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Seminario Diocesano Nello Scrigno della Vita

Dio è Amore

19 aprile 2013

Cara/o amica/o,

L’amore attiva delle reciprocità molto forti: chi crede in

Gesù Cristo, da lui è stato generato alla fede e a sua volta a lui corrisponde con un amore filiale. Così, chi ama il Figlio, da lui è coinvolto in un amore fraterno verso tutti i figli che dal Cristo sono stati generati. Questa trama di relazioni rinnovate dallo Spirito, questa vita nuova in Cristo, ci impegna - nell’amore - all’osservanza dei comandamenti.

La bella notizia è che “Chi ha il Figlio, ha la vita”… e noi che crediamo nel nome del Figlio di Dio abbiamo la vita eterna. Questa consapevolezza metta grande gioia nel nostro cuore e ci aiuti a costruire una fedeltà sempre più puntuale agli insegnamenti del Signore nel nostro quotidiano. Sia questa la testimonianza bella che offriamo al mondo: la nostra fede ci accompagni a vivere una vita bella nella gioia, “contagiando” nell’amore quanti incontriamo.

gli educatori e i seminaristi

La fede

che vince

il mondo (1Gv 5,4)

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incominciamo

ad aprire lo scrigno

CANTO D’INIZIOCANTO D’INIZIOCANTO D’INIZIOCANTO D’INIZIO

RISURREZIONE TM:V. Ciprì; A. Mancuso

Che gioia ci hai dato, Signore del cielo, Signore del grande universo. Che gioia ci hai dato vestito di luce vestito di gloria infinita vestito di gloria infinita…

Vederti Risorto, vederti Signore, il cuore sta per impazzire. Tu sei ritornato tu sei qui tra noi: e adesso ti avremo per sempre

(Voci maschili) e adesso ti avremo per sempre…

Chi cercate donne quaggiù? Chi cercate donne quaggiù? Quello che era morto non è qui, è risorto sì come aveva detto anche a voi. Voi gridate a tutti che è risorto Lui tutti che è risorto Lui.

Tu hai vinto il mondo Gesù, Tu hai vinto il mondo Gesù, liberiamo la felicità e la morte no, non esiste più, l'hai vinta Tu e hai salvato tutti noi uomini con Te tutti noi uomini con Te.

Che gioia ci hai dato, ti avremo per sempre!

tes%monianza

DIALOGO DI CHRISTO EDIALOGO DI CHRISTO EDIALOGO DI CHRISTO EDIALOGO DI CHRISTO ET DELLA SAMARITANAT DELLA SAMARITANAT DELLA SAMARITANAT DELLA SAMARITANA da il “Tempio Armonico” (1589) di F. Soto

3.Deh, Signor fammi dono che più sete io non abbia

o mie felici labbra, siate a bagnarvi pronte

in questo d’ogni grazia eterno fonte.

AVE O PIA, MADRE MIA!AVE O PIA, MADRE MIA!AVE O PIA, MADRE MIA!AVE O PIA, MADRE MIA!

Testo del sec. XVII, musica di sua Em. Card. D. Bartolucci

5. Deh, mi porta in paradiso!

Ave se trema il ciel la prima stella, Vergine bella!

Ave se frema ancor la vita e canta, Vergine Santa!

REGINA COELIREGINA COELIREGINA COELIREGINA COELI

Antiphona B. Mariae virginis (In Cantu Simplici)

Regina coeli, laetare, alleluja: Quia quem meruisti portare,alleluja:

Resurrexit, sicut dixit, alleluja: Ora pro nobis Deum, alleluja.

1. Interna sete ardente nell’asciutta mia lingua donna per te s’estingua sete che per tuo bene

più che per lungo faticar mi viene.

2. O se tu conoscesti qual è il dono di Dio e qual per lui son io l’avresti domandato

a me che l’acqua viva ti avrei dato.

1. Ave se trema il ciel la prima stella, Vergine bella!

Ave se frema ancor la vita e canta, Vergine Santa!

2. Tu di sole se’ammantata,

tu di stelle incoronata, ave o Pia, Madre mia, fai quest’anima beata!

3. Ave se trema il ciel la prima stella,

Vergine bella! Ave se frema ancor la vita e canta,

Vergine Santa!

4. Tu rallegri del tuo viso tutto il cielo col sorriso, ave o Pia, Madre mia,

3

4

Alleluja, alleluja, alleluja ... Rendete grazie a Dio egli è buono eterno e fedele è il suo amore. Sì, è così lo dica Israele dica che il suo amore è per sempre. Alleluja, alleluja, alleluja ... La destra del Signore si è innalzata a compiere grandiose meraviglie. Non morirò ma resterò in vita e annuncerò i prodigi del Signore. Alleluja, alleluja, alleluja ... La pietra che avevano scartato è divenuta pietra angolare. Questo prodigio ha fatto il Signore una meraviglia ai nostri occhi. Alleluja, alleluja, alleluja ...

CANTO DI ACCOGLIENZA DELLA PAROLACANTO DI ACCOGLIENZA DELLA PAROLACANTO DI ACCOGLIENZA DELLA PAROLACANTO DI ACCOGLIENZA DELLA PAROLA

ALLELUIA T.M.: Gen

LA FEDE CHE VINCE IL MONDO (1 Gv 5,1LA FEDE CHE VINCE IL MONDO (1 Gv 5,1LA FEDE CHE VINCE IL MONDO (1 Gv 5,1LA FEDE CHE VINCE IL MONDO (1 Gv 5,1----21)21)21)21)

Dalla prima lettera di San Giovanni Apostolo

hiunque crede che Gesù è il Cristo, è nato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato. 2222Da questo conosciamo di amare i figli di Dio: se amiamo Dio e ne osserviamo i comandamenti, 3333perché in questo

consiste l'amore di Dio, nell'osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi. 4444Tutto ciò che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha sconfitto il mondo: la nostra fede. 5555E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? 6666Questi è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con acqua soltanto, ma con l'acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che rende testimonianza, perché lo Spirito è la verità. 7777Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza: 8888lo Spirito, l'acqua e il sangue, e questi tre sono concordi. 9999Se accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è maggiore; e la testimonianza di Dio è quella che ha dato al suo Figlio. 10101010Chi crede nel Figlio di Dio, ha questa testimonianza in sé. Chi non crede a Dio, fa di lui un bugiardo, perché non crede alla testimonianza che Dio ha reso a suo Figlio. 11111111E la testimonianza è questa: Dio ci ha dato la vita eterna e questa vita è nel suo Figlio. 12121212Chi ha il Figlio ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita. 13131313Questo vi ho scritto perché sappiate che possedete la vita eterna,voi che credete nel nome del Figlio di Dio.

C

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i miei appun%:

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il tempo dell’adorazione

CANTO DI ESPOSIZIONECANTO DI ESPOSIZIONECANTO DI ESPOSIZIONECANTO DI ESPOSIZIONE

Anima di Cristo santificami, Corpo di Cristo salvami, sangue di Cristo inebriami, acqua del costato lavami.

Lode a te per la tua immensa carità, lode a te, tu ti doni a me. Lode a te per la tua immensa carità, o Signor io mi dono a te.

Passione di Cristo confortami, o buon Gesù esaudiscimi, nelle tue piaghe nascondimi, non permetter ch’io mi separi da te.

Lode a te per la tua immensa carità, lode a te, tu ti doni a me. Lode a te per la tua immensa carità, o Signor io mi dono a te.

Dal maligno difendimi, nell’ora della morte chiamami e comandami di venire da te, con i santi tuoi adorarti.

Lode a te per la tua immensa carità, lode a te, tu ti doni a me. Lode a te per la tua immensa carità, o Signor io mi dono a te.

Anima di Cristo santificami,corpo di Cristo salvami, sangue di Cristo inebriami, acqua del costato lavami.

Lode a te per la tua immensa carità, lode a te, tu ti doni a me. Lode a te per la tua immensa carità, o Signor io mi dono a te.

ANIMA DI CRISTO

TM: RnS

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l’incrocio

ADORAMUS TE, DOMINEADORAMUS TE, DOMINEADORAMUS TE, DOMINEADORAMUS TE, DOMINE Oh, oh, oh, adoramus te, Domine. Oh, oh, oh, adoramus te, Domine.

CANONI PER ADORAZIONE

UBI CARITASUBI CARITASUBI CARITASUBI CARITAS

Ubi caritas et amor, ubi caritas Deus ibi est.

ORA PUOI DECIDERE COME CONTINUARE LA PREGHIERA. DI SEGUITO POTRAI SCEGLIERE TRE “STRADE” CHE TI PROPONIAMO:

◊ ADORAZIONE SILENZIOSA ◊ ADORAZIONE SILENZIOSA ◊ ADORAZIONE SILENZIOSA ◊ ADORAZIONE SILENZIOSA

◊ CONDIVISIONE di GRUPPO◊ CONDIVISIONE di GRUPPO◊ CONDIVISIONE di GRUPPO◊ CONDIVISIONE di GRUPPO

◊ COLLOQUIO o RICONCILIAZIONE◊ COLLOQUIO o RICONCILIAZIONE◊ COLLOQUIO o RICONCILIAZIONE◊ COLLOQUIO o RICONCILIAZIONE

AVE VERUMAVE VERUMAVE VERUMAVE VERUM Ave Verum Corpus natum de Maria Virgine Vere passum, immolatum in cruce pro homine, Cujus latus perforatum unda fluxit et sanguine, Esto nobis praegustatum in mortis examine. O Jesu dulcis, O Jesu pie, O Jesu, fili Mariae. Amen.

Ave, o vero corpo, nato da Maria Vergine, che veramente patì, fu immolato sulla croce per l'uomo, dal cui fianco squarciato sgorgarono acqua e sangue: fa' che noi possiamo gustarti nella prova suprema della morte. O Gesù dolce, o Gesù pio, Gesù figlio di Maria. Amen

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come mi me-o in preghiera?

2222 SCEGLI LA POSIZIONE CHE TI SCEGLI LA POSIZIONE CHE TI SCEGLI LA POSIZIONE CHE TI SCEGLI LA POSIZIONE CHE TI AIUTA DI PIÙ A PREGARE AIUTA DI PIÙ A PREGARE AIUTA DI PIÙ A PREGARE AIUTA DI PIÙ A PREGARE puoi stare in piedi, seduto, in ginocchio come ti trovi meglio a “sintonizzarti ” con Lui.

1111 METTITI DI FRONTEMETTITI DI FRONTEMETTITI DI FRONTEMETTITI DI FRONTE

AL SIGNOREAL SIGNOREAL SIGNOREAL SIGNORE con gratitudine e riconoscenza, anche

oggi ti ha regalato una giornata da vivere… digli grazie.

4444 AFFIDA AL SIGNORE AFFIDA AL SIGNORE AFFIDA AL SIGNORE AFFIDA AL SIGNORE LE PREOCCUPAZIONI LE PREOCCUPAZIONI LE PREOCCUPAZIONI LE PREOCCUPAZIONI CHE PORTI IN CUORECHE PORTI IN CUORECHE PORTI IN CUORECHE PORTI IN CUORE pregare significa condividere tutto se stessi con un Tu speciale.

VOLGI IL TUO PENSIERVOLGI IL TUO PENSIERVOLGI IL TUO PENSIERVOLGI IL TUO PENSIERO O O O UNICAMENTE A LUIUNICAMENTE A LUIUNICAMENTE A LUIUNICAMENTE A LUI

prega così: Signore, fa che tutte le mie azioni

siano rivolte solamente a te.

3333

IMMAGINA LA SCENA DEIMMAGINA LA SCENA DEIMMAGINA LA SCENA DEIMMAGINA LA SCENA DEL VANGELOL VANGELOL VANGELOL VANGELO aiutati con l’immaginazione per

osservare i protagonisti del Vangelo e per provare i loro sentimenti.

5555

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medito con i tes% biblici

Mt 11, 25Mt 11, 25Mt 11, 25Mt 11, 25----30303030 In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode , Padre, Signore del cielo e

della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Rm 13, 8Rm 13, 8Rm 13, 8Rm 13, 8----10101010 Non siate debitori di nulla a nessuno, se

non dell’amore vicendevole; perché chi ama l’altro ha adempiuto la Legge. Infatti: Non commetterai adulterio, non ucciderai, non ruberai, non desidererai, e qualsiasi altro comandamento, si ricapitola in questa parola: Amerai il tuo prossimo come te stesso. La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge infatti è la carità.

Gal 5, 13Gal 5, 13Gal 5, 13Gal 5, 13----15151515 Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà . Che questa libertà non

divenga però un pretesto per la carne; mediante l’amore siate invece a servizio gli uni degli altri. Tutta la Legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Ma se vi mordete e vi divorate a vicenda, badate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri!

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Dt 30, 11Dt 30, 11Dt 30, 11Dt 30, 11----14141414 Questo comando che oggi ti ordino non è troppo alto per te, né troppo lontano da te. Non è nel cielo, perché tu dica : “Chi salirà per noi in cielo, per prendercelo e farcelo udire, affinché possiamo eseguirlo?”. Non è di là dal mare, perché tu dica: “Chi attraverserà per noi il mare, per prendercelo e farcelo udire, affinché possiamo eseguirlo?”. Anzi , questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica.

Gv 19, 32Gv 19, 32Gv 19, 32Gv 19, 32----35353535 Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate.

1Gv 1, 11Gv 1, 11Gv 1, 11Gv 1, 1----4444 Quello che era da principio , quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo

e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita – la vita infatti si manifestò, noi l’abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna , che era presso il Padre e che si manifestò a noi –, quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. E la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia piena.

Gv 20, 30Gv 20, 30Gv 20, 30Gv 20, 30----31313131 Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono

stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

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alcune provocazioni

LA PORTA DELLA FEDE CHE INTRODUCE ALLA VITA DI LA PORTA DELLA FEDE CHE INTRODUCE ALLA VITA DI LA PORTA DELLA FEDE CHE INTRODUCE ALLA VITA DI LA PORTA DELLA FEDE CHE INTRODUCE ALLA VITA DI COMUNIONE CON DIO E PERMETTE L’INGRESSO NELLA COMUNIONE CON DIO E PERMETTE L’INGRESSO NELLA COMUNIONE CON DIO E PERMETTE L’INGRESSO NELLA COMUNIONE CON DIO E PERMETTE L’INGRESSO NELLA

SUA CHIESA E’ SEMPRE APERTA PER NOI.SUA CHIESA E’ SEMPRE APERTA PER NOI.SUA CHIESA E’ SEMPRE APERTA PER NOI.SUA CHIESA E’ SEMPRE APERTA PER NOI.

◊ Negli incontri dello Scrigno di quest’anno quale volto dell’amore di Dio hai colto?

◊ Se veramente lo hai conosciuto si definisce per te una “nuova vita”. Sotto il segno della fede, della speranza, della carità e dell’amore hai già cominciato?

◊ Ad ogni cristiano viene affidato il compito di testimoniare il vangelo con la propria vita, e Dio prepara una strada propria per ogn uno di noi. Hai capito meglio quale sia il tuo posto all’interno della tua famiglia?

◊ Distinguersi dal gruppo, fare scelte fuori dagli schemi o fuori dalle aspettative altrui richiede coraggio. Sai giocare nella vita quotidiana la carta del Vangelo?

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tes%monianza

JUAN DUARTE MARTIN, JUAN DUARTE MARTIN, JUAN DUARTE MARTIN, JUAN DUARTE MARTIN, DIACONODIACONODIACONODIACONO (MEMORIA LITURGICA: 15 NOVEMBRE) Juan Duarte Martín nacque il 17 marzo 1912 a Yunquera, a sessantacinque chilometri da Malaga, quarto dei dieci figli, di cui sei sopravvissuti, nati dal matrimonio fra Juan Duarte Doña e Dolores Martín de la Torre, contadini. Ricevette il Battesimo tre giorni dopo

la nascita e la Prima Comunione e la Cresima fra i sette e gli otto anni. Ai suoi fratelli sembrava che la vocazione al sacerdozio fosse qualcosa d’innato in lui, sin da bambino: il suo divertimento preferito era preparare piccoli altari. Era pure molto incline alla carità e chiedeva alla madre di soccorrere i poveri che bussavano alla loro porta. I suoi genitori, quindi, non si stupirono quando dichiarò loro che voleva diventare sacerdote: gli unici dubbi erano dovuti agli scarsi mezzi economici di cui possedevano. Per tranquillizzare il padre, Juan gli disse: “Non preoccuparti, Dio ti aiuterà”; così, a dodici anni, entrò nel Seminario di Malaga. Moltissimi testimoni hanno dichiarato che era serio, pio e servizievole verso i suoi compagni, al punto che regalava agli studenti più piccoli i libri che non gli servivano più. Quando tornava a casa per le vacanze non veniva meno ai suoi doveri di studio e di pietà e cercava di aiutare suo padre nelle faccende dei campi. Nel tempo libero, radunava i bambini che sentivano inclinazione al sacerdozio e, dopo aver tenuto delle brevi lezioni, li conduceva alla visita al Santissimo Sacramento o in gita presso alcune chiese in campagna. Tutte le sere, lui presente, la famiglia pregava il Rosario. Negli anni della dittatura, la vita in Spagna si fece molto difficile: l’11 marzo 1931 Juan uscì pressoché illeso dall’incendio della chiesa parrocchiale della Mercede di Malaga, dove si era rifugiato. Anche se la preoccupazione cresceva, egli era convinto che il Signore avrebbe trionfato e, dopo le vacanze, rientrò in Seminario e contribuì personalmente a ricostruirlo. Il 1 luglio 1935 fu ordinato suddiacono a Granada, mentre il 6 marzo 1936, nella cattedrale di Malaga, ricevette il diaconato. Nonostante i tempi critici, non perse occasione di rendere testimonianza a Cristo, correggendo fraternamente chi bestemmiava o si comportava in maniera scorretta in chiesa. Il 7 novembre, Juan era solo in casa con la madre e stava pregando il Breviario: avvisato dell’arrivo dei miliziani, si nascose nel porcile. A causa della delazione di una vicina di casa, che l’aveva visto nascondersi, fu infine arrestato così com’era, in maniche di camicia, e condotto a “la Garipola”, una sorta di prigione municipale. I persecutori volevano obbligarlo a bestemmiare, ma, visto che egli rispondeva solo. “Viva Cristo Re!”, lo prendevano a bastonate. Di fronte alla sua ostinazione, prepararono torture più atroci. I miliziani decisero di portare Juan presso il ruscello Bujia, a circa un chilometro da Álora, per ucciderlo. Dapprima lo aprirono con un coltello nella schiena, poi lo cosparsero di benzina e gli diedero fuoco. In mezzo alle fiamme, il diacono gridò: “Lo sto già vedendo!”. “Chi stai vedendo?”, chiese uno dei miliziani, finendolo con un colpo di pistola. Restò insepolto per alcuni giorni, finché un uomo lo seppellì presso un olivo. Sette mesi dopo, i suoi familiari riuscirono a recuperare il suo corpo. Il 28 ottobre 2007 è stato beatificato in piazza san Pietro, inserito nel gruppo di 498 martiri della guerra civile.

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Sant Agos%no

Gregorio di Nissa

COMMENTO AL CANTICO COMMENTO AL CANTICO COMMENTO AL CANTICO COMMENTO AL CANTICO DEI CANTICIDEI CANTICIDEI CANTICIDEI CANTICI L’immagine di Dio Dice la Scrittura: « Abbi stima di te stesso ». E' codesta una maniera sicurissima onde garantire la conservazione dei beni. Sappi quanto sei onorato dal Creatore più di qualsiasi altra creatura. Non il cielo fu creato ad immagine dì Dio; non la luna, non il sole, non la bellezza delle stelle né alcun'altra delle cose che si osservano nella natura. Tu solo sei stato creato ad immagine di quell'essenza che trascende l'in-telletto, a somiglianza di quella bellezza nella quale non v'è difetto, rappresentazione della vera divinità, ricettacolo di vita beata, simulacro dell'autentica luce. Nessuna delle cose che esistono è dunque tanto gran-de da poter essere paragonata alla tua dimensione. Tutto ìl cielo di Dio è contenuto nel palmo della sua mano; la terra ed il mare si racchiudono nel suo pugno. Ciò nondimeno, colui che è tanto grande e tale da con-tenere tutta la creazione in un palmo di mano, è interamente compreso da te. Nella tua natura abita, senza restrizione alcuna, colui che disse: In essi abiterò e camminerò (Lev. 26, 12). Se tu consideri tutto ciò, il tuo occhio non si fisserà su nessuna cosa terrena. Ma che dico? Neppure il cielo giudicherai degno di ammirazione!

COMMENTO ALLA PRIMA COMMENTO ALLA PRIMA COMMENTO ALLA PRIMA COMMENTO ALLA PRIMA LETTERA DI GIOVANNILETTERA DI GIOVANNILETTERA DI GIOVANNILETTERA DI GIOVANNI

Fede e amore Senza l'amore la fede è vana. La fede del cristiano è accompagnata dall'amore, la fede del demonio è senza amore; quelli che però non credono sono peggiori del demonio, più tardi a capire che non il demo-nio. Non so chi non vuole credere in Cristo; costui non giunge neppure ad imitare i demoni; ma ecco, crede in

Cristo, ma lo odia; fa la confes-sione di fede per timore del castigo, non per amore del premio. Anche i demoni temevano di essere puniti. Aggiungi ad una fede siffatta l'amore, ed essa diventerà una fede quale ce la descrive l'apostolo Paolo: La fede che opera per mezzo dell'amore (Gai. 5, 6); hai così scoperto il cristiano, hai trovato il cittadino di Gerusalemme, il concittadino degli angeli, il pellegrino che sospira lungo la via. Aggregati a lui, perché è tuo compagno dì viaggio; corri con lui, purché .anche tu sia quello che è lui.

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catechismo dei giovani

22) Credere com’è possibile? All’origine della fede spesso c’è una specie di scossa o un inquietudine spirituale. L’uomo avverte che il mondo visibile e il corso normale delle cose non può essere tutto, e si sente toccato da un mistero; ne segue le tracce che lo guidano verso l’esistenza di Dio e a poco a poco scopre la fiducia di rivolgersi a Dio e infine di legarsi liberamente a Lui. Il Vangelo di Giovanni dice: «Dio, nessuno lo ha mai visto; il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato» (Gv 1,18). Per questo noi dobbiamo credere a Gesù, il Figlio di Dio, quando vogliamo sapere che cosa Dio vuole comunicarci. Credere significa quindi dare il proprio assenso a Gesù e scommettere su di Lui tutta la nostra vita. 156) Che cos’è la vita eterna ? Solo quando siamo innamorati vogliamo che questa condizione non abbia mai fine. «Dio è amore» dice la Prima Lettera di Giovanni (1 Gv 4,16); «L’amore – dice la Prima Lettera ai Corinzi – non avrà mai fine» (1 Cor 13,8). Dio è eterno, poiché è l’amore; e l’amore è eterno poiché è divino. Quando noi siamo nell’amore entriamo nel presente senza fine di Dio. 280) Qual è per i cristiani il fondamento della dignità dell’uomo? Se la dignità umana derivasse dai successi e dalle prestazioni dei singoli uomini, i deboli, i malati e coloro che sono privi di forze non avrebbero alcuna dignità. I cristiani credono al contrario che la dignità umana derivi in primo luogo dalla dignità di Dio; egli guarda ogni singolo uomo e lo ama come se si trattasse dell’unica creatura del mondo. Poiché Dio ha gettato il suo sguardo anche sulla più piccola delle creature, essa possiede una dignità infinita che non può in alcun modo essere distrutta da parte degli uomini. 282) La Sacra Scrittura conosce una via per raggiungere la felicità? Il Vangelo è una promessa di felicità per tutte le persone che desiderano percorrere le vie di Dio. Nelle beatitudini in primo luogo (Mt 5,3-12), Gesù ha detto concretamente che una BENEDIZIONE infinita si posa su coloro che ne imitano la vita e ricercano la pace con cuore puro.

TROVA LA TUA STRADA PER MEZZO DELLA FEDETROVA LA TUA STRADA PER MEZZO DELLA FEDETROVA LA TUA STRADA PER MEZZO DELLA FEDETROVA LA TUA STRADA PER MEZZO DELLA FEDE

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condivido le mie esperienze

PREPARAZIONE ALLA CONDIVISIONEPREPARAZIONE ALLA CONDIVISIONEPREPARAZIONE ALLA CONDIVISIONEPREPARAZIONE ALLA CONDIVISIONE

ESSERE “REGALO”ESSERE “REGALO”ESSERE “REGALO”ESSERE “REGALO” “Occupati dei guai, dei problemi del tuo prossimo. Prenditi a cuore gli affanni, le esigenze di chi ti sta vicino Regala agli altri la luce che non hai, la forza che non possiedi, la speranza che senti vacillare in te, la fiducia di cui sei privo. Illuminali dal tuo buio. Arricchiscili con la tua povertà. Regala un sorriso quando tu hai voglia di piangere. Produci serenità dalle tempeste che hai dentro. “Ecco, quello che non ho te lo dono”. Questo è il tuo paradosso. Ti accorgerai che la gioia a poco a poco entrerà in te, invaderà il tuo essere, diventerà veramente tua nella misura in cui l’avrai regalata agli altri” (A. Manzoni)

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FUTURO.FUTURO.FUTURO.FUTURO.

“Non rammaricarti, non recriminare perché sei nato in un tempo in cui non puoi vedere il Signore fisicamente. Egli non ti ha privato di questo onore, perché ha assicurato: « Ogni volta che avete fatto queste cose a un solo di questi miei fratelli più piccoli l’avete fatto a me» (Mt 25,40) “.

Paura, incertezza. Questi sentimenti abitano il mio cuore e la mia carne, Signore, quando penso a domani e immagino di dover vivere attimi, minuti, ore, giorni, in cui non conosco il nome e il contenuto. “Non temere”, mi dici e queste due parole risuonano senza sosta, come un eco infinita. Sei Tu…… E allora riportando al cuore la tua promessa di fedeltà, recupero forza, ritrovo energia, riscopro speranza e fiducia nel mio oggi e nel mio domani. Signore, ripetimi sempre che tu sei il Dio fedele E il Dio della Speranza. Che io speri in Te e in te possa riacquistare forza, mettere ali come aquile, correre senza affannarmi, camminare senza stancarmi. Dietro te verso la vita eterna. Amen

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chiudo l’adorazione

PREGHIERA FINALEPREGHIERA FINALEPREGHIERA FINALEPREGHIERA FINALE

BENEDIZIONE EUCARISTICABENEDIZIONE EUCARISTICABENEDIZIONE EUCARISTICABENEDIZIONE EUCARISTICA

IL CAMMINOIL CAMMINOIL CAMMINOIL CAMMINO

Signore, illuminami e guidami nella fede, nella speranza e nella carità. La strada che tu hai percorso sia da me seguita. Tutto ciò che tu ami sia da me amato. Tu, Luce, illumina le mie tenebre. Tu, Forza, sorreggi la mia debolezza. I miei occhi siano i tuoi occhi, le mie mani siano le tue mani, le mie spalle siano le tue. Il mio cuore sia il tuo cuore, affinché i fratelli, tramite la mia umile e fedele presenza, possano incontrare te e, nella fede, vederti e amarti. Signore, prendimi come sono e fammi come tu mi vuoi. Amen.

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CANTO DI REPOSIZIONECANTO DI REPOSIZIONECANTO DI REPOSIZIONECANTO DI REPOSIZIONE

QUALE GIOIAQUALE GIOIAQUALE GIOIAQUALE GIOIA TM: M. Calisi; J. Bagniewuski

Ogni volta che ti cerco, ogni volta che t’invoco, sempre mi accogli Signor. Grandi sono i tuoi prodigi, tu sei buono verso tutti, santo tu segni tra noi.

Quale gioia è star con te Gesù vivo e vicino, bello è dar lode a te, tu sei il Signor. Quale dono è aver creduto in te che non mi abbandoni, io per sempre abiterò la tua casa, mio re.

Hai guarito il mio dolore, hai cambiato questo cuore, oggi rinasco, Signor. Grandi sono i tuoi prodigi, tu sei buono verso tutti, santo tu segni tra noi. RIT.

Hai salvato la mia vita, hai aperto la mia bocca, canto per te, mio Signor. Grandi sono i tuoi prodigi, tu sei buono verso tutti, santo tu segni tra noi. RIT.

Ti loderò, ti adorerò, ti canterò, canteremo

20

saluto

CANTO FINALECANTO FINALECANTO FINALECANTO FINALE

Questa è la mia fede, proclamarti mio re, unico Dio, grande Signore. Questa è la speranza so che risorgerò e in Te dimorerò. (2 volte)

Canterò la gioia di esser figlio, canterò che Tu non abbandoni, non tradisci mai. Dammi sempre la tua grazia e in Te dimorerò per adorarti, per servirti in verità, mio re.

Questa è la mia fede...

Canterò che solo Tu sei vita e verità, che sei salvezza, che sei vera libertà. Io porrò la mia fiducia in Te che sei la via, camminerò nella tua santa volontà, mio re.

Questa è la mia fede...

QUESTA É LA MIA FEDE TM: RnS. Arr.: G. Becchimanzi

27-28 aprile presso la Comunità Vocazionale di Villanova: Il Sentiero, percorso di discernimento per giovani che si interrogano sulla vocazione sacerdotale. Info don Fabio 0434.570834

la mia agenda

sabato 20 aprile, parrocchia della Beata Vergine Regina di Portogruaro: VEGLIA DIOCESANA PER LE VOCAZIONI ore 18:30 S. Messa con la CONSACRAZIONE all'Ordo Virginum di Martina Vendrame; ore 20:30 Veglia di preghiera fino a mezzanotte

[novità!] 21-28 aprile presso la Comunità Vocazionale di Villanova: “Vieni e vedi” per giovani sopra i 18 anni: settimana residenziale di vita comunitaria per iniziare un discernimento vocazionale o per pensarci su. I partecipanti mantengono i loro impegni ordinari e seguono il ritmo di preghiera e di formazione della Comunità Vocazionale. Info don Fabio 0434.570834

Domenica 12 maggio ore 16:00 nel Duomo di S. Marco in Pordenone: ORDINAZIONE DIACONALE di Davide Brusadin. Siamo tutti invitati a partecipare alla celebrazione e ad accompagnarlo con la nostra preghiera.

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IO TE E RIO 27 e 28 luglio Sottomarina di Chioggia (VE). Un incontro per vivere in Italia l’esperienza della GMG di Rio de Janerio con i giovani di alcune Diocesi del Triveneto (per giovani dai 17 anni). Quota (incluso viaggio, 2 pasti, 1 colazione e partecipazione all’evento) € 50. N.B. TERMINE ISCRIZIONI PROROGATO AL 20 MAGGIO 2013

10-18 agosto Campo di Servizio a Sarajevo: esperienza forte di servizio e di dialogo organizzata dall'AC ma aperta a tutti. Minimo 18 anni. Info: Pier Andrea 328.2656001 – nikpier@yahoo.it; Tiziana 333.4540295 – tizi.florio@libero.it; Elena 3382912690 – nenamur@hotmail.com

VEGLIA DI PENTECOSTE Sabato 18 maggio – ore 20.30 Per adolescenti dai 14 ai 17 anni a Castions di Zoppola! Esperienza di preghiera con testimonianze, nella notte dello Spirito Santo!!!

CONCERTO-TESTIMONIANZA “THE SUN” Venerdì 3 maggio ore 20.30 Azzano Decimo, Teatro “M. Mascherini” Ingresso su prenotazione fino ad esaurimento posti. (scrivi a giovani@diocesiconcordiapordenone.it)

ESPERIENZE ESTIVEESPERIENZE ESTIVEESPERIENZE ESTIVEESPERIENZE ESTIVE DI FORMAZIONE E SERVIZIODI FORMAZIONE E SERVIZIODI FORMAZIONE E SERVIZIODI FORMAZIONE E SERVIZIO

CAMPOADO 1°, 2° E 3° SUPERIORE Dal 12 al 18 agosto a Tramonti di Sotto presso la Casa Canonica. Quota: € 150. Si tratta dell’esperienza tradizionale di un campeggio destinata a gruppi di adolescenti, possibilmente accompagnanti da un animatore o da un giovane che collabori nella programmazione e sia per loro un riferimento durante la settimana (disponibilità massima 50 partecipanti). ESPERIENZA DI SERVIZIO ADOLESCENTI 4° E 5° SUPERIORE Dal 29 luglio al 4 agosto a Giovinazzo-Bitonto (BA) Quota (viaggio, vitto e alloggio inclusi) € 220. Porsi al servizio dell’altro è un esperienza fondamentale, per questo proponiamo questa settimana in cui gli adolescenti saranno impegnati presso una struttura che ospita una mensa per i poveri, una casa famiglia, una casa per malati di AIDS ed un Hospice. L’esperienza è destinata a singoli e gruppi (disponibilità massima 50 partecipanti). ESPERIENZA DI FORMAZIONE PER GIOVANI DAI 19 ANNI IN SU Dal 5 all’11 agosto ad Assisi e nei luoghi di San Francesco in Umbria. Quota (viaggio, vitto e alloggio inclusi) € 250. I giovani sono spesso al servizio nelle nostre parrocchie, ma sappiamo che la loro fede va alimentata con esperienze formative significative; questo viaggio è un opportunità per dedicarsi a se stessi e alla propria formazione (disponibilità massima 30 partecipanti).

Per informazioni: Centro Pastorale Adolescenti e Giovani presso il Seminario Diocesano a Pordenone - tel. 0434508739 –

email: giovani@diocesiconcordiapordenone.it www.diocesiconcordiapordenone.it/giovani

Grazie per aver pregato con noi

Nello Scrigno della Vita

2012 - 2013

Chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio, perché

Dio è Amore (1Gv 4,7)

Arrivederci allo

“Scrigno on summer”