Goccia a goccia 2013

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    Goccia a goccia tutelato da diritti di autore a norma di leggeogni Autore si riserva i diritti delle proprie opere presenti

    lopera in copertina di Aurora Cubicciotti:Martirio di Pulcinella

    ne vietata la vendita

    realizzato nel maggio 2013da Matteo Cotugno

    [email protected]

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    Prefazione

    Goccia a goccia unantologia di poesia a tema sociale, il titolo

    ricorda il gutta cavat lapidem, lazione della goccia che col tempo

    scava la pietra, ed proprio questo il vero scopo della poesia sociale,

    tramutarsi in pietre per scolpire la lapide dellindifferenza della

    societ nei confronti di temi sociali importanti, come la violenza sui

    minori, sulle donne, le guerre, la povert, la disoccupazione,

    lemarginazione e le intolleranze, i tanti mali che la affliggono e che

    vedono spesso coscienze sopite.

    Ringrazio i 190 Autori che hanno risposto allappello per questa

    nuova avventura antologica che spero possa diventare un

    appuntamento annuale.

    Ringrazio anche le migliaia di lettori di questo volume in liberavisione nel formato ebook che ne hanno decretato un magnifico

    successo.

    Matteo Cotugno

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    a Federico Aldrovandie

    a Franca Rame

    "gutta cavat lapidem"

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    diMaria Rosaria Acireale

    Furto di legalit

    Odio, fame e guerraimperano sulla terra,

    la lupara mafiosa...spara sulla gente bisognosa.

    Furto di legalit,

    in tutte le cittsi vive senza equit.

    Ndrangheta, mafia e camorra

    sono la nostra zavorra,dove l'uomo onesto poco contae il camorrista sempre canta.

    Si verificano appiattimentidi tutte le menti...non si pi coscienti.

    Si cercano raccomandazioniper tutte le stagioni

    senza dare spiegazioni.

    La gente pi non sognae lascia la speranzacos il nulla avanzacon la grande sua potenza.

    Ma se il sogno esiste ancora

    e si crede con il cuore,il mondo ancora vivee il nulla presto muore.

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    diTeresa Addis

    Precariet

    Amami amami cos come seiAmor mio

    Amami cos come seiSporco di fangoIn questa giornata di pioggiaDove ogni cosa che ha senso

    fuori dentro il cuore del mondoLa fabbrica ha chiuso le porteE tuSvuotato dal tuo dare

    Conservi dentro teQuesto doloreCos grande, immenso incommensurabileChe giorno dopo giornoSi trasformaPrendendo corpo e voceUrla al ventoLa sua rabbiaDi queste giornate vuotePiene di assenza

    Di necessit violentate, disatteseAmami, amami cos come sei...Con la tua rabbiaIl tuo domani trafitto...Trafitto da mille promesse bugiarde!Ed io sono quiA sostenere questo corpo svilitoQuestanima persa

    Immersa in questo fango in questo nienteIn questo tutto che urlaAlimentando questo fuocoAmore BASTA!Dimentichiamo tutto solo per un momentoe amami... amami cos come sei!Perch dentro questi miei occhiIo ti vedo!E dentro questa carne... ti sentoMentre spogliandoti mi guardi e piangiLacrime di pioggiaAmor mio

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    diMarinella Albora

    Dalla parte delle donne

    Piccoli uomini fatti di ariala bocca piena di parole

    il cuore coperto di ragnatelelanima sepolta da stracci.Uomini fatti di ombrache cresce agli applausi degli altri.

    Uomini tristi e rinsecchitigrattano via lamore mordono i cuori.Uomini uccelli rapacisi nutrono di fragilit

    rubano il sangue per vivere.Piccoli uomini deboliuomini fatti di niente.

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    diMirella Alleri

    Vento

    Arriva il vento e le

    sue vibrazioni

    le mille voci dolenti

    di anime innocenti.

    Le sento angosciate e

    angoscianti e io...

    piango per loro...

    piango per me... e

    per chi nulla pu.

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    diMaria Ambrosio

    Solidariet per telefono azzurro

    Ormai ho capito tuttofai bene a piangere.

    Lascia che ti abbracci, se vuoi poggia la testasopra la mia spalla, sopporter il peso delle tue esperienze,lasciando che il mio cuore non provi odio verso chiti ha solo provocato del male.

    Ma, scusa, non riesco a far tacere le mie emozioni;ora vieni con me,ti racconter la storia dell'inverno,una stagione che appena nasce sembra innocua,

    poi esplode e diventa forte con le piogge,con il vento e la sua neve.Tu, presto diventerai come l'inverno!Perch non mi fai dono della tua voce?muovi la testa e non dici niente.Hai una mamma? Hai un pap?Vuoi che ti accompagni a casa?Finalmente!Finalmente ti sento parlaree i miei occhi vedono una mezza smorfia sulle tue labbra,

    che tendono ad alzarsi verso il nasolasciando intravedere i tuoi dentini bianchinon piangere,io sieder vicino a te

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    diPaolo Amoruso

    Solo un passo

    Resta inspiegabile tanta violenzaaccostata al risvolto pi ingenuo

    di certi sentimenti.

    Soli, come fosserouna candela svuotata, e indotta - a bruciare

    ugualmente - allangolo pi gelido e taglientedi un percorso fattosi galera, nellassillosempre dispotico del respiro nero.

    E sulla soglia di quel soprusoche il candore dello sguardoresta solo tra i - grassi capelli del silenzio -

    Quel rumore di parole a terra, imbrattatedi misericordia - e luce.

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    diPaolo Annibali

    La tempesta dopo La Quiete

    L anima sua con un dolce sorriso,or torna lieta alleterno Paradiso,

    in un brioso palpito di leggere ali.Il suo cuor semplice ma senzegualilaccolga Dio Padre, Amor sublime e infinito,perdoni tutti noi ch nulla abbiam capito.

    per Eluana Englaro

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    diLilly C. Arcudi

    Donna essenza damore

    Osservo di notte

    la solitudine del cielovelato d'orrore e d'antartico gelo,vedo polvere di luna sbriciolata volteggiaree stelle spente non pi brillanti

    cadere sanguinanticome lacrime fluentinell'abisso del mareper te, donna, inghiottita dal male.

    Si frantumano costellazioni,si ribellano albe e tramonti,insorge il creatodinanzi all'uomo dissennatoche a te, donna, dell'anima t'ha privatoe al mondo un sogno ha sradicato.

    Osservo di giornola solitudine di quell'uomo,

    d'amore naufragatocol cuore inabissato,mentre gonfia e avanza il mareverso la terra per il peccato ingoiare.

    Si dissolve anche il solead ogni tuo spento sorrisocome un fiore reciso,

    donna, essenza d'amore,

    il resto del mondo distruttoper te piange e muorementre il ventola speranza del cambiamento muove.

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    diGiovanna Barnoffi

    Il giardino del boia

    Nel giardino del boiacalzini colorati

    sventolanosulle corde degli impiccati,

    e la dolce vecchietta

    si dondolasulla sediache fece cilecca,

    mentre la dolce fanciullacoglie i fiorigi trapiantatidai cimiteri dei condannati.

    Ma ci nonostante,tuttorimarrlegalmentestagnante.

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    diEliana Baroncelli

    L'Ipotesi crede di Capire

    e non Comprende,Non Sa Nulla

    perch non Vive.

    Quante Maddalenedovrete uccidere

    per Dimenticare la Vita.

    Nuoto ai margini di un Fogliosono la Vestale Sconsacrata

    senza pi Carne n Amore.

    E' questo che Vuoi?

    La mia Morte che Canta,l'Abisso che Conta,il Perimetro Traverso,la Voragine ai Margini,la Sempieterna Pace...Che tanto____ non Basta.

    Perch Nulla e poi Nullatrattiene il Respiro.Nulla piDella Stortura nel Versoche Brucia la Luce,

    (perch Questo io Voglio.)

    La Fatica che Snuda lo SguardoVorace ed Umanail cercarsi di Bocchel'Assenza del Suono.

    Sento Troppo___Sento la Vita____Bastarda e Impazzita.

    Non Spegne il Cavo di Venatra i Pesi d'Argentoed tutto un Fiorire.

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    Di Petali al Fangoe gi fino a Sotto,

    al Centro del Cuore.

    Un Proiettile Amaro,

    al Bersaglio del Cielo.

    Ma siede___ e ti Guarda( la tua Tigre di Carta )

    _____E a Te Cava gli Occhi,_____senza Perdono.

    Una parte di me, Svanisce di Pioggia.Sospeso sul capo un Deserto/Miraggio,Acqua Antica di ogni Splendore.

    Tace e Guarda a tratti le Mani.

    E Torna Vicino il Vascello/Parola.

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    diAntonino Barrasso

    Perseguitata(lo stalker)

    Un amore sfinito, con sogni e desideri

    sgretolati, castelli di sabbia al vento di mare.Il convincimento di torti subiti,ingiustizie vuote, furto di proprietsenza confini e recinti, si tratta

    di corpo e di cuore. tossico il finire dell'amore,ritrovarsi isolati, attratti da coseassurde mai pensate, alcolici

    stupefacenti, mercenari del sesso,girandola di morale e accuseda rifilare all'amore dichiarato odio sconfinato.Il rancore che grida vendetta,limitatezza dell'uomo e coscienza,l'amore mio odio, le sue colpe paga salato, anticipo di inferno e purgatorio in terra.Sfrutta le sue paure, oscenit dell'intimit violate, chiamatemute e buie, il danno di cose care, infamia e maledizioni.Escalation di odio viscerale,non perdita di mente, pazzia ragionata, la vendetta impura del super io, padrone

    dell'essere umanorimuginato schiavo, potere divita e morte, ha fine con lo sfregiodel viso, con la morte del corpo che solo suo.

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    diAnna Barratta

    Esile stelo

    E il cielo si ferm,la terra smise

    di girare...l'universo interosmise di respirare.Gocce scarlatte

    su scarpettedi raso,il ventoteneramente,

    accarezz quel viso.L'esile stelostrappato ecalpestatorest nel silenzio....la terra torna girare.

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    diSalvuccio Barravecchia

    I tre mali allidrogeno

    La stupidit contagiosa, perch sta nellariapu darsi che sia da sempre la peggio malattia

    se non vuoi farti contagiaredevi evitare il contatto direttocon gente che convinta dessereculturalmente benestante.

    La vita si sa bella, perch variama non si pu vivere solo di culturaci sono altre cose non scritte sui libri

    che parlano di te.

    La superficialit contagiosa, perch innatabasta trovare la gente giustaper diffonderla rapidamente come unepidemia.Ridacchiare senza mai voltarsiper sconvolgere un intero pianetagi fragile da come respira.

    La vita si sa bella, ma se diventa pi varia

    non si pu vivere solo dapparenzae dimenticarsi il mondo che affondain un immenso cielo colorato di stelle.

    La bellezza contagiosa, perch un pregionon puoi sempre chiedere al tuo specchiose sei tu la pi bella del reamelui ti risponder sempre Biancaneve

    dimenticando loriginalit dei Sette Nani.

    La vita bella, perch quasi sicuramente variama molto dura da assaporarelontano dalle vicissitudini che ti circondano.Libera il tuo spirito da questi malie poi scrivimi...sono pronto a risponderti con PIACERE.

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    diAlfonso Basso (Poeta tardivo)

    Senso Unico

    Procede, procede, senza fermarsi mai,allinizio erano tutte gioie Beata ingenuit,

    poi salite, tornanti e scalate in quantit, basta non ce la faccio pi un giorno gridai!

    Quante ingiustizie per strada ho osservato,

    quanti pianti! Lacrime di grandi e di piccini,giovani vite spezzate da infausti destini,cos la vita! Dicono e mi sono rassegnato.

    Se il viaggio la metafora della vita,il senso unico che imboccai spero accada,sfocerprima o poi in una autostrada,pedaggio gratuito fino allultima uscita.

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    diMariapina Belfiore

    Perch?

    La vita esplose nel suo miracolobellezza candidadi bocciolo di seta,melodia raradi nenia rosata...caduto tra sterpagliadi rovi pungentifango infamemelma puzzolente...

    seme fecondo di cielo

    scaldato da luce eternadi stelle incandescenti...gettato nella pietratagliente e gelida

    vita rappresa in goccedi sanguein attesa della primavera...

    vita rifiutatamisconosciuta

    calpestataoltraggiatavituperata...

    Ho avuto paura, mi sono nascostapelle incartata,stropicciatatriturata

    mi dileguavo lividavolevo sparire...

    Splendida goccia bollentedi siero di vitaracchiusa in un guscio di ghiaccio impenetrabileper preservare la sua luce,il suo respiro,il calore rosso del suo battito...

    Non te l'ho mai detto,eri orrore...

    te lo chiedo adesso:PERCH?

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    diTonino Bergera

    Linganno

    Si vive al buio degli Illuminati:congrega di potenti mostruosi

    che il mondo fanno e disfano, smaniosidi dominare tutto incontrastati.

    Allegotismo sordido votati,

    elaborano piani macchinosie foschi, capillari e tortuosi,con algido sadismo perpetrati.

    tutto calcolato: non si scappa.Il Male si decide a tavolino,ghignando con protervia sulla mappa.

    Viva la fame, crepi il soldatino,soffochi libert in fumosa cappa:e tutto sembri frutto del destino!

    Diresti, nel mattinobrillante di speranza, ad alta fronte,

    che Amore e Vita stan mandando a monte?

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    diMonica Bianchetti

    Bambina violata

    La magica estate portava il sognodi una citt dacqua dai mille passi.

    Volavi sui tetti tra il sole e il ventole ali di carta, il cuore di burro.I bimbi non scordano tesori sperati,neve che cade e mari in tempesta.

    Ti hanno violata,ma tu serbi nel cuorelinnocenza fanciulla.Vai, bambina volante,

    volteggia leggera.Scendi e salicome foglia e respiro.Figlia del domani, vola,vola, bambina volante.La donna di domani scorder,avr ali dangelo, pensieri buonie bambini volanti.

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    diPatrizia Bianchin

    Bambino dagli occhi debano

    Occhi immensicome la terra in cui sei nato,

    occhi che riflettono

    la luce argentea della luna,

    occhi che hanno vissuto, sofferto, visto

    ci che io posso solo immaginare.

    Non hai parole per esprimere

    ci che vorresti dire,

    non hai abbastanza lacrime da versare,

    non hai sogni che ti accompagninonelle lunghe notti,

    ma nel tuo profondo sguardo

    posso leggere

    l'indomita forza della vita

    l'arduo coraggio di crescere

    l'infinita voglia di sperare

    che il tuo domani sia diverso,

    che cessino le urla di dolore

    della tua martoriata terra,

    che il sorriso di tua madre

    torni a splendere solo una volta,

    che ti venga restituito il diritto

    di essere bambino... di correre... di giocare

    Occhi immensi e vellutati

    due grandi laghi nella notte

    dolci e innocenti

    lucenti come stelle.

    Occhi di speranza

    perch mai nessuna guerra

    nessun dolore, nessuna crudelt umana

    potr mai affievolire

    la luminosa bellezza della tua anima,

    bambino dagli occhi d'ebano.

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    diGrazia Bianco

    Clochard

    La porta metallica si chiudequasi fosse coltello

    ha diviso nettamente la massa dei figurantifigure umane stazionanti sulla nera banchina.

    La macchina veloce e argentea

    corre ormai lontana... metr.Io, individuo anonimosono ferma...non voglio e non posso muovermi.

    Vorrei essere indifferentelontana da ci che vedoinvece sono lguardo... vedosono diventata palla di piomborespiro a faticami chiedo e chiedoperch tutto cos atroce!

    Sulla banchina in fondo... un clochardet senza definizionela pelle non ha colorevestiti lisi... per coperta un cartonevorrei ignorarema un fratello!

    Vorrei camminare al suo fianco

    ascoltare il morso della famecantare con il ventodondolare in balia della vita...

    Clochard... un corpoclochard... un cuoreclochard... un volto contrattodolore ed indifferenzadue occhi mi oltrepassano...

    Se sapessimo ascoltarese sapessimo sentire il respiro altruisaremmo un frutto da gustare

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    saremmo un fiore da annusarese... clochard!

    Uomo dallo sguardo potentecolmo d'Amore

    con l'anima sotto le palpebreguarda e spargi la polvere amorevoledonalo agli uominifa del tuo occhio

    lucerna del corpoillumina il giardino degli uominirendendo ogni cosa luminosa.

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    diSveva Borla

    Uscir

    Uscire avr paura di attraversare la strada,

    di andare in giro da sola,di mescolarmi tra la gente sconosciuta.

    Uscir

    e avr timore dell'altro,salir l'angoscia dell'altro,maturer il rigetto dell'altro.

    Uscire avr tutto da temere;sar sola e indifesacontro uomini inutili,contro acidi folli.

    Uscire qualcuno si porter via pezzi della mia carne,sbranando me stessa, fin gi, dove ho un'anima.

    Qualcuno si guadagner una poltrona di rovi all'inferno.Qualcuno mi aggredir senza motivo per rovinarmi.Qualcuno soffocher nel suo stesso sangue,quando vorr ammazzarlo di botte;e lo far senza il naso, le orecchie,lo far con la faccia tumefatta,corrosa di acido e odio dolente.

    Uscir dal cancello di casa, stamane,e avr occhi anche sulla nuca;odier cento volte di pi tutti gli uomini sconosciuti e sospetti;sar, in fondo, una persona peggiore.

    Prima di uscire di casaho paura dell'acidoho paura dell'uomoho paura di perdere carne mia.

    Ho paura di tutto, cos ben celato dal niente.

    Ho paura di quell'improvviso raptus umanoche gira e t'investe come una ruota, se sei sfortunata.

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    Stamattina, uscendo, chiner la testa un pochino.

    Prima di uscire,

    odio.Odio molto chi ha il coraggio di provare a rendermi schiava;

    odio chi disprezza il mio esseredonna;odio chi si permette di intimidirmi;odio quelli che non sono uomini, solo esseri spregevoli e imperdonabili.

    Allora, per, devo farmi coraggio:stamattina uscir, ma non avr proprioproprio paura.

    Uscire accarezzer delicata una guancia,passer un dito tante volte lungo la curva del naso,mi guarder nei riflessi e far in modo di non temere nessuno.

    In quegli occhi non ci sar che disprezzo.

    Non sar l'acido a corrodermi dentro, stamane,ma la voglia di appendere nudi a un palo quegli uomini ignoranti e miseri.Come vermi,

    li lascerei marcire alle intemperie,a corrodersi nella propria vergogna... se ce l'avessero.

    Stamattina ho paura di essere donna.

    Ma, come ogni mattina, nessuno se ne render conto.E io divento migliore, pi forte.Cammino attenta e serena;

    quell'acido non pu distruggerci dentro.

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    diCeleste Borrelli

    Harassment

    Insidiosa, sottile, silenziosa, misurata, perversa.Come lama di ghiaccio

    la violenzasi insinua tra le mura domestiche.Ci priva della nostra voce annientandoci.Implodiamo.

    una lotta contro la pazzia.Insight: Gaslighting.

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    diPaola Bosca

    Regina della strada

    Solain quell'angolo di strada persa

    mostri le tue carni spoglieagli aguzzini della notte.Condannata dalla donnaumiliata dall'uomo

    ma cercata e godutadall'amore peccaminoso.Allungo la mia mano per porgertiun mazzetto di mimosa,

    una tua lacrima accarezza la mia.Copro per istinto un tuo seno nudolo riparo dal freddo che traboccadalle tue ossa scarnite.Vado via.Gli sciacalli sono arrivatie un'altra notte ancorail tuo corpo sar cibo prelibatodi coiti ammalati di putrido.Vado via

    col tuo sorriso che mi protegge le spalledai singhiozzi che bruciano la mia golae la voglia di affogare nel pianto.

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    diAngela Botta

    Lei _______

    Dicono che avesse esageratoche camminasse appena

    che amasse troppoche sentisse pocoche creasse occhiche li indossasse

    in ogni luogoin ogni istantein ogni paura.

    Dicono che avesse esageratoseparando in tante piccole partiquel nulla feroce.

    Dicono che non sia nienteCos diconoOra.

    E questione di frequenzaE questione di educazione

    E questione di buon senso.

    Io so soloche stamattina ho vistoi suoi capelli nella lucee mi ha chiesto di scrivere.

    Era vicina a una finestra

    Il suo sguardo nella luceStella luce di un quadro di Hopper.

    Stessa luceLeinon mi vedeva.

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    diCelesta Botti

    Migranti

    E quanto di coraggioa rimuovere giorni di paura

    e lo strazio

    che s'arrampica

    a disperderei fantasmidegli occhi e del cuore.

    Ognunosi porta storieimbastite con filo nero

    intrise di sanguee pudico rancoreal destino.

    Nel computo oscurobrucia il desiderio

    del riscatto

    e l'anima si divincolaa smascherareverit collassate.

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    diNunzio Buono

    Profughi

    A carte scopertesi gioca la vita;

    nel chiasso del vento verso il mare,

    lo sciamare di un pugno d'ariadentro al cielo

    nel volgere lo sguardo

    - Nemmeno i fiori si sprecanoal dilagare dellonda -

    In quegli occhi naufraghidi un tramonto che non ha vocesi rende al marequel sinistro senza nome

    mentrei gabbiani cancellano il volo

    allorizzonte.

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    diAntonino Cacace

    Stupro ...

    Cenere tra le pieghe dei vestitiil sangue rappreso sul bavero

    e le stimmate nascoste ai muti eventi.Un corpo si piega ai desideri e nega ogni volare.Un capo si spezzacelando ogni incertezza.

    La polvere tra gli asfodli delladolescenzaazzera i colori ed i veli tremano al vuoto delle tombe.Le carcasse di legno, quelle di ferro, e quelle di carneaspettano lalba.

    Lallegra comitiva rutta e scompare tra le pagine della notte.Solo un alito rimane; pochi momenti al buio: per attimi di buiaeternit.

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    diVincenzo Capitanucci

    Il bambino dagli occhi di sabbia

    Erano

    piccole cose

    piccoli sogni

    laccompagnavanoovunqueandasse

    tingendoil mondodimmagini a lui conosciute

    ne entravaene usciva

    senza lasciarsi ferire dalla luce del sole

    eraun bambino dagli occhi di sabbia

    avanzavaveloce

    quanto era stato lento e vacillante il deperire della sua oasi

    nei suoi occhi nomadi

    aveva seppellito

    in un berbero canto

    lavanzar dei deserti.

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    diEloise Capizzi

    Sete

    Setesete di Libert,

    orizzonti liberida occhi indiscreticuriosi,liberi

    da strappi al cuoresegreti silenziche uccidono lAnima.

    Setesete di Giustiziada parole che graffianocome artiglie lacerano come marchioimprimendo sentenzesenza scampo, indelebili.

    Setesete dAmore

    di ritagli dAurora,pennellate di carezzeeternecoronate da sognatepromesseviolate.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diAndrea Cappelletto

    Apro gli occhi e mai li ho chiusi

    davanti allo spettacolo terribile

    della dolce e misera vita

    che mi sfugge dalle dita,

    da rendermi inconcepibile

    dagli immondi umani usi.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diGastone Cappelloni

    Avranno domani

    isoldi

    dannatitra il riso delle schiavit?

    Freddi e sfruttati.

    Tutti si finge sullusciodun calice amico;

    nonsardifficilefissarsitariffeetimbrarsidi respirabile rosario!

    Basta impegnarsi

    a camminar carponiper celebrar cancrenedi riso e fango.

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    diBartolomeo Capuano

    Chiazze Esistenziali

    Cortecce sradicate allapicedella disumana umanit

    che si fonde nellastratto desiderio di libert.Natura sfoggia il concettodi genuinit in tutta lentita chi purezza pi non ha

    e apprezzare pi non sa.Gabbiani scivolano, oro neropervade i loro corpiquelli che poco prima sorvolavano

    i firmamenti variopintiregalando struggenti momenti di belt.Strazio attutisce il sottileronzio di voci colpevoliche si nascondono dietro nubi scuredi finta inconsapevolezza.Si celano dietro maschere di argillaestirpando semi non ancora piantatidemolendo esistenze non ancora vissute.La creta si scioglier e allora

    pi niente di loro rester.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diAntonietta Caputo

    Silenzi di perdute memorie

    Ti guardo accarezzandoti il volto,mentre i tuoi occhi restano spenti.

    Sul tuo viso ancora un velo, di perduta bellezza.

    Ora muta di ricordi -sei caduta, come una stella hai perso il tuo cielo

    non brilli picancellando anche l'ultimo frammento di memoria.

    Non pi parole s'odono dalle tue labbra

    solo sorrisi spenti, sguardi assentitra sprazzi di memoria semantica.e lacrime che solcano il volto, senza espressione.

    - Accenni un sorriso mentre ti accarezzo- forse ricordi quel che eri, quando in petto battevanoforti le emozioni delle tue gioiose primavere passate.Nulla rimane...

    - ti spegni ancora

    E non hai pi dolore.E non hai pi emozioni nulla pi da ricordare.

    Ora solo Silenzio... silenzio!

    Seduta in un angolo, con le mani in grembogli occhi belli sono persi sei "ombra" sei "altrove".Con remoti pensieri che dire non sai

    in un silenzio

    Un silenzio dell'anima che uccide,ti regala la mortequesta orrenda malattia, ancor prima di morire,fa MorireUna malattia "Ladra Assassina" che viverubando, e cancellando ricordi dei visi amatidi una vita vissuta, tra famiglia... e amoreCANCELLATO!non c' pi.

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    -- Ti ha imprigionata in un corpo dismesso --

    Urla dentro me il tuo silenzio, ed io con lui urlo!

    Mentre ti volgi alla finestra, con occhi fissisenza un sorriso... per me!..

    -- domani ti porto al mare.......(!)

    URLO forte, implodendo, la rabbia e il doloreanche per te... non capiresti le mie urla ora!

    Ora sono la tua custode involontariache custodisce lo "scrigno dei tuoi ricordi"cos Preziosi come i tuoi ... "Silenzi"...

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diEmanuela Carniti

    Si spara

    Si sparaormai si spara.

    Era solo una paura,fors'anche desiderio.

    Adesso passata.

    Il primo sempre maledettoper tanti un eroe...

    Riflessione postuma!

    La rabbia , si sa,oltre all'urlo si fa sussurroritrovo tra compari...

    Ma lui solo esceprepara la mercecon cui nascostosi far palese.

    La rabbiacattiva consiglieracerca bersaglicieca e immemore.

    Non sparare uomonon sparare

    Non a chi come teconsuma il giornotra la rabbia e la paura.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diMarco Casini

    Grenoble

    Grenoble l'asse delle due sferec' un piccolo pallone che vola in alto

    ricordi quando dicesti vorrei...

    C'era la luna lasse il venditore di cannucce

    dava l'offerta tre per dueci tiravi via le stelle.

    Un giorno stavi su carta stampata

    bianco e nero piccole macchie qua e lun pizzo nerotua madre e le sue pagine.

    Rimetto l'ora solarefa freddo qui al nordi pilastri bianchinon ricordano chi eri...

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diDonato Cassano

    Uomo senza nome

    L'alba sporca era lquando cadde nel ventre del mare,

    nei polmoni le onde impazzite,negli occhi i cristalli di sale.

    Son passati due anni da quel viaggio della speranza.

    Nei suoi occhi ora s'aprono conchiglie,in bocca brillano perle chiare,la testa si muschiata di alghe

    e coralli scarlatti crescono sul suo viso.Il petto squarciato ora un acquarioe nella sua mano si posata una stella,la pi bella,ma un sogno che non c' pi.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diLuca Castiglione

    Scissione

    Porger una rosa sulle tue vesti biancheil sogno di una vita portata via

    lacerata dal tuo respiro affannosodal profumo della rosa appena sbocciataannaffiata...dall'acqua limpida come la tua anima

    baciata dalle tue dolci labbra calde.Sei scissa via dalle mie manisuoni taglienti trafiggono il mio corpoe la sofferenza di non averti accanto.

    Il cielo cos grigio e cupoil sole non riesce a penetrare tra le fredde carni.I miei occhi ardono per teil mio corpo ormai vecchioi sogni non germogliano pi.E' giunta la notteil tempo si fermatoil chiaro di luna avvolge il mio corpo.Mi distender accanto a tecon il sogno di averti ancora con me

    assieme danzeremo liberi nell'ariacome petali di rosa portati via dal vento.

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    diRoberto Cavalieri

    Mi sento addosso

    Apro gli occhi,mi guardo attorno,

    ascolto la pioggia.Mille persone,frenetiche storie,solida vita,

    banale essenza.Mi sento addosso,langoscia,dentro, in profondit.

    Laria e rarefatta,e raro e il respiro.Delusione, scetticismo.Non potere, non appartenere.Schiavo di se stesso.Prigioniero nella propria prigione.Ed e agghiacciante terroreesserne consapevole.Eppure la calza e piena.Non e sufficiente.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diAdriana Caviglia

    Sangue fratello

    Tyssen segn il temposcandito da sorde morti

    che mute divengono ai pi:croci immense si moltiplicanonella palude dellindecenza.Assistiamo alla quotidiana "sorte malversa"

    rassegnati, come al tramonto del sole.Ostie immolatesul simulacro del dio profitto.Luce sfumata all'improvviso

    non per destino avverso,ma per grave, continua, premeditata colpa.Voi gridate vendetta a noiche rimaniamo attoniti e indifferenti,contenti dessere, per ora, risparmiati.Straziati vagate nel limbo della certezzache il fiume di sangue non si fermere continuer a sfociare nell'oceano dell'inquietudine.Lemozione ci fa per un tempolacerati e sconvolti, ma poi

    voltiamo da unaltra parte lo sguardo.Seguiamo incredulilagonia senza speranzae ci accorgemmo talvoltadel baratro profondoin cui stiamo impotenti cadendo,dei ritmi che scandisconoil tempo del lavoro

    che era diventato tempo di mortee sussultiamo.Sangue fratellogridi la tua vendettarivendichi giustizia.Leco rimbalzae ci rende colpevoli.

    per la strage della Tyssen

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diSilvana Cenciarelli

    Ti aspetta il sole

    Nellangolo pi piccolodove solo tu sai entrare

    a nascondere l anima e di pidonna, lo sai,porti lividi... paureoccasioni perse violenze

    e tutti quei momentidabbandonoche annullano la tua dignit...e intanto lui sorprende

    offende pretendeminaccia e non si arrendedavanti alla fragilitpiccola grande donna!Sola a sognare... inermeancora amoreamore amaro negatorubato peccato!Dallangolo pi piccoloda quellinfausto guscio

    che solo tu conosciche sola custodisciusciamo insieme, dai,ti aspetta il sole!

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diLorena Centofanti

    Desiderava petali di luce

    Desiderava petali di luceche si librassero, lievi

    su quella pelle lividaa profumarne i restitra fiotti di sangue sparsoche ne imbrattavano il corpo, riverso

    solcandone attimi intrisi di dolorein cui Dio perse il suo cuore.Solo tracce di vita resa a morsinella crudelt degli efferati gesti

    che i carnefici s'ostinano a chiamare "Amore"quando riga il volto e uccide il Sole.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diLina Chiro

    Figli

    Figli desideratiFigli adottati

    Figli bianchiFigli neriFigli sfruttatiFigli abbandonati

    Figli violentatiFigli derisiFigli che credonoin un futuro migliore.

    Figli che chiedonodi essere ascoltati.

    Figli di un mondoche non vuole pi figli.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diEleuterio Cimini

    Cento passi dalla vita

    Puzza di piscio e d'escrementia pesar sulla mia pelle

    e dentro l'anima.La sento anche adessoche la vita m'escee nemmeno l'inclemenza nera

    di questo maregiammai riuscir a mondare

    Io, sfortunato viaggiatore

    da quel d ormai, maledettoimbarcato clandestinos'una sporca carrettama non dalla tempestafatta a pezzibens, dalla miseria atroceche le sue mani donsenza riserva alcunaall'ingordigia e all'avidit feroce...

    Un viaggio disperatoil mio viaggio di speranza

    E or che l'ultimo sguardo spirail mio cuor trapassanell'onda la tempestae volaverso quella spiaggia

    dove dormono i miei sognisepolti nella sabbia:lo lascio andare!

    - Una lacrima avvolge un sorriso -

    Io, mi fermo quitra i bianchi flutti di questo triste mareil mio Paradiso ad osservarea solo cento passi dalla rivasolo a cento passidalla vita

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diLoretta Citarei Rosa Blu

    I giovani emigranti

    Uccelli migratorilasciano il nido

    spinti dal bisogno,per avere il dirittoal lavoro,in patria negato.

    Dignitosiin codanegli aeroporti,

    a sciami sui treni,

    piccole api operosearricchiranno l'ospitante paese.

    Sono giovanicon vive, accesesperanze nel cuore.

    Diversi appaiono nell'aspetto

    da coloro che secoli primalasciarono la patria in cerca di fortuna,

    non pi valige di cartonen abiti lisi,ben vestiti, coi cellularipaion pi turisti che emigranti.

    Ma sui loro visisi legge lo stesso anticodolore,la stessa rabbia nel lasciarela patria amata,

    gli occhi umidi al ricordodel bacio d'addio della mamma,dell'abbraccio dei parenti ed amicid'una promessa d'amorestampata sulle labbra della fidanzata.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    Sono tutti nostri figliche se ne vanno,molti di loro forse mai pi torneranno.

    Per loro solo una preghiera dal cuore:aiutali e proteggili,sempre benedicili, Signore.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diRita Clemente

    La guerra non serve

    Siamo vivi, forse per un giorno o due di troppomentre rauca sinsinua la morte nelle pieghe del tempo

    e scoppia il suo singulto di tosse sanguigna a due passi da noidietro uno schermo invetriato o un foglio di nero petrolio.

    No, non sperare un domani, se bambini non andranno a dormire

    su un castello di fiabe ma dentro insostenibili pauree se domani sar troppo tardi per contare i destini distruttida unarida belva di fuoco e da bugie mascherate di carta.

    Basta, non se ne pu pi con queste abitudini agli orrorima se non ci sono profeti in grado di gridare la giustiziaallora niente vale quanto un silenzio diffuso sui muriaccartocciato dentro le case e i labili sogni del futuro.

    Siamo vivi forse, ma moriremo presto dindifferenzao di mancata speranza, o di affranto stupore, o di nulla.Gridate al mondo che la guerra non serve, che il sanguenon germoglia, che la notte non apre sogni ai figli perduti.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diAnnarosa Colasanto

    Governo e cittadini

    Respiri strozzatidall'imposto silenzio

    desiderosi di remaretra flutti progressividi speranza.In tanti attendono

    il risveglio.Ulula il ventoleggendesottomesse alla vita.

    Uomini fragiliraccolgonoun bagaglio di paroleinventate.Teso l'orecchioal fruscio bugiardodi vere menzogne,costeggiano la fiduciaimbrattandone illustre vesti.Cittadini severi

    calano goccia a gocciaidee innovative,col fuoco forgianoil rispettos'aggrappano a telericamate d'onore.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diAnna Collini

    Angeli

    Giovani angelistrappati dalla terra natia e

    scaraventati sull'asfalto cocente.Volti mascherati d'amorecorpi vestiti con abiti succintiassorbono il sudore della paura.

    Sono senza colpahanno creduto, hanno speratonel viaggio della vita.Ali coperte da lividi e ferite

    vorrebbero liberarsima la palude di sanguee' profonda.Occhi muti e innocentiguardano il cieloin attesa dell'arcobaleno.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diElisa Cordovani

    Nel buio ansima la colpa

    La nudit delle gridascarne e fragili

    impossibilitate a delineare i miei contorni,senza poter misurare questo odioscolpito nella carne;sono pulviscolo seppellito

    tra le mura vergini della famiglia-nessuno deve sapere-atterrito immobile scarafaggioai denti che masticano spasmi di vita

    e la sputano via inutile spazzatura,nell'assalto di violenza e distruzioneappassite sul biancore delle cosce-grumo di sogni e illusioni-.Nel buio pulsa la nostra miseriaa braccetto col tanfo della vitache fuori di qui semplicemente vive;sono ciottolo appena sbozzato, trascinatoverso abissi da cui non si torna e da cuinon risalgono cicatrici ma solo

    il lento mutarsi in costola che non generain seno spoglio, spettro senza umanite il coagulare delle orein un solo istante dovenel buio ansima la colpa.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diMatteo Cotugno

    Cosa inventeranno

    Chiss cosa inventeranno,mhanno sventrato la vita

    massacrato la testaschiacciato i testicolisvuotato i polmonicon le ginocchia

    squartandomi il cuore,chiss cosa inventerannoper farmi bestiatanto bestia

    da non aver cedutoalle suppliche di aiutonel vomitare indifesorantolando a terra,chiss cosa inventerannoda meritarmi questostupro in divisa,e chiss cosa inventeranno oraper dire scusa ai mieimentre le coscienze di ghiaccio

    manifestano solidaliper avermiASSASSINATO.

    per Federico Aldrovandi

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diAurora Cubicciotti

    Nella terra dove gli Dei hanno lasciato le loro memorie

    da una croce ora muore il profeta del popolo.Nei suoi occhi aveva un solo ricordo

    il suo mare.Avvelenato dimmondizia riflette quel fango nero che non pi il sole.Lo abbiamo ucciso con il cancro della nostra omertOra che sei carne di petrolio gemi per il veleno che fredda i tuoi polmoni

    arrugginiti da un solo rimpiantoil suo mare.Dimmi quale gente infame ti ha fatto questo.Ti hanno annegato nei segreti corrotti del loro potere.

    I silenzi di un popolo che non vuol parlare.Immondizia, sangue, paura hanno sporcato i litorali azzurri della tua unica illusione.Te ne vai? Te ne vai cos lasciando a me questo sterminio?Vogliamo ridere ancora, cantare ancora con il tuo sole.Maschera che questa terra stessa ti ha creato, non pu lei stessa spegnerti.Non puoi lasciarci soli e permettere che si sparga altro sangue.E il sorriso la forza della nostra gente, con il sorriso, vedrai, che vinceremo questaguerra.Ti elever dal fangoe amandoti con tutti i miei venti ti dir

    Uomo guarda. il tuo mare!

    dalla sua opera pittorica in copertina Martirio di Pulcinella

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diAntonella Dadone

    Il sigillo della memoria

    Millumino di un colore azzurroche si interseca nel sangue

    di mille donne rinate nel sigillo d'orodella memoria.

    Prendere coscienza del flusso continuo

    che scorre come torrente in piena,suggello di vite tormentate e di secoli di storia.

    Mangiare la paura a cucchiaiate

    e berne l'antidoto creatodalla maga del bosco incantato,mutata in stelo di mirto dal ventoche percorre la brughiera di lampi.

    Scogliere a picco colpite da burrascaimpallidiscono e ribollono di schiumae di mille suoni che si perdononel tempo del silenzio.

    Vagare in strade illuminate dalla luna.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diFrancesca DAndrea

    Senza paradiso

    Piccina miaanima di Dio.

    Tu sola vivinel silenzio. Tuche, senza maliziaracconti gli orrori

    della tua casa.Parlami e smuovimi.Mentre dondolo estringo al petto

    la tua testa nuda.Parlami, mentre tisfioro e poggio sume, le tue teneremani.Ora che ne pipizzicano di baciparlami ...e nel mentretaccarezzo il viso,

    smunto anchessodun segno chemai pi scioglie.Parlami e parlapure a questastraziata terra.Che bruciasu di te. E

    sofferenze nuove.

    Per un miraggioche illusione non .

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diSandra De Felice

    Al mio bambino mai nato

    Avrebbe avuto i miei occhiil mio sorriso

    avrebbe avuto il saporee l 'immagine di teavrei baciato i suoi capellile sue mani

    le sue labbra...lo avrei cullato sul mio cuoree scaldato sulla mia animaLo avrei amato

    con l'intensit con cui ti ho amatoe guardato con gli occhi dell'amoreper lui avrei cantatole canzoni della luna... del mareavrei amato un angelocos volato via.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diRosalba De Iudicibus

    Attender

    Attender giorni miglioried il tempo,che lenisca i doloridi questi lividivissuti e taciuti,di questi muriinnalzati e ciechi...

    Chiuder gli occhie abbraccer me stessa,per farmi forza,

    per darmi coraggioalla ricercadi antichi sapori,spogliandomi della solitudineedei logorii interiori!

    Finirannole spalle contro il muro,mentre lui picchia forte,mentre lui picchia duro

    a parare il volto,a chiudere gli occhie stringere i dentie la paura ai suoi attacchi d'ira,violenti...

    Attender tempi migliori,attender domani...e poiancora domani...ma gli spigoli delle porte,un tempo spalancatea sogni e speranzelasciano impressetroppe traccetra la pelle e l'anima,per essere credibili!

    Marchiata a fuocoin questa mie esistenzadifender me stessa...

    dicevo!E attendevo tempi migliori...

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diAssunta De Maglie

    E finito il tempo delle favole(Dedicata alle donne uccise da un amore malato)

    Non indugiare Bella apri gli occhi!

    La tua Bestia non ti amer mai,i prncipi non vengono fuori dai ranocchi, finito il tempo delle favole oramai.

    Quante speranze ferite i giorni tuoi!Davanti alle ceneri della tua libertnon ci sono fate e nemmeno eroi,n bacchetta magica che ti salver.

    Non marzapane e caramelle,la tua casa il regno del piantoi tuoi sogni, inutili briciole al ventoe cos distanti la luna e le stelle.

    Raperonzolo tu, hai sciolto ancora le tue trecce,ma non stato cupido a giungere al tuo cuore:aveva pi devastanti e ignobili frecce.

    Dormi ora, ti sveglier un bacio dAmorecha dal bosco delle ingiustizie ti far volaretagliando il filo corto del tuo aquilone.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diMarina De Sanctis

    Il tuomattino

    ormaidimora stanca

    arresa la tua menteostenta la gruccia

    diafana pelle

    il tuo indugio al domaniossa fiacchereclamano cibo- lo

    neghi -risveglio gridanodove vita diversas'attarda nell'attesa.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diMichele De Stefano

    Pap un aquilone

    Ho chiesto a mamma:"Pap dov'?"

    Una lacrima,una solaha solcato il suo viso,poi

    un abbraccio,e mi ha sorriso."Pap volato in cielo"mi ha risposto,

    la sua voce rotta,come l'impalcaturache lo teneva sospeso. caduto gi,ma volato in cielo.Non lo socome si pu,cadereper poi volare.Il mio pap,

    non aveva protezioni,non aveva ali, caduto gie si alzato in volo,come un angeloil mio.Io immaginola sua mano,

    mi carezza,protegge.Chiudo gli occhie lo vedo volteggiare,il mio pap un aquilone.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diFrancesca Del Moro

    Cani e porci

    Alle nove attacchiamola catena al terminale

    lunga quanto bastaper andare a pisciare.Siamo cani da cortilea cui non serve pi buttare

    neanche un osso ogni tantoe in questa Animal Farmcomandano sempre i porciche, se li incontri fuori,

    non ti guardano negli occhi.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diMomo Della Porta

    Ho sentito parlare i sassi

    Ho sentito parlare i sassi,una volta.

    Li ho visti stare insieme,uniti, proprio come sannoessere i sassi.Potrebbe far tanto rumore

    un sasso preso a picconatese davvero non conoscessei silenziosi respiri che, un giorno,sono stati la sua vita?

    Urlano i sassi,urlano come quegli uominidalle case sporche,perch si sa,il dolore non butta via la suaimmondizia.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diDellocchio Daniela

    Bianca come la Luna

    Rimani sola.Una voluta di fumo, la notte

    che arde, nella strada inquietatu appari donna,con quel viso sfatto di stelledell'ultima ora. La sera controvento

    vorrebbe volarti via. Unombrache t'afferra, nuvola di pizzo.E giaci polvere,tra la tua bocca porpora. Come rossa,

    in terra scoperta. La falce del buio,di Luna ti cede il pallore.Lasciami gli occhi,la volta del cielo che ha guardato,l'innocente chiarore. Fermamiil cuore, dove hai sbocciato un fioresul petto, tutto finisce.Splendi rubino, il fiume scivola via.Ancora rosa. Violata di luce, stata recisa.

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    diGrazia Denaro

    Alzheimer (a Pia)

    In questo luogoho incontrato dolori

    da storture della menteocchi vacui e deliri persistentirichieste inconcludentisu basi evanescenti

    di ricordi veri o presuntirichieste ricercatema dalla mente subitaneamente abbandonate.

    Coscienze confuseche gridano aiutoa cui non puoi dare soccorsose non una piet mista a tenerezzacome a un bambino indifesoche chiede aiuto e confortotra le tue braccia amorose...ma guardando quegli occhi fuggitiil cuore si contrae di doloreper quell'anima ormai persa nel vuoto.

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    diNunzio Di Bernardo

    Solo un piede

    Quel mese d' invernoaveva bevuto

    ubriaco di vodka di Brestvide una seconda luna

    era blu era di Giotto

    e lacrimavavino rosso cremlino

    sul sentiero sperdutodi una profuga cecena.

    Era giovane Zainap

    seguiva mollicheed aghi di pino.

    La sua casa era distantecome Itaca per Nessuno.

    Soldati annoiaticome una palla

    per distrarsi

    la presero a calcitra la gelida neve

    e per riscaldarsiaccesero un fuoco

    con il tronco tremantedel suo corpo

    e l' acerbo ramettodi nove mesi ingrembati.

    Come souvenir alla memoria

    il puzzle incompletodi un suo stivale

    e per i pianti funeraridei reduci cari

    solo un piedee qualche sputo di cenere.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diValentina Di Caro

    Non hai ringraziato

    Pane raffermo e briciole per sfamarecorvi ormai sazi e anime disfatte

    non rimasto nulla per noi la mensa chiudesolo stoviglie da lavare e unto sul men.

    Nuda un'anima si aggira, ma gi sera

    e muore ancora un proposito un clochard.Regalo maggiore ci si aspetta da chitanto ha ricevuto ma ha pur dimenticato.

    Hai rincorso parole asciugando la boccasu scozzesi tovaglioli rimestando la cravattaquel tutto che nulla hai mai amatoaffoga adesso come mosca nel bicchiere.

    Uno sbadiglio s'inerpica fin sulle tempiedel bel pensare adesso resta noiama gi sera e un'anima si aggiradalla parete un quadro ti ammanetta.

    Domani arriver gi arrivataun'altra estate e un lauto pranzoun giorno ti alzerai scoprendo ingratoche hai mangiato, ma non hai ringraziato.

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    diMaril Di Liberto

    Rivolta

    Si risveglia la coscienza.Si ribella la dignit delluomo.

    Stufo delloppressore,stanco di patir la fame,offeso nellonore,scende in piazza

    ad urlare il suo dolore.Forse sa che laspetta la morte,coraggioso eroe,sacrifica se stesso

    per i suoi figli,per il suo Paese,per un futuro migliore.La notizia dilaga,altri uomini si ribellano,altri paesi accolgono la protesta.E possibile avere la libertanche se sar molto alto il prezzo.

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    diRosalba Di Vona

    Nuovo tormento dal lamento insistente

    Nuovo tormento dal lamento insistenteLama infuocata e ritorta

    Nella dura corteccia del tempo ormai andatoDolore intriso di violenza latenteLemmi sconosciuti ma di durezza vestitiLessico oscuro beffardo e risoluto

    Oh Spirito Alato etereo suono damore ammantatoArmonia di verbi per cuori scoraggiatiInneggianti al Dio che hanno perdutoD voce allumano tormento

    Scova la viscida serpe nascosta negli anfrattiSchiaccia la sua testa primaChe il mortale veleno entri nella viva carneConduci lanima smarritaIn quel sentiero di luce vestitoSazia di bagliori il suo spirito ancora giovaneMostragli la valle fiorita e cangianteCancella la rabbia che acceca il suo sguardoDigli che la forza dellamore innalzaFortifica e non distrugge

    Frena la rabbia che sinuosaLo pervade ingannato da quei demoniInneggianti al sangue versatoRegalagli il sorriso perdutoChe gli eventi hanno rubatoE se trover melenso il tuo verboInsisti con forza sapendolo un figlio.

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    diSalvina Distefano

    Tempi migliori

    Tempi migliori dovranno arrivare,tieni duro!

    Non smettere di sperare...

    Oggi il sole si spentolunga la notte

    doloroso il tormento...

    Il mondo sta male,la paura reale

    che i tempi migliori non siano puntuali?

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    diAstrofelia Franca Don

    C'era una volta

    lo ricordo ancorasi parlava di principi e zucche d'oro

    e tra i sogni di bambinaluccicavano scarpettenei cesti colmi di fragole per la nonna...Ma un lupo cattivo

    travestito da uomo perbenemi rub i sogni e le scarpettemi strapp i vestiti e l'animaderubando il cuore

    calpestando ogni dignit.Ora le favole non le ascolto pi...Guardo la tv e piangoquando sento altre fiabe come la miadi lupi affamatidi denti affilati e mani sporche di sangue.Vorrei scrivere...e vissero felici e contentima non tutte le storie sono le stesse.

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    diAnna Dusca Bassignani

    Candide vesti (donne)

    Vesti,candide vesti

    macchiate di rosso scarlatto.Mani proteseche salzano a guisa di scudo.Ventri vergini,

    che piangono amarelacrime di sangue.Donne,spose bambine vendute,

    comprate come merce,sui banchi dun mercato.Donne,fidanzate, mogli,amate forsee poi violate e ucciseda avide mani furioseche a stento sarrestanodinanzi alla morte.Donne,

    che nulla pi possono amareche persa hanno la vitain nome di un amoreche non ,in nome di un atavicosenso di possessoche assai lungida qualsivoglia sentimento,

    in nome di un oscuro male,chiamato gelosia

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    diPatrizia Ensoli

    L'impiccagione degli angeli

    E poi la pioggiamirabile, indifferente ad ogni pena

    e non parlano d'amore i pratiquando nei fossi giace l'acqua

    intanto il mondo dorme

    perdendo la completezza data in dononell'incantesimo maleficoche nell'aria ristagna e incanta

    assenti agli occhipiovono sul mondo fantasmi d'ombrericamando con punte di stelleragnatele sulle idee sopite

    _ nell'apatia muoiono gli angeli _

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    diSiria Evangelista

    Nei giorni bui di una vita che scorrele giornate non appagano,

    il lento scorrere del tempo manifesta il suo grigiore.La falsit impera,

    non domandare ad altri di regalare un sorriso,non deturpare un volto illuminato dal sole.In ogni angolo c sofferenza,in ogni dove c tristezza.

    Io, vivo, ma non sogno,lintero universo ha eliminato le chimere.Lessere ha breve il suo cammino.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diRosario Faraci

    Limpresa

    C una cosa che non posa n pesatu chiamala come vuoi, lImpresa

    motore di sviluppo e di ripresache sulla societ non sa far presae sui politici entra a gamba tesaquando Sua Maest si sente offesa

    e soldi non ci son per far la spesase la banca dichiara ormai la resac una cosa che non posa n pesase ci penso, una lacrima mi scesa!

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    diPietro Erasmo Fasani

    Volti e rivolte

    Lottanoardimentosi animi

    divampano insorgonopensieri azioniribellionerabbia di libert

    frenesia di vivere.

    Cupidigiabrame di potere

    offuscano mentiavide manidilaniano scarnificandodisperati animi.

    Galassia d'oppressionemacelleria sociale.

    Tagliente silenzioovattata indifferenza

    oscure lamepenetranorivoltosi animi.

    Scintille lampifuochi ardentibrividi rabbiosirivendicano giustizia

    repressasangue e coscienzedolorosa e offensivaindifferenzaeconomico potere.

    Orrore

    sfuggenti paraboledi rabbiaperduti nel doloresfumatitra il tempo e lo spazio.

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    diGiancarlo Fiaschi

    Uomo... no!

    Quel velo di tristezza s'insinuae famelico prende la traccia,

    di un vile e codardo andarenel viale di eccelse ragioni,lo scempio perpetrato lascia il segnoe quelle mani sporche non troveranno pace.

    L'amore limpida visione da accudir fedelisotto la luce del sole, ma il rispetto dell'altroin psiche e figura vento sovrano,

    da non inciderne nemmeno l'ombra:candida pagina da non sporcare mai.La donna senza dubbio un grande mondo,generosa lungo il sentiero di un oggiassai costoso, che spolpa i vitali corpidi nettare l'essenza.

    Uomo non perdere mai la rottala civilt, risorsa umana e dotta,nel rispetto riaccendi quella fiammella

    e non ti perdere nel pantano del d rissoso,ogni storia, ha la sua riprova esci pulito,lindo, fiducioso e mansueto... dal raggio baciato.

    La vera forza nel rispetto umanol'altra non cosa di propriet ed esclusiva:la donna come leggiadra ape pu svolazzardi fiore in fiore, padrona del suo destino,

    senza dover pagare straziante pegnoper quel bambino, viziato, della vita indegno.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diMariastella Filippini

    La battigia della libert

    Corro, corro come un cerbiattogli occhi distesi sulla strada

    chiusi al cieloal verde dei pratiagli aranci in fiore.Negli orecchi un latrato, un grido

    Aiutami Signore!Sono solo in questo luogosono nessuno col mio vuoto fagottocome un nero rottame

    aggrappato al dolore che mi struggee aggroviglia le viscere.Sono solo col galoppo del cuorenel frangersi rumoroso delle ondesulla battigia della libertdi nuovo rossa

    ancora molto lontana.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diValeria Filippo

    Stupro

    Bolle rosse, piene e morbideondeggiano in un mare bianco.

    Lente ed ermetiche ombre nerele attraversano perseverando.Deflorazione di una vergine:passaggi veloci che bruciano

    vertiginosi sogni.Inganno che denuda;che svuota l'anima.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diGrazia Finocchiaro

    Graffi al cuore(Plagio)

    Graffia pensiero e cuore

    pena grande quanto il mondo,spero nella salvezza duna donnache con lo sguardo urla appiglioe le sue mani non hanno presa.

    Metter ali ai piedi per non falliredella pace la direzione,l, busser a chi ordine potr riporre

    nei tristi cuori che pulsano di paura

    strapper dallimmoralechi da s si sta smarrendoe non afferra bisogno dinfanteche ingoia ammonimento.

    Urler al pieno cielograffier il buiocon le mie forze render te donna

    libera della tua vitadagli artigli di manipolazioneche aspramente ti frenano.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diAnna Maria Fiumara

    Vite spezzate

    Pugni chiusi,urlo che si ferma in gola...

    disperazione impotente!Mondo che crolla addosso- all'improvviso -in un giorno qualunque.

    Lacrime che come chiodi appuntitideturpano visi innocentilasciando ferite aperteper non dimenticare.

    Vite spezzate,umiliate,calpestate,vite messe al bando.Vite costrette da "parvenza d'uomo"a macerare dolore senza fine.Vite che non saranno pi le stesseperch all'improvviso,in un giorno qualunque,cesseranno d'esistere.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diFioralba Focardi

    Guernica

    Come possiamo noicombattere l'odio?

    Come possiamo lottarecontro il feroce demoneche ogni uomo porta dentro s?Amando mi sono detta.

    Amando ogni piccolo essere,che troveremosul sentiero di braci ardenti.Instancabili muratori

    ricostruiremo,ci che la violenza distrugge,roridi di sudore,le mani spellate,consapevoli di lottareper dare pace a chi stato sopraffatto.Dare futuro a chi nato.Un mondo migliorea chi verr dopo di noi.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diLuisa Foddai

    Dimmi uomo

    Dimmi uomoquanto male ti fece il mondo?

    Vidi un mattino di maggioporger scarlatto saluto a una scuolagrondando ricami di fuocointessuti di sangue,

    marchiare carne innocente.Un cielo rosa, giovane e lieveurlare impietrito con orecchi offesie assordati da bombe assassine!

    Vidi bimbo con occhi di cieloancor caldi di sogni innocenti,pelle di talco e bocca di latteripulita da livida alba di neve,cullato da teveriane gelide acque,morire anzitempo per manodi chi vita gli diede!Vidi donna gemere affrantain fidati giacigli con occhilarghi di orrore affacciati su

    sprazzi di amori fraintesi e bugiardi!Vidi teneri corpi violati da orchi di casaincisi di mute ferite, gridar ovattato doloreal cospetto di mura chiuse e silenti.E atterrita vidi luomo misero tornar!Imbevuto dorgoglio supponente indossarevesti dodio elargendo a piene manii semi neri trasudati da quegli orli

    in coppe vuote e disperatealzate al cielo dagli stessi suoi fratelli!Ed infine oh dolce Dio,vidi anche il Tuo nome proclamatoe smembrato a coprir martiri follie sentenze di legal mortetravestite di giustizia,a rompere sigillidi divine onnipotenze!Ma tu dimmi ora o uomoquanto male ti fece il mondo?E sullultimo ritagliodellagonia lenta del meriggio,mesta e silenziosa,

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    avvinta a speme prepotenteche morir non vuole bussandoancor forte alla mia porta,attendo appesa a un morente

    fil di luce sulla seravital risposta!

    Mentre il cuor mio storditoe inerme in laceranteriflessione in verit gi sa,che sceglier non sapr

    per chi provarpi compassione!

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diConcetta Galibardi

    Sporche carezze

    C'erano un bambinoed il suo aquilone,il suo mondo fatato,giochi e colori.Il suo cuore,la sua mente,il suo spirito,tutto del bambino sa di buono,tutto per il bambino cos buono,buono,come il mondo che egli vede.

    Corre, salta, gioca,si prepara a spiegare le sue alie volare alla vitae... confida in te.Ma un tonfo, il buio,vien meno il respiro,svanisce il sapore di buono,scolora il mondo intero,i suoi occhi si son spentie li hai spenti tu uomo.Le tue sporche carezze

    gli han spento il sorriso,strappato il cuore,svuotato l'anima,rubato l'innocenza,distrutto la speranza.Le ali appena spiegategliele hai spezzate in volofrantumato in mille pezziil suo nobile cuore.Non sei un uomo, sei un assassino!Uccidi l'anima del futuro,sotterri l'innocenza dell'infanziae la speranza,squarci, a lama di coltello,tutti i sogniappena appena accennatinell'azzurro del suo splendido orizzonte.A quel figlio non resta altroche il luttuoso ricordodella sua anima defunta.Ti chiamano orco.

    Ti chiamano mostro.No... sei un maledetto assassino.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diRosanna Gazzaniga

    Furto di sogni

    Unombra si apprestaad assetare speranze.

    Muoiononella linea impura di un sussultogioie innocentie piccoli semplici sogni

    lasciando occhi vuoti e nudidangeli circoncisi.

    Nella dinamica di indefiniti ruoli

    si perdonogemiti e fiducia di un cuore smangiatosottratto a spazi dirae splendori di rinascite.

    Deviati sussurrisegneranno nel tempoindelebili colori scurisu nenie di sembianze amatee amari specchi di cartone

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diMelina Gennuso

    Sar cos nel tempo

    Vele di dolorefigure avvolte nella compostezza

    nel silenzioso andarecoi visi bagnati e muti, girano il capoverso una madre inginocchiataad avere cura di un marmo di gelo

    venato di nero rivolto al cielomortificato e triste nel suo grigio.Lucida con fare ritmato, lentocome a volere imprimere i pensieri

    farli passare ad abbracciare un voltoscaldargli il cuorequasi a credere al risveglio.Sono i cipressi a circondare fogliemolte cadute prima dellautunnoseminando in terra urla e piantofino a sommergere vite ancora in vitaunendole a una croce e fiori freschiin una processione quotidianacome a rifargli il letto la mattina.

    Eccolo il grembo piegato sulla terramadre persa in una fotografiaaspetta una risposta mai arrivatada labbra che lei ha disegnatosulle sue mani a forza di toccarle.Non c n pace n rassegnazionenel cuore aperto alla bruciante lavaseppure Angeli pian piano copriranno

    con teli bagnati di tempoe di preghiere.

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    diFrancesca Ghiribelli

    Guerra

    E una continua lottache fa nascere

    una sinistra forzain fondo al cuoreper chi vuole ottenereda tempo ci che vuole.

    E fatta di unestrema povertdi sani principi e di giudizio,ma conosce soltanto gridadi terrore e di piet

    e chiede aiutoa chi la guerra non ce lha.Nuvole di polvere nerasi sporgono avide nel cieloche non riesce pi ad esserelimpido e verodi fronte ad un maredi sguardi sdegnatie dal dolore bagnati:volti rigati dallimmensa paura

    di non poter rivedere di nuovocalare la notte scura,forse fatta di indimenticabili promesseche rimangono indelebili sulla pelle.Lanima rivive nella speranzadi ritrovare un cuore amicopronto a sconfiggere il nemico:guarda il cielo come si consola

    con il bagliore di una nuova aurora,stringi forte i denti,pronuncia piano una preghierache possa superare questa invalicabile barrierae fammi volare lontanodove la guerra non avanzi fiera,ma sia solo lincubo di unamara chimera.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diLuca Gilioli

    Traversata

    Uomini su un barconecon la debole speranza

    di una vita migliore.Ammassati e impauritipregano al riflesso diuna luna che non dar

    luce sufficiente: sannoche il buio di una solanotte far s che gliocchi di troppi li vedano

    come esseri vissuti dasempre nelloscurite incapaci di adattarsialla luce del giorno.

    Si avvista terra quandogli scafisti lasciano ilbarcone e gli uominiin balia delle onde.Si avvista terra, e i

    sopravvissuti attendonodi sbarcare su di uncontinente gi esplorato.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diSilvana Giordano

    Giardini violati

    Lenzuola sdrucite la sua pelle,consumata da corpi di passaggio.

    Terra arida la sua carne,cosparsa di seme di disamore.Culla nuda la sua bocca,spogliata da troppe parole.

    Finestre chiuse i suoi occhi,giardini violati.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diDaniela Giorgini

    Ho tolto la foto dalla cornice. L'ho tolta perch l'amore che aveva dentro non esiste pi.

    L'amore che IO avevo dentro non esiste pi.Ora l'amore paura.

    Ora le carezze sono macchie viola sulla pelle.Ho tolto la foto dalla cornice. Ti sei arrabbiato anche per quello. Almeno questa volta horimediato solo uno schiaffo. Hai gridato che l'ho tolta perch non ti amo pi. S, forse vero. Non ti amo pi. Ora ho solo paura. Ma non te l'ho detto.

    O forse anche la paura amore.Altrimenti non sarei qui a sperare che un giorno tu torni a casa e non alzi le mani.Non sarei qui, rinchiusa in gabbia, perch nessuno mi chieda cos'ha la mia faccia.Non sarei qui, con le valigie pronte nell'armadio, a raccogliere le scuse e le lacrime dei

    tuoi falsi pentimenti.No, ti sbagli. Io ti amo ancora.Altrimenti non sarei qui. Ad aspettare di farmi ammazzare.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diGiovinazzo Maria Pia (Lostris Hawass)

    Miseria

    Una coperta sulle spallemi avvio lungo strade

    di miseria

    mi mescolo, tendo la manomani nelle mani

    stringo il cuorelacrime scendono

    sangue gelido salelungo strade di indigenza

    babelico frasi di doloreabiti malsani senza niente

    facce con occhi di cuorein questa miseriache non poesia.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diGiuseppe Giuffrida

    Lei si chiama Africa

    I miei piedi parlano di meCerto un po stressati, sporchi e consumati

    Da una strada senza nuvoleSorseggiando solo un po di solitudine

    Le mie mani parlano di me

    Mani che non hanno pi la forza di pregareMani che continuano a remare contro questoMare infame in mare c chi muore

    I miei occhi parlano per meDopo tutto il sangue che hanno visto sulle stradeCome un fiume a lento scorrere verso dove

    E le labbra, le mie labbra non parlano con teLoro non sanno mai che dire non ci parlano con teHanno solo tanta sete, solamente troppa sete

    la sete di una terra che mantiene vivetutte quante le tue macchine

    la sete di una terra che insegn al mondoanche come scrivere la sete della terra madre di tutte le terremadre forse anche di te la terra della gente che non ha mai avuto nienteSolamente polvereDa quelluomo che da secoli saccheggiaDa quelluomo che da secoli comanda

    Da quelluomo che si prende loro e ci regala merdaSi buana ancora merdaQuello che ci ha battezzato terzo mondoQuello che oramai s preso tutto quantoQuello che ha deciso che una societ civilesolo se ha il televisoreS capace di rubareS capace dammazzare

    Per voi non lo sapete ma la mia terra magicaLa mia terra pure la mia madreE lei si chiama AfricaLa mia terra pure la mia madreE lei si chiama Africa.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diRuggiero Gorgoglione

    Esce il soleall'alba

    sul marespecchiandosinell'acqua azzurracreandoriflessi cristalliniesce il solesi affaccia discretosulla cittche piano si risvegliail traffico piano diventa caoticoe la gente nevrotica

    cammina lestachi deve andare al lavorochi a fare la spesachi ad accompagnarei bimbi a scuola...Esce il solesopra la montagnasopra l'infinito del cielospazia sul creatoilluminandoogni luogo

    della terrariscalda il cuoredella genteil cuore di ogni popoloche si rianimaal di l del coloredella pelleal di l delle tradizionial di l delle religioniesce il sole per tuttidonando la lucedel creatoreche si spande e accarezzacon la brezza mattutinae regala a tuttii suoi raggi splendentie ognuno risponde felicecon un sorriso.Esce il soleper regalarcila vita...

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diGiusy Grasso

    Bardo

    Ore annegate,disperse nel sale.

    Cuori assopitinel ventre del mare.Piange un bambinoche bimbo non ,

    destato dal suonodell'assenza di s.Accorre la lunaal suo nobile pianto

    e il vuoto di lucesvanisce d'incanto.- Anima bella,rapita dal maretorna a dormire,torna a sognare.

    (dedicata alle vittime del disastro all'isola del Giglio)

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diPellegrino Grazio

    Giovane follia omicida

    Sedotto dalla tua folliascatenata rabbia...

    dove...corpo e mente...non pi tuoi...malattia della tua...mente...dove il dolore...sa di piacere...

    vita...palude...assurdo il tuo gesto...che silenziosamente...ti ha portato...

    nel suo falso...viaggio...cercato negli abissi...di un amore finito...dove...tu...non eri pi...padrone...tua l'inquietudine...della tua follia...lei ha bruciato...la tua intelligenza...lei che ha vissuto...

    il tuo tempo...cosciente in lei...ti sei perso...lei...la sola padrona...della tua...mente...lei...che ha ucciso...il tuo angelo.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diMaria Greco

    Ed ora piango!(Per Sandro)

    Amico mio,

    morto peroverdosein una fredda stazione di citt.Ricordi?

    Avevo bisogno di unamicoe tu me lo hai dato in dono.Avevo bisogno di un sorriso

    e me lohai regalato.

    Amico mio,hai avuto bisogno di aiuto PERDONO non avevo capito.Ti avevano abbandonato tutti.Io volevo non farlo,

    CREDIMI.Per non vederti nella tua pi totale sofferenza. PERDONAMI.

    Mi sento come gli altri.

    Ed ora piango!

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diAndrea Guerrieri

    Lo scoglio di Frida

    E l'erica profumata bassa di rocciae i cactus spinosi

    le foglie di ficonel sole accecantedi un caldo asfissiante,le muovevano precipizi di ricordi assillanti.

    Eppure il Mare era cheto.Il cielo di un sereno zelante.Cheta la polvere di una terra bollente.Cheto il vento.

    Di un silenzio ascendente.Dolci i profili degli scogli affioranti.Non volle guardare ginel triplice Mare,in parte di spoi dei dubbie del sale.Sentieri pi strettiaveva percorsoe pi ingrati.

    Strani incontri.Grigiori striscianti.Eppur cheto era il mare.Bagliori cangianti.Sfumati i colori.Il Tempo le diedeuna calma Assoluta.Poi frem un solo istante.

    Gli scogli pungentile lacerarono il corpo.Ma l'Anima si sparsenelle acque di sale.

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    diAgnese Iannone

    Piange il cuore

    Cala lumorepiange il cuore

    lacrime cocenti,sgorgate da occhi, che han vistolo spettro della miseria e umana sofferenza.

    Si veste doro e di diamantila ricchezza,ostentando lusso e lussuria,mentre la povert,

    vestita di miseri stracci languetra stenti e privazioni, odiando lingiustizia sociale.Volti di bimbi affamati denudati,a una tragica fine inchiodaticome Cristo in croce,parlano senza voce,reclamando il sacrosanto diritto a una vita di dignit.

    Il potere dellingordigia, poco o nientefa per tanta gente,

    colpita da una sorte infame,destinata a morire di fame.Al vento dellindifferenzasi sussurrano parole e promesse lusinghieredi giustizia e solidariet, scaturiteda un cuore di pietra,senza piet e carit.

    Piange a dirotto il cuorese gelido lamore.

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    diAngela Maria (Lina) Intruglio

    Laltra faccia della medaglia

    Laspetto luccicantele gemme di contorno

    brillano come stelle

    e tu accarezzi un sogno.

    Non vale essere saggi

    non paga la lealt

    essere figli onesti

    in questa societ.

    Perimetri sfasati

    pastiglie edulcorate

    specchi smerigliati

    ferite mal curate.

    Quello che non si vede

    lo trovi ad ogni passo

    nascosto sotto un sasso

    medaglia che non brilla.

    Anche largentea Luna

    che splende nella notte

    nasconde quella parte

    di sua opaca bruma.

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    diLuca Ispani

    Morte e Vita

    Bagna il povero la pioggia dell' onestgratuita crudelt si innalza

    resta con le unghie impigliatele strappi sulla nuda terraper non sprofondarenon chieder guerra

    sulla tua tomba elogi e fiorinon il pane che cercavila morte compensala vita che volevi.

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    diAda Jacono

    Nessuna vita

    Irrompe la passionee giunge poi lattesa.

    Marasma di pensieri,pregando ti scongiuro chiaro il tuo diniego.

    Ed una corsa al tempo

    Un grido soffocatostraziate le sue carni

    avvolte dal silenzio,nessun vagito,non lacrima nessuno.

    Vita spezzata!

    Buttato l nel secchioil frutto del piacere.

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    diCettina Lascia Cirinn

    Bianco e nero

    Sul cordino da bucatostesi al sole

    ad asciugaregioia e dolore.Bianco e nerol'uno accanto all'altro

    si guardano negli occhipupille dilatate d'amoresincontranoin un mondo nuovo

    dove l'arcobalenoregala un pezzettino di coloread ogni angolo di stradaad ogni uscio, ad ogni casa.I colori dell'iridesi riflettono sui murinelle pozzangheredi questa citte una vita nuovasi prepara a rivivere

    albe sconosciute

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    diGiuseppina Latini

    Donna o femmina

    Considerata un fiore,preziosa come una Dea, venerata,

    amata, odiata o imprigionata.Donna o femmina.Tu sei vistosa, tu sei unica,essenziale per procreare,

    utile a volte, oggetto o soggetto,tutto o niente.Con mani delicate, soffici e profumate sei sfioratae con parole forti e colpi violenti sei annientata.

    Il corpo tumefatto, sangue, non acqua,scorre su ferite futili per quanto profondeche si rimargineranno presto lasciando cicatrici indelebili.Le lacerazioni dell'anima rimarranno nel tempoinguaribili e incurabili.Ti hanno spezzato le ali, pugnalata con parole,stuprata e uccisa nel corpo ma la tua animadi donna o femmina immortale perch capacedi emozionarsi e di amarti ancora e ancora.

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    diAdele Libero

    Crisi

    Quando la vita ti vuolesa ucciderti lentamente,

    sa stringerti, farti male,morder lanima e la mente.

    I colori dei giorni passati,

    sbocciati con te nel sole,carezzati dal benesserevolano nel vento, come nuvole.

    Lacrime di pioggia ora copronovecchi arcobaleni di speranza,e passi di piombo riportano,gli stupidi rifiuti del mondo.

    Gi al bar gli amici sorridono,aspettano un domani migliore,e mentre i fiori si addormentano,sospendo nel tempo il mio cuore.

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    diErba Liborio

    Laquilone

    Le mie piccole mani tessono meglio un bel tappeto.Le mie piccole mani cuciono meglio un bel pallone.

    Le mie piccole mani tengono meglio la ciotola per lelemosina.Le mie piccole mani sanno gi imbracciare un fucileLe mie piccole mani, su un viscido corpo dadulto.Le mie piccole mani nelloscura stanza giocano con le stelle,

    nella triste notte del mio cielo,cercando nel sogno linfanzia rubata.Le mie piccole mani coprono occhi senza luce,che conoscono la violenza dello sguardo dellorco.

    Le mie piccole mani sono protese verso le tue, mio piccolo amico.

    Le tue piccole mani possono scegliere cosa e quanto mangiare,le mie solo ununica ciotola di riso al giorno.Le tue piccole mani possono scegliere cosa indossare,le mie solo un unico straccio.Le tue piccole mani giocano col pallone cucito dalle mie,le mie non conoscono alcun gioco.Le tue piccole mani conoscono le carezze di una mamma,le mie le ferite di unipocrita indifferenza.

    Fratello mio, la lontananza rende piccolo il ricordo,come la remota stella accanto alla vicina luna.Avvicinati a me, vedrai quella stella uguale a te.Avvicinami a te, aiutami a ritrovare la luce nei miei occhi.Avvicinami a te, corriamo insieme, tenendo tra le nostre piccole mani,un aquilone.

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    diMelina Licata

    Solitudine

    Scandisce il tempo tutte le orerespiri inerte

    la tua solitudine.

    Un ticchettio maledettocontinua senza sosta

    i minuti diventanoun nodoche stringe fortementeil tuo stanco cuore.

    Ormai roccia erosa la tua vitaconsumata lentamente dagli annida un mare silenziosoe dall'andirivieni di ondesospinte dal ventonella riva dell'indifferenza.

    Ormai

    roccia erosache si sgretola pian pianosenza una mano amicasenza sostegno.

    Stancoappoggi il tuo capoaspetti.

    Forse un raggio di soleti accarezzer domaniforseasciugherla tua fragile animaabbracciandolacon un caldo e dolce sorrisoperch tu possa non sentirti pi

    un uomo solo.

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    diLia Lo Bue

    Resti di donna

    Calmata infine laltruiprofonda arsura

    sei rimasta sola e abbandonatada chi in un passato non tanto remotoaveva con te le sue voglie placato.Involucro dorato

    di una mezza vita,fantasma di piacerisu un legno relitto,sei sopravvissuta

    alla tempesta della violenzaper dissolverti,morendo subito dopo,nella quietedel nulla.

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    diDaniele Locchi

    Il futuro e' s/Fiorito

    un lacrimogeno quelloche ti fa fumo ai piedi

    un messaggio di un dio"non toccare il Paradisolasciami lavorarepreparo il posto tuo all'inferno".

    un manganello quelloche ti massacra la facciaun consiglio a non scenderedal marciapiede

    mentre le auto passeggianosopra cadaveri e sogni.Sono i miei occhi che piangononon per il fumo ma per quello che vedoin trasparenzavorrei rompere questa finestracorrere in stradae strapparti al deserto.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diRosario Lubrano

    Hamid gioca a pallone

    Hamid, gioca a pallonecorre e lo rincorre.

    Corre incontro alla vita,rincorre sogni.Ha forza e grinta,ha lentusiasmo che solo un bambino pu avere.

    Il vento alle spalle e il sorriso sul viso,guarda il cielo, che non ha confini,ha i piedi per terra,quella terra stretta in una striscia inventata da altri,

    ma la sua mente va oltre lorizzonte.Hamid, gioca a pallone perch i bambini devono giocare.Poi, la vita si volta e comincia a inseguirlo.Lui corre,scarta una mina,evita il filo spinato,inciampa,cade e si rialza,ha la polvere tra i capelli e in bocca,sapore metallico,

    come il piombo che sibila a un respiro dal suo orecchio.E cadono come moscerini gli altri come lui,i loro sogni strappati come ali di farfalla, non voleranno pi,la vita dura, crudele.E il sorriso si fa ghigno,squarci di dolore si aprono nellanimacome i tagli sulla tela del pittore folle.Il mondo candido di una volta,

    si tinge di rosso,ma la vita un gioco e lui deve giocare.Hamid rincorre il pallone,ma il suo passo, si fa lento,porta con s il carico di dolore.Poi, una palla piomba dal cielo.E un attimo,non la sente arrivare,non sente il calore che lavvolge,non sente dolore.Una lacrima, evapora dai suoi occhi.Rotola lontano il pallone.Hamid, ha smesso di giocare.

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    diDaniela Lupi

    Donne abusate

    Mi stavi raccontando la storiaLa solitudine era diventata quasi palpabile:

    Mi avete lasciata da sola, mi stavi dicendola paura mi avvelenava la vita.Non ho avuto scelta,

    lorco mi seguiva dappertutto,si comportava come un signoredavanti agli altriMi chiamava Amore!

    Ogni volta che diceva questa parolasentivo il suo pugno nello stomaco,gli schiaffi e gli insultiVieni amore mio, mi dicevied io morivo ogni volta!

    Sto pensando perche si chiama lamore-Amore?Non che hanno sbagliato?Non che si chiama morendo?

    A-morendo lo chiamo io!

    E sei andata via.

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    diLeonora Lusin

    Aleppo

    Tempesta, sciame di bianche farfallee rondini stremate senza approdo

    termometri rotti galleggianoequinozi e solstizi alla deriva.

    Petali di rose negli abissi

    datteri di mare sui palmizitorner la pace ad Aleppo?

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diManuela Magi

    Quello che vorrei sentirmi dire(per tutte le donne uccise da un amore malato)

    Ti guardo sfogliare le oredonna mia.Mentre osservo le tue mani nell'ariache accarezzano i giorni,ecco immenso il calore che invadee ti sento nel petto,dove giace l'amore che tocco.

    Sei l'aurora che colora il crinalequando poso su di te il mio risveglio,

    se l'azzurro del mare sa di salee la salsedine copre lo scoglio.

    T'accarezzo sul collo e la nucamentre intreccio capelli - alle dita -i miei sensi s'involano lesti,come aironi sulla spuma di un'onda.

    Io vorrei non finisse la notteche separa il respiro e le labbrama restasse di tenero buio,

    dove possa io vedere il profilodel tuo corpoe del viso il sorriso.

    Ti somiglia il tramontoe come raggio che scalda la schienala tua luce mi scivola addosso,mentre sento che mi abiti dentro.

    Sei rugiada su foglia d'aurora,

    madreperla di conchiglia smarritae marea che ricopre la rivaquando soffia il grecale, tu sei mia.

    La tua pelle sa di zagara anticadi limone e di un'isola veradell'estate che tinge la sabbiadi silenzio al rumor di risacca.

    Io ti amo sul respiro del ventoche di musica arpeggia il meriggio

    e se le palpebre smarriscono il sognosar io ad asciugare il tuo pianto.

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    diClaudia Magnasco

    Sarcasmo e utopia

    Quando ascolto le lezioni dialta morale, rivolte ai

    politici in generale, daparte di chi forse neanchesi rende conto di ordir, nelsuo piccolo, lo stesso

    tornaconto.

    Quando una donna viene abusatada immondo soggetto, fuori da

    un locale alla moda, oppure inun ghetto.

    E quando sento mormorar che infondo lei se l cercata,perch era davvero troppotruccata!

    Quando son distesa in spiaggiaa goder del solleone, intenta a

    leggere gli aforismi di Platonee mi appare un ragazzino cheinfila sotto la sabbia, laplastica che avvolgeva il suogustoso panino.

    Quando un padre di famiglia, checon sudore e onest, ha sempre

    lavorato sin dalla pi giovine et epoi una sera si suicidato, perchle troppe tasse la dignitgli han strappato.

    E quando qualcuno dice, senzaalcun tatto, che forse nons ammazzato perch eratroppo disperato, ma per viadel suo cervello che gi datempo era tanto malandato.

    Quando dallalto dei cielisento predicar sincerit,

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    amore e tenerezza e invecequel che noto quaggi, spesso un defil di rapportivestiti dipocrisia

    e amarezza.

    Quando vado in ospedale, doveogni cosa sa di morteanticipata, anche se io son l,solo per una mano slogata.

    E quando chi soffre aspetta inbarella, tra le lacrime di suasorella, un dottore che abbia

    tempo per visitarlo e magari,se ne avanza, anche per provarea curarlo.

    A causa di questi e vari altrifatti, a volte mi par dannegarein un mare di matti.

    Un mare di occhi cuciti diindifferenza, stupidit e

    pregiudizio volgare.

    Ma se vero che al peggio nonc mai fine, anche il megliopu aver grandi orizzonti, acosto di dover scalare millemonti.

    Ed a questa utopia che vogliorestare ancorata, per non farmirisucchiare da questa realtcos disgraziata.

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    diEmanuela Mancini

    Discarica implosarifiuti delimitati

    da una bolla d'ordinechi fuori

    ha paurachi dentro logorato dal dubbio.Amiamo gli scarti

    che ci soffocanooabbiamo metabolizzatoi detriti

    come una parte di noi?Non ci rimane cheesorcizzare l'orrorecon la scusadell'abitudine.

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    diNicola Manicone

    Disoccupato

    Stong senza f nientpenz 'a c'aggia penz

    stanco d'oziostanco 'e f nientestanco pure 'e sper.Pe mm

    n Dummeneche 'e riposon Lunner 'e fatica!C'aggia f?

    Disoccupato

    Sto senza far niente

    penso a cosa pensare

    stanco di ozio

    stanco di far niente

    stanco anche di pensare.

    Per men domeniche di riposo

    n luned di lavoro!

    Che posso fare?

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    diMaria Manna

    Una tempesta di pioggia

    Le sue sordide manisegnarono il suo corpo.

    Lodore acre e ripugnantele subiss lanima.Un gemitoe lesplosione di un pianto

    la loro colonna sonora.Il suo sudore,una tempesta di pioggiache incroci i suoi occhi violati.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diSalvatore Marinelli

    A tua madre..(una storia di Alzheimer)

    Seduta su una sedia

    c una donna bambinaIn una casa svuotata della memoriaNon ricorda pi cosa... aspetta.

    Il ticchettio dell'ora dei pasti scandisce il suo tempotutt' intorno avvolto da un'attesa lattiginosa.I pensieri zoppicano ed un sorriso s'affaccia.

    Gli occhi fissi e distanti di un azzurro ancora fresco.I gesti lenti di grazia e di eleganza non ancora smarrita.Ella aspetta austera e impaziente.Intanto mi arriva la voce: ti faccio un caff? (l'ennesimo).

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    diDuilio Martino

    Fuori dalla corsa (Esodati)

    Disconnessi, trendy dirli esodati,

    espulsi dal circuito... fuori garacatorci d'epoca coi cerchi sgangherati; cos che appaionoin andatura lenta un po' sbilenchi

    - due fari opalescenti gli occhi consumati.

    Ho speso poco tempoper ammazzare ed interrare il mio vecchio

    adesso firmerei assegno in biancoper riabbracciarlo disperato.

    E poi le autovetture da rottamarequelle incidentatemanco tenute in conto per la corsaprudente- mente gi scartate.

    Di cosa diavolo si va a blaterare?Ma poi Signor Ministro

    son pendolaree per s-campare al sinistrodalla periferia vado in treno a lavorare.

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    diDaniela Massa

    La vita in una donna

    Il potere della vita racchiuso nel seme di una donna.

    La donna che patisce con coraggio le sofferenze del parto fa di lei una creatura divina.

    Un uomo che violenta una donna, violenta il seme da dov' nato.

    Un uomo che violenta una donna, ripudia se stesso.

    Un uomo che violenta una donna, violenta l'innocenza della vita.

    Un uomo che violenta una donna, violenta la vita che la madre stessa gli ha donato.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diSalvatore Massari

    La crisi

    CarissimoMio amato amico

    Dove il tuo sguardoDove i tuoiocchi guardano

    Eviti il mioE ti nascondi

    Da mesi non sei

    Dove seistato per ventanniLiquidato per necessitSpenta la speranzaFaticail tuo sorrisoA ritrovarsiTi vedo allontanartiMestamente

    Mi manchi

    Mi mancanoI tuoi discorsiIl tuo bonario modoLa confidenzaLe orepassate insieme

    discorrendo

    Non sei come primaUmiliatoDisperso

    Alla ricercaDi una dignitChe non trovi

    Al mattinoNon sai comeil giornoSi occuper di te.

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    diValentina Meloni

    La macchia nera sul cuore

    Nessuna lacrima lava questa macchiasono monco di una tessera:

    il puzzle incompiuto grida vendettae muore soffocato dal suo stesso urlo.Nera deforme si allarga sul cuorenessuna voce nessun colore.

    I sogni privati delle ali,dileguano nel precipiziocadaveri dimenticatiseminano la via del dolore,

    lentamente l'agonia del segretoserra il fiato.Il sangue ripugna:non puoi travasaredalle vene quell'orrore.La paura inchiodae sparge il suo velenocibo e acqua sanno di sporcoil pane di cartone.Nessun sogno ravviva la speranza.

    Smarrito il sonnoassieme alla ragione.Ricordi aguzzini mordono il corposopravvissuti alla vitain una bolla di sapone.

  • 7/23/2019 Goccia a goccia 2013

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    diAntonio Meola

    Svegliati

    Non guardare lontanochi ti far del male

    a volte lo saimolto vicino sta.Non guardarti le spallechi violenza ti fa

    tu, lo conosci gi .Quante volteper