La nuova strategia accettata dai delegati - SGB-FSS · 2016. 7. 28. · via all’assemblea dei...

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4 dossier segni amo - giugno/luglio 2016 La nuova strategia accettata dai delegati Sabato 28 maggio 2016 si è tenuta al Lake Side di Zurigo la tradizionale assemblea dei delegati della Federazione svizzera dei sordi. Al centro dell’attenzione quest’anno c’era la nuova strategia 2016 – 2020. Dopo mesi di consultazioni e di adattamenti, quest’ultima è stata accettata quasi all’unanimità dai delegati. testo: Sandrine Burger (traduzione: Catia De Ronzis), foto: Matija Zaletel N ella mattinata di sabato, 28 maggio, mentre il sole fati- cava ancora a farsi strada tra le nuvole addensate sul lago di Zurigo, Roland Hermann (il presidente del co- mitato direttore) dava ufficialmente il via all’assemblea dei delegati 2016 della Federazione svizzera dei sordi. SALUTI Dopo aver salutato tutti e ricordato che il 1 o e il 2 luglio la Federazione organiz- zerà un grande congresso a Berna, con tanto di serata di gala, Roland Hermann ha dovuto scusare l’assenza del direttore generale, Harry Witzthum, dovuta a un lutto familiare. Infine ha ceduto la parola a Daniel Leupi (consigliere municipale, direttore delle finanze) che rappresentava le autorità della Città di Zurigo. Quest’ultimo ha brevemente ricordato tutto ciò che la Città di Zurigo fa a favore delle persone disabili e ha spiegato che l’u- guaglianza (politica, sociale e culturale) delle persone disabili è stata un punto centrale della legislatura 2010 – 2014 e che continua ad esserlo tuttora. Malgrado tutte le azioni condotte dalla Città, Daniel Leupi ha dovuto ammettere che la traduzione in lingua dei segni del suo di- scorso rappresentava una prima assoluta per lui… Una prima impressionante che spera di poter rivivere al più presto. RITORNO SUL 2015 I due membri della direzione, nomina- tamente Roland Wagner e Ruedi Graf, hanno ripassato in rivista i punti princi- pali dell’anno trascorso, concentrandosi ognuno sui campi d’azione dei rispettivi dipartimenti. Roland Wagner, direttore del dipartimento Comunicazione, ha spiegato che il lavoro della sua squadra si è focalizzato principalmente su due ele- menti: sul lavoro di lobby politico da una parte e sulla visibilità verso il grande pub- blico dall’altra. Due elementi, questi, che sono poi culminati nelle azioni della setti- mana della lingua dei segni di settembre, durante la quale si è tenuto un Café des Signes a Palazzo federale, una conferenza in presenza di Simonetta Sommaruga (l’allora presidente della Confederazione) e una grande giornata di manifestazioni a Berna. Da parte sua, Ruedi Graf, direttore del dipartimento Prestazioni, ha spiegato che dopo un periodo di crisi, il suo di- partimento si sta riorganizzando un po’ alla volta, riorientando le proprie atti- vità secondo i nuovi orientamenti della Federazione. I punti principali del 2015 sono perciò stati la messa in atto della formazione di base FSEA con l’obiettivo di avere degli insegnanti di lingua dei segni qualificati, nonché un’analisi (sot- toposta all’attenzione del Segretariato di Stato per la ricerca, la formazione e l’in- novazione) che punta al riconoscimento federale della professione di formatore di lingua dei segni. NUOVI MEMBRI Quest’anno, i delegati hanno accettato ben cinque nuove associazioni nella rosa dei membri della Federazione svizzera dei Roland Hermann e Daniel Leupi, Città di Zurigo.

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La nuova strategia accettata dai delegati

Sabato 28 maggio 2016 si è tenuta al Lake Side di Zurigo la tradizionale assemblea dei delegati della Federazione svizzera dei sordi. Al centro dell’attenzione quest’anno c’era la nuova strategia 2016 – 2020. Dopo mesi di consultazioni e di adattamenti, quest’ultima è stata accettata quasi all’unanimità dai delegati. testo: Sandrine Burger (traduzione: Catia De Ronzis), foto: Matija Zaletel

Nella mattinata di sabato, 28 maggio, mentre il sole fati-cava ancora a farsi strada tra

le nuvole addensate sul lago di Zurigo, Roland Hermann (il presidente del co-mitato direttore) dava ufficialmente il via all’assemblea dei delegati 2016 della Federazione svizzera dei sordi.

SalutiDopo aver salutato tutti e ricordato che il 1o e il 2 luglio la Federazione organiz-zerà un grande congresso a Berna, con tanto di serata di gala, Roland Hermann ha dovuto scusare l’assenza del direttore generale, Harry Witzthum, dovuta a un lutto familiare. Infine ha ceduto la parola a Daniel Leupi (consigliere municipale, direttore delle finanze) che rappresentava

le autorità della Città di Zurigo. Quest’ultimo ha brevemente ricordato tutto ciò che la Città di Zurigo fa a favore delle persone disabili e ha spiegato che l’u-guaglianza (politica, sociale e culturale) delle persone disabili è stata un punto centrale della legislatura 2010 – 2014 e che continua ad esserlo tuttora. Malgrado tutte le azioni condotte dalla Città, Daniel Leupi ha dovuto ammettere che la traduzione in lingua dei segni del suo di-scorso rappresentava una prima assoluta per lui… Una prima impressionante che spera di poter rivivere al più presto.

RitoRno Sul 2015I due membri della direzione, nomina-tamente Roland Wagner e Ruedi Graf, hanno ripassato in rivista i punti princi-

pali dell’anno trascorso, concentrandosi ognuno sui campi d’azione dei rispettivi dipartimenti. Roland Wagner, direttore del dipartimento Comunicazione, ha spiegato che il lavoro della sua squadra si è focalizzato principalmente su due ele-menti: sul lavoro di lobby politico da una parte e sulla visibilità verso il grande pub-blico dall’altra. Due elementi, questi, che sono poi culminati nelle azioni della setti-mana della lingua dei segni di settembre, durante la quale si è tenuto un Café des Signes a Palazzo federale, una conferenza in presenza di Simonetta Sommaruga (l’allora presidente della Confederazione) e una grande giornata di manifestazioni a Berna.

Da parte sua, Ruedi Graf, direttore del dipartimento Prestazioni, ha spiegato che dopo un periodo di crisi, il suo di-partimento si sta riorganizzando un po’ alla volta, riorientando le proprie atti-vità secondo i nuovi orientamenti della Federazione. I punti principali del 2015 sono perciò stati la messa in atto della formazione di base FSEA con l’obiettivo di avere degli insegnanti di lingua dei segni qualificati, nonché un’analisi (sot-toposta all’attenzione del Segretariato di Stato per la ricerca, la formazione e l’in-novazione) che punta al riconoscimento federale della professione di formatore di lingua dei segni.

nuovi membRiQuest’anno, i delegati hanno accettato ben cinque nuove associazioni nella rosa dei membri della Federazione svizzera dei

Roland Hermann e Daniel Leupi, Città di Zurigo.

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sordi. Tra di esse figurano quattro asso-ciazioni della Svizzera tedesca e una della Svizzera francese: - Berufsvereinigung der

Gebärdensprachlehrer und –ausbildner Deutschschweiz (BGA), un’associa-zione che riunisce gli insegnanti di lingua dei segni;

- Verein Gebärdensprache in der Familie, un’associazione che s’impegna a favore dei bambini e del bilinguismo;

- Verein movo, un’associazione che s’im-pegna a favore degli spettacoli teatrali e della cultura dei sordi;

- Trägerverein Berufsintegration PLUS der Beratungsstelle für Schwerhörige und Gehörlose Zentralschweiz, un’as-sociazione che da anni collabora con la Federazione;

- Association C’est un signe, il cui obiet-tivo è promuovere la cultura dei sordi attraverso la lingua dei segni.

PRioRità 2016Dopo una meritatissima pausa pranzo sono ripresi i lavori con la presentazione delle priorità e i punti forti dell’anno 2016. Per la Federazione svizzera dei sordi si tratterà prima di tutto di rendere operativa la strategia, di organizzare un controlling interno, di definire i processi in grado di aumentare l’efficienza, di or-ganizzare delle campagne per farsi co-noscere meglio dal grande pubblico e di rafforzare la collaborazione con le società membro. Ovviamente sono stati anche rammentati i due grandi eventi dell’anno, ovvero il congresso di Berna (1o e 2 lu-glio) e la giornata mondiale della lingua dei segni a San Gallo, il 24 settembre.

nuova StRategiaPoco dopo le ore 14, Ruedi Graf si è de-dicato al grande boccone della giornata, che consisteva nel presentare e mettere al voto punto per punto la nuova strategia 2016 – 2020 della Federazione svizzera dei sordi (rappresentazione grafica alle pagine 10-11). Va ricordato che se la dire-zione ha voluto sottoporre la nuova stra-tegia al voto dei delegati, è per consentire alla Federazione svizzera dei sordi di otte-nere un quadro chiaro con degli obiettivi

precisi sui quali lavorare e concentrare in maniera adeguata le proprie ri-sorse in termini finanziari e di personale.

Elaborata in base ai nuovi statuti votati nel 2014 e della carta dei va-lori votata nel 2015, la nuova strategia è stata un progetto di quasi due anni, portato avanti dal direttore generale Harry Witzthum e dalla sua as-sistente, Sandra Alefsen. Desiderosi di ottenere una strategia che non solo convenisse a tutti, ma che rispecchiasse davvero i bisogni della comunità dei sordi in Svizzera, i re-sponsabili di progetto non hanno esitato a consultare regolarmente il comitato direttore, la direzione allargata, il perso-nale, i comitati regionali o altri partner. Queste consultazioni hanno fatto sì che il progetto finale non abbia quasi più nulla a che vedere con quello originale, ma che però è riuscito a creare un grande con-senso, dimostrato peraltro da un’opposi-zione praticamente inesistente durante le numerose votazioni di questo sabato 28 maggio!

RiaSSunto della StRategiaPrima di tutto, la nuova strategia della Federazione svizzera dei sordi stabilisce tre visioni e missioni che fungono da so-lida base per tutti i lavori da intraprendere tra il 2016 e il 2020. Queste tre visioni e missioni prevedono stessi diritti, oppor-tunità e accesso, una buona qualità della vita e une chiara divisione dei compiti.

Allo scopo di raggiungere questi obiettivi sono stati definiti quattro campi d’azione (lingua dei segni e cultura dei sordi / par-tecipazione sociale / formazione ed edu-cazione / lavoro) contenenti ciascuno tre obiettivi molto precisi (cfr. pp 10-11), il tutto completato da tre compiti di soste-gno trasversali (incoraggiamento della vita associativa / accesso e disponibilità degli interpreti / raccolta di dati probatori).

Come ricordato da Ruedi Graf, questa strategia è nazionale. Ovviamente la di-rezione è cosciente del fatto che le realtà territoriali non sono sempre le stesse, che tra una regione e l’altra esistono delle dif-ferenze e che quindi saranno necessari dei piccoli adattamenti. Ma affinché gli obiettivi possano essere raggiunti entro il 2020 sarà necessario che tutti remino nella stessa direzione. Il messaggio pare tuttavia essere passato, considerando la quasi unanimità scaturita dalle varie vo-tazioni pomeridiane!

Alle ore 15.28 si è infine tenuta la vota-zione finale sulla nuova strategia 2016 – 2020 della Federazione svizzera dei sordi, ufficialmente accettata con 77 sì e una sola astensione. Un’ottima notizia per la direzione, ma che al contempo rappre-senta anche il punto di partenza di una nuova avventura, perché adesso bisognerà implementare questa strategia e la prima cosa da fare sarà elaborare delle misure per la messa in atto... Il lavoro è appena cominciato!

aSSemblea 2017Se volete partecipare all’assemblea dei delegati 2017, allora annotatevi fin d’ora la data del 13 maggio 2017 nella vostra agenda! La Federazione svizzera dei sordi vi dà appuntamento nella bella Svizzera italiana. ■

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Assemblea dei delegati: buone ragioni per festeggiare!

Dopo il travolgente «sì» alla nuova strategia, l’assemblea dei delegati offre un’ulteriore occa-sione di festeggiare: Patty Shores è onorata per il suo impegno attivo in seno al comitato di-rettivo di Inclusion Handicap, mentre Tatjana Binggeli riscuote vivi applausi per l’attribuzione del suo secondo titolo di dottore. Si celebrano inoltre i giubilei di ben tre membri collettivi della Federazione svizzera dei sordi. testo: Martina Raschle; foto: Matija Zaletel; traduzione: Antonia D‘Orio

L’assemblea dei delegati riserva una parte del pomeriggio alle celebrazioni. Anche quest’anno

la Federazione svizzera dei sordi rende omaggio alle persone e associazioni che si sono particolarmente distinte per il loro impegno di lunga data a favore della co-munità sorda.

giubilei delle aSSociazioniL‘anno 2016 non designa solo l’anniver-sario della Federazione svizzera dei sordi (70 anni), ma anche di tre dei suoi mem-bri collettivi: la Christliche Gehörlosen Gemeinschaft der Schweiz CGG compie 25 anni, la Gehörlosenverein Berghaus Tristel Elm esiste da 75 anni e

il Gehörlosen- und Sportverein Zürich GSVZ addirittura da 100 anni!

Roland Hermann, presidente della Federazione svizzera dei sordi, si con-gratula porgendo un mazzo di fiori, un paniere colmo di cibarie prelibate e un assegno e ringrazia i rispettivi presidenti e membri per l’impegno profuso a favore della comunità sorda. Il centenario della GSVZ è d’altronde la ragione per cui l’o-dierna assemblea dei delegati si svolge a Zurigo. Nella loro allocuzione, Christian Matter, presidente della GSVZ, e Boris Grevé, presidente del comitato organiz-zatore del giubileo, invitano cordialmente tutti gli astanti al gran gala che la GSVZ organizza il 10 settembre 2016.

Felix Urech approfitta dell’occasione per attirare l’attenzione su un altro impor-tante evento: la Federazione svizzera dei sordi celebrerà infatti il suo 70° anniver-sario con una grande serata in chiusura del congresso internazionale il 2 luglio 2016 a Berna. Promette a tutti una serata indimenticabile e ricorda a chi non l’a-vesse ancora fatto d’iscriversi in tempo al congresso e alla serata di gala.

un gRazie a Patty ShoReSIn seguito, Loredana Gsponer, membro del comitato direttore della Federazione svizzera dei sordi, sale sul palco e apre la parte dedicata agli elogi di singole perso-nalità. Loredana Gsponer sa come tenere il pubblico sulla corda e inizia con l’e-lenco dei meriti della persona alla quale si riferisce, prima di svelarne il nome: «Si impegna a Sciaffusa per gli interessi delle persone sorde … È politicamente attiva e molto ben collegata in rete … Giusto, si tratta di Patty Shores!»

Un elogio particolare va all’immenso im-pegno a titolo onorifico di Patty Shores all’interno del comitato direttivo di Inclusion Handicap. Infatti, dal 2014 Patty Shores rappresenta gli interessi delle persone con disabilità uditiva in seno a quest’organo mantello delle organizza-zioni di persone disabili, apportando le sue vaste competenze in ambito formativo. Coltiva scambi vivaci con il gruppo di la-voro della Federazione svizzera dei sordi e ne rappresenta gli interessi specifici nel

Patty Shores et Loredana Gsponer

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comitato direttivo di Inclusion Handicap. Loredana Gsponer chiama Patty Shores sul palco e la ringrazia vivamente anche a nome della Federazione svizzera dei sordi per «il tuo impegno, per il tuo tempo e la tua energia«Raggiante di gioia, Patty Shores accetta con visibile piacere i ringra-ziamenti, i fiori e il regalo offerti nonché il lungo applauso del pubblico.

ovazione PeR tatjana binggeliL’apparizione di Tatjana Binggeli sul palco rappresenta il momento culminante delle onorificenze. Un brivido attraversa letteralmente il Lake Side di Zurigo! La vicepresidente della Federazione svizzera dei sordi ha conseguito un mese fa il suo secondo titolo di dottorato di ricerca medica! Il titolo le è stato attribuito per la sua tesi incentrata sul tema «Per un mondo accessibile - Esiste in Svizzera un accesso libero da ostacoli all’acquisizione d’informazioni e a prestazioni mediche per le persone con disabilità uditiva?»

Beat Kleeb ha tenuto una laudatio emo-zionante in onore di Tatjana Binggeli: «Tatjana, sei un esempio per tutti noi! Già il tuo primo titolo accademico rap-presentava un’incredibile eccezione fra le persone sorde, che ancora non hanno pra-ticamente accesso alle formazioni supe-riori – e tu sei riuscita ad ottenere un se-condo titolo di dottore! Non ho mai visto una cosa del genere. Sei la dimostrazione vivente per tutti gli specialisti, ma so-prattutto per i giovani sordi, che possono aspirare a ben altro che solo al mestiere di addetti alle pulizie.»

Una Tatjana visibilmente commossa ac-coglie i complimenti e fatica a trovare le parole. «Grazie per tanto onore! Non ho parole… Dopo quattro lunghi anni, un mese fa ho potuto difendere e concludere la mia tesi di laurea. Tutto il mio lavoro mira a migliorare l’accesso alle prestazioni mediche delle persone con disabilità udi-tiva – e di tutte le persone appartenenti alla mia cultura minoritaria.» Dopo que-sti segni, tutto il pubblico si alza in piedi e rivolge a Tatjana Binggeli un lungo ap-plauso entusiasta.

Informazioni relative al Prix VISIO

Quest’anno, la commissione di giu-ria degli SGB-FSS AWARDS e il co-mitato direttore della Federazione svizzera dei sordi hanno deciso di comune accordo di rinunciare eccezionalmente all’attribuzione del Prix VISIO in occasione dell’as-semblea dei delegati. In futuro, il comitato direttore della Federa-zione e la giuria degli AWARDS collaboreranno più strettamente per designare tempestivamente i vincitori fra i candidati proposti. Un primo segno in questo senso è la decisione del comitato direttore di partecipare alle sedute future della commissione di giuria Prix VISIO e rafforzare in questo modo lo scambio fra i due organi. La Fe-derazione aiuterà inoltre la giuria degli AWARDS nella sua ricerca di un o una presidente. La Federazione svizzera dei sordi si rallegra della futura collabora-zione e attende con impazienza di conoscere i candidati e le candi-date alla prossima assegnazione dei premi SGB-FSS AWARDS.

chiuSuRa e PRoSPettiveLa tesi di dottorato di Tatjana Binggeli fornisce anche un importante contri-buto alla raccolta di dati reali, che è uno dei compiti di supporto descritti nella nuova strategia della Federazione sviz-zera dei sordi. La ricerca scientifica sulla situazione delle persone sorde e audiolese in Svizzera rafforza infatti gli argomenti della Federazione dei sordi nella sua bat-taglia per l’uguaglianza dei diritti e delle opportunità. In questo contesto, e dopo le onorificenze, Márta Gerbershagen, responsabile del settore Pubbliche Relazioni, presenta il progetto di ricerca appena lanciato sulla repressione della lingua dei segni in Svizzera (vedi intervi-sta a pagina 18).

Dopo altre informazioni e interventi di rappresentanti di varie associazioni si conclude la parte ufficiale dell’assemblea dei delegati. I partecipanti festeggiano il successo della giornata sulla terrazza con vista su lago di Zurigo. Gustano l’aperi-tivo offerto dalla SGB-FSS e dalla GSVZ, scambiano novità e coltivano le amicizie. Con l’adozione della nuova strategia, i delegati hanno posto una pietra miliare sulla via verso un avvenire forte della cul-tura dei sordi - e dove si vive la cultura dei sordi, c’è sempre un motivo per festeg-giare! ■

Beat Kleeb, Tatjana Binggeli e Roland Hermann

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«La nuova strategia è un’opera comune»

Harry Witzthum, direttore generale della Federazione svizzera dei sordi, approfitta di quest’intervista per informare sulla nuova strategia. Lo fa spiegando come la Federazione, insieme ai suoi membri, intende lavorare per migliorare le condizioni di vita delle persone audiolese. intervista: Martina Raschle (traduzione: Catia De Ronzis); foto: Benjamin Hofer;

I delegati hanno detto sì alla nuova strategia. È forse un segno della loro fiducia nei confronti del lavoro della Federazione svizzera dei sordi?Direi proprio di sì! I numerosi riscontri positivi sull’orientamento dei contenuti della strategia 2016 – 2020 confermano che abbiamo colpito nel segno e fatte no-stre le richieste dei membri. I riscontri durante la fase di consultazione sono stati perlopiù costruttivi e ci hanno aiutato a impostare in maniera più chiara e precisa la nostra strategia. È davvero una conside-revole opera comune. Non vediamo l’ora d’implementare insieme questa strategia.

Finora la Federazione svizzera dei sordi lavorava seguendo le «linee strategiche» del 2012. Che bisogno c’era di una nuova strategia?Le «linee strategiche» sono state formu-late in un periodo in cui la Federazione dei sordi aveva una struttura e un’im-postazione diverse. Nel frattempo, la Federazione si è data un orientamento chiaramente nazionale, adeguando le sue strutture ai nuovi compiti. Le «linee strategiche», inoltre, non avevano degli obiettivi misurabili e neppure una tempi-stica ben definita. Con la nuova strategia 2016 – 2020, la Federazione svizzera dei sordi ha colmato queste lacune. Una stra-tegia di successo enuncia obiettivi chiari e una tempistica ben definita affinché l’or-ganizzazione possa impiegare al meglio le sue limitate risorse umane e finanziarie.

Qual è stata la sfida più grande durante l’elaborazione della nuova strategia?Fare una scelta tra i tanti obiettivi impor-tanti. Non ci sono dubbi sul fatto che lo

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smantellamento delle barriere sociali sia fondamentale affinché le persone audio-lese possano far valere i loro diritti. Ma la Federazione svizzera dei sordi non può attivarsi ovunque e fare tutto da sola. In questo modo finiremmo per sovracca-ricarci, impiegando le nostre risorse un po’ dappertutto, ma in maniera poco in-cisiva per, in fine, ottenere poco o nulla. Per questo motivo, richiede coraggio fare una scelta tra tutti gli obiettivi possibili e in seguito proporre tale selezione in una strategia fino al 2020.

La strategia si concentra ora su quat-tro ambiti: Lingua dei segni & cultura, partecipazione sociale, formazione e lavoro. Perché il comitato direttore ha scelto questi quattro ambiti?Perché questi quattro ambiti sono fon-damentali per l’inclusione sociale delle persone audiolese, secondo quanto ri-chiesto anche dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone disabili. Non è possibile ottenere un’inclusione di suc-cesso senza il riconoscimento della lingua dei segni e della cultura dei sordi, e nep-pure senza una formazione adeguata, un lavoro soddisfacente o la partecipazione sociale. Certo, esistono anche altri campi d’azione importanti – ma dopo un’at-tenta analisi, questi quattro si sono rive-lati i più rilevanti.

Per ogni ambito sono formulati tre obiettivi. È realistico che la Federazione raggiunga tutti i 12 obiettivi fino al 2020?Sono obiettivi ambiziosi, ma se nei pros-simi anni concentreremo le nostre risorse sull’implementazione di questa strategia, sono da considerare realistici. In fondo, la Federazione non comincia da zero per quel che riguarda questi obiettivi. Essi sono stati volutamente scelti in maniera tale da poggiare su progetti o attività che in parte sono già in fase di realizzazione o che saranno implementati a breve. Faccio un esempio dal campo d’azione della formazione, obiettivo 3: riconoscimento federale del profilo professionale del for-matore di lingua dei segni. Lo scorso novembre abbiamo potuto concludere la fase 1 di questo processo insieme ai no-stri partner e alla Segreteria di Stato per

la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI). Attualmente siamo alla fase 2, che entro il 2020 dovrà condurci al rico-noscimento ufficiale. È vero che abbiamo già avviato il progetto, ma ora dobbiamo concentrare le nostre risorse sull’obiettivo finale. Non è una cosa che avviene da sé e occorreranno ancora molti sforzi. La si-tuazione è simile anche per gli altri obiet-tivi. Con l’impiego mirato delle risorse probabilmente non riusciremo a realiz-zare tutti gli obiettivi, ma probabilmente la maggior parte di essi.

Oltre agli ambiti e agli obiettivi, la strategia formula anche «misure di sostegno». Una di queste è la pro-mozione della vita associativa e delle reti di contatti. Cosa si può immagi-narsi sotto quest‘aspetto?La strategia poggia sulla cooperazione dei membri e dei partner. Attraverso la stra-tegia 2016 – 2020, la Federazione dice chiaramente che non può implementare tutto da sola e che c’è bisogno di collabo-rare. Non sarà possibile implementare la strategia senza la promozione della vita associativa e delle reti di contatti. Ad esempio, vorremmo che in futuro le or-ganizzazioni partner regionali implemen-tassero da sole taluni obiettivi tramite mandato o per mezzo di sottocontratti di prestazioni. Inoltre, abbiamo adattato il regolamento per il sostegno finanzia-rio inerente ai progetti dei membri della Federazione, di modo da investire più soldi nelle regioni, finanziando quei pro-getti che rientrano nella strategia. Il soste-

gno e la promozione della vita associativa continuerà a far parte del nostro preven-tivo. Vorremmo contribuire a sviluppare una vita associativa dinamica e attiva che a sua volta ci possa essere d’aiuto nella re-alizzazione della strategia. Ciò implicherà in parte anche un lavoro strutturale.

Come possono i membri della Federazione sostenerla nel raggiun-gimento dei suoi obiettivi?Adottando a loro volta la strategia 2016 – 2020 e contribuendo così alla realiz-zazione degli obiettivi. La strategia con-tiene una chiara suddivisione dei lavori tra la Federazione svizzera dei sordi nel ruolo di organizzazione mantello dall’o-rientamento nazionale e intercantonale da una parte, e i membri dall’orienta-mento regionale o cantonale dall’altra. Cercheremo di sostenere i membri nel loro lavoro e speriamo in una più stretta collaborazione con essi. La comunica-zione tra i membri e la Federazione dei sordi deve diventare sempre più una co-municazione a due corsie. Dipendiamo molto dalle esperienze e dalle cono-scenze dei membri in loco e dalla loro volontà di coinvolgerci attivamente, in-vitandoci alle riunioni sostanziali. Così facendo, potremmo definire insieme come la Federazione debba sostenere le associazioni.

Con l’accettazione della nuova stra-tegia termina anche il processo di riorganizzazione della Federazione svizzera dei sordi?No, non ancora. I processi di riorganiz-zazione richiedono anni prima di es-sere completati. Il prossimo passo sarà la messa in atto della nuova strategia. Dobbiamo pianificare con quali misure concrete intendiamo raggiungere tutti insieme gli obiettivi della strategia. Ma le basi necessarie al nuovo orientamento sono ormai state poste. Nei prossimi anni sarà importante far seguire alla reimpo-stazione anche un cambiamento cultu-rale. L’obiettivo di questa misura era, ed è a tutt’oggi, far diventare la Federazione dei sordi un‘organizzazione mantello effi-cace e di successo, in grado di perseguire lo scopo di migliorare le condizioni di vita delle persone audiolese. ■

NON È POSSIBILE OTTENERE L’INCLUSIONE

SENZA IL RICONOSCIMENTO

DELLA LINGUA DEI SEGNI E DELLA CULTURA

DEI SORDI

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dossier segni amo - giugno/luglio 2016

SGBFederazione

STRA2016

VISIONE & MISSIONE

Stessi diritti, opportunità &

accesso

Buona qualità della vita

Chiara divi-sione dei compiti

CAMPI D’AZIONE

STRATEGICI

Riconoscimen-to dell’identità linguistica e culturale, com-presa la lingua dei segni

Accesso a informazioni politiche

Elaborazione di linee guida educative sul bilinguismo

Lingua dei segni &

cultura dei sordi

Partecipa-zione sociale

Educazione & forma-

zione

Lavoro

Sviluppo e adeguamento alla disabilità uditiva delle linee guida sulla diversità

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FSSSvizzera dei Sordi

TEGIA2020

COMPITI DI SUPPORTO

Ricerca scien-tifica sulla lin-gua dei segni e la cultura dei sordi, com-prese le disa-bilità uditive

Collega-mento delle lingue dei segni al QCER

Sottotitoli e video in lingua dei segni in televisione

Accesso a offerte dei programmi nazionali di pro-mozione in ambito culturale, ricreati-vo, di tempo libero e sport

Elaborazione di un sigillo di qualità per la valutazione delle competenze in lingua dei segni

Riconoscimento federale della qualifica profes-sionale di for-matore in lingua dei segni

Promozione della vita asso-ciativa e delle reti relazionali

Accesso a e disponibilità

di interpreti in lingua dei

segni

Necessità di disporre di dati reali

Sviluppo di standard per l’inclusione delle persone con disabilità uditiva nel mercato del lavoro

Esecuzione di un’indagine sull’accesso al mercato del lavoro e sulle pari opportunità per persone con disabilità uditiva

La concentrazione su pochi ambiti libera

risorse per la realizza-zione degli obiettivi e il sostegno dei membri.

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Cosa ne pensano i membri collettivi?

Per finire in bellezza questo dossier, desideriamo dare la parola ad alcuni dei membri col-lettivi della Federazione svizzera dei sordi. Testimonianze raccolte da Martina Raschle, Sandrine Burger e Désirée Haupts, foto: Benjamin Hofer

le queStioni1. La Federazione svizzera dei sordi vuole ora concentrare la propria azione in quattro ambiti: Lingua&Cultura, Partecipazione Sociale, Educazione e Lavoro. Quali sono i vantaggi nell’aver limitato la scelta a questi ambiti?2. Il sostegno della vita associativa è uno dei compiti della nuova strategia. Dove trovi ci sia ancora un margine per svilup-pare ulteriormente questo approccio con la vostra associazione?3. Perché sostieni la nuova strategia?

Società SilenzioSa ticineSe dei SoRdi1. Sono ambiti molto importanti. A mio parere, l’ambito più importante è la lin-gua dei segni, o meglio, il bilinguismo.

Ad esempio, è importante che ai bambini sordi sia data la possibilità di far ricorso alla lingua dei segni appena possibile. Grazie alla conoscenza di questa lingua, imparano anche meglio a parlare. La lin-gua dei segni può essere ricchissima e di-venta l’ausilio per esprimersi nel migliore dei modi. Il Ticino ha sempre uno sguardo anche verso l’Italia, un paese ricco di leggi per le persone con disabilità. Consideriamo l’obbligo per le imprese di impiegare an-che del personale disabile… spero che la nuova strategia della Federazione svizzera dei sordi vorrà muoversi concretamente anche in questa direzione, favorendo la sensibilizzazione dei datori di lavoro su come interagire con le persone sorde, che tutto possono fare tranne che sentire. Anche l’educazione è molto importante,

così come l’accessibilità all’informazione - in particolare per quanto riguarda i te-legiornali ed il palinsesto della televisione locale - la partecipazione sociale. Sì, considero molto positivamente questa strategia che include aspetti fondamen-tali per i sordi. Allo stesso tempo, sono desideroso di veder concretamente rea-lizzati nel piano quadriennale tutti gli obiettivi, ambiziosi, della strategia della SGB – FSS.

2. La collaborazione con la Federazione svizzera dei sordi ha iniziato a consoli-darsi da novembre 2015. Ora abbiamo contatti regolari: una volta al mese or-ganizziamo attività culturali, gite e in-contri. Tutto questo ha comportato un miglioramento significativo per la nostra associazione. In particolare, l’accessibi-

Page 10: La nuova strategia accettata dai delegati - SGB-FSS · 2016. 7. 28. · via all’assemblea dei delegati 2016 della Federazione svizzera dei sordi. Saluti Dopo aver salutato tutti

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dossiersegni amo - giugno/luglio 2016

lità alle informazioni è molto migliorata, sia in relazione a questioni regionali, ma soprattutto per tutto ciò che riguarda il mondo dei sordi a livello nazionale. Grazie anche alla nuova direttrice regio-nale Tiziana Jurietti, la quale cura molto la collaborazione. Siamo molto felici di questo cambiamento.

3. Già cinque anni fa avevamo avuto una riunione con la Federazione svizzera dei sordi e ricordo che molte delle te-matiche attuali erano già state toccate a suo tempo, ma pochi, troppo pochi, dei progetti che furono discussi sono stati di fatto implementati. A suo tempo, rima-nemmo delusi. Oggi, mi rendo conto che la direzione della Federazione svizzera dei sordi è cambiata. La mia speranza è che questo cambiamento porti con sé anche una concreta rivoluzione nell’affrontare il percorso che abbiamo davanti a noi per raggiungere questi importanti obiettivi con decisione e realismo. Confido che sia un quadriennio fatto di concretezze, que-sto mi darebbe nuovamente fiducia.

Società dei SoRdi del valleSe1. Vediamo dei vantaggi nel volersi con-centrare sui quattro ambiti summenzio-nati. La Federazione svizzera dei sordi sarà così meno dispersiva in termini di obiettivi da raggiungere e perciò tanto vale concentrarsi su quattro ambiti precisi e andare fino in fondo, anziché sprecare tempo e risorse umane e finanziarie su vari temi, senza però farlo bene. È altresì positivo per l’immagine della SGB-FSS, soprattutto verso l’esterno, quindi in particolare per le istanze uffi-ciali (richiesta di donazioni, sovvenzioni). In questo modo, le persone esterne cono-scono meglio gli obiettivi e la strategia della Federazione.

2. Le società potrebbero organizzare delle attività più adeguate alle specificità dei loro membri. Per esempio, le società che annoverano molte persone anziane tra i loro soci, potrebbero realizzare delle uscite più adatte. Questo è un esempio di sviluppo per le società. Tuttavia è ne-cessario che la SGB-FSS sostenga le asso-

ciazioni con mezzi finanziari e attraverso collaborazioni. Non bisogna dimenticare che i membri dei comitati operano tutti su base volontaria.

3. Sosteniamo la nuova strategia perché essa permette alla Federazione di avere una visibilità più marcata e una migliore considerazione nel mondo degli udenti. La strategia pone la SGB-FSS allo stesso livello delle altre organizzazioni sovven-zionate dall’UFAS, e sarà dunque più professionale.

gRuPPo d’inteReSSe dei SoRdi e degli audioleSi di beRna1. La Federazione svizzera dei sordi già da molti anni si è prefissata l’obiettivo di ottenere il riconoscimento della lingua dei segni all’interno della costituzione fede-rale. Per raggiungere quest’obiettivo oc-corre avere un grande peso politico. Perciò è comprensibile che la SGB-FSS voglia ora riposizionarsi di modo da potersi con-centrare su questi obiettivi. Anche negli ambiti della formazione e del lavoro resta ancora molto da fare affinché i sordi e gli audiolesi siano debitamente considerati fin da piccoli all’interno del mondo della formazione e infine anche del lavoro, per diventarne parte integrante attraverso il necessario sostegno. Colgo un grande po-tenziale nei quattro ambiti, perché in essi la Federazione potrà in futuro apportare la propria influenza positiva. Il tramanda-mento della cultura e della lingua dei se-gni ha un grande significato sociale e tra i sordi, esso gode di grandissima considera-zione. Mi rincresce solo che il settore della salute manchi del tutto in questa strategia, dal momento che anch’esso rappresenta un tema politicamente rilevante.

2. Le società e le istituzioni devono avere la volontà di lavorare con le organizza-zioni mantello. Anche le associazioni e le istituzioni possono influire politicamente a livello comunale o cantonale, e questo potenziale va sfruttato. Perciò è molto importante collaborare con società e isti-tuzioni ben collegate tra loro. Fare tutto da soli non ha senso. Insieme si arriva me-glio all’obiettivo.

3. Perché questi quattro ambiti toccano da vicino la società in generale e perché il riconoscimento della lingua dei segni rappresenta il fiore all’occhiello per molti sordi e audiolesi.

Società SPoRtiva dei SoRdi di zuRigo1. Sono molti gli ambiti in cui i sordi oggigiorno riscontrano dei problemi. Purtroppo abbiamo perso alcuni anni preziosi a causa della crisi degli ultimi anni della Federazione svizzera dei sordi. Siamo consapevoli del fatto che la Federazione ora non possa essere subito operativa in tutti gli ambiti contempora-neamente. Perciò concordiamo col fatto che la Federazione lavori dapprima in questi quattro ambiti. Limitandosi a que-sti temi, potrà ottenere di più. Dal 2020 potrà scegliere altri ambiti.

2. Le associazioni sono state sostenute troppo poco e non sono state informate bene. I membri delle associazioni de-vono essere informati meglio su cosa fa esattamente la Federazione al mo-mento. L’informazione tramite la con-ferenza regionale non ha funzionato. La Federazione deve occuparsi direttamente di questo tipo d’informazione. Le so-cietà hanno bisogno di formazioni per i membri del comitato direttore, di aiuto quando ci sono problemi all’interno di questo comitato e nella ricerca di nuovi membri. Le società hanno bisogno di sostegno per capire come diventare at-tive nella loro regione a livello culturale e politico. Molte associazioni hanno po-che risorse (e poco tempo) a disposizione. Ad esempio: come otteniamo soldi dal comune/cantone per eventi culturali e sportivi? Come possiamo influire sulla politica locale, ad esempio a favore della formazione bilingue?

3. Siamo pronti al sostegno perché final-mente sono stati definiti degli obiettivi chiari, cosa che prima mancava del tutto. Ciò permette inoltre di poter valutare più in là il lavoro svolto dalla Federazione: Quali obiettivi sono stati raggiunti? Dove ci sono problemi? Quali sono i prossimi obiettivi? ■