La Goccia Dicembre 2014

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SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE ART. 2 COMM 20/C LEGGE 662/96 – FILIALE DI BRESCIA - DICEMBRE 2014 – ANNO XLVII – N. 178 PROVINCIALE periodico DCOER1717 Omologato amico dellAvis Scuola e giovani le frontiere del futuro Per un donazione consapevole Expo e Avis di Bscia Prefetto Il

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La Goccia - Periodico - Dicembre 2014 anno XLVII n.178 Periodico edito dall'Avis Provinciale di Brescia. Direzione Redazione e Amministrazione: Segreteria Avis P. tta AVIS, 1 - 25124 Brescia 0303514441 [email protected]

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L’editoriale del Presidente Avis Provinciale

Un 2015 denso di novitàL’anno che si stà per chiudere è stato molto impegnativo per la nostra associazione e ci ha consentito di concludere il percorso della riorganizzazione dei Punti di Raccolta associativa, in ottemperanza alle nuove disposizioni legi-slative che impongono un percorso di accreditamento sanitario delle nostre strutture. Un percorso non semplice, sia dal punto di vista organizzativo che strutturale ma necessario e condiviso nel suo intento e fi nalità. Una svolta epocale, per le nostre abitudini e consuetudini ma, nel contempo un ulteriore passo verso la “garanzia e sicurezza” di Qualità, del prodotto sangue e dei suoi derivati. Il modo migliore per rendere ancor più pregievole e stimato il sacrifi cio e la disponibilità generosa e volontaria di ogni singolo donatore a favore totale di ogni singolo malato. In questi anni, come noto, le evoluzioni tecniche e scientifi che hanno consentito di curare un numero sempre maggio-re di malattie, in modo sempre più attento e mirato e per una popolazione con un età media sempre in aumento. Allo stesso tempo, i farmaci “salva-vita” prodotti dall’industria, con i componenti del sangue e gli stessi emo-componenti da frazionamento per uso clinico, hanno raggiunto un livello di più elevata purezza e consapevole utilizzo. Non di meno, la riqualifi cazione delle nostre strutture, offrirà ai donatori spazi più idonei, dedicati, meglio attrezzati, ancor più rispettosi dei loro diritti e specifi cità, della loro salvaguardia. Siamo assolutamenti certi che condivideranno, nel tempo, il valore di queto progetto senza perdere lo spirito di condivisione e sodalizio che lega indissolubilmente al proprio territorio e alle proprie identità. I dirigenti locali, saranno capaci ed in grado di condi-videre e guidare questo cambiamento, oltre ogni campanilismo e miope chiusura. Del resto, in questi anni, tutta la sanità è cambiata. La popolazione ne è ben consapevole e riconosce in ogni singola struttura ed organizzazione il valore e la possibilità di un adeguata risposta ad ogni particolare e determinata richiesta. Noi associazione, non possiamo certo essere “motore immobile” del cambiamento ma semmai volano di spinta, a vantaggio dei nostri donatori ed associati in primis e della nostra mission: sociale ed umana. Lo affermo con qualche preoccupazione da dirigente associativo ma con grande convinzione e determinazione da medico e da cittadino!

Un vero NataleIl periodo che si avvicina porta con se la speranza dell’annuncio e l’entusiasmo di un’Epifania. La promessa del Cri-sto che si incarna e assume in se le fatiche e le gioie dell’umanità, in vista d’una eterna speranza, si manifesta nel Natale con tutta la sua carica di attesa e rinnovato impegno. Mai come in questo momento, la nostra società e le nostre famiglie, i nostri giovani e chi fatica a trovare un lavoro che renda dignità e soddisfazione, chi attende d’es-sere accettato ed integrato, chi legittimamente pretende di riconoscersi in valori e virtù personali e sociali condivisi, sentono impellente la necessità che all’annuncio segua la manifestazione d’una “dovuta” e concreta speranza. La realizzazione di questo auspicio, sia il miglior augurio per tutti noi. Nel suo farsi e per il contributo che sapremo dare alla sua manifestazione. La realizzazione di un sogno: lo stesso d’un inguaribile visionario del secolo scorso, M. L. King: io ho sempre davanti a me un sogno: che un giorno questa nazione si leverà in piedi e vivrà fi no in fondo il senso delle sue convinzioni: noi riteniamo ovvia questa verità, che tutti gli uomini sono creati uguali. Io ho davanti a me un sogno, che un giorno sulle rosse colline della Georgia i fi gli di coloro che un tempo furono schiavi e i fi gli di coloro che un tempo possedettero schiavi, sapranno sedere insieme al tavolo della fratellanza. Io ho davanti a me un sogno, che un giorno perfi no lo stato del Mississippi, uno stato colmo dell’arroganza dell’ingiustizia, colmo dell’arroganza dell’oppressione, si trasformerà in un’oasi di libertà e giustizia. Io ho davanti a me un sogno, che i miei quattro fi gli piccoli vivranno un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per le qualità del loro carattere. Ho davanti a me un sogno, oggi!. Io ho davanti a me un sogno, che un giorno ogni valle sarà esaltata, ogni collina e ogni montagna saranno umiliate, i luoghi scabri saranno fatti piani e i luoghi tortuosi raddrizzati e la gloria del Signore si mostrerà e tutti gli essere viventi, insieme, la vedranno. È questa la nostra speranza. A tutti voi e alle vostre famiglie, i più sinceri Auguri.

Gianpietro Briola

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Attività avisine

sommario

Fonti: La valutazione dell’impronta carbonio è realizzata da Labelia Conseil conformemente al metodologia Bilan Carbone®. I calcoli vengono da un paragone tra la carta riciclata considerata ed una carta a fi bre vergini secondo gli ultimi dati disponibili dell’European Bref (per la carta a fi bre vergini). I risultati ottenuti sono generati da infor-mazioni tecniche e sono soggetti a modifi ca.

Utilizzando RePrint Deluxe FSC®

rispetto ad una carta non riciclata,

L’IMPATTO AMBIENTALESARÀ RIDOTTO DI:

Arjowiggins Graphic è membro del programma Climate Savers di WWF

2.887Kg di rifi uti

CO2

523Kg di CO2

5.233Km percorsi mediamenteda una macchina europea

13.558KWh di energia

4.695Kg di legno

54.662Litri di acqua

02 / Un 2015 denso di novità

04 / Il prefetto di Brescia incontra gli avisini

10 / Avis e i giovani studenti

11 / Consigli per una donazione consapevole

12 / Avis, solidarietà e dignità del lavoro

13 / Giornata mondiale “Sangue sicuro”

14 / Teatro all’Avis

15 / Avis e il progetto I Care

16 / L’Avis e il Parco delle cave, un bene comune

17 / Un gruppo Giovani attivissimo

20 / Monsignor Mazzolari: sacerdote, apostolo, missionario

22 / L’Aisla nelle piazze bresciani per sostenere la ricerca

23 / Assifero, quando le Fondazioni sostengono la solidarietà

24 / Expo e Brescia: un connubio possibile

25 / 10 anni di Emoservizi... al servizio dell’Avis

Direzione, redazione e amministrazione

Segreteria AVIS

Piazzetta AVIS, 1 – 25124 Brescia

Tel. 030 3514411 – fax 030 3514490

Direttore responsabile: Marcello Zane

Registrazione del Tribunale di Brescia

n. 2 del 14/2/1968

Spedizione abbonamento postale art.2

comm. 20/c legge 662/96 Filiale di Brescia.

Progetto editoriale e stampa:

Grafi che Artigianelli – Brescia

Caffelatte Comunicazione – Borgosatollo (Brescia)

Fotografi a copertina ed articoloIl Prefetto di Brescia incontra gli avisini:

Tiziano Reguzzi

26 / Trofeo Città di Lumezzane Coppa d’Oro Avis

27 / Avis e Gardaland

28 / NOTIZIE DALLE SEZIONI LOCALI

Bagolino

60ª di fondazione AVIS Pontevico

Avis del Sebino

Il servizio civile sbarca all’Avis Pavone Mella

I cinquant’anni dell’Avis Valsabbino

Desenzano: un importante convegno

Coccaglio “Vita per la Vita”...

I 90 anni del professore G. Callegari

Lodrino

Pavone Mella/Cigole

Anniversari importanti

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Il Prefetto di Brescia incontra gli avisini

La visita alla sede provinciale e le dichiarazioni di stima per tutti i donatori

Il Prefetto di Brescia, dr.ssa Narcisa Brassesco

Pace, ha compiuto all’inizio di ottobre una gradita

visita alla sede provinciale avisina. Un onore del

tutto straordinario – nella storia dell’Avis brescia-

na non si ha memoria della visita nelle proprie

strutture della più alta rappresentanza dello Sta-

to nella nostra provincia – per una presenza ben

presto trasformatasi in molto più di una semplice

formalità. Il tratto cordiale del Prefetto, la Sua cu-

riosità ed attenzione affatto di maniera, ha rivela-

to alla presidenza ed ai Consiglieri avisini presenti

un’autorità “amica” dei donatori di sangue.

Donatrice anch’essa in passato, profonda conosci-

trice delle dinamiche che regolano la vita asso-

ciativa, il Prefetto, salutando personalmente i do-

natori presenti e colloquiando con loro, ha avuto

parole di elogio per il Centro di Raccolta e per l’at-

tività svolta dall’Avis in tutta la Provincia. Ne ab-

biamo approfi ttato per rivolgerLe alcune domande.

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Il Prefetto di Brescia incontra gli avisini

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Protagonisti

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Eccellenza, Lei è a Brescia dall’agosto del 2009,

dopo precedenti esperienze condotte in altre città

italiane e presso la Sua città di adozione, Geno-

va. Ha avuto quindi modo di conoscere a fondo

il carattere e l’indole dei bresciani. Che idea si è

fatta di questa comunità e di questo territorio?

Sin da subito ho colto, nei bresciani, alcune pre-

cise caratteristiche che li contraddistinguono da

altre comunità del nostro Paese.

Certamente la caparbietà, la concretezza del fare.

Il territorio bresciano è, infatti, luogo dell’intrapre-

sa, della quotidianità fatta di lavoro, della inesau-

sta volontà di raggiungere, con intelligente dedi-

zione, gli obiettivi prefi ssi.

Come ricordava un vostro scrittore del Novecen-

to, Giuseppe Tonna, “i bresciani vivono una dura,

affannata religione del lavoro”, ma la brescianità

è soprattutto un modo di concepire la stessa esi-

stenza: lui scrive, e io sono d’accordo, “i brescia-

ni vivono la pazienza della vita”. Qualcuno nota

forse, per contrappeso, una presunta mancanza

di forma, di mediazione nelle cose e nelle parole.

Può darsi, ma personalmente non lo trovo un di-

fetto: la sostanza è quella che prevale, al di là

delle formalità.

E ciò è quel che davvero conta.

Brescia vive, come del resto l’intero Paese, mo-

menti di diffi coltà, forse non solamente economi-

ca. Una transizione infi nita, che però L’ha vista

in prima fi la, positivamente anche oltre il Suo

ruolo prettamente istituzionale. Dal Suo punto di

vista, quali gli snodi affrontati, quali gli interventi

auspicabili, quali le prospettive del futuro?

Brescia è la culla della piccola e media impresa,

nella connotazione di un economia davvero varia

nelle tipologie produttive, senza dimenticare un’a-

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gricoltura razionale e moderna e una rete com-

merciale assai sviluppata. Inevitabile, quindi, che

i contraccolpi della crisi che interessa l’Italia qui

registrino situazioni di marcato disagio.

Ma nella mia attività continuo ad incontrare im-

prenditori ottimisti, mai rassegnati, pronti a rac-

cogliere e rilanciare la diffi cile sfi da. Un segno di

straordinaria capacità, che si coniuga con la vo-

lontà di continuare ad innovare, a riposizionarsi

sui mercati locali e globali. E ciò vale per le realtà

associative, per le rappresentanze degli interessi

di categoria: nessuno ha cessato di credere nel

rinnovamento, nella tenacia come metodo, nella

volontà come criterio.

In secondo luogo verifi co, oggi ancor più di ieri, la

determinazione nel ricercare preziose sinergie fra

imprese, inedite collaborazioni fra pubblico e priva-

to, nella tessitura di un dialogo costante, sincero,

oggi quanto mai necessario per superare la crisi.

La Provincia è nota per lo straordinario spirito

solidaristico, che opera mediante una miriade di

gruppi, associazioni, attività in ogni ambito del

sociale. Durante la Sua attività immaginiamo

abbia incontrato i volontari, visitato strutture,

ascoltato testimonianze di alto signifi cato. Che

impressione ne ha tratto?

Il territorio bresciano vanta una lunga e radicata

vocazione alla solidarietà. Basti pensare che qui

è nata la Croce Rossa – la città e il territorio tra-

sformati in un grande ospedale – e che Brescia,

nel secondo Novecento, è stata la culla della coo-

perazione sociale oggi decisiva nell’erogazione di

servizi di qualità per il welfare.

Ogni comunità vanta così anche più di un’asso-

ciazione di volontariato, attivo in ogni ambito, dal

sociale al culturale, dallo sport alla formazione.

Penso, per mia più vicina competenza, alla attivi-

tà dei Vigili del Fuoco, al mondo delle ambulanze

Protagonisti

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Sessantesimo di fondazionedei Pionieri avisini

e del soccorso: organizzazioni ad elevata profes-

sionalità e signifi cativa generosità.

Quando visito una località della provincia, il Sin-

daco immancabilmente mi indica, con giusto or-

goglio, la presenza dei gruppi d’arma, dei volonta-

ri, degli alpini ecc. Colpiscono in questo caso due

cose: la grande volontà, disponibilità e apertura al

prossimo, la preparazione e organizzazione sem-

pre eccellenti.

Ci permetta una domanda forse “scomoda”. Lei,

come rappresentante dello Stato a Brescia, ha

certamente il polso di come i bresciani vivono il

rapporto con le istituzioni – dal proprio Comune

agli Enti intermedi, sino al Governo nazionale. Un

rapporto non sempre facile, che appare in molti

frangenti deteriorato e sfi duciato. Insomma, qua-

le il nesso oggi fra democrazia, politica, istituzio-

ni Lei ha potuto cogliere nella nostra comunità?

Il dibattito politico e le diverse, democratiche po-

sizioni non fanno parte delle mie... incombenze.

Per la verità debbo dire che continuo, viceversa, a

registrare un costante attaccamento dei bresciani

alle istituzioni locali. La Municipalità è vissuta con

partecipazione, il senso di appartenenza al territo-

rio è carattere costitutivo. Ed anche la Prefettura

continua a conoscere attenzioni e collaborazioni.

Faccio un esempio: nella necessità di traslocare i

nostri archivi da un deposito in locazione ad altra

località, un gruppo di Alpini si è offerto volonta-

riamente per effettuare il lavoro. Tutto si è svolto

regolarmente e con effi cienza, garantendo un ri-

sparmio di risorse pubbliche. Sinergie fra Istituzio-

ni, associazioni e cittadinanza continuano dunque

a caratterizzare i bresciani. E così credo sia per la

Vostra Associazione, nel confronto continuo con

gli Spedali Civili e le altre Aziende ospedaliere,

così come con la Regione Lombardia e i suoi as-

sessorati.

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L’Avis di Brescia conta oltre 33.000 iscritti, 101

sezioni comunali, altre centinaia di uomini e don-

ne direttamente coinvolti e partecipi. Anch’essa

vive le articolazioni della nostra società brescia-

na, il complesso rapporto con le Istituzioni sa-

nitarie, ma è anche lievito per la crescita delle

piccole località provinciali. Qual è il Suo rapporto

col mondo avisino, quale posto assegna a questa

Associazione?

Sono fermamente convinta, anche con la visita di

oggi agli uffi ci e al Centro di raccolta, che l’Avis,

che garantisce un gesto di generosità indispensa-

bile, è incaricato di un compito quasi – mi perdo-

neranno i volontari – “scontato” e per certi versi

“datato”.

In realtà, accanto a questa attività apparentemen-

te sempre uguale, l’innovazione all’Avis è conti-

nua, per garantire sicurezza e salute di donatore e

riceventi, per rendere possibile, come per Brescia,

la completa autosuffi cienza. Basta guardare al cre-

scere di donazioni diverse dal sangue intero, e più

vicine alle esigenze terapeutiche, per rendersene

conto. Ma so che le sezioni avisine della provincia

sono, in realtà, molto di più. Svolgono attività per

la crescita culturale dei loro paesi, per informare

la cittadinanza sui temi della salute, organizzano

manifestazioni sportive e ricreative partecipate e

importanti. Un’associazione, dunque, che vive a

pieno titolo e meritoriamente la comunità e non

cessa di garantire il benessere dei cittadini, ed

alla quale rivolgo il mio più vivo apprezzamento.

Il Prefetto è stato chiaro: anche l’Avis bresciana

contribuisce – con la propria duratura vocazione

e attenta, organizzata partecipazione – alla civile

convivenza, nella declinazione del dono come gesto

di solidarietà, a vantaggio dell’intera popolazione.

Marcello Zane

Protagonisti

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Dal 2012 ad oggi, il progetto rivolto alle scuole e denominato “Piacere: Avis. E tu?” ha svolto qua-si 300 incontri, coinvolgendo n. 11.880 studenti e n. 677 insegnanti, realizzando n. 226 incon-tri in classe e n. 67 nelle sedi Avis. Se a questi si aggiungono i bambini e i giovani incontrati ad altri eventi (Olimpiadi della Matematica, Teatro Forum, Seridò, manifestazioni sportive) i numeri lievitano. Si tratta di dati importanti che attesta-no dialogo, collaborazione, responsabilità condivi-sa tra tutti gli attori coinvolti e disponibilità delle scuole verso le proposte avisine. L’Uffi cio Scolastico Regionale per la Lombardia Uffi cio XI, riconoscendo il valore del progetto, ha emanato una nota a tutte le scuole, invitandole a prestare particolare attenzione alla proposta edu-cativa avisina. I questionari di valutazione confermano che i ra-gazzi e gli insegnanti apprezzano gli interventi: il 58,6% degli alunni ha defi nito l’incontro “Molto interessante”, il 38,2% “Interessante”. Il 92,5% dei docenti – quasi tutti, quindi – l’ha defi nito “Stimolante e produttivo”. Possiamo migliorare ancora? Certo! Lo staff ha ideato nuove attività per le medie e le superiori per attivare ancora di più il protagoni-smo degli studenti: tra le altre, la “Simulazione del percorso dell’avisino” (con strumenti veri che

facilitano l’immedesimazione: camice, stetosco-pio, sacche, laccio emostatico e visita ai centri prelievi) e “La parola a noi” (proposte per un mon-do migliore e realizzazione di un video per la loro presentazione uffi ciale). Ai giovani è stata affi data la realizzazione di un video per mostrare il centro prelievi “da dentro”. I Referenti Scuola delle sezioni e lo staff della Pro-mozione Scuola del Provinciale si sono incontrati il 27 settembre a ragionare insieme su come ag-ganciare altre scuole e, soprattutto, sulle strategie per non perdere il contatto con i giovani dopo che “Piacere: Avis. E tu?” ha attivato le classi. Ser-vono tanti mezzi diversi: mandare loro un invito personale, tornare nelle scuole più di una volta, regalare gadgets, usare tutti i social network e le App, promuovere concorsi a premi, incentivare il “passaparola”, essere presenti agli eventi dei gio-vani. Non è certo un piccolo impegno, ma è certa-mente un gran bell’impegno!

Maria Paola Mostarda Coordinatrice dello Staff Scuola di Avis Provinciale

Avise giovani studentiAvis ha a cuore i giovani. Le sezioni comunali, la struttura del provinciale,il Gruppo Giovani e lo staff scuola di Università Cattolica stanno collaborando in modo molto stretto e sinergico per un obiettivo comune:avvicinare sempre più giovani alla solidarietà,attivare la loro voglia di cittadinanza attiva e diventare donatori

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Cosa fare prima di ogni donazione? Il candidato donatore prima di ogni donazione deve:• compilare in modo veritiero il questionario, fi r-

mare il consenso informato;• eseguire un piccolo prelievo di sangue per de-

terminare il valore dell’emoglobina;• effettuare un colloquio con il medico selettore

riguardo il proprio stile di vita e lo stato della propria salute;

• sottoporsi ad una visita clinica nella quale vie-ne controllata, il peso, la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca.

Vocabolario

Consenso informato: consenso alla procedura di prelievo che il donatore esprime attraverso la fi r-ma dopo aver ricevuto una adeguata informazione ed aver compreso, elaborato e confrontato con il proprio stile di vita.Sospensione: non idoneità alla donazione in modo defi nitivo o temporaneo per presenza di condizio-ni, situazioni comportamentali, malattie che pos-sono aver esposto il donatore a qualche rischio per la proprio saluteAutoesclusione: decisione consapevole da parte del donatore di non sottoporsi alla donazione per presenza di situazioni di non idoneità compromet-tenti la propria e la salute altrui.

Consigli pre e post donazione:cosa fare prima della donazione:

• Non è necessario il digiuno; è consentita una leggera colazione evitando latte, yogurt e deri-vati, senza troppo zucchero. La sera preceden-te è consigliato un pasto normale senza abusi di bevande alcooliche ed eccessi alimentari.

• Il digiuno è necessario in caso di esami annuali o di controllo.

• È consigliabile indossare indumenti comodi, in

modo da potersi rimboccare le ma-niche senza strin-gere il braccio.

• Se si è impegnati in un turno not-turno lavorativo non sottoporsi al prelievo la matti-na seguente.

• Evitare nei 2/3 giorni precedenti di svolgere attività fi siche pesanti o praticare sport.

Cosa fare dopo la donazione• Restare distesi sulla poltrona qualche minuti

prima di alzarsi.• Evitare di piegare il braccio per almeno 15/20

minuti.• Tenere premuta per qualche minuto la garza

che viene posta nella sede del prelievo per evi-tare la comparsa di ematomi.

• Non fumare per almeno 30 minuti.• Evitare alcoolici e cibi particolarmente impe-

gnativi per la digestione nel pasto successivo.• Bere più del solito durante la giornata.• Evitare attività fi sica intensa, lavori faticosi,

pratica sportivi e lunghi viaggi in auto.• Contattare i medici Avis in servizio al Centro

Trasfusionale degli Spedali Civili (SIMT) o la segreteria dell’Avis Provinciale Brescia che si occuperà di mettervi in contatto con il perso-nale medico se compaiono reazioni imputabi-li alla donazione (ematomi importanti, fl ebiti, svenimento, ecc.).

(Fonte: Opuscolo del candidato donatore,redatto dal SIMT Spedali Civili Brescia)

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Attività avisine

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«Se il lavoro dà dignità, guadagnarsi un contribu-

to è per chiunque più stimolante che riceverlo per

pura carità», spiega Margherita Rocco, presidente

dell’associazione che tiene a precisare che quello

messo in pista a Brescia (sul modello del più ar-

ticolato «omologo» di Padova) non è un progetto

che attiene all’ambito delle politiche del lavoro ma

semplicemente «un’iniziativa di contrasto alla po-

vertà».

La povertà, quindi si combatte anche puntando

sulla dignità delle persone e sostituendo alla be-

nefi cenza piccole opportunità di impiego. Ne sono

convinti i soci dell’associazione «Dignità e Lavo-

ro», realtà impegnata dall’aprile scorso (ma l’idea

ha radici ben più lontane) nell’omonimo progetto

che ha l’obiettivo di contrastare l’indigenza attra-

verso un’alternativa costruttiva ai contributi assi-

stenziali. Vale a dire «buoni-lavoro» occasional-

mente erogabili a persone in situazioni di disagio

economico ma con capacità operative.

Il progetto, oggi sostenuto economicamente solo

da Forum del Terzo Settore, Csv, Congrega per

la Carità Apostolica e Fondazione della Comunità

Bresciana (il Comune ha assicurato un contribu-

to di 50mila euro ma le pratiche per l’erogazione

sono in corso) raccoglie intorno a se anche altri

soci: Acli, Auser, Efal, Mcl, Società San Vincen-

zo De Paoli, Associazione Brescia3 e Consorzio

Solco, oltre a persone singole come Beatrice

Valentini (è anche segretaria dell’associazione),

Ezio Quaglietti (ne è tesoriere) e Claudia Noda-

ri. L’Associazione ha impegnato 33.500 euro

per occupare 12 persone (altre 3 inizieranno a

breve) mentre le richieste pervenute sono state

53: 33 di uomini e 20 di donne. Per informa-

zioni e segnalazioni si può visitare il sito www.

dignitaelavoro.it o telefonare allo 3394481743.

Per donazioni: conto corrente intestato a Fonda-

zione Comunità Bresciana onlus, Banca Prossi-

ma, Iban IT02F0335901600100000009608 o

c/c intestato a Dignità e lavoro, Ubi Banca, Iban

IT65V0350011245000000030594.

(Fonte: Giornale di Brescia)

Avis,solidarietà e dignità del lavoro

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Sabato 14 giugno si è celebrata l’undicesima

Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, isti-

tuita nel 2004 dall’Organizzazione Mondiale del-

la Sanità in concomitanza con l’anniversario della

nascita di Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi

sanguigni e coscopritore del fattore Rhesus.

Tema scelto per l’edizione di quest’anno è “San-

gue sicuro per salvare le madri”, che si pone l’o-

biettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le

Istituzioni sull’importanza di garantire sempre ed

ovunque l’accesso al sangue e ai suoi componenti

per prevenire i decessi materni, provocati da com-

plicazioni legate al parto o per forti sanguinamenti

durante o dopo il parto.

Si tratta di un fenomeno diffuso soprattutto nei

Paesi in via di sviluppo, specialmente nell’Africa

subsahariana (dove si registra il 50% dei casi) e

nel Sud-est asiatico (un terzo dei decessi) e che

riguarda in particolare le adolescenti al di sotto

dei 15 anni.

Fortunatamente, il lavoro di questi ultimi ot-

tant’anni in Italia, e nei Paesi Occidentali in gene-

rale, ha consentito di superare questo drammatico

problema che affl igge ancora molti Paesi nel Mon-

do. Proprio Vittorio Formentano, fondatore dell’A-

VIS nel 1927 lanciò l’appello dalle pagine del Cor-

riere della Sera per una mobilitazione solidale a

favore della donazione volontaria di sangue, dopo

aver assistito impotente alla morte di una giovane

partoriente.”

Le principali manifestazioni promosse dall’Orga-

nizzazione Mondiale della Sanità si sono tenute a

Colombo, nello Sri Lanka, ma come sempre anche

AVIS, anche a Brecsia, si è fatta diretta portavoce

di questo messaggio, promuovendo iniziative ed

eventi su tutto il territorio.

Giornata mondiale“Sangue sicuro”

Un progetto per i soci avisiniÈ in corso di defi nizione, da parte dell’Avis bresciana, il progetto che consentirà di rendere disponibile, presso la sede provinciale, in orari che verranno comunicati a breve, il servizio di visite e letture referti di cardiologia. A tale servizio potranno accedere tutti gli avisini con problemi cardiaci, su prenotazio-ne. L’Avis provinciale sta appaltando l’acquisto di apposite apparecchiature e avviando la ricerca di un idoneo professionista, recuperando nel contempo un apposito spazio all’interno della sede da destinare ad ambulatorio.

Il servizio non è ancora operativo (e quindi inutile richiedere ora informazioni); verrà aperto e pubbli-cizzato adeguatamente al chiudersi dell’itinerario di preparazione.

Attività avisine

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14

Nuova, bella serata lo scorso settembre tra-

scorsa in amicizia presso l’Avis provinciale.

Questo grazie alla commedia brillante in due

atti, di Lorenzo Stofl er, “Sarò sindaco di tutti”,

messa in scena dalla “Compagnia Olga” di Mon-

ticelli Brusati. Lo spettacolo si è tenuto presso

la “Sala dei Cinquecento” presso la sede dell’Avis

provinciale, cui è seguito un rinfresco per scam-

biarsi impressioni e complimenti.

Una serata diversa, per stare insieme, tappa di

un itinerario che proporrà anche in futuro nuove

occasioni di divertimento.

Teatro all’Avis

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Avis e il progetto I CareSi è tenuto presso la sala polifunzionale dell’Uni-

versità Cattolica l’incontro, intitolato «I care» così

come il progetto, è promosso da una rete di realtà

diverse: Anteas con il contributo del Ministero del

Lavoro e delle Politiche sociali in primis; e come

partner l’Osservatorio sul Volontariato dell’Univer-

sità Cattolica, il Csv di Brescia, l’Avis provinciale

e l’associazione Bimbo chiama bimbo.

In questi mesi – il progetto è durata circa un anno

– sono stati proposti incontri di approfondimento,

corsi formativi, momenti di rifl essione per sensi-

bilizzare i giovani a prendersi cura di una società

che in fondo ognuno di loro è chiamato a costruire

sin da oggi.

L’incontro si è basato sulla tecnica del Teatro Fo-

rum che, spiegano gli animatori della cooperati-

va Tornasole, «consiste essenzialmente nell’uso

del linguaggio teatrale

applicato alla formazio-

ne e al confronto in grandi gruppi. Le tecniche

utilizzate permettono agli spettatori di esprimere

direttamente le loro valutazioni e le loro opinioni

su quanto accade, modifi cando così la situazione

di partenza.

Si tratta di uno strumento – continuano – utilizza-

to per attivare processi di sensibilizzazione sociale

e consiste nel coinvolgere i partecipanti all’evento

teatrale nella ricerca di soluzioni possibili: viene

proposta una situazione reale e “riconoscibile” dai

partecipanti e la scena si interrompe al culmine

di una escalation problematica o confl ittuale; gli

spettatori sono invitati a trasformarsi in “spettat-

tori” e a proporre, sostituendosi agli attori, possi-

bili soluzioni».

Attività avisine

Page 16: La Goccia Dicembre 2014

16 16

L’Avis e il Parco delle cave,un bene comuneLa coesione e la partecipazione come leva per far crescere il bene comune, lo stare bene insieme, il benessere di tutti. E l’Avis non poteva non es-sere presente. Il progetto “Il quartiere come bene comune” si realizza nei quartieri di San Polo e Sanpolino. All’interno delle attività del progetto, si è costruita una ampia rete di soggetti e di Associa-zioni che insieme hanno deciso di aprire alla citta-dinanza le porte del futuro “Parco delle cave”, per testimoniare che la vivibilità ambientale e sociale è frutto del coinvolgimento attivo dei cittadini e delle pratiche con cui si curano i luoghi e coloro che li abitano. Grazie alla collaborazione con la FIPSAS (Fede-razione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subac-quea) e l’Associazione Sportivo Dilettantistica Serenissima si potrà accedere ai percorsi intorno ai laghetti, ciascuno con il proprio passo, a piedi, con passeggini, di corsa, con sedie a rotelle, per sostare in alcune aree naturalistiche, informarsi sulla storia delle cave, fruire di eventi culturali e musicali, visitare alcune aree del futuro parco, ristorarsi e godere del “fare festa insieme”. Sarà anche un modo per festeggiare e dire grazie alle Associazioni di Volontariato e a tutti coloro che sono attivi nei quartieri di San Polo e Sanpolino e che condividono l’idea che: “Acqua, aria, am-biente, beni culturali, infrastrutture, spazi urbani

e verde, legalità e molti altri simili a questi sono beni “comuni”, nè privati (di singoli) nè pubblici (dello Stato) ma di tutti, di cui tutti perciò do-vremmo prenderci cura per continuare a godere di standard di vita degni di un paese civile” [100 parole per comunicare il sociale].Il parco delle cave ha quindi fatto un passo avanti. È stato conferito l’incarico a due professionisti che convocheranno i «portatori d’intenti», associazio-ni e singoli cittadini, per raccogliere le loro propo-ste, con l’obiettivo di defi nire la perimetrazione e la progettazione degli interventi. Il progetto defi ni-tivo si chiamerà “Segni sull’acqua”.Accanto ai promotori del progetto, Auser Territo-riale Rete Brescia, Anffas Brescia, Acli San Polo, Uisp Brescia, la Rete di progetto comprende, ol-tre all’Avis bresciana, il Comune di Brescia, Tule Auser-Terza Università Libera Età, Auser Amici del Parco e dell’Arici Sega, Codisa – Comitato di-fesa salute e ambiente, Lega Ambiente circolo di Brescia, Coop. Sociale soggiorni Cer Onlus, Coop Turismo Cer, Parrocchia S. Angela Merici, Con-versione di S. Paolo, Sante Capitanio e Gerosa, S. L. Gonzaga, Suore Operaie, Istituto Comprensivo Brescia Est 2.Fra i progetti previsti all’interno del Parco anche una nuova struttura Rsa e un maneggio con strut-tura ricettiva.

Page 17: La Goccia Dicembre 2014

17

Un Gruppo GiovaniattivissimoNell’anno in corso, come gruppo Giovani abbiamo

sviluppato numerose iniziative che vorrei condi-

videre con voi, non solo per portarle in evidenza,

ma per poter migliorare sempre più l’attività che

svolgiamo con tanta passione ed impegno.

Verso la fi ne di ogni anno ci troviamo per valutare

il lavoro svolto ed i risultati ottenuti e con gran

soddisfazione ne restiamo piacevolmente stupiti.

Il momento è propizio ogni volta inoltre per con-

cordare le manifestazioni principali che vogliamo

sviluppare o sostenere e con qualche dubbio e ti-

more cerchiamo di programmare il tutto nel modo

più semplice ma più preciso possibile e ovviamen-

te con non poche diffi coltà, visto che cerchiamo di

conoscere ogni sorta di imprevisto.

Un programma variegato

La prima grande manifestazione a cui abbiamo la

fortuna di poter partecipare sono state le olimpiadi

di matematica, la scorsa primavera, evento orga-

nizzato in collaborazione con il liceo Leonardo di

Brescia. Questo evento ha ogni anno un impatto

emotivo immenso, infatti vede la partecipazione

di circa 1000 persone ad ogni edizione, numero

al quale si aggiungono famigliari e gli accompa-

gnatori dei ragazzi. La manifestazione quest’anno

Attività avisine

Page 18: La Goccia Dicembre 2014

18

ha contato in un pomeriggio più di 2000 persone

presenti che lo staff di Avis è riuscito a contagia-

re, il termine giusto è proprio “contagiare” tramite

la distribuzione di depliant, gadget divertenti ed

attraverso la richiesta di dati per poter essere con-

tattati come eventuali nuovi donatori.

Altro evento molto importante è “Voglio Farlo

Anch’io”, concorso audio video con premi fi nali,

giunto nel 2014 alla sua 4ª edizione (ed è già

in cantiere l’ed. 2015) pensato per gli studenti

delle scuole superiori, prevede infatti che i ragazzi

creino elaborati audio video che affrontino il tema

sulla sensibilizzazione e sull’importanza del dono.

Attraverso la circolazione di nuove idee si diffon-

dono così, anche tra i più giovani, i concetti di

solidarietà e cooperazione.

Non dimentichiamoci della nostra gara podistica,

evento che realizziamo in occasione della giornata

mondiale del donatore di sangue, nello specifi co il

14 giugno di ogni anno, che porta presso la nostra

sede provinciale circa 1000 persone tra atleti e

simpatizzanti del podismo per passare una matti-

nata differente attraverso una sana competizione

che premia tutti partecipanti.

Molto positivo come dato è l’affl uenza sempre

maggiore di famiglie e come potete verifi care dalle

fotografi e un numero sempre maggiore di bambini,

infatti quest’anno erano circa 100!!!

Il merito della buona riuscita della manifestazione

è dato dal enorme lavoro che svolge lo staff or-

ganizzativo così come la preziosa collaborazione

delle varie associazioni di categoria che ci suppor-

tano nella realizzazione della gara.

Aperti alla collaborazione

Questi sono solo alcuni degli esempi che il nostro

Gruppo Giovani e “dintorni” dell’Avis Provinciale

Page 19: La Goccia Dicembre 2014

19

di Brescia ha sviluppato e cercato di mantenere

anno con anno.

Binomio importante e legame sempre più solido

nel tempo è quello sviluppatosi con lo staff “Scuo-

la” (referenti provinciale e referenti comunali

Scuola, Università Cattolica di Brescia, segreteria

Avis Provinciale), per la promozione dell’Avis e di

tutti quei valori che ci legano alla nostra cultura

ed al nostro territorio, nelle scuole di ogni livello

di tutta la provincia.

Infi ne vorrei ricordare quei fantastici dieci giorni

trascorsi al Seridò, la fi era dedicata all’infanzia

che si tiene presso il Centro Fiera a Montichiari

nel mese di Maggio. Penso che chiunque abbia un

fi glio o abbia accompagnato nipoti a questa ma-

nifestazione, possa capire l’entusiasmo e l’eccita-

zione della gente presente, l’ed. 2014 ha contato

quasi 150.000 presenze. Proprio per essere tra

la gente, lo staff Avis era presente con gazebo e

tantissimi gadget per bambini. Grazie alla nostra

presenza abbiamo raccolto 150 nomi di potenziali

donatori, direi quindi che la nostra fatica è stata

ampiamente ripagata.

Concludo ringraziando tutti i collaboratori del

Gruppo Giovani e tutti coloro che con tanta pa-

zienza e volontà ci permettono di realizzare tutti

questi eventi e mantenerli sempre vivi, a tutti loro

va’ il mio plauso.

Vicepresidente Avis Provinciale

Gabriele Pagliarini

Attività avisine

Page 20: La Goccia Dicembre 2014

20

Monsignor Mazzolari:sacerdote apostolo, missionarioMonsignor Mazzolari nacque a Brescia il 9 feb-

braio 1937. Fu ordinato Sacerdote a San Diego il

17/03/1962; a Cincinnati operò a lungo per mi-

gliorare il tenore di vita dei neri, messicani, che

lavorano nelle miniere. Nel 1981 arrivò in Sud

Sudan. Nel 1990 divenne Amministratore Apo-

stolico nella Diocesi di Rumbek di estensione pari

a quella della Lombardia e “triveneto” e abitata

da 3 milioni di persone. Il 6 gennaio 1999 fu ordi-

nato Vescovo da Papa Giovanni Paolo II. In quegli

anni il Sud Sudan era abitato da molte tribù (la

maggiore di etnia Dinka), era ferocemente deva-

stata dai guerriglieri inviati armati dal Governo del

Sud Sudan del Nord, dominato dalla legge corani-

ca della Sharia, integralista, mentre la popolazio-

ne del Sud Sudan è di religione animista e in parte

cattolica, predicata dai Padri Comboniani nel XIX

e XX secolo. Monsignor Mazzolari si dedicò con

tutta la sua energia e il suo fascino alla redenzio-

ne di tale disgraziata popolazione. I suoi numerosi

viaggi in Francia, Germania, e naturalmente in

Italia, provocavano ogni volta una forte risonan-

za negli ambienti della solidarietà, sia nelle realtà

laiche che in quelle religiose. Come bresciano doc

ottenne molti aiuti dal Comune e dalla Provincia

di Brescia, nonché dai viciniori alla città, in par-

ticolare quelli di Gussago e Concesio, con i quali

vennero stabiliti importanti gemellaggi.

Ricchezza e povertà

Gli interessi e la conquista delle risorse (petrolio,

oro, acqua), hanno prevalso sul bene della gen-

te: non esiste più il rispetto dei diritti umani e la

parola libertà è un termine inesistente per quelle

disgraziate popolazioni, così scriveva Monsignor

Mazzolari. Decisi così di stimolare la sensibilità

e la generosità dei rotariani, sensibilizzando l’In-

ner Wheel e molti benefattori pubblici e privati

avendo come fi nalità la ricostruzione della chiesa

e soprattutto dell’Ospedale di Rumbek, unico nel-

la regione, distrutto da vent’anni di guerriglia. In

dieci anni di intenso impegno, i Rotary fornirono

attrezzatture, strumenti e medicinali, così da por-

tare l’Ospedale ad un buon livello di effi cienza,

considerata la realtà africana! Ebbi frequenti rap-

porti con il Vescovo Mazzolari: lo stesso dedicava

il mese di maggio agli amici e benefattori italiani,

bresciani in particolare. Una serata la dedicava al

nostro Club durante la quale illustrava con parola

Page 21: La Goccia Dicembre 2014

21

chiara ed esaustiva, servendosi di numerose slide,

dei grandi progressi ottenuti nella lotta alla mala-

ria, alla lebbra, alla TBC, malattie epidemiche nel

Sud Sudan.

Il 16 luglio 2011 Monsignor Mazzolari morì im-

provvisamente celebrando la messa di ringra-

ziamento nella Cattedrale di Rumbek, stroncato

da un infarto: crudele scherzo del destino! Una

grande risonanza con immensa partecipazione di

popolo, furono le sue esequie; fu sepolto nella Cat-

tedrale; il neo Presidente del nuovo Stato Solvaki

lo salutò come “Padre del Sud Sudan”!

Lo ricordo per alcune sue qualità veramente uni-

che: la modestia. Nel 2011 sensibilizzai la sezio-

ne Cosp di Flero, presieduta con grande dedizione

e intelligenza dal Presidente Gogna, che si dedica

da anni al trasporto gratuito dei malati in ospe-

dale, a cedere gratuitamente una loro autoambu-

lanza all’Ospedale di Rumbek: la cerimonia della

consegna si svolse davanti alla Chiesa di Flero con

larga partecipazione di popolazione e di autorità;

Monsignor Mazzolari si presentò con una mitria

confezionata con ramoscelli e vimini del Sud Su-

dan e colorata dagli artigiani locali; anche il pasto-

rale era ricavato da un legno rozzamente dorato.

Ricordo come una sera Monsignor Mazzolari, rin-

graziandomi per quanto avevo fatto con il Rotary

per il Sud Sudan, guardandomi con il suo sguardo

dolce e profondo mi disse: “Caro Professore per

quanti peccati lei abbia fatto sicuramente verrà

perdonato”; avendo colto nei miei occhi una certa

perplessità aggiunse “non dubiti che qualcuno al

di sopra di noi ha il potere di perdonare!”.

Una persona speciale

Molti furono i riconoscimenti che Monsignor Maz-

zolari ottenne, non certo da lui stimolati, da molte

autorità civili e religiose: il 20 maggio 2001 il Co-

mune di Concesio gli conferì il Premio della Bontà

Paolo VI “per la sua infaticabile opera a favore

della pace e del popolo sudanese a sostegno dei

progetti per debellare le malattie fra le popolazioni

martoriate”. La Fondazione Rotary del Rotary In-

ternational gli assegnò il Paul Harris Fellow, “in

segno di apprezzamento e riconoscenza per il suo

tangibile e signifi cativo apporto nel promuovere

una migliore comprensione reciproca e amichevo-

le di relazioni fra i popoli di tutto il Mondo”. Il 20

luglio 2011 il Sindaco di Brescia, Adriano Paroli,

ha deciso di intitolare una via cittadina a Monsi-

gnor Mazzolari.

Il 13 dicembre 2011 la Regione Lombardia, all’in-

terno del “Premio per la pace” ha insignito Mon-

signor Mazzolari di una menzione alla memoria

“per avere abbracciato e accompagnato con de-

dizione paterna il popolo del Sudan meridionale”.

Il 16 dicembre 2011 la Commissione del Pre-

mio Bulloni 2011 lo ha insignito della medaglia

d’oro alla memoria. L’11 luglio 2012 all’interno

del programma di celebrazione dell’Anniversario

dell’Indipendenza del Sud Sudan e della morte

di Cesare Mazzolari, su iniziativa del Comune di

Brescia e della Fondazione Cesar Onlus, è stata

intitolata un’area nel verde pubblico sita a nord di

via XXV Aprile e, una targa di marmo in ricordo del

missionario con le parole “Padre del Sud Sudan”.

Concludendo abbiamo pensato che questo nostro

modesto ricordo affi dato alle pagine del giornale

dell’AVIS possa avere una qualche risonanza nel

mantenerne viva la memoria. D’altra parte le fi -

nalità dell’AVIS sono molto simili a quelle per le

quali Monsignor Mazzolari si è prodigato ed ha

molto sofferto: la pace e la giustizia fra tutti i po-

poli della terra!

G. Callegari

Attività avisine

Page 22: La Goccia Dicembre 2014

Il 21 settembre, AISLA, l’Associazione Italiana Scle-rosi Laterale Amiotrofi ca, era presente in 120 piazze in tutta Italia in occasione della VII Giornata Na-zionale sulla SLA per raccogliere fondi da destinare all’assistenza dei malati. Anche nel Bresciano l’Aisla ha garantito la propria partecipazione per far cono-scere la Sclerosi Laterale Amiotrofi ca e raccogliere fondi per l’assistenza dei malati che in Italia sono oltre 6.000. Gazebo sono stati aperti a Brescia, Bor-nato, Bedizzole e Marone.L’iniziativa nelle piazze prende il nome di “Un con-tributo versato con gusto”: a fronte di una piccola offerta è stato infatti possibile ricevere una bottiglia di vino Barbera d’Asti DOCG, prodotto nelle cantine di Portacomaro e Montegrosso d’Asti. La Giornata è stata realizzata anche grazie al contributo di Fonda-zione Cassa di Risparmio d’Asti, Camera di Commer-cio Asti e Consorzio Tutela Vini d’Asti e Monferrato.La Giornata Nazionale sulla SLA nasce per ricordare una data storica, il 18 settembre 2006, quando i malati di SLA scesero in piazza a Roma per chiedere al Ministero della Salute precise garanzie sul diritto alla cura e all’assistenza.I fondi raccolti saranno utilizzati da AISLA, presente sul territorio italiano con 60 sezioni locali distribuite in 19 regioni, per fi nanziare il progetto “Operazione Sollievo” che nasce con il principale obiettivo di al-leviare concretamente le sofferenze dei malati che si trovano a convivere ogni giorno con una malat-

tia fortemente invalidante come la SLA. Il progetto prevede sostegno economico, supporto per la gestio-ne del malato tra le mura domestiche e fornitura di strumenti utili a migliorare la qualità della vita.Molto successo ha riscosso sui media la campagna sociale virale partita dagli Stati Uniti la scorsa estate, l’ICE BUCKET CHALLENGE, nata per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione delle persone af-fette da SLA. Consisteva in una sfi da a rovesciarsi addosso (o essere aiutato) un secchio di acqua gela-ta con tanto di cubetti di ghiaccio che letteralmente paralizza i muscoli del corpo, proprio come succede per i malati di SLA che nonostante rimangano men-talmente lucidi, perdono l’utilizzo del proprio corpo. Il tutto ripreso e postato su Facebook. Al termine delle “doccia gelata” venivano nominate altre persone che avrebbero dovuto cogliere la sfi da. Di nome in nome, dai vip internazionali alle celebrità di casa nostra, fi no ad arrivare alle persone comuni questa gara di solida-rietà ha fatto il giro del mondo, anche in Italia. Anche perché ad ogni “secchiata gelata” corrispondeva una proposta di donazione. Grazie alle docce fredde bene-fi che dell’Ice Bucket Challenge e alla raccolta fondi promossa da Aisla, culminata il 21 settembre scorso migliaia di Italiani hanno scelto di sostenere la lotta alla Sla con donazioni per 2,4 milioni di euro per fi -nanziare la ricerca sulla sla e per aiutare le famiglie, circa 6mila in tutta Italia, che ogni giorno affrontano questa malattia, oggi senza cura.

L’Aisla nelle piazze brescianeper sostenere la ricerca

In particolare Aisla donerà 1,7 milioni di euro alla ricerca. Di questi 1,4 milioni tramite AriSLA, la Fondazione italiana di ricerca per la sclerosi laterale amiotrofi ca, per sostenere nuovi progetti di ricerca sulla sla anche attraverso un nuovo bando Ice bucket 2015. Saranno premiati i pro-getti che avranno una maggiore potenziale ricaduta sul paziente, con particolare riferimento alla ricerca clinica e alla tecnologia assistenziale innovativa. Gli altri 300mila euro destinati alla ricerca serviranno per la realizzazione della prima Biobanca nazionale dedicata alla ricerca sulla sla, un archivio scientifi co in grado di raccogliere un numero ampio di tessuti e campioni biologici. (fonte: Wired Italia, 24 settembre 2014)

Ice bucket challenge di Brescia, del 27 agosto in Piazza Loggia

Page 23: La Goccia Dicembre 2014

23

Assifero, quando le Fondazioni sostengono la solidarietàL’1° ottobre, in tutta Italia è stata celebrata la

Giornata Europea delle Fondazioni, un’occasione

per conoscere meglio questi enti – spesso igno-

rati dal grande pubblico – che insieme al mondo

del volontariato e del terzo settore concorrono ad

alimentare e innovare il welfare nel nostro Pae-

se. L’iniziativa è stata lanciata lo scorso anno da

Dafne (Donors and Foundations Networks in Eu-

rope), l’organizzazione che riunisce le associazioni

di fondazioni del continente, e a cui aderiscono

in Italia Acri, che associa le Fondazioni di origine

bancaria, e Assifero, l’associazione che riunisce

altre fondazioni ed enti di erogazione.

Per la prima volta l’incontro si è tenuto a Brescia.

Il presidente di Assifero, il bresciano Felice Scalvi-

ni, commenta così l’iniziativa: «Auspichiamo che

iniziative come quella della Giornata Europea del-

le Fondazioni e dei Donatori concorrano a genera-

re una rete d’azione in cui fi lantropia istituzionale,

enti pubblici, corporate, associazioni, volontariato

e singole persone lavorino insieme per costruire

un welfare generativo, collaborativo e inclusivo,

effi cace e sostenibile per il nostro Paese».

Le associate bresciane – Cuore Amico Fraternità

Onlus, Congrega della Carità Apostolica, Fonda-

zione Adele e Cav. Francesco Lonati, Fondazione

Alessandro Cottinelli, Fondazione ASM, Fondazio-

ne Banca San Paolo di Brescia, Fondazione Co-

geme Onlus, Fondazione Conte Gaetano Bonoris,

Fondazione Credito Agrario Bresciano, Fondazio-

ne della Comunità Bresciana Onlus, Fondazione

Guido Berlucchi Onlus, Fondazione Guido e Ange-

la Folonari, Fondazione Lucchini, Fondazione Lui-

gi Bernardi, Fondazione Maria Enrica, Fondazione

Tassara, Fondazione Dominique Franchi Onlus,

Fondazione Liliana Giordano e Giuseppe Scalvi –

hanno incontrato il territorio in un evento di con-

fronto con la stampa e aperto al pubblico. Oltre

a dibattere sul signifi cato della Giornata europea

sono stati diffusi i dati aggregati dell’operatività

delle fondazioni bresciane in termini di patrimo-

nio e di erogazioni liberali al territorio e al Terzo

settore.

Si tratta dunque di 18 realtà (su 99 nazionali) che

nel corso dell’anno 2013 hanno erogato 12 mi-

lioni di euro in ambiti assistenziali, della ricerca,

della cooperazione e dell’ambiente e di cui anche

l’Avis bresciana ha potuto usufruire in alcuni spe-

cifi ci progetti. Un orgoglio tutto bresciano.

Attività avisine

Page 24: La Goccia Dicembre 2014

24

Expo Milano 2015 è un’Esposizione Universale

con caratteristiche assolutamente inedite e in-

novative. Non solo una rassegna espositiva, ma

anche un processo partecipativo che intende coin-

volgere attivamente numerosi soggetti attorno a

un tema decisivo: Nutrire il Pianeta, Energia per

la Vita. Un evento unico che incarna un nuovo

concept di Expo: tematico, sostenibile, tecnologi-

co e incentrato sul visitatore. Dal 1 maggio al 31

ottobre 2015, 184 giorni di evento, oltre 130

Partecipanti, un Sito Espositivo sviluppato su una

superfi cie di un milione di metri quadri per ospita-

re gli oltre 20 milioni di visitatori previsti.

Un viaggio attraverso i sapori, con i visitatori che,

coinvolti in prima persona in percorsi tematici e

approfondimenti sul complesso mondo dell’ali-

mentazione, hanno l’opportunità di compiere un

vero e proprio viaggio intorno al mondo attraverso

i sapori e le tradizioni dei popoli della Terra. Expo

Milano 2015 sarà la prima Esposizione della sto-

ria a essere ricordata non solo per i manufatti rea-

lizzati ma soprattutto per il contributo al dibattito

e all’educazione sull’alimentazione, sul cibo, sulle

risorse a livello planetario.

Brescia intende rivestire un ruolo di primo piano.

Da tempo un gruppo di lavoro è all’opera. Il coor-

dinatore dei progetti e delle iniziative è stato no-

minato l’esperto Paolo Della Sega, che il “Sistema

Brescia” propone come promotore del territorio e

delle sue molteplici opportunità per i tanti visita-

tori attesi anche nella nostra provincia.

Particolarmente coinvolto il mondo della scuola.

L’obiettivo di Expo Milano 2015 è infatti sensi-

bilizzare ed educare le generazioni future. Gli

studenti seguiranno un «percorso didattico», che

partendo dal lavoro in classe, culminerà nella visi-

ta al sito espositivo, lasciando un’eredità di conte-

nuti ed esperienze. Il Sistema Brescia ha operato

una serie di proposte concrete da attivare affi n-

ché le nostre aziende associate possano cogliere

le opportunità che il progetto Expo porterà sia a

Brescia che sul sito espositivo. Il portale in ogget-

to rappresenta lo strumento principale di promo-

zione, visibilità, integrazione degli interessi e svi-

luppi dell’offerta economico/culturale del progetto.

L’accesso è gratuito e le modalità le troverete sul

sito stesso www.expo.bs.it/it/

Expo 2015 sarà davvero un’occasione da non per-

dere.

Expo e Brescia:un connubio possibile

Page 25: La Goccia Dicembre 2014

25

10 anni di Emoservizi …al servizio dell’Avis

«Il nostro vuole essere un omaggio e un pensiero

per quella piccola, grande magia che quotidiana-

mente i presidenti, i volontari e i donatori realizza-

no, con sacrifi cio e passione, per il bene degli altri

– ha commentato Gianfranco Marabini, Presiden-

te del Consiglio di Amministrazione. È per questo

motivo che EMO Servizi, punto di riferimento da

sempre, continua a restare al fi anco di AVIS, con

il massimo impegno, il supporto e la consulenza

necessaria per contribuire ad una sempre mag-

giore crescita della nostra amata Associazione».

L’evento ha previsto anche una tavola rotonda sul

tema delle fobie legate alla donazione di sangue,

che è stata curata e introdotta dal Presidente di

AVIS Nazionale, Vincenzo Saturni. A confrontar-

si su questo argomento c’erano il dottor Florio

Ghinelli, responsabile sanitario di Avis Regionale

Emilia Romagna, lo psicologo Antonio Luce e la

dottoressa Raffaella Berti del Centro Trasfusionale

dell’ospedale S. Maria di Ca’ Foncello di Treviso.

Gli interventi di questi tre esperti saranno inseriti

in un DVD che sarà prossimamente messo a di-

sposizione delle sedi Avis di tutta Italia.

Non solo approfondimenti, ma anche tante risate

e musica hanno caratterizzato la giornata di fe-

steggiamenti, grazie alla partecipazione dei comi-

ci di Colorado Café e di Marco Ligabue, testimo-

nial di AVIS Nazionale, che ha riproposto in chiave

acustica una selezione di brani del suo repertorio

e una rivisitazione di alcuni tra i più grandi clas-

sici del panorama cantautorale italiano. Alla ma-

nifestazione erano presenti per l’AVIS bresciana

il Vice Presidente Ezio Quaglietti e il segretario

Luigi Spada.

Ogni Avis Comunale ha la possibilità registrandosi

al sito www.emoservizi.it con un proprio userna-

me e una password di accedere al catalogo online

ed ordinare gadget, distintivi e materiale promo-

zionale targato Avis per la propria realtà.

Dieci anni di attività al fi anco di AVIS. Questo il traguardo celebrato daEMO Servizi, società che dal 2004 offre prodotti e servizi alle sedi AVIS.(Per ordinazioni di gadget o altri materiali di promozione basta visionareil loro sito internet e scegliere i prodotti)

Attività avisine

Page 26: La Goccia Dicembre 2014

26

Ancora una volta la classica manifestazione orga-

nizzata senza sbavature da LumEventi si è con-

clusa con un meritato successo, complice il bel

tempo di un’estate inoltrata che ha accompagnato

i concorrenti lungo un piacevole percorso di gara.

Sono 139 gli equipaggi iscritti e 138 a prendere il

via alle 8.30’ dalla tradizionale Piazza Portegaia

per l’appuntamento con il XIV Città di Lumezzane,

sempre valido per il Campionato Italiano di rego-

larità. È chiaro che un elenco con 33 Top Drivers,

47 categoria A, 15 B, 5 C, 4 D e 34 NC, a bordo

di tante belle vetture storiche per contendersi la

vittoria nelle varie classifi che sulle 49 prove cro-

nometrate, è stato per noi organizzatori un ulte-

riore motivo di orgoglio; sia per numero che per

qualità, un gradito premio per il buon lavoro evi-

dentemente svolto nelle precedenti edizioni.

Il percorso, molto guidato, ha portato i concorren-

ti a scoprire, o riscoprire, altri piacevoli itinerari

della nostra bella Provincia; in particolare la parte

che ricalcava una prova speciale del Rally 1000

Miglia ha entusiasmato i piloti che hanno sudato

non poco prima di arrivare al CO 2 di Nozza, dove

hanno trovato un punto di ristoro ben fornito. Al-

trettanto graditi, nel secondo settore, il ritorno a

San Michele, splendida terrazza sul Lago di Gar-

da, e i passaggi a Puegnago e San Felice, dove

i concorrenti hanno ricevuto in omaggio bottiglie

di vino e olio, tipici prodotti di ottima qualità del

Garda. Prima del CO 3, all’“International Kart

Indoor” di Moniga, sosta per il pranzo di ottima

fattura e per una breve prova di regolarità su kart

che ha visto Rimondi primeggiare nel 2º Trofeo

Kart Indoor.

Alle 16:00’ arrivo a Lumezzane della prima vet-

tura, la Fiat 508S del ’34 dei campioni italiani in

carica Vesco-Guerini che hanno bissato il succes-

so dell’anno scorso, regolando con discreto margi-

ne “top drivers” di assoluto valore come Spagnoli-

Parisi, secondi, e Canè-Galliani, terzi sul podio,

nella classifi ca assoluta Top Car. Ritiro sfortunato

per Riboldi-Sabbadini, su Fiat 508, causato da

un guasto a quattro PC dalla fi ne. Nella classifi ca

generale è stato l’equipaggio Fortin-Pilè a primeg-

giare, dopo un lungo duello a colpi di fi oretto con

gli irriducibili Crugnola-Vida, Barcella-Ghidotti

e Rampello-Migliorati, classifi catisi nell’ordine.

Spagnoli-Parisi si sono imposti nella speciale

classifi ca per “barchette”, mentre Manuela Gob-

bi, navigata da Elisa Becchetti su Fiat Giannini

“barchetta” del ’37, si è aggiudicata la classifi ca

femminile.

Nella speciale classifi ca per “lumezzanesi” i mi-

gliori sono stati Cavagna-Olli davanti a Sala-Bo-

nomi e Bonetti-De Giacomi, tutti portacolori della

Scuderia Emmebi70 di Lumezzane. Franciacorta

Motori ha vinto la coppa per Scuderie, laureandosi

di nuovo Campione Italiano della specialità; com-

plimenti! Sono stati 130 – 8 ritiri sui 138 partiti

– ad uscire dalla PC 49, ma in quattro, i numeri

Trofeo Città di LumezzaneCoppa d’Oro Avis

Page 27: La Goccia Dicembre 2014

16/35/36/79, non hanno raggiunto il traguardo

dell’ultimo CO4. All’arrivo, in Piazza Portegaia,

125 equipaggi hanno espresso commenti molto

gratifi canti per gli organizzatori; soltanto uno, lo

0,79%, ha manifestato malcontento lasciando

chiaramente capire l’inadeguata competenza di

parte del comitato organizzatore.

Provvidenziale che ci sia anche chi ci fa notare

cosa non ha funzionato, soprattutto per aiutarci a

migliorare sempre di più; siamo sicuri che questo

servirà da stimolo a LumEventi per preparare per

il 2015 un’altra gara impeccabile!

Mentre desideriamo ringraziare tutti i partecipan-

ti e i nostri sostenitori, che hanno contribuito in

maniera determinante alla buona riuscita della

manifestazione, lanciamo a tutti un affettuoso ar-

rivederci alla prossima edizione.

Sandro Ghidini

Avis e GardalandUn giorno di divertimento per piccoli e … grandi lo scorso 30 agosto presso il

parco giochi Gardaland. Grazie all’Avis, soci e familiari hanno potuto godere di

particolari sconti e di un accesso riservato con apposita cassa, senza code, per

entrare al parco e passare un pomeriggio in gioiosa serenità con la presenza esclu-

sivamente riservata agli avisini.

L’operazione verrà senz’altro ripetuta, grazie agli accordi stipulati dall’Avis e alla

sensibilità dei gestori di Gardaland.

27

Attività avisine

Page 28: La Goccia Dicembre 2014

28

È andata in archivio la quinta edizione della “5

Ponti Trail” di Bagolino, gara nazionale Fidal di

corsa in montagna organizzata da SSD e Avis

Bagolino e patrocinata da Regione Lombardia,

Provincia di Brescia e Comune di Bagolino, ul-

tima e decisiva tappa del primo Grand Prix di

Valle Sabbia e Alto Garda.

Nei 16 chilometri del percorso, ancora fangoso

ed instabile per la pioggia caduta in settimana,

sono Cesare Maestri e Monica Pont Chafer ad

arrivare al traguardo a braccia alzate. La Pro-

messa dell’S.A. Valchiese, alla prima partecipa-

zione, stabilisce subito il record della corsa, con

una prestazione da 1h19’36”, migliorando di

un minuto e mezzo netto il precedente primato

fatto segnare nella passata edizione da Alessan-

dro Rambaldini.

Vincitore nel 2013 ed ormai ex detentore del

record della manifestazione, Alessandro Ram-

baldini (Atl. Valli Bergamasche Leffe) chiude

secondo in 1h20’45”, mostrando all’arrivo più

soddisfazione che delusione. Doppia soddisfa-

zione anche per Marco Zanoni (G.P. Legnami

Pellegrinelli), che arrivando in 1h23’02” coglie

Bagolino

in un colpo solo terzo gradino del podio e vitto-

ria nel Grand Prix Valle Sabbia e Alto Garda.

Organizzazione che può stappare lo spuman-

te per questa quinta edizione, forse quella del

cambio di marcia defi nitivo.

I numeri parlano chiaro: 292 gli iscritti, 265

i presenti alla partenza della gara competiti-

va, cui vanno aggiunti i 38 dei 9 km della non

competitiva e i 60 bambini della “Mini 5 Ponti”

(400 e 1.500 metri). I dati complessivi van-

no quasi a raddoppiare le sottoscrizioni data-

te 2013, merito anche della partecipazione al

Grand Prix valsabbino ed alto gardesano, che

da solo ha garantito oltre 100 pettorali ad ognu-

na delle cinque singole tappe.

Page 29: La Goccia Dicembre 2014

29

Il 31 agosto la sezione AVIS di Pontevico ha cele-brato il suo 60º anniversario di fondazione.È un traguardo importante, soprattutto se ci si volge indietro e si vede quanto nel tempo questa associazione, gli uomini e le donne che l’hanno fondata e sostenuta negli anni.Dalle prime ore del mattino le oltre 50 associa-zioni AVIS consorelle della provincia di Brescia e Cremona, portando i labari che le contraddistin-guono, si sono radunate presso la sede in Piazzet-ta Garibaldi da dove, insieme alla rappresentanza delle autorità civili del Comune di Pontevico e del limitrofo Alfi anello, alle tante associazioni locali, agli Avisini, ai ragazzi della Scuola Media ed ac-compagnati dal Corpo Bandistico “A.Vatrini” si è snodato il corteo che ha sfi lato per le vie del pa-ese e che si è concluso in Piazza Abbazia dove il Sindaco dott. Roberto Bozzoni, il rappresentante Provinciale dott.Fontanella, la dott.ssaBellini Pa-ola quale dirigente dell’Istituto Comprensivo ed il Presidente AVIS Attilio Bricchi hanno salutato tutti i numerosi convenuti e, nei loro interventi, sottolineato il fondamentale ruolo svolto dall’AVIS pontevichese in questi sessantanni.Gli Avisini protagonisti di questa lunga storia, sono uomini e donne che hanno vissuto e vivono da volontari umili, silenziosi, senza ricercare no-torietà o visibilità e sembra quasi simbolico che il ricordo della fondazione e dei primi passi dell’as-sociazione sia lasciato alla memoria di alcune per-sone, sempre più poche, che hanno tramandato la loro esperienza e i loro sentimenti ai giovani volontari e non, a documenti scritti che purtroppo sono scomparsi, quando tra il 1974 e il 1976 l’O-spedale di Pontevico è stato chiuso.L’AVIS ha avuto sempre un ruolo fondamentale nel tessuto sociale pontevichese, soprattutto nel mondo del volontariato, in quanto grazie all’im-pegno e alla volontà di alcuni avisini,soprattutto su stimolo dell’indimenticabile Avisino Giancarlo

60º di fondazione AVIS Pontevico

Moretti, scomparso in questi giorni,nel 1979 è nata la locale sezione AIDO.Da essa nel 1983 è nato il nucleo dei “Volontari del Soccorso” confl uito poi nella “Croce Bianca” e che attualmente riesce a garantire il servizio 118 ogni giorno della settimana con il coinvolgimento di oltre 80 volontari e che tra l’altro nel 2015 festeggerà il suo 30º anniversario di Fondazione.Dal 1986 porta nelle circa 2000 famiglie ponte-vichesi il Calendario Avisino nato ancora dall’intu-ito e la fondamentale collaborazione di Giancarlo Moretti che mettendo a disposizione il suo enci-clopedico archivio fotografi co, lo ha reso un “docu-mento” non solo atteso ma anche ricercato visti i contenuti storico-fotografi ci che ripercorrendo mo-menti di vita vissuta pontevichese desta sempre notevole interesse e considerazione.Nel 2004 in occasione della celebrazione del 50° Anniversario è stato inaugurato il Monumento Avisino dedicato a tutti i Volontari ed inoltre è stato pubblicato un libro commemorativo.Non è stato solo un momento di autocelebrazione, ma anche e soprattutto di ringraziamento a tutti coloro che donano non solo il loro tempo ma una parte di sé, il proprio sangue: abbiamo un grande esempio da imitare, come Don Antonio ci ha ri-cordato nella Santa Messa: Gesù, che ha donato tutto il suo sangue per noi, senza chiedere nulla in cambio; è il motto che fregia i nostri labari: “caritas usque ad sanguinem”.È seguito poi il pranzo, preparato da un gruppo di volontari, momento per premiare chi ha raggiun-

Notizie dalle sezioni locali

Page 30: La Goccia Dicembre 2014

30

Avis del SebinoCome di consuetudine, si è svolto anche quest’an-

no, sulle ridenti sponde del lago d’Iseo, il 9º TRO-

FEO DEL SEBINO, trofeo per “veri Runners” ma

anche per semplici appassionati di corsa e di cam-

minata.

Il trofeo si è svolto in 3 tappe: Marone 23/08,

Sulzano 30/08 e Sale Marasino 07/09; 3 corse

impegnative, con panorami mozzafi ato e con la

presenza, all’arrivo di ogni gara, del nostro gazebo

Avis…

L’Avis Marone Zone Sale Marasino, che dal 2011

ha una propria squadra di atletica/corsa, ha deciso

quest’anno e per la prima volta di sponsorizzare

la corsa istituendo il 1º Trofeo Avis. All’interno

della classifi ca fi nale del Trofeo del Sebino sono

stati premiati con felpe e gadget dell’Avis i migliori

“avisini” di ogni categoria.

Abbiamo così premiato:

• FERRARI LAURA (Club pantera rosa) per le

Seniores donne;

• PENNACCHIO MATTEO (Avis Marone) per i

Seniores uomini;

to tappe importanti per numero di donazioni e di anni di presenza nell’associazione: in totale 81 tra medaglie dal rame all’oro con diamante, ed inoltre è stata premiata la ragazza il cui disegno è stato scelto quale logo/simbolo delle celebrazioni.A tutti coloro che hanno organizzato e gestito tut-to il programma della manifestazione garantendo-ne la buona e piacevole riuscita: dall’avisino che si è appena iscritto, a chi ha donato fi umi di san-gue, a chi non può per vari motivi donare, ma con tanta passione si dona all’associazione e al suo buon funzionamento, a chi ha condiviso questa giornata semplicemente partecipando alla sfi lata

per le vie del paese, vada un cordiale e sincero ringraziamento.Essere Avisino non è una improvvisazione, ma è un valore umanitario, uno stile di vita, è essere testimoni di una solidarietà che non si misura in denaro, non percorrere sentieri che portano a tra-sformare il dono in una mera operazione tecnica e asettica.Donare il sangue è un gesto che signifi ca dire con i fatti che la vita di chi sta soffrendo mi preoccupa, è la consapevolezza che il mio dono, il mio sangue può aiutare, a volte a salvare una vita.

• TURELLI MARCO (Avis Marone) per gli ama-

tori A uomini:

• RECENTI LUCIA (Avis Marone) per gli amatori

B donne;

• PANIGADA PIERLUIGI (libero) per gli amatori

B uomini.

La manifestazione ha avuto un ottimo successo.

Chi corre è sano e in salute e quindi è un poten-

ziale donatore, ecco perché il binomio Avis/Sport

è un binomio vincente e continuerà sicuramente

anche in futuro…

Colgo l’occasione per ringrazia-

re l’organizzazione impeccabile,

i volontari che hanno seguito i

gazebo e tutti gli appassionati in-

tervenuti.

Il presidente dell’AvisMarone Zone Sale Marasino

Felappi Simone

Page 31: La Goccia Dicembre 2014

servizio civile nazionale. Data e luogo ancora da

defi nire.

Il secondo convegno verrà invece effettuato presso

il forum del centro polifunzionale CassaPadana a

Leno rivolto ai giovani e in particolare alle classi

quarte e quinte dell’istituto Capirola di Leno per

diffondere il servizio civile nazionale e il servizio

volontario europeo ma soprattutto l’importanza

del volontariato e delle possibili opportunità la-

vorative in tale ambito. Data proposta sabato 24

gennaio 2015. L’idea sarebbe quella di realizzare

l’evento in streaming diffondendo la possibilità di

partecipare al convegno on line per tutte le altre

scuole che non sono a Leno ma tramite le loro

aule magne o simili. Interverranno anche casi

esperienziali di ragazzi/e che hanno fatto questo

servizio e a conclusione un intervento interattivo

con la platea dell’attuale ragazza di nazionalità

rumena che sta svolgendo il proprio servizio volon-

tario europeo presso Avis Lombardia (il percorso

del servizio volontario prevede proprio la realiz-

zazione di un evento fi nale da strutturare come si

vuole). Tramite Avis Lombardia verrà organizzato

il convegno con i vari relatori che si andranno a

decidere, le tematiche saranno sul volontariato

in senso generale e non sul dono del sangue in

senso stretto. Oltre agli eventi da organizzare ri-

teniamo il progetto molto positivo per il coinvol-

gimento di enti locali, di Avis a tutti i livelli, di

istituti scolastici e di imprese profi t; un connubio

classico esempio del discorso da tempo intrapreso

di “capacità e necessità di fare rete”; ovviamente

speriamo che si aggreghino anche altri enti, asso-

ciazioni o che il modello venga replicato anche in

altre zone della Lombardia.

Avis Pavone Mella - Cigole

L’Avis Pavone Mella Cigole è una realtà accre-

ditata a ricevere un giovane del servizio civile

nazionale. L’idea iniziale vede coinvolte diverse

realtà associative a livello locale e su più larga

scala (Avis Regionale Lombardia e Avis Provincia-

le Brescia) istituti scolastici (Istituto d’istruzione

secondaria Capirola Leno) enti locali (Comune di

Pavone Mella e Cigole) e imprese (Cassa Padana

BCC). Abbiamo avuto un incontro a Leno il 26

Settembre 2014 tra tutti i partner del progetto. Il

convegno è stata l’occasione per defi nire meglio

quali possano essere gli interessi in comune delle

diverse realtà coinvolte su un tema molto senti-

to dalla comunità in questi ultimi anni, oggetto

anche di investimenti e promozione da parte del

governo nazionale.

Il Servizio Civile diviene quindi una vera e propria

opportunità per i giovani per potere acquisire pro-

fessionalità ed esperienza L’obiettivo dell’incontro

era quello di studiare un modo per la diffusione

del servizio civile nazionale ed anche del servizio

volontario europeo. La collaborazione con la scuo-

la nasce dalla volontà di educare i giovani al valo-

re del volontariato e ad avvicinarli a tale mondo.

L’idea emersa è quella di proporre due convegni/

incontri: Il primo convegno entro breve tempo ri-

volto alle varie associazioni per richiedere l’accre-

ditamento al servizio civile. Convegno che verrà

prima condiviso con il CSV di Brescia.

Un maggior numero di associazioni accreditate

vuol dire maggiori possibilità di ricettività per i

giovani che vorranno prestare la loro opera come

Il servizio civile sbarcaall’Avis Pavone Mella

Notizie dalle sezioni locali

31

Page 32: La Goccia Dicembre 2014

La sezione Avis Valsabbino lo scorso 21 settembre

ha celebrato il cinquantesimo anno di fondazio-

ne avendo sottoscritto l’atto di costituzione il 18

maggio 1964 e successivamente la prima dona-

zione di sangue il 29 giugno festa dei santi Pietro

e Paolo, sezione nata per volontà dell’arciprete del

tempo mons. Angelo Pozzi.

La cronaca della prima donazione racconta che

i visi pallidi erano maschili, mentre le signorine

a colazione “non disdegnavano bicchieri di vino

rosso da far invidia agli alpini del glorioso Vestù”.

Dunque 50 anni di lungo cammino a testimonia-

re la solidarietà nelle varie comunità della Valle,

nonostante siano sempre troppe la paura, la diffi -

denza, l’indifferenza, la facilità di lasciare l’attivi-

tà donazionale con la scusa di qualche esame che

non rientra nei parametri previsti dalle legge.

Avis non ha mai avuto bisogno di mutare le pro-

prie motivazioni etiche perché l’ideale della soli-

darietà ha in sé una carica di motivazioni da non

chiedere ad altri o ad altro nessun supporto; è un

ideale puro che per il volontariato del sangue è

I primi cinquant’annidell’Avis Valsabbino

un segno di distinzione, di onore e fondamento

del suo prestigio. Avis non si è mai chiusa in se

stessa, anzi ha sempre portato a conoscenza del-

la cittadinanza i propri ideali, le necessità degli

ammalati, la cultura della solidarietà, la ricerca

di persone generose che avessero a cuore il de-

stino degli ammalati, persone più svantaggiate

“persone povere” che devono dipendere dalle cure

ed alla disponibilità ed alla bontà degli altri. Nel

mondo ospedaliero il settore trasfusionale è quello

che supporta l’attività di molti reparti: basti consi-

derare che non si riesce a creare sangue artifi cia-

le, se c’è disponibilità di sangue è perché è stato

precedentemente donato; ed a solo esempio, per

un trapianto di fegato servono mediamente 140

unità di sangue ed emocomponenti, circa 70 li-

tri. Avis Valsabbino in questi 50 anni ha donato

36388 sacche di sangue, quasi 18.000 chilo-

grammi; abbiamo 7 soci che hanno raggiunto le

120 donazioni, 22 le 100, 87 le 75 e 215 le 50.

Non è sfoggio di ostentazione o supereroismo, non

è santità: è solo umanità. L’anno del cinquante-

simo casualmente ha coinciso con il trasferimen-

to dalle sede storica di Vestone al nuovo centro

unico di Barghe: una riorganizzazione annunciata

da alcuni anni, il termine entro il 2014, che le

sezioni della valle Sabbia hanno saputo realizzare

in tempi rapidissimi, una soluzione che ha incon-

trato il favore entusiasta dei nostri soci.

Page 33: La Goccia Dicembre 2014

33

Avis Regionale Lombardia e Avis Comunale De-

senzano hanno organizzato un ECM dal titolo:

LA NUOVA ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA

TRASFUSIONALE. L’incontro si è tenuto il 23 ot-

tobre a partire dalle 13.30 presso l’Aula Magna

dell’A.O. di Desenzano. Questo il programma:

I SESSIONE

Moderatori: Annamaria Indelicato Direttore Sani-

tario, A.O. Desenzano Del Garda, Mirella Marini

Direttore SIMT, A.O. Spedali Civili Brescia.

Lucia Cretti Servizio Immunoematologia e Medici-

na Trasfusionale, A.O. Spedali Civili Di Brescia, I

requisiti di accreditamento dei servizi trasfusionali.

Gianpietro Briola Presidente AVIS Provinciale

Brescia.

I requisiti di accreditamento delle unità di raccolta

dell’associazione dei donatori di sangue: prospet-

tive.

Simona De Filippo UO Autorizzazioni e Accredi-

tamento Erogatori Sanitari, ASL Provincia di Bre-

scia, Il ruolo della azienda sanitaria locale nella

verifi ca dei requisiti di accreditamento: criticità

riscontrate e aspetti di miglioramento.

II SESSIONE

Moderatori: Luigia Manisco Responsabile SIMT,

A.O. Desenzano Del Garda, Pietro Perini Direttore

Sanitario AVIS Desenzano del Garda.

Stefania Vaglio Area Sanitaria E Sistemi Ispettivi,

Centro Nazionale Sangue, Roma, I nuovi criteri di

selezione dei donatori e per la raccolta del sangue.

Desenzano: un importante convegno

Giuseppina Facco Responsabile Emovigilanza,

Centro Nazionale Sangue, Roma, L’attività di

emovigilanza: i dati nei riceventi.

Vincenzo Saturni Presidente AVIS Nazionale,

L’attività di emovigilanza: i dati nei donatori.

Discussione e conclusioni

Oltre 170 i partecipanti, fra cui un centinaio di

medici, tecnici e infermieri e una settantina di

studenti in scienze infermieristiche presso l’Azien-

da ospedaliera.

Notizie dalle sezioni locali

Page 34: La Goccia Dicembre 2014

34

Il Gruppo Sportivo “Vita per la Vita” nasce a Coc-caglio nel 1975 all’interno della Sezione Avis e del Gruppo Aido con lo scopo di diffondere la cultura della donazione e della solidarietà. In questi anni si è contraddistinto per le innumerevoli attività solidali che sono state messe in campo dal Grup-po Sportivo: dai trasporti per ricoveri e dimissioni ospedaliere a quelli per dializzati e diversamente abili, alla consegna di medicinali a domicilio fi no alla creazione di centri di aiuto per disabili e per-sone in diffi coltà. Come non ricordare la prima iniziativa di notevole impatto sociale denominata “operazione acquisto rene artifi ciale” con la consegna del rene artifi ciale al Centro Dialisi di Brescia. E di seguito tutte le iniziative messe in campo a favore del dono del sangue degli organi e dei tessuti.Ma il G.S. “Vita per la Vita” è conosciuto soprat-tutto per la “Marcia della Solidarietà”. Quanto tempo è passato da quel 14 Agosto 1975: partiva da Coccaglio la prima Marcia della Solidarietà che aveva come conclusione l’arrivo a Roma. L’allora Presidente dell’Avis Comunale di Coccaglio sig. Lino Lovo è stato l’artefi ce di questa iniziativa che nasceva in ambito Avis ed Aido e subito dopo an-dava con le proprie gambe con la costituzione del Gruppo Sportivo Vita per la Vita che con la Marcia della Solidarietà si prefi ggeva di propagandare la donazione di sangue di organi e di tessuti che sia allora che oggi sono necessari per la cura di pato-logie che affl iggono persone meno fortunate di noi.Chi poteva immaginare in quel 14 Agosto del 1975 che la Marcia della Solidarietà diventasse

un appuntamento fondamentale e si consolidas-se tanto da riproporre nel 2014 la rievocazione della prima edizione dell’itinerario Coccaglio – Roma! Siamo arrivati alla quarantesima edizione dell’evento: quanti chilometri sono stati percorsi in Italia, Europa, Asia, America ed Oceania… ma vediamo come l’entusiasmo, la passione e la te-nacia per il perseguimento degli obiettivi prefi ssati rimangono sempre intatti.La strada percorsa è stata veramente lunga, i mo-menti di scoramento e le diffi coltà fi siche, organiz-zative e logistiche saranno state tante: in questi momenti è stata fondamentale la stella polare del-la solidarietà, guida imprescindibile delle associa-zioni di volontariato.Il libro che ha presentato la 40º edizione vedeva in prima pagina la dicitura “Marcia della Solidarietà 1975/2014 ultima edizione”: ci auguriamo che la Marcia della Solidarietà non debba fi nire qui ma continui con nuovi percorsi e nuovi obiettivi sempre con le motivazioni e gli ideali che accomu-nano le associazioni di volontariato. Al Cav. Lino Lovo ed a tutto il suo staff i nostri ringraziamenti per quanto fatto ed i nostri migliori auguri per le attività future.

Coccaglio“Vita per la Vita”:il 40° appuntamento della Marcia della Solidarietà

La partenza da Coccaglio

Page 35: La Goccia Dicembre 2014

35

Il Presidente della nostra sezione Avis Bettenzoli, il Consiglio Direttivo e tutti gli avisni monteclaren-si che negli anni a vario titolo hanno avuto l’onore di conoscere e collaborare con il Professor Gian-franco Callegari hanno condiviso i migliori auguri per i suoi 90 anni.L’Avis Provinciale ha organizzato per lui una festa a sorpresa nella sede di Brescia a ringraziamento per l’entusiasmo e la passione con cui ha guidato a lungo l’Avis di Brescia, l’Avis Lombardia, sia in qualità di responsabile che di Direttore Sanitario. Sempre presente con competenza nei vari ruoli, pur non trascurando gli altri suoi incarichi, non meno importanti: la lunga professione di Primario Ospedaliero, nel Rotary Club e in altre associazio-ni di volontariato. Il professore, come racconta nell’articolo di saluto in occasione del 60º della nostra sezione, è molto legato a Montichiari, ricordando con commozione le serate trascorse alla Stella, da lui defi nita “il pensatoio d’elite monteclarense” con il Cav. Fran-cesco Rodella, a volte anche con il Sen Mario Pe-dini, dove fra una prelibatezza e l’altra studiavano insieme nuove iniziative benefi che a favore della comunità. Grandi elogi da parte del Prof. Callegari alla nostra sezione perchè, dice, è forse l’unica che oltre ad impegnarsi nella propaganda al dono del sangue, impegno prioritario di tutte le Avis, si è molto occupata nel promuovere l’educazione sanitaria attraverso convegni, pubblicazioni, borse di studio...Ancora tanti auguri e un sentito grazie quindi da tutti al Professor Callegari! Un augurio che giunge da tutte le sezioni avisine bresciane.

Ornella Olfi

Per noi dell’AVIS Lodrino l’estate è sempre un pe-

riodo molto impegnativo in quanto la nostra sezio-

ne è protagonista di molti eventi nell’ambito delle

attività presenti nella nostra comunità.

Quest’anno siamo stati baciati dall’unico sole nel

fi ne settimana di Luglio che ci ha permesso di ri-

scuotere un notevole successo di partecipazione

alla nostra camminata “EL GIR DE LUDRI” giunta

alla 4º edizione il 19 luglio scorso dove hanno

partecipato 430 persone di cui 94 ragazzi, il grup-

po Avis più numeroso è stato quello dei sempre

presenti amici di Sarezzo con 20 iscritti, è stato

anche premiato il gruppo non avisino più numero-

so composto da 67 elementi. Il tutto si è concluso

con la distribuzione di gadget, offerti dalla ditta

FBL Pressofusioni di Lodrino, che anch’essa da

anni ci sostiene in questo evento.

Un grazie per la logistica alla PROTEZIONE CI-

VILE gruppo antincendio che ci ha supportato

nell’ambito della loro Festa annuale, con la sod-

disfazione di tutti sia per il nuovo percorso della

camminata sia per l’accoglienza ricevuta.

Nell’ultima settimana di Luglio abbiamo dovuto

rinunciare alla nostra tradizionale Festa in Nasego

a causa del maltempo, ma siamo riusciti a regala-

re una bellissima serata ad oltre 250 persone che

hanno seguito la rappresentazione teatrale “Sle-

gati” che ha emozionato tutti i presenti appassio-

nati e non della montagna grazie alla bravura dei

due attori che hanno fatto calare tutta la platea

nella trama del racconto di due scalatori alle prese

con una tragedia durante una scalata.

Anche per questo evento un ringraziamento alla

parrocchia che ci ha messo a disposizione il teatro

e agli amici che hanno collaborato e contribuito.

I 90 anni del professorGianfranco Callegari

Lodrino

Notizie dalle sezioni locali

Page 36: La Goccia Dicembre 2014

36

A Settembre oltre al consueto prelievo, abbiamo

organizzato per i nostri giovani una trasferta alla

festa dell’ Oktoberfest in Baviera anche per dimo-

strare che con l’Avis oltre che donare e lavorare

ci si può anche divertire, a tal proposito, abbiamo

proseguito il nostro impegno nella pulizia e sfalcio

della pista ciclabile grazie al supporto dei nostri

iscritti, queste attività sono rese possibili oltre che

dal impegno di tutti noi avisini, anche dalle siner-

gie con le altre associazioni presenti sul nostro

territori, per questo di comune accordo si è deciso

di contribuire all’acquisto di un palco di Mt 6x8

che è già stato utilizzato durante l’estate per i vari

eventi gestiti dalle varie associazioni.

Tutto questo senza mai dimenticare il nostro im-

pegno più importante che è e rimane il donare

sangue, a tal proposito nei primi 2 prelievi dell’an-

no abbiamo raccolto 199 donazioni, e 7 aspiranti

donatori.

Come Direttivo stiamo già pianifi cando le inizia-

tive per fi ne anno e inizio del prossimo, visto che

l’anno che verrà ci vedrà impegnati nel nostro 40º

anniversario di fondazione. Un grazie a tutti i no-

stri avisini, sponsor e simpatizzanti.

Page 37: La Goccia Dicembre 2014

37

Pavone Mella/Cigole 8° memorial “Enrico & Gianluca”torneo triangolare di calcio

Anche quest’anno la Sezione di Pavone Mella/

Cigole ha magnifi camente organizzato il Memo-

rial “Enrico & Gianluca”, appuntamento giunto

ormai alla sua ottava edizione per ricordare i due

amici prematuramente scomparsi alcuni anni fa, entrambi calciatori non avisini ma primi donatori di organi nel comune di Pavone Mella, donazione avvenuta a seguito degli incidenti stradali di cui erano stati tragicamente vittime. Il torneo si è svolto lo scorso 13 settembre 2014 presso il campo di calcio degli impianti sportivi di Pavone Mella. Le squadre partecipanti erano gli Amatori calcio Pavone Mella, la squadra della nostra Sezione e quella dell’Avis di Carpi, sezione con cui esiste una splendida amicizia. Il program-ma è iniziato alle 14.30 con la presentazione del Memorial. Il Sindaco Maria Teresa Vivaldini e la Presidente della nostra sezione Federica Cattina hanno portato fi sicamente in campo la coppa met-tendola in palio per il vincitore (coppa riconsegna-ta dalla squadra vincitrice della scorsa edizione) ed è proseguito con lo svolgimento delle partite dalle 15 alle 18 mentre alle 18.30 è stata cele-

brata la Santa Messa in ricordo di Enrico & Gian-luca. Durante lo svolgimen-to delle partite c’è stato spirito competitivo ma il Memorial ha il fi ne di tenere alta la memoria e ricordare i nostri amici, che hanno lasciato in tutti noi un vuoto incolmabile, ed essere anche un momento di aggregazione e testimonianza dei più importanti valori della vita, l’amicizia e leal-tà. Foltissima è stata la partecipazione all’evento che, per la cronaca, è stato vinto per la prima vol-ta dalla squadra della nostra Sezione, ma ancora più numerosi sono stati i partecipanti (circa 400) allo spiedo che si è svolto in serata presso l’Orato-rio di Pavone Mella a conclusione della bellissima giornata.A conclusione dello spiedo l’Avis Pavone Mella Ci-gole ha voluto omaggiare tutti i presenti con una torta speciale a ricordo della donazione numero 25.000 effettuata il 31 Agosto 2014, cifra impor-tante che testimonia la partecipazione attiva dei nostri donatori Sono iniziative come questa che dimostrano il vero valore della nostra Associazio-ne. Un doveroso ringraziamento a tutti i parte-

cipanti ed agli organizzatori e a tutti coloro che

si sono impegnati per la buona riuscita dell’even-

to. Vista la buona riuscita un arrivederci all’anno

prossimo.

Page 38: La Goccia Dicembre 2014

38

Si sono celebrati molteplici anniversari in diverse

sezioni avisine della nostra provincia. In particola-

re ricordiamo i 50 anni – davvero un bel traguar-

do, festeggiato in ottobre – di Rezzato, giunto ad

oltre 180 donatori e ben 373 donazioni, anche in

plasmaferesi. Mezzo secolo ricco di vicende e di

volontari che hanno coordinato la sezione anno

dopo anno, oltre che iniziative rivolte alla popo-

lazione.

Bedizzole, di cui pubblichiamo alcune immagini

relative alla cerimonia uffi ciale, ha superato i 45

anni di attività. Straordinari i numeri che riguar-

dano questa sezione: 265 donatori attivi, una

ventina i soci non donatori, per complessive 400

donazioni nel corso del 2013. Segnaliamo che i

donatori di Bedizzole, a partire dall’anno 2015,

termineranno le raccolte collettive domenicali,

per recarsi presso il Centro di Raccolta cittadino

dell’Avis provinciale. Il centro li attende a brac-

cia aperte, certo che il piccolo disagio dello spo-

stamento verrà superato da maggiori standard di

sicurezza e comfort. Con loro anche i donatori di

Nuvolera e Calcinato.

Infi ne, a tagliato il traguardo dei 40 anni di vita

la sezione di Edolo Alta Valle Camonica. Una so-

lenne cerimonia – di cui pubblichiamo alcune im-

magini – ha ricordato l’anniversario, con un corteo

ad attraversare il centro della località, seguito da

donatori provenienti da 18 diverse località valli-

giane. Una sezione forte di ben 530 soci, che nel

corso dell’anno 2013 ha raccolto 854 donazioni.

A tutte le sezioni i complimenti della grande fami-

glia avisina bresciana.

Anniversari importanti

Page 39: La Goccia Dicembre 2014

Angelo PiantaMedaglia d’Oro

Avis Darfo

Angelo GuarneriMedaglia d’Oro

Avis Pavone Mella

Arturo PonzoniCroce d’OroAvis Brescia

Delfi na DedeiMedaglia d’OroAvis Cologne

Giampaolo BarbarigaCroce d’Oro con diamante

Avis Cologne

De Giacomi AngeloMedaglia d’OroAvis Nave-Caino

Luciano PeliDistintivo d’Oro con fronda

Avis Villa Carcina

Mario LodaMedaglia d’Oro con frondaAvis Palazzolo sull’Oglio

Gianbattista ValzelliMedaglia d’Oro

Avis Borgosatollo

Felice RazaCroce d’OroAvis Lavone

Moretti Giancarloemerito ex segretario

Avis Pontevico

Paolo SerraPromotore e Presidente Avis

Avis Urago d’Oglio

Lidia BardianiCollaboratrice benemerita

Avis Villa Carcina

Ugo BelliciniEx consigliere

Distintivo con frondaAvis Pisogne

Stefano DoreDistintivo d’Argento

Avis Ghedi

Marisa Sandrini

Avis Sarezzo

Luigi Galli

Avis Cologne

Lucia Vindico

Avis Bedizzole

Bruno Poli

Avis Bovegno

In ricordo degli avisini scomparsi

Page 40: La Goccia Dicembre 2014