La vita consacrata e Ie sfide della modernita liquida: il ... vita... · cieta liquida e "povera"...

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La vita consacrata e Ie sfide della modernita liquida: il contributo della psicologia German Sanchez Griese Direttore Istituto Superiore di Scienze Religiose, Universitil Pontificia Regina Apostolorum, Roma Scopo della relazione sopisce perche - conlrontata con Ie slide della rnodernita - rimane sorda e spaventata, paralizzando la sua dina- II tema affidatomi per quest'articolo e talmente ambizio- micita intrinseca. La vita consacrata ha bisogno di ri- so che porta con se il rischio di non arrivare a trattare i svegliarsi dal sanna a dalla depressione in cui e caduta punti nodali della questione. Possiamo parlare di tre temi servendosi innanzitutto della lede nel Padre che ha vo- diversi, Ie slide della modernita liquida, la vita consacra- luto la vita consacrata I, la lede nel carisrna dei fondato- ta, il contributo della psicologia e non arrivare a delle con- ri che per esperienza della spirit02 rappresenta una lor- clusioni che trovino punti di contatto. Conviene, allora, fo- za privilegiata per lronteggiare Ie slide della modernita e calizzarsi sull'obiettivo della relazlone per non deludere la lede in ogni persona, che come liglio di Dio, e capace i gentili lettori che dovranno sopportarmi fino alia line. Non di grandi cose, al di la delle proprie lorze e debolezze 3 . c'e spettacolo pill triste che arrivare alia fine della rela- Per risvegliare questa triplice fede, nel Padre, nel carisma zione e rendersi conto che iI gentile pUbblico applaude non del proprio Istituto e nella persona in se stessa, oltre la tanto per I'erudizione del relatore, bens1 perche ha fini- stessa lede, ci vuole I'aiuto di diverse mediazioni. Una del- to e tutti possono andarsene a casa. le quali e la Psicologia 4 che come scienza della condot- Lobiettivo di questa relazione, partendo dal magistero del- ta e del comportamento umano, cerca di spiegare e aiu- Ia Chiesa, vertera sulle potenzialita che ha la vita con- tare Ie persone consacrate ad essere pill consapevoli del- sacrata. Potenzialita che proviene dalla sua essenza, rna Ia propria identita per servire meglio Dio e la Chiesa, aiu- che, ogni tanto, si affievolisce, oscura, dilegua 0 si as- tati dalla grazia e dall'ascesi personaleS, I "Questa speciale «sequela di Cristo», alia cui origine sta sempre I'iniziativa del Padre, ha, dunque, una connotazione essenzialmente cristologica e pneumatologica, esprimendo cosi in modo particolarmente vivo il carattere trinitario della vita cristiana, della quale an- ticipa in qualche modo la realizzazione escat%gica a cui tulla la Chiesa tende," Giovanni Paolo II, Esortazione apostolica post-si- noda/e Vila Consacrata, 25.3.1996, n. 14. 2"Lo stesso «carisma dei fondatori» (ET 11) s; rivela come un'esperienza dello Spirito trasmessa ai propri discepoli per essere da que- sti vissuta, custodita, approfondita e costantemente sviluppata in sintonia con il corpo di Cristo in perenne crescita." Sacra Congrega- zione per i religiosi e gli Istituti secolari, Mutae re/ationes, 14.5.1978, n. 11. 3 "Non dico questo per bisogno, poiche ho imparato a bastare a me stesso in ogni occasione; ho imparato ad essere povero e ho im- parato ad essere ricco; sana iniziato a tutto, in ogni maniera: alia sazieta e alia fame, all'abbondanza e all'indigenza. Tutto posse in co- lui che mi da la forza." (Flp, 4,11-13). 4 Per approfondire II ruolo della Psicologia nella formazione del candidati al sacerdozio e dunque, nella formazione di tulle Ie persone consacrate conviene leggere il documento Orientamenti per I'uso delle competenze psicologiche, della Congregazione per l'Educa- zione Cattolica del 29 giugno 2008. Come fondamento dell'utilizzo della Pslcologia come aiuto nella vita spirituale, possiamo dire con Goya. "Ampliando la prospelliva, occorre quindi porsi la domanda sulle possibilita della psic%gia, in quanta scienza antropologica, per I'analisi e per 10 studio del comportamenti da riferirsi al soprannaturale. Nel suo campo d'azione essa pub osservare, descrivere, ana- lizzare i fenomeni religiosi in quanta oggelli e contenuti della coscienza e del comportamento. Le attivita religiose presentano una di- mensione osservabile poiche sana comportamentl ed esperienze vissute; come tali, sana oggetto di studio della psicologia." Benito Goya, Psic%gia e vita spiritua/e, Sinfonia a due mani, Benito Goya, Editoriale EDB, pag. 25. 5 "Nel periodo della formazione, il ricorso ad esperti nelle scienze psicologiche, oltre a rispondere aile necessita generate da eventua- Ii crisi, pub essere utile a sostenere il candidato nel suo cammino verso un pili sicuro possesso delle virtli morali; pub fornire al candi- dato una pili profonda conoscenza della propria personalita e pub contribuire a superare, 0 a rendere menD rigide, Ie resistenze psi- chiche aile proposte formative. Una maggiore padronanza, non solo delle proprie debolezze, ma anche delle proprie forze umane e spi- rituali,26 permetle di donarsi con la dovuta consapevolezza e liberta a Dio, nella responsabilita verso se stessi e verso la Chiesa. Non si sotlovaluti, tutlavia, il fatlo che la maturita cristiana e vocazionale raggiungibile, grazie anche all'aiuto delle competenze psicologi- che, benche illuminate e integrate dai dati dell'antropologia della vocazione cristiana, e quindi della grazia, non sara mai esente da dif- ficolta e tensioni che richiedono disciplina interiore, spirito di sacrificio, accettazione della fatica e della croce, e affidamento all'aiuto insostituibile della grazia:' Congregazione per l'Educazione Caltolica, Orientamenti per I'uti/izza delle campetenze psicologiche nel/'ammissione e nella formazione dei candidati ai sacerdoti, 29.6.2008, n. 9. Modelli per 10 mente 20 12: If (I). 5I-59 51

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La vita consacrata e Ie sfide della modernita liquida: il contributo della psicologia German Sanchez Griese

Direttore Istituto Superiore di Scienze Religiose, Universitil Pontificia Regina Apostolorum, Roma

Scopo della relazione sopisce perche - conlrontata con Ie slide della rnodernita - rimane sorda e spaventata, paralizzando la sua dina­

II tema affidatomi per quest'articolo e talmente ambizio­ micita intrinseca. La vita consacrata ha bisogno di ri­so che porta con se il rischio di non arrivare a trattare i svegliarsi dal sanna a dalla depressione in cui e caduta punti nodali della questione. Possiamo parlare di tre temi servendosi innanzitutto della lede nel Padre che ha vo­diversi, Ie slide della modernita liquida, la vita consacra­ luto la vita consacrata I, la lede nel carisrna dei fonda to­ta, il contributo della psicologia e non arrivare a delle con­ ri che per esperienza della spirit02 rappresenta una lor­clusioni che trovino punti di contatto. Conviene, allora, fo­ za privilegiata per lronteggiare Ie slide della modernita e calizzarsi sull'obiettivo della relazlone per non deludere la lede in ogni persona, che come liglio di Dio, e capace i gentili lettori che dovranno sopportarmi fino alia line. Non di grandi cose, al di la delle proprie lorze e debolezze3 .

c'e spettacolo pill triste che arrivare alia fine della rela­ Per risvegliare questa triplice fede, nel Padre, nel carisma zione e rendersi conto che iI gentile pUbblico applaude non del proprio Istituto e nella persona in se stessa, oltre la tanto per I'erudizione del relatore, bens1 perche ha fini­ stessa lede, ci vuole I'aiuto di diverse mediazioni. Una del­to e tutti possono andarsene a casa. le quali e la Psicologia4 che come scienza della condot­Lobiettivo di questa relazione, partendo dal magistero del­ ta e del comportamento umano, cerca di spiegare e aiu­Ia Chiesa, vertera sulle potenzialita che ha la vita con­ tare Ie persone consacrate ad essere pill consapevoli del­sacrata. Potenzialita che proviene dalla sua essenza, rna Ia propria identita per servire meglio Dio e la Chiesa, aiu­che, ogni tanto, si affievolisce, oscura, dilegua 0 si as- tati dalla grazia e dall'ascesi personaleS,

I "Questa speciale «sequela di Cristo», alia cui origine sta sempre I'iniziativa del Padre, ha, dunque, una connotazione essenzialmente cristologica e pneumatologica, esprimendo cosi in modo particolarmente vivo il carattere trinitario della vita cristiana, della quale an­ticipa in qualche modo la realizzazione escat%gica a cui tulla la Chiesa tende," Giovanni Paolo II, Esortazione apostolica post-si­noda/e Vila Consacrata, 25.3.1996, n. 14. 2"Lo stesso «carisma dei fondatori» (ET 11) s; rivela come un'esperienza dello Spirito trasmessa ai propri discepoli per essere da que­sti vissuta, custodita, approfondita e costantemente sviluppata in sintonia con il corpo di Cristo in perenne crescita." Sacra Congrega­zione per i religiosi e gli Istituti secolari, Mutae re/ationes, 14.5.1978, n. 11. 3 "Non dico questo per bisogno, poiche ho imparato a bastare a me stesso in ogni occasione; ho imparato ad essere povero e ho im­parato ad essere ricco; sana iniziato a tutto, in ogni maniera: alia sazieta e alia fame, all'abbondanza e all'indigenza. Tutto posse in co­lui che mi da la forza." (Flp, 4,11-13). 4 Per approfondire II ruolo della Psicologia nella formazione del candidati al sacerdozio e dunque, nella formazione di tulle Ie persone consacrate conviene leggere il documento Orientamenti per I'uso delle competenze psicologiche, della Congregazione per l'Educa­zione Cattolica del 29 giugno 2008. Come fondamento dell'utilizzo della Pslcologia come aiuto nella vita spirituale, possiamo dire con Goya. "Ampliando la prospelliva, occorre quindi porsi la domanda sulle possibilita della psic%gia, in quanta scienza antropologica, per I'analisi e per 10 studio del comportamenti da riferirsi al soprannaturale. Nel suo campo d'azione essa pub osservare, descrivere, ana­lizzare i fenomeni religiosi in quanta oggelli e contenuti della coscienza e del comportamento. Le attivita religiose presentano una di­mensione osservabile poiche sana comportamentl ed esperienze vissute; come tali, sana oggetto di studio della psicologia." Benito Goya, Psic%gia e vita spiritua/e, Sinfonia a due mani, Benito Goya, Editoriale EDB, pag. 25. 5 "Nel periodo della formazione, il ricorso ad esperti nelle scienze psicologiche, oltre a rispondere aile necessita generate da eventua­Ii crisi, pub essere utile a sostenere il candidato nel suo cammino verso un pili sicuro possesso delle virtli morali; pub fornire al candi­dato una pili profonda conoscenza della propria personalita e pub contribuire a superare, 0 a rendere menD rigide, Ie resistenze psi­chiche aile proposte formative. Una maggiore padronanza, non solo delle proprie debolezze, ma anche delle proprie forze umane e spi­rituali,26 permetle di donarsi con la dovuta consapevolezza e liberta a Dio, nella responsabilita verso se stessi e verso la Chiesa. Non si sotlovaluti, tutlavia, il fatlo che la maturita cristiana e vocazionale raggiungibile, grazie anche all'aiuto delle competenze psicologi­che, benche illuminate e integrate dai dati dell'antropologia della vocazione cristiana, e quindi della grazia, non sara mai esente da dif­ficolta e tensioni che richiedono disciplina interiore, spirito di sacrificio, accettazione della fatica e della croce, e affidamento all'aiuto insostituibile della grazia:' Congregazione per l'Educazione Caltolica, Orientamenti per I'uti/izza delle campetenze psicologiche nel/'ammissione e nella formazione dei candidati ai sacerdoti, 29.6.2008, n. 9.

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G. Sanchez Griese

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L.:obiettivo di questa relazione e quello di presentare qua­Ii siano Ie sfide pill importanti che la societa liquida pre­senta oggi: al mondo in generale e alia vita consacrata in particolare. Pertanto presenterb una prima descrizio­ne della societa liquida di oggi, per capire meglio cib di cui stiamo parlando. In un secondo momento, il mio pro­posito e quello di presentare I'identita della vita consacrata, individuando nella sua essenza gli elementi portatori che possano dare un contributo a risolvere Ie sfide della mo­dernita Iiquida. E infine, in un terzo e ultimo momento, cer­cherb di menzionare i contributi della psicologia per ri­svegliare il senso della triplice fiducia in Oio, nel carisma e in se stesso sopra elencati.

La societiJ liquida

II concetto di societa Iiquida e presQ dal sociologo Bau­man, in contrapposizione al concetto di una societa soli­da6 La differenza si radica nel modo in cui si vivono Ie re­lazioni interpersonali. Mentre la societa solida basa Ie sue relazioni su rapporti fissati nel tempo e nello spazio, la so­cieta liquida e "povera" delle dimensioni spaziotempora­Ii. II tempo rappresenta I'opportunita per costruire il proprio destino, in accordo con un programma stabilito e con I'aiu­to di rapporti interpersonali. Questi rapporti daranno ori­gine aile relazioni che saranno in parte durature in base al tipo di legami stabiliti nella relazione, considerando sem­pre il progetto che si vuole costruire con la persona. Si­gnifica avere in mente un progetto personale che vuole diventare concreto nel tempo, attraverso relazioni personali. Questa grande rete e fabbricata di piccoli intrecci uniti per il tipo di legami stabiliti tra i due partnerche vivono la re­lazione. Le persone stabiliscono il tipo di relazione in ac­corda con i lora interessi e nel rispetto dell'interesse al­trui. Una relazione semplice, banale, sara costruita in un tempo meno lungo di una relazione forte. La qualita del­Ia relazione si declina nel tempo. A una relazione forte, stabile, corrisponde una relazione di lunga duratura. A una relazione debole, semplice, banale, corrisponde un tem­po breve. Chi stabilisce la qualita della relazione sono sem­pre i due partnere la societa stessa in alcune forme. Le relazioni stabilite in una societa liquida hanno la possibilita di essere riviste, controllate, risultano affidabili in accor­do alia durata e al grado di partecipazione e coinvolgimento dei partner. La societa liquida rompe 10 schema precedente della so­cieta solida perche il tempo non e pill considerato come un'opportunita per costruire rapporti. II tempo nella societa liquida non esiste, percM I'individuo e povero di un pro­getto personale da costruire. AI massimo, cerca di por­tare avanti un sentimento, un'emozione, un desiderio la

cui durata e sempre breve perche si accontenta di sod­disfare gli imperativi pill periferici della persona. Non ci sono relazioni durature da stabilire, perche cib che inte­ressa e la soddisfazione immediata dei bisogni urgenti della persona. Allora, ogni persona diviene oggetto di sod­disfazione dell'altra e il rapporto si stabilisce nella misu­ra in cui I'altra persona pub compiacere e appagare i de­sideri e i bisogni proprio I rapporti non sono mai considerati nell'arco del tempo, perche significherebbe impegnarsi al di la della propria soddisfazione personale. Possiamo riassumere che nella societa liquida il tempo non esiste, mentre nella societa solida il tempo e la base sulla quale si costruiscono i legami che stratificano la so­cieta. Nella societa liquida il tempo e solo quell'attimo fug­gente in cui epossibile esprimere il desiderio, la passio­ne 0 il sentimento pill urgente. Le conseguenze di que­sta concezione del tempo saranno Ie relazioni che sfug­gono ad ogni impegno duraturo perche non c'e la certezza di quanta duraturi sono i sentimenti, Ie emozioni, i desi­deri, Ie passioni. Una societa costruita sulla base del tem­po come un attimo fuggente rischia di crollare su se stes­so. In primo luogo perche perde piede nelle radici. Non conosee, ne vuole conoscere, la base sulla quale gli an­tenati hanno costruito la societa in cui si vive tuttora. La persona della societa liquida e interessata ad approfit­tare al massimo dell'attimo che gli viene offerto, il rischio e che quest'uomo rischia di distruggere il passato che gli ha consentito di giungere al suo tempo presente, por­tandosi via iI patrimonio culturale accumulato nelle ge­nerazioni trascorse. In secondo luogo, una societa senza Ie dimensioni del tem­po non ha futuro. L.:uomo di oggi ha pill paura che desi­derio, come ha menzionato Giovanni Paolo II nell'esor­tazione apostolica postsinodale Ecclesia in Europa? L.:uo­mo di oggi non pensa a nessun progetto perche I'unico suo progetto e quello di portare avanti cib che gli viene in mente "a pelle", non sa rinunciare alia pressione del mo­mento, perche non ha niente da costruire nel futuro. Sul­la falsariga di un esempio finanziario, non sa sacrificare i soldi di oggi e risparmiarli, perche non ha nessun pro­getto nel futuro da finanziare. Un'altra qualita della societa solida, che non esiste nel­la societa liquida, e la categoria della spazio. La societa e la cultura si costruiscono hic et nunc. Hanno sempre un punta di riferimento fisico in cui poggiare I'edificio delle relazioni stabilite. Dalla singola famiglia, aile relazioni in­ternazionali pill complesse, Ie relazioni che si stabiliscono sono tra persone concrete in posti concreti. Lo spazio si rende concreto nella misura in cui e definita la relazione. Lo spazio diviene il palcoscenico delle relazioni. Senza un ambiente chiaro e definito dove possano svilupparsi i rapporti interpersonali, questi diventano sempre pill de­boli e tecno - mediati. "Questi fenomeni, unitamente al tema

6 "La precarieta, I'incertezza, la fragilita dei legami, I'insicurezza della vita sono fonte, secondo Bauman, di un vissuto di instabilita che alimenta la quota di aggressivita sociaIe e la sofferenza dell'uomo e della donna contemporanei. Lo sradicarnento dell'individuo nel suo disorientamento da non-appartenenza rappresenta un lema caro al pensiero di Bauman che, citando U. Beck, parla di «catego­rie zombie.. , morte ma ancora viventi" riferendosi alia famiglia, al vicinato e alia piccola comunita. Bauman vede proprio in questa fra­gilita di reli di relazioni sociali il rischio della nascita di un nuovo potere, quello delle elite della nuova economia globale, sempre me­no radicato e in contatto con Ie comunita del cui destino dovrebbe occuparsi."Tonino Cantelmi, Pasquale la Selva, La vita consacra­ta come risposta al nostro tempo, Ed. Art, Roma, 2010. 7 Giovanni Paolo II, Esortazione apostolica postsinodale Ecclesia in Europa, 28.06.2003.

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La vito consacrato e Ie s(lde della modernito liquida: il contributo della psico/ogia

della 'velocita', sono alia base della profonda crisi della relazione interpersonale, che sempre piu acquista modalita indefinite, instabili e provvisorie. In questa senso la tec­nomediazione della relazione (chat, blog, sms, social net­work) offre all'uomo del III millennio una risposta formi­dabile e affascinante: alia relazione si sostituisce la "con­nessione", che costituisce la nuova privilegiata forma di relazione interpersonale. Efluida, consente espressioni narcisistiche di se, esalta 'I'emotivismo', e provvisoria, li­quida e senza garanzie di durata, e ambigua e indefini­ta: la connessione (cioe I'insieme della tecnomediazione della relazione grazie alia tecnologia digitale) e dunque la piu straordinaria ed efficace forma di relazione per I'uo­mo'liquido'."B Gli amanti e abitanti della societa liquida, uomini e don­ne dell'ormai famoso villaggio globale, non sanno dove mettere piede per stabilire delle relazioni interpersonali. La velocita, che e un'espressione della mancanza di tem­po e di spazio, accelera I'irriflessione e conduce alia fre­nesia dei rapporti assenti di una concretizzazione fisica. Una societa senza spazio dove costruire salde relazioni interpersonali e una societa che s'infila sull'orlo del caos della schizofrenia. Non c'e spazio dove costruire Ie rela­zioni che costruiscono la societa, la societa senza spa­zio cammina verso un individualismo esasperato. Ogni per­sona, ogni famiglia, ogni nucleo sociale e fine a se stes­so perche non ha la possibilita di interagire con nessun altro. Lo spazio e solo un inganno, uno specchio del pre­sente. Tutto diventa tecno - mediato. Non ci sono spazi fisici reali dove interagire, lasciando la percezione della realta all'immaginario e all'esperienza personale. Lo spazio nella societa solida e la fisicita degli ideali, i po­sti dove i desideri, i sogni, gli ideaIi che appartengono alia societa, si materializzano, si fanno realta. La mente del­I'uomo liquido che abita soltanto gli spazi tecno-media­tici, non conosce altro spazlo che il piccolo - grande mon­do che Ie e proporzionato dall'lnternet, dall'i-pod, dall'i­pad, dal proprio telefonino. Gli spazi sono abbattuti nel­la mente dell'abitante di questa societa rendendo cos) pe­ricolosissimo il confine tra il reale e il virtuale. Luomo Ii­quido passa piu tempo abitando il mondo virtuale che il mondo reale9 . Crea per se un mondo ideale nel mondo virtuale. Quando deve passare al mondo reale la delusione e COS! grande che non riesce molte volte a fare una dif­ferenza tra mondo reale e mondo virtuale. Spesso, il suo scopo e lasciare quanta prima il mondo reale, per anda­re ad abitare il mondo virtuale. Per lui, il mondo reale e una copia malfatta del mondo virtuale. Oi fronte alia mancanza di tempo e di spazio, la societa liquida genera abitanti che non conoscono i limiti del rea­Ie. II successo dei reality show edato dal presentare una reaIta dentro la realta, come se fosse una formula per av­

vicinare I'uomo a una realta ormai perduta da qualche tem­po. Quando il reale non e all'altezza dei suoi pensieri, de­sideri 0 emozioni, la persona si scoraggia con facilita, si deprime e non vede I'ora di andarsene nel mondo virtuale. Luomo oggi ediventato debole, frantumato, senza unita. Un uomo senza spazio e senza tempo e un grande so­litario lasciato a se stesso. Lunica cosa che conta in que­sta societa liquida sono i propri desideri e Ie proprie vo­glie. II relativismo e la sola conseguenza logica della so­cieta liquida. Senza spazio ove costruire relazioni dura­ture, senza tempo che possa rintracciare il passato e pre­venire il futuro, I'uomo liquido econdannato a vivere iI pre­sente immediato, ad approfittarne al massimo tanto quanta dura un desiderio, per lasciare spazio dopo a un'al­tra passione, sentimento, emozione 0 desiderio che or­mai si trova gia sulla sua pelle. Euna cultura senza ra­dici, perche non vuole ritrovarsi nel passato ed e una cul­tura senza futuro perche non ha nessun progetto da co­struire.

L'identitiJ della vita consacrata e if suo contributo nella societa liquida

In una societa senza tempo e senza spazio, qual e il con­tributo della vita consacrata? Oobbiamo cominciare definendo I'identita della vita con­sacrata. Saperne II suo contenuto antropologico e teologico e analizzare la possibilita per essa di dare qualche con­tributo alia societa liquida. La vita consacrata dal punta di vista teologico, come ca­risma dello Spirito alia Chiesa, e un dono di Oio 'O che si deve conoscere, assimilare e trasmettere. Fondata teo­logicamente sulla Trinita" e sulla base evangelica della prima comunita di discepoli costituita da Cristo '2 , 10 svi­luppo teologico ha permesso di dare un fondarnento al­I'identita della vita consacrata. Questa identita ecostituita da quello che Giovanni Paolo II definisce come: "... un'ini­ziativa tutta del Padre, che richiede a coloro che ha scel­to la risposta di una dedizione totale ed esclusiva. Lesperienza di questa amore gratuito di Oio e cos) inti­mo e forte che la persona avverte di dover rispondere con la dedizione incondizionata della sua vita, consacrando tutto, presente e futuro, nelle sue mani. Proprio per que­sto, seguendo san Tomrnaso, si pub comprendere I'iden­lila della persona consacrata a partire dalla total ita del­Ia sua offerta, paragonabile ad un autentico olocausto"13. L:identita e iI punto di partenza, la persona consacrata co­struisce la sua vita e la sua missione, seguendo Ie orme che il fondatore 0 fondatrice ha lasciato alia congregazione che ha fondato. Lesperienza dell'arnore gratuito non e un'esperienza neutra, cioe, la persona non si sente ama­

8 Tonino Gantelmi, Pasquale Laselva, La vita consacrata come risposta al nostro tempo, Ed. Art, Roma, 2010. 9 II prof. Tonino Gantelmi nel suo libro II mondo della ragnatela, Edizionl San Paolo, Roma 2005, studia esaustivamente Ie diverse ad­dizioni generate dall'lnternet e altri mezzi tecnomediatici. ""La vita consacrata, prolondamente radicata negli esempi e negli insegnamenti di Cristo Signore, e un dono di Dio Padre alia sua Chie­sa per mezzo dello Spirito." Giovanni Paolo II, Esortazione apostolica post-sinodale. Vila consacrata 25.3.1996, n. 1 11 Glr. Ibidem, nn. 17-22. 12 "II londamento evangelico della vita consacrata va cercato nel rapporto speciale che Gesu, nella sua esistenza terrena, stabili con alcuni dei suoi discepoli, invitandoli non solo ad accogliere il Regno di Dio nella propria vita, ma a porre la propria esistenza a servizio di questa causa, lasciando tullo e imitando da vicino la sua forma di vita." Ibidem., n. 14. 13 Giovanni Paolo II, Esortazione aposto/ica post-sinodale Vita consacrata. 25.3.1996, n. 17.

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ta da Cristo, ne ama Cristo in un modo qualsiasi. La per­sona consacrata ama Cristo con tutte Ie sue potenziali­ta, capacita, pregi e difetti, che la fanno diventare diver­sa da qualsiasi altra persona. COS! I'amore diventa per­sonale, giacche ognuno ama Cristo diversamente, secondo quello che ognuno e. Lo stesso Cristo, non ama Ie per­sone in modo generale, ma ci ama personalmente. Anzi, ci permette di vedere alcune caratteristiche parti­colari del suo amore personale. Alcuni si sentono attrat­ti, perche innamorati dal Cristo missionario, perche Lui gli ha permesso di vedere questa Sua qualita. Altri si sen­tone attirati e s'innamorano dal Verbo Incarnato ... non e questa un argomento pio, ma la base per ogni carisma. "In effetti, esempre questa relazione che emerge, pur con i tratti specifici dei vari modelli di vita, in ogni carisma di fondazione, per il fatto stesso che in esso domina "un pro­fondo ardore nell'animo di configurarsi a Cristo, per te­stimoniare qualche aspetto del suo mistero», aspetto spe­cifico chiamato a incarnarsi e svilupparsi nella piu genuina tradizione dell'lstituto, secondo Ie Regole, Ie Costituzio­ni e gli Statuti"." Quando la persona consacrata ha fatto I'esperienza del­"amore di Cristo e si edonata a quell'amore in modo del tutto personale, si pub dire che quella persona ha trova­to la sua identita, e la sua coerenza. Da questa identita nasce un concetto di vita molto chiaro: si sa perche cosa si e nati e si lotta per portare avanti tale missione nella vita. Le difficolta 0 gli ostacoli non sono intoppi per por­tare avanli la missione, bensl mezzi che Dio offre perche la persona consacrata possa dimostrare "amore che ha verso di Lui. La vita consacrata ha una duplice identita, I'identita teo­logica e I'identita antropologica. Come identita teologi­ca la persona consacrata esperisce I'amore eterno di Dio con una forza tale da dedicargli tutta la propria vita come una risposta di amore. Percib possiamo dire che la per­sona consacrata e la persona della memoria, la perso­na che fa memoria dell'amore indiviso che Gesu Cristo ha avuto per lei. Ecos] forte e presente quest'amore, e non solo un ricordo del passato, che lancia la persona a una vita tutta dedita a tale amore. La memoria si fa sem­pre presente su un progetto ancorato nel passato ma ca­tapultato sempre nel futuro. Ela fedelta creativa's a que­st'amore che permette alia persona consacrata di fron­teggiare Ie sfide del mondo presente con gli atteggiamenti dell'amore. In questa forma, I'identita teologica della persona con­sacrata si presenta alia societa liquida come una forma di vita molto ancorata nel tempo. Come persona della me­moria, la persona consacrata pub presentarsi alia societa IIquida come un progetto di vita basato sulle radici culturali che hanno dato origine alia civilta di Occidente, e con I'amore di Cristo e sempre aperta a portare avanti que­sto progetto di fronte aile sfide del mondo odierno. Non si tratta di incastrare un progetto ormai demode, sen­

14 /bidem., n. 36.

za rispondere aile sfide e aile problematiche attuali. Si tratta di acculturare nella societa liquida il progetto di vita suscitato dallo Spirito, come dono di Dio al Fondatore. II carisma di ogni Fondatore '6 "si rivela come un 'esperienza della Spirito trasmessa ai propri discepoli per essere da questi vissuta, custodita, approfondita e costantemente sviluppata in sintonia con il corpo di Cristo in perenne cre­scita!'17 In accordo con I'etimologia e gli studiosi, il cari­sma si presenta come un dono dello Spirito, come una gratia gratis data, una grazia donata senza avere con to della santita 0 del tipo di vita del Fondatore. Come dono delle Spirito, Influisce sulle potenzlalita spirituali del fon­datore e 10 prepara di forma che il Fondatore sia abilita­to a edificare la Chiesa in una forma nuova, suscitata per 10 stesso Spirito. II Fondatore non mette nessun ostacolo a questa dono delle Spirito e 10 asseconda, cooperando con esso, lasciandosi guidare dalle sue ispirazioni e allo stesso tempo mettendo a disposizione i suoi doni personali per la realizzazione e concretizzazione del carisma. Ogni persona consacrata che sposa il carisma diventa erede delle stesso dono dello Spirito per portare avanti II pro­getto di vita iniziato dal Fondatore. Per quanta Ie circo­stanze attuali sono diverse da quelle che hanno dato ori­gine al carisma, 10 Spirito, sulla base dl "grazie speciali (chiamati carismi) mediante Ie quali i fedeli rimangono preparatl e disponibili ad assumere diversi compiti 0 mi­nisteri, contribuiscono a rinnovare e costruire sempre di piu la Chiesa".'8 Le persone consacrate ricevono queste grazie speciali, per capire Ie problematiche attuali e agi­re in forma tale da venire incontro a queste problemati­che con gil stessi alteggiamenti del Fondatore. La memoria del passato, Ie grazie concesse al Fondatore e a tutta la sua famiglia religiosa da lui fondata, si fanno presenti nel­Ie grazie speciali che fonda il carisma e che permettono di agire, a queste discepoli, con gli stessi atteggiamenti che saranno suggeriti dallo Spirito nello spirito di ogni di­scepolo. In questa forma la persona consacrata pub dare una ri­sposta alia societa liquida che non costruisce sui tem­po. La persona consacrata non si lascia guidare nella sua vita dal softio dei sentimenti, delle passioni, degli istinti o dai desideri. Si basa sulla memoria di un amore vis­suto in prima persona e che vuole farlo diventare la pie­tra angolare della sua vita per condividerlo con tutti. Ha trovato una persona, un amore e su questa amore vuo­Ie costruire I'intreccio di relazioni che fanno della sua vita una relazione duratura. La persona consacrata diventa un maestro delle relazioni, perche non si lascia guida­re dall'ultima persona che arriva nella sua vita, ma da un amore eterno e attuale, passato e presente, roccia del­Ia sua vita. Nella misura in cui tale amore sia forte per la persona consacrata, diverra maestro delle relazioni, perche potra insegnare agli abitanti della societa liqui­da che e possibile essere moderno e vivere la vita con un progetto duraturo nel tempo, che inizia dal momen­

15 Termine coniato da Giovanni Paolo II nella Esartazione aposto/ica postsinodale Vita consacrata, 25.3.1996, n. 37 16 In tutta questa esposizione seguiremo Ie dissertazioni di P. Gianfranco Ghirlanda, S.J. '7 Sacra Congregazione per i religiosi e gli istituti secolari, Mutuae re/ationes, 14.5.1978, n.11. '8 Concilio Vaticano II, Costituzione dogmatica Lumen gentium, 21.11.1964, n. 12. '9 Salustio, De coniuratione Cati/inae, XX, 4.

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La vito consacrow e Ie s(tde della modernito liquida: il contributo della psic%gia

to in cui si stabilisce I'incontro personale con l'Amore, si allarga finche duri questa alleanza e finisce nell'eterni­ta, dunque, non ha fine. l..:identita antropologica della persona consacrata e fon­data sullo stesso amore. La forza dell'amore desidera cib che vuole I'amato sulla traccia di quello che dicevano gli antichi Idem velie, idem nolle,19 offre alia persona con­sacrata la capacita di costruire una vita su uno spazio con­creto, sulle persone. Per la persona consacrata non sono piu Ie relazioni basate sulle tecno mediazioni Ie uniche relazioni possibili nella societaliquida. Sono invece Ie re­lazioni basate sull'amore che si esprimono nel contatto personale, sono Ie relazioni che fanno possibile non solo la convivenza, ma sono iI sostegno e Ie fondamenta di una societa solida. I..:amore diventa illinguaggio proprio della persona consacrata che non si contenta di una re­lazione mediata dalla tecnica, perche ha bisogno di espri­mere con gesti concreti quell'amore che porta dentro di S8 e che da la forza, fa da garante, di roccia sulla qua­Ie costruire la sua vita. I..:amore passa per il linguaggio della comunicazione, ma non una comunicazione virtuale, priva di spazio. La comunicazione, quella vera, ha biso­gno del volto, di un spazio concreto, quello della perso­na umana, per vedersi in faccia ed esprimere non solo sentimenti, ma atteggiamenti. II valore di una carezza a una persona in fin di vita non pub esprimersi con un'emoticon. La persona consacrata sui versante dell'identita antro­pologica diventa maestra dell'amore perche insegna con la sua vita la possibilita di intraprendere una relazione per­sonale e duratura con I'altro. Nella societa liquida, sen­za spazio e senza tempo, Ie relazioni sono superficiali. La persona consacrata ha imparato ad amare tutte Ie per­sone dalla prospettiva dell'amore divino che gli e stato do­nato gratuitamente. Questo amore divino, imparato nel­la preghiera e portato ogni giorno nella vita diaria, si fa presente in ogni gesto e attivita della persona consacrata. Non sono piu i sentimenti, Ie emozioni 0 i desideri che con­tano nella relazione. EI'amore condiviso con la persona quello che si erige come fondamento della relazione. I..:al­tra interessa perche e parte dell'amore che la persona con­sacrata ha per I'unico Amore. "E I'altro sufficientemente importante, perche per Lui io diventi una persona che sof­fre? ... Ecos] grande la promessa dell'amore da giustifi­care il dono di me stesso?"20. 5e la persona consacrata impara ad amare Gesu come I'unico amore, non pub non diventare una persona che ama I'altra, perche, sulla base del Idem velie, idem nolle, imparera a amare I'altro per­che amato da Gesu. In questo caso Ie relazioni della per­sona consacrata diventano opere d'arte perche non sono piu basate sui momento, senza tempo, 0 sUII'opportuni­ta di profitto personale, senza spazio, ma sono un'esten­sione dello stesso amore per Gesu che si incarna in uno spazio ed in un tempo ben definito. Ti amo qui e ora, per­che sei per me una parte di Gesu, potrebbe essere iI mot­to delle persone consacrate nello stabilire Ie relazioni con I'altro.

11 triplice risveglio delle persone consacrate

II contributo della vita consacrata alia societa liquida e ba­silare. Con la sua identita teologica e antropologica, la vita consacrata e chiamata a ridare al mondo la dimensione vera delle relazioni interpersonali, aiutando a costruire un mondo nel vero spazio e nel vero tempo. I..:amore a Gesu Cristo e la chiave che apre la possibilita di edificare una vita su una base sol ida. Come memoria vivente dell'Amore di Gesu questa vita oconsacrata pub e deve risvegliare nell'uomo la nostalgia di uno spazio vero e di un tempo vero per edificare rap­porti personali duraturi e sinceri. Tuttavia, la vita consa­crata non e esente dal soffrire I'influenza della societali ­quida. Non possiamo pensare a una vita consacrata chiu­sa in se stessa come una serra. La vita consacrata inte­ragisce con il mondo e come una cellula Ie cui membra­ne non sono impermeabili al mondo, anche la vita con­sacrata assimila talvolta come osmosi, la mentalita se­colarizzante che oggi permea tutte Ie relazioni sociali. In questa forma, la vita consacrata non e esente dallasciarsi guidare da una mentalita staccata da Dio, dando piu peso aile questioni personali, come il rispetto della dignita, del­Ia liberta personale, della realizzazione di se stesso 0 a interpretazioni soggettive del carisma. Questa mental ita secolarizzante si insinua nella vita consacrata sotto il velo di un accomodamento aile mutanti situazioni del tempo, identificando quest'accomodamento 0 adattamento con Ie riforme proposte per il Concilio Vaticano II, riprese prin­cipalmente nel numero 2 della Perfectae carita tis. Quando Ie persone consacrate si lasciano penetrare da questa mentalita secolarizzante, che possiamo anche iden­tificare con la mental ita della societaliquida senza tem­po e senza spazio, la vita consacrata diventa non piu I'agente di trasformazione della societa, ma soltanto un agente in piu di questa societa, infettata anch'essa di un grande sconforto per la vita. Si osservano dunque feno­meni di depressione nella vita consacrata, perche del fu­turo si ha piu paura che speranza21, fenomeni di stan­chezza 0 delusioni perche si cercano di seguire i criteri del mondo come il materialismo, I'imborghesimento, la mentalita consumislica. In questa forma la vita consacrata diventa narcotizzata, si addormenta, si affievolisce. 5e vo­gliamo che il vigore intrinseco della vita consacrata pos­sa spolverare I'anacronismo della societaliquida, c'e bi­sogno per primo che la vita consacrata risvegli se stes­sa da questa dolce far niente, perche impaurita, 0 trop­po condizionata dalla societa liquida. Questo risveglio potra darsi nella misura in cui la vita con­sacrata recuperi la fiducia in se stessa, nel proprio cari­sma e in Gesu Cristo, inventore e creatore della vita con­sacrata.

Recuperare la fiducia in Gesu Cristo22

Non basta credere e professare Gesu Cristo per recu­perare la fiducia in Lui e donargli la vita consacrandosi. Enecessario cha la vita consacrata recuperi il primo amo­

20 Benedetto XVI, Encic/ica Spe sa/vi, 30.11.2007, n. 39. 21 Giovanni Paolo II, Esortazione apostolica postsinodale Ecclesia in Europa, 28.06.2003. 22 Per questo argomento riprendo II capitolo intitolato Lasciarsi penetrare da Cristo, del mio libro Spiritualifa e carisma, La traccia vi­vente dei Fondatori, Ed. Cantagalli, Siena 2009.

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G. Sanchez Griese

re con cui a stata scelta da Cristo. Se I'amore a il moto­re per fabbricare sani rapporti interpersonali, la persona consacrata deve tornare a questa primo amore, ogni gior­no. Non ci sono ricette, non basta ne il volontarismo di una volta che credeva alia vita spirituale come una serie di nor­me, prescrizioni, riti, nemmeno il vago senso della spiri­tuale che identifica spiritualita con psichismo. C'a bisogno di arrivare a fare un'esperienza personale di Gesu Cristo, ogni giorno, tanto da poter dire, come san Paolo: "Non sono io che vivo, ma Cristo vive in me" (Gal 2, 20). Fare espe­rienza di Cristo per giungere ad avere gli stessi Suoi sen­timenti, cioa pensare e agire come Egli agirebbe. Solo cosi la persona consacrata potra veramente recuperare il pri­mo amore. Per fare quest'esperienza di Cristo la persona consacrata deve partire dallo svuotamento interiore, da una kenasis totale in cui i suoi punti di vista, i suoi giudizi e convinzioni vengono messe da parte, non perche siano erronee, ma perche insufficienti. La persona che vive in chiave del­I'amore a quella che sa vedere cia che altri non vedono, che crede cia che gli altri negano, che lotta quando altri si sono gia dati per vinti. Eun Abramo che, in cerca del­Ia terra promessa, a capace di non confidare in se stes­so, ma solo in Oio. Euna persona che vive in modo so­prannaturale, con gli occhi al cielo e i piedi sulla terra. Per far cia deve dimenticare se stessa, per riempirsi dei cri­teri di Gesu Cristo. Gesu Cristo riempie chi si presenta col cuore spogliato da ogni affetto, poiche a un cuore umile. Gesu Cristo non pua abitare in un cuore superbo. Una persona che non sa amare, a una persona superba, perche confida piu in se stessa, negli altri, e nei mezzi piuttosto che in Oio. E necessario un processo di spoliazione, di abbandono di se, ed a necessario esseri disponibili affinche Cristo riem­pia gli spazi prima occupati dal nostro egoismo. Un secondo passe a conoscere Gesu Cristo, per mezzo di una conoscenza personale. Sembra che oggi viviamo in un mondo religioso inflazionato da corsi, congressi, le­zioni e seminari. Tutti col nobile desiderio di farci cono­scere maggiormente Gesu Cristo. Ecerto che la scien­za a necessaria per conoscere Gesu Cristo e che sen­za una conoscenza accademica adeguata potremmo ri­manere ai margini di Gesu Cristo. Ma piu importanti del­le nozioni teoriche, delle lezioni accademiche su Gesu Cri­sto, a la conoscenza viva di Lui, quello che s'impara nel­la preghiera e che si vive giorno per giorno. In questa for­ma la persona consacrata sara capace di recuperare if primo Amore e con questa amore potra sfidare la socie­ta liquida perche avra imparato ad amare Gesu Cristo con euore d'uomo e dopo, e solo dopo, potra amare gli uo­mini con cuore di Cristo. L:amore di Cristo, oltre a riem­pire il cuore della persona consacrata a capace di lanciare la persona alia conquista di altre, per portare Cristo. Quan­do la persona consacrata conosce e vive I'amore di Cri­sto non pua fare a meno che dare a conoscere questa amore. La persona consacrata diventa dunque, come gia accennato, maestra delle relazioni, perche il tempo si tra­sforma in possibilita di stabilire un rapporto duraturo e 10

spazio si converte nel campo idoneo dove costruire que­sto rapporto. Per la persona consacrata, ogni persona si trasforma nella possibilita di donare hic et nunc, I'amore eterno di Dio, perche la persona consacrata possiede in una certa misura I'amore infinito di Dio e non pua fare a meno di donarlo agli altri. In questa donazione ogni per­sona si sente amata per cia che a e non per cia che in­teressa all'altra persona.

Recuperare la fiducia nel proprio carisma La seconda forma per risvegliare la vita consacrata a re­cuperare la propria identita d'accordo con il proprio ca­risma. Abbiamo visto che recuperarli, primo amore di Gesu Cristo, a il primo punta per risvegliare la vita consacrata nella societa Iiquida. Questo amore per Gesu Cristo non a solo un amore fatto di bei pensieri 0 un amore che non tocca I'intimo della persona. Questo amore per Gesu Cri­sto a chiamato a trasformare la persona consacrata nel­la misura in cui questa amore si concretizza. Nessuno ama quello che non conosce. La conoscenza si trova alia base di ogni amore. Percia la concretezza esperienziale del­I'amore a necessaria per risvegliare la persona consacrata. Questa concretezza a stata donata alia persona consa­crata dal carisma della congregazione. Se il carisma di ogni congregazione a "I'esperienza del­Ia Spirita:'23 questa esperienza si concretizza nella misura in cui si conosce il Cristo che ha conosciuto il Fondato­reo Lo Spirito prepara 10 spirito del Fondatore, e anche 10 spirito di tutte Ie persone consacrate cui 10 Spirito chia­ma a condividere 10 stesso carisma, affinche possa por­tare avanti un nuovo progetto evangelico nella Chiesa. Questo nuovo progetto evangelico ha bisogno di atteg­giamenti spirituali e umani molto precisi in forma tale che il carisma possa davvero apportare qualche novita nel­la Chiesa. Altrimenti 10 Spirito non susciterebbe un altro carisma. Lo Spirito non si ripete. Perche avvenga questa nuovo progetto evangelico, 10 Spirito prepara 10 spirito del Fondatore e dei suoi discepoli, donando loro grazie spe­ciali, chiamate carismi, in forma tale che 10 spirito del Fon­datore e dei suoi discepoli, possa seguire queste grazie speciali. Lo spirito del Fondatore e gli spiriti dei suoi di­scepoli, non si trasformano con queste nuove grazie, per­che sono gratie gratis date. II motore a 10 Spirito e gli stru­menti sono Ie facolta spirituali mosse da questa Spirito. L:unica cosa che pua fare if Fondatore e i suoi discepo­Ii, e essere fedeli a queste grazie speciali, che agiscono sulle loro facolta spirituali. Nella misura in cui non si met­tanG ostacoli a queste grazie speciali, in questa misura arriveranno con piu forza e con piu purezza. Percia la san­tita, I'intraprendenza e la creativita di un fondatore 0 i suoi discepoli24, non si trovano alia base del carisma. Oio pUG anche valersi di un peccatore per trasmettere un carisma. Per lasciarsi guidare dallo Spirito, i discepoli devono in­dividuare queste grazie speciali donate al Fondatore e tra­smesse ai suo! discepoli. Queste grazie speciali di soli­to provengono dallo speciale amore con cui il Fondato­re ha amato Gesu Cristo. Come parte del carisma, 10 Spi­rito permette al Fondatore di identificarsi con Cristo 0 con un mistero della divinita che porta qualche novita alia Chie­

23 Sacra Congregazione per i religiosi e gli istituti secolari, Mutuae re/ationes, 14.5.1978, n.11. 24 Giovanni Paolo II, Esortazione aposto/ica post-sinoda/e Vita Consecrata, 25.3.1996, n. 37.

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La vito consacroto e Ie s{ide della modernito Iiquida: II contribute della pslcologia

sa. Nella misura in cui i discepoli spirituali del Fondato­re riescano a identificare quest'aspetto speciale di Cristo, in questa misura I'amore sara piu concreto, perche nes­sunG ama quello che non conosce. Questa concrefezza di Cristo 0 del mistero della divinita, sara la pietra angolare su cui appoggiare tutla la vita della persona consacrata. La concretezza nell'identificare la persona di Gesu Cri­sto 0 il mistero della divinita permette conoscere con piu accuratezza Ie grazie speciali che muoveranno tutto I'or­ganismo spirituale delle persone consacrate chiamate a condividere 10 stesso carisma del Fondatore. l.:intelletto, la volonta e I'affettivita saranno toccate da queste grazie speciali se la persona consacrata conosce bene questa aspetto specifico di Gesu Cristo. " risveglio delle persone consacrate sara possibile, identificandosi con Gesu Cristo 0 sara il mistero che at­traverse grazie speciali, muoveranno i lora cuori, rendendo possibile di amare I'altro in forma molto speciale. Sara dun­que questa forma speciale di amare I'alfro, il contributo alia costruzione di rapporti intrecciati sullo spazio e sui tempo. L'altro diventera il bersaglio dell'amore insegna­togli dal carisma.

Recuperare la fiducia in se stessa La terza forma in cui la persona consacrata pua risvegliare se stessa e dare un contributo alia societa liquida, e riac­quistare la capacita di credere in se stessa. La fiducia nel proprio essere, nel proprio agire e una condizione sine qua non in questa lavoro. Molte persone consacrate co­minciano a lavorare partendo dal presupposto che illoro lavoro e insufficiente, banale, senza valore, che non tro­vera nessun frutto concreto in mezzo a una societa se­colarizzata, lontana da Dio. In questa forma la persona consacrata lavora senza sperare niente del suo lavoro. Og­gigiorno sembra che il pessimismo abbia carta bianca ovunque. Chi vede Ie cose da un'ottica disastrosa viene considerata una persona razionale, pensante, equilibra­tao Chi, invece, vede solo gli aspetti positivi, e tacciata d'es­sere illusa, scentrata, fuori dalla realta. Non si tratta di nascondere il sale con un dito 0 essere negligenti nei confronti della situazione che vediamo in­torno a noi. Chi nella vita consacrata osa dire che Ie cose vanno bene, molto bene, e immediatamente soggetto di sguardi inquisitori 0, per 10 meno, di un giudizio caritate­vole: "povero iIIuso! Si vede che non conosce la situazione." Certo Ie cose non vanno come dovrebbero, ma serve a qualcosa sbandierare la parte negativa? In un bosco pos­so fissare 10 sguardo su di un ramo verde, florido, bello o su cento tronchi bruciati, secchi, maltrattati. Nulla cam­bia nella realta: e un bosco bruciato. Ma il mio state d'ani­mo cambia quando vedo il ramo verde, per quanta sia uno solo in mezzo a molti bruciati. II pessimismo e 10 state d'animo che tende a vedere solo Ie fantasie, i pensieri negativi. Di un evento spiacevole si fa una legge di vita, da uno sfortunato si tirano fuori con­clusioni perentorie. II pessimista che viene morso da un cane pensera che tutti i cani mordano. Eun atteggiamento mentale che sotlrae energie alia persona e Ie fa vedere aspelli negativi dove non vi sono.

La visione della persona consacrata deve essere un'al­tra, deve avere una visione di speranza. Ma non una spe­ranza tanto vaga ed eterna che ci conduce alia morte sen­za aver gustato, anche per poco, questa speranza sulla terra. Per questa e necessario coltivare una buona dose di otlimismo, cioe imparare a vedere il lato positivo del­le cose. Se teologicamente il male e assenza del bene e nel male non c'e Dio, perche Egli e il bene supremo, non serve a nulla fissare la vista, I'attenzione, i pensieri e i sen­timenti, in una parola tullo I'essere, nel male, nelle cose negative. Invece quando fissiamo I'allenzione sui semi del bene che germogliano, per piccoli che siano, si vive la vir­tu dell'ottimismo, che e la porta della speranza cristiana e da alia persona consacrata la sicurezza di portare avan­ti un progetto di vita basato sull'amore di Dio e nel cari­sma. Senza questa entusiasmo la vita delle persone con­sacrate e languida e assomiglia molto alia vita delle per­sone immerse nella societa liquida. Immagino i primi cri­stiani nelle catacombe di Roma, che in mezzo aile per­secuzioni, essendo ancora minoranza, si comunicavano con straripante allegria i progressi del Regno, Ie conver­sioni, nonostante vivessero momenti difficili di persecu­zione e di morte. La persona consacrata sa coltivare la visione d'ollimismo, dal momenta che cercando il bene negli awenimenti, nelle persone e in tullo, cerca Dio e apre la porta alia speranza. Coltivare I'ottimismo anche in cia che si fa e la medicina per risvegliare la vita consacrata nella societa liquida. II qui e ora non sono per Ie persone opportunita per vive­re ed esprimere I'ultimo desiderio, ma opportunita per co­struire relazioni basate nell'amore eterno di Dio, incarnato nelle persone e nelle opere concrete. Questo atleggia­mento dara alia persona consacrata la possibilita di in­segnare agli altri ad essere contenti di loro, quando si ha purezza d'intenzione, si e vicini a Dio e dunque all'eter­nita, facendo di questa momenta non un momenta fine a se stesso, isolato, ma parte di eventi che si intreccia­no verso un futuro promettente. La persona consacrata insegnera agli abitanti della societa liquida a saper ride­re di se stessi, delle lora mancanze, dimenticanze e, per­che no, anche degli acciacchi dell'eta. Rallegrarsi del la­vora e vedere Ie difficolta e i momenti neri non come dif­ficolta 0 momenti neri, ma come sfide. Per arrivare a cia e necessario un ollimismo nelle persone consacrate, per cercare il bene e il lato positive nella difficolta, nel momenta buio. Oggi la vita consacrata, ad esempio, come dice Graziel­la Curti, vive momenti di transizione, "Un tempo silenzioso, perche si descrive solo nel ritmo della quotidian ita. Eun tempo doloroso, lungo, perche ci sono state separazio­ni, lulli."" Non possiamo negare questa realta che ci cir­conda. Le sue conseguenze sono gravi, 10 sappiamo bene, dato che bisogna abbandonare alcune opere apostoliche, ridimensionare I'istituto e non si sa che fare non avendo persone consacrate che suppliscano quelle che sono an­date alia casa del Padre. Qui si vede la differenza tra vi­vere I'ottimismo e cadere in una visione non del tUllo po­sitiva. Chi vive la speranza cristiana sa leggere questa si­tuazione come una sfida. Sono momenti difficili, ma mo­menti per agire. La persona e mossa dall'ideale, I'ideale

"Graziella Curti, Dalla minoranza alia minorita, in Consacrazione e servizio, Anno L1V n. 3 Marzo 2005, p. 24.

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G. Sanchez G.riese

del carisma che la spinge alia ricerca di nuove forme, ma­gari mai sperimentate prima, perche il carisma continui a vivere. Ella tentera tutto per non vedere I'istituto mori­re 0 spegnersi quanta a fervore, poiche sa che vivendo il carisma si realizzano Ie promesse di Cristo, per S6 e per molte altre persone. II suo agire non e rassegnazione, spe­rare in tempi mig/iori, sentirsi minoranza. II suo agire par­te da una visione positiva delle circostanze. I tempi diffi­cili richiedono azioni importanti. Lottimismo, la fiducia in se, nel carisma e, in definitiva, in Dio, la induce a pren­dere decisioni audaci, come quelle del fondatore. Non va alia rice rca del sensazionalismo 0 dell'idea di grandez­za, ma della realizzazione del carisma. Questo e il suo ideale e di esso ha una visione positiva. Questo ideale la rendera capace di trasmettere entusiasmo per la vita, a una societa liquida che e stanca della vita. Coltivare I'ottimismo aiuta anche a mantenere una sana igiene mentale. Essere contenti di cib che si fa genera pace e tranquillita. La mente epiu aperta a nuove idee. Vivendo nell'ottimismo epossibile generare una corrente di posi­tivita che fa vedere la vita con maggior calma, serenita, pace, tranquillita, aperta a Dio e al suo spirito. Per 10 stile di vita che conduce la persona consacrata deve passare buona parte della giornata nel silenzio, sia esso il silenzio della preghiera 0 quello che deve circondare la sua vita e il suo agire. II silenzio eun amico per conoscere se stessi. La persona consacrata scopre la propria iden­tita davanti a Dio e, cosi facendo, scopre anche la mis­sione cui e chiamata. "Conoscete, accettate, superate" e la massima di San­t'Agostino, valida per tutti i tempi. Se la persona consa­crata vuole recuperare la fiducia in se stessa e in questa forma tessere relazioni personali sane, dovra comincia­re ad avere fiducia in se stessa, nelle capacita che Dio ha dato loro, come a qualunque uomo, per portare a ter­mine la missione affidata. Se la missione cui la persona consacrata echiamata oggi edi essere portatrice di sane relazioni interpersonali costruite in uno spazio e un tem­po vera, ella sara la prima a vivere la vita come un intreccio di sane relazioni, destandosi delletargo in cui era cadu­tao Enecessario, per intraprendere il risveglio delle relazio­ni interpersonali, che Ie persone consacrate recuperino la fiducia in Dio, nel carisma e in se stessi.

II contributo della psicofogia per fa vita consacrata di fronte aile sfide della societa liquida

La triplice fiducia proposta per intraprendere il risveglio delle sane relazioni personali in una societa Iiquida - fi­

ducia in Dio, fiducia nel carisma e fiducia in se stessi ­richiedono I'aiuto della Psicologia insieme con quello del­Ia grazia26 Ogni persona, pur ricevendo I'aiuto della gra­zia, ha un organismo spirituale proprio inserito in un cor­po. Questa unione e composta in un organismo chiamato organismo della vita spirituale, onde tutto si relaziona sui diversi livelli che compongono questa organ ismo. "Lana­lisi della vita psichica mostra che attivita e contenuti di co­noscenza si situano nell'organismo su piani diversi. Alcuni di essi sono streltamente legati ai dati sensibili, altri im­plicano attivita eccellenti e perfino spirituali. Si pub af­fermare piu precisamente che ogni atto psichico rivela or­dinariamente diversi generi di elementi che manifestano proprieta irreducibili, implicano funzioni differenti e ob­bediscono a leggi diverse."27 Per un adeguato funziona­mento dell'organismo della vita spirituale i tre livelli de­vono collaborare in modo unitario, in forma tale che I'uo­mo possa raggiungere i suoi ideali nella vita, anzi, il suo ideale che e la perfezione evangelica, cui estate chiamato sin dal principio della creazione. "Altrimenti si crea il cam­po costituito dalle inconsistenze spirituali, derivate dal­I'opposizione tra i bisogni bio-psichicologici e i valori spi­rituali, tra i sentimenti attuali e Ie mete finali."28 Gli ideali e Ie mete per Ie persone consacrate, oltre a quel­Ii personali, possono accomunarsi nel seguire Cristo piLi da vicino 29, con delle conseguenze precise per ogni per­sona, per ogni comunita e per ogni congregazione. Im­pegno personale di ogni persona consacrata sara quel­10 di tendere sempre agli ideali comuni e personali, fi­dandosi della grazia e delle doti personali donati da Dio. In questi doti personali noi possiamo anche intravedere Ie risorse psicologiche di ogni persona. Potrebbe accadere che ci siano patologie che Ie impe­discano di sviluppare un'adeguata fiducia in se. Come ogni patologia dovra essere esaminata e curata da speciali­sti. Se non affetta da una patologia che impedisca la fi­ducia in se, la persona consacrata pub e deve sviluppa­re un'adeguata autostima che la faccia sentire sicura di S6 nel momenta di affrontare qualunque awenimento del­Ia vita. Per sviluppare quest'autostima, la donna deve analizza­re qualunque blocco Ie impedisca di aver fiducia in se. Col­I'aiuto della guida 0 dell'accompagnamento spirituale - non parliamo in questa caso di patologie psico-fisiche -, po­tra sviluppare la fiducia che, con Ie proprie forze e coll'aiuto di Dio, portera a compimento di quella volonta che per lei e la volonta di Dio. Se per vari motivi la persona consa­crata non ha imparato a confidare in se, conviene che quan­to prima sl realizzi un programma di lavoro su quest'aspetto. Altraverso di esso la persona individuera Ie mancanze di sicurezza e mettera in atto i necessari rimedi. Imparera a

26 "Lo psicologo pub prescindere dalla grazia, ma non pub legittimamente escluderla." R. Zavalloni, Le strutture umane della vita spi­rituae, Morcelliana, Brescia, 1971, 22. 27 Benito Goya, Psicalogia e vita spirituale, Sinfonia a due man;' Edizioni Dehoniane Bologna, Bologna 2000, p. 27. 28 Ibidem., p. 29 27 "II fondamento evangelico della vita consacrata va cercato nel rapporto speciale che GesLJ, nella sua esistenza terrena, stabili con alcuni dei suoi discepoli, invitandoli non solo ad accogliere il Regno di Dio nella propria vita, ma a porre la propria esistenza a servizio di questa causa, lasciando tutto e imitando da vicino la sua forma di vita. Una tale esistenza «cristiforme», proposta a tanti battezzati lungo la storia, epossibile solo sulla base di una speciale vocazione e in forza di un peculiare dono dello Spirito. In essa, infatti, la consacrazione battesimale eportata ad una risposta radicale nella sequela di Cristo mediante I'assunzione dei consigli evangelici, primo ed essenziale tra essi il vincolo sacro della castita per il Regno dei Cie­Ii." Giovanni Paolo II, Esortazione apostolica post-sinadale Vita Cansacrata, 25.3.1996, n. 14.

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La vito consocroto e Ie sfide della modernitil liquido: iI contfibuto della psicologlo

conoscersi e a confidare nelle facolta che Dio Ie ha dato e Ie verra insegnato anche a scoprire i talenti e a svilup­pare Ie qualita necessarie a vivere la speranza. Pub ac­cadere anche che la persona consacrata non s'avventu­ri in apostolati 0 attivita propri del carisma per ignoranza del corretto uso delle proprie facolta. Imparera a vincere il timore e il complesso d'inferiorita che, nella sua vita, bloc­cano 10 sviluppo della speranza. Per vincere questa timore si insegnera ad agire, a ridurre la propria paura, ad af­frontare Ie cause per analizzare Ie conseguenze, ed evi­

tare di cadere nel panico ricorrendo a pensieri e sentimenti di fiducia in Dio e nelle proprie capacita. Per vincere il com­plesso d'inferiorita dovra conoscersi ed accettare i propri limiti, ma anche Ie proprie qual ita. 5i proporra mete secondo Ie proprie possibilita e ogni volta Ie spingera un poco piu avanti. 5radichera dalla mente pensieri di confronto con altre persone, accettando che ella ecapace di molte cose di cui Ie altre non sono capaci. Ricordera solo i successi, cercando di cancellare Ie sconfitte 0 analizzando obietti­vamente Ie loro cause.

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