La Resistenza nel bassanese ed a Cartigliano (Vicenza)

148

Transcript of La Resistenza nel bassanese ed a Cartigliano (Vicenza)

1.

«Almeno germogliassero le erbe. - scrive un parroco il 2 gennaio 1918 - Questo è l’augurio comune. Polenta di crusca… di macinato di pannocchia di grano…radici cotte.. . La patata diventa cibo per pochi. Il condimento scompare, il sale scarseggia. Di pepe non se ne parla. I fumatori utilizzano le foglie di noce. Anche i fiammiferi mancano. Ritorna in uso la pietra focaia.»

Noi abbiamo bisogno di gente che si infiltri tra le file del

nemico per osservare e riferire. Il compito è estremamente

difficile, non glielo nascondo. Non entro nei particolari

dell’impresa: tenente Tandura, si sente di accettare

quanto le propongo?

1. l'esperienza della guerra2. i problemi del dopoguerra

1. l'esperienza della guerra2. i problemi del dopoguerra

3. dittatura

1. l'esperienza della guerra2. i problemi del dopoguerra

3. repressione

1. l'esperienza della guerra2. i problemi del dopoguerra

3. Concordato

1. l'esperienza della guerra2. i problemi del dopoguerra

3. politiche socialilavori pubblici

propaganda

la nazione identificata con il regime, il partito con lo stato

nasce la politica come mestiere

confusione tra interessi dello Stato e del partito

l’appartenenza politica come garanzia di privilegio

Già dall’aprile 1936, Mussolini dà istruzioni

per un orientamento più filo-tedesco sul Popolo d’Italia ed il gerarca Roberto Farinacci

scrive: “l’antisemitismo è necessario per rendere totale

l’alleanza con la Germania”

nasce una “burocrazia parallela” (in ambito assistenziale ed economico) che introduce la discrezionalità nel cuore dell’amministrazione pubblica:

progressiva evanescenza delle regole, quotidianamente piegate sotto il peso di pressioni ed interessi

1. l'esperienza della guerra2. i problemi del dopoguerra3.

4. la guerra

1. l'esperienza della guerra2. i problemi del dopoguerra3. 4.

5. l’8 settembre

4 giugno 1944

11 agosto 1944