LA DOMENICA - Parrocchia S.Genesio Dairago · ternità, non c’è più vita possibile,...

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Quarta di Quaresima LA DOMENICA PARROCCHIA SAN GENESIO MARTIRE IN DAIRAGO (MI) 6 marzo 2016 - A nno VIII / Num. 377 Diocesi di Milano - Zona Pastorale IV - Decanato di Castano Primo Perché mettete alla prova il Signore? PAPA FRANCES CO Udienza Generale - Mercoledì, 2 marzo 2016 9. Misericordia e correzione Cari fratelli e sorelle, buongiorno. Parlando della misericordia divina, abbiamo più volte evocato la figura del padre di famiglia, che ama i suoi figli, li aiuta, se ne prende cura, li per- dona. E come padre, li educa e li corregge quando sbagliano, favorendo la loro crescita nel bene. È così che viene presentato Dio nel primo capitolo del profeta Isaia, in cui il Signore, come padre affettuoso ma anche attento e severo, si rivolge ad Israele accusandolo di infedeltà e corruzione, per riportarlo sulla via della giustizia. Inizia così il nostro testo: «Udite, o cieli, ascolta, o terra, così parla il Signore: “Ho allevato e fatto crescere figli, ma essi si sono ribellati contro di me. Il bue conosce il suo proprietario e l’asino la greppia del suo padrone, ma Israele non conosce, il mio popolo non comprende”» (1,2-3). Dio, mediante il profeta, parla al popolo con l’amarezza di un padre deluso: ha fatto crescere i suoi figli, ed ora loro si sono ribellati contro di Lui. Persino gli animali sono fedeli al loro padrone e riconoscono la mano che li nutre; il popolo invece non riconosce più Dio, si rifiuta di comprendere. Pur ferito, Dio lascia parlare l’amore, e si appella alla coscien- za di questi figli degeneri perché si ravvedano e si lascino di nuovo amare. Questo è quello che fa Dio! Ci viene incon- tro perché noi ci lasciamo amare da Lui dal nostro Dio. La relazione padre-figlio, a cui spesso i profeti fanno riferimento per parlare del rapporto di alleanza tra Dio e il suo popolo, si è snaturata. La missione educativa dei genitori mira a farli crescere nella libertà, a renderli responsabili, VIA CRUCIS - Venerdì 11 marzo - Inizio ore 21.00 Partenza dall’intersezione tra le vie P. Paganini e Moro, poi per le vie Moro, Campo delle Erbe, Damiano Chiesa, D. da Inveruno, ‘via’ sterrata fino a Pirandello, Pirandello, F.lli Olgiati, Pascoli, Mozart, Circonvallazione, Rossetti Martorelli, Garibaldi, p.zza Burgaria; conclusione in chiesa. Venerdì 18 marzo - Inizio ore 21.00 Partenza da via Campo del Lavoro, poi per le vie Martiri Dairaghesi, Col di Tenda, Battaglia del Don, don Barera, Dei Bruchè, Leonardo da Vinci, Minniti, Garibaldi, p.zza Burgaria; conclusione in chiesa. Invitiamo tutti coloro che abitano lungo il percorso della Via Crucis a predisporre un semplice segno di fede e di devozione (cero, drappo rosso, fiori...). Sempre lungo il cammino, ci saranno alcuni punti dove sosteremo per la preghiera: in questi luoghi invitiamo a esporre la Croce (che diamo noi) e a preparare un piccolo ‘altarino’ (fiori, ceri,...). Chi partecipa alla VIA CRUCIS lo faccia con devozione, raccoglimento, spirito di preghiera in profonda comunione con i patimenti di Cristo a favore della Chiesa.

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Quarta di Quaresima

LA DOMENICAPARROCCHIA SAN GENESIO MARTIRE IN DAIRAGO (MI)

6 marzo 2016 - Anno VIII / Num. 377

Diocesi di Milano - Zona Pastorale IV - Decanato di Castano Primo

Perché mettete alla prova il Signore?PAPA FRANCESCO

Udienza Generale - Mercoledì, 2 marzo 20169. Misericordia e correzione

Cari fratelli e sorelle, buongiorno.Parlando della misericordia divina, abbiamo più volte evocato la figura del padre di famiglia, che ama i suoi figli, li aiuta, se ne prende cura, li per-dona. E come padre, li educa e li corregge quando sbagliano, favorendo la loro crescita nel bene.

È così che viene presentato Dio nel primo capitolo del profeta Isaia, in cui il Signore, come padre affettuoso ma anche attento e severo, si rivolge ad Israele accusandolo di infedeltà e corruzione, per riportarlo sulla via della giustizia. Inizia così il nostro testo: «Udite, o cieli, ascolta, o terra, così parla il Signore:

“Ho allevato e fatto crescere figli, ma essi si sono ribellati contro di me.Il bue conosce il suo proprietario e l’asino la greppia del suo padrone,ma Israele non conosce, il mio popolo non comprende”» (1,2-3).

Dio, mediante il profeta, parla al popolo con l’amarezza di un padre deluso: ha fatto crescere i suoi figli, ed ora loro si sono ribellati contro di Lui. Persino gli animali sono fedeli al loro padrone e riconoscono la mano che li nutre; il popolo invece non riconosce più Dio, si rifiuta di comprendere. Pur ferito, Dio lascia parlare l’amore, e si appella alla coscien-za di questi figli degeneri perché si ravvedano e si lascino di nuovo amare. Questo è quello che fa Dio! Ci viene incon-tro perché noi ci lasciamo amare da Lui dal nostro Dio.La relazione padre-figlio, a cui spesso i profeti fanno riferimento per parlare del rapporto di alleanza tra Dio e il suo popolo, si è snaturata. La missione educativa dei genitori mira a farli crescere nella libertà, a renderli responsabili,

VIA CRUCIS - Venerdì 11 marzo - Inizio ore 21.00 Partenza dall’intersezione tra le vie P. Paganini e Moro, poi per le vie Moro, Campo delle Erbe, Damiano Chiesa, D. da Inveruno, ‘via’ sterrata fino a Pirandello, Pirandello, F.lli Olgiati, Pascoli, Mozart, Circonvallazione, Rossetti Martorelli, Garibaldi, p.zza Burgaria; conclusione in chiesa.

Venerdì 18 marzo - Inizio ore 21.00Partenza da via Campo del Lavoro, poi per le vie Martiri Dairaghesi, Col di Tenda, Battaglia del Don, don Barera, Dei Bruchè, Leonardo da Vinci, Minniti, Garibaldi, p.zza Burgaria; conclusione in chiesa.

Invitiamo tutti coloro che abitano lungo il percorso della Via Crucis a predisporre un semplice segno di fede e di devozione (cero, drappo rosso, fiori...). Sempre lungo il cammino, ci saranno alcuni punti dove sosteremo per la preghiera: in questi luoghi invitiamo a esporre la Croce (che diamo noi) e a preparare un piccolo ‘altarino’ (fiori, ceri,...).

Chi partecipa alla VIA CRUCIS lo faccia con devozione, raccoglimento, spirito di preghiera in profonda comunione con i patimenti di Cristo a favore della Chiesa.

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capaci di compiere opere di bene per sé e per gli altri. Invece, a causa del peccato, la libertà diventa pretesa di auto-nomia, pretesa di orgoglio, e l’orgoglio porta alla contrapposizione e all’illusione di autosufficienza.Ecco allora che Dio richiama il suo popolo: “Avete sbagliato strada”. Affettuosamente e amaramente dice il “mio” po-polo. Dio mai rinnega noi; noi siamo il suo popolo, il più cattivo degli uomini, la più cattiva delle donne, i più cattivi dei popoli sono suoi figli. E questo è Dio: mai, mai rinnega noi! Dice sempre: “Figlio, vieni”. E questo è l’amore di nostro Padre; questa la misericordia di Dio. Avere un padre così ci dà speranza, ci dà fiducia. Questa appartenenza dovrebbe essere vissuta nella fiducia e nell’obbedienza, con la consapevolezza che tutto è dono che viene dall’amore del Padre. E invece, ecco la vanità, la stoltezza e l’idolatria.Perciò ora il profeta si rivolge direttamente a questo popolo con parole severe per aiutarlo a capire la gravità della sua colpa: «Guai, gente peccatrice, […] figli corrotti! Hanno abbandonato il Signore,hanno disprezzato il Santo d’Israele, si sono voltati indietro» (v. 4).La conseguenza del peccato è uno stato di sofferenza, di cui subisce le conseguenze anche il paese, devastato e reso come un deserto, al punto che Sion – cioè Gerusalemme - diventa inabitabile. Dove c’è rifiuto di Dio, della sua pa-ternità, non c’è più vita possibile, l’esistenza perde le sue radici, tutto appare pervertito e annientato. Tuttavia, anche questo momento doloroso è in vista della salvezza. La prova è data perché il popolo possa sperimentare l’amarezza di chi abbandona Dio, e quindi confrontarsi con il vuoto desolante di una scelta di morte. La sofferenza, conseguenza inevitabile di una decisione autodistruttiva, deve far riflettere il peccatore per aprirlo alla conversione e al perdono.

A questo incontro sono particolarmen-te invitati tutti i GENITORI dei ragazzi della CATECHESI, ma anche tutti gli adulti che hanno a cuore il bene comune, la crescita umana e cristiana del nostro

paese Dairago e la cura per la testimonianza sempre più bella e luminosa della nostra comunità parrocchiale.

In dialogo con SANT’AMBROGIOAbbiamo un Signore tanto misericordioso, che ci perdona anche le colpe gravi: abbandoniamo quindi la nostra condotta peccaminosa; restiamo fedeli alla sua legge, ed impegnamoci a mettere in pratica i suoi comandamenti. Che cosa abbiamo da spartire con le impu-rità ed il peccato? Ricordate le parole dei demoni: Che cosa c’è in comune tra me e te, o Figlio di Dio? (Mt 8,29) Anche tu devi dire la stessa cosa, se vedi che il diavolo ti assale con le sue tentazioni: Che c’è in comune tra me e te, o Belial? Io sono il servo di Cristo; sono stato redento dal suo sangue; mi sono dedicato tutto a lui. Che c’è tra me e te? Non intendo conoscere le tue opere; non chiedo nulla di quanto ti appartiene; non ho nulla che ti appartiene, e non desidero nulla di tuo. Se il diavolo ha preso le distanze da Cristo, quanto più noi dobbiamo separarci da lui! E se mai in qualche cosa gli siamo stati legati, ora comunque non lo siamo più. Ci siamo rifugiati dal medico, il quale ha curato le nostre antiche ferite; se ri-mane ancora qualche parte malata, non ci manca la medicina.

ADORAZIONE NOTTURNA

Giovedì santo, 24 marzo, al termi-ne della santa Messa in COENA DOMINI ci sarà la possibilità di fermarsi in adorazione dell’Eu-caristia conservata all’altare della riposizione. La chiesa rimarrà aperta tutta la not-te. In sacrestia è possibile segnare l’orario della propria presenza, così da garantire anche un mini-mo di sicurezza.

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QUARTA DI QUARESIMA (6 marzo 2016)

APPUNTAMENTIMercoledì 9 marzo - (ore 21.00): Incontro Genitori e padrini/madrine dei battezzandi di domenica 20 marzoDomenica 13 - (ore 16.30, presso la Scuola Materna): Incontro dei genitori dei bambini che frequentano l’Asilo.Sabato 19 - (ore 10.00, in Oratorio): Incontro dei ragazzi del Gruppo Nazareth.

Lettura del libro dell’Esodo (17, 1-11)

In quei giorni. Tutta la comunità degli Israeliti levò le tende dal deserto di Sin, camminando di tappa in tappa, secondo l’ordine del Signore, e si accampò a Refidìm. Ma non c’era acqua da bere per il popolo. Il popolo protestò contro Mosè: «Dateci acqua da bere!». Mosè disse loro: «Perché protestate con me? Perché mettete alla prova il Signore?». In quel luogo il popolo soffriva la sete per mancanza di acqua; il popolo mormorò contro Mosè e disse: «Perché ci hai fatto salire dall’Egitto per far morire di sete noi, i nostri figli e il nostro bestiame?». Allora Mosè gridò al Signore, dicendo: «Che cosa farò io per questo popolo? Ancora un poco e mi lapideranno!». Il Signore disse a Mosè: «Passa da-vanti al popolo e prendi con te alcuni anziani d’Israele. Prendi in mano il bastone con cui hai percosso il Nilo, e va’! Ecco, io starò davanti a te là sulla roccia, sull’Oreb; tu batterai sulla roccia: ne uscirà acqua e il popolo berrà». Mosè fece così, sotto gli occhi degli anziani d’Israele. E chiamò quel luogo Massa e Merìba, a causa della protesta degli Israeliti e perché misero alla prova il Signore, dicendo: «Il Signore è in mezzo a noi sì o no?».Amalèk venne a combattere contro Israele a Refidìm. Mosè dis-se a Giosuè: «Scegli per noi alcuni uomini ed esci in battaglia contro Amalèk. Domani io starò ritto sulla cima del colle, con in mano il bastone di Dio». Giosuè eseguì quanto gli aveva ordi-nato Mosè per combattere contro Amalèk, mentre Mosè, Aron-

ne e Cur salirono sulla cima del colle. Quando Mosè alzava le mani, Israele prevaleva; ma quando le lasciava cadere, prevaleva Amalèk.

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi (5, 1-11)

Riguardo ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; infatti sapete bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte. E quando la gente dirà: «C’è pace e si-curezza!», allora d’improvviso la rovina li colpirà, come le doglie una donna incinta; e non potranno sfuggire. Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa sorprendervi come un ladro. Infatti siete tutti figli della luce e figli del giorno; noi non apparteniamo alla notte, né alle tenebre. Non dormia-mo dunque come gli altri, ma vigiliamo e siamo sobri. Quelli che dormono, infatti, dormono di notte; e quelli che si ubriacano, di notte si ubriacano. Noi invece, che apparteniamo al giorno, sia-mo sobri, vestiti con la corazza della fede e della carità, e aven-do come elmo la speranza della salvezza. Dio infatti non ci ha destinati alla sua ira, ma ad ottenere la salvezza per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. Egli è morto per noi perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui. Perciò con-fortatevi a vicenda e siate di aiuto gli uni agli altri, come già fate.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni (9, 1-38b)

Martedì 8 marzo: speciale predicazione (con don Michele Aramini) sulle opere di misericordia corporale (ore 21.00)

MARTEDÌ 15 - dalle 21.00 alle 22.00 - la nostra CHIESA SARÀ APERTA per permettere di vivere un momento di preghiera, meditazione e di silenzio. Alle 21.45 conclusione con la preghiera di ‘Compieta’. MARTEDÌ 22 - dalle

21.00 alle 22.00 - i sacerdoti saranno disponibili per le confessioni.

martedì:il DESERTO

Date Battesimi 201624/4 – 22/5 – 26/6 – 10/7 – 18/9 – 23/10 – 20/11

È opportuno telefonare prima per fissare l’in-contro dei genitori con don Paolo.

4 - 11 agosto 2016 / INFO da don Paolo

Vienna, Bratislava, Budapest, Zagabria:quattro capitali nel cuore dell’Europa

Per la domenica delle Palme avremo come sempre bisogno dei rami d’ulivo. Chi può aiutarci deve però potare le piante non prima del 15 marzo, perché i rami non diventino secchi.

Fin d’ora, grazie a tutti.

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Sante Messe dal 7 al 13 marzo 2016

Casa parrocchiale: tel. 0331 43 12 14 / E-mail: [email protected] / Sito: www.sangenesio.eu don Paolo: 347 27 91 736 / E-mail: [email protected] / Segreteria Oratorio: tel.: 0331 43 33 98

Accogli con bontà, o Dio onnipotente, la

nostra preghiera e soc-corri i tuoi fedeli con le risorse molteplici della tua misericordia per-ché tutti i credenti siano serbàti dalla tua provvi-denza alla speranza della vita eterna. AMEN.

Lunedì 7 Feria propria 8.30 Fam. Macchi Ettore, leg.Martedì 8 Feria propria 8.30 Rinni RinaldoMercoledì 9 Feria propria 8.30 Colombo Pietro e AmbrogioGiovedì 10 Feria propria 8.30 Sora Emilio - Ceriotti Angela, leg. / Olgiati Maria Rosa / Olgiati PietroVenerdì 11 Feria Aliturgica 8.30 - 16.45 - 21.00: Celebrazione della Via CRUCISSabato 12 Feria propria 8.30 Don Arrigo Fogagnolo 18.00 Famiglie Giolo e Mancin / Fam. Caccia Luigi / Fam. Gangemi, Argenziano, Murante, Carpentoni, Lombardi / Tomasetto Vittorio e Marchiotto Agnese / Caterina e ConoDomenica 13 V di Quaresima 8.30 Mocchetti Giuseppe / Spiller Ornella e coscritti defunti 1954 10.30 Olgiati Pasquale e Giancarlo / Fam. Carlini Natale e fam. Provasi Luigi / Colombo Ernesto e Malanchini Anna / Olgiati Carlo / Paganini Giuseppino / Paganini Vittorio 18.00 Colombo Agostino / Albertin Luciana Ada, Mattiolo Pietro, Ivan Ciak, Petronella Igor e Ivan / Santambrogio Maria, Volpi Giovanni, Barbieri Maria, Mazzieri Arturo

Lezionario Ambrosiano

Festivo: Anno CFeriale: Anno IILiturgia delle ore: IV settimana del salterio

In occasione della Pasqua, saranno portati i Sacramenti agli ammalati. Chi desidera la visita del sacerdote, lo comunichi in Parrocchia.

Senza fare troppo clamore stiamo iniziando i lavori per arrivare alla rimozione del tetto in eternit del nostro cinema e la posa di una nuova copertura in pannelli isotermici... Stiamo anche lavorando in oratorio dove c’era

la cosiddetta “collina”, per arrivare a ricreare una ampia zona ombrosa, un nuovo spazio giochi e un ‘angolo religioso’ con una bella grande cro-ce circondata dagli ulivi...Alla base della croce interreremo un cilindro con una pergamena dove saranno scritti i nomi di tutti i ragazzi che frequentano la catechesi in questo anno 2015-2016.

Anche tutti gli adulti che lo vorranno potranno firmare la pergamena domenica 13 marzo,

al termine delle varie Messe.

Domenica prossima l’INSERTO con il programma dettagliato della

SETTIMANA AUTENTICA