LA PAGINA DI CAMPALTO

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MENSILE A SFONDO SOCIALE DI PUBBLICA UTILITÀ distribuzione gratuita presso gli esercizi commerciali a: Campalto - Favaro Veneto - Tessera - Dese MARZO 2013 Anno IX N° 116 http://issuu.com/lapaginadicampalto [email protected] In questo numero MARZO AL FEMMINILE: DONNE CAMPALTINE SI RACCONTANO di Martina Pellizzer e Francesca dalle Vedove MARZO AL FEMMINILE, DONNE CAMPALTI- NE SI RACCONTANO_C’ERA UNA VOLTA UNA CASA_MURI FELICI ALLA PASCOLI_INTERVI- STA A CHI VIVE L’AFFIDO_UN REGALO FAN- TASTICO_VIVA LA FESTA DELLA DONNA... MA GLI UOMINI DOVE SONO?_ELEZIONI 2013: DIARIO DI UNA SCRUTATRICE_I CAVOLI AMA- RI_FOSSI, FIUMI, CANALI_RILASSIAMOCI In occasione della ricorrenza della Festa della Donna, abbiamo dato voce ad alcune donne che vivono a Campalto, di età diversa e con ruo- li diversi nel mondo del lavoro e nell’impegno sul territorio. A tutte però abbiamo posto le stesse domande, sollecitando attraverso il loro raccon- to una riflessione su cosa significa essere donna, quali difficoltà e quali vantaggi riscontrano ogni giorno e cosa suggerirebbero per rendere miglio- re il paese in cui vivono, Campalto. Ecco le loro testimonianze. (segue a pag. 2) Buon 8 marzo, a tutte le donne A quelle che non hanno il dono di un sorriso A quelle che non hanno una carezza sulla pelle A quelle che non conoscono la dolcezza A quelle che in silenzio subiscono la violenza. A quelle che non possono sciogliersi i capelli al vento Buon 8 marzo, a tutte le donne A quelle che abbracciano con amore A quelle che illuminano l’anima A quelle che parlano dentro oltre lo sguardo A quelle che sorridono con i colori dell’arcobaleno A tutte quelle che danno energia alla libertà della vita Michele Luongo

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N. 116 - MARZO 2013

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  • MENSILE A SFONDO SOCIALE DI PUBBLICA UTILIT

    distribuzione gratuita presso gli esercizi commerciali a: Campalto - Favaro Veneto - Tessera - Dese

    MARZO 2013Anno IX N 116

    http://issuu.com/[email protected]

    In questo numeromarzo al femminile:donne campaltine si raccontano di Martina Pellizzer e Francesca dalle Vedove

    marzo al femminile, donne campalti-ne si raccontano_cera una volta una casa_muri felici alla pascoli_intervi-sta a chi vive laffido_un regalo fan-tastico_viva la festa della donna... ma gli uomini dove sono?_elezioni 2013: diario di una scrutatrice_i cavoli ama-ri_fossi, fiumi, canali_rilassiamoci

    In occasione della ricorrenza della Festa della Donna, abbiamo dato voce ad alcune donne che vivono a Campalto, di et diversa e con ruo-li diversi nel mondo del lavoro e nellimpegno sul territorio. A tutte per abbiamo posto le stesse domande, sollecitando attraverso il loro raccon-to una riflessione su cosa significa essere donna, quali difficolt e quali vantaggi riscontrano ogni giorno e cosa suggerirebbero per rendere miglio-re il paese in cui vivono, Campalto. Ecco le loro testimonianze.

    (segue a pag. 2)

    Buon 8 marzo, a tutte le donne

    A quelle che non hanno il dono di un sorrisoA quelle che non hanno una carezza sulla pelle

    A quelle che non conoscono la dolcezzaA quelle che in silenzio subiscono la violenza.

    A quelle che non possono sciogliersi i capelli al vento

    Buon 8 marzo, a tutte le donne

    A quelle che abbracciano con amoreA quelle che illuminano lanima

    A quelle che parlano dentro oltre lo sguardoA quelle che sorridono con i colori dellarcobaleno

    A tutte quelle che danno energia alla libert della vita

    Michele Luongo

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    l erBa di casa nostra

    Caterina Albano, 43 anni trascorsi nelle scuole campaltine come insegnante, oggi coordinatrice del Centro polifunzionale Giovanni Pascoli

    La parola DARE per me incarna perfettamente lessere femminile, tutta la mia vita lho vissuta of-frendomi agli altri: alla mia famiglia e ai tre figli, ai miei allievi a scuola ma anche ai loro genitori, ed oggi ancora per la comunit con le attivit del centro Pascoli. Fin da piccola questa stata la mia vocazione, prima in Abruzzo dove ragazzina servivo al pomeriggio nella mensa del paese, poi qui a Campalto quando mi sono trasferita con marito e figli. Posso dire con certezza che sono stata sempre corrisposta: io davo, ma ricevevo tanto. Anche nellorganizzazione famigliare, che sempre stata necessaria per riuscire a fare il lavoro senza per trascurare i miei figli, ho incontrato altre donne e mamme che mi hanno aiutato, partendo da mia madre che per me stato il pi grande esempio; lei ci diceva sempre Guardate le persone, poi le vostre tasche. Negli anni ho visto le donne, soprattutto le mamme, cambiare molto e fare sempre pi fatica a conciliare il ruolo in casa ed il loro lavoro: tanti ragazzi che aiuto nel pomeriggio non sono ascoltati, manca la comu-nicazione, questo il primo problema. Per Campalto invece, vedo con amarezza ancora molta distanza tra il centro del paese ed il Villaggio Laguna, bisogna lavorare ancora tanto con laiuto delle associazione per renderle unite .

    Cecilia Pastrello, titolare della ferramenta, campaltina doc ed impegnata nellassociazione Campalto Viva

    Si definisce una tra le poche campaltine doc perch figlia di genitori campaltini da generazioni ed ha sempre vissuto e lavorato in paese. Il suo lavoro, anche se in realt piuttosto maschile visto che ha a che fare con ferri, viti e attivit di nautica, lo fa da sempre insieme al fratello e prima, in cartoleria, con i genitori. Lavorare e fare sacrifici legati ad unattivit autonoma per me naturale ci racconta certo, bisogna studiare e ottimizzare ogni momento della giornata per far quadrare la casa ed il negozio, ma con una buona collaborazione con il marito e, chiudendo ogni tanto gli occhi per non vedere la confusione, ci si pu prendere i propri spazi. Anzi per Cecilia, che ama la montagna dinverno e destate, il tempo libero per ricaricarsi necessario per non cadere schiavi di un vortice pericoloso che ti chiude tra lavoro e casa. Il suo impegno per far crescere Campalto, la porta a dire che manca un po di elasticit nellamministrazione perch di fronte a tanti progetti proposti dalle associazioni, ci si scontra con una forte burocrazia che spesso blocca i buoni propositi e la mancanza di spazi adeguati.

    Sandra, nonna a tempo pieno, impegnata con la casa e tre nipotini

    La famiglia ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella sua vita e proprio per questo oggi vi si dedica con profondo amore e dedizione, per essere un modello per i suoi nipotini: la libert che le donne hanno conquistato lottando negli anni Sessanta e Settanta, oggi viene molto spesso va-nificata per questo cerco di trasmettere ai miei nipoti i valori con i quali sono cresciuta: libert, indipendenza e importanza per lo studio e il lavoro sono fondamentali per le donne di oggi. Per quanto riguarda la vita cittadina di Campalto, Sandra non ne molto coinvolta ma crede che manchi una proposta per i giovani e i ragazzi, come pu essere un corso di teatro o uno spazio dove poter passare il pomeriggio, mancanza che una volta veniva colmata dalla Parrocchia.

    Veronica, studentessa di diciassette anni con il futuro davanti, ma le idee chiare.

    Nonostante la giovane et, Veronica consapevole dell'importanza che oggi le donne rivestono all'interno della societ e soprattutto all'interno della famiglia. Le donne sono pi ascoltate e so-stenute e questo le porta a essere il fulcro di molti nuclei familiari e compagnie di amici. Una cosa che la infastidisce sono i modelli che oggi si vedono in televisione, che sono sbagliati e fuorvianti, perch propongono un'idea di donna bella e poco intelligente, quando in realt non cos. Ve-ronica e i suoi amici sentono fortemente la mancanza di un punto di aggregazione a Campalto: uno luogo dove poter trascorrere le serate invernali senza per forza dover spendere soldi o essere in compagnia di coloro che giocano alle macchinette. Le proposte culturali non sono pubblicizzate a sufficienza e soprattutto non sono rivolte a ragazzi giovani e adolescenti e questo allontana i gio-vani dalla vita campaltina.

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    Sandra e Sergio Cecchettin della "Piramide fiori-ta" cedono il passo dopo 18 anni di attivit del loro negozio di fiori in centro a Campalto. Da marzo infatti, ci sar una nuova gestione dove Elisa, la figlia, continuer a lavorare offrendo tutta la professionalit imparata negli anni in-sieme ai genitori. La famiglia Cecchettin, attra-verso la Pagina di Campalto, vuole ringraziare di cuore tutta la clientela ed i campaltini che in questi quasi vent'anni hanno apprezzato il loro lavoro e la passione messa in questa attivit. E siamo certi, che i cittadini ricambieranno il loro ringraziamento!

    un saluto con tutto il cuore!area palestra: affidata a istruttori qualificati e specializzati nel settore Wellness che ti con-durranno nelle diverse attivit, ti consiglieran-no lottimale utilizzo delle attrezzature a tua disposizione.area cardio-fitness: allestita con attrezzatura Technogym della nuova generazione linea Se-lection, permette lo sviluppo di protocolli di la-voro con controllo continuo della frequenza car-diaca, modulando cos intensit e difficolt per ottimizzare il regime di lavoro. Non macchine da sollevamento pesi, ma attrezzi fisiologicamente perfetti per rispettare le articolazioni e ottenere il massimo sviluppo muscolare estetico, armonico ed equilibrato. In sala i nostri istruttori, diplomati e specializzati, programmano e organizzano le sedute di allenamento dopo una prima anam-nesi e una valutazione funzionale, nel rispetto degli obiettivi desiderati da ogni tesserato. sala corsi: vengono proposte lezioni di gruppo guidate da istruttori qualificati. Ben si sa che il lavoro di gruppo stimola una pi forte mo-tivazione per svolgere gli esercizi con maggior precisione e continuit rispetto allallenamento individuale. Troverai corsi di Pilates, Isostep, Tonificazione, Circuiti addestrativi-aerobici, Body&mind e Karat, Hip Hop, Danza classica, Ballo a ritmi Caraibico-Venezuelano.

    spazio fitness genial gYm la palestra dei tuoi desideri!

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    Apertura con orario continuato dal luned al venerd 9.00/22.00 sabato 10.00/16.00

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    Info: [email protected]

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    c'era una volta una casa...di Martina Zorzi

    "C'era una volta un marinaio che viveva a Cam-palto, ed aveva un vaporetto sul tetto della sua casa..." No, non una storia inventata e non una leggenda. Qualcuno di voi, tra i meno gio-vani, ricorder sicuramente questa strana abi-tazione situata al Villaggio Laguna. Io ho saputo dell'esistenza di questa particolarit poco tempo fa, parlando con qualche campaltino che ha tra-scorso qui la sua infanzia, e credo che questo cu-rioso fatto meriti di essere rispolverato. Cercando informazioni qui e l (ringrazio a tal proposito chi mi ha aiutata prontamente via Facebook), ho scoperto che in una laterale di via Passo, via del Ghebo, si trovava questa casa che destava non

    poco stupore tra gli abitanti ed i passanti. L'inte-ro possedimento era assai bizzarro: la costruzio-ne aveva letteralmente un vaporetto sul tetto, e il giardino non era da meno: vi si trovava infat-ti una gondola, ormeggiata affianco alla casa, con tanto di piscina. L'interno poi, raccontano i testimoni, era un vero e proprio museo, era pie-na di oggetti del passato appartenenti alla vita del marinaio. Un insieme di cimeli che chi ha potuto vedere ricorda bene ancor oggi. Se si sa-liva sul vaporetto, era poi possibile vedere la la-guna al di l dell'Osellino, e sembrava di essere proprio sull'acqua. Alcuni ricordano anche che il capitano quando era festa nazionale oppure la festa di San Marco, issava le bandiere a festa. La casa fungeva per l'appunto quasi da meta turistica, in molti la volevano vedere, vi si reca-vano apposta per ammirarla, i parenti dei Cam-paltini vi si facevano portare. Era un simbolo di Campalto e motivo d'orgoglio per il proprietario stesso. Penso a quanto deve essere stato strano passare e vedere una tale costruzione, oppure sapere che il tuo vicino di casa aveva issato un vaporetto sul tetto, ma penso anche a quanto il capitano deve aver amato il suo lavoro e a come ha saputo ricreare il suo mondo nella sua citt in modo strabiliante. Oggi la casa cos com'era non c' pi, stata ristrutturata, ma assieme al suo capitano ha lasciato un po' di nostalgia e tanti ricordi nei cuori dei pi fortunati che hanno potuto ammirarla.

    Si stanno pavoneggiando: sono i muri interni dellex scuola Pascoli, struttura pubblica al ser-vizio dei cittadini di Campalto oramai da qua-si 10 anni. Si stanno pavoneggiando perch continuata anche in questi ultimi mesi e sta giungendo al termine, dopo il primo interven-to dellautunno 2012 in occasione della mostra sui dirigibili, la faticosa opera di ridipintura che ne ha modificato e ringiovanito laspetto dopo, crediamo, pi di 30 anni di solitario invecchia-mento. Ridipintura comunque un termine in-completo perch sovente i muri (circa 1500 me-tri quadri di pareti da sistemare) presentavano crepe, buchi, e gobbe che hanno richiesto ben

    pi di una mano di bianco.In questi tempi di vacche magre per la pubbli-ca amministrazione, lintervento stato possibi-le grazie alla sinergia tra le Associazioni che or-ganizzano le attivit nel Centro, i volontari che a gratis hanno profuso molto del loro tempo e professionalit, la severa supervisione di Cateri-na Albano. Punto!Si stimato che il lavoro svolto possa valere minimo 50.000 euro (considerando un appalto onesto); nessuno ha chiesto nulla, tutti sono soddisfatti di avercela fatta. Questa solidariet, partecipazione, senso civico. Grazie!

    muri felici alla pascoli

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    intervista a chi vive laffidodi Chiara Foffano

    Lho chiesto ad una coppia che per anni ha se-guito dei bambini in affido, aprendo la propria famiglia a questa esperienza. Alla semplice do-manda perch? mi rispondono con un altret-tanto, apparentemente, semplice risposta: per amore.Dopo un felice matrimonio e tre figli abbiamo pensato di voler condividere la nostra fortuna, con qualcuno che una famiglia non ce lha. Per-ch tenere solo per noi tanto amore? Far cono-scere questo sentimento ad un piccolo, pu es-sere daiuto nella sua crescita personale, nella normalit e nella verit. Cos ci siamo avvicinati allaffido, condividendone lidea e le preoccupa-zioni prima con i nostri figli. Inizialmente ci hanno presi per matti ma certe cose ve le sognate di notte?! ma poi dopo i primi incontri informativi e conoscitivi con il bambino, hanno da subito ini-ziato a chiamarlo fratello.Questa scelta per loro ha quindi due ragioni: la gratitudine e la condivisione. La gratitudine ver-so una vita damore e la condivisione ne una naturale conseguenza. Ma cosa intendete per Affido?Laffido per noi significa ridare a qualcuno, ad un bambino, il suo diritto alla famiglia. Noi di-ventiamo i suoi genitori a tutti gli effetti, per tutti i giorni in cui vive sotto il nostro tetto. E lui per noi nostro figlio. Lo portiamo a scuola, al catechismo, agli allenamenti. Nulla di meno degli altri. Cosa puoi essere se non te stesso, cosa puoi dare se non la normalit, a qualcuno che nato nel disagio della fame, dellalcol e spesso della vio-lenza? Non avevo mai pensato al diritto alla fa-miglia, a questo bisogno, perch non si pensa mai a qualcosa che si ha, che si d quasi per scontato. Eppure sono cresciuta in famiglia e tuttora ci vivo, portandoci le mie gioie e le mie difficolt. Ci sono nata e non ho mai pensato fos-se un mio diritto viverci.Come avete sopportato il distacco una volta con-cluso il periodo di affido?E unesperienza che ha bisogno di tante energie, per cui la consigliamo ai giovani! Ed il distacco

    un trauma, seguito da pianti e lacrime. Ma importante non dimenticare mai che si tratta di un tempo limitato, un passaggio, non solo per il bambino, ma anche per chi lo ospita, per noi genitori. Il rischio, soprattutto per la donna, far-si sopraffare dalla sua storia, dalle mancanze e dai suoi bisogni. Bisogna tenere sempre bene a mente che non a tutto abbiamo la risposta e che non tutto possiamo aggiustare. Un po noi, un po le strutture sociali, un po la comunit e gli ami-ci. Ad ognuno il suo ruolo per il tempo che ci concesso..E infine al cosa vi ha dato questa esperienza? c ununica risposta, accompagnata da un so-spiro bagnato: Ci ha dato tanto e due occhi azzurri che anco-ra brillano al ricordo.

    Quando impari una cosa nuova o vieni a conoscenza di nuove realt, dal momento in cui le ap-prendi, tutto non fa che parlarti di quelle, come se fossero state sotto ai tuoi occhi da sempre. Nello scorso numero abbiamo familiarizzato con laffido e scritto di una mamma volontaria che ospita un bimbo nei suoi giorni liberi dal lavoro. E perch aprirsi allaffido quando si ha gi una famiglia pro-pria e dei figli naturali?

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    l erBa di casa nostra

    L8 marzo festeggeremo la festa della donna ma io vi voglio proporre la riflessione attorno ad un libro da poco uscito di Simone Perotti Ma dove sono gli uomini? Perch le donne sono rimaste sole. Tutto nasce da una domanda che il nostro presiden-te Giuliano ha posto qualche tempo fa, facendo una riflessione sul fatto che i corsi organizzati dalla nostra associazione, dal computer a quelli di foto-grafia, sono frequentati in netta maggioranza da donne. Appunto Giuliano chiedeva ma gli uomi-ni cosa fanno?. La questione sembrata a tut-ti molto interessante e abbiamo abbozzato delle risposte che andavano da sono pigri a preferi-scono la tv quasi a indicare che le prerogative di curiosit e voglia di imparare cose nuove fossero ormai appannaggio delle donne. In effetti Perotti, che dopo varie vicende nella vita ora fa anche lo skipper e listruttore di guida, si domanda la stessa cosa Perch in barca/ai corsi vengono prevalen-temente donne?. Per la risposta che lautore nel libro, vien quasi da dire: donne, c ben poco da festeggiare!. Il libro presenta delle storie che fan-no un rabbrividire di uomini incapaci di dialogo e di accettare i cambiamenti fino a uomini che inventano di sana pianta nuove identit; incapa-ci di immaginare un mondo che non sia quello lavoro/casa/chat. Al contrario le donne sembra-no aver trovato il loro posto nel mondo: una ge-nerazione di donne cos autonome, coraggiose, piene di energie, noncuranti del giudizio sociale e pronte a percorrere strade nuove non si era mai vista. E neppure una generazione di uomini cos impauriti, assenti, senza entusiasmo n creativit, in crisi sul lavoro, con laltro sesso e con se stessi. Come si esce quindi da questa empasse, perch alle donne fa certo piacere aver conquistato la loro identit ma farebbe altrettanto piacere ave-re dei compagni con i quali condividere la vita e confrontarsi. Sono gli uomini a doversi analizza-re come genere, a dover ammettere il fallimen-to o almeno linattualit del modello, a dover far pace con la frustrazione professionale, a doversi concedere nuovi sogni e il coraggio di perseguir-li. Daltronde se le donne di oggi sono il risultato anche delle battaglie di emancipazione delle loro

    mamme, chi non ha molto da compiacersi sono i padri dei quarantenni di oggi, quelli che dopo aver urlato slogan rivoluzionari, hanno riposto leskimo nellarmadio e al suo posto hanno indos-sato la cravatta e hanno comprato la macchina grossa. Questi non hanno contribuito ad alcuna rivoluzione di genere hanno messo al mondo e allevato una genia di uomini disorientati, incapa-ci di stare al passo con le loro madri, e soprattutto con le donne nuove che avevano come sorelle, amiche ed amanti. Sono quelli che sono rimasti indietro in questa lunga storia di mutamento so-ciale. Ci attende, o almeno ci auguriamo che cos accada, una nuova rivoluzione culturale che questa volta dovr avere come protagonisti gli uomini alla ricerca di un nuovo modo di stare al mondo. E voi? Vi riconoscete, uomini e donne, vi riconoscete in questa analisi?

    viva la festa della donna. ma dove sono gli uomini? di Romena Brugnerotto

    e in contraddizione a quanto scritto da Romena, proprio nei due ultimi corsi iniziati in febbraio (fotografia e PC) c una maggioranza di uomini: che abbiano percepito le nostre perplessit e ci sia stato uno scatto di orgoglio, o sar uno scostamento statistico momentaneo?

    Giuliano

  • LA PAGINA DI CAMPALTO 7

    l erBa di casa nostra

    Righe ricevette molte cose che desiderava da quando era piccolo e alcune che aveva visto al supermercato. Apr molti scatoloni che contene-vano: macchine telecomandate, robot, penne con il marchio della Ferrari, un paio di jeans e molti altri giocattoli e vestiti. Ad un certo punto si accorse che gli invitati avevano uno sguardo misterioso e parlavano tra di loro a bassa voce. Righe lasci perdere e cominci ad assaggiare i dolcetti che cerano sul tavolo; ad un certo punto qualcuno suon il campanello e Righe si sbalord: Ma come, non ho invitato nessun altro pens il bambino a bocca aperta per lo stupore. La mam-ma apr la porta e fece entrare un signore calvo e mingherlino che teneva in mano una scatola che conteneva cibo per cani, una spazzola per anima-li, una cuccia morbida e avvolgente, un guinza-glio per cani, delle ciotole una per lacqua e una per il cibo e molti altri oggetti che normalmente usa un cane. Righe pens: Mi vogliono far diven-tare un cane?!. Il bambino cerc di avvicinarsi sempre pi al signore, ma era impossibile perch tutti gli invitati erano ammucchiati vicino alla porta. Dopo un po intravide che era arrivato un

    altro signore molto panciuto e basso che teneva in mano una gabbietta. Non sapeva cosa ci fosse al suo interno e sentiva che non avrebbe voluto saperlo perch, secondo lui, non era di certo qual-cosa di bello come tutti i regali che aveva gi rice-vuto. Il signore mingherlino lasci gli oggetti a sua madre che li port in cucina posandoli vicino alla porta-finestra. Poi il signore panciuto entr e lasci la gabbia alla mamma che disse. Andate tutti in salotto. Gli invitati obbedirono e Righe deglut, non si sentiva per niente bene, ma, quando vide cosa cera nella gabbietta, si sent rinato. Era un cucciolo di shih tzu, un cane piccolo e paffuto con il naso schiacciato. Era felicissimo, in un sogno bel-lissimo era a casa con un cane di quella razza. Era bianca e marroncina con gli occhi dolci. Quando la vedeva camminare non sapeva cosa dire ma era il regalo pi bello di tutti. Nel momento in cui si riprese inizi a saltare alzando le braccia. Poi abbracci la sua cagnolina e decise di chiamar-la Minny. Promise che lavrebbe curata e trattata bene. Lamore verso di lei era immenso e disse che non lavrebbe mai abbandonata e lavrebbe trat-tata come una sorellina.

    Le mie tre nipotine vivono lontano da Campalto. A Natale ero in provincia di Varese a casa di Va-lentina ed Elisa (la terza, Kiara, vive a Lubiana) e, per caso, ho letto una cosa che Valentina aveva scritto per scuola ( in quinta elementare). Mi ha stupito e commosso e non resisto alla tentazione di condividerla con i nostri lettori. Giuliano

    un regalo fantastico!Di Valentina Rasini

  • LA PAGINA DI CAMPALTO8

    parliamone...

    LUNED 5 FEBBRAIO

    La chiamata arrivata. Far la scrutatrice an-che quest'anno. Oggi i sondaggi danno il PD dieci punti davanti al PDL. Solo dieci punti di differenza, un secondo posto che sembrava uto-pia qualche mese fa quando il PDL sembrava morto. E poi dietro una marea di altri partiti che si fanno minacciosi. Forse qualcuno ha cantato vittoria troppo presto? I giochi sono ancora tutti aperti e io ho un posto in prima fila!

    SABATO 23 FEBBRAIO

    Domani finalmente si vota! L'ora della verit ormai arrivata e come me la maggior parte de-gli italiani penso non vedesse l'ora... Abbiamo visto di tutto in questa campagna elettorale, le solite promesse: "riduciamo le tasse! azzeriamo le spese della politica!". I nuovi slogan: "mandia-moli a casa tutti! facciamo un'Italia giusta!" Nei prossimi giorni si decideranno le sorti dell'Italia nei prossimi 5 anni e che Diocelamandibuona!

    DOMENICA 24 FEBBRAIO

    Un via vai continuo oggi ai seggi. Se l'affluen-za a livello nazionale calata di misura rispet-to al 2008, Campalto si conferma un popolo di votanti. Verso la fine della serata una ragazza arriva davanti al seggio ma non vuole entrare. Non pronta dice. Inizia un monologo sul senso di responsabilit che la opprime, non sa sceglie-re tra la calda rassicurazione dei partiti tradizio-nali e la fredda spietatezza delle nuove propo-ste. Ogni voto importante per decidere chi ci rappresenter nel nuovo governo e questa mia sorella elettrice la rappresentazione della mia coscienza.

    LUNED 25 FEBBRAIO

    Il giorno del verdetto arrivato. O almeno cos credevamo. E invece non ha vinto nessuno, la maggioranza risicatissima ottenuta dal PD non gli permetter di governare a meno che non de-cida di aprirsi al Movimento 5 stelle. Si sprecano le ipotesi nei programmi di discussione politica, ma visti i risultati tra qualche mese torneremo a votare e allora sar ancora li, fuori o dentro i seggi, a testimoniare il cambiamento epocale che stiamo vivendo...

    Compiere il lavoro a cui si chiamati con dedizione, essere ineccepibili e cordiali, guardare la gen-te negli occhi, divertirsi a indovinare su che simbolo metteranno la loro scelta. Fare la scrutatrice una missione. Non lo si fa certo per quel rimborso a cui si ha diritto, lo si fa per convinzione, per passione, per provare e riprovare quella emozione che aumenta scartando scheda dopo scheda fino al verdetto finale che arriva come un miracolo o una maledizione divina. A chi fa lo scrutatore di solito la politica piace, lo si fa quindi anche per avere costantemente il polso di quello che sta succedendo, raccontandolo per primi, per dare verdetti ottimistici o pessimistici ad amici e parenti prima degli exit pool. Questanno pi che mai le elezioni politiche sono destinate ad entrare nella storia. Rispetto a cinque anni fa sono cambiati i metodi: pochi poster politici, tanti banner on line; sono cambiati i temi: imu e master fantasma; sono cambiate i luoghi: poche manifestazioni in piazza, tanti talk show in tv. A non essere cambiati sono i nostri politici, sempre le stesse facce da

    elezioni 2013: diario di una scrutatrice Di Elena Brugnerotto

  • LA PAGINA DI CAMPALTO 9

    parliamone...

    Il risultato selle elezioni stato quello che stato: PD e Monti fortemente insoddisfatti, pdl che ha evitato la debacle data per probabile pochi mesi prima, altre formazioni scomparse insieme a vec-chi politici, Movimento 5 Stelle alle stelle!Non mi piaciuta, anche se con evidenza stata producente, la campagna di Grillo; ma il con-cetto di base, quello sulla necessit impellente di rinnovare il mondo della politica partendo dai politici, non del tutto sbagliato. Abitudini opache, prassi clientelari, privilegi assurdi, impunit inaccettabili, ladrocini veri e propri sono diventate incrostazioni pluridecennali vendute al popo-lo sovrano come componenti ineluttabili della democrazia. Queste incrostazioni sono profonde, dure, resistenti e intoccabili. Spero davvero che il nuovo movimento porti con s il detergente in grado di aggredirle e di distrug-gerle, magari combinandolo con altri detergenti che, da soli, non sono stati finora in grado di intac-carle. Queste incrostazioni sono subdole, impediscono di aprire le finestre e di far entrare aria pulita nella stanza drogata della politica cosicch, chi ci vive dentro, ne rimane sempre pi intossicato.Un primo dubbio per mi assilla: laria drogata nella stanza chiusa della politica pericolosa, pu creare una dipendenza che impedisce a chi la respira di aggredire le incrostazioni, come sempre successo. Distruggiamo queste croste e disinfettiamo gli infissi.Ed un secondo dubbio, altrettanto preoccupante, fa compagnia al primo: questo gruppo di nuovi eletti, motivatissimi, ma finora avulsi dal mestiere della politica e proprio per questo mediamente impreparati ad affrontarlo, saranno in grado di proporre e costruire evitando avventure disastrose per tutta la nazione?Spero sinceramente che i miei dubbi siano entrambi infondati, che i nuovi eletti portino freschezza ed aria pulita affrontando il loro difficile compito con entusiasmo e saggezza. Spero non facciano parte, magari in modo inconsapevole, di un abilissimo, subdolo e maledetto gioco di prestigio.Altrimenti saranno per tutti cavoli amari!

    i cavoli amaridi Giuliano Brandoli

  • LA PAGINA DI CAMPALTO10

    L'associazione storiAmestre, in collaborazione col Centro culturale Candiani, organizza per marzo 2013 tre seminari sui fiumi e i fossati che segna-no la nostra pianura, le opere di canalizzazio-ne che tentano di imbrigliarli, regolamentarli e nasconderli, la forza delle acque che si riprende lo spazio perduto attraverso allagamenti e stra-ripamenti. Si assiste in questi anni a un continuo aumento dei casi di allagamento in Italia, con gravi danni alle persone e alle cose che ricado-no anche economicamente su tutti noi, quasi a volerci ricordare il buon senso ambientale per-duto. L'associazione, proseguendo l'indagine ini-ziata col laboratorio Acque alte a Mestre e din-torni, attivo dal 2009 al 2011, in questi seminari va ad osservare e documentare la situazione del Tagliamento e del Bacchiglione e a cercare la storia di opere idrauliche costruite nel passato o incompiute nel presente allo scopo di riflettere sugli interessi legati all'acqua dei fiumi, sull'utili-t delle opere di controllo e di uso delle acque sulla partecipazione dei cittadini alle scelte.

    fiumi fossi canaliCentro culturale Candiani - Mestre

    associazioni

    7 marzo, per celebrare la Giornata della don-na, Patrizia Marcuzzo, responsabile del servizio antiviolenza del Centro Donna, Graziella Goat-tin del Comitato Donne San Lorenzo XXV aprile e Chiara Puppini, delegata alle Politiche Sociali della Municipalit di Mestre-Carpenedo testimo-nieranno il loro impegno sociale a favore di altre donne. Lincontro sar allietato da alcuni inter-mezzi musicali di Camilla ed Elena, due giovani violiniste.

    25 marzo. Celebrazione del natale di Venezia con una conferenza dal titolo: "Il simbolo della fenice: un mito antichissimo diffuso in Oriente ed Occidente a cui dedicato uno dei teatri pi belli e conosciuti al mondo: il Teatro La Fenice di Venezia". Linteressante tema sar trattato dalla prof.ssa Daniela Simionato Putz dell'Associazio-ne Amici dei Musei di Venezia, autrice di diver-si libri specializzati in itinerari artistici veneziani, fra cui "Il Lido. Un ponte tra Venezia e la Grecia e "Curiosi percorsi fra storici alberghi sull'acqua".

    Nel mese di marzo, oltre alla tradizionale programmazione, lUTL prevede la re-alizzazione di due eventi importanti aperti alla cittadinanza che si svolgeranno presso lIstituto Berna, via Bissuola 93, alle ore 15.30

    Sabato 9 marzo: Opere idrauliche utili e dannose Mercoled 13 marzo: Alluvioni Mercoled 20 marzo: Canali artificiali compiuti e incompiuti

  • LA PAGINA DI CAMPALTO 11

    rilassiamoci!

    langolo delle cazzate

    Definizione di pedone: automobilista che ha trovato un parcheggio.

    Quanto: Particella elementare della meccani-ca quantistica. Si riconosce dalla propensione a girare in strade di periferia accostando altre particelle chiedendo: Quanto?

    Tekuro Nakarie: dentista giapponese famoso nel mondo

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  • A cura del Circolo Ricreativo Culturale AUSER Il Gabbiano ONLUS ([email protected]) - editore: Circolo Auser Il Gabbiano - direttore responsabile: Giorgio Marcoleoni. - redazione a cura di: BLOG - Territori e Paradossi Associazione Culturale. - redattori: Giuliano Brandoli, Daniele Conte, Chiara Foffano, Elena Brugnerotto, Francesca Delle Vedove, Carlo Albertini, Romena Brugnerotto, Martina, Zorzi, Martina Pellizzer, Francesca Rismondo- redazione: Piazzale Zendrini 22 Campalto (VE) Tel/fax : 041.903525 - e-mail: [email protected] Stampato in proprio n 2000 copie - Registrazione presso il Tribunale di Venezia n 1461 del 24 settembre 2003

    Circolo Ricreativo Culturale

    AUSER IL GABBIANOI NOSTRI SERVIZI

    Consulenza legale gratuita per i soci AUSER: si riceve su appuntamento il SABATO dalle 10.00 alle 12.30 ed il LUNEDI dalle 16.00 alle 18.30Ausilio spese a domicilio: con il servizio Sociale della Municipalit e la COOP Adriatica il ns. Circolo ha aderito al servizio al progetto Ausilio per la consegna gratuita della spesa a domicilio alle persone anziane, non autosufficienti, portatori di Handicap o con problemi motori temporanei che non possono recarsi personalmente presso i negozi.

    I NOSTRI CORSI

    Corso di musica: sono aperte le iscrizioni peril corso di musica dedicato a bambini ed adulti.Con i nostri soci musicisti sar possibile imparare a suonare la chitarra in maniera semplice.

    Ed inoltre

    Scuola di CantoCorsi di informatica per i meno giovani

    Compilazione gratuita mod.730(previo appuntamento)

    Per informazioni ed appuntamenti telefo-nare al numero 041.903525 dal luned al gioved dalle 10.00 alle 12.30; il venerd

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    la pagina di campalto: siamo on line!La pagina di Campalto consultabile anche in Internet allindirizzo

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