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Varese Numero 2 Aprile 2015 Registrazione Tribunale di Milano n. 75 del 27/01/1999. Spedizione in abb post. 45% comma 2 art. 20b legge 662/96 Filiale di Milano - Euro 2,00 Direttore responsabile Erica Ardenti www.spicgillombardia.it Nel settantesimo anniversario della Liberazione di Marinella Magnoni – Segretario generale Spi Varese Quest’anno si celebra il 70° anniversario della Liberazio- ne. Un anniversario impor- tante che festeggeremo il prossimo 25 aprile con tutti coloro che si riconoscono nell’antifascismo e ritengono attuali e da concretizzare quei valori per cui hanno lot- tato uomini e donne durante la Resistenza. Per noi cele- brare questo anniversario può solo significare un raf- forzamento dell’impegno per rendere più vivi, concreti e reali gli ideali di pace, liber- tà, democrazia, uguaglianza di opportunità e dignità del lavoro che sono la base del- la nostra Costituzione. Al netto di ogni retorica: il ri- chiamo puntuale all’antifa- scismo è una necessità co- stante nella complessa e mo- vimentata situazione politica italiana, che ha visto la re- cente saldatura della lega di Salvini con la destra fascista di Casa Pound e degli ex Msi. Una destra che trova i suoi riferimenti europei nel lepenismo. Anche nella nostra provincia, in questi mesi, abbiamo as- sistito a vari episodi in cui questa destra ha incremen- tato la sua presenza e il suo attivismo. Sono segnali pre- occupanti che sarebbe sba- gliato sottovalutare. È necessario ostacolarli e controbatterli sul territorio. È utile non stancarsi di di- fendere la memoria e conti- nuare a diffondere la cono- scenza di quanto è accaduto perché non accada più. Per questo anche iniziative locali, piccoli progetti, attivi- tà che possono sembrare poca cosa sono invece importanti. Lo sono se riescono a dare il segno concreto di una difesa e attualizzazione di quei valori che rischiano di essere di- menticati o finiscono affondati in una retorica di maniera. Questo era il senso del so- stegno dello Spi, e di tutta la Cgil, alla manifestazione pro- mossa dall’Anpi di Sesto Ca- lende, con la collaborazione di partiti e associazioni, in di- fesa del murales sulla Resi- stenza della locale scuola media. Un murales, dipinto anni fa dagli studenti, inopi- natamente cancellato con una decisione della giunta (Continua a pagina 2) Speciale Coordinamento donne A pagina 2 Un Festival dedicato alla RisorsAnziano A pagina 4 Riforma sanitaria: audizione per Spi, Fnp e Uilp A pagina 4 La settimana dell’iscritto A pagina 6 La lega di Sesto Calende A pagina 7 L’importanza della negoziazione sociale A pagina 7 25 aprile 1945 – 25 aprile 2015 A pagina 8 Area Benessere A pagina 8 Ricorrenze importanti nel 2015: i cento anni della Grande guerra e i settant’anni della Liberazione. Eventi che hanno profondamente segnato la storia del nostro paese. Per la libertà, per la giustizia e per ottenere la nostra Carta costituente sono morte centinaia di migliaia di persone: “Se penso alla Liberazione, penso all’altissimo prezzo pagato allora”, commenta Dario Venegoni, vice presidente Aned nazionale. A pagina 3 La Liberazione: 70 anni fa 1945 - 2015

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Varese

Numero 2 Aprile 2015

Registrazione Tribunale di Milanon. 75 del 27/01/1999.

Spedizione in abb post. 45%comma 2 art. 20b legge 662/96

Filiale di Milano - Euro 2,00

Direttore responsabile Erica Ardenti

www.spicgillombardia.it

Nel settantesimo anniversariodella Liberazione

di Marinella Magnoni – Segretario generale Spi Varese

Quest’anno si celebra il 70°anniversario della Liberazio-ne. Un anniversario impor-tante che festeggeremo ilprossimo 25 aprile con tutticoloro che si riconoscononell’antifascismo e ritengonoattuali e da concretizzarequei valori per cui hanno lot-tato uomini e donne durantela Resistenza. Per noi cele-brare questo anniversariopuò solo significare un raf-forzamento dell’impegno perrendere più vivi, concreti ereali gli ideali di pace, liber-tà, democrazia, uguaglianzadi opportunità e dignità dellavoro che sono la base del-la nostra Costituzione.Al netto di ogni retorica: il ri-chiamo puntuale all’antifa-scismo è una necessità co-stante nella complessa e mo-vimentata situazione politicaitaliana, che ha visto la re-cente saldatura della lega di

Salvini con la destra fascistadi Casa Pound e degli exMsi. Una destra che trova isuoi riferimenti europei nellepenismo.Anche nella nostra provincia,in questi mesi, abbiamo as-sistito a vari episodi in cui

questa destra ha incremen-tato la sua presenza e il suoattivismo. Sono segnali pre-occupanti che sarebbe sba-gliato sottovalutare.È necessario ostacolarli econtrobatterli sul territorio.È utile non stancarsi di di-

fendere la memoria e conti-nuare a diffondere la cono-scenza di quanto è accadutoperché non accada più.Per questo anche iniziativelocali, piccoli progetti, attivi-tà che possono sembrare pocacosa sono invece importanti.Lo sono se riescono a dare ilsegno concreto di una difesae attualizzazione di quei valoriche rischiano di essere di-menticati o finiscono affondatiin una retorica di maniera.Questo era il senso del so-stegno dello Spi, e di tutta laCgil, alla manifestazione pro-mossa dall’Anpi di Sesto Ca-lende, con la collaborazionedi partiti e associazioni, in di-fesa del murales sulla Resi-stenza della locale scuolamedia. Un murales, dipintoanni fa dagli studenti, inopi-natamente cancellato conuna decisione della giunta

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SpecialeCoordinamentodonne

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Un Festivaldedicato alla RisorsAnziano

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Riforma sanitaria:audizione per Spi,Fnp e Uilp

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La settimanadell’iscritto

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La lega di Sesto Calende

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L’importanza della negoziazionesociale

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25 aprile 1945 –25 aprile 2015

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Area BenessereA pagina 8

Ricorrenze importanti nel 2015: i cento anni della Grande guerra e i settant’anni

della Liberazione. Eventi che hanno profondamente segnato la storia del nostro paese.

Per la libertà, per la giustizia e per ottenere la nostra Carta costituente sono morte

centinaia di migliaia di persone: “Se penso alla Liberazione, penso all’altissimo prezzo

pagato allora”, commenta Dario Venegoni, vice presidente Aned nazionale.A pagina 3

La Liberazione: 70 anni fa

1945 - 2015

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Dalla Prima...Nel settantesimo anniversario della Liberazionecomunale. Un murales chedovrebbe essere ridipintoper dare un’occasione di ri-flessione agli attuali studen-ti di quell’istituto scolasticoe a tutta la comunità.Anche la decisione del Coor-dinamento donne dello Spi diVarese di sostenere la pub-blicazione del libro Le paro-

le della memoria, che racco-glie le esperienze dell’omo-nimo progetto, coordinatodal nostro compagno Severi-no Bonandin, ha la stessa ge-nesi. Molte delle storie rac-contate dagli anziani ospitidelle case di riposo di LavenoMombello e Gavirate che han-

no partecipato al progetto,parlano della Resistenza, deivalori che hanno animato lalotta partigiana, dell’impegnocivile e sociale, del valoredel lavoro... Sono esperienzedi vita esplicitate attraverso ildialogo con i ragazzi che han-no collaborato al progetto. Lapresenza dei giovani è sicu-ramente un valore aggiunto alprogetto stesso.Il dialogo che si è instauratofra anziani e ragazzi si è ri-velato coinvolgente e ricconon solo emotivamente, maanche dal punto di vista va-loriale. L’anziano passa il te-stimone, lascia un messaggio

al giovane, fa in modo che lamemoria di quanto accadutonon si perda... Attraverso laconoscenza del passato e ilconfronto fra passato e pre-sente si aiutano le giovani ge-nerazioni a comprendere me-glio la realtà attuale.Anche questo è un modoper attualizzare e concretiz-zare valori che sono conte-nuti nella nostra Costituzio-ne. Sergio Mattarella, nelsuo discorso di insediamen-to come Presidente della Re-pubblica, ha detto che “la ga-ranzia più forte della nostraCostituzione consiste nellasua applicazione. Nel viver-

la ogni giorno...”In questa fase si fa un granparlare di riforme costitu-zionali. È necessario che que-sto percorso di riforma siacoerente con i principi sta-biliti dai Costituenti e garan-tisca un effettivo equilibriofra i poteri dello Stato. Ac-canto alle riforme serve unrinnovato impegno comuneper realizzare pienamentequelle parti più avanzate del-la Costituzione che ancorasono inattuate e che fanno ri-ferimento, ad esempio, al di-ritto al lavoro, all’uguaglian-za sostanziale fra cittadini..Questa è la direzione del cam-

biamento che serve al paese.Pochi giorni dopo il 25 apri-le, il Primo Maggio (festa deilavoratori) aprirà Expo 2015.Il tema dell’esposizione in-ternazionale è noto. Nutrire

il pianeta è una sfida che ri-guarda la vita di milioni dipersone e la sopravvivenzadella Terra. Legata a essa viè un’altra sfida che riguardala capacità di tenere assiemediritti (a partire da quelli deilavoratori), sviluppo ecoso-stenibile e innovazione.Anche l’innovazione è unastrada necessaria da percor-rere per il cambiamento checi auguriamo. ■

Coordinamento donne

Qualche tempo fa, in occasione di uno dei periodici incontri del Coordinamento donne, raccontaidell’associazione animalista Zampe Felici di Albizzate (dove io abito) di cui sono presidente. Ènata così l’idea di rompere gli schemi abituali di questo periodico, per scrivere anche d’altro.Ho pensato di inserirmi negli articoli del giornale per parlarvi, informarvi e raccontarvi di ani-mali. Incomincio dall’associazione Zampe Felici che è nata circa un anno fa dalla determinazionee passione di dieci amici, con lo scopo principale di diffondere la cultura del rispetto per glianimali. Il percorso intrapreso ha già portato alcuni importanti risultati: il numero degli iscrit-ti, ben cinquantatre, l’adesione dei cittadini alle iniziative proposte e, soprattutto, la collabora-zione con l’amministrazione comunale iniziata con l’adozione da parte del consiglio di un re-golamento, da noi proposto, a tutela e benessere degli animali con particolare riguardo a quel-li di compagnia. Mi piacerebbe raccontarvi della gioia che procura il rapporto con qualsiasi ani-male di compagnia, l’importanza del loro utilizzo per aiutare le persone con difficoltà, la lorototale inalienabile riconoscenza anche verso chi non se la merita, e tanto altro. Mi piacerebbepoter continuare questa nuova avventura, condividendola con voi: per questo ringrazio lo Spidell’opportunità che mi ha dato. Mi auguro di avervi interessato e incuriosito nei confronti diun mondo che offre quotidianamente gioie e soddisfazioni inaspettate e, nel contempo, motividi riflessione e insegnamento. Concludo questo mio primo scritto e vi saluto con una frase cheritengo molto adeguata al contesto: “Amare una creatura viva, arricchirsi del suo amore, sen-tire il battito del suo cuore e comprenderne la fiducia vuol dire capire quanto siamo del tuttosimili. È riappacificarsi con le gioie della vita. È non essere più soli”. (Pam Brown, 1928) ■

Lo scorso 28 febbraio, il Coordinamento donneSpi di Varese ha celebrato la giornata dell’8 mar-zo con una rappresentazione teatrale KeepCalm and Vagina, cioè I monologhi della vagi-

na di Eve Ensler, rielaborati da Brunella Mas-sacesi per il suo gruppo teatrale I Decervella-

ti. Lo spettacolo, interpretato da giovani e bra-ve attrici, ha catturato la nostra attenzione e ciha fatto riflettere su tanti temi delle donne, mol-te volte dibattuti e mai purtroppo completamenterisolti. È stato un appuntamento importante, pec-cato per chi l’ha mancato, che ha continuato ilcammino dello Spi di Varese verso le giovani ge-nerazioni. Spettatrici e spettatori coinvolti dal-la recitazione, e alla fine dello spettacolo è sta-to un ulteriore piacere ritrovarsi tra di noi, echiaccherare senza filtri né ordini del giorno, macon la consapevolezza che la questione femmi-nile meriti un posto in prima fila negli obiettividella nostra organizzazione. ■

Nel contesto della coesione sociale lega di Besozzo, si sta at-tuando il progetto Le parole della memoria, per il 2015 indue Rsa: la Fondazione Domenico Bernocchi di Gavirate e laFondazione Menotti Bassani di Laveno Mombello.Il Coordinamento donne Spi di Varese ha deciso di sostene-re la pubblicazione del libro relativo, ritenendo importantedivulgare la conoscenza di questo progetto.Gli anziani coinvolti, supportati da alcuni ragazzi, hannoscelto una lettera di legno, scelta e interpretata in modo ar-tistico, per poi parlare della propria vita, delle scelte fatte,spesso riferite all'impegno sociale o civile che li ha animati.Con i ragazzi si è così instaurato un dialogo ricco e impor-tante... l’anziano passa il testimone, facendo in modo che lamemoria non si perda. Viene ovviamente favorito il dialogofra generazioni, compresa quella “di mezzo”, in quanto nel-la presentazione dei lavori vengono coinvolti i famigliari de-gli anziani. Ci sono stati due momenti di esposizione dei lavori presso lebiblioteche di Gavirate e di Laveno Mombello.Il Coordinamento donne Spi di Varese ritiene che il con-fronto con esperienze di vite diverse, spesso difficili e dure,possa diventare per i nostri giovani uno stimolo a costruireun proprio progetto di vita, senza timore e con più speranzanel futuro. ■

8 marzo: I monologhi della vagina rivisitati

di Marina Marzoli – Coordinamento Donne Spi Varese

Le parole della memoria

Progetto coesione sociale

Vogliamo parlare di animalidi Emilia Farè – lega di Gallarate

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“Se penso alla Liberazionepenso all’altissimo prezzo pagato”

di Dario Venegoni – Vice presidente Aned nazionale

Penso al 25 Aprile e non pos-so non pensare ai miei geni-tori – Carlo Venegoni e AdaBuffulini – e alla loro gene-razione. E al prezzo spaven-toso, pagato di persona, pergiungere a quel giorno di fe-sta e di liberazione.I miei ne parlavano con na-turalezza, ma nella loro vitac’erano stati la galera, il cam-po di concentramento fasci-sta, il Lager nazista. E unfratello di mio padre – Mau-ro Venegoni, Medaglia d’Oroal Valor Militare alla memo-ria – aveva lasciato la vita inuna caserma di CamicieNere, sotto orribili torture.Addirittura i miei si erano co-nosciuti su un autobus – al-lora si sarebbe detto “unacorriera” – dell’Azienda tran-viaria milanese che racco-glieva i detenuti nel cortiledel carcere di San Vittoreper scaricarli all’ingresso delcampo delle SS di via Resia,a Bolzano. Per loro era unacosa normale, faceva partedella loro vita: gli altri si era-no conosciuti in balera, sul la-voro, a una festa; i miei su un“Transport” verso un Lagernazista.Quel viaggio, d’altra parte,non era che il momento cul-minante di un lungo proces-so. Perché la storia dei Lagernazisti non comincia affatto,come taluni sostengono, nel1938, con l’approvazione del-le leggi razziste antiebrai-che. La storia dei Lager inizia,

come ci ha insegnato PrimoLevi, con la repressione deimoti operai di Torino all’in-domani della Prima guerramondiale, e con la campagnadi violenze e di delitti (sottolo sguardo benevolo degliapparati dello stato di allora)che accompagnò i primi annidella affermazione popola-re del fascismo, fino all’in-carico dato dal re proprio aMussolini di formare il nuo-vo governo, dopo la Marciasu Roma, e poi ancora fino al-l’instaurazione del regime edella dittatura.La tragedia dei Lager, si po-trebbe dire, trae le proprieorigini dal Tribunale Specia-le per la difesa dello Stato,voluto da Mussolini per pie-gare, umiliare, ridurre al-l’impotenza ogni opposizioneinterna. Se c’è un libro chevedrei bene come lettura intutte le scuole superiori delpaese, questo è senz’altroAula IV, il volume che rac-coglie, sintetizzandole, tuttele principali sentenze del Tri-bunale speciale fascista. Annie anni di galera distribuiti apiene mani, senza risparmio:due operai romani diederodel “puzzone” al duce? Inprigione. Una donna, mogliedi un detenuto politico, affi-dò i suoi bambini a una fa-miglia francese perché nonce la faceva più a mantener-li? Altri anni di galera per “vi-lipendio della patria”.Mio padre fu arrestato per

aver cercato di riorganizzarela Confederazione del Lavo-ro nel “triangolo industriale”.Fu preso a Torino nel 1927 in-sieme ad alcuni comunisti, unsocialista, un repubblicano edue anarchici: tutti condan-nati a lunghe pene detentive(mio padre a 10 anni) per “Ri-costituzione del disciolto Par-tito comunista”.Furono 5.500 i condannati inquesto modo. A loro bisognasommare i confinati, i man-ganellati,quelli costretti al-l’emigrazione e all’esilio.Sciolti i partiti antifascisti,ostacolate quando non sciol-te le organizzazioni cattoli-che, asservita l’intera catenadell’informazione nazionale,piegata al lugubre slogan del”Credere, obbedire, combat-tere” la scuola, il regime si au-toalimentò per un ventennioesaltando i successi, millan-tando forze militari che nonpossedeva, cancellando, ta-cendo ogni insuccesso.

Ogni voce di dissenso vennerepressa, colpita, cancellatacon la forza, fino al punto –ma questo la scuola di ogginon lo dice ai ragazzi – dimandare davanti al plotonedi esecuzione alcune decinedi resistenti, soprattutto trale minoranze etniche delnordest.Se pochissime voci si leva-rono nel 1938 di fronte al-l’abominio delle leggi antie-braiche, fu perché le voci li-bere, del dissenso, erano giàstate neutralizzate, annichi-lite da oltre un decennio.Allo stesso modo, in Germa-nia nazista, la compattezzadel consenso popolare al na-zismo si nutriva anche dellapaura indotta negli oppositoridalla spietata violenza dellarepressione interna, che se-minò di lutti l’intero paese.Che in questo contesto diviolenze e di repressione lar-ga parte di una generazionedi ragazzi allevati dal regime

di Mussolini osasse ribellar-si, opporsi, scioperare, pren-dere perfino le armi contro larepubblica sociale, mario-netta nelle mani di Hitler, fuper Mussolini stesso la piùgrande delle sorprese, il se-gno inconfutabile del pro-prio fallimento. Franco Calamandrei, par-lando della Costituzione va-rata nel dopoguerra, am-moniva a sentirci dentro “lavoce di centomila morti”,perché tanti erano sonostati i caduti della Resisten-za italiana.Partigiane e partigiani, com-battenti, resistenti, fian-cheggiatori, persone di tuttii ceti, di tutte le età e di ogniorientamento ideale, cultu-rale e religioso che dimo-strarono che l’Italia, al con-trario di quanto in tanti so-stengono ancora, non fu af-fatto passiva e indifferente. Ilprezzo che si pagò per quel-la ribellione tante famigliecome la mia lo pagano an-cora oggi, lo avvertono comeuna ferita aperta.Ecco perché se penso allaLiberazione penso all’altis-simo prezzo pagato allora:lo sento come un invitomosso con tono imperativoa essere più attivi, a difen-dere quelle libertà così du-ramente conquistate, a es-sere degni dei tanti chehanno combattuto per tuttoquesto, e che per tutto que-sto hanno dato la vita. ■

Questa pagina è aperta dal bell’articolo di Dario Venegoni, vicepresidente dell’Aned nazionale.La famiglia Venegoni, i fratelli Venegoni sono stati punto di riferimento della lotta partigiana, Mauro trucidato e torturato dai fascisti a CassanoMagnago.A queste persone va oggi la nostra gratitudine. Gli uomini e le donne della Resistenza ci consegnano un lascito morale e politico: ribelli per amo-re, lasciarono le loro famiglie, i loro interessi per andare nella clandestinità a costruire quel processo popolare che è stata la Resistenza.Questo 25 aprile si festeggiano i 70 anni della Liberazione del nostro paese dal nazifascismo.Settant’anni non disperdono il continuare a essere antifascisti. Non è per niente superfluo di fronte alle tante prepotenze e ingiustizie.Il bene comune, l’interesse generale, sono coordinate che dovrebbero essere un denominatore comune dell’impegno per chi si candida nelle isti-tuzioni, al governo del paese. Non si fa politica solo con la morale, ma senza la morale c’è un distacco tra rappresentanti e rappresentati, un di-stacco dalle istituzioni, uno sfilacciamento della democrazia. Corruzione e disprezzo delle leggi sono una preoccupante cancrena che mina il si-stema democratico.La Carta costituzionale mantiene la sua lungimirante attualità.Oggi che i partigiani devono fare i conti con la carta di identità, c’è un passaggio di testimone da tramandare.I tanti giovani che riempiono le piazze nelle molteplici iniziative per il 25 aprile riempiono la speranza per il futuro e per un oggi che va costruitoproprio mettendo al centro le giovani generazioni.L’iniziativa su RisorsAnziano, che trovate descritta in pagina 4, è l’esplicito impegno dello Spi. Occuperemo per tre giorni le piazze di Pavia, cit-tà universitaria, faremo lì l’assemblea generale delle leghe della Lombardia, un sindacato di pensionati con i giovani e per i giovani.Il modo migliore, noi pensiamo, per rendere onore ai partigiani e alle partigiane che hanno speso la loro vita per un futuro migliore.W il 25 aprile! ■

È festa d’Apriledi Stefano Landini – Segretario generale Spi Lombardia

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Un libro molto amato, maanche molto osteggiato tantotempo fa, iniziava così: “Unospettro si aggira per l’Euro-pa...”. I tempi sono mutati, male disuguaglianze di censonon si sono ridotte anzi: que-st’aspetto è ora più sfumato,forse perché le classi sonomeno precise, ma sono este-se di numero, con forti so-vrapposizioni. Il conflitto èforse meno legato alla divi-sione originaria del reddito epiù al tipo di lavoro. Le ana-lisi mostrano che l’originedelle diseguaglianze va attri-buita più a fattori come l’ac-cesso all’istruzione o il pos-sesso di patrimoni, soprat-tutto per via ereditaria, emeno al reddito. La società at-tuale non ha “superato i con-flitti di classe, ha prodottonuove forme di conflitto fraclassi”. Negli ultimi anni èperò emerso anche un altrotipo di conflitto: quello gene-razionale, tra giovani e vecchi,tra attivi e non attivi. Magariancora un conflitto di classe...che però ha come base l’età

anagrafica. Lo Spi Lom-bardia e lo Spi di Pavia cihanno riflettuto per capi-re l’entità del problema epresentare quanto i pen-sionati della Cgil fannonei territori in favore deldialogo tra le generazioni,proponendosi di aprire undialogo con i molti soggettiistituzionali ed economiciimpegnati sul tema, cer-cando di coinvolgere legiovani generazioni in unamanifestazione che ab-biamo deciso di chiamare ilFestival della RisorsAnzianoe del dialogo intergenera-zionale.Il festival, che si terrà a Paviadal 15 al 17 maggio, intendeaffermare la solidarietà in-tergenerazionale come stru-mento di coesione sociale evuole stimolare l’esperienzadegli anziani e le energie crea-tive dei giovani, spingendoli aindividuare soluzioni origi-nali per liberarsi dalla crisi.RisorsAnziano al contempovuol valorizzare la figura del-l’anziano quale soggetto atti-

vo perciò portatore di com-petenze, conoscenze, rela-zioni, che possono esserefruite dai giovani; un dialogointergenerazionale che puòfavorire nuove attività versoi giovani e utilizzare le tanteattività svolte da questi ultimi. A Pavia terremo diversi con-vegni con al centro lo scam-bio d’idee e di esperienze tragiovani e anziani. Sarannopresentate nell’assemblea del-le leghe Spi della Lombardiale azioni che le stesse realiz-zano con i giovani. Si discu-teranno i progetti di coope-

razione internazionale conla partecipazione dell’at-tore Giobbe Covatta inuno spettacolo dove co-micità, ironia e satira si ac-compagnano alla divulga-zione scientifica su quelliche sono i grandi temi delnostro secolo: sostenibili-tà del Pianeta e benesseredelle sue popolazioni. Siparlerà di stili di vita e delconsumo consapevole. In-fine si cercherà di faremergere quei contributi

di esperienza lavorativa che ipensionati possono trasmet-tere ai più giovani identifi-cando tra i propri militanti deimentor, figure in grado diorientare, formare e trasferi-re competenze. Andremo a Pavia anche perapprezzare e valorizzare iprodotti locali con due sera-te nella bella cornice dellaGalleria Arnaboldi e sarannopresentati i prodotti agricolidi una provincia ricca comepoche altre di frutti del-l’agricoltura. Ci andremo an-che per partecipare alla va-

lorizzazione della cultura lo-cale assistendo al concerto difine anno dei giovani del liceomusicale Vittadini per i qua-li istituiremo una borsa di stu-dio. Organizzeremo un con-certo con il gruppo dellaBanda Osiris. I tre giorni sichiuderanno con un conve-gno dal titolo Rimandiamo-

ci tutti a settembre, dove par-teciperanno protagonisti del-l’economia locale e regiona-le, impegnati nel microcre-dito e nella creazione di po-sti di lavoro. Un convegnoche assumerà impegni con-creti in favore delle giovanigenerazioni con verifiche darealizzarsi già nel prossimoautunno. Come potete capire il pro-gramma è denso e c’è moltoda fare per affermare quellasolidarietà intergenerazio-nale utile sia alle personeanziane che ai giovani giun-gendo a un nuovo ‘spettro’che si aggira per l’Europasotto un nuovo slogan: Gio-vani e anziani di tutto il mon-do unitevi. ■

Una folta delegazione di pensionati e pensionate dellaLombardia si è recata a Strasburgo lo scorso 10 febbraioper partecipare all’incontro con i parlamentari europei acui lo Spi Lombardia ha presentato la ricerca condotta colCeRGas Bocconi sul Welfare e cure di lungo termine inEuropa.La delegazione era guidata da Stefano Landini, segretariogenerale Spi Lombardia, e Antonio Panzeri, europarlamen-tare Pd, che hanno partecipato al dibattito con Jutta Stein-

ruck (Germania), Guillame Balas (Francia), Afzal Khan

(Regno Unito) e Maria Arena (Belgio). L’incontro è statoconcluso da Carla Cantone, segretario generale Spi. ■

Un festival dedicato alla RisorsAnzianoA Pavia dal 15 al 17 maggio

di Valerio Zanolla – Segretario Spi Lombardia

Lo scorso 16 febbraio Spi, Fnp e Uilp sono state ascoltate dai consiglieri regionali che fan-no parte della Terza commissione. Oggetto dell’incontro le osservazioni del sindacato ri-spetto la riforma della sanità di cui si sta discutendo in Regione.A Claudio Dossi, segretario Spi Lombardia, chiediamo un parere sull’incontro: “La nostrasoddisfazione deriva dal fatto che abbiamo avuto l’opportunità di illustrare l’intesa sotto-scritta col presidente Maroni, riprecisando i punti più significativi: integrazione tra pubbli-co e privato, presa in carico e riduzione delle rette delle Rsa. Riteniamo comunque che que-sta audizione sia stata solo una tappa di un percorso più lungo che impatta anche col di-battito politico. Ci sono infatti quattro proposte di legge della maggioranza e una dell’op-posizione, il nostro augurio è che la maggioranza riesca a trovare una sintesi su cui poi con-frontarsi con l’opposizione. Se così non fosse i temi della cronicità e dell’invecchiamentoverrebbero ancora una volta rinviati e le ricadute negative sarebbero tutte sui nostri an-ziani e le loro famiglie. Con la Regione abbiamo innanzitutto condiviso – continua Dossi –la necessità di mettere mano a un sistema che, pur avendo dato risposte convincenti, haoggi la necessità di riattualizzarsi, soprattutto rispetto al diverso quadro demografico chesi presenta. Una diversità dovuta al forte invecchiamento della popolazione lombarda e al-le patologie croniche a questo correlate, che ci mette davanti a un forte aumento del nu-mero delle persone disabili”.In sintesi il quadro entro cui dovrebbe situarsi la riforla sanitaria per Spi, Fnp e Uilp è da-to da un aggiornamento organizzativo e gestionale del sistema, che parta da un riequilibriotra assistenza ospedaliera e territoriale e sia finalizzato a un rafforzamento di quest’ultima,con una forte attenzione a non sguarnire però le realtà oggi esistenti. Tutto ciò all’internodi una più attenta analisi epidemiologica dei bisogni di ambito, superando di fatto le logi-che legate a elementi dimensionali.Per quanto attiene la governance i sindacati chiedono che la stessa rimanga in capo allaRegione Lombardia. “Sua è la responsabilità, in concorso con lo Stato, – sottolinea Dossi –di tutelare la salute dei cittadini, assicurare l’erogazione dei Lea e individuare i bisogni esi-stenti ed emergenti”.Importante sarà anche garantire l’universalità dell’accesso alle cure e la piena esigibilitàdei diritti di cui le persone sono titolari, tutto questo deve essere fatto anche attraverso learticolazioni territoriali e in collaborazione con gli enti locali.Oltre a questo Spi, Fnp e Uilp chiedono di sviluppare politiche di promozione alla salute ea corretti stili di vita, quali veri strumenti per contrastare il fenomeno dell’aumento espo-nenziale delle malattie croniche, nel rispetto delle direttive dell’Oms. ■

Riforma sanitaria: audizioneper Spi, Fnp e Uilp

Dalla Lombardiaa Strasburgo

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Pensione base: prestazioni aggiuntiveTra i bisogni rilevati agli spor-telli gestiti dallo Spi sul ter-ritorio vi è sicuramente la ri-chiesta, da parte degli uten-ti pensionati, della verificadell’importo della pensione inpagamento. Capita spesso di trovare casi

di pensionati che, per man-canza di informazione o per-ché mai si sono rivolti ai no-stri sportelli, non percepi-scono tutte le prestazioniche in base alla loro età, alloloro condizione socio-sani-taria, alla loro situazione red-

dituale, potrebbero avere inaggiunta alla pensione base.Si tratta di tutte quelle pre-

stazioni legate al reddito

(trattamento minimo,

maggiorazioni, 14ma men-

silità…) che quasi semprenecessitano di una domanda

all’Inps da parte dell’inte-ressato. Per non perdersi nei meandridella normativa, non sem-pre lineare e semplice, pro-poniamo una lettura del mo-dello OBISm, cioè il pro-spetto della pensione con gliimporti in pagamento, par-tendo da alcuni parametriche permettono di capire sesia possibile intervenire in fa-vore del pensionato incre-mentando il suo trattamentopensionistico. Questi sono:• Età• Decorrenza della pensione• Tipo di pensione (vecchia-ia, superstiti…)

• La gestione della pensione(da lavoro dipendente, auto-nomo…)• Stato civile• Salute• La contribuzioneLa condizione reddituale,cioè i redditi personali e/o co-niugali, naturalmente è sem-

pre richiesta per la verifi-

ca del diritto alle presta-

zioni aggiuntive. Alla fine, verificata la proba-bilità di un diritto a presta-zioni aggiuntive, il pensio-nato va indirizzato agli ufficiInca per la verifica effettivadel diritto e quindi l’inoltrodella domanda all’Inps. ■

Prestazioni aggiuntive legate all’età (possibile diritto a...)60 anni Maggiorazione sociale di 25,83 €64 anni 14ma mensilità per le pensioni basse65 anni Maggiorazione sociale di 82,64 €65 anni e 3 mesi (nel 2015) Assegno Sociale, Assegno sociale

sostitutivo, con eventuale maggiorazione70 anni Incremento maggiorazione sociale

(al milione) a 638,83 €

Prestazioni per tipo di pensioneSuperstiti (SO) può essere ridotta in presenza di redditiassoggettabili all’IrpefAssegno di Invalidità (IO) può essere ridotto in presenza di redditi da

lavoro

Prestazioni per tipo di gestione della pensione (possibile diritto a...)Assegno al nucleo familiare Pensione solo da lavoro dipendenteAssegni familiari Pensione da lavoro autonomo o mistoSomma aggiuntiva-14ma mensilità Le tre fasce di importo (€ 336-420-504)

sono sfalsate di tre anni fra ex lavoratori dipendenti e autonomi

Prestazioni per inabilità (possibile diritto a…)Incremento della maggiorazione In presenza di inabilità è anticipato a 60 annisociale previsto a 70 anniInvalidità civile, indennità Diritto alle prestazioni per disabili civili (per le

indennità non previsto requisito reddituale)Assegno nucleo familiare Diritto se titolare di reversibilitàcon un solo componente

Prestazioni per consistenza dei contributi maturatiL’incremento della MSP (70 anni) può essere anticipato di 1 anno ogni 5

di contribuzione (o frazione pari o superiore a 2,5 anni), fino al limite di 65 anni.

La somma aggiuntiva viene erogata con tre fasce di importo (14ma mensilità) in relazione agli anni di contribuzione

Prestazione aggiuntive legate alla decorrenza della pensione (possibile diritto a…)Integrazione al trattamento Decorrenza pensione Influente solo minimo (totale o parziale) prima del 1994 reddito personale€ 502,39 Dal 1994 Influente anche

il reddito coniugalePensione sociale Ultima decorrenza fino al 1.1.1996In vigore fino a...Assegno sociale in vigore dal… Prima decorrenza dal 1.2.1996

Prestazioni per stato civile (possibile diritto a…)singolo Non ha dirittoConiugato Condizione più favorevole

Assegno al nucleo familiare se sopraggiunge inabilitàvedova/o/orfano hanno diritto se inabili

e titolari di pensione ai superstiti e senza contitolari

Il Governo, in attuazionedella legge delega, cono-sciuta come Jobs Act, haemanato il Decreto Legi-slativo che introduce lanuova assicurazione so-ciale per l’impiego (NA-

SpI) a tutela della disoc-cupazione involontaria peri lavoratori dipendenti delsettore privato e per il tem-po determinato nella P.A.,compresi apprendisti, socilavoratori di cooperative eper il personale artistico subordinato. La NASpI sostituirà, dal prossimo 1° maggio, le precedentiindennità di disoccupazione, Aspi e MiniAspi, si applicherà quin-di agli eventi di disoccupazione che si verificheranno dal 1 mag-gio 2015. Agli eventi di disoccupazione che si verificheranno fino al 30aprile 2015 continueranno invece ad applicarsi le norme pre-viste per l’ASpI e la MiniAspi.I requisiti di accesso alla nuova disoccupazione sono menostringenti di prima, ad esempio non è più richiesta l’anzianitàassicurativa di due anni e gli altri requisiti richiesti (13 settimanedi contribuzione nei 4 anni precedenti l’inizio del periodo di di-soccupazione e almeno 30 giorni di lavoro effettivo nei 12 mesiprecedenti l’inizio del periodo di disoccupazione) determine-ranno un allargamento dei lavoratori tutelati.La misura della nuova indennità è identica alla vecchia ma laretribuzione da prendere a riferimento sarà quella degli ultimiquattro anni anziché degli ultimi due.Il tetto massimo dell’indennità è più elevato rispetto a prima,nel 2015 non potranno essere pagate indennità oltre i 1.300euro/mese (prima era fissato a 1.167,91 euro/mese).La NASpI sarà pagata per intero nei primi tre mesi, dal quartomese l’importo sarà ridotto del 3% ogni mese. La riduzione per-centuale era prevista anche con l’ASPI nella misura del 15% dal7° mese e di un ulteriore 15% dopo il 12° mese.La durata dell’indennità non è più determinata dall’età del la-voratore ma dalla consistenza della contribuzione accreditatasulla posizione assicurativa dello stesso. L’indennità sarà pagataper un numero di settimane pari al 50% di quelle accreditate ne-gli ultimi 4 anni (quindi durata massima di 24 mesi).Per gli eventi di disoccupazione verificatisi dal 1 gennaio 2017la durata di fruizione della prestazione è in ogni caso limitataa un massimo di 78 settimane (18 mesi).La durata massima della precedente indennnità ASpI, invece,nel 2015, è pari a un massimo di 16 mesi. ■

È arrivata la NASpI

pagina a cura di Enzo Mologni – Dipartimento Previdenza Spi Lombardia

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6Lombardia

Redazioni locali:Romano Bonifacci, Silvia Cerri,Fausta Clerici, Simona Cremonini,Alessandra Del Barba,Lilia Domenighini, Gianfranco Dragoni,Lorenzo Gaini, Marina Marzoli, Ernesto Messere, Angela Zanardi,Pierluigi Zenoni.

Direttore responsabile

Erica Ardenti

Editore:Mimosa srl uninominaleAmministratore unico Valerio ZanollaVia Palmanova, 24 - 20132 Milano

Registrazione Tribunale di Milanon. 75 del 27/01/1999.

Sped. in abb. post. 45%comma 2 art. 20b legge 662/96Filiale di Milano

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Agenzia e sedeC.so Porta Vittoria, 46 - Milano

Filiale di LegnanoVia Venegoni, 13 - Legnano

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*Le quote indicate sono individuali e in camera doppia.

“La Sardegna è un’altra

cosa: più ampia, molto più

consueta, nient’affatto ir-

regolare ma che svanisce

in lontananza. Incantevole

spazio intorno e lontananza

da viaggiare, nulla di fini-

to nulla di definitivo. È

come la libertà stessa”, cosìscriveva David Herbert La-wrence poeta, saggista, dram-maturgo e pittore inglese piùdi un secolo fa. Lo Spi Lombardia nel pensa-re ai propri iscritti intende farequesta proposta a chi deside-ra godersi in tutta tranquillitàuna località con queste indi-scutibili caratteristiche, dovebrillerà sempre un caldo sole,lontani dal traffico, con lapossibilità di compiere origi-nali escursioni, visitare museisenza fare file interminabili.Una proposta per una setti-mana di vacanza dal 4 all’11Giugno al Marina Resort Gar-den Club, un villaggio situatonel golfo di Orosei che è an-

In Sardegna con lo Spi per la Settimana dell’iscritto

di Valerio Zanolla – Segretario Spi Lombardia

La guerra e le donne

che un parco marino, sulmar Tirreno.Orosei è situata alle pendicidi una collina di origine vul-canica in provincia di Nuo-ro sulla costa orientale del-la Sardegna, il mare, lespiagge, le calette che siraggiungono da Oroseisono gli elementi che con-traddistinguono il paesag-gio e che rendono la destina-zione una delle più rinomatein Sardegna. Il litorale checompone la Marina di Oroseisi distende per ben quattordi-ci chilometri di spiagge: daOsala fino all’oasi faunistica diBidderosa che, con il suomare incontaminato, la spiag-gia finissima dell’arenile e laretrostante profumata mac-chia mediterranea, costitui-sce un posto incantevole.Per i propri iscritti e per i lorofamigliari lo Spi ha riservato unprezzo vantaggioso e, soprat-tutto, un programma di tutto ri-spetto che prevede giornate

Speciale montagna ANDALOHotel Alpen***

Dal 11 al 25 luglio

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Dal 10 al 24 maggio

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21° edizioneGiochi di Liberetàa Cattolica

Dal 14 al 17 settembre

Euro 270*

Tornei di bocce, carte, tennis,dama, calcetto, ballo e molto altro!! Festa di benvenuto sul lungo-mare e serata di Gala

Grande spettacolo conLA BANDA OSIRIS

Settimana dell’Iscritto SpiSARDEGNA OROSEIMarina Resort Garden Club****

Dal 4 al 11 giugno

Iscritti Spi Cgil

Euro 695*

Non iscritti

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CROCIERA COSTASpagna, Tunisiae MaltaDal 1 al 8 maggio

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sulle bellissime spiagge e perchi lo desiderasse escursioni,minicrociere, e visite al museodi casa Gramsci a Ghilarza ecene con i pastori dove saràpossibile banchettare al-l’aperto godendo dei loro ca-ratteristici prodotti.Potremo quindi visitare Ghi-larza vivace paese, dove An-tonio Gramsci, visse gli annidell’infanzia e dell’adolescen-za con i suoi familiari. La suacasa ha subito alcuni inter-venti che hanno modificato ladestinazione d'uso, rievocaperò ancora l’immagine diuna famiglia che, pur nelle av-

versità e nelle difficoltàeconomiche, seppe tra-smettere quei valori suiquali si fonda l’intera ope-ra gramsciana. “Istruitevi,

perché avremo bisogno di

tutta la nostra intelligen-

za” una delle importanti af-fermazioni tuttora attuali diAntonio Gramsci. L’asso-ciazione Amici della Casa

Gramsci, ha avviato un rap-porto di collaborazione con re-altà ed esperienze del nostropaese con ex-partigiani, sin-dacalisti, intellettuali, studio-si e artisti, che favorirono il re-stauro della casa. In Sardegna incontreremoanche i rappresentanti delsindacato pensionati Cgil del-la regione scambiando conloro idee ed esperienze utiliper conoscere e approfondi-re la realtà sindacale del no-stro paese. Ecco, questi sonoi tanti buoni motivi per veni-re con noi in Sardegna, isoladi Libertà. ■

Lo scorso 10 aprile il Coordi-namento donne Spi Lombar-dia si è ritrovato per la mani-festazione conclusiva dellecelebrazioni dell’8 marzo. La

guerra nel e sul corpo delledonne, tema significativo spe-cie quest’anno in cui ricorre ilcentenario della Grande guer-ra e il settantesimo della Li-berazione. Significativo, maanche immenso anche per-ché sono cambiate, nel corsodegli anni, le modalità in cui ledonne hanno subito la guerra.Quasi impossibile, dunque, af-frontarlo nella sua interezza.All’iniziativa (non ancora fat-ta mentre noi stiamo andandoin stampa, ndr) sono interve-nuti lo storico Enzo Laforgia,Sonia Forasiepi per AmnestyInternational, il magistrato Sil-vana Arbia, la psicoanalista Ni-cole Janigro. L’incontro si è te-nuto presso l’Auditorium Mar-tinotti dell’Università deglistudi Milano-Bicocca, intro-dotto da Carolina Perfetti, re-sponsabile Coordinamentodonne, e concluso dal segre-tario generale Spi Lombardia,Stefano Landini. ■

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7Varese

Paolo Barboni, segretariodella lega di Sesto Calende dalsettembre 2009, ha una storiapersonale dedicata da sempreal nostro sindacato. È stato se-gretario generale provincialeFiom e, per otto anni, membrodella segreteria Spi di Varese.La sua presenza in lega è quo-tidiana; questo, ovviamente,

Lo scorso 5 marzo, il direttivo dello Spi di Varese è stato convocato per una riunione se-minariale allargata dal titolo Riforma sanitaria lombarda, welfare, negoziazione sociale

in provincia di Varese: facciamo il punto.I lavori sono stati coordinati dal nostro segretario generale Marinella Magnoni e la pre-senza delle compagne e dei compagni, membri del direttivo e non, si è verificata alta e par-tecipata.Era presente Claudio Dossi della segreteria regionale Spi che ha aperto la mattinata, conun’ampia e dettagliata relazione, descrivendo gli scenari attuali e proponendo le strategieda mettere in atto nella discussione con la Regione Lombardia.Ci sono stati poi interventi che hanno aiutato la riflessione, tra gli altri quello di Alberto Vil-la, componente della segreteria della Camera del Lavoro di Varese.Le conclusioni sono state affidate a Dino Zampieri, della segreteria Spi di Varese, delegatoalla negoziazione sociale.Zampieri ci ha illustrato lo stato della negoziazione nella nostra provincia, positivo per lamancanza di tagli ai servizi sociali, ma problematico per il poco impegno messo nella lot-ta contro l’evasione/elusione Irpef.Tanti sono stati gli spunti che serviranno a proseguire il lavoro dello Spi nel territorio; so-no in previsione anche ulteriori momenti di studio per chi nelle leghe si occupa di nego-ziazione sociale.Lo Spi di Varese è sempre in prima linea, vicino alle necessità dei propri iscritti e non, perprovare a migliorare le condizioni di vita della popolazione tutta. ■

È il titolo della mostra fotografica chesi è svolta a febbraio a Somma Lom-bardo, presso la sala Oriana Fallaci.L’autore delle foto è il compagno Da-niele Zuliani, che da due anni ci ha la-sciato. Come ben sappiamo aveva de-dicato tutta la sua vita all’impegno po-litico e sindacale; l’altra grande sua pas-sione era la fotografia. La mostra è sta-to un momento di ricordo di Daniele,della sua forte personalità. Ha lasciatoun vuoto allo Spi, un grande abbraccioalla moglie Rossellina e alle figlie Vanessa e Natasha da partedi tutte le compagne e i compagni dello Spi di Varese. ■

10 febbraio 2015. Delegazione dello Spi di Varese a Stra-

sburgo, Parlamento Europeo, per la presentazione della ri-

cerca Welfare e cure di lungo termine in Europa. Un inte-

ressante momento di confronto tra quattro paesi, che ci per-

metterà di avere più strumenti per il nostro lavoro. ■

quando non impegnato in al-tre attività Spi (incontri con iComuni, direttivo Spi Lom-bardia, riunioni attinenti lanostra organizzazione).Durante la giornata incontradi solito una cinquantina dipersone, pensionati e non,qualcuna in sede, altre in sediistituzionali, altre in luoghimeno ufficiali. Con tutti cercadi instaurare un rapporto ot-timale, vicino ai loro bisogni.La lega di Sesto Calende com-prende tredici comuni, in un-dici di questi abbiamo un re-capito Spi. In questi uffici ci si

occupa di pratiche pensioni-stiche, fiscali, assistenziali;sono recapiti importanti per inostri iscritti e non solo. Il se-gretario ritiene che tutte le at-tività che si svolgono nelle no-stre sedi siano in linea con i bi-sogni degli anziani, a partiredalla negoziazione sociale coni Comuni, sino alla raccolta econseguente spiegazione deimodelli Inps. La lega di SestoCalende può contare su tren-ta collaboratori, tutti preziosie dislocati nelle varie sedi.Barboni vorrebbe migliorare informa progressiva e costante

il rapporto di vicinanza con lapopolazione, in modo da poterorganizzare in modo ottimaleil funzionamento della lega.Altrettanto migliorabile giu-dica il rapporto con il sistemaservizi della Cgil. Ritiene chein una società civile in velocemovimento tutto deve esserecontinuamente aggiornato emodernizzato. Le azioni poli-tiche-economiche e la possi-bilità di usufruire dei nostri ser-vizi, sono in generale cono-sciuti tra gli anziani della legadi Sesto Calende, tanti sono ipensionati che ne danno unbuon giudizio. Il segretario re-puta quasi ottimali i rapportiche si sono instaurati con i Co-muni, con gli altri sindacati deipensionati, con le associazio-ni presenti nel territorio dellalega. Giudica le lega di SestoCalende infatti fortemente ra-dicata e inserita nel territorio.Le tematiche che più spesso sidevono affrontare con i pen-sionati che si rivolgono a noi

riguardano la sfera delle pra-tiche burocratiche e la nonsempre facile esigibilità del di-ritto. Spesso lo stato di pen-sionato comporta problemidi non semplice soluzione.Per dare una possibilità dimiglioramento agli anzianioggi, secondo il segretario, cisarebbero tre cose essenzialiche lo Spi deve, con forte de-terminazione, portare avanti:• una pensione dignitosa pro-tetta dall’adeguamento circa ilpotere d’acquisto;• un’assistenza socio-sanitariaefficace ed efficiente;• la necessità di stare in re-lazione con più persone pos-sibili.Queste tre azioni, oltre chesindacalmente valide, rap-presentano per il segretariodella lega di Sesto Calende,una sorta di antidoto controla rassegnazione, utili ad evi-tare di terminare la propriaesistenza in compagnia diinedia e stenti. ■

Lega di Sesto Calende: tre obiettivi per vivere meglio

L’importanza della negoziazione sociale

Segreteria Spi Varese

L’idea, l’impegno,la passione

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8Varese

Sono passati ormai 70 anni dalgiorno in cui il popolo italia-no poté gioire per aver schiac-ciato il nazifascismo e con-quistato la Libertà e la De-mocrazia, calpestate per annidai fascisti nel nostro paese.Finiva così la Seconda guerramondiale, senz’altro l’eventopiù funesto e tragico del ven-tesimo secolo. Oltre agli annidi guerra vera e propria, an-che quelli di pace furono con-trassegnati da vicende infa-manti per l’umanità, soprat-tutto negli gli anni fra le dueguerre. Subito dopo la Gran-de Guerra, in Germania e in al-tri paesi del nord est europeo,si risveglia il mostro dell’an-tisemitismo che aveva avutola sua più famosa vittima nelcapitano Dreyfuss, accusatodi spionaggio ed ingiusta-mente condannato in Franciaal culmine di una campagna diodio contro gli Ebrei. I nazisti,che giunsero al potere in Ger-mania nel gennaio del 1933,erano convinti che il popolotedesco fosse una razza su-

periore e che gli Ebrei, rite-nuti invece inferiori, rap-presentassero un’entità estra-nea e un pericolo per l’omo-geneità razziale della popola-zione germanica. Le autorità

tedesche presero di mira an-che altri gruppi ritenuti dirazza inferiore: ad esempio, iRom, i disabili e le popola-zioni slave (Polacchi, Russi edaltri). Alcuni furono inveceperseguitati per le loro ideepolitiche, per il loro credoideologico o a causa di de-terminate caratteristichecomportamentali: in parti-colare, chi credeva negli idea-li del comunismo e del so-cialismo, i Testimoni di Geo-va e gli omosessuali.Nel 1933, la popolazioneebraica in Europa era costi-tuita da circa nove milioni dipersone, prima che la guerragiungesse al termine, nel-l’aprile del 1945, due Ebrei sutre sarebbero morti per manodei Tedeschi e dei loro fian-cheggiatori, nell’ambito del-la cosiddetta Soluzione fina-le, il piano ideato dai nazistiper eliminare tutti gli Ebreid’Europa.In Italia, quegli anni furono ca-ratterizzati da grandi tensionisociali: le popolazioni riven-dicavano migliori condizionidi vita e di lavoro. A queste ri-chieste, i proprietari terrieriprima, e gli industriali poi, fo-raggiarono il partito fascistaper ristabilire la “pace socia-

le”. Le squadracce fascistecominciarono così ad assal-tare ed incendiare le Cameredel Lavoro e le Case del Po-polo. Gli esponenti socialistiprima e liberali poi, venivanoassaliti e bastonati; molti ven-nero mandati al confino aVentotene o nelle altre isolemeridionali, alcuni riuscironoa scappare in Francia. Altripassarono in clandestinità afare propaganda antifascistain Italia. L’8 settembre 1943 se-gna l’inizio della Resistenza,fenomeno non solo italiano,ma che in Italia assume unacaratteristica unica: non èsolo resistenza militare ma an-che e soprattutto politica: ci sivuole liberare di ciò che hamesso il fascismo al potere.

25 aprile 1945 – 25 aprile 2015di Federico Schioppa – Segretario Lega di Gallarate

Moltissimi furono quelli chesalirono in montagna dallecittà, dove avevano assorbitol’insegnamento dei vecchi an-tifascisti che erano rimastiin Italia. Fu proprio grazie aqueste persone che la Resi-stenza poté nascere, cresceree alla fine vincere contro la fe-rocia degli occupanti tede-schi e dei loro servitori fasci-sti. Sono passati settant’annie tutto lascerebbe pensareche i massacri e gli orroridelle due guerre mondiali e ditutte le altre guerre combat-tute in Europa nel secolo ven-tesimo abbiano spinto i popolia trarne insegnamento e anon ripetere gli stessi errori.Purtroppo non è così: la pa-rola guerra apre sempre le

Area benessere – Giochi Liberetà 2015

Le nostre iniziativeAnche per il 2015 sono tante le iniziative organizzate all’interno dell’Area benessere del nostroterritorio. Nel mese di gennaio ha avuto inizio il progetto coesione sociale nella lega di Besozzo;come sempre sono tanti gli eventi, presentati il 7 marzo presso la sala consigliare del Comu-ne di Sangiano dal responsabile Severino Bonandin (nella foto). Sono coinvolti centri anziani,

parchi pubblici, locali, amministrazioni co-munali, centri sportivi e numerosi volontari. Al-tre sei leghe Spi della provincia di Varese (Va-rese-Malnate, Azzate, Gallarate, Saronno, Som-ma Lombardo e Busto Arsizio) partecipano aiGiochi di Liberetà con diverse discipline: bal-lo, bocce, carte, poesia e fotografia. Informa-zioni e iscrizioni presso le nostre sedi. La finaledei Giochi è stata confermata a Cattolica nelmese di settembre, vi daremo ulteriori notizienel prossimo Spi Insieme. Vi aspettiamo per

stare insieme consapevolmente! ■

A causa di cessata locazione,entro l’inizio dell’estate nonpotremo continuare a ero-gare i nostri servizi nellasede Spi di via Magenta.Ci stiamo attivando per tro-vare una soluzione alternati-va in zona, nel frattempo ci sipuò rivolgere alle nostre duealtre sedi di via Caprera 1 e diviale Repubbica 67.La campagna fiscale 2015

sarà comunque svolta nel-

la sede di via Magenta. ■

IDEA REGALOche vale

per tutto l’anno

cronache dei telegiornali.Guerra in Nigeria, Ucraina, Li-bia, Palestina, Eritrea... Grup-pi integralisti (che nulla han-no a che vedere con l’Islam)minacciano il mondo, atten-tano le libertà democratichedei popoli compiendo sullepersone barbarie inaudite,come la decapitazione o tra-sformando donne e bambiniin bombe umane. In tutto ilmondo vengono costruitimuri come quello la cui ca-duta è stata festeggiata nel1989. Ovunque si perseguel’obiettivo del profitto e delpotere per il denaro, a scapi-to dei lavoratori, pensionati ecittadini tutti. Ecco l’importanza del 70°della Liberazione. Ancorauna volta gli antifascisti, i la-voratori, i democratici, i cit-tadini tutti, come in quel 25aprile del 1945 sono chia-mati a scendere nelle piazzedi tutti i paesi d’Italia ed Eu-ropa, in difesa di quei valoridemocratici che tanta fatica,lotta e sangue costarono al-lora. La memoria dei ricordiva tenuta viva soprattuttoper le nuove generazioni, af-finché fatti così brutali, atro-ci, indescrivibili non si ripe-tano mai più. ■

Lega di Busto Arsizio: ATTENZIONE

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