LA DIFESA DEL POPOLO 20 DICEMBRE 2015 scuolaatuttocampo 21

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lare sentimenti positivi e non invece, come purtroppo accade, per dividere o mortificare. Una riflessione importante e prezio- sa per far capire ai ragazzi come dob- biamo impegnarci a divulgare la Buona notizia e il bene che c’è tra di noi anche quando il negativo sembra prevalere. Per quattro giovedì tra ottobre e novembre, il nostro liceo ha aperto le porte a un gruppo di 45 ragazzi di terza media della città e provincia e a 17 stu- denti di prima superiore per il progetto “Giovani matematici si divertono”. In- ventato e condotto dalla docente di ma- tematica Maria Volpini, in collaborazio- ne con l’associazione Geopiano e l’aiu- to di dieci “tutor” studenti dalla 2 a alla 4 a superiore, il progetto mira a coinvolgere i “giovani matematici” nella conoscenza dell’aritmetica, della geometria e del calcolo combinatorio, attraverso giochi e problemi. Una gara fra undici squadre miste (studenti della scuole secondarie di primo grado con il capitano delle su- periori) ha concluso l’esperienza. La partecipazione è stata costante nei quattro giovedì, a significare il buon gradimento dell’iniziativa. Perla prezio- sa si è dimostrata la partecipazione dei tutor che hanno seguito i più piccoli passo dopo passo, integrando spesso le lezioni della docente. L’esperienza è stata davvero positiva, grazie anche al bel clima creatosi fra diverse realtà sco- lastiche. Da alcuni anni, gli alunni della scuola secondaria di primo grado del 6° istituto comprensivo Ciari di Padova, plesso Cellini di Mortise, concludono il loro percorso con la realizzazione di un musical nell’ambito di un progetto più ampio, “Musical e valori”, guidato dal- l’insegnante di religione. Così una ex studentessa racconta questa esperienza. «Ho ancora appesi nell’armadio i pantaloni rossi e il foulard bianco che ho indossato la sera del nostro musical di 3 a media, Bianca come il latte, rossa come il sangue, dal libro di D’Avenia che ci aveva accompagnato tutto l’anno. Ricordo il pomeriggio, fatto di attesa e tensione e anche di sorrisi. In verità l’at- tesa era durata dal primo anno perché nella nostra scuola tutti aspettano il loro turno per il musical di religione, e l’at- tesa si alimenta di anno in anno. Ricor- do la serata con le sue luci, le musiche, le risate nel retroscena con i professori che ci volevano zitti, i colori: i colori che avevamo scelto e che ci rappresen- tavano, scelti nel corso dell’anno attra- verso una profonda riflessione, una ri- cerca su noi stessi, il libero dialogo in classe: poi tutto questo tradotto in spet- tacolo. Perché le emozioni, la vita e an- che Dio hanno dei colori e se ci impe- gniamo li possiamo vedere. Con il mu- sical abbiamo raccontato i colori della nostra vita. È stata un’esperienza spe- ciale che mi accompagnerà nel mio prossimo futuro». Life skills, letteralmente “compe- tenze per la vita”, è un laboratorio di scuola aperta in cui ci si può rilassare, esprimere liberamente, ma soprattutto prendere consapevolezza delle nostre emozioni e imparare come affrontare più serenamente le sfide della vita. Que- sto laboratorio è tenuto dalla nostra inse- gnante di religione. In questa attività, ar- ticolata in quattro lezioni di due ore cia- scuna, ci divertiamo a disegnare su car- telloni come vediamo la nostra persona- lità, come ci sentiamo, le emozioni pia- cevoli o spiacevoli che proviamo, quello che vorremmo migliorare di noi e quello che invece ci piace già così. Dopo un’ora è il momento della meditazione, quello più atteso! L’ultimo incontro di quest’anno è stato speciale: a ciascuno di noi è stata consegnata una lettera scritta dai nostri genitori. Quanta emozione nel leggerle e quanti consigli per la vita! Ci è stata poi presentata un’ospite: Barbara, insegnan- te dello “yoga della risata” che ha inizia- to subito a farci sorridere. Barbara ci ha spiegato che questa pratica consiste nel- l’eseguire una risata volontaria, per as- sumere un approccio positivo verso la vita. All’inizio molti di noi non riusciva- no a ridere senza motivo, poi tutti si so- no “sbloccati”. Al termine sono arrivati anche i nostri genitori e ognuno di noi è riuscito ad aprirsi di più con loro. Cinque milioni di persone che, per un giorno intero, fanno la spesa non solo per sé ma anche per chi ne ha più bisogno: è quello che accade ogni anno nella giornata della Colletta alimentare. È accaduto anche quest’anno, sabato 28 novembre, in oltre undicimila super- mercati di tutta Italia. I numeri parlano: solo lo scorso anno sono state raccolte in Italia oltre novemila tonnellate di alimenti, destinate ai più poveri. L’ap- puntamento nasce nel 1997 dalla fonda- zione Banco alimentare, ed è ormai di- ventato una tradizione anche nelle no- stre scuole. Questo gesto di generosità è piccolo ma coinvolge insegnanti e studenti e migliaia di volontari che met- tono a disposizione qualche ora del loro sabato, facendo la spesa per sé ma comprando anche per chi ha più biso- gno. Vi partecipo ogni anno, da quando frequentavo la quarta elementare e vi andavo con mio papà; le maestre ci hanno educato a questo gesto di carità. Oggi partecipo insieme ad altri miei in- segnanti e altri bambini e ragazzi, con una maggiore consapevolezza. La cosa più interessante sono gli incontri. La carità cambia la gente. So che questi gesti non risolvono i problemi della fa- me nel mondo sebbene aiutino molte persone; ma attraverso gesti così scopro la mia umanità, e l’umanità delle altre persone che, in fondo, non vedono l’ora di avere un’occasione per fare del bene, anche se non lo sanno. La Colletta di quest’anno è stata per me la risposta più grande agli attentati terroristici di Pari- gi. Perché la carità può vincere la paura e il senso di smarrimento provato di fronte a quei fatti. Chiara Saggion di terza superiore scrive: «La mia scuola, Rolando da Piazzola, ci ha proposto di partecipare al Social day, una giornata nazionale di volontariato (prevista per il 15 aprile) in cui lavoreremo una mattinata per racco- gliere fondi destinati a progetti di soli- darietà nazionale e di cooperazione in- ternazionale. È un’iniziativa che cerca di coinvol- gere non solo noi studenti ma anche l’intera comunità. Ci daremo da fare per aiutare adulti e altri ragazzi che non co- nosciamo e che hanno una realtà diver- sa dalla nostra, non solo qui in Italia ma anche in altre parti del mondo. In prepa- razione a questo appuntamento parteci- peremo ad alcuni incontri per informar- ci sulle diverse problematiche per cui opereremo. Sono rimasta stupita al primo incon- tro nel vedere che moltissimi ragazzi, dalle classi prime alle quinte, hanno aderito. Vuol dire che qualcosa di buo- no viene ancora trasmesso, e che ci so- no molti ragazzi volenterosi che si de- dicano a compiere del bene gratuita- mente». 21 LA DIFESA DEL POPOLO 20 DICEMBRE 2015 scuolaatuttocampo Incontri gruppi zonali Ripensarsi nella professio- ne: l’agire didattico e la relazione con la classe, i colle- ghi e i genitori: * giovedì 7 gennaio, ore 16.30-18.30 nel centro parrocchiale del Duomo di Thiene - insegnanti di religio- ne infanzia e primo ciclo (primaria e scuola secondaria di primo grado) del gruppo zonale di Thiene (istituti com- prensivi di Asiago, Gallio, Lusiana, Cogollo, Carrè, Pio- vene, Sarcedo, Thiene, Lugo), con la prof.ssa Barbara Pastò; * giovedì 14 gennaio, ore 16.30-18.30 nel centro parrocchiale del Duomo di Thiene - insegnanti di religio- ne scuola secondaria di secondo grado dei gruppi zonali di Thiene (iiss Pertile-Lobbia di Asiago; istituto professio- nale statale Garbin di Schio; itcgs Ceccato di Thiene; itis Chilesotti di Thiene; liceo ginnasio e scientifico statale Corradini di Thiene; liceo Santa Dorotea di Thiene) e Cit- tadella (iiss Pertini di Camposampiero; iiss Meucci di Cittadella; iiss Caro; itcgs Girardi di Cittadella; iiss Verdi di Valdobbiadene) con la prof.ssa Rinalda Montani. * giovedì 21 gennaio, ore 16.30-18.30 nel centro parrocchiale Pio X di Cittadella - insegnanti di religiose scuola secondaria di secondo grado dei gruppi zonali di Thiene (iiss Pertile-Lobbia di Asiago, istituto professiona- le statale Garbin di Schio; itcgs Ceccato di Thiene; itis Chilesotti di Thiene; liceo ginnasio e scientifico statale Corradini di Thiene; liceo Santa Dorotea di Thiene) e Cit- tadella (iiss Pertini di Camposampiero; iiss Meucci di Cittadella; iiss Caro; itcgs Girardi di Cittadella; iiss Verdi di Valdobbiadene; ) con il prof. Marco Ius. Giovedì 21 gennaio, alle ore 17 all’interno degli in- contri organizzati in collaborazione fra fondazione Lanza e Facoltà teologica del Triveneto, Elena Pulcini (universi- tà di Firenze), e Giuseppe Quaranta (Fttr) rifletteranno sulla questione “Dove va il sociale?”. prossimamente La redazione di “Scuola a tutto campo” rivolge a Virgi- nia Kaladich, eletta nelle scorse settimane presidente nazionale della Fidae, le più vive felicitazio- ni e auspica che il suo lavoro, unitamente a quello degli altri consiglieri patavini (Chiara Cava- liere e padre Sebastiano de Bo- ni) eletti nel consiglio nazionale, possa contribuire a una scuola cattolica paritaria di qualità sem- pre più alta e al pieno riconosci- mento della parità nel sistema pubblico integrato di istruzione. COMPLIMENTI A Virginia Kaladich, nuova presidente nazionale della Fidae “Musical e valori”: indimenticabile! PADOVA secondaria di primo grado, 6° istituto comprensivo Ciari, plesso Cellini Abbiamo imparato a sorridere senza motivo SAMBRUSON secondaria Mahatma Ghandi Giovani matematici si divertono PADOVA liceo Ippolito Nievo Una colletta davvero speciale PONTE DI BRENTA liceo paritario Bruni Una giornata speciale: ci stiamo preparando BASSANO DEL GRAPPA Rolando da Piazzola «Mi piacerebbe – scrive don Lorenzo Celi nell’editoriale di queste pagine – che tutti potessimo recuperare lo sguardo di Francesco davanti al presepe, contemplando quell’equili- brio tra cielo e terra, tra corpo e spirito, facendo memoria viva dell’incarna- zione di un Dio che ha scelto di chiamarsi Emmanuele, Dio-con-noi».

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lare sentimenti positivi e non invece,come purtroppo accade, per dividere omortificare.

Una riflessione importante e prezio-sa per far capire ai ragazzi come dob-biamo impegnarci a divulgare la Buonanotizia e il bene che c’è tra di noi anchequando il negativo sembra prevalere.

◆ Per quattro giovedì tra ottobre enovembre, il nostro liceo ha aperto leporte a un gruppo di 45 ragazzi di terzamedia della città e provincia e a 17 stu-denti di prima superiore per il progetto“Giovani matematici si divertono”. In-ventato e condotto dalla docente di ma-tematica Maria Volpini, in collaborazio-ne con l’associazione Geopiano e l’aiu-to di dieci “tutor” studenti dalla 2a alla 4a

superiore, il progetto mira a coinvolgerei “giovani matematici” nella conoscenzadell’aritmetica, della geometria e delcalcolo combinatorio, attraverso giochie problemi. Una gara fra undici squadremiste (studenti della scuole secondariedi primo grado con il capitano delle su-periori) ha concluso l’esperienza.

La partecipazione è stata costantenei quattro giovedì, a significare il buongradimento dell’iniziativa. Perla prezio-sa si è dimostrata la partecipazione deitutor che hanno seguito i più piccolipasso dopo passo, integrando spesso lelezioni della docente. L’esperienza èstata davvero positiva, grazie anche albel clima creatosi fra diverse realtà sco-lastiche.

◆ Da alcuni anni, gli alunni dellascuola secondaria di primo grado del 6°istituto comprensivo Ciari di Padova,plesso Cellini di Mortise, concludono illoro percorso con la realizzazione di unmusical nell’ambito di un progetto piùampio, “Musical e valori”, guidato dal-

l’insegnante di religione. Così una exstudentessa racconta questa esperienza.

«Ho ancora appesi nell’armadio ipantaloni rossi e il foulard bianco cheho indossato la sera del nostro musicaldi 3a media, Bianca come il latte, rossacome il sangue, dal libro di D’Aveniache ci aveva accompagnato tutto l’anno.Ricordo il pomeriggio, fatto di attesa etensione e anche di sorrisi. In verità l’at-tesa era durata dal primo anno perchénella nostra scuola tutti aspettano il loroturno per il musical di religione, e l’at-tesa si alimenta di anno in anno. Ricor-do la serata con le sue luci, le musiche,le risate nel retroscena con i professoriche ci volevano zitti, i colori: i coloriche avevamo scelto e che ci rappresen-tavano, scelti nel corso dell’anno attra-verso una profonda riflessione, una ri-cerca su noi stessi, il libero dialogo inclasse: poi tutto questo tradotto in spet-tacolo. Perché le emozioni, la vita e an-che Dio hanno dei colori e se ci impe-gniamo li possiamo vedere. Con il mu-sical abbiamo raccontato i colori dellanostra vita. È stata un’esperienza spe-ciale che mi accompagnerà nel mioprossimo futuro».

◆ Life skills, letteralmente “compe-tenze per la vita”, è un laboratorio discuola aperta in cui ci si può rilassare,esprimere liberamente, ma soprattutto

prendere consapevolezza delle nostreemozioni e imparare come affrontarepiù serenamente le sfide della vita. Que-sto laboratorio è tenuto dalla nostra inse-gnante di religione. In questa attività, ar-ticolata in quattro lezioni di due ore cia-scuna, ci divertiamo a disegnare su car-telloni come vediamo la nostra persona-lità, come ci sentiamo, le emozioni pia-cevoli o spiacevoli che proviamo, quelloche vorremmo migliorare di noi e quelloche invece ci piace già così. Dopoun’ora è il momento della meditazione,quello più atteso!

L’ultimo incontro di quest’anno èstato speciale: a ciascuno di noi è stataconsegnata una lettera scritta dai nostrigenitori. Quanta emozione nel leggerle equanti consigli per la vita! Ci è stata poipresentata un’ospite: Barbara, insegnan-te dello “yoga della risata” che ha inizia-to subito a farci sorridere. Barbara ci haspiegato che questa pratica consiste nel-l’eseguire una risata volontaria, per as-sumere un approccio positivo verso lavita. All’inizio molti di noi non riusciva-no a ridere senza motivo, poi tutti si so-no “sbloccati”. Al termine sono arrivatianche i nostri genitori e ognuno di noi èriuscito ad aprirsi di più con loro.

◆ Cinque milioni di persone che,per un giorno intero, fanno la spesa nonsolo per sé ma anche per chi ne ha più

bisogno: è quello che accade ogni annonella giornata della Colletta alimentare.È accaduto anche quest’anno, sabato 28novembre, in oltre undicimila super-mercati di tutta Italia. I numeri parlano:solo lo scorso anno sono state raccoltein Italia oltre novemila tonnellate di alimenti, destinate ai più poveri. L’ap-puntamento nasce nel 1997 dalla fonda-zione Banco alimentare, ed è ormai di-ventato una tradizione anche nelle no-stre scuole. Questo gesto di generosità èpiccolo ma coinvolge insegnanti e studenti e migliaia di volontari che met-tono a disposizione qualche ora del loro sabato, facendo la spesa per sé macomprando anche per chi ha più biso-gno.

Vi partecipo ogni anno, da quandofrequentavo la quarta elementare e viandavo con mio papà; le maestre cihanno educato a questo gesto di carità.Oggi partecipo insieme ad altri miei in-segnanti e altri bambini e ragazzi, conuna maggiore consapevolezza. La cosapiù interessante sono gli incontri. Lacarità cambia la gente. So che questigesti non risolvono i problemi della fa-me nel mondo sebbene aiutino moltepersone; ma attraverso gesti così scoprola mia umanità, e l’umanità delle altrepersone che, in fondo, non vedono l’oradi avere un’occasione per fare del bene,anche se non lo sanno. La Colletta diquest’anno è stata per me la risposta piùgrande agli attentati terroristici di Pari-gi. Perché la carità può vincere la paurae il senso di smarrimento provato difronte a quei fatti.

◆ Chiara Saggion di terza superiorescrive: «La mia scuola, Rolando daPiazzola, ci ha proposto di partecipareal Social day, una giornata nazionale divolontariato (prevista per il 15 aprile) incui lavoreremo una mattinata per racco-gliere fondi destinati a progetti di soli-darietà nazionale e di cooperazione in-ternazionale.

È un’iniziativa che cerca di coinvol-gere non solo noi studenti ma anchel’intera comunità. Ci daremo da fare peraiutare adulti e altri ragazzi che non co-nosciamo e che hanno una realtà diver-sa dalla nostra, non solo qui in Italia maanche in altre parti del mondo. In prepa-razione a questo appuntamento parteci-peremo ad alcuni incontri per informar-ci sulle diverse problematiche per cuiopereremo.

Sono rimasta stupita al primo incon-tro nel vedere che moltissimi ragazzi,dalle classi prime alle quinte, hannoaderito. Vuol dire che qualcosa di buo-no viene ancora trasmesso, e che ci so-no molti ragazzi volenterosi che si de-dicano a compiere del bene gratuita-mente».

21LA DIFESA DEL POPOLO20 DICEMBRE 2015 scuolaatuttocampo �

� Incontri gruppi zonali Ripensarsi nella professio-ne: l’agire didattico e la relazione con la classe, i colle-ghi e i genitori:

* giovedì 7 gennaio, ore 16.30-18.30 nel centroparrocchiale del Duomo di Thiene - insegnanti di religio-ne infanzia e primo ciclo (primaria e scuola secondariadi primo grado) del gruppo zonale di Thiene (istituti com-prensivi di Asiago, Gallio, Lusiana, Cogollo, Carrè, Pio-vene, Sarcedo, Thiene, Lugo), con la prof.ssa BarbaraPastò;

* giovedì 14 gennaio, ore 16.30-18.30 nel centroparrocchiale del Duomo di Thiene - insegnanti di religio-ne scuola secondaria di secondo grado dei gruppi zonalidi Thiene (iiss Pertile-Lobbia di Asiago; istituto professio-nale statale Garbin di Schio; itcgs Ceccato di Thiene; itisChilesotti di Thiene; liceo ginnasio e scientifico stataleCorradini di Thiene; liceo Santa Dorotea di Thiene) e Cit-tadella (iiss Pertini di Camposampiero; iiss Meucci di

Cittadella; iiss Caro; itcgs Girardi di Cittadella; iiss Verdidi Valdobbiadene) con la prof.ssa Rinalda Montani.

* giovedì 21 gennaio, ore 16.30-18.30 nel centroparrocchiale Pio X di Cittadella - insegnanti di religiosescuola secondaria di secondo grado dei gruppi zonali diThiene (iiss Pertile-Lobbia di Asiago, istituto professiona-le statale Garbin di Schio; itcgs Ceccato di Thiene; itisChilesotti di Thiene; liceo ginnasio e scientifico stataleCorradini di Thiene; liceo Santa Dorotea di Thiene) e Cit-tadella (iiss Pertini di Camposampiero; iiss Meucci diCittadella; iiss Caro; itcgs Girardi di Cittadella; iiss Verdidi Valdobbiadene; ) con il prof. Marco Ius.

� Giovedì 21 gennaio, alle ore 17 all’interno degli in-contri organizzati in collaborazione fra fondazione Lanzae Facoltà teologica del Triveneto, Elena Pulcini (universi-tà di Firenze), e Giuseppe Quaranta (Fttr) rifletterannosulla questione “Dove va il sociale?”.�

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� La redazione di “Scuola atutto campo” rivolge a Virgi-

nia Kaladich, eletta nelle scorsesettimane presidente nazionaledella Fidae, le più vive felicitazio-ni e auspica che il suo lavoro,unitamente a quello degli altriconsiglieri patavini (Chiara Cava-liere e padre Sebastiano de Bo-ni) eletti nel consiglio nazionale,possa contribuire a una scuolacattolica paritaria di qualità sem-pre più alta e al pieno riconosci-mento della parità nel sistemapubblico integrato di istruzione.

COMPLIMENTI A VirginiaKaladich, nuova presidentenazionale della Fidae

“Musical e valori”:indimenticabile!

PADOVA secondaria di primogrado, 6° istituto comprensivoCiari, plesso Cellini

Abbiamo imparatoa sorridere senza motivo

SAMBRUSON secondariaMahatma Ghandi

Giovani matematicisi divertono

PADOVA liceo Ippolito Nievo

Una collettadavvero speciale

PONTE DI BRENTA liceo paritario Bruni

Una giornata speciale:ci stiamo preparando

BASSANO DEL GRAPPA Rolando da Piazzola

«Mipiacerebbe –scrive donLorenzo Celinell’editorialedi questepagine –che tuttipotessimorecuperare lo sguardo di Francescodavanti al presepe,contemplandoquell’equili-brio tra cieloe terra, tra corpo e spirito,facendomemoria vivadell’incarna-zione di unDio che hascelto di chiamarsiEmmanuele,Dio-con-noi».