvocato, interrogato e poiarrestato monsignor LucioAngel Vallejo Balda, spagno-lo appartenente all OpusDei, e Francesca ImmacolataChaouqui, ex consulente pa-

    pale, l

    unica donna e laicascelta da Francesco per ri-formare la Curia.

    VALLEJO BALDA in cella neilocali dei gendarmi, la stessastruttura dove ha trascorsocinque mesi Paolo Gabriele,il maggiordomo di JosephRatzinger, condannato e poigraziato per Vatileaks. Cha-ouqui tornata libera, perchcollabora con gli inquirentivaticani e respinge le accuse.Apprezzato economo dioce-sano in Spagna, Vallejo Baldaha esordito in Curia quasicinque anni fa, segnalato aRatzinger da Antonio MariaRouco Varela, il potente ar-civescovo di Madrid (Opus

    Dei) che ha contrastato il go-verno di sinistra di Zapatero.Poi papa Francesco, nel lu-

    glio 2013, lha nominato se-gretario della Commissionedi indirizzo economica-am-ministrativa vaticana (Co-sea, in sigla). Anche la giova-ne Chaouqui, 33 anni cala-

    brese, era una componente diCosea. Siccome le inchiestedi Fittipaldi (Avarizia) eNuzzi (Via Crucis) conten-gono relazioni segrete suconti e spese della Santa Se-de, i gendarmi sono agevol-mente risaliti ai presunti cor-vi. In realt gi in queste ore,assistita dallavvocato GiuliaBongiorno, la Chaouquiprende le distanze da VallejoBalda, da tempo emarginato

    in Vaticano. stato lo spa-gnolo a invitare 150 vip suitetti vaticani per un aperitivo

    in onore della canonizzazio-ne in piazza San Pietro diGiovanni Paolo II e GiovanniXXIII: per il brindisi in ter-razza, cera la lobbista Cha-ouqui circondata da una foltarappresentanza degli abitua-li frequentatori dei salotti ro-mani. Conclusi i lavori di Co-

    sea a met del 2014, Bergo-glio ha creato la segreteriaper lEconomia con al vertice

    il cardinale George Pell e ilconsiglio dei cardinali (il C9)guidato dal fidato Oscar Ro-driguez Maradiaga. VallejoBalda aspirava al ruolo di vicePell, gi se ne vantava in pub-

    blico, celebre unintervista auna radio spagnola, e pure ilcardinale australiano laveva

    confermato. A sorpresa lan -no scorso, per, Bergoglio hapromosso il maltese Alfred

    Xuereb, il segretario partico-lare di Ratzinger.

    A DIFFERENZA di Vatileaksatto I, questa replica parelontana dai veleni fra oppostefazioni (cardinali di Curia eNunzi apostolici) che spinse-ro il tedesco Ratzinger verso

    le dimissioni. Stavolta, per a-desso, le motivazioni riguar-dano ambizioni personali di

    carriera in Vaticano. Ma perevitare scandali durante ilGiubileo in un momento de-licato del pontificato, la r-gentino Bergoglio ha chiestounazione rapida e severa.Proprio papa Francesco, unpaio di anni fa, appena elettoin Conclave, ha inasprito lepene previste dallarticolo 10della legge IX: un corvo orarischia da 4 a 8 anni di car-cere. Non finita. Perch lin-dagine non terminata (altricoinvolti?): va accertato chiha violato il computer di Li-

    bero Milone, il revisore gene-rale vaticano e il promotoredi Giustizia valuta azioni le-

    gali contro gli autori dei li-bri. RIPRODUZIONE RISERVATA

    Nei giorni del Sinodo Le manovre Oltretevere, tra finte malattie e lettere porporate

    I nuovi corvi e la bufala del tumoreTRAME

    Il p a p a g no di Francescosu Vatileaks II: Arrest ateli

    PUGNO DURO

    Lultimo intrigoBergoglio in personaautorizza il blitz controChaouqui (rilasciata)e Vallejo Balda,le presunte talpe

    ANNO DOMINI 2012

    Il maggiordomodi Ratzingere il primo scandalo

    qILNOME Va t i l e a ks stato coniato

    nel 2012. Il 25 maggio di quellanno,

    Paolo Gabriele, aiutante di camera di Bene-detto XVI viene arrestato con laccusadi a-

    ver sottratto carte e documenti riservatidallappartamentodi Ratzinger, finiti poi su

    librie giornali. Lo stesso giorno della r re s todi Gabriele, viene sfiduciato il presidente

    delloIor, la banca Vaticana, Ettore GottiTe-

    deschi. Linizio del processo non interrompe

    le fughe di notizie. Si parla non di un solo cor-

    vo, ma di cor vi che starebbero agendo indifesa delPapa, con lintenzione dicolpire il

    Segretario di Stato Tarcisio Bertone, descri-vendone lingombrante influenza e parago-

    nandola conla debolezzadi BenedettoXVI.Dai documenti emergono le lotte di potere

    allinterno dellaSanta Sedee le irregolarit

    nella gestione finanziaria del Vaticano e

    nellapplicazione dellenorme anti-riciclag-

    gio. Gabrielli stato condannato a un anno esei mesi di reclusione. Benedetto XVI gli ha

    concesso la grazia del perdono. Ma la tra-dizione dei veleni, in Vaticano, dicerto non

    s' fermata l. Paolo Gabriele viene condan-natoil 6 ottobre 2012a 18mesi di carcere. Il

    12 dicembre Ratzinger gli concede la grazia.

    La missiva

    Tredici cardinali

    critica no

    le aperture

    del pontefice.

    C pure Scola,

    che poi smentisce

    Ne u ro ch ir u rgo Fu kushima Ansa

    Altri coinvolti?

    Lindagine va avanti:

    bisogna accertare chi

    ha violato il computer

    del revisore Milone

    La Santa Sede

    Possibili azioni legali

    contro i giornalisti:

    Ricorreremo allaiuto

    dellItalia, se serve

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    Marted 3 Novembre 2015 | IL FATTO QUOTIDIANO | PRIMO PIANO 3

    N

    on la prima volta cheun libro di GianluigiNuzzi, giornalista escrittore, fa infuriare il

    Vaticano, ma stavolta luscita diVia Crucis (Chiarelettere) ad-dirittura preceduta dagli arre-sti.

    Perch il Vaticano teme cos tan-to il libro?

    Racconto per la prima volta laVia Crucisdi Francesco inizia-ta appena divenuto Papa perportare avanti le riforme, cam-biare la Curia, allontanare i mer-canti dal tempio. Il libro svela lasituazione drammatica che Jor-ge Mario Bergoglio eredita daJoseph Ratzinger, fatta di affariopachi, privilegi, angherie. Si te-mono i libri che raccontano i fattiricostruendoli con documentiincontrovertibili, che vogliono

    far conoscere quelle realt chenulla hanno a che vedere con ilvangelo, che testimoniano i con-tinui ostacoli che frappongonoquesto pontefice dal raggiunge-re gli obiettivi che annuncia.Bergoglio non fa marketing, sestesso, ma si confronta con unaCuria dove il cambiamento neidicasteri, nei posti di comandoavviene lentamente per noncreare fratture.

    Queste relazioni segrete sui bi-lanci e sulla finanza vaticana co-sa dimostrano?

    Che i cardinali hannolasciato leberline in garage, ma continuanoa vivere in appartamenti di 500metri quadrati mentre lunicoche vuole cambiare davvero,Bergoglio appunto, vive in soli 50

    metri quadrati. un esempio banale che spie-ga bene le contraddizioni ancora

    fortissime del Vaticano.Il libro contiene anche registra-zioni del Papa, cosa dice?

    Sono riunioni alle quali parteci-pano cardinali e monsignori. IlPapa stato appena eletto, ma gi

    mostra di conoscere bene ledrammatiche criticit della cu-ria. Dice che la spesa, i conti sono

    fuori controllo e fa una disaminaimpietosa della situazione, di chise ne approfitta e di chi agisce daincompetente. Il solo fatto che unpontefice debba occuparsi econtrollare, come ho scoperto

    persino i lavori edili e gli acquistiindica quale sia la reale situazio-ne dOltretevere.

    Cosa pensa degli arresti di Val-lejo Balda e Francesca Chaouqui,accusati di aver trafugato docu-menti riservati?

    Cosa si pu pensare di chi rispon-de a un libro con le manette? Poicerto, sfogliando il libro capi-tolo per capitolo trovo tante ri-sposte a questi arresti, a chi hapaura che gli scandali emergano,che si sappia quanti soldi dati perla beneficenza vengano invecesottratti alle opere di bene previ-ste dallObolo di San Pietro o lastoria dei 400 conti correnti bloc-cati nottetempo allo Ior per tuttele pratiche che riguardavano lesantificazioni e le beatificazio-ni.

    Crede che il Vaticano possa inqualche modo ostacolare la pub-blicazione del suo libro?

    Lo sta gi facendo, cercando ditrascinare noi giornalisti nella te-lenovela di corvi, cornacchie, fa-giani, gossip e chiss cosaltro,tentando di distrarre dal conte-nuto di un libro che si basa sui fat-ti, gli unici che importano a meche faccio il cronista.

    CAR. TEC.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    Fatto a mano

    Achi ci ha parlato, ha addirittura

    smentitodi essere stata arresta-ta, dicendo di essere stata solo ospi -te del Vaticano. Il suo avvocato,Giulia Bongiorno, legale di Andreot-ti ed ex deputata,annunciapoi chelei, Francesca Immacolata Chaou-qui, dimostrer la sua completa e-straneit.

    Che coppia il monsignore dellO-pus Dei e la lobbista trentenne, gifrequentatrice di Navarro Valls, sto-rico portavoce del pontefice polac-co. Eccoli l, sulla terrazza monda-nissima per la festa dei due papi santi,nellaprile di un anno fa. Lui che d lacomunione a Vespa, lei che si fa la fo-to con Carrai, la mano finanziaria delrenzismo. Ed eccoli ancora mentrelui, monsignor Lucio Angel VallejoBalda, va assistere a uno spettacoloin cui lei sul palco con poli tici e voltidella tv.Chi addentro le cosevati-

    caneracconta che ilvero mistero di que-sta storia la formi-d a b i l e a s c e s a d iFrancesca Chaou-q u i , c he n e l 20 1 3ve nne nominat a asorpresa nella com-missione simbolodella pulizia bergo-gliana, quella incari-c a t a d i r i f o rm a r elassetto finanziario del Vaticano.Sul suo blog, il vaticanistaMagisterrivel di punti dicontatto tra la gio-vane lobbista, esperta di pubblicherelazioni, e il primo Vatileaks. Ma leifece da subito scandalo per un altromotivo. Vennero fuori accuse cla-morose su Twitter:Tremonti gayeBertone corrotto. Lei sment e dis-se che qualcuno si era intrufolato nelsuo account, ma si intest un altro t-

    weet, quello che par-lava di Ratzinger ma-lato di leucemia.

    DI MAMMA calabresee p a p e g iz i an a , l asveglia Francesca ar-riva a Roma per luni -versit. Il suo obietti-vo sonoanche i girigiusti. Nella sua bio-grafia consegnata a

    vari settimanali, in prima persona,racconta di aver conosciuto GiulioAndreotti ma mai Luigi Bisignani. Lasua mecenate una contessa, MarisaPinto Olori del Poggio. lei che le fafare il grande salto, nel campo dellerelazioni pubbliche. Oltre al Vatica-no, dove il marito ha lavorato comeinformatico, i suoi interessi vannoanche alla politica. Nella sua rete digiri c il think tank di Enrico Letta,

    VeDr. E quando Renzi lo caccia daPalazzo Chigi lei saluta i suoi amiciche sono stati ministri per dieci mesicome quelli degli aperitivi al Locar-no, albergo romano.

    La nomina in Vaticano merito diuna telefonata di monsignor VallejoBalda e quando comincia a essere no-ta per luso disinvolto dei socialnet-work precisa di non essere numera-ria dellOpus Dei, ma di sentirsi spi-ritualmente molto vicina allOpera.Caduta in disgrazia, ha tentato di re-cuperare presentandosi con vassoi dicannoli siciliani alla consueta messamattutina del papa a Santa Marta. Perun po entrata, poi non pi. Ieri lO-pus Dei ha espresso sorpresa e do-loreper il monsignore, specificandodi non avere nulla a che fare con Cha-ouqui.

    FDE

    R IPRODUZIONE RISERVATA

    I due

    ponteficiLabbraccio

    tra Jorge

    Mar io

    Bergoglio

    e Joseph

    Rat zinger.

    Entrambi

    i loro papati

    sono stati

    segnati

    dalla fuga

    di notizie

    Ansa

    A r re s t a t i Lascesa della laica nel segno dellamicizia con luomo dellOpus DeiI PERSONAGGI

    Vestiti

    di nero

    I presunti cor-

    vi, Francesca

    Chaouqui e

    mon sig nor

    Vallejo Balda.

    Nella prima fo-

    to sono insie-

    me, nella se-conda Chaou-

    qui in com-

    pagnia, tra gli

    altri, di Chicco

    Testa e An-

    drea Romano.

    Nella terza fo-

    to, Vallejo Bal-

    da d lEucare-

    stia a Bruno

    Vespa, nella

    quarta, Chaou-

    qui insieme a

    Marco Carrai

    foto di Dagospia

    e Umberto Pizzi

    Il prete e la lobbista, la strana coppia

    SPENDING REVIEW

    Zingarettilicenziail cappellanodella Regione Lazio

    qTEMPIDURI per i prelati anche in Re-

    gione Lazio.Il presidente Nicola Zinga-

    retti ha deciso di rinunciare al cappellano della

    Pisana, la persona che si occupava personal-

    mente dellassistenza spirituale dei dipen-

    denti e dei consiglieri regionali. Un servizio, i-

    stituito dallagiunta Storace nel 2003e prose-

    guito indenne con quella Marrazzo, non pro-

    prio a buon mercato: per il suo cappellano ogni

    anno la Regione Lazio spendeva 24 mila e 800

    euro. Per dodicianni, ilprelato che si occu-

    patodelle animedei dipendentilaziali stato

    donAchim OttoShutz.Dorain avanti,invece,

    lamessa allaPisana sar pronunciatadal par-

    rocodi unaChiesavicina,a titolo sicuramente

    meno oneroso. La rimozione del cappellano ha

    fatto infuriare il gruppo consiliare di Francesco

    Storace: I dipendenti cattolici della Regione

    hanno diritto a pregare, si lamentato lex go-

    vernatore. Una sua consigliera , Olimpia Tarzia,

    andata oltre, in unaccorata invettiva contro

    Zingaretti: La figura del cappellano rappre-

    senta una guida spirituale rilevante per la vita

    dimolte personeche desideranofuggire da u-

    na visione del mondo relativista e materialista.

    Col Giubileo alle porte, sperosi tratti di un cla-

    moroso svarione a cui si porr rimedio.

    LI N T E RV I STA

    G i a n lu ig iNu z z i

    Racconto le ruberiesulle elemosinedei nemici del Papa

    Rispondono alla verit

    con le manette perch

    hanno paura: sono

    gli stessi monsignori

    che hanno le berline

    in garage e continuano

    a vivere nel lusso

    Ansa

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    4 POLITICA | IL FATTO QUOTIDIANO | Marted 3 Novembre 2015

    con il gruppo fondativo,n con chi ha immagina-to il Pd.

    Lei per la scissione daparte della minoranza?

    Certo! Perch devonocontinuare nel ruolo diseparati in casa? Qualifi-catevi, presentatevi, ma-nifestate chiaramente levostre idee, inutile conti-nuare in questo modo.Proprio non capisco...

    Cos a?Il restare uniti.

    Saranno attaccati alli-dea di partito come ca-

    sa da non abbandonare, o a-vranno paura del domani.

    Non c un partito (e qui alzala voce); ci sono una serie dinuclei, di potere, gruppi di a-

    mici che fingono di rappre-sentare un simbolo. Fingo-no.

    Per Roma il Pd deve presen-tarsi con le primarie?

    Sulla Capitale possono inter-venire come vogliono, tantoRoma persa, se va bene il Pdarriver al dieci per cento,lunica citt per la quale pos-sono dire la loro Milano sepresentano Sala (commissa-rio unico di Expo, ndr). MaSala non pu passare dalleprimarie, non lo accettereb-

    be mai.Twitter: @A_Ferrucci

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    ALESSANDRO FERRUCCI

    Ha ragione AlfredoReichlin (intervi-stato ieri sulFatto):oramai il Pd ha tra-

    dito le sue ragioni iniziali,quelle scritte dentro la Cartadei Valori presentata nel2008. Ma vorrei domandareallo stesso Reichlin: quali so-no le basi su cui sorto il par-tito?.

    Ce la d lei la risposta, pro-fessor Massimo Cacciari?

    Non bisogna confondere le i-dee con gli accordi, e rispettoal secondo punto chiaro undato: il Pd da sempre unacombinazione, giustapposi-zione di ex comunisti ed exdemocristiani che si sonospartiti il potere.

    Con i due gruppi dirigenti le-sti a non confondere,a nonmischiare le rispettive pro-priet...

    Esatto, questo uno dei puntiiniziali. Da l era gi tutto

    chiaro. Comunque il Pd fi-nito quasi subito.In particolare ha in mente u-na data?

    Con il primo Veltroni c ilsuicidio del gruppo dirigen-te. Da quel momento natalepoca renziana.

    Reichlin parla di fa l l i m en -to della sinistra.

    Non solodella sinistra, ma l a f ine del lEuropa dellegrandi famiglie, e mi riferi-sco a quella socialdemocra-tica e democratico-cristiana.E tutto ci apre una stagionedi transizione, il problema chi governa tutto al momen-

    to.Le leggo un passaggio dellaCarta dei Valori: La sicu-rezza dei diritti e delle liber-t di ognuno risiede nellastabilit della Costituzione,nella certezza che essa non alla merc della maggio-ranza del momento, e resta

    la fonte di legittimazioneedi limitazione di tutti i po-teri. Il Pd si impegna percia ristabilire la supremaziadella Costituzione e a difen-derne la stabilit, a metterfine alla stagione delle ri-forme costituzionali impo-ste a colpi di maggioranza.

    Tutto questo lho contrasta-to anni fa, non ero daccordo,ma certo non mi aspettavoquesta escalation.

    Sempre Reichlin dice: Renzinon un costruttore di par-tito.

    Renzi la novit proprio perquesto, lui non centra nulla

    LUCA DE CAROLIS

    Cittadino, vieni al microfono. I5 Stelle milanesi preferiscono

    le urne, si sa. E allora, come nel2011, il candidato sindaco del M5snon piover dalla Rete. Ma la gra-ticola non si tocca. Cos, alle 20,ecco gli otto potenziali candidatidei Cinque Stelle a Milano. Unoaccanto allaltro in una sala del Co-mune, a sfidarsi a microfono aper-to e in diretta streamingdavanti a-gli attivisti. Cinque minuti a testa,per raccontarsi e rispondere a do-mande. Passaggio obbligato versoil voto di domenica prossima,quando il M5s sceglier il candi-dato per Palazzo Marino. Nel 2011si punt sul giovanissimo MattiaCalise, che ora si tirato fuori(Voglio studiare). Va trovato unnuovo nome, con il metodo Con-dorcet. Tradotto dalla deputatamilanese Paola Carinelli, ogni i-scritto esprimer una scala di gra-dimento, scrivendo il numero unoaccanto al nome pi apprezzato, e

    via scende ndo. Per ogni piazz a-

    mento, ogni candidato ricever unpunteggio. Suona contorto, maCarinelli assicura: Nelle passateComunarie del 2011 ci siamo tro-

    vati bene.

    ANCORA CONDORCET , quindi, eancora urne: Era pi pratico delweb, e non ci sono vincoli in un sen-so o nellaltro. Seggi quindi, apertiagli iscritti M5s residenti a Milanoecertificatidal blog di Grillo. Maprima, la graticola. Otto in lizza, masolo una donna: Patrizia Bedori,52 anni, portavoce nel Consiglio diZona3 a Milano. Laccolgono conapplausi, e lei scherza: Da unicadonna ho la claque. Rivendica:Quando nato il M5s al TeatroSmeraldo cero, in questa zona ab-

    biamo fatto tante battaglie. Mor-de: Ho letto sui giornaliche Ca-saleggio preferisce questo o quelnome, ma nessuno ci dice chi vo-tare. Pare riferirsi soprattutto aGianluca Corrado, grande favori-to a sentire sussurri milanesi e boa-tos parlamentari. Nato a Messina38 anni fa ma milanese dadozio-

    ne, avvocato, prestaconsulenza legale aigruppi locali. Cravat-ta rossa, capelli mediolunghi, occhialetti, disinvolto: Mi avvi-cinai al M5s con scet-ticismo, poi ho capitoche solo cos possonogovernare i cittadini.Declama: Dobbiamoproporre unalterna-tiva di governo. Ful -vio Martinoia un si-stemista informatico, gi candida-tosi alle Politiche del 2013. Ha la-

    vorato nello staff di Alice Salvato-re, candidata governatore in Ligu-ria, e lo ricorda: Alla Salvatore hoprestato il mio camper. Ha buonequotazioni Livio Lo Verso, 48 an-ni, dipendente pubblico, primo fir-matario della delibera per intro-durre il referendum propositivo aMilano. Racconta: Laltro giornoun cittadino mi ha chiesto lavoro.

    Va creato tramite sviluppo e tuteladellambiente. Antonio Later-za un ingegnere elettronico di Al-

    tamura (Bari), a Mila-no dal 1988:Qui doveho studiato, dove lavo-ro e dove ho incontratoRenata. Lunico senzagiacca, insiste sul biso-gno di una citt alla-

    vanguardia. Poi la le-va matura, con WalterMonici, 66, designer, eFrancesco Forcolini,70 anni, pensionato.Monici legge da unfo-glio: Tanti anni fa gi

    soffrivo vedere la mia Milano concostruzioni bruttissime, ho lavo-rato sulla mobilit sostenibile.Forcolini sorride: Mi hanno co-stretto a candidarmi, ma hannofatto bene. Ed evoca la lotta allacorruzione. Lultimo arrivato Matteo Cattaneo. Architetto, 52anni, sincero:Durante la crisi hoavuto molto tempo libero e mi sonoavvicinato ai 5Stelle: ma non ho fu-rore giacobino. La prima doman-da per tutti sui rispettivi guada-gni. Domenica, il voto.

    RIPRODUZIO NE RISERVATA

    Ieri la graticola degli 8 candidati per il Comune. Il favorito Gianluca Corra doLA SCELTA

    Un avvocato per la Milano a 5Stelle

    In prima fila

    Gianluca Corrado

    STOCCATA E FUGA

    Tronc a,stia attentoalle lusinghee mangi di pi

    ANTONIO PADELLARO

    Una persona sicuradi s. Ambiziosa. un uomo dello

    Stato e degli stivali nelfango. Adora i problemiperch non vede lora dirisolverli. E poi lo spi-rito battagliero di que-st'uomo chemangia nien-te (al massi-mo unoliva a-s c o l a n a n e irinfreschi), chelavora fino allec-cesso, pretendendoche i collaboratori fac-ciano altrettanto e chenon conosce ferie. Sonosolo alcuni passaggi delritratto che il Corrieredella Seradi domenica hadedicato al prodigiosoneocommissario di Ro-ma, Francesco PaoloTronca. Mirabile incro-cio tra Superman, Bat-

    man e Maga Maghellapoich, ammettiamolo,nutrirsi con una sola oli-va ascolana disdegnandot ra mezz in i , s uppl ecrocchette dipatate non da tutti. PresentandoSlurp, il d izionario dellelingue italiane di MarcoTravaglio, mi permisi disuggerire agli ufficistampa dei potenti italia-ni di querelare gliautoridei soffietti pi smaccatidedicati ai loro protetti,ispirati sicuramente dalmaligno intento di ren-derli ridicoli. anchepossibile che un eccessodi lodi sperticate finiscaper determinare nel sog-

    getto adulato gravi mu-tazioni genetiche, comelipertrofia dellego. Cidicono, per esempio, cheMatteo Renzi, prima diascendere a Palazzo Chi-gi fosse una persona nor-male, fin quando a furiadi essere incensato dastampa e televisionepens davvero di essereuna via di mezzo tra Giu-lio Cesare e Napoleone,di cui in breve assunseportamento e sussiego.Oppure, andatevi a leg-gere cosa scrivevano igiornali nei giorni delle-lezione diIgnazio Mari-no,nuovo re di Roma, eforse si capir loriginedel suo ego soverchian-te su ogni altro requisitocaratteriale (EugenioScalfari). Perci, gentilecommissario Tronca ac-cetti un consiglio disin-teressato, non dia retta aigiornali: leipossiede co-me tutti noi, una testa,due braccia e due gambe.E mi raccomando, mangidi pi.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    LI N T E RV I STA

    Il Pd morto con VeltroniE si sono spartiti il potere

    MASSIMOCACCIARI Ha ragione Reichlin sui valori traditiIl rottamatore nuovo perch non c entra nulla con i fondatori

    Sulla Capitale possono

    intervenire come

    vogliono, tanto Roma

    persa, se va bene

    i dem arriveranno

    al dieci per cento

    C A M PID O G LIO

    Claudio Togna, notaiodelle dimissioni dem,voleva correre con M5s

    qILSENSODELNOTAIO per la politica.

    E la sua voglia di correre, nel Movimen-to.Venerd scorso, 26 consiglieri comunalidi

    Romasi sono messiin filaper firmare latto di

    dimissioni preparato dal dottor Claudio To-gna. Un notaio molto conosciuto, pare con-

    tattato dal Pd, che le dimissioni in blocco le haorganizzate e brandite per cacciare Ignazio

    Marino, con tutti i suoi 19 consiglieri a firmare

    assieme a vari alleati di comple mento. E a rac-

    cogliere gli addii stato lui, Togna: 58 anni,romano, gi consigliere giuridico dellex mi-

    nistro della Giustizia Clemente Mastella, gi

    occupatosi degliatti costitutivi diCentro De-mocratico e Api (il fu partitodi Rutelli). So-

    prattutto, lo stesso Claudio Togna che nel2012si proposecomecandidatoper la listaa

    Roma del Movimento Cinque Stelle. Voleva

    essere grill ino, Togna, che il 17 settembre

    2012 mand apposito curriculum vitae al por-taledel M5s. Un belcurriculum, denso di e-

    sperienze professionali rilevanti. Ma non fun-

    zion. Centreranno forse anche i commentisotto il post: Ma lo stesso Togna cheera

    consulente di Mastella?. S, la risposta. An-ni dopo, le firme per cacciare Marino le ha rac-

    colte lui. Che in Comune non ci entrato.

    Ieri sul Fatto lintervista a Reichlin. Sopra, Massimo Cacciari Ansa

    Si vota

    domenica

    Domenica

    prossima gliiscritti al M5s

    sceglieranno il

    candi datosindaco per

    le Comunalidella

    p ross i m aprimavera. Gli

    attivisti

    re s id e nt ia Milano e

    certificati dalblog di Grillo

    p ot ra n novotare in

    apposite urne

  • 7/24/2019 Il Fatto 03-11-2015

    5/24

    Marted 3 Novembre 2015 | IL FATTO QUOTIDIANO | POLITICA 5

    MARCO LILLO

    La lista dei 101 nomi, alme-no nel contenuto, alla finerester segreta. Il prefettodi Roma Franco Gabrielli

    ha deciso di dare il nulla osta alladesecretazione solo per la rela-zione della commissione prefet-tizia sullo scioglimento del comu-ne di Roma per Mafia. Restano se-greti invece i due allegati: il qua-dro degli appalti che ripercorre iperiodi Alemanno e Marino e il li-

    brone con i 101 nomi che rappre-senterebbero - secondo la stampa- il capitale umano dellassocia -zione, con le relative schede. Undocumento di circa 200 pagineche quindi rester segreto. Ai pmromani interessa solo la relazionee ora potranno usarla pienamentedal punto di vista penale. Tre oquattro posizioni che erano in bi-lico presto potrebbero finire sulregistro degli indagati.

    A VISIONARE i contenuti della li-sta dei 101 che rester segreta non

    si trovano nomi nuovi o rivelazio-ni sconvolgenti. Allindoma nidella prima ondata di arresti deldicembre del 2014 lallora prefet-to Giuseppe Pecoraro nomin lacommissione di accesso guidatadal viceprefetto Marilisa Magnoper indagare sul livello dellinqui -namento mafioso a Roma. La re-lazioneMagno suggeriva lo scio-glimento ma il Prefetto Gabrielliprefer misure meno drastichecome lo scioglimento del munici-pio di Ostia e la rimozione di al-cuni capo-dipartimento. Sceltaanticipata da unuscita infelice diRenzi che gi a giugno si era dettocontrario allo scioglimento.

    Solo il corpo della relazione, di-cevamo, sar depositato giovedallapertura del processo e uscirsui giornali. Il documento con leschede dei 101 nomi non sar agliatti. Il paradosso quindi che iquotidiani hanno gi pubblicato i

    nomi dei 101e rester segreto in-vece il m otivo per cui politici efunzionari sono finiti nellelenco.Per evitare letture improprie del-la mancata desecretazione, ieri, ilprefetto di Roma ha diffuso unanota. La lista - spiega Franco Ga-

    brielli - solo una guida predi-sposta per agevolare la lettura del-la relazione e contiene i nomina-tivi delle persone citate, a vario ti-tolo, negli atti pubblici dellin-chiesta. Nessun indicibile segre-to, nessuna lista dei 101 collusiperch il documento nasceva co-mespiegainterna a servizio del-la relazione. Non come atto accu-satorio. Alcuni dei soggetti citatinon sono collusi affatto.

    Il Fatto ha visionato le schedesoprattutto per vedere perch so-no citati nella lista i non indagati.Effettivamente la sensazione che ci sia stata un podi casualit edi approssimazione nella reda-

    zione dellelenco, probabilmenteper la fretta. Per esempio la depu-tata Michela Campana citata so-lo con nome, carica politica e le-game con uno degli arrestati, Da-niele Ozzimo, suo ex marito. Unpo poco per giustificare linseri -

    mento nella lista accanto a Carmi-nati e Buzzi. Nessun riferimento aun atto, unintercettazione o ungesto politico. Altre volte la sche-da elenca fatti irrilevanti dal pun-to di vista penale. Lex capogrup-po delPdl Sveva Belviso citataper due telefonate intercettateche riguardano il capo della segre-teria di Alemanno, Lucarelli e ilfunzionario del Comune, Scozza-fava. Annamaria Proietti Cesaret-ti di Sel citata per essere stata im-piegata nel 2012-2013 della coo-perativa La Cacciarella (di per snon un demerito) e per una tele-fonata di Buzzi che la definisce unasso nella manica. Erica Battagliadel Pd citata perch dipendentedel consorzio sociale Coin nelquale fino allarresto era consi-gliere Salvatore Buzzi. In un casoaccanto al nome di un non inda-gato (un collaboratore del sindacoMarino) c l indicazione errataindagato. Tutto questo spieghe-rebbe la cautela della secretazio-ne. Nel corpo della relazione ci sa-rebbe anche un riferimento a un

    vecchissimo rap porto dellasses -sore Francesca Danese, risalente

    a decenni fa, con il mondo dellaCoop 29 giugno. Questo partico-lare insignificante dovrebbe usci-re con la relazione non secretata.

    Intanto oggi ci sar la primasentenza su Mafia Capitale. A duegiorni dallavvio del processocontro Buzzi, Carminati e gli altriarrestati, infatti, il gup Anna Cri-scuolo chiamata a decidere sullaposizione di quattro imputati mi-nori che hanno scelto di esseregiudicati con il rito abbreviato.Gioved parte il maxiprocesso con46 imputati.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    WANDA MARRA

    Matteo Renzi era gi pron-to a fare il decreto per no-

    minare il Prefetto di Roma,Franco Gabrielli a commissa-rio del Giubileo, ma la praticasi complicata: Gabrielli non troppo entusiasta.

    Il premier per insiste: citiene ad affiancare un uomo disua fiducia al prefetto di Ro-ma appena arrivato, FrancoTronca. Nella sua visione cidevono essere due squadre:una che gestisce la citt, com-posta per lo pi da uomini delCommissario. Unaltra che sioccupa del Giubileo, attraver-so Gabrielli e una serie di su-per tecnici (i nomi pi quotatirestano quelli di Marco Ret-tighieri, Gloria Zavatta, CarloFuortes e Giovanni Malag).

    IERI stata una giornata pienadi riunioni. A Palazzo Chigi sisono visti Gabrielli e Renzi, in-sieme a Claudio De Vincenti, ilSottosegretario che sta lavo-rando al provvedimento com-

    plessivo per il Giubileo. E ilpremier ha ricevuto anche ilcapogruppo Pd a Montecito-rio, Ettore Rosato e il vice se-gretario dem, Lorenzo Gueri-ni. Al Nazareno, la sede del Pd,dialoghi intensi tra il Presi-dente e commissario di Roma,Matteo Orfini e Guerini. Alcentro, il caso Roma, nel suocomplesso: oltre al Giubileo,elezioni amministrative e par-tito dilaniato (per dirla conunespressione usata da Mat-teo Renzi a Bruno Vespa, nellibroDonne dItalia, che esce il5 novembre). Filo rosso: il pre-mier Renzi vuole controllare ilGiubileo attraverso un com-missario straordinario; il se-gretario (sempre Renzi) vuolecontrollare il Pd romano, pro-seguendo con il commissaria-mento, lasciando ai vertici na-zionali la scelta del candidatosindaco e affiancando a Orfini

    un gruppo di lavoro su Roma,che lo aiuti aricucire il Pd (e-spressione ancora di Renzi).Una via di mezzo tra gruppoallargato di lavoro e commis-sariamento del commissario.

    "Per sei mesi" ci si concentri"su nuovi autobus, pulizia, pe-riferie, centro storico" e non

    sulle "solite polemiche miopi emeschine", ha scritto Renzinella E news. Allo studio c' undecreto, collegato alla legge distabilit, che destini alla capi-tale fondi (si parla di 300 mi-lioni) per il Giubileo e inter-

    venga su altre "emer genze" ,dallIlva al futuro di Expo. Se il

    governo mette i soldi, il pre-mier vuole mantenerci saldo ilcappello. Perch per evitare ilproliferare di squadre e distrutture, che peraltro si so-

    vra pp orr ebb ero ine vit ab il-mente, si potreb-

    b e l a v o r a r e aunipotesi alter-nativa: fare soloun commissariostraordinario aiTrasporti (il no-me praticamente unico, quello diRettighieri, vici-nissimo al l ex

    Assessore, Stefa-no Esposito) cheduri 2 anni. Ga-

    brielli aspetta d atempo la nominaa capo della Polizia: a giugnoPansa dovrebbe andare inpensione, liberando il suo po-sto. E se il Prefetto fosse im-pegnato nella guida dellAnnoSanto (il mandato dura un an-no) dovrebbe dimettersi.Complicazioni.

    Renzi, per, convinto che

    Oggi in tribunale le prime sentenze sul Mondo di MezzoIl prefetto decide: la lista non sar agli atti, solo una guida

    Lista dei 101, altriindagati in arrivoper Mafia Capitale

    ROM A

    Giubileo, Renzi si incarta sul super-commissarioZero decisioni Gabrielli resiste. A Roma niente congresso

    Un gruppo affiancher Orfini per la gestione del partito

    La coppia

    Matteo Renzi

    e Franco Ga-

    brielli. Patto

    di ferro tra il

    premier e il

    prefetto di Ro-

    ma LaPresse

    Il procuratore Giuseppe Pignatone La Presse

    serva una cabina di regia. E allafine il Prefetto di Roma ceder.Il dream team nelle sue in-tenzioni deve essereil suo bi-glietto da visita per i romani, il

    vola no per trasf orma re unasconfitta data percerta oggi alle e-lezioni, in un ri-lancio.

    PER QUESTO , a -v r e b b e v o lu t oGabrielli primacommissario epoi Sindaco, se-condo il modelloSala, che dallE-xpo dovrebbe di-

    v en ta re p ri m ocittadino di Mila-no. Ma Gabrielli il

    sindaco proprio non vuole far-lo.

    Intanto, manca poco pi diun mese al Giubileo e il decretoche deve stabilire tutto, daisoldi, alle procedure, agli uo-mini, non c. Se ne parla a me-t settimana. Forse.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    Gioved in aula

    Sul banco degli imputati

    al maxi-processo

    finora ci sono

    46 persone

    I fondi

    LAnno Santo

    comincia tra un

    mese, il governo

    promette 300

    milioni di euro

    Ma ancora niente

    C L IC K

    LA PREVALENZA

    D E L LINCHINO

    PINO CORRIAS

    ,N E L LETERNA Roma deiPapi (e

    mai di Porta Pia) il primissimo ge-sto compiuto dal prefetto Tronca stato

    quello di inchinarsi davanti a Bergoglio. Elo ha fatto non da privato cittadino, privatamen-

    te credente, ma proprio con tutti i pennacchi

    della circostanza, nel pieno delle sue funzioni dialto rappresentate dello Stato italiano che a sua

    volta ha usato la sua schiena (la schiena di Tron-

    ca) per dimostrare la propria premurosa

    s udditan za.

    Sudditanza persino antisportiva se si misu-ra la sproporzioneche corretra linfimo gra-

    dino a cui lo stato della Capitale e la capitale delloStato sono giunti dopo i cinque anni di Alemanno

    e i due di Marino appena naufragati nella solitaridicolatragedia, e laltissimo prestigiodi cui go-

    de lultimo imperatore della santa ditta Vaticana,

    che pure uno Stato estero, anche se non lo sem-bra. E non lo sembra perch il suo Capo ha appena

    varato un Giubileo fuori dai calendari vo le n d oavrebbe potuto proclamare anche un Natale per

    dopodomani, chi glielo impedirebbe?- ordinan-do, per larrivo di30 milioni difedeli, di ripulire le

    strade, le aiuole, la reputazione. E di licenziare ilsindaco pasticcione che gli stava cristianamente

    sulle buche.

    La scheda

    n DOPO

    GLI ARRESTI

    del dicembre2014, lallo ra

    p re fet toGiuseppe

    Pe co ra ronomin la

    comm i ssi o ne

    di accesso perindagare sul

    l i ve l l odelli nquinam en to

    mafioso sulCampidoglio

    n LA

    RELAZIONE

    era molto

    dura ep ro p en d eva

    per los c i oglimento

    per mafia delComune. Tra

    gli allegati c

    anche lafamosa lista

    dei 101a m m i n i s t ra to r i

    citati negliatti. Molti

    per non sononemmeno

    in d agati

  • 7/24/2019 Il Fatto 03-11-2015

    6/24

    6 POLITICA | IL FATTO QUOTIDIANO | Marted 3 Novembre 2015

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    IL DOSSIER La fiducia nel presidente Dal boom delle Europee al crollosulla scuola: a Palazzo Chigi finito leffetto positivo degli show

    Annunci e promesse

    non bastano pi:Renzi cresce solo se fa

    SALVATORE BORGHESE

    E ANDREA PIAZZA*

    Matteo Renzi unpolitico che amafare annunci. Co-me tutti i politici

    contemporanei, fa i conti conuna campagna elettorale per-manente. Sin dal momento incui subentrato a Enrico Lettacome presidente del Consi-glio, nel febbraio 2014, hapuntato tutto sul largo con-senso di cui disponeva, impo-stando lazione di governo suuna sorta di aut-aut (o cos otutti a casa) sapendo ch e unritorno alle urne sarebbe ri-sultato sconveniente per tutti,ma in particolare per la mino-ranza del suo partito, il Pd, e glialleati di Ncd. E questa stra-tegia comprende un frequen-te ricorso ad annunci, spessoaccompagnati da una scaden-za temporale: allinizio unariforma al mese, poi un pirealistico programma deimille giorni. Renzi si pre-sentato comeuomo del fare,ma prima di fare si sempreadoperato molto per annun-

    ciare le misure e le riforme cheil suo governo avrebbe appro-vato. Ma questa strat egia diannunci stata efficace perconservare e magari incre-mentare il suo capitale di con-senso oppure si rivelata con-troproducente, deludendo leaspettative generate? Grazieai (tanti) sondaggi che vengo-no realizzati, proviamo a ri-spondere partendo dal trenddella fiducia verso Renzi edei consensi al Pd registratadal suo insediamento a oggi.

    IL PRIMO PERIODO quello, ti-pico, della luna di miele: ilconsenso verso Renzi moltoalto, sopra il 50%. Il premier siinsedia promettendo come

    detto una riforma al mesesu riforme istituzionali, lavo-ro, pubblica amministrazionee fisco. Sceglie donne e giova-ni, nel governo e ai vertici dellegrandi aziende di Stato. Menodi un mese dopo, il 12 marzo, laCamera gi approva la prima

    versione dellItalicum e Renziannuncia una grande misuradi sostegno alle classi medie:1.000 euro lanno a chi ne gua-dagna meno di 25.000, i famosi80 euro in busta paga. Alle Eu-ropee 2014 il Pd di Renzi ot-tiene un risultato record, gra-zie a una campagna elettoraleche attira in massa soprattuttogli indecisi delle ultime setti-mane; la fiducia in Renzi (e leintenzioni di voto per il Pd) siimpennano: il ben noto effet-to bandwagon, ossia il salto sulcarro del vincitore. Ma nondura molto: i mesi estivi sonoquelli delle polemiche con laminoranza del Pd sulla rifor-ma costituzionale e soprattut-to sulla riforma del lavoro, concui il governo mette in discus-sione lart. 18. Renzi cominciaa perdere consensi, non solo dimolti elettori storici del Pd,ma anche di elettori di altripartiti oppure indecisi, grazie

    agli attacchi delle opposizioni(su tutti il M5s e Lega di Sal-

    vini). Il suo consenso, che erasempre stato trasversale e cheandava oltre i consensi al Pd,comincia a restringersi entro iconfini del partito, con i qualifinir per coincidere. A otto-

    bre, Renzi cerca di correre airipari con nuovi annunci: lalegge di Stabilit, la pi gran-de riduzione di tasse della sto-ria repubblicana(definizioneche ripeter, identica, un annodopo) conterr anche 80 eurodi bonus per le neo-mamme.Ma la tendenza non si inverte,i sindacati si mobilitano con-tro il Jobs Act e la polizia man-ganella un corteo di manife-stanti Fiom, tra cui il segreta-rio Landini. Nel frattempo ilPd vince le Regionali in Emi-lia-Romagna e in Calabria, macon il record negativo di par-tecipazione elettorale (sotto il50%) mentrea Roma esplodelo scandalo di Mafia Capitale.Il 2015 si apre con una fiduciain Renzi per la prima volta sot-

    to il 40%: poi arrivano le dimis-sioni di Napolitano e lelezio -ne di Mattarella a presidentedella Repubblica, operazionecon cui Renzi ricompatta il suopartito ed emerge come il vin-citore di una partita molto de-licata. In questa occasione isuoi consensi e quelli del Pd ri-salgono, ma anche qui durapoco. Ad aprile la fiducia inRenzi tocca un nuovo minimo(36%) in un clima di grandi po-lemiche, stavolta sulla riformadella scuola e poi sugli impre-sentabili tra i candidati Pd alleelezioni regionali. Elezioniche rivelano un consenso in-feriore alle attese per i demo-cratici, che si ripercuote nei

    sondaggi. In estate i consensiper Renzi e il Pd scendono an-cora. A luglio per il premierannuncia per la prima volta:Via le tasse sulla prima casadal 2016, poi a settembre perdifendere la scelta ingaggia u-na polemica sia con lUecon -traria allabolizione di Imu eTasi che con la sinistra dem(tagliare le tasse di sinistra;poi cambier idea:Non n didestra n di sinistra, giusto);

    Renzi capisce che le tasse sonoun argomento su cui pu ri-guadagnare consensi, annun-cia anche il taglio dellIres (maforse dal 2017) e quando il go-

    verno presenta le s lide sullalegge di Stabilit si esponemolto sui media perpromuo-

    vere i l m essaggio della ridu-zione, anche questa volta sto -rica, della pressione fiscale.

    AL MOMENTOquesta strategiasembra funzionare, la fiducianel premier risalita sopra il35% per la prima volta da giu-gno. Ma non si pu dire chequesto sia (solo) merito degliannunci; che sono stati fatti inabbondanza, e con grande fre-quenza, per tutto il periodo incui Renzi ha assunto la guidadel governo. Ad avere un effet-to positivo sulla fiducia nellat -tuale presidente del Consigliosembrano essere pi gli eventiconcreti: il rinnovamento del-la classe dirigente e di gover-no, la vittoria alle elezioni eu-ropee, lelezione di Mattarella,il taglio delle tasse nella leggedi Stabilit. Al contrario, la fi-ducia verso Renzi scendequando esplodono scandaliche coinvolgono il governo o il

    Pd, o quando lazione del go-verno incontra forti resistenzenel Paese: la riforma elettoralee costituzionale, la riformadella scuola, il Jobs Act sonosolo alcuni esempi. Il fatto chemolte di queste misure fosserostate annunciate da tempo epoi effettivamente portate atermine confermerebbe lipo -tesi che il consenso degli elet-tori non dipende dagli annun-ci, ma da quanto piacciono (o

    non piacciono) le cose cheRenzi fa (o non fa).

    *You Trend RIPRODUZIONE RISERVATA

    Piazza

    contro

    Un anno fa,

    il 12 dicembre

    2014, lo scio-

    pero generale

    di Cgil

    e Uil contro

    il governo Ansa

    2 0 16Gi le tasse P ro va

    a recuperare popolarit

    in vista delle Comunali

    l32%A luglio 2015

    Il punto pi

    basso della

    popolarit

    si toccato

    questestate:

    Renzi era

    reduce dalle

    polemiche

    sulla Buona

    scuola e sugli

    imp res en ta bi l i

    LAS C H E DA

    Ogni martedDa questa settimana, ognimarted troverete sul Fatto

    l'analisi dei principali fatti politici

    e delle loro ricadute in termini diconsenso sui diversi leader e

    partiti. Lo faremo avvalendocidella collaborazione di Quorum,

    una agenzia attiva nella ricerca enelle campagne elettorali. La

    societ, fondata a Torino daGiovanni Diamanti, Davide

    Policastro e Lorenzo Pregliasco,

    si occupa di sondaggi, focusgroup e strategie elettorali. Tra i

    loro progetti c anche ilmagazine on line You Trend che,

    tra le altre cose, ha ideato lasuper media: uno strumento di

    aggregazione dei sondaggielaborati dai diversi istituti che

    permette di valutare i trend e il

    loro andamento complessivo.

    LEGA NORD

    Salvini, non bastail processo: il premiergli dicebla bla block

    qNONERACOMINCIATA benissi-

    mola giornata di Matteo Salvini: al

    processo sulla truffa dei rimborsi al Car-roccio, infatti, lex Senatur Umberto Bossi

    ha tentato di tirare in ballo anche i suoisuccessori, Roberto Maroni e lo stesso

    Salvini, che avrebbero beneficiato dei sol-di trovati nellecasse delpartito. Lui repli-

    ca duro: Chi mette in dubbio la mia o-

    nest, la mia trasparenza e la mia corret-

    tezzane risponderai cittadini e in tribu-

    nale.In attesa di conoscere lesito giudiziario

    della faccenda, Salvini prepara la manife-

    stazione di domenica prossima: a Bologna

    vuole riunire lintero centrodestra anche

    se non ancora chiaro se Silvio Berlusconi

    si presenter oppure no. Ieri, Matteo Renzi

    ha ironizzato sulla kermesse leghista che

    hacomesloganblocchiamo lItalia: Lo-

    ro sono i Bla-Bla-Block, hadetto il presi-

    dente del Consiglio dando aileghisti con-

    temporaneamentedei chiacchieroni e dei

    sovversivi,Bloccatori di tutto il mondo, u-

    nitevi: questo il vostro weekend. Salvini

    ha risposto cos:Pinocchio Renzi ha paura

    e insulta.

  • 7/24/2019 Il Fatto 03-11-2015

    7/24

    Marted 3 Novembre 2015 | IL FATTO QUOTIDIANO | 7

    Il Fatto SpecialeIl mondo

    di mezzo

    Ciak, si gira:MafiaC apit a le

    alla sbarraGioved il maxi-processo Comeun kol os s al: tra gli imputati conBuzzi e Carminati, decine di politicie amministratori di destra e di sinistra.Campidoglio e Regione Lazio tremano

    q A P AG. 8 - 9

    D PINO CORRIASi solito i film e le fiction ar-rivano molto dopo i processi.Ma nella Roma delleterno(avan)spettacolo che fa nau-fragio persino sul suo stessopalcoscenico imbrattato dicorruzione, disonore e ci-pria, accade il contrario.Massimo Carminati, dettoEr Cecato, sta da gran tempoin gattabuia con la doppiamandata del 416 bis, lasso-ciazione mafiosa, ma sta pu-re gi in sala cinematograficacon il suoalter egoil Samurai,indossando per sovrappi lafaccia spampanata dei Cesa-ronie una fissit da nera com-media che neanche la piog-gia riesce pi a scalfire.

    Dunque lo spettacolo delprocesso che gioved si apri-r tra le quinte ridondantidellaula bunker del carceredi Rebibbiacon i suoi river-

    beri daltri allestimenti tea-trali infinitamente narrati:Ustica, P2, Moro-Brigaterosse, delitto di via Pomari-schia un effetto remake gi alprimo ciak. Almeno per viadelle facce che sfileranno

    durante il kolossal, 46 impu-tati, 250 testimoni, 100 milapagine di carte processuali,3600 ore di intercettazionitelefoniche e ambientali.

    Coop rosse, bianchee abbuffate bipartisan

    Con alcune (e non amiche-voli) partecipazioni di pre-sunti lestofanti tipo Salvato-re Buzzi, il plenipotenziariodella cooperativa 29 Giugno(51 milioni di fatturato) chemasticava la tragedia dei mi-granti trasformandola in de-naro sonante, ah, ce gua-dagno mejo che con la dro-ga. Presunti politici corrot-ti, come lex camerata LucaGramazio e lex veltroniano

    Luca Odevaine. Una man-ciata di star da talk show po-litico, compresi limperdibi-le Ignazio Marino, fresco diretromarcia su Roma, lenig-matico Nicola Zingaretti,ancora presidente della Re-gione Lazio, e persino un ve-terano dei misteri romani,Gianni Letta, che coi suoisquisiti silenzi sta colmandoil vuoto lasciato dalla buona-nima di Giulio Andreotti,detto, tra i suoi adepti, lozio.

    Non mancheranno i colpidi scena. A cominciare dallafamosa lista dei 101 nomi didirigenti e funzionari delComune forse infedeli, forseconniventi al malaffare, a ri-prova che i mondi di sotto, disopra, di mezzo, di destra edi sinistra appena possono corrono tutti dentro lostesso specchio. Chiss se simangeranno popcorn in au-la. O se ci penser laltra coo-perativa coinvolta, La Casci-na (260 milioni di fatturato)questa volta bianca e targataComunione e liberazione aportare i gelati. Giusto perstare in tema, visto che di in-saziabili scorpacciate si par-

    ler, non solo di denari e ap-palti, autobus che non cam-minano, nettezza urbanache non pulisce, vigili urbaniche non vigilano. Ma anchereputazioni di uomini e don-ne, funzionari pubblici e im-prenditori privati, inghiotti-ti in questo eterno banchettoromanoche si andatoper-fezionando nellultimo, pe-culiare, ventennio. Duranteil quale di festa in festa, di

    mangiata in mangiata, di mi-gnotta in mignottauninte-ra classe dirigente stata se-lezionata al peggio.

    Camerati, spezzapollici eideali da portafogli

    Dagli indimenticabili vete-rani dellaragosta Previti eSquillante, il corruttore e ilcorrotto, compagni di circo-lo sul Tevere, ai massaggicon il preservativo del picco-

    lo zar Guido Bertolaso, finoal cupo Gianni Alemannocheper farsi sindaco si tolsedi dosso la croce celtica, manon i camerati del suo passa-to. Compreso lex terroristanero Carminati, con i suoispezzapollici al seguito, al-cuni magari attempati, anco-ra con lideale nel cuore,ma il cuore molto al di sottodel portafoglio.

    SEGUE A PAGINA 10

    TUTTI I NOMI

    Da Bollaa Zuccolo,la l fa be todi Suburra

    q A PAG. 10

    LE INTERCETTAZIONI

    Se la muccanun magnanun p essemunt a

    I numeri

    46Gli imputatidel processoche si apredopodomani

    a Roma(primau d ie nzain piazzaleClodio, poit ra sfe ri m e n tonellaulabunker delc a rce redi Rebibbia)

    250I testimoniches f i l e ra n n oin aula

    100

    milaLe paginedelle cartep ro cess ua l i

    3600Le ore dii n tercettazionedellinchiesta

    106Il numerop rev i s todi udienze, 4a settimana.A lugliod ov reb b eesserciil primo stop

  • 7/24/2019 Il Fatto 03-11-2015

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    8 | IL FATTO QUOTIDIANO | Marted 3 Novembre 2015

    Il Fatto Speciale

    S

    ALESSANDRO MANTOVANI

    E VALERIA PACELLI

    i apre dopodomani il pro-cesso ai 46 imputati del tron-cone principale di Mafia Ca-pitale. il processo natodallinchiesta sul Mondo dimezzoche lo scorso dicem-bre h a scoperchiato la p re-sunta organizzazione mafio-sa nata e cresciuta a Roma, u-na costruzione originaria eoriginaleper dirla con le pa-role del procuratore capo

    Giuseppe Pignatone che insede cautelare hanno gi su-perato il vaglio del gip, delRiesame e della Cassazione. mafia, hanno detto i giu-dici. Ora per si entra davve-ro nel merito.

    Alla sbarra, materialmen-te o in videoconferenza, cisono i 46 imputati per i qualii pm hanno ottenuto il giudi-zio immediato vista leviden-za della prova. Non ci saran-no gli imputati principali. Se-condo il tribunale non ci so-

    no le condizioni per la par-tecipazione di Massimo Car-minati, Salvatore Buzzi eRiccardo Brugia, detenuti al41-bis. I tre seguiranno ilprocesso in videoconferenzae potranno intervenire dallecarceri. Alla prima udienza,che si svolger nellaula Oc-corsio di piazzale Clodio aRoma prima che il processosi trasferisca nellaula bun-ker di Rebibbia, non sonoammessi neanche Luca Ode-vaine e Franco Panzironi.

    T ut t ialla sbarra

    Mondo di mezzo,entra la corte

    Carminati in video

    Lex presidentedel la sse mblean MIRKO CORATTI, 42 anni,romano, si dimesso dopo gliarresti del dicembre 2014 dapresidente (Pd) del consiglio

    comunale di Roma. A giugno stato arrestato per corruzione, ai domiciliari. Me so co mp ra toCoratti, gioca con noi annuncial telefono Buzzi, intercettato.Avrebbe ricevuto promesse edenari, anche stabilmente, perfavorire le coop di MafiaCapitale, in particolare per gliappalti della municipalizzataAma (ambiente).

    Un omicida come braccio s i n i st ro

    n SALVATORE BUZZI, 60 anni, romano, ha avuto almeno tre vite.Una da piccolo truffatore che girava su unauto di lusso e fin peruccidere il suo complice, bancario, con 47 coltellate. Condannato a30 anni, poi ridotti a 14 e 8 mesi, diventa un detenuto modello, ilprimo laureato in carcere. Arriva la grazia e nella terza vita diventa ilnumero uno di un vero e proprio impero costruito attorno alla

    cooperativa di ex detenuti 29 Giugno, che vive di commessepubbliche e aderisce alla ross a Legacoop. Secondo la Procura,Buzzi, detenuto a Tolmezzo (Udine) in regime duro (41-bis), unco lo nn ello di Mafia Capitale: organizza e gestisce, per il tramitedi una rete di cooperative, le attivit economiche della associazionenei settori della raccolta e smaltimento dei rifiuti, della accoglienzadei profughi e rifugiati, della manutenzione del verde pubblico enegli altri settori oggetto delle gare pubbliche aggiudicate anchecon metodo corruttivo, si occupa della gestione della contabilitocculta e dei pagamenti ai pubblici ufficiali corrotti.

    Il Ne ro diventato il numero uno

    n MASSIMO CARMINATI, con tutte le licenze, il Ne ro diRomanzo Criminale divenuto capo, secondo laccusa, della presuntaMafia Capitale. accusato di aver guidato il gruppo che retribuivastabilmente politici e amministratori pubblici, faceva incetta diappalti e intimidiva chi si metteva di traverso. Nato a Milano macresciuto a Roma, 57 anni, Carminati detenuto a Parma al 41-bis.

    Giovane neofascista legato al fondatore dei Nuclei armatirivoluzionari, Valerio Fioravanti, Carminati negli anni 80 entratonellorbita della banda della Magliana. stato processato e assoltoper lomicidio di Mino Pecorelli, il tentativo di depistaggio attribuitoa Licio Gelli e ai generali piduisti dopo la strage del 2 agosto 80 aBologna e lomicidio dei due militanti milanesi destrema sinistraFausto Tinelli e Lorenzo Iaio Iannucci. stato condannato a sei anninel processo alla banda della Magliana e a quattro, nel 2010, per lamisteriosa rapina del 99 al caveau del Tribunale di Roma. Bottino :circa 50 miliardi di lire in oro e gioielli oltre a documenti riservati.

    Uomo di Walterpoi al Viminalen LUCA ODEVAINE, 59 anni,romano, arrestato nel dicembrescorso, detenuto a Torino, stato capo di gabinettodellallora sindaco di Roma

    Walter Veltroni, capo dellapolizia provinciale di Roma emembro del Tavolo migranti delViminale. Pi volte ha cambiatocognome cambiando in o unae, stato condannato perdroga in giovent. Rispondedi corruzione aggravatoperch stabilmente retribuito,secondo laccusa, dal gruppo.

    C ampidogliosottosopraLa Procura di

    Roma porta a

    giudizio im-

    pre nd itori,

    politici e am-

    m i nistrator i

    Nel maxi processo che si a-pre dopodomani a Roma

    mancher il volto pi notodella presunta Mafia capita-le, l'ex sindaco Gianni Ale-manno. Per lui la Procura hachiesto di archiviare le accu-se di associazione mafiosa,restano quelle di corruzioneper le quali l'ex primo cittadi-no attende la richiesta di rin-vio a giudizio e sar processa-to, eventualmente, in separa-

    ta sede. Alemanno non eramai finito nel troncone prin-cipale destinato al giudizioimmediato ormai alle porte

    Giovedin aula non ci sarneancheDaniele Ozzimo, exassessore comunale alla Casanella giunta di IgnazioMari-no, arrestato nella secondaretata e accusato di corruzio-ne. Lo processeranno il 26 no-vembre davanti al giudicedelludienza preliminare.

    stata accolta, infatti, la sua ri-chiesta di giudizio abbrevia-to condizionato allassunzio -ne di alcune testimonianze.Ozzimo punta cos, in caso dicondanna, allo sconto di unterzo della penaprevisto peril rito prescelto. Rito abbre-viato anche per l'ex consiglie-re comunale Massimo Ca-prari del Centro democrati-co alleato con il Pda Roma,per da Gerardo e Tommaso

    Addeo collaboravano conLuca Odevaine ePaolo Solvi,collaboratore dell'ex presi-dente del X Municipio (O-stia) Andrea Tassone. Sonotutti accusati di corruzionenell'ambito dell'inchiesta suMafia Capitale. Eventualeprocesso separato anche perMaurizio Venafro, capo digabinetto di Nicola Zingaret-ti alla Regione Lazio, indaga-to per abuso dufficio.

    Hanno invece scelto il pat-teggiamento i quattro mana-ger de La Cascina, la coope-rativa legata a Comunione eliberazione (Francesco Fer-rara, Domenico Cammisa,Salvatore Menolascina e

    Carmelo Parabita), accusa-ti di aver corrotto Odevaineper il business dei migranti.Le pene concordate con i pmvanno dai due anni e mezzo aidue anni e 8 mesi, si attende ladecisione del giudice.

    Le scelte dei pm e delle difese separano i destini processuali

    Alemanno e gli altri politici attendonoI manager della Cascina patteggiano

    NON FINITA

    Gianni Alemanno, Daniele Ozzimo e Pier Paolo Pedetti

  • 7/24/2019 Il Fatto 03-11-2015

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    Marted 3 Novembre 2015 | IL FATTO QUOTIDIANO | IL FATTO SPECIALE 9

    La giudice che condann De MagistrisIl maxi-processo denominato Mafia Capitale si terrdavanti alla X sezione penale del Tribunale di Roma,presieduta Rosanna Ianniello. lo stesso giudice che hafirmato negli anni importanti sentenze. Come la condannaper laffaire Telekom Serbia, poi ridotta in Cassazione, a

    carico di Igor Marini, luomo che aveva rivolto a uominipolitici del centrosinistra come Romano Prodi, LambertoDini e Piero Fassino laccusa di aver incassato tangentisullacquisto da parte di Telecom Italia del 30 per cento diTelekom Serbia. E ancora. Sempre la giudice Ianniello hafirmato anche la sentenza di un altro caso che ha avuto

    largo spazio nelle cronache pi recenti: quello del peritoinformatico Gioacchino Genchi e del sindaco di NapoliLuigi De Magistris, che rispondeva di fatti avvenuti quandoera pm. Ianniello qualche mese fa aveva inflitto unacondanna di un anno e tre mesi ai due, che poi sono statiassolti in appello.

    IL POOL DELLA PROCURA

    Pignatone e i suoi uomini

    CI SONO MAGISTRATI con esperienzaultradecennale nella lotta alle mafie, ma ancheesperti di corruzione e di reati finanziari, nel pooldi pm che affronteranno da gioved il processoMafia Capitale. A capo della squadra, Giuseppe

    Pignatone (nella foto), dal 1974 in magistraturae dal 2012 a capo della Procura di Roma cheun tempo era porto nelle nebbie e nel 2014ha scoperchiato la presunta Cupola checondizionava il Campidoglio e gli anti locali.Pignatone ha indagato sulla strage diCapaci in cui fu ucciso Giovanni Falcone esullex presidente della Regione Sicilia,TotCuffaro. Per anni ha lavorato accanto a

    Michele Prestipino, ora procuratore aggiuntoa Roma, che in Calabria ha seguito molteinchieste sulle ndrine. A rappresentare laccusa cisono altri tre pm. Uno Paolo Ielo, che ha iniziatola carriera nel pool di Mani Pulite e prima ancorasi era occupato del processo sulla Metropolitanamilanese che coinvolgeva Bettino Craxi. Altro pmdel pool Luca Tescaroli, che rappresentlaccusa nel processo per la strage di Capaci e haseguito anche lindagine per lomicidio di RobertoCalvi. Infine Giuseppe Cascini, in passato titolaredelle indagini sulle scalate Bnl e non solo.

    LE PARTI CIVILI Ci sono Libera e il Codacons

    Anche Confindustria e 5Stellevittimedel nuovo clan

    qGLIULTIMI a depositare formalmente la costituzione di par-te civile dinanzi al giudice Rosanna Ianniello del Tribunale pe-

    nale di Roma, nellambito del processo per Mafia capitale, sono stati ilMovimento 5 Stelle e il Codacons. Entrambi evidenziano il dannopatrimoniale e morale subito dai cittadiniche rappresentano in con-seguenza dellattivit dellapresunta associazione mafiosa. Ma le-lenco delle parti civili lungo. Parte da coloro chesecondo laccusahanno subito le intimidazioni del presunto sodalizio, come gli im-prenditori picchiati. Naturalmente sar parte civile il ministerodellInterno. Hanno annunciato lintenzione di costituirsi anche il Co-munedi Roma (Ignazio Marino voleva presentarsi con la fascia tri-colore ma non tocca a lui) e la Regione Lazio, la Confindustria, Liberae altre associazionicome Cittadinanza attiva.Nel corso dellaprimaudienza il tribunale decider chi ammettere.

    Il padreternodella Regionen GUIDO MAGRINI, 65 anni,direttore del Dipartimento dellePolitiche sociali della RegioneLazio, finito ai domiciliari

    a giugno per corruzioneaggravata. accusato di averfavorito stanziamenti per7 milioni per lem ergenzaabitativa a beneficio delle coopdel gruppo 29 Giugno. Gisegretario della sezione del Pcidi Campo de Fiori, in pienocentro a Roma, in Regionedal 65. Disse di lui Buzzi: il padreterno in Regione.

    Il costruttoreplurindagaton DANIELE PULCINI,

    costruttore romano, 44 anni, finito in carcere nel giugnoscorso, poi ai domiciliari. Nelprocesso Mafia Capitale

    accusato di turbativa dasta inrelazione alle procedure perlassegnazione dei servizi in dueresidence utilizzati perlemergenza abitativa. Con ilfratello Antonio rischia un altroprocesso per corruzione per unapresunta tangente legata allavendita di immobili Enpam(ente previdenziale dei medici).

    Il consigliere Pdlpresunto affiliaton LUCA GRAMAZIO, 35 anni, accusato di partecipazione inassociazione mafiosa. statoarrestato lo scorso giugno.

    Prima capogruppo del Pdlal Comune di Roma, poiconsigliere di Forza Italia allaRegione Lazio, il figlio del pinoto Domenico Gramazio, giparlamentare e picchiatoredel Msi, per tutti il pinguino.Secondo laccusa era alse r vi zi o di Mafia Capitale,aveva una funzione dicollegamento con la politica.

    RICCARDO BRUGIA

    Braccio militare di CarminatiFABRIZIO FRANCO TESTA

    Ex manager, vicino a GramazioANDREA TASSONE

    Ex presidente municipio X OstiaAGOSTINO GAGLIANONE

    Imprenditore, accusato di mafiaCRISTIANO GUARNERA

    Imprenditore, accusato di mafiaSANDRO COLTELLACCI

    Dirigente coopFABIO STEFONI

    Ex sindaco di Castelnuovo (Rm)CLAUDIO BOLLA

    Dirigente coopGIOVANNI FISCON

    Ex direttore Ama (ambiente)EMANUELA BUGITTI

    Dipendente coopPAOLO DI NINNO

    Dirigente coopSTEFANO BRAVO

    Co m m e rc i ali s t aCARLO MARIA GUARANY

    Stretto collaboratore di BuzziANTONIO ESPOSITO

    Dirigente coop CosmaALESSANDRA GARRONE

    Collaboratrice di BuzziMARIO COLA

    Dipendente comunaleMICHELE NACAMULLI

    Collaboratore di BuzziCLAUDIO CALDARELLI

    Collaboratore di BuzziTIZIANO ZUCCOLO

    Imprenditore, Arciconfraternita

    Il portaborsei nt rap re nde nten FRANCO FIGURELLI, 59anni, romano, era laddetto allasegreteria del presidente Pddel consiglio comunale,Coratti. ai domiciliari dopo

    larresto nel giugno scorso.Secondo laccusa era retribuitocon 1.000 euro mensili perfavorire le cooperative ritenuteaffiliate a Mafia Capitale, inparticolare per una gara diAma (rifiuti), i bandi per ifondi del X Municipio (Ostia)e la nomina di una dirigenteg ra di t a .

    La cernierap olit ica-affarin FRANCO PANZIRONI stato ad dellAma, lamunicipalizzata dei rifiuti, dal2008 al 2013 quando era

    sindaco Gianni Alemanno cui legato anche politicamente. stato condannato di recente a 3anni e 8 mesi per la cosiddettaParentopoli dellAma. Arrestatonel dicembre 2014, accusatodi associazione mafiosa.Pubblico ufficiale a libro paga,partecipa allassocia zionefornendo uno stabile contributoper laggiudicazione di appalti.

    I signoridei camion barn GIORDANO TREDICINE unrampollo della discussa famigliache a Roma gestisce i camionbar, arrivata dallAbruzzo neglianni 60. Consigliere comunale

    del Pdl (poi Forza Italia)con oltre 5 mila preferenze,vicepresidente dellAss emble acapitolina, finito ai domiciliarinella retata del giugno 2015. accusato di corruzione per irapporti con le coop diSalvatore Buzzi. MassimoCarminati lo rispettava: Vi e n edalla strada, diceva.

    Lelenco

  • 7/24/2019 Il Fatto 03-11-2015

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    Marted 3 Novembre 2015 | IL FATTO QUOTIDIANO | 10

    Il Fatto SpecialeInte rcett azion i

    Il best of

    la teoria del mondo di mezzo,comp. Ci stanno, come se di-ce, i vivi sopra e li morti sottoe noi stamo ner mezzo... Ce staun mondo in mezzo in cui tuttisi incontrano e dici: cazzo, co-m' possibile che... un domaniio posso stare a cena con Ber-lusconi?... Il mondo di mezzo quello invece dove tutto si in-contra (...)Tu stai l, ma non

    per una questione di ceto: peruna questione di merito, no?

    Allora nel mezzo anche la per-sona che sta nel sovramondoha interesse che qualcuno delsottomondo gli faccia dellecose che non le pu fare nes-suno. E tutto si mischia. Ca-

    pito?(Massimo Carminati).La mucca, se nun magna,

    nun p essere munta(Salva-tore Buzzi).

    Qua deve port i sordi ilbenzinaioForse non ha ca-

    pito: me deve d mille e cin-queMhai capito bene? Ven-

    go l e te stacco il collo(Mat-teo Calvio, detto S pe z z a-pollici, addetto al recuperocrediti).

    Quando uno picchia qual-cuno perch se vede che ha

    fatto quarcosa, senn nun lopicchiano (Roberto Laco-po)

    A me Massimo me s ma-gn at o e me s ricacato(Spezzapollici su Carmina-ti)

    Adesso si va a bussacchia-

    re... Che progetti cavete?...Teneteci presenti per i proget-ti che cavete, che te serve?Che cosa posso fare? Come

    posso guadagnare, che te ser-ve il movimento terra? Che tiattacco i manifesti? Che ti pu-lisco il culo? Ecco, te lo faccioio. Perch se poi vengo a sapeche te lo fa un altro, na cosasgradevole(Carminati dopola vittoria di Marino).

    Se vinceva Ale manno celavevamo tutti comprati,

    pa rt iv am o. .. fi uu uu uu !(Buzzi)

    Buzzi: Sto in giro per i Di-partimenti a salutale perso-ne.

    Carminati: Bisogna ven-dere il prodotto, amico mio,

    eh. Bisogna vendersi come leputtan e adesso ... Mettit i laminigonna e vai a batte co

    Mucche, puttane e ceciCos parlava la Banda

    questiLui (Marino,ndr) se resta

    sindaco altri tre anni e mezzo,con il mio amico capogruppose magnamo Roma ( Bu z-zi).

    Tu chai idea quanto ceguada gno sugl i immigrati?Eh? Il traffico di droga rendede meno!(Buzzi).

    E molo famo strill comenaquila sgozzata! ( Car m i-nati su Riccardo Mancini).

    A me gi me rode il culo

    che il guadagno nostro bas-so... Dije che senn viene qua ilRe di Roma, tu sei un sotto-posto. il re di Roma che vienequa, io vado, entro dalla porta

    pri nci pal e, ve de io che gl icombino, a me nun me rom-

    pesse il cazzo, a me: chiudessesubito la pratica l(Carmi-nati su Mancini).

    Patti chiari e begli amici...Lui ce la fa a tenersi er cecio arculo secondo te? No! Nun ce la

    fa (Carminati dopo cheMancini viene indagato).

    Pi d i sei mesi non puoist: meglio usc dopo sei mesicon gli amici, che usc dopo tremesi con i nemici. Vaffanculo,tre mesi de Regina Coeli me li

    faccio fuman do. Che poi la

    differenza questa, perchdopo sei mesi te devono mettefuori () Tanti nemici tanti o-

    nori, diceva la Bonanima. Ma

    mori subito, come dice adessoil mio amico Samurai (Car-minati, ndr) (Buzzi dopol ' a r r e s t o d i M a n c i n i ,7.8.2014).

    Noi non sfruttamo nessu-no, noi semo gente de sinistra(Buzzi).

    A me me pia ce Mat teoRenzi, che cazzo vuoi? Tu gliedevi di: Noi siamo diventatitutti renziani, ce devi di checazzo me dai in cambio?(Buzzi).

    Possiamo pure quantifi-care, guarda. Se me dai cento

    persone, facciamo un euro apersona(Luca Odevaine).

    andata bene, quel pas-saggio in Regione andato be-ne! Me faccio 'na pippa e me

    butto pure nel Tevere mentrepassa(Buzzi).Gli ho parlato in francese

    stretto, ho detto: senti, o s o

    no, non ce poi rompe il cazzocos, eh(Buzzi).Questi consiglieri comu-

    nali devono sta' ai nostri or-dini. Ma perch io devo sta' a-

    gli ordini tuoi? Te pago, mavaffanculo!(Carminati).

    Du calci in culo ti am-mazzoIo non vengo sul tuo,tu non vieni sul mio e nessunova su nessuno(Buzzi).

    Poi sai che succede, comecinqueanni fa, tutti i funzio-nari trovavano tra gli antena-ti il nonno fascista, mo trove-ranno tutti il nonno comuni-sta (). Nun channo dignit,li funzionari(Buzzi).

    Certo che non stannomessi troppo bene sti consi-

    glieri in termini de moralit(Alessandra Garrone, com-pagna di Buzzi).

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    SEGUE DA PAGINA 7

    PINO CORRIAS

    Tutti fabbricati nel mondodi sotto, emersi ai bordi

    della cronaca nera, passati pergli anni di piombo, il carcere einfine risaliti dalla Maglianafino allampio parcheggio deldistributore Enicon vista su-gli ingorghi di corso Francia,da dove sputano sentenze sulmondo di sopra, bev endoCampari: Tu a quello je devidire: a coso come ti chiami? Ri-cordati che nella strada co-mandiamo sempre. N ellastrada tu cavrai sempre biso-gno di noi. Personaggi con in-finiti riverberi cinetelevisivi, iduri in finta pelle, che un gior-no si stancano di rosicchiare

    gli ossi al piano terra, voglionosalire anche loro alle feste deisuperattici dove c musica,cibo caldo e costoso, assessoridi destra e di sinistra in frego-la, qualche nobile spiantatoper fare arredamento.

    4 cavalli che corrono

    con il Pd e 3 con il Pdl

    Loro portano coca e femminein tacchi a spillo: la ricreazio-ne. E poi portano ordine neldisordine, velocizzano ap-palt i con u na minaccia in

    bianc o e una m ancia in ne ro(Buzzi: Mo cho quattro ca-

    valli che c orrono con il P d etre con la Pdl; Ah, io p agole cene, pago la segretaria, aLuca je do 5 mila a l mese, tuttii mesi, allassessore dieci, aquellaltro del Comune sette

    e cinquanta). Tut ta pr osagi inserita nei correnti poli-ziotteschi seriali e buona perquelli futuri. Se non ci fossedi mezzo il naufragio di unaintera citt con le sue perife-rie crollanti, Capitale infettadi un Paese corrotto. Il qualecontinua a celebrare i suoi e-

    roi civili da Pasolini a Fal-cone ma solo dopo che sono

    ben morti e sepolt i sotto mol-ta retorica e una corona difiori. Sentendosi cos intelli-gentemente rassicurato dacerti suoi atleti del quieto vi-

    vere ch e dicon o: Ma questanon mafia, sono rubagalli-ne. Facendo finta di nonsa-pere quanti politici, ma spe-cialmente quanti giudici diun tempo non remoto, dice-

    van o per lappunto che lamafia non esiste e se esistenon risulta. E a un Boris Giu-liano, capo della Mobile pa-lermitana morto sparato unamattina di luglio del 1979,non firmavano i mandati dicattu ra con u na alzata dispalle: I corleonesi? La s s o-ciazione mafiosa? Mi porti le

    prove, signor commissario,non teoremi. Oggii teoremie i contro-teoremi pari sonoperch manda-n o a v a nt i l i n-t r e c c i o . N e l l ospettacolo che siallestisce sullen o t e d i M a f i aCapitale c po-sto anche per gliapoti, quelli chenon la bevono, eche si credonospregiudicati econtrocorrente

    vestendo i pannidegli antagonistii n c o m m e d i a .Tanto poi si continuer tuttiad andare a cena da Johnny(il miglior pesce di Roma)dove giusto un anno e mezzo

    fa le microspie dei carabinie-ri del Ros intercettavano ipiani della imminente lati-

    tanza di Matace-na e DellUtri, al-tra coppia di eroidello stesso co-pione. Il proces-sone avr 106 u-d i e n z e , c i o puntate, quattroa settimana co-me le sit-com eau dience ade-guata. Le perife-r i e m a g a r i u ngiorno o laltro

    bruc eran no, mai l fi n a l e , n e l l e

    buone fiction, sempre prov-visori o. Per i gufi a spettia mola seconda serie.

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    Nazione infetta La Roma di oggi e i grandi scandali di unItalia da fiction

    La P2, Ustica e i fantasmi di un Paese corrotto

    LA STORIA

    Aula-bunker pronta al via Ansa

    Cupoladaffa r i

    Il cecatomentre parlacon Buzzi e ilt ra s fe r i me ntodi Carminatidopo larrestoAnsa

    Re c up e ro

    c re dit i

    Matteo Cal-vio, Spezza-pollici (ad-detto al recu-pero crediti) eu nimmag i neregi stratadai Ros Ansa

    B i sog nave n de rs icome lep uttan e. . .Mettiti lami ni gon n ae vai a batte

    MA SSIMO

    CARMI NATI

    Quandouno picchiaqualcuno perchha fattoquarcosa,senn nunlo picchiano

    RO BERTO

    L ACO P O

    P rimat ro va va n otra gliantenat iil nonnofascista, mot ro veran n ot utt iil nonnocomu nista(). Nunchannodignit, lifunzionari

    SA LVATO R E

    BUZZI

    Li nt re cc io

    Ma poi tutti acena da Johnny

    dove le microspie

    i nte rce t t ava no

    i piani su DellUt r i

    e Matacena

  • 7/24/2019 Il Fatto 03-11-2015

    11/24

    Marted 3 Novembre 2015 | IL FATTO QUOTIDIANO | CRONACA 11

    LI N T E RV I STA Mister Italstat Mario Zamorani un grande esperto di appaltiScarcerato dopo Tangentopoli, disse: Ne arresteranno a migliaia

    DANIELE MARTINI

    LAnas irriformabi-le. Va chiusa per leg-ge e rifondata. Van-no mandativia tutti

    con gli incentivi o spediti inqualche altro ufficio pubbli-co. Vanno tenuti i pochi in-dispensabilie assunti 50 in-gegneri veramente bravi. Sulmodello francese lAnas de-ve diventare unagenz iasnella divisa in due, da unaparte la gestione delle stra-de, dallaltra la progettazio-ne.

    tranchant Mario Zamo-rani, un signore che se ne in-tende molto di appalti stra-dali, costruzioni e grandi o-pere, con tutto quello che inItalia si portano dietro, so-prattutto corruzione e maz-zette. Quasi un quarto di se-colo fa, allinizio di Tangen-topoli, i giornali lo chiama-vanomister Italstat, la pigrande impresa italiana

    pubblica (Iri) di appalti e co-struzioni, e lo descrivevanocome il manager pi inqui-sito dItalia. Uscito dal car-cere profetizz quel che sa-rebbe successo: Ne arreste-ranno almeno un migliaio.

    Dopo aver patteggiato u-na pena di un anno e mezzo(lui dice controvoglia) peraver pagato tangenti ai par-titi, ora il 67enne Zamorani sioccupa di musei con una suasociet ed stato riabilitatodal tribunale. Racconta di a-ver ricevuto prima dallUdce poi da Beppe Fioroni, Pd a-rea Margherita, lofferta diuna candidatura in Parla-mento: Ho rifiutato. Ri-flette sullultimo scandalo

    nellazienda delle strade coni 10 arresti e scuote la testa,seduto al tavolo del ristoran-te di Prati a Roma dove untempo sbrigava i suoi milleaffari Vittorio Sbardella, loSqualo della Prima Repub-

    blica e Centurione degli an-dreottiani.

    Perch tanto pessimismos u l l ' A n a s?

    Perchla conosco da40 an-ni. Si ricorda il costruttore si-ciliano Mario Rendo? Era u-na potenza un tempo.

    S, uno dei quattro Cavalieridell'apocalisse mafiosa.

    Ero un giovane dirigente I-talstat e lo conobbi per la co-struzione di una condotta inVeneto. Mi raccontava chequando andava allAnas do-veva infilarsi in tasca rotolidi banconote tenuti da un e-lastico per mollare 100 milalire all'usciere di ogni piano.Perfino gli uscieri prendeva-no soldi all'Anas. E mio zioFranco Castellucci, che eraintimo di Benigno Zaccagni-ni e uno dei tre tecnicidellAutostrada del Sole conFedele Cova e Sergio De A-micis, mi diceva sempre chei guai pi grossi li aveva avuti

    non sui cantieri, ma negli uf-fici dellAnas che gli mette-

    vano i bastoni tra le ruoteperch volevano essere pa-gati con soldi e prebende va-rie.

    Ma questa preistoria.Con il passare del tempo lecose sono peggiorate, negliultimi anni in quelle stanze cresciuto il livello di incom-petenza, di ingegneri bravine sono rimasti pochi, pre-valgono i passacarte. Quan-do non sono sbagliati, i pro-getti sono deliberatamentefatti male per tirare la volataalle imprese, per invitarle afare mille riserve sui lavoriper poterci poi mangiare sucon le mazzette.

    un sistema?S, proprio cos, un siste-ma.

    Ne sicuro?Sicurissimo, gli esempi sonomille.

    Ne faccia uno.Nel Veneto occidentalestanno costruendo una stra-da su un progetto considera-to da tutti irrealizzabile, nelsenso che se la strada la co-struissero in quel modo sa-rebbe un disastro e gli svin-coli con una superstrada vi-cina si allagherebbero di

    continuo. Le ditte che sistanno preparando alla garalhanno fatto presente e sache cosa ha risposto l'Anas?Hanno detto che il progettonon si tocca e le ditte se vo-gliono possono avanzare poile loro riserve. Stanno prepa-rando lennesima ruberia atavolino. Ci vorrebbe un

    controllo sulla direzionetecnica altrimenti, come sidice, loccasione fa luomoladro.

    Rubano anche con il nuovopresidente Gianni Arma-ni?

    Poveretto, secondo me nonsi rende conto di dove fini-to, del resto non il suo me-stiere, viene dalle consulen-ze. Non pu pensare di go-vernare lAnas aspettandoche la Guardia di Finanza e lamagistratura facciano puli-zia. Dovrebbe pensarci lui.

    Antonella Accroglian, laDama nera, ha continuato araccogliere mazzette an-che con la nuova gestio-ne...

    La conosco bene la Accro-glian, lassunsi io all'Ital-stat, parlava un calabresestretto con qualche paroladitaliano. Era nipote di Pep-pino Accroglian, segretarioDc in Calabria; io sono sem-pre stato democristiano e miricordo che era uno poten-tissimo. Era una ragazza do-ro Antonella.

    A quei tempi era una ragaz-za d'oro...

    Pass all'Anas con Pino

    DAngiolino, un ufficialedella Finanza poi diventatodirigente Italstat che ci ave-va aiutato nel recupero deifondi neri Iri e che aveva la-sciato quando ce ne andam-mo tutti dopo Tangentopoli.AllAnas si port la Accro-glian che, appena vista laparata, so che ripeteva in gi-

    ro: Qui tutto un casino, civorrebbe Zamorani.E lei?

    Per carit, meglio stare lon-tani un palmo dallAnas.

    E com che poi la Accro-glian diventata la DamaN e ra?

    Mi sembra eccessivo chia-marla cos, non giusto. unpo che non la sento, so cheuscito DAngiolino dallA-nas lei fin nellombra e poi risalita con Pietro Ciucciamministratore e presiden-te.

    Conosce anche Ciucci, ov-viamente. Anche lui dellacordata Iri.

    Lo conosco. Voleva fare il di-rettore finanziario e poi ad-dirittura lamministratore diAutostrade. Ma Ettore Ber-nabei, che aveva fiuto, gli dis-se sempre di no.

    E perch?Lo considerava un pennac-chione.

    Che vuol dire pennacchio-n e?

    S, insomma, un vanaglorio-so, uno pieno di s, uno che sela tira. Tutto fumo e nientearrosto.

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    Ipse dixit

    NUOVA GESTIONE

    D E L LAZIENDA PUBBLICA

    Non si rende conto di

    dove finito. Non pu

    pensare di governare

    lAnas aspettando che

    magistratura e finanza

    facciano pulizia

    (SUL PRESIDENTE GIANNI ARMANI)

    LO ZIO DELLA

    DAMA NERA

    La Accroglian eranipote di Peppino

    Accroglian, segretario

    della Dc in Calabria.

    Io sono sempre stato

    democristiano

    e mi ricordo che era

    un uomo potentissimo(SU PEPPINO ACCROGLIAN)

    Il grande

    ve cch io

    Co involto

    in Mani Pulite,

    oggi Mario Za-

    morani, 67 an-

    ni, nel setto-

    re dei musei

    Fo to g ra m m a

    LAnas non riformabileVa chiusa con una legge

    LE TAPPE DELLI N C H I E S TA

    La cellula criminale

    n GLI ARRESTI Lindagine della Procura di Romasi chiude il 22 ottobre scorso. In manette

    finiscono dieci persone. Le accuse vanno dallacorruzione all'associazione a delinquere,

    dall'induzione indebita a dare o promettere utilital voto di scambio. Tra gli indagati Antonella

    Accroglian, dirigente responsabile delcoordinamento amministrativo dellAnas e

    indicata dagli investigatori come la Dama neradell'azienda: "Vero leader e punto di riferimento

    per i sodali". Oltre a lei, finisce ai domiciliari, l'ex

    sottosegretario alle infrastrutture durante ilgoverno Prodi, Luigi Meduri.

    n CORRUZIONE QUOTIDIANA Dura laposizione del procuratore di Roma GiuseppePignatone: C una sensazione deprimente della

    quotidianit della corruzione. La principaleindagata va in ufficio ma il suo principale lavoro

    gestire questo flusso di corruzione, che viene vista

    come una cosa normale.

    n LA RETE POLITICA Dalle carte dellindagineemerge, come dopo il crollo di un viadotto in

    Sicilia, i dirigenti si attivino con molti politici persalvaguardare il buon nome dellazienda.

    BATTAGLIA DIPLOMATICA

    Congo, sbloccate 6