Abbiamo cambiato sede! - SPI CGIL LombardiaPortale SPI · CReG al via! A pagina 2 ... sono aderire...

8
CReG al via! A pagina 2 Tariffe idriche A pagina 2 110 anni . . . portati splendidamente! di Stefano Landini A pagina 3 Il SIA per combattere la povertà A pagina 4 Spreco alimentare: la legge c’è A pagina 5 Perequazione A pagina 7 Valtellinesci e Valchiavennaschi di fronte alla Grande Guerra A pagina 8 Sondrio Numero 4/5 Agosto-Ottobre 2016 Registrazione Tribunale di Milano n. 75 del 27/01/1999. Spedizione in abb post. 45% comma 2 art. 20b legge 662/96 Filiale di Milano - Euro 2,00 Direttore responsabile Erica Ardenti www.spicgillombardia.it Approfittando della pau- sa estiva, lo Spi-Cgil e la Camera del Lavoro di Sondrio hanno tra- sferito i propri uffici presso la nuova sede posta a Sondrio, in Via Torelli 3. Gli uffici di tutti i servizi (Fiscale, Patronato Inca, Servizio Successioni, Servizio Badanti, Agen- zia turistica Sacchi&Ba- gagli), nonché l’Ufficio Immigrati e la Fillea so- no posti al piano terra, mentre gli uffici delle al- tre categorie, del sinda- cato pensionati e del- l’Auser sono al primo piano. Gli uffici dello Spi saranno aperti al pubblico tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30. Abbiamo cambiato sede! Ancora una volta l’Italia centrale è stata colpita da un terribile terremoto nella notte tra il 23 e il 24 agosto. L’emergenza non è finita e, anzi, oggi c’è ancora più bisogno di aiuto. Per questo lo Spi con Fnp e Uilp, i sindacati dei pensionati di Cisl e Uil, ha dato vita a un fondo solidale a favore delle popolazioni colpite. Siate solidali anche voi e partecipate alla raccolta fondi. Qui accanto sono indicati gli estremi utili per fare un versamento. Antonio Nardelli / Shutterstock.com

Transcript of Abbiamo cambiato sede! - SPI CGIL LombardiaPortale SPI · CReG al via! A pagina 2 ... sono aderire...

CReG al via!A pagina 2

Tariffe idricheA pagina 2

110 anni . . . portatisplendidamente!di Stefano Landini

A pagina 3

Il SIAper combatterela povertà

A pagina 4

Spreco alimentare:la legge c’è

A pagina 5

PerequazioneA pagina 7

Valtellinesci eValchiavennaschidi fronte allaGrande Guerra

A pagina 8

Sondrio

Numero 4/5Agosto-Ottobre 2016

Registrazione Tribunale di Milanon. 75 del 27/01/1999.

Spedizione in abb post. 45%comma 2 art. 20b legge 662/96

Filiale di Milano - Euro 2,00

Direttore responsabile Erica Ardenti

www.spicgillombardia.it

Approfittando della pau-sa estiva, lo Spi-Cgil e

la Camera del Lavoro

di Sondrio hanno tra-

sferito i propri uffici

presso la nuova sede

posta a Sondrio, in Via

Torelli 3.Gli uffici di tutti i servizi(Fiscale, Patronato Inca,Servizio Successioni,Servizio Badanti, Agen-zia turistica Sacchi&Ba-gagli), nonché l’UfficioImmigrati e la Fillea so-no posti al piano terra,mentre gli uffici delle al-tre categorie, del sinda-cato pensionati e del-l’Auser sono al primopiano. ■

Gli uffici dello Spi

saranno aperti al

pubblico tutti i

giorni, dal lunedì

al venerdì, dalle

ore 9 alle 12 e dalle

14.30 alle 17.30.

Abbiamo cambiato sede!

Ancora una volta

l’Italia centrale

è stata colpita

da un terribile

terremoto nella

notte tra il 23

e il 24 agosto.

L’emergenza non è

finita e, anzi, oggi

c’è ancora più

bisogno di aiuto.

Per questo lo Spi

con Fnp e Uilp,

i sindacati dei

pensionati di Cisl

e Uil, ha dato vita

a un fondo solidale

a favore delle

popolazioni colpite.

Siate solidali anche

voi e partecipate

alla raccolta fondi.

Qui accanto sono

indicati gli estremi

utili per fare un

versamento.

An

ton

io N

ard

ell

i / S

hu

tterst

ock.c

om

SpiInsieme04-05.2016 Sondrio 09-30-16:Layout 1 1-10-2016 16:14 Pagina 3

I nostri poeti

2Sondrio

CReG al via!Cosa sono e a cosa servono

di Ettore Armanasco

La sigla CreG del servizioche ha preso il via in questimesi anche sul territoriodella nostra provincia è co-piata, come è venuto dimoda fare, dall’inglese, e nonaiuta certo nella compren-sione, ma la novità è certa-mente interessante, e do-vrebbe rappresentare unpezzo importante di quellapresa in carico del pazientepromessa dalla nuova leggeregionale sui servizi socio-sanitari.Il CReG (Chronic RelatedGroup, traducibile comeGruppo correlato alla croni-cità) è un modello innovativo,che intende migliorare la ge-stione clinica e organizzativadelle patologie croniche, ga-rantendo la corretta eroga-zione di tutti i servizi extrao-spedalieri previsti da apposi-ti percorsi di cura, senza so-luzione di continuità.L’obiettivo principale di que-sto programma è di miglio-rare le condizioni di vita deicittadini affetti da patologiecroniche. I pazienti che pos-sono aderire al progettosono stati individuati dallaRegione Lombardia. L’in-

sieme di attività, servizi eprestazioni previsti nel pac-chetto rappresentato dalCReG è specifico per patolo-gia e viene personalizzatosulla base delle esigenze cli-niche del paziente ed è fina-lizzato ad assicurare i livelliassistenziali previsti nei varipercorsi di cura. Dopo una prima fase di spe-rimentazione che ha interes-sato, a partire dal 2013, i ter-ritori di Bergamo, Como,Lecco e Milano, quest’anno ilservizio ha interessato anchela nostra provincia, con unbando per i medici di medi-cina generale che intende-vano aderirvi e che è scadutoil 31 luglio. Negli anni pas-sati vi erano state alcuneesperienze di medici asso-ciati (Livigno, Tresenda, Val-chiavenna), che in qualchemodo avevano preparato ilterreno, senza però una verasperimentazione. I risultatisono per alcuni aspetti inco-raggianti, visti anche i tempiristretti per l’adesione: su untotale di 125 medici di base49 hanno aderito al progetto,o meglio ai due progetti chefanno capo l’uno alla coope-

rativa di Bergamo IML e l’al-tro alla Cooperativa Valcura.La distribuzione è abba-stanza omogenea: 18 di loroprestano la loro attività nelDistretto di Bormio/Tirano,14 in quello di Sondrio e 17 inquello di Morbegno/Chia-venna. I pazienti che ven-

gono assistiti da questi me-dici e che, come si diceva,sono stati individuati, per al-cune tipologie di cronicità,dalla Regione Lombardiacome soggetti interessati alCreG sono 18.227. L’adesioneè su base volontaria, e il ri-sultato è che hanno aderito

al progetto in 11.258 pazienti,il 62% del totale, un numeroapprezzabile. Ora si atten-dono, però, i risultati, chesono quelli che contano peril successo della sperimen-tazione. In sostanza, per ognipaziente che ha aderito èstato redatto un Piano di as-

sistenza individuale che pre-vede tutti i passaggi utili enecessari in termini di esami,visite e controlli per convi-vere al meglio con quel tipo(o quei tipi) di disturbi cro-nici che lo interessano. Unodei problemi che già stannosorgendo è però rappresen-

tato dai tempi di attesa: se ilpiano prevede un esame aSettembre e lo stesso, al mo-mento della prenotazione,slitta a Novembre si rischiadi compromettere la buonariuscita della sperimenta-zione. Per porvi rimedio, sista pensando di riservareuna quota degli esami e dellevisite ai pazienti dei CreG. Ilprimo ‘tagliando’ è previstocon la fine del 2016, quandoscadranno le convenzioni everranno riaperti i bandi, conla possibilità, quindi, diestendere la platea degli in-teressati. Prevenzione, presain carico e cure appropriatedevono diventare, sempre dipiù, i punti di riferimento so-prattutto per migliorare laqualità della vita delle per-sone anziane, uno dei puntiqualificanti della iniziativadello Spi-Cgil. Sulla tematicadei CReG abbiamo apertouno specifico confronto conl’Azienda territoriale della sa-lute, che si è mostrata dispo-nibile a collaborare, un con-fronto che prosegue anchesu tutte le altre tematiche diapplicazione concreta dellariforma. ■

Mano a mano che vengonorecapitate le bollette relativeagli anni passati (secondo se-mestre 2014 e 2015), le nuo-ve tariffe sul servizio idrico,continuano ad essere motivodi polemiche e di arrabbia-ture da parte degli utenti, ungruppo dei quali ha presen-tato anche una class action

nei confronti di Secam e del-l’Ufficio d’Ambito provin-ciale per avere applicato unatariffa forfettaria per le uten-ze sprovviste di contatore. Aldi là di quelli che potrannoessere i risultati di questoricorso, rimane il proble-ma di fondo, che è quellodi costi che appaiono esa-gerati, e soprattutto lamancanza di chiarezzasulle prospettive future:se è vero che la gestionedel servizio di acquedotti,fognature e depurazioneproduce, su scale provin-ciale, risparmi e qualitàdel servizio, il risultatodeve portare, superata la

fase iniziale di ammo-

dernamento delle reti

distributive e dei de-

puratori, a una ridu-

zione delle tariffe. Il pro-blema rimane l’inerzia ditroppe amministrazioni lo-cali, che pare non abbianoancora capito l’importanzadella questione e la necessi-tà di esercitare il proprioruolo, visto che, al di là del-le troppe disinformazioniche circolano, si sta parlan-do di una gestione pubblicadel servizio, e non affidata aprivati. Il disinteresse di unaparte di questi amministra-tori locali è emerso anche ne-gli incontri che l’Ufficio

d’ambito ha promosso nei di-versi mandamenti per infor-mare sulle proposte appro-vate dallo stesso ufficio neiconfronti delle utenze conreddito basso e raccogliere leproposte per rimodulare letariffe nei prossimi anni.Mentre a Sondrio si è regi-strata una buona partecipa-zione di amministratori esufficiente è stata anche lapresenza a Morbegno e Chia-venna, all’incontro del man-damento dell’Alta Valle, dovei problemi non mancano di

certo perché i co-muni erano sprov-visti di contatore,non si è presentatonessuno, in quellodel Tiranese solodue amministrazio-ni. Un atteggiamen-to, questo, che nontrova giustificazionie sul quale non man-cheremo di chiedereconto agli interessa-ti. Si accennava alleagevolazioni per lefamiglie con bassoreddito, quelle, cioè,che hanno un reddi-

to Isee pari o inferiore a10.000 euro, ebbene, perqueste famiglie e per l’anno2015 il sostegno approvatodall’Ufficio d’ambito è paria 60 euro, con la certezza didisporre di risorse maggio-

ri già per quest’anno. Perconcretizzarsi, però, è ne-cessaria l’approvazione daparte dell’assemblea dei sin-daci, che non dovrebbemancare, e poi del consiglioprovinciale. ■

Ci sono tanti modi per continuare a tener allenata lamente. Un nostro iscritto di Albaredo, ricoverato inospedale, lo ha fatto scrivendo delle filastrocche. Vo-lentieri ne pubblichiamo una sui mesi dell’anno. Il no-stro “poeta” ha voluto restare anonimo.

Filastrocca dei mesiGENNAIO mette ai monti la parruccaFEBBRAIO piccoli e grandi imbacuccaMARZO libera il sol di prigioniaAPRIL dei bei fiori orna la viaMAGGIO il mese delle rose e delle sposeGIUGNO la falce in pugnoLUGLIO alle scuola dà riposoAGOSTO regal ci fa dei frutti del boscoSETTEMBRE i grappoli arrobinaOTTOBRE si vendemmia e si riempie la tinaNOVEMBRE il tempo dei santi, dei morti e dei ricordiDICEMBRE ammazza l’anno e me sotterra. ■

Tariffe idriche: il punto sulla situazione

SpiInsieme04-05.2016 Sondrio 09-30-16:Layout 1 1-10-2016 16:14 Pagina 4

3Lombardia

110 anni . . . portati splendidamente!di Stefano Landini – Segretario generale Spi Lombardia

Lo scorso 29 settembre laCgil ha festeggiato il suocompleanno con una festa inpiazza San Giovanni a Roma.Nello stesso giorno sono sta-te consegnate al Parlamentopiù di un milione di firme perchiedere i referendum perabrogare parte delle leggisul lavoro e per ridare al la-voro stesso una centralità euna dignità perduta.La Carta dei diritti universa-li del lavoro, ovvero un nuo-vo statuto dei diritti dei lavo-ratori e delle lavoratrici. “Interveniamo per ristabilireuna relazione tra il lavoro ei diritti a esso connessi, san-cendo l’universalità dei dirittistessi”, con queste parole lasegretaria generale Susan-na Camusso ha sintetizzato ilcuore delle iniziativa che im-pegnerà la Cgil per i prossi-mi mesi.Una proposta di rango costi-tuzionale per collegare la Car-ta costituzionale al lavoro,ricomponendo principi co-stituzionali minati dai prov-vedimenti che hanno de-strutturato i diritti del lavoro.Contemporaneamente a ciò,il 28 settembre è stato sigla-to da governo e Cgil, Cisl, Uilun verbale condiviso, su novepunti, producendo un risul-tato concreto, dopo quattromesi di confronto.Il sindacato è tornato a fareil proprio mestiere dopo qua-si dieci anni (l’ultima intesaè datata 2007), un primo pas-so importante di un buon la-voro, che sancisce prima ditutto che c’è bisogno di sin-dacato e che illudersi di sal-

tare la mediazione socialenon è utile per nessuno,meno che meno per il Paese.Nessun uomo solo al coman-do. Messi come siamo messi,ci vogliono obiettivi condivi-si, altrimenti c’è il baratrodella disgregazione sociale. Il protocollo contiene risposteimportanti, anche se parziali,per pensionati e pensionandi.Ci sono punti che non ciconvincono del tutto – a par-tire da quel marchingegnodefinito Ape, un prodotto fi-nanziario costoso, la cui inappetibilità sarà nei fatti,smontata, da una adesionevolontaria che non vedrà lacalca per utilizzarlo. È pre-visto un prosieguo del con-fronto, una fase due che pun-ti a una certezza pensionisti-ca per i giovani costretti acarriere discontinue.Per i pensionati ci sono con-tenuti non trascurabili, a par-tire dalla re immissione dopotanto tempo di risorse nel si-stema pensionistico.L’estensione della 14esima,nella sua entità, di cui bene-ficeranno 1 milione e due-centomila pensionati che nonl’avevano. La no tax area. Lapossibilità di pensionare an-ticipatamente i cosiddetti‘precoci’, un abbuono pen-sionistico per chi ha svolto la-vori usuranti.Inoltre nel verbale è esplici-tata la scelta di superare l’at-tuale parziale rivalutazionedelle pensioni introdotto dal-la Monti-Fornero e tornare almeccanismo del governoProdi. Insomma, una rivalu-tazione totale delle pensioni,

difendendo anche le pensio-ni da lavoro, quelle a cui nes-suno ha regalato niente, pa-gate bollino dopo bollino,magari lavorando per 40 annisu tre turni. Certo una vitanon da privilegiati.Inoltre rimane aperta la par-tita fiscale, l’esigenza di sgra-vare le pensioni da un caricofiscale assurdo. La pensionenon è una rendita, è un pez-zo di salario differito pagatodal lavoratore per tutta lavita lavorativa.Ecco dunque una bella coin-cidenza: i 110 anni della Cgile un’intesa che certo non ri-solve tutto, ma che ci rimet-te in carreggiata, restituendoal sindacato un ruolo, collo-cando i primi risultati conun progetto generale, nel qua-le inserire la seconda parte diun negoziato, dove ritornaretenacemente a rimettere illavoro, la condizione dei la-voratori e dei pensionati e del-le pensionate al centro dellanostra iniziativa.L’unità sulla piattaforma diCgil Cisl e Uil è stata un’altracondizione positiva, cosìcome la tenacia di negoziaree nel mentre mettere in cam-po una iniziativa, culminatanella bella piazza di Roma conla manifestazione dei pen-sionati di maggio.In tutto questo c’è un granpezzo di lavoro svolto dalloSpi, dal suo gruppo dirigente,dai suoi attivisti e ben rap-presentato dal segretario ge-nerale nazionale. Ma non è finta qui . . . ci saràbisogno di tutti, lo Spi c’è e loha dimostrato! ■

L’accordo in pilloleAbbiamo aspettato l’ultimo momento per andare

in stampa per poter pubblichiamo una breve sin-

tesi dell’accordo appena raggiunto tra governo e

sindacati.

Per i pensionatiNiente tasse. Chi ha un reddito fino a 8.100 eurol’anno non le pagherà più, né quelle nazionali né quellelocali.Più soldi alle quattordicesime. Saranno aumentateper chi ha un reddito mensile fino a 750 euro. E le ri-ceveranno per la prima volta anche tutti quelli chehanno un reddito mensile fino a 1.000 euro.

Per i pensionandiIn pensione prima. Anticipo pensionistico (Ape)sperimentale per 2 anni. Chi è distante dall’età divecchiaia fino a 3 anni e 7 mesi potrà andare in pen-sione prima grazie a un prestito pensionistico. Per lefasce più disagiate è previsto un anticipo pensioni-stico gratuito (Ape social). Per definire tali fasceperò governo e sindacati continueranno a lavorarenei prossimi giorni. Ricongiunzioni gratuite. Non si pagherà più perriunificare i contributi versati in diverse casse pre-videnziali.Precoci via dal lavoro. I lavoratori che hanno 12 mesidi contributi anche non continuativi prima del compi-mento dei 19 anni che sono disoccupati senza am-mortizzatori sociali, in condizione di salute che deter-minano una disabilità e occupati in alcune attivitàparticolarmente gravose potranno andare in pensionecon 41 anni di contributi. La definizione della platea deilavoratori interessati sarà oggetto di ulteriori appro-fondimenti tra governo e sindacati nei prossimi giorni.Nuovi lavori usuranti. Potrà andare in pensione an-ticipata di 12 o 18 mesi anche chi ha svolto mansioniusuranti per almeno 7 anni degli ultimi 10 di lavoro. An-che in questo caso la platea degli interessati sarà defi-nita nei prossimi giorni da governo e sindacati.

Che cosa succede ora? Il governo dovrà inserire tutte queste misure nellaprossima legge di stabilità che verrà approvata dalParlamento entro il 31 dicembre 2016. Inoltre, nell’intesa firmata oggi si stabilisce che il con-fronto con le parti sociali continuerà e affronterà di-verse materie tra cui, in particolare, quella del sistemadi rivalutazione delle pensioni per cui si sancisce il ri-torno a quello precedente al blocco Monti-Fornero. ■

Presentazione RedCome già anticipato il Caaf Cgil Lombardia, sia diret-tamente sia attraverso le società convenzionate staerogando il servizio di assistenza alla presentazionedel modello RED.Ogni filiale o società convenzionata ha stabilito lapropria organizzazione in base agli accordi territo-riali, stabilendo orari e giornate in cui sarà erogato ilservizio.Per prendere appuntamento quindi è opportuno pren-dere contatto con la sede consueta.Si ricorda che è necessario presentarsi con la docu-mentazione utile per la corretta predisposizione delmodello dichiarativo.Gli indirizzi delle sedi sono reperibili nel sito www.as-sistenzafiscale.info. ■

In bocca al lupo Marinella!Nuova segreteria per la Cgil Lombardia

di Stefano Landini – Segretario generale Spi Lombardia

Oggi su proposta della segretaria generale della Cgil Lombardia, Ele-na Lattuada, è stata eletta, o meglio integrata, la segreteria regionale.A tutti compagni e le compagne va l’augurio di buon lavoro dello Spi.Tra le nuove entrate c’è Marinella Magnoni, segretaria generale del-lo Spi di Varese.A Marinella, in particolare, va l’affetto e il ringraziamento per il la-voro svolto nello Spi. Siamo sicuri che il suo contributo sarà pre-zioso, con una attenzione particolare a quella negoziazione territorialee sociale sulla quale lo Spi spende la propria attività principale.Marinella nel suo nuovo incarico sa di poter avere il sostegno dello Spi e questo le con-sentirà di portare con sé un bagaglio di esperienze e conoscenze che le sarà utile nel-l’impegnativo nuovo incarico.L’assemblea generale della Cgil Lombardia ha approvato un ordine del giono che impegnal’organizzazione a provare a costruire una nuova fase unitaria nella direzione della Cgil.Un percorso che, nelle intenzioni, potrebbe consentire lo svolgimento di un Congresso chefaccia premio sull’unità di tutta l’organizzazione. Ciò sarebbe un passo importante per affrontaregli ambiziosi impegni che la Cgil si è data. Per quanto riguarda lo Spi è nostra intenzionefavorire questo processo che necessita di tempi, verifiche e che sarà facilitato dalla co-struzione di tappe di avvicinamento che rendano esplicita e coerente una nuova fase benpiù complessa della rivendicazione di qualche posto in segreteria.Un grosso in bocca al lupo a tutta la segreteria regionale della Cgil! ■

SpiInsieme04-05.2016 Lombardia 09-30-16:Layout 1 1-10-2016 16:10 Pagina 1

4Lombardia

Il Sostegno per l’InclusioneAttiva (SIA) è una misura dicontrasto alla povertà asso-luta che prevede l’erogazionedi un sussidio economicoalle famiglie in condizionieconomiche disagiate nellequali almeno un componen-te sia minorenne oppure siapresente un figlio disabile ouna donna in stato di gravi-danza accertata.Per godere del beneficio, ilnucleo familiare del richie-dente dovrà aderire ad unprogetto personalizzato diattivazione sociale e lavora-tiva sostenuto da una rete in-tegrata di interventi, indivi-duati dai servizi sociali deiComuni (coordinati a livellodi Ambiti territoriali), in retecon gli altri servizi del terri-torio (i centri per l’impiego,i servizi sanitari, le scuole) econ i soggetti del terzo set-tore, le parti sociali e tutta lacomunità.Il progetto viene costruitoinsieme al nucleo familiaresulla base di una valutazioneglobale delle problematichee dei bisogni e coinvolge tut-

ti i componenti, instaurandoun patto tra servizi e famiglieche implica una reciprocaassunzione di responsabilitàe di impegni. Le attività pos-sono riguardare i contatticon i servizi, la ricerca attivadi lavoro, l’adesione a pro-getti di formazione, la fre-quenza e l’impegno scolasti-co, la prevenzione e la tute-la della salute. L’obiettivo è aiutare le fami-glie a superare la condizionedi povertà assoluta e ricon-quistare gradualmente l’au-tonomia.

I tempi di attuazione• Dal 2 settembre 2016 il cit-tadino può presentare la ri-chiesta per il SIA.• Entro due mesi verrà ero-gato il beneficio economico.• Entro 60 giorni dall’accre-ditamento del primo bime-stre (90 giorni per le richiestepresentate fino al 31 ottobre2016) devono essere attivatii progetti personalizzati (infase di prima applicazioneobbligo di attivazione per il50% dei beneficiari).

Come si richiedeLa richiesta del beneficioviene presentata da un com-ponente del nucleo familiareal Comune mediante la com-pilazione di un modulo (pre-disposto dall’Inps) con il qua-le, oltre a richiedere il bene-ficio, si dichiara il possesso dialcuni requisiti necessari perl’accesso al programma. Nel-la valutazione della domanda,inoltre, si tiene conto delle in-formazioni già espresse nel-la Dichiarazione SostitutivaUnica utilizzata ai fini ISEE.È importante quindi che il ri-chiedente sia già in possessodi un’attestazione dell’ISEEin corso di validità al mo-mento in cui fa la domandaper il SIA.

Chi può richiederloRequisiti del richiedente:• cittadino italiano o comu-nitario o suo familiare titola-re del diritto di soggiorno odel diritto di soggiorno per-manente, ovvero cittadinostraniero in possesso del per-messo di soggiorno CE persoggiornanti di lungo periodo;• residente in Italia da alme-no 2 anni;Requisiti familiari

Presenza di almeno un com-ponente minorenne o di un fi-glio disabile, ovvero di unadonna in stato di gravidanzaaccertata (nel caso in cui sial’unico requisito familiareposseduto, la domanda puòessere presentata non primadi quattro mesi dalla datapresunta del parto e deve es-sere corredata da documen-tazione medica rilasciata dauna struttura pubblica).Requisiti economici:

• ISEE inferiore o uguale a3mila euro;• non beneficiare di altritrattamenti economici rile-vanti: il valore complessivo dialtri trattamenti economicieventualmente percepiti, di

natura previdenziale, inden-nitaria e assistenziale, deveessere inferiore a euro 600mensili;• non beneficiare di stru-menti di sostegno al redditodei disoccupati: non può ac-cedere al SIA chi è già bene-ficiario della NASPI, del-l’ASDI o altri strumenti disostegno al reddito dei di-soccupati;• assenza di beni durevoli divalore: nessun componentedeve possedere autoveicoliimmatricolati la prima voltanei 12 mesi antecedenti la do-manda oppure autoveicoli dicilindrata superiore a 1.300 cco motoveicoli di cilindratasuperiore a 250 cc immatri-colati nei tre anni antece-denti la domanda;

Valutazione multidimen-sionale del bisognoPer accedere al beneficio ilnucleo familiare del richie-dente dovrà ottenere un pun-teggio relativo alla valutazio-ne multidimensionale del bi-sogno uguale o superiore a 45punti. La valutazione tieneconto dei carichi familiari,della situazione economica edella situazione lavorativa.Sono favoriti i nuclei con ilmaggior numero di figli mi-norenni, specie se piccoli(età 0-3); in cui vi è un geni-tore solo; in cui sono presentipersone con disabilità graveo non autosufficienti. I re-quisiti familiari sono tutti ve-rificati nella dichiarazionepresentata a fini ISEE. La

scala attribuisce un punteggiomassimo di 100 punti cheviene attribuito sulla base diprecisi criteri.

Il sostegno economicoEntro quindici giorni lavora-tivi dalla ricezione delle do-mande, i Comuni inviano al-l’Inps le richieste di beneficioin ordine cronologico di pre-sentazione, indicando il co-dice fiscale del richiedente ele informazioni necessariealla verifica dei requisiti. En-tro tali termini svolgono icontrolli ex ante sui requisi-ti di cittadinanza e residenzae verificano che il nucleo fa-miliare non riceva già tratta-menti economici locali su-periori alla soglia (600 euromensili).Entro i successivi dieci gior-ni l’Inps:• controlla il requisito relati-vo ai trattamenti economici(con riferimento ai tratta-menti erogati dall’Istituto),tenendo conto dei trattamentilocali auto dichiarati; • controlla la corrispondenzaai requisiti stabiliti;• attribuisce i punteggi rela-tivi alla condizione econo-mica, di disabilità, la condi-zione lavorativa;• in esito ai controlli tra-smette ai Comuni l’elencodei beneficiari e invia a Posteitaliane (gestore del servizioCarta Sia) le disposizioni diaccredito, riferite al bime-stre successivo a quello dipresentazione della domanda.Il beneficio è concesso bi-mestralmente e viene ero-gato attraverso una Carta dipagamento elettronica (car-ta Sia).Con la carta Sia si possono ef-fettuare acquisti in tutti i su-permercati, negozi alimenta-ri, farmacie e parafarmacieabilitate al circuito Master-card. La carta può essere an-che utilizzata presso gli uffi-ci postali per pagare le bol-lette elettriche e del gas e dàdiritto a uno sconto del 5% su-gli acquisti effettuati nei ne-gozi e nelle farmacie con-venzionate, con l’eccezionedegli acquisti di farmaci edel pagamento di ticket.Non è possibile prelevarecontanti né ricaricare la car-ta, che deve essere usata solodal titolare. ■

Alla Lombardia90 milioni di euro

“Nasce con questa legge nazionale una misura concretanella lotta alla povertà assoluta. Finalmente le politi-che attive cominciano a prevalere anche negli atti delgoverno dopo che, per anni, si è privilegiata la mo-netizzazione come strumento di aiuto alle persone piùbisognose”. Claudio Dossi, segreteria Spi Lombardia,saluta con soddisfazione l’arrivo del Sia.“Questo comporta la nascita e il rafforzamento di ser-vizi e figure di sostegno come assistenti sociali, ope-ratori della tutela della salute, dell’istruzione e for-mazione. La legge – continua Dossi – si pone l’obiet-tivo di sostenere la famiglia e i suoi componenti at-traverso la loro presa in carico solo temporaneamenteovvero per quel periodo sufficiente a costruire le con-dizioni economiche e sociali che permettono di usci-re dalla fase di difficoltà. Si tratta, dunque, di un cam-bio di paradigma che punta sui Comuni che avrannoun ruolo centrale nella costruzione di progetti per-sonalizzati finalizzati al superamento delle condizio-ni di povertà attraverso il reinserimento lavorativo el’inclusione sociale.La richiesta per il Sia si può presentare dal 2 settem-bre scorso ed è stata finanziata con un primo bloccodi risorse di 600 milioni di euro, di cui alla Lombardiane spettano 90.“Questa legge fa in modo che anche le Regioni debba-no rimodulare gli interventi finalizzati all’inclusione emessi a punto precedentemente in modo che le stessepersone non possano beneficiare di entrambi gli aiuti.L’Isee sarà lo strumento per accedere a queste misure.Possiamo dire – conclude Dossi – che con questo stru-mento si scrive una nuova pagina, che come sindaca-to auspicavamo da tempo, per affrontare in modo pun-tuale i problemi legati alla povertà assoluta. A nostroavviso i 600 milioni stanziati sono risorse limitate e cibatteremo, dunque, perché siano incrementati in mododa poter realmente far fronte ai bisogni sempre mag-giori che le crisi economiche comportano”. ■

Nucleo Ammontare familiare del beneficio mensile1 membro 80 euro2 membri 160 euro3 membri 240 euro4 membri 320 euro5 o più membri 400 euro

Il Sia per combattere la povertà

SpiInsieme04-05.2016 Lombardia 09-30-16:Layout 1 1-10-2016 16:10 Pagina 2

5Lombardia

come sarebbe stata piùopportuna una maggioresottolineatura del lavorodi cura maschile, ma an-che un maggior sforzo dinominazione rispetto allapresenza delle donne nelmondo del lavoro. Carneri ha subito postol’accento sul carattere diriforma e quindi di grandeimportanza strategica del-la Carta, per la segretariaCgil questa iniziativa rap-presenta una battaglia im-

portante per la progressionedei diritti, soprattutto quellidelle donne. Lavoro, Costi-tuzione, Carta dei diritti sonoper Stefano Landini uniti inun legame indissolubile. Il se-gretario generale dello Spilombardo ha voluto riper-correre il cammino compiu-to dalle donne negli ultimisettant’anni dalla conquistadel voto all’importante ap-porto dato in sede di Costi-tuente. Landini ha poi ricor-dato che lo Statuto dei lavo-ratori fu conquistato anchegrazie a una forte unità sin-dacale, “per questo sarebbeimportante trovare un’alle-anza con Cisl e Uil anche sul-la Carta dei diritti, specieora che dobbiamo farla vi-

È stata acquisita la paritàdalle donne per quel cheriguarda il mondo del la-voro, i diritti, la concilia-zione dei tempi? E quan-to la Carta dei diritti uni-versali tiene conto del la-voro delle donne con legiuste e opportune tutele?Da queste domande, po-ste dalla responsabile delCoordinamento donne SpiLombardia, Carolina Per-fetti, è partita la riflessio-ne delle donne dello Spiregionale. L’occasione è sta-ta offerta dall’Assemblea te-nuta a Bergamo il 20 set-tembre scorso in prepara-zione di quella nazionale,che si terrà a Verona il pros-simo novembre.A discutere sono state invi-tate Tiziana Vettor, presi-dente del Comitato unico digaranzia dell’Università Mi-lano Bicocca, Graziella Car-neri, segreteria Cgil Lom-bardia, Stefano Landini, se-gretario generale Spi Lom-bardia, e Lucia Rossi, segre-teria nazionale Spi, che ha an-che offerto alcune anticipa-zioni sui temi di cui si discu-terà all’assise nazionale. Ca-rolina Perfetti ha subito datola parola a Tiziana Vettor.

“Un documento monumen-tale, che conta quasi centoarticoli”, così la studiosa hadefinito la Carta dei diritti,sottolineando come conquesta Carta la Cgil non sisia limitata a parlare di di-ritti solo in campo sindaca-le ma abbia anche guardatoai diritti previdenziali, assi-stenziali.Per Vettor manca nella Car-ta un preciso riferimento allasempre maggiore presenzadella donne all’interno delmercato del lavoro, una pre-senza che si può far risalireagli anni ’70 e che poi ha ca-ratterizzato tutti i cambia-menti. Nonostante ciò nelmondo del lavoro perman-gono differenziazioni retri-

butive, ostacoli all’avanza-mento professionale, diversicarichi di lavoro familiareoltre al fatto che le donnesono più esposte al mob-bing, alle molestie e non solosessuali.Gli articoli che più espres-samente riguardano tutele ediritti da coniugare anche alfemminile sono il 9, 10, 11 eil 7 relativo alle condizioniambientali. Rispetto ai primitre Vettor ha sottolineatocome recepiscano le norma-tive europee dove si tende aneutralizzare le differenzerispetto l’accesso, lo svolgi-mento e la cessazione del la-voro e anche rispetto la gra-vidanza e il lavoro di cura. Inquesti Vettor ha sottolineato

vere fra i cittadini e nella po-litica. Un rapporto con lapolitica è importante, la pro-posta di legge deve essere so-stenuta e approvata”.Nell’intervento conclusivoLucia Rossi, ha voluto por-re l’accento sul merito del-le innovazioni portate dallaCarta: “il linguaggio è im-portante ma non priorita-rio rispetto alle questionidi merito”. Poi ovviamente uno spaziospecifico per la prossima as-semblea della donne, tra itemi che verranno affronta-ti ci sarà la medicina di ge-nere, la costruzione di unaproposta che guardi alla pen-sione delle donne, la forma-zione professionale delle as-sistenti familiari, i consulto-ri e la non autosufficienzacosì come ci sarà il temadella violenza sulle donne edel bisogno di un’educazionealla differenza di genere chedeve trovare collocazioneanche nelle scuole e, quindi,la memoria e il rapporto conle giovani generazioni. In-somma la tre giorni di Vero-na si preannuncia molto im-portante per tracciare la viadel futuro impegno delledonne pensionate. ■

Spreco alimentare:la legge c’è ora sta a noi praticarla

di Merida Madeo – Segreteria Spi Lombardia

Il 14 settembre è entrata in vi-gore la legge 19 agosto n. 166concernente La donazione e

distribuzione di prodotti

alimentari e farmaceutici ai

fini di solidarietà sociale e

per la limitazione degli

sprechi.

Lo Spi della Lombardia haseguito con attenzione la pre-sentazione del provvedimen-to in tutte le sue fasi perché in-teressato al tema della lottaallo spreco e per la sostenibi-lità. Al nostro convegno del 22aprile a Milano ne abbiamoparlato con l’onorevole Maria

Chiara Gadda, deputata delPD e relatrice alla Cameradel disegno di legge. A lei, allafine del percorso legislativo,poniamo alcune domande.On. Gadda, dall’approvazionealla Camera di questa leggealla sua pubblicazione sullagazzetta ufficiale fortunata-mente non è trascorso moltotempo, cosa abbastanza raraper gli iter legislativi. Cosa havoluto dire e quali sono le suevalutazioni anche per quan-to riguarda la forte condivi-sione del Parlamento?

Siamo i primi in Europa ad es-serci dotati di una legge or-ganica sul recupero delle ec-cedenze e sulla loro donazio-ne per solidarietà sociale. Lospreco avviene purtroppo nel-le nostre case, e lungo tutta lafiliera agroalimentare, dal-l’agricoltura fino alla produ-zione, trasformazione, distri-buzione e somministrazionedegli alimenti. Si tratta di unalegge votata a larghissimamaggioranza alla Camera cosìcome al Senato. È stato pos-sibile raggiungere questo ri-sultato grazie alla collabora-zione delle associazioni di vo-lontariato, e delle impreseche hanno messo a disposi-zione la loro esperienza ma-turata in tanti anni di impegno.Non è una legge calata dal-l’alto, perché riconosce le nu-merose buone pratiche esem-plari che da tempo si impe-gnano in modo silenzioso nelnostro Paese, e prova a “cu-cirle insieme”, incentivandolee facendole diventare un mo-dello per tutti. Il Parlamentoha dato voce e concretezza aquesta esigenza.

Ora l’Italia ha la nuova legge,una buona legge. Cosa cam-bierà rispetto al passato?La legge prova a risolvere iproblemi che hanno di fatto li-mitato la donazione in questianni: burocrazia onerosa e ri-dondante, complessità nor-mativa. La legge incentiva an-che fiscalmente la donazionee contiene vari strumenti po-sitivi, come ad esempio lapossibilità di donare i beniconfiscati, l’opportunità per ivolontari di raccogliere incampo i prodotti agricoli cheper diverse ragioni rimangonoa terra, abbiamo chiarito cheil pane si può donare, e riba-dito la differenza tra la data discadenza e il termine minimodi conservazione da consu-

marsi preferibilmente entro.La data di scadenza, che ca-ratterizza per esempio i pro-dotti freschi, è un terminetassativo ma tanti prodottinon hanno la data di scaden-za, ma una indicazione entrola quale il produttore dice chequel prodotto conserva tutte lecaratteristiche per cui è statovenduto, ma possono essere

consumati e quindi anche do-nati oltre quel termine. L’eredità politica e culturaledell’Expo, con la Carta di Mi-lano pone ai governi, alle or-ganizzazioni sociali, alla po-litica dei doveri e degli obiet-tivi precisi. Come questa leg-ge si inserisce in questo pro-getto per l’Italia?Per anni il tema è rimasto aimargini del dibattito politico,sono contenta che tutti ab-biano compreso quanto siastrategico. Evitare che l’ec-cedenza venga buttata via, èun bene per tutti, perché si li-mita la produzione di rifiuti,l’emissione di anidride car-bonica, e l’impiego di risorsenaturali. Ma l’aspetto più im-portante è che prodotti buo-ni, non scarti ma perfetta-

mente consumabili, possonoessere destinati ai cittadini piùpoveri. Il dono è un modo mo-derno di concepire il welfare,in cui volontariato e impresesi assumono una responsabi-lità sociale nei confronti del-la collettività, e lo fanno al me-glio quando lavorano in si-nergia con gli enti pubblici,con le organizzazioni sociali,e con i cittadini. Quali potrebbero essere ipassi successivi?La legge da sola non basta, ciattende il lavoro più impor-tante: farne conoscere le po-tenzialità a tutti i soggetti coin-volti, perché per funzionaredovrà essere applicata nellamaniera corretta. Dobbiamofare un passo in avanti rispet-to ai prodotti che in questi anniè stato più complesso donaree gestire, come il pane, i pro-dotti freschissimi, il cibo cot-to. E poi tanta prevenzione ededucazione al consumo e al-l’acquisto consapevole, perchéanche noi cittadini siamo re-sponsabili di una buona fettadi spreco che avviene pro-prio nelle nostre case. ■

Carta dei diritti e tutela delle lavoratrici

SpiInsieme04-05.2016 Lombardia 09-30-16:Layout 1 1-10-2016 16:10 Pagina 3

6Lombardia

Redazioni locali:Romano Bonifacci, Silvia Cerri,Fausta Clerici, Simona Cremonini,Alessandra Del Barba, Lilia Domenighini, Gianfranco Dragoni,Anna Fratta, Marina Marzoli, Ernesto Messere, Barbara Sciacovelli,Pierluigi Zenoni.

Direttore responsabile

Erica Ardenti

Editore:Mimosa srl uninominalePresidente Italo FormigoniVia Palmanova, 24 - 20132 Milano

Registrazione Tribunale di Milanon. 75 del 27/01/1999.

Sped. in abb. post. 45%comma 2 art. 20b legge 662/96Filiale di Milano

Euro 2,00Abbonamento annuale euro 10,32Abbonamenti tel. 022885831

Progetto grafico e impaginazione:

A&B - Besana in Brianza (MB)

Prestampa digitale, stampa, confezione:

RDS WEBPRINTING S.r.l.Via Belvedere, 42 - 20862 Arcore (MB)

*Le quote indicate sono individuali e in camera doppia.

Le proposteViaggi della Mongolfiera2016

Agenzia e sedeC.so Porta Vittoria, 46 - Milano

Filiale di LegnanoVia Venegoni, 13 - Legnano

Filiale di ComoVia Italia Libera 15 - Como

Filiale di BresciaVia F.lli Folonari, 18 - Brescia

Per informazioni: Tel. 02 5456148 - www.etlisind.it

ISCHIA PORTOHotel Terme San Valentino****Dal 23 ottobreal 6 novembre 2016

Euro 595*

ISCHIA,LACCO AMENOSpeciale Hotel TermeVilla Svizzera****Dal 30 ottobreal 13 novembre 2016

Euro 600*

CAPO VERDECrioula Club Village****Dal 5 al 12 novembre2016

Euro 770*

Possibilità di settimana supplementare- visto e tassa di soggiorno esclusi.

Speciale3 e 4 settimaneMARSA ALAM Paradise Friends ShoniBay****sup3 settimane:dal 23/01 al 13/02/16

Euro 960*

(visto escluso)

4 settimane:dal 23/01 al 20/02/16

Euro 1200*

(visto escluso)

SpecialeMERCATINIDI NATALEA LEVICO!Sabato 26 novembre2016

Euro 35 a personaLa quota comprende: Viaggio in busG.T.- Visita guidata - Assicurazione –Omaggio.

Giochi di Liberetà 2016:un’edizione particolare

Grande partecipazione alle finali di CattolicaSono stati quasi 900 i pen-sionati arrivati a Cattolicaper le finali regionali dei Gio-chi di Liberetà.Un successo reso ancora piùimportante dalla folta parte-cipazione dei ragazzi diver-samente abili e delle loro as-sociazioni, che sono stati iveri protagonisti di questegiornate settembrine sullacosta romagnola.Come sempre animatissimesono state le finali delle garedi ballo, bocce, briscola maancora più partecipati mo-menti di socialità come la pe-sca, la merenda in spiaggia, icorsi di scrittura e di acqua-rello, la tombolata.Sul prossimo numero di Nuo-

vi Argomenti troverete nonsolo l’elenco di tutti i premia-ti ma anche un dettagliato re-soconto di quelle che sono sta-te le iniziative prima nei com-prensori e poi a Cattolica.

Come accaduto negli ultimianni l’appuntamento con-clusivo dei Giochi è anche unmomento per approfondire lariflessione politica su temi diattualità. Quest’anno lo Spiha voluto parlare di legalità,tema su cui la Cgil e la nostrastessa categoria sono impe-gnate ormai da diversi anniinsieme a Libera, Arci e altreassociazioni.Importanti e soprattutto mol-to interessanti sono stati siail pomeriggio dedicato alla te-stimonianza attiva sia la mat-tinata dedicata alla riflessio-ne politica, ambedue tenutipresso il Teatro Regina e or-ganizzate da Spi Lombardia eSpi Emilia Romagna.Il pomeriggio oltre alle testi-monianze di chi ha partecipatoai campi della legalità – An-tonella Bezzi per lo Spi di Ra-venna e Sergio Pomari per loSpi di Lodi – si è potuto assi-

stere alla bellissima perfor-mance degli studenti bolo-gnesi preparati dagli attori diTomax Teatro nel breve spet-tacolo In uno stato di ab-

bandono oltre agli interes-santi Radio Aemilia e al mo-nologo di Roberto Mercadini,Piada e lupara.La mattina dopo la parola èstata data, dopo l’introduzio-ne del segretario generale

Spi Lombardia Stefano Lan-dini, a Rosy Bindi, presiden-te della Commissione anti-mafia, Gianni Girelli, presi-dente della Commissione spe-ciale antimafia della RegioneLombardia, Gennaro Miglio-re, sottosegretario alla Giu-stizia, Ivan Pedretti e Susan-na Camusso, rispettivamentesegretari generali di Spi eCgil nazionali. A moderare i

lavori della tavola rotonda èstato Bruno Pizzica, segreta-rio generale Spi Emilia Ro-magna. Importante ospitedella mattinata è stato ancheDario Vassallo, fratello di An-gelo noto come il sindacopescatore e ucciso dalla ma-fia il 5 settembre del 2010. I la-vori di questa giornata oltrealle esperienze fatte dai nostriterritori saranno il tema del-l’ultimo numero di Nuovi Ar-

gomenti di quest’anno.Due momenti di grande di-vertimento hanno chiuso legiornate di Cattolica: la gran-de sfida calcistica tra SpiLombardia e Spi Emilia Ro-magna, felicemente vinta dailombardi per 8 a 4, e la sera-ta di gala con una gustosissi-ma cena a base di pesce pre-parata dalla Cooperativa deipescatori di Cattolica infram-mezzata dall’immancabile bal-lo con musica dal vivo. ■

SpiInsieme04-05.2016 Lombardia 09-30-16:Layout 1 1-10-2016 16:10 Pagina 4

7Sondrio

La mancata perequazione delle pensioni continua a rappre-sentare per molti pensionati una ferita aperta, perché vi è unachiara consapevolezza dell’avvenuta erosione, negli anni, delloro potere di acquisto. Nel merito della mancata perequazionedelle pensioni il cui importo mensile, superando tre volte il trat-tamento minimo, (1405,05 euro al mese) era stato bloccato dalGoverno Monti per gli anni 2012-2013, lo Spi-Cgil ha sempreespresso la propria contrarietà, ritenendo che il blocco pote-va riguardare, semmai, le cosiddette “pensioni d’oro”, ma nonquelle di chi ha lavorato una vita versando i contributi per ave-re una pensione dignitosa. Nel 2015 è intervenuta una sentenzadella Consulta che ha obbligato il Governo Renzi ad approvareun decreto legge che ha restituito ,parzialmente, dal 1 Agosto2015, una parte di arretrati. Per questo, dal 1 gennaio 2016, suqueste pensioni, comprese tra il livello di pensione mensile fra3 e 6 volte il minimo, è stata applicata una rivalutazione del-l’importo mensile. Sappiamo che molti pensionati, anche in pro-vincia, sono rimasti delusi per essere stati esclusi dal rimbor-so e altri sono rimasti insoddisfatti di quanto disposto dal Go-verno Renzi. Lo Spi Cgil, raccogliendo questa insoddisfazione,ha deciso, a suo tempo, di non presentare ricorsi legali di mas-sa dei pensionati interessati, che avrebbero il solo effetto di in-tasare i tribunali, ma di presentare dei ricorsi pilota sceglien-do quei casi che presentano un maggiore ed evidente livellodi iniquità contenuta nella norma varata nel 2011 dal Gover-no Monti. L’obbiettivo che ci prefiggiamo è cercare di ottene-re, dalle procure, un pronunciamento che obblighi nuovamentela Corte Costituzionale a pronunciarsi e di conseguenza indurreil Governo a intervenire per decreto legge e rimediare all’in-costituzionalità prodotta dalla precedente legiferazione.Siccome abbiamo ricevuto diverse richieste di pensionati chevorrebbero comunque attivare un’azione per interrompere i ter-mini di prescrizione mettiamo a disposizione, nelle nostre sedi,il fac-simile del modulo di diffida all’Inps, che deve essere in-viato con lettera di raccomandata con ricevuta di ritorno. ■

SERVIZIPerequazioneLe iniziative Spi

di Ettore Armanasco Sportello Colf-badanti

Il letargo delle istituzioni

In un ‘raccontino d’estate’ pubblicato su un settimanalelocale, un nostro convalligiano ricorda i tempi nei qua-li la provincia di Sondrio inviava a Roma fino a setteparlamentari, per giungere poi ad amarissime consi-derazioni sulla situazione attuale nella quale versanola provincia e le istituzioni locali. La nostalgia non è diutilità alcuna, ma riflettere sulla palude nella quale citroviamo può essere uno stimolo per pensare a comepoterne uscire. Al di là delle imposizioni che ci vengonocalate dall’esterno e della confusione che regna sul ruo-lo degli enti, in primis la Provincia, quello che più col-pisce è la mancanza della capacità di cominciare a pro-gettare e cambiare almeno quello che dipende da noi,per poi farci sentire con efficacia anche all’esterno. Set-tantasette Comuni, cinque Comunità Montane e unaProvincia eletta da amministratori non sono certamenteun buon modo di autogovernarci. ■

Lo sportello Colf e Badanti del Caaf Cgil nasce per fornire alle famiglie tutta l’assistenzanecessaria per la gestione del rapporto di lavoro di colf, assistenti familiari, baby sit-ter, governanti.I servizi offerti dal Caaf Cgil con tariffe molto vantaggiose in particolare per i tes-

serati, riguardano ogni aspetto della regolarizzazione e dell’amministrazione del rap-porto del lavoro, garantendo al datore di lavoro, nel rispetto della norma, correttez-za, precisione e professionalità, e al lavoratore domestico tutti i diritti e le tutele ri-conosciuti dal Contratto collettivo nazionale del lavoro domestico.I servizi erogati:- le procedure relative all’assunzione e il rilascio della comunicazione all’Inps;- la stipula del contratto a norma del Ccnl del lavoro domestico;- l’elaborazione dei i prospetti paga mensili, il calcolo della tredicesima e l’elabo-razione del Cud;- il calcolo dei contributi previdenziali e della Cassa Colf;

- la compilazione dei modelliMav per il versamento al-l’Inps;- la tenuta del conteggio delleferie, malattia, maternità,

infortunio;- il calcolo del Tfr e liquida-

zione;- le informazioni per beneficiaredelle agevolazioni fiscali pre-viste per il datore di lavoro;- la regolarizzazione del rap-porto di lavoro per i cittadi-

ni migranti.Il servizio sarà attivo, solo

previo appuntamento, neiseguenti giorni:Sondrio: Martedì, Mercoledì,Giovedì 8.30-12.15/14-17.30Sedi zonali di Bormio, Tira-no, Morbegno e Chiavenna:Martedì, Mercoledì, Giovedì10-12.15/14-17.30 ■

Pratiche di SuccessioneSi potenzia il servizio

con una nuova responsabileDa alcuni anni il Centro di assistenzafiscale della Cgil ha avviato anche aSondrio il servizio di compilazionedella Dichiarazione di successio-

ne. In caso di morte questa dichiara-zione serve per adempiere agli obblighilegati al passaggio di proprietà di benimobili ed immobili nonché alla liqui-dazione ed al pagamento delle relativeimposte e, come è noto, comporta pergli eredi una spesa non indifferente. IlCaaf della Cgil non solo offre questoservizio con tariffe molto contenute, inparticolare per gli iscritti alla Cgil, maha deciso di potenziarlo ed estenderlo,prevedendo la presenza di un espertooperatore che organizzerà poi delle per-manenze nelle diverse zone della Pro-vincia. A gestire questo servizio è An-

gela Dell’Andrino, che ha effettuatoun corso specialistico per essere in gra-do di offrire al meglio questo preziososervizio.

Il Servizio, esclusivamente previo appuntamento, sarà attivo nei seguenti giorni:Sondrio: Martedì, ore 14-17.30 - Mercoledì, ore 8.30-12.15 - Giovedì, ore 8.30-12.15Nelle sedi sindacali zonali Bormio, Tirano, Morbegno, Chiavenna a rotazione, il Gio-

vedì pomeriggio. ■

Daniele Busin, responsabile Sportello

Colf-Badanti

Angela Dell’Andrino, responsabile servizio Successioni

SpiInsieme04-05.2016 Sondrio 09-30-16:Layout 1 1-10-2016 16:14 Pagina 5

8Sondrio

Valtellinesi e Valchiavennaschidi fronte alla Grande Guerra

Il nuovo Quaderno dell’Issrec: intervista alla Presidente Bianca Ceresara Declich

di Pierluigi Zenoni

Con scadenza diventatabiennale, entro la metà diottobre sarà in distribu-zione il nuovo Quadernodell’Issrec, l’Istituto son-driese per la storia dellaResistenza e dell’Età Con-temporanea. Il corposovolume (380 pagine) è in-titolato Valtellinesi e Val-

chiavennaschi di fronte

alla Grande Guerra. Chiediamo a Bianca Ce-resara Declich, presiden-te dell’Isserec, di dirciqualche cosa di più suicontenuti del Quaderno.“L’Issrec, come già hai an-ticipato, si occupa, questavolta, del rapporto tra iValtellinesi e la Prima Guer-ra mondiale, ma lo fa inmodo originale, non metten-do al centro le vicende mili-tari, bensì le problematicheche la guerra ingenerò, neipartiti, nella società, nei sin-goli. Ben cinque dei settesaggi del Quaderno sono,non a caso, raggruppati sot-to un denominatore comunesignificativamente intitolatoLa crisi delle coscienze.In questa parte la nostra ri-cerca analizza il travaglio cheinvestì i socialisti e i cattoli-ci valtellinesi e valchiaven-naschi, nell’imminenza delloscoppio del conflitto. Rac-conta dell’orientamento deicattolici, che passarono da uniniziale pacifismo ad una pro-gressiva accettazione dellaguerra e del travaglio internodei socialisti che, mediandotra le loro diverse anime,

mantennero però un atteg-giamento di neutralità finoalla fine della Grande Guerra.Lungo questi due grandi ‘fiu-mi’ di orientamento politicoad ideale, il libro non dimen-tica la posizione specifica econsiderata ‘austriacante’ cheassunsero i cattolici borminie l’interventismo democrati-co (contro corrente) di duepadri fondatori del sociali-smo valtellinese: il poeta Gio-vanni Bertacchi e il tisiologoAusonio Zubiani. Altro casoparticolare, descritto nel li-bro, fu quello dei cappellanimilitari: caso di coscienzadivisa tra l’insegnamento delvangelo e la propaganda pa-triottica che dovevano in-culcare nei soldati…Il Quaderno si occupa, poi, deiproblemi del dopoguerra…Ma prima si sofferma sulla cri-si delle coscienze delle popo-

lazioni delle terre irreden-te, una coscienza colletti-va lacerata tra i favorevo-li all’annessione all’Italia,gli ‘austriacanti’ e gli auto-nomisti. Il Quaderno af-fronta la questione rac-contando la storia dellafamiglia Declich di Visi-gnano, non solo perchéemblematica, ma ancheperché uno dei discendentidi quella famiglia, MarioDeclich, diventerà un val-tellinese di adozione per-ché, dopo aver ricopertol’incarico di direttore del-l’Ospedale psichiatrico diSondrio, a Sondrio di sta-bilirà definitivamente.

Mi par di capire che di una vi-cenda, come la Grande Guer-ra, la quale si svolge in unoscenario sovra-nazionale, ilQuaderno tenda a enuclearele implicazioni locali, è vero?Certamente! Il ruolo dell’Issrecè questo: trarre dalla grandestoria ciò che si ripercuote nelmodo di pensare e agire dellepopolazioni che abitano lanostra provincia e delle loroassociazioni. In questo, se miè permesso, sta il significativoapporto che dà l’Issrec alla ri-cerca storiografica della e sul-la provincia. Ed è superfluoaggiungere che la piccola sto-ria che noi raccontiamo è so-lidamente ancorata a una se-ria consultazione della docu-mentazione d’archivio e gior-nalistica locale.E per quanto riguarda il do-poguerra?Abbiamo analizzato il contri-

buto alla ripresa dato da ungrande valtellinese, il sena-tore Luigi Credaro, nomina-to Commissario generale perla Venezia Tridentina. Il sag-gio rende conto sia dell’en-tusiasmo che Credaro pro-fuse nel ritessere una tela chela guerra aveva lacerato, maanche degli ostacoli che glifurono frapposti dal primomanifestarsi dello squadri-smo fascista, che lo costrin-gerà a lasciare l’incarico.Del tutto particolare e inedi-ta è poi la ricerca della pro-fessoressa Messa sull’emer-genza orfani, lasciata in ere-dità dal disfacimento dellefamiglie operato dalla guerra.Il suo saggio racconta “dadentro e da fuori delle mura”la storia degli orfanatrofi diSondrio e Morbegno. C’è, poi, da aggiungere chenella parte dedicata alla vita

e alle iniziative dell’Istituto ilQuaderno riporta ampia-mente l’attività di ‘laboratoriodi ricerca storiografica’ pro-mossa dall’Issrec in collabo-razione con le scuole medieDamiani e Vanoni di Morbe-gno. Notevoli, al riguardo, lapassione e l’interesse dimo-strati dai ragazzi nel tenere tra

le mani e commentare le let-tere e il diario di un soldatodella Grande Guerra (si trat-ta di Giuseppe Spini, padre diGiulio Spini, cofondatore delnostro Istituto, di cui fu il pri-mo Presidente). Anche questoeducare alla memoria e allastoria è uno dei compiti fon-dativi dell’Issrec.Un libro da leggere, insomma!Un libro da leggere e studia-re da chi vuol sapere di piùdella nostra storia. Oltretuttoscritto, come consuetudinedell’Istituto, in un linguaggio

narrativo che non deroga,però, dal rigore della ri-cerca. Permettimi un’ulti-ma considerazione. Il Qua-derno in via di distribu-zione e dedicato al pro-fessor Arturo Colombo,recentemente scomparso.Colombo è stato un indi-menticabile amico e ungrande sostenitore dell’at-tività del nostro Istituto,cui collaborò soprattutto,ma non solo, con i nume-rosi convegni da lui pro-mossi e personalmente ge-stiti. Avergli dedicato que-sto Quaderno è il modo piùsemplice e commosso perdirgli “grazie”! ■

La SpagnolaScampoli di Storia di Pierluigi Zenoni

Ancora sono in corso le ini-ziative celebrative dellaGrande Guerra, che coin-volse anche il nostro Paesedal 1915 al 1918. Poco siparla, però, di quel che ac-cadde subito dopo quel-l’ecatombe che vide moriredieci milioni di uomini. Ungrande e terribile morbo,l’influenza spagnola scoppiòa ridosso della guerra, tra ilsettembre del 1918 e l’apriledel 1919, e fece, nel mondo,cinque volte le vittime pro-vocate dalla guerra. Natural-mente i corpi indeboliti e

sofferenti per via delle pri-vazioni indotte dalla guerracontribuirono non poco arendere letale quell’epide-mia. La spagnola restata nelnostro vocabolario dialettalecome definizione delle in-fluenze più gravi, si manife-stò in Italia nel settembredel 1918 nei pressi di Vi-cenza quando un capitanomedico del servizio sanita-rio dell’esercito invitò il sin-daco del Comune di Sossanoa chiudere le scuole per unasospetta epidemia di tifo.Successivamente il tifo dia-

gnosticato si manifestò, inverità, essere una micidialeepidemia virale. Al tempo gliantibiotici non erano ancorastati inventati (la penicillinasarà scoperta nel 1928 dalbritannico Alexander Fle-ming), ma va detto che con-tro un’epidemia virale nonsarebbero stati efficaci, senon per i decessi (moltis-simi, in verità) dovuti a infe-zioni contratte dall’organi-smo già debilitato dallaspagnola. Al suo insorgerel’epidemia non fu valutatacon la gravità che aveva. An-

che in provincia di Sondriouno dei giornali maggior-mente diffusi, La Valtellina,(nel numero del 23 ottobre1918) minimizzò la gravitàdel morbo scrivendo: “in ge-nerale la malattia, curata op-portunamente e in tempo, haun decorso breve e favore-vole e non deve dar luogo aeccessive preoccupazioni”.Sappiamo, da una circolaredel Prefetto di Sondrio aisindaci di Valtellina e Val-chiavenna che, nell’aprile del1919, l’epidemia andava con-siderata debellata, ma aveva

lasciato, anche in provincia,nonostante l’ottimismo deLa Valtellina, una lunga sciadi lutti. Secondo il professorLuigi Patriarca (Storia della

sanità in Valtellina e Val-

chiavenna – ed. l’officinadel libro): “In una provinciache contava, allora, 142milaabitanti, i morti causati dal-l’epidemia influenzale sonoda valutare attorno alle 2.800persone, cifra che si avvicinaa quella dei soldati valtellinesimorti in guerra”.Si stima che i morti, in Italia,siano stati 600mila. ■

Bianca Ceresara Declich, Presidente Issrec

SpiInsieme04-05.2016 Sondrio 09-30-16:Layout 1 1-10-2016 16:14 Pagina 2