Pensioni: serve un impegno - SPI CGIL LombardiaPortale SPI · Prestito vitalizio ipotecario di...

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La grande manifestazione del 19 maggio scorso in piazza del Popolo a Roma ha raccolto le proposte e il malessere di pensionati giovani e lavoratori, che in questi mesi più volte si sono mobilitati in tutta Italia chiedendo ascolto e risposte. Sulle pensioni si è alimentato un clima di profonda incer- tezza e preoccupazione tra le persone. È per questo che ora serve un confronto serio. I titoli sui giornali, gli spot e le promesse elettorali non ba- stano più. C’è davvero bisogno di un in- tervento in favore dei pen- sionati con un reddito medio- basso. Non serve focalizzare l’atten- zione solo sui famosi 80 euro per le minime. Innanzitutto, bisogna fare in modo che i pensionati paghino le stesse Brianza Numero 3 Giugno 2016 Registrazione Tribunale di Milano n. 75 del 27/01/1999. Spedizione in abb post. 45% comma 2 art. 20b legge 662/96 Filiale di Milano - Euro 2,00 Direttore responsabile Erica Ardenti www.spicgillombardia.it Spi Cgil Monza via Premuda, 17 Tel. 039.2731132 [email protected] www.cgilbrianza.it/spi Pensioni: serve un impegno importante di Pietro Albergoni – Segretario generale Spi Monza e Brianza Ancora una vota dobbiamo registrare che la partecipazione al voto si è ridotta mediamente del 10% assestandosi intorno al 60% degli aventi diritto. Sono otto i comuni Brianzoli che il 5 di giugno sono andati al voto. Quattro con più di 15.000 abitanti. A Limbiate è stato eletto sindaco Romeo Antonio Domenico. Nei quattro Comuni con meno di 15.000, i sindaci eletti sono: a Biassono Casiraghi Luciano, a Varedo Vergani Filippo, a Vedano al Lambro Meregalli Renato, a Verano Brianza Massimi- liano Chiolo. Al ballottaggio del 19 giugno sono stati eletti Roberto Corti a Desio, Rosalba Colombo ad Arcore e Francesco Sartini a Vimercate. Ai nuovi sindaci inviamo gli auguri per un buon lavoro e ricordiamo l’importanza della partecipazione e del confronto con le parti sociali. Amministrative 2016: il voto in Brianza di Ambrogio Beretta A testa alta! Erano oltre 60mila i pensionati arrivati da tutta Italia in piazza del Popolo a Roma il 19 maggio scorso per la manifestazione unitaria di Spi, Fnp e Uilp. La convocazione di Cgil, Cisl e Uil il 24 maggio scorso, la presentazione in Commissione lavoro dell’emendamento al ddl povertà che stralcia la norma sulle pensioni di reversibilità e una successiva convocazione al tavolo di confronto il 14 giugno sono stati i primi risultati ottenuti con la mobilitazione. 60mila in piazza Inaugurazione orto e giardino didattico “Lea Garofalo” (Continua a pagina 12) Un progetto di telefonia sociale A pagina 2 I pericoli del vuoto della politica A pagina 3 Le nostre iniziative Da pagina 5 a 8 Assegni al nucleo familiare A pagina 9 Il reSPIro della legalità A pagina 10 Anziani e servizi sociali fragili A pagina 11 Gazebo in piazza: grande successo A pagina 11 Nel nome di Lea Garofano un giardino per i giovani A pagina 12 Memoria operaia 2: il disastro dell’Icmesa A pagina 12

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La grande manifestazione del19 maggio scorso in piazza delPopolo a Roma ha raccolto leproposte e il malessere dipensionati giovani e lavoratori,che in questi mesi più volte sisono mobilitati in tutta Italiachiedendo ascolto e risposte.Sulle pensioni si è alimentatoun clima di profonda incer-tezza e preoccupazione tra lepersone. È per questo cheora serve un confronto serio.

I titoli sui giornali, gli spot e lepromesse elettorali non ba-stano più.C’è davvero bisogno di un in-tervento in favore dei pen-sionati con un reddito medio-basso.Non serve focalizzare l’atten-zione solo sui famosi 80 europer le minime. Innanzitutto,bisogna fare in modo che ipensionati paghino le stesse

Brianza

Numero 3 Giugno 2016Registrazione Tribunale di Milano

n. 75 del 27/01/1999.Spedizione in abb post. 45%

comma 2 art. 20b legge 662/96Filiale di Milano - Euro 2,00

Direttore responsabile Erica Ardenti

www.spicgillombardia.it

Spi Cgil Monzavia Premuda, 17Tel. [email protected]/spi

Pensioni: serve un impegno importante

di Pietro Albergoni – Segretario generale Spi Monza e Brianza

Ancora una vota dobbiamo registrare che la partecipazione al voto si è ridotta mediamente del 10% assestandosi intorno al 60%degli aventi diritto. Sono otto i comuni Brianzoli che il 5 di giugno sono andati al voto. Quattro con più di 15.000 abitanti.A Limbiate è stato eletto sindaco Romeo Antonio Domenico. Nei quattro Comuni con meno di 15.000, i sindaci eletti sono:a Biassono Casiraghi Luciano, a Varedo Vergani Filippo, a Vedano al Lambro Meregalli Renato, a Verano Brianza Massimi-liano Chiolo. Al ballottaggio del 19 giugno sono stati eletti Roberto Corti a Desio, Rosalba Colombo ad Arcore e FrancescoSartini a Vimercate. Ai nuovi sindaci inviamo gli auguri per un buon lavoro e ricordiamo l’importanza della partecipazionee del confronto con le parti sociali. ■

Amministrative 2016: il voto in Brianzadi Ambrogio Beretta

A testa alta! Erano oltre 60mila i pensionati arrivati da tutta Italia in piazza delPopolo a Roma il 19 maggio scorso per la manifestazione unitaria di Spi, Fnp e Uilp.

La convocazione di Cgil, Cisl e Uil il 24 maggio scorso, la presentazione inCommissione lavoro dell’emendamento al ddl povertà che stralcia la norma sulle

pensioni di reversibilità e una successiva convocazione al tavolo di confronto il 14giugno sono stati i primi risultati ottenuti con la mobilitazione.

60mila in piazza

Inaugurazione orto e giardino didattico “Lea Garofalo”(Continua a pagina 12)

Un progettodi telefonia sociale

A pagina 2

I pericoli del vuotodella politica

A pagina 3

Le nostre iniziative Da pagina 5 a 8

Assegni al nucleofamiliare

A pagina 9

Il reSPIro della legalità

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Anziani e servizisociali fragili

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Gazebo in piazza:grande successo

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Nel nomedi Lea Garofanoun giardinoper i giovani

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Memoria operaia 2:il disastrodell’Icmesa

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2Brianza

Il diario della Brianza

Il 16 giugno a Desio si sono tenute le premiazioni dei Gio-chi di Liberetà 2016 e abbiamo inaugurato la nuova sede.Alla presenza di Roberto Corti, sindaco di Desio, a Ste-fano Landini, segretario generale Spi Lombardia, e Ser-gio Perino, segretaria nazionale Spi, abbiamo premiatoi vincitori delle opere di pittura e fotografia (con la tar-ga intitolata a Emilio Abbienti), poesia e racconti (con latarga intitolata ad Antonio Santambrogio), fotografia, ol-tre alla gara di pesca (con la targa intitolata a Anna Ma-ria Camnasio). È stata un’importante occasione per va-lorizzare le attività di socializzazione e di riconoscimentodelle realizzazioni culturali e artistiche che qualificano itanti impegni concretizzati nel territorio, con la parteci-pazione di oltre duecento persone. Si è svolta, succes-sivamente, l’inaugurazione della nuova sede di Desio. Lasede è insediata nello storico luogo della Cooperativa eutilizza lo spazio del piano terra. È di proprietà dello Spie la ristrutturazione è stata definita in accordo con la Cgil.Ancora una volta si rafforza e si qualifica l’insediamen-to della Cgil in Brianza. Per dare il giusto riconoscimentoa questo significativo impegno, sono intervenuti, Nino Ba-seotto segretario nazionale Cgil, Sergio Perino segreta-ria nazionale Spi, Stefano Landini e Maurizio Laini. ■

In occasione del trentennale dalla fondazione dei Centrianziani, a Limbiate nei giorni 16 e 17 aprile, si è tenuta,presso l’antica chiesa di S.Giorgio una mostra dal titoloLa città si racconta. La mostra ha evidenziato con scrit-ti e fotografie la storia dei Centri, la loro evoluzione e comel’obiettivo della coesione sociale sia stato il filo rosso ditutti questi anni. Inoltre, nell’ambito della mostra, con leimmagini prese nel corso delle iniziative promosse in tut-ti questi anni, si è data sostanza al progetto Limbiate in

Liberetà. Infine va ricordato che l’8 maggio u.s., pressol’anfiteatro di via Aldo Moro si è tenuta la festa della mam-ma. Nel corso della quale si sono alternati spettacoli dimusica, ballo e danze varie di gruppi locali. Lo Spi Brian-za ringrazia tutte le persone che anno contribuito alla riu-scita delle manifestazioni, i servizi sociali del Comune,le associazioni, i volontari Auser nella persona di ArmandoLazzarin, storico conoscitore di Limbiate autore di scrit-ti e fotografie d’epoca. ■

Limbiate:la città si racconta

di Vittorio Recalcati

È stato un pomeriggio interessante e istruttivo quello tra-scorso il 13 aprile scorso dai pensionate/i dello Spi Brian-za che partecipano alle iniziative promosse nell’ambitodel progetto Sindacato e Arte. Quel pomeriggio era inprogramma la visita ai quadri di Salvatore Fiume, pres-so il palazzo della Regione Lombardia. Un grazie alla con-sigliera regionale Laura Barzaghi che ci ha accompagnati,con il consigliere Pizzul, alla visita della sede della Re-gione Lombardia. Grazie anche allo staff della Regione(Corrado e Nikita) che ha illustrato i vari aspetti del pa-lazzo regionale. Va ricordato che le visite alle mostre pre-vedono uno o più incontri con Maddalena Orlando (exinsegnante), che illustra chi è l’artista, l’uomo, la sua artee il suo tempo. Quindi grazie a Maddalena che permet-te di avere dei pomeriggi diversi. Diversi perché offro-no una alternativa alla solitudine, perché consentono distaccarsi dagli impegni familiari, oltre che soddisfare ildesiderio di conoscere meglio l’arte. ■

Un pomeriggiotra arte e istituzione

di Maria Rosa Viganò

Lo sportello della non autosufficienza

Auser: un progettodi telefonia sociale

di Tosco Giannessi

Auser Brianza promuove losviluppo dell’autogestionedei servizi e la solidarietàper un invecchiamento attivodegli anziani per permettereloro di far crescere il ruolo al-l’interno della società, con isuoi 359 volontari che nel2015 hanno prestato gratui-tamente 77mila ore ha ac-compagnato presso ospeda-li e i centri di cura circa ottomila cittadini brianzoli e per-corso complessivamente600mila chilometri. Crediamo fermamente chele relazioni interpersonali sia-no una componente impor-tante del benessere di unapersona, che la solitudine siaun danno alla salute com-plessiva dell’individuo e chesia necessario attivare tutte le

iniziative atte a migliorare lostandard di vita delle perso-ne anziane.Il progetto, rivolto ai cittadi-ni con età superiore ai 70anni, prevede una fase cono-scitiva attraverso un’indaginee una rilevazione dei bisognitramite colloqui individualipresso le loro abitazioni se-guita dalla proposta di un fu-turo contatto telefonico tra-mite i nostri volontari. Un primo obiettivo che ciproponiamo è quello da unaparte di rilevare e di monito-rare le situazioni in cui mol-ti anziani vivono e quali leloro esigenze. Un secondoobiettivo è quello di portarea conoscenza tutti i dati rac-colti alle strutture pubblichedi competenza.

La sperimentazione sarà incollaborazione con lo Spi CgilBrianza e riguarderà gli iscrit-ti dello Spi e dell’Auser resi-denti nel comune di Muggiò.Tutti gli interessati verrannopreventivamente avvisati, at-traverso lettera scritta, delprogetto e degli obiettivi del-lo stesso. I volontari dell’Au-ser si recheranno presso laloro abitazione per effettua-re l’indagine conoscitiva everificare la possibilità diaderire alle telefonate di com-pagnia.Dopo tale sperimentazioneobiettivo di Auser è di solle-citare tutte le strutture pub-bliche affinché ne valutino irisultati e contribuiscano adestenderlo su tutto il territo-rio di Monza e Brianza. ■

Lo Spi-Cgil ha avviato un progetto per garantire una chiara informazione sulla complessitàdelle normative pensionistiche e scelte consapevoli ai lavoratori. È opportuno, inoltre, chepensionati e lavoratori conoscano l’insieme dei servizi che Spi e Inca mettono loro a dispo-sizione. In ogni azienda coinvolta, verrà organizzata una apposita assemblea informativa sulquadro normativo previdenziale e sull’insieme dei servizi disponibili agli iscritti.I dipendenti iscritti, ad iniziare da coloro che sono più vicini al pensionamento, potranno,attraverso i propri delegati, contattare direttamente il nostro responsabile dello sportello.Lo Sportello dedicato fornirà tutte le informazioni previdenziali necessarie, interverrà pres-so l’Inps per verificare e sistemare tutti gli aspetti contributivi.Gli iscritti saranno informati periodicamente e ‘accompagnati’ alla pensione. ■

L’accompagnamento alla pensione

di Rosario Fontanella

Desio:giornata memorabile

Prestito vitalizioipotecario

di Mario Castiglioni

Con la legge 44/2015, i pro-prietari di un immobile, cheabbiano almeno 60 anni di età,dal 2 marzo 2016 possonochiedere alla banca un pre-stito vitalizio ipotecario, at-traverso un contratto che as-sicura la possibilità di conti-nuare a vivere nell'abitazione.L’ammontare del prestito di-pende dal valore della casa -tendenzialmente sarà com-preso fra il 15 e il 50% de1 va-lore dell’immobile – e dal-l’età del beneficiario. Il pre-stito è garantito da una ipo-teca sulla casa di cui si restacomunque proprietari.Le uniche condizioni previste

per ottenere questo mutuosono un età pari ad almeno 60anni, e il fatto che non ci sia-no precedenti ipoteche sullacasa. Non si può chiedere ilprestito portando più immo-bili come garanzia. Il piano di ammortamento sicalcola sottraendo da 85 l’etàdel beneficiario (o se sono piùdi uno del più giovane). Co-munque la durata non può es-sere inferiore a 15 anni.Il contratto di finanziamentopuò prevedere un tasso fissoo variabile e la banca pro-durrà un prospetto con la si-mulazione del piano di am-mortamento e l’andamento

del debito nel tempo. Ognianno la banca deve informa-re il mutuatario dell’anda-mento del finanziamento.Se il soggetto finanziato èsposato, oppure conviventeda almeno cinque anni (condocumentazione da certifi-cato di residenza), ed en-trambi i partner vivono nel-l’immobile su cui viene ac-ceso l’ipoteca, in contrattodeve obbligatoriamente es-sere sottoscritto da entram-bi, anche se la casa è di pro-prietà di uno solo. Non solo:i requisiti di età (minimo 60anni) devono essere posse-duti da entrambi i partner. ■

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3Lombardia

I pericoli del vuoto della politicadi Stefano Landini – Segretario generale Spi Lombardia

In uno dei suoi primi film disuccesso Nanni Moretti in-terpretava la parte di un gio-vane prete alle prese con icambiamenti della società edei costumi nella periferiaromana degli anni settanta. Ilfilm si conclude con la cele-brazione di una messa, in cuiil protagonista saluta i parentie gli amici e parte per un nuo-vo viaggio, cosciente che untempo della sua vita si eraconcluso. Ho utilizzato questametafora, un ricordo deglianni della nostra giovinezza,

per evidenziare come il votoamministrativo segni defini-tivamente, anche nel nostropaese, la conclusione di unalunga fase della politica in cuinulla cambiava nel compor-tamento degli elettori nelle di-verse tornate elettorali. Sianella prima che nella secon-da Repubblica, le vittorie e lesconfitte di ogni singola for-za politica o schieramentovenivano decise da qualchedecimale positivo o negativo.Ho detto anche nel nostro

paese non a caso, infatti que-sto fenomeno è presente nel-la maggior parte del vecchiocontinente: in Spagna si af-fermano nuove forze politi-che come Podemos, metten-do fine al bipolarismo postfranchista; in Grecia scom-pare il vecchio Pasok, pro-tagonista della lotta alla dit-tatura dei colonnelli, e si af-ferma Syriza; in Francia è atutti noto il successo delFront National dei Le Pen,persino nella ricca Germaniasi afferma Alternative furDeutschland (partito di estre-ma destra) mentre circolaun sondaggio, il primo nellastoria della Germania post-nazista, in cui i due partitiprincipali (Cdu-Csu e Spd) in-sieme non raggiungono il50% dei consensi. E, per fi-nire, ci sono le vittorie deimovimenti di destra nell’Eu-ropa dell’est.Uno sconvolgimento epoca-

le nella rappresentanza poli-tica, senza precedenti nellastoria delle democrazie oc-cidentali, a cui certamente ilnostro paese non poteva ri-manere estraneo.Quali le cause di questo tsu-nami della politica del no-stro tempo? La lunga crisieconomica, iniziata nel 2008,gli effetti della globalizzazio-ne e della rivoluzione tecno-logica sul sistema produttivo,con la relativa perdita di mi-gliaia di posti di lavoro. Unmix di cause che, unite alle ri-

sposte di stampo liberistamesse in atto, ha comportatouno sconvolgimento degliequilibri sociali. Il ceto mediotende a scomparire, le dise-guaglianze sociali aumentanoin ogni angolo d’Europa, la di-soccupazione cresce soprat-tutto fra le nuove generazio-ni, migliaia di anziani vivonoin difficoltà economiche esociali nelle periferie dellenostre città. A ciò si aggiungel’immigrazione di centinaiadi migliaia di disperati, pro-venienti dalle terre africane odai luoghi delle guerre nel vi-cino oriente. Come non pre-vedere che tutto questo avreb-be portato a uno sconvolgi-mento del comportamentodei cittadini nei confronti del-la politica e, in primis, di quel-le forze o leader che gover-nano i singoli stati o le città?

Arriviamo così all’esito diquesta tornata di elezioniamministrative in cui si ac-centuano le tendenze emer-se in quelli precedenti: dal-l’incremento dell’astensioni-smo (un elettore su due nonsi è recato alle urne) all’af-fermarsi del M5S, che nelnostro paese rappresenta piùdi altri l’alternativa al sistematradizionale dei partiti.Il vuoto della politica generaun disegno pericoloso fon-dato sull’estraneità come an-tidoto alla compromissione,un’estraneità verso le istitu-zioni che vanno prima espu-gnate e poi, forse, governate.Pare la fine della politica al-meno quella che abbiamo im-parato nell’abbecedario delsecolo scorso. Rifiutare lostato e il meccanismo demo-cratico che gli dà forma, vie-ne vissuto come l’ultima ri-bellione possibile, hanno fat-to credere che non ci sono piùvincoli né lasciti da onorare,né eredità da acquisire. Ha pa-gato elettoralmente il rac-conto di una verginità chetutti vorrebbero avere e nes-suno ha, un foglio in biancodove riscrivere la storia da lì

in poi. Appunto, un’illusione!Nei quartieri popolari dellegrandi città i ceti colpiti dal-la crisi affidano il loro con-senso ai movimenti anti si-stema, perché li consideranosimili a loro nella denunciadelle politiche economicheportate avanti in questi anni,nella lotta ai privilegi del cetopolitico e nelle paure derivantidall’insicurezza percepite.Il voto nella città di Torino èun esempio da manuale diquesto fenomeno: Piero Fas-sino, un sindaco che per giu-dizio unanime aveva gover-nato bene la città, viene scon-fitto dalla sua avversariaChiara Appendino in tutte lezone periferiche, vincendosolamente nel centro citta-dino o nelle zone residenzia-li della collina torinese.In questo contesto per una for-za sociale come il sindacato siapre sempre più un problemadi rappresentanza di questiceti popolari, che tradizional-mente hanno costituito lagrande parte dei nostri iscrit-ti. La lotta alle diseguaglian-ze sociali, per il valore del la-voro, per destinare risorseper garantire i diritti alla sa-lute e al sapere, deve tornareal centro dell’azione del no-stro governo e delle istituzio-

ni europee. I temi della vitanelle grandi periferie urbanenon possono essere solo alcentro delle campagne elet-torali, devono essere attivatepolitiche attive per riqualifi-care chi ha perduto il lavoro,ai giovani va ridata la speran-za nel futuro e agli anziani pen-sioni dignitose dopo i lunghianni dedicati al lavoro e allacrescita di questa società. Lo Spi in questo è impegnatoin prima fila. Da parte sua lapolitica dovrebbe riconnet-tersi con i nuovi bisogni so-ciali. Occorre un nuovo cor-so politico senza rifuggire inillusioni plebiscitarie. Servi-rebbe un nuovo patto di cit-tadinanza e un nuovo com-promesso sociale. Servireb-bero tante sezioni aperte enon solo i comitati elettorali.Un patto tra le generazioni peril bene comune, più che con-tro, gareggiare per, senza di-spute salottiere dove la quo-tidianità della povera genteappare sbiadita e distante.Se questa distanza non si ac-corcia, quello di questo finesettimana rischia di esseresolo l’aperitivo, il preludiodi uno tsunami indistinto,dentro il quale i più deboli pa-gheranno un prezzo, come alsolito, più caro degli altri. ■

Intervento di Cosetta Lissoni, segretaria lega Spi

di Lissone, alla manifestazione nazionale del 19 maggio

Lama e la Cgil: un binomio indissolubile

Il 31 maggio del 1996 moriva Luciano Lama al cui nome è ancora oggi legata l’idea diuna Cgil di grande autorevolezza e prestigio.

Lama fu segretario generale dal marzo del ’70 finoal marzo 1986, anni difficili della storia d’Italia le-gati alle lotte contro il terrorismo e alla pesante cri-si economica.Nato nel 1921 a Gambettola, in provincia di Forlì, Lamasi unì nel ’43 ai partigiani e fu nominato dal Cnl se-gretario della Camera del lavoro di Forlì nel ’44 dal Cln.Nella sua lunga vita in Cgil è stato segretario generaledei chimici e dei metalmeccanici.La ricerca di unità sia all’interno della Cgil che con lealtre organizzazioni sindacali e uno sguardo sempreattento ai mutamenti della società e, quindi, a una ca-pacità di cambiamento del sindacato si può dire sia-no stati i due punti fermi che hanno sempre guidatoil lavoro di questa grandissimo leader. ■

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4Lombardia

Lo sportello sociale è una fe-lice intuizione del sindacatodei pensionati della Lom-bardia. A questa particolareesperienza e al suo futuro èstato dedicato il convegnoReti di solidarietà, gli spor-

telli sociali dello Spi per

non essere soli di fronte alle

difficoltà, che si è tenuto il 13maggio scorso. Claudio Dossi, segreteria SpiLombardia, nella sua rela-zione introduttiva ha sottoli-neato come “gestire questicambiamenti e rafforzare lereti di solidarietà sia il puntocentrale della gestione deicambiamenti e rappresenti ilbanco di prova delle politichesociali e socio sanitarie delnostro paese e della nostraregione, per questo il sinda-cato con coerenza ha intra-preso un serrato confrontocon la Regione sulla riformasociosanitaria e sociale”.Far conoscere agli anziani iloro diritti è dunque la sfidadi oggi: “Per questo – ha con-tinuato Dossi – abbiamo pen-sato di costruire una parte direte solidale che sappia ac-cogliere coloro che manife-stano il bisogno di conosce-

re i propri diritti e a loro, in-dichino come esigerli. Questostrumento si chiama Spor-tello sociale dello Spi”.Oggi gli sportelli attivi sonoben 72 in diversi luoghi del-la Lombardia e vi operano130 volontari. Cosa e comesia l’attività agli sportelli èstato raccontato attraversol’esperienza di MarianellaCazzaniga (Spi Brianza), Car-la Merli (Spi Pavia) e Ma-nuela Cassani (Spi Varese).Precedentemente GiuseppeGambarelli, Spi Lombardia, eValeria Murru, avevano par-lato della piattaforma di ge-stione e del servizio deglisportelli.Per Cristiano Gori, presi-dente di Lombardia sociale,“mettere in rilievo i bisognivuol dire mettere in campouna forte azione di negozia-zione sociale, ovvero elabo-rare anche una riflessionestrategica sul welfare cheabbiamo”.“L’unico welfare possibile infuturo sarà un welfare di so-lidarietà – ha detto CarloBorghetti, vicepresidente del-la commissione Sanità in Re-gione Lombardia – fatto da

vari attori socialisotto una regia pub-blica, la program-mazione e l’eroga-zione dei servizideve essere chiara.La Regione da par-te sua deve aumen-tare in modo strut-turale le risorse chevanno al sociale eal sociosanitario.Questo implica an-che la costituzionedi un fondo regio-nale per la non au-tosufficienza”. Se-condo Giulio Gallera, asses-sore regionale al reddito diautonomia e inclusione so-ciale, il passaggio cruciale èda un welfare state a un wel-fare society, ovvero un wel-fare dove ognuno è respon-sabile del pezzo che gli com-pete. Un plauso al lavorosvolto all’interno degli spor-telli è venuto anche da Gra-ziano Pirotta, presidente deldipartimento welfare AnciLombardia. È stato proprioPirotta a sottolineare comel’attività svolta dagli sportel-listi permetta ai Comuni diessere sgravati dal primo

compito di informativa perdare più spazio a quella del-la presa in carico dei cittadi-ni bisognosi, sottolineandocosì come non possa esserciun sovrapporsi di ruolo. SiaPirotta che, prima di lui, Fio-renzo Corti – segretarioFimmg – hanno posto l’ac-cento sull’importanza dellaformazione di chi lavora aglisportelli.“Lo sportello sociale è unpezzo concreto della nostralinea di intervento in Lom-bardia, non è un fatto episo-dico”, così Stefano Landini haesordito concludendo i la-

Quale futuro per gli sportelli sociali?Un primo bilancio dell’attività svolta in questi tre anni

vori del convegno. Il se-gretario generale delloSpi ha voluto risponde-re anche a chi ha chiestocosa intenda fare lo Spiattraverso gli sportellisociali: “di sicuro nonvogliamo sostituirci alpubblico, ma aiutare icittadini nella tutela del-la loro salute. La politi-ca non può ignorare ilproblema dell’invec-chiamento, noi vogliamoun ruolo del pubblico eche la cosa pubblica fun-zioni perché altrimenti

sarà il privato a farla da pa-drone. Politica è progetta-zione, non mantenimentodello status quo”. Landini hadetto che se finora la rispostaa molti problemi ha poggiatosulla risorsa famiglia questonon è possibile per il futuroviste le tante famiglie com-poste da un unico membroche si registrano già oggi.“Dentro lo sportello socialec’è anche una visione di quel-lo che il sindacato deve es-sere: uno strumento utile,solo così potremo averel’adesione di chi vogliamorappresentare”. ■

Sobrietà, concretezza, responsabilità verso gli altri e verso la comunità sono i valori che det-tano i comportamenti degli anziani in questo periodo. Lo ha sottolineato Merida Madeo nel-la sua relazione introduttiva al convegno dello Spi Lombardia, tenuto alla Fondazione Stel-line il 22 aprile scorso, e dedicato alla Carta di Milano e all’eredità lasciata da Expo.Un’iniziativa che si situa all’interno di un percorso iniziato l’anno scorso sugli stili di vita, mache non si esaurisce qui, infatti, l’impegno dello Spi, come ha spiegato Madeo poi, deve pro-seguire: “Occorre individuare anche spazi di confronto con le amministrazioni, con le isti-tuzioni locali, con le ex Asl per fare contrattazione sociale su obiettivi che riguardano gli sti-li di vita. Chiamare al confronto i Comuni e la Regione significa sottolineare lo stretto rap-porto che c’è fra corretti stili di vita e salute, fra comportamenti virtuosi e prevenzione”.Da tutto ciò nasce il profondo interesse che lo Spi ha “per il percorso che ha portato alla scrit-tura di quello che all’inizio fu il protocollo e che poi è diventato la Carta di Milano, che rap-presenta l’eredità culturale e politica dell’Expo”.Claudia Sorlini, presidente del Comitato scientifico per Expo, ha parlato degli impegni raccoltinella Carta di Milano. Uno di questi è la redistribuzione, intesa anche come donazione, che è alcentro del disegno di legge contro lo spreco alimentare, illustrato dall’on. Maria Chiara Gadda.“Rigore, tracciabilità dei prodotti, sicurezza alimentare sono i paletti che abbiamo messo allanostra legge. Obiettivo: raddoppiare le donazioni attraverso una semplificazione della nor-mativa finora vigente – ha spiegato Gadda –. L’eccedenza in Italia si aggira sui 5,6 milioni ditonnellate, oggi se ne recuperano 500mila grazie al lavoro delle associazioni. Lo spreco si rea-lizza per il 57% nella filiera economica, per il 43% nelle nostre case, questo secondo i dati diuna ricerca fatta dal Politecnico di Milano. Se vogliamo intervenire sul 43% diventa impor-tante l’educazione del cittadino specialmente partendo dalle giovani generazioni”.Sui danni che deriveranno per l’Europa dal TTIP, il parternariato transatlantico per il commer-cio e gli investimenti, si è soffermata Stefania Crogi, segretaria generale Flai nazionale: “è un ne-goziato che si svolge interamente in segreto tra gli Stati Uniti e gli altri paesi europei, abbassarele tariffe non significherà solo abbassare i dazi doganali, ma anche le garanzie sui prodotti, pro-dotti che non avranno più le tutele che oggi hanno grazie alle regole più severe imposte dall’UE”.“Non è libero chi non può mangiare – ha detto concludendo Stefano Landini, segretario ge-nerale Spi Lombardia – anche per questo l’impegno dello Spi è forte su tali tematiche. Gli im-pegni assunti attraverso la Carta di Milano sono importanti, così come importante è l’impe-gno che lo Spi si è assunto nella lotta contro lo spreco. E noi ci saremo sempre, anche neiprossimi giorni a fianco della Flai nella Tenda rossa perché questo è il nostro modo di daresenso al nostro essere sindacato”. ■

A partire dalla Carta di Milano, quale eredità dall’Expo?

Lo Spi della Lombardia ha deciso di pubblicare Il Nico più bel-

lo del mondo, Nico Conte nella sinistra legnanese, tramite lapropria casa editrice Mimosa, celebrando così la sua Giorna-ta della memoria 2016, per ricordare un compagno e riper-correre la sua vita, così ben testimoniata dai tanti racconti, benraccolti nel prezioso lavoro di Gigi Marinoni. La presentazio-ne è avvenuta a Legnano al Circolone il 22 maggio.Così Stefano Landini, segretario generale Spi Lombardia, ri-corda Nico Conte nella prefazione del libro: “Nico apparte-neva a quella specie di persone che non si accontentava diannotare o solidarizzare sui problemi che la gente poneva,Nico cercava sempre il come contribuire a risolverli.È stato un compagnonel senso che questa pa-rola ha avuto per gene-razioni di italiani.Questa parola significafratellanza, comunanzadi disagi e valori, di vo-glia di fare un mondopiù giusto. Compagnoda cum panis, colui concui ci si divide il pane.Il libro, la sua lettura,renderà evidente comeuna vita ricca, così riccadi impegno sociale e po-litico, rendesse necessa-rio raccontarla, facendomemoria positiva, senzaridondante retorica, neipregi e nei difetti, ma so-prattutto nella ricchezzadi un’umanità e di unaqualità del legno rara”. ■

Il Nico più bello del mondo

Pagina a cura di Erica Ardenti

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“Il voto delle donne ebbe edha un grande valore politicoanche perché è un costantepunto di riferimento attualeanche oggi per un più ampiolavoro politico dove le diffe-renze vengono riconosciute edove si prova a costruire il dia-logo fra posizioni differenti”,così Valeria Fedeli, vicepre-sidente del Senato, ha sotto-lineato il valore dei 70 anni delvoto delle donne, tema che èstato al centro del convegnoorganizzato da Spi Brescia eLombardia lo scorso 17 giu-gno presso la Camera di Com-mercio di Brescia.Dal voto alle donne alla Re-

pubblica democratica – At-

tualità e prospettive dei prin-

cipi costituzionali questo iltitolo dell’iniziativa a cui han-no partecipato oltre a Fedeli,Lucia Rossi, segreteria Spinazionale, Adriana Apostoli,docente di Diritto costituzio-nale dell’Università degli diBrescia, Elena Lattuada, se-gretaria generale Cgil Lom-bardia mentre Pierluigi Cet-ti, segretario generale SpiBrescia, ha introdotto i lavo-ri e Stefano Landini, segreta-rio generale Spi Lombardia, liha conclusi. Il tutto col coor-dinamento di Alessandra DelBarba, Spi Brescia.L’importanza del riconosci-mento del diritti di voto sui at-tivo che passivo è stata sot-tolineata in tutti gli interven-ti così come l’importanza dellavoro svolto dalle cinquedonne, fra le 21 elette nella Co-stituente, che fecero parte delgruppo dei 75 che elaborò laCarta Costituzionale. Donneche ebbero “la consapevolez-za di rappresentare oltre aipartiti di riferimento, le istan-ze del mondo femminile ita-liano e contribuirono a cam-biare, dal punto di vista giuri-dico, la condizione delle don-ne nella società, pretendendoche si iscrivesse in importan-

ti articoli della Costituzioneche donne e uomini godeva-no di pari diritti, articoli pro-pedeutici nei decenni suc-cessivi alla conquista di altriimportanti diritti”, ha sottoli-neato Cetti precisando come“nonostante l’aumento dellapresenza delle donne in ruo-li della politica e dell’econo-mia, il gap sociale tra donnee uomini non si colma e c’èmolto da fare per arrivare auna eguaglianza effettiva intutti i campi. Molte sono an-cora le cariche elettive mai co-perte da donne in Italia”.Il 2 giugno sancì anche la na-scita della Repubblica e perCetti “Resistenza, Repubbli-ca, Costituzione e Democra-zia sono quattro elementi le-gati insieme” e proprio allaCostituzione ha guardato ilconvegno dove si è voluto co-minciare anche ad affronta-re il tema della Riforma Co-stituzionale approvata dalParlamento e che sarà sot-toposta a referendum l’otto-bre prossimo.“Sarebbe utile abbassare itoni della discussione – hadetto Cetti in riferimento aldibattito in atto sulla riforma– Si carica impropriamente ilreferendum di un significatopolitico per la permanenza ola caduta del governo in ca-rica a prescindere, con il ri-schio che si trasformi in unplebiscito sul presidente delconsiglio. Credo che serva, in-vece, un dibattito serio, sen-za essere divisi pregiudizial-mente. Il Parlamento – hapoi detto Cetti – ha approva-to la riforma con una proce-dura perfettamente costitu-zionale. È sicuramente posi-tivo che una scelta così im-portante sia comunque affi-data, in ultima analisi, all’in-sieme del corpo elettorale. Èanche un’inedita esperienzaculturale, quella di ragionarein concreto sul come deve es-

sere la Costituzione italianadel nuovo secolo, facciamo-lo discutendo sul merito”.E sul merito è intervenutaAdriana Apostoli: “Le Co-stituzioni esprimono ciò cheè stabile, il,nucleo delle ideedi fondo che è un patrimoniovitale che accompagna lo svi-luppo della società. Ora i prin-cipi del costituzionalismo pos-sono salvare questa nostrademocrazia?” La Apostoli ècritica verso questa Riformaladdove tenta di separare iprincipi della prima parte dal-la seconda che si occupa del-l’organizzazione del potere/deipoteri all’interno dello Stato.Inoltre la diffidenza verso lapolitica e i meccanismi diformazione della volontà po-litica, delle leggi ecc non si su-perano con le semplificazioni,vedo compromesso l’equili-brio di poteri postulato daiCostituenti. Certo la decisio-ne di far votare l’intero pac-chetto non permette di fare idistinguo che sarebbe neces-sario, accettando ciò che ser-ve e riaprendo la discussionesu ciò che è più critico”.Un punto di vista diverso l’haofferto Valeria Fedeli: “Leleggi attuano i principi dellaCostituzione per questo ab-biamo bisogno di avere unademocrazia che decida. Ilcuore della riforma è il supe-ramento del bicameralismoparitario di cui c’è bisognoperché esiste un problema diinefficienza e anche di nontrasparenza, che ho speri-mentato in questi anni al Se-nato, problema che non hanulla a che vedere con le ga-ranzie. Il modello cui si tendeè quello tedesco”.All’interno di queste innova-zioni, importante per Fedelisono stati i passaggi, attuati ul-timamente con diverse leggi,per aumentare la partecipa-zione delle donne alla res pu-

blica: “che le donne con-dividano le responsabilitàfa sì che le leggi siano piùadeguate e democratiche,che si tenga maggiormen-te conto dell’impatto cheavranno nel quotidiano suuomini e donne, solo in talmodo le diseguaglianze ele discriminazione po-tranno non aumentare, maanzi ridursi”.E proprio sulla necessità diridurre diseguaglianze ediscriminazioni si sono sof-fermati gli interventi diElena Lattuada e Lucia

Rossi. Lattuada ha sotto-lineato come “l’essere sog-getti non sia legato al voto,ma anche al protagonismo.Come cambiare i comporta-menti sociali e culturali diquesto paese? Le donne han-no grande potenzialità nellavita economica e sociale, macome si concilia con lo statodi fatto?” In questo quadro,come ha detto Lucia Rossi, valetto l’impegno del sindacato,per esempio, sulla Carta deidiritti universali dei lavoricosì come la battaglia delloSpi per la pensione delle don-ne “che attiene all’idea più ge-nerale che le donne abbianosubito delle penalizzazioni siadal punto di vista salarialelegate anche ai periodi di as-senza dovuti anche al lavorodi cura di cui si fanno caricoe che andrebbe riconosciutoin termini previdenziali”. Per Stefano Landini la di-scussione fatta durante il con-vegno è stata un primo passoper “comprendere cosa suc-cederebbe se si attuasserocambiamenti con una leggeche interviene su temi delica-ti che sconsiglierebbero unasorta di plebiscito, poiché ciinterrogano sul delicato com-promesso tra rappresentanza,dialettica democratica e tem-pi delle decisioni, sapendo

che la democrazia è forte se saessere efficace. Sono temiche ci interessano come cit-tadini, ma anche per come in-fluiscono sul nostro ruolo disoggetto collettivo, sulla no-stra rappresentanza sociale.Siamo interessati a costruiredegli assetti istituzionali concompiti chiari, riaccorciandola forbice tra la politica e lagente. A noi serve una sana erobusta Costituzione, basatasu istituzioni riconosciute eamiche”. Però perché si pos-sano fare i passaggi necessa-ri c’è sempre più bisogno diPolitica, quella con la P ma-iuscola. “Il vuoto della politi-ca genera una sorta di solitu-dine repubblicana. La risposta– ha detto Landini – può es-sere ritrovata solo nell’effi-cacia della politica e del pro-vare a giustificare se stessa di-mostrando di saper governa-re i fenomeni, garantendo i cit-tadini, nella sicurezza e nelcambiamento e nella ricercadi un fondamento culturaleper l’agire politico, che rendai partiti distinguibili in nomedi valori. Solo così si puòcontendere ai populisti il po-polo e si può passare dal po-polo ai cittadini”. ■

A 70 dal voto alle donne all’attualità dei principi della Costituzione

Partire dal passato per discutere dei problemi di oggidi Erica Ardenti

Lucia Rossi e Stefano Landini Valeria Fedeli

Pierluigi Cetti

Adriana Apostoli ed Elena Lattuada

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Perché lo Spi Lombardia organizza questi viaggi della me-moria? Per rispondere al dovere di ricordare, per diffondere i valori del-la nostra democrazia, per capire la nostra storia e guardare di-rettamente in viso la banalità del male. Ma anche per raffor-zare gli strumenti culturali utili a difendere la nostra democrazia,il nostro vivere civile e i valori che stanno alla base della resi-stenza e della prima parte della nostra costituzione. Oggi, soltanto gli anziani conservano, sicura o malcerta una me-moria personale sulle vicende del nazismo e del fascismo. Pur-troppo chi non conosce la storia del ‘900 non conosce le spa-ventose contraddizioni che questo secolo porta in sé, e viverein questa ignoranza significa correre due rischi opposti ma egual-mente temibili: • il primo è quello di continuare a coltivare un mito di onnipo-

tenza dell’uomo e della sua razionalità illimitata, di avere fidu-cia cieca nella crescita e nello sviluppo, senza porsi in modo con-sapevole il pro-blema dei ‘limi-ti’ dell'econo-mia, della scien-za, della tecni-ca, affidando lapropria sorte aqueste forzemotrici prive dicontrollo;• il secondo èquello di ab-bandonarsi al-l’irrazionali-smo, di rifiutarela scienza e latecnica, consi-derandoli come mali in sé, di perdere la fiducia nella ragione comecapacità di conoscere per modificare in meglio la realtà. La storia del 900 ci dice che l’intelligenza dei giovani di oggi deveessere un’intelligenza consapevole, vigile e attenta ai rischi in-volutivi della civiltà. Per questo alle nostre generazioni, che nonhanno vissuto direttamente quei fatti, compete una responsa-bilità ben precisa. Non consentire che la storia del novecentoanneghi nel mare dell’incertezza. Chi ha avuto il privilegio di na-scere libero, farà bene a capire che neanche la più libera del-le generazioni è libera del tutto. Non si è mai completamenteseparati dalle generazioni che ci hanno preceduto e neppure daquelle che ci seguiranno. Purtroppo o per fortuna, il dono del-la nascita tardiva non esclude un’assunzione di responsabilitàrispetto al passato oltre che rispetto al futuro. Sarebbe quan-to meno beffardo riscoprire che il privilegio di essere nati dopo,ci esenta dal compito di sapere chi siamo e di ricordare da doveveniamo. Ecco perché, oggi, questi viaggi – che ricordano la finedella guerra e della lotta di resistenza ma anche quei provve-dimenti per la difesa della razza promulgati a firma del re Vit-torio Emanuele – sono un dovere e una grossa responsabilità.La memoria deve aiutarci in questo: non aver bisogno di spe-rimentare la violenza e la dittatura per comprenderne la peri-colosità. Da Mauthausen però siamo tornati con più domandeche risposte. La guida che ci accompagnava ci ha posto di fron-te ad una serie d’interrogativi sui quali si dibatte da tempo. Qua-li sono stati i passaggi durante i quali i sinceri democratici nonhanno saputo cogliere i segnali. Come ci saremmo comporta-ti al loro posto? Siamo sicuri che noi siamo meglio dei tedeschidi allora? Quante cose vediamo oggi ma fingiamo di non capi-re? Basterebbero pochi esempi per farci capire che la situazioneattuale potrebbe degenerare. Ad esempio il mito di fondazio-ne dell’unità europea è pericolosamente in crisi soprattutto acausa delle diverse risposte che gli stati danno al problema del-l’immigrazione. Gli immigrati, che per salvarsi rischiano la vitain mare, gli stessi che dopo essere sfuggiti a mille pericoli vi-vono e lavorano nei campi per garantirci a prezzi stracciati i pro-dotti che più o meno consapevolmente mettiamo sulle nostretavole. Ecco allora a cosa serve ricordare, non solo per evita-re di commettere gli stessi errori ma per attrezzarci a coglierequei segnali involutivi molto presenti nella nostra società e con-trastarli con la necessaria efficacia. ■

Il perché di questi viaggi

di Valerio Zanolla – Segreteria Spi Lombardia

“La prima cosa che mi viene inmente sono il concetto di unio-ne e l’immagine della campana.Unione perché è stato il trattocaratteristico di tutto il viaggio:unione fra giovani e anziani,unione tra oggi e quanto è suc-cesso ieri. La campana perchéil rumore della pace può esse-re molto più forte e ampio diquello della guerra”. Azra Ha-sani, studentessa d’Economiaall’Università di Brescia, non hatentennamenti quando rac-conta dell’esperienza fatta conlo Spi Lombardia durante il

Viaggio del-la Memoriaa Mauthau-sen, comedel restonon ne han-no nemme-no gli altrigiovani chehanno con-diviso que-sta espe-rienza.La campa-na, cui Azrafa riferi-mento, è la

Campana della pace di Telfs(Innsbruck), prima tappa delviaggio e che a Giulia Petesi, stu-dentessa di Infermieristica sem-pre all’Università di Brescia, hafatto invece venire i brividicosì come “il monumento chesi trova all’ingresso di Mau-thausen – racconta – che rap-presenta teste che man manoscompaiono sommerse dallasabbia, un simbolo per rap-presentare quello che lì è av-venuto”.Quello che ha colpito molto iragazzi è stata la vicinanza delcampo al paese e l’acquie-scenza della popolazione: “lepersone vedevano e sapeva-no, ma pensavano fosse giu-sto rispetto alla propagandache veniva fatta”, dice Azra.“Le uniche denunce arriva-rono solo perché qualcuno sisentiva disturbato dal rumo-re”, sottolinea Lili Yordanova

dell’Itis Volta Informatica diLodi mentre Matteo Marazzina,suo compagno di classe, diceche “oggi sembra assurdo cifosse tanta ignoranza grazie aun’informazione pilotata eche nessuno parlasse per pau-ra”, una specie di meravigliacondivisa da Anna Carrara,dell’Istituto Medardo Rosso diLecco: “il campo era visibilea tutti, c’era persino un cam-po di calcio aperto a tutti,dove le SS giocavano con ipaesani … eppure nessuno hamai parlato”, “vedevano, manon sapevano esattamente –dice Giulia – e comunque ilsingolo non si ribella”. “Mi ha colpito molto la strut-tura di Mauthausen – com-menta Cristina Molteni, com-pagna di classe di Anna – pen-savo che fosse qualcosa di piùprecario, più improvvisato in-vece la sua solidità, la sua or-ganizzazione fa comprendereche era stato progettato perquello specifico scopo”.Ma forse la vera scoperta perquesti giovani è stata il Castel-lo di Hartheim, il primo luogodove è stata tradotta in fatti lateoria della razza pura. “Non neconoscevamo l’esistenza –commenta Matteo – Mi ha mol-to toccato perché mio papà èun disabile...”, “erano tutti pi-lotati, nemmeno i dottori si ri-fiutavano di fare quel che fa-cevano – rincara Lili – anzi pen-savano di fare la cosa giusta.Però qualcuno si è rifiutato dieseguire gli ordini e non gli è ac-caduto nulla. Questo testimo-nia che i nostri atteggiamenti sipossono modificare”. “Non im-maginavo che facessero allaloro stessa popolazione quelloche hanno fatto”, commentaAnna mentre Cristina replica:“non avevano considerazioneper nessuno, chiunque nonrientrasse nei loro parametriera eliminato”.Azra, tornando sul campo diMauthausen, sottolinea comequella fosse: “manodopera il cuilavoro era a costo molto bas-

so… la giornata mi ha fatto ri-flettere sul fatto che ci sono an-cora tanti posti dove si è sfrut-tati come bestie”, per Lili noi“non ci rendiamo conto diquanto oggi effettivamente suc-cede agli immigrati. Gli atti diterrorismo in Francia sono piùconosciuti rispetto a quanto av-viene in Africa, non ci interes-siamo a quanto avviene lonta-no da noi”, “noi vediamo i tg enon abbiamo in mente dove po-trà portare tutto ciò, che dise-gno c’è, magari stiamo già co-struendo i campi del futuro”,commenta amaramente Azra.“Quanto avviene alla frontieracol Brennero ci fa tornare in-dietro… Quella di oggi non èUnione europea, così non si ri-solvono i problemi si sposta-no”, riflette Matteo.E mentre Azra afferma che“nella società c’è il sentito dire,ma non la riflessione, il pen-siero proprio”, Giulia sottolineacome troppo spesso “si met-tono insieme Isis e Islam cre-ando l’idea che siano stretta-mente collegati, per capire c’èbisogno di strumenti, ancheper comprendere gli interessieconomici e politici che stan-no dietro”. Per Azra “se passal’idea che il diverso è perico-loso, allora non puoi più cam-biare”, “non è giusto essereconsiderati diversi per motivireligiosi o colore della pelle odi cultura. Sugli immigrati sen-to parole che mi fanno gelareil sangue, non solo da personeche non conosco ma anche daamici, parenti.” dice Cristianaa cui fa eco Anna: “mi sono resaconto di quanto siano negativecerte battute che facciamo abi-tualmente, magari sui gay …dopo il viaggio non mi piac-ciono più e penso che se quel-li che scherzano sui campi diconcentramento avessero fat-to questo viaggio non scherze-rebbero più”, “io tutto questonon lo avevo capito prima diandare”, ammette Cristina. “Ero già stato a Mauthausencon la classe due anni fa, ma es-sere cresciuto di testa mi hafatto comprendere molte piùcose. Inoltre aver avuto unaguida come Kasimir ci ha fattocomprendere cosa veramentefosse la vita in un campo, comeerano i rapporti al suo interno”,sottolinea Matteo mentre perCristina è stata “una presa dicoscienza di quello che l’uomopuò fare”, “quando sei lì glieventi si percepiscono comemolto più vicini nel tempo.Letti sui libri sembrano qual-cosa di molto distante”. ■

“È facile ricadere nello stesso sbaglio”

Le riflessioni degli studenti

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“Ma perché tutto ciò?” la do-manda la pone, per tutti, Li-liana Faverio di Como e for-se la riflessione di PasqualePagano, Spi Lombardia, èquella che più si addice comerisposta: “l’incomprensibileresta incomprensibile”. Mol-to forti sono state le sensa-zioni provate sia a Mauthau-sen che ad Hartheim dai pro-tagonisti del Viaggio. “Io sonostata anche ad Auschwitz –commenta Sabina Bonardi,volontaria Auser Colnago – esia lì che a Mauthausen hoavuto una forte sensazione difreddo interiore, come se inquei luoghi oltraggiassimoquelle persone col solo no-stro camminare sullo stessosuolo”. “Una delle sensazio-ni più forti che ho sentito èstato il gelo interiore all’in-terno della grande stanzasotterranea e buia dove su-bivano le docce, nudi e am-massati, spogliati soprattut-to della loro dignità umana –dice Liliana – ho provato aimmedesimarmi ma nonsono riuscita a misurare

quanto dovesse essere gran-de la loro paura, rabbia e sof-ferenza …”. “La visita a Mau-thausen mi ha fatto ricorda-re il memoriale di El Alamein– rammenta Antonietta Ubol-di, Spi Varese – dove mi ave-va letteralmente sconvolto ilnumero di lapidi con su scrit-to sconosciuto. Mi sono mes-sa nei panni dei loro familiarie mi sono chiesta, come que-sta volta, c’era un aragione

valida perché succedessetutto questo?”“La guida ci ha spiegato –commentano Giuliano Ghiz-zi e Virginia Arrighi delloSpi di Mantova – che il per-sonale e i graduati del cam-po consideravano quello unnormale lavoro e la sera tor-navano tranquillamente nel-le loro case da mogli e figli.Si fa fatica a capire comel’animo umano possa rag-giungere certe vette di cru-deltà solo per senso del do-vere militare”.“Lavoravano nella cava dimarmo – racconta LorettaBressan, Spi Varese – scen-devano da una scala la mat-tino per risalirvi stanchi mor-

ti la sera e i primi ricevevanoanche un calcio che li facevaricadere giù … chi si trovavanella baracca degli ammala-ti era senza cura e moriva …venivano sterminati attra-verso il lavoro”. “L’ottimaguida che abbiamo avuto –incalza Carla Cherubini, SpiVarese – ci fa fatto conosce-re i meccanismi psicologicimessi in atto allo scopo di an-nientare le persone. Anchead Hartheim dove ha avutoluogo l’Operazione eutanasia:80mila persone, disabili fisi-ci e psichici, sono stati eli-minati così!”“È servito per dare maggioreattenzione a quanto ci por-tiamo dietro come storia, è

stato come vedere i problemidi oggi attraverso gli episodidi ieri – dice Valentina Ber-nasconi, che sta facendo ilservizio civile presso AuserVarese – Io queste cose ascuole non le avevo impara-te”. “Più si ascoltava e os-servava e più venivano inmente i fatti attuali, la nostrarealtà: la discriminazioneverso i diversi, gli emigrati –riflette Ezio Colombo dellalega Castana Vanzaghello SpiTicino Olona – In alcune per-sone sta nascendo un nuovoodio razziale. Credo che que-ste cose sia più facile co-glierle per noi che abbiamouna cultura della solidarietà,che è la stessa Cgil a darci”.

“Credo – sottolinea DuilioGussago, Spi Brescia – chenoi, uomini e donne che cre-dono nella libertà, nella giu-stizia, nei valori della demo-crazia, per i muri che si stan-no costruendo in Europanon ci indigniamo a suffi-cienza. Sento che abbiamo ilcompito di urlare che nonesistono ragioni per rico-struire barriere e dividere lepopolazioni in buone e istrui-te o cattive e ignoranti per-ché in fondo è questo il mes-saggio che passa ed io è diquest’altra cultura che hopaura!”. “Loro il filo spinato– commenta Sabina – cel’hanno nell’animo: ieri pernon farli uscire, oggi per nonfarli entrare”.Per Ezio “tramandare quantoè accaduto è fondamentaleper creare più cultura della so-lidarietà”, che trova d’accordoPasquale: “solo la cultura cirende diversi dagli altri animalie per questo il bisogno di sa-pere, conoscere, comprende-re la realtà, fa sì che la cultu-ra sia la ricchezza umana piùgrande”. “Dobbiamo trasmet-tere la memoria di ciò che èsuccesso alle nuove genera-zioni – dice Carla – per far sìche non accada più”, osser-vazione condivisa anche daLoretta: “Questi luoghi non de-vono essere dimenticati, de-vono essere visitati perché ri-manga impressa nella nostramemoria un passato che puòritornare”. ■Servizio a cura di Erica Ardenti

L’incomprensibile resta incomprensibileI pensieri e le emozioni dei nostri attivisti

Passi di libertà. Percorsi

ambientali e didattici nei

segni della Resistenza in

Valsaviore: è questo il nomeevocativo del progetto che, loscorso 17 maggio, è statopresentato nella sala consi-liare di Cevo, nell’ambito diun’iniziativa promossa da SpiBrescia e Spi Lombardia.Un progetto di Anpi Valsa-viore, in collaborazione conAnpi provinciale di Brescia eMuseo della Resistenza diValsaviore, che per esserecompreso nei contenuti ne-cessita di partire dalla cono-scenza del luogo in cui si èsviluppato.Cevo, appunto, comune tra lemontagne della Valcamonica,in provincia di Brescia. “Unluogo particolare – come haevidenziato, dopo i saluti isti-

tuzionali del vicesindacoGozzi, il segretario generaledello Spi di Brescia PierluigiCetti nel suo intervento in-troduttivo – dove la storia sirespira: numerosi i segni delpassato che, in paese, parla-no di una memoria coltivatadalla popolazione locale”.A spiegarlo sono i fatti del 3luglio 1944, data in cui il pae-

se venne dato alle fiamme daun incendio fascista. Una fe-rita profonda nella storia lo-cale. “Da anni – ha ricordatoCetti – lo Spi è presente allemanifestazioni per fare me-moria di questi fatti e dellaResistenza”.Proprio a Cevo si sviluppa ilprogetto Passi di libertà. Aparlarcene, Claudio Pasinet-

ti, un giovane impegnato nel-l’Anpi, serio e appassionatoconoscitore della storia lo-cale: “il progetto nasce con loscopo di suscitare interesseverso i luoghi, le storie e lepersone della Resistenza. Unprogetto che usa più lin-guaggi: quello dei raccontiscritti con tre avvincenti vo-lumetti, dei videodocumen-

tari con le voci dei testimonie percorsi multimediali suisentieri della Resistenza”. Acorollario della presentazio-ne, un video dove le testi-monianze dei partigiani GinoBoldini e Rosi Romelli hannocommosso la platea.Le conclusioni del segretariogenerale Spi Lombardia, Ste-fano Landini, hanno toccatoil tema del valore della Resi-stenza. Una Resistenza che fusupportata dalle popolazioni,come anche la storia di Cevodimostra e la cui memoria vacoltivata, contro i negazioni-smi. Per queste ragioni il so-stegno di Spi Lombardia alprogetto.Al termine, musica e paroledi Giorgio Cordini, hanno la-sciato lo spazio a pensieri, ri-cordi, emozioni. ■

Passi di libertàA Cevo un progetto per ricordare luoghi e persone della Resistenza

di Alessandra Del Barba

All’ingresso del campo di Mauthausen

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“Abbiamo riconfermato la fe-lice intuizione – ha detto Ste-fano Landini, segretario ge-nerale Spi Lombardia – avutadurante l’ultimo nostro con-gresso quando scegliemmolo slogan: la forza del nostro

viaggio. E noi continuiamoquesto nostro viaggio nellepiazze della Lombardia. Unviaggio che ha due precise ca-ratteristiche: da un lato por-tiamo all’esterno la nostra di-scussione e Como, da questopunto di vista, ha rappresen-tato una scelta di grande va-lore. Dall’altro lato conti-

nuiamo ad avere come filoconduttore l’alleanza inter-generazionale. In questa edi-zione la partecipazione deigiovani è stata ancora più im-portante, marcata e focaliz-zata su temi centrali nella re-altà di oggi quali le pensioni,l’immigrazione e l’Europa. Enon è stato un caso ma unaprecisa scelta aver voluto altavolo di discussione nell’ul-tima giornata rappresentantidei sindacati europei e CarlaCantone, segretario generaledella Ferpa”.A Como si è, dunque, ricon-

fermato il successo di Festi-

val RisorsAnziani, que-st’anno alla sua seconda edi-zione, che si è tenuta dal 23 al27 maggio.Sono state giornate in cuimomenti di discussione poli-tica si sono intrecciati a mo-menti culturali e di socialità.I giovani sono stati i veri pro-tagonisti, insieme ai nostriattivisti e volontari arrivati datutti i territori, portando leloro idee e valutazioni. Nelle due mattinate sono sta-te presentate due ricerche:sul sistema pensionistico da

Festival RisorsAnziani a Como: l’incontro tra le generazioni è riuscito

parte di Gianni Geroldi, Uni-versità Cattolica, e su Euro-pa e immigrazione da parte diIpsos.Inframmezzati a tutto ciò mo-mento culturali e di socializ-zazione come la visita dellacittà di Como, attraverso ilPercorso Voltiano, una sera-ta di danze in piazza, unabattellata per scoprire le ma-gnificenze di questa parte dellago e tanto altro ancora chepotrete scoprire sul numero digiugno/agosto di Nuovi Argo-menti interamente dedicato aFestival RisorsAnziani. ■

Coniugare la politica con la so-cializzazione e la cultura, èquesto uno degli obiettivi chelo Spi della Lombardia si è po-sto con la Settimana dell’at-

tivista. Quest’anno la meta èstata Anavyssos, in Grecia, auna quarantina di chilometrida Atene. Durante queste gior-nate di relax una delegazione– composta dal segretario ge-nerale Spi Lombardia, StefanoLandini, e dai segretari Meri-da Madeo, Claudio Dossi e Va-lerio Zanolla oltre ai segreta-ri di Bergamo, Augusta Pas-sera, di Lodi, Vanna Minoia,Pavia Giacomo Moro e alcunifunzionari dello Spi regionalee Lella Brambilla, presidenteAuser Lombardia – si è reca-ta ad Atene per incontrare ipensionati della categoria deibancari del sindacato grecoOstoè, riuniti per il loro 35°Congresso, e nel pomeriggioPetros Karaiorgos, segretarioorganizzativo di Syriza, il par-tito di Alexis Tsipras attualeprimo ministro.Stefano Landini, nel suo salu-to ai congressisti, non ha solo

illustrato la realtà dello Spilombardo, ma ha anche por-tato la solidarietà alla popo-lazione greca duramente pro-vata da questi sette anni di cri-si e dalla politica di austerità.Per Landini occorre semprepiù un’Europa unita anche inpolitiche di sviluppo e di soli-darietà, le uniche politicheche potrebbero arginare i ri-gurgiti di destra e xenofobiche sembrano prevalere inquesti ultimi tempi.Successivamente nella sede diOstoè, Ioannis Mylonas, rap-presentante di Ostoè in Ferpa,ha illustrato alla delegazionelombarda la situazione deipensionati greci, che rappre-sentano il 26% della popola-zione greca (2.704.000 anzia-ni su 11milioni di abitanti) eche vivono con una pensionemedia di 486 euro, solo il18% degli anziani ha infattiuna pensione superiore ai1.500 euro.Le pensioni negli ultimi anni sisono ridotte del 30%, se primarappresentavano l’80% diquanto un laboratorio pren-

deva oggi si attestano sul 50%.In tutto ciò un giudizio seve-ro sulla politica di Syriza e delpremier Tsipras.Diverso il quadro che, soloqualche ora più tardi nel po-meriggio, si è avuto vistandola sede di Syriza e dialogandocon Petros Karaiorgos.Nel suo saluto Landini ha sot-tolineato come “pesa su di voiuna miope politica di auste-rità, ma il modo in cui avetecercato di gestire una situa-zione difficile – con le banchechiuse e il paese sull’orlo delfallimento – ci fa guardare consimpatia agli sforzi di AlexisTsipras e al vostro coraggio-so atto di riscatto e dignità. Laposizione della Cgil è chiara:occorre indire una conferen-za europea sul debito, sullasua generale ristrutturazio-ne, avere/utilizzare gli Euro-bond per finanziare un pianostraordinario di investimentiper lo sviluppo, la crescita so-stenibile e la creazione di oc-cupazione”. Landini ha an-che chiesto quali fossero icontenuti della legge sullapensione e sulla sanità, pun-

ti su cui si misura la civiltà diuna nazione.“Grecia e Italia – ha dettoLandini – hanno in comunedue elementi, in parte gene-ratori della crisi: corruzione edevasione. Così come hanno incomune la lotta contro questi.Alexis Tsipras ha usato duetermini per spiegare tutto que-sto: oligarchia, parola grecaper definire il governo di po-chi, in contrasto a democrazia,ovvero il potere del popolo. Equesti sono i due termini sucui costruire un’alleanza”. Karaiorgos ha spiegato come“con l’ultimo accordo siamoriusciti a rateizzare il nostrodebito e ci siamo impegnati anon lasciare l’Europa. Syrizanon vuole dimenticare le sueradici di sinistra radicale maabbiamo ben chiaro oggi cosasia governare e cosa sia in-vece fare opposizione. Tuttala nostra strategia mira a nonridurre né le pensioni né glistipendi, eccezion fatta perquelli più alti. per quanto ri-guarda la sanità nessun cit-tadino è lasciato senza curepubbliche, chi ha bisogno

può essere curato negli ospe-dali. Sono 180mila i greci sot-to la soglia di povertà che ri-cevono cure gratuite”. Tresono i settori su cui puntareper rilanciare l’economia gre-ca: il turismo, l’allenamento dibestiame, la agricoltura, conuna particolare attenzionealla bio cultura.Karaiorgos ha anche spiegatocome sia cambiata la situa-zione dei migranti rispetto aquando Alba Dorata, la for-mazione di ultra destra, im-perversava con la sua violen-za. Con Syriza al governo que-sto è finito: “ora ospitiamo54mila profughi e da una ri-

cerca fatta tra di loro risultache ora l’85% ha un’immaginepositiva sia del lavoro svoltodalle capitanerie di porto chedalla polizia e dal governogreco. In Grecia possono en-trare tutti, se discutessimo suchi può e chi no saremmocome Le Pen”.Il giorno dopo la protagoni-sta è stata la cultura: matti-nata in visita al Partenone equindi al Museo dell’Acropolidi Atene. ■Pagina a cura di Erica Ardenti

Settimana dell’Attivistatra politica e cultura

Importanti incontri col sindacato Ostoé e con Karaiorgos di Syriza

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9Lombardia

Assegno al Nucleo Familiare 1° Luglio 2016 - Giugno 2017

Il reddito di riferimento per il diritto è quello relativo al 2015di Enzo Mologni

Compilazione RedPer la compilazione dei Red i Caaf Cgil inizieranno ilservizio in settembre.I pensionati interessati alla presentazione del Red sa-ranno contattati con un sms o una mail.Troverete indicazioni più dettagliate sul sito www.spic-gillombardia.it nei primi giorni di settembre. ■

Le fasce reddituali per la ve-rifica del diritto all’assegnoal nucleo familiare (Anf)sono annualmente rivalutatesecondo le rilevazioni del-l’Istat, in base alla variazionepercentuale dell’indice deiprezzi al consumo per le fa-miglie di operai e impiegatitra l’anno 2014 e l’anno 2015.Tale variazione, per la primavolta è risultata negativa,pari a - 0,1 per cento.In merito agli effetti negatividella deflazione è interve-nuta opportunamente lalegge di stabilità 2016 (arti-colo 1, comma 287 dellalegge 28 dicembre 2015, n.208) che, ai fini della rivalu-tazione da applicare sulleprestazioni assistenziali eprevidenziali, ha stabilitoche questa non possa essereinferiore a zero.Pertanto, in applicazione diquanto stabilito dalla leggedi stabilità 2016, i livelli

reddituali per l’anno 2016

restano fermi e quindi

uguali a quelli del 2015.Quindi le tabelle da appli-

carsi alle varie situazioni delnucleo familiare e gli importimensili della prestazione, daapplicare dal 1° luglio 2016al 30 giugno 2017, alle di-verse tipologie di nuclei fa-miliari, rimangono gli stessidello scorso anno. I pensionati a carico delfondo lavoratori dipendentigià titolari di Anf, al mese di

giugno 2016 e fino alla veri-fica dei nuovi Red, continue-ranno a percepire l’importoindicato sul Modello OBisMscaricato dall’Inps oppure in-dicato sull’estratto analiticoInpdap o su modelli analo-ghi di altri enti previdenziali.L’eventuale variazione del-l’importo a partire da luglio2016 sarà comunicata entro

fine anno a seguito della ve-rifica sui Red 2016, relativi airedditi 2015.Gli istituti dopo la verificasui solleciti Red opererannoanche i conguagli per il pe-riodo gennaio - giugno 2016con riferimento al reddito2014.Hanno diritto agli Anf i pen-sionati che rientrano nei li-

miti di reddito 2015 o anniprecedenti (per variazionereddito) e i soggetti titolari dipensione di reversibilità einabili al 100% (tab. 19) conreddito non superiore a euro31.296,62 (escluso l’assegnod’accompagnamento).Per beneficiare del diritto oper comunicare variazionidei componenti il nucleo fa-miliare e/o a seguito di rico-noscimento di inabilità, chepossono incidere sul diritto esull’importo, i pensionati de-vono inoltrare la domanda al-l’istituto previdenziale (Inps,Inpdap o altri istituti erogatoridi pensione), tramite il Pa-tronato Inca.Riportiamo la tabella esem-plificativa per nuclei fami-liari in cui siano presenti en-trambi i coniugi senza figli.Nei casi di diversa composi-zione del nucleo familiare laverifica dell’importo spet-tante potrà essere eseguitaaccedendo al nostro sitowww.spicgillombardia.it opresso le nostre sedi o le sedidel patronato Inca. ■

Nuclei familiari (*) senza figli (in cui non siano presenti componenti inabili)Importo complessivo mensile dell’assegno per livello di reddito e numero componenti il nucleoReddito familiare anno di riferimento valido dal 1 luglio 2016

Reddito familiare Importo dell’assegno per numero dei componenti annuo (euro) il nucleo familiare

1 2 3 4 5 6 7 e oltreFino a 13.593,49 46,48 82,63 118,79 154,94 191,09 227,2413.593,50 16.991,12 36,15 72,30 103,29 144,61 185,92 216,9116.991,13 20.388,74 25,82 56,81 87,80 129,11 180,76 206,5820.388,75 23.785,05 10,33 41,32 72,30 113,62 170,43 196,2523.785,06 27.182,01 25,82 56,81 103,29 165,27 185,9227.182,02 30.580,29 10,33 41,32 87,80 154,94 175,6030.580,30 33.977,26 25,82 61,97 139,44 160,1033.977,27 37.375,55 10,33 36,15 123,95 144,6137.373,56 40.769,84 10,33 108,46 134,2840.769,85 44.167,47 51,65 118,7944.167,48 47.565,11 51,65

L’Agenzia delle entrate hamesso a disposizione dei cit-tadini la così detta “precom-pilata” già dalla metà delmese di aprile. I dati messi a disposizionedell’agenzia nella precompi-lata sono superiori a quellipresenti l’anno scorso.Riguardano spese sostenutenel 2015 relative a presta-zioni mediche, tasse univer-sitarie, spese funebri e di ri-strutturazione.I dati forniti dall’Agenzia delleentrate non sono completi ein alcuni casi non sono utiliz-zabili così come presentinella precompilata, soprat-tutto per quanto concerne lespese mediche e funebri.Le prime comprendono soloquelle sostenute nelle farma-cie e quindi l’Agenzia non for-nisce gli importi corrisposti amedici per prestazioni spe-cialistiche, anche se rese instrutture pubbliche, e per far-maci da banco o non pre-scritti con ricetta dal medico.Per quanto attiene alle spesefunebri vengono forniti gli im-

porti presenti nelle fattureche possono riguardare an-che acquisti di loculi in as-senza del decesso.Tutto questo fa apprezzarel’aiuto fornito dal Caaf CgilLombardia ai propri utentinella predisposizione della di-chiarazione modello 730, inquanto dall’esame dei dati for-niti dall’Agenzia e dei docu-menti presentati dal contri-buente gli operatori del Caafpredispongono il modello 730corretto.Per tutti coloro che fosserointeressati alla presentazionedel modello 730 e non aves-

sero ancora contattato lasede più vicina per prenderel’appuntamento si ricorda cheè possibile contattare la sedepiù vicina il cui indirizzo sipuò reperire nel nostro sitohttp://www.assistenzafi-scale.info/

Isee: decisione del Consiglio di StatoIl Consiglio di Stato ha accol-to le decisioni del Tar Lazioper quanto riguarda l’esclu-sione dei trattamenti esenti daimposte, erogati ai disabilidalla Pubblica Amministra-zione, dal calcolo dell’Isee.

Per dare seguito alle senten-ze del Consiglio di Stato deveintervenire il parlamento conun atto normativo che deverecepire gli indirizzi forniti indette sentenze.L’atto in questione dovrà esclu-dere i redditi esenti percepitidalla Pubblica Amministra-zione in ragione della disabi-lità e sostituire le franchigie, ledetrazioni per spese per rettee per collaboratori domesticicon l’incremento del valoredella scala di equivalenza perogni componente con disabi-lità presente nel nucleo Isee.Questa nuova modalità dideterminare il valore del-l’Isee, che preme ricordare

può essere calcolato solodall’Inps, entrerà in vigore nelmomento in cui sarà appro-vato il provvedimento nor-mativo che lo contiene.Allo stato attuale non sonopreviste iniziative dell’Istitu-to per i ricalcolo dell’atte-stazione Isee rilasciato primadell’approvazione e della con-seguente entrata in vigoredella nuova normativa.Per tutti coloro che fosserointeressati alla presentazionedella Dsu si ricorda che èpossibile contattare la sedepiù vicina il cui indirizzo sipuò reperire nel nostro sitohttp://www.assistenzafisca-le.info/ ■

730 e novità della precompilatadi Alessandra Taddei

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giornata lo spettacolo del

comico Paolo Rossi pressoil Teatro della Regina. Il mercoledì riprenderanno iGiochi e i laboratori, mentrenel tardo pomeriggio pressoil teatro della Regina gli stu-denti delle scuole superioriterranno uno spettacolo tea-trale sul tema della legalità ein quell’occasione, sarà con-segnato un ricordo a tutticoloro che si sono impegna-ti nei campi della legalità. Lasera, nella piacevole cornicedi piazza Primo Maggio, laPiazza delle Sirene o del-

le fontane danzanti si ter-rà un recital di poesie e rac-conti. Giovedì l’epilogo, iniziandodal convegno Il reSPIro

della legalità aperto a tut-ti i partecipanti ai giochi.Abbiamo già contattato RosyBindi, presidente della Com-missione antimafia della Ca-mera, Don Luigi Ciotti, il ma-

10Lombardia

Redazioni locali:Romano Bonifacci, Silvia Cerri,Fausta Clerici, Simona Cremonini,Alessandra Del Barba,Lilia Domenighini, Gianfranco Dragoni,Lorenzo Gaini, Marina Marzoli, Ernesto Messere, Angela Zanardi,Pierluigi Zenoni.

Direttore responsabile

Erica Ardenti

Editore:Mimosa srl uninominalePresidente Italo FormigoniVia Palmanova, 24 - 20132 Milano

Registrazione Tribunale di Milanon. 75 del 27/01/1999.

Sped. in abb. post. 45%comma 2 art. 20b legge 662/96Filiale di Milano

Euro 2,00Abbonamento annuale euro 10,32Abbonamenti tel. 022885831

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RDS WEBPRINTING S.r.l.Via Belvedere, 42 - 20862 Arcore (MB)

*Le quote indicate sono individuali e in camera doppia.

Il reSPIro della legalità.Sarà questo il titolo politicodelle finali dei Giochi di Li-berEtà che si svolgeranno aCattolica dal 12 al 16 set-tembre. Abbiamo voluto met-tere al centro dei nostri Gio-chi il tema della legalità, ar-gomento quanto mai attualenel nostro paese, cercando dicoinvolgere politici, ammi-nistratori, associazioni e inostri volontari dei campidella legalità. Infatti, nel-l'ambito delle varie iniziativein programma, abbiamo pre-visto un convegno sulla le-galità e la diffusione della cri-minalità organizzata presen-te anche nelle regioni delcentro e del nord Italia, fe-nomeno clamorosamente ve-nuto alla luce con i vari pro-cessi in corso. Il convegno siterrà giovedì 15 settembre2016, nella mattinata, pressoil Teatro della Regina di Cat-tolica e rappresenterà l’even-

to centrale dell’intera mani-festazione. Di contorno,come sempre, tantissime ini-ziative, a partire dalla festa dibenvenuto lunedì 12 al po-meriggio con la presenza diun gruppo musicale che in-tratterrà i partecipanti. Lasera stessa si terranno le fi-nali regionali della gara diballo. Martedì 13 prenderanno ilvia i Giochi veri e propri: legare di bocce, il tennis, i vari

giochi delle carte e la dama,la pesca sportiva, i corsi discrittura creativa, di acqua-rello e di ballo. Sarà inaugu-rata la mostra di pittura e fo-tografica e, per terminare la

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Cattolica 2016:il reSPIro della legalità

di Valerio Zanolla – Segreteria Spi Lombardia

gistrato Giuseppe Pignato-ne, Andrea Orlando, mini-stro della Giustizia, parteci-perà, ovviamente, Ivan Pe-dretti, segretario generaledello Spi nazionale e Susan-na Camusso segretaria ge-nerale della Cgil.Il pomeriggio tombolata inspiaggia e terzo torneo dicalcetto. La serata si con-cluderà con la tradizionalecena a base di pesce prepa-rata dalla cooperativa pe-scatori di Cattolica, il tuttoravvivato dalla musica del-l’orchestra spettacolo diChicco Fabbri. È tutto? No! A tutto questo siaggiungono escursioni, giochiin spiaggia e tintarella assi-curata, laboratori didattici ela possibilità per chi vuole diprolungare fino a domenica18 settembre il soggiorno aCattolica godendosi gli ultimispezzoni d’estate sulla rivie-ra romagnola. ■

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Anziani e servizisociali fragili

Precisati gli obiettivi dello Spidi Maria Nella Cazzaniga

Sanità:lavori in corso

di Pietro Albergoni

Il tradizionale incontro si èsvolto alla presenza di unpubblico numeroso e attento,coordinato dal segretario ge-nerale dello Spi-Mb.La relazione introduttiva èstata svolta dalla scrivente ele conclusioni sono state diLorella Brusa segretaria del-la Cgil Monza e Brianza. Ai la-vori ha portato il saluto Ca-rolina Perfetti segretaria SpiLombardia.Al termine è stato distribuitoun sintetico documento pro-poste, che pubblichiamo afianco, in parte già condiviseda Fnp e Uilp. Proposte chesaranno presentate a tutti isoggetti del sistema di wel-fare. Le relatrici (Ats dellaBrianza, ospedale San Ge-rardo, rappresentanza deisindaci Monza e Brianza, fun-zione pubblica), hanno ap-profondito le prospettive e lecriticità nel nostro territo-rio rispetto alla concreta pre-sa in carico dell’anziano e del-l’aiuto per la famiglia, allaluce delle indicazioni relati-ve al prendersi cura dellapersona. Ciascuno per il pro-prio compito, ma in una lo-gica di rete, insieme a sog-getti importanti per la coe-sione sociale e per il sostegnoai cittadini fragili, come le or-ganizzazioni sindacali il ter-zo settore ed il volontariato.Un prendersi cura ancoratroppo sanitario, che deve in-vece garantire sostegni alpostacuzie, interventi atti agarantire un ritorno a casa, inefficienza del paziente, at-traverso un percorso con di-missioni protette, medici dibase, assistenza presso strut-ture di cure intermedie ria-bilitative, Adi, Rsa aperte(presa in carico dell’anzianonella struttura o a domicilio).Il tutto con un piano indivi-duale valutato dall’equipemulti professionale, in stret-ta collaborazione con i sevi-zi sociali comunali. È stata ri-badita l’importanza di puntiaccesso riconoscibili ed ingrado di dare informazionisui servizi e sulle opportuni-tà di aiuti economici, vouchere buoni, anche in aiuto ai ca-regiver famigliari e alla pre-stazione della badante. Im-portante il ruolo dallo Spi edalla confederazione impe-gnati come negoziatori, unruolo che si avvale della pre-ziosa esperienza dei volontaridello Sportello della non-au-tosufficienza.

Con difficoltà e fatica, i nuovi dirigenti della sanità pubblicastanno compiendo le prime scelte sulla riorganizzazione deiservizi pubblici.Si è completata la prima fase della ristrutturazione del SanGerardo (ma i costi sono sotto controllo?).Si stanno ridefinendo le funzioni e i compiti di alcuni presi-di ospedalieri, ad iniziare da Giussano. Si ipotizza la ridefinizione della rete dei servizi psichiatrici.Si sono identificati i primi quattro Presidi socio sanitariterritoriali.Si è avviato un dialogo anche con le parti sociali e il terzo set-tore per la costruzione di una rete di soggetti pubblici e pri-vati impegnati a fare sistema per perseguire un maggiore be-nessere dei cittadini.Va tutto bene? Noi siamo preoccupati per il permanere dellemolte difficoltà che vivono i cittadini: liste di attesa semprepiù lunghe, servizi sanitari sempre più ridotti, spezzettamen-to delle prestazioni per anziani fragili, disabili e persone nonautosufficienti, costi per cure in gran parte sulle spalle dei cit-tadini (case di riposo), orari per accedere alla medicina di baseassai ridotti, carenze di personale, la crisi dei consultori.L’elenco non è completo ma segnala quanto sia necessario in-vertire un trend che ha privilegiato il trasferimento di ingen-ti risorse pubbliche verso le strutture ospedaliere private an-che a scapito dei servizi diffusi nel territorio per la presa incarico, per la continuità di cura, per la riabilitazione.Noi siamo disponibili a dare il nostro contributo se ci sarà undialogo vero. Porteremo le nostre idee solo se ci sarà una veraprogrammazione partecipata. Rifiutiamo ogni forma di neoconsociativismo.La nostra precondizione riguarda i controlli e la lotta alla cor-ruzione. È davvero finita l’epoca degli affari sulla nostra pel-le, sulla nostra salute? ■

Lorella Brusa ha illustratole proposte del sindacato sulPiano organizzativo azien-dale della Ats Brianza e undocumento di intenti da sot-toscrivere con la medesima.Maria Antonia Molteni, si èsoffermata sul non facile ruo-lo, in questa nuova realtà, deiSindaci, ha informato dellacreazione di almeno quattroPresst, (servizi inseriti nellacura delle cronicità) nellanostra Provincia di gestite

dall’Asst, di continuità assi-stenziale a bassa intensitàsanitaria, con ricoveri tem-poranei in collaborazionecon altri servizi e con i Mmg.Ogni riforma cambia l’asset-to istituzionale e organizza-tivo, ma non si auto-realizza.L’assetto strutturale conta,ma ancor di più contano lescelte politiche della Regio-ne e quelle aziendali del ter-ritorio. Conteranno la visio-ne progettuale, le capacitàdelle persone, la ricchezzadegli strumenti e delle risor-se, della governance. In at-tesa comunque di una vera ri-forma del sociale che trasfe-risca le residue competenzedei Comuni ad una vera in-tegrata azienda sociosanita-ria. Tutto il materiale delle re-latrici e di coloro che sono in-tervenuti sarà raccolto inuna piccola dispensa. ■

• Costruzione di una rete delle fragilità con la costitu-zione in collaborazione con Ats, Asst Mb, Comuni,oo.ss., Terzo Settore e Volontariato;• garantire la continuità dell’unità operativa anziani an-che nell’ambito del dipartimento delle fragilità tra Asst– Mmg – Comuni MB;• apertura di un tavolo tecnico tematico con particola-re attenzione alla cronicità e alla non autosufficienza conAts, Asst MB, Comuni, oo.ss., Mmg, Terzo Settore, Vo-lontariato e Rsa onde garantire l’integrazione degli in-terventi;• le Asst MB devono definire punti di accesso ben iden-tificabili e con operatori formati per gli utenti anziani ele loro famiglie, attraverso la presa in carico e la predi-sposizione di luoghi per l’integrazione, facendo riferi-mento ai distretti preriforma;• prevedere una rinnovata funzionalità delle equipe mul-tidimensionali in stretta collaborazione con i servizi so-ciali comunali e i Mmg, in sinergia con Asst ospedalie-ra per le dimissioni protette in altre strutture o per il rien-tro al domicilio con la stesura di un Pai;• realizzare nuovi posti in strutture di post acuzie dopoil ricovero ospedaliero quali “cure intermedie” nelle AsstMB;• garantire la realizzazione del progetto fragilità: fami-glie con anziani fragili da “intercettare” con le liste di uten-ti già in carico alla ex Asl e alle Rsa in collaborazione coni Comuni, i Mmg, le oo.ss. e le associazioni di volonta-riato per favorire la domiciliarietà ed evitare ricoveri im-propri, dando aiuto ai caregiver con la conoscenza deiservizi sociali e socio sanitari (Sad, Adi, residenzialità leg-gera, Rsa aperta, Cdi, etc), e dei sostegni economici (bo-nus, voucher, etc);• sostegno delle Asst MB a sperimentazioni di Comuni,del terzo settore, delle ooss, del volontariato di proget-ti rivolti a persone fragili, in quartieri che esprimono par-ticolare disagio sociale e solitudine della persona anziana;• un piano nelle Asst per coordinare e sostenere finan-ziariamente le associazioni di volontariato che operanonel trasporto protetto di persone anziane e disabili.

Le nostre proposte

La possibilità di conoscere le sempre più articolate tipologiedei servizi è spesso un elemento trascurato dalle scelte pro-grammatorie sanitarie e sociali delle nostre istituzioni pub-bliche. A maggior ragione l’accesso a tali servizi è preclusoad una parte non trascurabile delle persone in situazioni dibisogno e alle loro famiglie.I gazebi dello sportello della non autosufficienza promossi dal-lo Spi-Cgil della Brianza nei Comuni di Limbiate, Desio e Vi-mercate, sono stati uno strumento operativo e conoscitivo deiservizi socio sanitari presenti nel territorio e hanno indica-to, alle persone che si sono avvicinate ai gazebi, l’insieme deidiritti e le modalità più idonee per esercitarli e come acce-dere alle varie prestazioni. Anche in una situazione ambientale poco favorevole per lapioggia, la presenza degli sportelli è risultata utile ed ap-prezzata da molti cittadini che hanno espressamente ri-conosciuto la validità dell’iniziativa. Anche a Monza, comegià avvenuto negli anni scorsi, nel mese di settembre, saràorganizzato il gaze-bo della non auto-sufficienza.

Controllo pensioniRicordiamo a tuttii pensionati chepresso le sedi Spidi Monza, Desio eVimercate è di-sponibile il serviziocontrollo pen-

sioni. ■

Gazebo in piazza:grande successo

di Mario Castiglioni

SpiInsieme03.2016 Brianza 06-22-16:Layout 1 22-06-2016 19:33 Pagina 5

12Brianza

Sabato 28 maggio nonè stato un sabato qua-lunque. Alle 8 del mat-tino ci siamo dati ap-puntamento Pasquale,Ambrogio ed io delloSpi, con Stefano dellaCisl, presso il parcodella Boscherona percompletare i prepara-tivi di una mattina spe-ciale e densa di signi-ficati importanti: l’inau-gurazione dell’orto egiardino didattico de-dicato a Lea Garofalo,donna coraggiosa cheha pagato con la vita lasperanza di regalarealla figlia una vita mi-gliore della propria: fi-glia, sorella e moglie dimafiosi. Abbiamo dato gli ultimiritocchi al giardino ab-bellendolo con le bandiere diSpi, Fnp, Uilp, Libera e dellapace. Presenti i volontari chesi prendono cura dell’orto, igiardinieri che hanno realiz-zato il progetto, Valerio D’Ip-polito di Libera, i segretari ge-nerali dei sindacati pensio-

nati di Cgil Cisl e Uil StefanoLandini e Marco Colombo, Si-mone Pulici della Cgil diMonza, Tosco Gianessi del-l’Auser e Angelo Dal Bendell’ Anteas.Roberto Scanagatti, sindacodi Monza, con la fascia trico-

lore, ha testimoniatol'importanza che il Co-mune ha voluto dare alnostro progetto.Infine tante personeche con la loro pre-senza hanno marcato,il significativo appog-gio ad un’iniziativa chesi rivolge ai pensiona-ti, ma soprattutto allenuove generazioni perfare conoscere attra-verso la natura checresce con il lavoro econ fatica, i principi dilegalità ed onestà.Dopo gli interventi chehanno evidenziato ilsenso e gli obiettividel progetto, c’è statoun momento emozio-nante: è stato piantatoun ulivo simbolo diforza e di continuità

nel combattere le mafie, in-fine è stata scoperta dal Sin-daco una targa all’ingresso,con il bel volto di Lea, a si-gnificare che il nostro giar-dino è un baluardo ed unmonito per chi persegue lestrade dell'illegalità. ■

Memoria operaia 2:il disastro Icmesa

di Ambrogio Beretta

Lo scorso 23 maggio, presso il cine-teatro Politeama di Seve-so, alla presenza delle autorità comunali di Seveso e Cesano Ma-derno e le scuole che hanno aderito al progetto, si è presenta-to pubblicamente il lavoro dagli studenti.Cogliendo l’occasione del quarantesimo anniversario della fuo-riuscita della nube tossica della Icmesa di Seveso, il progettosi è concentrato sulla industria chimica presente nell'asse stra-dale della Milano Meda e della ditta Brugola, azienda metal-meccanica di Lissone. Quest’anno l’adesione al progetto è sta-to condiviso unitariamente dai sindacati dei pensionati Spi, Fnp,Uilp, con la cura e l’impegno della associazione il Nodo nel-l’albero di Cesano Maderno e con il contributo della fondazionedella comunità di Monza e Brianza. Per il sindacato il proget-to riflette l’impegno di uno scambio di esperienze fra le diver-se generazioni, attraverso il dialogo con studenti, insegnanti epiù in generale con le comunità. I ‘testimoni’ raccontano aglistudenti il loro vissuto di lavoratori, le fatiche, le lotte sindacaliper il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, le bat-taglie per la prevenzione agli infortuni, alle iniziative per l’am-biente, sia nelle aziende sia sul territorio e l’impegno costantecontro il terrorismo in difesa della democrazia. Inoltre si sonoeffettuate visite didattiche in aziende in attività e in aree indu-striali dismesse come la Snia Viscosa, di Cesano.Stante l’interesse suscitato, il sindacato unitariamente ritiene,per il futuro, di proseguire con progetti che facciano incontraree dialogare le generazioni. ■

tasse dei lavoratori. Con l’equiparazione fiscale si darebbero in-fatti risposte ad una platea molto più ampia di pensionati.Va previsto, inoltre, un confronto sul sistema di rivalutazionedegli assegni perché quello attualmente in vigore non consen-te ai pensionati e agli anziani un reale recupero del potere d’ac-quisto. Dopo tanti anni di blocchi della rivalutazione, questa di-scussione non è più rinviabile. Anziché destinare le risorse recuperate in questi anni dai pen-sionati al debito pubblico parte di queste potrebbero essere uti-lizzate per la creazione di un fondo previdenziale per le nuovegenerazioni.La flessibilità per i pensionandi è necessaria. Per i lavori usu-ranti, per le situazioni di crisi, per favorire il ricambio genera-zionale. La separazione tra previdenza e assistenza può evi-denziare altre risorse disponibili. Occorrono risposte per le man-sioni di cura verso minori e anziani.Le nostre proposte sono ragionevoli. Tempi e modalità di ap-plicazione possono essere programmate. Non è più possibileperdere altro tempo e sulle pensioni è arrivato il momento difare sul serio. ■

Dalla Prima...Pensioni: serveun impegno importante

Nel nome di Lea Garofaloun giardino per i giovani

di Massimo Aloi

La parola del medico

Il reflusso gastroesofageodi Giuseppe Di Franco

Il reflusso gastroesofageo è una condizione medica in cui il contenuto dello stomaco ri-sale verso l’esofago perché la valvola (sfintere esofageo inferiore) che chiude la parte ter-minale dell’esofago sull’entrata nello stomaco non si chiude correttamente, così il con-tenuto gastrico refluisce nell’esofago. Qualora questa disfunzione si cronicizzi ed i sin-tomi si presentino più di 2 volte la settimana si può parlare di malattia da reflusso (Mrgeo Gerd). Questa malattia sembra oggi interessare circa il 10% della popolazione e può col-pire qualsiasi fascia di età (bambini compresi). Fattori di rischio per la Merg sono l’obe-sità, l’ernia iatale, la gravidanza, il fumo, alcuni farmaci, l’asma, il diabete e la sclerodermia(malattia autoimmunitaria che interessa il tessuto connettivo). I sintomi possono essere tipici gastroesofagei: dolore all’addome superiore, bruciore ga-strico e retrosternale, disfagia (difficoltà a deglutire), sapore di acido in gola; atipici: do-lore retrosternale (a volte simile al dolore cardiaco), disfonia (alterazione della voce),raucedine, tosse secca cronica a volte con asma, sensazione di vellichio o di boccone allagola, nausea, vomito, alitosi o sensazione di amaro in bocca, rinosinusite ed a volte oti-te. La Mrge non trattata può causare complicanze anche gravi: esofagite ulcerosa, san-guinamento, restringimento irreversibile dell’esofago o l’esofago di Barret (trasformazioneanomala delle cellule dell’esofago che può degenerare in cancro). Ovviamente alla com-parsa dei primi sintomi tipici il paziente deve consultare il curante il quale può prescri-vere, senza indagini strumentali, già una terapia medica (antiacidi + farmaci antisecretivi+procinetici) che, associata ad una dieta adeguata ed a stili di vita e comportamentali,può progressivamente portare al miglioramento dei sintomi e alla guarigione della ma-lattia. Qualora la sintomatologia si presenti con sintomi atipici o con sospetto di com-plicanze sono necessari approfondimenti diagnostici strumentali (endoscopia), pHme-tria o manometria esofagea, visita gastroenterologica, Ecg ed accertamenti cardiologi-ci (dolore retrosternale tipico cardiaco) o valutazione pneumologica (tosse o asma) o oto-rinolaringoiatrica: tipici sono i segni indiretti di laringite da reflusso che confermano ladiagnosi di Mrge. La terapia chirurgica può essere presa in considerazione quando i far-maci, la dieta o lo stile di vita non migliorano la malattia. Importante nella Mrge è smet-tere di fumare, assumere pasti a ridotto contenuto, perdere peso, evitare di andare a let-to per 3 ore dopo i pasti, alzare la testa dal letto di 15-20 cm. Cibi da evitare: succhi difrutta (agrumi), cioccolato, alcool, caffeina, grassi e fritti, aglio e cipolle, menta, cibi pic-canti, bevande gassate, ragù o altre salse, pizza, chili, frutta secca. ■

In ricordo di Anna SvalutoImprovvisamente, è mancata Anna Svaluto. Vogliamo ri-

cordare Anna mentre parla a Roma in piazza S.Gio-

vanni alla manifestazione nazionale promossa dalla Cgil

il 27 novembre del 2010 e manifestare il nostro cordoglio

a tutti i suoi familiari. ■

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