la mia intervista al Messaggero sulle Macroregioni

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  • 8/19/2019 la mia intervista al Messaggero sulle Macroregioni

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    ` Il senatoredelPd,GianlucaRossi,sulriassetto territoriale«Nonèaffattodettochel’Umbriadebbaandare tuttaunita»

    IL DIBATTITO

    Dare un senso più pratico e me-no istituzionale al progetto Civi-ter per creare una realtà territo-riale che non sia la semplicesomma delle vecchie Regioni,ma un soggetto nuovo capace didialogare direttamente con l’Eu-

    ropa, passando per un rapporto virtuoso con l’area metropolita-nadi Roma.Il confrontosulfutu-ro riassetto territoriale si arric-chisce di un nuovo contributo,quello del senatore del PdGianlucaRossi.PUNTARE SULLECITTÀ«Il dibattito - è la premessa delsenatoredem - va contestualizza-to in una prospettiva di mediotermineche ci dovrebbe aiutare,ad evitaredei rischi. Il primo,in-dipendentementedallesorti del-l’Umbria, è quello di ragionare,come sempre quando si parla diriforme costituzionali, moltodeicontenitori: confini, numeri; co-me è stata purtroppo per la vi-cenda delle Province». Insom-ma, c’è tempo, ma proprio perquesto Terni deve cominciare afarele primemosseper farsi tro- vare pronta all’appuntamento.«Se vogliamo costruire vere re-gioni d’Europa,e nonla solitadi-scussione sul semplificare il nu-mero, c’èbisogno - sostiene il se-natore dem - di sistemi macro-territoriali». Sistemi che secon-do il senatore Rossi non devonoessere la somma delle vecchieRegioni: «Se il tema sarà quellodella fusione non rispondiamoalla necessità di costruire delle vere macroregioni. È più utilescomporree ricomporre,perchéin realtà il baricentro vero do- vrebbero essere i sistemi locali.Oggi sono le città i veri motoridello sviluppo: i veri motori diquesta prospettivaeuropea.E al-loranon è affattodettoche l’Um-bria debba andare tutta insiemetutta unità al medesimo appun-tamento perchéi sistemi territo-riali, e qui concordo con quelloche hanno detto Luca Diotallevie Giorgio Armillei, hanno inte-ressi divergenti, se li guardiamonell’otticadellemacroregioni eu-ropee». Macroregione, dunque,come opportunità di sviluppoper il territorio Ternano. «Unascomposizione di questo tipo a

    cui io auspico - riprende il sena-tore Rossi- deveguardare a siste-mi territoriali più affini sui cuiabbiamo piùvoltedetto,ma nonfatto. In questosistema Romasa-rà città regione e il rapporto conl’areametropolitana deve essere virtuosonon istituzionale».DARE CORPO A CIVITERL’esempio, c’è e si chiama Civi-ter, il progetto di collaborazionetra Terni, Civitavecchia, Viterboe Rieti avviato unpaiodi annifa.«Èoradiandareperòoltreglian-nunci:andrei a scavare pervede-re se i sistemi territoriali dellaTuscia e del Reatino possano es-sere capaci di costruireun unicosistema territoriale, capace dicollaborare con l’area di Roma.Civiter per ora è molto istituzio-

    nale,invece,dobbiamomobilita-rele imprese,le famiglie,gli inte-ressi, i sistemi di welfare. Civita- vecchia, facci un esempio, lo ci-tiamo perl’Ast, ma nondimenti-chiamo che li scendono ogni an-nopiùdi unmilionedi turisti.Sedobbiamo aprire unanuovafasedel regionalismo io non mi pon-go il tema di andare tutti insie-me,anzi sono peresplorareque-sto terreno innovativo delle areelimitrofe come hanno detto Giu-seppeFlaminie GianlucaBellavi-gna. Un ragionamento similaresieragiàfattoconlariformadel-le Cameredi commercio, poitut-tisirifugianonellasoluzionepiùsemplice.Andreioltre:perTerniquestaèun’opportunità».

    Sergio Capotosti©RIPRODUZIONE RISERVATA

    ` Lariformacomeoccasionepercollegarei territori all’Europa«Sviluppareunsistemachesiavirtuosoconl’areadellaCapitale»

    «Macroregioni,opportunitàperT

    «NEI RAPPORTICON IL REATINOE IL VITERBESEÈ ORA DI ANDAREOLTRE GLI ANNUNCICAMBIARE PASSO»

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