Stefano Bizzotto Giro del mondo in una Coppa · Comitato Vietnam e la difesa del popolo...

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Stefano Bizzotto Giro del mondo in una Coppa Partite dimenticate, momenti indimenticabili dell’avventura mondiale Ventuno sono le edizioni della Coppa del Mondo. Quaran- taquattro i passi di Maradona prima di segnare il gol contro l’Inghilterra, tre i minuti che separano quel gol dalla piro- etta diabolica della «Mano de Dios». Ancora tre i minuti – i più belli della storia – in cui il Brasile di Garrincha e Pelé segna e colpisce due pali contro l’Unione Sovietica. Duemi- latrecentosettantanove le reti segnate dal 1930 al 2014. Sette i secondi dell’urlo di Tardelli. La voce di Stefano Bizzotto ha raccontato momenti me- morabili di calcio, e in questo Giro del mondo in una cop- pa ci accompagna attraverso capolavori sportivi, incontri mancati con il destino, momenti di tragedia, generosità e trionfo. Saliamo sull’autobus che accompagna i giocatori dell’Uruguay a disputare la finale del 1930; ci fermiamo al semaforo londinese che suggerisce all’arbitro Aston l’idea dei cartellini; entriamo nello stadio Monumental mentre Daniel Passarella solleva la coppa, a poche centinaia di me- tri dalle celle dove i desaparecidos ascoltano la partita alla radio; scendiamo a San Siro davanti agli occhi di Buffon, in lacrime per il mondiale che non giocherà più. DAL LIBRO Chiunque abbia assistito a quella partita, sa dove si trovava e con chi era il giorno della parata impossibile di Zoff contro il Brasile, oppure – ventiquattro anni dopo – la sera in cui Fa- bio Grosso segnava l’ultimo rigore contro la Francia. Chissà quanti, fra coloro che oggi hanno dai sessant’anni in su, so- no scesi in strada dopo Italia-Germania 4-3 e ricordano quei momenti come se fossero storia di ieri. € 17,00 | pp. 336 Stefano Bizzotto è un giornalista e telecroni- sta sportivo. Dopo aver lavorato per Alto Adige e Gazzetta dello Sport, nel 1991 è entrato in Rai. Ha seguito sette Campionati del Mondo di cal- cio, sei Olimpiadi estive e quattro Olimpiadi in- vernali, e scritto, insieme a Tania Cagnotto, Che tuffo, la vita! (Lìmina, 2012). In libreria dal 3 maggio

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Page 1: Stefano Bizzotto Giro del mondo in una Coppa · Comitato Vietnam e la difesa del popolo palestinese. Il tra-sferimento a Roma, l’incontro con Karol Woytiła, Jean-Paul Sartre e

Stefano BizzottoGiro del mondo in una CoppaPartite dimenticate, momenti indimenticabili dell’avventura mondiale

Ventuno sono le edizioni della Coppa del Mondo. Quaran-taquattro i passi di Maradona prima di segnare il gol contro l’Inghilterra, tre i minuti che separano quel gol dalla piro-etta diabolica della «Mano de Dios». Ancora tre i minuti – i più belli della storia – in cui il Brasile di Garrincha e Pelé segna e colpisce due pali contro l’Unione Sovietica. Duemi-latrecentosettantanove le reti segnate dal 1930 al 2014. Sette i secondi dell’urlo di Tardelli. La voce di Stefano Bizzotto ha raccontato momenti me-morabili di calcio, e in questo Giro del mondo in una cop-pa ci accompagna attraverso capolavori sportivi, incontri mancati con il destino, momenti di tragedia, generosità e trionfo. Saliamo sull’autobus che accompagna i giocatori dell’Uruguay a disputare la finale del 1930; ci fermiamo al semaforo londinese che suggerisce all’arbitro Aston l’idea dei cartellini; entriamo nello stadio Monumental mentre Daniel Passarella solleva la coppa, a poche centinaia di me-tri dalle celle dove i desaparecidos ascoltano la partita alla radio; scendiamo a San Siro davanti agli occhi di Buffon, in lacrime per il mondiale che non giocherà più.

DAL LIBRO

Chiunque abbia assistito a quella partita, sa dove si trovava e con chi era il giorno della parata impossibile di Zoff contro il Brasile, oppure – ventiquattro anni dopo – la sera in cui Fa-bio Grosso segnava l’ultimo rigore contro la Francia. Chissà quanti, fra coloro che oggi hanno dai sessant’anni in su, so-no scesi in strada dopo Italia-Germania 4-3 e ricordano quei momenti come se fossero storia di ieri.

€ 17,00 | pp. 336

Stefano Bizzotto è un giornalista e telecroni-sta sportivo. Dopo aver lavorato per Alto Adige e Gazzetta dello Sport, nel 1991 è entrato in Rai. Ha seguito sette Campionati del Mondo di cal-cio, sei Olimpiadi estive e quattro Olimpiadi in-vernali, e scritto, insieme a Tania Cagnotto, Che tuffo, la vita! (Lìmina, 2012).

In libreria dal 3 maggio

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Olivia LaingCittà solaCittà sola è l’opera ambiziosa di una delle autrici più ori-ginali del panorama internazionale contemporaneo, che scava a fondo nell’anima di ognuno di noi, affrontando le umiliazioni, le paure e ossessioni dell’essere soli. Con la spe-ranza che rivelare significhi talvolta anche curare. Perché la solitudine è un posto affollato.Olivia Laing edifica all’interno della New York reale una se-conda città, fatta di buio e silenzio: un’onirica capitale della solitudine, cresciuta nelle zone d’ombra lasciate dalle mille luci della Grande Mela e attraversata ogni giorno dalle sto-rie di milioni di abitanti senza voce. Un luogo in cui coabi-tano le esperienze universali di isolamento e i traumi privati di Andy Warhol, Edward Hopper, Henry Darger e David Wojnarowicz; in cui ogni narrazione è allo stesso tempo evocazione e confessione. Quella tracciata da Olivia Laing è una visionaria, personale mappa per immagini del labirinto dell’alienazione.

DAL LIBRO

Fuori dalla finestra, la gente organizzava cene. Il tizio del piano di sopra ascoltava jazz a tutto volume e riempiva il palazzo del fumo della sua erba. Il più delle volte non apri-vo bocca. Il più delle volte ero chiusa in me stessa, distan-tissima da ogni altro essere umano. Non piangevo spesso, ma un giorno mi capitò di non riuscire a chiudere le tappa-relle e quella volta piansi. Era un’orribile prospettiva quella che qualcuno potesse alzare lo sguardo e scorgermi men-tre mangiavo in piedi i cereali o scorrevo le e-mail, il viso ri-schiarato dalla luce del computer. Sapevo cosa sembravo. Sembravo una donna dei quadri di Hopper.

€ 24,00 | pp. 296

Traduzione di Francesca Mastruzzo

Olivia Laing è una scrittrice e critica letteraria inglese. Collabora con il Guardian, il New Sta-tesment e Frieze ed è stata responsabile della sezione «Libri» dell’Observer. Ha pubblicato To the River: A Journey Beneath the Surface (2011) e The Trip to Echo Spring: On Writers and Drinking (2013). Città sola è un best seller internazionale.

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Alan BurdickPerché il tempo volae perché la felicità è un lampo e quando ci annoiamo le ore non passano mai

Con Perché il tempo vola Alan Burdick ci accompagna in un viaggio attorno al mondo del tempo attraverso fisica, scien-za, filosofia e letteratura, e propone una riflessione attorno all’elemento che forse più di tutti influisce sulla nostra vita lavorativa, affettiva e privata. Perché il tempo sembrava durare di più quando eravamo bambini? L’esperienza del tempo rallenta veramente quan-do si è in un incidente in macchina? Perché siamo più pro-duttivi quando abbiamo molto di cui occuparci? Perché ci sembra che la nostra prima storia d’amore sia durata molto più a lungo di quanto avvenuto in realtà? Possiamo in qual-che modo controllare la nostra sensazione dello scorrere dei giorni, delle ore, dei secondi, c’è un orologio dentro di noi che li conta? E se conteniamo questo orologio, quanto è fles-sibile? Possiamo accelerare, rallentare, fermare, invertire il tempo? Come e perché il tempo vola?

DAL LIBRO

La parola usata più frequentemente in inglese americano è «tempo.» Ma se chiedete a uno scienziato che studia il tem-po di spiegarvi che cos’è, lui o lei capovolgerà puntualmen-te la domanda verso di voi: «Cosa intendete per tempo?». E così avete già imparato qualcosa.

€ 18,00 | pp. 336

Traduzione di Gledis Cinque

Alan Burdick è un giornalista del New Yorker. È stato editor di Elements, il blog di scienza e tec-nologia della rivista, e in precedenza ha rivesti-to lo stesso ruolo per Times Magazine, Discover e OnEarth. È stato inoltre direttore editoriale e au-tore di Science Bulletins, l’organo di divulgazio-ne scientifica multimediale dell’American Mu-seum of Natural History, e ha collaborato con Harper’s e GQ. Ha pubblicato Lontano dall’Eden. Un'odissea ecologica (Codice, 2008), finalista al National Book Award e premiato con l’Overseas Press Club Award per il giornalismo ambientale.

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Vera PegnaAutobiografia del NovecentoStoria di una donna che ha attraversato la Storia

Quella di Vera Pegna è la storia di una vita comune che, in quanto tale, non lo è. La storia di una persona normale, una qualsiasi cittadina del mondo vissuta attraverso il più lungo dei secoli brevi. La storia di Vera Pegna è la nostra storia. L’infanzia ad Alessandria d’Egitto, gli insegnamenti del nonno, la disciplina della scuola. Gli anni in Svizzera, l’uni-versità, l’interpretariato, l’incontro con intellettuali buddhi-sti. Il viaggio verso Palermo, il Partito comunista e la lotta contro la mafia a Caccamo. L’arrivo a Milano, l’impegno nel Comitato Vietnam e la difesa del popolo palestinese. Il tra-sferimento a Roma, l’incontro con Karol Woytiła, Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir. Vera Pegna esplora, con par-tecipazione e impegno politico, la geografia cronologica e sociale di tutto il Novecento, per arrivare, con la stessa con-tagiosa sete di umanità, ai nostri giorni.

DAL LIBRO

Se vuoi la pace, coltiva la giustizia. Questo detto è in gran parte responsabile del mio libro. Perché ciò che mi ha spinto a scriverlo è il desiderio di evitare che vada perso ciò che di meglio ho raggranellato negli oltre ottant’anni vissuti sulla faccia di questa terra, assieme a tutti e a tutto ciò che la rico-pre. E il meglio per me è stato capire che senza giustizia non c’è pace possibile, e di capirlo non solo con la logica dell’intel-letto ma altresì con quella del sentimento, quella che fa indi-gnare davanti alle ingiustizie e impegna ad agire.

€ 18,00 | pp. 224

Vera Pegna è nata ad Alessandria d’Egitto, si è laureata a Ginevra, ha militato nella Federa- zio-ne comunista di Palermo, è stata consigliere co-munale a Caccamo, ha fatto parte del Comitato Vietnam a Milano. Come interprete di conferen-za ha lavorato in Europa, Asia e Africa. Il Saggia-tore ha pubblicato Tempo di lupi e di comunisti (2015).

In libreria dal 10 maggio

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Mary RoachSpettriLa vita dopo la morte secondo la scienza

C’è vita dopo la morte? È possibile mettersi in contatto con lo spirito dei defunti? Che cos’è un ectoplasma? C’è una spiegazione per quel tunnel di luce accecante di cui tutti parlano nelle esperienze di pre morte? Con la passione del-la sperimentatrice e il rigore della scienziata, Mary Roach raccoglie testimonianze e documenti su una questione che non ha mai smesso di affascinare e incuriosire. Tra queste pagine ci sono lo studioso che tenta di registrare su nastro le voci dei morti, il medico indiano che si occupa di reincar-nazione, le ricerche in North Carolina dove l’apparizione di un fantasma è stata ammessa come prova in un processo, e la visita all'Università di Cambridge, dove è conservato l'u-nico campione di ectoplasma al mondo.

DAL LIBRO

Sarebbe confortante credere che io sappia rispondere alla domanda «cosa succede quando moriamo». Va semplice-mente via la luce e si fa una nanna da un milione di anni? Oppure una parte della personalità, l’essenza, perdura? Co-me ci si sente? Che si fa per tutto il giorno? C’è una presa per il computer? La maggior parte dei progetti che vi descrive-rò sono già stati sottoposti (o lo sono ancora) all’indagine scientifica. La tecnologia è un’opportunità, come la legge. I dibattiti filosofici sull’anima non m’interessano, forse perché non li capisco. Tantomeno indugerò nel raccontarvi aned-doti di esperienze spirituali personali. Gli aneddoti sono in-teressanti, talvolta affascinanti, ma non rappresentano mai una prova. D’altra parte, questo mio è un libro dissacrante. Troverò la prova che sto cercando? Lo vedremo. Quel che vi prometto fin d’ora è un viaggio ricco di curiosità, qualunque sia il posto in cui andremo a finire.

€ 20,00 | pp. 364

Traduzione di Michela Volante

Mary Roach è una scrittrice e divulgatrice scientifica statunitense, laureata in psicologia presso la Wesleyan University. Ha scritto per Vo-gue, Sports Illustrated, GQ e altri. Il Saggiatore ha pubblicato Come vivremo su Marte (2017).

In libreria dal 17 maggio

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Mariarosa BricchiLa lingua è un’orchestraPiccola grammatica italiana per traduttori (e scriventi)

Questo libro parla di grammatica, ma anche di linguistica, lessicografia e letteratura. Parla degli scrittori e dei loro tra-duttori: è un viaggio nella lingua italiana, alla scoperta dei suoi segreti e della struttura che la sorregge. Il primo capito-lo tratta di varietà, registri, codici; il secondo di architettura delle frasi e del testo; il terzo di come ordinare (e disordi-nare) le parole; il quarto di vocabolari, e di come interro-garli. Gli ultimi due capitoli, invece, affrontano i «malanni» dell’italiano contemporaneo. La lingua è un’orchestra è un manuale agile e prezioso, con cui Mariarosa Bricchi invita a ripensare alla lettura e alla scrittura per trasformarle in esperienze più intense ed efficaci.

DAL LIBRO

La grammatica (regole), le grammatiche (libri che le forma-lizzano) e i vocabolari sono un pronto soccorso per scriven-ti perplessi; sono un ricettario, che rende chiara la chimica delle combinazioni; sono anche repertori di possibilità, de-positi di forme e di parole pronte al balzo, che aspettano di realizzarsi nelle pagine scritte.

€ 19,00 | pp. 200

Mariarosa Bricchi, storica della lingua italiana, è stata direttrice editoriale di Bruno Mondadori Saggistica. Ha insegnato Linguistica nelle Uni-versità di Pavia e Pisa, e alla Columbia University (New York).

In libreria dal 17 maggio

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Witold Gombrowicz KronosIl Saggiatore prosegue la pubblicazione del corpus delle opere di Witold Gombrowicz avviata con Cosmo e presen-ta per la prima volta al lettore italiano Kronos: nelle parole del curatore Francesco M. Cataluccio, «Il messaggio di uno scrittore geniale, a lungo non riconosciuto per il suo valore, tormentato dalle malattie e dalle ristrettezze, in lotta con il tempo che bruciava troppo rapidamente la sua vita sciu-pandone il desiderio dell’eterna giovinezza e frustrando le sue esuberanze». L’attestazione di un fato tragico e bizzarro, dove alla crudele ineluttabilità del destino umano va lenta-mente a sovrapporsi, fino a farlo scomparire, la letteratura.

«Gombrowicz indicò, senza aprirlo, dove si trovava il diario intimo che chiamava Kronos e disse: “Se scop-pia un incendio, prendi Kronos e i contratti e scappa più veloce che puoi!”. Al momento della sua mor-te, nel luglio 1969, avevo quell’unico imperativo: di tutto l’archivio salvare dal fuoco soprattutto quel manoscritto, che per lui era la cosa più preziosa.» Rita Gombrowicz

€ 32,00 | pp. 384

A cura di Francesco M. Cataluccio Traduzione di Irene Salvatori

Witold Gombrowicz (1904-1969) è stato il più grande scrittore polacco del Novecento. Il Sag-giatore ha pubblicato Cosmo (2017).

In libreria dal 24 maggio

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Eve EnslerI monologhi della vaginaEdizione aggiornata

Nel 1998 Eve Ensler ha portato in scena I monologhi della vagina, uno spettacolo tratto dalle numerose interviste con donne di ogni età, razza, religione e classe sociale. Questo spettacolo è diventato un libro che ha rivoluzionato il mon-do femminile. Con humour trasgressivo, in queste pagine è la vagina a prendere la parola per raccontare e raccontarsi attraverso monologhi seri, divertiti, fantasiosi o drammati-ci: dall’anziana signora che a settant’anni scopre l’orgasmo multiplo in una vasca da bagno, passando per ragazze cu-riose, professioniste del piacere e severe manager in tailleur.

«Con i Monologhi della vagina Eve Ensler ha dato voce e identità all'universo femminile in tutti i suoi aspetti, dalla sessualità alla denuncia delle violenze, dai diritti delle donne alle fantasie più ironiche.» la Repubblica

€ 17,00 | pp. 224

Traduzione di Margherita Bignardi e Sarah Barberis

Prefazione di Jacqueline WoodsonPostfazione di Monique Wilson

Eve Ensler è drammaturga, poetessa, sceneg-giatrice e regista, fondatrice e direttrice artisti-ca del V-Day, un movimento globale ispirato ai Monologhi della vagina, nato con l’obiettivo di difendere i diritti delle donne.

In libreria dal 24 maggio

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Greil MarcusLipstick tracesStoria segreta del xx secolo

Nel 1976 esce «Anarchy in the UK» dei Sex Pistols, un bra-no che cambierà per sempre la storia della musica pop. Ri-cercando le origini del punk, Marcus conduce il lettore in un viaggio alla scoperta di immagini, suoni e parole capaci di spiegare la potenza evocativa e rivoluzionaria dell’arte. Sono le avanguardie che hanno cambiato la storia dell’uma-nità: dal movimento medievale del Libero Spirito alle rivol-te nell’Inghilterra del ’600, dalla nascita del movimento Da-da alla fondazione dell’Internazionale situazionista di Guy Debord, fino al Maggio francese. Lipstick traces è un libro acuto e ben documentato, che esplora la contemporaneità attraverso la storia dell’arte, della musica e della società.

«Lipstick traces ha l’energia di molte ossessioni, e in-sidia con intensità le giovani menti, facendoci en-trare nel clima acceso e drogato dei dibattiti intel-lettuali dei college degli anni Settanta. È destinato, in altre parole, a essere un cult assoluto.» New York Times

€ 32,00 | pp. 446

Traduzione di Mita Vitti

Greil Marcus è uno scrittore e giornalista ame-ricano, considerato tra i più influenti critici mu-sicali contemporanei.

In libreria dal 24 maggio

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Cantico dei canticiA cura di Andrea Ponso

Il Saggiatore riporta in libreria il più grande testo d’amore di tutte le letterature in una nuova traduzione curata e tradotta dal poeta e studioso Andrea Ponso.Un canto d’amore tra il cielo e la terra, tra il sole e l’ombra, tra la carne e la la preghiera, tra l’abisso umano e la gra-zia di Dio. Un inno umile e regale all’ebrezza del vino, alla passione, alla Sapienza che guida i saggi e gli spiriti puri. Il Cantico dei Cantici, attribuito al re Salomone, è testo di impareggiabile bellezza, la cui potenza l’ha fatto ascendere alla santità delle Sacre Scritture, testimonianza profana di amore assoluto tra gli esseri umani e voce ammaliante dal significato ancora oggi misterioso. Da millenni mistici ed esegeti tentano di risolverne l’enigma, consegnandoci lettu-re talvolta concordanti, più spesso contraddittorie, e richia-mando storie e personaggi che la tradizione biblica ha scol-pito nell’immaginario di ognuno di noi. Ma leggere questo canto modula ogni volta suggestioni diverse, evocazioni in-decifrabili dimentiche del loro contesto storico, destinate a esistere al di là del tempo e dello spazio. Recuperando le sfumature e gli accenti spirituali dei versi originari, Ponso scava tra le parole, intreccia un altro tessuto lessicale, mu-ta il significante e quindi il significato, fissando un'inedita possibilità di lettura.

DAL LIBRO

«Attirami in te, correremo – fammi penetrare, re, nelle tue stanze: per te, in te godremo, ricorderemo, forte più del vi-no – il tuo amore! Interamente si ama te.»

€ 24,00 | pp. 304

A cura di Andrea Ponso Prefazione di Marcello La Matina

Andrea Ponso, scrittore e poeta, si occupa di letteratura, teologia e traduzione dall’ebraico biblico.

In libreria dal 31 maggio