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La gestione del rischio da materiali con amianto presenti negli edifici Incontro rivolto agli Amministratori di condominio Piacenza, 30 ottobre 2014 A cura di Anna Bosi Referente per Rischio da Amianto negli Ambienti di Vita e di Lavoro Dipartimento Sanità Pubblica AUSL di Piacenza

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La gestione del rischio da materiali con amianto presenti negli edifici

Incontro rivolto agli Amministratori di condominio

Piacenza, 30 ottobre 2014

A cura di Anna BosiReferente per Rischio da Amianto negli Ambienti di Vita e di Lavoro

Dipartimento Sanità PubblicaAUSL di Piacenza

All’organizzazione degli incontri hanno partecipato anche

Per AUSL:

• Marco De Marzo

• Alessandra Pompini

• Silvia Barbieri Comunicazione e Marketing

Per Comune:

• Gaetano Fedele

• Daniela Rossi

• Francesco Zoncati

• Sara Pellizzari CEAS Infoambiente

Per ARPA RER:• Orietta Sala ARPA Sezione di Reggio Emilia

Dipartimento Sanità Pubblica

Servizio Ambiente

Obiettivi dell’iniziativa• Fornire informazioni utili per riconoscere i

materiali • Sensibilizzare i proprietari di edifici per la

corretta gestione dei materiali con amianto

• Contribuire all’adeguata percezione del rischio• Illustrare gli elementi tecnici e normativi per

attuare la valutazione del rischio e la gestione dei materiali presenti negli edifici

Per la progressiva dismissione dell’amianto

Ignifugo e resistente al calore Fonoassorbente

Resistente alle aggressioni chimiche e fisicheFacilmente filabile

Per coibentare edifici, industriali e civili, in particolare per quelli ad uso pubblico

Manufatti di forme varie in funzione dell’utilizzo, filati e tessuti

Come isolante termico nei cicli industriali con alte o con basse temperature

Nei mezzi di trasporto (freni, frizioni, guarnizioni, coibentazione di treni, navi e autobus)

AMIANTO

Effetti dell’amianto sulla salute (Come lavorare protetti dal rischio amianto; Manuale di prevenzione per addetti ad amianto Reg. Emilia-Romagna, Sett. 2005)

A. Romanelli ~ Corso amianto RE-R: Modulo generale, Bologna 25 marzo 2014

1990

1985

1980

1975

1970

1965

1960

1955

1950

1945

Anno

150.000

100.000

50.000

0

Tonn

ellat

e

Italia

Stati Uniti

Fonte: II Rapporto ReNaM

Ed. ISPESL Roma Ottobre 2006

1976: 164.788 tonn.

Produzione Nazionale AMIANTO GREZZO 1945-1992

A. Romanelli ~ Corso amianto RE-R: Modulo generale, Bologna 25 marzo 2014

Italia

Stati Uniti

199019851980

19751945

“Stime più pessimistiche indicano :

500 kg per italiano di materiali contenenti amianto nel 1992”Fonte: B Terracini, III Rapp. ReNaM

2010

«L’amianto nel mondo in cifre (tonn)» (www.inrs.fr)

CINA

CANADA

CANADA

RUSSIA

RUSSIA

RUSSIA

CINA

In Italia dall’aprile 1994

la Legge 257/1992

Ha vietatola produzione, la commercializzazione,

l’importazione e l’uso di amianto o di prodotti contenenti amianto

Nell’Unione Europeal’uso dell’amianto è stato vietato

dopo 12 anni (nel 2006)

A tutela della salute e sicurezza dei lavoratori si applica

il D.Lgs. 81/08

Per le seguenti attività lavorative che possono ancora comportare esposizione ad amianto:

• MANUTENZIONE• RIMOZIONE• SMALTIMENTO E TRATTAMENTO

RIFIUTI • BONIFICA AREE

Il DM 6/9/1994 contiene le normative e le metodologie

tecniche per:

Identificare i materiali con amianto

Valutare il rischio

Tenere il rischio sotto controllo

Scegliere i provvedimenti idoneiper la bonifica

Il DM 6/9/1994 contiene anche le indicazioni tecniche per:

Realizzare correttamente le operazioni di manutenzione

Effettuare in sicurezzagli interventi di bonifica

Eseguire il campionamentodei materiali e le analisi di laboratorio delle fibre

I materiali con fibre di amianto sono così definiti nel DM 6/9/1994:

• COMPATTI: duri , che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere solo con l’impiego di mezzi meccanici (per esempio il cemento-amianto).

Possono rilasciare fibre in aria solo se vengono

abrasi, segati, perforati, spazzolati oppure se

deteriorati.

• FRIABILI: che possono essere facilmente sbriciolati o ridotti in polvere con la semplice pressione manuale, possono liberare fibre spontaneamente per la scarsa coesione interna.

Il materiale con Amianto Non comporta un Rischio per la salute se:

• In Buone condizioni• Non viene manomesso• Non vienedanneggiato

Il rischio è correlatoalla possibilità di rilascio

di fibre in aria che possono essere inalate

Le fibre vengono trasportate in aria dal vento in funzione di molti fattori che sono scientificamente

imprevedibili.

Anche l’acqua piovana è in grado di trasportare le fibre.

Le fibre diventano Pericolose se Respirabili:

• Lunghezza maggiore di 5 µµµµm• Diametro minore di 3 µµµµm• Lunghezza/Diametro maggiore di 3

Dipartimento di Sanità Pubblica

AMIANTO:

stessa LUNGHEZZA, Diametro sempre più piccolo

L = = =D <<<

LANE MINERALI:

stesso DIAMETRO,

Lunghezze sempre più corte

L <<<D = = =

Diapositiva a cura di

Orietta Sala –ARPA

Reggio Emilia

Immagini di una fabbrica di manufatti in cemento-amianto

Lastre di Coperture in cemento-amianto

Manufatti vari (con 10-15% di amianto)

Fioriere

Serbatoi per acqua

“Canne ad intercapedine per scarico fumi

ventilazione ed esalazione”

Pavimenti conmattonelle in

“vinil-amianto”

Polimero con 10-25% di amianto

Guarnizioni

Ferodo

Ganasce freni

Materiali con contenuto di amianto variabile

Materiali Friabili

Tubazione rivestita di cordone con amianto

Anche fino al 100% di amianto

Particolare di tubazione rivestita con malta contenente amianto

Malta con 6-10% di amianto

Cosa è rimasto della “Coibentazione” di tubazioni

Il risultato di urti con materiali

stoccati

Nel locale caldaia

Intonaco spruzzato

Anche fino al 85% di amianto

Cartoni isolanti

Contenuto di amianto variabile anche fino al 100%

Frammenti di controsoffitto

Frammenti di intonaco

Contenuto di amianto Variabile

Cartone sotto mensola in legno sopra ad un termosifone in una casa

Contenuto di amianto variabile anche fino al 100%

Dipartimento di Sanità Pubblica

Fotografie di Orietta Sala

ARPA Reggio Emilia

Pannelli/cartoni isolanti

Filati e indumenti vari

FIBRE ARTIFICIALI VETROSE:

VETRO, ROCCIA, CERAMICHE

Differenti dall’amianto per : colore,

consistenza, ……hanno sostituito l’amianto

Dipartimento di Sanità Pubblica

Diapositiva a cura di Orietta Sala –

ARPA Reggio Emilia

Dopo aver individuato i materiali sospetti (DM 6/9/1994):

• Ricercare la documentazionesui materiali utilizzati

• Risalire alla data di costruzionedell’edificio o di produzione del manufatto (se prima del 1994)

• Effettuare ispezione e campionamento dei materiali sospetti

La certezza della presenza di amianto si ottiene solo dal risultato delle analisi di

laboratorio del campione

Per il campionamento…OCCORRE:

Guanti

Forbici

Maschera

Pinze o tenaglie

CAMPIONAMENTO M C A

Dipartimento di Sanità Pubblica

ACQUAprima del prelievo

Diapositiva a cura di

Orietta Sala –ARPA

Reggio Emilia

Zona prelievo:INCAPSULANTE

Provette/ contenitori

CAMPIONAMENTO M C A

Dipartimento di Sanità Pubblica

Per il campionamento…OCCORRE:

CONSEGNA AL LABORATORIO

Diapositiva a cura di

Orietta Sala –ARPA

Reggio Emilia

♦Prelevare i campioni nei punti già danneggiati e facilmente accessibili, eventualmente previa bagnatura con acqua

♦Evitare interventi distruttivi

♦Indossare sempre i DPI

♦Restaurare con l’incapsulante la zona di prelievo

♦Impiegare strumenti che limitino la dispersione di polveri e fibre

La quantità di MCA campionato dovrà essere

un’aliquota minima, rappresentativa e che non comporti grave danneggiamento del materiale in situ

CAMPIONAMENTO M C A

Dipartimento di Sanità Pubblica

RIEPILOGANDO:

Diapositiva a cura di

Orietta Sala –ARPA

Reggio Emilia

Dipartimento di Sanità Pubblica

LE ANALISI

Diapositiva a cura di

Orietta Sala –ARPA

Reggio Emilia

Rivolgersi ad AUSL per informazioni

Come riconoscere con certezza la presenza di amianto nei materiali

CAMPIONAMENTO e ANALISI di laboratorio I costi sono a carico del proprietario

Presenza / Assenza diAMIANTO

(la concentrazione % non è necessaria)

Analisi relativamente semplice e poco costosa: MO LP

Per determinare le fibre aerodisperse in ambiente confinato

Conteggio delle fibre

• Con tecnica MOCF(Microscopia Ottica a Contrasto di Fase)

• Con tecnica SEM(Microscopia Elettronica a Scansione)

che distingue l’amianto dalle altre fibre

Tecnica molto complessa e

costosa

Il DM 6 settembre 1994 (art.12 c.2 e art.6 c.3 Legge 257/92)

Contiene le Normative e le Metodologie tecnicheper:

• l’ identificazionedei materiali con amianto

• il processo diagnostico per la Valutazionedel Rischio e la scelta dei provvedimenti

• il controllo e le proceduredi custodia e manutenzione

• le misure di sicurezza per gli interventi di Bonifica• il campionamento e l'analisi delle fibre aerodisperse.

Legge 257/1992 art.12 c.3Qualora non si possa ricorrere a tecniche di

fissaggio esolo nei casi in cui i risultati del processo

diagnostico la rendano necessaria • le Regioni dispongono la rimozione dei

materiali contenenti amianto sia floccato che in matrice friabile.

• Il costo delle operazioni di rimozione è a carico dei proprietari degli immobili

Valutazione del rischio (DM 6/9/1994)Il pericolo per la salutelegato alla presenza di

materiali con amianto dipendedalla possibilità di rilascio di fibre che costituisce

un rischio potenzialea causa di:

• Danneggiamento • Cattive condizioni del materiale• Friabilità del materiale• Presenza di Vibrazioni• Movimenti di persone o macchine• Le correnti d’aria

Valutazione della potenziale esposizione a fibre:

• Esame delle condizioni al fine di stimare il pericolo di un rilascio di fibre dal materiale

• La misura della concentrazione di fibre aerodisperseall’interno dell’edificio

DM 6/9/1994

Non può rappresentare da solo un criterio adatto per valutare il rilascio

in quanto consente di misurare la concentrazione di fibre presente nell’aria

al momento del campionamento senza ottenere alcuna informazione sul pericolo che l’amianto possa deteriorarsi nel corso del

tempo

Il Monitoraggio delle fibre

DM 6/9/1994

Strumenti per Accertamento presenza e per valutazione di possibile

danneggiamento dei materiali con amianto (DM 6/9/1994)

• Scheda A: Dati edificio e Indicazioni sui materiali sospetti

• Scheda B: per materiali applicati a spruzzo• Scheda C: per rivestimenti isolanti di tubi e caldaie• Scheda D: per pannelli ed altri materiali

• Scheda E: per coperture in cemento amianto da cui sono state sviluppate le Linee Guida

Per stimare il rilascio di fibre in aria nel corso dell’ispezione visiva

occorre considerare:

• Il tipo di materiale

• Le condizioni di degrado del materiale

• La possibilità di futuri danneggiamenti • L’accessibilità del materiale

Elementi e parametri ai fini della stima delle condizioni del

materiale con amianto (MCA)

A cura di Giorgio PasseraDipartimento Sanità Pubblica

AUSL di Piacenza

Se in un edificio viene rilevata la presenza di materiali con amianto

E’ necessarioche il Proprietario dell’immobile e/o

il Responsabile dell’attivitàche vi si svolge

metta in atto un

Programma di Controllo eManutenzioneal fine di ridurre al minimo l’esposizione degli occupanti

Programma di Controllo e Manutenzione (DM 6/9/1994)

• Mantenere in buone condizionii materiali

• Prevenire il rilascio di fibre • Intervenire correttamente se si verifica

rilascio• Verificare periodicamente le condizioni

del materiali

Il Piano di Manutenzione e Controllo (DM 6/9/1994)

Il proprietario dell’immobile e/o responsabile dell’attività che vi si svolge dovrà:

• Designare figura responsabilecon compiti di controllo e coordinamento

• Tenere idonea documentazioneda cui risulti l’ubicazione dei materiali con amianto

• Garantire il rispetto di efficaci misure di sicurezzadurante gli interventi manutentivi, con specifica procedura di autorizzazione

• Fornire corretta informazione agli occupantidell’edificio

• In caso di friabili: far ispezionarel’edificio almeno 1 volta all’anno da personale competenteche redige rapporto corredato di fotografie da inviare all’AUSLche può prescrivere un monitoraggio ambientaleperiodico delle fibre aerodisperse all’internodell’edificio

Cosa NON deve fare il proprietario di una copertura con lastre in cemento/amianto:

• Camminare sulla copertura

• Pulire e/o spazzolare la copertura

• Effettuare la pulizia dei canali di gronda

• Tagliare, forare, smussare, rompereIn caso di necessità di manutenzioni:

Garantire il rispetto di efficaci misure di sicurezza durante gli interventi manutentivi, con specifica procedura

I materiali compatti (es. lastre in cemento-amianto)

• Con il passare del tempo• In presenza di fattori di degrado e/o di

danneggiamento

Perdono la consistenza iniziale e diventanopiù o meno friabili permettendo la dispersione delle

fibre di amianto in aria (trasportate da vento e acqua piovana)

Lastra «invecchiata» al microscopio

Lastra nuova al microscopio

Particolari di lastre in cemento-amianto installate da tanti anni

Lastre dopo un incendio

Copertura gravemente danneggiata

I principali parametri da valutare in una copertura in cemento-amianto:

• Compattezza del materiale

• Evidenza di affioramentodi fibre

• Presenza di Sfaldamenti, crepe, rotture• Presenza di materiale friabile o polverulento

in gronda• Presenza di materiale polverulentoconglobato

in piccole stalattiti in corrispondenza dei punti di gocciolamento

La Regione Emilia Romagna ha predisposto le

«Linee Guida per la valutazione dello stato di conservazione delle coperture in cemento-amianto e per la valutazione del rischio»

www.arpa.emr.it/.../amianto/...regionale/ Linee_Guida_

Azioni conseguenti al giudizio• Se Discreto(5-10): valutare lo stato della copertura

ogni 3 annied adottare una procedura operativa per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria

• Se Scadente(11-20) : prevedere un intervento di bonifica da effettuarsi entro 3 anni, in caso di contiguità del manufatto a luoghi con presenza di persone e/o in vicinanzadi scuole o luoghi di curail tempo si riduce ad 1 anno

• SePessimo (21-27): prevedere un intervento di bonifica entro 18 mesi, in caso di contiguità del manufatto a luoghi con presenza di persone e/o in vicinanzadi suole o luoghi di curail tempo si riduce a 6 mesi

Presenza di rotture e crepe

Fibre affioranti ben visibili

Per tutte le lastre in cemento/amianto a copertura degli edifici

Le fibre di amianto (10-15% )

si liberano in aria a causa:

•Degli agenti atmosferici (pioggia, vento, grandine, sole)

•Di muschi e licheni

Si tratta di un processo che nella normalità non genera situazioni di emergenza per la salute

pubblica tali da richiedere l’emissione di provvedimenti «contingibili ed urgenti»

BONIFICA

Danneggiamenti lastre a causa di eventi eccezionali:

• Rotture di porzioni importanti evidenti (es. a causa di grandine, sollecitazioni meccaniche,..)

• Dispersione di porzioni di lastre rotte a causa di eventi atmosferici eccezionali (es:Trombe d’aria)

• Frantumazione del materiale a seguito di Incendio/Terremoti/Crolli

Sono situazioni che, dopo valutazione specifica, potrebbero richiedere un provvedimento

«contingibile ed urgente» in quanto fonte di pericolo immediato per la salute pubblica

BONIFICA

Metodologie di Bonifica(DM 06/09/1994)

Con la tecnica di:• Rimozione: soluzione definitivacomporta la

consegnaalla discarica autorizzata

• Confinamento: soluzione temporaneacomporta la Segregazione con barriera fisica e la verifica periodica

• Incapsulamento: soluzione temporaneacon “prodotto incapsulante” idoneo e la verifica periodica

Le imprese che possono effettuare la bonifica da amianto

devono essere iscritteAll’A lbo Nazionale specifico della Camera di Commercio:

• Categoria 10 A: per bonifica di materiali Compatti

• Categoria 10 B: per bonifica di materiali Friabili

www.albonazionalegestoriambientali.it/

Applicazione incapsulante

Rimozione dei fissaggi con utensile

Rimozione di lastre in cemento-amianto: le operazioni fondamentali per ridurre al

minimo la dispersione di fibre in aria

Rimozione lastre con piattaforma

mobile

Trasporto di lastre in quota

Utilizzo di aspiratore per la

pulizia finale

Raccolta manuale del

materiale dalle gronde

Evitare scope o spazzole

Piano di lavoro per bonifica effettuata in proprio da privato cittadino

• L’intervento deve essere fattibile in relazione a quantità, tipo, condizioni del materiale e altezza da terra

• Effettuato dal proprietario dell’edificio da solo senza l’aiuto di nessuno

• La protezione personale(maschera idonea, guanti, tuta) è fortemente consigliatanell’interesse della salute di chi sta rimuovendo il materiale

• I comportamenti corretti da seguiredurante la bonifica rappresentano obblighipertutelare la salutedi tutti e non arrecare danni all’ambiente.

Prodotto pellicolante di tipo D

FFP3

Per rimuovere in proprio:

Fotografie tratte da:

Cosa NON fare in fase di bonifica:

• NON camminare sulle lastre perché non sono portanti

• NON effettuare la pulizia preventivadelle lastre• NON utilizzare scope o idropulitriceo altre

attrezzatura ad alta pressioneper distribuire il pellicolante

• NON applicare il pellicolantesu coperture ghiacciate o troppo calde

• NON irrorare troppo le lastre• NON usare attrezzi ad alta velocità: flessibile, trapani,

seghetti, mole abrasive• NON rompere le lastre

Dove trovare le informazioni

Le diapositive degli incontri e materiale informativo verranno inseriti sul sito

AUSL di Piacenza-Dipartimento Sanità Pubblica Siti utili su web:• ARPA e AUSL di varie Regioni

(tra cui Emilia Romagna)• INAIL• SUVA (Svizzera)• INRS (in francese)

Il Dipartimento di Sanità Pubblica–AUSL di PC

Per gestire il rischio da amianto negli Ambienti di Vita e di Lavoro

in maniera omogenea in tutta la Provincia

Si è organizzato con un Referente unico e un gruppo di tecnici

che per la tuteladella Salute Pubblica e dei Lavoratori

effettuano attività:• di Supporto tecnico, di Informazione e Assistenza• di Vigilanza e Controllo delle imprese durante le

attività di Bonifica

AUSL di PiacenzaDipartimento Sanità Pubblica

Per informazioni Tecniche e Normative: • Piazzale Milano, 2 a Piacenza

• Via San Rocco, 39 a Fiorenzuola

Riferimenti telefonici ed e-mail:0523/317806/08/09 a Piacenza

0523/989803/08/06 a Fiorenzuola

[email protected]

[email protected]