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LARATRO MENSILE DELLA FEDERAZIONE PROVINCIALE COLTIVATORI DIRETTI DI FERRARA Stampa ORIGRAF Ferrara - Via Sgarbata, 170/172 - Tel. 0532 712991 - Reg. Trib. Ferrara n. 21 del 21/03/1951 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale - DL. 353/2003 (conv. in. L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1. DCB Ferrara Maggio Giugno 2010 3 CON IL VERO CON IL VERO MADE IN MADE IN ITALY CRESCE ITALY CRESCE IL PAESE VERO. IL PAESE VERO. Coldiretti Coldiretti da Roma al da Roma al Brennero rilancia Brennero rilancia il progetto il progetto delle filiere. delle filiere. CON IL VERO MADE IN ITALY CRESCE IL PAESE VERO. Coldiretti da Roma al Brennero rilancia il progetto delle filiere. SPECIALE MOBILITAZIONE 2010

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L'Aratro è il periodico mensile della Federazione Provinciale Coltivatori Diretti di Ferrara.

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2L�’Aratro

Stampa: Origraf s.rl.Via Sgarbata, 170/172

San Bartolomeo in Bosco (FE)Edito da Coldiretti FerraraDirettore: Luigi Zepponi

Direttore Responsabile: Riccardo CasottiComitato di Redazione: Marco Baldon,

Riccardo Casotti, Ida Dalla Libera, Guido Graziani, Beatrice Tagliaferri, Valeriano

Tagliati, Andrea Vincenzi.

Realizzazione Editoriale:Impresa Verde FerraraVia Bologna, 67 - Ferrara

Redazione: Via Bologna 637Chiesuol del Fosso (Ferrara)

Tel. 0532.979.711 Fax 0532978.458email: [email protected]

Registro al Tribunale di Ferrara al numero21 del 21/3/1951 - Iscritto al R.N.S.

Pubblicato a FerraraQuesto numero è stato chiuso in

redazione il 21/07/2010Abbonamento annuale per i soci Euro 3,50

Numero 3 - Maggio Giugno 2010

SommarioLa liera agricola italiana prende formaMauro Tonello pag. 3

Campagna Amica: la rete è in costruzione, al via gli accrediti Riccardo Casotti pag. 4

Coldiretti, la liera agricola tutta italiana ri-sposta vera al paese Luigi Zepponi pag. 5

100 anni fa nasceva Bonomi, fondatore della Coldiretti pag. 6

Sulle quote latte non scherziamo con il fuocoRiccardo Casotti pag. 6

Zucchero: da bieticoltori dif da al ministero ed esposto alla corte dei contiRiccardo Casotti pag. 7

Palalottomatica: esiste un �“caso italiano�” e serve un progetto forte per rinnovare l�’agri-coltura pag. 8

Made in Italy: assedio Coldiretti a frontiere e porti per difenderlo pag. 12

Mozzarella blu: dal Brennero al mare coltiva-tori e pescatori uniti per la difesa del Made in Italy pag. 14

Costituita Unci Ferrara, la cooperazione di Coldiretti pag. 15

Coldiretti lancia l�’allarme pomodoro cinese: triplicano gli sbarchi in Italia pag. 16

Salute, 99% frutta italiana promossaRiccardo Casotti pag. 17

Aperto il primo punto di Campagna Amica a FerraraRiccardo Casotti pag. 18

Ripetuto il successo per il Fragola Day 2010 Riccardo Casotti pag. 20

Maltempo: si contano i danni. Nelle campa-gne stagione dif cile Riccardo Casotti pag. 21

Fabbricati rurali, importante precisazione del catastoIda Dalla Libera pag. 22

Catasto: dif cile il ritorno al seminativoIda Dalla Libera pag. 23

Ri uti: Coldiretti chiede di superare i dubbi e sempli care il SistriAndrea Vincenzi pag. 24

Frutta, i prezzi dei produttori pag. 25

P.S.R., aperti i bandi per domande di imbo-schimento pag. 26

Agri di Ferrara, rinnovate le cariche sociali pag. 26Agriturismi, crescono le aziende ferraresiVerde eccellenza pag. 27

La campagna è amica della Basilica delle Sette ChieseRiccardo Casotti pag. 28

Prodotti tipici e territorio sui Lidi pag. 28

Giornata di preghiera per il Santo Padre pag. 29

Mangi locale e cresci fenomenale: la festa pag. 30

Pomposa e Mesola: crescono i mercati pag. 31

Programma moratoria dei debiti al 31 gennaio 2011 pag. 32

Con il catalogo verde Creditagri diventa il tuo consulente personale pag. 33

Coldiretti Ferrara l�’informazione è sul sito pag. 35

Con i giovani alla scoperta di esperienze eccellenti pag. 35

Lavoro: i premiati dalla Camera di Commercio per la fedeltà pag. 36

Mercatino pag. 37

Informazioni EpacaBeatrice Tagliaferri pag. 38

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Non è così scontato ritrovarsi un anno dopo e fare la conta di quello che si è fatto sulla base di un impegno preso pubblicamen-te, di fronte a migliaia di soci ed al Governo.Ma Coldiretti lo ha voluto (e po-tuto) fare.E così eccoci di nuovo al Pa-lalottomatica, oltre 15.000 im-prenditori presenti per fare il punto della situazione, per ca-pire questo progetto quanto ab-bia movimentato nel panorama italiano dell�’agricoltura e della società.Eccoci ancora a confronto con la politica, con i rappresentan-ti delle Regioni e con quelli del Governo, eccoci a raccogliere l�’eredità di Paolo Bonomi, a 100 anni dalla nascita, per testimo-niare la realtà di una Coldiretti capace di intrepretare i tempi ed andare oltre le lamentele (e quanti motivi avremmo per far-lo, quante cose non funzionano e quanto le stiamo pagando, ogni giorno, nelle nostre aziende) e fare invece proposte.

Quelle proposte che nel 2009 hanno costituito l�’ossatura del Manifesto per l�’Agricoltura ita-liana, dove, in fondo, due cose sono fondamentali: la difesa dell�’autentico made in Italy e la etichettatura obbligatoria dell�’origine e la coerenza nelle proprie azioni.Quella coerenza che ci porta a rivendicare un ruolo diverso per le imprese agricole e le strutture di servizio alle imprese a condi-zione che la trasparenza e l�’in-teresse per l�’azienda agricola e per il prodotto agricolo italiano siano reali e non solo un bel ri-chiamo pubblicitario.Abbiamo atteso lungamente, quasi 13 anni, che il concetto dell�’origine fosse recepito anche dall�’Europa, che fosse capita l�’importanza per i consumatori di fare scelte consapevoli e non cadere nell�’inganno di prodotti che diventano �“made in Italy�” solo in forza di un marchio o di una denominazione commercia-le. E che fosse capita anche la

funzione strategica per le im-prese agricole italiane di poter identi care i loro prodotti per uscire da logiche di mercato che nei grandi numeri ci vedono per-denti, che rispetto ai costi di pro-duzione vi vedono fuori gioco.La grande s da rimane dunque quella di costruire, e lo scorso 2 luglio abbiamo avuto i primi, confortanti, dati una rete agri-cola, quelle liere autentiche che portano valore alle imprese e qualità ai consumatori.Una s da che impone anche scelte chiare, correttezza e serie-tà, capacità di costruire strumen ti adeguati per l�’agricoltura di domani.E capace anche di salvare quan-te più imprese, quante più fa-miglie possibile: non siamo per un�’agricoltura di pochi, ma per mantenere con dignità e profes-sionalità un tessuto di agricolto-ri, di imprese capaci di fare red-dito anche in modo innovativo e diverso rispetto al passato.Con l�’orgoglio di fare parte di

LA FILIERA AGRICOLA ITALIANA PRENDE FORMA

A poco più di un anno dal lancio del progetto Coldiretti per il vero made in

Italy agroalimentare si vedono i primi risultati concreti.

Punti vendita, Consorzi Agrari, Cooperative: la rete si sta formando

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Da alcune settimane sono iniziate le procedure di accreditamento all�’Albo nazionale delle imprese di vendita diretta di Campagna Amica - Coldiretti.In tempo reale sul portale internet di Fondazione Campagna Amica appaiono appena registrate, le aziende agricole, gli agriturismi, le cooperative che intendono diventare �“punto Campagna Amica�”, dichiarando di aderire al manifesto Coldiretti per l�’Agricoltura Italiana e rendendosi disponibili ai controlli che il protocollo di accredito prevede.Controlli sia da parte dell�’azienda, sia da parte di Impresa Verde e Coldiretti, sia da parte di un ente terzo, che ha il compito di certi care l�’effettiva commercializzazione di soli prodotti di provenienza agricola ed italiana.L�’adesione alla rete di queste imprese, quella rete che nel 2009 il presidente nazionale Sergio Marini aveva indicato come obiettivo nei confronti dei consumatori

per portare direttamente i nostri prodotti di qualità sulle loro tavole, con l�’ambizioso obiettivo di arrivare a 20.000 punti vendita, consentirà ai singoli imprenditori l�’utilizzo anche a ni commerciali, di promozione ed identi cazione dei loghi Coldiretti e Campagna Amica secondo precise istruzioni; di ricevere una targa attestante l�’iscrizione (e quindi i controlli ai quali ci si assoggetta), bandiere con i loghi del Punto Campagna Amica; di ricevere una rivista dedicata alla vendita diretta, vetrofanie

per caratterizzare il proprio punto vendita e la possibilità di utilizzare il marchio Campagna Amica per la propria identi cazione aziendale, oltre che essere in rete internet in un motore di ricerca che già conta un numero rilevante di accessi di consumatori sempre più attenti ai prodotti sani, genuini, di qualità ed ad un prezzo equo.Chi fosse interessato può rivolgersi al proprio Segretario di Zona.

Riccardo CasottiVicedirettore Coldiretti Ferrara

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LEchi sta cercando di cambiare le cose, di proporre, di proget-tare, di far rispettare le regole, di dare valore autentico e con-creto a quei valori che ci sono riconosciuti e che i cittadini di-mostrano giorno dopo giorno di apprezzare e condividere.Certamente è drammatico pen-sare a quanto si è perso e si sta perdendo in redditività per le nostre imprese, ma lo è anco-ra di più constatare che non si cerchi di cambiare quello che non funziona, quello che mette

piombo alle ali dell�’innovazio-ne, della capacità di fare le cose in modo diverso, di tagliare tut-to quello è ormai sovrastruttura, che è degenerazione di ruoli e strumenti.Dif cile?Certo, le cose facili non esisto-no o se lo sono rischiano anche di non essere quelle risolutive e decisive.Abbiamo necessità di stringere i tempi, pur sapendo che se non avessimo iniziato la nostra bat-taglia appunto tredici anni fa,

oggi non avremmo nessun risul-tato, ma non possiamo attendere ancora a lungo.Il progetto cresce, ma occorre l�’adesione convinta di quanti più soggetti, dalle imprese agricole alle istituzioni, ai cittadini per-chè il made in Italy sia autentico e non un �“tarocco�” pieno di pro-dotti che di italiano hanno solo il nome e belle foto di paesaggi.Di certo noi faremo la nostra parte!

Mauro TonelloPresidente Coldiretti Ferrara

CAMPAGNA AMICA: LA RETE È IN COSTRUZIONE,

AL VIA GLI ACCREDITIStiamo costruendo l�’Albo nazionale delle imprese di vendita diretta di Campagna

Amica. Una targa ed una bandiera a garanzia dei consumatori ed opportunità per le imprese che vogliono distinguersi nel mercato.

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Dopo la prima, esaltante espe-rienza del 2009, anche quest�’an-no siamo riusciti a riempire un intero palazzetto dello sport con oltre 15.000 soci che hanno po-tuto vivere ed essere parte di un evento che va oltre la ordinarietà ed oltre la ritualità delle solite assemblee.Chi era presente ha potuto as-sistere in diretta ad una pagina della stroria della nostra orga-nizzazione che dif cilmente sarà dimenticata, sia per i temi affron-tati, sia per la capacità del presi-dente Sergio Marini di esprime-re perfettamente la grande carica e la volontà dell�’intera Giunta Confederale e di tutta la Coldi-retti di essere il perno di quelle politiche non solo econonomi-che e di spesa, ma anche di nor-me, di regole, di riconoscimen-to alla qualità delle produzioni agricole ed al lavoro dei colti-vatori diretti, degli imprenditori agricoli, ai quali è stato dato atto di essere appunto �“imprendito-ri�” e non �“prenditori�” da parte del Ministro Tremonti, presente

con i colleghi Sacconi e Galan, oltre che i Presidenti delle Re-gioni Basilicata, Veneto, Lazio ed Emilia-Romagna, a tanti rap-presentanti delle forze dell�’ordi-ne, dei consumatori, delle altre organizzazioni imprenditoriali.Dapprima il ricordo, nel cente-nario della nascita, del fondatore della Coltivatori Diretti, Paolo Bonomi, con le intuizioni e la capacità di dare espressione e dignità economica e sociale ai coltivatori e le loro famiglie, poi il percorso dal progetto lanciato lo scorso 30 aprile 2009, sino ai giorni nostri.Sono già mille i mercati di Campagna Amica, oltre 800 le aziende accreditate come �“Pun-to Campagna Amica�”, 100 nel-la sola nostra regione, oltre agli agriturismi ed ai consorzi agrari che hanno costituito la rete dei Consorzi Agrari d�’Italia, assie-me alle cooperative aderenti ad UNCI-COLDIRETTI.Numeri che testimoniano la vo-lontà di molti imprenditori di mettersi in gioco, di accettare la s da che guarda al futuro, che vuole costruire una prospettiva positiva per l�’economia agricola e per il Paese.Gli interventi dei Presidenti del-le Regioni hanno in larga parte sostenuto e condiviso il nostro progetto, con la sottolineatura di termini e temi che sono ormai il linguaggio comune della gente e che i cittadini attribuiscono a Coldiretti: la liera corta, il km zero, l�’origine dei prodotti, un modello di sviluppo attento an-che al territorio ed all�’ambiente, i valori e l�’etica che si af ancano all�’impegno di produrre alimenti

sani e salubri, di qualità.Quella qualità che vicende come quella della mozzarella blu met-tono seriamente in discussione e che scandalizzano per l�’appa-rente clima di normalità con cui vengono accolti dalle autorità europee.Quelle autorità che consentono di produrre formaggi con latte in polvere ma che si mostrano rigi-di nel non voler vedere indica-ta l�’origine delle materie prime nelle etichette degli alimenti.Alimenti che continuano ad es-sere oggetto di un commercio spudorato,come abbiamo con-statato ancora una volta ispezio-nando i TIR al Brennero, le navi nei porti, le bancarelle ai mercati e nei centri commerciali.Continueremo a fare la nostra parte per dare più trasparenza al mercato e più opportunità alle nostre imprese. E�’ questa la sto-ria e la missione di Coldiretti e dobbiamo esserne consapevoli ed orgogliosi.

Luigi ZepponiDirettore Coldiretti Ferrara

COLDIRETTI, LA FILIERA AGRICOLA TUTTA ITALIANA

RISPOSTA VERA AL PAESELa seconda convention al Palalottomatica ha sancito lo slancio

dell�’Organizzazione per realizzare il progetto sulle liere ed il presidio al Brennero ha rilanciato il tema della difesa concreta del made in Italy

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Cento anni fa, il 6 giugno 1910, nasceva a Romentino, in provincia di Novara in Piemonte, Paolo Bonomi, il fondatore della Coldiretti che è riuscito a dare nel dopoguerra a otto milioni di coltivatori italiani e alle loro famiglie, no allora più o meno dimenticati ai margini della società, una identità precisa e un sistema giuridico e normativo al pari degli altri cittadini italiani. Lo ricorda il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare il suo impegno civile, sindacale e politico e quanto ha fatto per l�’Italia, per la difesa della democrazia, per elevare socialmente e migliorare le condizioni di vita nelle campagne, per la promozione dei valori sociali cristiani. Bonomi - sostiene Marini - ha forse avuto un po�’ di quella

follia e di quell�’intraprendenza del cristiano che si lancia in imprese impossibili, ma che poi raggiunge inaspettatamente traguardi eccezionali. La Coldiretti è ora una grande forza sociale e si confronta con problemi nuovi, ma - continua Marini - ricorda costantemente l�’esempio di Bonomi grazie al quale l�’agricoltura italiana è diventata leader a livello internazionale con primati sul piano qualitativo, ambientale e sanitario. Oggi abbiamo di fronte una nuova s da e siamo impegnati a combattere contro i nuovi poteri forti che - afferma Marini - sottopagano i nostri prodotti agricoli rubando l�’identità e l�’immagine della nostra agricoltura. E�’ una s da grande e affascinante che stiamo affrontando con un rapporto più stretto tra

agricoltori e consumatori con l�’obiettivo di ridare all�’agricoltura italiana centralità e protagonismo. La tenacia e la lungimiranza di Paolo Bonomi in questa nuova, intensa stagione rimangono per noi - conclude Marini - solidi punti di riferimento

100 ANNI FA NASCEVA BONOMI, FONDATORE DELLA COLDIRETTI

Ha dato diritti e dignità a 8 milioni di coltivatori italiani

SULLE QUOTE LATTE NON SCHERZIAMO CON IL FUOCO

Con Bonomi nasce Coldiretti la prima organizzazione agricola europea.

Dopo il confronto politico sull�’emendamento approvato al Senato, il 20 luglio per la prima volta sono stati gli allevatori che hanno rispettato la legge a far sentire la propria voce sulle quote latte. In piazza Montecitorio molti manifestanti di Coldiretti sono presenti in piazza con i cartelli che raccontano la propria storia personale: �“Ho pagato migliaia di euro per mettermi in regola. Se vi siete sbagliati ridatemeli�”.

Guidate dal presidente nazionale Sergio Marini erano presenti tutte le delegazioni territoriali con gazebo, palloncini e manifesti colorati di giallo, anche se le piu�’ numerose vengono dalle principali regioni produttrici di latte: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Umbria, Molise. Abruzzo, Campania e Puglia.�“Quote latte: lo Stato deve ancora accertare? Allora ci restituisca i soldi che ci ha fatto pagare�”: questo, in sintesi �– così come si legge sullo striscione esposto davanti a Montecitorio, il senso dell�’iniziativa. Ma sono numerosi gli striscioni e i cartelli che ricordano che �“la legge è uguale per tutti�” e che �“noi abbiamo sempre rispettato la legge: ora la legge rispetti noi�”. Quote latte, ma non solo, perché i problemi

del Paese e dell�’agricoltura, purtroppo, non sono solo quelli legati agli allevamenti bovini da latte. E allora �“e delle urgenze agricole la manovra quando se ne occuperà?, si chiede uno striscione issato dai coltivatori che evidenzia tre priorità: �“stabilizzazione agevolazioni contributive�”, �“fondo bieticolo saccarifero�” e �“gasolio per le serre�”. Il giorno successivo, a Milano, altre migliaia di allevatori hanno stretto d�’assedio la Regione e manifestato il loro pesante dissenso per un provvedimento che non è tollerabile da parte di chi ha rispettato, spesso a caro prezzo, la legge e che oggi si ritrovano, anche per colpa dei �“furbetti�” senza un prezzo in grado di garantire la sopravvivenza alle loro aziende.

Riccardo CasottiVice direttore Coldiretti Ferrara

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Nei prossimi giorni i bieticoltori noti cheranno al Ministero delle Politiche Agricole appositi atti di dif da con i quali chiederanno alla amministrazione di dare concreta attuazione al provvedimento ministeriale del 19 ottobre 2009. Tale atto, infatti, riconoscendo la natura pubblica delle risorse assegnate a Finbieticola/Terrae ha superato la necessità di una pronuncia del Consiglio di Stato. Lo annuncia la Coldiretti dopo che si è svolta innanzi al Consiglio di Stato l�’udienza per la de nizione del giudizio promosso dai bieticoltori contro il silenzio tenuto dal Ministero delle Politiche Agricole sulle loro istanze, noti cate dagli stessi in data 28 e 29 settembre, e tese a stimolare i poteri di vigilanza su Finbieticola. I bieticoltori inoltre coerentemente con la linea di condotta tenuta innanzi al Consiglio di Stato avevano, nei giorni scorsi, peraltro già depositato un articolato esposto alla Corte dei Conti chiedendo alla stessa di assumere tutte le azioni ritenute opportune al ne di evitare la distrazione da parte di Finbieticola dei fondi destinati al settore bieticolo-saccarifero.

Nel corso dell�’udienza, infatti, i bieticoltori hanno portato a conoscenza i giudici amministrativi che il Ministero ha fatto venir meno il silenzio avverso il quale era stato instaurato il giudizio. Ed infatti con la nota datata 19 ottobre 2009, indirizzata a Finbieticola S.p.a., il

Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha affermato quanto segue: �“in de nitiva, quindi, dette risorse nanziarie, trasferite dall�’ABSI alla Finbieticola, devono essere utilizzate a stretto supporto di piani di ristrutturazione degli impianti saccariferi in attività, o da costituire, nel rispetto delle condizioni rigidamente prescritte a livello comunitario e nazionale e dall�’accordo aggiuntivo del 1985 sopracitato�”.

Dalla nota emerge che il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali abbia esercitato quei poteri di vigilanza che i bieticoltori avevano stimolato attraverso le loro istanze di dif da chiarendo a Finbieticola che �“dette risorse nanziarie, �… devono essere utilizzate a stretto supporto di piani di ristrutturazione degli impianti saccariferi in attività, o da costituire�”. Un tale provvedimento ministeriale ha pienamente

soddisfatto i bieticoltori e fatto venir meno ogni loro interesse ad ottenere una pronuncia del giudice amministrativo. Nello stesso provvedimento il Ministero delle Politiche Agricole richiama il parere reso dalla Avvocatura Generale dello Stato in data 16 ottobre ed avente ad oggetto la de nizione della natura giuridica delle risorse gestite da Finbieticola. In tale parere l�’Avvocatura Generale dello Stato oltre a de nire �“la natura pubblica dell�’attività svolta dalla Finbieticola�” evidenzia come tra gli scopi della stessa società �“non rientra ad esempio la costituzione delle S.r.l. con unico socio Finbieticola Bondeno e Finbieticola Casei Gerola�” e che �“tollerando queste decisioni i soci che hanno avallato lo storno di tali somme potrebbero essere ritenuti responsabili nei confronti dello Stato anche per danni�”.

Riccardo CasottiCapo Area Sindacale

ZUCCHERO: DA BIETICOLTORI DIFFIDA AL MINISTERO ED

ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTIDopo l�’udienza al Consiglio di Stato confermata la natura pubblica delle

attività di Finbieticola e quindi la fondatezza del ricorso presentato contro la costituzione di società privatistiche con le risorse di tutti i bieticoltori.

Mauro Tonello all�’assemblea nazionale dei bieticoltori Coldiretti riunita aBologna sulla questione Finbieticola.

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Riportiamo alcuni passaggi della relazione del Presidente Marini all�’Assemblea nazionale del 2 luglio al Palottomatica di Roma, cui hanno preso parte anche 150 soci della nostra Federazione.

SENZA ETICA TRATTARE CIBO COME FRIGORIFERILe dif coltà delle imprese agricole sono il frutto dello stesso arretramento dell�’etica sociale nel mercato. La globalizzazione dei mercati, a cui non ha fatto seguito quella della politica, ha portato ad un de cit di responsabilità, di onestà e di trasparenza che ha generato la crisi internazionale ed ha drammaticamente legittimato la derubricazione del tema cibo no a farlo considerare una merce qualsiasi, come fosse un aspirapolvere o un frigorifero. E�’

quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel suo intervento all�’Assemblea nazionale nel sottolineare che gli effetti drammatici, legittimati sull�’altare di un libero mercato senza regole, vanno dalle speculazioni sulle materie prime agricole al furto di milioni di ettari di terre fertili a danno dei Paesi piu�’ poveri, il cosiddetto land grabbing, no alle grandi bugie sul potere salvi co degli organismi geneticamente modi cati (Ogm), la cui diffusione sotto il pressing delle multinazionali è aumentata insieme al numero degli affamati.

LEVA COMPETITIVA È DIVERSITÀ

L�’unica leva competitiva possibile per il Made in Italy agroalimentare è quella di essere

diversi perché migliori. E�’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel suo intervento all�’Assemblea nazionale nel precisare che la nostra diversità dipende dalla capacita di legarsi con il più grande ed inimitabile patrimonio che il mondo ci riconosce, i nostri territori, le nostre identità, il nostro straordinario paesaggio fatto di ambiente storia e cultura, il nostro cibo ed i suoi primati in termini di sicurezza ambientale, sociale e sanitaria. Il futuro della nostra agricoltura - ha precisato Marini - sarà nell�’essere diversi e migliori e non omologati a quei sistemi produttivi che operano con strutture di costi per noi irraggiungibili. Il problema - ha precisato Marini - è non farsi copiare le nostre eccellenze e non replicare modelli che il

PALALOTTOMATICA:ESISTE UN �“CASO ITALIANO�” E

SERVE UN PROGETTO FORTE PER RINNOVARE L�’AGRICOLTURA.

15.000 soci provenienti da tutta Italia per costruire il vero made in Italy agroalimentare.

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mercato ha già abbondantemente bocciato, come nel caso degli Ogm. Sarebbe bene che - ha continuato Marini - anche gli altri settori dell�’economia trovassero ancoraggi forti per farsi riconoscere quella diversità in mancanza della quale siamo destinati a competere sui costi, con il rischio della delocalizzazione e di nuova

povertà sociale. La Coldiretti - ha continuato Marini - ha scelto una strategia fondata su altri tre capisaldi con valenza economica e sociale �• Trasformare le nostre materie prime agricole in cibo per aumentare il potere contrattuale nella liera e sfuggire alla morsa delle speculazioni sulle materie prime stesse;

�• Costruire un modello di rappresentanza di liera che coinvolge cooperative e consorzi agrari perche il nostro cibo deve arrivare sino agli scaffali, altrimenti il nostro ben fare serve alle grandi marche solo per gli spot televisivi mentre noi vogliamo rmare i nostri prodotti i mettendoci la faccia; �• Il nostro è un progetto intriso

di etica sociale, cibo come diritto, responsabilità del fare, trasparenza della liera, interesse e aspettative della gente come priorità. Un progetto che rida dignità al settore che deve essere pesato ben oltre e piu�’ di quanto tendono a dire i parametri economici. Questo approccio fa cambiare pelle alla Coldiretti che è diventata

una forza sociale a tutto tondo che parte dagli interessi dei consumatori e diviene soggetto politico e interlocutore credibile delle istituzioni, sulla base di un progetto di crescita per l�’intero paese.

Alla politica chiediamo di saper scegliere tra chi investe, si impegna e innova e chi fa il

furbo e vive di rendita. E�’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel suo intervento all�’Assemblea nazionale nel sottolineare che non si puo�’ concedere, come purtroppo è successo, il titolo di Cavaliere a chi e�’ cresciuto sfruttando all�’estero l�’immagine del Made in Italy costruita con il lavoro nei campi italiani

CRISI: C�’È UN CASO ITALIANO NELL�’AGROALIMENTARE

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di centinaia di migliaia di imprenditori agricoli, ai quali non è stato concesso alcun riconoscimento. La politica non deve essere né notaio né mediatore ma deve assumersi la responsabilità di decidere:�• tra le lobby e i cittadini, come nel caso degli Ogm e dell�’obbligo di indicare in etichetta la provenienza degli alimenti, dove è molto chiaro dove sta la

volontà popolare; �• tra imprese e rendita, sia nella destinazione delle risorse come quelle della Politica Agricola Comune (Pac) e dei Piani di Sviluppo Rurale (Psr), sia nel sostegno ai progetti, distinguendo quelli che portano lavoro e sviluppo al territorio da quelli dietro i cui grandi numeri si nasconde la volontà di delocalizzare; �• tra le cose dichiarate e le cose fatte. Abbiamo apprezzato il percorso di sempli cazione avviato nel mercato del lavoro con i voucher ma si può fare di piu�’ e occorre proseguire nella

sburocratizzazione valorizzando la sussidiarietà; �• tra il vero e il falso, rendendo ad esempio subito noti i dati secretati sulla destinazione delle importazioni agroalimentari da paesi extracomunitari. Va premiata l�’onesta e la trasparenza e la politica e la pubblica amministrazione devono dare il buon esempio. Ci sono ancora troppe anomalie che il Paese non

merita.Da parte nostra ci impegniamo a rimboccarci le maniche come dimostrano i passi da gigante che abbiamo fatto in un anno nel nostro progetto operativo per una �“Filiera agricola tutta italiana�” che ha come obiettivo - ha ricordato Marini davanti ai quindicimila agricoltori presenti - di sostenere il reddito degli agricoltori eliminando le distorsioni e tagliando le intermediazioni con l�’offerta attraverso la rete di consorzi agrari, cooperative, farmers market, agriturismi e imprese agricole di prodotti alimentari

al cento per cento italiani rmati dagli agricoltori al giusto prezzo. Le prime dieci cose fatte nell�’ambito del progetto - ha continuato Marini - riguardano dal via al più grande circuito europeo di Farmers market alla nascita, con Consorzi Agrari d�’Italia (CAI), della prima e più importante holding italiana degli agricoltori, dalla commercializzazione della prima

pasta dei coltivatori italiani all�’avvio della prima e piu�’ grande società di trading europea dei cereali di proprietà degli agricoltori, dalla sottoscrizione del piu�’ grande contratto europeo di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili da biomasse tutte italiane all�’accreditamento di circa mille nuovi punti di vendita diretta di Campagna Amica al mese .

CONFLITTO STATO/REGIONI NON

DANNEGGI IMPRESE Occorre fare attenzione che il con itto in atto tra governo

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POLITICA SCELGA TRA SERIETÀ E FURBIZIA

Il direttore Zepponi con un gruppo di segretari di zona, funzionari e soci della nostra Federazione.

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e Regioni non danneggi le imprese impegnate in settori come l�’agricoltura, le cui competenze sono state da tempo completamente trasferite a livello

regionale. E�’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel suo intervento all�’Assemblea nazionale in riferimento alla minaccia delle Regioni di restituire le deleghe sull�’agricoltura a seguito del taglio di risorse proposto nella manovra. Sono pari a circa 250 milioni di euro i trasferimenti per l�’agricoltura alle Regioni a statuto ordinario.La situazione di dif coltà dell�’agricoltura italiana non dipende solo dalla crisi generale ma dal fatto che stiamo vivendo i drammatici effetti di quelli che sono i due furti ai quali sono sottoposte giornalmente le nostre imprese: da una parte il furto di identità e di immagine che vedesfacciatamente immesso in commercio il cibo proveniente da chissà quale parte del mondo come italiano; dall�’altra il furto di valore aggiunto che vede

sottopagati i nostri prodotti agricoli senza alcun bene cio per iconsumatori. E�’ quanto ha affermato il presidente della

Coldiretti Sergio Marini nel suo intervento all�’Assemblea nazionale, alla presenza di quindicimila agricoltori provenienti da tutte le regioni, nel sottolineare l�’esistenza di un caso Italia come dimostra il fatto che, nonostante i successi del nostro agroalimentare, secondo

l�’Eurostat dal 2000 al 2009 iredditi agricoli reali nel nostro paese sono diminuiti del 36% contro unacrescita del 5,3% nell�’Unione

europea. Solo tra il 2008 e il 2009, Eurostat indica la contrazione in Italia pari al 21% rispetto ad una contrazione media dei redditi agricoli dell�’11,6% nell�’Unione europea.

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I veri protagonisti del progetto Coldiretti: i soci, gli imprenditori che ogni giorno lavorano e costruiscono il veromade in Italy.

Tremonti: l�’agricoltura non è tutto ma senza agricoltura non c�’è niente.

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Decine di migliaia di coltivatori anche con i loro trattori ai presidi di frontiere e porti per difendere il vero Made in italy alimentare dal rischi di inganni e contraffazioni che valgono 60 miliardi di euro in Italia e all�’estero. In occasione della �“Giornata Nazionale dell�’ Anticontraffazione�”, Coldiretti ha presidiato il valico del Brennero e con l�’aiuto delle forze dell�’ordine, carabinieri, guardia di nanza, NAS, polizia di stato, corpo forestale dello stato, veri cato decine di camion e TIR che trasportano ogni giorno i �“falsi�” alimentari

destinati ad una breve passaggio in industrie italiane per diventare �“made in Italy�” ed ingannare i consumatori e danneggiare i produttori italiani.Si allarga dunque, dalla mozzarella ai prosciutti, dal latte al grano, dall�’olio alla frutta, la mobilitazione della Coldiretti per conoscere e far sapere ai consumatori quanto succede giorno dopo giorno senza che venga messo in atto almeno il sistema di etichettatura d�’origine per consentire scelte consapevoli da parte dei consumatori. Alle frontiere è stato aperto

un presidio di coltivatori della Coldiretti al valico del Frejus oltre a quello del Brennero con la partecipazione anche di giovani impresa della Coldiretti. Tra le spiacevoli �“sorprese�” che hanno varcato le frontiere ci sono umi di latte in decine di container provenienti da mezza Europa diventati italiani dopo la frontiere, cosce olandesi di maiale �“taglio parma�” destinate a diventare prosciutti n Emilia, pesto tedesco venduto con marchi italiani, mele argentine e kiwi cileni mentre continua ad arrivare la mozzarella tedesca nonostante

MADE IN ITALY: ASSEDIO COLDIRETTI A FRONTIERE E

PORTI PER DIFENDERLOColtivatori in azione nella giornata nazionale contro la contraffazione. Il

gruppo ferrarese scopre prosciutti olandesi destinati a Modena e succhi di pompelmo tedeschi �“fatti a San Carlo di Ferrara�”.

Scortati i TIR con il falso made in Italy sino alle industrie di lavorazione.

Anche i nostri soci al presidio del Brennero il 6 luglio 2010.

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lo scandalo di quella blu. Il risultato è che due prosciutti su tre venduti come italiani sono provenienti da maiali allevati all�’estero, tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro sono stranieri senza indicazione in etichetta, oltre un terzo della pasta ottenuta da grano che non è stato coltivato in Italia all�’insaputa dei consumatori, e la metà delle mozzarelle sono fatte con latte o addirittura cagliate straniere. Per questo va sostenuta in Parlamento l�’approvazione del disegno di legge sull�’etichettatura obbligatoria di origine degli alimenti che al Senato e�’ già stato ampiamente condiviso�’ sia in commissione Agricoltura che in Aula. Un segnale incoraggiante è appena arrivato dal Parlamento Europeo che, sotto il pressing della Coldiretti, ha votato nalmente a favore dell�’obbligo di indicare il luogo di origine/provenienza per carne, ortofrutticoli freschi e appunto prodotti lattiero caseari. Per l�’Italia signi ca anche valorizzare il vero Made in Italy

in una situazione in cui negli ultimi anni con la mobilitazione a favore della trasparenza dell�’informazione, la Coldiretti è riuscita a ottenere l�’obbligo di indicare la provenienza per carne bovina, ortofrutta fresca, uova, miele latte fresco, pollo, passata di pomodoro, extravergine di oliva ma ancora molto resta da fare con l�’etichetta che è anonima per circa la metà della spesa: dai formaggi ai salumi, dalla pasta ai succhi di frutta.E per una etichettatura chiara, con ben evidenziata l�’origine si è espresso anche il ministro dell�’Agricoltura, Galan, presente al Brennero per vedere in diretta quello che veniva trovato di volta in volta, sottolineando che occorrerebbe trovare questa indicazione anche nelle confezioni della pasta, uno dei prodotti più taroccati.Decisamente strano anche il ritrovamento di succhi di frutta già confezionati, in particolare di succo di pompelmo, di provenienza tedesca, sulle cui confezioni campeggiava la

scritta �“San Carlo �– Ferrara�”, un�’italianità alquanto dubbia ma certamente apposta proprio ai ni di una contraffazione giocata sull�’identità di un territorio frutticolo come quello della nostra provincia (anche se non si coltivano pompelmi�…). Il ruolo dei coltivatori ferraresi impegnati in questo pressing contro il falso e l�’ingannevole a tavola si è spinto anche nel seguire per centinaia di km un TIR di cosce di suino, proveniente dall�’Olanda e destinato ad un�’industria della periferia modenese, per diventare probabilmente prosciutti di Parma o di Modena senza far sapere la reale origine estera. All�’arrivo allo stabilimento un �“comitato di accoglienza�” con tanto di vuvuzelas palloncini e bandiere ha accolto il mezzo che è stato ispezionato dai carabinieri riscontrando effettivamente il carico di cosce già pronte per ricevere il marchio del made in Italy e quindi aumentare decisamente il loro valore commerciale.

Dall�’Olanda al Brennero intercettato un carico di prosciutti che saranno seguiti dalla nostra auto civetta sino a Modena.

Il camion arriva a destinazione in provincia di Modena, accoltoda un �“comitato�” che veri ca assieme a carabinieri e vigili il contenuto:proprio quelle cosce olandesi che diventeranno prosciutti italiani.

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Dal presidio del valico del Bren-nero del 6 e 7 luglio, la mobili-tazione di Coldiretti si è estesa alla riviera dell�’Emilia Romagna, dove una motonave di produttori agricoli ha pattugliato il mare an-tistante il porto di Ravenna, che con 800 mila tonnellate di prodot-ti agricoli e 1.800.000 tonnellate di prodotti agro-alimentari è un altro dei principali punti dell�’im-port alimentare italiano. Dopo uno scalo a Marina di Ravenna e a Cervia la motonave è arrivata al molo di Cesenatico dove i pro-duttori agricoli sono stati accolti dai pescatori di �“Impresa Pesca�”. Tra gli imprenditori dei due set-tori è stata sancita una alleanza in nome del comune obiettivo per la trasparenza sulla provenienza degli alimenti. Gli imprendito-ri dell�’agricoltura e della pesca chiedono infatti l�’etichettatura obbligatoria sull�’origine dei pro-dotti alimentari, che oggi in Italia manca per tutta una serie di cibi che vanno dalla carne di maiale al pesce dalla frutta e verdura tra-sformata ai formaggi. Oltre al presidio del Brennero, che ha evidenziato la quantità di pro-dotto importato pronto ad essere spacciato per italiano, nei gior-ni scorsi proprio in Romagna le ronde gialle avevano evidenziato i rischi di prodotti ortofrutticoli dalla provenienza non chiara, di scarsa qualità e che rischiavano

di ingannare il consumatore.Un problema analogo �– secondo il presidente di �“Impresa Pesca�”, Tonino Giardini �– si riscontra nel settore della pesca dove il 60% del prodotto consumato in Italia proviene dall�’estero, molto spes-so senza l�’indicazione della pro-venienza né nelle pescherie né nei menu della ristorazione, con la conseguenza che il consuma-tore pensa di mangiare pesce di qualità pescato in Italia, mentre magari si tratta di prodotto im-portato. Nella sola Emilia Romagna a fronte di 27 mila tonnellate di pe-scato, vengono importati e lavo-rati 147 mila tonnellate di pesci e molluschi. �“La necessità di una etichettatura obbligatoria accomuna pescatori e produttori agricoli �– ha detto

il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello �– per questo la nostra organizzazione ha accolto con molto favore l�’ade-sione di �‘Impresa Pesca�’ a Coldi-retti. La mancanza di trasparenza sull�’origine dei prodotti agricoli è un furto di identità per i produt-tori perché consente di immettere in commercio come italiani ali-menti provenienti da chissà quale parte del mondo. Non abbiamo timore di confrontarci con la concorrenza estera, ma vogliamo farlo nella più assoluta trasparen-za af nché sia il consumatore a scegliere. Altrimenti i prodotti importati niscono per avvantag-giarsi dell�’immagine italiana e nello stesso tempo fanno crollare i prezzi dei prodotti nazionali. E�’ nostra intenzione invece vigilare perché questo non avvenga�”.

MOZZARELLA BLU:DAL BRENNERO AL MARE

COLTIVATORI E PESCATORI UNITI PER LA DIFESA DEL MADE IN ITALY

A Cesenatico le imprese dell�’agricoltura e della pesca hannosancito l�’alleanza per la trasparenza dell�’origine dei loro prodotti

davanti ad una grigliata con i turisti

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Si è tenuta presso la sede di Col-diretti in via Bologna, l�’Assem-blea provinciale di UNCI, l�’unio-ne nazionale delle cooperative italiane, che per quanto riguarda il settore agricolo ora ha una sua articolazione provinciale anche a Ferrara. UNCI Coldiretti, con-dividendo il progetto Coldiretti sulla liera tutta agricola e tutta italiana, intende essere parte at-tiva per fare un salto di qualità al sistema organizzato delle im-prese agricole, con particolare riferimento alla rappresentanza economica, superando il �“vec-chio modo�” di fare cooperazione e uscendo dalla confusione dei ruoli dove alcune centrali coo-perative tentano di fare anche rappresentanza sindacale anziché occuparsi di remunerare al me-glio i propri soci.

All�’interno del progetto Coldi-retti, il ruolo ed i compiti della cooperazione sono infatti chia-ri ed impegnativi, ed assieme ai Consorzi Agrari, costituisce lo strumento operativo necessario a dare corpo ai progetti e raggiun-gere massa critica per consentire alle singole imprese di migliorare le proprie performance. Nomina-ti gli organi dirigenti per il pros-simo quadriennio:

CHIOSSI RAFFAELEpresidente;SERGIO GULINELLIvice presidente;BILLO RAFFAELEconsigliere;CARRA�’ ALESSANDROconsigliere;VALANDRA FLAVIOconsigliere;TONELLO MAUROconsigliere.

COSTITUITA UNCI FERRARA, LA COOPERAZIONE DI COLDIRETTI

Da sinistra: Gulinelli, Tonello e Chiossi.

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Praticamente triplicano (+174 %) gli sbarchi di con-centrato di pomodoro cinese in Europa nel primo trimestre disponibile nel 2010 rispetto a quello pre-cedente, dopo che lo scorso anno ne erano giunti in Italia dalla Cina ben 82 milioni di chili da �“spaccia-re�” come Made in Italy. E�’ quanto è emerso in occasione della presentazio-ne del dossier sulle importazioni di concentrato di pomodoro cinese che sta invadendo i mercati mon-diali, a danno del vero Made in Italy, elaborato dal-la Coldiretti, dalle cooperative agricole dell�’Unci e dalle industrie conserviere dell�’Aiipa. I pomodori conservati sono la prima voce delle importazioni agroalimentari dalla Cina delle quali rappresentano oltre 1/3 in quantità (34 per cento) nel 2009. L�’obiet-tivo della liera è quello di contrastare un pericolo-so inganno per i consumatori sul mercato globale dove il concentrato di pomodoro cinese fa concor-renza sleale al vero Made in Italy. Dalle navi sbar-cano fusti di oltre 200 chili di peso con concentrato da rilavorare e confezionare come italiano poiché nei contenitori al dettaglio è obbligatorio indicare solo il luogo di confezionamento, ma non quello di coltivazione del pomodoro. Ogni giorno in media arrivano nei porti italiani oltre mille fusti di concen-trato di pomodoro dalla Cina che nisce sulle tavole mondiali come condimento tipico dei piatti Made in Italy . Il quantitativo che sbarca in Italia dalla Cina, corrisponde - sottolinea la Coldiretti - a circa il 10 per cento della produzione di pomodoro fresco de-stinato alla trasformazione realizzata in Italia che nel 2009 è stata pari a 5,73 miliardi di chili.La situazione del mercato dei derivati del pomo-doro, mostra nell�’ultimo trimestre disponibile (di-cembre, gennaio e febbraio 2010) una forte crescita delle importazioni di concentrato triplo dalla Cina nell�’Unione Europea che tendono quasi a triplicare (+174%) rispetto al trimestre precedente. Un situa-zione insostenibile per i consumatori e i produttori del Made in Italy (agricoltori, cooperative e princi-pali industrie italiane (da Pomì a Mutti) che provoca danni economici diretti e di immagine al prodotto �“nostrano�” sul quale pesano gli effetti di una con-correnza sleale dovuta a situazioni di dumping sul piano sanitario, ambientale e sociale. Non mancano i casi di vere e proprie clonazioni di marchi italiani con confezioni di concentrato di po-modoro identiche a quelle originali prodotte in Italia

con tanto di marchio commerciale, bandiera tricolo-re e scritte in italiano prodotte in Cina e commercia-lizzate sui mercati internazionali con grave danno per l�’immagine del Made in Italy. Le scatole contraffatte sono in tutto e per tutto ugua-li a quelle originali (colorazione, scritte, marchio, codice a barre). Il prodotto è venduto in scatole da 400 e da 2200 grammi come doppio concentrato (28 per cento) con la scritta �“100 per cento prodotto ita-liano�” e il pomodoro è l�’unico ingrediente riportato in etichetta.Se l�’aspetto esteriore del clone prodotto in Cina è identico, profondamente diverso è il contenuto in quanto il pomodoro, secondo le analisi, sarebbe pre-sente soltanto in tracce, mentre la gran parte del pro-dotto sarebbe costituito da scarti vegetali di diversa natura, quali bucce e semi di diversi ortaggi e frutti.

COLDIRETTI LANCIA L�’ALLARME POMODORO CINESE: TRIPLICANO

GLI SBARCHI IN ITALIACon 82 milioni di kg sono la prima voce dell�’export agroalimentare cinese in Italia. Anche industriali e Associazioni Produttori a difesa del made in Italy.

82 milioni di chili di concentrato di pomodoro cinese importato nel 2009 pari al 10 per cento della produzione nazionale.

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Il Ministero della Salute promuove l�’ortofrutta italiana in vista dell�’estate con addirittura il record del 98,8 per cento dei controlli regolari, con una presenza di residui chimici al di sotto dei limiti di legge. E�’ quanto afferma la Coldiretti nel riferire le anticipazioni dei risultati dell�’ultimo rapporto uf ciale annuale del Ministero della Salute sul �“Controllo uf ciale dei residui di prodotti tosanitari negli alimenti di origine vegetale�” in via di de nizione per essere trasmesso all�’Autorità Europea per la sicurezza alimentare (Efsa). Un rapporto che certi ca il primato italiano nella qualità e sicurezza alimentare con una percentuale di regolarità del 98,85 per cento per la frutta, dello 98,76 per cento per le verdure, e 99,4 per cento per cereali, vino e olio, che è sostanzialmente confermato dalla rituale analisi di Legambiente �“pesticidi nel piatto�”. Si tratta di un risultato importante con la presenza di frutta e verdura irregolare sul mercato nazionale che si è ridotta di quasi cinque volte in poco piu�’ di quindici anni passando dal 5,56 per

cento del 1993 all�’1,2 per cento dell�’ultima rilevazione uf ciale. Un obiettivo raggiunto grazie all�’intensi carsi dell�’attività di controllo ma anche per l�’impegno degli imprenditori agricoli per un uso responsabile dei tofarmaci con la crescita esponenziale di sistemi di coltivazione ecocompatibili che hanno fatto conquistare all�’Italia la leadership in Europa nel numero di imprese impegnate nel biologico.Complessivamente secondo una nostra stima sono oltre un milione le veri che e le ispezioni effettuate sul Made in Italy alimentare nel corso di un anno tra Agenzie delle Dogane, Nas dei Carabinieri, Istituto Controllo Qualità, Capitanerie di Porto, Corpo Forestale e Carabinieri delle Politiche Agricole, Asl, ai quali si aggiunge l�’attività degli organismi privati. Un primato che �– afferma la Coldiretti - ha consentito di far conquistare nel 2009 al Made in Italy alimentare la leadership nei prodotti tipici in Europa con 202 prodotti a denominazione di origine protetta (Dop) o indicazione geogra ca protetta (Igp) e 4.471

specialità tradizionali censite dalle regioni, il maggior numero di imprese biologiche (quasi un 1/3 di quelle europee). Certo, molto resta da fare per garantire e difendere la qualità e salubrità degli alimenti, ma i primati quantitativi e qualitativi della produzione Made in Italy confermanoi la grande opportunità offerta agli italiani di consumare frutta, verdura e gli altri prodotti della dieta mediterranea considerati indiscutibilmente come essenziali per garantire una buona salute soprattutto per la crescita nelle giovani generazioni, Peraltro secondo recenti studi l�’ortofrutta arriva a ridurre del 13 per cento l�’incidenza del Parkinson e dell�’Alzheimer, del 9 per cento quella per problemi cardiovascolari e del 6 per cento quella del cancro. Pane, pasta, frutta, verdura, extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari hanno consentito agli italiani di conquistare no ad ora il record della longevità con una vita media di 78,6 anni per gli uomini e di 84,1 anni per le donne, nettamente superiore alla media europea. Ma il crollo del 20 per cento nei consumi familiari di frutta e verdura avvenuto negli ultimi cinque anni, con una tendenza all�’abbandono dei principi della dieta mediterranea soprattutto nei giovani (un bambino su quattro non consuma ortofrutta a tavola almeno una volta al giorno) stanno mettendo a rischio questo primato.

Riccardo CasottiCapo Area Sindacale

SALUTE, 99% FRUTTAITALIANA PROMOSSA

Regolari al 98,9% i campioni di frutta italiana con residui chimici al di sotto dei limiti di legge. I dati rilevati dal Ministero della Salute.

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Sabato 22 maggio è stato inaugurato il primo punto vendita di Campagna Amica con assaggi e degustazione dei prodotti che saranno stabilmente in vendita e riforniti esclusivamente dalla liera agricola tutta italiana, ovvero da aziende agricole della cooperativa Orto Amico di Ferrara, della cooperativa Mercato Amico di Ferrara e di altre aziende agricole o cooperative agricole che aderiscano e si impegnino al rispetto del �“manifesto dell�’agricoltura italiana�”. Si tratta della condizione necessaria per potersi iscrivere all�’Albo delle imprese di vendita diretta di Coldiretti - Campagna Amica, e far parte della rete dei punti vendita che sono parte integrante del progetto delle liere tutte agricole e tutte italiane.Il punto vendita si trova presso l�’azienda agricola Castellina di via Canapa, 72, a poche

centinaia di metri dalle Mura ed all�’interno del parco urbano cittadino di Ferrara.Grazie alla rete Coldiretti ed alle esperienze maturate con i Mercati di Campagna alcuni produttori si sono associati in cooperativa e metteranno a disposizione il meglio della loro produzione: frutta e verdura di stagione, vino, passate di pomodoro, salumi, carni, formaggi, riso, olio d�’oliva, vongole ma anche ori e piante�…. E via via la gamma si amplierà con ulteriori prodotti di stagione e trasformati che saranno sempre caratterizzati dal rapporto diretto con l�’azienda agricola d�’origine e dalla liera corta, quindi con un buon rapporto prezzo/qualità e con tutta la salubrità e genuinità del made in Italy garantito da chi lo fa nella propria azienda.Il Punto Vendita è accreditato, ovvero iscritto nell�’Albo nazionale dei punti di vendita

diretta e può utilizzare i loghi e le denominazioni di Coldiretti e Campagna Amica in quanto soggetto ad una serie di controlli, sia da parte della struttura Coldiretti - Impresa Verde provinciale, sia da parte di un ente di controllo �“terzo�” che veri cherà periodicamente il rispetto degli impegni e la rispondenza con gli obiettivi sottoscritti per la �“ liera agricola�” autenticamente made in Italy, su mandato della Fondazione Campagna Amica di Roma.Un impegno ma anche la necessaria garanzia di un uso corretto dei marchi e del messaggio Coldiretti, a tutela sia dei produttori che dei consumatori che avranno la tranquillità di poter fare acquisti di prodotti garantiti, trasparenti, di qualità.

Riccardo CasottiResponsabile Prov.le

Fondazione Campagna Amica

APERTO IL PRIMO PUNTO DI CAMPAGNA AMICA A FERRARA

�“Orto Amico�” prima iscritta nell�’Albo Nazionale dei punti di vendita gestiti da cooperative Coldiretti-UNCI.

Da sinistra il presidente di Orto Amico, Raffaele Billo con il presidente Mauro Tonello e l�’assessore Deanna Marescottiinaugurano il primo Punto Vendita Campagna Amica.

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Punto Campagna Amica:il nostro Punto di partenza.Parti anche tu con noi verso un futuro di vantaggi.

www.coldiretti.itwww.campagnamica.it

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Sono apertele adesioni!

Entra a far parte della prima grande rete nazionale di punti per la vendita diretta di prodotti agricoli italiani, freschi di stagione, a km zero, no OGM. Diventa anche tu un Punto Campagna Amica: il Punto d’incontro tra produttore e consumatore. Anche grazie alla nuova insegna e al materiale di comunicazione che ti verrà fornito, diventerai un Punto di riferimento per tutti i consumatori attenti alla qualità dei prodotti agricoli italiani. Aderire è facile: rivolgiti alla sede Coldiretti più vicina a te o vai sui nostri siti.

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Il tempo delle fragole, complice un�’annata dif cile dal punto di vista meteorologico, con freddo e piogge intense, si è conclusa rapidamente, non appena le tem-perature sono state più calde e le piante hanno potuto produrre con meno stress.Un frutto che nella nostra pro-vincia si è ormai ridotto di esten-sione in modo drastico e che se anche quest�’anno ha dimostrato un andamento dei prezzi di un certo interesse, viste le scar-se produzioni unitarie e gli alti costi di produzione, non è detto sia in grado di invertire la rotta e recuperare super ci e soprattutto redditività.Eppure la fragola ferrarese pia-ce e la riprova è stata tangibile durante l�’iniziativa di �“fragole in piazza�” organizzata da Coldiretti

per far conoscere e promuovere questo prodotto e stimolare l�’ac-quisto di quello di produzione locale, colto e portato nei punti vendita senza alcuna necessità di lavorazioni particolari.Nel volgere di alcune ore centi-naia di vaschette sono letteral-mente sparite dal banco di ven-dita allestito con il contributo della cooperativa Orto Amico e dei produttori di fragole di San Martino in piazza Municipale, mentre cappellini e palloncini gialli punteggiavano la piazza ed il sorbetto alla fragola veniva gettonato da centinaia di passan-ti.�“Anche in questa occasione �– commenta il presidente di Coldi-retti, Tonello �– si dimostra che i prodotti di qualità, la cui origine è ben identi cata e certa, di cui

sappiamo quindi come vengono prodotti e che faccia ha il produt-tore, sono graditi dai consumato-ri, i quali anzi hanno la dif coltà di trovare i prodotti del territorio sui consueti banchi dei negozi, dato che per consuetudine pare che di fragole ferraresi a Ferrara se ne vendano davvero poche, e che piuttosto, anche per le loro caratteristiche qualitative siano avviate ai mercati esteri. Do-vremmo essere in grado anche di collegare in modo strutturale e continuativo le produzioni del territorio con le realtà commer-ciali per costruire quelle realtà di liera italiana che diano sod-disfazione sia ai produttori che ai consumatori�”.

Riccardo CasottiCapo Area Sindacale

RIPETUTO IL SUCCESSO PERIL FRAGOLA DAY 2010

Interesse e curiosità da parte dei ferraresi e di molti turisti per le fragole made in Ferrara. Si è conclusa una campagna migliore di quella passata

ma rischia di non bastare.

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Pochi minuti per fare piazza pulita di coltivazioni, tetti, impianti irrigui, serre, reti antigrandine, frut-teti, alberi.E�’ ormai un bollettino di guerra dove si contano le perdite di fronte ad eventi metereologici sem-pre più violenti, improvvisi e distruttivi che stanno colpendo in modo impressionante e grave la no-stra provincia, segnata nelle settimane scorse, tra maggio e giugno da eventi atmosferici calamitosi,

sia violente grandinate, sia piogge intense, sia forti raf che di vento, dopo una primavera fredda e pio-vosa, che ha avuto come conseguenza sbalzi ter-mici che hanno interessato le piante, sia erbacee, sia arboree con la prospettiva di una riduzione di produzione imputabile proprio a questo andamen-to climatico avverso.Sono purtroppo ben giusti cati i motivi di appren-sione per un�’annata evidentemente nata sotto una cattiva stella, con l�’aggravante anche di danni alle strutture, dalle case ai magazzini ai capannoni agli impianti di reti antigrandine ed irrigui, sconvolti dalla furia del vento in modo particolare nelle aree dell�’argentano, del portuense, di Voghiera e di al-cune frazioni del comune di Ferrara e dei vicini comuni di Vigarano, Poggio Renatico e parzial-mente di Bondeno, oltre che nel copparese ed aree

contigue.Come sempre fare stime dei danni dei diversi eventi è quasi impossibile, i danni veri si potranno quanti care solo nel corso dei mesi prossimi, tra mancate produzioni e ripristino di frutteti divelti e strutture produttive, tetti e magazzini danneggiati, ma è chiaro che saranno cifre nell�’ordine dei mi-lioni di euro ed il dramma sarà dover affrontare un�’annata così dif cile con l�’incertezza di cosa ed in che misura potrà essere in qualche modo risar-cito. Invitiamo comunque i soci che ancora non lo avessero fatto a contattare il proprio uf cio zona in modo da segnalare l�’evento calamitoso ed il danno presunto, in modo da tentare di avviare quantome-no le procedure per gli sgravi scali, per la riduzio-ne dei contributi previdenziali, nonchè predisporre quanto necessario per non perdere contributi per determinate colture soggette a produzioni minime contrattuali (frutta da industria, ecc.).

Riccardo CasottiCapo Area Sindacale

MALTEMPO: SI CONTANO I DANNI. NELLE CAMPAGNE

STAGIONE DIFFICILEMilioni di euro di danni nelle aree della nostra provincia interessate a più

riprese da nubifragi, vento, pioggia e grandine.E�’ allarme per fenomeni sempre più violenti e distruttivi.

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E�’ molto importante la recente risposta fornita dall�’Agenzia del Territorio di Roma a Coldiretti, circa l�’inquadramento catastale dei fabbricati rurali.La necessità di avere l�’ennesimo chiarimento in materia è stata determinata, dalla sentenza n. 18656 del 21-08-09 della Suprema Corte di Cassazione, le cui conclusioni hanno portato qualche agitazione nel mondo agricolo e che possono essere sinteticamente riassunte nel modo seguente: �“Il requisito di ruralità è condizionato prioritariamente dalla classi cazione catastale. Per i fabbricati strumentali all�’esercizio dell�’attività agricola la ruralità è riconosciuta solo ai fabbricati accatastati in categoria catastale D-10, mentre per i

fabbricati destinati ad abitazione, la ruralità è riconosciuta solo se accatastati in categoria A6�”.Per gli addetti ai lavori tale sentenza, pur nel rispetto dovuto all�’Organo dello Stato che l�’ha emessa, è sembrata privi di fondamento, in quanto probabilmente, non si è tenuto conto dell�’intera normativa sui fabbricati rurali. Sembrava altresì impossibile, che qualche amministrazione comunale potesse fondare la propria azione accertatrice su tali infondate conclusioni.Purtroppo, anche qualche comune della provincia di Ferrara ha emesso e continua ad emettere, accertamenti ICI per il recupero dell�’imposta su fabbricati rurali (pertanto esenti da ICI) ma accatastati in

categorie diverse dalle categorie catastali indicate nella sentenza di Cassazione dell�’agosto 2009 (D-10 e A6).A nulla è valso, far presente, che la stessa Cassazione - sezione Tributaria- a novembre, ha mutato l�’orientamento affermando che la ruralità di un fabbricato è collegata unicamente alla destinazione che lo stesso ha.Ora si con da che la Commissione Tributaria Provinciale di Ferrara dichiari, accogliendo le nostre richieste, illegittimi gli accertamenti impugnati e disponga il pagamento delle spese processuali a carico dell�’amministrazione comunale che ha emesso gli accertamenti.

Ida Dalla LiberaCapo Area Fiscale

FABBRICATI RURALI, IMPORTANTE PRECISAZIONE DEL CATASTO

Una recente risposta dell�’Agenzia del Territorio di Roma può avere interesse anche nella nostra provincia sull�’inquadramento dei fabbricati rurali.

ORARIO ESTIVO DEGLI UFFICI E CHIUSURA PER FERIE COMUNI DEL PERSONALESi avvisa che come di consueto nei mesi estivi i nostri uf ci adottano un orario ridotto concentrato nelle ore mattutine, dal lunedì al venerdì, dalle 8,00 alle 14,00, dal 19 luglio al 17 Settembre 2010.Inoltre nel mese di agosto gli uf ci della sede provinciale e gli uf ci di zona rimarranno chiusi per ferie comuni del personale nel periodo dal 16 agosto al 20 agosto compresi.

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CATASTO: DIFFICILE IL RITORNO AL SEMINATIVO

Aperto il contenzioso per 1300 posizioni �“anomale�” per le quali Coldiretti ha presentato ricorso rispetto agli incongrui passaggi di qualità di coltura.

Un grande impegno rappresentato dai numeri:

N° istanze presentate nel 2007 all�’Agenzia del Territorio 8460

N° accertamenti noti cati a gennaio 2010 5419

N° Soci Coldiretti e famigliari che hanno ricevuto gli accertamenti 1635

N° Fotocopie e stampe necessarie per la preparazione dei ricorsi 234.691

N° Ricorsi presentati 1256

Nelle settimane scorse, Coldiretti Ferrara ha presentato, per conto dei propri associati, circa 1300 ricorsi contro gli accertamenti noti cati dall�’Agenzia del Territorio di Ferrara.L�’azione di �“forza�” si è resa necessaria, per evitare che, solo per alcuni terreni della provincia di Ferrara, si consolidasse un aumento dei redditi catastali, frutto di una azione ingiusti cata intrapresa dalla stessa Agenzia.

I FATTIL�’Agenzia del Territorio, a ne gennaio 2010, ha noti cato migliaia di accertamenti, relativi all�’accoglimento delle istanze di autotutela a suo tempo presentate.Infatti, nel dicembre 2007, sono state presentate numerose istanze di autotutela allo scopo di chiedere il ripristino della qualità di coltura �“SEMINATIVO�” , sostituta, per effetto di un bizzarro automatismo, da qualità di coltura molto più onerose, quali �“SEMINATIVO IRRIGUO�” o �“ORTO�”.L�’Agenzia del Territorio ha preso atto delle nostre richieste ed ha ripristinato la qualità di coltura

catastale �“SEMINATIVO�” ma contemporaneamente ha aumentato di una classe gli estimi catastali, senza seguire le prescrizioni normative previste per l�’accertamento della maggior potenziali produttiva dei terreni.

I MOTIVI DEL RICORSONon impugnare la �“montagna�” di accertamenti ricevuti avrebbe comportato accettare la disparità di trattamento relativa a terreni con medesime potenzialità produttive.Inoltre, non impugnare gli accertamenti avrebbe comportato la possibilità di sottoporsi alla legittima azione accertatrice sia da parte dei Comuni per l�’ICI, già a partire dal 2007 che da parte dell�’Agenzia delle Entrate per probabili accertamenti sulle dichiarazione dei redditi presentate per gli anni d�’imposta 2006-2007-2008. Non da ultimo anche l�’INPS, avrebbe potuto accertare un potenziale aumento di �“fascia�” per la quanti cazione dei contributi previdenziali dovuti dai coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali.

SIAMO OTTIMISTI! Con diamo che i Giudici della Commissione Tributaria Provinciale di Ferrara riconoscano fondate le nostre ragioni e non mutino l�’orientamento già adottato per analoghe situazioni proposte nel 2007 dai proprietari dei terreni che hanno immediatamente intrapreso la strada del contenzioso per le medesime vicende.

�….. E LA STORIA NON È FINITA.

Pare che, per mancanza di fondi, l�’Agenzia del Territorio non abbia potuto noti care tutti gli accertamenti predisposti . In base ai nostri dati, dovrebbe mancare all�’appello la noti ca di almeno il 60% degli accertamenti!La speranza è che, le dif coltà di reperire i fondi per nanziare le spese di noti ca, induca l�’Agenzia del Territorio di Ferrara a riconsiderare l�’intera operazione.

Ida Dalla LiberaCapo Area Fiscale

Impresa Verde Ferrara

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CHE COS�’È IL SISTRINel 2009 il Ministero dell�’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha costituito il SISTRI (DM 17 dicembre 2009 pubblicato sulla Gazzetta Uf ciale del 13 gennaio u.s.), un sistema di controllo della tracciabilità dei ri uti che interessa tutte le aziende che producono ri uti, quindi anche quelle agricole.Il SISTRI è gestito dal Comando

Carabinieri per la Tutela dell�’Ambiente ed ha lo scopo di informatizzare la liera dei ri uti speciali a livello nazionale

(pericolosi e non pericolosi) e dei ri uti urbani solo per la Regione Campania.La sua applicazione presenta alcune novità rispetto al precedente sistema tra cui, la sostituzione del formulario di trasporto, del registro di carico e scarico e del MUD con dispositivi elettronici che vengono consegnati successivamente all�’iscrizione al sistema, con i quali è possibile effettuare la

gestione informatica degli adempimenti ed assicurare la tracciabilità dei ri uti.

I DISPOSITIVI DEL SISTRI

Le registrazioni saranno effettuate sulla chiavetta USB che verrà utilizzata anche per trasmettere i dati, il trasporto verrà veri cato con la black box, un dispositivo che sarà istallato su ciascun veicolo che trasporta ri uti e, per monitorare l�’ingresso e l�’uscita degli automezzi

dagli impianti di discarica e incenerimento, saranno utilizzate telecamere e apparecchiature di sorveglianza.

GLI OBBLIGHI PER LE IMPRESE

Per quanto riguarda gli obblighi e i termini in agricoltura, il SISTRI prevede le seguenti categorie di imprese agricole:

RIFIUTI PERICOLOSIcategorie obbligate ad iscriversi come produttori di ri uti pericolosi e che devono adempiere al SISTRI in proprio:Produzione di ri uti pericolosi e trasporto in conto proprio (iscrizione all�’Albo dei Gestori secondo il comma 8 dell�’art. 212 del D.Lgs 152 del 2006)categorie obbligate ad iscriversi per i ri uti pericolosi ma che possono adempiere al SISTRI tramite le associazioni di categoriaImprenditori agricoli con volume di affari inferiore agli 8.000 �€;Per quantitativi inferiori alle 2 tonnellate/anno;categorie esonerate dall�’iscrizione se conferiscono i ri uti pericolosi a circuiti organizzati di raccoltaGli Imprenditori agricoli che producono e trasportano i loro ri uti pericolosi in modo occasionale e saltuario per quantitativi che non eccedono i 30 chili e 30 litri nell�’ambito di una convenzione con il servizio pubblico di raccolta o altro circuito organizzato e che non sono iscritti all�’Albo Gestori

RIFIUTI: COLDIRETTI CHIEDE DI SUPERARE I DUBBI E SEMPLIFICARE IL SISTRI

Vanno poste in atto tutte le azioni per non gravare sulle imprese ed assicurare la corretta gestione dei ri uti pericolosi e non pericolosi.

Intanto prorogato il sistema al 1 ottobre e ridotti i costi.

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Ambientali sono esonerati dall�’iscrizione. I loro dati sono inseriti nel sistema dal gestore del servizio di raccolta o della piattaforma di conferimentoRIFIUTI NON PERICOLOSIPer quanto riguarda le categorie che producono ri uti non pericolosi è prevista l�’adesione volontaria I COSTI PER LE IMPRESEL�’importo da corrispondere è annuo ed è compreso, a seconda della categoria di azienda, tra i 30 e gli 800 euro (in relazione al tipo di ri uto, al numero di adetti per unità locale, ai veicoli utilizzati.

LE SANZIONIAllo stato attuale le sanzioni sono ancora in fase di approvazione, tuttavia gli importi previsti sono rilevanti e con risvolti penali per l�’omessa iscrizione.

CHE COSA HA CHIESTO COLDIRETTI IN SEDE DI CONFRONTO COL

MINISTEROColdiretti, pur apprezzando il grande sforzo messo in campo per la rintracciabilità dei ri uti e per la lotta all�’ecoma a, dopo aver deciso di collaborare per la messa in atto di questo sistema, ha cercato di ottenere l�’esonero per determinate categorie e la sempli cazione amministrativa e burocratica per la maggior parte degli associati sottolineando e rilanciando il ruolo degli accordi di programma nella gestione aziendale dei ri uti. A questo proposito, ha chiesto la de nizione esatta dei soggetti obbligati e dei soggetti esonerati, includendo in quest�’ultima categoria anche il ritiro porta a porta no a 200 kg l�’anno di

ri uti pericolosi.Ha chiesto la sempli cazione degli adempimenti per le imprese agricole esonerate dall�’iscrizione .Ha chiesto la previsione di adeguate disposizioni transitorie in modo da evitare l�’applicazione di sanzioni o sovra costi a carico delle imprese per tutto l�’anno in corso al ne di consentire l�’adeguamento delle imprese ai criteri indicati.Ha rmato una convenzione con Unioncamere per farsi tramite e facilitare la distribuzione dei dispositivi ai propri associati. Gli uf ci di zona e della sede centrale sono a disposizione per ogni necessità e chiarimento

Andrea VincenziCapo Area CAA Ferrara.

FRUTTA, I PREZZI DEIPRODUTTORI

Tutti i soci interessati sono invitati alle riunioni del mercoledì presso la Sala Conferenze Coldiretti della sede provinciale.

Ferrara: Sono iniziati a partire da mercoledì 7 lu-glio gli incontri dei produttori frutticoli volti a determinare i prezzi correnti di vendita alla pro-duzione della frutta del nostro territorio. Questi appuntamenti da sempre molto utili, permettono di valutare, insieme a tutti gli operatori della liera, le trattative in corso al ne di sintetizzarne i con-tenuti e le particolarità. L�’attività, che si sviluppa durante tutto il periodo estivo, vuole essere soprat-tutto strumento di informazione per le aziende.Vista l�’importanza delle notizie che vengono di-vulgate negli incontri dell mercoledì sera presso la sala riunioni di Ferrara in Via Bologna n. 637, si chiede alle aziende frutticole interessate di parte-cipare numerose.

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PSR: Imboschimenti di terreni agricoli, aperti i bandi per le nuove domande di aiuto.

Sono aperti i bandi provinciali per la Misura 221 del PSR che nanzia la realizzazione di nuovi im-boschimenti in terreni agricoli. Le domande pos-sono essere presentate no al prossimo 30 luglio e possono riguardare impianti di "Bosco permanen-te" (Azione 1) e "Arboricoltura da legno" a ciclo medio lungo (Azione 2) e a ciclo breve (Azione 3 "pioppicoltura ecocompatibile").

La Misura 221 "Imboschimenti di terreni agricoli" nanzia la realizzazione di nuovi imboschimenti mediante il sostegno per parte dei costi dell�’im-pianto e la corresponsione di premi annuali (esclu-sa l�’Azione 3), a copertura dei costi di manuten-zione e di perdita di reddito.La Misura 221 si applica solamente nei terreni agricoli ricadenti negli ambiti territoriali di "pia-nura" e "collina" del territorio regionale.

Gli agricoltori e le persone siche e giuridiche di diritto privato, che intendono bene ciare dei soste-gni previsti dalla Misura 221 devono presentare le domande secondo le modalità stabilite da AGREA e rispettare i requisiti e le disposizioni contenute

nel "Programma Operativo della Misura".

Gli imboschimenti devono essere conformi alle disposizioni tecniche contenute nelle "Linee gui-da per la progettazione e realizzazione degli im-boschimenti" che come il programma Operativo e tutte le altre informazioni relative alla Misura ed alle singole Azioni possono essere visti e valutati con i tecnici degli uf ci Coldiretti in tutti gli uf ci zona.

P.S.R., APERTI I BANDI PER DOMANDE DI IMBOSCHIMENTO

L�’Assemblea dei soci riunita lo scorso 24 giugno, oltre ad ap-provare il bilancio dell�’esercizio 2009, che presenta un risultato positivo, ha anche rinnovato gli organi sociali per il prossimo triennio, eleggendo il Consiglio di Amministrazione, chiamato a governare il consorzio di in un delicato momento di passaggio e di congiuntura non certo facile nè per le imprese nè per il mon-do bancario e nanziario.

E�’ necessario quindi che si apra-no altre prospettive anche per il nostro territorio, con accordi funzionali a consulenze mira-te (come nel caso di Creditagri Coldiretti) attraverso convenzio-ni di servizio, rivedendo le con-venzioni in essere con gli istituti di credito di riferimento e ragio-nando seriamente e tranquilla-mente riguardo il miglior assetto funzionale di Agri di rispetto all�’ef cacia ed al vantaggio per

i soci.Sono stati eletti i signori: Bel-trami Alessandro, Cattin Nino, Fortini Franco, Muraro Domeni-co, Paolini Giorgio, Permunian Francesco, Rubini Michele, Sca-navini Andrea.Revisori dei Conti: Lazzari Elena (Presidente), Franchella Fedirco e Ghiacci Paolo (membri effetti-vi); Guidi Carlo Alberto e Cirelli Roberta membri supplenti.

AGRIFIDI FERRARA, RINNOVATE LE CARICHE SOCIALI

Il Consorzio è atteso al rilancio per dare maggiori opportunità alle aziende agricole ferraresi utilizzando tutti i possibili contributi pubblici di garanzia.

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AGRITURISMO, CRESCONO LE AZIENDE FERRARESI

Nelle ultime settimane hanno inaugurato tre nuove aziende agrituristiche nostre associate, all�’insegna della valorizzazione del patrimonio storico del nostro territorio e della capacità di indi-viduare nuovi scenari di attivi-tà, diversi cando la tradizionale coltivazione e puntando sui ser-vizi, sull�’ospitalità, sulla valoriz-

zazione dei prodotti aziendali e delle aziende del territorio.Si arricchisce quindi il panorama del settore agrituristico ferrarese, in particolare nell�’area del medio ferrarese, tra Formignana (Agri-turismo �“Sotto le Stelle�” di Lup-pi Leonardo), Quartesana (Corte dei Maghi di Magagna Sandro e Paolo) e San Bartolomeo in Bo-

sco (Tre Re di Trevisani Remo).Si conferma il carattere origi-nale di ogni azienda, che gioca elementi originali nella propria offerta turistica, che diventa con-divisione di passioni, emozioni, sapori e cononoscenze che ven-gono dall�’esperienza e dalla tra-dizione delle nostre campagne ac-compagnate da elementi come la

musica, l�’ambien-te, l�’ospitalità per camperisti, l�’utiliz-zo di prodotti tipici e recuperati dalla tradizione, come vecchie varietà di frutta, oppure erbe aromatiche.

Presentato al Mambo di Bologna il primo gruppo di aziende agrituristi-che di Coldiretti che hanno adottato un disciplinare per fornire servi-zi di qualità orientati alla riduzione dell�’impatto ambientale, della produ-zione dei ri uti, del consumo energe-tico e della promozione dei prodotti del territorio. Il disciplinare adottato è quello previsto dal marchio di qua-lità di Legambiente Turismo.

VERDE ECCELLENZANasce il �“club di eccellenza�” degli agriturismi

di Terranostra Emilia-Romagna.

Il fabbricato recuperato dalla famigliaMagagna a Quartesana e diventato�“La corte dei Maghi�”.A destra il segretario di zona di Ferrara,Thomas Sera ni e Remo Trevisani, titolaredell�’agriturismo �“Tre Re�” di San Bartolo-meo in Bosco.

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Imprenditori agricoli da tutta l�’Emilia Romagna, aderendo alla raccolta fondi lanciata dal Resto del Carlino, hanno portato in piazza Santo Stefano a Bologna, lo scorso 19 giugno, le eccellenze dell�’agricoltura regionale per raccogliere fondi a sostegno del restauro della Basilica delle Sette Chiese. Si tratta di un ritorno dell�’antica tradizione del mercato in città, quando la vita della città era legata strettamente a quella della campagna e gli agricoltori portavano nelle piazze i prodotti agricoli che servivano ad alimentare i cittadini. Dunque prodotti anche ferraresi di tre nostre aziende agricole, chiamate a rappresentare le particolarità della nostra provincia: l�’azienda San Carlo di Tosi Fernando (Copparo) con le verdure di stagione ma soprattutto con una ricca gamma di confetture, tra cui quelle di zucca; l�’azienda agricola Zangirolami Massimo e Maurizio (Tresigallo) con il riso del delta nella sue varie declinazioni e trasformazioni; il consorzio dell�’Aglio di Voghiera, tramite Le Aie, con tutta la

gamma di prodotti dove l�’aglio (primo e per ora unico prodotto DOP della nostra provincia) conferisce caratteristiche ed aromi particolari (dall�’olio, ai patè, ai sottoli, al salame).Per la prima volta in una delle piazze più belle del centro di Bologna si è svolto un mercato a Km 0, in cui i cittadini hanno potuto acquistare i migliori prodotti dell�’agricoltura regionale direttamente dal produttore. Un�’occasione per aiutare la Basilica e nello stesso tempo portare sulle proprie tavole prodotti che provengono da

aziende del territorio, senza che abbiano subito intermediazioni commerciali, passaggi in magazzino o lunghi trasporti, che ne possono compromettere la freschezza. Grandissimo gradimento dei cittadini bolognesi, che in poche ore hanno preso d�’assalto le bancarelle ed acquistato i tesori della campagna per salvare i tesori della storia e dell�’arte.

Riccardo CasottiResponsabile Prov.le

Fondazione Campagna Amica

LA CAMPAGNA È AMICA DELLA BASILICA DELLE SETTE CHIESEA Bologna è ritornato il mercato degli agricoltori nel centro della città.

Prodotti a km zero da Ferrara e da tutta la regione per raccogliere fondi

Lo stand dell�’Aglio di Voghiera, presente insieme alle aziende Tosi e Zangirolami.

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Prodotti Tipicie Territorio sui Lidi

Ultimi appuntamenti con l�’iniziativa ideata dallo chef Mauro Spadoni per divulgare la conoscenza dei prodotti agroalimentari ferraresi e dei nostri vini ai turisti in vacanza sulla nostra costa. Le aziende di Coldiretti Campagna Amica animano il mercatino SaporiDaComprare con i prodotti di stagione a km Zero. Prossime date: Lido di Volano 29-30-31 Luglio e 18-19-20 Agosto; Lido delle Nazioni 1-2-3 Settembre; Porto Garibaldi 8-9-10 Settembre.Per informazioni:Tel. 0532.979730 - www.saporidamare.it

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La consueta preghiera del Regina Coeli in San Pietro, domenica 16 maggio si è colorata anche del giallo di Coldiretti, presente con delegazioni provenienti da ogni regione italiana alla iniziativa della CNAL, l�’associazione che riunisce varie organizzazioni laicali che adottano nella loro attività i principi cristiano sociali e che pongono nella loro quotidiana azione attenzione anche all�’etica ed alle esigenze umane non solo materiali.La delegazione ferrarese è arrivata a Roma di buon mattino per essere presente alla celebrazione delle 11 guidata dal Cardinal Bagnasco, con preghiere e recita del Regina Coeli.�“Domenica siamo stati dal Papa pregando per

l�’unità dei credenti �– commenta il Presidente della CEI �– aderendo all�’autopuri cazione della Chiesa che oggi è urgente�”. Aggiungendo anche:�“Una piazza così lieta e serena è stato un messaggio positivo di

maturità umana, utile al clima generale della nostra società, spessa divisa�”.In questo clima Coldiretti attraverso la partecipazione di numerosi soci e dirigenti ha fatto sentire tutta la propria vicinanza al Santo Padre, proprio in questo momento di particolare travaglio per la Chiesa, confermando al successore di Pietro ducia e amore liale. �“In un contesto di crisi di valori - ha commentato il Presidente di Coldiretti, Sergio Marini, presente in piazza San Pietro tra i soci di tutta Italia - dobbiamo difendere tutti insieme l�’autorevole voce che ribadisce la necessità di avere punti fermi per una società piu�’ giusta e a misura d�’uomo�”.

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GIORNATA DI PREGHIERA PER IL SANTO PADRE

Delegazione di soci da Ferrara a San Pietro per testimoniare la vicinanza e l�’affetto a Papa Benedetto XVI insieme alle associazioni laicali italiane

Il presidente Marini tra il presidente dei pensionati di Ferrara, Montoncello, la segretaria di zona di Mesola Franca Maccapani e Alessandra Mariotti.

Una parte del gruppo di coltivatori ferraresi presenti a Piazza San Pietro.

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MANGI LOCALE, CRESCI FENOMENALE: LA FESTA.

Concluso il progetto 2009/2010 con le scuole ferraresi,appuntamento a settembre

A conclusione di un percorso iniziato lo scorso ottobre con la promozione del consumo di mele, proseguito con incontri in scuole di gran parte della nostra provincia, si è tenuta a ne maggio scorso presso la Fattoria Didattica Azienda Agricola La Castellina di Ferrara, a due passi dal centro cittadino, all�’interno del Parco Urbano Bassani, la festa nale di Educazione alla Campagna Amica, il progetto di Coldiretti che coinvolge le scuole primarie

della nostra provincia ormai da dieci anni a questa parte.Il tema della giornata, che ha visto la presenza di circa 180 ragazzi in rappresentanza dei quasi mille coinvolti complessivamente in questo anno scolastico, ha toccato sia la storia del nostro territorio e dei suoi prodotti, sia la corretta alimentazione, con la costruzione di una vera e propria piramide alimentare con prodotti ferraresi.

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Dal 25 aprile a Pomposa e dal 5 giugno a Mesola, si arricchisce il numero dei mercati contadini promossi e partecipati dai produttori di Coldiretti a chiusura di un impegno nei confronti delle amministrazioni pubbliche per istituire questi mercati e dettare le regole per il loro funzionamento e la loro quali cazione.Nel panorama regionale la nostra provincia vanta assieme a Modena, il maggior numero di mercati degli agricoltori e mentre cresce il consenso verso questa attività non mancano le polemiche e le dif coltà nel momento in cui si istituiscono come mercati di Campagna Amica e ci si propone di gestirli attraverso Agrimercato Coldiretti.Il circuito dei mercati contadini si conferma come valore di comunicazione verso i consumatori e quindi come evidenza di un lavoro sindacale e tecnico che a volte è anche fonte di aspro scontro tra associazioni; ci conforta l�’appoggio dei cittadini che manifestano la loro ducia nelle nostre aziende e nei nostri mercati.

Dall�’alto in basso il taglio del nastro del mercato di Pomposa e le aziende presenti.

Sotto l�’inaugurazione del mercato di Mesola nella piazza S. Spirito.

POMPOSA E MESOLA: CRESCONO I MERCATI

Determinante la partecipazione di Coldiretti e Campagna Amica

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A seguito dei lavori che, nella scorsa estate, hanno visto impegnata Coldiretti nella de nizione degli interventi straordinari predisposti dal Tavolo tecnico istituzionale in materia di ristrutturazione nanziaria delle imprese, tra la ne del 2009 e l�’avvio del 2010 è diventato pienamente operativo il piano applicativo sulla moratoria dei debiti.Il gruppo di lavoro, voluto dal Ministro Tremonti e partecipato da ABI (Associazione bancaria italiana) e dalle Organizzazioni imprenditoriali presenti nell�’Osservatorio banche-imprese, ha strutturato una serie di strumenti d�’intervento destinati a migliorare e riquali care la gestione nanziaria delle piccole e medie imprese, comprese quelle agricole.L�’ef cace risultato della collaborazione è stato il documento denominato �“avviso comune�” recante piani di intervento per la sospensione del pagamento dei debiti bancari delle PMI.Le nalità e le operazioni oggetto dell�’intervento sono:- sospensione per 12 mesi del pagamento delle rate di mutuo limitatamente alla quota capitale- sospensione per 12 mesi del pagamento dei canoni di leasing immobiliare- sospensione per 6 mesi del pagamento dei canoni di leasing mobiliare- allungamento di 9 mesi delle scadenza debitorie di breve

termine riferite unicamente ad operazioni di anticipazioni di crediti certi ed esigibili.Nei primi tre casi si veri ca una sospensione nel pagamento delle rate e dei canoni per il periodo indicato, prolungando di fatto l�’ammortamento di un anno e riposizionando il rimborso del capitale �“sospeso�” sui restanti anni di ammortamento (anni restanti + 1).Quanto all�’allungamento di 270 giorni dei debiti a breve termine, la sospensione è accordata su nanziamenti concessi su

anticipazioni di crediti e prevede un �“ri nanziamento�” del debito per ulteriori 9 mesi rispetto alla naturale scadenza del debito originario. Sono ammissibili alle agevolazioni quelle PMI che sotto il pro lo economico- nanziario si trovino in dif coltà temporanea, questo sottintende che l�’azienda sia in grado di superare la crisi e le momentanee dif coltà dopo un mirato piano di riorganizzazione.Sono ammissibili agli interventi le imprese agricole che:- alla data del 30 settembre

PROROGA MORATORIA DEI DEBITI AL 31 GENNAIO 2011

Opportunità anche per le imprese agricole di aderire ai provvedimenti di sospensione ed allungamento delle scadenze di rate, mutui, canoni di leasing.

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In un�’economia di mercato complessa e dinamica, nanza d�’impresa e accesso al credito rappresentano elementi imprescindibili per la stabilità e la competitività aziendale, appunto per questo Coldiretti Emilia Romagna ha costituito CreditAgri.Oltre alla mediazione creditizia, l�’attività che caratterizza CreditAgri è la selezionata assistenza in campo economico/ nanziario segno della volontà di Coldiretti di diffondere nell�’impresa agricola un diverso approccio di gestione aziendale che, in ottica preventiva, consenta di considerare la consulenza nanziaria una corretta pratica per l�’imprenditore agricolo. A tal ne si è ritenuto pro cuo sfruttare anche Catalogo Verde: apposito strumento messo a disposizione dal Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013, misure 111 (azione 1) e 114, che raggruppa le attività di formazione, informazione

e consulenza promosso dalla Regione Emilia Romagna, indirizzato alle aziende agricole con lo scopo di accrescerne, in modo mirato, competenze e professionalità.Le attività del Catalogo, proposte da diversi enti o società tra cui Impresa Verde Emilia Romagna, sono selezionate, approvate e rese pubbliche dalla Regione; presentate sotto forma di contratti, dovranno essere stipulati tra il fornitore che intende vendere il proprio servizio e l�’imprenditore che intende acquistarlo. I servizi offerti oltre a temi quali condizionalità, sicurezza sul lavoro, agricoltura sostenibile riguardano anche il miglioramento del rendimento complessivo delle aziende ed è questo il caso della consulenza economica/ nanziaria messa a disposizione da Impresa Verde Emilia tramite la rete CreditAgri. In ambito gestione economica e aziendale, attualmente le proposte consulenziali a disposizione

2008 non avevano situazioni classi cabili come pregiudizievoli e bloccanti;- si trovavano alla data di cui sopra in bonis rispetto alle posizioni debitorie con le Banche;- non presentino posizioni di debito �“a sofferenza�” o �“ristrutturate�” alla data della richiesta di intervento;- abbiano rate scadute e non pagate da non più di sei mesi dalla data di presentazione della domanda di accesso ai bene ci del protocollo;- non vi siano sulle posizioni di debito bancario aiuti e agevolazioni a valere su contributi pubblici.Sotto il pro lo di costi e condizioni generali di erogazione dei servizi:- all�’impresa non verranno applicati tassi diversi da quelli

pattuiti nel contratto iniziale di nanziamento;- non sono applicabili interessi di mora o spese aggiuntive per il periodo di sospensione;- non sono previste spese di istruttoria e commissioni, ma unicamente i rimborsi delle spese effettivamente sostenute dalle Banche verso terzi per dare esecuzione all�’operazione;- non saranno chieste alle Imprese garanzie aggiuntive per dare corso all�’accesso ai bene ci di sospensione e allungamento delle scadenze.Una recente circolare dell�’Abi ha messo in luce alcuni chiarimenti; una precisazione importante in questo senso è quella circa l�’ef cacia della moratoria: le banche devono infatti fermare il computo dei giorni di persistenza dello scaduto, vale a dire che la

sospensione ha effetto no alla prima rata composta di capitale e interessi. Per tutto il periodo della moratoria, inoltre, gli interessi verranno calcolati sul debito che residua: nel caso di mancato pagamento alle scadenze delle rate costituite dai soli interessi si provvederà a versare la mora contrattuale.La moratoria, attraverso apposita domanda, si può ottenere no al prossimo 31 gennaio 2011; dal canto loro, le banche hanno l�’obbligo di rispondere entro 30 giorni alla richiesta delle imprese.Le domande di accesso, corredate delle informazioni di natura patrimoniale, economica e nanziaria, potranno essere presentate alla rete di mediazione creditizia CreditAgri Emilia Romagna.

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CONSULENTE PERSONALE

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sono due, ovvero il contratto 3868 per l�’analisi nanziaria della gestione aziendale ed il 3869 che, oltre alla mera consulenza, comprende anche la redazione del relativo business plan. Il primo, attraverso l�’analisi di opportuna documentazione bancaria, reddituale e patrimoniale, ha il ne di valutare la bontà della gestione aziendale e correggere in tempo eventuali criticità; il secondo oltre a fornire un giudizio di massima sulla gestione aziendale, sui processi di investimento avviati dall�’imprenditore e su quelli futuri, prevede la redazione di un adeguato e pertinente business plan in grado di documentare la sostenibilità del nanziamento, sia in caso di investimenti che di consolidamento del debito, a seconda della situazione emersa.Nel primo contratto, la consulenza avrà una durata di 3 ore per un costo complessivo di �€ 375,00 oltre ad IVA (pari a euro �€ 75,00), nel secondo avrà una durata di 8 ore per un costo complessivo di �€ 920,00 oltre ad IVA (pari a euro �€ 184,00). In entrambi i casi la consulenza si concluderà con il rilascio di apposita relazione scritta all�’azienda cliente.L�’imprenditore dovrà presentarsi all�’appuntamento con adeguata documentazione istruttoria per fornire al referente gli elementi necessari a compiere una

verosimile valutazione esprimendo parere positivo sui processi di investimento avviati o, nell�’eventualità, delineando i più corretti strumenti per riconsolidare il debito. Per le offerte presenti nel Catalogo verde è possibile presentare domanda per l�’assegnazione di un contributo pubblico - co nanziato dal Fondo Europeo Agricolo per lo sviluppo Rurale - a parziale rimborso del costo sostenuto. A seguito di apposito bando, i contributi sono erogati dalle Province, direttamente alle imprese; per la consulenza il contributo copre no all�’80% del costo sostenuto, per un importo massimo di 1.500 euro per azienda e per anno solare. Le imprese interessate potranno presentare domanda alla Provincia nel cui territorio ha sede legale l�’azienda, in risposta ad apposito bando provinciale. Le domande di aiuto potranno essere presentate dal giorno successivo alla data di approvazione del bando provinciale no al 15 dicembre di ogni anno. La prima graduatoria si è conclusa lo scorso 31 marzo, per la seconda, le domande dovranno pervenire entro il 31 agosto e, per la terza, entro il 15 dicembre 2010.L�’avvio delle attività può avvenire anche prima della noti ca di concessione, ma deve essere

comunque posteriore alla data di protocollazione della domanda di contributo. In tale caso il potenziale bene ciario intraprende le attività a proprio rischio, senza la garanzia che maturi alcun diritto al nanziamento.Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi ai referenti provinciali della rete CreditAgri.

Per informazioni: CreditAgri Emilia Romagnavia Marconi 9 40122 [email protected]. 051.2758811

Referente FerraraAlessandro BallariniVia Bologna, 637 - Tel. [email protected].

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Prosegue il programma di formazione di Giovani Impresa di Coldiretti Ferrara, con l�’intento di cono-scere da vicino alcune signi cative realtà impren-ditoriali e trarne eventualmente ispirazione per la propria azienda.Sabato 8 maggio la giornata è stata de-dicata alla scoperta di alcune importanti esperienze della pro-vincia di Trento: dal Mercato Contadino gestito da Coldiret-ti, a Mondo Melinda in Val di Non, alla Cittadella del Vino di Mezzacorona con lo spumanti cio Ro-tari.Alcuni esempi di -liere produttive che hanno trovato lo spunto e la capacità di divenire imprese

ed esperienze note a livello nazionale e che po-tranno certamente dare motivo di ispirazione ai nostri giovani imprenditori per migliorare la pro-pria azienda e l�’approccio con il mercato.

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COLDIRETTI FERRARA L�’INFORMAZIONE È SUL SITO

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Il mondo della mela trentina, il mercato contadino e i vini di qualità.

Notizie, aggiornamenti, docu-menti, scadenze a portata di click ed in tempo reale sul sitowww.ferrara.coldiretti.itE�’ in linea nella nuova versione aggiornata e con la nuova impo-stazione gra ca il sito di Coldi-retti Ferrara. Curato direttamente dallo staff della Federazione fer-rarese di Coldiretti, prevede di-verse sezioni, tra cui quella delle notizie del giorno, per continuare con documenti e riferimenti utili sia per capire temi speci ci del settore agricolo, quanto per tro-vare le date e luoghi dei mercati

agricoli, sia della nostra provin-cia che di tutta la rete Coldiretti, sia della nostra regione che a li-vello nazionale.Naturalmente sono disponibili tutti i riferimenti per trovare gli uf ci più vicini o per contattare i responsabili dei servizi provin-ciali o conoscere i dirigenti terri-toriali. Spazio anche ai progetti (ad esempio sulla liera italiana, sull�’educazione nelle scuole, ecc.), ai servizi ed alle scaden-ze tecniche e scali, al patrona-to, alla consulenza nanziaria di Creditagri, ed alle previsioni

meteo. E�’ già presente l�’elenco degli agriturismi della nostra provincia ed a breve sarà imple-mentato anche l�’elenco dei punti vendita aziendali certi cati dei soci Coldiretti.In ne è possibile accedere all�’ar-chivio del notiziario L�’Aratro ol-tre che sfogliare direttamente dal sito l�’ultimo numero.L�’indirizzo web è www.ferrara.coldiretti.it e attendiamo nume-rosi �“navigatori�” curiosi ed at-tenti al modello di sviluppo pro-posto da Coldiretti anche nella nostra provincia.

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Premiati anche soci Coldiretti che hanno ricevuto il ricono-scimento istituito dalla Came-ra di Commercio di Ferrara per la fedeltà al lavoro ed il progresso economico presso la Sala Congressi di Ferrara Fiere lo scorso 13 marzo.Un premio rivolto a chi ha contribuito ad accrescere con il proprio impegno lavorativo il progresso civile, economi-co e sociale della provincia: è questo lo spirito con il qua-le da diversi anni la Camera di Commercio di Ferrara in-contra i protagonisti del mon-do del lavoro, ed attribuisce loro un riconoscimento dopo lunghi anni dedicati all�’atti-vità in proprio o come dipen-denti. I premi vengono attri-buiti per diverse categorie:- ai lavoratori in attività dipen-denti di imprese operanti nei diversi settori dell�’economia provinciale da almeno 40 anni

se presso più datori di lavoro o da almeno 30 anni se pres-so un unico datore di lavoro;- ai lavoratori collocati a ripo-so (da non oltre tre anni, con riferimento al termine ultimo ssato per la presentazione delle domande) che abbiano svolto attività alle dipendenze di imprese operanti nei diver-si settori dell�’economia pro-vinciale per almeno 40 anni se presso più datori di lavoro e per almeno 30 anni se pres-so un unico datore di lavoro;- alle imprese operanti nei di-versi settori dell�’economia pro-vinciale, con almeno 35 anni di ininterrotta ed effettiva attività;- alle imprese cessate (da non oltre tre anni, con riferimento al termine ultimo ssato per la presentazione delle domande), con almeno 35 anni di ininter-rotta ed effettiva attività.I soci di Coldiretti che hanno ricevuto il riconoscimento per

l�’anno 2010 sono:Baldini Franco, Barbieri Lino, Bassi Luigi, Beltrami Angiolino, Bergonzini Gian-franco, Berto Orazio, Biol-cati Rinaldi Giorgio, Bolini Ermes, Cavicchi Paolo, De Zen Renato, Fantinati Sergio, Folegatti Giorgio, Fugaroli Vittorio, Gilli Renzo, Grechi Renato, Guerrini France-sco, Guerzoni Paolo, Loberti Lorenzo, Maestri Maurizio, Malservigi Gianni, Menegale Giovanni, Monco Laura, Po-lato Giuseppe, Saretto Gian Pietro, Scarpa Isauro, Sec-chiero Daniele, Sera ni Gia-como, Telloli Zefferino, Tosel-li Oscar e Zavatti Flavio. Un riconoscimento particolare è stato attribuito anche adAntonina Gardenghi, infati-cabile ed insuperabile collabo-ratrice del Patronato EPACA di Ferrara.

LAVORO: I PREMIATI DALLA CAMERA DI COMMERCIO

PER LA FEDELTÀCome sempre numerosi i coltivatori diretti che hanno avuto il riconoscimento

per i lunghi anni dedicati all�’ininterrotta attività lavorativa in azienda

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M/1 Vendo causa inutilizzo, Pala BEN-FRA 315 (snodata) in buono stato, ore la-vorative 3093 effettive.Utilizzata sempre in magazzino, ottima per stalle, magazzi-ni, ecc... Tel. 348.3263265.M/4 Vendo raccoglifrutta Festi, avanza-mento idrostatico, piattaforma unica a sollevamento idraulico, motore a benzina. Tel. 348.8226804.M/5 Vendo estirpatore dischi punte idrau-lico. Il tutto in perfette condizioni. Cell. 347.5765541.M/6 Vendo trattrice agricola a 4 RM mo-dello Steyr 8160 DT Turbo Potenza 155 cavalli. Tel. ore pasti 0532.826728.M/7 Vendo carro raccoglifrutta semoven-te POLI, 4 piattaforme. Trattore Fiat 640 2RM. Tel. ore pasti 0532.803134.M/10 Vendo terreno agricolo di super cie ha 11.50.00, irrigabile e con contributo pac sito in S.Bartolomeo in Bosco.Tel. 347/2402602.M/11 Vendo: termoventilatore per cami-no �“Caldofa�”, mulino per cereali, n. 90 pali in cemento (5x5) altezza m. 3. Tel. 0532/753134 - 393/7512925.M/12 Cerco aratro monovomere, voltao-recchio, fuorisolco per trattore 75/80 cv. Tel. 339/499419.M/13 Vendo aratro �“Nuova Comas�” fuori solco - monovomere da 100/140 hp, volta- eno �“Lely Lotus�” stabilo 4 giranti come nuovo - Cell. 338.1154011.M/14 Vendo pali in cemento precom-presso 7x7 con 4x3 li cm 350 e 9x8-4x3 li cm 350. Prezzo interessante. tel.335/7142455.M/15 Vendo fresa multipla - Comas,3 gruppi fresanti, 1 spandiconcime mt. 1,65, 1 riduttore, albero cardano. Ven-do impianto di irrigazione tubi O 100 da 6 mt. (n.30 circa), tubi O 80 da 6 mt. (n.20 circa), pompa marca Tinti mod.656, tubo di gomma O 120 da 2 mt., valvola di fondo O 120, irrigatore Sime tipo Big River, cavalletto 4 piedi 80/80, collo di cigno, curve da 100, curve da 80, 8 get-tini IBIS a settore con cavalletto. Vendo serra zincata circa 250 mq con porte. Tel. 335.5456977..N/1 Sessantenne pensionato di Porotto (FE) si rende disponibile per raccolta frut-ta nella stagione autunnale 2010, guida trattore. Tel. 329/4071382.N/2 Af tto locale uso negozio o magazzi-no in via masi a S.Bartolomeo in Bosco, zona centrale, mq 60 circa.Tel. 0532/722177.N/3 Causa cessata attività vendo atomiz-zatore KWH 15 ql. a colonna. Ottime

condizioni. Prezzo interessante pigiadi-raspatrice - Tino in legno 8 ql. e tino in vetroresina da ql. 6. Per informazioni tel. 339.7110209.N/4 Trapiantatrice MAS semovente ac-cessoriata di spandiconcime, art. wdtp 14/4 funzionante a benzina, ciclo a scop-pio cilindrata totale cc 694 - seminatrice MOSA TO 40 pneum. completa di acces-sori, tutto in buone condizioni. Tel. ore pasti: 0532.715012.N/6 Vendo botte diserbo marca POLMAC q.li 15, barre da mt. 16, pompa a barra vo-lume non idraulica.Tel. 339.4243736.N/7 Vendo per cessata attività: - taglia-erba marca CAVAGION a due lame più una rientrante completo di cardano trai-nato a sollevamento idraulico tutto aperto m. 2,50 circa - 1 carroraccolta a 4 ruote motrici tutte 4 sterzanti tutto idraulico avanzamento compreso con motore HP 28 DIESEL - 1 fresa PASQUALI 12 HP DIE-SEL dotata di compressore ad aria ottima per fare potatura restando a terra, com-pleta di due avvolgitubini per due forbici, lunghezza metri 180 ognuno - 1 rotolone marca CARNEVALI diametro 75 per mt. 200 carrello zicato completo di un carrello con getto e barra per irrigazione frutteto sottochioma e pompa CAPRARI MEC di 2.80. Tutto in ottimo stato, prezzo da con-cordare. Tel. ore pasti 0532.866296.N/8 Cerco motocoltivatore carrellato oltre 15 cv. Tel. 347.8058123.N/9 Vendo furgone FIAT DAILY 35 ql. 2500 TURBO maxi volume ! 4.800. Tel. 335.384238N/10 Vendo Camper ARCA AMERI-CA 403 FIAT DUCATO 2500 6 posti !

10.000. Tel. 0532.712991O/1 lavori progettazione parchi e giardi-ni e loro manutenzione, potature di ogni genere, abbattimento alberi ad alto fusto, impianti di irrigazione, trattamenti to-sanitari e diserbi, consulenze tecniche quali cate, lavori vari. Tel. 347/5731985 - 328/2618080.O/2 Vendo trattore International Mc Cor-mick 523, messo a nuovo 2007, telefonare ore pasti 0532/43278.O/4 Vendo fresa Bon glioli inter lare cm. 80 in ottime condizioni, no perdite olio, lame nuove. Due paia gabbie allargamen-to per trattori 80/100 cv. Tel. 0532/851239 ore pasti.O/5 Vendo irrigatore a struttura (rotolone) marca Rainbow, tipo 100.300 D 100, m 190 tubo; elevatore idraulico 3 movimen-ti, forche pieghevoli; pompa Amiad inie-

zione per fertirrigazione; tubo lay at 6�”, 3 atm (manicone) m 190. Per informazioni tel. 347/4009797.O/6 Cerco 2 trattori Fiat: uno da 25 a 50 cv ed il secondo da 60 a 100 cv. Tel. 0444/597280.O/7 Vendo New Holland tnf 90 cv , anno 2000, buone condizioni 6000 ore. Prezzo interessante.Spandiconcime euro spand per frutteto ad una la, mai usato . Per contatto 339/5323994.P/1 Vendo due tubi zincati giuntosferici, uno di diametro 80 e l�’altro di diametro 100 entrambi in ottimo stato, prezzo trattabile. Per informazioni: 335-5497026 (Massimo)P/2 Vendo serra tunnel larghezza metri 8 1/2 e altezza metri 4, prezzo trattabile. Per informazioni 335-5497026 (Massimo).P/3 Vendo trattore cingolato FIAT 100 C con ruspa, aratro bivomere marca Schiavina, carrello a sollevamento portattrezzi. Tel. 348-8520788 ore pasti.P/4 Vendo impianto di irrigazione (rotolone) marca Nettuno diam. 100 x 400 mt lunghezza, usato pochissimo. cell.335-6574262P/5 Vendo pala idraulica Sanzola m 2,20, un pistone, usata poco, �€ 800; Vendo trattore FIAT 311, ottimo per traino trenini frutta, da sistemare �€ 700; Vendo aratro monovomere Pietro Moro, poche ore di lavoro. tel. 335-5374631P/6 Vendo titoli reimpinato vigneto ha 0,95, resa ha 290 q. Regalo all�’acquirente n. 150 pali in cemento altezza m 4,5. tel. ore pasti Fabio 0532/808067P/7 Vendo fresa Pegolama 2 m, rimorchio pesa sup. 15 q 2 assi, ruspa 2 m, spandiconcime. telefonare ore pasti n. 0532/716389 (Luciano).P/8 Vendo per liquidazione carrello elevatore a batteria a norma con attestato di conformità OM E12M portata 12 q; scaffalatura porta pallets come nuova h m 4, prof. 1,15, lung. 10 m; prefabbricato monoblocco 4,16x2,40xh 2,70 con porte, niture e impianto elettrico a norma. cell. 349-7297354.

MERCATINOGli annunci sono gratuiti. Contattate la redazione dell�’Aratro.

Servizio riservato ai soci. Si prega avvertire quando non più validi.N.B. La pubblicazione, per dare spazio a tutti i soci, è garantita per soli tre numeri.

GUIDO GUERRINI21.06.1917 - 07.03.2010

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AINFORMAZIONI EPACA

MALATTIEPROFESSIONALI AGRICOLE

Dal 22 luglio 2008 sono state integrate le tabelle relative alle malattie professionali riconosciute in agricoltura.Il riconoscimento della malattia professionale può dare origine, come per gli infortuni, ad una inden-nità giornaliera per astensione temporanea assolu-ta dal lavoro, e al riconoscimento di postumi per-manenti indennizzabili.Tra le nuove malattie inserite nella tabella, vi sono quelle muscolo-scheletriche causate da solleci-tazioni biomeccaniche o da movimenti ripetuti e posture incongrue di arti superiori, ginocchio e co-lonna vertebrale; le ipoacusie da rumore, le malat-tie al sistema mano-braccio causate da vibrazioni meccaniche,le ernie discali lombari causate da la-vorazioni, non occasionali, effettuate con macchi-ne che espongono a vibrazioni trasmesse al corpo intero quali mietitrebbie e trattori, e le malattie da sovraccarico biomeccanico degli arti superio-ri, quali la tendinite della spalla, del gomito, del polso, della mano, la sindrome del tunnel carpale, riferite a lavorazioni non occasionali con movi-menti ripetuti e posture incongrue.Si precisa che l�’INAIL, in caso di denuncia di malattia professionale, veri cherà che l�’azienda in cui presta attività il soggetto che ha denunciato la patologia sia in regola riguardo le disposizio-ni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro; se l�’azienda non risulta in regola, può essere applica-to il diritto di rivalsa.Gli uf ci del Patronato EPACA sono a disposizio-ne per eventuali chiarimenti e per la predisposizio-ne delle domande da inoltrare all�’INAIL, che do-vranno essere corredate da apposita certi cazione medica.

QUATTORDICESIMA DI PENSIONE INPAGAMENTO A LUGLIO 2010

Con la rata di pensione di luglio ci sarà il paga-mento della quattordicesima a tutti i pensiona-ti che rientrano nei requisiti richiesti. Lo ha reso noto l�’Inps, con un comunicato diffuso lo scorso 8 luglio, precisando che per i pensionati che hanno già compiuto i 64 anni di età e ne hanno diritto in base ai previsti requisiti contributivi e di reddito, l�’Istituto ha già inviato una lettera con l�’indicazio-ne precisa dell�’importo che verrà corrisposto.Per coloro che compiono 64 anni di età dopo il 31

luglio 2010, l�’Inps informa che la quattordicesima sarà pagata successivamente. RequisitiPer ottenere la somma aggiuntiva nel 2010 è ne-cessario: - avere un�’età pari o superiore a 64 anni (compiuti entro il 31 dicembre 2010);- possedere un reddito personale annuale non su-periore a 8.988,92 esclusa la casa di abitazione ed eventuali assegni familiari, indennità di accompa-gnamento, ed altre rilevanti eccezioni. In caso di redditi superiori al limite stabilito occorre veri -care se il bene cio spetterà comunque anche se in misura proporzionalmente ridotta.In caso di pensioni spettanti per un numero limitato di mesi o di compimento del sessantaquattresimo anno di età nel corso dell�’anno, il bene cio spetta in proporzione ai mesi di vigenza della pensione o di possesso del requisito anagra co.L�’entità dell�’aumento dipende, inoltre, dal numero di contributi posseduti. Riportiamo nella tabella seguente gli importi mas-simi della quattordicesima previsti per i pensionati coltivatori diretti, per l�’anno 2010.

Anni di contribuzione Importi somma aggiuntivaFino a 18 anni di contributi 336,00 euroOltre 18 e no a 28 anni di contributi 420,00 euro

Oltre 28 anni di contributi 504,00 euro

Per le pensioni ai superstiti, la quattordicesima sarà calcolata con gli stessi criteri di anzianità con-tributiva, applicando però le riduzioni di reversibi-lità. Raccomandiamo ai pensionati che non hanno ri-cevuto la lettera dall�’Inps di rivolgersi agli ope-ratori del Patronato Epaca, che forniranno tutta l�’assistenza necessaria, veri cando gratuitamente in base ad una valutazione personalizzata della situazione contributiva e reddituale se sussiste il diritto all�’aumento.

CONTRIBUTI CD/IAP ANNO 2010CONTRIBUZIONE IVS

Come è noto il calcolo dei contributi IVS dovuti dai CD e IATP, si basa sulla classi cazione delle aziende nelle quattro fasce di reddito agrario così riassunte:

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FASCIA IMPORTO1° Da 0 a 232,41 euro2° Da 232,42 a 1.032,91 euro3° Da 1.032,92 a 2.324,06 euro4° Oltre 2.324,07 euroCONTRIBUZIONE DI MATERNITA�’

Il contributo annuo di maternità per il 2010, dovu-to per ciascuna unità attiva iscritta nella Gestione Speciale dei CD/IAP, è ssato nella misura di euro 7,49 (invariato rispetto al 2009).

CONTRIBUZIONE INAILPer l�’anno 2010 è ssata nella misura capitaria an-nua di euro 768,50 (invariata rispetto al 2009). Il contributo Inail è dovuto solo dai CD e non dagli IAP.

ADDIZIONALE INAILCon decreto del 21 aprile 2009è stata determinata la rivalutazione degli indennizzi in capitale di dan-no biologico. Pertanto, l�’INPS, quale Ente preposto alla riscos-sione dei contributi per l�’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e sulle malattie pro-fessionali, provvederà al recupero del predetto contributo.Il recupero sarà riscosso unitamente all�’imposizio-ne contributiva relativa dell�’anno 2010, tramite lo stesso modello F24, come da indicato di seguito:

IMPORTO ADDIZIONALE INAIL PERDANNO BIOLOGICO

ANNO ZONE NON AGEVOLATE2006 26,362007 23,292008 18,60

MODALITA�’ DI PAGAMENTOLa riscossione avverrà tramite l�’invio agli interes-sati di 4 modelli di versamento uni cato �“F24�”, che saranno recapitati ai contribuenti con posta prioritaria.I termini di scadenza per il pagamento sono il 16 luglio, il 16 settembre, il 16 novembre 2010 e il 17 gennaio 2011.Al riguardo, come è noto, il comma 49 dell�’art. 37 del Decreto Legge n. 223 del 2006 ha previsto che, a partire dal 1° ottobre 2006, tutti i titolari di partita Iva non potranno più effettuare i pagamenti di tributi e contributi, mediante presentazione car-tacea del modello F24 presso banche o poste, ma dovranno effettuare i pagamenti medesimi obbli-gatoriamente per via telematica. Con riferimento a tale obbligo, tuttavia, l�’Agenzia delle Entrate, con circolare n. 30 del 29/09/2006,

ha eccezionalmente previsto che i contribuen-ti titolari di partita Iva destinatari di modelli F24 predeterminati, pur in vigenza del nuovo obbligo, potranno continuare ad utilizzare la modalità di pagamento dei modelli F24 in forma cartacea. Se nel modello F24 predeterminato vengono ap-portate modi che (ad esempio la compensazione con crediti tributari o la rideterminazione per sgra-vi contributivi spettanti per calamità riconosciute), il modello F24 deve essere presentato obbligato-riamente in forma telematica.

TABELLE CONTRIBUTI 2010

IMPORTO ANNUO DEI CONTRIBUTI DOVUTI DAI COLTIVATORI DIRETTI, COLONI, MEZ-

ZADRI ED IMPRENDITORI AGRICOLIPROFESSIONALI

Maggiori di 21 anni - Zone normaliCD/CM IAP

FASCIA 1 �€ 2.464,07 �€ 1.695,57FASCIA 2 �€ 2.995,57 �€ 2.227,07FASCIA 3 �€ 3.527,06 �€ 2.758,56FASCIA 4 �€ 4.058,56 �€ 3.290,06

IMPORTO ANNUO DEI CONTRIBUTI DOVUTI DAI COLTIVATORI DIRETTI, COLONI,

MEZZADRI ED IMPRENDITORI AGRICOLI PROFESSIONALI

Minori di 21 anni - Zone normaliCD/CM IAP

FASCIA 1 �€ 2.267,71 �€ 1.499,21FASCIA 2 �€ 2.733,75 �€ 1.965,25FASCIA 3 �€ 3.199,79 �€ 2.431,29FASCIA 4 �€ 3.665,83 �€ 2.897,33

IMPORTO ANNUO DEI CONTRIBUTI DOVUTI DAI COLTIVATORI DIRETTI, COLONI,

MEZZADRI ED IMPRENDITORI AGRICOLI PROFESSIONALI

Ultrasessantacinquenni pensionatiZone normali

CD/CM IAPFASCIA 1 �€ 1.620,03 �€ 851,53FASCIA 2 �€ 1.885,78 �€ 1.117,28FASCIA 3 �€ 2.151,53 �€ 1.383,03FASCIA 4 �€ 2.417,27 �€ 1.648,77

Beatrice TagliaferriResponsabile Provinciale Patronato EPACA

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DAL SOLE L’ENERGIA PER I TUOI CAMPI,DAL CAP UNA MANO PER IL TUO RACCOLTO.

Buona estate!