La Garzetta - aprile/maggio 2012

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Aprile-Maggio 2012 - Numero 42 - Anno V www.ecodemravenna.it Festa nazionale ECODEM a Ravenna: il BEL PAESEQuesto non si può certo sostenere sia uno dei migliori anni della nostra vita, indipendentemente anche dall'età di ciascuno di noi. Tra l'altro, non bastasse, è stato un anno orribilis anche per la nostra già vituperata cultura. Dopo i tanti illustri artisti ed intellettuali che ci hanno abbandonato in questi ultimi tempi per ultimo, proprio pochi giorni fa ci ha lasciato anche Tonino Guerra, il vate romagnolo, l'onirico poeta del cinema, della nostra bella lingua romagnola e della natura. Tonino in un suo scritto di qualche tempo fa ci ricordava, rivolgendosi al Sindaco del suo paese: “Devi pregare che su questa piazza arrivino le cicogne o mille ali di farfalle, devi riempire gli occhi di tutti noi di cose che siano l'inizio di un grande sogno, devi gridare che costruiremo le piramidi. Non importa se poi non le costruiremo. Quello che conta è alimentare il desiderio........ I grandi godimenti sono quelli che si provano succhiando dagli altri la meraviglia che esplode. Solo così può rinascere la bella favola del nostro e del tuo bel paese. Bisogna tornare a essere bambini per governare”. Il logo Salvaciclisti spunterà ovunque pag 5 Il proverbio del mese pag 8-9 Energie rinnovabili e mobilità eletttrica pag 5 Piazza Kennedy e mobilità sostenibile pag 3 Primavera Slow: come sta andando? pag 4 Non affossare le rinnnovabili e l'efficienza energetica pag 6 Le brevi pag 7 Gli amici della bici (FIAB) da Ravenna alla Slovenia per il progetto europeo Interbike pag 2

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La Garzetta, il giornale online degli Ecologisti Democratici della provincia di Ravenna

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Aprile-Maggio 2012 - Numero 42 - Anno V

www.ecodemravenna.it

Festa nazionale ECODEM a Ravenna: il “BEL PAESE”

Questo non si può certo sostenere sia uno dei migliori anni della nostra vita, indipendentemente anche dall'età di ciascuno di noi. Tra l'altro, non bastasse, è stato un anno orribilis anche per la nostra già vituperata cultura. Dopo i tanti illustri artisti ed intellettuali che ci hanno abbandonato in questi ultimi tempi per ultimo, proprio pochi giorni fa ci ha lasciato anche Tonino Guerra, il vate romagnolo, l'onirico poeta del cinema, della nostra bella lingua romagnola e della natura.

Tonino in un suo scritto di qualche tempo fa ci ricordava, rivolgendosi al Sindaco del suo paese: “Devi pregare che su questa piazza arrivino le cicogne o mille ali di farfalle, devi riempire gli occhi di tutti noi di cose che siano l'inizio di un grande sogno, devi gridare che costruiremo le piramidi. Non importa se poi non le costruiremo. Quello che conta è alimentare il desiderio........ I grandi godimenti sono quelli che si provano succhiando dagli altri la meraviglia che esplode. Solo così può rinascere la bella favola del nostro e del tuo bel paese. Bisogna tornare a essere bambini per governare”.

Il logo Salvaciclisti spunterà ovunque

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Il proverbio del mesepag 8-9

Energie rinnovabili e mobilità eletttrica

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Piazza Kennedy e mobilità sostenibile

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Primavera Slow: come sta andando?

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Non affossare le rinnnovabili e

l'efficienza energeticapag 6

Le brevipag 7

Gli amici della bici (FIAB) da Ravenna alla Slovenia per il progetto europeo

Interbike pag 2

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La GarzettaEcodemocratici Ravenna

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Tonino il tuo sogno lo vogliamo fare nostro, vogliamo imparare a riprogettare il nostro futuro e lo vogliamo fare tutti insieme condividendo gli sforzi, i sacrifici le fatiche ma anche e soprattutto, vogliamo pensare che sia ancora possibile costruire piramidi e veder tornare le cicogne e mille ali di farfalle.Per questo la notizia che quest'anno il Festival Nazionale Ecodem è stato a s s e g n a t o all'organizzazione del nostro circolo provinciale di R a v e n n a c i h a entusiasmato, per questo s i amo ecc i t a t i da l l a possibilità di dare anche s o l o u n a p i c c o l a testimonianza che con p a s s i o n e , i d e e e partecipazione si può ancora fare politica, buona politica, bella politica capace di avere una visione del futuro, capace di farci riacquistare fiducia in una politica fatta da noi e per noi.

Undici giorni di festa, per discutere di politica, ambiente e qualità della vita, con ospiti d’eccezione.

Dal 22 giugno al 2 luglio a Punta Marina Terme (Ravenna) ci sarà lʼappuntamento con la festa nazionale degli Ecologisti democratici, presente con circa 200 circoli in tutta Italia.

L’evento, avrà luogo nella nota località costiera romagnola per la prima volta, ed è organizzato in collaborazione con l'Unione Comunale del PD di Ravenna.

Quest’anno la festa arriva dopo la caduta del Governo Berlusconi e dopo i primi faticosissimi mesi del Governo Monti, in una fase in cui è ormai urgentissimo, ridare slancio e progetto ad una visione di sviluppo per il nostro paese che trascenda dalla ristretta visione della crescita del PIL.

Questo è un concetto molto importante che politici ed economisti spesso ignorano, ossessionati dal mito della crescita economica infinita.

Progettiamo il benEssere contro i nemici della bellezza e del coraggio, edificatori di bruttezza e di paura, che, con le loro montagne di denaro ammorbano, corrompono, avvelenano, ma non sanno creare niente di utile, di gentile e di condiviso.

Marco Turchetti

Gli amici della bici (FIAB) da Ravenna alla Slovenia per il progetto

europeo INTERBIKE

Dal 27 Aprile al 1° Maggio una piccola delegazione composta da quattro ciclisti della FIAB di

Massalombarda, Lugo e Ravenna ha compiuto, per la prima volta, una verifica del tracciato del nuovo percorso ciclabile "Adriabike" che va da Ravenna alla Slovenia, passando per le aree costiere dell'Emilia-Romagna, del Veneto e del Friuli Venezia Giulia.

Grazie alla collaborazione con la Provincia di Ravenna, i quattro corridori, hanno compiuto un viaggio di studio per la rilevazione di dati GPS e per la progettazione preliminare dell’itinerario ciclabile denominato “Adriabike”, percorso che sarà realizzato entro il 2014, grazie al progetto europeo INTERBIKE, cofinanziato dal programma transfrontaliero europeo Italia-Slovenia.

Tale percorso si raccorderà con le grandi reti ciclabili europee, dalla Polonia fino a Spagna e Portogallo.

Il viaggio si è articolato in quattro tappe: 27 Aprile, Ravenna – Porto Levante (Km 160);  28 Aprile, Porto Levante – Caorle (Km 116); 29 Aprile, Caorle – Aquileia – Grado (Km 132); 30 Aprile, Grado – Monfalcone - Trieste - Koper (Km 100); Koper - Trieste (Km 30).

Ad ogni tappa si sono svolti incontri con giornalisti, operatori turistici, rappresentanti di istituzioni locali e cittadini finalizzati a valorizzare il progetto Interbike e il tema della mobilità ciclabile e del ciclo-escursionismo.

Il ritorno, in treno, è avvenuto il 1° maggio.

Nel contempo, proprio in questi giorni la Provincia di Ravenna ha avviato la procedura per la scelta del progettista che entro l'estate definirà l'esatto percorso e gli interventi di segnaletica e di miglioramento nel tratto previsto da Ravenna ai lidi ravennati fino al fiume Reno, alla zona sud delle Valli di Comacchio e a S. Alberto fino al confine con il ferrarese.

Si prevede di inaugurare l'intervento, che si raccorderà anche con il percorso Ravenna-Cervia recentemente inaugurato grazie al progetto Bicy, nel 2014.

Un'altra piccola tappa per promuovere e valorizzare la mobilità ciclabile.

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La Garzetta Ecodemocratici RavennaPiazza Kennedy e mobilità sostenibile:

una città più bella e vivibile aiuta anche turismo e commercio

La GarzettaDirettore: A. MazzottiCaporedattore: M. TurchettiRedazione: A. Borsotti, M.Cavallari, P.Montanari, D.Paviani, A.Rebucci, M.Turchetti, P.TurchettiGrafica: M. RoncuzziContributi: F.Alberani

La presentazione da parte dell’Amministrazione Comunale di Ravenna del progetto per la riqualificazione di Piazza Kennedy ha riaperto la discussione sulle modalità di valorizzazione del centro storico, discussione in cui si confrontano, come è legittimo e vitale in democrazia, idee e opinioni diverse.

Non mancano però in questa discussione posizioni che ormai paiono vecchie e superate.

Ad esempio: partire da legittime preoccupazioni per la grave crisi che stiamo attraversando, per contrapporre artificialmente le supposte ragioni dell’economia a quelle della qualità urbana e della vivibilità del nostro centro storico per cittadini e turisti.

Oggi sappiamo bene che non è così, in generale la sostenibilità dello sviluppo e la diffusione della green economy in ogni campo sono condizioni ormai essenziali per la stessa crescita dell’economia, e che dovremo ben presto sbarazzarci definitivamente del XX secolo e della sua cultura dell'Io.

Nello specifico il centro storico non potrà rafforzare il proprio ruolo di principale polo di attrazione commerciale e turistica se non migliora costantemente la qualità delle proprie strade e delle proprie piazze, se non valorizza l’ insieme del nostro straordinario patrimonio culturale, architettonico, monumentale, se non si riducono gli altissimi livelli di inquinamento, e di rumore, se non assicura una fruibilità sicura innanzitutto a pedoni e ciclisti, come evidenziato in questi giorni anche dalla grande manifestazione di Roma a favore della sicurezza dei ciclisti nelle aree urbane.

Il confronto su Piazza Kennedy assume oggi un valore emblematico: Piazza Kennedy è potenzialmente una delle più belle e vaste Piazze di Ravenna e si colloca a un centinaio di metri da Piazza del Popolo. Oggi è solo uno squallido parcheggio, con un vorticoso, disordinato e inquinante carosello di auto tutto il giorno.

Il progetto dell’Amministrazione, al di là delle legittime discussioni sulla qualità architettonica, propone la filosofia di un riscatto, un ruolo del tutto nuovo di questo fondamentale vuoto urbano quale parte essenziale di un generale miglioramento e di una costante riqualificazione dell’intero centro storico della nostra città che giustamente e legittimamente ambisce a diventare Capitale Europea della Cultura.

Le principali Associazioni dei Commercianti sono preoccupate della riduzione dei posti auto!?

Discutiamone serenamente, senza pregiudiziali ideologiche, disponibili a trovare soluzioni alternative convincenti, ma assolutamente con lo sguardo rivolto al futuro e all’Europa più avanzata.

In tutta Europa si discute e si interviene sulla mobilità.

Non è affatto vero che dove si sono incrementate le pedonalizzazioni poi ci si è pentiti, la scelta che prevale nettamente, anche al di là delle diverse maggioranza politiche, è quella della mobilità sostenibile, dedicando spazi sempre più ampi al trasporto pubblico, piste ciclabili, percorsi pedonali e riservando un ruolo sempre più marginale delle auto nei centri urbani e tanto più nei centri di valore storico e turistico.

I parcheggi nei centri storici sono in Europa, in genere limitati e con tariffe elevate si sviluppano invece parcheggi scambiatori, serviti da efficienti reti di trasporti collettivi puliti, moderni ed efficienti, da servizi di noleggio di biciclette e di ciclomotori elettrici.

Ormai spopolano in tutto il mondo esempi come Zipcar (versione molto evoluta e sofisticata di autonoleggio anche per brevissimi periodi con auto ecologiche) oppure il Velìb, sistema di biciclette pubbliche parigine.

A Ravenna, ove esiste un avanzato e a lungo discusso piano del traffico, che va attuato, è possibile “compensare“ la riduzione dei parcheggi in Piazza Kennedy soprattutto restituendo ai parcheggi di attestazione al centro storico la loro reale funzione di servizio alle attività commerciali, artigianali e turistiche e affrontando al contempo in termini nuovi il problema della mobilità casa-lavoro, che non può più continuare ad avere come principale soluzione l’uso dell’auto privata individuale se non al prezzo di costi economici e

ambientali sempre più insopportabili.

Vogliamo riaprire un confronto, anche e soprattutto con il governo nazionale, sulla centralità per il futuro dei trasporti pubblici urbani, specie in una situazione in cui la benzina costa ormai 2€ al litro?

Vogliamo cominciare a studiare come real izzare parcheggi

scambiatori efficienti, dotati dei necessari servizi a partire da aree che già sono disponibili a Ravenna (Cinema City e Pala De Andrè ad esempio)?

Vogliamo tutti insieme, favorire ulteriormente la mobilità ciclabile che, migliorando percorsi e rendendoli più sicuri, può crescere ancora esponenzialmente, come dicono recenti studi, con vantaggi enormi per la salute, il contenimento dei tempi di spostamento in area urbana, e soprattutto a costi ridottissimi?

Noi siamo pronti a ragionare su questi temi con tutti sapendo che tutti, dai giovani ai commercianti, dagli artigiani ai turisti ambiscono a un centro storico al contempo vivo e non caotico, vitale e non inquinato, bello e fruibile in modo intelligente e sostenibile, che produca reddito e lavoro per chi in esso opera.

E che il mondo di domani non può essere quello di ieri.

Ecologisti Democratici Ravenna

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Primavera Slow 2012: come sta andando?

Giunta a metà del suo cammino, la Primavera Slow può dirsi per ora riuscitissima. Sia i “Green Days” degli ultimi due weekend di marzo, sia la recente sesta Fiera Internazionale del Birdwatching hanno registrato partecipazione significativa e ottimo livello qualitativo.

Nell’appuntamento ravennate che apriva gli eventi della rassegna, i Green Days appunto, i vari momenti previsti dall’iniziativa (che si è sviluppata fra la pineta di Classe, l’Ortazzo e l’Ortazzino, Cervia e Ravenna), hanno visto la presenza entusiastica di centinaia di persone: a piedi, in bicicletta, in canoa, insomma con tutte le modalità di fruizione “slow” che il programma stimolava a mettere in pista.

Grande e legittima attenzione, in particolare, all’inaugurazione ufficiale del "Centro Visite Cubo Magico Bevanella", che sorge all’interno della vecchia casa di guardia dell’idrovora Bevanella: al momento inaugurale ha partecipato una gran folla, e anche nelle giornate successive il centro – che è davvero una “chicca”, anche dal punto di vista tecnologico – ha ottenuto grande attenzione, dal pubblico e dai media.

“Un progetto nato per mettere in valore la straordinaria valenza di un paesaggio unico nel suo genere, ma altresì l’estremo valore dell’opera dell’uomo, che ne ha preservato i caratteri fondamentali governando il flusso delle acque”, ha detto nel discorso inaugurale Massimo Medri, funzionario incaricato dell’Ente regionale di Gestione per i Parchi e la Biodiversità “Delta del Po” (l’ex Parco del Delta). A ruota, il sindaco Fabrizio Matteucci ha rimarcato il valore turistico del bellissimo ambiente naturale dell’Ortazzo-Ortazzino: “non ha niente da invidiare alla Camargue”, ha detto il primo cittadino.

Ma grande partecipazione e attenzione è stata data anche alle attività legate alla bicicletta: in primis, l’inaugurazione del punto di noleggio bici in stazione a Cervia, e il convegno sul progetto “Bicy”, che ha visto esposte a Ravenna diverse buone pratiche ed esperienze interessanti.

Analogo successo – ma con cifre ben più imponenti: si parla di oltre trentamila persone in tre giorni, provenienti da tutta Italia e anche dall’estero – per la Fiera Internazionale del Birdwatching e del Turismo Naturalistico, andata in scena a Comacchio fra il 27 e il 29 aprile. Stand presi dʼassalto, escursioni esaurite, e un altissimo livello qualitativo per quanto riguarda i birdwatchers e la fotografia naturalistica: lo confermano fra l’altro i due concorsi internazionali la cui premiazione è andata in scena durante la Fiera, ovvero Asferico 2012 e Delta in Focus.

Per rendersene conto, ammirate le due foto vincitrici (rispettivamente di Paolo Torre e di Giuliano Zogno)…

Come detto, però, la Primavera Slow è solo a metà del suo cammino: altre decine di eventi a contatto con la natura sono in programma fino al 3 giugno, sia sul territorio ravennate che su quello ferrarese.

C a l e n d a r i o c o m p l e t o s u l s i t o www.podeltabirdfair.it

Alberto Mazzotti

foto di Paolo Torre

foto di Giuliano Zogno

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Energie Rinnovabili e Mobilità elettrica: un nuova frontiera della

Green economy

Il 2 maggio si è svolto presso Sala Convegni Centuria a Faenza, il convegno L’UNIONE FA…L’ENERGIA: IMPRESE E RICERCA IN RETE PER LA MOBILITA’ ELETTRICA, promosso da Centuria Agenzia innovazione Romagna, dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Provincia di Ravenna con Comuni e associazioni imprenditoriali.

E' stata un’occasione importante per cercare di fare rete per innovare nel campo della mobilità elettrica (dalle auto, alle biciclette elettriche, ai carrelli e alle macchine industriali) per contribuire all'affermazione di forme di mobilità più sostenibili e creare un polo Emiliano-Romagnolo che unendo imprese, Tecnopoli e centri della ricerca e dell'innovazione consenta al nostro Paese di rafforzare la propria competitività in questo settore innovativo, di fatto già indicato quale scelta di prospettiva nelle politiche europee sulla mobilità e la green economy.

E' stata un'occasione per riflettere insieme, istituzioni, mondo della ricerca, imprese, associazioni sulle potenzialità del settore della mobilità elettrica, che se intrecciato con lo sviluppo delle energie rinnovabili può consentire di elevare notevolmente i livelli di efficienza rispetto ai tradizionali motori a scoppio e può contribuire a ridurre considerevolmente l'impatto ambientale della mobilità, sia come CO2 prodotta e come drastica riduzione inquinamento acustico. E sulle modalità per accelerare il processo di transizione superando limiti tecnologici, logistici e organizzativi che ancora frenano lo sviluppo della mobilità elettrica specie in italia.

Nel corso del Convegno si è parlato di nuove opportunità: in particolare il nuovo Bando per l'innovazione dei  Distretti Tecnologici, pubblicati proprio in questi giorni, prevedono un contributo ai raggruppamenti di imprese interessate a portare avanti attività di ricerca esplorativa su alcuni temi, tra cui figurano anche componenti della mobilità elettrica.

Sono stati inoltre approfonditi gli strumenti per favorire anche nelle nostra regione il processo di innovazione per un nuovo posizionamento nella filiera produttiva legata alla mobilità ciclabile; in particolare le nuove forme organizzative tra imprese, quali i contratti di rete, che possono consentire anche a imprese di taglia medio-piccola di inserirsi su segmenti produttivi ad alto contenuto di innovazione.

Dopo una mattinata centrata sul confronto con le istituzioni in cui sono intervenuti tra gli altri Gianni Bessi Vicepresidente della Provincia di Ravenna, Paolo Ausiello drettore tecnico di Aster e la dott. Morena Diazzi Direttore Generale del settore attività produttive della Regione Emilia-Romagna, nel pomeriggio si è svolto un momento di approfondimento tecnico in cui le imprese, insieme ai Centri della Ricerca, sono state protagoniste del confronto serrato sugli aspetti tecnologici più rilevanti afferenti il tema della mobilità elettrica.

Si è discusso di efficienza e limiti prestazionali del Powertrain elettrico, batterie ad alte prestazioni, sistemi

di ricarica e sviluppo di nuovi materiali, sviluppo di trasmissioni idrauliche di potenza, impianti ausiliari e sensorizzazione delle macchine elettriche.

Dopo il convegno l’obiettivo è duplice e intrecciato: da un lato, come istituzioni, per favorire una nuova organizzazione territoriale per lo sviluppo progressivo di sistemi energetici basati sulle energie rinnovabili e sistemi di ricarica per la mobilità elettica, e dall'altro quello di costruire, tra le imprese, reti che possano cominciare a lavorare davvero insieme sull’innovazione, e a costruire un polo tecologico nel settore competitivo a livello internazionale.

Anche in questo modo si potrà contribuire a una fase più avanzata di sviluppo sostenibile e nel contempo far sì che le imprese colgano davvero le opportunità derivanti dalla crescita della green economy in termini economici e di creazione di nuova occupazione qualificata specie per i nostri giovani.

Alberto Rebucci

La grande bicifestazione nazionale del 28 aprile, che ha portato a Roma decine di migliaia di cittadini in bici tutti uniti in nome della ciclabilità urbana, è stata la prima uscita pubblica del movimento spontaneo #Salvaiciclisti, nato sul web meno di tre mesi fa seguendo l’esempio della campagna lanciata dal quotidiano Times “Cities fit for cycling” per chiedere “città a misura di bicicletta”, ripensando radicalmente la mobilità nei centri urbani.

I cicloblogger di #Salvaiciclisti che hanno messo in piedi il movimento d’opinione sul web, alimentando la campagna per la ciclabilità attraverso Facebook e Twitter, hanno stilato un documento con le linee guida per raccogliere nuove adesioni e diffondersi sul territorio in modo capillare.

Il primo passo sarà la creazione di gruppi locali e il rafforzamento di quelli già esistenti, che in tutta Italia sono già una decina.

Un logo da diffondere.

La seconda mossa, nel solco della natura libera e spontanea del movimento, è una sorta di diffusione “aperta ma controllata” del logo della campagna #Salvaiciclisti “in un percorso di progressiva e benefica perdita di controllo del simbolo”, come scrive il coordinamento: “Un’idea aperta a tutti coloro che nel pieno rispetto dei principi ispiratori, dei suoi obiettivi e della sua natura no profit vogliono fare qualcosa per la mobilità leggera e hanno bisogno di un amplificatore mediatico e simbolico”.

Entro metà maggio verrà stilato un vademecum per suggerire ai gruppi locali come organizzare le azioni e farle risaltare con il massimo dell’impatto mediatico e istituzionale, sempre a fini di sensibilizzare l’opinione pubblica.

“Il logo Salvaiciclisti spunterà ovunque”

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La GarzettaEcodemocratici RavennaNon affossare le rinnovabili e

l’efficienza energetica, macambiare responsabilmente

il sistema energetico

Siamo in una fase delicata e cruciale dello sviluppo delle rinnovabili in Italia e di trasformazione dell’intero sistema energetico. Le rinnovabili hanno coperto il 28% della produzione elettrica nazionale nel 2011 e si sono espanse anche nel settore della produzione di calore. Queste dinamiche hanno favorito la rapida crescita di un nuovo comparto imprenditoriale con oltre 100.000 posti di lavoro, in netta controtendenza con l’attuale fase di crisi.

Occorre adeguare il sistema di incentivi, ma questo passaggio va avviato con interventi in grado di accompagnare le varie fonti verso la competitività per favorire l'occupazione e, in prospettiva, assicurare un guadagno economico per la collettività, aumentare la sicurezza energetica del paese, ridurre le emissioni di gas serra.

La ridefinizione delle modalità di supporto alle rinnovabili e all’efficienza, se gestita male, rischia di mettere in ginocchio l’intero settore. Le prime proposte di decreti danno la sensazione è che sia prevalso un atteggiamento punitivo verso un comparto che sta mettendo in difficoltà gli operatori elettrici tradizionali.

Il comparto delle imprese verdi, vista la gravità della situazione, ha avviato un coordinamento tra le varie Associazioni per confrontarsi con maggiore efficacia con le istituzioni e per modificare provvedimenti che potrebbero essere letali.

L’8 maggio verranno presentati i possibili emendamenti ai decreti attualmente in discussione in una conferenza stampa a Roma in vista della Conferenza Stato-Regioni e il 9 maggio saranno discussi a SolarExpo a Verona alla presenza del ministro Clini.

La prima richiesta è che vengano emanati rapidamente, previa consultazione con le parti interessate, sia il decreto sulle rinnovabili termiche atteso dal settembre scorso sia la definizione degli obiettivi dei certificati bianchi al 2020.

Sul fronte dell'efficienza energetica e delle rinnovabili termiche sono ingenti i benefici che si potrebbero avere sia sul fronte occupazionale che della riduzione delle emissioni inquinanti, con una spesa molto ridotta.

Sull'elettrico, invece, a preoccupare le Associazioni non sono tanto i tagli degli incentivi, quanto l’aumento del peso della burocrazia che andrebbe al contrario alleggerita come avviene in molti altri paesi.

Andrebbe inoltre  aumentato, anche se non di molto, il plafond di

s p e s a . I n particolare per il fotovolta ico, r i spet tare i l l i m i t e d i 7 mi l iard i , g ià ind i ca to ne l quarto conto e n e r g i a , consentirebbe a q u e s t a tecnologia nel medio termine di r iuscire a camminare sulle

proprie gambe garantendo l’installazione di migliaia di MW senza incentivi. Proprio per agevolare questo percorso e per indicare la disponibilità di farsi carico dei problemi di gestione della rete potrebbe essere utile inserire, in aggiunta allo schema proposto, la possibilità di rinunciare agli incentivi grazie allo scambio sul posto esteso anche sopra i 200 kW.

Vanno infine ripristinate le valorizzazioni per il fotovoltaico innovativo, a concentrazione e per lo smaltimento dell’amianto. Andrebbe previsto un premio per impianti realizzati con almeno 80% di materiali europei e comunque vanno individuate opportune forme di incentivazione a sostegno e sviluppo dell’industria nazionale.

Le proposte dei decreti porterebbero a ridurre gli incentivi da 12,4 a 11,2 miliardi di euro, un taglio del 10%, ma con modalità di applicazione devastanti.

Infatti, a fronte di un limitato impatto sulle tariffe, come osserva anche l’Autorità dell’Energia, si frenerebbe la crescita delle rinnovabili (secondo l’ultimo rapporto di Deutsche Bank, non si raggiungerebbero gli obiettivi al 2020) e si metterebbe in ginocchio uno dei pochi settori che si erano sviluppati in questo periodo di crisi.

Gli Stati Generali chiedono quindi che nella Conferenza Stato Regioni si tenga conto delle richieste che provengono dal mondo delle imprese.

Fabio Alberani

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E’ noto che la forma di mobilità più efficiente e sostenibile e a portata di tutti è quella che integra gli

spostamenti di medio raggio in treno con quelli di breve raggio in bicicletta.

Ebbene nel 2012 anche nel nostro territorio della provincia di Ravenna, grazie al finanziamento di progetti europei e alla collaborazione tra Regione, Enti Locali, Tper e Fer sono previsti nel periodo primavera-estate nuovi servizi che favoriscono l’uso integrato del treno e della bicicletta.

Il primo servizio “BICI+TRENO” è stato attivato dal 1° Maggio a Cervia dalla Provincia di Ravenna grazie al Progetto Bicy finanziato dal progetto europeo Central Europe.

Tale servizio prevede che tutti coloro che arrivano alla stazione di Cervia in treno e che non sono residenti a Cervia abbiano diritto, mostrando il proprio biglietto e fornendo un documento di identità, di noleggiare gratuitamente una bicicletta presso il punto noleggio di Bicy allestito presso la stazione e gestito da Cerviaturismo.

Si evidenzia che quest’ anno chi usufruirà di tale servizio potrà anche fruire del nuovo percorso ciclo-naturalistico, realizzato dal progetto Bicy, che da Cervia, attraversando le pinete e zone umide del Parco del Delta del Po, giunge alla Basilica bizantina di S. Apollinare in Classe e a Ravenna.

Suggerimenti per favorire la raccolta differenziata e il riciclaggio dei rifiuti domestici:

1. Ridurre l’uso e smaltire bene la plastica: la plastica resta resta un elemento difficle da riciclare perciò è consigliabile ridurne il consumo, ad esempio usando l’acqua del rubinetto o non usando stoviglie usa e getta in plastica. Per lo smaltimento si consiglia di inserire nelle campane o nei sacchetti per la raccolta differenziata: bottiglie per bevande, contenitori di detersivi, shampoo, imballaggi in plastica. E’ opportuno prima sciacquarli e schiacciarli per ridurne il volume. Non gettare invece posate, piatti e bicchieri in plastica, accessori per auto, custodie per CD, giocattoli, materiale in polistirolo, borse e cestini.

2. Smaltire correttamente l’olio da cucina e le batterie: l’olio da cucina a differenza di quel che si pensa è un inquinante importante: un litro di olio usato rende non potabile 1 milione di litri d’acqua. L’ideale è portarlo in un sito ecologico di smaltimento o in una lattina al vostro meccanico. L’unica alternativa, certo meno corretta, è quello di sigillarlo in una bottiglia e inserirlo nel bidone della raccolta indifferenziata.

Le batterie esauste, altamente inquinanti per la presenza di piombo e acido solforico, vanno portate o a una stazione ecologica oppure restituite all’elettrauto che ve la sostituisce con una nuova.

3. Smaltire vetro e carta: bisogna seguire alcune regole importanti. Per la carta non vanno inseriti nei contenitori della differenziata bicchieri di carta usati, carta oleata, carta unta, carta plastificata o chimica, fazzoletti o tovaglioli usati. Per il vetro è necessario togliere i tappi, le bottiglie vanno sciacquate e non vanno inseriti assolutamente gli specchi.

4. Raccogliere e consegnare i tappi: la cosa migliore è separare i tappi in PE e consegnarli a organizzazioni collegate al Centro Mondilità Sviluppo Reciproco, una onlus che favorisce il recupero e il riciclaggio dei tappi in plastica delle bottiglie e che devolve il ricavato per finalità di cooperazione internazionale, in questa fase per dare acqua ai villaggi più poveri della Tanzania. Anche a Ravenna (e nelle altre città dell’Emilia-Romagna) c’è un centro di raccolta presso la Parrocchia di S. Giovanni Battista nel Quartiere S. Biagio.

5. Compost fai da te: se una famiglia possiede un terrazzo o un piccolo giardino può creare un mini composter per trasformare i rifiuti organici in compost per il proprio giardino e le proprie piante. Basta prendere un bidone ampio e con coperchio, forarlo in modo regolare anche sul fondo, foderarne l’interno con una zanzariera o una rete di plastica a maglie molto fini e riempire con palline di argilla per 10 cm, uno strato di retina e sopra altri 10 cm di torba. Basta poi un sottovaso per raccogliere i liquami che si formeranno e gradualmente i nostri avanzi di cibo che inseriremo si trasformeranno in compost riutilizzabile come concime e per l’apporto di sostanze organiche.

Notizie tratte dall’inserto Green Economy

del Resto del Carlino

Le Brevi

Con lo smartphone individui la stazione ecologica più vicina

“Ecologia domestica” Estate 2012: nuovi servizi per lʼintermodalità Treno-Bicicletta

Problemi di smaltimento di rifiuti ingombranti o speciali?

Per chi possiede un moderno telefono cellulare smartphone è ora possibile trovare facilmente utili indicazioni e l’ubicazione della stazione ecologica più vicina.

Nelle Province di Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Ferrara, Modena e Bologna infatti è stato attivato un nuovo servizio, la multipiattaforma “ Il Rifiutologo “ realizzata da Hera.

Essa consente di scaricare gratuitamente sul proprio smartphone un programma che ci permette di verificare come smaltire correttamente tutti gli oggetti ormai in disuso, ci indica su una mappa le stazioni ecologiche più vicine indicandoci anche il percorso più rapido per raggiungerle dalla nostra abitazione e ci consente anche di prenotare i ritiri a domicilio dei rifiuti ingombranti.

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LA MAIE’ (Spallicci – Martuzzi)

Dop un sonn ch’un fnéva mai Dopo un sonno che non finiva maiLa campagna la j è in festa la campagna è in festaE mi gall alzend la cresta il mio gallo alzando la cresta

L’ha canté chirichichì. Ha cantato chirichichì.

Tu la rama la piò bèla, Prendi la frasca, la più bella,strapa i fiur ch’it pies a te, cogli i fiori che piacciono a te

spiana coma par un re sistema come per un real finestar dla mi ca. le finestre della mia casa.

Int e bosc e rusignol Nel bosco l’usignoloIn e pré grell cantaren nel prato i grilli canterini

Parché e gran che vegna ben perché il grano cresca beneTota nott i cantarà. Tutta notte canteranno

Tu la rama la piò bèla, Prendi la frasca, la più bella,strapa i fiur ch’it pies a te, cogli i fiori che piacciono a te,

che al furmig al n’ha da intré che le formiche non devono entrarea magner int la mi ca. a mangiare nella mia casa.

Questa bella e notissima canta che molti i noi conoscono e che, qualche volta abbiamo anche cantato, ci introduce nel mese di maggio.

La vittoria della Primavera sull’Inverno: già dai tempi di Roma antica si festeggiava questo passaggio; i Celti ci portarono la tradizione del Beltane – il 1° Maggio – proprio per festeggiare la rinascita della vegetazione dopo il lungo sonno invernale.

Il Calendimaggio: la tradizione di piantare l’albero nel centro del Paese era diffusa in tutta Europa (in occasione di un mio viaggio nell’ancora nazione della Cecoslovacchia, vidi quest’albero con appeso viveri e vari oggetti); nella nostra terra di Romagna era viva questa tradizione ma, molto più modestamente, anziché piantare alberi si solevano portare frasche – da qui il termine ravegnano fraschè mentre maiè è tipicamente forlivese - alle finestre delle case affinché, come dice la canta, le formiche non entrassero nelle case.

Nel libro “Caro, vecchio Borgo San Biagio” edito da Capit, scritto da Giliana Montanari Cipriani, c’è una bellissima foto (a pag. 80) dove si vedono i rami di pioppo che sporgono dalle finestre per festeggiare l’arrivo di Maggio.

“Il primo giorno di maggio gli amanti prendono un ramo di acacia in fiore e vanno, la mattina per tempo, a piantarlo o presso l’uscio o vicino ad una finestra dell’amata; alcune volte attaccano a questo ramo doni come spille, fazzoletti od altro. Poi cantano:L’è venuti magi e l’ha purtè la spiga, Dio del ciel ch la sia ben garnida.

Lè venuti magi, ben venga magi.

L’è venuti magi e l’ha purtè la rosa, La ………. (e qui andava il nome dell’amata) la s vo fè la sposa.

L’è venuti magi,ben venga magi.

I giovani invece che hanno abbandonato l’amante, vanno a piantare in luogo del maggio uno spino presso la porta o le finestre della casa della giovane”.

Il proverbio di maggio

Page 9: La Garzetta - aprile/maggio 2012

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La Garzetta Ecodemocratici Ravenna

Questa è la narrazione che del “piantar maggio” ce ne fa il grande Giuseppe Gaspare Bagli nel suo libro “Proverbi, usi, pregiudizi, canti, novelle e fiabe popolari in Romagna” edito da La Mandragora.

Altrettanto bella è la descrizione che di questa tradizione popolare ce ne fa Michele Placucci nel suo libro “Usi, e pregiudizi de’ contadini della Romagna” edito da La Mandragora. Sentite:

“Rimotissima si è l’origine di tale allegria; a’ tempi in cui reggeva il Romano Impero Giustiniano, aveva pure luogo questa da lui chiamata solennità, portandosi rami di majo, ossia majella (albero, che fa i fiori come la ginestra) su d’una, o l’altra porta, indicando

innamoramento; cosicché ne nacque perfino il proverbio, allorché si vedevano tali rami in più parti, di appiccare il majo ad ogni uscio, vale a dire innamorarsi di tutti.

L’istituzione di tale allegria avendo per oggetto l’augurio di un buon raccolto, si crede, che a tutto ciò influisca il canto, ed i voti della gioventù coll’accennata funzione.

Usano anco nel presente mese, allorché si avvicina il tempo di raccogliere li fieni, di porre un coppo su di un olmo, ed a lui d’appresso un sasso appeso ad una funicella, che scosso

dal vento urti sul coppo: come pure porre tra la siepe una conocchia armata di stoppa, e col fuso fitto nella estremità della stessa; e col frastuono prodotto dall’anzidetto coppo col

sasso, credono, che le talpe non danneggino li prati”.

Ricordo perfettamente che mio nonno Chilì, in quel di San Pancrazio, era solito porre … in sl’ ojom dnenz a ca’… un coppo legato e il sasso mentre non ricordo che mettesse il fuso.

Tradizioni che ormai si sono perse, rituali vecchi di secoli abbandonati nel giro di poco tempo: questo è – ahimè – il nuovo che avanza dimenticando le tradizioni tanto care ai nostri vecchi e a chi, come il sottoscritto, con questi piccoli scritti vuole mantenere vivo quel passato.

Tante altre cose avrei da dire sul mese di maggio ma non voglio tediarvi oltre, già sono stato lungo.

Termino con uno dei miei soliti proverbi che sono andato a ripescare dalla memoria dei miei adorati vecchi. Com’è noto, durante il mese di maggio “sono bandite” le piogge, esse sono deleterie per le coltivazioni e sentite un po’ cosa dice uno di questi:

E’ dè dl’Ascension (o Sansion)Se piov dl’or un piov gnit ‘d bon

(Il giorno dell’Ascensione – quest’anno il 20 maggio-Se piove dell’oro non piove niente di buono)

E, giusto per affermare il concetto:

Quand e’ piov trop e’ mes d’mazLa spiga la fa e’ gambaraz.

(Quando piove troppo il mese di maggioLa spiga fa il gambo marcio).

Buon mese di maggio a tutti e, speriamo sia poco piovoso.

Av salut

Paolo Turchetti