La fase liquida - iaassassari.files.wordpress.com · • Solida (ghiaccio) • Liquida ......
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La fase liquida
L’acqua nel suolo
• Gassosa (vapore acqueo, solitamente meno di 5 g/kg
• Solida (ghiaccio)
• Liquida
• Non è mai pura
• Si può definire soluzione circolante
La fase liquida è composta dalla soluzione
circolante, in altri termini dall‘acqua e dai sali
minerali in essa disciolti. Questo componente del
terreno è soggetto ad ampie fluttuazioni in virtù
della dinamica degli apporti meteorici e di quelli da
falda, dell'evapotraspirazione e della percolazione
profonda. La proprietà fisica del terreno
strettamente correlata alla fase liquida è il
potenziale idrico .
Potenziale idrico
È una grandezza che esprime la forza con cui il terreno lega la
soluzione circolante e, quindi, il lavoro necessario per sottrarre
l'acqua al terreno. Per convenzione si misura in MPa (Pa = N/m2).
Ha quasi sempre valori negativi.
Il potenziale idrico (Ψw) può essere espresso come la somma
algebrica di più potenziali:
Ψw = Ψm + Ψo + Ψg
Dove:
Ψm è definito potenziale matriciale o capillare e rappresenta la
forza con cui la matrice solida trattiene l'acqua in virtù dei fenomeni
di capillarità e di adsorbimento. Il potenziale matriciale aumenta
con il tenore in particelle fini e, in particolare, quelle dotate di
proprietà colloidali. Esso dipende dalla capacità delle molecole
d’acqua di formare legami idrogeno con le superfici delle
componenti solidi del suolo e dai fenomeni di capillarità che sono
alla base della ritenuta idrica nei micropori . È la componente più
significativa del potenziale idrico nel terreno agrario in condizioni
ordinarie.
Ψo è definito potenziale osmotico dipende dalla concentrazione dei
soluti in acqua ed esprime l’energia con cui l’acqua è attratta dai soluti
in essa disciolti. In condizioni ordinarie ha un contributo minimo, ma
può diventare considerevole nei terreni salini, nei terreni aridi e in
quelli che hanno subito un apporto considerevole di concimi chimici. Il
valore del potenziale osmotico, sempre riferito all'unità di volume, si
determina analiticamente applicando l'equazione:
dove
π è la pressione osmotica;
m è la concentrazione molare;
i è il fattore di van 't Hoff;
R è la costante dei gas (8,3144 J·mol−1·K−1);
T è la temperatura assoluta.
Ψg è definito potenziale gravitazionale e rappresenta
la forza con cui il terreno si oppone all'adsorbimento
dell'acqua in virtù della forza gravitazionale. Il
potenziale gravitazionale concorre in misura
trascurabile nel determinare il potenziale idrico.
Il potenziale matriciale e osmotico sono negativi perché agiscono nel
senso della ritenzione dell’acqua al suolo. Infatti, l'acqua trattenuta
nei micropori è soggetta ad una pressione negativa (tensione) e il suo
valore è tanto più basso quanto maggiore è il raggio di curvatura dei
menischi nell'interfaccia di separazione fra acqua e aria del terreno.
L'acqua adsorbita sui colloidi è soggetta ad una tensione ancora più bassa e il suo valore è tanto più basso quanto minore è il numero di strati di solvatazione che rivestono la superficie dei colloidi. Pertanto, il potenziale matriciale ha un valore negativo ed è tanto più basso quanto minore è il contenuto dell'acqua nel terreno.
S: particella non colloidale A: colloide minerale H: colloide organico I: acqua adsorbita C: acqua capillare m: macroporo
Analogamente, dato che l'acqua nel terreno non è
mai allo stato puro, bensì è una soluzione in cui gli
ioni disciolti esercitano forze di attrazione
elettrostatica sulle molecole d'acqua. La pressione
osmotica è sempre negativa.
Il potenziale gravitazionale, che tende a portare
l’acqua fuori dal suolo a causa del campo
gravitazionale, ha segno positivo.
Il potenziale idrico assume, nella maggior parte dei casi,
un valore negativo. Occorre perciò fare attenzione al
significato delle locuzioni potenziale alto e potenziale
basso. Trattandosi di valori negativi, un potenziale alto
(basso in valore assoluto) presuppone una bassa capacità
di ritenuta dell'acqua, perciò le piante effettueranno una
modesta spesa energetica. Al contrario, se il potenziale è
basso (ossia alto in valore assoluto) il terreno trattiene
l'acqua con forza e le piante devono compiere un
notevole sforzo per assorbire l'acqua.
La misura dell'umidità del terreno non è sufficiente a
valutare l'effettiva disponibilità idrica per le piante. Lo
stesso valore di umidità può rappresentare una buona
disponibilità idrica in un terreno sabbioso e invece
provocare l'appassimento della stessa pianta in un
terreno argilloso o in uno terreno torboso.
L'effettiva disponibilità dell'acqua è dunque
determinata dal valore del potenziale idrico.
Mettendo in relazione l'umidità del terreno
con il potenziale idrico si possono individuare
alcuni parametri .
Capacità idrica massima
La Capacità Idrica Massima (CIM) è il valore di
umidità corrispondente alla completa saturazione
del terreno. Quando il terreno è alla capacità idrica
massima la tensione matriciale è nulla e le piante
assorbono l'acqua contenuta nei macropori,
soggetta esclusivamente alla forza di gravità.
Capacità di campo
La capacità di campo (CC) è il valore di umidità
corrispondente alla piena saturazione dei micropori e
all'assenza totale dell'acqua nei macropori. Il terreno alla
capacità di campo è considerato un valore ottimale di
umidità in quanto rappresenta il punto di incontro fra le
esigenze di equilibrio disponibilità d'acqua e disponibilità
d'aria. L'acqua in eccesso sopra la capacità di campo
occupa i macropori sottraendo spazio all'aria
indispensabile per le piante.
Coefficiente di avvizzimento
Il Coefficiente di appassimento (CA) o punto di
appassimento (PA) è quel valore di umidità in
corrispondenza del quale le piante non riescono più
a vincere la tensione. Il coefficiente di avvizzimento
rappresenta il limite estremo compatibile con la vita
delle piante agrarie. L'acqua contenuta in eccesso,
rispetto a questo valore, è considerata disponibile;
al di sotto del valore è invece acqua non disponibile.
Acque disponibili in terreni di diversa tessitura
Determinazione della capacità di campo
Il metodo diretto per rilevare l'umidità del terreno consiste nel
sottoporre il campione di terreno, dopo pesatura, ad essiccazione in
stufa ad una temperatura maggiore di 100 °C (105-110 °C). Durante il
processo di essiccazione si determina periodicamente il peso del
campione; quando due pesate consecutive daranno lo stesso valore, il
campione si può considerare essiccato. L'umidità percentuale è data :
Il peso umido è quello misurato sul campione prima dell'essiccazione,
il peso secco quello misurato nelle ultime due pesate.
Questo metodo richiede tempi relativamente lunghi, in media sono
necessarie almeno 48 ore per un'essiccazione completa .
la capacità di campo si assesta sui valori più alti nei terreni argillosi o ricchi di humus e su quelli più bassi nei terreni pietrosi o sabbiosi, mentre ha valori intermedi nei terreni a tessitura equilibrata e in quelli limosi.
Tipologia di terreno
Capacità di campo
(% sul peso secco)
Terreno sabbioso
10 - 15
Terreno di medio impasto
25 - 40
Terreno argilloso 45 - 50
Quando il terreno è alla capacità di campo, l'acqua è presente in
due stati:
Acqua igroscopica. È acqua adsorbita sulla superficie dei colloidi,
trattenuta a tensioni molto alte.
Acqua capillare. È acqua trattenuta per fenomeni di capillarità nei
micropori del terreno, ossia nei pori che hanno un diametro
inferiore a 8 mm. È trattenuta a tensioni più basse rispetto all'acqua
igroscopica.
A differenza del terreno alla capacità idrica massima, pertanto,
l'umidità corrispondente alla capacità di campo non comprende
l'acqua gravitazionale, ossia l'acqua sottratta alla ritenzione perché
la forza di gravità prevale sulla tensione matriciale.