La gestione della riproduzione nella specie caprina...15/01/2018 3 La stagionalità nella razze...

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15/01/2018 1 Guido Bruni Guido Bruni Coordinatore SATA Caprini Coordinatore SATA Caprini Specialista Riproduzione e Genetica Specialista Riproduzione e Genetica La gestione della riproduzione La gestione della riproduzione nella specie caprina nella specie caprina Master sulla riproduzione e sulla genetica caprina Master sulla riproduzione e sulla genetica caprina – Zanica Zanica (BG) (BG) – 11 Gennaio 2018 11 Gennaio 2018 La stagionalità riproduttiva una particolarità di molte specie di mammiferi La stagionalità riproduttiva una particolarità di molte specie di mammiferi domestici e selvatici domestici e selvatici (parti nella stagione di massime disponibilità alimentari per l’allattamento) (parti nella stagione di massime disponibilità alimentari per l’allattamento) Timing of the annual reproductive cycle of some seasonal species. Breeding period (grey box ) takes place at different season from spring to winter, according to the length of gestation (horse: 11 months, cattle: 9 months, goat and sheep: 5 months, wild pig: 4 months, mink: 40-74 days). For theses species, birth period (black box ) always take place during spring or at the end of the winter. (adapted from Ortavant et al. 1985) Visone Spring

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Guido BruniGuido Bruni

Coordinatore SATA CapriniCoordinatore SATA Caprini

Specialista Riproduzione e GeneticaSpecialista Riproduzione e Genetica

La gestione della riproduzione La gestione della riproduzione nella specie caprinanella specie caprina

Master sulla riproduzione e sulla genetica caprina Master sulla riproduzione e sulla genetica caprina –– ZanicaZanica (BG) (BG) –– 11 Gennaio 201811 Gennaio 2018

La stagionalità riproduttiva una particolarità di molte specie di mammiferi La stagionalità riproduttiva una particolarità di molte specie di mammiferi domestici e selvatici domestici e selvatici (parti nella stagione di massime disponibilità alimentari per l’allattamento)(parti nella stagione di massime disponibilità alimentari per l’allattamento)

Timing of the annual reproductive cycle of some seasonal species.Breeding period (grey box ) takes place at different season from spring to winter, according to the length of gestation (horse: 11 months, cattle: 9 months, goat and

sheep: 5 months, wild pig: 4 months, mink: 40-74 days). For theses species, birth period (black box ) always take place during spring or at the end of the winter.

(adapted from Ortavant et al. 1985)

Visone

Spring

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Latitudine e stagionalità riproduttiva dei piccoli ruminantiLatitudine e stagionalità riproduttiva dei piccoli ruminanti

Zona artica: latitudine > 60°

Zona temperata: latitudine 35 – 60°

Zona subtropicale: latitudine 25 - 35°

Zona tropicale : latitudine < 25°

(adaptet from Leboeuf et al. 2009)

45°

Fotoperiodo naturale:

45° L (nord Italia) = 16 ore luce e 8 ore

buio (solstizio d’estate); 8 ore luce e 16 ore

buio (solstizio d’inverno).

0° L (equatore) = 12 ore luce e 12 ore buio

(costante tutto l’anno).

Variazione stagionale del comportamento sessuale e delle ovulazioni nella capraVariazione stagionale del comportamento sessuale e delle ovulazioni nella capra

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O D F A J A O D F A J A O D F A

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% ovulations % oestrus

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J F M A M J J A S O N D J F M A M J J A S O N D

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oat

s

Months

Less oestrus

Alpine goats

in temperate latitude

(France 45° NL)

Creole goats

in tropical latitude

(Guadeloupe 15° NL)

(adaptet from Leboeuf et al. 2009)

More oestrus

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La stagionalità nella razze caprine del Sud EuropaLa stagionalità nella razze caprine del Sud Europa

Fonte: Guida Pratica “La riproduzione della capre in tutte le stagioni” – Progetto FLOCK-REPROD (EU FP7 2007-2013)

Richiami sulla stagionalità nella specie caprinaRichiami sulla stagionalità nella specie caprina

• Fotoperiodo

• Secrezione di melatonina

• Azione sulla riproduzione X

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Richiami sulla stagionalità nella specie caprinaRichiami sulla stagionalità nella specie caprina

• La stagionalità è dovuta alla variazione di fotoperiodo e

all’alternanza di giorni corti (GC) e giorni lunghi (GL).

• Il passato fotoperiodico condiziona la risposta degli animali

allo stimolo luminoso (es. protocollo luminoso: max 210 giorni

di GL e max 100 giorni di GC).

• Alpine e Saanen presentano un anaestro profondo quindi

sono fortemente influenzate dal fotoperiodo.

Richiami sulla stagionalità nelle razze Alpine e Richiami sulla stagionalità nelle razze Alpine e SaanenSaanen

• La stagionalità: % capre in estro e ovulazione(Fonte : stalla sperimentale di sole femmine Alpine INRA Bourges, 2009).

• A 45° di latitudine (Italia del Nord e Francia):� Stagione sessuale (estro) = da Novembre a Febbraio

� Contro stagione (anaestro) = da Maggio ad Agosto.

� Transizione (estro => anaestro) = Marzo-Aprile.

� Transizione (anaestro => estro) = Settembre-Ottobre.

• Negli anni si osserva un progressivo ritardo della stagione

riproduttiva (mutamenti e imprevedibilità climatica) !!!!

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Perché gestire la stagionalità riproduttiva ?Perché gestire la stagionalità riproduttiva ?

La gestione della stagionalità riproduttiva è strategica per:

• Scegliere il periodo dei parti e programmare la produzione di latte o di

formaggio in funzione delle richieste del mercato (industria,

consumatori) per massimizzare i ricavi.

• Raggruppare il periodo dei parti, semplificando la transizione

alimentare delle adulte e allevamento dei giovani da rimonta.

• Facilitare l’organizzazione del lavoro e ottimizzare l’utilizzo delle

strutture (sala mungitura e capretteria).

• Garantire il progresso genetico (associando i protocolli di gestione

della riproduzione all’IA).

Come gestire la stagionalità riproduttiva ?Come gestire la stagionalità riproduttiva ?

Principali metodi o protocolli per la gestione riproduttiva nei

piccoli ruminanti:

1. Il trattamento luminoso (indispensabile nelle razze marcatamente

stagionali).

2. Il trattamento ormonale (associabile all’IA per miglioramento

genetico).

3. L’effetto maschio (se ben gestito permette la destagionalizzazione

nelle razze meno stagionali).

4. Le lattazioni lunghe (pratica “non riproduttiva” ma “produttiva”,

realizzabile in razze caprine selezionate per la persistenza lattea).

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1. Il trattamento luminoso1. Il trattamento luminoso

Il trattamento luminoso

• I trattamenti luminosi :

• I trattamenti luminosi per :

• Imitare l’alternanza del fotoperiodo :

• Giorni lunghi � inibizione

• Giorni corti � attivazione

• Avere una riproduzione al di fuori della stagione sessuale naturale

• Creare una « mini stagione » sessuale

• Garantire i ritorni in calore dopo TO

• Rendere le femmine recettive all’effetto maschio

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Il trattamento luminoso

• Come realizzarli ?

• Alternanza di :• 90 Giorni Lunghi• 45 (per l’IA) - 60 Giorni Corti

• Durata del giorno e della notte :

Maschi e femmine (adulte e caprette) devono ricevere lo stesso trattamento

Durata del giorno Durata della notte

Giorni lunghi 16h 8h

Giorni corti 12h 12h- 4h

200 lux a livello degli occhi Notte « buia » !

Il trattamento luminoso

• Istallazione luminosa per i trattamenti luminosi:

• Almeno 200 lux a livello degli occhi degli animali in ogni punto della lettiera dove deve essere misurata l’intensità luminosa con luxmetro.

Fonte : Progetto Flock-Reprod©

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Il trattamento luminoso

• Simulare i giorni lunghi – 3 metodi :

• Illuminazione continua :

• Metodo dei flash luminosi :

• Utilizzo dei giorni lunghi naturali :

Il trattamento luminoso

• Simulare i giorni corti – due metodi :

• Inizio dei GC prima del 15 marzo : giorni naturali

• Inizio dei GC dopo il 15 marzo : impianti di melatonina :

• 1 impianto per le femmine

• 3 impianti per i maschi

Non oscurare la stalla !!!

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Il trattamento luminoso• Quando realizzarlo ?

Jan Fév Mars Avril Mai Juin Juillet Aout Sept Oct Nov Dec

Il trattamento luminoso

• Precauzioni da prendere :

• Durante i giorni corti :

• Attenzione alle luci parassite

• Attenzione agli orari di lavoro in stalla per rispettare le 12h di buio assoluto

• Dovendo gestire numerosi periodi di riproduzione :

• Attenzione ai parti durante i giorni corti (più ore di lavoro e luce in stalla)

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Il trattamento luminoso

VANTAGGI

☺ Permette di destagionalizzare : qualche ciclo

☺ Permette d’avere dei ritorni in contro stagione sessuale

☺ Permette di preparare le femmine all’effetto becco

INCONVENIENTI

� Necessita applicazione rigorosa

� Ormoni (Melatonina) indispensabile per maschi caprette e in certi periodi

� Non è un trattamento « mirato »: ha effetti su tutto il gregge (anche sul gruppo in stagione)

� Non permette di dimezzare il numero di becchi necessari (i becchi che uso in primavera NON li riutilizzo in autunno !)

2. Il trattamento ormonale classico2. Il trattamento ormonale classico

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Il trattamento ormonale classico

• Il trattamento di induzione e sincronizzazione degli estri:

• Obiettivi :

• Indurre un ciclo (calore + ovulazione)

• Sincronizzare i calori in qualche ora

• Può essere utilizzato sia per la monta naturale che per l’IA

• Applicare con rigore (giorni, orari, dosaggi, cronologia) il protocollo di trattamento ormonale

Inserimento delle

spugne

Iniezioni intramuscolari di PMSG e

Cloprostenolo

Estrazione delle

spugne

Rilevamento dei

caloriInseminazioni

G0 G9 G11 G12 G13

48 ± 1 ora 30 ore

43 ± 2 ore

Blocco delle

ovulazioni

Luteolisi

attivazione

crescita

follicolare

Rimozione del

retrocontrollo

negativo

Scarto dall’IA delle

capre che non hanno

risposto in tempo

Inseminazione ad un

momento

predeterminato

Il trattamento ormonale classico

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Il trattamento ormonale classico

• Quando realizzarlo?

• Da solo : nessun ritorno al di fuori della stagione sessuale

• In associazione al trattamento luminoso: permette i ritorni (2-3 massimo)

☺ ☺ � � � � � � � ☺ ☺ ☺

☺ ☺ ☺ ☺ ☺ ☺

Jan Fév Mars Avril Mai Juin Juillet Aout Sept Oct Nov Dec

Il trattamento ormonale classico

VANTAGGI

☺ Buona risposta tutto l’anno (95% delle capre)☺ Permette di destagionalizzare facilmente☺ Permette di sincronizzare gli animali in qualche ora permettendo 1 IA ad una data ed orario

stabilito☺ Trattamento mirato all’animale (no perturbazioni)☺ Consente una programmazione precisa della riproduzione

INCONVENIENTI

� Utilizzo di ormoni� Un solo ciclo indotto

� Risposta immunitaria dopo trattamenti ripetuti� Se utilizzato per monta naturale prevede l’uso di molti becchi (calori sincronizzati)� Numerosi passaggi e interventi per animale

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3. L’effetto maschio3. L’effetto maschio

L’effetto maschio

• 2 mesi di separazione totale dei becchi dalle capre:

→ stalle separate (min. 100 metri)

• Messa a contatto dei becchi con le capre:

→ Contatto totale (grembiuli) e permanente (fino all’IA)

→ Becchi sessualmente arrivi

→ Becchi in numero sufficiente (1 ♂ pour 10 ♀)

→ Becchi in rotazione e riposo (♂ in panchina)

Né vista Né odorato Né udito

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L’effetto maschio

• Svolgimento del protocollo

G0 da G5 a G9 da G6 a G10

Rilevamento dei

caloriIA o Monta Naturale

Introduzione dei

becchi

Becchi in contatto con le capre

Da 12 a 24 ore

Perché non inseminare nei primi 5 giorni ?

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jours après l'introduction des boucs

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jours après l'introduction des boucs

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jours après l'introduction des boucs

pro

gest

éro

ne

(ng/m

l)

CC-CN CN

R NR

78%

17%

3%

2%

Fonte : INRA Rouillé, 2009Note : CC = Ciclo Corto, CN = Ciclo Normale, R = Ciclo Ritardato, NR = Nessun Ciclo

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L’effetto maschio

• Quando realizzarlo ?

• Da solo : unicamente in anticipo di stagione (né troppo presto = anaestro, né troppo tardi = già cicliche)

• In associazione al trattamento luminoso: in contro stagione riproduttiva

� � � � � � � � ☺ ☺ � �

☺ ☺ ☺ ☺ ☺

Jan Fév Mars Avril Mai Juin Juillet Aout Sept Oct Nov Dec

L’effetto maschio

VANTAGGI☺ Limita l’utilizzo d’ormoni☺ Permette di destagionalizzare associato al trattamento luminoso☺ Permette di raggruppare i calori e di realizzare l’IA

INCONVENIENTI� Necessita rigore�Comporta la manipolazione dei becchi� Presuppone un parco becchi importante�Da solo : funziona solo in anticipo di stagione� Difficoltà a stabilire il « Giorno 0 » a causa delle imprevedibilità climatiche� Risposta più eterogenea e sincronizzazione dei calori su più giorni rispetto al

trattamento ormonale� Trattamento non mirato all’animale

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4. Le lattazioni lunghe4. Le lattazioni lunghe

• Una pratica alternativa per avere il latte tutto l’anno

• Considerazioni genarali

→ Il livello genetico attuale delle razze Alpine e Saanen associato ad una corretta gestione

dell’ambiente (sanità e alimentazione) consente una persistenza della lattazione su 2 o più anni

(fino ad anche 4-5 anni continuati !).

→ Pratica sempre più diffusa in realtà zootecniche caprine intensive (Ovest della Francia e Europa

del Nord).

→ Tanto più interessante quanto maggiore è la valorizzazione economica del latte invernale e

minore è la redditività dei prodotti del parto (capretti da macello e caprette da riproduzione)

Le lattazioni lunghe• Qualche dato produttivo da uno studio condotto in Francia:

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Le lattazioni lunghe

VANTAGGI☺ Meno lavoro alla riproduzione, ai parti e per l’allevamento dei giovani☺Migliore utilizzo della sala mungitura e della relativa mano d’opera (latte tutto l’anno)

☺ Latte « invernale » ottenuto in modo semplice edc economico

☺Miglioramento dei titoli qualitativi del latte

☺Meno rischi di perdite (mortalità) delle capre in transizione e ai parti

☺ Permette di semplificare la gestione riproduttiva (eliminazione di 1 dei 2 gruppi di parto: IN STAGIONE + LL OFUORI STAGIONE + LL)

INCONVENIENTI� Mungitura tutto l’anno�Gestione alimentare più complessa (2 gruppi : Ascutte + LL)� Minore produzione di latte invernale rispetto un gruppo di parti destagionalizzati�Rischio di aumento del costo alimentare per minore produzione di latte�Rischio di innalzamento delle Cellule Somatiche del latte (no asciutta)� Minore numero dei parti e dei relativi prodotti (capretti da macello e caprette da riproduzione)

Grazie per

l’attenzione

Foto Capgènes

Guido Bruni - Tel +39 339 7801527 - Mail [email protected]