La lettera O sembra una pizza

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Scuola dell’Infanzia Albertario 3°Circolo Didattico di Carpi A.S. 2011-2012 La lettera O sembra una pizza (con pomodoro, mozzarella e wurstel) M.Rita Bellei-Miriam Magnani-Diletta Ronzoni P.E.A. Paola Fornitano

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Percorso di trasformazione delle lettere dell'alfabeto, nella sezione di 5 anni di scuola dell'infanzia

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Scuola dell’Infanzia Albertario

3°Circolo Didattico di Carpi A.S. 2011-2012

La lettera O

sembra una pizza (con pomodoro, mozzarella e wurstel)

M.Rita Bellei-Miriam Magnani-Diletta Ronzoni

P.E.A. Paola Fornitano

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Giocare con le lettere dell’alfabeto, osservarne e

percepirne la forma, trasformarle……

“Il bambino è portato a familiarizzare con le lettere che compongono l’alfabeto nel modo più naturale, come una semplice aggiunta alla comune attività di tracciare, incidere, strappare, comporre, colorare. Solo all’inizio della classe prima ogni bambino potrà decifrare quei segni che già riconosce e con i quali ha fatto molti giochi. Ogni segno alfabetico è uno stereotipo visivo che si riferisce a un suono….. …. Conta di più la ricerca che mette in gioco tutte le lettere come elementi già presenti nel disegno infantile. Tutto questo crea motivazione nel bambino e riduce la fretta applicata al processo di lettura e scrittura. Così le attività proposte permetteranno di conservare il piacere di fare coltivando piccole scoperte, in attesa che il grande gioco del leggere e dello scrivere sia pienamente condiviso e cercato”.

Tratto da: “ALFABETI PERSONALI esercizi creativi di prescrittura”

di Roberto Pittarello

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Dopo avere tracciato il contorno degli oggetti, un piccolo gruppo di bambini, trasforma le O di dimensioni diverse….

"Questo è un palloncino" Giorgia "Sì perchè c'è già il filo!" Nicolò

“Facciamo un limone!”Samuel “Guarda che ci devi fare anche la foglia!”Giorgia

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“La lettera O sembra una pizza con pomodoro,

mozzarella e wurstel.

Facciamo delle striscie rosse che sembra pomodoro e striscie bianche che sembra mozzarella e palline rosa che sembra i wurstel”. Giorgia "Io voglio fare una prugna!" Gretha "Che colore è la prugna?" Miriam "Boh!! Dillo te!" Gretha "Forse possiamo usare il viola?" Miriam "Allora vedi che lo sai, Miriam? Cosa ce lo chiedi a fare?" Samuel

Una faccia e un sole (Noemi) Una palla (Selma)

La pista con macchinine (Nicolò e Samuel)

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“La lettera I sembra un bastoncino” Sofia

“La trasformiamo in un cavallo” Anna “O di trasformarlo in uno spaghetto” Sabrina “In un camion” Alice Z. “In una scatola” Noemi “In una matita” Filippo “In un armadio” Nicolò “Quello lì sottile, in una farfalla!” Sofia

“O in un serpente!” Claudio “Il serpente lo facciamo con tanto verde e con i

puntini gialli” Nicolò

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La lettera C sono i raggi del sole. Cristina

La lettera Y occhi, bocca e naso, questo sembra un fiore. (Yina)

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Il bambino

Il gelato

Il piccolo

libro di Anna

A = bambina L= bambino B= farfalla M= montagna C= un bambino che beve il latte dalla tetta della mamma O= una faccia da maiale E= un percorso P= un fiore F= un albero R= la doccia H= un bambino S= un serpente I= un gelato

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Questo palloncino col capellino, questa bambina andare a scuola a prendere un palloncino (Yina)

Un diavoletto che era andato in cielo e ha visto un bambino che faceva le bolle di sapone. E' venuta fuori una bolla grandissima e il diavoletto c'è volato dentro (Giorgia)

Una principessa con un fiocchetto, un arcobaleno, una farfalla e un palloncino (Fatima)

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Ho fatto una diavoletta che era andata nel bosco, ha trovato un drago e il

drago aveva dei palloncini in mano che sono volati via. E la diavoletta, visto

che aveva le corna, li ha scoppiati tutti. Poi ha trovato dei sassi, è inciampata

e il drago l'ha tutta leccata. (Sofia)

Il papà che portava il bambino alla festa (Alice Z)

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Scelta collettiva di un protagonista e realizzazione con l’uso esclusivo di

lettere dell’alfabeto, prima a mano libera, decidendo insieme le lettere da

usare e poi con grandi lettere stampate.

Testa: lettera O

Capelli :lettera L

Occhi: lettera O

Naso: lettera C

Bocca: lettera U

Braccia: lettera I

Orecchie: lettera C

Mani: lettera B

Corpo: lettera O

Gambe: lettera I

Piedi: lettera L

Nasce Laura, la bambina protagonista della storia e per la quale si decide di costruire un libro…

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Osservando attentamente com’ è strutturato un libro, i bambini rilevano che:

l’immagine dei personaggi è sempre la stessa in ogni pagina, ma può essere

di dimensioni diverse, serve la copertina con il titolo e gli autori, gli sfondi e la

storia scritta.

Samuel: “Il personaggio è lo stesso, ma uno è più piccolo e uno più grande,

perchè sono più vicini o più lontani!”

Stampiamo varie immagini di Laura, di diverse misure….e la storia prende

vita…

Un piccolo gruppo si occupa degli sfondi….

…ci si riunisce per decidere cosa manca, completare il libro ed organizzare il

lavoro..

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I bambini a piccolissimi gruppi, scelgono i personaggi e gli oggetti da realizzare (rigorosamente con le lettere dell’alfabeto), si accordano e si auto-organizzano, per la costruzione....

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C'era una volta una bambina che si chiamava laura, che andava nel bosco.

Fa della strada e incontra un signore che vuole un favore molto grosso. Il signore dice: “Se tu mi fai un favore grande, ti darò una ricompensa”. Laura dice al signore: “Qual'è il grande favore che mi fai fare?” E il signore dice a laura: “Il grande favore è che devi tagliare un albero”. Laura va a casa a prendere un martello per tagliare l'albero. Col martello va dal quel signore e dice: “Adesso vado a tagliare l'albero, ma anche tu mi devi fare un favore”. E visto che gli ha fatto un favore grosso, il signore gli compra un fiore e una stella. Laura, col fiore e la stella, fa delle magie e fa trasformare le cose e li trasforma in una barca per attraversare il mare e deve remare....…..ma cade in acqua. Incontra un pescecane e laura gli dice la strada per andare a casa sua: “Vai a destra!”. Il pescecane va nella sua casa, in fondo al mare a prendere il salvagente per salvare Laura. Laura, col salvagente, va su, su, su, su e sta a galla, prende le braccia fuori e nuota fino alla spiaggia e poi torna a casa.

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Non importano il risultato finale, l’estetica di un elaborato grafico, il testo della storia inventata, ecc. Hanno rilevanza i processi cognitivi, i percorsi che inducono bambini e bambine a trarre delle conclusioni, la capacità di mettersi in discussione, di condividere con gli altri e di rielaborare le proprie teorie.