La Goccia Dicembre 2014
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periodico
DCOER1717 Omologato
amico dell Avis
Scuola e giovanile frontiere del futuro
Per un donazioneconsapevole
Expo e Avis
di B� sciaamico dell Avis
di B� sciadi B� sciaPrefettoPrefettoIlamico dell Avisamico dell Avis
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L’editoriale del Presidente Avis Provinciale
Un 2015 denso di novitàL’anno che si stà per chiudere è stato molto impegnativo per la nostra associazione e ci ha consentito di concludere il percorso della riorganizzazione dei Punti di Raccolta associativa, in ottemperanza alle nuove disposizioni legi-slative che impongono un percorso di accreditamento sanitario delle nostre strutture. Un percorso non semplice, sia dal punto di vista organizzativo che strutturale ma necessario e condiviso nel suo intento e fi nalità. Una svolta epocale, per le nostre abitudini e consuetudini ma, nel contempo un ulteriore passo verso la “garanzia e sicurezza” di Qualità, del prodotto sangue e dei suoi derivati. Il modo migliore per rendere ancor più pregievole e stimato il sacrifi cio e la disponibilità generosa e volontaria di ogni singolo donatore a favore totale di ogni singolo malato. In questi anni, come noto, le evoluzioni tecniche e scientifi che hanno consentito di curare un numero sempre maggio-re di malattie, in modo sempre più attento e mirato e per una popolazione con un età media sempre in aumento. Allo stesso tempo, i farmaci “salva-vita” prodotti dall’industria, con i componenti del sangue e gli stessi emo-componenti da frazionamento per uso clinico, hanno raggiunto un livello di più elevata purezza e consapevole utilizzo. Non di meno, la riqualifi cazione delle nostre strutture, offrirà ai donatori spazi più idonei, dedicati, meglio attrezzati, ancor più rispettosi dei loro diritti e specifi cità, della loro salvaguardia. Siamo assolutamenti certi che condivideranno, nel tempo, il valore di queto progetto senza perdere lo spirito di condivisione e sodalizio che lega indissolubilmente al proprio territorio e alle proprie identità. I dirigenti locali, saranno capaci ed in grado di condi-videre e guidare questo cambiamento, oltre ogni campanilismo e miope chiusura. Del resto, in questi anni, tutta la sanità è cambiata. La popolazione ne è ben consapevole e riconosce in ogni singola struttura ed organizzazione il valore e la possibilità di un adeguata risposta ad ogni particolare e determinata richiesta. Noi associazione, non possiamo certo essere “motore immobile” del cambiamento ma semmai volano di spinta, a vantaggio dei nostri donatori ed associati in primis e della nostra mission: sociale ed umana. Lo affermo con qualche preoccupazione da dirigente associativo ma con grande convinzione e determinazione da medico e da cittadino!
Un vero NataleIl periodo che si avvicina porta con se la speranza dell’annuncio e l’entusiasmo di un’Epifania. La promessa del Cri-sto che si incarna e assume in se le fatiche e le gioie dell’umanità, in vista d’una eterna speranza, si manifesta nel Natale con tutta la sua carica di attesa e rinnovato impegno. Mai come in questo momento, la nostra società e le nostre famiglie, i nostri giovani e chi fatica a trovare un lavoro che renda dignità e soddisfazione, chi attende d’es-sere accettato ed integrato, chi legittimamente pretende di riconoscersi in valori e virtù personali e sociali condivisi, sentono impellente la necessità che all’annuncio segua la manifestazione d’una “dovuta” e concreta speranza. La realizzazione di questo auspicio, sia il miglior augurio per tutti noi. Nel suo farsi e per il contributo che sapremo dare alla sua manifestazione. La realizzazione di un sogno: lo stesso d’un inguaribile visionario del secolo scorso, M. L. King: io ho sempre davanti a me un sogno: che un giorno questa nazione si leverà in piedi e vivrà fi no in fondo il senso delle sue convinzioni: noi riteniamo ovvia questa verità, che tutti gli uomini sono creati uguali. Io ho davanti a me un sogno, che un giorno sulle rosse colline della Georgia i fi gli di coloro che un tempo furono schiavi e i fi gli di coloro che un tempo possedettero schiavi, sapranno sedere insieme al tavolo della fratellanza. Io ho davanti a me un sogno, che un giorno perfi no lo stato del Mississippi, uno stato colmo dell’arroganza dell’ingiustizia, colmo dell’arroganza dell’oppressione, si trasformerà in un’oasi di libertà e giustizia. Io ho davanti a me un sogno, che i miei quattro fi gli piccoli vivranno un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per le qualità del loro carattere. Ho davanti a me un sogno, oggi!. Io ho davanti a me un sogno, che un giorno ogni valle sarà esaltata, ogni collina e ogni montagna saranno umiliate, i luoghi scabri saranno fatti piani e i luoghi tortuosi raddrizzati e la gloria del Signore si mostrerà e tutti gli essere viventi, insieme, la vedranno. È questa la nostra speranza. A tutti voi e alle vostre famiglie, i più sinceri Auguri.
Gianpietro Briola
Attività avisine
sommario
Fonti: La valutazione dell’impronta carbonio è realizzata da Labelia Conseil conformemente al metodologia Bilan Carbone®. I calcoli vengono da un paragone tra la carta riciclata considerata ed una carta a fi bre vergini secondo gli ultimi dati disponibili dell’European Bref (per la carta a fi bre vergini). I risultati ottenuti sono generati da infor-mazioni tecniche e sono soggetti a modifi ca.
Utilizzando RePrint Deluxe FSC®
rispetto ad una carta non riciclata,
L’IMPATTO AMBIENTALESARÀ RIDOTTO DI:
Arjowiggins Graphic è membro del programma Climate Savers di WWF
2.887Kg di rifi uti
CO2
523Kg di CO2
5.233Km percorsi mediamenteda una macchina europea
13.558KWh di energia
4.695Kg di legno
54.662Litri di acqua
02 / Un 2015 denso di novità
04 / Il prefetto di Brescia incontra gli avisini
10 / Avis e i giovani studenti
11 / Consigli per una donazione consapevole
12 / Avis, solidarietà e dignità del lavoro
13 / Giornata mondiale “Sangue sicuro”
14 / Teatro all’Avis
15 / Avis e il progetto I Care
16 / L’Avis e il Parco delle cave, un bene comune
17 / Un gruppo Giovani attivissimo
20 / Monsignor Mazzolari: sacerdote, apostolo, missionario
22 / L’Aisla nelle piazze bresciani per sostenere la ricerca
23 / Assifero, quando le Fondazioni sostengono la solidarietà
24 / Expo e Brescia: un connubio possibile
25 / 10 anni di Emoservizi... al servizio dell’Avis
Direzione, redazione e amministrazione
Segreteria AVIS
Piazzetta AVIS, 1 – 25124 Brescia
Tel. 030 3514411 – fax 030 3514490
Direttore responsabile: Marcello Zane
Registrazione del Tribunale di Brescia
n. 2 del 14/2/1968
Spedizione abbonamento postale art.2
comm. 20/c legge 662/96 Filiale di Brescia.
Progetto editoriale e stampa:
Grafi che Artigianelli – Brescia
Caffelatte Comunicazione – Borgosatollo (Brescia)
Fotografi a copertina ed articoloIl Prefetto di Brescia incontra gli avisini:
Tiziano Reguzzi
26 / Trofeo Città di Lumezzane Coppa d’Oro Avis
27 / Avis e Gardaland
28 / NOTIZIE DALLE SEZIONI LOCALI
Bagolino
60ª di fondazione AVIS Pontevico
Avis del Sebino
Il servizio civile sbarca all’Avis Pavone Mella
I cinquant’anni dell’Avis Valsabbino
Desenzano: un importante convegno
Coccaglio “Vita per la Vita”...
I 90 anni del professore G. Callegari
Lodrino
Pavone Mella/Cigole
Anniversari importanti
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Il Prefetto di Brescia incontra gli avisini
La visita alla sede provinciale e le dichiarazioni di stima per tutti i donatori
Il Prefetto di Brescia, dr.ssa Narcisa Brassesco
Pace, ha compiuto all’inizio di ottobre una gradita
visita alla sede provinciale avisina. Un onore del
tutto straordinario – nella storia dell’Avis brescia-
na non si ha memoria della visita nelle proprie
strutture della più alta rappresentanza dello Sta-
to nella nostra provincia – per una presenza ben
presto trasformatasi in molto più di una semplice
formalità. Il tratto cordiale del Prefetto, la Sua cu-
riosità ed attenzione affatto di maniera, ha rivela-
to alla presidenza ed ai Consiglieri avisini presenti
un’autorità “amica” dei donatori di sangue.
Donatrice anch’essa in passato, profonda conosci-
trice delle dinamiche che regolano la vita asso-
ciativa, il Prefetto, salutando personalmente i do-
natori presenti e colloquiando con loro, ha avuto
parole di elogio per il Centro di Raccolta e per l’at-
tività svolta dall’Avis in tutta la Provincia. Ne ab-
biamo approfi ttato per rivolgerLe alcune domande.
Il Prefetto di Brescia incontra gli avisini
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Protagonisti
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Eccellenza, Lei è a Brescia dall’agosto del 2009,
dopo precedenti esperienze condotte in altre città
italiane e presso la Sua città di adozione, Geno-
va. Ha avuto quindi modo di conoscere a fondo
il carattere e l’indole dei bresciani. Che idea si è
fatta di questa comunità e di questo territorio?
Sin da subito ho colto, nei bresciani, alcune pre-
cise caratteristiche che li contraddistinguono da
altre comunità del nostro Paese.
Certamente la caparbietà, la concretezza del fare.
Il territorio bresciano è, infatti, luogo dell’intrapre-
sa, della quotidianità fatta di lavoro, della inesau-
sta volontà di raggiungere, con intelligente dedi-
zione, gli obiettivi prefi ssi.
Come ricordava un vostro scrittore del Novecen-
to, Giuseppe Tonna, “i bresciani vivono una dura,
affannata religione del lavoro”, ma la brescianità
è soprattutto un modo di concepire la stessa esi-
stenza: lui scrive, e io sono d’accordo, “i brescia-
ni vivono la pazienza della vita”. Qualcuno nota
forse, per contrappeso, una presunta mancanza
di forma, di mediazione nelle cose e nelle parole.
Può darsi, ma personalmente non lo trovo un di-
fetto: la sostanza è quella che prevale, al di là
delle formalità.
E ciò è quel che davvero conta.
Brescia vive, come del resto l’intero Paese, mo-
menti di diffi coltà, forse non solamente economi-
ca. Una transizione infi nita, che però L’ha vista
in prima fi la, positivamente anche oltre il Suo
ruolo prettamente istituzionale. Dal Suo punto di
vista, quali gli snodi affrontati, quali gli interventi
auspicabili, quali le prospettive del futuro?
Brescia è la culla della piccola e media impresa,
nella connotazione di un economia davvero varia
nelle tipologie produttive, senza dimenticare un’a-
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gricoltura razionale e moderna e una rete com-
merciale assai sviluppata. Inevitabile, quindi, che
i contraccolpi della crisi che interessa l’Italia qui
registrino situazioni di marcato disagio.
Ma nella mia attività continuo ad incontrare im-
prenditori ottimisti, mai rassegnati, pronti a rac-
cogliere e rilanciare la diffi cile sfi da. Un segno di
straordinaria capacità, che si coniuga con la vo-
lontà di continuare ad innovare, a riposizionarsi
sui mercati locali e globali. E ciò vale per le realtà
associative, per le rappresentanze degli interessi
di categoria: nessuno ha cessato di credere nel
rinnovamento, nella tenacia come metodo, nella
volontà come criterio.
In secondo luogo verifi co, oggi ancor più di ieri, la
determinazione nel ricercare preziose sinergie fra
imprese, inedite collaborazioni fra pubblico e priva-
to, nella tessitura di un dialogo costante, sincero,
oggi quanto mai necessario per superare la crisi.
La Provincia è nota per lo straordinario spirito
solidaristico, che opera mediante una miriade di
gruppi, associazioni, attività in ogni ambito del
sociale. Durante la Sua attività immaginiamo
abbia incontrato i volontari, visitato strutture,
ascoltato testimonianze di alto signifi cato. Che
impressione ne ha tratto?
Il territorio bresciano vanta una lunga e radicata
vocazione alla solidarietà. Basti pensare che qui
è nata la Croce Rossa – la città e il territorio tra-
sformati in un grande ospedale – e che Brescia,
nel secondo Novecento, è stata la culla della coo-
perazione sociale oggi decisiva nell’erogazione di
servizi di qualità per il welfare.
Ogni comunità vanta così anche più di un’asso-
ciazione di volontariato, attivo in ogni ambito, dal
sociale al culturale, dallo sport alla formazione.
Penso, per mia più vicina competenza, alla attivi-
tà dei Vigili del Fuoco, al mondo delle ambulanze
Protagonisti
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Sessantesimo di fondazionedei Pionieri avisini
e del soccorso: organizzazioni ad elevata profes-
sionalità e signifi cativa generosità.
Quando visito una località della provincia, il Sin-
daco immancabilmente mi indica, con giusto or-
goglio, la presenza dei gruppi d’arma, dei volonta-
ri, degli alpini ecc. Colpiscono in questo caso due
cose: la grande volontà, disponibilità e apertura al
prossimo, la preparazione e organizzazione sem-
pre eccellenti.
Ci permetta una domanda forse “scomoda”. Lei,
come rappresentante dello Stato a Brescia, ha
certamente il polso di come i bresciani vivono il
rapporto con le istituzioni – dal proprio Comune
agli Enti intermedi, sino al Governo nazionale. Un
rapporto non sempre facile, che appare in molti
frangenti deteriorato e sfi duciato. Insomma, qua-
le il nesso oggi fra democrazia, politica, istituzio-
ni Lei ha potuto cogliere nella nostra comunità?
Il dibattito politico e le diverse, democratiche po-
sizioni non fanno parte delle mie... incombenze.
Per la verità debbo dire che continuo, viceversa, a
registrare un costante attaccamento dei bresciani
alle istituzioni locali. La Municipalità è vissuta con
partecipazione, il senso di appartenenza al territo-
rio è carattere costitutivo. Ed anche la Prefettura
continua a conoscere attenzioni e collaborazioni.
Faccio un esempio: nella necessità di traslocare i
nostri archivi da un deposito in locazione ad altra
località, un gruppo di Alpini si è offerto volonta-
riamente per effettuare il lavoro. Tutto si è svolto
regolarmente e con effi cienza, garantendo un ri-
sparmio di risorse pubbliche. Sinergie fra Istituzio-
ni, associazioni e cittadinanza continuano dunque
a caratterizzare i bresciani. E così credo sia per la
Vostra Associazione, nel confronto continuo con
gli Spedali Civili e le altre Aziende ospedaliere,
così come con la Regione Lombardia e i suoi as-
sessorati.
9
L’Avis di Brescia conta oltre 33.000 iscritti, 101
sezioni comunali, altre centinaia di uomini e don-
ne direttamente coinvolti e partecipi. Anch’essa
vive le articolazioni della nostra società brescia-
na, il complesso rapporto con le Istituzioni sa-
nitarie, ma è anche lievito per la crescita delle
piccole località provinciali. Qual è il Suo rapporto
col mondo avisino, quale posto assegna a questa
Associazione?
Sono fermamente convinta, anche con la visita di
oggi agli uffi ci e al Centro di raccolta, che l’Avis,
che garantisce un gesto di generosità indispensa-
bile, è incaricato di un compito quasi – mi perdo-
neranno i volontari – “scontato” e per certi versi
“datato”.
In realtà, accanto a questa attività apparentemen-
te sempre uguale, l’innovazione all’Avis è conti-
nua, per garantire sicurezza e salute di donatore e
riceventi, per rendere possibile, come per Brescia,
la completa autosuffi cienza. Basta guardare al cre-
scere di donazioni diverse dal sangue intero, e più
vicine alle esigenze terapeutiche, per rendersene
conto. Ma so che le sezioni avisine della provincia
sono, in realtà, molto di più. Svolgono attività per
la crescita culturale dei loro paesi, per informare
la cittadinanza sui temi della salute, organizzano
manifestazioni sportive e ricreative partecipate e
importanti. Un’associazione, dunque, che vive a
pieno titolo e meritoriamente la comunità e non
cessa di garantire il benessere dei cittadini, ed
alla quale rivolgo il mio più vivo apprezzamento.
Il Prefetto è stato chiaro: anche l’Avis bresciana
contribuisce – con la propria duratura vocazione
e attenta, organizzata partecipazione – alla civile
convivenza, nella declinazione del dono come gesto
di solidarietà, a vantaggio dell’intera popolazione.
Marcello Zane
Protagonisti
10
Dal 2012 ad oggi, il progetto rivolto alle scuole e denominato “Piacere: Avis. E tu?” ha svolto qua-si 300 incontri, coinvolgendo n. 11.880 studenti e n. 677 insegnanti, realizzando n. 226 incon-tri in classe e n. 67 nelle sedi Avis. Se a questi si aggiungono i bambini e i giovani incontrati ad altri eventi (Olimpiadi della Matematica, Teatro Forum, Seridò, manifestazioni sportive) i numeri lievitano. Si tratta di dati importanti che attesta-no dialogo, collaborazione, responsabilità condivi-sa tra tutti gli attori coinvolti e disponibilità delle scuole verso le proposte avisine. L’Uffi cio Scolastico Regionale per la Lombardia Uffi cio XI, riconoscendo il valore del progetto, ha emanato una nota a tutte le scuole, invitandole a prestare particolare attenzione alla proposta edu-cativa avisina. I questionari di valutazione confermano che i ra-gazzi e gli insegnanti apprezzano gli interventi: il 58,6% degli alunni ha defi nito l’incontro “Molto interessante”, il 38,2% “Interessante”. Il 92,5% dei docenti – quasi tutti, quindi – l’ha defi nito “Stimolante e produttivo”. Possiamo migliorare ancora? Certo! Lo staff ha ideato nuove attività per le medie e le superiori per attivare ancora di più il protagoni-smo degli studenti: tra le altre, la “Simulazione del percorso dell’avisino” (con strumenti veri che
facilitano l’immedesimazione: camice, stetosco-pio, sacche, laccio emostatico e visita ai centri prelievi) e “La parola a noi” (proposte per un mon-do migliore e realizzazione di un video per la loro presentazione uffi ciale). Ai giovani è stata affi data la realizzazione di un video per mostrare il centro prelievi “da dentro”. I Referenti Scuola delle sezioni e lo staff della Pro-mozione Scuola del Provinciale si sono incontrati il 27 settembre a ragionare insieme su come ag-ganciare altre scuole e, soprattutto, sulle strategie per non perdere il contatto con i giovani dopo che “Piacere: Avis. E tu?” ha attivato le classi. Ser-vono tanti mezzi diversi: mandare loro un invito personale, tornare nelle scuole più di una volta, regalare gadgets, usare tutti i social network e le App, promuovere concorsi a premi, incentivare il “passaparola”, essere presenti agli eventi dei gio-vani. Non è certo un piccolo impegno, ma è certa-mente un gran bell’impegno!
Maria Paola Mostarda Coordinatrice dello Staff Scuola di Avis Provinciale
Avise giovani studentiAvis ha a cuore i giovani. Le sezioni comunali, la struttura del provinciale,il Gruppo Giovani e lo staff scuola di Università Cattolica stanno collaborando in modo molto stretto e sinergico per un obiettivo comune:avvicinare sempre più giovani alla solidarietà,attivare la loro voglia di cittadinanza attiva e diventare donatori
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Cosa fare prima di ogni donazione? Il candidato donatore prima di ogni donazione deve:• compilare in modo veritiero il questionario, fi r-
mare il consenso informato;• eseguire un piccolo prelievo di sangue per de-
terminare il valore dell’emoglobina;• effettuare un colloquio con il medico selettore
riguardo il proprio stile di vita e lo stato della propria salute;
• sottoporsi ad una visita clinica nella quale vie-ne controllata, il peso, la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca.
Vocabolario
Consenso informato: consenso alla procedura di prelievo che il donatore esprime attraverso la fi r-ma dopo aver ricevuto una adeguata informazione ed aver compreso, elaborato e confrontato con il proprio stile di vita.Sospensione: non idoneità alla donazione in modo defi nitivo o temporaneo per presenza di condizio-ni, situazioni comportamentali, malattie che pos-sono aver esposto il donatore a qualche rischio per la proprio saluteAutoesclusione: decisione consapevole da parte del donatore di non sottoporsi alla donazione per presenza di situazioni di non idoneità compromet-tenti la propria e la salute altrui.
Consigli pre e post donazione:cosa fare prima della donazione:
• Non è necessario il digiuno; è consentita una leggera colazione evitando latte, yogurt e deri-vati, senza troppo zucchero. La sera preceden-te è consigliato un pasto normale senza abusi di bevande alcooliche ed eccessi alimentari.
• Il digiuno è necessario in caso di esami annuali o di controllo.
• È consigliabile indossare indumenti comodi, in
modo da potersi rimboccare le ma-niche senza strin-gere il braccio.
• Se si è impegnati in un turno not-turno lavorativo non sottoporsi al prelievo la matti-na seguente.
• Evitare nei 2/3 giorni precedenti di svolgere attività fi siche pesanti o praticare sport.
Cosa fare dopo la donazione• Restare distesi sulla poltrona qualche minuti
prima di alzarsi.• Evitare di piegare il braccio per almeno 15/20
minuti.• Tenere premuta per qualche minuto la garza
che viene posta nella sede del prelievo per evi-tare la comparsa di ematomi.
• Non fumare per almeno 30 minuti.• Evitare alcoolici e cibi particolarmente impe-
gnativi per la digestione nel pasto successivo.• Bere più del solito durante la giornata.• Evitare attività fi sica intensa, lavori faticosi,
pratica sportivi e lunghi viaggi in auto.• Contattare i medici Avis in servizio al Centro
Trasfusionale degli Spedali Civili (SIMT) o la segreteria dell’Avis Provinciale Brescia che si occuperà di mettervi in contatto con il perso-nale medico se compaiono reazioni imputabi-li alla donazione (ematomi importanti, fl ebiti, svenimento, ecc.).
(Fonte: Opuscolo del candidato donatore,redatto dal SIMT Spedali Civili Brescia)
Consigli per unadonazione consapevole
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AMBULATORIAPERTI NO-STOP
Attività avisine
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«Se il lavoro dà dignità, guadagnarsi un contribu-
to è per chiunque più stimolante che riceverlo per
pura carità», spiega Margherita Rocco, presidente
dell’associazione che tiene a precisare che quello
messo in pista a Brescia (sul modello del più ar-
ticolato «omologo» di Padova) non è un progetto
che attiene all’ambito delle politiche del lavoro ma
semplicemente «un’iniziativa di contrasto alla po-
vertà».
La povertà, quindi si combatte anche puntando
sulla dignità delle persone e sostituendo alla be-
nefi cenza piccole opportunità di impiego. Ne sono
convinti i soci dell’associazione «Dignità e Lavo-
ro», realtà impegnata dall’aprile scorso (ma l’idea
ha radici ben più lontane) nell’omonimo progetto
che ha l’obiettivo di contrastare l’indigenza attra-
verso un’alternativa costruttiva ai contributi assi-
stenziali. Vale a dire «buoni-lavoro» occasional-
mente erogabili a persone in situazioni di disagio
economico ma con capacità operative.
Il progetto, oggi sostenuto economicamente solo
da Forum del Terzo Settore, Csv, Congrega per
la Carità Apostolica e Fondazione della Comunità
Bresciana (il Comune ha assicurato un contribu-
to di 50mila euro ma le pratiche per l’erogazione
sono in corso) raccoglie intorno a se anche altri
soci: Acli, Auser, Efal, Mcl, Società San Vincen-
zo De Paoli, Associazione Brescia3 e Consorzio
Solco, oltre a persone singole come Beatrice
Valentini (è anche segretaria dell’associazione),
Ezio Quaglietti (ne è tesoriere) e Claudia Noda-
ri. L’Associazione ha impegnato 33.500 euro
per occupare 12 persone (altre 3 inizieranno a
breve) mentre le richieste pervenute sono state
53: 33 di uomini e 20 di donne. Per informa-
zioni e segnalazioni si può visitare il sito www.
dignitaelavoro.it o telefonare allo 3394481743.
Per donazioni: conto corrente intestato a Fonda-
zione Comunità Bresciana onlus, Banca Prossi-
ma, Iban IT02F0335901600100000009608 o
c/c intestato a Dignità e lavoro, Ubi Banca, Iban
IT65V0350011245000000030594.
(Fonte: Giornale di Brescia)
Avis,solidarietà e dignità del lavoro
13
Sabato 14 giugno si è celebrata l’undicesima
Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, isti-
tuita nel 2004 dall’Organizzazione Mondiale del-
la Sanità in concomitanza con l’anniversario della
nascita di Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi
sanguigni e coscopritore del fattore Rhesus.
Tema scelto per l’edizione di quest’anno è “San-
gue sicuro per salvare le madri”, che si pone l’o-
biettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le
Istituzioni sull’importanza di garantire sempre ed
ovunque l’accesso al sangue e ai suoi componenti
per prevenire i decessi materni, provocati da com-
plicazioni legate al parto o per forti sanguinamenti
durante o dopo il parto.
Si tratta di un fenomeno diffuso soprattutto nei
Paesi in via di sviluppo, specialmente nell’Africa
subsahariana (dove si registra il 50% dei casi) e
nel Sud-est asiatico (un terzo dei decessi) e che
riguarda in particolare le adolescenti al di sotto
dei 15 anni.
Fortunatamente, il lavoro di questi ultimi ot-
tant’anni in Italia, e nei Paesi Occidentali in gene-
rale, ha consentito di superare questo drammatico
problema che affl igge ancora molti Paesi nel Mon-
do. Proprio Vittorio Formentano, fondatore dell’A-
VIS nel 1927 lanciò l’appello dalle pagine del Cor-
riere della Sera per una mobilitazione solidale a
favore della donazione volontaria di sangue, dopo
aver assistito impotente alla morte di una giovane
partoriente.”
Le principali manifestazioni promosse dall’Orga-
nizzazione Mondiale della Sanità si sono tenute a
Colombo, nello Sri Lanka, ma come sempre anche
AVIS, anche a Brecsia, si è fatta diretta portavoce
di questo messaggio, promuovendo iniziative ed
eventi su tutto il territorio.
Giornata mondiale“Sangue sicuro”
Un progetto per i soci avisiniÈ in corso di defi nizione, da parte dell’Avis bresciana, il progetto che consentirà di rendere disponibile, presso la sede provinciale, in orari che verranno comunicati a breve, il servizio di visite e letture referti di cardiologia. A tale servizio potranno accedere tutti gli avisini con problemi cardiaci, su prenotazio-ne. L’Avis provinciale sta appaltando l’acquisto di apposite apparecchiature e avviando la ricerca di un idoneo professionista, recuperando nel contempo un apposito spazio all’interno della sede da destinare ad ambulatorio.
Il servizio non è ancora operativo (e quindi inutile richiedere ora informazioni); verrà aperto e pubbli-cizzato adeguatamente al chiudersi dell’itinerario di preparazione.
Attività avisine
14
Nuova, bella serata lo scorso settembre tra-
scorsa in amicizia presso l’Avis provinciale.
Questo grazie alla commedia brillante in due
atti, di Lorenzo Stofl er, “Sarò sindaco di tutti”,
messa in scena dalla “Compagnia Olga” di Mon-
ticelli Brusati. Lo spettacolo si è tenuto presso
la “Sala dei Cinquecento” presso la sede dell’Avis
provinciale, cui è seguito un rinfresco per scam-
biarsi impressioni e complimenti.
Una serata diversa, per stare insieme, tappa di
un itinerario che proporrà anche in futuro nuove
occasioni di divertimento.
Teatro all’Avis
15
Avis e il progetto I CareSi è tenuto presso la sala polifunzionale dell’Uni-
versità Cattolica l’incontro, intitolato «I care» così
come il progetto, è promosso da una rete di realtà
diverse: Anteas con il contributo del Ministero del
Lavoro e delle Politiche sociali in primis; e come
partner l’Osservatorio sul Volontariato dell’Univer-
sità Cattolica, il Csv di Brescia, l’Avis provinciale
e l’associazione Bimbo chiama bimbo.
In questi mesi – il progetto è durata circa un anno
– sono stati proposti incontri di approfondimento,
corsi formativi, momenti di rifl essione per sensi-
bilizzare i giovani a prendersi cura di una società
che in fondo ognuno di loro è chiamato a costruire
sin da oggi.
L’incontro si è basato sulla tecnica del Teatro Fo-
rum che, spiegano gli animatori della cooperati-
va Tornasole, «consiste essenzialmente nell’uso
del linguaggio teatrale
applicato alla formazio-
ne e al confronto in grandi gruppi. Le tecniche
utilizzate permettono agli spettatori di esprimere
direttamente le loro valutazioni e le loro opinioni
su quanto accade, modifi cando così la situazione
di partenza.
Si tratta di uno strumento – continuano – utilizza-
to per attivare processi di sensibilizzazione sociale
e consiste nel coinvolgere i partecipanti all’evento
teatrale nella ricerca di soluzioni possibili: viene
proposta una situazione reale e “riconoscibile” dai
partecipanti e la scena si interrompe al culmine
di una escalation problematica o confl ittuale; gli
spettatori sono invitati a trasformarsi in “spettat-
tori” e a proporre, sostituendosi agli attori, possi-
bili soluzioni».
Attività avisine
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L’Avis e il Parco delle cave,un bene comuneLa coesione e la partecipazione come leva per far crescere il bene comune, lo stare bene insieme, il benessere di tutti. E l’Avis non poteva non es-sere presente. Il progetto “Il quartiere come bene comune” si realizza nei quartieri di San Polo e Sanpolino. All’interno delle attività del progetto, si è costruita una ampia rete di soggetti e di Associa-zioni che insieme hanno deciso di aprire alla citta-dinanza le porte del futuro “Parco delle cave”, per testimoniare che la vivibilità ambientale e sociale è frutto del coinvolgimento attivo dei cittadini e delle pratiche con cui si curano i luoghi e coloro che li abitano. Grazie alla collaborazione con la FIPSAS (Fede-razione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subac-quea) e l’Associazione Sportivo Dilettantistica Serenissima si potrà accedere ai percorsi intorno ai laghetti, ciascuno con il proprio passo, a piedi, con passeggini, di corsa, con sedie a rotelle, per sostare in alcune aree naturalistiche, informarsi sulla storia delle cave, fruire di eventi culturali e musicali, visitare alcune aree del futuro parco, ristorarsi e godere del “fare festa insieme”. Sarà anche un modo per festeggiare e dire grazie alle Associazioni di Volontariato e a tutti coloro che sono attivi nei quartieri di San Polo e Sanpolino e che condividono l’idea che: “Acqua, aria, am-biente, beni culturali, infrastrutture, spazi urbani
e verde, legalità e molti altri simili a questi sono beni “comuni”, nè privati (di singoli) nè pubblici (dello Stato) ma di tutti, di cui tutti perciò do-vremmo prenderci cura per continuare a godere di standard di vita degni di un paese civile” [100 parole per comunicare il sociale].Il parco delle cave ha quindi fatto un passo avanti. È stato conferito l’incarico a due professionisti che convocheranno i «portatori d’intenti», associazio-ni e singoli cittadini, per raccogliere le loro propo-ste, con l’obiettivo di defi nire la perimetrazione e la progettazione degli interventi. Il progetto defi ni-tivo si chiamerà “Segni sull’acqua”.Accanto ai promotori del progetto, Auser Territo-riale Rete Brescia, Anffas Brescia, Acli San Polo, Uisp Brescia, la Rete di progetto comprende, ol-tre all’Avis bresciana, il Comune di Brescia, Tule Auser-Terza Università Libera Età, Auser Amici del Parco e dell’Arici Sega, Codisa – Comitato di-fesa salute e ambiente, Lega Ambiente circolo di Brescia, Coop. Sociale soggiorni Cer Onlus, Coop Turismo Cer, Parrocchia S. Angela Merici, Con-versione di S. Paolo, Sante Capitanio e Gerosa, S. L. Gonzaga, Suore Operaie, Istituto Comprensivo Brescia Est 2.Fra i progetti previsti all’interno del Parco anche una nuova struttura Rsa e un maneggio con strut-tura ricettiva.
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Un Gruppo GiovaniattivissimoNell’anno in corso, come gruppo Giovani abbiamo
sviluppato numerose iniziative che vorrei condi-
videre con voi, non solo per portarle in evidenza,
ma per poter migliorare sempre più l’attività che
svolgiamo con tanta passione ed impegno.
Verso la fi ne di ogni anno ci troviamo per valutare
il lavoro svolto ed i risultati ottenuti e con gran
soddisfazione ne restiamo piacevolmente stupiti.
Il momento è propizio ogni volta inoltre per con-
cordare le manifestazioni principali che vogliamo
sviluppare o sostenere e con qualche dubbio e ti-
more cerchiamo di programmare il tutto nel modo
più semplice ma più preciso possibile e ovviamen-
te con non poche diffi coltà, visto che cerchiamo di
conoscere ogni sorta di imprevisto.
Un programma variegato
La prima grande manifestazione a cui abbiamo la
fortuna di poter partecipare sono state le olimpiadi
di matematica, la scorsa primavera, evento orga-
nizzato in collaborazione con il liceo Leonardo di
Brescia. Questo evento ha ogni anno un impatto
emotivo immenso, infatti vede la partecipazione
di circa 1000 persone ad ogni edizione, numero
al quale si aggiungono famigliari e gli accompa-
gnatori dei ragazzi. La manifestazione quest’anno
Attività avisine
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ha contato in un pomeriggio più di 2000 persone
presenti che lo staff di Avis è riuscito a contagia-
re, il termine giusto è proprio “contagiare” tramite
la distribuzione di depliant, gadget divertenti ed
attraverso la richiesta di dati per poter essere con-
tattati come eventuali nuovi donatori.
Altro evento molto importante è “Voglio Farlo
Anch’io”, concorso audio video con premi fi nali,
giunto nel 2014 alla sua 4ª edizione (ed è già
in cantiere l’ed. 2015) pensato per gli studenti
delle scuole superiori, prevede infatti che i ragazzi
creino elaborati audio video che affrontino il tema
sulla sensibilizzazione e sull’importanza del dono.
Attraverso la circolazione di nuove idee si diffon-
dono così, anche tra i più giovani, i concetti di
solidarietà e cooperazione.
Non dimentichiamoci della nostra gara podistica,
evento che realizziamo in occasione della giornata
mondiale del donatore di sangue, nello specifi co il
14 giugno di ogni anno, che porta presso la nostra
sede provinciale circa 1000 persone tra atleti e
simpatizzanti del podismo per passare una matti-
nata differente attraverso una sana competizione
che premia tutti partecipanti.
Molto positivo come dato è l’affl uenza sempre
maggiore di famiglie e come potete verifi care dalle
fotografi e un numero sempre maggiore di bambini,
infatti quest’anno erano circa 100!!!
Il merito della buona riuscita della manifestazione
è dato dal enorme lavoro che svolge lo staff or-
ganizzativo così come la preziosa collaborazione
delle varie associazioni di categoria che ci suppor-
tano nella realizzazione della gara.
Aperti alla collaborazione
Questi sono solo alcuni degli esempi che il nostro
Gruppo Giovani e “dintorni” dell’Avis Provinciale
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di Brescia ha sviluppato e cercato di mantenere
anno con anno.
Binomio importante e legame sempre più solido
nel tempo è quello sviluppatosi con lo staff “Scuo-
la” (referenti provinciale e referenti comunali
Scuola, Università Cattolica di Brescia, segreteria
Avis Provinciale), per la promozione dell’Avis e di
tutti quei valori che ci legano alla nostra cultura
ed al nostro territorio, nelle scuole di ogni livello
di tutta la provincia.
Infi ne vorrei ricordare quei fantastici dieci giorni
trascorsi al Seridò, la fi era dedicata all’infanzia
che si tiene presso il Centro Fiera a Montichiari
nel mese di Maggio. Penso che chiunque abbia un
fi glio o abbia accompagnato nipoti a questa ma-
nifestazione, possa capire l’entusiasmo e l’eccita-
zione della gente presente, l’ed. 2014 ha contato
quasi 150.000 presenze. Proprio per essere tra
la gente, lo staff Avis era presente con gazebo e
tantissimi gadget per bambini. Grazie alla nostra
presenza abbiamo raccolto 150 nomi di potenziali
donatori, direi quindi che la nostra fatica è stata
ampiamente ripagata.
Concludo ringraziando tutti i collaboratori del
Gruppo Giovani e tutti coloro che con tanta pa-
zienza e volontà ci permettono di realizzare tutti
questi eventi e mantenerli sempre vivi, a tutti loro
va’ il mio plauso.
Vicepresidente Avis Provinciale
Gabriele Pagliarini
Attività avisine
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Monsignor Mazzolari:sacerdote apostolo, missionarioMonsignor Mazzolari nacque a Brescia il 9 feb-
braio 1937. Fu ordinato Sacerdote a San Diego il
17/03/1962; a Cincinnati operò a lungo per mi-
gliorare il tenore di vita dei neri, messicani, che
lavorano nelle miniere. Nel 1981 arrivò in Sud
Sudan. Nel 1990 divenne Amministratore Apo-
stolico nella Diocesi di Rumbek di estensione pari
a quella della Lombardia e “triveneto” e abitata
da 3 milioni di persone. Il 6 gennaio 1999 fu ordi-
nato Vescovo da Papa Giovanni Paolo II. In quegli
anni il Sud Sudan era abitato da molte tribù (la
maggiore di etnia Dinka), era ferocemente deva-
stata dai guerriglieri inviati armati dal Governo del
Sud Sudan del Nord, dominato dalla legge corani-
ca della Sharia, integralista, mentre la popolazio-
ne del Sud Sudan è di religione animista e in parte
cattolica, predicata dai Padri Comboniani nel XIX
e XX secolo. Monsignor Mazzolari si dedicò con
tutta la sua energia e il suo fascino alla redenzio-
ne di tale disgraziata popolazione. I suoi numerosi
viaggi in Francia, Germania, e naturalmente in
Italia, provocavano ogni volta una forte risonan-
za negli ambienti della solidarietà, sia nelle realtà
laiche che in quelle religiose. Come bresciano doc
ottenne molti aiuti dal Comune e dalla Provincia
di Brescia, nonché dai viciniori alla città, in par-
ticolare quelli di Gussago e Concesio, con i quali
vennero stabiliti importanti gemellaggi.
Ricchezza e povertà
Gli interessi e la conquista delle risorse (petrolio,
oro, acqua), hanno prevalso sul bene della gen-
te: non esiste più il rispetto dei diritti umani e la
parola libertà è un termine inesistente per quelle
disgraziate popolazioni, così scriveva Monsignor
Mazzolari. Decisi così di stimolare la sensibilità
e la generosità dei rotariani, sensibilizzando l’In-
ner Wheel e molti benefattori pubblici e privati
avendo come fi nalità la ricostruzione della chiesa
e soprattutto dell’Ospedale di Rumbek, unico nel-
la regione, distrutto da vent’anni di guerriglia. In
dieci anni di intenso impegno, i Rotary fornirono
attrezzatture, strumenti e medicinali, così da por-
tare l’Ospedale ad un buon livello di effi cienza,
considerata la realtà africana! Ebbi frequenti rap-
porti con il Vescovo Mazzolari: lo stesso dedicava
il mese di maggio agli amici e benefattori italiani,
bresciani in particolare. Una serata la dedicava al
nostro Club durante la quale illustrava con parola
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chiara ed esaustiva, servendosi di numerose slide,
dei grandi progressi ottenuti nella lotta alla mala-
ria, alla lebbra, alla TBC, malattie epidemiche nel
Sud Sudan.
Il 16 luglio 2011 Monsignor Mazzolari morì im-
provvisamente celebrando la messa di ringra-
ziamento nella Cattedrale di Rumbek, stroncato
da un infarto: crudele scherzo del destino! Una
grande risonanza con immensa partecipazione di
popolo, furono le sue esequie; fu sepolto nella Cat-
tedrale; il neo Presidente del nuovo Stato Solvaki
lo salutò come “Padre del Sud Sudan”!
Lo ricordo per alcune sue qualità veramente uni-
che: la modestia. Nel 2011 sensibilizzai la sezio-
ne Cosp di Flero, presieduta con grande dedizione
e intelligenza dal Presidente Gogna, che si dedica
da anni al trasporto gratuito dei malati in ospe-
dale, a cedere gratuitamente una loro autoambu-
lanza all’Ospedale di Rumbek: la cerimonia della
consegna si svolse davanti alla Chiesa di Flero con
larga partecipazione di popolazione e di autorità;
Monsignor Mazzolari si presentò con una mitria
confezionata con ramoscelli e vimini del Sud Su-
dan e colorata dagli artigiani locali; anche il pasto-
rale era ricavato da un legno rozzamente dorato.
Ricordo come una sera Monsignor Mazzolari, rin-
graziandomi per quanto avevo fatto con il Rotary
per il Sud Sudan, guardandomi con il suo sguardo
dolce e profondo mi disse: “Caro Professore per
quanti peccati lei abbia fatto sicuramente verrà
perdonato”; avendo colto nei miei occhi una certa
perplessità aggiunse “non dubiti che qualcuno al
di sopra di noi ha il potere di perdonare!”.
Una persona speciale
Molti furono i riconoscimenti che Monsignor Maz-
zolari ottenne, non certo da lui stimolati, da molte
autorità civili e religiose: il 20 maggio 2001 il Co-
mune di Concesio gli conferì il Premio della Bontà
Paolo VI “per la sua infaticabile opera a favore
della pace e del popolo sudanese a sostegno dei
progetti per debellare le malattie fra le popolazioni
martoriate”. La Fondazione Rotary del Rotary In-
ternational gli assegnò il Paul Harris Fellow, “in
segno di apprezzamento e riconoscenza per il suo
tangibile e signifi cativo apporto nel promuovere
una migliore comprensione reciproca e amichevo-
le di relazioni fra i popoli di tutto il Mondo”. Il 20
luglio 2011 il Sindaco di Brescia, Adriano Paroli,
ha deciso di intitolare una via cittadina a Monsi-
gnor Mazzolari.
Il 13 dicembre 2011 la Regione Lombardia, all’in-
terno del “Premio per la pace” ha insignito Mon-
signor Mazzolari di una menzione alla memoria
“per avere abbracciato e accompagnato con de-
dizione paterna il popolo del Sudan meridionale”.
Il 16 dicembre 2011 la Commissione del Pre-
mio Bulloni 2011 lo ha insignito della medaglia
d’oro alla memoria. L’11 luglio 2012 all’interno
del programma di celebrazione dell’Anniversario
dell’Indipendenza del Sud Sudan e della morte
di Cesare Mazzolari, su iniziativa del Comune di
Brescia e della Fondazione Cesar Onlus, è stata
intitolata un’area nel verde pubblico sita a nord di
via XXV Aprile e, una targa di marmo in ricordo del
missionario con le parole “Padre del Sud Sudan”.
Concludendo abbiamo pensato che questo nostro
modesto ricordo affi dato alle pagine del giornale
dell’AVIS possa avere una qualche risonanza nel
mantenerne viva la memoria. D’altra parte le fi -
nalità dell’AVIS sono molto simili a quelle per le
quali Monsignor Mazzolari si è prodigato ed ha
molto sofferto: la pace e la giustizia fra tutti i po-
poli della terra!
G. Callegari
Attività avisine
Il 21 settembre, AISLA, l’Associazione Italiana Scle-rosi Laterale Amiotrofi ca, era presente in 120 piazze in tutta Italia in occasione della VII Giornata Na-zionale sulla SLA per raccogliere fondi da destinare all’assistenza dei malati. Anche nel Bresciano l’Aisla ha garantito la propria partecipazione per far cono-scere la Sclerosi Laterale Amiotrofi ca e raccogliere fondi per l’assistenza dei malati che in Italia sono oltre 6.000. Gazebo sono stati aperti a Brescia, Bor-nato, Bedizzole e Marone.L’iniziativa nelle piazze prende il nome di “Un con-tributo versato con gusto”: a fronte di una piccola offerta è stato infatti possibile ricevere una bottiglia di vino Barbera d’Asti DOCG, prodotto nelle cantine di Portacomaro e Montegrosso d’Asti. La Giornata è stata realizzata anche grazie al contributo di Fonda-zione Cassa di Risparmio d’Asti, Camera di Commer-cio Asti e Consorzio Tutela Vini d’Asti e Monferrato.La Giornata Nazionale sulla SLA nasce per ricordare una data storica, il 18 settembre 2006, quando i malati di SLA scesero in piazza a Roma per chiedere al Ministero della Salute precise garanzie sul diritto alla cura e all’assistenza.I fondi raccolti saranno utilizzati da AISLA, presente sul territorio italiano con 60 sezioni locali distribuite in 19 regioni, per fi nanziare il progetto “Operazione Sollievo” che nasce con il principale obiettivo di al-leviare concretamente le sofferenze dei malati che si trovano a convivere ogni giorno con una malat-
tia fortemente invalidante come la SLA. Il progetto prevede sostegno economico, supporto per la gestio-ne del malato tra le mura domestiche e fornitura di strumenti utili a migliorare la qualità della vita.Molto successo ha riscosso sui media la campagna sociale virale partita dagli Stati Uniti la scorsa estate, l’ICE BUCKET CHALLENGE, nata per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione delle persone af-fette da SLA. Consisteva in una sfi da a rovesciarsi addosso (o essere aiutato) un secchio di acqua gela-ta con tanto di cubetti di ghiaccio che letteralmente paralizza i muscoli del corpo, proprio come succede per i malati di SLA che nonostante rimangano men-talmente lucidi, perdono l’utilizzo del proprio corpo. Il tutto ripreso e postato su Facebook. Al termine delle “doccia gelata” venivano nominate altre persone che avrebbero dovuto cogliere la sfi da. Di nome in nome, dai vip internazionali alle celebrità di casa nostra, fi no ad arrivare alle persone comuni questa gara di solida-rietà ha fatto il giro del mondo, anche in Italia. Anche perché ad ogni “secchiata gelata” corrispondeva una proposta di donazione. Grazie alle docce fredde bene-fi che dell’Ice Bucket Challenge e alla raccolta fondi promossa da Aisla, culminata il 21 settembre scorso migliaia di Italiani hanno scelto di sostenere la lotta alla Sla con donazioni per 2,4 milioni di euro per fi -nanziare la ricerca sulla sla e per aiutare le famiglie, circa 6mila in tutta Italia, che ogni giorno affrontano questa malattia, oggi senza cura.
L’Aisla nelle piazze brescianeper sostenere la ricerca
In particolare Aisla donerà 1,7 milioni di euro alla ricerca. Di questi 1,4 milioni tramite AriSLA, la Fondazione italiana di ricerca per la sclerosi laterale amiotrofi ca, per sostenere nuovi progetti di ricerca sulla sla anche attraverso un nuovo bando Ice bucket 2015. Saranno premiati i pro-getti che avranno una maggiore potenziale ricaduta sul paziente, con particolare riferimento alla ricerca clinica e alla tecnologia assistenziale innovativa. Gli altri 300mila euro destinati alla ricerca serviranno per la realizzazione della prima Biobanca nazionale dedicata alla ricerca sulla sla, un archivio scientifi co in grado di raccogliere un numero ampio di tessuti e campioni biologici. (fonte: Wired Italia, 24 settembre 2014)
Ice bucket challenge di Brescia, del 27 agosto in Piazza Loggia
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Assifero, quando le Fondazioni sostengono la solidarietàL’1° ottobre, in tutta Italia è stata celebrata la
Giornata Europea delle Fondazioni, un’occasione
per conoscere meglio questi enti – spesso igno-
rati dal grande pubblico – che insieme al mondo
del volontariato e del terzo settore concorrono ad
alimentare e innovare il welfare nel nostro Pae-
se. L’iniziativa è stata lanciata lo scorso anno da
Dafne (Donors and Foundations Networks in Eu-
rope), l’organizzazione che riunisce le associazioni
di fondazioni del continente, e a cui aderiscono
in Italia Acri, che associa le Fondazioni di origine
bancaria, e Assifero, l’associazione che riunisce
altre fondazioni ed enti di erogazione.
Per la prima volta l’incontro si è tenuto a Brescia.
Il presidente di Assifero, il bresciano Felice Scalvi-
ni, commenta così l’iniziativa: «Auspichiamo che
iniziative come quella della Giornata Europea del-
le Fondazioni e dei Donatori concorrano a genera-
re una rete d’azione in cui fi lantropia istituzionale,
enti pubblici, corporate, associazioni, volontariato
e singole persone lavorino insieme per costruire
un welfare generativo, collaborativo e inclusivo,
effi cace e sostenibile per il nostro Paese».
Le associate bresciane – Cuore Amico Fraternità
Onlus, Congrega della Carità Apostolica, Fonda-
zione Adele e Cav. Francesco Lonati, Fondazione
Alessandro Cottinelli, Fondazione ASM, Fondazio-
ne Banca San Paolo di Brescia, Fondazione Co-
geme Onlus, Fondazione Conte Gaetano Bonoris,
Fondazione Credito Agrario Bresciano, Fondazio-
ne della Comunità Bresciana Onlus, Fondazione
Guido Berlucchi Onlus, Fondazione Guido e Ange-
la Folonari, Fondazione Lucchini, Fondazione Lui-
gi Bernardi, Fondazione Maria Enrica, Fondazione
Tassara, Fondazione Dominique Franchi Onlus,
Fondazione Liliana Giordano e Giuseppe Scalvi –
hanno incontrato il territorio in un evento di con-
fronto con la stampa e aperto al pubblico. Oltre
a dibattere sul signifi cato della Giornata europea
sono stati diffusi i dati aggregati dell’operatività
delle fondazioni bresciane in termini di patrimo-
nio e di erogazioni liberali al territorio e al Terzo
settore.
Si tratta dunque di 18 realtà (su 99 nazionali) che
nel corso dell’anno 2013 hanno erogato 12 mi-
lioni di euro in ambiti assistenziali, della ricerca,
della cooperazione e dell’ambiente e di cui anche
l’Avis bresciana ha potuto usufruire in alcuni spe-
cifi ci progetti. Un orgoglio tutto bresciano.
Attività avisine
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Expo Milano 2015 è un’Esposizione Universale
con caratteristiche assolutamente inedite e in-
novative. Non solo una rassegna espositiva, ma
anche un processo partecipativo che intende coin-
volgere attivamente numerosi soggetti attorno a
un tema decisivo: Nutrire il Pianeta, Energia per
la Vita. Un evento unico che incarna un nuovo
concept di Expo: tematico, sostenibile, tecnologi-
co e incentrato sul visitatore. Dal 1 maggio al 31
ottobre 2015, 184 giorni di evento, oltre 130
Partecipanti, un Sito Espositivo sviluppato su una
superfi cie di un milione di metri quadri per ospita-
re gli oltre 20 milioni di visitatori previsti.
Un viaggio attraverso i sapori, con i visitatori che,
coinvolti in prima persona in percorsi tematici e
approfondimenti sul complesso mondo dell’ali-
mentazione, hanno l’opportunità di compiere un
vero e proprio viaggio intorno al mondo attraverso
i sapori e le tradizioni dei popoli della Terra. Expo
Milano 2015 sarà la prima Esposizione della sto-
ria a essere ricordata non solo per i manufatti rea-
lizzati ma soprattutto per il contributo al dibattito
e all’educazione sull’alimentazione, sul cibo, sulle
risorse a livello planetario.
Brescia intende rivestire un ruolo di primo piano.
Da tempo un gruppo di lavoro è all’opera. Il coor-
dinatore dei progetti e delle iniziative è stato no-
minato l’esperto Paolo Della Sega, che il “Sistema
Brescia” propone come promotore del territorio e
delle sue molteplici opportunità per i tanti visita-
tori attesi anche nella nostra provincia.
Particolarmente coinvolto il mondo della scuola.
L’obiettivo di Expo Milano 2015 è infatti sensi-
bilizzare ed educare le generazioni future. Gli
studenti seguiranno un «percorso didattico», che
partendo dal lavoro in classe, culminerà nella visi-
ta al sito espositivo, lasciando un’eredità di conte-
nuti ed esperienze. Il Sistema Brescia ha operato
una serie di proposte concrete da attivare affi n-
ché le nostre aziende associate possano cogliere
le opportunità che il progetto Expo porterà sia a
Brescia che sul sito espositivo. Il portale in ogget-
to rappresenta lo strumento principale di promo-
zione, visibilità, integrazione degli interessi e svi-
luppi dell’offerta economico/culturale del progetto.
L’accesso è gratuito e le modalità le troverete sul
sito stesso www.expo.bs.it/it/
Expo 2015 sarà davvero un’occasione da non per-
dere.
Expo e Brescia:un connubio possibile
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10 anni di Emoservizi …al servizio dell’Avis
«Il nostro vuole essere un omaggio e un pensiero
per quella piccola, grande magia che quotidiana-
mente i presidenti, i volontari e i donatori realizza-
no, con sacrifi cio e passione, per il bene degli altri
– ha commentato Gianfranco Marabini, Presiden-
te del Consiglio di Amministrazione. È per questo
motivo che EMO Servizi, punto di riferimento da
sempre, continua a restare al fi anco di AVIS, con
il massimo impegno, il supporto e la consulenza
necessaria per contribuire ad una sempre mag-
giore crescita della nostra amata Associazione».
L’evento ha previsto anche una tavola rotonda sul
tema delle fobie legate alla donazione di sangue,
che è stata curata e introdotta dal Presidente di
AVIS Nazionale, Vincenzo Saturni. A confrontar-
si su questo argomento c’erano il dottor Florio
Ghinelli, responsabile sanitario di Avis Regionale
Emilia Romagna, lo psicologo Antonio Luce e la
dottoressa Raffaella Berti del Centro Trasfusionale
dell’ospedale S. Maria di Ca’ Foncello di Treviso.
Gli interventi di questi tre esperti saranno inseriti
in un DVD che sarà prossimamente messo a di-
sposizione delle sedi Avis di tutta Italia.
Non solo approfondimenti, ma anche tante risate
e musica hanno caratterizzato la giornata di fe-
steggiamenti, grazie alla partecipazione dei comi-
ci di Colorado Café e di Marco Ligabue, testimo-
nial di AVIS Nazionale, che ha riproposto in chiave
acustica una selezione di brani del suo repertorio
e una rivisitazione di alcuni tra i più grandi clas-
sici del panorama cantautorale italiano. Alla ma-
nifestazione erano presenti per l’AVIS bresciana
il Vice Presidente Ezio Quaglietti e il segretario
Luigi Spada.
Ogni Avis Comunale ha la possibilità registrandosi
al sito www.emoservizi.it con un proprio userna-
me e una password di accedere al catalogo online
ed ordinare gadget, distintivi e materiale promo-
zionale targato Avis per la propria realtà.
Dieci anni di attività al fi anco di AVIS. Questo il traguardo celebrato daEMO Servizi, società che dal 2004 offre prodotti e servizi alle sedi AVIS.(Per ordinazioni di gadget o altri materiali di promozione basta visionareil loro sito internet e scegliere i prodotti)
Attività avisine
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Ancora una volta la classica manifestazione orga-
nizzata senza sbavature da LumEventi si è con-
clusa con un meritato successo, complice il bel
tempo di un’estate inoltrata che ha accompagnato
i concorrenti lungo un piacevole percorso di gara.
Sono 139 gli equipaggi iscritti e 138 a prendere il
via alle 8.30’ dalla tradizionale Piazza Portegaia
per l’appuntamento con il XIV Città di Lumezzane,
sempre valido per il Campionato Italiano di rego-
larità. È chiaro che un elenco con 33 Top Drivers,
47 categoria A, 15 B, 5 C, 4 D e 34 NC, a bordo
di tante belle vetture storiche per contendersi la
vittoria nelle varie classifi che sulle 49 prove cro-
nometrate, è stato per noi organizzatori un ulte-
riore motivo di orgoglio; sia per numero che per
qualità, un gradito premio per il buon lavoro evi-
dentemente svolto nelle precedenti edizioni.
Il percorso, molto guidato, ha portato i concorren-
ti a scoprire, o riscoprire, altri piacevoli itinerari
della nostra bella Provincia; in particolare la parte
che ricalcava una prova speciale del Rally 1000
Miglia ha entusiasmato i piloti che hanno sudato
non poco prima di arrivare al CO 2 di Nozza, dove
hanno trovato un punto di ristoro ben fornito. Al-
trettanto graditi, nel secondo settore, il ritorno a
San Michele, splendida terrazza sul Lago di Gar-
da, e i passaggi a Puegnago e San Felice, dove
i concorrenti hanno ricevuto in omaggio bottiglie
di vino e olio, tipici prodotti di ottima qualità del
Garda. Prima del CO 3, all’“International Kart
Indoor” di Moniga, sosta per il pranzo di ottima
fattura e per una breve prova di regolarità su kart
che ha visto Rimondi primeggiare nel 2º Trofeo
Kart Indoor.
Alle 16:00’ arrivo a Lumezzane della prima vet-
tura, la Fiat 508S del ’34 dei campioni italiani in
carica Vesco-Guerini che hanno bissato il succes-
so dell’anno scorso, regolando con discreto margi-
ne “top drivers” di assoluto valore come Spagnoli-
Parisi, secondi, e Canè-Galliani, terzi sul podio,
nella classifi ca assoluta Top Car. Ritiro sfortunato
per Riboldi-Sabbadini, su Fiat 508, causato da
un guasto a quattro PC dalla fi ne. Nella classifi ca
generale è stato l’equipaggio Fortin-Pilè a primeg-
giare, dopo un lungo duello a colpi di fi oretto con
gli irriducibili Crugnola-Vida, Barcella-Ghidotti
e Rampello-Migliorati, classifi catisi nell’ordine.
Spagnoli-Parisi si sono imposti nella speciale
classifi ca per “barchette”, mentre Manuela Gob-
bi, navigata da Elisa Becchetti su Fiat Giannini
“barchetta” del ’37, si è aggiudicata la classifi ca
femminile.
Nella speciale classifi ca per “lumezzanesi” i mi-
gliori sono stati Cavagna-Olli davanti a Sala-Bo-
nomi e Bonetti-De Giacomi, tutti portacolori della
Scuderia Emmebi70 di Lumezzane. Franciacorta
Motori ha vinto la coppa per Scuderie, laureandosi
di nuovo Campione Italiano della specialità; com-
plimenti! Sono stati 130 – 8 ritiri sui 138 partiti
– ad uscire dalla PC 49, ma in quattro, i numeri
Trofeo Città di LumezzaneCoppa d’Oro Avis
16/35/36/79, non hanno raggiunto il traguardo
dell’ultimo CO4. All’arrivo, in Piazza Portegaia,
125 equipaggi hanno espresso commenti molto
gratifi canti per gli organizzatori; soltanto uno, lo
0,79%, ha manifestato malcontento lasciando
chiaramente capire l’inadeguata competenza di
parte del comitato organizzatore.
Provvidenziale che ci sia anche chi ci fa notare
cosa non ha funzionato, soprattutto per aiutarci a
migliorare sempre di più; siamo sicuri che questo
servirà da stimolo a LumEventi per preparare per
il 2015 un’altra gara impeccabile!
Mentre desideriamo ringraziare tutti i partecipan-
ti e i nostri sostenitori, che hanno contribuito in
maniera determinante alla buona riuscita della
manifestazione, lanciamo a tutti un affettuoso ar-
rivederci alla prossima edizione.
Sandro Ghidini
Avis e GardalandUn giorno di divertimento per piccoli e … grandi lo scorso 30 agosto presso il
parco giochi Gardaland. Grazie all’Avis, soci e familiari hanno potuto godere di
particolari sconti e di un accesso riservato con apposita cassa, senza code, per
entrare al parco e passare un pomeriggio in gioiosa serenità con la presenza esclu-
sivamente riservata agli avisini.
L’operazione verrà senz’altro ripetuta, grazie agli accordi stipulati dall’Avis e alla
sensibilità dei gestori di Gardaland.
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Attività avisine
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È andata in archivio la quinta edizione della “5
Ponti Trail” di Bagolino, gara nazionale Fidal di
corsa in montagna organizzata da SSD e Avis
Bagolino e patrocinata da Regione Lombardia,
Provincia di Brescia e Comune di Bagolino, ul-
tima e decisiva tappa del primo Grand Prix di
Valle Sabbia e Alto Garda.
Nei 16 chilometri del percorso, ancora fangoso
ed instabile per la pioggia caduta in settimana,
sono Cesare Maestri e Monica Pont Chafer ad
arrivare al traguardo a braccia alzate. La Pro-
messa dell’S.A. Valchiese, alla prima partecipa-
zione, stabilisce subito il record della corsa, con
una prestazione da 1h19’36”, migliorando di
un minuto e mezzo netto il precedente primato
fatto segnare nella passata edizione da Alessan-
dro Rambaldini.
Vincitore nel 2013 ed ormai ex detentore del
record della manifestazione, Alessandro Ram-
baldini (Atl. Valli Bergamasche Leffe) chiude
secondo in 1h20’45”, mostrando all’arrivo più
soddisfazione che delusione. Doppia soddisfa-
zione anche per Marco Zanoni (G.P. Legnami
Pellegrinelli), che arrivando in 1h23’02” coglie
Bagolino
in un colpo solo terzo gradino del podio e vitto-
ria nel Grand Prix Valle Sabbia e Alto Garda.
Organizzazione che può stappare lo spuman-
te per questa quinta edizione, forse quella del
cambio di marcia defi nitivo.
I numeri parlano chiaro: 292 gli iscritti, 265
i presenti alla partenza della gara competiti-
va, cui vanno aggiunti i 38 dei 9 km della non
competitiva e i 60 bambini della “Mini 5 Ponti”
(400 e 1.500 metri). I dati complessivi van-
no quasi a raddoppiare le sottoscrizioni data-
te 2013, merito anche della partecipazione al
Grand Prix valsabbino ed alto gardesano, che
da solo ha garantito oltre 100 pettorali ad ognu-
na delle cinque singole tappe.
29
Il 31 agosto la sezione AVIS di Pontevico ha cele-brato il suo 60º anniversario di fondazione.È un traguardo importante, soprattutto se ci si volge indietro e si vede quanto nel tempo questa associazione, gli uomini e le donne che l’hanno fondata e sostenuta negli anni.Dalle prime ore del mattino le oltre 50 associa-zioni AVIS consorelle della provincia di Brescia e Cremona, portando i labari che le contraddistin-guono, si sono radunate presso la sede in Piazzet-ta Garibaldi da dove, insieme alla rappresentanza delle autorità civili del Comune di Pontevico e del limitrofo Alfi anello, alle tante associazioni locali, agli Avisini, ai ragazzi della Scuola Media ed ac-compagnati dal Corpo Bandistico “A.Vatrini” si è snodato il corteo che ha sfi lato per le vie del pa-ese e che si è concluso in Piazza Abbazia dove il Sindaco dott. Roberto Bozzoni, il rappresentante Provinciale dott.Fontanella, la dott.ssaBellini Pa-ola quale dirigente dell’Istituto Comprensivo ed il Presidente AVIS Attilio Bricchi hanno salutato tutti i numerosi convenuti e, nei loro interventi, sottolineato il fondamentale ruolo svolto dall’AVIS pontevichese in questi sessantanni.Gli Avisini protagonisti di questa lunga storia, sono uomini e donne che hanno vissuto e vivono da volontari umili, silenziosi, senza ricercare no-torietà o visibilità e sembra quasi simbolico che il ricordo della fondazione e dei primi passi dell’as-sociazione sia lasciato alla memoria di alcune per-sone, sempre più poche, che hanno tramandato la loro esperienza e i loro sentimenti ai giovani volontari e non, a documenti scritti che purtroppo sono scomparsi, quando tra il 1974 e il 1976 l’O-spedale di Pontevico è stato chiuso.L’AVIS ha avuto sempre un ruolo fondamentale nel tessuto sociale pontevichese, soprattutto nel mondo del volontariato, in quanto grazie all’im-pegno e alla volontà di alcuni avisini,soprattutto su stimolo dell’indimenticabile Avisino Giancarlo
60º di fondazione AVIS Pontevico
Moretti, scomparso in questi giorni,nel 1979 è nata la locale sezione AIDO.Da essa nel 1983 è nato il nucleo dei “Volontari del Soccorso” confl uito poi nella “Croce Bianca” e che attualmente riesce a garantire il servizio 118 ogni giorno della settimana con il coinvolgimento di oltre 80 volontari e che tra l’altro nel 2015 festeggerà il suo 30º anniversario di Fondazione.Dal 1986 porta nelle circa 2000 famiglie ponte-vichesi il Calendario Avisino nato ancora dall’intu-ito e la fondamentale collaborazione di Giancarlo Moretti che mettendo a disposizione il suo enci-clopedico archivio fotografi co, lo ha reso un “docu-mento” non solo atteso ma anche ricercato visti i contenuti storico-fotografi ci che ripercorrendo mo-menti di vita vissuta pontevichese desta sempre notevole interesse e considerazione.Nel 2004 in occasione della celebrazione del 50° Anniversario è stato inaugurato il Monumento Avisino dedicato a tutti i Volontari ed inoltre è stato pubblicato un libro commemorativo.Non è stato solo un momento di autocelebrazione, ma anche e soprattutto di ringraziamento a tutti coloro che donano non solo il loro tempo ma una parte di sé, il proprio sangue: abbiamo un grande esempio da imitare, come Don Antonio ci ha ri-cordato nella Santa Messa: Gesù, che ha donato tutto il suo sangue per noi, senza chiedere nulla in cambio; è il motto che fregia i nostri labari: “caritas usque ad sanguinem”.È seguito poi il pranzo, preparato da un gruppo di volontari, momento per premiare chi ha raggiun-
Notizie dalle sezioni locali
30
Avis del SebinoCome di consuetudine, si è svolto anche quest’an-
no, sulle ridenti sponde del lago d’Iseo, il 9º TRO-
FEO DEL SEBINO, trofeo per “veri Runners” ma
anche per semplici appassionati di corsa e di cam-
minata.
Il trofeo si è svolto in 3 tappe: Marone 23/08,
Sulzano 30/08 e Sale Marasino 07/09; 3 corse
impegnative, con panorami mozzafi ato e con la
presenza, all’arrivo di ogni gara, del nostro gazebo
Avis…
L’Avis Marone Zone Sale Marasino, che dal 2011
ha una propria squadra di atletica/corsa, ha deciso
quest’anno e per la prima volta di sponsorizzare
la corsa istituendo il 1º Trofeo Avis. All’interno
della classifi ca fi nale del Trofeo del Sebino sono
stati premiati con felpe e gadget dell’Avis i migliori
“avisini” di ogni categoria.
Abbiamo così premiato:
• FERRARI LAURA (Club pantera rosa) per le
Seniores donne;
• PENNACCHIO MATTEO (Avis Marone) per i
Seniores uomini;
to tappe importanti per numero di donazioni e di anni di presenza nell’associazione: in totale 81 tra medaglie dal rame all’oro con diamante, ed inoltre è stata premiata la ragazza il cui disegno è stato scelto quale logo/simbolo delle celebrazioni.A tutti coloro che hanno organizzato e gestito tut-to il programma della manifestazione garantendo-ne la buona e piacevole riuscita: dall’avisino che si è appena iscritto, a chi ha donato fi umi di san-gue, a chi non può per vari motivi donare, ma con tanta passione si dona all’associazione e al suo buon funzionamento, a chi ha condiviso questa giornata semplicemente partecipando alla sfi lata
per le vie del paese, vada un cordiale e sincero ringraziamento.Essere Avisino non è una improvvisazione, ma è un valore umanitario, uno stile di vita, è essere testimoni di una solidarietà che non si misura in denaro, non percorrere sentieri che portano a tra-sformare il dono in una mera operazione tecnica e asettica.Donare il sangue è un gesto che signifi ca dire con i fatti che la vita di chi sta soffrendo mi preoccupa, è la consapevolezza che il mio dono, il mio sangue può aiutare, a volte a salvare una vita.
• TURELLI MARCO (Avis Marone) per gli ama-
tori A uomini:
• RECENTI LUCIA (Avis Marone) per gli amatori
B donne;
• PANIGADA PIERLUIGI (libero) per gli amatori
B uomini.
La manifestazione ha avuto un ottimo successo.
Chi corre è sano e in salute e quindi è un poten-
ziale donatore, ecco perché il binomio Avis/Sport
è un binomio vincente e continuerà sicuramente
anche in futuro…
Colgo l’occasione per ringrazia-
re l’organizzazione impeccabile,
i volontari che hanno seguito i
gazebo e tutti gli appassionati in-
tervenuti.
Il presidente dell’AvisMarone Zone Sale Marasino
Felappi Simone
servizio civile nazionale. Data e luogo ancora da
defi nire.
Il secondo convegno verrà invece effettuato presso
il forum del centro polifunzionale CassaPadana a
Leno rivolto ai giovani e in particolare alle classi
quarte e quinte dell’istituto Capirola di Leno per
diffondere il servizio civile nazionale e il servizio
volontario europeo ma soprattutto l’importanza
del volontariato e delle possibili opportunità la-
vorative in tale ambito. Data proposta sabato 24
gennaio 2015. L’idea sarebbe quella di realizzare
l’evento in streaming diffondendo la possibilità di
partecipare al convegno on line per tutte le altre
scuole che non sono a Leno ma tramite le loro
aule magne o simili. Interverranno anche casi
esperienziali di ragazzi/e che hanno fatto questo
servizio e a conclusione un intervento interattivo
con la platea dell’attuale ragazza di nazionalità
rumena che sta svolgendo il proprio servizio volon-
tario europeo presso Avis Lombardia (il percorso
del servizio volontario prevede proprio la realiz-
zazione di un evento fi nale da strutturare come si
vuole). Tramite Avis Lombardia verrà organizzato
il convegno con i vari relatori che si andranno a
decidere, le tematiche saranno sul volontariato
in senso generale e non sul dono del sangue in
senso stretto. Oltre agli eventi da organizzare ri-
teniamo il progetto molto positivo per il coinvol-
gimento di enti locali, di Avis a tutti i livelli, di
istituti scolastici e di imprese profi t; un connubio
classico esempio del discorso da tempo intrapreso
di “capacità e necessità di fare rete”; ovviamente
speriamo che si aggreghino anche altri enti, asso-
ciazioni o che il modello venga replicato anche in
altre zone della Lombardia.
Avis Pavone Mella - Cigole
L’Avis Pavone Mella Cigole è una realtà accre-
ditata a ricevere un giovane del servizio civile
nazionale. L’idea iniziale vede coinvolte diverse
realtà associative a livello locale e su più larga
scala (Avis Regionale Lombardia e Avis Provincia-
le Brescia) istituti scolastici (Istituto d’istruzione
secondaria Capirola Leno) enti locali (Comune di
Pavone Mella e Cigole) e imprese (Cassa Padana
BCC). Abbiamo avuto un incontro a Leno il 26
Settembre 2014 tra tutti i partner del progetto. Il
convegno è stata l’occasione per defi nire meglio
quali possano essere gli interessi in comune delle
diverse realtà coinvolte su un tema molto senti-
to dalla comunità in questi ultimi anni, oggetto
anche di investimenti e promozione da parte del
governo nazionale.
Il Servizio Civile diviene quindi una vera e propria
opportunità per i giovani per potere acquisire pro-
fessionalità ed esperienza L’obiettivo dell’incontro
era quello di studiare un modo per la diffusione
del servizio civile nazionale ed anche del servizio
volontario europeo. La collaborazione con la scuo-
la nasce dalla volontà di educare i giovani al valo-
re del volontariato e ad avvicinarli a tale mondo.
L’idea emersa è quella di proporre due convegni/
incontri: Il primo convegno entro breve tempo ri-
volto alle varie associazioni per richiedere l’accre-
ditamento al servizio civile. Convegno che verrà
prima condiviso con il CSV di Brescia.
Un maggior numero di associazioni accreditate
vuol dire maggiori possibilità di ricettività per i
giovani che vorranno prestare la loro opera come
Il servizio civile sbarcaall’Avis Pavone Mella
Notizie dalle sezioni locali
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La sezione Avis Valsabbino lo scorso 21 settembre
ha celebrato il cinquantesimo anno di fondazio-
ne avendo sottoscritto l’atto di costituzione il 18
maggio 1964 e successivamente la prima dona-
zione di sangue il 29 giugno festa dei santi Pietro
e Paolo, sezione nata per volontà dell’arciprete del
tempo mons. Angelo Pozzi.
La cronaca della prima donazione racconta che
i visi pallidi erano maschili, mentre le signorine
a colazione “non disdegnavano bicchieri di vino
rosso da far invidia agli alpini del glorioso Vestù”.
Dunque 50 anni di lungo cammino a testimonia-
re la solidarietà nelle varie comunità della Valle,
nonostante siano sempre troppe la paura, la diffi -
denza, l’indifferenza, la facilità di lasciare l’attivi-
tà donazionale con la scusa di qualche esame che
non rientra nei parametri previsti dalle legge.
Avis non ha mai avuto bisogno di mutare le pro-
prie motivazioni etiche perché l’ideale della soli-
darietà ha in sé una carica di motivazioni da non
chiedere ad altri o ad altro nessun supporto; è un
ideale puro che per il volontariato del sangue è
I primi cinquant’annidell’Avis Valsabbino
un segno di distinzione, di onore e fondamento
del suo prestigio. Avis non si è mai chiusa in se
stessa, anzi ha sempre portato a conoscenza del-
la cittadinanza i propri ideali, le necessità degli
ammalati, la cultura della solidarietà, la ricerca
di persone generose che avessero a cuore il de-
stino degli ammalati, persone più svantaggiate
“persone povere” che devono dipendere dalle cure
ed alla disponibilità ed alla bontà degli altri. Nel
mondo ospedaliero il settore trasfusionale è quello
che supporta l’attività di molti reparti: basti consi-
derare che non si riesce a creare sangue artifi cia-
le, se c’è disponibilità di sangue è perché è stato
precedentemente donato; ed a solo esempio, per
un trapianto di fegato servono mediamente 140
unità di sangue ed emocomponenti, circa 70 li-
tri. Avis Valsabbino in questi 50 anni ha donato
36388 sacche di sangue, quasi 18.000 chilo-
grammi; abbiamo 7 soci che hanno raggiunto le
120 donazioni, 22 le 100, 87 le 75 e 215 le 50.
Non è sfoggio di ostentazione o supereroismo, non
è santità: è solo umanità. L’anno del cinquante-
simo casualmente ha coinciso con il trasferimen-
to dalle sede storica di Vestone al nuovo centro
unico di Barghe: una riorganizzazione annunciata
da alcuni anni, il termine entro il 2014, che le
sezioni della valle Sabbia hanno saputo realizzare
in tempi rapidissimi, una soluzione che ha incon-
trato il favore entusiasta dei nostri soci.
33
Avis Regionale Lombardia e Avis Comunale De-
senzano hanno organizzato un ECM dal titolo:
LA NUOVA ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA
TRASFUSIONALE. L’incontro si è tenuto il 23 ot-
tobre a partire dalle 13.30 presso l’Aula Magna
dell’A.O. di Desenzano. Questo il programma:
I SESSIONE
Moderatori: Annamaria Indelicato Direttore Sani-
tario, A.O. Desenzano Del Garda, Mirella Marini
Direttore SIMT, A.O. Spedali Civili Brescia.
Lucia Cretti Servizio Immunoematologia e Medici-
na Trasfusionale, A.O. Spedali Civili Di Brescia, I
requisiti di accreditamento dei servizi trasfusionali.
Gianpietro Briola Presidente AVIS Provinciale
Brescia.
I requisiti di accreditamento delle unità di raccolta
dell’associazione dei donatori di sangue: prospet-
tive.
Simona De Filippo UO Autorizzazioni e Accredi-
tamento Erogatori Sanitari, ASL Provincia di Bre-
scia, Il ruolo della azienda sanitaria locale nella
verifi ca dei requisiti di accreditamento: criticità
riscontrate e aspetti di miglioramento.
II SESSIONE
Moderatori: Luigia Manisco Responsabile SIMT,
A.O. Desenzano Del Garda, Pietro Perini Direttore
Sanitario AVIS Desenzano del Garda.
Stefania Vaglio Area Sanitaria E Sistemi Ispettivi,
Centro Nazionale Sangue, Roma, I nuovi criteri di
selezione dei donatori e per la raccolta del sangue.
Desenzano: un importante convegno
Giuseppina Facco Responsabile Emovigilanza,
Centro Nazionale Sangue, Roma, L’attività di
emovigilanza: i dati nei riceventi.
Vincenzo Saturni Presidente AVIS Nazionale,
L’attività di emovigilanza: i dati nei donatori.
Discussione e conclusioni
Oltre 170 i partecipanti, fra cui un centinaio di
medici, tecnici e infermieri e una settantina di
studenti in scienze infermieristiche presso l’Azien-
da ospedaliera.
Notizie dalle sezioni locali
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Il Gruppo Sportivo “Vita per la Vita” nasce a Coc-caglio nel 1975 all’interno della Sezione Avis e del Gruppo Aido con lo scopo di diffondere la cultura della donazione e della solidarietà. In questi anni si è contraddistinto per le innumerevoli attività solidali che sono state messe in campo dal Grup-po Sportivo: dai trasporti per ricoveri e dimissioni ospedaliere a quelli per dializzati e diversamente abili, alla consegna di medicinali a domicilio fi no alla creazione di centri di aiuto per disabili e per-sone in diffi coltà. Come non ricordare la prima iniziativa di notevole impatto sociale denominata “operazione acquisto rene artifi ciale” con la consegna del rene artifi ciale al Centro Dialisi di Brescia. E di seguito tutte le iniziative messe in campo a favore del dono del sangue degli organi e dei tessuti.Ma il G.S. “Vita per la Vita” è conosciuto soprat-tutto per la “Marcia della Solidarietà”. Quanto tempo è passato da quel 14 Agosto 1975: partiva da Coccaglio la prima Marcia della Solidarietà che aveva come conclusione l’arrivo a Roma. L’allora Presidente dell’Avis Comunale di Coccaglio sig. Lino Lovo è stato l’artefi ce di questa iniziativa che nasceva in ambito Avis ed Aido e subito dopo an-dava con le proprie gambe con la costituzione del Gruppo Sportivo Vita per la Vita che con la Marcia della Solidarietà si prefi ggeva di propagandare la donazione di sangue di organi e di tessuti che sia allora che oggi sono necessari per la cura di pato-logie che affl iggono persone meno fortunate di noi.Chi poteva immaginare in quel 14 Agosto del 1975 che la Marcia della Solidarietà diventasse
un appuntamento fondamentale e si consolidas-se tanto da riproporre nel 2014 la rievocazione della prima edizione dell’itinerario Coccaglio – Roma! Siamo arrivati alla quarantesima edizione dell’evento: quanti chilometri sono stati percorsi in Italia, Europa, Asia, America ed Oceania… ma vediamo come l’entusiasmo, la passione e la te-nacia per il perseguimento degli obiettivi prefi ssati rimangono sempre intatti.La strada percorsa è stata veramente lunga, i mo-menti di scoramento e le diffi coltà fi siche, organiz-zative e logistiche saranno state tante: in questi momenti è stata fondamentale la stella polare del-la solidarietà, guida imprescindibile delle associa-zioni di volontariato.Il libro che ha presentato la 40º edizione vedeva in prima pagina la dicitura “Marcia della Solidarietà 1975/2014 ultima edizione”: ci auguriamo che la Marcia della Solidarietà non debba fi nire qui ma continui con nuovi percorsi e nuovi obiettivi sempre con le motivazioni e gli ideali che accomu-nano le associazioni di volontariato. Al Cav. Lino Lovo ed a tutto il suo staff i nostri ringraziamenti per quanto fatto ed i nostri migliori auguri per le attività future.
Coccaglio“Vita per la Vita”:il 40° appuntamento della Marcia della Solidarietà
La partenza da Coccaglio
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Il Presidente della nostra sezione Avis Bettenzoli, il Consiglio Direttivo e tutti gli avisni monteclaren-si che negli anni a vario titolo hanno avuto l’onore di conoscere e collaborare con il Professor Gian-franco Callegari hanno condiviso i migliori auguri per i suoi 90 anni.L’Avis Provinciale ha organizzato per lui una festa a sorpresa nella sede di Brescia a ringraziamento per l’entusiasmo e la passione con cui ha guidato a lungo l’Avis di Brescia, l’Avis Lombardia, sia in qualità di responsabile che di Direttore Sanitario. Sempre presente con competenza nei vari ruoli, pur non trascurando gli altri suoi incarichi, non meno importanti: la lunga professione di Primario Ospedaliero, nel Rotary Club e in altre associazio-ni di volontariato. Il professore, come racconta nell’articolo di saluto in occasione del 60º della nostra sezione, è molto legato a Montichiari, ricordando con commozione le serate trascorse alla Stella, da lui defi nita “il pensatoio d’elite monteclarense” con il Cav. Fran-cesco Rodella, a volte anche con il Sen Mario Pe-dini, dove fra una prelibatezza e l’altra studiavano insieme nuove iniziative benefi che a favore della comunità. Grandi elogi da parte del Prof. Callegari alla nostra sezione perchè, dice, è forse l’unica che oltre ad impegnarsi nella propaganda al dono del sangue, impegno prioritario di tutte le Avis, si è molto occupata nel promuovere l’educazione sanitaria attraverso convegni, pubblicazioni, borse di studio...Ancora tanti auguri e un sentito grazie quindi da tutti al Professor Callegari! Un augurio che giunge da tutte le sezioni avisine bresciane.
Ornella Olfi
Per noi dell’AVIS Lodrino l’estate è sempre un pe-
riodo molto impegnativo in quanto la nostra sezio-
ne è protagonista di molti eventi nell’ambito delle
attività presenti nella nostra comunità.
Quest’anno siamo stati baciati dall’unico sole nel
fi ne settimana di Luglio che ci ha permesso di ri-
scuotere un notevole successo di partecipazione
alla nostra camminata “EL GIR DE LUDRI” giunta
alla 4º edizione il 19 luglio scorso dove hanno
partecipato 430 persone di cui 94 ragazzi, il grup-
po Avis più numeroso è stato quello dei sempre
presenti amici di Sarezzo con 20 iscritti, è stato
anche premiato il gruppo non avisino più numero-
so composto da 67 elementi. Il tutto si è concluso
con la distribuzione di gadget, offerti dalla ditta
FBL Pressofusioni di Lodrino, che anch’essa da
anni ci sostiene in questo evento.
Un grazie per la logistica alla PROTEZIONE CI-
VILE gruppo antincendio che ci ha supportato
nell’ambito della loro Festa annuale, con la sod-
disfazione di tutti sia per il nuovo percorso della
camminata sia per l’accoglienza ricevuta.
Nell’ultima settimana di Luglio abbiamo dovuto
rinunciare alla nostra tradizionale Festa in Nasego
a causa del maltempo, ma siamo riusciti a regala-
re una bellissima serata ad oltre 250 persone che
hanno seguito la rappresentazione teatrale “Sle-
gati” che ha emozionato tutti i presenti appassio-
nati e non della montagna grazie alla bravura dei
due attori che hanno fatto calare tutta la platea
nella trama del racconto di due scalatori alle prese
con una tragedia durante una scalata.
Anche per questo evento un ringraziamento alla
parrocchia che ci ha messo a disposizione il teatro
e agli amici che hanno collaborato e contribuito.
I 90 anni del professorGianfranco Callegari
Lodrino
Notizie dalle sezioni locali
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A Settembre oltre al consueto prelievo, abbiamo
organizzato per i nostri giovani una trasferta alla
festa dell’ Oktoberfest in Baviera anche per dimo-
strare che con l’Avis oltre che donare e lavorare
ci si può anche divertire, a tal proposito, abbiamo
proseguito il nostro impegno nella pulizia e sfalcio
della pista ciclabile grazie al supporto dei nostri
iscritti, queste attività sono rese possibili oltre che
dal impegno di tutti noi avisini, anche dalle siner-
gie con le altre associazioni presenti sul nostro
territori, per questo di comune accordo si è deciso
di contribuire all’acquisto di un palco di Mt 6x8
che è già stato utilizzato durante l’estate per i vari
eventi gestiti dalle varie associazioni.
Tutto questo senza mai dimenticare il nostro im-
pegno più importante che è e rimane il donare
sangue, a tal proposito nei primi 2 prelievi dell’an-
no abbiamo raccolto 199 donazioni, e 7 aspiranti
donatori.
Come Direttivo stiamo già pianifi cando le inizia-
tive per fi ne anno e inizio del prossimo, visto che
l’anno che verrà ci vedrà impegnati nel nostro 40º
anniversario di fondazione. Un grazie a tutti i no-
stri avisini, sponsor e simpatizzanti.
37
Pavone Mella/Cigole 8° memorial “Enrico & Gianluca”torneo triangolare di calcio
Anche quest’anno la Sezione di Pavone Mella/
Cigole ha magnifi camente organizzato il Memo-
rial “Enrico & Gianluca”, appuntamento giunto
ormai alla sua ottava edizione per ricordare i due
amici prematuramente scomparsi alcuni anni fa, entrambi calciatori non avisini ma primi donatori di organi nel comune di Pavone Mella, donazione avvenuta a seguito degli incidenti stradali di cui erano stati tragicamente vittime. Il torneo si è svolto lo scorso 13 settembre 2014 presso il campo di calcio degli impianti sportivi di Pavone Mella. Le squadre partecipanti erano gli Amatori calcio Pavone Mella, la squadra della nostra Sezione e quella dell’Avis di Carpi, sezione con cui esiste una splendida amicizia. Il program-ma è iniziato alle 14.30 con la presentazione del Memorial. Il Sindaco Maria Teresa Vivaldini e la Presidente della nostra sezione Federica Cattina hanno portato fi sicamente in campo la coppa met-tendola in palio per il vincitore (coppa riconsegna-ta dalla squadra vincitrice della scorsa edizione) ed è proseguito con lo svolgimento delle partite dalle 15 alle 18 mentre alle 18.30 è stata cele-
brata la Santa Messa in ricordo di Enrico & Gian-luca. Durante lo svolgimen-to delle partite c’è stato spirito competitivo ma il Memorial ha il fi ne di tenere alta la memoria e ricordare i nostri amici, che hanno lasciato in tutti noi un vuoto incolmabile, ed essere anche un momento di aggregazione e testimonianza dei più importanti valori della vita, l’amicizia e leal-tà. Foltissima è stata la partecipazione all’evento che, per la cronaca, è stato vinto per la prima vol-ta dalla squadra della nostra Sezione, ma ancora più numerosi sono stati i partecipanti (circa 400) allo spiedo che si è svolto in serata presso l’Orato-rio di Pavone Mella a conclusione della bellissima giornata.A conclusione dello spiedo l’Avis Pavone Mella Ci-gole ha voluto omaggiare tutti i presenti con una torta speciale a ricordo della donazione numero 25.000 effettuata il 31 Agosto 2014, cifra impor-tante che testimonia la partecipazione attiva dei nostri donatori Sono iniziative come questa che dimostrano il vero valore della nostra Associazio-ne. Un doveroso ringraziamento a tutti i parte-
cipanti ed agli organizzatori e a tutti coloro che
si sono impegnati per la buona riuscita dell’even-
to. Vista la buona riuscita un arrivederci all’anno
prossimo.
38
Si sono celebrati molteplici anniversari in diverse
sezioni avisine della nostra provincia. In particola-
re ricordiamo i 50 anni – davvero un bel traguar-
do, festeggiato in ottobre – di Rezzato, giunto ad
oltre 180 donatori e ben 373 donazioni, anche in
plasmaferesi. Mezzo secolo ricco di vicende e di
volontari che hanno coordinato la sezione anno
dopo anno, oltre che iniziative rivolte alla popo-
lazione.
Bedizzole, di cui pubblichiamo alcune immagini
relative alla cerimonia uffi ciale, ha superato i 45
anni di attività. Straordinari i numeri che riguar-
dano questa sezione: 265 donatori attivi, una
ventina i soci non donatori, per complessive 400
donazioni nel corso del 2013. Segnaliamo che i
donatori di Bedizzole, a partire dall’anno 2015,
termineranno le raccolte collettive domenicali,
per recarsi presso il Centro di Raccolta cittadino
dell’Avis provinciale. Il centro li attende a brac-
cia aperte, certo che il piccolo disagio dello spo-
stamento verrà superato da maggiori standard di
sicurezza e comfort. Con loro anche i donatori di
Nuvolera e Calcinato.
Infi ne, a tagliato il traguardo dei 40 anni di vita
la sezione di Edolo Alta Valle Camonica. Una so-
lenne cerimonia – di cui pubblichiamo alcune im-
magini – ha ricordato l’anniversario, con un corteo
ad attraversare il centro della località, seguito da
donatori provenienti da 18 diverse località valli-
giane. Una sezione forte di ben 530 soci, che nel
corso dell’anno 2013 ha raccolto 854 donazioni.
A tutte le sezioni i complimenti della grande fami-
glia avisina bresciana.
Anniversari importanti
Angelo PiantaMedaglia d’Oro
Avis Darfo
Angelo GuarneriMedaglia d’Oro
Avis Pavone Mella
Arturo PonzoniCroce d’OroAvis Brescia
Delfi na DedeiMedaglia d’OroAvis Cologne
Giampaolo BarbarigaCroce d’Oro con diamante
Avis Cologne
De Giacomi AngeloMedaglia d’OroAvis Nave-Caino
Luciano PeliDistintivo d’Oro con fronda
Avis Villa Carcina
Mario LodaMedaglia d’Oro con frondaAvis Palazzolo sull’Oglio
Gianbattista ValzelliMedaglia d’Oro
Avis Borgosatollo
Felice RazaCroce d’OroAvis Lavone
Moretti Giancarloemerito ex segretario
Avis Pontevico
Paolo SerraPromotore e Presidente Avis
Avis Urago d’Oglio
Lidia BardianiCollaboratrice benemerita
Avis Villa Carcina
Ugo BelliciniEx consigliere
Distintivo con frondaAvis Pisogne
Stefano DoreDistintivo d’Argento
Avis Ghedi
Marisa Sandrini
Avis Sarezzo
Luigi Galli
Avis Cologne
Lucia Vindico
Avis Bedizzole
Bruno Poli
Avis Bovegno
In ricordo degli avisini scomparsi