La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti...

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e 24,00 Rubbettino Spiritus est veritas (1Gv 5,6) Rubbettino ISTITUTO TEOLOGICO CALABRO “S. PIO X” La bioetica, in quanto etica della “vita”, è accettata dalle persone e dalle società come ponte per ritrovare il senso dell’esistenza nel dopo-modernità che diffonde sulla “vita umana”, prima inaccessibile e sacralizzata, l’inedita cultura scientifica/tecnologica che rende più avvertiti dell’intrinseca vulnerabilità/fragilità umana e dell’incombente rischio ecologico. Essa, nel riconoscere statuto epistemologico e gerarchia dei valori tanto ai nuovi saperi quanto a quelli della tradizione - a partire dall’ebraico-cristiana -, perviene al dialogo interdisciplinare e fonda razionalmente argomentazioni e decisioni responsabili nei confronti della dignità di ogni “vita” nel suo proprio esserci al mondo, divenendo perciò etica biofila, aperta ad un nuovo umanesimo. Gli Atti relativi al primo dei tre Convegni di Bioetica, programmati a scadenza annuale dall’Area Morale dell’Istituto Teologico Calabro di Catanzaro, Aggregato alla Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli, sono curati da tutti i docenti di tale Area che insegnano nei corsi del triennio teologico istituzionale e dei bienni epistemologico e bioetico della Licenza in Teologia Morale Sociale. Spiritus est veritas (1Gv 5,6) Miscellanea in onore del prof. mons. Armando Augello per il suo 75° compleanno a cura di Ernesto Della Corte, Vincenzo Lopasso e Serafino Parisi

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Page 1: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

e 2400

Rubbettino

Spiritus est veritas (1Gv 56)

Rubbettino

ISTITUTO TEOLOGICO CALABRO ldquoS PIO XrdquoLa bioetica in quanto etica della ldquovitardquo egrave accettata dalle persone e dalle societagrave come ponte per ritrovare il senso dellrsquoesistenza nel dopo-modernitagrave che diffonde sulla ldquovita umanardquo prima inaccessibile e sacralizzata lrsquoinedita cultura scientificatecnologica che rende piugrave avvertiti dellrsquointrinseca vulnerabilitagravefragilitagrave umana e dellrsquoincombente rischio ecologico Essa nel riconoscere statuto epistemologico e gerarchia dei valori tanto ai nuovi saperi quanto a quelli della tradizione - a partire dallrsquoebraico-cristiana - perviene al dialogo interdisciplinare e fonda razionalmente argomentazioni e decisioni responsabili nei confronti della dignitagrave di ogni ldquovitardquo nel suo proprio esserci al mondo divenendo perciograve etica biofila aperta ad un nuovo umanesimo

Gli Atti relativi al primo dei tre Convegni di Bioetica programmati a scadenza annuale dallrsquoArea Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro di Catanzaro Aggregato alla Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale di Napoli sono curati da tutti i docenti di tale Area che insegnano nei corsi del triennio teologico istituzionale e dei bienni epistemologico e bioetico della Licenza in Teologia Morale Sociale

Spiritus est veritas(1Gv 56)Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno

a cura di Ernesto Della Corte Vincenzo Lopassoe Serafino Parisi

1 Collana laquoTeologia e Teologiraquo1

1 Pubblicazioni1 dellrsquoIstituto Teologico Calabro

1 laquoS Pio Xraquo - Catanzaro1

1 11

Spiritus est veritas (1Gv 56)

Miscellanea in onoredel prof mons Armando Augello

per il suo 75deg compleanno

a cura di Ernesto Della Corte Vincenzo Lopasso e Serafino Parisi

Rubbettino

copy 2017 - Rubbettino Editore88049 Soveria Mannelli - Viale Rosario Rubbettino 10 - tel (0968) 6664201

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Indice

Introduzione 11Profilo di don Armando Augello

Antico Testamento

Esercitazione sulla Massorah di Malachia (BHS)di Vincenzo Lopasso 171 Premessa 172 La Bibbia Hebraica Stuttgartensia 173 La Biblia Hebraica Quinta 184 La Massorah nella BHS e BHQ 185 Uso della Massorah 196 La Massorah magna e la Massorah parva di Malachia 20

Capitolo 1 20Capitolo 2 23Capitolo 3 27

7 Masora finale di Malachia 328 Conclusione 329 Bibliografia essenziale 33

La redazione deuteronomistica di Ger 131-11 Studio esegetico-comparativo (TM e LXX)di Raffaele Petti 35Introduzione 351 Status quaestionis 36

11 Teorie della composizione 3612 La redazione deuteronomistica 3713 Tradizioni testuali tm lxx Qumran 3914 Carattere redazionale di Ger 131-11 41

2 Analisi esegetica 4221 Aspetti letterari 4222 Genere letterario 4423 La tradizione deuteronomistica e la redazione di

Ger 131-11 4623a I sintagmi opartrDh hpermilΩzAh MDoDh (tm) e t7n poll7n taUacutethn

Ucircbrin (lxx) 46II3b Lrsquoespressione MDbIl thellipwricircrVvIb MyIkVlOhAh 50II3c Altri elementi redazionali della tradizione

deuteronomistica 52Conclusione 54

La struttura del Sal 116 una propostadi Alessandro Coniglio OFM 57Bibliografia 82

Nuovo Testamento

Sui passi di Gesugrave ebreodi Giovanni Claudio Bottini 891 Segni dei tempi di un cammino nuovo 902 Ebraicitagrave di Gesugrave e dei Vangeli 923 Gesugrave ebreo 94

31 Gesugrave egrave ebreo per le origini familiari 9632 Preparazione nel deserto 9933 Ministero in Galilea 10234 Compimento a Gerusalemme 107

Conclusione 111

Traditions sacerdotales dans le quatriegraveme Evangiledi Freacutedeacuteric Manns 113

laquoMettiti in cammino e anche tu farsquo lo stessoraquo Il trittico lucano in 1021-42di Ernesto Della Corte 1371 Analisi filologica 1382 Struttura retorica del testo 1513 Analisi esegetica 157

31 La rivelazione ai nepioi (Lc 1021-24) 15732 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37) 16033 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto 173

4 Conclusioni e aperture 178

Gesugrave pienezza di vita per lrsquouomo nel quarto Vangelodi Pasquale Brizzi 181Interiorizzazione della laquoparolaraquo 181Vita piena in Gesugrave come dono comunione con Dio 188Gesugrave datore di vita 190La parola di Gesugrave egrave spirito e vita la ricerca di Dio 193La vita filiale egrave dono ricevuto 196La comunione di vita con Dio 198La Croce egrave pienezza di vita 201Amore fraterno 207La pienezza di gioia 209

Ciograve che egrave laquobeneraquo e ciograve che egrave laquomeglioraquo Matrimonio e verginitagrave secondo 1Cor 7di Edoardo M Palma 2131 Unrsquoaffermazione inaspettata 2132 Il senso delle parole di Paolo 2153 La dignitagrave del matrimonio 2174 La verginitagrave per il regno 220

41 La tribolazione della vita familiare 22042 La libertagrave dalla condizione presente 22243 Per dedicarsi interamente al Signore 225

5 Sposarsi egrave laquobeneraquo contenersi egrave laquomeglioraquo 2276 Un nuovo paradigma 2297 Conclusioni 230

La Triade di fede speranza caritagrave nella Prima Lettera ai Tessalonicesidi N Ibrahim 2331 La triade di fede speranza e caritagrave nellrsquoesordio della

Prima Lettera ai Tessalonicesi 2342 Lrsquoevento del Vangelo inizio della vita cristiana 239

3 La fama della vostra fede si egrave diffusa dappertutto 2424 La vita cristiana deve crescere 2435 La testimonianza dellrsquoApostolo Paolo 244

Elementi ecclesiali nel quarto Vangelodi Francesco Piazzolla 247Lrsquoἀγάπη divina come modello comportamentale

della Chiesa 248Il numerale laquounoraquo e la sua valenza ecclesiale 255Lrsquounitagrave del gregge di Cristo 256La morte di Gesugrave e lrsquounitagrave dei figli di Dio 259La preghiera di Gesugrave per lrsquounitagrave dei credenti

(Gv 171121-23) 261Lrsquounitagrave della chiesa nel simbolo della veste (Gv 1923-24) 264Il ruolo dello Spirito nella Chiesa 266La permanente assistenza dello Spirito nella comunitagrave

(Gv 1416-17) 267Lo Spirito Maestro e Memoria di Cristo nella Chiesa

(Gv 1425-26) 269Lo Spirito testimone di Cristo autore della martyria

ecclesiale 271Lo Spirito rivela alla Chiesa il giudizio sul mondo

(Gv 167b-11) 274Lo Spirito Guida della Chiesa alla veritagrave cristologica

(Gv 1613-14) 277Lo Spirito la remissione dei peccati lrsquoaccoglienza

nella comunitagrave 280Considerazioni conclusive 284

La peculiaritagrave del laquosacerdozio regaleraquo (basigraveleion hieraacuteteuma) e il suo sviluppo biblico-teologicodi Giuseppe De Virgilio 287Preliminari 2871 La rilevanza dellrsquoespressione laquoMamleket kōhanicircmraquo 2882 La rilettura teologica nel post-esilio 2923 Il laquosacerdozioraquo di Gesugrave Cristo 2954 Aspetti della teologia paolina 300

5 Lrsquoimpiego di laquohieraacuteteuma agigraveonbasigraveleion hieraacuteteumaraquo in 2Pt 21-10 305

6 La visione di laquoBasileacuteia hiereacuteisraquo in Apocalisse 310Conclusione 314

Bibbia e modelli etici-bioetici oggi analisi e valutazionidi Michele Mazzeo 3171 Necessitagrave di un confronto con i modelli etici e

bioetici odierni e riscoperta delle laquofontiraquo per prendersi cura della vita umana 318

2 Sei modelli dalla bioetica dei principi alla bioetica laica della sacralitagrave della vita 32121 Bioetica dei principi 32122 Modello bioetico dellrsquoetica procedurale 32423 Modello bioetico liberale-soggettivista 32524 Modello bioetico utilitarista 32725 Modello dallrsquoetica senza veritagrave a quello

della sacralitagrave della vita 33026 Bioetica laica della sacralitagrave della vita 332

3 Cinque modelli bioetici dallrsquoetica del rispetto della natura e dellrsquoidentitagrave persona umana al modello neotestamentario 33331 Rispetto della natura umana etica del futuro e

bioetica della responsabilitagrave (Habermas e Jonas) 33332 Bioetica cattolica e bioetica laica 33733 Modello del personalismo ontologicamente fondato

e laquometodo triangolareraquo E Sgreccia 33934 Modello neotestamentario di R Dennis Macaleer 34435 Valore proprio di ogni creatura e analisi del modello

tecnocratico e del relativismo pratico (papa Francesco) 3454 Valutazioni e conclusioni 350

Bibliografia di Armando Augello 363

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La pericope oggetto di questo studio egrave il cuore teologico del vangelo lucano percheacute Gesugrave offre una rivelazione e una novitagrave notevole

Rivelazione inserita nel tempo ma indipendente dalla storia le-gata alla parola di Gesugrave ma destinata a ogni generazione piena di vigore e tuttavia discreta oggetto di riflessione ma negata ai sapienti Egrave arrivato il tempo dei capovolgimenti Capovolgimento dei valori e sostituzione delle persone promuoveranno gli umili al primo posto tra i beneficiari di Dio Questa rivelazione cristiana e le ripercussioni che le sono proprie corrispondono come precisa il testo al progetto di Dio Questo succede percheacute il padre sta dietro al figlio e vive in comunione con lui Non sorprende affatto perciograve che unrsquoimpressione di compimento di irruzione escatologica attiri le menti alla lettura di questo passo Qui termina la lunga attesa dei profeti biblici e qui inizia la testimonianza del paradosso cristiano del nocciolo duro del vangelo1

Il testo del trittico egrave formato da tre pale la preghiera di esultanza di Gesugrave (1021-24) al centro la pagina meravigliosa sul laquoBuon Samaritanoraquo (1025-37) e infine lrsquoepisodio di Marta e Maria (1038-42) La prima pala esprime un rarissimo esempio di come Gesugrave abbia pregato e rivelato la mutua comunione con il Padre e come questa rivelazione sia inclusiva e non esclusiva percheacute aperta a laquochiunque Egli la voglia rivelareraquo Il Cristo egrave il mediatore unico che egrave venuto a farci conoscere in senso

1 F Bovon Luca vol 2 (Commentario Paideia Nuovo Testamento 32) Bre-scia 2007 pp 86-87

laquoMettiti in cammino e anche tu farsquo lo stessoraquo Il trittico lucano in 1021-42

di Ernesto Della Corte

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biblico il cuore stesso di Dio Egli egrave Misericordia tenerezza grazia e perdono Dio si fa prossimo a ognuno di noi e atten-de che anche noi sul Suo esempio ci facciamo prossimo di chiunque incontriamo percheacute nel fratello e nella sorella che ha bisogno egrave Lui stesso a ricevere La rivelazione egrave aperta ai laquopiccoliraquo cioegrave ai discepoli dei quali Maria la sorella di Marta egrave unrsquoicona vivace Tutto parte sempre dallrsquoalto egrave un dono da accogliere nellrsquoascolto radice del doppio comandamento di amare Dio e il prossimo

La ricerca e lrsquoanalisi di questo brano procedono innan-zitutto affrontando lo studio filologico del testo per poi darne una struttura retorica che ne renda visibile e chiara la strutturazione Si passa infine allrsquoanalisi esegetica e allrsquoat-tualizzazione

In questrsquoanno di Giubileo straordinario sulla Misericordia mi auguro che questo studio sia una lampada accesa sul nostro cammino verso il Regno

1 Analisi filologica

Seguono ora il testo greco e italiano con le note esplicative per avere giagrave uno sguardo sullrsquoarticolazione del testo

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21 Ἐν αὐτῇ τῇ ὥρᾳ ἠγαλλιάσατο [ἐν] τῷ πνεύματι τῷ ἁγίῳ καὶ εἶπεν

In quella stessa OraI (Gesugrave) trasaligrave di gioiaesultograveII nello Spirito Santo e disse

ἐξομολογοῦμαί σοι πάτερ κύριε τοῦ οὐρανοῦ καὶ τῆς γῆς ὅτι ἀπέκρυψας

laquoTi ringrazioIII o PadreIV Signore del cielo e della terra percheacute hai nascosto

I laquoIn quella stessa oraraquo egrave lrsquoespressione che laquosi riferisce al ritorno dei discepoli lrsquoesito della loro missione ndash e di quella futura della Chiesa ndash viene posto sotto il segno del Padre e del suo beneplacito Lo Spirito Santo egrave la fonte dellrsquoesultanza di Gesugrave Egli appare in tre momenti importanti dellrsquoinizio del ministero Lc 322 41 418 questo stesso Spirito saragrave lrsquoagente principale che dirigeragrave la missione postpasquale crsquoegrave quindi continuitagrave in profonditagrave tra la missione svolta da Gesugrave e lrsquoopera della Chiesaraquo (G Rossegrave Il Vangelo di Luca Commento esegetico e teolo-gico Roma 1992 p 392) laquoQui ldquoorardquo va preso come termine tecnico (cosigrave anche in Giovanni) per indicare la manifestazione della salvezza messianica che i profeti avevano predetto Il confronto si impone con Lc 1256 1944 2124 2253 2343 e Gv 423 524 131raquo (La Bibbia Nuovissima Versione dai testi originali vol III Cinisello Balsamo 1991 p 443 citata drsquoora in poi come NVB)

II Lrsquoespressione egrave tipicamente lucana ed egrave la stessa usata per Maria allrsquoinizio del Magnificat (Lc 147) il verbo ricorre solo in queste due citazioni del Vangelo ed egrave seguito dallrsquoespressione laquonello Spirito Santoraquo che vuol dire laquosotto lrsquoinflusso dello Spirito Santoraquo (Lc 227) Il verbo ἀγαλλιάομαι ricorre pure in At 226 (citazione del Sal 158-11 LXX) e At 1634 (il carceriere di Paolo) Cfr lrsquoottimo commento filologico di M Crimella Luca Introduzione traduzione e commento (Nuova Versione della Bibbia dai testi antichi 39) Cinisello Balsamo 2015 cfr anche LT Johnson Il Vangelo di Luca Sacra Pagina vol 3 Leumann 2004 laquoLrsquoesultanza (nella gioia) ricorda i racconti dellrsquoinfanzia (cfr 147) mentre il nesso tra preghiera e Spirito evoca il battesimo (cfr 321-22) e le tentazioni (cfr 41)raquo (M Crimella op cit p 198)

III Luca usa il verbo ἐξομολογέομαι come fa il Sal 1361-326 LXX per dire la laquoconfessio fideiraquo del salmista laddove il testo ebraico ha hocircducirc In Lc 226 ha per soggetto Giuda che sta consegnando Gesugrave e ha il senso di laquoessere drsquoaccordo acconsentire avere lo stesso linguaggioraquo in At 1918 ha per soggetto laquomolti che si convertironoraquo confessarono di aver praticato arti magiche laquo[Nel nostro testo] Letteralmente ldquoTi riconoscordquo La preghiera di Gesugrave segue lo schema delle preghiere ebraiche nella sinagoga quali la Berakah Yozer a) lode introduttiva b) motivo della lode c) affermazione di assenso o ripetizione della lode La versione di Luca egrave molto simile a quella di Mt 1125-26raquo (LT Johnson Il Vangelo di Luca Sacra Pagina vol 3 Elledici Leumann (TO) 2004 p 152)

IV laquoPadreraquo esprime la coscienza filiale di Cristo mentre laquoSignore del cielo e della terraraquo dichiara il dominio sovrano di Dio sul mondo e sulla storia laquoQuesto profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dioraquo (G Rossegrave Il Vangelo di Luca p 393 Il vocativo laquoPadreraquo nelle preghiere giudaiche egrave rarissimo (Sap 143 3Mac 638) e non egrave equivalente al termine laquoAbbacircraquo usato da Gesugrave Dio egrave ricono-sciuto come Padre di Israele Dt 326 Is 6316 647 Ger 34

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ταῦτα ἀπὸ σοφῶν καὶ συνετῶν καὶ ἀπεκάλυψας αὐτὰ νηπίοιςmiddotναὶ ὁ πατήρ ὅτι οὕτως εὐδοκία ἐγένετο ἔμπροσθέν σου

coseV ai sapientiVI e agli intelligenti e le hai rivelateVII ai piccoliVIIISigraveIX Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a TeX

V Lrsquoespressione laquoqueste coseraquo dal contesto si riferisce alla manifestazione del potere di Dio nelle opere del Figlio e soprattutto quello che sta per rivelare la comunione reciproca delle Persone in Dio che solo Gesugrave comunica a chi vuole cioegrave ai piccoli i discepoli

VI laquoEcco due categorie di persone che si atteggiano in modo contrario nei confronti del regno di Dio I primi non vanno identificati solamente con i ldquoteologirdquo del tempo di Gesugrave gli scribi e i farisei i tipici nemici di Gesugrave che pensavano di avere il monopolio della legge e perciograve della conoscenza della volontagrave di Dio ma rappresentano una categoria di persone quelli che si credono autosufficienti che non hanno bisogno della rivelazione salvifica di Gesugrave (Gv 748) che si affidano solo alla sapienza di questo mondo (cfr 1Cor 118ss) per risolvere tutti i loro problemi compreso quello della salvezza I piccoli invece sono coloro che si aprono alla salvezza come a un dono che viene dal Padre La loro caratteristica egrave la disponibilitagrave a essere donati da Dio Sono in altri termini i poveri gli umili i semplici i peccatori pentiti di cui parla il Vangelo sono lrsquoantitipo dei poveri di Jahveacute di cui ci parla lrsquoAT (cfr Sof 312)raquo (NVB 444) Il binomio laquosapienti e intelligentiraquo proviene da Dt 11315 laquoPrendete in ognuna delle vostre tribugrave uomini saggi (Haacutekaumlmicircm) perspicaci conosciuti affincheacute io li ponga alla vostra testa hellip Allora presi i capi delle vostre tribugrave uomini saggi (Haacutekaumlmicircm) e dotati di esperienza e li costituii vostri capihellipraquo

VII Notiamo il contrasto tra laquonascondereraquo e laquorivelareraquo e quello tra laquodotti e sapientiraquo e laquopiccoliraquo (impotenti) che troviamo in 1Cor 31 (laquoneonati in Cristoraquo) I piccoli laquosono gli umili gli ignoranti (in senso etimologico) i semplici i poveri (cfr Sal 188 LXX [TM 198] Pr 132) costoro non hanno competenza accademica a differenza di coloro che conoscono la Leggeraquo (M Crimella Luca p 199) Il Vangelo si rivolge non a quelli che si sentono laquonellrsquoepicaraquo agli eroi di ogni tempo ma alle persone semplici che vivono perograve in Dio Luca infatti piugrave avanti li confronta con i discepoli laquoRovesciamento di dinamica se per il giudaismo Dio si comunica-rivela ai saggi (i pii di Qumran capi di sette apocalittiche farisei e zeloti dottori della Legge in genere) per Gesugrave si egrave giagrave rivelato ai ldquopiccolirdquo i suoi i Dodici i 72 Qual egrave il contenuto di questa rivelazione Due momenti coordinati a chi Egli vuole Gesugrave manifesta di essere il ldquoFiglio dellrsquouomordquo nel disegno del Padre Egli introduce chi vuole nel progetto del Padreraquo (La Bibbia Piemme Casale Monferrato 1995 p 2461)

VIII laquoRiconoscendosi nella figura dei ldquopiccolirdquo la comunitagrave cristiana mostra di aver ca-pito il capovolgimento operato dalla rivelazione divina offerta qui a Gesugrave e da Gesugrave Il Figlio stesso che afferma di aver ricevuto tutto dal Padre (v 22) egrave Lui pure uno di questi bambini Non porta forse il titolo di ldquofigliordquo Senza la coscienza di essere ldquofigliordquo con la minuscola non sarebbe il ldquoFigliordquo con la maiuscolaraquo (F Bovon Luca vol 2 p 91)

IX laquoAudace lrsquoorante osa risalire dagli atti di Dio (ldquoTu hai svelatordquo) allrsquointenzione divina (εὐδοκία il ldquocompiacimentordquo) dal percepibile allrsquoinconoscibile di Dio Il detto (v 21d) ha un sapore liturgico somiglia a un responsorio o a unrsquoantifona Ecco quindi che il testo si puograve leggere a morsquo di dialogo come se un secondo credente rispondesse al primo proseguendo il rendimento di grazie Del resto la frase egrave cronologicamente al secondo posto Bisogna immaginare un profeta cristiano che in preghiera sottolinea con queste parole lrsquoascolto del primo detto ossia del rendimento di grazie (v 21bc) Questo responsorio esprime innanzitutto unrsquoadesione un sigrave il segno di un accordo Questa convergenza dei convincimenti viene in seguito resa esplicita (ὅτι egrave qui un ldquocherdquo o un ldquoin realtagraverdquo invece di un ldquopercheacuterdquo o di un ldquoinfattirdquo) Il commento riespone il primo detto in altri termini la rivelazione ai piccoli intesa qui anche come un avvenimento (ἐγένετο) egrave definita soprattutto quale affermazione del disegno salvifico di Dioraquo (F Bovon Luca vol 2 p 93)

X laquoCosigrave egrave piaciuto a Teraquo lett laquoCosigrave ci fu compiacimento in Tua presenzaraquo La TOB traduce laquoEgrave cosigrave che Tu hai disposto nella Tua benevolenzaraquo Luca vuole affermare che

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22 πάντα μοι παρεδόθη ὑπὸ τοῦ πατρός μου καὶ οὐδεὶς γινώσκει τίς

Tutto (ogni cosa)XI mi egrave stato donatoconsegnatoXII dal PadreXIII mio e nessuno conosceXIV

ἐστιν ὁ υἱὸς εἰ μὴ ὁ πατήρ καὶ τίς ἐστιν ὁ πατὴρ εἰ μὴ ὁ υἱὸς καὶ ᾧ ἐὰν βούληται ὁ υἱὸς ἀποκαλύψαι

chi egrave il Figlio se non il Padre neacute chi egrave il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

23 Καὶ στραφεὶς πρὸς τοὺς μαθητὰς κατ᾽ ἰδίαν εἶπενmiddot μακάριοι οἱ ὀφθαλμοὶ οἱ βλέποντες ἃ βλέπετε

Poi si voltograveXV verso i discepoli li prese a parte e disse laquoBeatiXVI gli occhi che vedono tutte queste cose

il piano di Dio la Sua benevolenza egrave a favore dei laquopiccoliraquo come lrsquoevangelista ha imparato dal suo maesto Paolo il quale in 1Cor 118-31 inneggia a Dio come Colui che si rivolge ai deboli e non ai forti di questo mondo

XI Stando al contesto lrsquoespressione laquoqueste coseraquo egrave in relazione con laquooraraquo egrave cioegrave la rivelazione che Gesugrave opera in fatti e parole e la comunione intima con il Padre nella forza dello Spirito tutto questo piano di salvezza egrave dono di rivelazione e non capacitagrave umana di comprensione laquoCon J Jeremias possiamo distinguere il tema (22a) lo sviluppo (22b) e la conclusione (22c) Il tema egrave la rivelazione totale del Padre al Figlio dunque non potere (exousia cfr Mt 2818) ma rivelazione Il verbo greco paradidomi denota la trasmissione di un insegnamento o di una tradizioneraquo (NVB 444)

XII Questo passivo indica che il Padre egrave la fonte e il Figlio egrave lrsquounico mediatoreXIII Il termine laquoPadreraquo ricorre 2x nei vv iniziali 21-22 laquoldquoPadrerdquo e ldquoFigliordquo sono

termini che rimandano a una profonda intimitagrave e a una straordinaria conoscenza fra lrsquouno e lrsquoaltro Per questo il Figlio puograve rivelare il Padre in un modo tutto speciale La relazione qui descritta rimanda alla piena conoscenza che di Dio aveva Gesugraveraquo (M Crimella Luca pp 198-199)

XIV laquoUn linguaggio relazionale cosigrave esplicito egrave inconsueto nei Sinottici men-tre invece si trova molto piugrave spesso in Giovanni (cfr 335 729 1014-15 133 1722529) Il logion di Luca egrave simile a quello di Mt 1117raquo (LT Johnson op cit p 152) laquoLo sviluppo del tema egrave in forma binaria e ha carattere giovanneo Qui Gesugrave manifesta chiaramente la coscienza della sua divinitagrave vi egrave una perfetta comunione di vita e un totale scambio di beni tra il Padre e il Figlio Questa realtagrave perograve diventa oggetto di rivelazione e strumento di salvezza il Figlio ci dona la conoscenza del Padre e noi possiamo avere un concetto esatto del Padre solo attra-verso la rivelazione che ce ne fa il Figlio I due termini conoscenza e Figlio vanno considerati in senso giovanneo la conoscenza indica una relazione personale (cfr Gv 173) lrsquouso assoluto di Figlio egrave proprio del quarto Vangelo (nei Sinottici ricorre solo in Mc 1332)raquo (NVB 444)

XV Il verbo laquovoltarsiraquo in Luca appare 7x e ha sempre Gesugrave come soggetto 79 (Gesugrave egrave meravigliato della fede del centurione e lo indica alle folle) 744 (Gesugrave si rivolge verso la peccatrice ma parla a Simone gli cambia prospettiva) 955 (Gesugrave rimprovera Giaco-mo e Giovanni che vogliono punire i Samaritani) 1023 (si rivolge ai discepoli) 1425 (rivolto alle folle pone le condizioni della sequela) 2261 (egrave lo sguardo di Gesugrave su Pietro che ha tradito) 2328 (lungo la via dolorosa Gesugrave si rivolge a una grande moltitudine di persone e alle donne) Il verbo dunque non egrave laquoredazionaleraquo come qualche autore afferma ma esprime lrsquointervento di Cristo che perdona stimola chiede afferma il Suo voltarsi opera una trasformazione su coloro a cui si rivolge

XVI Gesugrave dichiara la beatitudine di chi sa riconoscere qui e ora la presenza del Padre negli avvenimenti che caratterizzano la vita terrena di Lui e dei suoi discepoli

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24 λέγω γὰρ ὑμῖν ὅτι πολλοὶ προφῆται καὶ βασιλεῖς ἠθέλησαν ἰδεῖν ἃ ὑμεῖς βλέπετε καὶ οὐκ εἶδαν καὶ ἀκοῦσαι ἃ ἀκούετε καὶ οὐκ ἤκουσαν

Vi dico infatti che molti profetiXVII e re hanno desiderato vedere quello che voi vedete ma non lrsquohanno visto ascoltareXVIII quello che voi ascoltate ma non lrsquohanno ascoltatoraquo

25 Καὶ ἰδοὺ νομικός τις ἀνέστη ἐκπειράζων αὐτὸν λέγωνmiddot διδάσκαλε τί ποιήσας ζωὴν αἰώνιον κληρονομήσω

Ed ecco un certo dottoreXIX della Legge si alzograve per metterlo alla provaXX Maestro che cosa devo fare per ereditareXXI la vita eterna

(cfr Lc 1256) in essi infatti sta nascosta e operante la realtagrave lungamente desiderata dai profeti Egrave nellrsquooggi della salvezza propostaci da Cristo nella Chiesa (ecco un altro motivo per cui Luca ha scritto gli Atti degli Apostoli) che noi possiamo fare nostra questa beatitudineraquo (NVB 444-445) laquoQuesto egrave il settimo macarismo che abbiamo nel Vangelo (cfr 145 62021[2x]22 723) Qui lrsquoaccento egrave posto sul vedere nei vv 24 e 28 invece egrave sullrsquoascoltare Ci richiama alla mente 818 ldquoFate attenzione dunque a come ascoltaterdquoraquo (LT Johnson op cit p 152) laquoBeatitu-dine rivolta ai suoi in disparte essi sono i testimoni privilegiati dellrsquointervento escatologico di Dio avviato in Gesugrave Luca trae una conclusione alla catechesi del Maestro Insiste sul vedere ma anche sullrsquoascoltare che ha giagrave altrove indicato come veicolo di salvezza (cfr 421)raquo (La Bibbia Piemme 2461)

XVII I profeti sono stati chiamati e inviati ad annunciare la salvezza ma neacute essi neacute i potenti (cioegrave i re) potranno vedere e ascoltare le rivelazioni del Figlio di Dio Continua come prima al v 21 la contrapposizione tra i potenti del mondo e i piccoli del Vangelo

XVIII laquoMentre nellrsquoattesa giudaica si esprimeva solo lrsquoatto del vedere Gesugrave vi aggiunge quello dellrsquoudire percheacute nella sua predicazione questo implica lrsquoaccet-tazione della proposta di salvezza (cfr 722)raquo (NVB 445)

XIX Il termine νομικός ricorre in Luca 6x (730 1025 11454652) e vuol dire sempre laquostudioso della Leggeraquo laquoIn greco classico νομικός egrave un aggettivo (cfr Tt 39) mentre nellrsquounica occorrenza della Settanta egrave sostantivo e si riferisce al ldquoperito della Toragraverdquo Eleazaro (4Maccabei 54) Tipico termine di Luca rimanda a una categoria di persone specializzate nella conoscenza della Leggeraquo (M Crimella op cit p 200)

XX Il verbo ἐκπειράζω ricorre in Lc 412 a proposito della prova a cui egrave sot-toposto Gesugrave da parte del diavolo ed egrave contenuto nella citazione di Dt 616 Nel nostro testo il verbo assume subito lrsquointenzione ostile della domanda tesa a tendere un tranello a Gesugrave chiamato laquoMaestroraquo (διδάσκαλος)

XXI laquoLa stessa domanda ricorre in seguito in Lc 1818 e nei passi paralleli di Mt 1929 e Mc 1017 Questa combinazione di termini non si trova nella Torah Lrsquoldquoereditagraverdquo (klēronomia) promessa al popolo egrave la terra (Gn 284 Dt 18 212 41 cfr At 75) Il LXX Sal 155 dice che il Signore egrave lrsquoereditagrave del salmista e il LXX Sal 3618 parla di unrsquoereditagrave eterna (cfr anche Est 47) ma questa non egrave legata alla ldquovita eternardquo In LXX Dn 122 drsquoaltra parte i giusti risorgeranno alla ldquovita eternardquo Nel NT lrsquoidea di una ldquoereditagrave eternardquo si trova solo in Eb 915 che perograve si rifagrave a 1Pt 14 ma la nozione di ldquovita eternardquo ricorre frequente (cfr ad esempio Rm 27 521 622-23 Gal 68 Gd 21 e in particolare Gv 315-16) Negli altri Sinottici si trova soltanto una volta ma Luca la usa ancora in 181830 At 134648raquo (LT Johnson

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26 ὁ δὲ εἶπεν πρὸς αὐτόνmiddot ἐν τῷ νόμῳ τί γέγραπται πῶς ἀναγινώσκεις

Gli disse Che cosaXXII sta scritto nella legge Come leggi

27 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπενmiddot ἀγαπήσεις κύριον τὸν θεόν σου ἐξ ὅλης [τῆς] καρδίας σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ ψυχῇ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ ἰσχύϊ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ διανοίᾳ σου καὶ τὸν πλησίον σου ὡς σεαυτόν

Rispose Amerai il Signore tuo DioXXIII con tutto il tuo cuoree con tutta la tua anima e con tutte le tue forze e con tutta la tua mente eil tuo prossimo come te stesso

28 εἶπεν δὲ αὐτῷmiddot ὀρθῶς ἀπεκρίθηςmiddot τοῦτο ποίει καὶ ζήσῃ

Gli disse Hai risposto rettamenteXXIV farsquo questo e vivrai

op cit p 155) Cosa vuol dire lrsquoesperto della Legge Egli chiede cosa deve fare per ottenere il premio della comunione definitiva con Dio percheacute spesso i Giudei avevano paura di osservare la Legge senza ottenerne il premio Egrave una domanda che ci si fa anche oggi

XXII In perfetto metodo rabbinico Gesugrave risponde con una contro-domanda addirittura doppia laquoChe cosahellip Comeraquo Evidentemente da interrogato diventa interrogante e inverte i ruoli egrave la sua grande abilitagrave educativa spostando sempre tutto dal piano teorico a quello pratico

XXIII laquoCon leggere varianti nelle proposizioni Luca qui riproduce sostan-zialmente LXX Dt 65 aggiungendo la frase ldquoe con tutta la tua mente (dianoia)rdquoraquo (LT Johnson op cit p 155) Alla citazione di Dt 65 egrave aggiunto il testo di Lv 1918 La versione di Luca si differenzia dagli altri Sinottici percheacute unisce i due comandamenti in uno solo laquoGesugrave vuole mettere a fuoco attraverso la conoscenza e la sapienza di uno scriba il cuore della Legge amerai Dio (Dt 65) e amerai il tuo prossimo come te stesso (Lv 1918) La Legge mosaica egrave buona se Gesugrave com-menta laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo Attendibile segno di tensione tra protocristianesimo e sinagoga segno di una deplorevole dissociazione tra amore di Dio e del prossimo egrave lrsquoimmediato collegamento di Lv 1918 a Dt 65 per Luca i due valori sono inscindibiliraquo (La Bibbia Piemme cit p 2461)

XXIV Lrsquoavverbio ὀρθῶς ricorre in Lc 735 (il sordo κωφός balbuziente μογι-λάλος) dunque un sordastro 743 (Simone il fariseo ha giudicato bene) 1028 2021 (i dottori della Legge e i capi dei sacerdoti affermano che Gesugrave parla e in-segna rettamente)

XXV Puograve essere sostantivo oppure avverbio nel primo caso abbiamo laquoE chi egrave il mio prossimoraquo nel secondo il senso egrave laquoE chi egrave vicino a meraquo A motivo della vicinanza della citazione della posizione del pronome personale μου e del ritmo del dialogo sembra piugrave opportuna la scelta del termine come sostantivo

XXVI Il dottore della Legge laquovuole giustificare la domanda che ha posto non voleva solo tentare Gesugrave (in questo caso sarebbe stata troppo ovvia la risposta da dare) ma richiedeva un concetto piugrave chiaro di prossimoraquo (NVB 446) Egli perograve si muove sempre su un ambito teorico senza mettersi in gioco egrave il classico intellettuale che discutehellip ma non fa

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29 ὁ δὲ θέλων δικαιῶσαι ἑαυτὸν εἶπεν πρὸς τὸν Ἰησοῦνmiddot καὶ τίς ἐστίν μου πλησίονXXV

Ma quegli volendo giustificarsiXXVI disse a Gesugrave E chi egrave il mio prossimoXXVII

30 Ὑπολαβὼν ὁ Ἰησοῦς εἶπεν ἄνθρωπός τις κατέβαινεν ἀπὸ Ἰερουσαλὴμ εἰς Ἰεριχὼ καὶ λῃσταῖς περιέπεσεν οἳ καὶ ἐκδύσαντες αὐτὸν καὶ πληγὰς ἐπιθέντες ἀπῆλθον ἀφέντες ἡμιθανῆ

ReplicandoXVIII Gesugrave disseUn (certo) uomoXXIX scendeva da Gerusalemme a GericoXXX e incappograve nei brigantiterroristiXXXI i quali dopo averlo spogliato e percosso se ne andarono abbandonandolo mezzo morto

31 κατὰ συγκυρίαν δὲ ἱερεύς τιςXXXII Ma per caso un (certo) sacerdote

XXVII laquoPer Lv 1918 ldquoil prossimordquo sono ldquoi figli del Tuo popolordquo (ossia gli altri Israeliti) Piugrave avanti in Lv 1933-34 questo viene esteso ai ger (ldquostranierirdquo) residenti sul territorio Dato che nella traduzione dei LXX ger egrave reso con prosēlytos (ldquoproseli-tirdquo) questo atteggiamento di amore era alquanto ristretto Tra i gruppi settari come quello di Qumran la distinzione tra lrsquoamore verso i figli della luce e qualsiasi altra persona era assoluta (cfr 1Qs 19-10) Tra i farisei si discuteva molto sui rapporti che potevano intercorrere con i non-Giudei come ad esempio m Abodah Zarah 11 21-2 49-10raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXVIII In Lc 743 (Simone il fariseo risponde a Gesugrave) 1030 (Gesugrave riprende il discorso per esplicare ancora meglio cosa Egli intenda perograve non offre una motivazione razionale bensigrave usa una parabola per catturare lrsquoascoltatore e capovolgere il suo punto di vista In questo senso le parabole non solo sono un ottimo strumento pedagogico ma diventano lrsquoespressione per rovesciare le proprie convinzioni e aprire un nuovo orizzonte di vita laquoGesugrave accoglie la domanda nella misura in cui la comprende bene Tali sembrano essere qui le due sfumature del verbo ὑπολαμβάνω ldquoaccogliererdquo e ldquocomprendererdquo che srsquoincontrano nei dialoghi sia giudaici che greciraquo (F Bovon op cit p 109)

XXIX Dal contesto sembrerebbe che sia un giudeo percheacute forse dopo aver preso parte al culto sta scendendo da Gerusalemme collocata a circa 850 m slm verso Gerico la cui oasi egrave a circa -240m slm il dislivello egrave notevole Il percorso pietroso e arido egrave di circa 27 km

XXX laquoGerico era sede di sacerdoti e leviti Riccorrendo la loro settimana di servizio al tempio salivano a Gerusalemme Alla vista del malcapitato devono scegliere tra lui morente e Lv 211 che prescrive di evitare ogni contatto con cadaveri o uomini morentiraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XXXI Il termine greco λῃστής ricorre in Lc 103036 (il nostro testo) 1946 (Gesugrave rimprovera di aver reso il Tempio covo di ladroni) 2252 (Gesugrave rimprovera i capi dei sacerdoti i capitani del Tempio e gli anziani per averlo considerato un briganteterrorista laquoIl termine lēstēs egrave usato da Giuseppe per bande organizzate di ladroni di strada che rendevano il viaggiare pericoloso (cfr Giuseppe La guerra giudaica 2228-230)raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXII laquoIl pronome indefinito tis usato per ciascuno dei personaggi del racconto indica che essi rappresentano le rispettive categorie I sacerdoti e i leviti pur non facendo parte dellrsquoaristocrazia facoltosa rappresentavano simbolicamente la classe dirigente (cfr ad esempio 1QS 18ss 51-4) Erano soggetti a restrizioni di puritagrave legale che limitavano i loro contatti con gli altri Ciograve che il racconto vuol dimo-

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κατέβαινεν ἐν τῇ ὁδῷ ἐκείνῃκαὶ ἰδὼν αὐτὸν ἀντιπαρῆλθενmiddot

scendeva per quello strada e avendolo vistoXXXIII passograve oltreXXXIV dal lato opposto (= passare senza fermarsi nonostante abbiano visto)

32 ὁμοίως δὲ καὶ Λευίτης [γενόμενος] κατὰ τὸν τόπον ἐλθὼν καὶ ἰδὼνἀντιπαρῆλθεν

Allo stesso modo anche un levita giunto sul posto e avendolo vistopassograve oltre dal lato opposto

33 Σαμαρίτης δέ τις ὁδεύωνXXXV ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν

Invece un (certo) samaritanoXXXVI che passava per la strada giunse accantoXXXVII a lui

strare non egrave un contrasto tra i Giudei e i Samaritani a vantaggio di questi ultimi ma un contrasto tra quelli che sono ufficialmente riconosciuti come appartenenti al popolo e quelli che non lo sonoraquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXIII laquoEgrave probabile che il sacerdote abbia finito il proprio servizio e rientri a casa Invece di unire lrsquoamore del prossimo col servizio di Dio trascura la misericordia com-plemento obbligato della pietagrave Lo stesso vale per il levita altro officiante del tempio di rango inferiore Luca li considera imperdonabili percheacute dopo aver visto (ἰδὼν vv 31 e 32) hanno entrambi chiuso gli occhi Non srsquoincontrano col ferito si allontanano diventano inesistenti morti al presente trattenuti dal loro passato condizionati da regole rituali e da pulsioni egoiste Sono passati senza fermarsiraquo (F Bovon op cit p 111)

XXXIV laquoIl senso di questo verbo (ἀντιπαρέρχομαι) raro non egrave evidente poicheacute una delle preposizioni suggerisce il passare oltre (παρά) e lrsquoaltra un camminare di fronte o contro (ἀντί)raquo (ivi n 10 111) laquoAlla lettera ldquoFece un giro intorno a lui e passograve oltrerdquo Luca per mezzo del verbo ἀντιπαρέρχομαι dagrave corpo alla scelta del ministro di culto dal punto di vista fraseologico infatti il preverbio ἀντί sottolinea la distanza fra il sacerdote e lrsquoanonimo passante (cfr anche il v 32)raquo (M Crimella op cit p 201)

XXXV Il verbo egrave hapx legomenon nel NT e richiama il sostantivo ὁδός via che ricorre in Luca 20x 17679 244 345 727 8512 9357 10431 116 1258 1423 1835 1936 2021 243235

Questo termine indica una persona che egrave per la via che compie un cammino Da 957 in poi Gesugrave compie la sua via verso il mistero pasquale cfr E Della Corte Solidarietagrave con Cristo solidarietagrave con gli uomini La conversione a uno stile di vita cristia-no e quindi solidale il cammino del credente nel grande inserto lucano (Lc 951-1946) laquoPresenza Pastoraleraquo 4-5 (1999) pp 27-60 Fin dallrsquoinizio il personaggio egrave dunque presentato in forte sintonia con il Cristo stesso che ha iniziato il suo viaggio decisivo

XXXVI laquoQuesta identificazione acquista tanta piugrave forza se si considera lrsquoostilitagrave mostrata dai Samaritani contro il ministero stesso di Gesugrave giagrave accennato in 953 Un altro Samaritano egrave descritto in modo positivo in 1716 e la missione in Samaria segna unrsquoimportante tappa nella diffusione del lieto messaggio negli Atti (18) riportando in quella regione un notevole successo (At 81-14 931153)raquo (LT Johnson op cit p 156) laquoSecoli di meditazione devota hanno offuscato la nostra capacitagrave di percepire lrsquoostilitagrave che contrapponeva Giudei e Samaritani Dopo lrsquoesilio babilonese i Samaritani si erano opposti alla restaurazione di Gerusalemme e nel II

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καὶ ἰδὼν ἐσπλαγχνίσθη e avendolo visto ne provograve compassioneviscere di misericordiaXXXVIII

34 καὶ προσελθὼν κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτοῦ ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ ἴδιον κτῆνος ἤγαγεν αὐτὸν εἰς πανδοχεῖονXXXIX καὶ ἐπεμελήθη αὐτοῦ

fattosi vicinoXL gli fasciograve le ferite versandovi olio e vinoe caricatolo sulla sua cavalcatura lo portograve alla locanda esi prese cura di lui

sec aC avevano collaborato con i sovrani siriani nelle guerre contro i Giudei Nel Siracide (5025-26) che risale al 200 aC si dice che i Samaritani ldquonon sono neppure una nazionerdquo e nel 128 aC il sommo sacerdote giudeo bruciograve il tempio Samaritano sul monte Garizim Allrsquoinizio del I sec dC durante la Pasqua i Samaritani sparsero le ossa di un cadavere nel tempio contaminandolo e impedendo la celebrazione della festivitagraveraquo (JR Donahue Il Vangelo in parabola Brescia 2016 pp 122-123)

XXXVII Notiamo la differenza tra i tre personaggi il sacerdote e il levita passano laquooltreraquo (antiparagrave-) mentre il Samaritano passa laquoaccantoraquo (katagrave) Luca nota con molta finezza questo particolare lrsquointeresse del Samaritano inizia proprio con il laquopassare accantoraquo invece che laquooltreraquo

XXXVIII Lrsquoevangelista Luca usa questo verbo in 713 (episodio della peccatrice) 1033 1520 (il padre lo vide e ne ebbe compassione) Non ricorre negli Atti degli Apostoli laquoIl verbo ha una radice che richiama le interiora (τὰ σπλάγχνα) cioegrave i sentimenti piugrave profondi In Luca caratterizza lrsquointensa emozione di Gesugrave di fronte alla donna vedova che ha perso lrsquounico figlio (713) inoltre lrsquoevangelista utilizza lo stesso verbo per esprimere lo slancio del padre allorcheacute vede il figlio prodigo che si sta avvicinando a casa (1520)raquo (M Crimella op cit p 201) laquoEgrave significativo che per parlare di compassione e di misericordia lrsquoAntico Testamento adoperi il termine raHaacutemicircm Tale termine deriva da reHem cioegrave grembo materno con esso possono essere indicate anche le viscere di un essere umano che tanto nellrsquoAntico quanto nel Nuovo Testamento sono considerate la sede dei sentimentiraquo (E Della Corte Mi sono legato a voi Le persone consacrate luce del Regno Roma 2015 p 141) Uno dei vertici della misericordia dellrsquoAT egrave il testo di Os 111-11 nel quale al v 8 si dice laquoMi dagrave un tuffo il cuore mi si sommuovono le viscereraquo (μετεστράφη ἡ καρδία μου ἐν τῷ αὐτῷ συνεταράχθη ἡ μεταμέλειά μου nel quale troviamo il termine μεταμέλεια che appartiene allrsquoambito semantico del verbo citato da Lc 103435 prendersi cura che compare nel NT in 1tm 35 con una chiara valenza affettiva e pastorale di cura)

XXXIX Letteralmente questo termine significa laquoil luogo accogliente per tuttiraquo Il termine πανδοχεύς al v 36 significa allora laquolrsquoonni-accoglienteraquo

XL Il verbo προσέρχομαι in Luca ha qui come soggetto il Samaritano e in 714 lo stesso Gesugrave che si accosta alla bara del giovinetto morto e lo tocca sono gli episodi che rivelano lrsquoamorevole accostarsi e il prendersi cura e in entrambi i casi egrave donata la Vita

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35 καὶ ἐπὶ τὴν αὔριον ἐκβαλὼν ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ καὶ εἶπενmiddot ἐπιμελήθητιXLI αὐτοῦ καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς ἐγὼ ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με ἀποδώσω σοι

E il giorno dopo estrasse due denarie li diede allrsquoalbergatore dicendoPrenditi cura di lui e se spenderai qualcosa in piugrave te lo pagherograveal mio ritorno

36 τίς τούτων τῶν τριῶν πλησίον δοκεῖ σοι γεγονέναι τοῦ ἐμπεσόντος εἰς τοὺς λῃστάς

Chi di questi tre pensi si sia stato prossimoXLII a colui che incappograve nei briganti

37 ὁ δὲ εἶπενmiddot ὁ ποιήσας τὸ ἔλεος μετ᾽ αὐτοῦ εἶπεν δὲ αὐτῷ ὁ Ἰησοῦςmiddot πορεύου καὶ σὺ ποίει ὁμοίως

Disse Chi ha fattoXLIII compassione con lui Allora Gesugrave gli disse Mettiti in camminoXLIV e anche tu farsquo lo stesso

XLI laquoEgrave sorprendente vedere come per parlare dellrsquoincarico affidato allrsquoalbergatore Luca adoperi lo stesso verbo (ἐπιμελέομαι epimeleacuteomai curare aver cura) con cui nel v 34b aveva riassunto lrsquoazione esemplare del Samaritano Lrsquoalbergatore deve adesso proseguire esattamente quanto il Samaritano aveva fatto con il bisognoso Drsquoimportanza decisiva non egrave la persona o lrsquoistituzione via via operante bensigrave soltanto il bene del ferito In questrsquoultima parte possiamo vedere un certo apice narrativo nel fatto che soltanto qui nel corso di tutta la parabola si ricorre al discorso diretto Inoltre lrsquoincarico di prendersi cura egrave formulato allrsquoimperativo (ἐπιμελήθητι epimelecircthecircti abbi cura di lui) cosiccheacute qui abbiamo il corrispettivo interno alla parabola dei due imperativi di Gesugrave sul piano della discussione (v 28 ldquoFarsquo questordquo v 37 ldquoVarsquo e anche tu farsquo cosigraverdquo)raquo (R Zimmermann Compendio delle parabole di Gesugrave Brescia 2011 pp 847-848)

XLII laquoGesugrave trasforma la questione da un obbligo legale (chi merita il mio amore) a un atto di altruistica donazione (a chi posso dimostrare di essere il pros-simo) e di questo il tanto disprezzato Samaritano diventa un modello moraleraquo (LT Johnson op cit p 156)

XLIII laquoLa risposta del legista congiunge lrsquointerno con lrsquoesterno ossia il sentimento (τὸ ἔλεος ldquola misericordiardquo) con lrsquoazione (ὁ ποιήσας ldquochi ha agitordquo) sottolinea anche la relazione (μετ᾽αὐτοῦ ldquocon luirdquo ldquonei suoi confrontirdquo) Lrsquoevoluzione del legista continua prima polemico (v 25) poi riservato (v 29) si egrave impegnato in una relazione con Gesugrave (v 37a) La sua risposta verbale rischia proprio di diventare pratica (v 37b) Il legista e Gesugrave si sono infine trovati drsquoaccordo Grazie alla pedagogia del maestro il discepolo si egrave evoluto Ha capito la nuova definizione di prossimo alla quale Gesugrave voleva condurlo Quello che era un problema per i rabbi del tempo (quale estensione dare alla nozione di prossimo) riceve qui una risposta che non egrave stata dettata ma si egrave imposta alla riflessione dialogante e credente Con il suo affetto e la sua discrezione Gesugrave ha saputo divenire il prossimo del legistaraquo (F Bovon op cit p 114) Bovon parla di laquonuova definizioneraquo mentre Gesugrave opera uno spostamento dal piano teorico a quello pratico portando a comprendere che laquoil fareraquo riguarda il proprio modo di diventare laquoprossimoraquo nellrsquoamore Non basta sapere laquoche cosaraquo dice la Legge neacute saperla leggere se non la si vive

XLIV Luca usa molte volte questo verbo πορεύομαι e sono interessanti queste citazioni in 78 per ben 2x nellrsquoepisodio del centurione indica un laquoandaremettersi

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38Ἐν δὲ τῷ πορεύεσθαι αὐτοὺς αὐτὸς εἰσῆλθεν εἰς κώμην τινά γυνὴ δέ τις ὀνόματι Μάρθα ὑπεδέξατο αὐτόν

Ora mentre essi erano in camminoXLV avvenne che egli entrograve in un villaggioXLVI e una certa donna di nome Marta lo ricevetteXLVII (in casa sua)

in camminoraquo per eseguire un comando in 750 Gesugrave comanda alla peccatrice di laquoandare in paceraquo cioegrave drsquoora in poi di non peccare piugrave nella propria vita in 814 si richiama il rischio che lungo il cammino i piaceri le ansie e le ricchezze possano soffocare la vita (parabola del seme) in 848 Gesugrave lo dice allrsquoemorroissa come prima lrsquoaveva detto alla peccatrice in 95152535657 il verbo indica il cammino che Gesugrave sta facendo verso Gerusalemme per vivere il Mistero pasquale e lo fa con decisione (951) 1037 egrave il nostro testo e subito dopo il verbo serve da aggancio con il terzo quadro del trittico laquomentre erano in camminoraquo In 1331-33 crsquoegrave un richiamo del viaggio iniziato in 951 e la valenza egrave sempre quella pasquale In 154 egrave il pastore che si mette in cammino per cercare la pecora perduta in 1515 il figlio minore degrada fino a laquoincollarsiraquo a un pagano e a pascolare i porci in 1518 il giovane si mette in cammino per tornare a casa del padre percheacute ha fame In 1719 Gesugrave ordina al lebbroso Samaritano di andare in pace In Lc 1912 Gesugrave egrave colui che deve andare a prendere la dignitagrave regale 1928 (Egli precede verso Gerusalemme) 1936 (lrsquoentrata finalmente a Gerusalemme) Come si puograve notare il verbo ha un senso profondo e indica un laquocamminoraquo che prende tutta la persona e il modello egrave Gesugrave La stessa parabola che stiamo esaminando egrave definita laquoracconto esemplareraquo proprio a motivo di questa sua pregnanza

XLV laquoLe prime parole richiamano il cammino di Gesugrave verso la sua Passione e il plurale fa pensare alla componente comunitaria del viaggio ma inclusi in αὐτοὺς (ldquoessirdquo) i discepoli itineranti scivoleranno nellrsquoombra lasciando la ribalta alle persone del luogo ossia alle due donne e soprattutto ad αὐτὸς ldquoa Luirdquo cioegrave allo stesso Gesugraveraquo (F Bovon op cit pp 126-127)

XLVI laquoIl motivo del cammino verso Gerusalemme torna al v 38 Gesugrave entra in casa di due donne e insegna loro la Parola Tre annotazioni Marta e Maria si collocano forse nella tradizione di ospitalitagrave che veniva offerta ai missionari in epoca protocristiana (At 1614s Didachegrave 114-6) il fatto che non abbia problemi a entrare in casa loro riflette una mentalitagrave ellenistica non certo ebraica sorprende che abbia impartito loro il suo insegnamento dal momento che alle donne non potevano essere comunicati i segreti di Dio esse non erano ammesse alla lettura della Torah e non potevano partecipare alla liturgia sinagogale Gesugrave non fa di-scriminazioni elargisce a uomini e donne il suo amore e i suoi doni anzi accoglie le donne al seguito (82-3)raquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XLVII Luca usa solo 2x questo verbo nel nostro testo per Marta e in 196 per Zaccheo dove aggiunge anche il participio presente χαίρων Marta accoglie Gesugrave allrsquoinizio ma le azioni successive degradano man mano il valore di questo verbo iniziale

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XLVIII Per Maria Luca usa innanzitutto il verbo παρακαθέζομαι (hax legomenon nel NT e usato nella LXX) seguito dallrsquoespressione πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου per indicare una condizione discepolare laquostare seduti ai piediraquo vuol dire porsi in atteggiamento di ascolto Egrave laquola postura di un discepolo come Paolo egrave stato istruito ldquoai piedi di Gamalielerdquo (At 223) La posizione indica la devozione nei confronti del maestroraquo (M Crimella op cit p 202)

XLIX Luca usa il verbo allrsquoimperfetto indicativo per indicare un ascolto prolun-gato della Parola del Kyrios (τὸν λόγον αὐτοῦ) laquoMaria egrave attenta a ciograve che dice Gesugrave e perciograve lo accoglie cosigrave comrsquoegrave un profeta che annuncia la ldquoParola di Diordquo (811) In Luca-Atti lo stare seduti ai piedi di qualcuno indica sempre un riconoscimento della sua autoritagrave (738 83541 1716 At 43537 52 223)raquo (LT Johnson op cit p 156)

L laquoSe il verbo περισπῶμαι presenta una sfumatura peggiorativa egrave percheacute que-sta profluvie di attivitagrave comprensibile [egrave la padrona di casa] ma sproporzionata impedisce a Marta di vivere lrsquoessenziale nel momento presente Si fonda peraltro su una preoccupazione legittima ma risponde pure a unrsquoansia non conveniente Il secondo elemento πολλὴν (ldquomolteplicerdquo tradotto con ldquomoltordquo) a cui si contrap-porragrave la realtagrave ldquounicardquo (ἑνὸς tradotto con ldquouna solardquo) menzionata da Gesugrave Marta fa troppo il suo ldquoserviziordquo (διακονία) che potrebbe e dovrebbe essere positivo ne risulta pregiudicato Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quantomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spiritualiraquo (F Bovon op cit p 129)

LI laquoIl verbo περισπάομαι egrave un hax legomenon nel NT usato allrsquoimperfetto con evidente senso di durata Esso ha un duplice valore da una parte significa ldquoessere completamente occupatordquo ldquoessere fortemente sovraccaricatordquo dallrsquoaltra ldquoessere distolto distrattordquo La differenza egrave fine qui Luca volutamente gioca sulla sottile ambivalenza creando un effetto di polisemiaraquo (M Crimella op cit p 203) Egrave anche indicativo che il verbo sia seguito da questo oggetto laquodai molti servizifaccenderaquo (περὶ πολλὴν διακονίαν) per dire che queste invece di essere al servizio dellrsquoaccoglienza occupano Marta e la distraggono

LII laquoLa doppia menzione del nome fa di Marta una persona cara al Maestro Nel nome ldquoSignorerdquo che lei gli rivolge crsquoegrave familiaritagrave e considerazione Marta rap-presenta colei che ha ricevuto la Parola tra le spine ascolta la Parola ma le molte preoccupazioni la soffocano sigrave che essa non dagrave frutto Maria invece egrave colei che ha ricevuto la Parola in un terreno fertile ascolta e dagrave frutto Lrsquoepisodio descrive la

39 καὶ τῇδε ἦν ἀδελφὴ καλουμένη Μαριάμ [ἣ] καὶ παρακαθεσθεῖσα πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου ἤκουεν τὸν λόγον αὐτοῦ

Or ella aveva una sorella che si chiamava Maria la quale si pose a sedereXLVIII ai piedi del Signore e ascoltavaXLIX la Sua parola

40 ἡ δὲ Μάρθα περιεσπᾶτο περὶ πολλὴνL διακονίανmiddot ἐπιστᾶσα δὲ εἶπεν κύριε οὐ μέλει σοι ὅτι ἡ

Ma Marta tutta presa dalle molte faccendeLI si avvicinograve e disse laquoSignoreLII

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preoccupazione di Luca che vede nella sua comunitagrave un eccesso di impegno sociale a scapito dellrsquoascoltare la Parola Lrsquoinvito di Gesugrave egrave a ridimensionare quel servizio pur necessario sullrsquoessenzialeraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIII La domanda di Marta in realtagrave egrave indirettamente un atto di accusa alla sorella che a suo giudizio laquoperde temporaquo invece di collaborare (il verbo συναντι-λαμβάνομαι hapax legomenon) allrsquoaccoglienza di questo ospite cosigrave importante e familiare

LIV Non egrave laquoGesugraveraquo a rispondere a Marta ma il laquoSignoreraquo egrave un particolare molto fine con cui Luca introduce la laquochiamataraquo di Marta a cercare lrsquoessenziale senza lasciare che le preoccupazioni invadano il cuore e spengano lo spirito laquoGli uomini non devono preoccuparsi di una autorealizzazione attraverso le proprie opere percheacute Dio offre loro una ragione drsquoessere con il suo amore Superate quelle preoccupazioni le premure in senso positivo occupano armoniosamente lo spi-rito umano [cfr 1Cor 1225 2Cor 1128] [hellip] Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affanni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni si presentano allo spirito del credente come forma di servizioraquo (F Bovon op cit pp 130-131)

LV laquoNellrsquoAT vi sono solo quattro occasioni nelle quali qualcuno egrave chiamato due volte per nome Abraam (cfr Gen 2211) Giacobbe (cfr Gen 462) Mosegrave (cfr Es 34) Samuele (cfr 1Sam 310) Si tratta dunque di una chiamata di una vocazione piugrave che di un rimprovero (cfr anche 1334 ldquoGerusalemme Gerusalemmerdquo e 2231 ldquoSimone Simonerdquo)raquo (M Crimella op cit p 204) Gesugrave perciograve laquochiamaraquo Marta a vivere in modo autentico scegliendo quella laquoparte buonaraquo come ha fatto Maria per compiere ogni cosa Egrave dallrsquoascolto che nella Bibbia procede il vero cammino

LVI Il verbo μεριμνάω ricorre 5x in Luca 1041 1211 (non preoccuparsi della testimonianza da dare nei tribunali a motivo della fede) 122225 (rivolto ai disce-poli non stare in ansia per la propria vita percheacute non si egrave in grado di aggiungervi nemmeno unrsquoora) 1226 (non affannarsi per il resto)

LVII Il verbo θορυβάζω egrave hapax legomenon nel NT e laquorichiama lrsquoidea della confusione del tumulto della sommossa e quindi al passivo [presente] dellrsquoes-sere inquieto agitato preoccupato I due verbi sono da considerarsi unrsquoendiadiraquo (M Crimella op cit p 205) Il risultato di tanto affaccendarsi egrave solo quello di laquomettersi in agitazioneraquo

ἀδελφή μου μόνην με κατέλιπεν διακονεῖν εἰπὲ οὖν αὐτῇ ἵνα μοι συναντιλάβηται

queste non trsquoimporta che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire Dille dunque che mi aiutiraquoLIII

41 ἀποκριθεὶς δὲ εἶπεν αὐτῇ ὁ κύριοςmiddotΜάρθα Μάρθα μεριμνᾷς καὶ θορυβάζῃ περὶ πολλά

Ma il SignoreLIV rispondendo le disse laquoMarta MartaLV tu ti preoccupiLVI e ti inquietiLVII per molte cose

ernesto
Barra

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42 ἑνὸς δέ ἐστιν χρείαmiddot Μαριὰμ γὰρ τὴν ἀγαθὴν μερίδα ἐξελέξατο ἥτις οὐκ ἀφαιρεθήσεται αὐτῆς

ma una sola cosa egrave necessaria e Maria ha sceltoLVIII la parte buonaLIX che non le saragrave toltaraquo

2 Struttura retorica del testo

Il testo che segue egrave un tentativo di mostrare graficamente la struttura del testo evidenziando le parole e le espressioni che si richiamano Dopo ogni quadro chiarisco ed esplicito

1021 In quella ora Gesugrave ESULTOgrave nello Spirito Santo e disse-------------------------------------------------------------

laquoIO TI BENEDICO Padre Signore del cielo e della terra- che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti

e- che hai rivelato queste cose ai Piccoli

SIgrave Padre percheacute cosigrave a Te egrave piaciuto

Luca cita le tre Persone della Trinitagrave Gesugrave esulta nello Spirito Santo e benedice il Padre che egrave anche Signore del cielo e della terra

LVIII laquoMaria ha scelto bene ldquolrsquounica cosa di cui crsquoegrave bisognordquo la parte buona (cfr Sal 165 11957) In ginocchio ai piedi del Maestro Immagine della comunitagrave ecclesiale lucana orante e discente Maria viene esaltata da Gesugrave che tuttavia non egrave troppo severo con Marta in fondo lei non agisce male soltanto non ha ancora scoperto lrsquoessenziale il motore di ogni attivitagrave Maria potragrave ben fare in qualunque momento le faccende di casa Marta invece egrave rimasta indietro nellrsquoascolto della Parolaraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIX Le traduzioni spesso usano il comparativo laquomiglioreraquo dipendendo dalla Vetus latina (optimam) mentre Luca usa lrsquoaggettivo al grado semplice e sceglie ἀγαθός invece di καλός per dare la valenza morale-esistenziale alla scelta da fare ascoltare egrave davvero accogliere il Signore percheacute il Messia che viene egrave la Parola Egrave molto forte il confronto con Lc 88 dove si parla della laquoterra buonaraquo che accoglie il seme della Parola a una chiamata deve corrispondere una risposta a un dono la responsabilitagrave ad accoglierlo e farlo fruttare

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e afferma che ha nascosto per un verso e per lrsquoaltro ha rivelato Sono destinatari della rivelazione non i potenti del mondo ma i piccoli

22 Tutto mi egrave stato dato dal Padre mio

e nessuno saconosce chi egrave il Figlio se non il Padreneacute

chi egrave il Padre se non il Figlio

e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

Qui al centro della preghiera (1022) la rivelazione della mutua comunione del Padre e del Figlio aperta a coloro che sono i desti-natari di questa meravigliosa novitagrave egrave il Popolo di Dio la Chiesa a cui Luca sta trasmettendo il suo Vangelo Nel rettangolo centrale il termine laquoFiglioraquo egrave agli estremi percheacute egrave il Rivelatore mentre laquoPadreraquo egrave al centro percheacute egrave lrsquoorigine di ogni realtagrave Allrsquoinizio il verbo egrave laquomi egrave stato datoraquo e ciograve egrave lrsquooggetto del laquorivelareraquo Al centro lrsquoaffermazione che laquonessuno saconosceraquo cioegrave nessuno ha fatto esperienza di questa laquocomunione divinaraquo possibile solo grazie al Figlio Notiamo inol-tre che non si parla di laquoGesugraveraquo neacute di laquoCristoraquo percheacute sono termini funzionali ma di laquoFiglioraquo che egrave titolo essenziale

23 E volgendosi ai discepoli in disparte disse ---------------------------------------------------------------- + laquoBEATI gli OCCHI + che vedono ciograve che voi vedete24 Vi dico che molti profeti e re - hanno desiderato vedere ciograve che voi vedete

ma non lo videro ascoltare ciograve che voi ascoltate ma non lrsquoascoltaronoraquo

In questo rettangolo di senso troviamo il termine laquodiscepo-liraquo che riprende laquopiccoliraquo (contrapposti laquoai profeti e ai reraquo) e il doppio confronto con i verbi laquovedere e ascoltareraquo Gesugrave dopo aver benedetto il Padre ora dichiara laquobeatiraquo i discepoli

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(Egli) valorizza lrsquoesperienza dei suoi discepoli che godono del privilegio riservato a chi vive in prima persona il tempo messianico ormai inaugura-to con le sue opere (da cui il laquovedereraquo) e le sue parole (da cui il laquosentireraquo) Gesugrave egrave il Messia che porta a compimento le promesse da una parte vrsquoegrave stato un desiderio prolungato dallrsquoaltra un compimento gratuito e inatteso regalato ai testimoni oculari2

Nel rettangolo sotto inizia la seconda tavola del trittico Il nomikograves vuole mettere alla prova Gesugrave e alla sua domanda si sente rispondere con una contro-domanda doppia nella quale Gesugrave aggiunge il laquocomeraquo legge le Scritture Il dottore della Leg-ge risponde citando il comandamento dellrsquoamore di Dio e del prossimo Gesugrave approva e lo rimanda ad attualizzarlo per vivere la comunione eterna con Dio Non soddisfatto della risposta continua a fare domande teoriche sul laquoprossimoraquo argomento molto in voga in quel tempo nelle discussioni teologiche davanti alle quali il Cristo preferisce rispondere con una parabola

Le parabole sono al centro del Vangelo e costituiscono delle vere e proprie laquopagine aperteraquo percheacute pur con il loro laquolinguaggio inadeguatoraquo desunto dalla vita quotidiana devono esprimere qualcosa di ulteriore nessun commento potragrave mai esaurirle Esse ci costringono a pensare e ripensare il nostro rapporto di fede Per un verso gettano luce e invadono la nostra vita ma per lrsquoaltro sono oscure e velano il mistero che egrave oltre sempre piugrave al di lagrave della logica umana Ogni parabola crea uno spazio percheacute lrsquoascoltatore di ogni epoca possa liberamente comprendere e aderire allrsquoinsegnamento di Gesugrave Non basta solo una lettura esegetica o filologica piuttosto le parabole esigono una intuizione drsquoinsieme percheacute Gesugrave con la frase laquoChi ha orecchi per ascoltare ascoltiraquo introduce unrsquoeccedenza un oltre che crsquoimmette su un piano diverso e piugrave profondo al di lagrave delle semplici deduzioni3

2 M Crimella op cit p 199 3 E Della Corte Oltre la parabola Salerno 2000 pp 3-4

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25 Un dottore della Legge si alzograve per tentarlo - laquoMaestro facendo che cosa erediterograve la vita eternaraquo26 Gli disse laquoNella Legge che cosa sta scritto Come vi leggiraquo27 Rispondendo disse laquoAmerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore con tutta la tua anima con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stessoraquo28 Gli disse - laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo

29 Ma quegli volendo giustificarsi disse a GesugravelaquoE chi egrave il mio prossimoraquo

30 Gesugrave riprese e disse laquoUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappograve nei briganti

Costoro lo spogliarono lo percossero

e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto31 Per caso un sacerdote scendeva per quella medesima strada e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte32 Anche un levita giunto verso quel luogo e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte ---------------------------------------------------------------33 Un Samaritano in viaggio venne verso di lui e vedendolo nrsquoebbe compassione ---------------------------------------------------------------34 Gli si fece vicino gli fasciograve le ferite versandovi olio e vino poi caricatolo sopra il suo giumento lo portograve a un albergo e si prese cura di lui (9 azioni)35 Il giorno seguente estrasse due denari e li diede allrsquoalbergatore dicendo Prenditi cura di lui e ciograve che spenderai in piugrave te lo rifonderograve quando ritorno (7 azioni)

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36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che egrave incappato nei brigantiraquo

- 37 Quegli disse laquoChi ha fatto compassione conper luiraquo- Gesugrave gli disse laquoMettiti in cammino e farsquo lo stessoraquo

La parabola raccontata da Gesugrave egrave una

perfetta lezione di catechesi 1) per il principio dottrinale che enuncia (il primato dellrsquoamore) 2) per le implicanze pratiche che suggerisce (non crsquoegrave amor di Dio senza le opere di misericordia) 3) per il metodo adottato Gesugrave accetta la discussione e intreccia un dialogo con il suo interlocutore gli fa intuire la felicitagrave da raggiungere e gli facilita il modo di ottenerla lo loda per lrsquoesattezza delle risposte lo sollecita a cercare nelle Scritture la risposta desiderata e lo incoraggia cosigrave a fare ciograve che ha capito4

Notiamo nel testo le molte ricorrenze del verbo laquofareraquo (10252837a37b) lo stesso dottore della Legge riconosce che egrave stato prossimo laquocolui che ha fatto compassioneraquo e Gesugrave gli raccomanda di laquomettersi in cammino e fare lo stessoraquo

Le azioni del sacerdote e del levita sono le medesime mentre al centro del rettangolo grande compare la figura del Samaritano certamente non accolto dai Giudei Egli compie dapprima 9 azioni e poi una volta alla laquolocandaraquo altre 7 Il particolare del laquoritornoraquo (1035) riprende senzrsquoaltro quello dellrsquouomo di nobile famiglia che parte per andare a prendere il titolo regale e poi torna chiamando a verifica i suoi servi (Lc 1915) Crsquoegrave sotto cer-tamente il Mistero pasquale adombrato Luca ricorre spesso nel suo raccontare alle prolessi e anche alle analessi Qui abbiamo unrsquoanticipazione del Mistero pasquale Inoltre la parabola che egrave una laquopagina vivaraquo ha completamente capovolto la domanda e ha fatto comprendere che crsquoegrave una trasformazione operata da Gesugrave dal piano teorico a quello pratico dalla domanda sul prossimo a essere prossimo

4 NVB p 445

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Il laquoMettiti in camminoraquo egrave ripreso in 1038 con la notazione iniziale di Gesugrave e i suoi discepoli in cammino verso Gerusalem-me Si fermano a Betania in casa di Marta e Maria

sedutasi ai piedi del Signore ascoltava la parola di lui

38 Avvenne mentre erano in cammino entrograve in un villaggio Una donna di nome Marta accolse lui39 Aveva una sorella di nome Maria

40 In quanto a Marta era presa dai molti servizi Fermatasi disse laquoSignore non ti curi che mia sorella mi lasci sola a servire Dille dunque che venga adaiutarmiraquo

41 Rispondendo il Signore le disse laquoMarta Marta tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose 42 una sola egrave necessaria+ Maria si egrave scelta la buona parte che non le saragrave toltaraquo

Marta allrsquoinizio accoglie Gesugrave ma tutto ciograve che compie verso di Lui ha il sopravvento e laquoi molti serviziraquo e le laquomolte coseraquo la distolgono dalla laquobuona parte (τὴν ἀγαθὴν μερίδα)raquo scelta da Maria laquoUna sola egrave necessariaraquo essere come Maria cioegrave come la laquobuona terraraquo (Lc 88 τὴν γῆν τὴν ἀγαθὴν) su cui attecchisce il seme della Parola laquoUna solaraquo egrave in contrapposizione con il laquomol-toraquo di Marta Lrsquoaggettivo usato dallrsquoevangelista per la laquoparteraquo egrave specifico e indica la valenza morale del significato

Maria laquoegrave seduta ai piedi del Signore e ascoltava la Parola di Luiraquo lrsquoascolto egrave determinante nel discepolato egrave la fonte di ogni azione che segue e conduce allrsquounificazione dellrsquoagire percheacute porta alla laquosola cosa necessariaraquo Questa dimensione non saragrave tolta a Maria il verbo indica lo laquostrappareraquo il laquoportar viaraquo e ricorda il seme portato via dagli uccelli (85) dalla strada cioegrave da un terreno che non egrave accogliente quindi laquonon egrave buonoraquo A guardare bene egrave Gesugrave che accoglie Maria la quale perograve ha occhi e orecchie solo per il Maestro e dimentica di seacute pende dalla

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Parola Per lei ciograve che conta davvero egrave la presenza e la Parola che Gesugrave le offre

3 Analisi esegetica

Procediamo ora allrsquoanalisi delle tre pale del trittico iniziando da Lc 1021-24 che possiamo definire come la laquorivelazione ai piccoliraquo della comunione intra-trinitaria inclusiva poicheacute aperta a coloro ai quali il Figlio la voglia rivelare

31 La rivelazione ai νήπιος (Lc 1021-24)

Questi pochi versetti rappresentano il cuore del Vangelo lucano non solo percheacute egrave un raro caso in cui Gesugrave non parla della preghiera quanto Lui stesso prega e si rivolge al Padre ma anche e soprattutto percheacute questa rivelazione egrave fatta a ogni generazione cristiana e ne costituisce la fonte e la meta Dio ha voluto manifestarsi agli laquoim-potentiraquo percheacute i laquopoveri di Yhwhraquo sono i beneficiari del Mistero del Regno di Dio La comunione intima tra Padre e Figlio che Egli rivela a chi vuole egrave lrsquoirruzione nella storia della presenza di Dio

Spesso gli studiosi affermano che lrsquoespressione laquoIn quella stessa oraraquo si riferisce al ritorno dalla missione dei 72 discepoli dimenti-cando tuttavia che il termine laquooraraquo in Luca egrave usato come in Giovan-ni5 Luca usa molto le laquoprolessi e le analessiraquo e qui anticipa e prepara lrsquolaquooraraquo decisiva del Mistero pasquale la croce rivela lrsquointimitagrave di Dio ed egrave salvezza offerta a chi accoglie nella fede questo Mistero

Il v 21 esprime il rendimento di grazie di Gesugrave in tre tempi

21a Ti ringrazio Padre Signore del cielo e della terra21b percheacute hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli21c Sigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Te

5 Il termine ὥρα ricorre in Lc 110 238 721 1021 1212394046 1331 1417 2019 22145359 2344(2x) 2433 In corsivo le citazioni piugrave notevoli che annunciano una laquoora di salvezzaraquo

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(Gesugrave) rivolge la lode a Dio chiamato Padre probabile traduzione dellrsquoaramaico abbacirc nome col quale Gesugrave esplicitava il suo rapporto filia-le intimo e familiare cosigrave originale e unico nei confronti di Dio e nello stesso tempo lo riconosce nella sua alteritagrave di Creatore laquoSignore del cielo e della terraraquo Questo profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dio [hellip] Per il contenuto il loghion egrave del tutto originale e manifesta lrsquoimpronta tipica di Gesugrave Egli non rivela segreti esoterici sulla fine del mondo a qualche eletto ma loda il Padre per aver fatto capire proprio ai poveri ai semplici lrsquoidentitagrave e lrsquoattivitagrave di Gesugrave nella storia6

Abbiamo qui un rovesciamento operato da Gesugrave rispetto al-la letteratura sapienziale e apocalittica poicheacute ora la rivelazione non egrave donata ai maggiorenti (egrave loro nascosto) bensigrave ai laquominoresraquo ai piccoli a quelli che agli occhi del mondo non contano nulla (egrave rivelato) I due verbi nascondere e rivelare sono chiaramente usati nella tradizione sapienziale e apocalittica Crsquoegrave opposizione tra i laquopiccoliraquo e i laquosaggiraquo ed egrave questa egrave lrsquooriginalitagrave annunciata dal Figlio non piugrave i saggi devono occuparsi dei semplici per farli progredire nella conoscenza della Legge Ora piuttosto laquola rive-lazione di Dio egrave data proprio ai ldquosemplicirdquo non piugrave ai saggi e in-telligenti Inoltre questi ldquosemplicirdquo rimangono tali cioegrave ignoranti della Legge anche dopo aver ricevuto la rivelazione di ldquoqueste coserdquo Essi sono introdotti in una conoscenza e in un rapporto che supera la conoscenza della Leggeraquo7 Gesugrave rivela Dio come Padre e al tempo stesso la realtagrave che Lui egrave il Figlio venuto per far accedere chi vuole in questa comunione intima Ecco percheacute Gesugrave lungo il cammino che sta facendo verso Gerusalemme per compiere il Mistero pasquale educa i suoi discepoli laquoin disparteraquo deve prepararli a continuare nel tempo della Chiesa questa missione

Il termine laquooraraquo egrave confermato dal laquosigraveraquo con cui Gesugrave afferma che laquoSigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Teraquo Egli egrave venuto proprio

6 G Rossegrave op cit p 3937 Ivi p 394

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per manifestare la Sua εὐδοκία8 il compiacimento il volere il progetto salvifico drsquoamore

Rispetto allrsquoapocalittica qui Gesugrave afferma che la Sua attivitagrave rivelatrice avviene nel presente della storia e non solo al compi-mento di essa Egrave interessante notare che in questa circostanza Gesugrave assume il ruolo che negli scritti veterotestamentari e giudaici viene attribuita alla laquoSapienzaraquo9 Proprio questo rapporto unico tra il Fi-glio e il Padre ne fanno lrsquounico mediatore e rivelatore Il v 22 inizia con il passivo laquomi egrave stato datoraquo e termina con lrsquoinfinito laquorivelareraquo

Dopo questo rendimento di grazie nei vv 23-24 abbiamo una beatitudine e una sua motivazione laquoPoi si voltograveraquo e lrsquoespres-sione molto intensa indica che a chiunque si pone alla Sua se-quela se lo vorragrave potragrave entrare in questa comunione e diventare annunciatore del Vangelo in ogni tempo Ora i laquopiccoliraquo (cioegrave i laquodiscepoliraquo di ogni tempo) possono a partire dallrsquoascolto vivere e trasmettere queste realtagrave comunicate da Gesugrave

Il cristianesimo prende qui le distanze rispetto al giudaismo e si prepa-ra alla rottura E tuttavia sostiene di realizzare la speranza di tutto il popolo drsquoIsraele rappresentato dai suoi numerosi profeti e successivamente dai suoi re Gli uni e gli altri sono concepiti non come capi ma come antenne puntate verso il cielo Non sono stati forse i profeti a ricevere oracoli e visioni e i re (si pensi a Davide e a Salomone) colmati da Dio di talenti sapienza e scienza Egrave singolare che non si parli qui degli scribi10

I discepoli sono ora al vertice della storia di attese e promesse di Dio sono beati percheacute possono sia vedere sia ascoltare due verbi che indicano chiaramente il processo del cammino di fede Egrave tempo per gli laquoultimiraquo di porsi alla sequela del Figlio di Dio egrave questo il kairograves che entra nel krogravenos e porta la lieta notizia che Gesugrave nella sinagoga di Nazaret ha annunciato

8 Il termine ricorre in Lc 214 (laquoGloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini su cui si posa il suo favoreraquo) e nel nostro testo (cfr Mt 1126 il detto parallelo)

9 Cfr Pr 81222-31 301-3 Sap 722-81 82-8 94911 Sir 16 Gb 281-2223-27

10 F Bovon op cit pp 95-96

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

179

La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

180

donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

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Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 2: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

1 Collana laquoTeologia e Teologiraquo1

1 Pubblicazioni1 dellrsquoIstituto Teologico Calabro

1 laquoS Pio Xraquo - Catanzaro1

1 11

Spiritus est veritas (1Gv 56)

Miscellanea in onoredel prof mons Armando Augello

per il suo 75deg compleanno

a cura di Ernesto Della Corte Vincenzo Lopasso e Serafino Parisi

Rubbettino

copy 2017 - Rubbettino Editore88049 Soveria Mannelli - Viale Rosario Rubbettino 10 - tel (0968) 6664201

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Indice

Introduzione 11Profilo di don Armando Augello

Antico Testamento

Esercitazione sulla Massorah di Malachia (BHS)di Vincenzo Lopasso 171 Premessa 172 La Bibbia Hebraica Stuttgartensia 173 La Biblia Hebraica Quinta 184 La Massorah nella BHS e BHQ 185 Uso della Massorah 196 La Massorah magna e la Massorah parva di Malachia 20

Capitolo 1 20Capitolo 2 23Capitolo 3 27

7 Masora finale di Malachia 328 Conclusione 329 Bibliografia essenziale 33

La redazione deuteronomistica di Ger 131-11 Studio esegetico-comparativo (TM e LXX)di Raffaele Petti 35Introduzione 351 Status quaestionis 36

11 Teorie della composizione 3612 La redazione deuteronomistica 3713 Tradizioni testuali tm lxx Qumran 3914 Carattere redazionale di Ger 131-11 41

2 Analisi esegetica 4221 Aspetti letterari 4222 Genere letterario 4423 La tradizione deuteronomistica e la redazione di

Ger 131-11 4623a I sintagmi opartrDh hpermilΩzAh MDoDh (tm) e t7n poll7n taUacutethn

Ucircbrin (lxx) 46II3b Lrsquoespressione MDbIl thellipwricircrVvIb MyIkVlOhAh 50II3c Altri elementi redazionali della tradizione

deuteronomistica 52Conclusione 54

La struttura del Sal 116 una propostadi Alessandro Coniglio OFM 57Bibliografia 82

Nuovo Testamento

Sui passi di Gesugrave ebreodi Giovanni Claudio Bottini 891 Segni dei tempi di un cammino nuovo 902 Ebraicitagrave di Gesugrave e dei Vangeli 923 Gesugrave ebreo 94

31 Gesugrave egrave ebreo per le origini familiari 9632 Preparazione nel deserto 9933 Ministero in Galilea 10234 Compimento a Gerusalemme 107

Conclusione 111

Traditions sacerdotales dans le quatriegraveme Evangiledi Freacutedeacuteric Manns 113

laquoMettiti in cammino e anche tu farsquo lo stessoraquo Il trittico lucano in 1021-42di Ernesto Della Corte 1371 Analisi filologica 1382 Struttura retorica del testo 1513 Analisi esegetica 157

31 La rivelazione ai nepioi (Lc 1021-24) 15732 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37) 16033 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto 173

4 Conclusioni e aperture 178

Gesugrave pienezza di vita per lrsquouomo nel quarto Vangelodi Pasquale Brizzi 181Interiorizzazione della laquoparolaraquo 181Vita piena in Gesugrave come dono comunione con Dio 188Gesugrave datore di vita 190La parola di Gesugrave egrave spirito e vita la ricerca di Dio 193La vita filiale egrave dono ricevuto 196La comunione di vita con Dio 198La Croce egrave pienezza di vita 201Amore fraterno 207La pienezza di gioia 209

Ciograve che egrave laquobeneraquo e ciograve che egrave laquomeglioraquo Matrimonio e verginitagrave secondo 1Cor 7di Edoardo M Palma 2131 Unrsquoaffermazione inaspettata 2132 Il senso delle parole di Paolo 2153 La dignitagrave del matrimonio 2174 La verginitagrave per il regno 220

41 La tribolazione della vita familiare 22042 La libertagrave dalla condizione presente 22243 Per dedicarsi interamente al Signore 225

5 Sposarsi egrave laquobeneraquo contenersi egrave laquomeglioraquo 2276 Un nuovo paradigma 2297 Conclusioni 230

La Triade di fede speranza caritagrave nella Prima Lettera ai Tessalonicesidi N Ibrahim 2331 La triade di fede speranza e caritagrave nellrsquoesordio della

Prima Lettera ai Tessalonicesi 2342 Lrsquoevento del Vangelo inizio della vita cristiana 239

3 La fama della vostra fede si egrave diffusa dappertutto 2424 La vita cristiana deve crescere 2435 La testimonianza dellrsquoApostolo Paolo 244

Elementi ecclesiali nel quarto Vangelodi Francesco Piazzolla 247Lrsquoἀγάπη divina come modello comportamentale

della Chiesa 248Il numerale laquounoraquo e la sua valenza ecclesiale 255Lrsquounitagrave del gregge di Cristo 256La morte di Gesugrave e lrsquounitagrave dei figli di Dio 259La preghiera di Gesugrave per lrsquounitagrave dei credenti

(Gv 171121-23) 261Lrsquounitagrave della chiesa nel simbolo della veste (Gv 1923-24) 264Il ruolo dello Spirito nella Chiesa 266La permanente assistenza dello Spirito nella comunitagrave

(Gv 1416-17) 267Lo Spirito Maestro e Memoria di Cristo nella Chiesa

(Gv 1425-26) 269Lo Spirito testimone di Cristo autore della martyria

ecclesiale 271Lo Spirito rivela alla Chiesa il giudizio sul mondo

(Gv 167b-11) 274Lo Spirito Guida della Chiesa alla veritagrave cristologica

(Gv 1613-14) 277Lo Spirito la remissione dei peccati lrsquoaccoglienza

nella comunitagrave 280Considerazioni conclusive 284

La peculiaritagrave del laquosacerdozio regaleraquo (basigraveleion hieraacuteteuma) e il suo sviluppo biblico-teologicodi Giuseppe De Virgilio 287Preliminari 2871 La rilevanza dellrsquoespressione laquoMamleket kōhanicircmraquo 2882 La rilettura teologica nel post-esilio 2923 Il laquosacerdozioraquo di Gesugrave Cristo 2954 Aspetti della teologia paolina 300

5 Lrsquoimpiego di laquohieraacuteteuma agigraveonbasigraveleion hieraacuteteumaraquo in 2Pt 21-10 305

6 La visione di laquoBasileacuteia hiereacuteisraquo in Apocalisse 310Conclusione 314

Bibbia e modelli etici-bioetici oggi analisi e valutazionidi Michele Mazzeo 3171 Necessitagrave di un confronto con i modelli etici e

bioetici odierni e riscoperta delle laquofontiraquo per prendersi cura della vita umana 318

2 Sei modelli dalla bioetica dei principi alla bioetica laica della sacralitagrave della vita 32121 Bioetica dei principi 32122 Modello bioetico dellrsquoetica procedurale 32423 Modello bioetico liberale-soggettivista 32524 Modello bioetico utilitarista 32725 Modello dallrsquoetica senza veritagrave a quello

della sacralitagrave della vita 33026 Bioetica laica della sacralitagrave della vita 332

3 Cinque modelli bioetici dallrsquoetica del rispetto della natura e dellrsquoidentitagrave persona umana al modello neotestamentario 33331 Rispetto della natura umana etica del futuro e

bioetica della responsabilitagrave (Habermas e Jonas) 33332 Bioetica cattolica e bioetica laica 33733 Modello del personalismo ontologicamente fondato

e laquometodo triangolareraquo E Sgreccia 33934 Modello neotestamentario di R Dennis Macaleer 34435 Valore proprio di ogni creatura e analisi del modello

tecnocratico e del relativismo pratico (papa Francesco) 3454 Valutazioni e conclusioni 350

Bibliografia di Armando Augello 363

137

La pericope oggetto di questo studio egrave il cuore teologico del vangelo lucano percheacute Gesugrave offre una rivelazione e una novitagrave notevole

Rivelazione inserita nel tempo ma indipendente dalla storia le-gata alla parola di Gesugrave ma destinata a ogni generazione piena di vigore e tuttavia discreta oggetto di riflessione ma negata ai sapienti Egrave arrivato il tempo dei capovolgimenti Capovolgimento dei valori e sostituzione delle persone promuoveranno gli umili al primo posto tra i beneficiari di Dio Questa rivelazione cristiana e le ripercussioni che le sono proprie corrispondono come precisa il testo al progetto di Dio Questo succede percheacute il padre sta dietro al figlio e vive in comunione con lui Non sorprende affatto perciograve che unrsquoimpressione di compimento di irruzione escatologica attiri le menti alla lettura di questo passo Qui termina la lunga attesa dei profeti biblici e qui inizia la testimonianza del paradosso cristiano del nocciolo duro del vangelo1

Il testo del trittico egrave formato da tre pale la preghiera di esultanza di Gesugrave (1021-24) al centro la pagina meravigliosa sul laquoBuon Samaritanoraquo (1025-37) e infine lrsquoepisodio di Marta e Maria (1038-42) La prima pala esprime un rarissimo esempio di come Gesugrave abbia pregato e rivelato la mutua comunione con il Padre e come questa rivelazione sia inclusiva e non esclusiva percheacute aperta a laquochiunque Egli la voglia rivelareraquo Il Cristo egrave il mediatore unico che egrave venuto a farci conoscere in senso

1 F Bovon Luca vol 2 (Commentario Paideia Nuovo Testamento 32) Bre-scia 2007 pp 86-87

laquoMettiti in cammino e anche tu farsquo lo stessoraquo Il trittico lucano in 1021-42

di Ernesto Della Corte

138

biblico il cuore stesso di Dio Egli egrave Misericordia tenerezza grazia e perdono Dio si fa prossimo a ognuno di noi e atten-de che anche noi sul Suo esempio ci facciamo prossimo di chiunque incontriamo percheacute nel fratello e nella sorella che ha bisogno egrave Lui stesso a ricevere La rivelazione egrave aperta ai laquopiccoliraquo cioegrave ai discepoli dei quali Maria la sorella di Marta egrave unrsquoicona vivace Tutto parte sempre dallrsquoalto egrave un dono da accogliere nellrsquoascolto radice del doppio comandamento di amare Dio e il prossimo

La ricerca e lrsquoanalisi di questo brano procedono innan-zitutto affrontando lo studio filologico del testo per poi darne una struttura retorica che ne renda visibile e chiara la strutturazione Si passa infine allrsquoanalisi esegetica e allrsquoat-tualizzazione

In questrsquoanno di Giubileo straordinario sulla Misericordia mi auguro che questo studio sia una lampada accesa sul nostro cammino verso il Regno

1 Analisi filologica

Seguono ora il testo greco e italiano con le note esplicative per avere giagrave uno sguardo sullrsquoarticolazione del testo

139

21 Ἐν αὐτῇ τῇ ὥρᾳ ἠγαλλιάσατο [ἐν] τῷ πνεύματι τῷ ἁγίῳ καὶ εἶπεν

In quella stessa OraI (Gesugrave) trasaligrave di gioiaesultograveII nello Spirito Santo e disse

ἐξομολογοῦμαί σοι πάτερ κύριε τοῦ οὐρανοῦ καὶ τῆς γῆς ὅτι ἀπέκρυψας

laquoTi ringrazioIII o PadreIV Signore del cielo e della terra percheacute hai nascosto

I laquoIn quella stessa oraraquo egrave lrsquoespressione che laquosi riferisce al ritorno dei discepoli lrsquoesito della loro missione ndash e di quella futura della Chiesa ndash viene posto sotto il segno del Padre e del suo beneplacito Lo Spirito Santo egrave la fonte dellrsquoesultanza di Gesugrave Egli appare in tre momenti importanti dellrsquoinizio del ministero Lc 322 41 418 questo stesso Spirito saragrave lrsquoagente principale che dirigeragrave la missione postpasquale crsquoegrave quindi continuitagrave in profonditagrave tra la missione svolta da Gesugrave e lrsquoopera della Chiesaraquo (G Rossegrave Il Vangelo di Luca Commento esegetico e teolo-gico Roma 1992 p 392) laquoQui ldquoorardquo va preso come termine tecnico (cosigrave anche in Giovanni) per indicare la manifestazione della salvezza messianica che i profeti avevano predetto Il confronto si impone con Lc 1256 1944 2124 2253 2343 e Gv 423 524 131raquo (La Bibbia Nuovissima Versione dai testi originali vol III Cinisello Balsamo 1991 p 443 citata drsquoora in poi come NVB)

II Lrsquoespressione egrave tipicamente lucana ed egrave la stessa usata per Maria allrsquoinizio del Magnificat (Lc 147) il verbo ricorre solo in queste due citazioni del Vangelo ed egrave seguito dallrsquoespressione laquonello Spirito Santoraquo che vuol dire laquosotto lrsquoinflusso dello Spirito Santoraquo (Lc 227) Il verbo ἀγαλλιάομαι ricorre pure in At 226 (citazione del Sal 158-11 LXX) e At 1634 (il carceriere di Paolo) Cfr lrsquoottimo commento filologico di M Crimella Luca Introduzione traduzione e commento (Nuova Versione della Bibbia dai testi antichi 39) Cinisello Balsamo 2015 cfr anche LT Johnson Il Vangelo di Luca Sacra Pagina vol 3 Leumann 2004 laquoLrsquoesultanza (nella gioia) ricorda i racconti dellrsquoinfanzia (cfr 147) mentre il nesso tra preghiera e Spirito evoca il battesimo (cfr 321-22) e le tentazioni (cfr 41)raquo (M Crimella op cit p 198)

III Luca usa il verbo ἐξομολογέομαι come fa il Sal 1361-326 LXX per dire la laquoconfessio fideiraquo del salmista laddove il testo ebraico ha hocircducirc In Lc 226 ha per soggetto Giuda che sta consegnando Gesugrave e ha il senso di laquoessere drsquoaccordo acconsentire avere lo stesso linguaggioraquo in At 1918 ha per soggetto laquomolti che si convertironoraquo confessarono di aver praticato arti magiche laquo[Nel nostro testo] Letteralmente ldquoTi riconoscordquo La preghiera di Gesugrave segue lo schema delle preghiere ebraiche nella sinagoga quali la Berakah Yozer a) lode introduttiva b) motivo della lode c) affermazione di assenso o ripetizione della lode La versione di Luca egrave molto simile a quella di Mt 1125-26raquo (LT Johnson Il Vangelo di Luca Sacra Pagina vol 3 Elledici Leumann (TO) 2004 p 152)

IV laquoPadreraquo esprime la coscienza filiale di Cristo mentre laquoSignore del cielo e della terraraquo dichiara il dominio sovrano di Dio sul mondo e sulla storia laquoQuesto profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dioraquo (G Rossegrave Il Vangelo di Luca p 393 Il vocativo laquoPadreraquo nelle preghiere giudaiche egrave rarissimo (Sap 143 3Mac 638) e non egrave equivalente al termine laquoAbbacircraquo usato da Gesugrave Dio egrave ricono-sciuto come Padre di Israele Dt 326 Is 6316 647 Ger 34

140

ταῦτα ἀπὸ σοφῶν καὶ συνετῶν καὶ ἀπεκάλυψας αὐτὰ νηπίοιςmiddotναὶ ὁ πατήρ ὅτι οὕτως εὐδοκία ἐγένετο ἔμπροσθέν σου

coseV ai sapientiVI e agli intelligenti e le hai rivelateVII ai piccoliVIIISigraveIX Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a TeX

V Lrsquoespressione laquoqueste coseraquo dal contesto si riferisce alla manifestazione del potere di Dio nelle opere del Figlio e soprattutto quello che sta per rivelare la comunione reciproca delle Persone in Dio che solo Gesugrave comunica a chi vuole cioegrave ai piccoli i discepoli

VI laquoEcco due categorie di persone che si atteggiano in modo contrario nei confronti del regno di Dio I primi non vanno identificati solamente con i ldquoteologirdquo del tempo di Gesugrave gli scribi e i farisei i tipici nemici di Gesugrave che pensavano di avere il monopolio della legge e perciograve della conoscenza della volontagrave di Dio ma rappresentano una categoria di persone quelli che si credono autosufficienti che non hanno bisogno della rivelazione salvifica di Gesugrave (Gv 748) che si affidano solo alla sapienza di questo mondo (cfr 1Cor 118ss) per risolvere tutti i loro problemi compreso quello della salvezza I piccoli invece sono coloro che si aprono alla salvezza come a un dono che viene dal Padre La loro caratteristica egrave la disponibilitagrave a essere donati da Dio Sono in altri termini i poveri gli umili i semplici i peccatori pentiti di cui parla il Vangelo sono lrsquoantitipo dei poveri di Jahveacute di cui ci parla lrsquoAT (cfr Sof 312)raquo (NVB 444) Il binomio laquosapienti e intelligentiraquo proviene da Dt 11315 laquoPrendete in ognuna delle vostre tribugrave uomini saggi (Haacutekaumlmicircm) perspicaci conosciuti affincheacute io li ponga alla vostra testa hellip Allora presi i capi delle vostre tribugrave uomini saggi (Haacutekaumlmicircm) e dotati di esperienza e li costituii vostri capihellipraquo

VII Notiamo il contrasto tra laquonascondereraquo e laquorivelareraquo e quello tra laquodotti e sapientiraquo e laquopiccoliraquo (impotenti) che troviamo in 1Cor 31 (laquoneonati in Cristoraquo) I piccoli laquosono gli umili gli ignoranti (in senso etimologico) i semplici i poveri (cfr Sal 188 LXX [TM 198] Pr 132) costoro non hanno competenza accademica a differenza di coloro che conoscono la Leggeraquo (M Crimella Luca p 199) Il Vangelo si rivolge non a quelli che si sentono laquonellrsquoepicaraquo agli eroi di ogni tempo ma alle persone semplici che vivono perograve in Dio Luca infatti piugrave avanti li confronta con i discepoli laquoRovesciamento di dinamica se per il giudaismo Dio si comunica-rivela ai saggi (i pii di Qumran capi di sette apocalittiche farisei e zeloti dottori della Legge in genere) per Gesugrave si egrave giagrave rivelato ai ldquopiccolirdquo i suoi i Dodici i 72 Qual egrave il contenuto di questa rivelazione Due momenti coordinati a chi Egli vuole Gesugrave manifesta di essere il ldquoFiglio dellrsquouomordquo nel disegno del Padre Egli introduce chi vuole nel progetto del Padreraquo (La Bibbia Piemme Casale Monferrato 1995 p 2461)

VIII laquoRiconoscendosi nella figura dei ldquopiccolirdquo la comunitagrave cristiana mostra di aver ca-pito il capovolgimento operato dalla rivelazione divina offerta qui a Gesugrave e da Gesugrave Il Figlio stesso che afferma di aver ricevuto tutto dal Padre (v 22) egrave Lui pure uno di questi bambini Non porta forse il titolo di ldquofigliordquo Senza la coscienza di essere ldquofigliordquo con la minuscola non sarebbe il ldquoFigliordquo con la maiuscolaraquo (F Bovon Luca vol 2 p 91)

IX laquoAudace lrsquoorante osa risalire dagli atti di Dio (ldquoTu hai svelatordquo) allrsquointenzione divina (εὐδοκία il ldquocompiacimentordquo) dal percepibile allrsquoinconoscibile di Dio Il detto (v 21d) ha un sapore liturgico somiglia a un responsorio o a unrsquoantifona Ecco quindi che il testo si puograve leggere a morsquo di dialogo come se un secondo credente rispondesse al primo proseguendo il rendimento di grazie Del resto la frase egrave cronologicamente al secondo posto Bisogna immaginare un profeta cristiano che in preghiera sottolinea con queste parole lrsquoascolto del primo detto ossia del rendimento di grazie (v 21bc) Questo responsorio esprime innanzitutto unrsquoadesione un sigrave il segno di un accordo Questa convergenza dei convincimenti viene in seguito resa esplicita (ὅτι egrave qui un ldquocherdquo o un ldquoin realtagraverdquo invece di un ldquopercheacuterdquo o di un ldquoinfattirdquo) Il commento riespone il primo detto in altri termini la rivelazione ai piccoli intesa qui anche come un avvenimento (ἐγένετο) egrave definita soprattutto quale affermazione del disegno salvifico di Dioraquo (F Bovon Luca vol 2 p 93)

X laquoCosigrave egrave piaciuto a Teraquo lett laquoCosigrave ci fu compiacimento in Tua presenzaraquo La TOB traduce laquoEgrave cosigrave che Tu hai disposto nella Tua benevolenzaraquo Luca vuole affermare che

141

22 πάντα μοι παρεδόθη ὑπὸ τοῦ πατρός μου καὶ οὐδεὶς γινώσκει τίς

Tutto (ogni cosa)XI mi egrave stato donatoconsegnatoXII dal PadreXIII mio e nessuno conosceXIV

ἐστιν ὁ υἱὸς εἰ μὴ ὁ πατήρ καὶ τίς ἐστιν ὁ πατὴρ εἰ μὴ ὁ υἱὸς καὶ ᾧ ἐὰν βούληται ὁ υἱὸς ἀποκαλύψαι

chi egrave il Figlio se non il Padre neacute chi egrave il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

23 Καὶ στραφεὶς πρὸς τοὺς μαθητὰς κατ᾽ ἰδίαν εἶπενmiddot μακάριοι οἱ ὀφθαλμοὶ οἱ βλέποντες ἃ βλέπετε

Poi si voltograveXV verso i discepoli li prese a parte e disse laquoBeatiXVI gli occhi che vedono tutte queste cose

il piano di Dio la Sua benevolenza egrave a favore dei laquopiccoliraquo come lrsquoevangelista ha imparato dal suo maesto Paolo il quale in 1Cor 118-31 inneggia a Dio come Colui che si rivolge ai deboli e non ai forti di questo mondo

XI Stando al contesto lrsquoespressione laquoqueste coseraquo egrave in relazione con laquooraraquo egrave cioegrave la rivelazione che Gesugrave opera in fatti e parole e la comunione intima con il Padre nella forza dello Spirito tutto questo piano di salvezza egrave dono di rivelazione e non capacitagrave umana di comprensione laquoCon J Jeremias possiamo distinguere il tema (22a) lo sviluppo (22b) e la conclusione (22c) Il tema egrave la rivelazione totale del Padre al Figlio dunque non potere (exousia cfr Mt 2818) ma rivelazione Il verbo greco paradidomi denota la trasmissione di un insegnamento o di una tradizioneraquo (NVB 444)

XII Questo passivo indica che il Padre egrave la fonte e il Figlio egrave lrsquounico mediatoreXIII Il termine laquoPadreraquo ricorre 2x nei vv iniziali 21-22 laquoldquoPadrerdquo e ldquoFigliordquo sono

termini che rimandano a una profonda intimitagrave e a una straordinaria conoscenza fra lrsquouno e lrsquoaltro Per questo il Figlio puograve rivelare il Padre in un modo tutto speciale La relazione qui descritta rimanda alla piena conoscenza che di Dio aveva Gesugraveraquo (M Crimella Luca pp 198-199)

XIV laquoUn linguaggio relazionale cosigrave esplicito egrave inconsueto nei Sinottici men-tre invece si trova molto piugrave spesso in Giovanni (cfr 335 729 1014-15 133 1722529) Il logion di Luca egrave simile a quello di Mt 1117raquo (LT Johnson op cit p 152) laquoLo sviluppo del tema egrave in forma binaria e ha carattere giovanneo Qui Gesugrave manifesta chiaramente la coscienza della sua divinitagrave vi egrave una perfetta comunione di vita e un totale scambio di beni tra il Padre e il Figlio Questa realtagrave perograve diventa oggetto di rivelazione e strumento di salvezza il Figlio ci dona la conoscenza del Padre e noi possiamo avere un concetto esatto del Padre solo attra-verso la rivelazione che ce ne fa il Figlio I due termini conoscenza e Figlio vanno considerati in senso giovanneo la conoscenza indica una relazione personale (cfr Gv 173) lrsquouso assoluto di Figlio egrave proprio del quarto Vangelo (nei Sinottici ricorre solo in Mc 1332)raquo (NVB 444)

XV Il verbo laquovoltarsiraquo in Luca appare 7x e ha sempre Gesugrave come soggetto 79 (Gesugrave egrave meravigliato della fede del centurione e lo indica alle folle) 744 (Gesugrave si rivolge verso la peccatrice ma parla a Simone gli cambia prospettiva) 955 (Gesugrave rimprovera Giaco-mo e Giovanni che vogliono punire i Samaritani) 1023 (si rivolge ai discepoli) 1425 (rivolto alle folle pone le condizioni della sequela) 2261 (egrave lo sguardo di Gesugrave su Pietro che ha tradito) 2328 (lungo la via dolorosa Gesugrave si rivolge a una grande moltitudine di persone e alle donne) Il verbo dunque non egrave laquoredazionaleraquo come qualche autore afferma ma esprime lrsquointervento di Cristo che perdona stimola chiede afferma il Suo voltarsi opera una trasformazione su coloro a cui si rivolge

XVI Gesugrave dichiara la beatitudine di chi sa riconoscere qui e ora la presenza del Padre negli avvenimenti che caratterizzano la vita terrena di Lui e dei suoi discepoli

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24 λέγω γὰρ ὑμῖν ὅτι πολλοὶ προφῆται καὶ βασιλεῖς ἠθέλησαν ἰδεῖν ἃ ὑμεῖς βλέπετε καὶ οὐκ εἶδαν καὶ ἀκοῦσαι ἃ ἀκούετε καὶ οὐκ ἤκουσαν

Vi dico infatti che molti profetiXVII e re hanno desiderato vedere quello che voi vedete ma non lrsquohanno visto ascoltareXVIII quello che voi ascoltate ma non lrsquohanno ascoltatoraquo

25 Καὶ ἰδοὺ νομικός τις ἀνέστη ἐκπειράζων αὐτὸν λέγωνmiddot διδάσκαλε τί ποιήσας ζωὴν αἰώνιον κληρονομήσω

Ed ecco un certo dottoreXIX della Legge si alzograve per metterlo alla provaXX Maestro che cosa devo fare per ereditareXXI la vita eterna

(cfr Lc 1256) in essi infatti sta nascosta e operante la realtagrave lungamente desiderata dai profeti Egrave nellrsquooggi della salvezza propostaci da Cristo nella Chiesa (ecco un altro motivo per cui Luca ha scritto gli Atti degli Apostoli) che noi possiamo fare nostra questa beatitudineraquo (NVB 444-445) laquoQuesto egrave il settimo macarismo che abbiamo nel Vangelo (cfr 145 62021[2x]22 723) Qui lrsquoaccento egrave posto sul vedere nei vv 24 e 28 invece egrave sullrsquoascoltare Ci richiama alla mente 818 ldquoFate attenzione dunque a come ascoltaterdquoraquo (LT Johnson op cit p 152) laquoBeatitu-dine rivolta ai suoi in disparte essi sono i testimoni privilegiati dellrsquointervento escatologico di Dio avviato in Gesugrave Luca trae una conclusione alla catechesi del Maestro Insiste sul vedere ma anche sullrsquoascoltare che ha giagrave altrove indicato come veicolo di salvezza (cfr 421)raquo (La Bibbia Piemme 2461)

XVII I profeti sono stati chiamati e inviati ad annunciare la salvezza ma neacute essi neacute i potenti (cioegrave i re) potranno vedere e ascoltare le rivelazioni del Figlio di Dio Continua come prima al v 21 la contrapposizione tra i potenti del mondo e i piccoli del Vangelo

XVIII laquoMentre nellrsquoattesa giudaica si esprimeva solo lrsquoatto del vedere Gesugrave vi aggiunge quello dellrsquoudire percheacute nella sua predicazione questo implica lrsquoaccet-tazione della proposta di salvezza (cfr 722)raquo (NVB 445)

XIX Il termine νομικός ricorre in Luca 6x (730 1025 11454652) e vuol dire sempre laquostudioso della Leggeraquo laquoIn greco classico νομικός egrave un aggettivo (cfr Tt 39) mentre nellrsquounica occorrenza della Settanta egrave sostantivo e si riferisce al ldquoperito della Toragraverdquo Eleazaro (4Maccabei 54) Tipico termine di Luca rimanda a una categoria di persone specializzate nella conoscenza della Leggeraquo (M Crimella op cit p 200)

XX Il verbo ἐκπειράζω ricorre in Lc 412 a proposito della prova a cui egrave sot-toposto Gesugrave da parte del diavolo ed egrave contenuto nella citazione di Dt 616 Nel nostro testo il verbo assume subito lrsquointenzione ostile della domanda tesa a tendere un tranello a Gesugrave chiamato laquoMaestroraquo (διδάσκαλος)

XXI laquoLa stessa domanda ricorre in seguito in Lc 1818 e nei passi paralleli di Mt 1929 e Mc 1017 Questa combinazione di termini non si trova nella Torah Lrsquoldquoereditagraverdquo (klēronomia) promessa al popolo egrave la terra (Gn 284 Dt 18 212 41 cfr At 75) Il LXX Sal 155 dice che il Signore egrave lrsquoereditagrave del salmista e il LXX Sal 3618 parla di unrsquoereditagrave eterna (cfr anche Est 47) ma questa non egrave legata alla ldquovita eternardquo In LXX Dn 122 drsquoaltra parte i giusti risorgeranno alla ldquovita eternardquo Nel NT lrsquoidea di una ldquoereditagrave eternardquo si trova solo in Eb 915 che perograve si rifagrave a 1Pt 14 ma la nozione di ldquovita eternardquo ricorre frequente (cfr ad esempio Rm 27 521 622-23 Gal 68 Gd 21 e in particolare Gv 315-16) Negli altri Sinottici si trova soltanto una volta ma Luca la usa ancora in 181830 At 134648raquo (LT Johnson

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26 ὁ δὲ εἶπεν πρὸς αὐτόνmiddot ἐν τῷ νόμῳ τί γέγραπται πῶς ἀναγινώσκεις

Gli disse Che cosaXXII sta scritto nella legge Come leggi

27 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπενmiddot ἀγαπήσεις κύριον τὸν θεόν σου ἐξ ὅλης [τῆς] καρδίας σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ ψυχῇ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ ἰσχύϊ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ διανοίᾳ σου καὶ τὸν πλησίον σου ὡς σεαυτόν

Rispose Amerai il Signore tuo DioXXIII con tutto il tuo cuoree con tutta la tua anima e con tutte le tue forze e con tutta la tua mente eil tuo prossimo come te stesso

28 εἶπεν δὲ αὐτῷmiddot ὀρθῶς ἀπεκρίθηςmiddot τοῦτο ποίει καὶ ζήσῃ

Gli disse Hai risposto rettamenteXXIV farsquo questo e vivrai

op cit p 155) Cosa vuol dire lrsquoesperto della Legge Egli chiede cosa deve fare per ottenere il premio della comunione definitiva con Dio percheacute spesso i Giudei avevano paura di osservare la Legge senza ottenerne il premio Egrave una domanda che ci si fa anche oggi

XXII In perfetto metodo rabbinico Gesugrave risponde con una contro-domanda addirittura doppia laquoChe cosahellip Comeraquo Evidentemente da interrogato diventa interrogante e inverte i ruoli egrave la sua grande abilitagrave educativa spostando sempre tutto dal piano teorico a quello pratico

XXIII laquoCon leggere varianti nelle proposizioni Luca qui riproduce sostan-zialmente LXX Dt 65 aggiungendo la frase ldquoe con tutta la tua mente (dianoia)rdquoraquo (LT Johnson op cit p 155) Alla citazione di Dt 65 egrave aggiunto il testo di Lv 1918 La versione di Luca si differenzia dagli altri Sinottici percheacute unisce i due comandamenti in uno solo laquoGesugrave vuole mettere a fuoco attraverso la conoscenza e la sapienza di uno scriba il cuore della Legge amerai Dio (Dt 65) e amerai il tuo prossimo come te stesso (Lv 1918) La Legge mosaica egrave buona se Gesugrave com-menta laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo Attendibile segno di tensione tra protocristianesimo e sinagoga segno di una deplorevole dissociazione tra amore di Dio e del prossimo egrave lrsquoimmediato collegamento di Lv 1918 a Dt 65 per Luca i due valori sono inscindibiliraquo (La Bibbia Piemme cit p 2461)

XXIV Lrsquoavverbio ὀρθῶς ricorre in Lc 735 (il sordo κωφός balbuziente μογι-λάλος) dunque un sordastro 743 (Simone il fariseo ha giudicato bene) 1028 2021 (i dottori della Legge e i capi dei sacerdoti affermano che Gesugrave parla e in-segna rettamente)

XXV Puograve essere sostantivo oppure avverbio nel primo caso abbiamo laquoE chi egrave il mio prossimoraquo nel secondo il senso egrave laquoE chi egrave vicino a meraquo A motivo della vicinanza della citazione della posizione del pronome personale μου e del ritmo del dialogo sembra piugrave opportuna la scelta del termine come sostantivo

XXVI Il dottore della Legge laquovuole giustificare la domanda che ha posto non voleva solo tentare Gesugrave (in questo caso sarebbe stata troppo ovvia la risposta da dare) ma richiedeva un concetto piugrave chiaro di prossimoraquo (NVB 446) Egli perograve si muove sempre su un ambito teorico senza mettersi in gioco egrave il classico intellettuale che discutehellip ma non fa

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29 ὁ δὲ θέλων δικαιῶσαι ἑαυτὸν εἶπεν πρὸς τὸν Ἰησοῦνmiddot καὶ τίς ἐστίν μου πλησίονXXV

Ma quegli volendo giustificarsiXXVI disse a Gesugrave E chi egrave il mio prossimoXXVII

30 Ὑπολαβὼν ὁ Ἰησοῦς εἶπεν ἄνθρωπός τις κατέβαινεν ἀπὸ Ἰερουσαλὴμ εἰς Ἰεριχὼ καὶ λῃσταῖς περιέπεσεν οἳ καὶ ἐκδύσαντες αὐτὸν καὶ πληγὰς ἐπιθέντες ἀπῆλθον ἀφέντες ἡμιθανῆ

ReplicandoXVIII Gesugrave disseUn (certo) uomoXXIX scendeva da Gerusalemme a GericoXXX e incappograve nei brigantiterroristiXXXI i quali dopo averlo spogliato e percosso se ne andarono abbandonandolo mezzo morto

31 κατὰ συγκυρίαν δὲ ἱερεύς τιςXXXII Ma per caso un (certo) sacerdote

XXVII laquoPer Lv 1918 ldquoil prossimordquo sono ldquoi figli del Tuo popolordquo (ossia gli altri Israeliti) Piugrave avanti in Lv 1933-34 questo viene esteso ai ger (ldquostranierirdquo) residenti sul territorio Dato che nella traduzione dei LXX ger egrave reso con prosēlytos (ldquoproseli-tirdquo) questo atteggiamento di amore era alquanto ristretto Tra i gruppi settari come quello di Qumran la distinzione tra lrsquoamore verso i figli della luce e qualsiasi altra persona era assoluta (cfr 1Qs 19-10) Tra i farisei si discuteva molto sui rapporti che potevano intercorrere con i non-Giudei come ad esempio m Abodah Zarah 11 21-2 49-10raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXVIII In Lc 743 (Simone il fariseo risponde a Gesugrave) 1030 (Gesugrave riprende il discorso per esplicare ancora meglio cosa Egli intenda perograve non offre una motivazione razionale bensigrave usa una parabola per catturare lrsquoascoltatore e capovolgere il suo punto di vista In questo senso le parabole non solo sono un ottimo strumento pedagogico ma diventano lrsquoespressione per rovesciare le proprie convinzioni e aprire un nuovo orizzonte di vita laquoGesugrave accoglie la domanda nella misura in cui la comprende bene Tali sembrano essere qui le due sfumature del verbo ὑπολαμβάνω ldquoaccogliererdquo e ldquocomprendererdquo che srsquoincontrano nei dialoghi sia giudaici che greciraquo (F Bovon op cit p 109)

XXIX Dal contesto sembrerebbe che sia un giudeo percheacute forse dopo aver preso parte al culto sta scendendo da Gerusalemme collocata a circa 850 m slm verso Gerico la cui oasi egrave a circa -240m slm il dislivello egrave notevole Il percorso pietroso e arido egrave di circa 27 km

XXX laquoGerico era sede di sacerdoti e leviti Riccorrendo la loro settimana di servizio al tempio salivano a Gerusalemme Alla vista del malcapitato devono scegliere tra lui morente e Lv 211 che prescrive di evitare ogni contatto con cadaveri o uomini morentiraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XXXI Il termine greco λῃστής ricorre in Lc 103036 (il nostro testo) 1946 (Gesugrave rimprovera di aver reso il Tempio covo di ladroni) 2252 (Gesugrave rimprovera i capi dei sacerdoti i capitani del Tempio e gli anziani per averlo considerato un briganteterrorista laquoIl termine lēstēs egrave usato da Giuseppe per bande organizzate di ladroni di strada che rendevano il viaggiare pericoloso (cfr Giuseppe La guerra giudaica 2228-230)raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXII laquoIl pronome indefinito tis usato per ciascuno dei personaggi del racconto indica che essi rappresentano le rispettive categorie I sacerdoti e i leviti pur non facendo parte dellrsquoaristocrazia facoltosa rappresentavano simbolicamente la classe dirigente (cfr ad esempio 1QS 18ss 51-4) Erano soggetti a restrizioni di puritagrave legale che limitavano i loro contatti con gli altri Ciograve che il racconto vuol dimo-

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κατέβαινεν ἐν τῇ ὁδῷ ἐκείνῃκαὶ ἰδὼν αὐτὸν ἀντιπαρῆλθενmiddot

scendeva per quello strada e avendolo vistoXXXIII passograve oltreXXXIV dal lato opposto (= passare senza fermarsi nonostante abbiano visto)

32 ὁμοίως δὲ καὶ Λευίτης [γενόμενος] κατὰ τὸν τόπον ἐλθὼν καὶ ἰδὼνἀντιπαρῆλθεν

Allo stesso modo anche un levita giunto sul posto e avendolo vistopassograve oltre dal lato opposto

33 Σαμαρίτης δέ τις ὁδεύωνXXXV ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν

Invece un (certo) samaritanoXXXVI che passava per la strada giunse accantoXXXVII a lui

strare non egrave un contrasto tra i Giudei e i Samaritani a vantaggio di questi ultimi ma un contrasto tra quelli che sono ufficialmente riconosciuti come appartenenti al popolo e quelli che non lo sonoraquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXIII laquoEgrave probabile che il sacerdote abbia finito il proprio servizio e rientri a casa Invece di unire lrsquoamore del prossimo col servizio di Dio trascura la misericordia com-plemento obbligato della pietagrave Lo stesso vale per il levita altro officiante del tempio di rango inferiore Luca li considera imperdonabili percheacute dopo aver visto (ἰδὼν vv 31 e 32) hanno entrambi chiuso gli occhi Non srsquoincontrano col ferito si allontanano diventano inesistenti morti al presente trattenuti dal loro passato condizionati da regole rituali e da pulsioni egoiste Sono passati senza fermarsiraquo (F Bovon op cit p 111)

XXXIV laquoIl senso di questo verbo (ἀντιπαρέρχομαι) raro non egrave evidente poicheacute una delle preposizioni suggerisce il passare oltre (παρά) e lrsquoaltra un camminare di fronte o contro (ἀντί)raquo (ivi n 10 111) laquoAlla lettera ldquoFece un giro intorno a lui e passograve oltrerdquo Luca per mezzo del verbo ἀντιπαρέρχομαι dagrave corpo alla scelta del ministro di culto dal punto di vista fraseologico infatti il preverbio ἀντί sottolinea la distanza fra il sacerdote e lrsquoanonimo passante (cfr anche il v 32)raquo (M Crimella op cit p 201)

XXXV Il verbo egrave hapx legomenon nel NT e richiama il sostantivo ὁδός via che ricorre in Luca 20x 17679 244 345 727 8512 9357 10431 116 1258 1423 1835 1936 2021 243235

Questo termine indica una persona che egrave per la via che compie un cammino Da 957 in poi Gesugrave compie la sua via verso il mistero pasquale cfr E Della Corte Solidarietagrave con Cristo solidarietagrave con gli uomini La conversione a uno stile di vita cristia-no e quindi solidale il cammino del credente nel grande inserto lucano (Lc 951-1946) laquoPresenza Pastoraleraquo 4-5 (1999) pp 27-60 Fin dallrsquoinizio il personaggio egrave dunque presentato in forte sintonia con il Cristo stesso che ha iniziato il suo viaggio decisivo

XXXVI laquoQuesta identificazione acquista tanta piugrave forza se si considera lrsquoostilitagrave mostrata dai Samaritani contro il ministero stesso di Gesugrave giagrave accennato in 953 Un altro Samaritano egrave descritto in modo positivo in 1716 e la missione in Samaria segna unrsquoimportante tappa nella diffusione del lieto messaggio negli Atti (18) riportando in quella regione un notevole successo (At 81-14 931153)raquo (LT Johnson op cit p 156) laquoSecoli di meditazione devota hanno offuscato la nostra capacitagrave di percepire lrsquoostilitagrave che contrapponeva Giudei e Samaritani Dopo lrsquoesilio babilonese i Samaritani si erano opposti alla restaurazione di Gerusalemme e nel II

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καὶ ἰδὼν ἐσπλαγχνίσθη e avendolo visto ne provograve compassioneviscere di misericordiaXXXVIII

34 καὶ προσελθὼν κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτοῦ ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ ἴδιον κτῆνος ἤγαγεν αὐτὸν εἰς πανδοχεῖονXXXIX καὶ ἐπεμελήθη αὐτοῦ

fattosi vicinoXL gli fasciograve le ferite versandovi olio e vinoe caricatolo sulla sua cavalcatura lo portograve alla locanda esi prese cura di lui

sec aC avevano collaborato con i sovrani siriani nelle guerre contro i Giudei Nel Siracide (5025-26) che risale al 200 aC si dice che i Samaritani ldquonon sono neppure una nazionerdquo e nel 128 aC il sommo sacerdote giudeo bruciograve il tempio Samaritano sul monte Garizim Allrsquoinizio del I sec dC durante la Pasqua i Samaritani sparsero le ossa di un cadavere nel tempio contaminandolo e impedendo la celebrazione della festivitagraveraquo (JR Donahue Il Vangelo in parabola Brescia 2016 pp 122-123)

XXXVII Notiamo la differenza tra i tre personaggi il sacerdote e il levita passano laquooltreraquo (antiparagrave-) mentre il Samaritano passa laquoaccantoraquo (katagrave) Luca nota con molta finezza questo particolare lrsquointeresse del Samaritano inizia proprio con il laquopassare accantoraquo invece che laquooltreraquo

XXXVIII Lrsquoevangelista Luca usa questo verbo in 713 (episodio della peccatrice) 1033 1520 (il padre lo vide e ne ebbe compassione) Non ricorre negli Atti degli Apostoli laquoIl verbo ha una radice che richiama le interiora (τὰ σπλάγχνα) cioegrave i sentimenti piugrave profondi In Luca caratterizza lrsquointensa emozione di Gesugrave di fronte alla donna vedova che ha perso lrsquounico figlio (713) inoltre lrsquoevangelista utilizza lo stesso verbo per esprimere lo slancio del padre allorcheacute vede il figlio prodigo che si sta avvicinando a casa (1520)raquo (M Crimella op cit p 201) laquoEgrave significativo che per parlare di compassione e di misericordia lrsquoAntico Testamento adoperi il termine raHaacutemicircm Tale termine deriva da reHem cioegrave grembo materno con esso possono essere indicate anche le viscere di un essere umano che tanto nellrsquoAntico quanto nel Nuovo Testamento sono considerate la sede dei sentimentiraquo (E Della Corte Mi sono legato a voi Le persone consacrate luce del Regno Roma 2015 p 141) Uno dei vertici della misericordia dellrsquoAT egrave il testo di Os 111-11 nel quale al v 8 si dice laquoMi dagrave un tuffo il cuore mi si sommuovono le viscereraquo (μετεστράφη ἡ καρδία μου ἐν τῷ αὐτῷ συνεταράχθη ἡ μεταμέλειά μου nel quale troviamo il termine μεταμέλεια che appartiene allrsquoambito semantico del verbo citato da Lc 103435 prendersi cura che compare nel NT in 1tm 35 con una chiara valenza affettiva e pastorale di cura)

XXXIX Letteralmente questo termine significa laquoil luogo accogliente per tuttiraquo Il termine πανδοχεύς al v 36 significa allora laquolrsquoonni-accoglienteraquo

XL Il verbo προσέρχομαι in Luca ha qui come soggetto il Samaritano e in 714 lo stesso Gesugrave che si accosta alla bara del giovinetto morto e lo tocca sono gli episodi che rivelano lrsquoamorevole accostarsi e il prendersi cura e in entrambi i casi egrave donata la Vita

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35 καὶ ἐπὶ τὴν αὔριον ἐκβαλὼν ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ καὶ εἶπενmiddot ἐπιμελήθητιXLI αὐτοῦ καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς ἐγὼ ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με ἀποδώσω σοι

E il giorno dopo estrasse due denarie li diede allrsquoalbergatore dicendoPrenditi cura di lui e se spenderai qualcosa in piugrave te lo pagherograveal mio ritorno

36 τίς τούτων τῶν τριῶν πλησίον δοκεῖ σοι γεγονέναι τοῦ ἐμπεσόντος εἰς τοὺς λῃστάς

Chi di questi tre pensi si sia stato prossimoXLII a colui che incappograve nei briganti

37 ὁ δὲ εἶπενmiddot ὁ ποιήσας τὸ ἔλεος μετ᾽ αὐτοῦ εἶπεν δὲ αὐτῷ ὁ Ἰησοῦςmiddot πορεύου καὶ σὺ ποίει ὁμοίως

Disse Chi ha fattoXLIII compassione con lui Allora Gesugrave gli disse Mettiti in camminoXLIV e anche tu farsquo lo stesso

XLI laquoEgrave sorprendente vedere come per parlare dellrsquoincarico affidato allrsquoalbergatore Luca adoperi lo stesso verbo (ἐπιμελέομαι epimeleacuteomai curare aver cura) con cui nel v 34b aveva riassunto lrsquoazione esemplare del Samaritano Lrsquoalbergatore deve adesso proseguire esattamente quanto il Samaritano aveva fatto con il bisognoso Drsquoimportanza decisiva non egrave la persona o lrsquoistituzione via via operante bensigrave soltanto il bene del ferito In questrsquoultima parte possiamo vedere un certo apice narrativo nel fatto che soltanto qui nel corso di tutta la parabola si ricorre al discorso diretto Inoltre lrsquoincarico di prendersi cura egrave formulato allrsquoimperativo (ἐπιμελήθητι epimelecircthecircti abbi cura di lui) cosiccheacute qui abbiamo il corrispettivo interno alla parabola dei due imperativi di Gesugrave sul piano della discussione (v 28 ldquoFarsquo questordquo v 37 ldquoVarsquo e anche tu farsquo cosigraverdquo)raquo (R Zimmermann Compendio delle parabole di Gesugrave Brescia 2011 pp 847-848)

XLII laquoGesugrave trasforma la questione da un obbligo legale (chi merita il mio amore) a un atto di altruistica donazione (a chi posso dimostrare di essere il pros-simo) e di questo il tanto disprezzato Samaritano diventa un modello moraleraquo (LT Johnson op cit p 156)

XLIII laquoLa risposta del legista congiunge lrsquointerno con lrsquoesterno ossia il sentimento (τὸ ἔλεος ldquola misericordiardquo) con lrsquoazione (ὁ ποιήσας ldquochi ha agitordquo) sottolinea anche la relazione (μετ᾽αὐτοῦ ldquocon luirdquo ldquonei suoi confrontirdquo) Lrsquoevoluzione del legista continua prima polemico (v 25) poi riservato (v 29) si egrave impegnato in una relazione con Gesugrave (v 37a) La sua risposta verbale rischia proprio di diventare pratica (v 37b) Il legista e Gesugrave si sono infine trovati drsquoaccordo Grazie alla pedagogia del maestro il discepolo si egrave evoluto Ha capito la nuova definizione di prossimo alla quale Gesugrave voleva condurlo Quello che era un problema per i rabbi del tempo (quale estensione dare alla nozione di prossimo) riceve qui una risposta che non egrave stata dettata ma si egrave imposta alla riflessione dialogante e credente Con il suo affetto e la sua discrezione Gesugrave ha saputo divenire il prossimo del legistaraquo (F Bovon op cit p 114) Bovon parla di laquonuova definizioneraquo mentre Gesugrave opera uno spostamento dal piano teorico a quello pratico portando a comprendere che laquoil fareraquo riguarda il proprio modo di diventare laquoprossimoraquo nellrsquoamore Non basta sapere laquoche cosaraquo dice la Legge neacute saperla leggere se non la si vive

XLIV Luca usa molte volte questo verbo πορεύομαι e sono interessanti queste citazioni in 78 per ben 2x nellrsquoepisodio del centurione indica un laquoandaremettersi

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38Ἐν δὲ τῷ πορεύεσθαι αὐτοὺς αὐτὸς εἰσῆλθεν εἰς κώμην τινά γυνὴ δέ τις ὀνόματι Μάρθα ὑπεδέξατο αὐτόν

Ora mentre essi erano in camminoXLV avvenne che egli entrograve in un villaggioXLVI e una certa donna di nome Marta lo ricevetteXLVII (in casa sua)

in camminoraquo per eseguire un comando in 750 Gesugrave comanda alla peccatrice di laquoandare in paceraquo cioegrave drsquoora in poi di non peccare piugrave nella propria vita in 814 si richiama il rischio che lungo il cammino i piaceri le ansie e le ricchezze possano soffocare la vita (parabola del seme) in 848 Gesugrave lo dice allrsquoemorroissa come prima lrsquoaveva detto alla peccatrice in 95152535657 il verbo indica il cammino che Gesugrave sta facendo verso Gerusalemme per vivere il Mistero pasquale e lo fa con decisione (951) 1037 egrave il nostro testo e subito dopo il verbo serve da aggancio con il terzo quadro del trittico laquomentre erano in camminoraquo In 1331-33 crsquoegrave un richiamo del viaggio iniziato in 951 e la valenza egrave sempre quella pasquale In 154 egrave il pastore che si mette in cammino per cercare la pecora perduta in 1515 il figlio minore degrada fino a laquoincollarsiraquo a un pagano e a pascolare i porci in 1518 il giovane si mette in cammino per tornare a casa del padre percheacute ha fame In 1719 Gesugrave ordina al lebbroso Samaritano di andare in pace In Lc 1912 Gesugrave egrave colui che deve andare a prendere la dignitagrave regale 1928 (Egli precede verso Gerusalemme) 1936 (lrsquoentrata finalmente a Gerusalemme) Come si puograve notare il verbo ha un senso profondo e indica un laquocamminoraquo che prende tutta la persona e il modello egrave Gesugrave La stessa parabola che stiamo esaminando egrave definita laquoracconto esemplareraquo proprio a motivo di questa sua pregnanza

XLV laquoLe prime parole richiamano il cammino di Gesugrave verso la sua Passione e il plurale fa pensare alla componente comunitaria del viaggio ma inclusi in αὐτοὺς (ldquoessirdquo) i discepoli itineranti scivoleranno nellrsquoombra lasciando la ribalta alle persone del luogo ossia alle due donne e soprattutto ad αὐτὸς ldquoa Luirdquo cioegrave allo stesso Gesugraveraquo (F Bovon op cit pp 126-127)

XLVI laquoIl motivo del cammino verso Gerusalemme torna al v 38 Gesugrave entra in casa di due donne e insegna loro la Parola Tre annotazioni Marta e Maria si collocano forse nella tradizione di ospitalitagrave che veniva offerta ai missionari in epoca protocristiana (At 1614s Didachegrave 114-6) il fatto che non abbia problemi a entrare in casa loro riflette una mentalitagrave ellenistica non certo ebraica sorprende che abbia impartito loro il suo insegnamento dal momento che alle donne non potevano essere comunicati i segreti di Dio esse non erano ammesse alla lettura della Torah e non potevano partecipare alla liturgia sinagogale Gesugrave non fa di-scriminazioni elargisce a uomini e donne il suo amore e i suoi doni anzi accoglie le donne al seguito (82-3)raquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XLVII Luca usa solo 2x questo verbo nel nostro testo per Marta e in 196 per Zaccheo dove aggiunge anche il participio presente χαίρων Marta accoglie Gesugrave allrsquoinizio ma le azioni successive degradano man mano il valore di questo verbo iniziale

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XLVIII Per Maria Luca usa innanzitutto il verbo παρακαθέζομαι (hax legomenon nel NT e usato nella LXX) seguito dallrsquoespressione πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου per indicare una condizione discepolare laquostare seduti ai piediraquo vuol dire porsi in atteggiamento di ascolto Egrave laquola postura di un discepolo come Paolo egrave stato istruito ldquoai piedi di Gamalielerdquo (At 223) La posizione indica la devozione nei confronti del maestroraquo (M Crimella op cit p 202)

XLIX Luca usa il verbo allrsquoimperfetto indicativo per indicare un ascolto prolun-gato della Parola del Kyrios (τὸν λόγον αὐτοῦ) laquoMaria egrave attenta a ciograve che dice Gesugrave e perciograve lo accoglie cosigrave comrsquoegrave un profeta che annuncia la ldquoParola di Diordquo (811) In Luca-Atti lo stare seduti ai piedi di qualcuno indica sempre un riconoscimento della sua autoritagrave (738 83541 1716 At 43537 52 223)raquo (LT Johnson op cit p 156)

L laquoSe il verbo περισπῶμαι presenta una sfumatura peggiorativa egrave percheacute que-sta profluvie di attivitagrave comprensibile [egrave la padrona di casa] ma sproporzionata impedisce a Marta di vivere lrsquoessenziale nel momento presente Si fonda peraltro su una preoccupazione legittima ma risponde pure a unrsquoansia non conveniente Il secondo elemento πολλὴν (ldquomolteplicerdquo tradotto con ldquomoltordquo) a cui si contrap-porragrave la realtagrave ldquounicardquo (ἑνὸς tradotto con ldquouna solardquo) menzionata da Gesugrave Marta fa troppo il suo ldquoserviziordquo (διακονία) che potrebbe e dovrebbe essere positivo ne risulta pregiudicato Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quantomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spiritualiraquo (F Bovon op cit p 129)

LI laquoIl verbo περισπάομαι egrave un hax legomenon nel NT usato allrsquoimperfetto con evidente senso di durata Esso ha un duplice valore da una parte significa ldquoessere completamente occupatordquo ldquoessere fortemente sovraccaricatordquo dallrsquoaltra ldquoessere distolto distrattordquo La differenza egrave fine qui Luca volutamente gioca sulla sottile ambivalenza creando un effetto di polisemiaraquo (M Crimella op cit p 203) Egrave anche indicativo che il verbo sia seguito da questo oggetto laquodai molti servizifaccenderaquo (περὶ πολλὴν διακονίαν) per dire che queste invece di essere al servizio dellrsquoaccoglienza occupano Marta e la distraggono

LII laquoLa doppia menzione del nome fa di Marta una persona cara al Maestro Nel nome ldquoSignorerdquo che lei gli rivolge crsquoegrave familiaritagrave e considerazione Marta rap-presenta colei che ha ricevuto la Parola tra le spine ascolta la Parola ma le molte preoccupazioni la soffocano sigrave che essa non dagrave frutto Maria invece egrave colei che ha ricevuto la Parola in un terreno fertile ascolta e dagrave frutto Lrsquoepisodio descrive la

39 καὶ τῇδε ἦν ἀδελφὴ καλουμένη Μαριάμ [ἣ] καὶ παρακαθεσθεῖσα πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου ἤκουεν τὸν λόγον αὐτοῦ

Or ella aveva una sorella che si chiamava Maria la quale si pose a sedereXLVIII ai piedi del Signore e ascoltavaXLIX la Sua parola

40 ἡ δὲ Μάρθα περιεσπᾶτο περὶ πολλὴνL διακονίανmiddot ἐπιστᾶσα δὲ εἶπεν κύριε οὐ μέλει σοι ὅτι ἡ

Ma Marta tutta presa dalle molte faccendeLI si avvicinograve e disse laquoSignoreLII

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preoccupazione di Luca che vede nella sua comunitagrave un eccesso di impegno sociale a scapito dellrsquoascoltare la Parola Lrsquoinvito di Gesugrave egrave a ridimensionare quel servizio pur necessario sullrsquoessenzialeraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIII La domanda di Marta in realtagrave egrave indirettamente un atto di accusa alla sorella che a suo giudizio laquoperde temporaquo invece di collaborare (il verbo συναντι-λαμβάνομαι hapax legomenon) allrsquoaccoglienza di questo ospite cosigrave importante e familiare

LIV Non egrave laquoGesugraveraquo a rispondere a Marta ma il laquoSignoreraquo egrave un particolare molto fine con cui Luca introduce la laquochiamataraquo di Marta a cercare lrsquoessenziale senza lasciare che le preoccupazioni invadano il cuore e spengano lo spirito laquoGli uomini non devono preoccuparsi di una autorealizzazione attraverso le proprie opere percheacute Dio offre loro una ragione drsquoessere con il suo amore Superate quelle preoccupazioni le premure in senso positivo occupano armoniosamente lo spi-rito umano [cfr 1Cor 1225 2Cor 1128] [hellip] Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affanni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni si presentano allo spirito del credente come forma di servizioraquo (F Bovon op cit pp 130-131)

LV laquoNellrsquoAT vi sono solo quattro occasioni nelle quali qualcuno egrave chiamato due volte per nome Abraam (cfr Gen 2211) Giacobbe (cfr Gen 462) Mosegrave (cfr Es 34) Samuele (cfr 1Sam 310) Si tratta dunque di una chiamata di una vocazione piugrave che di un rimprovero (cfr anche 1334 ldquoGerusalemme Gerusalemmerdquo e 2231 ldquoSimone Simonerdquo)raquo (M Crimella op cit p 204) Gesugrave perciograve laquochiamaraquo Marta a vivere in modo autentico scegliendo quella laquoparte buonaraquo come ha fatto Maria per compiere ogni cosa Egrave dallrsquoascolto che nella Bibbia procede il vero cammino

LVI Il verbo μεριμνάω ricorre 5x in Luca 1041 1211 (non preoccuparsi della testimonianza da dare nei tribunali a motivo della fede) 122225 (rivolto ai disce-poli non stare in ansia per la propria vita percheacute non si egrave in grado di aggiungervi nemmeno unrsquoora) 1226 (non affannarsi per il resto)

LVII Il verbo θορυβάζω egrave hapax legomenon nel NT e laquorichiama lrsquoidea della confusione del tumulto della sommossa e quindi al passivo [presente] dellrsquoes-sere inquieto agitato preoccupato I due verbi sono da considerarsi unrsquoendiadiraquo (M Crimella op cit p 205) Il risultato di tanto affaccendarsi egrave solo quello di laquomettersi in agitazioneraquo

ἀδελφή μου μόνην με κατέλιπεν διακονεῖν εἰπὲ οὖν αὐτῇ ἵνα μοι συναντιλάβηται

queste non trsquoimporta che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire Dille dunque che mi aiutiraquoLIII

41 ἀποκριθεὶς δὲ εἶπεν αὐτῇ ὁ κύριοςmiddotΜάρθα Μάρθα μεριμνᾷς καὶ θορυβάζῃ περὶ πολλά

Ma il SignoreLIV rispondendo le disse laquoMarta MartaLV tu ti preoccupiLVI e ti inquietiLVII per molte cose

ernesto
Barra

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42 ἑνὸς δέ ἐστιν χρείαmiddot Μαριὰμ γὰρ τὴν ἀγαθὴν μερίδα ἐξελέξατο ἥτις οὐκ ἀφαιρεθήσεται αὐτῆς

ma una sola cosa egrave necessaria e Maria ha sceltoLVIII la parte buonaLIX che non le saragrave toltaraquo

2 Struttura retorica del testo

Il testo che segue egrave un tentativo di mostrare graficamente la struttura del testo evidenziando le parole e le espressioni che si richiamano Dopo ogni quadro chiarisco ed esplicito

1021 In quella ora Gesugrave ESULTOgrave nello Spirito Santo e disse-------------------------------------------------------------

laquoIO TI BENEDICO Padre Signore del cielo e della terra- che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti

e- che hai rivelato queste cose ai Piccoli

SIgrave Padre percheacute cosigrave a Te egrave piaciuto

Luca cita le tre Persone della Trinitagrave Gesugrave esulta nello Spirito Santo e benedice il Padre che egrave anche Signore del cielo e della terra

LVIII laquoMaria ha scelto bene ldquolrsquounica cosa di cui crsquoegrave bisognordquo la parte buona (cfr Sal 165 11957) In ginocchio ai piedi del Maestro Immagine della comunitagrave ecclesiale lucana orante e discente Maria viene esaltata da Gesugrave che tuttavia non egrave troppo severo con Marta in fondo lei non agisce male soltanto non ha ancora scoperto lrsquoessenziale il motore di ogni attivitagrave Maria potragrave ben fare in qualunque momento le faccende di casa Marta invece egrave rimasta indietro nellrsquoascolto della Parolaraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIX Le traduzioni spesso usano il comparativo laquomiglioreraquo dipendendo dalla Vetus latina (optimam) mentre Luca usa lrsquoaggettivo al grado semplice e sceglie ἀγαθός invece di καλός per dare la valenza morale-esistenziale alla scelta da fare ascoltare egrave davvero accogliere il Signore percheacute il Messia che viene egrave la Parola Egrave molto forte il confronto con Lc 88 dove si parla della laquoterra buonaraquo che accoglie il seme della Parola a una chiamata deve corrispondere una risposta a un dono la responsabilitagrave ad accoglierlo e farlo fruttare

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e afferma che ha nascosto per un verso e per lrsquoaltro ha rivelato Sono destinatari della rivelazione non i potenti del mondo ma i piccoli

22 Tutto mi egrave stato dato dal Padre mio

e nessuno saconosce chi egrave il Figlio se non il Padreneacute

chi egrave il Padre se non il Figlio

e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

Qui al centro della preghiera (1022) la rivelazione della mutua comunione del Padre e del Figlio aperta a coloro che sono i desti-natari di questa meravigliosa novitagrave egrave il Popolo di Dio la Chiesa a cui Luca sta trasmettendo il suo Vangelo Nel rettangolo centrale il termine laquoFiglioraquo egrave agli estremi percheacute egrave il Rivelatore mentre laquoPadreraquo egrave al centro percheacute egrave lrsquoorigine di ogni realtagrave Allrsquoinizio il verbo egrave laquomi egrave stato datoraquo e ciograve egrave lrsquooggetto del laquorivelareraquo Al centro lrsquoaffermazione che laquonessuno saconosceraquo cioegrave nessuno ha fatto esperienza di questa laquocomunione divinaraquo possibile solo grazie al Figlio Notiamo inol-tre che non si parla di laquoGesugraveraquo neacute di laquoCristoraquo percheacute sono termini funzionali ma di laquoFiglioraquo che egrave titolo essenziale

23 E volgendosi ai discepoli in disparte disse ---------------------------------------------------------------- + laquoBEATI gli OCCHI + che vedono ciograve che voi vedete24 Vi dico che molti profeti e re - hanno desiderato vedere ciograve che voi vedete

ma non lo videro ascoltare ciograve che voi ascoltate ma non lrsquoascoltaronoraquo

In questo rettangolo di senso troviamo il termine laquodiscepo-liraquo che riprende laquopiccoliraquo (contrapposti laquoai profeti e ai reraquo) e il doppio confronto con i verbi laquovedere e ascoltareraquo Gesugrave dopo aver benedetto il Padre ora dichiara laquobeatiraquo i discepoli

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(Egli) valorizza lrsquoesperienza dei suoi discepoli che godono del privilegio riservato a chi vive in prima persona il tempo messianico ormai inaugura-to con le sue opere (da cui il laquovedereraquo) e le sue parole (da cui il laquosentireraquo) Gesugrave egrave il Messia che porta a compimento le promesse da una parte vrsquoegrave stato un desiderio prolungato dallrsquoaltra un compimento gratuito e inatteso regalato ai testimoni oculari2

Nel rettangolo sotto inizia la seconda tavola del trittico Il nomikograves vuole mettere alla prova Gesugrave e alla sua domanda si sente rispondere con una contro-domanda doppia nella quale Gesugrave aggiunge il laquocomeraquo legge le Scritture Il dottore della Leg-ge risponde citando il comandamento dellrsquoamore di Dio e del prossimo Gesugrave approva e lo rimanda ad attualizzarlo per vivere la comunione eterna con Dio Non soddisfatto della risposta continua a fare domande teoriche sul laquoprossimoraquo argomento molto in voga in quel tempo nelle discussioni teologiche davanti alle quali il Cristo preferisce rispondere con una parabola

Le parabole sono al centro del Vangelo e costituiscono delle vere e proprie laquopagine aperteraquo percheacute pur con il loro laquolinguaggio inadeguatoraquo desunto dalla vita quotidiana devono esprimere qualcosa di ulteriore nessun commento potragrave mai esaurirle Esse ci costringono a pensare e ripensare il nostro rapporto di fede Per un verso gettano luce e invadono la nostra vita ma per lrsquoaltro sono oscure e velano il mistero che egrave oltre sempre piugrave al di lagrave della logica umana Ogni parabola crea uno spazio percheacute lrsquoascoltatore di ogni epoca possa liberamente comprendere e aderire allrsquoinsegnamento di Gesugrave Non basta solo una lettura esegetica o filologica piuttosto le parabole esigono una intuizione drsquoinsieme percheacute Gesugrave con la frase laquoChi ha orecchi per ascoltare ascoltiraquo introduce unrsquoeccedenza un oltre che crsquoimmette su un piano diverso e piugrave profondo al di lagrave delle semplici deduzioni3

2 M Crimella op cit p 199 3 E Della Corte Oltre la parabola Salerno 2000 pp 3-4

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25 Un dottore della Legge si alzograve per tentarlo - laquoMaestro facendo che cosa erediterograve la vita eternaraquo26 Gli disse laquoNella Legge che cosa sta scritto Come vi leggiraquo27 Rispondendo disse laquoAmerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore con tutta la tua anima con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stessoraquo28 Gli disse - laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo

29 Ma quegli volendo giustificarsi disse a GesugravelaquoE chi egrave il mio prossimoraquo

30 Gesugrave riprese e disse laquoUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappograve nei briganti

Costoro lo spogliarono lo percossero

e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto31 Per caso un sacerdote scendeva per quella medesima strada e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte32 Anche un levita giunto verso quel luogo e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte ---------------------------------------------------------------33 Un Samaritano in viaggio venne verso di lui e vedendolo nrsquoebbe compassione ---------------------------------------------------------------34 Gli si fece vicino gli fasciograve le ferite versandovi olio e vino poi caricatolo sopra il suo giumento lo portograve a un albergo e si prese cura di lui (9 azioni)35 Il giorno seguente estrasse due denari e li diede allrsquoalbergatore dicendo Prenditi cura di lui e ciograve che spenderai in piugrave te lo rifonderograve quando ritorno (7 azioni)

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36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che egrave incappato nei brigantiraquo

- 37 Quegli disse laquoChi ha fatto compassione conper luiraquo- Gesugrave gli disse laquoMettiti in cammino e farsquo lo stessoraquo

La parabola raccontata da Gesugrave egrave una

perfetta lezione di catechesi 1) per il principio dottrinale che enuncia (il primato dellrsquoamore) 2) per le implicanze pratiche che suggerisce (non crsquoegrave amor di Dio senza le opere di misericordia) 3) per il metodo adottato Gesugrave accetta la discussione e intreccia un dialogo con il suo interlocutore gli fa intuire la felicitagrave da raggiungere e gli facilita il modo di ottenerla lo loda per lrsquoesattezza delle risposte lo sollecita a cercare nelle Scritture la risposta desiderata e lo incoraggia cosigrave a fare ciograve che ha capito4

Notiamo nel testo le molte ricorrenze del verbo laquofareraquo (10252837a37b) lo stesso dottore della Legge riconosce che egrave stato prossimo laquocolui che ha fatto compassioneraquo e Gesugrave gli raccomanda di laquomettersi in cammino e fare lo stessoraquo

Le azioni del sacerdote e del levita sono le medesime mentre al centro del rettangolo grande compare la figura del Samaritano certamente non accolto dai Giudei Egli compie dapprima 9 azioni e poi una volta alla laquolocandaraquo altre 7 Il particolare del laquoritornoraquo (1035) riprende senzrsquoaltro quello dellrsquouomo di nobile famiglia che parte per andare a prendere il titolo regale e poi torna chiamando a verifica i suoi servi (Lc 1915) Crsquoegrave sotto cer-tamente il Mistero pasquale adombrato Luca ricorre spesso nel suo raccontare alle prolessi e anche alle analessi Qui abbiamo unrsquoanticipazione del Mistero pasquale Inoltre la parabola che egrave una laquopagina vivaraquo ha completamente capovolto la domanda e ha fatto comprendere che crsquoegrave una trasformazione operata da Gesugrave dal piano teorico a quello pratico dalla domanda sul prossimo a essere prossimo

4 NVB p 445

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Il laquoMettiti in camminoraquo egrave ripreso in 1038 con la notazione iniziale di Gesugrave e i suoi discepoli in cammino verso Gerusalem-me Si fermano a Betania in casa di Marta e Maria

sedutasi ai piedi del Signore ascoltava la parola di lui

38 Avvenne mentre erano in cammino entrograve in un villaggio Una donna di nome Marta accolse lui39 Aveva una sorella di nome Maria

40 In quanto a Marta era presa dai molti servizi Fermatasi disse laquoSignore non ti curi che mia sorella mi lasci sola a servire Dille dunque che venga adaiutarmiraquo

41 Rispondendo il Signore le disse laquoMarta Marta tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose 42 una sola egrave necessaria+ Maria si egrave scelta la buona parte che non le saragrave toltaraquo

Marta allrsquoinizio accoglie Gesugrave ma tutto ciograve che compie verso di Lui ha il sopravvento e laquoi molti serviziraquo e le laquomolte coseraquo la distolgono dalla laquobuona parte (τὴν ἀγαθὴν μερίδα)raquo scelta da Maria laquoUna sola egrave necessariaraquo essere come Maria cioegrave come la laquobuona terraraquo (Lc 88 τὴν γῆν τὴν ἀγαθὴν) su cui attecchisce il seme della Parola laquoUna solaraquo egrave in contrapposizione con il laquomol-toraquo di Marta Lrsquoaggettivo usato dallrsquoevangelista per la laquoparteraquo egrave specifico e indica la valenza morale del significato

Maria laquoegrave seduta ai piedi del Signore e ascoltava la Parola di Luiraquo lrsquoascolto egrave determinante nel discepolato egrave la fonte di ogni azione che segue e conduce allrsquounificazione dellrsquoagire percheacute porta alla laquosola cosa necessariaraquo Questa dimensione non saragrave tolta a Maria il verbo indica lo laquostrappareraquo il laquoportar viaraquo e ricorda il seme portato via dagli uccelli (85) dalla strada cioegrave da un terreno che non egrave accogliente quindi laquonon egrave buonoraquo A guardare bene egrave Gesugrave che accoglie Maria la quale perograve ha occhi e orecchie solo per il Maestro e dimentica di seacute pende dalla

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Parola Per lei ciograve che conta davvero egrave la presenza e la Parola che Gesugrave le offre

3 Analisi esegetica

Procediamo ora allrsquoanalisi delle tre pale del trittico iniziando da Lc 1021-24 che possiamo definire come la laquorivelazione ai piccoliraquo della comunione intra-trinitaria inclusiva poicheacute aperta a coloro ai quali il Figlio la voglia rivelare

31 La rivelazione ai νήπιος (Lc 1021-24)

Questi pochi versetti rappresentano il cuore del Vangelo lucano non solo percheacute egrave un raro caso in cui Gesugrave non parla della preghiera quanto Lui stesso prega e si rivolge al Padre ma anche e soprattutto percheacute questa rivelazione egrave fatta a ogni generazione cristiana e ne costituisce la fonte e la meta Dio ha voluto manifestarsi agli laquoim-potentiraquo percheacute i laquopoveri di Yhwhraquo sono i beneficiari del Mistero del Regno di Dio La comunione intima tra Padre e Figlio che Egli rivela a chi vuole egrave lrsquoirruzione nella storia della presenza di Dio

Spesso gli studiosi affermano che lrsquoespressione laquoIn quella stessa oraraquo si riferisce al ritorno dalla missione dei 72 discepoli dimenti-cando tuttavia che il termine laquooraraquo in Luca egrave usato come in Giovan-ni5 Luca usa molto le laquoprolessi e le analessiraquo e qui anticipa e prepara lrsquolaquooraraquo decisiva del Mistero pasquale la croce rivela lrsquointimitagrave di Dio ed egrave salvezza offerta a chi accoglie nella fede questo Mistero

Il v 21 esprime il rendimento di grazie di Gesugrave in tre tempi

21a Ti ringrazio Padre Signore del cielo e della terra21b percheacute hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli21c Sigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Te

5 Il termine ὥρα ricorre in Lc 110 238 721 1021 1212394046 1331 1417 2019 22145359 2344(2x) 2433 In corsivo le citazioni piugrave notevoli che annunciano una laquoora di salvezzaraquo

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(Gesugrave) rivolge la lode a Dio chiamato Padre probabile traduzione dellrsquoaramaico abbacirc nome col quale Gesugrave esplicitava il suo rapporto filia-le intimo e familiare cosigrave originale e unico nei confronti di Dio e nello stesso tempo lo riconosce nella sua alteritagrave di Creatore laquoSignore del cielo e della terraraquo Questo profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dio [hellip] Per il contenuto il loghion egrave del tutto originale e manifesta lrsquoimpronta tipica di Gesugrave Egli non rivela segreti esoterici sulla fine del mondo a qualche eletto ma loda il Padre per aver fatto capire proprio ai poveri ai semplici lrsquoidentitagrave e lrsquoattivitagrave di Gesugrave nella storia6

Abbiamo qui un rovesciamento operato da Gesugrave rispetto al-la letteratura sapienziale e apocalittica poicheacute ora la rivelazione non egrave donata ai maggiorenti (egrave loro nascosto) bensigrave ai laquominoresraquo ai piccoli a quelli che agli occhi del mondo non contano nulla (egrave rivelato) I due verbi nascondere e rivelare sono chiaramente usati nella tradizione sapienziale e apocalittica Crsquoegrave opposizione tra i laquopiccoliraquo e i laquosaggiraquo ed egrave questa egrave lrsquooriginalitagrave annunciata dal Figlio non piugrave i saggi devono occuparsi dei semplici per farli progredire nella conoscenza della Legge Ora piuttosto laquola rive-lazione di Dio egrave data proprio ai ldquosemplicirdquo non piugrave ai saggi e in-telligenti Inoltre questi ldquosemplicirdquo rimangono tali cioegrave ignoranti della Legge anche dopo aver ricevuto la rivelazione di ldquoqueste coserdquo Essi sono introdotti in una conoscenza e in un rapporto che supera la conoscenza della Leggeraquo7 Gesugrave rivela Dio come Padre e al tempo stesso la realtagrave che Lui egrave il Figlio venuto per far accedere chi vuole in questa comunione intima Ecco percheacute Gesugrave lungo il cammino che sta facendo verso Gerusalemme per compiere il Mistero pasquale educa i suoi discepoli laquoin disparteraquo deve prepararli a continuare nel tempo della Chiesa questa missione

Il termine laquooraraquo egrave confermato dal laquosigraveraquo con cui Gesugrave afferma che laquoSigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Teraquo Egli egrave venuto proprio

6 G Rossegrave op cit p 3937 Ivi p 394

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per manifestare la Sua εὐδοκία8 il compiacimento il volere il progetto salvifico drsquoamore

Rispetto allrsquoapocalittica qui Gesugrave afferma che la Sua attivitagrave rivelatrice avviene nel presente della storia e non solo al compi-mento di essa Egrave interessante notare che in questa circostanza Gesugrave assume il ruolo che negli scritti veterotestamentari e giudaici viene attribuita alla laquoSapienzaraquo9 Proprio questo rapporto unico tra il Fi-glio e il Padre ne fanno lrsquounico mediatore e rivelatore Il v 22 inizia con il passivo laquomi egrave stato datoraquo e termina con lrsquoinfinito laquorivelareraquo

Dopo questo rendimento di grazie nei vv 23-24 abbiamo una beatitudine e una sua motivazione laquoPoi si voltograveraquo e lrsquoespres-sione molto intensa indica che a chiunque si pone alla Sua se-quela se lo vorragrave potragrave entrare in questa comunione e diventare annunciatore del Vangelo in ogni tempo Ora i laquopiccoliraquo (cioegrave i laquodiscepoliraquo di ogni tempo) possono a partire dallrsquoascolto vivere e trasmettere queste realtagrave comunicate da Gesugrave

Il cristianesimo prende qui le distanze rispetto al giudaismo e si prepa-ra alla rottura E tuttavia sostiene di realizzare la speranza di tutto il popolo drsquoIsraele rappresentato dai suoi numerosi profeti e successivamente dai suoi re Gli uni e gli altri sono concepiti non come capi ma come antenne puntate verso il cielo Non sono stati forse i profeti a ricevere oracoli e visioni e i re (si pensi a Davide e a Salomone) colmati da Dio di talenti sapienza e scienza Egrave singolare che non si parli qui degli scribi10

I discepoli sono ora al vertice della storia di attese e promesse di Dio sono beati percheacute possono sia vedere sia ascoltare due verbi che indicano chiaramente il processo del cammino di fede Egrave tempo per gli laquoultimiraquo di porsi alla sequela del Figlio di Dio egrave questo il kairograves che entra nel krogravenos e porta la lieta notizia che Gesugrave nella sinagoga di Nazaret ha annunciato

8 Il termine ricorre in Lc 214 (laquoGloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini su cui si posa il suo favoreraquo) e nel nostro testo (cfr Mt 1126 il detto parallelo)

9 Cfr Pr 81222-31 301-3 Sap 722-81 82-8 94911 Sir 16 Gb 281-2223-27

10 F Bovon op cit pp 95-96

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

176

e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

177

tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

178

una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

179

La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

180

donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

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Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 3: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

Spiritus est veritas (1Gv 56)

Miscellanea in onoredel prof mons Armando Augello

per il suo 75deg compleanno

a cura di Ernesto Della Corte Vincenzo Lopasso e Serafino Parisi

Rubbettino

copy 2017 - Rubbettino Editore88049 Soveria Mannelli - Viale Rosario Rubbettino 10 - tel (0968) 6664201

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Indice

Introduzione 11Profilo di don Armando Augello

Antico Testamento

Esercitazione sulla Massorah di Malachia (BHS)di Vincenzo Lopasso 171 Premessa 172 La Bibbia Hebraica Stuttgartensia 173 La Biblia Hebraica Quinta 184 La Massorah nella BHS e BHQ 185 Uso della Massorah 196 La Massorah magna e la Massorah parva di Malachia 20

Capitolo 1 20Capitolo 2 23Capitolo 3 27

7 Masora finale di Malachia 328 Conclusione 329 Bibliografia essenziale 33

La redazione deuteronomistica di Ger 131-11 Studio esegetico-comparativo (TM e LXX)di Raffaele Petti 35Introduzione 351 Status quaestionis 36

11 Teorie della composizione 3612 La redazione deuteronomistica 3713 Tradizioni testuali tm lxx Qumran 3914 Carattere redazionale di Ger 131-11 41

2 Analisi esegetica 4221 Aspetti letterari 4222 Genere letterario 4423 La tradizione deuteronomistica e la redazione di

Ger 131-11 4623a I sintagmi opartrDh hpermilΩzAh MDoDh (tm) e t7n poll7n taUacutethn

Ucircbrin (lxx) 46II3b Lrsquoespressione MDbIl thellipwricircrVvIb MyIkVlOhAh 50II3c Altri elementi redazionali della tradizione

deuteronomistica 52Conclusione 54

La struttura del Sal 116 una propostadi Alessandro Coniglio OFM 57Bibliografia 82

Nuovo Testamento

Sui passi di Gesugrave ebreodi Giovanni Claudio Bottini 891 Segni dei tempi di un cammino nuovo 902 Ebraicitagrave di Gesugrave e dei Vangeli 923 Gesugrave ebreo 94

31 Gesugrave egrave ebreo per le origini familiari 9632 Preparazione nel deserto 9933 Ministero in Galilea 10234 Compimento a Gerusalemme 107

Conclusione 111

Traditions sacerdotales dans le quatriegraveme Evangiledi Freacutedeacuteric Manns 113

laquoMettiti in cammino e anche tu farsquo lo stessoraquo Il trittico lucano in 1021-42di Ernesto Della Corte 1371 Analisi filologica 1382 Struttura retorica del testo 1513 Analisi esegetica 157

31 La rivelazione ai nepioi (Lc 1021-24) 15732 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37) 16033 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto 173

4 Conclusioni e aperture 178

Gesugrave pienezza di vita per lrsquouomo nel quarto Vangelodi Pasquale Brizzi 181Interiorizzazione della laquoparolaraquo 181Vita piena in Gesugrave come dono comunione con Dio 188Gesugrave datore di vita 190La parola di Gesugrave egrave spirito e vita la ricerca di Dio 193La vita filiale egrave dono ricevuto 196La comunione di vita con Dio 198La Croce egrave pienezza di vita 201Amore fraterno 207La pienezza di gioia 209

Ciograve che egrave laquobeneraquo e ciograve che egrave laquomeglioraquo Matrimonio e verginitagrave secondo 1Cor 7di Edoardo M Palma 2131 Unrsquoaffermazione inaspettata 2132 Il senso delle parole di Paolo 2153 La dignitagrave del matrimonio 2174 La verginitagrave per il regno 220

41 La tribolazione della vita familiare 22042 La libertagrave dalla condizione presente 22243 Per dedicarsi interamente al Signore 225

5 Sposarsi egrave laquobeneraquo contenersi egrave laquomeglioraquo 2276 Un nuovo paradigma 2297 Conclusioni 230

La Triade di fede speranza caritagrave nella Prima Lettera ai Tessalonicesidi N Ibrahim 2331 La triade di fede speranza e caritagrave nellrsquoesordio della

Prima Lettera ai Tessalonicesi 2342 Lrsquoevento del Vangelo inizio della vita cristiana 239

3 La fama della vostra fede si egrave diffusa dappertutto 2424 La vita cristiana deve crescere 2435 La testimonianza dellrsquoApostolo Paolo 244

Elementi ecclesiali nel quarto Vangelodi Francesco Piazzolla 247Lrsquoἀγάπη divina come modello comportamentale

della Chiesa 248Il numerale laquounoraquo e la sua valenza ecclesiale 255Lrsquounitagrave del gregge di Cristo 256La morte di Gesugrave e lrsquounitagrave dei figli di Dio 259La preghiera di Gesugrave per lrsquounitagrave dei credenti

(Gv 171121-23) 261Lrsquounitagrave della chiesa nel simbolo della veste (Gv 1923-24) 264Il ruolo dello Spirito nella Chiesa 266La permanente assistenza dello Spirito nella comunitagrave

(Gv 1416-17) 267Lo Spirito Maestro e Memoria di Cristo nella Chiesa

(Gv 1425-26) 269Lo Spirito testimone di Cristo autore della martyria

ecclesiale 271Lo Spirito rivela alla Chiesa il giudizio sul mondo

(Gv 167b-11) 274Lo Spirito Guida della Chiesa alla veritagrave cristologica

(Gv 1613-14) 277Lo Spirito la remissione dei peccati lrsquoaccoglienza

nella comunitagrave 280Considerazioni conclusive 284

La peculiaritagrave del laquosacerdozio regaleraquo (basigraveleion hieraacuteteuma) e il suo sviluppo biblico-teologicodi Giuseppe De Virgilio 287Preliminari 2871 La rilevanza dellrsquoespressione laquoMamleket kōhanicircmraquo 2882 La rilettura teologica nel post-esilio 2923 Il laquosacerdozioraquo di Gesugrave Cristo 2954 Aspetti della teologia paolina 300

5 Lrsquoimpiego di laquohieraacuteteuma agigraveonbasigraveleion hieraacuteteumaraquo in 2Pt 21-10 305

6 La visione di laquoBasileacuteia hiereacuteisraquo in Apocalisse 310Conclusione 314

Bibbia e modelli etici-bioetici oggi analisi e valutazionidi Michele Mazzeo 3171 Necessitagrave di un confronto con i modelli etici e

bioetici odierni e riscoperta delle laquofontiraquo per prendersi cura della vita umana 318

2 Sei modelli dalla bioetica dei principi alla bioetica laica della sacralitagrave della vita 32121 Bioetica dei principi 32122 Modello bioetico dellrsquoetica procedurale 32423 Modello bioetico liberale-soggettivista 32524 Modello bioetico utilitarista 32725 Modello dallrsquoetica senza veritagrave a quello

della sacralitagrave della vita 33026 Bioetica laica della sacralitagrave della vita 332

3 Cinque modelli bioetici dallrsquoetica del rispetto della natura e dellrsquoidentitagrave persona umana al modello neotestamentario 33331 Rispetto della natura umana etica del futuro e

bioetica della responsabilitagrave (Habermas e Jonas) 33332 Bioetica cattolica e bioetica laica 33733 Modello del personalismo ontologicamente fondato

e laquometodo triangolareraquo E Sgreccia 33934 Modello neotestamentario di R Dennis Macaleer 34435 Valore proprio di ogni creatura e analisi del modello

tecnocratico e del relativismo pratico (papa Francesco) 3454 Valutazioni e conclusioni 350

Bibliografia di Armando Augello 363

137

La pericope oggetto di questo studio egrave il cuore teologico del vangelo lucano percheacute Gesugrave offre una rivelazione e una novitagrave notevole

Rivelazione inserita nel tempo ma indipendente dalla storia le-gata alla parola di Gesugrave ma destinata a ogni generazione piena di vigore e tuttavia discreta oggetto di riflessione ma negata ai sapienti Egrave arrivato il tempo dei capovolgimenti Capovolgimento dei valori e sostituzione delle persone promuoveranno gli umili al primo posto tra i beneficiari di Dio Questa rivelazione cristiana e le ripercussioni che le sono proprie corrispondono come precisa il testo al progetto di Dio Questo succede percheacute il padre sta dietro al figlio e vive in comunione con lui Non sorprende affatto perciograve che unrsquoimpressione di compimento di irruzione escatologica attiri le menti alla lettura di questo passo Qui termina la lunga attesa dei profeti biblici e qui inizia la testimonianza del paradosso cristiano del nocciolo duro del vangelo1

Il testo del trittico egrave formato da tre pale la preghiera di esultanza di Gesugrave (1021-24) al centro la pagina meravigliosa sul laquoBuon Samaritanoraquo (1025-37) e infine lrsquoepisodio di Marta e Maria (1038-42) La prima pala esprime un rarissimo esempio di come Gesugrave abbia pregato e rivelato la mutua comunione con il Padre e come questa rivelazione sia inclusiva e non esclusiva percheacute aperta a laquochiunque Egli la voglia rivelareraquo Il Cristo egrave il mediatore unico che egrave venuto a farci conoscere in senso

1 F Bovon Luca vol 2 (Commentario Paideia Nuovo Testamento 32) Bre-scia 2007 pp 86-87

laquoMettiti in cammino e anche tu farsquo lo stessoraquo Il trittico lucano in 1021-42

di Ernesto Della Corte

138

biblico il cuore stesso di Dio Egli egrave Misericordia tenerezza grazia e perdono Dio si fa prossimo a ognuno di noi e atten-de che anche noi sul Suo esempio ci facciamo prossimo di chiunque incontriamo percheacute nel fratello e nella sorella che ha bisogno egrave Lui stesso a ricevere La rivelazione egrave aperta ai laquopiccoliraquo cioegrave ai discepoli dei quali Maria la sorella di Marta egrave unrsquoicona vivace Tutto parte sempre dallrsquoalto egrave un dono da accogliere nellrsquoascolto radice del doppio comandamento di amare Dio e il prossimo

La ricerca e lrsquoanalisi di questo brano procedono innan-zitutto affrontando lo studio filologico del testo per poi darne una struttura retorica che ne renda visibile e chiara la strutturazione Si passa infine allrsquoanalisi esegetica e allrsquoat-tualizzazione

In questrsquoanno di Giubileo straordinario sulla Misericordia mi auguro che questo studio sia una lampada accesa sul nostro cammino verso il Regno

1 Analisi filologica

Seguono ora il testo greco e italiano con le note esplicative per avere giagrave uno sguardo sullrsquoarticolazione del testo

139

21 Ἐν αὐτῇ τῇ ὥρᾳ ἠγαλλιάσατο [ἐν] τῷ πνεύματι τῷ ἁγίῳ καὶ εἶπεν

In quella stessa OraI (Gesugrave) trasaligrave di gioiaesultograveII nello Spirito Santo e disse

ἐξομολογοῦμαί σοι πάτερ κύριε τοῦ οὐρανοῦ καὶ τῆς γῆς ὅτι ἀπέκρυψας

laquoTi ringrazioIII o PadreIV Signore del cielo e della terra percheacute hai nascosto

I laquoIn quella stessa oraraquo egrave lrsquoespressione che laquosi riferisce al ritorno dei discepoli lrsquoesito della loro missione ndash e di quella futura della Chiesa ndash viene posto sotto il segno del Padre e del suo beneplacito Lo Spirito Santo egrave la fonte dellrsquoesultanza di Gesugrave Egli appare in tre momenti importanti dellrsquoinizio del ministero Lc 322 41 418 questo stesso Spirito saragrave lrsquoagente principale che dirigeragrave la missione postpasquale crsquoegrave quindi continuitagrave in profonditagrave tra la missione svolta da Gesugrave e lrsquoopera della Chiesaraquo (G Rossegrave Il Vangelo di Luca Commento esegetico e teolo-gico Roma 1992 p 392) laquoQui ldquoorardquo va preso come termine tecnico (cosigrave anche in Giovanni) per indicare la manifestazione della salvezza messianica che i profeti avevano predetto Il confronto si impone con Lc 1256 1944 2124 2253 2343 e Gv 423 524 131raquo (La Bibbia Nuovissima Versione dai testi originali vol III Cinisello Balsamo 1991 p 443 citata drsquoora in poi come NVB)

II Lrsquoespressione egrave tipicamente lucana ed egrave la stessa usata per Maria allrsquoinizio del Magnificat (Lc 147) il verbo ricorre solo in queste due citazioni del Vangelo ed egrave seguito dallrsquoespressione laquonello Spirito Santoraquo che vuol dire laquosotto lrsquoinflusso dello Spirito Santoraquo (Lc 227) Il verbo ἀγαλλιάομαι ricorre pure in At 226 (citazione del Sal 158-11 LXX) e At 1634 (il carceriere di Paolo) Cfr lrsquoottimo commento filologico di M Crimella Luca Introduzione traduzione e commento (Nuova Versione della Bibbia dai testi antichi 39) Cinisello Balsamo 2015 cfr anche LT Johnson Il Vangelo di Luca Sacra Pagina vol 3 Leumann 2004 laquoLrsquoesultanza (nella gioia) ricorda i racconti dellrsquoinfanzia (cfr 147) mentre il nesso tra preghiera e Spirito evoca il battesimo (cfr 321-22) e le tentazioni (cfr 41)raquo (M Crimella op cit p 198)

III Luca usa il verbo ἐξομολογέομαι come fa il Sal 1361-326 LXX per dire la laquoconfessio fideiraquo del salmista laddove il testo ebraico ha hocircducirc In Lc 226 ha per soggetto Giuda che sta consegnando Gesugrave e ha il senso di laquoessere drsquoaccordo acconsentire avere lo stesso linguaggioraquo in At 1918 ha per soggetto laquomolti che si convertironoraquo confessarono di aver praticato arti magiche laquo[Nel nostro testo] Letteralmente ldquoTi riconoscordquo La preghiera di Gesugrave segue lo schema delle preghiere ebraiche nella sinagoga quali la Berakah Yozer a) lode introduttiva b) motivo della lode c) affermazione di assenso o ripetizione della lode La versione di Luca egrave molto simile a quella di Mt 1125-26raquo (LT Johnson Il Vangelo di Luca Sacra Pagina vol 3 Elledici Leumann (TO) 2004 p 152)

IV laquoPadreraquo esprime la coscienza filiale di Cristo mentre laquoSignore del cielo e della terraraquo dichiara il dominio sovrano di Dio sul mondo e sulla storia laquoQuesto profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dioraquo (G Rossegrave Il Vangelo di Luca p 393 Il vocativo laquoPadreraquo nelle preghiere giudaiche egrave rarissimo (Sap 143 3Mac 638) e non egrave equivalente al termine laquoAbbacircraquo usato da Gesugrave Dio egrave ricono-sciuto come Padre di Israele Dt 326 Is 6316 647 Ger 34

140

ταῦτα ἀπὸ σοφῶν καὶ συνετῶν καὶ ἀπεκάλυψας αὐτὰ νηπίοιςmiddotναὶ ὁ πατήρ ὅτι οὕτως εὐδοκία ἐγένετο ἔμπροσθέν σου

coseV ai sapientiVI e agli intelligenti e le hai rivelateVII ai piccoliVIIISigraveIX Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a TeX

V Lrsquoespressione laquoqueste coseraquo dal contesto si riferisce alla manifestazione del potere di Dio nelle opere del Figlio e soprattutto quello che sta per rivelare la comunione reciproca delle Persone in Dio che solo Gesugrave comunica a chi vuole cioegrave ai piccoli i discepoli

VI laquoEcco due categorie di persone che si atteggiano in modo contrario nei confronti del regno di Dio I primi non vanno identificati solamente con i ldquoteologirdquo del tempo di Gesugrave gli scribi e i farisei i tipici nemici di Gesugrave che pensavano di avere il monopolio della legge e perciograve della conoscenza della volontagrave di Dio ma rappresentano una categoria di persone quelli che si credono autosufficienti che non hanno bisogno della rivelazione salvifica di Gesugrave (Gv 748) che si affidano solo alla sapienza di questo mondo (cfr 1Cor 118ss) per risolvere tutti i loro problemi compreso quello della salvezza I piccoli invece sono coloro che si aprono alla salvezza come a un dono che viene dal Padre La loro caratteristica egrave la disponibilitagrave a essere donati da Dio Sono in altri termini i poveri gli umili i semplici i peccatori pentiti di cui parla il Vangelo sono lrsquoantitipo dei poveri di Jahveacute di cui ci parla lrsquoAT (cfr Sof 312)raquo (NVB 444) Il binomio laquosapienti e intelligentiraquo proviene da Dt 11315 laquoPrendete in ognuna delle vostre tribugrave uomini saggi (Haacutekaumlmicircm) perspicaci conosciuti affincheacute io li ponga alla vostra testa hellip Allora presi i capi delle vostre tribugrave uomini saggi (Haacutekaumlmicircm) e dotati di esperienza e li costituii vostri capihellipraquo

VII Notiamo il contrasto tra laquonascondereraquo e laquorivelareraquo e quello tra laquodotti e sapientiraquo e laquopiccoliraquo (impotenti) che troviamo in 1Cor 31 (laquoneonati in Cristoraquo) I piccoli laquosono gli umili gli ignoranti (in senso etimologico) i semplici i poveri (cfr Sal 188 LXX [TM 198] Pr 132) costoro non hanno competenza accademica a differenza di coloro che conoscono la Leggeraquo (M Crimella Luca p 199) Il Vangelo si rivolge non a quelli che si sentono laquonellrsquoepicaraquo agli eroi di ogni tempo ma alle persone semplici che vivono perograve in Dio Luca infatti piugrave avanti li confronta con i discepoli laquoRovesciamento di dinamica se per il giudaismo Dio si comunica-rivela ai saggi (i pii di Qumran capi di sette apocalittiche farisei e zeloti dottori della Legge in genere) per Gesugrave si egrave giagrave rivelato ai ldquopiccolirdquo i suoi i Dodici i 72 Qual egrave il contenuto di questa rivelazione Due momenti coordinati a chi Egli vuole Gesugrave manifesta di essere il ldquoFiglio dellrsquouomordquo nel disegno del Padre Egli introduce chi vuole nel progetto del Padreraquo (La Bibbia Piemme Casale Monferrato 1995 p 2461)

VIII laquoRiconoscendosi nella figura dei ldquopiccolirdquo la comunitagrave cristiana mostra di aver ca-pito il capovolgimento operato dalla rivelazione divina offerta qui a Gesugrave e da Gesugrave Il Figlio stesso che afferma di aver ricevuto tutto dal Padre (v 22) egrave Lui pure uno di questi bambini Non porta forse il titolo di ldquofigliordquo Senza la coscienza di essere ldquofigliordquo con la minuscola non sarebbe il ldquoFigliordquo con la maiuscolaraquo (F Bovon Luca vol 2 p 91)

IX laquoAudace lrsquoorante osa risalire dagli atti di Dio (ldquoTu hai svelatordquo) allrsquointenzione divina (εὐδοκία il ldquocompiacimentordquo) dal percepibile allrsquoinconoscibile di Dio Il detto (v 21d) ha un sapore liturgico somiglia a un responsorio o a unrsquoantifona Ecco quindi che il testo si puograve leggere a morsquo di dialogo come se un secondo credente rispondesse al primo proseguendo il rendimento di grazie Del resto la frase egrave cronologicamente al secondo posto Bisogna immaginare un profeta cristiano che in preghiera sottolinea con queste parole lrsquoascolto del primo detto ossia del rendimento di grazie (v 21bc) Questo responsorio esprime innanzitutto unrsquoadesione un sigrave il segno di un accordo Questa convergenza dei convincimenti viene in seguito resa esplicita (ὅτι egrave qui un ldquocherdquo o un ldquoin realtagraverdquo invece di un ldquopercheacuterdquo o di un ldquoinfattirdquo) Il commento riespone il primo detto in altri termini la rivelazione ai piccoli intesa qui anche come un avvenimento (ἐγένετο) egrave definita soprattutto quale affermazione del disegno salvifico di Dioraquo (F Bovon Luca vol 2 p 93)

X laquoCosigrave egrave piaciuto a Teraquo lett laquoCosigrave ci fu compiacimento in Tua presenzaraquo La TOB traduce laquoEgrave cosigrave che Tu hai disposto nella Tua benevolenzaraquo Luca vuole affermare che

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22 πάντα μοι παρεδόθη ὑπὸ τοῦ πατρός μου καὶ οὐδεὶς γινώσκει τίς

Tutto (ogni cosa)XI mi egrave stato donatoconsegnatoXII dal PadreXIII mio e nessuno conosceXIV

ἐστιν ὁ υἱὸς εἰ μὴ ὁ πατήρ καὶ τίς ἐστιν ὁ πατὴρ εἰ μὴ ὁ υἱὸς καὶ ᾧ ἐὰν βούληται ὁ υἱὸς ἀποκαλύψαι

chi egrave il Figlio se non il Padre neacute chi egrave il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

23 Καὶ στραφεὶς πρὸς τοὺς μαθητὰς κατ᾽ ἰδίαν εἶπενmiddot μακάριοι οἱ ὀφθαλμοὶ οἱ βλέποντες ἃ βλέπετε

Poi si voltograveXV verso i discepoli li prese a parte e disse laquoBeatiXVI gli occhi che vedono tutte queste cose

il piano di Dio la Sua benevolenza egrave a favore dei laquopiccoliraquo come lrsquoevangelista ha imparato dal suo maesto Paolo il quale in 1Cor 118-31 inneggia a Dio come Colui che si rivolge ai deboli e non ai forti di questo mondo

XI Stando al contesto lrsquoespressione laquoqueste coseraquo egrave in relazione con laquooraraquo egrave cioegrave la rivelazione che Gesugrave opera in fatti e parole e la comunione intima con il Padre nella forza dello Spirito tutto questo piano di salvezza egrave dono di rivelazione e non capacitagrave umana di comprensione laquoCon J Jeremias possiamo distinguere il tema (22a) lo sviluppo (22b) e la conclusione (22c) Il tema egrave la rivelazione totale del Padre al Figlio dunque non potere (exousia cfr Mt 2818) ma rivelazione Il verbo greco paradidomi denota la trasmissione di un insegnamento o di una tradizioneraquo (NVB 444)

XII Questo passivo indica che il Padre egrave la fonte e il Figlio egrave lrsquounico mediatoreXIII Il termine laquoPadreraquo ricorre 2x nei vv iniziali 21-22 laquoldquoPadrerdquo e ldquoFigliordquo sono

termini che rimandano a una profonda intimitagrave e a una straordinaria conoscenza fra lrsquouno e lrsquoaltro Per questo il Figlio puograve rivelare il Padre in un modo tutto speciale La relazione qui descritta rimanda alla piena conoscenza che di Dio aveva Gesugraveraquo (M Crimella Luca pp 198-199)

XIV laquoUn linguaggio relazionale cosigrave esplicito egrave inconsueto nei Sinottici men-tre invece si trova molto piugrave spesso in Giovanni (cfr 335 729 1014-15 133 1722529) Il logion di Luca egrave simile a quello di Mt 1117raquo (LT Johnson op cit p 152) laquoLo sviluppo del tema egrave in forma binaria e ha carattere giovanneo Qui Gesugrave manifesta chiaramente la coscienza della sua divinitagrave vi egrave una perfetta comunione di vita e un totale scambio di beni tra il Padre e il Figlio Questa realtagrave perograve diventa oggetto di rivelazione e strumento di salvezza il Figlio ci dona la conoscenza del Padre e noi possiamo avere un concetto esatto del Padre solo attra-verso la rivelazione che ce ne fa il Figlio I due termini conoscenza e Figlio vanno considerati in senso giovanneo la conoscenza indica una relazione personale (cfr Gv 173) lrsquouso assoluto di Figlio egrave proprio del quarto Vangelo (nei Sinottici ricorre solo in Mc 1332)raquo (NVB 444)

XV Il verbo laquovoltarsiraquo in Luca appare 7x e ha sempre Gesugrave come soggetto 79 (Gesugrave egrave meravigliato della fede del centurione e lo indica alle folle) 744 (Gesugrave si rivolge verso la peccatrice ma parla a Simone gli cambia prospettiva) 955 (Gesugrave rimprovera Giaco-mo e Giovanni che vogliono punire i Samaritani) 1023 (si rivolge ai discepoli) 1425 (rivolto alle folle pone le condizioni della sequela) 2261 (egrave lo sguardo di Gesugrave su Pietro che ha tradito) 2328 (lungo la via dolorosa Gesugrave si rivolge a una grande moltitudine di persone e alle donne) Il verbo dunque non egrave laquoredazionaleraquo come qualche autore afferma ma esprime lrsquointervento di Cristo che perdona stimola chiede afferma il Suo voltarsi opera una trasformazione su coloro a cui si rivolge

XVI Gesugrave dichiara la beatitudine di chi sa riconoscere qui e ora la presenza del Padre negli avvenimenti che caratterizzano la vita terrena di Lui e dei suoi discepoli

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24 λέγω γὰρ ὑμῖν ὅτι πολλοὶ προφῆται καὶ βασιλεῖς ἠθέλησαν ἰδεῖν ἃ ὑμεῖς βλέπετε καὶ οὐκ εἶδαν καὶ ἀκοῦσαι ἃ ἀκούετε καὶ οὐκ ἤκουσαν

Vi dico infatti che molti profetiXVII e re hanno desiderato vedere quello che voi vedete ma non lrsquohanno visto ascoltareXVIII quello che voi ascoltate ma non lrsquohanno ascoltatoraquo

25 Καὶ ἰδοὺ νομικός τις ἀνέστη ἐκπειράζων αὐτὸν λέγωνmiddot διδάσκαλε τί ποιήσας ζωὴν αἰώνιον κληρονομήσω

Ed ecco un certo dottoreXIX della Legge si alzograve per metterlo alla provaXX Maestro che cosa devo fare per ereditareXXI la vita eterna

(cfr Lc 1256) in essi infatti sta nascosta e operante la realtagrave lungamente desiderata dai profeti Egrave nellrsquooggi della salvezza propostaci da Cristo nella Chiesa (ecco un altro motivo per cui Luca ha scritto gli Atti degli Apostoli) che noi possiamo fare nostra questa beatitudineraquo (NVB 444-445) laquoQuesto egrave il settimo macarismo che abbiamo nel Vangelo (cfr 145 62021[2x]22 723) Qui lrsquoaccento egrave posto sul vedere nei vv 24 e 28 invece egrave sullrsquoascoltare Ci richiama alla mente 818 ldquoFate attenzione dunque a come ascoltaterdquoraquo (LT Johnson op cit p 152) laquoBeatitu-dine rivolta ai suoi in disparte essi sono i testimoni privilegiati dellrsquointervento escatologico di Dio avviato in Gesugrave Luca trae una conclusione alla catechesi del Maestro Insiste sul vedere ma anche sullrsquoascoltare che ha giagrave altrove indicato come veicolo di salvezza (cfr 421)raquo (La Bibbia Piemme 2461)

XVII I profeti sono stati chiamati e inviati ad annunciare la salvezza ma neacute essi neacute i potenti (cioegrave i re) potranno vedere e ascoltare le rivelazioni del Figlio di Dio Continua come prima al v 21 la contrapposizione tra i potenti del mondo e i piccoli del Vangelo

XVIII laquoMentre nellrsquoattesa giudaica si esprimeva solo lrsquoatto del vedere Gesugrave vi aggiunge quello dellrsquoudire percheacute nella sua predicazione questo implica lrsquoaccet-tazione della proposta di salvezza (cfr 722)raquo (NVB 445)

XIX Il termine νομικός ricorre in Luca 6x (730 1025 11454652) e vuol dire sempre laquostudioso della Leggeraquo laquoIn greco classico νομικός egrave un aggettivo (cfr Tt 39) mentre nellrsquounica occorrenza della Settanta egrave sostantivo e si riferisce al ldquoperito della Toragraverdquo Eleazaro (4Maccabei 54) Tipico termine di Luca rimanda a una categoria di persone specializzate nella conoscenza della Leggeraquo (M Crimella op cit p 200)

XX Il verbo ἐκπειράζω ricorre in Lc 412 a proposito della prova a cui egrave sot-toposto Gesugrave da parte del diavolo ed egrave contenuto nella citazione di Dt 616 Nel nostro testo il verbo assume subito lrsquointenzione ostile della domanda tesa a tendere un tranello a Gesugrave chiamato laquoMaestroraquo (διδάσκαλος)

XXI laquoLa stessa domanda ricorre in seguito in Lc 1818 e nei passi paralleli di Mt 1929 e Mc 1017 Questa combinazione di termini non si trova nella Torah Lrsquoldquoereditagraverdquo (klēronomia) promessa al popolo egrave la terra (Gn 284 Dt 18 212 41 cfr At 75) Il LXX Sal 155 dice che il Signore egrave lrsquoereditagrave del salmista e il LXX Sal 3618 parla di unrsquoereditagrave eterna (cfr anche Est 47) ma questa non egrave legata alla ldquovita eternardquo In LXX Dn 122 drsquoaltra parte i giusti risorgeranno alla ldquovita eternardquo Nel NT lrsquoidea di una ldquoereditagrave eternardquo si trova solo in Eb 915 che perograve si rifagrave a 1Pt 14 ma la nozione di ldquovita eternardquo ricorre frequente (cfr ad esempio Rm 27 521 622-23 Gal 68 Gd 21 e in particolare Gv 315-16) Negli altri Sinottici si trova soltanto una volta ma Luca la usa ancora in 181830 At 134648raquo (LT Johnson

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26 ὁ δὲ εἶπεν πρὸς αὐτόνmiddot ἐν τῷ νόμῳ τί γέγραπται πῶς ἀναγινώσκεις

Gli disse Che cosaXXII sta scritto nella legge Come leggi

27 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπενmiddot ἀγαπήσεις κύριον τὸν θεόν σου ἐξ ὅλης [τῆς] καρδίας σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ ψυχῇ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ ἰσχύϊ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ διανοίᾳ σου καὶ τὸν πλησίον σου ὡς σεαυτόν

Rispose Amerai il Signore tuo DioXXIII con tutto il tuo cuoree con tutta la tua anima e con tutte le tue forze e con tutta la tua mente eil tuo prossimo come te stesso

28 εἶπεν δὲ αὐτῷmiddot ὀρθῶς ἀπεκρίθηςmiddot τοῦτο ποίει καὶ ζήσῃ

Gli disse Hai risposto rettamenteXXIV farsquo questo e vivrai

op cit p 155) Cosa vuol dire lrsquoesperto della Legge Egli chiede cosa deve fare per ottenere il premio della comunione definitiva con Dio percheacute spesso i Giudei avevano paura di osservare la Legge senza ottenerne il premio Egrave una domanda che ci si fa anche oggi

XXII In perfetto metodo rabbinico Gesugrave risponde con una contro-domanda addirittura doppia laquoChe cosahellip Comeraquo Evidentemente da interrogato diventa interrogante e inverte i ruoli egrave la sua grande abilitagrave educativa spostando sempre tutto dal piano teorico a quello pratico

XXIII laquoCon leggere varianti nelle proposizioni Luca qui riproduce sostan-zialmente LXX Dt 65 aggiungendo la frase ldquoe con tutta la tua mente (dianoia)rdquoraquo (LT Johnson op cit p 155) Alla citazione di Dt 65 egrave aggiunto il testo di Lv 1918 La versione di Luca si differenzia dagli altri Sinottici percheacute unisce i due comandamenti in uno solo laquoGesugrave vuole mettere a fuoco attraverso la conoscenza e la sapienza di uno scriba il cuore della Legge amerai Dio (Dt 65) e amerai il tuo prossimo come te stesso (Lv 1918) La Legge mosaica egrave buona se Gesugrave com-menta laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo Attendibile segno di tensione tra protocristianesimo e sinagoga segno di una deplorevole dissociazione tra amore di Dio e del prossimo egrave lrsquoimmediato collegamento di Lv 1918 a Dt 65 per Luca i due valori sono inscindibiliraquo (La Bibbia Piemme cit p 2461)

XXIV Lrsquoavverbio ὀρθῶς ricorre in Lc 735 (il sordo κωφός balbuziente μογι-λάλος) dunque un sordastro 743 (Simone il fariseo ha giudicato bene) 1028 2021 (i dottori della Legge e i capi dei sacerdoti affermano che Gesugrave parla e in-segna rettamente)

XXV Puograve essere sostantivo oppure avverbio nel primo caso abbiamo laquoE chi egrave il mio prossimoraquo nel secondo il senso egrave laquoE chi egrave vicino a meraquo A motivo della vicinanza della citazione della posizione del pronome personale μου e del ritmo del dialogo sembra piugrave opportuna la scelta del termine come sostantivo

XXVI Il dottore della Legge laquovuole giustificare la domanda che ha posto non voleva solo tentare Gesugrave (in questo caso sarebbe stata troppo ovvia la risposta da dare) ma richiedeva un concetto piugrave chiaro di prossimoraquo (NVB 446) Egli perograve si muove sempre su un ambito teorico senza mettersi in gioco egrave il classico intellettuale che discutehellip ma non fa

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29 ὁ δὲ θέλων δικαιῶσαι ἑαυτὸν εἶπεν πρὸς τὸν Ἰησοῦνmiddot καὶ τίς ἐστίν μου πλησίονXXV

Ma quegli volendo giustificarsiXXVI disse a Gesugrave E chi egrave il mio prossimoXXVII

30 Ὑπολαβὼν ὁ Ἰησοῦς εἶπεν ἄνθρωπός τις κατέβαινεν ἀπὸ Ἰερουσαλὴμ εἰς Ἰεριχὼ καὶ λῃσταῖς περιέπεσεν οἳ καὶ ἐκδύσαντες αὐτὸν καὶ πληγὰς ἐπιθέντες ἀπῆλθον ἀφέντες ἡμιθανῆ

ReplicandoXVIII Gesugrave disseUn (certo) uomoXXIX scendeva da Gerusalemme a GericoXXX e incappograve nei brigantiterroristiXXXI i quali dopo averlo spogliato e percosso se ne andarono abbandonandolo mezzo morto

31 κατὰ συγκυρίαν δὲ ἱερεύς τιςXXXII Ma per caso un (certo) sacerdote

XXVII laquoPer Lv 1918 ldquoil prossimordquo sono ldquoi figli del Tuo popolordquo (ossia gli altri Israeliti) Piugrave avanti in Lv 1933-34 questo viene esteso ai ger (ldquostranierirdquo) residenti sul territorio Dato che nella traduzione dei LXX ger egrave reso con prosēlytos (ldquoproseli-tirdquo) questo atteggiamento di amore era alquanto ristretto Tra i gruppi settari come quello di Qumran la distinzione tra lrsquoamore verso i figli della luce e qualsiasi altra persona era assoluta (cfr 1Qs 19-10) Tra i farisei si discuteva molto sui rapporti che potevano intercorrere con i non-Giudei come ad esempio m Abodah Zarah 11 21-2 49-10raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXVIII In Lc 743 (Simone il fariseo risponde a Gesugrave) 1030 (Gesugrave riprende il discorso per esplicare ancora meglio cosa Egli intenda perograve non offre una motivazione razionale bensigrave usa una parabola per catturare lrsquoascoltatore e capovolgere il suo punto di vista In questo senso le parabole non solo sono un ottimo strumento pedagogico ma diventano lrsquoespressione per rovesciare le proprie convinzioni e aprire un nuovo orizzonte di vita laquoGesugrave accoglie la domanda nella misura in cui la comprende bene Tali sembrano essere qui le due sfumature del verbo ὑπολαμβάνω ldquoaccogliererdquo e ldquocomprendererdquo che srsquoincontrano nei dialoghi sia giudaici che greciraquo (F Bovon op cit p 109)

XXIX Dal contesto sembrerebbe che sia un giudeo percheacute forse dopo aver preso parte al culto sta scendendo da Gerusalemme collocata a circa 850 m slm verso Gerico la cui oasi egrave a circa -240m slm il dislivello egrave notevole Il percorso pietroso e arido egrave di circa 27 km

XXX laquoGerico era sede di sacerdoti e leviti Riccorrendo la loro settimana di servizio al tempio salivano a Gerusalemme Alla vista del malcapitato devono scegliere tra lui morente e Lv 211 che prescrive di evitare ogni contatto con cadaveri o uomini morentiraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XXXI Il termine greco λῃστής ricorre in Lc 103036 (il nostro testo) 1946 (Gesugrave rimprovera di aver reso il Tempio covo di ladroni) 2252 (Gesugrave rimprovera i capi dei sacerdoti i capitani del Tempio e gli anziani per averlo considerato un briganteterrorista laquoIl termine lēstēs egrave usato da Giuseppe per bande organizzate di ladroni di strada che rendevano il viaggiare pericoloso (cfr Giuseppe La guerra giudaica 2228-230)raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXII laquoIl pronome indefinito tis usato per ciascuno dei personaggi del racconto indica che essi rappresentano le rispettive categorie I sacerdoti e i leviti pur non facendo parte dellrsquoaristocrazia facoltosa rappresentavano simbolicamente la classe dirigente (cfr ad esempio 1QS 18ss 51-4) Erano soggetti a restrizioni di puritagrave legale che limitavano i loro contatti con gli altri Ciograve che il racconto vuol dimo-

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κατέβαινεν ἐν τῇ ὁδῷ ἐκείνῃκαὶ ἰδὼν αὐτὸν ἀντιπαρῆλθενmiddot

scendeva per quello strada e avendolo vistoXXXIII passograve oltreXXXIV dal lato opposto (= passare senza fermarsi nonostante abbiano visto)

32 ὁμοίως δὲ καὶ Λευίτης [γενόμενος] κατὰ τὸν τόπον ἐλθὼν καὶ ἰδὼνἀντιπαρῆλθεν

Allo stesso modo anche un levita giunto sul posto e avendolo vistopassograve oltre dal lato opposto

33 Σαμαρίτης δέ τις ὁδεύωνXXXV ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν

Invece un (certo) samaritanoXXXVI che passava per la strada giunse accantoXXXVII a lui

strare non egrave un contrasto tra i Giudei e i Samaritani a vantaggio di questi ultimi ma un contrasto tra quelli che sono ufficialmente riconosciuti come appartenenti al popolo e quelli che non lo sonoraquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXIII laquoEgrave probabile che il sacerdote abbia finito il proprio servizio e rientri a casa Invece di unire lrsquoamore del prossimo col servizio di Dio trascura la misericordia com-plemento obbligato della pietagrave Lo stesso vale per il levita altro officiante del tempio di rango inferiore Luca li considera imperdonabili percheacute dopo aver visto (ἰδὼν vv 31 e 32) hanno entrambi chiuso gli occhi Non srsquoincontrano col ferito si allontanano diventano inesistenti morti al presente trattenuti dal loro passato condizionati da regole rituali e da pulsioni egoiste Sono passati senza fermarsiraquo (F Bovon op cit p 111)

XXXIV laquoIl senso di questo verbo (ἀντιπαρέρχομαι) raro non egrave evidente poicheacute una delle preposizioni suggerisce il passare oltre (παρά) e lrsquoaltra un camminare di fronte o contro (ἀντί)raquo (ivi n 10 111) laquoAlla lettera ldquoFece un giro intorno a lui e passograve oltrerdquo Luca per mezzo del verbo ἀντιπαρέρχομαι dagrave corpo alla scelta del ministro di culto dal punto di vista fraseologico infatti il preverbio ἀντί sottolinea la distanza fra il sacerdote e lrsquoanonimo passante (cfr anche il v 32)raquo (M Crimella op cit p 201)

XXXV Il verbo egrave hapx legomenon nel NT e richiama il sostantivo ὁδός via che ricorre in Luca 20x 17679 244 345 727 8512 9357 10431 116 1258 1423 1835 1936 2021 243235

Questo termine indica una persona che egrave per la via che compie un cammino Da 957 in poi Gesugrave compie la sua via verso il mistero pasquale cfr E Della Corte Solidarietagrave con Cristo solidarietagrave con gli uomini La conversione a uno stile di vita cristia-no e quindi solidale il cammino del credente nel grande inserto lucano (Lc 951-1946) laquoPresenza Pastoraleraquo 4-5 (1999) pp 27-60 Fin dallrsquoinizio il personaggio egrave dunque presentato in forte sintonia con il Cristo stesso che ha iniziato il suo viaggio decisivo

XXXVI laquoQuesta identificazione acquista tanta piugrave forza se si considera lrsquoostilitagrave mostrata dai Samaritani contro il ministero stesso di Gesugrave giagrave accennato in 953 Un altro Samaritano egrave descritto in modo positivo in 1716 e la missione in Samaria segna unrsquoimportante tappa nella diffusione del lieto messaggio negli Atti (18) riportando in quella regione un notevole successo (At 81-14 931153)raquo (LT Johnson op cit p 156) laquoSecoli di meditazione devota hanno offuscato la nostra capacitagrave di percepire lrsquoostilitagrave che contrapponeva Giudei e Samaritani Dopo lrsquoesilio babilonese i Samaritani si erano opposti alla restaurazione di Gerusalemme e nel II

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καὶ ἰδὼν ἐσπλαγχνίσθη e avendolo visto ne provograve compassioneviscere di misericordiaXXXVIII

34 καὶ προσελθὼν κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτοῦ ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ ἴδιον κτῆνος ἤγαγεν αὐτὸν εἰς πανδοχεῖονXXXIX καὶ ἐπεμελήθη αὐτοῦ

fattosi vicinoXL gli fasciograve le ferite versandovi olio e vinoe caricatolo sulla sua cavalcatura lo portograve alla locanda esi prese cura di lui

sec aC avevano collaborato con i sovrani siriani nelle guerre contro i Giudei Nel Siracide (5025-26) che risale al 200 aC si dice che i Samaritani ldquonon sono neppure una nazionerdquo e nel 128 aC il sommo sacerdote giudeo bruciograve il tempio Samaritano sul monte Garizim Allrsquoinizio del I sec dC durante la Pasqua i Samaritani sparsero le ossa di un cadavere nel tempio contaminandolo e impedendo la celebrazione della festivitagraveraquo (JR Donahue Il Vangelo in parabola Brescia 2016 pp 122-123)

XXXVII Notiamo la differenza tra i tre personaggi il sacerdote e il levita passano laquooltreraquo (antiparagrave-) mentre il Samaritano passa laquoaccantoraquo (katagrave) Luca nota con molta finezza questo particolare lrsquointeresse del Samaritano inizia proprio con il laquopassare accantoraquo invece che laquooltreraquo

XXXVIII Lrsquoevangelista Luca usa questo verbo in 713 (episodio della peccatrice) 1033 1520 (il padre lo vide e ne ebbe compassione) Non ricorre negli Atti degli Apostoli laquoIl verbo ha una radice che richiama le interiora (τὰ σπλάγχνα) cioegrave i sentimenti piugrave profondi In Luca caratterizza lrsquointensa emozione di Gesugrave di fronte alla donna vedova che ha perso lrsquounico figlio (713) inoltre lrsquoevangelista utilizza lo stesso verbo per esprimere lo slancio del padre allorcheacute vede il figlio prodigo che si sta avvicinando a casa (1520)raquo (M Crimella op cit p 201) laquoEgrave significativo che per parlare di compassione e di misericordia lrsquoAntico Testamento adoperi il termine raHaacutemicircm Tale termine deriva da reHem cioegrave grembo materno con esso possono essere indicate anche le viscere di un essere umano che tanto nellrsquoAntico quanto nel Nuovo Testamento sono considerate la sede dei sentimentiraquo (E Della Corte Mi sono legato a voi Le persone consacrate luce del Regno Roma 2015 p 141) Uno dei vertici della misericordia dellrsquoAT egrave il testo di Os 111-11 nel quale al v 8 si dice laquoMi dagrave un tuffo il cuore mi si sommuovono le viscereraquo (μετεστράφη ἡ καρδία μου ἐν τῷ αὐτῷ συνεταράχθη ἡ μεταμέλειά μου nel quale troviamo il termine μεταμέλεια che appartiene allrsquoambito semantico del verbo citato da Lc 103435 prendersi cura che compare nel NT in 1tm 35 con una chiara valenza affettiva e pastorale di cura)

XXXIX Letteralmente questo termine significa laquoil luogo accogliente per tuttiraquo Il termine πανδοχεύς al v 36 significa allora laquolrsquoonni-accoglienteraquo

XL Il verbo προσέρχομαι in Luca ha qui come soggetto il Samaritano e in 714 lo stesso Gesugrave che si accosta alla bara del giovinetto morto e lo tocca sono gli episodi che rivelano lrsquoamorevole accostarsi e il prendersi cura e in entrambi i casi egrave donata la Vita

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35 καὶ ἐπὶ τὴν αὔριον ἐκβαλὼν ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ καὶ εἶπενmiddot ἐπιμελήθητιXLI αὐτοῦ καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς ἐγὼ ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με ἀποδώσω σοι

E il giorno dopo estrasse due denarie li diede allrsquoalbergatore dicendoPrenditi cura di lui e se spenderai qualcosa in piugrave te lo pagherograveal mio ritorno

36 τίς τούτων τῶν τριῶν πλησίον δοκεῖ σοι γεγονέναι τοῦ ἐμπεσόντος εἰς τοὺς λῃστάς

Chi di questi tre pensi si sia stato prossimoXLII a colui che incappograve nei briganti

37 ὁ δὲ εἶπενmiddot ὁ ποιήσας τὸ ἔλεος μετ᾽ αὐτοῦ εἶπεν δὲ αὐτῷ ὁ Ἰησοῦςmiddot πορεύου καὶ σὺ ποίει ὁμοίως

Disse Chi ha fattoXLIII compassione con lui Allora Gesugrave gli disse Mettiti in camminoXLIV e anche tu farsquo lo stesso

XLI laquoEgrave sorprendente vedere come per parlare dellrsquoincarico affidato allrsquoalbergatore Luca adoperi lo stesso verbo (ἐπιμελέομαι epimeleacuteomai curare aver cura) con cui nel v 34b aveva riassunto lrsquoazione esemplare del Samaritano Lrsquoalbergatore deve adesso proseguire esattamente quanto il Samaritano aveva fatto con il bisognoso Drsquoimportanza decisiva non egrave la persona o lrsquoistituzione via via operante bensigrave soltanto il bene del ferito In questrsquoultima parte possiamo vedere un certo apice narrativo nel fatto che soltanto qui nel corso di tutta la parabola si ricorre al discorso diretto Inoltre lrsquoincarico di prendersi cura egrave formulato allrsquoimperativo (ἐπιμελήθητι epimelecircthecircti abbi cura di lui) cosiccheacute qui abbiamo il corrispettivo interno alla parabola dei due imperativi di Gesugrave sul piano della discussione (v 28 ldquoFarsquo questordquo v 37 ldquoVarsquo e anche tu farsquo cosigraverdquo)raquo (R Zimmermann Compendio delle parabole di Gesugrave Brescia 2011 pp 847-848)

XLII laquoGesugrave trasforma la questione da un obbligo legale (chi merita il mio amore) a un atto di altruistica donazione (a chi posso dimostrare di essere il pros-simo) e di questo il tanto disprezzato Samaritano diventa un modello moraleraquo (LT Johnson op cit p 156)

XLIII laquoLa risposta del legista congiunge lrsquointerno con lrsquoesterno ossia il sentimento (τὸ ἔλεος ldquola misericordiardquo) con lrsquoazione (ὁ ποιήσας ldquochi ha agitordquo) sottolinea anche la relazione (μετ᾽αὐτοῦ ldquocon luirdquo ldquonei suoi confrontirdquo) Lrsquoevoluzione del legista continua prima polemico (v 25) poi riservato (v 29) si egrave impegnato in una relazione con Gesugrave (v 37a) La sua risposta verbale rischia proprio di diventare pratica (v 37b) Il legista e Gesugrave si sono infine trovati drsquoaccordo Grazie alla pedagogia del maestro il discepolo si egrave evoluto Ha capito la nuova definizione di prossimo alla quale Gesugrave voleva condurlo Quello che era un problema per i rabbi del tempo (quale estensione dare alla nozione di prossimo) riceve qui una risposta che non egrave stata dettata ma si egrave imposta alla riflessione dialogante e credente Con il suo affetto e la sua discrezione Gesugrave ha saputo divenire il prossimo del legistaraquo (F Bovon op cit p 114) Bovon parla di laquonuova definizioneraquo mentre Gesugrave opera uno spostamento dal piano teorico a quello pratico portando a comprendere che laquoil fareraquo riguarda il proprio modo di diventare laquoprossimoraquo nellrsquoamore Non basta sapere laquoche cosaraquo dice la Legge neacute saperla leggere se non la si vive

XLIV Luca usa molte volte questo verbo πορεύομαι e sono interessanti queste citazioni in 78 per ben 2x nellrsquoepisodio del centurione indica un laquoandaremettersi

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38Ἐν δὲ τῷ πορεύεσθαι αὐτοὺς αὐτὸς εἰσῆλθεν εἰς κώμην τινά γυνὴ δέ τις ὀνόματι Μάρθα ὑπεδέξατο αὐτόν

Ora mentre essi erano in camminoXLV avvenne che egli entrograve in un villaggioXLVI e una certa donna di nome Marta lo ricevetteXLVII (in casa sua)

in camminoraquo per eseguire un comando in 750 Gesugrave comanda alla peccatrice di laquoandare in paceraquo cioegrave drsquoora in poi di non peccare piugrave nella propria vita in 814 si richiama il rischio che lungo il cammino i piaceri le ansie e le ricchezze possano soffocare la vita (parabola del seme) in 848 Gesugrave lo dice allrsquoemorroissa come prima lrsquoaveva detto alla peccatrice in 95152535657 il verbo indica il cammino che Gesugrave sta facendo verso Gerusalemme per vivere il Mistero pasquale e lo fa con decisione (951) 1037 egrave il nostro testo e subito dopo il verbo serve da aggancio con il terzo quadro del trittico laquomentre erano in camminoraquo In 1331-33 crsquoegrave un richiamo del viaggio iniziato in 951 e la valenza egrave sempre quella pasquale In 154 egrave il pastore che si mette in cammino per cercare la pecora perduta in 1515 il figlio minore degrada fino a laquoincollarsiraquo a un pagano e a pascolare i porci in 1518 il giovane si mette in cammino per tornare a casa del padre percheacute ha fame In 1719 Gesugrave ordina al lebbroso Samaritano di andare in pace In Lc 1912 Gesugrave egrave colui che deve andare a prendere la dignitagrave regale 1928 (Egli precede verso Gerusalemme) 1936 (lrsquoentrata finalmente a Gerusalemme) Come si puograve notare il verbo ha un senso profondo e indica un laquocamminoraquo che prende tutta la persona e il modello egrave Gesugrave La stessa parabola che stiamo esaminando egrave definita laquoracconto esemplareraquo proprio a motivo di questa sua pregnanza

XLV laquoLe prime parole richiamano il cammino di Gesugrave verso la sua Passione e il plurale fa pensare alla componente comunitaria del viaggio ma inclusi in αὐτοὺς (ldquoessirdquo) i discepoli itineranti scivoleranno nellrsquoombra lasciando la ribalta alle persone del luogo ossia alle due donne e soprattutto ad αὐτὸς ldquoa Luirdquo cioegrave allo stesso Gesugraveraquo (F Bovon op cit pp 126-127)

XLVI laquoIl motivo del cammino verso Gerusalemme torna al v 38 Gesugrave entra in casa di due donne e insegna loro la Parola Tre annotazioni Marta e Maria si collocano forse nella tradizione di ospitalitagrave che veniva offerta ai missionari in epoca protocristiana (At 1614s Didachegrave 114-6) il fatto che non abbia problemi a entrare in casa loro riflette una mentalitagrave ellenistica non certo ebraica sorprende che abbia impartito loro il suo insegnamento dal momento che alle donne non potevano essere comunicati i segreti di Dio esse non erano ammesse alla lettura della Torah e non potevano partecipare alla liturgia sinagogale Gesugrave non fa di-scriminazioni elargisce a uomini e donne il suo amore e i suoi doni anzi accoglie le donne al seguito (82-3)raquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XLVII Luca usa solo 2x questo verbo nel nostro testo per Marta e in 196 per Zaccheo dove aggiunge anche il participio presente χαίρων Marta accoglie Gesugrave allrsquoinizio ma le azioni successive degradano man mano il valore di questo verbo iniziale

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XLVIII Per Maria Luca usa innanzitutto il verbo παρακαθέζομαι (hax legomenon nel NT e usato nella LXX) seguito dallrsquoespressione πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου per indicare una condizione discepolare laquostare seduti ai piediraquo vuol dire porsi in atteggiamento di ascolto Egrave laquola postura di un discepolo come Paolo egrave stato istruito ldquoai piedi di Gamalielerdquo (At 223) La posizione indica la devozione nei confronti del maestroraquo (M Crimella op cit p 202)

XLIX Luca usa il verbo allrsquoimperfetto indicativo per indicare un ascolto prolun-gato della Parola del Kyrios (τὸν λόγον αὐτοῦ) laquoMaria egrave attenta a ciograve che dice Gesugrave e perciograve lo accoglie cosigrave comrsquoegrave un profeta che annuncia la ldquoParola di Diordquo (811) In Luca-Atti lo stare seduti ai piedi di qualcuno indica sempre un riconoscimento della sua autoritagrave (738 83541 1716 At 43537 52 223)raquo (LT Johnson op cit p 156)

L laquoSe il verbo περισπῶμαι presenta una sfumatura peggiorativa egrave percheacute que-sta profluvie di attivitagrave comprensibile [egrave la padrona di casa] ma sproporzionata impedisce a Marta di vivere lrsquoessenziale nel momento presente Si fonda peraltro su una preoccupazione legittima ma risponde pure a unrsquoansia non conveniente Il secondo elemento πολλὴν (ldquomolteplicerdquo tradotto con ldquomoltordquo) a cui si contrap-porragrave la realtagrave ldquounicardquo (ἑνὸς tradotto con ldquouna solardquo) menzionata da Gesugrave Marta fa troppo il suo ldquoserviziordquo (διακονία) che potrebbe e dovrebbe essere positivo ne risulta pregiudicato Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quantomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spiritualiraquo (F Bovon op cit p 129)

LI laquoIl verbo περισπάομαι egrave un hax legomenon nel NT usato allrsquoimperfetto con evidente senso di durata Esso ha un duplice valore da una parte significa ldquoessere completamente occupatordquo ldquoessere fortemente sovraccaricatordquo dallrsquoaltra ldquoessere distolto distrattordquo La differenza egrave fine qui Luca volutamente gioca sulla sottile ambivalenza creando un effetto di polisemiaraquo (M Crimella op cit p 203) Egrave anche indicativo che il verbo sia seguito da questo oggetto laquodai molti servizifaccenderaquo (περὶ πολλὴν διακονίαν) per dire che queste invece di essere al servizio dellrsquoaccoglienza occupano Marta e la distraggono

LII laquoLa doppia menzione del nome fa di Marta una persona cara al Maestro Nel nome ldquoSignorerdquo che lei gli rivolge crsquoegrave familiaritagrave e considerazione Marta rap-presenta colei che ha ricevuto la Parola tra le spine ascolta la Parola ma le molte preoccupazioni la soffocano sigrave che essa non dagrave frutto Maria invece egrave colei che ha ricevuto la Parola in un terreno fertile ascolta e dagrave frutto Lrsquoepisodio descrive la

39 καὶ τῇδε ἦν ἀδελφὴ καλουμένη Μαριάμ [ἣ] καὶ παρακαθεσθεῖσα πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου ἤκουεν τὸν λόγον αὐτοῦ

Or ella aveva una sorella che si chiamava Maria la quale si pose a sedereXLVIII ai piedi del Signore e ascoltavaXLIX la Sua parola

40 ἡ δὲ Μάρθα περιεσπᾶτο περὶ πολλὴνL διακονίανmiddot ἐπιστᾶσα δὲ εἶπεν κύριε οὐ μέλει σοι ὅτι ἡ

Ma Marta tutta presa dalle molte faccendeLI si avvicinograve e disse laquoSignoreLII

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preoccupazione di Luca che vede nella sua comunitagrave un eccesso di impegno sociale a scapito dellrsquoascoltare la Parola Lrsquoinvito di Gesugrave egrave a ridimensionare quel servizio pur necessario sullrsquoessenzialeraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIII La domanda di Marta in realtagrave egrave indirettamente un atto di accusa alla sorella che a suo giudizio laquoperde temporaquo invece di collaborare (il verbo συναντι-λαμβάνομαι hapax legomenon) allrsquoaccoglienza di questo ospite cosigrave importante e familiare

LIV Non egrave laquoGesugraveraquo a rispondere a Marta ma il laquoSignoreraquo egrave un particolare molto fine con cui Luca introduce la laquochiamataraquo di Marta a cercare lrsquoessenziale senza lasciare che le preoccupazioni invadano il cuore e spengano lo spirito laquoGli uomini non devono preoccuparsi di una autorealizzazione attraverso le proprie opere percheacute Dio offre loro una ragione drsquoessere con il suo amore Superate quelle preoccupazioni le premure in senso positivo occupano armoniosamente lo spi-rito umano [cfr 1Cor 1225 2Cor 1128] [hellip] Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affanni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni si presentano allo spirito del credente come forma di servizioraquo (F Bovon op cit pp 130-131)

LV laquoNellrsquoAT vi sono solo quattro occasioni nelle quali qualcuno egrave chiamato due volte per nome Abraam (cfr Gen 2211) Giacobbe (cfr Gen 462) Mosegrave (cfr Es 34) Samuele (cfr 1Sam 310) Si tratta dunque di una chiamata di una vocazione piugrave che di un rimprovero (cfr anche 1334 ldquoGerusalemme Gerusalemmerdquo e 2231 ldquoSimone Simonerdquo)raquo (M Crimella op cit p 204) Gesugrave perciograve laquochiamaraquo Marta a vivere in modo autentico scegliendo quella laquoparte buonaraquo come ha fatto Maria per compiere ogni cosa Egrave dallrsquoascolto che nella Bibbia procede il vero cammino

LVI Il verbo μεριμνάω ricorre 5x in Luca 1041 1211 (non preoccuparsi della testimonianza da dare nei tribunali a motivo della fede) 122225 (rivolto ai disce-poli non stare in ansia per la propria vita percheacute non si egrave in grado di aggiungervi nemmeno unrsquoora) 1226 (non affannarsi per il resto)

LVII Il verbo θορυβάζω egrave hapax legomenon nel NT e laquorichiama lrsquoidea della confusione del tumulto della sommossa e quindi al passivo [presente] dellrsquoes-sere inquieto agitato preoccupato I due verbi sono da considerarsi unrsquoendiadiraquo (M Crimella op cit p 205) Il risultato di tanto affaccendarsi egrave solo quello di laquomettersi in agitazioneraquo

ἀδελφή μου μόνην με κατέλιπεν διακονεῖν εἰπὲ οὖν αὐτῇ ἵνα μοι συναντιλάβηται

queste non trsquoimporta che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire Dille dunque che mi aiutiraquoLIII

41 ἀποκριθεὶς δὲ εἶπεν αὐτῇ ὁ κύριοςmiddotΜάρθα Μάρθα μεριμνᾷς καὶ θορυβάζῃ περὶ πολλά

Ma il SignoreLIV rispondendo le disse laquoMarta MartaLV tu ti preoccupiLVI e ti inquietiLVII per molte cose

ernesto
Barra

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42 ἑνὸς δέ ἐστιν χρείαmiddot Μαριὰμ γὰρ τὴν ἀγαθὴν μερίδα ἐξελέξατο ἥτις οὐκ ἀφαιρεθήσεται αὐτῆς

ma una sola cosa egrave necessaria e Maria ha sceltoLVIII la parte buonaLIX che non le saragrave toltaraquo

2 Struttura retorica del testo

Il testo che segue egrave un tentativo di mostrare graficamente la struttura del testo evidenziando le parole e le espressioni che si richiamano Dopo ogni quadro chiarisco ed esplicito

1021 In quella ora Gesugrave ESULTOgrave nello Spirito Santo e disse-------------------------------------------------------------

laquoIO TI BENEDICO Padre Signore del cielo e della terra- che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti

e- che hai rivelato queste cose ai Piccoli

SIgrave Padre percheacute cosigrave a Te egrave piaciuto

Luca cita le tre Persone della Trinitagrave Gesugrave esulta nello Spirito Santo e benedice il Padre che egrave anche Signore del cielo e della terra

LVIII laquoMaria ha scelto bene ldquolrsquounica cosa di cui crsquoegrave bisognordquo la parte buona (cfr Sal 165 11957) In ginocchio ai piedi del Maestro Immagine della comunitagrave ecclesiale lucana orante e discente Maria viene esaltata da Gesugrave che tuttavia non egrave troppo severo con Marta in fondo lei non agisce male soltanto non ha ancora scoperto lrsquoessenziale il motore di ogni attivitagrave Maria potragrave ben fare in qualunque momento le faccende di casa Marta invece egrave rimasta indietro nellrsquoascolto della Parolaraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIX Le traduzioni spesso usano il comparativo laquomiglioreraquo dipendendo dalla Vetus latina (optimam) mentre Luca usa lrsquoaggettivo al grado semplice e sceglie ἀγαθός invece di καλός per dare la valenza morale-esistenziale alla scelta da fare ascoltare egrave davvero accogliere il Signore percheacute il Messia che viene egrave la Parola Egrave molto forte il confronto con Lc 88 dove si parla della laquoterra buonaraquo che accoglie il seme della Parola a una chiamata deve corrispondere una risposta a un dono la responsabilitagrave ad accoglierlo e farlo fruttare

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e afferma che ha nascosto per un verso e per lrsquoaltro ha rivelato Sono destinatari della rivelazione non i potenti del mondo ma i piccoli

22 Tutto mi egrave stato dato dal Padre mio

e nessuno saconosce chi egrave il Figlio se non il Padreneacute

chi egrave il Padre se non il Figlio

e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

Qui al centro della preghiera (1022) la rivelazione della mutua comunione del Padre e del Figlio aperta a coloro che sono i desti-natari di questa meravigliosa novitagrave egrave il Popolo di Dio la Chiesa a cui Luca sta trasmettendo il suo Vangelo Nel rettangolo centrale il termine laquoFiglioraquo egrave agli estremi percheacute egrave il Rivelatore mentre laquoPadreraquo egrave al centro percheacute egrave lrsquoorigine di ogni realtagrave Allrsquoinizio il verbo egrave laquomi egrave stato datoraquo e ciograve egrave lrsquooggetto del laquorivelareraquo Al centro lrsquoaffermazione che laquonessuno saconosceraquo cioegrave nessuno ha fatto esperienza di questa laquocomunione divinaraquo possibile solo grazie al Figlio Notiamo inol-tre che non si parla di laquoGesugraveraquo neacute di laquoCristoraquo percheacute sono termini funzionali ma di laquoFiglioraquo che egrave titolo essenziale

23 E volgendosi ai discepoli in disparte disse ---------------------------------------------------------------- + laquoBEATI gli OCCHI + che vedono ciograve che voi vedete24 Vi dico che molti profeti e re - hanno desiderato vedere ciograve che voi vedete

ma non lo videro ascoltare ciograve che voi ascoltate ma non lrsquoascoltaronoraquo

In questo rettangolo di senso troviamo il termine laquodiscepo-liraquo che riprende laquopiccoliraquo (contrapposti laquoai profeti e ai reraquo) e il doppio confronto con i verbi laquovedere e ascoltareraquo Gesugrave dopo aver benedetto il Padre ora dichiara laquobeatiraquo i discepoli

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(Egli) valorizza lrsquoesperienza dei suoi discepoli che godono del privilegio riservato a chi vive in prima persona il tempo messianico ormai inaugura-to con le sue opere (da cui il laquovedereraquo) e le sue parole (da cui il laquosentireraquo) Gesugrave egrave il Messia che porta a compimento le promesse da una parte vrsquoegrave stato un desiderio prolungato dallrsquoaltra un compimento gratuito e inatteso regalato ai testimoni oculari2

Nel rettangolo sotto inizia la seconda tavola del trittico Il nomikograves vuole mettere alla prova Gesugrave e alla sua domanda si sente rispondere con una contro-domanda doppia nella quale Gesugrave aggiunge il laquocomeraquo legge le Scritture Il dottore della Leg-ge risponde citando il comandamento dellrsquoamore di Dio e del prossimo Gesugrave approva e lo rimanda ad attualizzarlo per vivere la comunione eterna con Dio Non soddisfatto della risposta continua a fare domande teoriche sul laquoprossimoraquo argomento molto in voga in quel tempo nelle discussioni teologiche davanti alle quali il Cristo preferisce rispondere con una parabola

Le parabole sono al centro del Vangelo e costituiscono delle vere e proprie laquopagine aperteraquo percheacute pur con il loro laquolinguaggio inadeguatoraquo desunto dalla vita quotidiana devono esprimere qualcosa di ulteriore nessun commento potragrave mai esaurirle Esse ci costringono a pensare e ripensare il nostro rapporto di fede Per un verso gettano luce e invadono la nostra vita ma per lrsquoaltro sono oscure e velano il mistero che egrave oltre sempre piugrave al di lagrave della logica umana Ogni parabola crea uno spazio percheacute lrsquoascoltatore di ogni epoca possa liberamente comprendere e aderire allrsquoinsegnamento di Gesugrave Non basta solo una lettura esegetica o filologica piuttosto le parabole esigono una intuizione drsquoinsieme percheacute Gesugrave con la frase laquoChi ha orecchi per ascoltare ascoltiraquo introduce unrsquoeccedenza un oltre che crsquoimmette su un piano diverso e piugrave profondo al di lagrave delle semplici deduzioni3

2 M Crimella op cit p 199 3 E Della Corte Oltre la parabola Salerno 2000 pp 3-4

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25 Un dottore della Legge si alzograve per tentarlo - laquoMaestro facendo che cosa erediterograve la vita eternaraquo26 Gli disse laquoNella Legge che cosa sta scritto Come vi leggiraquo27 Rispondendo disse laquoAmerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore con tutta la tua anima con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stessoraquo28 Gli disse - laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo

29 Ma quegli volendo giustificarsi disse a GesugravelaquoE chi egrave il mio prossimoraquo

30 Gesugrave riprese e disse laquoUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappograve nei briganti

Costoro lo spogliarono lo percossero

e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto31 Per caso un sacerdote scendeva per quella medesima strada e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte32 Anche un levita giunto verso quel luogo e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte ---------------------------------------------------------------33 Un Samaritano in viaggio venne verso di lui e vedendolo nrsquoebbe compassione ---------------------------------------------------------------34 Gli si fece vicino gli fasciograve le ferite versandovi olio e vino poi caricatolo sopra il suo giumento lo portograve a un albergo e si prese cura di lui (9 azioni)35 Il giorno seguente estrasse due denari e li diede allrsquoalbergatore dicendo Prenditi cura di lui e ciograve che spenderai in piugrave te lo rifonderograve quando ritorno (7 azioni)

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36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che egrave incappato nei brigantiraquo

- 37 Quegli disse laquoChi ha fatto compassione conper luiraquo- Gesugrave gli disse laquoMettiti in cammino e farsquo lo stessoraquo

La parabola raccontata da Gesugrave egrave una

perfetta lezione di catechesi 1) per il principio dottrinale che enuncia (il primato dellrsquoamore) 2) per le implicanze pratiche che suggerisce (non crsquoegrave amor di Dio senza le opere di misericordia) 3) per il metodo adottato Gesugrave accetta la discussione e intreccia un dialogo con il suo interlocutore gli fa intuire la felicitagrave da raggiungere e gli facilita il modo di ottenerla lo loda per lrsquoesattezza delle risposte lo sollecita a cercare nelle Scritture la risposta desiderata e lo incoraggia cosigrave a fare ciograve che ha capito4

Notiamo nel testo le molte ricorrenze del verbo laquofareraquo (10252837a37b) lo stesso dottore della Legge riconosce che egrave stato prossimo laquocolui che ha fatto compassioneraquo e Gesugrave gli raccomanda di laquomettersi in cammino e fare lo stessoraquo

Le azioni del sacerdote e del levita sono le medesime mentre al centro del rettangolo grande compare la figura del Samaritano certamente non accolto dai Giudei Egli compie dapprima 9 azioni e poi una volta alla laquolocandaraquo altre 7 Il particolare del laquoritornoraquo (1035) riprende senzrsquoaltro quello dellrsquouomo di nobile famiglia che parte per andare a prendere il titolo regale e poi torna chiamando a verifica i suoi servi (Lc 1915) Crsquoegrave sotto cer-tamente il Mistero pasquale adombrato Luca ricorre spesso nel suo raccontare alle prolessi e anche alle analessi Qui abbiamo unrsquoanticipazione del Mistero pasquale Inoltre la parabola che egrave una laquopagina vivaraquo ha completamente capovolto la domanda e ha fatto comprendere che crsquoegrave una trasformazione operata da Gesugrave dal piano teorico a quello pratico dalla domanda sul prossimo a essere prossimo

4 NVB p 445

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Il laquoMettiti in camminoraquo egrave ripreso in 1038 con la notazione iniziale di Gesugrave e i suoi discepoli in cammino verso Gerusalem-me Si fermano a Betania in casa di Marta e Maria

sedutasi ai piedi del Signore ascoltava la parola di lui

38 Avvenne mentre erano in cammino entrograve in un villaggio Una donna di nome Marta accolse lui39 Aveva una sorella di nome Maria

40 In quanto a Marta era presa dai molti servizi Fermatasi disse laquoSignore non ti curi che mia sorella mi lasci sola a servire Dille dunque che venga adaiutarmiraquo

41 Rispondendo il Signore le disse laquoMarta Marta tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose 42 una sola egrave necessaria+ Maria si egrave scelta la buona parte che non le saragrave toltaraquo

Marta allrsquoinizio accoglie Gesugrave ma tutto ciograve che compie verso di Lui ha il sopravvento e laquoi molti serviziraquo e le laquomolte coseraquo la distolgono dalla laquobuona parte (τὴν ἀγαθὴν μερίδα)raquo scelta da Maria laquoUna sola egrave necessariaraquo essere come Maria cioegrave come la laquobuona terraraquo (Lc 88 τὴν γῆν τὴν ἀγαθὴν) su cui attecchisce il seme della Parola laquoUna solaraquo egrave in contrapposizione con il laquomol-toraquo di Marta Lrsquoaggettivo usato dallrsquoevangelista per la laquoparteraquo egrave specifico e indica la valenza morale del significato

Maria laquoegrave seduta ai piedi del Signore e ascoltava la Parola di Luiraquo lrsquoascolto egrave determinante nel discepolato egrave la fonte di ogni azione che segue e conduce allrsquounificazione dellrsquoagire percheacute porta alla laquosola cosa necessariaraquo Questa dimensione non saragrave tolta a Maria il verbo indica lo laquostrappareraquo il laquoportar viaraquo e ricorda il seme portato via dagli uccelli (85) dalla strada cioegrave da un terreno che non egrave accogliente quindi laquonon egrave buonoraquo A guardare bene egrave Gesugrave che accoglie Maria la quale perograve ha occhi e orecchie solo per il Maestro e dimentica di seacute pende dalla

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Parola Per lei ciograve che conta davvero egrave la presenza e la Parola che Gesugrave le offre

3 Analisi esegetica

Procediamo ora allrsquoanalisi delle tre pale del trittico iniziando da Lc 1021-24 che possiamo definire come la laquorivelazione ai piccoliraquo della comunione intra-trinitaria inclusiva poicheacute aperta a coloro ai quali il Figlio la voglia rivelare

31 La rivelazione ai νήπιος (Lc 1021-24)

Questi pochi versetti rappresentano il cuore del Vangelo lucano non solo percheacute egrave un raro caso in cui Gesugrave non parla della preghiera quanto Lui stesso prega e si rivolge al Padre ma anche e soprattutto percheacute questa rivelazione egrave fatta a ogni generazione cristiana e ne costituisce la fonte e la meta Dio ha voluto manifestarsi agli laquoim-potentiraquo percheacute i laquopoveri di Yhwhraquo sono i beneficiari del Mistero del Regno di Dio La comunione intima tra Padre e Figlio che Egli rivela a chi vuole egrave lrsquoirruzione nella storia della presenza di Dio

Spesso gli studiosi affermano che lrsquoespressione laquoIn quella stessa oraraquo si riferisce al ritorno dalla missione dei 72 discepoli dimenti-cando tuttavia che il termine laquooraraquo in Luca egrave usato come in Giovan-ni5 Luca usa molto le laquoprolessi e le analessiraquo e qui anticipa e prepara lrsquolaquooraraquo decisiva del Mistero pasquale la croce rivela lrsquointimitagrave di Dio ed egrave salvezza offerta a chi accoglie nella fede questo Mistero

Il v 21 esprime il rendimento di grazie di Gesugrave in tre tempi

21a Ti ringrazio Padre Signore del cielo e della terra21b percheacute hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli21c Sigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Te

5 Il termine ὥρα ricorre in Lc 110 238 721 1021 1212394046 1331 1417 2019 22145359 2344(2x) 2433 In corsivo le citazioni piugrave notevoli che annunciano una laquoora di salvezzaraquo

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(Gesugrave) rivolge la lode a Dio chiamato Padre probabile traduzione dellrsquoaramaico abbacirc nome col quale Gesugrave esplicitava il suo rapporto filia-le intimo e familiare cosigrave originale e unico nei confronti di Dio e nello stesso tempo lo riconosce nella sua alteritagrave di Creatore laquoSignore del cielo e della terraraquo Questo profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dio [hellip] Per il contenuto il loghion egrave del tutto originale e manifesta lrsquoimpronta tipica di Gesugrave Egli non rivela segreti esoterici sulla fine del mondo a qualche eletto ma loda il Padre per aver fatto capire proprio ai poveri ai semplici lrsquoidentitagrave e lrsquoattivitagrave di Gesugrave nella storia6

Abbiamo qui un rovesciamento operato da Gesugrave rispetto al-la letteratura sapienziale e apocalittica poicheacute ora la rivelazione non egrave donata ai maggiorenti (egrave loro nascosto) bensigrave ai laquominoresraquo ai piccoli a quelli che agli occhi del mondo non contano nulla (egrave rivelato) I due verbi nascondere e rivelare sono chiaramente usati nella tradizione sapienziale e apocalittica Crsquoegrave opposizione tra i laquopiccoliraquo e i laquosaggiraquo ed egrave questa egrave lrsquooriginalitagrave annunciata dal Figlio non piugrave i saggi devono occuparsi dei semplici per farli progredire nella conoscenza della Legge Ora piuttosto laquola rive-lazione di Dio egrave data proprio ai ldquosemplicirdquo non piugrave ai saggi e in-telligenti Inoltre questi ldquosemplicirdquo rimangono tali cioegrave ignoranti della Legge anche dopo aver ricevuto la rivelazione di ldquoqueste coserdquo Essi sono introdotti in una conoscenza e in un rapporto che supera la conoscenza della Leggeraquo7 Gesugrave rivela Dio come Padre e al tempo stesso la realtagrave che Lui egrave il Figlio venuto per far accedere chi vuole in questa comunione intima Ecco percheacute Gesugrave lungo il cammino che sta facendo verso Gerusalemme per compiere il Mistero pasquale educa i suoi discepoli laquoin disparteraquo deve prepararli a continuare nel tempo della Chiesa questa missione

Il termine laquooraraquo egrave confermato dal laquosigraveraquo con cui Gesugrave afferma che laquoSigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Teraquo Egli egrave venuto proprio

6 G Rossegrave op cit p 3937 Ivi p 394

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per manifestare la Sua εὐδοκία8 il compiacimento il volere il progetto salvifico drsquoamore

Rispetto allrsquoapocalittica qui Gesugrave afferma che la Sua attivitagrave rivelatrice avviene nel presente della storia e non solo al compi-mento di essa Egrave interessante notare che in questa circostanza Gesugrave assume il ruolo che negli scritti veterotestamentari e giudaici viene attribuita alla laquoSapienzaraquo9 Proprio questo rapporto unico tra il Fi-glio e il Padre ne fanno lrsquounico mediatore e rivelatore Il v 22 inizia con il passivo laquomi egrave stato datoraquo e termina con lrsquoinfinito laquorivelareraquo

Dopo questo rendimento di grazie nei vv 23-24 abbiamo una beatitudine e una sua motivazione laquoPoi si voltograveraquo e lrsquoespres-sione molto intensa indica che a chiunque si pone alla Sua se-quela se lo vorragrave potragrave entrare in questa comunione e diventare annunciatore del Vangelo in ogni tempo Ora i laquopiccoliraquo (cioegrave i laquodiscepoliraquo di ogni tempo) possono a partire dallrsquoascolto vivere e trasmettere queste realtagrave comunicate da Gesugrave

Il cristianesimo prende qui le distanze rispetto al giudaismo e si prepa-ra alla rottura E tuttavia sostiene di realizzare la speranza di tutto il popolo drsquoIsraele rappresentato dai suoi numerosi profeti e successivamente dai suoi re Gli uni e gli altri sono concepiti non come capi ma come antenne puntate verso il cielo Non sono stati forse i profeti a ricevere oracoli e visioni e i re (si pensi a Davide e a Salomone) colmati da Dio di talenti sapienza e scienza Egrave singolare che non si parli qui degli scribi10

I discepoli sono ora al vertice della storia di attese e promesse di Dio sono beati percheacute possono sia vedere sia ascoltare due verbi che indicano chiaramente il processo del cammino di fede Egrave tempo per gli laquoultimiraquo di porsi alla sequela del Figlio di Dio egrave questo il kairograves che entra nel krogravenos e porta la lieta notizia che Gesugrave nella sinagoga di Nazaret ha annunciato

8 Il termine ricorre in Lc 214 (laquoGloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini su cui si posa il suo favoreraquo) e nel nostro testo (cfr Mt 1126 il detto parallelo)

9 Cfr Pr 81222-31 301-3 Sap 722-81 82-8 94911 Sir 16 Gb 281-2223-27

10 F Bovon op cit pp 95-96

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

173

carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

174

Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

175

Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

176

e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

177

tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

178

una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

180

donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

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Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 4: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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Indice

Introduzione 11Profilo di don Armando Augello

Antico Testamento

Esercitazione sulla Massorah di Malachia (BHS)di Vincenzo Lopasso 171 Premessa 172 La Bibbia Hebraica Stuttgartensia 173 La Biblia Hebraica Quinta 184 La Massorah nella BHS e BHQ 185 Uso della Massorah 196 La Massorah magna e la Massorah parva di Malachia 20

Capitolo 1 20Capitolo 2 23Capitolo 3 27

7 Masora finale di Malachia 328 Conclusione 329 Bibliografia essenziale 33

La redazione deuteronomistica di Ger 131-11 Studio esegetico-comparativo (TM e LXX)di Raffaele Petti 35Introduzione 351 Status quaestionis 36

11 Teorie della composizione 3612 La redazione deuteronomistica 3713 Tradizioni testuali tm lxx Qumran 3914 Carattere redazionale di Ger 131-11 41

2 Analisi esegetica 4221 Aspetti letterari 4222 Genere letterario 4423 La tradizione deuteronomistica e la redazione di

Ger 131-11 4623a I sintagmi opartrDh hpermilΩzAh MDoDh (tm) e t7n poll7n taUacutethn

Ucircbrin (lxx) 46II3b Lrsquoespressione MDbIl thellipwricircrVvIb MyIkVlOhAh 50II3c Altri elementi redazionali della tradizione

deuteronomistica 52Conclusione 54

La struttura del Sal 116 una propostadi Alessandro Coniglio OFM 57Bibliografia 82

Nuovo Testamento

Sui passi di Gesugrave ebreodi Giovanni Claudio Bottini 891 Segni dei tempi di un cammino nuovo 902 Ebraicitagrave di Gesugrave e dei Vangeli 923 Gesugrave ebreo 94

31 Gesugrave egrave ebreo per le origini familiari 9632 Preparazione nel deserto 9933 Ministero in Galilea 10234 Compimento a Gerusalemme 107

Conclusione 111

Traditions sacerdotales dans le quatriegraveme Evangiledi Freacutedeacuteric Manns 113

laquoMettiti in cammino e anche tu farsquo lo stessoraquo Il trittico lucano in 1021-42di Ernesto Della Corte 1371 Analisi filologica 1382 Struttura retorica del testo 1513 Analisi esegetica 157

31 La rivelazione ai nepioi (Lc 1021-24) 15732 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37) 16033 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto 173

4 Conclusioni e aperture 178

Gesugrave pienezza di vita per lrsquouomo nel quarto Vangelodi Pasquale Brizzi 181Interiorizzazione della laquoparolaraquo 181Vita piena in Gesugrave come dono comunione con Dio 188Gesugrave datore di vita 190La parola di Gesugrave egrave spirito e vita la ricerca di Dio 193La vita filiale egrave dono ricevuto 196La comunione di vita con Dio 198La Croce egrave pienezza di vita 201Amore fraterno 207La pienezza di gioia 209

Ciograve che egrave laquobeneraquo e ciograve che egrave laquomeglioraquo Matrimonio e verginitagrave secondo 1Cor 7di Edoardo M Palma 2131 Unrsquoaffermazione inaspettata 2132 Il senso delle parole di Paolo 2153 La dignitagrave del matrimonio 2174 La verginitagrave per il regno 220

41 La tribolazione della vita familiare 22042 La libertagrave dalla condizione presente 22243 Per dedicarsi interamente al Signore 225

5 Sposarsi egrave laquobeneraquo contenersi egrave laquomeglioraquo 2276 Un nuovo paradigma 2297 Conclusioni 230

La Triade di fede speranza caritagrave nella Prima Lettera ai Tessalonicesidi N Ibrahim 2331 La triade di fede speranza e caritagrave nellrsquoesordio della

Prima Lettera ai Tessalonicesi 2342 Lrsquoevento del Vangelo inizio della vita cristiana 239

3 La fama della vostra fede si egrave diffusa dappertutto 2424 La vita cristiana deve crescere 2435 La testimonianza dellrsquoApostolo Paolo 244

Elementi ecclesiali nel quarto Vangelodi Francesco Piazzolla 247Lrsquoἀγάπη divina come modello comportamentale

della Chiesa 248Il numerale laquounoraquo e la sua valenza ecclesiale 255Lrsquounitagrave del gregge di Cristo 256La morte di Gesugrave e lrsquounitagrave dei figli di Dio 259La preghiera di Gesugrave per lrsquounitagrave dei credenti

(Gv 171121-23) 261Lrsquounitagrave della chiesa nel simbolo della veste (Gv 1923-24) 264Il ruolo dello Spirito nella Chiesa 266La permanente assistenza dello Spirito nella comunitagrave

(Gv 1416-17) 267Lo Spirito Maestro e Memoria di Cristo nella Chiesa

(Gv 1425-26) 269Lo Spirito testimone di Cristo autore della martyria

ecclesiale 271Lo Spirito rivela alla Chiesa il giudizio sul mondo

(Gv 167b-11) 274Lo Spirito Guida della Chiesa alla veritagrave cristologica

(Gv 1613-14) 277Lo Spirito la remissione dei peccati lrsquoaccoglienza

nella comunitagrave 280Considerazioni conclusive 284

La peculiaritagrave del laquosacerdozio regaleraquo (basigraveleion hieraacuteteuma) e il suo sviluppo biblico-teologicodi Giuseppe De Virgilio 287Preliminari 2871 La rilevanza dellrsquoespressione laquoMamleket kōhanicircmraquo 2882 La rilettura teologica nel post-esilio 2923 Il laquosacerdozioraquo di Gesugrave Cristo 2954 Aspetti della teologia paolina 300

5 Lrsquoimpiego di laquohieraacuteteuma agigraveonbasigraveleion hieraacuteteumaraquo in 2Pt 21-10 305

6 La visione di laquoBasileacuteia hiereacuteisraquo in Apocalisse 310Conclusione 314

Bibbia e modelli etici-bioetici oggi analisi e valutazionidi Michele Mazzeo 3171 Necessitagrave di un confronto con i modelli etici e

bioetici odierni e riscoperta delle laquofontiraquo per prendersi cura della vita umana 318

2 Sei modelli dalla bioetica dei principi alla bioetica laica della sacralitagrave della vita 32121 Bioetica dei principi 32122 Modello bioetico dellrsquoetica procedurale 32423 Modello bioetico liberale-soggettivista 32524 Modello bioetico utilitarista 32725 Modello dallrsquoetica senza veritagrave a quello

della sacralitagrave della vita 33026 Bioetica laica della sacralitagrave della vita 332

3 Cinque modelli bioetici dallrsquoetica del rispetto della natura e dellrsquoidentitagrave persona umana al modello neotestamentario 33331 Rispetto della natura umana etica del futuro e

bioetica della responsabilitagrave (Habermas e Jonas) 33332 Bioetica cattolica e bioetica laica 33733 Modello del personalismo ontologicamente fondato

e laquometodo triangolareraquo E Sgreccia 33934 Modello neotestamentario di R Dennis Macaleer 34435 Valore proprio di ogni creatura e analisi del modello

tecnocratico e del relativismo pratico (papa Francesco) 3454 Valutazioni e conclusioni 350

Bibliografia di Armando Augello 363

137

La pericope oggetto di questo studio egrave il cuore teologico del vangelo lucano percheacute Gesugrave offre una rivelazione e una novitagrave notevole

Rivelazione inserita nel tempo ma indipendente dalla storia le-gata alla parola di Gesugrave ma destinata a ogni generazione piena di vigore e tuttavia discreta oggetto di riflessione ma negata ai sapienti Egrave arrivato il tempo dei capovolgimenti Capovolgimento dei valori e sostituzione delle persone promuoveranno gli umili al primo posto tra i beneficiari di Dio Questa rivelazione cristiana e le ripercussioni che le sono proprie corrispondono come precisa il testo al progetto di Dio Questo succede percheacute il padre sta dietro al figlio e vive in comunione con lui Non sorprende affatto perciograve che unrsquoimpressione di compimento di irruzione escatologica attiri le menti alla lettura di questo passo Qui termina la lunga attesa dei profeti biblici e qui inizia la testimonianza del paradosso cristiano del nocciolo duro del vangelo1

Il testo del trittico egrave formato da tre pale la preghiera di esultanza di Gesugrave (1021-24) al centro la pagina meravigliosa sul laquoBuon Samaritanoraquo (1025-37) e infine lrsquoepisodio di Marta e Maria (1038-42) La prima pala esprime un rarissimo esempio di come Gesugrave abbia pregato e rivelato la mutua comunione con il Padre e come questa rivelazione sia inclusiva e non esclusiva percheacute aperta a laquochiunque Egli la voglia rivelareraquo Il Cristo egrave il mediatore unico che egrave venuto a farci conoscere in senso

1 F Bovon Luca vol 2 (Commentario Paideia Nuovo Testamento 32) Bre-scia 2007 pp 86-87

laquoMettiti in cammino e anche tu farsquo lo stessoraquo Il trittico lucano in 1021-42

di Ernesto Della Corte

138

biblico il cuore stesso di Dio Egli egrave Misericordia tenerezza grazia e perdono Dio si fa prossimo a ognuno di noi e atten-de che anche noi sul Suo esempio ci facciamo prossimo di chiunque incontriamo percheacute nel fratello e nella sorella che ha bisogno egrave Lui stesso a ricevere La rivelazione egrave aperta ai laquopiccoliraquo cioegrave ai discepoli dei quali Maria la sorella di Marta egrave unrsquoicona vivace Tutto parte sempre dallrsquoalto egrave un dono da accogliere nellrsquoascolto radice del doppio comandamento di amare Dio e il prossimo

La ricerca e lrsquoanalisi di questo brano procedono innan-zitutto affrontando lo studio filologico del testo per poi darne una struttura retorica che ne renda visibile e chiara la strutturazione Si passa infine allrsquoanalisi esegetica e allrsquoat-tualizzazione

In questrsquoanno di Giubileo straordinario sulla Misericordia mi auguro che questo studio sia una lampada accesa sul nostro cammino verso il Regno

1 Analisi filologica

Seguono ora il testo greco e italiano con le note esplicative per avere giagrave uno sguardo sullrsquoarticolazione del testo

139

21 Ἐν αὐτῇ τῇ ὥρᾳ ἠγαλλιάσατο [ἐν] τῷ πνεύματι τῷ ἁγίῳ καὶ εἶπεν

In quella stessa OraI (Gesugrave) trasaligrave di gioiaesultograveII nello Spirito Santo e disse

ἐξομολογοῦμαί σοι πάτερ κύριε τοῦ οὐρανοῦ καὶ τῆς γῆς ὅτι ἀπέκρυψας

laquoTi ringrazioIII o PadreIV Signore del cielo e della terra percheacute hai nascosto

I laquoIn quella stessa oraraquo egrave lrsquoespressione che laquosi riferisce al ritorno dei discepoli lrsquoesito della loro missione ndash e di quella futura della Chiesa ndash viene posto sotto il segno del Padre e del suo beneplacito Lo Spirito Santo egrave la fonte dellrsquoesultanza di Gesugrave Egli appare in tre momenti importanti dellrsquoinizio del ministero Lc 322 41 418 questo stesso Spirito saragrave lrsquoagente principale che dirigeragrave la missione postpasquale crsquoegrave quindi continuitagrave in profonditagrave tra la missione svolta da Gesugrave e lrsquoopera della Chiesaraquo (G Rossegrave Il Vangelo di Luca Commento esegetico e teolo-gico Roma 1992 p 392) laquoQui ldquoorardquo va preso come termine tecnico (cosigrave anche in Giovanni) per indicare la manifestazione della salvezza messianica che i profeti avevano predetto Il confronto si impone con Lc 1256 1944 2124 2253 2343 e Gv 423 524 131raquo (La Bibbia Nuovissima Versione dai testi originali vol III Cinisello Balsamo 1991 p 443 citata drsquoora in poi come NVB)

II Lrsquoespressione egrave tipicamente lucana ed egrave la stessa usata per Maria allrsquoinizio del Magnificat (Lc 147) il verbo ricorre solo in queste due citazioni del Vangelo ed egrave seguito dallrsquoespressione laquonello Spirito Santoraquo che vuol dire laquosotto lrsquoinflusso dello Spirito Santoraquo (Lc 227) Il verbo ἀγαλλιάομαι ricorre pure in At 226 (citazione del Sal 158-11 LXX) e At 1634 (il carceriere di Paolo) Cfr lrsquoottimo commento filologico di M Crimella Luca Introduzione traduzione e commento (Nuova Versione della Bibbia dai testi antichi 39) Cinisello Balsamo 2015 cfr anche LT Johnson Il Vangelo di Luca Sacra Pagina vol 3 Leumann 2004 laquoLrsquoesultanza (nella gioia) ricorda i racconti dellrsquoinfanzia (cfr 147) mentre il nesso tra preghiera e Spirito evoca il battesimo (cfr 321-22) e le tentazioni (cfr 41)raquo (M Crimella op cit p 198)

III Luca usa il verbo ἐξομολογέομαι come fa il Sal 1361-326 LXX per dire la laquoconfessio fideiraquo del salmista laddove il testo ebraico ha hocircducirc In Lc 226 ha per soggetto Giuda che sta consegnando Gesugrave e ha il senso di laquoessere drsquoaccordo acconsentire avere lo stesso linguaggioraquo in At 1918 ha per soggetto laquomolti che si convertironoraquo confessarono di aver praticato arti magiche laquo[Nel nostro testo] Letteralmente ldquoTi riconoscordquo La preghiera di Gesugrave segue lo schema delle preghiere ebraiche nella sinagoga quali la Berakah Yozer a) lode introduttiva b) motivo della lode c) affermazione di assenso o ripetizione della lode La versione di Luca egrave molto simile a quella di Mt 1125-26raquo (LT Johnson Il Vangelo di Luca Sacra Pagina vol 3 Elledici Leumann (TO) 2004 p 152)

IV laquoPadreraquo esprime la coscienza filiale di Cristo mentre laquoSignore del cielo e della terraraquo dichiara il dominio sovrano di Dio sul mondo e sulla storia laquoQuesto profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dioraquo (G Rossegrave Il Vangelo di Luca p 393 Il vocativo laquoPadreraquo nelle preghiere giudaiche egrave rarissimo (Sap 143 3Mac 638) e non egrave equivalente al termine laquoAbbacircraquo usato da Gesugrave Dio egrave ricono-sciuto come Padre di Israele Dt 326 Is 6316 647 Ger 34

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ταῦτα ἀπὸ σοφῶν καὶ συνετῶν καὶ ἀπεκάλυψας αὐτὰ νηπίοιςmiddotναὶ ὁ πατήρ ὅτι οὕτως εὐδοκία ἐγένετο ἔμπροσθέν σου

coseV ai sapientiVI e agli intelligenti e le hai rivelateVII ai piccoliVIIISigraveIX Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a TeX

V Lrsquoespressione laquoqueste coseraquo dal contesto si riferisce alla manifestazione del potere di Dio nelle opere del Figlio e soprattutto quello che sta per rivelare la comunione reciproca delle Persone in Dio che solo Gesugrave comunica a chi vuole cioegrave ai piccoli i discepoli

VI laquoEcco due categorie di persone che si atteggiano in modo contrario nei confronti del regno di Dio I primi non vanno identificati solamente con i ldquoteologirdquo del tempo di Gesugrave gli scribi e i farisei i tipici nemici di Gesugrave che pensavano di avere il monopolio della legge e perciograve della conoscenza della volontagrave di Dio ma rappresentano una categoria di persone quelli che si credono autosufficienti che non hanno bisogno della rivelazione salvifica di Gesugrave (Gv 748) che si affidano solo alla sapienza di questo mondo (cfr 1Cor 118ss) per risolvere tutti i loro problemi compreso quello della salvezza I piccoli invece sono coloro che si aprono alla salvezza come a un dono che viene dal Padre La loro caratteristica egrave la disponibilitagrave a essere donati da Dio Sono in altri termini i poveri gli umili i semplici i peccatori pentiti di cui parla il Vangelo sono lrsquoantitipo dei poveri di Jahveacute di cui ci parla lrsquoAT (cfr Sof 312)raquo (NVB 444) Il binomio laquosapienti e intelligentiraquo proviene da Dt 11315 laquoPrendete in ognuna delle vostre tribugrave uomini saggi (Haacutekaumlmicircm) perspicaci conosciuti affincheacute io li ponga alla vostra testa hellip Allora presi i capi delle vostre tribugrave uomini saggi (Haacutekaumlmicircm) e dotati di esperienza e li costituii vostri capihellipraquo

VII Notiamo il contrasto tra laquonascondereraquo e laquorivelareraquo e quello tra laquodotti e sapientiraquo e laquopiccoliraquo (impotenti) che troviamo in 1Cor 31 (laquoneonati in Cristoraquo) I piccoli laquosono gli umili gli ignoranti (in senso etimologico) i semplici i poveri (cfr Sal 188 LXX [TM 198] Pr 132) costoro non hanno competenza accademica a differenza di coloro che conoscono la Leggeraquo (M Crimella Luca p 199) Il Vangelo si rivolge non a quelli che si sentono laquonellrsquoepicaraquo agli eroi di ogni tempo ma alle persone semplici che vivono perograve in Dio Luca infatti piugrave avanti li confronta con i discepoli laquoRovesciamento di dinamica se per il giudaismo Dio si comunica-rivela ai saggi (i pii di Qumran capi di sette apocalittiche farisei e zeloti dottori della Legge in genere) per Gesugrave si egrave giagrave rivelato ai ldquopiccolirdquo i suoi i Dodici i 72 Qual egrave il contenuto di questa rivelazione Due momenti coordinati a chi Egli vuole Gesugrave manifesta di essere il ldquoFiglio dellrsquouomordquo nel disegno del Padre Egli introduce chi vuole nel progetto del Padreraquo (La Bibbia Piemme Casale Monferrato 1995 p 2461)

VIII laquoRiconoscendosi nella figura dei ldquopiccolirdquo la comunitagrave cristiana mostra di aver ca-pito il capovolgimento operato dalla rivelazione divina offerta qui a Gesugrave e da Gesugrave Il Figlio stesso che afferma di aver ricevuto tutto dal Padre (v 22) egrave Lui pure uno di questi bambini Non porta forse il titolo di ldquofigliordquo Senza la coscienza di essere ldquofigliordquo con la minuscola non sarebbe il ldquoFigliordquo con la maiuscolaraquo (F Bovon Luca vol 2 p 91)

IX laquoAudace lrsquoorante osa risalire dagli atti di Dio (ldquoTu hai svelatordquo) allrsquointenzione divina (εὐδοκία il ldquocompiacimentordquo) dal percepibile allrsquoinconoscibile di Dio Il detto (v 21d) ha un sapore liturgico somiglia a un responsorio o a unrsquoantifona Ecco quindi che il testo si puograve leggere a morsquo di dialogo come se un secondo credente rispondesse al primo proseguendo il rendimento di grazie Del resto la frase egrave cronologicamente al secondo posto Bisogna immaginare un profeta cristiano che in preghiera sottolinea con queste parole lrsquoascolto del primo detto ossia del rendimento di grazie (v 21bc) Questo responsorio esprime innanzitutto unrsquoadesione un sigrave il segno di un accordo Questa convergenza dei convincimenti viene in seguito resa esplicita (ὅτι egrave qui un ldquocherdquo o un ldquoin realtagraverdquo invece di un ldquopercheacuterdquo o di un ldquoinfattirdquo) Il commento riespone il primo detto in altri termini la rivelazione ai piccoli intesa qui anche come un avvenimento (ἐγένετο) egrave definita soprattutto quale affermazione del disegno salvifico di Dioraquo (F Bovon Luca vol 2 p 93)

X laquoCosigrave egrave piaciuto a Teraquo lett laquoCosigrave ci fu compiacimento in Tua presenzaraquo La TOB traduce laquoEgrave cosigrave che Tu hai disposto nella Tua benevolenzaraquo Luca vuole affermare che

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22 πάντα μοι παρεδόθη ὑπὸ τοῦ πατρός μου καὶ οὐδεὶς γινώσκει τίς

Tutto (ogni cosa)XI mi egrave stato donatoconsegnatoXII dal PadreXIII mio e nessuno conosceXIV

ἐστιν ὁ υἱὸς εἰ μὴ ὁ πατήρ καὶ τίς ἐστιν ὁ πατὴρ εἰ μὴ ὁ υἱὸς καὶ ᾧ ἐὰν βούληται ὁ υἱὸς ἀποκαλύψαι

chi egrave il Figlio se non il Padre neacute chi egrave il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

23 Καὶ στραφεὶς πρὸς τοὺς μαθητὰς κατ᾽ ἰδίαν εἶπενmiddot μακάριοι οἱ ὀφθαλμοὶ οἱ βλέποντες ἃ βλέπετε

Poi si voltograveXV verso i discepoli li prese a parte e disse laquoBeatiXVI gli occhi che vedono tutte queste cose

il piano di Dio la Sua benevolenza egrave a favore dei laquopiccoliraquo come lrsquoevangelista ha imparato dal suo maesto Paolo il quale in 1Cor 118-31 inneggia a Dio come Colui che si rivolge ai deboli e non ai forti di questo mondo

XI Stando al contesto lrsquoespressione laquoqueste coseraquo egrave in relazione con laquooraraquo egrave cioegrave la rivelazione che Gesugrave opera in fatti e parole e la comunione intima con il Padre nella forza dello Spirito tutto questo piano di salvezza egrave dono di rivelazione e non capacitagrave umana di comprensione laquoCon J Jeremias possiamo distinguere il tema (22a) lo sviluppo (22b) e la conclusione (22c) Il tema egrave la rivelazione totale del Padre al Figlio dunque non potere (exousia cfr Mt 2818) ma rivelazione Il verbo greco paradidomi denota la trasmissione di un insegnamento o di una tradizioneraquo (NVB 444)

XII Questo passivo indica che il Padre egrave la fonte e il Figlio egrave lrsquounico mediatoreXIII Il termine laquoPadreraquo ricorre 2x nei vv iniziali 21-22 laquoldquoPadrerdquo e ldquoFigliordquo sono

termini che rimandano a una profonda intimitagrave e a una straordinaria conoscenza fra lrsquouno e lrsquoaltro Per questo il Figlio puograve rivelare il Padre in un modo tutto speciale La relazione qui descritta rimanda alla piena conoscenza che di Dio aveva Gesugraveraquo (M Crimella Luca pp 198-199)

XIV laquoUn linguaggio relazionale cosigrave esplicito egrave inconsueto nei Sinottici men-tre invece si trova molto piugrave spesso in Giovanni (cfr 335 729 1014-15 133 1722529) Il logion di Luca egrave simile a quello di Mt 1117raquo (LT Johnson op cit p 152) laquoLo sviluppo del tema egrave in forma binaria e ha carattere giovanneo Qui Gesugrave manifesta chiaramente la coscienza della sua divinitagrave vi egrave una perfetta comunione di vita e un totale scambio di beni tra il Padre e il Figlio Questa realtagrave perograve diventa oggetto di rivelazione e strumento di salvezza il Figlio ci dona la conoscenza del Padre e noi possiamo avere un concetto esatto del Padre solo attra-verso la rivelazione che ce ne fa il Figlio I due termini conoscenza e Figlio vanno considerati in senso giovanneo la conoscenza indica una relazione personale (cfr Gv 173) lrsquouso assoluto di Figlio egrave proprio del quarto Vangelo (nei Sinottici ricorre solo in Mc 1332)raquo (NVB 444)

XV Il verbo laquovoltarsiraquo in Luca appare 7x e ha sempre Gesugrave come soggetto 79 (Gesugrave egrave meravigliato della fede del centurione e lo indica alle folle) 744 (Gesugrave si rivolge verso la peccatrice ma parla a Simone gli cambia prospettiva) 955 (Gesugrave rimprovera Giaco-mo e Giovanni che vogliono punire i Samaritani) 1023 (si rivolge ai discepoli) 1425 (rivolto alle folle pone le condizioni della sequela) 2261 (egrave lo sguardo di Gesugrave su Pietro che ha tradito) 2328 (lungo la via dolorosa Gesugrave si rivolge a una grande moltitudine di persone e alle donne) Il verbo dunque non egrave laquoredazionaleraquo come qualche autore afferma ma esprime lrsquointervento di Cristo che perdona stimola chiede afferma il Suo voltarsi opera una trasformazione su coloro a cui si rivolge

XVI Gesugrave dichiara la beatitudine di chi sa riconoscere qui e ora la presenza del Padre negli avvenimenti che caratterizzano la vita terrena di Lui e dei suoi discepoli

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24 λέγω γὰρ ὑμῖν ὅτι πολλοὶ προφῆται καὶ βασιλεῖς ἠθέλησαν ἰδεῖν ἃ ὑμεῖς βλέπετε καὶ οὐκ εἶδαν καὶ ἀκοῦσαι ἃ ἀκούετε καὶ οὐκ ἤκουσαν

Vi dico infatti che molti profetiXVII e re hanno desiderato vedere quello che voi vedete ma non lrsquohanno visto ascoltareXVIII quello che voi ascoltate ma non lrsquohanno ascoltatoraquo

25 Καὶ ἰδοὺ νομικός τις ἀνέστη ἐκπειράζων αὐτὸν λέγωνmiddot διδάσκαλε τί ποιήσας ζωὴν αἰώνιον κληρονομήσω

Ed ecco un certo dottoreXIX della Legge si alzograve per metterlo alla provaXX Maestro che cosa devo fare per ereditareXXI la vita eterna

(cfr Lc 1256) in essi infatti sta nascosta e operante la realtagrave lungamente desiderata dai profeti Egrave nellrsquooggi della salvezza propostaci da Cristo nella Chiesa (ecco un altro motivo per cui Luca ha scritto gli Atti degli Apostoli) che noi possiamo fare nostra questa beatitudineraquo (NVB 444-445) laquoQuesto egrave il settimo macarismo che abbiamo nel Vangelo (cfr 145 62021[2x]22 723) Qui lrsquoaccento egrave posto sul vedere nei vv 24 e 28 invece egrave sullrsquoascoltare Ci richiama alla mente 818 ldquoFate attenzione dunque a come ascoltaterdquoraquo (LT Johnson op cit p 152) laquoBeatitu-dine rivolta ai suoi in disparte essi sono i testimoni privilegiati dellrsquointervento escatologico di Dio avviato in Gesugrave Luca trae una conclusione alla catechesi del Maestro Insiste sul vedere ma anche sullrsquoascoltare che ha giagrave altrove indicato come veicolo di salvezza (cfr 421)raquo (La Bibbia Piemme 2461)

XVII I profeti sono stati chiamati e inviati ad annunciare la salvezza ma neacute essi neacute i potenti (cioegrave i re) potranno vedere e ascoltare le rivelazioni del Figlio di Dio Continua come prima al v 21 la contrapposizione tra i potenti del mondo e i piccoli del Vangelo

XVIII laquoMentre nellrsquoattesa giudaica si esprimeva solo lrsquoatto del vedere Gesugrave vi aggiunge quello dellrsquoudire percheacute nella sua predicazione questo implica lrsquoaccet-tazione della proposta di salvezza (cfr 722)raquo (NVB 445)

XIX Il termine νομικός ricorre in Luca 6x (730 1025 11454652) e vuol dire sempre laquostudioso della Leggeraquo laquoIn greco classico νομικός egrave un aggettivo (cfr Tt 39) mentre nellrsquounica occorrenza della Settanta egrave sostantivo e si riferisce al ldquoperito della Toragraverdquo Eleazaro (4Maccabei 54) Tipico termine di Luca rimanda a una categoria di persone specializzate nella conoscenza della Leggeraquo (M Crimella op cit p 200)

XX Il verbo ἐκπειράζω ricorre in Lc 412 a proposito della prova a cui egrave sot-toposto Gesugrave da parte del diavolo ed egrave contenuto nella citazione di Dt 616 Nel nostro testo il verbo assume subito lrsquointenzione ostile della domanda tesa a tendere un tranello a Gesugrave chiamato laquoMaestroraquo (διδάσκαλος)

XXI laquoLa stessa domanda ricorre in seguito in Lc 1818 e nei passi paralleli di Mt 1929 e Mc 1017 Questa combinazione di termini non si trova nella Torah Lrsquoldquoereditagraverdquo (klēronomia) promessa al popolo egrave la terra (Gn 284 Dt 18 212 41 cfr At 75) Il LXX Sal 155 dice che il Signore egrave lrsquoereditagrave del salmista e il LXX Sal 3618 parla di unrsquoereditagrave eterna (cfr anche Est 47) ma questa non egrave legata alla ldquovita eternardquo In LXX Dn 122 drsquoaltra parte i giusti risorgeranno alla ldquovita eternardquo Nel NT lrsquoidea di una ldquoereditagrave eternardquo si trova solo in Eb 915 che perograve si rifagrave a 1Pt 14 ma la nozione di ldquovita eternardquo ricorre frequente (cfr ad esempio Rm 27 521 622-23 Gal 68 Gd 21 e in particolare Gv 315-16) Negli altri Sinottici si trova soltanto una volta ma Luca la usa ancora in 181830 At 134648raquo (LT Johnson

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26 ὁ δὲ εἶπεν πρὸς αὐτόνmiddot ἐν τῷ νόμῳ τί γέγραπται πῶς ἀναγινώσκεις

Gli disse Che cosaXXII sta scritto nella legge Come leggi

27 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπενmiddot ἀγαπήσεις κύριον τὸν θεόν σου ἐξ ὅλης [τῆς] καρδίας σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ ψυχῇ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ ἰσχύϊ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ διανοίᾳ σου καὶ τὸν πλησίον σου ὡς σεαυτόν

Rispose Amerai il Signore tuo DioXXIII con tutto il tuo cuoree con tutta la tua anima e con tutte le tue forze e con tutta la tua mente eil tuo prossimo come te stesso

28 εἶπεν δὲ αὐτῷmiddot ὀρθῶς ἀπεκρίθηςmiddot τοῦτο ποίει καὶ ζήσῃ

Gli disse Hai risposto rettamenteXXIV farsquo questo e vivrai

op cit p 155) Cosa vuol dire lrsquoesperto della Legge Egli chiede cosa deve fare per ottenere il premio della comunione definitiva con Dio percheacute spesso i Giudei avevano paura di osservare la Legge senza ottenerne il premio Egrave una domanda che ci si fa anche oggi

XXII In perfetto metodo rabbinico Gesugrave risponde con una contro-domanda addirittura doppia laquoChe cosahellip Comeraquo Evidentemente da interrogato diventa interrogante e inverte i ruoli egrave la sua grande abilitagrave educativa spostando sempre tutto dal piano teorico a quello pratico

XXIII laquoCon leggere varianti nelle proposizioni Luca qui riproduce sostan-zialmente LXX Dt 65 aggiungendo la frase ldquoe con tutta la tua mente (dianoia)rdquoraquo (LT Johnson op cit p 155) Alla citazione di Dt 65 egrave aggiunto il testo di Lv 1918 La versione di Luca si differenzia dagli altri Sinottici percheacute unisce i due comandamenti in uno solo laquoGesugrave vuole mettere a fuoco attraverso la conoscenza e la sapienza di uno scriba il cuore della Legge amerai Dio (Dt 65) e amerai il tuo prossimo come te stesso (Lv 1918) La Legge mosaica egrave buona se Gesugrave com-menta laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo Attendibile segno di tensione tra protocristianesimo e sinagoga segno di una deplorevole dissociazione tra amore di Dio e del prossimo egrave lrsquoimmediato collegamento di Lv 1918 a Dt 65 per Luca i due valori sono inscindibiliraquo (La Bibbia Piemme cit p 2461)

XXIV Lrsquoavverbio ὀρθῶς ricorre in Lc 735 (il sordo κωφός balbuziente μογι-λάλος) dunque un sordastro 743 (Simone il fariseo ha giudicato bene) 1028 2021 (i dottori della Legge e i capi dei sacerdoti affermano che Gesugrave parla e in-segna rettamente)

XXV Puograve essere sostantivo oppure avverbio nel primo caso abbiamo laquoE chi egrave il mio prossimoraquo nel secondo il senso egrave laquoE chi egrave vicino a meraquo A motivo della vicinanza della citazione della posizione del pronome personale μου e del ritmo del dialogo sembra piugrave opportuna la scelta del termine come sostantivo

XXVI Il dottore della Legge laquovuole giustificare la domanda che ha posto non voleva solo tentare Gesugrave (in questo caso sarebbe stata troppo ovvia la risposta da dare) ma richiedeva un concetto piugrave chiaro di prossimoraquo (NVB 446) Egli perograve si muove sempre su un ambito teorico senza mettersi in gioco egrave il classico intellettuale che discutehellip ma non fa

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29 ὁ δὲ θέλων δικαιῶσαι ἑαυτὸν εἶπεν πρὸς τὸν Ἰησοῦνmiddot καὶ τίς ἐστίν μου πλησίονXXV

Ma quegli volendo giustificarsiXXVI disse a Gesugrave E chi egrave il mio prossimoXXVII

30 Ὑπολαβὼν ὁ Ἰησοῦς εἶπεν ἄνθρωπός τις κατέβαινεν ἀπὸ Ἰερουσαλὴμ εἰς Ἰεριχὼ καὶ λῃσταῖς περιέπεσεν οἳ καὶ ἐκδύσαντες αὐτὸν καὶ πληγὰς ἐπιθέντες ἀπῆλθον ἀφέντες ἡμιθανῆ

ReplicandoXVIII Gesugrave disseUn (certo) uomoXXIX scendeva da Gerusalemme a GericoXXX e incappograve nei brigantiterroristiXXXI i quali dopo averlo spogliato e percosso se ne andarono abbandonandolo mezzo morto

31 κατὰ συγκυρίαν δὲ ἱερεύς τιςXXXII Ma per caso un (certo) sacerdote

XXVII laquoPer Lv 1918 ldquoil prossimordquo sono ldquoi figli del Tuo popolordquo (ossia gli altri Israeliti) Piugrave avanti in Lv 1933-34 questo viene esteso ai ger (ldquostranierirdquo) residenti sul territorio Dato che nella traduzione dei LXX ger egrave reso con prosēlytos (ldquoproseli-tirdquo) questo atteggiamento di amore era alquanto ristretto Tra i gruppi settari come quello di Qumran la distinzione tra lrsquoamore verso i figli della luce e qualsiasi altra persona era assoluta (cfr 1Qs 19-10) Tra i farisei si discuteva molto sui rapporti che potevano intercorrere con i non-Giudei come ad esempio m Abodah Zarah 11 21-2 49-10raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXVIII In Lc 743 (Simone il fariseo risponde a Gesugrave) 1030 (Gesugrave riprende il discorso per esplicare ancora meglio cosa Egli intenda perograve non offre una motivazione razionale bensigrave usa una parabola per catturare lrsquoascoltatore e capovolgere il suo punto di vista In questo senso le parabole non solo sono un ottimo strumento pedagogico ma diventano lrsquoespressione per rovesciare le proprie convinzioni e aprire un nuovo orizzonte di vita laquoGesugrave accoglie la domanda nella misura in cui la comprende bene Tali sembrano essere qui le due sfumature del verbo ὑπολαμβάνω ldquoaccogliererdquo e ldquocomprendererdquo che srsquoincontrano nei dialoghi sia giudaici che greciraquo (F Bovon op cit p 109)

XXIX Dal contesto sembrerebbe che sia un giudeo percheacute forse dopo aver preso parte al culto sta scendendo da Gerusalemme collocata a circa 850 m slm verso Gerico la cui oasi egrave a circa -240m slm il dislivello egrave notevole Il percorso pietroso e arido egrave di circa 27 km

XXX laquoGerico era sede di sacerdoti e leviti Riccorrendo la loro settimana di servizio al tempio salivano a Gerusalemme Alla vista del malcapitato devono scegliere tra lui morente e Lv 211 che prescrive di evitare ogni contatto con cadaveri o uomini morentiraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XXXI Il termine greco λῃστής ricorre in Lc 103036 (il nostro testo) 1946 (Gesugrave rimprovera di aver reso il Tempio covo di ladroni) 2252 (Gesugrave rimprovera i capi dei sacerdoti i capitani del Tempio e gli anziani per averlo considerato un briganteterrorista laquoIl termine lēstēs egrave usato da Giuseppe per bande organizzate di ladroni di strada che rendevano il viaggiare pericoloso (cfr Giuseppe La guerra giudaica 2228-230)raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXII laquoIl pronome indefinito tis usato per ciascuno dei personaggi del racconto indica che essi rappresentano le rispettive categorie I sacerdoti e i leviti pur non facendo parte dellrsquoaristocrazia facoltosa rappresentavano simbolicamente la classe dirigente (cfr ad esempio 1QS 18ss 51-4) Erano soggetti a restrizioni di puritagrave legale che limitavano i loro contatti con gli altri Ciograve che il racconto vuol dimo-

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κατέβαινεν ἐν τῇ ὁδῷ ἐκείνῃκαὶ ἰδὼν αὐτὸν ἀντιπαρῆλθενmiddot

scendeva per quello strada e avendolo vistoXXXIII passograve oltreXXXIV dal lato opposto (= passare senza fermarsi nonostante abbiano visto)

32 ὁμοίως δὲ καὶ Λευίτης [γενόμενος] κατὰ τὸν τόπον ἐλθὼν καὶ ἰδὼνἀντιπαρῆλθεν

Allo stesso modo anche un levita giunto sul posto e avendolo vistopassograve oltre dal lato opposto

33 Σαμαρίτης δέ τις ὁδεύωνXXXV ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν

Invece un (certo) samaritanoXXXVI che passava per la strada giunse accantoXXXVII a lui

strare non egrave un contrasto tra i Giudei e i Samaritani a vantaggio di questi ultimi ma un contrasto tra quelli che sono ufficialmente riconosciuti come appartenenti al popolo e quelli che non lo sonoraquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXIII laquoEgrave probabile che il sacerdote abbia finito il proprio servizio e rientri a casa Invece di unire lrsquoamore del prossimo col servizio di Dio trascura la misericordia com-plemento obbligato della pietagrave Lo stesso vale per il levita altro officiante del tempio di rango inferiore Luca li considera imperdonabili percheacute dopo aver visto (ἰδὼν vv 31 e 32) hanno entrambi chiuso gli occhi Non srsquoincontrano col ferito si allontanano diventano inesistenti morti al presente trattenuti dal loro passato condizionati da regole rituali e da pulsioni egoiste Sono passati senza fermarsiraquo (F Bovon op cit p 111)

XXXIV laquoIl senso di questo verbo (ἀντιπαρέρχομαι) raro non egrave evidente poicheacute una delle preposizioni suggerisce il passare oltre (παρά) e lrsquoaltra un camminare di fronte o contro (ἀντί)raquo (ivi n 10 111) laquoAlla lettera ldquoFece un giro intorno a lui e passograve oltrerdquo Luca per mezzo del verbo ἀντιπαρέρχομαι dagrave corpo alla scelta del ministro di culto dal punto di vista fraseologico infatti il preverbio ἀντί sottolinea la distanza fra il sacerdote e lrsquoanonimo passante (cfr anche il v 32)raquo (M Crimella op cit p 201)

XXXV Il verbo egrave hapx legomenon nel NT e richiama il sostantivo ὁδός via che ricorre in Luca 20x 17679 244 345 727 8512 9357 10431 116 1258 1423 1835 1936 2021 243235

Questo termine indica una persona che egrave per la via che compie un cammino Da 957 in poi Gesugrave compie la sua via verso il mistero pasquale cfr E Della Corte Solidarietagrave con Cristo solidarietagrave con gli uomini La conversione a uno stile di vita cristia-no e quindi solidale il cammino del credente nel grande inserto lucano (Lc 951-1946) laquoPresenza Pastoraleraquo 4-5 (1999) pp 27-60 Fin dallrsquoinizio il personaggio egrave dunque presentato in forte sintonia con il Cristo stesso che ha iniziato il suo viaggio decisivo

XXXVI laquoQuesta identificazione acquista tanta piugrave forza se si considera lrsquoostilitagrave mostrata dai Samaritani contro il ministero stesso di Gesugrave giagrave accennato in 953 Un altro Samaritano egrave descritto in modo positivo in 1716 e la missione in Samaria segna unrsquoimportante tappa nella diffusione del lieto messaggio negli Atti (18) riportando in quella regione un notevole successo (At 81-14 931153)raquo (LT Johnson op cit p 156) laquoSecoli di meditazione devota hanno offuscato la nostra capacitagrave di percepire lrsquoostilitagrave che contrapponeva Giudei e Samaritani Dopo lrsquoesilio babilonese i Samaritani si erano opposti alla restaurazione di Gerusalemme e nel II

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καὶ ἰδὼν ἐσπλαγχνίσθη e avendolo visto ne provograve compassioneviscere di misericordiaXXXVIII

34 καὶ προσελθὼν κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτοῦ ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ ἴδιον κτῆνος ἤγαγεν αὐτὸν εἰς πανδοχεῖονXXXIX καὶ ἐπεμελήθη αὐτοῦ

fattosi vicinoXL gli fasciograve le ferite versandovi olio e vinoe caricatolo sulla sua cavalcatura lo portograve alla locanda esi prese cura di lui

sec aC avevano collaborato con i sovrani siriani nelle guerre contro i Giudei Nel Siracide (5025-26) che risale al 200 aC si dice che i Samaritani ldquonon sono neppure una nazionerdquo e nel 128 aC il sommo sacerdote giudeo bruciograve il tempio Samaritano sul monte Garizim Allrsquoinizio del I sec dC durante la Pasqua i Samaritani sparsero le ossa di un cadavere nel tempio contaminandolo e impedendo la celebrazione della festivitagraveraquo (JR Donahue Il Vangelo in parabola Brescia 2016 pp 122-123)

XXXVII Notiamo la differenza tra i tre personaggi il sacerdote e il levita passano laquooltreraquo (antiparagrave-) mentre il Samaritano passa laquoaccantoraquo (katagrave) Luca nota con molta finezza questo particolare lrsquointeresse del Samaritano inizia proprio con il laquopassare accantoraquo invece che laquooltreraquo

XXXVIII Lrsquoevangelista Luca usa questo verbo in 713 (episodio della peccatrice) 1033 1520 (il padre lo vide e ne ebbe compassione) Non ricorre negli Atti degli Apostoli laquoIl verbo ha una radice che richiama le interiora (τὰ σπλάγχνα) cioegrave i sentimenti piugrave profondi In Luca caratterizza lrsquointensa emozione di Gesugrave di fronte alla donna vedova che ha perso lrsquounico figlio (713) inoltre lrsquoevangelista utilizza lo stesso verbo per esprimere lo slancio del padre allorcheacute vede il figlio prodigo che si sta avvicinando a casa (1520)raquo (M Crimella op cit p 201) laquoEgrave significativo che per parlare di compassione e di misericordia lrsquoAntico Testamento adoperi il termine raHaacutemicircm Tale termine deriva da reHem cioegrave grembo materno con esso possono essere indicate anche le viscere di un essere umano che tanto nellrsquoAntico quanto nel Nuovo Testamento sono considerate la sede dei sentimentiraquo (E Della Corte Mi sono legato a voi Le persone consacrate luce del Regno Roma 2015 p 141) Uno dei vertici della misericordia dellrsquoAT egrave il testo di Os 111-11 nel quale al v 8 si dice laquoMi dagrave un tuffo il cuore mi si sommuovono le viscereraquo (μετεστράφη ἡ καρδία μου ἐν τῷ αὐτῷ συνεταράχθη ἡ μεταμέλειά μου nel quale troviamo il termine μεταμέλεια che appartiene allrsquoambito semantico del verbo citato da Lc 103435 prendersi cura che compare nel NT in 1tm 35 con una chiara valenza affettiva e pastorale di cura)

XXXIX Letteralmente questo termine significa laquoil luogo accogliente per tuttiraquo Il termine πανδοχεύς al v 36 significa allora laquolrsquoonni-accoglienteraquo

XL Il verbo προσέρχομαι in Luca ha qui come soggetto il Samaritano e in 714 lo stesso Gesugrave che si accosta alla bara del giovinetto morto e lo tocca sono gli episodi che rivelano lrsquoamorevole accostarsi e il prendersi cura e in entrambi i casi egrave donata la Vita

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35 καὶ ἐπὶ τὴν αὔριον ἐκβαλὼν ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ καὶ εἶπενmiddot ἐπιμελήθητιXLI αὐτοῦ καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς ἐγὼ ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με ἀποδώσω σοι

E il giorno dopo estrasse due denarie li diede allrsquoalbergatore dicendoPrenditi cura di lui e se spenderai qualcosa in piugrave te lo pagherograveal mio ritorno

36 τίς τούτων τῶν τριῶν πλησίον δοκεῖ σοι γεγονέναι τοῦ ἐμπεσόντος εἰς τοὺς λῃστάς

Chi di questi tre pensi si sia stato prossimoXLII a colui che incappograve nei briganti

37 ὁ δὲ εἶπενmiddot ὁ ποιήσας τὸ ἔλεος μετ᾽ αὐτοῦ εἶπεν δὲ αὐτῷ ὁ Ἰησοῦςmiddot πορεύου καὶ σὺ ποίει ὁμοίως

Disse Chi ha fattoXLIII compassione con lui Allora Gesugrave gli disse Mettiti in camminoXLIV e anche tu farsquo lo stesso

XLI laquoEgrave sorprendente vedere come per parlare dellrsquoincarico affidato allrsquoalbergatore Luca adoperi lo stesso verbo (ἐπιμελέομαι epimeleacuteomai curare aver cura) con cui nel v 34b aveva riassunto lrsquoazione esemplare del Samaritano Lrsquoalbergatore deve adesso proseguire esattamente quanto il Samaritano aveva fatto con il bisognoso Drsquoimportanza decisiva non egrave la persona o lrsquoistituzione via via operante bensigrave soltanto il bene del ferito In questrsquoultima parte possiamo vedere un certo apice narrativo nel fatto che soltanto qui nel corso di tutta la parabola si ricorre al discorso diretto Inoltre lrsquoincarico di prendersi cura egrave formulato allrsquoimperativo (ἐπιμελήθητι epimelecircthecircti abbi cura di lui) cosiccheacute qui abbiamo il corrispettivo interno alla parabola dei due imperativi di Gesugrave sul piano della discussione (v 28 ldquoFarsquo questordquo v 37 ldquoVarsquo e anche tu farsquo cosigraverdquo)raquo (R Zimmermann Compendio delle parabole di Gesugrave Brescia 2011 pp 847-848)

XLII laquoGesugrave trasforma la questione da un obbligo legale (chi merita il mio amore) a un atto di altruistica donazione (a chi posso dimostrare di essere il pros-simo) e di questo il tanto disprezzato Samaritano diventa un modello moraleraquo (LT Johnson op cit p 156)

XLIII laquoLa risposta del legista congiunge lrsquointerno con lrsquoesterno ossia il sentimento (τὸ ἔλεος ldquola misericordiardquo) con lrsquoazione (ὁ ποιήσας ldquochi ha agitordquo) sottolinea anche la relazione (μετ᾽αὐτοῦ ldquocon luirdquo ldquonei suoi confrontirdquo) Lrsquoevoluzione del legista continua prima polemico (v 25) poi riservato (v 29) si egrave impegnato in una relazione con Gesugrave (v 37a) La sua risposta verbale rischia proprio di diventare pratica (v 37b) Il legista e Gesugrave si sono infine trovati drsquoaccordo Grazie alla pedagogia del maestro il discepolo si egrave evoluto Ha capito la nuova definizione di prossimo alla quale Gesugrave voleva condurlo Quello che era un problema per i rabbi del tempo (quale estensione dare alla nozione di prossimo) riceve qui una risposta che non egrave stata dettata ma si egrave imposta alla riflessione dialogante e credente Con il suo affetto e la sua discrezione Gesugrave ha saputo divenire il prossimo del legistaraquo (F Bovon op cit p 114) Bovon parla di laquonuova definizioneraquo mentre Gesugrave opera uno spostamento dal piano teorico a quello pratico portando a comprendere che laquoil fareraquo riguarda il proprio modo di diventare laquoprossimoraquo nellrsquoamore Non basta sapere laquoche cosaraquo dice la Legge neacute saperla leggere se non la si vive

XLIV Luca usa molte volte questo verbo πορεύομαι e sono interessanti queste citazioni in 78 per ben 2x nellrsquoepisodio del centurione indica un laquoandaremettersi

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38Ἐν δὲ τῷ πορεύεσθαι αὐτοὺς αὐτὸς εἰσῆλθεν εἰς κώμην τινά γυνὴ δέ τις ὀνόματι Μάρθα ὑπεδέξατο αὐτόν

Ora mentre essi erano in camminoXLV avvenne che egli entrograve in un villaggioXLVI e una certa donna di nome Marta lo ricevetteXLVII (in casa sua)

in camminoraquo per eseguire un comando in 750 Gesugrave comanda alla peccatrice di laquoandare in paceraquo cioegrave drsquoora in poi di non peccare piugrave nella propria vita in 814 si richiama il rischio che lungo il cammino i piaceri le ansie e le ricchezze possano soffocare la vita (parabola del seme) in 848 Gesugrave lo dice allrsquoemorroissa come prima lrsquoaveva detto alla peccatrice in 95152535657 il verbo indica il cammino che Gesugrave sta facendo verso Gerusalemme per vivere il Mistero pasquale e lo fa con decisione (951) 1037 egrave il nostro testo e subito dopo il verbo serve da aggancio con il terzo quadro del trittico laquomentre erano in camminoraquo In 1331-33 crsquoegrave un richiamo del viaggio iniziato in 951 e la valenza egrave sempre quella pasquale In 154 egrave il pastore che si mette in cammino per cercare la pecora perduta in 1515 il figlio minore degrada fino a laquoincollarsiraquo a un pagano e a pascolare i porci in 1518 il giovane si mette in cammino per tornare a casa del padre percheacute ha fame In 1719 Gesugrave ordina al lebbroso Samaritano di andare in pace In Lc 1912 Gesugrave egrave colui che deve andare a prendere la dignitagrave regale 1928 (Egli precede verso Gerusalemme) 1936 (lrsquoentrata finalmente a Gerusalemme) Come si puograve notare il verbo ha un senso profondo e indica un laquocamminoraquo che prende tutta la persona e il modello egrave Gesugrave La stessa parabola che stiamo esaminando egrave definita laquoracconto esemplareraquo proprio a motivo di questa sua pregnanza

XLV laquoLe prime parole richiamano il cammino di Gesugrave verso la sua Passione e il plurale fa pensare alla componente comunitaria del viaggio ma inclusi in αὐτοὺς (ldquoessirdquo) i discepoli itineranti scivoleranno nellrsquoombra lasciando la ribalta alle persone del luogo ossia alle due donne e soprattutto ad αὐτὸς ldquoa Luirdquo cioegrave allo stesso Gesugraveraquo (F Bovon op cit pp 126-127)

XLVI laquoIl motivo del cammino verso Gerusalemme torna al v 38 Gesugrave entra in casa di due donne e insegna loro la Parola Tre annotazioni Marta e Maria si collocano forse nella tradizione di ospitalitagrave che veniva offerta ai missionari in epoca protocristiana (At 1614s Didachegrave 114-6) il fatto che non abbia problemi a entrare in casa loro riflette una mentalitagrave ellenistica non certo ebraica sorprende che abbia impartito loro il suo insegnamento dal momento che alle donne non potevano essere comunicati i segreti di Dio esse non erano ammesse alla lettura della Torah e non potevano partecipare alla liturgia sinagogale Gesugrave non fa di-scriminazioni elargisce a uomini e donne il suo amore e i suoi doni anzi accoglie le donne al seguito (82-3)raquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XLVII Luca usa solo 2x questo verbo nel nostro testo per Marta e in 196 per Zaccheo dove aggiunge anche il participio presente χαίρων Marta accoglie Gesugrave allrsquoinizio ma le azioni successive degradano man mano il valore di questo verbo iniziale

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XLVIII Per Maria Luca usa innanzitutto il verbo παρακαθέζομαι (hax legomenon nel NT e usato nella LXX) seguito dallrsquoespressione πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου per indicare una condizione discepolare laquostare seduti ai piediraquo vuol dire porsi in atteggiamento di ascolto Egrave laquola postura di un discepolo come Paolo egrave stato istruito ldquoai piedi di Gamalielerdquo (At 223) La posizione indica la devozione nei confronti del maestroraquo (M Crimella op cit p 202)

XLIX Luca usa il verbo allrsquoimperfetto indicativo per indicare un ascolto prolun-gato della Parola del Kyrios (τὸν λόγον αὐτοῦ) laquoMaria egrave attenta a ciograve che dice Gesugrave e perciograve lo accoglie cosigrave comrsquoegrave un profeta che annuncia la ldquoParola di Diordquo (811) In Luca-Atti lo stare seduti ai piedi di qualcuno indica sempre un riconoscimento della sua autoritagrave (738 83541 1716 At 43537 52 223)raquo (LT Johnson op cit p 156)

L laquoSe il verbo περισπῶμαι presenta una sfumatura peggiorativa egrave percheacute que-sta profluvie di attivitagrave comprensibile [egrave la padrona di casa] ma sproporzionata impedisce a Marta di vivere lrsquoessenziale nel momento presente Si fonda peraltro su una preoccupazione legittima ma risponde pure a unrsquoansia non conveniente Il secondo elemento πολλὴν (ldquomolteplicerdquo tradotto con ldquomoltordquo) a cui si contrap-porragrave la realtagrave ldquounicardquo (ἑνὸς tradotto con ldquouna solardquo) menzionata da Gesugrave Marta fa troppo il suo ldquoserviziordquo (διακονία) che potrebbe e dovrebbe essere positivo ne risulta pregiudicato Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quantomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spiritualiraquo (F Bovon op cit p 129)

LI laquoIl verbo περισπάομαι egrave un hax legomenon nel NT usato allrsquoimperfetto con evidente senso di durata Esso ha un duplice valore da una parte significa ldquoessere completamente occupatordquo ldquoessere fortemente sovraccaricatordquo dallrsquoaltra ldquoessere distolto distrattordquo La differenza egrave fine qui Luca volutamente gioca sulla sottile ambivalenza creando un effetto di polisemiaraquo (M Crimella op cit p 203) Egrave anche indicativo che il verbo sia seguito da questo oggetto laquodai molti servizifaccenderaquo (περὶ πολλὴν διακονίαν) per dire che queste invece di essere al servizio dellrsquoaccoglienza occupano Marta e la distraggono

LII laquoLa doppia menzione del nome fa di Marta una persona cara al Maestro Nel nome ldquoSignorerdquo che lei gli rivolge crsquoegrave familiaritagrave e considerazione Marta rap-presenta colei che ha ricevuto la Parola tra le spine ascolta la Parola ma le molte preoccupazioni la soffocano sigrave che essa non dagrave frutto Maria invece egrave colei che ha ricevuto la Parola in un terreno fertile ascolta e dagrave frutto Lrsquoepisodio descrive la

39 καὶ τῇδε ἦν ἀδελφὴ καλουμένη Μαριάμ [ἣ] καὶ παρακαθεσθεῖσα πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου ἤκουεν τὸν λόγον αὐτοῦ

Or ella aveva una sorella che si chiamava Maria la quale si pose a sedereXLVIII ai piedi del Signore e ascoltavaXLIX la Sua parola

40 ἡ δὲ Μάρθα περιεσπᾶτο περὶ πολλὴνL διακονίανmiddot ἐπιστᾶσα δὲ εἶπεν κύριε οὐ μέλει σοι ὅτι ἡ

Ma Marta tutta presa dalle molte faccendeLI si avvicinograve e disse laquoSignoreLII

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preoccupazione di Luca che vede nella sua comunitagrave un eccesso di impegno sociale a scapito dellrsquoascoltare la Parola Lrsquoinvito di Gesugrave egrave a ridimensionare quel servizio pur necessario sullrsquoessenzialeraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIII La domanda di Marta in realtagrave egrave indirettamente un atto di accusa alla sorella che a suo giudizio laquoperde temporaquo invece di collaborare (il verbo συναντι-λαμβάνομαι hapax legomenon) allrsquoaccoglienza di questo ospite cosigrave importante e familiare

LIV Non egrave laquoGesugraveraquo a rispondere a Marta ma il laquoSignoreraquo egrave un particolare molto fine con cui Luca introduce la laquochiamataraquo di Marta a cercare lrsquoessenziale senza lasciare che le preoccupazioni invadano il cuore e spengano lo spirito laquoGli uomini non devono preoccuparsi di una autorealizzazione attraverso le proprie opere percheacute Dio offre loro una ragione drsquoessere con il suo amore Superate quelle preoccupazioni le premure in senso positivo occupano armoniosamente lo spi-rito umano [cfr 1Cor 1225 2Cor 1128] [hellip] Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affanni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni si presentano allo spirito del credente come forma di servizioraquo (F Bovon op cit pp 130-131)

LV laquoNellrsquoAT vi sono solo quattro occasioni nelle quali qualcuno egrave chiamato due volte per nome Abraam (cfr Gen 2211) Giacobbe (cfr Gen 462) Mosegrave (cfr Es 34) Samuele (cfr 1Sam 310) Si tratta dunque di una chiamata di una vocazione piugrave che di un rimprovero (cfr anche 1334 ldquoGerusalemme Gerusalemmerdquo e 2231 ldquoSimone Simonerdquo)raquo (M Crimella op cit p 204) Gesugrave perciograve laquochiamaraquo Marta a vivere in modo autentico scegliendo quella laquoparte buonaraquo come ha fatto Maria per compiere ogni cosa Egrave dallrsquoascolto che nella Bibbia procede il vero cammino

LVI Il verbo μεριμνάω ricorre 5x in Luca 1041 1211 (non preoccuparsi della testimonianza da dare nei tribunali a motivo della fede) 122225 (rivolto ai disce-poli non stare in ansia per la propria vita percheacute non si egrave in grado di aggiungervi nemmeno unrsquoora) 1226 (non affannarsi per il resto)

LVII Il verbo θορυβάζω egrave hapax legomenon nel NT e laquorichiama lrsquoidea della confusione del tumulto della sommossa e quindi al passivo [presente] dellrsquoes-sere inquieto agitato preoccupato I due verbi sono da considerarsi unrsquoendiadiraquo (M Crimella op cit p 205) Il risultato di tanto affaccendarsi egrave solo quello di laquomettersi in agitazioneraquo

ἀδελφή μου μόνην με κατέλιπεν διακονεῖν εἰπὲ οὖν αὐτῇ ἵνα μοι συναντιλάβηται

queste non trsquoimporta che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire Dille dunque che mi aiutiraquoLIII

41 ἀποκριθεὶς δὲ εἶπεν αὐτῇ ὁ κύριοςmiddotΜάρθα Μάρθα μεριμνᾷς καὶ θορυβάζῃ περὶ πολλά

Ma il SignoreLIV rispondendo le disse laquoMarta MartaLV tu ti preoccupiLVI e ti inquietiLVII per molte cose

ernesto
Barra

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42 ἑνὸς δέ ἐστιν χρείαmiddot Μαριὰμ γὰρ τὴν ἀγαθὴν μερίδα ἐξελέξατο ἥτις οὐκ ἀφαιρεθήσεται αὐτῆς

ma una sola cosa egrave necessaria e Maria ha sceltoLVIII la parte buonaLIX che non le saragrave toltaraquo

2 Struttura retorica del testo

Il testo che segue egrave un tentativo di mostrare graficamente la struttura del testo evidenziando le parole e le espressioni che si richiamano Dopo ogni quadro chiarisco ed esplicito

1021 In quella ora Gesugrave ESULTOgrave nello Spirito Santo e disse-------------------------------------------------------------

laquoIO TI BENEDICO Padre Signore del cielo e della terra- che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti

e- che hai rivelato queste cose ai Piccoli

SIgrave Padre percheacute cosigrave a Te egrave piaciuto

Luca cita le tre Persone della Trinitagrave Gesugrave esulta nello Spirito Santo e benedice il Padre che egrave anche Signore del cielo e della terra

LVIII laquoMaria ha scelto bene ldquolrsquounica cosa di cui crsquoegrave bisognordquo la parte buona (cfr Sal 165 11957) In ginocchio ai piedi del Maestro Immagine della comunitagrave ecclesiale lucana orante e discente Maria viene esaltata da Gesugrave che tuttavia non egrave troppo severo con Marta in fondo lei non agisce male soltanto non ha ancora scoperto lrsquoessenziale il motore di ogni attivitagrave Maria potragrave ben fare in qualunque momento le faccende di casa Marta invece egrave rimasta indietro nellrsquoascolto della Parolaraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIX Le traduzioni spesso usano il comparativo laquomiglioreraquo dipendendo dalla Vetus latina (optimam) mentre Luca usa lrsquoaggettivo al grado semplice e sceglie ἀγαθός invece di καλός per dare la valenza morale-esistenziale alla scelta da fare ascoltare egrave davvero accogliere il Signore percheacute il Messia che viene egrave la Parola Egrave molto forte il confronto con Lc 88 dove si parla della laquoterra buonaraquo che accoglie il seme della Parola a una chiamata deve corrispondere una risposta a un dono la responsabilitagrave ad accoglierlo e farlo fruttare

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e afferma che ha nascosto per un verso e per lrsquoaltro ha rivelato Sono destinatari della rivelazione non i potenti del mondo ma i piccoli

22 Tutto mi egrave stato dato dal Padre mio

e nessuno saconosce chi egrave il Figlio se non il Padreneacute

chi egrave il Padre se non il Figlio

e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

Qui al centro della preghiera (1022) la rivelazione della mutua comunione del Padre e del Figlio aperta a coloro che sono i desti-natari di questa meravigliosa novitagrave egrave il Popolo di Dio la Chiesa a cui Luca sta trasmettendo il suo Vangelo Nel rettangolo centrale il termine laquoFiglioraquo egrave agli estremi percheacute egrave il Rivelatore mentre laquoPadreraquo egrave al centro percheacute egrave lrsquoorigine di ogni realtagrave Allrsquoinizio il verbo egrave laquomi egrave stato datoraquo e ciograve egrave lrsquooggetto del laquorivelareraquo Al centro lrsquoaffermazione che laquonessuno saconosceraquo cioegrave nessuno ha fatto esperienza di questa laquocomunione divinaraquo possibile solo grazie al Figlio Notiamo inol-tre che non si parla di laquoGesugraveraquo neacute di laquoCristoraquo percheacute sono termini funzionali ma di laquoFiglioraquo che egrave titolo essenziale

23 E volgendosi ai discepoli in disparte disse ---------------------------------------------------------------- + laquoBEATI gli OCCHI + che vedono ciograve che voi vedete24 Vi dico che molti profeti e re - hanno desiderato vedere ciograve che voi vedete

ma non lo videro ascoltare ciograve che voi ascoltate ma non lrsquoascoltaronoraquo

In questo rettangolo di senso troviamo il termine laquodiscepo-liraquo che riprende laquopiccoliraquo (contrapposti laquoai profeti e ai reraquo) e il doppio confronto con i verbi laquovedere e ascoltareraquo Gesugrave dopo aver benedetto il Padre ora dichiara laquobeatiraquo i discepoli

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(Egli) valorizza lrsquoesperienza dei suoi discepoli che godono del privilegio riservato a chi vive in prima persona il tempo messianico ormai inaugura-to con le sue opere (da cui il laquovedereraquo) e le sue parole (da cui il laquosentireraquo) Gesugrave egrave il Messia che porta a compimento le promesse da una parte vrsquoegrave stato un desiderio prolungato dallrsquoaltra un compimento gratuito e inatteso regalato ai testimoni oculari2

Nel rettangolo sotto inizia la seconda tavola del trittico Il nomikograves vuole mettere alla prova Gesugrave e alla sua domanda si sente rispondere con una contro-domanda doppia nella quale Gesugrave aggiunge il laquocomeraquo legge le Scritture Il dottore della Leg-ge risponde citando il comandamento dellrsquoamore di Dio e del prossimo Gesugrave approva e lo rimanda ad attualizzarlo per vivere la comunione eterna con Dio Non soddisfatto della risposta continua a fare domande teoriche sul laquoprossimoraquo argomento molto in voga in quel tempo nelle discussioni teologiche davanti alle quali il Cristo preferisce rispondere con una parabola

Le parabole sono al centro del Vangelo e costituiscono delle vere e proprie laquopagine aperteraquo percheacute pur con il loro laquolinguaggio inadeguatoraquo desunto dalla vita quotidiana devono esprimere qualcosa di ulteriore nessun commento potragrave mai esaurirle Esse ci costringono a pensare e ripensare il nostro rapporto di fede Per un verso gettano luce e invadono la nostra vita ma per lrsquoaltro sono oscure e velano il mistero che egrave oltre sempre piugrave al di lagrave della logica umana Ogni parabola crea uno spazio percheacute lrsquoascoltatore di ogni epoca possa liberamente comprendere e aderire allrsquoinsegnamento di Gesugrave Non basta solo una lettura esegetica o filologica piuttosto le parabole esigono una intuizione drsquoinsieme percheacute Gesugrave con la frase laquoChi ha orecchi per ascoltare ascoltiraquo introduce unrsquoeccedenza un oltre che crsquoimmette su un piano diverso e piugrave profondo al di lagrave delle semplici deduzioni3

2 M Crimella op cit p 199 3 E Della Corte Oltre la parabola Salerno 2000 pp 3-4

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25 Un dottore della Legge si alzograve per tentarlo - laquoMaestro facendo che cosa erediterograve la vita eternaraquo26 Gli disse laquoNella Legge che cosa sta scritto Come vi leggiraquo27 Rispondendo disse laquoAmerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore con tutta la tua anima con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stessoraquo28 Gli disse - laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo

29 Ma quegli volendo giustificarsi disse a GesugravelaquoE chi egrave il mio prossimoraquo

30 Gesugrave riprese e disse laquoUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappograve nei briganti

Costoro lo spogliarono lo percossero

e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto31 Per caso un sacerdote scendeva per quella medesima strada e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte32 Anche un levita giunto verso quel luogo e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte ---------------------------------------------------------------33 Un Samaritano in viaggio venne verso di lui e vedendolo nrsquoebbe compassione ---------------------------------------------------------------34 Gli si fece vicino gli fasciograve le ferite versandovi olio e vino poi caricatolo sopra il suo giumento lo portograve a un albergo e si prese cura di lui (9 azioni)35 Il giorno seguente estrasse due denari e li diede allrsquoalbergatore dicendo Prenditi cura di lui e ciograve che spenderai in piugrave te lo rifonderograve quando ritorno (7 azioni)

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36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che egrave incappato nei brigantiraquo

- 37 Quegli disse laquoChi ha fatto compassione conper luiraquo- Gesugrave gli disse laquoMettiti in cammino e farsquo lo stessoraquo

La parabola raccontata da Gesugrave egrave una

perfetta lezione di catechesi 1) per il principio dottrinale che enuncia (il primato dellrsquoamore) 2) per le implicanze pratiche che suggerisce (non crsquoegrave amor di Dio senza le opere di misericordia) 3) per il metodo adottato Gesugrave accetta la discussione e intreccia un dialogo con il suo interlocutore gli fa intuire la felicitagrave da raggiungere e gli facilita il modo di ottenerla lo loda per lrsquoesattezza delle risposte lo sollecita a cercare nelle Scritture la risposta desiderata e lo incoraggia cosigrave a fare ciograve che ha capito4

Notiamo nel testo le molte ricorrenze del verbo laquofareraquo (10252837a37b) lo stesso dottore della Legge riconosce che egrave stato prossimo laquocolui che ha fatto compassioneraquo e Gesugrave gli raccomanda di laquomettersi in cammino e fare lo stessoraquo

Le azioni del sacerdote e del levita sono le medesime mentre al centro del rettangolo grande compare la figura del Samaritano certamente non accolto dai Giudei Egli compie dapprima 9 azioni e poi una volta alla laquolocandaraquo altre 7 Il particolare del laquoritornoraquo (1035) riprende senzrsquoaltro quello dellrsquouomo di nobile famiglia che parte per andare a prendere il titolo regale e poi torna chiamando a verifica i suoi servi (Lc 1915) Crsquoegrave sotto cer-tamente il Mistero pasquale adombrato Luca ricorre spesso nel suo raccontare alle prolessi e anche alle analessi Qui abbiamo unrsquoanticipazione del Mistero pasquale Inoltre la parabola che egrave una laquopagina vivaraquo ha completamente capovolto la domanda e ha fatto comprendere che crsquoegrave una trasformazione operata da Gesugrave dal piano teorico a quello pratico dalla domanda sul prossimo a essere prossimo

4 NVB p 445

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Il laquoMettiti in camminoraquo egrave ripreso in 1038 con la notazione iniziale di Gesugrave e i suoi discepoli in cammino verso Gerusalem-me Si fermano a Betania in casa di Marta e Maria

sedutasi ai piedi del Signore ascoltava la parola di lui

38 Avvenne mentre erano in cammino entrograve in un villaggio Una donna di nome Marta accolse lui39 Aveva una sorella di nome Maria

40 In quanto a Marta era presa dai molti servizi Fermatasi disse laquoSignore non ti curi che mia sorella mi lasci sola a servire Dille dunque che venga adaiutarmiraquo

41 Rispondendo il Signore le disse laquoMarta Marta tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose 42 una sola egrave necessaria+ Maria si egrave scelta la buona parte che non le saragrave toltaraquo

Marta allrsquoinizio accoglie Gesugrave ma tutto ciograve che compie verso di Lui ha il sopravvento e laquoi molti serviziraquo e le laquomolte coseraquo la distolgono dalla laquobuona parte (τὴν ἀγαθὴν μερίδα)raquo scelta da Maria laquoUna sola egrave necessariaraquo essere come Maria cioegrave come la laquobuona terraraquo (Lc 88 τὴν γῆν τὴν ἀγαθὴν) su cui attecchisce il seme della Parola laquoUna solaraquo egrave in contrapposizione con il laquomol-toraquo di Marta Lrsquoaggettivo usato dallrsquoevangelista per la laquoparteraquo egrave specifico e indica la valenza morale del significato

Maria laquoegrave seduta ai piedi del Signore e ascoltava la Parola di Luiraquo lrsquoascolto egrave determinante nel discepolato egrave la fonte di ogni azione che segue e conduce allrsquounificazione dellrsquoagire percheacute porta alla laquosola cosa necessariaraquo Questa dimensione non saragrave tolta a Maria il verbo indica lo laquostrappareraquo il laquoportar viaraquo e ricorda il seme portato via dagli uccelli (85) dalla strada cioegrave da un terreno che non egrave accogliente quindi laquonon egrave buonoraquo A guardare bene egrave Gesugrave che accoglie Maria la quale perograve ha occhi e orecchie solo per il Maestro e dimentica di seacute pende dalla

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Parola Per lei ciograve che conta davvero egrave la presenza e la Parola che Gesugrave le offre

3 Analisi esegetica

Procediamo ora allrsquoanalisi delle tre pale del trittico iniziando da Lc 1021-24 che possiamo definire come la laquorivelazione ai piccoliraquo della comunione intra-trinitaria inclusiva poicheacute aperta a coloro ai quali il Figlio la voglia rivelare

31 La rivelazione ai νήπιος (Lc 1021-24)

Questi pochi versetti rappresentano il cuore del Vangelo lucano non solo percheacute egrave un raro caso in cui Gesugrave non parla della preghiera quanto Lui stesso prega e si rivolge al Padre ma anche e soprattutto percheacute questa rivelazione egrave fatta a ogni generazione cristiana e ne costituisce la fonte e la meta Dio ha voluto manifestarsi agli laquoim-potentiraquo percheacute i laquopoveri di Yhwhraquo sono i beneficiari del Mistero del Regno di Dio La comunione intima tra Padre e Figlio che Egli rivela a chi vuole egrave lrsquoirruzione nella storia della presenza di Dio

Spesso gli studiosi affermano che lrsquoespressione laquoIn quella stessa oraraquo si riferisce al ritorno dalla missione dei 72 discepoli dimenti-cando tuttavia che il termine laquooraraquo in Luca egrave usato come in Giovan-ni5 Luca usa molto le laquoprolessi e le analessiraquo e qui anticipa e prepara lrsquolaquooraraquo decisiva del Mistero pasquale la croce rivela lrsquointimitagrave di Dio ed egrave salvezza offerta a chi accoglie nella fede questo Mistero

Il v 21 esprime il rendimento di grazie di Gesugrave in tre tempi

21a Ti ringrazio Padre Signore del cielo e della terra21b percheacute hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli21c Sigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Te

5 Il termine ὥρα ricorre in Lc 110 238 721 1021 1212394046 1331 1417 2019 22145359 2344(2x) 2433 In corsivo le citazioni piugrave notevoli che annunciano una laquoora di salvezzaraquo

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(Gesugrave) rivolge la lode a Dio chiamato Padre probabile traduzione dellrsquoaramaico abbacirc nome col quale Gesugrave esplicitava il suo rapporto filia-le intimo e familiare cosigrave originale e unico nei confronti di Dio e nello stesso tempo lo riconosce nella sua alteritagrave di Creatore laquoSignore del cielo e della terraraquo Questo profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dio [hellip] Per il contenuto il loghion egrave del tutto originale e manifesta lrsquoimpronta tipica di Gesugrave Egli non rivela segreti esoterici sulla fine del mondo a qualche eletto ma loda il Padre per aver fatto capire proprio ai poveri ai semplici lrsquoidentitagrave e lrsquoattivitagrave di Gesugrave nella storia6

Abbiamo qui un rovesciamento operato da Gesugrave rispetto al-la letteratura sapienziale e apocalittica poicheacute ora la rivelazione non egrave donata ai maggiorenti (egrave loro nascosto) bensigrave ai laquominoresraquo ai piccoli a quelli che agli occhi del mondo non contano nulla (egrave rivelato) I due verbi nascondere e rivelare sono chiaramente usati nella tradizione sapienziale e apocalittica Crsquoegrave opposizione tra i laquopiccoliraquo e i laquosaggiraquo ed egrave questa egrave lrsquooriginalitagrave annunciata dal Figlio non piugrave i saggi devono occuparsi dei semplici per farli progredire nella conoscenza della Legge Ora piuttosto laquola rive-lazione di Dio egrave data proprio ai ldquosemplicirdquo non piugrave ai saggi e in-telligenti Inoltre questi ldquosemplicirdquo rimangono tali cioegrave ignoranti della Legge anche dopo aver ricevuto la rivelazione di ldquoqueste coserdquo Essi sono introdotti in una conoscenza e in un rapporto che supera la conoscenza della Leggeraquo7 Gesugrave rivela Dio come Padre e al tempo stesso la realtagrave che Lui egrave il Figlio venuto per far accedere chi vuole in questa comunione intima Ecco percheacute Gesugrave lungo il cammino che sta facendo verso Gerusalemme per compiere il Mistero pasquale educa i suoi discepoli laquoin disparteraquo deve prepararli a continuare nel tempo della Chiesa questa missione

Il termine laquooraraquo egrave confermato dal laquosigraveraquo con cui Gesugrave afferma che laquoSigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Teraquo Egli egrave venuto proprio

6 G Rossegrave op cit p 3937 Ivi p 394

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per manifestare la Sua εὐδοκία8 il compiacimento il volere il progetto salvifico drsquoamore

Rispetto allrsquoapocalittica qui Gesugrave afferma che la Sua attivitagrave rivelatrice avviene nel presente della storia e non solo al compi-mento di essa Egrave interessante notare che in questa circostanza Gesugrave assume il ruolo che negli scritti veterotestamentari e giudaici viene attribuita alla laquoSapienzaraquo9 Proprio questo rapporto unico tra il Fi-glio e il Padre ne fanno lrsquounico mediatore e rivelatore Il v 22 inizia con il passivo laquomi egrave stato datoraquo e termina con lrsquoinfinito laquorivelareraquo

Dopo questo rendimento di grazie nei vv 23-24 abbiamo una beatitudine e una sua motivazione laquoPoi si voltograveraquo e lrsquoespres-sione molto intensa indica che a chiunque si pone alla Sua se-quela se lo vorragrave potragrave entrare in questa comunione e diventare annunciatore del Vangelo in ogni tempo Ora i laquopiccoliraquo (cioegrave i laquodiscepoliraquo di ogni tempo) possono a partire dallrsquoascolto vivere e trasmettere queste realtagrave comunicate da Gesugrave

Il cristianesimo prende qui le distanze rispetto al giudaismo e si prepa-ra alla rottura E tuttavia sostiene di realizzare la speranza di tutto il popolo drsquoIsraele rappresentato dai suoi numerosi profeti e successivamente dai suoi re Gli uni e gli altri sono concepiti non come capi ma come antenne puntate verso il cielo Non sono stati forse i profeti a ricevere oracoli e visioni e i re (si pensi a Davide e a Salomone) colmati da Dio di talenti sapienza e scienza Egrave singolare che non si parli qui degli scribi10

I discepoli sono ora al vertice della storia di attese e promesse di Dio sono beati percheacute possono sia vedere sia ascoltare due verbi che indicano chiaramente il processo del cammino di fede Egrave tempo per gli laquoultimiraquo di porsi alla sequela del Figlio di Dio egrave questo il kairograves che entra nel krogravenos e porta la lieta notizia che Gesugrave nella sinagoga di Nazaret ha annunciato

8 Il termine ricorre in Lc 214 (laquoGloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini su cui si posa il suo favoreraquo) e nel nostro testo (cfr Mt 1126 il detto parallelo)

9 Cfr Pr 81222-31 301-3 Sap 722-81 82-8 94911 Sir 16 Gb 281-2223-27

10 F Bovon op cit pp 95-96

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

172

il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

173

carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

174

Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

175

Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

176

e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

177

tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

178

una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

179

La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

180

donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

wwwrubbettinoprintit

Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 5: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

Indice

Introduzione 11Profilo di don Armando Augello

Antico Testamento

Esercitazione sulla Massorah di Malachia (BHS)di Vincenzo Lopasso 171 Premessa 172 La Bibbia Hebraica Stuttgartensia 173 La Biblia Hebraica Quinta 184 La Massorah nella BHS e BHQ 185 Uso della Massorah 196 La Massorah magna e la Massorah parva di Malachia 20

Capitolo 1 20Capitolo 2 23Capitolo 3 27

7 Masora finale di Malachia 328 Conclusione 329 Bibliografia essenziale 33

La redazione deuteronomistica di Ger 131-11 Studio esegetico-comparativo (TM e LXX)di Raffaele Petti 35Introduzione 351 Status quaestionis 36

11 Teorie della composizione 3612 La redazione deuteronomistica 3713 Tradizioni testuali tm lxx Qumran 3914 Carattere redazionale di Ger 131-11 41

2 Analisi esegetica 4221 Aspetti letterari 4222 Genere letterario 4423 La tradizione deuteronomistica e la redazione di

Ger 131-11 4623a I sintagmi opartrDh hpermilΩzAh MDoDh (tm) e t7n poll7n taUacutethn

Ucircbrin (lxx) 46II3b Lrsquoespressione MDbIl thellipwricircrVvIb MyIkVlOhAh 50II3c Altri elementi redazionali della tradizione

deuteronomistica 52Conclusione 54

La struttura del Sal 116 una propostadi Alessandro Coniglio OFM 57Bibliografia 82

Nuovo Testamento

Sui passi di Gesugrave ebreodi Giovanni Claudio Bottini 891 Segni dei tempi di un cammino nuovo 902 Ebraicitagrave di Gesugrave e dei Vangeli 923 Gesugrave ebreo 94

31 Gesugrave egrave ebreo per le origini familiari 9632 Preparazione nel deserto 9933 Ministero in Galilea 10234 Compimento a Gerusalemme 107

Conclusione 111

Traditions sacerdotales dans le quatriegraveme Evangiledi Freacutedeacuteric Manns 113

laquoMettiti in cammino e anche tu farsquo lo stessoraquo Il trittico lucano in 1021-42di Ernesto Della Corte 1371 Analisi filologica 1382 Struttura retorica del testo 1513 Analisi esegetica 157

31 La rivelazione ai nepioi (Lc 1021-24) 15732 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37) 16033 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto 173

4 Conclusioni e aperture 178

Gesugrave pienezza di vita per lrsquouomo nel quarto Vangelodi Pasquale Brizzi 181Interiorizzazione della laquoparolaraquo 181Vita piena in Gesugrave come dono comunione con Dio 188Gesugrave datore di vita 190La parola di Gesugrave egrave spirito e vita la ricerca di Dio 193La vita filiale egrave dono ricevuto 196La comunione di vita con Dio 198La Croce egrave pienezza di vita 201Amore fraterno 207La pienezza di gioia 209

Ciograve che egrave laquobeneraquo e ciograve che egrave laquomeglioraquo Matrimonio e verginitagrave secondo 1Cor 7di Edoardo M Palma 2131 Unrsquoaffermazione inaspettata 2132 Il senso delle parole di Paolo 2153 La dignitagrave del matrimonio 2174 La verginitagrave per il regno 220

41 La tribolazione della vita familiare 22042 La libertagrave dalla condizione presente 22243 Per dedicarsi interamente al Signore 225

5 Sposarsi egrave laquobeneraquo contenersi egrave laquomeglioraquo 2276 Un nuovo paradigma 2297 Conclusioni 230

La Triade di fede speranza caritagrave nella Prima Lettera ai Tessalonicesidi N Ibrahim 2331 La triade di fede speranza e caritagrave nellrsquoesordio della

Prima Lettera ai Tessalonicesi 2342 Lrsquoevento del Vangelo inizio della vita cristiana 239

3 La fama della vostra fede si egrave diffusa dappertutto 2424 La vita cristiana deve crescere 2435 La testimonianza dellrsquoApostolo Paolo 244

Elementi ecclesiali nel quarto Vangelodi Francesco Piazzolla 247Lrsquoἀγάπη divina come modello comportamentale

della Chiesa 248Il numerale laquounoraquo e la sua valenza ecclesiale 255Lrsquounitagrave del gregge di Cristo 256La morte di Gesugrave e lrsquounitagrave dei figli di Dio 259La preghiera di Gesugrave per lrsquounitagrave dei credenti

(Gv 171121-23) 261Lrsquounitagrave della chiesa nel simbolo della veste (Gv 1923-24) 264Il ruolo dello Spirito nella Chiesa 266La permanente assistenza dello Spirito nella comunitagrave

(Gv 1416-17) 267Lo Spirito Maestro e Memoria di Cristo nella Chiesa

(Gv 1425-26) 269Lo Spirito testimone di Cristo autore della martyria

ecclesiale 271Lo Spirito rivela alla Chiesa il giudizio sul mondo

(Gv 167b-11) 274Lo Spirito Guida della Chiesa alla veritagrave cristologica

(Gv 1613-14) 277Lo Spirito la remissione dei peccati lrsquoaccoglienza

nella comunitagrave 280Considerazioni conclusive 284

La peculiaritagrave del laquosacerdozio regaleraquo (basigraveleion hieraacuteteuma) e il suo sviluppo biblico-teologicodi Giuseppe De Virgilio 287Preliminari 2871 La rilevanza dellrsquoespressione laquoMamleket kōhanicircmraquo 2882 La rilettura teologica nel post-esilio 2923 Il laquosacerdozioraquo di Gesugrave Cristo 2954 Aspetti della teologia paolina 300

5 Lrsquoimpiego di laquohieraacuteteuma agigraveonbasigraveleion hieraacuteteumaraquo in 2Pt 21-10 305

6 La visione di laquoBasileacuteia hiereacuteisraquo in Apocalisse 310Conclusione 314

Bibbia e modelli etici-bioetici oggi analisi e valutazionidi Michele Mazzeo 3171 Necessitagrave di un confronto con i modelli etici e

bioetici odierni e riscoperta delle laquofontiraquo per prendersi cura della vita umana 318

2 Sei modelli dalla bioetica dei principi alla bioetica laica della sacralitagrave della vita 32121 Bioetica dei principi 32122 Modello bioetico dellrsquoetica procedurale 32423 Modello bioetico liberale-soggettivista 32524 Modello bioetico utilitarista 32725 Modello dallrsquoetica senza veritagrave a quello

della sacralitagrave della vita 33026 Bioetica laica della sacralitagrave della vita 332

3 Cinque modelli bioetici dallrsquoetica del rispetto della natura e dellrsquoidentitagrave persona umana al modello neotestamentario 33331 Rispetto della natura umana etica del futuro e

bioetica della responsabilitagrave (Habermas e Jonas) 33332 Bioetica cattolica e bioetica laica 33733 Modello del personalismo ontologicamente fondato

e laquometodo triangolareraquo E Sgreccia 33934 Modello neotestamentario di R Dennis Macaleer 34435 Valore proprio di ogni creatura e analisi del modello

tecnocratico e del relativismo pratico (papa Francesco) 3454 Valutazioni e conclusioni 350

Bibliografia di Armando Augello 363

137

La pericope oggetto di questo studio egrave il cuore teologico del vangelo lucano percheacute Gesugrave offre una rivelazione e una novitagrave notevole

Rivelazione inserita nel tempo ma indipendente dalla storia le-gata alla parola di Gesugrave ma destinata a ogni generazione piena di vigore e tuttavia discreta oggetto di riflessione ma negata ai sapienti Egrave arrivato il tempo dei capovolgimenti Capovolgimento dei valori e sostituzione delle persone promuoveranno gli umili al primo posto tra i beneficiari di Dio Questa rivelazione cristiana e le ripercussioni che le sono proprie corrispondono come precisa il testo al progetto di Dio Questo succede percheacute il padre sta dietro al figlio e vive in comunione con lui Non sorprende affatto perciograve che unrsquoimpressione di compimento di irruzione escatologica attiri le menti alla lettura di questo passo Qui termina la lunga attesa dei profeti biblici e qui inizia la testimonianza del paradosso cristiano del nocciolo duro del vangelo1

Il testo del trittico egrave formato da tre pale la preghiera di esultanza di Gesugrave (1021-24) al centro la pagina meravigliosa sul laquoBuon Samaritanoraquo (1025-37) e infine lrsquoepisodio di Marta e Maria (1038-42) La prima pala esprime un rarissimo esempio di come Gesugrave abbia pregato e rivelato la mutua comunione con il Padre e come questa rivelazione sia inclusiva e non esclusiva percheacute aperta a laquochiunque Egli la voglia rivelareraquo Il Cristo egrave il mediatore unico che egrave venuto a farci conoscere in senso

1 F Bovon Luca vol 2 (Commentario Paideia Nuovo Testamento 32) Bre-scia 2007 pp 86-87

laquoMettiti in cammino e anche tu farsquo lo stessoraquo Il trittico lucano in 1021-42

di Ernesto Della Corte

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biblico il cuore stesso di Dio Egli egrave Misericordia tenerezza grazia e perdono Dio si fa prossimo a ognuno di noi e atten-de che anche noi sul Suo esempio ci facciamo prossimo di chiunque incontriamo percheacute nel fratello e nella sorella che ha bisogno egrave Lui stesso a ricevere La rivelazione egrave aperta ai laquopiccoliraquo cioegrave ai discepoli dei quali Maria la sorella di Marta egrave unrsquoicona vivace Tutto parte sempre dallrsquoalto egrave un dono da accogliere nellrsquoascolto radice del doppio comandamento di amare Dio e il prossimo

La ricerca e lrsquoanalisi di questo brano procedono innan-zitutto affrontando lo studio filologico del testo per poi darne una struttura retorica che ne renda visibile e chiara la strutturazione Si passa infine allrsquoanalisi esegetica e allrsquoat-tualizzazione

In questrsquoanno di Giubileo straordinario sulla Misericordia mi auguro che questo studio sia una lampada accesa sul nostro cammino verso il Regno

1 Analisi filologica

Seguono ora il testo greco e italiano con le note esplicative per avere giagrave uno sguardo sullrsquoarticolazione del testo

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21 Ἐν αὐτῇ τῇ ὥρᾳ ἠγαλλιάσατο [ἐν] τῷ πνεύματι τῷ ἁγίῳ καὶ εἶπεν

In quella stessa OraI (Gesugrave) trasaligrave di gioiaesultograveII nello Spirito Santo e disse

ἐξομολογοῦμαί σοι πάτερ κύριε τοῦ οὐρανοῦ καὶ τῆς γῆς ὅτι ἀπέκρυψας

laquoTi ringrazioIII o PadreIV Signore del cielo e della terra percheacute hai nascosto

I laquoIn quella stessa oraraquo egrave lrsquoespressione che laquosi riferisce al ritorno dei discepoli lrsquoesito della loro missione ndash e di quella futura della Chiesa ndash viene posto sotto il segno del Padre e del suo beneplacito Lo Spirito Santo egrave la fonte dellrsquoesultanza di Gesugrave Egli appare in tre momenti importanti dellrsquoinizio del ministero Lc 322 41 418 questo stesso Spirito saragrave lrsquoagente principale che dirigeragrave la missione postpasquale crsquoegrave quindi continuitagrave in profonditagrave tra la missione svolta da Gesugrave e lrsquoopera della Chiesaraquo (G Rossegrave Il Vangelo di Luca Commento esegetico e teolo-gico Roma 1992 p 392) laquoQui ldquoorardquo va preso come termine tecnico (cosigrave anche in Giovanni) per indicare la manifestazione della salvezza messianica che i profeti avevano predetto Il confronto si impone con Lc 1256 1944 2124 2253 2343 e Gv 423 524 131raquo (La Bibbia Nuovissima Versione dai testi originali vol III Cinisello Balsamo 1991 p 443 citata drsquoora in poi come NVB)

II Lrsquoespressione egrave tipicamente lucana ed egrave la stessa usata per Maria allrsquoinizio del Magnificat (Lc 147) il verbo ricorre solo in queste due citazioni del Vangelo ed egrave seguito dallrsquoespressione laquonello Spirito Santoraquo che vuol dire laquosotto lrsquoinflusso dello Spirito Santoraquo (Lc 227) Il verbo ἀγαλλιάομαι ricorre pure in At 226 (citazione del Sal 158-11 LXX) e At 1634 (il carceriere di Paolo) Cfr lrsquoottimo commento filologico di M Crimella Luca Introduzione traduzione e commento (Nuova Versione della Bibbia dai testi antichi 39) Cinisello Balsamo 2015 cfr anche LT Johnson Il Vangelo di Luca Sacra Pagina vol 3 Leumann 2004 laquoLrsquoesultanza (nella gioia) ricorda i racconti dellrsquoinfanzia (cfr 147) mentre il nesso tra preghiera e Spirito evoca il battesimo (cfr 321-22) e le tentazioni (cfr 41)raquo (M Crimella op cit p 198)

III Luca usa il verbo ἐξομολογέομαι come fa il Sal 1361-326 LXX per dire la laquoconfessio fideiraquo del salmista laddove il testo ebraico ha hocircducirc In Lc 226 ha per soggetto Giuda che sta consegnando Gesugrave e ha il senso di laquoessere drsquoaccordo acconsentire avere lo stesso linguaggioraquo in At 1918 ha per soggetto laquomolti che si convertironoraquo confessarono di aver praticato arti magiche laquo[Nel nostro testo] Letteralmente ldquoTi riconoscordquo La preghiera di Gesugrave segue lo schema delle preghiere ebraiche nella sinagoga quali la Berakah Yozer a) lode introduttiva b) motivo della lode c) affermazione di assenso o ripetizione della lode La versione di Luca egrave molto simile a quella di Mt 1125-26raquo (LT Johnson Il Vangelo di Luca Sacra Pagina vol 3 Elledici Leumann (TO) 2004 p 152)

IV laquoPadreraquo esprime la coscienza filiale di Cristo mentre laquoSignore del cielo e della terraraquo dichiara il dominio sovrano di Dio sul mondo e sulla storia laquoQuesto profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dioraquo (G Rossegrave Il Vangelo di Luca p 393 Il vocativo laquoPadreraquo nelle preghiere giudaiche egrave rarissimo (Sap 143 3Mac 638) e non egrave equivalente al termine laquoAbbacircraquo usato da Gesugrave Dio egrave ricono-sciuto come Padre di Israele Dt 326 Is 6316 647 Ger 34

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ταῦτα ἀπὸ σοφῶν καὶ συνετῶν καὶ ἀπεκάλυψας αὐτὰ νηπίοιςmiddotναὶ ὁ πατήρ ὅτι οὕτως εὐδοκία ἐγένετο ἔμπροσθέν σου

coseV ai sapientiVI e agli intelligenti e le hai rivelateVII ai piccoliVIIISigraveIX Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a TeX

V Lrsquoespressione laquoqueste coseraquo dal contesto si riferisce alla manifestazione del potere di Dio nelle opere del Figlio e soprattutto quello che sta per rivelare la comunione reciproca delle Persone in Dio che solo Gesugrave comunica a chi vuole cioegrave ai piccoli i discepoli

VI laquoEcco due categorie di persone che si atteggiano in modo contrario nei confronti del regno di Dio I primi non vanno identificati solamente con i ldquoteologirdquo del tempo di Gesugrave gli scribi e i farisei i tipici nemici di Gesugrave che pensavano di avere il monopolio della legge e perciograve della conoscenza della volontagrave di Dio ma rappresentano una categoria di persone quelli che si credono autosufficienti che non hanno bisogno della rivelazione salvifica di Gesugrave (Gv 748) che si affidano solo alla sapienza di questo mondo (cfr 1Cor 118ss) per risolvere tutti i loro problemi compreso quello della salvezza I piccoli invece sono coloro che si aprono alla salvezza come a un dono che viene dal Padre La loro caratteristica egrave la disponibilitagrave a essere donati da Dio Sono in altri termini i poveri gli umili i semplici i peccatori pentiti di cui parla il Vangelo sono lrsquoantitipo dei poveri di Jahveacute di cui ci parla lrsquoAT (cfr Sof 312)raquo (NVB 444) Il binomio laquosapienti e intelligentiraquo proviene da Dt 11315 laquoPrendete in ognuna delle vostre tribugrave uomini saggi (Haacutekaumlmicircm) perspicaci conosciuti affincheacute io li ponga alla vostra testa hellip Allora presi i capi delle vostre tribugrave uomini saggi (Haacutekaumlmicircm) e dotati di esperienza e li costituii vostri capihellipraquo

VII Notiamo il contrasto tra laquonascondereraquo e laquorivelareraquo e quello tra laquodotti e sapientiraquo e laquopiccoliraquo (impotenti) che troviamo in 1Cor 31 (laquoneonati in Cristoraquo) I piccoli laquosono gli umili gli ignoranti (in senso etimologico) i semplici i poveri (cfr Sal 188 LXX [TM 198] Pr 132) costoro non hanno competenza accademica a differenza di coloro che conoscono la Leggeraquo (M Crimella Luca p 199) Il Vangelo si rivolge non a quelli che si sentono laquonellrsquoepicaraquo agli eroi di ogni tempo ma alle persone semplici che vivono perograve in Dio Luca infatti piugrave avanti li confronta con i discepoli laquoRovesciamento di dinamica se per il giudaismo Dio si comunica-rivela ai saggi (i pii di Qumran capi di sette apocalittiche farisei e zeloti dottori della Legge in genere) per Gesugrave si egrave giagrave rivelato ai ldquopiccolirdquo i suoi i Dodici i 72 Qual egrave il contenuto di questa rivelazione Due momenti coordinati a chi Egli vuole Gesugrave manifesta di essere il ldquoFiglio dellrsquouomordquo nel disegno del Padre Egli introduce chi vuole nel progetto del Padreraquo (La Bibbia Piemme Casale Monferrato 1995 p 2461)

VIII laquoRiconoscendosi nella figura dei ldquopiccolirdquo la comunitagrave cristiana mostra di aver ca-pito il capovolgimento operato dalla rivelazione divina offerta qui a Gesugrave e da Gesugrave Il Figlio stesso che afferma di aver ricevuto tutto dal Padre (v 22) egrave Lui pure uno di questi bambini Non porta forse il titolo di ldquofigliordquo Senza la coscienza di essere ldquofigliordquo con la minuscola non sarebbe il ldquoFigliordquo con la maiuscolaraquo (F Bovon Luca vol 2 p 91)

IX laquoAudace lrsquoorante osa risalire dagli atti di Dio (ldquoTu hai svelatordquo) allrsquointenzione divina (εὐδοκία il ldquocompiacimentordquo) dal percepibile allrsquoinconoscibile di Dio Il detto (v 21d) ha un sapore liturgico somiglia a un responsorio o a unrsquoantifona Ecco quindi che il testo si puograve leggere a morsquo di dialogo come se un secondo credente rispondesse al primo proseguendo il rendimento di grazie Del resto la frase egrave cronologicamente al secondo posto Bisogna immaginare un profeta cristiano che in preghiera sottolinea con queste parole lrsquoascolto del primo detto ossia del rendimento di grazie (v 21bc) Questo responsorio esprime innanzitutto unrsquoadesione un sigrave il segno di un accordo Questa convergenza dei convincimenti viene in seguito resa esplicita (ὅτι egrave qui un ldquocherdquo o un ldquoin realtagraverdquo invece di un ldquopercheacuterdquo o di un ldquoinfattirdquo) Il commento riespone il primo detto in altri termini la rivelazione ai piccoli intesa qui anche come un avvenimento (ἐγένετο) egrave definita soprattutto quale affermazione del disegno salvifico di Dioraquo (F Bovon Luca vol 2 p 93)

X laquoCosigrave egrave piaciuto a Teraquo lett laquoCosigrave ci fu compiacimento in Tua presenzaraquo La TOB traduce laquoEgrave cosigrave che Tu hai disposto nella Tua benevolenzaraquo Luca vuole affermare che

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22 πάντα μοι παρεδόθη ὑπὸ τοῦ πατρός μου καὶ οὐδεὶς γινώσκει τίς

Tutto (ogni cosa)XI mi egrave stato donatoconsegnatoXII dal PadreXIII mio e nessuno conosceXIV

ἐστιν ὁ υἱὸς εἰ μὴ ὁ πατήρ καὶ τίς ἐστιν ὁ πατὴρ εἰ μὴ ὁ υἱὸς καὶ ᾧ ἐὰν βούληται ὁ υἱὸς ἀποκαλύψαι

chi egrave il Figlio se non il Padre neacute chi egrave il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

23 Καὶ στραφεὶς πρὸς τοὺς μαθητὰς κατ᾽ ἰδίαν εἶπενmiddot μακάριοι οἱ ὀφθαλμοὶ οἱ βλέποντες ἃ βλέπετε

Poi si voltograveXV verso i discepoli li prese a parte e disse laquoBeatiXVI gli occhi che vedono tutte queste cose

il piano di Dio la Sua benevolenza egrave a favore dei laquopiccoliraquo come lrsquoevangelista ha imparato dal suo maesto Paolo il quale in 1Cor 118-31 inneggia a Dio come Colui che si rivolge ai deboli e non ai forti di questo mondo

XI Stando al contesto lrsquoespressione laquoqueste coseraquo egrave in relazione con laquooraraquo egrave cioegrave la rivelazione che Gesugrave opera in fatti e parole e la comunione intima con il Padre nella forza dello Spirito tutto questo piano di salvezza egrave dono di rivelazione e non capacitagrave umana di comprensione laquoCon J Jeremias possiamo distinguere il tema (22a) lo sviluppo (22b) e la conclusione (22c) Il tema egrave la rivelazione totale del Padre al Figlio dunque non potere (exousia cfr Mt 2818) ma rivelazione Il verbo greco paradidomi denota la trasmissione di un insegnamento o di una tradizioneraquo (NVB 444)

XII Questo passivo indica che il Padre egrave la fonte e il Figlio egrave lrsquounico mediatoreXIII Il termine laquoPadreraquo ricorre 2x nei vv iniziali 21-22 laquoldquoPadrerdquo e ldquoFigliordquo sono

termini che rimandano a una profonda intimitagrave e a una straordinaria conoscenza fra lrsquouno e lrsquoaltro Per questo il Figlio puograve rivelare il Padre in un modo tutto speciale La relazione qui descritta rimanda alla piena conoscenza che di Dio aveva Gesugraveraquo (M Crimella Luca pp 198-199)

XIV laquoUn linguaggio relazionale cosigrave esplicito egrave inconsueto nei Sinottici men-tre invece si trova molto piugrave spesso in Giovanni (cfr 335 729 1014-15 133 1722529) Il logion di Luca egrave simile a quello di Mt 1117raquo (LT Johnson op cit p 152) laquoLo sviluppo del tema egrave in forma binaria e ha carattere giovanneo Qui Gesugrave manifesta chiaramente la coscienza della sua divinitagrave vi egrave una perfetta comunione di vita e un totale scambio di beni tra il Padre e il Figlio Questa realtagrave perograve diventa oggetto di rivelazione e strumento di salvezza il Figlio ci dona la conoscenza del Padre e noi possiamo avere un concetto esatto del Padre solo attra-verso la rivelazione che ce ne fa il Figlio I due termini conoscenza e Figlio vanno considerati in senso giovanneo la conoscenza indica una relazione personale (cfr Gv 173) lrsquouso assoluto di Figlio egrave proprio del quarto Vangelo (nei Sinottici ricorre solo in Mc 1332)raquo (NVB 444)

XV Il verbo laquovoltarsiraquo in Luca appare 7x e ha sempre Gesugrave come soggetto 79 (Gesugrave egrave meravigliato della fede del centurione e lo indica alle folle) 744 (Gesugrave si rivolge verso la peccatrice ma parla a Simone gli cambia prospettiva) 955 (Gesugrave rimprovera Giaco-mo e Giovanni che vogliono punire i Samaritani) 1023 (si rivolge ai discepoli) 1425 (rivolto alle folle pone le condizioni della sequela) 2261 (egrave lo sguardo di Gesugrave su Pietro che ha tradito) 2328 (lungo la via dolorosa Gesugrave si rivolge a una grande moltitudine di persone e alle donne) Il verbo dunque non egrave laquoredazionaleraquo come qualche autore afferma ma esprime lrsquointervento di Cristo che perdona stimola chiede afferma il Suo voltarsi opera una trasformazione su coloro a cui si rivolge

XVI Gesugrave dichiara la beatitudine di chi sa riconoscere qui e ora la presenza del Padre negli avvenimenti che caratterizzano la vita terrena di Lui e dei suoi discepoli

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24 λέγω γὰρ ὑμῖν ὅτι πολλοὶ προφῆται καὶ βασιλεῖς ἠθέλησαν ἰδεῖν ἃ ὑμεῖς βλέπετε καὶ οὐκ εἶδαν καὶ ἀκοῦσαι ἃ ἀκούετε καὶ οὐκ ἤκουσαν

Vi dico infatti che molti profetiXVII e re hanno desiderato vedere quello che voi vedete ma non lrsquohanno visto ascoltareXVIII quello che voi ascoltate ma non lrsquohanno ascoltatoraquo

25 Καὶ ἰδοὺ νομικός τις ἀνέστη ἐκπειράζων αὐτὸν λέγωνmiddot διδάσκαλε τί ποιήσας ζωὴν αἰώνιον κληρονομήσω

Ed ecco un certo dottoreXIX della Legge si alzograve per metterlo alla provaXX Maestro che cosa devo fare per ereditareXXI la vita eterna

(cfr Lc 1256) in essi infatti sta nascosta e operante la realtagrave lungamente desiderata dai profeti Egrave nellrsquooggi della salvezza propostaci da Cristo nella Chiesa (ecco un altro motivo per cui Luca ha scritto gli Atti degli Apostoli) che noi possiamo fare nostra questa beatitudineraquo (NVB 444-445) laquoQuesto egrave il settimo macarismo che abbiamo nel Vangelo (cfr 145 62021[2x]22 723) Qui lrsquoaccento egrave posto sul vedere nei vv 24 e 28 invece egrave sullrsquoascoltare Ci richiama alla mente 818 ldquoFate attenzione dunque a come ascoltaterdquoraquo (LT Johnson op cit p 152) laquoBeatitu-dine rivolta ai suoi in disparte essi sono i testimoni privilegiati dellrsquointervento escatologico di Dio avviato in Gesugrave Luca trae una conclusione alla catechesi del Maestro Insiste sul vedere ma anche sullrsquoascoltare che ha giagrave altrove indicato come veicolo di salvezza (cfr 421)raquo (La Bibbia Piemme 2461)

XVII I profeti sono stati chiamati e inviati ad annunciare la salvezza ma neacute essi neacute i potenti (cioegrave i re) potranno vedere e ascoltare le rivelazioni del Figlio di Dio Continua come prima al v 21 la contrapposizione tra i potenti del mondo e i piccoli del Vangelo

XVIII laquoMentre nellrsquoattesa giudaica si esprimeva solo lrsquoatto del vedere Gesugrave vi aggiunge quello dellrsquoudire percheacute nella sua predicazione questo implica lrsquoaccet-tazione della proposta di salvezza (cfr 722)raquo (NVB 445)

XIX Il termine νομικός ricorre in Luca 6x (730 1025 11454652) e vuol dire sempre laquostudioso della Leggeraquo laquoIn greco classico νομικός egrave un aggettivo (cfr Tt 39) mentre nellrsquounica occorrenza della Settanta egrave sostantivo e si riferisce al ldquoperito della Toragraverdquo Eleazaro (4Maccabei 54) Tipico termine di Luca rimanda a una categoria di persone specializzate nella conoscenza della Leggeraquo (M Crimella op cit p 200)

XX Il verbo ἐκπειράζω ricorre in Lc 412 a proposito della prova a cui egrave sot-toposto Gesugrave da parte del diavolo ed egrave contenuto nella citazione di Dt 616 Nel nostro testo il verbo assume subito lrsquointenzione ostile della domanda tesa a tendere un tranello a Gesugrave chiamato laquoMaestroraquo (διδάσκαλος)

XXI laquoLa stessa domanda ricorre in seguito in Lc 1818 e nei passi paralleli di Mt 1929 e Mc 1017 Questa combinazione di termini non si trova nella Torah Lrsquoldquoereditagraverdquo (klēronomia) promessa al popolo egrave la terra (Gn 284 Dt 18 212 41 cfr At 75) Il LXX Sal 155 dice che il Signore egrave lrsquoereditagrave del salmista e il LXX Sal 3618 parla di unrsquoereditagrave eterna (cfr anche Est 47) ma questa non egrave legata alla ldquovita eternardquo In LXX Dn 122 drsquoaltra parte i giusti risorgeranno alla ldquovita eternardquo Nel NT lrsquoidea di una ldquoereditagrave eternardquo si trova solo in Eb 915 che perograve si rifagrave a 1Pt 14 ma la nozione di ldquovita eternardquo ricorre frequente (cfr ad esempio Rm 27 521 622-23 Gal 68 Gd 21 e in particolare Gv 315-16) Negli altri Sinottici si trova soltanto una volta ma Luca la usa ancora in 181830 At 134648raquo (LT Johnson

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26 ὁ δὲ εἶπεν πρὸς αὐτόνmiddot ἐν τῷ νόμῳ τί γέγραπται πῶς ἀναγινώσκεις

Gli disse Che cosaXXII sta scritto nella legge Come leggi

27 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπενmiddot ἀγαπήσεις κύριον τὸν θεόν σου ἐξ ὅλης [τῆς] καρδίας σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ ψυχῇ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ ἰσχύϊ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ διανοίᾳ σου καὶ τὸν πλησίον σου ὡς σεαυτόν

Rispose Amerai il Signore tuo DioXXIII con tutto il tuo cuoree con tutta la tua anima e con tutte le tue forze e con tutta la tua mente eil tuo prossimo come te stesso

28 εἶπεν δὲ αὐτῷmiddot ὀρθῶς ἀπεκρίθηςmiddot τοῦτο ποίει καὶ ζήσῃ

Gli disse Hai risposto rettamenteXXIV farsquo questo e vivrai

op cit p 155) Cosa vuol dire lrsquoesperto della Legge Egli chiede cosa deve fare per ottenere il premio della comunione definitiva con Dio percheacute spesso i Giudei avevano paura di osservare la Legge senza ottenerne il premio Egrave una domanda che ci si fa anche oggi

XXII In perfetto metodo rabbinico Gesugrave risponde con una contro-domanda addirittura doppia laquoChe cosahellip Comeraquo Evidentemente da interrogato diventa interrogante e inverte i ruoli egrave la sua grande abilitagrave educativa spostando sempre tutto dal piano teorico a quello pratico

XXIII laquoCon leggere varianti nelle proposizioni Luca qui riproduce sostan-zialmente LXX Dt 65 aggiungendo la frase ldquoe con tutta la tua mente (dianoia)rdquoraquo (LT Johnson op cit p 155) Alla citazione di Dt 65 egrave aggiunto il testo di Lv 1918 La versione di Luca si differenzia dagli altri Sinottici percheacute unisce i due comandamenti in uno solo laquoGesugrave vuole mettere a fuoco attraverso la conoscenza e la sapienza di uno scriba il cuore della Legge amerai Dio (Dt 65) e amerai il tuo prossimo come te stesso (Lv 1918) La Legge mosaica egrave buona se Gesugrave com-menta laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo Attendibile segno di tensione tra protocristianesimo e sinagoga segno di una deplorevole dissociazione tra amore di Dio e del prossimo egrave lrsquoimmediato collegamento di Lv 1918 a Dt 65 per Luca i due valori sono inscindibiliraquo (La Bibbia Piemme cit p 2461)

XXIV Lrsquoavverbio ὀρθῶς ricorre in Lc 735 (il sordo κωφός balbuziente μογι-λάλος) dunque un sordastro 743 (Simone il fariseo ha giudicato bene) 1028 2021 (i dottori della Legge e i capi dei sacerdoti affermano che Gesugrave parla e in-segna rettamente)

XXV Puograve essere sostantivo oppure avverbio nel primo caso abbiamo laquoE chi egrave il mio prossimoraquo nel secondo il senso egrave laquoE chi egrave vicino a meraquo A motivo della vicinanza della citazione della posizione del pronome personale μου e del ritmo del dialogo sembra piugrave opportuna la scelta del termine come sostantivo

XXVI Il dottore della Legge laquovuole giustificare la domanda che ha posto non voleva solo tentare Gesugrave (in questo caso sarebbe stata troppo ovvia la risposta da dare) ma richiedeva un concetto piugrave chiaro di prossimoraquo (NVB 446) Egli perograve si muove sempre su un ambito teorico senza mettersi in gioco egrave il classico intellettuale che discutehellip ma non fa

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29 ὁ δὲ θέλων δικαιῶσαι ἑαυτὸν εἶπεν πρὸς τὸν Ἰησοῦνmiddot καὶ τίς ἐστίν μου πλησίονXXV

Ma quegli volendo giustificarsiXXVI disse a Gesugrave E chi egrave il mio prossimoXXVII

30 Ὑπολαβὼν ὁ Ἰησοῦς εἶπεν ἄνθρωπός τις κατέβαινεν ἀπὸ Ἰερουσαλὴμ εἰς Ἰεριχὼ καὶ λῃσταῖς περιέπεσεν οἳ καὶ ἐκδύσαντες αὐτὸν καὶ πληγὰς ἐπιθέντες ἀπῆλθον ἀφέντες ἡμιθανῆ

ReplicandoXVIII Gesugrave disseUn (certo) uomoXXIX scendeva da Gerusalemme a GericoXXX e incappograve nei brigantiterroristiXXXI i quali dopo averlo spogliato e percosso se ne andarono abbandonandolo mezzo morto

31 κατὰ συγκυρίαν δὲ ἱερεύς τιςXXXII Ma per caso un (certo) sacerdote

XXVII laquoPer Lv 1918 ldquoil prossimordquo sono ldquoi figli del Tuo popolordquo (ossia gli altri Israeliti) Piugrave avanti in Lv 1933-34 questo viene esteso ai ger (ldquostranierirdquo) residenti sul territorio Dato che nella traduzione dei LXX ger egrave reso con prosēlytos (ldquoproseli-tirdquo) questo atteggiamento di amore era alquanto ristretto Tra i gruppi settari come quello di Qumran la distinzione tra lrsquoamore verso i figli della luce e qualsiasi altra persona era assoluta (cfr 1Qs 19-10) Tra i farisei si discuteva molto sui rapporti che potevano intercorrere con i non-Giudei come ad esempio m Abodah Zarah 11 21-2 49-10raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXVIII In Lc 743 (Simone il fariseo risponde a Gesugrave) 1030 (Gesugrave riprende il discorso per esplicare ancora meglio cosa Egli intenda perograve non offre una motivazione razionale bensigrave usa una parabola per catturare lrsquoascoltatore e capovolgere il suo punto di vista In questo senso le parabole non solo sono un ottimo strumento pedagogico ma diventano lrsquoespressione per rovesciare le proprie convinzioni e aprire un nuovo orizzonte di vita laquoGesugrave accoglie la domanda nella misura in cui la comprende bene Tali sembrano essere qui le due sfumature del verbo ὑπολαμβάνω ldquoaccogliererdquo e ldquocomprendererdquo che srsquoincontrano nei dialoghi sia giudaici che greciraquo (F Bovon op cit p 109)

XXIX Dal contesto sembrerebbe che sia un giudeo percheacute forse dopo aver preso parte al culto sta scendendo da Gerusalemme collocata a circa 850 m slm verso Gerico la cui oasi egrave a circa -240m slm il dislivello egrave notevole Il percorso pietroso e arido egrave di circa 27 km

XXX laquoGerico era sede di sacerdoti e leviti Riccorrendo la loro settimana di servizio al tempio salivano a Gerusalemme Alla vista del malcapitato devono scegliere tra lui morente e Lv 211 che prescrive di evitare ogni contatto con cadaveri o uomini morentiraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XXXI Il termine greco λῃστής ricorre in Lc 103036 (il nostro testo) 1946 (Gesugrave rimprovera di aver reso il Tempio covo di ladroni) 2252 (Gesugrave rimprovera i capi dei sacerdoti i capitani del Tempio e gli anziani per averlo considerato un briganteterrorista laquoIl termine lēstēs egrave usato da Giuseppe per bande organizzate di ladroni di strada che rendevano il viaggiare pericoloso (cfr Giuseppe La guerra giudaica 2228-230)raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXII laquoIl pronome indefinito tis usato per ciascuno dei personaggi del racconto indica che essi rappresentano le rispettive categorie I sacerdoti e i leviti pur non facendo parte dellrsquoaristocrazia facoltosa rappresentavano simbolicamente la classe dirigente (cfr ad esempio 1QS 18ss 51-4) Erano soggetti a restrizioni di puritagrave legale che limitavano i loro contatti con gli altri Ciograve che il racconto vuol dimo-

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κατέβαινεν ἐν τῇ ὁδῷ ἐκείνῃκαὶ ἰδὼν αὐτὸν ἀντιπαρῆλθενmiddot

scendeva per quello strada e avendolo vistoXXXIII passograve oltreXXXIV dal lato opposto (= passare senza fermarsi nonostante abbiano visto)

32 ὁμοίως δὲ καὶ Λευίτης [γενόμενος] κατὰ τὸν τόπον ἐλθὼν καὶ ἰδὼνἀντιπαρῆλθεν

Allo stesso modo anche un levita giunto sul posto e avendolo vistopassograve oltre dal lato opposto

33 Σαμαρίτης δέ τις ὁδεύωνXXXV ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν

Invece un (certo) samaritanoXXXVI che passava per la strada giunse accantoXXXVII a lui

strare non egrave un contrasto tra i Giudei e i Samaritani a vantaggio di questi ultimi ma un contrasto tra quelli che sono ufficialmente riconosciuti come appartenenti al popolo e quelli che non lo sonoraquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXIII laquoEgrave probabile che il sacerdote abbia finito il proprio servizio e rientri a casa Invece di unire lrsquoamore del prossimo col servizio di Dio trascura la misericordia com-plemento obbligato della pietagrave Lo stesso vale per il levita altro officiante del tempio di rango inferiore Luca li considera imperdonabili percheacute dopo aver visto (ἰδὼν vv 31 e 32) hanno entrambi chiuso gli occhi Non srsquoincontrano col ferito si allontanano diventano inesistenti morti al presente trattenuti dal loro passato condizionati da regole rituali e da pulsioni egoiste Sono passati senza fermarsiraquo (F Bovon op cit p 111)

XXXIV laquoIl senso di questo verbo (ἀντιπαρέρχομαι) raro non egrave evidente poicheacute una delle preposizioni suggerisce il passare oltre (παρά) e lrsquoaltra un camminare di fronte o contro (ἀντί)raquo (ivi n 10 111) laquoAlla lettera ldquoFece un giro intorno a lui e passograve oltrerdquo Luca per mezzo del verbo ἀντιπαρέρχομαι dagrave corpo alla scelta del ministro di culto dal punto di vista fraseologico infatti il preverbio ἀντί sottolinea la distanza fra il sacerdote e lrsquoanonimo passante (cfr anche il v 32)raquo (M Crimella op cit p 201)

XXXV Il verbo egrave hapx legomenon nel NT e richiama il sostantivo ὁδός via che ricorre in Luca 20x 17679 244 345 727 8512 9357 10431 116 1258 1423 1835 1936 2021 243235

Questo termine indica una persona che egrave per la via che compie un cammino Da 957 in poi Gesugrave compie la sua via verso il mistero pasquale cfr E Della Corte Solidarietagrave con Cristo solidarietagrave con gli uomini La conversione a uno stile di vita cristia-no e quindi solidale il cammino del credente nel grande inserto lucano (Lc 951-1946) laquoPresenza Pastoraleraquo 4-5 (1999) pp 27-60 Fin dallrsquoinizio il personaggio egrave dunque presentato in forte sintonia con il Cristo stesso che ha iniziato il suo viaggio decisivo

XXXVI laquoQuesta identificazione acquista tanta piugrave forza se si considera lrsquoostilitagrave mostrata dai Samaritani contro il ministero stesso di Gesugrave giagrave accennato in 953 Un altro Samaritano egrave descritto in modo positivo in 1716 e la missione in Samaria segna unrsquoimportante tappa nella diffusione del lieto messaggio negli Atti (18) riportando in quella regione un notevole successo (At 81-14 931153)raquo (LT Johnson op cit p 156) laquoSecoli di meditazione devota hanno offuscato la nostra capacitagrave di percepire lrsquoostilitagrave che contrapponeva Giudei e Samaritani Dopo lrsquoesilio babilonese i Samaritani si erano opposti alla restaurazione di Gerusalemme e nel II

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καὶ ἰδὼν ἐσπλαγχνίσθη e avendolo visto ne provograve compassioneviscere di misericordiaXXXVIII

34 καὶ προσελθὼν κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτοῦ ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ ἴδιον κτῆνος ἤγαγεν αὐτὸν εἰς πανδοχεῖονXXXIX καὶ ἐπεμελήθη αὐτοῦ

fattosi vicinoXL gli fasciograve le ferite versandovi olio e vinoe caricatolo sulla sua cavalcatura lo portograve alla locanda esi prese cura di lui

sec aC avevano collaborato con i sovrani siriani nelle guerre contro i Giudei Nel Siracide (5025-26) che risale al 200 aC si dice che i Samaritani ldquonon sono neppure una nazionerdquo e nel 128 aC il sommo sacerdote giudeo bruciograve il tempio Samaritano sul monte Garizim Allrsquoinizio del I sec dC durante la Pasqua i Samaritani sparsero le ossa di un cadavere nel tempio contaminandolo e impedendo la celebrazione della festivitagraveraquo (JR Donahue Il Vangelo in parabola Brescia 2016 pp 122-123)

XXXVII Notiamo la differenza tra i tre personaggi il sacerdote e il levita passano laquooltreraquo (antiparagrave-) mentre il Samaritano passa laquoaccantoraquo (katagrave) Luca nota con molta finezza questo particolare lrsquointeresse del Samaritano inizia proprio con il laquopassare accantoraquo invece che laquooltreraquo

XXXVIII Lrsquoevangelista Luca usa questo verbo in 713 (episodio della peccatrice) 1033 1520 (il padre lo vide e ne ebbe compassione) Non ricorre negli Atti degli Apostoli laquoIl verbo ha una radice che richiama le interiora (τὰ σπλάγχνα) cioegrave i sentimenti piugrave profondi In Luca caratterizza lrsquointensa emozione di Gesugrave di fronte alla donna vedova che ha perso lrsquounico figlio (713) inoltre lrsquoevangelista utilizza lo stesso verbo per esprimere lo slancio del padre allorcheacute vede il figlio prodigo che si sta avvicinando a casa (1520)raquo (M Crimella op cit p 201) laquoEgrave significativo che per parlare di compassione e di misericordia lrsquoAntico Testamento adoperi il termine raHaacutemicircm Tale termine deriva da reHem cioegrave grembo materno con esso possono essere indicate anche le viscere di un essere umano che tanto nellrsquoAntico quanto nel Nuovo Testamento sono considerate la sede dei sentimentiraquo (E Della Corte Mi sono legato a voi Le persone consacrate luce del Regno Roma 2015 p 141) Uno dei vertici della misericordia dellrsquoAT egrave il testo di Os 111-11 nel quale al v 8 si dice laquoMi dagrave un tuffo il cuore mi si sommuovono le viscereraquo (μετεστράφη ἡ καρδία μου ἐν τῷ αὐτῷ συνεταράχθη ἡ μεταμέλειά μου nel quale troviamo il termine μεταμέλεια che appartiene allrsquoambito semantico del verbo citato da Lc 103435 prendersi cura che compare nel NT in 1tm 35 con una chiara valenza affettiva e pastorale di cura)

XXXIX Letteralmente questo termine significa laquoil luogo accogliente per tuttiraquo Il termine πανδοχεύς al v 36 significa allora laquolrsquoonni-accoglienteraquo

XL Il verbo προσέρχομαι in Luca ha qui come soggetto il Samaritano e in 714 lo stesso Gesugrave che si accosta alla bara del giovinetto morto e lo tocca sono gli episodi che rivelano lrsquoamorevole accostarsi e il prendersi cura e in entrambi i casi egrave donata la Vita

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35 καὶ ἐπὶ τὴν αὔριον ἐκβαλὼν ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ καὶ εἶπενmiddot ἐπιμελήθητιXLI αὐτοῦ καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς ἐγὼ ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με ἀποδώσω σοι

E il giorno dopo estrasse due denarie li diede allrsquoalbergatore dicendoPrenditi cura di lui e se spenderai qualcosa in piugrave te lo pagherograveal mio ritorno

36 τίς τούτων τῶν τριῶν πλησίον δοκεῖ σοι γεγονέναι τοῦ ἐμπεσόντος εἰς τοὺς λῃστάς

Chi di questi tre pensi si sia stato prossimoXLII a colui che incappograve nei briganti

37 ὁ δὲ εἶπενmiddot ὁ ποιήσας τὸ ἔλεος μετ᾽ αὐτοῦ εἶπεν δὲ αὐτῷ ὁ Ἰησοῦςmiddot πορεύου καὶ σὺ ποίει ὁμοίως

Disse Chi ha fattoXLIII compassione con lui Allora Gesugrave gli disse Mettiti in camminoXLIV e anche tu farsquo lo stesso

XLI laquoEgrave sorprendente vedere come per parlare dellrsquoincarico affidato allrsquoalbergatore Luca adoperi lo stesso verbo (ἐπιμελέομαι epimeleacuteomai curare aver cura) con cui nel v 34b aveva riassunto lrsquoazione esemplare del Samaritano Lrsquoalbergatore deve adesso proseguire esattamente quanto il Samaritano aveva fatto con il bisognoso Drsquoimportanza decisiva non egrave la persona o lrsquoistituzione via via operante bensigrave soltanto il bene del ferito In questrsquoultima parte possiamo vedere un certo apice narrativo nel fatto che soltanto qui nel corso di tutta la parabola si ricorre al discorso diretto Inoltre lrsquoincarico di prendersi cura egrave formulato allrsquoimperativo (ἐπιμελήθητι epimelecircthecircti abbi cura di lui) cosiccheacute qui abbiamo il corrispettivo interno alla parabola dei due imperativi di Gesugrave sul piano della discussione (v 28 ldquoFarsquo questordquo v 37 ldquoVarsquo e anche tu farsquo cosigraverdquo)raquo (R Zimmermann Compendio delle parabole di Gesugrave Brescia 2011 pp 847-848)

XLII laquoGesugrave trasforma la questione da un obbligo legale (chi merita il mio amore) a un atto di altruistica donazione (a chi posso dimostrare di essere il pros-simo) e di questo il tanto disprezzato Samaritano diventa un modello moraleraquo (LT Johnson op cit p 156)

XLIII laquoLa risposta del legista congiunge lrsquointerno con lrsquoesterno ossia il sentimento (τὸ ἔλεος ldquola misericordiardquo) con lrsquoazione (ὁ ποιήσας ldquochi ha agitordquo) sottolinea anche la relazione (μετ᾽αὐτοῦ ldquocon luirdquo ldquonei suoi confrontirdquo) Lrsquoevoluzione del legista continua prima polemico (v 25) poi riservato (v 29) si egrave impegnato in una relazione con Gesugrave (v 37a) La sua risposta verbale rischia proprio di diventare pratica (v 37b) Il legista e Gesugrave si sono infine trovati drsquoaccordo Grazie alla pedagogia del maestro il discepolo si egrave evoluto Ha capito la nuova definizione di prossimo alla quale Gesugrave voleva condurlo Quello che era un problema per i rabbi del tempo (quale estensione dare alla nozione di prossimo) riceve qui una risposta che non egrave stata dettata ma si egrave imposta alla riflessione dialogante e credente Con il suo affetto e la sua discrezione Gesugrave ha saputo divenire il prossimo del legistaraquo (F Bovon op cit p 114) Bovon parla di laquonuova definizioneraquo mentre Gesugrave opera uno spostamento dal piano teorico a quello pratico portando a comprendere che laquoil fareraquo riguarda il proprio modo di diventare laquoprossimoraquo nellrsquoamore Non basta sapere laquoche cosaraquo dice la Legge neacute saperla leggere se non la si vive

XLIV Luca usa molte volte questo verbo πορεύομαι e sono interessanti queste citazioni in 78 per ben 2x nellrsquoepisodio del centurione indica un laquoandaremettersi

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38Ἐν δὲ τῷ πορεύεσθαι αὐτοὺς αὐτὸς εἰσῆλθεν εἰς κώμην τινά γυνὴ δέ τις ὀνόματι Μάρθα ὑπεδέξατο αὐτόν

Ora mentre essi erano in camminoXLV avvenne che egli entrograve in un villaggioXLVI e una certa donna di nome Marta lo ricevetteXLVII (in casa sua)

in camminoraquo per eseguire un comando in 750 Gesugrave comanda alla peccatrice di laquoandare in paceraquo cioegrave drsquoora in poi di non peccare piugrave nella propria vita in 814 si richiama il rischio che lungo il cammino i piaceri le ansie e le ricchezze possano soffocare la vita (parabola del seme) in 848 Gesugrave lo dice allrsquoemorroissa come prima lrsquoaveva detto alla peccatrice in 95152535657 il verbo indica il cammino che Gesugrave sta facendo verso Gerusalemme per vivere il Mistero pasquale e lo fa con decisione (951) 1037 egrave il nostro testo e subito dopo il verbo serve da aggancio con il terzo quadro del trittico laquomentre erano in camminoraquo In 1331-33 crsquoegrave un richiamo del viaggio iniziato in 951 e la valenza egrave sempre quella pasquale In 154 egrave il pastore che si mette in cammino per cercare la pecora perduta in 1515 il figlio minore degrada fino a laquoincollarsiraquo a un pagano e a pascolare i porci in 1518 il giovane si mette in cammino per tornare a casa del padre percheacute ha fame In 1719 Gesugrave ordina al lebbroso Samaritano di andare in pace In Lc 1912 Gesugrave egrave colui che deve andare a prendere la dignitagrave regale 1928 (Egli precede verso Gerusalemme) 1936 (lrsquoentrata finalmente a Gerusalemme) Come si puograve notare il verbo ha un senso profondo e indica un laquocamminoraquo che prende tutta la persona e il modello egrave Gesugrave La stessa parabola che stiamo esaminando egrave definita laquoracconto esemplareraquo proprio a motivo di questa sua pregnanza

XLV laquoLe prime parole richiamano il cammino di Gesugrave verso la sua Passione e il plurale fa pensare alla componente comunitaria del viaggio ma inclusi in αὐτοὺς (ldquoessirdquo) i discepoli itineranti scivoleranno nellrsquoombra lasciando la ribalta alle persone del luogo ossia alle due donne e soprattutto ad αὐτὸς ldquoa Luirdquo cioegrave allo stesso Gesugraveraquo (F Bovon op cit pp 126-127)

XLVI laquoIl motivo del cammino verso Gerusalemme torna al v 38 Gesugrave entra in casa di due donne e insegna loro la Parola Tre annotazioni Marta e Maria si collocano forse nella tradizione di ospitalitagrave che veniva offerta ai missionari in epoca protocristiana (At 1614s Didachegrave 114-6) il fatto che non abbia problemi a entrare in casa loro riflette una mentalitagrave ellenistica non certo ebraica sorprende che abbia impartito loro il suo insegnamento dal momento che alle donne non potevano essere comunicati i segreti di Dio esse non erano ammesse alla lettura della Torah e non potevano partecipare alla liturgia sinagogale Gesugrave non fa di-scriminazioni elargisce a uomini e donne il suo amore e i suoi doni anzi accoglie le donne al seguito (82-3)raquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XLVII Luca usa solo 2x questo verbo nel nostro testo per Marta e in 196 per Zaccheo dove aggiunge anche il participio presente χαίρων Marta accoglie Gesugrave allrsquoinizio ma le azioni successive degradano man mano il valore di questo verbo iniziale

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XLVIII Per Maria Luca usa innanzitutto il verbo παρακαθέζομαι (hax legomenon nel NT e usato nella LXX) seguito dallrsquoespressione πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου per indicare una condizione discepolare laquostare seduti ai piediraquo vuol dire porsi in atteggiamento di ascolto Egrave laquola postura di un discepolo come Paolo egrave stato istruito ldquoai piedi di Gamalielerdquo (At 223) La posizione indica la devozione nei confronti del maestroraquo (M Crimella op cit p 202)

XLIX Luca usa il verbo allrsquoimperfetto indicativo per indicare un ascolto prolun-gato della Parola del Kyrios (τὸν λόγον αὐτοῦ) laquoMaria egrave attenta a ciograve che dice Gesugrave e perciograve lo accoglie cosigrave comrsquoegrave un profeta che annuncia la ldquoParola di Diordquo (811) In Luca-Atti lo stare seduti ai piedi di qualcuno indica sempre un riconoscimento della sua autoritagrave (738 83541 1716 At 43537 52 223)raquo (LT Johnson op cit p 156)

L laquoSe il verbo περισπῶμαι presenta una sfumatura peggiorativa egrave percheacute que-sta profluvie di attivitagrave comprensibile [egrave la padrona di casa] ma sproporzionata impedisce a Marta di vivere lrsquoessenziale nel momento presente Si fonda peraltro su una preoccupazione legittima ma risponde pure a unrsquoansia non conveniente Il secondo elemento πολλὴν (ldquomolteplicerdquo tradotto con ldquomoltordquo) a cui si contrap-porragrave la realtagrave ldquounicardquo (ἑνὸς tradotto con ldquouna solardquo) menzionata da Gesugrave Marta fa troppo il suo ldquoserviziordquo (διακονία) che potrebbe e dovrebbe essere positivo ne risulta pregiudicato Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quantomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spiritualiraquo (F Bovon op cit p 129)

LI laquoIl verbo περισπάομαι egrave un hax legomenon nel NT usato allrsquoimperfetto con evidente senso di durata Esso ha un duplice valore da una parte significa ldquoessere completamente occupatordquo ldquoessere fortemente sovraccaricatordquo dallrsquoaltra ldquoessere distolto distrattordquo La differenza egrave fine qui Luca volutamente gioca sulla sottile ambivalenza creando un effetto di polisemiaraquo (M Crimella op cit p 203) Egrave anche indicativo che il verbo sia seguito da questo oggetto laquodai molti servizifaccenderaquo (περὶ πολλὴν διακονίαν) per dire che queste invece di essere al servizio dellrsquoaccoglienza occupano Marta e la distraggono

LII laquoLa doppia menzione del nome fa di Marta una persona cara al Maestro Nel nome ldquoSignorerdquo che lei gli rivolge crsquoegrave familiaritagrave e considerazione Marta rap-presenta colei che ha ricevuto la Parola tra le spine ascolta la Parola ma le molte preoccupazioni la soffocano sigrave che essa non dagrave frutto Maria invece egrave colei che ha ricevuto la Parola in un terreno fertile ascolta e dagrave frutto Lrsquoepisodio descrive la

39 καὶ τῇδε ἦν ἀδελφὴ καλουμένη Μαριάμ [ἣ] καὶ παρακαθεσθεῖσα πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου ἤκουεν τὸν λόγον αὐτοῦ

Or ella aveva una sorella che si chiamava Maria la quale si pose a sedereXLVIII ai piedi del Signore e ascoltavaXLIX la Sua parola

40 ἡ δὲ Μάρθα περιεσπᾶτο περὶ πολλὴνL διακονίανmiddot ἐπιστᾶσα δὲ εἶπεν κύριε οὐ μέλει σοι ὅτι ἡ

Ma Marta tutta presa dalle molte faccendeLI si avvicinograve e disse laquoSignoreLII

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preoccupazione di Luca che vede nella sua comunitagrave un eccesso di impegno sociale a scapito dellrsquoascoltare la Parola Lrsquoinvito di Gesugrave egrave a ridimensionare quel servizio pur necessario sullrsquoessenzialeraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIII La domanda di Marta in realtagrave egrave indirettamente un atto di accusa alla sorella che a suo giudizio laquoperde temporaquo invece di collaborare (il verbo συναντι-λαμβάνομαι hapax legomenon) allrsquoaccoglienza di questo ospite cosigrave importante e familiare

LIV Non egrave laquoGesugraveraquo a rispondere a Marta ma il laquoSignoreraquo egrave un particolare molto fine con cui Luca introduce la laquochiamataraquo di Marta a cercare lrsquoessenziale senza lasciare che le preoccupazioni invadano il cuore e spengano lo spirito laquoGli uomini non devono preoccuparsi di una autorealizzazione attraverso le proprie opere percheacute Dio offre loro una ragione drsquoessere con il suo amore Superate quelle preoccupazioni le premure in senso positivo occupano armoniosamente lo spi-rito umano [cfr 1Cor 1225 2Cor 1128] [hellip] Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affanni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni si presentano allo spirito del credente come forma di servizioraquo (F Bovon op cit pp 130-131)

LV laquoNellrsquoAT vi sono solo quattro occasioni nelle quali qualcuno egrave chiamato due volte per nome Abraam (cfr Gen 2211) Giacobbe (cfr Gen 462) Mosegrave (cfr Es 34) Samuele (cfr 1Sam 310) Si tratta dunque di una chiamata di una vocazione piugrave che di un rimprovero (cfr anche 1334 ldquoGerusalemme Gerusalemmerdquo e 2231 ldquoSimone Simonerdquo)raquo (M Crimella op cit p 204) Gesugrave perciograve laquochiamaraquo Marta a vivere in modo autentico scegliendo quella laquoparte buonaraquo come ha fatto Maria per compiere ogni cosa Egrave dallrsquoascolto che nella Bibbia procede il vero cammino

LVI Il verbo μεριμνάω ricorre 5x in Luca 1041 1211 (non preoccuparsi della testimonianza da dare nei tribunali a motivo della fede) 122225 (rivolto ai disce-poli non stare in ansia per la propria vita percheacute non si egrave in grado di aggiungervi nemmeno unrsquoora) 1226 (non affannarsi per il resto)

LVII Il verbo θορυβάζω egrave hapax legomenon nel NT e laquorichiama lrsquoidea della confusione del tumulto della sommossa e quindi al passivo [presente] dellrsquoes-sere inquieto agitato preoccupato I due verbi sono da considerarsi unrsquoendiadiraquo (M Crimella op cit p 205) Il risultato di tanto affaccendarsi egrave solo quello di laquomettersi in agitazioneraquo

ἀδελφή μου μόνην με κατέλιπεν διακονεῖν εἰπὲ οὖν αὐτῇ ἵνα μοι συναντιλάβηται

queste non trsquoimporta che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire Dille dunque che mi aiutiraquoLIII

41 ἀποκριθεὶς δὲ εἶπεν αὐτῇ ὁ κύριοςmiddotΜάρθα Μάρθα μεριμνᾷς καὶ θορυβάζῃ περὶ πολλά

Ma il SignoreLIV rispondendo le disse laquoMarta MartaLV tu ti preoccupiLVI e ti inquietiLVII per molte cose

ernesto
Barra

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42 ἑνὸς δέ ἐστιν χρείαmiddot Μαριὰμ γὰρ τὴν ἀγαθὴν μερίδα ἐξελέξατο ἥτις οὐκ ἀφαιρεθήσεται αὐτῆς

ma una sola cosa egrave necessaria e Maria ha sceltoLVIII la parte buonaLIX che non le saragrave toltaraquo

2 Struttura retorica del testo

Il testo che segue egrave un tentativo di mostrare graficamente la struttura del testo evidenziando le parole e le espressioni che si richiamano Dopo ogni quadro chiarisco ed esplicito

1021 In quella ora Gesugrave ESULTOgrave nello Spirito Santo e disse-------------------------------------------------------------

laquoIO TI BENEDICO Padre Signore del cielo e della terra- che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti

e- che hai rivelato queste cose ai Piccoli

SIgrave Padre percheacute cosigrave a Te egrave piaciuto

Luca cita le tre Persone della Trinitagrave Gesugrave esulta nello Spirito Santo e benedice il Padre che egrave anche Signore del cielo e della terra

LVIII laquoMaria ha scelto bene ldquolrsquounica cosa di cui crsquoegrave bisognordquo la parte buona (cfr Sal 165 11957) In ginocchio ai piedi del Maestro Immagine della comunitagrave ecclesiale lucana orante e discente Maria viene esaltata da Gesugrave che tuttavia non egrave troppo severo con Marta in fondo lei non agisce male soltanto non ha ancora scoperto lrsquoessenziale il motore di ogni attivitagrave Maria potragrave ben fare in qualunque momento le faccende di casa Marta invece egrave rimasta indietro nellrsquoascolto della Parolaraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIX Le traduzioni spesso usano il comparativo laquomiglioreraquo dipendendo dalla Vetus latina (optimam) mentre Luca usa lrsquoaggettivo al grado semplice e sceglie ἀγαθός invece di καλός per dare la valenza morale-esistenziale alla scelta da fare ascoltare egrave davvero accogliere il Signore percheacute il Messia che viene egrave la Parola Egrave molto forte il confronto con Lc 88 dove si parla della laquoterra buonaraquo che accoglie il seme della Parola a una chiamata deve corrispondere una risposta a un dono la responsabilitagrave ad accoglierlo e farlo fruttare

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e afferma che ha nascosto per un verso e per lrsquoaltro ha rivelato Sono destinatari della rivelazione non i potenti del mondo ma i piccoli

22 Tutto mi egrave stato dato dal Padre mio

e nessuno saconosce chi egrave il Figlio se non il Padreneacute

chi egrave il Padre se non il Figlio

e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

Qui al centro della preghiera (1022) la rivelazione della mutua comunione del Padre e del Figlio aperta a coloro che sono i desti-natari di questa meravigliosa novitagrave egrave il Popolo di Dio la Chiesa a cui Luca sta trasmettendo il suo Vangelo Nel rettangolo centrale il termine laquoFiglioraquo egrave agli estremi percheacute egrave il Rivelatore mentre laquoPadreraquo egrave al centro percheacute egrave lrsquoorigine di ogni realtagrave Allrsquoinizio il verbo egrave laquomi egrave stato datoraquo e ciograve egrave lrsquooggetto del laquorivelareraquo Al centro lrsquoaffermazione che laquonessuno saconosceraquo cioegrave nessuno ha fatto esperienza di questa laquocomunione divinaraquo possibile solo grazie al Figlio Notiamo inol-tre che non si parla di laquoGesugraveraquo neacute di laquoCristoraquo percheacute sono termini funzionali ma di laquoFiglioraquo che egrave titolo essenziale

23 E volgendosi ai discepoli in disparte disse ---------------------------------------------------------------- + laquoBEATI gli OCCHI + che vedono ciograve che voi vedete24 Vi dico che molti profeti e re - hanno desiderato vedere ciograve che voi vedete

ma non lo videro ascoltare ciograve che voi ascoltate ma non lrsquoascoltaronoraquo

In questo rettangolo di senso troviamo il termine laquodiscepo-liraquo che riprende laquopiccoliraquo (contrapposti laquoai profeti e ai reraquo) e il doppio confronto con i verbi laquovedere e ascoltareraquo Gesugrave dopo aver benedetto il Padre ora dichiara laquobeatiraquo i discepoli

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(Egli) valorizza lrsquoesperienza dei suoi discepoli che godono del privilegio riservato a chi vive in prima persona il tempo messianico ormai inaugura-to con le sue opere (da cui il laquovedereraquo) e le sue parole (da cui il laquosentireraquo) Gesugrave egrave il Messia che porta a compimento le promesse da una parte vrsquoegrave stato un desiderio prolungato dallrsquoaltra un compimento gratuito e inatteso regalato ai testimoni oculari2

Nel rettangolo sotto inizia la seconda tavola del trittico Il nomikograves vuole mettere alla prova Gesugrave e alla sua domanda si sente rispondere con una contro-domanda doppia nella quale Gesugrave aggiunge il laquocomeraquo legge le Scritture Il dottore della Leg-ge risponde citando il comandamento dellrsquoamore di Dio e del prossimo Gesugrave approva e lo rimanda ad attualizzarlo per vivere la comunione eterna con Dio Non soddisfatto della risposta continua a fare domande teoriche sul laquoprossimoraquo argomento molto in voga in quel tempo nelle discussioni teologiche davanti alle quali il Cristo preferisce rispondere con una parabola

Le parabole sono al centro del Vangelo e costituiscono delle vere e proprie laquopagine aperteraquo percheacute pur con il loro laquolinguaggio inadeguatoraquo desunto dalla vita quotidiana devono esprimere qualcosa di ulteriore nessun commento potragrave mai esaurirle Esse ci costringono a pensare e ripensare il nostro rapporto di fede Per un verso gettano luce e invadono la nostra vita ma per lrsquoaltro sono oscure e velano il mistero che egrave oltre sempre piugrave al di lagrave della logica umana Ogni parabola crea uno spazio percheacute lrsquoascoltatore di ogni epoca possa liberamente comprendere e aderire allrsquoinsegnamento di Gesugrave Non basta solo una lettura esegetica o filologica piuttosto le parabole esigono una intuizione drsquoinsieme percheacute Gesugrave con la frase laquoChi ha orecchi per ascoltare ascoltiraquo introduce unrsquoeccedenza un oltre che crsquoimmette su un piano diverso e piugrave profondo al di lagrave delle semplici deduzioni3

2 M Crimella op cit p 199 3 E Della Corte Oltre la parabola Salerno 2000 pp 3-4

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25 Un dottore della Legge si alzograve per tentarlo - laquoMaestro facendo che cosa erediterograve la vita eternaraquo26 Gli disse laquoNella Legge che cosa sta scritto Come vi leggiraquo27 Rispondendo disse laquoAmerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore con tutta la tua anima con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stessoraquo28 Gli disse - laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo

29 Ma quegli volendo giustificarsi disse a GesugravelaquoE chi egrave il mio prossimoraquo

30 Gesugrave riprese e disse laquoUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappograve nei briganti

Costoro lo spogliarono lo percossero

e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto31 Per caso un sacerdote scendeva per quella medesima strada e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte32 Anche un levita giunto verso quel luogo e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte ---------------------------------------------------------------33 Un Samaritano in viaggio venne verso di lui e vedendolo nrsquoebbe compassione ---------------------------------------------------------------34 Gli si fece vicino gli fasciograve le ferite versandovi olio e vino poi caricatolo sopra il suo giumento lo portograve a un albergo e si prese cura di lui (9 azioni)35 Il giorno seguente estrasse due denari e li diede allrsquoalbergatore dicendo Prenditi cura di lui e ciograve che spenderai in piugrave te lo rifonderograve quando ritorno (7 azioni)

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36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che egrave incappato nei brigantiraquo

- 37 Quegli disse laquoChi ha fatto compassione conper luiraquo- Gesugrave gli disse laquoMettiti in cammino e farsquo lo stessoraquo

La parabola raccontata da Gesugrave egrave una

perfetta lezione di catechesi 1) per il principio dottrinale che enuncia (il primato dellrsquoamore) 2) per le implicanze pratiche che suggerisce (non crsquoegrave amor di Dio senza le opere di misericordia) 3) per il metodo adottato Gesugrave accetta la discussione e intreccia un dialogo con il suo interlocutore gli fa intuire la felicitagrave da raggiungere e gli facilita il modo di ottenerla lo loda per lrsquoesattezza delle risposte lo sollecita a cercare nelle Scritture la risposta desiderata e lo incoraggia cosigrave a fare ciograve che ha capito4

Notiamo nel testo le molte ricorrenze del verbo laquofareraquo (10252837a37b) lo stesso dottore della Legge riconosce che egrave stato prossimo laquocolui che ha fatto compassioneraquo e Gesugrave gli raccomanda di laquomettersi in cammino e fare lo stessoraquo

Le azioni del sacerdote e del levita sono le medesime mentre al centro del rettangolo grande compare la figura del Samaritano certamente non accolto dai Giudei Egli compie dapprima 9 azioni e poi una volta alla laquolocandaraquo altre 7 Il particolare del laquoritornoraquo (1035) riprende senzrsquoaltro quello dellrsquouomo di nobile famiglia che parte per andare a prendere il titolo regale e poi torna chiamando a verifica i suoi servi (Lc 1915) Crsquoegrave sotto cer-tamente il Mistero pasquale adombrato Luca ricorre spesso nel suo raccontare alle prolessi e anche alle analessi Qui abbiamo unrsquoanticipazione del Mistero pasquale Inoltre la parabola che egrave una laquopagina vivaraquo ha completamente capovolto la domanda e ha fatto comprendere che crsquoegrave una trasformazione operata da Gesugrave dal piano teorico a quello pratico dalla domanda sul prossimo a essere prossimo

4 NVB p 445

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Il laquoMettiti in camminoraquo egrave ripreso in 1038 con la notazione iniziale di Gesugrave e i suoi discepoli in cammino verso Gerusalem-me Si fermano a Betania in casa di Marta e Maria

sedutasi ai piedi del Signore ascoltava la parola di lui

38 Avvenne mentre erano in cammino entrograve in un villaggio Una donna di nome Marta accolse lui39 Aveva una sorella di nome Maria

40 In quanto a Marta era presa dai molti servizi Fermatasi disse laquoSignore non ti curi che mia sorella mi lasci sola a servire Dille dunque che venga adaiutarmiraquo

41 Rispondendo il Signore le disse laquoMarta Marta tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose 42 una sola egrave necessaria+ Maria si egrave scelta la buona parte che non le saragrave toltaraquo

Marta allrsquoinizio accoglie Gesugrave ma tutto ciograve che compie verso di Lui ha il sopravvento e laquoi molti serviziraquo e le laquomolte coseraquo la distolgono dalla laquobuona parte (τὴν ἀγαθὴν μερίδα)raquo scelta da Maria laquoUna sola egrave necessariaraquo essere come Maria cioegrave come la laquobuona terraraquo (Lc 88 τὴν γῆν τὴν ἀγαθὴν) su cui attecchisce il seme della Parola laquoUna solaraquo egrave in contrapposizione con il laquomol-toraquo di Marta Lrsquoaggettivo usato dallrsquoevangelista per la laquoparteraquo egrave specifico e indica la valenza morale del significato

Maria laquoegrave seduta ai piedi del Signore e ascoltava la Parola di Luiraquo lrsquoascolto egrave determinante nel discepolato egrave la fonte di ogni azione che segue e conduce allrsquounificazione dellrsquoagire percheacute porta alla laquosola cosa necessariaraquo Questa dimensione non saragrave tolta a Maria il verbo indica lo laquostrappareraquo il laquoportar viaraquo e ricorda il seme portato via dagli uccelli (85) dalla strada cioegrave da un terreno che non egrave accogliente quindi laquonon egrave buonoraquo A guardare bene egrave Gesugrave che accoglie Maria la quale perograve ha occhi e orecchie solo per il Maestro e dimentica di seacute pende dalla

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Parola Per lei ciograve che conta davvero egrave la presenza e la Parola che Gesugrave le offre

3 Analisi esegetica

Procediamo ora allrsquoanalisi delle tre pale del trittico iniziando da Lc 1021-24 che possiamo definire come la laquorivelazione ai piccoliraquo della comunione intra-trinitaria inclusiva poicheacute aperta a coloro ai quali il Figlio la voglia rivelare

31 La rivelazione ai νήπιος (Lc 1021-24)

Questi pochi versetti rappresentano il cuore del Vangelo lucano non solo percheacute egrave un raro caso in cui Gesugrave non parla della preghiera quanto Lui stesso prega e si rivolge al Padre ma anche e soprattutto percheacute questa rivelazione egrave fatta a ogni generazione cristiana e ne costituisce la fonte e la meta Dio ha voluto manifestarsi agli laquoim-potentiraquo percheacute i laquopoveri di Yhwhraquo sono i beneficiari del Mistero del Regno di Dio La comunione intima tra Padre e Figlio che Egli rivela a chi vuole egrave lrsquoirruzione nella storia della presenza di Dio

Spesso gli studiosi affermano che lrsquoespressione laquoIn quella stessa oraraquo si riferisce al ritorno dalla missione dei 72 discepoli dimenti-cando tuttavia che il termine laquooraraquo in Luca egrave usato come in Giovan-ni5 Luca usa molto le laquoprolessi e le analessiraquo e qui anticipa e prepara lrsquolaquooraraquo decisiva del Mistero pasquale la croce rivela lrsquointimitagrave di Dio ed egrave salvezza offerta a chi accoglie nella fede questo Mistero

Il v 21 esprime il rendimento di grazie di Gesugrave in tre tempi

21a Ti ringrazio Padre Signore del cielo e della terra21b percheacute hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli21c Sigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Te

5 Il termine ὥρα ricorre in Lc 110 238 721 1021 1212394046 1331 1417 2019 22145359 2344(2x) 2433 In corsivo le citazioni piugrave notevoli che annunciano una laquoora di salvezzaraquo

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(Gesugrave) rivolge la lode a Dio chiamato Padre probabile traduzione dellrsquoaramaico abbacirc nome col quale Gesugrave esplicitava il suo rapporto filia-le intimo e familiare cosigrave originale e unico nei confronti di Dio e nello stesso tempo lo riconosce nella sua alteritagrave di Creatore laquoSignore del cielo e della terraraquo Questo profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dio [hellip] Per il contenuto il loghion egrave del tutto originale e manifesta lrsquoimpronta tipica di Gesugrave Egli non rivela segreti esoterici sulla fine del mondo a qualche eletto ma loda il Padre per aver fatto capire proprio ai poveri ai semplici lrsquoidentitagrave e lrsquoattivitagrave di Gesugrave nella storia6

Abbiamo qui un rovesciamento operato da Gesugrave rispetto al-la letteratura sapienziale e apocalittica poicheacute ora la rivelazione non egrave donata ai maggiorenti (egrave loro nascosto) bensigrave ai laquominoresraquo ai piccoli a quelli che agli occhi del mondo non contano nulla (egrave rivelato) I due verbi nascondere e rivelare sono chiaramente usati nella tradizione sapienziale e apocalittica Crsquoegrave opposizione tra i laquopiccoliraquo e i laquosaggiraquo ed egrave questa egrave lrsquooriginalitagrave annunciata dal Figlio non piugrave i saggi devono occuparsi dei semplici per farli progredire nella conoscenza della Legge Ora piuttosto laquola rive-lazione di Dio egrave data proprio ai ldquosemplicirdquo non piugrave ai saggi e in-telligenti Inoltre questi ldquosemplicirdquo rimangono tali cioegrave ignoranti della Legge anche dopo aver ricevuto la rivelazione di ldquoqueste coserdquo Essi sono introdotti in una conoscenza e in un rapporto che supera la conoscenza della Leggeraquo7 Gesugrave rivela Dio come Padre e al tempo stesso la realtagrave che Lui egrave il Figlio venuto per far accedere chi vuole in questa comunione intima Ecco percheacute Gesugrave lungo il cammino che sta facendo verso Gerusalemme per compiere il Mistero pasquale educa i suoi discepoli laquoin disparteraquo deve prepararli a continuare nel tempo della Chiesa questa missione

Il termine laquooraraquo egrave confermato dal laquosigraveraquo con cui Gesugrave afferma che laquoSigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Teraquo Egli egrave venuto proprio

6 G Rossegrave op cit p 3937 Ivi p 394

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per manifestare la Sua εὐδοκία8 il compiacimento il volere il progetto salvifico drsquoamore

Rispetto allrsquoapocalittica qui Gesugrave afferma che la Sua attivitagrave rivelatrice avviene nel presente della storia e non solo al compi-mento di essa Egrave interessante notare che in questa circostanza Gesugrave assume il ruolo che negli scritti veterotestamentari e giudaici viene attribuita alla laquoSapienzaraquo9 Proprio questo rapporto unico tra il Fi-glio e il Padre ne fanno lrsquounico mediatore e rivelatore Il v 22 inizia con il passivo laquomi egrave stato datoraquo e termina con lrsquoinfinito laquorivelareraquo

Dopo questo rendimento di grazie nei vv 23-24 abbiamo una beatitudine e una sua motivazione laquoPoi si voltograveraquo e lrsquoespres-sione molto intensa indica che a chiunque si pone alla Sua se-quela se lo vorragrave potragrave entrare in questa comunione e diventare annunciatore del Vangelo in ogni tempo Ora i laquopiccoliraquo (cioegrave i laquodiscepoliraquo di ogni tempo) possono a partire dallrsquoascolto vivere e trasmettere queste realtagrave comunicate da Gesugrave

Il cristianesimo prende qui le distanze rispetto al giudaismo e si prepa-ra alla rottura E tuttavia sostiene di realizzare la speranza di tutto il popolo drsquoIsraele rappresentato dai suoi numerosi profeti e successivamente dai suoi re Gli uni e gli altri sono concepiti non come capi ma come antenne puntate verso il cielo Non sono stati forse i profeti a ricevere oracoli e visioni e i re (si pensi a Davide e a Salomone) colmati da Dio di talenti sapienza e scienza Egrave singolare che non si parli qui degli scribi10

I discepoli sono ora al vertice della storia di attese e promesse di Dio sono beati percheacute possono sia vedere sia ascoltare due verbi che indicano chiaramente il processo del cammino di fede Egrave tempo per gli laquoultimiraquo di porsi alla sequela del Figlio di Dio egrave questo il kairograves che entra nel krogravenos e porta la lieta notizia che Gesugrave nella sinagoga di Nazaret ha annunciato

8 Il termine ricorre in Lc 214 (laquoGloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini su cui si posa il suo favoreraquo) e nel nostro testo (cfr Mt 1126 il detto parallelo)

9 Cfr Pr 81222-31 301-3 Sap 722-81 82-8 94911 Sir 16 Gb 281-2223-27

10 F Bovon op cit pp 95-96

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

180

donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

wwwrubbettinoprintit

Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 6: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

2 Analisi esegetica 4221 Aspetti letterari 4222 Genere letterario 4423 La tradizione deuteronomistica e la redazione di

Ger 131-11 4623a I sintagmi opartrDh hpermilΩzAh MDoDh (tm) e t7n poll7n taUacutethn

Ucircbrin (lxx) 46II3b Lrsquoespressione MDbIl thellipwricircrVvIb MyIkVlOhAh 50II3c Altri elementi redazionali della tradizione

deuteronomistica 52Conclusione 54

La struttura del Sal 116 una propostadi Alessandro Coniglio OFM 57Bibliografia 82

Nuovo Testamento

Sui passi di Gesugrave ebreodi Giovanni Claudio Bottini 891 Segni dei tempi di un cammino nuovo 902 Ebraicitagrave di Gesugrave e dei Vangeli 923 Gesugrave ebreo 94

31 Gesugrave egrave ebreo per le origini familiari 9632 Preparazione nel deserto 9933 Ministero in Galilea 10234 Compimento a Gerusalemme 107

Conclusione 111

Traditions sacerdotales dans le quatriegraveme Evangiledi Freacutedeacuteric Manns 113

laquoMettiti in cammino e anche tu farsquo lo stessoraquo Il trittico lucano in 1021-42di Ernesto Della Corte 1371 Analisi filologica 1382 Struttura retorica del testo 1513 Analisi esegetica 157

31 La rivelazione ai nepioi (Lc 1021-24) 15732 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37) 16033 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto 173

4 Conclusioni e aperture 178

Gesugrave pienezza di vita per lrsquouomo nel quarto Vangelodi Pasquale Brizzi 181Interiorizzazione della laquoparolaraquo 181Vita piena in Gesugrave come dono comunione con Dio 188Gesugrave datore di vita 190La parola di Gesugrave egrave spirito e vita la ricerca di Dio 193La vita filiale egrave dono ricevuto 196La comunione di vita con Dio 198La Croce egrave pienezza di vita 201Amore fraterno 207La pienezza di gioia 209

Ciograve che egrave laquobeneraquo e ciograve che egrave laquomeglioraquo Matrimonio e verginitagrave secondo 1Cor 7di Edoardo M Palma 2131 Unrsquoaffermazione inaspettata 2132 Il senso delle parole di Paolo 2153 La dignitagrave del matrimonio 2174 La verginitagrave per il regno 220

41 La tribolazione della vita familiare 22042 La libertagrave dalla condizione presente 22243 Per dedicarsi interamente al Signore 225

5 Sposarsi egrave laquobeneraquo contenersi egrave laquomeglioraquo 2276 Un nuovo paradigma 2297 Conclusioni 230

La Triade di fede speranza caritagrave nella Prima Lettera ai Tessalonicesidi N Ibrahim 2331 La triade di fede speranza e caritagrave nellrsquoesordio della

Prima Lettera ai Tessalonicesi 2342 Lrsquoevento del Vangelo inizio della vita cristiana 239

3 La fama della vostra fede si egrave diffusa dappertutto 2424 La vita cristiana deve crescere 2435 La testimonianza dellrsquoApostolo Paolo 244

Elementi ecclesiali nel quarto Vangelodi Francesco Piazzolla 247Lrsquoἀγάπη divina come modello comportamentale

della Chiesa 248Il numerale laquounoraquo e la sua valenza ecclesiale 255Lrsquounitagrave del gregge di Cristo 256La morte di Gesugrave e lrsquounitagrave dei figli di Dio 259La preghiera di Gesugrave per lrsquounitagrave dei credenti

(Gv 171121-23) 261Lrsquounitagrave della chiesa nel simbolo della veste (Gv 1923-24) 264Il ruolo dello Spirito nella Chiesa 266La permanente assistenza dello Spirito nella comunitagrave

(Gv 1416-17) 267Lo Spirito Maestro e Memoria di Cristo nella Chiesa

(Gv 1425-26) 269Lo Spirito testimone di Cristo autore della martyria

ecclesiale 271Lo Spirito rivela alla Chiesa il giudizio sul mondo

(Gv 167b-11) 274Lo Spirito Guida della Chiesa alla veritagrave cristologica

(Gv 1613-14) 277Lo Spirito la remissione dei peccati lrsquoaccoglienza

nella comunitagrave 280Considerazioni conclusive 284

La peculiaritagrave del laquosacerdozio regaleraquo (basigraveleion hieraacuteteuma) e il suo sviluppo biblico-teologicodi Giuseppe De Virgilio 287Preliminari 2871 La rilevanza dellrsquoespressione laquoMamleket kōhanicircmraquo 2882 La rilettura teologica nel post-esilio 2923 Il laquosacerdozioraquo di Gesugrave Cristo 2954 Aspetti della teologia paolina 300

5 Lrsquoimpiego di laquohieraacuteteuma agigraveonbasigraveleion hieraacuteteumaraquo in 2Pt 21-10 305

6 La visione di laquoBasileacuteia hiereacuteisraquo in Apocalisse 310Conclusione 314

Bibbia e modelli etici-bioetici oggi analisi e valutazionidi Michele Mazzeo 3171 Necessitagrave di un confronto con i modelli etici e

bioetici odierni e riscoperta delle laquofontiraquo per prendersi cura della vita umana 318

2 Sei modelli dalla bioetica dei principi alla bioetica laica della sacralitagrave della vita 32121 Bioetica dei principi 32122 Modello bioetico dellrsquoetica procedurale 32423 Modello bioetico liberale-soggettivista 32524 Modello bioetico utilitarista 32725 Modello dallrsquoetica senza veritagrave a quello

della sacralitagrave della vita 33026 Bioetica laica della sacralitagrave della vita 332

3 Cinque modelli bioetici dallrsquoetica del rispetto della natura e dellrsquoidentitagrave persona umana al modello neotestamentario 33331 Rispetto della natura umana etica del futuro e

bioetica della responsabilitagrave (Habermas e Jonas) 33332 Bioetica cattolica e bioetica laica 33733 Modello del personalismo ontologicamente fondato

e laquometodo triangolareraquo E Sgreccia 33934 Modello neotestamentario di R Dennis Macaleer 34435 Valore proprio di ogni creatura e analisi del modello

tecnocratico e del relativismo pratico (papa Francesco) 3454 Valutazioni e conclusioni 350

Bibliografia di Armando Augello 363

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La pericope oggetto di questo studio egrave il cuore teologico del vangelo lucano percheacute Gesugrave offre una rivelazione e una novitagrave notevole

Rivelazione inserita nel tempo ma indipendente dalla storia le-gata alla parola di Gesugrave ma destinata a ogni generazione piena di vigore e tuttavia discreta oggetto di riflessione ma negata ai sapienti Egrave arrivato il tempo dei capovolgimenti Capovolgimento dei valori e sostituzione delle persone promuoveranno gli umili al primo posto tra i beneficiari di Dio Questa rivelazione cristiana e le ripercussioni che le sono proprie corrispondono come precisa il testo al progetto di Dio Questo succede percheacute il padre sta dietro al figlio e vive in comunione con lui Non sorprende affatto perciograve che unrsquoimpressione di compimento di irruzione escatologica attiri le menti alla lettura di questo passo Qui termina la lunga attesa dei profeti biblici e qui inizia la testimonianza del paradosso cristiano del nocciolo duro del vangelo1

Il testo del trittico egrave formato da tre pale la preghiera di esultanza di Gesugrave (1021-24) al centro la pagina meravigliosa sul laquoBuon Samaritanoraquo (1025-37) e infine lrsquoepisodio di Marta e Maria (1038-42) La prima pala esprime un rarissimo esempio di come Gesugrave abbia pregato e rivelato la mutua comunione con il Padre e come questa rivelazione sia inclusiva e non esclusiva percheacute aperta a laquochiunque Egli la voglia rivelareraquo Il Cristo egrave il mediatore unico che egrave venuto a farci conoscere in senso

1 F Bovon Luca vol 2 (Commentario Paideia Nuovo Testamento 32) Bre-scia 2007 pp 86-87

laquoMettiti in cammino e anche tu farsquo lo stessoraquo Il trittico lucano in 1021-42

di Ernesto Della Corte

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biblico il cuore stesso di Dio Egli egrave Misericordia tenerezza grazia e perdono Dio si fa prossimo a ognuno di noi e atten-de che anche noi sul Suo esempio ci facciamo prossimo di chiunque incontriamo percheacute nel fratello e nella sorella che ha bisogno egrave Lui stesso a ricevere La rivelazione egrave aperta ai laquopiccoliraquo cioegrave ai discepoli dei quali Maria la sorella di Marta egrave unrsquoicona vivace Tutto parte sempre dallrsquoalto egrave un dono da accogliere nellrsquoascolto radice del doppio comandamento di amare Dio e il prossimo

La ricerca e lrsquoanalisi di questo brano procedono innan-zitutto affrontando lo studio filologico del testo per poi darne una struttura retorica che ne renda visibile e chiara la strutturazione Si passa infine allrsquoanalisi esegetica e allrsquoat-tualizzazione

In questrsquoanno di Giubileo straordinario sulla Misericordia mi auguro che questo studio sia una lampada accesa sul nostro cammino verso il Regno

1 Analisi filologica

Seguono ora il testo greco e italiano con le note esplicative per avere giagrave uno sguardo sullrsquoarticolazione del testo

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21 Ἐν αὐτῇ τῇ ὥρᾳ ἠγαλλιάσατο [ἐν] τῷ πνεύματι τῷ ἁγίῳ καὶ εἶπεν

In quella stessa OraI (Gesugrave) trasaligrave di gioiaesultograveII nello Spirito Santo e disse

ἐξομολογοῦμαί σοι πάτερ κύριε τοῦ οὐρανοῦ καὶ τῆς γῆς ὅτι ἀπέκρυψας

laquoTi ringrazioIII o PadreIV Signore del cielo e della terra percheacute hai nascosto

I laquoIn quella stessa oraraquo egrave lrsquoespressione che laquosi riferisce al ritorno dei discepoli lrsquoesito della loro missione ndash e di quella futura della Chiesa ndash viene posto sotto il segno del Padre e del suo beneplacito Lo Spirito Santo egrave la fonte dellrsquoesultanza di Gesugrave Egli appare in tre momenti importanti dellrsquoinizio del ministero Lc 322 41 418 questo stesso Spirito saragrave lrsquoagente principale che dirigeragrave la missione postpasquale crsquoegrave quindi continuitagrave in profonditagrave tra la missione svolta da Gesugrave e lrsquoopera della Chiesaraquo (G Rossegrave Il Vangelo di Luca Commento esegetico e teolo-gico Roma 1992 p 392) laquoQui ldquoorardquo va preso come termine tecnico (cosigrave anche in Giovanni) per indicare la manifestazione della salvezza messianica che i profeti avevano predetto Il confronto si impone con Lc 1256 1944 2124 2253 2343 e Gv 423 524 131raquo (La Bibbia Nuovissima Versione dai testi originali vol III Cinisello Balsamo 1991 p 443 citata drsquoora in poi come NVB)

II Lrsquoespressione egrave tipicamente lucana ed egrave la stessa usata per Maria allrsquoinizio del Magnificat (Lc 147) il verbo ricorre solo in queste due citazioni del Vangelo ed egrave seguito dallrsquoespressione laquonello Spirito Santoraquo che vuol dire laquosotto lrsquoinflusso dello Spirito Santoraquo (Lc 227) Il verbo ἀγαλλιάομαι ricorre pure in At 226 (citazione del Sal 158-11 LXX) e At 1634 (il carceriere di Paolo) Cfr lrsquoottimo commento filologico di M Crimella Luca Introduzione traduzione e commento (Nuova Versione della Bibbia dai testi antichi 39) Cinisello Balsamo 2015 cfr anche LT Johnson Il Vangelo di Luca Sacra Pagina vol 3 Leumann 2004 laquoLrsquoesultanza (nella gioia) ricorda i racconti dellrsquoinfanzia (cfr 147) mentre il nesso tra preghiera e Spirito evoca il battesimo (cfr 321-22) e le tentazioni (cfr 41)raquo (M Crimella op cit p 198)

III Luca usa il verbo ἐξομολογέομαι come fa il Sal 1361-326 LXX per dire la laquoconfessio fideiraquo del salmista laddove il testo ebraico ha hocircducirc In Lc 226 ha per soggetto Giuda che sta consegnando Gesugrave e ha il senso di laquoessere drsquoaccordo acconsentire avere lo stesso linguaggioraquo in At 1918 ha per soggetto laquomolti che si convertironoraquo confessarono di aver praticato arti magiche laquo[Nel nostro testo] Letteralmente ldquoTi riconoscordquo La preghiera di Gesugrave segue lo schema delle preghiere ebraiche nella sinagoga quali la Berakah Yozer a) lode introduttiva b) motivo della lode c) affermazione di assenso o ripetizione della lode La versione di Luca egrave molto simile a quella di Mt 1125-26raquo (LT Johnson Il Vangelo di Luca Sacra Pagina vol 3 Elledici Leumann (TO) 2004 p 152)

IV laquoPadreraquo esprime la coscienza filiale di Cristo mentre laquoSignore del cielo e della terraraquo dichiara il dominio sovrano di Dio sul mondo e sulla storia laquoQuesto profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dioraquo (G Rossegrave Il Vangelo di Luca p 393 Il vocativo laquoPadreraquo nelle preghiere giudaiche egrave rarissimo (Sap 143 3Mac 638) e non egrave equivalente al termine laquoAbbacircraquo usato da Gesugrave Dio egrave ricono-sciuto come Padre di Israele Dt 326 Is 6316 647 Ger 34

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ταῦτα ἀπὸ σοφῶν καὶ συνετῶν καὶ ἀπεκάλυψας αὐτὰ νηπίοιςmiddotναὶ ὁ πατήρ ὅτι οὕτως εὐδοκία ἐγένετο ἔμπροσθέν σου

coseV ai sapientiVI e agli intelligenti e le hai rivelateVII ai piccoliVIIISigraveIX Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a TeX

V Lrsquoespressione laquoqueste coseraquo dal contesto si riferisce alla manifestazione del potere di Dio nelle opere del Figlio e soprattutto quello che sta per rivelare la comunione reciproca delle Persone in Dio che solo Gesugrave comunica a chi vuole cioegrave ai piccoli i discepoli

VI laquoEcco due categorie di persone che si atteggiano in modo contrario nei confronti del regno di Dio I primi non vanno identificati solamente con i ldquoteologirdquo del tempo di Gesugrave gli scribi e i farisei i tipici nemici di Gesugrave che pensavano di avere il monopolio della legge e perciograve della conoscenza della volontagrave di Dio ma rappresentano una categoria di persone quelli che si credono autosufficienti che non hanno bisogno della rivelazione salvifica di Gesugrave (Gv 748) che si affidano solo alla sapienza di questo mondo (cfr 1Cor 118ss) per risolvere tutti i loro problemi compreso quello della salvezza I piccoli invece sono coloro che si aprono alla salvezza come a un dono che viene dal Padre La loro caratteristica egrave la disponibilitagrave a essere donati da Dio Sono in altri termini i poveri gli umili i semplici i peccatori pentiti di cui parla il Vangelo sono lrsquoantitipo dei poveri di Jahveacute di cui ci parla lrsquoAT (cfr Sof 312)raquo (NVB 444) Il binomio laquosapienti e intelligentiraquo proviene da Dt 11315 laquoPrendete in ognuna delle vostre tribugrave uomini saggi (Haacutekaumlmicircm) perspicaci conosciuti affincheacute io li ponga alla vostra testa hellip Allora presi i capi delle vostre tribugrave uomini saggi (Haacutekaumlmicircm) e dotati di esperienza e li costituii vostri capihellipraquo

VII Notiamo il contrasto tra laquonascondereraquo e laquorivelareraquo e quello tra laquodotti e sapientiraquo e laquopiccoliraquo (impotenti) che troviamo in 1Cor 31 (laquoneonati in Cristoraquo) I piccoli laquosono gli umili gli ignoranti (in senso etimologico) i semplici i poveri (cfr Sal 188 LXX [TM 198] Pr 132) costoro non hanno competenza accademica a differenza di coloro che conoscono la Leggeraquo (M Crimella Luca p 199) Il Vangelo si rivolge non a quelli che si sentono laquonellrsquoepicaraquo agli eroi di ogni tempo ma alle persone semplici che vivono perograve in Dio Luca infatti piugrave avanti li confronta con i discepoli laquoRovesciamento di dinamica se per il giudaismo Dio si comunica-rivela ai saggi (i pii di Qumran capi di sette apocalittiche farisei e zeloti dottori della Legge in genere) per Gesugrave si egrave giagrave rivelato ai ldquopiccolirdquo i suoi i Dodici i 72 Qual egrave il contenuto di questa rivelazione Due momenti coordinati a chi Egli vuole Gesugrave manifesta di essere il ldquoFiglio dellrsquouomordquo nel disegno del Padre Egli introduce chi vuole nel progetto del Padreraquo (La Bibbia Piemme Casale Monferrato 1995 p 2461)

VIII laquoRiconoscendosi nella figura dei ldquopiccolirdquo la comunitagrave cristiana mostra di aver ca-pito il capovolgimento operato dalla rivelazione divina offerta qui a Gesugrave e da Gesugrave Il Figlio stesso che afferma di aver ricevuto tutto dal Padre (v 22) egrave Lui pure uno di questi bambini Non porta forse il titolo di ldquofigliordquo Senza la coscienza di essere ldquofigliordquo con la minuscola non sarebbe il ldquoFigliordquo con la maiuscolaraquo (F Bovon Luca vol 2 p 91)

IX laquoAudace lrsquoorante osa risalire dagli atti di Dio (ldquoTu hai svelatordquo) allrsquointenzione divina (εὐδοκία il ldquocompiacimentordquo) dal percepibile allrsquoinconoscibile di Dio Il detto (v 21d) ha un sapore liturgico somiglia a un responsorio o a unrsquoantifona Ecco quindi che il testo si puograve leggere a morsquo di dialogo come se un secondo credente rispondesse al primo proseguendo il rendimento di grazie Del resto la frase egrave cronologicamente al secondo posto Bisogna immaginare un profeta cristiano che in preghiera sottolinea con queste parole lrsquoascolto del primo detto ossia del rendimento di grazie (v 21bc) Questo responsorio esprime innanzitutto unrsquoadesione un sigrave il segno di un accordo Questa convergenza dei convincimenti viene in seguito resa esplicita (ὅτι egrave qui un ldquocherdquo o un ldquoin realtagraverdquo invece di un ldquopercheacuterdquo o di un ldquoinfattirdquo) Il commento riespone il primo detto in altri termini la rivelazione ai piccoli intesa qui anche come un avvenimento (ἐγένετο) egrave definita soprattutto quale affermazione del disegno salvifico di Dioraquo (F Bovon Luca vol 2 p 93)

X laquoCosigrave egrave piaciuto a Teraquo lett laquoCosigrave ci fu compiacimento in Tua presenzaraquo La TOB traduce laquoEgrave cosigrave che Tu hai disposto nella Tua benevolenzaraquo Luca vuole affermare che

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22 πάντα μοι παρεδόθη ὑπὸ τοῦ πατρός μου καὶ οὐδεὶς γινώσκει τίς

Tutto (ogni cosa)XI mi egrave stato donatoconsegnatoXII dal PadreXIII mio e nessuno conosceXIV

ἐστιν ὁ υἱὸς εἰ μὴ ὁ πατήρ καὶ τίς ἐστιν ὁ πατὴρ εἰ μὴ ὁ υἱὸς καὶ ᾧ ἐὰν βούληται ὁ υἱὸς ἀποκαλύψαι

chi egrave il Figlio se non il Padre neacute chi egrave il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

23 Καὶ στραφεὶς πρὸς τοὺς μαθητὰς κατ᾽ ἰδίαν εἶπενmiddot μακάριοι οἱ ὀφθαλμοὶ οἱ βλέποντες ἃ βλέπετε

Poi si voltograveXV verso i discepoli li prese a parte e disse laquoBeatiXVI gli occhi che vedono tutte queste cose

il piano di Dio la Sua benevolenza egrave a favore dei laquopiccoliraquo come lrsquoevangelista ha imparato dal suo maesto Paolo il quale in 1Cor 118-31 inneggia a Dio come Colui che si rivolge ai deboli e non ai forti di questo mondo

XI Stando al contesto lrsquoespressione laquoqueste coseraquo egrave in relazione con laquooraraquo egrave cioegrave la rivelazione che Gesugrave opera in fatti e parole e la comunione intima con il Padre nella forza dello Spirito tutto questo piano di salvezza egrave dono di rivelazione e non capacitagrave umana di comprensione laquoCon J Jeremias possiamo distinguere il tema (22a) lo sviluppo (22b) e la conclusione (22c) Il tema egrave la rivelazione totale del Padre al Figlio dunque non potere (exousia cfr Mt 2818) ma rivelazione Il verbo greco paradidomi denota la trasmissione di un insegnamento o di una tradizioneraquo (NVB 444)

XII Questo passivo indica che il Padre egrave la fonte e il Figlio egrave lrsquounico mediatoreXIII Il termine laquoPadreraquo ricorre 2x nei vv iniziali 21-22 laquoldquoPadrerdquo e ldquoFigliordquo sono

termini che rimandano a una profonda intimitagrave e a una straordinaria conoscenza fra lrsquouno e lrsquoaltro Per questo il Figlio puograve rivelare il Padre in un modo tutto speciale La relazione qui descritta rimanda alla piena conoscenza che di Dio aveva Gesugraveraquo (M Crimella Luca pp 198-199)

XIV laquoUn linguaggio relazionale cosigrave esplicito egrave inconsueto nei Sinottici men-tre invece si trova molto piugrave spesso in Giovanni (cfr 335 729 1014-15 133 1722529) Il logion di Luca egrave simile a quello di Mt 1117raquo (LT Johnson op cit p 152) laquoLo sviluppo del tema egrave in forma binaria e ha carattere giovanneo Qui Gesugrave manifesta chiaramente la coscienza della sua divinitagrave vi egrave una perfetta comunione di vita e un totale scambio di beni tra il Padre e il Figlio Questa realtagrave perograve diventa oggetto di rivelazione e strumento di salvezza il Figlio ci dona la conoscenza del Padre e noi possiamo avere un concetto esatto del Padre solo attra-verso la rivelazione che ce ne fa il Figlio I due termini conoscenza e Figlio vanno considerati in senso giovanneo la conoscenza indica una relazione personale (cfr Gv 173) lrsquouso assoluto di Figlio egrave proprio del quarto Vangelo (nei Sinottici ricorre solo in Mc 1332)raquo (NVB 444)

XV Il verbo laquovoltarsiraquo in Luca appare 7x e ha sempre Gesugrave come soggetto 79 (Gesugrave egrave meravigliato della fede del centurione e lo indica alle folle) 744 (Gesugrave si rivolge verso la peccatrice ma parla a Simone gli cambia prospettiva) 955 (Gesugrave rimprovera Giaco-mo e Giovanni che vogliono punire i Samaritani) 1023 (si rivolge ai discepoli) 1425 (rivolto alle folle pone le condizioni della sequela) 2261 (egrave lo sguardo di Gesugrave su Pietro che ha tradito) 2328 (lungo la via dolorosa Gesugrave si rivolge a una grande moltitudine di persone e alle donne) Il verbo dunque non egrave laquoredazionaleraquo come qualche autore afferma ma esprime lrsquointervento di Cristo che perdona stimola chiede afferma il Suo voltarsi opera una trasformazione su coloro a cui si rivolge

XVI Gesugrave dichiara la beatitudine di chi sa riconoscere qui e ora la presenza del Padre negli avvenimenti che caratterizzano la vita terrena di Lui e dei suoi discepoli

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24 λέγω γὰρ ὑμῖν ὅτι πολλοὶ προφῆται καὶ βασιλεῖς ἠθέλησαν ἰδεῖν ἃ ὑμεῖς βλέπετε καὶ οὐκ εἶδαν καὶ ἀκοῦσαι ἃ ἀκούετε καὶ οὐκ ἤκουσαν

Vi dico infatti che molti profetiXVII e re hanno desiderato vedere quello che voi vedete ma non lrsquohanno visto ascoltareXVIII quello che voi ascoltate ma non lrsquohanno ascoltatoraquo

25 Καὶ ἰδοὺ νομικός τις ἀνέστη ἐκπειράζων αὐτὸν λέγωνmiddot διδάσκαλε τί ποιήσας ζωὴν αἰώνιον κληρονομήσω

Ed ecco un certo dottoreXIX della Legge si alzograve per metterlo alla provaXX Maestro che cosa devo fare per ereditareXXI la vita eterna

(cfr Lc 1256) in essi infatti sta nascosta e operante la realtagrave lungamente desiderata dai profeti Egrave nellrsquooggi della salvezza propostaci da Cristo nella Chiesa (ecco un altro motivo per cui Luca ha scritto gli Atti degli Apostoli) che noi possiamo fare nostra questa beatitudineraquo (NVB 444-445) laquoQuesto egrave il settimo macarismo che abbiamo nel Vangelo (cfr 145 62021[2x]22 723) Qui lrsquoaccento egrave posto sul vedere nei vv 24 e 28 invece egrave sullrsquoascoltare Ci richiama alla mente 818 ldquoFate attenzione dunque a come ascoltaterdquoraquo (LT Johnson op cit p 152) laquoBeatitu-dine rivolta ai suoi in disparte essi sono i testimoni privilegiati dellrsquointervento escatologico di Dio avviato in Gesugrave Luca trae una conclusione alla catechesi del Maestro Insiste sul vedere ma anche sullrsquoascoltare che ha giagrave altrove indicato come veicolo di salvezza (cfr 421)raquo (La Bibbia Piemme 2461)

XVII I profeti sono stati chiamati e inviati ad annunciare la salvezza ma neacute essi neacute i potenti (cioegrave i re) potranno vedere e ascoltare le rivelazioni del Figlio di Dio Continua come prima al v 21 la contrapposizione tra i potenti del mondo e i piccoli del Vangelo

XVIII laquoMentre nellrsquoattesa giudaica si esprimeva solo lrsquoatto del vedere Gesugrave vi aggiunge quello dellrsquoudire percheacute nella sua predicazione questo implica lrsquoaccet-tazione della proposta di salvezza (cfr 722)raquo (NVB 445)

XIX Il termine νομικός ricorre in Luca 6x (730 1025 11454652) e vuol dire sempre laquostudioso della Leggeraquo laquoIn greco classico νομικός egrave un aggettivo (cfr Tt 39) mentre nellrsquounica occorrenza della Settanta egrave sostantivo e si riferisce al ldquoperito della Toragraverdquo Eleazaro (4Maccabei 54) Tipico termine di Luca rimanda a una categoria di persone specializzate nella conoscenza della Leggeraquo (M Crimella op cit p 200)

XX Il verbo ἐκπειράζω ricorre in Lc 412 a proposito della prova a cui egrave sot-toposto Gesugrave da parte del diavolo ed egrave contenuto nella citazione di Dt 616 Nel nostro testo il verbo assume subito lrsquointenzione ostile della domanda tesa a tendere un tranello a Gesugrave chiamato laquoMaestroraquo (διδάσκαλος)

XXI laquoLa stessa domanda ricorre in seguito in Lc 1818 e nei passi paralleli di Mt 1929 e Mc 1017 Questa combinazione di termini non si trova nella Torah Lrsquoldquoereditagraverdquo (klēronomia) promessa al popolo egrave la terra (Gn 284 Dt 18 212 41 cfr At 75) Il LXX Sal 155 dice che il Signore egrave lrsquoereditagrave del salmista e il LXX Sal 3618 parla di unrsquoereditagrave eterna (cfr anche Est 47) ma questa non egrave legata alla ldquovita eternardquo In LXX Dn 122 drsquoaltra parte i giusti risorgeranno alla ldquovita eternardquo Nel NT lrsquoidea di una ldquoereditagrave eternardquo si trova solo in Eb 915 che perograve si rifagrave a 1Pt 14 ma la nozione di ldquovita eternardquo ricorre frequente (cfr ad esempio Rm 27 521 622-23 Gal 68 Gd 21 e in particolare Gv 315-16) Negli altri Sinottici si trova soltanto una volta ma Luca la usa ancora in 181830 At 134648raquo (LT Johnson

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26 ὁ δὲ εἶπεν πρὸς αὐτόνmiddot ἐν τῷ νόμῳ τί γέγραπται πῶς ἀναγινώσκεις

Gli disse Che cosaXXII sta scritto nella legge Come leggi

27 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπενmiddot ἀγαπήσεις κύριον τὸν θεόν σου ἐξ ὅλης [τῆς] καρδίας σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ ψυχῇ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ ἰσχύϊ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ διανοίᾳ σου καὶ τὸν πλησίον σου ὡς σεαυτόν

Rispose Amerai il Signore tuo DioXXIII con tutto il tuo cuoree con tutta la tua anima e con tutte le tue forze e con tutta la tua mente eil tuo prossimo come te stesso

28 εἶπεν δὲ αὐτῷmiddot ὀρθῶς ἀπεκρίθηςmiddot τοῦτο ποίει καὶ ζήσῃ

Gli disse Hai risposto rettamenteXXIV farsquo questo e vivrai

op cit p 155) Cosa vuol dire lrsquoesperto della Legge Egli chiede cosa deve fare per ottenere il premio della comunione definitiva con Dio percheacute spesso i Giudei avevano paura di osservare la Legge senza ottenerne il premio Egrave una domanda che ci si fa anche oggi

XXII In perfetto metodo rabbinico Gesugrave risponde con una contro-domanda addirittura doppia laquoChe cosahellip Comeraquo Evidentemente da interrogato diventa interrogante e inverte i ruoli egrave la sua grande abilitagrave educativa spostando sempre tutto dal piano teorico a quello pratico

XXIII laquoCon leggere varianti nelle proposizioni Luca qui riproduce sostan-zialmente LXX Dt 65 aggiungendo la frase ldquoe con tutta la tua mente (dianoia)rdquoraquo (LT Johnson op cit p 155) Alla citazione di Dt 65 egrave aggiunto il testo di Lv 1918 La versione di Luca si differenzia dagli altri Sinottici percheacute unisce i due comandamenti in uno solo laquoGesugrave vuole mettere a fuoco attraverso la conoscenza e la sapienza di uno scriba il cuore della Legge amerai Dio (Dt 65) e amerai il tuo prossimo come te stesso (Lv 1918) La Legge mosaica egrave buona se Gesugrave com-menta laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo Attendibile segno di tensione tra protocristianesimo e sinagoga segno di una deplorevole dissociazione tra amore di Dio e del prossimo egrave lrsquoimmediato collegamento di Lv 1918 a Dt 65 per Luca i due valori sono inscindibiliraquo (La Bibbia Piemme cit p 2461)

XXIV Lrsquoavverbio ὀρθῶς ricorre in Lc 735 (il sordo κωφός balbuziente μογι-λάλος) dunque un sordastro 743 (Simone il fariseo ha giudicato bene) 1028 2021 (i dottori della Legge e i capi dei sacerdoti affermano che Gesugrave parla e in-segna rettamente)

XXV Puograve essere sostantivo oppure avverbio nel primo caso abbiamo laquoE chi egrave il mio prossimoraquo nel secondo il senso egrave laquoE chi egrave vicino a meraquo A motivo della vicinanza della citazione della posizione del pronome personale μου e del ritmo del dialogo sembra piugrave opportuna la scelta del termine come sostantivo

XXVI Il dottore della Legge laquovuole giustificare la domanda che ha posto non voleva solo tentare Gesugrave (in questo caso sarebbe stata troppo ovvia la risposta da dare) ma richiedeva un concetto piugrave chiaro di prossimoraquo (NVB 446) Egli perograve si muove sempre su un ambito teorico senza mettersi in gioco egrave il classico intellettuale che discutehellip ma non fa

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29 ὁ δὲ θέλων δικαιῶσαι ἑαυτὸν εἶπεν πρὸς τὸν Ἰησοῦνmiddot καὶ τίς ἐστίν μου πλησίονXXV

Ma quegli volendo giustificarsiXXVI disse a Gesugrave E chi egrave il mio prossimoXXVII

30 Ὑπολαβὼν ὁ Ἰησοῦς εἶπεν ἄνθρωπός τις κατέβαινεν ἀπὸ Ἰερουσαλὴμ εἰς Ἰεριχὼ καὶ λῃσταῖς περιέπεσεν οἳ καὶ ἐκδύσαντες αὐτὸν καὶ πληγὰς ἐπιθέντες ἀπῆλθον ἀφέντες ἡμιθανῆ

ReplicandoXVIII Gesugrave disseUn (certo) uomoXXIX scendeva da Gerusalemme a GericoXXX e incappograve nei brigantiterroristiXXXI i quali dopo averlo spogliato e percosso se ne andarono abbandonandolo mezzo morto

31 κατὰ συγκυρίαν δὲ ἱερεύς τιςXXXII Ma per caso un (certo) sacerdote

XXVII laquoPer Lv 1918 ldquoil prossimordquo sono ldquoi figli del Tuo popolordquo (ossia gli altri Israeliti) Piugrave avanti in Lv 1933-34 questo viene esteso ai ger (ldquostranierirdquo) residenti sul territorio Dato che nella traduzione dei LXX ger egrave reso con prosēlytos (ldquoproseli-tirdquo) questo atteggiamento di amore era alquanto ristretto Tra i gruppi settari come quello di Qumran la distinzione tra lrsquoamore verso i figli della luce e qualsiasi altra persona era assoluta (cfr 1Qs 19-10) Tra i farisei si discuteva molto sui rapporti che potevano intercorrere con i non-Giudei come ad esempio m Abodah Zarah 11 21-2 49-10raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXVIII In Lc 743 (Simone il fariseo risponde a Gesugrave) 1030 (Gesugrave riprende il discorso per esplicare ancora meglio cosa Egli intenda perograve non offre una motivazione razionale bensigrave usa una parabola per catturare lrsquoascoltatore e capovolgere il suo punto di vista In questo senso le parabole non solo sono un ottimo strumento pedagogico ma diventano lrsquoespressione per rovesciare le proprie convinzioni e aprire un nuovo orizzonte di vita laquoGesugrave accoglie la domanda nella misura in cui la comprende bene Tali sembrano essere qui le due sfumature del verbo ὑπολαμβάνω ldquoaccogliererdquo e ldquocomprendererdquo che srsquoincontrano nei dialoghi sia giudaici che greciraquo (F Bovon op cit p 109)

XXIX Dal contesto sembrerebbe che sia un giudeo percheacute forse dopo aver preso parte al culto sta scendendo da Gerusalemme collocata a circa 850 m slm verso Gerico la cui oasi egrave a circa -240m slm il dislivello egrave notevole Il percorso pietroso e arido egrave di circa 27 km

XXX laquoGerico era sede di sacerdoti e leviti Riccorrendo la loro settimana di servizio al tempio salivano a Gerusalemme Alla vista del malcapitato devono scegliere tra lui morente e Lv 211 che prescrive di evitare ogni contatto con cadaveri o uomini morentiraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XXXI Il termine greco λῃστής ricorre in Lc 103036 (il nostro testo) 1946 (Gesugrave rimprovera di aver reso il Tempio covo di ladroni) 2252 (Gesugrave rimprovera i capi dei sacerdoti i capitani del Tempio e gli anziani per averlo considerato un briganteterrorista laquoIl termine lēstēs egrave usato da Giuseppe per bande organizzate di ladroni di strada che rendevano il viaggiare pericoloso (cfr Giuseppe La guerra giudaica 2228-230)raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXII laquoIl pronome indefinito tis usato per ciascuno dei personaggi del racconto indica che essi rappresentano le rispettive categorie I sacerdoti e i leviti pur non facendo parte dellrsquoaristocrazia facoltosa rappresentavano simbolicamente la classe dirigente (cfr ad esempio 1QS 18ss 51-4) Erano soggetti a restrizioni di puritagrave legale che limitavano i loro contatti con gli altri Ciograve che il racconto vuol dimo-

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κατέβαινεν ἐν τῇ ὁδῷ ἐκείνῃκαὶ ἰδὼν αὐτὸν ἀντιπαρῆλθενmiddot

scendeva per quello strada e avendolo vistoXXXIII passograve oltreXXXIV dal lato opposto (= passare senza fermarsi nonostante abbiano visto)

32 ὁμοίως δὲ καὶ Λευίτης [γενόμενος] κατὰ τὸν τόπον ἐλθὼν καὶ ἰδὼνἀντιπαρῆλθεν

Allo stesso modo anche un levita giunto sul posto e avendolo vistopassograve oltre dal lato opposto

33 Σαμαρίτης δέ τις ὁδεύωνXXXV ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν

Invece un (certo) samaritanoXXXVI che passava per la strada giunse accantoXXXVII a lui

strare non egrave un contrasto tra i Giudei e i Samaritani a vantaggio di questi ultimi ma un contrasto tra quelli che sono ufficialmente riconosciuti come appartenenti al popolo e quelli che non lo sonoraquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXIII laquoEgrave probabile che il sacerdote abbia finito il proprio servizio e rientri a casa Invece di unire lrsquoamore del prossimo col servizio di Dio trascura la misericordia com-plemento obbligato della pietagrave Lo stesso vale per il levita altro officiante del tempio di rango inferiore Luca li considera imperdonabili percheacute dopo aver visto (ἰδὼν vv 31 e 32) hanno entrambi chiuso gli occhi Non srsquoincontrano col ferito si allontanano diventano inesistenti morti al presente trattenuti dal loro passato condizionati da regole rituali e da pulsioni egoiste Sono passati senza fermarsiraquo (F Bovon op cit p 111)

XXXIV laquoIl senso di questo verbo (ἀντιπαρέρχομαι) raro non egrave evidente poicheacute una delle preposizioni suggerisce il passare oltre (παρά) e lrsquoaltra un camminare di fronte o contro (ἀντί)raquo (ivi n 10 111) laquoAlla lettera ldquoFece un giro intorno a lui e passograve oltrerdquo Luca per mezzo del verbo ἀντιπαρέρχομαι dagrave corpo alla scelta del ministro di culto dal punto di vista fraseologico infatti il preverbio ἀντί sottolinea la distanza fra il sacerdote e lrsquoanonimo passante (cfr anche il v 32)raquo (M Crimella op cit p 201)

XXXV Il verbo egrave hapx legomenon nel NT e richiama il sostantivo ὁδός via che ricorre in Luca 20x 17679 244 345 727 8512 9357 10431 116 1258 1423 1835 1936 2021 243235

Questo termine indica una persona che egrave per la via che compie un cammino Da 957 in poi Gesugrave compie la sua via verso il mistero pasquale cfr E Della Corte Solidarietagrave con Cristo solidarietagrave con gli uomini La conversione a uno stile di vita cristia-no e quindi solidale il cammino del credente nel grande inserto lucano (Lc 951-1946) laquoPresenza Pastoraleraquo 4-5 (1999) pp 27-60 Fin dallrsquoinizio il personaggio egrave dunque presentato in forte sintonia con il Cristo stesso che ha iniziato il suo viaggio decisivo

XXXVI laquoQuesta identificazione acquista tanta piugrave forza se si considera lrsquoostilitagrave mostrata dai Samaritani contro il ministero stesso di Gesugrave giagrave accennato in 953 Un altro Samaritano egrave descritto in modo positivo in 1716 e la missione in Samaria segna unrsquoimportante tappa nella diffusione del lieto messaggio negli Atti (18) riportando in quella regione un notevole successo (At 81-14 931153)raquo (LT Johnson op cit p 156) laquoSecoli di meditazione devota hanno offuscato la nostra capacitagrave di percepire lrsquoostilitagrave che contrapponeva Giudei e Samaritani Dopo lrsquoesilio babilonese i Samaritani si erano opposti alla restaurazione di Gerusalemme e nel II

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καὶ ἰδὼν ἐσπλαγχνίσθη e avendolo visto ne provograve compassioneviscere di misericordiaXXXVIII

34 καὶ προσελθὼν κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτοῦ ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ ἴδιον κτῆνος ἤγαγεν αὐτὸν εἰς πανδοχεῖονXXXIX καὶ ἐπεμελήθη αὐτοῦ

fattosi vicinoXL gli fasciograve le ferite versandovi olio e vinoe caricatolo sulla sua cavalcatura lo portograve alla locanda esi prese cura di lui

sec aC avevano collaborato con i sovrani siriani nelle guerre contro i Giudei Nel Siracide (5025-26) che risale al 200 aC si dice che i Samaritani ldquonon sono neppure una nazionerdquo e nel 128 aC il sommo sacerdote giudeo bruciograve il tempio Samaritano sul monte Garizim Allrsquoinizio del I sec dC durante la Pasqua i Samaritani sparsero le ossa di un cadavere nel tempio contaminandolo e impedendo la celebrazione della festivitagraveraquo (JR Donahue Il Vangelo in parabola Brescia 2016 pp 122-123)

XXXVII Notiamo la differenza tra i tre personaggi il sacerdote e il levita passano laquooltreraquo (antiparagrave-) mentre il Samaritano passa laquoaccantoraquo (katagrave) Luca nota con molta finezza questo particolare lrsquointeresse del Samaritano inizia proprio con il laquopassare accantoraquo invece che laquooltreraquo

XXXVIII Lrsquoevangelista Luca usa questo verbo in 713 (episodio della peccatrice) 1033 1520 (il padre lo vide e ne ebbe compassione) Non ricorre negli Atti degli Apostoli laquoIl verbo ha una radice che richiama le interiora (τὰ σπλάγχνα) cioegrave i sentimenti piugrave profondi In Luca caratterizza lrsquointensa emozione di Gesugrave di fronte alla donna vedova che ha perso lrsquounico figlio (713) inoltre lrsquoevangelista utilizza lo stesso verbo per esprimere lo slancio del padre allorcheacute vede il figlio prodigo che si sta avvicinando a casa (1520)raquo (M Crimella op cit p 201) laquoEgrave significativo che per parlare di compassione e di misericordia lrsquoAntico Testamento adoperi il termine raHaacutemicircm Tale termine deriva da reHem cioegrave grembo materno con esso possono essere indicate anche le viscere di un essere umano che tanto nellrsquoAntico quanto nel Nuovo Testamento sono considerate la sede dei sentimentiraquo (E Della Corte Mi sono legato a voi Le persone consacrate luce del Regno Roma 2015 p 141) Uno dei vertici della misericordia dellrsquoAT egrave il testo di Os 111-11 nel quale al v 8 si dice laquoMi dagrave un tuffo il cuore mi si sommuovono le viscereraquo (μετεστράφη ἡ καρδία μου ἐν τῷ αὐτῷ συνεταράχθη ἡ μεταμέλειά μου nel quale troviamo il termine μεταμέλεια che appartiene allrsquoambito semantico del verbo citato da Lc 103435 prendersi cura che compare nel NT in 1tm 35 con una chiara valenza affettiva e pastorale di cura)

XXXIX Letteralmente questo termine significa laquoil luogo accogliente per tuttiraquo Il termine πανδοχεύς al v 36 significa allora laquolrsquoonni-accoglienteraquo

XL Il verbo προσέρχομαι in Luca ha qui come soggetto il Samaritano e in 714 lo stesso Gesugrave che si accosta alla bara del giovinetto morto e lo tocca sono gli episodi che rivelano lrsquoamorevole accostarsi e il prendersi cura e in entrambi i casi egrave donata la Vita

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35 καὶ ἐπὶ τὴν αὔριον ἐκβαλὼν ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ καὶ εἶπενmiddot ἐπιμελήθητιXLI αὐτοῦ καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς ἐγὼ ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με ἀποδώσω σοι

E il giorno dopo estrasse due denarie li diede allrsquoalbergatore dicendoPrenditi cura di lui e se spenderai qualcosa in piugrave te lo pagherograveal mio ritorno

36 τίς τούτων τῶν τριῶν πλησίον δοκεῖ σοι γεγονέναι τοῦ ἐμπεσόντος εἰς τοὺς λῃστάς

Chi di questi tre pensi si sia stato prossimoXLII a colui che incappograve nei briganti

37 ὁ δὲ εἶπενmiddot ὁ ποιήσας τὸ ἔλεος μετ᾽ αὐτοῦ εἶπεν δὲ αὐτῷ ὁ Ἰησοῦςmiddot πορεύου καὶ σὺ ποίει ὁμοίως

Disse Chi ha fattoXLIII compassione con lui Allora Gesugrave gli disse Mettiti in camminoXLIV e anche tu farsquo lo stesso

XLI laquoEgrave sorprendente vedere come per parlare dellrsquoincarico affidato allrsquoalbergatore Luca adoperi lo stesso verbo (ἐπιμελέομαι epimeleacuteomai curare aver cura) con cui nel v 34b aveva riassunto lrsquoazione esemplare del Samaritano Lrsquoalbergatore deve adesso proseguire esattamente quanto il Samaritano aveva fatto con il bisognoso Drsquoimportanza decisiva non egrave la persona o lrsquoistituzione via via operante bensigrave soltanto il bene del ferito In questrsquoultima parte possiamo vedere un certo apice narrativo nel fatto che soltanto qui nel corso di tutta la parabola si ricorre al discorso diretto Inoltre lrsquoincarico di prendersi cura egrave formulato allrsquoimperativo (ἐπιμελήθητι epimelecircthecircti abbi cura di lui) cosiccheacute qui abbiamo il corrispettivo interno alla parabola dei due imperativi di Gesugrave sul piano della discussione (v 28 ldquoFarsquo questordquo v 37 ldquoVarsquo e anche tu farsquo cosigraverdquo)raquo (R Zimmermann Compendio delle parabole di Gesugrave Brescia 2011 pp 847-848)

XLII laquoGesugrave trasforma la questione da un obbligo legale (chi merita il mio amore) a un atto di altruistica donazione (a chi posso dimostrare di essere il pros-simo) e di questo il tanto disprezzato Samaritano diventa un modello moraleraquo (LT Johnson op cit p 156)

XLIII laquoLa risposta del legista congiunge lrsquointerno con lrsquoesterno ossia il sentimento (τὸ ἔλεος ldquola misericordiardquo) con lrsquoazione (ὁ ποιήσας ldquochi ha agitordquo) sottolinea anche la relazione (μετ᾽αὐτοῦ ldquocon luirdquo ldquonei suoi confrontirdquo) Lrsquoevoluzione del legista continua prima polemico (v 25) poi riservato (v 29) si egrave impegnato in una relazione con Gesugrave (v 37a) La sua risposta verbale rischia proprio di diventare pratica (v 37b) Il legista e Gesugrave si sono infine trovati drsquoaccordo Grazie alla pedagogia del maestro il discepolo si egrave evoluto Ha capito la nuova definizione di prossimo alla quale Gesugrave voleva condurlo Quello che era un problema per i rabbi del tempo (quale estensione dare alla nozione di prossimo) riceve qui una risposta che non egrave stata dettata ma si egrave imposta alla riflessione dialogante e credente Con il suo affetto e la sua discrezione Gesugrave ha saputo divenire il prossimo del legistaraquo (F Bovon op cit p 114) Bovon parla di laquonuova definizioneraquo mentre Gesugrave opera uno spostamento dal piano teorico a quello pratico portando a comprendere che laquoil fareraquo riguarda il proprio modo di diventare laquoprossimoraquo nellrsquoamore Non basta sapere laquoche cosaraquo dice la Legge neacute saperla leggere se non la si vive

XLIV Luca usa molte volte questo verbo πορεύομαι e sono interessanti queste citazioni in 78 per ben 2x nellrsquoepisodio del centurione indica un laquoandaremettersi

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38Ἐν δὲ τῷ πορεύεσθαι αὐτοὺς αὐτὸς εἰσῆλθεν εἰς κώμην τινά γυνὴ δέ τις ὀνόματι Μάρθα ὑπεδέξατο αὐτόν

Ora mentre essi erano in camminoXLV avvenne che egli entrograve in un villaggioXLVI e una certa donna di nome Marta lo ricevetteXLVII (in casa sua)

in camminoraquo per eseguire un comando in 750 Gesugrave comanda alla peccatrice di laquoandare in paceraquo cioegrave drsquoora in poi di non peccare piugrave nella propria vita in 814 si richiama il rischio che lungo il cammino i piaceri le ansie e le ricchezze possano soffocare la vita (parabola del seme) in 848 Gesugrave lo dice allrsquoemorroissa come prima lrsquoaveva detto alla peccatrice in 95152535657 il verbo indica il cammino che Gesugrave sta facendo verso Gerusalemme per vivere il Mistero pasquale e lo fa con decisione (951) 1037 egrave il nostro testo e subito dopo il verbo serve da aggancio con il terzo quadro del trittico laquomentre erano in camminoraquo In 1331-33 crsquoegrave un richiamo del viaggio iniziato in 951 e la valenza egrave sempre quella pasquale In 154 egrave il pastore che si mette in cammino per cercare la pecora perduta in 1515 il figlio minore degrada fino a laquoincollarsiraquo a un pagano e a pascolare i porci in 1518 il giovane si mette in cammino per tornare a casa del padre percheacute ha fame In 1719 Gesugrave ordina al lebbroso Samaritano di andare in pace In Lc 1912 Gesugrave egrave colui che deve andare a prendere la dignitagrave regale 1928 (Egli precede verso Gerusalemme) 1936 (lrsquoentrata finalmente a Gerusalemme) Come si puograve notare il verbo ha un senso profondo e indica un laquocamminoraquo che prende tutta la persona e il modello egrave Gesugrave La stessa parabola che stiamo esaminando egrave definita laquoracconto esemplareraquo proprio a motivo di questa sua pregnanza

XLV laquoLe prime parole richiamano il cammino di Gesugrave verso la sua Passione e il plurale fa pensare alla componente comunitaria del viaggio ma inclusi in αὐτοὺς (ldquoessirdquo) i discepoli itineranti scivoleranno nellrsquoombra lasciando la ribalta alle persone del luogo ossia alle due donne e soprattutto ad αὐτὸς ldquoa Luirdquo cioegrave allo stesso Gesugraveraquo (F Bovon op cit pp 126-127)

XLVI laquoIl motivo del cammino verso Gerusalemme torna al v 38 Gesugrave entra in casa di due donne e insegna loro la Parola Tre annotazioni Marta e Maria si collocano forse nella tradizione di ospitalitagrave che veniva offerta ai missionari in epoca protocristiana (At 1614s Didachegrave 114-6) il fatto che non abbia problemi a entrare in casa loro riflette una mentalitagrave ellenistica non certo ebraica sorprende che abbia impartito loro il suo insegnamento dal momento che alle donne non potevano essere comunicati i segreti di Dio esse non erano ammesse alla lettura della Torah e non potevano partecipare alla liturgia sinagogale Gesugrave non fa di-scriminazioni elargisce a uomini e donne il suo amore e i suoi doni anzi accoglie le donne al seguito (82-3)raquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XLVII Luca usa solo 2x questo verbo nel nostro testo per Marta e in 196 per Zaccheo dove aggiunge anche il participio presente χαίρων Marta accoglie Gesugrave allrsquoinizio ma le azioni successive degradano man mano il valore di questo verbo iniziale

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XLVIII Per Maria Luca usa innanzitutto il verbo παρακαθέζομαι (hax legomenon nel NT e usato nella LXX) seguito dallrsquoespressione πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου per indicare una condizione discepolare laquostare seduti ai piediraquo vuol dire porsi in atteggiamento di ascolto Egrave laquola postura di un discepolo come Paolo egrave stato istruito ldquoai piedi di Gamalielerdquo (At 223) La posizione indica la devozione nei confronti del maestroraquo (M Crimella op cit p 202)

XLIX Luca usa il verbo allrsquoimperfetto indicativo per indicare un ascolto prolun-gato della Parola del Kyrios (τὸν λόγον αὐτοῦ) laquoMaria egrave attenta a ciograve che dice Gesugrave e perciograve lo accoglie cosigrave comrsquoegrave un profeta che annuncia la ldquoParola di Diordquo (811) In Luca-Atti lo stare seduti ai piedi di qualcuno indica sempre un riconoscimento della sua autoritagrave (738 83541 1716 At 43537 52 223)raquo (LT Johnson op cit p 156)

L laquoSe il verbo περισπῶμαι presenta una sfumatura peggiorativa egrave percheacute que-sta profluvie di attivitagrave comprensibile [egrave la padrona di casa] ma sproporzionata impedisce a Marta di vivere lrsquoessenziale nel momento presente Si fonda peraltro su una preoccupazione legittima ma risponde pure a unrsquoansia non conveniente Il secondo elemento πολλὴν (ldquomolteplicerdquo tradotto con ldquomoltordquo) a cui si contrap-porragrave la realtagrave ldquounicardquo (ἑνὸς tradotto con ldquouna solardquo) menzionata da Gesugrave Marta fa troppo il suo ldquoserviziordquo (διακονία) che potrebbe e dovrebbe essere positivo ne risulta pregiudicato Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quantomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spiritualiraquo (F Bovon op cit p 129)

LI laquoIl verbo περισπάομαι egrave un hax legomenon nel NT usato allrsquoimperfetto con evidente senso di durata Esso ha un duplice valore da una parte significa ldquoessere completamente occupatordquo ldquoessere fortemente sovraccaricatordquo dallrsquoaltra ldquoessere distolto distrattordquo La differenza egrave fine qui Luca volutamente gioca sulla sottile ambivalenza creando un effetto di polisemiaraquo (M Crimella op cit p 203) Egrave anche indicativo che il verbo sia seguito da questo oggetto laquodai molti servizifaccenderaquo (περὶ πολλὴν διακονίαν) per dire che queste invece di essere al servizio dellrsquoaccoglienza occupano Marta e la distraggono

LII laquoLa doppia menzione del nome fa di Marta una persona cara al Maestro Nel nome ldquoSignorerdquo che lei gli rivolge crsquoegrave familiaritagrave e considerazione Marta rap-presenta colei che ha ricevuto la Parola tra le spine ascolta la Parola ma le molte preoccupazioni la soffocano sigrave che essa non dagrave frutto Maria invece egrave colei che ha ricevuto la Parola in un terreno fertile ascolta e dagrave frutto Lrsquoepisodio descrive la

39 καὶ τῇδε ἦν ἀδελφὴ καλουμένη Μαριάμ [ἣ] καὶ παρακαθεσθεῖσα πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου ἤκουεν τὸν λόγον αὐτοῦ

Or ella aveva una sorella che si chiamava Maria la quale si pose a sedereXLVIII ai piedi del Signore e ascoltavaXLIX la Sua parola

40 ἡ δὲ Μάρθα περιεσπᾶτο περὶ πολλὴνL διακονίανmiddot ἐπιστᾶσα δὲ εἶπεν κύριε οὐ μέλει σοι ὅτι ἡ

Ma Marta tutta presa dalle molte faccendeLI si avvicinograve e disse laquoSignoreLII

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preoccupazione di Luca che vede nella sua comunitagrave un eccesso di impegno sociale a scapito dellrsquoascoltare la Parola Lrsquoinvito di Gesugrave egrave a ridimensionare quel servizio pur necessario sullrsquoessenzialeraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIII La domanda di Marta in realtagrave egrave indirettamente un atto di accusa alla sorella che a suo giudizio laquoperde temporaquo invece di collaborare (il verbo συναντι-λαμβάνομαι hapax legomenon) allrsquoaccoglienza di questo ospite cosigrave importante e familiare

LIV Non egrave laquoGesugraveraquo a rispondere a Marta ma il laquoSignoreraquo egrave un particolare molto fine con cui Luca introduce la laquochiamataraquo di Marta a cercare lrsquoessenziale senza lasciare che le preoccupazioni invadano il cuore e spengano lo spirito laquoGli uomini non devono preoccuparsi di una autorealizzazione attraverso le proprie opere percheacute Dio offre loro una ragione drsquoessere con il suo amore Superate quelle preoccupazioni le premure in senso positivo occupano armoniosamente lo spi-rito umano [cfr 1Cor 1225 2Cor 1128] [hellip] Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affanni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni si presentano allo spirito del credente come forma di servizioraquo (F Bovon op cit pp 130-131)

LV laquoNellrsquoAT vi sono solo quattro occasioni nelle quali qualcuno egrave chiamato due volte per nome Abraam (cfr Gen 2211) Giacobbe (cfr Gen 462) Mosegrave (cfr Es 34) Samuele (cfr 1Sam 310) Si tratta dunque di una chiamata di una vocazione piugrave che di un rimprovero (cfr anche 1334 ldquoGerusalemme Gerusalemmerdquo e 2231 ldquoSimone Simonerdquo)raquo (M Crimella op cit p 204) Gesugrave perciograve laquochiamaraquo Marta a vivere in modo autentico scegliendo quella laquoparte buonaraquo come ha fatto Maria per compiere ogni cosa Egrave dallrsquoascolto che nella Bibbia procede il vero cammino

LVI Il verbo μεριμνάω ricorre 5x in Luca 1041 1211 (non preoccuparsi della testimonianza da dare nei tribunali a motivo della fede) 122225 (rivolto ai disce-poli non stare in ansia per la propria vita percheacute non si egrave in grado di aggiungervi nemmeno unrsquoora) 1226 (non affannarsi per il resto)

LVII Il verbo θορυβάζω egrave hapax legomenon nel NT e laquorichiama lrsquoidea della confusione del tumulto della sommossa e quindi al passivo [presente] dellrsquoes-sere inquieto agitato preoccupato I due verbi sono da considerarsi unrsquoendiadiraquo (M Crimella op cit p 205) Il risultato di tanto affaccendarsi egrave solo quello di laquomettersi in agitazioneraquo

ἀδελφή μου μόνην με κατέλιπεν διακονεῖν εἰπὲ οὖν αὐτῇ ἵνα μοι συναντιλάβηται

queste non trsquoimporta che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire Dille dunque che mi aiutiraquoLIII

41 ἀποκριθεὶς δὲ εἶπεν αὐτῇ ὁ κύριοςmiddotΜάρθα Μάρθα μεριμνᾷς καὶ θορυβάζῃ περὶ πολλά

Ma il SignoreLIV rispondendo le disse laquoMarta MartaLV tu ti preoccupiLVI e ti inquietiLVII per molte cose

ernesto
Barra

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42 ἑνὸς δέ ἐστιν χρείαmiddot Μαριὰμ γὰρ τὴν ἀγαθὴν μερίδα ἐξελέξατο ἥτις οὐκ ἀφαιρεθήσεται αὐτῆς

ma una sola cosa egrave necessaria e Maria ha sceltoLVIII la parte buonaLIX che non le saragrave toltaraquo

2 Struttura retorica del testo

Il testo che segue egrave un tentativo di mostrare graficamente la struttura del testo evidenziando le parole e le espressioni che si richiamano Dopo ogni quadro chiarisco ed esplicito

1021 In quella ora Gesugrave ESULTOgrave nello Spirito Santo e disse-------------------------------------------------------------

laquoIO TI BENEDICO Padre Signore del cielo e della terra- che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti

e- che hai rivelato queste cose ai Piccoli

SIgrave Padre percheacute cosigrave a Te egrave piaciuto

Luca cita le tre Persone della Trinitagrave Gesugrave esulta nello Spirito Santo e benedice il Padre che egrave anche Signore del cielo e della terra

LVIII laquoMaria ha scelto bene ldquolrsquounica cosa di cui crsquoegrave bisognordquo la parte buona (cfr Sal 165 11957) In ginocchio ai piedi del Maestro Immagine della comunitagrave ecclesiale lucana orante e discente Maria viene esaltata da Gesugrave che tuttavia non egrave troppo severo con Marta in fondo lei non agisce male soltanto non ha ancora scoperto lrsquoessenziale il motore di ogni attivitagrave Maria potragrave ben fare in qualunque momento le faccende di casa Marta invece egrave rimasta indietro nellrsquoascolto della Parolaraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIX Le traduzioni spesso usano il comparativo laquomiglioreraquo dipendendo dalla Vetus latina (optimam) mentre Luca usa lrsquoaggettivo al grado semplice e sceglie ἀγαθός invece di καλός per dare la valenza morale-esistenziale alla scelta da fare ascoltare egrave davvero accogliere il Signore percheacute il Messia che viene egrave la Parola Egrave molto forte il confronto con Lc 88 dove si parla della laquoterra buonaraquo che accoglie il seme della Parola a una chiamata deve corrispondere una risposta a un dono la responsabilitagrave ad accoglierlo e farlo fruttare

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e afferma che ha nascosto per un verso e per lrsquoaltro ha rivelato Sono destinatari della rivelazione non i potenti del mondo ma i piccoli

22 Tutto mi egrave stato dato dal Padre mio

e nessuno saconosce chi egrave il Figlio se non il Padreneacute

chi egrave il Padre se non il Figlio

e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

Qui al centro della preghiera (1022) la rivelazione della mutua comunione del Padre e del Figlio aperta a coloro che sono i desti-natari di questa meravigliosa novitagrave egrave il Popolo di Dio la Chiesa a cui Luca sta trasmettendo il suo Vangelo Nel rettangolo centrale il termine laquoFiglioraquo egrave agli estremi percheacute egrave il Rivelatore mentre laquoPadreraquo egrave al centro percheacute egrave lrsquoorigine di ogni realtagrave Allrsquoinizio il verbo egrave laquomi egrave stato datoraquo e ciograve egrave lrsquooggetto del laquorivelareraquo Al centro lrsquoaffermazione che laquonessuno saconosceraquo cioegrave nessuno ha fatto esperienza di questa laquocomunione divinaraquo possibile solo grazie al Figlio Notiamo inol-tre che non si parla di laquoGesugraveraquo neacute di laquoCristoraquo percheacute sono termini funzionali ma di laquoFiglioraquo che egrave titolo essenziale

23 E volgendosi ai discepoli in disparte disse ---------------------------------------------------------------- + laquoBEATI gli OCCHI + che vedono ciograve che voi vedete24 Vi dico che molti profeti e re - hanno desiderato vedere ciograve che voi vedete

ma non lo videro ascoltare ciograve che voi ascoltate ma non lrsquoascoltaronoraquo

In questo rettangolo di senso troviamo il termine laquodiscepo-liraquo che riprende laquopiccoliraquo (contrapposti laquoai profeti e ai reraquo) e il doppio confronto con i verbi laquovedere e ascoltareraquo Gesugrave dopo aver benedetto il Padre ora dichiara laquobeatiraquo i discepoli

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(Egli) valorizza lrsquoesperienza dei suoi discepoli che godono del privilegio riservato a chi vive in prima persona il tempo messianico ormai inaugura-to con le sue opere (da cui il laquovedereraquo) e le sue parole (da cui il laquosentireraquo) Gesugrave egrave il Messia che porta a compimento le promesse da una parte vrsquoegrave stato un desiderio prolungato dallrsquoaltra un compimento gratuito e inatteso regalato ai testimoni oculari2

Nel rettangolo sotto inizia la seconda tavola del trittico Il nomikograves vuole mettere alla prova Gesugrave e alla sua domanda si sente rispondere con una contro-domanda doppia nella quale Gesugrave aggiunge il laquocomeraquo legge le Scritture Il dottore della Leg-ge risponde citando il comandamento dellrsquoamore di Dio e del prossimo Gesugrave approva e lo rimanda ad attualizzarlo per vivere la comunione eterna con Dio Non soddisfatto della risposta continua a fare domande teoriche sul laquoprossimoraquo argomento molto in voga in quel tempo nelle discussioni teologiche davanti alle quali il Cristo preferisce rispondere con una parabola

Le parabole sono al centro del Vangelo e costituiscono delle vere e proprie laquopagine aperteraquo percheacute pur con il loro laquolinguaggio inadeguatoraquo desunto dalla vita quotidiana devono esprimere qualcosa di ulteriore nessun commento potragrave mai esaurirle Esse ci costringono a pensare e ripensare il nostro rapporto di fede Per un verso gettano luce e invadono la nostra vita ma per lrsquoaltro sono oscure e velano il mistero che egrave oltre sempre piugrave al di lagrave della logica umana Ogni parabola crea uno spazio percheacute lrsquoascoltatore di ogni epoca possa liberamente comprendere e aderire allrsquoinsegnamento di Gesugrave Non basta solo una lettura esegetica o filologica piuttosto le parabole esigono una intuizione drsquoinsieme percheacute Gesugrave con la frase laquoChi ha orecchi per ascoltare ascoltiraquo introduce unrsquoeccedenza un oltre che crsquoimmette su un piano diverso e piugrave profondo al di lagrave delle semplici deduzioni3

2 M Crimella op cit p 199 3 E Della Corte Oltre la parabola Salerno 2000 pp 3-4

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25 Un dottore della Legge si alzograve per tentarlo - laquoMaestro facendo che cosa erediterograve la vita eternaraquo26 Gli disse laquoNella Legge che cosa sta scritto Come vi leggiraquo27 Rispondendo disse laquoAmerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore con tutta la tua anima con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stessoraquo28 Gli disse - laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo

29 Ma quegli volendo giustificarsi disse a GesugravelaquoE chi egrave il mio prossimoraquo

30 Gesugrave riprese e disse laquoUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappograve nei briganti

Costoro lo spogliarono lo percossero

e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto31 Per caso un sacerdote scendeva per quella medesima strada e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte32 Anche un levita giunto verso quel luogo e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte ---------------------------------------------------------------33 Un Samaritano in viaggio venne verso di lui e vedendolo nrsquoebbe compassione ---------------------------------------------------------------34 Gli si fece vicino gli fasciograve le ferite versandovi olio e vino poi caricatolo sopra il suo giumento lo portograve a un albergo e si prese cura di lui (9 azioni)35 Il giorno seguente estrasse due denari e li diede allrsquoalbergatore dicendo Prenditi cura di lui e ciograve che spenderai in piugrave te lo rifonderograve quando ritorno (7 azioni)

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36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che egrave incappato nei brigantiraquo

- 37 Quegli disse laquoChi ha fatto compassione conper luiraquo- Gesugrave gli disse laquoMettiti in cammino e farsquo lo stessoraquo

La parabola raccontata da Gesugrave egrave una

perfetta lezione di catechesi 1) per il principio dottrinale che enuncia (il primato dellrsquoamore) 2) per le implicanze pratiche che suggerisce (non crsquoegrave amor di Dio senza le opere di misericordia) 3) per il metodo adottato Gesugrave accetta la discussione e intreccia un dialogo con il suo interlocutore gli fa intuire la felicitagrave da raggiungere e gli facilita il modo di ottenerla lo loda per lrsquoesattezza delle risposte lo sollecita a cercare nelle Scritture la risposta desiderata e lo incoraggia cosigrave a fare ciograve che ha capito4

Notiamo nel testo le molte ricorrenze del verbo laquofareraquo (10252837a37b) lo stesso dottore della Legge riconosce che egrave stato prossimo laquocolui che ha fatto compassioneraquo e Gesugrave gli raccomanda di laquomettersi in cammino e fare lo stessoraquo

Le azioni del sacerdote e del levita sono le medesime mentre al centro del rettangolo grande compare la figura del Samaritano certamente non accolto dai Giudei Egli compie dapprima 9 azioni e poi una volta alla laquolocandaraquo altre 7 Il particolare del laquoritornoraquo (1035) riprende senzrsquoaltro quello dellrsquouomo di nobile famiglia che parte per andare a prendere il titolo regale e poi torna chiamando a verifica i suoi servi (Lc 1915) Crsquoegrave sotto cer-tamente il Mistero pasquale adombrato Luca ricorre spesso nel suo raccontare alle prolessi e anche alle analessi Qui abbiamo unrsquoanticipazione del Mistero pasquale Inoltre la parabola che egrave una laquopagina vivaraquo ha completamente capovolto la domanda e ha fatto comprendere che crsquoegrave una trasformazione operata da Gesugrave dal piano teorico a quello pratico dalla domanda sul prossimo a essere prossimo

4 NVB p 445

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Il laquoMettiti in camminoraquo egrave ripreso in 1038 con la notazione iniziale di Gesugrave e i suoi discepoli in cammino verso Gerusalem-me Si fermano a Betania in casa di Marta e Maria

sedutasi ai piedi del Signore ascoltava la parola di lui

38 Avvenne mentre erano in cammino entrograve in un villaggio Una donna di nome Marta accolse lui39 Aveva una sorella di nome Maria

40 In quanto a Marta era presa dai molti servizi Fermatasi disse laquoSignore non ti curi che mia sorella mi lasci sola a servire Dille dunque che venga adaiutarmiraquo

41 Rispondendo il Signore le disse laquoMarta Marta tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose 42 una sola egrave necessaria+ Maria si egrave scelta la buona parte che non le saragrave toltaraquo

Marta allrsquoinizio accoglie Gesugrave ma tutto ciograve che compie verso di Lui ha il sopravvento e laquoi molti serviziraquo e le laquomolte coseraquo la distolgono dalla laquobuona parte (τὴν ἀγαθὴν μερίδα)raquo scelta da Maria laquoUna sola egrave necessariaraquo essere come Maria cioegrave come la laquobuona terraraquo (Lc 88 τὴν γῆν τὴν ἀγαθὴν) su cui attecchisce il seme della Parola laquoUna solaraquo egrave in contrapposizione con il laquomol-toraquo di Marta Lrsquoaggettivo usato dallrsquoevangelista per la laquoparteraquo egrave specifico e indica la valenza morale del significato

Maria laquoegrave seduta ai piedi del Signore e ascoltava la Parola di Luiraquo lrsquoascolto egrave determinante nel discepolato egrave la fonte di ogni azione che segue e conduce allrsquounificazione dellrsquoagire percheacute porta alla laquosola cosa necessariaraquo Questa dimensione non saragrave tolta a Maria il verbo indica lo laquostrappareraquo il laquoportar viaraquo e ricorda il seme portato via dagli uccelli (85) dalla strada cioegrave da un terreno che non egrave accogliente quindi laquonon egrave buonoraquo A guardare bene egrave Gesugrave che accoglie Maria la quale perograve ha occhi e orecchie solo per il Maestro e dimentica di seacute pende dalla

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Parola Per lei ciograve che conta davvero egrave la presenza e la Parola che Gesugrave le offre

3 Analisi esegetica

Procediamo ora allrsquoanalisi delle tre pale del trittico iniziando da Lc 1021-24 che possiamo definire come la laquorivelazione ai piccoliraquo della comunione intra-trinitaria inclusiva poicheacute aperta a coloro ai quali il Figlio la voglia rivelare

31 La rivelazione ai νήπιος (Lc 1021-24)

Questi pochi versetti rappresentano il cuore del Vangelo lucano non solo percheacute egrave un raro caso in cui Gesugrave non parla della preghiera quanto Lui stesso prega e si rivolge al Padre ma anche e soprattutto percheacute questa rivelazione egrave fatta a ogni generazione cristiana e ne costituisce la fonte e la meta Dio ha voluto manifestarsi agli laquoim-potentiraquo percheacute i laquopoveri di Yhwhraquo sono i beneficiari del Mistero del Regno di Dio La comunione intima tra Padre e Figlio che Egli rivela a chi vuole egrave lrsquoirruzione nella storia della presenza di Dio

Spesso gli studiosi affermano che lrsquoespressione laquoIn quella stessa oraraquo si riferisce al ritorno dalla missione dei 72 discepoli dimenti-cando tuttavia che il termine laquooraraquo in Luca egrave usato come in Giovan-ni5 Luca usa molto le laquoprolessi e le analessiraquo e qui anticipa e prepara lrsquolaquooraraquo decisiva del Mistero pasquale la croce rivela lrsquointimitagrave di Dio ed egrave salvezza offerta a chi accoglie nella fede questo Mistero

Il v 21 esprime il rendimento di grazie di Gesugrave in tre tempi

21a Ti ringrazio Padre Signore del cielo e della terra21b percheacute hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli21c Sigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Te

5 Il termine ὥρα ricorre in Lc 110 238 721 1021 1212394046 1331 1417 2019 22145359 2344(2x) 2433 In corsivo le citazioni piugrave notevoli che annunciano una laquoora di salvezzaraquo

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(Gesugrave) rivolge la lode a Dio chiamato Padre probabile traduzione dellrsquoaramaico abbacirc nome col quale Gesugrave esplicitava il suo rapporto filia-le intimo e familiare cosigrave originale e unico nei confronti di Dio e nello stesso tempo lo riconosce nella sua alteritagrave di Creatore laquoSignore del cielo e della terraraquo Questo profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dio [hellip] Per il contenuto il loghion egrave del tutto originale e manifesta lrsquoimpronta tipica di Gesugrave Egli non rivela segreti esoterici sulla fine del mondo a qualche eletto ma loda il Padre per aver fatto capire proprio ai poveri ai semplici lrsquoidentitagrave e lrsquoattivitagrave di Gesugrave nella storia6

Abbiamo qui un rovesciamento operato da Gesugrave rispetto al-la letteratura sapienziale e apocalittica poicheacute ora la rivelazione non egrave donata ai maggiorenti (egrave loro nascosto) bensigrave ai laquominoresraquo ai piccoli a quelli che agli occhi del mondo non contano nulla (egrave rivelato) I due verbi nascondere e rivelare sono chiaramente usati nella tradizione sapienziale e apocalittica Crsquoegrave opposizione tra i laquopiccoliraquo e i laquosaggiraquo ed egrave questa egrave lrsquooriginalitagrave annunciata dal Figlio non piugrave i saggi devono occuparsi dei semplici per farli progredire nella conoscenza della Legge Ora piuttosto laquola rive-lazione di Dio egrave data proprio ai ldquosemplicirdquo non piugrave ai saggi e in-telligenti Inoltre questi ldquosemplicirdquo rimangono tali cioegrave ignoranti della Legge anche dopo aver ricevuto la rivelazione di ldquoqueste coserdquo Essi sono introdotti in una conoscenza e in un rapporto che supera la conoscenza della Leggeraquo7 Gesugrave rivela Dio come Padre e al tempo stesso la realtagrave che Lui egrave il Figlio venuto per far accedere chi vuole in questa comunione intima Ecco percheacute Gesugrave lungo il cammino che sta facendo verso Gerusalemme per compiere il Mistero pasquale educa i suoi discepoli laquoin disparteraquo deve prepararli a continuare nel tempo della Chiesa questa missione

Il termine laquooraraquo egrave confermato dal laquosigraveraquo con cui Gesugrave afferma che laquoSigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Teraquo Egli egrave venuto proprio

6 G Rossegrave op cit p 3937 Ivi p 394

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per manifestare la Sua εὐδοκία8 il compiacimento il volere il progetto salvifico drsquoamore

Rispetto allrsquoapocalittica qui Gesugrave afferma che la Sua attivitagrave rivelatrice avviene nel presente della storia e non solo al compi-mento di essa Egrave interessante notare che in questa circostanza Gesugrave assume il ruolo che negli scritti veterotestamentari e giudaici viene attribuita alla laquoSapienzaraquo9 Proprio questo rapporto unico tra il Fi-glio e il Padre ne fanno lrsquounico mediatore e rivelatore Il v 22 inizia con il passivo laquomi egrave stato datoraquo e termina con lrsquoinfinito laquorivelareraquo

Dopo questo rendimento di grazie nei vv 23-24 abbiamo una beatitudine e una sua motivazione laquoPoi si voltograveraquo e lrsquoespres-sione molto intensa indica che a chiunque si pone alla Sua se-quela se lo vorragrave potragrave entrare in questa comunione e diventare annunciatore del Vangelo in ogni tempo Ora i laquopiccoliraquo (cioegrave i laquodiscepoliraquo di ogni tempo) possono a partire dallrsquoascolto vivere e trasmettere queste realtagrave comunicate da Gesugrave

Il cristianesimo prende qui le distanze rispetto al giudaismo e si prepa-ra alla rottura E tuttavia sostiene di realizzare la speranza di tutto il popolo drsquoIsraele rappresentato dai suoi numerosi profeti e successivamente dai suoi re Gli uni e gli altri sono concepiti non come capi ma come antenne puntate verso il cielo Non sono stati forse i profeti a ricevere oracoli e visioni e i re (si pensi a Davide e a Salomone) colmati da Dio di talenti sapienza e scienza Egrave singolare che non si parli qui degli scribi10

I discepoli sono ora al vertice della storia di attese e promesse di Dio sono beati percheacute possono sia vedere sia ascoltare due verbi che indicano chiaramente il processo del cammino di fede Egrave tempo per gli laquoultimiraquo di porsi alla sequela del Figlio di Dio egrave questo il kairograves che entra nel krogravenos e porta la lieta notizia che Gesugrave nella sinagoga di Nazaret ha annunciato

8 Il termine ricorre in Lc 214 (laquoGloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini su cui si posa il suo favoreraquo) e nel nostro testo (cfr Mt 1126 il detto parallelo)

9 Cfr Pr 81222-31 301-3 Sap 722-81 82-8 94911 Sir 16 Gb 281-2223-27

10 F Bovon op cit pp 95-96

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

180

donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

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Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 7: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

31 La rivelazione ai nepioi (Lc 1021-24) 15732 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37) 16033 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto 173

4 Conclusioni e aperture 178

Gesugrave pienezza di vita per lrsquouomo nel quarto Vangelodi Pasquale Brizzi 181Interiorizzazione della laquoparolaraquo 181Vita piena in Gesugrave come dono comunione con Dio 188Gesugrave datore di vita 190La parola di Gesugrave egrave spirito e vita la ricerca di Dio 193La vita filiale egrave dono ricevuto 196La comunione di vita con Dio 198La Croce egrave pienezza di vita 201Amore fraterno 207La pienezza di gioia 209

Ciograve che egrave laquobeneraquo e ciograve che egrave laquomeglioraquo Matrimonio e verginitagrave secondo 1Cor 7di Edoardo M Palma 2131 Unrsquoaffermazione inaspettata 2132 Il senso delle parole di Paolo 2153 La dignitagrave del matrimonio 2174 La verginitagrave per il regno 220

41 La tribolazione della vita familiare 22042 La libertagrave dalla condizione presente 22243 Per dedicarsi interamente al Signore 225

5 Sposarsi egrave laquobeneraquo contenersi egrave laquomeglioraquo 2276 Un nuovo paradigma 2297 Conclusioni 230

La Triade di fede speranza caritagrave nella Prima Lettera ai Tessalonicesidi N Ibrahim 2331 La triade di fede speranza e caritagrave nellrsquoesordio della

Prima Lettera ai Tessalonicesi 2342 Lrsquoevento del Vangelo inizio della vita cristiana 239

3 La fama della vostra fede si egrave diffusa dappertutto 2424 La vita cristiana deve crescere 2435 La testimonianza dellrsquoApostolo Paolo 244

Elementi ecclesiali nel quarto Vangelodi Francesco Piazzolla 247Lrsquoἀγάπη divina come modello comportamentale

della Chiesa 248Il numerale laquounoraquo e la sua valenza ecclesiale 255Lrsquounitagrave del gregge di Cristo 256La morte di Gesugrave e lrsquounitagrave dei figli di Dio 259La preghiera di Gesugrave per lrsquounitagrave dei credenti

(Gv 171121-23) 261Lrsquounitagrave della chiesa nel simbolo della veste (Gv 1923-24) 264Il ruolo dello Spirito nella Chiesa 266La permanente assistenza dello Spirito nella comunitagrave

(Gv 1416-17) 267Lo Spirito Maestro e Memoria di Cristo nella Chiesa

(Gv 1425-26) 269Lo Spirito testimone di Cristo autore della martyria

ecclesiale 271Lo Spirito rivela alla Chiesa il giudizio sul mondo

(Gv 167b-11) 274Lo Spirito Guida della Chiesa alla veritagrave cristologica

(Gv 1613-14) 277Lo Spirito la remissione dei peccati lrsquoaccoglienza

nella comunitagrave 280Considerazioni conclusive 284

La peculiaritagrave del laquosacerdozio regaleraquo (basigraveleion hieraacuteteuma) e il suo sviluppo biblico-teologicodi Giuseppe De Virgilio 287Preliminari 2871 La rilevanza dellrsquoespressione laquoMamleket kōhanicircmraquo 2882 La rilettura teologica nel post-esilio 2923 Il laquosacerdozioraquo di Gesugrave Cristo 2954 Aspetti della teologia paolina 300

5 Lrsquoimpiego di laquohieraacuteteuma agigraveonbasigraveleion hieraacuteteumaraquo in 2Pt 21-10 305

6 La visione di laquoBasileacuteia hiereacuteisraquo in Apocalisse 310Conclusione 314

Bibbia e modelli etici-bioetici oggi analisi e valutazionidi Michele Mazzeo 3171 Necessitagrave di un confronto con i modelli etici e

bioetici odierni e riscoperta delle laquofontiraquo per prendersi cura della vita umana 318

2 Sei modelli dalla bioetica dei principi alla bioetica laica della sacralitagrave della vita 32121 Bioetica dei principi 32122 Modello bioetico dellrsquoetica procedurale 32423 Modello bioetico liberale-soggettivista 32524 Modello bioetico utilitarista 32725 Modello dallrsquoetica senza veritagrave a quello

della sacralitagrave della vita 33026 Bioetica laica della sacralitagrave della vita 332

3 Cinque modelli bioetici dallrsquoetica del rispetto della natura e dellrsquoidentitagrave persona umana al modello neotestamentario 33331 Rispetto della natura umana etica del futuro e

bioetica della responsabilitagrave (Habermas e Jonas) 33332 Bioetica cattolica e bioetica laica 33733 Modello del personalismo ontologicamente fondato

e laquometodo triangolareraquo E Sgreccia 33934 Modello neotestamentario di R Dennis Macaleer 34435 Valore proprio di ogni creatura e analisi del modello

tecnocratico e del relativismo pratico (papa Francesco) 3454 Valutazioni e conclusioni 350

Bibliografia di Armando Augello 363

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La pericope oggetto di questo studio egrave il cuore teologico del vangelo lucano percheacute Gesugrave offre una rivelazione e una novitagrave notevole

Rivelazione inserita nel tempo ma indipendente dalla storia le-gata alla parola di Gesugrave ma destinata a ogni generazione piena di vigore e tuttavia discreta oggetto di riflessione ma negata ai sapienti Egrave arrivato il tempo dei capovolgimenti Capovolgimento dei valori e sostituzione delle persone promuoveranno gli umili al primo posto tra i beneficiari di Dio Questa rivelazione cristiana e le ripercussioni che le sono proprie corrispondono come precisa il testo al progetto di Dio Questo succede percheacute il padre sta dietro al figlio e vive in comunione con lui Non sorprende affatto perciograve che unrsquoimpressione di compimento di irruzione escatologica attiri le menti alla lettura di questo passo Qui termina la lunga attesa dei profeti biblici e qui inizia la testimonianza del paradosso cristiano del nocciolo duro del vangelo1

Il testo del trittico egrave formato da tre pale la preghiera di esultanza di Gesugrave (1021-24) al centro la pagina meravigliosa sul laquoBuon Samaritanoraquo (1025-37) e infine lrsquoepisodio di Marta e Maria (1038-42) La prima pala esprime un rarissimo esempio di come Gesugrave abbia pregato e rivelato la mutua comunione con il Padre e come questa rivelazione sia inclusiva e non esclusiva percheacute aperta a laquochiunque Egli la voglia rivelareraquo Il Cristo egrave il mediatore unico che egrave venuto a farci conoscere in senso

1 F Bovon Luca vol 2 (Commentario Paideia Nuovo Testamento 32) Bre-scia 2007 pp 86-87

laquoMettiti in cammino e anche tu farsquo lo stessoraquo Il trittico lucano in 1021-42

di Ernesto Della Corte

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biblico il cuore stesso di Dio Egli egrave Misericordia tenerezza grazia e perdono Dio si fa prossimo a ognuno di noi e atten-de che anche noi sul Suo esempio ci facciamo prossimo di chiunque incontriamo percheacute nel fratello e nella sorella che ha bisogno egrave Lui stesso a ricevere La rivelazione egrave aperta ai laquopiccoliraquo cioegrave ai discepoli dei quali Maria la sorella di Marta egrave unrsquoicona vivace Tutto parte sempre dallrsquoalto egrave un dono da accogliere nellrsquoascolto radice del doppio comandamento di amare Dio e il prossimo

La ricerca e lrsquoanalisi di questo brano procedono innan-zitutto affrontando lo studio filologico del testo per poi darne una struttura retorica che ne renda visibile e chiara la strutturazione Si passa infine allrsquoanalisi esegetica e allrsquoat-tualizzazione

In questrsquoanno di Giubileo straordinario sulla Misericordia mi auguro che questo studio sia una lampada accesa sul nostro cammino verso il Regno

1 Analisi filologica

Seguono ora il testo greco e italiano con le note esplicative per avere giagrave uno sguardo sullrsquoarticolazione del testo

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21 Ἐν αὐτῇ τῇ ὥρᾳ ἠγαλλιάσατο [ἐν] τῷ πνεύματι τῷ ἁγίῳ καὶ εἶπεν

In quella stessa OraI (Gesugrave) trasaligrave di gioiaesultograveII nello Spirito Santo e disse

ἐξομολογοῦμαί σοι πάτερ κύριε τοῦ οὐρανοῦ καὶ τῆς γῆς ὅτι ἀπέκρυψας

laquoTi ringrazioIII o PadreIV Signore del cielo e della terra percheacute hai nascosto

I laquoIn quella stessa oraraquo egrave lrsquoespressione che laquosi riferisce al ritorno dei discepoli lrsquoesito della loro missione ndash e di quella futura della Chiesa ndash viene posto sotto il segno del Padre e del suo beneplacito Lo Spirito Santo egrave la fonte dellrsquoesultanza di Gesugrave Egli appare in tre momenti importanti dellrsquoinizio del ministero Lc 322 41 418 questo stesso Spirito saragrave lrsquoagente principale che dirigeragrave la missione postpasquale crsquoegrave quindi continuitagrave in profonditagrave tra la missione svolta da Gesugrave e lrsquoopera della Chiesaraquo (G Rossegrave Il Vangelo di Luca Commento esegetico e teolo-gico Roma 1992 p 392) laquoQui ldquoorardquo va preso come termine tecnico (cosigrave anche in Giovanni) per indicare la manifestazione della salvezza messianica che i profeti avevano predetto Il confronto si impone con Lc 1256 1944 2124 2253 2343 e Gv 423 524 131raquo (La Bibbia Nuovissima Versione dai testi originali vol III Cinisello Balsamo 1991 p 443 citata drsquoora in poi come NVB)

II Lrsquoespressione egrave tipicamente lucana ed egrave la stessa usata per Maria allrsquoinizio del Magnificat (Lc 147) il verbo ricorre solo in queste due citazioni del Vangelo ed egrave seguito dallrsquoespressione laquonello Spirito Santoraquo che vuol dire laquosotto lrsquoinflusso dello Spirito Santoraquo (Lc 227) Il verbo ἀγαλλιάομαι ricorre pure in At 226 (citazione del Sal 158-11 LXX) e At 1634 (il carceriere di Paolo) Cfr lrsquoottimo commento filologico di M Crimella Luca Introduzione traduzione e commento (Nuova Versione della Bibbia dai testi antichi 39) Cinisello Balsamo 2015 cfr anche LT Johnson Il Vangelo di Luca Sacra Pagina vol 3 Leumann 2004 laquoLrsquoesultanza (nella gioia) ricorda i racconti dellrsquoinfanzia (cfr 147) mentre il nesso tra preghiera e Spirito evoca il battesimo (cfr 321-22) e le tentazioni (cfr 41)raquo (M Crimella op cit p 198)

III Luca usa il verbo ἐξομολογέομαι come fa il Sal 1361-326 LXX per dire la laquoconfessio fideiraquo del salmista laddove il testo ebraico ha hocircducirc In Lc 226 ha per soggetto Giuda che sta consegnando Gesugrave e ha il senso di laquoessere drsquoaccordo acconsentire avere lo stesso linguaggioraquo in At 1918 ha per soggetto laquomolti che si convertironoraquo confessarono di aver praticato arti magiche laquo[Nel nostro testo] Letteralmente ldquoTi riconoscordquo La preghiera di Gesugrave segue lo schema delle preghiere ebraiche nella sinagoga quali la Berakah Yozer a) lode introduttiva b) motivo della lode c) affermazione di assenso o ripetizione della lode La versione di Luca egrave molto simile a quella di Mt 1125-26raquo (LT Johnson Il Vangelo di Luca Sacra Pagina vol 3 Elledici Leumann (TO) 2004 p 152)

IV laquoPadreraquo esprime la coscienza filiale di Cristo mentre laquoSignore del cielo e della terraraquo dichiara il dominio sovrano di Dio sul mondo e sulla storia laquoQuesto profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dioraquo (G Rossegrave Il Vangelo di Luca p 393 Il vocativo laquoPadreraquo nelle preghiere giudaiche egrave rarissimo (Sap 143 3Mac 638) e non egrave equivalente al termine laquoAbbacircraquo usato da Gesugrave Dio egrave ricono-sciuto come Padre di Israele Dt 326 Is 6316 647 Ger 34

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ταῦτα ἀπὸ σοφῶν καὶ συνετῶν καὶ ἀπεκάλυψας αὐτὰ νηπίοιςmiddotναὶ ὁ πατήρ ὅτι οὕτως εὐδοκία ἐγένετο ἔμπροσθέν σου

coseV ai sapientiVI e agli intelligenti e le hai rivelateVII ai piccoliVIIISigraveIX Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a TeX

V Lrsquoespressione laquoqueste coseraquo dal contesto si riferisce alla manifestazione del potere di Dio nelle opere del Figlio e soprattutto quello che sta per rivelare la comunione reciproca delle Persone in Dio che solo Gesugrave comunica a chi vuole cioegrave ai piccoli i discepoli

VI laquoEcco due categorie di persone che si atteggiano in modo contrario nei confronti del regno di Dio I primi non vanno identificati solamente con i ldquoteologirdquo del tempo di Gesugrave gli scribi e i farisei i tipici nemici di Gesugrave che pensavano di avere il monopolio della legge e perciograve della conoscenza della volontagrave di Dio ma rappresentano una categoria di persone quelli che si credono autosufficienti che non hanno bisogno della rivelazione salvifica di Gesugrave (Gv 748) che si affidano solo alla sapienza di questo mondo (cfr 1Cor 118ss) per risolvere tutti i loro problemi compreso quello della salvezza I piccoli invece sono coloro che si aprono alla salvezza come a un dono che viene dal Padre La loro caratteristica egrave la disponibilitagrave a essere donati da Dio Sono in altri termini i poveri gli umili i semplici i peccatori pentiti di cui parla il Vangelo sono lrsquoantitipo dei poveri di Jahveacute di cui ci parla lrsquoAT (cfr Sof 312)raquo (NVB 444) Il binomio laquosapienti e intelligentiraquo proviene da Dt 11315 laquoPrendete in ognuna delle vostre tribugrave uomini saggi (Haacutekaumlmicircm) perspicaci conosciuti affincheacute io li ponga alla vostra testa hellip Allora presi i capi delle vostre tribugrave uomini saggi (Haacutekaumlmicircm) e dotati di esperienza e li costituii vostri capihellipraquo

VII Notiamo il contrasto tra laquonascondereraquo e laquorivelareraquo e quello tra laquodotti e sapientiraquo e laquopiccoliraquo (impotenti) che troviamo in 1Cor 31 (laquoneonati in Cristoraquo) I piccoli laquosono gli umili gli ignoranti (in senso etimologico) i semplici i poveri (cfr Sal 188 LXX [TM 198] Pr 132) costoro non hanno competenza accademica a differenza di coloro che conoscono la Leggeraquo (M Crimella Luca p 199) Il Vangelo si rivolge non a quelli che si sentono laquonellrsquoepicaraquo agli eroi di ogni tempo ma alle persone semplici che vivono perograve in Dio Luca infatti piugrave avanti li confronta con i discepoli laquoRovesciamento di dinamica se per il giudaismo Dio si comunica-rivela ai saggi (i pii di Qumran capi di sette apocalittiche farisei e zeloti dottori della Legge in genere) per Gesugrave si egrave giagrave rivelato ai ldquopiccolirdquo i suoi i Dodici i 72 Qual egrave il contenuto di questa rivelazione Due momenti coordinati a chi Egli vuole Gesugrave manifesta di essere il ldquoFiglio dellrsquouomordquo nel disegno del Padre Egli introduce chi vuole nel progetto del Padreraquo (La Bibbia Piemme Casale Monferrato 1995 p 2461)

VIII laquoRiconoscendosi nella figura dei ldquopiccolirdquo la comunitagrave cristiana mostra di aver ca-pito il capovolgimento operato dalla rivelazione divina offerta qui a Gesugrave e da Gesugrave Il Figlio stesso che afferma di aver ricevuto tutto dal Padre (v 22) egrave Lui pure uno di questi bambini Non porta forse il titolo di ldquofigliordquo Senza la coscienza di essere ldquofigliordquo con la minuscola non sarebbe il ldquoFigliordquo con la maiuscolaraquo (F Bovon Luca vol 2 p 91)

IX laquoAudace lrsquoorante osa risalire dagli atti di Dio (ldquoTu hai svelatordquo) allrsquointenzione divina (εὐδοκία il ldquocompiacimentordquo) dal percepibile allrsquoinconoscibile di Dio Il detto (v 21d) ha un sapore liturgico somiglia a un responsorio o a unrsquoantifona Ecco quindi che il testo si puograve leggere a morsquo di dialogo come se un secondo credente rispondesse al primo proseguendo il rendimento di grazie Del resto la frase egrave cronologicamente al secondo posto Bisogna immaginare un profeta cristiano che in preghiera sottolinea con queste parole lrsquoascolto del primo detto ossia del rendimento di grazie (v 21bc) Questo responsorio esprime innanzitutto unrsquoadesione un sigrave il segno di un accordo Questa convergenza dei convincimenti viene in seguito resa esplicita (ὅτι egrave qui un ldquocherdquo o un ldquoin realtagraverdquo invece di un ldquopercheacuterdquo o di un ldquoinfattirdquo) Il commento riespone il primo detto in altri termini la rivelazione ai piccoli intesa qui anche come un avvenimento (ἐγένετο) egrave definita soprattutto quale affermazione del disegno salvifico di Dioraquo (F Bovon Luca vol 2 p 93)

X laquoCosigrave egrave piaciuto a Teraquo lett laquoCosigrave ci fu compiacimento in Tua presenzaraquo La TOB traduce laquoEgrave cosigrave che Tu hai disposto nella Tua benevolenzaraquo Luca vuole affermare che

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22 πάντα μοι παρεδόθη ὑπὸ τοῦ πατρός μου καὶ οὐδεὶς γινώσκει τίς

Tutto (ogni cosa)XI mi egrave stato donatoconsegnatoXII dal PadreXIII mio e nessuno conosceXIV

ἐστιν ὁ υἱὸς εἰ μὴ ὁ πατήρ καὶ τίς ἐστιν ὁ πατὴρ εἰ μὴ ὁ υἱὸς καὶ ᾧ ἐὰν βούληται ὁ υἱὸς ἀποκαλύψαι

chi egrave il Figlio se non il Padre neacute chi egrave il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

23 Καὶ στραφεὶς πρὸς τοὺς μαθητὰς κατ᾽ ἰδίαν εἶπενmiddot μακάριοι οἱ ὀφθαλμοὶ οἱ βλέποντες ἃ βλέπετε

Poi si voltograveXV verso i discepoli li prese a parte e disse laquoBeatiXVI gli occhi che vedono tutte queste cose

il piano di Dio la Sua benevolenza egrave a favore dei laquopiccoliraquo come lrsquoevangelista ha imparato dal suo maesto Paolo il quale in 1Cor 118-31 inneggia a Dio come Colui che si rivolge ai deboli e non ai forti di questo mondo

XI Stando al contesto lrsquoespressione laquoqueste coseraquo egrave in relazione con laquooraraquo egrave cioegrave la rivelazione che Gesugrave opera in fatti e parole e la comunione intima con il Padre nella forza dello Spirito tutto questo piano di salvezza egrave dono di rivelazione e non capacitagrave umana di comprensione laquoCon J Jeremias possiamo distinguere il tema (22a) lo sviluppo (22b) e la conclusione (22c) Il tema egrave la rivelazione totale del Padre al Figlio dunque non potere (exousia cfr Mt 2818) ma rivelazione Il verbo greco paradidomi denota la trasmissione di un insegnamento o di una tradizioneraquo (NVB 444)

XII Questo passivo indica che il Padre egrave la fonte e il Figlio egrave lrsquounico mediatoreXIII Il termine laquoPadreraquo ricorre 2x nei vv iniziali 21-22 laquoldquoPadrerdquo e ldquoFigliordquo sono

termini che rimandano a una profonda intimitagrave e a una straordinaria conoscenza fra lrsquouno e lrsquoaltro Per questo il Figlio puograve rivelare il Padre in un modo tutto speciale La relazione qui descritta rimanda alla piena conoscenza che di Dio aveva Gesugraveraquo (M Crimella Luca pp 198-199)

XIV laquoUn linguaggio relazionale cosigrave esplicito egrave inconsueto nei Sinottici men-tre invece si trova molto piugrave spesso in Giovanni (cfr 335 729 1014-15 133 1722529) Il logion di Luca egrave simile a quello di Mt 1117raquo (LT Johnson op cit p 152) laquoLo sviluppo del tema egrave in forma binaria e ha carattere giovanneo Qui Gesugrave manifesta chiaramente la coscienza della sua divinitagrave vi egrave una perfetta comunione di vita e un totale scambio di beni tra il Padre e il Figlio Questa realtagrave perograve diventa oggetto di rivelazione e strumento di salvezza il Figlio ci dona la conoscenza del Padre e noi possiamo avere un concetto esatto del Padre solo attra-verso la rivelazione che ce ne fa il Figlio I due termini conoscenza e Figlio vanno considerati in senso giovanneo la conoscenza indica una relazione personale (cfr Gv 173) lrsquouso assoluto di Figlio egrave proprio del quarto Vangelo (nei Sinottici ricorre solo in Mc 1332)raquo (NVB 444)

XV Il verbo laquovoltarsiraquo in Luca appare 7x e ha sempre Gesugrave come soggetto 79 (Gesugrave egrave meravigliato della fede del centurione e lo indica alle folle) 744 (Gesugrave si rivolge verso la peccatrice ma parla a Simone gli cambia prospettiva) 955 (Gesugrave rimprovera Giaco-mo e Giovanni che vogliono punire i Samaritani) 1023 (si rivolge ai discepoli) 1425 (rivolto alle folle pone le condizioni della sequela) 2261 (egrave lo sguardo di Gesugrave su Pietro che ha tradito) 2328 (lungo la via dolorosa Gesugrave si rivolge a una grande moltitudine di persone e alle donne) Il verbo dunque non egrave laquoredazionaleraquo come qualche autore afferma ma esprime lrsquointervento di Cristo che perdona stimola chiede afferma il Suo voltarsi opera una trasformazione su coloro a cui si rivolge

XVI Gesugrave dichiara la beatitudine di chi sa riconoscere qui e ora la presenza del Padre negli avvenimenti che caratterizzano la vita terrena di Lui e dei suoi discepoli

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24 λέγω γὰρ ὑμῖν ὅτι πολλοὶ προφῆται καὶ βασιλεῖς ἠθέλησαν ἰδεῖν ἃ ὑμεῖς βλέπετε καὶ οὐκ εἶδαν καὶ ἀκοῦσαι ἃ ἀκούετε καὶ οὐκ ἤκουσαν

Vi dico infatti che molti profetiXVII e re hanno desiderato vedere quello che voi vedete ma non lrsquohanno visto ascoltareXVIII quello che voi ascoltate ma non lrsquohanno ascoltatoraquo

25 Καὶ ἰδοὺ νομικός τις ἀνέστη ἐκπειράζων αὐτὸν λέγωνmiddot διδάσκαλε τί ποιήσας ζωὴν αἰώνιον κληρονομήσω

Ed ecco un certo dottoreXIX della Legge si alzograve per metterlo alla provaXX Maestro che cosa devo fare per ereditareXXI la vita eterna

(cfr Lc 1256) in essi infatti sta nascosta e operante la realtagrave lungamente desiderata dai profeti Egrave nellrsquooggi della salvezza propostaci da Cristo nella Chiesa (ecco un altro motivo per cui Luca ha scritto gli Atti degli Apostoli) che noi possiamo fare nostra questa beatitudineraquo (NVB 444-445) laquoQuesto egrave il settimo macarismo che abbiamo nel Vangelo (cfr 145 62021[2x]22 723) Qui lrsquoaccento egrave posto sul vedere nei vv 24 e 28 invece egrave sullrsquoascoltare Ci richiama alla mente 818 ldquoFate attenzione dunque a come ascoltaterdquoraquo (LT Johnson op cit p 152) laquoBeatitu-dine rivolta ai suoi in disparte essi sono i testimoni privilegiati dellrsquointervento escatologico di Dio avviato in Gesugrave Luca trae una conclusione alla catechesi del Maestro Insiste sul vedere ma anche sullrsquoascoltare che ha giagrave altrove indicato come veicolo di salvezza (cfr 421)raquo (La Bibbia Piemme 2461)

XVII I profeti sono stati chiamati e inviati ad annunciare la salvezza ma neacute essi neacute i potenti (cioegrave i re) potranno vedere e ascoltare le rivelazioni del Figlio di Dio Continua come prima al v 21 la contrapposizione tra i potenti del mondo e i piccoli del Vangelo

XVIII laquoMentre nellrsquoattesa giudaica si esprimeva solo lrsquoatto del vedere Gesugrave vi aggiunge quello dellrsquoudire percheacute nella sua predicazione questo implica lrsquoaccet-tazione della proposta di salvezza (cfr 722)raquo (NVB 445)

XIX Il termine νομικός ricorre in Luca 6x (730 1025 11454652) e vuol dire sempre laquostudioso della Leggeraquo laquoIn greco classico νομικός egrave un aggettivo (cfr Tt 39) mentre nellrsquounica occorrenza della Settanta egrave sostantivo e si riferisce al ldquoperito della Toragraverdquo Eleazaro (4Maccabei 54) Tipico termine di Luca rimanda a una categoria di persone specializzate nella conoscenza della Leggeraquo (M Crimella op cit p 200)

XX Il verbo ἐκπειράζω ricorre in Lc 412 a proposito della prova a cui egrave sot-toposto Gesugrave da parte del diavolo ed egrave contenuto nella citazione di Dt 616 Nel nostro testo il verbo assume subito lrsquointenzione ostile della domanda tesa a tendere un tranello a Gesugrave chiamato laquoMaestroraquo (διδάσκαλος)

XXI laquoLa stessa domanda ricorre in seguito in Lc 1818 e nei passi paralleli di Mt 1929 e Mc 1017 Questa combinazione di termini non si trova nella Torah Lrsquoldquoereditagraverdquo (klēronomia) promessa al popolo egrave la terra (Gn 284 Dt 18 212 41 cfr At 75) Il LXX Sal 155 dice che il Signore egrave lrsquoereditagrave del salmista e il LXX Sal 3618 parla di unrsquoereditagrave eterna (cfr anche Est 47) ma questa non egrave legata alla ldquovita eternardquo In LXX Dn 122 drsquoaltra parte i giusti risorgeranno alla ldquovita eternardquo Nel NT lrsquoidea di una ldquoereditagrave eternardquo si trova solo in Eb 915 che perograve si rifagrave a 1Pt 14 ma la nozione di ldquovita eternardquo ricorre frequente (cfr ad esempio Rm 27 521 622-23 Gal 68 Gd 21 e in particolare Gv 315-16) Negli altri Sinottici si trova soltanto una volta ma Luca la usa ancora in 181830 At 134648raquo (LT Johnson

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26 ὁ δὲ εἶπεν πρὸς αὐτόνmiddot ἐν τῷ νόμῳ τί γέγραπται πῶς ἀναγινώσκεις

Gli disse Che cosaXXII sta scritto nella legge Come leggi

27 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπενmiddot ἀγαπήσεις κύριον τὸν θεόν σου ἐξ ὅλης [τῆς] καρδίας σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ ψυχῇ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ ἰσχύϊ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ διανοίᾳ σου καὶ τὸν πλησίον σου ὡς σεαυτόν

Rispose Amerai il Signore tuo DioXXIII con tutto il tuo cuoree con tutta la tua anima e con tutte le tue forze e con tutta la tua mente eil tuo prossimo come te stesso

28 εἶπεν δὲ αὐτῷmiddot ὀρθῶς ἀπεκρίθηςmiddot τοῦτο ποίει καὶ ζήσῃ

Gli disse Hai risposto rettamenteXXIV farsquo questo e vivrai

op cit p 155) Cosa vuol dire lrsquoesperto della Legge Egli chiede cosa deve fare per ottenere il premio della comunione definitiva con Dio percheacute spesso i Giudei avevano paura di osservare la Legge senza ottenerne il premio Egrave una domanda che ci si fa anche oggi

XXII In perfetto metodo rabbinico Gesugrave risponde con una contro-domanda addirittura doppia laquoChe cosahellip Comeraquo Evidentemente da interrogato diventa interrogante e inverte i ruoli egrave la sua grande abilitagrave educativa spostando sempre tutto dal piano teorico a quello pratico

XXIII laquoCon leggere varianti nelle proposizioni Luca qui riproduce sostan-zialmente LXX Dt 65 aggiungendo la frase ldquoe con tutta la tua mente (dianoia)rdquoraquo (LT Johnson op cit p 155) Alla citazione di Dt 65 egrave aggiunto il testo di Lv 1918 La versione di Luca si differenzia dagli altri Sinottici percheacute unisce i due comandamenti in uno solo laquoGesugrave vuole mettere a fuoco attraverso la conoscenza e la sapienza di uno scriba il cuore della Legge amerai Dio (Dt 65) e amerai il tuo prossimo come te stesso (Lv 1918) La Legge mosaica egrave buona se Gesugrave com-menta laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo Attendibile segno di tensione tra protocristianesimo e sinagoga segno di una deplorevole dissociazione tra amore di Dio e del prossimo egrave lrsquoimmediato collegamento di Lv 1918 a Dt 65 per Luca i due valori sono inscindibiliraquo (La Bibbia Piemme cit p 2461)

XXIV Lrsquoavverbio ὀρθῶς ricorre in Lc 735 (il sordo κωφός balbuziente μογι-λάλος) dunque un sordastro 743 (Simone il fariseo ha giudicato bene) 1028 2021 (i dottori della Legge e i capi dei sacerdoti affermano che Gesugrave parla e in-segna rettamente)

XXV Puograve essere sostantivo oppure avverbio nel primo caso abbiamo laquoE chi egrave il mio prossimoraquo nel secondo il senso egrave laquoE chi egrave vicino a meraquo A motivo della vicinanza della citazione della posizione del pronome personale μου e del ritmo del dialogo sembra piugrave opportuna la scelta del termine come sostantivo

XXVI Il dottore della Legge laquovuole giustificare la domanda che ha posto non voleva solo tentare Gesugrave (in questo caso sarebbe stata troppo ovvia la risposta da dare) ma richiedeva un concetto piugrave chiaro di prossimoraquo (NVB 446) Egli perograve si muove sempre su un ambito teorico senza mettersi in gioco egrave il classico intellettuale che discutehellip ma non fa

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29 ὁ δὲ θέλων δικαιῶσαι ἑαυτὸν εἶπεν πρὸς τὸν Ἰησοῦνmiddot καὶ τίς ἐστίν μου πλησίονXXV

Ma quegli volendo giustificarsiXXVI disse a Gesugrave E chi egrave il mio prossimoXXVII

30 Ὑπολαβὼν ὁ Ἰησοῦς εἶπεν ἄνθρωπός τις κατέβαινεν ἀπὸ Ἰερουσαλὴμ εἰς Ἰεριχὼ καὶ λῃσταῖς περιέπεσεν οἳ καὶ ἐκδύσαντες αὐτὸν καὶ πληγὰς ἐπιθέντες ἀπῆλθον ἀφέντες ἡμιθανῆ

ReplicandoXVIII Gesugrave disseUn (certo) uomoXXIX scendeva da Gerusalemme a GericoXXX e incappograve nei brigantiterroristiXXXI i quali dopo averlo spogliato e percosso se ne andarono abbandonandolo mezzo morto

31 κατὰ συγκυρίαν δὲ ἱερεύς τιςXXXII Ma per caso un (certo) sacerdote

XXVII laquoPer Lv 1918 ldquoil prossimordquo sono ldquoi figli del Tuo popolordquo (ossia gli altri Israeliti) Piugrave avanti in Lv 1933-34 questo viene esteso ai ger (ldquostranierirdquo) residenti sul territorio Dato che nella traduzione dei LXX ger egrave reso con prosēlytos (ldquoproseli-tirdquo) questo atteggiamento di amore era alquanto ristretto Tra i gruppi settari come quello di Qumran la distinzione tra lrsquoamore verso i figli della luce e qualsiasi altra persona era assoluta (cfr 1Qs 19-10) Tra i farisei si discuteva molto sui rapporti che potevano intercorrere con i non-Giudei come ad esempio m Abodah Zarah 11 21-2 49-10raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXVIII In Lc 743 (Simone il fariseo risponde a Gesugrave) 1030 (Gesugrave riprende il discorso per esplicare ancora meglio cosa Egli intenda perograve non offre una motivazione razionale bensigrave usa una parabola per catturare lrsquoascoltatore e capovolgere il suo punto di vista In questo senso le parabole non solo sono un ottimo strumento pedagogico ma diventano lrsquoespressione per rovesciare le proprie convinzioni e aprire un nuovo orizzonte di vita laquoGesugrave accoglie la domanda nella misura in cui la comprende bene Tali sembrano essere qui le due sfumature del verbo ὑπολαμβάνω ldquoaccogliererdquo e ldquocomprendererdquo che srsquoincontrano nei dialoghi sia giudaici che greciraquo (F Bovon op cit p 109)

XXIX Dal contesto sembrerebbe che sia un giudeo percheacute forse dopo aver preso parte al culto sta scendendo da Gerusalemme collocata a circa 850 m slm verso Gerico la cui oasi egrave a circa -240m slm il dislivello egrave notevole Il percorso pietroso e arido egrave di circa 27 km

XXX laquoGerico era sede di sacerdoti e leviti Riccorrendo la loro settimana di servizio al tempio salivano a Gerusalemme Alla vista del malcapitato devono scegliere tra lui morente e Lv 211 che prescrive di evitare ogni contatto con cadaveri o uomini morentiraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XXXI Il termine greco λῃστής ricorre in Lc 103036 (il nostro testo) 1946 (Gesugrave rimprovera di aver reso il Tempio covo di ladroni) 2252 (Gesugrave rimprovera i capi dei sacerdoti i capitani del Tempio e gli anziani per averlo considerato un briganteterrorista laquoIl termine lēstēs egrave usato da Giuseppe per bande organizzate di ladroni di strada che rendevano il viaggiare pericoloso (cfr Giuseppe La guerra giudaica 2228-230)raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXII laquoIl pronome indefinito tis usato per ciascuno dei personaggi del racconto indica che essi rappresentano le rispettive categorie I sacerdoti e i leviti pur non facendo parte dellrsquoaristocrazia facoltosa rappresentavano simbolicamente la classe dirigente (cfr ad esempio 1QS 18ss 51-4) Erano soggetti a restrizioni di puritagrave legale che limitavano i loro contatti con gli altri Ciograve che il racconto vuol dimo-

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κατέβαινεν ἐν τῇ ὁδῷ ἐκείνῃκαὶ ἰδὼν αὐτὸν ἀντιπαρῆλθενmiddot

scendeva per quello strada e avendolo vistoXXXIII passograve oltreXXXIV dal lato opposto (= passare senza fermarsi nonostante abbiano visto)

32 ὁμοίως δὲ καὶ Λευίτης [γενόμενος] κατὰ τὸν τόπον ἐλθὼν καὶ ἰδὼνἀντιπαρῆλθεν

Allo stesso modo anche un levita giunto sul posto e avendolo vistopassograve oltre dal lato opposto

33 Σαμαρίτης δέ τις ὁδεύωνXXXV ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν

Invece un (certo) samaritanoXXXVI che passava per la strada giunse accantoXXXVII a lui

strare non egrave un contrasto tra i Giudei e i Samaritani a vantaggio di questi ultimi ma un contrasto tra quelli che sono ufficialmente riconosciuti come appartenenti al popolo e quelli che non lo sonoraquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXIII laquoEgrave probabile che il sacerdote abbia finito il proprio servizio e rientri a casa Invece di unire lrsquoamore del prossimo col servizio di Dio trascura la misericordia com-plemento obbligato della pietagrave Lo stesso vale per il levita altro officiante del tempio di rango inferiore Luca li considera imperdonabili percheacute dopo aver visto (ἰδὼν vv 31 e 32) hanno entrambi chiuso gli occhi Non srsquoincontrano col ferito si allontanano diventano inesistenti morti al presente trattenuti dal loro passato condizionati da regole rituali e da pulsioni egoiste Sono passati senza fermarsiraquo (F Bovon op cit p 111)

XXXIV laquoIl senso di questo verbo (ἀντιπαρέρχομαι) raro non egrave evidente poicheacute una delle preposizioni suggerisce il passare oltre (παρά) e lrsquoaltra un camminare di fronte o contro (ἀντί)raquo (ivi n 10 111) laquoAlla lettera ldquoFece un giro intorno a lui e passograve oltrerdquo Luca per mezzo del verbo ἀντιπαρέρχομαι dagrave corpo alla scelta del ministro di culto dal punto di vista fraseologico infatti il preverbio ἀντί sottolinea la distanza fra il sacerdote e lrsquoanonimo passante (cfr anche il v 32)raquo (M Crimella op cit p 201)

XXXV Il verbo egrave hapx legomenon nel NT e richiama il sostantivo ὁδός via che ricorre in Luca 20x 17679 244 345 727 8512 9357 10431 116 1258 1423 1835 1936 2021 243235

Questo termine indica una persona che egrave per la via che compie un cammino Da 957 in poi Gesugrave compie la sua via verso il mistero pasquale cfr E Della Corte Solidarietagrave con Cristo solidarietagrave con gli uomini La conversione a uno stile di vita cristia-no e quindi solidale il cammino del credente nel grande inserto lucano (Lc 951-1946) laquoPresenza Pastoraleraquo 4-5 (1999) pp 27-60 Fin dallrsquoinizio il personaggio egrave dunque presentato in forte sintonia con il Cristo stesso che ha iniziato il suo viaggio decisivo

XXXVI laquoQuesta identificazione acquista tanta piugrave forza se si considera lrsquoostilitagrave mostrata dai Samaritani contro il ministero stesso di Gesugrave giagrave accennato in 953 Un altro Samaritano egrave descritto in modo positivo in 1716 e la missione in Samaria segna unrsquoimportante tappa nella diffusione del lieto messaggio negli Atti (18) riportando in quella regione un notevole successo (At 81-14 931153)raquo (LT Johnson op cit p 156) laquoSecoli di meditazione devota hanno offuscato la nostra capacitagrave di percepire lrsquoostilitagrave che contrapponeva Giudei e Samaritani Dopo lrsquoesilio babilonese i Samaritani si erano opposti alla restaurazione di Gerusalemme e nel II

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καὶ ἰδὼν ἐσπλαγχνίσθη e avendolo visto ne provograve compassioneviscere di misericordiaXXXVIII

34 καὶ προσελθὼν κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτοῦ ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ ἴδιον κτῆνος ἤγαγεν αὐτὸν εἰς πανδοχεῖονXXXIX καὶ ἐπεμελήθη αὐτοῦ

fattosi vicinoXL gli fasciograve le ferite versandovi olio e vinoe caricatolo sulla sua cavalcatura lo portograve alla locanda esi prese cura di lui

sec aC avevano collaborato con i sovrani siriani nelle guerre contro i Giudei Nel Siracide (5025-26) che risale al 200 aC si dice che i Samaritani ldquonon sono neppure una nazionerdquo e nel 128 aC il sommo sacerdote giudeo bruciograve il tempio Samaritano sul monte Garizim Allrsquoinizio del I sec dC durante la Pasqua i Samaritani sparsero le ossa di un cadavere nel tempio contaminandolo e impedendo la celebrazione della festivitagraveraquo (JR Donahue Il Vangelo in parabola Brescia 2016 pp 122-123)

XXXVII Notiamo la differenza tra i tre personaggi il sacerdote e il levita passano laquooltreraquo (antiparagrave-) mentre il Samaritano passa laquoaccantoraquo (katagrave) Luca nota con molta finezza questo particolare lrsquointeresse del Samaritano inizia proprio con il laquopassare accantoraquo invece che laquooltreraquo

XXXVIII Lrsquoevangelista Luca usa questo verbo in 713 (episodio della peccatrice) 1033 1520 (il padre lo vide e ne ebbe compassione) Non ricorre negli Atti degli Apostoli laquoIl verbo ha una radice che richiama le interiora (τὰ σπλάγχνα) cioegrave i sentimenti piugrave profondi In Luca caratterizza lrsquointensa emozione di Gesugrave di fronte alla donna vedova che ha perso lrsquounico figlio (713) inoltre lrsquoevangelista utilizza lo stesso verbo per esprimere lo slancio del padre allorcheacute vede il figlio prodigo che si sta avvicinando a casa (1520)raquo (M Crimella op cit p 201) laquoEgrave significativo che per parlare di compassione e di misericordia lrsquoAntico Testamento adoperi il termine raHaacutemicircm Tale termine deriva da reHem cioegrave grembo materno con esso possono essere indicate anche le viscere di un essere umano che tanto nellrsquoAntico quanto nel Nuovo Testamento sono considerate la sede dei sentimentiraquo (E Della Corte Mi sono legato a voi Le persone consacrate luce del Regno Roma 2015 p 141) Uno dei vertici della misericordia dellrsquoAT egrave il testo di Os 111-11 nel quale al v 8 si dice laquoMi dagrave un tuffo il cuore mi si sommuovono le viscereraquo (μετεστράφη ἡ καρδία μου ἐν τῷ αὐτῷ συνεταράχθη ἡ μεταμέλειά μου nel quale troviamo il termine μεταμέλεια che appartiene allrsquoambito semantico del verbo citato da Lc 103435 prendersi cura che compare nel NT in 1tm 35 con una chiara valenza affettiva e pastorale di cura)

XXXIX Letteralmente questo termine significa laquoil luogo accogliente per tuttiraquo Il termine πανδοχεύς al v 36 significa allora laquolrsquoonni-accoglienteraquo

XL Il verbo προσέρχομαι in Luca ha qui come soggetto il Samaritano e in 714 lo stesso Gesugrave che si accosta alla bara del giovinetto morto e lo tocca sono gli episodi che rivelano lrsquoamorevole accostarsi e il prendersi cura e in entrambi i casi egrave donata la Vita

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35 καὶ ἐπὶ τὴν αὔριον ἐκβαλὼν ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ καὶ εἶπενmiddot ἐπιμελήθητιXLI αὐτοῦ καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς ἐγὼ ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με ἀποδώσω σοι

E il giorno dopo estrasse due denarie li diede allrsquoalbergatore dicendoPrenditi cura di lui e se spenderai qualcosa in piugrave te lo pagherograveal mio ritorno

36 τίς τούτων τῶν τριῶν πλησίον δοκεῖ σοι γεγονέναι τοῦ ἐμπεσόντος εἰς τοὺς λῃστάς

Chi di questi tre pensi si sia stato prossimoXLII a colui che incappograve nei briganti

37 ὁ δὲ εἶπενmiddot ὁ ποιήσας τὸ ἔλεος μετ᾽ αὐτοῦ εἶπεν δὲ αὐτῷ ὁ Ἰησοῦςmiddot πορεύου καὶ σὺ ποίει ὁμοίως

Disse Chi ha fattoXLIII compassione con lui Allora Gesugrave gli disse Mettiti in camminoXLIV e anche tu farsquo lo stesso

XLI laquoEgrave sorprendente vedere come per parlare dellrsquoincarico affidato allrsquoalbergatore Luca adoperi lo stesso verbo (ἐπιμελέομαι epimeleacuteomai curare aver cura) con cui nel v 34b aveva riassunto lrsquoazione esemplare del Samaritano Lrsquoalbergatore deve adesso proseguire esattamente quanto il Samaritano aveva fatto con il bisognoso Drsquoimportanza decisiva non egrave la persona o lrsquoistituzione via via operante bensigrave soltanto il bene del ferito In questrsquoultima parte possiamo vedere un certo apice narrativo nel fatto che soltanto qui nel corso di tutta la parabola si ricorre al discorso diretto Inoltre lrsquoincarico di prendersi cura egrave formulato allrsquoimperativo (ἐπιμελήθητι epimelecircthecircti abbi cura di lui) cosiccheacute qui abbiamo il corrispettivo interno alla parabola dei due imperativi di Gesugrave sul piano della discussione (v 28 ldquoFarsquo questordquo v 37 ldquoVarsquo e anche tu farsquo cosigraverdquo)raquo (R Zimmermann Compendio delle parabole di Gesugrave Brescia 2011 pp 847-848)

XLII laquoGesugrave trasforma la questione da un obbligo legale (chi merita il mio amore) a un atto di altruistica donazione (a chi posso dimostrare di essere il pros-simo) e di questo il tanto disprezzato Samaritano diventa un modello moraleraquo (LT Johnson op cit p 156)

XLIII laquoLa risposta del legista congiunge lrsquointerno con lrsquoesterno ossia il sentimento (τὸ ἔλεος ldquola misericordiardquo) con lrsquoazione (ὁ ποιήσας ldquochi ha agitordquo) sottolinea anche la relazione (μετ᾽αὐτοῦ ldquocon luirdquo ldquonei suoi confrontirdquo) Lrsquoevoluzione del legista continua prima polemico (v 25) poi riservato (v 29) si egrave impegnato in una relazione con Gesugrave (v 37a) La sua risposta verbale rischia proprio di diventare pratica (v 37b) Il legista e Gesugrave si sono infine trovati drsquoaccordo Grazie alla pedagogia del maestro il discepolo si egrave evoluto Ha capito la nuova definizione di prossimo alla quale Gesugrave voleva condurlo Quello che era un problema per i rabbi del tempo (quale estensione dare alla nozione di prossimo) riceve qui una risposta che non egrave stata dettata ma si egrave imposta alla riflessione dialogante e credente Con il suo affetto e la sua discrezione Gesugrave ha saputo divenire il prossimo del legistaraquo (F Bovon op cit p 114) Bovon parla di laquonuova definizioneraquo mentre Gesugrave opera uno spostamento dal piano teorico a quello pratico portando a comprendere che laquoil fareraquo riguarda il proprio modo di diventare laquoprossimoraquo nellrsquoamore Non basta sapere laquoche cosaraquo dice la Legge neacute saperla leggere se non la si vive

XLIV Luca usa molte volte questo verbo πορεύομαι e sono interessanti queste citazioni in 78 per ben 2x nellrsquoepisodio del centurione indica un laquoandaremettersi

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38Ἐν δὲ τῷ πορεύεσθαι αὐτοὺς αὐτὸς εἰσῆλθεν εἰς κώμην τινά γυνὴ δέ τις ὀνόματι Μάρθα ὑπεδέξατο αὐτόν

Ora mentre essi erano in camminoXLV avvenne che egli entrograve in un villaggioXLVI e una certa donna di nome Marta lo ricevetteXLVII (in casa sua)

in camminoraquo per eseguire un comando in 750 Gesugrave comanda alla peccatrice di laquoandare in paceraquo cioegrave drsquoora in poi di non peccare piugrave nella propria vita in 814 si richiama il rischio che lungo il cammino i piaceri le ansie e le ricchezze possano soffocare la vita (parabola del seme) in 848 Gesugrave lo dice allrsquoemorroissa come prima lrsquoaveva detto alla peccatrice in 95152535657 il verbo indica il cammino che Gesugrave sta facendo verso Gerusalemme per vivere il Mistero pasquale e lo fa con decisione (951) 1037 egrave il nostro testo e subito dopo il verbo serve da aggancio con il terzo quadro del trittico laquomentre erano in camminoraquo In 1331-33 crsquoegrave un richiamo del viaggio iniziato in 951 e la valenza egrave sempre quella pasquale In 154 egrave il pastore che si mette in cammino per cercare la pecora perduta in 1515 il figlio minore degrada fino a laquoincollarsiraquo a un pagano e a pascolare i porci in 1518 il giovane si mette in cammino per tornare a casa del padre percheacute ha fame In 1719 Gesugrave ordina al lebbroso Samaritano di andare in pace In Lc 1912 Gesugrave egrave colui che deve andare a prendere la dignitagrave regale 1928 (Egli precede verso Gerusalemme) 1936 (lrsquoentrata finalmente a Gerusalemme) Come si puograve notare il verbo ha un senso profondo e indica un laquocamminoraquo che prende tutta la persona e il modello egrave Gesugrave La stessa parabola che stiamo esaminando egrave definita laquoracconto esemplareraquo proprio a motivo di questa sua pregnanza

XLV laquoLe prime parole richiamano il cammino di Gesugrave verso la sua Passione e il plurale fa pensare alla componente comunitaria del viaggio ma inclusi in αὐτοὺς (ldquoessirdquo) i discepoli itineranti scivoleranno nellrsquoombra lasciando la ribalta alle persone del luogo ossia alle due donne e soprattutto ad αὐτὸς ldquoa Luirdquo cioegrave allo stesso Gesugraveraquo (F Bovon op cit pp 126-127)

XLVI laquoIl motivo del cammino verso Gerusalemme torna al v 38 Gesugrave entra in casa di due donne e insegna loro la Parola Tre annotazioni Marta e Maria si collocano forse nella tradizione di ospitalitagrave che veniva offerta ai missionari in epoca protocristiana (At 1614s Didachegrave 114-6) il fatto che non abbia problemi a entrare in casa loro riflette una mentalitagrave ellenistica non certo ebraica sorprende che abbia impartito loro il suo insegnamento dal momento che alle donne non potevano essere comunicati i segreti di Dio esse non erano ammesse alla lettura della Torah e non potevano partecipare alla liturgia sinagogale Gesugrave non fa di-scriminazioni elargisce a uomini e donne il suo amore e i suoi doni anzi accoglie le donne al seguito (82-3)raquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XLVII Luca usa solo 2x questo verbo nel nostro testo per Marta e in 196 per Zaccheo dove aggiunge anche il participio presente χαίρων Marta accoglie Gesugrave allrsquoinizio ma le azioni successive degradano man mano il valore di questo verbo iniziale

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XLVIII Per Maria Luca usa innanzitutto il verbo παρακαθέζομαι (hax legomenon nel NT e usato nella LXX) seguito dallrsquoespressione πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου per indicare una condizione discepolare laquostare seduti ai piediraquo vuol dire porsi in atteggiamento di ascolto Egrave laquola postura di un discepolo come Paolo egrave stato istruito ldquoai piedi di Gamalielerdquo (At 223) La posizione indica la devozione nei confronti del maestroraquo (M Crimella op cit p 202)

XLIX Luca usa il verbo allrsquoimperfetto indicativo per indicare un ascolto prolun-gato della Parola del Kyrios (τὸν λόγον αὐτοῦ) laquoMaria egrave attenta a ciograve che dice Gesugrave e perciograve lo accoglie cosigrave comrsquoegrave un profeta che annuncia la ldquoParola di Diordquo (811) In Luca-Atti lo stare seduti ai piedi di qualcuno indica sempre un riconoscimento della sua autoritagrave (738 83541 1716 At 43537 52 223)raquo (LT Johnson op cit p 156)

L laquoSe il verbo περισπῶμαι presenta una sfumatura peggiorativa egrave percheacute que-sta profluvie di attivitagrave comprensibile [egrave la padrona di casa] ma sproporzionata impedisce a Marta di vivere lrsquoessenziale nel momento presente Si fonda peraltro su una preoccupazione legittima ma risponde pure a unrsquoansia non conveniente Il secondo elemento πολλὴν (ldquomolteplicerdquo tradotto con ldquomoltordquo) a cui si contrap-porragrave la realtagrave ldquounicardquo (ἑνὸς tradotto con ldquouna solardquo) menzionata da Gesugrave Marta fa troppo il suo ldquoserviziordquo (διακονία) che potrebbe e dovrebbe essere positivo ne risulta pregiudicato Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quantomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spiritualiraquo (F Bovon op cit p 129)

LI laquoIl verbo περισπάομαι egrave un hax legomenon nel NT usato allrsquoimperfetto con evidente senso di durata Esso ha un duplice valore da una parte significa ldquoessere completamente occupatordquo ldquoessere fortemente sovraccaricatordquo dallrsquoaltra ldquoessere distolto distrattordquo La differenza egrave fine qui Luca volutamente gioca sulla sottile ambivalenza creando un effetto di polisemiaraquo (M Crimella op cit p 203) Egrave anche indicativo che il verbo sia seguito da questo oggetto laquodai molti servizifaccenderaquo (περὶ πολλὴν διακονίαν) per dire che queste invece di essere al servizio dellrsquoaccoglienza occupano Marta e la distraggono

LII laquoLa doppia menzione del nome fa di Marta una persona cara al Maestro Nel nome ldquoSignorerdquo che lei gli rivolge crsquoegrave familiaritagrave e considerazione Marta rap-presenta colei che ha ricevuto la Parola tra le spine ascolta la Parola ma le molte preoccupazioni la soffocano sigrave che essa non dagrave frutto Maria invece egrave colei che ha ricevuto la Parola in un terreno fertile ascolta e dagrave frutto Lrsquoepisodio descrive la

39 καὶ τῇδε ἦν ἀδελφὴ καλουμένη Μαριάμ [ἣ] καὶ παρακαθεσθεῖσα πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου ἤκουεν τὸν λόγον αὐτοῦ

Or ella aveva una sorella che si chiamava Maria la quale si pose a sedereXLVIII ai piedi del Signore e ascoltavaXLIX la Sua parola

40 ἡ δὲ Μάρθα περιεσπᾶτο περὶ πολλὴνL διακονίανmiddot ἐπιστᾶσα δὲ εἶπεν κύριε οὐ μέλει σοι ὅτι ἡ

Ma Marta tutta presa dalle molte faccendeLI si avvicinograve e disse laquoSignoreLII

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preoccupazione di Luca che vede nella sua comunitagrave un eccesso di impegno sociale a scapito dellrsquoascoltare la Parola Lrsquoinvito di Gesugrave egrave a ridimensionare quel servizio pur necessario sullrsquoessenzialeraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIII La domanda di Marta in realtagrave egrave indirettamente un atto di accusa alla sorella che a suo giudizio laquoperde temporaquo invece di collaborare (il verbo συναντι-λαμβάνομαι hapax legomenon) allrsquoaccoglienza di questo ospite cosigrave importante e familiare

LIV Non egrave laquoGesugraveraquo a rispondere a Marta ma il laquoSignoreraquo egrave un particolare molto fine con cui Luca introduce la laquochiamataraquo di Marta a cercare lrsquoessenziale senza lasciare che le preoccupazioni invadano il cuore e spengano lo spirito laquoGli uomini non devono preoccuparsi di una autorealizzazione attraverso le proprie opere percheacute Dio offre loro una ragione drsquoessere con il suo amore Superate quelle preoccupazioni le premure in senso positivo occupano armoniosamente lo spi-rito umano [cfr 1Cor 1225 2Cor 1128] [hellip] Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affanni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni si presentano allo spirito del credente come forma di servizioraquo (F Bovon op cit pp 130-131)

LV laquoNellrsquoAT vi sono solo quattro occasioni nelle quali qualcuno egrave chiamato due volte per nome Abraam (cfr Gen 2211) Giacobbe (cfr Gen 462) Mosegrave (cfr Es 34) Samuele (cfr 1Sam 310) Si tratta dunque di una chiamata di una vocazione piugrave che di un rimprovero (cfr anche 1334 ldquoGerusalemme Gerusalemmerdquo e 2231 ldquoSimone Simonerdquo)raquo (M Crimella op cit p 204) Gesugrave perciograve laquochiamaraquo Marta a vivere in modo autentico scegliendo quella laquoparte buonaraquo come ha fatto Maria per compiere ogni cosa Egrave dallrsquoascolto che nella Bibbia procede il vero cammino

LVI Il verbo μεριμνάω ricorre 5x in Luca 1041 1211 (non preoccuparsi della testimonianza da dare nei tribunali a motivo della fede) 122225 (rivolto ai disce-poli non stare in ansia per la propria vita percheacute non si egrave in grado di aggiungervi nemmeno unrsquoora) 1226 (non affannarsi per il resto)

LVII Il verbo θορυβάζω egrave hapax legomenon nel NT e laquorichiama lrsquoidea della confusione del tumulto della sommossa e quindi al passivo [presente] dellrsquoes-sere inquieto agitato preoccupato I due verbi sono da considerarsi unrsquoendiadiraquo (M Crimella op cit p 205) Il risultato di tanto affaccendarsi egrave solo quello di laquomettersi in agitazioneraquo

ἀδελφή μου μόνην με κατέλιπεν διακονεῖν εἰπὲ οὖν αὐτῇ ἵνα μοι συναντιλάβηται

queste non trsquoimporta che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire Dille dunque che mi aiutiraquoLIII

41 ἀποκριθεὶς δὲ εἶπεν αὐτῇ ὁ κύριοςmiddotΜάρθα Μάρθα μεριμνᾷς καὶ θορυβάζῃ περὶ πολλά

Ma il SignoreLIV rispondendo le disse laquoMarta MartaLV tu ti preoccupiLVI e ti inquietiLVII per molte cose

ernesto
Barra

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42 ἑνὸς δέ ἐστιν χρείαmiddot Μαριὰμ γὰρ τὴν ἀγαθὴν μερίδα ἐξελέξατο ἥτις οὐκ ἀφαιρεθήσεται αὐτῆς

ma una sola cosa egrave necessaria e Maria ha sceltoLVIII la parte buonaLIX che non le saragrave toltaraquo

2 Struttura retorica del testo

Il testo che segue egrave un tentativo di mostrare graficamente la struttura del testo evidenziando le parole e le espressioni che si richiamano Dopo ogni quadro chiarisco ed esplicito

1021 In quella ora Gesugrave ESULTOgrave nello Spirito Santo e disse-------------------------------------------------------------

laquoIO TI BENEDICO Padre Signore del cielo e della terra- che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti

e- che hai rivelato queste cose ai Piccoli

SIgrave Padre percheacute cosigrave a Te egrave piaciuto

Luca cita le tre Persone della Trinitagrave Gesugrave esulta nello Spirito Santo e benedice il Padre che egrave anche Signore del cielo e della terra

LVIII laquoMaria ha scelto bene ldquolrsquounica cosa di cui crsquoegrave bisognordquo la parte buona (cfr Sal 165 11957) In ginocchio ai piedi del Maestro Immagine della comunitagrave ecclesiale lucana orante e discente Maria viene esaltata da Gesugrave che tuttavia non egrave troppo severo con Marta in fondo lei non agisce male soltanto non ha ancora scoperto lrsquoessenziale il motore di ogni attivitagrave Maria potragrave ben fare in qualunque momento le faccende di casa Marta invece egrave rimasta indietro nellrsquoascolto della Parolaraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIX Le traduzioni spesso usano il comparativo laquomiglioreraquo dipendendo dalla Vetus latina (optimam) mentre Luca usa lrsquoaggettivo al grado semplice e sceglie ἀγαθός invece di καλός per dare la valenza morale-esistenziale alla scelta da fare ascoltare egrave davvero accogliere il Signore percheacute il Messia che viene egrave la Parola Egrave molto forte il confronto con Lc 88 dove si parla della laquoterra buonaraquo che accoglie il seme della Parola a una chiamata deve corrispondere una risposta a un dono la responsabilitagrave ad accoglierlo e farlo fruttare

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e afferma che ha nascosto per un verso e per lrsquoaltro ha rivelato Sono destinatari della rivelazione non i potenti del mondo ma i piccoli

22 Tutto mi egrave stato dato dal Padre mio

e nessuno saconosce chi egrave il Figlio se non il Padreneacute

chi egrave il Padre se non il Figlio

e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

Qui al centro della preghiera (1022) la rivelazione della mutua comunione del Padre e del Figlio aperta a coloro che sono i desti-natari di questa meravigliosa novitagrave egrave il Popolo di Dio la Chiesa a cui Luca sta trasmettendo il suo Vangelo Nel rettangolo centrale il termine laquoFiglioraquo egrave agli estremi percheacute egrave il Rivelatore mentre laquoPadreraquo egrave al centro percheacute egrave lrsquoorigine di ogni realtagrave Allrsquoinizio il verbo egrave laquomi egrave stato datoraquo e ciograve egrave lrsquooggetto del laquorivelareraquo Al centro lrsquoaffermazione che laquonessuno saconosceraquo cioegrave nessuno ha fatto esperienza di questa laquocomunione divinaraquo possibile solo grazie al Figlio Notiamo inol-tre che non si parla di laquoGesugraveraquo neacute di laquoCristoraquo percheacute sono termini funzionali ma di laquoFiglioraquo che egrave titolo essenziale

23 E volgendosi ai discepoli in disparte disse ---------------------------------------------------------------- + laquoBEATI gli OCCHI + che vedono ciograve che voi vedete24 Vi dico che molti profeti e re - hanno desiderato vedere ciograve che voi vedete

ma non lo videro ascoltare ciograve che voi ascoltate ma non lrsquoascoltaronoraquo

In questo rettangolo di senso troviamo il termine laquodiscepo-liraquo che riprende laquopiccoliraquo (contrapposti laquoai profeti e ai reraquo) e il doppio confronto con i verbi laquovedere e ascoltareraquo Gesugrave dopo aver benedetto il Padre ora dichiara laquobeatiraquo i discepoli

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(Egli) valorizza lrsquoesperienza dei suoi discepoli che godono del privilegio riservato a chi vive in prima persona il tempo messianico ormai inaugura-to con le sue opere (da cui il laquovedereraquo) e le sue parole (da cui il laquosentireraquo) Gesugrave egrave il Messia che porta a compimento le promesse da una parte vrsquoegrave stato un desiderio prolungato dallrsquoaltra un compimento gratuito e inatteso regalato ai testimoni oculari2

Nel rettangolo sotto inizia la seconda tavola del trittico Il nomikograves vuole mettere alla prova Gesugrave e alla sua domanda si sente rispondere con una contro-domanda doppia nella quale Gesugrave aggiunge il laquocomeraquo legge le Scritture Il dottore della Leg-ge risponde citando il comandamento dellrsquoamore di Dio e del prossimo Gesugrave approva e lo rimanda ad attualizzarlo per vivere la comunione eterna con Dio Non soddisfatto della risposta continua a fare domande teoriche sul laquoprossimoraquo argomento molto in voga in quel tempo nelle discussioni teologiche davanti alle quali il Cristo preferisce rispondere con una parabola

Le parabole sono al centro del Vangelo e costituiscono delle vere e proprie laquopagine aperteraquo percheacute pur con il loro laquolinguaggio inadeguatoraquo desunto dalla vita quotidiana devono esprimere qualcosa di ulteriore nessun commento potragrave mai esaurirle Esse ci costringono a pensare e ripensare il nostro rapporto di fede Per un verso gettano luce e invadono la nostra vita ma per lrsquoaltro sono oscure e velano il mistero che egrave oltre sempre piugrave al di lagrave della logica umana Ogni parabola crea uno spazio percheacute lrsquoascoltatore di ogni epoca possa liberamente comprendere e aderire allrsquoinsegnamento di Gesugrave Non basta solo una lettura esegetica o filologica piuttosto le parabole esigono una intuizione drsquoinsieme percheacute Gesugrave con la frase laquoChi ha orecchi per ascoltare ascoltiraquo introduce unrsquoeccedenza un oltre che crsquoimmette su un piano diverso e piugrave profondo al di lagrave delle semplici deduzioni3

2 M Crimella op cit p 199 3 E Della Corte Oltre la parabola Salerno 2000 pp 3-4

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25 Un dottore della Legge si alzograve per tentarlo - laquoMaestro facendo che cosa erediterograve la vita eternaraquo26 Gli disse laquoNella Legge che cosa sta scritto Come vi leggiraquo27 Rispondendo disse laquoAmerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore con tutta la tua anima con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stessoraquo28 Gli disse - laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo

29 Ma quegli volendo giustificarsi disse a GesugravelaquoE chi egrave il mio prossimoraquo

30 Gesugrave riprese e disse laquoUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappograve nei briganti

Costoro lo spogliarono lo percossero

e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto31 Per caso un sacerdote scendeva per quella medesima strada e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte32 Anche un levita giunto verso quel luogo e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte ---------------------------------------------------------------33 Un Samaritano in viaggio venne verso di lui e vedendolo nrsquoebbe compassione ---------------------------------------------------------------34 Gli si fece vicino gli fasciograve le ferite versandovi olio e vino poi caricatolo sopra il suo giumento lo portograve a un albergo e si prese cura di lui (9 azioni)35 Il giorno seguente estrasse due denari e li diede allrsquoalbergatore dicendo Prenditi cura di lui e ciograve che spenderai in piugrave te lo rifonderograve quando ritorno (7 azioni)

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36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che egrave incappato nei brigantiraquo

- 37 Quegli disse laquoChi ha fatto compassione conper luiraquo- Gesugrave gli disse laquoMettiti in cammino e farsquo lo stessoraquo

La parabola raccontata da Gesugrave egrave una

perfetta lezione di catechesi 1) per il principio dottrinale che enuncia (il primato dellrsquoamore) 2) per le implicanze pratiche che suggerisce (non crsquoegrave amor di Dio senza le opere di misericordia) 3) per il metodo adottato Gesugrave accetta la discussione e intreccia un dialogo con il suo interlocutore gli fa intuire la felicitagrave da raggiungere e gli facilita il modo di ottenerla lo loda per lrsquoesattezza delle risposte lo sollecita a cercare nelle Scritture la risposta desiderata e lo incoraggia cosigrave a fare ciograve che ha capito4

Notiamo nel testo le molte ricorrenze del verbo laquofareraquo (10252837a37b) lo stesso dottore della Legge riconosce che egrave stato prossimo laquocolui che ha fatto compassioneraquo e Gesugrave gli raccomanda di laquomettersi in cammino e fare lo stessoraquo

Le azioni del sacerdote e del levita sono le medesime mentre al centro del rettangolo grande compare la figura del Samaritano certamente non accolto dai Giudei Egli compie dapprima 9 azioni e poi una volta alla laquolocandaraquo altre 7 Il particolare del laquoritornoraquo (1035) riprende senzrsquoaltro quello dellrsquouomo di nobile famiglia che parte per andare a prendere il titolo regale e poi torna chiamando a verifica i suoi servi (Lc 1915) Crsquoegrave sotto cer-tamente il Mistero pasquale adombrato Luca ricorre spesso nel suo raccontare alle prolessi e anche alle analessi Qui abbiamo unrsquoanticipazione del Mistero pasquale Inoltre la parabola che egrave una laquopagina vivaraquo ha completamente capovolto la domanda e ha fatto comprendere che crsquoegrave una trasformazione operata da Gesugrave dal piano teorico a quello pratico dalla domanda sul prossimo a essere prossimo

4 NVB p 445

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Il laquoMettiti in camminoraquo egrave ripreso in 1038 con la notazione iniziale di Gesugrave e i suoi discepoli in cammino verso Gerusalem-me Si fermano a Betania in casa di Marta e Maria

sedutasi ai piedi del Signore ascoltava la parola di lui

38 Avvenne mentre erano in cammino entrograve in un villaggio Una donna di nome Marta accolse lui39 Aveva una sorella di nome Maria

40 In quanto a Marta era presa dai molti servizi Fermatasi disse laquoSignore non ti curi che mia sorella mi lasci sola a servire Dille dunque che venga adaiutarmiraquo

41 Rispondendo il Signore le disse laquoMarta Marta tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose 42 una sola egrave necessaria+ Maria si egrave scelta la buona parte che non le saragrave toltaraquo

Marta allrsquoinizio accoglie Gesugrave ma tutto ciograve che compie verso di Lui ha il sopravvento e laquoi molti serviziraquo e le laquomolte coseraquo la distolgono dalla laquobuona parte (τὴν ἀγαθὴν μερίδα)raquo scelta da Maria laquoUna sola egrave necessariaraquo essere come Maria cioegrave come la laquobuona terraraquo (Lc 88 τὴν γῆν τὴν ἀγαθὴν) su cui attecchisce il seme della Parola laquoUna solaraquo egrave in contrapposizione con il laquomol-toraquo di Marta Lrsquoaggettivo usato dallrsquoevangelista per la laquoparteraquo egrave specifico e indica la valenza morale del significato

Maria laquoegrave seduta ai piedi del Signore e ascoltava la Parola di Luiraquo lrsquoascolto egrave determinante nel discepolato egrave la fonte di ogni azione che segue e conduce allrsquounificazione dellrsquoagire percheacute porta alla laquosola cosa necessariaraquo Questa dimensione non saragrave tolta a Maria il verbo indica lo laquostrappareraquo il laquoportar viaraquo e ricorda il seme portato via dagli uccelli (85) dalla strada cioegrave da un terreno che non egrave accogliente quindi laquonon egrave buonoraquo A guardare bene egrave Gesugrave che accoglie Maria la quale perograve ha occhi e orecchie solo per il Maestro e dimentica di seacute pende dalla

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Parola Per lei ciograve che conta davvero egrave la presenza e la Parola che Gesugrave le offre

3 Analisi esegetica

Procediamo ora allrsquoanalisi delle tre pale del trittico iniziando da Lc 1021-24 che possiamo definire come la laquorivelazione ai piccoliraquo della comunione intra-trinitaria inclusiva poicheacute aperta a coloro ai quali il Figlio la voglia rivelare

31 La rivelazione ai νήπιος (Lc 1021-24)

Questi pochi versetti rappresentano il cuore del Vangelo lucano non solo percheacute egrave un raro caso in cui Gesugrave non parla della preghiera quanto Lui stesso prega e si rivolge al Padre ma anche e soprattutto percheacute questa rivelazione egrave fatta a ogni generazione cristiana e ne costituisce la fonte e la meta Dio ha voluto manifestarsi agli laquoim-potentiraquo percheacute i laquopoveri di Yhwhraquo sono i beneficiari del Mistero del Regno di Dio La comunione intima tra Padre e Figlio che Egli rivela a chi vuole egrave lrsquoirruzione nella storia della presenza di Dio

Spesso gli studiosi affermano che lrsquoespressione laquoIn quella stessa oraraquo si riferisce al ritorno dalla missione dei 72 discepoli dimenti-cando tuttavia che il termine laquooraraquo in Luca egrave usato come in Giovan-ni5 Luca usa molto le laquoprolessi e le analessiraquo e qui anticipa e prepara lrsquolaquooraraquo decisiva del Mistero pasquale la croce rivela lrsquointimitagrave di Dio ed egrave salvezza offerta a chi accoglie nella fede questo Mistero

Il v 21 esprime il rendimento di grazie di Gesugrave in tre tempi

21a Ti ringrazio Padre Signore del cielo e della terra21b percheacute hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli21c Sigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Te

5 Il termine ὥρα ricorre in Lc 110 238 721 1021 1212394046 1331 1417 2019 22145359 2344(2x) 2433 In corsivo le citazioni piugrave notevoli che annunciano una laquoora di salvezzaraquo

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(Gesugrave) rivolge la lode a Dio chiamato Padre probabile traduzione dellrsquoaramaico abbacirc nome col quale Gesugrave esplicitava il suo rapporto filia-le intimo e familiare cosigrave originale e unico nei confronti di Dio e nello stesso tempo lo riconosce nella sua alteritagrave di Creatore laquoSignore del cielo e della terraraquo Questo profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dio [hellip] Per il contenuto il loghion egrave del tutto originale e manifesta lrsquoimpronta tipica di Gesugrave Egli non rivela segreti esoterici sulla fine del mondo a qualche eletto ma loda il Padre per aver fatto capire proprio ai poveri ai semplici lrsquoidentitagrave e lrsquoattivitagrave di Gesugrave nella storia6

Abbiamo qui un rovesciamento operato da Gesugrave rispetto al-la letteratura sapienziale e apocalittica poicheacute ora la rivelazione non egrave donata ai maggiorenti (egrave loro nascosto) bensigrave ai laquominoresraquo ai piccoli a quelli che agli occhi del mondo non contano nulla (egrave rivelato) I due verbi nascondere e rivelare sono chiaramente usati nella tradizione sapienziale e apocalittica Crsquoegrave opposizione tra i laquopiccoliraquo e i laquosaggiraquo ed egrave questa egrave lrsquooriginalitagrave annunciata dal Figlio non piugrave i saggi devono occuparsi dei semplici per farli progredire nella conoscenza della Legge Ora piuttosto laquola rive-lazione di Dio egrave data proprio ai ldquosemplicirdquo non piugrave ai saggi e in-telligenti Inoltre questi ldquosemplicirdquo rimangono tali cioegrave ignoranti della Legge anche dopo aver ricevuto la rivelazione di ldquoqueste coserdquo Essi sono introdotti in una conoscenza e in un rapporto che supera la conoscenza della Leggeraquo7 Gesugrave rivela Dio come Padre e al tempo stesso la realtagrave che Lui egrave il Figlio venuto per far accedere chi vuole in questa comunione intima Ecco percheacute Gesugrave lungo il cammino che sta facendo verso Gerusalemme per compiere il Mistero pasquale educa i suoi discepoli laquoin disparteraquo deve prepararli a continuare nel tempo della Chiesa questa missione

Il termine laquooraraquo egrave confermato dal laquosigraveraquo con cui Gesugrave afferma che laquoSigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Teraquo Egli egrave venuto proprio

6 G Rossegrave op cit p 3937 Ivi p 394

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per manifestare la Sua εὐδοκία8 il compiacimento il volere il progetto salvifico drsquoamore

Rispetto allrsquoapocalittica qui Gesugrave afferma che la Sua attivitagrave rivelatrice avviene nel presente della storia e non solo al compi-mento di essa Egrave interessante notare che in questa circostanza Gesugrave assume il ruolo che negli scritti veterotestamentari e giudaici viene attribuita alla laquoSapienzaraquo9 Proprio questo rapporto unico tra il Fi-glio e il Padre ne fanno lrsquounico mediatore e rivelatore Il v 22 inizia con il passivo laquomi egrave stato datoraquo e termina con lrsquoinfinito laquorivelareraquo

Dopo questo rendimento di grazie nei vv 23-24 abbiamo una beatitudine e una sua motivazione laquoPoi si voltograveraquo e lrsquoespres-sione molto intensa indica che a chiunque si pone alla Sua se-quela se lo vorragrave potragrave entrare in questa comunione e diventare annunciatore del Vangelo in ogni tempo Ora i laquopiccoliraquo (cioegrave i laquodiscepoliraquo di ogni tempo) possono a partire dallrsquoascolto vivere e trasmettere queste realtagrave comunicate da Gesugrave

Il cristianesimo prende qui le distanze rispetto al giudaismo e si prepa-ra alla rottura E tuttavia sostiene di realizzare la speranza di tutto il popolo drsquoIsraele rappresentato dai suoi numerosi profeti e successivamente dai suoi re Gli uni e gli altri sono concepiti non come capi ma come antenne puntate verso il cielo Non sono stati forse i profeti a ricevere oracoli e visioni e i re (si pensi a Davide e a Salomone) colmati da Dio di talenti sapienza e scienza Egrave singolare che non si parli qui degli scribi10

I discepoli sono ora al vertice della storia di attese e promesse di Dio sono beati percheacute possono sia vedere sia ascoltare due verbi che indicano chiaramente il processo del cammino di fede Egrave tempo per gli laquoultimiraquo di porsi alla sequela del Figlio di Dio egrave questo il kairograves che entra nel krogravenos e porta la lieta notizia che Gesugrave nella sinagoga di Nazaret ha annunciato

8 Il termine ricorre in Lc 214 (laquoGloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini su cui si posa il suo favoreraquo) e nel nostro testo (cfr Mt 1126 il detto parallelo)

9 Cfr Pr 81222-31 301-3 Sap 722-81 82-8 94911 Sir 16 Gb 281-2223-27

10 F Bovon op cit pp 95-96

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

180

donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

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Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 8: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

3 La fama della vostra fede si egrave diffusa dappertutto 2424 La vita cristiana deve crescere 2435 La testimonianza dellrsquoApostolo Paolo 244

Elementi ecclesiali nel quarto Vangelodi Francesco Piazzolla 247Lrsquoἀγάπη divina come modello comportamentale

della Chiesa 248Il numerale laquounoraquo e la sua valenza ecclesiale 255Lrsquounitagrave del gregge di Cristo 256La morte di Gesugrave e lrsquounitagrave dei figli di Dio 259La preghiera di Gesugrave per lrsquounitagrave dei credenti

(Gv 171121-23) 261Lrsquounitagrave della chiesa nel simbolo della veste (Gv 1923-24) 264Il ruolo dello Spirito nella Chiesa 266La permanente assistenza dello Spirito nella comunitagrave

(Gv 1416-17) 267Lo Spirito Maestro e Memoria di Cristo nella Chiesa

(Gv 1425-26) 269Lo Spirito testimone di Cristo autore della martyria

ecclesiale 271Lo Spirito rivela alla Chiesa il giudizio sul mondo

(Gv 167b-11) 274Lo Spirito Guida della Chiesa alla veritagrave cristologica

(Gv 1613-14) 277Lo Spirito la remissione dei peccati lrsquoaccoglienza

nella comunitagrave 280Considerazioni conclusive 284

La peculiaritagrave del laquosacerdozio regaleraquo (basigraveleion hieraacuteteuma) e il suo sviluppo biblico-teologicodi Giuseppe De Virgilio 287Preliminari 2871 La rilevanza dellrsquoespressione laquoMamleket kōhanicircmraquo 2882 La rilettura teologica nel post-esilio 2923 Il laquosacerdozioraquo di Gesugrave Cristo 2954 Aspetti della teologia paolina 300

5 Lrsquoimpiego di laquohieraacuteteuma agigraveonbasigraveleion hieraacuteteumaraquo in 2Pt 21-10 305

6 La visione di laquoBasileacuteia hiereacuteisraquo in Apocalisse 310Conclusione 314

Bibbia e modelli etici-bioetici oggi analisi e valutazionidi Michele Mazzeo 3171 Necessitagrave di un confronto con i modelli etici e

bioetici odierni e riscoperta delle laquofontiraquo per prendersi cura della vita umana 318

2 Sei modelli dalla bioetica dei principi alla bioetica laica della sacralitagrave della vita 32121 Bioetica dei principi 32122 Modello bioetico dellrsquoetica procedurale 32423 Modello bioetico liberale-soggettivista 32524 Modello bioetico utilitarista 32725 Modello dallrsquoetica senza veritagrave a quello

della sacralitagrave della vita 33026 Bioetica laica della sacralitagrave della vita 332

3 Cinque modelli bioetici dallrsquoetica del rispetto della natura e dellrsquoidentitagrave persona umana al modello neotestamentario 33331 Rispetto della natura umana etica del futuro e

bioetica della responsabilitagrave (Habermas e Jonas) 33332 Bioetica cattolica e bioetica laica 33733 Modello del personalismo ontologicamente fondato

e laquometodo triangolareraquo E Sgreccia 33934 Modello neotestamentario di R Dennis Macaleer 34435 Valore proprio di ogni creatura e analisi del modello

tecnocratico e del relativismo pratico (papa Francesco) 3454 Valutazioni e conclusioni 350

Bibliografia di Armando Augello 363

137

La pericope oggetto di questo studio egrave il cuore teologico del vangelo lucano percheacute Gesugrave offre una rivelazione e una novitagrave notevole

Rivelazione inserita nel tempo ma indipendente dalla storia le-gata alla parola di Gesugrave ma destinata a ogni generazione piena di vigore e tuttavia discreta oggetto di riflessione ma negata ai sapienti Egrave arrivato il tempo dei capovolgimenti Capovolgimento dei valori e sostituzione delle persone promuoveranno gli umili al primo posto tra i beneficiari di Dio Questa rivelazione cristiana e le ripercussioni che le sono proprie corrispondono come precisa il testo al progetto di Dio Questo succede percheacute il padre sta dietro al figlio e vive in comunione con lui Non sorprende affatto perciograve che unrsquoimpressione di compimento di irruzione escatologica attiri le menti alla lettura di questo passo Qui termina la lunga attesa dei profeti biblici e qui inizia la testimonianza del paradosso cristiano del nocciolo duro del vangelo1

Il testo del trittico egrave formato da tre pale la preghiera di esultanza di Gesugrave (1021-24) al centro la pagina meravigliosa sul laquoBuon Samaritanoraquo (1025-37) e infine lrsquoepisodio di Marta e Maria (1038-42) La prima pala esprime un rarissimo esempio di come Gesugrave abbia pregato e rivelato la mutua comunione con il Padre e come questa rivelazione sia inclusiva e non esclusiva percheacute aperta a laquochiunque Egli la voglia rivelareraquo Il Cristo egrave il mediatore unico che egrave venuto a farci conoscere in senso

1 F Bovon Luca vol 2 (Commentario Paideia Nuovo Testamento 32) Bre-scia 2007 pp 86-87

laquoMettiti in cammino e anche tu farsquo lo stessoraquo Il trittico lucano in 1021-42

di Ernesto Della Corte

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biblico il cuore stesso di Dio Egli egrave Misericordia tenerezza grazia e perdono Dio si fa prossimo a ognuno di noi e atten-de che anche noi sul Suo esempio ci facciamo prossimo di chiunque incontriamo percheacute nel fratello e nella sorella che ha bisogno egrave Lui stesso a ricevere La rivelazione egrave aperta ai laquopiccoliraquo cioegrave ai discepoli dei quali Maria la sorella di Marta egrave unrsquoicona vivace Tutto parte sempre dallrsquoalto egrave un dono da accogliere nellrsquoascolto radice del doppio comandamento di amare Dio e il prossimo

La ricerca e lrsquoanalisi di questo brano procedono innan-zitutto affrontando lo studio filologico del testo per poi darne una struttura retorica che ne renda visibile e chiara la strutturazione Si passa infine allrsquoanalisi esegetica e allrsquoat-tualizzazione

In questrsquoanno di Giubileo straordinario sulla Misericordia mi auguro che questo studio sia una lampada accesa sul nostro cammino verso il Regno

1 Analisi filologica

Seguono ora il testo greco e italiano con le note esplicative per avere giagrave uno sguardo sullrsquoarticolazione del testo

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21 Ἐν αὐτῇ τῇ ὥρᾳ ἠγαλλιάσατο [ἐν] τῷ πνεύματι τῷ ἁγίῳ καὶ εἶπεν

In quella stessa OraI (Gesugrave) trasaligrave di gioiaesultograveII nello Spirito Santo e disse

ἐξομολογοῦμαί σοι πάτερ κύριε τοῦ οὐρανοῦ καὶ τῆς γῆς ὅτι ἀπέκρυψας

laquoTi ringrazioIII o PadreIV Signore del cielo e della terra percheacute hai nascosto

I laquoIn quella stessa oraraquo egrave lrsquoespressione che laquosi riferisce al ritorno dei discepoli lrsquoesito della loro missione ndash e di quella futura della Chiesa ndash viene posto sotto il segno del Padre e del suo beneplacito Lo Spirito Santo egrave la fonte dellrsquoesultanza di Gesugrave Egli appare in tre momenti importanti dellrsquoinizio del ministero Lc 322 41 418 questo stesso Spirito saragrave lrsquoagente principale che dirigeragrave la missione postpasquale crsquoegrave quindi continuitagrave in profonditagrave tra la missione svolta da Gesugrave e lrsquoopera della Chiesaraquo (G Rossegrave Il Vangelo di Luca Commento esegetico e teolo-gico Roma 1992 p 392) laquoQui ldquoorardquo va preso come termine tecnico (cosigrave anche in Giovanni) per indicare la manifestazione della salvezza messianica che i profeti avevano predetto Il confronto si impone con Lc 1256 1944 2124 2253 2343 e Gv 423 524 131raquo (La Bibbia Nuovissima Versione dai testi originali vol III Cinisello Balsamo 1991 p 443 citata drsquoora in poi come NVB)

II Lrsquoespressione egrave tipicamente lucana ed egrave la stessa usata per Maria allrsquoinizio del Magnificat (Lc 147) il verbo ricorre solo in queste due citazioni del Vangelo ed egrave seguito dallrsquoespressione laquonello Spirito Santoraquo che vuol dire laquosotto lrsquoinflusso dello Spirito Santoraquo (Lc 227) Il verbo ἀγαλλιάομαι ricorre pure in At 226 (citazione del Sal 158-11 LXX) e At 1634 (il carceriere di Paolo) Cfr lrsquoottimo commento filologico di M Crimella Luca Introduzione traduzione e commento (Nuova Versione della Bibbia dai testi antichi 39) Cinisello Balsamo 2015 cfr anche LT Johnson Il Vangelo di Luca Sacra Pagina vol 3 Leumann 2004 laquoLrsquoesultanza (nella gioia) ricorda i racconti dellrsquoinfanzia (cfr 147) mentre il nesso tra preghiera e Spirito evoca il battesimo (cfr 321-22) e le tentazioni (cfr 41)raquo (M Crimella op cit p 198)

III Luca usa il verbo ἐξομολογέομαι come fa il Sal 1361-326 LXX per dire la laquoconfessio fideiraquo del salmista laddove il testo ebraico ha hocircducirc In Lc 226 ha per soggetto Giuda che sta consegnando Gesugrave e ha il senso di laquoessere drsquoaccordo acconsentire avere lo stesso linguaggioraquo in At 1918 ha per soggetto laquomolti che si convertironoraquo confessarono di aver praticato arti magiche laquo[Nel nostro testo] Letteralmente ldquoTi riconoscordquo La preghiera di Gesugrave segue lo schema delle preghiere ebraiche nella sinagoga quali la Berakah Yozer a) lode introduttiva b) motivo della lode c) affermazione di assenso o ripetizione della lode La versione di Luca egrave molto simile a quella di Mt 1125-26raquo (LT Johnson Il Vangelo di Luca Sacra Pagina vol 3 Elledici Leumann (TO) 2004 p 152)

IV laquoPadreraquo esprime la coscienza filiale di Cristo mentre laquoSignore del cielo e della terraraquo dichiara il dominio sovrano di Dio sul mondo e sulla storia laquoQuesto profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dioraquo (G Rossegrave Il Vangelo di Luca p 393 Il vocativo laquoPadreraquo nelle preghiere giudaiche egrave rarissimo (Sap 143 3Mac 638) e non egrave equivalente al termine laquoAbbacircraquo usato da Gesugrave Dio egrave ricono-sciuto come Padre di Israele Dt 326 Is 6316 647 Ger 34

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ταῦτα ἀπὸ σοφῶν καὶ συνετῶν καὶ ἀπεκάλυψας αὐτὰ νηπίοιςmiddotναὶ ὁ πατήρ ὅτι οὕτως εὐδοκία ἐγένετο ἔμπροσθέν σου

coseV ai sapientiVI e agli intelligenti e le hai rivelateVII ai piccoliVIIISigraveIX Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a TeX

V Lrsquoespressione laquoqueste coseraquo dal contesto si riferisce alla manifestazione del potere di Dio nelle opere del Figlio e soprattutto quello che sta per rivelare la comunione reciproca delle Persone in Dio che solo Gesugrave comunica a chi vuole cioegrave ai piccoli i discepoli

VI laquoEcco due categorie di persone che si atteggiano in modo contrario nei confronti del regno di Dio I primi non vanno identificati solamente con i ldquoteologirdquo del tempo di Gesugrave gli scribi e i farisei i tipici nemici di Gesugrave che pensavano di avere il monopolio della legge e perciograve della conoscenza della volontagrave di Dio ma rappresentano una categoria di persone quelli che si credono autosufficienti che non hanno bisogno della rivelazione salvifica di Gesugrave (Gv 748) che si affidano solo alla sapienza di questo mondo (cfr 1Cor 118ss) per risolvere tutti i loro problemi compreso quello della salvezza I piccoli invece sono coloro che si aprono alla salvezza come a un dono che viene dal Padre La loro caratteristica egrave la disponibilitagrave a essere donati da Dio Sono in altri termini i poveri gli umili i semplici i peccatori pentiti di cui parla il Vangelo sono lrsquoantitipo dei poveri di Jahveacute di cui ci parla lrsquoAT (cfr Sof 312)raquo (NVB 444) Il binomio laquosapienti e intelligentiraquo proviene da Dt 11315 laquoPrendete in ognuna delle vostre tribugrave uomini saggi (Haacutekaumlmicircm) perspicaci conosciuti affincheacute io li ponga alla vostra testa hellip Allora presi i capi delle vostre tribugrave uomini saggi (Haacutekaumlmicircm) e dotati di esperienza e li costituii vostri capihellipraquo

VII Notiamo il contrasto tra laquonascondereraquo e laquorivelareraquo e quello tra laquodotti e sapientiraquo e laquopiccoliraquo (impotenti) che troviamo in 1Cor 31 (laquoneonati in Cristoraquo) I piccoli laquosono gli umili gli ignoranti (in senso etimologico) i semplici i poveri (cfr Sal 188 LXX [TM 198] Pr 132) costoro non hanno competenza accademica a differenza di coloro che conoscono la Leggeraquo (M Crimella Luca p 199) Il Vangelo si rivolge non a quelli che si sentono laquonellrsquoepicaraquo agli eroi di ogni tempo ma alle persone semplici che vivono perograve in Dio Luca infatti piugrave avanti li confronta con i discepoli laquoRovesciamento di dinamica se per il giudaismo Dio si comunica-rivela ai saggi (i pii di Qumran capi di sette apocalittiche farisei e zeloti dottori della Legge in genere) per Gesugrave si egrave giagrave rivelato ai ldquopiccolirdquo i suoi i Dodici i 72 Qual egrave il contenuto di questa rivelazione Due momenti coordinati a chi Egli vuole Gesugrave manifesta di essere il ldquoFiglio dellrsquouomordquo nel disegno del Padre Egli introduce chi vuole nel progetto del Padreraquo (La Bibbia Piemme Casale Monferrato 1995 p 2461)

VIII laquoRiconoscendosi nella figura dei ldquopiccolirdquo la comunitagrave cristiana mostra di aver ca-pito il capovolgimento operato dalla rivelazione divina offerta qui a Gesugrave e da Gesugrave Il Figlio stesso che afferma di aver ricevuto tutto dal Padre (v 22) egrave Lui pure uno di questi bambini Non porta forse il titolo di ldquofigliordquo Senza la coscienza di essere ldquofigliordquo con la minuscola non sarebbe il ldquoFigliordquo con la maiuscolaraquo (F Bovon Luca vol 2 p 91)

IX laquoAudace lrsquoorante osa risalire dagli atti di Dio (ldquoTu hai svelatordquo) allrsquointenzione divina (εὐδοκία il ldquocompiacimentordquo) dal percepibile allrsquoinconoscibile di Dio Il detto (v 21d) ha un sapore liturgico somiglia a un responsorio o a unrsquoantifona Ecco quindi che il testo si puograve leggere a morsquo di dialogo come se un secondo credente rispondesse al primo proseguendo il rendimento di grazie Del resto la frase egrave cronologicamente al secondo posto Bisogna immaginare un profeta cristiano che in preghiera sottolinea con queste parole lrsquoascolto del primo detto ossia del rendimento di grazie (v 21bc) Questo responsorio esprime innanzitutto unrsquoadesione un sigrave il segno di un accordo Questa convergenza dei convincimenti viene in seguito resa esplicita (ὅτι egrave qui un ldquocherdquo o un ldquoin realtagraverdquo invece di un ldquopercheacuterdquo o di un ldquoinfattirdquo) Il commento riespone il primo detto in altri termini la rivelazione ai piccoli intesa qui anche come un avvenimento (ἐγένετο) egrave definita soprattutto quale affermazione del disegno salvifico di Dioraquo (F Bovon Luca vol 2 p 93)

X laquoCosigrave egrave piaciuto a Teraquo lett laquoCosigrave ci fu compiacimento in Tua presenzaraquo La TOB traduce laquoEgrave cosigrave che Tu hai disposto nella Tua benevolenzaraquo Luca vuole affermare che

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22 πάντα μοι παρεδόθη ὑπὸ τοῦ πατρός μου καὶ οὐδεὶς γινώσκει τίς

Tutto (ogni cosa)XI mi egrave stato donatoconsegnatoXII dal PadreXIII mio e nessuno conosceXIV

ἐστιν ὁ υἱὸς εἰ μὴ ὁ πατήρ καὶ τίς ἐστιν ὁ πατὴρ εἰ μὴ ὁ υἱὸς καὶ ᾧ ἐὰν βούληται ὁ υἱὸς ἀποκαλύψαι

chi egrave il Figlio se non il Padre neacute chi egrave il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

23 Καὶ στραφεὶς πρὸς τοὺς μαθητὰς κατ᾽ ἰδίαν εἶπενmiddot μακάριοι οἱ ὀφθαλμοὶ οἱ βλέποντες ἃ βλέπετε

Poi si voltograveXV verso i discepoli li prese a parte e disse laquoBeatiXVI gli occhi che vedono tutte queste cose

il piano di Dio la Sua benevolenza egrave a favore dei laquopiccoliraquo come lrsquoevangelista ha imparato dal suo maesto Paolo il quale in 1Cor 118-31 inneggia a Dio come Colui che si rivolge ai deboli e non ai forti di questo mondo

XI Stando al contesto lrsquoespressione laquoqueste coseraquo egrave in relazione con laquooraraquo egrave cioegrave la rivelazione che Gesugrave opera in fatti e parole e la comunione intima con il Padre nella forza dello Spirito tutto questo piano di salvezza egrave dono di rivelazione e non capacitagrave umana di comprensione laquoCon J Jeremias possiamo distinguere il tema (22a) lo sviluppo (22b) e la conclusione (22c) Il tema egrave la rivelazione totale del Padre al Figlio dunque non potere (exousia cfr Mt 2818) ma rivelazione Il verbo greco paradidomi denota la trasmissione di un insegnamento o di una tradizioneraquo (NVB 444)

XII Questo passivo indica che il Padre egrave la fonte e il Figlio egrave lrsquounico mediatoreXIII Il termine laquoPadreraquo ricorre 2x nei vv iniziali 21-22 laquoldquoPadrerdquo e ldquoFigliordquo sono

termini che rimandano a una profonda intimitagrave e a una straordinaria conoscenza fra lrsquouno e lrsquoaltro Per questo il Figlio puograve rivelare il Padre in un modo tutto speciale La relazione qui descritta rimanda alla piena conoscenza che di Dio aveva Gesugraveraquo (M Crimella Luca pp 198-199)

XIV laquoUn linguaggio relazionale cosigrave esplicito egrave inconsueto nei Sinottici men-tre invece si trova molto piugrave spesso in Giovanni (cfr 335 729 1014-15 133 1722529) Il logion di Luca egrave simile a quello di Mt 1117raquo (LT Johnson op cit p 152) laquoLo sviluppo del tema egrave in forma binaria e ha carattere giovanneo Qui Gesugrave manifesta chiaramente la coscienza della sua divinitagrave vi egrave una perfetta comunione di vita e un totale scambio di beni tra il Padre e il Figlio Questa realtagrave perograve diventa oggetto di rivelazione e strumento di salvezza il Figlio ci dona la conoscenza del Padre e noi possiamo avere un concetto esatto del Padre solo attra-verso la rivelazione che ce ne fa il Figlio I due termini conoscenza e Figlio vanno considerati in senso giovanneo la conoscenza indica una relazione personale (cfr Gv 173) lrsquouso assoluto di Figlio egrave proprio del quarto Vangelo (nei Sinottici ricorre solo in Mc 1332)raquo (NVB 444)

XV Il verbo laquovoltarsiraquo in Luca appare 7x e ha sempre Gesugrave come soggetto 79 (Gesugrave egrave meravigliato della fede del centurione e lo indica alle folle) 744 (Gesugrave si rivolge verso la peccatrice ma parla a Simone gli cambia prospettiva) 955 (Gesugrave rimprovera Giaco-mo e Giovanni che vogliono punire i Samaritani) 1023 (si rivolge ai discepoli) 1425 (rivolto alle folle pone le condizioni della sequela) 2261 (egrave lo sguardo di Gesugrave su Pietro che ha tradito) 2328 (lungo la via dolorosa Gesugrave si rivolge a una grande moltitudine di persone e alle donne) Il verbo dunque non egrave laquoredazionaleraquo come qualche autore afferma ma esprime lrsquointervento di Cristo che perdona stimola chiede afferma il Suo voltarsi opera una trasformazione su coloro a cui si rivolge

XVI Gesugrave dichiara la beatitudine di chi sa riconoscere qui e ora la presenza del Padre negli avvenimenti che caratterizzano la vita terrena di Lui e dei suoi discepoli

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24 λέγω γὰρ ὑμῖν ὅτι πολλοὶ προφῆται καὶ βασιλεῖς ἠθέλησαν ἰδεῖν ἃ ὑμεῖς βλέπετε καὶ οὐκ εἶδαν καὶ ἀκοῦσαι ἃ ἀκούετε καὶ οὐκ ἤκουσαν

Vi dico infatti che molti profetiXVII e re hanno desiderato vedere quello che voi vedete ma non lrsquohanno visto ascoltareXVIII quello che voi ascoltate ma non lrsquohanno ascoltatoraquo

25 Καὶ ἰδοὺ νομικός τις ἀνέστη ἐκπειράζων αὐτὸν λέγωνmiddot διδάσκαλε τί ποιήσας ζωὴν αἰώνιον κληρονομήσω

Ed ecco un certo dottoreXIX della Legge si alzograve per metterlo alla provaXX Maestro che cosa devo fare per ereditareXXI la vita eterna

(cfr Lc 1256) in essi infatti sta nascosta e operante la realtagrave lungamente desiderata dai profeti Egrave nellrsquooggi della salvezza propostaci da Cristo nella Chiesa (ecco un altro motivo per cui Luca ha scritto gli Atti degli Apostoli) che noi possiamo fare nostra questa beatitudineraquo (NVB 444-445) laquoQuesto egrave il settimo macarismo che abbiamo nel Vangelo (cfr 145 62021[2x]22 723) Qui lrsquoaccento egrave posto sul vedere nei vv 24 e 28 invece egrave sullrsquoascoltare Ci richiama alla mente 818 ldquoFate attenzione dunque a come ascoltaterdquoraquo (LT Johnson op cit p 152) laquoBeatitu-dine rivolta ai suoi in disparte essi sono i testimoni privilegiati dellrsquointervento escatologico di Dio avviato in Gesugrave Luca trae una conclusione alla catechesi del Maestro Insiste sul vedere ma anche sullrsquoascoltare che ha giagrave altrove indicato come veicolo di salvezza (cfr 421)raquo (La Bibbia Piemme 2461)

XVII I profeti sono stati chiamati e inviati ad annunciare la salvezza ma neacute essi neacute i potenti (cioegrave i re) potranno vedere e ascoltare le rivelazioni del Figlio di Dio Continua come prima al v 21 la contrapposizione tra i potenti del mondo e i piccoli del Vangelo

XVIII laquoMentre nellrsquoattesa giudaica si esprimeva solo lrsquoatto del vedere Gesugrave vi aggiunge quello dellrsquoudire percheacute nella sua predicazione questo implica lrsquoaccet-tazione della proposta di salvezza (cfr 722)raquo (NVB 445)

XIX Il termine νομικός ricorre in Luca 6x (730 1025 11454652) e vuol dire sempre laquostudioso della Leggeraquo laquoIn greco classico νομικός egrave un aggettivo (cfr Tt 39) mentre nellrsquounica occorrenza della Settanta egrave sostantivo e si riferisce al ldquoperito della Toragraverdquo Eleazaro (4Maccabei 54) Tipico termine di Luca rimanda a una categoria di persone specializzate nella conoscenza della Leggeraquo (M Crimella op cit p 200)

XX Il verbo ἐκπειράζω ricorre in Lc 412 a proposito della prova a cui egrave sot-toposto Gesugrave da parte del diavolo ed egrave contenuto nella citazione di Dt 616 Nel nostro testo il verbo assume subito lrsquointenzione ostile della domanda tesa a tendere un tranello a Gesugrave chiamato laquoMaestroraquo (διδάσκαλος)

XXI laquoLa stessa domanda ricorre in seguito in Lc 1818 e nei passi paralleli di Mt 1929 e Mc 1017 Questa combinazione di termini non si trova nella Torah Lrsquoldquoereditagraverdquo (klēronomia) promessa al popolo egrave la terra (Gn 284 Dt 18 212 41 cfr At 75) Il LXX Sal 155 dice che il Signore egrave lrsquoereditagrave del salmista e il LXX Sal 3618 parla di unrsquoereditagrave eterna (cfr anche Est 47) ma questa non egrave legata alla ldquovita eternardquo In LXX Dn 122 drsquoaltra parte i giusti risorgeranno alla ldquovita eternardquo Nel NT lrsquoidea di una ldquoereditagrave eternardquo si trova solo in Eb 915 che perograve si rifagrave a 1Pt 14 ma la nozione di ldquovita eternardquo ricorre frequente (cfr ad esempio Rm 27 521 622-23 Gal 68 Gd 21 e in particolare Gv 315-16) Negli altri Sinottici si trova soltanto una volta ma Luca la usa ancora in 181830 At 134648raquo (LT Johnson

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26 ὁ δὲ εἶπεν πρὸς αὐτόνmiddot ἐν τῷ νόμῳ τί γέγραπται πῶς ἀναγινώσκεις

Gli disse Che cosaXXII sta scritto nella legge Come leggi

27 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπενmiddot ἀγαπήσεις κύριον τὸν θεόν σου ἐξ ὅλης [τῆς] καρδίας σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ ψυχῇ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ ἰσχύϊ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ διανοίᾳ σου καὶ τὸν πλησίον σου ὡς σεαυτόν

Rispose Amerai il Signore tuo DioXXIII con tutto il tuo cuoree con tutta la tua anima e con tutte le tue forze e con tutta la tua mente eil tuo prossimo come te stesso

28 εἶπεν δὲ αὐτῷmiddot ὀρθῶς ἀπεκρίθηςmiddot τοῦτο ποίει καὶ ζήσῃ

Gli disse Hai risposto rettamenteXXIV farsquo questo e vivrai

op cit p 155) Cosa vuol dire lrsquoesperto della Legge Egli chiede cosa deve fare per ottenere il premio della comunione definitiva con Dio percheacute spesso i Giudei avevano paura di osservare la Legge senza ottenerne il premio Egrave una domanda che ci si fa anche oggi

XXII In perfetto metodo rabbinico Gesugrave risponde con una contro-domanda addirittura doppia laquoChe cosahellip Comeraquo Evidentemente da interrogato diventa interrogante e inverte i ruoli egrave la sua grande abilitagrave educativa spostando sempre tutto dal piano teorico a quello pratico

XXIII laquoCon leggere varianti nelle proposizioni Luca qui riproduce sostan-zialmente LXX Dt 65 aggiungendo la frase ldquoe con tutta la tua mente (dianoia)rdquoraquo (LT Johnson op cit p 155) Alla citazione di Dt 65 egrave aggiunto il testo di Lv 1918 La versione di Luca si differenzia dagli altri Sinottici percheacute unisce i due comandamenti in uno solo laquoGesugrave vuole mettere a fuoco attraverso la conoscenza e la sapienza di uno scriba il cuore della Legge amerai Dio (Dt 65) e amerai il tuo prossimo come te stesso (Lv 1918) La Legge mosaica egrave buona se Gesugrave com-menta laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo Attendibile segno di tensione tra protocristianesimo e sinagoga segno di una deplorevole dissociazione tra amore di Dio e del prossimo egrave lrsquoimmediato collegamento di Lv 1918 a Dt 65 per Luca i due valori sono inscindibiliraquo (La Bibbia Piemme cit p 2461)

XXIV Lrsquoavverbio ὀρθῶς ricorre in Lc 735 (il sordo κωφός balbuziente μογι-λάλος) dunque un sordastro 743 (Simone il fariseo ha giudicato bene) 1028 2021 (i dottori della Legge e i capi dei sacerdoti affermano che Gesugrave parla e in-segna rettamente)

XXV Puograve essere sostantivo oppure avverbio nel primo caso abbiamo laquoE chi egrave il mio prossimoraquo nel secondo il senso egrave laquoE chi egrave vicino a meraquo A motivo della vicinanza della citazione della posizione del pronome personale μου e del ritmo del dialogo sembra piugrave opportuna la scelta del termine come sostantivo

XXVI Il dottore della Legge laquovuole giustificare la domanda che ha posto non voleva solo tentare Gesugrave (in questo caso sarebbe stata troppo ovvia la risposta da dare) ma richiedeva un concetto piugrave chiaro di prossimoraquo (NVB 446) Egli perograve si muove sempre su un ambito teorico senza mettersi in gioco egrave il classico intellettuale che discutehellip ma non fa

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29 ὁ δὲ θέλων δικαιῶσαι ἑαυτὸν εἶπεν πρὸς τὸν Ἰησοῦνmiddot καὶ τίς ἐστίν μου πλησίονXXV

Ma quegli volendo giustificarsiXXVI disse a Gesugrave E chi egrave il mio prossimoXXVII

30 Ὑπολαβὼν ὁ Ἰησοῦς εἶπεν ἄνθρωπός τις κατέβαινεν ἀπὸ Ἰερουσαλὴμ εἰς Ἰεριχὼ καὶ λῃσταῖς περιέπεσεν οἳ καὶ ἐκδύσαντες αὐτὸν καὶ πληγὰς ἐπιθέντες ἀπῆλθον ἀφέντες ἡμιθανῆ

ReplicandoXVIII Gesugrave disseUn (certo) uomoXXIX scendeva da Gerusalemme a GericoXXX e incappograve nei brigantiterroristiXXXI i quali dopo averlo spogliato e percosso se ne andarono abbandonandolo mezzo morto

31 κατὰ συγκυρίαν δὲ ἱερεύς τιςXXXII Ma per caso un (certo) sacerdote

XXVII laquoPer Lv 1918 ldquoil prossimordquo sono ldquoi figli del Tuo popolordquo (ossia gli altri Israeliti) Piugrave avanti in Lv 1933-34 questo viene esteso ai ger (ldquostranierirdquo) residenti sul territorio Dato che nella traduzione dei LXX ger egrave reso con prosēlytos (ldquoproseli-tirdquo) questo atteggiamento di amore era alquanto ristretto Tra i gruppi settari come quello di Qumran la distinzione tra lrsquoamore verso i figli della luce e qualsiasi altra persona era assoluta (cfr 1Qs 19-10) Tra i farisei si discuteva molto sui rapporti che potevano intercorrere con i non-Giudei come ad esempio m Abodah Zarah 11 21-2 49-10raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXVIII In Lc 743 (Simone il fariseo risponde a Gesugrave) 1030 (Gesugrave riprende il discorso per esplicare ancora meglio cosa Egli intenda perograve non offre una motivazione razionale bensigrave usa una parabola per catturare lrsquoascoltatore e capovolgere il suo punto di vista In questo senso le parabole non solo sono un ottimo strumento pedagogico ma diventano lrsquoespressione per rovesciare le proprie convinzioni e aprire un nuovo orizzonte di vita laquoGesugrave accoglie la domanda nella misura in cui la comprende bene Tali sembrano essere qui le due sfumature del verbo ὑπολαμβάνω ldquoaccogliererdquo e ldquocomprendererdquo che srsquoincontrano nei dialoghi sia giudaici che greciraquo (F Bovon op cit p 109)

XXIX Dal contesto sembrerebbe che sia un giudeo percheacute forse dopo aver preso parte al culto sta scendendo da Gerusalemme collocata a circa 850 m slm verso Gerico la cui oasi egrave a circa -240m slm il dislivello egrave notevole Il percorso pietroso e arido egrave di circa 27 km

XXX laquoGerico era sede di sacerdoti e leviti Riccorrendo la loro settimana di servizio al tempio salivano a Gerusalemme Alla vista del malcapitato devono scegliere tra lui morente e Lv 211 che prescrive di evitare ogni contatto con cadaveri o uomini morentiraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XXXI Il termine greco λῃστής ricorre in Lc 103036 (il nostro testo) 1946 (Gesugrave rimprovera di aver reso il Tempio covo di ladroni) 2252 (Gesugrave rimprovera i capi dei sacerdoti i capitani del Tempio e gli anziani per averlo considerato un briganteterrorista laquoIl termine lēstēs egrave usato da Giuseppe per bande organizzate di ladroni di strada che rendevano il viaggiare pericoloso (cfr Giuseppe La guerra giudaica 2228-230)raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXII laquoIl pronome indefinito tis usato per ciascuno dei personaggi del racconto indica che essi rappresentano le rispettive categorie I sacerdoti e i leviti pur non facendo parte dellrsquoaristocrazia facoltosa rappresentavano simbolicamente la classe dirigente (cfr ad esempio 1QS 18ss 51-4) Erano soggetti a restrizioni di puritagrave legale che limitavano i loro contatti con gli altri Ciograve che il racconto vuol dimo-

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κατέβαινεν ἐν τῇ ὁδῷ ἐκείνῃκαὶ ἰδὼν αὐτὸν ἀντιπαρῆλθενmiddot

scendeva per quello strada e avendolo vistoXXXIII passograve oltreXXXIV dal lato opposto (= passare senza fermarsi nonostante abbiano visto)

32 ὁμοίως δὲ καὶ Λευίτης [γενόμενος] κατὰ τὸν τόπον ἐλθὼν καὶ ἰδὼνἀντιπαρῆλθεν

Allo stesso modo anche un levita giunto sul posto e avendolo vistopassograve oltre dal lato opposto

33 Σαμαρίτης δέ τις ὁδεύωνXXXV ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν

Invece un (certo) samaritanoXXXVI che passava per la strada giunse accantoXXXVII a lui

strare non egrave un contrasto tra i Giudei e i Samaritani a vantaggio di questi ultimi ma un contrasto tra quelli che sono ufficialmente riconosciuti come appartenenti al popolo e quelli che non lo sonoraquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXIII laquoEgrave probabile che il sacerdote abbia finito il proprio servizio e rientri a casa Invece di unire lrsquoamore del prossimo col servizio di Dio trascura la misericordia com-plemento obbligato della pietagrave Lo stesso vale per il levita altro officiante del tempio di rango inferiore Luca li considera imperdonabili percheacute dopo aver visto (ἰδὼν vv 31 e 32) hanno entrambi chiuso gli occhi Non srsquoincontrano col ferito si allontanano diventano inesistenti morti al presente trattenuti dal loro passato condizionati da regole rituali e da pulsioni egoiste Sono passati senza fermarsiraquo (F Bovon op cit p 111)

XXXIV laquoIl senso di questo verbo (ἀντιπαρέρχομαι) raro non egrave evidente poicheacute una delle preposizioni suggerisce il passare oltre (παρά) e lrsquoaltra un camminare di fronte o contro (ἀντί)raquo (ivi n 10 111) laquoAlla lettera ldquoFece un giro intorno a lui e passograve oltrerdquo Luca per mezzo del verbo ἀντιπαρέρχομαι dagrave corpo alla scelta del ministro di culto dal punto di vista fraseologico infatti il preverbio ἀντί sottolinea la distanza fra il sacerdote e lrsquoanonimo passante (cfr anche il v 32)raquo (M Crimella op cit p 201)

XXXV Il verbo egrave hapx legomenon nel NT e richiama il sostantivo ὁδός via che ricorre in Luca 20x 17679 244 345 727 8512 9357 10431 116 1258 1423 1835 1936 2021 243235

Questo termine indica una persona che egrave per la via che compie un cammino Da 957 in poi Gesugrave compie la sua via verso il mistero pasquale cfr E Della Corte Solidarietagrave con Cristo solidarietagrave con gli uomini La conversione a uno stile di vita cristia-no e quindi solidale il cammino del credente nel grande inserto lucano (Lc 951-1946) laquoPresenza Pastoraleraquo 4-5 (1999) pp 27-60 Fin dallrsquoinizio il personaggio egrave dunque presentato in forte sintonia con il Cristo stesso che ha iniziato il suo viaggio decisivo

XXXVI laquoQuesta identificazione acquista tanta piugrave forza se si considera lrsquoostilitagrave mostrata dai Samaritani contro il ministero stesso di Gesugrave giagrave accennato in 953 Un altro Samaritano egrave descritto in modo positivo in 1716 e la missione in Samaria segna unrsquoimportante tappa nella diffusione del lieto messaggio negli Atti (18) riportando in quella regione un notevole successo (At 81-14 931153)raquo (LT Johnson op cit p 156) laquoSecoli di meditazione devota hanno offuscato la nostra capacitagrave di percepire lrsquoostilitagrave che contrapponeva Giudei e Samaritani Dopo lrsquoesilio babilonese i Samaritani si erano opposti alla restaurazione di Gerusalemme e nel II

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καὶ ἰδὼν ἐσπλαγχνίσθη e avendolo visto ne provograve compassioneviscere di misericordiaXXXVIII

34 καὶ προσελθὼν κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτοῦ ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ ἴδιον κτῆνος ἤγαγεν αὐτὸν εἰς πανδοχεῖονXXXIX καὶ ἐπεμελήθη αὐτοῦ

fattosi vicinoXL gli fasciograve le ferite versandovi olio e vinoe caricatolo sulla sua cavalcatura lo portograve alla locanda esi prese cura di lui

sec aC avevano collaborato con i sovrani siriani nelle guerre contro i Giudei Nel Siracide (5025-26) che risale al 200 aC si dice che i Samaritani ldquonon sono neppure una nazionerdquo e nel 128 aC il sommo sacerdote giudeo bruciograve il tempio Samaritano sul monte Garizim Allrsquoinizio del I sec dC durante la Pasqua i Samaritani sparsero le ossa di un cadavere nel tempio contaminandolo e impedendo la celebrazione della festivitagraveraquo (JR Donahue Il Vangelo in parabola Brescia 2016 pp 122-123)

XXXVII Notiamo la differenza tra i tre personaggi il sacerdote e il levita passano laquooltreraquo (antiparagrave-) mentre il Samaritano passa laquoaccantoraquo (katagrave) Luca nota con molta finezza questo particolare lrsquointeresse del Samaritano inizia proprio con il laquopassare accantoraquo invece che laquooltreraquo

XXXVIII Lrsquoevangelista Luca usa questo verbo in 713 (episodio della peccatrice) 1033 1520 (il padre lo vide e ne ebbe compassione) Non ricorre negli Atti degli Apostoli laquoIl verbo ha una radice che richiama le interiora (τὰ σπλάγχνα) cioegrave i sentimenti piugrave profondi In Luca caratterizza lrsquointensa emozione di Gesugrave di fronte alla donna vedova che ha perso lrsquounico figlio (713) inoltre lrsquoevangelista utilizza lo stesso verbo per esprimere lo slancio del padre allorcheacute vede il figlio prodigo che si sta avvicinando a casa (1520)raquo (M Crimella op cit p 201) laquoEgrave significativo che per parlare di compassione e di misericordia lrsquoAntico Testamento adoperi il termine raHaacutemicircm Tale termine deriva da reHem cioegrave grembo materno con esso possono essere indicate anche le viscere di un essere umano che tanto nellrsquoAntico quanto nel Nuovo Testamento sono considerate la sede dei sentimentiraquo (E Della Corte Mi sono legato a voi Le persone consacrate luce del Regno Roma 2015 p 141) Uno dei vertici della misericordia dellrsquoAT egrave il testo di Os 111-11 nel quale al v 8 si dice laquoMi dagrave un tuffo il cuore mi si sommuovono le viscereraquo (μετεστράφη ἡ καρδία μου ἐν τῷ αὐτῷ συνεταράχθη ἡ μεταμέλειά μου nel quale troviamo il termine μεταμέλεια che appartiene allrsquoambito semantico del verbo citato da Lc 103435 prendersi cura che compare nel NT in 1tm 35 con una chiara valenza affettiva e pastorale di cura)

XXXIX Letteralmente questo termine significa laquoil luogo accogliente per tuttiraquo Il termine πανδοχεύς al v 36 significa allora laquolrsquoonni-accoglienteraquo

XL Il verbo προσέρχομαι in Luca ha qui come soggetto il Samaritano e in 714 lo stesso Gesugrave che si accosta alla bara del giovinetto morto e lo tocca sono gli episodi che rivelano lrsquoamorevole accostarsi e il prendersi cura e in entrambi i casi egrave donata la Vita

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35 καὶ ἐπὶ τὴν αὔριον ἐκβαλὼν ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ καὶ εἶπενmiddot ἐπιμελήθητιXLI αὐτοῦ καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς ἐγὼ ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με ἀποδώσω σοι

E il giorno dopo estrasse due denarie li diede allrsquoalbergatore dicendoPrenditi cura di lui e se spenderai qualcosa in piugrave te lo pagherograveal mio ritorno

36 τίς τούτων τῶν τριῶν πλησίον δοκεῖ σοι γεγονέναι τοῦ ἐμπεσόντος εἰς τοὺς λῃστάς

Chi di questi tre pensi si sia stato prossimoXLII a colui che incappograve nei briganti

37 ὁ δὲ εἶπενmiddot ὁ ποιήσας τὸ ἔλεος μετ᾽ αὐτοῦ εἶπεν δὲ αὐτῷ ὁ Ἰησοῦςmiddot πορεύου καὶ σὺ ποίει ὁμοίως

Disse Chi ha fattoXLIII compassione con lui Allora Gesugrave gli disse Mettiti in camminoXLIV e anche tu farsquo lo stesso

XLI laquoEgrave sorprendente vedere come per parlare dellrsquoincarico affidato allrsquoalbergatore Luca adoperi lo stesso verbo (ἐπιμελέομαι epimeleacuteomai curare aver cura) con cui nel v 34b aveva riassunto lrsquoazione esemplare del Samaritano Lrsquoalbergatore deve adesso proseguire esattamente quanto il Samaritano aveva fatto con il bisognoso Drsquoimportanza decisiva non egrave la persona o lrsquoistituzione via via operante bensigrave soltanto il bene del ferito In questrsquoultima parte possiamo vedere un certo apice narrativo nel fatto che soltanto qui nel corso di tutta la parabola si ricorre al discorso diretto Inoltre lrsquoincarico di prendersi cura egrave formulato allrsquoimperativo (ἐπιμελήθητι epimelecircthecircti abbi cura di lui) cosiccheacute qui abbiamo il corrispettivo interno alla parabola dei due imperativi di Gesugrave sul piano della discussione (v 28 ldquoFarsquo questordquo v 37 ldquoVarsquo e anche tu farsquo cosigraverdquo)raquo (R Zimmermann Compendio delle parabole di Gesugrave Brescia 2011 pp 847-848)

XLII laquoGesugrave trasforma la questione da un obbligo legale (chi merita il mio amore) a un atto di altruistica donazione (a chi posso dimostrare di essere il pros-simo) e di questo il tanto disprezzato Samaritano diventa un modello moraleraquo (LT Johnson op cit p 156)

XLIII laquoLa risposta del legista congiunge lrsquointerno con lrsquoesterno ossia il sentimento (τὸ ἔλεος ldquola misericordiardquo) con lrsquoazione (ὁ ποιήσας ldquochi ha agitordquo) sottolinea anche la relazione (μετ᾽αὐτοῦ ldquocon luirdquo ldquonei suoi confrontirdquo) Lrsquoevoluzione del legista continua prima polemico (v 25) poi riservato (v 29) si egrave impegnato in una relazione con Gesugrave (v 37a) La sua risposta verbale rischia proprio di diventare pratica (v 37b) Il legista e Gesugrave si sono infine trovati drsquoaccordo Grazie alla pedagogia del maestro il discepolo si egrave evoluto Ha capito la nuova definizione di prossimo alla quale Gesugrave voleva condurlo Quello che era un problema per i rabbi del tempo (quale estensione dare alla nozione di prossimo) riceve qui una risposta che non egrave stata dettata ma si egrave imposta alla riflessione dialogante e credente Con il suo affetto e la sua discrezione Gesugrave ha saputo divenire il prossimo del legistaraquo (F Bovon op cit p 114) Bovon parla di laquonuova definizioneraquo mentre Gesugrave opera uno spostamento dal piano teorico a quello pratico portando a comprendere che laquoil fareraquo riguarda il proprio modo di diventare laquoprossimoraquo nellrsquoamore Non basta sapere laquoche cosaraquo dice la Legge neacute saperla leggere se non la si vive

XLIV Luca usa molte volte questo verbo πορεύομαι e sono interessanti queste citazioni in 78 per ben 2x nellrsquoepisodio del centurione indica un laquoandaremettersi

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38Ἐν δὲ τῷ πορεύεσθαι αὐτοὺς αὐτὸς εἰσῆλθεν εἰς κώμην τινά γυνὴ δέ τις ὀνόματι Μάρθα ὑπεδέξατο αὐτόν

Ora mentre essi erano in camminoXLV avvenne che egli entrograve in un villaggioXLVI e una certa donna di nome Marta lo ricevetteXLVII (in casa sua)

in camminoraquo per eseguire un comando in 750 Gesugrave comanda alla peccatrice di laquoandare in paceraquo cioegrave drsquoora in poi di non peccare piugrave nella propria vita in 814 si richiama il rischio che lungo il cammino i piaceri le ansie e le ricchezze possano soffocare la vita (parabola del seme) in 848 Gesugrave lo dice allrsquoemorroissa come prima lrsquoaveva detto alla peccatrice in 95152535657 il verbo indica il cammino che Gesugrave sta facendo verso Gerusalemme per vivere il Mistero pasquale e lo fa con decisione (951) 1037 egrave il nostro testo e subito dopo il verbo serve da aggancio con il terzo quadro del trittico laquomentre erano in camminoraquo In 1331-33 crsquoegrave un richiamo del viaggio iniziato in 951 e la valenza egrave sempre quella pasquale In 154 egrave il pastore che si mette in cammino per cercare la pecora perduta in 1515 il figlio minore degrada fino a laquoincollarsiraquo a un pagano e a pascolare i porci in 1518 il giovane si mette in cammino per tornare a casa del padre percheacute ha fame In 1719 Gesugrave ordina al lebbroso Samaritano di andare in pace In Lc 1912 Gesugrave egrave colui che deve andare a prendere la dignitagrave regale 1928 (Egli precede verso Gerusalemme) 1936 (lrsquoentrata finalmente a Gerusalemme) Come si puograve notare il verbo ha un senso profondo e indica un laquocamminoraquo che prende tutta la persona e il modello egrave Gesugrave La stessa parabola che stiamo esaminando egrave definita laquoracconto esemplareraquo proprio a motivo di questa sua pregnanza

XLV laquoLe prime parole richiamano il cammino di Gesugrave verso la sua Passione e il plurale fa pensare alla componente comunitaria del viaggio ma inclusi in αὐτοὺς (ldquoessirdquo) i discepoli itineranti scivoleranno nellrsquoombra lasciando la ribalta alle persone del luogo ossia alle due donne e soprattutto ad αὐτὸς ldquoa Luirdquo cioegrave allo stesso Gesugraveraquo (F Bovon op cit pp 126-127)

XLVI laquoIl motivo del cammino verso Gerusalemme torna al v 38 Gesugrave entra in casa di due donne e insegna loro la Parola Tre annotazioni Marta e Maria si collocano forse nella tradizione di ospitalitagrave che veniva offerta ai missionari in epoca protocristiana (At 1614s Didachegrave 114-6) il fatto che non abbia problemi a entrare in casa loro riflette una mentalitagrave ellenistica non certo ebraica sorprende che abbia impartito loro il suo insegnamento dal momento che alle donne non potevano essere comunicati i segreti di Dio esse non erano ammesse alla lettura della Torah e non potevano partecipare alla liturgia sinagogale Gesugrave non fa di-scriminazioni elargisce a uomini e donne il suo amore e i suoi doni anzi accoglie le donne al seguito (82-3)raquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XLVII Luca usa solo 2x questo verbo nel nostro testo per Marta e in 196 per Zaccheo dove aggiunge anche il participio presente χαίρων Marta accoglie Gesugrave allrsquoinizio ma le azioni successive degradano man mano il valore di questo verbo iniziale

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XLVIII Per Maria Luca usa innanzitutto il verbo παρακαθέζομαι (hax legomenon nel NT e usato nella LXX) seguito dallrsquoespressione πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου per indicare una condizione discepolare laquostare seduti ai piediraquo vuol dire porsi in atteggiamento di ascolto Egrave laquola postura di un discepolo come Paolo egrave stato istruito ldquoai piedi di Gamalielerdquo (At 223) La posizione indica la devozione nei confronti del maestroraquo (M Crimella op cit p 202)

XLIX Luca usa il verbo allrsquoimperfetto indicativo per indicare un ascolto prolun-gato della Parola del Kyrios (τὸν λόγον αὐτοῦ) laquoMaria egrave attenta a ciograve che dice Gesugrave e perciograve lo accoglie cosigrave comrsquoegrave un profeta che annuncia la ldquoParola di Diordquo (811) In Luca-Atti lo stare seduti ai piedi di qualcuno indica sempre un riconoscimento della sua autoritagrave (738 83541 1716 At 43537 52 223)raquo (LT Johnson op cit p 156)

L laquoSe il verbo περισπῶμαι presenta una sfumatura peggiorativa egrave percheacute que-sta profluvie di attivitagrave comprensibile [egrave la padrona di casa] ma sproporzionata impedisce a Marta di vivere lrsquoessenziale nel momento presente Si fonda peraltro su una preoccupazione legittima ma risponde pure a unrsquoansia non conveniente Il secondo elemento πολλὴν (ldquomolteplicerdquo tradotto con ldquomoltordquo) a cui si contrap-porragrave la realtagrave ldquounicardquo (ἑνὸς tradotto con ldquouna solardquo) menzionata da Gesugrave Marta fa troppo il suo ldquoserviziordquo (διακονία) che potrebbe e dovrebbe essere positivo ne risulta pregiudicato Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quantomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spiritualiraquo (F Bovon op cit p 129)

LI laquoIl verbo περισπάομαι egrave un hax legomenon nel NT usato allrsquoimperfetto con evidente senso di durata Esso ha un duplice valore da una parte significa ldquoessere completamente occupatordquo ldquoessere fortemente sovraccaricatordquo dallrsquoaltra ldquoessere distolto distrattordquo La differenza egrave fine qui Luca volutamente gioca sulla sottile ambivalenza creando un effetto di polisemiaraquo (M Crimella op cit p 203) Egrave anche indicativo che il verbo sia seguito da questo oggetto laquodai molti servizifaccenderaquo (περὶ πολλὴν διακονίαν) per dire che queste invece di essere al servizio dellrsquoaccoglienza occupano Marta e la distraggono

LII laquoLa doppia menzione del nome fa di Marta una persona cara al Maestro Nel nome ldquoSignorerdquo che lei gli rivolge crsquoegrave familiaritagrave e considerazione Marta rap-presenta colei che ha ricevuto la Parola tra le spine ascolta la Parola ma le molte preoccupazioni la soffocano sigrave che essa non dagrave frutto Maria invece egrave colei che ha ricevuto la Parola in un terreno fertile ascolta e dagrave frutto Lrsquoepisodio descrive la

39 καὶ τῇδε ἦν ἀδελφὴ καλουμένη Μαριάμ [ἣ] καὶ παρακαθεσθεῖσα πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου ἤκουεν τὸν λόγον αὐτοῦ

Or ella aveva una sorella che si chiamava Maria la quale si pose a sedereXLVIII ai piedi del Signore e ascoltavaXLIX la Sua parola

40 ἡ δὲ Μάρθα περιεσπᾶτο περὶ πολλὴνL διακονίανmiddot ἐπιστᾶσα δὲ εἶπεν κύριε οὐ μέλει σοι ὅτι ἡ

Ma Marta tutta presa dalle molte faccendeLI si avvicinograve e disse laquoSignoreLII

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preoccupazione di Luca che vede nella sua comunitagrave un eccesso di impegno sociale a scapito dellrsquoascoltare la Parola Lrsquoinvito di Gesugrave egrave a ridimensionare quel servizio pur necessario sullrsquoessenzialeraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIII La domanda di Marta in realtagrave egrave indirettamente un atto di accusa alla sorella che a suo giudizio laquoperde temporaquo invece di collaborare (il verbo συναντι-λαμβάνομαι hapax legomenon) allrsquoaccoglienza di questo ospite cosigrave importante e familiare

LIV Non egrave laquoGesugraveraquo a rispondere a Marta ma il laquoSignoreraquo egrave un particolare molto fine con cui Luca introduce la laquochiamataraquo di Marta a cercare lrsquoessenziale senza lasciare che le preoccupazioni invadano il cuore e spengano lo spirito laquoGli uomini non devono preoccuparsi di una autorealizzazione attraverso le proprie opere percheacute Dio offre loro una ragione drsquoessere con il suo amore Superate quelle preoccupazioni le premure in senso positivo occupano armoniosamente lo spi-rito umano [cfr 1Cor 1225 2Cor 1128] [hellip] Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affanni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni si presentano allo spirito del credente come forma di servizioraquo (F Bovon op cit pp 130-131)

LV laquoNellrsquoAT vi sono solo quattro occasioni nelle quali qualcuno egrave chiamato due volte per nome Abraam (cfr Gen 2211) Giacobbe (cfr Gen 462) Mosegrave (cfr Es 34) Samuele (cfr 1Sam 310) Si tratta dunque di una chiamata di una vocazione piugrave che di un rimprovero (cfr anche 1334 ldquoGerusalemme Gerusalemmerdquo e 2231 ldquoSimone Simonerdquo)raquo (M Crimella op cit p 204) Gesugrave perciograve laquochiamaraquo Marta a vivere in modo autentico scegliendo quella laquoparte buonaraquo come ha fatto Maria per compiere ogni cosa Egrave dallrsquoascolto che nella Bibbia procede il vero cammino

LVI Il verbo μεριμνάω ricorre 5x in Luca 1041 1211 (non preoccuparsi della testimonianza da dare nei tribunali a motivo della fede) 122225 (rivolto ai disce-poli non stare in ansia per la propria vita percheacute non si egrave in grado di aggiungervi nemmeno unrsquoora) 1226 (non affannarsi per il resto)

LVII Il verbo θορυβάζω egrave hapax legomenon nel NT e laquorichiama lrsquoidea della confusione del tumulto della sommossa e quindi al passivo [presente] dellrsquoes-sere inquieto agitato preoccupato I due verbi sono da considerarsi unrsquoendiadiraquo (M Crimella op cit p 205) Il risultato di tanto affaccendarsi egrave solo quello di laquomettersi in agitazioneraquo

ἀδελφή μου μόνην με κατέλιπεν διακονεῖν εἰπὲ οὖν αὐτῇ ἵνα μοι συναντιλάβηται

queste non trsquoimporta che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire Dille dunque che mi aiutiraquoLIII

41 ἀποκριθεὶς δὲ εἶπεν αὐτῇ ὁ κύριοςmiddotΜάρθα Μάρθα μεριμνᾷς καὶ θορυβάζῃ περὶ πολλά

Ma il SignoreLIV rispondendo le disse laquoMarta MartaLV tu ti preoccupiLVI e ti inquietiLVII per molte cose

ernesto
Barra

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42 ἑνὸς δέ ἐστιν χρείαmiddot Μαριὰμ γὰρ τὴν ἀγαθὴν μερίδα ἐξελέξατο ἥτις οὐκ ἀφαιρεθήσεται αὐτῆς

ma una sola cosa egrave necessaria e Maria ha sceltoLVIII la parte buonaLIX che non le saragrave toltaraquo

2 Struttura retorica del testo

Il testo che segue egrave un tentativo di mostrare graficamente la struttura del testo evidenziando le parole e le espressioni che si richiamano Dopo ogni quadro chiarisco ed esplicito

1021 In quella ora Gesugrave ESULTOgrave nello Spirito Santo e disse-------------------------------------------------------------

laquoIO TI BENEDICO Padre Signore del cielo e della terra- che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti

e- che hai rivelato queste cose ai Piccoli

SIgrave Padre percheacute cosigrave a Te egrave piaciuto

Luca cita le tre Persone della Trinitagrave Gesugrave esulta nello Spirito Santo e benedice il Padre che egrave anche Signore del cielo e della terra

LVIII laquoMaria ha scelto bene ldquolrsquounica cosa di cui crsquoegrave bisognordquo la parte buona (cfr Sal 165 11957) In ginocchio ai piedi del Maestro Immagine della comunitagrave ecclesiale lucana orante e discente Maria viene esaltata da Gesugrave che tuttavia non egrave troppo severo con Marta in fondo lei non agisce male soltanto non ha ancora scoperto lrsquoessenziale il motore di ogni attivitagrave Maria potragrave ben fare in qualunque momento le faccende di casa Marta invece egrave rimasta indietro nellrsquoascolto della Parolaraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIX Le traduzioni spesso usano il comparativo laquomiglioreraquo dipendendo dalla Vetus latina (optimam) mentre Luca usa lrsquoaggettivo al grado semplice e sceglie ἀγαθός invece di καλός per dare la valenza morale-esistenziale alla scelta da fare ascoltare egrave davvero accogliere il Signore percheacute il Messia che viene egrave la Parola Egrave molto forte il confronto con Lc 88 dove si parla della laquoterra buonaraquo che accoglie il seme della Parola a una chiamata deve corrispondere una risposta a un dono la responsabilitagrave ad accoglierlo e farlo fruttare

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e afferma che ha nascosto per un verso e per lrsquoaltro ha rivelato Sono destinatari della rivelazione non i potenti del mondo ma i piccoli

22 Tutto mi egrave stato dato dal Padre mio

e nessuno saconosce chi egrave il Figlio se non il Padreneacute

chi egrave il Padre se non il Figlio

e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

Qui al centro della preghiera (1022) la rivelazione della mutua comunione del Padre e del Figlio aperta a coloro che sono i desti-natari di questa meravigliosa novitagrave egrave il Popolo di Dio la Chiesa a cui Luca sta trasmettendo il suo Vangelo Nel rettangolo centrale il termine laquoFiglioraquo egrave agli estremi percheacute egrave il Rivelatore mentre laquoPadreraquo egrave al centro percheacute egrave lrsquoorigine di ogni realtagrave Allrsquoinizio il verbo egrave laquomi egrave stato datoraquo e ciograve egrave lrsquooggetto del laquorivelareraquo Al centro lrsquoaffermazione che laquonessuno saconosceraquo cioegrave nessuno ha fatto esperienza di questa laquocomunione divinaraquo possibile solo grazie al Figlio Notiamo inol-tre che non si parla di laquoGesugraveraquo neacute di laquoCristoraquo percheacute sono termini funzionali ma di laquoFiglioraquo che egrave titolo essenziale

23 E volgendosi ai discepoli in disparte disse ---------------------------------------------------------------- + laquoBEATI gli OCCHI + che vedono ciograve che voi vedete24 Vi dico che molti profeti e re - hanno desiderato vedere ciograve che voi vedete

ma non lo videro ascoltare ciograve che voi ascoltate ma non lrsquoascoltaronoraquo

In questo rettangolo di senso troviamo il termine laquodiscepo-liraquo che riprende laquopiccoliraquo (contrapposti laquoai profeti e ai reraquo) e il doppio confronto con i verbi laquovedere e ascoltareraquo Gesugrave dopo aver benedetto il Padre ora dichiara laquobeatiraquo i discepoli

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(Egli) valorizza lrsquoesperienza dei suoi discepoli che godono del privilegio riservato a chi vive in prima persona il tempo messianico ormai inaugura-to con le sue opere (da cui il laquovedereraquo) e le sue parole (da cui il laquosentireraquo) Gesugrave egrave il Messia che porta a compimento le promesse da una parte vrsquoegrave stato un desiderio prolungato dallrsquoaltra un compimento gratuito e inatteso regalato ai testimoni oculari2

Nel rettangolo sotto inizia la seconda tavola del trittico Il nomikograves vuole mettere alla prova Gesugrave e alla sua domanda si sente rispondere con una contro-domanda doppia nella quale Gesugrave aggiunge il laquocomeraquo legge le Scritture Il dottore della Leg-ge risponde citando il comandamento dellrsquoamore di Dio e del prossimo Gesugrave approva e lo rimanda ad attualizzarlo per vivere la comunione eterna con Dio Non soddisfatto della risposta continua a fare domande teoriche sul laquoprossimoraquo argomento molto in voga in quel tempo nelle discussioni teologiche davanti alle quali il Cristo preferisce rispondere con una parabola

Le parabole sono al centro del Vangelo e costituiscono delle vere e proprie laquopagine aperteraquo percheacute pur con il loro laquolinguaggio inadeguatoraquo desunto dalla vita quotidiana devono esprimere qualcosa di ulteriore nessun commento potragrave mai esaurirle Esse ci costringono a pensare e ripensare il nostro rapporto di fede Per un verso gettano luce e invadono la nostra vita ma per lrsquoaltro sono oscure e velano il mistero che egrave oltre sempre piugrave al di lagrave della logica umana Ogni parabola crea uno spazio percheacute lrsquoascoltatore di ogni epoca possa liberamente comprendere e aderire allrsquoinsegnamento di Gesugrave Non basta solo una lettura esegetica o filologica piuttosto le parabole esigono una intuizione drsquoinsieme percheacute Gesugrave con la frase laquoChi ha orecchi per ascoltare ascoltiraquo introduce unrsquoeccedenza un oltre che crsquoimmette su un piano diverso e piugrave profondo al di lagrave delle semplici deduzioni3

2 M Crimella op cit p 199 3 E Della Corte Oltre la parabola Salerno 2000 pp 3-4

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25 Un dottore della Legge si alzograve per tentarlo - laquoMaestro facendo che cosa erediterograve la vita eternaraquo26 Gli disse laquoNella Legge che cosa sta scritto Come vi leggiraquo27 Rispondendo disse laquoAmerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore con tutta la tua anima con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stessoraquo28 Gli disse - laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo

29 Ma quegli volendo giustificarsi disse a GesugravelaquoE chi egrave il mio prossimoraquo

30 Gesugrave riprese e disse laquoUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappograve nei briganti

Costoro lo spogliarono lo percossero

e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto31 Per caso un sacerdote scendeva per quella medesima strada e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte32 Anche un levita giunto verso quel luogo e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte ---------------------------------------------------------------33 Un Samaritano in viaggio venne verso di lui e vedendolo nrsquoebbe compassione ---------------------------------------------------------------34 Gli si fece vicino gli fasciograve le ferite versandovi olio e vino poi caricatolo sopra il suo giumento lo portograve a un albergo e si prese cura di lui (9 azioni)35 Il giorno seguente estrasse due denari e li diede allrsquoalbergatore dicendo Prenditi cura di lui e ciograve che spenderai in piugrave te lo rifonderograve quando ritorno (7 azioni)

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36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che egrave incappato nei brigantiraquo

- 37 Quegli disse laquoChi ha fatto compassione conper luiraquo- Gesugrave gli disse laquoMettiti in cammino e farsquo lo stessoraquo

La parabola raccontata da Gesugrave egrave una

perfetta lezione di catechesi 1) per il principio dottrinale che enuncia (il primato dellrsquoamore) 2) per le implicanze pratiche che suggerisce (non crsquoegrave amor di Dio senza le opere di misericordia) 3) per il metodo adottato Gesugrave accetta la discussione e intreccia un dialogo con il suo interlocutore gli fa intuire la felicitagrave da raggiungere e gli facilita il modo di ottenerla lo loda per lrsquoesattezza delle risposte lo sollecita a cercare nelle Scritture la risposta desiderata e lo incoraggia cosigrave a fare ciograve che ha capito4

Notiamo nel testo le molte ricorrenze del verbo laquofareraquo (10252837a37b) lo stesso dottore della Legge riconosce che egrave stato prossimo laquocolui che ha fatto compassioneraquo e Gesugrave gli raccomanda di laquomettersi in cammino e fare lo stessoraquo

Le azioni del sacerdote e del levita sono le medesime mentre al centro del rettangolo grande compare la figura del Samaritano certamente non accolto dai Giudei Egli compie dapprima 9 azioni e poi una volta alla laquolocandaraquo altre 7 Il particolare del laquoritornoraquo (1035) riprende senzrsquoaltro quello dellrsquouomo di nobile famiglia che parte per andare a prendere il titolo regale e poi torna chiamando a verifica i suoi servi (Lc 1915) Crsquoegrave sotto cer-tamente il Mistero pasquale adombrato Luca ricorre spesso nel suo raccontare alle prolessi e anche alle analessi Qui abbiamo unrsquoanticipazione del Mistero pasquale Inoltre la parabola che egrave una laquopagina vivaraquo ha completamente capovolto la domanda e ha fatto comprendere che crsquoegrave una trasformazione operata da Gesugrave dal piano teorico a quello pratico dalla domanda sul prossimo a essere prossimo

4 NVB p 445

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Il laquoMettiti in camminoraquo egrave ripreso in 1038 con la notazione iniziale di Gesugrave e i suoi discepoli in cammino verso Gerusalem-me Si fermano a Betania in casa di Marta e Maria

sedutasi ai piedi del Signore ascoltava la parola di lui

38 Avvenne mentre erano in cammino entrograve in un villaggio Una donna di nome Marta accolse lui39 Aveva una sorella di nome Maria

40 In quanto a Marta era presa dai molti servizi Fermatasi disse laquoSignore non ti curi che mia sorella mi lasci sola a servire Dille dunque che venga adaiutarmiraquo

41 Rispondendo il Signore le disse laquoMarta Marta tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose 42 una sola egrave necessaria+ Maria si egrave scelta la buona parte che non le saragrave toltaraquo

Marta allrsquoinizio accoglie Gesugrave ma tutto ciograve che compie verso di Lui ha il sopravvento e laquoi molti serviziraquo e le laquomolte coseraquo la distolgono dalla laquobuona parte (τὴν ἀγαθὴν μερίδα)raquo scelta da Maria laquoUna sola egrave necessariaraquo essere come Maria cioegrave come la laquobuona terraraquo (Lc 88 τὴν γῆν τὴν ἀγαθὴν) su cui attecchisce il seme della Parola laquoUna solaraquo egrave in contrapposizione con il laquomol-toraquo di Marta Lrsquoaggettivo usato dallrsquoevangelista per la laquoparteraquo egrave specifico e indica la valenza morale del significato

Maria laquoegrave seduta ai piedi del Signore e ascoltava la Parola di Luiraquo lrsquoascolto egrave determinante nel discepolato egrave la fonte di ogni azione che segue e conduce allrsquounificazione dellrsquoagire percheacute porta alla laquosola cosa necessariaraquo Questa dimensione non saragrave tolta a Maria il verbo indica lo laquostrappareraquo il laquoportar viaraquo e ricorda il seme portato via dagli uccelli (85) dalla strada cioegrave da un terreno che non egrave accogliente quindi laquonon egrave buonoraquo A guardare bene egrave Gesugrave che accoglie Maria la quale perograve ha occhi e orecchie solo per il Maestro e dimentica di seacute pende dalla

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Parola Per lei ciograve che conta davvero egrave la presenza e la Parola che Gesugrave le offre

3 Analisi esegetica

Procediamo ora allrsquoanalisi delle tre pale del trittico iniziando da Lc 1021-24 che possiamo definire come la laquorivelazione ai piccoliraquo della comunione intra-trinitaria inclusiva poicheacute aperta a coloro ai quali il Figlio la voglia rivelare

31 La rivelazione ai νήπιος (Lc 1021-24)

Questi pochi versetti rappresentano il cuore del Vangelo lucano non solo percheacute egrave un raro caso in cui Gesugrave non parla della preghiera quanto Lui stesso prega e si rivolge al Padre ma anche e soprattutto percheacute questa rivelazione egrave fatta a ogni generazione cristiana e ne costituisce la fonte e la meta Dio ha voluto manifestarsi agli laquoim-potentiraquo percheacute i laquopoveri di Yhwhraquo sono i beneficiari del Mistero del Regno di Dio La comunione intima tra Padre e Figlio che Egli rivela a chi vuole egrave lrsquoirruzione nella storia della presenza di Dio

Spesso gli studiosi affermano che lrsquoespressione laquoIn quella stessa oraraquo si riferisce al ritorno dalla missione dei 72 discepoli dimenti-cando tuttavia che il termine laquooraraquo in Luca egrave usato come in Giovan-ni5 Luca usa molto le laquoprolessi e le analessiraquo e qui anticipa e prepara lrsquolaquooraraquo decisiva del Mistero pasquale la croce rivela lrsquointimitagrave di Dio ed egrave salvezza offerta a chi accoglie nella fede questo Mistero

Il v 21 esprime il rendimento di grazie di Gesugrave in tre tempi

21a Ti ringrazio Padre Signore del cielo e della terra21b percheacute hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli21c Sigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Te

5 Il termine ὥρα ricorre in Lc 110 238 721 1021 1212394046 1331 1417 2019 22145359 2344(2x) 2433 In corsivo le citazioni piugrave notevoli che annunciano una laquoora di salvezzaraquo

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(Gesugrave) rivolge la lode a Dio chiamato Padre probabile traduzione dellrsquoaramaico abbacirc nome col quale Gesugrave esplicitava il suo rapporto filia-le intimo e familiare cosigrave originale e unico nei confronti di Dio e nello stesso tempo lo riconosce nella sua alteritagrave di Creatore laquoSignore del cielo e della terraraquo Questo profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dio [hellip] Per il contenuto il loghion egrave del tutto originale e manifesta lrsquoimpronta tipica di Gesugrave Egli non rivela segreti esoterici sulla fine del mondo a qualche eletto ma loda il Padre per aver fatto capire proprio ai poveri ai semplici lrsquoidentitagrave e lrsquoattivitagrave di Gesugrave nella storia6

Abbiamo qui un rovesciamento operato da Gesugrave rispetto al-la letteratura sapienziale e apocalittica poicheacute ora la rivelazione non egrave donata ai maggiorenti (egrave loro nascosto) bensigrave ai laquominoresraquo ai piccoli a quelli che agli occhi del mondo non contano nulla (egrave rivelato) I due verbi nascondere e rivelare sono chiaramente usati nella tradizione sapienziale e apocalittica Crsquoegrave opposizione tra i laquopiccoliraquo e i laquosaggiraquo ed egrave questa egrave lrsquooriginalitagrave annunciata dal Figlio non piugrave i saggi devono occuparsi dei semplici per farli progredire nella conoscenza della Legge Ora piuttosto laquola rive-lazione di Dio egrave data proprio ai ldquosemplicirdquo non piugrave ai saggi e in-telligenti Inoltre questi ldquosemplicirdquo rimangono tali cioegrave ignoranti della Legge anche dopo aver ricevuto la rivelazione di ldquoqueste coserdquo Essi sono introdotti in una conoscenza e in un rapporto che supera la conoscenza della Leggeraquo7 Gesugrave rivela Dio come Padre e al tempo stesso la realtagrave che Lui egrave il Figlio venuto per far accedere chi vuole in questa comunione intima Ecco percheacute Gesugrave lungo il cammino che sta facendo verso Gerusalemme per compiere il Mistero pasquale educa i suoi discepoli laquoin disparteraquo deve prepararli a continuare nel tempo della Chiesa questa missione

Il termine laquooraraquo egrave confermato dal laquosigraveraquo con cui Gesugrave afferma che laquoSigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Teraquo Egli egrave venuto proprio

6 G Rossegrave op cit p 3937 Ivi p 394

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per manifestare la Sua εὐδοκία8 il compiacimento il volere il progetto salvifico drsquoamore

Rispetto allrsquoapocalittica qui Gesugrave afferma che la Sua attivitagrave rivelatrice avviene nel presente della storia e non solo al compi-mento di essa Egrave interessante notare che in questa circostanza Gesugrave assume il ruolo che negli scritti veterotestamentari e giudaici viene attribuita alla laquoSapienzaraquo9 Proprio questo rapporto unico tra il Fi-glio e il Padre ne fanno lrsquounico mediatore e rivelatore Il v 22 inizia con il passivo laquomi egrave stato datoraquo e termina con lrsquoinfinito laquorivelareraquo

Dopo questo rendimento di grazie nei vv 23-24 abbiamo una beatitudine e una sua motivazione laquoPoi si voltograveraquo e lrsquoespres-sione molto intensa indica che a chiunque si pone alla Sua se-quela se lo vorragrave potragrave entrare in questa comunione e diventare annunciatore del Vangelo in ogni tempo Ora i laquopiccoliraquo (cioegrave i laquodiscepoliraquo di ogni tempo) possono a partire dallrsquoascolto vivere e trasmettere queste realtagrave comunicate da Gesugrave

Il cristianesimo prende qui le distanze rispetto al giudaismo e si prepa-ra alla rottura E tuttavia sostiene di realizzare la speranza di tutto il popolo drsquoIsraele rappresentato dai suoi numerosi profeti e successivamente dai suoi re Gli uni e gli altri sono concepiti non come capi ma come antenne puntate verso il cielo Non sono stati forse i profeti a ricevere oracoli e visioni e i re (si pensi a Davide e a Salomone) colmati da Dio di talenti sapienza e scienza Egrave singolare che non si parli qui degli scribi10

I discepoli sono ora al vertice della storia di attese e promesse di Dio sono beati percheacute possono sia vedere sia ascoltare due verbi che indicano chiaramente il processo del cammino di fede Egrave tempo per gli laquoultimiraquo di porsi alla sequela del Figlio di Dio egrave questo il kairograves che entra nel krogravenos e porta la lieta notizia che Gesugrave nella sinagoga di Nazaret ha annunciato

8 Il termine ricorre in Lc 214 (laquoGloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini su cui si posa il suo favoreraquo) e nel nostro testo (cfr Mt 1126 il detto parallelo)

9 Cfr Pr 81222-31 301-3 Sap 722-81 82-8 94911 Sir 16 Gb 281-2223-27

10 F Bovon op cit pp 95-96

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

175

Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

176

e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

180

donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

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Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 9: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

5 Lrsquoimpiego di laquohieraacuteteuma agigraveonbasigraveleion hieraacuteteumaraquo in 2Pt 21-10 305

6 La visione di laquoBasileacuteia hiereacuteisraquo in Apocalisse 310Conclusione 314

Bibbia e modelli etici-bioetici oggi analisi e valutazionidi Michele Mazzeo 3171 Necessitagrave di un confronto con i modelli etici e

bioetici odierni e riscoperta delle laquofontiraquo per prendersi cura della vita umana 318

2 Sei modelli dalla bioetica dei principi alla bioetica laica della sacralitagrave della vita 32121 Bioetica dei principi 32122 Modello bioetico dellrsquoetica procedurale 32423 Modello bioetico liberale-soggettivista 32524 Modello bioetico utilitarista 32725 Modello dallrsquoetica senza veritagrave a quello

della sacralitagrave della vita 33026 Bioetica laica della sacralitagrave della vita 332

3 Cinque modelli bioetici dallrsquoetica del rispetto della natura e dellrsquoidentitagrave persona umana al modello neotestamentario 33331 Rispetto della natura umana etica del futuro e

bioetica della responsabilitagrave (Habermas e Jonas) 33332 Bioetica cattolica e bioetica laica 33733 Modello del personalismo ontologicamente fondato

e laquometodo triangolareraquo E Sgreccia 33934 Modello neotestamentario di R Dennis Macaleer 34435 Valore proprio di ogni creatura e analisi del modello

tecnocratico e del relativismo pratico (papa Francesco) 3454 Valutazioni e conclusioni 350

Bibliografia di Armando Augello 363

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La pericope oggetto di questo studio egrave il cuore teologico del vangelo lucano percheacute Gesugrave offre una rivelazione e una novitagrave notevole

Rivelazione inserita nel tempo ma indipendente dalla storia le-gata alla parola di Gesugrave ma destinata a ogni generazione piena di vigore e tuttavia discreta oggetto di riflessione ma negata ai sapienti Egrave arrivato il tempo dei capovolgimenti Capovolgimento dei valori e sostituzione delle persone promuoveranno gli umili al primo posto tra i beneficiari di Dio Questa rivelazione cristiana e le ripercussioni che le sono proprie corrispondono come precisa il testo al progetto di Dio Questo succede percheacute il padre sta dietro al figlio e vive in comunione con lui Non sorprende affatto perciograve che unrsquoimpressione di compimento di irruzione escatologica attiri le menti alla lettura di questo passo Qui termina la lunga attesa dei profeti biblici e qui inizia la testimonianza del paradosso cristiano del nocciolo duro del vangelo1

Il testo del trittico egrave formato da tre pale la preghiera di esultanza di Gesugrave (1021-24) al centro la pagina meravigliosa sul laquoBuon Samaritanoraquo (1025-37) e infine lrsquoepisodio di Marta e Maria (1038-42) La prima pala esprime un rarissimo esempio di come Gesugrave abbia pregato e rivelato la mutua comunione con il Padre e come questa rivelazione sia inclusiva e non esclusiva percheacute aperta a laquochiunque Egli la voglia rivelareraquo Il Cristo egrave il mediatore unico che egrave venuto a farci conoscere in senso

1 F Bovon Luca vol 2 (Commentario Paideia Nuovo Testamento 32) Bre-scia 2007 pp 86-87

laquoMettiti in cammino e anche tu farsquo lo stessoraquo Il trittico lucano in 1021-42

di Ernesto Della Corte

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biblico il cuore stesso di Dio Egli egrave Misericordia tenerezza grazia e perdono Dio si fa prossimo a ognuno di noi e atten-de che anche noi sul Suo esempio ci facciamo prossimo di chiunque incontriamo percheacute nel fratello e nella sorella che ha bisogno egrave Lui stesso a ricevere La rivelazione egrave aperta ai laquopiccoliraquo cioegrave ai discepoli dei quali Maria la sorella di Marta egrave unrsquoicona vivace Tutto parte sempre dallrsquoalto egrave un dono da accogliere nellrsquoascolto radice del doppio comandamento di amare Dio e il prossimo

La ricerca e lrsquoanalisi di questo brano procedono innan-zitutto affrontando lo studio filologico del testo per poi darne una struttura retorica che ne renda visibile e chiara la strutturazione Si passa infine allrsquoanalisi esegetica e allrsquoat-tualizzazione

In questrsquoanno di Giubileo straordinario sulla Misericordia mi auguro che questo studio sia una lampada accesa sul nostro cammino verso il Regno

1 Analisi filologica

Seguono ora il testo greco e italiano con le note esplicative per avere giagrave uno sguardo sullrsquoarticolazione del testo

139

21 Ἐν αὐτῇ τῇ ὥρᾳ ἠγαλλιάσατο [ἐν] τῷ πνεύματι τῷ ἁγίῳ καὶ εἶπεν

In quella stessa OraI (Gesugrave) trasaligrave di gioiaesultograveII nello Spirito Santo e disse

ἐξομολογοῦμαί σοι πάτερ κύριε τοῦ οὐρανοῦ καὶ τῆς γῆς ὅτι ἀπέκρυψας

laquoTi ringrazioIII o PadreIV Signore del cielo e della terra percheacute hai nascosto

I laquoIn quella stessa oraraquo egrave lrsquoespressione che laquosi riferisce al ritorno dei discepoli lrsquoesito della loro missione ndash e di quella futura della Chiesa ndash viene posto sotto il segno del Padre e del suo beneplacito Lo Spirito Santo egrave la fonte dellrsquoesultanza di Gesugrave Egli appare in tre momenti importanti dellrsquoinizio del ministero Lc 322 41 418 questo stesso Spirito saragrave lrsquoagente principale che dirigeragrave la missione postpasquale crsquoegrave quindi continuitagrave in profonditagrave tra la missione svolta da Gesugrave e lrsquoopera della Chiesaraquo (G Rossegrave Il Vangelo di Luca Commento esegetico e teolo-gico Roma 1992 p 392) laquoQui ldquoorardquo va preso come termine tecnico (cosigrave anche in Giovanni) per indicare la manifestazione della salvezza messianica che i profeti avevano predetto Il confronto si impone con Lc 1256 1944 2124 2253 2343 e Gv 423 524 131raquo (La Bibbia Nuovissima Versione dai testi originali vol III Cinisello Balsamo 1991 p 443 citata drsquoora in poi come NVB)

II Lrsquoespressione egrave tipicamente lucana ed egrave la stessa usata per Maria allrsquoinizio del Magnificat (Lc 147) il verbo ricorre solo in queste due citazioni del Vangelo ed egrave seguito dallrsquoespressione laquonello Spirito Santoraquo che vuol dire laquosotto lrsquoinflusso dello Spirito Santoraquo (Lc 227) Il verbo ἀγαλλιάομαι ricorre pure in At 226 (citazione del Sal 158-11 LXX) e At 1634 (il carceriere di Paolo) Cfr lrsquoottimo commento filologico di M Crimella Luca Introduzione traduzione e commento (Nuova Versione della Bibbia dai testi antichi 39) Cinisello Balsamo 2015 cfr anche LT Johnson Il Vangelo di Luca Sacra Pagina vol 3 Leumann 2004 laquoLrsquoesultanza (nella gioia) ricorda i racconti dellrsquoinfanzia (cfr 147) mentre il nesso tra preghiera e Spirito evoca il battesimo (cfr 321-22) e le tentazioni (cfr 41)raquo (M Crimella op cit p 198)

III Luca usa il verbo ἐξομολογέομαι come fa il Sal 1361-326 LXX per dire la laquoconfessio fideiraquo del salmista laddove il testo ebraico ha hocircducirc In Lc 226 ha per soggetto Giuda che sta consegnando Gesugrave e ha il senso di laquoessere drsquoaccordo acconsentire avere lo stesso linguaggioraquo in At 1918 ha per soggetto laquomolti che si convertironoraquo confessarono di aver praticato arti magiche laquo[Nel nostro testo] Letteralmente ldquoTi riconoscordquo La preghiera di Gesugrave segue lo schema delle preghiere ebraiche nella sinagoga quali la Berakah Yozer a) lode introduttiva b) motivo della lode c) affermazione di assenso o ripetizione della lode La versione di Luca egrave molto simile a quella di Mt 1125-26raquo (LT Johnson Il Vangelo di Luca Sacra Pagina vol 3 Elledici Leumann (TO) 2004 p 152)

IV laquoPadreraquo esprime la coscienza filiale di Cristo mentre laquoSignore del cielo e della terraraquo dichiara il dominio sovrano di Dio sul mondo e sulla storia laquoQuesto profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dioraquo (G Rossegrave Il Vangelo di Luca p 393 Il vocativo laquoPadreraquo nelle preghiere giudaiche egrave rarissimo (Sap 143 3Mac 638) e non egrave equivalente al termine laquoAbbacircraquo usato da Gesugrave Dio egrave ricono-sciuto come Padre di Israele Dt 326 Is 6316 647 Ger 34

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ταῦτα ἀπὸ σοφῶν καὶ συνετῶν καὶ ἀπεκάλυψας αὐτὰ νηπίοιςmiddotναὶ ὁ πατήρ ὅτι οὕτως εὐδοκία ἐγένετο ἔμπροσθέν σου

coseV ai sapientiVI e agli intelligenti e le hai rivelateVII ai piccoliVIIISigraveIX Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a TeX

V Lrsquoespressione laquoqueste coseraquo dal contesto si riferisce alla manifestazione del potere di Dio nelle opere del Figlio e soprattutto quello che sta per rivelare la comunione reciproca delle Persone in Dio che solo Gesugrave comunica a chi vuole cioegrave ai piccoli i discepoli

VI laquoEcco due categorie di persone che si atteggiano in modo contrario nei confronti del regno di Dio I primi non vanno identificati solamente con i ldquoteologirdquo del tempo di Gesugrave gli scribi e i farisei i tipici nemici di Gesugrave che pensavano di avere il monopolio della legge e perciograve della conoscenza della volontagrave di Dio ma rappresentano una categoria di persone quelli che si credono autosufficienti che non hanno bisogno della rivelazione salvifica di Gesugrave (Gv 748) che si affidano solo alla sapienza di questo mondo (cfr 1Cor 118ss) per risolvere tutti i loro problemi compreso quello della salvezza I piccoli invece sono coloro che si aprono alla salvezza come a un dono che viene dal Padre La loro caratteristica egrave la disponibilitagrave a essere donati da Dio Sono in altri termini i poveri gli umili i semplici i peccatori pentiti di cui parla il Vangelo sono lrsquoantitipo dei poveri di Jahveacute di cui ci parla lrsquoAT (cfr Sof 312)raquo (NVB 444) Il binomio laquosapienti e intelligentiraquo proviene da Dt 11315 laquoPrendete in ognuna delle vostre tribugrave uomini saggi (Haacutekaumlmicircm) perspicaci conosciuti affincheacute io li ponga alla vostra testa hellip Allora presi i capi delle vostre tribugrave uomini saggi (Haacutekaumlmicircm) e dotati di esperienza e li costituii vostri capihellipraquo

VII Notiamo il contrasto tra laquonascondereraquo e laquorivelareraquo e quello tra laquodotti e sapientiraquo e laquopiccoliraquo (impotenti) che troviamo in 1Cor 31 (laquoneonati in Cristoraquo) I piccoli laquosono gli umili gli ignoranti (in senso etimologico) i semplici i poveri (cfr Sal 188 LXX [TM 198] Pr 132) costoro non hanno competenza accademica a differenza di coloro che conoscono la Leggeraquo (M Crimella Luca p 199) Il Vangelo si rivolge non a quelli che si sentono laquonellrsquoepicaraquo agli eroi di ogni tempo ma alle persone semplici che vivono perograve in Dio Luca infatti piugrave avanti li confronta con i discepoli laquoRovesciamento di dinamica se per il giudaismo Dio si comunica-rivela ai saggi (i pii di Qumran capi di sette apocalittiche farisei e zeloti dottori della Legge in genere) per Gesugrave si egrave giagrave rivelato ai ldquopiccolirdquo i suoi i Dodici i 72 Qual egrave il contenuto di questa rivelazione Due momenti coordinati a chi Egli vuole Gesugrave manifesta di essere il ldquoFiglio dellrsquouomordquo nel disegno del Padre Egli introduce chi vuole nel progetto del Padreraquo (La Bibbia Piemme Casale Monferrato 1995 p 2461)

VIII laquoRiconoscendosi nella figura dei ldquopiccolirdquo la comunitagrave cristiana mostra di aver ca-pito il capovolgimento operato dalla rivelazione divina offerta qui a Gesugrave e da Gesugrave Il Figlio stesso che afferma di aver ricevuto tutto dal Padre (v 22) egrave Lui pure uno di questi bambini Non porta forse il titolo di ldquofigliordquo Senza la coscienza di essere ldquofigliordquo con la minuscola non sarebbe il ldquoFigliordquo con la maiuscolaraquo (F Bovon Luca vol 2 p 91)

IX laquoAudace lrsquoorante osa risalire dagli atti di Dio (ldquoTu hai svelatordquo) allrsquointenzione divina (εὐδοκία il ldquocompiacimentordquo) dal percepibile allrsquoinconoscibile di Dio Il detto (v 21d) ha un sapore liturgico somiglia a un responsorio o a unrsquoantifona Ecco quindi che il testo si puograve leggere a morsquo di dialogo come se un secondo credente rispondesse al primo proseguendo il rendimento di grazie Del resto la frase egrave cronologicamente al secondo posto Bisogna immaginare un profeta cristiano che in preghiera sottolinea con queste parole lrsquoascolto del primo detto ossia del rendimento di grazie (v 21bc) Questo responsorio esprime innanzitutto unrsquoadesione un sigrave il segno di un accordo Questa convergenza dei convincimenti viene in seguito resa esplicita (ὅτι egrave qui un ldquocherdquo o un ldquoin realtagraverdquo invece di un ldquopercheacuterdquo o di un ldquoinfattirdquo) Il commento riespone il primo detto in altri termini la rivelazione ai piccoli intesa qui anche come un avvenimento (ἐγένετο) egrave definita soprattutto quale affermazione del disegno salvifico di Dioraquo (F Bovon Luca vol 2 p 93)

X laquoCosigrave egrave piaciuto a Teraquo lett laquoCosigrave ci fu compiacimento in Tua presenzaraquo La TOB traduce laquoEgrave cosigrave che Tu hai disposto nella Tua benevolenzaraquo Luca vuole affermare che

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22 πάντα μοι παρεδόθη ὑπὸ τοῦ πατρός μου καὶ οὐδεὶς γινώσκει τίς

Tutto (ogni cosa)XI mi egrave stato donatoconsegnatoXII dal PadreXIII mio e nessuno conosceXIV

ἐστιν ὁ υἱὸς εἰ μὴ ὁ πατήρ καὶ τίς ἐστιν ὁ πατὴρ εἰ μὴ ὁ υἱὸς καὶ ᾧ ἐὰν βούληται ὁ υἱὸς ἀποκαλύψαι

chi egrave il Figlio se non il Padre neacute chi egrave il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

23 Καὶ στραφεὶς πρὸς τοὺς μαθητὰς κατ᾽ ἰδίαν εἶπενmiddot μακάριοι οἱ ὀφθαλμοὶ οἱ βλέποντες ἃ βλέπετε

Poi si voltograveXV verso i discepoli li prese a parte e disse laquoBeatiXVI gli occhi che vedono tutte queste cose

il piano di Dio la Sua benevolenza egrave a favore dei laquopiccoliraquo come lrsquoevangelista ha imparato dal suo maesto Paolo il quale in 1Cor 118-31 inneggia a Dio come Colui che si rivolge ai deboli e non ai forti di questo mondo

XI Stando al contesto lrsquoespressione laquoqueste coseraquo egrave in relazione con laquooraraquo egrave cioegrave la rivelazione che Gesugrave opera in fatti e parole e la comunione intima con il Padre nella forza dello Spirito tutto questo piano di salvezza egrave dono di rivelazione e non capacitagrave umana di comprensione laquoCon J Jeremias possiamo distinguere il tema (22a) lo sviluppo (22b) e la conclusione (22c) Il tema egrave la rivelazione totale del Padre al Figlio dunque non potere (exousia cfr Mt 2818) ma rivelazione Il verbo greco paradidomi denota la trasmissione di un insegnamento o di una tradizioneraquo (NVB 444)

XII Questo passivo indica che il Padre egrave la fonte e il Figlio egrave lrsquounico mediatoreXIII Il termine laquoPadreraquo ricorre 2x nei vv iniziali 21-22 laquoldquoPadrerdquo e ldquoFigliordquo sono

termini che rimandano a una profonda intimitagrave e a una straordinaria conoscenza fra lrsquouno e lrsquoaltro Per questo il Figlio puograve rivelare il Padre in un modo tutto speciale La relazione qui descritta rimanda alla piena conoscenza che di Dio aveva Gesugraveraquo (M Crimella Luca pp 198-199)

XIV laquoUn linguaggio relazionale cosigrave esplicito egrave inconsueto nei Sinottici men-tre invece si trova molto piugrave spesso in Giovanni (cfr 335 729 1014-15 133 1722529) Il logion di Luca egrave simile a quello di Mt 1117raquo (LT Johnson op cit p 152) laquoLo sviluppo del tema egrave in forma binaria e ha carattere giovanneo Qui Gesugrave manifesta chiaramente la coscienza della sua divinitagrave vi egrave una perfetta comunione di vita e un totale scambio di beni tra il Padre e il Figlio Questa realtagrave perograve diventa oggetto di rivelazione e strumento di salvezza il Figlio ci dona la conoscenza del Padre e noi possiamo avere un concetto esatto del Padre solo attra-verso la rivelazione che ce ne fa il Figlio I due termini conoscenza e Figlio vanno considerati in senso giovanneo la conoscenza indica una relazione personale (cfr Gv 173) lrsquouso assoluto di Figlio egrave proprio del quarto Vangelo (nei Sinottici ricorre solo in Mc 1332)raquo (NVB 444)

XV Il verbo laquovoltarsiraquo in Luca appare 7x e ha sempre Gesugrave come soggetto 79 (Gesugrave egrave meravigliato della fede del centurione e lo indica alle folle) 744 (Gesugrave si rivolge verso la peccatrice ma parla a Simone gli cambia prospettiva) 955 (Gesugrave rimprovera Giaco-mo e Giovanni che vogliono punire i Samaritani) 1023 (si rivolge ai discepoli) 1425 (rivolto alle folle pone le condizioni della sequela) 2261 (egrave lo sguardo di Gesugrave su Pietro che ha tradito) 2328 (lungo la via dolorosa Gesugrave si rivolge a una grande moltitudine di persone e alle donne) Il verbo dunque non egrave laquoredazionaleraquo come qualche autore afferma ma esprime lrsquointervento di Cristo che perdona stimola chiede afferma il Suo voltarsi opera una trasformazione su coloro a cui si rivolge

XVI Gesugrave dichiara la beatitudine di chi sa riconoscere qui e ora la presenza del Padre negli avvenimenti che caratterizzano la vita terrena di Lui e dei suoi discepoli

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24 λέγω γὰρ ὑμῖν ὅτι πολλοὶ προφῆται καὶ βασιλεῖς ἠθέλησαν ἰδεῖν ἃ ὑμεῖς βλέπετε καὶ οὐκ εἶδαν καὶ ἀκοῦσαι ἃ ἀκούετε καὶ οὐκ ἤκουσαν

Vi dico infatti che molti profetiXVII e re hanno desiderato vedere quello che voi vedete ma non lrsquohanno visto ascoltareXVIII quello che voi ascoltate ma non lrsquohanno ascoltatoraquo

25 Καὶ ἰδοὺ νομικός τις ἀνέστη ἐκπειράζων αὐτὸν λέγωνmiddot διδάσκαλε τί ποιήσας ζωὴν αἰώνιον κληρονομήσω

Ed ecco un certo dottoreXIX della Legge si alzograve per metterlo alla provaXX Maestro che cosa devo fare per ereditareXXI la vita eterna

(cfr Lc 1256) in essi infatti sta nascosta e operante la realtagrave lungamente desiderata dai profeti Egrave nellrsquooggi della salvezza propostaci da Cristo nella Chiesa (ecco un altro motivo per cui Luca ha scritto gli Atti degli Apostoli) che noi possiamo fare nostra questa beatitudineraquo (NVB 444-445) laquoQuesto egrave il settimo macarismo che abbiamo nel Vangelo (cfr 145 62021[2x]22 723) Qui lrsquoaccento egrave posto sul vedere nei vv 24 e 28 invece egrave sullrsquoascoltare Ci richiama alla mente 818 ldquoFate attenzione dunque a come ascoltaterdquoraquo (LT Johnson op cit p 152) laquoBeatitu-dine rivolta ai suoi in disparte essi sono i testimoni privilegiati dellrsquointervento escatologico di Dio avviato in Gesugrave Luca trae una conclusione alla catechesi del Maestro Insiste sul vedere ma anche sullrsquoascoltare che ha giagrave altrove indicato come veicolo di salvezza (cfr 421)raquo (La Bibbia Piemme 2461)

XVII I profeti sono stati chiamati e inviati ad annunciare la salvezza ma neacute essi neacute i potenti (cioegrave i re) potranno vedere e ascoltare le rivelazioni del Figlio di Dio Continua come prima al v 21 la contrapposizione tra i potenti del mondo e i piccoli del Vangelo

XVIII laquoMentre nellrsquoattesa giudaica si esprimeva solo lrsquoatto del vedere Gesugrave vi aggiunge quello dellrsquoudire percheacute nella sua predicazione questo implica lrsquoaccet-tazione della proposta di salvezza (cfr 722)raquo (NVB 445)

XIX Il termine νομικός ricorre in Luca 6x (730 1025 11454652) e vuol dire sempre laquostudioso della Leggeraquo laquoIn greco classico νομικός egrave un aggettivo (cfr Tt 39) mentre nellrsquounica occorrenza della Settanta egrave sostantivo e si riferisce al ldquoperito della Toragraverdquo Eleazaro (4Maccabei 54) Tipico termine di Luca rimanda a una categoria di persone specializzate nella conoscenza della Leggeraquo (M Crimella op cit p 200)

XX Il verbo ἐκπειράζω ricorre in Lc 412 a proposito della prova a cui egrave sot-toposto Gesugrave da parte del diavolo ed egrave contenuto nella citazione di Dt 616 Nel nostro testo il verbo assume subito lrsquointenzione ostile della domanda tesa a tendere un tranello a Gesugrave chiamato laquoMaestroraquo (διδάσκαλος)

XXI laquoLa stessa domanda ricorre in seguito in Lc 1818 e nei passi paralleli di Mt 1929 e Mc 1017 Questa combinazione di termini non si trova nella Torah Lrsquoldquoereditagraverdquo (klēronomia) promessa al popolo egrave la terra (Gn 284 Dt 18 212 41 cfr At 75) Il LXX Sal 155 dice che il Signore egrave lrsquoereditagrave del salmista e il LXX Sal 3618 parla di unrsquoereditagrave eterna (cfr anche Est 47) ma questa non egrave legata alla ldquovita eternardquo In LXX Dn 122 drsquoaltra parte i giusti risorgeranno alla ldquovita eternardquo Nel NT lrsquoidea di una ldquoereditagrave eternardquo si trova solo in Eb 915 che perograve si rifagrave a 1Pt 14 ma la nozione di ldquovita eternardquo ricorre frequente (cfr ad esempio Rm 27 521 622-23 Gal 68 Gd 21 e in particolare Gv 315-16) Negli altri Sinottici si trova soltanto una volta ma Luca la usa ancora in 181830 At 134648raquo (LT Johnson

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26 ὁ δὲ εἶπεν πρὸς αὐτόνmiddot ἐν τῷ νόμῳ τί γέγραπται πῶς ἀναγινώσκεις

Gli disse Che cosaXXII sta scritto nella legge Come leggi

27 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπενmiddot ἀγαπήσεις κύριον τὸν θεόν σου ἐξ ὅλης [τῆς] καρδίας σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ ψυχῇ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ ἰσχύϊ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ διανοίᾳ σου καὶ τὸν πλησίον σου ὡς σεαυτόν

Rispose Amerai il Signore tuo DioXXIII con tutto il tuo cuoree con tutta la tua anima e con tutte le tue forze e con tutta la tua mente eil tuo prossimo come te stesso

28 εἶπεν δὲ αὐτῷmiddot ὀρθῶς ἀπεκρίθηςmiddot τοῦτο ποίει καὶ ζήσῃ

Gli disse Hai risposto rettamenteXXIV farsquo questo e vivrai

op cit p 155) Cosa vuol dire lrsquoesperto della Legge Egli chiede cosa deve fare per ottenere il premio della comunione definitiva con Dio percheacute spesso i Giudei avevano paura di osservare la Legge senza ottenerne il premio Egrave una domanda che ci si fa anche oggi

XXII In perfetto metodo rabbinico Gesugrave risponde con una contro-domanda addirittura doppia laquoChe cosahellip Comeraquo Evidentemente da interrogato diventa interrogante e inverte i ruoli egrave la sua grande abilitagrave educativa spostando sempre tutto dal piano teorico a quello pratico

XXIII laquoCon leggere varianti nelle proposizioni Luca qui riproduce sostan-zialmente LXX Dt 65 aggiungendo la frase ldquoe con tutta la tua mente (dianoia)rdquoraquo (LT Johnson op cit p 155) Alla citazione di Dt 65 egrave aggiunto il testo di Lv 1918 La versione di Luca si differenzia dagli altri Sinottici percheacute unisce i due comandamenti in uno solo laquoGesugrave vuole mettere a fuoco attraverso la conoscenza e la sapienza di uno scriba il cuore della Legge amerai Dio (Dt 65) e amerai il tuo prossimo come te stesso (Lv 1918) La Legge mosaica egrave buona se Gesugrave com-menta laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo Attendibile segno di tensione tra protocristianesimo e sinagoga segno di una deplorevole dissociazione tra amore di Dio e del prossimo egrave lrsquoimmediato collegamento di Lv 1918 a Dt 65 per Luca i due valori sono inscindibiliraquo (La Bibbia Piemme cit p 2461)

XXIV Lrsquoavverbio ὀρθῶς ricorre in Lc 735 (il sordo κωφός balbuziente μογι-λάλος) dunque un sordastro 743 (Simone il fariseo ha giudicato bene) 1028 2021 (i dottori della Legge e i capi dei sacerdoti affermano che Gesugrave parla e in-segna rettamente)

XXV Puograve essere sostantivo oppure avverbio nel primo caso abbiamo laquoE chi egrave il mio prossimoraquo nel secondo il senso egrave laquoE chi egrave vicino a meraquo A motivo della vicinanza della citazione della posizione del pronome personale μου e del ritmo del dialogo sembra piugrave opportuna la scelta del termine come sostantivo

XXVI Il dottore della Legge laquovuole giustificare la domanda che ha posto non voleva solo tentare Gesugrave (in questo caso sarebbe stata troppo ovvia la risposta da dare) ma richiedeva un concetto piugrave chiaro di prossimoraquo (NVB 446) Egli perograve si muove sempre su un ambito teorico senza mettersi in gioco egrave il classico intellettuale che discutehellip ma non fa

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29 ὁ δὲ θέλων δικαιῶσαι ἑαυτὸν εἶπεν πρὸς τὸν Ἰησοῦνmiddot καὶ τίς ἐστίν μου πλησίονXXV

Ma quegli volendo giustificarsiXXVI disse a Gesugrave E chi egrave il mio prossimoXXVII

30 Ὑπολαβὼν ὁ Ἰησοῦς εἶπεν ἄνθρωπός τις κατέβαινεν ἀπὸ Ἰερουσαλὴμ εἰς Ἰεριχὼ καὶ λῃσταῖς περιέπεσεν οἳ καὶ ἐκδύσαντες αὐτὸν καὶ πληγὰς ἐπιθέντες ἀπῆλθον ἀφέντες ἡμιθανῆ

ReplicandoXVIII Gesugrave disseUn (certo) uomoXXIX scendeva da Gerusalemme a GericoXXX e incappograve nei brigantiterroristiXXXI i quali dopo averlo spogliato e percosso se ne andarono abbandonandolo mezzo morto

31 κατὰ συγκυρίαν δὲ ἱερεύς τιςXXXII Ma per caso un (certo) sacerdote

XXVII laquoPer Lv 1918 ldquoil prossimordquo sono ldquoi figli del Tuo popolordquo (ossia gli altri Israeliti) Piugrave avanti in Lv 1933-34 questo viene esteso ai ger (ldquostranierirdquo) residenti sul territorio Dato che nella traduzione dei LXX ger egrave reso con prosēlytos (ldquoproseli-tirdquo) questo atteggiamento di amore era alquanto ristretto Tra i gruppi settari come quello di Qumran la distinzione tra lrsquoamore verso i figli della luce e qualsiasi altra persona era assoluta (cfr 1Qs 19-10) Tra i farisei si discuteva molto sui rapporti che potevano intercorrere con i non-Giudei come ad esempio m Abodah Zarah 11 21-2 49-10raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXVIII In Lc 743 (Simone il fariseo risponde a Gesugrave) 1030 (Gesugrave riprende il discorso per esplicare ancora meglio cosa Egli intenda perograve non offre una motivazione razionale bensigrave usa una parabola per catturare lrsquoascoltatore e capovolgere il suo punto di vista In questo senso le parabole non solo sono un ottimo strumento pedagogico ma diventano lrsquoespressione per rovesciare le proprie convinzioni e aprire un nuovo orizzonte di vita laquoGesugrave accoglie la domanda nella misura in cui la comprende bene Tali sembrano essere qui le due sfumature del verbo ὑπολαμβάνω ldquoaccogliererdquo e ldquocomprendererdquo che srsquoincontrano nei dialoghi sia giudaici che greciraquo (F Bovon op cit p 109)

XXIX Dal contesto sembrerebbe che sia un giudeo percheacute forse dopo aver preso parte al culto sta scendendo da Gerusalemme collocata a circa 850 m slm verso Gerico la cui oasi egrave a circa -240m slm il dislivello egrave notevole Il percorso pietroso e arido egrave di circa 27 km

XXX laquoGerico era sede di sacerdoti e leviti Riccorrendo la loro settimana di servizio al tempio salivano a Gerusalemme Alla vista del malcapitato devono scegliere tra lui morente e Lv 211 che prescrive di evitare ogni contatto con cadaveri o uomini morentiraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XXXI Il termine greco λῃστής ricorre in Lc 103036 (il nostro testo) 1946 (Gesugrave rimprovera di aver reso il Tempio covo di ladroni) 2252 (Gesugrave rimprovera i capi dei sacerdoti i capitani del Tempio e gli anziani per averlo considerato un briganteterrorista laquoIl termine lēstēs egrave usato da Giuseppe per bande organizzate di ladroni di strada che rendevano il viaggiare pericoloso (cfr Giuseppe La guerra giudaica 2228-230)raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXII laquoIl pronome indefinito tis usato per ciascuno dei personaggi del racconto indica che essi rappresentano le rispettive categorie I sacerdoti e i leviti pur non facendo parte dellrsquoaristocrazia facoltosa rappresentavano simbolicamente la classe dirigente (cfr ad esempio 1QS 18ss 51-4) Erano soggetti a restrizioni di puritagrave legale che limitavano i loro contatti con gli altri Ciograve che il racconto vuol dimo-

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κατέβαινεν ἐν τῇ ὁδῷ ἐκείνῃκαὶ ἰδὼν αὐτὸν ἀντιπαρῆλθενmiddot

scendeva per quello strada e avendolo vistoXXXIII passograve oltreXXXIV dal lato opposto (= passare senza fermarsi nonostante abbiano visto)

32 ὁμοίως δὲ καὶ Λευίτης [γενόμενος] κατὰ τὸν τόπον ἐλθὼν καὶ ἰδὼνἀντιπαρῆλθεν

Allo stesso modo anche un levita giunto sul posto e avendolo vistopassograve oltre dal lato opposto

33 Σαμαρίτης δέ τις ὁδεύωνXXXV ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν

Invece un (certo) samaritanoXXXVI che passava per la strada giunse accantoXXXVII a lui

strare non egrave un contrasto tra i Giudei e i Samaritani a vantaggio di questi ultimi ma un contrasto tra quelli che sono ufficialmente riconosciuti come appartenenti al popolo e quelli che non lo sonoraquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXIII laquoEgrave probabile che il sacerdote abbia finito il proprio servizio e rientri a casa Invece di unire lrsquoamore del prossimo col servizio di Dio trascura la misericordia com-plemento obbligato della pietagrave Lo stesso vale per il levita altro officiante del tempio di rango inferiore Luca li considera imperdonabili percheacute dopo aver visto (ἰδὼν vv 31 e 32) hanno entrambi chiuso gli occhi Non srsquoincontrano col ferito si allontanano diventano inesistenti morti al presente trattenuti dal loro passato condizionati da regole rituali e da pulsioni egoiste Sono passati senza fermarsiraquo (F Bovon op cit p 111)

XXXIV laquoIl senso di questo verbo (ἀντιπαρέρχομαι) raro non egrave evidente poicheacute una delle preposizioni suggerisce il passare oltre (παρά) e lrsquoaltra un camminare di fronte o contro (ἀντί)raquo (ivi n 10 111) laquoAlla lettera ldquoFece un giro intorno a lui e passograve oltrerdquo Luca per mezzo del verbo ἀντιπαρέρχομαι dagrave corpo alla scelta del ministro di culto dal punto di vista fraseologico infatti il preverbio ἀντί sottolinea la distanza fra il sacerdote e lrsquoanonimo passante (cfr anche il v 32)raquo (M Crimella op cit p 201)

XXXV Il verbo egrave hapx legomenon nel NT e richiama il sostantivo ὁδός via che ricorre in Luca 20x 17679 244 345 727 8512 9357 10431 116 1258 1423 1835 1936 2021 243235

Questo termine indica una persona che egrave per la via che compie un cammino Da 957 in poi Gesugrave compie la sua via verso il mistero pasquale cfr E Della Corte Solidarietagrave con Cristo solidarietagrave con gli uomini La conversione a uno stile di vita cristia-no e quindi solidale il cammino del credente nel grande inserto lucano (Lc 951-1946) laquoPresenza Pastoraleraquo 4-5 (1999) pp 27-60 Fin dallrsquoinizio il personaggio egrave dunque presentato in forte sintonia con il Cristo stesso che ha iniziato il suo viaggio decisivo

XXXVI laquoQuesta identificazione acquista tanta piugrave forza se si considera lrsquoostilitagrave mostrata dai Samaritani contro il ministero stesso di Gesugrave giagrave accennato in 953 Un altro Samaritano egrave descritto in modo positivo in 1716 e la missione in Samaria segna unrsquoimportante tappa nella diffusione del lieto messaggio negli Atti (18) riportando in quella regione un notevole successo (At 81-14 931153)raquo (LT Johnson op cit p 156) laquoSecoli di meditazione devota hanno offuscato la nostra capacitagrave di percepire lrsquoostilitagrave che contrapponeva Giudei e Samaritani Dopo lrsquoesilio babilonese i Samaritani si erano opposti alla restaurazione di Gerusalemme e nel II

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καὶ ἰδὼν ἐσπλαγχνίσθη e avendolo visto ne provograve compassioneviscere di misericordiaXXXVIII

34 καὶ προσελθὼν κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτοῦ ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ ἴδιον κτῆνος ἤγαγεν αὐτὸν εἰς πανδοχεῖονXXXIX καὶ ἐπεμελήθη αὐτοῦ

fattosi vicinoXL gli fasciograve le ferite versandovi olio e vinoe caricatolo sulla sua cavalcatura lo portograve alla locanda esi prese cura di lui

sec aC avevano collaborato con i sovrani siriani nelle guerre contro i Giudei Nel Siracide (5025-26) che risale al 200 aC si dice che i Samaritani ldquonon sono neppure una nazionerdquo e nel 128 aC il sommo sacerdote giudeo bruciograve il tempio Samaritano sul monte Garizim Allrsquoinizio del I sec dC durante la Pasqua i Samaritani sparsero le ossa di un cadavere nel tempio contaminandolo e impedendo la celebrazione della festivitagraveraquo (JR Donahue Il Vangelo in parabola Brescia 2016 pp 122-123)

XXXVII Notiamo la differenza tra i tre personaggi il sacerdote e il levita passano laquooltreraquo (antiparagrave-) mentre il Samaritano passa laquoaccantoraquo (katagrave) Luca nota con molta finezza questo particolare lrsquointeresse del Samaritano inizia proprio con il laquopassare accantoraquo invece che laquooltreraquo

XXXVIII Lrsquoevangelista Luca usa questo verbo in 713 (episodio della peccatrice) 1033 1520 (il padre lo vide e ne ebbe compassione) Non ricorre negli Atti degli Apostoli laquoIl verbo ha una radice che richiama le interiora (τὰ σπλάγχνα) cioegrave i sentimenti piugrave profondi In Luca caratterizza lrsquointensa emozione di Gesugrave di fronte alla donna vedova che ha perso lrsquounico figlio (713) inoltre lrsquoevangelista utilizza lo stesso verbo per esprimere lo slancio del padre allorcheacute vede il figlio prodigo che si sta avvicinando a casa (1520)raquo (M Crimella op cit p 201) laquoEgrave significativo che per parlare di compassione e di misericordia lrsquoAntico Testamento adoperi il termine raHaacutemicircm Tale termine deriva da reHem cioegrave grembo materno con esso possono essere indicate anche le viscere di un essere umano che tanto nellrsquoAntico quanto nel Nuovo Testamento sono considerate la sede dei sentimentiraquo (E Della Corte Mi sono legato a voi Le persone consacrate luce del Regno Roma 2015 p 141) Uno dei vertici della misericordia dellrsquoAT egrave il testo di Os 111-11 nel quale al v 8 si dice laquoMi dagrave un tuffo il cuore mi si sommuovono le viscereraquo (μετεστράφη ἡ καρδία μου ἐν τῷ αὐτῷ συνεταράχθη ἡ μεταμέλειά μου nel quale troviamo il termine μεταμέλεια che appartiene allrsquoambito semantico del verbo citato da Lc 103435 prendersi cura che compare nel NT in 1tm 35 con una chiara valenza affettiva e pastorale di cura)

XXXIX Letteralmente questo termine significa laquoil luogo accogliente per tuttiraquo Il termine πανδοχεύς al v 36 significa allora laquolrsquoonni-accoglienteraquo

XL Il verbo προσέρχομαι in Luca ha qui come soggetto il Samaritano e in 714 lo stesso Gesugrave che si accosta alla bara del giovinetto morto e lo tocca sono gli episodi che rivelano lrsquoamorevole accostarsi e il prendersi cura e in entrambi i casi egrave donata la Vita

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35 καὶ ἐπὶ τὴν αὔριον ἐκβαλὼν ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ καὶ εἶπενmiddot ἐπιμελήθητιXLI αὐτοῦ καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς ἐγὼ ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με ἀποδώσω σοι

E il giorno dopo estrasse due denarie li diede allrsquoalbergatore dicendoPrenditi cura di lui e se spenderai qualcosa in piugrave te lo pagherograveal mio ritorno

36 τίς τούτων τῶν τριῶν πλησίον δοκεῖ σοι γεγονέναι τοῦ ἐμπεσόντος εἰς τοὺς λῃστάς

Chi di questi tre pensi si sia stato prossimoXLII a colui che incappograve nei briganti

37 ὁ δὲ εἶπενmiddot ὁ ποιήσας τὸ ἔλεος μετ᾽ αὐτοῦ εἶπεν δὲ αὐτῷ ὁ Ἰησοῦςmiddot πορεύου καὶ σὺ ποίει ὁμοίως

Disse Chi ha fattoXLIII compassione con lui Allora Gesugrave gli disse Mettiti in camminoXLIV e anche tu farsquo lo stesso

XLI laquoEgrave sorprendente vedere come per parlare dellrsquoincarico affidato allrsquoalbergatore Luca adoperi lo stesso verbo (ἐπιμελέομαι epimeleacuteomai curare aver cura) con cui nel v 34b aveva riassunto lrsquoazione esemplare del Samaritano Lrsquoalbergatore deve adesso proseguire esattamente quanto il Samaritano aveva fatto con il bisognoso Drsquoimportanza decisiva non egrave la persona o lrsquoistituzione via via operante bensigrave soltanto il bene del ferito In questrsquoultima parte possiamo vedere un certo apice narrativo nel fatto che soltanto qui nel corso di tutta la parabola si ricorre al discorso diretto Inoltre lrsquoincarico di prendersi cura egrave formulato allrsquoimperativo (ἐπιμελήθητι epimelecircthecircti abbi cura di lui) cosiccheacute qui abbiamo il corrispettivo interno alla parabola dei due imperativi di Gesugrave sul piano della discussione (v 28 ldquoFarsquo questordquo v 37 ldquoVarsquo e anche tu farsquo cosigraverdquo)raquo (R Zimmermann Compendio delle parabole di Gesugrave Brescia 2011 pp 847-848)

XLII laquoGesugrave trasforma la questione da un obbligo legale (chi merita il mio amore) a un atto di altruistica donazione (a chi posso dimostrare di essere il pros-simo) e di questo il tanto disprezzato Samaritano diventa un modello moraleraquo (LT Johnson op cit p 156)

XLIII laquoLa risposta del legista congiunge lrsquointerno con lrsquoesterno ossia il sentimento (τὸ ἔλεος ldquola misericordiardquo) con lrsquoazione (ὁ ποιήσας ldquochi ha agitordquo) sottolinea anche la relazione (μετ᾽αὐτοῦ ldquocon luirdquo ldquonei suoi confrontirdquo) Lrsquoevoluzione del legista continua prima polemico (v 25) poi riservato (v 29) si egrave impegnato in una relazione con Gesugrave (v 37a) La sua risposta verbale rischia proprio di diventare pratica (v 37b) Il legista e Gesugrave si sono infine trovati drsquoaccordo Grazie alla pedagogia del maestro il discepolo si egrave evoluto Ha capito la nuova definizione di prossimo alla quale Gesugrave voleva condurlo Quello che era un problema per i rabbi del tempo (quale estensione dare alla nozione di prossimo) riceve qui una risposta che non egrave stata dettata ma si egrave imposta alla riflessione dialogante e credente Con il suo affetto e la sua discrezione Gesugrave ha saputo divenire il prossimo del legistaraquo (F Bovon op cit p 114) Bovon parla di laquonuova definizioneraquo mentre Gesugrave opera uno spostamento dal piano teorico a quello pratico portando a comprendere che laquoil fareraquo riguarda il proprio modo di diventare laquoprossimoraquo nellrsquoamore Non basta sapere laquoche cosaraquo dice la Legge neacute saperla leggere se non la si vive

XLIV Luca usa molte volte questo verbo πορεύομαι e sono interessanti queste citazioni in 78 per ben 2x nellrsquoepisodio del centurione indica un laquoandaremettersi

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38Ἐν δὲ τῷ πορεύεσθαι αὐτοὺς αὐτὸς εἰσῆλθεν εἰς κώμην τινά γυνὴ δέ τις ὀνόματι Μάρθα ὑπεδέξατο αὐτόν

Ora mentre essi erano in camminoXLV avvenne che egli entrograve in un villaggioXLVI e una certa donna di nome Marta lo ricevetteXLVII (in casa sua)

in camminoraquo per eseguire un comando in 750 Gesugrave comanda alla peccatrice di laquoandare in paceraquo cioegrave drsquoora in poi di non peccare piugrave nella propria vita in 814 si richiama il rischio che lungo il cammino i piaceri le ansie e le ricchezze possano soffocare la vita (parabola del seme) in 848 Gesugrave lo dice allrsquoemorroissa come prima lrsquoaveva detto alla peccatrice in 95152535657 il verbo indica il cammino che Gesugrave sta facendo verso Gerusalemme per vivere il Mistero pasquale e lo fa con decisione (951) 1037 egrave il nostro testo e subito dopo il verbo serve da aggancio con il terzo quadro del trittico laquomentre erano in camminoraquo In 1331-33 crsquoegrave un richiamo del viaggio iniziato in 951 e la valenza egrave sempre quella pasquale In 154 egrave il pastore che si mette in cammino per cercare la pecora perduta in 1515 il figlio minore degrada fino a laquoincollarsiraquo a un pagano e a pascolare i porci in 1518 il giovane si mette in cammino per tornare a casa del padre percheacute ha fame In 1719 Gesugrave ordina al lebbroso Samaritano di andare in pace In Lc 1912 Gesugrave egrave colui che deve andare a prendere la dignitagrave regale 1928 (Egli precede verso Gerusalemme) 1936 (lrsquoentrata finalmente a Gerusalemme) Come si puograve notare il verbo ha un senso profondo e indica un laquocamminoraquo che prende tutta la persona e il modello egrave Gesugrave La stessa parabola che stiamo esaminando egrave definita laquoracconto esemplareraquo proprio a motivo di questa sua pregnanza

XLV laquoLe prime parole richiamano il cammino di Gesugrave verso la sua Passione e il plurale fa pensare alla componente comunitaria del viaggio ma inclusi in αὐτοὺς (ldquoessirdquo) i discepoli itineranti scivoleranno nellrsquoombra lasciando la ribalta alle persone del luogo ossia alle due donne e soprattutto ad αὐτὸς ldquoa Luirdquo cioegrave allo stesso Gesugraveraquo (F Bovon op cit pp 126-127)

XLVI laquoIl motivo del cammino verso Gerusalemme torna al v 38 Gesugrave entra in casa di due donne e insegna loro la Parola Tre annotazioni Marta e Maria si collocano forse nella tradizione di ospitalitagrave che veniva offerta ai missionari in epoca protocristiana (At 1614s Didachegrave 114-6) il fatto che non abbia problemi a entrare in casa loro riflette una mentalitagrave ellenistica non certo ebraica sorprende che abbia impartito loro il suo insegnamento dal momento che alle donne non potevano essere comunicati i segreti di Dio esse non erano ammesse alla lettura della Torah e non potevano partecipare alla liturgia sinagogale Gesugrave non fa di-scriminazioni elargisce a uomini e donne il suo amore e i suoi doni anzi accoglie le donne al seguito (82-3)raquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XLVII Luca usa solo 2x questo verbo nel nostro testo per Marta e in 196 per Zaccheo dove aggiunge anche il participio presente χαίρων Marta accoglie Gesugrave allrsquoinizio ma le azioni successive degradano man mano il valore di questo verbo iniziale

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XLVIII Per Maria Luca usa innanzitutto il verbo παρακαθέζομαι (hax legomenon nel NT e usato nella LXX) seguito dallrsquoespressione πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου per indicare una condizione discepolare laquostare seduti ai piediraquo vuol dire porsi in atteggiamento di ascolto Egrave laquola postura di un discepolo come Paolo egrave stato istruito ldquoai piedi di Gamalielerdquo (At 223) La posizione indica la devozione nei confronti del maestroraquo (M Crimella op cit p 202)

XLIX Luca usa il verbo allrsquoimperfetto indicativo per indicare un ascolto prolun-gato della Parola del Kyrios (τὸν λόγον αὐτοῦ) laquoMaria egrave attenta a ciograve che dice Gesugrave e perciograve lo accoglie cosigrave comrsquoegrave un profeta che annuncia la ldquoParola di Diordquo (811) In Luca-Atti lo stare seduti ai piedi di qualcuno indica sempre un riconoscimento della sua autoritagrave (738 83541 1716 At 43537 52 223)raquo (LT Johnson op cit p 156)

L laquoSe il verbo περισπῶμαι presenta una sfumatura peggiorativa egrave percheacute que-sta profluvie di attivitagrave comprensibile [egrave la padrona di casa] ma sproporzionata impedisce a Marta di vivere lrsquoessenziale nel momento presente Si fonda peraltro su una preoccupazione legittima ma risponde pure a unrsquoansia non conveniente Il secondo elemento πολλὴν (ldquomolteplicerdquo tradotto con ldquomoltordquo) a cui si contrap-porragrave la realtagrave ldquounicardquo (ἑνὸς tradotto con ldquouna solardquo) menzionata da Gesugrave Marta fa troppo il suo ldquoserviziordquo (διακονία) che potrebbe e dovrebbe essere positivo ne risulta pregiudicato Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quantomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spiritualiraquo (F Bovon op cit p 129)

LI laquoIl verbo περισπάομαι egrave un hax legomenon nel NT usato allrsquoimperfetto con evidente senso di durata Esso ha un duplice valore da una parte significa ldquoessere completamente occupatordquo ldquoessere fortemente sovraccaricatordquo dallrsquoaltra ldquoessere distolto distrattordquo La differenza egrave fine qui Luca volutamente gioca sulla sottile ambivalenza creando un effetto di polisemiaraquo (M Crimella op cit p 203) Egrave anche indicativo che il verbo sia seguito da questo oggetto laquodai molti servizifaccenderaquo (περὶ πολλὴν διακονίαν) per dire che queste invece di essere al servizio dellrsquoaccoglienza occupano Marta e la distraggono

LII laquoLa doppia menzione del nome fa di Marta una persona cara al Maestro Nel nome ldquoSignorerdquo che lei gli rivolge crsquoegrave familiaritagrave e considerazione Marta rap-presenta colei che ha ricevuto la Parola tra le spine ascolta la Parola ma le molte preoccupazioni la soffocano sigrave che essa non dagrave frutto Maria invece egrave colei che ha ricevuto la Parola in un terreno fertile ascolta e dagrave frutto Lrsquoepisodio descrive la

39 καὶ τῇδε ἦν ἀδελφὴ καλουμένη Μαριάμ [ἣ] καὶ παρακαθεσθεῖσα πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου ἤκουεν τὸν λόγον αὐτοῦ

Or ella aveva una sorella che si chiamava Maria la quale si pose a sedereXLVIII ai piedi del Signore e ascoltavaXLIX la Sua parola

40 ἡ δὲ Μάρθα περιεσπᾶτο περὶ πολλὴνL διακονίανmiddot ἐπιστᾶσα δὲ εἶπεν κύριε οὐ μέλει σοι ὅτι ἡ

Ma Marta tutta presa dalle molte faccendeLI si avvicinograve e disse laquoSignoreLII

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preoccupazione di Luca che vede nella sua comunitagrave un eccesso di impegno sociale a scapito dellrsquoascoltare la Parola Lrsquoinvito di Gesugrave egrave a ridimensionare quel servizio pur necessario sullrsquoessenzialeraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIII La domanda di Marta in realtagrave egrave indirettamente un atto di accusa alla sorella che a suo giudizio laquoperde temporaquo invece di collaborare (il verbo συναντι-λαμβάνομαι hapax legomenon) allrsquoaccoglienza di questo ospite cosigrave importante e familiare

LIV Non egrave laquoGesugraveraquo a rispondere a Marta ma il laquoSignoreraquo egrave un particolare molto fine con cui Luca introduce la laquochiamataraquo di Marta a cercare lrsquoessenziale senza lasciare che le preoccupazioni invadano il cuore e spengano lo spirito laquoGli uomini non devono preoccuparsi di una autorealizzazione attraverso le proprie opere percheacute Dio offre loro una ragione drsquoessere con il suo amore Superate quelle preoccupazioni le premure in senso positivo occupano armoniosamente lo spi-rito umano [cfr 1Cor 1225 2Cor 1128] [hellip] Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affanni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni si presentano allo spirito del credente come forma di servizioraquo (F Bovon op cit pp 130-131)

LV laquoNellrsquoAT vi sono solo quattro occasioni nelle quali qualcuno egrave chiamato due volte per nome Abraam (cfr Gen 2211) Giacobbe (cfr Gen 462) Mosegrave (cfr Es 34) Samuele (cfr 1Sam 310) Si tratta dunque di una chiamata di una vocazione piugrave che di un rimprovero (cfr anche 1334 ldquoGerusalemme Gerusalemmerdquo e 2231 ldquoSimone Simonerdquo)raquo (M Crimella op cit p 204) Gesugrave perciograve laquochiamaraquo Marta a vivere in modo autentico scegliendo quella laquoparte buonaraquo come ha fatto Maria per compiere ogni cosa Egrave dallrsquoascolto che nella Bibbia procede il vero cammino

LVI Il verbo μεριμνάω ricorre 5x in Luca 1041 1211 (non preoccuparsi della testimonianza da dare nei tribunali a motivo della fede) 122225 (rivolto ai disce-poli non stare in ansia per la propria vita percheacute non si egrave in grado di aggiungervi nemmeno unrsquoora) 1226 (non affannarsi per il resto)

LVII Il verbo θορυβάζω egrave hapax legomenon nel NT e laquorichiama lrsquoidea della confusione del tumulto della sommossa e quindi al passivo [presente] dellrsquoes-sere inquieto agitato preoccupato I due verbi sono da considerarsi unrsquoendiadiraquo (M Crimella op cit p 205) Il risultato di tanto affaccendarsi egrave solo quello di laquomettersi in agitazioneraquo

ἀδελφή μου μόνην με κατέλιπεν διακονεῖν εἰπὲ οὖν αὐτῇ ἵνα μοι συναντιλάβηται

queste non trsquoimporta che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire Dille dunque che mi aiutiraquoLIII

41 ἀποκριθεὶς δὲ εἶπεν αὐτῇ ὁ κύριοςmiddotΜάρθα Μάρθα μεριμνᾷς καὶ θορυβάζῃ περὶ πολλά

Ma il SignoreLIV rispondendo le disse laquoMarta MartaLV tu ti preoccupiLVI e ti inquietiLVII per molte cose

ernesto
Barra

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42 ἑνὸς δέ ἐστιν χρείαmiddot Μαριὰμ γὰρ τὴν ἀγαθὴν μερίδα ἐξελέξατο ἥτις οὐκ ἀφαιρεθήσεται αὐτῆς

ma una sola cosa egrave necessaria e Maria ha sceltoLVIII la parte buonaLIX che non le saragrave toltaraquo

2 Struttura retorica del testo

Il testo che segue egrave un tentativo di mostrare graficamente la struttura del testo evidenziando le parole e le espressioni che si richiamano Dopo ogni quadro chiarisco ed esplicito

1021 In quella ora Gesugrave ESULTOgrave nello Spirito Santo e disse-------------------------------------------------------------

laquoIO TI BENEDICO Padre Signore del cielo e della terra- che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti

e- che hai rivelato queste cose ai Piccoli

SIgrave Padre percheacute cosigrave a Te egrave piaciuto

Luca cita le tre Persone della Trinitagrave Gesugrave esulta nello Spirito Santo e benedice il Padre che egrave anche Signore del cielo e della terra

LVIII laquoMaria ha scelto bene ldquolrsquounica cosa di cui crsquoegrave bisognordquo la parte buona (cfr Sal 165 11957) In ginocchio ai piedi del Maestro Immagine della comunitagrave ecclesiale lucana orante e discente Maria viene esaltata da Gesugrave che tuttavia non egrave troppo severo con Marta in fondo lei non agisce male soltanto non ha ancora scoperto lrsquoessenziale il motore di ogni attivitagrave Maria potragrave ben fare in qualunque momento le faccende di casa Marta invece egrave rimasta indietro nellrsquoascolto della Parolaraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIX Le traduzioni spesso usano il comparativo laquomiglioreraquo dipendendo dalla Vetus latina (optimam) mentre Luca usa lrsquoaggettivo al grado semplice e sceglie ἀγαθός invece di καλός per dare la valenza morale-esistenziale alla scelta da fare ascoltare egrave davvero accogliere il Signore percheacute il Messia che viene egrave la Parola Egrave molto forte il confronto con Lc 88 dove si parla della laquoterra buonaraquo che accoglie il seme della Parola a una chiamata deve corrispondere una risposta a un dono la responsabilitagrave ad accoglierlo e farlo fruttare

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e afferma che ha nascosto per un verso e per lrsquoaltro ha rivelato Sono destinatari della rivelazione non i potenti del mondo ma i piccoli

22 Tutto mi egrave stato dato dal Padre mio

e nessuno saconosce chi egrave il Figlio se non il Padreneacute

chi egrave il Padre se non il Figlio

e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

Qui al centro della preghiera (1022) la rivelazione della mutua comunione del Padre e del Figlio aperta a coloro che sono i desti-natari di questa meravigliosa novitagrave egrave il Popolo di Dio la Chiesa a cui Luca sta trasmettendo il suo Vangelo Nel rettangolo centrale il termine laquoFiglioraquo egrave agli estremi percheacute egrave il Rivelatore mentre laquoPadreraquo egrave al centro percheacute egrave lrsquoorigine di ogni realtagrave Allrsquoinizio il verbo egrave laquomi egrave stato datoraquo e ciograve egrave lrsquooggetto del laquorivelareraquo Al centro lrsquoaffermazione che laquonessuno saconosceraquo cioegrave nessuno ha fatto esperienza di questa laquocomunione divinaraquo possibile solo grazie al Figlio Notiamo inol-tre che non si parla di laquoGesugraveraquo neacute di laquoCristoraquo percheacute sono termini funzionali ma di laquoFiglioraquo che egrave titolo essenziale

23 E volgendosi ai discepoli in disparte disse ---------------------------------------------------------------- + laquoBEATI gli OCCHI + che vedono ciograve che voi vedete24 Vi dico che molti profeti e re - hanno desiderato vedere ciograve che voi vedete

ma non lo videro ascoltare ciograve che voi ascoltate ma non lrsquoascoltaronoraquo

In questo rettangolo di senso troviamo il termine laquodiscepo-liraquo che riprende laquopiccoliraquo (contrapposti laquoai profeti e ai reraquo) e il doppio confronto con i verbi laquovedere e ascoltareraquo Gesugrave dopo aver benedetto il Padre ora dichiara laquobeatiraquo i discepoli

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(Egli) valorizza lrsquoesperienza dei suoi discepoli che godono del privilegio riservato a chi vive in prima persona il tempo messianico ormai inaugura-to con le sue opere (da cui il laquovedereraquo) e le sue parole (da cui il laquosentireraquo) Gesugrave egrave il Messia che porta a compimento le promesse da una parte vrsquoegrave stato un desiderio prolungato dallrsquoaltra un compimento gratuito e inatteso regalato ai testimoni oculari2

Nel rettangolo sotto inizia la seconda tavola del trittico Il nomikograves vuole mettere alla prova Gesugrave e alla sua domanda si sente rispondere con una contro-domanda doppia nella quale Gesugrave aggiunge il laquocomeraquo legge le Scritture Il dottore della Leg-ge risponde citando il comandamento dellrsquoamore di Dio e del prossimo Gesugrave approva e lo rimanda ad attualizzarlo per vivere la comunione eterna con Dio Non soddisfatto della risposta continua a fare domande teoriche sul laquoprossimoraquo argomento molto in voga in quel tempo nelle discussioni teologiche davanti alle quali il Cristo preferisce rispondere con una parabola

Le parabole sono al centro del Vangelo e costituiscono delle vere e proprie laquopagine aperteraquo percheacute pur con il loro laquolinguaggio inadeguatoraquo desunto dalla vita quotidiana devono esprimere qualcosa di ulteriore nessun commento potragrave mai esaurirle Esse ci costringono a pensare e ripensare il nostro rapporto di fede Per un verso gettano luce e invadono la nostra vita ma per lrsquoaltro sono oscure e velano il mistero che egrave oltre sempre piugrave al di lagrave della logica umana Ogni parabola crea uno spazio percheacute lrsquoascoltatore di ogni epoca possa liberamente comprendere e aderire allrsquoinsegnamento di Gesugrave Non basta solo una lettura esegetica o filologica piuttosto le parabole esigono una intuizione drsquoinsieme percheacute Gesugrave con la frase laquoChi ha orecchi per ascoltare ascoltiraquo introduce unrsquoeccedenza un oltre che crsquoimmette su un piano diverso e piugrave profondo al di lagrave delle semplici deduzioni3

2 M Crimella op cit p 199 3 E Della Corte Oltre la parabola Salerno 2000 pp 3-4

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25 Un dottore della Legge si alzograve per tentarlo - laquoMaestro facendo che cosa erediterograve la vita eternaraquo26 Gli disse laquoNella Legge che cosa sta scritto Come vi leggiraquo27 Rispondendo disse laquoAmerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore con tutta la tua anima con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stessoraquo28 Gli disse - laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo

29 Ma quegli volendo giustificarsi disse a GesugravelaquoE chi egrave il mio prossimoraquo

30 Gesugrave riprese e disse laquoUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappograve nei briganti

Costoro lo spogliarono lo percossero

e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto31 Per caso un sacerdote scendeva per quella medesima strada e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte32 Anche un levita giunto verso quel luogo e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte ---------------------------------------------------------------33 Un Samaritano in viaggio venne verso di lui e vedendolo nrsquoebbe compassione ---------------------------------------------------------------34 Gli si fece vicino gli fasciograve le ferite versandovi olio e vino poi caricatolo sopra il suo giumento lo portograve a un albergo e si prese cura di lui (9 azioni)35 Il giorno seguente estrasse due denari e li diede allrsquoalbergatore dicendo Prenditi cura di lui e ciograve che spenderai in piugrave te lo rifonderograve quando ritorno (7 azioni)

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36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che egrave incappato nei brigantiraquo

- 37 Quegli disse laquoChi ha fatto compassione conper luiraquo- Gesugrave gli disse laquoMettiti in cammino e farsquo lo stessoraquo

La parabola raccontata da Gesugrave egrave una

perfetta lezione di catechesi 1) per il principio dottrinale che enuncia (il primato dellrsquoamore) 2) per le implicanze pratiche che suggerisce (non crsquoegrave amor di Dio senza le opere di misericordia) 3) per il metodo adottato Gesugrave accetta la discussione e intreccia un dialogo con il suo interlocutore gli fa intuire la felicitagrave da raggiungere e gli facilita il modo di ottenerla lo loda per lrsquoesattezza delle risposte lo sollecita a cercare nelle Scritture la risposta desiderata e lo incoraggia cosigrave a fare ciograve che ha capito4

Notiamo nel testo le molte ricorrenze del verbo laquofareraquo (10252837a37b) lo stesso dottore della Legge riconosce che egrave stato prossimo laquocolui che ha fatto compassioneraquo e Gesugrave gli raccomanda di laquomettersi in cammino e fare lo stessoraquo

Le azioni del sacerdote e del levita sono le medesime mentre al centro del rettangolo grande compare la figura del Samaritano certamente non accolto dai Giudei Egli compie dapprima 9 azioni e poi una volta alla laquolocandaraquo altre 7 Il particolare del laquoritornoraquo (1035) riprende senzrsquoaltro quello dellrsquouomo di nobile famiglia che parte per andare a prendere il titolo regale e poi torna chiamando a verifica i suoi servi (Lc 1915) Crsquoegrave sotto cer-tamente il Mistero pasquale adombrato Luca ricorre spesso nel suo raccontare alle prolessi e anche alle analessi Qui abbiamo unrsquoanticipazione del Mistero pasquale Inoltre la parabola che egrave una laquopagina vivaraquo ha completamente capovolto la domanda e ha fatto comprendere che crsquoegrave una trasformazione operata da Gesugrave dal piano teorico a quello pratico dalla domanda sul prossimo a essere prossimo

4 NVB p 445

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Il laquoMettiti in camminoraquo egrave ripreso in 1038 con la notazione iniziale di Gesugrave e i suoi discepoli in cammino verso Gerusalem-me Si fermano a Betania in casa di Marta e Maria

sedutasi ai piedi del Signore ascoltava la parola di lui

38 Avvenne mentre erano in cammino entrograve in un villaggio Una donna di nome Marta accolse lui39 Aveva una sorella di nome Maria

40 In quanto a Marta era presa dai molti servizi Fermatasi disse laquoSignore non ti curi che mia sorella mi lasci sola a servire Dille dunque che venga adaiutarmiraquo

41 Rispondendo il Signore le disse laquoMarta Marta tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose 42 una sola egrave necessaria+ Maria si egrave scelta la buona parte che non le saragrave toltaraquo

Marta allrsquoinizio accoglie Gesugrave ma tutto ciograve che compie verso di Lui ha il sopravvento e laquoi molti serviziraquo e le laquomolte coseraquo la distolgono dalla laquobuona parte (τὴν ἀγαθὴν μερίδα)raquo scelta da Maria laquoUna sola egrave necessariaraquo essere come Maria cioegrave come la laquobuona terraraquo (Lc 88 τὴν γῆν τὴν ἀγαθὴν) su cui attecchisce il seme della Parola laquoUna solaraquo egrave in contrapposizione con il laquomol-toraquo di Marta Lrsquoaggettivo usato dallrsquoevangelista per la laquoparteraquo egrave specifico e indica la valenza morale del significato

Maria laquoegrave seduta ai piedi del Signore e ascoltava la Parola di Luiraquo lrsquoascolto egrave determinante nel discepolato egrave la fonte di ogni azione che segue e conduce allrsquounificazione dellrsquoagire percheacute porta alla laquosola cosa necessariaraquo Questa dimensione non saragrave tolta a Maria il verbo indica lo laquostrappareraquo il laquoportar viaraquo e ricorda il seme portato via dagli uccelli (85) dalla strada cioegrave da un terreno che non egrave accogliente quindi laquonon egrave buonoraquo A guardare bene egrave Gesugrave che accoglie Maria la quale perograve ha occhi e orecchie solo per il Maestro e dimentica di seacute pende dalla

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Parola Per lei ciograve che conta davvero egrave la presenza e la Parola che Gesugrave le offre

3 Analisi esegetica

Procediamo ora allrsquoanalisi delle tre pale del trittico iniziando da Lc 1021-24 che possiamo definire come la laquorivelazione ai piccoliraquo della comunione intra-trinitaria inclusiva poicheacute aperta a coloro ai quali il Figlio la voglia rivelare

31 La rivelazione ai νήπιος (Lc 1021-24)

Questi pochi versetti rappresentano il cuore del Vangelo lucano non solo percheacute egrave un raro caso in cui Gesugrave non parla della preghiera quanto Lui stesso prega e si rivolge al Padre ma anche e soprattutto percheacute questa rivelazione egrave fatta a ogni generazione cristiana e ne costituisce la fonte e la meta Dio ha voluto manifestarsi agli laquoim-potentiraquo percheacute i laquopoveri di Yhwhraquo sono i beneficiari del Mistero del Regno di Dio La comunione intima tra Padre e Figlio che Egli rivela a chi vuole egrave lrsquoirruzione nella storia della presenza di Dio

Spesso gli studiosi affermano che lrsquoespressione laquoIn quella stessa oraraquo si riferisce al ritorno dalla missione dei 72 discepoli dimenti-cando tuttavia che il termine laquooraraquo in Luca egrave usato come in Giovan-ni5 Luca usa molto le laquoprolessi e le analessiraquo e qui anticipa e prepara lrsquolaquooraraquo decisiva del Mistero pasquale la croce rivela lrsquointimitagrave di Dio ed egrave salvezza offerta a chi accoglie nella fede questo Mistero

Il v 21 esprime il rendimento di grazie di Gesugrave in tre tempi

21a Ti ringrazio Padre Signore del cielo e della terra21b percheacute hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli21c Sigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Te

5 Il termine ὥρα ricorre in Lc 110 238 721 1021 1212394046 1331 1417 2019 22145359 2344(2x) 2433 In corsivo le citazioni piugrave notevoli che annunciano una laquoora di salvezzaraquo

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(Gesugrave) rivolge la lode a Dio chiamato Padre probabile traduzione dellrsquoaramaico abbacirc nome col quale Gesugrave esplicitava il suo rapporto filia-le intimo e familiare cosigrave originale e unico nei confronti di Dio e nello stesso tempo lo riconosce nella sua alteritagrave di Creatore laquoSignore del cielo e della terraraquo Questo profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dio [hellip] Per il contenuto il loghion egrave del tutto originale e manifesta lrsquoimpronta tipica di Gesugrave Egli non rivela segreti esoterici sulla fine del mondo a qualche eletto ma loda il Padre per aver fatto capire proprio ai poveri ai semplici lrsquoidentitagrave e lrsquoattivitagrave di Gesugrave nella storia6

Abbiamo qui un rovesciamento operato da Gesugrave rispetto al-la letteratura sapienziale e apocalittica poicheacute ora la rivelazione non egrave donata ai maggiorenti (egrave loro nascosto) bensigrave ai laquominoresraquo ai piccoli a quelli che agli occhi del mondo non contano nulla (egrave rivelato) I due verbi nascondere e rivelare sono chiaramente usati nella tradizione sapienziale e apocalittica Crsquoegrave opposizione tra i laquopiccoliraquo e i laquosaggiraquo ed egrave questa egrave lrsquooriginalitagrave annunciata dal Figlio non piugrave i saggi devono occuparsi dei semplici per farli progredire nella conoscenza della Legge Ora piuttosto laquola rive-lazione di Dio egrave data proprio ai ldquosemplicirdquo non piugrave ai saggi e in-telligenti Inoltre questi ldquosemplicirdquo rimangono tali cioegrave ignoranti della Legge anche dopo aver ricevuto la rivelazione di ldquoqueste coserdquo Essi sono introdotti in una conoscenza e in un rapporto che supera la conoscenza della Leggeraquo7 Gesugrave rivela Dio come Padre e al tempo stesso la realtagrave che Lui egrave il Figlio venuto per far accedere chi vuole in questa comunione intima Ecco percheacute Gesugrave lungo il cammino che sta facendo verso Gerusalemme per compiere il Mistero pasquale educa i suoi discepoli laquoin disparteraquo deve prepararli a continuare nel tempo della Chiesa questa missione

Il termine laquooraraquo egrave confermato dal laquosigraveraquo con cui Gesugrave afferma che laquoSigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Teraquo Egli egrave venuto proprio

6 G Rossegrave op cit p 3937 Ivi p 394

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per manifestare la Sua εὐδοκία8 il compiacimento il volere il progetto salvifico drsquoamore

Rispetto allrsquoapocalittica qui Gesugrave afferma che la Sua attivitagrave rivelatrice avviene nel presente della storia e non solo al compi-mento di essa Egrave interessante notare che in questa circostanza Gesugrave assume il ruolo che negli scritti veterotestamentari e giudaici viene attribuita alla laquoSapienzaraquo9 Proprio questo rapporto unico tra il Fi-glio e il Padre ne fanno lrsquounico mediatore e rivelatore Il v 22 inizia con il passivo laquomi egrave stato datoraquo e termina con lrsquoinfinito laquorivelareraquo

Dopo questo rendimento di grazie nei vv 23-24 abbiamo una beatitudine e una sua motivazione laquoPoi si voltograveraquo e lrsquoespres-sione molto intensa indica che a chiunque si pone alla Sua se-quela se lo vorragrave potragrave entrare in questa comunione e diventare annunciatore del Vangelo in ogni tempo Ora i laquopiccoliraquo (cioegrave i laquodiscepoliraquo di ogni tempo) possono a partire dallrsquoascolto vivere e trasmettere queste realtagrave comunicate da Gesugrave

Il cristianesimo prende qui le distanze rispetto al giudaismo e si prepa-ra alla rottura E tuttavia sostiene di realizzare la speranza di tutto il popolo drsquoIsraele rappresentato dai suoi numerosi profeti e successivamente dai suoi re Gli uni e gli altri sono concepiti non come capi ma come antenne puntate verso il cielo Non sono stati forse i profeti a ricevere oracoli e visioni e i re (si pensi a Davide e a Salomone) colmati da Dio di talenti sapienza e scienza Egrave singolare che non si parli qui degli scribi10

I discepoli sono ora al vertice della storia di attese e promesse di Dio sono beati percheacute possono sia vedere sia ascoltare due verbi che indicano chiaramente il processo del cammino di fede Egrave tempo per gli laquoultimiraquo di porsi alla sequela del Figlio di Dio egrave questo il kairograves che entra nel krogravenos e porta la lieta notizia che Gesugrave nella sinagoga di Nazaret ha annunciato

8 Il termine ricorre in Lc 214 (laquoGloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini su cui si posa il suo favoreraquo) e nel nostro testo (cfr Mt 1126 il detto parallelo)

9 Cfr Pr 81222-31 301-3 Sap 722-81 82-8 94911 Sir 16 Gb 281-2223-27

10 F Bovon op cit pp 95-96

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

wwwrubbettinoprintit

Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 10: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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La pericope oggetto di questo studio egrave il cuore teologico del vangelo lucano percheacute Gesugrave offre una rivelazione e una novitagrave notevole

Rivelazione inserita nel tempo ma indipendente dalla storia le-gata alla parola di Gesugrave ma destinata a ogni generazione piena di vigore e tuttavia discreta oggetto di riflessione ma negata ai sapienti Egrave arrivato il tempo dei capovolgimenti Capovolgimento dei valori e sostituzione delle persone promuoveranno gli umili al primo posto tra i beneficiari di Dio Questa rivelazione cristiana e le ripercussioni che le sono proprie corrispondono come precisa il testo al progetto di Dio Questo succede percheacute il padre sta dietro al figlio e vive in comunione con lui Non sorprende affatto perciograve che unrsquoimpressione di compimento di irruzione escatologica attiri le menti alla lettura di questo passo Qui termina la lunga attesa dei profeti biblici e qui inizia la testimonianza del paradosso cristiano del nocciolo duro del vangelo1

Il testo del trittico egrave formato da tre pale la preghiera di esultanza di Gesugrave (1021-24) al centro la pagina meravigliosa sul laquoBuon Samaritanoraquo (1025-37) e infine lrsquoepisodio di Marta e Maria (1038-42) La prima pala esprime un rarissimo esempio di come Gesugrave abbia pregato e rivelato la mutua comunione con il Padre e come questa rivelazione sia inclusiva e non esclusiva percheacute aperta a laquochiunque Egli la voglia rivelareraquo Il Cristo egrave il mediatore unico che egrave venuto a farci conoscere in senso

1 F Bovon Luca vol 2 (Commentario Paideia Nuovo Testamento 32) Bre-scia 2007 pp 86-87

laquoMettiti in cammino e anche tu farsquo lo stessoraquo Il trittico lucano in 1021-42

di Ernesto Della Corte

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biblico il cuore stesso di Dio Egli egrave Misericordia tenerezza grazia e perdono Dio si fa prossimo a ognuno di noi e atten-de che anche noi sul Suo esempio ci facciamo prossimo di chiunque incontriamo percheacute nel fratello e nella sorella che ha bisogno egrave Lui stesso a ricevere La rivelazione egrave aperta ai laquopiccoliraquo cioegrave ai discepoli dei quali Maria la sorella di Marta egrave unrsquoicona vivace Tutto parte sempre dallrsquoalto egrave un dono da accogliere nellrsquoascolto radice del doppio comandamento di amare Dio e il prossimo

La ricerca e lrsquoanalisi di questo brano procedono innan-zitutto affrontando lo studio filologico del testo per poi darne una struttura retorica che ne renda visibile e chiara la strutturazione Si passa infine allrsquoanalisi esegetica e allrsquoat-tualizzazione

In questrsquoanno di Giubileo straordinario sulla Misericordia mi auguro che questo studio sia una lampada accesa sul nostro cammino verso il Regno

1 Analisi filologica

Seguono ora il testo greco e italiano con le note esplicative per avere giagrave uno sguardo sullrsquoarticolazione del testo

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21 Ἐν αὐτῇ τῇ ὥρᾳ ἠγαλλιάσατο [ἐν] τῷ πνεύματι τῷ ἁγίῳ καὶ εἶπεν

In quella stessa OraI (Gesugrave) trasaligrave di gioiaesultograveII nello Spirito Santo e disse

ἐξομολογοῦμαί σοι πάτερ κύριε τοῦ οὐρανοῦ καὶ τῆς γῆς ὅτι ἀπέκρυψας

laquoTi ringrazioIII o PadreIV Signore del cielo e della terra percheacute hai nascosto

I laquoIn quella stessa oraraquo egrave lrsquoespressione che laquosi riferisce al ritorno dei discepoli lrsquoesito della loro missione ndash e di quella futura della Chiesa ndash viene posto sotto il segno del Padre e del suo beneplacito Lo Spirito Santo egrave la fonte dellrsquoesultanza di Gesugrave Egli appare in tre momenti importanti dellrsquoinizio del ministero Lc 322 41 418 questo stesso Spirito saragrave lrsquoagente principale che dirigeragrave la missione postpasquale crsquoegrave quindi continuitagrave in profonditagrave tra la missione svolta da Gesugrave e lrsquoopera della Chiesaraquo (G Rossegrave Il Vangelo di Luca Commento esegetico e teolo-gico Roma 1992 p 392) laquoQui ldquoorardquo va preso come termine tecnico (cosigrave anche in Giovanni) per indicare la manifestazione della salvezza messianica che i profeti avevano predetto Il confronto si impone con Lc 1256 1944 2124 2253 2343 e Gv 423 524 131raquo (La Bibbia Nuovissima Versione dai testi originali vol III Cinisello Balsamo 1991 p 443 citata drsquoora in poi come NVB)

II Lrsquoespressione egrave tipicamente lucana ed egrave la stessa usata per Maria allrsquoinizio del Magnificat (Lc 147) il verbo ricorre solo in queste due citazioni del Vangelo ed egrave seguito dallrsquoespressione laquonello Spirito Santoraquo che vuol dire laquosotto lrsquoinflusso dello Spirito Santoraquo (Lc 227) Il verbo ἀγαλλιάομαι ricorre pure in At 226 (citazione del Sal 158-11 LXX) e At 1634 (il carceriere di Paolo) Cfr lrsquoottimo commento filologico di M Crimella Luca Introduzione traduzione e commento (Nuova Versione della Bibbia dai testi antichi 39) Cinisello Balsamo 2015 cfr anche LT Johnson Il Vangelo di Luca Sacra Pagina vol 3 Leumann 2004 laquoLrsquoesultanza (nella gioia) ricorda i racconti dellrsquoinfanzia (cfr 147) mentre il nesso tra preghiera e Spirito evoca il battesimo (cfr 321-22) e le tentazioni (cfr 41)raquo (M Crimella op cit p 198)

III Luca usa il verbo ἐξομολογέομαι come fa il Sal 1361-326 LXX per dire la laquoconfessio fideiraquo del salmista laddove il testo ebraico ha hocircducirc In Lc 226 ha per soggetto Giuda che sta consegnando Gesugrave e ha il senso di laquoessere drsquoaccordo acconsentire avere lo stesso linguaggioraquo in At 1918 ha per soggetto laquomolti che si convertironoraquo confessarono di aver praticato arti magiche laquo[Nel nostro testo] Letteralmente ldquoTi riconoscordquo La preghiera di Gesugrave segue lo schema delle preghiere ebraiche nella sinagoga quali la Berakah Yozer a) lode introduttiva b) motivo della lode c) affermazione di assenso o ripetizione della lode La versione di Luca egrave molto simile a quella di Mt 1125-26raquo (LT Johnson Il Vangelo di Luca Sacra Pagina vol 3 Elledici Leumann (TO) 2004 p 152)

IV laquoPadreraquo esprime la coscienza filiale di Cristo mentre laquoSignore del cielo e della terraraquo dichiara il dominio sovrano di Dio sul mondo e sulla storia laquoQuesto profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dioraquo (G Rossegrave Il Vangelo di Luca p 393 Il vocativo laquoPadreraquo nelle preghiere giudaiche egrave rarissimo (Sap 143 3Mac 638) e non egrave equivalente al termine laquoAbbacircraquo usato da Gesugrave Dio egrave ricono-sciuto come Padre di Israele Dt 326 Is 6316 647 Ger 34

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ταῦτα ἀπὸ σοφῶν καὶ συνετῶν καὶ ἀπεκάλυψας αὐτὰ νηπίοιςmiddotναὶ ὁ πατήρ ὅτι οὕτως εὐδοκία ἐγένετο ἔμπροσθέν σου

coseV ai sapientiVI e agli intelligenti e le hai rivelateVII ai piccoliVIIISigraveIX Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a TeX

V Lrsquoespressione laquoqueste coseraquo dal contesto si riferisce alla manifestazione del potere di Dio nelle opere del Figlio e soprattutto quello che sta per rivelare la comunione reciproca delle Persone in Dio che solo Gesugrave comunica a chi vuole cioegrave ai piccoli i discepoli

VI laquoEcco due categorie di persone che si atteggiano in modo contrario nei confronti del regno di Dio I primi non vanno identificati solamente con i ldquoteologirdquo del tempo di Gesugrave gli scribi e i farisei i tipici nemici di Gesugrave che pensavano di avere il monopolio della legge e perciograve della conoscenza della volontagrave di Dio ma rappresentano una categoria di persone quelli che si credono autosufficienti che non hanno bisogno della rivelazione salvifica di Gesugrave (Gv 748) che si affidano solo alla sapienza di questo mondo (cfr 1Cor 118ss) per risolvere tutti i loro problemi compreso quello della salvezza I piccoli invece sono coloro che si aprono alla salvezza come a un dono che viene dal Padre La loro caratteristica egrave la disponibilitagrave a essere donati da Dio Sono in altri termini i poveri gli umili i semplici i peccatori pentiti di cui parla il Vangelo sono lrsquoantitipo dei poveri di Jahveacute di cui ci parla lrsquoAT (cfr Sof 312)raquo (NVB 444) Il binomio laquosapienti e intelligentiraquo proviene da Dt 11315 laquoPrendete in ognuna delle vostre tribugrave uomini saggi (Haacutekaumlmicircm) perspicaci conosciuti affincheacute io li ponga alla vostra testa hellip Allora presi i capi delle vostre tribugrave uomini saggi (Haacutekaumlmicircm) e dotati di esperienza e li costituii vostri capihellipraquo

VII Notiamo il contrasto tra laquonascondereraquo e laquorivelareraquo e quello tra laquodotti e sapientiraquo e laquopiccoliraquo (impotenti) che troviamo in 1Cor 31 (laquoneonati in Cristoraquo) I piccoli laquosono gli umili gli ignoranti (in senso etimologico) i semplici i poveri (cfr Sal 188 LXX [TM 198] Pr 132) costoro non hanno competenza accademica a differenza di coloro che conoscono la Leggeraquo (M Crimella Luca p 199) Il Vangelo si rivolge non a quelli che si sentono laquonellrsquoepicaraquo agli eroi di ogni tempo ma alle persone semplici che vivono perograve in Dio Luca infatti piugrave avanti li confronta con i discepoli laquoRovesciamento di dinamica se per il giudaismo Dio si comunica-rivela ai saggi (i pii di Qumran capi di sette apocalittiche farisei e zeloti dottori della Legge in genere) per Gesugrave si egrave giagrave rivelato ai ldquopiccolirdquo i suoi i Dodici i 72 Qual egrave il contenuto di questa rivelazione Due momenti coordinati a chi Egli vuole Gesugrave manifesta di essere il ldquoFiglio dellrsquouomordquo nel disegno del Padre Egli introduce chi vuole nel progetto del Padreraquo (La Bibbia Piemme Casale Monferrato 1995 p 2461)

VIII laquoRiconoscendosi nella figura dei ldquopiccolirdquo la comunitagrave cristiana mostra di aver ca-pito il capovolgimento operato dalla rivelazione divina offerta qui a Gesugrave e da Gesugrave Il Figlio stesso che afferma di aver ricevuto tutto dal Padre (v 22) egrave Lui pure uno di questi bambini Non porta forse il titolo di ldquofigliordquo Senza la coscienza di essere ldquofigliordquo con la minuscola non sarebbe il ldquoFigliordquo con la maiuscolaraquo (F Bovon Luca vol 2 p 91)

IX laquoAudace lrsquoorante osa risalire dagli atti di Dio (ldquoTu hai svelatordquo) allrsquointenzione divina (εὐδοκία il ldquocompiacimentordquo) dal percepibile allrsquoinconoscibile di Dio Il detto (v 21d) ha un sapore liturgico somiglia a un responsorio o a unrsquoantifona Ecco quindi che il testo si puograve leggere a morsquo di dialogo come se un secondo credente rispondesse al primo proseguendo il rendimento di grazie Del resto la frase egrave cronologicamente al secondo posto Bisogna immaginare un profeta cristiano che in preghiera sottolinea con queste parole lrsquoascolto del primo detto ossia del rendimento di grazie (v 21bc) Questo responsorio esprime innanzitutto unrsquoadesione un sigrave il segno di un accordo Questa convergenza dei convincimenti viene in seguito resa esplicita (ὅτι egrave qui un ldquocherdquo o un ldquoin realtagraverdquo invece di un ldquopercheacuterdquo o di un ldquoinfattirdquo) Il commento riespone il primo detto in altri termini la rivelazione ai piccoli intesa qui anche come un avvenimento (ἐγένετο) egrave definita soprattutto quale affermazione del disegno salvifico di Dioraquo (F Bovon Luca vol 2 p 93)

X laquoCosigrave egrave piaciuto a Teraquo lett laquoCosigrave ci fu compiacimento in Tua presenzaraquo La TOB traduce laquoEgrave cosigrave che Tu hai disposto nella Tua benevolenzaraquo Luca vuole affermare che

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22 πάντα μοι παρεδόθη ὑπὸ τοῦ πατρός μου καὶ οὐδεὶς γινώσκει τίς

Tutto (ogni cosa)XI mi egrave stato donatoconsegnatoXII dal PadreXIII mio e nessuno conosceXIV

ἐστιν ὁ υἱὸς εἰ μὴ ὁ πατήρ καὶ τίς ἐστιν ὁ πατὴρ εἰ μὴ ὁ υἱὸς καὶ ᾧ ἐὰν βούληται ὁ υἱὸς ἀποκαλύψαι

chi egrave il Figlio se non il Padre neacute chi egrave il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

23 Καὶ στραφεὶς πρὸς τοὺς μαθητὰς κατ᾽ ἰδίαν εἶπενmiddot μακάριοι οἱ ὀφθαλμοὶ οἱ βλέποντες ἃ βλέπετε

Poi si voltograveXV verso i discepoli li prese a parte e disse laquoBeatiXVI gli occhi che vedono tutte queste cose

il piano di Dio la Sua benevolenza egrave a favore dei laquopiccoliraquo come lrsquoevangelista ha imparato dal suo maesto Paolo il quale in 1Cor 118-31 inneggia a Dio come Colui che si rivolge ai deboli e non ai forti di questo mondo

XI Stando al contesto lrsquoespressione laquoqueste coseraquo egrave in relazione con laquooraraquo egrave cioegrave la rivelazione che Gesugrave opera in fatti e parole e la comunione intima con il Padre nella forza dello Spirito tutto questo piano di salvezza egrave dono di rivelazione e non capacitagrave umana di comprensione laquoCon J Jeremias possiamo distinguere il tema (22a) lo sviluppo (22b) e la conclusione (22c) Il tema egrave la rivelazione totale del Padre al Figlio dunque non potere (exousia cfr Mt 2818) ma rivelazione Il verbo greco paradidomi denota la trasmissione di un insegnamento o di una tradizioneraquo (NVB 444)

XII Questo passivo indica che il Padre egrave la fonte e il Figlio egrave lrsquounico mediatoreXIII Il termine laquoPadreraquo ricorre 2x nei vv iniziali 21-22 laquoldquoPadrerdquo e ldquoFigliordquo sono

termini che rimandano a una profonda intimitagrave e a una straordinaria conoscenza fra lrsquouno e lrsquoaltro Per questo il Figlio puograve rivelare il Padre in un modo tutto speciale La relazione qui descritta rimanda alla piena conoscenza che di Dio aveva Gesugraveraquo (M Crimella Luca pp 198-199)

XIV laquoUn linguaggio relazionale cosigrave esplicito egrave inconsueto nei Sinottici men-tre invece si trova molto piugrave spesso in Giovanni (cfr 335 729 1014-15 133 1722529) Il logion di Luca egrave simile a quello di Mt 1117raquo (LT Johnson op cit p 152) laquoLo sviluppo del tema egrave in forma binaria e ha carattere giovanneo Qui Gesugrave manifesta chiaramente la coscienza della sua divinitagrave vi egrave una perfetta comunione di vita e un totale scambio di beni tra il Padre e il Figlio Questa realtagrave perograve diventa oggetto di rivelazione e strumento di salvezza il Figlio ci dona la conoscenza del Padre e noi possiamo avere un concetto esatto del Padre solo attra-verso la rivelazione che ce ne fa il Figlio I due termini conoscenza e Figlio vanno considerati in senso giovanneo la conoscenza indica una relazione personale (cfr Gv 173) lrsquouso assoluto di Figlio egrave proprio del quarto Vangelo (nei Sinottici ricorre solo in Mc 1332)raquo (NVB 444)

XV Il verbo laquovoltarsiraquo in Luca appare 7x e ha sempre Gesugrave come soggetto 79 (Gesugrave egrave meravigliato della fede del centurione e lo indica alle folle) 744 (Gesugrave si rivolge verso la peccatrice ma parla a Simone gli cambia prospettiva) 955 (Gesugrave rimprovera Giaco-mo e Giovanni che vogliono punire i Samaritani) 1023 (si rivolge ai discepoli) 1425 (rivolto alle folle pone le condizioni della sequela) 2261 (egrave lo sguardo di Gesugrave su Pietro che ha tradito) 2328 (lungo la via dolorosa Gesugrave si rivolge a una grande moltitudine di persone e alle donne) Il verbo dunque non egrave laquoredazionaleraquo come qualche autore afferma ma esprime lrsquointervento di Cristo che perdona stimola chiede afferma il Suo voltarsi opera una trasformazione su coloro a cui si rivolge

XVI Gesugrave dichiara la beatitudine di chi sa riconoscere qui e ora la presenza del Padre negli avvenimenti che caratterizzano la vita terrena di Lui e dei suoi discepoli

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24 λέγω γὰρ ὑμῖν ὅτι πολλοὶ προφῆται καὶ βασιλεῖς ἠθέλησαν ἰδεῖν ἃ ὑμεῖς βλέπετε καὶ οὐκ εἶδαν καὶ ἀκοῦσαι ἃ ἀκούετε καὶ οὐκ ἤκουσαν

Vi dico infatti che molti profetiXVII e re hanno desiderato vedere quello che voi vedete ma non lrsquohanno visto ascoltareXVIII quello che voi ascoltate ma non lrsquohanno ascoltatoraquo

25 Καὶ ἰδοὺ νομικός τις ἀνέστη ἐκπειράζων αὐτὸν λέγωνmiddot διδάσκαλε τί ποιήσας ζωὴν αἰώνιον κληρονομήσω

Ed ecco un certo dottoreXIX della Legge si alzograve per metterlo alla provaXX Maestro che cosa devo fare per ereditareXXI la vita eterna

(cfr Lc 1256) in essi infatti sta nascosta e operante la realtagrave lungamente desiderata dai profeti Egrave nellrsquooggi della salvezza propostaci da Cristo nella Chiesa (ecco un altro motivo per cui Luca ha scritto gli Atti degli Apostoli) che noi possiamo fare nostra questa beatitudineraquo (NVB 444-445) laquoQuesto egrave il settimo macarismo che abbiamo nel Vangelo (cfr 145 62021[2x]22 723) Qui lrsquoaccento egrave posto sul vedere nei vv 24 e 28 invece egrave sullrsquoascoltare Ci richiama alla mente 818 ldquoFate attenzione dunque a come ascoltaterdquoraquo (LT Johnson op cit p 152) laquoBeatitu-dine rivolta ai suoi in disparte essi sono i testimoni privilegiati dellrsquointervento escatologico di Dio avviato in Gesugrave Luca trae una conclusione alla catechesi del Maestro Insiste sul vedere ma anche sullrsquoascoltare che ha giagrave altrove indicato come veicolo di salvezza (cfr 421)raquo (La Bibbia Piemme 2461)

XVII I profeti sono stati chiamati e inviati ad annunciare la salvezza ma neacute essi neacute i potenti (cioegrave i re) potranno vedere e ascoltare le rivelazioni del Figlio di Dio Continua come prima al v 21 la contrapposizione tra i potenti del mondo e i piccoli del Vangelo

XVIII laquoMentre nellrsquoattesa giudaica si esprimeva solo lrsquoatto del vedere Gesugrave vi aggiunge quello dellrsquoudire percheacute nella sua predicazione questo implica lrsquoaccet-tazione della proposta di salvezza (cfr 722)raquo (NVB 445)

XIX Il termine νομικός ricorre in Luca 6x (730 1025 11454652) e vuol dire sempre laquostudioso della Leggeraquo laquoIn greco classico νομικός egrave un aggettivo (cfr Tt 39) mentre nellrsquounica occorrenza della Settanta egrave sostantivo e si riferisce al ldquoperito della Toragraverdquo Eleazaro (4Maccabei 54) Tipico termine di Luca rimanda a una categoria di persone specializzate nella conoscenza della Leggeraquo (M Crimella op cit p 200)

XX Il verbo ἐκπειράζω ricorre in Lc 412 a proposito della prova a cui egrave sot-toposto Gesugrave da parte del diavolo ed egrave contenuto nella citazione di Dt 616 Nel nostro testo il verbo assume subito lrsquointenzione ostile della domanda tesa a tendere un tranello a Gesugrave chiamato laquoMaestroraquo (διδάσκαλος)

XXI laquoLa stessa domanda ricorre in seguito in Lc 1818 e nei passi paralleli di Mt 1929 e Mc 1017 Questa combinazione di termini non si trova nella Torah Lrsquoldquoereditagraverdquo (klēronomia) promessa al popolo egrave la terra (Gn 284 Dt 18 212 41 cfr At 75) Il LXX Sal 155 dice che il Signore egrave lrsquoereditagrave del salmista e il LXX Sal 3618 parla di unrsquoereditagrave eterna (cfr anche Est 47) ma questa non egrave legata alla ldquovita eternardquo In LXX Dn 122 drsquoaltra parte i giusti risorgeranno alla ldquovita eternardquo Nel NT lrsquoidea di una ldquoereditagrave eternardquo si trova solo in Eb 915 che perograve si rifagrave a 1Pt 14 ma la nozione di ldquovita eternardquo ricorre frequente (cfr ad esempio Rm 27 521 622-23 Gal 68 Gd 21 e in particolare Gv 315-16) Negli altri Sinottici si trova soltanto una volta ma Luca la usa ancora in 181830 At 134648raquo (LT Johnson

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26 ὁ δὲ εἶπεν πρὸς αὐτόνmiddot ἐν τῷ νόμῳ τί γέγραπται πῶς ἀναγινώσκεις

Gli disse Che cosaXXII sta scritto nella legge Come leggi

27 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπενmiddot ἀγαπήσεις κύριον τὸν θεόν σου ἐξ ὅλης [τῆς] καρδίας σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ ψυχῇ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ ἰσχύϊ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ διανοίᾳ σου καὶ τὸν πλησίον σου ὡς σεαυτόν

Rispose Amerai il Signore tuo DioXXIII con tutto il tuo cuoree con tutta la tua anima e con tutte le tue forze e con tutta la tua mente eil tuo prossimo come te stesso

28 εἶπεν δὲ αὐτῷmiddot ὀρθῶς ἀπεκρίθηςmiddot τοῦτο ποίει καὶ ζήσῃ

Gli disse Hai risposto rettamenteXXIV farsquo questo e vivrai

op cit p 155) Cosa vuol dire lrsquoesperto della Legge Egli chiede cosa deve fare per ottenere il premio della comunione definitiva con Dio percheacute spesso i Giudei avevano paura di osservare la Legge senza ottenerne il premio Egrave una domanda che ci si fa anche oggi

XXII In perfetto metodo rabbinico Gesugrave risponde con una contro-domanda addirittura doppia laquoChe cosahellip Comeraquo Evidentemente da interrogato diventa interrogante e inverte i ruoli egrave la sua grande abilitagrave educativa spostando sempre tutto dal piano teorico a quello pratico

XXIII laquoCon leggere varianti nelle proposizioni Luca qui riproduce sostan-zialmente LXX Dt 65 aggiungendo la frase ldquoe con tutta la tua mente (dianoia)rdquoraquo (LT Johnson op cit p 155) Alla citazione di Dt 65 egrave aggiunto il testo di Lv 1918 La versione di Luca si differenzia dagli altri Sinottici percheacute unisce i due comandamenti in uno solo laquoGesugrave vuole mettere a fuoco attraverso la conoscenza e la sapienza di uno scriba il cuore della Legge amerai Dio (Dt 65) e amerai il tuo prossimo come te stesso (Lv 1918) La Legge mosaica egrave buona se Gesugrave com-menta laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo Attendibile segno di tensione tra protocristianesimo e sinagoga segno di una deplorevole dissociazione tra amore di Dio e del prossimo egrave lrsquoimmediato collegamento di Lv 1918 a Dt 65 per Luca i due valori sono inscindibiliraquo (La Bibbia Piemme cit p 2461)

XXIV Lrsquoavverbio ὀρθῶς ricorre in Lc 735 (il sordo κωφός balbuziente μογι-λάλος) dunque un sordastro 743 (Simone il fariseo ha giudicato bene) 1028 2021 (i dottori della Legge e i capi dei sacerdoti affermano che Gesugrave parla e in-segna rettamente)

XXV Puograve essere sostantivo oppure avverbio nel primo caso abbiamo laquoE chi egrave il mio prossimoraquo nel secondo il senso egrave laquoE chi egrave vicino a meraquo A motivo della vicinanza della citazione della posizione del pronome personale μου e del ritmo del dialogo sembra piugrave opportuna la scelta del termine come sostantivo

XXVI Il dottore della Legge laquovuole giustificare la domanda che ha posto non voleva solo tentare Gesugrave (in questo caso sarebbe stata troppo ovvia la risposta da dare) ma richiedeva un concetto piugrave chiaro di prossimoraquo (NVB 446) Egli perograve si muove sempre su un ambito teorico senza mettersi in gioco egrave il classico intellettuale che discutehellip ma non fa

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29 ὁ δὲ θέλων δικαιῶσαι ἑαυτὸν εἶπεν πρὸς τὸν Ἰησοῦνmiddot καὶ τίς ἐστίν μου πλησίονXXV

Ma quegli volendo giustificarsiXXVI disse a Gesugrave E chi egrave il mio prossimoXXVII

30 Ὑπολαβὼν ὁ Ἰησοῦς εἶπεν ἄνθρωπός τις κατέβαινεν ἀπὸ Ἰερουσαλὴμ εἰς Ἰεριχὼ καὶ λῃσταῖς περιέπεσεν οἳ καὶ ἐκδύσαντες αὐτὸν καὶ πληγὰς ἐπιθέντες ἀπῆλθον ἀφέντες ἡμιθανῆ

ReplicandoXVIII Gesugrave disseUn (certo) uomoXXIX scendeva da Gerusalemme a GericoXXX e incappograve nei brigantiterroristiXXXI i quali dopo averlo spogliato e percosso se ne andarono abbandonandolo mezzo morto

31 κατὰ συγκυρίαν δὲ ἱερεύς τιςXXXII Ma per caso un (certo) sacerdote

XXVII laquoPer Lv 1918 ldquoil prossimordquo sono ldquoi figli del Tuo popolordquo (ossia gli altri Israeliti) Piugrave avanti in Lv 1933-34 questo viene esteso ai ger (ldquostranierirdquo) residenti sul territorio Dato che nella traduzione dei LXX ger egrave reso con prosēlytos (ldquoproseli-tirdquo) questo atteggiamento di amore era alquanto ristretto Tra i gruppi settari come quello di Qumran la distinzione tra lrsquoamore verso i figli della luce e qualsiasi altra persona era assoluta (cfr 1Qs 19-10) Tra i farisei si discuteva molto sui rapporti che potevano intercorrere con i non-Giudei come ad esempio m Abodah Zarah 11 21-2 49-10raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXVIII In Lc 743 (Simone il fariseo risponde a Gesugrave) 1030 (Gesugrave riprende il discorso per esplicare ancora meglio cosa Egli intenda perograve non offre una motivazione razionale bensigrave usa una parabola per catturare lrsquoascoltatore e capovolgere il suo punto di vista In questo senso le parabole non solo sono un ottimo strumento pedagogico ma diventano lrsquoespressione per rovesciare le proprie convinzioni e aprire un nuovo orizzonte di vita laquoGesugrave accoglie la domanda nella misura in cui la comprende bene Tali sembrano essere qui le due sfumature del verbo ὑπολαμβάνω ldquoaccogliererdquo e ldquocomprendererdquo che srsquoincontrano nei dialoghi sia giudaici che greciraquo (F Bovon op cit p 109)

XXIX Dal contesto sembrerebbe che sia un giudeo percheacute forse dopo aver preso parte al culto sta scendendo da Gerusalemme collocata a circa 850 m slm verso Gerico la cui oasi egrave a circa -240m slm il dislivello egrave notevole Il percorso pietroso e arido egrave di circa 27 km

XXX laquoGerico era sede di sacerdoti e leviti Riccorrendo la loro settimana di servizio al tempio salivano a Gerusalemme Alla vista del malcapitato devono scegliere tra lui morente e Lv 211 che prescrive di evitare ogni contatto con cadaveri o uomini morentiraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XXXI Il termine greco λῃστής ricorre in Lc 103036 (il nostro testo) 1946 (Gesugrave rimprovera di aver reso il Tempio covo di ladroni) 2252 (Gesugrave rimprovera i capi dei sacerdoti i capitani del Tempio e gli anziani per averlo considerato un briganteterrorista laquoIl termine lēstēs egrave usato da Giuseppe per bande organizzate di ladroni di strada che rendevano il viaggiare pericoloso (cfr Giuseppe La guerra giudaica 2228-230)raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXII laquoIl pronome indefinito tis usato per ciascuno dei personaggi del racconto indica che essi rappresentano le rispettive categorie I sacerdoti e i leviti pur non facendo parte dellrsquoaristocrazia facoltosa rappresentavano simbolicamente la classe dirigente (cfr ad esempio 1QS 18ss 51-4) Erano soggetti a restrizioni di puritagrave legale che limitavano i loro contatti con gli altri Ciograve che il racconto vuol dimo-

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κατέβαινεν ἐν τῇ ὁδῷ ἐκείνῃκαὶ ἰδὼν αὐτὸν ἀντιπαρῆλθενmiddot

scendeva per quello strada e avendolo vistoXXXIII passograve oltreXXXIV dal lato opposto (= passare senza fermarsi nonostante abbiano visto)

32 ὁμοίως δὲ καὶ Λευίτης [γενόμενος] κατὰ τὸν τόπον ἐλθὼν καὶ ἰδὼνἀντιπαρῆλθεν

Allo stesso modo anche un levita giunto sul posto e avendolo vistopassograve oltre dal lato opposto

33 Σαμαρίτης δέ τις ὁδεύωνXXXV ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν

Invece un (certo) samaritanoXXXVI che passava per la strada giunse accantoXXXVII a lui

strare non egrave un contrasto tra i Giudei e i Samaritani a vantaggio di questi ultimi ma un contrasto tra quelli che sono ufficialmente riconosciuti come appartenenti al popolo e quelli che non lo sonoraquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXIII laquoEgrave probabile che il sacerdote abbia finito il proprio servizio e rientri a casa Invece di unire lrsquoamore del prossimo col servizio di Dio trascura la misericordia com-plemento obbligato della pietagrave Lo stesso vale per il levita altro officiante del tempio di rango inferiore Luca li considera imperdonabili percheacute dopo aver visto (ἰδὼν vv 31 e 32) hanno entrambi chiuso gli occhi Non srsquoincontrano col ferito si allontanano diventano inesistenti morti al presente trattenuti dal loro passato condizionati da regole rituali e da pulsioni egoiste Sono passati senza fermarsiraquo (F Bovon op cit p 111)

XXXIV laquoIl senso di questo verbo (ἀντιπαρέρχομαι) raro non egrave evidente poicheacute una delle preposizioni suggerisce il passare oltre (παρά) e lrsquoaltra un camminare di fronte o contro (ἀντί)raquo (ivi n 10 111) laquoAlla lettera ldquoFece un giro intorno a lui e passograve oltrerdquo Luca per mezzo del verbo ἀντιπαρέρχομαι dagrave corpo alla scelta del ministro di culto dal punto di vista fraseologico infatti il preverbio ἀντί sottolinea la distanza fra il sacerdote e lrsquoanonimo passante (cfr anche il v 32)raquo (M Crimella op cit p 201)

XXXV Il verbo egrave hapx legomenon nel NT e richiama il sostantivo ὁδός via che ricorre in Luca 20x 17679 244 345 727 8512 9357 10431 116 1258 1423 1835 1936 2021 243235

Questo termine indica una persona che egrave per la via che compie un cammino Da 957 in poi Gesugrave compie la sua via verso il mistero pasquale cfr E Della Corte Solidarietagrave con Cristo solidarietagrave con gli uomini La conversione a uno stile di vita cristia-no e quindi solidale il cammino del credente nel grande inserto lucano (Lc 951-1946) laquoPresenza Pastoraleraquo 4-5 (1999) pp 27-60 Fin dallrsquoinizio il personaggio egrave dunque presentato in forte sintonia con il Cristo stesso che ha iniziato il suo viaggio decisivo

XXXVI laquoQuesta identificazione acquista tanta piugrave forza se si considera lrsquoostilitagrave mostrata dai Samaritani contro il ministero stesso di Gesugrave giagrave accennato in 953 Un altro Samaritano egrave descritto in modo positivo in 1716 e la missione in Samaria segna unrsquoimportante tappa nella diffusione del lieto messaggio negli Atti (18) riportando in quella regione un notevole successo (At 81-14 931153)raquo (LT Johnson op cit p 156) laquoSecoli di meditazione devota hanno offuscato la nostra capacitagrave di percepire lrsquoostilitagrave che contrapponeva Giudei e Samaritani Dopo lrsquoesilio babilonese i Samaritani si erano opposti alla restaurazione di Gerusalemme e nel II

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καὶ ἰδὼν ἐσπλαγχνίσθη e avendolo visto ne provograve compassioneviscere di misericordiaXXXVIII

34 καὶ προσελθὼν κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτοῦ ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ ἴδιον κτῆνος ἤγαγεν αὐτὸν εἰς πανδοχεῖονXXXIX καὶ ἐπεμελήθη αὐτοῦ

fattosi vicinoXL gli fasciograve le ferite versandovi olio e vinoe caricatolo sulla sua cavalcatura lo portograve alla locanda esi prese cura di lui

sec aC avevano collaborato con i sovrani siriani nelle guerre contro i Giudei Nel Siracide (5025-26) che risale al 200 aC si dice che i Samaritani ldquonon sono neppure una nazionerdquo e nel 128 aC il sommo sacerdote giudeo bruciograve il tempio Samaritano sul monte Garizim Allrsquoinizio del I sec dC durante la Pasqua i Samaritani sparsero le ossa di un cadavere nel tempio contaminandolo e impedendo la celebrazione della festivitagraveraquo (JR Donahue Il Vangelo in parabola Brescia 2016 pp 122-123)

XXXVII Notiamo la differenza tra i tre personaggi il sacerdote e il levita passano laquooltreraquo (antiparagrave-) mentre il Samaritano passa laquoaccantoraquo (katagrave) Luca nota con molta finezza questo particolare lrsquointeresse del Samaritano inizia proprio con il laquopassare accantoraquo invece che laquooltreraquo

XXXVIII Lrsquoevangelista Luca usa questo verbo in 713 (episodio della peccatrice) 1033 1520 (il padre lo vide e ne ebbe compassione) Non ricorre negli Atti degli Apostoli laquoIl verbo ha una radice che richiama le interiora (τὰ σπλάγχνα) cioegrave i sentimenti piugrave profondi In Luca caratterizza lrsquointensa emozione di Gesugrave di fronte alla donna vedova che ha perso lrsquounico figlio (713) inoltre lrsquoevangelista utilizza lo stesso verbo per esprimere lo slancio del padre allorcheacute vede il figlio prodigo che si sta avvicinando a casa (1520)raquo (M Crimella op cit p 201) laquoEgrave significativo che per parlare di compassione e di misericordia lrsquoAntico Testamento adoperi il termine raHaacutemicircm Tale termine deriva da reHem cioegrave grembo materno con esso possono essere indicate anche le viscere di un essere umano che tanto nellrsquoAntico quanto nel Nuovo Testamento sono considerate la sede dei sentimentiraquo (E Della Corte Mi sono legato a voi Le persone consacrate luce del Regno Roma 2015 p 141) Uno dei vertici della misericordia dellrsquoAT egrave il testo di Os 111-11 nel quale al v 8 si dice laquoMi dagrave un tuffo il cuore mi si sommuovono le viscereraquo (μετεστράφη ἡ καρδία μου ἐν τῷ αὐτῷ συνεταράχθη ἡ μεταμέλειά μου nel quale troviamo il termine μεταμέλεια che appartiene allrsquoambito semantico del verbo citato da Lc 103435 prendersi cura che compare nel NT in 1tm 35 con una chiara valenza affettiva e pastorale di cura)

XXXIX Letteralmente questo termine significa laquoil luogo accogliente per tuttiraquo Il termine πανδοχεύς al v 36 significa allora laquolrsquoonni-accoglienteraquo

XL Il verbo προσέρχομαι in Luca ha qui come soggetto il Samaritano e in 714 lo stesso Gesugrave che si accosta alla bara del giovinetto morto e lo tocca sono gli episodi che rivelano lrsquoamorevole accostarsi e il prendersi cura e in entrambi i casi egrave donata la Vita

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35 καὶ ἐπὶ τὴν αὔριον ἐκβαλὼν ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ καὶ εἶπενmiddot ἐπιμελήθητιXLI αὐτοῦ καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς ἐγὼ ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με ἀποδώσω σοι

E il giorno dopo estrasse due denarie li diede allrsquoalbergatore dicendoPrenditi cura di lui e se spenderai qualcosa in piugrave te lo pagherograveal mio ritorno

36 τίς τούτων τῶν τριῶν πλησίον δοκεῖ σοι γεγονέναι τοῦ ἐμπεσόντος εἰς τοὺς λῃστάς

Chi di questi tre pensi si sia stato prossimoXLII a colui che incappograve nei briganti

37 ὁ δὲ εἶπενmiddot ὁ ποιήσας τὸ ἔλεος μετ᾽ αὐτοῦ εἶπεν δὲ αὐτῷ ὁ Ἰησοῦςmiddot πορεύου καὶ σὺ ποίει ὁμοίως

Disse Chi ha fattoXLIII compassione con lui Allora Gesugrave gli disse Mettiti in camminoXLIV e anche tu farsquo lo stesso

XLI laquoEgrave sorprendente vedere come per parlare dellrsquoincarico affidato allrsquoalbergatore Luca adoperi lo stesso verbo (ἐπιμελέομαι epimeleacuteomai curare aver cura) con cui nel v 34b aveva riassunto lrsquoazione esemplare del Samaritano Lrsquoalbergatore deve adesso proseguire esattamente quanto il Samaritano aveva fatto con il bisognoso Drsquoimportanza decisiva non egrave la persona o lrsquoistituzione via via operante bensigrave soltanto il bene del ferito In questrsquoultima parte possiamo vedere un certo apice narrativo nel fatto che soltanto qui nel corso di tutta la parabola si ricorre al discorso diretto Inoltre lrsquoincarico di prendersi cura egrave formulato allrsquoimperativo (ἐπιμελήθητι epimelecircthecircti abbi cura di lui) cosiccheacute qui abbiamo il corrispettivo interno alla parabola dei due imperativi di Gesugrave sul piano della discussione (v 28 ldquoFarsquo questordquo v 37 ldquoVarsquo e anche tu farsquo cosigraverdquo)raquo (R Zimmermann Compendio delle parabole di Gesugrave Brescia 2011 pp 847-848)

XLII laquoGesugrave trasforma la questione da un obbligo legale (chi merita il mio amore) a un atto di altruistica donazione (a chi posso dimostrare di essere il pros-simo) e di questo il tanto disprezzato Samaritano diventa un modello moraleraquo (LT Johnson op cit p 156)

XLIII laquoLa risposta del legista congiunge lrsquointerno con lrsquoesterno ossia il sentimento (τὸ ἔλεος ldquola misericordiardquo) con lrsquoazione (ὁ ποιήσας ldquochi ha agitordquo) sottolinea anche la relazione (μετ᾽αὐτοῦ ldquocon luirdquo ldquonei suoi confrontirdquo) Lrsquoevoluzione del legista continua prima polemico (v 25) poi riservato (v 29) si egrave impegnato in una relazione con Gesugrave (v 37a) La sua risposta verbale rischia proprio di diventare pratica (v 37b) Il legista e Gesugrave si sono infine trovati drsquoaccordo Grazie alla pedagogia del maestro il discepolo si egrave evoluto Ha capito la nuova definizione di prossimo alla quale Gesugrave voleva condurlo Quello che era un problema per i rabbi del tempo (quale estensione dare alla nozione di prossimo) riceve qui una risposta che non egrave stata dettata ma si egrave imposta alla riflessione dialogante e credente Con il suo affetto e la sua discrezione Gesugrave ha saputo divenire il prossimo del legistaraquo (F Bovon op cit p 114) Bovon parla di laquonuova definizioneraquo mentre Gesugrave opera uno spostamento dal piano teorico a quello pratico portando a comprendere che laquoil fareraquo riguarda il proprio modo di diventare laquoprossimoraquo nellrsquoamore Non basta sapere laquoche cosaraquo dice la Legge neacute saperla leggere se non la si vive

XLIV Luca usa molte volte questo verbo πορεύομαι e sono interessanti queste citazioni in 78 per ben 2x nellrsquoepisodio del centurione indica un laquoandaremettersi

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38Ἐν δὲ τῷ πορεύεσθαι αὐτοὺς αὐτὸς εἰσῆλθεν εἰς κώμην τινά γυνὴ δέ τις ὀνόματι Μάρθα ὑπεδέξατο αὐτόν

Ora mentre essi erano in camminoXLV avvenne che egli entrograve in un villaggioXLVI e una certa donna di nome Marta lo ricevetteXLVII (in casa sua)

in camminoraquo per eseguire un comando in 750 Gesugrave comanda alla peccatrice di laquoandare in paceraquo cioegrave drsquoora in poi di non peccare piugrave nella propria vita in 814 si richiama il rischio che lungo il cammino i piaceri le ansie e le ricchezze possano soffocare la vita (parabola del seme) in 848 Gesugrave lo dice allrsquoemorroissa come prima lrsquoaveva detto alla peccatrice in 95152535657 il verbo indica il cammino che Gesugrave sta facendo verso Gerusalemme per vivere il Mistero pasquale e lo fa con decisione (951) 1037 egrave il nostro testo e subito dopo il verbo serve da aggancio con il terzo quadro del trittico laquomentre erano in camminoraquo In 1331-33 crsquoegrave un richiamo del viaggio iniziato in 951 e la valenza egrave sempre quella pasquale In 154 egrave il pastore che si mette in cammino per cercare la pecora perduta in 1515 il figlio minore degrada fino a laquoincollarsiraquo a un pagano e a pascolare i porci in 1518 il giovane si mette in cammino per tornare a casa del padre percheacute ha fame In 1719 Gesugrave ordina al lebbroso Samaritano di andare in pace In Lc 1912 Gesugrave egrave colui che deve andare a prendere la dignitagrave regale 1928 (Egli precede verso Gerusalemme) 1936 (lrsquoentrata finalmente a Gerusalemme) Come si puograve notare il verbo ha un senso profondo e indica un laquocamminoraquo che prende tutta la persona e il modello egrave Gesugrave La stessa parabola che stiamo esaminando egrave definita laquoracconto esemplareraquo proprio a motivo di questa sua pregnanza

XLV laquoLe prime parole richiamano il cammino di Gesugrave verso la sua Passione e il plurale fa pensare alla componente comunitaria del viaggio ma inclusi in αὐτοὺς (ldquoessirdquo) i discepoli itineranti scivoleranno nellrsquoombra lasciando la ribalta alle persone del luogo ossia alle due donne e soprattutto ad αὐτὸς ldquoa Luirdquo cioegrave allo stesso Gesugraveraquo (F Bovon op cit pp 126-127)

XLVI laquoIl motivo del cammino verso Gerusalemme torna al v 38 Gesugrave entra in casa di due donne e insegna loro la Parola Tre annotazioni Marta e Maria si collocano forse nella tradizione di ospitalitagrave che veniva offerta ai missionari in epoca protocristiana (At 1614s Didachegrave 114-6) il fatto che non abbia problemi a entrare in casa loro riflette una mentalitagrave ellenistica non certo ebraica sorprende che abbia impartito loro il suo insegnamento dal momento che alle donne non potevano essere comunicati i segreti di Dio esse non erano ammesse alla lettura della Torah e non potevano partecipare alla liturgia sinagogale Gesugrave non fa di-scriminazioni elargisce a uomini e donne il suo amore e i suoi doni anzi accoglie le donne al seguito (82-3)raquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XLVII Luca usa solo 2x questo verbo nel nostro testo per Marta e in 196 per Zaccheo dove aggiunge anche il participio presente χαίρων Marta accoglie Gesugrave allrsquoinizio ma le azioni successive degradano man mano il valore di questo verbo iniziale

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XLVIII Per Maria Luca usa innanzitutto il verbo παρακαθέζομαι (hax legomenon nel NT e usato nella LXX) seguito dallrsquoespressione πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου per indicare una condizione discepolare laquostare seduti ai piediraquo vuol dire porsi in atteggiamento di ascolto Egrave laquola postura di un discepolo come Paolo egrave stato istruito ldquoai piedi di Gamalielerdquo (At 223) La posizione indica la devozione nei confronti del maestroraquo (M Crimella op cit p 202)

XLIX Luca usa il verbo allrsquoimperfetto indicativo per indicare un ascolto prolun-gato della Parola del Kyrios (τὸν λόγον αὐτοῦ) laquoMaria egrave attenta a ciograve che dice Gesugrave e perciograve lo accoglie cosigrave comrsquoegrave un profeta che annuncia la ldquoParola di Diordquo (811) In Luca-Atti lo stare seduti ai piedi di qualcuno indica sempre un riconoscimento della sua autoritagrave (738 83541 1716 At 43537 52 223)raquo (LT Johnson op cit p 156)

L laquoSe il verbo περισπῶμαι presenta una sfumatura peggiorativa egrave percheacute que-sta profluvie di attivitagrave comprensibile [egrave la padrona di casa] ma sproporzionata impedisce a Marta di vivere lrsquoessenziale nel momento presente Si fonda peraltro su una preoccupazione legittima ma risponde pure a unrsquoansia non conveniente Il secondo elemento πολλὴν (ldquomolteplicerdquo tradotto con ldquomoltordquo) a cui si contrap-porragrave la realtagrave ldquounicardquo (ἑνὸς tradotto con ldquouna solardquo) menzionata da Gesugrave Marta fa troppo il suo ldquoserviziordquo (διακονία) che potrebbe e dovrebbe essere positivo ne risulta pregiudicato Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quantomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spiritualiraquo (F Bovon op cit p 129)

LI laquoIl verbo περισπάομαι egrave un hax legomenon nel NT usato allrsquoimperfetto con evidente senso di durata Esso ha un duplice valore da una parte significa ldquoessere completamente occupatordquo ldquoessere fortemente sovraccaricatordquo dallrsquoaltra ldquoessere distolto distrattordquo La differenza egrave fine qui Luca volutamente gioca sulla sottile ambivalenza creando un effetto di polisemiaraquo (M Crimella op cit p 203) Egrave anche indicativo che il verbo sia seguito da questo oggetto laquodai molti servizifaccenderaquo (περὶ πολλὴν διακονίαν) per dire che queste invece di essere al servizio dellrsquoaccoglienza occupano Marta e la distraggono

LII laquoLa doppia menzione del nome fa di Marta una persona cara al Maestro Nel nome ldquoSignorerdquo che lei gli rivolge crsquoegrave familiaritagrave e considerazione Marta rap-presenta colei che ha ricevuto la Parola tra le spine ascolta la Parola ma le molte preoccupazioni la soffocano sigrave che essa non dagrave frutto Maria invece egrave colei che ha ricevuto la Parola in un terreno fertile ascolta e dagrave frutto Lrsquoepisodio descrive la

39 καὶ τῇδε ἦν ἀδελφὴ καλουμένη Μαριάμ [ἣ] καὶ παρακαθεσθεῖσα πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου ἤκουεν τὸν λόγον αὐτοῦ

Or ella aveva una sorella che si chiamava Maria la quale si pose a sedereXLVIII ai piedi del Signore e ascoltavaXLIX la Sua parola

40 ἡ δὲ Μάρθα περιεσπᾶτο περὶ πολλὴνL διακονίανmiddot ἐπιστᾶσα δὲ εἶπεν κύριε οὐ μέλει σοι ὅτι ἡ

Ma Marta tutta presa dalle molte faccendeLI si avvicinograve e disse laquoSignoreLII

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preoccupazione di Luca che vede nella sua comunitagrave un eccesso di impegno sociale a scapito dellrsquoascoltare la Parola Lrsquoinvito di Gesugrave egrave a ridimensionare quel servizio pur necessario sullrsquoessenzialeraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIII La domanda di Marta in realtagrave egrave indirettamente un atto di accusa alla sorella che a suo giudizio laquoperde temporaquo invece di collaborare (il verbo συναντι-λαμβάνομαι hapax legomenon) allrsquoaccoglienza di questo ospite cosigrave importante e familiare

LIV Non egrave laquoGesugraveraquo a rispondere a Marta ma il laquoSignoreraquo egrave un particolare molto fine con cui Luca introduce la laquochiamataraquo di Marta a cercare lrsquoessenziale senza lasciare che le preoccupazioni invadano il cuore e spengano lo spirito laquoGli uomini non devono preoccuparsi di una autorealizzazione attraverso le proprie opere percheacute Dio offre loro una ragione drsquoessere con il suo amore Superate quelle preoccupazioni le premure in senso positivo occupano armoniosamente lo spi-rito umano [cfr 1Cor 1225 2Cor 1128] [hellip] Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affanni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni si presentano allo spirito del credente come forma di servizioraquo (F Bovon op cit pp 130-131)

LV laquoNellrsquoAT vi sono solo quattro occasioni nelle quali qualcuno egrave chiamato due volte per nome Abraam (cfr Gen 2211) Giacobbe (cfr Gen 462) Mosegrave (cfr Es 34) Samuele (cfr 1Sam 310) Si tratta dunque di una chiamata di una vocazione piugrave che di un rimprovero (cfr anche 1334 ldquoGerusalemme Gerusalemmerdquo e 2231 ldquoSimone Simonerdquo)raquo (M Crimella op cit p 204) Gesugrave perciograve laquochiamaraquo Marta a vivere in modo autentico scegliendo quella laquoparte buonaraquo come ha fatto Maria per compiere ogni cosa Egrave dallrsquoascolto che nella Bibbia procede il vero cammino

LVI Il verbo μεριμνάω ricorre 5x in Luca 1041 1211 (non preoccuparsi della testimonianza da dare nei tribunali a motivo della fede) 122225 (rivolto ai disce-poli non stare in ansia per la propria vita percheacute non si egrave in grado di aggiungervi nemmeno unrsquoora) 1226 (non affannarsi per il resto)

LVII Il verbo θορυβάζω egrave hapax legomenon nel NT e laquorichiama lrsquoidea della confusione del tumulto della sommossa e quindi al passivo [presente] dellrsquoes-sere inquieto agitato preoccupato I due verbi sono da considerarsi unrsquoendiadiraquo (M Crimella op cit p 205) Il risultato di tanto affaccendarsi egrave solo quello di laquomettersi in agitazioneraquo

ἀδελφή μου μόνην με κατέλιπεν διακονεῖν εἰπὲ οὖν αὐτῇ ἵνα μοι συναντιλάβηται

queste non trsquoimporta che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire Dille dunque che mi aiutiraquoLIII

41 ἀποκριθεὶς δὲ εἶπεν αὐτῇ ὁ κύριοςmiddotΜάρθα Μάρθα μεριμνᾷς καὶ θορυβάζῃ περὶ πολλά

Ma il SignoreLIV rispondendo le disse laquoMarta MartaLV tu ti preoccupiLVI e ti inquietiLVII per molte cose

ernesto
Barra

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42 ἑνὸς δέ ἐστιν χρείαmiddot Μαριὰμ γὰρ τὴν ἀγαθὴν μερίδα ἐξελέξατο ἥτις οὐκ ἀφαιρεθήσεται αὐτῆς

ma una sola cosa egrave necessaria e Maria ha sceltoLVIII la parte buonaLIX che non le saragrave toltaraquo

2 Struttura retorica del testo

Il testo che segue egrave un tentativo di mostrare graficamente la struttura del testo evidenziando le parole e le espressioni che si richiamano Dopo ogni quadro chiarisco ed esplicito

1021 In quella ora Gesugrave ESULTOgrave nello Spirito Santo e disse-------------------------------------------------------------

laquoIO TI BENEDICO Padre Signore del cielo e della terra- che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti

e- che hai rivelato queste cose ai Piccoli

SIgrave Padre percheacute cosigrave a Te egrave piaciuto

Luca cita le tre Persone della Trinitagrave Gesugrave esulta nello Spirito Santo e benedice il Padre che egrave anche Signore del cielo e della terra

LVIII laquoMaria ha scelto bene ldquolrsquounica cosa di cui crsquoegrave bisognordquo la parte buona (cfr Sal 165 11957) In ginocchio ai piedi del Maestro Immagine della comunitagrave ecclesiale lucana orante e discente Maria viene esaltata da Gesugrave che tuttavia non egrave troppo severo con Marta in fondo lei non agisce male soltanto non ha ancora scoperto lrsquoessenziale il motore di ogni attivitagrave Maria potragrave ben fare in qualunque momento le faccende di casa Marta invece egrave rimasta indietro nellrsquoascolto della Parolaraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIX Le traduzioni spesso usano il comparativo laquomiglioreraquo dipendendo dalla Vetus latina (optimam) mentre Luca usa lrsquoaggettivo al grado semplice e sceglie ἀγαθός invece di καλός per dare la valenza morale-esistenziale alla scelta da fare ascoltare egrave davvero accogliere il Signore percheacute il Messia che viene egrave la Parola Egrave molto forte il confronto con Lc 88 dove si parla della laquoterra buonaraquo che accoglie il seme della Parola a una chiamata deve corrispondere una risposta a un dono la responsabilitagrave ad accoglierlo e farlo fruttare

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e afferma che ha nascosto per un verso e per lrsquoaltro ha rivelato Sono destinatari della rivelazione non i potenti del mondo ma i piccoli

22 Tutto mi egrave stato dato dal Padre mio

e nessuno saconosce chi egrave il Figlio se non il Padreneacute

chi egrave il Padre se non il Figlio

e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

Qui al centro della preghiera (1022) la rivelazione della mutua comunione del Padre e del Figlio aperta a coloro che sono i desti-natari di questa meravigliosa novitagrave egrave il Popolo di Dio la Chiesa a cui Luca sta trasmettendo il suo Vangelo Nel rettangolo centrale il termine laquoFiglioraquo egrave agli estremi percheacute egrave il Rivelatore mentre laquoPadreraquo egrave al centro percheacute egrave lrsquoorigine di ogni realtagrave Allrsquoinizio il verbo egrave laquomi egrave stato datoraquo e ciograve egrave lrsquooggetto del laquorivelareraquo Al centro lrsquoaffermazione che laquonessuno saconosceraquo cioegrave nessuno ha fatto esperienza di questa laquocomunione divinaraquo possibile solo grazie al Figlio Notiamo inol-tre che non si parla di laquoGesugraveraquo neacute di laquoCristoraquo percheacute sono termini funzionali ma di laquoFiglioraquo che egrave titolo essenziale

23 E volgendosi ai discepoli in disparte disse ---------------------------------------------------------------- + laquoBEATI gli OCCHI + che vedono ciograve che voi vedete24 Vi dico che molti profeti e re - hanno desiderato vedere ciograve che voi vedete

ma non lo videro ascoltare ciograve che voi ascoltate ma non lrsquoascoltaronoraquo

In questo rettangolo di senso troviamo il termine laquodiscepo-liraquo che riprende laquopiccoliraquo (contrapposti laquoai profeti e ai reraquo) e il doppio confronto con i verbi laquovedere e ascoltareraquo Gesugrave dopo aver benedetto il Padre ora dichiara laquobeatiraquo i discepoli

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(Egli) valorizza lrsquoesperienza dei suoi discepoli che godono del privilegio riservato a chi vive in prima persona il tempo messianico ormai inaugura-to con le sue opere (da cui il laquovedereraquo) e le sue parole (da cui il laquosentireraquo) Gesugrave egrave il Messia che porta a compimento le promesse da una parte vrsquoegrave stato un desiderio prolungato dallrsquoaltra un compimento gratuito e inatteso regalato ai testimoni oculari2

Nel rettangolo sotto inizia la seconda tavola del trittico Il nomikograves vuole mettere alla prova Gesugrave e alla sua domanda si sente rispondere con una contro-domanda doppia nella quale Gesugrave aggiunge il laquocomeraquo legge le Scritture Il dottore della Leg-ge risponde citando il comandamento dellrsquoamore di Dio e del prossimo Gesugrave approva e lo rimanda ad attualizzarlo per vivere la comunione eterna con Dio Non soddisfatto della risposta continua a fare domande teoriche sul laquoprossimoraquo argomento molto in voga in quel tempo nelle discussioni teologiche davanti alle quali il Cristo preferisce rispondere con una parabola

Le parabole sono al centro del Vangelo e costituiscono delle vere e proprie laquopagine aperteraquo percheacute pur con il loro laquolinguaggio inadeguatoraquo desunto dalla vita quotidiana devono esprimere qualcosa di ulteriore nessun commento potragrave mai esaurirle Esse ci costringono a pensare e ripensare il nostro rapporto di fede Per un verso gettano luce e invadono la nostra vita ma per lrsquoaltro sono oscure e velano il mistero che egrave oltre sempre piugrave al di lagrave della logica umana Ogni parabola crea uno spazio percheacute lrsquoascoltatore di ogni epoca possa liberamente comprendere e aderire allrsquoinsegnamento di Gesugrave Non basta solo una lettura esegetica o filologica piuttosto le parabole esigono una intuizione drsquoinsieme percheacute Gesugrave con la frase laquoChi ha orecchi per ascoltare ascoltiraquo introduce unrsquoeccedenza un oltre che crsquoimmette su un piano diverso e piugrave profondo al di lagrave delle semplici deduzioni3

2 M Crimella op cit p 199 3 E Della Corte Oltre la parabola Salerno 2000 pp 3-4

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25 Un dottore della Legge si alzograve per tentarlo - laquoMaestro facendo che cosa erediterograve la vita eternaraquo26 Gli disse laquoNella Legge che cosa sta scritto Come vi leggiraquo27 Rispondendo disse laquoAmerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore con tutta la tua anima con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stessoraquo28 Gli disse - laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo

29 Ma quegli volendo giustificarsi disse a GesugravelaquoE chi egrave il mio prossimoraquo

30 Gesugrave riprese e disse laquoUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappograve nei briganti

Costoro lo spogliarono lo percossero

e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto31 Per caso un sacerdote scendeva per quella medesima strada e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte32 Anche un levita giunto verso quel luogo e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte ---------------------------------------------------------------33 Un Samaritano in viaggio venne verso di lui e vedendolo nrsquoebbe compassione ---------------------------------------------------------------34 Gli si fece vicino gli fasciograve le ferite versandovi olio e vino poi caricatolo sopra il suo giumento lo portograve a un albergo e si prese cura di lui (9 azioni)35 Il giorno seguente estrasse due denari e li diede allrsquoalbergatore dicendo Prenditi cura di lui e ciograve che spenderai in piugrave te lo rifonderograve quando ritorno (7 azioni)

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36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che egrave incappato nei brigantiraquo

- 37 Quegli disse laquoChi ha fatto compassione conper luiraquo- Gesugrave gli disse laquoMettiti in cammino e farsquo lo stessoraquo

La parabola raccontata da Gesugrave egrave una

perfetta lezione di catechesi 1) per il principio dottrinale che enuncia (il primato dellrsquoamore) 2) per le implicanze pratiche che suggerisce (non crsquoegrave amor di Dio senza le opere di misericordia) 3) per il metodo adottato Gesugrave accetta la discussione e intreccia un dialogo con il suo interlocutore gli fa intuire la felicitagrave da raggiungere e gli facilita il modo di ottenerla lo loda per lrsquoesattezza delle risposte lo sollecita a cercare nelle Scritture la risposta desiderata e lo incoraggia cosigrave a fare ciograve che ha capito4

Notiamo nel testo le molte ricorrenze del verbo laquofareraquo (10252837a37b) lo stesso dottore della Legge riconosce che egrave stato prossimo laquocolui che ha fatto compassioneraquo e Gesugrave gli raccomanda di laquomettersi in cammino e fare lo stessoraquo

Le azioni del sacerdote e del levita sono le medesime mentre al centro del rettangolo grande compare la figura del Samaritano certamente non accolto dai Giudei Egli compie dapprima 9 azioni e poi una volta alla laquolocandaraquo altre 7 Il particolare del laquoritornoraquo (1035) riprende senzrsquoaltro quello dellrsquouomo di nobile famiglia che parte per andare a prendere il titolo regale e poi torna chiamando a verifica i suoi servi (Lc 1915) Crsquoegrave sotto cer-tamente il Mistero pasquale adombrato Luca ricorre spesso nel suo raccontare alle prolessi e anche alle analessi Qui abbiamo unrsquoanticipazione del Mistero pasquale Inoltre la parabola che egrave una laquopagina vivaraquo ha completamente capovolto la domanda e ha fatto comprendere che crsquoegrave una trasformazione operata da Gesugrave dal piano teorico a quello pratico dalla domanda sul prossimo a essere prossimo

4 NVB p 445

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Il laquoMettiti in camminoraquo egrave ripreso in 1038 con la notazione iniziale di Gesugrave e i suoi discepoli in cammino verso Gerusalem-me Si fermano a Betania in casa di Marta e Maria

sedutasi ai piedi del Signore ascoltava la parola di lui

38 Avvenne mentre erano in cammino entrograve in un villaggio Una donna di nome Marta accolse lui39 Aveva una sorella di nome Maria

40 In quanto a Marta era presa dai molti servizi Fermatasi disse laquoSignore non ti curi che mia sorella mi lasci sola a servire Dille dunque che venga adaiutarmiraquo

41 Rispondendo il Signore le disse laquoMarta Marta tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose 42 una sola egrave necessaria+ Maria si egrave scelta la buona parte che non le saragrave toltaraquo

Marta allrsquoinizio accoglie Gesugrave ma tutto ciograve che compie verso di Lui ha il sopravvento e laquoi molti serviziraquo e le laquomolte coseraquo la distolgono dalla laquobuona parte (τὴν ἀγαθὴν μερίδα)raquo scelta da Maria laquoUna sola egrave necessariaraquo essere come Maria cioegrave come la laquobuona terraraquo (Lc 88 τὴν γῆν τὴν ἀγαθὴν) su cui attecchisce il seme della Parola laquoUna solaraquo egrave in contrapposizione con il laquomol-toraquo di Marta Lrsquoaggettivo usato dallrsquoevangelista per la laquoparteraquo egrave specifico e indica la valenza morale del significato

Maria laquoegrave seduta ai piedi del Signore e ascoltava la Parola di Luiraquo lrsquoascolto egrave determinante nel discepolato egrave la fonte di ogni azione che segue e conduce allrsquounificazione dellrsquoagire percheacute porta alla laquosola cosa necessariaraquo Questa dimensione non saragrave tolta a Maria il verbo indica lo laquostrappareraquo il laquoportar viaraquo e ricorda il seme portato via dagli uccelli (85) dalla strada cioegrave da un terreno che non egrave accogliente quindi laquonon egrave buonoraquo A guardare bene egrave Gesugrave che accoglie Maria la quale perograve ha occhi e orecchie solo per il Maestro e dimentica di seacute pende dalla

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Parola Per lei ciograve che conta davvero egrave la presenza e la Parola che Gesugrave le offre

3 Analisi esegetica

Procediamo ora allrsquoanalisi delle tre pale del trittico iniziando da Lc 1021-24 che possiamo definire come la laquorivelazione ai piccoliraquo della comunione intra-trinitaria inclusiva poicheacute aperta a coloro ai quali il Figlio la voglia rivelare

31 La rivelazione ai νήπιος (Lc 1021-24)

Questi pochi versetti rappresentano il cuore del Vangelo lucano non solo percheacute egrave un raro caso in cui Gesugrave non parla della preghiera quanto Lui stesso prega e si rivolge al Padre ma anche e soprattutto percheacute questa rivelazione egrave fatta a ogni generazione cristiana e ne costituisce la fonte e la meta Dio ha voluto manifestarsi agli laquoim-potentiraquo percheacute i laquopoveri di Yhwhraquo sono i beneficiari del Mistero del Regno di Dio La comunione intima tra Padre e Figlio che Egli rivela a chi vuole egrave lrsquoirruzione nella storia della presenza di Dio

Spesso gli studiosi affermano che lrsquoespressione laquoIn quella stessa oraraquo si riferisce al ritorno dalla missione dei 72 discepoli dimenti-cando tuttavia che il termine laquooraraquo in Luca egrave usato come in Giovan-ni5 Luca usa molto le laquoprolessi e le analessiraquo e qui anticipa e prepara lrsquolaquooraraquo decisiva del Mistero pasquale la croce rivela lrsquointimitagrave di Dio ed egrave salvezza offerta a chi accoglie nella fede questo Mistero

Il v 21 esprime il rendimento di grazie di Gesugrave in tre tempi

21a Ti ringrazio Padre Signore del cielo e della terra21b percheacute hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli21c Sigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Te

5 Il termine ὥρα ricorre in Lc 110 238 721 1021 1212394046 1331 1417 2019 22145359 2344(2x) 2433 In corsivo le citazioni piugrave notevoli che annunciano una laquoora di salvezzaraquo

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(Gesugrave) rivolge la lode a Dio chiamato Padre probabile traduzione dellrsquoaramaico abbacirc nome col quale Gesugrave esplicitava il suo rapporto filia-le intimo e familiare cosigrave originale e unico nei confronti di Dio e nello stesso tempo lo riconosce nella sua alteritagrave di Creatore laquoSignore del cielo e della terraraquo Questo profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dio [hellip] Per il contenuto il loghion egrave del tutto originale e manifesta lrsquoimpronta tipica di Gesugrave Egli non rivela segreti esoterici sulla fine del mondo a qualche eletto ma loda il Padre per aver fatto capire proprio ai poveri ai semplici lrsquoidentitagrave e lrsquoattivitagrave di Gesugrave nella storia6

Abbiamo qui un rovesciamento operato da Gesugrave rispetto al-la letteratura sapienziale e apocalittica poicheacute ora la rivelazione non egrave donata ai maggiorenti (egrave loro nascosto) bensigrave ai laquominoresraquo ai piccoli a quelli che agli occhi del mondo non contano nulla (egrave rivelato) I due verbi nascondere e rivelare sono chiaramente usati nella tradizione sapienziale e apocalittica Crsquoegrave opposizione tra i laquopiccoliraquo e i laquosaggiraquo ed egrave questa egrave lrsquooriginalitagrave annunciata dal Figlio non piugrave i saggi devono occuparsi dei semplici per farli progredire nella conoscenza della Legge Ora piuttosto laquola rive-lazione di Dio egrave data proprio ai ldquosemplicirdquo non piugrave ai saggi e in-telligenti Inoltre questi ldquosemplicirdquo rimangono tali cioegrave ignoranti della Legge anche dopo aver ricevuto la rivelazione di ldquoqueste coserdquo Essi sono introdotti in una conoscenza e in un rapporto che supera la conoscenza della Leggeraquo7 Gesugrave rivela Dio come Padre e al tempo stesso la realtagrave che Lui egrave il Figlio venuto per far accedere chi vuole in questa comunione intima Ecco percheacute Gesugrave lungo il cammino che sta facendo verso Gerusalemme per compiere il Mistero pasquale educa i suoi discepoli laquoin disparteraquo deve prepararli a continuare nel tempo della Chiesa questa missione

Il termine laquooraraquo egrave confermato dal laquosigraveraquo con cui Gesugrave afferma che laquoSigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Teraquo Egli egrave venuto proprio

6 G Rossegrave op cit p 3937 Ivi p 394

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per manifestare la Sua εὐδοκία8 il compiacimento il volere il progetto salvifico drsquoamore

Rispetto allrsquoapocalittica qui Gesugrave afferma che la Sua attivitagrave rivelatrice avviene nel presente della storia e non solo al compi-mento di essa Egrave interessante notare che in questa circostanza Gesugrave assume il ruolo che negli scritti veterotestamentari e giudaici viene attribuita alla laquoSapienzaraquo9 Proprio questo rapporto unico tra il Fi-glio e il Padre ne fanno lrsquounico mediatore e rivelatore Il v 22 inizia con il passivo laquomi egrave stato datoraquo e termina con lrsquoinfinito laquorivelareraquo

Dopo questo rendimento di grazie nei vv 23-24 abbiamo una beatitudine e una sua motivazione laquoPoi si voltograveraquo e lrsquoespres-sione molto intensa indica che a chiunque si pone alla Sua se-quela se lo vorragrave potragrave entrare in questa comunione e diventare annunciatore del Vangelo in ogni tempo Ora i laquopiccoliraquo (cioegrave i laquodiscepoliraquo di ogni tempo) possono a partire dallrsquoascolto vivere e trasmettere queste realtagrave comunicate da Gesugrave

Il cristianesimo prende qui le distanze rispetto al giudaismo e si prepa-ra alla rottura E tuttavia sostiene di realizzare la speranza di tutto il popolo drsquoIsraele rappresentato dai suoi numerosi profeti e successivamente dai suoi re Gli uni e gli altri sono concepiti non come capi ma come antenne puntate verso il cielo Non sono stati forse i profeti a ricevere oracoli e visioni e i re (si pensi a Davide e a Salomone) colmati da Dio di talenti sapienza e scienza Egrave singolare che non si parli qui degli scribi10

I discepoli sono ora al vertice della storia di attese e promesse di Dio sono beati percheacute possono sia vedere sia ascoltare due verbi che indicano chiaramente il processo del cammino di fede Egrave tempo per gli laquoultimiraquo di porsi alla sequela del Figlio di Dio egrave questo il kairograves che entra nel krogravenos e porta la lieta notizia che Gesugrave nella sinagoga di Nazaret ha annunciato

8 Il termine ricorre in Lc 214 (laquoGloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini su cui si posa il suo favoreraquo) e nel nostro testo (cfr Mt 1126 il detto parallelo)

9 Cfr Pr 81222-31 301-3 Sap 722-81 82-8 94911 Sir 16 Gb 281-2223-27

10 F Bovon op cit pp 95-96

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

wwwrubbettinoprintit

Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 11: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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biblico il cuore stesso di Dio Egli egrave Misericordia tenerezza grazia e perdono Dio si fa prossimo a ognuno di noi e atten-de che anche noi sul Suo esempio ci facciamo prossimo di chiunque incontriamo percheacute nel fratello e nella sorella che ha bisogno egrave Lui stesso a ricevere La rivelazione egrave aperta ai laquopiccoliraquo cioegrave ai discepoli dei quali Maria la sorella di Marta egrave unrsquoicona vivace Tutto parte sempre dallrsquoalto egrave un dono da accogliere nellrsquoascolto radice del doppio comandamento di amare Dio e il prossimo

La ricerca e lrsquoanalisi di questo brano procedono innan-zitutto affrontando lo studio filologico del testo per poi darne una struttura retorica che ne renda visibile e chiara la strutturazione Si passa infine allrsquoanalisi esegetica e allrsquoat-tualizzazione

In questrsquoanno di Giubileo straordinario sulla Misericordia mi auguro che questo studio sia una lampada accesa sul nostro cammino verso il Regno

1 Analisi filologica

Seguono ora il testo greco e italiano con le note esplicative per avere giagrave uno sguardo sullrsquoarticolazione del testo

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21 Ἐν αὐτῇ τῇ ὥρᾳ ἠγαλλιάσατο [ἐν] τῷ πνεύματι τῷ ἁγίῳ καὶ εἶπεν

In quella stessa OraI (Gesugrave) trasaligrave di gioiaesultograveII nello Spirito Santo e disse

ἐξομολογοῦμαί σοι πάτερ κύριε τοῦ οὐρανοῦ καὶ τῆς γῆς ὅτι ἀπέκρυψας

laquoTi ringrazioIII o PadreIV Signore del cielo e della terra percheacute hai nascosto

I laquoIn quella stessa oraraquo egrave lrsquoespressione che laquosi riferisce al ritorno dei discepoli lrsquoesito della loro missione ndash e di quella futura della Chiesa ndash viene posto sotto il segno del Padre e del suo beneplacito Lo Spirito Santo egrave la fonte dellrsquoesultanza di Gesugrave Egli appare in tre momenti importanti dellrsquoinizio del ministero Lc 322 41 418 questo stesso Spirito saragrave lrsquoagente principale che dirigeragrave la missione postpasquale crsquoegrave quindi continuitagrave in profonditagrave tra la missione svolta da Gesugrave e lrsquoopera della Chiesaraquo (G Rossegrave Il Vangelo di Luca Commento esegetico e teolo-gico Roma 1992 p 392) laquoQui ldquoorardquo va preso come termine tecnico (cosigrave anche in Giovanni) per indicare la manifestazione della salvezza messianica che i profeti avevano predetto Il confronto si impone con Lc 1256 1944 2124 2253 2343 e Gv 423 524 131raquo (La Bibbia Nuovissima Versione dai testi originali vol III Cinisello Balsamo 1991 p 443 citata drsquoora in poi come NVB)

II Lrsquoespressione egrave tipicamente lucana ed egrave la stessa usata per Maria allrsquoinizio del Magnificat (Lc 147) il verbo ricorre solo in queste due citazioni del Vangelo ed egrave seguito dallrsquoespressione laquonello Spirito Santoraquo che vuol dire laquosotto lrsquoinflusso dello Spirito Santoraquo (Lc 227) Il verbo ἀγαλλιάομαι ricorre pure in At 226 (citazione del Sal 158-11 LXX) e At 1634 (il carceriere di Paolo) Cfr lrsquoottimo commento filologico di M Crimella Luca Introduzione traduzione e commento (Nuova Versione della Bibbia dai testi antichi 39) Cinisello Balsamo 2015 cfr anche LT Johnson Il Vangelo di Luca Sacra Pagina vol 3 Leumann 2004 laquoLrsquoesultanza (nella gioia) ricorda i racconti dellrsquoinfanzia (cfr 147) mentre il nesso tra preghiera e Spirito evoca il battesimo (cfr 321-22) e le tentazioni (cfr 41)raquo (M Crimella op cit p 198)

III Luca usa il verbo ἐξομολογέομαι come fa il Sal 1361-326 LXX per dire la laquoconfessio fideiraquo del salmista laddove il testo ebraico ha hocircducirc In Lc 226 ha per soggetto Giuda che sta consegnando Gesugrave e ha il senso di laquoessere drsquoaccordo acconsentire avere lo stesso linguaggioraquo in At 1918 ha per soggetto laquomolti che si convertironoraquo confessarono di aver praticato arti magiche laquo[Nel nostro testo] Letteralmente ldquoTi riconoscordquo La preghiera di Gesugrave segue lo schema delle preghiere ebraiche nella sinagoga quali la Berakah Yozer a) lode introduttiva b) motivo della lode c) affermazione di assenso o ripetizione della lode La versione di Luca egrave molto simile a quella di Mt 1125-26raquo (LT Johnson Il Vangelo di Luca Sacra Pagina vol 3 Elledici Leumann (TO) 2004 p 152)

IV laquoPadreraquo esprime la coscienza filiale di Cristo mentre laquoSignore del cielo e della terraraquo dichiara il dominio sovrano di Dio sul mondo e sulla storia laquoQuesto profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dioraquo (G Rossegrave Il Vangelo di Luca p 393 Il vocativo laquoPadreraquo nelle preghiere giudaiche egrave rarissimo (Sap 143 3Mac 638) e non egrave equivalente al termine laquoAbbacircraquo usato da Gesugrave Dio egrave ricono-sciuto come Padre di Israele Dt 326 Is 6316 647 Ger 34

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ταῦτα ἀπὸ σοφῶν καὶ συνετῶν καὶ ἀπεκάλυψας αὐτὰ νηπίοιςmiddotναὶ ὁ πατήρ ὅτι οὕτως εὐδοκία ἐγένετο ἔμπροσθέν σου

coseV ai sapientiVI e agli intelligenti e le hai rivelateVII ai piccoliVIIISigraveIX Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a TeX

V Lrsquoespressione laquoqueste coseraquo dal contesto si riferisce alla manifestazione del potere di Dio nelle opere del Figlio e soprattutto quello che sta per rivelare la comunione reciproca delle Persone in Dio che solo Gesugrave comunica a chi vuole cioegrave ai piccoli i discepoli

VI laquoEcco due categorie di persone che si atteggiano in modo contrario nei confronti del regno di Dio I primi non vanno identificati solamente con i ldquoteologirdquo del tempo di Gesugrave gli scribi e i farisei i tipici nemici di Gesugrave che pensavano di avere il monopolio della legge e perciograve della conoscenza della volontagrave di Dio ma rappresentano una categoria di persone quelli che si credono autosufficienti che non hanno bisogno della rivelazione salvifica di Gesugrave (Gv 748) che si affidano solo alla sapienza di questo mondo (cfr 1Cor 118ss) per risolvere tutti i loro problemi compreso quello della salvezza I piccoli invece sono coloro che si aprono alla salvezza come a un dono che viene dal Padre La loro caratteristica egrave la disponibilitagrave a essere donati da Dio Sono in altri termini i poveri gli umili i semplici i peccatori pentiti di cui parla il Vangelo sono lrsquoantitipo dei poveri di Jahveacute di cui ci parla lrsquoAT (cfr Sof 312)raquo (NVB 444) Il binomio laquosapienti e intelligentiraquo proviene da Dt 11315 laquoPrendete in ognuna delle vostre tribugrave uomini saggi (Haacutekaumlmicircm) perspicaci conosciuti affincheacute io li ponga alla vostra testa hellip Allora presi i capi delle vostre tribugrave uomini saggi (Haacutekaumlmicircm) e dotati di esperienza e li costituii vostri capihellipraquo

VII Notiamo il contrasto tra laquonascondereraquo e laquorivelareraquo e quello tra laquodotti e sapientiraquo e laquopiccoliraquo (impotenti) che troviamo in 1Cor 31 (laquoneonati in Cristoraquo) I piccoli laquosono gli umili gli ignoranti (in senso etimologico) i semplici i poveri (cfr Sal 188 LXX [TM 198] Pr 132) costoro non hanno competenza accademica a differenza di coloro che conoscono la Leggeraquo (M Crimella Luca p 199) Il Vangelo si rivolge non a quelli che si sentono laquonellrsquoepicaraquo agli eroi di ogni tempo ma alle persone semplici che vivono perograve in Dio Luca infatti piugrave avanti li confronta con i discepoli laquoRovesciamento di dinamica se per il giudaismo Dio si comunica-rivela ai saggi (i pii di Qumran capi di sette apocalittiche farisei e zeloti dottori della Legge in genere) per Gesugrave si egrave giagrave rivelato ai ldquopiccolirdquo i suoi i Dodici i 72 Qual egrave il contenuto di questa rivelazione Due momenti coordinati a chi Egli vuole Gesugrave manifesta di essere il ldquoFiglio dellrsquouomordquo nel disegno del Padre Egli introduce chi vuole nel progetto del Padreraquo (La Bibbia Piemme Casale Monferrato 1995 p 2461)

VIII laquoRiconoscendosi nella figura dei ldquopiccolirdquo la comunitagrave cristiana mostra di aver ca-pito il capovolgimento operato dalla rivelazione divina offerta qui a Gesugrave e da Gesugrave Il Figlio stesso che afferma di aver ricevuto tutto dal Padre (v 22) egrave Lui pure uno di questi bambini Non porta forse il titolo di ldquofigliordquo Senza la coscienza di essere ldquofigliordquo con la minuscola non sarebbe il ldquoFigliordquo con la maiuscolaraquo (F Bovon Luca vol 2 p 91)

IX laquoAudace lrsquoorante osa risalire dagli atti di Dio (ldquoTu hai svelatordquo) allrsquointenzione divina (εὐδοκία il ldquocompiacimentordquo) dal percepibile allrsquoinconoscibile di Dio Il detto (v 21d) ha un sapore liturgico somiglia a un responsorio o a unrsquoantifona Ecco quindi che il testo si puograve leggere a morsquo di dialogo come se un secondo credente rispondesse al primo proseguendo il rendimento di grazie Del resto la frase egrave cronologicamente al secondo posto Bisogna immaginare un profeta cristiano che in preghiera sottolinea con queste parole lrsquoascolto del primo detto ossia del rendimento di grazie (v 21bc) Questo responsorio esprime innanzitutto unrsquoadesione un sigrave il segno di un accordo Questa convergenza dei convincimenti viene in seguito resa esplicita (ὅτι egrave qui un ldquocherdquo o un ldquoin realtagraverdquo invece di un ldquopercheacuterdquo o di un ldquoinfattirdquo) Il commento riespone il primo detto in altri termini la rivelazione ai piccoli intesa qui anche come un avvenimento (ἐγένετο) egrave definita soprattutto quale affermazione del disegno salvifico di Dioraquo (F Bovon Luca vol 2 p 93)

X laquoCosigrave egrave piaciuto a Teraquo lett laquoCosigrave ci fu compiacimento in Tua presenzaraquo La TOB traduce laquoEgrave cosigrave che Tu hai disposto nella Tua benevolenzaraquo Luca vuole affermare che

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22 πάντα μοι παρεδόθη ὑπὸ τοῦ πατρός μου καὶ οὐδεὶς γινώσκει τίς

Tutto (ogni cosa)XI mi egrave stato donatoconsegnatoXII dal PadreXIII mio e nessuno conosceXIV

ἐστιν ὁ υἱὸς εἰ μὴ ὁ πατήρ καὶ τίς ἐστιν ὁ πατὴρ εἰ μὴ ὁ υἱὸς καὶ ᾧ ἐὰν βούληται ὁ υἱὸς ἀποκαλύψαι

chi egrave il Figlio se non il Padre neacute chi egrave il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

23 Καὶ στραφεὶς πρὸς τοὺς μαθητὰς κατ᾽ ἰδίαν εἶπενmiddot μακάριοι οἱ ὀφθαλμοὶ οἱ βλέποντες ἃ βλέπετε

Poi si voltograveXV verso i discepoli li prese a parte e disse laquoBeatiXVI gli occhi che vedono tutte queste cose

il piano di Dio la Sua benevolenza egrave a favore dei laquopiccoliraquo come lrsquoevangelista ha imparato dal suo maesto Paolo il quale in 1Cor 118-31 inneggia a Dio come Colui che si rivolge ai deboli e non ai forti di questo mondo

XI Stando al contesto lrsquoespressione laquoqueste coseraquo egrave in relazione con laquooraraquo egrave cioegrave la rivelazione che Gesugrave opera in fatti e parole e la comunione intima con il Padre nella forza dello Spirito tutto questo piano di salvezza egrave dono di rivelazione e non capacitagrave umana di comprensione laquoCon J Jeremias possiamo distinguere il tema (22a) lo sviluppo (22b) e la conclusione (22c) Il tema egrave la rivelazione totale del Padre al Figlio dunque non potere (exousia cfr Mt 2818) ma rivelazione Il verbo greco paradidomi denota la trasmissione di un insegnamento o di una tradizioneraquo (NVB 444)

XII Questo passivo indica che il Padre egrave la fonte e il Figlio egrave lrsquounico mediatoreXIII Il termine laquoPadreraquo ricorre 2x nei vv iniziali 21-22 laquoldquoPadrerdquo e ldquoFigliordquo sono

termini che rimandano a una profonda intimitagrave e a una straordinaria conoscenza fra lrsquouno e lrsquoaltro Per questo il Figlio puograve rivelare il Padre in un modo tutto speciale La relazione qui descritta rimanda alla piena conoscenza che di Dio aveva Gesugraveraquo (M Crimella Luca pp 198-199)

XIV laquoUn linguaggio relazionale cosigrave esplicito egrave inconsueto nei Sinottici men-tre invece si trova molto piugrave spesso in Giovanni (cfr 335 729 1014-15 133 1722529) Il logion di Luca egrave simile a quello di Mt 1117raquo (LT Johnson op cit p 152) laquoLo sviluppo del tema egrave in forma binaria e ha carattere giovanneo Qui Gesugrave manifesta chiaramente la coscienza della sua divinitagrave vi egrave una perfetta comunione di vita e un totale scambio di beni tra il Padre e il Figlio Questa realtagrave perograve diventa oggetto di rivelazione e strumento di salvezza il Figlio ci dona la conoscenza del Padre e noi possiamo avere un concetto esatto del Padre solo attra-verso la rivelazione che ce ne fa il Figlio I due termini conoscenza e Figlio vanno considerati in senso giovanneo la conoscenza indica una relazione personale (cfr Gv 173) lrsquouso assoluto di Figlio egrave proprio del quarto Vangelo (nei Sinottici ricorre solo in Mc 1332)raquo (NVB 444)

XV Il verbo laquovoltarsiraquo in Luca appare 7x e ha sempre Gesugrave come soggetto 79 (Gesugrave egrave meravigliato della fede del centurione e lo indica alle folle) 744 (Gesugrave si rivolge verso la peccatrice ma parla a Simone gli cambia prospettiva) 955 (Gesugrave rimprovera Giaco-mo e Giovanni che vogliono punire i Samaritani) 1023 (si rivolge ai discepoli) 1425 (rivolto alle folle pone le condizioni della sequela) 2261 (egrave lo sguardo di Gesugrave su Pietro che ha tradito) 2328 (lungo la via dolorosa Gesugrave si rivolge a una grande moltitudine di persone e alle donne) Il verbo dunque non egrave laquoredazionaleraquo come qualche autore afferma ma esprime lrsquointervento di Cristo che perdona stimola chiede afferma il Suo voltarsi opera una trasformazione su coloro a cui si rivolge

XVI Gesugrave dichiara la beatitudine di chi sa riconoscere qui e ora la presenza del Padre negli avvenimenti che caratterizzano la vita terrena di Lui e dei suoi discepoli

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24 λέγω γὰρ ὑμῖν ὅτι πολλοὶ προφῆται καὶ βασιλεῖς ἠθέλησαν ἰδεῖν ἃ ὑμεῖς βλέπετε καὶ οὐκ εἶδαν καὶ ἀκοῦσαι ἃ ἀκούετε καὶ οὐκ ἤκουσαν

Vi dico infatti che molti profetiXVII e re hanno desiderato vedere quello che voi vedete ma non lrsquohanno visto ascoltareXVIII quello che voi ascoltate ma non lrsquohanno ascoltatoraquo

25 Καὶ ἰδοὺ νομικός τις ἀνέστη ἐκπειράζων αὐτὸν λέγωνmiddot διδάσκαλε τί ποιήσας ζωὴν αἰώνιον κληρονομήσω

Ed ecco un certo dottoreXIX della Legge si alzograve per metterlo alla provaXX Maestro che cosa devo fare per ereditareXXI la vita eterna

(cfr Lc 1256) in essi infatti sta nascosta e operante la realtagrave lungamente desiderata dai profeti Egrave nellrsquooggi della salvezza propostaci da Cristo nella Chiesa (ecco un altro motivo per cui Luca ha scritto gli Atti degli Apostoli) che noi possiamo fare nostra questa beatitudineraquo (NVB 444-445) laquoQuesto egrave il settimo macarismo che abbiamo nel Vangelo (cfr 145 62021[2x]22 723) Qui lrsquoaccento egrave posto sul vedere nei vv 24 e 28 invece egrave sullrsquoascoltare Ci richiama alla mente 818 ldquoFate attenzione dunque a come ascoltaterdquoraquo (LT Johnson op cit p 152) laquoBeatitu-dine rivolta ai suoi in disparte essi sono i testimoni privilegiati dellrsquointervento escatologico di Dio avviato in Gesugrave Luca trae una conclusione alla catechesi del Maestro Insiste sul vedere ma anche sullrsquoascoltare che ha giagrave altrove indicato come veicolo di salvezza (cfr 421)raquo (La Bibbia Piemme 2461)

XVII I profeti sono stati chiamati e inviati ad annunciare la salvezza ma neacute essi neacute i potenti (cioegrave i re) potranno vedere e ascoltare le rivelazioni del Figlio di Dio Continua come prima al v 21 la contrapposizione tra i potenti del mondo e i piccoli del Vangelo

XVIII laquoMentre nellrsquoattesa giudaica si esprimeva solo lrsquoatto del vedere Gesugrave vi aggiunge quello dellrsquoudire percheacute nella sua predicazione questo implica lrsquoaccet-tazione della proposta di salvezza (cfr 722)raquo (NVB 445)

XIX Il termine νομικός ricorre in Luca 6x (730 1025 11454652) e vuol dire sempre laquostudioso della Leggeraquo laquoIn greco classico νομικός egrave un aggettivo (cfr Tt 39) mentre nellrsquounica occorrenza della Settanta egrave sostantivo e si riferisce al ldquoperito della Toragraverdquo Eleazaro (4Maccabei 54) Tipico termine di Luca rimanda a una categoria di persone specializzate nella conoscenza della Leggeraquo (M Crimella op cit p 200)

XX Il verbo ἐκπειράζω ricorre in Lc 412 a proposito della prova a cui egrave sot-toposto Gesugrave da parte del diavolo ed egrave contenuto nella citazione di Dt 616 Nel nostro testo il verbo assume subito lrsquointenzione ostile della domanda tesa a tendere un tranello a Gesugrave chiamato laquoMaestroraquo (διδάσκαλος)

XXI laquoLa stessa domanda ricorre in seguito in Lc 1818 e nei passi paralleli di Mt 1929 e Mc 1017 Questa combinazione di termini non si trova nella Torah Lrsquoldquoereditagraverdquo (klēronomia) promessa al popolo egrave la terra (Gn 284 Dt 18 212 41 cfr At 75) Il LXX Sal 155 dice che il Signore egrave lrsquoereditagrave del salmista e il LXX Sal 3618 parla di unrsquoereditagrave eterna (cfr anche Est 47) ma questa non egrave legata alla ldquovita eternardquo In LXX Dn 122 drsquoaltra parte i giusti risorgeranno alla ldquovita eternardquo Nel NT lrsquoidea di una ldquoereditagrave eternardquo si trova solo in Eb 915 che perograve si rifagrave a 1Pt 14 ma la nozione di ldquovita eternardquo ricorre frequente (cfr ad esempio Rm 27 521 622-23 Gal 68 Gd 21 e in particolare Gv 315-16) Negli altri Sinottici si trova soltanto una volta ma Luca la usa ancora in 181830 At 134648raquo (LT Johnson

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26 ὁ δὲ εἶπεν πρὸς αὐτόνmiddot ἐν τῷ νόμῳ τί γέγραπται πῶς ἀναγινώσκεις

Gli disse Che cosaXXII sta scritto nella legge Come leggi

27 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπενmiddot ἀγαπήσεις κύριον τὸν θεόν σου ἐξ ὅλης [τῆς] καρδίας σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ ψυχῇ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ ἰσχύϊ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ διανοίᾳ σου καὶ τὸν πλησίον σου ὡς σεαυτόν

Rispose Amerai il Signore tuo DioXXIII con tutto il tuo cuoree con tutta la tua anima e con tutte le tue forze e con tutta la tua mente eil tuo prossimo come te stesso

28 εἶπεν δὲ αὐτῷmiddot ὀρθῶς ἀπεκρίθηςmiddot τοῦτο ποίει καὶ ζήσῃ

Gli disse Hai risposto rettamenteXXIV farsquo questo e vivrai

op cit p 155) Cosa vuol dire lrsquoesperto della Legge Egli chiede cosa deve fare per ottenere il premio della comunione definitiva con Dio percheacute spesso i Giudei avevano paura di osservare la Legge senza ottenerne il premio Egrave una domanda che ci si fa anche oggi

XXII In perfetto metodo rabbinico Gesugrave risponde con una contro-domanda addirittura doppia laquoChe cosahellip Comeraquo Evidentemente da interrogato diventa interrogante e inverte i ruoli egrave la sua grande abilitagrave educativa spostando sempre tutto dal piano teorico a quello pratico

XXIII laquoCon leggere varianti nelle proposizioni Luca qui riproduce sostan-zialmente LXX Dt 65 aggiungendo la frase ldquoe con tutta la tua mente (dianoia)rdquoraquo (LT Johnson op cit p 155) Alla citazione di Dt 65 egrave aggiunto il testo di Lv 1918 La versione di Luca si differenzia dagli altri Sinottici percheacute unisce i due comandamenti in uno solo laquoGesugrave vuole mettere a fuoco attraverso la conoscenza e la sapienza di uno scriba il cuore della Legge amerai Dio (Dt 65) e amerai il tuo prossimo come te stesso (Lv 1918) La Legge mosaica egrave buona se Gesugrave com-menta laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo Attendibile segno di tensione tra protocristianesimo e sinagoga segno di una deplorevole dissociazione tra amore di Dio e del prossimo egrave lrsquoimmediato collegamento di Lv 1918 a Dt 65 per Luca i due valori sono inscindibiliraquo (La Bibbia Piemme cit p 2461)

XXIV Lrsquoavverbio ὀρθῶς ricorre in Lc 735 (il sordo κωφός balbuziente μογι-λάλος) dunque un sordastro 743 (Simone il fariseo ha giudicato bene) 1028 2021 (i dottori della Legge e i capi dei sacerdoti affermano che Gesugrave parla e in-segna rettamente)

XXV Puograve essere sostantivo oppure avverbio nel primo caso abbiamo laquoE chi egrave il mio prossimoraquo nel secondo il senso egrave laquoE chi egrave vicino a meraquo A motivo della vicinanza della citazione della posizione del pronome personale μου e del ritmo del dialogo sembra piugrave opportuna la scelta del termine come sostantivo

XXVI Il dottore della Legge laquovuole giustificare la domanda che ha posto non voleva solo tentare Gesugrave (in questo caso sarebbe stata troppo ovvia la risposta da dare) ma richiedeva un concetto piugrave chiaro di prossimoraquo (NVB 446) Egli perograve si muove sempre su un ambito teorico senza mettersi in gioco egrave il classico intellettuale che discutehellip ma non fa

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29 ὁ δὲ θέλων δικαιῶσαι ἑαυτὸν εἶπεν πρὸς τὸν Ἰησοῦνmiddot καὶ τίς ἐστίν μου πλησίονXXV

Ma quegli volendo giustificarsiXXVI disse a Gesugrave E chi egrave il mio prossimoXXVII

30 Ὑπολαβὼν ὁ Ἰησοῦς εἶπεν ἄνθρωπός τις κατέβαινεν ἀπὸ Ἰερουσαλὴμ εἰς Ἰεριχὼ καὶ λῃσταῖς περιέπεσεν οἳ καὶ ἐκδύσαντες αὐτὸν καὶ πληγὰς ἐπιθέντες ἀπῆλθον ἀφέντες ἡμιθανῆ

ReplicandoXVIII Gesugrave disseUn (certo) uomoXXIX scendeva da Gerusalemme a GericoXXX e incappograve nei brigantiterroristiXXXI i quali dopo averlo spogliato e percosso se ne andarono abbandonandolo mezzo morto

31 κατὰ συγκυρίαν δὲ ἱερεύς τιςXXXII Ma per caso un (certo) sacerdote

XXVII laquoPer Lv 1918 ldquoil prossimordquo sono ldquoi figli del Tuo popolordquo (ossia gli altri Israeliti) Piugrave avanti in Lv 1933-34 questo viene esteso ai ger (ldquostranierirdquo) residenti sul territorio Dato che nella traduzione dei LXX ger egrave reso con prosēlytos (ldquoproseli-tirdquo) questo atteggiamento di amore era alquanto ristretto Tra i gruppi settari come quello di Qumran la distinzione tra lrsquoamore verso i figli della luce e qualsiasi altra persona era assoluta (cfr 1Qs 19-10) Tra i farisei si discuteva molto sui rapporti che potevano intercorrere con i non-Giudei come ad esempio m Abodah Zarah 11 21-2 49-10raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXVIII In Lc 743 (Simone il fariseo risponde a Gesugrave) 1030 (Gesugrave riprende il discorso per esplicare ancora meglio cosa Egli intenda perograve non offre una motivazione razionale bensigrave usa una parabola per catturare lrsquoascoltatore e capovolgere il suo punto di vista In questo senso le parabole non solo sono un ottimo strumento pedagogico ma diventano lrsquoespressione per rovesciare le proprie convinzioni e aprire un nuovo orizzonte di vita laquoGesugrave accoglie la domanda nella misura in cui la comprende bene Tali sembrano essere qui le due sfumature del verbo ὑπολαμβάνω ldquoaccogliererdquo e ldquocomprendererdquo che srsquoincontrano nei dialoghi sia giudaici che greciraquo (F Bovon op cit p 109)

XXIX Dal contesto sembrerebbe che sia un giudeo percheacute forse dopo aver preso parte al culto sta scendendo da Gerusalemme collocata a circa 850 m slm verso Gerico la cui oasi egrave a circa -240m slm il dislivello egrave notevole Il percorso pietroso e arido egrave di circa 27 km

XXX laquoGerico era sede di sacerdoti e leviti Riccorrendo la loro settimana di servizio al tempio salivano a Gerusalemme Alla vista del malcapitato devono scegliere tra lui morente e Lv 211 che prescrive di evitare ogni contatto con cadaveri o uomini morentiraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XXXI Il termine greco λῃστής ricorre in Lc 103036 (il nostro testo) 1946 (Gesugrave rimprovera di aver reso il Tempio covo di ladroni) 2252 (Gesugrave rimprovera i capi dei sacerdoti i capitani del Tempio e gli anziani per averlo considerato un briganteterrorista laquoIl termine lēstēs egrave usato da Giuseppe per bande organizzate di ladroni di strada che rendevano il viaggiare pericoloso (cfr Giuseppe La guerra giudaica 2228-230)raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXII laquoIl pronome indefinito tis usato per ciascuno dei personaggi del racconto indica che essi rappresentano le rispettive categorie I sacerdoti e i leviti pur non facendo parte dellrsquoaristocrazia facoltosa rappresentavano simbolicamente la classe dirigente (cfr ad esempio 1QS 18ss 51-4) Erano soggetti a restrizioni di puritagrave legale che limitavano i loro contatti con gli altri Ciograve che il racconto vuol dimo-

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κατέβαινεν ἐν τῇ ὁδῷ ἐκείνῃκαὶ ἰδὼν αὐτὸν ἀντιπαρῆλθενmiddot

scendeva per quello strada e avendolo vistoXXXIII passograve oltreXXXIV dal lato opposto (= passare senza fermarsi nonostante abbiano visto)

32 ὁμοίως δὲ καὶ Λευίτης [γενόμενος] κατὰ τὸν τόπον ἐλθὼν καὶ ἰδὼνἀντιπαρῆλθεν

Allo stesso modo anche un levita giunto sul posto e avendolo vistopassograve oltre dal lato opposto

33 Σαμαρίτης δέ τις ὁδεύωνXXXV ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν

Invece un (certo) samaritanoXXXVI che passava per la strada giunse accantoXXXVII a lui

strare non egrave un contrasto tra i Giudei e i Samaritani a vantaggio di questi ultimi ma un contrasto tra quelli che sono ufficialmente riconosciuti come appartenenti al popolo e quelli che non lo sonoraquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXIII laquoEgrave probabile che il sacerdote abbia finito il proprio servizio e rientri a casa Invece di unire lrsquoamore del prossimo col servizio di Dio trascura la misericordia com-plemento obbligato della pietagrave Lo stesso vale per il levita altro officiante del tempio di rango inferiore Luca li considera imperdonabili percheacute dopo aver visto (ἰδὼν vv 31 e 32) hanno entrambi chiuso gli occhi Non srsquoincontrano col ferito si allontanano diventano inesistenti morti al presente trattenuti dal loro passato condizionati da regole rituali e da pulsioni egoiste Sono passati senza fermarsiraquo (F Bovon op cit p 111)

XXXIV laquoIl senso di questo verbo (ἀντιπαρέρχομαι) raro non egrave evidente poicheacute una delle preposizioni suggerisce il passare oltre (παρά) e lrsquoaltra un camminare di fronte o contro (ἀντί)raquo (ivi n 10 111) laquoAlla lettera ldquoFece un giro intorno a lui e passograve oltrerdquo Luca per mezzo del verbo ἀντιπαρέρχομαι dagrave corpo alla scelta del ministro di culto dal punto di vista fraseologico infatti il preverbio ἀντί sottolinea la distanza fra il sacerdote e lrsquoanonimo passante (cfr anche il v 32)raquo (M Crimella op cit p 201)

XXXV Il verbo egrave hapx legomenon nel NT e richiama il sostantivo ὁδός via che ricorre in Luca 20x 17679 244 345 727 8512 9357 10431 116 1258 1423 1835 1936 2021 243235

Questo termine indica una persona che egrave per la via che compie un cammino Da 957 in poi Gesugrave compie la sua via verso il mistero pasquale cfr E Della Corte Solidarietagrave con Cristo solidarietagrave con gli uomini La conversione a uno stile di vita cristia-no e quindi solidale il cammino del credente nel grande inserto lucano (Lc 951-1946) laquoPresenza Pastoraleraquo 4-5 (1999) pp 27-60 Fin dallrsquoinizio il personaggio egrave dunque presentato in forte sintonia con il Cristo stesso che ha iniziato il suo viaggio decisivo

XXXVI laquoQuesta identificazione acquista tanta piugrave forza se si considera lrsquoostilitagrave mostrata dai Samaritani contro il ministero stesso di Gesugrave giagrave accennato in 953 Un altro Samaritano egrave descritto in modo positivo in 1716 e la missione in Samaria segna unrsquoimportante tappa nella diffusione del lieto messaggio negli Atti (18) riportando in quella regione un notevole successo (At 81-14 931153)raquo (LT Johnson op cit p 156) laquoSecoli di meditazione devota hanno offuscato la nostra capacitagrave di percepire lrsquoostilitagrave che contrapponeva Giudei e Samaritani Dopo lrsquoesilio babilonese i Samaritani si erano opposti alla restaurazione di Gerusalemme e nel II

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καὶ ἰδὼν ἐσπλαγχνίσθη e avendolo visto ne provograve compassioneviscere di misericordiaXXXVIII

34 καὶ προσελθὼν κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτοῦ ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ ἴδιον κτῆνος ἤγαγεν αὐτὸν εἰς πανδοχεῖονXXXIX καὶ ἐπεμελήθη αὐτοῦ

fattosi vicinoXL gli fasciograve le ferite versandovi olio e vinoe caricatolo sulla sua cavalcatura lo portograve alla locanda esi prese cura di lui

sec aC avevano collaborato con i sovrani siriani nelle guerre contro i Giudei Nel Siracide (5025-26) che risale al 200 aC si dice che i Samaritani ldquonon sono neppure una nazionerdquo e nel 128 aC il sommo sacerdote giudeo bruciograve il tempio Samaritano sul monte Garizim Allrsquoinizio del I sec dC durante la Pasqua i Samaritani sparsero le ossa di un cadavere nel tempio contaminandolo e impedendo la celebrazione della festivitagraveraquo (JR Donahue Il Vangelo in parabola Brescia 2016 pp 122-123)

XXXVII Notiamo la differenza tra i tre personaggi il sacerdote e il levita passano laquooltreraquo (antiparagrave-) mentre il Samaritano passa laquoaccantoraquo (katagrave) Luca nota con molta finezza questo particolare lrsquointeresse del Samaritano inizia proprio con il laquopassare accantoraquo invece che laquooltreraquo

XXXVIII Lrsquoevangelista Luca usa questo verbo in 713 (episodio della peccatrice) 1033 1520 (il padre lo vide e ne ebbe compassione) Non ricorre negli Atti degli Apostoli laquoIl verbo ha una radice che richiama le interiora (τὰ σπλάγχνα) cioegrave i sentimenti piugrave profondi In Luca caratterizza lrsquointensa emozione di Gesugrave di fronte alla donna vedova che ha perso lrsquounico figlio (713) inoltre lrsquoevangelista utilizza lo stesso verbo per esprimere lo slancio del padre allorcheacute vede il figlio prodigo che si sta avvicinando a casa (1520)raquo (M Crimella op cit p 201) laquoEgrave significativo che per parlare di compassione e di misericordia lrsquoAntico Testamento adoperi il termine raHaacutemicircm Tale termine deriva da reHem cioegrave grembo materno con esso possono essere indicate anche le viscere di un essere umano che tanto nellrsquoAntico quanto nel Nuovo Testamento sono considerate la sede dei sentimentiraquo (E Della Corte Mi sono legato a voi Le persone consacrate luce del Regno Roma 2015 p 141) Uno dei vertici della misericordia dellrsquoAT egrave il testo di Os 111-11 nel quale al v 8 si dice laquoMi dagrave un tuffo il cuore mi si sommuovono le viscereraquo (μετεστράφη ἡ καρδία μου ἐν τῷ αὐτῷ συνεταράχθη ἡ μεταμέλειά μου nel quale troviamo il termine μεταμέλεια che appartiene allrsquoambito semantico del verbo citato da Lc 103435 prendersi cura che compare nel NT in 1tm 35 con una chiara valenza affettiva e pastorale di cura)

XXXIX Letteralmente questo termine significa laquoil luogo accogliente per tuttiraquo Il termine πανδοχεύς al v 36 significa allora laquolrsquoonni-accoglienteraquo

XL Il verbo προσέρχομαι in Luca ha qui come soggetto il Samaritano e in 714 lo stesso Gesugrave che si accosta alla bara del giovinetto morto e lo tocca sono gli episodi che rivelano lrsquoamorevole accostarsi e il prendersi cura e in entrambi i casi egrave donata la Vita

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35 καὶ ἐπὶ τὴν αὔριον ἐκβαλὼν ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ καὶ εἶπενmiddot ἐπιμελήθητιXLI αὐτοῦ καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς ἐγὼ ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με ἀποδώσω σοι

E il giorno dopo estrasse due denarie li diede allrsquoalbergatore dicendoPrenditi cura di lui e se spenderai qualcosa in piugrave te lo pagherograveal mio ritorno

36 τίς τούτων τῶν τριῶν πλησίον δοκεῖ σοι γεγονέναι τοῦ ἐμπεσόντος εἰς τοὺς λῃστάς

Chi di questi tre pensi si sia stato prossimoXLII a colui che incappograve nei briganti

37 ὁ δὲ εἶπενmiddot ὁ ποιήσας τὸ ἔλεος μετ᾽ αὐτοῦ εἶπεν δὲ αὐτῷ ὁ Ἰησοῦςmiddot πορεύου καὶ σὺ ποίει ὁμοίως

Disse Chi ha fattoXLIII compassione con lui Allora Gesugrave gli disse Mettiti in camminoXLIV e anche tu farsquo lo stesso

XLI laquoEgrave sorprendente vedere come per parlare dellrsquoincarico affidato allrsquoalbergatore Luca adoperi lo stesso verbo (ἐπιμελέομαι epimeleacuteomai curare aver cura) con cui nel v 34b aveva riassunto lrsquoazione esemplare del Samaritano Lrsquoalbergatore deve adesso proseguire esattamente quanto il Samaritano aveva fatto con il bisognoso Drsquoimportanza decisiva non egrave la persona o lrsquoistituzione via via operante bensigrave soltanto il bene del ferito In questrsquoultima parte possiamo vedere un certo apice narrativo nel fatto che soltanto qui nel corso di tutta la parabola si ricorre al discorso diretto Inoltre lrsquoincarico di prendersi cura egrave formulato allrsquoimperativo (ἐπιμελήθητι epimelecircthecircti abbi cura di lui) cosiccheacute qui abbiamo il corrispettivo interno alla parabola dei due imperativi di Gesugrave sul piano della discussione (v 28 ldquoFarsquo questordquo v 37 ldquoVarsquo e anche tu farsquo cosigraverdquo)raquo (R Zimmermann Compendio delle parabole di Gesugrave Brescia 2011 pp 847-848)

XLII laquoGesugrave trasforma la questione da un obbligo legale (chi merita il mio amore) a un atto di altruistica donazione (a chi posso dimostrare di essere il pros-simo) e di questo il tanto disprezzato Samaritano diventa un modello moraleraquo (LT Johnson op cit p 156)

XLIII laquoLa risposta del legista congiunge lrsquointerno con lrsquoesterno ossia il sentimento (τὸ ἔλεος ldquola misericordiardquo) con lrsquoazione (ὁ ποιήσας ldquochi ha agitordquo) sottolinea anche la relazione (μετ᾽αὐτοῦ ldquocon luirdquo ldquonei suoi confrontirdquo) Lrsquoevoluzione del legista continua prima polemico (v 25) poi riservato (v 29) si egrave impegnato in una relazione con Gesugrave (v 37a) La sua risposta verbale rischia proprio di diventare pratica (v 37b) Il legista e Gesugrave si sono infine trovati drsquoaccordo Grazie alla pedagogia del maestro il discepolo si egrave evoluto Ha capito la nuova definizione di prossimo alla quale Gesugrave voleva condurlo Quello che era un problema per i rabbi del tempo (quale estensione dare alla nozione di prossimo) riceve qui una risposta che non egrave stata dettata ma si egrave imposta alla riflessione dialogante e credente Con il suo affetto e la sua discrezione Gesugrave ha saputo divenire il prossimo del legistaraquo (F Bovon op cit p 114) Bovon parla di laquonuova definizioneraquo mentre Gesugrave opera uno spostamento dal piano teorico a quello pratico portando a comprendere che laquoil fareraquo riguarda il proprio modo di diventare laquoprossimoraquo nellrsquoamore Non basta sapere laquoche cosaraquo dice la Legge neacute saperla leggere se non la si vive

XLIV Luca usa molte volte questo verbo πορεύομαι e sono interessanti queste citazioni in 78 per ben 2x nellrsquoepisodio del centurione indica un laquoandaremettersi

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38Ἐν δὲ τῷ πορεύεσθαι αὐτοὺς αὐτὸς εἰσῆλθεν εἰς κώμην τινά γυνὴ δέ τις ὀνόματι Μάρθα ὑπεδέξατο αὐτόν

Ora mentre essi erano in camminoXLV avvenne che egli entrograve in un villaggioXLVI e una certa donna di nome Marta lo ricevetteXLVII (in casa sua)

in camminoraquo per eseguire un comando in 750 Gesugrave comanda alla peccatrice di laquoandare in paceraquo cioegrave drsquoora in poi di non peccare piugrave nella propria vita in 814 si richiama il rischio che lungo il cammino i piaceri le ansie e le ricchezze possano soffocare la vita (parabola del seme) in 848 Gesugrave lo dice allrsquoemorroissa come prima lrsquoaveva detto alla peccatrice in 95152535657 il verbo indica il cammino che Gesugrave sta facendo verso Gerusalemme per vivere il Mistero pasquale e lo fa con decisione (951) 1037 egrave il nostro testo e subito dopo il verbo serve da aggancio con il terzo quadro del trittico laquomentre erano in camminoraquo In 1331-33 crsquoegrave un richiamo del viaggio iniziato in 951 e la valenza egrave sempre quella pasquale In 154 egrave il pastore che si mette in cammino per cercare la pecora perduta in 1515 il figlio minore degrada fino a laquoincollarsiraquo a un pagano e a pascolare i porci in 1518 il giovane si mette in cammino per tornare a casa del padre percheacute ha fame In 1719 Gesugrave ordina al lebbroso Samaritano di andare in pace In Lc 1912 Gesugrave egrave colui che deve andare a prendere la dignitagrave regale 1928 (Egli precede verso Gerusalemme) 1936 (lrsquoentrata finalmente a Gerusalemme) Come si puograve notare il verbo ha un senso profondo e indica un laquocamminoraquo che prende tutta la persona e il modello egrave Gesugrave La stessa parabola che stiamo esaminando egrave definita laquoracconto esemplareraquo proprio a motivo di questa sua pregnanza

XLV laquoLe prime parole richiamano il cammino di Gesugrave verso la sua Passione e il plurale fa pensare alla componente comunitaria del viaggio ma inclusi in αὐτοὺς (ldquoessirdquo) i discepoli itineranti scivoleranno nellrsquoombra lasciando la ribalta alle persone del luogo ossia alle due donne e soprattutto ad αὐτὸς ldquoa Luirdquo cioegrave allo stesso Gesugraveraquo (F Bovon op cit pp 126-127)

XLVI laquoIl motivo del cammino verso Gerusalemme torna al v 38 Gesugrave entra in casa di due donne e insegna loro la Parola Tre annotazioni Marta e Maria si collocano forse nella tradizione di ospitalitagrave che veniva offerta ai missionari in epoca protocristiana (At 1614s Didachegrave 114-6) il fatto che non abbia problemi a entrare in casa loro riflette una mentalitagrave ellenistica non certo ebraica sorprende che abbia impartito loro il suo insegnamento dal momento che alle donne non potevano essere comunicati i segreti di Dio esse non erano ammesse alla lettura della Torah e non potevano partecipare alla liturgia sinagogale Gesugrave non fa di-scriminazioni elargisce a uomini e donne il suo amore e i suoi doni anzi accoglie le donne al seguito (82-3)raquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XLVII Luca usa solo 2x questo verbo nel nostro testo per Marta e in 196 per Zaccheo dove aggiunge anche il participio presente χαίρων Marta accoglie Gesugrave allrsquoinizio ma le azioni successive degradano man mano il valore di questo verbo iniziale

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XLVIII Per Maria Luca usa innanzitutto il verbo παρακαθέζομαι (hax legomenon nel NT e usato nella LXX) seguito dallrsquoespressione πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου per indicare una condizione discepolare laquostare seduti ai piediraquo vuol dire porsi in atteggiamento di ascolto Egrave laquola postura di un discepolo come Paolo egrave stato istruito ldquoai piedi di Gamalielerdquo (At 223) La posizione indica la devozione nei confronti del maestroraquo (M Crimella op cit p 202)

XLIX Luca usa il verbo allrsquoimperfetto indicativo per indicare un ascolto prolun-gato della Parola del Kyrios (τὸν λόγον αὐτοῦ) laquoMaria egrave attenta a ciograve che dice Gesugrave e perciograve lo accoglie cosigrave comrsquoegrave un profeta che annuncia la ldquoParola di Diordquo (811) In Luca-Atti lo stare seduti ai piedi di qualcuno indica sempre un riconoscimento della sua autoritagrave (738 83541 1716 At 43537 52 223)raquo (LT Johnson op cit p 156)

L laquoSe il verbo περισπῶμαι presenta una sfumatura peggiorativa egrave percheacute que-sta profluvie di attivitagrave comprensibile [egrave la padrona di casa] ma sproporzionata impedisce a Marta di vivere lrsquoessenziale nel momento presente Si fonda peraltro su una preoccupazione legittima ma risponde pure a unrsquoansia non conveniente Il secondo elemento πολλὴν (ldquomolteplicerdquo tradotto con ldquomoltordquo) a cui si contrap-porragrave la realtagrave ldquounicardquo (ἑνὸς tradotto con ldquouna solardquo) menzionata da Gesugrave Marta fa troppo il suo ldquoserviziordquo (διακονία) che potrebbe e dovrebbe essere positivo ne risulta pregiudicato Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quantomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spiritualiraquo (F Bovon op cit p 129)

LI laquoIl verbo περισπάομαι egrave un hax legomenon nel NT usato allrsquoimperfetto con evidente senso di durata Esso ha un duplice valore da una parte significa ldquoessere completamente occupatordquo ldquoessere fortemente sovraccaricatordquo dallrsquoaltra ldquoessere distolto distrattordquo La differenza egrave fine qui Luca volutamente gioca sulla sottile ambivalenza creando un effetto di polisemiaraquo (M Crimella op cit p 203) Egrave anche indicativo che il verbo sia seguito da questo oggetto laquodai molti servizifaccenderaquo (περὶ πολλὴν διακονίαν) per dire che queste invece di essere al servizio dellrsquoaccoglienza occupano Marta e la distraggono

LII laquoLa doppia menzione del nome fa di Marta una persona cara al Maestro Nel nome ldquoSignorerdquo che lei gli rivolge crsquoegrave familiaritagrave e considerazione Marta rap-presenta colei che ha ricevuto la Parola tra le spine ascolta la Parola ma le molte preoccupazioni la soffocano sigrave che essa non dagrave frutto Maria invece egrave colei che ha ricevuto la Parola in un terreno fertile ascolta e dagrave frutto Lrsquoepisodio descrive la

39 καὶ τῇδε ἦν ἀδελφὴ καλουμένη Μαριάμ [ἣ] καὶ παρακαθεσθεῖσα πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου ἤκουεν τὸν λόγον αὐτοῦ

Or ella aveva una sorella che si chiamava Maria la quale si pose a sedereXLVIII ai piedi del Signore e ascoltavaXLIX la Sua parola

40 ἡ δὲ Μάρθα περιεσπᾶτο περὶ πολλὴνL διακονίανmiddot ἐπιστᾶσα δὲ εἶπεν κύριε οὐ μέλει σοι ὅτι ἡ

Ma Marta tutta presa dalle molte faccendeLI si avvicinograve e disse laquoSignoreLII

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preoccupazione di Luca che vede nella sua comunitagrave un eccesso di impegno sociale a scapito dellrsquoascoltare la Parola Lrsquoinvito di Gesugrave egrave a ridimensionare quel servizio pur necessario sullrsquoessenzialeraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIII La domanda di Marta in realtagrave egrave indirettamente un atto di accusa alla sorella che a suo giudizio laquoperde temporaquo invece di collaborare (il verbo συναντι-λαμβάνομαι hapax legomenon) allrsquoaccoglienza di questo ospite cosigrave importante e familiare

LIV Non egrave laquoGesugraveraquo a rispondere a Marta ma il laquoSignoreraquo egrave un particolare molto fine con cui Luca introduce la laquochiamataraquo di Marta a cercare lrsquoessenziale senza lasciare che le preoccupazioni invadano il cuore e spengano lo spirito laquoGli uomini non devono preoccuparsi di una autorealizzazione attraverso le proprie opere percheacute Dio offre loro una ragione drsquoessere con il suo amore Superate quelle preoccupazioni le premure in senso positivo occupano armoniosamente lo spi-rito umano [cfr 1Cor 1225 2Cor 1128] [hellip] Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affanni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni si presentano allo spirito del credente come forma di servizioraquo (F Bovon op cit pp 130-131)

LV laquoNellrsquoAT vi sono solo quattro occasioni nelle quali qualcuno egrave chiamato due volte per nome Abraam (cfr Gen 2211) Giacobbe (cfr Gen 462) Mosegrave (cfr Es 34) Samuele (cfr 1Sam 310) Si tratta dunque di una chiamata di una vocazione piugrave che di un rimprovero (cfr anche 1334 ldquoGerusalemme Gerusalemmerdquo e 2231 ldquoSimone Simonerdquo)raquo (M Crimella op cit p 204) Gesugrave perciograve laquochiamaraquo Marta a vivere in modo autentico scegliendo quella laquoparte buonaraquo come ha fatto Maria per compiere ogni cosa Egrave dallrsquoascolto che nella Bibbia procede il vero cammino

LVI Il verbo μεριμνάω ricorre 5x in Luca 1041 1211 (non preoccuparsi della testimonianza da dare nei tribunali a motivo della fede) 122225 (rivolto ai disce-poli non stare in ansia per la propria vita percheacute non si egrave in grado di aggiungervi nemmeno unrsquoora) 1226 (non affannarsi per il resto)

LVII Il verbo θορυβάζω egrave hapax legomenon nel NT e laquorichiama lrsquoidea della confusione del tumulto della sommossa e quindi al passivo [presente] dellrsquoes-sere inquieto agitato preoccupato I due verbi sono da considerarsi unrsquoendiadiraquo (M Crimella op cit p 205) Il risultato di tanto affaccendarsi egrave solo quello di laquomettersi in agitazioneraquo

ἀδελφή μου μόνην με κατέλιπεν διακονεῖν εἰπὲ οὖν αὐτῇ ἵνα μοι συναντιλάβηται

queste non trsquoimporta che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire Dille dunque che mi aiutiraquoLIII

41 ἀποκριθεὶς δὲ εἶπεν αὐτῇ ὁ κύριοςmiddotΜάρθα Μάρθα μεριμνᾷς καὶ θορυβάζῃ περὶ πολλά

Ma il SignoreLIV rispondendo le disse laquoMarta MartaLV tu ti preoccupiLVI e ti inquietiLVII per molte cose

ernesto
Barra

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42 ἑνὸς δέ ἐστιν χρείαmiddot Μαριὰμ γὰρ τὴν ἀγαθὴν μερίδα ἐξελέξατο ἥτις οὐκ ἀφαιρεθήσεται αὐτῆς

ma una sola cosa egrave necessaria e Maria ha sceltoLVIII la parte buonaLIX che non le saragrave toltaraquo

2 Struttura retorica del testo

Il testo che segue egrave un tentativo di mostrare graficamente la struttura del testo evidenziando le parole e le espressioni che si richiamano Dopo ogni quadro chiarisco ed esplicito

1021 In quella ora Gesugrave ESULTOgrave nello Spirito Santo e disse-------------------------------------------------------------

laquoIO TI BENEDICO Padre Signore del cielo e della terra- che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti

e- che hai rivelato queste cose ai Piccoli

SIgrave Padre percheacute cosigrave a Te egrave piaciuto

Luca cita le tre Persone della Trinitagrave Gesugrave esulta nello Spirito Santo e benedice il Padre che egrave anche Signore del cielo e della terra

LVIII laquoMaria ha scelto bene ldquolrsquounica cosa di cui crsquoegrave bisognordquo la parte buona (cfr Sal 165 11957) In ginocchio ai piedi del Maestro Immagine della comunitagrave ecclesiale lucana orante e discente Maria viene esaltata da Gesugrave che tuttavia non egrave troppo severo con Marta in fondo lei non agisce male soltanto non ha ancora scoperto lrsquoessenziale il motore di ogni attivitagrave Maria potragrave ben fare in qualunque momento le faccende di casa Marta invece egrave rimasta indietro nellrsquoascolto della Parolaraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIX Le traduzioni spesso usano il comparativo laquomiglioreraquo dipendendo dalla Vetus latina (optimam) mentre Luca usa lrsquoaggettivo al grado semplice e sceglie ἀγαθός invece di καλός per dare la valenza morale-esistenziale alla scelta da fare ascoltare egrave davvero accogliere il Signore percheacute il Messia che viene egrave la Parola Egrave molto forte il confronto con Lc 88 dove si parla della laquoterra buonaraquo che accoglie il seme della Parola a una chiamata deve corrispondere una risposta a un dono la responsabilitagrave ad accoglierlo e farlo fruttare

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e afferma che ha nascosto per un verso e per lrsquoaltro ha rivelato Sono destinatari della rivelazione non i potenti del mondo ma i piccoli

22 Tutto mi egrave stato dato dal Padre mio

e nessuno saconosce chi egrave il Figlio se non il Padreneacute

chi egrave il Padre se non il Figlio

e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

Qui al centro della preghiera (1022) la rivelazione della mutua comunione del Padre e del Figlio aperta a coloro che sono i desti-natari di questa meravigliosa novitagrave egrave il Popolo di Dio la Chiesa a cui Luca sta trasmettendo il suo Vangelo Nel rettangolo centrale il termine laquoFiglioraquo egrave agli estremi percheacute egrave il Rivelatore mentre laquoPadreraquo egrave al centro percheacute egrave lrsquoorigine di ogni realtagrave Allrsquoinizio il verbo egrave laquomi egrave stato datoraquo e ciograve egrave lrsquooggetto del laquorivelareraquo Al centro lrsquoaffermazione che laquonessuno saconosceraquo cioegrave nessuno ha fatto esperienza di questa laquocomunione divinaraquo possibile solo grazie al Figlio Notiamo inol-tre che non si parla di laquoGesugraveraquo neacute di laquoCristoraquo percheacute sono termini funzionali ma di laquoFiglioraquo che egrave titolo essenziale

23 E volgendosi ai discepoli in disparte disse ---------------------------------------------------------------- + laquoBEATI gli OCCHI + che vedono ciograve che voi vedete24 Vi dico che molti profeti e re - hanno desiderato vedere ciograve che voi vedete

ma non lo videro ascoltare ciograve che voi ascoltate ma non lrsquoascoltaronoraquo

In questo rettangolo di senso troviamo il termine laquodiscepo-liraquo che riprende laquopiccoliraquo (contrapposti laquoai profeti e ai reraquo) e il doppio confronto con i verbi laquovedere e ascoltareraquo Gesugrave dopo aver benedetto il Padre ora dichiara laquobeatiraquo i discepoli

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(Egli) valorizza lrsquoesperienza dei suoi discepoli che godono del privilegio riservato a chi vive in prima persona il tempo messianico ormai inaugura-to con le sue opere (da cui il laquovedereraquo) e le sue parole (da cui il laquosentireraquo) Gesugrave egrave il Messia che porta a compimento le promesse da una parte vrsquoegrave stato un desiderio prolungato dallrsquoaltra un compimento gratuito e inatteso regalato ai testimoni oculari2

Nel rettangolo sotto inizia la seconda tavola del trittico Il nomikograves vuole mettere alla prova Gesugrave e alla sua domanda si sente rispondere con una contro-domanda doppia nella quale Gesugrave aggiunge il laquocomeraquo legge le Scritture Il dottore della Leg-ge risponde citando il comandamento dellrsquoamore di Dio e del prossimo Gesugrave approva e lo rimanda ad attualizzarlo per vivere la comunione eterna con Dio Non soddisfatto della risposta continua a fare domande teoriche sul laquoprossimoraquo argomento molto in voga in quel tempo nelle discussioni teologiche davanti alle quali il Cristo preferisce rispondere con una parabola

Le parabole sono al centro del Vangelo e costituiscono delle vere e proprie laquopagine aperteraquo percheacute pur con il loro laquolinguaggio inadeguatoraquo desunto dalla vita quotidiana devono esprimere qualcosa di ulteriore nessun commento potragrave mai esaurirle Esse ci costringono a pensare e ripensare il nostro rapporto di fede Per un verso gettano luce e invadono la nostra vita ma per lrsquoaltro sono oscure e velano il mistero che egrave oltre sempre piugrave al di lagrave della logica umana Ogni parabola crea uno spazio percheacute lrsquoascoltatore di ogni epoca possa liberamente comprendere e aderire allrsquoinsegnamento di Gesugrave Non basta solo una lettura esegetica o filologica piuttosto le parabole esigono una intuizione drsquoinsieme percheacute Gesugrave con la frase laquoChi ha orecchi per ascoltare ascoltiraquo introduce unrsquoeccedenza un oltre che crsquoimmette su un piano diverso e piugrave profondo al di lagrave delle semplici deduzioni3

2 M Crimella op cit p 199 3 E Della Corte Oltre la parabola Salerno 2000 pp 3-4

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25 Un dottore della Legge si alzograve per tentarlo - laquoMaestro facendo che cosa erediterograve la vita eternaraquo26 Gli disse laquoNella Legge che cosa sta scritto Come vi leggiraquo27 Rispondendo disse laquoAmerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore con tutta la tua anima con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stessoraquo28 Gli disse - laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo

29 Ma quegli volendo giustificarsi disse a GesugravelaquoE chi egrave il mio prossimoraquo

30 Gesugrave riprese e disse laquoUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappograve nei briganti

Costoro lo spogliarono lo percossero

e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto31 Per caso un sacerdote scendeva per quella medesima strada e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte32 Anche un levita giunto verso quel luogo e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte ---------------------------------------------------------------33 Un Samaritano in viaggio venne verso di lui e vedendolo nrsquoebbe compassione ---------------------------------------------------------------34 Gli si fece vicino gli fasciograve le ferite versandovi olio e vino poi caricatolo sopra il suo giumento lo portograve a un albergo e si prese cura di lui (9 azioni)35 Il giorno seguente estrasse due denari e li diede allrsquoalbergatore dicendo Prenditi cura di lui e ciograve che spenderai in piugrave te lo rifonderograve quando ritorno (7 azioni)

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36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che egrave incappato nei brigantiraquo

- 37 Quegli disse laquoChi ha fatto compassione conper luiraquo- Gesugrave gli disse laquoMettiti in cammino e farsquo lo stessoraquo

La parabola raccontata da Gesugrave egrave una

perfetta lezione di catechesi 1) per il principio dottrinale che enuncia (il primato dellrsquoamore) 2) per le implicanze pratiche che suggerisce (non crsquoegrave amor di Dio senza le opere di misericordia) 3) per il metodo adottato Gesugrave accetta la discussione e intreccia un dialogo con il suo interlocutore gli fa intuire la felicitagrave da raggiungere e gli facilita il modo di ottenerla lo loda per lrsquoesattezza delle risposte lo sollecita a cercare nelle Scritture la risposta desiderata e lo incoraggia cosigrave a fare ciograve che ha capito4

Notiamo nel testo le molte ricorrenze del verbo laquofareraquo (10252837a37b) lo stesso dottore della Legge riconosce che egrave stato prossimo laquocolui che ha fatto compassioneraquo e Gesugrave gli raccomanda di laquomettersi in cammino e fare lo stessoraquo

Le azioni del sacerdote e del levita sono le medesime mentre al centro del rettangolo grande compare la figura del Samaritano certamente non accolto dai Giudei Egli compie dapprima 9 azioni e poi una volta alla laquolocandaraquo altre 7 Il particolare del laquoritornoraquo (1035) riprende senzrsquoaltro quello dellrsquouomo di nobile famiglia che parte per andare a prendere il titolo regale e poi torna chiamando a verifica i suoi servi (Lc 1915) Crsquoegrave sotto cer-tamente il Mistero pasquale adombrato Luca ricorre spesso nel suo raccontare alle prolessi e anche alle analessi Qui abbiamo unrsquoanticipazione del Mistero pasquale Inoltre la parabola che egrave una laquopagina vivaraquo ha completamente capovolto la domanda e ha fatto comprendere che crsquoegrave una trasformazione operata da Gesugrave dal piano teorico a quello pratico dalla domanda sul prossimo a essere prossimo

4 NVB p 445

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Il laquoMettiti in camminoraquo egrave ripreso in 1038 con la notazione iniziale di Gesugrave e i suoi discepoli in cammino verso Gerusalem-me Si fermano a Betania in casa di Marta e Maria

sedutasi ai piedi del Signore ascoltava la parola di lui

38 Avvenne mentre erano in cammino entrograve in un villaggio Una donna di nome Marta accolse lui39 Aveva una sorella di nome Maria

40 In quanto a Marta era presa dai molti servizi Fermatasi disse laquoSignore non ti curi che mia sorella mi lasci sola a servire Dille dunque che venga adaiutarmiraquo

41 Rispondendo il Signore le disse laquoMarta Marta tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose 42 una sola egrave necessaria+ Maria si egrave scelta la buona parte che non le saragrave toltaraquo

Marta allrsquoinizio accoglie Gesugrave ma tutto ciograve che compie verso di Lui ha il sopravvento e laquoi molti serviziraquo e le laquomolte coseraquo la distolgono dalla laquobuona parte (τὴν ἀγαθὴν μερίδα)raquo scelta da Maria laquoUna sola egrave necessariaraquo essere come Maria cioegrave come la laquobuona terraraquo (Lc 88 τὴν γῆν τὴν ἀγαθὴν) su cui attecchisce il seme della Parola laquoUna solaraquo egrave in contrapposizione con il laquomol-toraquo di Marta Lrsquoaggettivo usato dallrsquoevangelista per la laquoparteraquo egrave specifico e indica la valenza morale del significato

Maria laquoegrave seduta ai piedi del Signore e ascoltava la Parola di Luiraquo lrsquoascolto egrave determinante nel discepolato egrave la fonte di ogni azione che segue e conduce allrsquounificazione dellrsquoagire percheacute porta alla laquosola cosa necessariaraquo Questa dimensione non saragrave tolta a Maria il verbo indica lo laquostrappareraquo il laquoportar viaraquo e ricorda il seme portato via dagli uccelli (85) dalla strada cioegrave da un terreno che non egrave accogliente quindi laquonon egrave buonoraquo A guardare bene egrave Gesugrave che accoglie Maria la quale perograve ha occhi e orecchie solo per il Maestro e dimentica di seacute pende dalla

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Parola Per lei ciograve che conta davvero egrave la presenza e la Parola che Gesugrave le offre

3 Analisi esegetica

Procediamo ora allrsquoanalisi delle tre pale del trittico iniziando da Lc 1021-24 che possiamo definire come la laquorivelazione ai piccoliraquo della comunione intra-trinitaria inclusiva poicheacute aperta a coloro ai quali il Figlio la voglia rivelare

31 La rivelazione ai νήπιος (Lc 1021-24)

Questi pochi versetti rappresentano il cuore del Vangelo lucano non solo percheacute egrave un raro caso in cui Gesugrave non parla della preghiera quanto Lui stesso prega e si rivolge al Padre ma anche e soprattutto percheacute questa rivelazione egrave fatta a ogni generazione cristiana e ne costituisce la fonte e la meta Dio ha voluto manifestarsi agli laquoim-potentiraquo percheacute i laquopoveri di Yhwhraquo sono i beneficiari del Mistero del Regno di Dio La comunione intima tra Padre e Figlio che Egli rivela a chi vuole egrave lrsquoirruzione nella storia della presenza di Dio

Spesso gli studiosi affermano che lrsquoespressione laquoIn quella stessa oraraquo si riferisce al ritorno dalla missione dei 72 discepoli dimenti-cando tuttavia che il termine laquooraraquo in Luca egrave usato come in Giovan-ni5 Luca usa molto le laquoprolessi e le analessiraquo e qui anticipa e prepara lrsquolaquooraraquo decisiva del Mistero pasquale la croce rivela lrsquointimitagrave di Dio ed egrave salvezza offerta a chi accoglie nella fede questo Mistero

Il v 21 esprime il rendimento di grazie di Gesugrave in tre tempi

21a Ti ringrazio Padre Signore del cielo e della terra21b percheacute hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli21c Sigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Te

5 Il termine ὥρα ricorre in Lc 110 238 721 1021 1212394046 1331 1417 2019 22145359 2344(2x) 2433 In corsivo le citazioni piugrave notevoli che annunciano una laquoora di salvezzaraquo

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(Gesugrave) rivolge la lode a Dio chiamato Padre probabile traduzione dellrsquoaramaico abbacirc nome col quale Gesugrave esplicitava il suo rapporto filia-le intimo e familiare cosigrave originale e unico nei confronti di Dio e nello stesso tempo lo riconosce nella sua alteritagrave di Creatore laquoSignore del cielo e della terraraquo Questo profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dio [hellip] Per il contenuto il loghion egrave del tutto originale e manifesta lrsquoimpronta tipica di Gesugrave Egli non rivela segreti esoterici sulla fine del mondo a qualche eletto ma loda il Padre per aver fatto capire proprio ai poveri ai semplici lrsquoidentitagrave e lrsquoattivitagrave di Gesugrave nella storia6

Abbiamo qui un rovesciamento operato da Gesugrave rispetto al-la letteratura sapienziale e apocalittica poicheacute ora la rivelazione non egrave donata ai maggiorenti (egrave loro nascosto) bensigrave ai laquominoresraquo ai piccoli a quelli che agli occhi del mondo non contano nulla (egrave rivelato) I due verbi nascondere e rivelare sono chiaramente usati nella tradizione sapienziale e apocalittica Crsquoegrave opposizione tra i laquopiccoliraquo e i laquosaggiraquo ed egrave questa egrave lrsquooriginalitagrave annunciata dal Figlio non piugrave i saggi devono occuparsi dei semplici per farli progredire nella conoscenza della Legge Ora piuttosto laquola rive-lazione di Dio egrave data proprio ai ldquosemplicirdquo non piugrave ai saggi e in-telligenti Inoltre questi ldquosemplicirdquo rimangono tali cioegrave ignoranti della Legge anche dopo aver ricevuto la rivelazione di ldquoqueste coserdquo Essi sono introdotti in una conoscenza e in un rapporto che supera la conoscenza della Leggeraquo7 Gesugrave rivela Dio come Padre e al tempo stesso la realtagrave che Lui egrave il Figlio venuto per far accedere chi vuole in questa comunione intima Ecco percheacute Gesugrave lungo il cammino che sta facendo verso Gerusalemme per compiere il Mistero pasquale educa i suoi discepoli laquoin disparteraquo deve prepararli a continuare nel tempo della Chiesa questa missione

Il termine laquooraraquo egrave confermato dal laquosigraveraquo con cui Gesugrave afferma che laquoSigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Teraquo Egli egrave venuto proprio

6 G Rossegrave op cit p 3937 Ivi p 394

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per manifestare la Sua εὐδοκία8 il compiacimento il volere il progetto salvifico drsquoamore

Rispetto allrsquoapocalittica qui Gesugrave afferma che la Sua attivitagrave rivelatrice avviene nel presente della storia e non solo al compi-mento di essa Egrave interessante notare che in questa circostanza Gesugrave assume il ruolo che negli scritti veterotestamentari e giudaici viene attribuita alla laquoSapienzaraquo9 Proprio questo rapporto unico tra il Fi-glio e il Padre ne fanno lrsquounico mediatore e rivelatore Il v 22 inizia con il passivo laquomi egrave stato datoraquo e termina con lrsquoinfinito laquorivelareraquo

Dopo questo rendimento di grazie nei vv 23-24 abbiamo una beatitudine e una sua motivazione laquoPoi si voltograveraquo e lrsquoespres-sione molto intensa indica che a chiunque si pone alla Sua se-quela se lo vorragrave potragrave entrare in questa comunione e diventare annunciatore del Vangelo in ogni tempo Ora i laquopiccoliraquo (cioegrave i laquodiscepoliraquo di ogni tempo) possono a partire dallrsquoascolto vivere e trasmettere queste realtagrave comunicate da Gesugrave

Il cristianesimo prende qui le distanze rispetto al giudaismo e si prepa-ra alla rottura E tuttavia sostiene di realizzare la speranza di tutto il popolo drsquoIsraele rappresentato dai suoi numerosi profeti e successivamente dai suoi re Gli uni e gli altri sono concepiti non come capi ma come antenne puntate verso il cielo Non sono stati forse i profeti a ricevere oracoli e visioni e i re (si pensi a Davide e a Salomone) colmati da Dio di talenti sapienza e scienza Egrave singolare che non si parli qui degli scribi10

I discepoli sono ora al vertice della storia di attese e promesse di Dio sono beati percheacute possono sia vedere sia ascoltare due verbi che indicano chiaramente il processo del cammino di fede Egrave tempo per gli laquoultimiraquo di porsi alla sequela del Figlio di Dio egrave questo il kairograves che entra nel krogravenos e porta la lieta notizia che Gesugrave nella sinagoga di Nazaret ha annunciato

8 Il termine ricorre in Lc 214 (laquoGloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini su cui si posa il suo favoreraquo) e nel nostro testo (cfr Mt 1126 il detto parallelo)

9 Cfr Pr 81222-31 301-3 Sap 722-81 82-8 94911 Sir 16 Gb 281-2223-27

10 F Bovon op cit pp 95-96

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

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Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 12: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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21 Ἐν αὐτῇ τῇ ὥρᾳ ἠγαλλιάσατο [ἐν] τῷ πνεύματι τῷ ἁγίῳ καὶ εἶπεν

In quella stessa OraI (Gesugrave) trasaligrave di gioiaesultograveII nello Spirito Santo e disse

ἐξομολογοῦμαί σοι πάτερ κύριε τοῦ οὐρανοῦ καὶ τῆς γῆς ὅτι ἀπέκρυψας

laquoTi ringrazioIII o PadreIV Signore del cielo e della terra percheacute hai nascosto

I laquoIn quella stessa oraraquo egrave lrsquoespressione che laquosi riferisce al ritorno dei discepoli lrsquoesito della loro missione ndash e di quella futura della Chiesa ndash viene posto sotto il segno del Padre e del suo beneplacito Lo Spirito Santo egrave la fonte dellrsquoesultanza di Gesugrave Egli appare in tre momenti importanti dellrsquoinizio del ministero Lc 322 41 418 questo stesso Spirito saragrave lrsquoagente principale che dirigeragrave la missione postpasquale crsquoegrave quindi continuitagrave in profonditagrave tra la missione svolta da Gesugrave e lrsquoopera della Chiesaraquo (G Rossegrave Il Vangelo di Luca Commento esegetico e teolo-gico Roma 1992 p 392) laquoQui ldquoorardquo va preso come termine tecnico (cosigrave anche in Giovanni) per indicare la manifestazione della salvezza messianica che i profeti avevano predetto Il confronto si impone con Lc 1256 1944 2124 2253 2343 e Gv 423 524 131raquo (La Bibbia Nuovissima Versione dai testi originali vol III Cinisello Balsamo 1991 p 443 citata drsquoora in poi come NVB)

II Lrsquoespressione egrave tipicamente lucana ed egrave la stessa usata per Maria allrsquoinizio del Magnificat (Lc 147) il verbo ricorre solo in queste due citazioni del Vangelo ed egrave seguito dallrsquoespressione laquonello Spirito Santoraquo che vuol dire laquosotto lrsquoinflusso dello Spirito Santoraquo (Lc 227) Il verbo ἀγαλλιάομαι ricorre pure in At 226 (citazione del Sal 158-11 LXX) e At 1634 (il carceriere di Paolo) Cfr lrsquoottimo commento filologico di M Crimella Luca Introduzione traduzione e commento (Nuova Versione della Bibbia dai testi antichi 39) Cinisello Balsamo 2015 cfr anche LT Johnson Il Vangelo di Luca Sacra Pagina vol 3 Leumann 2004 laquoLrsquoesultanza (nella gioia) ricorda i racconti dellrsquoinfanzia (cfr 147) mentre il nesso tra preghiera e Spirito evoca il battesimo (cfr 321-22) e le tentazioni (cfr 41)raquo (M Crimella op cit p 198)

III Luca usa il verbo ἐξομολογέομαι come fa il Sal 1361-326 LXX per dire la laquoconfessio fideiraquo del salmista laddove il testo ebraico ha hocircducirc In Lc 226 ha per soggetto Giuda che sta consegnando Gesugrave e ha il senso di laquoessere drsquoaccordo acconsentire avere lo stesso linguaggioraquo in At 1918 ha per soggetto laquomolti che si convertironoraquo confessarono di aver praticato arti magiche laquo[Nel nostro testo] Letteralmente ldquoTi riconoscordquo La preghiera di Gesugrave segue lo schema delle preghiere ebraiche nella sinagoga quali la Berakah Yozer a) lode introduttiva b) motivo della lode c) affermazione di assenso o ripetizione della lode La versione di Luca egrave molto simile a quella di Mt 1125-26raquo (LT Johnson Il Vangelo di Luca Sacra Pagina vol 3 Elledici Leumann (TO) 2004 p 152)

IV laquoPadreraquo esprime la coscienza filiale di Cristo mentre laquoSignore del cielo e della terraraquo dichiara il dominio sovrano di Dio sul mondo e sulla storia laquoQuesto profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dioraquo (G Rossegrave Il Vangelo di Luca p 393 Il vocativo laquoPadreraquo nelle preghiere giudaiche egrave rarissimo (Sap 143 3Mac 638) e non egrave equivalente al termine laquoAbbacircraquo usato da Gesugrave Dio egrave ricono-sciuto come Padre di Israele Dt 326 Is 6316 647 Ger 34

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ταῦτα ἀπὸ σοφῶν καὶ συνετῶν καὶ ἀπεκάλυψας αὐτὰ νηπίοιςmiddotναὶ ὁ πατήρ ὅτι οὕτως εὐδοκία ἐγένετο ἔμπροσθέν σου

coseV ai sapientiVI e agli intelligenti e le hai rivelateVII ai piccoliVIIISigraveIX Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a TeX

V Lrsquoespressione laquoqueste coseraquo dal contesto si riferisce alla manifestazione del potere di Dio nelle opere del Figlio e soprattutto quello che sta per rivelare la comunione reciproca delle Persone in Dio che solo Gesugrave comunica a chi vuole cioegrave ai piccoli i discepoli

VI laquoEcco due categorie di persone che si atteggiano in modo contrario nei confronti del regno di Dio I primi non vanno identificati solamente con i ldquoteologirdquo del tempo di Gesugrave gli scribi e i farisei i tipici nemici di Gesugrave che pensavano di avere il monopolio della legge e perciograve della conoscenza della volontagrave di Dio ma rappresentano una categoria di persone quelli che si credono autosufficienti che non hanno bisogno della rivelazione salvifica di Gesugrave (Gv 748) che si affidano solo alla sapienza di questo mondo (cfr 1Cor 118ss) per risolvere tutti i loro problemi compreso quello della salvezza I piccoli invece sono coloro che si aprono alla salvezza come a un dono che viene dal Padre La loro caratteristica egrave la disponibilitagrave a essere donati da Dio Sono in altri termini i poveri gli umili i semplici i peccatori pentiti di cui parla il Vangelo sono lrsquoantitipo dei poveri di Jahveacute di cui ci parla lrsquoAT (cfr Sof 312)raquo (NVB 444) Il binomio laquosapienti e intelligentiraquo proviene da Dt 11315 laquoPrendete in ognuna delle vostre tribugrave uomini saggi (Haacutekaumlmicircm) perspicaci conosciuti affincheacute io li ponga alla vostra testa hellip Allora presi i capi delle vostre tribugrave uomini saggi (Haacutekaumlmicircm) e dotati di esperienza e li costituii vostri capihellipraquo

VII Notiamo il contrasto tra laquonascondereraquo e laquorivelareraquo e quello tra laquodotti e sapientiraquo e laquopiccoliraquo (impotenti) che troviamo in 1Cor 31 (laquoneonati in Cristoraquo) I piccoli laquosono gli umili gli ignoranti (in senso etimologico) i semplici i poveri (cfr Sal 188 LXX [TM 198] Pr 132) costoro non hanno competenza accademica a differenza di coloro che conoscono la Leggeraquo (M Crimella Luca p 199) Il Vangelo si rivolge non a quelli che si sentono laquonellrsquoepicaraquo agli eroi di ogni tempo ma alle persone semplici che vivono perograve in Dio Luca infatti piugrave avanti li confronta con i discepoli laquoRovesciamento di dinamica se per il giudaismo Dio si comunica-rivela ai saggi (i pii di Qumran capi di sette apocalittiche farisei e zeloti dottori della Legge in genere) per Gesugrave si egrave giagrave rivelato ai ldquopiccolirdquo i suoi i Dodici i 72 Qual egrave il contenuto di questa rivelazione Due momenti coordinati a chi Egli vuole Gesugrave manifesta di essere il ldquoFiglio dellrsquouomordquo nel disegno del Padre Egli introduce chi vuole nel progetto del Padreraquo (La Bibbia Piemme Casale Monferrato 1995 p 2461)

VIII laquoRiconoscendosi nella figura dei ldquopiccolirdquo la comunitagrave cristiana mostra di aver ca-pito il capovolgimento operato dalla rivelazione divina offerta qui a Gesugrave e da Gesugrave Il Figlio stesso che afferma di aver ricevuto tutto dal Padre (v 22) egrave Lui pure uno di questi bambini Non porta forse il titolo di ldquofigliordquo Senza la coscienza di essere ldquofigliordquo con la minuscola non sarebbe il ldquoFigliordquo con la maiuscolaraquo (F Bovon Luca vol 2 p 91)

IX laquoAudace lrsquoorante osa risalire dagli atti di Dio (ldquoTu hai svelatordquo) allrsquointenzione divina (εὐδοκία il ldquocompiacimentordquo) dal percepibile allrsquoinconoscibile di Dio Il detto (v 21d) ha un sapore liturgico somiglia a un responsorio o a unrsquoantifona Ecco quindi che il testo si puograve leggere a morsquo di dialogo come se un secondo credente rispondesse al primo proseguendo il rendimento di grazie Del resto la frase egrave cronologicamente al secondo posto Bisogna immaginare un profeta cristiano che in preghiera sottolinea con queste parole lrsquoascolto del primo detto ossia del rendimento di grazie (v 21bc) Questo responsorio esprime innanzitutto unrsquoadesione un sigrave il segno di un accordo Questa convergenza dei convincimenti viene in seguito resa esplicita (ὅτι egrave qui un ldquocherdquo o un ldquoin realtagraverdquo invece di un ldquopercheacuterdquo o di un ldquoinfattirdquo) Il commento riespone il primo detto in altri termini la rivelazione ai piccoli intesa qui anche come un avvenimento (ἐγένετο) egrave definita soprattutto quale affermazione del disegno salvifico di Dioraquo (F Bovon Luca vol 2 p 93)

X laquoCosigrave egrave piaciuto a Teraquo lett laquoCosigrave ci fu compiacimento in Tua presenzaraquo La TOB traduce laquoEgrave cosigrave che Tu hai disposto nella Tua benevolenzaraquo Luca vuole affermare che

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22 πάντα μοι παρεδόθη ὑπὸ τοῦ πατρός μου καὶ οὐδεὶς γινώσκει τίς

Tutto (ogni cosa)XI mi egrave stato donatoconsegnatoXII dal PadreXIII mio e nessuno conosceXIV

ἐστιν ὁ υἱὸς εἰ μὴ ὁ πατήρ καὶ τίς ἐστιν ὁ πατὴρ εἰ μὴ ὁ υἱὸς καὶ ᾧ ἐὰν βούληται ὁ υἱὸς ἀποκαλύψαι

chi egrave il Figlio se non il Padre neacute chi egrave il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

23 Καὶ στραφεὶς πρὸς τοὺς μαθητὰς κατ᾽ ἰδίαν εἶπενmiddot μακάριοι οἱ ὀφθαλμοὶ οἱ βλέποντες ἃ βλέπετε

Poi si voltograveXV verso i discepoli li prese a parte e disse laquoBeatiXVI gli occhi che vedono tutte queste cose

il piano di Dio la Sua benevolenza egrave a favore dei laquopiccoliraquo come lrsquoevangelista ha imparato dal suo maesto Paolo il quale in 1Cor 118-31 inneggia a Dio come Colui che si rivolge ai deboli e non ai forti di questo mondo

XI Stando al contesto lrsquoespressione laquoqueste coseraquo egrave in relazione con laquooraraquo egrave cioegrave la rivelazione che Gesugrave opera in fatti e parole e la comunione intima con il Padre nella forza dello Spirito tutto questo piano di salvezza egrave dono di rivelazione e non capacitagrave umana di comprensione laquoCon J Jeremias possiamo distinguere il tema (22a) lo sviluppo (22b) e la conclusione (22c) Il tema egrave la rivelazione totale del Padre al Figlio dunque non potere (exousia cfr Mt 2818) ma rivelazione Il verbo greco paradidomi denota la trasmissione di un insegnamento o di una tradizioneraquo (NVB 444)

XII Questo passivo indica che il Padre egrave la fonte e il Figlio egrave lrsquounico mediatoreXIII Il termine laquoPadreraquo ricorre 2x nei vv iniziali 21-22 laquoldquoPadrerdquo e ldquoFigliordquo sono

termini che rimandano a una profonda intimitagrave e a una straordinaria conoscenza fra lrsquouno e lrsquoaltro Per questo il Figlio puograve rivelare il Padre in un modo tutto speciale La relazione qui descritta rimanda alla piena conoscenza che di Dio aveva Gesugraveraquo (M Crimella Luca pp 198-199)

XIV laquoUn linguaggio relazionale cosigrave esplicito egrave inconsueto nei Sinottici men-tre invece si trova molto piugrave spesso in Giovanni (cfr 335 729 1014-15 133 1722529) Il logion di Luca egrave simile a quello di Mt 1117raquo (LT Johnson op cit p 152) laquoLo sviluppo del tema egrave in forma binaria e ha carattere giovanneo Qui Gesugrave manifesta chiaramente la coscienza della sua divinitagrave vi egrave una perfetta comunione di vita e un totale scambio di beni tra il Padre e il Figlio Questa realtagrave perograve diventa oggetto di rivelazione e strumento di salvezza il Figlio ci dona la conoscenza del Padre e noi possiamo avere un concetto esatto del Padre solo attra-verso la rivelazione che ce ne fa il Figlio I due termini conoscenza e Figlio vanno considerati in senso giovanneo la conoscenza indica una relazione personale (cfr Gv 173) lrsquouso assoluto di Figlio egrave proprio del quarto Vangelo (nei Sinottici ricorre solo in Mc 1332)raquo (NVB 444)

XV Il verbo laquovoltarsiraquo in Luca appare 7x e ha sempre Gesugrave come soggetto 79 (Gesugrave egrave meravigliato della fede del centurione e lo indica alle folle) 744 (Gesugrave si rivolge verso la peccatrice ma parla a Simone gli cambia prospettiva) 955 (Gesugrave rimprovera Giaco-mo e Giovanni che vogliono punire i Samaritani) 1023 (si rivolge ai discepoli) 1425 (rivolto alle folle pone le condizioni della sequela) 2261 (egrave lo sguardo di Gesugrave su Pietro che ha tradito) 2328 (lungo la via dolorosa Gesugrave si rivolge a una grande moltitudine di persone e alle donne) Il verbo dunque non egrave laquoredazionaleraquo come qualche autore afferma ma esprime lrsquointervento di Cristo che perdona stimola chiede afferma il Suo voltarsi opera una trasformazione su coloro a cui si rivolge

XVI Gesugrave dichiara la beatitudine di chi sa riconoscere qui e ora la presenza del Padre negli avvenimenti che caratterizzano la vita terrena di Lui e dei suoi discepoli

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24 λέγω γὰρ ὑμῖν ὅτι πολλοὶ προφῆται καὶ βασιλεῖς ἠθέλησαν ἰδεῖν ἃ ὑμεῖς βλέπετε καὶ οὐκ εἶδαν καὶ ἀκοῦσαι ἃ ἀκούετε καὶ οὐκ ἤκουσαν

Vi dico infatti che molti profetiXVII e re hanno desiderato vedere quello che voi vedete ma non lrsquohanno visto ascoltareXVIII quello che voi ascoltate ma non lrsquohanno ascoltatoraquo

25 Καὶ ἰδοὺ νομικός τις ἀνέστη ἐκπειράζων αὐτὸν λέγωνmiddot διδάσκαλε τί ποιήσας ζωὴν αἰώνιον κληρονομήσω

Ed ecco un certo dottoreXIX della Legge si alzograve per metterlo alla provaXX Maestro che cosa devo fare per ereditareXXI la vita eterna

(cfr Lc 1256) in essi infatti sta nascosta e operante la realtagrave lungamente desiderata dai profeti Egrave nellrsquooggi della salvezza propostaci da Cristo nella Chiesa (ecco un altro motivo per cui Luca ha scritto gli Atti degli Apostoli) che noi possiamo fare nostra questa beatitudineraquo (NVB 444-445) laquoQuesto egrave il settimo macarismo che abbiamo nel Vangelo (cfr 145 62021[2x]22 723) Qui lrsquoaccento egrave posto sul vedere nei vv 24 e 28 invece egrave sullrsquoascoltare Ci richiama alla mente 818 ldquoFate attenzione dunque a come ascoltaterdquoraquo (LT Johnson op cit p 152) laquoBeatitu-dine rivolta ai suoi in disparte essi sono i testimoni privilegiati dellrsquointervento escatologico di Dio avviato in Gesugrave Luca trae una conclusione alla catechesi del Maestro Insiste sul vedere ma anche sullrsquoascoltare che ha giagrave altrove indicato come veicolo di salvezza (cfr 421)raquo (La Bibbia Piemme 2461)

XVII I profeti sono stati chiamati e inviati ad annunciare la salvezza ma neacute essi neacute i potenti (cioegrave i re) potranno vedere e ascoltare le rivelazioni del Figlio di Dio Continua come prima al v 21 la contrapposizione tra i potenti del mondo e i piccoli del Vangelo

XVIII laquoMentre nellrsquoattesa giudaica si esprimeva solo lrsquoatto del vedere Gesugrave vi aggiunge quello dellrsquoudire percheacute nella sua predicazione questo implica lrsquoaccet-tazione della proposta di salvezza (cfr 722)raquo (NVB 445)

XIX Il termine νομικός ricorre in Luca 6x (730 1025 11454652) e vuol dire sempre laquostudioso della Leggeraquo laquoIn greco classico νομικός egrave un aggettivo (cfr Tt 39) mentre nellrsquounica occorrenza della Settanta egrave sostantivo e si riferisce al ldquoperito della Toragraverdquo Eleazaro (4Maccabei 54) Tipico termine di Luca rimanda a una categoria di persone specializzate nella conoscenza della Leggeraquo (M Crimella op cit p 200)

XX Il verbo ἐκπειράζω ricorre in Lc 412 a proposito della prova a cui egrave sot-toposto Gesugrave da parte del diavolo ed egrave contenuto nella citazione di Dt 616 Nel nostro testo il verbo assume subito lrsquointenzione ostile della domanda tesa a tendere un tranello a Gesugrave chiamato laquoMaestroraquo (διδάσκαλος)

XXI laquoLa stessa domanda ricorre in seguito in Lc 1818 e nei passi paralleli di Mt 1929 e Mc 1017 Questa combinazione di termini non si trova nella Torah Lrsquoldquoereditagraverdquo (klēronomia) promessa al popolo egrave la terra (Gn 284 Dt 18 212 41 cfr At 75) Il LXX Sal 155 dice che il Signore egrave lrsquoereditagrave del salmista e il LXX Sal 3618 parla di unrsquoereditagrave eterna (cfr anche Est 47) ma questa non egrave legata alla ldquovita eternardquo In LXX Dn 122 drsquoaltra parte i giusti risorgeranno alla ldquovita eternardquo Nel NT lrsquoidea di una ldquoereditagrave eternardquo si trova solo in Eb 915 che perograve si rifagrave a 1Pt 14 ma la nozione di ldquovita eternardquo ricorre frequente (cfr ad esempio Rm 27 521 622-23 Gal 68 Gd 21 e in particolare Gv 315-16) Negli altri Sinottici si trova soltanto una volta ma Luca la usa ancora in 181830 At 134648raquo (LT Johnson

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26 ὁ δὲ εἶπεν πρὸς αὐτόνmiddot ἐν τῷ νόμῳ τί γέγραπται πῶς ἀναγινώσκεις

Gli disse Che cosaXXII sta scritto nella legge Come leggi

27 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπενmiddot ἀγαπήσεις κύριον τὸν θεόν σου ἐξ ὅλης [τῆς] καρδίας σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ ψυχῇ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ ἰσχύϊ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ διανοίᾳ σου καὶ τὸν πλησίον σου ὡς σεαυτόν

Rispose Amerai il Signore tuo DioXXIII con tutto il tuo cuoree con tutta la tua anima e con tutte le tue forze e con tutta la tua mente eil tuo prossimo come te stesso

28 εἶπεν δὲ αὐτῷmiddot ὀρθῶς ἀπεκρίθηςmiddot τοῦτο ποίει καὶ ζήσῃ

Gli disse Hai risposto rettamenteXXIV farsquo questo e vivrai

op cit p 155) Cosa vuol dire lrsquoesperto della Legge Egli chiede cosa deve fare per ottenere il premio della comunione definitiva con Dio percheacute spesso i Giudei avevano paura di osservare la Legge senza ottenerne il premio Egrave una domanda che ci si fa anche oggi

XXII In perfetto metodo rabbinico Gesugrave risponde con una contro-domanda addirittura doppia laquoChe cosahellip Comeraquo Evidentemente da interrogato diventa interrogante e inverte i ruoli egrave la sua grande abilitagrave educativa spostando sempre tutto dal piano teorico a quello pratico

XXIII laquoCon leggere varianti nelle proposizioni Luca qui riproduce sostan-zialmente LXX Dt 65 aggiungendo la frase ldquoe con tutta la tua mente (dianoia)rdquoraquo (LT Johnson op cit p 155) Alla citazione di Dt 65 egrave aggiunto il testo di Lv 1918 La versione di Luca si differenzia dagli altri Sinottici percheacute unisce i due comandamenti in uno solo laquoGesugrave vuole mettere a fuoco attraverso la conoscenza e la sapienza di uno scriba il cuore della Legge amerai Dio (Dt 65) e amerai il tuo prossimo come te stesso (Lv 1918) La Legge mosaica egrave buona se Gesugrave com-menta laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo Attendibile segno di tensione tra protocristianesimo e sinagoga segno di una deplorevole dissociazione tra amore di Dio e del prossimo egrave lrsquoimmediato collegamento di Lv 1918 a Dt 65 per Luca i due valori sono inscindibiliraquo (La Bibbia Piemme cit p 2461)

XXIV Lrsquoavverbio ὀρθῶς ricorre in Lc 735 (il sordo κωφός balbuziente μογι-λάλος) dunque un sordastro 743 (Simone il fariseo ha giudicato bene) 1028 2021 (i dottori della Legge e i capi dei sacerdoti affermano che Gesugrave parla e in-segna rettamente)

XXV Puograve essere sostantivo oppure avverbio nel primo caso abbiamo laquoE chi egrave il mio prossimoraquo nel secondo il senso egrave laquoE chi egrave vicino a meraquo A motivo della vicinanza della citazione della posizione del pronome personale μου e del ritmo del dialogo sembra piugrave opportuna la scelta del termine come sostantivo

XXVI Il dottore della Legge laquovuole giustificare la domanda che ha posto non voleva solo tentare Gesugrave (in questo caso sarebbe stata troppo ovvia la risposta da dare) ma richiedeva un concetto piugrave chiaro di prossimoraquo (NVB 446) Egli perograve si muove sempre su un ambito teorico senza mettersi in gioco egrave il classico intellettuale che discutehellip ma non fa

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29 ὁ δὲ θέλων δικαιῶσαι ἑαυτὸν εἶπεν πρὸς τὸν Ἰησοῦνmiddot καὶ τίς ἐστίν μου πλησίονXXV

Ma quegli volendo giustificarsiXXVI disse a Gesugrave E chi egrave il mio prossimoXXVII

30 Ὑπολαβὼν ὁ Ἰησοῦς εἶπεν ἄνθρωπός τις κατέβαινεν ἀπὸ Ἰερουσαλὴμ εἰς Ἰεριχὼ καὶ λῃσταῖς περιέπεσεν οἳ καὶ ἐκδύσαντες αὐτὸν καὶ πληγὰς ἐπιθέντες ἀπῆλθον ἀφέντες ἡμιθανῆ

ReplicandoXVIII Gesugrave disseUn (certo) uomoXXIX scendeva da Gerusalemme a GericoXXX e incappograve nei brigantiterroristiXXXI i quali dopo averlo spogliato e percosso se ne andarono abbandonandolo mezzo morto

31 κατὰ συγκυρίαν δὲ ἱερεύς τιςXXXII Ma per caso un (certo) sacerdote

XXVII laquoPer Lv 1918 ldquoil prossimordquo sono ldquoi figli del Tuo popolordquo (ossia gli altri Israeliti) Piugrave avanti in Lv 1933-34 questo viene esteso ai ger (ldquostranierirdquo) residenti sul territorio Dato che nella traduzione dei LXX ger egrave reso con prosēlytos (ldquoproseli-tirdquo) questo atteggiamento di amore era alquanto ristretto Tra i gruppi settari come quello di Qumran la distinzione tra lrsquoamore verso i figli della luce e qualsiasi altra persona era assoluta (cfr 1Qs 19-10) Tra i farisei si discuteva molto sui rapporti che potevano intercorrere con i non-Giudei come ad esempio m Abodah Zarah 11 21-2 49-10raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXVIII In Lc 743 (Simone il fariseo risponde a Gesugrave) 1030 (Gesugrave riprende il discorso per esplicare ancora meglio cosa Egli intenda perograve non offre una motivazione razionale bensigrave usa una parabola per catturare lrsquoascoltatore e capovolgere il suo punto di vista In questo senso le parabole non solo sono un ottimo strumento pedagogico ma diventano lrsquoespressione per rovesciare le proprie convinzioni e aprire un nuovo orizzonte di vita laquoGesugrave accoglie la domanda nella misura in cui la comprende bene Tali sembrano essere qui le due sfumature del verbo ὑπολαμβάνω ldquoaccogliererdquo e ldquocomprendererdquo che srsquoincontrano nei dialoghi sia giudaici che greciraquo (F Bovon op cit p 109)

XXIX Dal contesto sembrerebbe che sia un giudeo percheacute forse dopo aver preso parte al culto sta scendendo da Gerusalemme collocata a circa 850 m slm verso Gerico la cui oasi egrave a circa -240m slm il dislivello egrave notevole Il percorso pietroso e arido egrave di circa 27 km

XXX laquoGerico era sede di sacerdoti e leviti Riccorrendo la loro settimana di servizio al tempio salivano a Gerusalemme Alla vista del malcapitato devono scegliere tra lui morente e Lv 211 che prescrive di evitare ogni contatto con cadaveri o uomini morentiraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XXXI Il termine greco λῃστής ricorre in Lc 103036 (il nostro testo) 1946 (Gesugrave rimprovera di aver reso il Tempio covo di ladroni) 2252 (Gesugrave rimprovera i capi dei sacerdoti i capitani del Tempio e gli anziani per averlo considerato un briganteterrorista laquoIl termine lēstēs egrave usato da Giuseppe per bande organizzate di ladroni di strada che rendevano il viaggiare pericoloso (cfr Giuseppe La guerra giudaica 2228-230)raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXII laquoIl pronome indefinito tis usato per ciascuno dei personaggi del racconto indica che essi rappresentano le rispettive categorie I sacerdoti e i leviti pur non facendo parte dellrsquoaristocrazia facoltosa rappresentavano simbolicamente la classe dirigente (cfr ad esempio 1QS 18ss 51-4) Erano soggetti a restrizioni di puritagrave legale che limitavano i loro contatti con gli altri Ciograve che il racconto vuol dimo-

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κατέβαινεν ἐν τῇ ὁδῷ ἐκείνῃκαὶ ἰδὼν αὐτὸν ἀντιπαρῆλθενmiddot

scendeva per quello strada e avendolo vistoXXXIII passograve oltreXXXIV dal lato opposto (= passare senza fermarsi nonostante abbiano visto)

32 ὁμοίως δὲ καὶ Λευίτης [γενόμενος] κατὰ τὸν τόπον ἐλθὼν καὶ ἰδὼνἀντιπαρῆλθεν

Allo stesso modo anche un levita giunto sul posto e avendolo vistopassograve oltre dal lato opposto

33 Σαμαρίτης δέ τις ὁδεύωνXXXV ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν

Invece un (certo) samaritanoXXXVI che passava per la strada giunse accantoXXXVII a lui

strare non egrave un contrasto tra i Giudei e i Samaritani a vantaggio di questi ultimi ma un contrasto tra quelli che sono ufficialmente riconosciuti come appartenenti al popolo e quelli che non lo sonoraquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXIII laquoEgrave probabile che il sacerdote abbia finito il proprio servizio e rientri a casa Invece di unire lrsquoamore del prossimo col servizio di Dio trascura la misericordia com-plemento obbligato della pietagrave Lo stesso vale per il levita altro officiante del tempio di rango inferiore Luca li considera imperdonabili percheacute dopo aver visto (ἰδὼν vv 31 e 32) hanno entrambi chiuso gli occhi Non srsquoincontrano col ferito si allontanano diventano inesistenti morti al presente trattenuti dal loro passato condizionati da regole rituali e da pulsioni egoiste Sono passati senza fermarsiraquo (F Bovon op cit p 111)

XXXIV laquoIl senso di questo verbo (ἀντιπαρέρχομαι) raro non egrave evidente poicheacute una delle preposizioni suggerisce il passare oltre (παρά) e lrsquoaltra un camminare di fronte o contro (ἀντί)raquo (ivi n 10 111) laquoAlla lettera ldquoFece un giro intorno a lui e passograve oltrerdquo Luca per mezzo del verbo ἀντιπαρέρχομαι dagrave corpo alla scelta del ministro di culto dal punto di vista fraseologico infatti il preverbio ἀντί sottolinea la distanza fra il sacerdote e lrsquoanonimo passante (cfr anche il v 32)raquo (M Crimella op cit p 201)

XXXV Il verbo egrave hapx legomenon nel NT e richiama il sostantivo ὁδός via che ricorre in Luca 20x 17679 244 345 727 8512 9357 10431 116 1258 1423 1835 1936 2021 243235

Questo termine indica una persona che egrave per la via che compie un cammino Da 957 in poi Gesugrave compie la sua via verso il mistero pasquale cfr E Della Corte Solidarietagrave con Cristo solidarietagrave con gli uomini La conversione a uno stile di vita cristia-no e quindi solidale il cammino del credente nel grande inserto lucano (Lc 951-1946) laquoPresenza Pastoraleraquo 4-5 (1999) pp 27-60 Fin dallrsquoinizio il personaggio egrave dunque presentato in forte sintonia con il Cristo stesso che ha iniziato il suo viaggio decisivo

XXXVI laquoQuesta identificazione acquista tanta piugrave forza se si considera lrsquoostilitagrave mostrata dai Samaritani contro il ministero stesso di Gesugrave giagrave accennato in 953 Un altro Samaritano egrave descritto in modo positivo in 1716 e la missione in Samaria segna unrsquoimportante tappa nella diffusione del lieto messaggio negli Atti (18) riportando in quella regione un notevole successo (At 81-14 931153)raquo (LT Johnson op cit p 156) laquoSecoli di meditazione devota hanno offuscato la nostra capacitagrave di percepire lrsquoostilitagrave che contrapponeva Giudei e Samaritani Dopo lrsquoesilio babilonese i Samaritani si erano opposti alla restaurazione di Gerusalemme e nel II

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καὶ ἰδὼν ἐσπλαγχνίσθη e avendolo visto ne provograve compassioneviscere di misericordiaXXXVIII

34 καὶ προσελθὼν κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτοῦ ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ ἴδιον κτῆνος ἤγαγεν αὐτὸν εἰς πανδοχεῖονXXXIX καὶ ἐπεμελήθη αὐτοῦ

fattosi vicinoXL gli fasciograve le ferite versandovi olio e vinoe caricatolo sulla sua cavalcatura lo portograve alla locanda esi prese cura di lui

sec aC avevano collaborato con i sovrani siriani nelle guerre contro i Giudei Nel Siracide (5025-26) che risale al 200 aC si dice che i Samaritani ldquonon sono neppure una nazionerdquo e nel 128 aC il sommo sacerdote giudeo bruciograve il tempio Samaritano sul monte Garizim Allrsquoinizio del I sec dC durante la Pasqua i Samaritani sparsero le ossa di un cadavere nel tempio contaminandolo e impedendo la celebrazione della festivitagraveraquo (JR Donahue Il Vangelo in parabola Brescia 2016 pp 122-123)

XXXVII Notiamo la differenza tra i tre personaggi il sacerdote e il levita passano laquooltreraquo (antiparagrave-) mentre il Samaritano passa laquoaccantoraquo (katagrave) Luca nota con molta finezza questo particolare lrsquointeresse del Samaritano inizia proprio con il laquopassare accantoraquo invece che laquooltreraquo

XXXVIII Lrsquoevangelista Luca usa questo verbo in 713 (episodio della peccatrice) 1033 1520 (il padre lo vide e ne ebbe compassione) Non ricorre negli Atti degli Apostoli laquoIl verbo ha una radice che richiama le interiora (τὰ σπλάγχνα) cioegrave i sentimenti piugrave profondi In Luca caratterizza lrsquointensa emozione di Gesugrave di fronte alla donna vedova che ha perso lrsquounico figlio (713) inoltre lrsquoevangelista utilizza lo stesso verbo per esprimere lo slancio del padre allorcheacute vede il figlio prodigo che si sta avvicinando a casa (1520)raquo (M Crimella op cit p 201) laquoEgrave significativo che per parlare di compassione e di misericordia lrsquoAntico Testamento adoperi il termine raHaacutemicircm Tale termine deriva da reHem cioegrave grembo materno con esso possono essere indicate anche le viscere di un essere umano che tanto nellrsquoAntico quanto nel Nuovo Testamento sono considerate la sede dei sentimentiraquo (E Della Corte Mi sono legato a voi Le persone consacrate luce del Regno Roma 2015 p 141) Uno dei vertici della misericordia dellrsquoAT egrave il testo di Os 111-11 nel quale al v 8 si dice laquoMi dagrave un tuffo il cuore mi si sommuovono le viscereraquo (μετεστράφη ἡ καρδία μου ἐν τῷ αὐτῷ συνεταράχθη ἡ μεταμέλειά μου nel quale troviamo il termine μεταμέλεια che appartiene allrsquoambito semantico del verbo citato da Lc 103435 prendersi cura che compare nel NT in 1tm 35 con una chiara valenza affettiva e pastorale di cura)

XXXIX Letteralmente questo termine significa laquoil luogo accogliente per tuttiraquo Il termine πανδοχεύς al v 36 significa allora laquolrsquoonni-accoglienteraquo

XL Il verbo προσέρχομαι in Luca ha qui come soggetto il Samaritano e in 714 lo stesso Gesugrave che si accosta alla bara del giovinetto morto e lo tocca sono gli episodi che rivelano lrsquoamorevole accostarsi e il prendersi cura e in entrambi i casi egrave donata la Vita

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35 καὶ ἐπὶ τὴν αὔριον ἐκβαλὼν ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ καὶ εἶπενmiddot ἐπιμελήθητιXLI αὐτοῦ καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς ἐγὼ ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με ἀποδώσω σοι

E il giorno dopo estrasse due denarie li diede allrsquoalbergatore dicendoPrenditi cura di lui e se spenderai qualcosa in piugrave te lo pagherograveal mio ritorno

36 τίς τούτων τῶν τριῶν πλησίον δοκεῖ σοι γεγονέναι τοῦ ἐμπεσόντος εἰς τοὺς λῃστάς

Chi di questi tre pensi si sia stato prossimoXLII a colui che incappograve nei briganti

37 ὁ δὲ εἶπενmiddot ὁ ποιήσας τὸ ἔλεος μετ᾽ αὐτοῦ εἶπεν δὲ αὐτῷ ὁ Ἰησοῦςmiddot πορεύου καὶ σὺ ποίει ὁμοίως

Disse Chi ha fattoXLIII compassione con lui Allora Gesugrave gli disse Mettiti in camminoXLIV e anche tu farsquo lo stesso

XLI laquoEgrave sorprendente vedere come per parlare dellrsquoincarico affidato allrsquoalbergatore Luca adoperi lo stesso verbo (ἐπιμελέομαι epimeleacuteomai curare aver cura) con cui nel v 34b aveva riassunto lrsquoazione esemplare del Samaritano Lrsquoalbergatore deve adesso proseguire esattamente quanto il Samaritano aveva fatto con il bisognoso Drsquoimportanza decisiva non egrave la persona o lrsquoistituzione via via operante bensigrave soltanto il bene del ferito In questrsquoultima parte possiamo vedere un certo apice narrativo nel fatto che soltanto qui nel corso di tutta la parabola si ricorre al discorso diretto Inoltre lrsquoincarico di prendersi cura egrave formulato allrsquoimperativo (ἐπιμελήθητι epimelecircthecircti abbi cura di lui) cosiccheacute qui abbiamo il corrispettivo interno alla parabola dei due imperativi di Gesugrave sul piano della discussione (v 28 ldquoFarsquo questordquo v 37 ldquoVarsquo e anche tu farsquo cosigraverdquo)raquo (R Zimmermann Compendio delle parabole di Gesugrave Brescia 2011 pp 847-848)

XLII laquoGesugrave trasforma la questione da un obbligo legale (chi merita il mio amore) a un atto di altruistica donazione (a chi posso dimostrare di essere il pros-simo) e di questo il tanto disprezzato Samaritano diventa un modello moraleraquo (LT Johnson op cit p 156)

XLIII laquoLa risposta del legista congiunge lrsquointerno con lrsquoesterno ossia il sentimento (τὸ ἔλεος ldquola misericordiardquo) con lrsquoazione (ὁ ποιήσας ldquochi ha agitordquo) sottolinea anche la relazione (μετ᾽αὐτοῦ ldquocon luirdquo ldquonei suoi confrontirdquo) Lrsquoevoluzione del legista continua prima polemico (v 25) poi riservato (v 29) si egrave impegnato in una relazione con Gesugrave (v 37a) La sua risposta verbale rischia proprio di diventare pratica (v 37b) Il legista e Gesugrave si sono infine trovati drsquoaccordo Grazie alla pedagogia del maestro il discepolo si egrave evoluto Ha capito la nuova definizione di prossimo alla quale Gesugrave voleva condurlo Quello che era un problema per i rabbi del tempo (quale estensione dare alla nozione di prossimo) riceve qui una risposta che non egrave stata dettata ma si egrave imposta alla riflessione dialogante e credente Con il suo affetto e la sua discrezione Gesugrave ha saputo divenire il prossimo del legistaraquo (F Bovon op cit p 114) Bovon parla di laquonuova definizioneraquo mentre Gesugrave opera uno spostamento dal piano teorico a quello pratico portando a comprendere che laquoil fareraquo riguarda il proprio modo di diventare laquoprossimoraquo nellrsquoamore Non basta sapere laquoche cosaraquo dice la Legge neacute saperla leggere se non la si vive

XLIV Luca usa molte volte questo verbo πορεύομαι e sono interessanti queste citazioni in 78 per ben 2x nellrsquoepisodio del centurione indica un laquoandaremettersi

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38Ἐν δὲ τῷ πορεύεσθαι αὐτοὺς αὐτὸς εἰσῆλθεν εἰς κώμην τινά γυνὴ δέ τις ὀνόματι Μάρθα ὑπεδέξατο αὐτόν

Ora mentre essi erano in camminoXLV avvenne che egli entrograve in un villaggioXLVI e una certa donna di nome Marta lo ricevetteXLVII (in casa sua)

in camminoraquo per eseguire un comando in 750 Gesugrave comanda alla peccatrice di laquoandare in paceraquo cioegrave drsquoora in poi di non peccare piugrave nella propria vita in 814 si richiama il rischio che lungo il cammino i piaceri le ansie e le ricchezze possano soffocare la vita (parabola del seme) in 848 Gesugrave lo dice allrsquoemorroissa come prima lrsquoaveva detto alla peccatrice in 95152535657 il verbo indica il cammino che Gesugrave sta facendo verso Gerusalemme per vivere il Mistero pasquale e lo fa con decisione (951) 1037 egrave il nostro testo e subito dopo il verbo serve da aggancio con il terzo quadro del trittico laquomentre erano in camminoraquo In 1331-33 crsquoegrave un richiamo del viaggio iniziato in 951 e la valenza egrave sempre quella pasquale In 154 egrave il pastore che si mette in cammino per cercare la pecora perduta in 1515 il figlio minore degrada fino a laquoincollarsiraquo a un pagano e a pascolare i porci in 1518 il giovane si mette in cammino per tornare a casa del padre percheacute ha fame In 1719 Gesugrave ordina al lebbroso Samaritano di andare in pace In Lc 1912 Gesugrave egrave colui che deve andare a prendere la dignitagrave regale 1928 (Egli precede verso Gerusalemme) 1936 (lrsquoentrata finalmente a Gerusalemme) Come si puograve notare il verbo ha un senso profondo e indica un laquocamminoraquo che prende tutta la persona e il modello egrave Gesugrave La stessa parabola che stiamo esaminando egrave definita laquoracconto esemplareraquo proprio a motivo di questa sua pregnanza

XLV laquoLe prime parole richiamano il cammino di Gesugrave verso la sua Passione e il plurale fa pensare alla componente comunitaria del viaggio ma inclusi in αὐτοὺς (ldquoessirdquo) i discepoli itineranti scivoleranno nellrsquoombra lasciando la ribalta alle persone del luogo ossia alle due donne e soprattutto ad αὐτὸς ldquoa Luirdquo cioegrave allo stesso Gesugraveraquo (F Bovon op cit pp 126-127)

XLVI laquoIl motivo del cammino verso Gerusalemme torna al v 38 Gesugrave entra in casa di due donne e insegna loro la Parola Tre annotazioni Marta e Maria si collocano forse nella tradizione di ospitalitagrave che veniva offerta ai missionari in epoca protocristiana (At 1614s Didachegrave 114-6) il fatto che non abbia problemi a entrare in casa loro riflette una mentalitagrave ellenistica non certo ebraica sorprende che abbia impartito loro il suo insegnamento dal momento che alle donne non potevano essere comunicati i segreti di Dio esse non erano ammesse alla lettura della Torah e non potevano partecipare alla liturgia sinagogale Gesugrave non fa di-scriminazioni elargisce a uomini e donne il suo amore e i suoi doni anzi accoglie le donne al seguito (82-3)raquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XLVII Luca usa solo 2x questo verbo nel nostro testo per Marta e in 196 per Zaccheo dove aggiunge anche il participio presente χαίρων Marta accoglie Gesugrave allrsquoinizio ma le azioni successive degradano man mano il valore di questo verbo iniziale

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XLVIII Per Maria Luca usa innanzitutto il verbo παρακαθέζομαι (hax legomenon nel NT e usato nella LXX) seguito dallrsquoespressione πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου per indicare una condizione discepolare laquostare seduti ai piediraquo vuol dire porsi in atteggiamento di ascolto Egrave laquola postura di un discepolo come Paolo egrave stato istruito ldquoai piedi di Gamalielerdquo (At 223) La posizione indica la devozione nei confronti del maestroraquo (M Crimella op cit p 202)

XLIX Luca usa il verbo allrsquoimperfetto indicativo per indicare un ascolto prolun-gato della Parola del Kyrios (τὸν λόγον αὐτοῦ) laquoMaria egrave attenta a ciograve che dice Gesugrave e perciograve lo accoglie cosigrave comrsquoegrave un profeta che annuncia la ldquoParola di Diordquo (811) In Luca-Atti lo stare seduti ai piedi di qualcuno indica sempre un riconoscimento della sua autoritagrave (738 83541 1716 At 43537 52 223)raquo (LT Johnson op cit p 156)

L laquoSe il verbo περισπῶμαι presenta una sfumatura peggiorativa egrave percheacute que-sta profluvie di attivitagrave comprensibile [egrave la padrona di casa] ma sproporzionata impedisce a Marta di vivere lrsquoessenziale nel momento presente Si fonda peraltro su una preoccupazione legittima ma risponde pure a unrsquoansia non conveniente Il secondo elemento πολλὴν (ldquomolteplicerdquo tradotto con ldquomoltordquo) a cui si contrap-porragrave la realtagrave ldquounicardquo (ἑνὸς tradotto con ldquouna solardquo) menzionata da Gesugrave Marta fa troppo il suo ldquoserviziordquo (διακονία) che potrebbe e dovrebbe essere positivo ne risulta pregiudicato Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quantomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spiritualiraquo (F Bovon op cit p 129)

LI laquoIl verbo περισπάομαι egrave un hax legomenon nel NT usato allrsquoimperfetto con evidente senso di durata Esso ha un duplice valore da una parte significa ldquoessere completamente occupatordquo ldquoessere fortemente sovraccaricatordquo dallrsquoaltra ldquoessere distolto distrattordquo La differenza egrave fine qui Luca volutamente gioca sulla sottile ambivalenza creando un effetto di polisemiaraquo (M Crimella op cit p 203) Egrave anche indicativo che il verbo sia seguito da questo oggetto laquodai molti servizifaccenderaquo (περὶ πολλὴν διακονίαν) per dire che queste invece di essere al servizio dellrsquoaccoglienza occupano Marta e la distraggono

LII laquoLa doppia menzione del nome fa di Marta una persona cara al Maestro Nel nome ldquoSignorerdquo che lei gli rivolge crsquoegrave familiaritagrave e considerazione Marta rap-presenta colei che ha ricevuto la Parola tra le spine ascolta la Parola ma le molte preoccupazioni la soffocano sigrave che essa non dagrave frutto Maria invece egrave colei che ha ricevuto la Parola in un terreno fertile ascolta e dagrave frutto Lrsquoepisodio descrive la

39 καὶ τῇδε ἦν ἀδελφὴ καλουμένη Μαριάμ [ἣ] καὶ παρακαθεσθεῖσα πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου ἤκουεν τὸν λόγον αὐτοῦ

Or ella aveva una sorella che si chiamava Maria la quale si pose a sedereXLVIII ai piedi del Signore e ascoltavaXLIX la Sua parola

40 ἡ δὲ Μάρθα περιεσπᾶτο περὶ πολλὴνL διακονίανmiddot ἐπιστᾶσα δὲ εἶπεν κύριε οὐ μέλει σοι ὅτι ἡ

Ma Marta tutta presa dalle molte faccendeLI si avvicinograve e disse laquoSignoreLII

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preoccupazione di Luca che vede nella sua comunitagrave un eccesso di impegno sociale a scapito dellrsquoascoltare la Parola Lrsquoinvito di Gesugrave egrave a ridimensionare quel servizio pur necessario sullrsquoessenzialeraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIII La domanda di Marta in realtagrave egrave indirettamente un atto di accusa alla sorella che a suo giudizio laquoperde temporaquo invece di collaborare (il verbo συναντι-λαμβάνομαι hapax legomenon) allrsquoaccoglienza di questo ospite cosigrave importante e familiare

LIV Non egrave laquoGesugraveraquo a rispondere a Marta ma il laquoSignoreraquo egrave un particolare molto fine con cui Luca introduce la laquochiamataraquo di Marta a cercare lrsquoessenziale senza lasciare che le preoccupazioni invadano il cuore e spengano lo spirito laquoGli uomini non devono preoccuparsi di una autorealizzazione attraverso le proprie opere percheacute Dio offre loro una ragione drsquoessere con il suo amore Superate quelle preoccupazioni le premure in senso positivo occupano armoniosamente lo spi-rito umano [cfr 1Cor 1225 2Cor 1128] [hellip] Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affanni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni si presentano allo spirito del credente come forma di servizioraquo (F Bovon op cit pp 130-131)

LV laquoNellrsquoAT vi sono solo quattro occasioni nelle quali qualcuno egrave chiamato due volte per nome Abraam (cfr Gen 2211) Giacobbe (cfr Gen 462) Mosegrave (cfr Es 34) Samuele (cfr 1Sam 310) Si tratta dunque di una chiamata di una vocazione piugrave che di un rimprovero (cfr anche 1334 ldquoGerusalemme Gerusalemmerdquo e 2231 ldquoSimone Simonerdquo)raquo (M Crimella op cit p 204) Gesugrave perciograve laquochiamaraquo Marta a vivere in modo autentico scegliendo quella laquoparte buonaraquo come ha fatto Maria per compiere ogni cosa Egrave dallrsquoascolto che nella Bibbia procede il vero cammino

LVI Il verbo μεριμνάω ricorre 5x in Luca 1041 1211 (non preoccuparsi della testimonianza da dare nei tribunali a motivo della fede) 122225 (rivolto ai disce-poli non stare in ansia per la propria vita percheacute non si egrave in grado di aggiungervi nemmeno unrsquoora) 1226 (non affannarsi per il resto)

LVII Il verbo θορυβάζω egrave hapax legomenon nel NT e laquorichiama lrsquoidea della confusione del tumulto della sommossa e quindi al passivo [presente] dellrsquoes-sere inquieto agitato preoccupato I due verbi sono da considerarsi unrsquoendiadiraquo (M Crimella op cit p 205) Il risultato di tanto affaccendarsi egrave solo quello di laquomettersi in agitazioneraquo

ἀδελφή μου μόνην με κατέλιπεν διακονεῖν εἰπὲ οὖν αὐτῇ ἵνα μοι συναντιλάβηται

queste non trsquoimporta che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire Dille dunque che mi aiutiraquoLIII

41 ἀποκριθεὶς δὲ εἶπεν αὐτῇ ὁ κύριοςmiddotΜάρθα Μάρθα μεριμνᾷς καὶ θορυβάζῃ περὶ πολλά

Ma il SignoreLIV rispondendo le disse laquoMarta MartaLV tu ti preoccupiLVI e ti inquietiLVII per molte cose

ernesto
Barra

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42 ἑνὸς δέ ἐστιν χρείαmiddot Μαριὰμ γὰρ τὴν ἀγαθὴν μερίδα ἐξελέξατο ἥτις οὐκ ἀφαιρεθήσεται αὐτῆς

ma una sola cosa egrave necessaria e Maria ha sceltoLVIII la parte buonaLIX che non le saragrave toltaraquo

2 Struttura retorica del testo

Il testo che segue egrave un tentativo di mostrare graficamente la struttura del testo evidenziando le parole e le espressioni che si richiamano Dopo ogni quadro chiarisco ed esplicito

1021 In quella ora Gesugrave ESULTOgrave nello Spirito Santo e disse-------------------------------------------------------------

laquoIO TI BENEDICO Padre Signore del cielo e della terra- che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti

e- che hai rivelato queste cose ai Piccoli

SIgrave Padre percheacute cosigrave a Te egrave piaciuto

Luca cita le tre Persone della Trinitagrave Gesugrave esulta nello Spirito Santo e benedice il Padre che egrave anche Signore del cielo e della terra

LVIII laquoMaria ha scelto bene ldquolrsquounica cosa di cui crsquoegrave bisognordquo la parte buona (cfr Sal 165 11957) In ginocchio ai piedi del Maestro Immagine della comunitagrave ecclesiale lucana orante e discente Maria viene esaltata da Gesugrave che tuttavia non egrave troppo severo con Marta in fondo lei non agisce male soltanto non ha ancora scoperto lrsquoessenziale il motore di ogni attivitagrave Maria potragrave ben fare in qualunque momento le faccende di casa Marta invece egrave rimasta indietro nellrsquoascolto della Parolaraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIX Le traduzioni spesso usano il comparativo laquomiglioreraquo dipendendo dalla Vetus latina (optimam) mentre Luca usa lrsquoaggettivo al grado semplice e sceglie ἀγαθός invece di καλός per dare la valenza morale-esistenziale alla scelta da fare ascoltare egrave davvero accogliere il Signore percheacute il Messia che viene egrave la Parola Egrave molto forte il confronto con Lc 88 dove si parla della laquoterra buonaraquo che accoglie il seme della Parola a una chiamata deve corrispondere una risposta a un dono la responsabilitagrave ad accoglierlo e farlo fruttare

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e afferma che ha nascosto per un verso e per lrsquoaltro ha rivelato Sono destinatari della rivelazione non i potenti del mondo ma i piccoli

22 Tutto mi egrave stato dato dal Padre mio

e nessuno saconosce chi egrave il Figlio se non il Padreneacute

chi egrave il Padre se non il Figlio

e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

Qui al centro della preghiera (1022) la rivelazione della mutua comunione del Padre e del Figlio aperta a coloro che sono i desti-natari di questa meravigliosa novitagrave egrave il Popolo di Dio la Chiesa a cui Luca sta trasmettendo il suo Vangelo Nel rettangolo centrale il termine laquoFiglioraquo egrave agli estremi percheacute egrave il Rivelatore mentre laquoPadreraquo egrave al centro percheacute egrave lrsquoorigine di ogni realtagrave Allrsquoinizio il verbo egrave laquomi egrave stato datoraquo e ciograve egrave lrsquooggetto del laquorivelareraquo Al centro lrsquoaffermazione che laquonessuno saconosceraquo cioegrave nessuno ha fatto esperienza di questa laquocomunione divinaraquo possibile solo grazie al Figlio Notiamo inol-tre che non si parla di laquoGesugraveraquo neacute di laquoCristoraquo percheacute sono termini funzionali ma di laquoFiglioraquo che egrave titolo essenziale

23 E volgendosi ai discepoli in disparte disse ---------------------------------------------------------------- + laquoBEATI gli OCCHI + che vedono ciograve che voi vedete24 Vi dico che molti profeti e re - hanno desiderato vedere ciograve che voi vedete

ma non lo videro ascoltare ciograve che voi ascoltate ma non lrsquoascoltaronoraquo

In questo rettangolo di senso troviamo il termine laquodiscepo-liraquo che riprende laquopiccoliraquo (contrapposti laquoai profeti e ai reraquo) e il doppio confronto con i verbi laquovedere e ascoltareraquo Gesugrave dopo aver benedetto il Padre ora dichiara laquobeatiraquo i discepoli

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(Egli) valorizza lrsquoesperienza dei suoi discepoli che godono del privilegio riservato a chi vive in prima persona il tempo messianico ormai inaugura-to con le sue opere (da cui il laquovedereraquo) e le sue parole (da cui il laquosentireraquo) Gesugrave egrave il Messia che porta a compimento le promesse da una parte vrsquoegrave stato un desiderio prolungato dallrsquoaltra un compimento gratuito e inatteso regalato ai testimoni oculari2

Nel rettangolo sotto inizia la seconda tavola del trittico Il nomikograves vuole mettere alla prova Gesugrave e alla sua domanda si sente rispondere con una contro-domanda doppia nella quale Gesugrave aggiunge il laquocomeraquo legge le Scritture Il dottore della Leg-ge risponde citando il comandamento dellrsquoamore di Dio e del prossimo Gesugrave approva e lo rimanda ad attualizzarlo per vivere la comunione eterna con Dio Non soddisfatto della risposta continua a fare domande teoriche sul laquoprossimoraquo argomento molto in voga in quel tempo nelle discussioni teologiche davanti alle quali il Cristo preferisce rispondere con una parabola

Le parabole sono al centro del Vangelo e costituiscono delle vere e proprie laquopagine aperteraquo percheacute pur con il loro laquolinguaggio inadeguatoraquo desunto dalla vita quotidiana devono esprimere qualcosa di ulteriore nessun commento potragrave mai esaurirle Esse ci costringono a pensare e ripensare il nostro rapporto di fede Per un verso gettano luce e invadono la nostra vita ma per lrsquoaltro sono oscure e velano il mistero che egrave oltre sempre piugrave al di lagrave della logica umana Ogni parabola crea uno spazio percheacute lrsquoascoltatore di ogni epoca possa liberamente comprendere e aderire allrsquoinsegnamento di Gesugrave Non basta solo una lettura esegetica o filologica piuttosto le parabole esigono una intuizione drsquoinsieme percheacute Gesugrave con la frase laquoChi ha orecchi per ascoltare ascoltiraquo introduce unrsquoeccedenza un oltre che crsquoimmette su un piano diverso e piugrave profondo al di lagrave delle semplici deduzioni3

2 M Crimella op cit p 199 3 E Della Corte Oltre la parabola Salerno 2000 pp 3-4

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25 Un dottore della Legge si alzograve per tentarlo - laquoMaestro facendo che cosa erediterograve la vita eternaraquo26 Gli disse laquoNella Legge che cosa sta scritto Come vi leggiraquo27 Rispondendo disse laquoAmerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore con tutta la tua anima con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stessoraquo28 Gli disse - laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo

29 Ma quegli volendo giustificarsi disse a GesugravelaquoE chi egrave il mio prossimoraquo

30 Gesugrave riprese e disse laquoUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappograve nei briganti

Costoro lo spogliarono lo percossero

e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto31 Per caso un sacerdote scendeva per quella medesima strada e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte32 Anche un levita giunto verso quel luogo e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte ---------------------------------------------------------------33 Un Samaritano in viaggio venne verso di lui e vedendolo nrsquoebbe compassione ---------------------------------------------------------------34 Gli si fece vicino gli fasciograve le ferite versandovi olio e vino poi caricatolo sopra il suo giumento lo portograve a un albergo e si prese cura di lui (9 azioni)35 Il giorno seguente estrasse due denari e li diede allrsquoalbergatore dicendo Prenditi cura di lui e ciograve che spenderai in piugrave te lo rifonderograve quando ritorno (7 azioni)

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36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che egrave incappato nei brigantiraquo

- 37 Quegli disse laquoChi ha fatto compassione conper luiraquo- Gesugrave gli disse laquoMettiti in cammino e farsquo lo stessoraquo

La parabola raccontata da Gesugrave egrave una

perfetta lezione di catechesi 1) per il principio dottrinale che enuncia (il primato dellrsquoamore) 2) per le implicanze pratiche che suggerisce (non crsquoegrave amor di Dio senza le opere di misericordia) 3) per il metodo adottato Gesugrave accetta la discussione e intreccia un dialogo con il suo interlocutore gli fa intuire la felicitagrave da raggiungere e gli facilita il modo di ottenerla lo loda per lrsquoesattezza delle risposte lo sollecita a cercare nelle Scritture la risposta desiderata e lo incoraggia cosigrave a fare ciograve che ha capito4

Notiamo nel testo le molte ricorrenze del verbo laquofareraquo (10252837a37b) lo stesso dottore della Legge riconosce che egrave stato prossimo laquocolui che ha fatto compassioneraquo e Gesugrave gli raccomanda di laquomettersi in cammino e fare lo stessoraquo

Le azioni del sacerdote e del levita sono le medesime mentre al centro del rettangolo grande compare la figura del Samaritano certamente non accolto dai Giudei Egli compie dapprima 9 azioni e poi una volta alla laquolocandaraquo altre 7 Il particolare del laquoritornoraquo (1035) riprende senzrsquoaltro quello dellrsquouomo di nobile famiglia che parte per andare a prendere il titolo regale e poi torna chiamando a verifica i suoi servi (Lc 1915) Crsquoegrave sotto cer-tamente il Mistero pasquale adombrato Luca ricorre spesso nel suo raccontare alle prolessi e anche alle analessi Qui abbiamo unrsquoanticipazione del Mistero pasquale Inoltre la parabola che egrave una laquopagina vivaraquo ha completamente capovolto la domanda e ha fatto comprendere che crsquoegrave una trasformazione operata da Gesugrave dal piano teorico a quello pratico dalla domanda sul prossimo a essere prossimo

4 NVB p 445

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Il laquoMettiti in camminoraquo egrave ripreso in 1038 con la notazione iniziale di Gesugrave e i suoi discepoli in cammino verso Gerusalem-me Si fermano a Betania in casa di Marta e Maria

sedutasi ai piedi del Signore ascoltava la parola di lui

38 Avvenne mentre erano in cammino entrograve in un villaggio Una donna di nome Marta accolse lui39 Aveva una sorella di nome Maria

40 In quanto a Marta era presa dai molti servizi Fermatasi disse laquoSignore non ti curi che mia sorella mi lasci sola a servire Dille dunque che venga adaiutarmiraquo

41 Rispondendo il Signore le disse laquoMarta Marta tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose 42 una sola egrave necessaria+ Maria si egrave scelta la buona parte che non le saragrave toltaraquo

Marta allrsquoinizio accoglie Gesugrave ma tutto ciograve che compie verso di Lui ha il sopravvento e laquoi molti serviziraquo e le laquomolte coseraquo la distolgono dalla laquobuona parte (τὴν ἀγαθὴν μερίδα)raquo scelta da Maria laquoUna sola egrave necessariaraquo essere come Maria cioegrave come la laquobuona terraraquo (Lc 88 τὴν γῆν τὴν ἀγαθὴν) su cui attecchisce il seme della Parola laquoUna solaraquo egrave in contrapposizione con il laquomol-toraquo di Marta Lrsquoaggettivo usato dallrsquoevangelista per la laquoparteraquo egrave specifico e indica la valenza morale del significato

Maria laquoegrave seduta ai piedi del Signore e ascoltava la Parola di Luiraquo lrsquoascolto egrave determinante nel discepolato egrave la fonte di ogni azione che segue e conduce allrsquounificazione dellrsquoagire percheacute porta alla laquosola cosa necessariaraquo Questa dimensione non saragrave tolta a Maria il verbo indica lo laquostrappareraquo il laquoportar viaraquo e ricorda il seme portato via dagli uccelli (85) dalla strada cioegrave da un terreno che non egrave accogliente quindi laquonon egrave buonoraquo A guardare bene egrave Gesugrave che accoglie Maria la quale perograve ha occhi e orecchie solo per il Maestro e dimentica di seacute pende dalla

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Parola Per lei ciograve che conta davvero egrave la presenza e la Parola che Gesugrave le offre

3 Analisi esegetica

Procediamo ora allrsquoanalisi delle tre pale del trittico iniziando da Lc 1021-24 che possiamo definire come la laquorivelazione ai piccoliraquo della comunione intra-trinitaria inclusiva poicheacute aperta a coloro ai quali il Figlio la voglia rivelare

31 La rivelazione ai νήπιος (Lc 1021-24)

Questi pochi versetti rappresentano il cuore del Vangelo lucano non solo percheacute egrave un raro caso in cui Gesugrave non parla della preghiera quanto Lui stesso prega e si rivolge al Padre ma anche e soprattutto percheacute questa rivelazione egrave fatta a ogni generazione cristiana e ne costituisce la fonte e la meta Dio ha voluto manifestarsi agli laquoim-potentiraquo percheacute i laquopoveri di Yhwhraquo sono i beneficiari del Mistero del Regno di Dio La comunione intima tra Padre e Figlio che Egli rivela a chi vuole egrave lrsquoirruzione nella storia della presenza di Dio

Spesso gli studiosi affermano che lrsquoespressione laquoIn quella stessa oraraquo si riferisce al ritorno dalla missione dei 72 discepoli dimenti-cando tuttavia che il termine laquooraraquo in Luca egrave usato come in Giovan-ni5 Luca usa molto le laquoprolessi e le analessiraquo e qui anticipa e prepara lrsquolaquooraraquo decisiva del Mistero pasquale la croce rivela lrsquointimitagrave di Dio ed egrave salvezza offerta a chi accoglie nella fede questo Mistero

Il v 21 esprime il rendimento di grazie di Gesugrave in tre tempi

21a Ti ringrazio Padre Signore del cielo e della terra21b percheacute hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli21c Sigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Te

5 Il termine ὥρα ricorre in Lc 110 238 721 1021 1212394046 1331 1417 2019 22145359 2344(2x) 2433 In corsivo le citazioni piugrave notevoli che annunciano una laquoora di salvezzaraquo

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(Gesugrave) rivolge la lode a Dio chiamato Padre probabile traduzione dellrsquoaramaico abbacirc nome col quale Gesugrave esplicitava il suo rapporto filia-le intimo e familiare cosigrave originale e unico nei confronti di Dio e nello stesso tempo lo riconosce nella sua alteritagrave di Creatore laquoSignore del cielo e della terraraquo Questo profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dio [hellip] Per il contenuto il loghion egrave del tutto originale e manifesta lrsquoimpronta tipica di Gesugrave Egli non rivela segreti esoterici sulla fine del mondo a qualche eletto ma loda il Padre per aver fatto capire proprio ai poveri ai semplici lrsquoidentitagrave e lrsquoattivitagrave di Gesugrave nella storia6

Abbiamo qui un rovesciamento operato da Gesugrave rispetto al-la letteratura sapienziale e apocalittica poicheacute ora la rivelazione non egrave donata ai maggiorenti (egrave loro nascosto) bensigrave ai laquominoresraquo ai piccoli a quelli che agli occhi del mondo non contano nulla (egrave rivelato) I due verbi nascondere e rivelare sono chiaramente usati nella tradizione sapienziale e apocalittica Crsquoegrave opposizione tra i laquopiccoliraquo e i laquosaggiraquo ed egrave questa egrave lrsquooriginalitagrave annunciata dal Figlio non piugrave i saggi devono occuparsi dei semplici per farli progredire nella conoscenza della Legge Ora piuttosto laquola rive-lazione di Dio egrave data proprio ai ldquosemplicirdquo non piugrave ai saggi e in-telligenti Inoltre questi ldquosemplicirdquo rimangono tali cioegrave ignoranti della Legge anche dopo aver ricevuto la rivelazione di ldquoqueste coserdquo Essi sono introdotti in una conoscenza e in un rapporto che supera la conoscenza della Leggeraquo7 Gesugrave rivela Dio come Padre e al tempo stesso la realtagrave che Lui egrave il Figlio venuto per far accedere chi vuole in questa comunione intima Ecco percheacute Gesugrave lungo il cammino che sta facendo verso Gerusalemme per compiere il Mistero pasquale educa i suoi discepoli laquoin disparteraquo deve prepararli a continuare nel tempo della Chiesa questa missione

Il termine laquooraraquo egrave confermato dal laquosigraveraquo con cui Gesugrave afferma che laquoSigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Teraquo Egli egrave venuto proprio

6 G Rossegrave op cit p 3937 Ivi p 394

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per manifestare la Sua εὐδοκία8 il compiacimento il volere il progetto salvifico drsquoamore

Rispetto allrsquoapocalittica qui Gesugrave afferma che la Sua attivitagrave rivelatrice avviene nel presente della storia e non solo al compi-mento di essa Egrave interessante notare che in questa circostanza Gesugrave assume il ruolo che negli scritti veterotestamentari e giudaici viene attribuita alla laquoSapienzaraquo9 Proprio questo rapporto unico tra il Fi-glio e il Padre ne fanno lrsquounico mediatore e rivelatore Il v 22 inizia con il passivo laquomi egrave stato datoraquo e termina con lrsquoinfinito laquorivelareraquo

Dopo questo rendimento di grazie nei vv 23-24 abbiamo una beatitudine e una sua motivazione laquoPoi si voltograveraquo e lrsquoespres-sione molto intensa indica che a chiunque si pone alla Sua se-quela se lo vorragrave potragrave entrare in questa comunione e diventare annunciatore del Vangelo in ogni tempo Ora i laquopiccoliraquo (cioegrave i laquodiscepoliraquo di ogni tempo) possono a partire dallrsquoascolto vivere e trasmettere queste realtagrave comunicate da Gesugrave

Il cristianesimo prende qui le distanze rispetto al giudaismo e si prepa-ra alla rottura E tuttavia sostiene di realizzare la speranza di tutto il popolo drsquoIsraele rappresentato dai suoi numerosi profeti e successivamente dai suoi re Gli uni e gli altri sono concepiti non come capi ma come antenne puntate verso il cielo Non sono stati forse i profeti a ricevere oracoli e visioni e i re (si pensi a Davide e a Salomone) colmati da Dio di talenti sapienza e scienza Egrave singolare che non si parli qui degli scribi10

I discepoli sono ora al vertice della storia di attese e promesse di Dio sono beati percheacute possono sia vedere sia ascoltare due verbi che indicano chiaramente il processo del cammino di fede Egrave tempo per gli laquoultimiraquo di porsi alla sequela del Figlio di Dio egrave questo il kairograves che entra nel krogravenos e porta la lieta notizia che Gesugrave nella sinagoga di Nazaret ha annunciato

8 Il termine ricorre in Lc 214 (laquoGloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini su cui si posa il suo favoreraquo) e nel nostro testo (cfr Mt 1126 il detto parallelo)

9 Cfr Pr 81222-31 301-3 Sap 722-81 82-8 94911 Sir 16 Gb 281-2223-27

10 F Bovon op cit pp 95-96

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

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Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 13: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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ταῦτα ἀπὸ σοφῶν καὶ συνετῶν καὶ ἀπεκάλυψας αὐτὰ νηπίοιςmiddotναὶ ὁ πατήρ ὅτι οὕτως εὐδοκία ἐγένετο ἔμπροσθέν σου

coseV ai sapientiVI e agli intelligenti e le hai rivelateVII ai piccoliVIIISigraveIX Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a TeX

V Lrsquoespressione laquoqueste coseraquo dal contesto si riferisce alla manifestazione del potere di Dio nelle opere del Figlio e soprattutto quello che sta per rivelare la comunione reciproca delle Persone in Dio che solo Gesugrave comunica a chi vuole cioegrave ai piccoli i discepoli

VI laquoEcco due categorie di persone che si atteggiano in modo contrario nei confronti del regno di Dio I primi non vanno identificati solamente con i ldquoteologirdquo del tempo di Gesugrave gli scribi e i farisei i tipici nemici di Gesugrave che pensavano di avere il monopolio della legge e perciograve della conoscenza della volontagrave di Dio ma rappresentano una categoria di persone quelli che si credono autosufficienti che non hanno bisogno della rivelazione salvifica di Gesugrave (Gv 748) che si affidano solo alla sapienza di questo mondo (cfr 1Cor 118ss) per risolvere tutti i loro problemi compreso quello della salvezza I piccoli invece sono coloro che si aprono alla salvezza come a un dono che viene dal Padre La loro caratteristica egrave la disponibilitagrave a essere donati da Dio Sono in altri termini i poveri gli umili i semplici i peccatori pentiti di cui parla il Vangelo sono lrsquoantitipo dei poveri di Jahveacute di cui ci parla lrsquoAT (cfr Sof 312)raquo (NVB 444) Il binomio laquosapienti e intelligentiraquo proviene da Dt 11315 laquoPrendete in ognuna delle vostre tribugrave uomini saggi (Haacutekaumlmicircm) perspicaci conosciuti affincheacute io li ponga alla vostra testa hellip Allora presi i capi delle vostre tribugrave uomini saggi (Haacutekaumlmicircm) e dotati di esperienza e li costituii vostri capihellipraquo

VII Notiamo il contrasto tra laquonascondereraquo e laquorivelareraquo e quello tra laquodotti e sapientiraquo e laquopiccoliraquo (impotenti) che troviamo in 1Cor 31 (laquoneonati in Cristoraquo) I piccoli laquosono gli umili gli ignoranti (in senso etimologico) i semplici i poveri (cfr Sal 188 LXX [TM 198] Pr 132) costoro non hanno competenza accademica a differenza di coloro che conoscono la Leggeraquo (M Crimella Luca p 199) Il Vangelo si rivolge non a quelli che si sentono laquonellrsquoepicaraquo agli eroi di ogni tempo ma alle persone semplici che vivono perograve in Dio Luca infatti piugrave avanti li confronta con i discepoli laquoRovesciamento di dinamica se per il giudaismo Dio si comunica-rivela ai saggi (i pii di Qumran capi di sette apocalittiche farisei e zeloti dottori della Legge in genere) per Gesugrave si egrave giagrave rivelato ai ldquopiccolirdquo i suoi i Dodici i 72 Qual egrave il contenuto di questa rivelazione Due momenti coordinati a chi Egli vuole Gesugrave manifesta di essere il ldquoFiglio dellrsquouomordquo nel disegno del Padre Egli introduce chi vuole nel progetto del Padreraquo (La Bibbia Piemme Casale Monferrato 1995 p 2461)

VIII laquoRiconoscendosi nella figura dei ldquopiccolirdquo la comunitagrave cristiana mostra di aver ca-pito il capovolgimento operato dalla rivelazione divina offerta qui a Gesugrave e da Gesugrave Il Figlio stesso che afferma di aver ricevuto tutto dal Padre (v 22) egrave Lui pure uno di questi bambini Non porta forse il titolo di ldquofigliordquo Senza la coscienza di essere ldquofigliordquo con la minuscola non sarebbe il ldquoFigliordquo con la maiuscolaraquo (F Bovon Luca vol 2 p 91)

IX laquoAudace lrsquoorante osa risalire dagli atti di Dio (ldquoTu hai svelatordquo) allrsquointenzione divina (εὐδοκία il ldquocompiacimentordquo) dal percepibile allrsquoinconoscibile di Dio Il detto (v 21d) ha un sapore liturgico somiglia a un responsorio o a unrsquoantifona Ecco quindi che il testo si puograve leggere a morsquo di dialogo come se un secondo credente rispondesse al primo proseguendo il rendimento di grazie Del resto la frase egrave cronologicamente al secondo posto Bisogna immaginare un profeta cristiano che in preghiera sottolinea con queste parole lrsquoascolto del primo detto ossia del rendimento di grazie (v 21bc) Questo responsorio esprime innanzitutto unrsquoadesione un sigrave il segno di un accordo Questa convergenza dei convincimenti viene in seguito resa esplicita (ὅτι egrave qui un ldquocherdquo o un ldquoin realtagraverdquo invece di un ldquopercheacuterdquo o di un ldquoinfattirdquo) Il commento riespone il primo detto in altri termini la rivelazione ai piccoli intesa qui anche come un avvenimento (ἐγένετο) egrave definita soprattutto quale affermazione del disegno salvifico di Dioraquo (F Bovon Luca vol 2 p 93)

X laquoCosigrave egrave piaciuto a Teraquo lett laquoCosigrave ci fu compiacimento in Tua presenzaraquo La TOB traduce laquoEgrave cosigrave che Tu hai disposto nella Tua benevolenzaraquo Luca vuole affermare che

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22 πάντα μοι παρεδόθη ὑπὸ τοῦ πατρός μου καὶ οὐδεὶς γινώσκει τίς

Tutto (ogni cosa)XI mi egrave stato donatoconsegnatoXII dal PadreXIII mio e nessuno conosceXIV

ἐστιν ὁ υἱὸς εἰ μὴ ὁ πατήρ καὶ τίς ἐστιν ὁ πατὴρ εἰ μὴ ὁ υἱὸς καὶ ᾧ ἐὰν βούληται ὁ υἱὸς ἀποκαλύψαι

chi egrave il Figlio se non il Padre neacute chi egrave il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

23 Καὶ στραφεὶς πρὸς τοὺς μαθητὰς κατ᾽ ἰδίαν εἶπενmiddot μακάριοι οἱ ὀφθαλμοὶ οἱ βλέποντες ἃ βλέπετε

Poi si voltograveXV verso i discepoli li prese a parte e disse laquoBeatiXVI gli occhi che vedono tutte queste cose

il piano di Dio la Sua benevolenza egrave a favore dei laquopiccoliraquo come lrsquoevangelista ha imparato dal suo maesto Paolo il quale in 1Cor 118-31 inneggia a Dio come Colui che si rivolge ai deboli e non ai forti di questo mondo

XI Stando al contesto lrsquoespressione laquoqueste coseraquo egrave in relazione con laquooraraquo egrave cioegrave la rivelazione che Gesugrave opera in fatti e parole e la comunione intima con il Padre nella forza dello Spirito tutto questo piano di salvezza egrave dono di rivelazione e non capacitagrave umana di comprensione laquoCon J Jeremias possiamo distinguere il tema (22a) lo sviluppo (22b) e la conclusione (22c) Il tema egrave la rivelazione totale del Padre al Figlio dunque non potere (exousia cfr Mt 2818) ma rivelazione Il verbo greco paradidomi denota la trasmissione di un insegnamento o di una tradizioneraquo (NVB 444)

XII Questo passivo indica che il Padre egrave la fonte e il Figlio egrave lrsquounico mediatoreXIII Il termine laquoPadreraquo ricorre 2x nei vv iniziali 21-22 laquoldquoPadrerdquo e ldquoFigliordquo sono

termini che rimandano a una profonda intimitagrave e a una straordinaria conoscenza fra lrsquouno e lrsquoaltro Per questo il Figlio puograve rivelare il Padre in un modo tutto speciale La relazione qui descritta rimanda alla piena conoscenza che di Dio aveva Gesugraveraquo (M Crimella Luca pp 198-199)

XIV laquoUn linguaggio relazionale cosigrave esplicito egrave inconsueto nei Sinottici men-tre invece si trova molto piugrave spesso in Giovanni (cfr 335 729 1014-15 133 1722529) Il logion di Luca egrave simile a quello di Mt 1117raquo (LT Johnson op cit p 152) laquoLo sviluppo del tema egrave in forma binaria e ha carattere giovanneo Qui Gesugrave manifesta chiaramente la coscienza della sua divinitagrave vi egrave una perfetta comunione di vita e un totale scambio di beni tra il Padre e il Figlio Questa realtagrave perograve diventa oggetto di rivelazione e strumento di salvezza il Figlio ci dona la conoscenza del Padre e noi possiamo avere un concetto esatto del Padre solo attra-verso la rivelazione che ce ne fa il Figlio I due termini conoscenza e Figlio vanno considerati in senso giovanneo la conoscenza indica una relazione personale (cfr Gv 173) lrsquouso assoluto di Figlio egrave proprio del quarto Vangelo (nei Sinottici ricorre solo in Mc 1332)raquo (NVB 444)

XV Il verbo laquovoltarsiraquo in Luca appare 7x e ha sempre Gesugrave come soggetto 79 (Gesugrave egrave meravigliato della fede del centurione e lo indica alle folle) 744 (Gesugrave si rivolge verso la peccatrice ma parla a Simone gli cambia prospettiva) 955 (Gesugrave rimprovera Giaco-mo e Giovanni che vogliono punire i Samaritani) 1023 (si rivolge ai discepoli) 1425 (rivolto alle folle pone le condizioni della sequela) 2261 (egrave lo sguardo di Gesugrave su Pietro che ha tradito) 2328 (lungo la via dolorosa Gesugrave si rivolge a una grande moltitudine di persone e alle donne) Il verbo dunque non egrave laquoredazionaleraquo come qualche autore afferma ma esprime lrsquointervento di Cristo che perdona stimola chiede afferma il Suo voltarsi opera una trasformazione su coloro a cui si rivolge

XVI Gesugrave dichiara la beatitudine di chi sa riconoscere qui e ora la presenza del Padre negli avvenimenti che caratterizzano la vita terrena di Lui e dei suoi discepoli

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24 λέγω γὰρ ὑμῖν ὅτι πολλοὶ προφῆται καὶ βασιλεῖς ἠθέλησαν ἰδεῖν ἃ ὑμεῖς βλέπετε καὶ οὐκ εἶδαν καὶ ἀκοῦσαι ἃ ἀκούετε καὶ οὐκ ἤκουσαν

Vi dico infatti che molti profetiXVII e re hanno desiderato vedere quello che voi vedete ma non lrsquohanno visto ascoltareXVIII quello che voi ascoltate ma non lrsquohanno ascoltatoraquo

25 Καὶ ἰδοὺ νομικός τις ἀνέστη ἐκπειράζων αὐτὸν λέγωνmiddot διδάσκαλε τί ποιήσας ζωὴν αἰώνιον κληρονομήσω

Ed ecco un certo dottoreXIX della Legge si alzograve per metterlo alla provaXX Maestro che cosa devo fare per ereditareXXI la vita eterna

(cfr Lc 1256) in essi infatti sta nascosta e operante la realtagrave lungamente desiderata dai profeti Egrave nellrsquooggi della salvezza propostaci da Cristo nella Chiesa (ecco un altro motivo per cui Luca ha scritto gli Atti degli Apostoli) che noi possiamo fare nostra questa beatitudineraquo (NVB 444-445) laquoQuesto egrave il settimo macarismo che abbiamo nel Vangelo (cfr 145 62021[2x]22 723) Qui lrsquoaccento egrave posto sul vedere nei vv 24 e 28 invece egrave sullrsquoascoltare Ci richiama alla mente 818 ldquoFate attenzione dunque a come ascoltaterdquoraquo (LT Johnson op cit p 152) laquoBeatitu-dine rivolta ai suoi in disparte essi sono i testimoni privilegiati dellrsquointervento escatologico di Dio avviato in Gesugrave Luca trae una conclusione alla catechesi del Maestro Insiste sul vedere ma anche sullrsquoascoltare che ha giagrave altrove indicato come veicolo di salvezza (cfr 421)raquo (La Bibbia Piemme 2461)

XVII I profeti sono stati chiamati e inviati ad annunciare la salvezza ma neacute essi neacute i potenti (cioegrave i re) potranno vedere e ascoltare le rivelazioni del Figlio di Dio Continua come prima al v 21 la contrapposizione tra i potenti del mondo e i piccoli del Vangelo

XVIII laquoMentre nellrsquoattesa giudaica si esprimeva solo lrsquoatto del vedere Gesugrave vi aggiunge quello dellrsquoudire percheacute nella sua predicazione questo implica lrsquoaccet-tazione della proposta di salvezza (cfr 722)raquo (NVB 445)

XIX Il termine νομικός ricorre in Luca 6x (730 1025 11454652) e vuol dire sempre laquostudioso della Leggeraquo laquoIn greco classico νομικός egrave un aggettivo (cfr Tt 39) mentre nellrsquounica occorrenza della Settanta egrave sostantivo e si riferisce al ldquoperito della Toragraverdquo Eleazaro (4Maccabei 54) Tipico termine di Luca rimanda a una categoria di persone specializzate nella conoscenza della Leggeraquo (M Crimella op cit p 200)

XX Il verbo ἐκπειράζω ricorre in Lc 412 a proposito della prova a cui egrave sot-toposto Gesugrave da parte del diavolo ed egrave contenuto nella citazione di Dt 616 Nel nostro testo il verbo assume subito lrsquointenzione ostile della domanda tesa a tendere un tranello a Gesugrave chiamato laquoMaestroraquo (διδάσκαλος)

XXI laquoLa stessa domanda ricorre in seguito in Lc 1818 e nei passi paralleli di Mt 1929 e Mc 1017 Questa combinazione di termini non si trova nella Torah Lrsquoldquoereditagraverdquo (klēronomia) promessa al popolo egrave la terra (Gn 284 Dt 18 212 41 cfr At 75) Il LXX Sal 155 dice che il Signore egrave lrsquoereditagrave del salmista e il LXX Sal 3618 parla di unrsquoereditagrave eterna (cfr anche Est 47) ma questa non egrave legata alla ldquovita eternardquo In LXX Dn 122 drsquoaltra parte i giusti risorgeranno alla ldquovita eternardquo Nel NT lrsquoidea di una ldquoereditagrave eternardquo si trova solo in Eb 915 che perograve si rifagrave a 1Pt 14 ma la nozione di ldquovita eternardquo ricorre frequente (cfr ad esempio Rm 27 521 622-23 Gal 68 Gd 21 e in particolare Gv 315-16) Negli altri Sinottici si trova soltanto una volta ma Luca la usa ancora in 181830 At 134648raquo (LT Johnson

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26 ὁ δὲ εἶπεν πρὸς αὐτόνmiddot ἐν τῷ νόμῳ τί γέγραπται πῶς ἀναγινώσκεις

Gli disse Che cosaXXII sta scritto nella legge Come leggi

27 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπενmiddot ἀγαπήσεις κύριον τὸν θεόν σου ἐξ ὅλης [τῆς] καρδίας σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ ψυχῇ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ ἰσχύϊ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ διανοίᾳ σου καὶ τὸν πλησίον σου ὡς σεαυτόν

Rispose Amerai il Signore tuo DioXXIII con tutto il tuo cuoree con tutta la tua anima e con tutte le tue forze e con tutta la tua mente eil tuo prossimo come te stesso

28 εἶπεν δὲ αὐτῷmiddot ὀρθῶς ἀπεκρίθηςmiddot τοῦτο ποίει καὶ ζήσῃ

Gli disse Hai risposto rettamenteXXIV farsquo questo e vivrai

op cit p 155) Cosa vuol dire lrsquoesperto della Legge Egli chiede cosa deve fare per ottenere il premio della comunione definitiva con Dio percheacute spesso i Giudei avevano paura di osservare la Legge senza ottenerne il premio Egrave una domanda che ci si fa anche oggi

XXII In perfetto metodo rabbinico Gesugrave risponde con una contro-domanda addirittura doppia laquoChe cosahellip Comeraquo Evidentemente da interrogato diventa interrogante e inverte i ruoli egrave la sua grande abilitagrave educativa spostando sempre tutto dal piano teorico a quello pratico

XXIII laquoCon leggere varianti nelle proposizioni Luca qui riproduce sostan-zialmente LXX Dt 65 aggiungendo la frase ldquoe con tutta la tua mente (dianoia)rdquoraquo (LT Johnson op cit p 155) Alla citazione di Dt 65 egrave aggiunto il testo di Lv 1918 La versione di Luca si differenzia dagli altri Sinottici percheacute unisce i due comandamenti in uno solo laquoGesugrave vuole mettere a fuoco attraverso la conoscenza e la sapienza di uno scriba il cuore della Legge amerai Dio (Dt 65) e amerai il tuo prossimo come te stesso (Lv 1918) La Legge mosaica egrave buona se Gesugrave com-menta laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo Attendibile segno di tensione tra protocristianesimo e sinagoga segno di una deplorevole dissociazione tra amore di Dio e del prossimo egrave lrsquoimmediato collegamento di Lv 1918 a Dt 65 per Luca i due valori sono inscindibiliraquo (La Bibbia Piemme cit p 2461)

XXIV Lrsquoavverbio ὀρθῶς ricorre in Lc 735 (il sordo κωφός balbuziente μογι-λάλος) dunque un sordastro 743 (Simone il fariseo ha giudicato bene) 1028 2021 (i dottori della Legge e i capi dei sacerdoti affermano che Gesugrave parla e in-segna rettamente)

XXV Puograve essere sostantivo oppure avverbio nel primo caso abbiamo laquoE chi egrave il mio prossimoraquo nel secondo il senso egrave laquoE chi egrave vicino a meraquo A motivo della vicinanza della citazione della posizione del pronome personale μου e del ritmo del dialogo sembra piugrave opportuna la scelta del termine come sostantivo

XXVI Il dottore della Legge laquovuole giustificare la domanda che ha posto non voleva solo tentare Gesugrave (in questo caso sarebbe stata troppo ovvia la risposta da dare) ma richiedeva un concetto piugrave chiaro di prossimoraquo (NVB 446) Egli perograve si muove sempre su un ambito teorico senza mettersi in gioco egrave il classico intellettuale che discutehellip ma non fa

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29 ὁ δὲ θέλων δικαιῶσαι ἑαυτὸν εἶπεν πρὸς τὸν Ἰησοῦνmiddot καὶ τίς ἐστίν μου πλησίονXXV

Ma quegli volendo giustificarsiXXVI disse a Gesugrave E chi egrave il mio prossimoXXVII

30 Ὑπολαβὼν ὁ Ἰησοῦς εἶπεν ἄνθρωπός τις κατέβαινεν ἀπὸ Ἰερουσαλὴμ εἰς Ἰεριχὼ καὶ λῃσταῖς περιέπεσεν οἳ καὶ ἐκδύσαντες αὐτὸν καὶ πληγὰς ἐπιθέντες ἀπῆλθον ἀφέντες ἡμιθανῆ

ReplicandoXVIII Gesugrave disseUn (certo) uomoXXIX scendeva da Gerusalemme a GericoXXX e incappograve nei brigantiterroristiXXXI i quali dopo averlo spogliato e percosso se ne andarono abbandonandolo mezzo morto

31 κατὰ συγκυρίαν δὲ ἱερεύς τιςXXXII Ma per caso un (certo) sacerdote

XXVII laquoPer Lv 1918 ldquoil prossimordquo sono ldquoi figli del Tuo popolordquo (ossia gli altri Israeliti) Piugrave avanti in Lv 1933-34 questo viene esteso ai ger (ldquostranierirdquo) residenti sul territorio Dato che nella traduzione dei LXX ger egrave reso con prosēlytos (ldquoproseli-tirdquo) questo atteggiamento di amore era alquanto ristretto Tra i gruppi settari come quello di Qumran la distinzione tra lrsquoamore verso i figli della luce e qualsiasi altra persona era assoluta (cfr 1Qs 19-10) Tra i farisei si discuteva molto sui rapporti che potevano intercorrere con i non-Giudei come ad esempio m Abodah Zarah 11 21-2 49-10raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXVIII In Lc 743 (Simone il fariseo risponde a Gesugrave) 1030 (Gesugrave riprende il discorso per esplicare ancora meglio cosa Egli intenda perograve non offre una motivazione razionale bensigrave usa una parabola per catturare lrsquoascoltatore e capovolgere il suo punto di vista In questo senso le parabole non solo sono un ottimo strumento pedagogico ma diventano lrsquoespressione per rovesciare le proprie convinzioni e aprire un nuovo orizzonte di vita laquoGesugrave accoglie la domanda nella misura in cui la comprende bene Tali sembrano essere qui le due sfumature del verbo ὑπολαμβάνω ldquoaccogliererdquo e ldquocomprendererdquo che srsquoincontrano nei dialoghi sia giudaici che greciraquo (F Bovon op cit p 109)

XXIX Dal contesto sembrerebbe che sia un giudeo percheacute forse dopo aver preso parte al culto sta scendendo da Gerusalemme collocata a circa 850 m slm verso Gerico la cui oasi egrave a circa -240m slm il dislivello egrave notevole Il percorso pietroso e arido egrave di circa 27 km

XXX laquoGerico era sede di sacerdoti e leviti Riccorrendo la loro settimana di servizio al tempio salivano a Gerusalemme Alla vista del malcapitato devono scegliere tra lui morente e Lv 211 che prescrive di evitare ogni contatto con cadaveri o uomini morentiraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XXXI Il termine greco λῃστής ricorre in Lc 103036 (il nostro testo) 1946 (Gesugrave rimprovera di aver reso il Tempio covo di ladroni) 2252 (Gesugrave rimprovera i capi dei sacerdoti i capitani del Tempio e gli anziani per averlo considerato un briganteterrorista laquoIl termine lēstēs egrave usato da Giuseppe per bande organizzate di ladroni di strada che rendevano il viaggiare pericoloso (cfr Giuseppe La guerra giudaica 2228-230)raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXII laquoIl pronome indefinito tis usato per ciascuno dei personaggi del racconto indica che essi rappresentano le rispettive categorie I sacerdoti e i leviti pur non facendo parte dellrsquoaristocrazia facoltosa rappresentavano simbolicamente la classe dirigente (cfr ad esempio 1QS 18ss 51-4) Erano soggetti a restrizioni di puritagrave legale che limitavano i loro contatti con gli altri Ciograve che il racconto vuol dimo-

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κατέβαινεν ἐν τῇ ὁδῷ ἐκείνῃκαὶ ἰδὼν αὐτὸν ἀντιπαρῆλθενmiddot

scendeva per quello strada e avendolo vistoXXXIII passograve oltreXXXIV dal lato opposto (= passare senza fermarsi nonostante abbiano visto)

32 ὁμοίως δὲ καὶ Λευίτης [γενόμενος] κατὰ τὸν τόπον ἐλθὼν καὶ ἰδὼνἀντιπαρῆλθεν

Allo stesso modo anche un levita giunto sul posto e avendolo vistopassograve oltre dal lato opposto

33 Σαμαρίτης δέ τις ὁδεύωνXXXV ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν

Invece un (certo) samaritanoXXXVI che passava per la strada giunse accantoXXXVII a lui

strare non egrave un contrasto tra i Giudei e i Samaritani a vantaggio di questi ultimi ma un contrasto tra quelli che sono ufficialmente riconosciuti come appartenenti al popolo e quelli che non lo sonoraquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXIII laquoEgrave probabile che il sacerdote abbia finito il proprio servizio e rientri a casa Invece di unire lrsquoamore del prossimo col servizio di Dio trascura la misericordia com-plemento obbligato della pietagrave Lo stesso vale per il levita altro officiante del tempio di rango inferiore Luca li considera imperdonabili percheacute dopo aver visto (ἰδὼν vv 31 e 32) hanno entrambi chiuso gli occhi Non srsquoincontrano col ferito si allontanano diventano inesistenti morti al presente trattenuti dal loro passato condizionati da regole rituali e da pulsioni egoiste Sono passati senza fermarsiraquo (F Bovon op cit p 111)

XXXIV laquoIl senso di questo verbo (ἀντιπαρέρχομαι) raro non egrave evidente poicheacute una delle preposizioni suggerisce il passare oltre (παρά) e lrsquoaltra un camminare di fronte o contro (ἀντί)raquo (ivi n 10 111) laquoAlla lettera ldquoFece un giro intorno a lui e passograve oltrerdquo Luca per mezzo del verbo ἀντιπαρέρχομαι dagrave corpo alla scelta del ministro di culto dal punto di vista fraseologico infatti il preverbio ἀντί sottolinea la distanza fra il sacerdote e lrsquoanonimo passante (cfr anche il v 32)raquo (M Crimella op cit p 201)

XXXV Il verbo egrave hapx legomenon nel NT e richiama il sostantivo ὁδός via che ricorre in Luca 20x 17679 244 345 727 8512 9357 10431 116 1258 1423 1835 1936 2021 243235

Questo termine indica una persona che egrave per la via che compie un cammino Da 957 in poi Gesugrave compie la sua via verso il mistero pasquale cfr E Della Corte Solidarietagrave con Cristo solidarietagrave con gli uomini La conversione a uno stile di vita cristia-no e quindi solidale il cammino del credente nel grande inserto lucano (Lc 951-1946) laquoPresenza Pastoraleraquo 4-5 (1999) pp 27-60 Fin dallrsquoinizio il personaggio egrave dunque presentato in forte sintonia con il Cristo stesso che ha iniziato il suo viaggio decisivo

XXXVI laquoQuesta identificazione acquista tanta piugrave forza se si considera lrsquoostilitagrave mostrata dai Samaritani contro il ministero stesso di Gesugrave giagrave accennato in 953 Un altro Samaritano egrave descritto in modo positivo in 1716 e la missione in Samaria segna unrsquoimportante tappa nella diffusione del lieto messaggio negli Atti (18) riportando in quella regione un notevole successo (At 81-14 931153)raquo (LT Johnson op cit p 156) laquoSecoli di meditazione devota hanno offuscato la nostra capacitagrave di percepire lrsquoostilitagrave che contrapponeva Giudei e Samaritani Dopo lrsquoesilio babilonese i Samaritani si erano opposti alla restaurazione di Gerusalemme e nel II

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καὶ ἰδὼν ἐσπλαγχνίσθη e avendolo visto ne provograve compassioneviscere di misericordiaXXXVIII

34 καὶ προσελθὼν κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτοῦ ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ ἴδιον κτῆνος ἤγαγεν αὐτὸν εἰς πανδοχεῖονXXXIX καὶ ἐπεμελήθη αὐτοῦ

fattosi vicinoXL gli fasciograve le ferite versandovi olio e vinoe caricatolo sulla sua cavalcatura lo portograve alla locanda esi prese cura di lui

sec aC avevano collaborato con i sovrani siriani nelle guerre contro i Giudei Nel Siracide (5025-26) che risale al 200 aC si dice che i Samaritani ldquonon sono neppure una nazionerdquo e nel 128 aC il sommo sacerdote giudeo bruciograve il tempio Samaritano sul monte Garizim Allrsquoinizio del I sec dC durante la Pasqua i Samaritani sparsero le ossa di un cadavere nel tempio contaminandolo e impedendo la celebrazione della festivitagraveraquo (JR Donahue Il Vangelo in parabola Brescia 2016 pp 122-123)

XXXVII Notiamo la differenza tra i tre personaggi il sacerdote e il levita passano laquooltreraquo (antiparagrave-) mentre il Samaritano passa laquoaccantoraquo (katagrave) Luca nota con molta finezza questo particolare lrsquointeresse del Samaritano inizia proprio con il laquopassare accantoraquo invece che laquooltreraquo

XXXVIII Lrsquoevangelista Luca usa questo verbo in 713 (episodio della peccatrice) 1033 1520 (il padre lo vide e ne ebbe compassione) Non ricorre negli Atti degli Apostoli laquoIl verbo ha una radice che richiama le interiora (τὰ σπλάγχνα) cioegrave i sentimenti piugrave profondi In Luca caratterizza lrsquointensa emozione di Gesugrave di fronte alla donna vedova che ha perso lrsquounico figlio (713) inoltre lrsquoevangelista utilizza lo stesso verbo per esprimere lo slancio del padre allorcheacute vede il figlio prodigo che si sta avvicinando a casa (1520)raquo (M Crimella op cit p 201) laquoEgrave significativo che per parlare di compassione e di misericordia lrsquoAntico Testamento adoperi il termine raHaacutemicircm Tale termine deriva da reHem cioegrave grembo materno con esso possono essere indicate anche le viscere di un essere umano che tanto nellrsquoAntico quanto nel Nuovo Testamento sono considerate la sede dei sentimentiraquo (E Della Corte Mi sono legato a voi Le persone consacrate luce del Regno Roma 2015 p 141) Uno dei vertici della misericordia dellrsquoAT egrave il testo di Os 111-11 nel quale al v 8 si dice laquoMi dagrave un tuffo il cuore mi si sommuovono le viscereraquo (μετεστράφη ἡ καρδία μου ἐν τῷ αὐτῷ συνεταράχθη ἡ μεταμέλειά μου nel quale troviamo il termine μεταμέλεια che appartiene allrsquoambito semantico del verbo citato da Lc 103435 prendersi cura che compare nel NT in 1tm 35 con una chiara valenza affettiva e pastorale di cura)

XXXIX Letteralmente questo termine significa laquoil luogo accogliente per tuttiraquo Il termine πανδοχεύς al v 36 significa allora laquolrsquoonni-accoglienteraquo

XL Il verbo προσέρχομαι in Luca ha qui come soggetto il Samaritano e in 714 lo stesso Gesugrave che si accosta alla bara del giovinetto morto e lo tocca sono gli episodi che rivelano lrsquoamorevole accostarsi e il prendersi cura e in entrambi i casi egrave donata la Vita

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35 καὶ ἐπὶ τὴν αὔριον ἐκβαλὼν ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ καὶ εἶπενmiddot ἐπιμελήθητιXLI αὐτοῦ καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς ἐγὼ ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με ἀποδώσω σοι

E il giorno dopo estrasse due denarie li diede allrsquoalbergatore dicendoPrenditi cura di lui e se spenderai qualcosa in piugrave te lo pagherograveal mio ritorno

36 τίς τούτων τῶν τριῶν πλησίον δοκεῖ σοι γεγονέναι τοῦ ἐμπεσόντος εἰς τοὺς λῃστάς

Chi di questi tre pensi si sia stato prossimoXLII a colui che incappograve nei briganti

37 ὁ δὲ εἶπενmiddot ὁ ποιήσας τὸ ἔλεος μετ᾽ αὐτοῦ εἶπεν δὲ αὐτῷ ὁ Ἰησοῦςmiddot πορεύου καὶ σὺ ποίει ὁμοίως

Disse Chi ha fattoXLIII compassione con lui Allora Gesugrave gli disse Mettiti in camminoXLIV e anche tu farsquo lo stesso

XLI laquoEgrave sorprendente vedere come per parlare dellrsquoincarico affidato allrsquoalbergatore Luca adoperi lo stesso verbo (ἐπιμελέομαι epimeleacuteomai curare aver cura) con cui nel v 34b aveva riassunto lrsquoazione esemplare del Samaritano Lrsquoalbergatore deve adesso proseguire esattamente quanto il Samaritano aveva fatto con il bisognoso Drsquoimportanza decisiva non egrave la persona o lrsquoistituzione via via operante bensigrave soltanto il bene del ferito In questrsquoultima parte possiamo vedere un certo apice narrativo nel fatto che soltanto qui nel corso di tutta la parabola si ricorre al discorso diretto Inoltre lrsquoincarico di prendersi cura egrave formulato allrsquoimperativo (ἐπιμελήθητι epimelecircthecircti abbi cura di lui) cosiccheacute qui abbiamo il corrispettivo interno alla parabola dei due imperativi di Gesugrave sul piano della discussione (v 28 ldquoFarsquo questordquo v 37 ldquoVarsquo e anche tu farsquo cosigraverdquo)raquo (R Zimmermann Compendio delle parabole di Gesugrave Brescia 2011 pp 847-848)

XLII laquoGesugrave trasforma la questione da un obbligo legale (chi merita il mio amore) a un atto di altruistica donazione (a chi posso dimostrare di essere il pros-simo) e di questo il tanto disprezzato Samaritano diventa un modello moraleraquo (LT Johnson op cit p 156)

XLIII laquoLa risposta del legista congiunge lrsquointerno con lrsquoesterno ossia il sentimento (τὸ ἔλεος ldquola misericordiardquo) con lrsquoazione (ὁ ποιήσας ldquochi ha agitordquo) sottolinea anche la relazione (μετ᾽αὐτοῦ ldquocon luirdquo ldquonei suoi confrontirdquo) Lrsquoevoluzione del legista continua prima polemico (v 25) poi riservato (v 29) si egrave impegnato in una relazione con Gesugrave (v 37a) La sua risposta verbale rischia proprio di diventare pratica (v 37b) Il legista e Gesugrave si sono infine trovati drsquoaccordo Grazie alla pedagogia del maestro il discepolo si egrave evoluto Ha capito la nuova definizione di prossimo alla quale Gesugrave voleva condurlo Quello che era un problema per i rabbi del tempo (quale estensione dare alla nozione di prossimo) riceve qui una risposta che non egrave stata dettata ma si egrave imposta alla riflessione dialogante e credente Con il suo affetto e la sua discrezione Gesugrave ha saputo divenire il prossimo del legistaraquo (F Bovon op cit p 114) Bovon parla di laquonuova definizioneraquo mentre Gesugrave opera uno spostamento dal piano teorico a quello pratico portando a comprendere che laquoil fareraquo riguarda il proprio modo di diventare laquoprossimoraquo nellrsquoamore Non basta sapere laquoche cosaraquo dice la Legge neacute saperla leggere se non la si vive

XLIV Luca usa molte volte questo verbo πορεύομαι e sono interessanti queste citazioni in 78 per ben 2x nellrsquoepisodio del centurione indica un laquoandaremettersi

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38Ἐν δὲ τῷ πορεύεσθαι αὐτοὺς αὐτὸς εἰσῆλθεν εἰς κώμην τινά γυνὴ δέ τις ὀνόματι Μάρθα ὑπεδέξατο αὐτόν

Ora mentre essi erano in camminoXLV avvenne che egli entrograve in un villaggioXLVI e una certa donna di nome Marta lo ricevetteXLVII (in casa sua)

in camminoraquo per eseguire un comando in 750 Gesugrave comanda alla peccatrice di laquoandare in paceraquo cioegrave drsquoora in poi di non peccare piugrave nella propria vita in 814 si richiama il rischio che lungo il cammino i piaceri le ansie e le ricchezze possano soffocare la vita (parabola del seme) in 848 Gesugrave lo dice allrsquoemorroissa come prima lrsquoaveva detto alla peccatrice in 95152535657 il verbo indica il cammino che Gesugrave sta facendo verso Gerusalemme per vivere il Mistero pasquale e lo fa con decisione (951) 1037 egrave il nostro testo e subito dopo il verbo serve da aggancio con il terzo quadro del trittico laquomentre erano in camminoraquo In 1331-33 crsquoegrave un richiamo del viaggio iniziato in 951 e la valenza egrave sempre quella pasquale In 154 egrave il pastore che si mette in cammino per cercare la pecora perduta in 1515 il figlio minore degrada fino a laquoincollarsiraquo a un pagano e a pascolare i porci in 1518 il giovane si mette in cammino per tornare a casa del padre percheacute ha fame In 1719 Gesugrave ordina al lebbroso Samaritano di andare in pace In Lc 1912 Gesugrave egrave colui che deve andare a prendere la dignitagrave regale 1928 (Egli precede verso Gerusalemme) 1936 (lrsquoentrata finalmente a Gerusalemme) Come si puograve notare il verbo ha un senso profondo e indica un laquocamminoraquo che prende tutta la persona e il modello egrave Gesugrave La stessa parabola che stiamo esaminando egrave definita laquoracconto esemplareraquo proprio a motivo di questa sua pregnanza

XLV laquoLe prime parole richiamano il cammino di Gesugrave verso la sua Passione e il plurale fa pensare alla componente comunitaria del viaggio ma inclusi in αὐτοὺς (ldquoessirdquo) i discepoli itineranti scivoleranno nellrsquoombra lasciando la ribalta alle persone del luogo ossia alle due donne e soprattutto ad αὐτὸς ldquoa Luirdquo cioegrave allo stesso Gesugraveraquo (F Bovon op cit pp 126-127)

XLVI laquoIl motivo del cammino verso Gerusalemme torna al v 38 Gesugrave entra in casa di due donne e insegna loro la Parola Tre annotazioni Marta e Maria si collocano forse nella tradizione di ospitalitagrave che veniva offerta ai missionari in epoca protocristiana (At 1614s Didachegrave 114-6) il fatto che non abbia problemi a entrare in casa loro riflette una mentalitagrave ellenistica non certo ebraica sorprende che abbia impartito loro il suo insegnamento dal momento che alle donne non potevano essere comunicati i segreti di Dio esse non erano ammesse alla lettura della Torah e non potevano partecipare alla liturgia sinagogale Gesugrave non fa di-scriminazioni elargisce a uomini e donne il suo amore e i suoi doni anzi accoglie le donne al seguito (82-3)raquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XLVII Luca usa solo 2x questo verbo nel nostro testo per Marta e in 196 per Zaccheo dove aggiunge anche il participio presente χαίρων Marta accoglie Gesugrave allrsquoinizio ma le azioni successive degradano man mano il valore di questo verbo iniziale

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XLVIII Per Maria Luca usa innanzitutto il verbo παρακαθέζομαι (hax legomenon nel NT e usato nella LXX) seguito dallrsquoespressione πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου per indicare una condizione discepolare laquostare seduti ai piediraquo vuol dire porsi in atteggiamento di ascolto Egrave laquola postura di un discepolo come Paolo egrave stato istruito ldquoai piedi di Gamalielerdquo (At 223) La posizione indica la devozione nei confronti del maestroraquo (M Crimella op cit p 202)

XLIX Luca usa il verbo allrsquoimperfetto indicativo per indicare un ascolto prolun-gato della Parola del Kyrios (τὸν λόγον αὐτοῦ) laquoMaria egrave attenta a ciograve che dice Gesugrave e perciograve lo accoglie cosigrave comrsquoegrave un profeta che annuncia la ldquoParola di Diordquo (811) In Luca-Atti lo stare seduti ai piedi di qualcuno indica sempre un riconoscimento della sua autoritagrave (738 83541 1716 At 43537 52 223)raquo (LT Johnson op cit p 156)

L laquoSe il verbo περισπῶμαι presenta una sfumatura peggiorativa egrave percheacute que-sta profluvie di attivitagrave comprensibile [egrave la padrona di casa] ma sproporzionata impedisce a Marta di vivere lrsquoessenziale nel momento presente Si fonda peraltro su una preoccupazione legittima ma risponde pure a unrsquoansia non conveniente Il secondo elemento πολλὴν (ldquomolteplicerdquo tradotto con ldquomoltordquo) a cui si contrap-porragrave la realtagrave ldquounicardquo (ἑνὸς tradotto con ldquouna solardquo) menzionata da Gesugrave Marta fa troppo il suo ldquoserviziordquo (διακονία) che potrebbe e dovrebbe essere positivo ne risulta pregiudicato Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quantomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spiritualiraquo (F Bovon op cit p 129)

LI laquoIl verbo περισπάομαι egrave un hax legomenon nel NT usato allrsquoimperfetto con evidente senso di durata Esso ha un duplice valore da una parte significa ldquoessere completamente occupatordquo ldquoessere fortemente sovraccaricatordquo dallrsquoaltra ldquoessere distolto distrattordquo La differenza egrave fine qui Luca volutamente gioca sulla sottile ambivalenza creando un effetto di polisemiaraquo (M Crimella op cit p 203) Egrave anche indicativo che il verbo sia seguito da questo oggetto laquodai molti servizifaccenderaquo (περὶ πολλὴν διακονίαν) per dire che queste invece di essere al servizio dellrsquoaccoglienza occupano Marta e la distraggono

LII laquoLa doppia menzione del nome fa di Marta una persona cara al Maestro Nel nome ldquoSignorerdquo che lei gli rivolge crsquoegrave familiaritagrave e considerazione Marta rap-presenta colei che ha ricevuto la Parola tra le spine ascolta la Parola ma le molte preoccupazioni la soffocano sigrave che essa non dagrave frutto Maria invece egrave colei che ha ricevuto la Parola in un terreno fertile ascolta e dagrave frutto Lrsquoepisodio descrive la

39 καὶ τῇδε ἦν ἀδελφὴ καλουμένη Μαριάμ [ἣ] καὶ παρακαθεσθεῖσα πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου ἤκουεν τὸν λόγον αὐτοῦ

Or ella aveva una sorella che si chiamava Maria la quale si pose a sedereXLVIII ai piedi del Signore e ascoltavaXLIX la Sua parola

40 ἡ δὲ Μάρθα περιεσπᾶτο περὶ πολλὴνL διακονίανmiddot ἐπιστᾶσα δὲ εἶπεν κύριε οὐ μέλει σοι ὅτι ἡ

Ma Marta tutta presa dalle molte faccendeLI si avvicinograve e disse laquoSignoreLII

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preoccupazione di Luca che vede nella sua comunitagrave un eccesso di impegno sociale a scapito dellrsquoascoltare la Parola Lrsquoinvito di Gesugrave egrave a ridimensionare quel servizio pur necessario sullrsquoessenzialeraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIII La domanda di Marta in realtagrave egrave indirettamente un atto di accusa alla sorella che a suo giudizio laquoperde temporaquo invece di collaborare (il verbo συναντι-λαμβάνομαι hapax legomenon) allrsquoaccoglienza di questo ospite cosigrave importante e familiare

LIV Non egrave laquoGesugraveraquo a rispondere a Marta ma il laquoSignoreraquo egrave un particolare molto fine con cui Luca introduce la laquochiamataraquo di Marta a cercare lrsquoessenziale senza lasciare che le preoccupazioni invadano il cuore e spengano lo spirito laquoGli uomini non devono preoccuparsi di una autorealizzazione attraverso le proprie opere percheacute Dio offre loro una ragione drsquoessere con il suo amore Superate quelle preoccupazioni le premure in senso positivo occupano armoniosamente lo spi-rito umano [cfr 1Cor 1225 2Cor 1128] [hellip] Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affanni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni si presentano allo spirito del credente come forma di servizioraquo (F Bovon op cit pp 130-131)

LV laquoNellrsquoAT vi sono solo quattro occasioni nelle quali qualcuno egrave chiamato due volte per nome Abraam (cfr Gen 2211) Giacobbe (cfr Gen 462) Mosegrave (cfr Es 34) Samuele (cfr 1Sam 310) Si tratta dunque di una chiamata di una vocazione piugrave che di un rimprovero (cfr anche 1334 ldquoGerusalemme Gerusalemmerdquo e 2231 ldquoSimone Simonerdquo)raquo (M Crimella op cit p 204) Gesugrave perciograve laquochiamaraquo Marta a vivere in modo autentico scegliendo quella laquoparte buonaraquo come ha fatto Maria per compiere ogni cosa Egrave dallrsquoascolto che nella Bibbia procede il vero cammino

LVI Il verbo μεριμνάω ricorre 5x in Luca 1041 1211 (non preoccuparsi della testimonianza da dare nei tribunali a motivo della fede) 122225 (rivolto ai disce-poli non stare in ansia per la propria vita percheacute non si egrave in grado di aggiungervi nemmeno unrsquoora) 1226 (non affannarsi per il resto)

LVII Il verbo θορυβάζω egrave hapax legomenon nel NT e laquorichiama lrsquoidea della confusione del tumulto della sommossa e quindi al passivo [presente] dellrsquoes-sere inquieto agitato preoccupato I due verbi sono da considerarsi unrsquoendiadiraquo (M Crimella op cit p 205) Il risultato di tanto affaccendarsi egrave solo quello di laquomettersi in agitazioneraquo

ἀδελφή μου μόνην με κατέλιπεν διακονεῖν εἰπὲ οὖν αὐτῇ ἵνα μοι συναντιλάβηται

queste non trsquoimporta che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire Dille dunque che mi aiutiraquoLIII

41 ἀποκριθεὶς δὲ εἶπεν αὐτῇ ὁ κύριοςmiddotΜάρθα Μάρθα μεριμνᾷς καὶ θορυβάζῃ περὶ πολλά

Ma il SignoreLIV rispondendo le disse laquoMarta MartaLV tu ti preoccupiLVI e ti inquietiLVII per molte cose

ernesto
Barra

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42 ἑνὸς δέ ἐστιν χρείαmiddot Μαριὰμ γὰρ τὴν ἀγαθὴν μερίδα ἐξελέξατο ἥτις οὐκ ἀφαιρεθήσεται αὐτῆς

ma una sola cosa egrave necessaria e Maria ha sceltoLVIII la parte buonaLIX che non le saragrave toltaraquo

2 Struttura retorica del testo

Il testo che segue egrave un tentativo di mostrare graficamente la struttura del testo evidenziando le parole e le espressioni che si richiamano Dopo ogni quadro chiarisco ed esplicito

1021 In quella ora Gesugrave ESULTOgrave nello Spirito Santo e disse-------------------------------------------------------------

laquoIO TI BENEDICO Padre Signore del cielo e della terra- che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti

e- che hai rivelato queste cose ai Piccoli

SIgrave Padre percheacute cosigrave a Te egrave piaciuto

Luca cita le tre Persone della Trinitagrave Gesugrave esulta nello Spirito Santo e benedice il Padre che egrave anche Signore del cielo e della terra

LVIII laquoMaria ha scelto bene ldquolrsquounica cosa di cui crsquoegrave bisognordquo la parte buona (cfr Sal 165 11957) In ginocchio ai piedi del Maestro Immagine della comunitagrave ecclesiale lucana orante e discente Maria viene esaltata da Gesugrave che tuttavia non egrave troppo severo con Marta in fondo lei non agisce male soltanto non ha ancora scoperto lrsquoessenziale il motore di ogni attivitagrave Maria potragrave ben fare in qualunque momento le faccende di casa Marta invece egrave rimasta indietro nellrsquoascolto della Parolaraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIX Le traduzioni spesso usano il comparativo laquomiglioreraquo dipendendo dalla Vetus latina (optimam) mentre Luca usa lrsquoaggettivo al grado semplice e sceglie ἀγαθός invece di καλός per dare la valenza morale-esistenziale alla scelta da fare ascoltare egrave davvero accogliere il Signore percheacute il Messia che viene egrave la Parola Egrave molto forte il confronto con Lc 88 dove si parla della laquoterra buonaraquo che accoglie il seme della Parola a una chiamata deve corrispondere una risposta a un dono la responsabilitagrave ad accoglierlo e farlo fruttare

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e afferma che ha nascosto per un verso e per lrsquoaltro ha rivelato Sono destinatari della rivelazione non i potenti del mondo ma i piccoli

22 Tutto mi egrave stato dato dal Padre mio

e nessuno saconosce chi egrave il Figlio se non il Padreneacute

chi egrave il Padre se non il Figlio

e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

Qui al centro della preghiera (1022) la rivelazione della mutua comunione del Padre e del Figlio aperta a coloro che sono i desti-natari di questa meravigliosa novitagrave egrave il Popolo di Dio la Chiesa a cui Luca sta trasmettendo il suo Vangelo Nel rettangolo centrale il termine laquoFiglioraquo egrave agli estremi percheacute egrave il Rivelatore mentre laquoPadreraquo egrave al centro percheacute egrave lrsquoorigine di ogni realtagrave Allrsquoinizio il verbo egrave laquomi egrave stato datoraquo e ciograve egrave lrsquooggetto del laquorivelareraquo Al centro lrsquoaffermazione che laquonessuno saconosceraquo cioegrave nessuno ha fatto esperienza di questa laquocomunione divinaraquo possibile solo grazie al Figlio Notiamo inol-tre che non si parla di laquoGesugraveraquo neacute di laquoCristoraquo percheacute sono termini funzionali ma di laquoFiglioraquo che egrave titolo essenziale

23 E volgendosi ai discepoli in disparte disse ---------------------------------------------------------------- + laquoBEATI gli OCCHI + che vedono ciograve che voi vedete24 Vi dico che molti profeti e re - hanno desiderato vedere ciograve che voi vedete

ma non lo videro ascoltare ciograve che voi ascoltate ma non lrsquoascoltaronoraquo

In questo rettangolo di senso troviamo il termine laquodiscepo-liraquo che riprende laquopiccoliraquo (contrapposti laquoai profeti e ai reraquo) e il doppio confronto con i verbi laquovedere e ascoltareraquo Gesugrave dopo aver benedetto il Padre ora dichiara laquobeatiraquo i discepoli

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(Egli) valorizza lrsquoesperienza dei suoi discepoli che godono del privilegio riservato a chi vive in prima persona il tempo messianico ormai inaugura-to con le sue opere (da cui il laquovedereraquo) e le sue parole (da cui il laquosentireraquo) Gesugrave egrave il Messia che porta a compimento le promesse da una parte vrsquoegrave stato un desiderio prolungato dallrsquoaltra un compimento gratuito e inatteso regalato ai testimoni oculari2

Nel rettangolo sotto inizia la seconda tavola del trittico Il nomikograves vuole mettere alla prova Gesugrave e alla sua domanda si sente rispondere con una contro-domanda doppia nella quale Gesugrave aggiunge il laquocomeraquo legge le Scritture Il dottore della Leg-ge risponde citando il comandamento dellrsquoamore di Dio e del prossimo Gesugrave approva e lo rimanda ad attualizzarlo per vivere la comunione eterna con Dio Non soddisfatto della risposta continua a fare domande teoriche sul laquoprossimoraquo argomento molto in voga in quel tempo nelle discussioni teologiche davanti alle quali il Cristo preferisce rispondere con una parabola

Le parabole sono al centro del Vangelo e costituiscono delle vere e proprie laquopagine aperteraquo percheacute pur con il loro laquolinguaggio inadeguatoraquo desunto dalla vita quotidiana devono esprimere qualcosa di ulteriore nessun commento potragrave mai esaurirle Esse ci costringono a pensare e ripensare il nostro rapporto di fede Per un verso gettano luce e invadono la nostra vita ma per lrsquoaltro sono oscure e velano il mistero che egrave oltre sempre piugrave al di lagrave della logica umana Ogni parabola crea uno spazio percheacute lrsquoascoltatore di ogni epoca possa liberamente comprendere e aderire allrsquoinsegnamento di Gesugrave Non basta solo una lettura esegetica o filologica piuttosto le parabole esigono una intuizione drsquoinsieme percheacute Gesugrave con la frase laquoChi ha orecchi per ascoltare ascoltiraquo introduce unrsquoeccedenza un oltre che crsquoimmette su un piano diverso e piugrave profondo al di lagrave delle semplici deduzioni3

2 M Crimella op cit p 199 3 E Della Corte Oltre la parabola Salerno 2000 pp 3-4

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25 Un dottore della Legge si alzograve per tentarlo - laquoMaestro facendo che cosa erediterograve la vita eternaraquo26 Gli disse laquoNella Legge che cosa sta scritto Come vi leggiraquo27 Rispondendo disse laquoAmerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore con tutta la tua anima con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stessoraquo28 Gli disse - laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo

29 Ma quegli volendo giustificarsi disse a GesugravelaquoE chi egrave il mio prossimoraquo

30 Gesugrave riprese e disse laquoUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappograve nei briganti

Costoro lo spogliarono lo percossero

e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto31 Per caso un sacerdote scendeva per quella medesima strada e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte32 Anche un levita giunto verso quel luogo e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte ---------------------------------------------------------------33 Un Samaritano in viaggio venne verso di lui e vedendolo nrsquoebbe compassione ---------------------------------------------------------------34 Gli si fece vicino gli fasciograve le ferite versandovi olio e vino poi caricatolo sopra il suo giumento lo portograve a un albergo e si prese cura di lui (9 azioni)35 Il giorno seguente estrasse due denari e li diede allrsquoalbergatore dicendo Prenditi cura di lui e ciograve che spenderai in piugrave te lo rifonderograve quando ritorno (7 azioni)

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36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che egrave incappato nei brigantiraquo

- 37 Quegli disse laquoChi ha fatto compassione conper luiraquo- Gesugrave gli disse laquoMettiti in cammino e farsquo lo stessoraquo

La parabola raccontata da Gesugrave egrave una

perfetta lezione di catechesi 1) per il principio dottrinale che enuncia (il primato dellrsquoamore) 2) per le implicanze pratiche che suggerisce (non crsquoegrave amor di Dio senza le opere di misericordia) 3) per il metodo adottato Gesugrave accetta la discussione e intreccia un dialogo con il suo interlocutore gli fa intuire la felicitagrave da raggiungere e gli facilita il modo di ottenerla lo loda per lrsquoesattezza delle risposte lo sollecita a cercare nelle Scritture la risposta desiderata e lo incoraggia cosigrave a fare ciograve che ha capito4

Notiamo nel testo le molte ricorrenze del verbo laquofareraquo (10252837a37b) lo stesso dottore della Legge riconosce che egrave stato prossimo laquocolui che ha fatto compassioneraquo e Gesugrave gli raccomanda di laquomettersi in cammino e fare lo stessoraquo

Le azioni del sacerdote e del levita sono le medesime mentre al centro del rettangolo grande compare la figura del Samaritano certamente non accolto dai Giudei Egli compie dapprima 9 azioni e poi una volta alla laquolocandaraquo altre 7 Il particolare del laquoritornoraquo (1035) riprende senzrsquoaltro quello dellrsquouomo di nobile famiglia che parte per andare a prendere il titolo regale e poi torna chiamando a verifica i suoi servi (Lc 1915) Crsquoegrave sotto cer-tamente il Mistero pasquale adombrato Luca ricorre spesso nel suo raccontare alle prolessi e anche alle analessi Qui abbiamo unrsquoanticipazione del Mistero pasquale Inoltre la parabola che egrave una laquopagina vivaraquo ha completamente capovolto la domanda e ha fatto comprendere che crsquoegrave una trasformazione operata da Gesugrave dal piano teorico a quello pratico dalla domanda sul prossimo a essere prossimo

4 NVB p 445

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Il laquoMettiti in camminoraquo egrave ripreso in 1038 con la notazione iniziale di Gesugrave e i suoi discepoli in cammino verso Gerusalem-me Si fermano a Betania in casa di Marta e Maria

sedutasi ai piedi del Signore ascoltava la parola di lui

38 Avvenne mentre erano in cammino entrograve in un villaggio Una donna di nome Marta accolse lui39 Aveva una sorella di nome Maria

40 In quanto a Marta era presa dai molti servizi Fermatasi disse laquoSignore non ti curi che mia sorella mi lasci sola a servire Dille dunque che venga adaiutarmiraquo

41 Rispondendo il Signore le disse laquoMarta Marta tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose 42 una sola egrave necessaria+ Maria si egrave scelta la buona parte che non le saragrave toltaraquo

Marta allrsquoinizio accoglie Gesugrave ma tutto ciograve che compie verso di Lui ha il sopravvento e laquoi molti serviziraquo e le laquomolte coseraquo la distolgono dalla laquobuona parte (τὴν ἀγαθὴν μερίδα)raquo scelta da Maria laquoUna sola egrave necessariaraquo essere come Maria cioegrave come la laquobuona terraraquo (Lc 88 τὴν γῆν τὴν ἀγαθὴν) su cui attecchisce il seme della Parola laquoUna solaraquo egrave in contrapposizione con il laquomol-toraquo di Marta Lrsquoaggettivo usato dallrsquoevangelista per la laquoparteraquo egrave specifico e indica la valenza morale del significato

Maria laquoegrave seduta ai piedi del Signore e ascoltava la Parola di Luiraquo lrsquoascolto egrave determinante nel discepolato egrave la fonte di ogni azione che segue e conduce allrsquounificazione dellrsquoagire percheacute porta alla laquosola cosa necessariaraquo Questa dimensione non saragrave tolta a Maria il verbo indica lo laquostrappareraquo il laquoportar viaraquo e ricorda il seme portato via dagli uccelli (85) dalla strada cioegrave da un terreno che non egrave accogliente quindi laquonon egrave buonoraquo A guardare bene egrave Gesugrave che accoglie Maria la quale perograve ha occhi e orecchie solo per il Maestro e dimentica di seacute pende dalla

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Parola Per lei ciograve che conta davvero egrave la presenza e la Parola che Gesugrave le offre

3 Analisi esegetica

Procediamo ora allrsquoanalisi delle tre pale del trittico iniziando da Lc 1021-24 che possiamo definire come la laquorivelazione ai piccoliraquo della comunione intra-trinitaria inclusiva poicheacute aperta a coloro ai quali il Figlio la voglia rivelare

31 La rivelazione ai νήπιος (Lc 1021-24)

Questi pochi versetti rappresentano il cuore del Vangelo lucano non solo percheacute egrave un raro caso in cui Gesugrave non parla della preghiera quanto Lui stesso prega e si rivolge al Padre ma anche e soprattutto percheacute questa rivelazione egrave fatta a ogni generazione cristiana e ne costituisce la fonte e la meta Dio ha voluto manifestarsi agli laquoim-potentiraquo percheacute i laquopoveri di Yhwhraquo sono i beneficiari del Mistero del Regno di Dio La comunione intima tra Padre e Figlio che Egli rivela a chi vuole egrave lrsquoirruzione nella storia della presenza di Dio

Spesso gli studiosi affermano che lrsquoespressione laquoIn quella stessa oraraquo si riferisce al ritorno dalla missione dei 72 discepoli dimenti-cando tuttavia che il termine laquooraraquo in Luca egrave usato come in Giovan-ni5 Luca usa molto le laquoprolessi e le analessiraquo e qui anticipa e prepara lrsquolaquooraraquo decisiva del Mistero pasquale la croce rivela lrsquointimitagrave di Dio ed egrave salvezza offerta a chi accoglie nella fede questo Mistero

Il v 21 esprime il rendimento di grazie di Gesugrave in tre tempi

21a Ti ringrazio Padre Signore del cielo e della terra21b percheacute hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli21c Sigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Te

5 Il termine ὥρα ricorre in Lc 110 238 721 1021 1212394046 1331 1417 2019 22145359 2344(2x) 2433 In corsivo le citazioni piugrave notevoli che annunciano una laquoora di salvezzaraquo

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(Gesugrave) rivolge la lode a Dio chiamato Padre probabile traduzione dellrsquoaramaico abbacirc nome col quale Gesugrave esplicitava il suo rapporto filia-le intimo e familiare cosigrave originale e unico nei confronti di Dio e nello stesso tempo lo riconosce nella sua alteritagrave di Creatore laquoSignore del cielo e della terraraquo Questo profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dio [hellip] Per il contenuto il loghion egrave del tutto originale e manifesta lrsquoimpronta tipica di Gesugrave Egli non rivela segreti esoterici sulla fine del mondo a qualche eletto ma loda il Padre per aver fatto capire proprio ai poveri ai semplici lrsquoidentitagrave e lrsquoattivitagrave di Gesugrave nella storia6

Abbiamo qui un rovesciamento operato da Gesugrave rispetto al-la letteratura sapienziale e apocalittica poicheacute ora la rivelazione non egrave donata ai maggiorenti (egrave loro nascosto) bensigrave ai laquominoresraquo ai piccoli a quelli che agli occhi del mondo non contano nulla (egrave rivelato) I due verbi nascondere e rivelare sono chiaramente usati nella tradizione sapienziale e apocalittica Crsquoegrave opposizione tra i laquopiccoliraquo e i laquosaggiraquo ed egrave questa egrave lrsquooriginalitagrave annunciata dal Figlio non piugrave i saggi devono occuparsi dei semplici per farli progredire nella conoscenza della Legge Ora piuttosto laquola rive-lazione di Dio egrave data proprio ai ldquosemplicirdquo non piugrave ai saggi e in-telligenti Inoltre questi ldquosemplicirdquo rimangono tali cioegrave ignoranti della Legge anche dopo aver ricevuto la rivelazione di ldquoqueste coserdquo Essi sono introdotti in una conoscenza e in un rapporto che supera la conoscenza della Leggeraquo7 Gesugrave rivela Dio come Padre e al tempo stesso la realtagrave che Lui egrave il Figlio venuto per far accedere chi vuole in questa comunione intima Ecco percheacute Gesugrave lungo il cammino che sta facendo verso Gerusalemme per compiere il Mistero pasquale educa i suoi discepoli laquoin disparteraquo deve prepararli a continuare nel tempo della Chiesa questa missione

Il termine laquooraraquo egrave confermato dal laquosigraveraquo con cui Gesugrave afferma che laquoSigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Teraquo Egli egrave venuto proprio

6 G Rossegrave op cit p 3937 Ivi p 394

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per manifestare la Sua εὐδοκία8 il compiacimento il volere il progetto salvifico drsquoamore

Rispetto allrsquoapocalittica qui Gesugrave afferma che la Sua attivitagrave rivelatrice avviene nel presente della storia e non solo al compi-mento di essa Egrave interessante notare che in questa circostanza Gesugrave assume il ruolo che negli scritti veterotestamentari e giudaici viene attribuita alla laquoSapienzaraquo9 Proprio questo rapporto unico tra il Fi-glio e il Padre ne fanno lrsquounico mediatore e rivelatore Il v 22 inizia con il passivo laquomi egrave stato datoraquo e termina con lrsquoinfinito laquorivelareraquo

Dopo questo rendimento di grazie nei vv 23-24 abbiamo una beatitudine e una sua motivazione laquoPoi si voltograveraquo e lrsquoespres-sione molto intensa indica che a chiunque si pone alla Sua se-quela se lo vorragrave potragrave entrare in questa comunione e diventare annunciatore del Vangelo in ogni tempo Ora i laquopiccoliraquo (cioegrave i laquodiscepoliraquo di ogni tempo) possono a partire dallrsquoascolto vivere e trasmettere queste realtagrave comunicate da Gesugrave

Il cristianesimo prende qui le distanze rispetto al giudaismo e si prepa-ra alla rottura E tuttavia sostiene di realizzare la speranza di tutto il popolo drsquoIsraele rappresentato dai suoi numerosi profeti e successivamente dai suoi re Gli uni e gli altri sono concepiti non come capi ma come antenne puntate verso il cielo Non sono stati forse i profeti a ricevere oracoli e visioni e i re (si pensi a Davide e a Salomone) colmati da Dio di talenti sapienza e scienza Egrave singolare che non si parli qui degli scribi10

I discepoli sono ora al vertice della storia di attese e promesse di Dio sono beati percheacute possono sia vedere sia ascoltare due verbi che indicano chiaramente il processo del cammino di fede Egrave tempo per gli laquoultimiraquo di porsi alla sequela del Figlio di Dio egrave questo il kairograves che entra nel krogravenos e porta la lieta notizia che Gesugrave nella sinagoga di Nazaret ha annunciato

8 Il termine ricorre in Lc 214 (laquoGloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini su cui si posa il suo favoreraquo) e nel nostro testo (cfr Mt 1126 il detto parallelo)

9 Cfr Pr 81222-31 301-3 Sap 722-81 82-8 94911 Sir 16 Gb 281-2223-27

10 F Bovon op cit pp 95-96

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

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Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 14: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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22 πάντα μοι παρεδόθη ὑπὸ τοῦ πατρός μου καὶ οὐδεὶς γινώσκει τίς

Tutto (ogni cosa)XI mi egrave stato donatoconsegnatoXII dal PadreXIII mio e nessuno conosceXIV

ἐστιν ὁ υἱὸς εἰ μὴ ὁ πατήρ καὶ τίς ἐστιν ὁ πατὴρ εἰ μὴ ὁ υἱὸς καὶ ᾧ ἐὰν βούληται ὁ υἱὸς ἀποκαλύψαι

chi egrave il Figlio se non il Padre neacute chi egrave il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

23 Καὶ στραφεὶς πρὸς τοὺς μαθητὰς κατ᾽ ἰδίαν εἶπενmiddot μακάριοι οἱ ὀφθαλμοὶ οἱ βλέποντες ἃ βλέπετε

Poi si voltograveXV verso i discepoli li prese a parte e disse laquoBeatiXVI gli occhi che vedono tutte queste cose

il piano di Dio la Sua benevolenza egrave a favore dei laquopiccoliraquo come lrsquoevangelista ha imparato dal suo maesto Paolo il quale in 1Cor 118-31 inneggia a Dio come Colui che si rivolge ai deboli e non ai forti di questo mondo

XI Stando al contesto lrsquoespressione laquoqueste coseraquo egrave in relazione con laquooraraquo egrave cioegrave la rivelazione che Gesugrave opera in fatti e parole e la comunione intima con il Padre nella forza dello Spirito tutto questo piano di salvezza egrave dono di rivelazione e non capacitagrave umana di comprensione laquoCon J Jeremias possiamo distinguere il tema (22a) lo sviluppo (22b) e la conclusione (22c) Il tema egrave la rivelazione totale del Padre al Figlio dunque non potere (exousia cfr Mt 2818) ma rivelazione Il verbo greco paradidomi denota la trasmissione di un insegnamento o di una tradizioneraquo (NVB 444)

XII Questo passivo indica che il Padre egrave la fonte e il Figlio egrave lrsquounico mediatoreXIII Il termine laquoPadreraquo ricorre 2x nei vv iniziali 21-22 laquoldquoPadrerdquo e ldquoFigliordquo sono

termini che rimandano a una profonda intimitagrave e a una straordinaria conoscenza fra lrsquouno e lrsquoaltro Per questo il Figlio puograve rivelare il Padre in un modo tutto speciale La relazione qui descritta rimanda alla piena conoscenza che di Dio aveva Gesugraveraquo (M Crimella Luca pp 198-199)

XIV laquoUn linguaggio relazionale cosigrave esplicito egrave inconsueto nei Sinottici men-tre invece si trova molto piugrave spesso in Giovanni (cfr 335 729 1014-15 133 1722529) Il logion di Luca egrave simile a quello di Mt 1117raquo (LT Johnson op cit p 152) laquoLo sviluppo del tema egrave in forma binaria e ha carattere giovanneo Qui Gesugrave manifesta chiaramente la coscienza della sua divinitagrave vi egrave una perfetta comunione di vita e un totale scambio di beni tra il Padre e il Figlio Questa realtagrave perograve diventa oggetto di rivelazione e strumento di salvezza il Figlio ci dona la conoscenza del Padre e noi possiamo avere un concetto esatto del Padre solo attra-verso la rivelazione che ce ne fa il Figlio I due termini conoscenza e Figlio vanno considerati in senso giovanneo la conoscenza indica una relazione personale (cfr Gv 173) lrsquouso assoluto di Figlio egrave proprio del quarto Vangelo (nei Sinottici ricorre solo in Mc 1332)raquo (NVB 444)

XV Il verbo laquovoltarsiraquo in Luca appare 7x e ha sempre Gesugrave come soggetto 79 (Gesugrave egrave meravigliato della fede del centurione e lo indica alle folle) 744 (Gesugrave si rivolge verso la peccatrice ma parla a Simone gli cambia prospettiva) 955 (Gesugrave rimprovera Giaco-mo e Giovanni che vogliono punire i Samaritani) 1023 (si rivolge ai discepoli) 1425 (rivolto alle folle pone le condizioni della sequela) 2261 (egrave lo sguardo di Gesugrave su Pietro che ha tradito) 2328 (lungo la via dolorosa Gesugrave si rivolge a una grande moltitudine di persone e alle donne) Il verbo dunque non egrave laquoredazionaleraquo come qualche autore afferma ma esprime lrsquointervento di Cristo che perdona stimola chiede afferma il Suo voltarsi opera una trasformazione su coloro a cui si rivolge

XVI Gesugrave dichiara la beatitudine di chi sa riconoscere qui e ora la presenza del Padre negli avvenimenti che caratterizzano la vita terrena di Lui e dei suoi discepoli

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24 λέγω γὰρ ὑμῖν ὅτι πολλοὶ προφῆται καὶ βασιλεῖς ἠθέλησαν ἰδεῖν ἃ ὑμεῖς βλέπετε καὶ οὐκ εἶδαν καὶ ἀκοῦσαι ἃ ἀκούετε καὶ οὐκ ἤκουσαν

Vi dico infatti che molti profetiXVII e re hanno desiderato vedere quello che voi vedete ma non lrsquohanno visto ascoltareXVIII quello che voi ascoltate ma non lrsquohanno ascoltatoraquo

25 Καὶ ἰδοὺ νομικός τις ἀνέστη ἐκπειράζων αὐτὸν λέγωνmiddot διδάσκαλε τί ποιήσας ζωὴν αἰώνιον κληρονομήσω

Ed ecco un certo dottoreXIX della Legge si alzograve per metterlo alla provaXX Maestro che cosa devo fare per ereditareXXI la vita eterna

(cfr Lc 1256) in essi infatti sta nascosta e operante la realtagrave lungamente desiderata dai profeti Egrave nellrsquooggi della salvezza propostaci da Cristo nella Chiesa (ecco un altro motivo per cui Luca ha scritto gli Atti degli Apostoli) che noi possiamo fare nostra questa beatitudineraquo (NVB 444-445) laquoQuesto egrave il settimo macarismo che abbiamo nel Vangelo (cfr 145 62021[2x]22 723) Qui lrsquoaccento egrave posto sul vedere nei vv 24 e 28 invece egrave sullrsquoascoltare Ci richiama alla mente 818 ldquoFate attenzione dunque a come ascoltaterdquoraquo (LT Johnson op cit p 152) laquoBeatitu-dine rivolta ai suoi in disparte essi sono i testimoni privilegiati dellrsquointervento escatologico di Dio avviato in Gesugrave Luca trae una conclusione alla catechesi del Maestro Insiste sul vedere ma anche sullrsquoascoltare che ha giagrave altrove indicato come veicolo di salvezza (cfr 421)raquo (La Bibbia Piemme 2461)

XVII I profeti sono stati chiamati e inviati ad annunciare la salvezza ma neacute essi neacute i potenti (cioegrave i re) potranno vedere e ascoltare le rivelazioni del Figlio di Dio Continua come prima al v 21 la contrapposizione tra i potenti del mondo e i piccoli del Vangelo

XVIII laquoMentre nellrsquoattesa giudaica si esprimeva solo lrsquoatto del vedere Gesugrave vi aggiunge quello dellrsquoudire percheacute nella sua predicazione questo implica lrsquoaccet-tazione della proposta di salvezza (cfr 722)raquo (NVB 445)

XIX Il termine νομικός ricorre in Luca 6x (730 1025 11454652) e vuol dire sempre laquostudioso della Leggeraquo laquoIn greco classico νομικός egrave un aggettivo (cfr Tt 39) mentre nellrsquounica occorrenza della Settanta egrave sostantivo e si riferisce al ldquoperito della Toragraverdquo Eleazaro (4Maccabei 54) Tipico termine di Luca rimanda a una categoria di persone specializzate nella conoscenza della Leggeraquo (M Crimella op cit p 200)

XX Il verbo ἐκπειράζω ricorre in Lc 412 a proposito della prova a cui egrave sot-toposto Gesugrave da parte del diavolo ed egrave contenuto nella citazione di Dt 616 Nel nostro testo il verbo assume subito lrsquointenzione ostile della domanda tesa a tendere un tranello a Gesugrave chiamato laquoMaestroraquo (διδάσκαλος)

XXI laquoLa stessa domanda ricorre in seguito in Lc 1818 e nei passi paralleli di Mt 1929 e Mc 1017 Questa combinazione di termini non si trova nella Torah Lrsquoldquoereditagraverdquo (klēronomia) promessa al popolo egrave la terra (Gn 284 Dt 18 212 41 cfr At 75) Il LXX Sal 155 dice che il Signore egrave lrsquoereditagrave del salmista e il LXX Sal 3618 parla di unrsquoereditagrave eterna (cfr anche Est 47) ma questa non egrave legata alla ldquovita eternardquo In LXX Dn 122 drsquoaltra parte i giusti risorgeranno alla ldquovita eternardquo Nel NT lrsquoidea di una ldquoereditagrave eternardquo si trova solo in Eb 915 che perograve si rifagrave a 1Pt 14 ma la nozione di ldquovita eternardquo ricorre frequente (cfr ad esempio Rm 27 521 622-23 Gal 68 Gd 21 e in particolare Gv 315-16) Negli altri Sinottici si trova soltanto una volta ma Luca la usa ancora in 181830 At 134648raquo (LT Johnson

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26 ὁ δὲ εἶπεν πρὸς αὐτόνmiddot ἐν τῷ νόμῳ τί γέγραπται πῶς ἀναγινώσκεις

Gli disse Che cosaXXII sta scritto nella legge Come leggi

27 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπενmiddot ἀγαπήσεις κύριον τὸν θεόν σου ἐξ ὅλης [τῆς] καρδίας σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ ψυχῇ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ ἰσχύϊ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ διανοίᾳ σου καὶ τὸν πλησίον σου ὡς σεαυτόν

Rispose Amerai il Signore tuo DioXXIII con tutto il tuo cuoree con tutta la tua anima e con tutte le tue forze e con tutta la tua mente eil tuo prossimo come te stesso

28 εἶπεν δὲ αὐτῷmiddot ὀρθῶς ἀπεκρίθηςmiddot τοῦτο ποίει καὶ ζήσῃ

Gli disse Hai risposto rettamenteXXIV farsquo questo e vivrai

op cit p 155) Cosa vuol dire lrsquoesperto della Legge Egli chiede cosa deve fare per ottenere il premio della comunione definitiva con Dio percheacute spesso i Giudei avevano paura di osservare la Legge senza ottenerne il premio Egrave una domanda che ci si fa anche oggi

XXII In perfetto metodo rabbinico Gesugrave risponde con una contro-domanda addirittura doppia laquoChe cosahellip Comeraquo Evidentemente da interrogato diventa interrogante e inverte i ruoli egrave la sua grande abilitagrave educativa spostando sempre tutto dal piano teorico a quello pratico

XXIII laquoCon leggere varianti nelle proposizioni Luca qui riproduce sostan-zialmente LXX Dt 65 aggiungendo la frase ldquoe con tutta la tua mente (dianoia)rdquoraquo (LT Johnson op cit p 155) Alla citazione di Dt 65 egrave aggiunto il testo di Lv 1918 La versione di Luca si differenzia dagli altri Sinottici percheacute unisce i due comandamenti in uno solo laquoGesugrave vuole mettere a fuoco attraverso la conoscenza e la sapienza di uno scriba il cuore della Legge amerai Dio (Dt 65) e amerai il tuo prossimo come te stesso (Lv 1918) La Legge mosaica egrave buona se Gesugrave com-menta laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo Attendibile segno di tensione tra protocristianesimo e sinagoga segno di una deplorevole dissociazione tra amore di Dio e del prossimo egrave lrsquoimmediato collegamento di Lv 1918 a Dt 65 per Luca i due valori sono inscindibiliraquo (La Bibbia Piemme cit p 2461)

XXIV Lrsquoavverbio ὀρθῶς ricorre in Lc 735 (il sordo κωφός balbuziente μογι-λάλος) dunque un sordastro 743 (Simone il fariseo ha giudicato bene) 1028 2021 (i dottori della Legge e i capi dei sacerdoti affermano che Gesugrave parla e in-segna rettamente)

XXV Puograve essere sostantivo oppure avverbio nel primo caso abbiamo laquoE chi egrave il mio prossimoraquo nel secondo il senso egrave laquoE chi egrave vicino a meraquo A motivo della vicinanza della citazione della posizione del pronome personale μου e del ritmo del dialogo sembra piugrave opportuna la scelta del termine come sostantivo

XXVI Il dottore della Legge laquovuole giustificare la domanda che ha posto non voleva solo tentare Gesugrave (in questo caso sarebbe stata troppo ovvia la risposta da dare) ma richiedeva un concetto piugrave chiaro di prossimoraquo (NVB 446) Egli perograve si muove sempre su un ambito teorico senza mettersi in gioco egrave il classico intellettuale che discutehellip ma non fa

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29 ὁ δὲ θέλων δικαιῶσαι ἑαυτὸν εἶπεν πρὸς τὸν Ἰησοῦνmiddot καὶ τίς ἐστίν μου πλησίονXXV

Ma quegli volendo giustificarsiXXVI disse a Gesugrave E chi egrave il mio prossimoXXVII

30 Ὑπολαβὼν ὁ Ἰησοῦς εἶπεν ἄνθρωπός τις κατέβαινεν ἀπὸ Ἰερουσαλὴμ εἰς Ἰεριχὼ καὶ λῃσταῖς περιέπεσεν οἳ καὶ ἐκδύσαντες αὐτὸν καὶ πληγὰς ἐπιθέντες ἀπῆλθον ἀφέντες ἡμιθανῆ

ReplicandoXVIII Gesugrave disseUn (certo) uomoXXIX scendeva da Gerusalemme a GericoXXX e incappograve nei brigantiterroristiXXXI i quali dopo averlo spogliato e percosso se ne andarono abbandonandolo mezzo morto

31 κατὰ συγκυρίαν δὲ ἱερεύς τιςXXXII Ma per caso un (certo) sacerdote

XXVII laquoPer Lv 1918 ldquoil prossimordquo sono ldquoi figli del Tuo popolordquo (ossia gli altri Israeliti) Piugrave avanti in Lv 1933-34 questo viene esteso ai ger (ldquostranierirdquo) residenti sul territorio Dato che nella traduzione dei LXX ger egrave reso con prosēlytos (ldquoproseli-tirdquo) questo atteggiamento di amore era alquanto ristretto Tra i gruppi settari come quello di Qumran la distinzione tra lrsquoamore verso i figli della luce e qualsiasi altra persona era assoluta (cfr 1Qs 19-10) Tra i farisei si discuteva molto sui rapporti che potevano intercorrere con i non-Giudei come ad esempio m Abodah Zarah 11 21-2 49-10raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXVIII In Lc 743 (Simone il fariseo risponde a Gesugrave) 1030 (Gesugrave riprende il discorso per esplicare ancora meglio cosa Egli intenda perograve non offre una motivazione razionale bensigrave usa una parabola per catturare lrsquoascoltatore e capovolgere il suo punto di vista In questo senso le parabole non solo sono un ottimo strumento pedagogico ma diventano lrsquoespressione per rovesciare le proprie convinzioni e aprire un nuovo orizzonte di vita laquoGesugrave accoglie la domanda nella misura in cui la comprende bene Tali sembrano essere qui le due sfumature del verbo ὑπολαμβάνω ldquoaccogliererdquo e ldquocomprendererdquo che srsquoincontrano nei dialoghi sia giudaici che greciraquo (F Bovon op cit p 109)

XXIX Dal contesto sembrerebbe che sia un giudeo percheacute forse dopo aver preso parte al culto sta scendendo da Gerusalemme collocata a circa 850 m slm verso Gerico la cui oasi egrave a circa -240m slm il dislivello egrave notevole Il percorso pietroso e arido egrave di circa 27 km

XXX laquoGerico era sede di sacerdoti e leviti Riccorrendo la loro settimana di servizio al tempio salivano a Gerusalemme Alla vista del malcapitato devono scegliere tra lui morente e Lv 211 che prescrive di evitare ogni contatto con cadaveri o uomini morentiraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XXXI Il termine greco λῃστής ricorre in Lc 103036 (il nostro testo) 1946 (Gesugrave rimprovera di aver reso il Tempio covo di ladroni) 2252 (Gesugrave rimprovera i capi dei sacerdoti i capitani del Tempio e gli anziani per averlo considerato un briganteterrorista laquoIl termine lēstēs egrave usato da Giuseppe per bande organizzate di ladroni di strada che rendevano il viaggiare pericoloso (cfr Giuseppe La guerra giudaica 2228-230)raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXII laquoIl pronome indefinito tis usato per ciascuno dei personaggi del racconto indica che essi rappresentano le rispettive categorie I sacerdoti e i leviti pur non facendo parte dellrsquoaristocrazia facoltosa rappresentavano simbolicamente la classe dirigente (cfr ad esempio 1QS 18ss 51-4) Erano soggetti a restrizioni di puritagrave legale che limitavano i loro contatti con gli altri Ciograve che il racconto vuol dimo-

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κατέβαινεν ἐν τῇ ὁδῷ ἐκείνῃκαὶ ἰδὼν αὐτὸν ἀντιπαρῆλθενmiddot

scendeva per quello strada e avendolo vistoXXXIII passograve oltreXXXIV dal lato opposto (= passare senza fermarsi nonostante abbiano visto)

32 ὁμοίως δὲ καὶ Λευίτης [γενόμενος] κατὰ τὸν τόπον ἐλθὼν καὶ ἰδὼνἀντιπαρῆλθεν

Allo stesso modo anche un levita giunto sul posto e avendolo vistopassograve oltre dal lato opposto

33 Σαμαρίτης δέ τις ὁδεύωνXXXV ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν

Invece un (certo) samaritanoXXXVI che passava per la strada giunse accantoXXXVII a lui

strare non egrave un contrasto tra i Giudei e i Samaritani a vantaggio di questi ultimi ma un contrasto tra quelli che sono ufficialmente riconosciuti come appartenenti al popolo e quelli che non lo sonoraquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXIII laquoEgrave probabile che il sacerdote abbia finito il proprio servizio e rientri a casa Invece di unire lrsquoamore del prossimo col servizio di Dio trascura la misericordia com-plemento obbligato della pietagrave Lo stesso vale per il levita altro officiante del tempio di rango inferiore Luca li considera imperdonabili percheacute dopo aver visto (ἰδὼν vv 31 e 32) hanno entrambi chiuso gli occhi Non srsquoincontrano col ferito si allontanano diventano inesistenti morti al presente trattenuti dal loro passato condizionati da regole rituali e da pulsioni egoiste Sono passati senza fermarsiraquo (F Bovon op cit p 111)

XXXIV laquoIl senso di questo verbo (ἀντιπαρέρχομαι) raro non egrave evidente poicheacute una delle preposizioni suggerisce il passare oltre (παρά) e lrsquoaltra un camminare di fronte o contro (ἀντί)raquo (ivi n 10 111) laquoAlla lettera ldquoFece un giro intorno a lui e passograve oltrerdquo Luca per mezzo del verbo ἀντιπαρέρχομαι dagrave corpo alla scelta del ministro di culto dal punto di vista fraseologico infatti il preverbio ἀντί sottolinea la distanza fra il sacerdote e lrsquoanonimo passante (cfr anche il v 32)raquo (M Crimella op cit p 201)

XXXV Il verbo egrave hapx legomenon nel NT e richiama il sostantivo ὁδός via che ricorre in Luca 20x 17679 244 345 727 8512 9357 10431 116 1258 1423 1835 1936 2021 243235

Questo termine indica una persona che egrave per la via che compie un cammino Da 957 in poi Gesugrave compie la sua via verso il mistero pasquale cfr E Della Corte Solidarietagrave con Cristo solidarietagrave con gli uomini La conversione a uno stile di vita cristia-no e quindi solidale il cammino del credente nel grande inserto lucano (Lc 951-1946) laquoPresenza Pastoraleraquo 4-5 (1999) pp 27-60 Fin dallrsquoinizio il personaggio egrave dunque presentato in forte sintonia con il Cristo stesso che ha iniziato il suo viaggio decisivo

XXXVI laquoQuesta identificazione acquista tanta piugrave forza se si considera lrsquoostilitagrave mostrata dai Samaritani contro il ministero stesso di Gesugrave giagrave accennato in 953 Un altro Samaritano egrave descritto in modo positivo in 1716 e la missione in Samaria segna unrsquoimportante tappa nella diffusione del lieto messaggio negli Atti (18) riportando in quella regione un notevole successo (At 81-14 931153)raquo (LT Johnson op cit p 156) laquoSecoli di meditazione devota hanno offuscato la nostra capacitagrave di percepire lrsquoostilitagrave che contrapponeva Giudei e Samaritani Dopo lrsquoesilio babilonese i Samaritani si erano opposti alla restaurazione di Gerusalemme e nel II

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καὶ ἰδὼν ἐσπλαγχνίσθη e avendolo visto ne provograve compassioneviscere di misericordiaXXXVIII

34 καὶ προσελθὼν κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτοῦ ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ ἴδιον κτῆνος ἤγαγεν αὐτὸν εἰς πανδοχεῖονXXXIX καὶ ἐπεμελήθη αὐτοῦ

fattosi vicinoXL gli fasciograve le ferite versandovi olio e vinoe caricatolo sulla sua cavalcatura lo portograve alla locanda esi prese cura di lui

sec aC avevano collaborato con i sovrani siriani nelle guerre contro i Giudei Nel Siracide (5025-26) che risale al 200 aC si dice che i Samaritani ldquonon sono neppure una nazionerdquo e nel 128 aC il sommo sacerdote giudeo bruciograve il tempio Samaritano sul monte Garizim Allrsquoinizio del I sec dC durante la Pasqua i Samaritani sparsero le ossa di un cadavere nel tempio contaminandolo e impedendo la celebrazione della festivitagraveraquo (JR Donahue Il Vangelo in parabola Brescia 2016 pp 122-123)

XXXVII Notiamo la differenza tra i tre personaggi il sacerdote e il levita passano laquooltreraquo (antiparagrave-) mentre il Samaritano passa laquoaccantoraquo (katagrave) Luca nota con molta finezza questo particolare lrsquointeresse del Samaritano inizia proprio con il laquopassare accantoraquo invece che laquooltreraquo

XXXVIII Lrsquoevangelista Luca usa questo verbo in 713 (episodio della peccatrice) 1033 1520 (il padre lo vide e ne ebbe compassione) Non ricorre negli Atti degli Apostoli laquoIl verbo ha una radice che richiama le interiora (τὰ σπλάγχνα) cioegrave i sentimenti piugrave profondi In Luca caratterizza lrsquointensa emozione di Gesugrave di fronte alla donna vedova che ha perso lrsquounico figlio (713) inoltre lrsquoevangelista utilizza lo stesso verbo per esprimere lo slancio del padre allorcheacute vede il figlio prodigo che si sta avvicinando a casa (1520)raquo (M Crimella op cit p 201) laquoEgrave significativo che per parlare di compassione e di misericordia lrsquoAntico Testamento adoperi il termine raHaacutemicircm Tale termine deriva da reHem cioegrave grembo materno con esso possono essere indicate anche le viscere di un essere umano che tanto nellrsquoAntico quanto nel Nuovo Testamento sono considerate la sede dei sentimentiraquo (E Della Corte Mi sono legato a voi Le persone consacrate luce del Regno Roma 2015 p 141) Uno dei vertici della misericordia dellrsquoAT egrave il testo di Os 111-11 nel quale al v 8 si dice laquoMi dagrave un tuffo il cuore mi si sommuovono le viscereraquo (μετεστράφη ἡ καρδία μου ἐν τῷ αὐτῷ συνεταράχθη ἡ μεταμέλειά μου nel quale troviamo il termine μεταμέλεια che appartiene allrsquoambito semantico del verbo citato da Lc 103435 prendersi cura che compare nel NT in 1tm 35 con una chiara valenza affettiva e pastorale di cura)

XXXIX Letteralmente questo termine significa laquoil luogo accogliente per tuttiraquo Il termine πανδοχεύς al v 36 significa allora laquolrsquoonni-accoglienteraquo

XL Il verbo προσέρχομαι in Luca ha qui come soggetto il Samaritano e in 714 lo stesso Gesugrave che si accosta alla bara del giovinetto morto e lo tocca sono gli episodi che rivelano lrsquoamorevole accostarsi e il prendersi cura e in entrambi i casi egrave donata la Vita

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35 καὶ ἐπὶ τὴν αὔριον ἐκβαλὼν ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ καὶ εἶπενmiddot ἐπιμελήθητιXLI αὐτοῦ καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς ἐγὼ ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με ἀποδώσω σοι

E il giorno dopo estrasse due denarie li diede allrsquoalbergatore dicendoPrenditi cura di lui e se spenderai qualcosa in piugrave te lo pagherograveal mio ritorno

36 τίς τούτων τῶν τριῶν πλησίον δοκεῖ σοι γεγονέναι τοῦ ἐμπεσόντος εἰς τοὺς λῃστάς

Chi di questi tre pensi si sia stato prossimoXLII a colui che incappograve nei briganti

37 ὁ δὲ εἶπενmiddot ὁ ποιήσας τὸ ἔλεος μετ᾽ αὐτοῦ εἶπεν δὲ αὐτῷ ὁ Ἰησοῦςmiddot πορεύου καὶ σὺ ποίει ὁμοίως

Disse Chi ha fattoXLIII compassione con lui Allora Gesugrave gli disse Mettiti in camminoXLIV e anche tu farsquo lo stesso

XLI laquoEgrave sorprendente vedere come per parlare dellrsquoincarico affidato allrsquoalbergatore Luca adoperi lo stesso verbo (ἐπιμελέομαι epimeleacuteomai curare aver cura) con cui nel v 34b aveva riassunto lrsquoazione esemplare del Samaritano Lrsquoalbergatore deve adesso proseguire esattamente quanto il Samaritano aveva fatto con il bisognoso Drsquoimportanza decisiva non egrave la persona o lrsquoistituzione via via operante bensigrave soltanto il bene del ferito In questrsquoultima parte possiamo vedere un certo apice narrativo nel fatto che soltanto qui nel corso di tutta la parabola si ricorre al discorso diretto Inoltre lrsquoincarico di prendersi cura egrave formulato allrsquoimperativo (ἐπιμελήθητι epimelecircthecircti abbi cura di lui) cosiccheacute qui abbiamo il corrispettivo interno alla parabola dei due imperativi di Gesugrave sul piano della discussione (v 28 ldquoFarsquo questordquo v 37 ldquoVarsquo e anche tu farsquo cosigraverdquo)raquo (R Zimmermann Compendio delle parabole di Gesugrave Brescia 2011 pp 847-848)

XLII laquoGesugrave trasforma la questione da un obbligo legale (chi merita il mio amore) a un atto di altruistica donazione (a chi posso dimostrare di essere il pros-simo) e di questo il tanto disprezzato Samaritano diventa un modello moraleraquo (LT Johnson op cit p 156)

XLIII laquoLa risposta del legista congiunge lrsquointerno con lrsquoesterno ossia il sentimento (τὸ ἔλεος ldquola misericordiardquo) con lrsquoazione (ὁ ποιήσας ldquochi ha agitordquo) sottolinea anche la relazione (μετ᾽αὐτοῦ ldquocon luirdquo ldquonei suoi confrontirdquo) Lrsquoevoluzione del legista continua prima polemico (v 25) poi riservato (v 29) si egrave impegnato in una relazione con Gesugrave (v 37a) La sua risposta verbale rischia proprio di diventare pratica (v 37b) Il legista e Gesugrave si sono infine trovati drsquoaccordo Grazie alla pedagogia del maestro il discepolo si egrave evoluto Ha capito la nuova definizione di prossimo alla quale Gesugrave voleva condurlo Quello che era un problema per i rabbi del tempo (quale estensione dare alla nozione di prossimo) riceve qui una risposta che non egrave stata dettata ma si egrave imposta alla riflessione dialogante e credente Con il suo affetto e la sua discrezione Gesugrave ha saputo divenire il prossimo del legistaraquo (F Bovon op cit p 114) Bovon parla di laquonuova definizioneraquo mentre Gesugrave opera uno spostamento dal piano teorico a quello pratico portando a comprendere che laquoil fareraquo riguarda il proprio modo di diventare laquoprossimoraquo nellrsquoamore Non basta sapere laquoche cosaraquo dice la Legge neacute saperla leggere se non la si vive

XLIV Luca usa molte volte questo verbo πορεύομαι e sono interessanti queste citazioni in 78 per ben 2x nellrsquoepisodio del centurione indica un laquoandaremettersi

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38Ἐν δὲ τῷ πορεύεσθαι αὐτοὺς αὐτὸς εἰσῆλθεν εἰς κώμην τινά γυνὴ δέ τις ὀνόματι Μάρθα ὑπεδέξατο αὐτόν

Ora mentre essi erano in camminoXLV avvenne che egli entrograve in un villaggioXLVI e una certa donna di nome Marta lo ricevetteXLVII (in casa sua)

in camminoraquo per eseguire un comando in 750 Gesugrave comanda alla peccatrice di laquoandare in paceraquo cioegrave drsquoora in poi di non peccare piugrave nella propria vita in 814 si richiama il rischio che lungo il cammino i piaceri le ansie e le ricchezze possano soffocare la vita (parabola del seme) in 848 Gesugrave lo dice allrsquoemorroissa come prima lrsquoaveva detto alla peccatrice in 95152535657 il verbo indica il cammino che Gesugrave sta facendo verso Gerusalemme per vivere il Mistero pasquale e lo fa con decisione (951) 1037 egrave il nostro testo e subito dopo il verbo serve da aggancio con il terzo quadro del trittico laquomentre erano in camminoraquo In 1331-33 crsquoegrave un richiamo del viaggio iniziato in 951 e la valenza egrave sempre quella pasquale In 154 egrave il pastore che si mette in cammino per cercare la pecora perduta in 1515 il figlio minore degrada fino a laquoincollarsiraquo a un pagano e a pascolare i porci in 1518 il giovane si mette in cammino per tornare a casa del padre percheacute ha fame In 1719 Gesugrave ordina al lebbroso Samaritano di andare in pace In Lc 1912 Gesugrave egrave colui che deve andare a prendere la dignitagrave regale 1928 (Egli precede verso Gerusalemme) 1936 (lrsquoentrata finalmente a Gerusalemme) Come si puograve notare il verbo ha un senso profondo e indica un laquocamminoraquo che prende tutta la persona e il modello egrave Gesugrave La stessa parabola che stiamo esaminando egrave definita laquoracconto esemplareraquo proprio a motivo di questa sua pregnanza

XLV laquoLe prime parole richiamano il cammino di Gesugrave verso la sua Passione e il plurale fa pensare alla componente comunitaria del viaggio ma inclusi in αὐτοὺς (ldquoessirdquo) i discepoli itineranti scivoleranno nellrsquoombra lasciando la ribalta alle persone del luogo ossia alle due donne e soprattutto ad αὐτὸς ldquoa Luirdquo cioegrave allo stesso Gesugraveraquo (F Bovon op cit pp 126-127)

XLVI laquoIl motivo del cammino verso Gerusalemme torna al v 38 Gesugrave entra in casa di due donne e insegna loro la Parola Tre annotazioni Marta e Maria si collocano forse nella tradizione di ospitalitagrave che veniva offerta ai missionari in epoca protocristiana (At 1614s Didachegrave 114-6) il fatto che non abbia problemi a entrare in casa loro riflette una mentalitagrave ellenistica non certo ebraica sorprende che abbia impartito loro il suo insegnamento dal momento che alle donne non potevano essere comunicati i segreti di Dio esse non erano ammesse alla lettura della Torah e non potevano partecipare alla liturgia sinagogale Gesugrave non fa di-scriminazioni elargisce a uomini e donne il suo amore e i suoi doni anzi accoglie le donne al seguito (82-3)raquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XLVII Luca usa solo 2x questo verbo nel nostro testo per Marta e in 196 per Zaccheo dove aggiunge anche il participio presente χαίρων Marta accoglie Gesugrave allrsquoinizio ma le azioni successive degradano man mano il valore di questo verbo iniziale

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XLVIII Per Maria Luca usa innanzitutto il verbo παρακαθέζομαι (hax legomenon nel NT e usato nella LXX) seguito dallrsquoespressione πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου per indicare una condizione discepolare laquostare seduti ai piediraquo vuol dire porsi in atteggiamento di ascolto Egrave laquola postura di un discepolo come Paolo egrave stato istruito ldquoai piedi di Gamalielerdquo (At 223) La posizione indica la devozione nei confronti del maestroraquo (M Crimella op cit p 202)

XLIX Luca usa il verbo allrsquoimperfetto indicativo per indicare un ascolto prolun-gato della Parola del Kyrios (τὸν λόγον αὐτοῦ) laquoMaria egrave attenta a ciograve che dice Gesugrave e perciograve lo accoglie cosigrave comrsquoegrave un profeta che annuncia la ldquoParola di Diordquo (811) In Luca-Atti lo stare seduti ai piedi di qualcuno indica sempre un riconoscimento della sua autoritagrave (738 83541 1716 At 43537 52 223)raquo (LT Johnson op cit p 156)

L laquoSe il verbo περισπῶμαι presenta una sfumatura peggiorativa egrave percheacute que-sta profluvie di attivitagrave comprensibile [egrave la padrona di casa] ma sproporzionata impedisce a Marta di vivere lrsquoessenziale nel momento presente Si fonda peraltro su una preoccupazione legittima ma risponde pure a unrsquoansia non conveniente Il secondo elemento πολλὴν (ldquomolteplicerdquo tradotto con ldquomoltordquo) a cui si contrap-porragrave la realtagrave ldquounicardquo (ἑνὸς tradotto con ldquouna solardquo) menzionata da Gesugrave Marta fa troppo il suo ldquoserviziordquo (διακονία) che potrebbe e dovrebbe essere positivo ne risulta pregiudicato Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quantomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spiritualiraquo (F Bovon op cit p 129)

LI laquoIl verbo περισπάομαι egrave un hax legomenon nel NT usato allrsquoimperfetto con evidente senso di durata Esso ha un duplice valore da una parte significa ldquoessere completamente occupatordquo ldquoessere fortemente sovraccaricatordquo dallrsquoaltra ldquoessere distolto distrattordquo La differenza egrave fine qui Luca volutamente gioca sulla sottile ambivalenza creando un effetto di polisemiaraquo (M Crimella op cit p 203) Egrave anche indicativo che il verbo sia seguito da questo oggetto laquodai molti servizifaccenderaquo (περὶ πολλὴν διακονίαν) per dire che queste invece di essere al servizio dellrsquoaccoglienza occupano Marta e la distraggono

LII laquoLa doppia menzione del nome fa di Marta una persona cara al Maestro Nel nome ldquoSignorerdquo che lei gli rivolge crsquoegrave familiaritagrave e considerazione Marta rap-presenta colei che ha ricevuto la Parola tra le spine ascolta la Parola ma le molte preoccupazioni la soffocano sigrave che essa non dagrave frutto Maria invece egrave colei che ha ricevuto la Parola in un terreno fertile ascolta e dagrave frutto Lrsquoepisodio descrive la

39 καὶ τῇδε ἦν ἀδελφὴ καλουμένη Μαριάμ [ἣ] καὶ παρακαθεσθεῖσα πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου ἤκουεν τὸν λόγον αὐτοῦ

Or ella aveva una sorella che si chiamava Maria la quale si pose a sedereXLVIII ai piedi del Signore e ascoltavaXLIX la Sua parola

40 ἡ δὲ Μάρθα περιεσπᾶτο περὶ πολλὴνL διακονίανmiddot ἐπιστᾶσα δὲ εἶπεν κύριε οὐ μέλει σοι ὅτι ἡ

Ma Marta tutta presa dalle molte faccendeLI si avvicinograve e disse laquoSignoreLII

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preoccupazione di Luca che vede nella sua comunitagrave un eccesso di impegno sociale a scapito dellrsquoascoltare la Parola Lrsquoinvito di Gesugrave egrave a ridimensionare quel servizio pur necessario sullrsquoessenzialeraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIII La domanda di Marta in realtagrave egrave indirettamente un atto di accusa alla sorella che a suo giudizio laquoperde temporaquo invece di collaborare (il verbo συναντι-λαμβάνομαι hapax legomenon) allrsquoaccoglienza di questo ospite cosigrave importante e familiare

LIV Non egrave laquoGesugraveraquo a rispondere a Marta ma il laquoSignoreraquo egrave un particolare molto fine con cui Luca introduce la laquochiamataraquo di Marta a cercare lrsquoessenziale senza lasciare che le preoccupazioni invadano il cuore e spengano lo spirito laquoGli uomini non devono preoccuparsi di una autorealizzazione attraverso le proprie opere percheacute Dio offre loro una ragione drsquoessere con il suo amore Superate quelle preoccupazioni le premure in senso positivo occupano armoniosamente lo spi-rito umano [cfr 1Cor 1225 2Cor 1128] [hellip] Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affanni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni si presentano allo spirito del credente come forma di servizioraquo (F Bovon op cit pp 130-131)

LV laquoNellrsquoAT vi sono solo quattro occasioni nelle quali qualcuno egrave chiamato due volte per nome Abraam (cfr Gen 2211) Giacobbe (cfr Gen 462) Mosegrave (cfr Es 34) Samuele (cfr 1Sam 310) Si tratta dunque di una chiamata di una vocazione piugrave che di un rimprovero (cfr anche 1334 ldquoGerusalemme Gerusalemmerdquo e 2231 ldquoSimone Simonerdquo)raquo (M Crimella op cit p 204) Gesugrave perciograve laquochiamaraquo Marta a vivere in modo autentico scegliendo quella laquoparte buonaraquo come ha fatto Maria per compiere ogni cosa Egrave dallrsquoascolto che nella Bibbia procede il vero cammino

LVI Il verbo μεριμνάω ricorre 5x in Luca 1041 1211 (non preoccuparsi della testimonianza da dare nei tribunali a motivo della fede) 122225 (rivolto ai disce-poli non stare in ansia per la propria vita percheacute non si egrave in grado di aggiungervi nemmeno unrsquoora) 1226 (non affannarsi per il resto)

LVII Il verbo θορυβάζω egrave hapax legomenon nel NT e laquorichiama lrsquoidea della confusione del tumulto della sommossa e quindi al passivo [presente] dellrsquoes-sere inquieto agitato preoccupato I due verbi sono da considerarsi unrsquoendiadiraquo (M Crimella op cit p 205) Il risultato di tanto affaccendarsi egrave solo quello di laquomettersi in agitazioneraquo

ἀδελφή μου μόνην με κατέλιπεν διακονεῖν εἰπὲ οὖν αὐτῇ ἵνα μοι συναντιλάβηται

queste non trsquoimporta che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire Dille dunque che mi aiutiraquoLIII

41 ἀποκριθεὶς δὲ εἶπεν αὐτῇ ὁ κύριοςmiddotΜάρθα Μάρθα μεριμνᾷς καὶ θορυβάζῃ περὶ πολλά

Ma il SignoreLIV rispondendo le disse laquoMarta MartaLV tu ti preoccupiLVI e ti inquietiLVII per molte cose

ernesto
Barra

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42 ἑνὸς δέ ἐστιν χρείαmiddot Μαριὰμ γὰρ τὴν ἀγαθὴν μερίδα ἐξελέξατο ἥτις οὐκ ἀφαιρεθήσεται αὐτῆς

ma una sola cosa egrave necessaria e Maria ha sceltoLVIII la parte buonaLIX che non le saragrave toltaraquo

2 Struttura retorica del testo

Il testo che segue egrave un tentativo di mostrare graficamente la struttura del testo evidenziando le parole e le espressioni che si richiamano Dopo ogni quadro chiarisco ed esplicito

1021 In quella ora Gesugrave ESULTOgrave nello Spirito Santo e disse-------------------------------------------------------------

laquoIO TI BENEDICO Padre Signore del cielo e della terra- che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti

e- che hai rivelato queste cose ai Piccoli

SIgrave Padre percheacute cosigrave a Te egrave piaciuto

Luca cita le tre Persone della Trinitagrave Gesugrave esulta nello Spirito Santo e benedice il Padre che egrave anche Signore del cielo e della terra

LVIII laquoMaria ha scelto bene ldquolrsquounica cosa di cui crsquoegrave bisognordquo la parte buona (cfr Sal 165 11957) In ginocchio ai piedi del Maestro Immagine della comunitagrave ecclesiale lucana orante e discente Maria viene esaltata da Gesugrave che tuttavia non egrave troppo severo con Marta in fondo lei non agisce male soltanto non ha ancora scoperto lrsquoessenziale il motore di ogni attivitagrave Maria potragrave ben fare in qualunque momento le faccende di casa Marta invece egrave rimasta indietro nellrsquoascolto della Parolaraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIX Le traduzioni spesso usano il comparativo laquomiglioreraquo dipendendo dalla Vetus latina (optimam) mentre Luca usa lrsquoaggettivo al grado semplice e sceglie ἀγαθός invece di καλός per dare la valenza morale-esistenziale alla scelta da fare ascoltare egrave davvero accogliere il Signore percheacute il Messia che viene egrave la Parola Egrave molto forte il confronto con Lc 88 dove si parla della laquoterra buonaraquo che accoglie il seme della Parola a una chiamata deve corrispondere una risposta a un dono la responsabilitagrave ad accoglierlo e farlo fruttare

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e afferma che ha nascosto per un verso e per lrsquoaltro ha rivelato Sono destinatari della rivelazione non i potenti del mondo ma i piccoli

22 Tutto mi egrave stato dato dal Padre mio

e nessuno saconosce chi egrave il Figlio se non il Padreneacute

chi egrave il Padre se non il Figlio

e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

Qui al centro della preghiera (1022) la rivelazione della mutua comunione del Padre e del Figlio aperta a coloro che sono i desti-natari di questa meravigliosa novitagrave egrave il Popolo di Dio la Chiesa a cui Luca sta trasmettendo il suo Vangelo Nel rettangolo centrale il termine laquoFiglioraquo egrave agli estremi percheacute egrave il Rivelatore mentre laquoPadreraquo egrave al centro percheacute egrave lrsquoorigine di ogni realtagrave Allrsquoinizio il verbo egrave laquomi egrave stato datoraquo e ciograve egrave lrsquooggetto del laquorivelareraquo Al centro lrsquoaffermazione che laquonessuno saconosceraquo cioegrave nessuno ha fatto esperienza di questa laquocomunione divinaraquo possibile solo grazie al Figlio Notiamo inol-tre che non si parla di laquoGesugraveraquo neacute di laquoCristoraquo percheacute sono termini funzionali ma di laquoFiglioraquo che egrave titolo essenziale

23 E volgendosi ai discepoli in disparte disse ---------------------------------------------------------------- + laquoBEATI gli OCCHI + che vedono ciograve che voi vedete24 Vi dico che molti profeti e re - hanno desiderato vedere ciograve che voi vedete

ma non lo videro ascoltare ciograve che voi ascoltate ma non lrsquoascoltaronoraquo

In questo rettangolo di senso troviamo il termine laquodiscepo-liraquo che riprende laquopiccoliraquo (contrapposti laquoai profeti e ai reraquo) e il doppio confronto con i verbi laquovedere e ascoltareraquo Gesugrave dopo aver benedetto il Padre ora dichiara laquobeatiraquo i discepoli

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(Egli) valorizza lrsquoesperienza dei suoi discepoli che godono del privilegio riservato a chi vive in prima persona il tempo messianico ormai inaugura-to con le sue opere (da cui il laquovedereraquo) e le sue parole (da cui il laquosentireraquo) Gesugrave egrave il Messia che porta a compimento le promesse da una parte vrsquoegrave stato un desiderio prolungato dallrsquoaltra un compimento gratuito e inatteso regalato ai testimoni oculari2

Nel rettangolo sotto inizia la seconda tavola del trittico Il nomikograves vuole mettere alla prova Gesugrave e alla sua domanda si sente rispondere con una contro-domanda doppia nella quale Gesugrave aggiunge il laquocomeraquo legge le Scritture Il dottore della Leg-ge risponde citando il comandamento dellrsquoamore di Dio e del prossimo Gesugrave approva e lo rimanda ad attualizzarlo per vivere la comunione eterna con Dio Non soddisfatto della risposta continua a fare domande teoriche sul laquoprossimoraquo argomento molto in voga in quel tempo nelle discussioni teologiche davanti alle quali il Cristo preferisce rispondere con una parabola

Le parabole sono al centro del Vangelo e costituiscono delle vere e proprie laquopagine aperteraquo percheacute pur con il loro laquolinguaggio inadeguatoraquo desunto dalla vita quotidiana devono esprimere qualcosa di ulteriore nessun commento potragrave mai esaurirle Esse ci costringono a pensare e ripensare il nostro rapporto di fede Per un verso gettano luce e invadono la nostra vita ma per lrsquoaltro sono oscure e velano il mistero che egrave oltre sempre piugrave al di lagrave della logica umana Ogni parabola crea uno spazio percheacute lrsquoascoltatore di ogni epoca possa liberamente comprendere e aderire allrsquoinsegnamento di Gesugrave Non basta solo una lettura esegetica o filologica piuttosto le parabole esigono una intuizione drsquoinsieme percheacute Gesugrave con la frase laquoChi ha orecchi per ascoltare ascoltiraquo introduce unrsquoeccedenza un oltre che crsquoimmette su un piano diverso e piugrave profondo al di lagrave delle semplici deduzioni3

2 M Crimella op cit p 199 3 E Della Corte Oltre la parabola Salerno 2000 pp 3-4

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25 Un dottore della Legge si alzograve per tentarlo - laquoMaestro facendo che cosa erediterograve la vita eternaraquo26 Gli disse laquoNella Legge che cosa sta scritto Come vi leggiraquo27 Rispondendo disse laquoAmerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore con tutta la tua anima con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stessoraquo28 Gli disse - laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo

29 Ma quegli volendo giustificarsi disse a GesugravelaquoE chi egrave il mio prossimoraquo

30 Gesugrave riprese e disse laquoUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappograve nei briganti

Costoro lo spogliarono lo percossero

e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto31 Per caso un sacerdote scendeva per quella medesima strada e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte32 Anche un levita giunto verso quel luogo e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte ---------------------------------------------------------------33 Un Samaritano in viaggio venne verso di lui e vedendolo nrsquoebbe compassione ---------------------------------------------------------------34 Gli si fece vicino gli fasciograve le ferite versandovi olio e vino poi caricatolo sopra il suo giumento lo portograve a un albergo e si prese cura di lui (9 azioni)35 Il giorno seguente estrasse due denari e li diede allrsquoalbergatore dicendo Prenditi cura di lui e ciograve che spenderai in piugrave te lo rifonderograve quando ritorno (7 azioni)

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36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che egrave incappato nei brigantiraquo

- 37 Quegli disse laquoChi ha fatto compassione conper luiraquo- Gesugrave gli disse laquoMettiti in cammino e farsquo lo stessoraquo

La parabola raccontata da Gesugrave egrave una

perfetta lezione di catechesi 1) per il principio dottrinale che enuncia (il primato dellrsquoamore) 2) per le implicanze pratiche che suggerisce (non crsquoegrave amor di Dio senza le opere di misericordia) 3) per il metodo adottato Gesugrave accetta la discussione e intreccia un dialogo con il suo interlocutore gli fa intuire la felicitagrave da raggiungere e gli facilita il modo di ottenerla lo loda per lrsquoesattezza delle risposte lo sollecita a cercare nelle Scritture la risposta desiderata e lo incoraggia cosigrave a fare ciograve che ha capito4

Notiamo nel testo le molte ricorrenze del verbo laquofareraquo (10252837a37b) lo stesso dottore della Legge riconosce che egrave stato prossimo laquocolui che ha fatto compassioneraquo e Gesugrave gli raccomanda di laquomettersi in cammino e fare lo stessoraquo

Le azioni del sacerdote e del levita sono le medesime mentre al centro del rettangolo grande compare la figura del Samaritano certamente non accolto dai Giudei Egli compie dapprima 9 azioni e poi una volta alla laquolocandaraquo altre 7 Il particolare del laquoritornoraquo (1035) riprende senzrsquoaltro quello dellrsquouomo di nobile famiglia che parte per andare a prendere il titolo regale e poi torna chiamando a verifica i suoi servi (Lc 1915) Crsquoegrave sotto cer-tamente il Mistero pasquale adombrato Luca ricorre spesso nel suo raccontare alle prolessi e anche alle analessi Qui abbiamo unrsquoanticipazione del Mistero pasquale Inoltre la parabola che egrave una laquopagina vivaraquo ha completamente capovolto la domanda e ha fatto comprendere che crsquoegrave una trasformazione operata da Gesugrave dal piano teorico a quello pratico dalla domanda sul prossimo a essere prossimo

4 NVB p 445

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Il laquoMettiti in camminoraquo egrave ripreso in 1038 con la notazione iniziale di Gesugrave e i suoi discepoli in cammino verso Gerusalem-me Si fermano a Betania in casa di Marta e Maria

sedutasi ai piedi del Signore ascoltava la parola di lui

38 Avvenne mentre erano in cammino entrograve in un villaggio Una donna di nome Marta accolse lui39 Aveva una sorella di nome Maria

40 In quanto a Marta era presa dai molti servizi Fermatasi disse laquoSignore non ti curi che mia sorella mi lasci sola a servire Dille dunque che venga adaiutarmiraquo

41 Rispondendo il Signore le disse laquoMarta Marta tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose 42 una sola egrave necessaria+ Maria si egrave scelta la buona parte che non le saragrave toltaraquo

Marta allrsquoinizio accoglie Gesugrave ma tutto ciograve che compie verso di Lui ha il sopravvento e laquoi molti serviziraquo e le laquomolte coseraquo la distolgono dalla laquobuona parte (τὴν ἀγαθὴν μερίδα)raquo scelta da Maria laquoUna sola egrave necessariaraquo essere come Maria cioegrave come la laquobuona terraraquo (Lc 88 τὴν γῆν τὴν ἀγαθὴν) su cui attecchisce il seme della Parola laquoUna solaraquo egrave in contrapposizione con il laquomol-toraquo di Marta Lrsquoaggettivo usato dallrsquoevangelista per la laquoparteraquo egrave specifico e indica la valenza morale del significato

Maria laquoegrave seduta ai piedi del Signore e ascoltava la Parola di Luiraquo lrsquoascolto egrave determinante nel discepolato egrave la fonte di ogni azione che segue e conduce allrsquounificazione dellrsquoagire percheacute porta alla laquosola cosa necessariaraquo Questa dimensione non saragrave tolta a Maria il verbo indica lo laquostrappareraquo il laquoportar viaraquo e ricorda il seme portato via dagli uccelli (85) dalla strada cioegrave da un terreno che non egrave accogliente quindi laquonon egrave buonoraquo A guardare bene egrave Gesugrave che accoglie Maria la quale perograve ha occhi e orecchie solo per il Maestro e dimentica di seacute pende dalla

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Parola Per lei ciograve che conta davvero egrave la presenza e la Parola che Gesugrave le offre

3 Analisi esegetica

Procediamo ora allrsquoanalisi delle tre pale del trittico iniziando da Lc 1021-24 che possiamo definire come la laquorivelazione ai piccoliraquo della comunione intra-trinitaria inclusiva poicheacute aperta a coloro ai quali il Figlio la voglia rivelare

31 La rivelazione ai νήπιος (Lc 1021-24)

Questi pochi versetti rappresentano il cuore del Vangelo lucano non solo percheacute egrave un raro caso in cui Gesugrave non parla della preghiera quanto Lui stesso prega e si rivolge al Padre ma anche e soprattutto percheacute questa rivelazione egrave fatta a ogni generazione cristiana e ne costituisce la fonte e la meta Dio ha voluto manifestarsi agli laquoim-potentiraquo percheacute i laquopoveri di Yhwhraquo sono i beneficiari del Mistero del Regno di Dio La comunione intima tra Padre e Figlio che Egli rivela a chi vuole egrave lrsquoirruzione nella storia della presenza di Dio

Spesso gli studiosi affermano che lrsquoespressione laquoIn quella stessa oraraquo si riferisce al ritorno dalla missione dei 72 discepoli dimenti-cando tuttavia che il termine laquooraraquo in Luca egrave usato come in Giovan-ni5 Luca usa molto le laquoprolessi e le analessiraquo e qui anticipa e prepara lrsquolaquooraraquo decisiva del Mistero pasquale la croce rivela lrsquointimitagrave di Dio ed egrave salvezza offerta a chi accoglie nella fede questo Mistero

Il v 21 esprime il rendimento di grazie di Gesugrave in tre tempi

21a Ti ringrazio Padre Signore del cielo e della terra21b percheacute hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli21c Sigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Te

5 Il termine ὥρα ricorre in Lc 110 238 721 1021 1212394046 1331 1417 2019 22145359 2344(2x) 2433 In corsivo le citazioni piugrave notevoli che annunciano una laquoora di salvezzaraquo

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(Gesugrave) rivolge la lode a Dio chiamato Padre probabile traduzione dellrsquoaramaico abbacirc nome col quale Gesugrave esplicitava il suo rapporto filia-le intimo e familiare cosigrave originale e unico nei confronti di Dio e nello stesso tempo lo riconosce nella sua alteritagrave di Creatore laquoSignore del cielo e della terraraquo Questo profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dio [hellip] Per il contenuto il loghion egrave del tutto originale e manifesta lrsquoimpronta tipica di Gesugrave Egli non rivela segreti esoterici sulla fine del mondo a qualche eletto ma loda il Padre per aver fatto capire proprio ai poveri ai semplici lrsquoidentitagrave e lrsquoattivitagrave di Gesugrave nella storia6

Abbiamo qui un rovesciamento operato da Gesugrave rispetto al-la letteratura sapienziale e apocalittica poicheacute ora la rivelazione non egrave donata ai maggiorenti (egrave loro nascosto) bensigrave ai laquominoresraquo ai piccoli a quelli che agli occhi del mondo non contano nulla (egrave rivelato) I due verbi nascondere e rivelare sono chiaramente usati nella tradizione sapienziale e apocalittica Crsquoegrave opposizione tra i laquopiccoliraquo e i laquosaggiraquo ed egrave questa egrave lrsquooriginalitagrave annunciata dal Figlio non piugrave i saggi devono occuparsi dei semplici per farli progredire nella conoscenza della Legge Ora piuttosto laquola rive-lazione di Dio egrave data proprio ai ldquosemplicirdquo non piugrave ai saggi e in-telligenti Inoltre questi ldquosemplicirdquo rimangono tali cioegrave ignoranti della Legge anche dopo aver ricevuto la rivelazione di ldquoqueste coserdquo Essi sono introdotti in una conoscenza e in un rapporto che supera la conoscenza della Leggeraquo7 Gesugrave rivela Dio come Padre e al tempo stesso la realtagrave che Lui egrave il Figlio venuto per far accedere chi vuole in questa comunione intima Ecco percheacute Gesugrave lungo il cammino che sta facendo verso Gerusalemme per compiere il Mistero pasquale educa i suoi discepoli laquoin disparteraquo deve prepararli a continuare nel tempo della Chiesa questa missione

Il termine laquooraraquo egrave confermato dal laquosigraveraquo con cui Gesugrave afferma che laquoSigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Teraquo Egli egrave venuto proprio

6 G Rossegrave op cit p 3937 Ivi p 394

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per manifestare la Sua εὐδοκία8 il compiacimento il volere il progetto salvifico drsquoamore

Rispetto allrsquoapocalittica qui Gesugrave afferma che la Sua attivitagrave rivelatrice avviene nel presente della storia e non solo al compi-mento di essa Egrave interessante notare che in questa circostanza Gesugrave assume il ruolo che negli scritti veterotestamentari e giudaici viene attribuita alla laquoSapienzaraquo9 Proprio questo rapporto unico tra il Fi-glio e il Padre ne fanno lrsquounico mediatore e rivelatore Il v 22 inizia con il passivo laquomi egrave stato datoraquo e termina con lrsquoinfinito laquorivelareraquo

Dopo questo rendimento di grazie nei vv 23-24 abbiamo una beatitudine e una sua motivazione laquoPoi si voltograveraquo e lrsquoespres-sione molto intensa indica che a chiunque si pone alla Sua se-quela se lo vorragrave potragrave entrare in questa comunione e diventare annunciatore del Vangelo in ogni tempo Ora i laquopiccoliraquo (cioegrave i laquodiscepoliraquo di ogni tempo) possono a partire dallrsquoascolto vivere e trasmettere queste realtagrave comunicate da Gesugrave

Il cristianesimo prende qui le distanze rispetto al giudaismo e si prepa-ra alla rottura E tuttavia sostiene di realizzare la speranza di tutto il popolo drsquoIsraele rappresentato dai suoi numerosi profeti e successivamente dai suoi re Gli uni e gli altri sono concepiti non come capi ma come antenne puntate verso il cielo Non sono stati forse i profeti a ricevere oracoli e visioni e i re (si pensi a Davide e a Salomone) colmati da Dio di talenti sapienza e scienza Egrave singolare che non si parli qui degli scribi10

I discepoli sono ora al vertice della storia di attese e promesse di Dio sono beati percheacute possono sia vedere sia ascoltare due verbi che indicano chiaramente il processo del cammino di fede Egrave tempo per gli laquoultimiraquo di porsi alla sequela del Figlio di Dio egrave questo il kairograves che entra nel krogravenos e porta la lieta notizia che Gesugrave nella sinagoga di Nazaret ha annunciato

8 Il termine ricorre in Lc 214 (laquoGloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini su cui si posa il suo favoreraquo) e nel nostro testo (cfr Mt 1126 il detto parallelo)

9 Cfr Pr 81222-31 301-3 Sap 722-81 82-8 94911 Sir 16 Gb 281-2223-27

10 F Bovon op cit pp 95-96

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

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Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 15: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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24 λέγω γὰρ ὑμῖν ὅτι πολλοὶ προφῆται καὶ βασιλεῖς ἠθέλησαν ἰδεῖν ἃ ὑμεῖς βλέπετε καὶ οὐκ εἶδαν καὶ ἀκοῦσαι ἃ ἀκούετε καὶ οὐκ ἤκουσαν

Vi dico infatti che molti profetiXVII e re hanno desiderato vedere quello che voi vedete ma non lrsquohanno visto ascoltareXVIII quello che voi ascoltate ma non lrsquohanno ascoltatoraquo

25 Καὶ ἰδοὺ νομικός τις ἀνέστη ἐκπειράζων αὐτὸν λέγωνmiddot διδάσκαλε τί ποιήσας ζωὴν αἰώνιον κληρονομήσω

Ed ecco un certo dottoreXIX della Legge si alzograve per metterlo alla provaXX Maestro che cosa devo fare per ereditareXXI la vita eterna

(cfr Lc 1256) in essi infatti sta nascosta e operante la realtagrave lungamente desiderata dai profeti Egrave nellrsquooggi della salvezza propostaci da Cristo nella Chiesa (ecco un altro motivo per cui Luca ha scritto gli Atti degli Apostoli) che noi possiamo fare nostra questa beatitudineraquo (NVB 444-445) laquoQuesto egrave il settimo macarismo che abbiamo nel Vangelo (cfr 145 62021[2x]22 723) Qui lrsquoaccento egrave posto sul vedere nei vv 24 e 28 invece egrave sullrsquoascoltare Ci richiama alla mente 818 ldquoFate attenzione dunque a come ascoltaterdquoraquo (LT Johnson op cit p 152) laquoBeatitu-dine rivolta ai suoi in disparte essi sono i testimoni privilegiati dellrsquointervento escatologico di Dio avviato in Gesugrave Luca trae una conclusione alla catechesi del Maestro Insiste sul vedere ma anche sullrsquoascoltare che ha giagrave altrove indicato come veicolo di salvezza (cfr 421)raquo (La Bibbia Piemme 2461)

XVII I profeti sono stati chiamati e inviati ad annunciare la salvezza ma neacute essi neacute i potenti (cioegrave i re) potranno vedere e ascoltare le rivelazioni del Figlio di Dio Continua come prima al v 21 la contrapposizione tra i potenti del mondo e i piccoli del Vangelo

XVIII laquoMentre nellrsquoattesa giudaica si esprimeva solo lrsquoatto del vedere Gesugrave vi aggiunge quello dellrsquoudire percheacute nella sua predicazione questo implica lrsquoaccet-tazione della proposta di salvezza (cfr 722)raquo (NVB 445)

XIX Il termine νομικός ricorre in Luca 6x (730 1025 11454652) e vuol dire sempre laquostudioso della Leggeraquo laquoIn greco classico νομικός egrave un aggettivo (cfr Tt 39) mentre nellrsquounica occorrenza della Settanta egrave sostantivo e si riferisce al ldquoperito della Toragraverdquo Eleazaro (4Maccabei 54) Tipico termine di Luca rimanda a una categoria di persone specializzate nella conoscenza della Leggeraquo (M Crimella op cit p 200)

XX Il verbo ἐκπειράζω ricorre in Lc 412 a proposito della prova a cui egrave sot-toposto Gesugrave da parte del diavolo ed egrave contenuto nella citazione di Dt 616 Nel nostro testo il verbo assume subito lrsquointenzione ostile della domanda tesa a tendere un tranello a Gesugrave chiamato laquoMaestroraquo (διδάσκαλος)

XXI laquoLa stessa domanda ricorre in seguito in Lc 1818 e nei passi paralleli di Mt 1929 e Mc 1017 Questa combinazione di termini non si trova nella Torah Lrsquoldquoereditagraverdquo (klēronomia) promessa al popolo egrave la terra (Gn 284 Dt 18 212 41 cfr At 75) Il LXX Sal 155 dice che il Signore egrave lrsquoereditagrave del salmista e il LXX Sal 3618 parla di unrsquoereditagrave eterna (cfr anche Est 47) ma questa non egrave legata alla ldquovita eternardquo In LXX Dn 122 drsquoaltra parte i giusti risorgeranno alla ldquovita eternardquo Nel NT lrsquoidea di una ldquoereditagrave eternardquo si trova solo in Eb 915 che perograve si rifagrave a 1Pt 14 ma la nozione di ldquovita eternardquo ricorre frequente (cfr ad esempio Rm 27 521 622-23 Gal 68 Gd 21 e in particolare Gv 315-16) Negli altri Sinottici si trova soltanto una volta ma Luca la usa ancora in 181830 At 134648raquo (LT Johnson

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26 ὁ δὲ εἶπεν πρὸς αὐτόνmiddot ἐν τῷ νόμῳ τί γέγραπται πῶς ἀναγινώσκεις

Gli disse Che cosaXXII sta scritto nella legge Come leggi

27 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπενmiddot ἀγαπήσεις κύριον τὸν θεόν σου ἐξ ὅλης [τῆς] καρδίας σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ ψυχῇ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ ἰσχύϊ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ διανοίᾳ σου καὶ τὸν πλησίον σου ὡς σεαυτόν

Rispose Amerai il Signore tuo DioXXIII con tutto il tuo cuoree con tutta la tua anima e con tutte le tue forze e con tutta la tua mente eil tuo prossimo come te stesso

28 εἶπεν δὲ αὐτῷmiddot ὀρθῶς ἀπεκρίθηςmiddot τοῦτο ποίει καὶ ζήσῃ

Gli disse Hai risposto rettamenteXXIV farsquo questo e vivrai

op cit p 155) Cosa vuol dire lrsquoesperto della Legge Egli chiede cosa deve fare per ottenere il premio della comunione definitiva con Dio percheacute spesso i Giudei avevano paura di osservare la Legge senza ottenerne il premio Egrave una domanda che ci si fa anche oggi

XXII In perfetto metodo rabbinico Gesugrave risponde con una contro-domanda addirittura doppia laquoChe cosahellip Comeraquo Evidentemente da interrogato diventa interrogante e inverte i ruoli egrave la sua grande abilitagrave educativa spostando sempre tutto dal piano teorico a quello pratico

XXIII laquoCon leggere varianti nelle proposizioni Luca qui riproduce sostan-zialmente LXX Dt 65 aggiungendo la frase ldquoe con tutta la tua mente (dianoia)rdquoraquo (LT Johnson op cit p 155) Alla citazione di Dt 65 egrave aggiunto il testo di Lv 1918 La versione di Luca si differenzia dagli altri Sinottici percheacute unisce i due comandamenti in uno solo laquoGesugrave vuole mettere a fuoco attraverso la conoscenza e la sapienza di uno scriba il cuore della Legge amerai Dio (Dt 65) e amerai il tuo prossimo come te stesso (Lv 1918) La Legge mosaica egrave buona se Gesugrave com-menta laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo Attendibile segno di tensione tra protocristianesimo e sinagoga segno di una deplorevole dissociazione tra amore di Dio e del prossimo egrave lrsquoimmediato collegamento di Lv 1918 a Dt 65 per Luca i due valori sono inscindibiliraquo (La Bibbia Piemme cit p 2461)

XXIV Lrsquoavverbio ὀρθῶς ricorre in Lc 735 (il sordo κωφός balbuziente μογι-λάλος) dunque un sordastro 743 (Simone il fariseo ha giudicato bene) 1028 2021 (i dottori della Legge e i capi dei sacerdoti affermano che Gesugrave parla e in-segna rettamente)

XXV Puograve essere sostantivo oppure avverbio nel primo caso abbiamo laquoE chi egrave il mio prossimoraquo nel secondo il senso egrave laquoE chi egrave vicino a meraquo A motivo della vicinanza della citazione della posizione del pronome personale μου e del ritmo del dialogo sembra piugrave opportuna la scelta del termine come sostantivo

XXVI Il dottore della Legge laquovuole giustificare la domanda che ha posto non voleva solo tentare Gesugrave (in questo caso sarebbe stata troppo ovvia la risposta da dare) ma richiedeva un concetto piugrave chiaro di prossimoraquo (NVB 446) Egli perograve si muove sempre su un ambito teorico senza mettersi in gioco egrave il classico intellettuale che discutehellip ma non fa

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29 ὁ δὲ θέλων δικαιῶσαι ἑαυτὸν εἶπεν πρὸς τὸν Ἰησοῦνmiddot καὶ τίς ἐστίν μου πλησίονXXV

Ma quegli volendo giustificarsiXXVI disse a Gesugrave E chi egrave il mio prossimoXXVII

30 Ὑπολαβὼν ὁ Ἰησοῦς εἶπεν ἄνθρωπός τις κατέβαινεν ἀπὸ Ἰερουσαλὴμ εἰς Ἰεριχὼ καὶ λῃσταῖς περιέπεσεν οἳ καὶ ἐκδύσαντες αὐτὸν καὶ πληγὰς ἐπιθέντες ἀπῆλθον ἀφέντες ἡμιθανῆ

ReplicandoXVIII Gesugrave disseUn (certo) uomoXXIX scendeva da Gerusalemme a GericoXXX e incappograve nei brigantiterroristiXXXI i quali dopo averlo spogliato e percosso se ne andarono abbandonandolo mezzo morto

31 κατὰ συγκυρίαν δὲ ἱερεύς τιςXXXII Ma per caso un (certo) sacerdote

XXVII laquoPer Lv 1918 ldquoil prossimordquo sono ldquoi figli del Tuo popolordquo (ossia gli altri Israeliti) Piugrave avanti in Lv 1933-34 questo viene esteso ai ger (ldquostranierirdquo) residenti sul territorio Dato che nella traduzione dei LXX ger egrave reso con prosēlytos (ldquoproseli-tirdquo) questo atteggiamento di amore era alquanto ristretto Tra i gruppi settari come quello di Qumran la distinzione tra lrsquoamore verso i figli della luce e qualsiasi altra persona era assoluta (cfr 1Qs 19-10) Tra i farisei si discuteva molto sui rapporti che potevano intercorrere con i non-Giudei come ad esempio m Abodah Zarah 11 21-2 49-10raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXVIII In Lc 743 (Simone il fariseo risponde a Gesugrave) 1030 (Gesugrave riprende il discorso per esplicare ancora meglio cosa Egli intenda perograve non offre una motivazione razionale bensigrave usa una parabola per catturare lrsquoascoltatore e capovolgere il suo punto di vista In questo senso le parabole non solo sono un ottimo strumento pedagogico ma diventano lrsquoespressione per rovesciare le proprie convinzioni e aprire un nuovo orizzonte di vita laquoGesugrave accoglie la domanda nella misura in cui la comprende bene Tali sembrano essere qui le due sfumature del verbo ὑπολαμβάνω ldquoaccogliererdquo e ldquocomprendererdquo che srsquoincontrano nei dialoghi sia giudaici che greciraquo (F Bovon op cit p 109)

XXIX Dal contesto sembrerebbe che sia un giudeo percheacute forse dopo aver preso parte al culto sta scendendo da Gerusalemme collocata a circa 850 m slm verso Gerico la cui oasi egrave a circa -240m slm il dislivello egrave notevole Il percorso pietroso e arido egrave di circa 27 km

XXX laquoGerico era sede di sacerdoti e leviti Riccorrendo la loro settimana di servizio al tempio salivano a Gerusalemme Alla vista del malcapitato devono scegliere tra lui morente e Lv 211 che prescrive di evitare ogni contatto con cadaveri o uomini morentiraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XXXI Il termine greco λῃστής ricorre in Lc 103036 (il nostro testo) 1946 (Gesugrave rimprovera di aver reso il Tempio covo di ladroni) 2252 (Gesugrave rimprovera i capi dei sacerdoti i capitani del Tempio e gli anziani per averlo considerato un briganteterrorista laquoIl termine lēstēs egrave usato da Giuseppe per bande organizzate di ladroni di strada che rendevano il viaggiare pericoloso (cfr Giuseppe La guerra giudaica 2228-230)raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXII laquoIl pronome indefinito tis usato per ciascuno dei personaggi del racconto indica che essi rappresentano le rispettive categorie I sacerdoti e i leviti pur non facendo parte dellrsquoaristocrazia facoltosa rappresentavano simbolicamente la classe dirigente (cfr ad esempio 1QS 18ss 51-4) Erano soggetti a restrizioni di puritagrave legale che limitavano i loro contatti con gli altri Ciograve che il racconto vuol dimo-

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κατέβαινεν ἐν τῇ ὁδῷ ἐκείνῃκαὶ ἰδὼν αὐτὸν ἀντιπαρῆλθενmiddot

scendeva per quello strada e avendolo vistoXXXIII passograve oltreXXXIV dal lato opposto (= passare senza fermarsi nonostante abbiano visto)

32 ὁμοίως δὲ καὶ Λευίτης [γενόμενος] κατὰ τὸν τόπον ἐλθὼν καὶ ἰδὼνἀντιπαρῆλθεν

Allo stesso modo anche un levita giunto sul posto e avendolo vistopassograve oltre dal lato opposto

33 Σαμαρίτης δέ τις ὁδεύωνXXXV ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν

Invece un (certo) samaritanoXXXVI che passava per la strada giunse accantoXXXVII a lui

strare non egrave un contrasto tra i Giudei e i Samaritani a vantaggio di questi ultimi ma un contrasto tra quelli che sono ufficialmente riconosciuti come appartenenti al popolo e quelli che non lo sonoraquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXIII laquoEgrave probabile che il sacerdote abbia finito il proprio servizio e rientri a casa Invece di unire lrsquoamore del prossimo col servizio di Dio trascura la misericordia com-plemento obbligato della pietagrave Lo stesso vale per il levita altro officiante del tempio di rango inferiore Luca li considera imperdonabili percheacute dopo aver visto (ἰδὼν vv 31 e 32) hanno entrambi chiuso gli occhi Non srsquoincontrano col ferito si allontanano diventano inesistenti morti al presente trattenuti dal loro passato condizionati da regole rituali e da pulsioni egoiste Sono passati senza fermarsiraquo (F Bovon op cit p 111)

XXXIV laquoIl senso di questo verbo (ἀντιπαρέρχομαι) raro non egrave evidente poicheacute una delle preposizioni suggerisce il passare oltre (παρά) e lrsquoaltra un camminare di fronte o contro (ἀντί)raquo (ivi n 10 111) laquoAlla lettera ldquoFece un giro intorno a lui e passograve oltrerdquo Luca per mezzo del verbo ἀντιπαρέρχομαι dagrave corpo alla scelta del ministro di culto dal punto di vista fraseologico infatti il preverbio ἀντί sottolinea la distanza fra il sacerdote e lrsquoanonimo passante (cfr anche il v 32)raquo (M Crimella op cit p 201)

XXXV Il verbo egrave hapx legomenon nel NT e richiama il sostantivo ὁδός via che ricorre in Luca 20x 17679 244 345 727 8512 9357 10431 116 1258 1423 1835 1936 2021 243235

Questo termine indica una persona che egrave per la via che compie un cammino Da 957 in poi Gesugrave compie la sua via verso il mistero pasquale cfr E Della Corte Solidarietagrave con Cristo solidarietagrave con gli uomini La conversione a uno stile di vita cristia-no e quindi solidale il cammino del credente nel grande inserto lucano (Lc 951-1946) laquoPresenza Pastoraleraquo 4-5 (1999) pp 27-60 Fin dallrsquoinizio il personaggio egrave dunque presentato in forte sintonia con il Cristo stesso che ha iniziato il suo viaggio decisivo

XXXVI laquoQuesta identificazione acquista tanta piugrave forza se si considera lrsquoostilitagrave mostrata dai Samaritani contro il ministero stesso di Gesugrave giagrave accennato in 953 Un altro Samaritano egrave descritto in modo positivo in 1716 e la missione in Samaria segna unrsquoimportante tappa nella diffusione del lieto messaggio negli Atti (18) riportando in quella regione un notevole successo (At 81-14 931153)raquo (LT Johnson op cit p 156) laquoSecoli di meditazione devota hanno offuscato la nostra capacitagrave di percepire lrsquoostilitagrave che contrapponeva Giudei e Samaritani Dopo lrsquoesilio babilonese i Samaritani si erano opposti alla restaurazione di Gerusalemme e nel II

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καὶ ἰδὼν ἐσπλαγχνίσθη e avendolo visto ne provograve compassioneviscere di misericordiaXXXVIII

34 καὶ προσελθὼν κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτοῦ ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ ἴδιον κτῆνος ἤγαγεν αὐτὸν εἰς πανδοχεῖονXXXIX καὶ ἐπεμελήθη αὐτοῦ

fattosi vicinoXL gli fasciograve le ferite versandovi olio e vinoe caricatolo sulla sua cavalcatura lo portograve alla locanda esi prese cura di lui

sec aC avevano collaborato con i sovrani siriani nelle guerre contro i Giudei Nel Siracide (5025-26) che risale al 200 aC si dice che i Samaritani ldquonon sono neppure una nazionerdquo e nel 128 aC il sommo sacerdote giudeo bruciograve il tempio Samaritano sul monte Garizim Allrsquoinizio del I sec dC durante la Pasqua i Samaritani sparsero le ossa di un cadavere nel tempio contaminandolo e impedendo la celebrazione della festivitagraveraquo (JR Donahue Il Vangelo in parabola Brescia 2016 pp 122-123)

XXXVII Notiamo la differenza tra i tre personaggi il sacerdote e il levita passano laquooltreraquo (antiparagrave-) mentre il Samaritano passa laquoaccantoraquo (katagrave) Luca nota con molta finezza questo particolare lrsquointeresse del Samaritano inizia proprio con il laquopassare accantoraquo invece che laquooltreraquo

XXXVIII Lrsquoevangelista Luca usa questo verbo in 713 (episodio della peccatrice) 1033 1520 (il padre lo vide e ne ebbe compassione) Non ricorre negli Atti degli Apostoli laquoIl verbo ha una radice che richiama le interiora (τὰ σπλάγχνα) cioegrave i sentimenti piugrave profondi In Luca caratterizza lrsquointensa emozione di Gesugrave di fronte alla donna vedova che ha perso lrsquounico figlio (713) inoltre lrsquoevangelista utilizza lo stesso verbo per esprimere lo slancio del padre allorcheacute vede il figlio prodigo che si sta avvicinando a casa (1520)raquo (M Crimella op cit p 201) laquoEgrave significativo che per parlare di compassione e di misericordia lrsquoAntico Testamento adoperi il termine raHaacutemicircm Tale termine deriva da reHem cioegrave grembo materno con esso possono essere indicate anche le viscere di un essere umano che tanto nellrsquoAntico quanto nel Nuovo Testamento sono considerate la sede dei sentimentiraquo (E Della Corte Mi sono legato a voi Le persone consacrate luce del Regno Roma 2015 p 141) Uno dei vertici della misericordia dellrsquoAT egrave il testo di Os 111-11 nel quale al v 8 si dice laquoMi dagrave un tuffo il cuore mi si sommuovono le viscereraquo (μετεστράφη ἡ καρδία μου ἐν τῷ αὐτῷ συνεταράχθη ἡ μεταμέλειά μου nel quale troviamo il termine μεταμέλεια che appartiene allrsquoambito semantico del verbo citato da Lc 103435 prendersi cura che compare nel NT in 1tm 35 con una chiara valenza affettiva e pastorale di cura)

XXXIX Letteralmente questo termine significa laquoil luogo accogliente per tuttiraquo Il termine πανδοχεύς al v 36 significa allora laquolrsquoonni-accoglienteraquo

XL Il verbo προσέρχομαι in Luca ha qui come soggetto il Samaritano e in 714 lo stesso Gesugrave che si accosta alla bara del giovinetto morto e lo tocca sono gli episodi che rivelano lrsquoamorevole accostarsi e il prendersi cura e in entrambi i casi egrave donata la Vita

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35 καὶ ἐπὶ τὴν αὔριον ἐκβαλὼν ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ καὶ εἶπενmiddot ἐπιμελήθητιXLI αὐτοῦ καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς ἐγὼ ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με ἀποδώσω σοι

E il giorno dopo estrasse due denarie li diede allrsquoalbergatore dicendoPrenditi cura di lui e se spenderai qualcosa in piugrave te lo pagherograveal mio ritorno

36 τίς τούτων τῶν τριῶν πλησίον δοκεῖ σοι γεγονέναι τοῦ ἐμπεσόντος εἰς τοὺς λῃστάς

Chi di questi tre pensi si sia stato prossimoXLII a colui che incappograve nei briganti

37 ὁ δὲ εἶπενmiddot ὁ ποιήσας τὸ ἔλεος μετ᾽ αὐτοῦ εἶπεν δὲ αὐτῷ ὁ Ἰησοῦςmiddot πορεύου καὶ σὺ ποίει ὁμοίως

Disse Chi ha fattoXLIII compassione con lui Allora Gesugrave gli disse Mettiti in camminoXLIV e anche tu farsquo lo stesso

XLI laquoEgrave sorprendente vedere come per parlare dellrsquoincarico affidato allrsquoalbergatore Luca adoperi lo stesso verbo (ἐπιμελέομαι epimeleacuteomai curare aver cura) con cui nel v 34b aveva riassunto lrsquoazione esemplare del Samaritano Lrsquoalbergatore deve adesso proseguire esattamente quanto il Samaritano aveva fatto con il bisognoso Drsquoimportanza decisiva non egrave la persona o lrsquoistituzione via via operante bensigrave soltanto il bene del ferito In questrsquoultima parte possiamo vedere un certo apice narrativo nel fatto che soltanto qui nel corso di tutta la parabola si ricorre al discorso diretto Inoltre lrsquoincarico di prendersi cura egrave formulato allrsquoimperativo (ἐπιμελήθητι epimelecircthecircti abbi cura di lui) cosiccheacute qui abbiamo il corrispettivo interno alla parabola dei due imperativi di Gesugrave sul piano della discussione (v 28 ldquoFarsquo questordquo v 37 ldquoVarsquo e anche tu farsquo cosigraverdquo)raquo (R Zimmermann Compendio delle parabole di Gesugrave Brescia 2011 pp 847-848)

XLII laquoGesugrave trasforma la questione da un obbligo legale (chi merita il mio amore) a un atto di altruistica donazione (a chi posso dimostrare di essere il pros-simo) e di questo il tanto disprezzato Samaritano diventa un modello moraleraquo (LT Johnson op cit p 156)

XLIII laquoLa risposta del legista congiunge lrsquointerno con lrsquoesterno ossia il sentimento (τὸ ἔλεος ldquola misericordiardquo) con lrsquoazione (ὁ ποιήσας ldquochi ha agitordquo) sottolinea anche la relazione (μετ᾽αὐτοῦ ldquocon luirdquo ldquonei suoi confrontirdquo) Lrsquoevoluzione del legista continua prima polemico (v 25) poi riservato (v 29) si egrave impegnato in una relazione con Gesugrave (v 37a) La sua risposta verbale rischia proprio di diventare pratica (v 37b) Il legista e Gesugrave si sono infine trovati drsquoaccordo Grazie alla pedagogia del maestro il discepolo si egrave evoluto Ha capito la nuova definizione di prossimo alla quale Gesugrave voleva condurlo Quello che era un problema per i rabbi del tempo (quale estensione dare alla nozione di prossimo) riceve qui una risposta che non egrave stata dettata ma si egrave imposta alla riflessione dialogante e credente Con il suo affetto e la sua discrezione Gesugrave ha saputo divenire il prossimo del legistaraquo (F Bovon op cit p 114) Bovon parla di laquonuova definizioneraquo mentre Gesugrave opera uno spostamento dal piano teorico a quello pratico portando a comprendere che laquoil fareraquo riguarda il proprio modo di diventare laquoprossimoraquo nellrsquoamore Non basta sapere laquoche cosaraquo dice la Legge neacute saperla leggere se non la si vive

XLIV Luca usa molte volte questo verbo πορεύομαι e sono interessanti queste citazioni in 78 per ben 2x nellrsquoepisodio del centurione indica un laquoandaremettersi

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38Ἐν δὲ τῷ πορεύεσθαι αὐτοὺς αὐτὸς εἰσῆλθεν εἰς κώμην τινά γυνὴ δέ τις ὀνόματι Μάρθα ὑπεδέξατο αὐτόν

Ora mentre essi erano in camminoXLV avvenne che egli entrograve in un villaggioXLVI e una certa donna di nome Marta lo ricevetteXLVII (in casa sua)

in camminoraquo per eseguire un comando in 750 Gesugrave comanda alla peccatrice di laquoandare in paceraquo cioegrave drsquoora in poi di non peccare piugrave nella propria vita in 814 si richiama il rischio che lungo il cammino i piaceri le ansie e le ricchezze possano soffocare la vita (parabola del seme) in 848 Gesugrave lo dice allrsquoemorroissa come prima lrsquoaveva detto alla peccatrice in 95152535657 il verbo indica il cammino che Gesugrave sta facendo verso Gerusalemme per vivere il Mistero pasquale e lo fa con decisione (951) 1037 egrave il nostro testo e subito dopo il verbo serve da aggancio con il terzo quadro del trittico laquomentre erano in camminoraquo In 1331-33 crsquoegrave un richiamo del viaggio iniziato in 951 e la valenza egrave sempre quella pasquale In 154 egrave il pastore che si mette in cammino per cercare la pecora perduta in 1515 il figlio minore degrada fino a laquoincollarsiraquo a un pagano e a pascolare i porci in 1518 il giovane si mette in cammino per tornare a casa del padre percheacute ha fame In 1719 Gesugrave ordina al lebbroso Samaritano di andare in pace In Lc 1912 Gesugrave egrave colui che deve andare a prendere la dignitagrave regale 1928 (Egli precede verso Gerusalemme) 1936 (lrsquoentrata finalmente a Gerusalemme) Come si puograve notare il verbo ha un senso profondo e indica un laquocamminoraquo che prende tutta la persona e il modello egrave Gesugrave La stessa parabola che stiamo esaminando egrave definita laquoracconto esemplareraquo proprio a motivo di questa sua pregnanza

XLV laquoLe prime parole richiamano il cammino di Gesugrave verso la sua Passione e il plurale fa pensare alla componente comunitaria del viaggio ma inclusi in αὐτοὺς (ldquoessirdquo) i discepoli itineranti scivoleranno nellrsquoombra lasciando la ribalta alle persone del luogo ossia alle due donne e soprattutto ad αὐτὸς ldquoa Luirdquo cioegrave allo stesso Gesugraveraquo (F Bovon op cit pp 126-127)

XLVI laquoIl motivo del cammino verso Gerusalemme torna al v 38 Gesugrave entra in casa di due donne e insegna loro la Parola Tre annotazioni Marta e Maria si collocano forse nella tradizione di ospitalitagrave che veniva offerta ai missionari in epoca protocristiana (At 1614s Didachegrave 114-6) il fatto che non abbia problemi a entrare in casa loro riflette una mentalitagrave ellenistica non certo ebraica sorprende che abbia impartito loro il suo insegnamento dal momento che alle donne non potevano essere comunicati i segreti di Dio esse non erano ammesse alla lettura della Torah e non potevano partecipare alla liturgia sinagogale Gesugrave non fa di-scriminazioni elargisce a uomini e donne il suo amore e i suoi doni anzi accoglie le donne al seguito (82-3)raquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XLVII Luca usa solo 2x questo verbo nel nostro testo per Marta e in 196 per Zaccheo dove aggiunge anche il participio presente χαίρων Marta accoglie Gesugrave allrsquoinizio ma le azioni successive degradano man mano il valore di questo verbo iniziale

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XLVIII Per Maria Luca usa innanzitutto il verbo παρακαθέζομαι (hax legomenon nel NT e usato nella LXX) seguito dallrsquoespressione πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου per indicare una condizione discepolare laquostare seduti ai piediraquo vuol dire porsi in atteggiamento di ascolto Egrave laquola postura di un discepolo come Paolo egrave stato istruito ldquoai piedi di Gamalielerdquo (At 223) La posizione indica la devozione nei confronti del maestroraquo (M Crimella op cit p 202)

XLIX Luca usa il verbo allrsquoimperfetto indicativo per indicare un ascolto prolun-gato della Parola del Kyrios (τὸν λόγον αὐτοῦ) laquoMaria egrave attenta a ciograve che dice Gesugrave e perciograve lo accoglie cosigrave comrsquoegrave un profeta che annuncia la ldquoParola di Diordquo (811) In Luca-Atti lo stare seduti ai piedi di qualcuno indica sempre un riconoscimento della sua autoritagrave (738 83541 1716 At 43537 52 223)raquo (LT Johnson op cit p 156)

L laquoSe il verbo περισπῶμαι presenta una sfumatura peggiorativa egrave percheacute que-sta profluvie di attivitagrave comprensibile [egrave la padrona di casa] ma sproporzionata impedisce a Marta di vivere lrsquoessenziale nel momento presente Si fonda peraltro su una preoccupazione legittima ma risponde pure a unrsquoansia non conveniente Il secondo elemento πολλὴν (ldquomolteplicerdquo tradotto con ldquomoltordquo) a cui si contrap-porragrave la realtagrave ldquounicardquo (ἑνὸς tradotto con ldquouna solardquo) menzionata da Gesugrave Marta fa troppo il suo ldquoserviziordquo (διακονία) che potrebbe e dovrebbe essere positivo ne risulta pregiudicato Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quantomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spiritualiraquo (F Bovon op cit p 129)

LI laquoIl verbo περισπάομαι egrave un hax legomenon nel NT usato allrsquoimperfetto con evidente senso di durata Esso ha un duplice valore da una parte significa ldquoessere completamente occupatordquo ldquoessere fortemente sovraccaricatordquo dallrsquoaltra ldquoessere distolto distrattordquo La differenza egrave fine qui Luca volutamente gioca sulla sottile ambivalenza creando un effetto di polisemiaraquo (M Crimella op cit p 203) Egrave anche indicativo che il verbo sia seguito da questo oggetto laquodai molti servizifaccenderaquo (περὶ πολλὴν διακονίαν) per dire che queste invece di essere al servizio dellrsquoaccoglienza occupano Marta e la distraggono

LII laquoLa doppia menzione del nome fa di Marta una persona cara al Maestro Nel nome ldquoSignorerdquo che lei gli rivolge crsquoegrave familiaritagrave e considerazione Marta rap-presenta colei che ha ricevuto la Parola tra le spine ascolta la Parola ma le molte preoccupazioni la soffocano sigrave che essa non dagrave frutto Maria invece egrave colei che ha ricevuto la Parola in un terreno fertile ascolta e dagrave frutto Lrsquoepisodio descrive la

39 καὶ τῇδε ἦν ἀδελφὴ καλουμένη Μαριάμ [ἣ] καὶ παρακαθεσθεῖσα πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου ἤκουεν τὸν λόγον αὐτοῦ

Or ella aveva una sorella che si chiamava Maria la quale si pose a sedereXLVIII ai piedi del Signore e ascoltavaXLIX la Sua parola

40 ἡ δὲ Μάρθα περιεσπᾶτο περὶ πολλὴνL διακονίανmiddot ἐπιστᾶσα δὲ εἶπεν κύριε οὐ μέλει σοι ὅτι ἡ

Ma Marta tutta presa dalle molte faccendeLI si avvicinograve e disse laquoSignoreLII

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preoccupazione di Luca che vede nella sua comunitagrave un eccesso di impegno sociale a scapito dellrsquoascoltare la Parola Lrsquoinvito di Gesugrave egrave a ridimensionare quel servizio pur necessario sullrsquoessenzialeraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIII La domanda di Marta in realtagrave egrave indirettamente un atto di accusa alla sorella che a suo giudizio laquoperde temporaquo invece di collaborare (il verbo συναντι-λαμβάνομαι hapax legomenon) allrsquoaccoglienza di questo ospite cosigrave importante e familiare

LIV Non egrave laquoGesugraveraquo a rispondere a Marta ma il laquoSignoreraquo egrave un particolare molto fine con cui Luca introduce la laquochiamataraquo di Marta a cercare lrsquoessenziale senza lasciare che le preoccupazioni invadano il cuore e spengano lo spirito laquoGli uomini non devono preoccuparsi di una autorealizzazione attraverso le proprie opere percheacute Dio offre loro una ragione drsquoessere con il suo amore Superate quelle preoccupazioni le premure in senso positivo occupano armoniosamente lo spi-rito umano [cfr 1Cor 1225 2Cor 1128] [hellip] Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affanni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni si presentano allo spirito del credente come forma di servizioraquo (F Bovon op cit pp 130-131)

LV laquoNellrsquoAT vi sono solo quattro occasioni nelle quali qualcuno egrave chiamato due volte per nome Abraam (cfr Gen 2211) Giacobbe (cfr Gen 462) Mosegrave (cfr Es 34) Samuele (cfr 1Sam 310) Si tratta dunque di una chiamata di una vocazione piugrave che di un rimprovero (cfr anche 1334 ldquoGerusalemme Gerusalemmerdquo e 2231 ldquoSimone Simonerdquo)raquo (M Crimella op cit p 204) Gesugrave perciograve laquochiamaraquo Marta a vivere in modo autentico scegliendo quella laquoparte buonaraquo come ha fatto Maria per compiere ogni cosa Egrave dallrsquoascolto che nella Bibbia procede il vero cammino

LVI Il verbo μεριμνάω ricorre 5x in Luca 1041 1211 (non preoccuparsi della testimonianza da dare nei tribunali a motivo della fede) 122225 (rivolto ai disce-poli non stare in ansia per la propria vita percheacute non si egrave in grado di aggiungervi nemmeno unrsquoora) 1226 (non affannarsi per il resto)

LVII Il verbo θορυβάζω egrave hapax legomenon nel NT e laquorichiama lrsquoidea della confusione del tumulto della sommossa e quindi al passivo [presente] dellrsquoes-sere inquieto agitato preoccupato I due verbi sono da considerarsi unrsquoendiadiraquo (M Crimella op cit p 205) Il risultato di tanto affaccendarsi egrave solo quello di laquomettersi in agitazioneraquo

ἀδελφή μου μόνην με κατέλιπεν διακονεῖν εἰπὲ οὖν αὐτῇ ἵνα μοι συναντιλάβηται

queste non trsquoimporta che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire Dille dunque che mi aiutiraquoLIII

41 ἀποκριθεὶς δὲ εἶπεν αὐτῇ ὁ κύριοςmiddotΜάρθα Μάρθα μεριμνᾷς καὶ θορυβάζῃ περὶ πολλά

Ma il SignoreLIV rispondendo le disse laquoMarta MartaLV tu ti preoccupiLVI e ti inquietiLVII per molte cose

ernesto
Barra

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42 ἑνὸς δέ ἐστιν χρείαmiddot Μαριὰμ γὰρ τὴν ἀγαθὴν μερίδα ἐξελέξατο ἥτις οὐκ ἀφαιρεθήσεται αὐτῆς

ma una sola cosa egrave necessaria e Maria ha sceltoLVIII la parte buonaLIX che non le saragrave toltaraquo

2 Struttura retorica del testo

Il testo che segue egrave un tentativo di mostrare graficamente la struttura del testo evidenziando le parole e le espressioni che si richiamano Dopo ogni quadro chiarisco ed esplicito

1021 In quella ora Gesugrave ESULTOgrave nello Spirito Santo e disse-------------------------------------------------------------

laquoIO TI BENEDICO Padre Signore del cielo e della terra- che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti

e- che hai rivelato queste cose ai Piccoli

SIgrave Padre percheacute cosigrave a Te egrave piaciuto

Luca cita le tre Persone della Trinitagrave Gesugrave esulta nello Spirito Santo e benedice il Padre che egrave anche Signore del cielo e della terra

LVIII laquoMaria ha scelto bene ldquolrsquounica cosa di cui crsquoegrave bisognordquo la parte buona (cfr Sal 165 11957) In ginocchio ai piedi del Maestro Immagine della comunitagrave ecclesiale lucana orante e discente Maria viene esaltata da Gesugrave che tuttavia non egrave troppo severo con Marta in fondo lei non agisce male soltanto non ha ancora scoperto lrsquoessenziale il motore di ogni attivitagrave Maria potragrave ben fare in qualunque momento le faccende di casa Marta invece egrave rimasta indietro nellrsquoascolto della Parolaraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIX Le traduzioni spesso usano il comparativo laquomiglioreraquo dipendendo dalla Vetus latina (optimam) mentre Luca usa lrsquoaggettivo al grado semplice e sceglie ἀγαθός invece di καλός per dare la valenza morale-esistenziale alla scelta da fare ascoltare egrave davvero accogliere il Signore percheacute il Messia che viene egrave la Parola Egrave molto forte il confronto con Lc 88 dove si parla della laquoterra buonaraquo che accoglie il seme della Parola a una chiamata deve corrispondere una risposta a un dono la responsabilitagrave ad accoglierlo e farlo fruttare

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e afferma che ha nascosto per un verso e per lrsquoaltro ha rivelato Sono destinatari della rivelazione non i potenti del mondo ma i piccoli

22 Tutto mi egrave stato dato dal Padre mio

e nessuno saconosce chi egrave il Figlio se non il Padreneacute

chi egrave il Padre se non il Figlio

e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

Qui al centro della preghiera (1022) la rivelazione della mutua comunione del Padre e del Figlio aperta a coloro che sono i desti-natari di questa meravigliosa novitagrave egrave il Popolo di Dio la Chiesa a cui Luca sta trasmettendo il suo Vangelo Nel rettangolo centrale il termine laquoFiglioraquo egrave agli estremi percheacute egrave il Rivelatore mentre laquoPadreraquo egrave al centro percheacute egrave lrsquoorigine di ogni realtagrave Allrsquoinizio il verbo egrave laquomi egrave stato datoraquo e ciograve egrave lrsquooggetto del laquorivelareraquo Al centro lrsquoaffermazione che laquonessuno saconosceraquo cioegrave nessuno ha fatto esperienza di questa laquocomunione divinaraquo possibile solo grazie al Figlio Notiamo inol-tre che non si parla di laquoGesugraveraquo neacute di laquoCristoraquo percheacute sono termini funzionali ma di laquoFiglioraquo che egrave titolo essenziale

23 E volgendosi ai discepoli in disparte disse ---------------------------------------------------------------- + laquoBEATI gli OCCHI + che vedono ciograve che voi vedete24 Vi dico che molti profeti e re - hanno desiderato vedere ciograve che voi vedete

ma non lo videro ascoltare ciograve che voi ascoltate ma non lrsquoascoltaronoraquo

In questo rettangolo di senso troviamo il termine laquodiscepo-liraquo che riprende laquopiccoliraquo (contrapposti laquoai profeti e ai reraquo) e il doppio confronto con i verbi laquovedere e ascoltareraquo Gesugrave dopo aver benedetto il Padre ora dichiara laquobeatiraquo i discepoli

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(Egli) valorizza lrsquoesperienza dei suoi discepoli che godono del privilegio riservato a chi vive in prima persona il tempo messianico ormai inaugura-to con le sue opere (da cui il laquovedereraquo) e le sue parole (da cui il laquosentireraquo) Gesugrave egrave il Messia che porta a compimento le promesse da una parte vrsquoegrave stato un desiderio prolungato dallrsquoaltra un compimento gratuito e inatteso regalato ai testimoni oculari2

Nel rettangolo sotto inizia la seconda tavola del trittico Il nomikograves vuole mettere alla prova Gesugrave e alla sua domanda si sente rispondere con una contro-domanda doppia nella quale Gesugrave aggiunge il laquocomeraquo legge le Scritture Il dottore della Leg-ge risponde citando il comandamento dellrsquoamore di Dio e del prossimo Gesugrave approva e lo rimanda ad attualizzarlo per vivere la comunione eterna con Dio Non soddisfatto della risposta continua a fare domande teoriche sul laquoprossimoraquo argomento molto in voga in quel tempo nelle discussioni teologiche davanti alle quali il Cristo preferisce rispondere con una parabola

Le parabole sono al centro del Vangelo e costituiscono delle vere e proprie laquopagine aperteraquo percheacute pur con il loro laquolinguaggio inadeguatoraquo desunto dalla vita quotidiana devono esprimere qualcosa di ulteriore nessun commento potragrave mai esaurirle Esse ci costringono a pensare e ripensare il nostro rapporto di fede Per un verso gettano luce e invadono la nostra vita ma per lrsquoaltro sono oscure e velano il mistero che egrave oltre sempre piugrave al di lagrave della logica umana Ogni parabola crea uno spazio percheacute lrsquoascoltatore di ogni epoca possa liberamente comprendere e aderire allrsquoinsegnamento di Gesugrave Non basta solo una lettura esegetica o filologica piuttosto le parabole esigono una intuizione drsquoinsieme percheacute Gesugrave con la frase laquoChi ha orecchi per ascoltare ascoltiraquo introduce unrsquoeccedenza un oltre che crsquoimmette su un piano diverso e piugrave profondo al di lagrave delle semplici deduzioni3

2 M Crimella op cit p 199 3 E Della Corte Oltre la parabola Salerno 2000 pp 3-4

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25 Un dottore della Legge si alzograve per tentarlo - laquoMaestro facendo che cosa erediterograve la vita eternaraquo26 Gli disse laquoNella Legge che cosa sta scritto Come vi leggiraquo27 Rispondendo disse laquoAmerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore con tutta la tua anima con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stessoraquo28 Gli disse - laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo

29 Ma quegli volendo giustificarsi disse a GesugravelaquoE chi egrave il mio prossimoraquo

30 Gesugrave riprese e disse laquoUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappograve nei briganti

Costoro lo spogliarono lo percossero

e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto31 Per caso un sacerdote scendeva per quella medesima strada e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte32 Anche un levita giunto verso quel luogo e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte ---------------------------------------------------------------33 Un Samaritano in viaggio venne verso di lui e vedendolo nrsquoebbe compassione ---------------------------------------------------------------34 Gli si fece vicino gli fasciograve le ferite versandovi olio e vino poi caricatolo sopra il suo giumento lo portograve a un albergo e si prese cura di lui (9 azioni)35 Il giorno seguente estrasse due denari e li diede allrsquoalbergatore dicendo Prenditi cura di lui e ciograve che spenderai in piugrave te lo rifonderograve quando ritorno (7 azioni)

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36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che egrave incappato nei brigantiraquo

- 37 Quegli disse laquoChi ha fatto compassione conper luiraquo- Gesugrave gli disse laquoMettiti in cammino e farsquo lo stessoraquo

La parabola raccontata da Gesugrave egrave una

perfetta lezione di catechesi 1) per il principio dottrinale che enuncia (il primato dellrsquoamore) 2) per le implicanze pratiche che suggerisce (non crsquoegrave amor di Dio senza le opere di misericordia) 3) per il metodo adottato Gesugrave accetta la discussione e intreccia un dialogo con il suo interlocutore gli fa intuire la felicitagrave da raggiungere e gli facilita il modo di ottenerla lo loda per lrsquoesattezza delle risposte lo sollecita a cercare nelle Scritture la risposta desiderata e lo incoraggia cosigrave a fare ciograve che ha capito4

Notiamo nel testo le molte ricorrenze del verbo laquofareraquo (10252837a37b) lo stesso dottore della Legge riconosce che egrave stato prossimo laquocolui che ha fatto compassioneraquo e Gesugrave gli raccomanda di laquomettersi in cammino e fare lo stessoraquo

Le azioni del sacerdote e del levita sono le medesime mentre al centro del rettangolo grande compare la figura del Samaritano certamente non accolto dai Giudei Egli compie dapprima 9 azioni e poi una volta alla laquolocandaraquo altre 7 Il particolare del laquoritornoraquo (1035) riprende senzrsquoaltro quello dellrsquouomo di nobile famiglia che parte per andare a prendere il titolo regale e poi torna chiamando a verifica i suoi servi (Lc 1915) Crsquoegrave sotto cer-tamente il Mistero pasquale adombrato Luca ricorre spesso nel suo raccontare alle prolessi e anche alle analessi Qui abbiamo unrsquoanticipazione del Mistero pasquale Inoltre la parabola che egrave una laquopagina vivaraquo ha completamente capovolto la domanda e ha fatto comprendere che crsquoegrave una trasformazione operata da Gesugrave dal piano teorico a quello pratico dalla domanda sul prossimo a essere prossimo

4 NVB p 445

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Il laquoMettiti in camminoraquo egrave ripreso in 1038 con la notazione iniziale di Gesugrave e i suoi discepoli in cammino verso Gerusalem-me Si fermano a Betania in casa di Marta e Maria

sedutasi ai piedi del Signore ascoltava la parola di lui

38 Avvenne mentre erano in cammino entrograve in un villaggio Una donna di nome Marta accolse lui39 Aveva una sorella di nome Maria

40 In quanto a Marta era presa dai molti servizi Fermatasi disse laquoSignore non ti curi che mia sorella mi lasci sola a servire Dille dunque che venga adaiutarmiraquo

41 Rispondendo il Signore le disse laquoMarta Marta tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose 42 una sola egrave necessaria+ Maria si egrave scelta la buona parte che non le saragrave toltaraquo

Marta allrsquoinizio accoglie Gesugrave ma tutto ciograve che compie verso di Lui ha il sopravvento e laquoi molti serviziraquo e le laquomolte coseraquo la distolgono dalla laquobuona parte (τὴν ἀγαθὴν μερίδα)raquo scelta da Maria laquoUna sola egrave necessariaraquo essere come Maria cioegrave come la laquobuona terraraquo (Lc 88 τὴν γῆν τὴν ἀγαθὴν) su cui attecchisce il seme della Parola laquoUna solaraquo egrave in contrapposizione con il laquomol-toraquo di Marta Lrsquoaggettivo usato dallrsquoevangelista per la laquoparteraquo egrave specifico e indica la valenza morale del significato

Maria laquoegrave seduta ai piedi del Signore e ascoltava la Parola di Luiraquo lrsquoascolto egrave determinante nel discepolato egrave la fonte di ogni azione che segue e conduce allrsquounificazione dellrsquoagire percheacute porta alla laquosola cosa necessariaraquo Questa dimensione non saragrave tolta a Maria il verbo indica lo laquostrappareraquo il laquoportar viaraquo e ricorda il seme portato via dagli uccelli (85) dalla strada cioegrave da un terreno che non egrave accogliente quindi laquonon egrave buonoraquo A guardare bene egrave Gesugrave che accoglie Maria la quale perograve ha occhi e orecchie solo per il Maestro e dimentica di seacute pende dalla

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Parola Per lei ciograve che conta davvero egrave la presenza e la Parola che Gesugrave le offre

3 Analisi esegetica

Procediamo ora allrsquoanalisi delle tre pale del trittico iniziando da Lc 1021-24 che possiamo definire come la laquorivelazione ai piccoliraquo della comunione intra-trinitaria inclusiva poicheacute aperta a coloro ai quali il Figlio la voglia rivelare

31 La rivelazione ai νήπιος (Lc 1021-24)

Questi pochi versetti rappresentano il cuore del Vangelo lucano non solo percheacute egrave un raro caso in cui Gesugrave non parla della preghiera quanto Lui stesso prega e si rivolge al Padre ma anche e soprattutto percheacute questa rivelazione egrave fatta a ogni generazione cristiana e ne costituisce la fonte e la meta Dio ha voluto manifestarsi agli laquoim-potentiraquo percheacute i laquopoveri di Yhwhraquo sono i beneficiari del Mistero del Regno di Dio La comunione intima tra Padre e Figlio che Egli rivela a chi vuole egrave lrsquoirruzione nella storia della presenza di Dio

Spesso gli studiosi affermano che lrsquoespressione laquoIn quella stessa oraraquo si riferisce al ritorno dalla missione dei 72 discepoli dimenti-cando tuttavia che il termine laquooraraquo in Luca egrave usato come in Giovan-ni5 Luca usa molto le laquoprolessi e le analessiraquo e qui anticipa e prepara lrsquolaquooraraquo decisiva del Mistero pasquale la croce rivela lrsquointimitagrave di Dio ed egrave salvezza offerta a chi accoglie nella fede questo Mistero

Il v 21 esprime il rendimento di grazie di Gesugrave in tre tempi

21a Ti ringrazio Padre Signore del cielo e della terra21b percheacute hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli21c Sigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Te

5 Il termine ὥρα ricorre in Lc 110 238 721 1021 1212394046 1331 1417 2019 22145359 2344(2x) 2433 In corsivo le citazioni piugrave notevoli che annunciano una laquoora di salvezzaraquo

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(Gesugrave) rivolge la lode a Dio chiamato Padre probabile traduzione dellrsquoaramaico abbacirc nome col quale Gesugrave esplicitava il suo rapporto filia-le intimo e familiare cosigrave originale e unico nei confronti di Dio e nello stesso tempo lo riconosce nella sua alteritagrave di Creatore laquoSignore del cielo e della terraraquo Questo profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dio [hellip] Per il contenuto il loghion egrave del tutto originale e manifesta lrsquoimpronta tipica di Gesugrave Egli non rivela segreti esoterici sulla fine del mondo a qualche eletto ma loda il Padre per aver fatto capire proprio ai poveri ai semplici lrsquoidentitagrave e lrsquoattivitagrave di Gesugrave nella storia6

Abbiamo qui un rovesciamento operato da Gesugrave rispetto al-la letteratura sapienziale e apocalittica poicheacute ora la rivelazione non egrave donata ai maggiorenti (egrave loro nascosto) bensigrave ai laquominoresraquo ai piccoli a quelli che agli occhi del mondo non contano nulla (egrave rivelato) I due verbi nascondere e rivelare sono chiaramente usati nella tradizione sapienziale e apocalittica Crsquoegrave opposizione tra i laquopiccoliraquo e i laquosaggiraquo ed egrave questa egrave lrsquooriginalitagrave annunciata dal Figlio non piugrave i saggi devono occuparsi dei semplici per farli progredire nella conoscenza della Legge Ora piuttosto laquola rive-lazione di Dio egrave data proprio ai ldquosemplicirdquo non piugrave ai saggi e in-telligenti Inoltre questi ldquosemplicirdquo rimangono tali cioegrave ignoranti della Legge anche dopo aver ricevuto la rivelazione di ldquoqueste coserdquo Essi sono introdotti in una conoscenza e in un rapporto che supera la conoscenza della Leggeraquo7 Gesugrave rivela Dio come Padre e al tempo stesso la realtagrave che Lui egrave il Figlio venuto per far accedere chi vuole in questa comunione intima Ecco percheacute Gesugrave lungo il cammino che sta facendo verso Gerusalemme per compiere il Mistero pasquale educa i suoi discepoli laquoin disparteraquo deve prepararli a continuare nel tempo della Chiesa questa missione

Il termine laquooraraquo egrave confermato dal laquosigraveraquo con cui Gesugrave afferma che laquoSigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Teraquo Egli egrave venuto proprio

6 G Rossegrave op cit p 3937 Ivi p 394

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per manifestare la Sua εὐδοκία8 il compiacimento il volere il progetto salvifico drsquoamore

Rispetto allrsquoapocalittica qui Gesugrave afferma che la Sua attivitagrave rivelatrice avviene nel presente della storia e non solo al compi-mento di essa Egrave interessante notare che in questa circostanza Gesugrave assume il ruolo che negli scritti veterotestamentari e giudaici viene attribuita alla laquoSapienzaraquo9 Proprio questo rapporto unico tra il Fi-glio e il Padre ne fanno lrsquounico mediatore e rivelatore Il v 22 inizia con il passivo laquomi egrave stato datoraquo e termina con lrsquoinfinito laquorivelareraquo

Dopo questo rendimento di grazie nei vv 23-24 abbiamo una beatitudine e una sua motivazione laquoPoi si voltograveraquo e lrsquoespres-sione molto intensa indica che a chiunque si pone alla Sua se-quela se lo vorragrave potragrave entrare in questa comunione e diventare annunciatore del Vangelo in ogni tempo Ora i laquopiccoliraquo (cioegrave i laquodiscepoliraquo di ogni tempo) possono a partire dallrsquoascolto vivere e trasmettere queste realtagrave comunicate da Gesugrave

Il cristianesimo prende qui le distanze rispetto al giudaismo e si prepa-ra alla rottura E tuttavia sostiene di realizzare la speranza di tutto il popolo drsquoIsraele rappresentato dai suoi numerosi profeti e successivamente dai suoi re Gli uni e gli altri sono concepiti non come capi ma come antenne puntate verso il cielo Non sono stati forse i profeti a ricevere oracoli e visioni e i re (si pensi a Davide e a Salomone) colmati da Dio di talenti sapienza e scienza Egrave singolare che non si parli qui degli scribi10

I discepoli sono ora al vertice della storia di attese e promesse di Dio sono beati percheacute possono sia vedere sia ascoltare due verbi che indicano chiaramente il processo del cammino di fede Egrave tempo per gli laquoultimiraquo di porsi alla sequela del Figlio di Dio egrave questo il kairograves che entra nel krogravenos e porta la lieta notizia che Gesugrave nella sinagoga di Nazaret ha annunciato

8 Il termine ricorre in Lc 214 (laquoGloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini su cui si posa il suo favoreraquo) e nel nostro testo (cfr Mt 1126 il detto parallelo)

9 Cfr Pr 81222-31 301-3 Sap 722-81 82-8 94911 Sir 16 Gb 281-2223-27

10 F Bovon op cit pp 95-96

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

175

Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

178

una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

180

donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

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Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 16: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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26 ὁ δὲ εἶπεν πρὸς αὐτόνmiddot ἐν τῷ νόμῳ τί γέγραπται πῶς ἀναγινώσκεις

Gli disse Che cosaXXII sta scritto nella legge Come leggi

27 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπενmiddot ἀγαπήσεις κύριον τὸν θεόν σου ἐξ ὅλης [τῆς] καρδίας σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ ψυχῇ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ ἰσχύϊ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ διανοίᾳ σου καὶ τὸν πλησίον σου ὡς σεαυτόν

Rispose Amerai il Signore tuo DioXXIII con tutto il tuo cuoree con tutta la tua anima e con tutte le tue forze e con tutta la tua mente eil tuo prossimo come te stesso

28 εἶπεν δὲ αὐτῷmiddot ὀρθῶς ἀπεκρίθηςmiddot τοῦτο ποίει καὶ ζήσῃ

Gli disse Hai risposto rettamenteXXIV farsquo questo e vivrai

op cit p 155) Cosa vuol dire lrsquoesperto della Legge Egli chiede cosa deve fare per ottenere il premio della comunione definitiva con Dio percheacute spesso i Giudei avevano paura di osservare la Legge senza ottenerne il premio Egrave una domanda che ci si fa anche oggi

XXII In perfetto metodo rabbinico Gesugrave risponde con una contro-domanda addirittura doppia laquoChe cosahellip Comeraquo Evidentemente da interrogato diventa interrogante e inverte i ruoli egrave la sua grande abilitagrave educativa spostando sempre tutto dal piano teorico a quello pratico

XXIII laquoCon leggere varianti nelle proposizioni Luca qui riproduce sostan-zialmente LXX Dt 65 aggiungendo la frase ldquoe con tutta la tua mente (dianoia)rdquoraquo (LT Johnson op cit p 155) Alla citazione di Dt 65 egrave aggiunto il testo di Lv 1918 La versione di Luca si differenzia dagli altri Sinottici percheacute unisce i due comandamenti in uno solo laquoGesugrave vuole mettere a fuoco attraverso la conoscenza e la sapienza di uno scriba il cuore della Legge amerai Dio (Dt 65) e amerai il tuo prossimo come te stesso (Lv 1918) La Legge mosaica egrave buona se Gesugrave com-menta laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo Attendibile segno di tensione tra protocristianesimo e sinagoga segno di una deplorevole dissociazione tra amore di Dio e del prossimo egrave lrsquoimmediato collegamento di Lv 1918 a Dt 65 per Luca i due valori sono inscindibiliraquo (La Bibbia Piemme cit p 2461)

XXIV Lrsquoavverbio ὀρθῶς ricorre in Lc 735 (il sordo κωφός balbuziente μογι-λάλος) dunque un sordastro 743 (Simone il fariseo ha giudicato bene) 1028 2021 (i dottori della Legge e i capi dei sacerdoti affermano che Gesugrave parla e in-segna rettamente)

XXV Puograve essere sostantivo oppure avverbio nel primo caso abbiamo laquoE chi egrave il mio prossimoraquo nel secondo il senso egrave laquoE chi egrave vicino a meraquo A motivo della vicinanza della citazione della posizione del pronome personale μου e del ritmo del dialogo sembra piugrave opportuna la scelta del termine come sostantivo

XXVI Il dottore della Legge laquovuole giustificare la domanda che ha posto non voleva solo tentare Gesugrave (in questo caso sarebbe stata troppo ovvia la risposta da dare) ma richiedeva un concetto piugrave chiaro di prossimoraquo (NVB 446) Egli perograve si muove sempre su un ambito teorico senza mettersi in gioco egrave il classico intellettuale che discutehellip ma non fa

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29 ὁ δὲ θέλων δικαιῶσαι ἑαυτὸν εἶπεν πρὸς τὸν Ἰησοῦνmiddot καὶ τίς ἐστίν μου πλησίονXXV

Ma quegli volendo giustificarsiXXVI disse a Gesugrave E chi egrave il mio prossimoXXVII

30 Ὑπολαβὼν ὁ Ἰησοῦς εἶπεν ἄνθρωπός τις κατέβαινεν ἀπὸ Ἰερουσαλὴμ εἰς Ἰεριχὼ καὶ λῃσταῖς περιέπεσεν οἳ καὶ ἐκδύσαντες αὐτὸν καὶ πληγὰς ἐπιθέντες ἀπῆλθον ἀφέντες ἡμιθανῆ

ReplicandoXVIII Gesugrave disseUn (certo) uomoXXIX scendeva da Gerusalemme a GericoXXX e incappograve nei brigantiterroristiXXXI i quali dopo averlo spogliato e percosso se ne andarono abbandonandolo mezzo morto

31 κατὰ συγκυρίαν δὲ ἱερεύς τιςXXXII Ma per caso un (certo) sacerdote

XXVII laquoPer Lv 1918 ldquoil prossimordquo sono ldquoi figli del Tuo popolordquo (ossia gli altri Israeliti) Piugrave avanti in Lv 1933-34 questo viene esteso ai ger (ldquostranierirdquo) residenti sul territorio Dato che nella traduzione dei LXX ger egrave reso con prosēlytos (ldquoproseli-tirdquo) questo atteggiamento di amore era alquanto ristretto Tra i gruppi settari come quello di Qumran la distinzione tra lrsquoamore verso i figli della luce e qualsiasi altra persona era assoluta (cfr 1Qs 19-10) Tra i farisei si discuteva molto sui rapporti che potevano intercorrere con i non-Giudei come ad esempio m Abodah Zarah 11 21-2 49-10raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXVIII In Lc 743 (Simone il fariseo risponde a Gesugrave) 1030 (Gesugrave riprende il discorso per esplicare ancora meglio cosa Egli intenda perograve non offre una motivazione razionale bensigrave usa una parabola per catturare lrsquoascoltatore e capovolgere il suo punto di vista In questo senso le parabole non solo sono un ottimo strumento pedagogico ma diventano lrsquoespressione per rovesciare le proprie convinzioni e aprire un nuovo orizzonte di vita laquoGesugrave accoglie la domanda nella misura in cui la comprende bene Tali sembrano essere qui le due sfumature del verbo ὑπολαμβάνω ldquoaccogliererdquo e ldquocomprendererdquo che srsquoincontrano nei dialoghi sia giudaici che greciraquo (F Bovon op cit p 109)

XXIX Dal contesto sembrerebbe che sia un giudeo percheacute forse dopo aver preso parte al culto sta scendendo da Gerusalemme collocata a circa 850 m slm verso Gerico la cui oasi egrave a circa -240m slm il dislivello egrave notevole Il percorso pietroso e arido egrave di circa 27 km

XXX laquoGerico era sede di sacerdoti e leviti Riccorrendo la loro settimana di servizio al tempio salivano a Gerusalemme Alla vista del malcapitato devono scegliere tra lui morente e Lv 211 che prescrive di evitare ogni contatto con cadaveri o uomini morentiraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XXXI Il termine greco λῃστής ricorre in Lc 103036 (il nostro testo) 1946 (Gesugrave rimprovera di aver reso il Tempio covo di ladroni) 2252 (Gesugrave rimprovera i capi dei sacerdoti i capitani del Tempio e gli anziani per averlo considerato un briganteterrorista laquoIl termine lēstēs egrave usato da Giuseppe per bande organizzate di ladroni di strada che rendevano il viaggiare pericoloso (cfr Giuseppe La guerra giudaica 2228-230)raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXII laquoIl pronome indefinito tis usato per ciascuno dei personaggi del racconto indica che essi rappresentano le rispettive categorie I sacerdoti e i leviti pur non facendo parte dellrsquoaristocrazia facoltosa rappresentavano simbolicamente la classe dirigente (cfr ad esempio 1QS 18ss 51-4) Erano soggetti a restrizioni di puritagrave legale che limitavano i loro contatti con gli altri Ciograve che il racconto vuol dimo-

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κατέβαινεν ἐν τῇ ὁδῷ ἐκείνῃκαὶ ἰδὼν αὐτὸν ἀντιπαρῆλθενmiddot

scendeva per quello strada e avendolo vistoXXXIII passograve oltreXXXIV dal lato opposto (= passare senza fermarsi nonostante abbiano visto)

32 ὁμοίως δὲ καὶ Λευίτης [γενόμενος] κατὰ τὸν τόπον ἐλθὼν καὶ ἰδὼνἀντιπαρῆλθεν

Allo stesso modo anche un levita giunto sul posto e avendolo vistopassograve oltre dal lato opposto

33 Σαμαρίτης δέ τις ὁδεύωνXXXV ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν

Invece un (certo) samaritanoXXXVI che passava per la strada giunse accantoXXXVII a lui

strare non egrave un contrasto tra i Giudei e i Samaritani a vantaggio di questi ultimi ma un contrasto tra quelli che sono ufficialmente riconosciuti come appartenenti al popolo e quelli che non lo sonoraquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXIII laquoEgrave probabile che il sacerdote abbia finito il proprio servizio e rientri a casa Invece di unire lrsquoamore del prossimo col servizio di Dio trascura la misericordia com-plemento obbligato della pietagrave Lo stesso vale per il levita altro officiante del tempio di rango inferiore Luca li considera imperdonabili percheacute dopo aver visto (ἰδὼν vv 31 e 32) hanno entrambi chiuso gli occhi Non srsquoincontrano col ferito si allontanano diventano inesistenti morti al presente trattenuti dal loro passato condizionati da regole rituali e da pulsioni egoiste Sono passati senza fermarsiraquo (F Bovon op cit p 111)

XXXIV laquoIl senso di questo verbo (ἀντιπαρέρχομαι) raro non egrave evidente poicheacute una delle preposizioni suggerisce il passare oltre (παρά) e lrsquoaltra un camminare di fronte o contro (ἀντί)raquo (ivi n 10 111) laquoAlla lettera ldquoFece un giro intorno a lui e passograve oltrerdquo Luca per mezzo del verbo ἀντιπαρέρχομαι dagrave corpo alla scelta del ministro di culto dal punto di vista fraseologico infatti il preverbio ἀντί sottolinea la distanza fra il sacerdote e lrsquoanonimo passante (cfr anche il v 32)raquo (M Crimella op cit p 201)

XXXV Il verbo egrave hapx legomenon nel NT e richiama il sostantivo ὁδός via che ricorre in Luca 20x 17679 244 345 727 8512 9357 10431 116 1258 1423 1835 1936 2021 243235

Questo termine indica una persona che egrave per la via che compie un cammino Da 957 in poi Gesugrave compie la sua via verso il mistero pasquale cfr E Della Corte Solidarietagrave con Cristo solidarietagrave con gli uomini La conversione a uno stile di vita cristia-no e quindi solidale il cammino del credente nel grande inserto lucano (Lc 951-1946) laquoPresenza Pastoraleraquo 4-5 (1999) pp 27-60 Fin dallrsquoinizio il personaggio egrave dunque presentato in forte sintonia con il Cristo stesso che ha iniziato il suo viaggio decisivo

XXXVI laquoQuesta identificazione acquista tanta piugrave forza se si considera lrsquoostilitagrave mostrata dai Samaritani contro il ministero stesso di Gesugrave giagrave accennato in 953 Un altro Samaritano egrave descritto in modo positivo in 1716 e la missione in Samaria segna unrsquoimportante tappa nella diffusione del lieto messaggio negli Atti (18) riportando in quella regione un notevole successo (At 81-14 931153)raquo (LT Johnson op cit p 156) laquoSecoli di meditazione devota hanno offuscato la nostra capacitagrave di percepire lrsquoostilitagrave che contrapponeva Giudei e Samaritani Dopo lrsquoesilio babilonese i Samaritani si erano opposti alla restaurazione di Gerusalemme e nel II

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καὶ ἰδὼν ἐσπλαγχνίσθη e avendolo visto ne provograve compassioneviscere di misericordiaXXXVIII

34 καὶ προσελθὼν κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτοῦ ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ ἴδιον κτῆνος ἤγαγεν αὐτὸν εἰς πανδοχεῖονXXXIX καὶ ἐπεμελήθη αὐτοῦ

fattosi vicinoXL gli fasciograve le ferite versandovi olio e vinoe caricatolo sulla sua cavalcatura lo portograve alla locanda esi prese cura di lui

sec aC avevano collaborato con i sovrani siriani nelle guerre contro i Giudei Nel Siracide (5025-26) che risale al 200 aC si dice che i Samaritani ldquonon sono neppure una nazionerdquo e nel 128 aC il sommo sacerdote giudeo bruciograve il tempio Samaritano sul monte Garizim Allrsquoinizio del I sec dC durante la Pasqua i Samaritani sparsero le ossa di un cadavere nel tempio contaminandolo e impedendo la celebrazione della festivitagraveraquo (JR Donahue Il Vangelo in parabola Brescia 2016 pp 122-123)

XXXVII Notiamo la differenza tra i tre personaggi il sacerdote e il levita passano laquooltreraquo (antiparagrave-) mentre il Samaritano passa laquoaccantoraquo (katagrave) Luca nota con molta finezza questo particolare lrsquointeresse del Samaritano inizia proprio con il laquopassare accantoraquo invece che laquooltreraquo

XXXVIII Lrsquoevangelista Luca usa questo verbo in 713 (episodio della peccatrice) 1033 1520 (il padre lo vide e ne ebbe compassione) Non ricorre negli Atti degli Apostoli laquoIl verbo ha una radice che richiama le interiora (τὰ σπλάγχνα) cioegrave i sentimenti piugrave profondi In Luca caratterizza lrsquointensa emozione di Gesugrave di fronte alla donna vedova che ha perso lrsquounico figlio (713) inoltre lrsquoevangelista utilizza lo stesso verbo per esprimere lo slancio del padre allorcheacute vede il figlio prodigo che si sta avvicinando a casa (1520)raquo (M Crimella op cit p 201) laquoEgrave significativo che per parlare di compassione e di misericordia lrsquoAntico Testamento adoperi il termine raHaacutemicircm Tale termine deriva da reHem cioegrave grembo materno con esso possono essere indicate anche le viscere di un essere umano che tanto nellrsquoAntico quanto nel Nuovo Testamento sono considerate la sede dei sentimentiraquo (E Della Corte Mi sono legato a voi Le persone consacrate luce del Regno Roma 2015 p 141) Uno dei vertici della misericordia dellrsquoAT egrave il testo di Os 111-11 nel quale al v 8 si dice laquoMi dagrave un tuffo il cuore mi si sommuovono le viscereraquo (μετεστράφη ἡ καρδία μου ἐν τῷ αὐτῷ συνεταράχθη ἡ μεταμέλειά μου nel quale troviamo il termine μεταμέλεια che appartiene allrsquoambito semantico del verbo citato da Lc 103435 prendersi cura che compare nel NT in 1tm 35 con una chiara valenza affettiva e pastorale di cura)

XXXIX Letteralmente questo termine significa laquoil luogo accogliente per tuttiraquo Il termine πανδοχεύς al v 36 significa allora laquolrsquoonni-accoglienteraquo

XL Il verbo προσέρχομαι in Luca ha qui come soggetto il Samaritano e in 714 lo stesso Gesugrave che si accosta alla bara del giovinetto morto e lo tocca sono gli episodi che rivelano lrsquoamorevole accostarsi e il prendersi cura e in entrambi i casi egrave donata la Vita

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35 καὶ ἐπὶ τὴν αὔριον ἐκβαλὼν ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ καὶ εἶπενmiddot ἐπιμελήθητιXLI αὐτοῦ καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς ἐγὼ ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με ἀποδώσω σοι

E il giorno dopo estrasse due denarie li diede allrsquoalbergatore dicendoPrenditi cura di lui e se spenderai qualcosa in piugrave te lo pagherograveal mio ritorno

36 τίς τούτων τῶν τριῶν πλησίον δοκεῖ σοι γεγονέναι τοῦ ἐμπεσόντος εἰς τοὺς λῃστάς

Chi di questi tre pensi si sia stato prossimoXLII a colui che incappograve nei briganti

37 ὁ δὲ εἶπενmiddot ὁ ποιήσας τὸ ἔλεος μετ᾽ αὐτοῦ εἶπεν δὲ αὐτῷ ὁ Ἰησοῦςmiddot πορεύου καὶ σὺ ποίει ὁμοίως

Disse Chi ha fattoXLIII compassione con lui Allora Gesugrave gli disse Mettiti in camminoXLIV e anche tu farsquo lo stesso

XLI laquoEgrave sorprendente vedere come per parlare dellrsquoincarico affidato allrsquoalbergatore Luca adoperi lo stesso verbo (ἐπιμελέομαι epimeleacuteomai curare aver cura) con cui nel v 34b aveva riassunto lrsquoazione esemplare del Samaritano Lrsquoalbergatore deve adesso proseguire esattamente quanto il Samaritano aveva fatto con il bisognoso Drsquoimportanza decisiva non egrave la persona o lrsquoistituzione via via operante bensigrave soltanto il bene del ferito In questrsquoultima parte possiamo vedere un certo apice narrativo nel fatto che soltanto qui nel corso di tutta la parabola si ricorre al discorso diretto Inoltre lrsquoincarico di prendersi cura egrave formulato allrsquoimperativo (ἐπιμελήθητι epimelecircthecircti abbi cura di lui) cosiccheacute qui abbiamo il corrispettivo interno alla parabola dei due imperativi di Gesugrave sul piano della discussione (v 28 ldquoFarsquo questordquo v 37 ldquoVarsquo e anche tu farsquo cosigraverdquo)raquo (R Zimmermann Compendio delle parabole di Gesugrave Brescia 2011 pp 847-848)

XLII laquoGesugrave trasforma la questione da un obbligo legale (chi merita il mio amore) a un atto di altruistica donazione (a chi posso dimostrare di essere il pros-simo) e di questo il tanto disprezzato Samaritano diventa un modello moraleraquo (LT Johnson op cit p 156)

XLIII laquoLa risposta del legista congiunge lrsquointerno con lrsquoesterno ossia il sentimento (τὸ ἔλεος ldquola misericordiardquo) con lrsquoazione (ὁ ποιήσας ldquochi ha agitordquo) sottolinea anche la relazione (μετ᾽αὐτοῦ ldquocon luirdquo ldquonei suoi confrontirdquo) Lrsquoevoluzione del legista continua prima polemico (v 25) poi riservato (v 29) si egrave impegnato in una relazione con Gesugrave (v 37a) La sua risposta verbale rischia proprio di diventare pratica (v 37b) Il legista e Gesugrave si sono infine trovati drsquoaccordo Grazie alla pedagogia del maestro il discepolo si egrave evoluto Ha capito la nuova definizione di prossimo alla quale Gesugrave voleva condurlo Quello che era un problema per i rabbi del tempo (quale estensione dare alla nozione di prossimo) riceve qui una risposta che non egrave stata dettata ma si egrave imposta alla riflessione dialogante e credente Con il suo affetto e la sua discrezione Gesugrave ha saputo divenire il prossimo del legistaraquo (F Bovon op cit p 114) Bovon parla di laquonuova definizioneraquo mentre Gesugrave opera uno spostamento dal piano teorico a quello pratico portando a comprendere che laquoil fareraquo riguarda il proprio modo di diventare laquoprossimoraquo nellrsquoamore Non basta sapere laquoche cosaraquo dice la Legge neacute saperla leggere se non la si vive

XLIV Luca usa molte volte questo verbo πορεύομαι e sono interessanti queste citazioni in 78 per ben 2x nellrsquoepisodio del centurione indica un laquoandaremettersi

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38Ἐν δὲ τῷ πορεύεσθαι αὐτοὺς αὐτὸς εἰσῆλθεν εἰς κώμην τινά γυνὴ δέ τις ὀνόματι Μάρθα ὑπεδέξατο αὐτόν

Ora mentre essi erano in camminoXLV avvenne che egli entrograve in un villaggioXLVI e una certa donna di nome Marta lo ricevetteXLVII (in casa sua)

in camminoraquo per eseguire un comando in 750 Gesugrave comanda alla peccatrice di laquoandare in paceraquo cioegrave drsquoora in poi di non peccare piugrave nella propria vita in 814 si richiama il rischio che lungo il cammino i piaceri le ansie e le ricchezze possano soffocare la vita (parabola del seme) in 848 Gesugrave lo dice allrsquoemorroissa come prima lrsquoaveva detto alla peccatrice in 95152535657 il verbo indica il cammino che Gesugrave sta facendo verso Gerusalemme per vivere il Mistero pasquale e lo fa con decisione (951) 1037 egrave il nostro testo e subito dopo il verbo serve da aggancio con il terzo quadro del trittico laquomentre erano in camminoraquo In 1331-33 crsquoegrave un richiamo del viaggio iniziato in 951 e la valenza egrave sempre quella pasquale In 154 egrave il pastore che si mette in cammino per cercare la pecora perduta in 1515 il figlio minore degrada fino a laquoincollarsiraquo a un pagano e a pascolare i porci in 1518 il giovane si mette in cammino per tornare a casa del padre percheacute ha fame In 1719 Gesugrave ordina al lebbroso Samaritano di andare in pace In Lc 1912 Gesugrave egrave colui che deve andare a prendere la dignitagrave regale 1928 (Egli precede verso Gerusalemme) 1936 (lrsquoentrata finalmente a Gerusalemme) Come si puograve notare il verbo ha un senso profondo e indica un laquocamminoraquo che prende tutta la persona e il modello egrave Gesugrave La stessa parabola che stiamo esaminando egrave definita laquoracconto esemplareraquo proprio a motivo di questa sua pregnanza

XLV laquoLe prime parole richiamano il cammino di Gesugrave verso la sua Passione e il plurale fa pensare alla componente comunitaria del viaggio ma inclusi in αὐτοὺς (ldquoessirdquo) i discepoli itineranti scivoleranno nellrsquoombra lasciando la ribalta alle persone del luogo ossia alle due donne e soprattutto ad αὐτὸς ldquoa Luirdquo cioegrave allo stesso Gesugraveraquo (F Bovon op cit pp 126-127)

XLVI laquoIl motivo del cammino verso Gerusalemme torna al v 38 Gesugrave entra in casa di due donne e insegna loro la Parola Tre annotazioni Marta e Maria si collocano forse nella tradizione di ospitalitagrave che veniva offerta ai missionari in epoca protocristiana (At 1614s Didachegrave 114-6) il fatto che non abbia problemi a entrare in casa loro riflette una mentalitagrave ellenistica non certo ebraica sorprende che abbia impartito loro il suo insegnamento dal momento che alle donne non potevano essere comunicati i segreti di Dio esse non erano ammesse alla lettura della Torah e non potevano partecipare alla liturgia sinagogale Gesugrave non fa di-scriminazioni elargisce a uomini e donne il suo amore e i suoi doni anzi accoglie le donne al seguito (82-3)raquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XLVII Luca usa solo 2x questo verbo nel nostro testo per Marta e in 196 per Zaccheo dove aggiunge anche il participio presente χαίρων Marta accoglie Gesugrave allrsquoinizio ma le azioni successive degradano man mano il valore di questo verbo iniziale

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XLVIII Per Maria Luca usa innanzitutto il verbo παρακαθέζομαι (hax legomenon nel NT e usato nella LXX) seguito dallrsquoespressione πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου per indicare una condizione discepolare laquostare seduti ai piediraquo vuol dire porsi in atteggiamento di ascolto Egrave laquola postura di un discepolo come Paolo egrave stato istruito ldquoai piedi di Gamalielerdquo (At 223) La posizione indica la devozione nei confronti del maestroraquo (M Crimella op cit p 202)

XLIX Luca usa il verbo allrsquoimperfetto indicativo per indicare un ascolto prolun-gato della Parola del Kyrios (τὸν λόγον αὐτοῦ) laquoMaria egrave attenta a ciograve che dice Gesugrave e perciograve lo accoglie cosigrave comrsquoegrave un profeta che annuncia la ldquoParola di Diordquo (811) In Luca-Atti lo stare seduti ai piedi di qualcuno indica sempre un riconoscimento della sua autoritagrave (738 83541 1716 At 43537 52 223)raquo (LT Johnson op cit p 156)

L laquoSe il verbo περισπῶμαι presenta una sfumatura peggiorativa egrave percheacute que-sta profluvie di attivitagrave comprensibile [egrave la padrona di casa] ma sproporzionata impedisce a Marta di vivere lrsquoessenziale nel momento presente Si fonda peraltro su una preoccupazione legittima ma risponde pure a unrsquoansia non conveniente Il secondo elemento πολλὴν (ldquomolteplicerdquo tradotto con ldquomoltordquo) a cui si contrap-porragrave la realtagrave ldquounicardquo (ἑνὸς tradotto con ldquouna solardquo) menzionata da Gesugrave Marta fa troppo il suo ldquoserviziordquo (διακονία) che potrebbe e dovrebbe essere positivo ne risulta pregiudicato Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quantomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spiritualiraquo (F Bovon op cit p 129)

LI laquoIl verbo περισπάομαι egrave un hax legomenon nel NT usato allrsquoimperfetto con evidente senso di durata Esso ha un duplice valore da una parte significa ldquoessere completamente occupatordquo ldquoessere fortemente sovraccaricatordquo dallrsquoaltra ldquoessere distolto distrattordquo La differenza egrave fine qui Luca volutamente gioca sulla sottile ambivalenza creando un effetto di polisemiaraquo (M Crimella op cit p 203) Egrave anche indicativo che il verbo sia seguito da questo oggetto laquodai molti servizifaccenderaquo (περὶ πολλὴν διακονίαν) per dire che queste invece di essere al servizio dellrsquoaccoglienza occupano Marta e la distraggono

LII laquoLa doppia menzione del nome fa di Marta una persona cara al Maestro Nel nome ldquoSignorerdquo che lei gli rivolge crsquoegrave familiaritagrave e considerazione Marta rap-presenta colei che ha ricevuto la Parola tra le spine ascolta la Parola ma le molte preoccupazioni la soffocano sigrave che essa non dagrave frutto Maria invece egrave colei che ha ricevuto la Parola in un terreno fertile ascolta e dagrave frutto Lrsquoepisodio descrive la

39 καὶ τῇδε ἦν ἀδελφὴ καλουμένη Μαριάμ [ἣ] καὶ παρακαθεσθεῖσα πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου ἤκουεν τὸν λόγον αὐτοῦ

Or ella aveva una sorella che si chiamava Maria la quale si pose a sedereXLVIII ai piedi del Signore e ascoltavaXLIX la Sua parola

40 ἡ δὲ Μάρθα περιεσπᾶτο περὶ πολλὴνL διακονίανmiddot ἐπιστᾶσα δὲ εἶπεν κύριε οὐ μέλει σοι ὅτι ἡ

Ma Marta tutta presa dalle molte faccendeLI si avvicinograve e disse laquoSignoreLII

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preoccupazione di Luca che vede nella sua comunitagrave un eccesso di impegno sociale a scapito dellrsquoascoltare la Parola Lrsquoinvito di Gesugrave egrave a ridimensionare quel servizio pur necessario sullrsquoessenzialeraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIII La domanda di Marta in realtagrave egrave indirettamente un atto di accusa alla sorella che a suo giudizio laquoperde temporaquo invece di collaborare (il verbo συναντι-λαμβάνομαι hapax legomenon) allrsquoaccoglienza di questo ospite cosigrave importante e familiare

LIV Non egrave laquoGesugraveraquo a rispondere a Marta ma il laquoSignoreraquo egrave un particolare molto fine con cui Luca introduce la laquochiamataraquo di Marta a cercare lrsquoessenziale senza lasciare che le preoccupazioni invadano il cuore e spengano lo spirito laquoGli uomini non devono preoccuparsi di una autorealizzazione attraverso le proprie opere percheacute Dio offre loro una ragione drsquoessere con il suo amore Superate quelle preoccupazioni le premure in senso positivo occupano armoniosamente lo spi-rito umano [cfr 1Cor 1225 2Cor 1128] [hellip] Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affanni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni si presentano allo spirito del credente come forma di servizioraquo (F Bovon op cit pp 130-131)

LV laquoNellrsquoAT vi sono solo quattro occasioni nelle quali qualcuno egrave chiamato due volte per nome Abraam (cfr Gen 2211) Giacobbe (cfr Gen 462) Mosegrave (cfr Es 34) Samuele (cfr 1Sam 310) Si tratta dunque di una chiamata di una vocazione piugrave che di un rimprovero (cfr anche 1334 ldquoGerusalemme Gerusalemmerdquo e 2231 ldquoSimone Simonerdquo)raquo (M Crimella op cit p 204) Gesugrave perciograve laquochiamaraquo Marta a vivere in modo autentico scegliendo quella laquoparte buonaraquo come ha fatto Maria per compiere ogni cosa Egrave dallrsquoascolto che nella Bibbia procede il vero cammino

LVI Il verbo μεριμνάω ricorre 5x in Luca 1041 1211 (non preoccuparsi della testimonianza da dare nei tribunali a motivo della fede) 122225 (rivolto ai disce-poli non stare in ansia per la propria vita percheacute non si egrave in grado di aggiungervi nemmeno unrsquoora) 1226 (non affannarsi per il resto)

LVII Il verbo θορυβάζω egrave hapax legomenon nel NT e laquorichiama lrsquoidea della confusione del tumulto della sommossa e quindi al passivo [presente] dellrsquoes-sere inquieto agitato preoccupato I due verbi sono da considerarsi unrsquoendiadiraquo (M Crimella op cit p 205) Il risultato di tanto affaccendarsi egrave solo quello di laquomettersi in agitazioneraquo

ἀδελφή μου μόνην με κατέλιπεν διακονεῖν εἰπὲ οὖν αὐτῇ ἵνα μοι συναντιλάβηται

queste non trsquoimporta che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire Dille dunque che mi aiutiraquoLIII

41 ἀποκριθεὶς δὲ εἶπεν αὐτῇ ὁ κύριοςmiddotΜάρθα Μάρθα μεριμνᾷς καὶ θορυβάζῃ περὶ πολλά

Ma il SignoreLIV rispondendo le disse laquoMarta MartaLV tu ti preoccupiLVI e ti inquietiLVII per molte cose

ernesto
Barra

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42 ἑνὸς δέ ἐστιν χρείαmiddot Μαριὰμ γὰρ τὴν ἀγαθὴν μερίδα ἐξελέξατο ἥτις οὐκ ἀφαιρεθήσεται αὐτῆς

ma una sola cosa egrave necessaria e Maria ha sceltoLVIII la parte buonaLIX che non le saragrave toltaraquo

2 Struttura retorica del testo

Il testo che segue egrave un tentativo di mostrare graficamente la struttura del testo evidenziando le parole e le espressioni che si richiamano Dopo ogni quadro chiarisco ed esplicito

1021 In quella ora Gesugrave ESULTOgrave nello Spirito Santo e disse-------------------------------------------------------------

laquoIO TI BENEDICO Padre Signore del cielo e della terra- che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti

e- che hai rivelato queste cose ai Piccoli

SIgrave Padre percheacute cosigrave a Te egrave piaciuto

Luca cita le tre Persone della Trinitagrave Gesugrave esulta nello Spirito Santo e benedice il Padre che egrave anche Signore del cielo e della terra

LVIII laquoMaria ha scelto bene ldquolrsquounica cosa di cui crsquoegrave bisognordquo la parte buona (cfr Sal 165 11957) In ginocchio ai piedi del Maestro Immagine della comunitagrave ecclesiale lucana orante e discente Maria viene esaltata da Gesugrave che tuttavia non egrave troppo severo con Marta in fondo lei non agisce male soltanto non ha ancora scoperto lrsquoessenziale il motore di ogni attivitagrave Maria potragrave ben fare in qualunque momento le faccende di casa Marta invece egrave rimasta indietro nellrsquoascolto della Parolaraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIX Le traduzioni spesso usano il comparativo laquomiglioreraquo dipendendo dalla Vetus latina (optimam) mentre Luca usa lrsquoaggettivo al grado semplice e sceglie ἀγαθός invece di καλός per dare la valenza morale-esistenziale alla scelta da fare ascoltare egrave davvero accogliere il Signore percheacute il Messia che viene egrave la Parola Egrave molto forte il confronto con Lc 88 dove si parla della laquoterra buonaraquo che accoglie il seme della Parola a una chiamata deve corrispondere una risposta a un dono la responsabilitagrave ad accoglierlo e farlo fruttare

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e afferma che ha nascosto per un verso e per lrsquoaltro ha rivelato Sono destinatari della rivelazione non i potenti del mondo ma i piccoli

22 Tutto mi egrave stato dato dal Padre mio

e nessuno saconosce chi egrave il Figlio se non il Padreneacute

chi egrave il Padre se non il Figlio

e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

Qui al centro della preghiera (1022) la rivelazione della mutua comunione del Padre e del Figlio aperta a coloro che sono i desti-natari di questa meravigliosa novitagrave egrave il Popolo di Dio la Chiesa a cui Luca sta trasmettendo il suo Vangelo Nel rettangolo centrale il termine laquoFiglioraquo egrave agli estremi percheacute egrave il Rivelatore mentre laquoPadreraquo egrave al centro percheacute egrave lrsquoorigine di ogni realtagrave Allrsquoinizio il verbo egrave laquomi egrave stato datoraquo e ciograve egrave lrsquooggetto del laquorivelareraquo Al centro lrsquoaffermazione che laquonessuno saconosceraquo cioegrave nessuno ha fatto esperienza di questa laquocomunione divinaraquo possibile solo grazie al Figlio Notiamo inol-tre che non si parla di laquoGesugraveraquo neacute di laquoCristoraquo percheacute sono termini funzionali ma di laquoFiglioraquo che egrave titolo essenziale

23 E volgendosi ai discepoli in disparte disse ---------------------------------------------------------------- + laquoBEATI gli OCCHI + che vedono ciograve che voi vedete24 Vi dico che molti profeti e re - hanno desiderato vedere ciograve che voi vedete

ma non lo videro ascoltare ciograve che voi ascoltate ma non lrsquoascoltaronoraquo

In questo rettangolo di senso troviamo il termine laquodiscepo-liraquo che riprende laquopiccoliraquo (contrapposti laquoai profeti e ai reraquo) e il doppio confronto con i verbi laquovedere e ascoltareraquo Gesugrave dopo aver benedetto il Padre ora dichiara laquobeatiraquo i discepoli

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(Egli) valorizza lrsquoesperienza dei suoi discepoli che godono del privilegio riservato a chi vive in prima persona il tempo messianico ormai inaugura-to con le sue opere (da cui il laquovedereraquo) e le sue parole (da cui il laquosentireraquo) Gesugrave egrave il Messia che porta a compimento le promesse da una parte vrsquoegrave stato un desiderio prolungato dallrsquoaltra un compimento gratuito e inatteso regalato ai testimoni oculari2

Nel rettangolo sotto inizia la seconda tavola del trittico Il nomikograves vuole mettere alla prova Gesugrave e alla sua domanda si sente rispondere con una contro-domanda doppia nella quale Gesugrave aggiunge il laquocomeraquo legge le Scritture Il dottore della Leg-ge risponde citando il comandamento dellrsquoamore di Dio e del prossimo Gesugrave approva e lo rimanda ad attualizzarlo per vivere la comunione eterna con Dio Non soddisfatto della risposta continua a fare domande teoriche sul laquoprossimoraquo argomento molto in voga in quel tempo nelle discussioni teologiche davanti alle quali il Cristo preferisce rispondere con una parabola

Le parabole sono al centro del Vangelo e costituiscono delle vere e proprie laquopagine aperteraquo percheacute pur con il loro laquolinguaggio inadeguatoraquo desunto dalla vita quotidiana devono esprimere qualcosa di ulteriore nessun commento potragrave mai esaurirle Esse ci costringono a pensare e ripensare il nostro rapporto di fede Per un verso gettano luce e invadono la nostra vita ma per lrsquoaltro sono oscure e velano il mistero che egrave oltre sempre piugrave al di lagrave della logica umana Ogni parabola crea uno spazio percheacute lrsquoascoltatore di ogni epoca possa liberamente comprendere e aderire allrsquoinsegnamento di Gesugrave Non basta solo una lettura esegetica o filologica piuttosto le parabole esigono una intuizione drsquoinsieme percheacute Gesugrave con la frase laquoChi ha orecchi per ascoltare ascoltiraquo introduce unrsquoeccedenza un oltre che crsquoimmette su un piano diverso e piugrave profondo al di lagrave delle semplici deduzioni3

2 M Crimella op cit p 199 3 E Della Corte Oltre la parabola Salerno 2000 pp 3-4

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25 Un dottore della Legge si alzograve per tentarlo - laquoMaestro facendo che cosa erediterograve la vita eternaraquo26 Gli disse laquoNella Legge che cosa sta scritto Come vi leggiraquo27 Rispondendo disse laquoAmerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore con tutta la tua anima con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stessoraquo28 Gli disse - laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo

29 Ma quegli volendo giustificarsi disse a GesugravelaquoE chi egrave il mio prossimoraquo

30 Gesugrave riprese e disse laquoUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappograve nei briganti

Costoro lo spogliarono lo percossero

e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto31 Per caso un sacerdote scendeva per quella medesima strada e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte32 Anche un levita giunto verso quel luogo e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte ---------------------------------------------------------------33 Un Samaritano in viaggio venne verso di lui e vedendolo nrsquoebbe compassione ---------------------------------------------------------------34 Gli si fece vicino gli fasciograve le ferite versandovi olio e vino poi caricatolo sopra il suo giumento lo portograve a un albergo e si prese cura di lui (9 azioni)35 Il giorno seguente estrasse due denari e li diede allrsquoalbergatore dicendo Prenditi cura di lui e ciograve che spenderai in piugrave te lo rifonderograve quando ritorno (7 azioni)

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36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che egrave incappato nei brigantiraquo

- 37 Quegli disse laquoChi ha fatto compassione conper luiraquo- Gesugrave gli disse laquoMettiti in cammino e farsquo lo stessoraquo

La parabola raccontata da Gesugrave egrave una

perfetta lezione di catechesi 1) per il principio dottrinale che enuncia (il primato dellrsquoamore) 2) per le implicanze pratiche che suggerisce (non crsquoegrave amor di Dio senza le opere di misericordia) 3) per il metodo adottato Gesugrave accetta la discussione e intreccia un dialogo con il suo interlocutore gli fa intuire la felicitagrave da raggiungere e gli facilita il modo di ottenerla lo loda per lrsquoesattezza delle risposte lo sollecita a cercare nelle Scritture la risposta desiderata e lo incoraggia cosigrave a fare ciograve che ha capito4

Notiamo nel testo le molte ricorrenze del verbo laquofareraquo (10252837a37b) lo stesso dottore della Legge riconosce che egrave stato prossimo laquocolui che ha fatto compassioneraquo e Gesugrave gli raccomanda di laquomettersi in cammino e fare lo stessoraquo

Le azioni del sacerdote e del levita sono le medesime mentre al centro del rettangolo grande compare la figura del Samaritano certamente non accolto dai Giudei Egli compie dapprima 9 azioni e poi una volta alla laquolocandaraquo altre 7 Il particolare del laquoritornoraquo (1035) riprende senzrsquoaltro quello dellrsquouomo di nobile famiglia che parte per andare a prendere il titolo regale e poi torna chiamando a verifica i suoi servi (Lc 1915) Crsquoegrave sotto cer-tamente il Mistero pasquale adombrato Luca ricorre spesso nel suo raccontare alle prolessi e anche alle analessi Qui abbiamo unrsquoanticipazione del Mistero pasquale Inoltre la parabola che egrave una laquopagina vivaraquo ha completamente capovolto la domanda e ha fatto comprendere che crsquoegrave una trasformazione operata da Gesugrave dal piano teorico a quello pratico dalla domanda sul prossimo a essere prossimo

4 NVB p 445

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Il laquoMettiti in camminoraquo egrave ripreso in 1038 con la notazione iniziale di Gesugrave e i suoi discepoli in cammino verso Gerusalem-me Si fermano a Betania in casa di Marta e Maria

sedutasi ai piedi del Signore ascoltava la parola di lui

38 Avvenne mentre erano in cammino entrograve in un villaggio Una donna di nome Marta accolse lui39 Aveva una sorella di nome Maria

40 In quanto a Marta era presa dai molti servizi Fermatasi disse laquoSignore non ti curi che mia sorella mi lasci sola a servire Dille dunque che venga adaiutarmiraquo

41 Rispondendo il Signore le disse laquoMarta Marta tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose 42 una sola egrave necessaria+ Maria si egrave scelta la buona parte che non le saragrave toltaraquo

Marta allrsquoinizio accoglie Gesugrave ma tutto ciograve che compie verso di Lui ha il sopravvento e laquoi molti serviziraquo e le laquomolte coseraquo la distolgono dalla laquobuona parte (τὴν ἀγαθὴν μερίδα)raquo scelta da Maria laquoUna sola egrave necessariaraquo essere come Maria cioegrave come la laquobuona terraraquo (Lc 88 τὴν γῆν τὴν ἀγαθὴν) su cui attecchisce il seme della Parola laquoUna solaraquo egrave in contrapposizione con il laquomol-toraquo di Marta Lrsquoaggettivo usato dallrsquoevangelista per la laquoparteraquo egrave specifico e indica la valenza morale del significato

Maria laquoegrave seduta ai piedi del Signore e ascoltava la Parola di Luiraquo lrsquoascolto egrave determinante nel discepolato egrave la fonte di ogni azione che segue e conduce allrsquounificazione dellrsquoagire percheacute porta alla laquosola cosa necessariaraquo Questa dimensione non saragrave tolta a Maria il verbo indica lo laquostrappareraquo il laquoportar viaraquo e ricorda il seme portato via dagli uccelli (85) dalla strada cioegrave da un terreno che non egrave accogliente quindi laquonon egrave buonoraquo A guardare bene egrave Gesugrave che accoglie Maria la quale perograve ha occhi e orecchie solo per il Maestro e dimentica di seacute pende dalla

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Parola Per lei ciograve che conta davvero egrave la presenza e la Parola che Gesugrave le offre

3 Analisi esegetica

Procediamo ora allrsquoanalisi delle tre pale del trittico iniziando da Lc 1021-24 che possiamo definire come la laquorivelazione ai piccoliraquo della comunione intra-trinitaria inclusiva poicheacute aperta a coloro ai quali il Figlio la voglia rivelare

31 La rivelazione ai νήπιος (Lc 1021-24)

Questi pochi versetti rappresentano il cuore del Vangelo lucano non solo percheacute egrave un raro caso in cui Gesugrave non parla della preghiera quanto Lui stesso prega e si rivolge al Padre ma anche e soprattutto percheacute questa rivelazione egrave fatta a ogni generazione cristiana e ne costituisce la fonte e la meta Dio ha voluto manifestarsi agli laquoim-potentiraquo percheacute i laquopoveri di Yhwhraquo sono i beneficiari del Mistero del Regno di Dio La comunione intima tra Padre e Figlio che Egli rivela a chi vuole egrave lrsquoirruzione nella storia della presenza di Dio

Spesso gli studiosi affermano che lrsquoespressione laquoIn quella stessa oraraquo si riferisce al ritorno dalla missione dei 72 discepoli dimenti-cando tuttavia che il termine laquooraraquo in Luca egrave usato come in Giovan-ni5 Luca usa molto le laquoprolessi e le analessiraquo e qui anticipa e prepara lrsquolaquooraraquo decisiva del Mistero pasquale la croce rivela lrsquointimitagrave di Dio ed egrave salvezza offerta a chi accoglie nella fede questo Mistero

Il v 21 esprime il rendimento di grazie di Gesugrave in tre tempi

21a Ti ringrazio Padre Signore del cielo e della terra21b percheacute hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli21c Sigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Te

5 Il termine ὥρα ricorre in Lc 110 238 721 1021 1212394046 1331 1417 2019 22145359 2344(2x) 2433 In corsivo le citazioni piugrave notevoli che annunciano una laquoora di salvezzaraquo

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(Gesugrave) rivolge la lode a Dio chiamato Padre probabile traduzione dellrsquoaramaico abbacirc nome col quale Gesugrave esplicitava il suo rapporto filia-le intimo e familiare cosigrave originale e unico nei confronti di Dio e nello stesso tempo lo riconosce nella sua alteritagrave di Creatore laquoSignore del cielo e della terraraquo Questo profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dio [hellip] Per il contenuto il loghion egrave del tutto originale e manifesta lrsquoimpronta tipica di Gesugrave Egli non rivela segreti esoterici sulla fine del mondo a qualche eletto ma loda il Padre per aver fatto capire proprio ai poveri ai semplici lrsquoidentitagrave e lrsquoattivitagrave di Gesugrave nella storia6

Abbiamo qui un rovesciamento operato da Gesugrave rispetto al-la letteratura sapienziale e apocalittica poicheacute ora la rivelazione non egrave donata ai maggiorenti (egrave loro nascosto) bensigrave ai laquominoresraquo ai piccoli a quelli che agli occhi del mondo non contano nulla (egrave rivelato) I due verbi nascondere e rivelare sono chiaramente usati nella tradizione sapienziale e apocalittica Crsquoegrave opposizione tra i laquopiccoliraquo e i laquosaggiraquo ed egrave questa egrave lrsquooriginalitagrave annunciata dal Figlio non piugrave i saggi devono occuparsi dei semplici per farli progredire nella conoscenza della Legge Ora piuttosto laquola rive-lazione di Dio egrave data proprio ai ldquosemplicirdquo non piugrave ai saggi e in-telligenti Inoltre questi ldquosemplicirdquo rimangono tali cioegrave ignoranti della Legge anche dopo aver ricevuto la rivelazione di ldquoqueste coserdquo Essi sono introdotti in una conoscenza e in un rapporto che supera la conoscenza della Leggeraquo7 Gesugrave rivela Dio come Padre e al tempo stesso la realtagrave che Lui egrave il Figlio venuto per far accedere chi vuole in questa comunione intima Ecco percheacute Gesugrave lungo il cammino che sta facendo verso Gerusalemme per compiere il Mistero pasquale educa i suoi discepoli laquoin disparteraquo deve prepararli a continuare nel tempo della Chiesa questa missione

Il termine laquooraraquo egrave confermato dal laquosigraveraquo con cui Gesugrave afferma che laquoSigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Teraquo Egli egrave venuto proprio

6 G Rossegrave op cit p 3937 Ivi p 394

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per manifestare la Sua εὐδοκία8 il compiacimento il volere il progetto salvifico drsquoamore

Rispetto allrsquoapocalittica qui Gesugrave afferma che la Sua attivitagrave rivelatrice avviene nel presente della storia e non solo al compi-mento di essa Egrave interessante notare che in questa circostanza Gesugrave assume il ruolo che negli scritti veterotestamentari e giudaici viene attribuita alla laquoSapienzaraquo9 Proprio questo rapporto unico tra il Fi-glio e il Padre ne fanno lrsquounico mediatore e rivelatore Il v 22 inizia con il passivo laquomi egrave stato datoraquo e termina con lrsquoinfinito laquorivelareraquo

Dopo questo rendimento di grazie nei vv 23-24 abbiamo una beatitudine e una sua motivazione laquoPoi si voltograveraquo e lrsquoespres-sione molto intensa indica che a chiunque si pone alla Sua se-quela se lo vorragrave potragrave entrare in questa comunione e diventare annunciatore del Vangelo in ogni tempo Ora i laquopiccoliraquo (cioegrave i laquodiscepoliraquo di ogni tempo) possono a partire dallrsquoascolto vivere e trasmettere queste realtagrave comunicate da Gesugrave

Il cristianesimo prende qui le distanze rispetto al giudaismo e si prepa-ra alla rottura E tuttavia sostiene di realizzare la speranza di tutto il popolo drsquoIsraele rappresentato dai suoi numerosi profeti e successivamente dai suoi re Gli uni e gli altri sono concepiti non come capi ma come antenne puntate verso il cielo Non sono stati forse i profeti a ricevere oracoli e visioni e i re (si pensi a Davide e a Salomone) colmati da Dio di talenti sapienza e scienza Egrave singolare che non si parli qui degli scribi10

I discepoli sono ora al vertice della storia di attese e promesse di Dio sono beati percheacute possono sia vedere sia ascoltare due verbi che indicano chiaramente il processo del cammino di fede Egrave tempo per gli laquoultimiraquo di porsi alla sequela del Figlio di Dio egrave questo il kairograves che entra nel krogravenos e porta la lieta notizia che Gesugrave nella sinagoga di Nazaret ha annunciato

8 Il termine ricorre in Lc 214 (laquoGloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini su cui si posa il suo favoreraquo) e nel nostro testo (cfr Mt 1126 il detto parallelo)

9 Cfr Pr 81222-31 301-3 Sap 722-81 82-8 94911 Sir 16 Gb 281-2223-27

10 F Bovon op cit pp 95-96

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

wwwrubbettinoprintit

Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 17: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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29 ὁ δὲ θέλων δικαιῶσαι ἑαυτὸν εἶπεν πρὸς τὸν Ἰησοῦνmiddot καὶ τίς ἐστίν μου πλησίονXXV

Ma quegli volendo giustificarsiXXVI disse a Gesugrave E chi egrave il mio prossimoXXVII

30 Ὑπολαβὼν ὁ Ἰησοῦς εἶπεν ἄνθρωπός τις κατέβαινεν ἀπὸ Ἰερουσαλὴμ εἰς Ἰεριχὼ καὶ λῃσταῖς περιέπεσεν οἳ καὶ ἐκδύσαντες αὐτὸν καὶ πληγὰς ἐπιθέντες ἀπῆλθον ἀφέντες ἡμιθανῆ

ReplicandoXVIII Gesugrave disseUn (certo) uomoXXIX scendeva da Gerusalemme a GericoXXX e incappograve nei brigantiterroristiXXXI i quali dopo averlo spogliato e percosso se ne andarono abbandonandolo mezzo morto

31 κατὰ συγκυρίαν δὲ ἱερεύς τιςXXXII Ma per caso un (certo) sacerdote

XXVII laquoPer Lv 1918 ldquoil prossimordquo sono ldquoi figli del Tuo popolordquo (ossia gli altri Israeliti) Piugrave avanti in Lv 1933-34 questo viene esteso ai ger (ldquostranierirdquo) residenti sul territorio Dato che nella traduzione dei LXX ger egrave reso con prosēlytos (ldquoproseli-tirdquo) questo atteggiamento di amore era alquanto ristretto Tra i gruppi settari come quello di Qumran la distinzione tra lrsquoamore verso i figli della luce e qualsiasi altra persona era assoluta (cfr 1Qs 19-10) Tra i farisei si discuteva molto sui rapporti che potevano intercorrere con i non-Giudei come ad esempio m Abodah Zarah 11 21-2 49-10raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXVIII In Lc 743 (Simone il fariseo risponde a Gesugrave) 1030 (Gesugrave riprende il discorso per esplicare ancora meglio cosa Egli intenda perograve non offre una motivazione razionale bensigrave usa una parabola per catturare lrsquoascoltatore e capovolgere il suo punto di vista In questo senso le parabole non solo sono un ottimo strumento pedagogico ma diventano lrsquoespressione per rovesciare le proprie convinzioni e aprire un nuovo orizzonte di vita laquoGesugrave accoglie la domanda nella misura in cui la comprende bene Tali sembrano essere qui le due sfumature del verbo ὑπολαμβάνω ldquoaccogliererdquo e ldquocomprendererdquo che srsquoincontrano nei dialoghi sia giudaici che greciraquo (F Bovon op cit p 109)

XXIX Dal contesto sembrerebbe che sia un giudeo percheacute forse dopo aver preso parte al culto sta scendendo da Gerusalemme collocata a circa 850 m slm verso Gerico la cui oasi egrave a circa -240m slm il dislivello egrave notevole Il percorso pietroso e arido egrave di circa 27 km

XXX laquoGerico era sede di sacerdoti e leviti Riccorrendo la loro settimana di servizio al tempio salivano a Gerusalemme Alla vista del malcapitato devono scegliere tra lui morente e Lv 211 che prescrive di evitare ogni contatto con cadaveri o uomini morentiraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XXXI Il termine greco λῃστής ricorre in Lc 103036 (il nostro testo) 1946 (Gesugrave rimprovera di aver reso il Tempio covo di ladroni) 2252 (Gesugrave rimprovera i capi dei sacerdoti i capitani del Tempio e gli anziani per averlo considerato un briganteterrorista laquoIl termine lēstēs egrave usato da Giuseppe per bande organizzate di ladroni di strada che rendevano il viaggiare pericoloso (cfr Giuseppe La guerra giudaica 2228-230)raquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXII laquoIl pronome indefinito tis usato per ciascuno dei personaggi del racconto indica che essi rappresentano le rispettive categorie I sacerdoti e i leviti pur non facendo parte dellrsquoaristocrazia facoltosa rappresentavano simbolicamente la classe dirigente (cfr ad esempio 1QS 18ss 51-4) Erano soggetti a restrizioni di puritagrave legale che limitavano i loro contatti con gli altri Ciograve che il racconto vuol dimo-

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κατέβαινεν ἐν τῇ ὁδῷ ἐκείνῃκαὶ ἰδὼν αὐτὸν ἀντιπαρῆλθενmiddot

scendeva per quello strada e avendolo vistoXXXIII passograve oltreXXXIV dal lato opposto (= passare senza fermarsi nonostante abbiano visto)

32 ὁμοίως δὲ καὶ Λευίτης [γενόμενος] κατὰ τὸν τόπον ἐλθὼν καὶ ἰδὼνἀντιπαρῆλθεν

Allo stesso modo anche un levita giunto sul posto e avendolo vistopassograve oltre dal lato opposto

33 Σαμαρίτης δέ τις ὁδεύωνXXXV ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν

Invece un (certo) samaritanoXXXVI che passava per la strada giunse accantoXXXVII a lui

strare non egrave un contrasto tra i Giudei e i Samaritani a vantaggio di questi ultimi ma un contrasto tra quelli che sono ufficialmente riconosciuti come appartenenti al popolo e quelli che non lo sonoraquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXIII laquoEgrave probabile che il sacerdote abbia finito il proprio servizio e rientri a casa Invece di unire lrsquoamore del prossimo col servizio di Dio trascura la misericordia com-plemento obbligato della pietagrave Lo stesso vale per il levita altro officiante del tempio di rango inferiore Luca li considera imperdonabili percheacute dopo aver visto (ἰδὼν vv 31 e 32) hanno entrambi chiuso gli occhi Non srsquoincontrano col ferito si allontanano diventano inesistenti morti al presente trattenuti dal loro passato condizionati da regole rituali e da pulsioni egoiste Sono passati senza fermarsiraquo (F Bovon op cit p 111)

XXXIV laquoIl senso di questo verbo (ἀντιπαρέρχομαι) raro non egrave evidente poicheacute una delle preposizioni suggerisce il passare oltre (παρά) e lrsquoaltra un camminare di fronte o contro (ἀντί)raquo (ivi n 10 111) laquoAlla lettera ldquoFece un giro intorno a lui e passograve oltrerdquo Luca per mezzo del verbo ἀντιπαρέρχομαι dagrave corpo alla scelta del ministro di culto dal punto di vista fraseologico infatti il preverbio ἀντί sottolinea la distanza fra il sacerdote e lrsquoanonimo passante (cfr anche il v 32)raquo (M Crimella op cit p 201)

XXXV Il verbo egrave hapx legomenon nel NT e richiama il sostantivo ὁδός via che ricorre in Luca 20x 17679 244 345 727 8512 9357 10431 116 1258 1423 1835 1936 2021 243235

Questo termine indica una persona che egrave per la via che compie un cammino Da 957 in poi Gesugrave compie la sua via verso il mistero pasquale cfr E Della Corte Solidarietagrave con Cristo solidarietagrave con gli uomini La conversione a uno stile di vita cristia-no e quindi solidale il cammino del credente nel grande inserto lucano (Lc 951-1946) laquoPresenza Pastoraleraquo 4-5 (1999) pp 27-60 Fin dallrsquoinizio il personaggio egrave dunque presentato in forte sintonia con il Cristo stesso che ha iniziato il suo viaggio decisivo

XXXVI laquoQuesta identificazione acquista tanta piugrave forza se si considera lrsquoostilitagrave mostrata dai Samaritani contro il ministero stesso di Gesugrave giagrave accennato in 953 Un altro Samaritano egrave descritto in modo positivo in 1716 e la missione in Samaria segna unrsquoimportante tappa nella diffusione del lieto messaggio negli Atti (18) riportando in quella regione un notevole successo (At 81-14 931153)raquo (LT Johnson op cit p 156) laquoSecoli di meditazione devota hanno offuscato la nostra capacitagrave di percepire lrsquoostilitagrave che contrapponeva Giudei e Samaritani Dopo lrsquoesilio babilonese i Samaritani si erano opposti alla restaurazione di Gerusalemme e nel II

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καὶ ἰδὼν ἐσπλαγχνίσθη e avendolo visto ne provograve compassioneviscere di misericordiaXXXVIII

34 καὶ προσελθὼν κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτοῦ ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ ἴδιον κτῆνος ἤγαγεν αὐτὸν εἰς πανδοχεῖονXXXIX καὶ ἐπεμελήθη αὐτοῦ

fattosi vicinoXL gli fasciograve le ferite versandovi olio e vinoe caricatolo sulla sua cavalcatura lo portograve alla locanda esi prese cura di lui

sec aC avevano collaborato con i sovrani siriani nelle guerre contro i Giudei Nel Siracide (5025-26) che risale al 200 aC si dice che i Samaritani ldquonon sono neppure una nazionerdquo e nel 128 aC il sommo sacerdote giudeo bruciograve il tempio Samaritano sul monte Garizim Allrsquoinizio del I sec dC durante la Pasqua i Samaritani sparsero le ossa di un cadavere nel tempio contaminandolo e impedendo la celebrazione della festivitagraveraquo (JR Donahue Il Vangelo in parabola Brescia 2016 pp 122-123)

XXXVII Notiamo la differenza tra i tre personaggi il sacerdote e il levita passano laquooltreraquo (antiparagrave-) mentre il Samaritano passa laquoaccantoraquo (katagrave) Luca nota con molta finezza questo particolare lrsquointeresse del Samaritano inizia proprio con il laquopassare accantoraquo invece che laquooltreraquo

XXXVIII Lrsquoevangelista Luca usa questo verbo in 713 (episodio della peccatrice) 1033 1520 (il padre lo vide e ne ebbe compassione) Non ricorre negli Atti degli Apostoli laquoIl verbo ha una radice che richiama le interiora (τὰ σπλάγχνα) cioegrave i sentimenti piugrave profondi In Luca caratterizza lrsquointensa emozione di Gesugrave di fronte alla donna vedova che ha perso lrsquounico figlio (713) inoltre lrsquoevangelista utilizza lo stesso verbo per esprimere lo slancio del padre allorcheacute vede il figlio prodigo che si sta avvicinando a casa (1520)raquo (M Crimella op cit p 201) laquoEgrave significativo che per parlare di compassione e di misericordia lrsquoAntico Testamento adoperi il termine raHaacutemicircm Tale termine deriva da reHem cioegrave grembo materno con esso possono essere indicate anche le viscere di un essere umano che tanto nellrsquoAntico quanto nel Nuovo Testamento sono considerate la sede dei sentimentiraquo (E Della Corte Mi sono legato a voi Le persone consacrate luce del Regno Roma 2015 p 141) Uno dei vertici della misericordia dellrsquoAT egrave il testo di Os 111-11 nel quale al v 8 si dice laquoMi dagrave un tuffo il cuore mi si sommuovono le viscereraquo (μετεστράφη ἡ καρδία μου ἐν τῷ αὐτῷ συνεταράχθη ἡ μεταμέλειά μου nel quale troviamo il termine μεταμέλεια che appartiene allrsquoambito semantico del verbo citato da Lc 103435 prendersi cura che compare nel NT in 1tm 35 con una chiara valenza affettiva e pastorale di cura)

XXXIX Letteralmente questo termine significa laquoil luogo accogliente per tuttiraquo Il termine πανδοχεύς al v 36 significa allora laquolrsquoonni-accoglienteraquo

XL Il verbo προσέρχομαι in Luca ha qui come soggetto il Samaritano e in 714 lo stesso Gesugrave che si accosta alla bara del giovinetto morto e lo tocca sono gli episodi che rivelano lrsquoamorevole accostarsi e il prendersi cura e in entrambi i casi egrave donata la Vita

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35 καὶ ἐπὶ τὴν αὔριον ἐκβαλὼν ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ καὶ εἶπενmiddot ἐπιμελήθητιXLI αὐτοῦ καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς ἐγὼ ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με ἀποδώσω σοι

E il giorno dopo estrasse due denarie li diede allrsquoalbergatore dicendoPrenditi cura di lui e se spenderai qualcosa in piugrave te lo pagherograveal mio ritorno

36 τίς τούτων τῶν τριῶν πλησίον δοκεῖ σοι γεγονέναι τοῦ ἐμπεσόντος εἰς τοὺς λῃστάς

Chi di questi tre pensi si sia stato prossimoXLII a colui che incappograve nei briganti

37 ὁ δὲ εἶπενmiddot ὁ ποιήσας τὸ ἔλεος μετ᾽ αὐτοῦ εἶπεν δὲ αὐτῷ ὁ Ἰησοῦςmiddot πορεύου καὶ σὺ ποίει ὁμοίως

Disse Chi ha fattoXLIII compassione con lui Allora Gesugrave gli disse Mettiti in camminoXLIV e anche tu farsquo lo stesso

XLI laquoEgrave sorprendente vedere come per parlare dellrsquoincarico affidato allrsquoalbergatore Luca adoperi lo stesso verbo (ἐπιμελέομαι epimeleacuteomai curare aver cura) con cui nel v 34b aveva riassunto lrsquoazione esemplare del Samaritano Lrsquoalbergatore deve adesso proseguire esattamente quanto il Samaritano aveva fatto con il bisognoso Drsquoimportanza decisiva non egrave la persona o lrsquoistituzione via via operante bensigrave soltanto il bene del ferito In questrsquoultima parte possiamo vedere un certo apice narrativo nel fatto che soltanto qui nel corso di tutta la parabola si ricorre al discorso diretto Inoltre lrsquoincarico di prendersi cura egrave formulato allrsquoimperativo (ἐπιμελήθητι epimelecircthecircti abbi cura di lui) cosiccheacute qui abbiamo il corrispettivo interno alla parabola dei due imperativi di Gesugrave sul piano della discussione (v 28 ldquoFarsquo questordquo v 37 ldquoVarsquo e anche tu farsquo cosigraverdquo)raquo (R Zimmermann Compendio delle parabole di Gesugrave Brescia 2011 pp 847-848)

XLII laquoGesugrave trasforma la questione da un obbligo legale (chi merita il mio amore) a un atto di altruistica donazione (a chi posso dimostrare di essere il pros-simo) e di questo il tanto disprezzato Samaritano diventa un modello moraleraquo (LT Johnson op cit p 156)

XLIII laquoLa risposta del legista congiunge lrsquointerno con lrsquoesterno ossia il sentimento (τὸ ἔλεος ldquola misericordiardquo) con lrsquoazione (ὁ ποιήσας ldquochi ha agitordquo) sottolinea anche la relazione (μετ᾽αὐτοῦ ldquocon luirdquo ldquonei suoi confrontirdquo) Lrsquoevoluzione del legista continua prima polemico (v 25) poi riservato (v 29) si egrave impegnato in una relazione con Gesugrave (v 37a) La sua risposta verbale rischia proprio di diventare pratica (v 37b) Il legista e Gesugrave si sono infine trovati drsquoaccordo Grazie alla pedagogia del maestro il discepolo si egrave evoluto Ha capito la nuova definizione di prossimo alla quale Gesugrave voleva condurlo Quello che era un problema per i rabbi del tempo (quale estensione dare alla nozione di prossimo) riceve qui una risposta che non egrave stata dettata ma si egrave imposta alla riflessione dialogante e credente Con il suo affetto e la sua discrezione Gesugrave ha saputo divenire il prossimo del legistaraquo (F Bovon op cit p 114) Bovon parla di laquonuova definizioneraquo mentre Gesugrave opera uno spostamento dal piano teorico a quello pratico portando a comprendere che laquoil fareraquo riguarda il proprio modo di diventare laquoprossimoraquo nellrsquoamore Non basta sapere laquoche cosaraquo dice la Legge neacute saperla leggere se non la si vive

XLIV Luca usa molte volte questo verbo πορεύομαι e sono interessanti queste citazioni in 78 per ben 2x nellrsquoepisodio del centurione indica un laquoandaremettersi

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38Ἐν δὲ τῷ πορεύεσθαι αὐτοὺς αὐτὸς εἰσῆλθεν εἰς κώμην τινά γυνὴ δέ τις ὀνόματι Μάρθα ὑπεδέξατο αὐτόν

Ora mentre essi erano in camminoXLV avvenne che egli entrograve in un villaggioXLVI e una certa donna di nome Marta lo ricevetteXLVII (in casa sua)

in camminoraquo per eseguire un comando in 750 Gesugrave comanda alla peccatrice di laquoandare in paceraquo cioegrave drsquoora in poi di non peccare piugrave nella propria vita in 814 si richiama il rischio che lungo il cammino i piaceri le ansie e le ricchezze possano soffocare la vita (parabola del seme) in 848 Gesugrave lo dice allrsquoemorroissa come prima lrsquoaveva detto alla peccatrice in 95152535657 il verbo indica il cammino che Gesugrave sta facendo verso Gerusalemme per vivere il Mistero pasquale e lo fa con decisione (951) 1037 egrave il nostro testo e subito dopo il verbo serve da aggancio con il terzo quadro del trittico laquomentre erano in camminoraquo In 1331-33 crsquoegrave un richiamo del viaggio iniziato in 951 e la valenza egrave sempre quella pasquale In 154 egrave il pastore che si mette in cammino per cercare la pecora perduta in 1515 il figlio minore degrada fino a laquoincollarsiraquo a un pagano e a pascolare i porci in 1518 il giovane si mette in cammino per tornare a casa del padre percheacute ha fame In 1719 Gesugrave ordina al lebbroso Samaritano di andare in pace In Lc 1912 Gesugrave egrave colui che deve andare a prendere la dignitagrave regale 1928 (Egli precede verso Gerusalemme) 1936 (lrsquoentrata finalmente a Gerusalemme) Come si puograve notare il verbo ha un senso profondo e indica un laquocamminoraquo che prende tutta la persona e il modello egrave Gesugrave La stessa parabola che stiamo esaminando egrave definita laquoracconto esemplareraquo proprio a motivo di questa sua pregnanza

XLV laquoLe prime parole richiamano il cammino di Gesugrave verso la sua Passione e il plurale fa pensare alla componente comunitaria del viaggio ma inclusi in αὐτοὺς (ldquoessirdquo) i discepoli itineranti scivoleranno nellrsquoombra lasciando la ribalta alle persone del luogo ossia alle due donne e soprattutto ad αὐτὸς ldquoa Luirdquo cioegrave allo stesso Gesugraveraquo (F Bovon op cit pp 126-127)

XLVI laquoIl motivo del cammino verso Gerusalemme torna al v 38 Gesugrave entra in casa di due donne e insegna loro la Parola Tre annotazioni Marta e Maria si collocano forse nella tradizione di ospitalitagrave che veniva offerta ai missionari in epoca protocristiana (At 1614s Didachegrave 114-6) il fatto che non abbia problemi a entrare in casa loro riflette una mentalitagrave ellenistica non certo ebraica sorprende che abbia impartito loro il suo insegnamento dal momento che alle donne non potevano essere comunicati i segreti di Dio esse non erano ammesse alla lettura della Torah e non potevano partecipare alla liturgia sinagogale Gesugrave non fa di-scriminazioni elargisce a uomini e donne il suo amore e i suoi doni anzi accoglie le donne al seguito (82-3)raquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XLVII Luca usa solo 2x questo verbo nel nostro testo per Marta e in 196 per Zaccheo dove aggiunge anche il participio presente χαίρων Marta accoglie Gesugrave allrsquoinizio ma le azioni successive degradano man mano il valore di questo verbo iniziale

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XLVIII Per Maria Luca usa innanzitutto il verbo παρακαθέζομαι (hax legomenon nel NT e usato nella LXX) seguito dallrsquoespressione πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου per indicare una condizione discepolare laquostare seduti ai piediraquo vuol dire porsi in atteggiamento di ascolto Egrave laquola postura di un discepolo come Paolo egrave stato istruito ldquoai piedi di Gamalielerdquo (At 223) La posizione indica la devozione nei confronti del maestroraquo (M Crimella op cit p 202)

XLIX Luca usa il verbo allrsquoimperfetto indicativo per indicare un ascolto prolun-gato della Parola del Kyrios (τὸν λόγον αὐτοῦ) laquoMaria egrave attenta a ciograve che dice Gesugrave e perciograve lo accoglie cosigrave comrsquoegrave un profeta che annuncia la ldquoParola di Diordquo (811) In Luca-Atti lo stare seduti ai piedi di qualcuno indica sempre un riconoscimento della sua autoritagrave (738 83541 1716 At 43537 52 223)raquo (LT Johnson op cit p 156)

L laquoSe il verbo περισπῶμαι presenta una sfumatura peggiorativa egrave percheacute que-sta profluvie di attivitagrave comprensibile [egrave la padrona di casa] ma sproporzionata impedisce a Marta di vivere lrsquoessenziale nel momento presente Si fonda peraltro su una preoccupazione legittima ma risponde pure a unrsquoansia non conveniente Il secondo elemento πολλὴν (ldquomolteplicerdquo tradotto con ldquomoltordquo) a cui si contrap-porragrave la realtagrave ldquounicardquo (ἑνὸς tradotto con ldquouna solardquo) menzionata da Gesugrave Marta fa troppo il suo ldquoserviziordquo (διακονία) che potrebbe e dovrebbe essere positivo ne risulta pregiudicato Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quantomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spiritualiraquo (F Bovon op cit p 129)

LI laquoIl verbo περισπάομαι egrave un hax legomenon nel NT usato allrsquoimperfetto con evidente senso di durata Esso ha un duplice valore da una parte significa ldquoessere completamente occupatordquo ldquoessere fortemente sovraccaricatordquo dallrsquoaltra ldquoessere distolto distrattordquo La differenza egrave fine qui Luca volutamente gioca sulla sottile ambivalenza creando un effetto di polisemiaraquo (M Crimella op cit p 203) Egrave anche indicativo che il verbo sia seguito da questo oggetto laquodai molti servizifaccenderaquo (περὶ πολλὴν διακονίαν) per dire che queste invece di essere al servizio dellrsquoaccoglienza occupano Marta e la distraggono

LII laquoLa doppia menzione del nome fa di Marta una persona cara al Maestro Nel nome ldquoSignorerdquo che lei gli rivolge crsquoegrave familiaritagrave e considerazione Marta rap-presenta colei che ha ricevuto la Parola tra le spine ascolta la Parola ma le molte preoccupazioni la soffocano sigrave che essa non dagrave frutto Maria invece egrave colei che ha ricevuto la Parola in un terreno fertile ascolta e dagrave frutto Lrsquoepisodio descrive la

39 καὶ τῇδε ἦν ἀδελφὴ καλουμένη Μαριάμ [ἣ] καὶ παρακαθεσθεῖσα πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου ἤκουεν τὸν λόγον αὐτοῦ

Or ella aveva una sorella che si chiamava Maria la quale si pose a sedereXLVIII ai piedi del Signore e ascoltavaXLIX la Sua parola

40 ἡ δὲ Μάρθα περιεσπᾶτο περὶ πολλὴνL διακονίανmiddot ἐπιστᾶσα δὲ εἶπεν κύριε οὐ μέλει σοι ὅτι ἡ

Ma Marta tutta presa dalle molte faccendeLI si avvicinograve e disse laquoSignoreLII

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preoccupazione di Luca che vede nella sua comunitagrave un eccesso di impegno sociale a scapito dellrsquoascoltare la Parola Lrsquoinvito di Gesugrave egrave a ridimensionare quel servizio pur necessario sullrsquoessenzialeraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIII La domanda di Marta in realtagrave egrave indirettamente un atto di accusa alla sorella che a suo giudizio laquoperde temporaquo invece di collaborare (il verbo συναντι-λαμβάνομαι hapax legomenon) allrsquoaccoglienza di questo ospite cosigrave importante e familiare

LIV Non egrave laquoGesugraveraquo a rispondere a Marta ma il laquoSignoreraquo egrave un particolare molto fine con cui Luca introduce la laquochiamataraquo di Marta a cercare lrsquoessenziale senza lasciare che le preoccupazioni invadano il cuore e spengano lo spirito laquoGli uomini non devono preoccuparsi di una autorealizzazione attraverso le proprie opere percheacute Dio offre loro una ragione drsquoessere con il suo amore Superate quelle preoccupazioni le premure in senso positivo occupano armoniosamente lo spi-rito umano [cfr 1Cor 1225 2Cor 1128] [hellip] Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affanni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni si presentano allo spirito del credente come forma di servizioraquo (F Bovon op cit pp 130-131)

LV laquoNellrsquoAT vi sono solo quattro occasioni nelle quali qualcuno egrave chiamato due volte per nome Abraam (cfr Gen 2211) Giacobbe (cfr Gen 462) Mosegrave (cfr Es 34) Samuele (cfr 1Sam 310) Si tratta dunque di una chiamata di una vocazione piugrave che di un rimprovero (cfr anche 1334 ldquoGerusalemme Gerusalemmerdquo e 2231 ldquoSimone Simonerdquo)raquo (M Crimella op cit p 204) Gesugrave perciograve laquochiamaraquo Marta a vivere in modo autentico scegliendo quella laquoparte buonaraquo come ha fatto Maria per compiere ogni cosa Egrave dallrsquoascolto che nella Bibbia procede il vero cammino

LVI Il verbo μεριμνάω ricorre 5x in Luca 1041 1211 (non preoccuparsi della testimonianza da dare nei tribunali a motivo della fede) 122225 (rivolto ai disce-poli non stare in ansia per la propria vita percheacute non si egrave in grado di aggiungervi nemmeno unrsquoora) 1226 (non affannarsi per il resto)

LVII Il verbo θορυβάζω egrave hapax legomenon nel NT e laquorichiama lrsquoidea della confusione del tumulto della sommossa e quindi al passivo [presente] dellrsquoes-sere inquieto agitato preoccupato I due verbi sono da considerarsi unrsquoendiadiraquo (M Crimella op cit p 205) Il risultato di tanto affaccendarsi egrave solo quello di laquomettersi in agitazioneraquo

ἀδελφή μου μόνην με κατέλιπεν διακονεῖν εἰπὲ οὖν αὐτῇ ἵνα μοι συναντιλάβηται

queste non trsquoimporta che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire Dille dunque che mi aiutiraquoLIII

41 ἀποκριθεὶς δὲ εἶπεν αὐτῇ ὁ κύριοςmiddotΜάρθα Μάρθα μεριμνᾷς καὶ θορυβάζῃ περὶ πολλά

Ma il SignoreLIV rispondendo le disse laquoMarta MartaLV tu ti preoccupiLVI e ti inquietiLVII per molte cose

ernesto
Barra

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42 ἑνὸς δέ ἐστιν χρείαmiddot Μαριὰμ γὰρ τὴν ἀγαθὴν μερίδα ἐξελέξατο ἥτις οὐκ ἀφαιρεθήσεται αὐτῆς

ma una sola cosa egrave necessaria e Maria ha sceltoLVIII la parte buonaLIX che non le saragrave toltaraquo

2 Struttura retorica del testo

Il testo che segue egrave un tentativo di mostrare graficamente la struttura del testo evidenziando le parole e le espressioni che si richiamano Dopo ogni quadro chiarisco ed esplicito

1021 In quella ora Gesugrave ESULTOgrave nello Spirito Santo e disse-------------------------------------------------------------

laquoIO TI BENEDICO Padre Signore del cielo e della terra- che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti

e- che hai rivelato queste cose ai Piccoli

SIgrave Padre percheacute cosigrave a Te egrave piaciuto

Luca cita le tre Persone della Trinitagrave Gesugrave esulta nello Spirito Santo e benedice il Padre che egrave anche Signore del cielo e della terra

LVIII laquoMaria ha scelto bene ldquolrsquounica cosa di cui crsquoegrave bisognordquo la parte buona (cfr Sal 165 11957) In ginocchio ai piedi del Maestro Immagine della comunitagrave ecclesiale lucana orante e discente Maria viene esaltata da Gesugrave che tuttavia non egrave troppo severo con Marta in fondo lei non agisce male soltanto non ha ancora scoperto lrsquoessenziale il motore di ogni attivitagrave Maria potragrave ben fare in qualunque momento le faccende di casa Marta invece egrave rimasta indietro nellrsquoascolto della Parolaraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIX Le traduzioni spesso usano il comparativo laquomiglioreraquo dipendendo dalla Vetus latina (optimam) mentre Luca usa lrsquoaggettivo al grado semplice e sceglie ἀγαθός invece di καλός per dare la valenza morale-esistenziale alla scelta da fare ascoltare egrave davvero accogliere il Signore percheacute il Messia che viene egrave la Parola Egrave molto forte il confronto con Lc 88 dove si parla della laquoterra buonaraquo che accoglie il seme della Parola a una chiamata deve corrispondere una risposta a un dono la responsabilitagrave ad accoglierlo e farlo fruttare

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e afferma che ha nascosto per un verso e per lrsquoaltro ha rivelato Sono destinatari della rivelazione non i potenti del mondo ma i piccoli

22 Tutto mi egrave stato dato dal Padre mio

e nessuno saconosce chi egrave il Figlio se non il Padreneacute

chi egrave il Padre se non il Figlio

e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

Qui al centro della preghiera (1022) la rivelazione della mutua comunione del Padre e del Figlio aperta a coloro che sono i desti-natari di questa meravigliosa novitagrave egrave il Popolo di Dio la Chiesa a cui Luca sta trasmettendo il suo Vangelo Nel rettangolo centrale il termine laquoFiglioraquo egrave agli estremi percheacute egrave il Rivelatore mentre laquoPadreraquo egrave al centro percheacute egrave lrsquoorigine di ogni realtagrave Allrsquoinizio il verbo egrave laquomi egrave stato datoraquo e ciograve egrave lrsquooggetto del laquorivelareraquo Al centro lrsquoaffermazione che laquonessuno saconosceraquo cioegrave nessuno ha fatto esperienza di questa laquocomunione divinaraquo possibile solo grazie al Figlio Notiamo inol-tre che non si parla di laquoGesugraveraquo neacute di laquoCristoraquo percheacute sono termini funzionali ma di laquoFiglioraquo che egrave titolo essenziale

23 E volgendosi ai discepoli in disparte disse ---------------------------------------------------------------- + laquoBEATI gli OCCHI + che vedono ciograve che voi vedete24 Vi dico che molti profeti e re - hanno desiderato vedere ciograve che voi vedete

ma non lo videro ascoltare ciograve che voi ascoltate ma non lrsquoascoltaronoraquo

In questo rettangolo di senso troviamo il termine laquodiscepo-liraquo che riprende laquopiccoliraquo (contrapposti laquoai profeti e ai reraquo) e il doppio confronto con i verbi laquovedere e ascoltareraquo Gesugrave dopo aver benedetto il Padre ora dichiara laquobeatiraquo i discepoli

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(Egli) valorizza lrsquoesperienza dei suoi discepoli che godono del privilegio riservato a chi vive in prima persona il tempo messianico ormai inaugura-to con le sue opere (da cui il laquovedereraquo) e le sue parole (da cui il laquosentireraquo) Gesugrave egrave il Messia che porta a compimento le promesse da una parte vrsquoegrave stato un desiderio prolungato dallrsquoaltra un compimento gratuito e inatteso regalato ai testimoni oculari2

Nel rettangolo sotto inizia la seconda tavola del trittico Il nomikograves vuole mettere alla prova Gesugrave e alla sua domanda si sente rispondere con una contro-domanda doppia nella quale Gesugrave aggiunge il laquocomeraquo legge le Scritture Il dottore della Leg-ge risponde citando il comandamento dellrsquoamore di Dio e del prossimo Gesugrave approva e lo rimanda ad attualizzarlo per vivere la comunione eterna con Dio Non soddisfatto della risposta continua a fare domande teoriche sul laquoprossimoraquo argomento molto in voga in quel tempo nelle discussioni teologiche davanti alle quali il Cristo preferisce rispondere con una parabola

Le parabole sono al centro del Vangelo e costituiscono delle vere e proprie laquopagine aperteraquo percheacute pur con il loro laquolinguaggio inadeguatoraquo desunto dalla vita quotidiana devono esprimere qualcosa di ulteriore nessun commento potragrave mai esaurirle Esse ci costringono a pensare e ripensare il nostro rapporto di fede Per un verso gettano luce e invadono la nostra vita ma per lrsquoaltro sono oscure e velano il mistero che egrave oltre sempre piugrave al di lagrave della logica umana Ogni parabola crea uno spazio percheacute lrsquoascoltatore di ogni epoca possa liberamente comprendere e aderire allrsquoinsegnamento di Gesugrave Non basta solo una lettura esegetica o filologica piuttosto le parabole esigono una intuizione drsquoinsieme percheacute Gesugrave con la frase laquoChi ha orecchi per ascoltare ascoltiraquo introduce unrsquoeccedenza un oltre che crsquoimmette su un piano diverso e piugrave profondo al di lagrave delle semplici deduzioni3

2 M Crimella op cit p 199 3 E Della Corte Oltre la parabola Salerno 2000 pp 3-4

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25 Un dottore della Legge si alzograve per tentarlo - laquoMaestro facendo che cosa erediterograve la vita eternaraquo26 Gli disse laquoNella Legge che cosa sta scritto Come vi leggiraquo27 Rispondendo disse laquoAmerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore con tutta la tua anima con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stessoraquo28 Gli disse - laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo

29 Ma quegli volendo giustificarsi disse a GesugravelaquoE chi egrave il mio prossimoraquo

30 Gesugrave riprese e disse laquoUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappograve nei briganti

Costoro lo spogliarono lo percossero

e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto31 Per caso un sacerdote scendeva per quella medesima strada e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte32 Anche un levita giunto verso quel luogo e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte ---------------------------------------------------------------33 Un Samaritano in viaggio venne verso di lui e vedendolo nrsquoebbe compassione ---------------------------------------------------------------34 Gli si fece vicino gli fasciograve le ferite versandovi olio e vino poi caricatolo sopra il suo giumento lo portograve a un albergo e si prese cura di lui (9 azioni)35 Il giorno seguente estrasse due denari e li diede allrsquoalbergatore dicendo Prenditi cura di lui e ciograve che spenderai in piugrave te lo rifonderograve quando ritorno (7 azioni)

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36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che egrave incappato nei brigantiraquo

- 37 Quegli disse laquoChi ha fatto compassione conper luiraquo- Gesugrave gli disse laquoMettiti in cammino e farsquo lo stessoraquo

La parabola raccontata da Gesugrave egrave una

perfetta lezione di catechesi 1) per il principio dottrinale che enuncia (il primato dellrsquoamore) 2) per le implicanze pratiche che suggerisce (non crsquoegrave amor di Dio senza le opere di misericordia) 3) per il metodo adottato Gesugrave accetta la discussione e intreccia un dialogo con il suo interlocutore gli fa intuire la felicitagrave da raggiungere e gli facilita il modo di ottenerla lo loda per lrsquoesattezza delle risposte lo sollecita a cercare nelle Scritture la risposta desiderata e lo incoraggia cosigrave a fare ciograve che ha capito4

Notiamo nel testo le molte ricorrenze del verbo laquofareraquo (10252837a37b) lo stesso dottore della Legge riconosce che egrave stato prossimo laquocolui che ha fatto compassioneraquo e Gesugrave gli raccomanda di laquomettersi in cammino e fare lo stessoraquo

Le azioni del sacerdote e del levita sono le medesime mentre al centro del rettangolo grande compare la figura del Samaritano certamente non accolto dai Giudei Egli compie dapprima 9 azioni e poi una volta alla laquolocandaraquo altre 7 Il particolare del laquoritornoraquo (1035) riprende senzrsquoaltro quello dellrsquouomo di nobile famiglia che parte per andare a prendere il titolo regale e poi torna chiamando a verifica i suoi servi (Lc 1915) Crsquoegrave sotto cer-tamente il Mistero pasquale adombrato Luca ricorre spesso nel suo raccontare alle prolessi e anche alle analessi Qui abbiamo unrsquoanticipazione del Mistero pasquale Inoltre la parabola che egrave una laquopagina vivaraquo ha completamente capovolto la domanda e ha fatto comprendere che crsquoegrave una trasformazione operata da Gesugrave dal piano teorico a quello pratico dalla domanda sul prossimo a essere prossimo

4 NVB p 445

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Il laquoMettiti in camminoraquo egrave ripreso in 1038 con la notazione iniziale di Gesugrave e i suoi discepoli in cammino verso Gerusalem-me Si fermano a Betania in casa di Marta e Maria

sedutasi ai piedi del Signore ascoltava la parola di lui

38 Avvenne mentre erano in cammino entrograve in un villaggio Una donna di nome Marta accolse lui39 Aveva una sorella di nome Maria

40 In quanto a Marta era presa dai molti servizi Fermatasi disse laquoSignore non ti curi che mia sorella mi lasci sola a servire Dille dunque che venga adaiutarmiraquo

41 Rispondendo il Signore le disse laquoMarta Marta tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose 42 una sola egrave necessaria+ Maria si egrave scelta la buona parte che non le saragrave toltaraquo

Marta allrsquoinizio accoglie Gesugrave ma tutto ciograve che compie verso di Lui ha il sopravvento e laquoi molti serviziraquo e le laquomolte coseraquo la distolgono dalla laquobuona parte (τὴν ἀγαθὴν μερίδα)raquo scelta da Maria laquoUna sola egrave necessariaraquo essere come Maria cioegrave come la laquobuona terraraquo (Lc 88 τὴν γῆν τὴν ἀγαθὴν) su cui attecchisce il seme della Parola laquoUna solaraquo egrave in contrapposizione con il laquomol-toraquo di Marta Lrsquoaggettivo usato dallrsquoevangelista per la laquoparteraquo egrave specifico e indica la valenza morale del significato

Maria laquoegrave seduta ai piedi del Signore e ascoltava la Parola di Luiraquo lrsquoascolto egrave determinante nel discepolato egrave la fonte di ogni azione che segue e conduce allrsquounificazione dellrsquoagire percheacute porta alla laquosola cosa necessariaraquo Questa dimensione non saragrave tolta a Maria il verbo indica lo laquostrappareraquo il laquoportar viaraquo e ricorda il seme portato via dagli uccelli (85) dalla strada cioegrave da un terreno che non egrave accogliente quindi laquonon egrave buonoraquo A guardare bene egrave Gesugrave che accoglie Maria la quale perograve ha occhi e orecchie solo per il Maestro e dimentica di seacute pende dalla

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Parola Per lei ciograve che conta davvero egrave la presenza e la Parola che Gesugrave le offre

3 Analisi esegetica

Procediamo ora allrsquoanalisi delle tre pale del trittico iniziando da Lc 1021-24 che possiamo definire come la laquorivelazione ai piccoliraquo della comunione intra-trinitaria inclusiva poicheacute aperta a coloro ai quali il Figlio la voglia rivelare

31 La rivelazione ai νήπιος (Lc 1021-24)

Questi pochi versetti rappresentano il cuore del Vangelo lucano non solo percheacute egrave un raro caso in cui Gesugrave non parla della preghiera quanto Lui stesso prega e si rivolge al Padre ma anche e soprattutto percheacute questa rivelazione egrave fatta a ogni generazione cristiana e ne costituisce la fonte e la meta Dio ha voluto manifestarsi agli laquoim-potentiraquo percheacute i laquopoveri di Yhwhraquo sono i beneficiari del Mistero del Regno di Dio La comunione intima tra Padre e Figlio che Egli rivela a chi vuole egrave lrsquoirruzione nella storia della presenza di Dio

Spesso gli studiosi affermano che lrsquoespressione laquoIn quella stessa oraraquo si riferisce al ritorno dalla missione dei 72 discepoli dimenti-cando tuttavia che il termine laquooraraquo in Luca egrave usato come in Giovan-ni5 Luca usa molto le laquoprolessi e le analessiraquo e qui anticipa e prepara lrsquolaquooraraquo decisiva del Mistero pasquale la croce rivela lrsquointimitagrave di Dio ed egrave salvezza offerta a chi accoglie nella fede questo Mistero

Il v 21 esprime il rendimento di grazie di Gesugrave in tre tempi

21a Ti ringrazio Padre Signore del cielo e della terra21b percheacute hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli21c Sigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Te

5 Il termine ὥρα ricorre in Lc 110 238 721 1021 1212394046 1331 1417 2019 22145359 2344(2x) 2433 In corsivo le citazioni piugrave notevoli che annunciano una laquoora di salvezzaraquo

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(Gesugrave) rivolge la lode a Dio chiamato Padre probabile traduzione dellrsquoaramaico abbacirc nome col quale Gesugrave esplicitava il suo rapporto filia-le intimo e familiare cosigrave originale e unico nei confronti di Dio e nello stesso tempo lo riconosce nella sua alteritagrave di Creatore laquoSignore del cielo e della terraraquo Questo profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dio [hellip] Per il contenuto il loghion egrave del tutto originale e manifesta lrsquoimpronta tipica di Gesugrave Egli non rivela segreti esoterici sulla fine del mondo a qualche eletto ma loda il Padre per aver fatto capire proprio ai poveri ai semplici lrsquoidentitagrave e lrsquoattivitagrave di Gesugrave nella storia6

Abbiamo qui un rovesciamento operato da Gesugrave rispetto al-la letteratura sapienziale e apocalittica poicheacute ora la rivelazione non egrave donata ai maggiorenti (egrave loro nascosto) bensigrave ai laquominoresraquo ai piccoli a quelli che agli occhi del mondo non contano nulla (egrave rivelato) I due verbi nascondere e rivelare sono chiaramente usati nella tradizione sapienziale e apocalittica Crsquoegrave opposizione tra i laquopiccoliraquo e i laquosaggiraquo ed egrave questa egrave lrsquooriginalitagrave annunciata dal Figlio non piugrave i saggi devono occuparsi dei semplici per farli progredire nella conoscenza della Legge Ora piuttosto laquola rive-lazione di Dio egrave data proprio ai ldquosemplicirdquo non piugrave ai saggi e in-telligenti Inoltre questi ldquosemplicirdquo rimangono tali cioegrave ignoranti della Legge anche dopo aver ricevuto la rivelazione di ldquoqueste coserdquo Essi sono introdotti in una conoscenza e in un rapporto che supera la conoscenza della Leggeraquo7 Gesugrave rivela Dio come Padre e al tempo stesso la realtagrave che Lui egrave il Figlio venuto per far accedere chi vuole in questa comunione intima Ecco percheacute Gesugrave lungo il cammino che sta facendo verso Gerusalemme per compiere il Mistero pasquale educa i suoi discepoli laquoin disparteraquo deve prepararli a continuare nel tempo della Chiesa questa missione

Il termine laquooraraquo egrave confermato dal laquosigraveraquo con cui Gesugrave afferma che laquoSigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Teraquo Egli egrave venuto proprio

6 G Rossegrave op cit p 3937 Ivi p 394

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per manifestare la Sua εὐδοκία8 il compiacimento il volere il progetto salvifico drsquoamore

Rispetto allrsquoapocalittica qui Gesugrave afferma che la Sua attivitagrave rivelatrice avviene nel presente della storia e non solo al compi-mento di essa Egrave interessante notare che in questa circostanza Gesugrave assume il ruolo che negli scritti veterotestamentari e giudaici viene attribuita alla laquoSapienzaraquo9 Proprio questo rapporto unico tra il Fi-glio e il Padre ne fanno lrsquounico mediatore e rivelatore Il v 22 inizia con il passivo laquomi egrave stato datoraquo e termina con lrsquoinfinito laquorivelareraquo

Dopo questo rendimento di grazie nei vv 23-24 abbiamo una beatitudine e una sua motivazione laquoPoi si voltograveraquo e lrsquoespres-sione molto intensa indica che a chiunque si pone alla Sua se-quela se lo vorragrave potragrave entrare in questa comunione e diventare annunciatore del Vangelo in ogni tempo Ora i laquopiccoliraquo (cioegrave i laquodiscepoliraquo di ogni tempo) possono a partire dallrsquoascolto vivere e trasmettere queste realtagrave comunicate da Gesugrave

Il cristianesimo prende qui le distanze rispetto al giudaismo e si prepa-ra alla rottura E tuttavia sostiene di realizzare la speranza di tutto il popolo drsquoIsraele rappresentato dai suoi numerosi profeti e successivamente dai suoi re Gli uni e gli altri sono concepiti non come capi ma come antenne puntate verso il cielo Non sono stati forse i profeti a ricevere oracoli e visioni e i re (si pensi a Davide e a Salomone) colmati da Dio di talenti sapienza e scienza Egrave singolare che non si parli qui degli scribi10

I discepoli sono ora al vertice della storia di attese e promesse di Dio sono beati percheacute possono sia vedere sia ascoltare due verbi che indicano chiaramente il processo del cammino di fede Egrave tempo per gli laquoultimiraquo di porsi alla sequela del Figlio di Dio egrave questo il kairograves che entra nel krogravenos e porta la lieta notizia che Gesugrave nella sinagoga di Nazaret ha annunciato

8 Il termine ricorre in Lc 214 (laquoGloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini su cui si posa il suo favoreraquo) e nel nostro testo (cfr Mt 1126 il detto parallelo)

9 Cfr Pr 81222-31 301-3 Sap 722-81 82-8 94911 Sir 16 Gb 281-2223-27

10 F Bovon op cit pp 95-96

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

wwwrubbettinoprintit

Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 18: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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κατέβαινεν ἐν τῇ ὁδῷ ἐκείνῃκαὶ ἰδὼν αὐτὸν ἀντιπαρῆλθενmiddot

scendeva per quello strada e avendolo vistoXXXIII passograve oltreXXXIV dal lato opposto (= passare senza fermarsi nonostante abbiano visto)

32 ὁμοίως δὲ καὶ Λευίτης [γενόμενος] κατὰ τὸν τόπον ἐλθὼν καὶ ἰδὼνἀντιπαρῆλθεν

Allo stesso modo anche un levita giunto sul posto e avendolo vistopassograve oltre dal lato opposto

33 Σαμαρίτης δέ τις ὁδεύωνXXXV ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν

Invece un (certo) samaritanoXXXVI che passava per la strada giunse accantoXXXVII a lui

strare non egrave un contrasto tra i Giudei e i Samaritani a vantaggio di questi ultimi ma un contrasto tra quelli che sono ufficialmente riconosciuti come appartenenti al popolo e quelli che non lo sonoraquo (LT Johnson op cit p 155)

XXXIII laquoEgrave probabile che il sacerdote abbia finito il proprio servizio e rientri a casa Invece di unire lrsquoamore del prossimo col servizio di Dio trascura la misericordia com-plemento obbligato della pietagrave Lo stesso vale per il levita altro officiante del tempio di rango inferiore Luca li considera imperdonabili percheacute dopo aver visto (ἰδὼν vv 31 e 32) hanno entrambi chiuso gli occhi Non srsquoincontrano col ferito si allontanano diventano inesistenti morti al presente trattenuti dal loro passato condizionati da regole rituali e da pulsioni egoiste Sono passati senza fermarsiraquo (F Bovon op cit p 111)

XXXIV laquoIl senso di questo verbo (ἀντιπαρέρχομαι) raro non egrave evidente poicheacute una delle preposizioni suggerisce il passare oltre (παρά) e lrsquoaltra un camminare di fronte o contro (ἀντί)raquo (ivi n 10 111) laquoAlla lettera ldquoFece un giro intorno a lui e passograve oltrerdquo Luca per mezzo del verbo ἀντιπαρέρχομαι dagrave corpo alla scelta del ministro di culto dal punto di vista fraseologico infatti il preverbio ἀντί sottolinea la distanza fra il sacerdote e lrsquoanonimo passante (cfr anche il v 32)raquo (M Crimella op cit p 201)

XXXV Il verbo egrave hapx legomenon nel NT e richiama il sostantivo ὁδός via che ricorre in Luca 20x 17679 244 345 727 8512 9357 10431 116 1258 1423 1835 1936 2021 243235

Questo termine indica una persona che egrave per la via che compie un cammino Da 957 in poi Gesugrave compie la sua via verso il mistero pasquale cfr E Della Corte Solidarietagrave con Cristo solidarietagrave con gli uomini La conversione a uno stile di vita cristia-no e quindi solidale il cammino del credente nel grande inserto lucano (Lc 951-1946) laquoPresenza Pastoraleraquo 4-5 (1999) pp 27-60 Fin dallrsquoinizio il personaggio egrave dunque presentato in forte sintonia con il Cristo stesso che ha iniziato il suo viaggio decisivo

XXXVI laquoQuesta identificazione acquista tanta piugrave forza se si considera lrsquoostilitagrave mostrata dai Samaritani contro il ministero stesso di Gesugrave giagrave accennato in 953 Un altro Samaritano egrave descritto in modo positivo in 1716 e la missione in Samaria segna unrsquoimportante tappa nella diffusione del lieto messaggio negli Atti (18) riportando in quella regione un notevole successo (At 81-14 931153)raquo (LT Johnson op cit p 156) laquoSecoli di meditazione devota hanno offuscato la nostra capacitagrave di percepire lrsquoostilitagrave che contrapponeva Giudei e Samaritani Dopo lrsquoesilio babilonese i Samaritani si erano opposti alla restaurazione di Gerusalemme e nel II

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καὶ ἰδὼν ἐσπλαγχνίσθη e avendolo visto ne provograve compassioneviscere di misericordiaXXXVIII

34 καὶ προσελθὼν κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτοῦ ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ ἴδιον κτῆνος ἤγαγεν αὐτὸν εἰς πανδοχεῖονXXXIX καὶ ἐπεμελήθη αὐτοῦ

fattosi vicinoXL gli fasciograve le ferite versandovi olio e vinoe caricatolo sulla sua cavalcatura lo portograve alla locanda esi prese cura di lui

sec aC avevano collaborato con i sovrani siriani nelle guerre contro i Giudei Nel Siracide (5025-26) che risale al 200 aC si dice che i Samaritani ldquonon sono neppure una nazionerdquo e nel 128 aC il sommo sacerdote giudeo bruciograve il tempio Samaritano sul monte Garizim Allrsquoinizio del I sec dC durante la Pasqua i Samaritani sparsero le ossa di un cadavere nel tempio contaminandolo e impedendo la celebrazione della festivitagraveraquo (JR Donahue Il Vangelo in parabola Brescia 2016 pp 122-123)

XXXVII Notiamo la differenza tra i tre personaggi il sacerdote e il levita passano laquooltreraquo (antiparagrave-) mentre il Samaritano passa laquoaccantoraquo (katagrave) Luca nota con molta finezza questo particolare lrsquointeresse del Samaritano inizia proprio con il laquopassare accantoraquo invece che laquooltreraquo

XXXVIII Lrsquoevangelista Luca usa questo verbo in 713 (episodio della peccatrice) 1033 1520 (il padre lo vide e ne ebbe compassione) Non ricorre negli Atti degli Apostoli laquoIl verbo ha una radice che richiama le interiora (τὰ σπλάγχνα) cioegrave i sentimenti piugrave profondi In Luca caratterizza lrsquointensa emozione di Gesugrave di fronte alla donna vedova che ha perso lrsquounico figlio (713) inoltre lrsquoevangelista utilizza lo stesso verbo per esprimere lo slancio del padre allorcheacute vede il figlio prodigo che si sta avvicinando a casa (1520)raquo (M Crimella op cit p 201) laquoEgrave significativo che per parlare di compassione e di misericordia lrsquoAntico Testamento adoperi il termine raHaacutemicircm Tale termine deriva da reHem cioegrave grembo materno con esso possono essere indicate anche le viscere di un essere umano che tanto nellrsquoAntico quanto nel Nuovo Testamento sono considerate la sede dei sentimentiraquo (E Della Corte Mi sono legato a voi Le persone consacrate luce del Regno Roma 2015 p 141) Uno dei vertici della misericordia dellrsquoAT egrave il testo di Os 111-11 nel quale al v 8 si dice laquoMi dagrave un tuffo il cuore mi si sommuovono le viscereraquo (μετεστράφη ἡ καρδία μου ἐν τῷ αὐτῷ συνεταράχθη ἡ μεταμέλειά μου nel quale troviamo il termine μεταμέλεια che appartiene allrsquoambito semantico del verbo citato da Lc 103435 prendersi cura che compare nel NT in 1tm 35 con una chiara valenza affettiva e pastorale di cura)

XXXIX Letteralmente questo termine significa laquoil luogo accogliente per tuttiraquo Il termine πανδοχεύς al v 36 significa allora laquolrsquoonni-accoglienteraquo

XL Il verbo προσέρχομαι in Luca ha qui come soggetto il Samaritano e in 714 lo stesso Gesugrave che si accosta alla bara del giovinetto morto e lo tocca sono gli episodi che rivelano lrsquoamorevole accostarsi e il prendersi cura e in entrambi i casi egrave donata la Vita

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35 καὶ ἐπὶ τὴν αὔριον ἐκβαλὼν ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ καὶ εἶπενmiddot ἐπιμελήθητιXLI αὐτοῦ καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς ἐγὼ ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με ἀποδώσω σοι

E il giorno dopo estrasse due denarie li diede allrsquoalbergatore dicendoPrenditi cura di lui e se spenderai qualcosa in piugrave te lo pagherograveal mio ritorno

36 τίς τούτων τῶν τριῶν πλησίον δοκεῖ σοι γεγονέναι τοῦ ἐμπεσόντος εἰς τοὺς λῃστάς

Chi di questi tre pensi si sia stato prossimoXLII a colui che incappograve nei briganti

37 ὁ δὲ εἶπενmiddot ὁ ποιήσας τὸ ἔλεος μετ᾽ αὐτοῦ εἶπεν δὲ αὐτῷ ὁ Ἰησοῦςmiddot πορεύου καὶ σὺ ποίει ὁμοίως

Disse Chi ha fattoXLIII compassione con lui Allora Gesugrave gli disse Mettiti in camminoXLIV e anche tu farsquo lo stesso

XLI laquoEgrave sorprendente vedere come per parlare dellrsquoincarico affidato allrsquoalbergatore Luca adoperi lo stesso verbo (ἐπιμελέομαι epimeleacuteomai curare aver cura) con cui nel v 34b aveva riassunto lrsquoazione esemplare del Samaritano Lrsquoalbergatore deve adesso proseguire esattamente quanto il Samaritano aveva fatto con il bisognoso Drsquoimportanza decisiva non egrave la persona o lrsquoistituzione via via operante bensigrave soltanto il bene del ferito In questrsquoultima parte possiamo vedere un certo apice narrativo nel fatto che soltanto qui nel corso di tutta la parabola si ricorre al discorso diretto Inoltre lrsquoincarico di prendersi cura egrave formulato allrsquoimperativo (ἐπιμελήθητι epimelecircthecircti abbi cura di lui) cosiccheacute qui abbiamo il corrispettivo interno alla parabola dei due imperativi di Gesugrave sul piano della discussione (v 28 ldquoFarsquo questordquo v 37 ldquoVarsquo e anche tu farsquo cosigraverdquo)raquo (R Zimmermann Compendio delle parabole di Gesugrave Brescia 2011 pp 847-848)

XLII laquoGesugrave trasforma la questione da un obbligo legale (chi merita il mio amore) a un atto di altruistica donazione (a chi posso dimostrare di essere il pros-simo) e di questo il tanto disprezzato Samaritano diventa un modello moraleraquo (LT Johnson op cit p 156)

XLIII laquoLa risposta del legista congiunge lrsquointerno con lrsquoesterno ossia il sentimento (τὸ ἔλεος ldquola misericordiardquo) con lrsquoazione (ὁ ποιήσας ldquochi ha agitordquo) sottolinea anche la relazione (μετ᾽αὐτοῦ ldquocon luirdquo ldquonei suoi confrontirdquo) Lrsquoevoluzione del legista continua prima polemico (v 25) poi riservato (v 29) si egrave impegnato in una relazione con Gesugrave (v 37a) La sua risposta verbale rischia proprio di diventare pratica (v 37b) Il legista e Gesugrave si sono infine trovati drsquoaccordo Grazie alla pedagogia del maestro il discepolo si egrave evoluto Ha capito la nuova definizione di prossimo alla quale Gesugrave voleva condurlo Quello che era un problema per i rabbi del tempo (quale estensione dare alla nozione di prossimo) riceve qui una risposta che non egrave stata dettata ma si egrave imposta alla riflessione dialogante e credente Con il suo affetto e la sua discrezione Gesugrave ha saputo divenire il prossimo del legistaraquo (F Bovon op cit p 114) Bovon parla di laquonuova definizioneraquo mentre Gesugrave opera uno spostamento dal piano teorico a quello pratico portando a comprendere che laquoil fareraquo riguarda il proprio modo di diventare laquoprossimoraquo nellrsquoamore Non basta sapere laquoche cosaraquo dice la Legge neacute saperla leggere se non la si vive

XLIV Luca usa molte volte questo verbo πορεύομαι e sono interessanti queste citazioni in 78 per ben 2x nellrsquoepisodio del centurione indica un laquoandaremettersi

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38Ἐν δὲ τῷ πορεύεσθαι αὐτοὺς αὐτὸς εἰσῆλθεν εἰς κώμην τινά γυνὴ δέ τις ὀνόματι Μάρθα ὑπεδέξατο αὐτόν

Ora mentre essi erano in camminoXLV avvenne che egli entrograve in un villaggioXLVI e una certa donna di nome Marta lo ricevetteXLVII (in casa sua)

in camminoraquo per eseguire un comando in 750 Gesugrave comanda alla peccatrice di laquoandare in paceraquo cioegrave drsquoora in poi di non peccare piugrave nella propria vita in 814 si richiama il rischio che lungo il cammino i piaceri le ansie e le ricchezze possano soffocare la vita (parabola del seme) in 848 Gesugrave lo dice allrsquoemorroissa come prima lrsquoaveva detto alla peccatrice in 95152535657 il verbo indica il cammino che Gesugrave sta facendo verso Gerusalemme per vivere il Mistero pasquale e lo fa con decisione (951) 1037 egrave il nostro testo e subito dopo il verbo serve da aggancio con il terzo quadro del trittico laquomentre erano in camminoraquo In 1331-33 crsquoegrave un richiamo del viaggio iniziato in 951 e la valenza egrave sempre quella pasquale In 154 egrave il pastore che si mette in cammino per cercare la pecora perduta in 1515 il figlio minore degrada fino a laquoincollarsiraquo a un pagano e a pascolare i porci in 1518 il giovane si mette in cammino per tornare a casa del padre percheacute ha fame In 1719 Gesugrave ordina al lebbroso Samaritano di andare in pace In Lc 1912 Gesugrave egrave colui che deve andare a prendere la dignitagrave regale 1928 (Egli precede verso Gerusalemme) 1936 (lrsquoentrata finalmente a Gerusalemme) Come si puograve notare il verbo ha un senso profondo e indica un laquocamminoraquo che prende tutta la persona e il modello egrave Gesugrave La stessa parabola che stiamo esaminando egrave definita laquoracconto esemplareraquo proprio a motivo di questa sua pregnanza

XLV laquoLe prime parole richiamano il cammino di Gesugrave verso la sua Passione e il plurale fa pensare alla componente comunitaria del viaggio ma inclusi in αὐτοὺς (ldquoessirdquo) i discepoli itineranti scivoleranno nellrsquoombra lasciando la ribalta alle persone del luogo ossia alle due donne e soprattutto ad αὐτὸς ldquoa Luirdquo cioegrave allo stesso Gesugraveraquo (F Bovon op cit pp 126-127)

XLVI laquoIl motivo del cammino verso Gerusalemme torna al v 38 Gesugrave entra in casa di due donne e insegna loro la Parola Tre annotazioni Marta e Maria si collocano forse nella tradizione di ospitalitagrave che veniva offerta ai missionari in epoca protocristiana (At 1614s Didachegrave 114-6) il fatto che non abbia problemi a entrare in casa loro riflette una mentalitagrave ellenistica non certo ebraica sorprende che abbia impartito loro il suo insegnamento dal momento che alle donne non potevano essere comunicati i segreti di Dio esse non erano ammesse alla lettura della Torah e non potevano partecipare alla liturgia sinagogale Gesugrave non fa di-scriminazioni elargisce a uomini e donne il suo amore e i suoi doni anzi accoglie le donne al seguito (82-3)raquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XLVII Luca usa solo 2x questo verbo nel nostro testo per Marta e in 196 per Zaccheo dove aggiunge anche il participio presente χαίρων Marta accoglie Gesugrave allrsquoinizio ma le azioni successive degradano man mano il valore di questo verbo iniziale

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XLVIII Per Maria Luca usa innanzitutto il verbo παρακαθέζομαι (hax legomenon nel NT e usato nella LXX) seguito dallrsquoespressione πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου per indicare una condizione discepolare laquostare seduti ai piediraquo vuol dire porsi in atteggiamento di ascolto Egrave laquola postura di un discepolo come Paolo egrave stato istruito ldquoai piedi di Gamalielerdquo (At 223) La posizione indica la devozione nei confronti del maestroraquo (M Crimella op cit p 202)

XLIX Luca usa il verbo allrsquoimperfetto indicativo per indicare un ascolto prolun-gato della Parola del Kyrios (τὸν λόγον αὐτοῦ) laquoMaria egrave attenta a ciograve che dice Gesugrave e perciograve lo accoglie cosigrave comrsquoegrave un profeta che annuncia la ldquoParola di Diordquo (811) In Luca-Atti lo stare seduti ai piedi di qualcuno indica sempre un riconoscimento della sua autoritagrave (738 83541 1716 At 43537 52 223)raquo (LT Johnson op cit p 156)

L laquoSe il verbo περισπῶμαι presenta una sfumatura peggiorativa egrave percheacute que-sta profluvie di attivitagrave comprensibile [egrave la padrona di casa] ma sproporzionata impedisce a Marta di vivere lrsquoessenziale nel momento presente Si fonda peraltro su una preoccupazione legittima ma risponde pure a unrsquoansia non conveniente Il secondo elemento πολλὴν (ldquomolteplicerdquo tradotto con ldquomoltordquo) a cui si contrap-porragrave la realtagrave ldquounicardquo (ἑνὸς tradotto con ldquouna solardquo) menzionata da Gesugrave Marta fa troppo il suo ldquoserviziordquo (διακονία) che potrebbe e dovrebbe essere positivo ne risulta pregiudicato Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quantomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spiritualiraquo (F Bovon op cit p 129)

LI laquoIl verbo περισπάομαι egrave un hax legomenon nel NT usato allrsquoimperfetto con evidente senso di durata Esso ha un duplice valore da una parte significa ldquoessere completamente occupatordquo ldquoessere fortemente sovraccaricatordquo dallrsquoaltra ldquoessere distolto distrattordquo La differenza egrave fine qui Luca volutamente gioca sulla sottile ambivalenza creando un effetto di polisemiaraquo (M Crimella op cit p 203) Egrave anche indicativo che il verbo sia seguito da questo oggetto laquodai molti servizifaccenderaquo (περὶ πολλὴν διακονίαν) per dire che queste invece di essere al servizio dellrsquoaccoglienza occupano Marta e la distraggono

LII laquoLa doppia menzione del nome fa di Marta una persona cara al Maestro Nel nome ldquoSignorerdquo che lei gli rivolge crsquoegrave familiaritagrave e considerazione Marta rap-presenta colei che ha ricevuto la Parola tra le spine ascolta la Parola ma le molte preoccupazioni la soffocano sigrave che essa non dagrave frutto Maria invece egrave colei che ha ricevuto la Parola in un terreno fertile ascolta e dagrave frutto Lrsquoepisodio descrive la

39 καὶ τῇδε ἦν ἀδελφὴ καλουμένη Μαριάμ [ἣ] καὶ παρακαθεσθεῖσα πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου ἤκουεν τὸν λόγον αὐτοῦ

Or ella aveva una sorella che si chiamava Maria la quale si pose a sedereXLVIII ai piedi del Signore e ascoltavaXLIX la Sua parola

40 ἡ δὲ Μάρθα περιεσπᾶτο περὶ πολλὴνL διακονίανmiddot ἐπιστᾶσα δὲ εἶπεν κύριε οὐ μέλει σοι ὅτι ἡ

Ma Marta tutta presa dalle molte faccendeLI si avvicinograve e disse laquoSignoreLII

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preoccupazione di Luca che vede nella sua comunitagrave un eccesso di impegno sociale a scapito dellrsquoascoltare la Parola Lrsquoinvito di Gesugrave egrave a ridimensionare quel servizio pur necessario sullrsquoessenzialeraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIII La domanda di Marta in realtagrave egrave indirettamente un atto di accusa alla sorella che a suo giudizio laquoperde temporaquo invece di collaborare (il verbo συναντι-λαμβάνομαι hapax legomenon) allrsquoaccoglienza di questo ospite cosigrave importante e familiare

LIV Non egrave laquoGesugraveraquo a rispondere a Marta ma il laquoSignoreraquo egrave un particolare molto fine con cui Luca introduce la laquochiamataraquo di Marta a cercare lrsquoessenziale senza lasciare che le preoccupazioni invadano il cuore e spengano lo spirito laquoGli uomini non devono preoccuparsi di una autorealizzazione attraverso le proprie opere percheacute Dio offre loro una ragione drsquoessere con il suo amore Superate quelle preoccupazioni le premure in senso positivo occupano armoniosamente lo spi-rito umano [cfr 1Cor 1225 2Cor 1128] [hellip] Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affanni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni si presentano allo spirito del credente come forma di servizioraquo (F Bovon op cit pp 130-131)

LV laquoNellrsquoAT vi sono solo quattro occasioni nelle quali qualcuno egrave chiamato due volte per nome Abraam (cfr Gen 2211) Giacobbe (cfr Gen 462) Mosegrave (cfr Es 34) Samuele (cfr 1Sam 310) Si tratta dunque di una chiamata di una vocazione piugrave che di un rimprovero (cfr anche 1334 ldquoGerusalemme Gerusalemmerdquo e 2231 ldquoSimone Simonerdquo)raquo (M Crimella op cit p 204) Gesugrave perciograve laquochiamaraquo Marta a vivere in modo autentico scegliendo quella laquoparte buonaraquo come ha fatto Maria per compiere ogni cosa Egrave dallrsquoascolto che nella Bibbia procede il vero cammino

LVI Il verbo μεριμνάω ricorre 5x in Luca 1041 1211 (non preoccuparsi della testimonianza da dare nei tribunali a motivo della fede) 122225 (rivolto ai disce-poli non stare in ansia per la propria vita percheacute non si egrave in grado di aggiungervi nemmeno unrsquoora) 1226 (non affannarsi per il resto)

LVII Il verbo θορυβάζω egrave hapax legomenon nel NT e laquorichiama lrsquoidea della confusione del tumulto della sommossa e quindi al passivo [presente] dellrsquoes-sere inquieto agitato preoccupato I due verbi sono da considerarsi unrsquoendiadiraquo (M Crimella op cit p 205) Il risultato di tanto affaccendarsi egrave solo quello di laquomettersi in agitazioneraquo

ἀδελφή μου μόνην με κατέλιπεν διακονεῖν εἰπὲ οὖν αὐτῇ ἵνα μοι συναντιλάβηται

queste non trsquoimporta che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire Dille dunque che mi aiutiraquoLIII

41 ἀποκριθεὶς δὲ εἶπεν αὐτῇ ὁ κύριοςmiddotΜάρθα Μάρθα μεριμνᾷς καὶ θορυβάζῃ περὶ πολλά

Ma il SignoreLIV rispondendo le disse laquoMarta MartaLV tu ti preoccupiLVI e ti inquietiLVII per molte cose

ernesto
Barra

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42 ἑνὸς δέ ἐστιν χρείαmiddot Μαριὰμ γὰρ τὴν ἀγαθὴν μερίδα ἐξελέξατο ἥτις οὐκ ἀφαιρεθήσεται αὐτῆς

ma una sola cosa egrave necessaria e Maria ha sceltoLVIII la parte buonaLIX che non le saragrave toltaraquo

2 Struttura retorica del testo

Il testo che segue egrave un tentativo di mostrare graficamente la struttura del testo evidenziando le parole e le espressioni che si richiamano Dopo ogni quadro chiarisco ed esplicito

1021 In quella ora Gesugrave ESULTOgrave nello Spirito Santo e disse-------------------------------------------------------------

laquoIO TI BENEDICO Padre Signore del cielo e della terra- che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti

e- che hai rivelato queste cose ai Piccoli

SIgrave Padre percheacute cosigrave a Te egrave piaciuto

Luca cita le tre Persone della Trinitagrave Gesugrave esulta nello Spirito Santo e benedice il Padre che egrave anche Signore del cielo e della terra

LVIII laquoMaria ha scelto bene ldquolrsquounica cosa di cui crsquoegrave bisognordquo la parte buona (cfr Sal 165 11957) In ginocchio ai piedi del Maestro Immagine della comunitagrave ecclesiale lucana orante e discente Maria viene esaltata da Gesugrave che tuttavia non egrave troppo severo con Marta in fondo lei non agisce male soltanto non ha ancora scoperto lrsquoessenziale il motore di ogni attivitagrave Maria potragrave ben fare in qualunque momento le faccende di casa Marta invece egrave rimasta indietro nellrsquoascolto della Parolaraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIX Le traduzioni spesso usano il comparativo laquomiglioreraquo dipendendo dalla Vetus latina (optimam) mentre Luca usa lrsquoaggettivo al grado semplice e sceglie ἀγαθός invece di καλός per dare la valenza morale-esistenziale alla scelta da fare ascoltare egrave davvero accogliere il Signore percheacute il Messia che viene egrave la Parola Egrave molto forte il confronto con Lc 88 dove si parla della laquoterra buonaraquo che accoglie il seme della Parola a una chiamata deve corrispondere una risposta a un dono la responsabilitagrave ad accoglierlo e farlo fruttare

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e afferma che ha nascosto per un verso e per lrsquoaltro ha rivelato Sono destinatari della rivelazione non i potenti del mondo ma i piccoli

22 Tutto mi egrave stato dato dal Padre mio

e nessuno saconosce chi egrave il Figlio se non il Padreneacute

chi egrave il Padre se non il Figlio

e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

Qui al centro della preghiera (1022) la rivelazione della mutua comunione del Padre e del Figlio aperta a coloro che sono i desti-natari di questa meravigliosa novitagrave egrave il Popolo di Dio la Chiesa a cui Luca sta trasmettendo il suo Vangelo Nel rettangolo centrale il termine laquoFiglioraquo egrave agli estremi percheacute egrave il Rivelatore mentre laquoPadreraquo egrave al centro percheacute egrave lrsquoorigine di ogni realtagrave Allrsquoinizio il verbo egrave laquomi egrave stato datoraquo e ciograve egrave lrsquooggetto del laquorivelareraquo Al centro lrsquoaffermazione che laquonessuno saconosceraquo cioegrave nessuno ha fatto esperienza di questa laquocomunione divinaraquo possibile solo grazie al Figlio Notiamo inol-tre che non si parla di laquoGesugraveraquo neacute di laquoCristoraquo percheacute sono termini funzionali ma di laquoFiglioraquo che egrave titolo essenziale

23 E volgendosi ai discepoli in disparte disse ---------------------------------------------------------------- + laquoBEATI gli OCCHI + che vedono ciograve che voi vedete24 Vi dico che molti profeti e re - hanno desiderato vedere ciograve che voi vedete

ma non lo videro ascoltare ciograve che voi ascoltate ma non lrsquoascoltaronoraquo

In questo rettangolo di senso troviamo il termine laquodiscepo-liraquo che riprende laquopiccoliraquo (contrapposti laquoai profeti e ai reraquo) e il doppio confronto con i verbi laquovedere e ascoltareraquo Gesugrave dopo aver benedetto il Padre ora dichiara laquobeatiraquo i discepoli

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(Egli) valorizza lrsquoesperienza dei suoi discepoli che godono del privilegio riservato a chi vive in prima persona il tempo messianico ormai inaugura-to con le sue opere (da cui il laquovedereraquo) e le sue parole (da cui il laquosentireraquo) Gesugrave egrave il Messia che porta a compimento le promesse da una parte vrsquoegrave stato un desiderio prolungato dallrsquoaltra un compimento gratuito e inatteso regalato ai testimoni oculari2

Nel rettangolo sotto inizia la seconda tavola del trittico Il nomikograves vuole mettere alla prova Gesugrave e alla sua domanda si sente rispondere con una contro-domanda doppia nella quale Gesugrave aggiunge il laquocomeraquo legge le Scritture Il dottore della Leg-ge risponde citando il comandamento dellrsquoamore di Dio e del prossimo Gesugrave approva e lo rimanda ad attualizzarlo per vivere la comunione eterna con Dio Non soddisfatto della risposta continua a fare domande teoriche sul laquoprossimoraquo argomento molto in voga in quel tempo nelle discussioni teologiche davanti alle quali il Cristo preferisce rispondere con una parabola

Le parabole sono al centro del Vangelo e costituiscono delle vere e proprie laquopagine aperteraquo percheacute pur con il loro laquolinguaggio inadeguatoraquo desunto dalla vita quotidiana devono esprimere qualcosa di ulteriore nessun commento potragrave mai esaurirle Esse ci costringono a pensare e ripensare il nostro rapporto di fede Per un verso gettano luce e invadono la nostra vita ma per lrsquoaltro sono oscure e velano il mistero che egrave oltre sempre piugrave al di lagrave della logica umana Ogni parabola crea uno spazio percheacute lrsquoascoltatore di ogni epoca possa liberamente comprendere e aderire allrsquoinsegnamento di Gesugrave Non basta solo una lettura esegetica o filologica piuttosto le parabole esigono una intuizione drsquoinsieme percheacute Gesugrave con la frase laquoChi ha orecchi per ascoltare ascoltiraquo introduce unrsquoeccedenza un oltre che crsquoimmette su un piano diverso e piugrave profondo al di lagrave delle semplici deduzioni3

2 M Crimella op cit p 199 3 E Della Corte Oltre la parabola Salerno 2000 pp 3-4

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25 Un dottore della Legge si alzograve per tentarlo - laquoMaestro facendo che cosa erediterograve la vita eternaraquo26 Gli disse laquoNella Legge che cosa sta scritto Come vi leggiraquo27 Rispondendo disse laquoAmerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore con tutta la tua anima con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stessoraquo28 Gli disse - laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo

29 Ma quegli volendo giustificarsi disse a GesugravelaquoE chi egrave il mio prossimoraquo

30 Gesugrave riprese e disse laquoUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappograve nei briganti

Costoro lo spogliarono lo percossero

e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto31 Per caso un sacerdote scendeva per quella medesima strada e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte32 Anche un levita giunto verso quel luogo e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte ---------------------------------------------------------------33 Un Samaritano in viaggio venne verso di lui e vedendolo nrsquoebbe compassione ---------------------------------------------------------------34 Gli si fece vicino gli fasciograve le ferite versandovi olio e vino poi caricatolo sopra il suo giumento lo portograve a un albergo e si prese cura di lui (9 azioni)35 Il giorno seguente estrasse due denari e li diede allrsquoalbergatore dicendo Prenditi cura di lui e ciograve che spenderai in piugrave te lo rifonderograve quando ritorno (7 azioni)

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36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che egrave incappato nei brigantiraquo

- 37 Quegli disse laquoChi ha fatto compassione conper luiraquo- Gesugrave gli disse laquoMettiti in cammino e farsquo lo stessoraquo

La parabola raccontata da Gesugrave egrave una

perfetta lezione di catechesi 1) per il principio dottrinale che enuncia (il primato dellrsquoamore) 2) per le implicanze pratiche che suggerisce (non crsquoegrave amor di Dio senza le opere di misericordia) 3) per il metodo adottato Gesugrave accetta la discussione e intreccia un dialogo con il suo interlocutore gli fa intuire la felicitagrave da raggiungere e gli facilita il modo di ottenerla lo loda per lrsquoesattezza delle risposte lo sollecita a cercare nelle Scritture la risposta desiderata e lo incoraggia cosigrave a fare ciograve che ha capito4

Notiamo nel testo le molte ricorrenze del verbo laquofareraquo (10252837a37b) lo stesso dottore della Legge riconosce che egrave stato prossimo laquocolui che ha fatto compassioneraquo e Gesugrave gli raccomanda di laquomettersi in cammino e fare lo stessoraquo

Le azioni del sacerdote e del levita sono le medesime mentre al centro del rettangolo grande compare la figura del Samaritano certamente non accolto dai Giudei Egli compie dapprima 9 azioni e poi una volta alla laquolocandaraquo altre 7 Il particolare del laquoritornoraquo (1035) riprende senzrsquoaltro quello dellrsquouomo di nobile famiglia che parte per andare a prendere il titolo regale e poi torna chiamando a verifica i suoi servi (Lc 1915) Crsquoegrave sotto cer-tamente il Mistero pasquale adombrato Luca ricorre spesso nel suo raccontare alle prolessi e anche alle analessi Qui abbiamo unrsquoanticipazione del Mistero pasquale Inoltre la parabola che egrave una laquopagina vivaraquo ha completamente capovolto la domanda e ha fatto comprendere che crsquoegrave una trasformazione operata da Gesugrave dal piano teorico a quello pratico dalla domanda sul prossimo a essere prossimo

4 NVB p 445

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Il laquoMettiti in camminoraquo egrave ripreso in 1038 con la notazione iniziale di Gesugrave e i suoi discepoli in cammino verso Gerusalem-me Si fermano a Betania in casa di Marta e Maria

sedutasi ai piedi del Signore ascoltava la parola di lui

38 Avvenne mentre erano in cammino entrograve in un villaggio Una donna di nome Marta accolse lui39 Aveva una sorella di nome Maria

40 In quanto a Marta era presa dai molti servizi Fermatasi disse laquoSignore non ti curi che mia sorella mi lasci sola a servire Dille dunque che venga adaiutarmiraquo

41 Rispondendo il Signore le disse laquoMarta Marta tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose 42 una sola egrave necessaria+ Maria si egrave scelta la buona parte che non le saragrave toltaraquo

Marta allrsquoinizio accoglie Gesugrave ma tutto ciograve che compie verso di Lui ha il sopravvento e laquoi molti serviziraquo e le laquomolte coseraquo la distolgono dalla laquobuona parte (τὴν ἀγαθὴν μερίδα)raquo scelta da Maria laquoUna sola egrave necessariaraquo essere come Maria cioegrave come la laquobuona terraraquo (Lc 88 τὴν γῆν τὴν ἀγαθὴν) su cui attecchisce il seme della Parola laquoUna solaraquo egrave in contrapposizione con il laquomol-toraquo di Marta Lrsquoaggettivo usato dallrsquoevangelista per la laquoparteraquo egrave specifico e indica la valenza morale del significato

Maria laquoegrave seduta ai piedi del Signore e ascoltava la Parola di Luiraquo lrsquoascolto egrave determinante nel discepolato egrave la fonte di ogni azione che segue e conduce allrsquounificazione dellrsquoagire percheacute porta alla laquosola cosa necessariaraquo Questa dimensione non saragrave tolta a Maria il verbo indica lo laquostrappareraquo il laquoportar viaraquo e ricorda il seme portato via dagli uccelli (85) dalla strada cioegrave da un terreno che non egrave accogliente quindi laquonon egrave buonoraquo A guardare bene egrave Gesugrave che accoglie Maria la quale perograve ha occhi e orecchie solo per il Maestro e dimentica di seacute pende dalla

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Parola Per lei ciograve che conta davvero egrave la presenza e la Parola che Gesugrave le offre

3 Analisi esegetica

Procediamo ora allrsquoanalisi delle tre pale del trittico iniziando da Lc 1021-24 che possiamo definire come la laquorivelazione ai piccoliraquo della comunione intra-trinitaria inclusiva poicheacute aperta a coloro ai quali il Figlio la voglia rivelare

31 La rivelazione ai νήπιος (Lc 1021-24)

Questi pochi versetti rappresentano il cuore del Vangelo lucano non solo percheacute egrave un raro caso in cui Gesugrave non parla della preghiera quanto Lui stesso prega e si rivolge al Padre ma anche e soprattutto percheacute questa rivelazione egrave fatta a ogni generazione cristiana e ne costituisce la fonte e la meta Dio ha voluto manifestarsi agli laquoim-potentiraquo percheacute i laquopoveri di Yhwhraquo sono i beneficiari del Mistero del Regno di Dio La comunione intima tra Padre e Figlio che Egli rivela a chi vuole egrave lrsquoirruzione nella storia della presenza di Dio

Spesso gli studiosi affermano che lrsquoespressione laquoIn quella stessa oraraquo si riferisce al ritorno dalla missione dei 72 discepoli dimenti-cando tuttavia che il termine laquooraraquo in Luca egrave usato come in Giovan-ni5 Luca usa molto le laquoprolessi e le analessiraquo e qui anticipa e prepara lrsquolaquooraraquo decisiva del Mistero pasquale la croce rivela lrsquointimitagrave di Dio ed egrave salvezza offerta a chi accoglie nella fede questo Mistero

Il v 21 esprime il rendimento di grazie di Gesugrave in tre tempi

21a Ti ringrazio Padre Signore del cielo e della terra21b percheacute hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli21c Sigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Te

5 Il termine ὥρα ricorre in Lc 110 238 721 1021 1212394046 1331 1417 2019 22145359 2344(2x) 2433 In corsivo le citazioni piugrave notevoli che annunciano una laquoora di salvezzaraquo

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(Gesugrave) rivolge la lode a Dio chiamato Padre probabile traduzione dellrsquoaramaico abbacirc nome col quale Gesugrave esplicitava il suo rapporto filia-le intimo e familiare cosigrave originale e unico nei confronti di Dio e nello stesso tempo lo riconosce nella sua alteritagrave di Creatore laquoSignore del cielo e della terraraquo Questo profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dio [hellip] Per il contenuto il loghion egrave del tutto originale e manifesta lrsquoimpronta tipica di Gesugrave Egli non rivela segreti esoterici sulla fine del mondo a qualche eletto ma loda il Padre per aver fatto capire proprio ai poveri ai semplici lrsquoidentitagrave e lrsquoattivitagrave di Gesugrave nella storia6

Abbiamo qui un rovesciamento operato da Gesugrave rispetto al-la letteratura sapienziale e apocalittica poicheacute ora la rivelazione non egrave donata ai maggiorenti (egrave loro nascosto) bensigrave ai laquominoresraquo ai piccoli a quelli che agli occhi del mondo non contano nulla (egrave rivelato) I due verbi nascondere e rivelare sono chiaramente usati nella tradizione sapienziale e apocalittica Crsquoegrave opposizione tra i laquopiccoliraquo e i laquosaggiraquo ed egrave questa egrave lrsquooriginalitagrave annunciata dal Figlio non piugrave i saggi devono occuparsi dei semplici per farli progredire nella conoscenza della Legge Ora piuttosto laquola rive-lazione di Dio egrave data proprio ai ldquosemplicirdquo non piugrave ai saggi e in-telligenti Inoltre questi ldquosemplicirdquo rimangono tali cioegrave ignoranti della Legge anche dopo aver ricevuto la rivelazione di ldquoqueste coserdquo Essi sono introdotti in una conoscenza e in un rapporto che supera la conoscenza della Leggeraquo7 Gesugrave rivela Dio come Padre e al tempo stesso la realtagrave che Lui egrave il Figlio venuto per far accedere chi vuole in questa comunione intima Ecco percheacute Gesugrave lungo il cammino che sta facendo verso Gerusalemme per compiere il Mistero pasquale educa i suoi discepoli laquoin disparteraquo deve prepararli a continuare nel tempo della Chiesa questa missione

Il termine laquooraraquo egrave confermato dal laquosigraveraquo con cui Gesugrave afferma che laquoSigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Teraquo Egli egrave venuto proprio

6 G Rossegrave op cit p 3937 Ivi p 394

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per manifestare la Sua εὐδοκία8 il compiacimento il volere il progetto salvifico drsquoamore

Rispetto allrsquoapocalittica qui Gesugrave afferma che la Sua attivitagrave rivelatrice avviene nel presente della storia e non solo al compi-mento di essa Egrave interessante notare che in questa circostanza Gesugrave assume il ruolo che negli scritti veterotestamentari e giudaici viene attribuita alla laquoSapienzaraquo9 Proprio questo rapporto unico tra il Fi-glio e il Padre ne fanno lrsquounico mediatore e rivelatore Il v 22 inizia con il passivo laquomi egrave stato datoraquo e termina con lrsquoinfinito laquorivelareraquo

Dopo questo rendimento di grazie nei vv 23-24 abbiamo una beatitudine e una sua motivazione laquoPoi si voltograveraquo e lrsquoespres-sione molto intensa indica che a chiunque si pone alla Sua se-quela se lo vorragrave potragrave entrare in questa comunione e diventare annunciatore del Vangelo in ogni tempo Ora i laquopiccoliraquo (cioegrave i laquodiscepoliraquo di ogni tempo) possono a partire dallrsquoascolto vivere e trasmettere queste realtagrave comunicate da Gesugrave

Il cristianesimo prende qui le distanze rispetto al giudaismo e si prepa-ra alla rottura E tuttavia sostiene di realizzare la speranza di tutto il popolo drsquoIsraele rappresentato dai suoi numerosi profeti e successivamente dai suoi re Gli uni e gli altri sono concepiti non come capi ma come antenne puntate verso il cielo Non sono stati forse i profeti a ricevere oracoli e visioni e i re (si pensi a Davide e a Salomone) colmati da Dio di talenti sapienza e scienza Egrave singolare che non si parli qui degli scribi10

I discepoli sono ora al vertice della storia di attese e promesse di Dio sono beati percheacute possono sia vedere sia ascoltare due verbi che indicano chiaramente il processo del cammino di fede Egrave tempo per gli laquoultimiraquo di porsi alla sequela del Figlio di Dio egrave questo il kairograves che entra nel krogravenos e porta la lieta notizia che Gesugrave nella sinagoga di Nazaret ha annunciato

8 Il termine ricorre in Lc 214 (laquoGloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini su cui si posa il suo favoreraquo) e nel nostro testo (cfr Mt 1126 il detto parallelo)

9 Cfr Pr 81222-31 301-3 Sap 722-81 82-8 94911 Sir 16 Gb 281-2223-27

10 F Bovon op cit pp 95-96

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

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Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 19: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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καὶ ἰδὼν ἐσπλαγχνίσθη e avendolo visto ne provograve compassioneviscere di misericordiaXXXVIII

34 καὶ προσελθὼν κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτοῦ ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ ἴδιον κτῆνος ἤγαγεν αὐτὸν εἰς πανδοχεῖονXXXIX καὶ ἐπεμελήθη αὐτοῦ

fattosi vicinoXL gli fasciograve le ferite versandovi olio e vinoe caricatolo sulla sua cavalcatura lo portograve alla locanda esi prese cura di lui

sec aC avevano collaborato con i sovrani siriani nelle guerre contro i Giudei Nel Siracide (5025-26) che risale al 200 aC si dice che i Samaritani ldquonon sono neppure una nazionerdquo e nel 128 aC il sommo sacerdote giudeo bruciograve il tempio Samaritano sul monte Garizim Allrsquoinizio del I sec dC durante la Pasqua i Samaritani sparsero le ossa di un cadavere nel tempio contaminandolo e impedendo la celebrazione della festivitagraveraquo (JR Donahue Il Vangelo in parabola Brescia 2016 pp 122-123)

XXXVII Notiamo la differenza tra i tre personaggi il sacerdote e il levita passano laquooltreraquo (antiparagrave-) mentre il Samaritano passa laquoaccantoraquo (katagrave) Luca nota con molta finezza questo particolare lrsquointeresse del Samaritano inizia proprio con il laquopassare accantoraquo invece che laquooltreraquo

XXXVIII Lrsquoevangelista Luca usa questo verbo in 713 (episodio della peccatrice) 1033 1520 (il padre lo vide e ne ebbe compassione) Non ricorre negli Atti degli Apostoli laquoIl verbo ha una radice che richiama le interiora (τὰ σπλάγχνα) cioegrave i sentimenti piugrave profondi In Luca caratterizza lrsquointensa emozione di Gesugrave di fronte alla donna vedova che ha perso lrsquounico figlio (713) inoltre lrsquoevangelista utilizza lo stesso verbo per esprimere lo slancio del padre allorcheacute vede il figlio prodigo che si sta avvicinando a casa (1520)raquo (M Crimella op cit p 201) laquoEgrave significativo che per parlare di compassione e di misericordia lrsquoAntico Testamento adoperi il termine raHaacutemicircm Tale termine deriva da reHem cioegrave grembo materno con esso possono essere indicate anche le viscere di un essere umano che tanto nellrsquoAntico quanto nel Nuovo Testamento sono considerate la sede dei sentimentiraquo (E Della Corte Mi sono legato a voi Le persone consacrate luce del Regno Roma 2015 p 141) Uno dei vertici della misericordia dellrsquoAT egrave il testo di Os 111-11 nel quale al v 8 si dice laquoMi dagrave un tuffo il cuore mi si sommuovono le viscereraquo (μετεστράφη ἡ καρδία μου ἐν τῷ αὐτῷ συνεταράχθη ἡ μεταμέλειά μου nel quale troviamo il termine μεταμέλεια che appartiene allrsquoambito semantico del verbo citato da Lc 103435 prendersi cura che compare nel NT in 1tm 35 con una chiara valenza affettiva e pastorale di cura)

XXXIX Letteralmente questo termine significa laquoil luogo accogliente per tuttiraquo Il termine πανδοχεύς al v 36 significa allora laquolrsquoonni-accoglienteraquo

XL Il verbo προσέρχομαι in Luca ha qui come soggetto il Samaritano e in 714 lo stesso Gesugrave che si accosta alla bara del giovinetto morto e lo tocca sono gli episodi che rivelano lrsquoamorevole accostarsi e il prendersi cura e in entrambi i casi egrave donata la Vita

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35 καὶ ἐπὶ τὴν αὔριον ἐκβαλὼν ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ καὶ εἶπενmiddot ἐπιμελήθητιXLI αὐτοῦ καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς ἐγὼ ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με ἀποδώσω σοι

E il giorno dopo estrasse due denarie li diede allrsquoalbergatore dicendoPrenditi cura di lui e se spenderai qualcosa in piugrave te lo pagherograveal mio ritorno

36 τίς τούτων τῶν τριῶν πλησίον δοκεῖ σοι γεγονέναι τοῦ ἐμπεσόντος εἰς τοὺς λῃστάς

Chi di questi tre pensi si sia stato prossimoXLII a colui che incappograve nei briganti

37 ὁ δὲ εἶπενmiddot ὁ ποιήσας τὸ ἔλεος μετ᾽ αὐτοῦ εἶπεν δὲ αὐτῷ ὁ Ἰησοῦςmiddot πορεύου καὶ σὺ ποίει ὁμοίως

Disse Chi ha fattoXLIII compassione con lui Allora Gesugrave gli disse Mettiti in camminoXLIV e anche tu farsquo lo stesso

XLI laquoEgrave sorprendente vedere come per parlare dellrsquoincarico affidato allrsquoalbergatore Luca adoperi lo stesso verbo (ἐπιμελέομαι epimeleacuteomai curare aver cura) con cui nel v 34b aveva riassunto lrsquoazione esemplare del Samaritano Lrsquoalbergatore deve adesso proseguire esattamente quanto il Samaritano aveva fatto con il bisognoso Drsquoimportanza decisiva non egrave la persona o lrsquoistituzione via via operante bensigrave soltanto il bene del ferito In questrsquoultima parte possiamo vedere un certo apice narrativo nel fatto che soltanto qui nel corso di tutta la parabola si ricorre al discorso diretto Inoltre lrsquoincarico di prendersi cura egrave formulato allrsquoimperativo (ἐπιμελήθητι epimelecircthecircti abbi cura di lui) cosiccheacute qui abbiamo il corrispettivo interno alla parabola dei due imperativi di Gesugrave sul piano della discussione (v 28 ldquoFarsquo questordquo v 37 ldquoVarsquo e anche tu farsquo cosigraverdquo)raquo (R Zimmermann Compendio delle parabole di Gesugrave Brescia 2011 pp 847-848)

XLII laquoGesugrave trasforma la questione da un obbligo legale (chi merita il mio amore) a un atto di altruistica donazione (a chi posso dimostrare di essere il pros-simo) e di questo il tanto disprezzato Samaritano diventa un modello moraleraquo (LT Johnson op cit p 156)

XLIII laquoLa risposta del legista congiunge lrsquointerno con lrsquoesterno ossia il sentimento (τὸ ἔλεος ldquola misericordiardquo) con lrsquoazione (ὁ ποιήσας ldquochi ha agitordquo) sottolinea anche la relazione (μετ᾽αὐτοῦ ldquocon luirdquo ldquonei suoi confrontirdquo) Lrsquoevoluzione del legista continua prima polemico (v 25) poi riservato (v 29) si egrave impegnato in una relazione con Gesugrave (v 37a) La sua risposta verbale rischia proprio di diventare pratica (v 37b) Il legista e Gesugrave si sono infine trovati drsquoaccordo Grazie alla pedagogia del maestro il discepolo si egrave evoluto Ha capito la nuova definizione di prossimo alla quale Gesugrave voleva condurlo Quello che era un problema per i rabbi del tempo (quale estensione dare alla nozione di prossimo) riceve qui una risposta che non egrave stata dettata ma si egrave imposta alla riflessione dialogante e credente Con il suo affetto e la sua discrezione Gesugrave ha saputo divenire il prossimo del legistaraquo (F Bovon op cit p 114) Bovon parla di laquonuova definizioneraquo mentre Gesugrave opera uno spostamento dal piano teorico a quello pratico portando a comprendere che laquoil fareraquo riguarda il proprio modo di diventare laquoprossimoraquo nellrsquoamore Non basta sapere laquoche cosaraquo dice la Legge neacute saperla leggere se non la si vive

XLIV Luca usa molte volte questo verbo πορεύομαι e sono interessanti queste citazioni in 78 per ben 2x nellrsquoepisodio del centurione indica un laquoandaremettersi

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38Ἐν δὲ τῷ πορεύεσθαι αὐτοὺς αὐτὸς εἰσῆλθεν εἰς κώμην τινά γυνὴ δέ τις ὀνόματι Μάρθα ὑπεδέξατο αὐτόν

Ora mentre essi erano in camminoXLV avvenne che egli entrograve in un villaggioXLVI e una certa donna di nome Marta lo ricevetteXLVII (in casa sua)

in camminoraquo per eseguire un comando in 750 Gesugrave comanda alla peccatrice di laquoandare in paceraquo cioegrave drsquoora in poi di non peccare piugrave nella propria vita in 814 si richiama il rischio che lungo il cammino i piaceri le ansie e le ricchezze possano soffocare la vita (parabola del seme) in 848 Gesugrave lo dice allrsquoemorroissa come prima lrsquoaveva detto alla peccatrice in 95152535657 il verbo indica il cammino che Gesugrave sta facendo verso Gerusalemme per vivere il Mistero pasquale e lo fa con decisione (951) 1037 egrave il nostro testo e subito dopo il verbo serve da aggancio con il terzo quadro del trittico laquomentre erano in camminoraquo In 1331-33 crsquoegrave un richiamo del viaggio iniziato in 951 e la valenza egrave sempre quella pasquale In 154 egrave il pastore che si mette in cammino per cercare la pecora perduta in 1515 il figlio minore degrada fino a laquoincollarsiraquo a un pagano e a pascolare i porci in 1518 il giovane si mette in cammino per tornare a casa del padre percheacute ha fame In 1719 Gesugrave ordina al lebbroso Samaritano di andare in pace In Lc 1912 Gesugrave egrave colui che deve andare a prendere la dignitagrave regale 1928 (Egli precede verso Gerusalemme) 1936 (lrsquoentrata finalmente a Gerusalemme) Come si puograve notare il verbo ha un senso profondo e indica un laquocamminoraquo che prende tutta la persona e il modello egrave Gesugrave La stessa parabola che stiamo esaminando egrave definita laquoracconto esemplareraquo proprio a motivo di questa sua pregnanza

XLV laquoLe prime parole richiamano il cammino di Gesugrave verso la sua Passione e il plurale fa pensare alla componente comunitaria del viaggio ma inclusi in αὐτοὺς (ldquoessirdquo) i discepoli itineranti scivoleranno nellrsquoombra lasciando la ribalta alle persone del luogo ossia alle due donne e soprattutto ad αὐτὸς ldquoa Luirdquo cioegrave allo stesso Gesugraveraquo (F Bovon op cit pp 126-127)

XLVI laquoIl motivo del cammino verso Gerusalemme torna al v 38 Gesugrave entra in casa di due donne e insegna loro la Parola Tre annotazioni Marta e Maria si collocano forse nella tradizione di ospitalitagrave che veniva offerta ai missionari in epoca protocristiana (At 1614s Didachegrave 114-6) il fatto che non abbia problemi a entrare in casa loro riflette una mentalitagrave ellenistica non certo ebraica sorprende che abbia impartito loro il suo insegnamento dal momento che alle donne non potevano essere comunicati i segreti di Dio esse non erano ammesse alla lettura della Torah e non potevano partecipare alla liturgia sinagogale Gesugrave non fa di-scriminazioni elargisce a uomini e donne il suo amore e i suoi doni anzi accoglie le donne al seguito (82-3)raquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XLVII Luca usa solo 2x questo verbo nel nostro testo per Marta e in 196 per Zaccheo dove aggiunge anche il participio presente χαίρων Marta accoglie Gesugrave allrsquoinizio ma le azioni successive degradano man mano il valore di questo verbo iniziale

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XLVIII Per Maria Luca usa innanzitutto il verbo παρακαθέζομαι (hax legomenon nel NT e usato nella LXX) seguito dallrsquoespressione πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου per indicare una condizione discepolare laquostare seduti ai piediraquo vuol dire porsi in atteggiamento di ascolto Egrave laquola postura di un discepolo come Paolo egrave stato istruito ldquoai piedi di Gamalielerdquo (At 223) La posizione indica la devozione nei confronti del maestroraquo (M Crimella op cit p 202)

XLIX Luca usa il verbo allrsquoimperfetto indicativo per indicare un ascolto prolun-gato della Parola del Kyrios (τὸν λόγον αὐτοῦ) laquoMaria egrave attenta a ciograve che dice Gesugrave e perciograve lo accoglie cosigrave comrsquoegrave un profeta che annuncia la ldquoParola di Diordquo (811) In Luca-Atti lo stare seduti ai piedi di qualcuno indica sempre un riconoscimento della sua autoritagrave (738 83541 1716 At 43537 52 223)raquo (LT Johnson op cit p 156)

L laquoSe il verbo περισπῶμαι presenta una sfumatura peggiorativa egrave percheacute que-sta profluvie di attivitagrave comprensibile [egrave la padrona di casa] ma sproporzionata impedisce a Marta di vivere lrsquoessenziale nel momento presente Si fonda peraltro su una preoccupazione legittima ma risponde pure a unrsquoansia non conveniente Il secondo elemento πολλὴν (ldquomolteplicerdquo tradotto con ldquomoltordquo) a cui si contrap-porragrave la realtagrave ldquounicardquo (ἑνὸς tradotto con ldquouna solardquo) menzionata da Gesugrave Marta fa troppo il suo ldquoserviziordquo (διακονία) che potrebbe e dovrebbe essere positivo ne risulta pregiudicato Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quantomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spiritualiraquo (F Bovon op cit p 129)

LI laquoIl verbo περισπάομαι egrave un hax legomenon nel NT usato allrsquoimperfetto con evidente senso di durata Esso ha un duplice valore da una parte significa ldquoessere completamente occupatordquo ldquoessere fortemente sovraccaricatordquo dallrsquoaltra ldquoessere distolto distrattordquo La differenza egrave fine qui Luca volutamente gioca sulla sottile ambivalenza creando un effetto di polisemiaraquo (M Crimella op cit p 203) Egrave anche indicativo che il verbo sia seguito da questo oggetto laquodai molti servizifaccenderaquo (περὶ πολλὴν διακονίαν) per dire che queste invece di essere al servizio dellrsquoaccoglienza occupano Marta e la distraggono

LII laquoLa doppia menzione del nome fa di Marta una persona cara al Maestro Nel nome ldquoSignorerdquo che lei gli rivolge crsquoegrave familiaritagrave e considerazione Marta rap-presenta colei che ha ricevuto la Parola tra le spine ascolta la Parola ma le molte preoccupazioni la soffocano sigrave che essa non dagrave frutto Maria invece egrave colei che ha ricevuto la Parola in un terreno fertile ascolta e dagrave frutto Lrsquoepisodio descrive la

39 καὶ τῇδε ἦν ἀδελφὴ καλουμένη Μαριάμ [ἣ] καὶ παρακαθεσθεῖσα πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου ἤκουεν τὸν λόγον αὐτοῦ

Or ella aveva una sorella che si chiamava Maria la quale si pose a sedereXLVIII ai piedi del Signore e ascoltavaXLIX la Sua parola

40 ἡ δὲ Μάρθα περιεσπᾶτο περὶ πολλὴνL διακονίανmiddot ἐπιστᾶσα δὲ εἶπεν κύριε οὐ μέλει σοι ὅτι ἡ

Ma Marta tutta presa dalle molte faccendeLI si avvicinograve e disse laquoSignoreLII

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preoccupazione di Luca che vede nella sua comunitagrave un eccesso di impegno sociale a scapito dellrsquoascoltare la Parola Lrsquoinvito di Gesugrave egrave a ridimensionare quel servizio pur necessario sullrsquoessenzialeraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIII La domanda di Marta in realtagrave egrave indirettamente un atto di accusa alla sorella che a suo giudizio laquoperde temporaquo invece di collaborare (il verbo συναντι-λαμβάνομαι hapax legomenon) allrsquoaccoglienza di questo ospite cosigrave importante e familiare

LIV Non egrave laquoGesugraveraquo a rispondere a Marta ma il laquoSignoreraquo egrave un particolare molto fine con cui Luca introduce la laquochiamataraquo di Marta a cercare lrsquoessenziale senza lasciare che le preoccupazioni invadano il cuore e spengano lo spirito laquoGli uomini non devono preoccuparsi di una autorealizzazione attraverso le proprie opere percheacute Dio offre loro una ragione drsquoessere con il suo amore Superate quelle preoccupazioni le premure in senso positivo occupano armoniosamente lo spi-rito umano [cfr 1Cor 1225 2Cor 1128] [hellip] Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affanni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni si presentano allo spirito del credente come forma di servizioraquo (F Bovon op cit pp 130-131)

LV laquoNellrsquoAT vi sono solo quattro occasioni nelle quali qualcuno egrave chiamato due volte per nome Abraam (cfr Gen 2211) Giacobbe (cfr Gen 462) Mosegrave (cfr Es 34) Samuele (cfr 1Sam 310) Si tratta dunque di una chiamata di una vocazione piugrave che di un rimprovero (cfr anche 1334 ldquoGerusalemme Gerusalemmerdquo e 2231 ldquoSimone Simonerdquo)raquo (M Crimella op cit p 204) Gesugrave perciograve laquochiamaraquo Marta a vivere in modo autentico scegliendo quella laquoparte buonaraquo come ha fatto Maria per compiere ogni cosa Egrave dallrsquoascolto che nella Bibbia procede il vero cammino

LVI Il verbo μεριμνάω ricorre 5x in Luca 1041 1211 (non preoccuparsi della testimonianza da dare nei tribunali a motivo della fede) 122225 (rivolto ai disce-poli non stare in ansia per la propria vita percheacute non si egrave in grado di aggiungervi nemmeno unrsquoora) 1226 (non affannarsi per il resto)

LVII Il verbo θορυβάζω egrave hapax legomenon nel NT e laquorichiama lrsquoidea della confusione del tumulto della sommossa e quindi al passivo [presente] dellrsquoes-sere inquieto agitato preoccupato I due verbi sono da considerarsi unrsquoendiadiraquo (M Crimella op cit p 205) Il risultato di tanto affaccendarsi egrave solo quello di laquomettersi in agitazioneraquo

ἀδελφή μου μόνην με κατέλιπεν διακονεῖν εἰπὲ οὖν αὐτῇ ἵνα μοι συναντιλάβηται

queste non trsquoimporta che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire Dille dunque che mi aiutiraquoLIII

41 ἀποκριθεὶς δὲ εἶπεν αὐτῇ ὁ κύριοςmiddotΜάρθα Μάρθα μεριμνᾷς καὶ θορυβάζῃ περὶ πολλά

Ma il SignoreLIV rispondendo le disse laquoMarta MartaLV tu ti preoccupiLVI e ti inquietiLVII per molte cose

ernesto
Barra

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42 ἑνὸς δέ ἐστιν χρείαmiddot Μαριὰμ γὰρ τὴν ἀγαθὴν μερίδα ἐξελέξατο ἥτις οὐκ ἀφαιρεθήσεται αὐτῆς

ma una sola cosa egrave necessaria e Maria ha sceltoLVIII la parte buonaLIX che non le saragrave toltaraquo

2 Struttura retorica del testo

Il testo che segue egrave un tentativo di mostrare graficamente la struttura del testo evidenziando le parole e le espressioni che si richiamano Dopo ogni quadro chiarisco ed esplicito

1021 In quella ora Gesugrave ESULTOgrave nello Spirito Santo e disse-------------------------------------------------------------

laquoIO TI BENEDICO Padre Signore del cielo e della terra- che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti

e- che hai rivelato queste cose ai Piccoli

SIgrave Padre percheacute cosigrave a Te egrave piaciuto

Luca cita le tre Persone della Trinitagrave Gesugrave esulta nello Spirito Santo e benedice il Padre che egrave anche Signore del cielo e della terra

LVIII laquoMaria ha scelto bene ldquolrsquounica cosa di cui crsquoegrave bisognordquo la parte buona (cfr Sal 165 11957) In ginocchio ai piedi del Maestro Immagine della comunitagrave ecclesiale lucana orante e discente Maria viene esaltata da Gesugrave che tuttavia non egrave troppo severo con Marta in fondo lei non agisce male soltanto non ha ancora scoperto lrsquoessenziale il motore di ogni attivitagrave Maria potragrave ben fare in qualunque momento le faccende di casa Marta invece egrave rimasta indietro nellrsquoascolto della Parolaraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIX Le traduzioni spesso usano il comparativo laquomiglioreraquo dipendendo dalla Vetus latina (optimam) mentre Luca usa lrsquoaggettivo al grado semplice e sceglie ἀγαθός invece di καλός per dare la valenza morale-esistenziale alla scelta da fare ascoltare egrave davvero accogliere il Signore percheacute il Messia che viene egrave la Parola Egrave molto forte il confronto con Lc 88 dove si parla della laquoterra buonaraquo che accoglie il seme della Parola a una chiamata deve corrispondere una risposta a un dono la responsabilitagrave ad accoglierlo e farlo fruttare

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e afferma che ha nascosto per un verso e per lrsquoaltro ha rivelato Sono destinatari della rivelazione non i potenti del mondo ma i piccoli

22 Tutto mi egrave stato dato dal Padre mio

e nessuno saconosce chi egrave il Figlio se non il Padreneacute

chi egrave il Padre se non il Figlio

e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

Qui al centro della preghiera (1022) la rivelazione della mutua comunione del Padre e del Figlio aperta a coloro che sono i desti-natari di questa meravigliosa novitagrave egrave il Popolo di Dio la Chiesa a cui Luca sta trasmettendo il suo Vangelo Nel rettangolo centrale il termine laquoFiglioraquo egrave agli estremi percheacute egrave il Rivelatore mentre laquoPadreraquo egrave al centro percheacute egrave lrsquoorigine di ogni realtagrave Allrsquoinizio il verbo egrave laquomi egrave stato datoraquo e ciograve egrave lrsquooggetto del laquorivelareraquo Al centro lrsquoaffermazione che laquonessuno saconosceraquo cioegrave nessuno ha fatto esperienza di questa laquocomunione divinaraquo possibile solo grazie al Figlio Notiamo inol-tre che non si parla di laquoGesugraveraquo neacute di laquoCristoraquo percheacute sono termini funzionali ma di laquoFiglioraquo che egrave titolo essenziale

23 E volgendosi ai discepoli in disparte disse ---------------------------------------------------------------- + laquoBEATI gli OCCHI + che vedono ciograve che voi vedete24 Vi dico che molti profeti e re - hanno desiderato vedere ciograve che voi vedete

ma non lo videro ascoltare ciograve che voi ascoltate ma non lrsquoascoltaronoraquo

In questo rettangolo di senso troviamo il termine laquodiscepo-liraquo che riprende laquopiccoliraquo (contrapposti laquoai profeti e ai reraquo) e il doppio confronto con i verbi laquovedere e ascoltareraquo Gesugrave dopo aver benedetto il Padre ora dichiara laquobeatiraquo i discepoli

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(Egli) valorizza lrsquoesperienza dei suoi discepoli che godono del privilegio riservato a chi vive in prima persona il tempo messianico ormai inaugura-to con le sue opere (da cui il laquovedereraquo) e le sue parole (da cui il laquosentireraquo) Gesugrave egrave il Messia che porta a compimento le promesse da una parte vrsquoegrave stato un desiderio prolungato dallrsquoaltra un compimento gratuito e inatteso regalato ai testimoni oculari2

Nel rettangolo sotto inizia la seconda tavola del trittico Il nomikograves vuole mettere alla prova Gesugrave e alla sua domanda si sente rispondere con una contro-domanda doppia nella quale Gesugrave aggiunge il laquocomeraquo legge le Scritture Il dottore della Leg-ge risponde citando il comandamento dellrsquoamore di Dio e del prossimo Gesugrave approva e lo rimanda ad attualizzarlo per vivere la comunione eterna con Dio Non soddisfatto della risposta continua a fare domande teoriche sul laquoprossimoraquo argomento molto in voga in quel tempo nelle discussioni teologiche davanti alle quali il Cristo preferisce rispondere con una parabola

Le parabole sono al centro del Vangelo e costituiscono delle vere e proprie laquopagine aperteraquo percheacute pur con il loro laquolinguaggio inadeguatoraquo desunto dalla vita quotidiana devono esprimere qualcosa di ulteriore nessun commento potragrave mai esaurirle Esse ci costringono a pensare e ripensare il nostro rapporto di fede Per un verso gettano luce e invadono la nostra vita ma per lrsquoaltro sono oscure e velano il mistero che egrave oltre sempre piugrave al di lagrave della logica umana Ogni parabola crea uno spazio percheacute lrsquoascoltatore di ogni epoca possa liberamente comprendere e aderire allrsquoinsegnamento di Gesugrave Non basta solo una lettura esegetica o filologica piuttosto le parabole esigono una intuizione drsquoinsieme percheacute Gesugrave con la frase laquoChi ha orecchi per ascoltare ascoltiraquo introduce unrsquoeccedenza un oltre che crsquoimmette su un piano diverso e piugrave profondo al di lagrave delle semplici deduzioni3

2 M Crimella op cit p 199 3 E Della Corte Oltre la parabola Salerno 2000 pp 3-4

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25 Un dottore della Legge si alzograve per tentarlo - laquoMaestro facendo che cosa erediterograve la vita eternaraquo26 Gli disse laquoNella Legge che cosa sta scritto Come vi leggiraquo27 Rispondendo disse laquoAmerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore con tutta la tua anima con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stessoraquo28 Gli disse - laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo

29 Ma quegli volendo giustificarsi disse a GesugravelaquoE chi egrave il mio prossimoraquo

30 Gesugrave riprese e disse laquoUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappograve nei briganti

Costoro lo spogliarono lo percossero

e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto31 Per caso un sacerdote scendeva per quella medesima strada e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte32 Anche un levita giunto verso quel luogo e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte ---------------------------------------------------------------33 Un Samaritano in viaggio venne verso di lui e vedendolo nrsquoebbe compassione ---------------------------------------------------------------34 Gli si fece vicino gli fasciograve le ferite versandovi olio e vino poi caricatolo sopra il suo giumento lo portograve a un albergo e si prese cura di lui (9 azioni)35 Il giorno seguente estrasse due denari e li diede allrsquoalbergatore dicendo Prenditi cura di lui e ciograve che spenderai in piugrave te lo rifonderograve quando ritorno (7 azioni)

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36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che egrave incappato nei brigantiraquo

- 37 Quegli disse laquoChi ha fatto compassione conper luiraquo- Gesugrave gli disse laquoMettiti in cammino e farsquo lo stessoraquo

La parabola raccontata da Gesugrave egrave una

perfetta lezione di catechesi 1) per il principio dottrinale che enuncia (il primato dellrsquoamore) 2) per le implicanze pratiche che suggerisce (non crsquoegrave amor di Dio senza le opere di misericordia) 3) per il metodo adottato Gesugrave accetta la discussione e intreccia un dialogo con il suo interlocutore gli fa intuire la felicitagrave da raggiungere e gli facilita il modo di ottenerla lo loda per lrsquoesattezza delle risposte lo sollecita a cercare nelle Scritture la risposta desiderata e lo incoraggia cosigrave a fare ciograve che ha capito4

Notiamo nel testo le molte ricorrenze del verbo laquofareraquo (10252837a37b) lo stesso dottore della Legge riconosce che egrave stato prossimo laquocolui che ha fatto compassioneraquo e Gesugrave gli raccomanda di laquomettersi in cammino e fare lo stessoraquo

Le azioni del sacerdote e del levita sono le medesime mentre al centro del rettangolo grande compare la figura del Samaritano certamente non accolto dai Giudei Egli compie dapprima 9 azioni e poi una volta alla laquolocandaraquo altre 7 Il particolare del laquoritornoraquo (1035) riprende senzrsquoaltro quello dellrsquouomo di nobile famiglia che parte per andare a prendere il titolo regale e poi torna chiamando a verifica i suoi servi (Lc 1915) Crsquoegrave sotto cer-tamente il Mistero pasquale adombrato Luca ricorre spesso nel suo raccontare alle prolessi e anche alle analessi Qui abbiamo unrsquoanticipazione del Mistero pasquale Inoltre la parabola che egrave una laquopagina vivaraquo ha completamente capovolto la domanda e ha fatto comprendere che crsquoegrave una trasformazione operata da Gesugrave dal piano teorico a quello pratico dalla domanda sul prossimo a essere prossimo

4 NVB p 445

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Il laquoMettiti in camminoraquo egrave ripreso in 1038 con la notazione iniziale di Gesugrave e i suoi discepoli in cammino verso Gerusalem-me Si fermano a Betania in casa di Marta e Maria

sedutasi ai piedi del Signore ascoltava la parola di lui

38 Avvenne mentre erano in cammino entrograve in un villaggio Una donna di nome Marta accolse lui39 Aveva una sorella di nome Maria

40 In quanto a Marta era presa dai molti servizi Fermatasi disse laquoSignore non ti curi che mia sorella mi lasci sola a servire Dille dunque che venga adaiutarmiraquo

41 Rispondendo il Signore le disse laquoMarta Marta tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose 42 una sola egrave necessaria+ Maria si egrave scelta la buona parte che non le saragrave toltaraquo

Marta allrsquoinizio accoglie Gesugrave ma tutto ciograve che compie verso di Lui ha il sopravvento e laquoi molti serviziraquo e le laquomolte coseraquo la distolgono dalla laquobuona parte (τὴν ἀγαθὴν μερίδα)raquo scelta da Maria laquoUna sola egrave necessariaraquo essere come Maria cioegrave come la laquobuona terraraquo (Lc 88 τὴν γῆν τὴν ἀγαθὴν) su cui attecchisce il seme della Parola laquoUna solaraquo egrave in contrapposizione con il laquomol-toraquo di Marta Lrsquoaggettivo usato dallrsquoevangelista per la laquoparteraquo egrave specifico e indica la valenza morale del significato

Maria laquoegrave seduta ai piedi del Signore e ascoltava la Parola di Luiraquo lrsquoascolto egrave determinante nel discepolato egrave la fonte di ogni azione che segue e conduce allrsquounificazione dellrsquoagire percheacute porta alla laquosola cosa necessariaraquo Questa dimensione non saragrave tolta a Maria il verbo indica lo laquostrappareraquo il laquoportar viaraquo e ricorda il seme portato via dagli uccelli (85) dalla strada cioegrave da un terreno che non egrave accogliente quindi laquonon egrave buonoraquo A guardare bene egrave Gesugrave che accoglie Maria la quale perograve ha occhi e orecchie solo per il Maestro e dimentica di seacute pende dalla

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Parola Per lei ciograve che conta davvero egrave la presenza e la Parola che Gesugrave le offre

3 Analisi esegetica

Procediamo ora allrsquoanalisi delle tre pale del trittico iniziando da Lc 1021-24 che possiamo definire come la laquorivelazione ai piccoliraquo della comunione intra-trinitaria inclusiva poicheacute aperta a coloro ai quali il Figlio la voglia rivelare

31 La rivelazione ai νήπιος (Lc 1021-24)

Questi pochi versetti rappresentano il cuore del Vangelo lucano non solo percheacute egrave un raro caso in cui Gesugrave non parla della preghiera quanto Lui stesso prega e si rivolge al Padre ma anche e soprattutto percheacute questa rivelazione egrave fatta a ogni generazione cristiana e ne costituisce la fonte e la meta Dio ha voluto manifestarsi agli laquoim-potentiraquo percheacute i laquopoveri di Yhwhraquo sono i beneficiari del Mistero del Regno di Dio La comunione intima tra Padre e Figlio che Egli rivela a chi vuole egrave lrsquoirruzione nella storia della presenza di Dio

Spesso gli studiosi affermano che lrsquoespressione laquoIn quella stessa oraraquo si riferisce al ritorno dalla missione dei 72 discepoli dimenti-cando tuttavia che il termine laquooraraquo in Luca egrave usato come in Giovan-ni5 Luca usa molto le laquoprolessi e le analessiraquo e qui anticipa e prepara lrsquolaquooraraquo decisiva del Mistero pasquale la croce rivela lrsquointimitagrave di Dio ed egrave salvezza offerta a chi accoglie nella fede questo Mistero

Il v 21 esprime il rendimento di grazie di Gesugrave in tre tempi

21a Ti ringrazio Padre Signore del cielo e della terra21b percheacute hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli21c Sigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Te

5 Il termine ὥρα ricorre in Lc 110 238 721 1021 1212394046 1331 1417 2019 22145359 2344(2x) 2433 In corsivo le citazioni piugrave notevoli che annunciano una laquoora di salvezzaraquo

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(Gesugrave) rivolge la lode a Dio chiamato Padre probabile traduzione dellrsquoaramaico abbacirc nome col quale Gesugrave esplicitava il suo rapporto filia-le intimo e familiare cosigrave originale e unico nei confronti di Dio e nello stesso tempo lo riconosce nella sua alteritagrave di Creatore laquoSignore del cielo e della terraraquo Questo profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dio [hellip] Per il contenuto il loghion egrave del tutto originale e manifesta lrsquoimpronta tipica di Gesugrave Egli non rivela segreti esoterici sulla fine del mondo a qualche eletto ma loda il Padre per aver fatto capire proprio ai poveri ai semplici lrsquoidentitagrave e lrsquoattivitagrave di Gesugrave nella storia6

Abbiamo qui un rovesciamento operato da Gesugrave rispetto al-la letteratura sapienziale e apocalittica poicheacute ora la rivelazione non egrave donata ai maggiorenti (egrave loro nascosto) bensigrave ai laquominoresraquo ai piccoli a quelli che agli occhi del mondo non contano nulla (egrave rivelato) I due verbi nascondere e rivelare sono chiaramente usati nella tradizione sapienziale e apocalittica Crsquoegrave opposizione tra i laquopiccoliraquo e i laquosaggiraquo ed egrave questa egrave lrsquooriginalitagrave annunciata dal Figlio non piugrave i saggi devono occuparsi dei semplici per farli progredire nella conoscenza della Legge Ora piuttosto laquola rive-lazione di Dio egrave data proprio ai ldquosemplicirdquo non piugrave ai saggi e in-telligenti Inoltre questi ldquosemplicirdquo rimangono tali cioegrave ignoranti della Legge anche dopo aver ricevuto la rivelazione di ldquoqueste coserdquo Essi sono introdotti in una conoscenza e in un rapporto che supera la conoscenza della Leggeraquo7 Gesugrave rivela Dio come Padre e al tempo stesso la realtagrave che Lui egrave il Figlio venuto per far accedere chi vuole in questa comunione intima Ecco percheacute Gesugrave lungo il cammino che sta facendo verso Gerusalemme per compiere il Mistero pasquale educa i suoi discepoli laquoin disparteraquo deve prepararli a continuare nel tempo della Chiesa questa missione

Il termine laquooraraquo egrave confermato dal laquosigraveraquo con cui Gesugrave afferma che laquoSigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Teraquo Egli egrave venuto proprio

6 G Rossegrave op cit p 3937 Ivi p 394

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per manifestare la Sua εὐδοκία8 il compiacimento il volere il progetto salvifico drsquoamore

Rispetto allrsquoapocalittica qui Gesugrave afferma che la Sua attivitagrave rivelatrice avviene nel presente della storia e non solo al compi-mento di essa Egrave interessante notare che in questa circostanza Gesugrave assume il ruolo che negli scritti veterotestamentari e giudaici viene attribuita alla laquoSapienzaraquo9 Proprio questo rapporto unico tra il Fi-glio e il Padre ne fanno lrsquounico mediatore e rivelatore Il v 22 inizia con il passivo laquomi egrave stato datoraquo e termina con lrsquoinfinito laquorivelareraquo

Dopo questo rendimento di grazie nei vv 23-24 abbiamo una beatitudine e una sua motivazione laquoPoi si voltograveraquo e lrsquoespres-sione molto intensa indica che a chiunque si pone alla Sua se-quela se lo vorragrave potragrave entrare in questa comunione e diventare annunciatore del Vangelo in ogni tempo Ora i laquopiccoliraquo (cioegrave i laquodiscepoliraquo di ogni tempo) possono a partire dallrsquoascolto vivere e trasmettere queste realtagrave comunicate da Gesugrave

Il cristianesimo prende qui le distanze rispetto al giudaismo e si prepa-ra alla rottura E tuttavia sostiene di realizzare la speranza di tutto il popolo drsquoIsraele rappresentato dai suoi numerosi profeti e successivamente dai suoi re Gli uni e gli altri sono concepiti non come capi ma come antenne puntate verso il cielo Non sono stati forse i profeti a ricevere oracoli e visioni e i re (si pensi a Davide e a Salomone) colmati da Dio di talenti sapienza e scienza Egrave singolare che non si parli qui degli scribi10

I discepoli sono ora al vertice della storia di attese e promesse di Dio sono beati percheacute possono sia vedere sia ascoltare due verbi che indicano chiaramente il processo del cammino di fede Egrave tempo per gli laquoultimiraquo di porsi alla sequela del Figlio di Dio egrave questo il kairograves che entra nel krogravenos e porta la lieta notizia che Gesugrave nella sinagoga di Nazaret ha annunciato

8 Il termine ricorre in Lc 214 (laquoGloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini su cui si posa il suo favoreraquo) e nel nostro testo (cfr Mt 1126 il detto parallelo)

9 Cfr Pr 81222-31 301-3 Sap 722-81 82-8 94911 Sir 16 Gb 281-2223-27

10 F Bovon op cit pp 95-96

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

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Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 20: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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35 καὶ ἐπὶ τὴν αὔριον ἐκβαλὼν ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ καὶ εἶπενmiddot ἐπιμελήθητιXLI αὐτοῦ καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς ἐγὼ ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με ἀποδώσω σοι

E il giorno dopo estrasse due denarie li diede allrsquoalbergatore dicendoPrenditi cura di lui e se spenderai qualcosa in piugrave te lo pagherograveal mio ritorno

36 τίς τούτων τῶν τριῶν πλησίον δοκεῖ σοι γεγονέναι τοῦ ἐμπεσόντος εἰς τοὺς λῃστάς

Chi di questi tre pensi si sia stato prossimoXLII a colui che incappograve nei briganti

37 ὁ δὲ εἶπενmiddot ὁ ποιήσας τὸ ἔλεος μετ᾽ αὐτοῦ εἶπεν δὲ αὐτῷ ὁ Ἰησοῦςmiddot πορεύου καὶ σὺ ποίει ὁμοίως

Disse Chi ha fattoXLIII compassione con lui Allora Gesugrave gli disse Mettiti in camminoXLIV e anche tu farsquo lo stesso

XLI laquoEgrave sorprendente vedere come per parlare dellrsquoincarico affidato allrsquoalbergatore Luca adoperi lo stesso verbo (ἐπιμελέομαι epimeleacuteomai curare aver cura) con cui nel v 34b aveva riassunto lrsquoazione esemplare del Samaritano Lrsquoalbergatore deve adesso proseguire esattamente quanto il Samaritano aveva fatto con il bisognoso Drsquoimportanza decisiva non egrave la persona o lrsquoistituzione via via operante bensigrave soltanto il bene del ferito In questrsquoultima parte possiamo vedere un certo apice narrativo nel fatto che soltanto qui nel corso di tutta la parabola si ricorre al discorso diretto Inoltre lrsquoincarico di prendersi cura egrave formulato allrsquoimperativo (ἐπιμελήθητι epimelecircthecircti abbi cura di lui) cosiccheacute qui abbiamo il corrispettivo interno alla parabola dei due imperativi di Gesugrave sul piano della discussione (v 28 ldquoFarsquo questordquo v 37 ldquoVarsquo e anche tu farsquo cosigraverdquo)raquo (R Zimmermann Compendio delle parabole di Gesugrave Brescia 2011 pp 847-848)

XLII laquoGesugrave trasforma la questione da un obbligo legale (chi merita il mio amore) a un atto di altruistica donazione (a chi posso dimostrare di essere il pros-simo) e di questo il tanto disprezzato Samaritano diventa un modello moraleraquo (LT Johnson op cit p 156)

XLIII laquoLa risposta del legista congiunge lrsquointerno con lrsquoesterno ossia il sentimento (τὸ ἔλεος ldquola misericordiardquo) con lrsquoazione (ὁ ποιήσας ldquochi ha agitordquo) sottolinea anche la relazione (μετ᾽αὐτοῦ ldquocon luirdquo ldquonei suoi confrontirdquo) Lrsquoevoluzione del legista continua prima polemico (v 25) poi riservato (v 29) si egrave impegnato in una relazione con Gesugrave (v 37a) La sua risposta verbale rischia proprio di diventare pratica (v 37b) Il legista e Gesugrave si sono infine trovati drsquoaccordo Grazie alla pedagogia del maestro il discepolo si egrave evoluto Ha capito la nuova definizione di prossimo alla quale Gesugrave voleva condurlo Quello che era un problema per i rabbi del tempo (quale estensione dare alla nozione di prossimo) riceve qui una risposta che non egrave stata dettata ma si egrave imposta alla riflessione dialogante e credente Con il suo affetto e la sua discrezione Gesugrave ha saputo divenire il prossimo del legistaraquo (F Bovon op cit p 114) Bovon parla di laquonuova definizioneraquo mentre Gesugrave opera uno spostamento dal piano teorico a quello pratico portando a comprendere che laquoil fareraquo riguarda il proprio modo di diventare laquoprossimoraquo nellrsquoamore Non basta sapere laquoche cosaraquo dice la Legge neacute saperla leggere se non la si vive

XLIV Luca usa molte volte questo verbo πορεύομαι e sono interessanti queste citazioni in 78 per ben 2x nellrsquoepisodio del centurione indica un laquoandaremettersi

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38Ἐν δὲ τῷ πορεύεσθαι αὐτοὺς αὐτὸς εἰσῆλθεν εἰς κώμην τινά γυνὴ δέ τις ὀνόματι Μάρθα ὑπεδέξατο αὐτόν

Ora mentre essi erano in camminoXLV avvenne che egli entrograve in un villaggioXLVI e una certa donna di nome Marta lo ricevetteXLVII (in casa sua)

in camminoraquo per eseguire un comando in 750 Gesugrave comanda alla peccatrice di laquoandare in paceraquo cioegrave drsquoora in poi di non peccare piugrave nella propria vita in 814 si richiama il rischio che lungo il cammino i piaceri le ansie e le ricchezze possano soffocare la vita (parabola del seme) in 848 Gesugrave lo dice allrsquoemorroissa come prima lrsquoaveva detto alla peccatrice in 95152535657 il verbo indica il cammino che Gesugrave sta facendo verso Gerusalemme per vivere il Mistero pasquale e lo fa con decisione (951) 1037 egrave il nostro testo e subito dopo il verbo serve da aggancio con il terzo quadro del trittico laquomentre erano in camminoraquo In 1331-33 crsquoegrave un richiamo del viaggio iniziato in 951 e la valenza egrave sempre quella pasquale In 154 egrave il pastore che si mette in cammino per cercare la pecora perduta in 1515 il figlio minore degrada fino a laquoincollarsiraquo a un pagano e a pascolare i porci in 1518 il giovane si mette in cammino per tornare a casa del padre percheacute ha fame In 1719 Gesugrave ordina al lebbroso Samaritano di andare in pace In Lc 1912 Gesugrave egrave colui che deve andare a prendere la dignitagrave regale 1928 (Egli precede verso Gerusalemme) 1936 (lrsquoentrata finalmente a Gerusalemme) Come si puograve notare il verbo ha un senso profondo e indica un laquocamminoraquo che prende tutta la persona e il modello egrave Gesugrave La stessa parabola che stiamo esaminando egrave definita laquoracconto esemplareraquo proprio a motivo di questa sua pregnanza

XLV laquoLe prime parole richiamano il cammino di Gesugrave verso la sua Passione e il plurale fa pensare alla componente comunitaria del viaggio ma inclusi in αὐτοὺς (ldquoessirdquo) i discepoli itineranti scivoleranno nellrsquoombra lasciando la ribalta alle persone del luogo ossia alle due donne e soprattutto ad αὐτὸς ldquoa Luirdquo cioegrave allo stesso Gesugraveraquo (F Bovon op cit pp 126-127)

XLVI laquoIl motivo del cammino verso Gerusalemme torna al v 38 Gesugrave entra in casa di due donne e insegna loro la Parola Tre annotazioni Marta e Maria si collocano forse nella tradizione di ospitalitagrave che veniva offerta ai missionari in epoca protocristiana (At 1614s Didachegrave 114-6) il fatto che non abbia problemi a entrare in casa loro riflette una mentalitagrave ellenistica non certo ebraica sorprende che abbia impartito loro il suo insegnamento dal momento che alle donne non potevano essere comunicati i segreti di Dio esse non erano ammesse alla lettura della Torah e non potevano partecipare alla liturgia sinagogale Gesugrave non fa di-scriminazioni elargisce a uomini e donne il suo amore e i suoi doni anzi accoglie le donne al seguito (82-3)raquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XLVII Luca usa solo 2x questo verbo nel nostro testo per Marta e in 196 per Zaccheo dove aggiunge anche il participio presente χαίρων Marta accoglie Gesugrave allrsquoinizio ma le azioni successive degradano man mano il valore di questo verbo iniziale

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XLVIII Per Maria Luca usa innanzitutto il verbo παρακαθέζομαι (hax legomenon nel NT e usato nella LXX) seguito dallrsquoespressione πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου per indicare una condizione discepolare laquostare seduti ai piediraquo vuol dire porsi in atteggiamento di ascolto Egrave laquola postura di un discepolo come Paolo egrave stato istruito ldquoai piedi di Gamalielerdquo (At 223) La posizione indica la devozione nei confronti del maestroraquo (M Crimella op cit p 202)

XLIX Luca usa il verbo allrsquoimperfetto indicativo per indicare un ascolto prolun-gato della Parola del Kyrios (τὸν λόγον αὐτοῦ) laquoMaria egrave attenta a ciograve che dice Gesugrave e perciograve lo accoglie cosigrave comrsquoegrave un profeta che annuncia la ldquoParola di Diordquo (811) In Luca-Atti lo stare seduti ai piedi di qualcuno indica sempre un riconoscimento della sua autoritagrave (738 83541 1716 At 43537 52 223)raquo (LT Johnson op cit p 156)

L laquoSe il verbo περισπῶμαι presenta una sfumatura peggiorativa egrave percheacute que-sta profluvie di attivitagrave comprensibile [egrave la padrona di casa] ma sproporzionata impedisce a Marta di vivere lrsquoessenziale nel momento presente Si fonda peraltro su una preoccupazione legittima ma risponde pure a unrsquoansia non conveniente Il secondo elemento πολλὴν (ldquomolteplicerdquo tradotto con ldquomoltordquo) a cui si contrap-porragrave la realtagrave ldquounicardquo (ἑνὸς tradotto con ldquouna solardquo) menzionata da Gesugrave Marta fa troppo il suo ldquoserviziordquo (διακονία) che potrebbe e dovrebbe essere positivo ne risulta pregiudicato Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quantomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spiritualiraquo (F Bovon op cit p 129)

LI laquoIl verbo περισπάομαι egrave un hax legomenon nel NT usato allrsquoimperfetto con evidente senso di durata Esso ha un duplice valore da una parte significa ldquoessere completamente occupatordquo ldquoessere fortemente sovraccaricatordquo dallrsquoaltra ldquoessere distolto distrattordquo La differenza egrave fine qui Luca volutamente gioca sulla sottile ambivalenza creando un effetto di polisemiaraquo (M Crimella op cit p 203) Egrave anche indicativo che il verbo sia seguito da questo oggetto laquodai molti servizifaccenderaquo (περὶ πολλὴν διακονίαν) per dire che queste invece di essere al servizio dellrsquoaccoglienza occupano Marta e la distraggono

LII laquoLa doppia menzione del nome fa di Marta una persona cara al Maestro Nel nome ldquoSignorerdquo che lei gli rivolge crsquoegrave familiaritagrave e considerazione Marta rap-presenta colei che ha ricevuto la Parola tra le spine ascolta la Parola ma le molte preoccupazioni la soffocano sigrave che essa non dagrave frutto Maria invece egrave colei che ha ricevuto la Parola in un terreno fertile ascolta e dagrave frutto Lrsquoepisodio descrive la

39 καὶ τῇδε ἦν ἀδελφὴ καλουμένη Μαριάμ [ἣ] καὶ παρακαθεσθεῖσα πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου ἤκουεν τὸν λόγον αὐτοῦ

Or ella aveva una sorella che si chiamava Maria la quale si pose a sedereXLVIII ai piedi del Signore e ascoltavaXLIX la Sua parola

40 ἡ δὲ Μάρθα περιεσπᾶτο περὶ πολλὴνL διακονίανmiddot ἐπιστᾶσα δὲ εἶπεν κύριε οὐ μέλει σοι ὅτι ἡ

Ma Marta tutta presa dalle molte faccendeLI si avvicinograve e disse laquoSignoreLII

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preoccupazione di Luca che vede nella sua comunitagrave un eccesso di impegno sociale a scapito dellrsquoascoltare la Parola Lrsquoinvito di Gesugrave egrave a ridimensionare quel servizio pur necessario sullrsquoessenzialeraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIII La domanda di Marta in realtagrave egrave indirettamente un atto di accusa alla sorella che a suo giudizio laquoperde temporaquo invece di collaborare (il verbo συναντι-λαμβάνομαι hapax legomenon) allrsquoaccoglienza di questo ospite cosigrave importante e familiare

LIV Non egrave laquoGesugraveraquo a rispondere a Marta ma il laquoSignoreraquo egrave un particolare molto fine con cui Luca introduce la laquochiamataraquo di Marta a cercare lrsquoessenziale senza lasciare che le preoccupazioni invadano il cuore e spengano lo spirito laquoGli uomini non devono preoccuparsi di una autorealizzazione attraverso le proprie opere percheacute Dio offre loro una ragione drsquoessere con il suo amore Superate quelle preoccupazioni le premure in senso positivo occupano armoniosamente lo spi-rito umano [cfr 1Cor 1225 2Cor 1128] [hellip] Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affanni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni si presentano allo spirito del credente come forma di servizioraquo (F Bovon op cit pp 130-131)

LV laquoNellrsquoAT vi sono solo quattro occasioni nelle quali qualcuno egrave chiamato due volte per nome Abraam (cfr Gen 2211) Giacobbe (cfr Gen 462) Mosegrave (cfr Es 34) Samuele (cfr 1Sam 310) Si tratta dunque di una chiamata di una vocazione piugrave che di un rimprovero (cfr anche 1334 ldquoGerusalemme Gerusalemmerdquo e 2231 ldquoSimone Simonerdquo)raquo (M Crimella op cit p 204) Gesugrave perciograve laquochiamaraquo Marta a vivere in modo autentico scegliendo quella laquoparte buonaraquo come ha fatto Maria per compiere ogni cosa Egrave dallrsquoascolto che nella Bibbia procede il vero cammino

LVI Il verbo μεριμνάω ricorre 5x in Luca 1041 1211 (non preoccuparsi della testimonianza da dare nei tribunali a motivo della fede) 122225 (rivolto ai disce-poli non stare in ansia per la propria vita percheacute non si egrave in grado di aggiungervi nemmeno unrsquoora) 1226 (non affannarsi per il resto)

LVII Il verbo θορυβάζω egrave hapax legomenon nel NT e laquorichiama lrsquoidea della confusione del tumulto della sommossa e quindi al passivo [presente] dellrsquoes-sere inquieto agitato preoccupato I due verbi sono da considerarsi unrsquoendiadiraquo (M Crimella op cit p 205) Il risultato di tanto affaccendarsi egrave solo quello di laquomettersi in agitazioneraquo

ἀδελφή μου μόνην με κατέλιπεν διακονεῖν εἰπὲ οὖν αὐτῇ ἵνα μοι συναντιλάβηται

queste non trsquoimporta che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire Dille dunque che mi aiutiraquoLIII

41 ἀποκριθεὶς δὲ εἶπεν αὐτῇ ὁ κύριοςmiddotΜάρθα Μάρθα μεριμνᾷς καὶ θορυβάζῃ περὶ πολλά

Ma il SignoreLIV rispondendo le disse laquoMarta MartaLV tu ti preoccupiLVI e ti inquietiLVII per molte cose

ernesto
Barra

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42 ἑνὸς δέ ἐστιν χρείαmiddot Μαριὰμ γὰρ τὴν ἀγαθὴν μερίδα ἐξελέξατο ἥτις οὐκ ἀφαιρεθήσεται αὐτῆς

ma una sola cosa egrave necessaria e Maria ha sceltoLVIII la parte buonaLIX che non le saragrave toltaraquo

2 Struttura retorica del testo

Il testo che segue egrave un tentativo di mostrare graficamente la struttura del testo evidenziando le parole e le espressioni che si richiamano Dopo ogni quadro chiarisco ed esplicito

1021 In quella ora Gesugrave ESULTOgrave nello Spirito Santo e disse-------------------------------------------------------------

laquoIO TI BENEDICO Padre Signore del cielo e della terra- che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti

e- che hai rivelato queste cose ai Piccoli

SIgrave Padre percheacute cosigrave a Te egrave piaciuto

Luca cita le tre Persone della Trinitagrave Gesugrave esulta nello Spirito Santo e benedice il Padre che egrave anche Signore del cielo e della terra

LVIII laquoMaria ha scelto bene ldquolrsquounica cosa di cui crsquoegrave bisognordquo la parte buona (cfr Sal 165 11957) In ginocchio ai piedi del Maestro Immagine della comunitagrave ecclesiale lucana orante e discente Maria viene esaltata da Gesugrave che tuttavia non egrave troppo severo con Marta in fondo lei non agisce male soltanto non ha ancora scoperto lrsquoessenziale il motore di ogni attivitagrave Maria potragrave ben fare in qualunque momento le faccende di casa Marta invece egrave rimasta indietro nellrsquoascolto della Parolaraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIX Le traduzioni spesso usano il comparativo laquomiglioreraquo dipendendo dalla Vetus latina (optimam) mentre Luca usa lrsquoaggettivo al grado semplice e sceglie ἀγαθός invece di καλός per dare la valenza morale-esistenziale alla scelta da fare ascoltare egrave davvero accogliere il Signore percheacute il Messia che viene egrave la Parola Egrave molto forte il confronto con Lc 88 dove si parla della laquoterra buonaraquo che accoglie il seme della Parola a una chiamata deve corrispondere una risposta a un dono la responsabilitagrave ad accoglierlo e farlo fruttare

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e afferma che ha nascosto per un verso e per lrsquoaltro ha rivelato Sono destinatari della rivelazione non i potenti del mondo ma i piccoli

22 Tutto mi egrave stato dato dal Padre mio

e nessuno saconosce chi egrave il Figlio se non il Padreneacute

chi egrave il Padre se non il Figlio

e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

Qui al centro della preghiera (1022) la rivelazione della mutua comunione del Padre e del Figlio aperta a coloro che sono i desti-natari di questa meravigliosa novitagrave egrave il Popolo di Dio la Chiesa a cui Luca sta trasmettendo il suo Vangelo Nel rettangolo centrale il termine laquoFiglioraquo egrave agli estremi percheacute egrave il Rivelatore mentre laquoPadreraquo egrave al centro percheacute egrave lrsquoorigine di ogni realtagrave Allrsquoinizio il verbo egrave laquomi egrave stato datoraquo e ciograve egrave lrsquooggetto del laquorivelareraquo Al centro lrsquoaffermazione che laquonessuno saconosceraquo cioegrave nessuno ha fatto esperienza di questa laquocomunione divinaraquo possibile solo grazie al Figlio Notiamo inol-tre che non si parla di laquoGesugraveraquo neacute di laquoCristoraquo percheacute sono termini funzionali ma di laquoFiglioraquo che egrave titolo essenziale

23 E volgendosi ai discepoli in disparte disse ---------------------------------------------------------------- + laquoBEATI gli OCCHI + che vedono ciograve che voi vedete24 Vi dico che molti profeti e re - hanno desiderato vedere ciograve che voi vedete

ma non lo videro ascoltare ciograve che voi ascoltate ma non lrsquoascoltaronoraquo

In questo rettangolo di senso troviamo il termine laquodiscepo-liraquo che riprende laquopiccoliraquo (contrapposti laquoai profeti e ai reraquo) e il doppio confronto con i verbi laquovedere e ascoltareraquo Gesugrave dopo aver benedetto il Padre ora dichiara laquobeatiraquo i discepoli

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(Egli) valorizza lrsquoesperienza dei suoi discepoli che godono del privilegio riservato a chi vive in prima persona il tempo messianico ormai inaugura-to con le sue opere (da cui il laquovedereraquo) e le sue parole (da cui il laquosentireraquo) Gesugrave egrave il Messia che porta a compimento le promesse da una parte vrsquoegrave stato un desiderio prolungato dallrsquoaltra un compimento gratuito e inatteso regalato ai testimoni oculari2

Nel rettangolo sotto inizia la seconda tavola del trittico Il nomikograves vuole mettere alla prova Gesugrave e alla sua domanda si sente rispondere con una contro-domanda doppia nella quale Gesugrave aggiunge il laquocomeraquo legge le Scritture Il dottore della Leg-ge risponde citando il comandamento dellrsquoamore di Dio e del prossimo Gesugrave approva e lo rimanda ad attualizzarlo per vivere la comunione eterna con Dio Non soddisfatto della risposta continua a fare domande teoriche sul laquoprossimoraquo argomento molto in voga in quel tempo nelle discussioni teologiche davanti alle quali il Cristo preferisce rispondere con una parabola

Le parabole sono al centro del Vangelo e costituiscono delle vere e proprie laquopagine aperteraquo percheacute pur con il loro laquolinguaggio inadeguatoraquo desunto dalla vita quotidiana devono esprimere qualcosa di ulteriore nessun commento potragrave mai esaurirle Esse ci costringono a pensare e ripensare il nostro rapporto di fede Per un verso gettano luce e invadono la nostra vita ma per lrsquoaltro sono oscure e velano il mistero che egrave oltre sempre piugrave al di lagrave della logica umana Ogni parabola crea uno spazio percheacute lrsquoascoltatore di ogni epoca possa liberamente comprendere e aderire allrsquoinsegnamento di Gesugrave Non basta solo una lettura esegetica o filologica piuttosto le parabole esigono una intuizione drsquoinsieme percheacute Gesugrave con la frase laquoChi ha orecchi per ascoltare ascoltiraquo introduce unrsquoeccedenza un oltre che crsquoimmette su un piano diverso e piugrave profondo al di lagrave delle semplici deduzioni3

2 M Crimella op cit p 199 3 E Della Corte Oltre la parabola Salerno 2000 pp 3-4

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25 Un dottore della Legge si alzograve per tentarlo - laquoMaestro facendo che cosa erediterograve la vita eternaraquo26 Gli disse laquoNella Legge che cosa sta scritto Come vi leggiraquo27 Rispondendo disse laquoAmerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore con tutta la tua anima con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stessoraquo28 Gli disse - laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo

29 Ma quegli volendo giustificarsi disse a GesugravelaquoE chi egrave il mio prossimoraquo

30 Gesugrave riprese e disse laquoUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappograve nei briganti

Costoro lo spogliarono lo percossero

e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto31 Per caso un sacerdote scendeva per quella medesima strada e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte32 Anche un levita giunto verso quel luogo e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte ---------------------------------------------------------------33 Un Samaritano in viaggio venne verso di lui e vedendolo nrsquoebbe compassione ---------------------------------------------------------------34 Gli si fece vicino gli fasciograve le ferite versandovi olio e vino poi caricatolo sopra il suo giumento lo portograve a un albergo e si prese cura di lui (9 azioni)35 Il giorno seguente estrasse due denari e li diede allrsquoalbergatore dicendo Prenditi cura di lui e ciograve che spenderai in piugrave te lo rifonderograve quando ritorno (7 azioni)

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36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che egrave incappato nei brigantiraquo

- 37 Quegli disse laquoChi ha fatto compassione conper luiraquo- Gesugrave gli disse laquoMettiti in cammino e farsquo lo stessoraquo

La parabola raccontata da Gesugrave egrave una

perfetta lezione di catechesi 1) per il principio dottrinale che enuncia (il primato dellrsquoamore) 2) per le implicanze pratiche che suggerisce (non crsquoegrave amor di Dio senza le opere di misericordia) 3) per il metodo adottato Gesugrave accetta la discussione e intreccia un dialogo con il suo interlocutore gli fa intuire la felicitagrave da raggiungere e gli facilita il modo di ottenerla lo loda per lrsquoesattezza delle risposte lo sollecita a cercare nelle Scritture la risposta desiderata e lo incoraggia cosigrave a fare ciograve che ha capito4

Notiamo nel testo le molte ricorrenze del verbo laquofareraquo (10252837a37b) lo stesso dottore della Legge riconosce che egrave stato prossimo laquocolui che ha fatto compassioneraquo e Gesugrave gli raccomanda di laquomettersi in cammino e fare lo stessoraquo

Le azioni del sacerdote e del levita sono le medesime mentre al centro del rettangolo grande compare la figura del Samaritano certamente non accolto dai Giudei Egli compie dapprima 9 azioni e poi una volta alla laquolocandaraquo altre 7 Il particolare del laquoritornoraquo (1035) riprende senzrsquoaltro quello dellrsquouomo di nobile famiglia che parte per andare a prendere il titolo regale e poi torna chiamando a verifica i suoi servi (Lc 1915) Crsquoegrave sotto cer-tamente il Mistero pasquale adombrato Luca ricorre spesso nel suo raccontare alle prolessi e anche alle analessi Qui abbiamo unrsquoanticipazione del Mistero pasquale Inoltre la parabola che egrave una laquopagina vivaraquo ha completamente capovolto la domanda e ha fatto comprendere che crsquoegrave una trasformazione operata da Gesugrave dal piano teorico a quello pratico dalla domanda sul prossimo a essere prossimo

4 NVB p 445

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Il laquoMettiti in camminoraquo egrave ripreso in 1038 con la notazione iniziale di Gesugrave e i suoi discepoli in cammino verso Gerusalem-me Si fermano a Betania in casa di Marta e Maria

sedutasi ai piedi del Signore ascoltava la parola di lui

38 Avvenne mentre erano in cammino entrograve in un villaggio Una donna di nome Marta accolse lui39 Aveva una sorella di nome Maria

40 In quanto a Marta era presa dai molti servizi Fermatasi disse laquoSignore non ti curi che mia sorella mi lasci sola a servire Dille dunque che venga adaiutarmiraquo

41 Rispondendo il Signore le disse laquoMarta Marta tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose 42 una sola egrave necessaria+ Maria si egrave scelta la buona parte che non le saragrave toltaraquo

Marta allrsquoinizio accoglie Gesugrave ma tutto ciograve che compie verso di Lui ha il sopravvento e laquoi molti serviziraquo e le laquomolte coseraquo la distolgono dalla laquobuona parte (τὴν ἀγαθὴν μερίδα)raquo scelta da Maria laquoUna sola egrave necessariaraquo essere come Maria cioegrave come la laquobuona terraraquo (Lc 88 τὴν γῆν τὴν ἀγαθὴν) su cui attecchisce il seme della Parola laquoUna solaraquo egrave in contrapposizione con il laquomol-toraquo di Marta Lrsquoaggettivo usato dallrsquoevangelista per la laquoparteraquo egrave specifico e indica la valenza morale del significato

Maria laquoegrave seduta ai piedi del Signore e ascoltava la Parola di Luiraquo lrsquoascolto egrave determinante nel discepolato egrave la fonte di ogni azione che segue e conduce allrsquounificazione dellrsquoagire percheacute porta alla laquosola cosa necessariaraquo Questa dimensione non saragrave tolta a Maria il verbo indica lo laquostrappareraquo il laquoportar viaraquo e ricorda il seme portato via dagli uccelli (85) dalla strada cioegrave da un terreno che non egrave accogliente quindi laquonon egrave buonoraquo A guardare bene egrave Gesugrave che accoglie Maria la quale perograve ha occhi e orecchie solo per il Maestro e dimentica di seacute pende dalla

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Parola Per lei ciograve che conta davvero egrave la presenza e la Parola che Gesugrave le offre

3 Analisi esegetica

Procediamo ora allrsquoanalisi delle tre pale del trittico iniziando da Lc 1021-24 che possiamo definire come la laquorivelazione ai piccoliraquo della comunione intra-trinitaria inclusiva poicheacute aperta a coloro ai quali il Figlio la voglia rivelare

31 La rivelazione ai νήπιος (Lc 1021-24)

Questi pochi versetti rappresentano il cuore del Vangelo lucano non solo percheacute egrave un raro caso in cui Gesugrave non parla della preghiera quanto Lui stesso prega e si rivolge al Padre ma anche e soprattutto percheacute questa rivelazione egrave fatta a ogni generazione cristiana e ne costituisce la fonte e la meta Dio ha voluto manifestarsi agli laquoim-potentiraquo percheacute i laquopoveri di Yhwhraquo sono i beneficiari del Mistero del Regno di Dio La comunione intima tra Padre e Figlio che Egli rivela a chi vuole egrave lrsquoirruzione nella storia della presenza di Dio

Spesso gli studiosi affermano che lrsquoespressione laquoIn quella stessa oraraquo si riferisce al ritorno dalla missione dei 72 discepoli dimenti-cando tuttavia che il termine laquooraraquo in Luca egrave usato come in Giovan-ni5 Luca usa molto le laquoprolessi e le analessiraquo e qui anticipa e prepara lrsquolaquooraraquo decisiva del Mistero pasquale la croce rivela lrsquointimitagrave di Dio ed egrave salvezza offerta a chi accoglie nella fede questo Mistero

Il v 21 esprime il rendimento di grazie di Gesugrave in tre tempi

21a Ti ringrazio Padre Signore del cielo e della terra21b percheacute hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli21c Sigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Te

5 Il termine ὥρα ricorre in Lc 110 238 721 1021 1212394046 1331 1417 2019 22145359 2344(2x) 2433 In corsivo le citazioni piugrave notevoli che annunciano una laquoora di salvezzaraquo

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(Gesugrave) rivolge la lode a Dio chiamato Padre probabile traduzione dellrsquoaramaico abbacirc nome col quale Gesugrave esplicitava il suo rapporto filia-le intimo e familiare cosigrave originale e unico nei confronti di Dio e nello stesso tempo lo riconosce nella sua alteritagrave di Creatore laquoSignore del cielo e della terraraquo Questo profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dio [hellip] Per il contenuto il loghion egrave del tutto originale e manifesta lrsquoimpronta tipica di Gesugrave Egli non rivela segreti esoterici sulla fine del mondo a qualche eletto ma loda il Padre per aver fatto capire proprio ai poveri ai semplici lrsquoidentitagrave e lrsquoattivitagrave di Gesugrave nella storia6

Abbiamo qui un rovesciamento operato da Gesugrave rispetto al-la letteratura sapienziale e apocalittica poicheacute ora la rivelazione non egrave donata ai maggiorenti (egrave loro nascosto) bensigrave ai laquominoresraquo ai piccoli a quelli che agli occhi del mondo non contano nulla (egrave rivelato) I due verbi nascondere e rivelare sono chiaramente usati nella tradizione sapienziale e apocalittica Crsquoegrave opposizione tra i laquopiccoliraquo e i laquosaggiraquo ed egrave questa egrave lrsquooriginalitagrave annunciata dal Figlio non piugrave i saggi devono occuparsi dei semplici per farli progredire nella conoscenza della Legge Ora piuttosto laquola rive-lazione di Dio egrave data proprio ai ldquosemplicirdquo non piugrave ai saggi e in-telligenti Inoltre questi ldquosemplicirdquo rimangono tali cioegrave ignoranti della Legge anche dopo aver ricevuto la rivelazione di ldquoqueste coserdquo Essi sono introdotti in una conoscenza e in un rapporto che supera la conoscenza della Leggeraquo7 Gesugrave rivela Dio come Padre e al tempo stesso la realtagrave che Lui egrave il Figlio venuto per far accedere chi vuole in questa comunione intima Ecco percheacute Gesugrave lungo il cammino che sta facendo verso Gerusalemme per compiere il Mistero pasquale educa i suoi discepoli laquoin disparteraquo deve prepararli a continuare nel tempo della Chiesa questa missione

Il termine laquooraraquo egrave confermato dal laquosigraveraquo con cui Gesugrave afferma che laquoSigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Teraquo Egli egrave venuto proprio

6 G Rossegrave op cit p 3937 Ivi p 394

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per manifestare la Sua εὐδοκία8 il compiacimento il volere il progetto salvifico drsquoamore

Rispetto allrsquoapocalittica qui Gesugrave afferma che la Sua attivitagrave rivelatrice avviene nel presente della storia e non solo al compi-mento di essa Egrave interessante notare che in questa circostanza Gesugrave assume il ruolo che negli scritti veterotestamentari e giudaici viene attribuita alla laquoSapienzaraquo9 Proprio questo rapporto unico tra il Fi-glio e il Padre ne fanno lrsquounico mediatore e rivelatore Il v 22 inizia con il passivo laquomi egrave stato datoraquo e termina con lrsquoinfinito laquorivelareraquo

Dopo questo rendimento di grazie nei vv 23-24 abbiamo una beatitudine e una sua motivazione laquoPoi si voltograveraquo e lrsquoespres-sione molto intensa indica che a chiunque si pone alla Sua se-quela se lo vorragrave potragrave entrare in questa comunione e diventare annunciatore del Vangelo in ogni tempo Ora i laquopiccoliraquo (cioegrave i laquodiscepoliraquo di ogni tempo) possono a partire dallrsquoascolto vivere e trasmettere queste realtagrave comunicate da Gesugrave

Il cristianesimo prende qui le distanze rispetto al giudaismo e si prepa-ra alla rottura E tuttavia sostiene di realizzare la speranza di tutto il popolo drsquoIsraele rappresentato dai suoi numerosi profeti e successivamente dai suoi re Gli uni e gli altri sono concepiti non come capi ma come antenne puntate verso il cielo Non sono stati forse i profeti a ricevere oracoli e visioni e i re (si pensi a Davide e a Salomone) colmati da Dio di talenti sapienza e scienza Egrave singolare che non si parli qui degli scribi10

I discepoli sono ora al vertice della storia di attese e promesse di Dio sono beati percheacute possono sia vedere sia ascoltare due verbi che indicano chiaramente il processo del cammino di fede Egrave tempo per gli laquoultimiraquo di porsi alla sequela del Figlio di Dio egrave questo il kairograves che entra nel krogravenos e porta la lieta notizia che Gesugrave nella sinagoga di Nazaret ha annunciato

8 Il termine ricorre in Lc 214 (laquoGloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini su cui si posa il suo favoreraquo) e nel nostro testo (cfr Mt 1126 il detto parallelo)

9 Cfr Pr 81222-31 301-3 Sap 722-81 82-8 94911 Sir 16 Gb 281-2223-27

10 F Bovon op cit pp 95-96

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

wwwrubbettinoprintit

Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

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38Ἐν δὲ τῷ πορεύεσθαι αὐτοὺς αὐτὸς εἰσῆλθεν εἰς κώμην τινά γυνὴ δέ τις ὀνόματι Μάρθα ὑπεδέξατο αὐτόν

Ora mentre essi erano in camminoXLV avvenne che egli entrograve in un villaggioXLVI e una certa donna di nome Marta lo ricevetteXLVII (in casa sua)

in camminoraquo per eseguire un comando in 750 Gesugrave comanda alla peccatrice di laquoandare in paceraquo cioegrave drsquoora in poi di non peccare piugrave nella propria vita in 814 si richiama il rischio che lungo il cammino i piaceri le ansie e le ricchezze possano soffocare la vita (parabola del seme) in 848 Gesugrave lo dice allrsquoemorroissa come prima lrsquoaveva detto alla peccatrice in 95152535657 il verbo indica il cammino che Gesugrave sta facendo verso Gerusalemme per vivere il Mistero pasquale e lo fa con decisione (951) 1037 egrave il nostro testo e subito dopo il verbo serve da aggancio con il terzo quadro del trittico laquomentre erano in camminoraquo In 1331-33 crsquoegrave un richiamo del viaggio iniziato in 951 e la valenza egrave sempre quella pasquale In 154 egrave il pastore che si mette in cammino per cercare la pecora perduta in 1515 il figlio minore degrada fino a laquoincollarsiraquo a un pagano e a pascolare i porci in 1518 il giovane si mette in cammino per tornare a casa del padre percheacute ha fame In 1719 Gesugrave ordina al lebbroso Samaritano di andare in pace In Lc 1912 Gesugrave egrave colui che deve andare a prendere la dignitagrave regale 1928 (Egli precede verso Gerusalemme) 1936 (lrsquoentrata finalmente a Gerusalemme) Come si puograve notare il verbo ha un senso profondo e indica un laquocamminoraquo che prende tutta la persona e il modello egrave Gesugrave La stessa parabola che stiamo esaminando egrave definita laquoracconto esemplareraquo proprio a motivo di questa sua pregnanza

XLV laquoLe prime parole richiamano il cammino di Gesugrave verso la sua Passione e il plurale fa pensare alla componente comunitaria del viaggio ma inclusi in αὐτοὺς (ldquoessirdquo) i discepoli itineranti scivoleranno nellrsquoombra lasciando la ribalta alle persone del luogo ossia alle due donne e soprattutto ad αὐτὸς ldquoa Luirdquo cioegrave allo stesso Gesugraveraquo (F Bovon op cit pp 126-127)

XLVI laquoIl motivo del cammino verso Gerusalemme torna al v 38 Gesugrave entra in casa di due donne e insegna loro la Parola Tre annotazioni Marta e Maria si collocano forse nella tradizione di ospitalitagrave che veniva offerta ai missionari in epoca protocristiana (At 1614s Didachegrave 114-6) il fatto che non abbia problemi a entrare in casa loro riflette una mentalitagrave ellenistica non certo ebraica sorprende che abbia impartito loro il suo insegnamento dal momento che alle donne non potevano essere comunicati i segreti di Dio esse non erano ammesse alla lettura della Torah e non potevano partecipare alla liturgia sinagogale Gesugrave non fa di-scriminazioni elargisce a uomini e donne il suo amore e i suoi doni anzi accoglie le donne al seguito (82-3)raquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

XLVII Luca usa solo 2x questo verbo nel nostro testo per Marta e in 196 per Zaccheo dove aggiunge anche il participio presente χαίρων Marta accoglie Gesugrave allrsquoinizio ma le azioni successive degradano man mano il valore di questo verbo iniziale

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XLVIII Per Maria Luca usa innanzitutto il verbo παρακαθέζομαι (hax legomenon nel NT e usato nella LXX) seguito dallrsquoespressione πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου per indicare una condizione discepolare laquostare seduti ai piediraquo vuol dire porsi in atteggiamento di ascolto Egrave laquola postura di un discepolo come Paolo egrave stato istruito ldquoai piedi di Gamalielerdquo (At 223) La posizione indica la devozione nei confronti del maestroraquo (M Crimella op cit p 202)

XLIX Luca usa il verbo allrsquoimperfetto indicativo per indicare un ascolto prolun-gato della Parola del Kyrios (τὸν λόγον αὐτοῦ) laquoMaria egrave attenta a ciograve che dice Gesugrave e perciograve lo accoglie cosigrave comrsquoegrave un profeta che annuncia la ldquoParola di Diordquo (811) In Luca-Atti lo stare seduti ai piedi di qualcuno indica sempre un riconoscimento della sua autoritagrave (738 83541 1716 At 43537 52 223)raquo (LT Johnson op cit p 156)

L laquoSe il verbo περισπῶμαι presenta una sfumatura peggiorativa egrave percheacute que-sta profluvie di attivitagrave comprensibile [egrave la padrona di casa] ma sproporzionata impedisce a Marta di vivere lrsquoessenziale nel momento presente Si fonda peraltro su una preoccupazione legittima ma risponde pure a unrsquoansia non conveniente Il secondo elemento πολλὴν (ldquomolteplicerdquo tradotto con ldquomoltordquo) a cui si contrap-porragrave la realtagrave ldquounicardquo (ἑνὸς tradotto con ldquouna solardquo) menzionata da Gesugrave Marta fa troppo il suo ldquoserviziordquo (διακονία) che potrebbe e dovrebbe essere positivo ne risulta pregiudicato Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quantomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spiritualiraquo (F Bovon op cit p 129)

LI laquoIl verbo περισπάομαι egrave un hax legomenon nel NT usato allrsquoimperfetto con evidente senso di durata Esso ha un duplice valore da una parte significa ldquoessere completamente occupatordquo ldquoessere fortemente sovraccaricatordquo dallrsquoaltra ldquoessere distolto distrattordquo La differenza egrave fine qui Luca volutamente gioca sulla sottile ambivalenza creando un effetto di polisemiaraquo (M Crimella op cit p 203) Egrave anche indicativo che il verbo sia seguito da questo oggetto laquodai molti servizifaccenderaquo (περὶ πολλὴν διακονίαν) per dire che queste invece di essere al servizio dellrsquoaccoglienza occupano Marta e la distraggono

LII laquoLa doppia menzione del nome fa di Marta una persona cara al Maestro Nel nome ldquoSignorerdquo che lei gli rivolge crsquoegrave familiaritagrave e considerazione Marta rap-presenta colei che ha ricevuto la Parola tra le spine ascolta la Parola ma le molte preoccupazioni la soffocano sigrave che essa non dagrave frutto Maria invece egrave colei che ha ricevuto la Parola in un terreno fertile ascolta e dagrave frutto Lrsquoepisodio descrive la

39 καὶ τῇδε ἦν ἀδελφὴ καλουμένη Μαριάμ [ἣ] καὶ παρακαθεσθεῖσα πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου ἤκουεν τὸν λόγον αὐτοῦ

Or ella aveva una sorella che si chiamava Maria la quale si pose a sedereXLVIII ai piedi del Signore e ascoltavaXLIX la Sua parola

40 ἡ δὲ Μάρθα περιεσπᾶτο περὶ πολλὴνL διακονίανmiddot ἐπιστᾶσα δὲ εἶπεν κύριε οὐ μέλει σοι ὅτι ἡ

Ma Marta tutta presa dalle molte faccendeLI si avvicinograve e disse laquoSignoreLII

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preoccupazione di Luca che vede nella sua comunitagrave un eccesso di impegno sociale a scapito dellrsquoascoltare la Parola Lrsquoinvito di Gesugrave egrave a ridimensionare quel servizio pur necessario sullrsquoessenzialeraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIII La domanda di Marta in realtagrave egrave indirettamente un atto di accusa alla sorella che a suo giudizio laquoperde temporaquo invece di collaborare (il verbo συναντι-λαμβάνομαι hapax legomenon) allrsquoaccoglienza di questo ospite cosigrave importante e familiare

LIV Non egrave laquoGesugraveraquo a rispondere a Marta ma il laquoSignoreraquo egrave un particolare molto fine con cui Luca introduce la laquochiamataraquo di Marta a cercare lrsquoessenziale senza lasciare che le preoccupazioni invadano il cuore e spengano lo spirito laquoGli uomini non devono preoccuparsi di una autorealizzazione attraverso le proprie opere percheacute Dio offre loro una ragione drsquoessere con il suo amore Superate quelle preoccupazioni le premure in senso positivo occupano armoniosamente lo spi-rito umano [cfr 1Cor 1225 2Cor 1128] [hellip] Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affanni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni si presentano allo spirito del credente come forma di servizioraquo (F Bovon op cit pp 130-131)

LV laquoNellrsquoAT vi sono solo quattro occasioni nelle quali qualcuno egrave chiamato due volte per nome Abraam (cfr Gen 2211) Giacobbe (cfr Gen 462) Mosegrave (cfr Es 34) Samuele (cfr 1Sam 310) Si tratta dunque di una chiamata di una vocazione piugrave che di un rimprovero (cfr anche 1334 ldquoGerusalemme Gerusalemmerdquo e 2231 ldquoSimone Simonerdquo)raquo (M Crimella op cit p 204) Gesugrave perciograve laquochiamaraquo Marta a vivere in modo autentico scegliendo quella laquoparte buonaraquo come ha fatto Maria per compiere ogni cosa Egrave dallrsquoascolto che nella Bibbia procede il vero cammino

LVI Il verbo μεριμνάω ricorre 5x in Luca 1041 1211 (non preoccuparsi della testimonianza da dare nei tribunali a motivo della fede) 122225 (rivolto ai disce-poli non stare in ansia per la propria vita percheacute non si egrave in grado di aggiungervi nemmeno unrsquoora) 1226 (non affannarsi per il resto)

LVII Il verbo θορυβάζω egrave hapax legomenon nel NT e laquorichiama lrsquoidea della confusione del tumulto della sommossa e quindi al passivo [presente] dellrsquoes-sere inquieto agitato preoccupato I due verbi sono da considerarsi unrsquoendiadiraquo (M Crimella op cit p 205) Il risultato di tanto affaccendarsi egrave solo quello di laquomettersi in agitazioneraquo

ἀδελφή μου μόνην με κατέλιπεν διακονεῖν εἰπὲ οὖν αὐτῇ ἵνα μοι συναντιλάβηται

queste non trsquoimporta che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire Dille dunque che mi aiutiraquoLIII

41 ἀποκριθεὶς δὲ εἶπεν αὐτῇ ὁ κύριοςmiddotΜάρθα Μάρθα μεριμνᾷς καὶ θορυβάζῃ περὶ πολλά

Ma il SignoreLIV rispondendo le disse laquoMarta MartaLV tu ti preoccupiLVI e ti inquietiLVII per molte cose

ernesto
Barra

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42 ἑνὸς δέ ἐστιν χρείαmiddot Μαριὰμ γὰρ τὴν ἀγαθὴν μερίδα ἐξελέξατο ἥτις οὐκ ἀφαιρεθήσεται αὐτῆς

ma una sola cosa egrave necessaria e Maria ha sceltoLVIII la parte buonaLIX che non le saragrave toltaraquo

2 Struttura retorica del testo

Il testo che segue egrave un tentativo di mostrare graficamente la struttura del testo evidenziando le parole e le espressioni che si richiamano Dopo ogni quadro chiarisco ed esplicito

1021 In quella ora Gesugrave ESULTOgrave nello Spirito Santo e disse-------------------------------------------------------------

laquoIO TI BENEDICO Padre Signore del cielo e della terra- che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti

e- che hai rivelato queste cose ai Piccoli

SIgrave Padre percheacute cosigrave a Te egrave piaciuto

Luca cita le tre Persone della Trinitagrave Gesugrave esulta nello Spirito Santo e benedice il Padre che egrave anche Signore del cielo e della terra

LVIII laquoMaria ha scelto bene ldquolrsquounica cosa di cui crsquoegrave bisognordquo la parte buona (cfr Sal 165 11957) In ginocchio ai piedi del Maestro Immagine della comunitagrave ecclesiale lucana orante e discente Maria viene esaltata da Gesugrave che tuttavia non egrave troppo severo con Marta in fondo lei non agisce male soltanto non ha ancora scoperto lrsquoessenziale il motore di ogni attivitagrave Maria potragrave ben fare in qualunque momento le faccende di casa Marta invece egrave rimasta indietro nellrsquoascolto della Parolaraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIX Le traduzioni spesso usano il comparativo laquomiglioreraquo dipendendo dalla Vetus latina (optimam) mentre Luca usa lrsquoaggettivo al grado semplice e sceglie ἀγαθός invece di καλός per dare la valenza morale-esistenziale alla scelta da fare ascoltare egrave davvero accogliere il Signore percheacute il Messia che viene egrave la Parola Egrave molto forte il confronto con Lc 88 dove si parla della laquoterra buonaraquo che accoglie il seme della Parola a una chiamata deve corrispondere una risposta a un dono la responsabilitagrave ad accoglierlo e farlo fruttare

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e afferma che ha nascosto per un verso e per lrsquoaltro ha rivelato Sono destinatari della rivelazione non i potenti del mondo ma i piccoli

22 Tutto mi egrave stato dato dal Padre mio

e nessuno saconosce chi egrave il Figlio se non il Padreneacute

chi egrave il Padre se non il Figlio

e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

Qui al centro della preghiera (1022) la rivelazione della mutua comunione del Padre e del Figlio aperta a coloro che sono i desti-natari di questa meravigliosa novitagrave egrave il Popolo di Dio la Chiesa a cui Luca sta trasmettendo il suo Vangelo Nel rettangolo centrale il termine laquoFiglioraquo egrave agli estremi percheacute egrave il Rivelatore mentre laquoPadreraquo egrave al centro percheacute egrave lrsquoorigine di ogni realtagrave Allrsquoinizio il verbo egrave laquomi egrave stato datoraquo e ciograve egrave lrsquooggetto del laquorivelareraquo Al centro lrsquoaffermazione che laquonessuno saconosceraquo cioegrave nessuno ha fatto esperienza di questa laquocomunione divinaraquo possibile solo grazie al Figlio Notiamo inol-tre che non si parla di laquoGesugraveraquo neacute di laquoCristoraquo percheacute sono termini funzionali ma di laquoFiglioraquo che egrave titolo essenziale

23 E volgendosi ai discepoli in disparte disse ---------------------------------------------------------------- + laquoBEATI gli OCCHI + che vedono ciograve che voi vedete24 Vi dico che molti profeti e re - hanno desiderato vedere ciograve che voi vedete

ma non lo videro ascoltare ciograve che voi ascoltate ma non lrsquoascoltaronoraquo

In questo rettangolo di senso troviamo il termine laquodiscepo-liraquo che riprende laquopiccoliraquo (contrapposti laquoai profeti e ai reraquo) e il doppio confronto con i verbi laquovedere e ascoltareraquo Gesugrave dopo aver benedetto il Padre ora dichiara laquobeatiraquo i discepoli

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(Egli) valorizza lrsquoesperienza dei suoi discepoli che godono del privilegio riservato a chi vive in prima persona il tempo messianico ormai inaugura-to con le sue opere (da cui il laquovedereraquo) e le sue parole (da cui il laquosentireraquo) Gesugrave egrave il Messia che porta a compimento le promesse da una parte vrsquoegrave stato un desiderio prolungato dallrsquoaltra un compimento gratuito e inatteso regalato ai testimoni oculari2

Nel rettangolo sotto inizia la seconda tavola del trittico Il nomikograves vuole mettere alla prova Gesugrave e alla sua domanda si sente rispondere con una contro-domanda doppia nella quale Gesugrave aggiunge il laquocomeraquo legge le Scritture Il dottore della Leg-ge risponde citando il comandamento dellrsquoamore di Dio e del prossimo Gesugrave approva e lo rimanda ad attualizzarlo per vivere la comunione eterna con Dio Non soddisfatto della risposta continua a fare domande teoriche sul laquoprossimoraquo argomento molto in voga in quel tempo nelle discussioni teologiche davanti alle quali il Cristo preferisce rispondere con una parabola

Le parabole sono al centro del Vangelo e costituiscono delle vere e proprie laquopagine aperteraquo percheacute pur con il loro laquolinguaggio inadeguatoraquo desunto dalla vita quotidiana devono esprimere qualcosa di ulteriore nessun commento potragrave mai esaurirle Esse ci costringono a pensare e ripensare il nostro rapporto di fede Per un verso gettano luce e invadono la nostra vita ma per lrsquoaltro sono oscure e velano il mistero che egrave oltre sempre piugrave al di lagrave della logica umana Ogni parabola crea uno spazio percheacute lrsquoascoltatore di ogni epoca possa liberamente comprendere e aderire allrsquoinsegnamento di Gesugrave Non basta solo una lettura esegetica o filologica piuttosto le parabole esigono una intuizione drsquoinsieme percheacute Gesugrave con la frase laquoChi ha orecchi per ascoltare ascoltiraquo introduce unrsquoeccedenza un oltre che crsquoimmette su un piano diverso e piugrave profondo al di lagrave delle semplici deduzioni3

2 M Crimella op cit p 199 3 E Della Corte Oltre la parabola Salerno 2000 pp 3-4

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25 Un dottore della Legge si alzograve per tentarlo - laquoMaestro facendo che cosa erediterograve la vita eternaraquo26 Gli disse laquoNella Legge che cosa sta scritto Come vi leggiraquo27 Rispondendo disse laquoAmerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore con tutta la tua anima con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stessoraquo28 Gli disse - laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo

29 Ma quegli volendo giustificarsi disse a GesugravelaquoE chi egrave il mio prossimoraquo

30 Gesugrave riprese e disse laquoUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappograve nei briganti

Costoro lo spogliarono lo percossero

e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto31 Per caso un sacerdote scendeva per quella medesima strada e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte32 Anche un levita giunto verso quel luogo e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte ---------------------------------------------------------------33 Un Samaritano in viaggio venne verso di lui e vedendolo nrsquoebbe compassione ---------------------------------------------------------------34 Gli si fece vicino gli fasciograve le ferite versandovi olio e vino poi caricatolo sopra il suo giumento lo portograve a un albergo e si prese cura di lui (9 azioni)35 Il giorno seguente estrasse due denari e li diede allrsquoalbergatore dicendo Prenditi cura di lui e ciograve che spenderai in piugrave te lo rifonderograve quando ritorno (7 azioni)

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36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che egrave incappato nei brigantiraquo

- 37 Quegli disse laquoChi ha fatto compassione conper luiraquo- Gesugrave gli disse laquoMettiti in cammino e farsquo lo stessoraquo

La parabola raccontata da Gesugrave egrave una

perfetta lezione di catechesi 1) per il principio dottrinale che enuncia (il primato dellrsquoamore) 2) per le implicanze pratiche che suggerisce (non crsquoegrave amor di Dio senza le opere di misericordia) 3) per il metodo adottato Gesugrave accetta la discussione e intreccia un dialogo con il suo interlocutore gli fa intuire la felicitagrave da raggiungere e gli facilita il modo di ottenerla lo loda per lrsquoesattezza delle risposte lo sollecita a cercare nelle Scritture la risposta desiderata e lo incoraggia cosigrave a fare ciograve che ha capito4

Notiamo nel testo le molte ricorrenze del verbo laquofareraquo (10252837a37b) lo stesso dottore della Legge riconosce che egrave stato prossimo laquocolui che ha fatto compassioneraquo e Gesugrave gli raccomanda di laquomettersi in cammino e fare lo stessoraquo

Le azioni del sacerdote e del levita sono le medesime mentre al centro del rettangolo grande compare la figura del Samaritano certamente non accolto dai Giudei Egli compie dapprima 9 azioni e poi una volta alla laquolocandaraquo altre 7 Il particolare del laquoritornoraquo (1035) riprende senzrsquoaltro quello dellrsquouomo di nobile famiglia che parte per andare a prendere il titolo regale e poi torna chiamando a verifica i suoi servi (Lc 1915) Crsquoegrave sotto cer-tamente il Mistero pasquale adombrato Luca ricorre spesso nel suo raccontare alle prolessi e anche alle analessi Qui abbiamo unrsquoanticipazione del Mistero pasquale Inoltre la parabola che egrave una laquopagina vivaraquo ha completamente capovolto la domanda e ha fatto comprendere che crsquoegrave una trasformazione operata da Gesugrave dal piano teorico a quello pratico dalla domanda sul prossimo a essere prossimo

4 NVB p 445

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Il laquoMettiti in camminoraquo egrave ripreso in 1038 con la notazione iniziale di Gesugrave e i suoi discepoli in cammino verso Gerusalem-me Si fermano a Betania in casa di Marta e Maria

sedutasi ai piedi del Signore ascoltava la parola di lui

38 Avvenne mentre erano in cammino entrograve in un villaggio Una donna di nome Marta accolse lui39 Aveva una sorella di nome Maria

40 In quanto a Marta era presa dai molti servizi Fermatasi disse laquoSignore non ti curi che mia sorella mi lasci sola a servire Dille dunque che venga adaiutarmiraquo

41 Rispondendo il Signore le disse laquoMarta Marta tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose 42 una sola egrave necessaria+ Maria si egrave scelta la buona parte che non le saragrave toltaraquo

Marta allrsquoinizio accoglie Gesugrave ma tutto ciograve che compie verso di Lui ha il sopravvento e laquoi molti serviziraquo e le laquomolte coseraquo la distolgono dalla laquobuona parte (τὴν ἀγαθὴν μερίδα)raquo scelta da Maria laquoUna sola egrave necessariaraquo essere come Maria cioegrave come la laquobuona terraraquo (Lc 88 τὴν γῆν τὴν ἀγαθὴν) su cui attecchisce il seme della Parola laquoUna solaraquo egrave in contrapposizione con il laquomol-toraquo di Marta Lrsquoaggettivo usato dallrsquoevangelista per la laquoparteraquo egrave specifico e indica la valenza morale del significato

Maria laquoegrave seduta ai piedi del Signore e ascoltava la Parola di Luiraquo lrsquoascolto egrave determinante nel discepolato egrave la fonte di ogni azione che segue e conduce allrsquounificazione dellrsquoagire percheacute porta alla laquosola cosa necessariaraquo Questa dimensione non saragrave tolta a Maria il verbo indica lo laquostrappareraquo il laquoportar viaraquo e ricorda il seme portato via dagli uccelli (85) dalla strada cioegrave da un terreno che non egrave accogliente quindi laquonon egrave buonoraquo A guardare bene egrave Gesugrave che accoglie Maria la quale perograve ha occhi e orecchie solo per il Maestro e dimentica di seacute pende dalla

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Parola Per lei ciograve che conta davvero egrave la presenza e la Parola che Gesugrave le offre

3 Analisi esegetica

Procediamo ora allrsquoanalisi delle tre pale del trittico iniziando da Lc 1021-24 che possiamo definire come la laquorivelazione ai piccoliraquo della comunione intra-trinitaria inclusiva poicheacute aperta a coloro ai quali il Figlio la voglia rivelare

31 La rivelazione ai νήπιος (Lc 1021-24)

Questi pochi versetti rappresentano il cuore del Vangelo lucano non solo percheacute egrave un raro caso in cui Gesugrave non parla della preghiera quanto Lui stesso prega e si rivolge al Padre ma anche e soprattutto percheacute questa rivelazione egrave fatta a ogni generazione cristiana e ne costituisce la fonte e la meta Dio ha voluto manifestarsi agli laquoim-potentiraquo percheacute i laquopoveri di Yhwhraquo sono i beneficiari del Mistero del Regno di Dio La comunione intima tra Padre e Figlio che Egli rivela a chi vuole egrave lrsquoirruzione nella storia della presenza di Dio

Spesso gli studiosi affermano che lrsquoespressione laquoIn quella stessa oraraquo si riferisce al ritorno dalla missione dei 72 discepoli dimenti-cando tuttavia che il termine laquooraraquo in Luca egrave usato come in Giovan-ni5 Luca usa molto le laquoprolessi e le analessiraquo e qui anticipa e prepara lrsquolaquooraraquo decisiva del Mistero pasquale la croce rivela lrsquointimitagrave di Dio ed egrave salvezza offerta a chi accoglie nella fede questo Mistero

Il v 21 esprime il rendimento di grazie di Gesugrave in tre tempi

21a Ti ringrazio Padre Signore del cielo e della terra21b percheacute hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli21c Sigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Te

5 Il termine ὥρα ricorre in Lc 110 238 721 1021 1212394046 1331 1417 2019 22145359 2344(2x) 2433 In corsivo le citazioni piugrave notevoli che annunciano una laquoora di salvezzaraquo

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(Gesugrave) rivolge la lode a Dio chiamato Padre probabile traduzione dellrsquoaramaico abbacirc nome col quale Gesugrave esplicitava il suo rapporto filia-le intimo e familiare cosigrave originale e unico nei confronti di Dio e nello stesso tempo lo riconosce nella sua alteritagrave di Creatore laquoSignore del cielo e della terraraquo Questo profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dio [hellip] Per il contenuto il loghion egrave del tutto originale e manifesta lrsquoimpronta tipica di Gesugrave Egli non rivela segreti esoterici sulla fine del mondo a qualche eletto ma loda il Padre per aver fatto capire proprio ai poveri ai semplici lrsquoidentitagrave e lrsquoattivitagrave di Gesugrave nella storia6

Abbiamo qui un rovesciamento operato da Gesugrave rispetto al-la letteratura sapienziale e apocalittica poicheacute ora la rivelazione non egrave donata ai maggiorenti (egrave loro nascosto) bensigrave ai laquominoresraquo ai piccoli a quelli che agli occhi del mondo non contano nulla (egrave rivelato) I due verbi nascondere e rivelare sono chiaramente usati nella tradizione sapienziale e apocalittica Crsquoegrave opposizione tra i laquopiccoliraquo e i laquosaggiraquo ed egrave questa egrave lrsquooriginalitagrave annunciata dal Figlio non piugrave i saggi devono occuparsi dei semplici per farli progredire nella conoscenza della Legge Ora piuttosto laquola rive-lazione di Dio egrave data proprio ai ldquosemplicirdquo non piugrave ai saggi e in-telligenti Inoltre questi ldquosemplicirdquo rimangono tali cioegrave ignoranti della Legge anche dopo aver ricevuto la rivelazione di ldquoqueste coserdquo Essi sono introdotti in una conoscenza e in un rapporto che supera la conoscenza della Leggeraquo7 Gesugrave rivela Dio come Padre e al tempo stesso la realtagrave che Lui egrave il Figlio venuto per far accedere chi vuole in questa comunione intima Ecco percheacute Gesugrave lungo il cammino che sta facendo verso Gerusalemme per compiere il Mistero pasquale educa i suoi discepoli laquoin disparteraquo deve prepararli a continuare nel tempo della Chiesa questa missione

Il termine laquooraraquo egrave confermato dal laquosigraveraquo con cui Gesugrave afferma che laquoSigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Teraquo Egli egrave venuto proprio

6 G Rossegrave op cit p 3937 Ivi p 394

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per manifestare la Sua εὐδοκία8 il compiacimento il volere il progetto salvifico drsquoamore

Rispetto allrsquoapocalittica qui Gesugrave afferma che la Sua attivitagrave rivelatrice avviene nel presente della storia e non solo al compi-mento di essa Egrave interessante notare che in questa circostanza Gesugrave assume il ruolo che negli scritti veterotestamentari e giudaici viene attribuita alla laquoSapienzaraquo9 Proprio questo rapporto unico tra il Fi-glio e il Padre ne fanno lrsquounico mediatore e rivelatore Il v 22 inizia con il passivo laquomi egrave stato datoraquo e termina con lrsquoinfinito laquorivelareraquo

Dopo questo rendimento di grazie nei vv 23-24 abbiamo una beatitudine e una sua motivazione laquoPoi si voltograveraquo e lrsquoespres-sione molto intensa indica che a chiunque si pone alla Sua se-quela se lo vorragrave potragrave entrare in questa comunione e diventare annunciatore del Vangelo in ogni tempo Ora i laquopiccoliraquo (cioegrave i laquodiscepoliraquo di ogni tempo) possono a partire dallrsquoascolto vivere e trasmettere queste realtagrave comunicate da Gesugrave

Il cristianesimo prende qui le distanze rispetto al giudaismo e si prepa-ra alla rottura E tuttavia sostiene di realizzare la speranza di tutto il popolo drsquoIsraele rappresentato dai suoi numerosi profeti e successivamente dai suoi re Gli uni e gli altri sono concepiti non come capi ma come antenne puntate verso il cielo Non sono stati forse i profeti a ricevere oracoli e visioni e i re (si pensi a Davide e a Salomone) colmati da Dio di talenti sapienza e scienza Egrave singolare che non si parli qui degli scribi10

I discepoli sono ora al vertice della storia di attese e promesse di Dio sono beati percheacute possono sia vedere sia ascoltare due verbi che indicano chiaramente il processo del cammino di fede Egrave tempo per gli laquoultimiraquo di porsi alla sequela del Figlio di Dio egrave questo il kairograves che entra nel krogravenos e porta la lieta notizia che Gesugrave nella sinagoga di Nazaret ha annunciato

8 Il termine ricorre in Lc 214 (laquoGloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini su cui si posa il suo favoreraquo) e nel nostro testo (cfr Mt 1126 il detto parallelo)

9 Cfr Pr 81222-31 301-3 Sap 722-81 82-8 94911 Sir 16 Gb 281-2223-27

10 F Bovon op cit pp 95-96

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

175

Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

178

una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

180

donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

wwwrubbettinoprintit

Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 22: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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XLVIII Per Maria Luca usa innanzitutto il verbo παρακαθέζομαι (hax legomenon nel NT e usato nella LXX) seguito dallrsquoespressione πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου per indicare una condizione discepolare laquostare seduti ai piediraquo vuol dire porsi in atteggiamento di ascolto Egrave laquola postura di un discepolo come Paolo egrave stato istruito ldquoai piedi di Gamalielerdquo (At 223) La posizione indica la devozione nei confronti del maestroraquo (M Crimella op cit p 202)

XLIX Luca usa il verbo allrsquoimperfetto indicativo per indicare un ascolto prolun-gato della Parola del Kyrios (τὸν λόγον αὐτοῦ) laquoMaria egrave attenta a ciograve che dice Gesugrave e perciograve lo accoglie cosigrave comrsquoegrave un profeta che annuncia la ldquoParola di Diordquo (811) In Luca-Atti lo stare seduti ai piedi di qualcuno indica sempre un riconoscimento della sua autoritagrave (738 83541 1716 At 43537 52 223)raquo (LT Johnson op cit p 156)

L laquoSe il verbo περισπῶμαι presenta una sfumatura peggiorativa egrave percheacute que-sta profluvie di attivitagrave comprensibile [egrave la padrona di casa] ma sproporzionata impedisce a Marta di vivere lrsquoessenziale nel momento presente Si fonda peraltro su una preoccupazione legittima ma risponde pure a unrsquoansia non conveniente Il secondo elemento πολλὴν (ldquomolteplicerdquo tradotto con ldquomoltordquo) a cui si contrap-porragrave la realtagrave ldquounicardquo (ἑνὸς tradotto con ldquouna solardquo) menzionata da Gesugrave Marta fa troppo il suo ldquoserviziordquo (διακονία) che potrebbe e dovrebbe essere positivo ne risulta pregiudicato Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quantomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spiritualiraquo (F Bovon op cit p 129)

LI laquoIl verbo περισπάομαι egrave un hax legomenon nel NT usato allrsquoimperfetto con evidente senso di durata Esso ha un duplice valore da una parte significa ldquoessere completamente occupatordquo ldquoessere fortemente sovraccaricatordquo dallrsquoaltra ldquoessere distolto distrattordquo La differenza egrave fine qui Luca volutamente gioca sulla sottile ambivalenza creando un effetto di polisemiaraquo (M Crimella op cit p 203) Egrave anche indicativo che il verbo sia seguito da questo oggetto laquodai molti servizifaccenderaquo (περὶ πολλὴν διακονίαν) per dire che queste invece di essere al servizio dellrsquoaccoglienza occupano Marta e la distraggono

LII laquoLa doppia menzione del nome fa di Marta una persona cara al Maestro Nel nome ldquoSignorerdquo che lei gli rivolge crsquoegrave familiaritagrave e considerazione Marta rap-presenta colei che ha ricevuto la Parola tra le spine ascolta la Parola ma le molte preoccupazioni la soffocano sigrave che essa non dagrave frutto Maria invece egrave colei che ha ricevuto la Parola in un terreno fertile ascolta e dagrave frutto Lrsquoepisodio descrive la

39 καὶ τῇδε ἦν ἀδελφὴ καλουμένη Μαριάμ [ἣ] καὶ παρακαθεσθεῖσα πρὸς τοὺς πόδας τοῦ κυρίου ἤκουεν τὸν λόγον αὐτοῦ

Or ella aveva una sorella che si chiamava Maria la quale si pose a sedereXLVIII ai piedi del Signore e ascoltavaXLIX la Sua parola

40 ἡ δὲ Μάρθα περιεσπᾶτο περὶ πολλὴνL διακονίανmiddot ἐπιστᾶσα δὲ εἶπεν κύριε οὐ μέλει σοι ὅτι ἡ

Ma Marta tutta presa dalle molte faccendeLI si avvicinograve e disse laquoSignoreLII

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preoccupazione di Luca che vede nella sua comunitagrave un eccesso di impegno sociale a scapito dellrsquoascoltare la Parola Lrsquoinvito di Gesugrave egrave a ridimensionare quel servizio pur necessario sullrsquoessenzialeraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIII La domanda di Marta in realtagrave egrave indirettamente un atto di accusa alla sorella che a suo giudizio laquoperde temporaquo invece di collaborare (il verbo συναντι-λαμβάνομαι hapax legomenon) allrsquoaccoglienza di questo ospite cosigrave importante e familiare

LIV Non egrave laquoGesugraveraquo a rispondere a Marta ma il laquoSignoreraquo egrave un particolare molto fine con cui Luca introduce la laquochiamataraquo di Marta a cercare lrsquoessenziale senza lasciare che le preoccupazioni invadano il cuore e spengano lo spirito laquoGli uomini non devono preoccuparsi di una autorealizzazione attraverso le proprie opere percheacute Dio offre loro una ragione drsquoessere con il suo amore Superate quelle preoccupazioni le premure in senso positivo occupano armoniosamente lo spi-rito umano [cfr 1Cor 1225 2Cor 1128] [hellip] Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affanni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni si presentano allo spirito del credente come forma di servizioraquo (F Bovon op cit pp 130-131)

LV laquoNellrsquoAT vi sono solo quattro occasioni nelle quali qualcuno egrave chiamato due volte per nome Abraam (cfr Gen 2211) Giacobbe (cfr Gen 462) Mosegrave (cfr Es 34) Samuele (cfr 1Sam 310) Si tratta dunque di una chiamata di una vocazione piugrave che di un rimprovero (cfr anche 1334 ldquoGerusalemme Gerusalemmerdquo e 2231 ldquoSimone Simonerdquo)raquo (M Crimella op cit p 204) Gesugrave perciograve laquochiamaraquo Marta a vivere in modo autentico scegliendo quella laquoparte buonaraquo come ha fatto Maria per compiere ogni cosa Egrave dallrsquoascolto che nella Bibbia procede il vero cammino

LVI Il verbo μεριμνάω ricorre 5x in Luca 1041 1211 (non preoccuparsi della testimonianza da dare nei tribunali a motivo della fede) 122225 (rivolto ai disce-poli non stare in ansia per la propria vita percheacute non si egrave in grado di aggiungervi nemmeno unrsquoora) 1226 (non affannarsi per il resto)

LVII Il verbo θορυβάζω egrave hapax legomenon nel NT e laquorichiama lrsquoidea della confusione del tumulto della sommossa e quindi al passivo [presente] dellrsquoes-sere inquieto agitato preoccupato I due verbi sono da considerarsi unrsquoendiadiraquo (M Crimella op cit p 205) Il risultato di tanto affaccendarsi egrave solo quello di laquomettersi in agitazioneraquo

ἀδελφή μου μόνην με κατέλιπεν διακονεῖν εἰπὲ οὖν αὐτῇ ἵνα μοι συναντιλάβηται

queste non trsquoimporta che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire Dille dunque che mi aiutiraquoLIII

41 ἀποκριθεὶς δὲ εἶπεν αὐτῇ ὁ κύριοςmiddotΜάρθα Μάρθα μεριμνᾷς καὶ θορυβάζῃ περὶ πολλά

Ma il SignoreLIV rispondendo le disse laquoMarta MartaLV tu ti preoccupiLVI e ti inquietiLVII per molte cose

ernesto
Barra

151

42 ἑνὸς δέ ἐστιν χρείαmiddot Μαριὰμ γὰρ τὴν ἀγαθὴν μερίδα ἐξελέξατο ἥτις οὐκ ἀφαιρεθήσεται αὐτῆς

ma una sola cosa egrave necessaria e Maria ha sceltoLVIII la parte buonaLIX che non le saragrave toltaraquo

2 Struttura retorica del testo

Il testo che segue egrave un tentativo di mostrare graficamente la struttura del testo evidenziando le parole e le espressioni che si richiamano Dopo ogni quadro chiarisco ed esplicito

1021 In quella ora Gesugrave ESULTOgrave nello Spirito Santo e disse-------------------------------------------------------------

laquoIO TI BENEDICO Padre Signore del cielo e della terra- che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti

e- che hai rivelato queste cose ai Piccoli

SIgrave Padre percheacute cosigrave a Te egrave piaciuto

Luca cita le tre Persone della Trinitagrave Gesugrave esulta nello Spirito Santo e benedice il Padre che egrave anche Signore del cielo e della terra

LVIII laquoMaria ha scelto bene ldquolrsquounica cosa di cui crsquoegrave bisognordquo la parte buona (cfr Sal 165 11957) In ginocchio ai piedi del Maestro Immagine della comunitagrave ecclesiale lucana orante e discente Maria viene esaltata da Gesugrave che tuttavia non egrave troppo severo con Marta in fondo lei non agisce male soltanto non ha ancora scoperto lrsquoessenziale il motore di ogni attivitagrave Maria potragrave ben fare in qualunque momento le faccende di casa Marta invece egrave rimasta indietro nellrsquoascolto della Parolaraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIX Le traduzioni spesso usano il comparativo laquomiglioreraquo dipendendo dalla Vetus latina (optimam) mentre Luca usa lrsquoaggettivo al grado semplice e sceglie ἀγαθός invece di καλός per dare la valenza morale-esistenziale alla scelta da fare ascoltare egrave davvero accogliere il Signore percheacute il Messia che viene egrave la Parola Egrave molto forte il confronto con Lc 88 dove si parla della laquoterra buonaraquo che accoglie il seme della Parola a una chiamata deve corrispondere una risposta a un dono la responsabilitagrave ad accoglierlo e farlo fruttare

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e afferma che ha nascosto per un verso e per lrsquoaltro ha rivelato Sono destinatari della rivelazione non i potenti del mondo ma i piccoli

22 Tutto mi egrave stato dato dal Padre mio

e nessuno saconosce chi egrave il Figlio se non il Padreneacute

chi egrave il Padre se non il Figlio

e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

Qui al centro della preghiera (1022) la rivelazione della mutua comunione del Padre e del Figlio aperta a coloro che sono i desti-natari di questa meravigliosa novitagrave egrave il Popolo di Dio la Chiesa a cui Luca sta trasmettendo il suo Vangelo Nel rettangolo centrale il termine laquoFiglioraquo egrave agli estremi percheacute egrave il Rivelatore mentre laquoPadreraquo egrave al centro percheacute egrave lrsquoorigine di ogni realtagrave Allrsquoinizio il verbo egrave laquomi egrave stato datoraquo e ciograve egrave lrsquooggetto del laquorivelareraquo Al centro lrsquoaffermazione che laquonessuno saconosceraquo cioegrave nessuno ha fatto esperienza di questa laquocomunione divinaraquo possibile solo grazie al Figlio Notiamo inol-tre che non si parla di laquoGesugraveraquo neacute di laquoCristoraquo percheacute sono termini funzionali ma di laquoFiglioraquo che egrave titolo essenziale

23 E volgendosi ai discepoli in disparte disse ---------------------------------------------------------------- + laquoBEATI gli OCCHI + che vedono ciograve che voi vedete24 Vi dico che molti profeti e re - hanno desiderato vedere ciograve che voi vedete

ma non lo videro ascoltare ciograve che voi ascoltate ma non lrsquoascoltaronoraquo

In questo rettangolo di senso troviamo il termine laquodiscepo-liraquo che riprende laquopiccoliraquo (contrapposti laquoai profeti e ai reraquo) e il doppio confronto con i verbi laquovedere e ascoltareraquo Gesugrave dopo aver benedetto il Padre ora dichiara laquobeatiraquo i discepoli

153

(Egli) valorizza lrsquoesperienza dei suoi discepoli che godono del privilegio riservato a chi vive in prima persona il tempo messianico ormai inaugura-to con le sue opere (da cui il laquovedereraquo) e le sue parole (da cui il laquosentireraquo) Gesugrave egrave il Messia che porta a compimento le promesse da una parte vrsquoegrave stato un desiderio prolungato dallrsquoaltra un compimento gratuito e inatteso regalato ai testimoni oculari2

Nel rettangolo sotto inizia la seconda tavola del trittico Il nomikograves vuole mettere alla prova Gesugrave e alla sua domanda si sente rispondere con una contro-domanda doppia nella quale Gesugrave aggiunge il laquocomeraquo legge le Scritture Il dottore della Leg-ge risponde citando il comandamento dellrsquoamore di Dio e del prossimo Gesugrave approva e lo rimanda ad attualizzarlo per vivere la comunione eterna con Dio Non soddisfatto della risposta continua a fare domande teoriche sul laquoprossimoraquo argomento molto in voga in quel tempo nelle discussioni teologiche davanti alle quali il Cristo preferisce rispondere con una parabola

Le parabole sono al centro del Vangelo e costituiscono delle vere e proprie laquopagine aperteraquo percheacute pur con il loro laquolinguaggio inadeguatoraquo desunto dalla vita quotidiana devono esprimere qualcosa di ulteriore nessun commento potragrave mai esaurirle Esse ci costringono a pensare e ripensare il nostro rapporto di fede Per un verso gettano luce e invadono la nostra vita ma per lrsquoaltro sono oscure e velano il mistero che egrave oltre sempre piugrave al di lagrave della logica umana Ogni parabola crea uno spazio percheacute lrsquoascoltatore di ogni epoca possa liberamente comprendere e aderire allrsquoinsegnamento di Gesugrave Non basta solo una lettura esegetica o filologica piuttosto le parabole esigono una intuizione drsquoinsieme percheacute Gesugrave con la frase laquoChi ha orecchi per ascoltare ascoltiraquo introduce unrsquoeccedenza un oltre che crsquoimmette su un piano diverso e piugrave profondo al di lagrave delle semplici deduzioni3

2 M Crimella op cit p 199 3 E Della Corte Oltre la parabola Salerno 2000 pp 3-4

154

25 Un dottore della Legge si alzograve per tentarlo - laquoMaestro facendo che cosa erediterograve la vita eternaraquo26 Gli disse laquoNella Legge che cosa sta scritto Come vi leggiraquo27 Rispondendo disse laquoAmerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore con tutta la tua anima con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stessoraquo28 Gli disse - laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo

29 Ma quegli volendo giustificarsi disse a GesugravelaquoE chi egrave il mio prossimoraquo

30 Gesugrave riprese e disse laquoUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappograve nei briganti

Costoro lo spogliarono lo percossero

e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto31 Per caso un sacerdote scendeva per quella medesima strada e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte32 Anche un levita giunto verso quel luogo e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte ---------------------------------------------------------------33 Un Samaritano in viaggio venne verso di lui e vedendolo nrsquoebbe compassione ---------------------------------------------------------------34 Gli si fece vicino gli fasciograve le ferite versandovi olio e vino poi caricatolo sopra il suo giumento lo portograve a un albergo e si prese cura di lui (9 azioni)35 Il giorno seguente estrasse due denari e li diede allrsquoalbergatore dicendo Prenditi cura di lui e ciograve che spenderai in piugrave te lo rifonderograve quando ritorno (7 azioni)

155

36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che egrave incappato nei brigantiraquo

- 37 Quegli disse laquoChi ha fatto compassione conper luiraquo- Gesugrave gli disse laquoMettiti in cammino e farsquo lo stessoraquo

La parabola raccontata da Gesugrave egrave una

perfetta lezione di catechesi 1) per il principio dottrinale che enuncia (il primato dellrsquoamore) 2) per le implicanze pratiche che suggerisce (non crsquoegrave amor di Dio senza le opere di misericordia) 3) per il metodo adottato Gesugrave accetta la discussione e intreccia un dialogo con il suo interlocutore gli fa intuire la felicitagrave da raggiungere e gli facilita il modo di ottenerla lo loda per lrsquoesattezza delle risposte lo sollecita a cercare nelle Scritture la risposta desiderata e lo incoraggia cosigrave a fare ciograve che ha capito4

Notiamo nel testo le molte ricorrenze del verbo laquofareraquo (10252837a37b) lo stesso dottore della Legge riconosce che egrave stato prossimo laquocolui che ha fatto compassioneraquo e Gesugrave gli raccomanda di laquomettersi in cammino e fare lo stessoraquo

Le azioni del sacerdote e del levita sono le medesime mentre al centro del rettangolo grande compare la figura del Samaritano certamente non accolto dai Giudei Egli compie dapprima 9 azioni e poi una volta alla laquolocandaraquo altre 7 Il particolare del laquoritornoraquo (1035) riprende senzrsquoaltro quello dellrsquouomo di nobile famiglia che parte per andare a prendere il titolo regale e poi torna chiamando a verifica i suoi servi (Lc 1915) Crsquoegrave sotto cer-tamente il Mistero pasquale adombrato Luca ricorre spesso nel suo raccontare alle prolessi e anche alle analessi Qui abbiamo unrsquoanticipazione del Mistero pasquale Inoltre la parabola che egrave una laquopagina vivaraquo ha completamente capovolto la domanda e ha fatto comprendere che crsquoegrave una trasformazione operata da Gesugrave dal piano teorico a quello pratico dalla domanda sul prossimo a essere prossimo

4 NVB p 445

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Il laquoMettiti in camminoraquo egrave ripreso in 1038 con la notazione iniziale di Gesugrave e i suoi discepoli in cammino verso Gerusalem-me Si fermano a Betania in casa di Marta e Maria

sedutasi ai piedi del Signore ascoltava la parola di lui

38 Avvenne mentre erano in cammino entrograve in un villaggio Una donna di nome Marta accolse lui39 Aveva una sorella di nome Maria

40 In quanto a Marta era presa dai molti servizi Fermatasi disse laquoSignore non ti curi che mia sorella mi lasci sola a servire Dille dunque che venga adaiutarmiraquo

41 Rispondendo il Signore le disse laquoMarta Marta tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose 42 una sola egrave necessaria+ Maria si egrave scelta la buona parte che non le saragrave toltaraquo

Marta allrsquoinizio accoglie Gesugrave ma tutto ciograve che compie verso di Lui ha il sopravvento e laquoi molti serviziraquo e le laquomolte coseraquo la distolgono dalla laquobuona parte (τὴν ἀγαθὴν μερίδα)raquo scelta da Maria laquoUna sola egrave necessariaraquo essere come Maria cioegrave come la laquobuona terraraquo (Lc 88 τὴν γῆν τὴν ἀγαθὴν) su cui attecchisce il seme della Parola laquoUna solaraquo egrave in contrapposizione con il laquomol-toraquo di Marta Lrsquoaggettivo usato dallrsquoevangelista per la laquoparteraquo egrave specifico e indica la valenza morale del significato

Maria laquoegrave seduta ai piedi del Signore e ascoltava la Parola di Luiraquo lrsquoascolto egrave determinante nel discepolato egrave la fonte di ogni azione che segue e conduce allrsquounificazione dellrsquoagire percheacute porta alla laquosola cosa necessariaraquo Questa dimensione non saragrave tolta a Maria il verbo indica lo laquostrappareraquo il laquoportar viaraquo e ricorda il seme portato via dagli uccelli (85) dalla strada cioegrave da un terreno che non egrave accogliente quindi laquonon egrave buonoraquo A guardare bene egrave Gesugrave che accoglie Maria la quale perograve ha occhi e orecchie solo per il Maestro e dimentica di seacute pende dalla

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Parola Per lei ciograve che conta davvero egrave la presenza e la Parola che Gesugrave le offre

3 Analisi esegetica

Procediamo ora allrsquoanalisi delle tre pale del trittico iniziando da Lc 1021-24 che possiamo definire come la laquorivelazione ai piccoliraquo della comunione intra-trinitaria inclusiva poicheacute aperta a coloro ai quali il Figlio la voglia rivelare

31 La rivelazione ai νήπιος (Lc 1021-24)

Questi pochi versetti rappresentano il cuore del Vangelo lucano non solo percheacute egrave un raro caso in cui Gesugrave non parla della preghiera quanto Lui stesso prega e si rivolge al Padre ma anche e soprattutto percheacute questa rivelazione egrave fatta a ogni generazione cristiana e ne costituisce la fonte e la meta Dio ha voluto manifestarsi agli laquoim-potentiraquo percheacute i laquopoveri di Yhwhraquo sono i beneficiari del Mistero del Regno di Dio La comunione intima tra Padre e Figlio che Egli rivela a chi vuole egrave lrsquoirruzione nella storia della presenza di Dio

Spesso gli studiosi affermano che lrsquoespressione laquoIn quella stessa oraraquo si riferisce al ritorno dalla missione dei 72 discepoli dimenti-cando tuttavia che il termine laquooraraquo in Luca egrave usato come in Giovan-ni5 Luca usa molto le laquoprolessi e le analessiraquo e qui anticipa e prepara lrsquolaquooraraquo decisiva del Mistero pasquale la croce rivela lrsquointimitagrave di Dio ed egrave salvezza offerta a chi accoglie nella fede questo Mistero

Il v 21 esprime il rendimento di grazie di Gesugrave in tre tempi

21a Ti ringrazio Padre Signore del cielo e della terra21b percheacute hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli21c Sigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Te

5 Il termine ὥρα ricorre in Lc 110 238 721 1021 1212394046 1331 1417 2019 22145359 2344(2x) 2433 In corsivo le citazioni piugrave notevoli che annunciano una laquoora di salvezzaraquo

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(Gesugrave) rivolge la lode a Dio chiamato Padre probabile traduzione dellrsquoaramaico abbacirc nome col quale Gesugrave esplicitava il suo rapporto filia-le intimo e familiare cosigrave originale e unico nei confronti di Dio e nello stesso tempo lo riconosce nella sua alteritagrave di Creatore laquoSignore del cielo e della terraraquo Questo profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dio [hellip] Per il contenuto il loghion egrave del tutto originale e manifesta lrsquoimpronta tipica di Gesugrave Egli non rivela segreti esoterici sulla fine del mondo a qualche eletto ma loda il Padre per aver fatto capire proprio ai poveri ai semplici lrsquoidentitagrave e lrsquoattivitagrave di Gesugrave nella storia6

Abbiamo qui un rovesciamento operato da Gesugrave rispetto al-la letteratura sapienziale e apocalittica poicheacute ora la rivelazione non egrave donata ai maggiorenti (egrave loro nascosto) bensigrave ai laquominoresraquo ai piccoli a quelli che agli occhi del mondo non contano nulla (egrave rivelato) I due verbi nascondere e rivelare sono chiaramente usati nella tradizione sapienziale e apocalittica Crsquoegrave opposizione tra i laquopiccoliraquo e i laquosaggiraquo ed egrave questa egrave lrsquooriginalitagrave annunciata dal Figlio non piugrave i saggi devono occuparsi dei semplici per farli progredire nella conoscenza della Legge Ora piuttosto laquola rive-lazione di Dio egrave data proprio ai ldquosemplicirdquo non piugrave ai saggi e in-telligenti Inoltre questi ldquosemplicirdquo rimangono tali cioegrave ignoranti della Legge anche dopo aver ricevuto la rivelazione di ldquoqueste coserdquo Essi sono introdotti in una conoscenza e in un rapporto che supera la conoscenza della Leggeraquo7 Gesugrave rivela Dio come Padre e al tempo stesso la realtagrave che Lui egrave il Figlio venuto per far accedere chi vuole in questa comunione intima Ecco percheacute Gesugrave lungo il cammino che sta facendo verso Gerusalemme per compiere il Mistero pasquale educa i suoi discepoli laquoin disparteraquo deve prepararli a continuare nel tempo della Chiesa questa missione

Il termine laquooraraquo egrave confermato dal laquosigraveraquo con cui Gesugrave afferma che laquoSigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Teraquo Egli egrave venuto proprio

6 G Rossegrave op cit p 3937 Ivi p 394

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per manifestare la Sua εὐδοκία8 il compiacimento il volere il progetto salvifico drsquoamore

Rispetto allrsquoapocalittica qui Gesugrave afferma che la Sua attivitagrave rivelatrice avviene nel presente della storia e non solo al compi-mento di essa Egrave interessante notare che in questa circostanza Gesugrave assume il ruolo che negli scritti veterotestamentari e giudaici viene attribuita alla laquoSapienzaraquo9 Proprio questo rapporto unico tra il Fi-glio e il Padre ne fanno lrsquounico mediatore e rivelatore Il v 22 inizia con il passivo laquomi egrave stato datoraquo e termina con lrsquoinfinito laquorivelareraquo

Dopo questo rendimento di grazie nei vv 23-24 abbiamo una beatitudine e una sua motivazione laquoPoi si voltograveraquo e lrsquoespres-sione molto intensa indica che a chiunque si pone alla Sua se-quela se lo vorragrave potragrave entrare in questa comunione e diventare annunciatore del Vangelo in ogni tempo Ora i laquopiccoliraquo (cioegrave i laquodiscepoliraquo di ogni tempo) possono a partire dallrsquoascolto vivere e trasmettere queste realtagrave comunicate da Gesugrave

Il cristianesimo prende qui le distanze rispetto al giudaismo e si prepa-ra alla rottura E tuttavia sostiene di realizzare la speranza di tutto il popolo drsquoIsraele rappresentato dai suoi numerosi profeti e successivamente dai suoi re Gli uni e gli altri sono concepiti non come capi ma come antenne puntate verso il cielo Non sono stati forse i profeti a ricevere oracoli e visioni e i re (si pensi a Davide e a Salomone) colmati da Dio di talenti sapienza e scienza Egrave singolare che non si parli qui degli scribi10

I discepoli sono ora al vertice della storia di attese e promesse di Dio sono beati percheacute possono sia vedere sia ascoltare due verbi che indicano chiaramente il processo del cammino di fede Egrave tempo per gli laquoultimiraquo di porsi alla sequela del Figlio di Dio egrave questo il kairograves che entra nel krogravenos e porta la lieta notizia che Gesugrave nella sinagoga di Nazaret ha annunciato

8 Il termine ricorre in Lc 214 (laquoGloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini su cui si posa il suo favoreraquo) e nel nostro testo (cfr Mt 1126 il detto parallelo)

9 Cfr Pr 81222-31 301-3 Sap 722-81 82-8 94911 Sir 16 Gb 281-2223-27

10 F Bovon op cit pp 95-96

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

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Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 23: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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preoccupazione di Luca che vede nella sua comunitagrave un eccesso di impegno sociale a scapito dellrsquoascoltare la Parola Lrsquoinvito di Gesugrave egrave a ridimensionare quel servizio pur necessario sullrsquoessenzialeraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIII La domanda di Marta in realtagrave egrave indirettamente un atto di accusa alla sorella che a suo giudizio laquoperde temporaquo invece di collaborare (il verbo συναντι-λαμβάνομαι hapax legomenon) allrsquoaccoglienza di questo ospite cosigrave importante e familiare

LIV Non egrave laquoGesugraveraquo a rispondere a Marta ma il laquoSignoreraquo egrave un particolare molto fine con cui Luca introduce la laquochiamataraquo di Marta a cercare lrsquoessenziale senza lasciare che le preoccupazioni invadano il cuore e spengano lo spirito laquoGli uomini non devono preoccuparsi di una autorealizzazione attraverso le proprie opere percheacute Dio offre loro una ragione drsquoessere con il suo amore Superate quelle preoccupazioni le premure in senso positivo occupano armoniosamente lo spi-rito umano [cfr 1Cor 1225 2Cor 1128] [hellip] Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affanni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni si presentano allo spirito del credente come forma di servizioraquo (F Bovon op cit pp 130-131)

LV laquoNellrsquoAT vi sono solo quattro occasioni nelle quali qualcuno egrave chiamato due volte per nome Abraam (cfr Gen 2211) Giacobbe (cfr Gen 462) Mosegrave (cfr Es 34) Samuele (cfr 1Sam 310) Si tratta dunque di una chiamata di una vocazione piugrave che di un rimprovero (cfr anche 1334 ldquoGerusalemme Gerusalemmerdquo e 2231 ldquoSimone Simonerdquo)raquo (M Crimella op cit p 204) Gesugrave perciograve laquochiamaraquo Marta a vivere in modo autentico scegliendo quella laquoparte buonaraquo come ha fatto Maria per compiere ogni cosa Egrave dallrsquoascolto che nella Bibbia procede il vero cammino

LVI Il verbo μεριμνάω ricorre 5x in Luca 1041 1211 (non preoccuparsi della testimonianza da dare nei tribunali a motivo della fede) 122225 (rivolto ai disce-poli non stare in ansia per la propria vita percheacute non si egrave in grado di aggiungervi nemmeno unrsquoora) 1226 (non affannarsi per il resto)

LVII Il verbo θορυβάζω egrave hapax legomenon nel NT e laquorichiama lrsquoidea della confusione del tumulto della sommossa e quindi al passivo [presente] dellrsquoes-sere inquieto agitato preoccupato I due verbi sono da considerarsi unrsquoendiadiraquo (M Crimella op cit p 205) Il risultato di tanto affaccendarsi egrave solo quello di laquomettersi in agitazioneraquo

ἀδελφή μου μόνην με κατέλιπεν διακονεῖν εἰπὲ οὖν αὐτῇ ἵνα μοι συναντιλάβηται

queste non trsquoimporta che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire Dille dunque che mi aiutiraquoLIII

41 ἀποκριθεὶς δὲ εἶπεν αὐτῇ ὁ κύριοςmiddotΜάρθα Μάρθα μεριμνᾷς καὶ θορυβάζῃ περὶ πολλά

Ma il SignoreLIV rispondendo le disse laquoMarta MartaLV tu ti preoccupiLVI e ti inquietiLVII per molte cose

ernesto
Barra

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42 ἑνὸς δέ ἐστιν χρείαmiddot Μαριὰμ γὰρ τὴν ἀγαθὴν μερίδα ἐξελέξατο ἥτις οὐκ ἀφαιρεθήσεται αὐτῆς

ma una sola cosa egrave necessaria e Maria ha sceltoLVIII la parte buonaLIX che non le saragrave toltaraquo

2 Struttura retorica del testo

Il testo che segue egrave un tentativo di mostrare graficamente la struttura del testo evidenziando le parole e le espressioni che si richiamano Dopo ogni quadro chiarisco ed esplicito

1021 In quella ora Gesugrave ESULTOgrave nello Spirito Santo e disse-------------------------------------------------------------

laquoIO TI BENEDICO Padre Signore del cielo e della terra- che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti

e- che hai rivelato queste cose ai Piccoli

SIgrave Padre percheacute cosigrave a Te egrave piaciuto

Luca cita le tre Persone della Trinitagrave Gesugrave esulta nello Spirito Santo e benedice il Padre che egrave anche Signore del cielo e della terra

LVIII laquoMaria ha scelto bene ldquolrsquounica cosa di cui crsquoegrave bisognordquo la parte buona (cfr Sal 165 11957) In ginocchio ai piedi del Maestro Immagine della comunitagrave ecclesiale lucana orante e discente Maria viene esaltata da Gesugrave che tuttavia non egrave troppo severo con Marta in fondo lei non agisce male soltanto non ha ancora scoperto lrsquoessenziale il motore di ogni attivitagrave Maria potragrave ben fare in qualunque momento le faccende di casa Marta invece egrave rimasta indietro nellrsquoascolto della Parolaraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIX Le traduzioni spesso usano il comparativo laquomiglioreraquo dipendendo dalla Vetus latina (optimam) mentre Luca usa lrsquoaggettivo al grado semplice e sceglie ἀγαθός invece di καλός per dare la valenza morale-esistenziale alla scelta da fare ascoltare egrave davvero accogliere il Signore percheacute il Messia che viene egrave la Parola Egrave molto forte il confronto con Lc 88 dove si parla della laquoterra buonaraquo che accoglie il seme della Parola a una chiamata deve corrispondere una risposta a un dono la responsabilitagrave ad accoglierlo e farlo fruttare

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e afferma che ha nascosto per un verso e per lrsquoaltro ha rivelato Sono destinatari della rivelazione non i potenti del mondo ma i piccoli

22 Tutto mi egrave stato dato dal Padre mio

e nessuno saconosce chi egrave il Figlio se non il Padreneacute

chi egrave il Padre se non il Figlio

e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

Qui al centro della preghiera (1022) la rivelazione della mutua comunione del Padre e del Figlio aperta a coloro che sono i desti-natari di questa meravigliosa novitagrave egrave il Popolo di Dio la Chiesa a cui Luca sta trasmettendo il suo Vangelo Nel rettangolo centrale il termine laquoFiglioraquo egrave agli estremi percheacute egrave il Rivelatore mentre laquoPadreraquo egrave al centro percheacute egrave lrsquoorigine di ogni realtagrave Allrsquoinizio il verbo egrave laquomi egrave stato datoraquo e ciograve egrave lrsquooggetto del laquorivelareraquo Al centro lrsquoaffermazione che laquonessuno saconosceraquo cioegrave nessuno ha fatto esperienza di questa laquocomunione divinaraquo possibile solo grazie al Figlio Notiamo inol-tre che non si parla di laquoGesugraveraquo neacute di laquoCristoraquo percheacute sono termini funzionali ma di laquoFiglioraquo che egrave titolo essenziale

23 E volgendosi ai discepoli in disparte disse ---------------------------------------------------------------- + laquoBEATI gli OCCHI + che vedono ciograve che voi vedete24 Vi dico che molti profeti e re - hanno desiderato vedere ciograve che voi vedete

ma non lo videro ascoltare ciograve che voi ascoltate ma non lrsquoascoltaronoraquo

In questo rettangolo di senso troviamo il termine laquodiscepo-liraquo che riprende laquopiccoliraquo (contrapposti laquoai profeti e ai reraquo) e il doppio confronto con i verbi laquovedere e ascoltareraquo Gesugrave dopo aver benedetto il Padre ora dichiara laquobeatiraquo i discepoli

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(Egli) valorizza lrsquoesperienza dei suoi discepoli che godono del privilegio riservato a chi vive in prima persona il tempo messianico ormai inaugura-to con le sue opere (da cui il laquovedereraquo) e le sue parole (da cui il laquosentireraquo) Gesugrave egrave il Messia che porta a compimento le promesse da una parte vrsquoegrave stato un desiderio prolungato dallrsquoaltra un compimento gratuito e inatteso regalato ai testimoni oculari2

Nel rettangolo sotto inizia la seconda tavola del trittico Il nomikograves vuole mettere alla prova Gesugrave e alla sua domanda si sente rispondere con una contro-domanda doppia nella quale Gesugrave aggiunge il laquocomeraquo legge le Scritture Il dottore della Leg-ge risponde citando il comandamento dellrsquoamore di Dio e del prossimo Gesugrave approva e lo rimanda ad attualizzarlo per vivere la comunione eterna con Dio Non soddisfatto della risposta continua a fare domande teoriche sul laquoprossimoraquo argomento molto in voga in quel tempo nelle discussioni teologiche davanti alle quali il Cristo preferisce rispondere con una parabola

Le parabole sono al centro del Vangelo e costituiscono delle vere e proprie laquopagine aperteraquo percheacute pur con il loro laquolinguaggio inadeguatoraquo desunto dalla vita quotidiana devono esprimere qualcosa di ulteriore nessun commento potragrave mai esaurirle Esse ci costringono a pensare e ripensare il nostro rapporto di fede Per un verso gettano luce e invadono la nostra vita ma per lrsquoaltro sono oscure e velano il mistero che egrave oltre sempre piugrave al di lagrave della logica umana Ogni parabola crea uno spazio percheacute lrsquoascoltatore di ogni epoca possa liberamente comprendere e aderire allrsquoinsegnamento di Gesugrave Non basta solo una lettura esegetica o filologica piuttosto le parabole esigono una intuizione drsquoinsieme percheacute Gesugrave con la frase laquoChi ha orecchi per ascoltare ascoltiraquo introduce unrsquoeccedenza un oltre che crsquoimmette su un piano diverso e piugrave profondo al di lagrave delle semplici deduzioni3

2 M Crimella op cit p 199 3 E Della Corte Oltre la parabola Salerno 2000 pp 3-4

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25 Un dottore della Legge si alzograve per tentarlo - laquoMaestro facendo che cosa erediterograve la vita eternaraquo26 Gli disse laquoNella Legge che cosa sta scritto Come vi leggiraquo27 Rispondendo disse laquoAmerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore con tutta la tua anima con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stessoraquo28 Gli disse - laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo

29 Ma quegli volendo giustificarsi disse a GesugravelaquoE chi egrave il mio prossimoraquo

30 Gesugrave riprese e disse laquoUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappograve nei briganti

Costoro lo spogliarono lo percossero

e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto31 Per caso un sacerdote scendeva per quella medesima strada e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte32 Anche un levita giunto verso quel luogo e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte ---------------------------------------------------------------33 Un Samaritano in viaggio venne verso di lui e vedendolo nrsquoebbe compassione ---------------------------------------------------------------34 Gli si fece vicino gli fasciograve le ferite versandovi olio e vino poi caricatolo sopra il suo giumento lo portograve a un albergo e si prese cura di lui (9 azioni)35 Il giorno seguente estrasse due denari e li diede allrsquoalbergatore dicendo Prenditi cura di lui e ciograve che spenderai in piugrave te lo rifonderograve quando ritorno (7 azioni)

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36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che egrave incappato nei brigantiraquo

- 37 Quegli disse laquoChi ha fatto compassione conper luiraquo- Gesugrave gli disse laquoMettiti in cammino e farsquo lo stessoraquo

La parabola raccontata da Gesugrave egrave una

perfetta lezione di catechesi 1) per il principio dottrinale che enuncia (il primato dellrsquoamore) 2) per le implicanze pratiche che suggerisce (non crsquoegrave amor di Dio senza le opere di misericordia) 3) per il metodo adottato Gesugrave accetta la discussione e intreccia un dialogo con il suo interlocutore gli fa intuire la felicitagrave da raggiungere e gli facilita il modo di ottenerla lo loda per lrsquoesattezza delle risposte lo sollecita a cercare nelle Scritture la risposta desiderata e lo incoraggia cosigrave a fare ciograve che ha capito4

Notiamo nel testo le molte ricorrenze del verbo laquofareraquo (10252837a37b) lo stesso dottore della Legge riconosce che egrave stato prossimo laquocolui che ha fatto compassioneraquo e Gesugrave gli raccomanda di laquomettersi in cammino e fare lo stessoraquo

Le azioni del sacerdote e del levita sono le medesime mentre al centro del rettangolo grande compare la figura del Samaritano certamente non accolto dai Giudei Egli compie dapprima 9 azioni e poi una volta alla laquolocandaraquo altre 7 Il particolare del laquoritornoraquo (1035) riprende senzrsquoaltro quello dellrsquouomo di nobile famiglia che parte per andare a prendere il titolo regale e poi torna chiamando a verifica i suoi servi (Lc 1915) Crsquoegrave sotto cer-tamente il Mistero pasquale adombrato Luca ricorre spesso nel suo raccontare alle prolessi e anche alle analessi Qui abbiamo unrsquoanticipazione del Mistero pasquale Inoltre la parabola che egrave una laquopagina vivaraquo ha completamente capovolto la domanda e ha fatto comprendere che crsquoegrave una trasformazione operata da Gesugrave dal piano teorico a quello pratico dalla domanda sul prossimo a essere prossimo

4 NVB p 445

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Il laquoMettiti in camminoraquo egrave ripreso in 1038 con la notazione iniziale di Gesugrave e i suoi discepoli in cammino verso Gerusalem-me Si fermano a Betania in casa di Marta e Maria

sedutasi ai piedi del Signore ascoltava la parola di lui

38 Avvenne mentre erano in cammino entrograve in un villaggio Una donna di nome Marta accolse lui39 Aveva una sorella di nome Maria

40 In quanto a Marta era presa dai molti servizi Fermatasi disse laquoSignore non ti curi che mia sorella mi lasci sola a servire Dille dunque che venga adaiutarmiraquo

41 Rispondendo il Signore le disse laquoMarta Marta tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose 42 una sola egrave necessaria+ Maria si egrave scelta la buona parte che non le saragrave toltaraquo

Marta allrsquoinizio accoglie Gesugrave ma tutto ciograve che compie verso di Lui ha il sopravvento e laquoi molti serviziraquo e le laquomolte coseraquo la distolgono dalla laquobuona parte (τὴν ἀγαθὴν μερίδα)raquo scelta da Maria laquoUna sola egrave necessariaraquo essere come Maria cioegrave come la laquobuona terraraquo (Lc 88 τὴν γῆν τὴν ἀγαθὴν) su cui attecchisce il seme della Parola laquoUna solaraquo egrave in contrapposizione con il laquomol-toraquo di Marta Lrsquoaggettivo usato dallrsquoevangelista per la laquoparteraquo egrave specifico e indica la valenza morale del significato

Maria laquoegrave seduta ai piedi del Signore e ascoltava la Parola di Luiraquo lrsquoascolto egrave determinante nel discepolato egrave la fonte di ogni azione che segue e conduce allrsquounificazione dellrsquoagire percheacute porta alla laquosola cosa necessariaraquo Questa dimensione non saragrave tolta a Maria il verbo indica lo laquostrappareraquo il laquoportar viaraquo e ricorda il seme portato via dagli uccelli (85) dalla strada cioegrave da un terreno che non egrave accogliente quindi laquonon egrave buonoraquo A guardare bene egrave Gesugrave che accoglie Maria la quale perograve ha occhi e orecchie solo per il Maestro e dimentica di seacute pende dalla

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Parola Per lei ciograve che conta davvero egrave la presenza e la Parola che Gesugrave le offre

3 Analisi esegetica

Procediamo ora allrsquoanalisi delle tre pale del trittico iniziando da Lc 1021-24 che possiamo definire come la laquorivelazione ai piccoliraquo della comunione intra-trinitaria inclusiva poicheacute aperta a coloro ai quali il Figlio la voglia rivelare

31 La rivelazione ai νήπιος (Lc 1021-24)

Questi pochi versetti rappresentano il cuore del Vangelo lucano non solo percheacute egrave un raro caso in cui Gesugrave non parla della preghiera quanto Lui stesso prega e si rivolge al Padre ma anche e soprattutto percheacute questa rivelazione egrave fatta a ogni generazione cristiana e ne costituisce la fonte e la meta Dio ha voluto manifestarsi agli laquoim-potentiraquo percheacute i laquopoveri di Yhwhraquo sono i beneficiari del Mistero del Regno di Dio La comunione intima tra Padre e Figlio che Egli rivela a chi vuole egrave lrsquoirruzione nella storia della presenza di Dio

Spesso gli studiosi affermano che lrsquoespressione laquoIn quella stessa oraraquo si riferisce al ritorno dalla missione dei 72 discepoli dimenti-cando tuttavia che il termine laquooraraquo in Luca egrave usato come in Giovan-ni5 Luca usa molto le laquoprolessi e le analessiraquo e qui anticipa e prepara lrsquolaquooraraquo decisiva del Mistero pasquale la croce rivela lrsquointimitagrave di Dio ed egrave salvezza offerta a chi accoglie nella fede questo Mistero

Il v 21 esprime il rendimento di grazie di Gesugrave in tre tempi

21a Ti ringrazio Padre Signore del cielo e della terra21b percheacute hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli21c Sigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Te

5 Il termine ὥρα ricorre in Lc 110 238 721 1021 1212394046 1331 1417 2019 22145359 2344(2x) 2433 In corsivo le citazioni piugrave notevoli che annunciano una laquoora di salvezzaraquo

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(Gesugrave) rivolge la lode a Dio chiamato Padre probabile traduzione dellrsquoaramaico abbacirc nome col quale Gesugrave esplicitava il suo rapporto filia-le intimo e familiare cosigrave originale e unico nei confronti di Dio e nello stesso tempo lo riconosce nella sua alteritagrave di Creatore laquoSignore del cielo e della terraraquo Questo profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dio [hellip] Per il contenuto il loghion egrave del tutto originale e manifesta lrsquoimpronta tipica di Gesugrave Egli non rivela segreti esoterici sulla fine del mondo a qualche eletto ma loda il Padre per aver fatto capire proprio ai poveri ai semplici lrsquoidentitagrave e lrsquoattivitagrave di Gesugrave nella storia6

Abbiamo qui un rovesciamento operato da Gesugrave rispetto al-la letteratura sapienziale e apocalittica poicheacute ora la rivelazione non egrave donata ai maggiorenti (egrave loro nascosto) bensigrave ai laquominoresraquo ai piccoli a quelli che agli occhi del mondo non contano nulla (egrave rivelato) I due verbi nascondere e rivelare sono chiaramente usati nella tradizione sapienziale e apocalittica Crsquoegrave opposizione tra i laquopiccoliraquo e i laquosaggiraquo ed egrave questa egrave lrsquooriginalitagrave annunciata dal Figlio non piugrave i saggi devono occuparsi dei semplici per farli progredire nella conoscenza della Legge Ora piuttosto laquola rive-lazione di Dio egrave data proprio ai ldquosemplicirdquo non piugrave ai saggi e in-telligenti Inoltre questi ldquosemplicirdquo rimangono tali cioegrave ignoranti della Legge anche dopo aver ricevuto la rivelazione di ldquoqueste coserdquo Essi sono introdotti in una conoscenza e in un rapporto che supera la conoscenza della Leggeraquo7 Gesugrave rivela Dio come Padre e al tempo stesso la realtagrave che Lui egrave il Figlio venuto per far accedere chi vuole in questa comunione intima Ecco percheacute Gesugrave lungo il cammino che sta facendo verso Gerusalemme per compiere il Mistero pasquale educa i suoi discepoli laquoin disparteraquo deve prepararli a continuare nel tempo della Chiesa questa missione

Il termine laquooraraquo egrave confermato dal laquosigraveraquo con cui Gesugrave afferma che laquoSigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Teraquo Egli egrave venuto proprio

6 G Rossegrave op cit p 3937 Ivi p 394

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per manifestare la Sua εὐδοκία8 il compiacimento il volere il progetto salvifico drsquoamore

Rispetto allrsquoapocalittica qui Gesugrave afferma che la Sua attivitagrave rivelatrice avviene nel presente della storia e non solo al compi-mento di essa Egrave interessante notare che in questa circostanza Gesugrave assume il ruolo che negli scritti veterotestamentari e giudaici viene attribuita alla laquoSapienzaraquo9 Proprio questo rapporto unico tra il Fi-glio e il Padre ne fanno lrsquounico mediatore e rivelatore Il v 22 inizia con il passivo laquomi egrave stato datoraquo e termina con lrsquoinfinito laquorivelareraquo

Dopo questo rendimento di grazie nei vv 23-24 abbiamo una beatitudine e una sua motivazione laquoPoi si voltograveraquo e lrsquoespres-sione molto intensa indica che a chiunque si pone alla Sua se-quela se lo vorragrave potragrave entrare in questa comunione e diventare annunciatore del Vangelo in ogni tempo Ora i laquopiccoliraquo (cioegrave i laquodiscepoliraquo di ogni tempo) possono a partire dallrsquoascolto vivere e trasmettere queste realtagrave comunicate da Gesugrave

Il cristianesimo prende qui le distanze rispetto al giudaismo e si prepa-ra alla rottura E tuttavia sostiene di realizzare la speranza di tutto il popolo drsquoIsraele rappresentato dai suoi numerosi profeti e successivamente dai suoi re Gli uni e gli altri sono concepiti non come capi ma come antenne puntate verso il cielo Non sono stati forse i profeti a ricevere oracoli e visioni e i re (si pensi a Davide e a Salomone) colmati da Dio di talenti sapienza e scienza Egrave singolare che non si parli qui degli scribi10

I discepoli sono ora al vertice della storia di attese e promesse di Dio sono beati percheacute possono sia vedere sia ascoltare due verbi che indicano chiaramente il processo del cammino di fede Egrave tempo per gli laquoultimiraquo di porsi alla sequela del Figlio di Dio egrave questo il kairograves che entra nel krogravenos e porta la lieta notizia che Gesugrave nella sinagoga di Nazaret ha annunciato

8 Il termine ricorre in Lc 214 (laquoGloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini su cui si posa il suo favoreraquo) e nel nostro testo (cfr Mt 1126 il detto parallelo)

9 Cfr Pr 81222-31 301-3 Sap 722-81 82-8 94911 Sir 16 Gb 281-2223-27

10 F Bovon op cit pp 95-96

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

wwwrubbettinoprintit

Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 24: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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42 ἑνὸς δέ ἐστιν χρείαmiddot Μαριὰμ γὰρ τὴν ἀγαθὴν μερίδα ἐξελέξατο ἥτις οὐκ ἀφαιρεθήσεται αὐτῆς

ma una sola cosa egrave necessaria e Maria ha sceltoLVIII la parte buonaLIX che non le saragrave toltaraquo

2 Struttura retorica del testo

Il testo che segue egrave un tentativo di mostrare graficamente la struttura del testo evidenziando le parole e le espressioni che si richiamano Dopo ogni quadro chiarisco ed esplicito

1021 In quella ora Gesugrave ESULTOgrave nello Spirito Santo e disse-------------------------------------------------------------

laquoIO TI BENEDICO Padre Signore del cielo e della terra- che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti

e- che hai rivelato queste cose ai Piccoli

SIgrave Padre percheacute cosigrave a Te egrave piaciuto

Luca cita le tre Persone della Trinitagrave Gesugrave esulta nello Spirito Santo e benedice il Padre che egrave anche Signore del cielo e della terra

LVIII laquoMaria ha scelto bene ldquolrsquounica cosa di cui crsquoegrave bisognordquo la parte buona (cfr Sal 165 11957) In ginocchio ai piedi del Maestro Immagine della comunitagrave ecclesiale lucana orante e discente Maria viene esaltata da Gesugrave che tuttavia non egrave troppo severo con Marta in fondo lei non agisce male soltanto non ha ancora scoperto lrsquoessenziale il motore di ogni attivitagrave Maria potragrave ben fare in qualunque momento le faccende di casa Marta invece egrave rimasta indietro nellrsquoascolto della Parolaraquo (La Bibbia Piemme cit p 2462)

LIX Le traduzioni spesso usano il comparativo laquomiglioreraquo dipendendo dalla Vetus latina (optimam) mentre Luca usa lrsquoaggettivo al grado semplice e sceglie ἀγαθός invece di καλός per dare la valenza morale-esistenziale alla scelta da fare ascoltare egrave davvero accogliere il Signore percheacute il Messia che viene egrave la Parola Egrave molto forte il confronto con Lc 88 dove si parla della laquoterra buonaraquo che accoglie il seme della Parola a una chiamata deve corrispondere una risposta a un dono la responsabilitagrave ad accoglierlo e farlo fruttare

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e afferma che ha nascosto per un verso e per lrsquoaltro ha rivelato Sono destinatari della rivelazione non i potenti del mondo ma i piccoli

22 Tutto mi egrave stato dato dal Padre mio

e nessuno saconosce chi egrave il Figlio se non il Padreneacute

chi egrave il Padre se non il Figlio

e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

Qui al centro della preghiera (1022) la rivelazione della mutua comunione del Padre e del Figlio aperta a coloro che sono i desti-natari di questa meravigliosa novitagrave egrave il Popolo di Dio la Chiesa a cui Luca sta trasmettendo il suo Vangelo Nel rettangolo centrale il termine laquoFiglioraquo egrave agli estremi percheacute egrave il Rivelatore mentre laquoPadreraquo egrave al centro percheacute egrave lrsquoorigine di ogni realtagrave Allrsquoinizio il verbo egrave laquomi egrave stato datoraquo e ciograve egrave lrsquooggetto del laquorivelareraquo Al centro lrsquoaffermazione che laquonessuno saconosceraquo cioegrave nessuno ha fatto esperienza di questa laquocomunione divinaraquo possibile solo grazie al Figlio Notiamo inol-tre che non si parla di laquoGesugraveraquo neacute di laquoCristoraquo percheacute sono termini funzionali ma di laquoFiglioraquo che egrave titolo essenziale

23 E volgendosi ai discepoli in disparte disse ---------------------------------------------------------------- + laquoBEATI gli OCCHI + che vedono ciograve che voi vedete24 Vi dico che molti profeti e re - hanno desiderato vedere ciograve che voi vedete

ma non lo videro ascoltare ciograve che voi ascoltate ma non lrsquoascoltaronoraquo

In questo rettangolo di senso troviamo il termine laquodiscepo-liraquo che riprende laquopiccoliraquo (contrapposti laquoai profeti e ai reraquo) e il doppio confronto con i verbi laquovedere e ascoltareraquo Gesugrave dopo aver benedetto il Padre ora dichiara laquobeatiraquo i discepoli

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(Egli) valorizza lrsquoesperienza dei suoi discepoli che godono del privilegio riservato a chi vive in prima persona il tempo messianico ormai inaugura-to con le sue opere (da cui il laquovedereraquo) e le sue parole (da cui il laquosentireraquo) Gesugrave egrave il Messia che porta a compimento le promesse da una parte vrsquoegrave stato un desiderio prolungato dallrsquoaltra un compimento gratuito e inatteso regalato ai testimoni oculari2

Nel rettangolo sotto inizia la seconda tavola del trittico Il nomikograves vuole mettere alla prova Gesugrave e alla sua domanda si sente rispondere con una contro-domanda doppia nella quale Gesugrave aggiunge il laquocomeraquo legge le Scritture Il dottore della Leg-ge risponde citando il comandamento dellrsquoamore di Dio e del prossimo Gesugrave approva e lo rimanda ad attualizzarlo per vivere la comunione eterna con Dio Non soddisfatto della risposta continua a fare domande teoriche sul laquoprossimoraquo argomento molto in voga in quel tempo nelle discussioni teologiche davanti alle quali il Cristo preferisce rispondere con una parabola

Le parabole sono al centro del Vangelo e costituiscono delle vere e proprie laquopagine aperteraquo percheacute pur con il loro laquolinguaggio inadeguatoraquo desunto dalla vita quotidiana devono esprimere qualcosa di ulteriore nessun commento potragrave mai esaurirle Esse ci costringono a pensare e ripensare il nostro rapporto di fede Per un verso gettano luce e invadono la nostra vita ma per lrsquoaltro sono oscure e velano il mistero che egrave oltre sempre piugrave al di lagrave della logica umana Ogni parabola crea uno spazio percheacute lrsquoascoltatore di ogni epoca possa liberamente comprendere e aderire allrsquoinsegnamento di Gesugrave Non basta solo una lettura esegetica o filologica piuttosto le parabole esigono una intuizione drsquoinsieme percheacute Gesugrave con la frase laquoChi ha orecchi per ascoltare ascoltiraquo introduce unrsquoeccedenza un oltre che crsquoimmette su un piano diverso e piugrave profondo al di lagrave delle semplici deduzioni3

2 M Crimella op cit p 199 3 E Della Corte Oltre la parabola Salerno 2000 pp 3-4

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25 Un dottore della Legge si alzograve per tentarlo - laquoMaestro facendo che cosa erediterograve la vita eternaraquo26 Gli disse laquoNella Legge che cosa sta scritto Come vi leggiraquo27 Rispondendo disse laquoAmerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore con tutta la tua anima con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stessoraquo28 Gli disse - laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo

29 Ma quegli volendo giustificarsi disse a GesugravelaquoE chi egrave il mio prossimoraquo

30 Gesugrave riprese e disse laquoUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappograve nei briganti

Costoro lo spogliarono lo percossero

e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto31 Per caso un sacerdote scendeva per quella medesima strada e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte32 Anche un levita giunto verso quel luogo e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte ---------------------------------------------------------------33 Un Samaritano in viaggio venne verso di lui e vedendolo nrsquoebbe compassione ---------------------------------------------------------------34 Gli si fece vicino gli fasciograve le ferite versandovi olio e vino poi caricatolo sopra il suo giumento lo portograve a un albergo e si prese cura di lui (9 azioni)35 Il giorno seguente estrasse due denari e li diede allrsquoalbergatore dicendo Prenditi cura di lui e ciograve che spenderai in piugrave te lo rifonderograve quando ritorno (7 azioni)

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36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che egrave incappato nei brigantiraquo

- 37 Quegli disse laquoChi ha fatto compassione conper luiraquo- Gesugrave gli disse laquoMettiti in cammino e farsquo lo stessoraquo

La parabola raccontata da Gesugrave egrave una

perfetta lezione di catechesi 1) per il principio dottrinale che enuncia (il primato dellrsquoamore) 2) per le implicanze pratiche che suggerisce (non crsquoegrave amor di Dio senza le opere di misericordia) 3) per il metodo adottato Gesugrave accetta la discussione e intreccia un dialogo con il suo interlocutore gli fa intuire la felicitagrave da raggiungere e gli facilita il modo di ottenerla lo loda per lrsquoesattezza delle risposte lo sollecita a cercare nelle Scritture la risposta desiderata e lo incoraggia cosigrave a fare ciograve che ha capito4

Notiamo nel testo le molte ricorrenze del verbo laquofareraquo (10252837a37b) lo stesso dottore della Legge riconosce che egrave stato prossimo laquocolui che ha fatto compassioneraquo e Gesugrave gli raccomanda di laquomettersi in cammino e fare lo stessoraquo

Le azioni del sacerdote e del levita sono le medesime mentre al centro del rettangolo grande compare la figura del Samaritano certamente non accolto dai Giudei Egli compie dapprima 9 azioni e poi una volta alla laquolocandaraquo altre 7 Il particolare del laquoritornoraquo (1035) riprende senzrsquoaltro quello dellrsquouomo di nobile famiglia che parte per andare a prendere il titolo regale e poi torna chiamando a verifica i suoi servi (Lc 1915) Crsquoegrave sotto cer-tamente il Mistero pasquale adombrato Luca ricorre spesso nel suo raccontare alle prolessi e anche alle analessi Qui abbiamo unrsquoanticipazione del Mistero pasquale Inoltre la parabola che egrave una laquopagina vivaraquo ha completamente capovolto la domanda e ha fatto comprendere che crsquoegrave una trasformazione operata da Gesugrave dal piano teorico a quello pratico dalla domanda sul prossimo a essere prossimo

4 NVB p 445

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Il laquoMettiti in camminoraquo egrave ripreso in 1038 con la notazione iniziale di Gesugrave e i suoi discepoli in cammino verso Gerusalem-me Si fermano a Betania in casa di Marta e Maria

sedutasi ai piedi del Signore ascoltava la parola di lui

38 Avvenne mentre erano in cammino entrograve in un villaggio Una donna di nome Marta accolse lui39 Aveva una sorella di nome Maria

40 In quanto a Marta era presa dai molti servizi Fermatasi disse laquoSignore non ti curi che mia sorella mi lasci sola a servire Dille dunque che venga adaiutarmiraquo

41 Rispondendo il Signore le disse laquoMarta Marta tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose 42 una sola egrave necessaria+ Maria si egrave scelta la buona parte che non le saragrave toltaraquo

Marta allrsquoinizio accoglie Gesugrave ma tutto ciograve che compie verso di Lui ha il sopravvento e laquoi molti serviziraquo e le laquomolte coseraquo la distolgono dalla laquobuona parte (τὴν ἀγαθὴν μερίδα)raquo scelta da Maria laquoUna sola egrave necessariaraquo essere come Maria cioegrave come la laquobuona terraraquo (Lc 88 τὴν γῆν τὴν ἀγαθὴν) su cui attecchisce il seme della Parola laquoUna solaraquo egrave in contrapposizione con il laquomol-toraquo di Marta Lrsquoaggettivo usato dallrsquoevangelista per la laquoparteraquo egrave specifico e indica la valenza morale del significato

Maria laquoegrave seduta ai piedi del Signore e ascoltava la Parola di Luiraquo lrsquoascolto egrave determinante nel discepolato egrave la fonte di ogni azione che segue e conduce allrsquounificazione dellrsquoagire percheacute porta alla laquosola cosa necessariaraquo Questa dimensione non saragrave tolta a Maria il verbo indica lo laquostrappareraquo il laquoportar viaraquo e ricorda il seme portato via dagli uccelli (85) dalla strada cioegrave da un terreno che non egrave accogliente quindi laquonon egrave buonoraquo A guardare bene egrave Gesugrave che accoglie Maria la quale perograve ha occhi e orecchie solo per il Maestro e dimentica di seacute pende dalla

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Parola Per lei ciograve che conta davvero egrave la presenza e la Parola che Gesugrave le offre

3 Analisi esegetica

Procediamo ora allrsquoanalisi delle tre pale del trittico iniziando da Lc 1021-24 che possiamo definire come la laquorivelazione ai piccoliraquo della comunione intra-trinitaria inclusiva poicheacute aperta a coloro ai quali il Figlio la voglia rivelare

31 La rivelazione ai νήπιος (Lc 1021-24)

Questi pochi versetti rappresentano il cuore del Vangelo lucano non solo percheacute egrave un raro caso in cui Gesugrave non parla della preghiera quanto Lui stesso prega e si rivolge al Padre ma anche e soprattutto percheacute questa rivelazione egrave fatta a ogni generazione cristiana e ne costituisce la fonte e la meta Dio ha voluto manifestarsi agli laquoim-potentiraquo percheacute i laquopoveri di Yhwhraquo sono i beneficiari del Mistero del Regno di Dio La comunione intima tra Padre e Figlio che Egli rivela a chi vuole egrave lrsquoirruzione nella storia della presenza di Dio

Spesso gli studiosi affermano che lrsquoespressione laquoIn quella stessa oraraquo si riferisce al ritorno dalla missione dei 72 discepoli dimenti-cando tuttavia che il termine laquooraraquo in Luca egrave usato come in Giovan-ni5 Luca usa molto le laquoprolessi e le analessiraquo e qui anticipa e prepara lrsquolaquooraraquo decisiva del Mistero pasquale la croce rivela lrsquointimitagrave di Dio ed egrave salvezza offerta a chi accoglie nella fede questo Mistero

Il v 21 esprime il rendimento di grazie di Gesugrave in tre tempi

21a Ti ringrazio Padre Signore del cielo e della terra21b percheacute hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli21c Sigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Te

5 Il termine ὥρα ricorre in Lc 110 238 721 1021 1212394046 1331 1417 2019 22145359 2344(2x) 2433 In corsivo le citazioni piugrave notevoli che annunciano una laquoora di salvezzaraquo

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(Gesugrave) rivolge la lode a Dio chiamato Padre probabile traduzione dellrsquoaramaico abbacirc nome col quale Gesugrave esplicitava il suo rapporto filia-le intimo e familiare cosigrave originale e unico nei confronti di Dio e nello stesso tempo lo riconosce nella sua alteritagrave di Creatore laquoSignore del cielo e della terraraquo Questo profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dio [hellip] Per il contenuto il loghion egrave del tutto originale e manifesta lrsquoimpronta tipica di Gesugrave Egli non rivela segreti esoterici sulla fine del mondo a qualche eletto ma loda il Padre per aver fatto capire proprio ai poveri ai semplici lrsquoidentitagrave e lrsquoattivitagrave di Gesugrave nella storia6

Abbiamo qui un rovesciamento operato da Gesugrave rispetto al-la letteratura sapienziale e apocalittica poicheacute ora la rivelazione non egrave donata ai maggiorenti (egrave loro nascosto) bensigrave ai laquominoresraquo ai piccoli a quelli che agli occhi del mondo non contano nulla (egrave rivelato) I due verbi nascondere e rivelare sono chiaramente usati nella tradizione sapienziale e apocalittica Crsquoegrave opposizione tra i laquopiccoliraquo e i laquosaggiraquo ed egrave questa egrave lrsquooriginalitagrave annunciata dal Figlio non piugrave i saggi devono occuparsi dei semplici per farli progredire nella conoscenza della Legge Ora piuttosto laquola rive-lazione di Dio egrave data proprio ai ldquosemplicirdquo non piugrave ai saggi e in-telligenti Inoltre questi ldquosemplicirdquo rimangono tali cioegrave ignoranti della Legge anche dopo aver ricevuto la rivelazione di ldquoqueste coserdquo Essi sono introdotti in una conoscenza e in un rapporto che supera la conoscenza della Leggeraquo7 Gesugrave rivela Dio come Padre e al tempo stesso la realtagrave che Lui egrave il Figlio venuto per far accedere chi vuole in questa comunione intima Ecco percheacute Gesugrave lungo il cammino che sta facendo verso Gerusalemme per compiere il Mistero pasquale educa i suoi discepoli laquoin disparteraquo deve prepararli a continuare nel tempo della Chiesa questa missione

Il termine laquooraraquo egrave confermato dal laquosigraveraquo con cui Gesugrave afferma che laquoSigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Teraquo Egli egrave venuto proprio

6 G Rossegrave op cit p 3937 Ivi p 394

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per manifestare la Sua εὐδοκία8 il compiacimento il volere il progetto salvifico drsquoamore

Rispetto allrsquoapocalittica qui Gesugrave afferma che la Sua attivitagrave rivelatrice avviene nel presente della storia e non solo al compi-mento di essa Egrave interessante notare che in questa circostanza Gesugrave assume il ruolo che negli scritti veterotestamentari e giudaici viene attribuita alla laquoSapienzaraquo9 Proprio questo rapporto unico tra il Fi-glio e il Padre ne fanno lrsquounico mediatore e rivelatore Il v 22 inizia con il passivo laquomi egrave stato datoraquo e termina con lrsquoinfinito laquorivelareraquo

Dopo questo rendimento di grazie nei vv 23-24 abbiamo una beatitudine e una sua motivazione laquoPoi si voltograveraquo e lrsquoespres-sione molto intensa indica che a chiunque si pone alla Sua se-quela se lo vorragrave potragrave entrare in questa comunione e diventare annunciatore del Vangelo in ogni tempo Ora i laquopiccoliraquo (cioegrave i laquodiscepoliraquo di ogni tempo) possono a partire dallrsquoascolto vivere e trasmettere queste realtagrave comunicate da Gesugrave

Il cristianesimo prende qui le distanze rispetto al giudaismo e si prepa-ra alla rottura E tuttavia sostiene di realizzare la speranza di tutto il popolo drsquoIsraele rappresentato dai suoi numerosi profeti e successivamente dai suoi re Gli uni e gli altri sono concepiti non come capi ma come antenne puntate verso il cielo Non sono stati forse i profeti a ricevere oracoli e visioni e i re (si pensi a Davide e a Salomone) colmati da Dio di talenti sapienza e scienza Egrave singolare che non si parli qui degli scribi10

I discepoli sono ora al vertice della storia di attese e promesse di Dio sono beati percheacute possono sia vedere sia ascoltare due verbi che indicano chiaramente il processo del cammino di fede Egrave tempo per gli laquoultimiraquo di porsi alla sequela del Figlio di Dio egrave questo il kairograves che entra nel krogravenos e porta la lieta notizia che Gesugrave nella sinagoga di Nazaret ha annunciato

8 Il termine ricorre in Lc 214 (laquoGloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini su cui si posa il suo favoreraquo) e nel nostro testo (cfr Mt 1126 il detto parallelo)

9 Cfr Pr 81222-31 301-3 Sap 722-81 82-8 94911 Sir 16 Gb 281-2223-27

10 F Bovon op cit pp 95-96

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

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Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 25: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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e afferma che ha nascosto per un verso e per lrsquoaltro ha rivelato Sono destinatari della rivelazione non i potenti del mondo ma i piccoli

22 Tutto mi egrave stato dato dal Padre mio

e nessuno saconosce chi egrave il Figlio se non il Padreneacute

chi egrave il Padre se non il Figlio

e colui al quale il Figlio lo voglia rivelareraquo

Qui al centro della preghiera (1022) la rivelazione della mutua comunione del Padre e del Figlio aperta a coloro che sono i desti-natari di questa meravigliosa novitagrave egrave il Popolo di Dio la Chiesa a cui Luca sta trasmettendo il suo Vangelo Nel rettangolo centrale il termine laquoFiglioraquo egrave agli estremi percheacute egrave il Rivelatore mentre laquoPadreraquo egrave al centro percheacute egrave lrsquoorigine di ogni realtagrave Allrsquoinizio il verbo egrave laquomi egrave stato datoraquo e ciograve egrave lrsquooggetto del laquorivelareraquo Al centro lrsquoaffermazione che laquonessuno saconosceraquo cioegrave nessuno ha fatto esperienza di questa laquocomunione divinaraquo possibile solo grazie al Figlio Notiamo inol-tre che non si parla di laquoGesugraveraquo neacute di laquoCristoraquo percheacute sono termini funzionali ma di laquoFiglioraquo che egrave titolo essenziale

23 E volgendosi ai discepoli in disparte disse ---------------------------------------------------------------- + laquoBEATI gli OCCHI + che vedono ciograve che voi vedete24 Vi dico che molti profeti e re - hanno desiderato vedere ciograve che voi vedete

ma non lo videro ascoltare ciograve che voi ascoltate ma non lrsquoascoltaronoraquo

In questo rettangolo di senso troviamo il termine laquodiscepo-liraquo che riprende laquopiccoliraquo (contrapposti laquoai profeti e ai reraquo) e il doppio confronto con i verbi laquovedere e ascoltareraquo Gesugrave dopo aver benedetto il Padre ora dichiara laquobeatiraquo i discepoli

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(Egli) valorizza lrsquoesperienza dei suoi discepoli che godono del privilegio riservato a chi vive in prima persona il tempo messianico ormai inaugura-to con le sue opere (da cui il laquovedereraquo) e le sue parole (da cui il laquosentireraquo) Gesugrave egrave il Messia che porta a compimento le promesse da una parte vrsquoegrave stato un desiderio prolungato dallrsquoaltra un compimento gratuito e inatteso regalato ai testimoni oculari2

Nel rettangolo sotto inizia la seconda tavola del trittico Il nomikograves vuole mettere alla prova Gesugrave e alla sua domanda si sente rispondere con una contro-domanda doppia nella quale Gesugrave aggiunge il laquocomeraquo legge le Scritture Il dottore della Leg-ge risponde citando il comandamento dellrsquoamore di Dio e del prossimo Gesugrave approva e lo rimanda ad attualizzarlo per vivere la comunione eterna con Dio Non soddisfatto della risposta continua a fare domande teoriche sul laquoprossimoraquo argomento molto in voga in quel tempo nelle discussioni teologiche davanti alle quali il Cristo preferisce rispondere con una parabola

Le parabole sono al centro del Vangelo e costituiscono delle vere e proprie laquopagine aperteraquo percheacute pur con il loro laquolinguaggio inadeguatoraquo desunto dalla vita quotidiana devono esprimere qualcosa di ulteriore nessun commento potragrave mai esaurirle Esse ci costringono a pensare e ripensare il nostro rapporto di fede Per un verso gettano luce e invadono la nostra vita ma per lrsquoaltro sono oscure e velano il mistero che egrave oltre sempre piugrave al di lagrave della logica umana Ogni parabola crea uno spazio percheacute lrsquoascoltatore di ogni epoca possa liberamente comprendere e aderire allrsquoinsegnamento di Gesugrave Non basta solo una lettura esegetica o filologica piuttosto le parabole esigono una intuizione drsquoinsieme percheacute Gesugrave con la frase laquoChi ha orecchi per ascoltare ascoltiraquo introduce unrsquoeccedenza un oltre che crsquoimmette su un piano diverso e piugrave profondo al di lagrave delle semplici deduzioni3

2 M Crimella op cit p 199 3 E Della Corte Oltre la parabola Salerno 2000 pp 3-4

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25 Un dottore della Legge si alzograve per tentarlo - laquoMaestro facendo che cosa erediterograve la vita eternaraquo26 Gli disse laquoNella Legge che cosa sta scritto Come vi leggiraquo27 Rispondendo disse laquoAmerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore con tutta la tua anima con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stessoraquo28 Gli disse - laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo

29 Ma quegli volendo giustificarsi disse a GesugravelaquoE chi egrave il mio prossimoraquo

30 Gesugrave riprese e disse laquoUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappograve nei briganti

Costoro lo spogliarono lo percossero

e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto31 Per caso un sacerdote scendeva per quella medesima strada e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte32 Anche un levita giunto verso quel luogo e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte ---------------------------------------------------------------33 Un Samaritano in viaggio venne verso di lui e vedendolo nrsquoebbe compassione ---------------------------------------------------------------34 Gli si fece vicino gli fasciograve le ferite versandovi olio e vino poi caricatolo sopra il suo giumento lo portograve a un albergo e si prese cura di lui (9 azioni)35 Il giorno seguente estrasse due denari e li diede allrsquoalbergatore dicendo Prenditi cura di lui e ciograve che spenderai in piugrave te lo rifonderograve quando ritorno (7 azioni)

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36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che egrave incappato nei brigantiraquo

- 37 Quegli disse laquoChi ha fatto compassione conper luiraquo- Gesugrave gli disse laquoMettiti in cammino e farsquo lo stessoraquo

La parabola raccontata da Gesugrave egrave una

perfetta lezione di catechesi 1) per il principio dottrinale che enuncia (il primato dellrsquoamore) 2) per le implicanze pratiche che suggerisce (non crsquoegrave amor di Dio senza le opere di misericordia) 3) per il metodo adottato Gesugrave accetta la discussione e intreccia un dialogo con il suo interlocutore gli fa intuire la felicitagrave da raggiungere e gli facilita il modo di ottenerla lo loda per lrsquoesattezza delle risposte lo sollecita a cercare nelle Scritture la risposta desiderata e lo incoraggia cosigrave a fare ciograve che ha capito4

Notiamo nel testo le molte ricorrenze del verbo laquofareraquo (10252837a37b) lo stesso dottore della Legge riconosce che egrave stato prossimo laquocolui che ha fatto compassioneraquo e Gesugrave gli raccomanda di laquomettersi in cammino e fare lo stessoraquo

Le azioni del sacerdote e del levita sono le medesime mentre al centro del rettangolo grande compare la figura del Samaritano certamente non accolto dai Giudei Egli compie dapprima 9 azioni e poi una volta alla laquolocandaraquo altre 7 Il particolare del laquoritornoraquo (1035) riprende senzrsquoaltro quello dellrsquouomo di nobile famiglia che parte per andare a prendere il titolo regale e poi torna chiamando a verifica i suoi servi (Lc 1915) Crsquoegrave sotto cer-tamente il Mistero pasquale adombrato Luca ricorre spesso nel suo raccontare alle prolessi e anche alle analessi Qui abbiamo unrsquoanticipazione del Mistero pasquale Inoltre la parabola che egrave una laquopagina vivaraquo ha completamente capovolto la domanda e ha fatto comprendere che crsquoegrave una trasformazione operata da Gesugrave dal piano teorico a quello pratico dalla domanda sul prossimo a essere prossimo

4 NVB p 445

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Il laquoMettiti in camminoraquo egrave ripreso in 1038 con la notazione iniziale di Gesugrave e i suoi discepoli in cammino verso Gerusalem-me Si fermano a Betania in casa di Marta e Maria

sedutasi ai piedi del Signore ascoltava la parola di lui

38 Avvenne mentre erano in cammino entrograve in un villaggio Una donna di nome Marta accolse lui39 Aveva una sorella di nome Maria

40 In quanto a Marta era presa dai molti servizi Fermatasi disse laquoSignore non ti curi che mia sorella mi lasci sola a servire Dille dunque che venga adaiutarmiraquo

41 Rispondendo il Signore le disse laquoMarta Marta tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose 42 una sola egrave necessaria+ Maria si egrave scelta la buona parte che non le saragrave toltaraquo

Marta allrsquoinizio accoglie Gesugrave ma tutto ciograve che compie verso di Lui ha il sopravvento e laquoi molti serviziraquo e le laquomolte coseraquo la distolgono dalla laquobuona parte (τὴν ἀγαθὴν μερίδα)raquo scelta da Maria laquoUna sola egrave necessariaraquo essere come Maria cioegrave come la laquobuona terraraquo (Lc 88 τὴν γῆν τὴν ἀγαθὴν) su cui attecchisce il seme della Parola laquoUna solaraquo egrave in contrapposizione con il laquomol-toraquo di Marta Lrsquoaggettivo usato dallrsquoevangelista per la laquoparteraquo egrave specifico e indica la valenza morale del significato

Maria laquoegrave seduta ai piedi del Signore e ascoltava la Parola di Luiraquo lrsquoascolto egrave determinante nel discepolato egrave la fonte di ogni azione che segue e conduce allrsquounificazione dellrsquoagire percheacute porta alla laquosola cosa necessariaraquo Questa dimensione non saragrave tolta a Maria il verbo indica lo laquostrappareraquo il laquoportar viaraquo e ricorda il seme portato via dagli uccelli (85) dalla strada cioegrave da un terreno che non egrave accogliente quindi laquonon egrave buonoraquo A guardare bene egrave Gesugrave che accoglie Maria la quale perograve ha occhi e orecchie solo per il Maestro e dimentica di seacute pende dalla

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Parola Per lei ciograve che conta davvero egrave la presenza e la Parola che Gesugrave le offre

3 Analisi esegetica

Procediamo ora allrsquoanalisi delle tre pale del trittico iniziando da Lc 1021-24 che possiamo definire come la laquorivelazione ai piccoliraquo della comunione intra-trinitaria inclusiva poicheacute aperta a coloro ai quali il Figlio la voglia rivelare

31 La rivelazione ai νήπιος (Lc 1021-24)

Questi pochi versetti rappresentano il cuore del Vangelo lucano non solo percheacute egrave un raro caso in cui Gesugrave non parla della preghiera quanto Lui stesso prega e si rivolge al Padre ma anche e soprattutto percheacute questa rivelazione egrave fatta a ogni generazione cristiana e ne costituisce la fonte e la meta Dio ha voluto manifestarsi agli laquoim-potentiraquo percheacute i laquopoveri di Yhwhraquo sono i beneficiari del Mistero del Regno di Dio La comunione intima tra Padre e Figlio che Egli rivela a chi vuole egrave lrsquoirruzione nella storia della presenza di Dio

Spesso gli studiosi affermano che lrsquoespressione laquoIn quella stessa oraraquo si riferisce al ritorno dalla missione dei 72 discepoli dimenti-cando tuttavia che il termine laquooraraquo in Luca egrave usato come in Giovan-ni5 Luca usa molto le laquoprolessi e le analessiraquo e qui anticipa e prepara lrsquolaquooraraquo decisiva del Mistero pasquale la croce rivela lrsquointimitagrave di Dio ed egrave salvezza offerta a chi accoglie nella fede questo Mistero

Il v 21 esprime il rendimento di grazie di Gesugrave in tre tempi

21a Ti ringrazio Padre Signore del cielo e della terra21b percheacute hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli21c Sigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Te

5 Il termine ὥρα ricorre in Lc 110 238 721 1021 1212394046 1331 1417 2019 22145359 2344(2x) 2433 In corsivo le citazioni piugrave notevoli che annunciano una laquoora di salvezzaraquo

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(Gesugrave) rivolge la lode a Dio chiamato Padre probabile traduzione dellrsquoaramaico abbacirc nome col quale Gesugrave esplicitava il suo rapporto filia-le intimo e familiare cosigrave originale e unico nei confronti di Dio e nello stesso tempo lo riconosce nella sua alteritagrave di Creatore laquoSignore del cielo e della terraraquo Questo profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dio [hellip] Per il contenuto il loghion egrave del tutto originale e manifesta lrsquoimpronta tipica di Gesugrave Egli non rivela segreti esoterici sulla fine del mondo a qualche eletto ma loda il Padre per aver fatto capire proprio ai poveri ai semplici lrsquoidentitagrave e lrsquoattivitagrave di Gesugrave nella storia6

Abbiamo qui un rovesciamento operato da Gesugrave rispetto al-la letteratura sapienziale e apocalittica poicheacute ora la rivelazione non egrave donata ai maggiorenti (egrave loro nascosto) bensigrave ai laquominoresraquo ai piccoli a quelli che agli occhi del mondo non contano nulla (egrave rivelato) I due verbi nascondere e rivelare sono chiaramente usati nella tradizione sapienziale e apocalittica Crsquoegrave opposizione tra i laquopiccoliraquo e i laquosaggiraquo ed egrave questa egrave lrsquooriginalitagrave annunciata dal Figlio non piugrave i saggi devono occuparsi dei semplici per farli progredire nella conoscenza della Legge Ora piuttosto laquola rive-lazione di Dio egrave data proprio ai ldquosemplicirdquo non piugrave ai saggi e in-telligenti Inoltre questi ldquosemplicirdquo rimangono tali cioegrave ignoranti della Legge anche dopo aver ricevuto la rivelazione di ldquoqueste coserdquo Essi sono introdotti in una conoscenza e in un rapporto che supera la conoscenza della Leggeraquo7 Gesugrave rivela Dio come Padre e al tempo stesso la realtagrave che Lui egrave il Figlio venuto per far accedere chi vuole in questa comunione intima Ecco percheacute Gesugrave lungo il cammino che sta facendo verso Gerusalemme per compiere il Mistero pasquale educa i suoi discepoli laquoin disparteraquo deve prepararli a continuare nel tempo della Chiesa questa missione

Il termine laquooraraquo egrave confermato dal laquosigraveraquo con cui Gesugrave afferma che laquoSigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Teraquo Egli egrave venuto proprio

6 G Rossegrave op cit p 3937 Ivi p 394

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per manifestare la Sua εὐδοκία8 il compiacimento il volere il progetto salvifico drsquoamore

Rispetto allrsquoapocalittica qui Gesugrave afferma che la Sua attivitagrave rivelatrice avviene nel presente della storia e non solo al compi-mento di essa Egrave interessante notare che in questa circostanza Gesugrave assume il ruolo che negli scritti veterotestamentari e giudaici viene attribuita alla laquoSapienzaraquo9 Proprio questo rapporto unico tra il Fi-glio e il Padre ne fanno lrsquounico mediatore e rivelatore Il v 22 inizia con il passivo laquomi egrave stato datoraquo e termina con lrsquoinfinito laquorivelareraquo

Dopo questo rendimento di grazie nei vv 23-24 abbiamo una beatitudine e una sua motivazione laquoPoi si voltograveraquo e lrsquoespres-sione molto intensa indica che a chiunque si pone alla Sua se-quela se lo vorragrave potragrave entrare in questa comunione e diventare annunciatore del Vangelo in ogni tempo Ora i laquopiccoliraquo (cioegrave i laquodiscepoliraquo di ogni tempo) possono a partire dallrsquoascolto vivere e trasmettere queste realtagrave comunicate da Gesugrave

Il cristianesimo prende qui le distanze rispetto al giudaismo e si prepa-ra alla rottura E tuttavia sostiene di realizzare la speranza di tutto il popolo drsquoIsraele rappresentato dai suoi numerosi profeti e successivamente dai suoi re Gli uni e gli altri sono concepiti non come capi ma come antenne puntate verso il cielo Non sono stati forse i profeti a ricevere oracoli e visioni e i re (si pensi a Davide e a Salomone) colmati da Dio di talenti sapienza e scienza Egrave singolare che non si parli qui degli scribi10

I discepoli sono ora al vertice della storia di attese e promesse di Dio sono beati percheacute possono sia vedere sia ascoltare due verbi che indicano chiaramente il processo del cammino di fede Egrave tempo per gli laquoultimiraquo di porsi alla sequela del Figlio di Dio egrave questo il kairograves che entra nel krogravenos e porta la lieta notizia che Gesugrave nella sinagoga di Nazaret ha annunciato

8 Il termine ricorre in Lc 214 (laquoGloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini su cui si posa il suo favoreraquo) e nel nostro testo (cfr Mt 1126 il detto parallelo)

9 Cfr Pr 81222-31 301-3 Sap 722-81 82-8 94911 Sir 16 Gb 281-2223-27

10 F Bovon op cit pp 95-96

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

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Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 26: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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(Egli) valorizza lrsquoesperienza dei suoi discepoli che godono del privilegio riservato a chi vive in prima persona il tempo messianico ormai inaugura-to con le sue opere (da cui il laquovedereraquo) e le sue parole (da cui il laquosentireraquo) Gesugrave egrave il Messia che porta a compimento le promesse da una parte vrsquoegrave stato un desiderio prolungato dallrsquoaltra un compimento gratuito e inatteso regalato ai testimoni oculari2

Nel rettangolo sotto inizia la seconda tavola del trittico Il nomikograves vuole mettere alla prova Gesugrave e alla sua domanda si sente rispondere con una contro-domanda doppia nella quale Gesugrave aggiunge il laquocomeraquo legge le Scritture Il dottore della Leg-ge risponde citando il comandamento dellrsquoamore di Dio e del prossimo Gesugrave approva e lo rimanda ad attualizzarlo per vivere la comunione eterna con Dio Non soddisfatto della risposta continua a fare domande teoriche sul laquoprossimoraquo argomento molto in voga in quel tempo nelle discussioni teologiche davanti alle quali il Cristo preferisce rispondere con una parabola

Le parabole sono al centro del Vangelo e costituiscono delle vere e proprie laquopagine aperteraquo percheacute pur con il loro laquolinguaggio inadeguatoraquo desunto dalla vita quotidiana devono esprimere qualcosa di ulteriore nessun commento potragrave mai esaurirle Esse ci costringono a pensare e ripensare il nostro rapporto di fede Per un verso gettano luce e invadono la nostra vita ma per lrsquoaltro sono oscure e velano il mistero che egrave oltre sempre piugrave al di lagrave della logica umana Ogni parabola crea uno spazio percheacute lrsquoascoltatore di ogni epoca possa liberamente comprendere e aderire allrsquoinsegnamento di Gesugrave Non basta solo una lettura esegetica o filologica piuttosto le parabole esigono una intuizione drsquoinsieme percheacute Gesugrave con la frase laquoChi ha orecchi per ascoltare ascoltiraquo introduce unrsquoeccedenza un oltre che crsquoimmette su un piano diverso e piugrave profondo al di lagrave delle semplici deduzioni3

2 M Crimella op cit p 199 3 E Della Corte Oltre la parabola Salerno 2000 pp 3-4

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25 Un dottore della Legge si alzograve per tentarlo - laquoMaestro facendo che cosa erediterograve la vita eternaraquo26 Gli disse laquoNella Legge che cosa sta scritto Come vi leggiraquo27 Rispondendo disse laquoAmerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore con tutta la tua anima con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stessoraquo28 Gli disse - laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo

29 Ma quegli volendo giustificarsi disse a GesugravelaquoE chi egrave il mio prossimoraquo

30 Gesugrave riprese e disse laquoUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappograve nei briganti

Costoro lo spogliarono lo percossero

e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto31 Per caso un sacerdote scendeva per quella medesima strada e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte32 Anche un levita giunto verso quel luogo e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte ---------------------------------------------------------------33 Un Samaritano in viaggio venne verso di lui e vedendolo nrsquoebbe compassione ---------------------------------------------------------------34 Gli si fece vicino gli fasciograve le ferite versandovi olio e vino poi caricatolo sopra il suo giumento lo portograve a un albergo e si prese cura di lui (9 azioni)35 Il giorno seguente estrasse due denari e li diede allrsquoalbergatore dicendo Prenditi cura di lui e ciograve che spenderai in piugrave te lo rifonderograve quando ritorno (7 azioni)

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36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che egrave incappato nei brigantiraquo

- 37 Quegli disse laquoChi ha fatto compassione conper luiraquo- Gesugrave gli disse laquoMettiti in cammino e farsquo lo stessoraquo

La parabola raccontata da Gesugrave egrave una

perfetta lezione di catechesi 1) per il principio dottrinale che enuncia (il primato dellrsquoamore) 2) per le implicanze pratiche che suggerisce (non crsquoegrave amor di Dio senza le opere di misericordia) 3) per il metodo adottato Gesugrave accetta la discussione e intreccia un dialogo con il suo interlocutore gli fa intuire la felicitagrave da raggiungere e gli facilita il modo di ottenerla lo loda per lrsquoesattezza delle risposte lo sollecita a cercare nelle Scritture la risposta desiderata e lo incoraggia cosigrave a fare ciograve che ha capito4

Notiamo nel testo le molte ricorrenze del verbo laquofareraquo (10252837a37b) lo stesso dottore della Legge riconosce che egrave stato prossimo laquocolui che ha fatto compassioneraquo e Gesugrave gli raccomanda di laquomettersi in cammino e fare lo stessoraquo

Le azioni del sacerdote e del levita sono le medesime mentre al centro del rettangolo grande compare la figura del Samaritano certamente non accolto dai Giudei Egli compie dapprima 9 azioni e poi una volta alla laquolocandaraquo altre 7 Il particolare del laquoritornoraquo (1035) riprende senzrsquoaltro quello dellrsquouomo di nobile famiglia che parte per andare a prendere il titolo regale e poi torna chiamando a verifica i suoi servi (Lc 1915) Crsquoegrave sotto cer-tamente il Mistero pasquale adombrato Luca ricorre spesso nel suo raccontare alle prolessi e anche alle analessi Qui abbiamo unrsquoanticipazione del Mistero pasquale Inoltre la parabola che egrave una laquopagina vivaraquo ha completamente capovolto la domanda e ha fatto comprendere che crsquoegrave una trasformazione operata da Gesugrave dal piano teorico a quello pratico dalla domanda sul prossimo a essere prossimo

4 NVB p 445

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Il laquoMettiti in camminoraquo egrave ripreso in 1038 con la notazione iniziale di Gesugrave e i suoi discepoli in cammino verso Gerusalem-me Si fermano a Betania in casa di Marta e Maria

sedutasi ai piedi del Signore ascoltava la parola di lui

38 Avvenne mentre erano in cammino entrograve in un villaggio Una donna di nome Marta accolse lui39 Aveva una sorella di nome Maria

40 In quanto a Marta era presa dai molti servizi Fermatasi disse laquoSignore non ti curi che mia sorella mi lasci sola a servire Dille dunque che venga adaiutarmiraquo

41 Rispondendo il Signore le disse laquoMarta Marta tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose 42 una sola egrave necessaria+ Maria si egrave scelta la buona parte che non le saragrave toltaraquo

Marta allrsquoinizio accoglie Gesugrave ma tutto ciograve che compie verso di Lui ha il sopravvento e laquoi molti serviziraquo e le laquomolte coseraquo la distolgono dalla laquobuona parte (τὴν ἀγαθὴν μερίδα)raquo scelta da Maria laquoUna sola egrave necessariaraquo essere come Maria cioegrave come la laquobuona terraraquo (Lc 88 τὴν γῆν τὴν ἀγαθὴν) su cui attecchisce il seme della Parola laquoUna solaraquo egrave in contrapposizione con il laquomol-toraquo di Marta Lrsquoaggettivo usato dallrsquoevangelista per la laquoparteraquo egrave specifico e indica la valenza morale del significato

Maria laquoegrave seduta ai piedi del Signore e ascoltava la Parola di Luiraquo lrsquoascolto egrave determinante nel discepolato egrave la fonte di ogni azione che segue e conduce allrsquounificazione dellrsquoagire percheacute porta alla laquosola cosa necessariaraquo Questa dimensione non saragrave tolta a Maria il verbo indica lo laquostrappareraquo il laquoportar viaraquo e ricorda il seme portato via dagli uccelli (85) dalla strada cioegrave da un terreno che non egrave accogliente quindi laquonon egrave buonoraquo A guardare bene egrave Gesugrave che accoglie Maria la quale perograve ha occhi e orecchie solo per il Maestro e dimentica di seacute pende dalla

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Parola Per lei ciograve che conta davvero egrave la presenza e la Parola che Gesugrave le offre

3 Analisi esegetica

Procediamo ora allrsquoanalisi delle tre pale del trittico iniziando da Lc 1021-24 che possiamo definire come la laquorivelazione ai piccoliraquo della comunione intra-trinitaria inclusiva poicheacute aperta a coloro ai quali il Figlio la voglia rivelare

31 La rivelazione ai νήπιος (Lc 1021-24)

Questi pochi versetti rappresentano il cuore del Vangelo lucano non solo percheacute egrave un raro caso in cui Gesugrave non parla della preghiera quanto Lui stesso prega e si rivolge al Padre ma anche e soprattutto percheacute questa rivelazione egrave fatta a ogni generazione cristiana e ne costituisce la fonte e la meta Dio ha voluto manifestarsi agli laquoim-potentiraquo percheacute i laquopoveri di Yhwhraquo sono i beneficiari del Mistero del Regno di Dio La comunione intima tra Padre e Figlio che Egli rivela a chi vuole egrave lrsquoirruzione nella storia della presenza di Dio

Spesso gli studiosi affermano che lrsquoespressione laquoIn quella stessa oraraquo si riferisce al ritorno dalla missione dei 72 discepoli dimenti-cando tuttavia che il termine laquooraraquo in Luca egrave usato come in Giovan-ni5 Luca usa molto le laquoprolessi e le analessiraquo e qui anticipa e prepara lrsquolaquooraraquo decisiva del Mistero pasquale la croce rivela lrsquointimitagrave di Dio ed egrave salvezza offerta a chi accoglie nella fede questo Mistero

Il v 21 esprime il rendimento di grazie di Gesugrave in tre tempi

21a Ti ringrazio Padre Signore del cielo e della terra21b percheacute hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli21c Sigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Te

5 Il termine ὥρα ricorre in Lc 110 238 721 1021 1212394046 1331 1417 2019 22145359 2344(2x) 2433 In corsivo le citazioni piugrave notevoli che annunciano una laquoora di salvezzaraquo

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(Gesugrave) rivolge la lode a Dio chiamato Padre probabile traduzione dellrsquoaramaico abbacirc nome col quale Gesugrave esplicitava il suo rapporto filia-le intimo e familiare cosigrave originale e unico nei confronti di Dio e nello stesso tempo lo riconosce nella sua alteritagrave di Creatore laquoSignore del cielo e della terraraquo Questo profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dio [hellip] Per il contenuto il loghion egrave del tutto originale e manifesta lrsquoimpronta tipica di Gesugrave Egli non rivela segreti esoterici sulla fine del mondo a qualche eletto ma loda il Padre per aver fatto capire proprio ai poveri ai semplici lrsquoidentitagrave e lrsquoattivitagrave di Gesugrave nella storia6

Abbiamo qui un rovesciamento operato da Gesugrave rispetto al-la letteratura sapienziale e apocalittica poicheacute ora la rivelazione non egrave donata ai maggiorenti (egrave loro nascosto) bensigrave ai laquominoresraquo ai piccoli a quelli che agli occhi del mondo non contano nulla (egrave rivelato) I due verbi nascondere e rivelare sono chiaramente usati nella tradizione sapienziale e apocalittica Crsquoegrave opposizione tra i laquopiccoliraquo e i laquosaggiraquo ed egrave questa egrave lrsquooriginalitagrave annunciata dal Figlio non piugrave i saggi devono occuparsi dei semplici per farli progredire nella conoscenza della Legge Ora piuttosto laquola rive-lazione di Dio egrave data proprio ai ldquosemplicirdquo non piugrave ai saggi e in-telligenti Inoltre questi ldquosemplicirdquo rimangono tali cioegrave ignoranti della Legge anche dopo aver ricevuto la rivelazione di ldquoqueste coserdquo Essi sono introdotti in una conoscenza e in un rapporto che supera la conoscenza della Leggeraquo7 Gesugrave rivela Dio come Padre e al tempo stesso la realtagrave che Lui egrave il Figlio venuto per far accedere chi vuole in questa comunione intima Ecco percheacute Gesugrave lungo il cammino che sta facendo verso Gerusalemme per compiere il Mistero pasquale educa i suoi discepoli laquoin disparteraquo deve prepararli a continuare nel tempo della Chiesa questa missione

Il termine laquooraraquo egrave confermato dal laquosigraveraquo con cui Gesugrave afferma che laquoSigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Teraquo Egli egrave venuto proprio

6 G Rossegrave op cit p 3937 Ivi p 394

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per manifestare la Sua εὐδοκία8 il compiacimento il volere il progetto salvifico drsquoamore

Rispetto allrsquoapocalittica qui Gesugrave afferma che la Sua attivitagrave rivelatrice avviene nel presente della storia e non solo al compi-mento di essa Egrave interessante notare che in questa circostanza Gesugrave assume il ruolo che negli scritti veterotestamentari e giudaici viene attribuita alla laquoSapienzaraquo9 Proprio questo rapporto unico tra il Fi-glio e il Padre ne fanno lrsquounico mediatore e rivelatore Il v 22 inizia con il passivo laquomi egrave stato datoraquo e termina con lrsquoinfinito laquorivelareraquo

Dopo questo rendimento di grazie nei vv 23-24 abbiamo una beatitudine e una sua motivazione laquoPoi si voltograveraquo e lrsquoespres-sione molto intensa indica che a chiunque si pone alla Sua se-quela se lo vorragrave potragrave entrare in questa comunione e diventare annunciatore del Vangelo in ogni tempo Ora i laquopiccoliraquo (cioegrave i laquodiscepoliraquo di ogni tempo) possono a partire dallrsquoascolto vivere e trasmettere queste realtagrave comunicate da Gesugrave

Il cristianesimo prende qui le distanze rispetto al giudaismo e si prepa-ra alla rottura E tuttavia sostiene di realizzare la speranza di tutto il popolo drsquoIsraele rappresentato dai suoi numerosi profeti e successivamente dai suoi re Gli uni e gli altri sono concepiti non come capi ma come antenne puntate verso il cielo Non sono stati forse i profeti a ricevere oracoli e visioni e i re (si pensi a Davide e a Salomone) colmati da Dio di talenti sapienza e scienza Egrave singolare che non si parli qui degli scribi10

I discepoli sono ora al vertice della storia di attese e promesse di Dio sono beati percheacute possono sia vedere sia ascoltare due verbi che indicano chiaramente il processo del cammino di fede Egrave tempo per gli laquoultimiraquo di porsi alla sequela del Figlio di Dio egrave questo il kairograves che entra nel krogravenos e porta la lieta notizia che Gesugrave nella sinagoga di Nazaret ha annunciato

8 Il termine ricorre in Lc 214 (laquoGloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini su cui si posa il suo favoreraquo) e nel nostro testo (cfr Mt 1126 il detto parallelo)

9 Cfr Pr 81222-31 301-3 Sap 722-81 82-8 94911 Sir 16 Gb 281-2223-27

10 F Bovon op cit pp 95-96

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

wwwrubbettinoprintit

Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 27: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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25 Un dottore della Legge si alzograve per tentarlo - laquoMaestro facendo che cosa erediterograve la vita eternaraquo26 Gli disse laquoNella Legge che cosa sta scritto Come vi leggiraquo27 Rispondendo disse laquoAmerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore con tutta la tua anima con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stessoraquo28 Gli disse - laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo

29 Ma quegli volendo giustificarsi disse a GesugravelaquoE chi egrave il mio prossimoraquo

30 Gesugrave riprese e disse laquoUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappograve nei briganti

Costoro lo spogliarono lo percossero

e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto31 Per caso un sacerdote scendeva per quella medesima strada e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte32 Anche un levita giunto verso quel luogo e vedendolo se-ne-andograve-dallrsquoaltra-parte ---------------------------------------------------------------33 Un Samaritano in viaggio venne verso di lui e vedendolo nrsquoebbe compassione ---------------------------------------------------------------34 Gli si fece vicino gli fasciograve le ferite versandovi olio e vino poi caricatolo sopra il suo giumento lo portograve a un albergo e si prese cura di lui (9 azioni)35 Il giorno seguente estrasse due denari e li diede allrsquoalbergatore dicendo Prenditi cura di lui e ciograve che spenderai in piugrave te lo rifonderograve quando ritorno (7 azioni)

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36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che egrave incappato nei brigantiraquo

- 37 Quegli disse laquoChi ha fatto compassione conper luiraquo- Gesugrave gli disse laquoMettiti in cammino e farsquo lo stessoraquo

La parabola raccontata da Gesugrave egrave una

perfetta lezione di catechesi 1) per il principio dottrinale che enuncia (il primato dellrsquoamore) 2) per le implicanze pratiche che suggerisce (non crsquoegrave amor di Dio senza le opere di misericordia) 3) per il metodo adottato Gesugrave accetta la discussione e intreccia un dialogo con il suo interlocutore gli fa intuire la felicitagrave da raggiungere e gli facilita il modo di ottenerla lo loda per lrsquoesattezza delle risposte lo sollecita a cercare nelle Scritture la risposta desiderata e lo incoraggia cosigrave a fare ciograve che ha capito4

Notiamo nel testo le molte ricorrenze del verbo laquofareraquo (10252837a37b) lo stesso dottore della Legge riconosce che egrave stato prossimo laquocolui che ha fatto compassioneraquo e Gesugrave gli raccomanda di laquomettersi in cammino e fare lo stessoraquo

Le azioni del sacerdote e del levita sono le medesime mentre al centro del rettangolo grande compare la figura del Samaritano certamente non accolto dai Giudei Egli compie dapprima 9 azioni e poi una volta alla laquolocandaraquo altre 7 Il particolare del laquoritornoraquo (1035) riprende senzrsquoaltro quello dellrsquouomo di nobile famiglia che parte per andare a prendere il titolo regale e poi torna chiamando a verifica i suoi servi (Lc 1915) Crsquoegrave sotto cer-tamente il Mistero pasquale adombrato Luca ricorre spesso nel suo raccontare alle prolessi e anche alle analessi Qui abbiamo unrsquoanticipazione del Mistero pasquale Inoltre la parabola che egrave una laquopagina vivaraquo ha completamente capovolto la domanda e ha fatto comprendere che crsquoegrave una trasformazione operata da Gesugrave dal piano teorico a quello pratico dalla domanda sul prossimo a essere prossimo

4 NVB p 445

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Il laquoMettiti in camminoraquo egrave ripreso in 1038 con la notazione iniziale di Gesugrave e i suoi discepoli in cammino verso Gerusalem-me Si fermano a Betania in casa di Marta e Maria

sedutasi ai piedi del Signore ascoltava la parola di lui

38 Avvenne mentre erano in cammino entrograve in un villaggio Una donna di nome Marta accolse lui39 Aveva una sorella di nome Maria

40 In quanto a Marta era presa dai molti servizi Fermatasi disse laquoSignore non ti curi che mia sorella mi lasci sola a servire Dille dunque che venga adaiutarmiraquo

41 Rispondendo il Signore le disse laquoMarta Marta tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose 42 una sola egrave necessaria+ Maria si egrave scelta la buona parte che non le saragrave toltaraquo

Marta allrsquoinizio accoglie Gesugrave ma tutto ciograve che compie verso di Lui ha il sopravvento e laquoi molti serviziraquo e le laquomolte coseraquo la distolgono dalla laquobuona parte (τὴν ἀγαθὴν μερίδα)raquo scelta da Maria laquoUna sola egrave necessariaraquo essere come Maria cioegrave come la laquobuona terraraquo (Lc 88 τὴν γῆν τὴν ἀγαθὴν) su cui attecchisce il seme della Parola laquoUna solaraquo egrave in contrapposizione con il laquomol-toraquo di Marta Lrsquoaggettivo usato dallrsquoevangelista per la laquoparteraquo egrave specifico e indica la valenza morale del significato

Maria laquoegrave seduta ai piedi del Signore e ascoltava la Parola di Luiraquo lrsquoascolto egrave determinante nel discepolato egrave la fonte di ogni azione che segue e conduce allrsquounificazione dellrsquoagire percheacute porta alla laquosola cosa necessariaraquo Questa dimensione non saragrave tolta a Maria il verbo indica lo laquostrappareraquo il laquoportar viaraquo e ricorda il seme portato via dagli uccelli (85) dalla strada cioegrave da un terreno che non egrave accogliente quindi laquonon egrave buonoraquo A guardare bene egrave Gesugrave che accoglie Maria la quale perograve ha occhi e orecchie solo per il Maestro e dimentica di seacute pende dalla

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Parola Per lei ciograve che conta davvero egrave la presenza e la Parola che Gesugrave le offre

3 Analisi esegetica

Procediamo ora allrsquoanalisi delle tre pale del trittico iniziando da Lc 1021-24 che possiamo definire come la laquorivelazione ai piccoliraquo della comunione intra-trinitaria inclusiva poicheacute aperta a coloro ai quali il Figlio la voglia rivelare

31 La rivelazione ai νήπιος (Lc 1021-24)

Questi pochi versetti rappresentano il cuore del Vangelo lucano non solo percheacute egrave un raro caso in cui Gesugrave non parla della preghiera quanto Lui stesso prega e si rivolge al Padre ma anche e soprattutto percheacute questa rivelazione egrave fatta a ogni generazione cristiana e ne costituisce la fonte e la meta Dio ha voluto manifestarsi agli laquoim-potentiraquo percheacute i laquopoveri di Yhwhraquo sono i beneficiari del Mistero del Regno di Dio La comunione intima tra Padre e Figlio che Egli rivela a chi vuole egrave lrsquoirruzione nella storia della presenza di Dio

Spesso gli studiosi affermano che lrsquoespressione laquoIn quella stessa oraraquo si riferisce al ritorno dalla missione dei 72 discepoli dimenti-cando tuttavia che il termine laquooraraquo in Luca egrave usato come in Giovan-ni5 Luca usa molto le laquoprolessi e le analessiraquo e qui anticipa e prepara lrsquolaquooraraquo decisiva del Mistero pasquale la croce rivela lrsquointimitagrave di Dio ed egrave salvezza offerta a chi accoglie nella fede questo Mistero

Il v 21 esprime il rendimento di grazie di Gesugrave in tre tempi

21a Ti ringrazio Padre Signore del cielo e della terra21b percheacute hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli21c Sigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Te

5 Il termine ὥρα ricorre in Lc 110 238 721 1021 1212394046 1331 1417 2019 22145359 2344(2x) 2433 In corsivo le citazioni piugrave notevoli che annunciano una laquoora di salvezzaraquo

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(Gesugrave) rivolge la lode a Dio chiamato Padre probabile traduzione dellrsquoaramaico abbacirc nome col quale Gesugrave esplicitava il suo rapporto filia-le intimo e familiare cosigrave originale e unico nei confronti di Dio e nello stesso tempo lo riconosce nella sua alteritagrave di Creatore laquoSignore del cielo e della terraraquo Questo profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dio [hellip] Per il contenuto il loghion egrave del tutto originale e manifesta lrsquoimpronta tipica di Gesugrave Egli non rivela segreti esoterici sulla fine del mondo a qualche eletto ma loda il Padre per aver fatto capire proprio ai poveri ai semplici lrsquoidentitagrave e lrsquoattivitagrave di Gesugrave nella storia6

Abbiamo qui un rovesciamento operato da Gesugrave rispetto al-la letteratura sapienziale e apocalittica poicheacute ora la rivelazione non egrave donata ai maggiorenti (egrave loro nascosto) bensigrave ai laquominoresraquo ai piccoli a quelli che agli occhi del mondo non contano nulla (egrave rivelato) I due verbi nascondere e rivelare sono chiaramente usati nella tradizione sapienziale e apocalittica Crsquoegrave opposizione tra i laquopiccoliraquo e i laquosaggiraquo ed egrave questa egrave lrsquooriginalitagrave annunciata dal Figlio non piugrave i saggi devono occuparsi dei semplici per farli progredire nella conoscenza della Legge Ora piuttosto laquola rive-lazione di Dio egrave data proprio ai ldquosemplicirdquo non piugrave ai saggi e in-telligenti Inoltre questi ldquosemplicirdquo rimangono tali cioegrave ignoranti della Legge anche dopo aver ricevuto la rivelazione di ldquoqueste coserdquo Essi sono introdotti in una conoscenza e in un rapporto che supera la conoscenza della Leggeraquo7 Gesugrave rivela Dio come Padre e al tempo stesso la realtagrave che Lui egrave il Figlio venuto per far accedere chi vuole in questa comunione intima Ecco percheacute Gesugrave lungo il cammino che sta facendo verso Gerusalemme per compiere il Mistero pasquale educa i suoi discepoli laquoin disparteraquo deve prepararli a continuare nel tempo della Chiesa questa missione

Il termine laquooraraquo egrave confermato dal laquosigraveraquo con cui Gesugrave afferma che laquoSigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Teraquo Egli egrave venuto proprio

6 G Rossegrave op cit p 3937 Ivi p 394

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per manifestare la Sua εὐδοκία8 il compiacimento il volere il progetto salvifico drsquoamore

Rispetto allrsquoapocalittica qui Gesugrave afferma che la Sua attivitagrave rivelatrice avviene nel presente della storia e non solo al compi-mento di essa Egrave interessante notare che in questa circostanza Gesugrave assume il ruolo che negli scritti veterotestamentari e giudaici viene attribuita alla laquoSapienzaraquo9 Proprio questo rapporto unico tra il Fi-glio e il Padre ne fanno lrsquounico mediatore e rivelatore Il v 22 inizia con il passivo laquomi egrave stato datoraquo e termina con lrsquoinfinito laquorivelareraquo

Dopo questo rendimento di grazie nei vv 23-24 abbiamo una beatitudine e una sua motivazione laquoPoi si voltograveraquo e lrsquoespres-sione molto intensa indica che a chiunque si pone alla Sua se-quela se lo vorragrave potragrave entrare in questa comunione e diventare annunciatore del Vangelo in ogni tempo Ora i laquopiccoliraquo (cioegrave i laquodiscepoliraquo di ogni tempo) possono a partire dallrsquoascolto vivere e trasmettere queste realtagrave comunicate da Gesugrave

Il cristianesimo prende qui le distanze rispetto al giudaismo e si prepa-ra alla rottura E tuttavia sostiene di realizzare la speranza di tutto il popolo drsquoIsraele rappresentato dai suoi numerosi profeti e successivamente dai suoi re Gli uni e gli altri sono concepiti non come capi ma come antenne puntate verso il cielo Non sono stati forse i profeti a ricevere oracoli e visioni e i re (si pensi a Davide e a Salomone) colmati da Dio di talenti sapienza e scienza Egrave singolare che non si parli qui degli scribi10

I discepoli sono ora al vertice della storia di attese e promesse di Dio sono beati percheacute possono sia vedere sia ascoltare due verbi che indicano chiaramente il processo del cammino di fede Egrave tempo per gli laquoultimiraquo di porsi alla sequela del Figlio di Dio egrave questo il kairograves che entra nel krogravenos e porta la lieta notizia che Gesugrave nella sinagoga di Nazaret ha annunciato

8 Il termine ricorre in Lc 214 (laquoGloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini su cui si posa il suo favoreraquo) e nel nostro testo (cfr Mt 1126 il detto parallelo)

9 Cfr Pr 81222-31 301-3 Sap 722-81 82-8 94911 Sir 16 Gb 281-2223-27

10 F Bovon op cit pp 95-96

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

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Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 28: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che egrave incappato nei brigantiraquo

- 37 Quegli disse laquoChi ha fatto compassione conper luiraquo- Gesugrave gli disse laquoMettiti in cammino e farsquo lo stessoraquo

La parabola raccontata da Gesugrave egrave una

perfetta lezione di catechesi 1) per il principio dottrinale che enuncia (il primato dellrsquoamore) 2) per le implicanze pratiche che suggerisce (non crsquoegrave amor di Dio senza le opere di misericordia) 3) per il metodo adottato Gesugrave accetta la discussione e intreccia un dialogo con il suo interlocutore gli fa intuire la felicitagrave da raggiungere e gli facilita il modo di ottenerla lo loda per lrsquoesattezza delle risposte lo sollecita a cercare nelle Scritture la risposta desiderata e lo incoraggia cosigrave a fare ciograve che ha capito4

Notiamo nel testo le molte ricorrenze del verbo laquofareraquo (10252837a37b) lo stesso dottore della Legge riconosce che egrave stato prossimo laquocolui che ha fatto compassioneraquo e Gesugrave gli raccomanda di laquomettersi in cammino e fare lo stessoraquo

Le azioni del sacerdote e del levita sono le medesime mentre al centro del rettangolo grande compare la figura del Samaritano certamente non accolto dai Giudei Egli compie dapprima 9 azioni e poi una volta alla laquolocandaraquo altre 7 Il particolare del laquoritornoraquo (1035) riprende senzrsquoaltro quello dellrsquouomo di nobile famiglia che parte per andare a prendere il titolo regale e poi torna chiamando a verifica i suoi servi (Lc 1915) Crsquoegrave sotto cer-tamente il Mistero pasquale adombrato Luca ricorre spesso nel suo raccontare alle prolessi e anche alle analessi Qui abbiamo unrsquoanticipazione del Mistero pasquale Inoltre la parabola che egrave una laquopagina vivaraquo ha completamente capovolto la domanda e ha fatto comprendere che crsquoegrave una trasformazione operata da Gesugrave dal piano teorico a quello pratico dalla domanda sul prossimo a essere prossimo

4 NVB p 445

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Il laquoMettiti in camminoraquo egrave ripreso in 1038 con la notazione iniziale di Gesugrave e i suoi discepoli in cammino verso Gerusalem-me Si fermano a Betania in casa di Marta e Maria

sedutasi ai piedi del Signore ascoltava la parola di lui

38 Avvenne mentre erano in cammino entrograve in un villaggio Una donna di nome Marta accolse lui39 Aveva una sorella di nome Maria

40 In quanto a Marta era presa dai molti servizi Fermatasi disse laquoSignore non ti curi che mia sorella mi lasci sola a servire Dille dunque che venga adaiutarmiraquo

41 Rispondendo il Signore le disse laquoMarta Marta tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose 42 una sola egrave necessaria+ Maria si egrave scelta la buona parte che non le saragrave toltaraquo

Marta allrsquoinizio accoglie Gesugrave ma tutto ciograve che compie verso di Lui ha il sopravvento e laquoi molti serviziraquo e le laquomolte coseraquo la distolgono dalla laquobuona parte (τὴν ἀγαθὴν μερίδα)raquo scelta da Maria laquoUna sola egrave necessariaraquo essere come Maria cioegrave come la laquobuona terraraquo (Lc 88 τὴν γῆν τὴν ἀγαθὴν) su cui attecchisce il seme della Parola laquoUna solaraquo egrave in contrapposizione con il laquomol-toraquo di Marta Lrsquoaggettivo usato dallrsquoevangelista per la laquoparteraquo egrave specifico e indica la valenza morale del significato

Maria laquoegrave seduta ai piedi del Signore e ascoltava la Parola di Luiraquo lrsquoascolto egrave determinante nel discepolato egrave la fonte di ogni azione che segue e conduce allrsquounificazione dellrsquoagire percheacute porta alla laquosola cosa necessariaraquo Questa dimensione non saragrave tolta a Maria il verbo indica lo laquostrappareraquo il laquoportar viaraquo e ricorda il seme portato via dagli uccelli (85) dalla strada cioegrave da un terreno che non egrave accogliente quindi laquonon egrave buonoraquo A guardare bene egrave Gesugrave che accoglie Maria la quale perograve ha occhi e orecchie solo per il Maestro e dimentica di seacute pende dalla

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Parola Per lei ciograve che conta davvero egrave la presenza e la Parola che Gesugrave le offre

3 Analisi esegetica

Procediamo ora allrsquoanalisi delle tre pale del trittico iniziando da Lc 1021-24 che possiamo definire come la laquorivelazione ai piccoliraquo della comunione intra-trinitaria inclusiva poicheacute aperta a coloro ai quali il Figlio la voglia rivelare

31 La rivelazione ai νήπιος (Lc 1021-24)

Questi pochi versetti rappresentano il cuore del Vangelo lucano non solo percheacute egrave un raro caso in cui Gesugrave non parla della preghiera quanto Lui stesso prega e si rivolge al Padre ma anche e soprattutto percheacute questa rivelazione egrave fatta a ogni generazione cristiana e ne costituisce la fonte e la meta Dio ha voluto manifestarsi agli laquoim-potentiraquo percheacute i laquopoveri di Yhwhraquo sono i beneficiari del Mistero del Regno di Dio La comunione intima tra Padre e Figlio che Egli rivela a chi vuole egrave lrsquoirruzione nella storia della presenza di Dio

Spesso gli studiosi affermano che lrsquoespressione laquoIn quella stessa oraraquo si riferisce al ritorno dalla missione dei 72 discepoli dimenti-cando tuttavia che il termine laquooraraquo in Luca egrave usato come in Giovan-ni5 Luca usa molto le laquoprolessi e le analessiraquo e qui anticipa e prepara lrsquolaquooraraquo decisiva del Mistero pasquale la croce rivela lrsquointimitagrave di Dio ed egrave salvezza offerta a chi accoglie nella fede questo Mistero

Il v 21 esprime il rendimento di grazie di Gesugrave in tre tempi

21a Ti ringrazio Padre Signore del cielo e della terra21b percheacute hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli21c Sigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Te

5 Il termine ὥρα ricorre in Lc 110 238 721 1021 1212394046 1331 1417 2019 22145359 2344(2x) 2433 In corsivo le citazioni piugrave notevoli che annunciano una laquoora di salvezzaraquo

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(Gesugrave) rivolge la lode a Dio chiamato Padre probabile traduzione dellrsquoaramaico abbacirc nome col quale Gesugrave esplicitava il suo rapporto filia-le intimo e familiare cosigrave originale e unico nei confronti di Dio e nello stesso tempo lo riconosce nella sua alteritagrave di Creatore laquoSignore del cielo e della terraraquo Questo profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dio [hellip] Per il contenuto il loghion egrave del tutto originale e manifesta lrsquoimpronta tipica di Gesugrave Egli non rivela segreti esoterici sulla fine del mondo a qualche eletto ma loda il Padre per aver fatto capire proprio ai poveri ai semplici lrsquoidentitagrave e lrsquoattivitagrave di Gesugrave nella storia6

Abbiamo qui un rovesciamento operato da Gesugrave rispetto al-la letteratura sapienziale e apocalittica poicheacute ora la rivelazione non egrave donata ai maggiorenti (egrave loro nascosto) bensigrave ai laquominoresraquo ai piccoli a quelli che agli occhi del mondo non contano nulla (egrave rivelato) I due verbi nascondere e rivelare sono chiaramente usati nella tradizione sapienziale e apocalittica Crsquoegrave opposizione tra i laquopiccoliraquo e i laquosaggiraquo ed egrave questa egrave lrsquooriginalitagrave annunciata dal Figlio non piugrave i saggi devono occuparsi dei semplici per farli progredire nella conoscenza della Legge Ora piuttosto laquola rive-lazione di Dio egrave data proprio ai ldquosemplicirdquo non piugrave ai saggi e in-telligenti Inoltre questi ldquosemplicirdquo rimangono tali cioegrave ignoranti della Legge anche dopo aver ricevuto la rivelazione di ldquoqueste coserdquo Essi sono introdotti in una conoscenza e in un rapporto che supera la conoscenza della Leggeraquo7 Gesugrave rivela Dio come Padre e al tempo stesso la realtagrave che Lui egrave il Figlio venuto per far accedere chi vuole in questa comunione intima Ecco percheacute Gesugrave lungo il cammino che sta facendo verso Gerusalemme per compiere il Mistero pasquale educa i suoi discepoli laquoin disparteraquo deve prepararli a continuare nel tempo della Chiesa questa missione

Il termine laquooraraquo egrave confermato dal laquosigraveraquo con cui Gesugrave afferma che laquoSigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Teraquo Egli egrave venuto proprio

6 G Rossegrave op cit p 3937 Ivi p 394

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per manifestare la Sua εὐδοκία8 il compiacimento il volere il progetto salvifico drsquoamore

Rispetto allrsquoapocalittica qui Gesugrave afferma che la Sua attivitagrave rivelatrice avviene nel presente della storia e non solo al compi-mento di essa Egrave interessante notare che in questa circostanza Gesugrave assume il ruolo che negli scritti veterotestamentari e giudaici viene attribuita alla laquoSapienzaraquo9 Proprio questo rapporto unico tra il Fi-glio e il Padre ne fanno lrsquounico mediatore e rivelatore Il v 22 inizia con il passivo laquomi egrave stato datoraquo e termina con lrsquoinfinito laquorivelareraquo

Dopo questo rendimento di grazie nei vv 23-24 abbiamo una beatitudine e una sua motivazione laquoPoi si voltograveraquo e lrsquoespres-sione molto intensa indica che a chiunque si pone alla Sua se-quela se lo vorragrave potragrave entrare in questa comunione e diventare annunciatore del Vangelo in ogni tempo Ora i laquopiccoliraquo (cioegrave i laquodiscepoliraquo di ogni tempo) possono a partire dallrsquoascolto vivere e trasmettere queste realtagrave comunicate da Gesugrave

Il cristianesimo prende qui le distanze rispetto al giudaismo e si prepa-ra alla rottura E tuttavia sostiene di realizzare la speranza di tutto il popolo drsquoIsraele rappresentato dai suoi numerosi profeti e successivamente dai suoi re Gli uni e gli altri sono concepiti non come capi ma come antenne puntate verso il cielo Non sono stati forse i profeti a ricevere oracoli e visioni e i re (si pensi a Davide e a Salomone) colmati da Dio di talenti sapienza e scienza Egrave singolare che non si parli qui degli scribi10

I discepoli sono ora al vertice della storia di attese e promesse di Dio sono beati percheacute possono sia vedere sia ascoltare due verbi che indicano chiaramente il processo del cammino di fede Egrave tempo per gli laquoultimiraquo di porsi alla sequela del Figlio di Dio egrave questo il kairograves che entra nel krogravenos e porta la lieta notizia che Gesugrave nella sinagoga di Nazaret ha annunciato

8 Il termine ricorre in Lc 214 (laquoGloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini su cui si posa il suo favoreraquo) e nel nostro testo (cfr Mt 1126 il detto parallelo)

9 Cfr Pr 81222-31 301-3 Sap 722-81 82-8 94911 Sir 16 Gb 281-2223-27

10 F Bovon op cit pp 95-96

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

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Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 29: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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Il laquoMettiti in camminoraquo egrave ripreso in 1038 con la notazione iniziale di Gesugrave e i suoi discepoli in cammino verso Gerusalem-me Si fermano a Betania in casa di Marta e Maria

sedutasi ai piedi del Signore ascoltava la parola di lui

38 Avvenne mentre erano in cammino entrograve in un villaggio Una donna di nome Marta accolse lui39 Aveva una sorella di nome Maria

40 In quanto a Marta era presa dai molti servizi Fermatasi disse laquoSignore non ti curi che mia sorella mi lasci sola a servire Dille dunque che venga adaiutarmiraquo

41 Rispondendo il Signore le disse laquoMarta Marta tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose 42 una sola egrave necessaria+ Maria si egrave scelta la buona parte che non le saragrave toltaraquo

Marta allrsquoinizio accoglie Gesugrave ma tutto ciograve che compie verso di Lui ha il sopravvento e laquoi molti serviziraquo e le laquomolte coseraquo la distolgono dalla laquobuona parte (τὴν ἀγαθὴν μερίδα)raquo scelta da Maria laquoUna sola egrave necessariaraquo essere come Maria cioegrave come la laquobuona terraraquo (Lc 88 τὴν γῆν τὴν ἀγαθὴν) su cui attecchisce il seme della Parola laquoUna solaraquo egrave in contrapposizione con il laquomol-toraquo di Marta Lrsquoaggettivo usato dallrsquoevangelista per la laquoparteraquo egrave specifico e indica la valenza morale del significato

Maria laquoegrave seduta ai piedi del Signore e ascoltava la Parola di Luiraquo lrsquoascolto egrave determinante nel discepolato egrave la fonte di ogni azione che segue e conduce allrsquounificazione dellrsquoagire percheacute porta alla laquosola cosa necessariaraquo Questa dimensione non saragrave tolta a Maria il verbo indica lo laquostrappareraquo il laquoportar viaraquo e ricorda il seme portato via dagli uccelli (85) dalla strada cioegrave da un terreno che non egrave accogliente quindi laquonon egrave buonoraquo A guardare bene egrave Gesugrave che accoglie Maria la quale perograve ha occhi e orecchie solo per il Maestro e dimentica di seacute pende dalla

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Parola Per lei ciograve che conta davvero egrave la presenza e la Parola che Gesugrave le offre

3 Analisi esegetica

Procediamo ora allrsquoanalisi delle tre pale del trittico iniziando da Lc 1021-24 che possiamo definire come la laquorivelazione ai piccoliraquo della comunione intra-trinitaria inclusiva poicheacute aperta a coloro ai quali il Figlio la voglia rivelare

31 La rivelazione ai νήπιος (Lc 1021-24)

Questi pochi versetti rappresentano il cuore del Vangelo lucano non solo percheacute egrave un raro caso in cui Gesugrave non parla della preghiera quanto Lui stesso prega e si rivolge al Padre ma anche e soprattutto percheacute questa rivelazione egrave fatta a ogni generazione cristiana e ne costituisce la fonte e la meta Dio ha voluto manifestarsi agli laquoim-potentiraquo percheacute i laquopoveri di Yhwhraquo sono i beneficiari del Mistero del Regno di Dio La comunione intima tra Padre e Figlio che Egli rivela a chi vuole egrave lrsquoirruzione nella storia della presenza di Dio

Spesso gli studiosi affermano che lrsquoespressione laquoIn quella stessa oraraquo si riferisce al ritorno dalla missione dei 72 discepoli dimenti-cando tuttavia che il termine laquooraraquo in Luca egrave usato come in Giovan-ni5 Luca usa molto le laquoprolessi e le analessiraquo e qui anticipa e prepara lrsquolaquooraraquo decisiva del Mistero pasquale la croce rivela lrsquointimitagrave di Dio ed egrave salvezza offerta a chi accoglie nella fede questo Mistero

Il v 21 esprime il rendimento di grazie di Gesugrave in tre tempi

21a Ti ringrazio Padre Signore del cielo e della terra21b percheacute hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli21c Sigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Te

5 Il termine ὥρα ricorre in Lc 110 238 721 1021 1212394046 1331 1417 2019 22145359 2344(2x) 2433 In corsivo le citazioni piugrave notevoli che annunciano una laquoora di salvezzaraquo

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(Gesugrave) rivolge la lode a Dio chiamato Padre probabile traduzione dellrsquoaramaico abbacirc nome col quale Gesugrave esplicitava il suo rapporto filia-le intimo e familiare cosigrave originale e unico nei confronti di Dio e nello stesso tempo lo riconosce nella sua alteritagrave di Creatore laquoSignore del cielo e della terraraquo Questo profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dio [hellip] Per il contenuto il loghion egrave del tutto originale e manifesta lrsquoimpronta tipica di Gesugrave Egli non rivela segreti esoterici sulla fine del mondo a qualche eletto ma loda il Padre per aver fatto capire proprio ai poveri ai semplici lrsquoidentitagrave e lrsquoattivitagrave di Gesugrave nella storia6

Abbiamo qui un rovesciamento operato da Gesugrave rispetto al-la letteratura sapienziale e apocalittica poicheacute ora la rivelazione non egrave donata ai maggiorenti (egrave loro nascosto) bensigrave ai laquominoresraquo ai piccoli a quelli che agli occhi del mondo non contano nulla (egrave rivelato) I due verbi nascondere e rivelare sono chiaramente usati nella tradizione sapienziale e apocalittica Crsquoegrave opposizione tra i laquopiccoliraquo e i laquosaggiraquo ed egrave questa egrave lrsquooriginalitagrave annunciata dal Figlio non piugrave i saggi devono occuparsi dei semplici per farli progredire nella conoscenza della Legge Ora piuttosto laquola rive-lazione di Dio egrave data proprio ai ldquosemplicirdquo non piugrave ai saggi e in-telligenti Inoltre questi ldquosemplicirdquo rimangono tali cioegrave ignoranti della Legge anche dopo aver ricevuto la rivelazione di ldquoqueste coserdquo Essi sono introdotti in una conoscenza e in un rapporto che supera la conoscenza della Leggeraquo7 Gesugrave rivela Dio come Padre e al tempo stesso la realtagrave che Lui egrave il Figlio venuto per far accedere chi vuole in questa comunione intima Ecco percheacute Gesugrave lungo il cammino che sta facendo verso Gerusalemme per compiere il Mistero pasquale educa i suoi discepoli laquoin disparteraquo deve prepararli a continuare nel tempo della Chiesa questa missione

Il termine laquooraraquo egrave confermato dal laquosigraveraquo con cui Gesugrave afferma che laquoSigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Teraquo Egli egrave venuto proprio

6 G Rossegrave op cit p 3937 Ivi p 394

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per manifestare la Sua εὐδοκία8 il compiacimento il volere il progetto salvifico drsquoamore

Rispetto allrsquoapocalittica qui Gesugrave afferma che la Sua attivitagrave rivelatrice avviene nel presente della storia e non solo al compi-mento di essa Egrave interessante notare che in questa circostanza Gesugrave assume il ruolo che negli scritti veterotestamentari e giudaici viene attribuita alla laquoSapienzaraquo9 Proprio questo rapporto unico tra il Fi-glio e il Padre ne fanno lrsquounico mediatore e rivelatore Il v 22 inizia con il passivo laquomi egrave stato datoraquo e termina con lrsquoinfinito laquorivelareraquo

Dopo questo rendimento di grazie nei vv 23-24 abbiamo una beatitudine e una sua motivazione laquoPoi si voltograveraquo e lrsquoespres-sione molto intensa indica che a chiunque si pone alla Sua se-quela se lo vorragrave potragrave entrare in questa comunione e diventare annunciatore del Vangelo in ogni tempo Ora i laquopiccoliraquo (cioegrave i laquodiscepoliraquo di ogni tempo) possono a partire dallrsquoascolto vivere e trasmettere queste realtagrave comunicate da Gesugrave

Il cristianesimo prende qui le distanze rispetto al giudaismo e si prepa-ra alla rottura E tuttavia sostiene di realizzare la speranza di tutto il popolo drsquoIsraele rappresentato dai suoi numerosi profeti e successivamente dai suoi re Gli uni e gli altri sono concepiti non come capi ma come antenne puntate verso il cielo Non sono stati forse i profeti a ricevere oracoli e visioni e i re (si pensi a Davide e a Salomone) colmati da Dio di talenti sapienza e scienza Egrave singolare che non si parli qui degli scribi10

I discepoli sono ora al vertice della storia di attese e promesse di Dio sono beati percheacute possono sia vedere sia ascoltare due verbi che indicano chiaramente il processo del cammino di fede Egrave tempo per gli laquoultimiraquo di porsi alla sequela del Figlio di Dio egrave questo il kairograves che entra nel krogravenos e porta la lieta notizia che Gesugrave nella sinagoga di Nazaret ha annunciato

8 Il termine ricorre in Lc 214 (laquoGloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini su cui si posa il suo favoreraquo) e nel nostro testo (cfr Mt 1126 il detto parallelo)

9 Cfr Pr 81222-31 301-3 Sap 722-81 82-8 94911 Sir 16 Gb 281-2223-27

10 F Bovon op cit pp 95-96

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

wwwrubbettinoprintit

Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 30: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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Parola Per lei ciograve che conta davvero egrave la presenza e la Parola che Gesugrave le offre

3 Analisi esegetica

Procediamo ora allrsquoanalisi delle tre pale del trittico iniziando da Lc 1021-24 che possiamo definire come la laquorivelazione ai piccoliraquo della comunione intra-trinitaria inclusiva poicheacute aperta a coloro ai quali il Figlio la voglia rivelare

31 La rivelazione ai νήπιος (Lc 1021-24)

Questi pochi versetti rappresentano il cuore del Vangelo lucano non solo percheacute egrave un raro caso in cui Gesugrave non parla della preghiera quanto Lui stesso prega e si rivolge al Padre ma anche e soprattutto percheacute questa rivelazione egrave fatta a ogni generazione cristiana e ne costituisce la fonte e la meta Dio ha voluto manifestarsi agli laquoim-potentiraquo percheacute i laquopoveri di Yhwhraquo sono i beneficiari del Mistero del Regno di Dio La comunione intima tra Padre e Figlio che Egli rivela a chi vuole egrave lrsquoirruzione nella storia della presenza di Dio

Spesso gli studiosi affermano che lrsquoespressione laquoIn quella stessa oraraquo si riferisce al ritorno dalla missione dei 72 discepoli dimenti-cando tuttavia che il termine laquooraraquo in Luca egrave usato come in Giovan-ni5 Luca usa molto le laquoprolessi e le analessiraquo e qui anticipa e prepara lrsquolaquooraraquo decisiva del Mistero pasquale la croce rivela lrsquointimitagrave di Dio ed egrave salvezza offerta a chi accoglie nella fede questo Mistero

Il v 21 esprime il rendimento di grazie di Gesugrave in tre tempi

21a Ti ringrazio Padre Signore del cielo e della terra21b percheacute hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli21c Sigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Te

5 Il termine ὥρα ricorre in Lc 110 238 721 1021 1212394046 1331 1417 2019 22145359 2344(2x) 2433 In corsivo le citazioni piugrave notevoli che annunciano una laquoora di salvezzaraquo

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(Gesugrave) rivolge la lode a Dio chiamato Padre probabile traduzione dellrsquoaramaico abbacirc nome col quale Gesugrave esplicitava il suo rapporto filia-le intimo e familiare cosigrave originale e unico nei confronti di Dio e nello stesso tempo lo riconosce nella sua alteritagrave di Creatore laquoSignore del cielo e della terraraquo Questo profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dio [hellip] Per il contenuto il loghion egrave del tutto originale e manifesta lrsquoimpronta tipica di Gesugrave Egli non rivela segreti esoterici sulla fine del mondo a qualche eletto ma loda il Padre per aver fatto capire proprio ai poveri ai semplici lrsquoidentitagrave e lrsquoattivitagrave di Gesugrave nella storia6

Abbiamo qui un rovesciamento operato da Gesugrave rispetto al-la letteratura sapienziale e apocalittica poicheacute ora la rivelazione non egrave donata ai maggiorenti (egrave loro nascosto) bensigrave ai laquominoresraquo ai piccoli a quelli che agli occhi del mondo non contano nulla (egrave rivelato) I due verbi nascondere e rivelare sono chiaramente usati nella tradizione sapienziale e apocalittica Crsquoegrave opposizione tra i laquopiccoliraquo e i laquosaggiraquo ed egrave questa egrave lrsquooriginalitagrave annunciata dal Figlio non piugrave i saggi devono occuparsi dei semplici per farli progredire nella conoscenza della Legge Ora piuttosto laquola rive-lazione di Dio egrave data proprio ai ldquosemplicirdquo non piugrave ai saggi e in-telligenti Inoltre questi ldquosemplicirdquo rimangono tali cioegrave ignoranti della Legge anche dopo aver ricevuto la rivelazione di ldquoqueste coserdquo Essi sono introdotti in una conoscenza e in un rapporto che supera la conoscenza della Leggeraquo7 Gesugrave rivela Dio come Padre e al tempo stesso la realtagrave che Lui egrave il Figlio venuto per far accedere chi vuole in questa comunione intima Ecco percheacute Gesugrave lungo il cammino che sta facendo verso Gerusalemme per compiere il Mistero pasquale educa i suoi discepoli laquoin disparteraquo deve prepararli a continuare nel tempo della Chiesa questa missione

Il termine laquooraraquo egrave confermato dal laquosigraveraquo con cui Gesugrave afferma che laquoSigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Teraquo Egli egrave venuto proprio

6 G Rossegrave op cit p 3937 Ivi p 394

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per manifestare la Sua εὐδοκία8 il compiacimento il volere il progetto salvifico drsquoamore

Rispetto allrsquoapocalittica qui Gesugrave afferma che la Sua attivitagrave rivelatrice avviene nel presente della storia e non solo al compi-mento di essa Egrave interessante notare che in questa circostanza Gesugrave assume il ruolo che negli scritti veterotestamentari e giudaici viene attribuita alla laquoSapienzaraquo9 Proprio questo rapporto unico tra il Fi-glio e il Padre ne fanno lrsquounico mediatore e rivelatore Il v 22 inizia con il passivo laquomi egrave stato datoraquo e termina con lrsquoinfinito laquorivelareraquo

Dopo questo rendimento di grazie nei vv 23-24 abbiamo una beatitudine e una sua motivazione laquoPoi si voltograveraquo e lrsquoespres-sione molto intensa indica che a chiunque si pone alla Sua se-quela se lo vorragrave potragrave entrare in questa comunione e diventare annunciatore del Vangelo in ogni tempo Ora i laquopiccoliraquo (cioegrave i laquodiscepoliraquo di ogni tempo) possono a partire dallrsquoascolto vivere e trasmettere queste realtagrave comunicate da Gesugrave

Il cristianesimo prende qui le distanze rispetto al giudaismo e si prepa-ra alla rottura E tuttavia sostiene di realizzare la speranza di tutto il popolo drsquoIsraele rappresentato dai suoi numerosi profeti e successivamente dai suoi re Gli uni e gli altri sono concepiti non come capi ma come antenne puntate verso il cielo Non sono stati forse i profeti a ricevere oracoli e visioni e i re (si pensi a Davide e a Salomone) colmati da Dio di talenti sapienza e scienza Egrave singolare che non si parli qui degli scribi10

I discepoli sono ora al vertice della storia di attese e promesse di Dio sono beati percheacute possono sia vedere sia ascoltare due verbi che indicano chiaramente il processo del cammino di fede Egrave tempo per gli laquoultimiraquo di porsi alla sequela del Figlio di Dio egrave questo il kairograves che entra nel krogravenos e porta la lieta notizia che Gesugrave nella sinagoga di Nazaret ha annunciato

8 Il termine ricorre in Lc 214 (laquoGloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini su cui si posa il suo favoreraquo) e nel nostro testo (cfr Mt 1126 il detto parallelo)

9 Cfr Pr 81222-31 301-3 Sap 722-81 82-8 94911 Sir 16 Gb 281-2223-27

10 F Bovon op cit pp 95-96

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

wwwrubbettinoprintit

Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

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(Gesugrave) rivolge la lode a Dio chiamato Padre probabile traduzione dellrsquoaramaico abbacirc nome col quale Gesugrave esplicitava il suo rapporto filia-le intimo e familiare cosigrave originale e unico nei confronti di Dio e nello stesso tempo lo riconosce nella sua alteritagrave di Creatore laquoSignore del cielo e della terraraquo Questo profondo legame tra la fiduciosa intimitagrave con Dio e il rispetto dinanzi alla sua grandezza egrave caratteristico del rapporto di Gesugrave con Dio [hellip] Per il contenuto il loghion egrave del tutto originale e manifesta lrsquoimpronta tipica di Gesugrave Egli non rivela segreti esoterici sulla fine del mondo a qualche eletto ma loda il Padre per aver fatto capire proprio ai poveri ai semplici lrsquoidentitagrave e lrsquoattivitagrave di Gesugrave nella storia6

Abbiamo qui un rovesciamento operato da Gesugrave rispetto al-la letteratura sapienziale e apocalittica poicheacute ora la rivelazione non egrave donata ai maggiorenti (egrave loro nascosto) bensigrave ai laquominoresraquo ai piccoli a quelli che agli occhi del mondo non contano nulla (egrave rivelato) I due verbi nascondere e rivelare sono chiaramente usati nella tradizione sapienziale e apocalittica Crsquoegrave opposizione tra i laquopiccoliraquo e i laquosaggiraquo ed egrave questa egrave lrsquooriginalitagrave annunciata dal Figlio non piugrave i saggi devono occuparsi dei semplici per farli progredire nella conoscenza della Legge Ora piuttosto laquola rive-lazione di Dio egrave data proprio ai ldquosemplicirdquo non piugrave ai saggi e in-telligenti Inoltre questi ldquosemplicirdquo rimangono tali cioegrave ignoranti della Legge anche dopo aver ricevuto la rivelazione di ldquoqueste coserdquo Essi sono introdotti in una conoscenza e in un rapporto che supera la conoscenza della Leggeraquo7 Gesugrave rivela Dio come Padre e al tempo stesso la realtagrave che Lui egrave il Figlio venuto per far accedere chi vuole in questa comunione intima Ecco percheacute Gesugrave lungo il cammino che sta facendo verso Gerusalemme per compiere il Mistero pasquale educa i suoi discepoli laquoin disparteraquo deve prepararli a continuare nel tempo della Chiesa questa missione

Il termine laquooraraquo egrave confermato dal laquosigraveraquo con cui Gesugrave afferma che laquoSigrave Padre percheacute cosigrave egrave piaciuto a Teraquo Egli egrave venuto proprio

6 G Rossegrave op cit p 3937 Ivi p 394

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per manifestare la Sua εὐδοκία8 il compiacimento il volere il progetto salvifico drsquoamore

Rispetto allrsquoapocalittica qui Gesugrave afferma che la Sua attivitagrave rivelatrice avviene nel presente della storia e non solo al compi-mento di essa Egrave interessante notare che in questa circostanza Gesugrave assume il ruolo che negli scritti veterotestamentari e giudaici viene attribuita alla laquoSapienzaraquo9 Proprio questo rapporto unico tra il Fi-glio e il Padre ne fanno lrsquounico mediatore e rivelatore Il v 22 inizia con il passivo laquomi egrave stato datoraquo e termina con lrsquoinfinito laquorivelareraquo

Dopo questo rendimento di grazie nei vv 23-24 abbiamo una beatitudine e una sua motivazione laquoPoi si voltograveraquo e lrsquoespres-sione molto intensa indica che a chiunque si pone alla Sua se-quela se lo vorragrave potragrave entrare in questa comunione e diventare annunciatore del Vangelo in ogni tempo Ora i laquopiccoliraquo (cioegrave i laquodiscepoliraquo di ogni tempo) possono a partire dallrsquoascolto vivere e trasmettere queste realtagrave comunicate da Gesugrave

Il cristianesimo prende qui le distanze rispetto al giudaismo e si prepa-ra alla rottura E tuttavia sostiene di realizzare la speranza di tutto il popolo drsquoIsraele rappresentato dai suoi numerosi profeti e successivamente dai suoi re Gli uni e gli altri sono concepiti non come capi ma come antenne puntate verso il cielo Non sono stati forse i profeti a ricevere oracoli e visioni e i re (si pensi a Davide e a Salomone) colmati da Dio di talenti sapienza e scienza Egrave singolare che non si parli qui degli scribi10

I discepoli sono ora al vertice della storia di attese e promesse di Dio sono beati percheacute possono sia vedere sia ascoltare due verbi che indicano chiaramente il processo del cammino di fede Egrave tempo per gli laquoultimiraquo di porsi alla sequela del Figlio di Dio egrave questo il kairograves che entra nel krogravenos e porta la lieta notizia che Gesugrave nella sinagoga di Nazaret ha annunciato

8 Il termine ricorre in Lc 214 (laquoGloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini su cui si posa il suo favoreraquo) e nel nostro testo (cfr Mt 1126 il detto parallelo)

9 Cfr Pr 81222-31 301-3 Sap 722-81 82-8 94911 Sir 16 Gb 281-2223-27

10 F Bovon op cit pp 95-96

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

wwwrubbettinoprintit

Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 32: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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per manifestare la Sua εὐδοκία8 il compiacimento il volere il progetto salvifico drsquoamore

Rispetto allrsquoapocalittica qui Gesugrave afferma che la Sua attivitagrave rivelatrice avviene nel presente della storia e non solo al compi-mento di essa Egrave interessante notare che in questa circostanza Gesugrave assume il ruolo che negli scritti veterotestamentari e giudaici viene attribuita alla laquoSapienzaraquo9 Proprio questo rapporto unico tra il Fi-glio e il Padre ne fanno lrsquounico mediatore e rivelatore Il v 22 inizia con il passivo laquomi egrave stato datoraquo e termina con lrsquoinfinito laquorivelareraquo

Dopo questo rendimento di grazie nei vv 23-24 abbiamo una beatitudine e una sua motivazione laquoPoi si voltograveraquo e lrsquoespres-sione molto intensa indica che a chiunque si pone alla Sua se-quela se lo vorragrave potragrave entrare in questa comunione e diventare annunciatore del Vangelo in ogni tempo Ora i laquopiccoliraquo (cioegrave i laquodiscepoliraquo di ogni tempo) possono a partire dallrsquoascolto vivere e trasmettere queste realtagrave comunicate da Gesugrave

Il cristianesimo prende qui le distanze rispetto al giudaismo e si prepa-ra alla rottura E tuttavia sostiene di realizzare la speranza di tutto il popolo drsquoIsraele rappresentato dai suoi numerosi profeti e successivamente dai suoi re Gli uni e gli altri sono concepiti non come capi ma come antenne puntate verso il cielo Non sono stati forse i profeti a ricevere oracoli e visioni e i re (si pensi a Davide e a Salomone) colmati da Dio di talenti sapienza e scienza Egrave singolare che non si parli qui degli scribi10

I discepoli sono ora al vertice della storia di attese e promesse di Dio sono beati percheacute possono sia vedere sia ascoltare due verbi che indicano chiaramente il processo del cammino di fede Egrave tempo per gli laquoultimiraquo di porsi alla sequela del Figlio di Dio egrave questo il kairograves che entra nel krogravenos e porta la lieta notizia che Gesugrave nella sinagoga di Nazaret ha annunciato

8 Il termine ricorre in Lc 214 (laquoGloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini su cui si posa il suo favoreraquo) e nel nostro testo (cfr Mt 1126 il detto parallelo)

9 Cfr Pr 81222-31 301-3 Sap 722-81 82-8 94911 Sir 16 Gb 281-2223-27

10 F Bovon op cit pp 95-96

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

180

donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

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Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 33: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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Il Padre nel Figlio offre la laquoconoscenzaraquo di fede in senso biblico cioegrave lrsquoesperienza che poi diventa laquoriconoscenzaraquo laquorendimento di grazieraquo e laquoatto del riconoscersiraquo figli di Dio e dunque fratelli tra noi

32 Il (Buon) Samaritano (Lc 1025-37)

Questa egrave la pala centrale del trittico nella quale lrsquoevange-lista Luca rivela lrsquoazione del Samaritano come paradosso cioegrave quel nemico che non egrave sempre come viene dipinto Lrsquoaggettivo laquobuonoraquo non compare nel testo piuttosto egrave aggiunto proprio per indicare questa singolaritagrave strana Dio rivela il Suo amore e come personaggio usa quello che mai nessun giudeo avrebbe scelto Non importa qualificare la persona mentre egrave importante che la parabola definisce laquobuonaraquo lrsquoazione di costui questo egrave ciograve che conta senza sminuire la portata del testo che non va ridotto a una semplice laquolezione di moraleraquo Il Samaritano egrave innanzitutto il Cristo non il cristiano e cosigrave continua la rivelazione del testo che precede

La storia degli effetti mostra come lrsquoimmagine del Samaritano sia stata spesso applicata non al cristiano caritatevole ma al Cristo che porta soccorso allrsquoumanitagrave Ora non si puograve dubitare della bontagrave del Salvatore Ma questa interpretazione cristologica egrave legittima Lrsquoesegesi risponderagrave di sigrave se una siffatta interpretazione non avviene a scapito dellrsquoetica e se mette in luce una struttura di compassione e azione piugrave che unrsquoallegoria della redenzione Una tale struttura cristologica si radica in Dio com-passionevole e attivo e si dispiega nella Chiesa i cui membri con la fede e la pratica continuano i gesti di caritagrave del loro Signore [hellip] La parabola serve da risposta a una domanda precisa chi egrave il mio prossimo Non puograve perdere il suo carattere esegetico e morale i suoi legami col coman-damento dellrsquoamore per il prossimo Ma per questo tramite essa non egrave senza rapporto nemmeno con lrsquoamore per Dio e con lrsquoamore di Dio per noi Poicheacute quindi il comandamento egrave duplice seguono due pericopi per illustrarlo Luca che predilige far vedere quanto presenta invita i lettori a collegare il Samaritano con lrsquoamore del prossimo e Marta e Maria con lrsquoamore di Dio11

11 F Bovon op cit p 103

161

Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

163

tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

166

Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

180

donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

wwwrubbettinoprintit

Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 34: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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Queste pericopi cosigrave legate tra loro sono ricche di senso etico ma soprattutto cristologico e teologico e nellrsquoepisodio di Marta e Maria troviamo anche una valenza diaconale che nasce dallrsquoascolto

laquoLa parabola del Samaritano egrave definita dagli specialisti un ldquoracconto esemplarerdquo e giustamente Propone infatti un com-portamento da imitare e non va trasposta da un piano allrsquoaltro da quello figurato a quello religioso poicheacute egrave giagrave essa stessa sul piano religiosoraquo12 Il testo presenta un aspetto formale mol-to interessante alle due domande del nomikograves Gesugrave risponde con due altre contro-domande che ribaltano e capovolgono il sistema di riferimento dello studioso e lo pongono davanti alla prassi (da notare lrsquouso abbondante del verbo laquofareraquo) Vediamo questo schema

bull domanda del dottore della Legge (1025) e contro-domanda di Gesugrave (1026)

bull seconda domanda del dottore della Legge (1029) e seconda contro-domanda di Gesugrave (1036)

Possiamo notare due fasi dellrsquoincontro tra Gesugrave e il nomikograves Nella prima fase troviamo una domanda (v 25) a cui Gesugrave ri-sponde con una contro-domanda pedagogica (v 26) nella quale aggiunge il laquocome leggiraquo la Scrittura la risposta del nomikograves (v 27) e lrsquoinvito a mettere in pratica (v 28) Nella seconda fase crsquoegrave ancora una domanda (v 29) alla quale perograve Gesugrave risponde non piugrave rimandando alla Scrittura ma raccontando la parabola e solo dopo la contro-domanda (v 36) la risposta dello studioso (v 37a) e di nuovo lrsquoinvito a laquomettersi in cammino e a fare lo stessoraquo Notiamo inoltre che non sappiamo nulla della reazio-ne del nomikograves e poco importa percheacute il cuore del testo egrave la rivelazione dellrsquoamore da parte di Gesugrave nella figura centrale del Samaritano Questo accentua il laquocome leggiraquo la Scrittura per quanto normativa ha bisogno di essere laquoapertaraquo narrata Gesugrave come a Nazaret egrave colui che compie la Scrittura ne egrave soprattutto il narratore poicheacute egrave il compimento

12 B Maggioni Le parabole evangeliche Vita e Pensiero Milano 1993 p 175

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

178

una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

179

La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

180

donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

wwwrubbettinoprintit

Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 35: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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Questo schema rende evidente una costante dei dibattiti di Gesugrave e piugrave profondamente una caratteristica della stessa rivelazione le risposte di Gesugrave spesso esigono che lrsquoascoltatore cambi anzitutto la direzione della sua domanda Gli interrogativi dellrsquouomo sono troppo limitati per le risposte di Dio Anche lrsquoanalisi di questa parabola mostra che Gesugrave non risponde direttamente alle domande del dottore della Legge Quando mai Gesugrave risponde laquosoltantoraquo alle domande che gli vengono poste Le sue risposte sono laquooltreraquo e laquopiugrave ampieraquo13

v 25 La pala centrale egrave introdotta da laquoEd eccoraquo (v 25) tipico settantismo dellrsquoevangelista che usa 57x questa espres-sione Lrsquoespressione redazionale serve anche a legare con il testo precedente e a preparare questa pagina centrale Luca dice che il nomikograves laquosi alzograve per metterlo alla provaraquo Il verbo ἀνίστημι con valore negativo ricorre nei seguenti passi in 429 sono i Naza-retani che laquoalzatisi lo cacciarono fuoriraquo in 231 egrave lrsquoassemblea del sinedrio che laquosi alzograve e lo condussero davanti a Pilatoraquo Sono questi i tre soggetti negativi che laquosi ergonoraquo davanti a Gesugrave per contrastarlo In 1025 il verbo inoltre fa coppia con ἐκπειράζων dunque laquoquesto alzarsiraquo egrave in funzione di laquometterlo alla provaraquo verbo giagrave citato da Luca in 412 dove Gesugrave risponde al diavolo nella terza tentazione Cosa vuole sapere costui La sua domanda egrave su come laquoereditare la vita presso Dio dopo la morteraquo

v 26 Gesugrave egrave stato interpellato come laquoMaestroraquo e come tale risponde con un doppio rimando laquoChe cosa (τί) leggiraquo e laquoCo-me (πῶς) leggiraquo Non basta leggere il testo della Scrittura biso-gna anche interpretarlo Gesugrave allarga lrsquoorizzonte a una valenza soteriologica la Scrittura egrave il fondamento comrsquoegrave stato descritto nella sinagoga di Nazaret ma poi egrave fondamentale lrsquointerpreta-zione come in 63 dove Gesugrave richiama un episodio della vita di Davide che mangiograve laquoi pani della proposizioneraquo

v 27 Il nomikograves cita Dt 65 (amore di Dio) e insieme anche Lv 1918 (amore del prossimo)

Luca sottolinea che il centro della Legge ha due facce in-separabili lrsquoamore di Dio e lrsquoamore del prossimo Allo stesso

13 B Maggioni op cit pp 175-176

163

tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

164

di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

166

Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

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Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 36: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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tempo perograve fa notare che lrsquoamore di Dio viene prima ed egrave totale (il prossimo egrave da amare e servire non da adorare come invece Dio) e che infine tutto ciograve non costituisce in alcun modo una novitagrave essendo giagrave presente in quelle Scritture che lo stesso dot-tore della Legge conosce Ed egrave proprio a questo punto che Luca si stacca dal racconto di Marco (1228-34) e di Matteo (2234-40) lasciando capire che il dottore della legge non rimase soddisfatto dalla risposta di Gesugrave (1029) Il problema egrave piugrave complesso chi egrave il prossimo E difatti al tempo di Gesugrave i maestri di teologia discutevano attorno al concetto di prossimo14

laquo(A Luca) preme soprattutto in unione con la prima teo-logia cristiana lrsquoattuazione pratica dellrsquoesigenza della relazione e dellrsquoamore Lrsquoautore della Scrittura Dio attende da quelli che ama un contraccambio vivente urgente e duraturo esseri senza divisioni cuori ldquointerirdquoraquo15 Al tempo di Gesugrave il testo di Lv 1918 era giagrave avvertito come un comandamento essenziale come af-fermava giagrave il grande rabbino Hillel Tuttavia non egrave la gerarchia dei comandamenti in discussione quanto lrsquoapplicazione pratica ecco percheacute ci si poneva la domanda su chi fosse il laquoprossimoraquo

vv 28-29 Gesugrave si ritiene soddisfatto della risposta del no-mikograves Troviamo lrsquoavverbio ὀρθῶς giagrave usato in 743 a proposito del giudizio corretto espresso da Simone in 2021 sommi sa-cerdoti scribi e anziani dichiarano che Gesugrave laquoparla e insegna rettamenteraquo La risposta egrave chiara egrave sotto gli occhi di tutti ma quello che manca davvero egrave il laquofareraquo che non egrave per nulla un voler accentuare un modo frenetico di agire come poi dice il testo di Marta e Maria laquoFarsquo questo e vivrairaquo egrave un semitismo egrave una paratassi con valore condizionale come per dire laquoSe metti in praticarealizzi (certamente) vivrairaquo16

Lrsquouomo di legge perograve ha un atteggiamento interessato17 a ri-cevere solo una definizione nuova e la sua condotta egrave allrsquoopposto

14 B Maggioni op cit p 17515 F Bovon op cit p 108 16 Cfr JH Moulton WF Howard A Grammar of New Testament Greek J

H Moulton vol II Edinburgh 1996 n 1 p 42117 laquoLuca vede nella giustizia a propria misura quella che si crede di ottenere

da seacute il lineamento di carattere fondamentale degli scribi e dei farisei cfr Lc 1615

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

wwwrubbettinoprintit

Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 37: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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di quella del Samaritano icona della misericordia disinteressata e rivelazione di unrsquoaltra giustizia

laquoMa quello volendo giustificarsihellipraquo Luca usa il verbo δι-καιόω anche in 1615 dove Gesugrave parla ai laquofarisei amanti del denaro [hellip] Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uominiraquo Questa relazione potrebbe farci comprendere come il nomikograves abbia da difendere il suo ruolo davanti agli altri ma non glrsquoimporta la veritagrave delle cose e soprattutto resta su un piano teorico e ristretto quello del giudaismo del tempo

Esclusi dal concetto di prossimo e dunque dal dovere dellrsquoamore erano i pagani i Samaritani qualche volta il nemico personale o semplicemen-te chi non faceva parte della propria comunitagrave religiosa come indica la prescrizione della regola di Qumracircn amare tutti i figli della luce (= della setta) odiare tutti i figli delle tenebre (1Qs 19-10)18

Ovviamente quando Luca scrive alla sua comunitagrave ormai lrsquoattenzione egrave sul prossimo inteso come laquoogni uomoraquo e la pa-rabola viene ad avere il senso di una spiegazione del comanda-mento di Lv 1918

v 30 Ora Gesugrave non fa riferimento alla Scrittura ma Lui stesso offre una parabola innanzitutto per evitare il piano casi-stico e teorico del nomikograves e poi anche per capovolgere il punto di vista In questo modo opera giagrave uno spostamento dal piano religioso-legalistico al piano pratico Il verbo ὑπολαμβάνω egrave meglio tradurlo laquorispondereraquo percheacute Gesugrave qui offre un esempio luminoso per contrapporsi al modo di ragionare dello studioso La parabola laquosi configura come un racconto esemplare poicheacute si chiude con un invito allrsquoimitazione ed egrave determinata da una visione oggettiva e non fantasiosa della realtagraveraquo19

Gesugrave racconta di un uomo forse giudeo che mentre si sta recando in cittagrave per il culto srsquoimbatte nei briganti che lo lascia-no laquomezzo mortoraquo sulla strada Egrave la situazione di partenza e

e 189raquo (F Bovon op cit p 109 nota 1)18 G Rossegrave op cit p 40719 F Bovon op cit p 109

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

178

una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

180

donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

wwwrubbettinoprintit

Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 38: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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lo scenario su cui poi passano i tre personaggi seguenti con i primi due che hanno lo stesso comportamento (stessi verbi ed espressioni) Abbiamo quindi due soli casi i primi due un certo sacerdote e un certo levita e poi il Samaritano

vv 31-32 Il sacerdote e il levita20 passano vicino (dallrsquoaltra parte) e pur vedendolo non si fermano Appartengono al mon-do ufficiale delle guide religiose e credo che Gesugrave piugrave che ve-derle come rappresentanti di una classe li voglia indicare come simboli di una mentalitagrave diffusa anche tra altre categorie di per-sone Egrave la mentalitagrave che sta sotto a essere messa in discussione

Ma percheacute Gesugrave sceglie quali figure negative proprio un sacerdo-te e un levita Impossibile non ravvisare in questa scelta unrsquointenzione polemica lrsquoosservanza cultuale non deve distrarre dallrsquoessenziale cioegrave dallrsquoamore per il prossimo e la purezza che Dio vuole egrave la purezza dal peccato dallrsquoingiustizia non dal sangue di un ferito Se poi egrave vero che il sacerdote e il levita sono andati oltre laquodal lato opposto (ἀντιπαρέρχομαι)raquo per paura di contaminarsi si puograve cogliere la forza polemica della scelta di Gesugrave in una direzione ancora piugrave precisa Il dottore della Legge che stava ad ascoltare la narrazione ha probabilmente pensato i due hanno fatto quanto dovevano fare egrave giusto anche se doloroso Gesugrave invece egrave di parere opposto E questo mostra che la sua polemica non egrave indirizzata contro una classe religiosa (in questo caso sacerdoti e leviti) ma contro una prospettiva religiosa universalmente condivisa21

Siamo davanti a due modi contrapposti di laquoguardareraquo i pri-mi due esprimono un vedere vuoto e negligente (sono passati ma non si sono fermati) mentre il Samaritano ha uno sguardo premuroso e caritatevole (guarda si ferma e aiuta in modo ef-ficace e completo) Questo vuol dire che lrsquoazione definisce lrsquoi-dentitagrave e il laquobeneraquo vera sorpresa puograve venire da chi meno lo si aspetta

20 laquoIl levita avrebbe potuto aiutarlo senza incorrere in uno stato di impuritagrave (era tenuto alla puritagrave soltanto durante il servizio nel tempioraquo (G Rossegrave op cit p 408 nota 174)

21 B Maggioni Le parabole evangeliche cit pp 176-177

166

Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

168

di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

wwwrubbettinoprintit

Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 39: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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Non crsquoegrave anticlericalismo nel racconto non egrave detto che si astengano per motivi di puritagrave cultuale Tuttavia la scelta di un sacerdote e di un levita che rappresentano il fior fiore della societagrave israelitica non egrave casuale sottolinea il contrasto con il personaggio-sorpresa il Samaritano22

vv 33-35 Con grande sorpresa sulla scena non compare un terzo personaggio laico non sacerdote (avrebbe avuto ndash questo sigrave ndash il sapore amaro di anticlericalismo) ma un Samaritano ritenuto dai Giudei un eretico e un odiato nemico

Lrsquoaspetto sconvolgente della parabola egrave che si ferma che paradossal-mente adempie la Legge egrave il nemico e apostata religioso Questo elemento sconcertante mette in crisi la concezione che lrsquouditorio ha di Dio e di chi debba avere lrsquoapprovazione di Dio stesso manda in pezzi unrsquointerpreta-zione gretta della Legge e smaschera le ostilitagrave e le divisioni che spesso vengono istituzionalizzate dal conflitto religioso Il paradosso della para-bola procede parallelamente allrsquoannuncio del regno da parte di Gesugrave e alla sua offerta di misericordia divina ai peccatori e ai reietti23

Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave egrave proprio nel presentare un per-sonaggio per nulla atteso

Egrave un bellrsquoesempio in cui si vede come Gesugrave porti lrsquoascoltatore ad accettare lrsquoevidenza che deriva dalla logica del racconto facendogli fare cosigrave un vero rovesciamento di mentalitagrave Gesugrave porta lrsquoascoltatore a entrare nella visione di un amore senza barriere un amore che rassomiglia a quello di Dio per lrsquouomo peccatore e che ora egrave manifestato nel comportamento di Gesugrave stesso24

In questo modo Gesugrave rovescia radicalmente ogni mentalitagrave corporativa e di parte abbattendo ogni motivazione religiosa o nazionale Il Samaritano laquopassa accantoraquo e questo gesto egrave lrsquoinizio di una descrizione che rallenta e fa gustare ogni atto di

22 G Rossegrave op cit p 408 23 JR Donahue op cit p 12324 G Rossegrave op cit p 408

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

wwwrubbettinoprintit

Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 40: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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questo interesse compassionevole ed efficace Il Samaritano si avvicina al malcapitato ha viscere di misericordia e adotta tutto quanto puograve fare per portare soccorso

Dietro la venuta di Gesugrave crsquoegrave la misericordia di Dio cosigrave come in Es 37-8 il Signore viene in aiuto al popolo sofferente di Israele dopo averne visto lrsquoafflizione udito le grida e conosciuto le tribolazioni La compas-sione egrave quella caratteristica divina che quando egrave presente negli uomini consente loro di condividere profondamente le sofferenze e le necessitagrave altrui e li rende capaci di passare da un mondo allrsquoaltro dal mondo di chi aiuta a quello di chi necessita dellrsquoaiuto dal mondo degli innocenti a quello dei peccatori Nellrsquoinsegnamento di Luca la parabola assurge a paradigma della visione compassionevole che costituisce il presupposto del comportamento etico25

Luca si sofferma sulle azioni compiute

1 giunse accanto a lui (ἦλθεν κατ᾽αὐτὸν)2 vede il ferito (ἰδὼν)3 sente compassione (ἐσπλαγχνίσθη)264 si avvicina (προσελθὼν)5 fascia le ferite (κατέδησεν τὰ τραύματα αὐτου)6 versandovi olio e vino (ἐπιχέων ἔλαιον καὶ οἶνον)7 lo carica sulla sua cavalcatura (ἐπιβιβάσας δὲ αὐτὸν ἐπὶ τὸ

ἴδιον κτῆνος)8 lo porta a un luogo accogliente-locanda (ἤγαγεν αὐτὸν εἰς

πανδοχεῖον)9 si prende cura di lui (ἐπεμελήθη αὐτοῦ)

Luca enumera 9 azioni (3x3 il numero di Dio moltiplicato per se stesso) abbiamo qui la rivelazione della Misericordia di Dio da parte del Figlio che svela lrsquoessenza di Dio che egrave laquoviscere

25 JR Donahue op cit p 12426 Gesugrave egrave spesso il soggetto di questo verbo Mc 141 634 82 Lc 713 1520

Ecco percheacute molti Padri della Chiesa hanno intravisto il Cristo nel Samaritano Nelle icone il volto del Samaritano egrave uguale a quello del malcapitato e in alto in un cerchio azzurro che indica la divinitagrave crsquoegrave il Figlio che ha lo stesso volto infine le tre figure sono sulla stessa retta verticale

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

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Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

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di misericordia com-passione tenerezza infinitaraquo come giagrave il profeta Osea nellrsquoVIII sec aC aveva rivelato al cap 11 vv 1-11 A Gesugrave non interessa la domanda del nomikograves che importa sapere laquochi egrave il mio prossimoraquo Subito dopo la questione egrave ribaltata laquoCome essere prossimo di un prossimo che egrave sempre vicino a noiraquo Lrsquoattenzione di Gesugrave egrave concentrata sul grande comandamento ndash amare Dio e il prossimo ndash non sulla curiositagrave teologica e teorica del dottore della Legge

Una volta arrivato alla locanda (πανδοχεῖον luogo accogliente)27 il giorno seguente (dunque egrave rimasto con il ferito) compie 7 azioni che rivelano lrsquoamore al prossimo

1 estrasse due denari (ἐκβαλὼν δύο δηνάρια la paga di 2 gior-ni)

2 li diede allrsquoalbergatore (ἔδωκεν δύο δηνάρια τῷ πανδοχεῖ)3 dicendoraccomandandogli (εἶπεν)4 Prenditi cura di lui (ἐπιμελήθητι αὐτου)5 e ciograve che spenderai in piugrave (καὶ ὅ τι ἂν προσδαπανήσῃς)6 te lo rifonderograve (ἀποδώσω σοι)7 quando ritorno (ἐν τῷ ἐπανέρχεσθαί με cfr Lc 1915 il re

ritorna dopo lrsquoinvestitura regale prolessi del Mistero pa-squale)

Le prime 9 azioni rivelano il laquoCuore di Dioraquo (il comanda-mento di laquoamare Dioraquo) poi le 7 azioni per essere prossimo (il comandamento laquoamare il prossimoraquo)

27 laquoSecondo il commento di un anziano che voleva interpretare la parabola lrsquouomo che scendeva rappresenta Adamo Gerusalemme il Paradiso Gerico il mondo i briganti le potenze nemiche il sacerdote la Legge il levita i profeti e il Samaritano Cristo Le ferite sono la disobbedienza la cavalcatura il corpo del Signore il pandochium ossia la locanda aperta a tutti quanti vi vogliono entrare simboleggia la Chiesa I due denari inoltre rappresentano il padre e il figlio il locandiere il capo della chiesa incaricato di amministrarla la promessa fatta dal Samaritano di ritornare raffigura la seconda venuta del Salvatoreraquo (Origene Hom in Lc 343 in H Crouzel F Fournier P Peacuterichon (edd) Homeacutelies sur s Luc Texte latin et fragments grecs Introduzione traduzione e note Paris 1962 SC 87)

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

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Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 42: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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Il Samaritano non si egrave chiesto chi era il ferito e il suo aiuto egrave stato disinteressato generoso e concreto Ecco che cosa significa amare il prossi-mo Non parole ma gesti concreti Amare il prossimo vuol dire prendersi interamente a carico la sua condizione Che a Gesugrave stia a cuore il laquoche cosa fareraquo egrave indicato anche dalle due risposte date al dottore della Legge laquoHai risposto bene farsquo questo e vivrairaquo (1028) laquovarsquo e anche tu farsquo lo stessoraquo (1037) Il dottore della Legge tentava di spostare la domanda dal fare alla teoria Gesugrave lo ha riportato al fare28

Il Samaritano egrave testimone di un comportamento squisita-mente umano egli non obbedisce a comandi divini perograve rap-presenta lo stile di Dio e compie ciograve che egrave il cuore della Legge

v 36 Come abbiamo giagrave evidenziato Gesugrave pone la seconda contro-domanda con la quale ribalta e trasforma la richiesta del nomikograves

Si direbbe che a questo punto il discorso sia chiuso Egrave stata fatta una domanda (chi egrave il prossimo) ed egrave stata data la risposta (il bisognoso che incontri) Invece giunto alla conclusione (1036) Gesugrave pone inaspetta-tamente unrsquoaltra domanda che racchiude un ultimo insegnamento forse il piugrave importante Egrave una domanda formulata in modo diverso da come lrsquoascoltatore si aspetterebbe Non laquoChi dei tre ha saputo vedere nel ferito il prossimo da amareraquo bensigrave laquoChi di questi tre ti sembra si sia fatto pros-simo a colui che egrave incappato nei brigantiraquo In questo modo la domanda del dottore della Legge viene ulteriormente spostata prima dalla teoria alla pratica ora dallrsquoesterno (laquochi egrave lrsquoaltroraquo) allrsquointerno (laquochi sono ioraquo)29

La domanda laquochi sia il mio prossimoraquo egrave in realtagrave un falso pro-blema siamo circondati dagli altri ma non sempre noi siamo laquopros-simoraquo Occorre dunque avere lo sguardo come il Samaritano che non ha barriere dentro di seacute e che si egrave sentito chiamato in causa nel vedere il povero malcapitato lo ha visto laquocome parte di seacuteraquo Il dottore della legge invece desidera solo soddisfare le sue curiositagrave teologiche e teoriche ed egrave invitato da Gesugrave a guardarsi dentro a im-

28 B Maggioni Le parabole evangeliche cit p 17829 B Maggioni op cit pp 178-179

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

wwwrubbettinoprintit

Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 43: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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parare a donare se stesso agli altri Egrave il laquofareraquo che gli manca Lrsquoabilitagrave narrativa di Gesugrave ha completamente rovesciato la logica iniziale e ha aperto una profonda riflessione nel dottore e in noi Il Vangelo egrave capovolgimento di logiche egoistiche e vuole incidere nel profondo di noi stessi laquoSenza questa domanda finale a sorpresa la parabola del Samaritano non sarebbe quella che egraveraquo30

v 37 Al termine della parabola lrsquoitinerario del dottore egrave quasi giunto al traguardo grazie allrsquoarte pedagogica di Gesugrave che si egrave fatto prossimo del nomikograves per aiutarlo a fare un cammino Ora il dottore riconosce laquochi ha fatto compassione con luiraquo ed ecco percheacute Gesugrave gli rivolge un imperativo del presente dal valore continuativo laquoMettiti in cammino e continua a farlo e opera allo stesso modoraquo

Crsquoegrave un prossimo alle due estremitagrave della comunicazione drsquoamore nel comandamento (v 27) ed egrave il destinatario lrsquooggetto della misericordia nella parabola (v 36) ed egrave colui che interviene il soggetto della compassione Questa costatazione non egrave contraddittoria rammenta da una parte che lrsquoetica cristiana egrave relazionale e che facendomi carico degli altri mi lego con loro come loro si legano con me suggerisce dallrsquoaltra parte che il prossimo non puograve essere oggettivato nella figura di un determinato bisognoso Il commento neotestamentario del comandamento veterotestamentario ci esorta non ad laquoavereraquo un prossimo ma a laquorenderci prossimoraquo ad altri in particolare agli sfortunati Diventando il prossimo degli altri portia-mo cosigrave a compimento la Legge quindi la volontagrave di Dio e riprendiamo facendoli nostri lrsquointenzione e lrsquoatteggiamento del Cristo Questi sono il dinamismo del movimento verso lrsquoaltro e il realismo di un gesto alla nostra portata che vanifica il fantasma dellrsquoonnipotenza caritativa31

La piugrave antica testimonianza della lettura cristologica si trova in Ireneo di Lione che verso il 180 dC a proposito dello Spirito Santo afferma32

30 B Maggioni op cit p 17931 F Bovon op cit p 12132 C Doglio La parabola del buon Samaritano (Lc 1025-37) in wwwteo-

logiamilanoit teologiamilanoallegati719Doglio-Samaritano-MI2012mar-zo2014pdf agg al 9-3-2016

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

wwwrubbettinoprintit

Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 44: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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Il Signore affidograve allo Spirito Santo il suo uomo che era caduto in potere dei briganti ne ebbe compassione gli fasciograve le ferite dando due denari regali affincheacute ricevendo mediante lo Spirito lrsquoimmagine e la scritta del Padre e del Figlio facciamo fruttificare il denaro a noi affidato e lo riconsegniamo al Signore moltiplicato (Adversus haereses III173)33

Ireneo vuole dirci che il Cristo laquosi prende curaraquo del genere umano il laquobene proprio di Dioraquo (suum hominem) affidandolo allo Spirito il quale porta a compimento lrsquoopera di Gesugrave come insegna il Quarto Vangelo cosigrave lrsquouomo egrave reso capace di acco-gliere e far fruttificare i doni di Dio

Abbiamo giagrave citato Origene che compose verso il 230 il suo commento a Luca ma soprattutto ne offre una sintesi in uno splendido frammento conservato nellrsquooriginale greco che Doglio ha tradotto letteralmente nel testo citato in nota

Descriviamo dunque con un discorso sintetico il significato della parabola Lrsquouomo laquopuograve essere ricondottoraquo (anaacutegetai) ad Adamo ovvero al discorso sullrsquouomo e sulla sua vita in precedenza e sulla caduta dovuta alla disobbedienza Gerusalemme [rimanda] al Paradiso ovvero alla Ge-rusalemme di lassugrave Gerico invece al mondo I briganti [rinviano] alle forze avverse sia i demoni sia i falsi maestri che vengono al posto di Cristo le ferite [richiamano] la disobbedienza e i peccati mentre lo spoglia-mento delle vesti [allude] al fatto di essere denudato dellrsquoincorruttibilitagrave e dellrsquoimmortalitagrave e di essere stato privato dellrsquointera virtugrave il fatto che lascino lrsquouomo mezzo morto dimostra che la morte raggiunge metagrave della natura giaccheacute lrsquoanima egrave immortale Il sacerdote [rimanda] alla Legge il levita al discorso profetico il Samaritano a Cristo che ha preso la carne da Maria lrsquoanimale da soma [rinvia] al corpo di Cristo il vino alla Parola che istruisce e corregge lrsquoolio alla Parola della bontagrave e misericordia ovvero della caritagrave viscerale Lrsquoalbergo [richiama] la Chiesa lrsquoalbergatore [allude] agli Apostoli e ai loro successori vescovi e maestri delle Chiese ovvero agli angeli che presiedono alla Chiesa I due denari [richiamano] i due Testamenti lrsquoAntico e il Nuovo ovvero lrsquoamore verso Dio e quello verso

33 Ireneo di Lione Contro le eresie e gli altri scritti Introduzione e traduzione di E Bellini Milano 1981 p 272

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

173

carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

179

La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

180

donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

wwwrubbettinoprintit

Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 45: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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il prossimo oppure la conoscenza relativa al Padre e al Figlio Infine il ritorno del Samaritano [si riferisce] alla seconda manifestazione di Cristo

Annota Doglio

Seguita pure da Agostino (Quest Ev 219) questa interpretazione divenne comune in Occidente e in tutto il Medioevo influenzograve anche la produzione artistica Ne sono esempio due splendide vetrate gotiche nelle cattedrali di Chartres e Bourges in cui i quadri della parabola sono accom-pagnati (e interpretati) dalle scene del peccato originale e della Passione di Cristo per evidenziare il ferimento dellrsquouomo e le cure prestate dalla Misericordia divina

Lrsquoesegesi moderna con il metodo storico-critico rigetta oggi questo tipo di interpretazione ma elementi validi restano per-cheacute certamente i tratti cristologici sono degni di nota In questo senso anche la tradizione liturgica nella nuova edizione italia-na del Messale propone il Prefazio comune VIII chiamandolo proprio laquoGesugrave buon Samaritanoraquo

Nella sua vita mortale Egli passograve beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male Ancor oggi come buon Samaritano viene accanto a ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite lrsquoolio della consolazione e il vino della speranza Per questo dono della tua grazia anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto

Lrsquoitinerario del Samaritano lo porta a una trasformazione della propria identitagrave trasformata dal gesto di compassione egli non percepisce lrsquouomo ferito come un pericolo (come invece fanno il sacerdote e il levita) come una minaccia e un ostacolo alla propria identitagrave La compassione crea pertanto una rela-zione nuova e in questo modo assume egli stesso una nuova identitagrave trasformata dalla caritagrave

La parabola chiama alla solidarietagrave con chi soffre e ricorda che una simile solidarietagrave puograve esserci soltanto quando si acquisiscono un cuore di

173

carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

174

Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

175

Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

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Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

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carne e una visione compassionevole Per adempiere il comandamento di amare Dio e il prossimo sovente si deve diventare Samaritano lrsquoestraneo che si assume un rischio in un mondo ostile34

Il cammino del Samaritano ricorda a ogni persona il viaggio piugrave radicale che ogni essere umano deve compiere e che non sempre porta a compimento la liberazione dal proprio egoismo dalla philautigravea lrsquoamore egoistico di seacute Egrave un cammino che si intraprende da piccoli per imparare a non porsi al centro e a scoprire che il mondo egrave fatto di tante persone che non sono a nostro laquouso e consumoraquo Bisogna imparare a umanizzarsi smet-tendola di considerarsi un laquosoleraquo e imparando a vivere come la laquolunaraquo ponendo al centro gli altri Il Vaticano II ci ricorda proprio che la Chiesa egrave mysterium lunae Bisogna imparare ad amare gli altri come se stessi o meglio come laquoparte di se stessiraquo

33 Marta e Maria il laquofareraquo a partire dallrsquoascolto

Il verbo πορεύομαι lega il v 37 e il v 38 e lrsquoicona del cam-mino continua a fare da sfondo al trittico Gesugrave cammina con i suoi discepoli il nomikograves deve camminare e crsquoegrave un cammino proposto anche per Marta35

Lrsquoapplicazione di Luca del buon Samaritano alla via del discepolato cristiano puograve essere osservata nel collegamento di questa parabola con il laquoracconto parabolicoraquo di Marta e Maria (1038-42) e nelle modifiche del materiale introduttivo (1025-38) [hellip] Egrave molto importante osservare che si tratta di un esempio della consuetudine dellrsquoevangelista di affiancare due racconti i cui protagonisti sono alternativamente una donna o un uomo [hellip] Egrave evidente che (Luca) mira a far leggere il racconto di Marta e Maria come parabola e in rapporto al Samaritano36

34 JR Donahue op cit p 12635 Il nome Marta significa laquocolei che dominaraquo laquopadronaraquo laquosignoraraquo come

usiamo dire oggi 36 JR Donahue op cit pp 126-127

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

176

e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

177

tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

178

una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

179

La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

180

donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

wwwrubbettinoprintit

Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 47: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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Lrsquoevangelista descrive questa terza scena del trittico in modo molto preciso

1 Marta riceveospita (stesso verbo per Zaccheo in 196) Gesugrave (v 38)2 descrizione del diverso comportamento delle due sorelle (vv 39-40a)3 Marta si lamenta con Gesugrave che le risponde chiamandola (vv 40b-42)

Da notare subito che Maria non parla mai come egrave giagrave suc-cesso alla peccatrice di 736-50 Egrave chiaro che i due atteggiamenti differiscono perograve non bisogna essere severi con Marta come lo egrave stata invece una lunga tradizione esegetica

v 38 Il verbo πορεύομαι indica il cammino di Gesugrave ver-so Gerusalemme ed egrave stato usato proprio allrsquoinizio del viaggio 95152535657 Pur essendo insieme ai discepoli subito il pro-nome αὐτὸς segnala la centralitagrave di Gesugrave e poi delle due sorelle I discepoli sono sullo sfondo La casa di Marta (come poi Lidia in At 1615 accoglie Paolo) potrebbe far pensare a una laquochiesa domesti-caraquo poicheacute anche Gv 11 ci segnala lrsquoamicizia con questa famiglia nella quale crsquoera anche Lazzaro Il verbo usato da Luca per Marta e poi per Zaccheo indica certamente lrsquoospitalitagrave37 e potrebbe riferirsi allrsquoaccoglienza che saragrave fatta successivamente ai missionari itineranti Nestle e Aland non accolgono lrsquoespressione laquoin casa suaraquo che perograve egrave ben attestata e potrebbe segnalare la maggiore etagrave di Marta la sua autorevolezza ma anche lrsquoaccoglienza affettuosa laquocasaraquo per dire laquopersonaraquo Notiamo che in questo versetto verrebbero ad esserci cosigrave 4x i pronomi personali maschile (3x) e femminile (1x)

v 39 Luca presenta ora la sorella di Marta chiamata sem-plicemente Maria laquoseduta ai piedi del Signoreraquo (espressione tecnica per dire laquodiscepolaraquo) mentre ascolta la Sua Parola

Lrsquoevangelista suggerisce una presenza attenta e amorevole una con-centrazione di Maria sullrsquoessenziale con un quadro di tutta evidenza pre-para cosigrave le espressioni laquouna sola egrave necessariaraquo e laquoscegliere la parte buonaraquo (v 42) che inducono a pensare38

37 Cfr Lc 196 At 177 Giud 225 1Mac 1615 38 F Bovon op cit p 128

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

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Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

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Luca segnala sia nel Vangelo sia negli Atti la presenza delle donne credenti e attente alla Parola in netta contrapposizione con la tradizione anche in questo Gesugrave segna una discontinuitagrave

Negli Atti lrsquoascolto della Parola egrave prerequisito della conversione e della fede (222 44) e i sette vengono scelti affincheacute i dodici possano dedicar-si al ministero della Parola e della preghiera (Atti 64) Maria egrave quindi presentata come la discepola che durante il ministero di Gesugrave incarna la risposta che deve caratterizzare la Chiesa nascente39

Lrsquoimperfetto indicativo ἤκουεν potrebbe segnalare certamen-te lrsquoascolto prolungato ma potrebbe anche essere lrsquoindicazione di un vero e proprio laquostudioraquo40 La frase che descrive lrsquoatteggia-mento di Maria egrave in parallelismo e al termine di ogni membro crsquoegrave κυρίου e poi αὐτοῦ (Gesugrave) la centralitagrave di colui che egrave la Parola

v 40 Il verbo περισπαῶ indicherebbe sia lrsquoessere assorbita da molte faccende ma anche lrsquoessere distratta dalle molte cose (questa polisemia egrave voluta da Luca) Per troppo tempo si egrave vi-sta una contrapposizione tra i due diversi atteggiamenti Gesugrave non disprezza i servizi di Marta neacute li classifica come negativi dice solo che Maria ha scelto la parte buona Possiamo dire che Marta padrona di casa ha avuto la preoccupazione legittima dellrsquoaccoglienza a cui perograve aggiunge unrsquoansia41 sproporzionata Lrsquoelemento πολλὴν contrapposto a ἑνὸς indica la sproporzione cui va incontro Marta egrave partita con il piede giusto ma poi lrsquoansia corre il rischio di svilire la diaconia

Non sono neacute lrsquoaccoglienza di Marta neacute la sua intenzione di servire a cadere sotto i colpi della critica se critica crsquoegrave ma lrsquoeccesso delle sue azioni

39 JR Donahue op cit p 127 Cfr E Della Corte Stefano e la prima missione dei ldquoSetterdquo in E subito lo seguirono i discepoli di Gesugrave Atti del Seminario invernale di Biblia Vico Equense (NA) 26-29 Gennaio 2006 Firenze 2007 pp 191-224

40 Cfr F Bovon op cit p 12841 laquoLrsquoansia egrave uno degli impedimenti alla crescita della Parola (Lc 814) in altri

passi neotestamentari ha quasi sempre connotazione negativa e lascia trasparire mancanza di fiducia nel potere o nella presenza di Dio (Mt 625-34 Lc 12112225)raquo (JR Donahue op cit p 128)

176

e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

177

tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

178

una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

179

La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

wwwrubbettinoprintit

Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 49: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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e le preoccupazioni che ne sono lrsquoorigine Il testo non contrappone quan-tomeno a livello redazionale la diaconia della tavola alla diaconia della Parola ma situa uno in rapporto allrsquoaltro due atteggiamenti spirituali42

Marta laquosi fa avantiraquo (egrave il senso del verbo ἐφίστημι) percheacute si egrave sentita sola e non aiutata43 dalla sorella (con la quale non dialoga nemmeno) mentre si rivolge a Gesugrave accolto da lei in ogni modo per lagnarsi Marta somiglia a Pietro che si lamenta con Gesugrave nellrsquoepisodio della tempesta sedata poicheacute lo vede addormentarsi proprio mentre scoppia un terribile temporale44

Ci aspetteremmo dopo lrsquoepisodio del Samaritano che Ge-sugrave accolga la critica e si rivolga a Maria ma la risposta come sempre capovolge le attese

La risposta di Gesugrave prende la forma piugrave che di una critica di una diagnosi che a prima vista severa cerca di condurre Marta allrsquoessenziale a questa parte unica e prioritaria che Maria ha scelto spontaneamente45

v 41 Luca ora non indica laquoGesugraveraquo come soggetto della ri-sposta ma laquoil Signoreraquo e in questo modo allarga lrsquoorizzonte a ogni comunitagrave credente Lrsquooggetto della risposta non verte sulla diaconia bensigrave sullrsquoagitazione ansiosa e la preoccupazione Non egrave un giudizio ma una laquochiamataraquo (la ripetizione del nome) con la quale affettuosamente la invita a riflettere Lrsquoansia porta alla sospensione e inquietarsi non fa altro che confondere e far per-dere di vista lrsquoessenziale (i due verbi sono al presente indicativo dunque indicano unrsquoazione continuata nel presente)

Il testo indica con precisione un pericolo della vita cristiana gli affan-ni che ci si procura isolandosi dal Cristo e dalla comunitagrave come le mille e piugrave attivitagrave che si dispiegano per venirne a capo Lrsquoopposizione verte sulle preoccupazioni di questo mondo di fronte alla fede Il pericolo sembra

42 F Bovon Luca 12943 Il verbo συναντιλαμβάνομαι (laquovenire in aiutoraquo) non egrave biblico ma egrave attestato

nel mondo ellenistico cfr LXX Es 1822 Sal 88(89)22 Rm 82644 Cfr Mc 435-4145 F Bovon op cit p 130

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

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Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

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tanto piugrave grande in quanto queste preoccupazioni materiali si presentano allo spirito del credente come forma di servizio46

v 42 Alle laquotanteraquo cose di Marta Gesugrave ribadisce che laquouna sola egrave la cosa necessariaraquo che egrave laquola parte buonaraquo scelta da Maria la presenza del Signore da cogliere innanzitutto nellrsquoascolto pro-lungato della Sua Parola La diaconia non egrave messa in discussione ma deve trovare la sua radice e la sua forza nellrsquoascolto prolun-gato che egrave la laquoterra buonaraquo su cui cade il seme della Parola di Cristo che sola salva dalle preoccupazioni e dalle ansie umane

Chiaramente lrsquoaccento del racconto si trova sulla Parola finale laquodi una sola cosa crsquoegrave bisognoraquo Ma con questa Parola Gesugrave non condanna il laquoservireraquo di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesugrave stesso ha dato lrsquoesempio (cfr Lc 2227) neacute giustifica lrsquoatteggiamento di Maria come lrsquounico valido Gesugrave non giudica direttamente il compor-tamento divergente delle due donne ma questi comportamenti sono lrsquooc-casione per un insegnamento che supera le circostanze concrete lrsquoascolto della Parola di Gesugrave la totale disponibilitagrave alla venuta del Regno di Dio egrave ciograve che importa tutto il resto non viene condannato ma relativizzato47

Negli ultimi secoli la figura di Marta egrave stata tanto rivalutata Nei Vangeli Gesugrave non si contrappone mai di primo acchito a qualcuno percheacute il suo scopo egrave quello di aiutare a prendere coscienza e a cambiare Anche nei confronti delle guide di Isra-ele conserva questo stile In casa del fariseo ha cercato di far ragionare Simone come ha fatto con il nomikograves nel nostro testo

Anche nei riguardi di Marta Gesugrave le ha voluto rivolgere una chiamata per aiutarla a non perdere di vista lrsquoessenziale

A Gesugrave non preme biasimare Marta Quello che le dice corrisponde certamente alla propria diagnosi su di lei ma anche alla realtagrave dei fatti e dei gesti della padrona di casa Dietro la comprensibile agitazione scopre

46 F Bovon op cit 131 Nelle pp 135-139 egrave interessantissima la storia degli effetti del testo che offre lrsquoautore

47 G Rossegrave op cit p 415

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

180

donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

Stampato in Italianel mese di marzo 2017

da Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore srl88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)

wwwrubbettinoprintit

Collana laquoTeologia e Teologiraquo

1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

8 Area Morale dellrsquoIstituto Teologico Calabro laquoSan Pio Xraquo (a cura di) Etica della vita ed etica sociale 2013

9 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Verbum Gratiae Miscel-lanea in ricordo del Prof don Giovanni Berlingieri 2013

10 G Donato Chi ti obbliga Mente libertagrave e origine dellrsquoob-bligazione morale 2014

11 E Della Corte - V Lopasso - S Parisi (a cura di) Spiritus est veritas (1Gv 56) Miscellanea in onore del prof mons Armando Augello per il suo 75deg compleanno 2017

Page 51: La , in quanto etica della “vita”, è accettata dalle .... Ernesto Della Corte... · Aspetti della teologia paolina 300. ... 2.5 Modello dall’etica senza verità a quello della

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una preoccupazione legittima ma ansiosa Lrsquoinquietudine di Marta dipen-de dallrsquoisolamento in cui si egrave messa si sente abbandonata dalla sorella e fraintesa da Gesugrave Il quale non dubita un attimo del suo desiderio di servire neacute della necessitagrave dei compiti domestici Le propone semplicemente una gerarchia dottrinale dei valori e dei gesti La prioritagrave spetta allrsquoascolto della Parola di Dio alla sosta al gesto di sedersi consiste nel non voler prece-dere il Signore nellrsquoaccettare di essere servita prima di servire Questo egrave il solo necessario che risponde al bisogno di ognuno questa egrave la buona parte che corrisponde al desiderio di tutti Maria la silenziosa lrsquoimmobile Maria incarna e simboleggia questa attenzione e questa fede prioritaria Lrsquoantropologia e lrsquoetica passano in secondo piano la cristologia rimane al primo posto qui come in tutto il Vangelo48

Luca intende dunque tracciare una via di discepolato siamo chiamati a incarnare Maria per essere poi Marta che egrave nutrita dal Signore e supportata dalla sorella Lrsquoevangelista inoltre egrave molto attento alla realtagrave della donna nella vita di Ge-sugrave e della Chiesa In questa epoca post-conciliare dovremmo in maggior misura riflettere e aprire il servizio pastorale alle donne in modo piugrave organico e aperto ci sono molti ministeri che potrebbero davvero vedere il laquogenio femminileraquo al servizio della Chiesa tutta

4 Conclusioni e aperture

Il trittico lucano egrave molto interessante poicheacute i tre quadri laquosi illuminanoraquo a vicenda La preghiera di Gesugrave egrave indice che tutto viene dal Padre che egrave la fonte di ogni cosa il Figlio che gode dellrsquointimitagrave con Lui nella forza dello Spirito egrave venuto per rivelare il cuore del Vangelo e noi siamo chiamati a questa co-munione Allora lrsquoitinerario corrispondente egrave di essere laquopiccoliraquo cioegrave discepoli della Parola che sola svela la Sapienza nascosta ai sapienti e ai grandi della terra

48 F Bovon op cit p 138

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La pagina del Samaritano rivela il cuore di Dio egrave Miseri-cordia anzi viscere di Misericordia percheacute Egli pur lascian-doci vivere cioegrave avendo fatto a noi il dono della Vita egrave sempre pronto a recuperarci quando incappiamo nei briganti di questo mondo Certamente Gesugrave egrave il Samaritano che perograve conduce il malcapitato al pandocheion cioegrave alla Chiesa che deve come Lui laquoavere curaraquo come il vescovo fa con la Chiesa della quale egrave servo e apostolo (1tm 35)

La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

Ringrazio di cuore la dottssa Francesca Buonanno e la dottssa Viviana Fortino per la correzione del testo e per averlo fatto con grande cura e competenza

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2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

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La parabola del buon Samaritano con la sua esortazione a usare mise-ricordia nei confronti del prossimo e la storia di Marta e Maria con la lode di colei che siede e ascolta il Signore costituiscono una doppia illustrazione in forma di parabola di un unico comandamento In entrambi i casi qual-cuno che sta fuori (il Samaritano o la donna) egrave scelto per sconcertare gli ascoltatori e consentire loro di vedere il discepolato in nuova luce Amare Dio con tutto il cuore e la mente e il prossimo come se stessi richiede sia compassione sia di entrare concretamente nel mondo del vicino noncheacute di concentrarsi con attenzione sulla Parola del Signore Lungi dallrsquoesaltare una modalitagrave di discepolato rispetto a unrsquoaltra i due racconti illustrano che lrsquouna non puograve davvero esistere senza lrsquoaltra49

Dopo la rivelazione operata dalla parabola del Samaritano con la quale la comunitagrave di Luca egrave chiamata a vivere il servizio della misericordia e a incarnare il laquoluogo accogliente per tuttiraquo lrsquoepisodio di Marta e Maria egrave di nuovo uno sguardo verso lrsquoalto lrsquoascolto della Parola egrave laquofontale e determinanteraquo Secondo un autore E Jane Via Luca subordina lrsquoaspetto conviviale dellrsquoEu-caristia allrsquoascolto della Parola e afferma

nellrsquoascolto della Parola sta il nutrimento sostanzialmente vivificante che lrsquoanima umana desidera ardentemente Egrave giusto e ben accetto che le donne tralascino la preparazione del pasto per ascoltare la Parola Le

49 JR Donahue op cit p 128

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donne hanno pieno diritto allrsquouna e allrsquoaltro e vi partecipano pienamente come discepole50

Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

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3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

4 A Staglianograve (a cura di) Cittadini del Regno Mediterraneo e interculturalitagrave chance per una fraternitagrave tra i popoli Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2008

5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

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Il Figlio che prega il Padre e la Parola nella terza pala sono allrsquoinizio e al termine di questo trittico con al centro la rivela-zione operata dalla parabola si parte dallrsquoalto e allrsquoalto si ritorna

Lo splendido itinerario tracciato da Gesugrave ci rende veri laquopiccoliraquo se laquodiscepoliraquo cioegrave se laquoluogo accogliente verso tuttiraquo nellrsquoascolto della Parola Sembra proprio che Luca abbia trac-ciato non un laquoruoloraquo o una laquofunzioneraquo come spesso abbiamo fatto nella storia a scapito del carisma ma una via discepolare che ha come fonte lrsquoascolto della Parola e dunque quella lectio che la Chiesa ha sempre raccomandato

Spero che lrsquoitinerario tracciato sia anche per le lettrici e i lettori una via luminosa e una laquolampada ai loro passiraquo

50 EJ Via Women the Discipleship of Service and the Early Christian Ritual Meal in the Gospel of Luke in St Lukersquos Journal of Theology 29 (1985-rsquo86) p 58 (lrsquoarticolo egrave nelle pp 37-60)

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3 V Lopasso - S Parisi (a cura di) Liber Scripturae Miscel-lanea in onore di P Francesco Tudda ofm 2002

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5 A Staglianograve Intagliatori di sicomoro Cristianesimo ed emergenze culturali nel terzo millennio Il compito le sfide gli orizzonti 2009

6 I Schinella La ldquoMadre di Gesugraverdquo madre del ldquodiscepolo pre-dilettordquo Maria Madre spirituale del sacerdozio di Cristo e dei cristiani 2009

7 A Bomenuto (a cura di) Cittadini della Terra Amare nella veritagrave Atti del Convegno della Pontificia Facoltagrave Teologica dellrsquoItalia Meridionale 2011

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1 D Graziani - I Schinella Quale etica sociale per il Sud drsquoItalia 1995

2 F Morrone - G Curragrave Sui sentieri della speranza Miscel-lanea in onore di Luigi Mannelli 1999

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