La Previdenza Complementare ed il TFR: le novità della LEGGE FINANZIARIA 2007 E dei decreti...
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La Previdenza Complementare La Previdenza Complementare
ed il TFR: le novità dellaed il TFR: le novità della LEGGE FINANZIARIA 2007LEGGE FINANZIARIA 2007
E dei decreti attuativiE dei decreti attuativi
L’accelerazione della riforma
La Legge Finanziaria per il 2007:
Ha introdotto la destinazione del Tfr all’Inps
Ha anticipato di un anno l’entrata in vigore della
“riforma Maroni” (Dlgs n. 252/2005)
A decorrere dal 1°gennaio 2007 se l’azienda ha almeno 50 dipendenti, il datore di lavoro deve conferire il TFR maturando inoptato, al Fondo per l’erogazione dei TFR presso la tesoreria di Stato, gestito dall’INPS
dal 1° gennaio 2007 scatta l’avvio del
silenzio-assenso I lavoratori avranno tempo fino al 30 Giugno 2007 per
decidere se conferire il TFR maturando ai fondi pensione
complementare o lasciarlo in azienda.
Le novità della Legge Finanziaria per il 2007:
Azienda con almeno 50 dipendenti
Dipendente
aderisce al fondo pensione destinandovi
il 50% del Tfr o la quota prevista dal
CCNLFondo
INPSTFR
50% o quotacontrattuale
50% o
quota residu
a
TFR
aderisce al fondo pensione destinandovi il 100% del Tfr
Fondo
Fondo
100% INPS
INPSTFR
NON aderisce al fondo pensione
ovvero(“vecchio” iscritto) NON vi destina il suo Tfr
100%
Il versamento del Tfr all’Inps: gli effetti per il lavoratore
Il dipendente che ha cessato il rapporto di lavoro o intende chiedere un’anticipazione sul Tfr presenta la domanda
all’azienda..
.. l’azienda liquida al dipendente il Tfr o l’anticipazione, compresa la quota versata all’Inps..
Per le compensazioni l’azienda utilizzerà:
in via prioritaria le quote mensili di TFR da versare al Fondo INPS,
successivamente gli importi dei contributi dovuti per quel mese agli enti Previdenziali
in caso di incapienza nel mese di riferimento il datore di lavoro dovrà comunicare al Fondo INPS l’importo residuo da pagare e l’INPS lo erogherà al lavoratore entro 30 giorni.
Il computo del limite dei 50 addetti
Per le aziende in attività al 31.12.06, il limite dimensionale viene calcolato sulla media
annuale dei lavoratori in forza nell’anno 2006.
Per le aziende che iniziano l’attività successivamente, si considera la media dei
lavoratori in forza nell’anno solare di inizio attività.
Ai fini di questo calcolo devono essere
considerati:
1. i lavoratori con contratto di lavoro
subordinato;
2. i lavoratori che abbiano conservato il
regime di Tfs;
3. i lavoratori con contratto part – time
(in proporzione all’orario svolto);
4. i lavoratori con contratto a tempo
determinato (in relazione alla durata
del contratto).
Ai fini di questo calcolo NON devono essere
considerati:
1. i lavoratori parasubordinati;
2. i lavoratori assenti (a patto che sia stato
assunto un sostituto).
TFR totale19 miliardi di euro
TFR medio perImpresa
4.520 euro
10.566.192dipendenti
4.205.826imprese
4.181.703da 1 a 49da 1 a 49addetti(54,3)
24.159oltre 50oltre 50addetti(45.7%)
Dati pubblicati dal “sole 24 ore” il 20 novembre 2006Dati pubblicati dal “sole 24 ore” il 20 novembre 2006
0,57%99,43%
PERCHE’ SONO STATE FATTE LE RIFORME DELLE PENSIONI
• Mutamento scenario demografico (vita media più lunga – rapporto tra natalità e mortalità)
• Rapporto fra occupati e pensionati• Conseguente aumento spesa pensioni
19951995 100 occupati = 85 pensioni 100 occupati = 85 pensioni
2001 100 occupati = 100 pensioni2001 100 occupati = 100 pensioni
2040 100 occupati = 132 pensioni2040 100 occupati = 132 pensioni
FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA PUBBLICO A RIPARTIZIONEFUNZIONAMENTO DEL SISTEMA PUBBLICO A RIPARTIZIONE
CONTRIBUTI VERSATI SERVONO PER PAGARE LE PENSIONI A CHI E’ GIA’ PENSIONATO
(SOLIDARIETA’ GENERAZIONALESOLIDARIETA’ GENERAZIONALE)
RIDURRERIDURRE CONTRIBUTI
CON CONTRIBUTI A PENSIONI: SI PUO’ OPPURE AUMENTAREAUMENTARE LE
PENSIONI
AUMENTAREAUMENTARE CONTRIBUTI
CON CONTRIBUTI A PENSIONI: SI DEVESI DEVE OPPURE RIDURRERIDURRE PENSIONI
TENDENZA
COSTANTE DEL
SISTEMA ITALIANO
Perché bisogna aderire ad un fondo PENSIONI
• Perché le pensioni del futuro sono già state ridotte a partire dal 1.1.1996 con l’entrata in vigore il “sistema contributivo” al posto del sistema retributivo
– SISTEMA RETRIBUTIVO lavoratori che al 31/12/1995 hanno superato 18 anni di anzianità contributiva.
– SISTEMA MISTO lavoratori che al 31/12/1995 non hanno maturato 18 anni di contributi e quindi avranno:
• Retributivo per gli anni maturati fino al 31-12-95• Contributivo per gli anni che decorrono dal 1/1/1996
(Le regole di accesso alla pensione sono quelle del sistema retributivo)
– SISTEMA CONTRIBUTIVO lavoratori che , a partire dal 1 gennaio 1996, accedono per la prima volta ad un rapporto di lavoro e conseguentemente ad una posizione previdenziale
• Perché per i nuovi assunti dopo il 1.1.1996 la pensione viene calcolata sui contributi effettivamente versati nell’arco di tutta la vita lavorativa anziché sulle ultime retribuzioni
COVIPCOMMISSIONE DI VIGILANZA SUI FONDI PENSIONE
RELAZIONE PER L’ANNO 2002 – Maggio 2003
TASSO DI SOSTITUZIONE (rapporto pensione / ultima retribuzione) (Dipendente privato, 60 anni di età, 35 anni di contribuzione; valori percentuali)
67,3 67,1
56
49,6 48,5 48,1
04,7
9,414,5 16,7 16,7
67,371,8
65,4 64,1 65,2 64,8
0
10
20
30
40
50
60
70
80
2000 2010 2020 2030 2040 2050
PREVIDENZA PUBBLICA (obbligatoria) PREVIDENZA COMPLEMENTARE TOTALE
Tassi di sostituzione medi previsti - lavoratori dipendenti - (63 anni età e 35 ctb)
ANNI Tasso di sostituzione
2010 69%
2020 61,8%
2030 56,6%
2040 53%
2050 51%
Fonte: Ragioneria Gen. dello Stato –7.12.2005Fonte: Ragioneria Gen. dello Stato –7.12.2005
Quali sono i vantaggi di chi aderisce alla previdenza complementare
Il primo vantaggio è il contributo a carico dell'azienda previsto dai Contratti di lavoro
• in tutti i settori dell'industria il contributo e previsto nella misura dell’ 1%-1,2%-1,35%.
Il secondo vantaggio è quello fiscale• il contributo trattenuto dalla retribuzione del
dipendente e versato al Fondo Pensione viene dedotto dal reddito imponibile fiscale.Con questo sistema il lavoratore percepisce ogni mese in busta paga uno "sconto fiscale“ minimo del 24,5% (23% + aliquote regionali e comunali) oppure, sopra un certo limite di reddito, anche di oltre il 30% rapportato alla cifra versata.
Il terzo vantaggio è che il TFR trasferito ad un fondo pensione negoziale può rendere molto di più di quello che rende in azienda.
I VANTAGGII VANTAGGIContributo azienda e Risparmio Fiscali sul versamento del lavoContributo azienda e Risparmio Fiscali sul versamento del lavoratoreratore
Versamento del lavoratore…
Contributo Contributo aziendaazienda………..Risparmio fiscaleRisparmio fiscale IRPEF…………
non è soggetto ad Irpef
1,1%1,1%aliquota marginale 23%, 27%, 38%, 41%, 43% (*)IRPEF IRPEF Reg.Reg. 0,9% (fino a 29.000 €) e e ComunComun.(varia tra 0,5 – 0,6%)
Es. Retribuzione annua lorda: 18.592,49 con 132,94132,94+ si ottiene :Valore lordo annuo 1% 185,93 - 52,99 + Fisco aliquota marginale Irpef : 27 204,52 = Az. (1,1%)Az. (1,1%)Risparmio fiscaleRisparmio fiscale 27 + 1,5 = 28,5%27 + 1,5 = 28,5% 52,99 = 390,45390,45 versamento al
132,94132,94 Fondo al quale si aggiungela quota di TFR ( € 1284,3)
Costo effettivo per lavoratore (Salario netto che avrebbe percepito in busta paga)
(*) Dall’ 1.1.2007: fino a 15.000 euro = 23% ; da 15.001 a 28.000 = 27% ; da 28.001 a 55.000 = 38% ; da 55.001 a 75.000 = 41%; oltre 43%
Trattamento fiscale contributi previdenza complementare (dal 01.01.2007)
Massimo euro 5.164,57
Massimo 12% del reddito complessivo
Forme pensionistiche collettive
Forme pensionistic
he individuali
N.B. per i neo-occupati dopo 1/1/2007: altri € 25.882,85 meno contributi versati primi 5 anni con tetto annuo 2.582,29 dal 6° al 25° anno
I rendimenti del Fondi Pensione e I rendimenti del Fondi Pensione e del TFRdel TFR(dati COVIP)(dati COVIP)
Periodi di riferimento
Dal 31.12.2002al 30.09.2006(45 mesi)
dal 31.12. 2004al 30.09.2006(21mesi)
dal 31.12.2005al 31.12.2006(12 mesi)
Rendimento dei fondi pensione negoziali
20,7%
10,1%
4%
Rivalutazione netta del TFR
10,5% 4,8% 2,5%
*
*
* Dati Corriereconomia 15.1.2007
FONDI PENSIONE E PIP - COSTI DI GESTIONEFONDI PENSIONE E PIP - COSTI DI GESTIONE
Fondi chiusiFondi chiusi: costo di gestione medio pari allo : costo di gestione medio pari allo 0,47%0,47%
Fondi apertiFondi aperti: costo di gestione medio pari all’: costo di gestione medio pari all’1,9%1,9% (con 3 anni (con 3 anni di permanenza), pari all’di permanenza), pari all’1,4%1,4% (con 10 anni di permanenza), pari (con 10 anni di permanenza), pari all’all’1,2%1,2% (con 35 anni di permanenza) (con 35 anni di permanenza)
PipPip: costo di gestione medio pari al : costo di gestione medio pari al 5,1%5,1% (con 3 anni di (con 3 anni di permanenza), pari al permanenza), pari al 3%3% (con 10 anni di permanenza), pari al (con 10 anni di permanenza), pari al 2,3%2,3%(con 35 anni di permanenza)(con 35 anni di permanenza)
FONTE COVIP – RELAZIONE ANNUALE 2005FONTE COVIP – RELAZIONE ANNUALE 2005
Cosa può fare il lavoratore da Cosa può fare il lavoratore da 1.1.20071.1.2007
In caso di mancato accordo e in assenza di un fondo collettivo, al “FONDINPS“ che è un fondo di Previdenza complementare da non confondere con quello per la gestione del TFR
Il lavoratore
Può lasciare il TFR in Azienda(il 100% va al fondo della Tesoreria dello Stato presso l’INPS per la gestione del TFR se l’azienda ha più di 50 dipendenti)
Può destinare il TFR a Previdenza Complementare – questa scelta una volta fatta è irreversibile-
Scelta esplicita
FONDO PENSIONE CHIUSO
Fondo Aperto con adesione individuale
PIPPiano Individuale Pensionistico
Silenzio assenso
Fondi contrattuali salvo diverso accordo tra le parti
In caso di più forme, accordo tra le parti per individuare il fondo
In caso di mancato accordo, fondo cui ha aderito il maggior numero di lavoratori
- Lavoratori non iscritti all’1.1.2007-- Lavoratori non iscritti all’1.1.2007-
• Adesione esplicita
• Silenzio/assenso (da 1.1.2007 a 30.6.2007)
Con anzianità contributiva
succ. 28.04.93 (100% TFR)
Con anzianità contributivaant. 28.04.93 (% prevista
dai CCNL - 50% TFR se non prevista - 100% TFR)
Contributo lavoratore Contributo azienda
100% TFR
Nessun altra componente contributiva
La norma del silenzio/assenso varrà sempre per tutte le nuove assunzioni successive all’ 1.1.2007
- Lavoratori già iscritti all’1.1.2007 -- Lavoratori già iscritti all’1.1.2007 -
• Con anzianità contributiva succ. 28.04.93 (100% TFR)
• Con anzianità contributiva ant. 28.04.93 (33% o 36% o altra % TFR prevista da CCNL)
Nessuna Nessuna variazionevariazione
Facoltà di passare Facoltà di passare al 100% - il al 100% - il passaggio è passaggio è automatico in caso automatico in caso di silenzio/assensodi silenzio/assenso
LAVORATORI ESCLUSI DAL SILENZIO ASSENSO E DAL LAVORATORI ESCLUSI DAL SILENZIO ASSENSO E DAL VERSAMENTO DEL TFR AL FONDO INPSVERSAMENTO DEL TFR AL FONDO INPS
- LAVORATORI CON CONTRATTO A TERMINE DI DURATA INFERIORE A 3 MESI (il TFR rimane sempre in azienda qualunque sia il n° lavoratori dip. In azienda)
- LAVORATORI DOMESTICI
- LAVORATORI A DOMICILIO
- LAVORATORI CON CCL CHE PREVEDONO IL VERSAMENTO DEL TFR A SOGGETTI TERZI (es. impiegati agricoli che versano all’EMPAIA) O IL VERSAMENTO DEL TFR MENSILMENTE IN BUSTA PAGA
- I LAVORATORI EDILI PER I QUALI SIA PREVISTO L’ACCANTONAMENTO DEL TFR NELLE CASSE EDILI
Il silenzio –assenso: la tempistica probabile
Dal 1° gennaio 2007
Il datore di lavoro avrebbe dovuto informare ciascun dipendente delle scelte disponibili
Sono scattati i 6 mesi per esercitare le opzioni relative al Tfr
un mese prima della
scadenza dei sei mesi
il datore di lavoro deve comunicare ai dipendenti che non abbiano ancora optato il fondo di destinazione del Tfr alla scadenza del semestre
Dopo il periodo dei sei mesi utili per esercitare una scelta esplicita (dal 1° luglio 2007)
Scade il termine per esercitare le opzioni ed il Tfr inizia ad essere versato al fondo pensione di riferimento
Le quote di TFR maturando non destinate alla previdenza complementare
il Tfr maturando non optato resta in azienda se l’impresa ha meno di 50 dipendenti; va al fondo per l’erogazione dei trattamenti di fine rapporto se l’impresa ha almeno 50 dipendenti
Entro il 31.12.2006
DESTINAZIONE DEL TFR NEL PERIODO PRIMA DELLA DESTINAZIONE DEL TFR NEL PERIODO PRIMA DELLA SCELTASCELTA
LAVORATORI IN FORZA AL 31-12-2006 -DAL MESE SUCCESSIVO A QUELLO DELLA SCELTA:
(SI) IL TFR VA AL FONDO SCELTO, E PER I MESI PRECEDENTI RESTA IN AZIENDA
(NO) IL TFR RESTA IN AZIENDA ….. ma se l’AZIENDA HA ALMENO 50 DIP., CON DECORENZA DALL’1.1.2007, VA ALL’INPS A
DISPOSIZIONE DELLA TESORERIA DI STATO. (SILENTE) IL TFR VA, CON DECORENZA 1.7.2007 AL FONDO
CONTRATTUALE oppure a “FONDINPS”, e per I MESI PRECEDENTI RESTA IN AZIENDA
LAVORATORI ASSUNTI DAL 1-1-2007 O SUCCESSIVAMENTE
(SI) IL TFR VA AL FONDO SCELTO, dal mese della scelta PER I MESI PRECEDENTI RESTA IN AZIENDA … ma se l’AZIENDA HA ALMENO 50 DIP., VA ALL’INPS A DISPOSIZIONE
DELLA TESORERIA DI STATO. (NO) IL TFR RESTA IN AZIENDA ….. ma se l’AZIENDA HA ALMENO 50 DIP.,
CON DECORENZA DALLA DATA DI ASSUNZIONE, VA ALL’INPS A DISPOSIZIONE DELLA TESORERIA DI STATO.
(SILENTE) IL TFR ALLO SCADERE DEI 6 MESI VA, AL FONDO CONTRATTUALE oppure a “FONDINPS”, e per I MESI
PRECEDENTI RESTA IN AZIENDA ma se l’AZIENDA HA ALMENO 50 DIP., CON
DECORENZA DALLA DATA DI ASSUNZIONE, VA ALL’INPS A DISPOSIZIONE DELLA TESORERIA DI STATO.
La destinazione del Tfr alla previdenza complementare: la modulistica
Il lavoratore deve esprimere la propria scelta in ordine al Tfr esclusivamente
tramite i moduli allegati al Decreto Interministeriale 30 gennaio
2007.
In particolare:
1. i lavoratori già in servizio alla data del 31.12.2006 devono utilizzare il
modulo TFR1;
2. i lavoratori assunti successivamente a tale data devono compilare il
modulo TFR2.
NB: per chi avesse già chiesto di destinare il Tfr alla previdenza
complementare, la decorrenza del versamento coincide con la data della
scelta già compiuta, a patto che questa venga confermata compilando
il modulo TFR1 o TFR2 entro il 1° marzo 2007.
Il modulo TFR1
Il modulo TFR2
Obblighi del datore di lavoro
Il datore di lavoro deve:
Consegna a ciascun dipendente il modulo TFR1 o TFR2
Raccoglie il modulo sottoscritto dal lavoratore e gliene
rilascia una copia controfirmata per ricevuta
Comunica all’Inps le informazioni circa
le scelte effettuate esplicitamente dai lavoratori
Comunica all’Inps le indicazioni dei lavoratori
che al 31.12.2006 versavano già il 100% del Tfr
alla previdenza complementare
Al termine del semestre, comunica all’Inps
le generalità dei lavoratori “silenti”
Si costituiscecosì presso l’INPSIl casellariodegli iscrittialla previdenzacomplementare
Quando si può uscire dal fondo?Quando si può uscire dal fondo?
In costanza del rapporto di lavoro la facoltà di trasferimento della propria posizione da una
forma pensionistica complementare ad un’altra può avvenire dopo almeno 2 anni di iscrizione al
fondo
La posizione creata in “FONDINPS” per versamentoSilente del TFR si può trasferire dopo un anno
Le nuove prospettive del multicomparto: la linea con garanzia destinata al Tfr dei lavoratori “silenti”
In caso di conferimento tacito del Tfr, le forme di previdenza devono prevedere l’investimento di tali somme in una linea di investimento:
• che preveda la garanzia di restituzione del capitale;• che sia idonea a realizzare con “elevata probabilità” rendimenti pari o superiori alla rivalutazione del Tfr, perlomeno in un orizzonte temporale pluriennale.
versando anche il solo TFR spettano tutti i diritti e prerogative dal fondo anche se non si aderisce con la propria quota e quindi non si
riceve quella aziendale.
Il multicomparto nel nuovo scenario
Il fondo pensione può consentire all’aderente la possibilità di suddividere la propria posizione individuale tra le diverse linee di investimento, secondo diverse modalità preconfigurate.
Questa scelta rientra però nella discrezionalità degli organi del fondo, che possono continuare ad ammettere la partecipazione dell’iscritto ad un’unica linea di investimento
Le anticipazioni dall’ 01/01/2007Le anticipazioni dall’ 01/01/2007
• Per spese sanitarie (aderente, coniuge, figli)
• Per spese sanitarie (aderente, coniuge, figli)
• Per altre esigenze• Per altre esigenze
• Per l’acquisto o ristrutturazione della prima casa (aderente, figli)
• Per l’acquisto o ristrutturazione della prima casa (aderente, figli)
- in qualsiasi momento fino al 75%tassazione agevolata al 15%- dopo 8 anni fino al 75%tassazione al 23%
- dopo 8 anni fino al 30%tassazione al 23%
Facoltà di reintegro anche tramite contribuzioni annuali che superino € 5.164,57, con credito di imposta pari all’imposta pagata sugli importi anticipati.
Facoltà di reintegro anche tramite contribuzioni annuali che superino € 5.164,57, con credito di imposta pari all’imposta pagata sugli importi anticipati.
Ai fini dell’anzianità valgono tutti i periodi di partecipazione a qualsiasi forma pensionistica complementare
Trasferimenti e riscatti
In caso di perdita dei requisiti di partecipazione al fondo prima del pensionamento, l’ aderente può chiedere:
1. il trasferimento dell’intera posizione individuale presso un’altra forma di
previdenza complementare;
2. di mantenere la posizione individuale presso il fondo, anche in assenza di contribuzione;
3. di riscattare il 50% della posizione individuale (in caso di mobilità o CIG o
disoccupazione per almeno 1 anno);
4. di riscattare il 100% della posizione individuale (in caso di invalidità permanente o disoccupazione per almeno 4 anni);
5. di riscattare il 100% della posizione individuale agli effetti dell’articolo 14, comma 5 del Dlgs n. 252/2005 (se previsto dai regolamenti dei
singoli fondi).
Novità nel caso di perdita dei Novità nel caso di perdita dei requisiti:requisiti: - riscatto -- riscatto -
• Riscatto parziale (50%)
• Riscatto parziale (50%)
• Riscatto totale• Riscatto totale
- inoccupazione da 1 a 4 annio mobilità/cassa integrazionetassazione agevolata al 15%
- invalidità permanente e inoccupazione oltre 4 annitassazione agevolata al 15%
- altre cause previste dai regolamenti dei fonditassazione al 23%
Dal 01.01.2007
I riscatti in caso di premorienza
•i beneficiari sono: - gli eredi ovvero i soggetti designati dall’iscritto; - il Fondo pensione.
•fino al 100% del capitale
• tassazione con aliquota fissa (min. 9% max. 15%)
Prestazioni Prestazioni
Se la conversione in rendita del 70% della posizione
maturata dà luogo
rendita < 50% assegno sociale (2007 = € 389,36: 2 =
€194,68)
si può riscuotere tutto in capitale
Al momento del pensionamentola prestazione può essere riscossa sotto forma di capitale nella misura max del 50% e l’altro 50% viene trasformato in rendita
50% 100%
Si può avere la pensione dopo 5 anni di partecipazione al fondo con i requisiti previsti per le prestazioni dell’AGO.
PRESTAZIONI
POSSIBILITA’ DI AVERE LA RENDITA ANCHE
SE NON SI SONO RAGGIUNTI I REQUISITI PER LA PENSIONE MA SI E’ DISOCCUPATI DA OLTRE 48 MESI. (MASSIMO 5 ANNI PRIMA DELL’ETA’ PENSIONABILE)
• N.B:le prestazioni pensionistiche in capitale e
rendita e le anticipazioni comprese quelle per il sostenimento di spese sanitarie a seguito di gravissime situazioni sono sottoposte agli stessi limiti di cedibilità, sequestrabilità e pignorabilità in vigore per le pensioni a carico degli istituti di previdenza obbligatoria
Rendimenti fondi pensionetassazione con imposta sostitutiva pari all’11%
LA TASSAZIONE dei rendimenti
La tassazione delle prestazioni
Prestazione in forma di capitale
(max 50% del montante*)
Prestazione in forma di rendita
tassazione con aliquota fissa (15%) ridotta del 0,3% per ogni anno di iscrizione eccedente il 15° fino ad un minimo (9%)