LA LETTERA COMMERCIALE Prof. HARSEN FERRARO Classe 2 a AFM.

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LA LETTERA LA LETTERA COMMERCIALECOMMERCIALE

Prof. HARSEN FERRARO

Classe 2a AFM

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COSA SI INTEDE PER CORRISPONDENZA

COMMERCIALE

COSA SI INTEDE PER CORRISPONDENZA

COMMERCIALE

Si definisce corrispondenza commerciale ciò che è rappresentato dall’insieme delle comunicazioni scritte che intercorrono tra le aziende e i terzi con lo scopo di avviare, incrementare o concludere affari.

Tutta la corrispondenza aziendale è soggetta alle norme contenute negli artt. 2214 e 2220 del codice civile, che prescrivono la conservazione per almeno 10 anni e le riconoscono un valore legale e giudiziale in caso di controversia.

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LA LETTERA COMMERCIALELA LETTERA COMMERCIALE

I documenti relativi alla corrispondenza commerciale sono diversi (lettere d’affari, fax, telegrammi, telex, documenti commerciali e contabili, relazioni e tutto ciò che la realtà delle relazioni economiche impone nel suo iter quotidiano) e perseguono vari scopi, rivolti a destinatari diversi (clienti, fornitori, agenzie, tour operator, hotel, enti pubblici, …).

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PER SCRIVERE "BENE" UNA COMUNICAZIONE…

LA FORMA LA FORMA

PER SCRIVERE "BENE" UNA COMUNICAZIONE…

LA FORMA LA FORMALa lettera commerciale nasce e circola all’interno del mondo economico reale, che fa della praticità e della chiarezza i suoi pilastri.

Per scrivere "bene" una Comunicazione, un Verbale una Lettera e in generale per tutta la Corrispondenza Commerciale è indispensabile che essa risulti immediatamente:

Ordinata: per impressionare favorevolmente chi la riceve

Precisa: per evitare malintesi in relazione a quanto si comunica

Cortese: per conservare buoni rapporti, soprattutto quando si trattano questioni delicate

Concisa: per concentrare l'attenzione sull'argomento oggetto della lettera

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PER SCRIVERE "BENE" UNA COMUNICAZIONE…

IL TESTOIL TESTO

PER SCRIVERE "BENE" UNA COMUNICAZIONE…

IL TESTOIL TESTO

Affinché il testo trasmetta con efficacia il messaggio che si vuole esprimere, deve possedere tre requisiti fondamentali: Coesione: collegamento grammaticale e sintattico formalmente corretto e appropriato,Coerenza: (collegamento logico), per dare un significato unitario alle varie parti del testo,Registro linguistico appropriato: i termini con cui ci si rivolge al lettore devono essere appropriati.

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PER SCRIVERE "BENE" UNA COMUNICAZIONE…

IL CONTENUTOIL CONTENUTO

PER SCRIVERE "BENE" UNA COMUNICAZIONE…

IL CONTENUTOIL CONTENUTO

Il contenuto della comunicazione, in generale, deve essere strutturato in:

Introduzione: presenta le ragioni dello scrittoSvolgimento: si sviluppano gli argomenti, chiedere una risposta, un pagamento; sollecitare una risposta, un pagamento;Conclusione-commiato : ringraziare, esprimere un auspicio; ..., chiusura (salutare).

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LA LETTERA COMMERCIALELA LETTERA COMMERCIALE

NE DERIVA cheLa presentazione grafica del documento deve essere chiara e le diverse parti che lo compongono devono essere chiaramente leggibili e comprensibili.

NON DIMENTICARE MAI cheLa lettera commerciale è lo strumento di comunicazione che deve veicolare il messaggio dell’azienda, l’immagine, l’idea del mittente.

NON DIMENTICARE MAI cheLa lettera commerciale è lo strumento di comunicazione che deve veicolare il messaggio dell’azienda, l’immagine, l’idea del mittente.

LO STILELO STILEe’ FONDAMENTALEe’ FONDAMENTALE

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ELEMENTI DI UNA LETTERA COMMERCIALE

ELEMENTI DI UNA LETTERA COMMERCIALE

elementi essenziali elementi essenziali :: Intestazione Protocollo Data Indirizzo del

destinatario Introduzione Testo-corpo della

lettera Frase di commiato Dicitura-firma

NON POSSONO MANCARE

elementi facoltativi o elementi facoltativi o accessori:accessori: sigle e riferimenti vocativo (per es. Egr.

Sig., Gentile Professore, …)

indicazioni particolari Oggetto Allegati P.S., N.B. NON COMPROMETTONO LA VALIDITA’ DEL DOCUMENTO

In una lettera commerciale tipica si distinguono due elementi specifici:

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INTESTAZIONE

Protocollo / Riferimenti / Sigle Data

INDIRIZZO

Oggetto

Introduzione Introduzione Introduzione Introduzione Introduzione Introduzione.

Corpo testo corpo testo corpo testo corpo testo corpo testo corpo testo corpo testo corpo testo corpo testo corpo testo corpo testo corpo testo corpo testo corpo.

Frase di commiato.

Dictura firma(Firma)

All./N.B./P.S. (Sigle)

Introduzione

2/4

3

3/6

2/3

2

3

2

2/4

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ELEMENTI ESSENZIALIELEMENTI ESSENZIALI

INTESTAZIONEINTESTAZIONE

E’ l’insieme di informazioni che individuano in modo univoco il mittente e comprende:

ragione sociale o cognome e nome;indirizzo (via, numero civico, CAP, città);numero telefonico e di telefax, c/c postale, e-mail, web site, ecc.;numero di codice fiscale e/o di partita IVA;numero di registrazione presso il Registro Imprese della Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura (C.C.I.A.A.) e numero di Repertorio Economico Amministrativo (R.E.A.);capitale sociale (nelle società di capitale).

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ELEMENTI ESSENZIALIELEMENTI ESSENZIALI

DATADATA

Va preferibilmente scritta per esteso e deve essere preceduta

dall’indicazione della località di partenza della lettera. Si avranno quindi,

nell’ordine: nome della località, una virgola, il giorno, il mese (in lettere e

con l’iniziale minuscola), l’anno (ad esempio: Firenze, 23 maggio

2006).

In alcuni documenti (soprattutto atti pubblici) oltre alla virgola si trova la

parola li (ad esempio: Firenze, li 23 maggio 2003).

Questo li è un’antica forma dell’articolo maschile plurale, forma

che un tempo sottintendeva la parola “giorni” e stava appunto ad

indicare quanti giorni erano trascorsi dall’inizio del mese. Oggi questo li

è caduto in disuso, e se ne può tranquillamente fare a meno;

comunque, chi proprio volesse servirsene, non lo usi col 1° giorno del

mese (perché sarebbe privo di senso), e neppure accentato lì (perché

non si tratta di un avverbio di luogo).

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ELEMENTI ESSENZIALIELEMENTI ESSENZIALI

DESTINATARIODESTINATARIOPuò essere un Ente (Ditta, Ufficio, ecc.), oppure una o più persone fisiche (Signore, Dottore, Signora, Professoressa, Signori, ecc.). Qualunque sia il destinatario, è opportuno che esso venga preceduto da un appellativo, che potrà essere:

Spettabile (nel caso di un Ente); Egregio o Gentile/issimo (nel caso di un Signore,

Dottore, ecc.); al plurale si avrà Egregi o Gentili/issimi;

Gentile/issima (nel caso di una Signora, Professoressa, ecc.); al plurale si avrà Gentili/issime.

Spettabile può essere attribuito solo ad un Ente e non ad una persona fisica; al contrario Gentile/issimo può essere attribuito solo ad una persona fisica e non a un Ente; Egregio non ha femminile, quindi può essere attribuito solo ad un destinatario maschile.

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ELEMENTI ESSENZIALIELEMENTI ESSENZIALI

DESTINATARIODESTINATARIO

Scrivendo ad un Ente ci si può rivolgere, in particolare, all’attenzione di una persona fisica. Così:

Spettabile DITTA ALFA

Alla c. att. del Dott. Paolo Bianchi

Allo stesso modo, scrivendo ad una persona fisica, la si potrà domiciliare presso l’Ente in cui lavora. Così:

Egr. Sig. MARIO ROSSI

c/o Ditta Alfa

La sigla c/o sta per l’inglese care of, che si traduce “a cura di” (cioè a cura della Ditta, Ufficio, ecc. che si incaricherà di recapitare la corrispondenza al destinatario); ecco perché, per estensione, alla sigla c/o si attribuisce il significato di presso.

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ELEMENTI ESSENZIALIELEMENTI ESSENZIALI

DESTINATARIODESTINATARIOÈ opportuno rilevare la notevole differenza di significato tra la formula:

Spettabile DITTA ALFA / Alla c. att. del Dott. Paolo Bianchi

e la formula:

Egr. Sig. MARIO ROSSI / c/o Ditta Alfa

Nel primo caso, infatti, destinataria della corrispondenza è la Ditta Alfa, e in particolare il Dott. Paolo Bianchi: di conseguenza, se quest’ultimo fosse assente, la corrispondenza potrebbe essere aperta ugualmente.

Nel secondo caso, invece, il destinatario è il Sig. Mario Rossi, e, in sua assenza, nessuno della Ditta Alfa potrà aprire la corrispondenza a lui diretta.

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ELEMENTI ESSENZIALIELEMENTI ESSENZIALI

DESTINATARIODESTINATARIOEsistono numerosi altri appellativi, per le varie cariche politiche, amministrative, militari e religiose. Volendo semplificare, si può osservare che tutti i politici, gli amministratori e i militari sono Signori: Onorevoli i politici; Egregi gli amministratori e i militari. Ad esempio:

On.le Sig. Ministro per le Partecipazioni Statali

Egregio Sig. Assessore all’Urbanistica

Egr. Sig. Colonnello

Anche i Presidi sono Signori e, per la precisione, Chiarissimi. Ad esempio:

Chiarissimo Sig. Preside Prof. Mario Rossi

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ELEMENTI ESSENZIALIELEMENTI ESSENZIALI

DESTINATARIODESTINATARIOQuanto ai religiosi, essi sono Reverendissimi (i Cardinali e i Vescovi), Molto Reverendi (i Monsignori), Reverendi (i Sacerdoti). Ad esempio:

Sua Eminenza Reverendissima Card. Luigi Neri

Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Paolo Verdi, Vescovo di ...

Molto Reverendo Mons. Mario Bianchi

Reverendo Don Carlo Neri

Ricordiamo che, per le cariche civili, l’uso dell’appellativo Eccellenza è stato ufficialmente abolito nel 1945.

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ELEMENTI ESSENZIALIELEMENTI ESSENZIALI

DESTINATARIODESTINATARIOIl domicilio del destinatario va disposto su due righe: prima indicheremo la via e il numero civico, e infine (sull’ultima riga) verranno indicati il CAP, la località di destinazione, la sigla della provincia (per ROMA la sigla è RM).

Se il destinatario è un casellista postale, la penultima riga dell’indirizzo deve contenere solo l’indicazione della casella postale, in quanto, se riportasse anche l’indicazione della via, la corrispondenza verrebbe consegnata al portalettere per la distribuzione.

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ELEMENTI ESSENZIALIELEMENTI ESSENZIALI

DESTINATARIODESTINATARIOSe il destinatario è un Ente si potrà avere:

Allo stesso modo se il destinatario è una persona fisica si potrà avere:

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ELEMENTI ESSENZIALIELEMENTI ESSENZIALI

TESTO DELLA LETTERATESTO DELLA LETTERA

Il vocativo può esserci o no; in genere è più frequente quando il destinatario è una persona fisica. In quest’ultimo caso sarà bene ripetere l’appellativo presente nell’indirizzo (ciò per evitare, ad esempio, che la Gentilissima Signora destinataria della lettera perda tutto ad un tratto un po’ della sua grazia, e diventi, nel vocativo, una Gentile Signora soltanto).

Quanto al modo di rivolgersi al destinatario, si userà il Voi nel caso di un Ente e il Lei nel caso di una persona fisica; se i destinatari sono più d’uno (ad esempio: Egregi Signori) si userà di norma il Voi, riservando il Loro (che fra l’altro è un po’ più difficile da usare) solo alle comunicazioni dirette a persone di particolare riguardo.

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ELEMENTI ESSENZIALIELEMENTI ESSENZIALI

TESTO DELLA LETTERATESTO DELLA LETTERA

Chi scrive, si esprimerà con la prima persona singolare nel caso di comunicazioni a titolo personale:Spettabile Ditta,Con la presente Vi segnalo la mia disponibilità nel caso Vi occorresse…

Si esprimerà, invece, con la prima persona plurale nel caso di comunicazioni a nome di un Ente:Egregio Signore,desideriamo innanzi tutto ringraziarLa per la Sua segnalazione di disponibilità del ...

a meno che non esistano, col destinatario, rapporti tali da giustificare la prima persona singolare:Gentilissimo Dottore,La informo che il colloquio con il Signor XY, da Lei segnalatoci, ha avuto esito positivo...

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ELEMENTI ESSENZIALIELEMENTI ESSENZIALI

TESTO DELLA LETTERATESTO DELLA LETTERA

Per una forma di cortesia, gli aggettivi, i pronomi e le particelle pronominali (anche se in fin di parola) indicanti il destinatario richiedono l’iniziale maiuscola; quelli riferiti al mittente avranno invece l’iniziale minuscola:

... ringraziandoVi per la Vostra sollecitudine, Vi porgiamo i nostri migliori saluti ...

Per un buon risultato estetico, il testo della lettera deve risultare disposto nella zona centrale rispetto alla lunghezza del foglio. Generalmente per la stesura del testo si utilizza l’interlinea singola; una interlinea maggiore è indicata per le lettere brevi.

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ELEMENTI ESSENZIALIELEMENTI ESSENZIALI

DICITURA – FIRMADICITURA – FIRMA

È formata da più righe di scrittura: ragione sociale, ufficio dal quale parte la lettera, nome e cognome di chi emette la lettera o di chi è delegato a farlo, firma autografa.

Se chi firma lo fa in vece di altri, generalmente il suo nome o quello della ditta sarà preceduto dalla sigla p. (per) o p.p. (per procura).

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ELEMENTI FACOLTATIVIELEMENTI FACOLTATIVI

RIFERIMENTIRIFERIMENTIPossono essere del destinatario (Vs. rif.) e/o del mittente (Ns. rif.). Consentono di collegare la lettera a precedenti comunicazioni.

PROTOCOLLOPROTOCOLLOÈ il numero progressivo di registrazione nell’apposito registro Protocollo che serve per annotare la posta in arrivo e quella di partenza. È obbligatorio nella corrispondenza della Pubblica Amministrazione.

INDICAZIONI PARTICOLARIINDICAZIONI PARTICOLARISi intendono tutte quelle parole che servono a specificare il tipo di lettera, quali: RACCOMANDATA, RACCOMANDATA A.R., RISERVATA, PERSONALE, ecc.

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ELEMENTI FACOLTATIVIELEMENTI FACOLTATIVI

OGGETTOOGGETTOSintetizza in poche parole il contenuto della lettera,

rendendo così più agevole il lavoro di archiviazione. (Per l’immediata localizzazione dell’oggetto, si usa in genere la sottolineatura o il corsivo, che tuttavia non riguarderà la parola Oggetto).

L’oggetto può risultare molto utile per snellire il testo della lettera: infatti, se nella lettera si prevede di dover citare più volte uno stesso argomento, nell’oggetto si potrà citare per esteso tale argomento e nel corso della lettera richiamare l’oggetto.

Proprio per facilitare il lavoro di archiviazione, è opportuno che le lettere non trattino mai più di un argomento (cioè che abbiano un solo oggetto): ciò, in particolare, vale per la corrispondenza diretta a grandi complessi, in cui le competenze sono ripartite tra numerosi uffici.

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ELEMENTI FACOLTATIVIELEMENTI FACOLTATIVI

OGGETTOOGGETTOSono le iniziali della persona che ha redatto la

lettera (maiuscole) e della persona che l’ha digitata (minuscole). Le prime vanno separate dalle seconde da una barra (MF/rb).

ALLEGATIALLEGATISi riferiscono a documenti uniti alla lettera.

Post scriptum (P.S.) Nota Bene (N.B.)Post scriptum (P.S.) Nota Bene (N.B.)Sono annotazioni che si trovano raramente. Si

utilizzano per mettere in rilievo un punto particolare.

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ABBREVIAZIONIABBREVIAZIONI

L'accorciamento di una parola seguito dal punto, è definita: Abbreviazione, e si usa solo nella lingua scritta. Le abbreviazioni delle misure non richiedono il punto (ad esempio: metro = m, litro = l, kilometro = km, ecc.).

Il plurale di una abbreviazione si ottiene raddoppiando la consonante finale se l'abbreviazione al singolare termina con una sola consonante (ad esempio: Prof. = Proff., pag., pagg., ecc.); se invece l'abbreviazione al singolare termina già con doppia consonante (ad esempio; Avv., Dott., ecc.), al plurale non cambia.

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La Sigla è l’abbreviazione formata dalle lettere iniziali di un gruppo di parole, si usa sia nella lingua scritta che in quella parlata.

Per segnare le lettere di una sigla, quando le lettere si pronunciano separatamente si utilizza il punto (C.G.I.L. = Confederazione Generale Italiana del Lavoro); se invece la sigla si legge come una parola intera, alcuni preferiscono omettere il punto fermo (ad es.: IVA, CAP, ecc.).

SIGLESIGLE

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ELEMENTI ESSENZIALI

Intestazione: riporta tutti i dati del mittente.

Data: è scritta per esteso e preceduta dalla località in cui viene redatta la lettera.

Protocollo: è un numero assegnato alla posta in arrivo e a quella in partenza.

Dati del destinatario: riporta la ragione sociale (o cognome e nome) e l’indirizzo del destinatario.

Corpo o testo della lettera: è il contento del documento.

Firma: in genere riporta la ragione sociale seguita da nome e cognome di chi ha richiesto la lettera..

ELEMENTI ACCESSORI

Riferimenti: indicano, per es., la lettera a cui si risponde riportandone il n° di protocollo o le sigle.

Oggetto: riassume il contenuto della lettera.

Vocativo: è una forma di cortesia con cui si inizia la lettera, per es. Egregio Signore.

Allegati: è la lista dei documenti spediti insieme alla lettera, per es. listino prezzi, depliant pubblicitario, …

Sigle: sono le iniziali di chi ha richiesto la lettera e di chi l’ha stesa, separate da una barra; le prime sono scritte in maiuscolo le seconde in minuscolo, per es. RL/sp.

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LA DISPOSIZIONE ESTETICA DELLA LETTERA COMMERCIALE

LA DISPOSIZIONE ESTETICA DELLA LETTERA COMMERCIALE

Gli elementi costitutivi della lettera commerciale vengono disposti sul foglio secondo stili diversi; ogni azienda, infatti, caratterizza la sua immagine adottando un proprio modello.

Il FORMATO più usato è l’A4 che, con l’avvento delle stampanti al laser o a getto d’inchiostro, ha preso il sopravvento sul formato Quadrotta (cm 22 x 28).

Per i MARGINI, di norma, si lasciano le seguenti misure: superiore cm 1,5; inferiore cm 2; sinistro cm 2,5 e destro cm 2.

Con i programmi di videoscrittura dei personal computer esistono comandi per l’impostazione della pagina diversa da quella standard presentata (margini dimensione del foglio di carta).

Per la disposizione del testo di una lettera commerciale sono previsti vari stili, e l’applicazione dell’uno e dell’altro dipende dalla lunghezza del testo e dal tipo di lettera (circolare, personale ecc.).

Tutti gli stili prevedono per il corpo del testo l’allineamento giustificato e la sillabazione.

Le dimensioni del carattere non devono essere superiori a 14.

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PRINCIPALI MODELLIPRINCIPALI MODELLI

I principali MODELLI di LETTERE COMMERCIALI che si possono adottare sono:

1.1.Disposizione in BloccoDisposizione in Blocco

2.2.Disposizione in Blocco all'americanaDisposizione in Blocco all'americana

3.3.Disposizione in SemibloccoDisposizione in Semiblocco

4.4.Disposizione ClassicaDisposizione Classica

5.5.Disposizione per l'uso della busta con Disposizione per l'uso della busta con pannello trasparente.pannello trasparente.

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DISPOSIZIONE IN BLOCCODISPOSIZIONE IN BLOCCO Caratterizzata dai capoversi allineati al margine

sinistro, senza rientro. Prevede l’allineamento al margine destro della

data e della dicitura-firma, mentre tutti gli altri elementi (indirizzo, oggetto, testo, allegati, ecc.) sono allineati al margine sinistro.

Il margine sinistro è doppio (o triplo) di quello destro, per consentire la lettura delle lettere sistemate nei raccoglitori.

L’interlinea è singola (1 riga). Tra un capoverso e il successivo si lascia una

doppia interlinea. Adatta a lettere circolari.

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DISPOSIZIONE IN BLOCCO ALL’AMERICANA

DISPOSIZIONE IN BLOCCO ALL’AMERICANA

Si differenzia dal modello precedente per la diversa disposizione della data e della dicitura-firma, che vengono allineate, come tutti gli altri elementi, al margine sinistro (non di rado troviamo la data allineata al margine destro).

Poco usata in Italia. E’ praticamente una lettera a blocco con la

date, l’indirizzo, i capoversi e la firma allineati al margine sinistro.

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DISPOSIZIONE IN SEMIBLOCCO

DISPOSIZIONE IN SEMIBLOCCO

Nel modello di lettera in semiblocco la disposizione degli elementi è simile al modello blocco, variano i capoversi che vanno rientrati da 1 a 2 cm.

Applicata alla maggior parte delle lettere commerciali.

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DISPOSIZIONE CLASSICADISPOSIZIONE CLASSICA

Il modello con disposizione classica è caratterizzata dalla diversa collocazione dell’indirizzo e delle sigle.

Indirizzo del destinatario in blocco, allineato al punto centrale della riga di scrittura.

Sigle: allineate al margine sinistro e poste sopra o sotto o alla stessa interlinea della data.

Testo: può essere disposto senza rientro dei capoversi (in blocco), oppure con rientro dei capoversi (in semiblocco).

Dicitura-firma: può essere allineata al punto di inizio dell’indirizzo.

L’interlinea di 1,5 righe. Utilizzata per lettere brevi.

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DISPOSIZIONE PER L’USO DELLA BUSTA

CON PANNELLO TRASPARENTE

DISPOSIZIONE PER L’USO DELLA BUSTA

CON PANNELLO TRASPARENTE

presuppone che, nel foglio, l’indirizzo sia disposto nello spazio generalmente delimitato da quattro angolini prestampati (punti o grafismi simili), che corrispondono alla “finestra” della busta. Si differenzia dalla disposizione classica per la maggiore distanza interlineare che, probabilmente, occorre lasciare dopo (o prima) dell’indirizzo per fare in modo che questo coincida con la “finestra” della busta

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SCHEDA PER L’AUTOCORREZIONEDI UNA LETTERA COMMERCIALE

SCHEDA PER L’AUTOCORREZIONEDI UNA LETTERA COMMERCIALE

La lettera contiene l’intestazione, la data, l’indirizzo del destinatario e la firma?

Sono state trasmesse informazioni precise, motivate, complete e particolari?

La comunicazione è precisa, chiara nell’esposizione?

Viene usato un linguaggio formale, usando termini appropriati?

E’ stato effettuato il controllo ortografico? La lettera è stata riletta?

Solo dopo aver risposto in modo affermativo a tutte queste domande, posso stampare la lettera.

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CONTINUA…CONTINUA…

Tipi di lettere ………………………………………… Buste e indirizzi………………………………………

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FINE