La Legge e la Promessa (Neville Goddard)
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La Legge e la Promessa
di Neville Goddard
E adesso, vai, scrivilo prima di loro in una tavola, e imprimilo in un libro, potrà
essere una testimonianza per il tempo a venire. — Isaia 30:8
Voglio esprimere il mio sincero apprezzamento alle centinaia di uomini e donne che
mi hanno scritto, raccontandomi del loro uso dell’immaginazione per creare un più
grande Dio per gli altri oltre che per sé stessi; noi possiamo fare questo
reciprocamente, incoraggiando la fede gli uni con gli altri.
Una fede che era fedele alla realtà invisibile dei loro atti immaginali.
Il limite di spazio non permette la pubblicazione di tutte le storie in questo volume.
Nel difficile lavoro di selezione e organizzazione di questo materiale, Ruth
Messenger e Juleene Brainard mi hanno fornito un’assistenza inestimabile.
Neville
Sommario
Capitolo 1 "La Legge": Immaginare crea la realtà ........................................................ 3
Capitolo 2 Abitare ......................................................................................................... 7
Capitolo 3 Torna indietro ............................................................................................ 13
Capitolo 4 Non c’è finzione ........................................................................................ 19
Capitolo 5 Invisibili fili ............................................................................................... 25
Capitolo 6 Fantasia visionaria ..................................................................................... 28
Capitolo 7 Stati d’animo .............................................................................................. 33
Capitolo 8 Guardare attraverso il vetro ....................................................................... 37
Capitolo 9 Entrare dentro ............................................................................................ 43
Capitolo 10 Cose che non appaiono ............................................................................ 47
Capitolo 11 Il vasaio .................................................................................................... 49
Capitolo 12 Atteggiamenti .......................................................................................... 54
Capitolo 13 Tutte sciocchezze ..................................................................................... 58
Capitolo 14 L’istante creativo ..................................................................................... 62
Capitolo 15 "La promessa": Quattro Esperienze Mistiche ......................................... 66
Capitolo 1 "La Legge": Immaginare crea la realtà
"L’uomo è immaginazione. Dio è l’uomo, esiste in noi e noi in Lui... L’eterno corpo
dell’uomo è l’immaginazione, cioè, Dio, sé stesso" — Blake
Lo scopo della prima parte di questo libro è quello di mostrare, attraverso storie vere
e attuali, come l’immaginazione possa creare la realtà. La scienza progredisce
attraverso ipotesi provvisorie testate e poi accettate o rifiutate in base ai risultati degli
esperimenti. L’asserzione che l’immaginazione crea la realtà non necessita di più
spiegazioni di quelle consentite dalla scienza. Si dimostra in termini di risultati.
Il mondo nel quale viviamo è un mondo immaginario. Infatti, la vita stessa è
un’attività dell’immaginare; "Per Blake”, scrisse il professor Morrison dell’università
di St. Andrews, "il mondo ha origine da un’attività divina identica a quella a noi nota
come l’attività dell’immaginare", il suo compito è "aprire gli occhi immortali
dell’uomo verso i mondi interiore del pensiero, verso l’eternità, l’immaginazione
umana in continua espansione nel seno di Dio."
Nulla appare o continua ad essere in ragione di una forza esterna. Gli eventi accadono
perché attività immaginative stabili li hanno creati, gli eventi continuano ad essere
solamente fintanto che continuano a ricevere questo supporto. "Il segreto
dell’immaginare", scrive Douglas Fawcett, "è il più impegnativo tra i problemi alla
cui soluzione il mistico aspira. La suprema potenza, la suprema saggezza, il supremo
piacere restano lontano dalla soluzione di questo mistero."
Quando un uomo risolve il mistero dell’immaginazione, avrà scoperto il segreto della
causalità, e cioè: Immaginare crea la realtà. Quindi, l’uomo che è consapevole di
ciò che sta immaginando sa quello che sta creando; si rende conto sempre di più che
il dramma della vita è immaginario, non fisico. La base di tutte le attività è
l’immaginazione. Una immaginazione risvegliata lavora con uno scopo. Crea e
conserva il desiderabile, mentre trasforma o distrugge l’indesiderabile.
L’immaginazione umana e l’immaginazione divina non sono affatto due cose
disgiunte, ma una sola cosa. Ciò che distingue la prima dalla seconda immaginazione
non consiste nella sostanza, identica, ma nel diverso grado di potenza col quale opera.
Agendo energicamente l’azione immaginata diventa immediatamente un fatto
oggettivo. Agendo debolmente l’azione immaginata è realizzata all’interno di un
processo che richiede tempo. Ma in entrambi i casi, immaginazione forte o debole, è
il finale, essenzialmente la non oggettiva realtà, dalla quale gli oggetti sono emanati
come improvvise immaginazioni". [Hermann Keyserling, Count, "Il diario di viaggio
di un filosofo"]. Nessun oggetto è indipendente da una qualche immaginazione
presente su uno o più livelli.
Qualunque cosa nel mondo deve le proprie caratteristiche all’immaginazione di uno
tra i suoi livelli. "La Realtà oggettiva", scrive Fichte, " è prodotta esclusivamente
attraverso l’immaginazione". Gli oggetti sembrano così indipendenti dalla nostra
percezione di loro che siamo inclini a dimenticare che loro debbono la loro origine
alla nostra immaginazione.
Il mondo nel quale viviamo è un mondo immaginario, e l’uomo, attraverso la propria
immaginazione, crea le realtà e le circostanze della vita; fa questo sia consciamente
che inconsciamente.
L’uomo dedica troppa poca attenzione a questo inestimabile dono, l’immaginazione,
questo dono praticamente è inesistente a meno che non vi sia coscienza di possederlo
e la disponibilità a usarlo. Tutti gli uomini possiedono il potere di creare la realtà, ma
questo potere dorme come morto, quando inconsapevolmente esercitato. Gli uomini
vivono nel cuore della creazione, l’immaginazione umana, sebbene non siano
consapevoli di ciò che succede in essa.
Il futuro fondamentalmente non sarà differente dalle attività immaginative dell’uomo,
pertanto l’individuo che può evocare a piacimento qualsiasi attività immaginativa e al
quale le visioni della sua immaginazione sono reali come le forme della natura, è
padrone del suo destino.
Il futuro è l’attività immaginativa dell’uomo nel suo cammino creativo.
L’immaginazione è il potere creativo, non solo del poeta, dell’artista, dell’attore e
oratore, ma dello scienziato, dell’inventore, del mercante e dell’artigiano. L’abuso
sfrenato ovviamente produce sgradevoli immagini, ma una eccessiva repressione
genera sterilità che priva l’uomo della ricchezza reale dell’esperienza. Immaginare
nuove soluzioni per problemi sempre più complessi, è di gran lunga più nobile che
fuggire dai problemi, la vita è la continua scoperta delle soluzioni di un continuo
succedersi di problemi.
Immaginare crea eventi. Il mondo, creato dall’immaginazione degli uomini,
comprende innumerevoli credenze in conflitto, quindi, non vi potrà mai essere uno
stato perfettamente stabile o statico. Gli eventi di oggi confinano col disturbo
provocato dagli ordini stabiliti ieri. L’immaginazione degli uomini e delle donne
immancabilmente turba la preesistente pace della mente.
Non inchinarti di fronte al diktat dei fatti e accetta la vita svincolandoti dal mondo.
Afferma la supremazia del potere della tua immaginazione sui fatti e sottometti tutte
le cose al potere di quest’ultima. Aggrappati all’ideale della tua immaginazione.
Niente e nessuno può rubare il tuo ideale, tranne l’incapacità di persistere a
immaginare l’ideale realizzato. Immagina solamente quegli stati che per te hanno
valore o quelli che promettono bene.
Tentare di cambiare le circostanze prima di modificare la vostra attività immaginativa
equivale a lottare contro la natura stessa delle cose, non vi può essere alcun
cambiamento esterno fintanto che non vi è un cambiamento nell’immaginazione.
Tutto ciò che fate senza l’accompagnamento di un cambiamento immaginativo è un
inutile lavoro di aggiustamento della superficie. Immaginare il desiderio soddisfatto
porta ad una unione con quello stato, durante questa unione il tuo comportamento
diviene in linea con la modifica immaginata, questo dimostra che un cambiamento
immaginativo si tradurrà in un cambiamento di comportamento.
Tuttavia, nelle alterazioni ordinarie della tua immaginazione come il passaggio da
uno stato a quello successivo non si riflettono in trasformazioni perché ad ogni tuo
pensiero ne succede rapidamente un altro che va nella direzione opposta.
Ma ogni volta che uno Stato cresce così stabilmente da diventare il tuo costante stato
d’animo, il tuo atteggiamento abituale, allora quello stato abituale definisce il tuo
carattere ed è, diventa una vera e propria trasformazione. Come ottenerlo? Auto-
abbandono! Questo è il segreto. Devi abbandonare mentalmente il tuo desiderio
soddisfatto nel tuo amore per quello stato, facendo così vivi nel nuovo stato e non più
nel vecchio stato. Non ci si può impegnare in ciò che non si ama, così il segreto
dell’auto impegno è la fede: più amore. La fede consiste nel credere ciò che è
incredibile. Impegna te stesso nel sentimento del desiderio esaudito, nella fede che
questo atto di auto-impegno diventerà una realtà. Deve diventare realtà perché
immaginare crea realtà.
L’immaginazione è sia conservativa che trasformativa. E’ conservativa quando si
costruisce il suo mondo da immagini fornite dalla memoria e dall’evidenza dei sensi.
E’ creativamente trasformativa quando si immagina le cose come dovrebbero essere,
costruendo il mondo da generosi sogni fantasiosi. Nella processione delle immagini,
quelle che hanno la precedenza, naturalmente, sono quelle legate ai sensi. Tuttavia,
l’impressione suscitata da un senso è solo un’immagine, e nella natura una immagine
proveniente dalla memoria non differisce da quella di un desiderio. Ciò che rende
l’impressione di un senso così oggettivamente reale è l’immaginazione individuale in
esso e il pensiero che parte da esso; mentre, in una immagine in memoria o in un
desiderio, l’immaginazione individuale non funziona in esso e il pensiero non parte
da esso. Se tu volessi creare una immagine nella tua immaginazione, allora dovresti
sapere cosa significa trasformare creativamente: così dovresti realizzare il tuo
desiderio e allora dovresti essere felice. Ogni immagine può essere realizzata. Ma
fino a che tu stesso non riuscirai a inserire l’immagine e a pensare partendo da essa,
questa non potrà nascere. Quindi, è il livello di follia di aspettarsi il desiderio
realizzato attraverso il mero passaggio del tempo. Ciò che richiede il possesso
dell’immaginazione per produrre i propri effetti, ovviamente non può essere
effettuato senza tale possesso. Non puoi essere in una immagine senza subire le
conseguenze di non essere in un altra.
L’immaginazione è sensazione spirituale. Inserisci l’immagine del desiderio
esaudito, poi dalle vividezza sensoriale e toni della realtà agendo mentalmente come
si agirebbe se fosse un fatto fisico. Questo è ciò che io intendo per sensazione
spirituale. Immagina che tu stia tenendo una rosa tra le tue mani, annusala. Avverti
l’odore delle rose? Bene, se la rosa non c’è, perché la sua fragranza è nell’aria?
Attraverso la sensazione spirituale, cioè, attraverso l’immaginazione visiva, suoni,
odori, gusto e tatto, puoi attribuire all’immagine vividezza sensoriale. Se fai questo,
tutto cospirerà per aiutarti a raggiungere il traguardo e riflettendo vedrai quanto erano
sottili i fili che ti collegavano allo scopo. Non avresti mai potuto immaginare i mezzi
che la tua attività immaginativa ha impiegato per esaudire la tua richiesta.
Se hai tempo per sfuggire dalla tua fissazione del presente, per trasformare la
tua vita presente in un sogno di ciò che potrebbe essere, hai bisogno di
immaginare ciò che vuoi essere, hai bisogno di sentirti nella maniera in cui ti
sentiresti se fossi già in tali circostanze.
Come un bambino quando con la propria immaginazione ripercorre il mondo che è
dentro il suo cuore, crea il tuo mondo di sogni e di fantasia. Mentalmente entra dentro
il tuo sogno; fai mentalmente quello che adesso vorresti fare, come fosse fisicamente
vero. Scoprirete che i sogni si realizzano non attraverso la ricchezza, ma attraverso la
fantasia. Niente si frappone tra te e la realizzazione dei tuoi sogni, solo i fatti, e i fatti
sono le creazioni della tua immaginazione. Se modifichi la tua immaginazione,
modificherai i fatti. L’uomo e il suo passato sono una struttura continua. Questa
struttura contiene tutti i fatti che sono stati conservati e operano ancora al di sotto
della soglia della sua mente superficiale. Per lui è solo storia. Per lui sembra
inalterabile, un passato morto e inalterabile. Ma per sé stesso è vivente, è parte del
presente. Egli non può lasciare alle spalle gli errori del passato, non scompaiono.
Tutto ciò che è stato esiste ancora. Il passato esiste ancora, e dà — e ancora dà — i
propri risultati. L’uomo deve tornare indietro nella memoria, cercare e distruggere le
cause del male, sebbene esse si trovino molto indietro. Questo andare nel passato e
riprodurre una scena del passato nell’immaginazione come avrebbe dovuto essere per
la prima volta, io la chiamo revisione, e la revisione si esprime nella cancellazione.
Cambiare la tua vita significa cambiare il passato. Le cause di ogni male presente
stanno nelle scene non rivedute, non corrette del passato. Il passato e il presente
formano l’intera struttura dell’uomo, portano in sé tutto il contenuto. Qualsiasi
alterazione dei contenuti si tradurrà in una modifica nel presente e nel futuro.
Vivete bene, cosicché la mente possa memorizzare un passato degno di essere
richiamato. Se non riuscirete a farlo ricordate, il primo atto di correzione o di
guarigione è sempre "rivedere". Se il passato è ricreato nel presente, il passato
"rivisto" è creato nel presente così, oppure anche le richieste... sebbene i tuoi peccati
siano di colore rosso, essi diventeranno bianchi come la neve [Isaiah 1:18]... è una
menzogna. E non è bugia.
Lo scopo della trattazione delle storie che seguono è quello di collegare il più
velocemente possibile i temi distinti ma non scollegati dei quattordici capitoli nei
quali ho diviso la prima parte di questo libro. Sarà, spero, come una sorta di "filo" di
un pensiero coerente che collega tutto a riprova di quanto afferma! Immaginare crea
la realtà.
Affermare ciò è semplice. Dimostrare questo nell’esperienza degli altri è molto più
impegnativo. Indurti ad usare la "Legge" in maniera costruttiva nella tua vita è
l’obiettivo di questo libro.
Capitolo 2 Abitare
"Mio Dio, ho sentito oggi, che nessuno costruisce un’abitazione maestosa, ma lui ha
intenzione di abitarvi. Quale casa più maestosa è mai esistita, o può esistere, che
l’Uomo, la cui creazione di tutte le cose sono in decadenza" — George Herbert
Avrei voluto che fossero veri i nobili sogni dell’uomo ma purtroppo, l’eterno
costruire e il rimandare l’abitare la "casa", sono i più comuni errori dell’uomo. Perché
costruire una casa maestosa, a meno che tu non intenda abitarla? Perché costruire una
casa dei sogni e non "abitarla"?
Questo è il segreto di coloro che si trovano svegli a letto mentre sognano cose vere.
Loro sanno come vivere nei loro sogni finché, nella realtà, i fatti si manifestano.
L’uomo, per mezzo di un controllato sogno ad occhi aperti, può predeterminare il
proprio futuro. Questa attività d’immaginazione, di vivere nel sentimento del
desiderio esaudito, conduce l’uomo attraverso un ponte che conduce alla
realizzazione del sogno. Se noi viviamo nel sogno — Pensando da esso, e non ad
esso — allora il potere creativo dell’immaginazione risponderà alla nostra fantasia
avventurosa, e il desiderio soddisfatto irromperà su di noi e ci prenderà di sorpresa.
L’uomo è tutto immaginazione; quindi, l’uomo deve essere dove lui è
nell’immaginazione, per la sua immaginazione è lui stesso. Realizzare che
l’immaginazione non è qualcosa di legato ai sensi o racchiuso nel confine spaziale del
corpo è più importante. Sebbene l’uomo si muova nello spazio attraverso il
movimento del proprio corpo fisico, non è così limitato. Può muoversi anche
attraverso un cambiamento di consapevolezza. Tuttavia nella scena reale sulla quale
si basa la vista, l’uomo può essere testimone di qualcosa di mai sperimentato. Egli
può sempre rimuovere la montagna se riesce a ribaltare il proprio concetto di ciò che
la vita dovrebbe essere. Questa abilità di spostare mentalmente le cose da come sono
a come dovrebbero essere, è una delle scoperte più importanti che l’uomo possa fare.
Essa manifesta l’uomo come centro di immaginazione, con poteri d’intervento che gli
permettono di alterare il corso degli eventi osservati, passando di successo in
successo attraverso una serie di trasformazioni mentali della natura, degli altri e di sé
stesso. Per anni un medico e la propria moglie hanno sognato la loro dimora
signorile, ma fino a quando non hanno immaginato di vivervi, non l’hanno
manifestata nella realtà. Questa è la loro storia:
"Una quindicina di anni fa, la signora M. e io acquistammo un appezzamento di
terreno su cui costruimmo un edificio di due piani che ospita il nostro ufficio e la
nostra abitazione. Abbiamo lasciato un ampio spazio nell’appezzamento di terreno
per costruire un appartamento, se e quando le nostre finanze lo avrebbero permesso.
In tutti quegli anni noi eravamo impegnati a pagare il nostro mutuo e alla fine di quel
periodo non avevamo soldi aggiuntivi per la nostra tanto desiderata costruzione. E’
vero che avevamo accantonato un ampio risparmio che significava sicurezza per il
nostro lavoro, usare una parte di esso per la nuova costruzione avrebbe significato
mettere a rischio la nostra sicurezza.
"Ma il tuo insegnamento risvegliò in me un nuovo concetto che coraggiosamente ci
suggeriva che avremmo potuto avere quello che più desideravamo attraverso l’uso
controllato della nostra immaginazione, questo realizzando un desiderio nella
convinzione di non avere bisogno di aggiungere soldi. Decidemmo di testare
dimenticando i soldi e concentrando la nostra attenzione sulla cosa desiderata in
questo mondo, la costruzione del nuovo appartamento. "Con questo principio nella
mente, noi mentalmente costruimmo il nuovo edificio così come lo volevamo,
disegnando realmente i piani fisici così da poter meglio formulare la nostra immagine
mentale della struttura completa. Non dimenticando di pensare alla conclusione (nel
nostro caso, l’occupazione dell’edificio), abbiamo fatto molti viaggi fantasiosi nel
nostro appartamento, affittando le unità ad immaginari affittuari, esaminando nel
dettaglio ogni camera e godendo la sensazione di orgoglio per aver ricevuto le
congratulazioni per avere realizzato una progettazione unica.
Abbiamo portato dentro alla nostra scena immaginaria un’amica in particolare,
chiamerò lei signora X, una signora che non vedevamo da tempo, socialmente ci
aveva abbandonato perché trovava il nostro nuovo modo di pensare un po’
particolare. Nella nostra scena immaginaria, abbiamo parlato con lei dell’edificio
chiedendole se le piacesse. Sentendo la sua voce distintamente, abbiamo avuto la sua
risposta, "Dottore, penso che sia bello".
"Un giorno, mentre parlavamo insieme del nostro edificio, mia moglie parlò di un
imprenditore che aveva costruito molti appartamenti nel nostro quartiere. Sapevamo
di lui solo per il nome che compariva sui cartelli adiacenti agli edifici in costruzione.
Poi realizzammo che se noi stavamo vivendo il "finale" non avremmo dovuto cercare
un imprenditore, e così prontamente abbiamo dimenticato questo aspetto.
Continuando con questi esercizi d’immaginazione quotidiana per diverse settimane
abbiamo avvertito queste due cose, ci eravamo fusi col nostro desiderio e avevamo
vissuto con successo il finale. "Un giorno uno sconosciuto entrò nel nostro ufficio e
identificò sé stesso come l’imprenditore menzionato settimane prima da mia moglie.
Scusandosi disse, non so perché mi sono fermato qui, io di solito non cerco le
persone, solitamente è la gente che viene da me. Ci ha spiegato che era passato spesso
dal nostro ufficio e si chiedeva come mai non ci fosse un appartamento nell’angolo
dell’appezzamento di terreno. Gli abbiamo detto che ci sarebbe piaciuto molto avere
quell’edificio ma che non avevamo soldi per il progetto, non avevamo nemmeno le
poche centinaia di dollari che sarebbero stati necessari per disegnarlo.
La nostra risposta negativa non lo turbò e apparentemente sembrava come costretto
nel ruolo, iniziò ad immaginare ed escogitare strade e mezzi per effettuare il lavoro,
senza che noi gli chiedessimo qualcosa o lo incoraggiassimo. Dimenticato l’episodio,
siamo rimasti piuttosto sorpresi quando pochi giorni dopo questo uomo chiamò,
informandoci che il piano era completato e che l’edificio proposto ci sarebbe costato
trentamila dollari! Lo abbiamo gentilmente ringraziato ma non abbiamo accettato.
Sapevamo di avere vissuto con l’immaginazione la fine dell’edificio completato e che
l’immaginazione avrebbe assemblato l’edificio perfettamente senza nessuna
assistenza esterna da parte nostra.
Così, non ci siamo sorpresi quando l’imprenditore ci ha chiamato ancora il giorno
dopo per dirci che aveva trovato una serie di progetti nei suoi archivi che si
adattavano perfettamente alle nostre esigenze con poche modifiche. Di questo,
venimmo informati, ci avrebbe risparmiato l’onorario dell’architetto per i nuovi
progetti. Ringraziammo ancora ma ancora una volta non accettammo.
"La logica avrebbe suggerito che una risposta così negativa da parte nostra avrebbe
completamente messo fine alla questione. Invece, due giorni dopo, l’imprenditore
chiamò ancora annunciando la novità, cioè che aveva individuato una società
finanziaria disposta a coprire il prestito necessario, a eccezione di poche migliaia di
dollari. Suonò incredibile, ma noi non accettammo ancora. Ricordavamo che
l’edificio sarebbe stato costruito e affittato, e nella nostra immaginazione non
avevamo speso un soldo per la costruzione. Il seguito di questo racconto assomiglia
alla storia di "Alice nel paese delle meraviglie", l’imprenditore venne il giorno dopo
nel nostro ufficio e disse, presentandolo come un dono, state per avere la nuova
costruzione comunque. Ho deciso io stesso di finanziare il prestito. Se vi fa piacere, il
mio avvocato redigerà le carte, e voi mi pagherete attraverso gli utili degli affitti.
Questa volta accettammo! Firmammo i fogli e iniziammo immediatamente la
costruzione. La maggior parte delle unità abitative furono affittate prima del
completamento dell’edificio, e al termine dei lavori tutti tranne uno furono occupati.
Eravamo così eccitati dagli eventi apparentemente miracolosi degli ultimi mesi che
per un po’ non abbiamo capito questo apparente "difetto" nel nostro quadro
immaginario. Ma sapendo quello che avevamo già compiuto attraverso il potere
dell’immaginazione, abbiamo subito pensato a un’altra scena immaginaria. Questa
volta, al posto di vedere gli incontri nelle abitazioni e sentire le parole "ok, lo
prendiamo", abbiamo immaginato le visite agli affittuari che stavano già negli
appartamenti. Abbiamo permesso loro di mostrarci le stanze e abbiamo ascoltato i
loro commenti di contentezza e soddisfazione tre giorni dopo che l’appartamento è
stato affittato. Il nostro scenario immaginato in origine si era oggettivato in ogni
dettaglio tranne uno, e quell’uno divenne realtà quando, un mese dopo, la nostra
amica, la signora X, ci sorprese con una visita attesa da tempo, esprimendo il suo
desiderio di vedere il nostro nuovo edificio. Glielo mostrammo volentieri e al termine
del giro abbiamo sentito lei pronunciare quanto avevamo immaginato molte
settimane prima, con enfasi su ogni parola ha detto: "Dottore, penso che sia bello".
"Il nostro sogno di quindici anni fu realizzato. E noi sappiamo, adesso, che avrebbe
potuto essere realizzato in qualsiasi momento in questi quindici anni, se avessimo
conosciuto il segreto dell’immaginare e del come "vivere la fine" del desiderio. Ma
ora è stato realizzato, il nostro unico grande desiderio ha preso forma senza spendere
un solo centesimo dei nostri soldi". Dr. M.
Per mezzo di un sogno – un sogno ad occhi aperti controllato – il dottore e sua moglie
hanno creato la realtà. Hanno imparato a vivere nella loro casa dei sogni, e adesso la
vivono nei fatti. Anche se apparentemente l’aiuto è venuto dal di fuori, il corso degli
eventi è stato determinato dall’attività immaginativa del Dottore e di sua moglie. I
partecipanti sono stati coinvolti nella scena immaginaria perché era strettamente
necessario che ci fossero. La loro struttura immaginale richiedeva lo loro presenza.
"Tutte le cose per Legge Divina si mescolano le une dentro le altre."
[Percy Bysshe Shelley, "Love’s Philosophy"]
La storia che segue illustra il modo in cui una signora ha preparato la sua "abitazione
signorile" attraverso l’immaginazione dormendo in essa – o dimorando in essa.
"Qualche mese fa, mio marito decise di mettere la nostra casa in vendita. Lo scopo
principale dello spostamento che avevamo discusso più volte era quello di trovare
una casa abbastanza grande per noi due, mia madre e mia zia, oltre a dieci gatti, tre
cani e un pappagallo. Che ci crediate o no, è stata un’idea di mio marito, lui amava
mia madre e mia zia e siccome io ero a casa loro la maggior parte del tempo pensai,
perché non vivere insieme e pagare così una sola imposta fiscale? L’idea mia piaceva
tremendamente ma, dato che insistetti particolarmente sulla questione della privacy di
tutti gli interessati, sapevo bene che questa nuova casa avrebbe dovuto avere
posizione, disposizione e dimensioni davvero eccezionali.
Dunque al momento ero indecisa se vendere o meno la nostra attuale casa, ma non ci
ragionai, perché sapevo abbastanza bene per esperienza nell’immaginazione che la
nostra casa non sarebbe stata venduta fino a quando non avessi smesso di "dormirvi
dentro". Due mesi e quattro o cinque agenti immobiliari, mio marito aveva
"abbandonato" la vendita della nostra casa e lo stesso fecero gli agenti immobiliari. A
questo punto convinsi me stessa di volere il cambiamento e così per quattro notti,
nella mia immaginazione, andai a dormire nel tipo di casa che avrei voluto possedere.
Il quinto giorno mio marito ebbe un appuntamento a casa di un amico e mentre era lì,
incontrò uno sconosciuto che era alla ricerca di una casa in collina. Ovviamente gli fu
mostrata la nostra casa e lui, dopo averla attraversata una volta, disse "la comprerò".
Questo fatto non fu gradito dagli agenti immobiliari, ma per me era tutto a posto, e
così fui contento di tenere il mandato in famiglia! Ci siamo trasferiti in dieci giorni
poi siamo stati con mia madre durante il tempo necessario per trovare la nostra nuova
casa. "Abbiamo elencato le nostre esigenze solo ad ogni agente del Sunset Strip
(perché non avrei voluto abbandonare la zona) e ognuno di loro, senza eccezione, ci
ha detto che eravamo due folli. E’ del tutto impossibile, dicevano, trovare una casa
più vecchia in stile inglese con due soggiorni indipendenti, appartamenti separati, una
biblioteca, costruita su una collinetta pianeggiante con un terreno sufficiente per
collocare un recinto per cani di grossa taglia, in più situato in una zona particolare.
Quando abbiamo detto loro il prezzo che avremmo voluto pagare per questa casa loro
si rattristarono. "Dissi che non era quello che andavamo cercando. Volevamo pannelli
di legno in tutta la casa, un grande caminetto, una magnifica vista e possibilmente
isolato, senza vicini in prossimità. A questo punto l’agente donna ridacchiava
nervosamente ricordandomi che una casa simile non esisteva e se ci fosse stata, il
proprietario avrebbe preteso una somma cinque volte superiore a quella che avremmo
voluto pagare. Ma io sapevo che quella casa esisteva perché la mia immaginazione, là
ci avevo dormito, e se io sono la mia immaginazione, allora là io sono stato a
dormire.
"La seconda settimana visitammo cinque uffici immobiliari, il signore del sesto
ufficio stava guardando in maniera leggermente strana quando uno dei suoi soci che
non aveva parlato fino a quel momento disse, "Perché non mostrare loro il posto su
King’s Road?". Un terzo partner in ufficio sorrise con amarezza e disse: "Questa
proprietà non è nemmeno elencata. E poi la vecchia signora ti butterebbe fuori dalla
proprietà. Lassù ha due acri e sai bene che lei non vorrebbe dividerli."
"Beh, io non sapevo che non li avrebbe divisi, ma il mio interesse suscitò dal nome
della via perché quella particolare area mi era sempre piaciuta più di tutte le altre.
Così io chiesi di dare uno sguardo per curiosità. Andammo su per una strada puoi ci
fermammo in una strada privata, ci avvicinammo a una grande casa a due piani
costruita con legno di sequoia e mattoni in stile inglese, circondata da alberi ad alto
fusto, situata in disparte e distaccata dalla propria collinetta, con vista sulla città
sottostante da tutte le sue molte finestre. Sentivo un’emozione particolare mentre
camminavamo verso la porta, poi siamo stati accolti da una donna deliziosa che
gentilmente ci ha fatto entrare. "Credo di non avere respirato per un minuto o due
quando entrai nella stanza più raffinata che mai avessi visto. Le solide mura di
sequoia e il mattone di un grande camino che saliva a un’altezza di 8,5 metri,
terminante in un soffitto a volta tenuto insieme da enormi travi di sequoia. La camera
era fantastica, quasi potevo sentire le canzoni di Natale provenienti dal balcone della
sala da pranzo al primo piano che dava sul soggiorno. Una grande finestra dava la
visione del cielo, montagne, e la città lontana al di sotto, le bellissime mura di antiche
sequoie risplendevano alla luce del sole.
Ci mostrarono poi un ampio appartamento al piano inferiore con libreria collegata,
ingresso indipendente e cortile interno separato. Due scale conducevano in alto in una
lunga anticamera che si apriva verso due separate camere da letto e relativi bagni, e
alla fine dell’anticamera c’era, sì, un secondo soggiorno aperto verso un secondo
cortile interno recintato da alberi e sequoie.
"Costruito su due ettari di splendidi giardini, iniziai a capire cosa volesse dire
l’agente immobiliare affermando che la proprietaria non voleva dividere il terreno,
perché su un acro c’era una grande piscina completamente separata dalla casa
principale ma senza dubbio appartenente ad essa. Sembrava, infatti, essere una
situazione impossibile perché non volevamo due acri di proprietà fortemente tassabili
e in più una piscina isolata dalla casa.
"Prima di andarcene camminai attraverso quel magnifico salone, andando ancora una
volta sulla scala nel balcone della sala da pranzo. Mi voltai e guardando in basso vidi
mio marito in piedi davanti al camino, la pipa in mano, con un’espressione di perfetta
soddisfazione sul suo volto. Misi le mani sulla ringhiera del balcone e lo guardai per
un attimo.
"Quando tornammo nell’ufficio immobiliare i tre agenti stavano per chiudere, ma mio
marito li trattenne dicendo, "Lasciaci fare un’offerta comunque, potrebbe dividere la
proprietà. Che abbiamo da perdere?" Un agente lasciò l’ufficio senza dire una parola.
Un altro disse, "l’idea è ridicola". L’agente col quale inizialmente parlammo disse,
"Lascia perdere, è un sogno".
Mio marito non si irrita facilmente ma quando accade non esiste persona più caparbia
di lui. Ora era davvero irritato. Si sedette, sbatté la mano sulla scrivania e tuonò,
presentare offerte è il vostro compito, non è vero? Loro concordarono che era così e
promisero di presentare la nostra offerta alla proprietaria. "Ce ne andammo e quella
notte, nella mia immaginazione, mi trovavo su quel balcone della sala da pranzo e
guardavo mio marito che stava in piedi davanti al caminetto. Lui mi guardò e disse:
"Beh, tesoro, ti piace la nostra nuova casa?" Io risposi, "mi piace". Continuai a
guardare la bella camera e mio marito dentro essa e "sentii" la ringhiera del balcone
stretta tra le mie mani fino a quando non mi addormentai.
"Il giorno dopo, mentre eravamo a cena in casa di mia madre, il telefono squillò e
l’agente, con voce incredula, mi informò che avevamo appena acquistato una casa. Il
proprietario aveva diviso là proprietà a metà, dandoci così la casa e l’acro relativo per
il prezzo che avevamo offerto." ...J.R.B. "... i sognatori spesso si trovano a letto
svegli, mentre sognano cose vere" [William Shakespeare, "Romeo e Giulietta"]
Bisogna adottare o la via dell’immaginazione o la via dei sensi. Nessun compromesso
o la neutralità è possibile. "Chi non è con me è contro di me" [Matteo 12:30, Luca
11:23]. Quando l’uomo alla fine si identifica con la sua immaginazione piuttosto
che con i suoi sensi ha finalmente scoperto il nucleo della realtà.
Sono stato spesso messo in guardia da sedicenti "realisti", sul fatto che l’uomo non
potrà mai realizzare il suo sogno semplicemente immaginando che sia già qui. Eppure
l’uomo può proprio realizzare il suo sogno semplicemente immaginando che sia già
realtà. Questo è esattamente ciò che questa raccolta di storie dimostra. Se solo gli
uomini fossero disposti a vivere l’immaginazione nel sentimento del desiderio
soddisfatto, avanzando con fiducia nel loro sogno lucido, allora il potere
dell’immaginazione risponderebbe alla loro fantasia avventurosa e il desiderio
esaudito irromperebbe su di loro e li prenderebbe di sorpresa.
Niente è più bello delle cose che accadono ogni giorno all’uomo che dispone di
immaginazione sufficientemente lucida da realizzare i suoi prodigi . Osserva la tua
attività immaginativa. Immagina il meglio del meglio che puoi e crea un mondo
migliore per te stesso e per gli altri. Vivi come se il desiderio fosse già esaudito anche
se deve ancora accadere, così facendo accorcerai il tempo di attesa della realizzazione
del desiderio. Il mondo è immaginazione, non meccanicistico. L’attività
immaginativa – e non un cieco destino - determina il corso della storia.
Capitolo 3 Torna indietro
" Oh, lasciate che la vostra immaginazione faccia girare la grande ruota all’indietro,
fino a trovare Troia non bruciata."
[— (Sir) John Collings Squire, "The Birds"]
"Tutta la vita è, in ogni età, nient’altro che la soluzione continua di continui falsi
problemi." — H. G. Wells
Lo stato perfettamente stabile o statico è sempre irraggiungibile. Il raggiungimento
del fine, oggettivamente, realizza sempre qualcosa che va al di là del fine che
l’individuo inizialmente si era prefissato. Questo, a sua volta, crea una nuova
situazione di conflitto interiore, che necessita di nuove soluzioni che forzano l’uomo
lungo il sentiero dell’evoluzione creativa. "Il suo tocco è infinito e dona realizzazione
a tutto." [George Meredith, "Hymn to Colour"]
Gli eventi di oggi sono destinati a turbare l’ordine stabilito ieri. L’immaginazione
immancabilmente attiva creativamente, turba una pre-esistente pace della mente.
Ci si può chiedere come sia possibile cambiare ciò che sembrano essere inalterabili
fatti del passato, per esempio rappresentando altri a noi stessi come migliori di quello
che realmente erano, riscrivendo mentalmente una lettera per renderla conforme ai
nostri desideri, rivedendo la scena di un incidente o il colloquio con il datore di
lavoro e così via. Ma ricorda le mie affermazioni inerenti l’immaginazione:
immaginare modifica la realtà. Ciò che si può fare, si può disfare. Costruire una vita
partendo da immagini fornite dalla memoria non è solo conservativo ma è anche
creativamente trasformativo quando si altera una situazione che è già in essere.
La parabola dell’amministratore disonesto [Luca 16:1-8] dà la risposta a questa
domanda. Siamo in grado di cambiare il nostro mondo per mezzo di una pratica
"illegale" d’immaginazione, per mezzo di una falsificazione mentale dei fatti - vale a
dire, per mezzo di un’alterazione, di una modifica intenzionale nell’immaginazione di
ciò che abbiamo vissuto. Tutto questo viene fatto nella propria immaginazione.
Questa è una forma di menzogna che non solo non è condannata, ma è approvata nel
Vangelo. Per mezzo di tale menzogna un uomo distrugge le cause del male e
acquisisce amici, la potenza di questa correzione si esprime attraverso gli alti elogi
che l’ingiusto amministratore ricevette dal proprio padrone, meritando la sua fiducia.
Siccome l’immaginazione crea la realtà, noi possiamo apportare modifiche alla fine e
rivedere una scena che altrimenti sarebbe stata inaccettabile. Impariamo a distinguere
tra l’uomo – che è tutta immaginazione – e gli stati in cui può entrare. Un
amministratore disonesto, vedendo il pericolo in un altro, rappresenterà l’altro a sé
stesso come lui avrebbe dovuto vederlo. Se avesse avuto lui stesso il bisogno avrebbe
dovuto fondere il sogno nella propria immaginazione, immaginare quello che lui
avrebbe visto, come le cose gli sarebbero sembrate e come la gente avrebbe agito. Poi
in questo stato si sarebbe dovuto addormentare provando, sentendo nel modo che si
sarebbe aspettato da tali circostanze. Vorrei che tutte le persone del Signore fossero
amministratori disonesti, che falsificassero mentalmente i fatti della vita così da
consegnare sempre nuove persone, affinché il cambiamento mentale vada avanti
finché il nuovo modello non sia completamente realizzato.
Il nostro futuro è la nostra attività immaginativa nella sua marcia creativa. Immagina
il meglio che poi immaginare.
Rivedere il passato significa ricostruirlo con un nuovo contenuto. Bisognerebbe
quotidianamente rivivere il giorno così come si sarebbe voluto viverlo, rivedendo le
scene per renderle conformi ai propri ideali. Per esempio, supponiamo che la posta di
oggi abbia portato cattive notizie. Rivedi la lettera. Riscrivila mentalmente e rendila
conforme alle notizie che avresti voluto ricevere. Poi, nell’immaginazione, una volta
letta e riveduta la lettera più e più volte si risveglierà la naturalezza e le azioni
immaginate diverranno fatti non appena ci sentiremo naturali nell’azione. Questa è
l’essenza della revisione, la revisione che si esprime nella negazione.
Questo è esattamente ciò che fece F.B.:
"Verso la fine del luglio scrissi a un agente immobiliare del mio desiderio di vendere
un pezzo di terra che per me era un peso finanziario. Nella sua risposta negativa
elencò tutte le ragioni per cui le vendite erano a un punto morto in quella zona,
previde un periodo di depressione economica fino alla prima parte dell’anno.
"Ricevetti la sua lettera martedì, e, nella mia immaginazione, la riscrissi con parole
indicanti che l’agente era impaziente di prendere il mio annuncio. Lessi la lettera
rivista più e più volte, estesi la scena immaginata usando il tuo tema delle Quattro
Potenze Uniche della nostra immaginazione. Dal tuo libro "Semina e Raccolto" il
Produttore, l’Autore, il Direttore e l’Attore.
Nella mia scena immaginale io suggerii il tema, "Il lotto viene venduto per un
profitto". Come autore scrissi questa semplice scena per il mio implicito
soddisfacimento: in piedi nell’ufficio immobiliare, tesi la mano all’agente il quale
disse: "Grazie, signore", e lui rispose: "E’ stato un piacere fare affari con voi". Come
direttore feci le prove a me stesso come attore finché quella scena non diventò vivida
reale e sentii il sollievo che sarebbe stato mio se il fardello fosse stato rimosso.
"Tre giorni dopo, l’agente al quale inizialmente scrissi mi telefonò dicendo che aveva
un acconto per il mio lotto al prezzo che avevo specificato. Firmai i fogli nel suo
ufficio il giorno dopo, mi tese la mano e disse, "Grazie, signore". L’agente replicò, "E
stato un piacere fare affari con voi".
"Cinque giorni dopo costruii e recitai una scena immaginata, diventò realtà fisica,
precisamente parola per parola, esattamente come nella mia immaginazione. La
sensazione di sollievo e di gioia arrivarono, non tanto dalla vendita di proprietà, ma
dalla prova incontrovertibile che la mia scena immaginata aveva preso forma."...F.B.
Se la cosa compiuta era tutto, che futilità! Ma F.B. scoprì un potere dentro di sé che
consapevolmente può creare circostanze. Falsificando mentalmente i fatti della vita
l’uomo si sposta dalla reazione passiva alla creazione attiva; questo blocca la ruota
delle ricorrenze e costruisce un futuro cumulativamente espansivo. Se l’uomo non
sempre riesce nel proprio intento di creazione è perché non riesce ad essere fedele
alla propria visione, oppure pensa a quello che vuole piuttosto che al proprio
desiderio soddisfatto.
L’uomo è una straordinaria sintesi, in parte legato dai propri sensi e in parte libero di
sognare che i propri conflitti interni siano perenni. Lo stato di conflitto dell’individuo
si esprime nella società.
La vita è un’avventura romantica. Per vivere creativamente, immaginando
nuove soluzioni a problemi sempre più complessi è di gran lunga più nobile che
reprimere o uccidere il desiderio. Tutto ciò che è desiderato può essere
immaginato all’interno dell’esistenza. "Vorresti essere in un sogno, senza tuttavia dormire?" [John Bunyan, "Il Progresso
del Pellegrino"]. Prova a rivedere il tuo giorno ogni notte prima di addormentarti.
Cercate di visualizzare con chiarezza ed entra nella scena riveduta che sarebbe la
soluzione immaginaria del tuo problema. La struttura immaginaria rivista può avere
una grande influenza sugli altri, ma questo non deve preoccuparti. L’"altro",
influenzato nella storia che segue è profondamente grato per questa tua influenza.
L.S.E. scrive:
"Lo scorso agosto, durante un "appuntamento al buio" ho incontrato l’uomo che volli
sposare. Questo a volte succede, ed è successo a me. Lui aveva tutto quello che
desideravo da un marito. Due giorni dopo quella incantevole serata, a causa del mio
lavoro si era reso necessario cambiare il mio luogo di residenza, e quella stessa
settimana l’amico comune che mi aveva presentato a questo uomo si allontanò dalla
città. Mi resi conto che l’uomo che avevo incontrato probabilmente non sapeva del
mio nuovo indirizzo e, francamente, non ero sicura che conoscesse il mio nome.
"Dopo la tua ultima lezione ti ho parlato di questa situazione. Nonostante abbia avuto
altri incontri non dimenticai quest’uomo. La tua lezione era basata sulla revisione
della giornata; e dopo avere parlato con te decisi di rivedere il mio giorno, ogni
giorno. Quella notte, prima di andare a dormire, sentii di essere in un letto diverso,
nella mia casa, come una donna sposata, e non come una ragazza single che lavorava
condividendo un appartamento con altre tre ragazze. Immaginai di rigirare nella mia
mano sinistra una fede nuziale, dicendo più e più volte a me stessa, "E’ meraviglioso!
Io sono davvero Mrs. J.E.!" e un attimo prima mi sono lasciata andare ad un sogno ad
occhi aperti.
"Ripetei questa scena immaginaria per un mese, notte dopo notte. La prima settimana
di ottobre lui mi trovò. Nel nostro secondo incontro capii che i miei sogni erano stati
creati correttamente. Il tuo insegnamento ci dice di vivere la realizzazione del nostro
desiderio fino a che quest’ultimo non diventa un fatto compiuto, così sebbene non
sapessi cosa lui provasse per me io continuai, notte dopo notte, a vivere il sentimento
del mio sogno realizzato.
"I risultati? In novembre lui si propose. In Gennaio annunciammo il nostro
fidanzamento e in maggio ci sposammo. La parte più bella di tutto questo, tuttavia, è
che sono più felice di quanto avessi mai sognato; e nel mio cuore sento che lo è anche
lui." ...Mrs. J.E.
Usando la sua immaginazione profondamente invece che in modo tradizionale,
costruendo il suo mondo di puri sogni di fantasia piuttosto che utilizzare immagini
fornite dalla memoria l’hanno portata alla realizzazione del suo sogno. Il buon senso
avrebbe suggerito di usare immagini fornite dalla memoria, ma così facendo avrebbe
perpetuato l’elemento "mancanza" della sua vita. L’immaginazione ha creato quello
che lei desiderava con la fantasia nel suo sogno.
Ognuno deve vivere completamente a livello d’immaginazione, questa azione deve
essere consapevolmente e ponderatamente intrapresa.
"...Amanti e pazzi hanno cervelli ribollenti, sono tali forme di fantasia che
percepiscono di più della fredda logica della comprensione."
[William Shakespeare, "A Midsummer Night’s Dream"]
Se il nostro tempo dedicato alla revisione sarà speso bene non dovremo preoccuparci
dei risultati, le nostre speranze più care saranno realizzate.
"Arte tu reale, Terra? Sono io? Nel sogno di chi esistiamo?..."
[approx., Frank Kendon, "Il Pezzo di Tempo"]
In qualsiasi cosa non c’è nulla di permanente. Entrambi, presente e passato,
continuano a esistere solo perché sostenuti da "immaginazione" a qualche livello; e
una trasformazione radicale della vita è sempre possibile attraverso la revisione da
parte dell’uomo della parte indesiderata.
Nella sua lettera, Mr. R.S. parla dell’aspetto influenza:
"Durante la tua serie di incontri sono emerse difficoltà nelle riscossioni in una delle
mie deleghe. La sicurezza, una casa e il terreno, erano trascurati e malandati. I
proprietari apparentemente spendevano i loro soldi nei bar mentre le loro due piccole
bambine, di età nove e diciassette anni, furono notevolmente trascurate. Tuttavia,
dimenticando le apparenze, iniziai a rivedere la situazione. Nella mia immaginazione
guidai mia moglie oltre la proprietà e le dissi, "non è bello il giardino? E’ così
ordinato e curato. Queste persone veramente mostrano il loro amore per la loro casa.
Questo è un contratto del quale non ci dovremo preoccupare. "Io volevo "vedere" la
casa e tutto il resto così come avrei voluto vederlo — un posto tanto piacevole, mi ha
dato una calda sensazione di piacere. Ogni volta che il pensiero di quella proprietà mi
giungeva, la scena immaginata si ripeteva.
"Dopo avere praticato questa revisione per un certo tempo, la donna che viveva nella
casa ebbe un incidente d’auto; nel frattempo che si trovava in ospedale suo marito
scomparve. I bambini furono curati dai vicini. Io fui tentato di visitare la madre
nell’ospedale per fornirle assistenza, qualora fosse necessaria. Ma come poteva essere
accaduto dato che nella mia scena immaginaria lei e la sua famiglia erano felici,
avevano successo ed erano contenti? Così io non feci nulla tranne la mia revisione
quotidiana. Poco dopo avere lasciato l’ospedale, anche la donna e le sue due figlie
scomparirono. I pagamenti furono inviati alla proprietà e alcuni mesi dopo lei
riapparve con un certificato di matrimonio e un nuovo marito. Mentre scrivo tutti i
pagamenti sono già stati eseguiti. Le due bambine sono ovviamente felici e ben
curate, e una stanza è stata aggiunta alla proprietà dai proprietari dando al nostro
deposito ipotecario sicurezza aggiuntiva. "E stato bello risolvere il mio problema
senza minacce, parole poco gentili, sfratto, e senza preoccuparsi delle bambine, ma
nella mia immaginazione c’era qualcosa che aveva inviato quella donna in ospedale?"
...R.S.
Qualsiasi attività immaginativa che acquisisca intensità attraverso la nostra attenzione
concentrata alla chiarezza del risultato desiderato tende a traboccare in regioni al di là
di dove ci troviamo; ma dobbiamo lasciare che si prenda cura di tale attività
immaginativa.
E’ meravigliosamente pieno di risorse di adattamento e di mezzi di regolazione per
realizzare se stesso. Una volta che pensiamo in termini di influenza piuttosto che di
chiarezza del fine desiderato, lo sforzo di immaginazione diventa uno sforzo di
volontà e la grande arte di immaginare è snaturata in tirannia.
Il passato sepolto solitamente è più in profondità di quanto la nostra mente di
superficie possa scandagliare. Ma fortunatamente, per questa signora, lei ha ricordato
e provato che il passato "fatto" può anche essere "disfatto" attraverso la revisione.
"Per trentanove anni ho sofferto il mal di schiena. I dolori andavano e venivano ma
non mi hanno mai lasciato completamente. La situazione migliorava nel momento in
cui usavo il trattamento medico costantemente; il dottore avrebbe voluto posizionare
l’anca nella posizione giusta per il movimento ma il dolore non se ne voleva andare.
Una notte sentii te parlare di revisione e chiesi per me stesso se una condizione
presente da circa quarant’anni fosse rivedibile. Ricordo che all’età di tre o quattro
anni caddi indietro da una grande altalena e quella volta mi feci molto male a causa di
un serio infortunio all’anca. Da quel momento io non fui mai completamente libero
dal dolore e pagai molti soldi per migliorare la condizione, senza però trarne profitto.
"Quest’anno, durante il mese di agosto, il dolore si fece più intenso e una notte decisi
di testare me stesso di tentare di rivedere l’antico incidente che è stato la causa di
tanto dolore e costose spese mediche nella maggior parte della mia vita adulta. Molte
notti prima sentii me stesso indietro nell’età del gioco infantile. Riuscii. Una notte,
realmente sentii me stesso su quell’altalena avvertii il vento, come se l’altalena fosse
salita più in alto. Non appena l’altalena scese, io saltai in avanti atterrando
solidamente e facilmente sui miei piedi. Nell’azioni immaginata i corsi verso mia
madre e insistette nel venire a vedere cosa io stessi facendo. Così lo feci ancora,
saltando giù dall’altalena e atterrando in sicurezza sui miei piedi. Ripetei questa
azione immaginata molte volte fino a che non caddi nel sonno.
"In due giorni il mio mal di schiena e all’anca iniziarono a regredire in due mesi il
dolore per me non esisteva più. Una condizione che mi aveva afflitto per più di 39
anni, che era costato una piccola fortuna nel tentativo di curare, non esisteva più."
…L.H.
E’ al colpo di forbici della revisione che dobbiamo l’eccellenza del risultato. L’uomo
e il suo passato sono una struttura continua. Questa struttura contiene tutto del
passato che è stato conservato e tuttora opera al di sotto della soglia dei suoi sensi per
influenzare il presente e il futuro della sua vita. Il tutto sta portando tutti i suoi
contenuti con sé stesso; qualunque alterazione del contenuto produrrà un’alterazione
nel presente e nel futuro. Il primo atto di rettifica o di cura è sempre "Rivedere". Se il
passato può essere ricreato nel presente, alla stessa maniera può essere ricreato nel
presente il passato rivisto. E così il passato Rivisto appare nel cuore della sua vita
attuale; Non destino, ma un passato rivisto ha portato la sua fortuna.
Ottiene risultati e compimento il test cruciale della vera immaginazione, e la tua
fiducia nel potere dell’immaginazione di creare la realtà crescerà gradualmente
attraverso i tuoi esperimenti con la revisione confrontata con l’esperienza. Solo con
questo processo, con questo esperimento tu puoi realizzare il potenziale, la potenza
della tua immaginazione risvegliata e controllata.
"Tu quanto devi al mio padrone?" Disse, "Cento barili d’olio". E lui gli disse, "Prendi
la tua ricevuta, siediti e scrivi subito cinquanta!" [Luca 16:5,6]. Questa parabola
dell’amministratore disonesto ci spinge a falsificare mentalmente i fatti della vita, per
modificare un tema già in essere. Per mezzo di tali falsità immaginate, un uomo
"acquisisce gli amici" [Luca 16:9]. Quando ogni giorno finisce, rivedere
mentalmente i fatti della vita e renderli conformi agli eventi degni di richiamo; il
domani assumerà lo schema alterato e andate avanti a lungo fino a quando non siete
giunti alla realizzazione degli obiettivi.
Il lettore troverà proficuo seguire queste tracce, costruzione immaginaria di scene che
implicano il desiderio adempiuto, e la partecipazione immaginativa in queste scene
fino a quando i risultati nella realtà non sono stati raggiunti. Abbiamo a che fare con
il segreto dell’immaginazione, in cui l’uomo è visto risvegliato in un mondo
completamente soggetto al suo potere immaginativo.
L’uomo può comprendere il susseguirsi di eventi abbastanza bene (la costruzione di
un mondo a partire da immagini fornite da memoria) ma le cose rimangono come
sono. Questo gli dà un senso di sicurezza nella stabilità delle cose. Tuttavia, la
presenza in lui di un potere che si risveglia e diventa ciò che vuole, cambiando
radicalmente la sua forma, il suo ambiente e le circostanze della vita, suscita in lui un
senso di insicurezza, una terribile paura del futuro.
Ora, "è giunto il momento di svegliarsi dal sonno" [Romani 13:11] e di porre fine a
tutte le creazioni dell’uomo dormiente.
Rivedere ogni giorno.
" Lasciate che la vostra forte immaginazione possa far girare la grande ruota
all’indietro fino alla città di Troia non bruciata."
[— (Sir) John Collings Squire, "Gli uccelli"]
Capitolo 4 Non c’è finzione
"La distinzione tra ciò che è reale e ciò che è immaginario è qualcosa che alla fine
non può essere mantenuto... tutte le cose esistenti sono, in senso intelligibile,
immaginarie."
— John S. MacKenzie
Non c’è finzione. Un’attività immaginativa può produrre effetti fisici, è
essenzialmente immaginario. Per provare, verificare questo basta osservare le nostre
attività immaginative e osservare per vedere se producono o meno corrispondenti
effetti all’esterno. Se lo fanno, allora dobbiamo concludere che non vi è alcuna
finzione. Il dramma immaginario di oggi — finzione — diventa il fatto di
domani. Se abbiamo avuto questa visione più ampia di causalità, che cioè la causalità è
mentale e non fisica, che i nostri stati mentali sono causa di effetti fisici, allora
capiremmo la nostra responsabilità di creatore e immagineremmo solo il meglio che
si possa immaginare.
Una fiaba rappresentata nel palcoscenico della mente è ciò che causa gli eventi fisici
della vita. Gli uomini credono che la realtà risieda nei solidi oggetti che lo
circondano, che è in questo mondo che il dramma della vita prende origine, che gli
eventi scaturiscano improvvisamente nell’esistenza, creato momento per momento di
fatti fisici antecedenti. Ma la causalità non si trova nel mondo esterno dei fatti. Il
dramma della vita si origina nell’immaginazione dell’uomo. Il vero atto di diventare
avviene all’interno della fantasia dell’uomo, senza non è possibile.
Le seguenti storie potrebbero definire la "causalità" come l’assemblaggio di stati
mentali, che accadendo creano ciò che l’assemblaggio implica.
La prefazione di Walter Lord’s "Una Notte da Ricordare" illustra la mia
affermazione, "Immaginare crea realtà."
"Nel 1898 un autore di nome Morgan Robertson, inventò un romanzo circa un
immaginario transatlantico, molto più grande di qualsiasi che fosse mai stato
costruito. Robertson ha caricato la sua nave con gente ricca e compiacente e poi ha
distrutto la nave in una fredda sera aprile contro un iceberg. Questo in qualche modo
ha dimostrato la frivolezza di ogni cosa, e in effetti il libro è stato chiamato
"Frivolezza" l’anno in cui fu pubblicato dalla società di MF Mansfield.
"Quattordici anni dopo, una compagnia di navigazione britannica dal nome della
White Star Line, ha costruito una nave straordinariamente simile a quella del
romanzo di Robertson. La nuova nave pesava 66.000 tonnellate; quella di Robertson
era 70.000 tonnellate.
"La vera nave era lunga 882,5 piedi, quella immaginaria era 800 piedi. Entrambe
erano in grado di trasportare 3000 persone, entrambe avevano scialuppe di
salvataggio solo per una parte dei passeggeri.
Ma, questo non sembrava avere importanza perché entrambe le navi erano state
classificate come "inaffondabili!"
"Il 19 aprile 1912 la nave reale lasciò il porto di Southampton per il suo viaggio
inaugurale verso New York. Il carico comprendeva una copia di inestimabile valore
del Rubaiyat di Omar Khayyam e una lista dei passeggeri per un valore di 250
milioni di dollari. Lungo la sua rotta nord urtò un iceberg e affondò in una fredda
notte di aprile.
"Robertson chiamò la propria nave Titan; la White Star Line chiamò la propria nave
Titanic."
Morgan Robertson sapeva che l’immaginazione creasse la realtà, che la fantasia di
"oggi" sono i fatti di "domani", avrebbe scritto l’insolito "Frivolezza"? "Nel momento
della tragica catastrofe", scrive Schopenhauer, "la convinzione che la vita sia un
brutto sogno dal quale svegliarsi diventa più che mai viva" e i brutti sogni sono
causati dall’attività immaginativa dell’umanità dormiente.
Le attività immaginative possono essere distanti dalla loro manifestazione, quindi gli
eventi non osservabili sono solo un’apparenza. Il nesso di causalità come si vede in
questa tragedia è altrove nello spazio-tempo. Lontano dalla scena d’azione, invisibile
a tutti era l’attività immaginale di Robertson, come uno scienziato in una camera di
controllo che dirige il proprio missile guidato attraverso lo Spazio-Tempo.
Chi dipinge, scrive un gioco o un libro
Altri lo leggono mentre lui sta dormendo a letto
Nell’altra parte del mondo, quando guardano
La sua pagina il dormiente potrebbe anche essere morto;
Che cosa ne sa della sua vita lontana non sentita?
Cosa sa lui dei suoi pensieri che si stanno elevando,
La sua vita è dare, o lottare
Riguardo lui, un po’ cavillando, un po’ apprezzando?
Eppure è più vivo, lui che dorme
O il suo veloce spirito in qualche altro luogo,
O il segno di altri posti, che tiene
Attenzione fissa e il sonno dagli altri insegue?
Qual è il "lui" - il "lui" che dorme, o "lui"
Che il suo "lui" non può né sentire né vedere?
— Samuel Butler
Scrittori fantasiosi non comunicano la loro visione del mondo, ma i loro
atteggiamenti che determinano la loro visione. Un po’ di tempo prima di Katherine
Mansfield morisse, disse al suo amico Orage:
"Nella vita ci sono tanti aspetti e atteggiamenti; gli aspetti cambiano con gli
atteggiamenti... Possiamo cambiare il nostro atteggiamento, noi non dovremmo solo
vedere la vita in maniera differente, ma la vita stessa dovrebbe divenire differente. La
vita dovrebbe modificarsi perché noi stessi abbiamo subito un cambiamento
nell’atteggiamento... La percezione di un nuovo modello è quello che io chiamo un
atteggiamento creativo nei confronti della vita."
"Profeti", scrisse Blake, "nel senso moderno del termine, non sono mai esistiti. Jonah
non era un profeta in senso moderno per la sua profezia di Nineveh fallita. Ogni
uomo onesto è un profeta; egli si pronuncia sia su questioni private che pubbliche.
Quindi: se farai così, questo sarà il risultato. Lui non dice mai, fai ciò che vuoi ma
questa cosa accadrà. Il profeta è un veggente, non un dittatore arbitrario." La funzione
del profeta non è quello di dirci cosa è inevitabile, ma dirci ciò che può essere
costruito al di fuori delle attività immaginative che persistono.
Il futuro è determinato dall’attività immaginativa umana, le attività nella loro marcia
creativa, attività che possono essere viste nei "Vostri sogni e visioni di quando sei a
letto" [Daniele 2:28]. " Tutto il popolo del Signore era profeta " [Numeri 11:29] nel
vero senso della parola come questa ballerina che ora, dall’altezza del suo ideale
realizzato, osserva punti più elevati che ancora devono essere scalati. Dopo che avrai
letto questa storia capirai perché lui è così fiducioso di poter predeterminare ogni
futuro che desidera e perché è altrettanto sicuro che altri daranno realtà a quello che
altrimenti sarebbe un mero frutto della sua immaginazione, che nulla può esistere al
di fuori dell’immaginazione ad un certo livello o ad un altro. Niente continua ad
essere all’infuori di ciò che l’immaginazione supporta.
"...La mente può produrre Sostanza, e la gente pianeti di loro stessi essendo luminosi
come sono, dare respiro a forme che possono sopravvivere alla carne..." [Lord G.
Byron]
"La mia storia inizia così, all’età di diciannove anni ero un insegnante di danza,
moderato successo, continuai così per quasi cinque anni. Al termine di questo periodo
ho incontrato una ragazza che mi ha convinto a frequentare le tue conferenze. Il mio
pensiero, dopo averti sentito dire che "Immaginare crea la realtà", fu che l’intera idea
era ridicola. Tuttavia ho deciso di accettare la tua sfida e di provare a smentire la tua
tesi. Comperai il tuo libro "Fuori da questo mondo" e l’ho letto molte volte. Ancora
non convinto mi sono posto un obiettivo piuttosto ambizioso. La mia posizione
attuale era quella di istruttore con l’Arthur Murray Dance Studio e il mio obiettivo
ora era quello di possedere un franchising e di essere capo di un Arthur Murray
studio!
"Questa sembrava la cosa più improbabile del mondo, come franchising era
estremamente difficile, ma oltre a questo fatto ero completamente senza i fondi
necessari per iniziare una simile operazione. Ciò nonostante assunsi la sensazione del
mio desiderio adempiuto notte dopo notte nella mia immaginazione, andai a dormire
gestendo il mio studio. Tre settimane dopo un amico mi chiamò da Reno, Nevada.
Lui ebbe il Murray Studio là e disse che per lui era troppo fare fronte a tutto. Mi ha
offerto collaborazione e ne sono stato felice, così felice che a Reno sollecitai il denaro
chiesto in prestito e immediatamente mi dimenticai di te e della tua storia
sull’immaginazione!
"Io e il mio partner lavorammo duro e ottenemmo successo, ma dopo un anno io non
ero ancora soddisfatto, volevo di più. Iniziai a pensare a come ottenere un altro
studio. Tutti i miei sforzi fallirono. Una notte, mentre andavo a riposare, ero inquieto
e decisi di leggere.
Mentre guardavo la mia collezione di libri notai il tuo sottile libro, "Fuori da questo
mondo". Pensai alle "sciocchezze" attraversate un anno prima, prima di ottenere il
mio studio. OTTENERE IL PROPRIO STUDIO! Le parole nella mia mente mi
elettrizzarono! Rilessi il libro quella notte e più avanti, nella mia immaginazione
sentii la spinta per il buon lavoro che avevamo fatto a Reno e suggeriva
l’acquisizione di un secondo studio siccome lui aveva una seconda locazione pronta
per noi, se avessimo voluto espanderci. Ho rievocato questa scena immaginaria tutte
le notti con successo. Tre settimane dopo la prima notte immaginativa, si materializzò
quasi per filo e per segno. Il mio partner accetto il nuovo studio in Bakersfield e io
ebbi il Reno Studio per me. In quel momento mi convinsi della verità del tuo
insegnamento e non lo dimenticai più.
"Ora volevo condividere questa meravigliosa conoscenza del potere
dell’immaginazione col mio staff. Ho provato a raccontare loro le meraviglie che
avrebbero potuto realizzare ma non fui ascoltato da molti nonostante uno
straordinario avvenimento come conseguenza dei miei sforzi nel raccontare la storia.
Un giovane insegnante mi ha detto che credeva alla mia storia, ma ha aggiunto che
probabilmente tutto sarebbe comunque successo nel tempo. Insistette sul fatto che
l’intera teoria non aveva senso ma affermò che se io avessi potuto dirgli qualcosa di
incredibile che sarebbe successo e che lui avesse potuto vedere, allora lui ci avrebbe
creduto. Accettai la sua sfida e così mi propose un test davvero fantastico.
"Il Reno Studio è il più insignificante nell’ambito del Murray system a causa della
scarsa popolazione della stessa città. Ci sono oltre trecento Murray Studios nel paese
con popolazioni più numerose che forniscono quindi maggiori possibilità di
affluenza. Questo era il mio test. Dissi all’insegnante che entro i successivi tre mesi,
nel momento del convegno nazionale di danza, il piccolo Reno Studio sarebbe stato
l’argomento principale di conversazione a tale convegno. Egli con calma dichiarò che
questo era impossibile.
"Quella notte, quando mi ritirai, sentii me stesso di fronte a un pubblico enorme.
Stavo parlando della "Immaginazione Creativa" e sentii il nervosismo di essere
davanti a un così vasto pubblico; ma provai anche la meravigliosa sensazione di una
pubblica accettazione. Ho sentito un boato di applausi e come lasciai il palco vidi il
signor Murray che si faceva avanti per stringermi la mano. Rievocai l’intera scena
notte dopo notte. Cominciò ad assumere i "toni della realtà e capii che ero riuscito di
nuovo!
La mia scena immaginaria materializzata nei minimi dettagli.
Il mio piccolo Reno Studio fu il "talk" della convention e io apparii sul palco proprio
come feci nella mia immaginazione. Ma anche dopo questo avvenimento incredibile
ma vero, il giovane insegnante che mi lanciò la sfida non si convinse. Disse che tutto
era accaduto in modo troppo naturale! Disse che sarebbe accaduto in ogni caso!
Non mi dispiacque il suo atteggiamento perché la sua sfida mi diede un’altra
opportunità per provare, almeno a me stesso, che immaginare crea realtà. Da quel
momento in poi, continuai con la mia ambizione di possedere il più grande Arthur
Murray Dance Studio del mondo! Notte dopo notte, nella mia immaginazione, sentii
me stesso accettare uno franchising studio in una grande città.
In tre settimane Mr. Murray mi chiamò e mi offrì uno studio in una città di un
milione e mezzo di abitanti! Ora il mio obiettivo era quello di rendere il mio studio il
più grande di tutto il sistema. E, certamente, ‘sapevo che sarebbe accaduto, attraverso
la mia immaginazione’!" ...E.O.L., Jr.
"Immaginare", scrive Douglas Fawcett, può essere difficile da afferrare, essendo
come "argento vivo" svanisce in ciascuna delle sue metamorfosi e mostra così la sua
magia di trasformazione. "Al di là del fatto fisico dobbiamo guardare
all’immaginazione che lo ha causato. Per un anno EOL, Jr. si perse nella sua
metamorfosi, ma per fortuna si ricordò le "sciocchezze senza senso" attraverso le
quali era passato prima di ottenere il proprio studio... e rileggere il libro.
Gli atti immaginativi a livello umano hanno bisogno di un certo intervallo di tempo
per svilupparsi ma gli atti immaginativi, se indirizzati fuori o bloccati nel seno di un
eremita, si realizzeranno in tempo.
Mettiti alla prova, se non altro per curiosità. Scoprirai il che il "Profeta" è la tua
immaginazione e scoprirai che "non c’è finzione".
"Non dovremmo mai essere certi che non era una donna a pigiare il torchio che ha
iniziato quel sottile cambiamento nella mente degli uomini... o che la passione, a
causa della quale molti paesi sono stati dati alla spada, non ha inizio nella mente di
qualche pastorello, illuminando i suoi occhi per un momento prima che corresse per
la sua strada." — William Butler Yeats
Non c’è finzione. Immaginando si compie in quello che poi nella nostra vita
diventa. "E ora ve lo dico prima che avvenga, perché quando essa avrà luogo, voi
possiate credere." [John 14:29]
I Greci avevano ragione: " Gli Dei sono giunti a noi nelle sembianze di uomini!"
[Acts 14:11]. Ma loro si sono addormentati e non si rendono conto del potere che
esercitano con la loro attività immaginativa.
"Reali sono i sogni di Dei, e agilmente passano.
Il loro piacere è in un lungo immortale sogno." [John Keats]
EB, un autore, è pienamente consapevole che "la narrativa di oggi può diventare
realtà di domani". In questa lettera, scrive:
"Una primavera completai un breve romanzo, lo vendetti e me ne dimenticai fino a
che molti mesi dopo nervosamente confrontai alcuni "fatti" del romanzo con alcuni
"fatti" nella mia vita! Si prega di leggere un breve riassunto della mia storia inventata
e poi confrontarlo con la mia esperienza personale.
"L’eroina della mia storia fece una vacanza a Vermont. Per la piccola città di Stowe,
Vermont, per essere esatti. Quando lei raggiunse la sua destinazione lei si ritrovò di
fronte a un tale comportamento sgradevole da parte del suo compagno al punto che
dovette scegliere tra continuare tutta la vita facendosi dominare dal suo egoismo
oppure rompere tutto e lasciare. Scelse di lasciare tutto e tornare a New York.
Quando tornò (e la storia continua) gli eventi presero forma in una proposta di
matrimonio che lei accettò felicemente.
"Per la mia parte di questo racconto non appena i piccoli eventi sono evoluti iniziai a
ricordare i dettami della mia penna significativamente. Questo è ciò che è successo a
me!
Ricevetti un invito da un amica che mi offrì una vacanza nella sua residenza estiva in
Vermont. Accettai in un primo momento senza sussultare quando ho saputo che la
sua residenza estiva era nella città di Stowe. Quando sono arrivato ho trovato la mia
padrona di casa talmente nervosa che realizzai che mi trovavo di fronte a una infelice
estate, l’alternativa era tornare indietro. Mai in vita mia fui abbastanza forte da
ignorare le regole di dovere e di amicizia, ma questa volta lo feci e senza troppe
cerimonie tornai a New York. Pochi giorni dopo il ritorno a casa, anche io ricevetti
una proposta di matrimonio. Ma a questo punto realtà e finzione si separarono.
Rifiutai l’offerta! Lo so, Neville, la finzione non esiste." ...E.B.
"Smemorato, solo gli dei ricordano eternamente... gli dei sono noti per la loro grande
memoria." [George Meredith, "Ballads And Poems Of Tragic Life"]
I fatti seguono fedelmente le loro immagini e così raccogliamo il frutto del fiore
dimenticato. Nella vita gli eventi non escono sempre dove abbiamo sparso il seme, e
così spesso non riconosciamo il nostro raccolto. Gli eventi sono l’emergere di una
nascosta attività immaginativa. L’uomo è libero di immaginare qualunque cosa
desideri. Questo è il motivo per cui, nonostante fatalisti e profeti di sventura
fuorvianti, tutti gli uomini risvegliati sanno che sono liberi. Sanno che stanno creando
la realtà. C’è un passaggio scritto a sostegno di questa affermazione?
Sì:
"E accadde che, come aveva interpretato, così è stato." [Genesis 41:13]
W. B. Yeats scoprì che "non c’è finzione", dopo aver descritto alcune delle sue
esperienze sull’uso consapevole dell’immaginazione, scrive: "Se tutti coloro che
hanno descritto eventi come questo non hanno sognato, dovremmo riscrivere le
nostre storie per tutti gli uomini. Certamente tutti gli uomini immaginativi lanciano
continuamente incantesimi, stregonerie, inganni, mentre tutti gli uomini tranquilli,
quelli che non hanno un potente ego sono controllati dal potere dei primi. I nostri
pensieri più elaborati, elaborano scopi, precise emozioni, spesso sono come penso,
non davvero nostre, ma avere un improvviso risveglio come se fosse uscito fuori
dall’inferno o dal paradiso..." ["Idea di Dio e Diavolo"]
"Non c’è finzione."
Immagina il meglio del meglio di come sai fare.
Capitolo 5 Invisibili fili
"...tutto ciò che contemplate; quello che appare al di fuori, è al di dentro; nella tua
immaginazione, del quale questo Mondo di Mortalità è un Ombra." — Blake
Niente appare o continua ad essere grazie al suo stesso potere. Gli eventi accadono
perché una corrispettiva attività immaginativa li ha creati, e continuano ad essere in
virtù di tali attività immaginative. La parte che gioca l’immaginare il desiderio
adempiuto nella creazione è evidente in questa serie di storie.
Vedrete come il racconto di una storia di successo nel ricorso all’uso
dell’immaginazione possa servire da stimolo, possa spronare gli altri nel voler
"provarlo" e voler "vedere".
Una sera un signore del mio pubblico iniziò dicendo che non aveva alcun problema
ma avrebbe voluto dirmi qualcosa. Questo è il suo racconto:
Quando uscì delle forze armate dopo la seconda guerra mondiale ottenne un lavoro
che gli diede retribuzioni di 25,00 dollari a settimana. Dopo dieci anni era a $ 600,00
al mese. A quel tempo comprò il mio libro "L’immaginazione Risvegliata" e lesse il
capitolo "Le Forbici della revisione."
Attraverso la pratica quotidiana della "Revisione”, come stabilito là, egli fu in grado
di dire al mio pubblico che due anni dopo le sue entrate sarebbero stata pari a quelle
del Presidente degli Stati Uniti.
Nel mio pubblico era seduto un uomo che, per sua confessione, era economicamente
fallito. Aveva letto lo stesso libro, ma improvvisamente si rese conto che non aveva
fatto niente con l’uso della sua immaginazione per risolvere il suo problema
finanziario.
Decise che avrebbe cercato di immaginare se stesso come il vincitore dei 5-10 a
Caliente Race Track. Nelle sue parole: "In questa gara, si cerca di selezionare i
vincitori dalla quinta alla decima gara. Così questo è ciò che feci: nella mia
immaginazione ho immaginato di avere e di mettere in ordine i 6 biglietti vincenti.
Ho emanato questa scena più e più volte nella mia immaginazione, fino a sentire la
"pelle d’oca". Poi ho "visto" la cassiera darmi una grossa somma di denaro che ho
messo sotto la mia camicia immaginaria.
Questo è stato il mio intero dramma immaginario per tre settimane notte dopo notte,
ho emanato questa scena ogni volta cadendo nel sonno nel bel mezzo della scena.
"Dopo tre settimane sono andato fisicamente al Caliente Race Track, in quel giorno
ogni dettaglio del mio gioco immaginario effettivamente è stato realizzato. L’unico
cambiamento nella scena era che la cassiera mi ha dato un assegno per un totale di $
84.000,00 invece che moneta contante." ...T.K. Dopo la mia conferenza nella notte
questa storia è stata raccontata, un uomo tra il pubblico mi chiese se pensavo fosse
possibile anche per lui ripetere l’esperienza di TK. Gli dissi che avrebbe dovuto
decidere le circostanze della sua scena immaginaria lui stesso, ma che qualunque
scena avesse scelto, avrebbe dovuto creare una situazione che potesse essere naturale
per se stesso poi immaginare la fine intensamente con tutto il sentimento di cui era
capace, lui non avrebbe dovuto lavorare per lo scopo, ma vivere con fantasia, con
sentimento il desiderio soddisfatto.
Un mese dopo mi mostrò un assegno di $ 16,000.00 che aveva vinto in un altro 5-10
allo stesso Caliente Race Track il giorno precedente. Quest’uomo ebbe una
successiva interessante ripetizione di eventi simili alla buona fortuna di T.K.. La sua
prima vittoria risolse i suoi problemi finanziari immediati, anche se lui voleva più
soldi per la futura sicurezza della famiglia. Inoltre, e più ben importante per lui,
voleva dimostrare che questo non era stato un "incidente". Pensò che se fosse stato
possibile ripetere la sua buona fortuna una seconda volta consecutivamente, allora la
cosiddetta "legge delle probabilità" avrebbe provato che le sue strutture immaginarie
effettivamente hanno prodotto questa miracolosa "realtà". E così ha avuto il coraggio
di mettere alla prova la sua immaginazione per un secondo test. E continuò:
"Volevo un conto in banca consistente e questo, per me, significava "vedere" un
grande equilibrio sul mio estratto conto bancario. Pertanto, nella mia immaginazione
immaginai una scena in cui andavo in due banche. In ogni banca avrei voluto
"vedere" un significativo sorriso di apprezzamento da parte del direttore di banca,
essendo diventato suo cliente e avrei voluto "sentire" il cordiale saluto del cassiere.
Avrei voluto chiedere di vedere il mio estratto conto. In una banca ho "visto" un
bilancio di $ 10,000.00. Nell’altra banca "vidi" un bilancio di $ 15,000.00.
"La mia scena immaginaria non finì lì. Subito dopo aver visto il saldo della mia banca
rivolsi la mia attenzione al mio sistema di corse di cavalli che, attraverso una
progressione di dieci passi, avrebbe portato vincite per $ 11,533.00 con un capitale di
partenza di $ 200,00.
"Avrei voluto suddividere la vincita in dodici pile sulla mia scrivania. Contando i
soldi nelle mie mani immaginarie avrei voluto mettere $ 1.000,00 in ciascuna delle
undici pile e le restanti cinquecento trentatré dollari nell’ultimo mucchio. Nella mia
"contabilità fantasiosa" l’ammontare era di $ 36,533.00 compresi i miei averi bancari.
"Ho immaginato l’intera scena fantasiosa ogni mattina, pomeriggio e notte per meno
di un mese e, il 2 marzo, andai a Caliente di nuovo. Ho fatto i miei biglietti ma
stranamente, e non sapevo perché l’avevo fatto, duplicai altri sei biglietti esattamente
come avevo già fatto, ma nel decimo commisi un "errore" e copiai due biglietti due
volte. Non appena uscirono i vincitori io avevo due biglietti da $ 16,423.50. Ho avuto
anche sei premi di consolazione, ognuno da $ 656,80. L’ammontare complessivo era
pari a $ 36,788.00. Nella mia immaginazione un mese prima avevo rappresentato un
totale di $ 36,533.00. Vi sono due punti di interesse più profondi per me, erano che
per un apparente caso avevo segnato due biglietti vincenti identici, e anche che alla
fine della nona gara (che era uno dei principali vincitori) l’allenatore tentò di
"ritirare" il cavallo, ma i Commissari Sportivi gli negarono questa richiesta". A.J.F. ...
Quanto sottili erano i fili che lo hanno condotto al suo obiettivo? I risultati devono
rispondere alla nostra immaginazione o davvero non stiamo immaginando quello che
supponiamo. A.J.F. ha fedelmente immaginato lo scopo, e tutte le cose hanno
cospirato per favorire il suo raccolto. Il suo "errore" nella copia di un biglietto
vincente due volte, e il rifiuto del Commissari Sportivo di acconsentire la richiesta
dell’allenatore sono eventi creati dal dramma immaginario per spostare il piano delle
cose in avanti allo scopo di conseguire l’obiettivo.
La "Chance", ha scritto Belfort Bax, "può essere definita come quell’elemento che
nella realtà, nel fluire degli eventi cambia, che è irriducibile alla legge o alla categoria
di causalità".
Per vivere con saggezza dobbiamo essere consapevoli delle nostre attività
immaginative o, in ogni caso, sapere il fine al quale esse tendono. Dobbiamo fare in
modo che sia lo scopo che desideriamo. Immaginare con saggezza significa
immaginare attività che sono di valore o che promettono bene. Per quanto l’uomo
sembra avere a che fare con un mondo materiale, egli in realtà vive in un mondo di
fantasia. Quando scopre che non è il mondo fisico dei fatti, ma le attività immaginarie
che modellano la sua vita, allora il mondo fisico non sarà più la realtà, e il mondo
della fantasia non sarà più un sogno.
"Il vento rende la strada faticosa, in salita?
Sì, fino alla fine.
Sarà il viaggio del giorno a prendere tutta la giornata?
Dalla mattina alla sera, caro amico. "
[Christina Georgina Rossetti, "Uphill"]
Capitolo 6 Fantasia visionaria
"La Natura della Fantasia Visionaria, o immaginazione, è molto poco conosciuta, e
la natura esterna e la permanenza delle sue immagini vengono ritenute meno stabili
delle cose della Natura vegetativa e generativa; eppure la Quercia muore così come
la lattuga, ma la sua eterna immagine e Individualità non muore mai, ma si rinnova
con il suo seme; solo così l’immaginazione ritorna attraverso il seme del pensiero
contemplativo." — Blake
Le immagini della nostra immaginazione sono le realtà di cui ogni manifestazione
fisica è solo l’ombra. Se abbiamo fede nella visione, l’immagine creerà la
manifestazione fisica di sé essa, come ha diritto di fare. Parliamo della "realtà" di una
cosa e intendiamo la sua sostanza materiale. Quest’ultima, la sostanza materiale, è ciò
che una persona immaginativa considera "irrealtà" o ombra.
Immaginare è sensazione spirituale. Entra nella sensazione del tuo desiderio
soddisfatto. Immaginare è sensazione spirituale. Attraverso la sensazione
spirituale. Attraverso l’uso della visione immaginativa, suono, odore, gusto e
tatto darete alla vostra immagine la vivacità sensoria necessaria per produrre
l’immagine nel vostro mondo esterno o mondo ombra. Ecco la storia di uno che è stato fedele alla sua visione. F.B. essendo un vero
Immaginativo ricordò quello che aveva sentito nella sua immaginazione. Così scrive:
"Un amico che conosce la mia predilezione per l’opera ha cercato la registrazione
completa di Kirsten Flagstad di Tristano e Isotta per regalarmela a Natale. In più di
una dozzina di negozi di dischi lui disse la stessa cosa: RCA Victor non ha in
programma ristampe e non vi sono copie disponibili da giugno. Il 27 dicembre decisi
di sperimentare il vostro nuovo principio per ottenere l’album desiderato così
intensamente. Sdraiato nel mio soggiorno sono mentalmente entrato in un negozio di
dischi chiedendo al venditore il cui viso e la cui voce potevo ricordare, "Ha Kirsten
Flagstad?" Egli rispose: "Sì, ce l’ho."
"Così si è conclusa la scena e l’ho ripetuto fino a quando per me non è divenuta reale.
"Nel tardo pomeriggio sono andato in quel negozio di dischi per inscenare
fisicamente la scena immaginata. Non un solo dettaglio fornito dai sensi mi aveva
incoraggiato a credere che avrei potuto uscire da quel negozio con in mano quei
dischi. Mi era stata raccontata la stessa storia che il mio amico sentì prima di Natale
lo scorso settembre dallo stesso venditore nello stesso negozio.
Avvicinandomi al commesso che avevo visto nell’immaginazione quella mattina, gli
chiesi, "Hai Kirsten Flagstad?" Egli rispose: "No, non l’abbiamo." Senza dire nulla di
udibile a lui interiormente ho detto, "Non è questo che ho sentito dire!"
"Quando mi girai per uscire dal negozio, notai su uno scaffale in alto quello che
pensai essere una pubblicità di questa serie di record e dissi al venditore, "Se non
avete la merce, non si dovrebbe pubblicizzare." "E’ vero", ha risposto, e quando lo
raggiunse per prenderlo giù scoprì che era un album completo, con tutti e cinque i
record! La realtà non è andata esattamente come l’avevo pensata, ma il risultato ha
confermato ciò che la mia scena immaginata aveva implicato. Come posso
ringraziarti? "F.B. ...
Dopo aver letto la lettera di FB, dobbiamo convenire con Anthony Eden che "Una
ipotesi, anche se falsa, se persistente, diventa un fatto. "La fantasia di FB, unita al
campo del negozio di dischi, arricchita di aspetti di essa ha realizzato ciò che è stato
percepito.
Il nostro futuro è il nostro immaginare nella sua marcia creativa. F.B. ha usato la sua
immaginazione per uno scopo cosciente che rappresenta la vita come egli desiderava
che fosse, e perciò ha immaginato la vita invece di limitarsi a rifletterla. Lui era così
sicuro che il suo dramma immaginario era realtà e l’atto fisico l’ombra che, quando il
venditore ha detto: "No, noi non l’abbiamo", FB ha pensato mentalmente: "Non è
quello che ho sentito dire!" Egli ha ricordato non solo ciò che aveva udito, ma lo
stava ancora pensando ricordandolo. Immaginare il desiderio soddisfatto è la ricerca
che trova la domanda che riceve, il bussare cui la porta si apre. Ha visto e sentito
quello che lui desiderava vedere e sentire, e non avrebbe mai accettato per risposta
"No, noi non ce l’abbiamo".
I sogni immaginati durante la veglia. Egli non è il servo della sua visione, ma il
padrone della direzione della propria attenzione. L’immaginazione controlla
costantemente gli eventi nello spazio-tempo. Purtroppo, la maggior parte degli
uomini...
"Cambiano sempre come un occhio senza gioia
Che non trova oggetto degno della sua costanza... "
[Percy Bysshe Shelley, "To the Moon"]
Anche la signora GR aveva sentito fantasiosamente ciò che voleva sentire fisicamente
e sapeva che il mondo esterno doveva confermarlo. Questa è la sua storia:
"Qualche tempo fa mettemmo la nostra casa in vendita, era necessario per comprare
una proprietà più grande su cui avevamo messo un acconto. Diverse persone
avrebbero comprato la nostra casa subito ma siamo stati costretti a spiegare che non
avremmo potuto firmare nessun contratto fino a che non avremmo saputo con
certezza dell’accettazione della nostra offerta alla proprietà che intendevamo
acquistare. A questo punto, un mediatore ci ha letteralmente implorato di permettergli
di mostrare la nostra casa a un suo cliente che desiderava questa posizione e sarebbe
stato felice di pagare ancora di più di quanto avevamo chiesto. Abbiamo spiegato la
nostra situazione al mediatore e al suo cliente; entrambi dissero che non era un
problema aspettare la conclusione dell’accordo in corso.
"Il mediatore ci ha chiesto di firmare una carta non vincolante in alcun modo, ma gli
avrebbe dato diritto di priorità in caso di conclusione positiva dell’affare. Firmammo
poi imparammo che nessuna legge avrebbe potuto essere più vincolante di quella in
California sul Real Estate. Pochi giorni dopo il nostro accordo con la nuova proprietà
fallì così avvertimmo il mediatore e la sua risposta fu: "Beh, lasciamo perdere". Due
settimane più tardi ha presentato una denuncia contro di noi per la richiesta di
millecinquecento dollari di provvigione. Stabilimmo così la data della causa in
tribunale.
"Il nostro avvocato ci assicurò che avrebbe fatto tutto il possibile ma che la legge su
questo punto particolare era tanto rigorosa che non riusciva a vedere alcuna
possibilità di vincere il nostro caso.
"Quando il momento del processo arrivò, mio marito era in ospedale e non poteva
comparire assieme a me in nostra difesa. Non avevo testimoni ma il broker portò tre
avvocati e un certo numero di testimoni in tribunale contro di noi, il nostro avvocato
in quel momento mi disse che non avevamo la minima possibilità di vincere.
"Mi rivolsi alla mia immaginazione, e questo è ciò che feci. Ignorando
completamente tutto ciò che era stato detto da avvocati, testimoni e il giudice che
sembrava favorire il querelante, ho pensato solo alle parole che volevo sentire. Nella
mia immaginazione, ho ascoltato intensamente e ho sentito il Presidente della Giuria
dire: "L’imputato non è colpevole". Ho ascoltato fino a quando non ho sentito che era
vero. Ho chiuso l’orecchio della mia mente a tutto quanto detto in quell’aula di
tribunale e ho sentito le sole parole, "l’imputato non è colpevole!" La giuria ha
deliberato da mezzogiorno fino alle quattro e mezzo del pomeriggio e in quelle ore,
seduto in aula, ho sentito quelle parole più e più volte nella mia immaginazione.
Quando i giurati tornarono, il giudice chiese al portavoce di alzarsi e di leggere il loro
verdetto. Il portavoce si alzò in piedi e disse: "L’imputato non è colpevole". La
signora ... G.R.
"Se ci fossero i sogni da vendere, quali vorresti comprare? "
[Thomas Lovell Beddoes, "Dream-Pedlary"]
Non vorresti comprare il tuo desiderio soddisfatto? I tuoi sogni sono senza prezzo,
gratuiti. Bloccando la giuria nella sua immaginazione, sentendo solo quello che
voleva sentire, ha chiamato la giuria all’unanimità a nome suo. Immaginando di
essere la realtà di tutto ciò che esiste, con questo la donna ottenne il suo desiderio
esaudito.
L’affermazione di Hebbel che "il poeta crea dalla contemplazione" è vera per gli
immaginativi. Loro sanno come utilizzare le loro allucinazioni audio-video per creare
la realtà.
Nulla è più dannoso del conformismo. Dobbiamo evitare di farci condizionare dai
fatti. Cambia l’immagine, e poi il fatto cambierà. R.O. ha impiegato l’arte di vedere e
di sentire per creare la sua visione nell’immaginazione.
"Un anno fa ho portato i miei figli in Europa affidando il mio appartamento
ammobiliato alla mia cameriera. Quando siamo tornati un paio di mesi più tardi negli
Stati Uniti, non ho trovato ne’ la mia cameriera ne’ i mobili. Il custode
dell’appartamento ha detto che la cameriera gli aveva riferito che i mobili erano stati
spostati "su mia richiesta". Non c’era niente che potessi fare in questo momento, così
ho preso i miei figli e mi sono trasferita in un hotel. Io, naturalmente, ho riferito
l’accaduto alla polizia e, inoltre, ho coinvolto investigatori sul caso. Entrambe le
organizzazioni investigative hanno studiato ogni società in movimento e ogni
magazzino di stoccaggio a New York City senza alcun risultato. Sembrava che non ci
fosse assolutamente traccia dei miei mobili né della mia cameriera.
"Dopo aver esaurito tutte le fonti esterne, ho ricordato il tuo insegnamento e ho
deciso di provare a usare la mia immaginazione in questo caso.
Così, mentre ero seduta nella mia stanza d’albergo ho chiuso gli occhi mi sono
immaginata nel mio appartamento, seduta nella mia poltrona preferita e circondata da
tutti i miei mobili. Ho guardato tutto il soggiorno e il pianoforte su cui tenevo le foto
dei miei figli. Volevo continuare a fissare il mio pianoforte fino a quando l’intera
stanza non fosse divenuta vividamente reale per me. Ho potuto vedere le foto dei miei
figli ed effettivamente sentire la tappezzeria della sedia in cui, nella mia
immaginazione, sedevo.
"Il giorno dopo, appena uscita dalla mia banca, iniziai a camminare in direzione del
mio appartamento invece che verso l’albergo. Raggiunto l’angolo e constatato il mio
"errore" stavo per tornare indietro quando la mia attenzione è stata attirata da una
coppia molto familiare di caviglie. Si, le caviglie appartenevano alla mia cameriera.
Ho camminato fino a lei e le ho afferrato il braccio, lei era molto spaventata ma le ho
assicurato che tutto quello che volevo da lei erano i miei mobili. Ho chiamato un taxi
e mi ha condotto nel luogo in cui i suoi amici avevano conservato i miei mobili. In un
solo giorno la mia immaginazione avevo trovato quello che un’intera grande città,
forza di polizia e investigatori privati non riuscivano a trovare da settimane. R.O. ...
Questa signora conosceva il segreto di immaginare già prima di chiamare la polizia,
ma se ne era dimenticata a causa del fatto che l’attenzione si era fissata su fatti.
Tuttavia, ciò che la ragione non è riuscito a trovare con la forza, l’immaginazione lo
ha trovato senza sforzo. Niente va avanti, incluso il senso di perdita, senza l’appoggio
immaginativo. Lei, immaginandosi seduta nella sua sedia, nel suo salotto, circondata
da tutti i suoi arredi, ritirò l’appoggio immaginativo associato al suo senso di perdita,
e per via di questo cambiamento immaginativo ha recuperato il suo arredo perduto e
ripristinato la sua casa.
La vostra immaginazione è più creativa quando immaginate le cose come desiderate
che siano, costruendo una nuova esperienza in un di sogno di fantasia. Per costruire
un tale sogno di fantasia nella sua immaginazione FG ha lavorato con tutti i sensi:
vista, udito, tatto, olfatto e anche il gusto. Questa è la sua storia:
"Fin da bambino sognavo di visitare luoghi lontani. Le Indie Occidentali in
particolare hanno colpito la mia fantasia, e mi dilettavo nella sensazione di essere
veramente là. I sogni sono meravigliosamente economici e da adulta ho continuato a
coltivare i miei sogni, non avevo però i soldi o il tempo per avverarli. L’anno scorso
sono stato portato in ospedale avendo bisogno di un intervento chirurgico. Avevo
sentito il tuo insegnamento e, durante la riabilitazione, avevo deciso di intensificare il
mio sogno ad occhi aperti dato che avevo molto tempo a disposizione. Ho scritto
all’Alcoa Line chiedendo depliant turistici gratuiti per meditarvi sopra, ora dopo ora,
scegliendo nave, cabina e i sette porti che desideravo vedere. Volevo chiudere gli
occhi e, nella mia immaginazione, avrei camminato sulla passerella di quella nave
sentendo il movimento dell’acqua spostata dal grande transatlantico. Ho sentito il
rumore sordo delle onde che si infrangevano contro le fiancate della nave, il calore di
un sole tropicale sul mio viso, e annusato e assaggiato il sale nell’aria come tutti
coloro che hanno navigato.
"Per una settimana, confinato in un letto d’ospedale, ho vissuto l’esperienza libera e
felice di essere veramente su quella nave. Poi, il giorno prima della mia uscita
dall’ospedale, ho archiviato i depliant colorati dimenticandoli. Due mesi dopo
ricevetti un telegramma da un’agenzia di pubblicità che mi comunicava che avevo
vinto un concorso. Mi sono ricordato di aver depositato un coupon concorso alcuni
mesi prima in un supermercato del quartiere, ma avevo dimenticato completamente
l’azione. Avevo vinto il primo premio e, meraviglia delle meraviglie. era una crociera
ai Caraibi sponsorizzato dalla nave Alcoa. Ma la meraviglia non si è fermata lì. La
stessa cabina che avevo pensato in modo fantasioso mentre ero confinato nel letto
d’ospedale mi era stata assegnata. A rendere la storia ancor più incredibile è stato
navigare nella nave che avevo scelto, e in più aveva anche fatto tappa in tutti e sette i
porti che avevo desiderato di visitare"... FG
"Viaggiare non è privilegio dei ricchi, ma degli immaginativi." [Stephen Berrien
Stanton, "The Essential Life", 1908]
Capitolo 7 Stati d’animo
"Questa è un’epoca in cui gli stati d’animo decidono le sorti del popolo di più di
quanto la fortuna decida gli stati d’animo" — Sir Winston Churchill
Gli uomini considerano i loro stati d’animo troppo come effetti e non
sufficientemente come cause. Gli stati d’animo sono attività immaginative senza le
quali nessuna creazione è possibile. Spesso siamo felici quando abbiamo raggiunto il
nostro obiettivo senza renderci conto che il processo funziona altrettanto bene nella
direzione opposta, per questo motivo raggiungeremo il nostro obiettivo quando
avremo assunto la felice sensazione del desiderio soddisfatto.
Gli stati d’animo non sono solo il risultato delle condizioni della nostra vita, ma sono
anche le cause di tali condizioni. In "La Psicologia delle Emozioni", il professor
Ribot scrive, "Un’idea che è solo un’idea non produce nulla e non fa nulla, ma agisce
solo se si ritiene, se è accompagnato da un efficace stato, se risveglia propensione,
ossia forze trainanti."
La signora della seguente storia sentì così con tale successo la sensazione del suo
desiderio soddisfatto che ha costruito il suo stato d’animo nella notte, congelato in un
delizioso sogno.
"La maggior parte di noi leggono e amano le fiabe, ma tutti noi sappiamo che le
storie di improbabili ricchezze e fortune sono solo per la gioia dei più giovani. Ma lo
sono veramente? Voglio dirti qualcosa di incredibilmente meraviglioso che è
successo a me attraverso la potenza della mia immaginazione, ed io non sono
"giovane" come età. Viviamo in un’epoca dove nessuno crede ne’ alle favole ne’ alla
magia, eppure tutto quello che ho potevo desiderare nei miei sogni ad occhi aperti
sarebbe scaturito unicamente da quello che mi insegnavi, e cioè che immaginare crea
la realtà e che sentire è il segreto dell’immaginare.
"Nel momento in cui mi è successa questa cosa meravigliosa ero senza lavoro e non
avevo una famiglia su cui contare come sostegno. Avevo bisogno di tutto. Per trovare
un lavoro decente avevo bisogno di un’auto per cercarlo, e sebbene avessi una
macchina questa cadeva a pezzi. Ero in affitto, non avevo vestiti adeguati per cercare
un lavoro, non era divertente per una donna di cinquantacinque anni fare una
domanda per un posto di lavoro di qualsiasi tipo. Il mio conto in banca era quasi
esaurito e non c’era amico su cui poter contare.
"Ma io avevo frequentando le lezioni per quasi un anno e la mia disperazione mi ha
costretto a mettere la mia immaginazione alla prova. Anzi, non avevo niente da
perdere. Era naturale per me, suppongo, iniziare immaginando me stessa con tutto ciò
di cui avevo bisogno. Ma avevo bisogno di tante cose e in così breve tempo che mi
sono trovata esausta quando finalmente ho finito l’elenco, e da quel momento ero
così nervosa che non riuscivo a dormire. In una conferenza notturna ti sentii parlare
di un artista che nella sua esperienza personale aveva catturato il "sentimento" o
"parola", come tu lo chiamavi, dell’espressione "non è meraviglioso?!".
"Ho iniziato ad applicare questa idea per il mio caso. Invece di pensare e immaginare
ogni articolo di cui avevo bisogno, ho cercato di catturare il "sentimento" che
qualcosa di meraviglioso stava accadendo a me non domani, non la prossima
settimana, ma in questo momento. Avevo detto più e più volte a me stesso quando mi
addormentavo, "Non è meraviglioso! Qualcosa di meraviglioso sta succedendo a me
ora!" Quando mi addormentavo mi piaceva di sentirmi nella stessa maniera in cui mi
sarei sentito se tali circostanze si fossero avverate.
"Ho ripetuto l’azione immaginaria e sentimento per due mesi, notte dopo notte, e un
giorno nei primi di ottobre ho incontrato casualmente un amico che non vedevo da
mesi che mi ha informato che era in procinto di partire per un viaggio a New York.
Aveva vissuto a New York molti anni fa e così abbiamo parlato della città qualche
istante e poi ci separammo. Dimenticai completamente l’incontro. Un mese più tardi,
di giorno, questa persona mi ha chiamato a casa e mi ha consegnato un assegno a mio
nome per 2500 dollari. Dopo aver superato lo shock iniziale di vedere il mio nome su
un assegno di così tanti soldi, la storia che si stava svolgendo mi sembrava come un
sogno. Si trattava di un amico che non avevo visto né sentito da in più di 25 anni.
Appresi che l’amico del passato era diventato estremamente ricco in questi 25 anni.
La nostra reciproca conoscenza che aveva portato a me l’assegno me lo aveva fatto
incontrare quasi per caso durante il viaggio a New York il mese scorso. Durante la
loro conversazione parlarono di me e per ragioni che non sapevo (fino ad oggi non ho
saputo da lui nulla e non ho mai cercato di contattare lui) questo vecchio amico aveva
deciso di condividere una parte della sua grande ricchezza con me.
"Per i successivi due anni, presso l’ufficio del suo avvocato, ho ricevuto assegni
mensili così generosi che non solo ho soddisfatto ogni mia esigenza nella vita
quotidiana, ma ho potuto comprare tutte le cose più belle della vita: un auto, vestiti,
un appartamento spazioso e, soprattutto, non era necessario guadagnare il pane
quotidiano.
"Il mese scorso ho ricevuto una lettera e alcuni documenti giuridici da firmare che
prevedono la continuazione di questo reddito mensile per il resto della mia vita
naturale!" T.K. ...
"Se il pazzo potrebbe persistere nella sua follia
Egli diverrebbe saggio." — William Blake
Sir Winston ci invita ad agire partendo dal presupposto che possediamo già ciò che
stiamo cercando, assumere una virtù che non abbiamo. [di William Shakespeare
"Amleto"]. Non è questo il segreto di "miracoli"? Così all’uomo con la paralisi è stato
ordinato di alzarsi, di sollevarsi dal suo letto e di camminare, di agire mentalmente
come se fosse guarito. [Matteo 9:1-8; Marco 2:1-13; Luca 5:18-25; Giovanni 5:1-
17]; e quando le azioni nella sua immaginazione corrispondevano con le azioni che
avrebbe materialmente eseguito da persona guarita, allora la guarigione avrebbe
avuto luogo.
"Questa è una storia su cui qualcuno potrebbe dire che sarebbe successo comunque,
ma quelli che l’hanno letto con attenzione proveranno meraviglia. Tutto inizia un
anno fa quando ho lasciato Los Angeles per visitare mia figlia a San Francisco.
Al posto di trovarla di indole felice come era sempre stata la trovai in profonda
angoscia. Non conoscendo la causa della sua angoscia e non volendo chiedere, ho
aspettato fino a quando lei non mi ha detto che era in grande difficoltà finanziaria e
che aveva bisogno subito di tremila dollari.
Io non sono una povera donna, ma non disponevo di molto denaro. Conoscendo mia
figlia, sapevo che non avrebbe accettato comunque. Mi sono offerta prestarle soldi
ma lei ha rifiutato e invece mi ha chiesto di aiutarla "a modo mio"... intendeva che io
usassi la mia immaginazione, perché le avevo spesso raccontato i tuoi insegnamenti e
alcune delle mie parole devono aver colpito nel segno.
"Ho subito trovato un’intesa su questo piano con la disposizione che lei mi avrebbe
aiutato ad aiutarla. Abbiamo deciso per una scena immaginaria dove il denaro
arrivava a lei da ogni parte. Abbiamo sentito inondazioni di denaro verso di lei da
ogni angolo, fino a quando lei si trovava nel bel mezzo di un mare di soldi, abbiamo
sempre fatto questo con la sensazione di gioia per chiunque fosse interessato e non
abbiamo avuto alcun pensiero sui mezzi, solo la felicità per tutti.
"L’idea sembrava infuocarla, e sapevo che era responsabile di quello che sarebbe
successo pochi giorni dopo. Lei sicuramente era nuovamente felice, fiduciosa che era
naturale per lei, anche se non vi era alcuna prova di denaro reale in arrivo al
momento.
"Quando sono arrivata a casa ho chiamato mia madre (una bella giovane signora di
novantuno anni) che immediatamente mi ha chiesto di venirla a vedere. Volevo
riposare un giorno ma lei non poteva aspettare, doveva essere adesso. Ci andai e dopo
avermi salutato mi ha consegnato un assegno di tremila dollari intestato a mia figlia!
Prima che potessi parlare lei mi ha consegnato tre assegni aggiuntivi per un totale di
millecinquecento dollari effettuati a favore dei bambini di mia figlia. La ragione? Ha
spiegato che il giorno prima aveva improvvisamente deciso di dare quello che aveva
in contanti per coloro che amava, mentre lei era ancora "qui" per vedere la loro
felicità nel ricevere!
"Sarebbe successo comunque? No, non così. Non entro i giorni di frenetica ricerca di
mia figlia, e poi la sua improvvisa trasformazione di uno stato d’animo di gioia, so
che il suo atto immaginativo ha causato questo meraviglioso cambiamento. Portando
non solo grande gioia al ricevitore ma anche al donatore ".
"PS ... Ho quasi dimenticato di aggiungere che tra gli assegni così generosamente dati
ce ne era uno anche per me, di tremila dollari!" M.B. ...
Le sconfinate aperte opportunità riconoscendo lo spostamento del focus
dell’immaginazione vanno oltre ogni aspettativa. Non vi sono confini. Il dramma
della vita è un’attività immaginativa nella quale contano i nostri stati d’animo
piuttosto che le nostre azioni fisiche. Gli stati d’animo guidano abilmente tutto verso
ciò che essi affermano, per creare le circostanze della vita e per dettare gli eventi.
L’umore del desiderio soddisfatto è l’alta marea che ci solleva i sensi arenati. Se
siamo consapevoli dello stato d’animo e dei segreti dell’immaginazione, possiamo
affermare che tutto ciò che il nostro stato d’animo afferma accadrà.
La storia che segue è quella di una madre che è riuscita a sostenere uno stato d’animo
apparentemente "giocoso", con risultati sorprendenti.
"Sicuramente avrete sentito il racconto di vecchie signore sulle verruche: che, se una
verruca è pagata allora scomparirà? Sapevo di questa storia fin dall’infanzia, ma solo
dopo aver sentito le tue lezioni mi sono reso conto della verità nascosta nel vecchio
racconto. Il mio ragazzo, un giovane di dieci anni, aveva tante grandi verruche sulle
gambe che causavano fastidiose irritazioni che lo tormentavano da anni. Decisi che la
mia improvvisa intuizione avrebbe potuto essere usata a suo vantaggio. Un figlio ha
molta fiducia nella propria madre, e così gli ho chiesto se gli sarebbe piaciuto di
liberarsi delle sue verruche. Egli immediatamente disse, "Si", ma non voleva andare
dal medico. Gli ho chiesto di giocare un po’ con me, che io gli avrei pagato una
somma di denaro per ogni verruca. Disse che gli piaceva "non vedeva come avrebbe
potuto perdere!" Siamo arrivati ad un prezzo equo, pensò e poi mi disse: "Ora, io ti
sto pagando fior di quattrini per le tue verruche, non ti appartengono più. Siccome
non si può mai tenere beni che appartengono a qualcun altro, allora quelle verruche
non potranno appartenerti ancora a lungo. Scompariranno. Può necessitare un giorno,
due giorni o un mese, ma ricorda che le ho comprate e che ora mi appartengono.
"Mio figlio era contento del nostro gioco e i risultati suonavano come qualcosa di
letto in vecchi libri di magia ammuffiti. Ma credimi, entro dieci giorni le verruche
cominciarono a scomparire, e in un mese ogni verruca sul suo corpo era
completamente scomparsa!
"C’è un seguito a questa storia dato che io ho comprato le verruche da molte persone.
Anche loro hanno trovato divertente accettare i miei cinque, sette o dieci centesimi a
verruca. In ogni caso la verruca è scomparsa, ma realmente, una sola persona mi ha
creduto quando gli ho detto che è stata la sua immaginazione ad eliminare le
verruche. Questa persona è il mio giovane figlio." ...J.R.
L’uomo immaginando se stesso in uno stato d’animo assume su di sé i risultati dello
stato d’animo. Se egli non immagina se stesso nello stato d’animo, egli è sempre
svincolato dal risultato. Il grande irlandese mistico, AE [George William Russell], ha
scritto in "The Candle of Vision": "Sono divenuto consapevole di un veloce eco o
risposta ai miei stati d’animo in circostanze che fino a quel momento sembravano
immutabili... potevo profetizzare partendo dal sorgere dei nuovi stati d’animo in me
stesso che, senza cercare, avrei presto incontrato persone di un certo carattere, e così
li ho incontrati. Anche le cose inanimate erano sotto l’influenza di queste attrazioni.
Ma l’uomo non ha bisogno di aspettare i nuovi stati d’animo, egli può creare stati
d’animo felici a volontà.
Capitolo 8 Guardare attraverso il vetro
"Un uomo che guarda su vetro,
Su di esso può rimanere il suo occhio;
O se gli piacerà, attraverso esso passa,
E poi intravvede il Paradiso. "
— George Herbert ["L’Elisir"]
Gli oggetti, per essere percepiti, devono prima penetrare in qualche modo il nostro
cervello, ma non siamo, a causa di questo, intrecciati con il nostro ambiente. Anche
se la coscienza normale è focalizzata sui sensi e di solito è limitata a questi, per
l’uomo è possibile passare, per mezzo del suo senso di fissazione, dentro a qualsiasi
struttura immaginaria che egli concepisce e la occupa così totalmente che la
sensazione è più viva e più sensibile di ciò che i suoi sensi potrebbero "percepire". Se
questo non fosse vero, l’uomo sarebbe un automa che "esegue" la vita senza
influenzarla. L’uomo, che è tutta immaginazione, non è inquilino al cervello, ma
padrone di casa. Non deve fermarsi all’apparenza delle cose, egli può andare al di là
della percezione, attraverso il concetto di consapevolezza.
Questa abilità, cioè quella di passare attraverso la struttura riflettente meccanica dei
sensi, è la più importante scoperta che l’uomo può fare. Essa rivela l’uomo come
centro dell’immaginazione, col potere d’intervento che gli permette di alterare il
corso degli eventi osservati in movimento attraverso una serie di trasformazioni
mentali in se stesso.
Attenzione, la punta di diamante dell’immaginazione, può essere sia attratta dal di
fuori come i suoi sensi, oppure diretta dal di dentro poi attraverso i sensi passare nel
desiderio soddisfatto.
Per passare dalla consapevolezza percettiva, o delle cose come sembrano, alla
consapevolezza concettuale, o delle cose come dovrebbero essere, immaginiamo
vividamente una rappresentazione il più possibile vicina a quello che vorremmo
vedere, sentire e fare, essere fisicamente presenti, sperimentare fisicamente le cose
come dovrebbero essere e partecipare a quella scena con l’immaginazione.
La seguente storia racconta di una che è andata "oltre il vetro" e che ha rotto le catene
che la legavano.
"Due anni fa sono stato portato in ospedale con una grave trombosi che
apparentemente aveva interessato l’intero sistema vascolare causando l’indurimento
delle arterie e l’artrite. Un nervo nella mia testa era stato danneggiato e la mia tiroide
ingrossata. I medici non erano d’accordo sulla causa di questo problema e tutte le loro
cure erano completamente inefficaci. Sono stato costretto a rinunciare ad ogni mia
piacevole attività e a rimanere a letto la maggior parte del tempo. Il mio corpo, dai
fianchi alle dita dei piedi, lo sentivo come se fosse rinchiuso e legato con dei fili
stretti, e io non riuscivo a mettere i piedi per terra senza indossare pesanti calze
elastiche ai piedi.
"Sapevo che qualcosa del tuo insegnamento e cercai con molte difficoltà di applicare
ciò che avevo appreso, ma come la mia condizione peggiorò e non potei più assistere
alle tue lezioni, e così il mio sconforto divenne ancor più profondo.
Un giorno un amico mi mandò una cartolina raffigurante la scena di una bella
spiaggia in riva all’oceano. L’immagine era molto bella, ho guardato e guardato e
cominciai a ricordare gli ultimi giorni d’estate in riva al mare con i miei genitori. Per
un attimo la cartolina sembrò diventare animata e i ricordi di me che correvo
liberamente sulla spiaggia hanno riempito la mia mente. Ho sentito l’impatto dei miei
piedi nudi sulla sabbia bagnata dura, sentivo l’acqua gelida sopra le dita dei piedi e
sentivo il rumore delle onde che s’infrangevano sulla riva. Questa attività
immaginativa è stata così bella per me che ero a letto che ho continuato a immaginare
questo meraviglioso scenario, giorno dopo giorno per circa una settimana.
"Una mattina, mi spostai dal mio letto al divano e non appena seduta fui colta da un
dolore straziante in tutto il mio corpo che è rimasto paralizzato. Non potevo né
sedermi né sdraiarmi. Questa terribile dolore è durato per più di un intero minuto, ma
all’improvviso ero divenuta libera! Sembrava che tutti i fili che legavano le mie
gambe fossero stati tagliati. Un momento ero legato, un attimo dopo ero libera. Non
per gradi, ma immediatamente! "... V.H. ...
"Camminiamo con la fede, senza usare la vista." — 2Corinzi 5:7
Quando camminiamo con la vista conosciamo il percorso attraverso gli oggetti che i
nostri occhi vedono. Quando camminiamo con la fede, noi ordiniamo la nostra vita
con scene e azioni che solo l’immaginazione vede.
L’uomo percepisce con l’occhio dell’immaginazione oppure attraverso il Senso. Due
atteggiamenti mentali di percezione sono possibili, lo sforzo d’immaginazione
creativa che poi incontra una risposta immaginativa, o il non immaginativo lo "stare
alla visione dell’occhio", che semplicemente riflette.
L’uomo ha in sé il principio della vita e il principio della morte. Uno è
l’immaginazione costruendo le sue strutture immaginarie al di fuori dei generosi
sogni di fantasia. L’altro è l’immaginazione costruendo le sue strutture immaginarie
da immagini riflesse dal vento gelido del fatto. Il primo modo crea, il secondo
perpetua. L’uomo deve adottare sia la via della fede che il senso della vista. Nella
misura in cui l’uomo costruisce partendo da un sogno di fantasia è vivo e, quindi, lo
sviluppo della facoltà di "passare attraverso" il vetro riflettente dei sensi è un
aumento della vita. Ne consegue che limitare l’immaginazione al "vedere il riflesso"
sul vetro dei sensi è una riduzione della vita.
L’ingannevole superficie del "fatto" riflette piuttosto che svelare, deviando l’occhio
dell’immaginazione dalla verità che rende liberi [Giovanni 8:32]. L’occhio
dell’immaginazione, se non deviato, assomiglia a quello che dovrebbe essere, non a
ciò che è. Tuttavia la scena su cui si regge la vista è familiare, ma l’"Occhio
dell’Immaginazione" potrebbe contemplarne uno mai visto prima.
E’ questo "Occhio dell’immaginazione" e solo questo che ci può liberare dalla
fissazione del senso delle cose esteriori, che domina completamente la nostra
esistenza ordinaria e ci tiene alla ricerca sul vetro riflettente dei fatti.
E’ possibile passare da "pensare a" a "pensare da", ma la questione fondamentale è
"pensare da", esempio, sperimentare lo stato, che significa unificazione; poiché nel
"pensare a" c’è sempre soggetto e oggetto, il pensare individuale e la cosa del
"pensare a".
L’abbandono. Questo è il segreto. Dobbiamo abbandonarci allo stato, nel nostro
amore per lo stato e così facendo vivere la vita dello Stato e non più nostro stato
presente. L’immaginazione coglie la vita dello Stato e dà a sé stessa l’espressione
della vita di quello stato.
Fede più amore è auto-impegno. Non possiamo impegnarci in ciò che non amiamo.
"Non avresti fatto nulla se non avessi amato." ["Tu ami tutte le cose che sono, e non
disprezzi niente di ciò che hai fatto: nulla avresti fatto, se odiato"," Libro della
Saggezza " 11:24]. E per rendere vivo lo stato, occorre diventare esso. "Vivo, non io,
Dio vive in me: e la vita che vivo nella carne la vivo nella fede del Dio, che mi ha
amato e ha dato se stesso per me." ["Sono stato crocifisso con Cristo: tuttavia io vivo,
ma non io, Cristo vive in me: e la vita che ora vivo nella carne, la vivo nella fede del
Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me.", Galati 2:20]
Dio ha amato l’uomo, il suo creato, e si è fatto uomo in fede che questo atto di auto-
impegno avrebbe trasformato il creato nella creatività.
Dobbiamo essere "imitatori di Dio, come cari figli" [Efesini 5:1] e impegnarci a ciò
che amiamo, come Dio che ci ha amati ha impegnato sé stesso con noi. Dobbiamo
ESSERE lo Stato che sperimenta lo stato.
Il centro di coscienza immaginante può essere spostato e quelli che sono semplici
auguri possono essere messi a fuoco in modo penetrante. Entrarvi ci impegna nello
Stato. Le possibilità di tale spostamento del centro di coscienza immaginante sono
sorprendenti. Le attività in questione sono del tutto psichiche. Lo spostamento del
centro di coscienza immaginante non è legata a viaggi spaziali, ma a un cambiamento
di consapevolezza. Il confine definito dal mondo dei sensi è una barriera soggettiva.
Finché i sensi hanno il sopravvento, l’Occhio dell’immaginazione resta deviato dalla
verità.
Non andremo lontano a meno che non ci lasceremo andare.
Questa signora "lasciarsi andare", con risultati immediati e miracolosi.
"Grazie per la "chiave d’oro". Mio fratello venne rilasciato dall’ospedale, dal dolore e
dalla morte probabile, poiché egli stava affrontando una quarta importante operazione
con poche speranze di recupero, ero molto preoccupato e tentato di usare quello che
avevo imparato sull’immaginazione, ho chiesto a me stesso quello che mio fratello
veramente desiderava: "vuole continuare ad essere in questo corpo oppure egli
desidera liberarsi di esso?" La domanda girava più e più volte nella mia mente e
improvvisamente ho sentito che lui avrebbe voluto continuare a ristrutturare la sua
cucina che aveva iniziato prima del suo ricovero in ospedale. Sapevo che la mia
domanda era stata risposta e così ho cominciato a immaginare dal punto giusto.
"Tentando di "vedere" mio fratello occupato nell’attività di ristrutturazione,
improvvisamente mi sono ritrovato su di una sedia della cucina che avevo usato
molte volte in cui era successo "qualcosa", poi improvvisamente mi sono ritrovato in
piedi accanto al letto di mio fratello in ospedale .
Questo era l’ultimo posto dove avrei voluto essere, fisicamente o mentalmente, ma ci
sono stato e mio fratello allungava una mano e stringeva forte la mia, ho sentito dire,
"sapevo che saresti venuto, Jo". Strinsi una mano forte e sicura, la gioia che mi ha
riempito e si è riversata nella mia voce e dissi: "Ora va tutto meglio." Mio fratello
non rispose, ma sentii distintamente una voce che mi diceva, "ricorda questo
momento". Mi sembrava di essermi svegliato a casa mia.
"Questo ha avuto luogo la notte dopo che era entrato in ospedale. L’indomani la
moglie mi telefonò dicendo: "E’ incredibile! Il medico non può spiegarlo, Jo, ma
nessuna operazione è necessaria. Ha migliorato così tanto che essi hanno pensato di
dimetterlo domani". Il Lunedi seguente, mio fratello tornò al lavoro e da quel giorno
è stato perfettamente bene". JS ...
Non fatti, ma sogni fantasiosi formano la nostra vita. Non aveva bisogno di una
bussola per trovare suo fratello, né di strumenti per operare, solo dell’"Occhio
dell’Immaginazione". Nel mondo dei sensi vediamo ciò che dobbiamo vedere, nel
mondo della fantasia vediamo quello che vogliamo vedere, e vedendolo lo creiamo
perché sia visto nel mondo dei sensi. Vediamo automaticamente il mondo esterno.
Vedere quello che vogliamo vedere richiede uno sforzo immaginativo volontario e
cosciente. Il nostro futuro è la nostra attività immaginativa nella sua marcia creativa.
Il buon senso ci assicura che stiamo vivendo in un mondo solido e sensibile, ma
questo mondo così apparentemente solido è, in realtà, immaginativo in tutto e per
tutto.
La storia che segue dimostra che è possibile per un individuo trasferire il centro
immaginativo in qualche misura in una zona lontana, e non solo farlo senza muoversi
fisicamente, ma può essere visibile agli altri che sono presenti in quel punto spazio-
tempo. E, se questo è un sogno, poi, "Tutto ciò che vediamo o sembra è un sogno
dentro un sogno? " [— Edgar Allan Poe]
"Seduta nel mio soggiorno a San Francisco ho immaginato di essere in Inghilterra a
Londra nel soggiorno di mia figlia. Mi sono circondato così completamente con
quella stanza che la conoscevo così intimamente che improvvisamente mi ritrovai in
realtà in piedi là. Mia figlia era in piedi vicino al suo caminetto, il suo sguardo si
allontanò da me. Un attimo dopo lei si voltò e i nostri occhi si incontrarono. Ho visto
una tale sorpresa, un’espressione spaventata sul suo viso che anch’io mi sconvolsi e
subito mi ritrovai nuovamente nella mia sala a San Francisco.
"Cinque giorni dopo ho ricevuto una lettera via posta aerea da mia figlia che era stata
scritta il giorno del mio esperimento immaginativo. Nella sua lettera scrisse che
aveva "visto" me nel suo salotto quel giorno tanto reale come se fossi realmente là in
piedi, in carne ed ossa. Ha confessato che si era molto spaventata e che prima che
potesse parlare, io ero svanito. Il tempo di questa "visita", come lei scrisse nella sua
lettera, coincideva esattamente con il tempo in cui avevo iniziato l’azione
immaginativa tralasciando, naturalmente, la differenza di tempo tra le due città. Ha
spiegato che aveva detto al marito di questa incredibile esperienza e lui insisteva sul
fatto che lei mi scrivesse immediatamente dicendomi, "Tua madre deve essere morta
o sta morendo". Ma io non ero "morta" ne’ stavo "morendo", ero molto viva e molto
eccitata da questa meravigliosa esperienza. "... MLJ
"Niente può agire ma dove è: con tutto il mio cuore; solo dov’è?"
— Thomas Carlyle
L’uomo è tutta immaginazione. Pertanto, un uomo deve essere dove lui è con
l’immaginazione, per via della sua immaginazione è se stesso. L’immaginazione è
attiva e attraversa qualsiasi stato che è nella conoscenza. Se prendiamo lo
spostamento di consapevolezza sul serio, vi sono possibilità incredibili.
I sensi uniscono l’uomo in un matrimonio forzato e profanatore, dove egli con
l’immaginazione si sveglia spezza questa unione. Non abbiamo bisogno di nutrirci di
dati sensoriali. Spostare l’attenzione della consapevolezza e vedere cosa succede ma
ci muoviamo poco mentalmente, dovremmo percepire il mondo con un aspetto
leggermente modificato. La consapevolezza è di solito spostata su nello spazio
tramite il movimento dell’organismo fisico, ma non deve essere così limitato.
Può essere spostata da un cambiamento in ciò di cui siamo consapevoli.
L’uomo manifesta il potere dell’immaginazione i cui limiti non sono definiti.
Realizzare che l’Io Reale - Immaginazione - non è qualcosa di racchiuso entro i
confini spaziali del corpo è l’aspetto più importante. La storia precedente dimostra
che quando incontriamo una persona in carne ed ossa, che il suo vero Sé non ha
bisogno di essere presente in uno spazio dove il suo corpo è. Essa mostra anche che la
percezione sensoriale può essere fatta funzionare al di fuori dei normali mezzi fisici,
e che i dati prodotti dai sensi sono dello stesso tipo di quelli che si verificano nella
normale percezione. L’idea nella mente della madre che ha dato il via a tutto il
processo è stata l’idea molto precisa di essere nel posto dove la figlia viveva. Se la
madre veramente era in quel luogo, se la figlia era presente, allora avrebbe dovuto
essere percepita da sua figlia.
Possiamo solo sperare di comprendere questa esperienza nell’immaginazione, e non
in termini meccanici o materialisti. La madre immaginava "altrove" come essere
"qui". Londra era proprio come "qui", dove viveva sua figlia là a San Francisco era
"qui" per la madre che era lì.
Quasi mai attraversa la nostra mente il dubbio che questo mondo potrebbe essere
diverso nella sostanza da quello che il senso comune ci dice che così "ovviamente è".
Blake scrive: "Io non chiedo al il mio Occhio Corporeo o vegetativo più di quanto
non chieda a una finestra con una vista. Io guardo "attraverso" esso, non "con" esso.»
Questo guardare "attraverso" l’occhio sposta la coscienza non solo in altre parti di
"questo mondo", ma anche in "altri mondi".
Gli astronomi devono augurarsi di sapere di più rispetto al "guardare attraverso
l’occhio", questo viaggiare mentale si pratica tanto facilmente.
Io viaggio attraverso una terra di uomini,
Una terra di Uomini & anche di Donne,
Sento e vedo queste terribili cose
Come freddi e sconosciuti vagabondi della Terra.
[— William Blake, ‘Il viaggiatore mentale’]
Il viaggiare mentale è stato praticato da uomini e donne risvegliati fin dai primi
giorni. Paolo afferma: "Conosco un uomo in Cristo che, quattordici anni fa, fu rapito
fino al terzo cielo, se con il corpo o fuori del corpo non lo so, Dio lo sa." 2Corinzi 12
Paolo ci sta dicendo che lui è l’uomo e che ha viaggiato con il potere
dell’immaginazione o Cristo. Nella sua prossima lettera ai Corinzi, scrive: "Mettete
alla prova voi stessi. Non vi rendete conto che Gesù Cristo è in voi.?" [Corinzi 13:5].
Non abbiamo bisogno di essere "morti", al fine di godere dei privilegi spirituali.
"L’uomo è ogni immaginazione e Dio è l’uomo." [William Blake, from "Annotations
to Berkeley"]. Testate voi stessi come lo ha fatto questa madre.
Sir Arthur Eddington ha affermato che tutti noi abbiamo il diritto di dire al mondo
esterno è che si tratta di una "esperienza condivisa". Le cose sono più o meno "reali",
secondo la misura in cui esse sono in grado di essere condivise con gli altri o con noi
stessi in un altro momento.
Ma non c’è una linea di demarcazione definita.
Accettare la definizione di Eddington della realtà come "esperienza condivisa", la
storia di cui sopra è "reale" come la terra o un colore condiviso tra madre e figlia.
L’ampiezza dell’immaginare è tale che devo confessare che non so quali siano i limiti
se ve ne sono, stanno unicamente nella capacità di creare la realtà.
Tutte queste storie ci mostrano una cosa — che un’attività immaginativa che
implica il desiderio soddisfatto deve iniziare nella fantasia mettendo da parte
l’evidenza dei sensi in quel cammino che porta alla realizzazione del desiderio.
Capitolo 9 Entrare dentro
"Se lo Spettatore entrasse in queste immagini della sua immaginazione, avvicinando
ad esse il carro di fuoco del pensiero contemplativo, se potesse... essere amico e
Compagno di una di queste immagini meravigliose, che sempre chiedono di lasciare
le cose mortali (che lui deve sapere) allora lui si leverebbe dalla sua tomba, allora
lui incontrerebbe il Signore, e poi sarebbe felice".
— Blake
L’immaginazione sembra non faccia nulla di ciò che desideriamo fino a quando non
entriamo nell’immagine del desiderio soddisfatto. Questo entrare nell’immagine del
desiderio soddisfatto assomiglia a quanto sostiene Blake "Vacante al di fuori
dell’esistenza il quale, se inserito dentro, ingloba se stesso e diventa un grembo?"
Non è questa la vera interpretazione della storia mitica di Adamo ed Eva? L’uomo e
la sua emanazione? Non sono sogni dell’uomo la sua emanazione, la sua Eva nella
quale "Lui pianta sé stesso in tutti i nervi di Eva, proprio come un marito il suo
terriccio, e lei diventa la sua dimora e giardino fertile?" [William Blake, "Il
viaggiatore mentale"]
Il segreto della creazione è il segreto di immaginare - prima desiderando poi
assumendo la sensazione del desiderio soddisfatto fino a quando il sogno di fantasia,
"il Vuoto fuori dall’esistenza", è inserito dentro, ingloba se stesso e diventa un
grembo, un luogo di dimora e il giardino fertile. Si noti bene che Blake ci spinge ad
entrare in queste immagini. Questo entrare dentro le immagini fa "inglobare sé stesso
e diventare un grembo." L’uomo, entrando in uno stato, lo impregna e lo induce a
creare quello che l’unione comporta. Blake ci dice che queste immagini sono
"nascoste a chi non abita in loro, semplici possibilità, ma per coloro che entrano in
loro sembrano le uniche sostanze ..."
Sulla strada per la West Coast, mi sono fermato a Chicago per trascorrere la giornata
con gli amici. Il mio ospite si stava riprendendo da una grave malattia e il suo medico
gli consigliò di trasferirsi in una casa a un piano. Agendo su consiglio del medico,
comprò una casa a un piano adatta alle sue esigenze; ma ora si doveva confrontare
con il fatto che non sembrava esserci nessun acquirente per la sua grande casa a tre
piani. Quando arrivai era molto scoraggiato. Nel tentativo di spiegare la legge
dell’immaginazione al mio ospite e a sua moglie, ho raccontato loro la storia di una
nota donna di New York che era venuta a trovarmi in relazione all’affitto del suo
appartamento. Lei aveva un grazioso appartamento in città e una casa di campagna,
ma era assolutamente necessario che lei affittasse il suo appartamento se lei e la sua
famiglia avessero voluto passare l’estate nella casa di campagna. [Neville Goddard,
―Il Potere della consapevolezza, Cap. 23, ― Cartelle Cliniche – 5]
Negli anni precedenti, l’appartamento era stato affittato senza alcuna difficoltà
all’inizio della primavera, ma nel momento in cui è venuta a trovarmi, la stagione per
gli affitti estivi era apparentemente finita. Anche se l’appartamento fosse stato nelle
mani di buoni agenti immobiliari, nessuno sembrava interessato ad affittarla. Le ho
detto che cosa fare nella sua immaginazione.
Lei lo ha fatto e, in meno di 24 ore, il suo appartamento è stato affittato.
Ho spiegato come lei, con l’uso costruttivo della sua immaginazione, aveva affittato
il suo appartamento. Al mio suggerimento, quella notte nel suo appartamento in città
prima di andare a dormire immaginò che lei era sdraiata nel suo letto nel suo paese
d’origine. Nella sua immaginazione vide il mondo della casa di campagna piuttosto
dell’appartamento in città. Sentì l’aria fresca di campagna. Fece questo in modo reale
poi scivolò nel sonno con la sensazione di essere in campagna. Questo è accaduto una
notte di Giovedì. Alle nove, il Sabato mattina, mi ha telefonato dal suo paese
d’origine e mi ha detto che il Venerdì un inquilino desiderabile che aveva tutti i suoi
requisiti, non solo ha affittato il suo appartamento, ma lo ha affittato da quello stesso
giorno.
Ho suggerito ai miei amici che costruissero una struttura immaginale come aveva
fatto quella donna, di addormentarsi immaginando che fossero fisicamente presenti
nella loro nuova casa, sentendo di aver venduto la loro vecchia casa. Ho spiegato loro
la grande differenza tra pensare all’immagine della loro nuova casa e pensare
dall’immagine della loro nuova casa. Pensare ad essa è la confessione che loro non
sono in essa, pensare da essa prova che loro sono in essa. Entrare dentro l’immagine darebbe sostanza all’immagine.
L’occupazione fisica della nuova casa sarebbe seguita automaticamente.
Ho spiegato che ciò che il mondo sembra dipende interamente da dove l’uomo è
quando fa la sua osservazione. E l’uomo, essendo "tutta immaginazione", deve essere
dove lui è nell’immaginazione. Questo concetto di causalità li disturbava, perché
sapeva di magia o superstizione, ma loro promisero che avrebbero provato. Partii
quella notte per la California e la sera seguente, il conduttore del treno su cui stavo
viaggiando mi consegnò un telegramma. C’era scritto: "Casa venduta la scorsa
mezzanotte". Una settimana dopo hanno scritto e mi hanno detto che la notte stessa
che lasciai Chicago si addormentarono fisicamente nella vecchia casa, ma
mentalmente nella nuova, vedendo il mondo dalla nuova casa, immaginando come
sarebbe "suonato" se questo fosse stato vero. Essi sono stati svegliati quella stessa
notte dal loro sonno per sentirsi dire che la vecchia casa era stata venduta.
Non fino a quando l’immagine viene inserita, fino a quando Eva è conosciuta,
l’evento si manifesta nel mondo. Il desiderio soddisfatto deve essere concepito nella
fantasia dell’uomo prima che l’evento possa evolvere al di fuori di ciò che Blake
chiama "il Vuoto".
La prossima storia dimostra che, spostando il focus della sua immaginazione, la
signora MF è entrata fisicamente dove aveva insistito con la fantasia.
"Subito dopo il nostro matrimonio, mio marito ed io abbiamo deciso che il nostro più
grande desiderio comune era di passare un anno in Europa. Questo obiettivo può
sembrare ragionevole per un sacco di gente ma per noi, legati da finanze limitate,
sembrava non solo irragionevole, ma completamente ridicolo. L’Europa potrebbe
anche essere stato un altro pianeta. Ma avevo sentito il tuo insegnamento, così ho
persistito ad addormentarsi in Inghilterra!
Perché necessariamente l’Inghilterra, non saprei, se non per il fatto che avevo visto
un’attuale foto dell’area attorno a Buckingham Palace e mi ero subito innamorato
della scena.
Tutto quello che feci nella mia immaginazione fu, come vidi il palazzo, restare
tranquillamente al di fuori dei grandi cancelli di ferro e sentire le barre metalliche
fredde afferrate saldamente tra le mani.
"Per molte, molte notti ho sentito l’intensa gioia di "essere là" e mi addormentai in
questo felice stato. Poco dopo mio marito incontrò un estraneo a una festa che, in un
mese, fu determinante nel garantire lui una borsa di studio di insegnamento presso
una grande università.
Immaginate la mia emozione quando ho sentito che l’università era in Inghilterra!
Legata a una ristretta sfera? Entro il mese successivo stavamo attraversando
l’Atlantico e le nostre difficoltà, apparentemente insormontabili, furono sciolte come
se non fossero mai esistite. Abbiamo passato il nostro anno in Europa, uno degli anni
più felici della mia vita. "... MF
Il mondo come sembra dipende interamente da dove e da quando l’uomo fa le sue
osservazioni e l’uomo, essendo "tutto immaginazione", deve essere dove lui è
nell’immaginazione.
"La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra angolare." [Psalm
118:22]
Quella pietra è immaginare. Ti farò conoscere questo segreto e ti lascerò agire oppure
re-agire.
Questa è la famosa pietra
Che volge tutto in oro:
Attraverso questo Iddio tocca e possiede
Non può essere raccontata di meno.
— George Herbert ["The Elixir"]
"La mia casa è vecchia ma è la mia. Volevo l’esterno dipinto e l’interno ristrutturato,
ma non avevo i soldi per realizzare entrambi gli obiettivi. Tu ci hai detto di "vivere"
come se il nostro desiderio fosse già una realtà e iniziai a fare questo, immaginando
la mia vecchia casa con una nuova mano di vernice, nuovi arredi, nuove decorazioni
e tutti gli ornamenti. Passai nella mia immaginazione attraverso le camere
ristrutturate di recente. Camminai intorno, al di fuori della casa, ammirando la
vernice fresca e, alla fine del mio atto immaginativo, consegnai al contraente un
assegno per il pagamento di tutto. Ho inserito questa scena immaginaria fedelmente
tutte le volte che potevo durante il giorno e ogni notte prima di addormentarmi.
"In due settimane, ho ricevuto una lettera raccomandata da Lloyd di Londra, che mi
diceva che avevo ereditato settemila dollari da una donna che non avevo mai
incontrato! Avevo conosciuto lontanamente il fratello quasi 40 anni prima e avevo
fatto un piccolo favore quindici anni fa per questa signora quando gli era morto il
fratello nel nostro paese, e lei mi aveva scritto per chiedere particolari relativi alla sua
morte che fui in grado di fornire. Non ebbi notizie di lei da allora.
"Ora, qui c’era l’assegno di settemila dollari, più che sufficiente a coprire il costo del
restauro della mia casa oltre a molte, molte altre cose che desideravo." ...E.C.A.
"Colui che non immagina qualcosa dalle caratteristiche più forti e migliori, e in una
luce più forte del suo deteriorarsi e gli occhi mortali possono vedere, non immagina
affatto. "Chi non immagina in lineamenti forti e migliori, e in più forte e meglio la
luce del suo occhio perire e mortale può vedere, non immagina affatto."
— Blake
A meno che l’individuo stesso non immagini qualcun altro, o sé stesso da qualche
altra parte, condizioni, circostanze i problemi della sua vita continueranno a
ripresentarsi, tutti gli eventi si rinnovano a partire dalle loro costanti immagini. Da lui
sono state create, attraverso lui continuano a essere, e attraverso lui possono cessare
di essere.
Il segreto della causalità sta nell’assemblare immaginazioni, ma vi do una parola di
avvertimento, l’assemblaggio deve avere un significato. Deve implicare qualcosa
altrimenti l’attività creativa non si forma: La Parola.
Capitolo 10 Cose che non appaiono
"... ciò che si vede è stato fatto di cose che non appaiono." — Ebrei 11:3
"La storia umana, con le sue forme di governo, le sue rivoluzioni, le sue guerre, e di
fatto l’ascesa e la caduta delle nazioni, potrebbe essere scritto in termini di ascesa e
la caduta delle idee impiantate nella mente degli uomini. " — Herbert Hoover
"Il segreto di immaginare è il più grande di tutti i problemi alla cui soluzione il
mistico aspira. Il potere supremo, la suprema saggezza, suprema delizia e menzogna
nella lontana soluzione di questo mistero. " — Douglas Fawcett
Non riconoscere l’ invisibile potere creativo, l’attività immaginativa dell’uomo, è
troppo grande per essere discussa. L’uomo, attraverso la sua attività immaginativa
letteralmente "chiama all’esistenza le cose che ancora non esistono" [Romani 4:17].
Attraverso l’attività immaginativa dell’uomo tutte le cose sono fatte, senza tale
attività "niente di ciò che è stato fatto avrebbe potuto essere fatto". [Giovanni 1:3].
Tale attività causale potrebbe essere definita come un insieme immaginario di
immagini che vengono in mente, e qualche evento fisico immancabilmente prende
luogo. Dovremmo assemblare immagini felici e poi evitare qualunque interferenza.
L’evento non deve essere forzato, ma occorrere permettere che questo accada.
Se l’immaginazione è l’unica cosa che agisce, o "è", negli esseri umani (come Blake
credeva), quindi "non dovremmo mai essere certi che non era una qualche donna che
pressando il torchio del vino che ha iniziato quel sottile cambiamento nella mente
degli uomini" [William Butler Yeats]. Questa nonna quotidianamente sta pressando il
torchio per la sua nipotina. Lei scrive:
"Questa è una di quelle cose che fanno sì che la mia famiglia e gli amici dicano: "noi
non lo comprendiamo". Kim ha due anni e mezzo. Mi sono preso cura di lei per un
mese dopo la sua nascita e non la vide di nuovo fino a un anno fa, e poi, solo per due
settimane. Tuttavia, durante lo scorso anno, ogni giorno l’ho presa sulle mie
ginocchia, nella mia immaginazione, l’ho coccolata e le ho parlato.
"In questi atti immaginali, sorvolo su tutte le meravigliose cose di Kim: "Dio cresce
attraverso di me, Dio ama attraverso di me", etc. Prima vorrei avere la risposta di un
bambino molto giovane. Quando iniziai "Dio sta crescendo attraverso me" - lei
rispondeva, "me". Ora, quando io inizio lei completa l’intera frase. Dopo mesi è
successo che come io la prendo - nella mia immaginazione - la sento cresciuta, più
grande e più pesante.
"Kim non ha mai visto una mia foto nell’anno appena passato, al massimo potrei
essere solo un nome per lei. Ora la sua famiglia mi dice che da un po’ di tempo ogni
giorno lei inizia a parlare di me, solo a parlare. A volte va avanti per un’ora, oppure
va al telefono e finge di chiamare. Nel suo monologo vi sono parole del tipo: "Mio
Dee Dee mi vuoi bene. Mio Dee Dee vieni sempre a trovarmi tutti i giorni."
"Anche se so bene che cosa ho fatto nella mia immaginazione questo mi ha provocato
una grande meraviglia." U.K. ...
Tutti gli uomini e le donne immaginative gettano incantesimi, e tutti gli uomini e le
donne passive, che non hanno la potenza dell’immaginazione, continuamente sono
sottoposti al potere del loro incantesimo.
Non vi è forma in natura che non sia prodotto da, e sostenuta da una certa attività
immaginale. Pertanto, qualsiasi cambiamento nella attività immaginale deve
comportare una corrispondente variazione nella forma. Per immaginare una
immagine sostitutiva per qualcosa di indesiderato o difettoso basta crearlo. Se solo ci
ostinassimo nella nostra attività immaginale e non ci lasciassimo andare a
soddisfazioni più basse, la vittoria sarebbe nostra.
Quando ho letto in "Semina e raccolta" la storia del maestro di scuola che, attraverso
la sua immaginazione, nella revisione di ogni giorno, trasforma un allievo
indisciplinato in una graziosa ragazza, ho deciso di "fare" qualcosa a un giovane
ragazzo nella scuola di mio marito.
Parlare di tutti i problemi in questione prenderebbe pagine, mio marito non ha mai
avuto un bambino così difficile, nemmeno in qualità di genitore. Il ragazzo era troppo
giovane per essere espulso, ma tutti gli insegnanti rifiutarono di averlo nelle loro
classi. A rendere peggiori le cose la madre e la nonna erano letteralmente "accampati"
nella scuola e questo creava problemi a tutti.
"Volevo aiutare il ragazzo ma volevo anche aiutare mio marito. Così, ogni notte, ho
costruito due scene nella mia immaginazione: uno, ho "visto" un bambino felice e
perfettamente normale; due, ho "sentito" mio marito che ha detto, non posso crederci
cara, ma sai R. ora si comporta come un ragazzo normale, in più è un paradiso non
avere quelle due donne intorno.
"Dopo due mesi di persistenza nel mio gioco immaginale, notte dopo notte, mio
marito tornò a casa e disse: "C’è come il paradiso intorno a scuola". Non esattamente
le stesse parole, ma abbastanza simili. La nonna era coinvolta in qualcosa che l’ha
costretta a uscire fuori dalla città e la madre ha dovuto accompagnarla.
"Nesso stesso periodo un nuovo insegnante aveva accolto la sfida di R. e lui stava
procedendo meravigliosamente bene in tutto quello che ho immaginato per lui ". G.B.
... E ‘inutile conservare gli standard che noi non applichiamo. A differenza di Portia,
che disse: "E’ più facile insegnare a venti cosa era bene fare piuttosto che essere uno
dei venti che segue i miei insegnamenti." [William Shakespeare, "Il Mercante di
Venezia"]
G.B. ha seguito il suo insegnamento. E’ estremamente facile l’accettazione nella
propria vita della fede immaginativa.
"... Mi ha mandato a curare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà
degli schiavi, e ad aprire il carcere di coloro che vi sono dentro..." - Isaia 61:1
Capitolo 11 Il vasaio
"Alzati, e scendi nella bottega del vasaio, e là ti farò udire le mie parole. Così, sono
andato giù nella bottega del vasaio, e là stava lavorando alla sua ruota. E la nave di
argilla che stava facendo fu rovinata nelle mani del vasaio, ed egli rielaborò
l’argilla in un altro vaso, che al vasaio parve di fare bene." — Geremia 18:2-4
La parola "Vasaio" tradotta significa immaginazione. Materialmente altri avrebbero
gettato via la nave perché inutile, un risvegliato invece rimodella l’argilla per come
dovrebbe diventare. "O Signore, tu sei nostro padre, noi siamo l’argilla e tu sei il
nostro vasaio; tutti noi siamo opera delle tue mani." Isaia 64:8
Questa concezione della creazione come opera di fantasia e il Signore nostro Padre
come la nostra immaginazione ci porterà ulteriormente dentro il mistero della
creazione più di ogni altra guida.
L’unico motivo per cui la gente non crede in questa identità tra Dio e
l’immaginazione umana è che non sono disposti ad assumersi la responsabilità per il
loro spaventoso abuso di immaginazione. L’immaginazione Divina è scesa al livello
di immaginazione umana al punto che l’immaginazione umana può ascendere
all’Immaginazione Divina.
L’8° salmo dice che l’uomo fu fatto un po’ inferiore a Dio - non di poco inferiore agli
angeli - come la versione di Re Giacomo erroneamente traduce. Gli angeli sono le
disposizioni emotive dell’uomo e sono quindi suoi servi - e non suoi superiori - come
l’autore della Lettera agli Ebrei ci dice. (Ebrei 1:14.)
L’immaginazione è l’Uomo Reale ed è uno con Dio.
L’immaginazione crea, conserva e trasforma. L’immaginazione è radicalmente
creativa nel momento in cui tutta l’attività immaginativa basata sulla memoria
scompare.
L’immaginazione è conservativa quando la sua attività è alimentata da immagini
fornite principalmente dalla memoria. L’immaginazione è trasformativa quando si
varia un tema già in essere, quando si altera mentalmente un fatto della vita, quando
lascia il fatto fuori dall’esperienza ricordata o mette qualcosa al suo posto, se
sconvolge l’armonia allora desidera.
Attraverso l’uso della sua immaginazione, questa talentuosa giovane artista ha reso i
suoi sogni realtà.
"Da quando sono entrato nel campo dell’arte mi sono divertita nel fare schizzi e
dipinti per le camere dei bambini, tuttavia sono stata scoraggiata da consiglieri e
amici che erano molto più esperti nel lavoro di me. Hanno apprezzato il mio lavoro,
ammiravano il mio talento, ma dicevano che non avrei avuto il riconoscimento né
sarei stata pagata per questo tipo di lavoro. "In qualche modo, ho sempre sentito che
avrei voluto, ma come? Poi, lo scorso autunno ho sentito le tue lezioni e ho letto i tuoi
libri così ho deciso di lasciare la mia immaginazione creare la realtà che desideravo.
Questo è quello che ho fatto tutti i giorni: ho immaginato che ero in una galleria -
provavo una grande eccitazione - sui muri appesi la mia "arte" - solo mia (uno show
di una donna) - e ho visto stelle rosse su molte delle immagini. Questo avrebbe
indicato che essi erano stati venduti.
"Questo è quello che è successo: poco prima di Natale ho fatto un mobile per un
amico che lo ha mostrato a sua volta ad un suo amico che possiede un negozio di
arte-importazione di Pasadena. Egli ha espresso il desiderio di incontrarmi, così ho
preso con me un paio di esempi del mio lavoro. Quando ha guardato il primo dipinto
ha detto che avrebbe voluto darmi in primavera un "show di una donna".
"La serata di apertura, il 17 aprile un arredatore è venuto, mi è piaciuto e mi ha
commissionato di fare un collage per la stanza di un ragazzino che apparirà nel
numero di settembre di "Buon governo della casa per il 1961".
"Più tardi, durante la mostra un altro decoratore è venuto e ha ammirato tanto il mio
lavoro, mi ha chiesto se poteva organizzare per me e incontrare i giusti arredatori e i
giusti proprietari di gallerie che avrebbero acquistato e mostrare il mio lavoro in
modo corretto. Casualmente lo spettacolo fu un successo sia per il proprietario della
galleria che per me.
"L’aspetto interessante è che apparentemente questi tre uomini sono venuti da me di
punto in bianco. Certamente, non ho fatto alcuno sforzo durante il tempo del mio
"immaginare" per contattare qualcuno, ma adesso sto ottenendo il riconoscimento e
ho un mercato per il mio lavoro. Ora so che senza ombra di dubbio che non vi è alcun
"no" quando si applica seriamente questo principio che afferma che l’immaginazione
crea la realtà."... GL
Lei ha testato il Vasaio e ha dimostrato la sua creatività in termini di prestazioni. Solo
una mente indolente, svogliata non riuscirebbe a far fronte a questa sfida. Paolo
afferma, "lo spirito di Dio abita in voi" [1Cor. 3:16, Romani 8:9, 8:11, Giacomo
4:5], ora, "Esamina voi stessi per vedere cosa state tenendo nella vostra fede. Provate
voi stessi. Non vi rendete conto che Gesù Cristo è in voi? A meno che davvero non
riesci a superare il test! Spero che scopriate che non abbiamo fallito." 2Cor. 13:5,6
Se "tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui neppure una delle cose fatte
sarebbe stata fatta" [Giovanni 1:3], non dovrebbe essere difficile per l’uomo testare
se stesso e scoprire chi è il creatore in se stesso. Il test proverà all’uomo che la sua
immaginazione è l’Uno, "che dà vita ai morti e chiama all’esistenza le cose che non
esistono." Rom. 4:17
La presenza del Vasaio in noi è deducibile da ciò che fa lì. Non possiamo vederlo lì
come Uno, non noi stessi. La natura del Vasaio - Gesù Cristo - è quella di creare e
non c’è creazione senza di lui.
Ogni storia annotata in questo libro è un test del genere come quello che Paolo chiese
ai Corinzi di fare. Dio esiste veramente e realmente nell’uomo, in ogni essere umano.
Dio interamente diventa noi.
Egli non è la nostra virtù, ma il nostro Sé Reale - La Nostra Immaginazione. Le
seguenti illustrazioni dal mondo minerale possono aiutarci a vedere come la Suprema
Immaginazione e la Umana Immaginazione potrebbe essere uno e lo stesso potere, e
tuttavia essere molto diverso nella loro creatività. Il diamante è il minerale più duro al
mondo. La grafite, usata nelle matite è uno dei più morbidi. Eppure entrambi i
minerali sono di carbonio puro. La grande differenza nelle proprietà delle due forme
di carbonio si crede essere causata da una diversa disposizione degli atomi di
carbonio.
Ma se la differenza è prodotta da una diversa disposizione degli atomi di carbonio,
siamo tutti d’accordo sul fatto che diamante e la grafite sono una sostanza, carbonio
puro.
Lo scopo della vita è la realizzazione creativa del desiderio. L’uomo, privo di
desiderio, non potrebbe esistere efficientemente in un mondo di continui problemi
che richiedono continue soluzioni. Un desiderio è la consapevolezza di qualcosa che
ci manca o bisogno di rendere la vita più piacevole. I desideri sono sempre legati nel
vedere un po’ di guadagno personale. Maggiore è il guadagno previsto e più intenso è
il desiderio. Non vi è mai alcun desiderio veramente altruista. Anche quando il nostro
desiderio è per un altro stiamo ancora cercando di appagare un nostro desiderio. Per
raggiungere il nostro desiderio noi dovremmo immaginare scene che implicano il
compimento del desiderio, e mettere in atto la scena nella nostra immaginazione,
anche se solo momentaneamente, con una gioia sufficientemente sentita entro limiti
tali da renderla naturale. Come un bambino che si veste e gioca a "Regina".
Dobbiamo immaginare noi in ciò che vorremmo essere. Dobbiamo giocare con
l’immaginazione non come spettatore ma come attore.
Questa signora fantasiosamente immaginata come "regina" poteva essere dove voleva
essere nella sua immaginazione. Lei era il vero attore di questo teatro.
"Il mio desiderio era quello di assistere ad uno spettacolo di un famoso pantomimo
che attualmente recita in uno dei più grandi teatri della nostra città. Per via della
intima natura di quest’arte volevo sedere in platea; ma non potevo permettermi
nemmeno il prezzo di un biglietto in balconata. La notte ho deciso di provare questo
piacere, nella mia immaginazione mi sono addormentato guardando il meraviglioso
interprete. Nel mio atto immaginale mi sono seduto in un sedile centro-platea, ho
sentito l’applauso quando il sipario si alzava, poi l’artista è giunto sul palco, ho
sentito reale e intensa l’emozione di questa esperienza.
"Il giorno dopo, quello dello spettacolo, la mia situazione finanziaria non era
cambiata. Avevo esattamente un dollaro e trentasette centesimi nella mia borsa.
Compresi che dovevo usare il dollaro per comprare il gas per la mia auto, che dunque
mi avrebbe lasciato con trentasette centesimi, ma sapevo anche che avevo dormito
fedelmente la sensazione di essere in quello spettacolo e così mi sono vestito per il
teatro. Mentre spostavo gli oggetti da una borsa ad un’altra ho trovato una banconota
da un dollaro e quarantacinque centesimi spiccioli nascosti nella tasca della mia borsa
per le opere raramente utilizzata. Sorrisi tra me e me rendendomi conto che i soldi per
la benzina li avevo trovati. Così il biglietto per il teatro sarebbe rientrato nel bilancio.
Contenta ho finito di vestirmi poi sono partita per il teatro.
"In piedi davanti alla finestra della biglietteria la mia fiducia diminuì quando vidi i
prezzi e vidi 3,75 per i posti in platea.
Con una sensazione di sgomento mi allontanai in fretta e attraversai la strada per
andare in un caffè per una tazza di tè. Avevo speso sedici centesimi per il mio tè
prima di ricordare di aver visto il prezzo dei posti per la balconata sulla lista nella
finestra della biglietteria. In fretta ho contato la differenza e mi sono ritrovata un
dollaro e sessantasei centesimi in meno. Correndo indietro verso il teatro ho comprato
il biglietto più economico disponibile che costava un dollaro e cinquanta centesimi.
Con una sola monetina nella mia borsa ho attraversato l’ingresso e l’usciere ha
strappato il biglietto a metà dicendomi: "Al piano di sopra, a sinistra, per favore". Lo
spettacolo stava per cominciare, ma ignorando le istruzioni dell’usciere sono entrato
nel bagno delle signore del piano principale. Ancora determinato a sedere in platea
mi sono seduta, ho chiuso gli occhi e ho continuato nella mia vista interiore
concentrata sul palco nella direzione della platea. In quel momento un gruppo di
donne entrò nella toilette parlando tutte insieme, ma ho sentito solo una
conversazione come di una donna che parla al suo compagno, ha detto, "ma ho
aspettato e aspettato fino all’ultimo momento". Poi ha chiamato e ha detto che non
poteva farlo. Avrei voluto ridarle il suo biglietto ma era troppo tardi ormai. Poi senza
accorgermene consegnai all’usciere entrambi i biglietti che li strappò a metà prima
che potessi fermarlo. Quasi ridevo ad alta voce. Alzandomi mi avvicinai a questa
signora e le chiesi se potevo utilizzare il biglietto in più che aveva, al posto della
balconata che avevo comprato. Era affascinante e gentilmente mi ha invitato ad
unirmi al suo gruppo. Il biglietto che mi diede era nella platea, sedile centrale, a sei
righe dal palcoscenico. Mi sedetti in quel posto pochi istanti prima che il sipario si
aprisse su uno spettacolo che avevo visto la sera prima da quella sedia. Nella mia
immaginazione "... JR
Noi dobbiamo ESSERE, nell’Immaginazione. Una cosa è pensare alla fine, altra
cosa è pensare dalla fine. Per pensare dalla fine; decretare la fine è creare la
realtà. Le azioni interne devono corrispondere alle azioni che fisicamente
effettueremo "dopo queste cose dovrebbe essere" [Edward Thomas, "La Nuova
Casa"].
Per vivere con saggezza dobbiamo essere consapevoli della nostra attività
immaginale e fare in modo che essa abbia la forma esatta di ciò che desideriamo. Il
mondo è l’argilla, e la nostra immaginazione è il Vasaio.
Dobbiamo sempre immaginare scopi che siano di valore o che promettano bene.
"Colui che desidera ma non agisce percepisce il mondo come avverso." [William
Blake]
I flussi di eventi traggono origine da ciò che è stato immaginato. Le forme esteriori
rivelano le immaginazioni dell’uomo.
"L’uomo è la navetta, il cui movimento di ricerca e il passaggio attraverso questi
telai. Dio ha ordinato il movimento, ma ha imposto nessun riposo." [Henry Vaughan]
"Ho creato una piccola azienda di proprietà esclusiva, e pochi anni fa sembrava che la
mia avventura sarebbe finita in un fallimento. Per alcuni mesi le vendite erano
costantemente diminuite e mi sono trovato in un "ingorgo" finanziario insieme a
migliaia di altri piccoli uomini d’affari perché in questo periodo abbiamo attraversato
una delle recessioni minori del nostro paese. Ero messo male, avevo debiti e mi
servivano immediatamente almeno tremila dollari. Il mio contabile mi ha consigliato
di chiudere le porte e cercare di salvare quello che potevo. Invece mi rivolsi alla mia
immaginazione.
Sapevo del tuo insegnamento ma concretamente non avevo mai tentato di risolvere
un problema in questo modo. Francamente ero scettico sull’intera idea che
l’immaginazione potesse creare la realtà ma ero anche disperata, e la disperazione mi
ha costretto a testare il tuo insegnamento.
"Ho immaginato il mio ufficio ricevere quattromila dollari inaspettatamente in
rimesse dovute. Questo denaro sarebbe dovuto venire da nuovi ordini dato che la mia
contabilità clienti era praticamente inesistente, ma questo sembrava inverosimile dato
che non avevo mai realizzato molte vendite durante gli ultimi quattro mesi e oltre.
Tuttavia ho tenuto saldamente nella mia immaginazione questa somma di denaro
davanti a me per tre giorni. Presto, la quarta mattina un cliente che non sentivo da
mesi mi chiamò al telefono e mi chiese di vedermi personalmente. Stavo per portare
un precedentemente preventivo che gli avevo fatto per i macchinari necessari per la
sua fabbrica. Il preventivo era vecchio di mesi ma l’ho estratto rapidamente dai miei
archivi e quel giorno non persi tempo per arrivare nel suo ufficio. Scrissi l’ordine che
poi ha firmato, ma non vidi nessun aiuto immediato per me in quella operazione, dato
che per l’attrezzatura che voleva sarebbero trascorsi da quattro a sei mesi per la
consegna della fabbrica e, naturalmente, il mio cliente non ha dovuto pagare fino al
momento della consegna.
"L’ho ringraziato per l’ordine poi mi alzai per andarmene ma mi fermò alla porta e
mi consegnò un assegno di poco più di quattro mila dollari, dicendo: "Io voglio
pagare per la merce ora, in anticipo per motivi fiscali, sapete. Non ti dispiace? No,
non mi dispiace." Realizzai cosa era successo nel momento in cui ho preso tra le mie
mani l’assegno. Entro tre giorni il mio atto immaginale aveva fatto per me quello che
io non ero stato in grado di fare in mesi di disperata attività finanziaria. So, adesso,
che l’immaginazione avrebbe potuto portare quarantamila dollari nei miei affari
facilmente come quattromila. "L.N.C. ...
"O Signore, tu sei nostro padre;
noi siamo l’argilla, e tu sei il nostro Vasaio;
tutti noi siamo opera delle tue mani".
[— Isaia 64:8]
Capitolo 12 Atteggiamenti
"Le Cose Mentali sono Solo Reali, ciò che viene chiamato corporeo, nessuno sa il
luogo in cui dimora: è Credenza erronea, e la sua esistenza un inganno. Dov’ è
l’Esistenza al di fuori della mente o del Pensiero? Dove si trova, nella mente di un
folle? " — Blake
La memoria, anche se difettosa, è adeguata all’esigenza di somiglianza. Se
ricordiamo uno come lo abbiamo conosciuto, lo ricreiamo in quell’immagine, e il
passato sarà rintracciato nel presente. Immaginare crea la realtà. Se vi è spazio per
miglioramenti dobbiamo ricostruirlo con nuovi e differenti caratteristiche, dovremmo
visualizzarlo come vorremmo che fosse piuttosto portare il suo peso nella nostra
memoria.
"Qualunque cosa sia possibile credere è un’immagine della verità." [— Blake]
La storia che segue è di uno che crede che immaginare crea la realtà e che agire con
questa convinzione cambia l’atteggiamento nei confronti di un estraneo e ha
testimoniato questo cambiamento nella realtà.
"Più di venti anni fa, quando ero un "verde" ragazzo di campagna appena arrivato a
Boston per frequentare la scuola, un "mendicante" mi ha chiesto dei soldi per un
pasto. Anche se i soldi che avevo erano insufficienti per le mie esigenze, gli ho dato
quello che avevo in tasca. Poche ore dopo lo stesso uomo, ormai ubriaco barcollante,
mi fermò di nuovo per chiedermi nuovamente soldi. Ero così indignato nel pensare
che i miei soldi guadagnati faticosamente erano stati usati in quella maniera che feci
promessa a me stesso che non avrei mai più accolto richieste di un mendicante di
strada. Nel corso degli anni mantenni la mia promessa, ma ogni volta che rifiutavo,
sentivo la mia coscienza pungere. Mi sentivo in colpa al punto di sviluppare un forte
dolore allo stomaco, ma non riuscivo a lasciarmi andare.
"Nella prima parte di quest’anno, un uomo mi ha fermato mentre camminavo col il
mio cane e mi ha chiesto soldi per poter mangiare. Fedele alla vecchia promessa
rifiutai. I suoi modi erano gentili nell’accettare il mio rifiuto. Ha anche ammirato il
mio cane e ha parlato di una famiglia nello stato di New York che sapeva che
allevava cocker. Questa volta la mia coscienza mi pungeva veramente! Siccome si
presentò così decisi di modificare quella scena come avrei voluto che fosse stata, così
mi fermai lì sulla strada, chiusi gli occhi per pochi istanti e immaginai la scena in
modo diverso. Nel mio immaginario avevo lo stesso uomo che mi aveva approcciato,
solo che questa volta ha iniziato la conversazione ammirando il mio cane. Dopo aver
chiacchierato un attimo, mi disse "non mi piace chiederti questo ma ho davvero
bisogno di qualcosa da mangiare. Ho un lavoro che comincia domani mattina, ma
sono stato senza lavoro e stasera ho fame." Ho poi immaginato di infilare la mano in
tasca, ho preso fuori un biglietto da cinque dollari e volentieri glielo ho dato. Questo
atto immaginale sciolse immediatamente il senso di colpa e il dolore .
"So dal tuo insegnamento che un atto immaginale è un fatto, quindi sapevo di poter
assegnare a chiunque quello che aveva chiesto per fede nell’atto immaginale, che poi
consente alla sua realtà di averlo.
"Quattro mesi dopo, mentre stavo ancora camminando col mio cane, lo stesso uomo
mi si avvicinò e iniziò la conversazione ammirando il cane. "Ecco un bel cane", ha
detto. "Giovane, non credo che ti ricordi di me, ma tempo fa ti ho chiesto un po’ di
soldi e molto gentilmente hai detto "no". Dico "gentilmente", perché se tu mi avessi
dato soldi io te li chiederei ancora. Invece, ho trovato un lavoro la mattina dopo, e ora
riesco a guadagnare e ad avere di nuovo un po’ di rispetto per me stesso." Sapevo che
il tuo lavoro era un dato di fatto quando l’ho immaginato quella notte circa quattro
mesi prima, ma non nego immensa soddisfazione per avermelo confermato di
persona!" ...F.B.
"Non possiedo né argento né oro, ma io darò quello che ho." atti 3:6
Nessuno è da scartare, tutti devono essere salvati, e la nostra immaginazione
rimodella la memoria che è il processo attraverso la quale questa salvezza è portata a
passare. Condannare l’uomo per aver perso la sua strada è punire il già punito. "O di
chi dovrei avere pietà se non ho pietà del peccatore che ha smarrito la
strada?"[William Blake, "Jerusalem"]. Non ciò che l’uomo è stato, ma ciò che può
diventare dovrebbe essere nella nostra attività immaginale.
"Non ti ricordi dolce Alice, Ben Bolt -
Dolce Alice che aveva i capelli così castani,
Che ha pianto di gioia quando lei ti ha dato un sorriso,
E tremò di paura al vostro sguardo? " [George du Maurier]
Se immaginiamo non peggiore di lui più di quanto lui di se stesso, egli sarebbe
passato come eccellente. Non è l’uomo al meglio, ma è l’esercizio immaginativo
dello spirito di perdono che compie il miracolo. Immaginare con nuovi contenuti
trasformati sia l’uomo che ha chiesto che l’uomo che ha dato. Immaginare non ha
ancora avuto la sua radice nei sistemi sia dei moralisti che degli educatori. Quando
accade, ci sarà "l’apertura del carcere per coloro che sono legati". [Isaia 61:1]
Nulla ha esistenza per noi attraverso la memoria che abbiamo di esso, quindi
dovremmo ricordarlo non come era a meno che, naturalmente, non sia stato
piacevole, desiderabile, ma come desideriamo che sia. In quanto l’immaginazione è
creativa, la nostra memoria di un evento promuove oppure ostacola, e rende più facile
e rapida la sua strada verso l’alto o verso il basso.
"Non c’è carbone così spento che non si illuminerà e non s’infiammerà
se leggermente girato."
La storia che segue mostra che immaginare può fare anelli, mariti, e spostare le
persone "in Cina"!
"Mio marito, figlio di una famiglia divisa e allevato dai nonni, non è mai stato
"vicino" a sua madre, e nemmeno lei a lui. Una donna di sessantatré anni e una
divorziata per trentadue di quegli anni, lei era sola e amareggiata; il mio rapporto con
lei era teso dato che cercavo di "stare nel mezzo". Per sua stessa ammissione, il suo
grande desiderio era quello di risposarsi per stare in compagnia, ma ha sempre
creduto che ciò fosse impossibile alla sua età. Mio marito sarebbe spesso stato con
me e quindi sperava fervidamente che lei potesse risposarsi e forse vivere fuori città!
Ho avuto lo stesso desiderio e, come dissi, forse di andare in Cina? Essendo cauto di
carattere per questo tipo di desiderio, sapevo di dover cambiare il mio sentimento
verso di lei nel mio dramma immaginale e al tempo stesso "dare" lei quello che
voleva. Iniziai vedendo nella mia immaginazione una personalità completamente
cambiata. Una donna gioiosa, felice, sicura e contenta di un nuovo rapporto. Ogni
volta che avrei pensato a lei, l’avrei mentalmente vista come una donna "nuova".
Circa tre settimane dopo, è venuta a casa nostra per una visita portando un amico che
aveva conosciuto molti mesi prima. L’uomo era da poco diventato vedovo; aveva la
sua età, sicuro finanziariamente ed aveva cresciuto figli e nipoti. Lo abbiamo
apprezzato ed ero emozionato perché era evidente che gli piaceva. Mio marito
pensava che fosse impossibile. Io no.
"Da quel giorno in poi, ogni volta che pensavo a lei, vedevo lei porgere la mano
sinistra verso di me; e ammiravo l’anello al dito. Un mese dopo, lei e il suo amico
sono venuti a trovarci e camminato avanti per salutarli, lei con orgoglio tese la mano
sinistra. L’anello era al suo dito.
"Due settimane dopo si sposò e noi da allora non la vedemmo più. Lei vive in una
nuova casa ... "fuori città" e siccome al suo nuovo marito non piacciono i lunghi
viaggi in auto per venire a casa nostra, lei era come si fosse "spostata in Cina"! "J.B.
...
C’è una grande differenza tra la volontà di resistere a un’attività e la decisione di
cambiarla. Colui che cambia compie un’attività; mentre colui che resiste a un’attività,
re-agisce. Uno crea; l’altro perpetua.
Nulla è reale al di là dei modelli di realtà fantasiosi che costruiamo. Memoria, non
meno del desiderio, assomiglia a un sogno ad occhi aperti. Perché fare un incubo a
occhi aperti? L’uomo può perdonare solo se tratta la memoria come un incubo ad
occhi aperti, e poi lo modifica dandogli la forma del desiderio del suo cuore.
R.K. ha imparato che possiamo derubare gli altri delle loro abilità per mezzo dei
nostri atteggiamenti verso di loro. Lui ha cambiato il suo atteggiamento e, quindi, ha
cambiato un fatto.
"Io non sono un usuraio né lavoro nel settore degli investimenti, ma un amico di
lavoro venne da me per un prestito considerevole al fine di ampliare il suo impianto.
Per via della personale amicizia gli ho concesso il prestito con tassi d’interesse
ragionevoli e gli ho dato il diritto di rinnovo al termine di un anno. Alla scadenza del
primo anno era indietro nel pagamento degli interessi e ha chiesto una proroga di
trenta giorni. Gli ho concesso questa richiesta, ma alla fine dei 30 giorni era nelle
medesime condizioni e mi ha chiesto una proroga supplementare.
"Come ho detto in precedenza non faccio business prestando denaro. Entro venti
giorni mi serviva il pagamento integrale del prestito per soddisfare i miei debiti. Ma
ho acconsentito a una nuova proroga, anche se il mio credito era ormai in serio
pericolo. La cosa più naturale da fare sarebbe stata quella di applicare la pressione
legale per raccogliere e qualche anno fa avrei fatto proprio questo. Invece, mi sono
ricordato il tuo avvertimento "non rubare agli altri le loro capacità", così mi resi conto
che stavo derubando il mio amico della sua capacità di pagare ciò che doveva.
Per tre notti ho costruito una scena nella mia immaginazione in cui ho sentito il mio
amico che mi diceva che ordini inaspettati avevano rapidamente inondato la sua
scrivania, e ora era in grado di pagare il prestito in pieno. Il quarto giorno ho ricevuto
una sua telefonata. Mi disse di quello che lui stesso definì un miracolo, aveva
ricevuto tanti ordini, e anche particolarmente importanti, ora era in grado di
rimborsare il prestito, inclusi tutti gli interessi dovuti e, in effetti, aveva appena
spedito un assegno a me per l’intero importo. "R.K. ...
Relativamente al segreto di immaginare la distinzione tra "immaginare" e "stato
immaginato" è fondamentale.
"Le Cose Mentali sono solo Reali ..."
"Ogni cosa che può essere creduta è un’immagine della verità."
[William Blake]
Capitolo 13 Tutte sciocchezze
"La conoscenza generale è la conoscenza a distanza; nei particolari è ciò in cui
consiste la saggezza. E anche la felicità." — Blake
Dobbiamo usare la nostra immaginazione per raggiungere determinati fini, anche se
gli scopi sono tutte sciocchezze. Siccome gli uomini non definiscono e immaginano
in modo chiaro i particolari i risultati sono incerti, mentre potrebbero essere
perfettamente certi. Per immaginare il particolare degli scopi occorre discriminare in
maniera chiara. "Come facciamo a distinguere la quercia dal faggio, il cavallo dal
bue, ma come fare con un contorno confinante?" [William Blake, La Divina forma
umana]
La definizione afferma la realtà della cosa particolare, contrariamente alle
generalizzazioni senza forma che inondano la mente.
La vita sulla terra è una scuola materna per la produzione di immagini. La grandezza
o piccolezza dell’oggetto da creare di per sé non è importante. "La grande regola
d’oro dell’arte, così come quella della vita, ha detto Blake, è questa: "la più distinta,
tagliente e definita linea di delimitazione è la più perfetta opera d’arte, mentre il
meno acuto e tagliente, il più grande è la prova della debole imitazione. Cos’è che
costruisce una casa e le piante di un giardino, se non il preciso e determinato? ...
lascia fuori questa linea e lascerai fuori la vita stessa."
Le seguenti storie concernono l’acquisizione di cose apparentemente piccole, o
"giocattoli" come li chiamo io, ma sono importanti perché sono le chiare immagini
che hanno creato i giocattoli. L’autore della prima storia è quella di cui si è detto, "lei
ha tutto". Questo è vero. Lei ha la sicurezza finanziaria, sociale e intellettuale.
Lei scrive:
"Come sapete, attraverso il suo insegnamento e attraverso la mia pratica di tale
insegnamento, ho cambiato completamente me stessa e la mia vita. Due settimane fa,
quando si parlava di "giocattoli", mi sono resa conto che non avevo mai usato la mia
immaginazione per ottenere delle "cose" e ho deciso che sarebbe stato divertente
provare. Hai detto di una giovane donna alla quale è stato dato un cappello perché
semplicemente indossava il cappello nella sua immaginazione. L’ultima cosa che mi
serviva al mondo era un cappello, ma ho voluto testare la mia immaginazione per
"ottenere queste cose", così ho scelto un cappello nella foto di una rivista di moda.
Ho tagliato la foto e l’ho messa sullo specchio del mio tavolino nella toilette. Ho
studiato con attenzione la foto. Poi, ho chiuso gli occhi, e nella mia immaginazione,
ho messo quel cappello in testa e "indossato" camminando fuori di casa. Ho fatto
questo una sola volta.
"La settimana seguente ho incontrato alcuni amici per pranzo e uno di loro indossava
il cappello. L’abbiamo ammirato tutti. Proprio il giorno dopo ho ricevuto un pacco da
uno speciale corriere. Il cappello era nel pacco. L’amica che l’aveva indossato il
giorno prima mi aveva inviato il cappello con una nota dicendo che lei non aveva
particolarmente a cuore il cappello e in primo luogo non sapeva perché l’aveva
comprato, ma per qualche motivo ha pensato che sarebbe stato bene su di me, e avrei
dovuto accettarlo!" ...G.L.
Il movimento da "sogni a cose" è ciò che guida l’umanità.
Dobbiamo vivere interamente a livello di immaginazione. Questo deve essere
consapevolmente e deliberatamente intrapreso.
"In tutta la mia vita ho amato gli uccelli mi piace guardarli, sentire il loro
chiacchiericcio, nutrirli; sono particolarmente affezionato al piccolo passero. Per
molti mesi ho dato loro da mangiare briciole di pane il mattino, sementi per uccelli
selvatici e qualsiasi cosa credevo avrebbero mangiato.
Per mesi fui dispiaciuto nel vedere gli uccelli, in particolare grossi piccioni
comandare la zona, inghiottire la parte migliore dei semi e lasciare le sole bucce per i
miei passeri.
"Usare la mia immaginazione per questo problema in un primo momento mi
sembrava ridicolo, ma più ci pensavo e più interessante l’idea era diventata. Così, una
sera mi sono messo a "vedere" i piccoli uccelli che entravano in piena condivisione
del cibo quotidiano offerto, e avrei voluto dire a mia moglie che i piccioni non
interferivano più con i miei passeri ma prendevano la loro parte come gentiluomini e
poi lasciavano la zona. Ho continuato questa azione immaginaria per quasi un mese.
Una mattina notai che i piccioni erano scomparsi. I passeri avevano la colazione tutta
per loro per qualche giorno; in quei pochi giorni nella zona non era entrato un solo
uccello più grande. Alla fine i piccioni hanno fatto ritorno, ma da quel giorno non
hanno mai più violato l’area occupata dai miei passeri. Stanno tutti insieme,
mangiando quello che ho messo per loro, lasciando completa la quota dell’area per i
miei piccoli amici.
E sapete... io in realtà credo che i passeri capiscano; non sembrano più avere paura
quando cammino in mezzo a loro "... RK
Questa signora prova che a meno che il nostro cuore non sia dentro al compito, a
meno che non ci immaginiamo noi stessi proprio nel sentimento del nostro desiderio
soddisfatto, non siamo lì. Dato che noi siamo tutta immaginazione,
nell’immaginazione dobbiamo essere dove e cosa siamo.
"I primi di febbraio io e mio marito eravamo nella nostra nuova casa da un mese, una
bella casa difficile da descrivere, arroccato su una scogliera frastagliata con l’oceano
di fronte al nostro giardino, il vento e il cielo per i vicini e gabbiani come ospiti.
Siamo rimasti estasiati. Se avete sperimentato le gioie e i dolori di costruire la vostra
casa sapete bene come questa cosa riempia di felicità e come svuoti il portafoglio: un
centinaio di cose belle chiedevano a gran voce di essere comprate per quella casa, ma
l’unica cosa che volevamo prima di tutte era la più inutile: una foto. Non una foto
qualunque, ma una meravigliosa scena selvaggia del mare dominato da un grande
veliero bianco. Questa immagine era stata nei nostri pensieri tutti i mesi della
costruzione e così lasciammo una parete del soggiorno vuota per ospitarla. Mio
marito montò le lanterne decorative rosse e verdi della nave sulla parete per
incorniciare la nostra immagine, ma l’immagine in sé avrebbe dovuto aspettare.
Tendaggi, moquette e tutti gli elementi pratici dovevano venire prima. Forse è così,
ma questo non ci ha impedito di "vedere" quel quadro nel nostro immaginario, su
quel muro.
"Un giorno, durante lo shopping, ho passeggiato in una piccola galleria d’arte e
mentre camminavo mi fermai nella porta, così all’improvviso un signore che
camminava dietro di me si scontrò contro un cavalletto.
Mi scusai e indicai un dipinto appeso nella stanza ad altezza testa. "Questo è ciò che
feci! Non vidi mai nulla di così meraviglioso!" Si presentò come il proprietario della
galleria e disse, "Sì, è un originale da parte del più grande pittore inglese di velieri
che il mondo abbia mai conosciuto". Ha continuato a parlarmi dell’artista, ma non lo
ascoltai. Non Potevo staccare gli occhi da quella meravigliosa nave e
improvvisamente ho sperimentato una cosa molto strana. E’ stato solo un attimo di
tempo, ma la galleria d’arte sbiadì e ho "visto" quella pittura sul mio muro. Temevo
che il proprietario mi pensasse un po’ stordito, ma ero io, poi finalmente sono riuscito
a fare attenzione alla sua voce quando mi ha proposto un prezzo astronomico. Sorrisi
e dissi: "Forse un giorno..." Ha continuato a parlarmi del pittore e anche di un artista
americano che era l’unico litografo vivente in grado di copiare il grande maestro
inglese. Ha detto: "Se siete molto fortunati, potrete ottenere una delle sue stampe. Ho
visto il suo lavoro. Perfetto fino all’ultimo dettaglio. Molte persone preferiscono
stampe a quadri".
"Stampa o quadri, non sapevo nulla dei valori di entrambi e in ogni caso, tutto quello
che volevo era quella scena. Quando mio marito tornò a casa quella sera, non gli
parlai di nulla se non che mi sarebbe piaciuto visitare la galleria e vedere il dipinto
assieme a lui. Forse potremmo trovare una stampa da qualche parte. L’uomo disse...
"Sì" , interruppe, "ma sai che non possiamo permetterci nessuna pittura ora..." La
nostra conversazione finì lì ma quella sera, dopo cena, mi trovavo nel nostro
soggiorno e "vidi" quella foto sul nostro muro.
"Il giorno dopo, mio marito aveva un appuntamento con un cliente che non voleva
tenere. Ma l’appuntamento è stato mantenuto e mio marito non ha fatto ritorno a casa
fino a dopo il tramonto. Quando entrò dalla porta principale ero impegnata in un’altra
parte della casa e a voce gli feci un saluto. Pochi minuti dopo ho sentito martellare,
andai in salotto per vedere che cosa stava facendo. Sul nostro muro aveva appeso la
mia pittura. Nel mio primo momento di intensa gioia mi ricordai dell’uomo nella
galleria d’arte , che diceva... "Se siete molto fortunati, potete trovare una delle sue
stampe..." Fortunato? Bene, qui c’è la parte di mio marito di questa storia:
"Facendo la chiamata menzionata è entrato una delle più povere, più umili casette
dove fosse mai stato. Il cliente si è presentato e ha portato mio marito in una piccola
sala da pranzo buia in cui i due si sedettero in un tavolo nudo. Non appena mio
marito mise la sua valigetta sul tavolo, alzò gli occhi e vide la foto su un muro.
Confessò che aveva fatto un’intervista molto sciatta perché non riusciva a staccare gli
occhi da quella foto. Il cliente firmò il contratto e diede un assegno come caparra che,
come mio marito volle a quel tempo, fu di dieci dollari a breve termine. Menzionando
questo fatto al cliente, cioè disse che l’assegno era tutto quanto permettersi, ma ha
aggiunto... "Ho notato il vostro interesse in quella foto. Era qui quando ho preso quel
posto. Non so a chi appartenesse, ma io non la voglio. Se metti i dieci dollari per me,
te la regalo".
"Quando mio marito tornò nell’ufficio principale della sua azienda apprese che era
stato in errore circa la quantità. Egli non caricò dieci dollari. La nostra immagine è
sul nostro muro.
«E ci costò niente." A.A. ...
Di RL, che scrive la seguente lettera, va detto: «Nella fede, signora, hai un buon
cuore."
[— William Shakespeare, "Tanta confusione per nulla"]
"Un giorno, durante uno sciopero degli autobus, avevo bisogno di andare in centro
città e dovetti camminare dieci isolati da casa mia prima di trovare una fermata bus
attiva. Al ritorno, prima partire ricordai che non c’erano negozi alimentari su questa
nuova rotta e non avrei potuto fare spesa per la cena. Avevo abbastanza per
improvvisare un pasto di fortuna, ma avrei avuto bisogno di pane. Dopo avere fatto
shopping tutto il giorno, i dieci isolati prima della linea dell’autobus era l’area dove
potevo cercare, andare più lontano per acquistare pane era da escludersi.
"Rimasi immobile per un attimo e permisi a una visione di pane di "ballare nella mia
testa". Poi partii per la casa . Quando salii sull’autobus ero così stanco che mi sono
messo nel primo posto disponibile, quasi seduto su una borsa di carta. Ora, su un
autobus affollato di passeggeri stanchi raramente i passeggeri si guardano l’un l’altro,
essendo io di natura curioso ho sbirciato nella borsa. Certo era piena di pane, non
semplice pane, ma la stessa marca di pane che da sempre compravo! " ... RL
Sciocchezze: tutte sciocchezze, ma hanno prodotto le loro curiosità gratuitamente.
Immaginando queste cose compiute, realizzate senza i mezzi che invece solitamente
sono reputati necessari.
L’uomo stima la ricchezza in una maniera che non ha alcuna relazione con i valori
reali.
"Venite, comprate vino e latte senza denaro e senza prezzo." — Isaia 55:1
Capitolo 14 L’istante creativo
"L’uomo naturale non riceve i doni dello Spirito di Dio, perché per
lui sono folli, e lui non è capace di comprenderli, perché sono spiritualmente
distinti." — 1Corinzi 2:14.
"C’è un momento in ogni giorno dove Satana non riesce a trovare, né può trovare
l’orologio dei Demoni, ma l’operoso trova questo Momento e lo moltiplica, e una
volta trovato se opportunamente piazzato rinvigorisce ogni momento del giorno". —
Blake
Ogni volta che noi immaginiamo le cose come dovrebbero essere, piuttosto che come
sembrano essere, è "L’Istante". Perché in quel momento, il lavoro dell’uomo
spirituale è fatto e tutti i grandi eventi del tempo iniziano per plasmare un mondo in
armonia col modello alterato di quel momento.
Satana, Blake scrive, è un "reattore". Egli non agisce mai, lui reagisce solo. E se il
nostro atteggiamento verso gli avvenimenti del giorno è "reazionario", non stiamo
giocando la parte di Satana? L’uomo reagisce solo nel suo stato naturale o di Satana,
egli non agisce mai o crea, lui solo re-agisce o ri-crea. Un vero e proprio momento
creativo, un vero e proprio sentimento del desiderio soddisfatto vale più di tutta la
naturale vita di re-azione. In un momento del genere, l’opera di Dio è fatta.
Ancora una volta, possiamo dire con Blake,
"Dio solamente agisce ed è, negli esseri esistenti o Uomini."
["Il Matrimonio di Paradiso e Inferno", 1793]
C’è un passato immaginario e un futuro immaginario. Se, reagendo, il passato viene
ricreato nel presente, esprimendo i nostri sogni di fantasia il futuro può essere
manifestato nel presente.
"Sento adesso il futuro in questo istante." [— William Shakespeare, "Macbeth"]
Gli uomini spirituali Agiscono: per lui tutto ciò che vuole fare lo può fare e da fare in
una sola volta, nella sua immaginazione, e il suo motto è sempre: "Il momento è
adesso". "Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza."
— 2Corinzi 6:2
Niente si frappone tra l’uomo e il compimento del suo sogno, solo fatti. E i fatti sono
le creazioni dell’immaginazione. Se l’uomo cambia la sua immaginazione, egli
cambia i fatti.
Questa storia racconta di una giovane donna che ha trovato il Momento e, agendo sul
suo sogno di fantasia, ha portato il futuro nel momento, non realizzando quello che
aveva fatto fintanto che non era giunta alla scena finale.
"L’incidente descritto dovrebbe apparire come una coincidenza per quelli che non
conoscono il tuo insegnamento - ma io so bene che ho osservato un atto
immaginativo prendere forma, forse, quattro minuti. Credo che sarete interessati a
leggere questo racconto, scritto esattamente come è accaduto, ieri mattina pochi
minuti dopo che è avvenuto.
"Stavo guidando la mia auto a est sul viale del tramonto, nella corsia centrale di
traffico, frenando lentamente per fermarmi al segnale rosso di un incrocio a tre vie
quando la mia attenzione è stata catturata dalla vista di una signora anziana, vestita di
grigio che attraversava la strada davanti alla mia auto. Il suo braccio era sollevato,
segnalava qualcosa al conducente di un autobus che stava iniziando ad andare via dal
marciapiede. Lei stava chiaramente tentando di attraversare davanti al bus per tentare
di ritardarlo. L’autista rallentò il suo veicolo e pensai che le avrebbe permesso di
entrare. Invece, come lei saltò sul marciapiede, l’autobus si allontanò lasciandola in
piedi nell’atto di abbassare il braccio. Si voltò e si diresse rapidamente verso una
cabina telefonica vicina.
"Non appena il mio segnale cambiò in verde e misi la mia macchina in moto, mi
augurai di essere dietro l’autobus e di essere in grado di offrirle un passaggio. La sua
agitazione era evidente anche da lontano. Il mio desiderio immediatamente si
rappresentò mentalmente, e mentre mi allontanavo nella fantasia rappresentai la
seguente scena...
"... Ho aperto la portiera della macchina e una signora vestita di grigio entrò,
sorridendo ringraziando profusamente. Era senza fiato per avere corso e disse: "Sto
solo a un paio di isolati da qui. Devo incontrare amici e avevo paura che non mi
avrebbero aspettato quando ho perso l’autobus". Ho lasciato la mia donna
immaginaria fuori a pochi isolati più in là e ha avuto il piacere di osservare i suoi
amici ancora in attesa di lei. Lei mi ha ringraziato ancora una volta poi me ne sono
andato... "
"L’intera scena mentale è durata il tempo che occorre per transitare attraverso un
isolato ad una velocità normale. La fantasia soddisfò i miei sentimenti per quanto
riguarda l’incidente "reale", poi subito ho dimenticato. Quattro isolati più in là ero
ancora nella corsia centrale e di nuovo ho dovuto fermarmi per un segnale rosso. La
mia attenzione in quel momento era rivolta verso qualcosa che ormai avevo
dimenticato, quando improvvisamente qualcuno bussò alla finestra chiusa della mia
auto e guardando in alto vidi una bella anziana signora con i capelli grigi, vestita tutto
di grigio. Sorridente ha chiesto se poteva andare a pochi isolati dato che aveva perso
il suo autobus. Era senza fiato come avesse corso. Ero così stordito dalla sua
improvvisa comparsa nel bel mezzo di una strada trafficata alla mia finestra che per
un momento ho potuto solo reagire fisicamente, senza rispondere si chinò e aprì la
porta della mia auto. Salì e disse: è così fastidioso correre così tanto e poi perdere
l’autobus. Non mi sarei proposta così ma dovrei incontrare alcuni amici a pochi
isolati da qui e se dovessi camminare, non farei in tempo e li perderei. Sei isolati più
in là, esclamò, "Oh , bene! Sono ancora in attesa di me." La lasciai fuori e lei mi
ringraziò ancora una volta, poi mi allontanai.
"Avevo paura di lasciarmi andare alla mia destinazione attraverso il riflesso
automatico perché avevo pienamente riconosciuto di aver osservato un sogno ad
occhi aperti prendere forma in un’azione fisica. Ho riconosciuto quello che stava
accadendo, mentre stava accadendo. Non appena ho potuto ho scritto ogni parte
dell’incidente e ho trovato una sorprendente coerenza tra il "sogno ad occhi aperti" e
la successiva "realtà".
Entrambe le donne erano anziane, gentili nei modi di fare, vestite di grigio e senza
fiato per l’inutile corsa nel tentativo di prendere un autobus. Entrambe dovevano
incontrare amici (che per qualche motivo non potevano aspettare loro molto a lungo)
ed entrambe hanno lasciato la mia auto dopo pochi isolati, dopo aver incontrato con
successo i loro amici.
"Sono stupito, confuso ed euforico! Se non vi è alcuna cosa come una coincidenza o
incidente, allora ho assistito a come l’immaginazione diventi "realtà" quasi
istantaneamente." ...J.R.B.
"C’è un momento in ogni giorno dove Satana non riesce a trovare, né può trovare
l’orologio dei Demoni, ma l’operoso trova questo Momento e lo moltiplica, e una
volta trovato se opportunamente piazzato rinvigorisce ogni momento del giorno".
Dalla prima volta che ho letto il tuo "Cerca", ho desiderato di sperimentare una
visione. Da quando ci hai parlato della "Promessa" questo desiderio si è intensificato.
Voglio raccontarvi della mia visione che è stata una risposta gloriosa alla mia
preghiera, ma sono sicuro che non avrei avuto questa esperienza se non fosse per
qualcosa che si era verificato due settimane prima.
"Era necessario per me parcheggiare la mia auto a una certa distanza dal Palazzo
dell’Università dove avevo programmato di condurre la mia classe. Non appena
lasciai la mia macchina ero consapevole del silenzio su di me. La strada era
completamente deserta, non si intravedeva nessuno.
"Improvvisamente sentii una spaventosa voce che imprecava. Ho guardato verso il
rumore e vidi un uomo che brandiva un bastone urlando, tra vili parole, "ti ammazzo,
ti ammazzo". Continuavo mentre si avvicinava me, perché in quel momento ho
pensato "Adesso posso testare ciò che sostengo di credere, se io credo che siamo uno,
Il Padre, questo derelitto ed io, nessun danno mi può accadere." In quel momento non
avevo paura. Invece di vedere un uomo che veniva verso di me, mi sentivo una luce.
Lui smise di urlare, lasciò cadere il bastone e camminò quieto mentre gli passavo
vicino.
"Dopo aver testato la mia fede per un momento, sentivo me stesso più vivo di prima,
fiori più luminosi e alberi più verdi. Ho avuto un senso di pace e della "unicità" della
vita che mai avevo conosciuto prima.
"Venerdì scorso guidavo verso il nostro paese, niente era insolito il giorno o la sera.
Ho lavorato su un manoscritto e, non essendo stanco, ho cercato di non cadere a
dormire fino verso le due del mattino seguente. Poi ho spento la luce e sono scivolato
in quella sensazione di galleggiamento, non dormiente ma assonnato, come lo chiamo
io, mezzo sveglio e mezzo addormentato.
"Spesso in questo stato vedevo bei volti sconosciuti galleggiare davanti a me, ma
questa mattina l’esperienza è stata diversa. Un volto perfetto di un bambino di
profilo, poi si girò e mi sorrise. Era splendente di luce e sembrava riempire la mia
testa con la sua luce.
Ero raggiante ed emozionato e ho pensato "Questo deve essere il Cristo", ma
qualcosa dentro di me senza suono ha detto, "No, questo sei tu". Sentivo che non
sarei mai più stato lo stesso, e un giorno io possa sperimentare la "Promessa". "G.B.
...
I nostri sogni saranno tutti realizzati dal momento che sappiamo che Immaginare crea
la realtà e agisce. Ma l’immaginazione cerca in noi qualcosa di molto più profondo e
più fondamentale di creare le cose: niente di meno infatti che il riconoscimento della
propria unicità con Dio, che ciò che fa è, in realtà, Dio stesso facendo nell’uomo e
attraverso l’uomo, che è tutto immaginazione.
Capitolo 15 "La promessa": Quattro Esperienze Mistiche
In quanto ho raccontato finora, con l’eccezione della visione del Bambino di GB –
l’immaginazione era esercitata consapevolmente. Uomini e donne hanno creato
rappresentazioni teatrali nella loro immaginazione, giochi che implicano la
realizzazione dei loro desideri. Poi, immaginando loro stesse partecipare a questi
drammi, hanno creato quella che i loro atti immaginali implicavano. Questo è l’uso
saggio della legge di Dio. Ma "Nessun uomo è assolto dai peccati dalla legge ancor
prima di Dio", Galati 03:11.
Molte persone sono interessate all’Immaginazione come stile di vita, ma non sono
affatto interessati alla struttura della fede, una fede che porta al compimento della
promessa di Dio. "Io innalzerò tuo figlio dopo di te, chi uscirà fuori dal corpo ... Io gli
sarò padre ed egli mi sarà figlio." 2 Samuele 7:12-14
La promessa che Dio porterà via dal nostro corpo un figlio che sarà "nato, non da
sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio" [Giovanni 1:13] non
li riguarda. Vogliono conoscere la legge di Dio, non la Sua Promessa. Tuttavia,
questa nascita miracolosa è stato affermata con chiarezza come un punto forte
durante tutta l’umanità fin dai primi giorni della fraternità cristiana. "Dovete nascere
dall’alto", Giovanni 03:07. Il mio scopo qui è quello di affermare nuovamente e di
affermarlo in un linguaggio e con un tale riferimento alle mie esperienze mistiche
personali che il lettore vedrà che questa nascita "da sopra" è molto più di una parte di
una sovrastruttura superflua, cioè è l’unico scopo di creazione di Dio .
In particolare, il mio scopo nel registrare queste quattro esperienze mistiche è quello
di mostrare quello che, "Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti"
(Ap 1,5) stava cercando di dire circa questa nascita dall’alto. "Come possono
predicarlo senza prima essere mandati?" (Romani 10:15).
Molti anni fa sono stata presa spiritualmente da una società divina, una società di
uomini in cui Dio si è risvegliato. Sebbene possa sembrare strano, gli Dei fanno veri
incontri. Non appena entrai in questa società, il primo a presentarsi a me è stato
l’incarnazione della Potenza infinita di Dio. Il suo era un potere sconosciuto ai
mortali. Poi fui preso e portato a incontrare l’Amore infinito. Mi ha chiesto: "Qual è
la cosa più grande del mondo?" Io gli ho risposto con le parole di Paolo, "la fede, la
speranza e l’amore, questi tre, ma di tutte la cosa più grande è l’amore" [1 Corinzi
13:13]. In quel momento mi abbracciò e i nostri corpi si unirono diventando un solo
corpo. Ero congiunto a lui e lo amavo come la mia anima. Le parole, "amore di Dio",
così spesso una mera frase, erano ormai una realtà con un significato enorme. Nulla
di mai immaginato dall’uomo potrebbe essere paragonato con questo amore che
l’uomo sente attraverso la sua unione con l’Amore. Il più intimo rapporto sulla terra è
come "vivere in celle separate" rispetto a questa Unione.
Mentre ero in questo stato di suprema gioia, una voce dallo spazio fuori gridò:
"Abbasso i sangui blu!" Dopo questo colpo, mi sono ritrovato in piedi prima di quello
che mi aveva accolto prima, colui che incarna la Potenza Infinita di Dio. Mi guardò
negli occhi e senza l’uso di parole o bocca sentii cosa mi disse: "È ora di agire".
Fui improvvisamente allontanato da quella Società Divina e, ritornato sulla Terra, mi
sentivo tormentato dai miei limiti di comprensione, ma sapevo che in quel giorno la
Società Divina aveva scelto me come compagno e mi aveva mandato per predicare
Cristo, la promessa di Dio per l’uomo.
Le mie esperienze mistiche mi hanno portato ad accettare letteralmente il detto che
tutto il mondo è un palcoscenico, e credere che Dio gioca tutte le parti. Lo scopo del
gioco? Trasformare l’uomo, il creato, in Dio, il creatore. Dio ha amato l’uomo, il suo
creato, e si è fatto uomo in fede che questo atto di auto-Commissione avrebbe
trasformato l’uomo, il creato, in Dio, il creatore.
Il gioco inizia con la crocifissione di Dio nell’uomo, come l’uomo, e si conclude con
la resurrezione dell’uomo, come Dio. Dio diventa come siamo, che possiamo essere
come Egli è. Dio si fa uomo perché l’uomo possa diventare prima un essere vivente, e
in secondo luogo uno spirito vivificante.
"Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo ma Cristo vive in me, e
la vita che vivo nella carne io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e
ha dato se stesso per me". - Galati 02:20.
Dio prese su di sé la forma di uomo e si fece obbediente fino alla morte, anche la
morte in croce di uomo, ed è crocifisso sul Golgota, il cranio dell’uomo. Dio stesso
entra in punto di morte (il cranio umano) e si corica nella tomba dell’uomo per
rendere l’uomo un essere vivente. La misericordia di Dio trasforma la morte in sonno.
Poi ha iniziato l’impensabile e prodigiosa metamorfosi dell’uomo, la trasformazione
dell’uomo in Dio.
Nessun uomo, senza l’aiuto della crocifissione di Dio, poteva varcare la soglia che
ammette alla vita cosciente, ma ora abbiamo l’unione con Dio nella Sua auto
crocifissione. Egli vive in noi come nostra meravigliosa umana immaginazione.
"L’uomo è tutta immaginazione e Dio è l’uomo, ed esiste in noi e noi in Lui. Il corpo
eterno dell’uomo è l’immaginazione che è, Dio, se stesso" [Blake]. Quando Egli
sorge in noi, noi saremo simili a lui e lui sarà come noi. Allora tutte le impossibilità si
dissolveranno in noi al tocco dell’esaltazione che il suo sorgere in noi impartirà alla
nostra natura.
Ecco il segreto del mondo: Dio è morto per dare la vita all’uomo e per liberare
l’uomo, tuttavia Dio è a conoscenza della sua creazione, ma viceversa non ne
consegue che l’uomo, creato con l’immaginazione, sia consapevole di Dio. Per
compiere questo miracolo Dio ha dovuto morire e poi risorgere come uomo, e
nessuno l’ha mai espresso così chiaramente come William Blake. Blake disse, o
piuttosto Gesù disse: "A meno che io non muoia, tu non puoi vivere, ma se muoio io
risorgerò di nuovo e tu con me. Avresti voluto amare uno che non fosse mai morto
per te, o morire per uno che non fosse morto per te? E se Dio non fosse morto per
l’uomo e non avesse dato Se stesso in eterno per l’uomo, l’uomo non avrebbe potuto
esistere."
Così Dio muore, cioè, Dio ha liberamente donato se stesso per l’uomo.
Deliberatamente, Egli si è fatto uomo dimenticando che Egli è Dio nella speranza che
l’uomo, così creato, divenisse Dio. Dio ha così completamente offerto sé stesso per
l’uomo al punto che Egli grida sulla croce dell’uomo: "Dio mio, Dio mio, perché mi
hai abbandonato?" [Matteo 27:46; Salmo 21:1]. Ha completamente dimenticato che
Lui è Dio. Ma dopo che Dio sorge in un uomo, l’uomo dirà ai suoi fratelli: "Perché ci
troviamo qui, tremanti, chiedendo aiuto a Dio e non a noi stessi, in cui Dio abita?"
[Blake]
Questo primo uomo che è stato risuscitato dai morti è noto come Gesù Cristo, il
primo frutto di coloro che sono morti, il primogenito dei morti. Per l’uomo Dio è
morto; ora, da un uomo, è venuta anche la risurrezione dei morti. Gesù Cristo
resuscita il padre morto, diventando padre. In Adamo, l’uomo universale, Dio dorme.
In Gesù Cristo, il Dio individualizzato, Dio si sveglia. Nella veglia, l’uomo, il creato,
è diventato Dio, il creatore, e può veramente dire: "Prima che il mondo fosse, Io
Sono" [Adon Olam, Dogmatica ebraica]. Proprio come Dio nel suo amore per
l’uomo così completamente si è identificato con l’uomo che ha dimenticato che egli
era Dio, così l’uomo nel suo amore per Dio deve così completamente identificarsi
con Dio che vive la vita di Dio, cioè, immaginativamente.
Il gioco di Dio che trasforma l’uomo in Dio ci è rivelato nella Bibbia. E’ del tutto
coerente in immagini e simboli. Il Nuovo Testamento è nascosto nell’Antico
Testamento, e il vecchio si manifesta nel nuovo. La Bibbia è una visione della legge
di Dio e della sua promessa. La Bibbia non è mai stata destinata ad insegnare la
storia, ma piuttosto a condurre l’uomo nella fede attraverso le fornaci dell’afflizione
per l’adempimento della promessa di Dio, per svegliare l’uomo da questo sonno
profondo e svegliarlo come Dio. I suoi personaggi non vivono nel passato, ma in una
eternità fantasiosa. Essi sono personificazioni degli eterni stati spirituali dell’anima.
Essi segnano il cammino dell’uomo attraverso la morte eterna e il suo risveglio alla
vita eterna.
L’Antico Testamento ci parla della promessa di Dio. Il Nuovo Testamento non ci
dice come questa promessa sia stata realizzata, ma come è realizzata. Il tema centrale
della Bibbia è la diretta, individuale esperienza mistica della nascita del bambino,
quel bambino di cui il profeta ha parlato"... ci è nato un bambino, un figlio ci è stato
dato e il governo sarà sulle sue spalle; e sarà chiamato ammirabile Consigliere, Dio
potente, Padre Infinito, Principe della pace. Della crescita del suo governo e della
pace , non vi sarà mai fine... " Isaia 9:6-7
Quando il bambino si rivela a noi lo vediamo, lo sperimentiamo, e la risposta a questa
rivelazione si afferma con le parole di Giobbe: " Ho sentito parlare di te per l’udito
dell’orecchio, ma ora il mio occhio ti vede" [42:5]. La storia dell’incarnazione non è
leggenda, non un’allegoria o qualche finzione escogitata per schiavizzare le menti
degli uomini, ma realtà mistica. Si tratta di una personale esperienza mistica della
nascita di sé fuori del proprio cranio, simbolizzata nella nascita di un bambino,
avvolto in fasce, che giace a terra.
Vi è una distinzione tra sentir parlare di questa nascita del bambino e viverla sul
proprio cranio, un parto che nessuno scienziato o storico potrebbe forse mai spiegare
e, sperimentando la nascita, stringere tra le proprie mani e vedere con i propri occhi
questo miracoloso bambino, un bambino nato al di sopra dal tuo cranio, una nascita
contraria a tutte le leggi della natura.
La questione si pone nel Vecchio Testamento, "Chiedi ora, e vedi, un maschio può
partorire? Perché allora vedo tutti gli uomini con le mani offrire se stessi come una
partoriente? Perché ogni faccia impallidita? "Geremia: 30:6.
La parola ebraica "chalats", tradotto male "fianchi", significa: tirare fuori,
consegnare, ritirarsi. Il disegno di sé stessi al di sopra del proprio cranio era
esattamente ciò che il profeta previde come la necessaria nascita dall’alto, un parto
che fece entrare l’uomo nel regno di Dio e la riflessione della percezione dei più alti
livelli dell’Essere. Nel corso dei secoli, "Profondo chiama profondo" [Salmo. 42:7];
"Sveglia te stesso! Perché dormi, o Signore? Svegliatevi!" [Salmo. 44:23]
L’evento, così come registrato nei Vangeli, effettivamente ha luogo nell’uomo. Ma il
giorno e l’ora di quando verrà il tempo per l’individuo di essere consegnato è noto
solo al Padre. "Non ti meravigliare se ti ho detto, dovete rinascere dall’alto. Il vento
soffia dove vuole e si sente il suono di esso, ma non sai di dove viene e dove va; Così
è per ognuno che è nato dallo Spirito". Giovanni 3:7-8
Questa rivelazione nel Vangelo di Giovanni è vera. Ecco la mia esperienza di questa
nascita dall’alto. Come Paolo, non ho ricevuto da uomo, né l’ho imparato. E’
accaduto attraverso la reale mistica esperienza di nascere dall’alto. Nessuno può
parlare veramente di questa nascita mistica dall’alto, solo uno che ha sperimentato.
Non avevo idea che questa nascita dall’alto fosse letteralmente vera.
Chi, prima dell’esperienza, potrebbe credere che il figlio, il Consigliere ammirabile,
Dio potente, Padre Infinito, Principe della pace è stato intessuto nel suo cranio? Chi,
prima dell’esperienza, avrebbe capito che il suo creatore è il suo marito e il Signore
degli eserciti è il suo nome? [Isaia 54:5] Chi avrebbe mai creduto che il creatore si
unisse alla sua creazione, l’uomo, e sapeva di essere se stesso, e che quell’ingresso
nel cranio dell’uomo (unione di Dio e dell’uomo) portò alla nascita di un figlio fuori
del cranio dell’uomo, che la nascita diede a quell’uomo la vita eterna e l’unione
eterna con il suo creatore?
Se ora io dico quello che ho vissuto quella notte non lo faccio per imporre le mie idee
agli altri, ma per dare speranza a chi, come Nicodemo, chiede: "Come può essere
nato un uomo quando è vecchio [Giovanni 3:4]?" Come può entrare una seconda
volta nel grembo di sua madre e rinascere? Come può essere? Questo è quanto è
successo a me. Pertanto io ora "scriverò la visione" e "renderò tutto più chiaro
scrivendo su tavolette, colui che leggerà lo potrà seguire. Per la visione attendi il suo
tempo; questo sollecita lo scopo e non mentirà. Se vi sembra lento, attendetelo, certo
verrà, non tarderà. Vedete, colui la cui anima non è retta in lui fallirà, ma il giusto
vivrà per la sua fede" . Habakkuk 2:2-4.
Nelle prime ore del mattino il 20 luglio 1959, nella città di San Francisco, un sogno
celeste in cui le arti fiorivano fu improvvisamente interrotto da un’intensa vibrazione
sopraggiunta alla base del mio cranio.
Poi un dramma, reale quanto quelli che vivo quando sono completamente sveglio, ha
cominciato a dispiegarsi. Mi svegliai dal sogno di trovarmi completamente sepolto
all’interno del mio cranio. Ho cercato di forzare uscendo attraverso la base del cranio.
Qualcosa cedette e sentii muovere la testa verso il basso, attraverso la base del mio
cranio.
Mi compressi, centimetro per centimetro. Quando fui quasi fuori, afferrai quello che
presi per piede del letto e tirai la restante parte di me dal mio cranio. Lì, sul
pavimento, rimasi per qualche secondo.
Poi mi alzai e guardai il mio corpo sul letto. Il volto era pallido e adagiato sulla parte
posteriore e sofferente come fosse stato messo a dura prova . Mentre contemplavo il
corpo, sperando che non cadesse dal letto, mi resi conto che la vibrazione che aveva
iniziato tutto il dramma non era solo nella mia testa, ma ora stava provenendo anche
da un angolo della stanza. Come guardai verso quell’angolo mi chiesi se la vibrazione
avesse potuto essere causata da un vento molto elevato, un vento abbastanza forte da
fare vibrare la finestra. Non mi rendevo conto che la vibrazione che ancora sentivo
nella mia testa era collegata a quella che sembrava provenire da un angolo della
stanza.
Guardando indietro nel letto, vidi che il mio corpo era scomparso e al suo posto
sedevano i miei tre fratelli più grandi. Mio fratello maggiore era seduto dove c’era la
testa. Il mio secondo e terzo fratello sedevano dove c’erano i piedi. Nessuno
sembrava essere a conoscenza di me, anche se io ero consapevole di loro e potevo
scorgere i loro pensieri. Sono diventato improvvisamente consapevole della realtà
della mia invisibilità. Notavo che anche loro erano disturbati dalla vibrazione
proveniente dall’angolo della stanza. Il mio terzo fratello era il più disturbato e andò a
indagare sulle cause del disturbo. La sua attenzione fu attratta da qualcosa sul
pavimento e guardando in basso annunciò, "E’ il bambino di Neville". I miei altri due
fratelli, con voci incredule, chiesero: "Come può Neville avere un bambino?"
Mio fratello sollevò il bambino avvolto in fasce e lo depose sul letto. Io, poi, con le
mie mani invisibili sollevai il bambino e gli chiesi: "Com’è la mia fidanzata? "Mi
guardò negli occhi, sorrise e mi svegliai in questo mondo per meditare la più grande
delle mie molte mistiche esperienze.
Tennyson ha una descrizione della morte come un guerriero, uno scheletro "alto su un
cavallo nero come la notte", che esce a mezzanotte. Ma quando la spada di Gareth
tagliava il cranio, in esso c’era...
" ... Il volto luminoso di un ragazzo fiorito fresco come un fiore appena nato." (Idilli
del Re)
Vi dirò di altre due visioni perché confermano la verità della mia affermazione che la
Bibbia è un fatto mistico, che tutte le cose scritte sul bambino promesso nella legge di
Mosè, nei Profeti e nei Salmi deve essere misticamente vissuto nella fantasia del
singolo. La nascita del bambino è un segno e un prodigio, segnalante la resurrezione
di Davide, l’unto del Signore, di cui Egli disse: " Tu sei mio figlio, io oggi ti ho
generato", Salmi 2:7.
Cinque mesi dopo la nascita del bambino, la mattina del 6 dicembre 1959, nella città
di Los Angeles, una vibrazione simile a quella che ha preceduto la sua nascita è
iniziata nella mia testa. Questa volta la sua intensità era centrata nella parte superiore
della mia testa. Poi sentii un’improvvisa esplosione e mi trovai in una stanza arredata
modestamente. Lì, appoggiato al lato di una porta aperta c’era mio figlio Davide di
fama biblica. Era un ragazzo nella sua prima adolescenza. Quello che mi ha colpito
con forza in lui era l’insolita bellezza del suo volto e la figura. Era come viene
descritto nel primo libro di Samuele — vivido, con gli occhi belli e molto bello
[16:12, 17:42]. Non per un solo istante mi sentivo diverso da quello che sono ora,
eppure sapevo che questo ragazzo, David era mio figlio, e lui sapeva che io ero suo
padre per "la sapienza dall’alto è senza incertezze" [Ma la sapienza che viene
dall’alto anzitutto è pura, poi pacifica, mite, e facile da implorare, piena di
misericordia e di buoni frutti, senza parzialità e senza ipocrisia, Giacomo 3:17].
Mentre me ne stavo lì a contemplare la bellezza di mio figlio, la visione svanì e mi
svegliai.
"Io e i figli che il Signore mi ha dato sono segni e presagi in Israele da parte del
Signore degli eserciti, che abita sul monte Zion", Isaia 08:18. Dio mi ha dato Davide
come figlio mio. "Io resusciterò tuo figlio, dopo che uscirà dal tuo corpo... sarò padre
ed egli mi sarà figlio", 2 Samuele 7:12-14. Dio non è conosciuto in nessun altro modo
che attraverso il Figlio.
"Nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al
quale il Figlio lo voglia rivelare", Luca 10:22. L’esperienza di essere padre di David è
la fine del pellegrinaggio dell’uomo sulla terra. Lo scopo della vita è quello di trovare
il padre di Davide, unto del Signore, il Cristo.
"Abner, il cui figlio è questo giovane?" E Abner disse: "Come vive l’anima tua, o re,
io non posso dire." E il re disse, "Domanda di chi è figlio il giovinetto." Quando
Davide tornò dalla strage del Filisteo, Abner lo prese e lo condusse davanti a Saul
con la testa del Filisteo in mano. E Saul gli disse: "Di chi sei figlio, giovane?" E
Davide rispose: "Io sono il figlio del tuo servo Jesse di Betlemme", 1 Samuele 17:55-
58.
Jesse è qualsiasi forma del verbo "essere". In altre parole, io sono il figlio di chi sono,
io sono auto generato, io sono il Figlio di Dio, il Padre. Io e il Padre siamo una cosa
sola [Giovanni 10:30]. Sono l’immagine del Dio invisibile. Chi ha visto me ha visto
il Padre. [Giovanni 14:9].
"Il cui figlio...?" Non si tratta di David, ma padre di David, che il re aveva promesso
(1 Samuele 17:25) per rendere libero in Israele. Nota: in tutti questi passaggi (1
Samuele 17:55,56,58) la domanda del re non è su David ma sul padre di David.
Ho trovato Davide, mio servo... Egli mi invocherà: "Tu sei mio padre, mio Dio e
roccia della mia salvezza. Ed io gli farò il primogenito, il più alto dei re della terra".
Salmo 89 [:20;26-27]. L’individuo che è nato dall’alto troverà David e saprà che lui
è il suo stesso figlio. Poi lui chiederà ai farisei, che sono sempre con noi, "Cosa ne
pensi del Cristo? Di chi è figlio?" E quando loro gli rispondono: "Il figlio di Davide",
dirà loro: "Come mai allora Davide, nello Spirito, lo chiama Signore... Se Davide
dunque lo chiama Signore, come può essere suo figlio? "Matteo: 22:41-45.
Equivoco dell’uomo nel ruolo del Figlio, che è solo un segno e un prodigio, ha fatto
del Figlio un idolo. "Figlioli, guardatevi dagli idoli". 1 Giovanni 5:21. Dio si sveglia,
e nell’uomo nel quale si sveglia diventa il padre di suo padre. Lui che era Figlio di
Davide "Gesù Cristo, figlio di Davide" Matt. 01:01 è diventato padre di Davide. Non
più griderò al "nostro padre Davide, tuo figlio", Atti. 04:25. "Ho trovato Davide"
[Psalm 89:20, Acts 13:22]. Egli ha pianto a me: "Tu sei mio Padre", Ps. 89[:26]. Ora
so di essere uno degli Elohim, il Dio che si è fatto uomo perché l’uomo diventi Dio.
"Ottimo davvero, confessiamo, è il mistero della pietà", 1 Timoteo 03:16. Se la
Bibbia fosse la storia, non sarebbe un mistero. "Aspetta la promessa del Padre", Atti.
01:04, cioè, per David, Figlio di Dio, che si rivelerà come il Padre. Questa promessa,
dice Gesù, voi l’avete udita da me (Luca 24:44), e per il suo compimento nel
momento nel tempo in cui piace a Dio di dare il suo Figlio come "la tua prole, che è
Cristo", Galati 03:16. Un modo di dire figurale viene usato allo scopo di richiamare
l’attenzione, sottolineando e intensificando la realtà del senso letterale. La verità è
letterale, le parole usate sono figurative. "Il velo del tempio si squarciò in due, da
cima a fondo, la terra tremò e le rocce si spezzarono", Matteo 27:51.
La mattina dell’8 aprile 1960, quattro mesi dopo che è stato rivelato a me che sono il
padre di David, un fulmine dal mio cranio mi ha spaccato in due dalla sommità del
mio cranio alla base della spina dorsale. Ero spaccato, come un albero colpito da un
fulmine. Poi sentivo e vedevo come una luce liquida dorata in movimento lungo la
schiena con un movimento tortuoso; non appena questa luce entrò nel mio cranio
sentii vibrare come un terremoto. "Ogni parola di Dio prova il vero; egli è uno scudo
per chi in lui si rifugia. Non aggiungere nulla alle sue parole, affinché lui non ti
riprenda e tu non sia visto come bugiardo." [Proverbi 30:5,6]. "E come Mosè innalzò
il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell’uomo sia innalzato", Giovanni
3:14.
Queste esperienze mistiche aiuteranno a salvare la Bibbia dalle superficialità di
storia, persone ed eventi, e di riportarla al suo vero significato nella vita dell’uomo.
La Sacra Scrittura deve essere adempiuta "in" noi. La promessa di Dio si compirà.
Avrete queste esperienze: "E mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e
la Sa-ma-ri-a e fino alla fine della terra", Atti 1:8.
Il cerchio si estende - Gerusalemme ... Giudea ... Samaria, la fine della terra - è il
piano di Dio.
La promessa sta ancora maturando nel suo tempo, nel suo tempo fissato, ma per
quanto immense e forti saranno le prove da superare troverai Davide, tuo figlio, che
rivelerà voi come Dio, il Padre. Era lungo da raccontare, ma la fine si approssima,
non fallirà. Quindi attendi perché non vi sarà rinvio.
"Qualunque cosa è troppo meravigliosa per il Signore? Al tempo fissato tornerò da te,
nella primavera, e Sarah avrà un figlio", Gen. 18:14.
Fine