La Gazzetta di Statuario Capannelle

8
Pag. 8 - Amici di Statuario con Peppe Tonsini Pag. 2 - S. Barbara e Don Paolo Cari lettori, care lettrici Grazie per l’entusiasmo e la partecipazione con cui avete accolto la nascita della Gazzetta e del portale dei nostri quartieri. Abbiamo ricevuto mail, messaggi e telefonate di complimenti e attestati di stima, ma anche richieste di tanti cittadini che vogliono collaborare con noi scrivendo per il giornale e proponendo iniziative. Da questo numero appaiono anche due pagine dedicate al quartiere Quarto Miglio Appia Pignatelli. L’obiettivo della Gazzetta e del portale era proprio quello di creare aggregazione e partecipazione per il bene comune e la risposta è stata migliore di qualsiasi prospettiva. Grazie al contributo dei commercianti che ci permettono di portare avanti i nostri progetti malgrado la crisi drammatica che il paese sta vivendo. In questo numero vi aggiorniamo sulla gravosa situazione del collaudo di via Polia, vi facciamo conoscere meglio Don Paolo, il Parroco di Santa Barbara, e ricordiamo Don Marco. E poi ancora vi parliamo del problema dell’acqua nel quartiere, la biblioteca , un confronto architettonico tra lo Statuario di ieri e quello di oggi, le cellule staminali, lo sport raccontato da un genitore e direttore sportivo, la politica, i ricordi di Tonsini. Segue a pagina 4 L’editoriale di M. Rella Mi sono molto spesso domandato se questo Quartiere abbia il diritto di meritare onestà e qualità intellettuale nella risoluzione dei suoi problemi o debba continuare nella rassegnata visione della mediocrità e superficialità di certi personaggi. Eh si, cari abitanti e concittadini, siamo al bivio , urge una scelta, non navigare nel mare delle puerili giustificazioni di Associazioni (la struttura sta cadendo “a pezzi dobbiamo salvarla” oppure ”occupiamo lo spazio per non lasciar morire l’unico aggregato sociale a Statuario). Ed il COLLAUDO della struttura che attende da ormai 12 anni? E gli altri spazi delle precedenti CONVENZIONI? E gli altri COLLAUDI? E le proteste ufficiali, di comune accordo per la RES PUBLICA ? Ma adesso siamo all’arrivo, presto avrò l’incontro ultimo con l’Assessore all’Urbanistica CORSINI e l’Ing. DE MARCHIS per chiudere il definitivo Atto Ufficiale : il COLLAUDO tecnico amministrativo. E deve essere eseguito con VOI o senza di VOI. Ma Voi siete dentro e questo COLLAUDO NON si può effettuare. Forse allora VOI non siete con NOI, forse non siete mai stati con NOI, non siete mai stati con i cittadini, non siete con NESSUNO tranne che con VOI e le Vostre Associazioni ad hoc. Per questo non siete credibili. Noi abbiamo idee diverse sull’ETICA, sulla MORALE e sull’ONESTAintellettuale. Questo COLLAUDO (ve lo assicuro) si farà, malgrado voi e le vostre pseudo rivendicazioni istituzionali. Pseudo revanscismi sociali. Pseudo, pseudo, pseudo... e poi il nulla! G. Latini di Manuela Rella di Michele Pizzuti Pubblicazione mensile indipendente. A cura del Comitato di Quartiere Statuario-Capannelle - Distribuzione gratuita. Anno 1 Febbraio 2013 La Ga zz etta Alle pagine 6 e 7 L a G a z z e t t a di Quarto Miglio Appia Pignatelli di Statuario-Capannelle Accade spesso che quando un ragazzino inizia una attività sportiva a livello agonistico, tutti i propositi iniziali fatti dai genitori (ovvero la classica frase: "L'importante è che si diverta...“) decada velocemente lasciando spazio alle frustrazioni e alle aspettative di tipo sportivo del genitore. Quello è il momento in cui lo sport per il giovane atleta non è più un divertimento e nella maggior parte dei casi la carriera sportiva del ragazzo termina con largo anticipo. Segue a pag. 3 Sponsor maxi Se non se ne vanno da lì, niente collaudo Il Quartiere STATUARIO è davvero l’urbanistica teorica, metafisica ed applicata, irripetibile ed inarrivabile. Un Piano Esecutivo particolareggiato che fonda la sua tesi su un tracciato composto da un decumanus e vari cardi tra i quali si enucleano quegli edifici residenziali (un tempo definiti rurali) chiamati LOTTI CARONI. Si, cari cittadini statuariesi, stiamo parlando del primo esempio di città giardino rurale a due livelli con copertura a falde inclinate, inserita tra un nugolo di pinus pinea e pinaster che sono il proscenio a due viste mozzafiato: la Villa dei Quintili e l’Acquedotto Claudio. ABBIGLIAMENTO MERCERIA CARBUTTI COSIMA Via Squillace 31-35 T. 06-718 41 96 LO SCANDALO DI VIA POLIA I “LOTTI” DI STATUARIO LA CONVENZIONE CARONI di Guerriero Latini, architetto Direttore responsabile: MANUELA RELLA. Direzione editoriale: GUERRIERO LATINI. Redazione-impaginazione: MICHELE PIZZUTI. Quarto Miglio: SILVIA FRACASSI Stampa 1.000 copie dalla tipografia 3effe Arti Grafiche Il silenzio del curatore fallimentare, l’occupazione abusiva del Centro, pochi documenti: ecco come si impedisce l’acquisizione al Comune Sport GIOVANI ATLETI E GENITORI di Davide Iacomini I nefasti effetti dell’ordinanza Medici, la latitanza della proprietà del sito, le pastoie burocratiche ostacolano il passaggio del complesso ai cittadini di Statuario Esempio urbanistico che ha pilastri di primogenitura nelle due Convenzioni CARONI (anni 1942 e 1952). Eh si, in tempi nei quali non si riesce ad acclarare un collaudo tecnico e amministrativo da ben 12 anni e nella oramai triste e famosa Convenzione avente la costruzione di un opera privata (Albergo collaudato ed aperto) e l’acquisizione di opere a scomputo (centro sportivo,centro civico, parco con verde attrezzato, restyling di V. Polia e strada di collegamento tra V. Siderno e V. Taurianova non collaudati), risulta complicato affermare che la BUONA URBANISTICA NON ha più avuto applicazione nel nostro quartiere dagli Anni 30 e 40 segue a pag. 5 Lettera aperta a tutti i cittadini di Statuario e Capannelle E. Battaglia R. Stelitano F. Giuliano a Pagina 4 Domande e risposte ai consiglieri [email protected] Tel. 347-84 93 700 / 392-77 84 533 di STATUARIO-CAPANNELLE

description

La Gazzetta di Statuario - Capannelle N.° 1 - Febbraio 2013

Transcript of La Gazzetta di Statuario Capannelle

Page 1: La Gazzetta di Statuario Capannelle

Pag. 8 - Amici di Statuariocon Peppe Tonsini

Pag. 2 - S. Barbara e Don Paolo

Cari lettori, care lettriciGrazie per l’entusiasmo e lapartecipazione con cui avete accolto lanascita della Gazzetta e del portale deinostri quartieri. Abbiamo ricevuto mail,messaggi e telefonate di complimentie attestati di stima, ma anche richiestedi tanti cittadini che voglionocollaborare con noi scrivendo per ilgiornale e proponendo iniziative. Daquesto numero appaiono anche duepagine dedicate al quartiere QuartoMiglioAppia Pignatelli. L’obiettivo dellaGazzetta e del portale era proprioquello di creare aggregazione epartecipazione per il bene comune e larisposta è stata migliore di qualsiasiprospettiva. Grazie al contributo deicommercianti che ci permettono diportare avanti i nostri progettimalgrado la crisi drammatica che ilpaese sta vivendo. In questo numero viaggiorniamo sulla gravosa situazionedel collaudo di via Polia, vi facciamoconoscere meglio Don Paolo, il Parrocodi Santa Barbara, e ricordiamo DonMarco. E poi ancora vi parliamo delproblema dell’acqua nel quartiere, labiblioteca , un confronto architettonicotra lo Statuario di ieri e quello di oggi,le cellule staminali, lo sport raccontatoda un genitore e direttore sportivo, lapolitica, i ricordi di Tonsini.Segue a pagina 4

L’editoriale di M. Rella

Mi sono molto spesso domandato se questo Quartiere abbia il diritto di meritare onestà e qualità intellettuale nella risoluzione dei suoi problemio debba continuare nella rassegnata visione della mediocrità e superficialità di certi personaggi. Eh si, cari abitanti e concittadini, siamo al bivio, urgeuna scelta, non navigare nel mare delle puerili giustificazioni di Associazioni (la struttura sta cadendo “a pezzi dobbiamo salvarla” oppure ”occupiamo lo spazio per non lasciar morire l’unico aggregato sociale a Statuario”). Ed il COLLAUDOdella struttura che attende da ormai 12 anni? E gli altri spazi delle precedenti CONVENZIONI? E gli altri COLLAUDI? E le proteste ufficiali, di comune accordo per la RES PUBLICA ? Ma adesso siamo all’arrivo, presto avrò l’incontro ultimo con l’Assessore all’Urbanistica CORSINI e l’Ing. DE MARCHIS per chiudere il definitivo Atto Ufficiale : il COLLAUDO tecnico amministrativo. E deve essere eseguito con VOI o senza di VOI. Ma Voi siete dentro e questo COLLAUDO NON si può effettuare. Forse allora VOI non siete con NOI, forse non siete mai stati con NOI, non siete mai stati con i cittadini, non siete con NESSUNO tranne che con VOI e le Vostre Associazioni ad hoc. Per questo non siete credibili. Noi abbiamo idee diverse sull’ETICA, sulla MORALE e sull’ONESTA’ intellettuale. Questo COLLAUDO (ve lo assicuro) si farà, malgrado voi e le vostre pseudo rivendicazioni istituzionali. Pseudo revanscismi sociali. Pseudo, pseudo, pseudo... e poi il nulla!

G. Latini

di Manuela Rella di Michele Pizzuti

Pubblicazione mensile indipendente. A cura del Comitato di Quartiere Statuario-Capannelle - Distribuzione gratuita. Anno 1 – Febbraio 2013La Gazzetta

Alle pagine 6 e 7

L a G a z z e t t adi Quarto MiglioAppia Pignatelli

di Statuario-Capannelle

Accade spesso che quando un ragazzino inizia una attività sportiva a livello agonistico, tutti i propositi iniziali fatti dai genitori (ovvero la classica frase: "L'importante è che si diverta...“) decada velocemente lasciando spazio alle frustrazioni e alle aspettative di tipo sportivo del genitore. Quello è il momento in cui lo sport per il giovane atleta non è più un divertimento e nella maggior parte dei casi la carriera sportiva del ragazzo termina con largo anticipo.

Segue a pag. 3

Sponsor maxi

Se non se ne vannoda lì, niente collaudo

Il Quartiere STATUARIO è davverol’urbanistica teorica, metafisica edapplicata, irripetibile ed inarrivabile.Un Piano Esecutivo particolareggiatoche fonda la sua tesi su un tracciatocomposto da un decumanus e varicardi tra i quali si enucleano quegliedifici residenziali (un tempo definitirurali) chiamati LOTTI CARONI.Si, cari cittadini statuariesi, stiamoparlando del primo esempio di cittàgiardino rurale a due livelli concopertura a falde inclinate, inseritatra un nugolo di pinus pinea epinaster che sono il proscenio a dueviste mozzafiato: la Villa deiQuintili e l’Acquedotto Claudio.

ABBIGLIAMENTO MERCERIA

CARBUTTI COSIMA

Via Squillace 31-35T. 06-718 41 96

LO SCANDALO DI VIA POLIA

I “LOTTI” DI STATUARIOLA CONVENZIONE CARONIdi Guerriero Latini, architetto

Direttore responsabile: MANUELA RELLA. Direzione editoriale: GUERRIERO LATINI. Redazione-impaginazione: MICHELE PIZZUTI. Quarto Miglio: SILVIA FRACASSI – Stampa 1.000 copie dalla tipografia 3effe Arti Grafiche

Il silenzio del curatore fallimentare, l’occupazione abusiva del Centro,

pochi documenti: ecco come si impedisce l’acquisizione al Comune

Sport GIOVANI ATLETI

E GENITORI di Davide Iacomini

I nefasti effetti dell’ordinanza Medici, la latitanza della proprietà del sito, le pastoie burocratiche ostacolano il passaggio del complesso ai cittadini di Statuario

Esempio urbanistico che hapilastri di primogenituranelle due ConvenzioniCARONI (anni 1942 e 1952).Eh si, in tempi nei quali non siriesce ad acclarare uncollaudo tecnico eamministrativo da ben 12anni e nella oramai triste efamosa Convenzione aventela costruzione di un operaprivata (Albergo collaudatoed aperto) e l’acquisizione di

opere a scomputo (centro sportivo,centro civico, parco con verde attrezzato, restylingdi V. Polia e strada di collegamento tra V. Siderno e V. Taurianova non collaudati),risulta complicato affermare che la BUONA URBANISTICA NON ha più avutoapplicazione nel nostro quartiere dagli Anni ’30 e ’40 segue a pag. 5

Lettera aperta a tutti i cittadini di Statuario e Capannelle

E. Battaglia

R. Stelitano

F. Giuliano

a Pagina 4 Domande e risposte ai consiglieri

[email protected]

Tel. 347-84 93 700 / 392-77 84 533

di STATUARIO-CAPANNELLE

Page 2: La Gazzetta di Statuario Capannelle

La Gazzetta di Statuario-Capannelle CAPANNELLE Pagina 2

Tanti anni vissuti da missionario in Brasile, alservizio dei più bisognosi, in una terra e inuna cultura diversa da quella nella quale ècresciuto, ma spinto dalla chiamata di Dioper portare aiuto e conforto a chi è statomeno fortunato. Questo è Don PaoloBoumis, il parroco di Santa Barbara dal 5ottobre 2011, chiamato a ricoprire questoimportante incarico dopo la morteimprovvisa di Don Marco.Lo abbiamo incontrato per conoscerlo e farecon lui un bilancio di questo primo annonella parrocchia di Capannelle.Disponibile, gentile e fortemente impegnatosul territorio per cercare di portare laparrocchia al centro della vita del quartiere.

E’ stato difficile raccogliere l’ereditàlasciata da Don Marco?Non dal punto di vista umano perché sonostato accolto con molto affetto dallacomunità parrocchiale, malgrado lo shockemotivo . La gente aveva perso una guidaimportante e aveva bisogno di ritrovaresubito un punto di riferimento . Per me èstato difficile calarmi in modo così repentinodalla realtà del Brasile a quella di unaparrocchia di Roma.Mi sentivo un po' disorientato e spaesato: hodovuto ripartire da zero, con tutte ledifficoltà e la tristezza del momento che la

parrocchia stava vivendo.Solitamente per insediarsi e lavorare bene inuna parrocchia ci vogliono almeno 6-10 mesi,in questo caso è stato tutto più complicato .

Quali attività sta portando avanti inparrocchia? Sto cercando di lavorare moltosull’aggregazione dei giovani, soprattutto suiragazzi delle scuole medie. C’è infatti ilgruppo dell’oratorio che è molto numeroso,malgrado la struttura non offra grandi spazie tanto meno aree all’aperto da potersfruttare e vivere insieme. Il gruppo dellaCaritas e quello dei volontari è molto attivo,ogni mercoledì prepariamo 150 pasti caldiche andiamo a distribuire alla stazioneTuscolana. Il gruppo degli scout porta avantile iniziative che già aveva organizzatoquando c’era Don Marco, e da qualche mesesi è attivato un gruppo di ragazzi che operaper i missionari in Brasile.Come descriverebbe il quartiere diCapannelle? Problematico, dal punto divista umano. Mancano punti diaggregazione, non c’è una piazza, non cisono marciapiedi, pochissimi negozi. Non sisente il senso del quartiere.

Nel prossimo numero: Statuario-Capannelle-Quarto Miglio: accorparli per diventare un unico comune? Il capolinea del 663. Sport e sportivi nel nostro territorio. Approfondiamo le Cellule Staminali. I cinesi di via Squillace. L’arte e gli artisti nel quartiere.

Don Marco a S. Barbara. Il ricordo di Luca Sferrazza

Tutto nasce intorno alla casermadei vigili del fuoco, e le realtàabitative costruite negli annisono rimaste blocchi a sé. Nonc’è stata integrazione. Ci sonotanti grandi complessi comequelli su via del Calice, via Bova,ecc. che rimangono mondiseparati. E’ poi un quartieretroppo di passaggio, pieno ditraffico, di gente che corre perevitare di essere investita.Il suo bilancio di questo primoanno come parroco?Difficile farlo! Dal punto di vistapastorale, la parrocchia aCapannelle non viene sentitacome il centro di tutto. Solo il 6%

dei parrocchiani viene a messa.E’ una percentuale bassissima. APasqua per la prima volta isacerdoti che giravano per latradizionale benedizione dellecase, si sono sentiti rifiutati perun buon 20%. Non era maiaccaduto. Probabilmente stavenendo meno l’interesse versola fede. Io sento resistenza edifficoltà verso la parrocchia .Cosa vorrebbe dire agli abitantidi Capannelle?Devono percepire che da solinon si arriva da nessuna parte. Oci si salva insieme o si rischia dimorire tutti!

Il 27 settembre fanno due anni esatti dalla morte di un uomo che ha riscritto la storia di questo quartiere. Don Marco Rocco Rocci, Roma, classe 1953, divenuto sacerdote nel 1981, non è stato solo la guida spirituale di una comunità, quella delle Capannelle, ma un punto di riferimento inarrivabile anche su tutti gli altri fronti. Coraggioso, sincero, leale, tollerante (a volte fin troppo) e sempre col sorriso stampato in faccia. Quando l'8 settembre del 2000 Don Marco divenne parroco di Santa Barbara succedendo a Don Pasquale, nessuno si aspettava di vivere quello che di lì a poco sarebbe accaduto: una Chiesa nuova,

ristrutturata fisicamente e nel modo di parlare alla gente (semplice ed efficace anche per i più scettici), idee, progetti ed iniziative sempre dietro l'angolo. Una Chiesa piena tutte le domeniche, dalla prima all'ultima Messa, la parola giusta al momento giusto per tutti. Fuori e dentro le mura della parrocchia. Un oratorio sempre aperto e attrezzato, non solo per i catechisti, ma sopratutto per i giovani con tornei sportivi e dibattiti sui temi più disparati .Forse sarò di parte perché ho avuto modo di conoscere l'Amico Marco - da quello del the a casa sua mentre si piegavano i depliant dell'omelia a quello delle

risate davanti ad un maxischermo che trasmetteva la partita della Roma - ma non esagero quando dico che ha aiutato a crescere la maggior parte dei giovani di questo quartiere! Insomma, quale sacerdote del III millennio avrebbe mai avuto la forza di mettere in piedi un gruppo di giovani dai 15 ai 22 anni che avesse dedicato almeno un pomeriggio a settimana alle ospiti della casa di riposo San Giuseppe e a tante altre attività di volontariato? Chi altri avrebbe avuto il coraggio di affidare, a qualche ragazzo di periferia l'organizzazione di centri estivi con pochi mezzi e indicazioni del COR? Non bastano poche righe

per descrivere fino in fondo un grande come Don Marco, ma è sufficiente ricordare una piccola parte di quello che ha fatto per capire qual è la Chiesa nella quale credere! Auguro a Don Paolo Boumis di saper raccogliere la pesante eredità del suo predecessore e continuare a lavorare per questo territorio come sta già comunque facendo.

Don Paolo, Parroco di S. BarbaraA sinistra il Cardinale Vallini

S. BARBARAed il suo parrocoManuela Rella incontra Don Paolo

Sponsorizzazioni? Chiedi a [email protected]

I NOSTRI INSERSIONISTI

Amedeo frutta e verdura, BAR Fortuna, CAF Taurianova,CAF UIL Quarto Miglio, DJ Boomerang, G.E.CO Animation, IMMA alimentari, I Monelli, La Piazzetta del Gusto, Lavanderia “Le Mille Bolle Blu”, Merceria Carbutti, Profumeria Antonella, P.A. sportingvillage.it, Tecnocasa studio Quarto Miglio

Don Marco

Page 3: La Gazzetta di Statuario Capannelle

La Gazzetta di Statuario-Capannelle ATTUALITA’ Pagina 3

SOS Quartieri

Lo avrete notato, è stato segnalato anche su Facebook, ma negli ultimi tempi la pressione dell’acqua nelle nostre case è diminuita. E di molto. Le caldaie non partono, ai piani alti (che per il territorio di Statuario e Capannelle, escludendo via Bova, significa il secondo piano o al massimo la mansardina di sopra), l’acqua arriva a gocce. Ci sono orari in cui la doccia è meglio farla con una bottiglia di minerale. Insomma, che succede? Statuario è servito da due acquedotti, il più potente viene dall’Eur, e serve la zona su-est. Poi quello “Casilino”, più antico, si ramifica dall’Appio Claudio verso in nord-ovest. Una serie di saracinesche, nei pressi di via Taurianova all’altezza di Oppido Mamertina, unisce o separa i due impianti. Da qualche mese però ambedue gli acquedotti fanno le bizze. Il tentativo dell’Acea sembra votato al risparmio, mentre le bollette arrivano sempre ricche di balzelli e con il 7% in più che ci dovranno ridare. Il rischio è che anche per le nostre palazzine basse e così diverse dai grattacieli di Cinecittà, diventi ineludibile l’istallazione di una autoclave. Aumento dei costi, del rumore, del consumo dell’energia, della manutenzione e delle rogne varie, per avere quello che invece

un diritto ineludibile. Il problema rilevante, più che essere la portata di acqua, cioè la quantità di litri erogata nella unità di tempo, sembra essere la “prevalenza”, si insomma, la pressione, cioè la forza del getto, capace di arrivare ad altezze misurabili in metri e cioè di servire i piani più alti e con la necessaria efficacia. La lotta agli sprechi di un bene prezioso come l’acqua, il giusto divieto di non costruire pozzi per non prosciugare le falde, limitare i consumi inutili, fa parte di un costume comportamentale da attuare con senso civico. Ma che diamine, pagare bollette salate e non riuscire ad accendere la caldaia? Questo non ci piace affatto. Anzi ci fa imbufalire. ACEA, svegliati!

Per le vostre feste? la musica DJ BOOMERANG, di Claudio SubiacoFisso: 06 718 67 07 O – Mobile: 3282046495

UNA CONDANNAPER TUTTI NOI ?

CALA LA PRESSIONE MA AUMENTA LA BOLLETTAdi Michele Pizzuti

(SEGUE dalla prima pagina)

Mi chiamo Davide Iacomini, sonoun Tecnico Allenatore CategorieInternazionali (T3) e DirettoreSportivo di una delle piùimportanti squadre dilettantistichedi Ciclismo che c'è in Italia, il TeamGuazzolini-Coratti. Nel mondo delciclismo l'allenatore vienechiamato Direttore Sportivo, ingergo DS. Seguo la categoriaEsordienti che nel ciclismocorrisponde alla fascia di età tra i12 e i 13 anni. Vorrei parlare disport agonistico in generale fattoin giovane età. L'atleta ha unaarma in più se i genitori sono alsuo fianco indipendentemente dairisultati. Non si può rimproverareun ragazzino che fatica,soprattutto se si tratta di sport diresistenza, oppure se non segna ungol e se non arriva tra i primi inuna gara. Si può spronare a faremeglio ma non rimproverare.Sto utilizzando una terminologiaformale per descrivere una realtàben più scabrosa ma basta andarea vedere una partita di calciogiovanile per sentire dei commentipietosi, volgari e offensivi da partedi alcuni genitori molto accaniti. Direcente ho assistito d una partitadi calcio giovanile dove ungenitore urlava: "Ammazzalo!Spezzagli le gambe!..." Questoperché qualcuno aveva osato fareun fallo a suo figlio. Mi è capitatoanche di vedere un genitore chetirava il fodero degli occhiali ad unragazzino in una gara di nuoto.Questi sono esempi limite, ma ve

ne sono altri più diffusi riguardantila pressione psicologica che puòesercitare un genitore ad un figlioche, ai fini della prestazioneatletica, è devastante e laperformance sportiva è spessonegativa. Ciò accade quando ungenitore riversa le proprieaspettative sportive sul figlio o silascia prendere troppo dalcontesto e dimentica che parliamodi ragazzini che vedono il mondocon occhi diversi dai nostri. Unaltro pericolo per le squadregiovanili è il genitore allenatore! Cisono persone che seguono il calcioda una vita e si credono allenatori.Avere cultura sportiva nonsignifica saper allenare, sono duemondi molto diversi. Lasciate fareai tecnici federali anche seall'apparenza fanno cose che voinon fareste. Stare a contatto conun numero elevato di ragazzini egestirli al meglio non è facile. E seda fuori può sembrarlo, nellarealtà non è così. Fidatevi di chi haesperienza nel gestire giovaniatleti e soprattutto non insinuatedubbi nei ragazzini riguardol'allenatore: o vi fidate, oppure se idubbi sull'allenatore sono fondati,é meglio cambiare squadra. Ungiovane atleta ha bisogno di ungenitore complice e che loincoraggi. Ripeto: spronare si,rimproverare mai. Il loro mondosiete voi genitori e spesso i figlifanno del tutto per compiacere lamamma ed il papà. Nel corso deglianni ho visto veri e propri talentiperdersi anche per questi motivied é un vero “peccato sportivo”.

GIOVANI ATLETI & GENITORIDa AMEDEO

Frutta, verdura fresca, e molto altro

Via Squillace 33

Servizio a domicilioTel. 320 4564 866

“Ernasone” Piazza Mileto - 1960

DJ BOOMERANG

Da AMEDEO

IMMA Alimentari

Page 4: La Gazzetta di Statuario Capannelle

La Gazzetta di Statuario-Capannelle POLITICA & CULTURA Pagina 4

LE VOSTRE [email protected]

Questo giornale è nelle edicole dei quartieri, presso il CAF di via Taurianova al Bar Fortuna o sul sito: www.statuariocapannelle.it

Una piccola “piazza del sapere”, una risorsa culturale, informativa e ricreativa per lo Statuario (e oltre!)

Computer e cellulari ci consentono di comunicarefacilmente e di navigare e attingere rapidamente alleinformazioni disponibili in rete. È legittimo chiedersi seabbia senso parlare di biblioteche nell’era della“disintermediazione informativa”, quando con un clickdel mouse o un tocco sullo schermo ci possiamolanciare nel cyberspazio. Va però detto che,nonostante le grandi possibilità delle tecnologie, nontutte le informazioni sono disponibili in rete e,comunque, anche tra queste, bisogna saper cercare etrovare quello che effettivamente ci serve. Ecco chequi si inseriscono le biblioteche: non più soltanto“teche” di libri, depositi di informazioni, ma laboratoridi informazione. Le biblioteche selezionano,acquisiscono, trattano e mettono a disposizione delloro pubblico risorse organizzate, collezioni (fisiche evirtuali) in cui ci si può orientare facilmente. Inoltre, inquanto “piazze del sapere” stimolano molteplici“conversazioni”: con gli autori e il pensiero di epoche

e paesi diversi, con noi stessi, con altri lettori checondividono con noi la passione per la lettura ol’interesse per uno specifico argomento. Tutto questo- seppure in piccolo, considerati gli spazi ridotti - èofferto dalla Biblioteca Statuario, serviziobibliotecario di base di accesso all’informazione e allalettura, nonché risorsa culturale, informativa ericreativa, offerti dalla Parrocchia S. Ignazio diAntiochia al quartiere e ai limitrofi IV Miglio eCapannelle. Sette anni fa BiblioStatuario è statacompletamente rinnovata per offrire un ambienteaccogliente e sicuro, aperto a tutti, in cui potercuriosare, orientarsi, informarsi, documentarsi,consultare libri e documenti in sede o prenderli inprestito per leggerli a casa. BiblioStatuario consentedi effettuare ricerche su CD-ROM e in Internet. E’inserita nel Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) e ilsuo catalogo on line (OPAC) è facilmente consultabileal sito:(http://opac.uniroma1.it/SebinaOpacRMS/Opac?sysb=RMSYS).Nella convinzione che l’amore e l’interesse perla lettura, per l’apprendimento, per laconoscenza abbiano bisogno di essere alimentati esostenuti sin dalla più tenera età, BiblioStatuario

rivolge una particolare attenzione ai bambini e airagazzi per far loro apprezzare la lettura e la ricerca.Ma anche genitori, insegnanti, educatori possonotrovarvi un utile supporto.Le collezioni comprendono enciclopedie generalie tematiche. Libri di narrativa e informazione perragazzi e per adulti. CD-Rom e DVD. Vengono spessoorganizzate attività, come gli incontri con esperti e lemostre, per offrire stimoli culturali, occasioni diapprofondimento e socializzazione. Le bibliotecheinfatti possono svolgere un importante ruolo neiservizi alla comunità locale in quanto sono ancheluoghi di aggregazione sociale e svago, oltre cheambienti di apprendimento e strumentiinformazione, aggiornamento, orienta-mento, accesso a ulteriori fonti e servizi.BiblioStatuario è aperta a consigli, suggerimenti,proposte e collaborazioni che l’aiutino a crescere efornire un servizio utile ed efficace alla comunitàlocale.

BIBLIOSTATUARIO di Luisa Marquardt

Segue dalla prima: “ L’EDITORIALE”Insomma tanti motivi per leggere questonuovo numero della Gazzetta che io,come direttore e tutta la redazione stiamoportando avanti con tanto entusiasmo edimpegno. Nello scorso numero vi avevamochiesto di inviarci delle domande darivolgere ai tre consiglieri municipali chevivono a Statuario: Rocco Stelitano, EricaBattaglia, Fulvio Giuliano.Tra le tante domande che ci avete scritto ,io e la redazione, ne abbiamo selezionatetre che abbiamo rivolto a ciascuno di loro.A lato il mio resoconto Ancora un grazie atutti voi e a risentirci al prossimo numero.Manuela Rella

MICHELE E CONCETTA

Prodotti pugliesi - Via Squillace 72

1 - Come giudica il bilancio del suo mandato di Consigliere del Decimo Municipio?Cosa non rifarebbe?

FULVIO GIULIANO: Queste domande sono sempre pericolose perché si può facilmente scivolare nell’autocelebrazione, cosa che, ovviamente, non mi piace e che non voglio fare. Comunque, se mi giroe guardo al mio recente passato, vedo un unapersona con una grande voglia di fare e dicontribuire allo sviluppo della nostra comunità, che muove i suoi primi passi nella politica e viene a contatto con una realtà diversa da quella immaginata e si rende conto che tutto quello chesi aveva in animo di realizzare, diventa complicato per le resistenze politiche trovate nell’ambiente. Il bilancio è comunque positivo, sia dal punto di vista umano, sia dal punto di vista istituzionale, lavorando all’interno del municipio e riuscendo a risolvere problematiche legate alla vita quotidiana deicittadini del X, come il rifacimento del mantostradale di via Squillace,via Cariati, viale Appio Claudio e di altre zone del X municipio.Cosa non rifarei? Più che non rifarei, direi rifareiin modo diverso, vista l’esperienza che oggi hoalle spalle. Sono assolutamente soddisfatto degli obiettivi raggiunti ma sul modo di realizzarli, lamia attuale esperienza, mi suggerirebbe sicuramente un modus operandi diverso.ERIKA BATTAGLIA Non sono una persona che nonsi giudica da sola. Preferisco siano gli altri a giudicare il mio operato, soprattutto nella mia veste di consigliere municipale. Ho lavorato molto, questo sì, nelle materie dove riesco meglio ad esprimermi: le politiche sociali e quelle socio-sanitarie, la qualità della vita e la difesa dei beni comuni, l’ambiente, la cultura e lo sport. In molte battaglie di opposizione, in questi 5 anni di amministrazione Alemanno, non mi sono risparmiata: dalla riforma dell’assistenza domiciliare per tutelare i diritti delle persone disabili e anziane alla battaglia al fianco dei lavoratori dell’Ippodromo di Capannelle. Non mi sonotirata indietro. E tutto questo lo rifarei!ROCCO STELITANO Sono soddisfatto e contento. Mi sono impegnato molto per fare del bene e cercando di essere attento alle esigenze di tutti ed ho operato sempre nel limite delle leggi e rispettando le istituzioni. La politica si fa con passione ed io neho messa sempre tanta. Se potessi tornare indietro penso che non mi ricandiderei , ma visto che lamia passione politica è forte penso che lo fareiper portare a termine alcuni progetti in corso.

2 - Come sarà il quartiere Statuario tra 5 anni?

FULVIO GIULIANO Il nostro quartiere potrebbe essere un quartiere modello: gestione dei rifiuti, trasporti, spazi pubblici, verde pubblico e viabilità sono oggi dei problemi, ma potrebbero, risolvendoli, diventare delle risorse. Penso alla raccolta porta a porta dei rifiuti, ideale per un quartiere non intensivo come il nostro, e la riqualificazione di aree verdi come i giardini di via Squillace (fronte villa dei Quintili) e di via del Calice e Calicetto. Le potenzialità ci sono, ma c’è un lavoro di programmazione ed organizzazione da fare per non lasciare le cose al caso. Io mi impegnerò in prima persona, come ho fatto finora. Cinque anni possono essere tanti se si trovano le sinergie necessarie, ma possono essere pochissimi se si incontrano ostacoli di generepolitico a cui accennavo prima.ERICA BATTAGLIA Sono innamorata del mio quadrante (Statuario-Capannelle-Quarto Miglio): ho scelto di viverci. Immagino un quartiere sereno, dove tutte le età abbiamo spazi di confronto, di svago, di vita insieme. Dove ci si saluta per nome. Immagino anche un quartiere dotato di piccole,ma utili infrastrutture per la mobilità, come la pista ciclabile su via delle Capannelle che ci colleghi al treno per Termini e alla metropolitana A. Ma anchela proposta di una fermata di metro leggera in area Statuario-Capannelle (oggi abbandonata dalComune di Roma a favore di un progetto di alta velocità ) nonché il ripensamento dei percorsie delle dimensioni dei mezzi su gomma che già circolano per il quartiere.ROCCO STELITANO Vorrei che fosse con i marciapiedi come piazza Mileto, con gli alberi sistemati togliendo tutte le radici che rompono le strade. Vorrei che rinascesse il liceo scientifico nella scuola di via Tropea, perché è stata tolto! Ai ragazzi dobbiamo ripetere “Bisogna studiare”. Il cervello va allenato come ogni muscolo del nostro corpo altrimenti si atrofizza.

3 - Cosa pensa della vicenda dell’Hotel Capannelle e delle opere a scomputo?

FULVIO GIULIANO L’albergo è un argomento ambivalente nel senso che può avere aspetti positivi e negativi. Ecco,può essere un buonesempio di quello che dicevo prima. Il quartiereha pagato sicuramente un prezzo molto alto,perché la viabilità con i pullman che non riesconoa percorrere le strade strette è diventata critica,le strade stesse con il transito dei mezzi pesanti

sono piene di avvallamenti e buche, la pressioneidrica con l’assorbimento dell’albergo si è ridotta costringendo molti condomini dello statuario ad installare un’autoclave. Ad esempio si poteva sperare in un ritorno economico per le attività commerciali se messe nelle condizioni di poter offrire dei servizi. Inoltre, i lavori a scomputo sono stati eseguiti in maniera non attinente al progetto iniziale, il che ha dato luogo ad una situazione, attualmente ancora aperta, che vede l’utilizzo del fabbricato, avallato dal presidente Medici, senza il dovuto collaudo cosa che non ci lascia indifferenti. Non sono contrario all’utilizzo da parte dei cittadini di luoghi di socializzazione, ma se ci sono delle regole, anche amministrative, da rispettare, penso che siamo i primi noi a dover dare il buon esempio, senza creare situazione che si riflettono poi in contrasti tra i cittadini. Questo indipendentemente da chi utilizzigli spazi pubblici: io non voglio escludere nessuno.Se qualcuno dei rappresentanti politici della zona sono interessati a dare un servizio al quartiere, io sono disponibile ad un incontro per risolvere il maniera democratica il problema. Se questavolontà non ci dovesse essere, ognuno si dovràassumere le proprie responsabilità.ERICA BATTAGLIA Che Roma merita di più. Spero e mi auguro veramente che il Comune di Roma cambi e che nella città si inauguri una nuova stagione. Dove le periferie e i progetti ad esse dedicati non siano così trascurati, dove i beni comuni siano rimessi al centro di una politica culturale e sociale “di territorio”, dove ci si senta cittadini “attivi” per il miglioramento della qualità della vita di tutti. Nelle more del Comune di Romae dopo 4 anni di vane promesse, il Municipio ha fatto quello che qualunque P. Amministrazione dotata di buon senso avrebbe fatto: ha costruito con i cittadini un’alternativa e ha salvato un patrimonio – quello delle opere a scomputo –che è di tutti. Per il futuro mi auguro un secondo passo: ovvero, un’Amministrazione Comunalepiù energica e competente che imponga il completamento di tutte le opere, a partire dall’apertura della strada adiacente l’hotel.ROCCO STELITANO Mi avvalgo della facoltà di non rispondere. Anzi dico soltanto che è una brutta storia! Spero che torni presto la legalità. Nessuno vuole cacciare via nessuno, ma voglio sempli-cemente che sia una struttura per tutto il nostro quartiere. La struttura dovrà essere a disposi-zione di tutto il X municipio e la controversia deve essere risolta, garantita e legalizzata da un bando comunale.

Hanno risposto ai quesiti pervenuti al nostro portale ed intervistati

da Manuela Rella, i consiglieri del decimo Municipio

FULVIO GIULIANO, ROCCO STELITANO, ERICA BATTAGLIA

Tele

fon

o :338 92 24 188

Alba, Daniela, Paola, Luisa vi aspettano!

Page 5: La Gazzetta di Statuario Capannelle

La Gazzetta di Statuario-Capannelle CULTURA & URBANISTICA Pagina 5

i“lotti” di Statuario

di Guerriero Latini La convenzione CARONI

Quando hai finito di leggere “La Gazzetta”, non gettarlama mettila dove anche altri

possano consultarla

Avevo circa 24 anni quando incrociai questo quartiere per la prima volta, quasi per caso e fu amore a prima vista. Decisi di abitarci. Mi aveva colpito quell'aria da “piccolo paese emancipato” che lo caratterizza ancora oggi. Quella continua omogeneità nel fregiarsi di filari di alberature da paesaggio costiero, che ricorda in qualche modo Fregene. Le sue piccole statue che, affacciandosi sui cornicioni delle costruzioni più esposte, sembrano delinearne i confini e vigilare su di esso e sulla sua integrità.Mi avevano colpito le sue costruzioni di dimensioni contenute, due o tre piani al massimo, a volte distese con garbo in esclusivi villini unifamiliari, e non disseminati a macchia, ma piuttosto compostamente assemblati in tempi diversi. Mi aveva colpito, infine, il tessuto umano della gente che lo abitava, la qualità della vita che il quartiere sembrava offrire in una apparente, operosa, capacità di umanizzare i residenti. Persone che ti conoscono e si riconoscono, dove puoi salutare ed essere salutato. Dove puoi intrattenerti in piccole conversazioni di rito, in rapporti abitudinari e compiacenti come quando ad esempio, entrando nel bar preferito, non devi proferire altro che il saluto perché il barista, che ti conosce bene, sa già quello che ordinerai. Sono piccole cose, è vero, ma sono quelle che servono per un augurio di buona giornata. Per sentirsi bene anche al di “fuori di casa”, allargando in modo virtuale la continuità delle mura domestiche ad un ambiente ancora amico, dal valore umano, sicuro e piacevole o anche soltanto per una più generale serenità dello spirito. Ecco, dunque le virtù che questo quartiere ha offerto nel tempo e sa offrire ancora oggi, come suo “storico patrimonio”. Ecco le qualità che lo fanno distinguere dalla cementificazione anonima di una urbanizzazione senza soluzione di continuità. Ed

ecco ciò che tutti noi residenti dobbiamo prioritariamente impegnarci a difendere, e sopra ogni cosa: il verde intorno a noi, la misura contenuta delle costruzioni adiacenti, la qualità del tessuto umano e del tenore di vita civile esistente.Poiché (sono certo) che tutti noi abbiamo provato questi stessi motivi di attrazione nel momento in cui abbiamo deciso di risiedere qui, allora adoperiamoci concretamente

affinché questa piccola oasi si preservi come “un’isola felice” e non diventi una Manhattan in altezza. Facciamo in modo, e sempre nell’interesse comune, che il nostro verde non si ritiri come dei ghiacciai assolati. Che la qualità della vita resti buona, se non ottima, e non la si getti via, in nome di una cultura cosmopolita, evitando che si trasformi in un territorio di maleducazione, o peggio di scorribande di furti. Poiché, e vale la pena di ricordarlo, fortunatamente in mezzo a noi c'e' una efficiente caserma dei Carabinieri che dovrebbe scoraggiare a tutto ciò, una presenza ormai radicata che deve tutelare la nostra serenità in modo puntuale e tempestivo. O mi sbaglio !?

Flavio Paulin

LE VIRTU’ DI STATUARIO

Un quartiere a misura di artista di Flavio Paulin

Dalla prima paginaL’ultimo chiaro esempio è dato dalla approvazione del P. R. G. (delibera C.C. 18 del 12/02/2008). Evito di soffermarmi sulla variante delle certezze di Rutelliana memoria (quale inarrivabile differenza tra CANCELLOTTI, MONTUORI, PICCINATO, DIOTALLEVI, PAGANO, TERRAGNI e Daniel Modigliani), dove per il nostro quartiere con destinazione CITTA’ CONSOLIDATA, è stata prevista la voce di demolizione e ricostruzione. Pseudo costruttori hanno perciò rivolto le loro bramosie sui “ormai desueti LOTTI CARONI” rimembranti il periodo del fascismo, ed in un impeto liberale hanno acquistato, progettato ed applicato il concetto più violento di demolizione e ricostruzione.Il primo lotto a cadere è stato quello fronte a Via Sinopoli, il secondo sarà quello dove Ciano organizzava i suoi festini e le sue cene con amanti ed amici, ovvero il lotto tra Via Parghelia e la complanare Appia Nuova (l’ex Ristorante ROMEO). Al posto del primo tutti potranno ammirare le eclatanti splendide palazzine con giardino incorporato quale

altissimo esempio di architettura contemporanea. Al posto del secondo, suppongo altri fulgidi esempi di architettura soppianteranno quei beceri tufi così poveri di storia da neanche meritare il vincolo di beni storico-paesaggistici, sotto il silenzio/assenso di una Sovrintendenza superficiale, inetta (e corrotta nell’anima) capace di avallare tali operazioni in appoggio ai Costruttori potenti, salvo chiedere l’impossibile ai Cittadini inermi ed indifesi, se si voleva piantare una tenda. Sulla STORIA e l’URBANISTICA da domani scenderà un pietoso velo nero, per coprire l’incapacità, la disonestà,i l silenzio colpevole di chi infanga con le sue falsità, di chi tace con le sue mediocrità, di chi incoraggia con i suoi limiti la corruzione culturale di pseudo tecnici, pseudo urbanisti, pseudo architetti. NOI NON CEDEREMO e prima o poi chiederemo agli ORGANI competenti il REDDE RATIONEM. Lo merita la STORIA, lo merita la vera URBANISTICA

Architetto Guerriero Latini.Presidente CdQStatuario-Capannelle

Il mercato di via Squillace anni 70

Il CAF del tuo quartiere

in sintesiParrocchia Sant’Ignazio di Antiochia Via Squillace, 3 –00178 Roma Tel./fax 06 718 70 93 mail:[email protected]://bibliostatuario.wordpress.comOrario LU-ME-VE: 16-19DO: 9-12N.B.: su prenotazionesi possono svolgere visite guidate, ricerche, laboratori di lettura in altri orari e giorni, a seconda delle esigenzedi scolaresche, gruppi ecc.Modalità di accesso: mediante iscrizione (obbligatoria e gratuita).Accesso a Internet: Si, 2 PCCollezioni: circa 10mila volumi organizzati nelle

Sezioni: Consultazione (opere escluse dal prestito): enciclopedie, periodici, CD-ROM, DVD - Saggistica: libri, documenti, guide ecc. di storia, politica, economia, teologia, arte, turismo, ambiente, cucinaNarrativa: autori italiani e stranieri, classici e contemporanei Ragazzi: opere di consultazione; saggistica (divulgazione scientifica, storica, artistica); narrativa; albi illustrati.Sezione locale: Parrocchia S. Ignazio di Antiochia, Parco Appia Antica, Caffarella, Acquedotti.Fondo antico: alcuni testi el 1700 -1800 Magazzino: volumi poco utilizzati.

BIBLIOSTATUARIO

Via Taurianova 56

Page 6: La Gazzetta di Statuario Capannelle

L’EDITORIALEdi Silvia Fracassi

MACROTERRITORIALITA’Un progetto in divenire molto interessante per due Comitatidi Quartieresu un vasto territorio

Era nell'aria, ed in una plumbea giornata di Gennaio, proprio durante la presentazione del giornale che state leggendo, si e' realizzato, nella forma e nelle parole, ciò che da tempo si auspicava.Una reale, fattiva, coordinata e proficua collaborazione tra i CdQ Quarto Miglio-Pignatelli con il CdQ Statuario-Capannelle.Le ragioni di questo progetto hanno radici nella

consapevolezza che il nostro territorio e quello dei nostri Quartieri soffre ormai da tempo delle medesime problematiche e dei medesimi nodi irrisolti che rendono a volte insoddisfacente la vita di tutti i giorni di noi cittadini residenti. E che molto spesso sembrano oramai quasi "connaturati" nelle loro irrisolvibilità e/o nei tempi lunghissimi di soluzione a problemi di natura semplice e sostenibile. Ci siamo detti che era giunta l'ora di unirci proprio per amplificare ancora di più la nostra voce presso gli interlocutori preposti proprio perché consapevoli del fatto che l'unione fa la forza. Ed in un territorio come quello del X Municipio, che a brevissimo diventerà ancora più grande, sarà essenziale

portare avanti le nostre richieste e le nostre battaglie all'unisono e compatti. Forse come MAI è stato fatto sin d'ora.L'aiuto dei Cittadini dei Quartieri ci sarà fondamentale non solo come pungolo sui problemi da risolvere MA ANCHE ed essenzialmente fornendoci il sostegno e l'aiuto morale che di sicuro ci sarà di viatico per le azioni già avviate e per quelle in divenire. Il Progetto c’è. Le Persone impegnate nel disegno anche. I Nostri Cittadini siamo sicuri saranno anche loro al nostro fianco. Ne abbiamo bisogno. A presto.

Il Consigliere del Comitato di Quartiere Quarto Miglio-A. Pignatelli, Silvia Fracassi

La Gazzettadi Quarto Miglio Appia Pignatelli

QUARTO MIGLIO SOFFOCATO DAL TRAFFICOed in aggiunta tentano anche di istallare una antenna di un gestore telefonico in via Ferentano

La Gazzettadi Quarto Miglio

Appia PignatelliPagina 6

La chiusura di via al Quarto Miglio provocadisagio ai residenti, problemi di sicurezza alle scuole, ingorghi per chi “viene e chi va” dall’Appia all’Eur

A cura del Comitato di Quartiere Quarto Miglio – Appia Pignatelli

di Enzo Colitta di Silvia Fracassi

I soliti e non ignoti problemi del quartiereQuanto ancora' ci toccherà URLARE per essere ascoltati?

Silvia Fracassi intervistaFranco MarrocchiniIn una bellissima mattina diGennaio, vengo accolta alCentro Anziani A.C.S.A diQuarto Miglio dal caloroso eamichevole saluto di FrancoMarrocchini e davanti ad uncaffè parliamo ad ampio raggiodi numerose tematiche.Innanzi tutto Franco mi ricordache " il Centro Anziani e' statotrasformato in Associazione ela struttura ed i suoi servizi

sono a disposizione deicittadini. Le attività che sipossono svolgere sono varie enumerose e vanno dalballo,alla ginnastica posturale edolce e attività ludiche ericreative sino alle giteorganizzate e alle visite guidatedi interesse storico eculturale.“Dopo avermi descritto leattività del Centro arriviamo alnocciolo delle problematicheche incontra l'anziano e più in

generale il cittadino nel viverela vita quotidiana delQuartiere: "le difficoltà",dichiara Franco, sono ormainote da anni ed Io stesso damoltissimo tempo mi battoaffinché la questione dellasicurezza per i Nonni e per ibambini che frequentano ilplesso scolastico G. Milanesisito in Via di San Tarcisio siamessa in primo piano efinalmente risolta dai referentiistituzionali. (segue a pag. 7)

Silvia Fracassiintervistata da “Buongiorno Regione” sulla

questione dell’istallazione dell’antenna di un gestore telefonico a via Ferentano. Andata in onda su RAI 3 la mattina del 18 gennaio 2013

Page 7: La Gazzetta di Statuario Capannelle

La Gazzetta di Quarto Miglio – Appia Pignatelli ATTUALITA’ Pagina 7

Le sorprese nascoste nei nostri siti archeologici

TARASSACO

BARDANACARCIOFO

Quando le piante e le erbe medicinali sposano i parchi e l’archeologia

Segue da pagina 6Questo tipo di progetto,oltre ad essere il più vantaggioso in termini economici e di fattibilità, darebbe un immediato risultato nella risoluzione della complessa questione della sicurezza per “nonni e nipoti” che frequentano il plesso scolastico citato."Oltre ai problemi di mobilità e sicurezza tocchiamo anche altre problematiche del Quartiere: come gli spazi verdi mancanti,i marciapiedi in condizioni pessime e le barriere architettoniche che rendono perlomeno DISAGEVOLE E /O IMPOSSIBILE anche una semplice passeggiata per le vie principali del Quartiere."Io personalmente ritengo che il Quartiere

subisca il totale e continuato abbandono a se stesso da parte delle Istituzioni preposte (Municipio, Comune) e questo è da considerarsi assolutamente ingiustificato".La chiusura del nostro incontro si conclude in maniera del tutto positiva in cui rimaniamo uniti nei propositi sia come Comitato di Quartiere sia come Centro Anziani, ognuno per la propria parte, di portare avanti TUTTE le battaglie che i cittadini ci sollecitano e ci solleciteranno in futuro,e che, in un modo o nell'altro,siamo sicuri troveranno soluzione.Silvia Fracassi, del CdQ Quarto Miglio Appia PignatelliFranco Marrocchini, del Centro Anziani Quarto Miglio - Appia Pignatelli

L’intervista a Franco MarrocchiniIl centro Anziani e i problemi di Quarto miglio

sotto la lente di ingrandimento del Comitato di Quartiere

Franco Marrocchini

Francesca Nunziati

Franco Marrocchini e Francesca Nunziata intervistati da “Buongiorno Regione” sulla questione di via al Quarto Miglio e l’istallazione dell’antenna di un gestore telefonicoa via Ferentano.

Se avete questioni da sottoporre al Gazzettino, se volete pubblicare articolio foto che vorreste inserire nel giornale, fate riferimento a Silvia Fracassie ai consiglieri del Comitato di Quartiere Quarto Miglio-Appia Pignatelli

LO SPETTACOLO DELLE PIANTE MEDICINALICHE INCORNICIANOI NOSTRI PIU’ BEI SITI ACHEOLOGICI di Enzo Colitta

Consigliere CdQQuarto Miglio Appia Pignatelli

Appia Antica, Villa dei Quintili,Caffarella, parco degli Acquedotti,bellezze archeologiche ed angoli diverde che in primavera siarricchiscono delle virtù salutaridelle piante officinali e medicinali,erbe che si propagano fiere ecolorate in tutta la loro bellezza eforza intrinseca che la natura hapredisposto per loro. Il nostroquartiere gode della vicinanza diquesti siti, aree di preziosointeresse erboristico e floreale. La

malva, il tarassaco, la borragine, lacalendola, l’ortica, la menoconosciuta bardana e la più famosacicoria impreziosiscono i terreniattorno a questi reperti pieni distoria e colmi di fascino.Approfondire la conoscenza diquesti fiori ci aiuterà a mantenerein buono stato il nostro organismo.La raccolta è sempre piacevole, masconsiglio vivamente il “fai da te”.Se si vuole attingere alle proprietàdi queste erbe e fiori è sempreopportuno rivolgersi a quellepersone che per anni e anni hannostudiato le piante. Nei prossimiarticoli cercherò di stimolarvi lacuriosità di approfondire questitemi, per mettere in pratica tutti iconsigli che condividerò con voiper il miglior utilizzo delle piantemedicinali.

Avvicinandosi la primavera hopensato che vi piacerà parlare ditutte quelle piante che presentanouna forte componente depurativa,ma i temi saranno molteplici. Viinvito a scoprire insieme a mequesto meraviglioso mondovegetale che ci riserverà utilisorprese per il nostro benessere. Ilmio augurio è di rispettare questopatrimonio prezioso, dando in talmodo il buon esempio anche ainostri figli.

A cura della

ERBORISTERIA“MADRE NATURA “

Largo dei Claudiani 20

Tel 06/718 47 14

Page 8: La Gazzetta di Statuario Capannelle

La Gazzetta di Statuario-Capannelle COME ERAVAMO Pagina 8

Come eravamo Come eravamo

Allora Giuseppe, anzi Peppe, ma come è venuta l’idea di fare un blog su Statuario utilizzando Facebook?Beh, la prima ragione è semplice: amo questo territorio. Adesso abito a Capannelle, ma Statuario era, è ancora dentro il mio cuore. Ed è stato ed è pure nell’obiettivo della mia macchina fotografica, visto che tanti degli scatti che ho pubblicato sono stati ripresi proprio da me, un po’ per divertimento e un po’ per lavoro. Tante foto però sono delle persone che ci vivono o ci hanno vissuto e che mi inviano le loro istantanee, prese nel fondo dei cassetti ed a volte dimenticate, che io completo con info e didascalie del caso per poterle poi pubblicare.Dai, Peppe, credo che ci siano pure altre ragioni... Indovino?Beh, si. Io ho una idea di Statuario (e del blog) molto particolare. Forse romantica, ma alla quale credo molto. Noi dobbiamo immaginarci come una grande famiglia, fatta certo di tanti componenti, ma con una idea comune: il bene dello Statuario come comunità che si erge attraverso la sua storia. Lo avrai visto, no? Non amo le polemiche di nessun tipo, e se si scatenano, le cancello. Tuttavia non posso non ricordare che Statuario è nato sulle storie di vita di tanti amici che però hanno lottato uniti per far nascere e sviluppare il quartiere. Ecco Michele, questo vorrei che

fosse il modo odierno di confrontarcie di osservare il nostro territorio. Comese parlassimo di una grande famiglia.Sei sorpreso della partecipazione così vivace dei tantissimi iscritti,quasi 1.300?Un po’ si, sono sorpreso. Ma non avevo dubbi che non solo io, ma anche a tanta gente che qui ha abitato o abita ancora, il ricordo dello “Statuario che fu”, rappresenta tuttora la dolce sensazione di una vivida emozione, vissuta in maniera quasi indelebile... E’ un tuffo nel passato con un occhio al futuro. E’ ritrovare gli amici di un tempo, anche ricordando con affetto chi ci ha lasciato.Quali sono i soggetti fotografici che pubblichi più volentieri, oppure che vengono più apprezzati dagli iscritti?Beh, direi che raccogliere nel blog “cartoline” di un tempo passato e i commenti di chi per merito di quellefoto si lascia andare ai ricordi, è una esperienza fantastica. Posso dire chelo Statuario degli anni passati rappresenta ancora oggi la conferma di una precisa identità di valori e la condivisione di un tessuto sociale in pienaevoluzione, dalla convenzione Caroni, agli

Hai ragione, Michele, ogni volta che inserisco una foto, è come se il “Paese Statuario” di allora rivive per un momento. Ed i commenti, ironici o emozionanti che siano, rappresentano vere e proprie pennellate di acquerello. Si, sono proprio contento che il blog susciti tante emozioni...In conclusione c’è qualcosa che vuoi dire ai “membri” di questa famiglia?Si, vorrei ringraziare tutti per la partecipazione e la ricchezza dei commenti e dei suggerimenti che pubblicano sulla pagina del gruppo. E’ il migliore degli stimoli per fare sempre di più e (spero) di meglio.Peppe: ricordaci allora il link.

https://www.facebook.com/groups/154853377872709/

Due chiacchiere

con G. Tonsini ideatore

del gruppo“Amici

di Statuario”A cura

di Michele Pizzuti

Foto e ricordi ripresi dal blog di Facebook

“gli Amici dello Statuario”

anni più recenti.Parlo della Parrocchia di S. Ignazio, del mercato rionale di via Squillace, de “il pidocchietto” (il cinema Statuario), della polisportiva Statuario, e poi i punti di ritrovo dei ragazzi, “i lotti”, gli esercizi commerciali e i momenti più importanti della vita delle persone: le comunioni, i matrimoni, gli anni della scuola, la musica....

Campo Statuario 1971

Mercato Via Squillace anni ‘70

Il mitico “tranvetto” Termini-Capannelle, in azione dal 1935 al 1978

Ricordate le nostre fermate? Appio Claudio, Squillace,Tempio della Salute, Capannina

Cinema Statuario: Il pidocchietto

Caro Carmine Alberelli, assessore allepolitiche della riqualificazione urbana,mobilità e parcheggi, del X municipio.Cara COMMISSIONE II. X Municipio:Riqualificazione urbana, mobilità,viabilità, parcheggi, Polizia Locale.C’era una volta Statuario Capannelle,un quartiere nato come quartieregiardino, negli anni 30\40, con orti estrade rurali per un traffico di pochimezzi e modeste esigenze di viabilità.Per l'ottusità e le negligenze delleistituzioni e del X Municipio, loritroviamo abbandonato dal punto divista urbanistico e di mobilità : Viadel Calice oramai è la scorciatoia deifurbi, un modo per saltare l'incrocio

Via di Capannelle\Via Appia. Ciò ècausa di intasamenti, e a passiobbligati, basti pensare al ponticelloa senso alternato di via del Calicetto.Perché a Statuario\Capannelleritroviamo bus troppo grandi per levie a senso unico di un quartiereresidenziale come il nostro?I due capolinea sono posizionati in

vie strette senza marciapiedi estrategicamente distanti rispetto aScuole, servizi, aree commerciali,chiese.Caro Alberelli e Cara Commissione,vogliamo rivedere la viabilità delquartiere? Vogliamo costruire imarciapiedi? Far rispettare i divieti di

parcheggio? Riposizionare i capolinea?Riqualificare il piccolo mercato rionalee collocarlo magari nell’area di frontea Via Polia vicino l’albergo? Vogliamovigilare e interdire il transito di Tir eautomezzi, con carichi di prodotticinesi presenti nel quartiere? Saràpossibile organizzare la raccolta AMAin orari prescolastici o notturni ? E poi,vogliamo regolamentare gli spettacoliestivi al Galoppatoio : dormire con lefinestre aperte e parcheggiare lapropria auto nella via sotto la propriaabitazione più che un diritto ci sembra“sogno di mezza estate. CaraCommissione II, caro Alberelli, vivolete dare una mossa?

CARO AMICO TI SCRIVO, così mi distraggo un po’ Maurizio Catena