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U.D.A. LA FAMIGLIA

LA FAMIGLIA AL TEMPO DEI ROMANI

Al tempo dei romani la famiglia era un sistema patriarcale.

La donna era sottomessa alluomo e non godeva degli stessi diritti.

Risultati immagini per famiglia romanaIL PATER FAMILIAS

Il pater familias era capo indiscusso di tutto il clan e a lui erano sottomessi la moglie, i figli, gli schiavi, le nuore. Su tutti costoro egli aveva la patria potestas, potere che comportava amplissime facolt insieme ad un potere punitivo che si estendeva finanche al diritto di vita o di morte e a quello di vendere un parente come schiavo.Era principio indiscusso del diritto romano che tutto ci che veniva acquistato dai figli o dagli schiavi ricadeva automaticamente nella sfera giuridica del pater familias.

http://www.roccioso.it/roma/storia/imgroma12.jpgI DIRITTI DELLE DONNE

Le donne non avevano diritti civili ed erano soggette alla volont del tutore, il parente maschio pi prossimo, che amministrava anche i loro beni.Solo le donne con tre figli o pi potevano amministrare i propri beni, come sancito dalla legge Ius Trium Liberorum.

Ius Trium LiberorumLo ius trium liberorum (diritto dei tre figli) fu una parte normativa della legislazione sociale introdotta da Augusto che puntava a rendere pi numerose le famiglie, garantendo privilegi ai genitori di tre o pi figli liberi. Tale diritto fu compreso nella Lex Papia Poppaea del 9 d.C.. I privilegi destinati ai maschi comprendenvano le agevolazioni nella carriera militare, mentre per le donne si garantiva la liberazione delle stesse dall'obbligo dell'assistenza dell'educatore (tutela).

http://www.universy.it/wp-content/uploads/2011/04/donna1.gifLADULTERIO

Il marito aveva il diritto di tradire la moglie con donne non matrone, per non rischiare di essere ucciso per vendetta dallaltro marito o dal padre in quanto correo delladultera. Viceversa la donna poteva essere ripudiata se sospettata di adulterio e uccisa se colta in flagranza di reato.Con la lex Iulia de adulteriis Coercendis di Augusto le donne adultere venivano esiliate su unisola, non potevano risposarsi ed erano costrette ad indossare la toga delle prostitute anzich labito matronale.

Lex Iulia de Adulterii Coercendis

La lex Iulia pare proprio che non venisse applicata. Le fonti, infatti, fanno pochi riferimenti ai processi per adulterio. Le adultere dunque non venivano punite nelle forme del processo criminale voluto da Augusto. In parte, forse, la tradizione secolare secondo la quale l'adulterio era una faccenda privata era troppo forte perch i Romani accettassero un' intrusione dello Stato nelle loro questioni familiari. Se vero quanto riferisce Dione Cassio, del resto, lo stesso Augusto ne era consapevole. Quando il Senato, preoccupato per il dilagato malcostume, gli chiese di intervenire con maggior decisione, egli rispose: Date voi stessi alle vostre mogli i consigli che ritenete necessari: cos io faccio con la mia. La posizione di Augusto certamente non era facile. Prescindendo dal fatto del suo comportamento personale non corrispondeva ai dettami delle sue leggi (lo si accusava, infatti, di aver avuto numerose relazioni extraconiugali), e prescindendo dai problemi posti dal comportamento di sua figlia Giulia, egli doveva far i conti da un lato con coloro che ritenevano le sue leggi insufficienti, e dall'altro con il fronte, ben pi numeroso, di quelli che viceversa non accettavano che lo Stato stabilisse le regole della loro vita privata. Le motivazioni per cui la lex Iulia non veniva applicata, insomma, potevano essere le pi svariate. Ma, quali che fossero, il risultato che le adultere non venivano accusate pubblicamente. Secondo Tiberio, nessuno si prendeva la briga di denunciarle: da qui la sua proposta di tornare al vecchio sistema, in base al quale le matrone, in mancanza di un pubblico accusatore, avrebbero dovuto essere giudicate in casa, dai parenti.

NELLA LETTERATURA

Plinio Il Vecchio Naturalis Historia capitolo XIV paragrafi 89/90[89] A Roma non era concesso berlo alle donne (il vino). Tra gli esempi troviamo che la moglie di Egnazio Metennio, poich aveva bevuto vino da una botte, fu uccisa dal marito con un bastone, e che egli fu assolto da Romolo per la strage. Fabio Pittore nei suoi annali ha scritto che una matrona, poich aveva aperto cassette in cui c'erano le chiavi della cella vinaria, fu costretta dai suoi a morire d'inedia, [90] Catone (dice) che perci i parenti davano un bacio alle donne, per sapere se odorassero di temeto. Allora questo era il nome per il vino, da cui detta anche temulenzia. C. Domizio da giudice afferm che una donna aveva bevuto pi vino di quanto richiedeva il motivo di salute, all'insaputa del marito, e la priv della dote.A lungo ci fu grande parsimonia di questo prodotto.

http://www.squali.com/squali_nel_mondo/sirene_contro_squali/Naturalishistoria.jpgLA FAMIGLIA NEL NOVECENTO

Anche nel Novecento cerano forti squilibri nella famiglia.

Nonostante la Costituzione sancisse la parit dei coniugi la donna era sottomessa alluomo

DIRITTI E DOVERI DI MARITO E MOGLIE

Vigeva la potest maritale secondo cui il marito era il capo della famiglia, sceglieva la residenza e aveva il dovere di mantenere sul piano economico la moglie e i figli.La moglie era totalmente dipendente dal marito perch, al di fuori della dote, non possedeva beni.

ARTICOLO 559 CODICE PENALE La moglie adultera punita con la reclusione fino a un anno (1).Con la stessa pena punito il correo dell'adultera (2).La pena della reclusione fino a due anni nel caso di relazione adulterina (3).Il delitto punibile a querela del marito (4).

LADULTERIO

Molte leggi erano incostituzionali, per esempio larticolo 559 del codice penale, abrogato perch solo la moglie poteva essere punita.

LA FAMIGLIA AI GIORNI NOSTRI

Dalla seconda met del Novecento molte leggi furono adattate alla Costituzione

ARTICOLO 151 DEL 19 MAGGIO 1975"Art. 45 - Domicilio dei coniugi, del minore e dell'interdetto. Ciascuno dei coniugi ha il proprio domicilio nel luogo in cui ha stabilito la sede principale dei propri affari o interessi.Il minore ha il domicilio nel luogo di residenza della famiglia o quello del tutore. Se i genitori sono separati o il loro matrimonio stato annullato o sciolto o ne sono cessati gli effetti civili o comunque non hanno la stessa residenza, il minore ha il domicilio del genitore con il quale convive. L'interdetto ha il domicilio del tutore".Figli legittimi, naturali e adulterini hanno gli stessi diritti.POTESTA GENITORIALE

Nel 1975 si passa dalla potest maritale a quella genitoriale, in cui i coniugi hanno gli stessi diritti e doveri.

IL DIVORZIO

La legge sul divorzio risale al 1970.

EFFETTI DEL DIVORZIO-in caso di matrimonio civile, si ha lo scioglimento del vincolo matrimoniale; in caso di matrimonio religioso, si verifica la cessazione degli effetti civili (permane, invece, il vincolo indissolubile sul piano del sacramento religioso);-la moglie perde il cognome del marito che aveva aggiunto al proprio dopo il matrimonio (ma pu mantenerlo se ne fa espressa richiesta e il Giudice riconosce la sussistenza di un interesse della donna o dei figli meritevole di tutela);-fintantoch il coniuge economicamente meno abbiente non passi a nuove nozze, il Giudice pu disporre che laltro coniuge sia tenuto a corrispondere un assegno periodico (detto assegno divorzile): limporto quantificato in base alle condizioni e ai redditi di entrambi i coniugi, anche in rapporto alla durata del matrimonio;-viene decisa la destinazione della casa coniugale e degli altri beni di propriet;-i figli minorenni vengono affidati a uno dei coniugi, con obbligo per laltro di versare un assegno di mantenimento della prole, o a entrambi congiuntamente (affidamento condiviso).-ciascuno dei coniugi perde i diritti successori nei confronti dellaltro;-se la sentenza di divorzio aveva a suo tempo riconosciuto a un coniuge il diritto allassegno di mantenimento, tale coniuge ha diritto anche alla pensione di reversibilit dellex coniuge defunto (o a una sua quota), a condizione che nel frattempo il coniuge superstite non si sia risposato.In ogni caso, se uno dei coniugi matura il diritto al trattamento di fine rapporto prima che sia pronunciata la sentenza di divorzio, laltro coniuge ha diritto a una parte di tale importo.

CAUSE ANNULLAMENTO MATRIMONIO SACRA ROTAForma canonica Sacerdote non autorizzatoTimore Per paura, minacceCondizione Sposare solo a patto che in futuro accada qualcosaSimulazione Non credere nel matrimonio, non volere figli, relazioni extra-coniugaliDolo Inganno per ottenere consensoErrore Sposare una persona credendola unaltraIgnoranza Non conosce cosa stabilisce matrimonioIncapacit psichica Coniuge non in grado di intendere e di volereImpotenza Non poter avere figliLANNULLAMENTO

Il Tribunale Ecclesiastico della Sacra Rota pu annullare il matrimonio, facendo cessare tutti i diritti e doveri dellex-coniuge, come se il matrimonio non fosse mai avvenuto.

LEGGE VIOLENZA SESSUALE

La legge del 15 febbraio 1996 n 66 sancisce le norme per il reato di violenza sessuale:

Da reato contro la morale pubblica a contro la persona.Stupro e libidine violenta hanno la stessa importanzaProcedibilit su querela 180 giorni per fare denuncia. Denuncia non si pu ritirare per evitare ricatti.

PRESENTAZIONE DI:

Bautista DenisseBurca Ema MelaniaKasunuran Daphnie KryzMazzocchi SofiaMezzadri Giulia

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