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Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale 70% CMP Padova ANNO XXVIII 3 - 2010 Periodico d’informazione Copia non in vendita L’ESPERTO RISPONDE In caso di mancato recapito si prega di restituire al mittente che si impegna a pagare la tassa dovuta (CMP Padova) REPORTAGE MOSTRE ED EVENTI L’ESPERTO RISPONDE Attenti agli “hot-dogs” (pag. 50) REPORTAGE La “lavata” della Provenza (pag. 16) MOSTRE ED EVENTI A Passariano Munch e lo spirito del nord (pag. 58) L A P R I M A R I V I S T A F R E E P R E S S D E L V E N E T O 28 FREE PRESS DAL 1983 ° Tatuaggio favorevoli o contrari? Photo Alberto Buzzanca La maggioranza (47,4%) considera la propria pelle perfetta per incidervi “un segno indelebile, un ricordo importante, una foto perenne”. Un folto gruppo (38,6%) è, invece, convinto che non va in alcun modo alterato “il velluto degli dei”. Chiude il sondaggio una discreta pattuglia di ondivaghi indecisi (14%). Tatuaggio favorevoli o contrari? UNOMAGAZINE UNOMAGAZINE

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Poste Italiane s.p.a.Spedizione in AbbonamentoPostale 70% CMP Padova

ANNO XXVIII N° 3 - 2010Periodico d’informazioneCopia non in vendita

L’ESPERTO RISPONDE

In caso di mancatorecapito si prega direstituire al mittenteche si impegnaa pagare la tassadovuta (CMP Padova)

REPORTAGEMOSTRE ED EVENTI L’ESPERTO RISPONDEAttenti agli“hot-dogs”(pag. 50)

REPORTAGELa “lavata”della Provenza(pag. 16)

MOSTRE ED EVENTIA Passariano Munche lo spirito del nord(pag. 58)

L A P R I M A R I V I S T A F R E E P R E S S D E L V E N E T O

28FREE PRESS

DAL 1983

°

Tatuaggiofavorevoli o contrari?

Photo

Alber

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La maggioranza (47,4%) considera la propria pelle perfetta per incidervi “un segno indelebile, un ricordo importante,una foto perenne”. Un folto gruppo (38,6%) è, invece, convinto che non va in alcun modo alterato “il velluto degli dei”. Chiude il sondaggio una discreta pattuglia di ondivaghi indecisi (14%).

Tatuaggiofavorevoli o contrari?

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In copertina:

Marco Bergamin, scelto e ritrattoda Alberto Buzzanca, per questa copertina dedicata al sondaggiorelativo ai tatuaggi.

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� A T T U A L I T À & C U L T U R A

� R U B R I C H E & D I N T O R N I

� C O S T U M E & C U R I O S I T À7 RUVIDO Senza parole

14 SPORT IN VISTA In sella alla mia mountain bike

19 EVENTI I favolosi 30 anni di Patrizia Equipe

20 FOOD SPACE Crudo e mangiato

22 ASTRI&DISASTRI Estate di sentimenti e passioni per molti ma non per tutti

32 IL POSTER DI UNO Glamour da staccare e conservare

34 FIL ROUGE Arriva il vino per gli arabi

35 FIL ROUGE Gli artisti di strada arriveranno dai boulevards

FIL ROUGE Cognomi da piante e animali

36 DALLECINQUEDELLASERA La guida ai locali “giusti”

46 VENETO SPETTACOLI Parole e musica Ad Abano Terme inaugurato Il nuovo spazio benessere di

Patrizia Equipe in occasione dei 30 anni di attività (pag. 19)

DIFFUSIONE UNOLa rivista UNO Magazine viene diffusa aPadova, Treviso, Vicenza, Mestre eRovigo nei locali ed attività del centrocittà, nei principali Centri Commerciali enei più importanti eventi.. Grazie a questadiffusione capillare la rivista entra incontatto con un vasto ed eterogeneo pub-blico.

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8 REPORTAGE Gli antichi misteri della Bretagna

FOCUS Ostriche di Bretagna a Venissa

16 REPORTAGE La lavata della provenza

24 SECONDO VOI Tatuaggio favorevoli o contrari?

26 FOCUS Sulla nostra pelle

34 FIL ROUGE Sfilata a Palazzo fra il ‘300 e la contemporaneità

FIL ROUGE Il Veneto è l’avamposto del grano duro italiano

35 FIL ROUGE Marco De Bacco ha vinto l’Oscar dell’agricoltura

57 ECONOMIA DEL TERRITORIO Il Nord Est dei miracoli non esiste più

58 AGENDA MOSTRE Arte e Mostre in Veneto e non soloÈ gente antica, quella di Bretagna; gente di frontiera. Era lì

il “finis terrae” del grande Impero di Roma (pag. 8)

15 L’ESPERTO RISPONDE Correre senza correre pericoli inutili

47 CARTA UNO CLUB VANTAGGI Gli sconti riservati ai nostri lettori

50 L’ESPERTO RISPONDE Attenti agli “hot-dogs”

51 L’ESPERTO RISPONDE E ora Fido dove lo metto?

52 L’ESPERTO RISPONDE Prima che sia troppo tardi FOCUS Peso ed infertilità

53 L’ESPERTO RISPONDE Attenti al Binge Drinking

54 L’ESPERTO RISPONDE I poteri del super pomodoro

55 L’ESPERTO RISPONDE Un pipistrello per amico

62 CERCHIAMO NUMERI UNO Obiettivo puntato su Francesca Capoia

63 IL COUPON PER ABBONARSI Alla rivista UNO Magazine

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La nuova Numero UNO è FRANCESCA CAPOIA, 23 anni, di Roncade (TV), segno zodiacale Vergine (pag. 62)

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Non sono d’accordo con chi vuole impedire le intercettazionidi potenti, ladroni e gente di malaffare in nome del diritto allariservatezza. Non sono d’accordo nemmeno con chi, agitando la bandiera del diritto all’informazione, in realtà vuole solo sostituire chi ci governa. Sono per l’uso del buon senso, ripulitodall’uso fazioso della politica, da qualunque parte provenga. Perciò protesterò in forma silenziosa, lasciando al posto del consueto articolo uno spazio vuoto a rappresentare lo sguardo severo ed attento di chi si è stancato di un certo modo di fare politica, sia di qua che di là. Occhi severi, attenti e, soprattutto, sempre più numerosi, ricordatevelo.

ASSOCIATO ALL’USPIUNIONE STAMPAPERIODICA ITALIANA

Tutti i diritti riservati - Riproduzione vietata

La rivista UNO Magazine non assume responsabilità alcu-na per il materiale (foto, testi, ecc.) fornito direttamentedagli inserzionisti. Gli articoli, le fotografie ed i disegni, senon espressamente richiesti, non vengono restituiti.

ANNO XXVIII N° 3 Luglio - Agosto 2010Periodico d’informazione Copia non in vendita

DIRETTORE EDITORIALEClaudio Campagnolo

DIRETTORE RESPONSABILEGiuseppe Bonura

COORDINAMENTO EDITORIALEMargherita Maschio

EDITRICEAcoves Italia s.r.l.Iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione al n° 2747Reg. Trib. Padova n. 775 dell’1/07/1983

INVIO CORRISPONDENZAC.P. 848 PD Centro 35122 PADOVAREDAZIONE E PUBBLICITA’Acoves Italia s.r.l. Via Papa Giovanni Paolo I, 1135010 Campodoro PADOVATel. e Fax (+39) 049 776422Tel. e Fax (+39) 049 9065733Cellulare (+39) 342 4153583 (SOLO SMS)E-mail [email protected] Veneta S.p.A. via Malcanton, 135010 Trebaseleghe (PD)Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - 70% CMP Padova.

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doppie o che non vi arrivano regolarmente.

Tel. 049 776422 [email protected]

Hanno collaborato:Claudio Carraro, Elisabetta Ziliotto, Eva Luna, Barry Mason, Laura Cola,Anna Maria Pellegrino, Aurora Soranzo, Alberto Buzzanca, Paolo Trevisane i numerosissimi lettori che hanno partecipato al sondaggio di questo numero.

Si ringraziano:

Victoria Club, Ascom Padova, BortolettoSerramenti, Bed System, El Medievolo,Speak Easy, Patrizia Equipe, Travertino Cafè, Enoiteca La Frasca, Oro in Euro, Girotondo,Dove Come Quando.

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FREEPRESS

DAL 1983

� R U V I D O

Senza parole

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Claudio [email protected]

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Un passato affascinante le haregalato un retaggio di enig-mi, luoghi sacri, foreste miste-

riose dove sono fiorite le più famoseleggende medievali, pietre e tumulisparsi in tutto il territorio che hannofatto di questa regione francese laterra con più alta concentrazione almondo di monumenti preistorici. Maparlare di Bretagna senza parlare del suooceano non ha senso, perché qui nessunluogo dista dalla costa più di 80 km, il rilievopiù alto non arriva a 400 metri e il clima ècaratterizzato da repentine variazioni, conprecipitazioni intermittenti, cieli cupi e perio-

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� R E P O R T A G E

Gli antichi misteri della Bretagna

R E P O R T A G E �

I bretoni sono uomini duri come la falesie, che il mare artiglia possente dai tempi dei tempi.Come il granito dei Calvari della loro terra. Sono caparbi e silenziosi, come la marea che

monta e ricopre la roccia. E i vecchi hanno rughe salate, profonde come corteccia d’albero. È gente antica, quella di Bretagna; gente di frontiera. Era lì il “finis terrae” del grande Impero

di Roma; oggi è la regione più a settentrione della Francia, il Finistère.

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di di sole accecante. Circumnavigare via terral’estrema propaggine occidentale dellaFrancia vuol dire anche assaporare i suoisilenzi antichi, le sue atmosfere mai scontateche si dibattono tra fascino mistico che avvi-cina al cielo e potenza che solo la natura piùterrena regala. Qui finisce la terra ed inizia ilmare: si sente il soffio di Nettuno ovunque.Patria di commercianti e di marinai fin dal-l’antichità fu un paese largamente aperto atutte le correnti artistiche europee. Le suecoste selvagge e burrascose vivono a contat-to con città ricche di arte e di storia. Quihanno preso vita la leggenda di Re Artù e deiCavalieri della Tavola Rotonda e decine di

luoghi hanno nomi che richiamano i perso-naggi della saga celtica: Merlino, Morgana,Ginevra, Viviana, lo stesso Artù e qui si sonoispirati scrittori romantici come Honoré deBalzac e Victor Hugo. Perché questa antica efiera terra celtica non custodisce solo ciò cherimane della più grande foresta di Francia, lamitica Brocèlandia che un tempo ricoprivaquasi tutta la Bretagna, ma conserva oltrequattromila tra manoirs, fortezze, residenzesignorili fortificate e castelli veri e propri, chehanno visto scenari di giovinezze tormentatecome quella di Chateaubriand a Cambourg edell’intrigante marchesa di Sévigné al castel-lo dei Rochers-Sèvigné.

Testi e foto diElisabetta Ziliotto

segue a pag. 10

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Ecco inoltre che gli splen-didi borghi con le pittoresche abitazioni carat-terizzate da facciate in graticcio di legnovanno a braccetto con maestose cattedraligotiche, e le graziose chiesette di campagnaammiccano alle imponenti mura e fortificazio-ni sorte a difesa di questa fiera terra.Tanteepoche e stili architettonici diversi, dalMedioevo al Rinascimento, dal Settecento adoggi, ma tutti con l’inconfondibile tocco bre-tone, merito dei paesaggi e delle pietre di gra-nito con il quale sono stati edificati gli edifici.Ma la Bretagna ha origini e testimonianzeancora più remote, che si perdono nella nottedei tempi. Come non rimanere in reverentestupore alla vista di Carnac dove decine edecine di dolmen e menhir (sono oltre 3500)sorprendono e pongono quesiti, spesso senzauna vera risposta sulla storia e le aspirazioni

del popolo che qui viveva nell’antichità.L’arcano gelosamente custodito da questaterra è una continua smentita alla presuntuo-sa indulgenza delle cosiddette culture “primi-tive” dei celti. Eppure se per molti questo è ilretaggio profano di questa regione che imma-gina il mistero custodito gelosamente nelletombe dei druidi, con un balzo di epoche si

� R E P O R T A G E

passa ad un’architettura che è impregnata di sacro, il sacro della religione cristiana semprepronta a bastonare e a ricordare che la dannazione e il castigo divino è la giusta punizione peri peccati dell’uomo. Sono i complessi parrocchiali delimitati da piccole mura sorti tra il 15° e il17° secolo, proprio nel nord della Bretagna. Qui maschere mostruose, figure grottesche, ricchedi simbologie e decorazioni accompagnavano e accompagnano ancor oggi la preghiera deifedeli. Sicuramente il primo impatto non è dei più rassicuranti, miriadi di figure si accalcanospesso le une sulle altre, a comporre innumerevoli scene, come quello di Guimiliau che anno-vera ben 200 personaggi. Ecco i famosi Calvari bretoni, i gruppi scultorei esterni alle chiese cheillustrano il Nuovo Testamento: una sorta di libro aperto in pietra. E se questi sono monumen-ti consacrati a Dio, i Fari, concentrati soprattutto nel Finistère, sono monumenti alla storia eall’ingegneria civile, imperdibili punti di riferimento e avamposti nell’oceano furioso. È un maretremendo quello a cavallo tra Manica e Atlantico dove le correnti incrociano arrivando a tocca-re i dieci nodi, le maree possono arrivare a raggiungere i dieci metri e le tempeste in invernoarrivano da tre punti cardinali diversi, lo sapeva bene l’architetto militare Vauban che fu incari-cato nel 1699 dal Re Sole di costruire il grande faro di le Stiff, il primo dei fari monumenta-li che orlano le coste bretoni. Oggi i vecchi, eroici guardiani di queste costruzioni sono scom-parsi, tutto si controlla a distanza, grazie a computer, radar, satelliti, ma le pagine più vere, piùpalpitanti e spesso amare nessuna macchina odierna potrà più raccontarle.

segue da pag. 8

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APPUNTIdi viaggio

Partendo dal capoluogo, una breveserie di appunti per cogliere l’animamultiforme della Bretagna. Dalla costameridionale più bassa e meno frastagliata,con le sue ampie “rias” (estuari) e le grandibaie punteggiate di isolette. Passando per lacosta occidentale con le sue grandi punte la“Pointe du Raz” e la “Presqu’ile de Crozon”,vero e proprio monumento naturale creatonei secoli dall’erosione delle onde e delvento. Fino ad arrivare alla costa settentrio-nale con i suoi estuari stretti e incassati, unacosta estremamente frastagliata con altefalesie percosse dall’oceano. Ogni chilometrodi costa vale la pena di essere vissuto, ogni

baia o insenatura è diversa dalle altre. Ecco comunque alcune tappe imperdibili. Le mura diVannes con i suoi bastioni tra i meglio conservati di tutta la Francia. E pensare che il suonome deriva dai Veneti, popolazione di origine illirica che subì l’influenza della cultura celti-ca. Concorneau con la sua Ville Close, una cittadella fortificata edificata nel XIV secolo sudi un’isoletta. La cattedrale di Quimper, la più bella chiesa gotica bretone, iniziata nel 1240.Pont-Aven patria adottiva di Gauguin che qui si rifugiò nel 1885 trovando i luoghi idealiper la sua ispirazione; nei boschi circostanti il borgo si trova la piccola cappella di Trémalo incui è custodito il crocifisso ritratto dall’artista nel suo “Cristo giallo”. Morlaix dove nel 1505soggiornò la regina Anna di Bretagna. L’Abbazia di Beauport, o meglio le rovine di quelloche fu uno dei più importanti esempi di architettura religiosa conservati in Bretagna; Fondatanel 1202 come centro si accoglienza per i pellegrini che si dirigevano verso Santiago diCompostela, è monumento storico dal 1862. St-Brieuc, capoluogo della Cotes d’Armor,che conserva un nucleo antico con notevoli esempi di case a graticcio del XV-XVI secolo. Tuttequeste cittadine ogni anno ospitano un vero e proprio carosello di eventi che vanno dallemanifestazioni religiose agli eventi musicali di ogni genere. L'abbondanza di feste inBretagna tra maggio e ottobre è semplicemente straordinario e sono parte integrantedella cultura bretone. Il Fest Noz è un festival di musica e danze tradizionali che si svolge inogni porto e villaggio. Il Festival Interceltico di Lorient e il festival di Quimper-Cornouaillesono di gran lunga i due più grandi eventi folkloristici del calendario: ballerini in costumi tra-dizionali, musicisti, cantastorie e attori di teatro si esibiscono coinvolgendo il pubblico. Per gli

amanti della musica contemporanea e rock ogni anno sitengono i concerti del Live Festival europeo di “CharuesVieilles” in Carhaix, del “Les Tombées de la Nuit” diRennes e della “Route du Rock” a Fort Saint-Père vicino a St-Malo. Se invece si preferisce la musica classica, i migliori concer-ti dal vivo normalmente si svolgono a Guidel, a Belle-Ile e aLanvellec. Le date possono essere verificate con l’ente del turi-smo locale. Altre manifestazioni di rilievo sono quella delPerdon di Locronan, una festa religiosa che si svolge una voltaall’anno per onorare il santo patrono locale. La Petite Troméniein Locronan è uno delle più antiche e importanti della Bretagna.Pellegrini in costume trasportano il tesoro attraverso la campa-gna fino al sacro bosco di Le Nemeton. Questo tempio naturalenel mezzo della foresta era un luogo di culto pagano dedicatoalla natura e alla fertilità.

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R E P O R T A G E �

Ostriche di Bretagna e Talento Metodo Classico Bisol a Venissa, sede ufficiale della storica “Confrérie des Chevaliers de l’Huitre de Bretagne”Sabato 10 luglio a Venissa, nel cuore della Laguna di Venezia, si è tenuta la cena - evento della storica“Confraternita dell’Ostrica di Bretagna” preceduta dall’intronizzazione dei nuovi “Chevaliers” e “Dame”.Venezia ed il territorio del Prosecco due scelte prestigiose per la storica Confrérie francese che ha designato qualesua ufficiale Ambasciata Italiana la scenografica Tenuta Venissa nell’isola veneziana di Mazzorbo, dove la famiglia Bisolha recuperato un’antica vigna murata e dove sorge il Ristorante Venissa della nota chef bellunese Paola Budel, for-matasi alla scuola di Gualtiero Marchesi e di Michel Roux. La chef ha creato per l'occasione un menù particolare che

ha omaggiato la cultura lagunare e, naturalmente, valorizzato la pregiata Ostrica di Bretagna. In abbinamento, uno spumante speciale: il Pas DoséBisol, pregiato Talento Metodo Classico eletto dalla Confraternita “miglior abbinamento dai Cavalieri dell’Ostrica Bretone”, come riporta la dici-tura sull’etichetta. Gianluca Bisol, nominato ufficialmente Cancelliere del Mar Adriatico della Confraternita, commenta: “Siamo felici di ospitare laConfrérie des Chevaliers de l'Huitre de Bretagne e siamo altrettanto orgogliosi che i nostri amici francesi, ancora una volta, abbiano scelto Veneziaed il territorio del Prosecco”. “Scopo della Confrèrie de la Huitre de Bretagne è la promozione, sia in Francia che all’estero, dell'ostrica coltivataa sud della Bretagna, nel Golfo di Morbihan. INFO: Gildo Carabelli - tel. 335 5487748 - [email protected] - www.ostricabretone.comVenissa - Isola di Mazzorbo/Venezia – tel. 041.52.72.281 - [email protected] - www.venissa.it www.tesoridivenezia.it

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Lo abbiamo chiesto al dottorMaurizio Schiavon Responsabiledell’Unità Operativa Medicina

dello Sport Attività Motoriedell’Azienda Ospedaliera ulss 16 diPadova.

A causa dei saliscendi improvvisi la mountain bikerichiede capacità diverse rispetto alla pratica delciclismo su strada?MAURIZIO SCHIAVON «È sicuramente così, immagi-niamo questa bicicletta che corre lungo i sentie-ri, se va lungo le strade ci sono delle sollecitazio-ni più leggere, mentre se va lungo i sentieri chesono la parte interessante e più gratificante diquesto sport, è necessario un ottimo l’equilibrio,una dote che il ciclista di mountain bike deveavere: equilibrio, forza, resistenza. Il suggeri-mento è che ci si avvicini con progressività, sce-gliendo il mezzo adatto alle proprie capacità eanche scegliendo gli itinerari giusti, in manieratale da non strafare all’inizio ma di avvicinarsiprogressivamente, cioè con un impegno progres-sivo crescente e soprattutto, dal punto di vistamedico, mai fare a freddo un’attività come que-sta. È necessario un riscaldamento anche in que-sta stagione che è particolarmente calda, ilriscaldamento del muscolo va fatto comunque».

C’è un tipo di bicicletta mountain bike più adattaad una determinata età ed una meno adatta?Credo che sia molto importante la postura vistoche abbiamo parlato di equilibrio?MAURIZIO SCHIAVON «Si deve fare attenzione almezzo che si sceglie, magari orientandosi versoqualcosa di non troppo sportivo e più turistico,diciamo così, in funzione delle proprie capaci-tà. Teniamo conto che sicuramente è un’attivitàche da soddisfazione ed è utile proprio dalpunto di vista dell’attività fisica per avere deibenefici per la propria salute, però bisognaessere preparati anche a piccoli traumi, usaredegli accorgimenti di protezione quali ilbaschetto il paragomiti, in funzione dei percor-si che si scelgono ovviamente».

Correre senza correreinutili pericoli

Per chi desidera dedicarsi alla pratica della mountain bikequali sono gli accorgimenti da utilizzare per non incorrere

in problemi muscolari o altri problemi di salute?

� L ’ E S P E R T O R I S P O N D E

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Lei parlava dell’equilibrio come la dote essenzialedi colui che pedala in sella a una mountain bike glistrappi improvvisi, questi sentieri impervi con ilsuolo che non è regolare possono provocare deimicro - traumi a tendini, muscolatura o problemialle ossa?MAURIZIO SCHIAVON «Certo per questo è beneavere un’adeguata preparazione e, ripeto, unriscaldamento muscolare adeguato. Mai partirea freddo perché il momento in cui si parte a fred-do e subito si è sollecitati, è il momento in cui cisi possono provocare strappi ed altri tipi di trau-mi. Per ridurre al minimo questa eventualità èbene fare stretching, riscaldamento. Non dico dipartire da casa ed arrivare sui colli vicini con labici, così si arriva belli caldi, ma, magari, di nonpartire subito in salita e fare quel pezzettino disalita molto leggera in modo da trovare l’adatta-mento».A cura di Barry Mason e Claudio Campagnolo

All’inizio anche la più lievedelle salite sembra ripidissi-ma, ma dopo un adeguatoperiodo di allenamento si

arriverà a pedalare con relativa facilitàsui percorsi più impegnativi in sellaalla propria mountain bike, potendocosì arrivare in luoghi naturali moltobelli e non raggiungibili con altrimezzi se non, naturalmente, cammi-nando. Buona regola è che ogni uscitain bicicletta sia abbastanza impegnati-va da stimolare l’organismo. I parame-tri utili a valutare l’impegno diun’uscita in bicicletta sono: la distan-za, il tempo e l’intensità. Per i princi-pianti e i non allenati è più utile con-centrarsi su distanza e tempo, quindi

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In sella alla miamountain bikeIn sella alla miamountain bike

� S P O R T I N V I S T A

intensità di lavoro basse o medie pertempi progressivamente crescenti,badando a non esagerare. Si può ini-ziare a pedalare su percorsi poco tecni-

ci per tempi crescenti da 30 minuti a 2ore. L’intensità di lavoro deve esseretale da stimolare il cosiddetto “moto-re aerobico” senza andare a innescareuna situazione di emergenza anaerobi-ca. Per quanto riguarda la frequenza di

pedalata, misurata da molti ciclo-com-puters, è bene pedalare inizialmentecon un rapporto agile e mantenereuna frequenza di circa 80 pedalate al

minuto. Tra un allenamento e l’altronon deve intercorrere troppo tempoaltrimenti la condizione fisica ritorne-rebbe sempre al punto di partenza. Ci vorrebbe una frequenza di uscite dialmeno tre volte alla settimana; chi

Molto utile è l’utilizzo di un frequenzimetro, con cui controllare costante-mente la propria frequenza cardiaca: in allenamento è consigliabile mante-nere la frequenza tra il 60% e l'80 % della frequenza massima teorica (si cal-cola sottraendo da 220 l’età per gli uomini e da 200 l’età per le donne).

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non avesse tale possibilità, puòsupplire con una corsa lenta oppureuna pedalata sui rulli. Il carico dilavoro deve essere progressivamen-te crescente. Aumentare gradata-mente il carico di lavoro ha una fun-zione facilmente comprensibile; glisforzi, che all’inizio erano sufficien-temente impegnativi, una voltamigliorate le condizioni, diverreb-bero troppo blandi. Esistono poidelle vere e proprie guide permountain bikers, che conoscono ipercorsi più belli e più adatti inbase alla preparazione atletica edall’età delle persone. Affidarsi aloro significa andare per la giustavia ed evitare inutili sovraccarichi.

M.M.

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La “lavata” della ProvenzaPensate di aver letto male o che ci sia un errore di battitura?

Niente, affatto, a differenza di tutti gli altri non vi racconteremo della lavanda dellaProvenza ma di tutt’altro, cominciamo però dall'inizio...

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� R E P O R T A G E

Fine Aprile, Valeria ed io, decidia-mo di prenderci una piccolavacanzina approfittando del

ponte del 1° maggio . Inizia la prima-vera e ci sembra il periodo miglioreper visitare la Provenza. Meta sconosciu-ta ad entrambe, così a portata di mano etanto celebrata che ci sembra la scelta perfet-ta. Per di più leggiamo, non so dove, di nonperderci assoutamente la festa del 1° maggioad Arles e quindi partiamo verso il Sud della Francia in compagniadi “Jean” e “Van Van”, compagni ideali per andarsene a zonzo. Chisono? Facciamo le presentazioni: il camper T Loft 45 Elnagh, preso anoleggio per essere libere di andare senza “ansie da prenotazioni” eorganizzazioni troppo serrate, ribattezzato col nome di Jean e la Van

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Van, una Suzuki cc 125 presa in prestito daicorsi moto Donneinsella® che organizzia-mo in Circuito ad Adria che, ben sistemata nelgavone di Jean, si è resa utilissima in ogni viot-tolo tipico delle cittadine provenzali.Arriviamo ad Arles dopo molte ore di guida epoche di sosta per non perderci i festeggia-menti. Splendida città di poco più di 50.000abitanti facente parte del dipartimento delleBocche del Rodano, fiume su cui si affaccia,

Arles fu un importante centro provinciale romano con enormi spazipubblici che sono ancora oggi utilizzati. Tra questi spicca senza dub-bio Les Arènes, appunto, un enorme anfiteatro di antiche originiromane, ottimamente conservato dalla storia. Venne fatto costruiredall’Imperatore Augusto durante la fine del suo regno. Il teatro pote-

va contenere circa 12 mila persone, oggi ce ne saranno 3,000 afesteggiare il 1° Maggio. Gli spettacoli si susseguono tra Toreade egiochi dei Guardians in sella a meravigliosi cavalli bianchi dellaCamargue. Per un attimo sembra di essere a Siviglia ma poi il ragaz-zo che vende bibite ed urla in francese ci riporta alla realtà.Prendiamo la nostra Van Van gialla, infiliamo i nostri caschi Agv tri-colore e le giacche di pelle rossa Dainese (a quanto pare mix d’effet-to visto che i bambini del luogo in vestito tradizionale ci guardanoparecchio incuriositi) e giriamo tra i vicoli della città che nonostantela pioggia sono pieni di vita e colori. La sera cotte troviamo un cam-ping per attaccarci alla colonnina dell’elettricità e stanche crolliamopensando alla tappa dell’indomani: Camargue. L'indomani però

continua a piovere a dirotto cosa assai strana per la Regione e allo-ra torniamo al dilemma lavanda - lavata e ci chiediamo: “Ma noisiam partite per vedere cosa? La Provenza per cos'è conosciuta?Quali sono i simboli assolutamente unici della Provenza?”. Risposta:in primis, sicuramente, la lavanda. Campi e campi di lavanda in fioreche rivestono tutto per chilometri... che però ci sono solo a luglioquando fioriscono... però magari è l'occasione buona per vedere igitani della Camargue! No... quelli si vedono il 24 e 25 maggio inuna festa stratosferica che richiama tutti i gitani del mondo ah...Allora, magari, è il momento per vedere il Festival Europeodella Fotografia, pensate più di trenta esposizioni sparse per perla Regione. No quello è tra 2 settimane. Vabbè allora, almeno,

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� R E P O R T A G E

godiamoci il panorama. Si narra, quasi con riverenza, della luce lim-pida e tersa che colora in modo astratto gli scenari di questa partedella Francia - questi almeno ci sono tutto l’anno - già, sempre chenon piova, ecco, appunto. Che dire? Per fortuna eravamo in campere, per fortuna, la regione è conosciuta anche per i vini ottimi e quel-li sì ci sono tutto l’anno! La buona compagnia in questi casi fa dav-vero la differenza, e quindi decidiamo con Valeria di proseguire ilnostro giro, solo con ritmi più blandi. Visitiamo la Camargue

(rischiando di volare via assieme ai fenicotteri trascinate dal fortissimovento Mistral) vaghiamo per piccoli borghi arroccati tra Arles edAvignone come Fonteville e Gordes, poi lo Chateau des Beaux deProvence, Avignone e altre città più o meno grandi e caratteristicheche si susseguono finchè non ci ributtiamo sulla costa ed arriviamoa Nizza. Sarà scontato e banale però la Costa Azzurra è sempre laCosta Azzurra! Forse perchè, finalmente, è uscito il sole e possiamoinfilarci pantaloncini e vestitini ormai stanchi di stare in valigia!

Laura Cola www.donneinsella.com

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I favolosi 30 anni di Patrizia Equipe

Via Nazioni Unite, 9/10 ABANO TERME (PD) Tel. 049 8600390www.patriziaequipe.com

[email protected]

� E V E N T I

Vetrine luminose, ampi spazi ed uno stile minimal dai tratti naturali ci introdu-cono nello spazio benessere di Patrizia Equipe, in occasione dei suoi primi trent’anni di attività.

Grande successo e grande emozione per l’evento con cui Patrizia eMonica Ponchioed Enzo Sturaro di Patrizia Equipe, hanno voluto festeggiare i loro 30 anni diattività. Alla presenza dei clienti più affezionati, di collaboratori, di amici e parenti hanno

celebrato questo traguardo con l’apertura di un nuovo spazio interamente dedicato all’esteticae al benessere che si aggiunge a quello già ampio ed elegante riservato alla bellezza dei capellie del viso. Nel nuovo elegante ambiente, realizzato con un gusto essenziale, utilizzando colorinaturali, i clienti potranno trovare appositi trattamenti per il viso ed il corpo fra i quali: AquaTerapy Body treatment, Carybbean Aroma Terapy Body energizing/calming tratment, RosemaryMint Antistress Mind/Body profondo relax della mente e del corpo, Ayurveda Massage con olied essenze botaniche, Massaggio Linfodrenante leggerezza/benessere con elementi naturali.

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prima di servirla. Nel frattempo tagliare leolive a spicchi, tritare le foglie di salvia, unireil succo di un’arancia non trattata e la bucciadella stessa grattugiata con la microplane.Amalgamare bene il tutto e lasciar riposarequalche minuto. Tagliare a fette le mozzarel-le, condirle con dell’olio evo e con parte delcondimento.

Carpaccio di manzo alla maioneselight, con aneto e coriandolo400 gr di carpaccio di manzo fre-schissimo, 150 gr yogurt maturalemagro, un tuorlo, 1 cucchiaino disenape di Digione forte, 1 cucchiainodi succo di lime, 1 o 2 cucchiai disalsa di soia, 1 cucchiaino di zenzeroin polvere, sale affumicato, pepemacinato al momento, qualchefoglia di aneto tritata. Dividere la carnenei piatti per i commensali, salare e pepare emettere in frigo. Nel frattempo amalgamaretutti gli ingredienti, meno l’aneto, fino adottenere una salsa morbida che potrete rego-lare nel gusto aggiungendo qualche gocciadi lime e la salsa di soia. Unire l’aneto e,come insegna Cipriani (lo sapete che il car-paccio l’ha inventato lui?), divertitevi a deco-rare il vostro piatto con ghirigori di questamaionese light.

Gelatina di spritz e di gin tonic100 ml di Aperol o Campari, 150 mldi prosecco, 50 ml di acqua mineralemolto gassata o seltz, 6 gr di agaragar. 75 ml di gin Bombay Sapphire,175 ml di acqua tonica. Mescolare tuttigli ingredienti e far sciogliere l’agar agar inpolvere, versare il tutto in un contenitore ret-tangolare in plastica o in ministampini(magari anche quelli per fare il ghiaccio chesi trovano all’Ikea) e riporre in freezer. Servirein cucchiaini monodose con una grattugiatadi buccia d’arancia (con la microplane) per lospritz ed una di limone per il gin tonic.

Insalata dolce ed un po’ salata250 gr di misticanza, il succo di 2arance e gli spicchi pelati a vivo, 1mela granny smith, qualche prugnadenocciolata, due fette di melone,qualche foglia di coriandolo, un po’di radice di zenzero fresco gratuggia-to conla microplane, 50 gr di man-dorle a lamelle, sale nero e pepemacinato al momento, olio evo.Lavare la misticanza ed asciugarla bene. In

una ciotola unire gli spicchi delle arance

tagliate a vivo, la mela privata del torsolo e

tagliata a fettine sottili, le prugne denoccio-

late e tritate grossolanamente, le fette di

melone tagliate in dadolata, le foglie di

coriandolo fresco tritate, lo zenzero gratug-

giato, il succo delle arance, olio e regolare di

sale e pepe. Unire alla misticanza e servire in

ciotole monodose, una per commensale,

spolverando di mandorle a lamelle.

Mozzarella di bufala con olivetaggiasche e succo d’arancia1 mozzarella di bufala per ogni com-mensale, olio evo, un mazzolino disalvia fresca, 20 olive nere denoccio-late e tagliate a spicchi, succo e scor-za di un’arancia. Lasciare a temperaturambiente la mozzarella almeno mezz’ora

Crudo e MangiatoArriva l’estate e con essa il desiderio di cibi piùleggeri, colorati dal sole, ricchi di sapore e diprofumo. Da qui l’idea di godere di quanto di megliooffre la natura senza accendere neppure un cerino. Con lenostre pratiche e semplici ricette il pranzo estivo, il takeaway del fine settimana, il pic-nic al mare è assicurato!

Fragole ubriache500 gr di fragole, 3 cucchiai di zuc-chero di canna, 4 cucchiai di vinopassito o porto, 4 cucchiai di panna,50 gr di granella di pistacchio. Tagliarele fragole a spicchi ed in una ciotola di vetrounire lo zucchero, il vino, la panna. Coprirecon la pellicola e lasciare a riposare in frigo

per qualche ora. Servire in bic-chieri di vetro bassi e larghispolverando con la granella dipistacchio.

Semifreddo di pescabianca con gelatinadi Bellini3 pesche matura a polpabianca o gialla, 3 cucchiaidi vino passito, 3 cuc-chiai di succo di lime, 1cucchiaio di acqua dirose, 6 cucchiai di zucche-ro zefiro aromatizzatoalla vaniglia, 300 gr di

panna fresca, 50 gr di mandorle alamelle, qualche amaretto sbriciola-to (se piace). Pelare le pesche, tagliare lapolpa di dadolata, unire il liquore, il succo dilime, lo zucchero e mescolare fino a quandoquesto si scioglierà. Montare la panna a neveferma, unire il composto con le pesche,aggiungere le mandorle a lamelle, foderarecon un doppio o triplo strato di pellicola (chepossa sbordare un po’ così da rendere piùfacile l’impiattamento successivo) uno stam-po da plumcake oppure 6 piccoli stampinimonodose e metterli nel congelatore per unanotte. Servire con un po’ diamaretto sbriciolato ed unagelatina di Bellini (200 ml diBellini e 5 gr di agaragar).

Anna Maria Pellegrino www.lacucinadiqb.com

� F O O D S P A C E

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ArieteI nativi della prima decade con Urano e Giove sul Sole sentiranno l’esigenza di rinnovare il loro rapporto,mentre Saturno contrario, tende a frenare, a rimandare i confronti. Ottime giornate per il dialogo e chiarimenti attornoal 10 luglio, grazie a Mercurio favorevole, magari approfittando di un weekend da soli, e poi ancora dal 23 alla fine di luglio, con l’in-gresso del Sole nel Leone. Agevolati anche i single con contatti e nuove conoscenze. In agosto, periodo un po’ a rischio con litigi dall’8al 20, quando Marte e Venere saranno in Bilancia, opposti al vostro Sole. I single, in questo periodo, non si aspettino grandi conquiste.

ToroFino al 20 luglio Venere sarà favorevole ai nativi della prima decade, ottimo periodo per le coppie e un susseguirsi di occasioni per i single. Un po’ di attenzione va prestata per la possibilità di imprevisti sugli appuntamenti oritardi negli spostamenti. Tutto liscio anche per i nativi della seconda decade che potranno godere dell’appoggio del loro pianetaguida, Venere, dal 20 luglio. Agosto si rivela ottimale per coloro che decideranno di viaggiare. Per i terza decade vacanze piacevoli,senza intoppi, con periodi particolarmente favorevoli, in cui riscoprirete il piacere di stare con la persona amata e con gli amici.

GemelliVoi prima decade, in particolare i nati fra il 22 ed il 25 luglio, siete veramente favoriti in amore con Giove edUrano in sestile per tutto il periodo estivo. Sarà un’estate indimenticabile, con incontri e realizzazioni. Possibili matrimoni, o progetti di convivenza. Per i seconda decade le cose cominceranno a marciare bene dal 20 luglio in poi con Mercurio favorevole. Ottima la seconda metà di agosto con Venere e Marte a vostro favore. Per i terza decade è necessaria un po’ di pazienza fino alla fine di luglio,Marte in quadratura vi farà litigare con la persona amata. In agosto la situazione migliorerà ed in particolare fra il 15 ed il 24 del mese.

CancroI nativi della prima decade ed in particolare i nati fra il 22 ed il 25 luglio sono interessati per tutta l’estatedalla quadratura contemporanea di Giove e Urano. Tensioni e cose non dette o tensioni non espresse nella coppia, usci-ranno allo scoperto. I seconda decade in particolare verso la fine di luglio, si sentiranno molto sensuali grazie a Venere in un bel sesti-le al loro Sole. In agosto meglio la prima parte del mese per le questioni amorose, poi Venere e Marte in quadratura, vi renderannonervosi ed irascibili. Per i terza decade l’estate corre liscia fino a fine agosto quando Marte quadrato porterà qualche nodo al pettine.

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LeoneUn’estate indimenticabile per la prima decade interessata dal contemporaneo trigono di Urano e Giove. Ottimechances per matrimoni, convivenze, incontri e per l’arrivo di un bebè. Prima metà di agosto a 5 stelle, con l’aggiunta dei sestili di Martee Venere, intriganti per i single, passionali per le coppie. Anche per i seconda decade, l’estate sarà decisamente un bel periodo dal puntodi vista amoroso e vacanziero, ottimo luglio, ma anche agosto con il favore di Marte e Venere. Per i terza decade ottima la fine di lugliocon molte occasioni di divertimento ed incontro. Agosto si profila più tranquillo anche se un po’ offuscato dall’opposizione di Nettuno.

VerginePer la prima decade ottimo periodo a partire dall’11 luglio, data che segna l’ingresso di Venere nel segnodella Vergine. Sarete affascinanti e di conseguenza attrattivi per il partner o le nuove conquiste. Altro buon periodo quello fra la fineluglio ed il 6 agosto. Per i seconda decade la Venere arriva in congiunzione al Sole dal 20 al 29 luglio, portando un periodo particolar-mente dolce in amore e quasi magico. In agosto sarà Mercurio a rendervi un po’ inquieti e desiderosi di muovervi a tutti i costi. Per laterza decade i periodi migliori si presentano a partire dal 15 al 28 luglio, per arrivare anche al 7 agosto e oltre con Mercurio favorevole.

� A S T R I & D I S A S T R IEstate di sentimenti e passione per molti ma non per tutti i SegniArieteFUOCOToroTERRAGemelliARIACancroACQUALeoneFUOCOVergineTERRABilanciaARIAScorpioneACQUASagittarioFUOCOCapricornoTERRAAcquarioARIAPesciACQUA

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�SagittarioSollecitati gli amici nativi della prima decade soprattutto se nati fra il il 23 e il 26 novembre. Un’estate con Giove,Urano, Saturno e poi, in agosto, anche Marte e Venere, tutti favorevoli, preannuncia eventi molto positivi. I seconda decade si dovrannoaccontentare di un’estate più tranquilla, diciamo nulla di eccezionale. Nella seconda metà di agosto, con Marte e Venere in trigono sof-fieranno venti di passione. Discreto il mese di luglio per i nativi della terza decade. Senza infamia e senza lode, invece, la prima parte diagosto con Marte ostile mentre una ripresa si prevede dal 13 al 24 agosto quando il vostro cielo sarà decisamente sgombro da nubi.

BilanciaCari amici della prima decade questa sarà la vostra estate, visto che siete direttamente interessati da quasitutti i transiti dei pianeti lenti. Giove, Urano opposti, Saturno che tornerà a congiungersi, Plutone in quadratura. Grandi cam-biamenti coppie con possibili necessità di chiarimenti e, per i single, un incontro piuttosto impegnativo da gestire. I nativi della secondadecade saranno ancora per tutta l’estate al riparo da tali transiti piuttosto impegnativi quindi si profila un periodo più tranquillo. Per laterza decade l’estate sarà tranquilla, se cercate un incontro passionale il periodo migliore sarà da fine agosto al 10 settembre.

ScorpionePer i prima decade nulla di significativo da segnalare se non il periodo dal 10 al 15 luglio dove potreste vivere grandi attrazioni ma ostacoli pratici per mettere in pratica i vostri intenti amorosi. Un agosto tranquillo, da trascorrere all’insegna di quanto nei rapporti è già consolidato da tempo. Buona estate per i seconda decade all’insegna di un dolce farniente. Momento un po’ contraddittorio quello estivo per i nativi della terza decade, con un’iniziale Venere dissonante di luglio, porta-trice di qualche disguido o tensione amorosa e di delusioni. Il periodo migliore si profila alla fine di luglio e i primi dieci giorni di agosto.

�Capricorno

Per i prima decade il periodo non è certo dei migliori: Giove, Urano e Saturno contrari e Plutone congiunto alvostro Sole. Quindi le vostre relazioni sentimentali saranno messe a dura prova. Per i nativi della seconda decade che non sarannoancora interessati da quelle presenze planetarie ingombranti, l’estate si profila tranquilla, ottima la fine di luglio e non male il mese diagosto. Anche la terza decade è decisamente sollevata rispetto alla prima, a fine luglio sarà sostenuta da un bel marte in trigono. Ilmese di agosto, non presenta alcun pianeta contrario, quindi si prevede una bella scorrevolezza nei rapporti ed il riposo assicurato.

AcquarioPer i nativi della prima decade, in particolare quelli nati fra il 21 al 25 gennaio, si profila un’estate piena di eventie con cambiamenti più o meno desiderati. Vi siete liberati dall’opposizione di Marte e potete godere del favore di Giove ed Urano e del sostegno importante di Saturno che provvederà a consolidare. Voi della seconda decade dovrete invece pazientare ancora unpo’, per cambiare le vostre prospettive nel frattempo godetevi il trigono di Marte e Venere del mese di agosto. Per i terza decade luglio filaliscio ma senza grandi entusiasmi. Un’estate tranquilla dove godere del transito di Nettuno congiunto al vostro Sole perfetto per sognare.

PesciLa Venere contraria fino al 20 luglio porterà i nativi della prima decade a non sentirsi a proprio agio nei rapportie il mese di agosto sarà senza sale e senza pepe. Luglio un po’ agitato per i nativi della seconda decade, prima con l’op-posizione di Marte che vi rende piuttosto litigiosi ed attaccabrighe, poi con quella di Venere che manda a monte i vostri progetti diincontro. Ad agosto ci si mette pure Mercurio a disturbarvi. Luglio un po’ faticoso per i nativi della terza decade, rischierete d’essereun po’ piagnoni. In agosto c’è una ripresa in quanto non avrete pianeti dissonanti e sarete in grado, finalmente, di rilassarvi.

A S T R I & D I S A S T R I �

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Valentina Feula Modella� Sono contro ciò che èlegato a un momento einvece resta per sempre sullatua pelle, con il mio lavoropoi non potrei assolutamen-te, del resto è bello vederli ...

sulla pelle degli altri! :)

Mariachiara Pinna UNOClub� Tatuaggi assolutamentesì! Io ne ho 2 e presto arrive-rà il terzo. Fanno parte dellapersona, parlano di questasenza spiegazioni, sonodecorativi ma si scelgono esi fanno anche per ricordare un momento, inparticolare, della propria vita. Un tatuaggio èun segno indelebile come una cicatrice o unricordo importante, una fotografia perenne.

Giulia D’Orta UNOClub� Tatuaggi sì... e ancheno... Ho sempre pensatoche, prima o poi, me nefarò uno... Ma dovrà esseredavvero, davvero importan-te, perchè poi sarà per sem-

pre parte di me! Sinceramente non mi piac-ciono le persone che si fanno tatuaggi tantoper fare, con magari disegni che, almenosecondo il mio pensiero, non vogliono direassolutamente niente, non ricordano un sen-timento, un viaggio, una persona o quant'al-tro! Sono assolutamente d'accordo conMariachiara nel sostenere che il tatuaggio èun segno indelebile, una fotografia perennee che a mio avviso non dovrebbe esser fattocon superficialità!

Stefano Volpe Giornalista� Nonostante non neabbia e non mi interessaaverli, dico tatuaggio sì. Perqualcuno può avere un signi-ficato, per altri è uno status

symbol, per tutti una forma di esibizionismo.Per chi lo disegna è un arte e all’arte nonvanno poste limitazioni.

Stefano PittarelloGiornalista� Ho già una panza e unaschiena che, grazie ai nei,somigliano a “unisci i puntida 1 a 98”... Credo possabastare.

Giulia Salmaso Giornalista� Come per ogni sceltaio dico “dipende”. Sonoportata a comprendere ilvalore intimo, di ricordo,che si lega ad un tatuaggio

ma io personalmente non li apprezzo trop-po, nè me li farei. Ormai trovare un interocorpo sgombro da inchiostro è rarissimo.La vera trasgressione comincia ad essere“tatuaggi no”.

Leandro BarsottiGiornalista� Io ne ho uno sul braccio,mi piacciono, credo cheabbiano per chi se li fa unsignificato legato a un capi-tolo della propria vita, che spesso il tatuaggiosimbolicamente apre o chiude.

A corredo del sondaggio alcune belleimmagini diMAURO BERGAMIN realizzate da Alberto Buzzanca

� S E C O N D O V O I� S E C O N D O V O I

La maggioranza (47,4%) considera la propriapelle perfetta per incidervi “un segno indelebile,un ricordo importante, una foto perenne”. Un folto gruppo (38,6%) è, invece, convinto che non va in alcunmodo alterato “il velluto degli dei”. Chiude il sondaggiouna discreta pattuglia di ondivaghi indecisi (14%).

Alessandra FranceschiUNOClub� Eh, bel dilemma! Itatuaggi nascono antica-mente e nelle culture tradi-zionali come segni o d’iden-

tità dell'invdividuo, o di appartenenza a ungruppo sociale, o di un rito di passaggiosuperato. Secondo me, per incidere in modoindelebile la propria pelle, deve esserci unlegame profondo e intimo tra il disegno checi si fa scolpire addosso e un “qualcosa”d’importante della propria esistenza. Iltatuaggio è indelebile e per la vita e se lo sifa senza un significato vero, ma solo permoda e in modo superficiale, allora non sonocompletamente d’accordo nel farlo. Ma que-sta è solo la mia opinione.

Mario Liccardo Avvocato� Sono assolutamente contrario: per chi liguarda per un motivo estetico, non capiscocome si possano considerare un abbellimen-to del corpo. E per chi se li fa, mi chiedo e glichiedo: e se un giorno ti stanchi di vederti 'stidisegni sul corpo ?... Dato l’impervesare suicorpi di molti maschietti, temo sia una rite-nuta manifestazione di virilità... Peccato chela vera virilità sia un’altra cosa...

Lucia Zandarin Facebook� Tatuaggi sì se sono fatticon coscienza del significatodel tatuaggio. Esiste fin dal-l’antichità (anche sullamummia di Similaun) e pro-prio come Mario Liccardo, a modo suo, harisposto spesso venivano fatti ai maschi persegnare il passaggio all’età adulta.

Marco Lorenzi Studente�Non ho tatuaggi e, credo,non me ne farò. A mio mododi vedere non c’è bisogno diportare un segno “definitivo”sulla propria pelle per testimo-

niare qualche cosa. Alcuni, specie se piccoli equasi nascosti, possono essere eleganti; in altrepersone nè vedo di eccessivi e quasi volgari.Ritengo che poco o nulla sia per sempre, nel-l’arco di una vita. Ecco, a costo di sembrarescontato, potrei tatuare soltanto lo scudo del“mio” Calcio Padova, forse l’unica cosa che perme rappresenta davvero qualcosa di eterno.

Barbara Vaudano Facebook� Sono per il tatuaggio enon per i tatuaggi... Per medeve avere un significatomolto forte legato a qualco-sa che se non riusciamo aportare dentro di noi possiamo tenere con

Tatuaggiofavorevoli o contrari?

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noi per sempre... Come effettivamente eranei tempi primitivi. Quindi l’assurdo esibizio-nismo ai fini della moda non mi piace.

Fabrizia Birello Facebook� Io penso che se untatuaggio è discreto, sobriofa parte della personalità dichi lo porta. Sinceramente èun mio desiderio una cosapiccola, una farfalla sullacaviglia... perchè no? Come tutte le cose iltroppo storpia e poi non ti puoi pentire: illaser potrebbe intervenire su tutto il corpo?

Ileana Lirussi Facebook� Non mi piacciono i tatuaggi, non mipiace pensare di avere un disegno addossoche mi porterò per tutta la vita, ma non perquesto critico chi, invece, li porta. Ognuno dinoi è libero di esprimere la propria personali-tà come meglio crede, anche questa èun'espressione di noi stessi, per cui, a mioparere, il tatuaggio dovrebbe essere simbolodi qualcosa di veramente importante, tantoda essere "per sempre".

Carlo Emanuele PepeFacebook� No!!! Non mi sporchereimai la pelle!!! Moda infla-zionata... Troppe esagera-zioni e troppi “testimonials”assolutamente bifolchi...

Antonella Forner Facebook� Beh, se devo essere sincera, se fossi gio-vane un piccolo tatuaggio lo farei e pensoche non mi pentirei.

Daniela Lazzaro Facebook� Ho sempre avuto la pas-sione ma mai avuto il corag-gio. Non ho tatuaggi trannequello permanente agliocchi, e di quello non mipento perchè sei sempre in ordine.

Cristina Bussi Facebook� A me piacerebbe molto... ma ho pauradel dolore…

Fabio C. FioravanziConduttore televisivo� Il tatuaggio può ancheessere carino, originale,sexy... Una mia collega neaveva uno molto elegante

sulla caviglia che sembrava un ricamo dellecalze! Quando poi si diventa anziani? Siamosicuri rimarrà gradito e gradevole? Su pellinon più lisce e toniche? Su glutei e braccia?Un altro mio amico, che invece i tatuaggi lifaceva, mi ricordava una regola: mai dove sivedono anche da vestiti, potrebbero prima opoi diventare un problema sul luogo di lavoro,

Sulla nostra pelle� S E C O N D O V O I � S E C O N D O V O I

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Corpi esibiti durante l’estate e quindi anche tatuaggi in vista. Ma inche modo incidono sulla nostra pelle e che rischi si possono corre-re per la propria salute? Lo abbiamo chiesto ad Anna Belloni der-

matologa dell’Azienda Ospedaliera di Padova.

In che modo incide un tatuaggio sulla nostra pelle e fino a che punto questa tela naturale chenoi possediamo viene ad essere intaccata dal tatuaggio?ANNA BELLONI «Il tatuaggio è un disegno permanente, perché viene fissato in forma stabile sullanostra pelle».

Esiste il tatuaggio auto-eseguito (spalmando dell’inchiostro sulla pelle e poi incidendola conuno spillo n.d.r.) che differenza c’è fra questa pratica e quella professionale fatta con tutti gliaccorgimenti previsti dalle regole anche sanitarie?ANNA BELLONI «Innanzitutto spieghiamo che ci sono due tipi di tatuaggi, auto-eseguiti, se vogliamochiamarli così: quello che non è permanente, ma che dura per qualche mese, che è un tatuaggio

eseguito soprattutto nell’Africa del nord in zone tipo l’Egitto,che appunto non è stabile e non è assolutamente pericoloso,anche se può dare problemi di allergia da contatto per il tipodi sostanze che vengono utilizzate. Mentre quello che si fa acasa, auto-eseguito, nel modo che lei ha descritto, potrebbeavere dei rischi rispetto a quello che viene fatto in appositicentri da tatuatori professionisti. Un tatuaggio eseguito a casaha il rischio di portare ad infezioni, non è detto infatti che gliattrezzi utilizzati siano sterili e che le sostanze utilizzate sianoa loro volta asetticche e si rischia pure che siano tossiche.Fare un tatuaggio fai da te è quindi un rischio, nei centri auto-rizzati ci sono delle precise regole da seguire anche dal puntodi vista sanitario, utilizzano prodotti monouso e sterili e quin-di sono più sicuri».

La pelle è divisa in vari strati, fino a quale strato il tatuaggio arriva ad incidere?ANNA BELLONI «Il tatuaggio professionale arriva fino al derma, perché se non supera l’epidermide,quindi il primo strato della pelle e non arriva, appunto, al derma, non è un tatuaggio permanente.E, come dicevamo, se non arriva al secondo strato della pelle (la pelle è fatta di tre strati: l’epider-mide, il derma, il sottolipo derma) non rimane stabile nel tempo, perché solo lì viene incapsulato equindi diventa permanente e fisso».

Quali sono le persone che possono incontrare dei rischi facendo un tatuaggio?ANNA BELLONI «I rischi del tatuaggio possono essere principalmente infettivi e poi anche i soggettiche si fanno tatuare possono sviluppare delle dermatiti, cosiddette da contatto, cioè sviluppare unasensibilizzazione nei confronti delle sostanze che vengono applicate, cioè i pigmenti che vengonoutilizzati. Questi pigmenti possono contenere cromo, nichel o cobalto che sono delle sostanze chepossono creare queste sensibilizzazioni da contatto. Dopodichè il soggetto, se non lo era primapuò diventare allergico nei confronti di questi elementi, mentre se lo era già prima può svilupparedelle reazioni di tipo eczematoso, cutaneo soprattutto nei confronti di questi pigmenti che vengo-no applicate».

Secondo lei ci sono dei punti del proprio corpo che non vanno assolutamente tatuati o, al con-trario, dei punti che si prestano più facilmente ad ospitare un tatuaggio?ANNA BELLONI «Diciamo che in linea di massima la cute più sottile non andrebbe tatuata, anche seho visto tatuaggi fatti ad esempio sulle palpebre o comunque in zone dove la cute è molto sottile.Non ci sono di fatto dei punti cutanei dove il rischio è maggiore rispetto ad altri, però è ovvio chepiù la pelle è spessa meglio è anche per la sicurezza».

Naturalmente i nei devono essere evitati...ANNA BELLONI «Sì, di sicuro, le zone con il nevo devono essere evitate, perché naturalmente deveessere lasciato visibile, potrebbe infatti modificarsi nel tempo e con un tatuaggio applicato sopranon si è più in grado di poterlo valutare».

A cura di Barry Mason e Claudio Campagnolo

quindi niente polsi, collo... Faccia! A Bologna,una settimana fa, al mercato ne ho visto uno,COMPLETAMENTE tatuato! Orecchie incluse.No, non fa per me. A dire il vero non ho mainemmeno spogliato una donna che ne aves-se uno, e mi domando che effetto mi farebbe,sempre se fosse in un punto del corpo in cuinon puoi fare a meno di vederlo, come quellidell’ultima gieffina, carina -per me- ma davve-ro TROPPO “colorata”.

Stefania Napoletano Facebook� Sono favorevole ai tatuaggi, a patto chenon diventino un’esagerazione… Credo chevada rispettato il principio del buon senso,per il resto libertà assoluta, anche tenendoconto che la pelle con il tempo farà cambia-re i disegni.

Sandra Chiappin Facebook� Favorevole ai tatuaggi! Io ne ho 3 ma nontroppo grandi l’importante è farli con testa eessere sicuri di farli. Un tatuaggio non si puo'mettere e togliere come un vestito.

Alberto Castellani Facebook� Per me tatuaggi sì: ne ho uno infatti.

Liliana ScarlassareFacebook� Per me il tatuaggio ècome una violenza sulcorpo. La pelle femminile èstupenda, rovinarla condisegni è un sacrilegio; in unuomo i tatuaggi nascondono muscoli o pelletonica, togliendo l'interesse nei confronti diun bel corpo armonico.

Franco Ruggero Facebook� Io rispetto le volontà altrui ma per metatuaggi no!!! E in breve vi dico il perchèsecondo me è una deturpazione anziché unabbelimento pur rispettando le scelte altrui!Saluti e tanto buon cibo al posto dei tatuaggi!

Elena Perazzolo Facebook� Io dico tatuaggi sì, se discreti! Io ne ho 1.

Sandra Chiarato

Ufficio Stampa Grafica Veneta� Dico si, anche perchè neho 3 il numero dispari èd’obbligo. I miei sono picco-le sigle, dediche abbreviate.Persino l’amo che mi ricorda

la mia passione per la pesca oltre che il verbodella passione.

Luisa Strapazzon Facebook� Tatuaggi sì, ma semprein un giusto modo: il tatuag-gio a mio parere deve esserestrettamente personale, enon deve essere sempre allavista di tutti, è quella cosa

che vedo e non vedo e che suscita curiositàquando la si può vedere, e quando la si vedenon si devono dare spiegazioni. Io ne possie-do uno: una farfalla che per me rappresentalibertà!

Luigi Sposato Facebook� Anche se il mio nome èLuigi, considero anche iouna “violenza” sul corpo itatuaggi. Ovviamente non èmia intenzione giudicarechi li fa...

Marina Tomei Facebook� Tatuaggi sì... Ma non esagerati :-)

Micaela Danieli Facebook� A mio parere tatuaggino! Ora che è estate al maresi vedono cose assurde e dicattivo gusto... Esagerarenon va mai bene!

Alessandra Borsetto Facebook� Favorevole ai tatuaggi, ma ben meditatie scelti ad espressione della propria persona-lità e gusto, con un significato affettivo.Meglio se disegnati da sè.

Lisa De Rossi Giornalista� Sono contraria aitatuaggi, semplicementeperchè tutto ciò che è defi-nitivo (la chirurgia toglietutto, ma perché violentareun corpo sano?!!), mi metteansia. Meglio un bel “velluto degli dei” ovve-ro la pelle, original!

Daniela Ribon Insegnante� Ci mancherebbe altro...Andare a scrivere o disegna-re sulla pelle cose che nonandranno più via se non conun intervento chirirgico. No,mai. mi domando tutti quei

tatuati cosa faranno quando inevitabilmentela pelle perderà tono e comincerà a cadere,che forma prenderanno i serpenti e le farfal-line???

Federica Bisello Facebook� Personalmente son contraria.

Daniele Bettella Facebook� Ma tu pensa a quei beitatuaggi come potrannoessere quando tu avrai unasettantina di anni o giù di lì.

Fabio Rintuzzi Facebook� Io credo che per distinguersi bisognereb-be cercare di essere unici e non seguire la

massa avendo tutti lo stesso prodotto: “auto,occhiali, vestiti, acessori etc..”. Il tatuaggioera abbastanza raro fino ad una ventina dianni fa, ora lo vedi ovunque, quindi è rientra-to nella normalità e nella banalità e non ècerto un segno che distingue. Quindi no!

Rita Felice Make Up Hair Style� Canto sempre “il desti-no imminente tatuaggi per-manente...”. Tatuaggio èesprimere un sentimentoche abbia significato, sefossi io mi farei un piccolo tatuaggio al polsoe cioè... il mio gruppo sanguigno! Così, incaso di incidente o di un malore, potrebbeessere utile già dal primo soccorso.

Alessandro RegazzoFacebook� Tatuaggio sì. L'uomo hada sempre dipinto il propriocorpo con segni di riconosci-mento. Non ci trovo nulla dimale, anzi li trovo molto

artistici ed in momenti particolari anche sen-suali...

Giusy Barattin Facebook� Tatuaggi sì, se fatti per-chè rappresentano un even-to importante e significativodella propria vita. Tatuaggino, quando sono fatti inmodo esagerato e dettati solo, ed esclusiva-mente, dalla moda del momento.Personalmente non ne ho perchè non ho maitrovato nulla di veramente significativo dapoter portare sulla pelle per tutta la vita,senza poi un giorno pentirmene.

Debora Finotto Facebook� Tatuaggi sì ma conmoderazione, l’estremodiventa brutto e volgare!Madre natura ha fatto deicapolavori perchè rovinarli?!

Gabriele Fusar PoliGiornalista� Direi tatuaggi DIPENDE,nel senso che sono favore-vole (pur non avendonemanco uno...) ma solo sehanno un significato. Trovo ad esempio chetribali ed affini, per quanto possano esserebelli, alla lunga stanchino anche chi li possie-de, mentre un tattoo fatto per ricordareeventi, cose o persone - possibilmente nonmorose e/o mogli, che quelle spesso nonsono per sempre! - ha il mio pieno appoggio.

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� S E C O N D O V O Idonazione od effettuare la conservazione

delle cellule staminali le donne affette o por-

tatrici sane di malattie virali, (epatiti, malattie

veneree, AIDS), malattie generiche, malattie

immunitarie, che abbiano subìto o avuto:

trasfusioni, comportamenti sessuali a rischio,

tatuaggi, piercing, utilizzato droghe (su inter-

net trovate informazioni dettagliate).

Quindi? Come dico sempre dovete decidere

voi, ma la mia modesta opinione è: assoluta-

mente no!

Filippo Greggio UNOClub� Per me il tatuaggio ha un senso se èlegato ad un evento particolare che si vuolericordare per sempre, farselo per un merogusto estetico ne sminuisce il significato:diventa un decoro vanitoso! Io non me lofarei mai, ma chi se lo fa dovrebbe evitare difarlo in zone del corpo esposte perchè moltidatori di lavoro penalizzano chi ha la pellemarchiata dal tatuaggio.

Angelo Rago Balocchi Travel� Premetto che non amo molto i tatuaggiin genere, per le ragioni che indicherò diseguito. Devo però riconoscere che alcunisono vere opere d’arte, ma ahimé, fine a sestesse. In passato, almeno alle nostre latitudi-ni, come è noto, a fregiarsi di tali “ornamen-ti” erano persone ai margini della societàquali galeotti e donne di dubbie virtù. Ora lasimbologia rappresentata è così vasta chenon sempre risulta comprensibile. Inoltresono spesso discutibili alcuni “messaggi” e lezone del corpo in cui vengono esibiti. Nonritengo che un bel corpo, se proprio tale è,femminile o maschile, sia valorizzato o di piùapprezzato se “ornato” da strani disegni opuerili slogan. Sono curioso di leggere l’esitodi questo sondaggio.

Mario Forzan Facebook� Tatuaggi no! I tatuag-gi sono l’elemento decorati-vo più invadente nel corpoumano, hanno origine anti-chissima, ma nella culturaeuropea sono abbastanza recenti. Mi ritengopressochè contrario al marchiare la propriapelle con dell’inchiostro per tutta la vita, mipentirei subito se me ne facessi uno. Sonosoprattutto contrario ai tatuaggi colorati sucarnagioni chiare, però in alcune personedevo ammettere che un piccolo tatuagginonero può starci molto bene, ma credo che siapiù importante il significato che ci sia dietroa quell’ornamento cutaneo, piuttosto che ildisegno, in quanto ognuno è libero diagghindarsi come preferisce pur di sentirsibene con se stesso. Io non sento l’esigenza diun tatuaggio, almeno per ora.

Cristina RapisardaUNOClub� Carini se sono piccoli neiposti nascosti. Terribili e nonli sopporto se sono grandi evisibili! Io non ne ho nean-che uno per scelta. Siccome

mi stuferei di sicuro (le cose permanenti nonfanno parte del mio modo d’essere) sapereche non potrei più toglierlo mi blocca!

Patrizia Barbiero UNOClub� Ce ne sono di veramen-te carini, vanno bene sesono raffinati e contenuti,originali nella collocazione,A me piacciono delicatiramages sul collo del piedeche salgono alla caviglia, alla base del collo osul fondoschiena. No alle esagerazioni. Macome saranno quando si invecchia e la pellediventa cascante? “Viviamo l’oggi” voi dire-te, ok, ma con un occhio al buongusto...

Roberta Potrich Attrice e modella� A me i tatuaggi piacevederli solo addosso agli altrie ammetto che certi sonodavvero belli e affascinanti.Personalmente potrei farmi

solo una piccola farfalla o una stellina, ma,pensando che con il tempo anche il tatuag-gio piccolo mi verrebbe a noia, evito di farlo.

Elena ScarparoAgenzia Anna Cristopher Padova� Ritengo che il tatuaggio,in entrambi i sessi, possaessere ornamentale o scade-re nel volgare. Una piccolafarfalla, un cuore, un simbo-lo tribale, se non messi troppo in evidenza,sono accettabili e belli da vedere. Alle volte,invece, si vedono persone ricoperte ditatuaggi come se per loro farseli fosse diven-tata una mania, forse una malattia. Perciò,come in tutte le cose, anche in questo caso iltroppo storpia!!!

Manuel ChiesaArtista Motociclista� Da sempre volevotatuarmi il nome della motopiù bella al mondo... E inve-ce: ho chiamato così mio

figlio: Norton, Norton Chiesa!!!

Ilaria De Santis UNOClub� A me proprio non piac-ciono... E quando mi capitadi vederne sinceramentepenso a quelle povere cellu-line ingolfate di pigmentoindigeribile.

Cristina Favero Facebook� Mi piacciono da impazzire ma non posso

farli perchè ho una malattia della pelle.

Maledetta psorisiasi...

Angela Bigi

Ufficio Stampa Turismo Padova� I tatuaggi a vent’anni

sono bellissimi, ma quando

arrivi a cinquanta e non sei

un Maori...

Georg Samuel UNOClub� Il corpo è il tempio dell’anima, e come

tale va ornamentato anche con il tatuaggio,

che è l’esteriorizzazione dell’Io.

Michele Zanaga UNOClub � Sono d’accordo con i tatuaggi ma che

siano discreti e non invasivi nel corpo...

Loris Giacon Impiegato� I tatuaggi sono diventati terribilmente

banali e abusati. Credo che, se fossero dolo-

rosi come lo erano una volta, avremmo molte

meno ali spuntare dai fondoschiena o dise-

gni tribali dai bicipiti.

Claudio Zuin UNOClub� Favorevole ai tatuag-

gi? Assolutamente no! Lo so

che ora è fuori moda chi

non ce l’ha, ma questo com-

porta anche che queste per-

sone sono a tutti gli effetti più originali di chi

è tatuato, ovvero quasi tutti. Ma ripeto il mio

assoluto NO ai tatuaggi e questo specialmen-

te per le donne che un giorno vorranno avere

un figlio; perché c’è una cosa che la maggior

parte della gente non sa! Le donne e le

ragazze che si fanno tatuare non sanno e, chi

esegue i tatuaggi omette di dire, che quando

un giorno decideranno di avere un figlio, a

causa del loro tatuaggio, anche se piccolissi-

mo e carino, NON POTRANNO:

1. Effettuare la donazione del sangue pre-

sente nel cordone ombelicale, dal quale ven-

gono estratte “cellule staminali ematopoie-

tiche”, che poi potranno essere utilizzate per

curare un sempre maggior numero di malat-

tie (leucemia, malattie metaboliche, talasse-

mie, eccetera).

2. Provvedere alla conservazione delle cellu-

le staminali del proprio bambino che rap-

presenta una scelta importante e delicata da

parte della famiglia, in quanto può essere

utile per curare oltre alle malattie indicate

precedentemente anche per curare diversi

tipi di tumore o malattie degenerative.

3. In quanto non potranno effettuare la

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Marco BergaminMarco, abita a Padova, ha 31 anni ed è del segno del

Leone. Si definisce simpatico e generoso ma anche un

po’ testardo e viziato. Ha già trovato la sua donna ideale,

è Sara, sua moglie. Gioca a calcio da quando aveva 6

anni, la sua grande passione, gli piace molto poi allenarsi

in palestra. Il suo principale obiettivo nella vita è di far

crescere felici i suoi tre angioletti Pavel, Giulia

e Vittoria. Anche se, ammette,

gli piacerebbe rimanessero

sempre come sono ora.

Marco è alto 181 cm.

indossa la taglia 48

e pesa 75 kg.

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che sulla pelle non facciano tanto bene, èbella e salutare la pelle pulita, liscia con ilcolore naturale ma non sono contro itatuaggi.

Pietro Casetta Giornalista� Tatuaggi no, perché sitratta di interventi irreversi-bili. Farsi un tatuaggio ècome negarsi il diritto dicambiare idea.

Michela StievanoFacebook� Ecco questa è una belladomanda alla quale rispon-do: tatuaggi no, grande opiccolo che sia, specialmen-te su una donna, anche se

molto bella, diventa una mancanza di clas-se.....si parte dal più piccolo tatuaggio perarrivare alla completa marchiatura del corpostesso, i simboli o i disegni più assurdi eimpensabili, per carità ognuno è padrone di

esprimersi come meglio crede ma cerchiamodi non arrivare all'esagerazione e all'esibizio-nismo più cronico!

Michele Brustio UNOClub� Il tatuaggio è uno stile, una sensazione.Quindi è una cosa assolutamente individuale.Se qualcuno si sente di esprimere qualcosaattraverso il tatoo allora fa bene a farlo.

Marco De FlorentiisUNOClub� Nei tatuaggi ritengo chela moderazione sia quantomai opportuna. Piccoli dise-gni o piccole scritte possonoessere sicuramente solo chegradevoli. Disegni eccessivamente grandi,salvo rare eccezioni, li ritengo poco appro-priati perchè tendono a stravolgere l'esterio-rità umana. Certo che ognuno può fare delproprio corpo ciò che crede ...

Silvio FranceschinelliAssociazione Italia Giappone Ochacaffè� Tatuaggi sì ma non con caratteri giappo-nesi o cinesi a meno che non siate sicuri al100% del significato! Si vedono di quellecose in giro...

Alberto BuzzancaFotografo� I tatuaggi mi affascina-no. Non hanno età, anchese molti pensano il contra-rio. Raccontano momenti estili di vita. Da fotografo,

non posso che essere favorevole, mi dannocarica adrenalinica e creativa!

Michela De BonaUfficio Stampa Bisol� Su di me, non amereialcun “segno” sulla pelle,per quanto artistico...Comunque, devo ammette-re che su certe persone, in certi contesti, itatuaggi sono un autentico valore aggiunto:oltre metà dei miei amici ha almeno un beltatuaggio. Va detto che la tradizione deltatuaggio è antichissima, internazionale, silega con riti tribale ancestrali, legati all’iden-tità di un gruppo. Quindi, li rispetto perchènon rappresentano solo una moda. Non liamo quando sono mera ostentazione, di cat-tivo gusto.

Valentina PiantaFacebook� Qualche anno fa itatuaggi erano di moda,c’era la moda del geco, chedicevano portasse fortunainvece per altri aspetti dice-

vano che era un simbolo insignificante. C’è

Nicolò Noventa UNOClub� Credo che il tatuaggiopiù che che essere legatoall’immagine che rappresen-ta sia più legato al ricordoche ti suscita quando loguardi. Incidersi per sempresulla pelle un disegno senza nessun motivocredo non abbia senso...

Roberto BrumatGiornalista� La pubblicità recita: “Undiamante è per sempre”...Ma perchè non si pensa altatuaggio! Mi chiedo sem-pre cosa penserà del proprio

corpo, nel 2060, il ragazzo o la ragazza cheoggi a 20 anni si tatua un drago, una spada,o il nome di lui o quello di lei. Di anzianitatuati se ne vedono già, ma saranno tantis-simi in futuro. La pelle delle loro braccia,cosce, pance o glutei, sarà ancora all’altezzadell'esposizione di queste gioie? O le imma-gini sbiadite saranno tutte raggrinzite? Ma aldi là dell’estetica, gli ex ragazzi condivideran-no ancora lo stesso gusto per il tatuaggio cheli animava nel 2010? Chi vivrà vedrà.

Marco Incarbone Geometra� Io penso tatuaggi no! Perchè (vedi le staramericane) dopo ti stanchi, e lo cancelli. Ma,io penso anche ad un pericolo per la salute.Perchè vedendo chi li fa, ho paura di contrar-re malattie (epatiti, aids) pericolose. Poi, logiudico troppo costoso, sì, a farlo, ma piùcostoso cancellarlo. Sicuramente tatuaggino. Poi, a 42 anni sono bello lo stesso (l’im-portante è crederci).

Elisabetta ZiliottoGiornalista� Nascondo un piccolotatuaggio sulla nuca, unagattina che guarda alla luna:l’emblema di una ribellionetotale, di quando ho spezza-to le catene e sono volata via. Un’emozioneindomita che rimane indelebile ricordo. Iocomunque la luna l’ho raggiunta, non so segrazie al tatuaggio o...

Pierpaolo Berto Facebook� Personalmente non hoalcun tatuaggio. Per ora! Sogià quale potrebbe essere ilmio primo... non molto evi-dente ma in vista, perchè loconsidero come un piccolo

oggetto da poter mettere in mostra, sicura-mente personale e che ricordi qualcosa diimportante ma non necessariamente...

Aldo Sorà Facebook� I tatuaggi sono un’opera d’arte, credo

chi ricorre ai tatuaggi per piacere estetico,alcuni per sfizio o per mettere in mostra leparti del suo corpo, gente che non essendoperfetta fisicamente si fa tatuare perchèappunto è una moda; alcune persone riten-gono invece che il tatuaggio sia un simboloimportante fatto magari in un periodo parti-colare della vita, c’è chi si fa tatuare unafrase, le iniziale dei nipoti, dei figli ecc...Diciamo che i tatuaggi non sono più ricorren-ti, come qualche anno fa, perchè molti sisono resi conto che quando si diventa vecchila pelle cede ed è brutta da vedere.Personalmente io avevo pensato di farmelo,per vincere la paura che ho degli aghi, madopo aver passato una notte con la fleboall’ospedale ho capito che, forse, il tatuaggionon mi serve, o meglio sì mi piacciono mapreferisco quelli all’Hennè... Così si può sem-pre cambiare e non fanno male alla pelle!

Cristina Friso Facebook� Tatuaggi si, ma piccoli e raffinati.

Paolo BraghettoGiornalista Fotografo� Nei servizi fotografici dicui mi sono occupato hoscovato spesso maliziosefarfalle, rose o stelline dietroi capelli, sulle spalle o nella zona pubica... Enei calendari anche se potevo non le ho can-cellate con Photoshop! Certo se il tatuaggioè finto o troppo ostentato stufa, come pure icalendari dedicati che non hanno avuto piùseguito. Non amo le frasi chilometriche illeg-gibili o i disegni che si avviluppano totalmen-te a un braccio, ma quando il tattoo è picco-lo, non troppo colorato e fa capolino, maga-ri non sul seno, può essere un complementoestetico meglio del silicone!

Carla Altarui Facebook� Tatuaggi NO. Non mi sono mai piaciuti itatuaggi, anni fa, chi li faceva voleva dimo-strare la potenza, erano un simbolo ben defi-nito. Adesso sono diventati una moda, inalcuni casi anche pericolosa. Tempo fa hoincontrato una persona che conosco e cheera appena stata a farseli togliere con il laser,a quel punto mi è venuta spontanea unadomanda: perchè non fai sapere ai giovani dioggi la tua esperienza in modo che sappianoa cosa vanno incontro? Lui mi ha rispostoche i giovani vogliono fare queste esperienzee non ascoltano i consigli di nessuno. Vivi elascia vivere! Scommetto che gli animali chevengono tatuati per il riconoscimento fareb-bero a meno di questa esperienza!

Simonetta Miotto UNOClub � Io penso che il tatuaggio sia una formad’arte di espressione individuale, quindi seper qualcuno è un mezzo per comunicare o

per identificarsi deve farlo indipendente-mente da tutto e da tutti ( io per esempionon ne ho).

Federico Libero Programmatore � Perchè no? Io sono uno che in questomomento non ne ha ma ho idea che entro iprossimi mesi andrò a farmene fare uno. Itatuaggi con la loro forma e con le lorocaratteristiche esprimono l’anima e la filoso-fia di vita.

Silvia Gallato UNOClub� Sono bellissimi! Se fatti con gusto...Piccolo,in una zona che non sia sempre visi-bile e, soprattutto, che rappresenti o signifi-chi qualcosa, o un momento... O il ricordo diun qualcosa di importante, visto che restaper sempre. Ne ho uno, ma vorrei farne unaltro, anche se la credenza popolare li vuolein numero dispari... E comincerebbe a essereimpegnativo. Quindi per ora mi godo il miopesciolino!

Marco Bergamin

il modello di questo sondaggio � Sicuramente per me larisposta non può che esseretatuaggi sì, avendone 9sparsi per il corpo. Per me iltatuaggio in qualche modo

rappresenta una forma d’arte dove la pelle èla tela dell’artista. I miei tatuaggi hanno tuttiuna storia ed un significato non mi piacciono

Barbara CarronVice Presidente Calcio Padova

� Tatuaggio sì di sicuro. Io neho tre, non potrei dire altrimenti.Ma hanno un senso quandohanno un significato. Un signifi-cato ben profondo. Perché untatuaggio è fatto per ricordarciqualcosa che è accaduto nellanostra vita. Quindi niente stelli-ne farfalline cuoricini. A menoche non abbiano un significato.

quelli fini a se stessi, mi piace guardarli ericordare il momento in cui sono stati fatti.Mi piace pensare, appena terminato untatuaggio, a quello successivo, a dove met-terlo, al disegno e a tutti i dettagli. Ora comeora, posso dire che il mio primo tatuaggiol’ho fatto a 15 anni l’ultimo non so ancoraquando lo farò...

Giulia Chiaranda

la modella di questo sondaggio � Mi sono avvicinata dapoco al mondo dei tatuaggie sono assolutamente afavore. Considero il tatuag-gio, in alcuni casi, una forma d’arte. Credoperò sia fondamentale avvicinarsi a questepratiche con la giusta consapevolezza: iltatuaggio è permanente e deve avere unsignificato che ci porti ad essere assoluta-mente convinti di quello che andiamo a fare.Io di tatuaggi ne ho diversi e non sono e nonsarò mai pentita di averli fatti perchè ognunodi essi scandisce un particolare momentodella mia vita. Una cosa importantissima,inoltre, è accertarsi che siano rispettate tuttele norme sanitarie fondamentali per affronta-re una pratica che prevede comunque l’inse-rimento di un corpo estraneo quale il coloresotto la nostra pelle... Quindi ragazzi tatuag-gi sì, ma con la testa!

Siete favorevoli ocontrari ai tatuaggi?

47,4%favorevoli

38,6%contrari

14% indecisi

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versatile.

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COGNOMI DA PIANTE E ANIMALICome detto in precedenza la nascitadel cognome in una forma ben fissa-ta non è molto antica e varia assainel tempo. Per lungo periodo le per-sone erano designate da un solonome. Passeranno molti secoliprima che si normalizzi un cognomecome appellativo per designare unacaratteristica specifica di una persona. Lostudio di nomi e cognomi, soprannomi dipersona, come pure i nomi locali (monti,fiumi, città) rientra nella studio dell’onoma-stica, disciplina linguistica che si occupadello studio dell’origine e del significato deinomi propri in generale e viene ripartita inToponomastica (nomi di luogo) eAntroponimia (nomi di persona). I due setto-ri sono complementari per metodologia distudi, per ambito di ricerche e correlazione.Dall’elenco tratto dal libro di Dario Soranzo“I Cognomi Dei Veneti” cito come esempi:BOSCOLO, GATTO, VACCARI, VAROTTOe VOLPIN. Nell’accingerci ad analizzare levarietà di cognomi derivati da piante e ani-mali nella nostra amata regione, ritengodoveroso riferirsi ai lavori di alcuni studiosicome Dante Olivieri e Giovan BattistaPellegrini. Secondo la proposta di Olivieri, icognomi andranno così suddivisi:1) derivati dalla tradizione religiosa;2) da piante e animali;3) da qualità fisiche e morali;4) da nomi di luogo e loro derivazioni;5) da soprannomi augurali;6) da professioni e mestiere.Uno schema che conserva a distanza ditempo la sua validità. Ma approfondiamocon relativo significato, l’aspetto dei cogno-mi da piante e animali: BOSCOLO appella-tivo legato al vocabolo bosco o al mestieredi boscaiolo. Diffuso, principalmente, nellazona lagunare di Venezia e limitrofi.GATTO richiama il più famoso animaledomestico di compagnia. Ma, generalmen-te, questo tipo di soppranome è legato allecaratteristiche comportamentali. Frequentenella zona di Padova. VACCARI deriva dallatino vacca, la femmina del toro = taurus.Questo tipo di appellativo richiamava almestiere che legava questo tipo di soppra-nome, spesso con questo epiteto si indivi-duavano i proprietari di bestiame, quindidelle persone benestanti. È frequente nell’al-ta Padovana. VAROTTO ha un grossonucleo a Padova, con importanti concentra-zioni in tutto il padovano ad Abano Terme,Albignasego, Casalserugo, Ponte SanNicolò, Rubano e Selvazzano. Appellativocorrelato alla lavorazione della pelliccia.VOlPIN soprannome che riprende il com-portamento tipico dell’animale, noto per lasua furbizia. Diffuso in provincia di Padovaad Albignasego, Casalserugo e Polverara. Questa indagine è stata tratta dal libro ”I Cognomi Dei Veneti” di Dario Soranzo.

a cura di AuroraSoranzo

SFILATA A PALAZZO FRA IL ‘300 E LA CONTEMPORANEITÀMille persone in Palazzo della Ragione per laserata evento, di presentazione di PadovaEstate Carrarese 2010. Una serata emozio-nante che ha illustrato con tanti brevi inter-venti, dal jazz al tango alla poesia ad emo-zionanti video quella che è l’offerta estiva dispettacolo, cultura ed intrattenimento aPadova. «Con questo programma – ha spie-gato Andrea Colasio l’Assessore alla culturadel Comune di Padova – abbiamo messo inrelazione il Trecento con il Terzo millennio e i

linguaggi del contemporaneo. Una grandeoccasione per conoscere e scoprire la città eil suo territorio e collocare Padova tra le Cittàd’Arte, ruolo che le spetta di diritto essendola città di Giotto, del Guariento, Giusto de’Menebuoi, Altichiero, Jacopo da Verona econ una fortissima attenzione al linguaggiodella contemporaneità». «Da oggi - ha conti-nuato Colasio – possiamo dire che Padovaha un brand con cui proporsi come città d’ar-te e capitale della cultura». Nella sfilata dimoda proposta durante l’evento, suggestivol’accostamento fra i costumi del ‘300 e gliabiti contemporanei di Makola. Suwww.padovanet.it è scaricabile la guidacompleta a tutti gli eventi e le manifestazioniche si protraggono fino a settembre.

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Nelle province di Rovigo e Vicenza si con-centra l’80% della produzione venetacome valida alternativa alle estensioni

più tradizionali quali frumento, orzo e mais. Losa bene Pierantonio Sgambaro titolaredell’omonimo pastificio di Castello di Godegoin provincia di Treviso che delle 30mila tonnel-late di grano macinato ogni anno nel suo moli-no, 20 mila sono prodotte in 5 mila campi della pianura padana. Un’alleanza ormai plurienna-le siglata dall’industriale direttamente con gli agricoltori. Grazie a questo accordo due terzi delgrano duro utilizzato per fare la pasta Jolly Sgambaro è a chilometri zero in quantola provenienza non supera i confini del Veneto orientale e della vicina Emilia Romagna. «Nonè un operazione di semplice facciata – spiega Pierantonio Sgambaro – anzi si tratta di un pro-getto concreto per il ritorno alle semine di grano duro al nord. Al principio dell’alta qualità, unia-mo, oltre alla ricerca, quello delle produzioni di nicchia che danno valore aggiunto alle lavora-zioni. È fondamentale assicurare margini per consentire remunerazione, ricerca e sviluppo».Convertiti gli impianti aziendali ora alimentati ad agro energia, la pasta “Jolly Sgambaro” èa tutti gli effetti la prima “a km zero”, l’unica certificata in Italia. Non soddisfatto, il presidenteha introdotto una recente innovazione nel sistema produttivo: l’adozione di boschi per i creditiverdi. Quasi cento ettari di polmoni verdi che contribuiscono ad un investimento notevole in ener-gia pulita per tutta l’azienda, senza dimenticare l’utilità dell’intervento di riabilitazione di que-sti siti spesso trascurati ma ancora punti di riferimento importanti per la biodiversità.

Che il Prosecco sia un vino di mondo giàtutti lo sanno, ma che qualcuno avessepensato ad una sua formula particolare

adatta appositamente all’Oriente dove l’alcoolnon è gradito non era ancora successo. Si chia-ma “Isabella Ice” ed è il primo analcolico dauva Glera con le bollicine. Il brevetto di questo nuovo prodotto è dell’azienda Iris Vigneti diSanta Maria di Piave in provincia di Treviso ed è stato presentato in anteprima mondiale aDubai in occasione di un evento internazionale nel Creek Golf & Yacht Club. La bevanda a zerogradi non nasce dal caso e non solo da una intuizione singolare, ma dalla tradizione di territo-rio, proprio dagli stessi grappoli delle vigne di Prosecco coltivati da Isabella e LorisCasonato. I due imprenditori vitivinicoli grazie all’esplorazione di nuovi mercati negli EmiratiArabi hanno intercettato la richiesta di sceicchi e califfi che nelle loro abitudini d’affari amanosorseggiare spumante di dattero o altre bibite “alcool free” dal nome evocativo di “soft cham-pagne”. «Il popolo arabo dimostra piacere nel praticare un certo stile di vita pur rispettando lascelta religiosa, bevendo qualche intruglio non meglio identificato durante incontri di lavoro –spiega Isabella – così ho pensato da produttore che poteva essere una mia responsabilità nonriuscire a far degustare il sapore del vino vero anche nei paesi della Mezza Luna». Dopo variesperimentazioni in cantina, ma anche più difficile di ordine burocratico e amministrativo ecco ilrisultato finale: un succo d’uva, microfiltrato, trasparente e pure frizzante che versato in un cali-ce è un perfetto vino senza grado alcolico, ideale per gli osservanti dell’Islam, buono per ibimbi, consigliato alle donne in gravidanza.

� F I L R O U G E

Quasi 12mila ettari coltivati nel2009 ed un raccolto pari a 63mila tonnellate: il grano duro si conferma coltura emergentenella nostra regione.

Il Veneto è l’avamposto del granoduro italiano

Arriva il vinoper gli arabi

Ottimo debutto a Dubay per“Isabella Ice” il primo analcolico

con le bollicine destinato al mercato orientale.

Armonie magiche, atmosfera incantata. Suoni che si mescolano ai colori, alle danze, allemeraviglie, che gli artisti di strada sono pronti a regalare al pubblico per la 23esima edi-zione del Ferrara Buskers Festival. Anche quest’anno, tra il 20 e il 29 agosto, la

città estense si trasforma nella cornice internazionale dell’arte on the road, disegnando tra lepiazze e le strade del centro storico, percorsi e performance che destano nello spettatore lo stu-pore di un bambino che scopre all’improvviso un universo fiabesco. Nel panorama multietnicodel festival, quest’anno la Nazione Ospite sarà la Francia, uno dei Paesi nei quali è più in augel’attività dell’arte di strada. Il direttore artistico Stefano Bottoni ha attraversato il territorio tran-salpino alla ricerca dei musicisti più ingegnosi ed espressivi. Marsiglia, Avignone, Lione, Parigi,città in cui l’arte di strada si rivela nella più totale libertà, contaminandosi e reinventandosi coni ritmi e gli spettacoli più all’avanguardia, come quelli del famoso Metrò pari-gino, luogo di incontro tra le tendenze più originali della popolazione musi-cale underground. Non resta che farsi catturare dal fascino dei buskers, inte-ragire, addentrarsi nei vicoli cittadini ed immergersi nei loro suoni. E respi-rarne lo spirito bohémienne, quest’anno anche un po’ français. Il che nonvuol dire rinunciare ai comfort e alle agevolazioni di una vacanza artisticaspeciale! Grandi offerte e grandi vantaggi sono a portata di mano per glispettatori che si rivolgeranno alle strutture alberghiere convenzionate.

INFO: Associazione Ferrara Buskers Festival Via de’ Romei, 3 - tel. 0532249337 e-mail: [email protected] - www.ferrarabuskers.com

Il giovane agricoltore vinicolo feltrino, è tra i 5 vincitori premiati

a Venezia da Coldiretti Veneto

� F I L R O U G E

Marco De Baccoha vinto l’Oscar

dell’agricoltura

La cinquina dei talenti rurali è stata presentata a Venezia sul palco del ristorante “Ai Quadri”in Piazza San Marco da Giorgio Piazza Presidente di Coldiretti Veneto, Franco Manzato,Assessore regionale all’Agricoltura, Clodovaldo Ruffato Presidente del Consiglio Veneto e

Davide Bendinelli Presidente della IV Commissione consiliare agricoltura. Questi i giovani talentipremiati da Coldiretti: la veneziana Gloria Andretta a 29 anni è titolare di un allevamentodi bovini energeticamente autosufficiente, Giovanni Aldrighetti è ambasciatore dei rossidella Valpolicella in tutto il mondo, Luca Campara produce formaggi di malga della tradizio-ne cimbra, Marcella Alberini ha un agriasilo tra i filari del suo frutteto, Franca Dussinin provincia di Padova tratta con la biocosmesi gli ospiti della sua beauty farm di campagna e,ultimo ma non ultimo, a soli 21 anni Marco De Bacco è l’unico viticoltore feltrino che coltivavigneti autoctoni sulle Dolomiti. Qui, su ripidi pendii ghiaiosi i vitigni autoctoni ereditati dal nonnodanno ancora come allora durante il dominio asburgico lo stesso nettare di rara bontà. L’uvaPavana, Paialonga, Gata, Carmenere e Bianchetta hanno in questo difficile terreno radici talmen-te profonde che il giovane non ha potuto non considerare sottolineando con il suo lo stesso impe-gno e dedizione profusi da intere generazioni di vignaioli. Cosi oggi come accadeva a fine otto-cento Marco – che dopo il diploma di ragioneria si è fatto anche quello di enologo - continuaostinatamente a fare il Vanduja, un rosso da tavola già apprezzato alla corte dell’imperoaustroungarico e il Saca uno spumante ottenuto dalle bacche esclusive di Bianchetta fonzasina.

La Francia è la Nazione Ospitedel “Ferrara Buskers Festival“ ilgrande festival internazionalededicato al musicista di strada.

Gli artisti di stradaarriveranno daiboulevards

Foto Franco Storti

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Osteria BarabbaCaffé Snack & Drink Chiuso la domenicaVia Vicenza, 47 PADOVA � 049 8716845

Pedrocchi Caffé Ristorante EventiVia VIII Febbraio, 15 PADOVA� 049 8781231

People Fashion CafèCaffé Snack & DrinkVia Venezia, 50 CAPRICCIO DI VIGONZA (PD) � 049 9801652

SanremoPasticceria CaffetteriaVia Chiesanuova, 156 PADOVA � 049 8561045

SommarivaLounge Bar Chiuso il lunedìVia Emanuele Filiberto, 29 PADOVA � 049 8758791

Suite 53Lounge BarVia Adige, 8 PIOVE DI SACCO (PD) � 346 0009485 (dietro C.C. Piazzagrande)

VanityLounge Cafè Sempre aperto dalle 06 alle 02 Via Medoaco, 6 (Z.I. Limena) ALTICHIERO (PD) � 393 9749372 - � 320 9568937

TREVISO & Provincia

Al Milani BistrotCaffé Snack & Drink Chiuso il mercoledìPiazza 4 Novembre, 22 FOLLINA (TV)� 0438 971412

CityCoffee & Drink Piazza Monte Pietà, 8 TREVISO� 348 6730133

GelliusLounge Bar & Caffè Chiuso il lunedìVia Calle Pretoria, 6 ODERZO (TV)� 0422 713577

MamamiaWine & Cocktail Bar Chiuso il lunedìBorgo Mazzini, 50 (Porta S. Tommaso) TREVISO � 333 2586753

3Viso CafèWine Bar Sempre aperto Piazza Santa Maria dei Battuti TREVISO� 393 9210712

VICENZA & Provincia

Caffè De MoriCaffé Snack & Drink Chiuso il martedìVia Nazionale, 102 BELVEDERE DI TEZZE SUL BREN-TA (VI) � 380 3224958

Caffè TeatroCaffé Snack & Drink Chiuso il martedìCorso Palladio, 187 VICENZA� 346 0094339

PegasusCaffé Snack & DrinkP.za Matteotti, 35 VICENZA� 0444 321432

Cognome e Nome:Età: Professione:

� Winebar & American � Caffè Snack & More � Osterie & Trattorie

� Ristoranti & Pizzerie � Cucina Etnica � Multisala

� Locali Notturni � Altro:

Locale:Specialità:Chiuso:Indirizzo:

Comune Prov.Telefono:Orari:Sito:Visto&Piaciuto:

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Compila, ritaglia ed invia in busta chiusa a:UNO Magazine C.P. 848 PD Centro 35122 Padova

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� Locale nuovo/rinnovato

� Qui è gradito prenotare

� Per nuclei famigliari

� Per serate romantiche

� Per “nottambuli”

� Per chi ama bere bene

� Per chi ama mangiare bene

� Per chi ama la musica

� Per spiriti piccanti

� Per compleanni, feste, ecc.

� Per chi fuma

� Per chi cerca belle donne

� Per serate “segrete”

� Da segnalare agli amici

� Per chi ama conversare

� Per chi ama “imboscarsi”

� Con musica dal vivo

� Da vedere assolutamente

� Per pubblico “alieno”

� Con ampio parcheggio

� Con spettacoli dal vivo

� Con servizio rapido

� Con programmi PAY TV

� Con giardino estivo

� Con climatizzazione

Winebar & American

PADOVA & Provincia

AlchimiaLounge Bar Chiuso il lunedì Prato della Valle, 117 PADOVA � 049 654088

Antiqua CafèCocktail Snack Aperitivi Cene Chiuso martedìVia S. Mauro, 6 MONTEGROTTO T. (PD) � 349 3600630 (vicino Piazzale Stazione)

Antonio FerrariWine Bar Concept Store Chiuso il lunedì Via Umberto I, 15 PADOVA � 049 666375

Baessato PadovaLounge Bar Pasticceria Chiuso il lunedìLargo Europa, 14, PADOVA � 049 8763958

Bar In CorteVineria Stuzzicheria Chiuso la domenica Via Monteortone, 68 ABANO TERME (PD)

BespaceWine Bar Cafè Original RestaurantVia Roma, 75/D MONTEGROTTO TERME (PD)� 049 8912424 www.bespace.it

DogmaLounge Bar Via Antoniana, 218/8 CAMPODARSEGO (PD)� 349 8331552 � 346 4115942

El BàcaroAmerican Wine & Lounge Bar Via Marcato, 20 (Piazzale Serenissima) PIOVE DI SACCO (PD)� 049 9708690

Il RetroneHosteria Spuncetteria Enoteca Chiuso la domenicaVia Giorato, 44 PONTE SAN NICOLÒ (PD) � 392 0964089

La Corte del DiavoloLounge Music Bar Via della Croce Rossa, 40 PADOVA� 049 7800480

Miracle Ristobar Chiuso il lunedìVia S. Francesco, 15 PADOVA www.miracleaperitif.com

3.10

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VISTO&PIACIUTOSegnalaci il tuo locale preferito, anche se non appare in questa guida (in questo caso il coupon è da compilare per intero). Chi partecipa riceverà GRATIS la nostra rivista UNO Magazine.IMPORTANTE: compila anche il coupon pubblicato a pag. 63. ATTENZIONE: QUI BARRA SOLO 5 CASELLE

dalleCINQUEdellaSERA

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dalleCINQUEdellaSERA

COSA FARE&&DOVE ANDARE

PER UNA SERATA

CON GLI AMICI O SE PREFERITE

A LUME DI CANDELA

Agorà CaffèDrink & Snack Chiuso il lunedì pomeriggioVia Della Provvidenza, 152/a SARMEOLA DI RUBANO (PD)� 339 3393542 Orari: 07/24 Facebook - Agorà CaffèVisto&Piaciuto: “Happy hour con ricco buffet ilsabato e la domenica”.

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Trattoria ArcellaSpecialità pesce cucina chioggiotta Chiuso lunedìVia Tiziano Aspetti, 100 PADOVA� 049 603228 Orari: 12,30/14,30 - 20,00/23,00Visto&Piaciuto: “Menù completo di degustazionepesce a soli euro 25,00”.

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StraCocktail Bar Café Via Marosticana, 229 DUEVILLE (VI)� 0444 592517

VENEZIA & Provincia

Al CaliceEnoteca Piazza Ferretto, 70/B MESTRE (VE)� 041 986100 www.alcalice.eu

Brasserie HoublonCaffé Snack & Drink Chiuso il giovedìVia Chiesa, 3 S. PIETRO DI STRA (VE)� 049 502102

CityCoffee & Drink Viale Garibaldi, 7 VENEZIA MESTRE (VE)� 041 615298

Skyline Rooftop BarTerrazza Piscina Sempre aperto dalle 10 alle 01Isola Giudecca, 810, VENEZIA (Molino Stucky Hilton)� 041 2723311

Caffè Snack & More

PADOVA & Provincia

Al PioniereSnack Bar Chiuso il lunedì Via Straelle, 103 BORGORICCO (PD)� 049 5790437

Belle EpoqueWine Bar Sempre apertoCorso Milano, 93 PADOVA � 049 666176

Feeling CaffèCaffetteria Snack Bar Chiuso il lunedìPiazza Europa, 31 NOVENTA PADOVANA (PD)� 340 8042125

Gran Caffè KoflerCaffetteria e Ristorazione Sempre apertoVia Bronzetti, 34 PADOVA� 049 5224137

Il VenexinoWine Bar Ristorante Chiuso la domenica Via San Fermo, 45 PADOVA� 049 8759988

IntermezzoCaffetteria Snack Bar Chiuso la domenica Via Lisbona, 28/a PADOVA� 049 2953610

La ClotzeBirreria Paninoteca Sempre apertoVia Eulero, 24/a PADOVA� 346 2340217

SommarivaCaffé Snack & DrinkVia E. Filiberto, 29 PADOVA

KarooBar Caffetteria Gelateria Chiuso il martedìVia Pontevigodarzere, 206 PADOVA

Vecchio BirraioBirra di produzione propriaVia Caselle, 87 MARSANGO DI CAMPO SAN MARTINO (PD)� 049 552088

VENEZIA & Provincia

Caffè dell’OrologioSnack Bar Chiuso il giovedìVia Chiesa, 3 S. PIETRO DI STRA (VE)� 049 9801292

KalispèraLounge Bar Chiuso il martedìRiviera del Brenta tra DOLO e MIRA (VE)� 041 5600824

The Dubliner Pub In perfetto stile irlandese Chiuso il lunedì pomeriggioVia Nazionale, 131 MIRA (VE)� 041 5600601

Osterie & Trattorie

PADOVA & Provincia

Antica Trattoria AggujaroCarne alla griglia Chiuso il lunedì seraVia S. Cuore 4, PADOVA� 049 8647502

Mario e MercedesTrattoria Chiuso il mercoledìVia S. G. da Verdara, 13 PADOVA� 049 8719731

Osteria SperoniSpecialità pesce Chiuso la domenica Via Sperone Speroni 36 PADOVA � 049 8753370

TREVISO & Provincia

Alla ColonnaChiuso il lunedìVia Campana, 27 TREVISO � 0422 544804.

El SestinChiuso il martedì seraViale Burchiellati, 48 TREVISO � 0422 544877

Ombre RosseVia Franchetti, 78 San Trovaso TREVISO � 0422 490037

Osteria Al CanevonSpecialità pesce Chiuso il martedì Piazza S. Vito, 13 TREVISO � 0422 590117

Toni del SpinPiatti della tradizioneChiuso domenica e lunedì a pranzoVia Inferiore, 7 TREVISO � 0422 543829

VineriaChiuso la domenica sabato mattina aperto solo negozioVia Castellana, 4 TREVISO � 0422 210460

VENEZIA & Provincia

LegrenziWine Bar Café Osteria Ristorante Sempre apertoCorte Legrenzi, 31 VENEZIA

Ostaria Da MarianoCucina venetaVia Cecchini, 1 MESTRE VENEZIA (ang.via Spalti, 49)

� 041 615765

Sottovoce Hostaria Pizzeria Chiuso il lunedìVia Ospedale, 34 MESTRE (VE) � 041 989841

Trattoria Alla StellaSpecialità Pesce Chiuso il martedìVia C. Marchesi, 34, CAMPAGNALUPIA (VE)� 041 467238

VICENZA & Provincia

Casa NovaLocanda Chiuso il lunedìVia Tito Speri, 38 CASSOLA (VI) � 0424 521074

OttocentoBirreria red wine bar art room Chiuso il lunedìVia S. Giorgio, 2 BASSANO DEL GRAPPA (VI) � 0424 503510

Ponte delle Bele Piatti tipici vicentini Chiuso la domenicaContrà Ponte delle Bele, 5 VICENZA � 0444 320647

Ristoranti & Pizzerie

PADOVA & Provincia

Al PalazzonRistorante Chiuso il lunedìVia Ca’ Onorai, 2 GALLIERA VENETA (PD) � 049 5965020

Alle PiazzeRistoranteVia D. Manin, 8/10 PADOVA � 049 8360973

Al TunnelSpecialità pesce e baccalà Chiuso il martedìVia Decorati al Valor Civile, 144 PADOVA � 049 8805805

Al VigòCarni selezionate Chiuso il martedìVia Roma, 10/e VIGONZA (PD)� 049 625558

Aqva NobileSpecialità pesce Chiuso martedì seraVia San Pelagio, 5 DUE CARRARE (PD)� 049 9126160

BarbequeCarne alla griglia Pizzeria Chiuso lunedì e martedì Via Calcatonega, 18 PRÀ D’ESTE (PD)� 0429 99049

BarracudaRistorante PizzeriaPiazza Vittorio Emanuele II, 18 LOZZO ATESTINO (PD)� 0429 94878

"Da Ugo" il MelogranoCucina veneta solo pesce Chiuso domenica sera e lunedìVia Padova, 18 Tencarola di SELVAZZANO DENTRO (PD)� 049 720363 Orari: 12,30/14,30 - 20,00/02Visto&Piaciuto: “Tradizione e sapori del mare inun locale accogliente”.

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Dai GemelliRistorante pizzeria Chiuso il mercoledìVia Dondi dell’Orologio, 11/13 PADOVA� 049 663450 Orari: 12/15 - 19/0,30Visto&Piaciuto: “Comodissimo per chi si trova in centro”.

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dalleCINQUEdellaSERA dalleCINQUEdellaSERABassanelloRistorante Pizzeria Chiuso martedì e lunedì a pranzoVia Adriatica, 3 PADOVA (Ponte del Bassanello)� 049 687500

BertonCucina Veneta e Rivisitata Chiuso la domenicaVia Pelosa, 4 PADOVA� 049 8713898 Orari: 12/14,30 - 20/22,30 e-mail: [email protected]

Boccon dei GhiottiCucina toscanaVia Noventana, 129 NOVENTA PADOVANA (PD)� 049 2953260

Bocon DivinoRistorante Chiuso il martedì Via Albarella, 13 CAMPOSAMPIERO (PD)� 049 5791555 www.bocondivino.com

CasanovaRistorante Pizzeria Chiuso la domenica a pranzo Via Brentella, 34 CASELLE DI SELVAZZANO (PD)� 049 632357 - 338 4711537

Corte dei LeoniRistorante Enoteca Chiuso la domenica seraVia Boccalerie, 8 PADOVA� 049 8750083

Da SebaSpecialita “la fiorentina” Chiuso lunedì e martedìVia San G. Barbarigo, 3 PERAROLO DI VIGONZA (PD)� 049 629955

Dom MarioRistorante Chiuso domenica sera e lunedìVia Montepertica, 3 CITTADELLA (PD)� 049 9402434

Donna IreneRistorante Enoteca Chiuso il lunedì Vicolo Pontecorvo, 1 PADOVA � 049 656852

Dove Come QuandoPizzeria Chiuso il lunedìVia Euganea, 109 SELVAZZANO DENTRO (PD) � 049 8055433

Enoiteca La FrascaCucina Veneta Chiuso il giovedìVia Aureliana, 28 MONTEGROTTO TERME (PD) � 049 2139614

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lounge bar - wine barVia Firenze, 74/G Località Taggì di Sotto

Villafranca Padovana PDTel. +39 348 977 42 95

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Travertino CafèWine Bar Caffè Snack & Drink Chiuso mercoledì pomer.e domenica.Via Firenze 74/G VILLAFRANCA PADOV. (PD)� 348 9774295 (accanto Supermercato FAMILA)Visto&Piaciuto: “un ambiente giovane dal designraffinato. Official partner of DOGMA Campodarsego”.

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MiravalleCucina veneta Chiuso lunedì sera e martedì.Via Fontanelle, 5 ARQUÀ PETRARCA (PD).� 0429 777255

Nostra SignoraCucina Veneta Chiuso il lunedìVia Romea 107/B LEGNARO (PD)� 049 8830739

Per BaccoRistorante Piazzale Pontecorvo, 10 PADOVA� 049 8752883

PerdinciSpecialità pizza quadrata Chiuso il lunedì Via C. Callegari, 43 PADOVA � 049 604578 www.perdinci.it

SavonarolaRistopizza Chiuso il lunedì Via Dei Savonarola, 38 PADOVA� 049 8759128

Secondo NoiRistorante Cocktail WineVia Desman, 9 S. GIORGIO DELLE PERTICHE (PD)� 049 5747357

Speak EasyRistorante Cafè Pizzeria Ethnic Food Sempre apertoPiazza Repubblica 4 ABANO TERME (PD) � 049 667446 www.speakeasy-abano.it

Terrazza CarducciCucina tradizionale Chiuso il mercoledi. Via Carducci, 2/B PADOVA � 049 8766183.

TirovinoRistorante Pizzeria Chiuso il martedì e sabato a mezzogiorno. Via Roma, 30 LIMENA (PD) � 049 8845813 www.tirovino.it

Vecchio FalconiereRistorante Chiuso il lunedì.Via Umberto I, 31 PADOVA � 049 656544

Villa Ca’ DottoriRistorante Chiuso lunedì e martedì. Via Sant’Andrea 173 LION DI ALBIGNASEGO (PD).�049 711293 Sabato e domenica anche a pranzo.

Via Palestro, 29Ristorante Chiuso domenica e lunedì a pranzoVia Palestro, 29 PADOVA.� 049 8721636

ZafferanoSpecialità pesce Chiuso sabato a pranzo e domenica Via N. Tommaseo, 67/c PADOVA.� 049 8079389

VENEZIA & Provincia

Al FogherCucina tipica veneta Chiuso il mercoledìVia Arzerini, 48/1 CAMPONOGARA (VE)� 041 462140

Antico PignoloRistoranteSan Marco Calle Specchieri, 451 VENEZIA � 041 5228123

Fuori RottaRistorante Pizzeria Chiuso il martedìVia Diaz, 134 ABANO TERME (PD) � 049 810236

GiardinoRistorante HotelPiazza Pighin, 35/36 STANGHELLA (PD)� 0425 958695 www.hotel-giardino.com

Hostaria S. BenedettoRistorante Chiuso il mercoledìVia Andronalecca MONTAGNANA (PD) � 0429 800999

Il ConsoleSpecialità pesce Chiuso il martedì e il sabato a pranzoVia Roma, 4 SACCOLONGO (PD).� 049 8016648

Jet SetRestaurant CafèVia dell’Artigianato, 1 (Z.I.) SALETTO DI VIGODARZERE (PD)� 345 8080052

La Brenta VecchiaRistorante Chiuso il lunedì.Via Maresana, 22/a SALETTO DI VIGODARZERE (PD)� 049 8842167

La BulescaRistorante Chiuso domenica e lunedì a pranzo.Statale 11 PD - VI RUBANO (PD) � 049 8975297

La CovaRistorante Chiuso il martedì Via Calvi, 20 PADOVA � 049 654312

La FrutteriaRistorante Chiuso il lunedì. Via Montegrotto, 138 TORREGLIA (PD)� 049 5212625

Lago SmeraldoRistorante Pizzeria Chiuso il lunedì. Via Nazionale, 87 SOLESINO (PD)� 0429 771010

La MontanellaCucina locale e 300 tipi di vino Chiuso martedì serae mercoledì. Via Costa 33 ARQUÀ PETRARCA (PD)� 0429 718200

La KucinaRistoranteVia Pitagora, 11/g RUBANO (PD)� 049 635975

LavìtRistorante Vineria Chiuso la domenica sera e lunedìVia Provvidenza, 4 SARMEOLA DI RUBANO (PD)� 049 630464

Locanda Alla Torre Chiuso il lunedìRistorante Via Torre Rossa, 41 CAMPODORO (PD)� 049 9065621

L’Officina RistoranteSpecialità pesce Via Chieti, 8/c PADOVA� 049 690143 www.officinaristorante.it

dalleCINQUEdellaSERAAspettando GodotPizzeria Chiuso lunedì, sabato e la domenica a pranzoVia Unità, 4/a SPINEA (VE)� 041 992920

DocksPizzeriaViale Ancona, 18 MESTRE (VE)� 041 5321892

Il BurchielloRistorante Chiuso il lunedì e il martedì seraVia Venezia, 40 ORIAGO DI MIRA (VE)� 041 472244

La ChiaveChiuso il lunedì.Via Brendole, 93 GAZZERA MESTRE VENEZIA� 041 913475

Osteria del NonnoGusto e tradizione Chiuso il lunedìVia Naviglio, 10 FIESSO D’ARTICO (VE)� 049 9803141 www.osteriadelnonno.it

Pes.coRistorante Pizza Chiuso il lunedìVia Triestina, 159, TESSERA (VE)� 041 5416343

Tantra CafèRestaurant lounge & show bar Chiuso martedì.Via Colombara, 211 MALCONTENTA (VE)

Trattoria 81Specialità Pesce Chiuso il lunedìRiviera Bosco Piccolo, 84/i ORIAGO DI MIRA (VE)� 041 5631799

Villa DucaleHotel e RistoranteVia Martiri della Libertà, 75 DOLO (VE) � 041 5608020 www.villaducale.it

Vecia BrentaHotel e RistoranteVia Nazionale, 403 MIRA PORTE (VE) � 041 420114 www.veciabrenta.com

TREVISO & Provincia

All’Antica TorreRistorante Chiuso domenica e lunedì.Via Inferiore, 55 TREVISO� 0422 583694

Asha Eating Club Via Fonderia, 35 TREVISO� 0422 1835955

Hosteria Antica Contrada delle Due TorriRistorante Chiuso il martedì.Via Palestro, 8 TREVISO.� 0422 541243

MandrilloRistorante e pizzeria Chiuso il lunedì.Via Terraglio, 114 TREVISO (località Le Grazie).

PerchèRistorante Chiuso il lunedì sera.(strada Treviso mare) Via Mezza Brusca, 1 RONCADE (TV)� 0422 849015

oglia di ballare?

oglia di live music?

oglia di Victoria Club!

oglia di raffinatezza?

VICTORIA CLUBABANO TERME (PD)Via Vespucci (presso Grand Hotel Trieste & Victoria)Tel. 049 8665100 Cell. 334 1469601 e-mail [email protected] www.victoriaclubabano.itAPERTO GIOVEDÌ, VENERDÌ E SABATO (DALLE 21 ALLE 02)

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UNOMAGAZINE 42

A n t i c o R i s t o r a n t e

El MedievoloT a p a s S o l o S u P r e n o t a z i o n e

Via Scapacchiò, 49 SELVAZZANO DENTRO (PD)Tel. 049 8055635 Cell. 348 9154233 e-mail: [email protected]

El Medievolo è un ambiente raccolto elegante e d’ispirazione medievale, rinoma-to per le sue specialità di pesce, per l’autentica paella ed i menù alternativi. Durante labella stagione si arricchisce di un bel porticato estivo dove gustare le prelibatez-ze della cucina spagnola. Protagonista assoluta la Paella, preparata nelle varianti tra-dizionali ed anche in versione vegetariana. Per i palati più esigenti spettacolari grigliateimperiali di crostacei e l’insolita, ma assai saporita, carne ditoro e persino di bisonte. Ad accompagnare il tutto vinid’importazione e la celeberrima sangria, anche in versionebianca. Il locale è noto pure per la cena a base di Tapascon un rapporto qualità prezzo molto vantaggioso. Consoli 20 euro (bevande escluse) potrete gustare svariatepietanze a base di carne pesce e verdure. I classici dellacucina spagnola preparati al momento e serviti in porzionida degustazione. Un’esperienza culinaria interessante e digrande qualità. Aperto tutte le sere dalle 19,30 alle 23;domenica e festività anche a pranzo (su prenotazione).

Come arrivare Da Padova prendete via Sorio prose-guite per via dei Colli. Passate Brusegana e Tencarola, allarotonda girate a destra in direzione Selvazzano Dentro. Illocale è in centro, subito dopo il semaforo, sulla destra.

Tapas&Paella

Via Aureliana, 28 Montegrotto Terme (PD)Tel. 049 2139614 - Chiuso il giovedì

Mille Vini, Una Cucina

DA GUSTARE ANCHE NEL GRAZIOSO GIARDINETTO ESTIVO

JadoreSushi Restaurant & Cocktail Bar Chiuso il lunedìVia Riva del Grappa, 24 CITTADELLA (PD)� 347 6942377

Jaipur SamratCucina tipica Indiana Via T. Aspetti, 51 PADOVA� 049 603795

KirinCucina Giapponese Chiuso il lunedì. Via G. Reni, 81 PADOVA � 049 8647116

La StubeCucina Tirolese Chiuso il giovedìVia Tito Livio, 4 ABANO TERME (PD) � 049 8611020

MasaSushi Restaurant Chiuso il lunedìVia Raggio di Sole, 45 PADOVA � 049 8713290

MomàPesce crudo e cucina etnicaVicolo Ognissanti, 83 PADOVA � 049 8073845

Posada de la MisionCucina messicana Chiuso il martedì.Via N. Sauro, 16 PADOVA (laterale Piazza dei Signori)� 049 8756498

SaharaCucina mediorientale Chiuso il lunedìVia Frà Paolo Sarpi, 116 PADOVA� 049 8715116

Sushi PrimaveraCucina GiapponeseRiviera Tito Livio, 24 PADOVA� 049 658097

Vaca & BoiCucina BrasilianaVia Fornace, 25 MONTEGROTTO TERME (PD� 049 8910022

Tokyo SushiCucina GiapponeseVia Marzia, 92 ABANO TERME (PD)� 049 8668829

Wok of PaduaPerformance Restaurant Aperto 7 giorni su 7Via Montà, 49/3 PADOVA� 049 714481

dalleCINQUEdellaSERAVICENZA & Provincia

Ai Sette SantiRistorante Pizzeria Chiuso il lunedìPiazzale della Vittoria, 7 Monte Berico VICENZA� 0444 235470

Al PioppetoRistorante Chiuso il martedìVia San G. Barbarigo, 13 ROMANO D’EZZELINO (VI).� 0424 570502

Al PonteRistorante Pizzeria Chiuso il martedìVia Roma, 151 ROSSANO VENETO (VI).� 0424 540057

Gran Caffè GaribaldiRistorante Bar GelateriaPiazza dei Signori VICENZA� 0444 544147

La CantinaTrattoria Enoteca Chiuso la domenica.Viale Verona, 12 VICENZA� 0444 549806

La Casa dei GelsiRistorante Chiuso il martedì.Statale Padova Bassano CUSINATI DI ROSÀ (VI)� 0424 561754

XVIII SecoloRistorante Chiuso il lunedì e il martedì.Strada Fontanelle, 30 BASSANO DEL GRAPPA (VI)� 0424 501866

Cucina Etnica

PADOVA & Provincia

BomboiChurrascaria Aperto 7 giorni su 7Via Rismondo, 2/f PADOVA � 049 772388 www.bomboi.it

BuddhaCucina indiana Aperto 7 giorni su 7Via Giotto, 31 PADOVA � 049 8789308

GandhiCucina indianaVia Cavallotti, 28 PADOVA � 049 687840

El Medievolo Cucina Spagnola Aperto tutte le sere.Via Scapacchiò, 49 SELVAZZANO DENTRO (PD) � 049 8055635 - � 348 9154233

Wok-SushiCucina Giapponese e cinese Aperto 7 giorni su 7S.S. del Santo, 82 CADONEGHE (PD)� 049 8876618

ZeusCucina greca e mediterranea Via Noventana, 107 NOVENTA PADOVANA (PD)� 049 8930872 www.zeusdoc.it

VICENZA & Provincia

Hot Cactus Café Cucina messicana Chiuso il lunedì Viale della Pace, 318 VICENZA� 0444 500302

La CuevaCucina messicana Chiuso il lunedì Via G. Lanza, 84 VICENZA� 0444 570311

ShyvaCucina indiana Solo venerdì e sabato su prenotazione.Via S. Giorgio BASSANO DEL GRAPPA (VI) � 0424 50000

TREVISO & Provincia

SimposioCucina Vegetariana Chiuso lunedì sera e martedì. Via Archimede, 2 DOSSON DI CASIER (TV).� 0422 3802246

Wok-SushiCucina Giapponese e cinese Aperto 7 giorni su 7Via Europa, 21 PREGANZIOL (TV)� 0422 330006

YuCrudo&Sushi Restaurant Chiuso il lunedì Viale della Repubblica, 245/C TREVISO� 0422 307462

VENEZIA & Provincia

AcaiCucina Brasiliana Chiuso il lunedì e il martedì.Via G. Mazzini, 90 DOLO (VE)� 333 8924393

GourmIndiaCucina indianaVia Forte Marghera, 129 MESTRE (VE)� 041 951718

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UNOMAGAZINE 45

Speak Easy

Piazza Repubblica, 4 - ABANO TERME (PD) tel. 049 667446 e-mail: [email protected] sito: www.speakeasy-abano.it

Orari: dalle 08,00 alle 02,00.

Musica, luci, divanilounge esterni e risto-rante minimal: unanuova avventuragastronomica. Dopoun lungo periodo pas-sato tra l’anonimato,oggi il ristorante rivi-ve grazie a NicolaGandolfi (QuintoElemento, Tsarina, laStube...), con unaprofonda ristruttura-zione curata dall'ar-chitetto FrancoZagarese. Il locale sisviluppa su due pianicon ampia area ester-na, è chiaro, lumino-so, minimal con ispi-razione anni ‘70 etonalita calde e acco-glienti. È un ambienteche si rinnova nelcorso della giornata.Dalle cola zioni con pasticceria e praline-ria la mattina, alla ristorazione veloceall’ora di pranzo. La sera fino alle 23 alpiano terra si possono scegliere varieproposte nel menù con ottimi piatti di

pesce, cotto e crudo,sushi, gustosi primipiatti e anche qualcheproposta di carne. Alprimo piano c’e iltrionfo della pizzeria.Pizze come non leavete mai viste: arric-chite da ingredientisvariati e di altissimaqualita, con pastamolto digeribile,l’evoluzione dellapizza che puo nasce-re solo da grandeesperienza. Anche igelati sono una prero-gativa importante dellocale, sia da passeg-gio che da gustare interrazza. Dalle 23 loSpeak Easy si trasfor-ma: il giovedì conD.J. resident e feste atema; nelle altre sera-

te con diversi gruppi musicali che si esibi-scono dal vivo. Drink serviti poi fino anotte fonda che, con la bella stagione, sipossono però degustare già dalle ore del-l’aperitivo nell’area lounge esterna.

I L LOCALE CHE NON C’ERA

Multisala

PADOVA & Provincia

Multisala Astra Via Aspetti, 21 PADOVA.� 049 604078. www.multiastra.it

Cineplex Dream ParkStrada Battaglia DUE CARRARE (PD)� 049 9125999. www.cineplex.it

Porto Astra Via S. Maria Assunta, 20 (località Guizza) PADOVA� 049 680057. www.portoastra.it

CinecityTangenziale Limena uscita “zona industriale ovest” LIMENA (PD)� 049 7663400 www.cinecity.it

Locali Notturni

PADOVA & Provincia

MyntLoungeVia 1° Maggio, 12 ABANO TERME (PD) www.myntlounge.it

Victoria ClubLive Music & Dance Aperto giovedì,venerdì e sabatoVia Vespucci (presso Grand Hotel Trieste & Victoria)ABANO TERME (PD)� 049 8665100 (Orari: 21/02)

Villa ItaliaRistorante Locanda Piscina Aperto 7 giorni su 7. Via S. Marco, 51 PADOVA� 049 8077520 (Orari: 08/24) (American Bar)

VICENZA & Provincia

La Corte degli AranciDiscoteca Dinner&Dance Aperto mercoledì, venerdì e sabatoVia San Fermo, 58 MARANO VICENTINO (VI)� 0445 560981 (Orari: 18/02) www.cortedegliaranci.it

Shindy Club & ShyvaaDiscoteca e Cucina etnica Aperto venerdì e sabatoContrà San Giorgio 140 BASSANO DEL GRAPPA (VI)� 0424 500000 (Orari: 21/04) www.shindy.it

Villa BoninRistorante Pizzeria Discoteca con giardino estivoAperto mercoledì venerdì sabato Via del Commercio, 8 VICENZA� 0444 348168 www.villabonin.it

VENEZIA & Provincia

MolocinqueDinner&dance Cocktail Bar Discoteca Aperto: Risto dal lunedì al venerdì Risto/Disco nel week endVia Dell’Elettricita, 8 MARGHERA VENEZIA (VE)� 0421 371648 www.molocinque.it

Vanilla ClubDiscoteca Summer Places Aperto 7 giorni su 7 Via Buonarroti, 15 LIDO DI JESOLO (VE)� 0421 371648 www.vanillaclub.eu

dalleCINQUEdellaSERA

UNO clubUNOclub

Comeorganizzare un evento

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Ci occuperemo di tutto noi:

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fino a pubblicare la fotogallery

dell’evento sul nostro sito

e per un anno intero!

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FESTE APERTURE VANTAGGI EVENTI

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� V E N E T O S P E T T A C O L I

Patti Smithdomenica 1 agosto ore 21,30 Piazza San Marco - Venezia

La data prevista per il 2 agosto a Piazzola sul Brenta è stata annullata. Venezia resta l’uni-ca occasione per ascoltare la sacerdotessa del rock, una delle figure di spicco del genialeambiente culturale di New York negli anni ’60 e ’70. Biglietti a partire da 25 euro

Simple Mindsvenerdì 6 agosto ore 21,30 Parco S. Elena - Battaglia Terme

Un appuntamento prezioso per ascoltare una delle band che dagli inizi degli anni ’80hanno segnato la storia del pop rock, pubblicando pezzi leggendari, come “Don’t youforget” o “Alive and kicking”, per citarne solo un paio. Posto unico a 23,00 euro

The Holemartedì 31 agosto ore 20 Gran Teatro - PADOVA

Una band cardine della scena grunge e degli anni '90 e 2000. Courtney Love ha rimes-so in piedi la sua storica band, le Hole, e pubblicato un nuovo album,”Nobody’sDaughter”. Biglietti a partire da 40,25 euro

Elisavenerdì 10 settembre ore 21,30 Arena di Verona - VERONA

Da “Luce” ai grandi successi di oggi, per un live che non ti farà smettere mai di cantare.Dopo due anni di assenza è il ritorno in scena ufficiale della regina della musica italiana.Elisa propone un concerto interamente nuovo. Biglietti a partire da 40,25 euro

Dalla De Gregorisabato 25 settembre 2010 ore 21,30 PalaFabris - Padova

Dalla e De Gregori di nuovo insieme con il “Duemiladieci Work in Progress Tour”. Unastraordinaria reunion per i due “principi” del cantautorato nazionale, a distanza di tren-tuno anni dal loro mitico “Banana Republic”. Biglietti a partire da 34,50 euro

Simply Redlunedì 26 luglio ore 21,30 Anfiteatro Camerini - Piazzola sul Brenta

Il tour precedente doveva essere l’ultimo della band di Hucknall, ma è stato proprio ilsuccesso, quasi inaspettato, a convincerli ad un ultimo tour, chiamato, significativa-mente “Fareweel”. Biglietti a partire da 25,50 euro

Arturo Brachettigiovedì 29 luglio ore 21,30 Anfiteatro Camerini - Piazzola sul Brenta

Arturo cambia di costume con incredibile rapidità, trasformandosi in 80 personaggi in 100minuti, dando vita a legioni di personalità davanti agli occhi di attoniti spettatori.Recitazione, stunts e caricature e il surreale diventa realtà. Biglietti a partire da 25 euro

Elio e le Storie Tesesabato 24 luglio ore 21,30 Anfiteatro Camerini - Piazzola sul Brenta

Dopo oltre tre mesi e trentadue date di continui sold out, riparte il “Bellimbusti in tour” diElio e le Storie Tese. In scaletta proporranno il meglio del loro repertorio. da “Supergiovane”a “Servi della Gleba” e molti altri loro successi. Biglietti a partire da 25,50 euro

UNOMAGAZINE 46

Parole e musicaCalendario spettacoli Estate 2010

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Per capire quali sono i compor-tamenti più corretti da utiliz-zare nei mesi estivi per evitare

al nostro cane di soffrire per ilcaldo, abbiamo interpellato ilProfessor Antonio Mollo, ricerca-tore del Dipartimento ScienzeCliniche Veterinarie dell’Universitàdi Padova.

Quali sono gli accorgimenti di basequando vogliamo far trascorrereun’estate serena anche al nostro ani-male da compagnia?

ANTONIO MOLLO «Innanzitutto mi sento di sot-tolineare, una cosa che può sembrare banalema che, purtroppo, qui in ospedale noi vedia-mo spesso. Tutti dovrebbero saperlo ma c’èancora qualcuno che si ostina a pensare che,lasciare il cane in macchina, sia una buonaidea perché tanto la macchina lo ripara. Lamacchina esposta ai raggi del sole non riparaper niente, diventa invece una specie di fornoe poi i cani arrivano in pronto soccorso incondizioni molto gravi. Il fatto di lasciare unpo’ il finestrino aperto non è una soluzione senon per qualche minuto».

La consuetudine di rasare il pelo aicani d’estate è corretta o è meglioevitarlo?

ANTONIO MOLLO «Ci sono delle razze chenascono con un pelo e un sotto pelo moltoimportante e questo rappresenta anche unabarriera termica. Quindi non è che se gliaccorciamo il pelo gli rendiamo la vita piùfacile al caldo anzi, a volte, lo esponiamoancora di più ai raggi solari. Quindi in realtànon è tanto una questione di mantello ma èuna questione di dove li mettiamo i nostricani».

Molte persone si portano il cane inspiaggia, la sabbia calda, oppure ilbagno in mare come facciamo noiumani è una cosa che può andarbene per i nostri animali?

ANTONIO MOLLO «Il cane in spiaggia, a prescin-dere dalle considerazioni sui regolamenti chene consentono o meno l’accesso, deve avereun posto all’ombra dove può scegliere diaccovacciarsi e deve avere anche la possibilitàdi avere una superficie che non sia sempre esolo la sabbia calda, quindi un asciugamano o

un telo per lui. Per quanto riguarda il bagno,assolutamente deve essere spontaneo, nonavventuriamoci a lanciare in acqua il cane esoprattutto con i cani di taglia grossa, nonincoraggiamoli a nuotare più di quanto si sen-tono perché, ovviamente, noi non ce ne ren-diamo conto ma un cane in acqua è costret-to a nuotare continuamente, quindi la suaresistenza si fiacca molto rapidamente se nonè abituato. Se poi si tratta di un cane di tagliagrossa può diventare molto pericoloso fare ilbagno assieme, perché ovviamente nelmomento in cui comincia a sentire che rischiadi annegare potrebbe tentare di avvinghiarsi.Quindi assolutamente non devono essere for-zati né a fare il bagno se non si sentono etanto meno essere forzati a nuotare più diquanto la loro forma fisica gli consenta. Sehanno passato un anno sul divano non pos-

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Attenti agli “hot-dogs” Quando fa molto caldo è importante fareattenzione alle esigenze del cane soprattutto se lo si deve portare con sé in macchina o al mare.

sono fare la maratona di nuoto».

Ritornando al tema del cane in auto,che cosa possiamo fare se siamocostretti a portare con noi, ad esem-pio durante un viaggio abbastanzalungo, l’animale in auto?

ANTONIO MOLLO «Quando viaggia insieme anoi l’animale è sotto controllo e nell’autoabbiamo di solito una temperatura ragione-vole per noi e quindi ragionevole anche perlui. Se siamo obbligati a lasciarlo in macchina,questo deve avvenire anzitutto solo per bre-vissimi periodi, sicuramente ci deve essereuna buona circolazione d’aria, meglio se ilcane ha a disposizione un po’ d’acqua ecomunque la macchina deve essere assoluta-mente in un posto all’ombra».

A cura di Barry Mason e Claudio Campagnolo

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Alla domanda rispondiamocon un’altra domanda: seil posto di villeggiatura

prescelto lo consente, perchénon portare con voi il vostroamico a 4 zampe? In tal caso,aggiungiamo, è opportunorispettare alcune accortezzeper garantire al cane sicurezzae comfort durante il viaggio.

PRIMA DEL VIAGGIOSe viaggiate in auto, alloggiate il cane in un tra-sportino per animali o munitelo di un’imbraga-tura agganciabile alla cintura di sicurezza, inmodo tale da salvaguardare l’incolumità sua edegli altri passeggeri. Nelle settimane preceden-ti la partenza, il cane dovrà essere gradualmen-te abituato all'utilizzo del trasportino o del-l’imbragatura in automobile. Come fare? Èimportante che il cane associ il trasportino ol’imbragatura a qualcosa di piacevole. Pertantoiniziate utilizzandoli in un posto tranquillo dellavostra casa e premiate il cane con del cibo, ungioco o una carezza, se rimane rilassato.Quando il cane si sarà abituato, ripetete la stes-sa procedura all’interno dell’auto, seguendoalcune tappe: dapprima ad auto spenta, succes-sivamente ad auto accesa ma ferma e, infine, adauto in movimento, per brevi tragitti. Ricordatevisempre di premiare il cane quando è calmo e diignorarlo quando si agita. Evitate di costringerloa calmarsi parlandogli o trattenendolo con ilguinzaglio: ciò non farebbe altro che peggiora-re l’atteggiamento del cane. Se non vi sentitesicuri nel farlo da soli, potete avvalervi di unesperto, come un educatore cinofilo, che viaiuterà a educare nel modo corretto il cane.

DURANTE IL VIAGGIOTenete acceso il condizionatore o lasciateaperti i finestrini per evitare un aumentoeccessivo della temperatura all’interno del-l’abitacolo. Effettuate alcune soste (almenouna ogni ora e mezza) per far camminare edissetare il cane e fargli fare i sui bisogni, senecessario. Quando siete fermi, non lasciate ilcane in macchina, neanche se con i finestriniabbassati: anche pochi minuti possono arre-care gravi danni alla salute!

E SE FIDO VA IN PENSIONE?Se non è vi possibile portare con voi il vostroamico a 4 zampe e nessuno, tra amici eparenti, può accudirlo in vostra assenza,potete affidarlo ad apposite strutture seguen-do. Anche in questo caso, semplici accortez-ze vi permetteranno di riconoscere una pen-sione affidabile. Contattate la pensione condiversi giorni di anticipo ed informatevi delladisponibilità nel periodo prescelto. Fissate unappuntamento per visitare la struttura eosservate le seguenti caratteristiche:BOX - Ubicazione (meglio se posti sotto unazona ombreggiata), materiale (in muraturapermettono di mantenere l’ambiente più fre-

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sco), dimensioni (sufficienti per il vostro canea seconda della sua taglia) e, possibilmente,presenza di una parte al coperto e di unaccesso libero all’esterno. Informatevi anchesulla frequenza e modalità di pulizia deglialloggi. Chiedete se il vostro cane sarà in boxda solo o se dovrà condividerlo con altri cani.Nell’ultimo caso sinceratevi, se possibile, che icompagni di box vadano d’accordo!Assicuratevi che al cane siano garantite quo-tidianamente attività, quali passeggiate emomenti di gioco e svago insieme agli altricani ospiti nella struttura.Informatevi sullapresenza del gestore o di un responsabile,che dovrebbe garantita 24 ore su 24.Assicuratevi inoltre che sia prevista assistenzada parte di un veterinario e che sia presenteun locale infermeria per eventuali primeemergenze.Se ne avete tempo e se la pensio-ne lo prevede, fate fare al cane un breve sog-giorno di prova (a pagamento), anche di unsolo pomeriggio.

Dott. Edoardo Colloridi Istruttore cinofiloDott.ssa Serena Adamelli Medico

Veterinario comportamentalistaDott. Paolo Mongillo Medico Veterinario

E ora Fido dove lo metto? Solito dilemma vacanze per molti proprietari di cani.A cura di C.S.C. “Centro di Scienze Comportamentali del cane” Università di Padova – Facoltà di Medicina

Veterinaria - www.cscpadova.com - [email protected]

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Collegandoci alla sua metafora,ovvero l’asticella della benzina, checi indicherebbe la quantità rimasta,possiamo, invece, valutare la qualitàdi questa benzina residua?

CARLO FORESTA «Sulla qualità aprirei un altrocapitolo. Da qualsiasi punto si parta, quandostiamo arrivando all’esaurimento ovarico, siaccende sempre la spia rossa, questo significache più ci avviciniamo all’esaurimento, più èprobabile che il quantitativo e la qualità degliovociti che rimangono, sia meno brillanterispetto a quanto succede a 20 anni. La cosapiù interessante è che se noi, veramente,documentiamo che questo ormone misuratoa 20 anni non è così alto da farci prevedereun funzionamento ovarico nel tempo e quin-di la fertilità nel tempo, io credo che moltedonne prenderebbero in considerazione già lapossibilità di crio-conservare gli ovociti in fasegiovanile. Certo questa è un’ipotesi futuribile.Se una donna a 20 anni vede che questoormone potrebbe portare ad un esaurimentodelle sue ovaie attorno ai 35 anni, per esem-pio, cosa che può accadere, allora potrebbeanche immaginare di conservare la sua fertili-tà attraverso la crio conservazione.Attualmente conserviamo gli ovociti, quindinon si tratta di una cosa che richiede chissàquali forme di sperimentazione, oggi si crio-conservano gli ovociti e si ottengono gravi-danze con ovociti crioconservati. Però io sareicauto nel dare, immediatamente, questosegnale di validità e di specificità del dosaggiodi questo ormone. È interessante come ipote-si ma va sicuramente convalidata».

A cura di Barry Mason e Claudio Campagnolo

UN FIGLIO FINO A QUANDO?

Amh è l’ormone prodotto dalle celluledelle ovaie che viene misurato attraversoun esame del sangue per verificare fino aquando una donna potrà essere fertile equindi concepire un figlio. L’Università di

Scienze mediche diTeheran ha studiato erealizzato questo testper predire la data diarrivo della menopau-sa che è stato effettua-to su 266 donne tra i20 e i 49 anni.Cominciato nel 1998,lo studio è guidato

dalla ricercatrice Fahimeh RamezaniTehrani. I margini d’errore della ricercapresentata oggi a Roma oscillano tra iquattro mesi e i quattro anni. Il test rilevala concentrazione nel sangue dell’ormoneantimulleriano che controlla lo sviluppodei follicoli nelle ovaie: livelli elevati diAmh (superiori, per esempio, a 3,8 nano-grammi per millilitro a 25 anni) indicanol’arrivo della menopausa dopo i 50 anni;concentrazioni inferiori (come 2,4 nano-grammi per millilitro) fanno, invece, pro-pendere per una fine anticipata della fer-tilità (intorno ai 30 anni). L’Italia ha un pri-mato nella maternità tardiva, con il 5%delle donne che diventano madri dopo i40 anni, ecco uno dei motivi di questotipo di ricerche per consentire una pro-grammazione consapevole della materni-tà, anche se il consiglio dei ginecologi èdi anticipare di almeno 10 anni la mater-nità, visto che dopo i 37 anni la possibili-tà di concepire un figlio si abbassa note-volmente e che la biologia per questo puòfare ben poco a meno che non si ricorraalla crio conservazione degli ovuli.

Abbiamo sentito sull’argo-mento un esperto: il profes-sor Carlo Foresta, endocrino-

logo e docente di Patologia Clinicapresso l’Università di Padova.

Professore come valuta la notizia?

CARLO FORESTA «La notizia di per sé sembraessere interessante, perché a differenza ditutti quanti gli altri parametri che si studianoper capire se una donna sta andando o è inmenopausa, per esempio l’FSH, quell’ormo-ne che si innalza quando le ovaie non funzio-nano più e che predice che la menopausa sista instaurando, questo nuovo ormone, inve-ce, sarebbe in grado di dare dei segnalimolto precoci su quella che sarà la riservadell’ovaio nel futuro, nel tempo. Quindi a 30anni una donna potrebbe attraverso il dosag-gio di questo ormone, capire per quanti anniancora le sue ovaie funzioneranno. In altreparole funziona come l’asticella della benzi-na, non abbiamo tutti lo stesso tipo di serba-toio, per quanto riguarda la funzione ovarical’asticella ci dice da dove si parte quando noiandiamo a valutare quanto vivranno le ovaie,dal punto di vista della riproduzione. Infatti,tanto più è elevato questo ormone in giova-ne età, tanto più dovrebbero poi funzionarele ovaie nel tempo. Ovviamente questa è unasegnalazione che deve trovare una giustifica-zione attuariale sul campo anche perché se,dal punto di vista genetico, costituzionale,esiste una certa previsione, sono molte leinterferenze durante la vita che possono inqualche modo modificare il percorso del fun-zionamento ovarico».

La notizia, se confermata, è sensazionale e arrivadall’Iran. Alcuni ricercatori avrebbero elaborato un test checonsente alle donne di sapere fino a che età saranno fertili.

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Chili di troppo & infertilità: negli uomini obesi meno spermatozoi e più lentiRicercatori padovani: “Il 20% degli obesi risulta infertile, più anomalie a carico del DNA spermatico”. Ogni dieci chilogrammi inpiù di “ciccia” la capacità di procreare diminuisce del 10 per cento. L’obesità è stata da sempre riconosciuta un fattore di rischioper l’infertilità femminile. Frequentemente, infatti, le donne obese lamentano alterazioni del ciclo mestruale che possono essereassociate a cisti ovariche e irsutismo. La relazione tra obesità e infertilità maschile, invece, non è molto nota: i medici del Centrodi Crioconservazione dei Gameti maschili dell'Azienda ospedaliera universitaria di Padova, diretto dal professor Carlo Foresta,ordinario di Patologia clinica, hanno studiato la fertilità in un gruppo di uomini obesi riscontrando una riduzione del numero edella motilità degli spermatozoi che si rivela proporzionata all’entità dell’obesità. Circa il 20% dei soggetti obesi risulta infertile. Inoltre, valu-tando la qualità degli spermatozoi mediante tecniche di biologia molecolare, è stato evidenziato un incremento delle anomalie a carico dellastruttura del DNA spermatico. L’analisi dei dati porta a considerare che ogni incremento di peso di 10 chilogrammi rispetto al peso norma-le dell’individuo riduce la fertilità del 10%. Le cause che determinano questa modificazione sono individuabili nell'alterazione dell’equilibrioormonale dell’obeso ma soprattutto nelle condizioni anatomiche che determinano l’aumento di temperatura dei testicoli.

Prima che sia troppo tardi

sia alla potenzialità del suo cervello. Quindic’è un aspetto concretamente dannoso daparte dell’alcol in questa fascia di popolazio-ne under 20 anche semplicemente per ragio-ni biologiche».

Riguardo all’alcol, come prodotto, èuguale a tempo fa?

FRANCO MARCOMINI «La molecola è sempre lastessa, non si è modificata, è cambiata forte-mente la matrice culturale nella quale avven-gono questi consumi, molto più tesa al con-sumismo, molto più tesa alle prestazioni,molto più tesa anche ad associare a questocomportamento del bere, modelli comporta-mentali e culturali che comprendono il suc-cesso, la sessualità, la performance e l’indu-zione a comportamenti collettivi. Non dimen-tichiamoci che c’è un altro aspetto di aggre-gazione collettiva che si sta dimostrandoestremamente pericoloso. E’ successo aPadova poco tempo fa in Prato della Valle,con la convocazione via internet di 4.000 gio-vani che si sono ritrovati là per ubriacarsi. Stasuccedendo in Francia con l’aperitivo colletti-vo, era partito tutto dalla Spagna col butijonche è un’auto convocazione collettiva finaliz-zata a bere fino ad ubriacarsi, cosa che è pro-fondamente diversa da ciò che accadeva nelleosterie di 40 – 50 anni fa».

A proposito di osterie, un temponelle nostre osterie c’erano i cosid-detti “spuncioni” che avevano dellecaratteristiche peculiari, si trattavadi cibi grassi, oleosi che, forse, dre-navano l’assunzione dell’alcol, mipare di notare invece che i giovaniadesso bevono e basta, non assumo-

no anche degli alimenti per limitareun po’ la forza aggressiva dell’alcol,è così?

FRANCO MARCOMINI «È proprio così perchénelle osterie c’erano uova sode, cotechinocose pesantissime, ricchissime di grassi cheritardavano l’assorbimento dell’alcol, ovvia-mente c’erano danni anche in quel caso madi altra natura. La ragione era che chi anda-va in osteria non andava con l’intenzione diubriacarsi, poi si ubriacava ma questo anda-

va al di là delle sue intenzioni. Oggi il ragaz-zo parte da casa con l’intenzione di ubriacar-si. Il vecchio consumatore di alcol delle oste-rie negava di essere ubriaco anche quando loera palesemente, oggi il giovane ha comeobiettivo l’ubriacatura».

Intervista raccolta da Claudio Campagnolo

Per approfondire questa temati-ca, abbiamo interpellato il dot-tor Franco Marcomini, membro

della Società Italiana di Alcologia edell’Associazione Italiana dei Clubdegli Alcolisti in trattamento, conla quale collabora da circa 30 anni,realizzando iniziative rivolte ai gio-vani anche nella città di Padova.

Il problema riguarda principalmentei giovanissimi, perché l’ubriacatura ècosì particolarmente pericolosa perquesta categoria di persone?

FRANCO MARCOMINI «Prima di tutto bisognaforse precisare meglio la categorizzazione deigiovani. Perché, se noi parliamo di una fasciadi popolazione sotto i 18-20 anni si fa uncerto tipo di ragionamento. Ovviamente lafascia giovanile comprende persone chehanno anche un’età superiore ai 20 anni,oggi questa società prevede l’estensione dellafascia di età giovanile. Nella fascia inferiore esoprattutto prima dell’età adulta ovviamentele conseguenza dell’abuso di alcol sono parti-colarmente pesanti, perché, come ha dimo-strato la ricerca scientifica, la persona fino ai20 anni non ha un sufficiente apparato enzi-matico capace di metabolizzare l’alcol. Nonsolo, questo lo dimostra anche una monogra-fia apparsa su una rivista che si occupa distudi biologici sull’alcol, c’è una grande ric-chezza, nella fase adolescenziale, di cellulestaminali neurogene che sono particolarmen-te sensibili agli effetti tossici dello stesso.Questo significa che la persona che fa un usoconsistente di una bevanda alcolica, ancheestemporaneo, produce danni sia al fegato

L’abuso di alcol, un fenomeno in costante crescitae molto pericoloso per i giovani under 20. In partico-lare il “Binge Drinking” sta ad indicare il bere ripetutamentein modo compulsivo fino ad ubriacarsi.

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Cosa si intende per “Binge drinking”?“Binge drinking” è una definizione che è diventata di moda negli ultimi tempi ma che, nella letteratura anglo-sassone, ha radici molto vecchie, si tratta di una forma dialettale della zona del Northhampton (UK), che si ritro-va già nel 1854. Quindi si rifà ad abitudini e comportamenti di una cultura che era radicalmente diversa dallanostra ma che, sostanzialmente, stava a significare l’ubriacatura, quella che per noi ha sempre rappresentatol’ubriacatura, la balla. Questo sostanzialmente vuol dire “Binge drinking”».

Attenti al binge drinking

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Coldiretti: il primo pomodoro made in Italy anti-aging è servito!Si tratta - sottolinea la Coldiretti - di una varietà senza organismi geneticamente modificati (Ogm), che vanta una concentrazione superio-re del 50 per cento di licopene, un carotenoide di cui viene riconosciuto l’effetto antiaging. Il superpomodoro, che ha una pezzatura dellebacche di circa 70 grammi e una forma squadrata, è stato coltivato per adesso dalle aziende agricole situate in Emilia Romagna eLombardia per essere trasformato nelle strutture cooperative e nei consorzi al fine di ottenere passate e polpe ad alta concentrazione dilicopene. Il suo contenuto e la capacità di assorbimento aumenta infatti, considerevolmente, in tutti i derivati del pomodoro poichè la cot-tura del frutto (sia casalinga sia industriale) risulta positiva per la stabilità della molecola, anche rispetto a quella della vitamina C. Variericerche dimostrano che il corpo può assorbire più efficacemente il licopene dopo che esso è stato trasformato in succhi, sughi, concen-trati o ketchup. Il pomodoro è il condimento maggiormente acquistato dagli italiani che si stima consumano in famiglia circa 550 milio-ni di chili di pomodori in scatola o in bottiglia all’anno. Ogni famiglia - conclude la Coldiretti - durante l’anno acquista almeno 31 kg dipomodori trasformati e, a essere preferiti, sono stati nell’ordine i pelati (12 Kg), le passate (11 Kg), le polpe o il pomodoro a pezzi (5Kg) e i concentrati e gli altri derivati (3 Kg).

Per approfondire que-sta tematica abbiamointerpellato il dottor

Francesco Francini espertonutrizionista dell’AziendaOspedaliera di Padova.

Che cos’è il licopene?

FRANCESCO FRANCINI «Il licopene èun carotenoide, una sostanzache assomiglia al beta-caroteneche è il precursore della vitaminaA ed è contenuto in una serie divegetali dal colore rosso, giallo,arancione. Nel pomodoro ce n’èmolto. Questo licopene hadimostrato di avere attività diprevenzione in alcuni tumori,soprattutto nei tumori della prostata eanche nell’attività di prevenzione control’infarto. Da qui a dire che si possa preve-nire anche l’invecchiamento poco civuole».

Bisogna mangiarne molto quindi?

FRANCESCO FRANCINI «Diciamo che è auspi-cabile assumere diverse porzioni al gior-no di vegetali freschi di stagione perchéapportano una serie di sostanze, fra cuianche il licopene ma non solo. Quindialimentarsi con prodotti particolarmentericchi di queste sostanze è una cosabuona a patto che assieme a questesostanze buone non apportino anche,per esempio, dei pesticidi. Dagli Stati

Uniti arriva una graduatoria sugli alimentipiù ricchi di pesticidi e, purtroppo, fra que-sti c’è anche il pomodoro. Va benissimoquindi che ci sia più licopene ma bisognastare attenti che non ci siano anche piùpesticidi».

Sembra però che l’Italia, almenosotto il profilo della presenza dipesticidi ed altre sostanze nocive, siaabbastanza attenta alla tutela delconsumatore... è così?

FRANCESCO FRANCINI «Diciamo che le fonti uffi-ciali su questo argomento tranquillizzerebbe-ro. Abbiamo dei dati anche regionali e pro-vinciali che sono molto buoni. Come riscon-tro di campioni di ortaggi di verdura e di frut-

ta, presi a caso dai mercati edanalizzati, naturalmente non diagricoltura biologica, quelli posi-tivi per un contenuto eccessivo dipesticidi sono veramente pochis-simi. Quindi sembrerebbe che lasituazione, almeno in Veneto, siabuona. Una curiosità, la listadelle verdure più povere di pesti-cidi vede in testa la cipolla checontiene un altro tipo di sostan-za che si chiama quercitina ed èmolto utile come difesa antiossi-dante ma che in aggiunta stimo-la direttamente i geni della lon-gevità. Quindi mangiamo pomo-doro ma mettiamoci insiemeanche un po’ di cipolla».

Lei citava prima degli altri vegetaliche contengono questo licopene, celi può ricordare?

FRANCESCO FRANCINI «Tutti quelli che hannoquesta colorazione arancione-rossastra: lealbicocche, i peperoni, le carote, e così viasono tutti alimenti ricchi di licopene ma con-tengono anche altre sostanze come, adesempio la luteina, che è molto simile al lico-pene, che fa molto bene alla retina e quindialla vista. Sono tutte sostanze che, propriograzie alle loro comuni proprietà anti-ossi-danti, riescono a favorire questa attività diprevenzione di tutta una serie di malattie».

A cura di Barry Mason e Claudio Campagnolo

I superpoteri del superpomodoroLa notizia è che verrà servito per la prima volta un super pomodoronaturale contro l’invecchiamento, una notizia che proviene direttamente da

Coldiretti che spiega che questo superpomodoro è efficace grazie al super contenuto dilicopene nella prevenzione della malattie cardio vascolari e tumorali.

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per imitare i buchi degli albe-ri, perché per molto tempoin campagna hanno tagliatogli alberi considerati malatiche presentavano anfratti divario tipo e buchi, provocatida varie malattie delle piantee che venivano occupati davari tipi di pipistrelli. Dentroun albero, all’interno di un

piccolo buco, ci può essere un gruppo di 10,20 ma anche 100 pipistrelli. In Prato dellaValle a Padova quando ancora c’erano i gros-si platani, abbiamo trovato gruppi di 20, 30nottole che, lo ricordo, sono grandi pipistrellidi bosco. Nella città di Treviso abbiamo trova-to, nei parchi della cinta muraria, degli alberiche avevano all’interno 80, 90 pipistrelli nelsingolo nido, nella singola cavità dell’albero.Si trattava di colonie riproduttive, cioé femmi-ne con i piccoli nella stagione calda».

Tornando alle “bat box”, cosa accadese vengono abitate?

EDOARDO VERNIER «Ci si può installare sia il sin-golo maschio solitario oppure gruppi di unmaschio e più femmine, perché le specie pic-cole formano degli harem, come il “pipistrel-lus kuhlii” o pipistrello albolimbato che è laspecie che troviamo più frequentemente incittà e che, a volte, entra anche nelle case. Èla specie più diffusa in assoluto e, nonostan-te sia molto piccola, un esemplare pesa infat-ti 7-8 grammi da adulto, riesce a mangiareanche 2000 insettii n una notte a».

Non solo zanzare quindi?

EDOARDO VERNIER «No, mangiano piccoli inset-ti e soprattutto i ditteri, alla cui specie appar-tengono anche le zanzare, che costituisconouna frazione della loro dieta. Ricordiamo chenon si attaccano ai capelli e che non attacca-no l’uomo. La specie più comune è quella cheva dietro le grondaie, nella fessura grondaia –muro. Sono specie che non hanno grosse esi-genze abitative e che sfruttano le intercapedi-ni. Si trovano anche nei condomini, nei postipiù orrendi dove uno non penserebbe mai ditrovare esseri viventi. Ricordo infine che i pipi-strelli sono protetti dalla legge e quindi sonoanimali per i quali è prevista una protezioneintegrale.

Intervista raccolta da Claudio Campagnolo

BAT BOXISTRUZIONI PER L’USOLa “Bat Box” è una cassettina in legno,generalmente di pino, che deve essereposta alla massima altezza possibile dalpiano di passaggio delle persone e in unluogo privo di ostacoli in modo che i pipi-strelli possano entrarci in volo e indivi-duarla facilmente. Si può costruire abba-stanza facilmente seguendo le numeroseindicazioni che compaiono in internetoppure acquistarne una, già pronta peressere installata, on line o in tutte le Coopdel Veneto in cui sono in distribuzione: 3a Padova, 5 a Treviso, 6 a Venezia e 2 aVicenza. Le “bat box” costano dai 25 ai30 euro ciascuna.

QUANDO VA INSTALLATA?Può essere installata inqualsiasi periodo del-l’anno ma, se lo si faall’inizio della primave-ra, la colonizzazione deipipistrelli ha più probabi-lità di riuscita. Il cicloannuale dei pipistrellicomincia in primavera(marzo/giugno) con ilrisveglio dal letargo ed iltrasferimento alle zoneestive e la gestazione delle femmine.All’inizio dell’estate (giugno/settembre)c’è il parto e l’allattamento dei piccoli. Inautunno (settembre/dicembre) avviene-l’accoppiamento. In inverno (dicem-bre-marzo) i pipistrelli abbandonanole Bat Box e ritornano ai luoghi delletargo.

DOVE VA POSIZIONATA?L’ideale sarebbe posizionarla sulla pare-te esterna della casa vicino al tetto ma èanche possibile installarla sugli alberi osu pali appositamente controventati adun altezza di circa 5 metri.

Si chiama “Bat box” ed è unfenomeno in crescita. Un vero eproprio nido per ospitare i pipi-

strelli che dovrebbero agire controle zanzare che, nel periodo estivo,infestano le nostre zone. Per par-larne abbiamo interpellato il dottorEdoardo Vernier, naturalista, cheda sempre, si occupa di pipistrelli.

In Veneto le “bat box” non sono unanovità ma esistono, anzi, da parec-chio tempo è così?

EDOARDO VERNIER «Sì perché,almeno a livello di studio, noile abbiamo posizionate da 20anni e più, in diverse parti delVeneto e del Nord Est».

Posizionando una “batbox” che possibilità cisono che l’animale lafaccia diventare la suacasa e vi si installi?

EDOARDO VERNIER «Dipende molto dal luogo incui la si posiziona, dalle specie di pipistrelliche vivono in quel luogo, dipende da unaserie di fattori e non c’è nessuna garanzia».

Potrebbe quindi diventare anche unnido per gli uccelli?

EDOARDO VERNIER «No. La “bat box” è una cas-setta che assomiglia anche a quelle di legnocostruite per gli uccelli, però ha una strutturaparticolare che impedisce l’utilizzo da parte dialtri gruppi di animali come, appunto, gliuccelli».

Quindi si presume che si debba valu-tare se ci siano pipistrelli che giàvivono nei dintorni, prima di instal-larne una... Molte persone poi hannopaura dei pipistrelli possiamo chiari-re, una volta per tutte, che cosa dob-biamo realmente temere?

EDOARDO VERNIER «Nulla, non vi è nulla di peri-coloso per l’uomo. Diciamo, intanto, che ipipistrellli sono un gruppo di mammiferigrandissimo, soprattutto tropicale, che com-prende più di mille specie, nelle zone tempe-rate e quindi anche in Italia vi sono più ditrenta specie diverse ed il Veneto, regione adalta naturalità, ne conta ben 26. Quando par-liamo comunemente di pipistrelli pensiamoalle specie più comuni che vivono intorno allenostre case e che vediamo volare attorno ailampioni. Esemplari di piccole dimensioniattorno ai 25 centimetri di apertura alare, c’èda dire però che nella nostra fauna, anchevicino a Padova, ci sono pipistrelli che hannopiù di 40 centimetri di apertura alare, come lanottola gigante, che vive soprattutto neiboschi, dove ci sono delle piante di grossedimensioni ed utilizza come casa i buchi deglialberi».

Vivono nei buchi degli alberi?

EDOARDO VERNIER «Esatto, le cassette nido inorigine erano state realizzate, soprattutto,

Anche duemila insetti divorati in una sola notte da un singolo pipistrello, ecco l’importante contributoche questi curiosi e poco amati mammiferi possono dare perrisolvere, almeno in parte, il problema delle zanzare estive.

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Un pipistrello per amico

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La regione Veneto Veneto esce daun 2009 estremamente difficileper il settore manifatturiero, il

settore terziario ha invece rilevatoperdite più contenute. Nel 2009 i servizi hanno segnato un - 4%,oscillando fra il - 9,6% dei trasporti, - 1,9% delcommercio e - 0,3 del turismo (dati Bancad’Italia). Partendo da questi dati e dall’impor-tanza che il settore terziario riveste per l’econo-mia locale, si è osservato come si stia profilan-do, sempre più, un problema di ricambio gene-razionale con riguardo alle imprese. I dati,riguardanti la provincia di Padova, evidenzianoche su 151.158 persone operanti con ruoliimprenditoriali l’8,7% ha almeno 70 anni di etàe ben il 37,4% ha un’età tra i 50 e i 69 anni.Questo impone una forte riflessione sul temadella continuità delle aziende esigendo unapolitica forte su questo aspetto. Nel Veneto lacrisi sta portando ad una distruzione creativa,spiega Michelangelo Patron DirettoreGenerale di Cfmt, la maggior parte delleaziende però non riuscirà a modificare in sensoproduttivo il proprio modello di business.Anche per la grande e piccola distribuzione siprofila il problema dei volumi che non lasceran-no più spazio a margini ragionevoli. La via peruscire da questa situazione è anzitutto la con-divisione, mentalità che nelle nostre zone famolta fatica ad affermarsi. L’Assessore allaFormazione e Lavoro della RegioneVeneto Elena Donazzan ha sottolineatocome ormai non abbia più senso parlare di set-tore primario, secondario, terziario, come nellamentalità veneta le aggregazioni di impresesiano quasi avversate, mentre sono la via dapercorrere per superare questo momento, solocon un management di livello le nostre impresepotranno rivolgersi ai mercati internazionali,unica via da seguire per uscire dalla crisi. A pro-posito di management il moderatore delconvegno il giornalista Oscar FulvioGiannino ha portato l’attenzione sul caso diun’azienda veneta, la Arroweld Italia, lea-der nel settore della distribuzione industriale distrumenti e attrezzature per l’industria, invitan-do il suo Presidente Mirco Gasparotto aportare la sua esperienza in tema di manage-ment e continuità di impresa. Gasparotto hariassunto la sua filosofia imprenditoriale in unafrase: “Il mio obiettivo come imprenditore?

Rendermi inutile”. Nel 2005, a poco più di 40anni, si è messo in pensione operativa delegan-do a due manager la conduzione dell’impresa ededicandosi a progetti di formazione e solida-rietà. Un’impresa deve funzionare da sola,anche senza l’imprenditore, è necessario distin-guere l’azionariato dal management, perchésiano distinti ma non distanti. Questo garanti-sce la continuità. Giannino ha sottolineato laconcezione innovativa di Gasparotto, in unmondo come quello dell’imprenditoria venetadove domina l’incapacità di delegare e per dirla

in lingua veneta l’assunto “fasso tutto mi”.Daniele Marini direttore scientifico dellaFondazione Nord Est ha rilevato come lacategoria del paradosso ed il pensiero laterale sistiano affermando nella soluzione dei problemidell’impresa. La cultura del far da sé è una cul-tura territoriale, incompatibile con l’evoluzioneinternazionale del mercato. Il 50% delle impre-se che ha fatto innovazione negli ultimi 3 anni,ha spiegato Marini, lo ha fatto con i propri for-nitori quindi con riguardo alla propria filiera.Questo concetto di filiera e del voler arrivare alprodotto finale e all’utente finale è uno dei car-dini su cui si può giocare lo sviluppo e la soprav-

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� E C O N O M I A D E L T E R R I T O R I O

Il Nordest dei miracoli non c’è più Questa una delle amare conclusioni emerse dal convegno

su “Nord est e la sfida del cambiamento” organizzato da Ascom Padova, Manageritalia e Cfmt tenutosi a Padova il 30 giugno scorso.

vivenza delle imprese del Veneto. RobertoFurlan presidente della Camera diCommercio di Padova ha sottolineatocome sia in atto un lento riavvio ma ancorasenza prospettiva e ha aggiunto come spesso, lacapacità di innovazione nel Veneto, venga con-siderata bassa anche perché non viene corretta-mente misurata. Altro tema determinante èquello della concessione del credito, il modera-tore Giannino ha evidenziato come il fatto chenel nostro paese ci siano ben 16 livelli autorizza-tivi per ottenere finanziamenti la dica lunga sul-l’handicap con cui le nostre imprese devonoavere a che fare tutti i giorni. FerdinandoZilio, presidente di Ascom Padova, sollecita-to su questo argomento da Giannino, ha evi-denziato come due anni fa si sia persa l’oppor-tunità di fare la banca veneta. L’imprenditore habisogno di essere finanziato a breve e con rapi-dità, ha spiegato Zilio, in questa direzione èandato l’impegno dell’associazione di categoriada lui rappresentata che ha operato per la fusio-ne di Unionfidi di varie province venete. «Comeassociazione di categoria stiamo innovando eriformando ma manca chi ci ascolta - ha prose-guito Zilio - la politica sembra concentrata sola-mente su problemi di altra natura ma non suinostri. Gli imprenditori 50-70 enni di fronte aquesta situazione incerta hanno buttato fuoridalle aziende i figli che sono diventati medici,professionisti, hanno comunque intrapreso altrestrade. Oggi non si riesce a capire il futuro delNord Est, siamo inascoltati e rischiamo la nonripresa. Tra i nostri associati riscontriamo cre-scenti difficoltà con gli Studi di Settore, pagarele tasse diventa un problema molto grave nellasituazione di congiuntura attuale e molti sonocostretti a chiedere finanziamenti per far frontealle tasse. Non si sta facendo nulla per la ripre-sa del mercato interno, per intervenire sui con-sumi e quindi consentire a molte imprese dirimanere sul mercato». «Il nordest dei miracolinon esiste più - ha affermato Enzo Rullanidirettore di T.Lab (Laboratorio del Terziario cheinnova) e docente di Economia della conoscen-za - dal 2000 non siamo più un paese a bassocosto, elemento che ha consentito un forte svi-luppo di questo distretto nel passato, ma dob-biamo imparare a competere con altri strumen-ti, con conoscenze avanzate, innovazione einternazionalizzazione».

Margherita Maschio

Alcuni numeri della crisi in Veneto nel 2009

- 4,0%nei servizicosì suddivisi

- 9,6% trasporti- 1,9% commercio- 0,3% turismo

Il problema del ricambiogenerazionale a Padova

dato Provinciale pari a 151.158 imprenditori

37,4% ha tra i 50 e i 69 anni

8,7% ha superato i 70 anni

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agenda

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Rovereto (TN)Arte americana 1850-1960. Capolavori dalla Phillips Collection di WashingtonFino al 26 settembre MART

Una mostra per conoscerel’arte americana in un arcostorico, dalla seconda metàdell’800 secolo ai primi ses-santa anni del ‘900, ancorapoco noto al grande pubblico.La mostra presenta alcunicapolavori di artisti piùconosciuti, come EdwardHopper e Georgia O’Keeffe,che per primi hanno impostol’originalità di uno stile amer-icano, tagliando con forza iponti con la cultura europea.L’identità della cultura artisti-ca americana si rafforza nelcorso dei decenni peresplodere, nel secondodopoguerra, nella fase piùradicale dell’action painting,grazie a numerosi autori digrande potenza narrativa,capaci di proporre unautonomo registro espressi-vo, lontano dalle esperienzeartistiche europee e allo stes-

so tempo ricco di suggestionilegate alla vita americana neldrammatico conflitto tra la

campagna e la crescita delle metropoli. Sono immagini che ci propongono un paesaggio sociale eculturale del tutto inedito per il nostro Paese, impegnato nello stesso periodo prima nella gara delleavanguardie e poi, nel corso degli anniTrenta e Quaranta, in una difficilebattaglia contro le “difficoltà politiche”del fascismo. Il confronto è dunque l’oc-casione per un’inedita e documentataverifica sulle diversità culturali chehanno caratterizzato l’Italia e gli StatiUniti e di una riflessione sui risultatiche, dopo la seconda guerra mondiale,hanno assegnato alla tradizione artisticaamericana un ruolo di riferimentoincontrastato per tutta l’arte mondiale.In mostra sono presenti oltre centoopere con capolavori di artisti qualiJohn Sloan, Arthur Dove, Stuart DavisAdolph Gottlieb, Philip Guston, JacksonPollock, Robert Motherwell, ClyffordStill, Mark Rothko.

INFO Il Mart si trova in corso Bettini,43 a Rovereto (TN). Orari: da martedì adomenica 10-18, venerdì 10-2, lunedì chiuso.Ingresso euro 10. www.mart.tn.it

a cura di Margherita Maschio [email protected]

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� A G E N D A M O S T R E TrentoL’AVVENTURA DEL VETROFino al 7 novembre CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO, VIGO DI TON, CASTEL THUN

Capolavori rinascimentali dai musei veneziani, un carico diperle e vetri cinquecenteschi recuperati nei fondali marinicroati, affascinanti collane di perle vitree destinate al merca-to africano, ed ancora il flauto in vetro di Napoleone che furecuperato dagli inglesi dopo la battaglia di Waterloo, sonosolo alcuni dei settecento magnifici oggetti che si possonoammirare in mostra allestita al Castello del Buonconsiglio maallargata a Castel Thun, dove viene proposta una sezione mo-nografica dell’esposizione maggiore. È ancora la preziosa e,in gran parte inedita, collezione del misterioso ufficialeasburgico Taddeo de Tonelli, donata a metà Ottocento al mu-seo, ad offrire lo spunto per questa mostra dedicata al vetro.Questo tema affascinante consentirà di illustrare ancheaspetti salienti della tecnica e degli stili quando, in epoca ri-nascimentale, le officine dei vetrai muranesi influenzarono la

storia del vetro europeo grazie anche alle nuove scoperte delcristallino, del lattimo e del calcedonio e di tecniche innovati-ve come la filigrana a reticello e a retortoli. Si potranno ammi-rare le perle a rosetta del XV secolo, le cosidette “regine delleperle”, merce di scambio per acquistare schiavi. Si dice che nel1626 l’olandese Peter Minnit abbia comprato l’isola di Manhat-

tan dagli indiani per un valore totale di ventiquattro dollari in perle di vetro. Diversi pezzi prove-nienti da collezioni private rappresenteranno il meglio della vetraria muranese dell'800 e ‘900 concapolavori dei più importanti maestri e designers, come Pietro Bigaglia, Jacopo Franchini, Giusep-pe e Ercole Barovier,Vittorio Zecchin, Napoleone Martinuzzi, Carlo Scarpa e Fulvio Bianconi. NelSettecento le vetrerie di Murano sfornavano 19 mila chili di perle di vetro alla settimana. In Africaavevano un valore di moneta e venivano scambiate con oro, avorio, schiavi. Oggi gli oggetti in ve-tro sono made in China e i turisti li comprano come souvenir, nell'illusione di poter comprare, apoco prezzo, l'arte vetraria dei pochi superstiti maestri del vetro di Murano.

INFO Castello del Buonconsiglio, Vigo di Ton, Castel Thun a Trento. Orario: 10.00 –18.00, chiu-so il lunedì. Biglietti: intero: 7,00 euro, ridotto: 4,00 euro. www.buonconsiglio.it

VeneziaPIER LUIGI NERVI: ARCHITETTURA COME SFIDADal 28 agosto PALAZZO GIUSTINIAN LOLINPermasteelisa apre la sua sede di rappresentanza sul Canal Grande, in Palazzo Giustinian Lolin, conuna mostra dedicata a Pier Luigi Nervi, dopo che l’anno scorso si é celebrato il trentennale dallascomparsa del grande architetto. Si tratta della prima grande mostra monografica dedicata alla perso-nalità e all’opera del grande ingegnere e architetto italiano mai realizzata. “Pier Luigi Nervi – Architet-tura coma Sfida”, curata da Carlo Olmo, è una delle manifestazioni organizzate durante la 12^ MostraInternazionale di Architettura, un collegamento non ca-suale: il tema della Biennale, “People meet in Architectu-re”, rende assolutamente attuale il lavoro di Nervi, chenell’arco della sua lunga carriera di progettista e costrut-tore realizza principalmente grandi strutture a serviziodel vivere sociale. Uno dei temi della mostra è quellodei progetti non realizzati di Nervi, esemplificato su duetra i suoi edifici piu’ famosi, lo Stadio Berta a Firenze ePalazzo delle Esposizioni a Torino. Nervi è anche uno dei“veicoli” più straordinari di un’immagine scientifica e in-sieme creativa dell’Italia nel mondo. Un’Italia che ha altriprotagonisti, ingegneri come imprese, che la biografia diNervi quasi aiuta insieme al periodo storico: i cinquant’an-ni che vanno dal 1930 al 1980 sono gli anni “ruggenti” per la storia anche dell’imprenditoria edilizia.

INFO Palazzo Giustinian Lolin è ubicato nel sestiere di San Marco e affacciato sul Canal Grande.La mostra veneziana verrà inaugurata il 28 agosto per restare aperta al pubblico (ingresso gratuito)sino al 14 novembre.

� A G E N D A M O S T R E

Passariano di Codroipo (UD)Munch e lo spirito del nord. Scandinavianel secondo OttocentoDal 25 settembre VILLA MANIN

Per la prima volta in Italia si costruisce ilracconto di una storia che identifichi lo spi-rito del Nord con la pittura in Norvegia,Svezia, Finlandia e Danimarca. Specialmen-te dedicata al paesaggio, ma ben raccoltaanche attorno al tema del ritratto e della fi-gura, la mostra, composta di circa 120 di-pinti provenienti specialmente dai museiscandinavi ma anche da alcuni altri museisia europei che americani, si divide in cin-que sezioni. Le prime quattro riservate allescuole nazionali di quegli Stati, mentre lasezione di chiusura viene dedicata a EdvardMunch, con 35 opere in totale. Dunque unasorta di grande mostra nella mostra, pren-dendo in considerazione gli anni suoi di

esordio vicini alla pittura dell’artista norve-gese Christian Krohg già a partire dal 1881-1883 e poi i due decenni – l’ultimo del XIXsecolo e il primo del XX – che ne hanno de-cretato l’universale fama e hanno creatoquella sorta di sigla munchiana che caratte-rizza e sigilla quel darsi allo spazio intermi-nabile del Nord così come è accaduto anchein letteratura. La parte finale dedicata aMunch, dove anche una decina di opere sucarta costituisce il necessario contrappuntoall’opera pittorica, tocca il suo senso più al-to nella scelta che dei dipinti è stata com-piuta, per essere messi in relazione con ipittori scandinavi che Munch precedono.Ne viene rappresentata una Scandinaviache è terra di luce e notte insieme. Il massi-mo della luce e il massimo della notte.

INFO Villa Manin di Passariano è una villaveneta situata a Passariano di Codroipo(UD). www.villamanin-eventi.it

Piatto veneziano (1460-70) in vetrocolor ametista decorato a smalto nel quale pampini, grappoli d’uva e uccelli si alternano facendo coronaa un profilo femminile. (Trento, Castello del Buonconsiglio).

Palazzo del lavoro a Torino (Foto di Mario Carrieri).

Al capezzale, 1895 - Notte d’estate. Inger sulla spiaggia, 1889

Mark Rothko (1903-1970) - Untitled [Senza titolo], 1968. Acrilico su cartamontata su faesite, 58.9 x 47.6 cm. Gift of the Mark Rothko Foundation,Inc., 1985 (The Phillips Collection, Washington D.C.).

Milton Avery - Girl Writing, 1941. Olio su tela.(The Phillips Collection, Washington D.C.).

Melancolia, 1894-1896

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Vicenza LA PIETRA E IL LEONE SAN PIETRO E SAN MARCONELL’ORIENTE CRISTIANO Fino al 10 ottobre

GALLERIE DI PALAZZO LEONI MONTANARIUna mostra dossier per andare alla scoperta di quellache è la più importante collezione di icone russe in oc-cidente, ed una delle più importanti al di fuori dellaRussia. Dodici preziose tavole, icone che hanno persoggetti i santi Pietro e Marco, personaggi che nell’ico-nografia dell’Orientecristiano sono rarissi-mi, al contrario diquanto avviene nella

Cristianità occidentale. Nel mondo ortodosso, Pietro e Marco, anchequando raramente vengono raffigurati, lo fanno da comparse o dacomprimari. Assenze, o carenze, riconducibili alla storia della Chiesad’Oriente, al suo distacco dalla Chiesa di Roma di cui il primo, Pietro,fu il fondatore e il secondo, Marco, il discepolo e l’interprete privilegia-to del primo. Ben diverso, naturalmente, è il “peso” di queste due figurein tutto l’Occidente cristiano e, per quanto riguarda in particolare Mar-co, nelle due sponde dell’Adriatico, il mare veneziano. Le rarissime ta-vole esposte in questa mostra-dossier, che è curata da Michele Bacci,provengono dal quel tesoro rappresentato dalla Collezione di iconeche Intesa Sanpaolo custodisce nel Palazzo Leoni Montanari. Qui, in unallestimento di grande suggestione, sono abitualmente esposte circa130 delle quasi 500 icone patrimonio della raccolta. Da notare comenon poche siano pezzi unici al mondo, molte di grandi dimensioni, im-preziosite da rize in argento, capolavori dell’oreficeria russa.

INFO Palazzo Leoni Montanari è un edificio barocco in Contrà Santa Corona 25 a Vicenza. www.palazzomontanari.com

PadovaIl Volto dell’Ottocento. Da Canova a ModiglianiDal 2 ottobre

PALAZZO ZABARELLACento ritratti, cento storie, cent’anni distraordinaria arte, da Canova aModigliani.Non si tratterà di una pur inte-ressante parata di “mezzibusti”, tutt’altro: iltema del ritratto vi è analizzato nel sensopiù esteso, dall’immagine del volto, allafigura intera, di gruppo, familiare e non, insituazioni ufficiali, mondane o intime.Insomma tutto il caleidoscopio di unasocietà nei vortici di una velocissima,potentissima trasformazione. L’Ottocentovisse cambiamenti sociali e politici impen-sabili che mutarono il mondo e l’uomo. E

l’arte li registrò e spesso li anticipò. Canovae Modigliani sono stati simbolicamenteposti da Fernando Mazzocca, Carlo Sisi,Francesco Leone e Maria Vittoria MariniClarelli, curatori della grande esposizione,a perimetrare l’indagine che essa dipana.L’uno a testimoniare il grande classicismo,il secondo l’irrompere del nuovo. A direquanto gli artisti di questo secolo abbiano,forse più che in ogni altro, dovuto misurar-si con l’individuazione di modalità origina-li nell’arte del ritratto, basti un dato: l’en-trata in scena di un mezzo nuovo, concor-renziale e stimolante, la fotografia. Ciò chela mostra rappresenta è una storia tutta ita-liana, senza però raccontare una vicendaautarchica, anzi. Gli artisti italiani vivonoin un ambiente di scambi internazionali,influenzano e sono influenzati, avvertono esi confrontano con le novità, e anche diquesto la mostra da conto.

INFO Palazzo Zabarella si trova in via degli Zabarella, 14 a Padova.www.palazzozabarella.it

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� A G E N D A M O S T R E

PadovaDONNE NELL’ARTEFRANCO STORTIFino al 18 luglio

GALLERIA CIVICA DI PIAZZA CAVOUR

Le opere di cinquanta artiste padovane, quindi dipinti,sculture, video e installazione si confrontano con i ritrattifotografici delle artefici realizzati da Franco Storti. Artistegià affermate a livello internazionale accanto a giovaniemergenti selezionate dal fotografo stesso, in uno stimo-lante rapporto tra arte al femminile e fotografia. Per i ri-tratti fotografici Franco Storti ha usato una illuminazionesempre uguale, un dialogo diretto e immediato, per ac-centuare l’espressione del volto, la posizione del corpo, lagestualità fissata in un istante e il rapporto tra l’artista e

l’opera con cui si è fatta ritrarre. Le artiste esprimono una grande varietà di tecniche e di lin-guaggi, impegno nei confronti delle tematiche contemporanee, ricerca di valenze estetiche o di si-gnificati simbolici e concettuali. Una rassegna di arte al femminile e insieme una mostra di foto-grafia dedicata alle donne nell’arte a Padova.

INFO La Galleria Civica di Piazza Cavour si trova a Padova. Orario: martedì - domenica10.00/12.30 - 16.00/19.30; chiuso lunedì.

Covolo di Pederobba (TV) SABBIA, DUNE E SPUMA D’ARGENTOFino al 17 ottobre

VILLA CALVILa nuova esposizione fotopola-pittorica diMarianna Battocchio, Ettore Toniolo e AliceToniolo ha come soggetto il mare con la ma-gia sprigionata dal suo ambiente e le Presen-ze che vi abitano. Dalla calda e dorata sabbia,alle verdi dune della selvaggia macchia medi-terranea che nasconde ma rivela all’occhioattento visioni fantastiche di piccoli funghiche spuntano dalla sabbia, convolvoli rosa,

minuscole chiocciole e una aspra flora marittima. Dalle fragorose onde che si riversano sulla riva, airiflessi dorati del tramonto, ai riverberi luccicanti, alla spuma d’argento. Dai colori marini bianchi eazzurri, ai misteriosi messaggi racchiusi nelle conchiglie fino alle incantatrici Voci del mare. Dai so-gni in riva al mare tra i suoi scogli, alla più reale e concreta vita da spiaggia. 110 immagini scattatein gran parte con pellicola Polaroid (600 – 500 - SX70) manipolata e foto digitali. Oltre 40 sonostampe di grande formato (dal50x50 all’80x110 cm) con interven-to pittorico. La sala Artemide ospitaun estratto delle immagini del rac-conto fotografico “Alma tra le DU-NE” di Ettore Toniolo. Mentre la salaAres presenta alcune foto di un al-tro racconto fotografico di EttoreToniolo “Alma incontra ALGOSENA”.

INFO Villa Calvi si trova in ViaMontello, 82 a Covolo di Pederob-ba (TV). Entrata Libera. Tel 0423950385 – 348 3018153. www.villadeimiti.it

Passariano di Codroipo (UD)Alessandro Papetti.Occhi e lune Dal 25 settembre VILLA MANIN

Occhi e lune è la mostra di circa 50 dipintinei quali Alessandro Papetti (Milano,1958) interpreta in chiave contemporaneaalcuni temi vicini come sensibilità all’artedi Edvard Munch, dai ritratti ai paesagginotturni, in una sintonia e continuità idea-le motivata dal desiderio di definire l’ani-ma e l’appartenenza. Se infatti la pittura sipuò accostare, pur trattandosi di artisti diepoche diverse, lo si può fare, come dice lostesso Papetti, “per appartenenza a un mo-do di sentire e a una qualità dell’anima chesi rispecchia”. Il senso di questa mostra vacercato proprio in questa sintonia che mo-tiva la ricerca pittorica. Papetti ha amatomolto Munch, soprattutto durante le sueprime “scoperte” giovanili, quando cercavai tasselli che combaciassero tra loro, lo aiu-tassero a costruire la struttura della suapittura. Munch ritraeva il volto di quel-l’anima che anche Papetti stava, senza sa-perlo, disvelando a se stesso. La capacitàpotente di fare pittura dell’inconscio; unapittura intima e implosiva allo stesso tem-po. Munch ha aiutato l’artista a capire cheattraverso il dipingere, il fare pittorico, sipuò vivere e accettare il giusto timore diprovare paura, di sentirsi consapevolmenteinesatti e, fortunatamente, incompiuti; sipuò entrare e uscire nella luce, così comeuscire o cadere nel buio.

INFO Villa Manin di Passariano è una villa ve-neta situata a Passariano di Codroipo (UD).www.villamanin-eventi.it

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� A G E N D A M O S T R E

Porte regali Mosca, fine del XVIsecolo, tempera su tavola, destra 157,5 x 41,1 cm; sinistra 157 x 41,6 cm.

(Collezione Intesa Sanpaolo).

Menologio di giugno, Russia centrale, metà delXIX secolo, tempera su tavola, 44,5 x 37,3 cm.(Collezione Intesa Sanpaolo)

Francesco Hayez, Ritratto delle signore CarolinaGrassi e Bianca Bignami, sorelle Gabrini, 1835 Oliosu tela, cm. 71.5x93 (Collezione privata).

Ritratto di Grazia Zattarin.

Ritratto di Rosa Bettella.

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mi basta essere felice».

Photo

Claudio

Carra

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