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vider: “un anno d’intesa, sia pure rinnovabile e di prassi rinnovato, rappresenta un’incognita perché per far fronte alle esigenze del cliente sono necessarie soluzioni informa- tiche e quindi investimenti. Da qui la necessità di pacchetti perfor- manti ma con brevissimi tempi di installazione, start-up, formazione e assistenza post-vendita”. E così avviene che Restore, avviata l’attività con una scelta di posi- zionamento medio - bassa, si sia ritrovata ad affiancare alle italiche PMI della moda anche i colossi del comparto: “abbiamo studiato una U n campus universitario, il mare che gioca a nascondino tra baie e insenature, una luce che tutto accende rendendo più vivi i colori: non siamo in California né nella mitica Silicon Valley, anche se gli ingredienti ci sono (quasi) tutti. Siamo a Savona, all’interno del polo universitario ricavato in una ex caserma dove qualche amministratore lungimi- rante ha pensato bene di creare, accanto alle aule, alla mensa e alle lavagne spazi riservati alle imprese che dalla vicinanza con la Ricerca hanno tutto da guadagnare o da esplorare, il che è lo stesso. A farci da Cicerone in questi am- bienti che subito invidiamo (dai 6 gradi centigradi di Milano ai 21 del Mar Ligure in due ore nette) è Carlo Torrese, fondatore con soci di Restore. Tanto per dare l’idea del personaggio: nel suo ufficio tastiere professionali (“è il mio se- condo lavoro…” nicchia lui), foto di concerti estivi (musica rock ed elettronica anni ’80) e un universo di concetti e intuizioni logico/logi- stici espressi con voce baritonale: “l’impresa è nata a Milano, ma i fondatori sono tutti di Savona. Al momento di impegnare spazi e strutture più adeguate, siamo venuti qui”. Restore nasce nel 2005 con una doppia scelta di specializzazione: realizzare sistemi di gestione di magazzini e, in quest’ambito, pro- porre soluzioni verticali, tant’è vero che il primo WMS (nato nel 2006) è il MagWare Fashion, specifico per il comparto abbigliamento: “DHL puntò su di noi consentendoci, anno dopo anno, di entrare in con- tatto con molti dei più importanti marchi del fashion italiano. La crescita è stata impetuosa”. Come noto il fashion è uno dei comparti a più elevato tasso di terziarizzazione logistica, ma anche uno dei più sfidanti, condizionato da picchi stagionali, elevato nu- mero di codici (referenza, taglie, colori…), promozioni, politiche dei resi e così via: “il committente – spiega Torrese – è concentrato sui cataloghi e sulle collezioni. È pressato da tempi micidiali di distribuzione ai PdV che, come noto, non fanno magazzino”. A sua volta l’operatore logistico ha la necessità di strumenti informa- tici che gli permettano di tenere sotto controllo ogni particolare: la complessità va governata come pure il conto economico, basta la minima inefficienza per mettere a rischio i margini. Il cliente finale del fashion è inoltre volatile e quindi la fidelizzazione è un ele- mento strategico del marketing e la logistica ne è lo strumento operativo più efficace: “i livelli di servizio sono impressionanti e ogni giorno va trovato un equilibrio tra una logistica iper – personalizzata e la necessità di contenere i costi” – dice Torrese. A tutto questo occorre aggiungere la brevità dei contratti che, di prassi, legano committenza e pro- Dalle soluzioni ingombranti e macchinose degli anni ’80 all’in- formatica distribuita applicata alla logistica. La Restore di Savona cresce di anno in anno forte di “soluzioni snelle e flessibili, ra- pidamente avviabili e con tempi di service immediati” . A lato uno dei soci fondatori, Carlo Torrese, ripreso presso il campus univer- sitario savonese quartier generale dell’impresa 50 TECNOLOGIA A cura della Redazione Potenti, verticali, friendly nell’approccio, perso- nalizzabili, interfacciabili, rapidamente instal- labili, con ROI rapido e savings dimostrabili: sono le nuove frontiere dei pacchetti gestionali specifici per la logistica. In taluni casi nati all’interno di un polo universitario molto caldo, molto luminoso e molto… musicale COME CAMBIANO i software per la logistica LA NUOVA STRATEGIA DI RESTORE Il problema è sempre come minimizzare i costi Restore, software house savonese operativa dal 2005, ha recente- mente commercializzato una serie di moduli per rendere possibile l’introduzione di tecnologie avanzate di gestione magazzino in tutti quei casi in cui è difficile, se non impossibile, sostituire i software operativi già impiegati, e precisamente: DynaPick by MagWare: gestione ottimizzata delle fasi di pi- cking a magazzino, per capi stesi e/o appesi, a partire dall’esecu- zione delle liste di prelievo generate dal gestionale di magazzino VoiceRing by MagWare: sistema che assembla tecnologie Voice e di identificazione ad anello per la gestione di tutte le fasi di ricevimento, stoccaggio, picking RevLog by MagWare: modulo di reverse logistics per la ge- stione dei resi con supervisione di tutte le fasi tipiche: recupero dai PdV, entrata, controllo, ricondizionamento, eventuale stoc- caggio, ridistribuzione, eventuale dismissione o rottamazione (RAEE compresi) Mi faccio in tre 050-052 Come cambiano.indd 50 17/12/13 15.34

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vider: “un anno d’intesa, sia pure rinnovabile e di prassi rinnovato, rappresenta un’incognita perché per far fronte alle esigenze del cliente sono necessarie soluzioni informa-tiche e quindi investimenti. Da qui

la necessità di pacchetti perfor-manti ma con brevissimi tempi di installazione, start-up, formazione e assistenza post-vendita”. E così avviene che Restore, avviata l’attività con una scelta di posi-zionamento medio - bassa, si sia ritrovata ad affiancare alle italiche PMI della moda anche i colossi del comparto: “abbiamo studiato una

Un campus universitario, il mare che gioca a nascondino tra baie e insenature, una

luce che tutto accende rendendo più vivi i colori: non siamo in California né nella mitica Silicon Valley, anche se gli ingredienti ci sono (quasi) tutti. Siamo a Savona, all’interno del polo universitario ricavato in una ex caserma dove

qualche amministratore lungimi-rante ha pensato bene di creare, accanto alle aule, alla mensa e alle lavagne spazi riservati alle imprese che dalla vicinanza con la Ricerca hanno tutto da guadagnare o da esplorare, il che è lo stesso.A farci da Cicerone in questi am-bienti che subito invidiamo (dai 6 gradi centigradi di Milano ai 21

del Mar Ligure in due ore nette) è Carlo Torrese, fondatore con soci di Restore. Tanto per dare l’idea del personaggio: nel suo ufficio tastiere professionali (“è il mio se-condo lavoro…” nicchia lui), foto di concerti estivi (musica rock ed elettronica anni ’80) e un universo di concetti e intuizioni logico/logi-stici espressi con voce baritonale: “l’impresa è nata a Milano, ma i fondatori sono tutti di Savona. Al momento di impegnare spazi e strutture più adeguate, siamo venuti qui”.Restore nasce nel 2005 con una doppia scelta di specializzazione: realizzare sistemi di gestione di magazzini e, in quest’ambito, pro-porre soluzioni verticali, tant’è vero che il primo WMS (nato nel 2006) è il MagWare Fashion, specifico per il comparto abbigliamento: “DHL puntò su di noi consentendoci, anno dopo anno, di entrare in con-tatto con molti dei più importanti marchi del fashion italiano. La crescita è stata impetuosa”.Come noto il fashion è uno dei comparti a più elevato tasso di terziarizzazione logistica, ma anche

uno dei più sfidanti, condizionato da picchi stagionali, elevato nu-mero di codici (referenza, taglie, colori…), promozioni, politiche dei resi e così via: “il committente – spiega Torrese – è concentrato sui cataloghi e sulle collezioni. È pressato da tempi micidiali di distribuzione ai PdV che, come noto, non fanno magazzino”. A sua volta l’operatore logistico ha la necessità di strumenti informa-tici che gli permettano di tenere sotto controllo ogni particolare: la complessità va governata come pure il conto economico, basta la minima inefficienza per mettere a rischio i margini. Il cliente finale del fashion è inoltre volatile e quindi la fidelizzazione è un ele-mento strategico del marketing e la logistica ne è lo strumento operativo più efficace: “i livelli di servizio sono impressionanti e ogni giorno va trovato un equilibrio tra una logistica iper – personalizzata e la necessità di contenere i costi” – dice Torrese.A tutto questo occorre aggiungere la brevità dei contratti che, di prassi, legano committenza e pro-

Dalle soluzioni ingombranti e macchinose degli anni ’80 all’in-formatica distribuita applicata alla logistica. La Restore di Savona cresce di anno in anno forte di “soluzioni snelle e flessibili, ra-pidamente avviabili e con tempi di service immediati”. A lato uno dei soci fondatori, Carlo Torrese, ripreso presso il campus univer-sitario savonese quartier generale dell’impresa

50 TECNOLOGIA

A cura della Redazione

Potenti, verticali, friendly nell’approccio, perso-nalizzabili, interfacciabili, rapidamente instal-labili, con ROI rapido e savings dimostrabili: sono le nuove frontiere dei pacchetti gestionali specifici per la logistica. In taluni casi nati all’interno di un polo universitario molto caldo, molto luminoso e molto… musicale

COme CAmbIAnO i software per la logistica

LA nuOvA stRAtegIA dI RestORe

Il problema è sempre come

minimizzare i costi

Restore, software house savonese operativa dal 2005, ha recente-mente commercializzato una serie di moduli per rendere possibile l’introduzione di tecnologie avanzate di gestione magazzino in tutti quei casi in cui è difficile, se non impossibile, sostituire i software operativi già impiegati, e precisamente:• DynaPick by MagWare: gestione ottimizzata delle fasi di pi-

cking a magazzino, per capi stesi e/o appesi, a partire dall’esecu-zione delle liste di prelievo generate dal gestionale di magazzino

• VoiceRing by MagWare: sistema che assembla tecnologie Voice e di identificazione ad anello per la gestione di tutte le fasi di ricevimento, stoccaggio, picking

• RevLog by MagWare: modulo di reverse logistics per la ge-stione dei resi con supervisione di tutte le fasi tipiche: recupero dai PdV, entrata, controllo, ricondizionamento, eventuale stoc-caggio, ridistribuzione, eventuale dismissione o rottamazione (RAEE compresi)

mi faccio in tre

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soluzione snella e flessibile – spiega Torrese – rapidamente avviabile e con tempi di service immediati: ci siamo resi conto che a cercare un prodotto di questo tipo erano soprattutto i big”.

una storia tecnologicaBig figli di una storia tecnologica iniziata negli anni ’80, come ricor-derà chi c’era, e dominata da solu-zioni personalizzate, con le imprese piene di programmatori, novelli “guru” della nuova scienza, che con formule esoteriche e dopo ore e ore di lavoro partorivano processi per l’epoca meravigliosi ma pesanti, macchinosi e che, per qualunque modifica, richiedevano altrettante ore di studio e applicazione. Occorre giungere agli anni ’90 e all’esplosione dell’informatica distribuita, dei PC presenti su ogni scrivania, per scoprire la nuova realtà dei “pacchetti”, magici box che promettevano di risolvere ogni problema: bastava installare un agi-le CD e voilà, la magia si compiva: “peccato - commenta Torrese - che si trattasse di software con pretese e talora deliri di onnipotenza, mega pacchetti che asserivano di poter ri-solvere qualunque problema, dalla contabilità al controllo gestione, dalla gestione della produzione alla Customer Satisfaction. E magari anche la gestione del magazzino. Il limite era l’impossibilità di dare una risposta efficace a tutto e ogni

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tentativo di personalizzazione si scontrava ancora una volta con la necessità di costosi interventi specialistici che generavano costi imprevisti e soprattutto impreve-dibili”. I primi WMS, inseriti più o meno a forza all’interno di questi impegnativi pacchetti, si rivelano “soluzioni parziali o peggio ancora forzate”.Ma l’epoca dei pacchetti onnivori si avvia al tramonto: “le menti più aperte intuiscono che è possibile un’informatica “aperta” e modulare dove è possibile associare potenza e

flessibilità”. Negli anni ‘90 coloro che poi fondarono Restore caval-cano l’onda: lavorano su soluzioni verticali con un rapporto costi/benefici alla portata di tutti: “è però all’inizio del nuovo millennio che le potenzialità e le competenze esplodono, che con i miei soci cogliamo l’attimo per avviare la scelta definitiva. Basta con i pro-grammatori in casa, è l’ora della flessibilità, della specializzazione, dell’assistenza in remoto, di pac-chetti di formazione rapidi e riso-lutivi, dell’informatica facilmente accessibile e implementabile”.L’intuizione si rivela vincente: “verticalizzazioni snelle, ROI ra-pido e costi di accesso contenuti perché nella logistica i margini sono risicati e le capacità di inve-stimento ridotte.” Uno dei primi riconoscimenti è l’inserimento di MagWare Fashion nel catalogo delle applicazioni ufficiali DHL dopo un processo europeo di va-lidazione: “uno degli aspetti più interessanti delle nostre soluzioni – spiega Torrese – è il prestarsi a rapide personalizzazioni. Il software ha un motore per così dire “gene-rico”, potente e preciso, in grado di risolvere tutti gli aspetti tipici della supply chain, ma può essere personalizzato senza troppe diffi-coltà, anche in remoto e con costi contenuti, addirittura adeguando i termini utilizzati nelle interfacce grafiche ai diversi settori”.

“Uno degli aspetti più interessanti delle nostre soluzioni è il prestarsi a rapide personalizzazioni. Il software ha un motore per così dire “generico”, potente e preciso, in grado di risolvere tutti gli aspetti tipici della supply chain, ma può essere personalizzato senza troppe difficoltà, anche in remoto e con costi contenuti, addirittura adeguando i termini utilizzati nelle interfacce grafiche ai diversi settori”

Un’operativa presso il magazzino DHL Supply Chain dove si gestiscono i prodotti Alviero Martini: “il fashion è uno dei comparti a più elevato tasso di terziariz-zazione logistica, ma anche uno dei più sfidanti: il committente è concentrato sui cataloghi e sulle collezioni, pressato da tempi micidiali di distribuzione ai PdV che, come noto, non fanno magazzino”

Restore è una software house nata nel 2005 con l’obiettivo di realizzare sistemi di gestione del magaz-zino potenti, di facile utilizzo, con tempi rapidi di avvio, personalizzabili, verticali per settori specifici, facilmente interfacciabili con sistemi gestionali aziendali. Restore è infatti nata con un primo pacchetto verticale per il settore Fashion (MagWare Fashion) cui ha fatto seguito nel 2007 la versione MagWare GDO dedicato ai magazzini della distribuzione organizzata e quindi MagWare Food. Oggi opera in più settori con un modello di business orientato “alla progettazione e realizzazione di sistemi pienamente operativi con tempi e costi ridotti”, tutti nel perimetro della gestione delle attività logistiche. Il sito di riferimento dell’azienda è: www.re-store.it

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Il software del committente

Ma secondo Torrese “non si è an-cora pienamente percepito quanto un software possa offrire in termini di maggiore efficienza. Questo spiega perché molti operatori lo-gistici utilizzino il software del committente, non investano in informatica propria. Certamente talora tutto questo accade perché sono gli stessi clienti, timorosi di eventuali problemi di interfaccia-mento, a pretendere che il fornitore

si adegui. La difesa dello statu quo sembra la soluzione migliore. Peccato che così facendo si rinunci in partenza ad importanti margini di miglioramento. Peccato che questo atteggiamento riveli però uno stato di subalternità dell’ope-ratore logistico che invece dovrebbe avere lo spessore e la capacità di far prevalere le proprie competenze, di far percepire i vantaggi, anche tecnologici, della propria offerta. Grazie anche a soluzioni, quali quelle proposte da Restore che sono

in grado di lavorare senza problemi con i gestionali più sofisticati.”

da venti a dodiciUno dei driver che più significati-vamente inducono il committente e l’operatore logistico a valutare l’ado-zione di nuovi strumenti è quello del savings: “ogni persona in più è un maggior costo che erode i margini. Restore è in grado di dimostrare che è possibile aumentare la produttività riducendo il personale. Per esempio con VoiceRing, modulo di MagWa-re, che associa la tecnologia Voice con un lettore ad anello (ingl.: Ring - NdR) indossabile sul dito indice, riduciamo lo stress dell’operatore e contestualmente ne implementiamo la produttività. Il tutto facilmente

dimostrabile grazie alle installazioni già operative presso magazzini anche di importanti operatori (vedi al riguardo: “Logistica so fashion” – Il Giornale della Logistica - marzo 2013 – NdR). Ho presente il caso recente di un provider che grazie alle nostre soluzioni ha ridotto il personale da venti a dodici persone a parità di risultati”.

Un altro driver significativo è l’impatto minimo sull’architettu-ra di sistema: “i nostri pacchetti si interfacciano senza problemi con tutti i principali software, a cominciare da SAP, portando il valore aggiunto della verticalizza-zione” – dice Torrese. E siamo giunti all’ultima frontiera delle proposte Restore, in corso di com-mercializzazione in questi mesi: “abbiamo “estratto” da MagWare dei moduli facendone dei pacchet-ti a sé (vedi box): costi ridotti, facile implementazione, nessuna necessità di cambiare il software gestionale. La risposta è stata im-mediata e positiva. Oggi nessuno vuole avere problemi, tutti cerca-no efficienza e savings. Noi siamo in grado di offrire soluzioni che assiemano queste qualità, imme-diatamente operative dopo solo poche ore di installazione e for-mazione.”

20%La percentuale di incremento della produttività certificata dalle installazioni sinora avviate da Restore in più settori (Fashion, GDO, Food, Eldom, elettronica di consumo ecc.) Fonte: Restore

“I livelli di servizio sono impressionanti e ogni giorno va trovato un equilibrio tra una logistica iper – personalizzata e la necessità di contenere i costi. Restore è in grado di dimostrare che è possibile aumentare la produttività riducendo il personale” – dice Torrese

“I nostri pacchetti si inter-facciano senza problemi con tutti i principali softwa-re, a cominciare da SAP, portando il valore aggiunto della verticalizzazione” - dice Torrese

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