Intervista ad Antonio De Poli: Bipolarismo Bugiardo - Difesa del Popolo

1
7 lacrisipolitica LA DIFESA DEL POPOLO 18 DICEMBRE 2011 ANTONIO DE POLI Il centro Bipolarismo bugiardo C’è l’analisi e c’è il sogno. La prima è abbastanza consolidata, lineare nel cammino, evidente nelle manifestazio- ni. «Che Monti e colleghi siano tecnici, non vi è dubbio; perchè stiamo parlando di per- sone che, nel riserbo e nella discrezione di professionalità alte, non hanno mai manife- stato in pieno le loro posizioni e i segnali di un impegno talora sotto traccia, ma non per questo meno solido. Che politicamente que- sto esecutivo sia tecnico è una pia illusione, anzi un’ingenuità che lascio volentieri alle dichiarazioni ufficiali. Quello che sta acca- dendo ha tutte le caratteristiche di una robu- sta, inesorabile, cesoia, che taglia con un tempo e ne apre un altro». Antonio De Poli (Udc) sta in politica da una vita. È uno dei pochi, almeno da queste parti, che abbia un percorso emblematico di quello che per anni è stato il tragitto caratte- rizzante la maggior parte di quelli che deci- devano di dedicarsi al “pubblico”, partendo dal paese (Carmignano di Brenta nello specifico), dalla vita amministrativa locale, per approdare in parlamento. «C’è un fatto enorme che ci sta coinvolgendo dal punto di vista della politica nazionale: il fallimento del bipolarismo. Ci eravamo, anzi si erano illusi, che potesse essere la via della semplificazione e della gover- nabilità; invece ci ritroviamo seduti e un po’ bastonati su un cumulo di macerie. D’altra parte non poteva essere di- versamente: due raggruppamenti, ma fonda- ti su che cosa? Pochi valori, qualche aspira- zione, molti interessi, interpretati da un per- sonalismo di leader che a partire da Berlu- sconi ha contaminato tutti. Ora bisogna ri- mettersi in piedi». Due questioni terra, terra: ne avranno la forza i martoriati partiti e, soprattutto, gli elettori, i cittadini sono disposti a dare una mano o quanto meno ad accettare la resurre- zione? «Qualcuno è uscito con le ossa rotte da quello che è accaduto negli ultimi tempi. Il Pdl deve reinventarsi dopo la caduta del suo capo, la Lega è in una fase di grave difficol- tà». Non ci credo, la fine del Carroccio? «Di questo potremmo parlare tra qual- che mese; anzi da gennaio. Di certo c’è il fatto che il sogno leghista sta subendo il de- vastante attacco della realtà, di molti anni di governo all’insegna della disillusione. Ora Bossi e soci stanno cercando un affannoso recupero resuscitando i temi classici, ma non per questo meno logori o improponibili, quali la secessione. Mi dicono che stanno proponendo di battere moneta…. Vuol dire proprio che non hanno più argomenti». Torniamo al crollo dei partiti. La gente… «Fa fatica a crederci e ad avere fiducia. Ma si può riparti- re; a due condizioni: ricomin- ciare a legare il mondo politico alla società, in particolare ai va- ri sistemi di rappresentanza e cambiare la legge elettorale. Il rinnovamento della politica (e dei partiti) passa necessaria- mente per un inedito contatto con il territorio. Detta così può sembrare una frase fatta, ma in questi anni abbiamo spaccato, rotto tutte le relazioni; c’era il capo, gli esperti di comu- nicazione, i sondaggi e niente altro. Su que- sta strada, dopo il decesso, siamo destinati alla sepoltura». Ammettiamo che Lega e Pdl cedano visto- samente, dove andranno finire i loro elettori? «Nella peggiore delle ipotesi, ma non del tutto improbabile, la maggior parte se ne starà in disparte, a casa, anche al momento di votare. Un disastro per la democrazia ita- liana». Insomma, non ci sono molte speranze? «Io ne vedo una, ho soltanto un sogno: la formazione di un nuovo raggruppamento di centro in cui stiano tutti quelli che hanno veramente a cuore il “bene comune”; noi dell’Udc stiamo lavorando per questo». Eccoci: volete rifare la Dc. «Ancora con questa balla... La Demo- crazia cristiana è storia passata; di quel- l’esperienza salvo i valori, la storia, lo spiri- to, il resto è tutto da inventare». Anche la classe dirigente o basterà Casini? «Perché tale progetto possa crescere non facciamo una questione di nomi. Ma ci sono in giro uomini disponibili, di qualità, che abbiano fatto esperienze significative? Op- pure dobbiamo dirci chiaramente che da questo punto di vista abbiamo una grande povertà?». Anche in una terra ricca come il Veneto? «Soprattutto nella nostra regione. Stiamo vivendo ancora di eredità del passato, ma la mia impressione è che siamo un po’ in di- sparte. Quanti veneti (e padovani) c’erano all’incontro di Todi, tanto per citare un epi- sodio? Nessuno». A proposito, come vanno le cose all’ombra del Santo? «Siamo dentro una campana di vetro, quasi impermeabile a tutto. Dal punto di vi- sta amministrativo posso anche ammettere che questa sia un città guidata, ma politica- mente siamo ingessati». Eppure ci dovrebbero essere già segnali di mutamento, in fondo la stagione di Zanonato sta per chiudersi... «Sarà il momento della verità; Padova dovrà scegliere tra una continuità, probabil- mente solida ma anche “vecchia”, o il cam- biamento. Personalmente sto con la seconda ipotesi. La direzione del mutamento ci verrà indicata dagli eventi nazionali, sempre che siamo disposti ad ascoltare». Toni Grossi «Si pensava che fosse la soluzione di tutto invece ci troviamo seduti su un cumulo di macerie. Cambiamo la legge e ripartiamo dalla gente. Politicamente Padova vive dentro una campana» SINDACATI Incontro con il governo non porta ad alcun risultato Un incontro domenicale tra il governo e i sindacati non porta a nessun risultato. L’impressione generale è che si sia trattato di un “atto dovuto”, un po’ di circostanza, senza voglia di risultati. Resta il fatto che ognuno rimane sulle proprie posizioni in merito alla manovra già varata e le associazioni dei lavoratori confermano lo sciopero in programma per lunedì 12 dicembre. Novità alla manovra del governo, che ha presentato una serie di emendamenti. Ecco le proposte di Monti. Sgravio Imu L’imposta municipale sugli immobili varierà a seconda del numero dei figli. È prevista infatti una detrazione dell’Imu sulla prima casa di 50 euro per ciascun figlio (con meno di 26 anni), fino a un tetto di 400 euro. Pensioni Modifica per quanto riguarda la perequazione delle pensioni. Nel 2012 saranno indicizzate quelle fino a 1.400 euro mensili (tre volte il minimo). Nel 2013 le rivalutazioni invece riguarderanno soltanto le pensioni fino a poco più di 900 euro. Chi il prossimo anno, 2012, avrà maturato 35 anni di contributi e con le vecchie regole avrebbe diritto alla pensione, “in via eccezionale”, potrà beneficiare della norma al compimento dei 64 anni. La donne potranno conseguire il trattamento di vecchiaia con un’età non inferiore ai 64 anni, se (al 31 dicembre 2012) avranno versato almeno 20 anni di contributi (e alla stessa data abbiano almeno 60 anni). Conto corrente L’imposta di bollo resta ferma a 34 euro per quei conti che superano i 5.000 euro (sparirà invece per quelli con depositi inferiori). Contributi autonomi Salgono le aliquote dei contributi (più 1,3 l’anno prossimo) previdenziali dei lavoratori autonomi. Buoni postali Nuova imposta per i buoni fruttiferi postali che, l’anno prossimo, pagheranno lo 0,1 per cento in più. notedidiario L’onorevole padovano Antonio De Poli portavoce dell’Udc In alto, Pierferdinando Casini MANOVRA Sgravi alle famiglie con figli per il pagamento dell’imposta municipale sulla prima casa L’anno prossimo saranno indicizzate le pensioni fino a 1.400 euro mensili. Trattamento “particolare” alle donne I partiti hanno perso ogni contatto con il territorio. Il concreto pericolo dell’astensionismo. C’è un grande bisogno di un soggetto di centro. La crisi della Lega

description

Intervista ad Antonio De Poli: Bipolarismo Bugiardo - Difesa del Popolo del 18.12.11

Transcript of Intervista ad Antonio De Poli: Bipolarismo Bugiardo - Difesa del Popolo

Page 1: Intervista ad Antonio De Poli: Bipolarismo Bugiardo - Difesa del Popolo

7lacrisipolitica �LA DIFESA DEL POPOLO18 DICEMBRE 2011

ANTONIO DE POLI Il centro

Bipolarismobugiardo

�C’è l’analisi e c’è il sogno. La prima èabbastanza consolidata, lineare nelcammino, evidente nelle manifestazio-

ni.«Che Monti e colleghi siano tecnici, non

vi è dubbio; perchè stiamo parlando di per-sone che, nel riserbo e nella discrezione diprofessionalità alte, non hanno mai manife-stato in pieno le loro posizioni e i segnali diun impegno talora sotto traccia, ma non perquesto meno solido. Che politicamente que-sto esecutivo sia tecnico è una pia illusione,anzi un’ingenuità che lascio volentieri alledichiarazioni ufficiali. Quello che sta acca-dendo ha tutte le caratteristiche di una robu-sta, inesorabile, cesoia, che taglia con untempo e ne apre un altro».

Antonio De Poli (Udc) sta in politica dauna vita. È uno dei pochi, almeno da questeparti, che abbia un percorso emblematico diquello che per anni è stato il tragitto caratte-rizzante la maggior parte di quelli che deci-devano di dedicarsi al “pubblico”, partendodal paese (Carmignano diBrenta nello specifico), dallavita amministrativa locale, perapprodare in parlamento.

«C’è un fatto enorme che cista coinvolgendo dal punto divista della politica nazionale: ilfallimento del bipolarismo. Cieravamo, anzi si erano illusi,che potesse essere la via dellasemplificazione e della gover-nabilità; invece ci ritroviamoseduti e un po’ bastonati su un cumulo dimacerie. D’altra parte non poteva essere di-versamente: due raggruppamenti, ma fonda-ti su che cosa? Pochi valori, qualche aspira-zione, molti interessi, interpretati da un per-sonalismo di leader che a partire da Berlu-sconi ha contaminato tutti. Ora bisogna ri-mettersi in piedi».� Due questioni terra, terra: ne avranno laforza i martoriati partiti e, soprattutto, glielettori, i cittadini sono disposti a dare unamano o quanto meno ad accettare la resurre-zione?

«Qualcuno è uscito con le ossa rotte daquello che è accaduto negli ultimi tempi. IlPdl deve reinventarsi dopo la caduta del suocapo, la Lega è in una fase di grave difficol-tà».� Non ci credo, la fine del Carroccio?

«Di questo potremmo parlare tra qual-che mese; anzi da gennaio. Di certo c’è ilfatto che il sogno leghista sta subendo il de-vastante attacco della realtà, di molti anni digoverno all’insegna della disillusione. OraBossi e soci stanno cercando un affannosorecupero resuscitando i temi classici, manon per questo meno logori o improponibili,quali la secessione. Mi dicono che stannoproponendo di battere moneta…. Vuol direproprio che non hanno più argomenti».� Torniamo al crollo dei partiti. La gente…

«Fa fatica a crederci e adavere fiducia. Ma si può riparti-re; a due condizioni: ricomin-ciare a legare il mondo politicoalla società, in particolare ai va-ri sistemi di rappresentanza ecambiare la legge elettorale. Ilrinnovamento della politica (edei partiti) passa necessaria-mente per un inedito contattocon il territorio. Detta così puòsembrare una frase fatta, ma in

questi anni abbiamo spaccato, rotto tutte lerelazioni; c’era il capo, gli esperti di comu-nicazione, i sondaggi e niente altro. Su que-sta strada, dopo il decesso, siamo destinatialla sepoltura».� Ammettiamo che Lega e Pdl cedano visto-samente, dove andranno finire i loro elettori?

«Nella peggiore delle ipotesi, ma nondel tutto improbabile, la maggior parte se nestarà in disparte, a casa, anche al momentodi votare. Un disastro per la democrazia ita-liana».Insomma, non ci sono molte speranze?

«Io ne vedo una, ho soltanto un sogno:la formazione di un nuovo raggruppamentodi centro in cui stiano tutti quelli che hannoveramente a cuore il “bene comune”; noidell’Udc stiamo lavorando per questo».� Eccoci: volete rifare la Dc.

«Ancora con questa balla... La Demo-crazia cristiana è storia passata; di quel-l’esperienza salvo i valori, la storia, lo spiri-to, il resto è tutto da inventare».� Anche la classe dirigente o basterà Casini?

«Perché tale progetto possa crescere nonfacciamo una questione di nomi. Ma ci sonoin giro uomini disponibili, di qualità, cheabbiano fatto esperienze significative? Op-pure dobbiamo dirci chiaramente che daquesto punto di vista abbiamo una grandepovertà?».� Anche in una terra ricca come il Veneto?

«Soprattutto nella nostra regione. Stiamovivendo ancora di eredità del passato, ma lamia impressione è che siamo un po’ in di-sparte. Quanti veneti (e padovani) c’eranoall’incontro di Todi, tanto per citare un epi-sodio? Nessuno».� A proposito, come vanno le cose all’ombradel Santo?

«Siamo dentro una campana di vetro,quasi impermeabile a tutto. Dal punto di vi-sta amministrativo posso anche ammettereche questa sia un città guidata, ma politica-mente siamo ingessati».� Eppure ci dovrebbero essere già segnali dimutamento, in fondo la stagione di Zanonatosta per chiudersi...

«Sarà il momento della verità; Padovadovrà scegliere tra una continuità, probabil-mente solida ma anche “vecchia”, o il cam-biamento. Personalmente sto con la secondaipotesi. La direzione del mutamento ci verràindicata dagli eventi nazionali, sempre chesiamo disposti ad ascoltare».

�Toni Grossi

«Si pensava che fosse la soluzione di tuttoinvece ci troviamo seduti su un cumulo di macerie.

Cambiamo la legge e ripartiamo dalla gente.Politicamente Padova vive dentro una campana»

SINDACATI Incontro con il governonon porta ad alcun risultatoUn incontro domenicale tra il governoe i sindacati non porta a nessun risultato. L’impressione generale è che si siatrattato di un “atto dovuto”, un po’ di circostanza, senza voglia di risultati. Resta il fatto che ognuno rimane sulle proprie posizioni in merito alla manovra già varata e le associazioni dei lavoratoriconfermano lo sciopero in programmaper lunedì 12 dicembre.

Novità alla manovra del governo,che ha presentato una serie diemendamenti. Ecco le proposte di Monti. Sgravio ImuL’imposta municipale sugli immobilivarierà a seconda del numero dei figli.È prevista infatti una detrazionedell’Imu sulla prima casa di 50 europer ciascun figlio (con meno di 26anni), fino a un tetto di 400 euro.

PensioniModifica per quanto riguarda laperequazione delle pensioni. Nel 2012saranno indicizzate quelle fino a1.400 euro mensili (tre volte ilminimo). Nel 2013 le rivalutazioniinvece riguarderanno soltanto lepensioni fino a poco più di 900 euro.Chi il prossimo anno, 2012, avràmaturato 35 anni di contributi e con levecchie regole avrebbe diritto alla

pensione, “in via eccezionale”, potràbeneficiare della norma alcompimento dei 64 anni.La donne potranno conseguire iltrattamento di vecchiaia con un’etànon inferiore ai 64 anni, se (al 31dicembre 2012) avranno versatoalmeno 20 anni di contributi (e allastessa data abbiano almeno 60 anni).Conto correnteL’imposta di bollo resta ferma a 34

euro per quei conti che superano i5.000 euro (sparirà invece per quellicon depositi inferiori).Contributi autonomiSalgono le aliquote dei contributi (più1,3 l’anno prossimo) previdenziali deilavoratori autonomi.Buoni postaliNuova imposta per i buoni fruttiferipostali che, l’anno prossimo,pagheranno lo 0,1 per cento in più.�

note

didi

ario

L’onorevole padovanoAntonio De Poli portavoce dell’UdcIn alto, Pierferdinando Casini

MANOVRA Sgravi alle famiglie con figli per il pagamento dell’imposta municipale sulla prima casaL’anno prossimo saranno indicizzate le pensioni fino a 1.400 euro mensili. Trattamento “particolare” alle donne

I partiti hanno perso ognicontatto con il territorio.

Il concreto pericolodell’astensionismo.

C’è un grande bisogno di un soggetto di centro.

La crisi della Lega