La relazione obbligatoria - My LIUCmy.liuc.it/MatSup/2013/CPS004/Slide Dott. Salmoiraghi AREU II...

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La relazione obbligatoria

TRAEmergenza Pronto

Soccorso

Architettura Telematica

Localizzazione Automaticadel Chiamate con il sistema cartografico

Ripartizione chiamate al NUE 112

Chiamate pervenute al NUE 112 in 838 giorni

dal 22 giugno 2010 al 06 novembre 2012

(23/07/12 effettuata estensione alla prov. di Como)

CC

118

VVFPS

chiamate identificate

Benefici tecnici del modello NUE CCL 1/3

• Le chiamate «non di emergenza» (cd. improprie)dirette ai servizi di emergenza possono essere,secondo stime UE, fino al 75% di quellecomplessivamente ricevute.

• Nell’esperienza della Regione Lombardia lechiamate improprie sono circa il 53% di quelleentranti nel PSAP1; in media quindi vienepassato al secondo livello solo il 47% dellechiamate che sarebbero invece arrivate ai variPSAP2

Filtro chiamate improprie

IL COORDINAMENTO DELLE ATTIVITA’ TRASFUSIONALI

Il ruolo della SRCStruttura Regionale Coordinamento

Riferimenti normativi

�Accordo Stato Regioni del 16 dicembre 2010 sui “Requisitiminimi organizzativi, strutturali e tecnologici delle attivitàsanitarie dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta esul modello per le visite di verifica”

�Accordo del 25 luglio 2012: “Linee guida perl’accreditamento dei Servizi Trasfusionali e delle unità diraccolta del sangue e degli emocomponenti….”

� I Decreti attuativi del giugno 2012 ribadiscono la SCADENZA

IMPROROGABILE del 31 DICEMBRE 2014

Le citate Linee Guida :

�Recepisconodirettive europee� sono emanate ai sensi dell’articolo 20, comma 1, e dell’articolo 12, comma 4, lettera f) - Legge 21

ottobre 2005, n. 219, recante “Nuova disciplina delle attività trasfusionali e della produzione

nazionale di emoderivati”;

� sono emanate nel rispetto delle prerogative e competenze delle Regioni e Province

autonome in materia di accreditamento per quanto concerne gli aspetti che possono comportare

un impatto sulla organizzazione;

� sono formulate sulla base di evidenze tecniche e

scientifiche e/o con riferimento alle buone pratiche tecnico-professionali nonché ai

princìpi dell’appropriatezza organizzativa, tecnica e clinica;

� sono state sottoposte all’approvazione del Comitato Direttivo del Centro nazionale sangue

(CNS) e della Consulta tecnica permanente per il sistema trasfusionale.

I passi di Regione Lombardia

�DGR 16 maggio 2012 n. IX/3465

�Recepisce i contenuti dell’Accordo Stato regioni del 16

dicembre 2012 ( sui Requisiti)

� Chiede ad AREU di presentare alla DGS, sentita la

conferenza dei DMTE, una proposta di riorganizzazione

delle attività trasfusionali

Obiettivi

Razionalizzazione dei processi diagnostici di qualifica zione biologica degli emocomponenti

� Raggiungimento di un omogeneo livello di qualità, s icurezza e standardizzazione delle attività diagnostiche di quali ficazione biologica delle donazioni

� Soddisfacimento a pieno dei requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi previsti dalle normative vigenti

� Perseguimento della concentrazione delle attività di qualificazione biologica in strutture trasfusionali che eseguano test diagnostici di qualificazione biologica per alm eno 70.000-100.000 donazioni all'anno.

Obiettivi

Qualificazione ed efficienza delle attività produtt ive attraverso:

� Progressiva centralizzazione in poche strutture trasfusi onaliche garantiscano masse critiche di attività, favorevolebilancio costo-beneficio, qualità e standardizzazione,soddisfacimento dei requisiti di accreditamento

� Raggiungimento di volumi di attività che prevedano almeno l alavorazione di 40.000 unità di sangue intero/anno

� Appropriatezza ed efficienza dell’utilizzo delle macchin e daaferesi

La valutazione interna -Audit del 2011

1. Criteri di accreditamento contenuti nel decreto Stato

Regioni

2. Autocertificazione con 4 possibilità di risposta qualitativa

� Realizzato

� Da realizzare

� Irrealizzabile entro il 2012

� Non applicabile

3. Esito evidenza dei criteri con risposta “da realizzare” >

10% (1207 requisiti complessivamente nei SIMT) e circa 10

requisiti considerati irrealizzabili

Audit 2011

Le strutture trasfusionali di Regione Lombardia

DMTE Invio PLASMA

all’industria

SIMT Invio PLASMA

all’industria

ARTICOLAZIONI Invio PLASMA

all’industriaUnità di raccolta associativa

15 36 37 18 48 1 124

Totale strutture

209

Totale strutture che

inviano plasma

all'industria

55

Esempio di requisiti Realizzato Da realizzareIrrealizzabile entro il

2012

SERVIZI TRASFUSIONALI

S.1 Il Servizio Trasfusionale dispone di locali atti a garantire l’idoneità all’uso previsto, con specifico riferimento alla

esigenza di consentire lo svolgimento delle diverse attività in ordine logico, al fine di contenere il rischio di errori,

nonché operazioni di pulizia e manutenzione atte a minimizzare il rischio di contaminazioni.

77 4 1

S.1.1 Deve essere garantita l’idoneità dei locali prima dell’utilizzo, ad intervalli regolari e a seguito di modifiche

rilevanti. 74 6 1

S.2 I locali e gli spazi devono essere commisurati alle tipologie ed ai volumi delle prestazioni erogate. 66 16 1

S.3.1 un’area per attesa e accettazione dei donatori di sangue e di emocomponenti; 72 2 0

S.3.2 un locale destinato al colloquio e alla valutazione delle condizioni generali di salute del donatore per la

definizione del giudizio di idoneità alla donazione, tale da tutelare il diritto del donatore alla privacy e da garantire la

confidenzialità necessaria per una corretta e completa acquisizione delle informazioni anamnestiche rilevanti ai fini

della sicurezza dei prodotti del sangue;

72 2 1

S.3.3 un locale destinato alla raccolta di sangue ed emocomponenti, strutturato in modo tale da salvaguardare la

sicurezza dei donatori e del personale e da prevenire errori nelle procedure di raccolta;74 1 0

S.3.4 un’area destinata al riposo/ristoro post-donazione; 66 7 0

S.3.5 un’area adibita alla conservazione del sangue e degli emocomponenti che consenta lo stoccaggio differenziato

degli emocomponenti in base a tipologia e stato (Es. globuli rossi, piastrine, plasma; unità da validare, validate, in

quarantena), nonché a criteri specifici di raccolta (Es. unità ad uso autologo);

71 0 0

S.3.6 un’area per lo stoccaggio dei materiali, dispositivi e reagenti da impiegare; 81 1 0

S.3.7 un’area destinata esclusivamente alla lavorazione del sangue e degli emocomponenti in circuito chiuso,

accessibile solo a personale autorizzato; in tale area deve essere periodicamente monitorata la contaminazione

microbica delle attrezzature, delle superfici e dell’ambiente;

23 30 1

S.3.8 un’area destinata esclusivamente alle attività diagnostiche di laboratorio di pertinenza, accessibile solo a

personale autorizzato;65 0 1

S.3.9 un’area destinata a deposito temporaneo sicuro dei residui, dei materiali e dispositivi monouso utilizzati,

nonché del sangue e degli emocomponenti a qualunque titolo scartati;65 9 1

S.3.10 un’area di attesa, un locale per la valutazione clinica dei pazienti e un locale per l’erogazione di trattamenti

terapeutici, ove il Servizio Trasfusionale eroghi prestazioni cliniche di medicina trasfusionale;55 3 1

S.3.11 servizi igienici separati per utenti e personale.77 3 0

S.4 Ove il Servizio Trasfusionale svolga attività di raccolta, processazione, controllo e distribuzione di cellule staminali

emopoietiche, si applicano anche le specifiche disposizioni normative vigenti in materia di tessuti e cellule umani.

14 1 0

Applicazione Applicazione

� Ipotesi di accorpamento di attività sapendo che per alcune

realtà è sufficiente pensare ad una centralizzazione intra

Dipartimentale, mentre per altre le aree di riferimento

dovranno essere di dimensioni sovra Dipartimentale,

anche sulla base di criteri numerici introdotti dall’accordo

Stato regioni del 25 luglio 2012

Sedi di macroarea

Criteri inderogabili e garanzie

� Gestione adeguata e accreditata dei processi dilavorazione e validazione

� Gestione adeguata e accreditata dei trasporti degliemocomponenti

� Distanza tra le strutture

� Aree il più possibile autosufficienti

� Gestione amministrativa ed informatica dei flussi

� Mantenimento nelle strutture trasfusionali periferichedelle risorse necessarie allo svolgimento della medicinatrasfusionale e specialistica

Sedi di macroarea, loro afferenze e volumi di attività

Scomposizione sangue intero

Test di validazione

Sedi di macroarea, loro afferenza e

volumi di attività

Attività centralizzata

� Scomposizione emocomponenti

� Controllo di gruppo sulla sacca

� Esecuzione test NAT

� Esecuzione test sierologici su donatore (tutti i test)

� Validazione test

� Controllo di qualità degli emocomponenti e revisione procedure

� Validazione emocomponenti

� Etichettatura emocomponenti

� Preparazione emc. II livello (es. assemblaggio, filtrazione)

� Stoccaggio emocomponenti

� Consegna sangue per compensazione

� Consegna del plasma all'industria

Ipotesi di personale necessario

�A regime ci saranno una ventina di tecnici in

meno impiegati per questa attività, alcune

unità in meno di biologi e di personale medico

Sedi di attività Bergamo Brescia Varese Pavia Cremona

Personale tecnico 12,00 13,00 13,00 13,00 12,00

Sedi di attività Lecco Garbagnate Niguarda Policlinico

Personale tecnico 15,00 10,00 10,00 6,00

Spazi e tecnologie

SPAZI

Circa 300 mq

TECNOLOGIA

� Elenco dotazione standard e attuale necessità aggiuntive di apparecchiature

nelle diverse Macroaree� Centrifuga da 12 posti N. 3

� Scompositore N. 8

� Congelatore rapido N. 2

� Armadi incubatore piastrine N. 2

� Frigoemoteca N. 6

� Congelatore verticale (attesa di validazione) N. 3

� Sieroteca verticale N. 3

� Congelatore orizzontale (invio all’industria) N. 5

� Raccolta S.I. � Raccolta emocomponenti e P.

iperimmune� Emovigilanza donatore� Follow up del donatore� Trasfusione� Appropriatezza� Emovigilanza paziente� Assegnazione Plasmaderivati� Appropriatezza Plasmaderivati� Aferesi staminali per trapianto autologo� Ambulatorio TAO� Ambulatorio trasfusionale� Laboratorio specialistico

(immunoematologia, citofluorimetria,� autoimmunità)� Verifica articolazioni

Attività “core” che resta in capo ai

SIMT

Appropriatezza

� Indurre una formulazione di richieste che guidino nella scelta della terapia trasfusionale più idonea per le patologie in atto;

� Migliorare le conoscenze sui prodotti disponibili per uso clinico (emocomponenti, emoderivati e farmaci emostatici) e sulle loro caratteristiche ed indicazioni all’uso;

� Promuovere l’impiego di farmaci emostatici, sistemici e locali nelle alterazioni acquisite dell’emostasi;

� Ridurre l’uso inappropriato di emocomponenti, emoderivati e farmaci emostatici e di conseguenza anche i rischi trasfusionali connessi;

� Razionalizzare la spesa per il servizio sanitario regionale liberando risorse economiche per altre attività sanitarie.

Verifica del reale consumo e confronto con linee guida

E’ possibile valutare il reale consumo di emocomponenti

associato al singolo DRG/diagnosi principale con una

possibile sua valorizzazione economica attraverso:

� la verifica dell’appropriatezza della richiesta;

� la verifica del rispetto della media dei consumi in funzione

della specifica patologia trattata;

� la creazione di una linea guida per singola patologia

trattata

DRG 371: PARTO CESAREO SENZA CC

0,00

0,50

1,00

1,50

2,00

2,50

2008

2009

Reazione emolitica immediata

1%

Alloimmunizzazione1% Anafilassi

1%

Dispnea associata alla trasfusione

5%

Iperkaliemia0%

Ipertensione2%

Ipotensione3%

Manifestazioni allergiche

39%

Porpora post trasfusionale

0%

Reazione febbrile non emolitica

34%

Shock anafilattico

0%

Sovraccarico circolatorio (TACO)

2%

Altro12%

Emovigilanza pazienti

Introduzione di alcuni centri specializzati in attività di

particolare interesse

� Tipizzazione HLA

� Fenotipizzazione estesa

� Plasmaexchange H 24

� Autoimmunità

� Aferesi selettive

� …….

MAXIEMERGENZE

NAZIONALI e

INTERNAZIONALI

AREU

Integra la propria attività alla risposta locale allemaxiemergenze, secondo protocolli definiti e inattuazione dei piani regionali per:

� emergenze di massa� interventi di soccorso internazionale� rischi di particolare rilevanza;

Si integra con i soggetti istituzionali deputati allagestione delle maxiemergenze;

Ha funzioni specifiche dedicate all’analisi deiprotocolli internazionali per la gestione degli even ti catastrofici .

Le nostre esperienze

• Terremoto in AbruzzoAprile 2009

• Terremoto ad HaitiGennaio 2010

• Missione Umanitaria –MED EVAC feriti libici Aprile 2011

• Terremoto in Emilia RomagnaMaggio 2012

Dal 6 al 30 aprile 2009 AREU ha partecipato alla missionenell’ambito della Colonna Mobile della Regione Lombardia,coinvolgendo tutte le 12 AAT che hanno fornito:

Personale(235 gg-uomo + le gg personale AAT MI al PMA II livello dal 10 al 30aprile)PMA di I livello(3 – Pavia, Varese e Milano)Mezzi su gomma(3 ambulanze, 4 automediche, 11 mezzi tecnici)Elicottero(1 HEMS – Como)

Terremoto in Abruzzo

LA DIREZIONE DI AREU È PRESENTE SUL LUOGO DELL’EVENTO PER

COORDINARE LE ATTIVITÀ

AREU ha partecipato alle 4 missioni umanitarie(dal 17 gennaio al 8 febbraio 2010) in 3 fasi:

1. invio di una delegazione per effettuare unaricognizione per valutare le possibilità di fornireaiuti;

2. primo soccorso mediante invio di materiale efarmaci per emergenza;

3. creazione di un ponte aereo sanitario per iltrasferimento di 7 feriti presso ospedali lombardi.

Terremoto ad Haiti

AREU è stata incaricata dallaDirezione Generale Sanitàdell’accoglienza e del monitoraggio di25 feriti libici in arrivo da Bengasi edel conseguente smistamento in 9ospedali lombardi

Missione UmanitariaMEDEVAC feriti libici

29/05/2012 ore 09.10 il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale allerta AREU

ore 09.20 costituita unità di crisi (UdC) presso AREU per verificare necessità di intervento di soccorso di EU in Lombardia (Provincia di Mantova) e per valutare le richieste di soccorso provenienti dall’Emilia-Romagna

Terremoto in Emilia Romagna

L’UdC ha coordinato le attività di competenzae mantenuto le comunicazioni con gli enti esterni:

� 1 postazione operatore aggiuntiva (fino alle ore 20 )

� 1 postazione “maxi” con infermiere aggiuntivo (fino alle ore 20)

� 6 MSB della AAT di Mantova aggiuntivi

� 1 MSI della AAT di Brescia dislocato a Goito

� 2 MSI della AAT di Mantova per triage e soccorso ne i comuni mantovani interessati dal sisma (Moglia, Quistello, Poggio Rusco, Gonzaga e Suzzara)

Mantova

Risorse aggiuntive attivate entro 60’ dalla scossa sismica :

� 1 elicottero elissoccorso presso elisuperficieOspedale Maggiore di Bologna

� 2 moduli sanitari* a Carpi (MO ) per:• assistenza durante evacuazione Ospedale• come posto di primo soccorso c/o l’Ospedale di

Carpi, gestito in collaborazione con il personale sanitario del nosocomio

* Modulo sanitario = 2 postazioni mediche avanzate (PMA) di 1°livello (tende pneumatiche) e 1 mezzo per il trasporto del lotto scorte per il funzionamento dei PMA

Emilia Romagna

L’UdC si scioglieva alle ore 18,30 del 29 maggio

ADUNATA DEGLI ALPINI BERGAMOMAGGIO 2010

IN 3 GIORNI AFFLUENZA DI ~ 500.000 PERSONE

VII Giornata Mondiale delle famiglieGiugno 2012

AFFLUENZA DI ~ 750.000 PERSONE

Eventi Programmati

Unità Regionale Grandi Emergenze URGE

La DGR n. VIII/10513/2009 ha attribuito ad AREU:

� la direzione, la gestione ed il coordinamento dell'URGE

� il compito di attivare appositi gruppi di lavoro, con lo scop o diaggiornare i protocolli di attivazione e gestione del proget to URGE,integrandolo con l'attività di intervento rapido da parte d ei PMA diprimo livello

� procedurare l'attività integrata con le Aziende Ospedalie re e gliIRCCS coinvolti nell'attivazione dell'URGE

� definire l'integrazione del progetto URGE con le attività de llaColonna Mobile Regionale

GRAZIE

Marco Salmoiraghi