Tecniche di preparazione e conservazione degli emocomponenti
La raccolta di sangue ed emocomponenti alla luce dei ... · nell’elenco nazionale promosso dal...
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La raccolta di sangue ed emocomponenti alla luce dei requisiti
minimi per le Strutture trasfusionali e le Unità di Raccolta
Luciano Franchi
Presidente
Avis Regionale Toscana
S. Giovanni Rotondo (FG)
7 Maggio 2011
CHE COSA ABBIAMO FATTO
Esatta mappatura del sistema(prerequisito all’accreditamento)
Convenzioni attive 503
Autorizzazioni rilasciate
UdR fisse 66
Mobili 4
Entro il 2011
Tutte le 27 UdR autorizzate
dovranno presentare l’autocertificazione
Entro giugno 40%
Entro dicembre 30%
Entro settembre 30%
Il possesso dei requisiti dei servizi
trasfusionali e delle unità di raccolta
sarà comunque verificato da una
commissione che abbia al proprio
interno almeno un valutatore inserito
nell’elenco nazionale promosso dal
Centro Nazionale Sangue.
Allegato A).
Requisiti strutturali, tecnologici eorganizzativi minimi per l’esercizio delleattività sanitarie dei servizi trasfusionali edelle unità di raccolta del sangue e degliemocomponenti, ai sensi dell’articolo 6,comma 1, lettera a) e dell’articolo 19,comma 1, della legge 21 ottobre 2005, n.219.
Decreto Legislativo 20 dicembre 2007, n. 261,articolo 2, comma 1, lettera e).
Servizi Trasfusionali: “le strutture e le relativearticolazioni organizzative, comprese quelle per leattività di raccolta, previste dalla normativa vigentesecondo i modelli organizzativi regionali, che sonoresponsabili sotto qualsiasi aspetto della raccolta edel controllo del sangue umano e dei suoicomponenti, quale ne sia la destinazione, nonchédella lavorazione, conservazione, distribuzione eassegnazione quando gli stessi sono destinati allatrasfusione”.
Definizioni
Decreto Legislativo 20 dicembre 2007, n. 261, articolo 2,comma 1, lettera f).
Unità di Raccolta: “le strutture incaricate della raccolta, previaautorizzazione delle regioni o province autonome competenti,gestite dalle Associazioni e Federazioni dei donatori di sangueconvenzionate e costituite ai sensi della normativa vigente; leunità di raccolta, gestite singolarmente o in forma aggregatadalle predette Associazioni/Federazioni, operano sotto laresponsabilità tecnica del servizio trasfusionale di riferimento”.
Le sedi di raccolta gestite direttamente dal ServizioTrasfusionale come articolazioni ospedaliere o extra-ospedaliere all’interno del proprio contesto organizzativo (UnitàOperativa, Dipartimento aziendale, Dipartimentointeraziendale, etc.) - che spesso sono anch’esse denominate“unità di raccolta” - sono a tutti gli effetti parte integrantedell’organizzazione del Servizio Trasfusionale. Alle medesime siapplicano gli stessi requisiti applicabili alle Unita di Raccolta agestione associativa.
La titolarità dell’autorizzazione all’esercizio demarca ladistinzione fra Unità di Raccolta “propriamente detta”,secondo la definizione del succitato Decreto 261/2007, e lesedi di raccolta gestite direttamente dai ServiziTrasfusionali come proprie articolazioni organizzative. Ciòvale anche nei casi in cui le attività di raccolta del sangue edegli emocomponenti sono svolte in forma collaborativa frail Servizio Trasfusionale e le Associazioni e Federazioni deidonatori di sangue. Pertanto, le Unità di Raccolta - e le loroeventuali articolazioni organizzative - sono quelle ove latitolarità autorizzativa è in capo ad una Associazione oFederazione di donatori di sangue.
I requisiti inerenti alle Unità di Raccolta mobili(autoemoteche) si applicano indipendentemente dallatitolarità autorizzativa all’esercizio delle attività svolte nellestesse.
COMPATIBILITA’
Per la richiesta di apertura dinuove strutture il sistemaregionale deve valutare se c’èbisogno di quella struttura, sequella struttura è necessaria inbase alla programmazionesanitaria regionale.
Es. farmacie comunali
FUNZIONALITA’
Una volta accertata lacompatibilità con laprogrammazione regionale equindi valutata la necessità diquella struttura si valutanoaltri elementi di funzionalità.
Requisiti di esercizio
• I criteri individuati nell’Accordo Stato Regioniapprovato il 16 dicembre 2010, sono requisitiminimi di esercizio, sono prerequisiti perl’accreditamento, sono requisiti da dimostrarein fase di autorizzazione che è precedenteall’accreditamento.
• Senza la soddisfazione dei requisiti diesercizio non si accede alla fase diaccreditamento.
ITER PER DOMANDA DI APERTURA DI UNA UNITA’ DI RACCOLTA ASSOCIATIVA
L’AdV chiede l’autorizzazione per aprire UdR al Comune
il Comune chiede obbligatoriamente alla Regione il parere di compatibilità con la programmazione regionale
NO
SI
il Comune manda la Commissione di ispezione del Dipartimento della prevenzione della ASL competente integrata dal valutatore facente parte
dell’elenco CNS
La Commissione redige il verbale sulla visita effettuata e sul possesso o meno dei requisiti previsti
Copia del verbale
alla Regione
CNS
Ministero
Comunità Europea
Copia del verbale al Comune
Il Comune notifica alla AdV l’esito della verifica
L’AdV fa domanda di accreditamento
In base alla Tab.12 del regolamento