La formazione nelle professioni sanitarie: una rivoluzione possibile? La Medicina durgenza :...
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La formazione nelle professioni sanitarie: una rivoluzione possibile?
La Medicina d’urgenza : specificità della specializzazione e un’occasione di cambiamento nella didattica.
Una nuova rete per la formazione nell’Area Vasta fiorentina e la ricerca sulla metodologia clinica come parte integrante dell’insegnamento
Alessandro Rosselli Istituto Superiore di Sanità, Roma 12 giugno 2007
Il Pronto Soccorso tra guerra Il Pronto Soccorso tra guerra e medicinae medicina
La chirurgie de batailles dei medici dell’armata napoleonica ( dai campi di guerra alla società civile) :
• L’organizzazione del pronto soccorso a mezzo di “ambulanze volanti” permise ai feriti di fruire di interventi tempestivi
• Nasce il Triage di guerra
Il Pronto Soccorso fra guerra Il Pronto Soccorso fra guerra e medicinae medicina
L’esperienza delle terribili guerre del XIX secolo e ,soprattutto, di quelle della prima metà del XX secolo ha profondamente rinnovato le tecniche e le procedure dell’emergenza-urgenza:
• Trasporto (compreso l’elitrasporto)• personale addetto al primo soccorso
EMERGENCY MEDICINEEMERGENCY MEDICINE
• 1968 : otto medici americani costituiscono l’ACEP (American College of Emergency Physicians) al fine di fornire una formazione per i medici che praticavano la medicina d’emergenza e arrivare alla specializzazione
• 1979 : è istituita la Scuola di Specializzazione in USA
EMERGENCY MEDICINE: EMERGENCY MEDICINE: NASCITA IN USANASCITA IN USA
LA GUERRA IN VIETNAM
• La via aerea permette rapidi trasporti
• Compare una nuova traumatologia
• Molti medici vengono a contatto con questi nuovi aspetti della medicina
SVILUPPO DELLA SOCIETA’• Crescita e
invecchiamento della popolazione
• Pressione alla porta degli ospedali dei “non assicurati”
• Aumentano le conoscenze e le tecnologie disponibili
EMERGENCY MEDICINE IN EMERGENCY MEDICINE IN USAUSA
Alla base della nascita il pragmatismo della cultura americana :
• “….and if he is found competent let him then be permitted and licensed to practice ophtalmology.”
Dr Denick Vail, President of A.A. of Ophtalmology and Otolaryngology,1908
IN EUROPAIN EUROPA
• La Commissione Europea nel 2000 ha inserito con delibera legislativa nel gruppo “Area di medicina” la specialità “Accident and Emergency Medicine”
La Medicina dell’Emergenza- Urgenza La Medicina dell’Emergenza- Urgenza in Italiain Italia
fino agli anni 60 il Pronto Soccorso era poco più di una sala di medicazione per la piccola / media traumatologia
l’urgenza era di competenza esclusivamente chirurgica ed era legata agli interventi operatori e al grande trauma
l’urgenza medica disponeva di limitati strumenti terapeutici
la morte si preferiva affrontarla sul proprio letto
La Medicina dell’Emergenza-Urgenza La Medicina dell’Emergenza-Urgenza in Italiain Italia
Gli ospedali dagli anni 60 crescono quantitativamente e qualitativamente :
progresso scientifico e della tecnologia
sviluppo delle specialità
dilagare della traumatologia della strada e del lavoro
invecchiamento della popolazione
cambiamento della struttura familiare
La Medicina d’Emergenza- Urgenza La Medicina d’Emergenza- Urgenza in Italiain Italia
Cambia la cultura delle persone :
il concetto di salute si estende dalla salvaguardia della vita alla salvaguardia dell’efficienza psicofisica e alla eliminazione dei sintomi
in diversi casi il bisogno è quello di eliminare un sospetto
Cause principali dello Cause principali dello svilupposviluppo
• E’ cambiata la cultura del concetto E’ cambiata la cultura del concetto di salutedi salute
• E’ stata necessaria, in un contesto E’ stata necessaria, in un contesto di progressive restrizioni di progressive restrizioni economiche, una nuova visione e economiche, una nuova visione e organizzazione degli Ospedali organizzazione degli Ospedali (Ospedali per Acuti= riduzione dei (Ospedali per Acuti= riduzione dei posti letto)posti letto)
Sviluppo dei Dipartimenti Sviluppo dei Dipartimenti d’Emergenzad’Emergenza
• Dagli anni ’90 i DE si sono Dagli anni ’90 i DE si sono trasformati in zone di assistenza trasformati in zone di assistenza medica qualificata, dotate medica qualificata, dotate tecnologicamente, con tecnologicamente, con professionisti dedicati, capaci di professionisti dedicati, capaci di risposte efficaci 24 ore /24risposte efficaci 24 ore /24
The Emergency DepartmentEmergency Department is a melting pot of problems; many are medical, many are not.Most of the problems are people’s problems; some are people problems. To be successful in dealing withthese problems, not just medical knowledge, butacceptance, equanimity, and a large range of administrative and interpersonal skills are necessary.Many of the problems have no right answers; all, however, have a best one.
DAILEY, 1983
La Medicina d’Emergenza – Urgenza La Medicina d’Emergenza – Urgenza in Italiain Italia
Riferimenti Normativi e Culturali Riferimenti Normativi e Culturali
DPR 128/1969 : è previsto un organico autonomo di Pronto Soccorso.
DPR 27/3/92: Atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni per l’organizzazione del Sistema di Emergenza Sanitaria articolato su due livelli:
a) Sistema di Allarme Sanitario (fase territoriale) a) Sistema di Allarme Sanitario (fase territoriale)
b) Sistema di Accettazione e Emergenza Sanitaria b) Sistema di Accettazione e Emergenza Sanitaria (fase ospedaliera)(fase ospedaliera)
1996: Linee Guida per l’applicazione del DPR 27/3/92
La Medicina d’Emergenza – Urgenza La Medicina d’Emergenza – Urgenza in Italiain Italia
Riferimenti Normativi e CulturaliRiferimenti Normativi e Culturali
1992 iniziano i Corsi Regionali per il Servizio d’Emergenza 118
1997 è riconosciuta la specialità ospedaliera in Medicina e Chirurgia d’Accettazione e Urgenza
2000 è fondata la Società Scientifica S.I.M.E.U.
2006 è istituita la Scuola di Specializzazione
2007 : Attivazione?
1969 19921969 1992
Ragioni per lo sviluppo di una Ragioni per lo sviluppo di una Specializzazione medicaSpecializzazione medica
• Il corpo delle conoscenze diviene così grande da non poter essere dominato che in parte
• Lo sviluppo di tecniche complesse e sofisticate richiede specializzazione
• Nasce un bisogno nuovo della comunità da richiedere una specializzazione nella risposta
MISSION DELLA MEDICINA DI URGENZAMISSION DELLA MEDICINA DI URGENZA
Trattamento e diagnosi tempo correlate di Trattamento e diagnosi tempo correlate di
tutte le condizioni patologiche che mettonotutte le condizioni patologiche che mettono
acutamente a rischio la vita del paziente o acutamente a rischio la vita del paziente o
la integrità o funzione di un organo o apparato.la integrità o funzione di un organo o apparato.
““EMERGENCY CARE IS A CONCEPTEMERGENCY CARE IS A CONCEPTNOT A LOCATION”NOT A LOCATION”
(Th. Scalea: College of Surgeon- Baltimora; modificato)(Th. Scalea: College of Surgeon- Baltimora; modificato)
La Medicina di Emergenza-Urgenza è una La Medicina di Emergenza-Urgenza è una cultura, un approccio concettuale ed una cultura, un approccio concettuale ed una pratica professionale indipendenti pratica professionale indipendenti dall’ambiente in cui si esercitadall’ambiente in cui si esercita
Maggiore completezza diagnostica con Maggiore completezza diagnostica con gli aspetti eziopatogeneticigli aspetti eziopatogenetici
Diagnosi mirata al trattamento in Diagnosi mirata al trattamento in urgenza e all’indicazione del percorsourgenza e all’indicazione del percorso
Modalità di lavoro “in serie”Modalità di lavoro “in parallelo”
Capacità operativa distribuibile Capacità operativa distribuibile all’interno del gruppo di lavoroall’interno del gruppo di lavoro
Capacità operativa individuale Capacità operativa individuale
Prognosi come atto finalePrognosi come atto finaleNecessità nell’agire di rapida Necessità nell’agire di rapida stratificazione prognosticastratificazione prognostica
Campi patologici più definitiCampi patologici più definitiAmpia variabilità delle patologie e sediAmpia variabilità delle patologie e sedi
Più tempo e completezza di Più tempo e completezza di informazioni disponibiliinformazioni disponibili
Pressione del tempo e scarsità di Pressione del tempo e scarsità di informazioni disponibiliinformazioni disponibili
La diagnosi precede la terapiaLa diagnosi precede la terapiaIntegrazione dei momenti diagnostico-Integrazione dei momenti diagnostico-terapeuticiterapeutici
Interventi su pazienti “stabili”Interventi mirati a raggiungimento e mantenimento della “stabilità”
Scelta dei tempi appropriati per portare Scelta dei tempi appropriati per portare a termine il processo assistenzialea termine il processo assistenziale
Attività tempo-correlata dettata dalla Attività tempo-correlata dettata dalla gravità clinica del pazientegravità clinica del paziente
Visione unitaria del pazienteVisione unitaria del paziente
MEDICINA INTERNAMEDICINA DI EMERGENZA - URGENZA
CONSUETO ITER DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO
Raccolta Informazioni Intervento Terapeutico
tempo
ITER INTEGRATO IN MEDICINA DI URGENZA
METODOLOGIA CLINICA METODOLOGIA CLINICA Metododadopo il cammino)
• •Il Metodo Clinico era caratterizzato dall’approccio al paziente secondo lo schema classico Anamnesi, Esame Obbiettivo, Diagnosi, Terapia e quindi coincideva con la Visita Medicacoincideva con la Visita Medica..Oggi il Metodo Clinico va inteso in un significato significato più ampiopiù ampio includendovi qualsiasi procedura volta al raggiungimento della diagnosi e alla sorveglianza della terapia.
• Se tutta la Medicina ha necessità del metodo, la Medicina Interna è la specialità che ha come caratteristica fondante la conoscenza e l’impiego del Metodo Clinico.
METODOLOGIA CLINICAMETODOLOGIA CLINICA
Il Metodo ipotetico-deduttivo :Il Metodo ipotetico-deduttivo :
Basato su una serie di inferenze circa la natura
della malattia del paziente a partire dal sintomo
principale, i segni vitali, la storia medica
e l’esame obbiettivo.
Le modifiche delle ipotesi diagnostiche sono basate
sui dati del decorso clinico, la risposta alla terapia
e la esclusione delle ipotesi alternative.
Sapere di base Sapere di base
Anamnesi e esame obbiettivoAnamnesi e esame obbiettivo
Formulazione di ipotesi Formulazione di ipotesi diagnostichediagnostiche
Esperienza-intuizioneEsperienza-intuizione
Diagnosi differenzialeDiagnosi differenziale
Diagnosi Diagnosi
TerapiTerapiaa
Test diagnosticiTest diagnostici EBM
EBM
METODOLOGIA CLINICA
Criteri Criteri probabilisticiprobabilistici
“ “Outcome”Outcome”EBM
Patient’s story
Data acquisition
Accurate “problem representation”
Generation of hypothesis
Search for and selection of illness script
Diagnosis
Knowledge
Context
Experience
Key elements of the clinical diagnostic reasoning process NEJM 2006
EDUCATIONAL STRATEGIES TO PROMOTE CLINICAL DIAGNOSTIC REASONING
VARIANTI DEL METODOVARIANTI DEL METODO
• All’interno del metodo sono attivabili corto-circuiti diagnostici che permettono di formulare una ipotesi diagnostica principale sulla scorta di alcuni elementi immediati (doorway diagnosis)…..
VARIANTI DEL METODOVARIANTI DEL METODO
…..o sulla base di una precisa rappresentazione del problema del paziente che comprende, in modo più o meno completo, le caratteristiche essenziali dell’illness script del medico
UTILIZZAZIONE DELLE VARIE UTILIZZAZIONE DELLE VARIE FASI DEL METODOFASI DEL METODO
• Il riconoscimento dell’illness script è prerogativa predominante dei medici più esperti che aumentano nel tempo il numero e la complessità dei loro illness script, unitamente alla capacità di richiamarli alla memoria
LIMITI DELLE VARIANTILIMITI DELLE VARIANTI
• La diagnosi basata sulla pattern recognition ha importanti limitazioni e anche medici esperti possono essere indotti in errore.
LIMITI DELLA LIMITI DELLA PATTERN PATTERN RECOGNITIONRECOGNITION
• Quando c’è un overlap nelle caratteristiche cliniche di diverse malattie
• Se il paziente ha una presentazione atipica di malattia o non dimostra tutte le caratteristiche dell’ illness script memorizzato
• Quando il clinico richiama alla mente solo recenti esperienze o esperienze caratterizzate da particolare vissuto emotivo
Incontro paziente-medico
Aspetto, andatura, eloquio, altro
Pattern recognition ?Diagnosi
Storia, es. fisico, es. routine
Categorization ? Altre ipotesiDiagnosi diretta
Ragionamento ipotetico-deduttivo Generazione di ipotesi
Ipotesi confermata ? NoProbabilità sufficienteper la prognosi e le decisioni cliniche
Nosi Sii
SiSi
Si
No
No
L. Pagliaro 2006
LE DECISIONI IN MEDICINA DI URGENZALE DECISIONI IN MEDICINA DI URGENZA
“ Effective decisionmaking is especially important in uncertain and often cahotic environment of the Emergency Department, where patient safety may be compromized.Emergency Medicine has one of the highest one of the highest
decision densities and diagnostic uncertainties of decision densities and diagnostic uncertainties of
all medical fieldsall medical fields.”.”
Ann Emerg Med 2006
L’ERRORE IN MEDICINA L’ERRORE IN MEDICINA D’URGENZAD’URGENZA
“ Although the extent of error in EDs is largely unknown, Emergency Medicine has a higher proportion of preventable errors which are most commonly diagnostic errors.
The reasons for diagnostic errors vary, but the majority errors appear to be due to cognitive faults in clinical to cognitive faults in clinical reasoningreasoning”
Ann Emerg Med 2006
Circostanza Definizione Stato correttivo
Euristica della disponibilità
Giudizio in base alla facilità di ricordo di casi passati
Verifica con statistiche legittimate
Euristica dell’ancoraggio
Fidarsi delle impressioni iniziali
Avere una seconda opinione e nuovi dati
Effetto cornice Come le informazioni vengono presentate
Presentazione in modo differente del caso
Obbedienza cieca Dimostrare sudditanza alla autorità o tecnologie
Riconsiderare con distacco
Chiusura prematura Riluttanza a seguire strade alternative
Se possibile ritornare sul caso più freschi
Donald A Redelmeier, Ann Intern Med 2005
Decision making
RIGORE METODOLOGICO INRIGORE METODOLOGICO IN
MEDICINA DI URGENZAMEDICINA DI URGENZA
I tempi ristretti necessitano di una metodologia serrata che aiuti a superare le difficoltà e limitare le possibilità di errore, evitando le semplificazioni del metodo euristico, mediante un percorso obbligato (algoritmo) tale da creare una rete logica in grado di “catturare” la diagnosi.
L’algoritmo per sua natura è la forma di percorso che unisce il “fare” con il pensiero raziocinante.
Deve essere costruito in modo tale da salvaguardare la vita del paziente e “catturare” nelle maglie del ragionamento tutte le possibilità diagnostiche ordinate per gravità clinica.
L’ALGORITMOL’ALGORITMO
a) Azionib) Snodi logici attraverso i quali passare per
proseguire il percorsoc) Decisioni
Non sono previsti corto circuiti: la diagnosi, prima di essere formulata, deve attraversare tutti i passaggi previsti
STRUTTURA DELL’ALGORITMOSTRUTTURA DELL’ALGORITMO
DISPNEA ACUTA
Parametri Vitali: F.R; F.C.; P.A.; SatO2; GCS; t° / Prime Informazioni Anamnestiche
GCS <= 8 > 8 I.O.T. Sat < 92% SI NO O2 E GA PaO2 ridotta NO SI pH PaCO2 alcalino acido NO SI Sindrome iperventilazione O2 terapia NINV
M I N U T I
5
10
ANAMNESI - ESAME OBBIETTIVO
DISPNEA ACUTA
Parametri Vitali: F.R; F.C.; P.A.; SatO2; GCS; t° / Prime Informazioni Anamnestiche
GCS
<= 8 > 8
I.O.T. Sat < 92%
SI NO
O2
E GA
M
I
N
U
T
I
5
E GA
PaO2 ridotta
NO SI
pH PaCO2 alcalino acido NO SI Sindrome
iperventilazione O2 terapia NINV
ANAMNESI - ESAME OBBIETTIVO
M I
N U T I
10
ANAMNESI - ESAME OBBIETTIVO
A B C
E.O.+ Ferite penetranti Rx Torace P.A. < 90 Traumi collo diagnostico per - PNX
SI NO - Polmonite SI NO - Atelettasia
Sala Tirage - Versamento Operatoria Algoritmo SI NO SI NO dello Shock Edema ECG Volto Ricovero Probabilità SI NO appropriato Clinica per gravità di Embolia clinica Polmonare Indicativo per Terapia Corpo - Aritmie Anafilassi Estraneo - SCA NO SI NO SI SI NO Med. Urg. Febbre Angio TC Ecocuore Terapia Appropriata SI NO Laringo Broncospasmo NEG POS Bronco E Epiglottite Scopia Ricovero Indicativo per Considera SI NO secondo - disfunzione VS IOT Anamnesi necessità - valvulopatia Di Asma/BPCO asssistenziale - vers. Peric. Med. Urg. Murmure NO SI NO Vescicolare UTIC Area Critica Diminuito SI Riconsidera B
Terapia C NO SI Bronco Terapia Dilatatrice Ricovero per Appropriata - Enfisema - M. neuromuscolare Osservazione Ricovero o ricovero secondo necessità
ANAMNESI - ESAME OBBIETTIVO
A B C
E.O.+ Ferite penetranti Rx Torace P.A. < 90 Traumi collo diagnostico per - PNX
SI NO - Polmonite SI NO - Atelettasia
Sala Tirage - Versamento Operatoria Algoritmo SI NO SI NO dello Shock Edema ECG Volto Ricovero Probabilità SI NO appropriato Clinica per gravità di Embolia clinica Polmonare Indicativo per Terapia Corpo - Aritmie Anafilassi Estraneo - SCA NO SI NO SI SI NO Med. Urg. Febbre Angio TC Ecocuore Terapia Appropriata SI NO Laringo Broncospasmo NEG POS Bronco E Epiglottite Scopia Ricovero Indicativo per Considera SI NO secondo - disfunzione VS IOT Anamnesi necessità - valvulopatia Di Asma/BPCO asssistenziale - vers. Peric. Med. Urg. Murmure NO SI NO Vescicolare UTIC Area Critica Diminuito SI Riconsidera B
Terapia C NO SI Bronco Terapia Dilatatrice Ricovero per Appropriata - Enfisema - M. neuromuscolare Osservazione Ricovero o ricovero secondo necessità
MODALITA’ DI RAGIONAMENTO CLINICOMODALITA’ DI RAGIONAMENTO CLINICO
SISTEMA 1 (Pattern recognition; Rule-out worst case; Event driven)
Veloce, intuitivo, induttivo, euristico, basato sul riconoscimentoe acquisito in gran parte attraverso l’esperienza(utilizzabile da medici esperti)
SISTEMA 2 (Ipotetico-deduttivo; Algorithmic; Exhaustive)
Più lento, razionale, deduttivo, basato su regole esplicite, analitico(utilizzabile da medici meno esperti, funzionale alla didattica)
CONSIDERAZIONICONSIDERAZIONI
Necessità di trovare un equilibrio fra i rischi inerenti al sistema 1 (maggiore possibilità
di errore) e quelli inerenti al sistema 2
(eccessivo consumo di risorse)
““STRUMENTI DI LAVORO” STRUMENTI DI LAVORO” PER LA SCUOLA DI PER LA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONESPECIALIZZAZIONE
• Estensione e Integrazione di Centri didattici
• Visione multiprofessionale• Collaborazione con altre culture
GRUPPO DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO AREA VASTA FIORENTINAAREA VASTA FIORENTINA
• Integrazione fra Università e SSN in modo da poter disporre di più sedi di insegnamento che rappresentano le varie fasi della catena assistenziale dell’emergenza ( Centrale Operativa, Punti di emergenza territoriale , DEA di I e II livello)
VISIONE MULTI DISCIPLINARE E VISIONE MULTI DISCIPLINARE E MULTIPROFESSIONALE MULTIPROFESSIONALE DELL’INSEGNAMENTODELL’INSEGNAMENTO
• L’emergenza è un LAVORO DI GRUPPO
• Gli algoritmi sono da tradurre in percorsi clinico-assistenziali nei quali ogni professionista (medico e infermiere) ha il suo ruolo e i suoi tempi di intervento
COLLABORAZIONE CON ALTRE COLLABORAZIONE CON ALTRE CULTURECULTURE
• supporto informatico ai processi decisionali
• comprensione dei processi cognitivi• studio dei comportamenti e delle
relazioni• bioetica• …………..
OBBIETTIVO PRINCIPALEOBBIETTIVO PRINCIPALE
Il metodo, inteso nella sua globalita’, come parte stabile dell’insegnamento.
Più che insegnare che cosa pensare dobbiamo dedicare tempo all'insegnamento di come pensarecome pensare
CONSIDERAZIONE CONSIDERAZIONE CONCLUSIVACONCLUSIVA
“ Your teachers have tried to give you a good opportunity to learn and to offer you the information which the evidence indicate to be accurate .
Neverthless ,probably half of what you know is no longer true. This troubles me, but what troubles me more is that I I don’t know which half it isdon’t know which half it is.”.”
Dr Burwell, Harvard Medical School,
1947